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Ed ecco le case bianche , sparse sulla china verde dell’Ortobene , le straducole in lieve
pendio: qualche casetta ha forme medioevali, quasi rassomiglia ad un torre , con un portichetto in cima ,con aperture a
mezzaluna ….
Ove si sporgono figure di donne il cui viso,
illuminato dai rossori della sera ,un po’
quadrato ,sotto la linea nera e dritta
Dei capelli tirati bassi sulla fronte e divisi in
mezzo…
Gli uomini riuniti nella piazza (…) erano agili e
belli ,i capelli unti ben raccolti sotto “sa berrita”
pendente sulle spalle , coperte dal classico
corpetto rosso adornato sulle maniche con
strisce di broccato turchino….
Se degli antichi ha la rettitudine, lo spirito di giustizia, l’istinto
ospitale, tutte buone qualità insomma, ne ha però tutti i difetti. Odia
tutto ciò che rappresenta la civiltà e il progresso. Come una donna
medievale è piena di superstizioni e di paure. Per lei tutto è
peccato, tutto è perdizione; i libri sono oggetti spaventevoli; il mare
segna una specie di barriera tra il nostro piccolo mondo ove, a suo
parere, ancora un po’ di virtù, e il mondo vero e grande dove, dove
secondo lei, tutto è corruzione e inganno. Io invece amo la vita,
sogno i luoghi ove gli uomini lavorano e si amano: ho letto i pochi
libri che appartenevano al mio babbo, e l’eco del mondo arriva qui,
portato da qualche giornale… perciò fra me e la zia da anni e anni
dura una specie di conflitto; siamo come due mondi che si urtano
ogni volta che s’incontrano… (Cit. da “Nel deserto”)
…Donna Lia, la terza delle due figlie, sparì una notte dalla casa paterna e per
lungo tempo non si seppe più nulla di lei. Un’ombra di morte gravò sulla casa:
mai nel paese era accaduto uno scandalo eguale; mai una fanciulla nobile e
beneducata come Lia era fuggita così. Don Zame parve impazzire; corse di
qua e di là; per tutto il circondario e lungo la costa in cerca di Lia; ma nessuno
seppe dargliene notizie. Finalmente ella scrisse alle sorelle, dicendo di trovarsi
in un luogo sicuro e d’esser contenta d’aver rotto la sua catene…
Lia intanto, mentre le sorelle disonorate dalla fuga di lei non trovavano marito,
scrisse annunziando il suo matrimonio… Cit. da “Canne al vento”
Io vado. A dirvela in confidenza non credo esista la casa della mamma della luna : ma vado a cercarla più che altro per spirito di ribellione ,avventura e
coraggio…
“Dimmi, dimmi Efix, non è una gran cattiva sorte la nostra?...Ma perché questo, Efix, dimmi, tu che hai girato il mondo: è da per tutto così? Perché la sorte ci stronca così, come canne?”
“Sì egli disse allora- siamo proprio come le canne al vento, donna Ester mia. Ecco perché! Siamo canne, e la sorte è il vento.”
“Sì va bene: ma perché questa sorte?”
“E il vento, perché? Dio solo lo sa”
“Sia fatta allora la sua volontà” ella disse chinando la testa sul petto…Cit. da “Canne al vento”
Ma Efix non ne provò dolore.
“Siamo nati per soffrire come Lui; bisogna piangere e tacere” -disse con un soffio. E questo il suo augurio. Gli pareva di tenersi aggrappato all’orlo del panno per non cadere di là; e di vedere dall’alto del muricciolo lo spettacolo del mondo.
(…) gli parve di addormentarsi. Ma d’improvviso sussultò, ebbe come l’impressione di precipitare dal muricciolo. Era caduto di là, nella valle della morte… Cit. “Canne al vento”