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I DOCUMENTI PIÙ ANTICHI PER LA STORIA DELL'OSPEDALE DI S. LAZZARO DI COMO (1192- 1483) Author(s): CINZIA GRANATA Source: Aevum, Anno 54, Fasc. 2 (maggio-agosto 1980), pp. 231-256 Published by: Vita e Pensiero – Pubblicazioni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Stable URL: http://www.jstor.org/stable/20857267 . Accessed: 15/06/2014 17:44 Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at . http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp . JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range of content in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new forms of scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected]. . Vita e Pensiero – Pubblicazioni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extend access to Aevum. http://www.jstor.org This content downloaded from 62.122.79.38 on Sun, 15 Jun 2014 17:44:10 PM All use subject to JSTOR Terms and Conditions

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I DOCUMENTI PIÙ ANTICHI PER LA STORIA DELL'OSPEDALE DI S. LAZZARO DI COMO (1192-1483)Author(s): CINZIA GRANATASource: Aevum, Anno 54, Fasc. 2 (maggio-agosto 1980), pp. 231-256Published by: Vita e Pensiero – Pubblicazioni dell’Università Cattolica del Sacro CuoreStable URL: http://www.jstor.org/stable/20857267 .

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CINZIA GRANATA

I DOCUMENTI PltJ ANTICHI PER LA STORIA DELL'OSPEDALE

DI S. LAZZARO DI COMO (1192-1483)

NOTIZIE STORICHE SULL'OSPEDALE DI S. LAZZARO DI COMO

L'ospedale dei lebbrosi di S. Lazzaro fu costruito nella valle di Como, poco fuori le mura meridionali della citta, negli anni intorno al 1190: lo si desume dai

primi documenti ad esso relativi, Patto di donazione ? inter vivos ? stipulato il 30 agosto 1192 (doc. 1), che e il piu antico documento in cui si attesti la sua

esistenza, e Patto di vendita datato 16 febbraio 1204 (doc. 3) nel quale l'ospe dale viene detto ? nuper constructum et hedificatum ?.

L'origine di questo ospedale, come in genere degli ospedali di S. Lazzaro, h legata al diffondersi in Europa, col ritorno dei soldati e dei pellegrini dalla Terra Santa, della malattia della lebbra. Tali ospedali, che in Francia e nell'Ita lia meridionale devono la loro fondazione all'omonimo Ordine ospitaliero, nel Fltalia del Nord furono per lo piu di origine locale 1 e cominciarono a sorgere

Abbreviazioni us ate: ASC: Archivio di Stato di Como. OSA: Ospedale di S. Anna e uniti luoghi pii. Eubel, Hierarchia catholica: C. Eubel, Hierarchia catholica medii aevi, vol. I-II, Monasterii 1913

19142. Larius: Larius, la citta, ed il lago di Como nelle descrizioni e nelle immagini dalVantichita classica al

Veto, romantica, vol. I, a cura di G. Bertani - A. Calderini - C. Gatti - M. Gianoncelli - P. Gini - G. Miglio - D. Visconti - M. Zecchinelli, Milano 1959.

MlRA, LHmportanza: G. Mira, LHmportanza storico-economica dell''archivio deW ospedale di Como, ? Eco nomia e Storia?, IV (1957), pp. 171 ss.

Rovelli: G. Rovelli, Storia di Como, vol. I, Milano 1789; vol. II, Milano 1794; vol. Ill, Como 1802.

Savio, Gli antichi vescovi: F. Savio, Gli antichi vescovi a"Italia dalle origini al 1300. La Lombardia, parte II, vol. I, Bergamo 1929.

Tatti, Annali: P. L. Tatti, Degli annali sacri della citta, di Como, vol. I, Como 1663; vol. II, Milano

1683; vol. Ill, Milano 1734; Appendice alia III decade, Milano 1735. 1 L'ordine di S. Lazzaro, nato in Terra Santa durante le Crociate con la specifica funzione di

assistenza ai lebbrosi, si arricchi inizialmente grazie a donazioni e privilegi ricevuti dai re di Francia e grazie a numerose concessioni da parte di Federico II: si spiega cosi perche" dopo la caduta di S. Giovanni d'Acri del 1291 e la cacciata dei cristiani dalla Terra Santa, Fordine si trasferi in parte in Francia e in parte nel regno di Sicilia: E. Nasalli Rocca, Gli ospedali di S. Lazzaro o dei lebbrosi, ? Zeitschrift der Savigny-Stiftung fur Rechtsgeschichte (Kan. Abt.) ?, LVIII (1938), pp. 268-269; e p. 262 per la fondazione degli ospedali di S. Lazzaro nell'Italia del Nord.

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232 C. GRANATA

dopo il sec. XI nei sobborghi meridionali e orientali delle citta, lungo gli itine rari seguiti dai pellegrini per recarsi ai luoghi santi di Palestina, a Roma e ad altri santuari famosi, e in modo particolare lungo la via Emilia, che i palmieri percorrevano per raggiungere i porti dell'Adriatico da cui si imbarcavano di retti alia Terra Santa 2. Le prime notizie di un ospedale dei lebbrosi in Lombar dia riguardano l'ospedale di S. Lazzaro alFArco Romano di Milano citato gia nel 1087, che tuttavia doveva sorgere su un preesistente ospizio per Fisola mento dei lebbrosi,3 poiche la malattia esisteva in tutta Europa, ma con minor

diffusione, ancora prima dell'intensificarsi dei rapporti tra Occidente ed Orien te e gia si era provveduto a combatterla con segregazioni e limitazioni giuridiche 4.

Interessante e notare Pubicazione delPospedale di S. Lazzaro di Como, che

sorgeva all'interno della seconda cerchia di mura della citta, la Murata, che sbarrava la convalle congiungendo il Baradello al Castelnuovo, in prossimita della porta sulla strada per Milano; posizione significativa per un ospedale che doveva ospitare i pellegrini infetti provenienti dal Sud e segregarli per evitare che diffondessero il contagio delle malattie epidemiche. Non a caso, sulPaltra strada principale di accesso a Como, quella per la Brianza e Bergamo, era ubi cato l'ospedale di S. Martino, in posizione del tutto analoga a quella di S. Laz zaro 5.

Accanto all'ospedale fu costruita la chiesa di S. Lazzaro che alcuni storici comaschi credono precedente alia fondazione delPospedale e addirittura nel numero dei templi pagani consacrati al culto cristiano nel sec. IV da s. Felice,

poco dopo la sua nomina a vescovo di Como 6. Tuttavia il titolo e Pubicazione

parrebbero escludere una preesistenza della chiesa all'ospedale, come e stato

dimostrato in un recente studio 7. II complesso delPospedale di S. Lazzaro di Como corrisponde oggi a quegli

edifici adibiti in parte ad abitazione, in parte a magazzini e garage, esistenti fra la via Napoleona e la via Teresa Rimoldi, poco sopra la chiesa di S. Rocco; vent'anni fa gli abitanti della casa, oggi disabitata, sorta sulle rovine della chie sa delPospedale, erano ancora designati col termine di ?lazzarini ? 8. Non ab biamo documenti riguardanti la fondazione delPospedale, ma possiamo esclu dere certamente un suo legame con Pordine di S. Lazzaro, che, per Pingerenza

2 G. C. Bascape, Le vie dei pellegrinaggi medievali attraverso le Alpi e la pianura lombarda, ? Archivio storico della Svizzera Italiana ?, IX (1936), pp. 136-137; M. Bertolani Del Rio, Gli ospedali di S. Lazzaro

lungo la via Emilia, in Atti del I Congresso Europeo di Storia ospedaliera, 6-12 giugno 1960, Reggio Emilia

1962, pp. 197-214. 3 P. Pecchiai, VOspedale Maggiore di Milano nella storia e nelVarte, Milano 1927, p. 137; G. C. Ba

scape, Vospedale milanese di S. Lazzaro alVArco Romano, ? Atti e memorie delTAccademia di Storia del TArte sanitaria ?, III (1934), pp. 5-17.

4 E. Nasalli Rocca, II diritto ospedaliero nei suoi lineamenti storici, Milano 1956, p. 63. 5 S. Della Torre, Note sulla Chiesa e Vospedale di S. Lazzaro in Como, ? Rivista archeologica dell'an

tica Provincia e Diocesi di Como ?, CLX (1978), pp. 145-146. 6 F. Ballarini, Compendio alle cronache della citta di Como, vol. II, Como 1619, p. 92; Tatti, Annali,

I, p. 284; C. Zardetti, Danza della morte dipinta a fresco sulla facciata della chiesa di S. Lazzaro fuori di

Como, Milano 1845, p. 2. 7 S. Della Torre, Note sulla chiesa..., cit., p. 152. 8 Mira, LHmportanza, p. 171, n. 7.

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DOCUMENT! PER L'OSPEDALE DI S. LAZZARO DI COMO 233

dei vescovi e dei patroni degli ospedali di S. Lazzaro in Italia settentrionale, raramente e tardi riusci ad estendere qui una sorveglianza anche generica sui lebbrosari. Si ricorda solo, per esempio, nel Quattrocento un ?Visitatore? delPordine per gli ospedali della Lombardia, nomina assegnata al ministro del

Fospedale di S. Lazzaro di Parma, la cui natura fu puramente formale 9. Per Fospedale di S. Lazzaro di Como il Rovelli ed altri storici comaschi

a lui posteriori, riferendosi ad un documento del 1265 (doc. 10) in cui figurano presenti al capitolo delFospedale anche degli Umiliati, hanno sostenuto che Piniziativa della sua fondazione fosse dovuta a quelFordine 10; ma ne il Giovio, ne il Tiraboschi, ne lo Zanoni ricordano Fospedale fra quelli degli Umiliati a Como 11 e nell'elenco delle decime di Como del 1295-1298, recentemente pubbli cato, Fospedale di S. Lazzaro figura non nell'? Ordo Humiliatorum ?, ma tra

gli ? extravagantes ? 12. Inoltre gli esempi, citati dallo Zanoni, di religiosi ad detti agli ospedali non aventi alcun vincolo coll'ordine degli Umiliati, tuttavia

designati con quel nome, come i ? fratres Humiliati hospitalis de Brolio ? di

Milano, in cui gli Umiliati vanno intesi come persone consacrate a vita piu perfetta di poverta e lavoro, ci aiutano a giustificare la presenza di un gruppo di Umiliati all'interno delFospedale, registrata nel documento del 1265, senza cercare stretti riferimenti giuridici con Fordine 13.

Dai documenti relativi alFospedale di S. Lazzaro di Como si pud invece attribuire Forigine della sua fondazione ad un gruppo di laici: infatti nel primo documento, 30 agosto 1192 (doc. 1), i due ministri, Bonsignore e Maifredo, non risultano appartenere a nessun ordine religioso (e da notare che questo e Funico documento in cui la carica di ministro appare ricoperta contemporanea mente da due persone); poi nel documento del 25 luglio 1197 (doc. 2), riguar dante la donazione di un prato in favore delFospedale di S. Lazzaro da parte dell'abate del monastero di S. Carpoforo, i ministri non sono nominati e il de stinatario dell'atto e il vescovo della citta: questo potrebbe essere indice che

Fospedale era ancora allo stato laico e non aveva ancora ricevuto l'approvazione ecclesiastica. Mentre dal 16 febbraio 1204 Fospedale appare governato da frati,

probabilmente professanti la regola agostiniana, di cui uno solo investito della carica di ministro (doc. 3): infatti un gran numero di testi medievali di statuti di enti ospedalieri prescrivevano che i ? fratres ? e le ? sorores ? che servivano

negli ospedali fossero sottomessi alia regola di S. Agostino 14; inoltre da un do cumento del 1421 riguardante l'approvazione dell'elezione di Antonio de Ferrariis a ministro delFospedale di S. Lazzaro, in esecuzione della bolla di Martino V,

9 E. Nasalli Rocca, Gli ospedali di S. Lazzaro . . ., cit., p. 273. 10 Rovelli, II, p. 331; C. Zardetti, Danza della morte..., cit., p. 21. 11 B. Giovio, Historiae patriae libri duo, Venetiis 1629; G. Tiraboschi, Vetera Humiliatorum monu

menta, vol. I, Milano 1766; L. Zanoni, Gli Umiliati nei loro rapporti con Veresia, Vindustria della lana ed i comuni nei secoli XII e XIII, Milano 1911.

12 R. Perelli Cippo, La diocesi di Como e la decima del 1295-1298, ? Studi di Storia medioevale e di

Diplomatica ?, I, Milano 1976, pp. 153, 197, 224. 13 L. Zanoni, Gli Umiliati..., cit., p. 63. 14 J. Imbert, Les hopitaux en droit canonique, Paris 1947, p. 266; E. Nasalli Rocca, Ospedali e

canoniche regolari, in La vita comune del clero nei secoli XI e XII, Atti della settimana di studio: Mendola, settembre 1959, vol. II, Milano 1962, p. 60.

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234 C. GRANATA

figura che in seguito ad apposite e coscienziose indagini Fospedale di S. Laz zaro di Como risultava retto fin dalla sua fondazione secondo la regola di S.

Agostino (doc. 22). L'assistenza agli infermi era effettuata dai cosiddetti ? servientes ?, che

erano i frati e i conversi del convento stesso e, sempre in funzione di assistenza, erano presenti anche alcune pie donne costituenti una sorta di comunita re

ligiosa, la cui esistenza pero non appare accertata oltre la fine del sec. XIII

(doc. 6, 8, 10). Fra i ministri che ressero Fospedale nel sec. XIV e da ricordare frate Pie

tro de Medasco, che nel 1310 fece restaurare la chiesa di S. Lazzaro, come ri sulta da una lapide trovata sulla facciata nel secolo scorso, in seguito alia cadu ta dell'intonaco sul quale era raffigurata parte della ?Danza della morte?

che vi venne affrescata nel sec. XV e che la nascose poi per tanti secoli. L'iscri zione in caratteri gotici, oggi al Museo Civico di Como, e la seguente:

?In nomine Domini amen. Anno MCCCX hoc opus facta (sic) fuit ad honorem Dei et heate Virginia Marie et heati Lazari et eumunis de Cumis et hoc opus factum est in dominacione fratris Petri de Medasco ?.

Per il resto del sec. XIV non si hanno piii notizie dell'ospedale per la man

canza, difiicile a spiegarsi, di documenti. Le fonti riprendono nel 1401, anno

in cui era a capo deU'amministrazione dell'ospedale Rostano Bonifacio di Mar

siglia. Alia sua morte, awenuta nell'estate dell'anno seguente, fece le veci di ministro per alcuni mesi frate Agostino (doc. 16), poi, nell'autunno del 1402 i conversi dell'ospedale scelsero all'unanimita il nuovo rettore nella persona di Antonio de Ferrariis. Questi, in un primo tempo, accetto Felezione e come mini stro convoco nel novembre dello stesso anno il capitolo dell'ospedale per nomi nare due procuratori, incarico che assunse egli stesso insieme con Andreolo di Pietrasanta (doc. 18); ma poi, avendo sentito dire che Fospedale fin dalla sua fondazione apparteneva all'ordine di S. Agostino e che solo da appartenenti a tale ordine poteva essere governato, dubitando della validita della sua elezione, si rivolse a papa Bonifacio IX, probabilmente con la richiesta di entrare a far

parte degli Agostiniani. Purtroppo non abbiamo la risposta del papa e dalle

poche parole ad essa relative, contenute nella bolla di Martino V del 12 febbraio 1420 (doc. 21), non si pud comprendere in che modo Bonifacio IX provvide al caso, ma dai documenti appare che il de Ferrariis fu alia guida dell'ospedale anche nel 1405 e nel 1417 (doc. 18, 20). Tuttavia in questo periodo risulta avere retto Famministrazione dell'ospedale anche un'altra persona: abbiamo infatti una bolla di Giovanni XXIII, datata da Castel S. Pietro vicino a Bologna il 4 ottobre 1410, in cui Fospedale e detto per la prima volta ? dei poveri ?, con la

quale Fantipapa nominava Albertolo di Pontegano, laico di Como, ministro

dell'ospedale (doc. 19). Con questo documento siamo di fronte ad una situazione eccezionale riguardo aU'amministrazione dell'ospedale: infatti non solo la no

mina del ministro viene fatta direttamente dai papa, ma nella bolla e chiara mente affermato che Fospedale di tanto in tanto era governato da laici ? notizia

che, se da un lato ci riporta all'origine laica dell'ospedale, dall'altro non e suf

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DOCUMENTI PER l'OSPEDALE DI S. LAZZARO DI COMO 235

fragata da altri documenti ? e ehe la carica di ministro delPospedale era va cante per la morte dell'ultimo suo rettore, Carpoforo. Questo documento si inserisce nel periodo nel quale Antonio de Ferrariis attendeva la conferma della sua elezione a ministro ma, come si e gia detto, egli risulta essere stato a

capo dell'ospedale nel 1402, 1405, 1417; possiamo dunque anche ipotizzare che nel periodo dal 1405 al 1417 Famministrazione dell'ospedale sia passata nelle mani di alcuni laici, ma non possiamo accettare questa situazione come regolare, perche la bolla di Martino V del 1420 conferma Felezione di Antonio de Fer rariis avvenuta dopo la morte di Rostano Bonifacio, che fu ministro nel 1401 e che nel 1402 era gia morto (doc. 15, 16). Probabilmente alcuni laici, allettati dalla rendita dell'ospedale che si awiava a divenire il piii ricco di Como, sep pero approfittare del momento d'incertezza di Antonio de Ferrariis e del graduate dissolversi della vita conventuale presso Fospedale, assumendone la direzione; inoltre il periodo di crisi della Chiesa, con la possibility di appellarsi all'autorita di un antipapa, poteva aver dato una parvenza di legalita a questa situazione non regolare all'interno dell'ospedale. Alia quale pose fine papa Martino V, che, con bolla datata da Firenze il 12 febbraio 1420, ordino al vescovo di Como, Francesco Bossi, di accettare Fadesione del de Ferrariis all'ordine di S. Ago stino, senza specificare se al ramo canonicale o eremitano, e di confermare la sua nomina a ministro dell'ospedale di S. Lazzaro (doc. 21).

Intanto Fospedale era diventato il piii ricco di Como e la sua rendita am montava gia a 500 fiorini d'oro; inoltre, in quanto ospedale dei lebbrosi, gode va di particolari immunita, cosicche non figura abbia mai pagato imposte o

tributi, neanche straordinari, nel corso del sec. XV 15. Le polemiche nate per questo motivo fra il clero, il comune e Fospedale sono testimoniate da numerose

lettere ducali, da alcune delle quali (doc. 27, 46) risulta che Fargomento su cui il clero si basava per sottoporre Fospedale di S. Lazzaro al pagamento del tri buto riguardava sempre la presunta assenza di lebbrosi dall'ospedale stesso, affermazione che tuttavia veniva sempre ricusata, confermando Fesenzione

da ogni pagamento. Ma per evitare che la ricchezza dell'ospedale venisse mala mente amministrata, cioe non utilizzata nell'interesse degli infermi, il vescovo Francesco Bossi ottenne nel 1431 da papa Eugenio IV che al ministro venissero affianeati quattro uomini probi, che divennero piu tardi sei, eletti dai Decurioni della citta fra ? i migliori cittadini bramosi di occuparsi in opere di carita senza interesse alcuno ? 16: iniziava in questo modo il progressivo controllo dell'am

ministrazione dell'ospedale da parte del comune di Como, permesso dal dissolversi della vita conventuale all'interno di esso, testimoniata dalFaffermazione, nella bolla delF8 agosto 1449 di Niceolo V, che il convento era ormai vuoto. Poi quan do nel 1449 Antonio de Ferrariis mori, Felezione del successore non fu piii af

!5 Per la raccolta delle decime indetta da Bonifacio VIII nel triennio 1295-1298 verso invece tre lib* bre: R. Perelli Cippo, La diocesi di Como ..., cit., pp. Ill, 153, 197, 244.

16 ASC, Archivio storico comunale, Ordinationes civitates Novocomensi, cart. 5 (1465-1473), f. 91v; Rovelli, III, p. 552; Tatti, Annali, III, p. 247.

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236 C. GRANATA

fidata ai conversi dell'ospedale, ma ai deputati dell'Ufficio di Provvisione della

citta, i quali nell'occasione elessero il nuovo ministro nella persona di Pietro

Corticella di Agostino, cittadino di Como, e nominarono suo coadiutore Tommaso

Sormani di Giacomo, un notaio di Como, iscritto alia matricola dei notai della

citta il 21 dicembre 1420 17. Probabilmente la carica di coadiutore fu istituita

solo in seguito alia cessazione della vita conventuale, perche nei documenti pre cedenti il 1449 non se ne fa cenno; venendo poi a mancare Faiuto dei frati soprat tutto in campo amministrativo, il ministro deve aver sentito il bisogno di avere

al fianco un coadiutore. La procedura per Felezione era dunque cambiata: ora era il comune di

Como che, attraverso FUfficio di Provvisione, sceglieva un candidato da sotto

porre all'approvazione del vescovo, cui poi sarebbe seguita la conferma ponti ficia.

La bolla di Niccolo V, datata da Fabriano 8 agosto 1449 (doc. 32), confer mante Felezione di Pietro Corticella, contiene Fapprovazione del passaggio deU'amministrazione dell'ospedale sotto il controllo del comune di Como e la concessione al vescovo della citta, col consenso del comune stesso, della facolta di rimuovere dalla carica il ministro dell'ospedale e di nominare al suo posto

qualsiasi persona, chierico o laico, ritenuta idonea: clausola che venne appro vata poi anche dal duca di Milano, Francesco Sforza, nel 1452 (doe. 35). Da tale bolla veniamo inoltre a sapere che Fospedale era passato all'istituto di S. Am

brogio ad nemus e che lo stesso Pietro Corticella, avendo dubitato della validita della sua elezione, era entrato a far parte di tale ordine. Non e facile spiegare questa notizia, perche non solo non esiste altro documento che la confermi, ma anche perche il passaggio di dipendenza dalFordine di S. Agostino a quello di S. Ambrogio ad nemus avviene quando ormai la vita conventuale all'interno

dell'ospedale era completamente cessata, come e afFermato proprio in questa boUa.

La facolta accordata al comune e al vescovo di Como di poter rimuovere dall'incarico il ministro dell'ospedale di S. Lazzaro fu presto attuata: infatti,

per motivi non chiaramente espressi, ma probabilmente perche attraverso la sua mediazione il comune non riusciva a controllare perfettamente Fammini

strazione dell'ospedale, il 16 maggio 1452 (doc. 34), il consiglio dei sapienti della citta decise di dichiarare Pietro Corticella decaduto dalla carica di ministro e

di eleggere al suo posto Tommaso Sormani, che tre anni prima era stato nomi nato coadiutore del Corticella. Vana fu la pur lunga resistenza che il vecchio ministro cered di opporre alia decisione del comune di Como, appellandosi an

che all'autorita papale 18: il Sormani, preso possesso dell'ospedale nello stesso

giorno della nomina a ministro, lo governo ininterrottamente fino alia morte, av venuta nel 1477. Durante questi venticinque anni cerco in modo particolare di accrescere e migliorare i beni di proprieta dell'ospedale, ma la sua saggia poli

17 ASC, Archivio storico comunale, vol. 108, Matricula notariorum, vol. I, ?. 19. 18 Bolla 9 gennaio 1455, regesto in ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro,

b. 55.

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DOCUMENTI PER l'OSPEDALE DI S. LAZZARO DI COMO 237

tica amministrativa, tendente a mantenere la stabilita della rendita, che pero non sappiamo quanto avvantaggiasse i poveri e i lebbrosi ospitati, non si riscon trava in tutti gli ospedali della citta; anzi, da molti anni il comune di Como si stava adoperando per eorreggere le loro cattive amministrazioni, in seguito alle quali le rendite, per lo piu scarsissime, se si eccettua Fospedale di S. Lazza

ro, per trascuratezza o cupidigia degli amministratori venivano usate spesso solo per il mantenimento dei ministri e raramente a beneficio dei malati. Gia nel 1433, 1434, 1449 e 1450 il comune di Como aveva cercato di intervenire

presso tutti gli ospedali, ma, per Fopposizione di alcuni ministri, aveva conse

guito ben pochi risultati, se si esclude il controllo delFamministrazione del

Fospedale di S. Lazzaro ottenuto nel 1449 19. Tuttavia, anche sulFesempio del

FOspedale Maggiore da poco costruito a Milano, si cominciava a progettare Funificazione delle amministrazioni di tutti gli ospedali in un unico; cosi, quando nel 1466, dopo la morte di Lazzaro Scarampi, Paolo II elesse vescovo di Como il milanese Branda Castiglioni, il nuovo vescovo si adopero per risolvere questo problema. Sorretto dal francescano Michele Carcano, che nelle sue prediche comasche del 1468 aveva asserito, come gia aveva fatto a Milano e come fece

poi a Piacenza nel 1471 20, la necessita di una riforma ospedaliera e di una con centrazione di tutti gli ospedali in un unico di amministrazione laica, Branda

Castiglioni propose nel 1468, con il consenso del comune, la costruzione di un nuovo grande ospedale sotto la cui amministrazione sarebbero confluite quelle dei singoli ospedaletti. Dopo aver posto solennemente nelFarea in cui antica mente sorgeva Fospedale dei poveri di S. Anna, da cui il nuovo prese il nome, la

prima pietra dell'edificio, il vescovo e il comune si rivolsero al papa per otte nere il consenso al loro operato; e Paolo II con una bolla del 24 maggio 1468

(doc. 42) lo confermo, decretando Funione degli ospedali di S. Leonardo, S. Ma ria Maddalena della Colombetta, S. Lazzaro, S. Gottardo, S. Giorgio di Vico, S. Biagio, S. Martino di Zezio, S. Pantaleone, S. Maria Nuova della Cosia, S. Bartolomeo e SS. Tommaso, Silvestro e Antonio nel nuovo erigendo ospedale e approvando Fordinamento ad esso dato. Esso prevedeva, come risulta dalla bolla di Paolo II, che il comune di Como, attraverso FUfficio di Provvisione,

eleggesse undici o dodici cittadini, fra i quali a turno uno dei patroni degli ospe daletti, da presentare al vescovo onde fossero nominati amministratori del nuovo ospedale e che gli eletti restassero in carica collegialmente per un anno in modo pero che in ogni elezione fossero scelti quattro della precedente ammini strazione per essere guida ai nuovi amministratori; tali amministratori, col con senso del comune e licenza del vescovo, avrebbero potuto vendere i beni immo bili offerti al nuovo ospedale dai fedeli, impiegandone il ricavato, a seconda

delFopportunita, nelFacquisto di altri beni immobili o nella costruzione del nuo vo ospedale o in sostentamento dei ricoverati. Se poi qualche patrono fosse caduto in poverta, sarebbe stato ricoverato nel nuovo ospedale e congruamente

19 rovelli, III, p. 553. 20 P. Sevesi, II beato Michele Carcano da Milano O.F.M., ? Archivum franciscanum historicum ?,

III (1910), p. 658; P. Pecchiai, UOspedale Maggiore.. ., cit., p. 162.

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238 C. GRANATA

mantenuto con i proventi dell'ospedale stesso; infine se l'amministrazione del nuovo ospedale per qualsiasi motivo fosse stata tolta al comune di Como, l'unio ne dei singoli ospedali sarebbe rimasta inefficace e i rispettivi patroni e mini stri sarebbero rientrati nelle loro funzioni (doc. 42).

Ma questa unione non fu subito una realta: i tre ospedali di patronato laico, S. Maria Maddalena della Colombetta, S. Pantaleone e S. Maria Nuova della

Cosia, la cui adesione al progetto era stata subordinata al consenso dei patroni, scelsero la loro indipendenza

21 e l'ospedale di S. Lazzaro, che era il piu potente di tutti per la rendita annua di 500 fiorini camerali d'oro equivalente a piu della meta del valore di tutti gli ospedali riuniti, calcolata intorno agli 880 fiorini camerali d'oro (doc. 57), non vedendo per se alcun vantaggio dall'unio

ne, oppose una fiera resistenza al progetto del Castiglioni. Continuo cosi a svol

gere autonomamente la sua attivita sotto la guida di Tommaso Sormani. Alia sua morte si creo l'ultima situazione di contrasto all'interno dell'ospe

dale: ad originarla fu una bolla di Sisto IV del 2 settembre 1477, con cui si eleg geva ministro dell'ospedale Giovanni Maggi, scrittore apostolico e familiare del cardinale Francesco Todeschini Piccolomini (doc. 50). Ma la candidatura del Maggi non era stata posta dal comune di Como e, sebbene fosse giunto in citta l'ordine di eseguire, sotto pena di scomunica, la volonta del pontefice (doc. 50), i deputati delTUfficio di Provvisione decisero di seguire la procedura consueta e presentarono al vescovo i nomi dei candidati alia successione del Sormani. Fra essi, il 18 settembre 1477, Branda Castiglioni scelse Simone Broc

chi, un cittadino di Como, che quattro giorni dopo prese possesso dell'ospe dale (doc. 51). Immediata fu la reazione del Maggi che nomino dei procuratori perche tutelassero la sua posizione all'interno dell'ospedale (doc. 52). Simone Brocchi allora si rivolse al duca di Milano, il quale affido il compito di salvaguar dare i diritti dell'ospedale di S. Lazzaro contro le pretese del Maggi ai suoi am

basciatori a Roma; questi si adoperarono per definire la situazione e in breve tem

po ottennero la promessa che il patronato dell'ospedale sarebbe rimasto al comune di Como (doc. 53). Ma la risoluzione definitiva di questa situazione si ebbe solo nel 1483, con la dichiarazione della rinuncia alia carica di ministro dell'ospe dale da parte di Giovanni Maggi, contenuta nella bolla di Sisto IV del 18 otto

bre, con la quale il papa rinnovava il decreto di unificazione di tutti gli ospedali di Como, derogando ad una sua precedente deliberazione, per cui dovevano ri tenersi nulle tutte le unioni di benefici volute dai precedenti pontefici, che an cora non avessero avuto effetto (doc. 57).

L'unificazione di tutti gli ospedali di Como, infatti, non era ancora in atto sia per la volonta dell'ospedale di S. Lazzaro di non aderirvi, sia perche nel 1483 la costruzione dell'ospedale di S. Anna non era ancora terminata 22; risponden do dunque ad una supplica inviatagli dal vescovo e dal comune di Como, il pa pa confermo l'unione di tutti gli ospedali, sottolineando che ad essa doveva ade

21 Mira, LHmportanza, p. 185. 22 Rovelli, III, p. 552.

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DOCUMENTI PER L OSPEDALE DI S. LAZZARO DI COMO 239

rire anche quello di S. Lazzaro (doc. 57). La resistenza di quest'ultimo doveva

pero durare ancora per qualche tempo: solo tre anni dopo, infatti, quando il 23 marzo 1486 Simone Brocchi mori, i delegati delPOspedale Maggiore di S.

Anna, che aveva cominciato a funzionare Fanno precedente (dal 1 maggio 1485 comincia infatti la serie dei Verbali delFospedale di S. Anna), dopo aver ordi nato ad Antonio, fratello di Simone, di abbandonare con tutta la famiglia Fospe dale e dopo avergli consegnato la somma di 10 fiorini perch e potesse pagare Faffitto della casa in cui sarebbero andati ad abitare 23, poterono finalmente pren dere possesso delFospedale, che per tanto tempo era riuscito a rimanere indipen dente, e sancire la sua unificazione alFOspedale Maggiore. Cesso cosi la vita au tonoma delFospedale dei poveri e dei lebbrosi di S. Lazzaro ed inizio per gli edi fici un rapido declino: gia ai tempi del Ninguarda quelli di uso civile erano in

gran parte in rovina 24. Infine, nel 1779 anche la chiesa venne secolarizzata 25.

I DOCUMENTI DELL'OSPEDALE DI S. LAZZARO DI COMO

I documenti delFospedale di S. Lazzaro di Como, dopo Funione ammini strativa ed economica di tutti gli ospedali della citta in un unico, decretata da Paolo II con bolla datata da Roma il 24 maggio 1468 (doc. 42), ma attuata, come si h visto, solo molti anni dopo, confluirono nelFarchivio dell'Ospedale

Maggiore di S. Anna, che costituisce oggi il fondo Ospedale di S. Anna e uniti

luoghi pii, in deposito presso FArchivio di Stato di Como dal 1948. I documenti consultati appartengono a diverse sezioni del fondo 26 e precisamente sono col locati in: 1) ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, una cartella contenente 68 documenti, 27 membranacei e 41 cartacei, e 4 libri di beni dei sec. XIII-XV, tre dei quali hanno come copertina altri tre documenti membranacei. I documenti, ordinati cronologicamente dal 20 agosto 1192 al 18 gennaio 1481, sono contenuti in 64 buste numerate progressivamente e re canti un breve regesto, redatto nel secolo scorso, dei documenti in esse conte nuti. Nella seconda parte di questo lavoro ho omesso il regesto di una ventina di originali o di copie di lettere ducali, contenute in questa cartella, di argomen to poco differente da quello di altre di cui ho presentato il regesto, tutte riguar danti tre singoli problemi: Fesenzione delFospedale di S. Lazzaro dal pagamento del tributo chiesto al clero in sovvenzione del trasferimento del Concilio da

23 ASC, OSA, Ospedale di S. Anna, Registri dei Verbali n. 22, libro I de anno 1485 usque ad annum

1489, f. 142. 24 F. F. Ninguarda, Atti della visita pastorale compiuta negli anni 1589-1593, a cura di S. Monti,

vol. I, Como 1892-1894, p. 78: dopo aver descritto la chiesa di S. Lazzaro, il Ninguarda scrive: ? Sunt Ecclesiae Sancti Lazari annexae vinea et domus vetustae, et ex parte dirutae, quae alias ad usus pauperum instar hospitalis erant, iam vero omnia hospitali maiori incorporata sunt?.

25 ASC, OSA, Ospedale di S. Anna, Eredita, cart. 246 Ospedale di S. Lazzaro; C. Zardetti, Danza della morte. .., cit., pp. 28, 55; S. Della Torre, Note sulla chiesa..., cit., p. 147.

26 Guida delVArchivio di Stato di Como, a cura di G. Poli Cagliari, Como 1971, pp. 27-34.

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240 C. GRANATA

Basilea a Ferrara 27 e in sovvenzione della Guerra Santa contro i Turchi 28

e il mantenimento deU'amministrazione dell'ospedale da parte dei deputati del comune di Como 29. 2) ASC, OSA, Ospedale di S. Anna, Eredita, cart. 250 Bolle

pontificie, privilegi ed altro, che riunisce 40 documenti papali relativi alia costitu zione giuridica e al governo dell'ospedale di S. Anna, dal sec. XV al sec. XVIII.

3) ASC, OSA, Ospedale di S. Anna, Beni stabili, cart. 3 Colonno, che comprende 16 atti di compravendita di beni e terreni situati nei territori di Cermenate, Co lonno e Garlasco, compresi fra i sec. XIII e XVI. 4) ASC, OSA, Ospedale di S.

Anna, Beni stabili, cart. 10 Grandate che contiene 21 atti di compravendita di terreni situati nel territorio di Grandate, compresi fra i sec. XIII e XVIII,

Altri documenti relativi all'ospedale di S. Lazzaro posteriori alPambito

cronologico prefissomi sono collocati in ASC, OSA, Ospedale di S. Anna, Eredita, cart. 246 Ospedale di S. Lazzaro, che comprende due gruppi di documenti: il primo consta di materiale cartaceo dell'inizio dell'Ottocento relativo alia rior

ganizzazione dell'archivio dell'ospedale, il secondo gruppo comprende atti rela tivi alia locazione delle case annesse all'ospedale di S. Lazzaro fra il 1549 e il

1768, altri, in originali o copia, riguardanti la secolarizzazione della chiesa di S. Lazzaro del 1779.

Lo stile di datazione dei documenti e quello della Nativita, usato in tutti

gli atti di Como a cominciare dal 991 e l'indizione e quella greca, che fu usata fin dai tempi piii remoti nella citta e perduro per tutto il Medioevo 30.

Pochi sono i documenti dell'ospedale di S. Lazzaro di Como citati nelle loro opere dagli storici locali, come il Rovelli, il Tatti, il Giovio, lo Zardetti, il

Mira e sono: il doc. 1, 30 agosto 1192, e il doc. 3, 16 febbraio 1204, che illuminano sulla fondazione dell'ospedale, il doc. 8, 15 gennaio 1265, in cui gli Umiliati

figurano presenti al capitolo dell'ospedale, e le due bolle di Paolo II, 24 maggio 1468 (doc. 42), e di Sisto IV, 18 ottobre 1483 (doc. 57), di cui nelTAppendice agli Annali sacri del Tatti 31 si trova la trascrizione, desunta pero non dagli ori

ginali, ma da due copie eseguite nel 1733 dal notaio Iacopo Cattaneo.

27 ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 30 e 33. 28 ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 28, 29, 39, 41, 46, 50 e 53. 29 ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 51, 52, 54, 55 e 62. 30 C. Santoro, DelVindizione e delVera volgare nei documenti privati medievali della Lombardia, in

Miscellanea di studi lombardi in onore di Ettore Verga, Milano 1931, pp. 293, 307. 31 Tatti, Annali, Appendice alia III decade, pp. 138, 146.

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DOCUMENTI PER L OSPEDALE DI S. LAZZARO DI COMO 241

R E G E S T I

1. 1192 agosto 30, Bregnano: Charta donationis inter vivos 1. Alberico Capitani di Bregnano dona a Bonsignore e a Maifredo, ministri dell'ospedale dei lebbrosi di S. Lazzaro di Como, i proventi deU'affitto di una pezza di terra situata in Bregnano, in localita Scanticino, da pagarsi ogni anno in misura di due quartari, uno di segale e uno di panico. Rogito di Erbone giudice.

ASC, OS A, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 1.

Originale, membr. mm. 300 X 100. Cit.: Rovelli, II, p. 311; Mira, LHmportanza, p. 171, n. 7; Larius, I, p. 144, n. 64.

2. 1197 luglio 25, Como: Charta donationis inter vivos.

Guido, abate del monastero di S. Carpoforo, rimette nelle mani di Guglielmo, vescovo di Como 2, la donazione di un prato situato davanti alia chiesa e all'ospedale di S. Laz zaro di Como a favore dei suddetti chiesa e ospedale. Rogito di Amizone notaio e giudice.

ASC, OS A, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 2.

Originale, membr. mm. 240 X 240. Cit.: Rovelli, II, p. 311; Savio, Gli antichi vescovi, p. 349; Larius, I, p. 148, n. 140.

3. 1204 febbraio 16, Como: Charta venditionis.

Guido, abate del monastero di S. Carpoforo, vende al prezzo di 10 lire di denari nuo vi di Milano a frate Ambrogio, ministro dell'ospedale dei lebbrosi di S. Lazzaro di Como, e ai frati Arciboldo, Gaidone e Bertrame del medesimo ospedale, una pezza di

terra di due pertiche e cinque tavole situata non lontano dall'ospedale stesso. Lo stes

so giorno, nel chiostro del monastero di S. Carpoforo, i monaci Rostus Olgiati, Pietro di Novazzano, Arnaldo Greco e Guido di Mellano firmano il contratto di vendita.

Rogito di Guilizone de Guilizonis giudice. ASC, OS A, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 3.

Originale, membr. mm. 285 X 245. Cit.: Rovelli, II, p. 311; Mira, LHmportanza, p. 171, n. 7; Larius, I, p. 144, n. 64.

4. 1214 marzo 24, Ceriano: Charta venditionis.

Bertrame, detto Boro, di Andrea di Ceriano vende al prezzo di 3 lire meno 12 denari di terzioli a Giovanni di Oria, che la riceve a nome della chiesa di S. Lazzaro di Como,

1 Per quanto riguarda il titolo dei documenti privati, ho seguito, la dove esistevano, le espressioni usate nel testo e nelle note dorsali coeve.

2 Cuglielmo della Torre di Mendrisio di Rugerio, vescovo di Como dal 1197 al 1226: Eubel, Hierar

chia catholica, I, p. 217; Savio, Gli antichi vescovi, pp. 349-359.

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242 c. GRANATA

una pezza di terra di 35 tavole e mezzo situata a Ceriano, in localita ? alle quattro ease ?. Rogito di Lorenzo di Cesate, notaio di curia.

ASC, OS A, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 4.

Originate, membr. mm. 260 X 120. Cit.: Rovelli, II, p. 300.

5. 1246 settembre 29, Bregnano: Instrumentum iudicati.

Alpha o signore di Bregnano, colpito da grave infermita, temendo di morire presto e desiderando abbandonare bene ordinati i suoi averi, lascia all'ospedale di S. Lazzaro di Como un reddito di segale e miglio, da pagarsi ogni anno nel giorno della festa di s. Martino in misura di una soma di biada, con la volonta che questo lascito valga come testamento. Rogito del notaio Pietro detto di Vertemate.

ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 5.

Originale, membr. mm. 280 X 190.

6. 1251, Como: Instrumentum dotalis. Adamo Silva e suo figlio Enrico restituiscono la dote di 18 lire di denari nuovi a

Volentera, figlia di Lanterio di Cadempino e moglie di Enrico, che in espiazione dei

propri peccati era entrata nelTospedale di S. Lazzaro di Como, e le concedono anche l'usufrutto delle due pezze di terra situate in territorio di Cadempino, che Lanterio aveva concesso ad Enrico nel 1243 come dono di nozze, sebbene Volentera avesse per so ogni diritto su di esse dopo il suo ingresso in ospedale. E tramite Volentera suddetti beni vengono incamerati dall'ospedale. Rogito di Guido di Petraccio Trecalli, notaio di Lugano.

ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, libro nr. 65, co

pertina.

Originale, membr. mm. 440 X 310.

7. 1256 luglio 28, Brolo di Milano: Charta venditionis.

Angelo, preposito della chiesa di S. Maria di Crescenzago, il canonico Filippo e i frati Pietro di Melzo e Ambrogio con l'autorizzazione del capitolo della canonica, scritta il 27 luglio 1256 dal notaio Andriotto Spigorezio e l'autorizzazione dell'arcivescovo di

Milano Leone O.F.M. 3, scritta il 26 luglio 1256 dal notaio Stefano GaUiaccio, ven dono in parti eguali a frate Bresciano, maestro dell'ospedale dei poveri del Brolo di Mi

lano, e ai frati Giovanni Mercadanti e Ambrogio Rovio, conversi dell'ospedale di S. Lazzaro di Como, un podere situato in Valtellina, in localita Marzalenico e Provezio, al prezzo di 2400 lire di terzioli. Rogito del notaio Asclerio di Ottone di Besana.

ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, libro nr. 68, ff. 1-6.

Copia semplice di mano del sec. XIV, membr., 6 ff. di mm. 320 X 190.

8. 1256 agosto 1, Marzalenico: Traditio bonorum. Frate Giovanni Galli, rappresentante degli ospedaH del Brolo di Milano e di S. Lazzaro di Como, riceve la consegna delle terre e delle relative decime acquistate a mezzo dai

3 Leone del casato dei Valvassori di Perego, socius s. Francisci, arcivescovo di Milano dal 1241 al

1257; Eubel, Hierarchia catholica, I, p. 331; P. M. Sevesi, UOrdine dei Frati Minori nella metropoli di

Milano, in Memorie storiche della diocesi di Milano, vol. I, Milano 1954, pp. 67-69; G. Franceschini, La vita sociale e politica nel 9200, in Storia di Milano, vol. IV, Milano 1954, p. 249.

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DOCUMENT! PER L OSPEDALE DI S. LAZZARO DI COMO 243

suddetti ospedali dalla chiesa di S. Maria di Crescenzago il giorno 28 luglio 1256. Ro

gito del notaio Asclerio di Ottone di Besana. Copia autentica sottoscritta dal notaio Alessandrino di Guido Pasquali detto del Pozzo, di Milano.

ASC,OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, libro nr. 68, ff. 9-16.

Copia autentica di mano del sec. XIV, membr., 8 ff. di mm. 320 X 190.

9. 1260 gennaio 15; Charta venditionis. Uberto di ser Uberto di Casteneto di Domaso vende a frate Giovanni di Marcallo, ministro dell'ospedale di S. Lazzaro di Como, alcune terre situate in territorio di Mar zalenico, al prezzo di 44 lire di denari nuovi. Manca la sottoscrizione del notaio per la mancanza degli ultimi fogli del libro di beni.

ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, libro nr. 68, f. 20.

Copia (autentica?) di mano del sec. XIV, membr., 1 f. di mm. 320 X 190.

10. 1265 gennaio 15, Como: Charta venditionis. II capitolo dei frati e degli Umiliati dell'ospedale di S. Lazzaro di Como, presente il mini stro Giovanni di Donato de Opoldis di Marcallo, per saldare alcuni debiti contratti dopo l'acquisto delle terre nel territorio di Marzalenico in Valtellina, decide la vendita al

prezzo di 18 lire di quattro pezze di terra situate nel territorio di Grandate in luoghi detti ?in Prazolo ?, ? al saliceto ?, ? sotto il castello di Grandate ? e ?in Brezio ?

a Palanzo di Anselmo cum naso di Como, attraverso la mediazione del fratello Ziriale.

Rogito di Raimondo Luvato di Arderico, notaio di Como.

ASC, OSA, Ospedale di S. Anna, Beni stabili, cart. 10 Grandate, b. 1.

Originate, membr. mm. 560 X 580. Cit.: Rovelli, II, pp. 300, 311; Mira, LHmportanza, p. 171; Larius, I, p. 144, n. 64.

11. 1270 settembre 5, Como: Instrumentum venditionis. I fratelli Aquistaterra, detto Terrino, e Bartolomeo, detto Dalegalio, di Ugerio Fran zini vendono al prezzo di 125 lire di denari nuovi a frate Lanfranco di Giovanni di Casina, ministro dell'ospedale di S. Lazzaro di Como, nove pezze di terra situate nei

territori di Sorico e Carenzasca e nei luoghi detti ? ad Basum ?, ? ad Muialla ? e ? in ramo urlando ?, attraverso la mediazione di Bartolomeo, detto Bescogio, di Varenna.

Manca la sottoscrizione del notaio per il taglio del margine inferiore.

ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, libro nr. 68, co

pertina.

Originate, membr. mm. 470 X 410.

12. 1305 ottobre 25, Como: Charta venditionis. II capitolo del monatero di S. Giacomo di Menaggio, presente la badessa Adelasia del Castello di Menaggio, vende a frate Bertrame Sugio, rettore dell'ospedale di S. Lazzaro di Como, alcune terre situate nel territorio di Carenzasca, Provezio, Dosso e Marzale

nico, al prezzo di 185 lire di denari nuovi. Rogito di Bertramolo di Tomaso di Medasco, notaio di Como. Copia autentica sottoscritta da Giacomolo di Goffredo di Fino, notaio di Como.

ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, libro nr. 68, ff. 17-20.

Copia autentica coeva, membr., 4 ff. di mm. 320 X 190.

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244 C. GRANATA

13. 1311 maggio 6, Como: Instrumentum donationis.

Alegrancia, figlia di ser Romerio detto Zigrono Cagna di Como, rimette nelle mani di frate Pietro di Medasco, che la riceve a nome dell'ospedale di S. Lazzaro di Como, la donazione di un ospizio con case, corte, portici e annessi e di sei pezze di terra, tutte

situate in territorio di Sondrio. Testo scritto da Ambrogio di Giovanni di Barzano e rogato da Percivalle di ser Goffredo di Ronago, notai di Como.

ASC, OS A, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 6.

Originale, membr. mm. 560 X 670.

14. 1311 ottobre 22, Como: Charta renuntiationis. Nella casa vescovile di Como, alia presenza di Giovanni Casella, monaco del monastero di S. Abbondio e vicario generate di Leone Lambertenghi, vescovo di Como 4, Maffiolo di Viviano Vicedomini di Travona, a nome anche del fratello Poccobello, rinuncia al diritto di decima che possiede su alcune terre situate nei territori di Provezio e Du bino, in favore dell'ospedale di S. Lazzaro di Como, rappresentato dal suo ministro, frate Pietro de Medasco. Rogito di Giacomolo di Goffredo di Fino, notaio di Como.

ASC, OS A, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, libro nr. 68, ff. 7-8.

Copia semplice coeva, membr., 2 ff. di mm. 320 X 190.

15. 1401 agosto 10, Como: Contractus. II capitolo dell'ospedale di S. Lazzaro di Como, presente il ministro Rostano Bonifa cio, accoglie come converso Matteo di Antonio da Monza in cambio di vitto e vestia rio, col patto di un anno di prova, prima dell'accettazione perpetua. Rogito di Fran cescolo Sufani, notaio di Como, copiato fedelmente, con l'autorizzazione degli arci

preti Stefano Nasi della chiesa di Como e Stefano Muti della chiesa di Menaggio, vi cari generali di Luchino Brossano, vescovo di Como 5, dalle imbreviature del padre, Martino Sufani, notaio di Como e scriba della curia vescovile, morto prima della re dazione finale del documento.

ASC, OS A, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 7.

Originale, membr. mm. 180 X 370.

16. 1402 agosto 8, Melegnano: Mandatum ducale. Gian Galeazzo Visconti in seguito alia supplica rivoltagli da frate Agostino, ministro

dell'ospedale di S. Lazzaro di Como, ordina a tutti i podesta, referendari e officiali di Como di fare in modo che gli abitanti delle case di proprieta dell'ospedale, situate in Valtellina sopra il monte S. Giuliano, non vengano piu. molestati ne debbano pagare altri oneri tranne i soliti relativi al sale e all'imbottatura.

ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 8.

Originale, membr. mm. 370 X 280.

17. 1402 novembre 25, Como: Instrumentum sindicatus et procure. Antonio de Ferrariis, ministro dell'ospedale di S. Lazzaro di Como, e i frati Andreolo Giudici e Giovanni Silva, a nome del capitolo dell'ospedale, nominano sindaci e pro curatori dell'ospedale stesso il suddetto ministro Antonio de Ferrariis e Andreolo da

4 Leone Lambertenghi, vescovo di Como dal 1295 al 1325: Eubel, Hierarchia catholica, I, p. 217; Savio, Gli antichi vescovi, pp. 375-381.

5 Luchino Brossano, vescovo di Como dal 1396 al 1408: Tatti, Annali, III, p. 163; Eubel, Hierar chia catholica, I, p. 217; Rovelli, III, p. 242.

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DOCUMENT! PER L OSPEDALE DI S. LAZZARO DI COMO 245

Pietrasanta di Giacomo, detto Muzolo. Rogito di Francesco Sufani fu Martino e di Giovannolo di ser Tommaso di Borgo di Cermenate, notai di Como. Copia autentica

eseguita il 1 febbraio 1410 da Pietro Rocchi di Giovanni, e sottoscritta da Lorenzo Malacria di Tommaso, Giovanni Lavizzari di Francesco e Michele de Ferrariis di

Martino, notai di Como.

ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 9.

Copia autentica coeva, membr. mm. 290 X 440.

18. 1405 maggio 7, Milano: Mandatum ducale. Giovanni Maria Visconti, in seguito ad una supplica di Antonio de Ferrariis, mini stro dell'ospedale di S. Lazzaro di Como, ordina ai capitani e referendari di Como di fare in modo che i possessori dei beni rubati al suddetto ospedale durante Fassenza del ministro restituiscano tali beni intatti o ne rimborsino il valore equivalente il piu presto possibile per non offrire materia di giusta querela.

ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 10.

Originale, membr. mm. 360 X 220.

19. 1410 ottobre 4, Castel S. Pietro: Bulla Iohannis XXIII. Giovanni XXIII nomina Albertolo di Pontegano, laico di Como, ministro dell'ospe dale dei poveri di S. Lazzaro di Como, dopo la morte di Carpoforo, ultimo rettore del suddetto ospedale, che di tanto in tanto b governato da laici e la cui rendita annua ammonta a 70 fiorini d'oro.

ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 11.

Originale, membr. mm. 510 X 310.

20. 1417 gennaio 30, Como: Libellum. II capitolo dell'ospedale di S. Lazzaro di Como, presente il ministro Antonio de Fer

rariis, investe Giorgio e Bertrame fratelli e figli di Pietro de Gazino dell'afntto per sei anni di tutte le case e terre appartenenti all'ospedale, situate nel territorio di Grandate, da pagarsi ogni anno nel giorno di s. Martino in misura di 10 some di frumento e se

gale, due carri di rape, due capponi e la meta della produzione del vino. Rogito di Giovanni de Baliaschis di Cabio e di Giovanni de Baliaschis di Giovanni, notai di Como.

ASC, OSA, Ospedale di S. Anna, Beni stabili, cart. 10 Grandate, b. 2.

Originale, membr. mm. 360 X 260.

21. 1420 febbraio 12, Firenze: Bulla Martini V. Martino V, saputo che Antonio de Ferrariis, canonico della chiesa di S. Gaudenzio di Novara ed eletto ministro dell'ospedale dei poveri di S. Lazzaro di Como dai conversi

dell'ospedale stesso, avendo dubitato della validita dell'elezione per aver sentito dire che l'ospedale fin dalla sua fondazione risultava appartenere alPordine di S. Agostino, desiderava appartenere a tale ordine, comanda al vescovo di Como 6 di accogliere nel l'ordine suddetto Antonio de Ferrariis, la cui elezione a ministro dell'ospedale approva e conferma.

ASC, OSA, Ospedale di S. Anna, Eredita, cart. 250 Bolle pontificie e privilegi (doc. 12 febbraio 1420).

Originale, membr. mm. 590 X 370.

6 Francesco Bossi di Antonio, vescovo di Como dal 1420 al 1434: Tatti, Annali, III, p. 229; Eubel, Hierarchia catholica, I, p. 217; Rovelli, III, p. 252.

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246 C. GRANATA

22. 1421 agosto 4, Milano: Investitura. Francesco Bossi, vescovo di Como, in esecuzione della bolla del 12 febbraio 1420, che viene riportata per intero, con la quale Martino V gli confermava l'elezione di An tonio de Ferrariis a ministro dell'ospedale di S. Lazzaro di Como, investe il suddetto Antonio dell'autorita di ministro dell'ospedale di S. Lazzaro, il cui reddito annuo e valutato a 500 fiorini d'oro. Rogito di Francesco Vigleno de Arcidiis, notaio e can celliere del vescovo di Como.

ASC, OS A, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 12.

Originate, membr. mm. 510 X 650. Cit.: Larius, I, 144, n. 64.

23. 1422 ottobre 29, Como: Querela. Ingiunzione perentoria emanata dall'arciprete Francino Bossi 7 ai fratelli Bernardo e Tognialo di Gazzono abitanti a Sorico di pagare entro quattro giorni il debito di 100 lire di terzioli contratto con l'ospedale di S. Lazzaro di Como in occasione di una vendita di vino. Rogito di Francesco Riva, notaio di Como 8.

ASC, OS A, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 13.

Originale, cart. mm. 280 X 200.

24. 1428 luglio 20 - 1431 luglio 31, Como: Actus causae.

Atti della causa svoltasi davanti a Francino Bossi, vicario generale del vescovo di Como Francesco Bossi, fra Bernabino e i suoi nipoti Abbondio, Giovanni e Cressino Ponti di Como e l'ospedale di S. Lazzaro di Como per i fitti rimasti da pagare da parte dell'ospedale di due case situate fuori le mura di Porta Torre, di proprieta dei Ponti.

Rogito di Francesco Riva, notaio di Como.

ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 14 (fasc. 1428

1431). Originale, che eostituisce un fascicolo cart. mm. 300 X 200, ff. 56.

25. 1433 luglio 1-17, Como: Actus causae.

Deposizioni di testimoni a favore di Bernabino Ponti, rilasciate davanti a Giacomo

Lavizzari, preposto della chiesa di S. Vittore di Arsago, durante la causa fra l'ospedale di S. Lazzaro di Como e Bernabino Ponti e i suoi nipoti per i fitti rimasti da pagare dall'ospedale ai suddetti Ponti. Rogito di Anrigatio de Baliaschis, notaio di Como.

ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 14 (fasc. 1433). Originale, che eostituisce un fascicolo cart. mm. 300 X 200, ff. 52.

26. 1436 ottobre 31, Milano: Litterae immunitatis. Lettera inviata dal maestro delle entrate di Milano, Nicold Arcimboldi 9, al referen dario di Como perche mantenga esente l'ospedale di S. Lazzaro di Como dalle imposte

7 Francino Bossi, arciprete della chiesa Maggiore di Como, vicario generate del vescovo Francesco Bossi dal 16 maggio 1420: Rovelli, III, p. 252.

8 Francesco Riva di Baldassarre, scriba della Curia vescovile di Como, di cui nel fondo deWArchivio notarile esistono gli atti compresi fra gli anni 1438-1481: ASC, Archivio notarile, cart. 19-21.

9 Nicold Arcimboldi, maestro delle entrate di Milano nel 1436: C. Santoro, Gli offici del comune di Milano e del dominio visconteo-sforzesco, Milano 1968, p. 253.

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DOCUMENT! PER L'OSPEDALE DI S. LAZZARO DI COMO 247

sull'imbottatura del vino e sulla raccolta nei poderi ad esso appartenenti. Copia au tentica coeva sottoscritta da Giovanni Giorgio Orchi, cancelliere del comune di Como.

ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 16.

Copia autentica coeva, membr. mm. 260 X 210. Ne esiste una copia semplice di mano del sec. XVI, cart. mm. 190 X 270, in ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 15.

27. 1437 novembre 23, Milano: Litterae notificationis. Lettera inviata al referendario di Como, perche non permetta che si molesti Pospedale di S. Lazzaro di Como a causa del tributo chiesto al clero in occasione del Concilio di

Ferrara, dal momento che il ministro delPospedale offre ospitalita ai lebbrosi. Copia autentica coeva sottoscritta da Lucano Andriani, cancelliere del comune di Como 10.

ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 17.

Copia autentica coeva, cart. mm. 210 X 145. Ne esiste una copia autentica coe

va, sottoscritta da Tommaso Sala, cancelliere del comune di Como, in un fa

scicolo cart. mm. 290 X 190, ff. 2 in ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1

Ospedale di S. Lazzaro, b. 30.

28. 1447 febbraio 4, Como: Libellum. Antonio de Ferrariis, ministro delPospedale di S. Lazzaro di Como, investe Giovanni Pozzi di Comollo di Coldrerio, che riceve a nome dei suoi frateUi Petrolo e Comollo e a nome di Antonio, Bertrame e Giovanni di Bonino, tutti abitanti a Coldrerio, del Paffitto di due case situate a Coldrerio, in contrada ? del pozzo ?, per nove anni da

pagarsi ogni anno il giorno di s. Martino in misura di 24 lire di terzioli e un cappone. Rogito di Giovanni Busia u, notaio di Como, ripreso fedelmente il 19 novembre 1463, con Pautorizzazione dei consoli di giustizia di Como Leone de Bascannis e Cristoforo Mu ralto 12, dalle imbreviature di Andrea Busia di Francesco, notaio di Como, morto

prima della redazione finale del documento.

ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 18.

Originale, membr. mm. 350 X 260.

29. 1448 maggio 8, Colonno: Inventarium bonorum.

La comunita di Colonno, in obbedienza ad un ordine di Cristoforo Salici, console di

giustizia di Como, rende noto Pelenco dei beni posseduti dall'ospedale di S. Lazzaro di Como in territorio di Colonno. Copia autentica fatta eseguire il 1 giugno 1521 in base alle imbreviature del notaio Alessio de Barbarinis, morto prima della redazione finale del documento, da Francesco Maria Malacrida 13 e sottoscritta da Abbondio

Maggi 14 e Benedetto Caprani, notai di Como.

ASC, OSA, Ospedale di S. Anna, Beni stabili, cart. 3 Colonno, b. 1.

Copia autentica del sec. XVI, membr. mm. 345 X 920.

io Lucano Andriani, cancelliere del comune di Como dal 1419 al 1421: ibid., p. 299. h Giovanni Busia di Paolo, iscritto alia matricola dei notai di Como il 25 gennaio 1451: ASC, Archi~

vio storico comunale, vol. 108, Matricula notariorum, vol. I, f. 123. 12 Cristoforo Muralto col titolo di sindaco amministrd la diocesi di Como durante il vescovado di Bran

da Castiglioni insieme con Giovanbattista e Cristoforo Castiglioni e i vicari Bartolomeo Parravicini e Ste fano di Appiano: Rovelli, III, p. 509; L. Rovelli, Storia di Como, vol. II, Milano 1962, p. 82.

13 Francesco Maria Malacrida, notaio di Como, di cui nel fondo deW Archivio notarile esistono gli atti

compresi fra gli anni 1495-1540: ASC, Archivio notarile, cart. 168-178. 14 Abbondio Maggi, notaio di Como, di cui nel fondo dell'Archivio notarile esistono gli atti compresi

fra gli anni 1482-1528: ASC, Archivio notarile, cart. 144-153.

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248 C. GRANATA

30. 1448 settembre 7, Roma: Bulla Nicolai V. Niccolo V, in seguito ad una supplica di Antonio de Ferrariis, ministro dell'ospedale di S. Lazzaro di Como, ordina al vescovo di Novara 15 e agli abati dei monasteri di S. Salvatore fuori le mura di Pavia e di S. Simpliciano fuori le mura di Milano di inter venire in favore dell'ospedale suddetto, afiinche coloro che hanno abusivamente oc

cupato le case e i possedimenti dell'ospedale li restituiscano al legittimo proprietario. ASC, OSA, Ospedale di S. Anna, Eredita, cart. 250 Bolle pontificie e privilegi (doc. 7 settembre 1448).

Originale, membr. mm. 530 X 340.

31. 1449 luglio 30, Como: Investitura. Giovanni Bossi, rettore della chiesa di S. Giacomo di Como, partecipa come esecutore e commissario alia cerimonia della presa di possesso dell'ospedale di S. Lazzaro di Como da parte di Pietro Corticella di Agostino, eletto ministro dell'ospedale dopo la morte di Antonio de Ferrariis, e da parte di Tommaso Sormani di Giacomo, nominato suo coadiutore. Rogito di Giovanni Giovio di Benedetto, notaio di Como 16.

ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 19.

Originale, membr. mm. 220 X 260. Ne esiste una copia semplice coeva in un fascicolo cart. mm. 300 X 210, ff. 6 in ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospe dale di S. Lazzaro, b. 21.

32. 1449 agosto 8, Fabriano: Bulla Nicolai V. Niccolo V conferma a Bernardo, vescovo di Como 11, l'elezione di Pietro Corticella, che dubitava della validita dell'elezione, a ministro dell'ospedale dei poveri e dei lebbrosi di S. Lazzaro di Como, sotto la regola di S. Ambrogio (ad nemus), fatta dalla comunita della citta dopo la morte di Antonio de Ferrariis. Concede inoltre al vescovo di Como la facolta di rimuovere dalla carica il ministro dell'ospedale di S. Lazzaro e di nominare al suo posto qualsiasi altro chierico o laico ritenuto idoneo.

ASC, OSA, Ospedale di S. Anna, Eredita, cart. 250 Bolle pontificie e privilegi (doc. 8 agosto 1449).

Originale, membr. mm. 610 X 380. Ne esistono 4 copie: 1) autentica coeva sot

toscritta dal cancelliere Tommaso Sala, membr. mm. 290 X 340 in ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di 5. Lazzaro, b. 20; 2) autentica, eseguita il 20 settembre 1477 su richiesta di Giovanni Pini, arciprete della chiesa di S. Lorenzo di Mandello, a nome di Branda Castiglioni, vescovo di Como 18, e

dell'ospedale di S. Lazzaro, dai notai di Como: Adalberto Formento di Andrea, rogatario del documento, Giovanni Luigi Riva di Francesco, Luigi Giovio di Giovanni e Paolo Orchi di Gaspare 19, nella casa vescovile di Como, alia pre

15 Bartolomeo Visconti, vescovo di Novara dal 1429 al 1457: Eubel, Hierarchia catholica, I, p. 372; II, p. 9; C. Baglione, La singolare figura di un vescovo intraprendente a Novara: Bartolomeo Visconti (1402 1457), ?Bollettino storico per la provincia di Novara ?, LXIII (1972), 2, pp. 3-27.

16 Giovanni Giovio di Benedetto, scriba della Curia vescovile di Como, di cui nel fondo de\V Archivio notarile esistono gli atti compresi fra gli anni 1425-1458: ASC, Archivio notarile, cart. 9-10.

17 Bernardo Landriani, vescovo di Como dal 1446 al 1451: Eubel, Hierarchia catholica, II, p. 140. !8 Branda Castiglioni di Giacomo, vescovo di Como dal 1466 al 1478: Tatti, Annali, HI, P- 342;

Eubel, Hierarchia catholica, II, p. 140; Rovelli, III, p. 507; L. Rovelli, Storia di Como, cit., II, pp. 81-84. 19 Adalberto Formento di Andrea, scriba della Curia vescovile di Como, iscritto alia matricola dei

notai di Como il 1 febbraio 1429, di cui esistono nel fondo dell'Archivio notarile gli atti compresi fra gli

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DOCUMENT! PER L OSPEDALE DI S. LAZZARO DI COMO 249

senza di Bartolomeo Parravicini, vicario generale del vescovo di Como20, membr. mm. 580 X 410 in ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 20; 3) autentica coeva sottoscritta dal cancelliere Tommaso

Sala, in un fascicolo cart. mm. 300 X 210, ff. 2 in ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 26; 4) semplice coeva, in un fascicolo cart. mm. 300 X 210, ff. 6 in ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 21.

33. 1449 dicembre 16, Roma: Bulla Nicolai V. Niccold V, saputo da Pietro Corticella, ministro dell'ospedale di S. Lazzaro di Como, che alcune persone inique pretendono tenere di nascosto beni mobili e immobili di

proprieta del suddetto ospedale, ordina al canonico Stefano di Appiano 21 di ammoni

re pubblicamente in chiesa coloro che detengono abusivamente questi beni affinche li restituiscano entro un termine da fissare.

ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 22.

Originate, membr. mm. 375 X 230.

34. 1452 maggio 16, Como: Instrumentum deputationis. II consiglio dei sapienti di Como, convocato da Uberto de Gambaruptis, vicario e luo

gotenente del podesta della citta 22, decide la rimozione di Pietro Corticella, ministro

dell'ospedale di S. Lazzaro, dall'amministrazione e dal governo dell'ospedale e la de

putazione di Tommaso Sormani a ministro del detto ospedale, in esecuzione di una clausola della bolla di Niccolo V datata da Fabriano 8 agosto 1449, riportata per inte ro nel documento 23. II giorno stesso nella casa vescovile, alia presenza di Antonio,

anni 1437-1479: ASC, Archivio storico comunale, vol. 108, Matricula notariorum, vol. I, f. 14; ASC, Archi vio notarile, cart. 17; Giovanni Luigi Riva di Francesco, scriba della Curia vescovile di Como, di cui nel fondo deW Archivio notarile esistono gli atti compresi fra gli anni 1425-1485: ASC, Archivio notarile, cart.

7; Luigi Giovio di Giovanni, scriba della Curia vescovile di Como, di cui nel fondo deW Archivio notarile esistono gli atti compresi fra gli anni 1462-1500: ASC, Archivio notarile, cart. 70-75; Paolo Orchi di Ga

spare, scriba della Curia vescovile di Como, di cui nel fondo deW Archivio notarile esistono gli atti com

presi fra gli anni 1476-1525: ASC, Archivio notarile, cart. 128-133. 20 Bartolomeo Parravicini, canonico della Cattedrale di Como, fu vicario generale del vescovo Lazza

ro Scarampi (1462-1466) e del vescovo Branda Castiglioni: Rovelli, III, p. 509; L. Rovelli, Storia di

Como, cit., II, p. 82. 21 Stefano Castelnuovo di Appiano, canonico della Cattedrale di Como e vicario generale dei vescovi

della citta dal gennaio del 1437: Tatti, Annali, III, p. 247. 22 Fra i presenti al consiglio: Abbondio Raimondi, cancelliere del comune di Como nel 1451 e podesta

di Morbegno dal 1466 al 1468: C. Santoro, Gli uffici del dominio sforzesco, Milano 1948, pp. 250, 257; Ga briele Pellegrini, secundus rationator di Como nel 1467: ibid., p. 252; Giovanni di Erba, tesoriere di Como dal 1456 al 1464, podesta di Morbegno nel 1476 e 1477 e cancelliere di Como dal 1475 al 1480: ibid., pp. 243, 250, 258; Michele Cocqui, ufficiale delle vettovaglie di Como dal 1420 al 1425: ibid., p. 298; Antonio della Porta, notaio di Como, di cui nel fondo deW Archivio notarile esistono gli atti del 1450: ASC, Archi vio notarile, cart. 48; Tommaso Olgiati, podesta di Piuro nel 1490 e nel 1492: C. Santoro, Gli offici del do minio . . ., cit., p. 288; Michele Sala, notaio di Como, di cui nel fondo dell1Archivio notarile esistono gli atti del 1434: ASC, Archivio notarile, cart. 13.

23 Fra i testimoni presenti: Galeazzo Albricci di Filippino, sindaco di Como nel 1452 e nel 1458: C.

Santoro, Gli uffici del dominio .. ., cit., pp. 247-248; Giovanni Luigi Lucini di Paolo, tesoriere di Como dal 1474 al 1494, sindaco di Como nel 1450 e dal 1454 al 1467 e procuratore di Como nel 1480: ibid., pp. 244, 246, 247, 249.

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250 C. GRANATA

vescovo di Como 24, il suddetto Tommaso Sormani viene investito della carica di mi nistro dell'ospedale di S. Lazzaro. Lo stesso giorno nella chiesa del detto ospedale, presente Giovanni Bossi, rettore della chiesa di S. Giacomo di Como, Tommaso Sor

mani prende possesso dell'ospedale con la consueta cerimonia. Rogito di Giorgio di Giovanni de Blavaschis, detto Retegno, notaio di Como.

ASC, OS A, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 23.

Originale, membr. mm. 540 X 440. Ne esistono due copie: 1) semplice coeva in un fascicolo cart. mm. 300 X 210, ff. 6 in ASC, OS A, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 21; 2) autentica coeva, sottoscritta dal notaio Clemente Corticella 25, in un fascicolo cart. mm. 300 X 200, ff. 6 in ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 24.

35. 1452 giugno 1, Iovenalta: Litterae ducales. Francesco Sforza aflida Pamministrazione dell'ospedale di S. Lazzaro di Como alia comunita della citta e concede al vescovo di Como la facolta di rimuovere, col con

senso della comunita stessa, Tommaso Sormani dalla carica di ministro dell'ospedale e di eleggere qualunque altro chierico o laico ritenuto idoneo.

Quattro copie: 1) autentica coeva sottoscritta da Cristoforo Rezzonico26, in un fascicolo cart. mm. 300 X 200, ff. 2 in ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 25; 2) autentica coeva sottoscritta da Tomma

so Sala, in un fascicolo cart. mm. 300 X 210, ff. 2 in ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 26; 3) autentica coeva sottoscritta da Alessandro Rezzonico 27 in un fascicolo cart. mm. 300 X 200, ff. 2 in ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 55; 4) autentica coeva sot toscritta da Alessandro Rezzonico, in un fascicolo cart. mm. 300 X 200, ff. 2 in ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 62.

36. 1457 febbraio 25, Milano: Litterae ducales.

Francesco Sforza autorizza Tommaso Sormani, ministro dell'ospedale di S. Lazzaro

di Como, a comperare da Raffaele Tagliabue di Montorfano quattro pezze di terra

situate in territorio di Carenzasca, pieve di Olonio, in localita ? ad rochum ?, al prezzo di 590 lire, nonostante i decreti ducali vigenti proibiscano la traslazione di beni im mobili dai sottoposti ai non sottoposti alia giurisdizione temporale.

ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 27.

Originale, membr. mm. 540 X 420.

37. 1461 agosto 31, Como: Libellum. Tommaso Sormani, ministro dell'ospedale di S. Lazzaro di Como, col consenso dei

deputati dal comune di Como all'amministrazione dell'ospedale, investe Baldassarre

de Gazino di Giorgio, abitante a Grandate, che lo riceve a nome dei suoi fratelli Al

24 Antonio Pusterla, protonotario apostolico e vescovo di Como dal 1451 al 1457: Eubel, Hierarchia catholica, II, p. 140.

25 Clemente Corticella di Giacomo, notaio di Como, iscritto alia matricola dei notai di Como il 16

gennaio 1458, di cui nel fondo dell'Archivio notarile esistono gli atti compresi fra gli anni 1462-1523: ASC, Archivio storico comunale, vol. 108, Matricula notariorum, vol. I, f. 146; ASC, Archivio notarile^ cart. 68.

26 Cristoforo Rezzonico, cancelliere del comune di Como dal 1475 al 1477: C. Santoro, Gli uffici del dominio..., cit., p. 250.

27 Alessandro Rezzonico, cancelliere del comune di Como nel 1477: ibid., p. 250.

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DOCUMENT! PER L*0 SPED ALE DI S. LAZZARO Dl COMO 251

bino e Francesco, dell'amtto di una casa e 28 pezze di terra situate nel territorio di

Grandate, per nove anni da pagarsi ogni anno in misura di 5 moggi di frumento, 5

moggi di segale, uno di avena, uno di miglio, 6 staia di legumi, la meta. della produzio ne del vino e un carro di rape. Rogito di Battista della Porta di Antonio, notaio di Como 28.

ASC, OSA, Ospedale di S. Anna, Beni stabUi, cart. 10 Grandate, b. 4.

Originale, membr. mm. 340 X 740.

38. 1461 agosto 31, Como: Libellum. Tommaso Sormani, ministro dell'ospedale di S. Lazzaro di Como, col consenso dei

deputati dal comune di Como all'amministrazione dell'ospedale, investe Tognino de Gazino di Giovanni, abitante a Grandate, dell'amtto di una casa e 20 pezze di terra situate nel territorio di Grandate, per nove anni da pagarsi ogni anno in misura di un moggio di frumento, due di segale, 4 staia di panico e 4 di fave, la meta della pro duzione del vino e due moggi di rape. Rogito di Battista della Porta, notaio di Como.

ASC, OSA, Ospedale di S. Anna, Beni stabili, cart. 10 Grandate, b. 3.

Originale, membr. mm. 340 X 530.

39. 1462 agosto 6, Grandate: Inventarium bonorum, II comune di Grandate, convocato dai consoli Cristoforo e Bartolomeo di Primavesio, in osservanza dell'ordine di Bartolomeo Parravicini, vicario generale del vescovo di

Como, scritto il 20 gennaio 1462 dal notaio Francesco Riva e spedito ai comuni di

Rovellasca, Bregnano, Grandate, Lazzago, Rebbio, Inchigollo, Coldrerio e Villa per ehe rendano noti i beni posseduti dall'ospedale di S. Lazzaro di Como nei loro terri

tori, nomina propri procuratori Baldassarre de Gazino di Giorgio e Tognino de Ga zino di Giovanni e Giovannantonio della Gazata di Leone di Grandate, affinche entro il termine fissato consegnino la notificazione dei beni posseduti dal suddetto ospe dale nel territorio di Grandate. Segue la descrizione dei beni. Rogito di Franzolo

Monatti, notaio di Molina. 29

ASC, OSA, Ospedale di S. Anna, Beni stabili, cart. 10 Grandate, b. 5.

Originale, membr. mm. 360 X 2280.

40. 1467 giugno 8, Como: Instrumentum solutionis pro amelioramentis.

Giovanni Castellacci di Pietro di Valbregaglia, a nome dei nipoti Giovanni di Gia como e Vannino di Pietro, e Agostino e Bertramino fratelli e figli di Antonio detto Cerudi della Porta di Valbregaglia, a nome dei loro fratelli Giovanni e Giacomo, ri cevono da Pietro Ficani, canovario dell'ospedale di S. Lazzaro di Como, la somma di 662 lire di terzioli, cosi suddivisi: 294 ai Castellacci e 378 ai della Porta, in pagamento di alcune migliorie da essi compiute sui fondi di proprieta dell'ospedale. Rogito di Battista della Porta e di Gerolamo Rocehi di Pietro, notai di Como 30.

28 Battista della Porta di Antonio, notaio di Como, iscritto alia matricola dei notai di Como il 18 feb

braio 1451: ASC, Archivio storico comunale, vol. 108, Matricula notariorum, vol. I, f. 109v. 29 Franzolo Monatti di Antonio, notaio di Molina, iscritto alia matricola dei notai di Como il 29 apri

le 1420 e di cui nel fondo deWArchivio notarile esistono gli atti compresi fra gli anni 1458-1490; ASC, Ar

chivio storico comunale, vol. 108, Matricula notariorum, vol. I, f. 14; ASC, Archivio notarile, cart. 66. 30 Gerolamo Rocchi di Pietro, notaio di Como, iscritto alia matricola dei notai di Como il 28 ottobre

1441 e di cui nel fondo dell'Archivio notarile esistono gli atti compresi fra gli anni 1479-1504: ASC, Archi vio storico comunale, vol. 108, Matricula notariorum, vol. I, f. 66v; ASC, Archivio notarile, cart. 141.

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252 c. granata

ASC, OS A, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 31.

Originate, membr. mm. 440 X 560.

41. 1467 luglio 11, Como: Traditio inventarii bonorum. Giovannantonio della Gazata di Leone, a nome di Baldassarre e Tognino de Gazino e del comune di Grandate, consegna a Francesco Riva, notaio di Como, la notificazio ne dei beni posseduti dalPospedale di S. Lazzaro di Como in territorio di Grandate, compilata il 6 agosto 1462. Rogito di Francesco Riva, notaio di Como. II documento b scritto nell'ampio spazio bianco lasciato libero alia fine del doc. 39, 6 agosto 1462.

ASC, OSA, Ospedale di S. Anna, Beni stabili, cart. 10 Grandate, b. 5.

Originale, membr. mm. 360 X 2280 (scritto nella parte inferiore della per gamena).

42. 1468 maggio 24, Roma: Bulla Pauli II. Paolo II, informato dalla petizione inviatagli dal vescovo Branda Castiglioni e dalla comunita di Como della fondazione del nuovo ospedale di S. Anna e della necessita di unire sotto un'unica amministrazione tutti gli ospedali della citta, a causa della poverta dei loro redditi, conferma l'unione degli ospedali di S. Leonardo, di S. Maria Maddalena della Colombetta, di S. Lazzaro, di S. Gottardo, di S. Giorgio di Vico, di S. Biagio, di S. Martino di Zezio, di S. Pantaleone, di S. Maria Nuova della Cosia, di S. Bartolomeo e dei SS. Tomaso, Silvestro e Antonio sotto l'amministrazione dell'ospe dale di S. Anna.

ASC, OSA, Ospedale di S. Anna, Eredita, cart. 250 Bolle pontificie e privilegi (doc. 24 maggio 1468).

Originale, membr. mm. 610 X 360. Ed.: Tatti, Annali; Appendice alia III decade, p. 138 (da una copia trascritta dal notaio Iacopo Cattaneo il 20 agosto 1733). Cit.: Mir a, Uimportanza, pp. 172, 184; Larius, I, p. 144, n. 64; Rovelli, II, p. 84.

43. 1471 maggio 23, Pavia: Litterae ducales. Galeazzo Maria Sforza notifica a Branda Castiglioni, vescovo di Como, i nomi delle sei persone appartenenti al clero di Como che entro venti giorni dalla presentazione della lettera dovranno consegnargli i 20 mila ducati richiesti al clero lombardo in sussidio della guerra santa contro i Turchi, da raccogliersi come imposta sui beni ecclesiastici; e ricorda che da tale imposta sono esenti i cardinali, l'ordine di S. Giovan ni GerosoKmitano, i frati mendicanti e gli ospedali di S. Lazzaro. Copia autentica coeva, eseguita da Giovanni Luigi Riva, notaio e scriba della curia vescovile di Como.

ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 34.

Copia autentica coeva, cart. mm. 195 X 275.

44. 1471 settembre-ottobre, Milano: Actus causae.

Atti della causa svoltasi davanti al vescovo di Como, Branda Castiglioni, fra Raffaele Medici e Tommaso Sormani per la contro versa carica di ministro dell'ospedale di S. Lazzaro di Como. Vi h allegata copia semplice di una lettera ducale del 12 ottobre 1471 in cui si invita il vescovo di Como a nominare Raffaele Medici ministro dell'ospe dale di S. Lazzaro, qualora veramente esso sia privo di guida amministrativa. Copia autentica coeva, eseguita da Giovampietro Bizzozzero di Antonio, notaio di Milano.

ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 36.

Copia autentica coeva che costituisce un fascicolo cart. mm. 300 X 200, ff. 15.

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DOCUMENT! PER L'OSPEDALE DI S. LAZZARO Dl COMO 253

45. 1471 ottobre 31, Milano: Confirmatio declarationis. Branda Castiglioni, vescovo di Como, nonostante Popposizione di Matteo Bossi, abate del monastero di S. Carpoforo di Como e procurators di Raffaele Medici, conferma la validita delle affermazioni fatte da Tommaso Sala a nome di Tommaso Sormani, ministro dell'ospedale di S. Lazzaro di Como, in confutazione del documento prodotto da Raffaele Medici per essere nominato ministro dell'ospedale suddetto. Rogito di Daniele Piatti di Baldassarre, notaio della Curia arcivescovile di Milano.

ASC, OS A, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 37 (doc. 31 ot tobre 1471). Originale, membr. mm. 320 X 240.

46. 1472 aprile 4, Como: Mandatum. Anfrono Beccaria 31, podesta di Como, in esecuzione della lettera ducale del 24 marzo

1472, riportata per intero nel documento, riguardante Pesenzione dell'ospedale di S. Lazzaro di Como dal pagamento dell'imposta richiesta al clero in sussidio della guerra santa contro i Turehi, ordina che non sia piu molestato a questo riguardo Pospedale di S. Lazzaro, che altrimenti non potrebbe piu ospitare e curare i lebbrosi, con perico lo di infezione per la citta, ne ospitare e nutrire i bambini trovatelli. Copia autentica coeva eseguita da Tommaso Sala, cancelliere del comune di Como.

ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 37 (doc. 4

aprile 1472). Copia autentica coeva, membr. mm. 275 X 330. Ne esiste una copia semplice di mano del sec. XIX in un fascieolo cart. mm. 280 X 190, ff. 4 in ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 40.

47. 1472 maggio 8, Como: Instrumentum declarationis. Gualtiero Folperto 32, vicario del podesta di Como Anfrono Beccaria, pone fine alia causa fra il clero di Como e Pospedale di S. Lazzaro di Como riguardante il pagamento dell'imposta chiesta al clero in sussidio alia guerra santa contro i Turchi, dichiarando che Pospedale di S. Lazzaro b e deve rimanere esente dal pagamento di ogni imposta. Copia autentica coeva eseguita dal notaio Clemente Corticella.

ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 42.

Copia autentica coeva, membr. mm. 330 X 210.

48. 1473 gennaio 7, Como: Notificatio comparitionis. Lettera di Gualtiero Folperto, podesta di Como, a Antonio Bracelli 33, segretario du cale del Consiglio di giustizia, con ordine di convocazione per il giorno seguente dei

rappresentanti del clero di Como e dell'ospedale di S. Lazzaro.

ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 43.

Originale, membr. mm. 190 X 125.

31 Anfrono Beccaria, di Pavia, podesta di Como nel 1472: C. Santoro, Gli uffici del dominio ..., cit., p. 239.

32 Gualtiero Folperto, podesta di Como dal settembre 1472 al posto di Anfrono Beccaria: ibid., p. 239. 33 Antonio Bracelli di Iacopo, di Genova. A Milano fece parte del Consiglio di giustizia prima del

30 aprile 1473, giorno in cui entro a far parte del Consiglio segreto. Fu rappresentante del duca a Roma e a Napoli e nel 1485 fu nominato maestro delle entrate straordinarie di Milano: C. Santoro, Gli uffici del dominio . .., cit., pp. 12, 41, 78; I registri delle lettere ducali del periodo sforzesco, Milano 1961, p. 81; G.

Balbi, Uepistolario di Iacopo Bracelli, Genova 1969, p. 57, n. 6.

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254 C. GRANATA

49. 1473 gennaio 21, Como: Sententia immunitatis. Lorenzo Aimi 34, referendario e legato ducale a Como, ascoltati i testimoni e vagliati i documenti e le lettere ducali prodotte, emana la sentenza conclusiva della causa fra

il clero di Como e l'ospedale di S. Lazzaro di Como per il pagamento del sussidio im

posto al clero in occasione della guerra santa contro i Turchi, affermando che l'ospedale deve rimanere esente dal pagamento di qualsiasi sussidio chiesto al clero. Testo scritto da Luigi Besozzi di Giacomo 35 e rogato da Paolo della Porta di Luchino,

36 notai di Como.

ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 45.

Originale, membr. mm. 360 X 570. Ne esiste una copia autentica coeva in un fascicolo cart. mm. 300 X 200, ff. 4 in ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1

Ospedale di S. Lazzaro, b. 44.

50. 1477 settembre 2, Roma: Mandatum. Sivolsus, giudice e preposito della chiesa di S. Giovanni Battista di Celano, ordina sotto pena di scomunica al vescovo di Como di eseguire entro sei giorni la bolla del 2 settembre 1477, interamente riportata nel documento, con la quale Sisto IV eleggeva ministro dell'ospedale di S. Lazzaro di Como Giovanni Maggi, scrittore apostolico e familiare di Francesco Todeschini Piccolomini 37 cardinale di S. Eustachio, dopo la morte di Tomaso Sormani. Rogito di Tommaso da Vigna, notaio di Roma. Copia au tentica coeva eseguita da Nicold di Giovannantonio, notaio di Como.

ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 58.

Copia autentica coeva, che costituisce un fascicolo cart. mm. 300 X 200, ff. 8.

51. 1477 settembre 20 e 22, Como: Instrumenta institutionis et aprensionis possessionis. Bartolomeo Parravieini, vicario generate del vescovo di Como Branda Castiglioni, in esecuzione della lettera del 18 settembre 1477 del suddetto vescovo, nomina Simone

Brocchi ministro dell'ospedale di S. Lazzaro di Como con la consueta cerimonia; inol

tre, in esecuzione della lettera del 21 settembre 1477 del suddetto vescovo inviata a Simone Brocchi a conferma della sua elezione a ministro dell'ospedale di S. Lazzaro

di Como, assiste nella chiesa dell'ospedale stesso alia cerimonia durante la quale il Brocchi prende possesso dell'ospedale e giura fedelta ed obbedienza al vescovo, alia comunita di Como e ai deputati dalla citta al governo dell'ospedale. Rogito di Giovanni

Luigi Riva di Francesco, notaio e scriba della Curia vescovile di Como. ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 59.

Originale, membr. mm. 480 X 415. Nella stessa busta ne esiste una copia au tentica coeva eseguita da Paolo Orchi, notaio e scriba della curia vescovile di

Como, membr. mm. 420 X 430.

34 Lorenzo Aimi, referendario di Lodi dal 1456 al 1463 e di Como dal 1463 al 1477: C. Santoro, Gli

uffici del dominio. .., cit., pp. 242, 392. 35

Luigi Besozzi di Ciacomo, notaio di Como, di cui nel fondo delYArchivio notarile esistono gli atti

compresi fra gli anni 1484-1511: ASC, Archivio notarile, cart. 157. 36 Paolo della Porta di Luchino, notaio di Como, iscritto alia matricola dei notai di Como il 9 gennaio

1458 e di cui esistono nel fondo dell^4rc/wt;io notarile gli atti compresi fra gli anni 1468-1525: ASC, Archi vio storico comunale, vol. 108, Matricula notariorum, vol. I, f. 14; ASC, Archivio notarile, cart. 88-93.

37 Francesco Todeschini Piccolomini, protonotario apostolico e cardinale di S. Eustachio. Eletto papa col nome di Pio III nel conclave del 22 settembre 1503, mori il 18 ottobre 1503: Eubel, Hierarchia catho

lica, II, p. 13.

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DOCUMENTI PER L OSPEDALE DI S. LAZZARO DI COMO 255

52. 1477 dicembre 5, Roma: Procura. Giovanni Maggi, scrittore apostolico e familiare di Francesco Todeschini Piccolomini, cardinale di S. Eustachio, nomina suoi procuratori Paolo di Suncino, preposito della

chiesa della SS. Trinita di Pavia, e i suoi fratelli Tommaso e Miehele Maggi perche facciano eseguire la bolla del 2 settembre 1477 di Sisto IV con la quale era stato no minato ministro dell'ospedale di S. Lazzaro di Como. Rogito di Tommaso da Vigna, notaio di Roma. Copia autentica coeva eseguita da Nicolo di Giovannantonio, notaio

di Como.

ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 60.

Copia autentica coeva, che costituisce un fascicolo cart. mm. 300 X 200, ff. 4.

53. 1478 aprile 7, Milano: Litterae ducales. Gian Galeazzo Sforza scrive ai suoi ambasciatori a Roma38, esprimendo soddisfazione

dopo aver saputo che Giovanni Maggi, familiare di Francesco Todeschini Piccolomini cardinale di S. Eustachio, non molestera piu la comunita di Como a causa dell'ospe dale di S. Lazzaro e li in vita ad assicurarsi che la situazione venga presto dennita,

affinche i cittadini di Como siano sicuri per sempre del loro patronato sull'ospedale. ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 56.

Copia semplice coeva, cart. mm. 200 X 300.

54. 1478 dicembre 22, Milano: Mandatum ducale. Bona e Gian Galeazzo Sforza, in seguito alia supplica mandata loro dall'ospedale di S. Lazzaro di Como, ordinano agli officiali di Como di costringere i debitori dell'ospe dale a pagare tutti i debiti contratti.

ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 61.

Originale, cart. mm. 290 X 210.

55. 1479 maggio 11, Como: Notificatio excomunicationis. Lettera inviata dalla Curia vescovile di Como a Bartolomeo Parravicini, vicario ge nerate del vescovo di Como, perche renda nota la sentenza di scomunica pronunciata contro Giovanni Corti, abitante nel comune di Sondrio, in seguito al suo rifiuto di

pagare i debiti contratti con Fospedale di S. Lazzaro di Como. Rogito di Luigi Giovio, notaio e scriba della Curia vescovile di Como.

ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 63.

Originale, cart. mm. 290 X 290.

56. 1481 gennaio 18, Roma: Indulgentia. Indulgenza di cento giorni concessa ai fedeli che visiteranno la chiesa dell'ospedale di S. Lazzaro di Como nei giorni di s. Lazzaro, di venerdi santo, domenica di Passione, Assunzione di Maria e nel giorno della dedicazione della chiesa e che parteciperanno all'opera di restauro e manutenzione della chiesa e dell'ospedale, in seguito alia sup

plica di Giovanni Maggi, scrittore e abbreviatore di lettere apostoliche e familiare di Francesco Todeschini Piccolomini, cardinale di S. Eustachio, e rettore dell'ospedale di S. Lazzaro di Como.

38 Ziliolo Oldaini e Sacramoro Sacramori, vescovo di Parma: Archivio di Stato di Milano, Archivio

ducale sforzesco, Reg. Missive, 142 (1478-1479) f. 29; L. Cerioni, La politico italiana di Luigi XI, ?Archivio Storico Lombardo ?, LXXVII (1950), p. 83, n. 76.

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256 C. GRANATA

ASC, OSA, Ospedaletti antichi, cart. 1 Ospedale di S. Lazzaro, b. 64.

Originale, membr. mm. 710 X 440.

57. 1483 ottobre 18, Roma: Bulla Sixti IV. Sisto IV conferma l'unione di tutti gli ospedali di Como, derogando ai decreti prece dents con cui veniva annullata qualunque incorporazione di benefici ecclesiastici che non avesse ancora sortito effetto. Nella bolla si menzionano le dimissioni di Giovanni

Maggi dalla carica di rettore dell'ospedale di S. Lazzaro di Como.

ASC, OSA, Ospedale di S. Anna, Eredita, cart. 250 Bolle pontificie e privilegi (doc. 18 ottobre 1483).

Originale, membr. mm. 715 X 440. Ed.: Tatti, Annali; Appendice alia III decade, p. 146 (da una copia trascritta dal notaio Iacopo Cattaneo il 24 luglio 1733). Cit.: Mira, Uimportanza, p. 192; Larius, I, p. 144, n. 64.

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