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I rischi psicosociali sul posto di lavoro

I rischi psicosociali sul posto di lavoroformazione.uniroma3.it/files/Lezione 11 i rischi psicosociali... · approfondimento della percezione soggettiva dell’organizzazione del

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I rischi psicosocialisul posto di lavoro

IERI E OGGI NEL LAVORO

• Dimensione stabile e regolare del lavoro• Struttura gerarchica ben definita• Ruoli e responsabilità chiare, stabili e ben

identificate• Sicurezza/certezza temporale ed economica• Facile processo di identificazione e fedeltà

all’organizzazione

IERI:

In passato, processo lineare, continuativo e stabile di sviluppo e accumulo di conoscenze ed esperienze lavorative

OGGI: • Organizzazione snella, ruoli meno definiti e responsabilità più sfumate

• Incarichi a breve termine temporale• Prospettiva temporale di medio breve termine• Varietà nella tipologia dei contratti• Mobilità nella sede fisica• Richiesta la capacità di “manipolare” conoscenza

Flessibilità e imprevedibilità come fattore comune trasversale per molte tipologie di lavoro

IERI E OGGI NEL LAVORO

Nuovi disagi sul posto di lavoro

Gli effetti del cambiamento nelle modalità e nella natura dellavoro in termini di salute e benessere possono esseredrammatici e distruttivi

Pur essendo in diminuzione le malattie professionali sonoancora molto rilevanti i problemi di salute all’interno dellerealtà lavorative

In aumento il “disagio e le malattie aspecifiche” ovverosintomatologie mal definite (non riferite a quadri nosologicinoti) e malattie diffuse nella popolazione generale, prodotte dacause professionali e non.

2MOBBING

1STRESS

LAVORATIVO

3SINDROME DI

BURN-OUT

I rischi di natura psicosociale

ERGONOMIAIl ruolo della

FORMAZIONE E INFORMAZIONE

1STRESS

LAVORATIVO

I rischi di natura psicosociale

Una definizione storica di stress

STRESS“Degenerazione arteriosa derivante dalle preoccupazioni e dallapressione della vita moderna, con la conseguenza di far lavorare lamacchina biologica al massimo delle capacità ”

Sir William Osler, 1897

Visibile fin da subito il collegamento con fattori psicosociali eculturali, sebbene estremamente difficile individuare un chiaronesso causale fra questi fattori e l’insorgere di un’eventualemalattia stress correlata

Stress lavoro correlato

“Lo stress legato all'attività lavorativa si manifestaquando le richieste dell'ambiente di lavoro superano la capacitàdel lavoratore di affrontarle (o controllarle).

Lo stress non è una malattia, ma può causare problemi disalute mentale e fisica (come ad esempio depressione,esaurimento nervoso e cardiopatie) se si manifesta con intensitàper periodi prolungati”.

Agenzia Europea per la Sicurezza e Salute sul Lavoro, 2000

Sindrome Generale di AdattamentoSalye (1936)

• Modificazione fisiologica dell’organismo dovuta a sostanze nocive peradattare e organizzare le proprie difese

• In reazione ad agenti stressanti esterni attraverso diverse fasi (allarme,resistenza, esaurimento)

• Come risposta aspecifica dell’organismo per ripristinare l’equilibrioalterato

allarme resistenza esaurimento

stressors

Stato normale

Livello Attivazionesotto stress

Gli stressors:Sono le cause della condizione di disturbo/tensione

esposizione al freddo, al caldo, Alterazione livelli glicemici, …

Psicologici Esame, prova, incidente, insicurezza personale, …

Sociali Lutto, separazione, nuova attività, nuovo capo, …

Fisici

Stress acuto o eustress:

Grado ottimale di tensione e sollecitazione esterna, che si risolve raggiunto l’obiettivoDifesa dalla monotonia e attivazione di risorseAffinamento delle capacità di attenzione e concentrazioneStimolo all’apprendimento e alla memoriaFacilitatore nella risoluzione creativa dei problemi

Stress cronico o distress:Continua esposizione a stimoli esterniAttivazione fisiologica e psichica eccessivaSforzo dell’organismo esagerato e innaturaleProcesso prolungato di sopportazione e resistenza Periodo di logorio ed esaurimento

Earle, 1974; Antonovsky, 1987

Modello di Karasek (1979):

Meccanismo

DOMANDA/CONTROLLO

Carico di lavoro che richiede impegno fisico e psicologico

Capacità di svolgere la richiesta/compito e discrezionalità (influenza, capacità decisionale)

Lo stress sul posto di lavoro può dipendere da:

Il copingMECCANISMO DI FRONTEGGIAMENTO E CONTROLLO DELLE

POTENZIALI FONTI DI STRESS

Insieme dei processi cognitivi che attivano un adattamento/cambiamento dell’ambiente da parte dell’individuoConcatenazione dinamica di tentativi e successi

Le reazioni individuali

Le reazioni individuali allo stress possono delineare tre tipi di risposta:

- comportamentali

- psico-fisiologiche

- biologiche

Risposte comportamentali o emozionali

abuso di sostanze alcoliche;tabagismo;Mal alimentazioneReazioni emotive:

• tristezza• irritabilità• rabbia• depressione;

scarsa concentrazione;calo di rendimento;facilità a dimenticare;abbassamento del senso di autostima

Alcuni possibili indicatori biologici di stressAumento dei livelli di catecolamine ematicheProfilo del cortisolo

Profilo ACTH

TSH; FT4

Prolattina

LH, FSH

Melatonina (metaboliti salivari)

Modificazioni delle sottopopolazioni linfocitarie

Alterazione della liberazione di interleuchine (IL6 e IL1ß)GH e somatomedina C (IGF1)

Modificazione delle Ig sieriche e salivari

Anticorpi antitiroidei

Anticorpi anti HP

Aumento della secrezione gastrico di HCl

Alterazioni del metabolismo lipidico e glucidico

Alterazioni degli oppioidi endogeni

Pressione arteriosa in clino e ortostatismo, valori pressori nelle 24h

Patologie a componente autoimmune

Lupus eritematoso sistemicoPsoriasiPatologia autoimmuni tiroidee (morbo

di Basedow, ipotiroidismo)Patologie associate a riduzione dellarisposta immunitariaMaggiore suscettibilità a infezioni

virali, batteriche, micotiche ecc.Maggiore suscettibilità allo sviluppo

di neoplasie

Altre patologie su base ormonaleIncrezione dei livelli di cortisolo Diabete mellito

Patologia cutaneaEczemi ad altre eruzioni cutaneeAcnePatologie muscolo-scheletricheDolore cervico-dorso-lombare Altre contrazioni muscolari dolorosePatologia gastrointestinaleDispepsiaGastralgie, fino alla gastrite ed all’ulceraAlterazioni dell’alvo («colite spastica» e

sindrome del colon irritabile)

Patologie stress-correlate

Patologie cardiovascolari• Ipertensione arteriosa transitoria o

permanente• Tachicardia transitoria o permanente• Extrasistoli• Infarto miocardico acuto e morte improvvisa

Patologie della funzione sessuale• Disturbi mestruali (sindrome dell’ovaio • policistico, oligomenorrea/amenorrea ipotalamica)• Riduzione della fertilità

Calo della libido fino all’impotenza nell’uomo

Maggiore incidenza di aborti spontanei e di parti prematuri

Patologie oculisticheAstenopiaPatologie psichicheAsteniaAnsiaDepressioneDisturbi del sonnoModificazioni del comportamento

alimentare in senso anoressico e/o bulimicoCefalea

Patologie stress-correlate

Diagnosi

Prevenzione

Terapia

Approccio multidisciplinare Valutazione del

nesso causale e del danno

Medico del Lavoro, ergonomo, sociologo, psicologo, RSPP…

Medico legale

Approccio integrato allo stress lavorativo

Stress lavoro correlato del singolo …

Le modalità con cui il singolo “comunica” una condizione di stress sul lavoro possono essere:

Údirette (durante la visita periodica, richiedendo colloquio ad hoc, lamentele formali, ecc.)

Úindirette (a seguito di indagini interne con altri fini, abuso di farmaci, assenze per malattia, inefficienza sul lavoro, infortuni, ecc.)

Stress lavoro correlato del gruppoLe modalità con cui il gruppo manifesta e agisce il proprio stress possono essere:

Le reazioni a situazioni critiche o di disagio a livello di gruppo sono piùvisibili e manifeste rispetto a quelle del singolo lavoratore, per lecaratteristiche stesse del gruppo: numerosità ed effetto contagio, fortesenso di identità e “spalleggiamento”, responsabilità diffusa, esposizionelimitata, ecc..

ÚDirette: scioperi frequenti, richiesta di assemblee/riunioni non previste, dichiarazione di “scontento” generalizzato

ÚIndirette: assenze prolungate in particolari attività, incidenti e infortuni ripetuti, turnover elevato

Job Content Questionnaire (Karasek 1985): una delle scale divalutazione più utilizzate anche in Italia per via della validazionedella versione italiana. Misura il rapporto fra domanda esternaorganizzativa e capacità/percezione del controllo sul proprio lavoro.Disponibili 3 versioni di differente lunghezza e complessità

Occupational stress Indicator (Cooper 1988): versione italianaconvalidata, basato su diverse scale (fonte di pressione sul lavoro,coping, patterne di comportamento, job satisfaction, locus ofcontroll, salute mentale e fisica

Generic Job Stress Questionnaire (Hurrel, 1988) – Job Stress Survey(Spielberger, 1994): strumenti molto utilizzati all’estero ma nondotati di versione italiana

Strumenti

Prevenzione del rischio stress

Gli interventi di gestione dello stress in ottica preventiva possono agire su due livelli:

à INDIVIDUO

à GRUPPO/ORGANIZZAZIONE

Interventi di gestione dello stress a livello individuale

ârafforzare le capacità del singolo lavoratore di affrontare le criticità sul posto di lavoro e gestire lo stress;

âridurre il livello di stress in persone che già ne hanno i sintomi rafforzando la capacità di risposta individuale.

OBIETTIVI :

âProgrammi di formazione, informazione (focus su concetto di stress, capacità di gestione del cambiamento, negoziazione e conflitto organizzativo, …)

âPiani di coaching(affiancamento) e counselling(colloqui individuali con figure professionali certificate)

TIPOLOGIA:

Interventi di gestione dello stress a livello individuale

âNon eliminano le cause profonde dello stress

âIntervengono solo sulla strategia di coping del singolo

âRisultati che si dissolvono nel breve periodo

ASPETTI NEGATIVI:

âNon necessaria interruzione attività lavorative

âRisultati rapidi e visibili

âModulabili in base alle esigenze del singolo e dell’organizzazione

âCosto contenuto

ASPETTI POSITIVI:

Interventi di gestione dello stress a livello organizzativo

âIntervenire in modo strutturale sulle cause organizzative che possono generare stress e disagio;

âEffettuare cambiamenti radicali nell’organizzazione in ottica preventiva

OBIETTIVI :

âProgramma di changemanagement su ruoli e responsabilità organizzative

âInterventi ergonomici (sull’ambiente fisico e sugli artefatti cognitivi)

âRiprogettazione processi/attività “critiche”(ripetitive, pericolose, complesse, …)

âIstituzione di consultorio interno

TIPOLOGIA:

Interventi di gestione dello stress a livello organizzativo

âInterventi intrusivi, costosi e di lungo periodo

âNecessario forte commitment del vertice manageriale e grande coinvolgimento dei lavoratori

âSpesso incontrano diffidenza interna da parte di lavoratori e manager

ASPETTI NEGATIVI:

âRisultati più significativi e stabili nel tempo

âRimuovono le cause (organizzative) di stress alla radice

âFortemente coinvolgenti e responsabilizzanti

ASPETTI POSITIVI:

Le attività lavorative più esposte al rischio stress

Lavoratori della Sanità

Insegnanti

Forze di polizia

Lavori atipici e call center

(Documento di consenso linee guida SIMLII, 2005)

Controllo traffico aereo

Guida autobus

Lavoro a turni

La tutela giuridica

Art. 32 Costituzione

La Repubblica tutela la salute come fondamentalediritto dell'individuo e interesse della collettività, egarantisce cure gratuite agli indigenti.

Art. 2087 c.c.Tutela delle condizioni di lavoro

L’imprenditore è tenuto ad adottare nell’eserciziodell’impresa le misure che, secondo laparticolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica,sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e lapersonalità morale dei prestatori di lavoro.

Accordo europeo sullo stress sul lavoro (8 ottobre 2004)

E’ un accordo fra i sindacati europei e leorganizzazioni dei datori di lavoro chedefinisce lo stress da lavoro-correlato come unmalessere, una disfunzione fisica, psicologica osociale conseguente al fatto che le persone nonsi sentono all’altezza delle richieste e delleattese nei loro confronti.L’accordo europeo è stato recepito in Italia solo nel 2008 !

Obblighi per le aziende

Le aziende hanno l’obbligo di tutelare la salutedelle lavoratrici e dei lavoratori.L’art.2 del D.Lgs.81/08 definisce la salute comestato di benessere fisico, mentale e sociale, nonconsistente solo in uno stato di assenza di malattiao infermità. Nella attività di valutazione ilprincipale soggetto impegnato è il sistema diprevenzione aziendale: datore di lavoro, RSPP,medico competente, RLS, nonché lavoratrici elavoratori.

Art.28 del D.Lgs.81/2008Obbliga il datore di lavoro a valutare tutti i rischi,compresi quelli:

• collegati allo stress lavoro-correlato.

• riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza(richiamando il D.Lgs.151/2001).

• connessi alle differenze di genere, all’età, allaprovenienza da altri Paesi, alla specifica tipologiacontrattuale attraverso cui viene resa la prestazionedi lavoro.

LA VALUTAZIONE STRESS-LAVORO CORRELATO SECONDO IL D.LGS 81/08

SOGGETTI COINVOLTI NELLA VALUTAZIONE

(D.LGS 81/08)IL DATORE DI LAVORO

RSPP (Responsabile del servizio di prevenzione e protezione)

MEDICO COMPETENTE

PREPOSTI (sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa)

RLS (Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza)

LAVORATORI

La valutazione si articola in due diversi momenti:

• una prima fase – la c.d. “valutazione preliminare” – definita come “necessaria”

• una seconda fase, individuata come meramente “eventuale” – e che comporta «un approfondimento della percezione soggettiva dell’organizzazione del lavoro» – da realizzarsi solo laddove dalla prima emergano degli elementi di rischio da stress lavoro-correlato.

Per i contenuti metodologici della valutazione preliminare dello stress lavorativo ildocumento della Commissione consultiva definisce che la stessa «consiste nellarilevazione di indicatori oggettivi e verificabili, ove possibile numericamenteapprezzabili, appartenenti quanto meno a tre distinte famiglie», che vengonoindividuate nei c.d. “eventi sentinella”, nei “fattori di contenuto del lavoro” e nei“fattori di contesto del lavoro”.

LA VALUTAZIONE

“eventi sentinella” racchiudono gli indici infortunistici, le assenze per malattia, il turnover, gli eventuali procedimenti e sanzioni disciplinari e le segnalazioni del medico competente.

“fattori di contenuto del lavoro”, tra gli stessi vengono annoverati, a titolo esemplificativo, l’ambiente di lavoro e le attrezzature, i carichi ed i ritmi di lavoro, l’orario di lavoro ed i turni, la corrispondenza tra le competenze dei lavoratori ed i requisiti professionali richiesti. Si tratta dunque di elementi che riguardano sia la rischiosità delle attività svolte, sia le caratteristiche organizzative, in quanto implica una valutazione che raramente può prescindere anche dalla individuale percezione del soggetto direttamente interessato.

“fattori di contesto del lavoro”, tra i quali vengono compresi il ruolo delle persone nell’organizzazione, l’autonomia decisionale ed il controllo, l’evoluzione e lo sviluppo della carriera e la gestione della comunicazione. Inoltre, in relazione alla valutazione dei fattori di contesto e di contenuto sopra citati, è obbligo sentire i lavoratori e/o i loro rappresentanti per la sicurezza. Nelle aziende di grandi dimensioni, tale obbligo più essere adempiuto attraverso un campione rappresentativo di lavoratori.

Sull’intera attivita dovra essere fornita una documentazione all’interno del documento aziendale di valutazione dei rischi (DVR) o in un documento integrativo rispetto allo stesso, dove si dovra ritrovare espressa menzione della procedura valutativa adottata, dei suoi esiti, delle misure correttive adottate o da adottare, nonche dei regolamenti di monitoraggio sull’efficacia di queste ultime.

DOCUMENTO AZIENDALE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

(DVR)

Il risarcimento del danno

Viola la legge il datore di lavoro che elabori il DVR incompleto,insufficiente o trascuri i rischi presenti.Quando il datore di lavoro non adotta le misure necessarie a tutelarel’integrità fisica e la personalità complessiva del lavoratore può esserecondannato con richiesta di risarcimento del danno (danno biologico).