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IERI E OGGI NEL LAVORO
• Dimensione stabile e regolare del lavoro• Struttura gerarchica ben definita• Ruoli e responsabilità chiare, stabili e ben
identificate• Sicurezza/certezza temporale ed economica• Facile processo di identificazione e fedeltà
all’organizzazione
IERI:
In passato, processo lineare, continuativo e stabile di sviluppo e accumulo di conoscenze ed esperienze lavorative
OGGI: • Organizzazione snella, ruoli meno definiti e responsabilità più sfumate
• Incarichi a breve termine temporale• Prospettiva temporale di medio breve termine• Varietà nella tipologia dei contratti• Mobilità nella sede fisica• Richiesta la capacità di “manipolare” conoscenza
Flessibilità e imprevedibilità come fattore comune trasversale per molte tipologie di lavoro
IERI E OGGI NEL LAVORO
Nuovi disagi sul posto di lavoro
Gli effetti del cambiamento nelle modalità e nella natura dellavoro in termini di salute e benessere possono esseredrammatici e distruttivi
Pur essendo in diminuzione le malattie professionali sonoancora molto rilevanti i problemi di salute all’interno dellerealtà lavorative
In aumento il “disagio e le malattie aspecifiche” ovverosintomatologie mal definite (non riferite a quadri nosologicinoti) e malattie diffuse nella popolazione generale, prodotte dacause professionali e non.
2MOBBING
1STRESS
LAVORATIVO
3SINDROME DI
BURN-OUT
I rischi di natura psicosociale
ERGONOMIAIl ruolo della
FORMAZIONE E INFORMAZIONE
Una definizione storica di stress
STRESS“Degenerazione arteriosa derivante dalle preoccupazioni e dallapressione della vita moderna, con la conseguenza di far lavorare lamacchina biologica al massimo delle capacità ”
Sir William Osler, 1897
Visibile fin da subito il collegamento con fattori psicosociali eculturali, sebbene estremamente difficile individuare un chiaronesso causale fra questi fattori e l’insorgere di un’eventualemalattia stress correlata
Stress lavoro correlato
“Lo stress legato all'attività lavorativa si manifestaquando le richieste dell'ambiente di lavoro superano la capacitàdel lavoratore di affrontarle (o controllarle).
Lo stress non è una malattia, ma può causare problemi disalute mentale e fisica (come ad esempio depressione,esaurimento nervoso e cardiopatie) se si manifesta con intensitàper periodi prolungati”.
Agenzia Europea per la Sicurezza e Salute sul Lavoro, 2000
Sindrome Generale di AdattamentoSalye (1936)
• Modificazione fisiologica dell’organismo dovuta a sostanze nocive peradattare e organizzare le proprie difese
• In reazione ad agenti stressanti esterni attraverso diverse fasi (allarme,resistenza, esaurimento)
• Come risposta aspecifica dell’organismo per ripristinare l’equilibrioalterato
allarme resistenza esaurimento
stressors
Stato normale
Livello Attivazionesotto stress
Gli stressors:Sono le cause della condizione di disturbo/tensione
esposizione al freddo, al caldo, Alterazione livelli glicemici, …
Psicologici Esame, prova, incidente, insicurezza personale, …
Sociali Lutto, separazione, nuova attività, nuovo capo, …
Fisici
Stress acuto o eustress:
Grado ottimale di tensione e sollecitazione esterna, che si risolve raggiunto l’obiettivoDifesa dalla monotonia e attivazione di risorseAffinamento delle capacità di attenzione e concentrazioneStimolo all’apprendimento e alla memoriaFacilitatore nella risoluzione creativa dei problemi
Stress cronico o distress:Continua esposizione a stimoli esterniAttivazione fisiologica e psichica eccessivaSforzo dell’organismo esagerato e innaturaleProcesso prolungato di sopportazione e resistenza Periodo di logorio ed esaurimento
Earle, 1974; Antonovsky, 1987
Modello di Karasek (1979):
Meccanismo
DOMANDA/CONTROLLO
Carico di lavoro che richiede impegno fisico e psicologico
Capacità di svolgere la richiesta/compito e discrezionalità (influenza, capacità decisionale)
Lo stress sul posto di lavoro può dipendere da:
Il copingMECCANISMO DI FRONTEGGIAMENTO E CONTROLLO DELLE
POTENZIALI FONTI DI STRESS
Insieme dei processi cognitivi che attivano un adattamento/cambiamento dell’ambiente da parte dell’individuoConcatenazione dinamica di tentativi e successi
Le reazioni individuali
Le reazioni individuali allo stress possono delineare tre tipi di risposta:
- comportamentali
- psico-fisiologiche
- biologiche
Risposte comportamentali o emozionali
abuso di sostanze alcoliche;tabagismo;Mal alimentazioneReazioni emotive:
• tristezza• irritabilità• rabbia• depressione;
scarsa concentrazione;calo di rendimento;facilità a dimenticare;abbassamento del senso di autostima
Alcuni possibili indicatori biologici di stressAumento dei livelli di catecolamine ematicheProfilo del cortisolo
Profilo ACTH
TSH; FT4
Prolattina
LH, FSH
Melatonina (metaboliti salivari)
Modificazioni delle sottopopolazioni linfocitarie
Alterazione della liberazione di interleuchine (IL6 e IL1ß)GH e somatomedina C (IGF1)
Modificazione delle Ig sieriche e salivari
Anticorpi antitiroidei
Anticorpi anti HP
Aumento della secrezione gastrico di HCl
Alterazioni del metabolismo lipidico e glucidico
Alterazioni degli oppioidi endogeni
Pressione arteriosa in clino e ortostatismo, valori pressori nelle 24h
Patologie a componente autoimmune
Lupus eritematoso sistemicoPsoriasiPatologia autoimmuni tiroidee (morbo
di Basedow, ipotiroidismo)Patologie associate a riduzione dellarisposta immunitariaMaggiore suscettibilità a infezioni
virali, batteriche, micotiche ecc.Maggiore suscettibilità allo sviluppo
di neoplasie
Altre patologie su base ormonaleIncrezione dei livelli di cortisolo Diabete mellito
Patologia cutaneaEczemi ad altre eruzioni cutaneeAcnePatologie muscolo-scheletricheDolore cervico-dorso-lombare Altre contrazioni muscolari dolorosePatologia gastrointestinaleDispepsiaGastralgie, fino alla gastrite ed all’ulceraAlterazioni dell’alvo («colite spastica» e
sindrome del colon irritabile)
Patologie stress-correlate
Patologie cardiovascolari• Ipertensione arteriosa transitoria o
permanente• Tachicardia transitoria o permanente• Extrasistoli• Infarto miocardico acuto e morte improvvisa
Patologie della funzione sessuale• Disturbi mestruali (sindrome dell’ovaio • policistico, oligomenorrea/amenorrea ipotalamica)• Riduzione della fertilità
Calo della libido fino all’impotenza nell’uomo
Maggiore incidenza di aborti spontanei e di parti prematuri
Patologie oculisticheAstenopiaPatologie psichicheAsteniaAnsiaDepressioneDisturbi del sonnoModificazioni del comportamento
alimentare in senso anoressico e/o bulimicoCefalea
Patologie stress-correlate
Diagnosi
Prevenzione
Terapia
Approccio multidisciplinare Valutazione del
nesso causale e del danno
Medico del Lavoro, ergonomo, sociologo, psicologo, RSPP…
Medico legale
Approccio integrato allo stress lavorativo
Stress lavoro correlato del singolo …
Le modalità con cui il singolo “comunica” una condizione di stress sul lavoro possono essere:
Údirette (durante la visita periodica, richiedendo colloquio ad hoc, lamentele formali, ecc.)
Úindirette (a seguito di indagini interne con altri fini, abuso di farmaci, assenze per malattia, inefficienza sul lavoro, infortuni, ecc.)
Stress lavoro correlato del gruppoLe modalità con cui il gruppo manifesta e agisce il proprio stress possono essere:
Le reazioni a situazioni critiche o di disagio a livello di gruppo sono piùvisibili e manifeste rispetto a quelle del singolo lavoratore, per lecaratteristiche stesse del gruppo: numerosità ed effetto contagio, fortesenso di identità e “spalleggiamento”, responsabilità diffusa, esposizionelimitata, ecc..
ÚDirette: scioperi frequenti, richiesta di assemblee/riunioni non previste, dichiarazione di “scontento” generalizzato
ÚIndirette: assenze prolungate in particolari attività, incidenti e infortuni ripetuti, turnover elevato
Job Content Questionnaire (Karasek 1985): una delle scale divalutazione più utilizzate anche in Italia per via della validazionedella versione italiana. Misura il rapporto fra domanda esternaorganizzativa e capacità/percezione del controllo sul proprio lavoro.Disponibili 3 versioni di differente lunghezza e complessità
Occupational stress Indicator (Cooper 1988): versione italianaconvalidata, basato su diverse scale (fonte di pressione sul lavoro,coping, patterne di comportamento, job satisfaction, locus ofcontroll, salute mentale e fisica
Generic Job Stress Questionnaire (Hurrel, 1988) – Job Stress Survey(Spielberger, 1994): strumenti molto utilizzati all’estero ma nondotati di versione italiana
Strumenti
Prevenzione del rischio stress
Gli interventi di gestione dello stress in ottica preventiva possono agire su due livelli:
à INDIVIDUO
à GRUPPO/ORGANIZZAZIONE
Interventi di gestione dello stress a livello individuale
ârafforzare le capacità del singolo lavoratore di affrontare le criticità sul posto di lavoro e gestire lo stress;
âridurre il livello di stress in persone che già ne hanno i sintomi rafforzando la capacità di risposta individuale.
OBIETTIVI :
âProgrammi di formazione, informazione (focus su concetto di stress, capacità di gestione del cambiamento, negoziazione e conflitto organizzativo, …)
âPiani di coaching(affiancamento) e counselling(colloqui individuali con figure professionali certificate)
TIPOLOGIA:
Interventi di gestione dello stress a livello individuale
âNon eliminano le cause profonde dello stress
âIntervengono solo sulla strategia di coping del singolo
âRisultati che si dissolvono nel breve periodo
ASPETTI NEGATIVI:
âNon necessaria interruzione attività lavorative
âRisultati rapidi e visibili
âModulabili in base alle esigenze del singolo e dell’organizzazione
âCosto contenuto
ASPETTI POSITIVI:
Interventi di gestione dello stress a livello organizzativo
âIntervenire in modo strutturale sulle cause organizzative che possono generare stress e disagio;
âEffettuare cambiamenti radicali nell’organizzazione in ottica preventiva
OBIETTIVI :
âProgramma di changemanagement su ruoli e responsabilità organizzative
âInterventi ergonomici (sull’ambiente fisico e sugli artefatti cognitivi)
âRiprogettazione processi/attività “critiche”(ripetitive, pericolose, complesse, …)
âIstituzione di consultorio interno
TIPOLOGIA:
Interventi di gestione dello stress a livello organizzativo
âInterventi intrusivi, costosi e di lungo periodo
âNecessario forte commitment del vertice manageriale e grande coinvolgimento dei lavoratori
âSpesso incontrano diffidenza interna da parte di lavoratori e manager
ASPETTI NEGATIVI:
âRisultati più significativi e stabili nel tempo
âRimuovono le cause (organizzative) di stress alla radice
âFortemente coinvolgenti e responsabilizzanti
ASPETTI POSITIVI:
Le attività lavorative più esposte al rischio stress
Lavoratori della Sanità
Insegnanti
Forze di polizia
Lavori atipici e call center
(Documento di consenso linee guida SIMLII, 2005)
Controllo traffico aereo
Guida autobus
Lavoro a turni
La tutela giuridica
Art. 32 Costituzione
La Repubblica tutela la salute come fondamentalediritto dell'individuo e interesse della collettività, egarantisce cure gratuite agli indigenti.
Art. 2087 c.c.Tutela delle condizioni di lavoro
L’imprenditore è tenuto ad adottare nell’eserciziodell’impresa le misure che, secondo laparticolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica,sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e lapersonalità morale dei prestatori di lavoro.
Accordo europeo sullo stress sul lavoro (8 ottobre 2004)
E’ un accordo fra i sindacati europei e leorganizzazioni dei datori di lavoro chedefinisce lo stress da lavoro-correlato come unmalessere, una disfunzione fisica, psicologica osociale conseguente al fatto che le persone nonsi sentono all’altezza delle richieste e delleattese nei loro confronti.L’accordo europeo è stato recepito in Italia solo nel 2008 !
Obblighi per le aziende
Le aziende hanno l’obbligo di tutelare la salutedelle lavoratrici e dei lavoratori.L’art.2 del D.Lgs.81/08 definisce la salute comestato di benessere fisico, mentale e sociale, nonconsistente solo in uno stato di assenza di malattiao infermità. Nella attività di valutazione ilprincipale soggetto impegnato è il sistema diprevenzione aziendale: datore di lavoro, RSPP,medico competente, RLS, nonché lavoratrici elavoratori.
Art.28 del D.Lgs.81/2008Obbliga il datore di lavoro a valutare tutti i rischi,compresi quelli:
• collegati allo stress lavoro-correlato.
• riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza(richiamando il D.Lgs.151/2001).
• connessi alle differenze di genere, all’età, allaprovenienza da altri Paesi, alla specifica tipologiacontrattuale attraverso cui viene resa la prestazionedi lavoro.
SOGGETTI COINVOLTI NELLA VALUTAZIONE
(D.LGS 81/08)IL DATORE DI LAVORO
RSPP (Responsabile del servizio di prevenzione e protezione)
MEDICO COMPETENTE
PREPOSTI (sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa)
RLS (Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza)
LAVORATORI
La valutazione si articola in due diversi momenti:
• una prima fase – la c.d. “valutazione preliminare” – definita come “necessaria”
• una seconda fase, individuata come meramente “eventuale” – e che comporta «un approfondimento della percezione soggettiva dell’organizzazione del lavoro» – da realizzarsi solo laddove dalla prima emergano degli elementi di rischio da stress lavoro-correlato.
Per i contenuti metodologici della valutazione preliminare dello stress lavorativo ildocumento della Commissione consultiva definisce che la stessa «consiste nellarilevazione di indicatori oggettivi e verificabili, ove possibile numericamenteapprezzabili, appartenenti quanto meno a tre distinte famiglie», che vengonoindividuate nei c.d. “eventi sentinella”, nei “fattori di contenuto del lavoro” e nei“fattori di contesto del lavoro”.
LA VALUTAZIONE
“eventi sentinella” racchiudono gli indici infortunistici, le assenze per malattia, il turnover, gli eventuali procedimenti e sanzioni disciplinari e le segnalazioni del medico competente.
“fattori di contenuto del lavoro”, tra gli stessi vengono annoverati, a titolo esemplificativo, l’ambiente di lavoro e le attrezzature, i carichi ed i ritmi di lavoro, l’orario di lavoro ed i turni, la corrispondenza tra le competenze dei lavoratori ed i requisiti professionali richiesti. Si tratta dunque di elementi che riguardano sia la rischiosità delle attività svolte, sia le caratteristiche organizzative, in quanto implica una valutazione che raramente può prescindere anche dalla individuale percezione del soggetto direttamente interessato.
“fattori di contesto del lavoro”, tra i quali vengono compresi il ruolo delle persone nell’organizzazione, l’autonomia decisionale ed il controllo, l’evoluzione e lo sviluppo della carriera e la gestione della comunicazione. Inoltre, in relazione alla valutazione dei fattori di contesto e di contenuto sopra citati, è obbligo sentire i lavoratori e/o i loro rappresentanti per la sicurezza. Nelle aziende di grandi dimensioni, tale obbligo più essere adempiuto attraverso un campione rappresentativo di lavoratori.
Sull’intera attivita dovra essere fornita una documentazione all’interno del documento aziendale di valutazione dei rischi (DVR) o in un documento integrativo rispetto allo stesso, dove si dovra ritrovare espressa menzione della procedura valutativa adottata, dei suoi esiti, delle misure correttive adottate o da adottare, nonche dei regolamenti di monitoraggio sull’efficacia di queste ultime.
DOCUMENTO AZIENDALE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
(DVR)
Il risarcimento del danno
Viola la legge il datore di lavoro che elabori il DVR incompleto,insufficiente o trascuri i rischi presenti.Quando il datore di lavoro non adotta le misure necessarie a tutelarel’integrità fisica e la personalità complessiva del lavoratore può esserecondannato con richiesta di risarcimento del danno (danno biologico).