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il C ittadino www.ilcittadinodimessina.it n° 185 anno XII - 10 Dicembre 2014 Il pesista Il bilancio regionale sotto il peso delle partecipate

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Settimanale gratuito d'informazione socio-politica e culturale

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Il pesistaIl bilancio regionale sotto il peso delle partecipate

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La Corte dei conti, di continuo, chiede al governo regionale siciliano di mettere mano allaspesa abnorme per le partecipate, senza ottenere nulla in cambio (malgrado gli annuncidel governatore Rosario Crocetta, che nel novembre 2012 appena eletto disse: «Se fra

tre mesi si continuerà a parlare sempre degli stessi sprechi mi dimetterò»), tanto che aottobre la sezione di controllo della Corte dei conti ha deferito la Regione per non aver né risol-to né risposto sul caso delle troppe (e troppo costose) partecipate regionali. Trentatre società,che impiegano un esercito di quasi 7.300 persone. Senza contare le consulenze e i contratti atempo determinato. Parliamo di una spesa che in quattro anni ammonta a oltre un miliardo dieuro (tra il 2009 e il 2012). Ventuno milioni al mese, 700mila euro al giorno per tenere in piedile trentatre società regionali. La maggior parte delle quali in rosso. L'Ast-Azienda SicilianaTrasporti, al 100% proprietà della Regione Sicilia, è sull'orlo del fallimento da tempo, ogni annopesa sui bilanci per 23,5 milioni di euro e spende per il suo consiglio di amministrazione150mila euro. Il bilancio 2010 ha registrato una perdita di 1,4 milioni, quello 2011 di 8,9 milio-ni, quello 2012 un utile di appena 83 mila euro. E Riscossione Sicilia, la Equitalia della Regionesiciliana (che ne possiede il 99%)? «È l'unico gabelliere in Italia che fa segnare perdite» lamen-ta il governatore. Perdite spaventose: 5 milioni di euro nel 2011, debiti per 60 milioni e un'espo-sizione con le banche di 160 milioni. «Emerge - si legge nella relazione sulle partecipate - unatteggiamento complessivo della società mirante ad ottenere da parte degli organi tutori della

Ventuno milioni di euro al mese per sosteneretrentatre società regionali

Primo PianoPrimo Pianoa cura di Dario Buonfiglio

Il peso delle partecipate

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Regione Sicilia continue autorizzazioni ad assumere nuovo personale. Ciò ha trovato un deci-so cambio di rotta da parte del nuovo Consiglio di gestione». In rosso è finita Sviluppo ItaliaSicilia: 640 mila euro nel 2010, 487 mila nel 2011, 2,6 milioni nel 2012 (100 mila euro in con-sulenze), mentre il direttore generale Vincenzo Paradiso ha guadagnato tra il 2010 e il 2013cifre tra i 180 e i 190 mila euro annui. In perdita costante anche le Terme di Acireale e Sciacca,in liquidazione. In Sicilia e-Ricerca - racconta il giornale on line LiveSicilia - lavorano due dipen-denti a tempo indeterminato oltre al direttore generale Antonino Giuffrè: compenso da 194.450euro annui lordi. E poi ovviamente non mancano le società fantasma, quelle senza dipenden-ti. Come la partecipata Sicilia Turismo e Cinema, nessun dipendente, e un conto correntepignorato da un ex consulente che ha fatto causa dopo che gli hanno chiuso la collaborazio-ne. A rischio l'esistenza in vita anche di Sviluppo Italia Sicilia: non saranno pagati gli stipendied i crediti dei dipendenti della società e a breve, per mancanza di fondi, potrebbero bloccar-si tutte le attività svolte. La notizia è stata resa nota nel corso dell'assemblea dei lavoratoridella società regionale, convocata dalle Rappresentanze sindacali aziendali (Rsa) di Fiba Cisl,Fisac Cgil, Uilca Uil e Ugl Credito, per discutere del drammatico momento che sta vivendo lasocietà. Secondo i lavoratori e i rappresentanti sindacali, "si è in presenza di un quadro chenulla ha a che fare con la sana amministrazione. La presidentessa Carmelita Volpe è addirit-tura incapace di azzardare previsioni sul pagamento di questi debiti e su quello delle futurespettanze ai lavoratori. La situazione già critica, ereditata dalle precedenti gestioni, è statacompromessa dall’attuale management che ha creato solo macerie con una conduzioneimprontata all’improvvisazione, con l’assenza di una visione strategica e concreta le problema-tiche gestionali, anche a causa della mancanza di un proficuo raccordo con il socio unico,Regione Siciliana". "Siamo arrivati al paradosso - affermano le organizzazioni sindacali - chevenga negato anche un diritto essenziale dei lavoratori, ovvero quello della retribuzione. Inquesti mesi abbiamo registrato solo annunci di facciata e promesse vane, ora non possiamoche prendere atto dell'inaffidabilità e dell'inadeguatezza dell'attuale gestione. La presidentes-sa Volpe, nominata dal presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, si è rivelata falli-

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mentare rispetto agli obiettivi di volta in volta proclamati, conducendo la società sull’orlo delbaratro, non tenendo in debito conto dei rilievi e dei contributi dei sindacati, spesso irrisi e deni-grati con comportamenti palesemente antisindacali". I lavoratori e i loro rappresentanti sinda-cali sottolineano anche l’assoluto disinteresse mostrato dal socio Regione Siciliana e dai suoiburocrati nei confronti della società. "Emblematico è - aggiungono le sigle sindacali - il com-portamento del Servizio Partecipazioni dell’assessorato all’Economia che rifiuta di rinnovare laconvenzione quadro alla società, adducendo futili motivazioni al limite del pretesto. Anche iltentativo di modificare la sua mission, trasformandola da Agenzia specializzata nella creazio-ne d’impresa e sostegno alle politiche occupazionali, in struttura in-house per il servizio di assi-stenza tecnica in favore dei dipartimenti della Regione, non è stato fruttuoso, in quanto il socioregione le ha affidato commesse non remunerative. I sindacati denunciano il profondo stato dipreoccupazione dei lavoratori che ad oggi non hanno nessuna certezza per il loro futuro, vistala totale disattenzione delle forze politiche e istituzionali. "Non si comprende - proseguonoFiba, Fisac, Uilca e Ugl - come mai il presidente della Regione siciliana, Crocetta, privilegi altresocietà partecipate, che costano svariati milioni di euro all’anno alle casse regionali, mentreabbia abbandonato Sviluppo Italia Sicilia al suo inevitabile declino, nonostante questa societànon gravi finanziariamente sul bilancio regionale e sia indicata come strategica nella legge distabilità". I sindacati invitano il governo regionale ad un'operazione verità: "Le Istituzioni -dichiarano Fiba, Fisac, Uilca e Ugl - devono assumersi la responsabilità di avere contribuitoalla fine di Sviluppo Italia Sicilia, che in 13 anni di attività ha contribuito alla nascita di oltre17.000 nuove imprese”.

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54-55 CittàCronache urbane

44-45 Dietro le quinte

numero 185 anno XI 10 Dicembre 2014

AttualitàCostruire sulla memoriaCentro Nemo Sud su RAI3

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24-35

Sommario

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48 SettegiorniCronaca della settimana

SiciliaIl ruolo dei Sindaci

60-63

Le rubriche

La corazzataPotemkin

80-81

Da Beethoven a Kurt Cobain

82-83

Parole in blu84-85

ProvinciaLa Messina della Grande Guerra

58-59

CulturaDuettando in versi...poeticiOmaggio a Cuticchio

68-74

In&Out46-47

Mangiare Sano86-87

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il CittadinoDirettore editoriale: Lillo ZaffinoDirettore responsabile: Carmelo ArenaVicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto

CoordinamentoMaria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino

RedazioneEnza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo,Giuseppe Micali

Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Marina Pagano, Alessia Vanaria

RubricheEnzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà

Art DirectorSalvatore Forestieri

Ricerca fotograficaPeppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice, Gianmarco Vetrano

Pubblicitàcontatti: 3473640274e-mail: [email protected]

AmministrazioneMario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini

Web master sito Fabio Lombardo

Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e

inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta

elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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di Michele Giuntaimmagineimmagine

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NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI E IL LAVORO

Garanzia Giovani: nuovi posti di lavoro per 5.500 persone in ben 10 RegioniSono stati pubblicati i nuovi bandi per la selezione di 5.504 persone da impiega-re in 10 Regioni, in progetti di Servizio Civile Nazionale nell’ambito del Piano diattuazione di Garanzia Giovani. Il Servizio Civile Nazionale Volontario è stato isti-tuito al fine di favorire la realizzazione dei principi costituzionali di solidarietà

Concorso per Diplomati: partono le Domande per le Assunzioni PortualiNuove opportunità di lavoro per diplomati. L’Autorità Portuale ha pubblicato unbando di concorso, per esami, finalizzato all’assunzione di personale da inqua-drare al III L.P. del CCNL. I candidati che supereranno le selezioni

Supplenze scuola 2014/15: il Ministero ha comunicato tutti i postiDisponibiliCi sono diverse opportunità di lavoro per l’anno scolastico 2014/2015. Il sindaca-to Cisl Scuola ha infatti comunicato sul suo sito che il Ministero ha inviato l’elen-co dei posti che non sono stati coperti da docenti a tempo determinato.

Diplomati all'Università: nuovo bando per lavorare come AmministrativiPer esigenze di riorganizzazione dell’Amministrazione Centrale dell’Università èstato aperto un nuovo concorso per l’assunzione a tempo determinato di 3 risor-se nell’area amministrativa. La domanda di partecipazione al concorso deveessere presentata entro il 18 dicembre. Vediamo i dettagli.

Annunci utili a cura di Pippo Previti

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Concorso Polizia Urbana: assunzioni Part time di Agenti fino ai 40 anniAperto un concorso per Agenti di polizia locale. I posti disponibili sono due e leassunzioni avverranno con un contratto a tempo indeterminato con orario parttime. La domanda di partecipazione al concorso deve essere inviata entro il gior-no 9 dicembre 2014.

Bialetti: partecipa alle Selezioni per 100 Commessi e Store ManagerBialetti, l’azienda italiana che produce caffettiere e accessori per la cucina, stacercando 100 addetti alle vendite e store manager per negozi e punti venditasituati in Italia. Bialetti organizzerà due giornate di selezione previste per il 15dicembre a Milano e per il 17 dicembre.

Abbanoa Spa: pubblicato il Bando per Impiegati amministrativi DiplomatiEcco arrivato un nuovo bando di selezione per Impiegati. Abbanoa SpA, EnteGestore del Servizio Idrico Integrato, ha indetto un concorso per l’assunzione di6 Coordinatori amministrativi Senior Ciclo attivo (Rif. sp137) da inserire.

Natale 2014: arrivano 1.120 posti in tutta Italia per Laureati, Diplomati e nonIl Natale si avvicina e, come di consueto, si prospettano nuove opportunità dilavoro. Anche quest’anno l’Agenzia per il Lavoro Gi Group, nell’ambito delProgetto Retail, ricerca Addetti alle vendite, Cassieri/e, Responsabili di negozio ealtre figure da impiegare, nel periodo natalizio, in tutta Italia. I posti disponibilisono 1.120.

Lavorare in Scarpe & Scarpe: aperte le selezioni per Addetti alle venditeNato circa 40 anni fa, Scarpe & Scarpe è una delle maggiori società italiane spe-cializzate nella commercializzazione di abbigliamento, scarpe e accessori. Il suopunto di forza sono senza dubbio i prezzi molto vantaggiosi applicati anche allegrandi marche.

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Messina - Piazza Cairolifoto Peppe Saya

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Il cartellone “Vacanze di Natale e oltre” prevede, mercoledì 10 e mer-coledì 17, dalle ore 16,30 alle 18,30, "Un mercoledì da lettori", incon-tri di lettura nella Sala Pietro Bruno della Biblioteca Comunale, a cura

dei dipartimento Politiche culturali ed educative; giovedì 11, ore 16,30,alla Biblioteca Comunale, “Ricordando Boner”, incontro culturale in occa-sione del 150° anniversario della nascita di Edoardo Boner; da domani,giovedì 11, a domenica 14, nel Foyer del Palacultura, 8^ edizione dellamostra fotografica "Percorsi di Sicilia", a cura dell'Associazione FerrovieSiciliane, aperta al pubblico dalle 10 alle 20; da giovedì 11 a mercoledì17, in occasione della Settimana della Solidarietà, della Cultura, dell'Artee del Turismo, sempre domani, alle ore 17, nel Salone delle Bandiere diPalazzo Zanca, inaugurazione della mostra "L'Io nell'Arte", organizzatadall'Accademia Internazionale "Amici della Sapienza" onlus, aperta sinoa mercoledì 17, dalle ore 10 alle 12, e dalle 17 alle 19,30; e mercoledì17, "Classicheggiando il Natale", recital di poeti ed interventi musicali e"Ritroviamo il Natale", letture natalizie, consegna attestati, interventi dimusica e danza.Venerdì 12, alle 11, presentazione in via Ghibellina 39, della 5^ edizionede "La cona più bella", curata dall'associazione Amici del Museo; vener-dì 12, alle 16.30, inaugurazione di "ARTE in MOSTRA 2.0", esposizionedi opere realizzate dagli studenti dell'Istituto superiore "La Farina –Basile", a Santa Maria Alemanna, aperta sino a domenica 14, e precisa-mente venerdì 12, dalle 16.30 alle 20.30, sabato 13, dalle 9 alle 20.30, edomenica 14, dalle 9 alle 13.30; sabato 13, serata dell'accensione deglialberi di Natale, patrocinata da Confcommercio Messina; da domenica14 a martedì 23, "Natale insieme a Forte Ogliastri"; martedì 16, dalle16,30 alle 18,30, alla Biblioteca comunale, laboratorio di lettura per bam-bini dai 3 ai 5 anni, con laboratorio creativo (necessaria la prenotazione);sempre martedì 16, alle 20,30, al Palacultura, concerto della rappresen-tativa giovanile ANBIMA Città di Messina, con la direzione del MaestroGianluca Sturniolo.Venerdì 19, alle 16.30, nell'Aula Magna Università, cerimonia per i premiletterari della 18^ edizione "Amici della Sapienza" e della 22^ edizione"N. Giordano Bruno"; sabato 20, dalle 15 alle 24, nell'Auditorium delPalacultura, "La fille mal gardée", manifestazione di beneficenza a curadell'Accademia Eurodanza 2000; domenica 21, dalle 21 alle 23, alTeatro in Fiera, la “Costellazione sistemica di Orione”, a cura della pro-fessoresse Tiziana Cricchio e Graziella Freni; lunedì 22, dalle 16,30 alle18,30, alla Biblioteca Comunale, racconti della tradizione natalizia conlaboratorio tematico rivolto a bambini di 6-8 anni (necessaria prenotazio-

Il programma delle manifestazioni natalizie

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ne); sempre lunedì 22, alle ore 20,30, al Teatro Vittorio Emanuele, "Nottedella Solidarietà - Musical Madre Teresa", a cura dello Studio Medico HelpCenter (Progetto Caritas - Terra di Gesù); martedì 23, dalle 21 alle 23,all'Auditorium del Palacultura, lo spettacolo "Danza con .... ", organizzatoda Danzarte e Centro Formazione Danza; venerdì 26, alle 18, nella chie-sa di S. Caterina, XVI edizione del concerto "Notti Disiata", a cura dell'as-sociazione culturale "Kiklos" e del Museo Cultura e Musica Popolare deiPeloritani.Venerdì 26, sabato 27 e domenica 28, sfilata con carrozze d'epoca trai-nate da cavallo, organizzata dall'associazione Carretti Artistici Siciliani eCarrozze d'Epoca dei Lanfranchi "Gnuri"; per l'evento "Messina dal 1908 ...a domani", dell'associazione Sicilia e Dintorni e TrediciVenti, sabato 27, aS. Maria Alemanna, la mostra fotografica permanente di Messina prima edopo il terremoto del 1908; alle 18,30, presentazione del libro "Storia di unafamiglia perbene" di Camillo Miceli; alle 19, proiezione del documentario"Terremoto" di Egidio Bernava.Domenica 28, alle 10, nella chiesa dei Catalani, visita guidata da A. Cattinonei luoghi simbolo (Teatro V. E., Duomo e Campanile, Monumento ai sol-dati russi, Dogana); dalle 17, a S. Maria Alemanna, mostra fotografica; alleore 19, convegno "Messina, ieri, oggi e domani", con relatori GraziaMagazzù, Barbara Bisazza, S. Bonanzinga e l'assessore Perna; alle 20,30,concerto di musica tradizionale siciliana con i "Sicilia e Dintorni"; sempredomenica 28, alle 12, a largo Minutoli, deposizione di una corona d'alloroin memoria delle vittime del terremoto ai piedi della statua di Messina, acura dell'Arciconfraternita dei Catalani.Lunedì 5 gennaio, alle 18, nella Sala Sinopoli, al 4° piano del TeatroVittorio Emanuele, inaugurazione della mostra "Esposizione repliche diantiche armature e costumi rinascimentali", aperta sino all'11 gennaio, dalleore 10 alle 20, con iniziative collaterali (concerti, conferenze, visite guida-te); martedì 6 gennaio, alle 10, la 3^ edizione della “Cavalcata deiCavalieri della Stella”, a cura dell'associazione storico culturale"Compagnia d'Armi Rinascimentale della Stella", con partenza da piazzaPalazzo Reale ed arrivo al Teatro Vittorio Emanuele; dal 14 al 17 genna-io, al Palacultura, il Festival Pub Italia, organizzato dall'associazione cultu-rale "Fucina del Sud", che prevede mercoledì 14, alle 19,30, inaugurazio-ne festival e mostre, ed alle 21.45, diretta televisiva sul canale 85; giovedì15, alle 11, apertura mostre, ed alle 21.30, 1^ serata del Festival, con esi-bizione big e band partecipanti; venerdì 16, alle 11, apertura mostre, edalle 21.30, 2^ serata Festival, e sabato 17, alle 11 apertura mostre ed alle21.30, 3^ ed ultima serata della manifestazione canora.

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Gli appuntamenti religiosi

Giovedì 25, alle ore 2, dalla chiesa dell'Immacolata partirà la processione del BambinelloGesù. Il programma delle mostre presepiali e dei presepi viventi prevede la V edizionedella Mostra di Arte Presepiale Sperone 2014, allestita nel salone parrocchiale della chie-sa S. Maria dei Miracoli di Sperone, a cura dell'associazione "Gruppo Amici del PresepeSperone" e della parrocchia "S. Maria dei Miracoli", aperta sino al 6 gennaio, dalle 17 alle20; da sabato 13 all'11 gennaio, mostra di Arte Presepiale ai Chiostri del PalazzoArcivescovile, a cura dell'Associazione Italiana Amici del Presepio; 20/21-25/28 dicembre1,3/6 gennaio, dalle ore 18,30 alle 20,30, nella villetta comunale di S. Lucia sopraContesse, Presepio Vivente, organizzato dal Circolo Oratorio P. Leopoldo Crespi; merco-ledì 24 notte, domenica 28, 3,4 e 6 gennaio, dalle 18,30 alle 21, nell'Antica Chiesa dellaCalispera, Presepio Vivente della parrocchia S. M. Immacolata; venerdì 26 e martedì 30,dalle 17 alle 21, nel parco sottostante il Santuario di Montalto, la 2^ edizione del presepevivente "Insieme si può", a cura del comitato spontaneo "Presepe vivente Montalto";venerdì 26, domenica 28, 3,4 e 6 gennaio, dalle 17,30 alle 20,30, all'interno del villaggioS. Filippo Superiore, Presepe Vivente organizzato dall'associazione culturale "I Mulini";venerdì 26 e sabato 3 gennaio, dalle 18,30 alle 21, nell'Antico Borgo Monalla di Zafferia,Presepe Vivente, dell'associazione "Jobel Zaffaria" della parrocchia S. Nicolò di Bari.

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Per info e per sostenere l’iniziativa rivolgersi al M.C.L

(Movimento Cristiano Lavoratori) via Romagnosi n.2 Messina

tel.09046535 e-mail:[email protected]

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AttualitàAttualità

Venerdì 12, alle ore 9.30, alPalacultura Antonello, si terrà“Costruire con la memoria”,

manifestazione in ricordo diGraziella Campagna, organizzatadalla famiglia Campagna e dall’asses-sorato comunale alla Pubblica istruzio-ne, in collaborazione con il gruppoAgende Rosse Messina. All'evento par-teciperanno il sindaco, RenatoAccorinti, l’assessore alla Pubblicaistruzione, Patrizia Panarello, i parla-

mentari, Gianpiero D'Alia e Beppe Lumia, il presidentedell'Ars, Giovanni Ardizzone, il fondatore di Libera donCiotti, i fratelli Piero e Pasquale Campagna, il consiglierecomunale, Daniele Zuccarello, l’avvocato, Fabio Repici, egli attori del film “La vita rubata” Beppe Fiorello (in collega-mento Skype), Alessio Vassallo e Larissa Volpentesta.L'obiettivo è sensibilizzare i giovani alle tematiche della bat-taglia per la giustizia e la legalità attraverso il coinvolgimen-to degli studenti delle scuole medie di Messina e provinciae degli istituti superiori cittadini nel ricordo della diciasset-tenne uccisa dalla mafia il 12 dicembre del 1985. Gli attoriMaurizio Marchetta e Maria Serrao leggeranno brani dellibro “Storia di Graziella Campagna uccisa dalla mafia” diRosaria Brancato. Presenti in sala anche i sindaci diVillafranca, Rometta e Saponara, autorità civili e militari,Lelio Bonaccorso, autore delle vignette diffuse nelle scuolenell’ambito dei progetti per la promozione della legalità, e ilpatron dell’Acr Pietro Lo Monaco, promotore del minuto disilenzio e dell'ingresso in campo della sua squadra con unostriscione in ricordo di Graziella Campagna nella partitaMessina-Benevento in programma venerdì 12, alle 20.45,allo stadio San Filippo.

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Iniziativa per ricordare Graziella Campagna

“Costruire con la memoria”

Palacultura di Messina

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Università degli Studi di Messina

Il prof. Bolognari eletto Direttore del DICAM

Il prof. Mario Bolognari è stato eletto, oggi, Direttore del Dipartimento diCiviltà Antiche e Moderne, succedendo alla prof. ssa Marianna Gensabella.Candidato unico, ha ricevuto 93 voti su 100 votanti, 6 schede bianche e 1 nulla.

Laureatosi in Sociologia presso l’Università di Trento nel 1973, il prof. Bolognari èordinario di Antropologia culturale, Etnologia, Culture e costumi delle società con-temporanee.I principali temi di ricerca della sua attività sono: minoranze etnico-linguistiche,movimenti migratori, culture native del nord America, sistemi sociali africani e poe-tiche omosessuali. Tuttavia, la problematica di fondo trasversale a tutti i diversicampi di indagine riguarda la costruzione dell’identità culturale e il mutamentosociale; è,inoltre, autore di numerose pubblicazioni.

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Tanti i volti che anche quest’anno saranno coinvolti nella campagna di solidarietà televisi-va più nota d’Italia. Fabrizio Frizzi che condurrà «Telethon 2014» e altri celebri presen-tatori Rai come Eleonora Daniele, Camila Raznovich e Marco Liorni. Per la città di

Messina sarà una maratona da ricordare! Sarà infatti presente il Centro NEMO SUD, luogo dicura e speranza per tutte le persone affette da malattie neuromuscolari, nato nella città delloStretto nel 2013 e diretto dalla dott.ssa Sonia Messina.In solo un anno e mezzo sono più di 1.100 i pazienti che hanno trovato al NEMO SUD cura,

Il Centro NEMO SUD su RAI 3 con il piccolo Domenico Russo

Dott. Gianluca Vita con il piccolo Domenico Russo

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assistenza e risposte alle loro domande.Tantissimi, soprattutto se si pensa che il Centroè l’unico a Sud ad avere un team multidiscipli-nare costruito intorno a queste persone, tutteestremamente fragili.Tra loro vi è anche il piccolo Domenico Russodi Palermo. Un bimbo di 4 anni, dolcissimo,dalla grande intelligenza e vivacità affetto dadistrofia muscolare da deficit di merosina. Unapatologia davvero molto rara, diagnosticata albimbo proprio presso il Cento messinese.Il bimbo è stato scelto da TELETHON comevolto della campagna di quest’anno. Lo scoposarà anche per questo 2014 quello di racco-gliere fondi utili alla ricerca sulle tante malattieche, come quella di cui è affetto Domenico,non hanno oggi una cura. A seguire Domenico, fin da quando aveva solo18 mesi, è il dott. Gianluca Vita, neurologo delCentro NEMO SUD, specializzato in malattieneuromuscolari ed in particolare in Atrofie

Muscolari Spinali (SMA) e, appunto, distrofie muscolari. I medici del Centro hanno tutti nel loro curriculum lunghe e formative esperienze all’estero inCentri di eccellenza nell’ambito delle malattie neuromuscolari. Sono tutti poi rientrati in Italia, aMessina, per riportare le loro esperienze sul territorio con la speranza di migliorarsi e migliora-re i servizi disponibili nel nostro Sud per i loro pazienti. Gianluca Vita ha trascorso un periododella sua formazione a NewCastle Upon Tyne (UK) al Centre For Life, Centro in cui ha cono-sciuto e studiato più da vicino i progressi della comunità scientifica nell’ambito di patologiecome quella che ha colpito il piccolo Domenico.Ecco perché, nel pomeriggio di sabato 13 dicembre, alle 16:30 su rai 3, al fianco di questobimbo speciale ci sarà anche Gianluca Vita, il suo medico. Per testimoniare quanto sia impor-tante continuare a credere nella ricerca e nel lavoro costante e difficile dei ricercatori TELE-THON. Perché queste malattie, seppur rare, in Sicilia contano più di 3.000 casi e perché meri-tano attenzione da parte di tutti. Ad intervistare il neurologo e la famiglia del piccolo Domenico Russo sarà la conduttriceCamila Raznovich, da sempre legata a diverse ed importanti iniziative di solidarietà. Insieme a loro, a parlare dei Centri NEMO di Milano (nato nel 2007), Messina ed Arenano (natonel 2010), vi sarà il Segretario Generale delle 3 strutture, il dott. Renato Pocaterra.Pocaterra ricopre questo ruolo da poco più di un anno coordinando le diverse aree di interven-to del NEMO e facendo da “collante” tra i tre Centri.

Il Centro NEMO SUD ha come obiettivo quello di migliorare la qualità della vita delle personeche ad esso si rivolgono. Gli operatori del Centro, tutti, lo fanno con sorriso e professionalità. Sabato, una volta in più, potremo essere fieri dei buoni esempi che nascono e crescono nelnostro Sud Italia.

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Anche quest’anno torna la maratona TELETHON. La più nota delle maratone solidali in Italia, giunta al suoventicinquesimo anno.Per questo 2014, tra i protagonisti, anche il Centro NEMO SUD che sarà presente in diretta rai con il piccoloDomenico Russo ed il medico che si prende cura di lui, il neurologoGianluca Vita

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L'associazione "Meter & Miles", impegnatain progetti rieducativi per soggetti in situa-zione di handicap, promuove a Messina

una serie di iniziative sul tema della disabilità,dei diritti dei disabili e dello Stato sociale. Sicomincia lunedì 15 dicembre, alla libreria BabaJaga di Messina, alle 17.30, con un incontro su"I volti e le maschere. Creatività e diversitànelle politiche culturali", ovvero come i diversa-mente abili possono esprimere le loro poten-zialità attraverso la creatività. Continuano gliappuntamenti martedì 16 dicembre, alle 9.30,all'Istituto d'Arte "Ernesto Basile" di Messina,

sul tema “Pubblica Istruzione e Disabilità”, ealle 16.30, nella sala Accademia Peloritana deiPericolanti, con la presentazione del volume"Storia della disabilità. Dal castigo degli dèi allacrisi del welfare" di Matteo Schianchi.Mercoledì 17 dicembre, invece, si svolgerà unatavola rotonda sul tema "Lo Stato Sociale aMessina e i diritti delle persone disabili", dalle9.30, al Salone degli Specchi della ProvinciaRegionale di Messina. A tutti gli incontri inter-verrà Matteo Schianchi, autore del libro "Storiadella disabilità".

A Messina dal 15 al 17 dicembre iniziative di "Meter & Miles" sulla disabilità

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Controllo instancabiledel possesso della patente di guida

Nucleo Radiomobile di Messina

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ICarabinieri del Nucleo Radiomobile di Messinafanno da tempo un lavoro instancabile in mate-ria di controllo del possesso della patente di

guida da parte di automobilisti e motociclistisoprattutto nel capoluogo di provincia: dall’iniziodel 2014 soltanto tale reparto dei Carabinieri (a cuibisogna sommare tutte le Stazioni CC della città)ha denunciato all’Autorità Giudiziaria ben 213soggetti, dei quali 21 minorenni e 59 che non ave-vano mai conseguito la patente, mentre per irestanti 154 – fatto ancor più grave – la patente dicui erano titolari era stata addirittura revocata dalPrefetto.Tali controlli, che esulano da verifiche prettamen-te amministrative del rispetto del Codice dellaStrada (essendo, peraltro, queste violazioni dicarattere penale) servono a scongiurare che sog-getti non in grado di condurre veicoli – per man-canza di abilitazione alla guida o dei necessarirequisiti morali – possano mettere in serio perico-lo l’incolumità fisica di pedoni o conducenti di altrimezzi, considerato che un mezzo lanciato a fortevelocità ha, di fatto, le potenzialità offensive diun’arma.La legge ne è ben conscia, ed infatti il Codicedella Strada all’art. 116 prevede sanzioni penaliper tale mancanza, pertanto non multe da pagare,ma processi davanti a un Giudice da sostenere,con tanto di avvocato difensore. Il Codice affermache chiunque conduce veicoli senza aver conse-guito la corrispondente patente di guida è punitocon l'ammenda (penale, al termine di giudizio) da2.257 euro a 9.032 €; la stessa sanzione si appli-ca ai conducenti che guidano senza patente per-ché revocata o non rinnovata per mancanzadei requisiti fisici e psichici. Nell'ipotesi di recidivanel biennio la pena è dell'arresto fino ad unanno. A ciò consegue anche la sanzione acces-soria del fermo amministrativo del veicolo per unperiodo di tre mesi, o in caso di recidiva delle vio-lazioni, della confisca del veicolo (cioè la proprie-tà del mezzo passa allo Stato, che lo vendeall’asta).I controlli dei Carabinieri proseguiranno senzasosta anche nelle prossime settimane.

I controlli servono a scongiurare che soggetti non in grado di condurre veicoli possano mettere in seriopericolo l’incolumità fisica dipedoni o conducenti di altri mezzi

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Oltre ogni aspettativa la risposta dei militari e dei giornalisti che hanno donato il sanguea Piazza Cairoli alla sezione AVIS di Messina. Oltre 200 le adesioni che hanno costret-to gli organizzatori a protrarre l’attività di prelievo anche nei prossimi giorni nelle strut-

ture sanitarie della Brigata “Aosta”. L’organizzazione messa in atto dal Direttore Sanitariodell’Aosta, Col. Medico, Alfonso ZIZZA, è iniziata alle 08.30 di oggi, 9 dicembre, e, a piazzaCairoli, si è conclusa nel primo pomeriggio. Circa ottanta i donatori di questa prima fase a cui si sommeranno circa 150 nei prossimi gior-ni. L’attività è stata organizzata dalla Brigata Aosta con il supporto dell’Associazione StampaProvinciale. A scendere in piazza questa mattina il Comandante della Brigata “Aosta”,Generale Marco Tuzzolino, che per primo è salito sulla postazione dell’AVIS, il Segretario pro-vinciale dell’Assostampa Giuseppe Gulletta, il Presidente AVIS di Messina Dr FrancescoPreviti, il Presidente provinciale dell’AVIS, Dr Andrea Pisacane, militari, giornalisti e volontari.L’attività era stata presentata alla stampa messinese lo scorso 3 dicembre e le aspettative intermini numerici sono state confermate. Un’importante donazione che consentirà all’AVIS diaffrontare con serenità i prossimi mesi.

Oltre 2000 i donatori della Brigata “Aosta”

Militari e giornalisti confermano le aspettative dell’Avis

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Messina all’indomanidel terremoto del 1908

In Mostra al Teatro Vittorio Emanuelefino al 28 dicembre

I Baraccamenti Militari negli Orti della Maddalenagli Chalet del Villaggio “Vittorio Emanuele III”

Ingresso del Villaggio Vittorio Emanuele da via degli Orti. Coll. Grasso

La Città OltreLeMura A cura di Enzo CARUSO

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La mobilitazione di oltre 20.000 uomini dell’Esercito in soccorso delle popolazioni vittimedel terremoto messano-calabro del 28 dicembre 1908, rappresenta il primo intervento diProtezione Civile strutturata, avvenuto in Italia dalla sua Unificazione.

Sin dal gennaio del 1909 il Comando di Stato Maggiore dell’Esercito diffuse ordini operativi permobilitare gran parte delle unità militari presenti sul territorio nazionale, in soccorso delle popo-lazioni terremotate. Complessivamente furono mobilitati 55 reggimenti di Fanteria, il 1° Reggimento Granatieri, 4reggimenti di Bersaglieri, 7 reggimenti di Alpini, 3 di Artiglieria, 5 del Genio oltre all’interaBrigata Ferrovieri. Le Brigate Brescia, Livorno, Napoli, Torino, Venezia, Verona, Salerno, Regina, Cremona, Pisa,Pistoia, Bologna, Ferrara, Parma, Sicilia, Ancona, Roma, Basilicata, Messina, Granatieri diSardegna, Bergamo, Aosta e i Reggimenti del Genio, degli Artiglieri e degli Alpini, si avvicen-darono, alternadosi, per prestare il loro servizio nelle zone colpite dal sisma. A questi raggruppamenti si unirono consistenti reparti dell’Arma dei Carabinieri e della Guardiadi Finanza che, oltre a collaborare nell’azione di soccorso, si distinsero anche nell’assolvimen-to dei loro compiti istituzionali. (Michele Squillaci, tratto da: www.cronologia.it)

I Baraccamenti Militari di Messina: progetto e costruzionePer disposizione del Comando di Presidio, approvata dal R. Commissario straordinario S. E. ilComandante dell'VIII corpo d'armata, si stabilì che gli Uffici sarebbero stati alloggiati in barac-camenti da realizzarsi in prossimità della Cittadella, mentre il resto della guarnigione sarebbestata accasermata in “località da stabilirsi”. Nella necessità di provvedere all’acquartieramento delle truppe in un’area rispondente alle esi-genze del consistente numero di soldati (ricoverate inizialmente sotto semplici tende-baracche“formate con legnami di tutte le specie e ricoperte nei modi più disparati”), si ordinò quindi lostudio per la scelta di un luogo e di un progetto di costruzione per allogiamenti che avesserotra le specifiche quelle di poter essere realizzate in tempi rapidi, sicure da eventuali crolli dovu-te alle scosse di assestamento e idonee ad essere trasformate, in tempi successivi, in fabbri-cati più stabili.Lo studio del progetto generale dei lavori, da eseguirsi per la sistemazione definitiva dei Presididi Messina e di Reggio, venne affidato al Colonnello del Genio Mario Borgatti, esperto incostruzioni ed opere fortificate e già chiamato a far parte, in rappresentanzadell'Amministrazione Militare, della Commissione governativa incaricata di studiare e proporrele nuove norme edilizie da rendersi obbligatorie per i comuni danneggiati dal terremoto. Verso la metà di gennaio del 1909, il Colonnello Borgatti iniziò sul posto gli studi preliminari e,sul finire del mese, presentò un progetto d'impianto completo, per quanto sommario, della cuiattuazione veniva incaricato il Maggiore Aliquò-Mazzei, coadiuvato dal Capitano Tamajo perquelli di Messina e dal Capitano Prandoni per i lavori di Reggio e, restando l'alta direzione delcomplesso dei lavori affidata al Colonnello Borgatti.

L’area degli Orti della MaddalenaIl luogo scelto per la realizzazione dei Baraccamenti Militari di Messina fu l'ampia zona di ter-reno denominata “Orti della Maddalena, posta a ridosso del Torrente Zaera.Il terreno, configurato a gradini degradanti verso il mare, con un dislivello di circa 15 m. nel

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senso della massima pendenza, da ovest verso est, misurava una superficie di circa 20 ettaried era in origine coltivato ad agrumeto e ad ortaggi, quasi sgombro di costruzioni rurali, riccod'acqua, che veniva fornita da canalizzazioni private e da pozzi molto profondi, donde la solle-vavano norie a vapore per l'irrigazione e anche per uso della popolazione.

Inizio dei LavoriSebbene il progetto generale dell’acquartieramento fosse stato approvato a gennaio, i lavoridovettero iniziare molto più tardi a causa delle avverse condizioni meteorologiche che imper-versarono nei mesi di febbraio, marzo e aprile, costituendo un serio ostacolo alle operazioni dirilevo dei terreni e dei tracciamenti preliminari delle varie costruzioni. Il 1° marzo 1909, con apposito ordine del giorno di Presidio, veniva costituito l'Ufficio Speciale

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pei Baraccamenti definitivi agli Orti della Maddalena al quale furono assegnati: 2 ufficiali delGenio per la direzione dei lavori; 1 Compagnia di Fanteria e 1 del Genio della forza di circa 60uomini ciascuna, con l’incarico di provvedere alle operazioni dì sbarco e di trasporto dei legna-mi, ai movimenti di terra e ai lavori murari di piccola importanza; ed infine una squadra di circa200 soldati falegnami e carpentieri, tratti dai diversi corpi d'Armata, per la montatura dei varipadiglioni e per tutti gli altri lavori in legname che potessero occorrere.

Il Legname: stoccaggio e trasportoData la rilevante quantità del legname di cui si aspettava l'arrivo, fu scelto un esteso tratto dibanchina posto davanti al fronte nord dell'ex Cittadella lungo il quale, grazie ai fondali sufficien-temente profondi, era possibile fare accostare piroscafi di grande tonnellaggio; tale zona fu uti-

lizzata per molti mesi comedeposito principale di tuttol'enorme stock di legname grez-zo, commissionato in Italia edall'estero. Per abbattere i costi di trasportodalla banchina del porto fino agliOrti della Maddalena che, per unpercorso di circa km. 2,500 concarri e buoi si aggirava media-mente su £. 4,50/m3, furonoinviati dalla Brigata Ferrovieri 2camions militari, il cui impiegoconsentì un ribasso fino a £.1,35/m3 per l’uso dei carri.

La costruzione deiBaraccamentiIl complesso lavoro di realizza-zione di ogni singola strutturacomportò l’impiego di manodo-pera specializzata per lavorazio-ne del legname, la piallatura, larealizzazione degli incastri, lafinitura e il montaggio degli cha-let.A tale scopo si provvide quindiad impiantare sullo stesso can-tiere di lavoro un laboratoriomeccanico, utilizzando la forzamotrice di un motore a gas pove-ro con la dotazione di 2 piallatri-ci-intestatrici, 1 sega a nastro, 1

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sega circolare, 1 trapano vertica-le, 1 macchina per fare incastri. Il laboratorio, una volta entrato aregime nel mese di giugno, con-sentì la produzione giornaliera di800 tavole ridotte a lunghezza,piallate su ambo le facce e muni-te di incastri lungo i lati.Per incrementare la produzione,la mano d’opera militare fu sup-portata e poi gradualmente sosti-tuita con quella civile, riservandoai militari compiti d'importanzasecondaria, quali scavi, spiana-menti, movimenti di materiali esimili.Verso la fine di novembre i 2Reggimenti di Fanteria lasciava-no i loro accampamenti per allog-giare nei baraccamenti definitivi.Nel gennaio del 1910 vi si trasfe-rirono alcuni reparti di Artiglieriada Costa, poi la Direzione delGenio e le altre famiglie di ufficia-li; alla fine di maggio tutti i Corpi egran parte dei servizi relativierano stabiliti nella nuova sede,restando nell'ex Cittadella, in atte-sa dí una definitiva sistemazione,la Direzione d'Artiglieria, ilDistretto, l'Infermeria quadrupedidi Presidio, magazzini vari. In tal modo, dopo 14 mesi dall'ini-zio dei lavori sorgevano sullazona espropriata, completi in ogniloro parte, ben 100 padiglioni, trai quali Casermette per Truppa;padiglioni per Comandi ed Uffici;padiglioni per alloggi Ufficiali efamiglie; Circolo Ufficiali;Cappella; tettoie per cucine, scu-derie e magazzini; padiglioni perl'Infermeria; padiglioni speciali.

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Il Viale del Villaggio Militare. Coll. Principato

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dietro le quintedietro le quinte

Cosa ha tenuto banco per mesi a Messina? Concentratevi e riflette-te, di cosa si è parlato fino a consumare le parole? Bravi! Di isolapedonale. C’erano quelli che volevano pedonalizzare anche la tan-

genziale e quelli che, invece, avrebbero voluto parcheggiare dentro levetrine dei negozi (cosa che comunque fanno). Dopo aver fatto nascerejihad ed intifade, l’isola è affondata, lasciando chiusa solo piazza Cairoli.Ma, come ogni anno, è arrivato il Natale. E cosa vuole a Natale il messi-nese medio? Ma l’isola pedonale!...commercianti compresi sia chiaro. Lagiunta si è mossa, il consiglio comunale è rimasto frizzato sull’argomento.C’erano da discutere bilanci e servizi sociali, giuste priorità ma una volta sistemate le emergenze larisposta non è arrivata. Cacciola attacca il consiglio, accusandolo di un immobilismo che nega aMessina l’isola per Natale, la presidente Barrile risponde che gli attacchi gratuiti non servono ed appic-cicano responsabilità non vere. Discorsi triti e ritriti, accuse e rimpalli con la sola conseguenza di nonarrivare mai a nessuna conclusione.

Sogno o son desto

di Francesco Certo

L’inconsapevole Cacciola Le casse comu-nali sono vuote,questo è un

fatto. Addobbare levie del centro per lefestività natalizie nonè possibile come suc-cedeva negli anniscorsi, quando anchese le casse eranodeserte i soldi si tro-vavano visto cheanche una pallina di Natale fa consenso. Detto che degli addobbi e del Natalepotremmo anche fregarcene ci concen-triamo sul dibattito che questo comporta.L’amministrazione ha piazzato nel centrodi piazza Cairoli un sottospecie di alberodi Natale in plastica, fatto di fili, una cosastrana da raccontare ma anche da vede-re. Ma la cosa che ci interessa è un’altra.Anche l’albero di Natale ha le sue fazio-ni, chi ossequia Accorinti e soci inneggiaa quello che comunque c’è, come sequalsiasi cosa partorita dalla giunta siaquasi un favore che viene fatto alla citta-dinanza. Chi da Accorinti non si farebbeneanche stringere la mano attacca,accusando il gusto estetico e lo svilimen-to del periodo natalizio. Il dibattito, infondo, non si concentra sull’argomentoma sui protagonisti. Natale, isola o pistaciclabile, una città che sta morendo sultifo e sulla voglia di aver ragione.

Alberi e social

La vicenda è paradossale,parliamo della decisionedel Dipartimento di revo-

care a 250 portatori di handi-cap la concessione degli stallipersonali per la sosta. Idea,questa, che ha subito fattoscoppiare polemiche ed accu-

se. Ma la cosa che ci lascia più sorpresi è la presa diposizione proprio dell’assessore alla viabilità,Gaetano Cacciola. Messo sotto accusa da diversifronti, il membro della giunta ha risposto nella manie-ra più grave per un politico dichiarando, infatti, la suasorpresa per la decisione del dirigente Pizzino e lasua completa estraneità a tale scelta. Possibile chel’assessore alla viabilità venga tenuto all’oscuro diquello che il Dipartimento decide? Impossibile permolti, tanto che sono partite le richieste di dimissioniper l’assessore. Cacciola abbozza e rilancia, convocaun tavolo tecnico e sopprime la soppressione, in untourbillon di confusione gestionale e burocratica. Insomma questa amministrazione non sarà mai tac-ciabile di contiguità con le precedenti ma se ha undifetto, e ne ha molteplici, è quello di non prendersimai responsabilità. O è colpa dei governi precedenti oqualche dirigente comunale ha agito alle loro spalle.Non vogliamo dire che non possa accadere, ma in 18mesi si sono lanciate accuse a chi c’era prima e si èsbandierato qualsiasi piccolo passo. La sensazione,però, è che chi verrà dopo userà questi anni di gover-no Accorinti come scusa per i disastri in cui Messinaè destinata a cadere.

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Non finisce la guer-ra tra prefettura,amministrazione e

Acr Messina. Con unprovvedimento d’emer-genza, infatti, il PrefettoTrotta decide per la chiu-sura a tutti i tifosi in vistadel match di venerdì seratra Messina e Benevento.

Gravi inadempienze e mancata pianificazione nella gestio-ne dei tifosi ospiti e nella fruibilità alla struttura, colpe chevengono addossate ad amministrazione e società, scattacosì la chiusura a 2 giorni dalla sfida coi campani. Per lagara, la società del Messina aveva scelto la politica deiprezzi stracciati per far tornare i messinesi a riempire glispalti, una prevendita che cominciava a contornarsi dibuoni numeri, ma la decisione del Prefetto chiude ognidiscorso. Impossibile non riflettere su quanto stia accaden-do. La partita del Catanzaro è stata la miccia che ha riac-ceso la sfida, il muro contro muro istituzionale è palese. Lamancata pianificazione è una realtà, il voler restare spetta-tore giudicante da parte del Prefetto anche. È netta ladistanza tra i protagonisti, differenza che porta a decisionicome quest’ultima, un fulmine a ciel sereno che sembra,però, ben ponderato da parte del Prefetto. Farsi scudo conla tutela della pubblica sicurezza non può servire, le colpeesistono ma non possono essere unilaterali. Un Prefettoche non precetta, non partecipa e punisce non può essereil solo portatore del vero. Le parti interessate scelganoun’altra via oltre a quella del rimpallo di responsabilità, loscontro istituzionale non è degno di essere continuato.

Caso curioso e che dovrebbe far riflettere sulla piega che la nuova bat-taglia contro la sosta selvaggia sta prendendo. Nei giorni scorsi unapattuglia della polizia provinciale (che lavora in sinergia con la muni-

cipale nella task force) nello svolgere del proprio compito lasciava un mezzoin un’area vietata. Proprio un ex assessore provinciale, Martelli, accortosidell’infrazione, invitava la polizia municipale ad intervenire. Gli agenti,anche visto da chi arrivava il sollecito, mettevano mano al taccuino rilevan-do l’infrazione dei colleghi. Per concludere al meglio la vicenda, degna della Città del Sole di Campanella, la polizia provincialenon contestava il provvedimento e saldando la contravvenzione. Ma non mancano le polemiche, laCgil infatti sottolinea lo strano caso dell’ex assessore Martelli, da sempre avversario della polizia pro-vinciale che pochi vantaggi concedeva a lui ed ai colleghi, e che improvvisamente diventa delatoreproprio dei comportamenti della stessa polizia provinciale. Sembravano rose e fiori ed invece…

Intolleranza totale

Il “circolo arciThomas Sankara” aMessina svolge

un’attività di assistenzaverso le varie emergen-ze che i tanti cittadinimigranti (non da quan-do va di moda farlo mada prima) possonoavere. Un circolo di assistenza fattoda volontari, donne e uomini pieni diideali e voglia di aiutare. Troppo spes-so, questo stimolo a dedicarsi verso ilprossimo viene confuso con qualcosadi estremo e politicizzato, ma questorimane alla sensibilità ed alle coscien-ze personali. Insomma, chi vuol vede-re sempre il marcio faccia pure, siclassifica da sé. Quello che è succes-so nell’ultima settimana, però,dovrebbe unire tutti verso lo sdegnomassimo. Per ben due volte la sededell’associazione è stata devastata,anonimi si sono introdotti mettendo asoqquadro gli uffici e sottraendo alcu-ne proprietà. Un chiaro atto intimida-torio verso chi viene visto come ciecoamico del diverso, quel diverso che èdiventato ormai bersaglio per i frustra-ti ignoranti in odor di “salvinismo”. Unatto che sta ad indicare il forte gradodi intolleranza vigente nella nostrarealtà. Un atto vigliacco e bastardocome chi lo ha compiuto.

San Filippo (a porte chiuse) aiutaci tu

Vigliaccheria bastarda

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INLo scorso sabato 6 dicembre si è alzato, nuovamente, ilsipario del Teatro “Placido Mandanici” di Barcellona Pozzodi Gotto. Vi chiederete: dove sta la novità? Ebbene, questo

teatro riapre le proprie porte ai cittadini dopo ben 47 anni. Unnumero che fa spavento, che atterrisce chi come noi, in passa-to, ha fatto la triste esperienza del “vivere senza teatro”. Un feli-ce epilogo che è stato salutato, ovviamente, con gioia dai bar-cellonesi, che hanno seguito per anni, col fiato sospeso, la tor-mentata storia del “Placido Mandanici”. Quest’ultimo, infatti, edi-ficato nel 1844, sui terreni di Giovanni Spagnolo, accanto alMonte di Pietà, venne fortemente danneggiato dal sisma del1908. Ricostruito, durante il ventennio fascista, fu distrutto da unincendio il 31 maggio 1967 e, successivamente, demolito perrealizzare i Giardini Oasi in Piazza San Sebastiano. Da quellatriste data arriviamo allo scorso sabato che ha visto riaprire ilnuovo “Mandanici” situato, adesso, all’interno della Villa PrimoLevi. Ad inaugurare la stagione è stato il “ConcertOpera”dell’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele che con il coro “F.Cilea” di Reggio Calabria ha eseguito sinfonie tratte da alcuneopere liriche italiane come “Il Barbiere di Siviglia”, “Norma”,“Nabucco”, “Traviata” e tante altre. Alla serata erano presenti,ovviamente, il sindaco Maria Teresa Collica, diversi membridella sua Giunta, diversi consiglieri comunali, il Presidente dellaRegione Rosario Crocetta e rappresentanti di altri comuni edelle Forze armate. È il caso di dire che mai alcuna “prima” fu tanto attesa. Ci sonovoluti 47 anni perché il “Mandanici” tornasse a vivere, 47 anni incui le amministrazioni avranno “giocato a piattello”, a “scaricabarile” mentre Barcellona restava senza teatro. Speriamo chel’evento possa essere l’inizio di una nuova storia per la città edil suo teatro, di una bella storia che vedrà protagonista ancheMessina e l’ente Teatro Vittorio Emanuele, che organizzerà leprossime due stagioni in una struttura che può accogliere fino amille spettatori. Nell’attesa vogliamo ricordare a tutte leAmministrazioni comunali che vivere senza teatro non è viveresenza una bottega o un’edicola, ma come diceva Edoardo DeFilippo “Il Teatro non è altro che lo sforzo disperato che compiel’uomo nel tentativo di dare un senso alla vita”.

Mai più senza teatro!

di Alessia Vanaria

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OU

TS

e non fossimo a Messina, ma ci siamo eccome, pense-remmo ad uno scherzo di cattivo gusto o ad un dottoparadosso.

Ma essendo a Messina non possiamo sorprenderci o indi-gnarci, al massimo possiamo restare, per l’ennesima volta, distucco.Da qualche settimana è partita la famosa task force, forte-mente voluta dall’assessore Cacciola, contro le soste selvag-ge. Una delle zone più colpite dal provvedimento è stato ilcorso Cavour, non per accanimento ma per il gran numero dimaleducati che percorrono la strada del centro storico.Trattamento simile lo si è potuto notare in altre zone dellacittà, ma è sul corso Cavour che l’azione repressiva è statamaggiore. La cosa, però, non è stata gradita da tutti.L’associazione di commercianti “Centro storico Cavour”,infatti, non ha digerito la tolleranza zero messa in atto nellaloro zona, accusando questo voler far rispettare la legalità diessere la causa del calo delle loro vendite.Standing ovation signori! Dopo i salti mortali fatti dai colleghidel centro città per far togliere le quattro transenne che ave-vano formato il triangolo delle Bermuda del commercio mes-sinese, adesso ecco che il genio trova la sua forma più alta.Nessuna provocazione ma una vera e propria rivolta control’azione di legalità attuata dall’amministrazione. Ma quale maipotrebbe essere la colpa di Palazzo Zanca? Cercare di farrispettare il codice della strada come può nuocere al com-mercio? È possibile che a Messina gli unici clienti su cui fondare il ter-ziario siano i parcheggiatori in terza fila? Nessuno starà qui ascherzare sulla crisi di chi prova a fare impresa, ma non pos-siamo non sottolineare la pochezza di una protesta del gene-re. Non si può rinfacciare a chi amministra di farlo troppozelantemente, non è possibile accettare discorsi di questogenere che provano a nascondere la modestia imprenditoria-le dietro un’isola pedonale o peggio, molto peggio, contro lavoglia di rispetto delle leggi. Messina non si può permetteredi essere svilita da questa insana voglia di anarchia, gli “ama-attravagghiari” non possono scandire il tempo che ci restaprima di implodere e sparire per sempre.

Senza regole

di Francesco Certo

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Ustica Lines, 57 lavoratori verso il licenziamento La società ha avviato la procedura di licenziamento collet-tivo per i 57 lavoratori del servizio di collegamento veloceMessina-Reggio Calabria. Dal 1 gennaio si ritroverannosenza occupazione e senza ammortizzatori sociali, quantoemerge da una nota del consigliere Zuccarello

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mercoledì 3giovedì 4venerdì 5sabato 6

domenica 7lunedì 8

martedì 9

Dicembre 2014

A scuola con AntonelloL´iniziativa “A scuola con Antonello” è ideata per consenti-re agli studenti di esercitare in comune attività artistiche eculturali, al fine di perseguire la scoperta, la tutela e la valo-rizzazione del patrimonio storico e artistico della città, non-ché promuovere l´identità messinese.

Nasca la figura del vigile civico

I pensionati coadiuveranno i Vigili Urbani. La multa saràcostituita dall’affissione di un manifesto sul cruscotto del-l’autovettura, in cui sono raffigurate una culla ed una car-rozzina e la scritta “Io non ci passo e se capitasse anche ate?”.

Milazzo: programma artistico-culturale

L’assessore al turismo Dario Russo ha presentato il pro-gramma delle manifestazioni turistiche e culturali che si ter-ranno a Milazzo nel primo semestre 2015, che punta avalorizzare il patrimonio culturale della città del Capo: ilCastello, palazzo D’Amico, il Trifiletti e villa Vaccarino.

Ennesimo pareggio per il MessinaL’incontro Ischia Isolaverde-Acr Messina finisce 2 a 2. Lesquadre non sembrano volersi accontentare del pari, ma lapartita termina in parità; Ischia che rimane inchiodato nellezone basse della classifica e Messina che può, ancora unavolta, mangiarsi le mani per un’occasione persa.

Mostra di arte presepiale Inaugurata la mostra nella chiesa di Santa Maria deiMiracoli di Sperone. L’evento è stato realizzatodall’Associazione Artistico e Socio – Culturale GruppoAmici del Presepe Sperone, patrocinata dal Comune edalla Curia Arcivescovile con il supporto dell´assessoratocomunale alla Cultura.

Campionato di canottaggio allaCittadella Fervono i preparativi per il Campionato Siciliano Indoor dicanottaggio, organizzato dalla Società Canottieri Thàlattain collaborazione con il Cus Unime in programma per il 21dicembre presso gli impianti della Cittadella universitaria.

settegiornisettegiornia cura di Cristina D’Arrigo

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Voragine in via Mario Giurba

Il presidente della IV circoscrizione Francesco Palano Quero, susegnalazione di numerosi residenti e genitori degli alunni dellascuola Cannizzaro, ha sollecitato, nuovamente, un intervento

all'AMAM, rimasto inevaso da quasi due mesi (dopo l'inizio dellascuola) a seguito di una precedente richiesta, per mettere in sicu-

rezza e ripristinare la sede stradale in via Mario Giurba, antistante la scuola, dove da tempo si èaperta e si sta allargando una voragine, evidentemente per una perdita di liquami fognari, moltopericolosa perché potrebbe sprofondare in qualunque momento.Nell'area, nelle scorse settimane, erano stati collocati due new jersey dalla ditta di ManutenzioneStradale, per evidenziare il pericolo ed evitare la chiusura della strada al transito. Il Direttoredell'Amam, investito direttamente del problema, ha assicurato un pronto intervento, ma se ciò nondovesse verificarsi nell'immediato, ovviamente, sarà necessario interdire l'accesso dei pedoni edelle auto, a tutela della pubblica incolumità.

Pericoli in Via Jiudeo

Riceviamo dal consigliere della VI circoscrizione MarioBiancuzzo e pubblichiamo:

“La strada segnata in oggetto è priva di illuminazione pubblica. Lasegnalazione è stata fatta dallo scrivente nella stessa data e solle-citata il 12 luglio, il 3 dicembre e numerose volte telefonicamenteagli uffici preposti. Accertato che ad oggi l’impianto risulta spentoinvito gli uffici preposti di voler intervenire per ripristinare l’impian-to di pubblica illuminazione. La stessa strada è stata teatro di unincidente, una macchina si è ribaltata il 10 ottobre 2014, sicuramente, per la folta vegetazione l’au-tista no ha visto un muretto coperto ed urtandolo il mezzo si è capovolto. Non solo la stessa sipresenta notevolmente ristretta causa erbacce, rovi, canne, terriccio e alberi di fico d’india che cre-scono spontaneamente, pericolosissimi perché si tratta di alberi di grosso fusto molto pesanti epotrebbero cadere sulle macchine in transito. Il 24 luglio 2013, il 17 ottobre ed il 13 novembre 2014ho chiesto la pulitura della strada, tramite bob cat della protezione civile e della MessinAmbiente,neanche a dirlo nessun intervento è stato fatto. Solo delle risposte naturalmente negative da partedel Dirigente alla protezione civile e del Dirigente ai lavori pubblici. La società MessinAmbienteimpegnatissima neanche risponde alla richiesta di aiuto, fa orecchio di mercante, intanto i cittadi-ni pagano le tasse per avere SERVI ZERO.Invito il Dott. Ciacci della MessinAmbiente a dare una risposta scritta alla mia richiesta di interven-to. A S. E. Signor Prefetto chiedo come garante di tutti i cittadini un autorevole intervento suiresponsabili del settore per eliminare i pericoli sopra descritti ed accertati dallo scrivente.Accertare inoltre chi deve intervenire? Qui fanno a scaricabarile”.

VI CIRCOSCRIZIONE

CircoscrizioniCircoscrizionia cura di Alessia Vanaria

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Erosione di Via Carbonara a Tremestieri

Alanciare l’allarme è il presidente della Icircoscrizione Vincenzo Messina chedesidera ricordare, essendo trascorso

ormai un mese da quando l’ultima mareggiataha prodotto una voragine in Via Carbonara, aTremestieri, che i fondi adesso disponibili sonodestinati alla protezione della costa ma non allamanutenzione. La suddetta strada oggi non èpiù transitabile e circa 40 famiglie sono costret-te a raggiungere le proprie abitazioni tramite unangusto sottopasso, dal quale non possonotransitare i mezzi di soccorso. Premesso ciò, ilpresidente Messina denuncia “un’assolutaindifferenza operativa” da parte degli ufficicomunali competenti. Non si comprende, infat-ti, il perché a distanza di 30 giorni dall’evento

non si sia stato ancora predisposto, pur nelledifficoltà di bilancio, un intervento provvisoriocon i mezzi comunali, per garantire almeno l’ac-cesso in emergenza. Da qui, la richiesta di unintervento al prefetto, Stefano Trotta, “per l’ur-gente attivazione a tutela dei cittadini interessa-ti”. In realtà il Comune si è mosso ma si è scon-trato con la burocrazia. Dal Fondo per le emer-genze sono stati ricavati 250mila euro, ancheper la vicina via Veglia, e sono stati ottenutiquasi tutti i pareri. Manca solo quello dellaSoprintendenza, poi si potrà presto andare ingara d’appalto. Questi fondi, però, ricordaMessina, riguardano la rifioritura e la ricolloca-zione dei massi a difesa del litorale e non lamanutenzione".

I CIRCOSCRIZIONE

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Foto notiziaFoto notiziadi Peppe Saya

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Oneri concessori, sanatorie, campagna Caldaia Sicura

Tempo di BilanciPer caldaia sicura, si è agito con una semplificazione a vantaggio dell’utenza, prevedendoanche una proroga per chi vuole mettersi in regola, fino al 31 marzo e fino al 5 giugno perchi aderirà alla nuova iniziativa “del bollino”. Si è previsto una nuova pratica con un bollinoadesivo che i manutentori venderanno al cliente. Gli stessi manutentori poi si faranno cari-co di portare le pratiche dei loro clienti allo sportello. Verranno rimborsati ai manutentori, ibollini acquistati e rimasti invenduti, ma anche le somme in più versate erroneamente dagliutenti, fornendo il codice IBAN. Per l’anno scorso ci sono state più di 6.000 verifiche.

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La presidente delConsiglio comunale,Emilia Barrile, ha tra-

smesso una nota all'assesso-re all'urbanistica, Sergio DeCola, relativamente al risana-mento ambito G delle areedegradate della città (vieTemplari, Siena, Gelone,Macello Vecchio e Nicotra,Mura dei Gentili, ScalinataSant'Anna, Fondo Martinez ePuntale Arena). Come daaccordi telefonici -si legge neldocumento - si pone all’atten-zione dell’Amministrazione lapossibilità, secondo quantoavvenuto per la zona di risa-namento di Fondo Fucile, diadottare le medesime strate-gie di risoluzione per il risana-mento dell’ambito G. Le areefacenti parte di quest’ultimoambito insistono per la mag-gior parte in zone centralidella città e la presenza dibaracche e manufatti fati-scenti confligge con il pregioarchitettonico e panoramicodi questi siti. I tempi per soddisfare lasistemazione abitativa dei

nuclei familiari aventi diritto alrisanamento dell’ambito G,sono molto lunghi. Si eviden-zia, inoltre, che il numero difamiglie aventi diritto all’asse-gnazione degli alloggi in que-sto ambito, sono notevolmen-te inferiori ai numeri a suotempo censiti, in quantomolte baracche sono non abi-tate o utilizzate come deposi-ti. Infatti il fabbisogno di allog-gi si dovrebbe assestare suun numero di 40 circa. Sichiede pertanto – conclude laBarrile - di porre in esserequei provvedimenti accelera-tori per risolvere tale proble-matica attraverso un censi-mento che fotografi esatta-mente il fabbisogno di alloggiper tale ambito, procedendocontemporaneamente allademolizione di quei manufattiche dai controlli risultasseronon abitati, ma adibiti a depo-siti vari di suppellettili che talinuclei familiari con furbiziatutta messinese detengono,pur abitando di fatto in altrezone della città.

cittàcittà

Risanamento aree degradate a cura di Marilena Faranda Lavori pubblici

L’associazione “Staicon noi” ha organiz-zato iniziative concre-

te, afferma il ConsigliereZuccarello, nella conferen-za stampa a PalazzoZanca, “non per lamentar-si, come fanno alcuni mieicolleghi consiglieri, mapromuovendo iniziativeserie come lo shopping cit-tadino e la multa civica”. In particolare, per applica-re quest’ultima, spieganoMarco Bellantone, conCristina Puglisi Rossitto eFabio Puglisi, promotori

dell’iniziativa, sarannodelegati dei vigili civici,pensionati che opererannoa titolo totalmente gratuito,formati in sede e per que-sto ringrazio il comandan-te dei Vigili Urbani . Lamulta sarà costituita dal-l’affissione di un manifesti-no sul cruscotto dell’auto-vettura, in cui sono raffigu-rate una culla ed una car-rozzina e la scritta “Io nonci passo e se capitasseanche a te?”. Com’ è ovvioci manca personale, spie-ga il Comandante dei VV.UU. Ferlisi, per cui questivolontari potranno essereun valido aiuto al corpo.

Viabilità

I pensionati coadiuverannoi vigili urbani

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Ci avevano promesso 3milioni 620 mila euro,per poter fare azioni

per la riqualificazione dellacittà e miglioramento dellaqualità della vita, con i fondistrutturali e Piano di Azione eCoesione (PAC), denunciaamaramente l’Assessore DeCola. Nello specifico: il 29ottobre ci hanno chiesto dicomunicare come volevamospenderli entro il 1 dicembre,cosa che abbiamo fatto, indi-cando i vari interventi el’obiettivo di coprire il cofi-nanziamento nazionale perl’acquisto di autobus (6 colfondo nazionale e 2 con que-sti). Le proposte dovevanoessere mandate entro il 1

dicembre, ora viene detto aldirigente Fazio che, secondola Legge di stabilità art.12comma 3, non vi è a disposi-zione nessuna somma, per-ché avremmo dovuto presen-tare le istanze entro il 30 set-tembre. Abbiamo già manda-to una lettera a tutti i deputatiregionali, perché facciano unemendamento, e se nonotterremo risposte siamodisposti, anche, insieme adaltri Comuni a incatenarci.

Mobilità urbana

Disinfestazione localidipartimento

Venerdì 12, gli uffici deldipartimento Mobilitàurbana e viabilità saran-

no chiusi al pubblico per con-sentire agli operatori comunalila disinfestazione dei locali edell'area esterna.

Palacultura

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Prenotazione laboratori di lettura

Dichiarazione dell’Assessore De Cola

Giovedì 11, alle ore10.30, nel corso diuna conferenza stam-

pa nella Sala FalconeBorsellino di Palazzo Zanca,alla presenza del sindaco,Renato Accorinti; dell'asses-sore all'ambiente, DanieleIalacqua; dell'amministratoredella Messinambiente spa,Alessio Ciacci; degli ammini-stratori delegati, dellaDismeco srl, ClaudioTedeschi, consulente per laPianificazione strategica dirifiuti da apparecchiature elet-triche ed elettroniche di

Messinambiente e diUnieuro, Andrea Scozzoli; deipresidenti dellaConfcommercio, CarmeloPicciotto, e dellaConfesercenti, GiovanniCalabrò, sarà illustrata“Messina miniera urbana”.

Gestione rifiuti

Messina Miniera urabana

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Lavori Pubblici

La sezione ragazzi dellaBiblioteca comunale T.Cannizzaro organizza

due laboratori di lettura dedi-cati al Natale. Martedì 16rivolto ai bambini di 3-5 anni.Lunedì 22 ai bambini di 6-8anni. Gli appuntamentiavranno inizio alle ore 16.30nella Sala Ragazzi, al 2°piano del Palacultura. Per info: [email protected] o telefonica0907723502/3504.

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Foto notiziaFoto notiziadi Peppe Saya

Messina - 10 dicembre 2014 - Via T. Cannizzaro

Tolleranza zero, la task force colpisce duramente i maleducati della sosta selvaggia

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foto Monica Vaccarini

ProvinciaProvinciaa cura di Marilena Faranda

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In occasione della ricorrenza del centenario della PrimaGuerra Mondiale, la Provincia Regionale di Messina, oggidenominata “Libero Consorzio Comunale” ai sensi della

L.R. n. 8/2014, ha organizzato presso la sua sede istituzio-nale di Palazzo dei Leoni, la mostra su “La Grande Guerraattraverso le copertine dei giornali e negli archivi dellaProvincia”, inaugurata con un convegno, tenutosi sabato 29novembre u.s.La particolarità della mostra è data dall’esposizione dellecopertine dei quotidiani dell’epoca (riproduzioni a colori for-mato e originali) e di materiale cartaceo di collezioni privatee di altro materiale recuperato nell’Archivio dell’Ente e relati-vo, per la maggior parte, all’attività istituzionale dello stesso.Si può anche ammirare qualche “pezzo” raro ( tre elmetti, untelefono/telegrafo da campo, una mitragliatrice a nastro, unfucile e una bandiera Italiana“Sabauda”), risalenti al periodo della Grande Guerra (il primo con-flitto mondiale) e gentilmente concesso dal collezionista Gaetano Ori Saitta.La mostra è allocata negli spazi antistanti gli uffici della Presidenza del Palazzo dei Leoni, dovele oltre 210 copertine sono divise per sezioni: la guerra per mare, per terra e nei cieli. Ci sono anche spazi dedicati all’Arma dei Carabinieri, alla Brigata Aosta, alla propaganda/ pub-blicità e satira, alle divise militari e una sezione dedicata alle riproduzioni di foto in bianco enero.Di particolare interesse, un l’elenco completo - con le generalità e grado - dei caduti messine-si dell’esercito, della marina, dell’arma dei carabinieri e della guardia di finanza ( 1408 in tota-le ) con l’indicazione delle vie cittadine ad alcuni di loro dedicate. La mostra sarà visitabile fino al 30 dicembre c.a. dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00, il sabato dalle ore 9.00 alle ore 13 e la domenica, pre-via prenotazione presso l'ufficio Unità di Progetto, referenti G. Previti e M. G. La Rocca (tel. 0907761473 - 7761486).E’ da sottolineare che anche per la particolare rilevanza dell’evento relativo ad un pezzo di sto-ria della nostra città, questa esposizione didattica è principalmente rivolta a tutti gli IstitutiScolastici di istruzione secondaria superiore e quelli di primo grado, che saranno accompagna-ti da una guida interna dell’Ente.

La Messina della Grande Guerra fatta conoscere alle scuole

“La Grande Guerra attraverso le copertine dei giornali e negli archivi della Provincia”

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Si è svolto presso il CEFPAS - Regione Sicilianadi Caltanissetta, il convegno dal titolo "Il ruolodei Sindaci e la gestione del rischio nel territo-

rio" organizzato dal Dipartimento Protezione Civiledella Regionale Sicilia, in collaborazione con ANCESicilia e ANCI Sicilia.L'evento che ha visto circa 110 Comuni rappresentatida assessori, componenti dei consigli comunali,responsabili comunali di protezione civile e, in primapersona, da 40 Sindaci siciliani è stato ampiamentepartecipato anche da molti addetti ai lavori.Nonostante impegnato nell’emergenza rifiuti ilPresidente della Regione Siciliana Crocetta, non havoluto mancare questo appuntamento ed ha anticipa-to il suo intervento esordendo con una riflessione sulruolo dei Sindaci legato proprio al problema dellediscariche: “Sono dalla parte dei sindaci perché comeex sindaco mi sono trovato anch’io a dibattere sull’ar-gomento rifiuti. Un sistema che coinvolge molti inte-ressi e anche gruppi paraecologici che ha visto auto-rizzate molte discariche private mentre quelle pubbli-che non riuscivano mai a decollare”. Ed ha poi prose-guito: “La mano speculativa dell’uomo, oltre ai cam-biamenti climatici, ha determinato buona parte deglieventi dannosi che hanno colpito la Sicilia e l’Italia. Èsaltato un meccanismo naturale di gestione del terri-torio che nel tempo ci ha fatto perdere la memoria edimenticare la storia. Dietro gli incidenti ci sono l’abu-sivismo e le autorizzazioni incoscienti date, a volte, inderoga ai piani regolatori e alle norme di tutela del ter-ritorio. È normale che tutto ciò vada bloccato. Noi stia-mo facendo il più grande investimento della storiasiciliana per la tutela del territorio con un piano di

SicilaSicila

Crocetta: “Stiamo facendo il più grande investimentodella storia per la tutela del territorio”

"Il ruolo dei Sindaci e la gestionedel rischio nel territorio"

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investimenti che vedrà la realizzazione di opere dimessa in sicurezza del territorio, per evitare chenuovi eventi avversi abbiano a determinare altri fattiluttuosi. Un grande finanziamento di centinaia dimilioni di euro del governo centrale e finanziamentidell’UE che non solo ci consentiranno di aumentarela sicurezza dei cittadini ma anche la tutela del patri-monio regionale attraverso l’equilibrio complessivodel territorio. Accanto a questo i piani di protezionecivile. È semplice prendersela con i comuni in ritardoche spesso non hanno le risorse necessarie per viadei tagli e delle minori entrate. Bisogna pensare avarare i piani senza cercare colpe, con spirito di col-laborazione, in un sistema in cui la protezione civileregionale comunichi in modo serrato con le ammini-strazioni e con gli altri enti interessati e con l’approc-cio di una regione che collabora e se necessarioanche coinvolgendo la cospicua risorsa del volonta-riato. E se questo si fa in modo consorziato possia-mo anche pensare di educare la popolazione adaffrontare i rischi e coinvolgere, perché direttamenteinteressati, anche gli altri attori sociali, imprenditori,industriali. Non dimentichiamo che i sindaci sono iresponsabili di p.c. e non possono tirarsi indietro daquesto compito e, infine, dobbiamo snellire le proce-dure burocratiche attribuendo ad esempio le compe-tenze ai liberi consorzi. Ma questo deve venire daicittadini che devono volerlo. Cosi solo si può realiz-zare un sistema democratico e concreto per lavora-re serenamente e queste occasioni non devonoessere solo passerelle di buoni interventi, ma sidevono trasformare in atteggiamenti concreti cheservono a cambiare la musica con cui si gestisce laRegione.”

Gli interventi programmati hanno messo in risalto lagrande necessità di coordinamento, collaborazionee sinergia che deve instaurarsi tra tecnici, ammini-stratori, costruttori e industriali per evitare che si veri-fichino ancora disastri come quelli che, nel recentepassato, hanno interessato il nostro territorio.“Le colpevoli azioni di tutti gli attori – ha dichiarato ilrappresentante di Confindustria Marco Venturi - ,che spesso hanno mirato ai tornaconti di categoriase non solo personale, ci hanno costretto ad inter-

“Non dimentichiamo -afferma Crocetta- che i sindaci sono i responsabili di protezione civile e non possono tirarsiindietro da questo compito e, infine, dobbiamo snellire le procedure burocraticheattribuendo ad esempiole competenze ai libericonsorzi. Ma questo deve venire dai cittadiniche devono volerlo”

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venti riparatori con aggravio di costi per la collettività che potevano essere ridotti se non evita-ti da una oculata politica del territorio.”Emanuele Alvano (ANCI Sicilia) dichiara: “Utilizziamo questa occasione non solo per confron-tarci, ma mettiamo le basi per fare un protocollo d’intesa tra le parti che ci consenta di collabo-rare sinergicamente – continua Alvano – e cerchiamo di attrarre più risorse, anche in ambitoeuropeo da spendere sul nostro territorio. Bisogna infine cercare di fare squadra tra comuni etra questi e la protezione civile regionale anche, per es. per fare in collaborazione i piani di pro-tezione civile con una visione di insieme estesa al di fuori del ristretto ambito comunale. Questaè una dimensione verso la quale tutti dobbiamo impegnarci per il futuro”

Interessanti e coinvolgenti i due interventi tecnici di Marco Mucciarelli e Giuseppe Basile“Siamo abituati a pensare che le catastrofi possano accadere solo agli altri – dice Marco

Mucciarelli dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica - e quindi non ci preoccupia-mo di investire in sicurezza. Bisogna investire di più nella prevenzione perché quando succe-dono i disastri i costi incidono notevolmente sull’economia del Paese. I terremoti degli ultimianni ci sono costati l’8% del PIL - giusto per fare un esempio i due terremoti più recenti L’Aquilaed Emilia, ci sono costati ben 38 mld di euro - e il dissesto idrogeologico il 12,5%”Ha concluso i lavori Calogero Foti Capo della protezione civile siciliana: “In questo momentosolo il 65% dei comuni siciliani è dotato di piano di protezione civile. Ci stiamo impegnando sudue fronti: il primo per accrescere il numero dei comuni virtuosi; l’altro per far si che i pianisiano conosciuti dai cittadini. Per questo tendiamo ad accrescere il nostro sistema di comuni-cazione che riteniamo il modo più efficace per far sentire il cittadino partecipe del sistema equindi attivo e solidale. Bisogna, inoltre, definire meglio gli scenari di rischio del nostro territo-rio tenendo conto che la Sicilia è scenario di quasi tutti i rischi. Per questo i piani devono esse-re chiari e conosciuti dal cittadino, che a questo punto diventa attivo e solidale, e da chi devegestire l’emergenza oltre che correlati al piano regolatore generale”

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News rISAF Regional Comma

Contingente M

Diario A4 dicembre 2014 - Herat

Il Sottosegretario di Stato alla Difesa in visita al contingente italiano

Il Sottosegretario di Stato alla Difesa, On. Domenico Rossi, ha visitato il Train Advise AssistCommand West (TAAC-W), il comando multinazionale a guida italiana su base brigata Bersaglieri“Garibaldi”.Accompagnato dal Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze (COI), Generale diCorpo d’Armata Marco Bertolini, l’On. Rossi al suo arrivo ad Herat è stato accolto dal Generale diBrigata Maurizio Angelo Scardino, comandante del TAAC-W.Nel corso della visita presso la base italiana di “Camp Arena”, il Sottosegretario ha visto operare lediverse componenti delle Forze Armate schierate nella regione Ovest del territorio afghano e,durante un incontro con il personale, ha voluto testimoniare la vicinanza e la fiducia in loro ripostadalle Istituzioni e dal popolo Italiano in questo momento particolare della missione.Parlando agli uomini ed alle donne del contingente, l’On. Rossi ha infatti affermato che “la fase fina-le di una missione viene da molti considerata quella più facile. Questo, invece, è il momento piùdifficile del vostro impegno qui in Afghanistan ed ora, più che mai, avete bisogno del sostegno delleistituzioni e del popolo italiano”.Dopo aver ricevuto un breve aggiornamento sulla situazione operativa, il Sottosegretario si è reca-to presso il nuovo Conference and Training Center “Unity of the Country“, dove si realizzano partedelle attività di assistenza e consulenza condotte dagli Advisor Teams a favore delle Forze diSicurezza afgane (Afghan National Security Forces - ANSF).In tale circostanza l’On. Rossi si è intrattenuto a parlare con alcuni militari dell’Esercito afghano iquali hanno espresso sentimenti di gratitudine e di apprezzamento per l’apporto altamente profes-sionale e per i preziosi insegnamenti loro forniti dai militari italiani.

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release and West – Afghanistan

Militare Italiano

Afghano

Il Sottosegretario di Stato alla Difesa in visita al contingente italiano

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Nelle tue sculture,, candore e riscoperta dellanatura portata all’idillio, questa concezioneda cosa nasce?E’ l’amore nei confronti della vita, con l’occhio

indagatore vado a trovare l’essenza della vita e

delle cose, sia dal punto di vista estetico che dal

senso scientifico-filosofico.

Hai trovato più sicurezza e gratificazionenella scultrice-donna o nella biologa-donna?Nella scultrice-donna sicuramente, anche se la

biologa permane, e questa ha dato seguito a

tutto ciò di quel che io sono.

Metteresti il tuo profondo sapere a disposi-zione della biologia, scrivendo un libro?Sono una donna di scalpello e non di penna,

forse un giorno scriverò un libro di poesie.

Intellettuale di sinistra ti vedi in questa defi-nizione?Si, se esistesse la sinistra di Enrico Berlinguer e

di Sandro Pertini, non mi identifico più nella sini-

stra di oggi.

Sara Teresano immersa nell’universo delledonne, conta essere più alleate con il positi-vismo della ragione o dei fatti?Mi sento una portavoce, una parte del mio lavo-

ro l’ho dedicato all’esaltazione del femminile,

riproponendo il mito greco con soggetti significa-

tivi.

Quanto conta il senso dell’Amicizia?L’amicizia come l’amore sono due valori che

reggono l’umanità, ho sempre dato una impor-

Il segno, la scultura, la valenza di Sara Teresano

Galleria d’arteGalleria d’artedi Vittoria Arena

Nota bliograficadi Sara Teresano

Sara Teresano, scultrice biologa,ha realizzato sempre opere comemeglio non si potrebbe, mettendocisotto gli occhi e facendoci toccarecon mano la sua attualità e la suaclassicità. L’artista va a indagarenella zona più profonda dell’anima,come in un giardino dove riposanole immagini di tutte le cose, benprima di ogni sensazione e di ognivisibilità, con Eros e Thanatos ciproietta nelle antiche mitologie,sulla memoria di coppie tragicheche si inseguono, si perdono emuoiono due volte all’amore e allavita. L’amore, quello della Teresanoche si essenzializza e si materializ-za cercando di dare forme cristalli-ne come le stesse idee e comesosteneva il filosofo Platone nel ‘Teeteto’ parlando della cera, su cuisi modella ogni immagine e si origi-na ogni cognizione, infatti è lì lamemoria, la madre che tutto con-serva, ed è da lì che tutto partori-sce nel suo Avvenire e Divenire

Intervista

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foto di Antonio De Felice

tanza estrema, e per questo mi sento una estremista, se subisco un torto non torno indie-

tro.

Se non facesse male con cosa ti consoleresti?l fumo mi consola ma è più un vizio che rientra nel mio quotidiano.

Ammiri Boccioni nelle sue sculture dalle forme uniche e quali altri scultori?Di Boccioni mi piace ‘ Forme uniche nella continuità dello spazio’, ammiro anche gli espo-

nenti della scultura internazionale quali. Pericle Fazzini e Arturo Martini.

Una cosa bella nell’essere di te?Essere me stessa, tenace, sognatrice che ancora insegue il sogno ma radicata alla realtà.

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CulturaCultura

Due amiche, un momento particolare della vita, una tastiera, un social network. Sonoquesti gli ingredienti del libro di poesia “Duettando in versi” di Maria Romanetti e TaniaGalletta presentato nel Salone delle bandiere di Palazzo Zanca da Flavia Vizzari (pre-

sidente dell’Associazione siciliana arte e scienza), dal prof. Filippo Campolo, da PasqualeErmio che ha curato la postfazione del libro e da Pier Paolo La Spina che invece ha scritto laprefazione. Le poesie sono state lette dalla poetessa e attrice Teresa Fresco, intervallate daun momento musicale della soprano Carmine Elisa Moschella. Le due autrici, amiche nella vita, con un percorso poetico diverso alle spalle si ritrovano ad affi-dare ai tasti di una tastiera i sentimenti del loro vissuto, le emozioni del quotidiano. “Duettandoin versi” è nato come dice Tania Galletta “in un momento particolare della nostra vita. Siamostate l’una lo specchio dell’altra, lei si è specchiata in me e io in lei. Sono versi nati per caso,Maria Romanetti ha postato dei versi sulla sua pagina e io ho continuato, prendendoli come sefossero miei. Lei li ha letti e ha continuato e così è nata la nostra prima poesia “Rinascita”. Indue mesi abbiamo scritto le altre, qualcuno che ci seguiva ha assistito in diretta alla nascita dellibro. Le poesie che sono state pubblicate sono così come sono nate, abbiamo deciso di nontoccarle”. L’autrice Maria Romanetti ha anche curato la parte legata alle illustrazioni presenti nel libro ela copertina che richiama il duetto in un insieme di note racchiuse nelle nuvole. Un lavoro in

Duettando in versi…poeticiIl viaggio del vivere quotidiano in poesia

foto Antonio De Felice

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duo, armonicamente bilanciato in un bellissimo gioco delle parti. Le poesie sono una simbiosidi versi, “Maria prende per mano poeticamente la sua amica – dice Pier Paolo La Spina - percondurla nel meraviglioso viaggio della poesia.”, risulta difficile capire infatti a chi appartengo-no, solo le prime poesie pubblicate hanno le iniziali. Sono poesie che parlano principalmentedi amore, dell’amore vero che si può provare per la propria famiglia di origine, per i figli e perDio. Duettando in versi insomma è una ricetta perfettamente riuscita.

“Duettando in versi” è nato come dice

Tania Galletta “in un momento particolare della

nostra vita. Siamo state l’una lospecchio dell’altra,

lei si è specchiata inme e io in lei

Cristina D’Arrigo

foto Antonio De Felice

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Quelle dei pupi erano belle storie.Vita nell'arte di Pina PattiCuticchio è il libro di Laura

Mariani, edito da Liguori e presentato aPalermo il 5 dicembre, nella Sala Gialladi Palazzo dei Normanni. Oltre a studen-ti e studiosi sono intervenuti all’iniziativatutti i Figli d’arte Cuticchio: Anna, Rosa,Teresa, Nino, Mimmo. L’evento organiz-zato dall’Università di Palermo ha coin-volto gli interventi programmati di: AnnaSica, docente di discipline dello spetta-colo; Laura Mariani, autrice del libro edocente di storia del teatro; MimmoCuticchio, in rappresentanza della fami-glia Cuticchio; Cleo Li Calzi, assessoreal turismo, sport e spettacolo per laRegione Siciliana; Leonardo Samonà,docente di filosofia; Aldo Gerbino,docente e poeta; Marika Cirone DiMarco, onorevole e portavoce dell’archi-vio storico e della biblioteca dell’ARS.Segnaliamo il partecipato contributo diMarika Cirone; la sensibile analisi di AldoGerbino e il dialogo “politico” che hacoinvolto Cuticchio e Li Calzi sui contri-buti siciliani al teatro contemporaneo.A impreziosire la stanza, già pregevole,di Palazzo Reale è stato un teatrino inminiatura, realizzato da Nino Cuticchio;Rosa Cuticchio, ha invece reso omaggioalla madre indossando un abito apparte-nuto all’artista pittrice, sancendo un’ere-

dità femminile, che passa anche attra-verso la maestria di una sartoria d’ecce-zione.La chiesa di San Antonio Abate diPalazzo Chiaramonte ha ospitato la mat-tinata di lavori del 6 dicembre, dal titolo Ilmeraviglioso dei pupi nell’opera di PinaPatti Cuticchio con la presentazione diAnna Sica, a cura di Laura Mariani eFrancesco Mariani. Pina Patti Cuticchio,pittrice e costumista è stata raccontatainterpretando alcune delle sue opereinserite nel volume di Laura Mariani. L’incontro ha stimolato l’interesse deglistudenti intervenuti, poco informati sulteatro dell’opera dei pupi della famigliaCuticchio. Insieme ai relatori hanno datoun efficace contributo alla giornata ElisaPuleo instancabile organizzatrice deiFigli d’arte e moglie di Mimmo Cuticchio.Tania Giordano, scenografa, costumista,allieva di Pina Patti Cuticchio, e curatricedella mostra “Scene nuove per un teatroantico” ha invitato i giovani allievi a visi-tare i luoghi del teatro dei Cuticchio.La mostra a cura di Tania Giordano èfruibile nei locali dell’Ex Chiesa di SanMattia di via Torremuzza, a Palermo dal4 dicembre 2014 al 22 febbraio 2015.Saranno rispettati i seguenti orari: damartedì a sabato ore 10-13 e 16-19domenica 10-13.

Omaggio all’artista Pina Patti Cuticchio

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Al via il “tour” de “L’amoretiepido”, il terzo romanzo della scrittrice messinese ElianaCamaioni, edito da Pungitopo. Venerdì 12 dicembre, alle ore 19, il romanzo sarà pre-sentato alla Biblioteca Centrale di Torino dal giornalista e scrittore Gigi Padovani. “Mi ha

contattato – racconta l’autrice - dicendosi interessato ed incuriosito dal fatto che, a dispetto deltitolo romantico, è un libro che parla di precari”. L’incontro ha il patrocinio del Comune di Torinoe delle Biblioteche Civiche Torinesi. “L’amoretiepido” sarà presentato anche il 14 dicembre, alle ore 17:00, al Caffè LetterarioPrimopiano, circolo Arci in via Beccaria 10, a Brescia, dove l’autrice dialogherà con LuigiGrisolia (editor della casa editrice Pungitopo e direttore di Isola Editoriale). “A Brescia – spie-ga Camaioni – saranno approfonditi, in particolare, gli aspetti psicologici e relazionali delromanzo. L’incontro avrà come tema l’amore, in tutte le sue accezioni”. Dottore di Ricerca in Filologia, docente precaria di Italiano e Latino, Eliana Camaioni è statafinalista al Premio Molino col racconto “Un uomo”, menzione di merito al primo PremioLetterario Terremoti di Carta con il racconto “Stretto di Messina” (2012) e vincitrice dello stes-so premio con il racconto “Senza paracadute” (2013). Ha pubblicato “Di verità non dette”(2007) e “Il legame dell’acqua” (2009). “L’amoretiepido” è arrivato secondo al Premio LetterarioPerseide.

“L’amoretiepido” di Eliana Camaioni va in “Tour”

Il terzo romanzo della scrittrice messinese

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Dall'11 al 19 dicembre si svolge il tradi-zionale appuntamento culturale pro-mosso dall'Accademia Internazionale

"Amici della Sapienza" Onlus a Messina conla Settimana della Solidarietà, della Cultura ee del Turismo. In programma la Mostra "L'Ionell'Arte" (Salone delle Bandiere del Comune,dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle19.30), con l'inaugurazione giovedì 11 dicem-bre alle 17.00, e l'evento "Classicheggiando ilNatale" a cura della poetessa FortunataCafiero Doddis. Mercoledì 17 dicembre, alle17.00, nel Salone delle Bandiere di Palazzo

Zanca, si svolgerà l'evento "Ritroviamo ilNatale" e la consegna degli attestati "L'ionell'Arte" e dei riconoscimenti "Amici dellaSapienza". Subito dopo, venerdì 19 dicembre,nell'aula magna dell'Università di Messina (inpiazza Pugliatti), alle 16.30, è in programma lacerimonia di consegna dei Premi Letterari "N.Giordano Bruno - XXII edizione" e "Amici dellaSapienza - Speciale Scuola XVIII edizione",del riconoscimento "N. Giordano Bruno" e deiBenemeriti nel campo della solidarietà, dellacultura, della scienza e della cultura.

Settimana della Solidarietà,Cultura e Turismo

Messina

Aula magna dell'Università di Messina (in piazza Pugliatti)

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Messina Forte Ogliastri

Sul Bosforo d’Italia. Racconti e miti è iltitolo della manifestazione organizzatagiovedì 11 dicembre ore 16,30 al

Palacultura Antonello (Sala di Lettura “P.Bruno”, 1° piano) dall’Archivio Storico “NittoScaglione” e dalla Biblioteca Comunale“Tommaso Cannizzaro” di Messina per ricor-dare i 150 anni dalla nascita di Edoardo G.Boner. Scrittore, poeta, germanista e studioso di let-terature nordiche, Edoardo Giacomo Bonernacque in una famiglia di origini svizzere tra-piantata a Messina. Alla sua città, che oggi loricorda con l’intitolazione della via in cui abitò,egli dedicò molte belle pagine ripercorrendo-ne i miti ma anche affrescando pittoreschescene di vita quotidiana in novelle, racconti eversi pubblicati in Racconti peloritani (1890),Sul Bosforo d’Italia (1899), Sui miti delleacque (1895), Le siciliane (1900). Raccolteche gli valsero l’amicizia di grandi letterati ita-

liani, in particolare quella di Mario Rapisardi edi Luigi Pirandello che nel 1895 gli dedicò“con fraterno affetto” le sue Elegie renane. Alla manifestazione, introdotta dall’assessorealla cultura Tonino Perna e coordinata daPatrizia Russo, interverranno GiuseppeRando che delineerà il percorso letterario diBoner e Sergio Di Giacomo che parlerà dellecomunità straniere a Messina nell’800.Giovanna Quartarone leggerà pagine dallenovelle peloritane e Giovanni Molonia tracce-rà il profilo biografico dell’autore, scomparsoprematuramente nel terremoto del 1908 chedistrusse “la bella Messina, del Bosforod’Italia ultimo lembo”, soffermandosi sull’inedi-ta corrispondenza tra Boner e TommasoCannizzaro conservata nella BibliotecaComunale e ora per la prima volta messa inmostra insieme ad altri rari materiali docu-mentari.

Sul Bosforo d’ItaliaRacconti e miti

Archivio Storico e Biblioteca Comunale di Messina

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Èsicura, decisa, saggia. Tra le dita tiene, con quella saggezza dell’età, un sigaro non damolto sfumato. Le gocce di pioggia sulle porte vetrate del Retronouveau sembrano pic-coli fili d’erba tondeggianti, così illuminati dalla luce d’emergenza. Nel crepuscolo del

pomeriggio annuvolato, non si respira per nulla il tepore della perpetua mitezza siciliana: il buioavanza, con tutti i pensieri che esso porta. Tuttavia, due piccole ma costanti luci illuminano ifogli e le orecchie di noi artisti (malandati) dell’inchiostro: parliamo degli occhi vivi di NadaMalanima, una demiurga d’arte a tutti i livelli e sotto tutte le prospettive. Risponde alle doman-de che i nostri fiati, raggelati nell’aria, un po’ timidamente, le porgono. Inizia a raccontarsi e,gradatamente, avvertiamo il profilarsi della sua personalità, con asperità e imperfezioni così

“Io sono sempre in divenire”Il Carpe Diem di Nada Malanima

MusicaMusica

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foto Gianmarco Vetrano

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tanto ben amalgamate che si direbbero doni della natu-ra. La figura che ci sta di fronte, immersa tra la pelle rilu-cente del divano a tre posti, si delinea a tratti forti e tintevariopinte. Principia parlando della collaborazione conEnrico Gabrielli (Calibro 35, Der Maurer e Sebastiano DeGennaro): del musicista esalta la poligonia, l’assolutacreatività nell’arrangiamento dei pezzi che lei stessa, nonsenza uno spirito ludico, gli aveva sottoposto. Ci raccon-ta delle pagine e pagine che, squadernate sotto gli occhi,di lì a poco sarebbero divenute musica immensa, in cuil’elemento orchestrale (finalmente) non è più sottofondoalla voce, ma interazione perfetta tra canzone e strumen-ti. Parla del collaborare in ambito musicale, e mostrachiarezza nel dire che ogni musicista è l’anima di un pro-getto; la collaborazione con Zen Circus e Cesare Basileè stata essenziale: in entrambi i casi, per un solo pezzosi fondono le varie menti sonore. Per il resto, ognuno hala sua strada, il suo mood, il suo universo. Quello diNada potrebbe definirsi cosmico-lunatico, un po’ disordi-nato, saltuariamente smemorato, zeppo di impressioniche da milioni di prodotti musicali, letterari, artistici sonosgorgate dal suo sistema psico-fisico. Non solo cantante,ma anche attrice ed autrice: ci ricorda di come, venerdìscorso, è stata in teatro ad Asti col suo monologo“Scompagine”, che presto accalorerà i teatri di tutta Italia.Non sa dirsi se si sente più musicista, o attrice, o autrice:io sono in divenire, sostiene mostrandoci i palmi dellemani, con fermezza. Vive in un carpe diem costante, chel’ha portata ad essere l’artista di spessore che, la sera disabato 6 dicembre, è apparsa con bellezza sul palco diVia Crocerossa 33. Intonati al modus vivendi di questadonna, lettrice appassionata dei Russi e di EmilyDickinson, sembrano essere gli scatti staccati daGianmarco Vetrano, che ci regala dei ritratti dell’emozio-nante, intensa e favolosa Nada, dai moti dell’anima e delcorpo onirici, come ce la descrivano coloro che, all’albadel 7 dicembre, hanno portato a casa, in uno spazio trala testa e il cuore, la sua musica. Le ultime parole che, sottilmente, sono articolate dallesue labbra, sono proferite con una sorta di autoironia cheè il sale del vivere nell’arena di tutti i giorni: ma ti pare

che posso insegnare qualcosa a qualcuno? Sicuramentea capire che l’importante non è accaparrarsi con prepo-tenza grandi spazi, ma occuparne poco, e bene.

Marina Pagano

Vive in un carpe diemcostante, che l’ha portataad essere l’artista di spes-sore che, la sera di sabato6 dicembre, è apparsacon bellezza sul palco diVia Crocerossa 33

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Quella che sto per raccontarvi è una sto-ria d’amore. Inizia, con un adeguatosostentamento di memoria, più o

meno così.Una panchina in fredda pietra, scantonata achissà quale montagna, ospita le nostre figu-re, al binario 7 della Stazione di MessinaCentrale. Il treno dietro di noi, la luna pochespanne sulle nostre teste. Accanto a me siedeun uomo incappellato, col sorriso e gli occhispecchio di quella rotondità lattea, sorella,madre e amante del sole, che nei suoi lunghiviaggi mai riesce a sfiorare. Continua a parla-re: lo fa da qualche minuto, da quando i nostripiedi, resi veloci dalla necessità, hannoimboccato il viale che porta alle macchine subinari che a loro volta portano persone e cosea destinazione, a fare del bene e a fare delmale; così gira la vita, e quindi, va bene così.Niente di memorabile ci scambiamo in quelbreve tragitto: cosa fai, come stai, che si dice,e il lavoro? Oh, la crisi, sì; ma c’è speranzaancora, tra la gente? Magari.Appena seduti, però scatta la scintilla. Cometutte le cose belle, anche quelle parole d’im-provviso pronunciate con un’intonazionediversa rendono splendente anche lo scenariopiù tetro e ordinario e insignificante. Vi avevodetto che vi avrei raccontato di un amore: edè qui, infatti, che arriva il bello. Un preludiocosì speciale non può precedere il raccontodell’ennesimo incontro romantico fra persone,di una passione nata fra nuvole e brezze: conl’amaro in bocca nel deludere tutte le antica-mere del cervello che si stavano prefigurandoil principio di un romanzo Harmony, arrivo aldunque: un dunque che, tuttavia, potrebbeessere ugualmente interessante.

Non si parla, qui, di un amore tra un uomo euna donna: lei, l’oggetto del desiderio di TurèMuschio, femmina lo è. Ha i capelli sia biondi,che rossi, che bruni, gli occhi oscillanti tra l’az-zurro e il nero, una corporalità che sarebbeardimentoso afferrare: ma, come la luna e ilsole mai si acchiappano, così anche Turè e lasua bella si inseguono, si guardano, sonol’uno riflesso dell’altra, ma non si afferrano,mai. Si amano, e lui non fa che dimostrarglie-lo. Il dono più grande che le abbia fatto si chia-ma “Viaggiante”, ed è il primo album che prin-cipia la carriera di questo giovane pazzamen-te innamorato della fanciulla che sussurraall’orecchio e al core: la Musica è la Musa diTurè. Per venti minuti che hanno il sapore e ladurata d’una bella stagione mi racconta dellaloro intensa storia d’amore, tra alti e bassi, trascivolate e risalite. Mi racconta di questo lavo-ro autoprodotto, fatto e pensato in viaggio,

L’arte dell’incontroStoria di un albatros canterino

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registrato a Scordia, accompagnato da musi-cisti svegli e decisi, sotto l’attenta e vellutataprotezione dell’amico Tony Canto, co-produt-tore di questa scala che, in nove scalini, cercadi arrivare al cielo. Turè mette in musica ilmare, l’atmosfera dell’estate, patria dei sognipiù vicini alla realtà, della vita che ha un sapo-re più bello se la si vive alternando alla stradala compagnia di alcuni tavoli rossi. Da qualcheanno lavora alla creazione di un omaggio allamusa dei suoni, e le dona ali possenti, di alba-tros. Un albatros che vola, che non si inganna,che è gemello di quello cantato da Baudelaire,ma ha una chance in più: si libra in alto, non silascia afferrare e schernire. Non si cura dellecose di laggiù, e pensa alla direzione delcielo, compagno di giochi di nuvole e venti, siafavorevoli che contrari. Cerca un equilibrio,che ha come filo robusto di sospensione ilviaggio. L’atto dell’andare (e del tornare) èun’arte vera e propria: «il sale della vita è l’in-contro, di persone, cose e situazioni; la vitastessa è arte dell’incontro. Il viaggio non è

solo il metterci in moto, ma anche il riceverechi si sposta. Guardare gli occhi degli stranie-ri, capire dove vanno, ospitarli, e visitare ilmondo che loro hanno animo di raccontarci.Non so se avrò il tempo di girare il globo inte-ro: so solo che, con sicurezza, ne vedrò granparte nelle storie di chi, anche fugacemente,mi passa accanto». “Viaggiante” è la fantasti-cheria che ha sonorità rimembranti TomWaits, Vinicio Capossella, Goran Bregovic: èuna miscela che ha l’odore dolce della linguaitaliana e l’effervescenza che solo il dialetto,spisidda d’autoctonia, possiede. Cioè che èdetto nella lingua dei padri non può esseredetto in altro modo: l’istinto è manifestazionedella natura, e la lingua dei vicoli è il mezzoespressivo più adatto ad esso. Tutti pronti a mettervi in cammino?Attrezzatevi di orecchie, e di cuore. Il“Viaggiante”, sabato 20 dicembre sarà alBukowski di Milazzo: ospitalità di grecamemoria non sarà possibile negargli.

Marina Pagano

foto ilgrandeantonio

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La corazzata PotemkinLa corazzata Potemkina cura di Francesco Certo

Il laureato

“And here’s to you Mrs. Robinson, Jesus loves you more than you will know”…chi nonconosce queste magiche parole di Simon&Gurfunkel, colonna sonora del magnifico film, fir-mato Mike Nichols, “Il laureato”.1967, Dustin Hoffman è Ben Braddock, ventenne appena laureato, torna a casa dal college,la famiglia organizza per lui una grande festa, alla quale partecipa anche la signoraRobinson (Anne Bancroft) moglie del socio del padre di Ben, la donna chiede al giovane diriaccompagnarla a casa, lì va in scena uno dei momenti rimasti scolpiti nella storia del cine-ma, Mrs. Robinson si spoglia sensualmente davanti agli occhi di Ben e si offre a lui. Da quelmomento inizierà una torbida relazione; ma per il giovane Ben le cose si complicano nonpoco quando nella sua vita entra un altro membro della famiglia Robinson, Elaine.Invitato dal padre, Ben inizierà a frequentare la figlia di Mrs. Robinson, facendo adirare nonpoco la donna, tanto che Ben sarà costretto a confessare ad Elaine la relazione. La ragazza si allontana ma Ben vuole riconquistarla, le vicende si susseguono fino allascena cult del film, nella quale Ben irrompe nella chiesa dove Elaine stava per sposarsi e laconvince a scappare via con lui, i due salgono sul primo autobus e si allontanano con unosguardo svuotato che lascia perplessi gli spettatori.Il film è diventato subito un cult, sia per il pruriginoso argomento della relazione tra il gio-vane Ben e Mrs. Robinson, ma anche per la distonia tra il mondo dei giovani, nel quale scal-pitava la voglia di ribellione. Uno dei refrain della pellicola è la distanza e il muro di incomunicabilità tra il mondo degliadulti e quello dei giovani, distanza palese anche tra Ben e Mrs. Robinson che pur vivendouna relazione intima non paiono mai veramente vicini.Film sentimentale ma che strizza l’occhio al sociale e alla politica, analizza da lontano quelmondo giovanile che stanco di non essere ascoltato è pronto a scoppiare. Ma dove voglio-no andare questi giovani? Beh, forse non lo sanno neanche loro, ed ecco la scena finale, Bene Elaine scappano su un autobus preso a caso, non sanno dove stanno andando, romponouno schema ma senza una reale visione del domani.La regia di Nichols è innovativa, il taglio scelto per le inquadrature più significative, per glisguardi e i gesti è parte integrante della fama del film. Stesso discorso per Hoffman, inter-prete eccezionale nel suo primo ruolo da protagonista. Intenso e convincente scava il primosolco della sua carriera fatta di grande mimica espressiva e convincente rappresentazionedel personaggio.

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da Beethoven a Kurt Cobainda Beethoven a Kurt Cobain

CURIOSITà

Guccini e l’amore

Parlare di Francesco Guccini, personalmente è abbastanza faticoso, loè perché viviamo in maniera empatica la sua musica e lo facciamo inmaniera ossessivo compulsiva. Ma tentar non nuoce. Guccini non è uncantante, cantautore o genio qualunque che possiamo riassumere in 30righe colme di lacrime.Assolutamente no, Guccini è uno dei più complessi autori della musi-ca internazionale, quindi vogliamo analizzarlo, destrutturarlo e rac-contarlo pezzo per pezzo. Per cominciare lasceremo da parte il Guccinipolitico, quello più famoso, e parleremo del Guccini più profondo,quello che narra l’amore.Nella sua musica l’amore è un tema centrale, non viene prima o dopo,ma è la narrazione personale della sua lunga vita, una scelta autobio-grafica per raccontare un sentimento puro senza scadere nei massimisistemi dell’amore. Racconta Francesco, i suoi amori, le sue delusioni

e amarezze. Racconta di una vita scandita da rapporti nati e morti per poi resuscitare.Ondivago nel raccontare i suoi sentimenti e le sue donne: c’è “Vedi cara” dedicata a RobertaBaccilieri, la prima moglie amata e narrata con la dolcezza di un pezzo delicato, ma il matri-monio non durò a lungo e di Roberta continuò a cantare, “Eskimo” dolceamaro racconto dianni di amore e passione, ma è il rimpianto per un amore finito e consumato che è possibi-le toccare ascoltando un brano che di banale non ha neanche il titolo.Dopo Roberta venne Angela, madre dell’adorata figlia Teresa. Anche per Angela i riferimen-ti non mancano; l’amore durò il tempo di mettere al mondo la bimba e di scrivere due pezziprofondamente lontani tra loro.Se in “Farewell” è possibile sentire la nascita di un amore, il suo crescere ed il suo finire iltutto ammantato di una delicata ed ingenua malinconia “farewell non pensarci e perdona-mi se ti ho portato via un poco di estate”; è “Quattro stracci” il pezzo che rompe, distruggein maniera truce, rinfaccia ed è manifesto colorato di cosa l’amore è, di come si evolve e sitrasforma…“ognuno vada dove vuole andare, ognuno invecchi come gli pare ma non rac-contare a me che cos’è la libertà”.Poi c’è Raffaella, sposata qualche anno fa, per cui viene scritta una vera e propria poesia,“Vorrei”. Testo semplice, narrativo e descrittivo, pregno di sentimento puro e di quell’an-sia di entrare nella vita dell’altro, del rammarico e della tristezza per non averne fatto parteda sempre. Francesco Guccini e l’amore, un sentimento troppo personale per essere inventato e nonraccontato, Guccini narra il suo amore, la sua vita diventa poesia, di titoli e parole ce nesono a volontà. Questi sono alcuni esempi rappresentativi di un mondo complesso e varie-gato, un mondo mai sentimentale, ma sincero, amaro e incazzato come solo l’amore sa esse-re.

a cura di Francesco Certo

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[...]Giorni lunghi fra ieri e domani,

giorni strani,

giorni a chiedersi tutto cos\' era, vedersi ogni sera;

ogni sera passare su a prenderti con quel mio buffo monto-

ne orientale,

ogni sera là, a passo di danza, a salire le scale

e sentire i tuoi passi che arrivano,

il ticchettare del tuo buonumore,

quando aprivi la porta il sorriso ogni volta mi entrava nel

cuore.[...]

Farewell

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parole in bluparole in blu

CURIOSITà

Eugenio Montale nacque a Genova nel 1896, sesto figlio diGiuseppina Ricci e di Domenico, titolare, con i cugini, di una pic-cola ditta commerciale. Frequentò le scuole tecniche, ottenendo

nel 1915 il diploma di ragioniere, ma nutrì, sempre, una profonda pas-sione per la musica e per la letteratura. Dopo aver esordito come poetasu “Primo tempo”, la rivista fondata da Giacomo Debenedetti, pubbli-cò la sua prima raccolta di versi: Ossi di seppia. Il titolo allude al temacentrale dell’opera, ossia all’aridità intesa come condizione esistenzia-le impoverita e prosciugata, nella quale è impossibile cogliere il sensoultimo del vivere e stabilire un rapporto armonico con la realtà esterna. Il motivo dell’ari-dità si concentra in alcune immagini ricorrenti: quella del paesaggio ligure, brullo e disse-cato dal sole e dalla salsedine, e quella allegorica del “muro” che imprigiona l’uomo senzaconcedergli via di scampo. Il “miracolo” atteso si risolve in un’esperienza negativa, in unapercezione traumatica del nulla che si cela dietro l’apparenza ingannevole delle cose. Il pes-simismo investe la concezione stessa della poesia, che non sembra più in grado di propor-re messaggi positivi né di attingere all’essenza profonde delle cose, all’assoluto. Al poetanon resta, dunque, che ripiegare su realtà umili e prosaiche, puntando su una dizione spo-glia e secca. Montale rifiuta, dunque, il lirismo e il linguaggio analogico della contempora-nea linea simbolista in favore di una “poetica degli oggetti”, ossia di equivalenti concreti diconcetti astratti o di stati d’animo del soggetto. La seconda raccolta, Le occasioni, segna unosviluppo della poetica di Montale in una direzione già indicata dal componimento Arsenio,incluso nella seconda edizione di Ossi di seppia. Viene portata, qui, alle estreme conseguen-ze la “poetica degli oggetti” attraverso l’eliminazione di ogni commento che guidi il lettoread associare il dato concreto con il suo significato astratto, cosicché quest’ultimo appareoscuro ed impossibile da decifrare. Lo stile, inoltre, subisce un deciso innalzamento, pun-tando su un registro elevato, che rivela come questa fase della poesia montaliana sia carat-terizzata da una concezione elitaria della poesia, in cui si può cogliere l’influenza della rivi-sta fiorentina “Solaria”, che vede nella letteratura l’estremo baluardo dei valori più alti dellaciviltà contro la barbarie del presente. Il culto delle lettere si proietta in un motivo chediviene centrale nella produzione di Montale: la creazione di un’immagine sublimata didonna-angelo, che prende il nome di Clizia, dotata di virtù miracolose, quali l’intelligenza ela chiaroveggenza, capaci di indicare all’uomo una via di salvezza. Una terza fase della poe-tica di Montale coincide con le poesie risalenti al periodo 1940-1954, incluse nella raccoltaLa bufera e altro. Si tratta di componimenti molto diversi, poiché nati dall’esperienza dram-matica della guerra e dalla delusione del periodo postbellico. Alla figura della donna-ange-lo, che si carica di valori cristiani, si contrappone una rivalutazione della vitalità istintuale,chiamata Volpe. Tra le altre raccolte ricordiamo Satura, Diario del ’71 e del ’72, Quadernodi quattro anni, Altri versi, dove si accentua, ancor di più, il pessimismo storico e la pole-mica verso la società moderna. Montale morì nel 1981, in una casa di cura milanese, doveera ricoverato.

a cura di Alessia Vanaria

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Spesso il male di vivere ho incontrato

era il rivo strozzato che gorgoglia

era l'incartocciarsi della foglia

riarsa, era il cavallo stramazzato.

Bene non seppi, fuori del prodigio

che schiude la divina Indifferenza:

era la statua nella sonnolenza

del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.

Non recidere, forbice, quel volto,

solo nella memoria che si sfolla,

non far del grande suo viso in ascolto

la mia nebbia di sempre.

Un freddo cala... Duro il colpo svetta.

E l'acacia ferita da sé scrolla

il guscio di cicala

nella prima belletta di Novembre.

Genova, 12 ottobre 1896Milano, 12 settembre 1981 Eu

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La dieta mediterranea allunga effettiva-mente la vita. E' infatti associata allamaggiore lunghezza dei salvavita che si

trovano alle estremità dei cromosomi (telome-ri), noti per essere associati alla longevità. Èquanto mostra uno studio condotto negli StatiUniti su 4.676 donne presso l'ospedaleBrigham and Women a Boston. Pubblicatosulla rivista British Medical Journal, è il primostudio che collega la lunghezza dei telomerialla dieta mediterranea, già nota per i suoieffetti benefici sulla salute, tra cui la diminu-zione del rischio di malattie croniche, comequelle al cuore, e il cancro.I telomeri si trovano alla fine dei cromosomi eimpediscono loro di usurarsi e 'rimescolare' icodici genetici che contengono. Nelle personesane, queste strutture si accorciano progres-sivamente per tutta la vita, si dimezzando dal-l'infanzia all'età adulta, e si dimezzano nuova-mente nelle persone molto anziane. Telomeripiù corti sono quindi associati a una aspettati-va di vita inferiore e al maggiore rischio di

malattie legate all'età.Fattori come obesità, fumo di sigaretta, e con-sumo di bevande zuccherate sono stati colle-gati a telomeri più corti. Inoltre è stato dimostrato che stress ossidati-vo e infiammazione accelerano l'accorcia-mento di queste strutture. Dato che frutta, ver-dura e noci, componenti chiave della dietamediterranea, sono anti-ossidanti e anti-infiammatori naturali, i ricercatori, coordinatida Immaculata De Vivo, hanno voluto esami-nare se questo stile alimentare possa essereassociato in qualche modo alla lunghezza deitelomeri. Sono state analizzate 4.676 donne di mezzaetà in buona salute che hanno compilato que-stionari su stile di vita e alimentazione. È emerso che le donne che basano la loro ali-mentazione sulla dieta mediterranea hannotelomeri più lunghi. Il prossimo passo saràdeterminare se ci sono alimenti in particolaredella dieta mediterranea che influiscono sulleregioni terminali dei cromosomi.

Mangia sanoMangia sanoa cura di Mimmo Saccà

RERE

La dieta mediterranea allunga la vita

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Mangia sanoMangia sano

La ricetta

RERE

PREPARAZIONE

Tagliate il pesce spada a fettine sottiliquanto più possibile e togliete la pelle.Preparate intanto una ghiotta soffriggen-do in una teglia larga la cipolla tagliata afette sottili, le olive snocciolate, il seda-no tagliuzzato, i capperi. Allungate con la salsa di pomodoro.Lasciate insaporire a fuoco molto bassoper almeno quindici minuti. Allargate lefettine di spada sul tavolo di marmo eriempitele di pangrattato condito con ilparmigiano grattugiato, un cucchiaino dizucchero, qualche cucchiaio della salsadella ghiotta. Avvolgete il pesce a braciolettine, met-tendo dentro ogni braciola un pezzettodi caciocavallo fresco. Infilate in uno spiedino e passate peruna decina di minuti nella salsa dellaghiotta, girando gli involtini da ogni parteper farli insaporire bene. Regolate disale e pepe e servite caldi.

Pesce spada a ghiotta

Ingredienti per 4 persone

• 1 kg di pesce spada a fettine• 200 gr di olive bianche• 50 gr di capperi• 1 mazzetto di sedano• ½ lt di salsa di pomodoro• 200 gr di parmigiano grattugiato• 50 gr di caciocavallo fresco• Sale q.b.• Pepe q.b.

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AmarcordMessina - Cinema Teatro Impero - Anni ‘30

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