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il C ittadino www.ilcittadinodimessina.it n° 209 anno XIII - 8 Luglio 2015 La “buona squola” del “professore” Renzi

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Settimanale gratuito d'informazione socio-politica e culturale

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La “buona squola” del “professore” Renzi

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Primo pianoPrimo piano

Manifestazione della scuola contro il governo Renzi (Ansa/Massimo Percossi)

di Cristina D’Arrigo

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WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 38 Luglio 2015

Eppur si muove…. nono-stante la grande prote-sta portata avanti da

migliaia di docenti, studenti eprecari scesi in piazza perdire No al ddl sulla “BuonaScuola” del governo Renzi. Ieri, martedì 7 luglio, l’ennesi-mo dissenso è stato manife-stato in tutta Italia mentre ildisegno di legge di riformadel sistema nazionale di istru-zione e formazione è appro-dato in aula alla Camera per ilpassaggio finale del suo iterparlamentare. Il via liberodefinitivo dovrebbe, senzaproblemi visti i numeri inmaggioranza, arrivare in sera-ta o al massino domattina.Ricordiamo che il governoaveva chiesto e poi ottenutodal Senato, lo scorso 25 giu-gno, la fiducia con 159 favore-voli e 112 contrari. Primaancora il disegno di legge erastato approvato dalla Camerail 20 maggio 2015.Un disegno di legge cheindubbiamente ha diviso ilpaese, che ha scosso ilmondo della scuola in ognisuo settore. Un articolo e 212commi che modificheranno ilfuturo della scuola. Contro la“brutta scuola”, l’ondata diproteste non tende a fermarsi,il rientro a settembre tra i ban-chi di scuola si preannunciagià caldo.

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1) Piano assunzioniSaranno 100 mila le assunzioni previste per l’anno 2015/2016. Tra questi rientrano gliiscritti nelle graduatorie ad esaurimento e i vincitori di concorso del 2012. Dal 2016 l’uni-co modo per essere assunti sarà mediante concorso.

2) Una card per l’aggiornamentoUna carta elettronica di 500 euro che i docenti potranno utilizzare per l’aggiornamentoprofessionale attraverso l’acquisto di libri, testi, strumenti digitali, iscrizione a corsi, l’in-gresso a mostre ed eventi culturali. La formazione in servizio diventa obbligatoria e coe-rente con il Piano triennale dell’offerta formativa della scuola e con le priorità indicate dalMinistero.

3) Scuola-lavoroAlternanza di scuola-lavoro che si potrà fare in azienda ma anche in enti pubblici. Sipotrà fare anche d’estate e all’estero. Almeno 400 ore nell’ultimo triennio dei tecnici e deiprofessionali e 200 in quello dei licei. Sviluppo delle attività digitali. Tutte le esperienzematurate dallo studente durante gli studi nonché svolte in ambito extrascolastico, saran-no inserite nel Curriculum dello studente.

4) Offerta formativaI Piani dell’offerta formativa diventano triennali per dare più continuità al progetto didatti-co: sono elaborati dal Collegio dei docenti, sulla base degli indirizzi definiti dal dirigentescolastico, per essere poi approvati dal Consiglio di circolo o d’Istituto dove sono presen-ti anche le famiglie e, alle superiori, gli studenti. Il Piano contiene l’indicazione del fabbi-sogno di posti nell’organico dei docenti e la programmazione dell’offerta formativa adessi riferita ma anche le previsioni per il personale Ata.

5) Super-presidiSpetterà ai dirigenti scolastici dall’a.a. 2016/2017 il compito di mettere in campo la lorosquadra individuando, sui posti che si liberano ogni anno, i docenti con il curriculum piùadatto per realizzare il progetto formativo del loro istituto. L’individuazione dei docenti daparte dei presidi avverrà all’interno di ambiti territoriali predisposti dagli Uffici ScolasticiRegionali. Le operazioni avverranno in modo trasparente: i presidi renderanno pubblichetutte le informazioni relative agli incarichi conferiti. Vietato il conferimento degli incarichia parenti. Nel caso di più proposte di incarico è il docente che sceglie. Per i docenti chenon hanno ricevuto o accettato proposte, provvede l’ufficio scolastico regionale.

I 12 punti dell’“azienda Squola” di patron Renzi

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6) School bonus e scuole paritarieCon lo school bonus, chi farà donazioni a favore delle scuole per la realizzazione di nuoviedifici, per la manutenzione, per la promozione di progetti dedicati all’occupabilità deglistudenti, avrà un beneficio fiscale (credito di imposta al 65%) in sede di dichiarazione deiredditi. Si potranno detrarre per un importo annuo massimo di 400 euro a studente lespese sostenute per la frequenza scolastica nelle scuole paritarie dell’infanzia, primariee secondarie.

7) Solai e controsoffittiPrevisto lo stanziamento di 40 milioni per il 2015 per il finanziamento di indagini diagno-stiche dei solai e dei controsoffitti degli edifici scolastici.

8) Scuole innovativeIl ddl prevede un bando (300 i milioni a disposizione) per la costruzione di scuole alta-mente innovative dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, scuole‘green’ e caratterizzate da nuovi ambienti di apprendimento digitali. L’Osservatorio perl’edilizia scolastica, istituito presso il Miur, coordinerà strategie e risorse per gli interven-ti e promuoverà la cultura della sicurezza. E’ istituita una giornata nazionale per la sicu-rezza nelle scuole.

9) SupplenzeIl personale dell’organico dell’autonomia potrà essere utilizzato per la copertura di sup-plenze temporanee fino a 10 giorni.

10) Un fondo per valorizzare i docentiStanziato a partire dal 2016 un fondo di 200 milioni all'anno per la valorizzazione delmerito del personale docente di ruolo. I criteri di valutazione sono stabiliti da un comita-to presieduto dal dirigente scolastico e composto da: professori, genitori e studenti.

11) Scuola trasparentePrevista la creazione di un Portale unico dei dati della scuola con la pubblicazione di tuttele informazioni relative al sistema di istruzione: Bilanci degli istituti, Anagrafe dell’edilizia,Piani dell’offerta formativa, dati dell’Osservatorio tecnologico, Curriculum vitae degli inse-gnanti, Incarichi di docenza.

12) La scuola del futuroCon la Buona Scuola ci sarà il potenziamento delle competenze linguistiche: l’italiano pergli studenti stranieri e l’inglese per tutti (anche con materie generaliste insegnate in lin-gua). Vengono potenziate poi: Arte, Musica, Diritto, Economia e Discipline motorie. Vienedato più spazio inoltre all’educazione ai corretti stili di vita, alla cittadinanza attiva eall’educazione ambientale.

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Il Sottosegretario all’istruzione Davide Faraone ci ha regalato ogni giorno sul suo profilo face-book alcune “perle di saggezza”, alcune “pillole”, chiamatele come meglio desiderate, cheaiutano a comprendere meglio il ddl della buona scuola. Abbiamo pensato che fosse un

male che andassero perdute, e pertanto, abbiamo deciso di raccoglierle qui per voi e commen-tarle un po’ insieme, offrendovi alcuni spunti di riflessione:

I pillola: “Labuonascuola ha un'ambizione. Anzi no. #labuonascuola ha una pretesa:rispondere alle esigenze degli studenti. Che poi tradotto vuol dire: essere all'altezzadella loro idea di futuro. E questa pretesa nasce dalla convinzione che tutto ciò cheviene “speso” oggi per la scuola è un investimento per il Paese. Gli studenti sono alcentro di questo disegno di legge.”Gli studenti sono al centro di questo disegno di legge. Affermazione di grande valore e signifi-cato. Eppure, se si riflette bene sul testo del ddl non sembra che sia proprio così. Gli studentisono i veri protagonisti della scuola, sono coloro che ivi si recano per essere formati, per poter

La “buona scuola” in pillole

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acquisire un bagaglio di conoscenze ampio chepossa loro permettere un domani di essere dei cit-tadini doc, di potersi affermare nel mondo del lavo-ro. È chiaro che, condicio sine qua non perché que-sto avvenga è la buona preparazione del docente.Fino ad oggi le graduatorie fornivano, potremmodire, delle garanzie importanti sul valore di un inse-gnante. Anzianità, titoli, non erano gettati al ventoma contribuivano ad accrescere via via il punteggioin graduatoria. Il ddl mira all’eliminazione delle gra-duatorie e la scelta del docente “migliore” ricadetutta sulle spalle del dirigente scolastico. Nessunodi noi, senza dubbio, vorrebbe essere a settembrenei panni di un preside chiamato a scegliere i mem-bri della propria “squadra”. Sarà realmente il meritoa prevalere? Non è anche il povero preside unuomo con tutte le sue “fragilità”? Vittoria del meritoo della discrezionalità assoluta?

II pillola: “Ci saranno scuole che attiverannocorsi di lingue orientali su richiesta dei ragazzio altre che inseriranno corsi di diritto.”Nulla da eccepire, dal momento che si mira amigliorare, in una realtà globale e complessa comela nostra, la preparazione dei nostri ragazzi. Unasola perplessità: prima di inserire nuove discipline

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accessorie non è meglio potenziare al massimo l’insegnamento di quelle già previste dall’of-ferta formativa? Non è né utile né opportuno fare degli studenti dei sterili tuttologi, delle picco-le enciclopedie piene di date e nozioni. Sarà una formazione utile per superare un test a cro-cette, ma poi, cosa se ne farà un giovane chiamato a dover affrontare il mondo del lavoro?

III pillola: “Ma obiettivo de #labuonascuola è anche il coinvolgimento dei territori: mag-giore apertura, maggiore partecipazione delle comunità in cui si trovano gli istituti, mag-giore coinvolgimento delle imprese, sempre più connesse alle scuole grazie all'attiva-zione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro. Più partecipazione vuol dire anche piùinclusione. #labuonascuola non fa distinzioni tra i suoi studenti e mette in atto qualsia-si iniziativa che possa agevolare l'inserimento e l'accoglienza di tutti.”Altra nota dolente del ddl: alternanza scuola-lavoro. Di per sé l’idea di creare un rapporto trascuola e mondo del lavoro non è sbagliata, ma nei termini in cui è presentata nel ddl è un po’discutibile. Sembra si tratti di un’inclusione a senso unico, vale a dire ad unico vantaggio delleimprese. I giovani studenti sarebbero chiamati a fare esperienza, cosa indubbiamente lecita,nei mesi estivi, che come è giusto che sia sono generalmente destinati a “ricaricare le pile” invista del prossimo anno. Niente riposo ma duro lavoro ma a beneficio di chi? Al giovane reste-

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rà il beneficio di aver vissuto una molto piccola esperienza lavorativa, alle aziende il vantaggiodi aver, sicuramente, incrementato la propria produzione. Perché non creare, invece, un colle-gamento scuola-lavoro più concreto, che possa proiettare il giovane nel mondo del lavoro subi-to dopo l’acquisizione del diploma?

IV pillola: “60 circa le scuole altamente innovative, almeno una per regione, che sipotranno costruire grazie ai fondi messi a disposizione de la buona scuola. 6.000 gliinterventi di controllo di controsoffitti e solai per prevenire i crolli”. Quando si parla di scuole tecnologiche ed innovative siamo tutti d’accordo. Gli strumenti mul-timediali possono divenire oggi come oggi un aiuto imprescindibile per una migliore didattica.Prima di parlare di LIM, proiettori, e di chissà quali tecnologie non è opportuno, invece, pensa-re all’edilizia scolastica? Il secondo punto, non so per quale ragione, lo considererei prioritario.60 scuole all’avanguardia contro un numero imprecisato di realtà fatiscenti non credo abbiamolto senso. O forse pensiamo ad installare una LIM con proiettore in alto a sostegno del sof-fitto? E se poi verrà giù, pazienza, era una scuola d’avanguardia.

Quelle da noi proposte sono solo alcune delle “pillole” di Faraone. Sul web potrete trovarnetante altre, e farete anche voi, come giusto che sia in democrazia, i vostri commenti, le vostreriflessioni. Di fronte ad una chiusura serrata al confronto, non possiamo che accontentarci diciò. È sempre una piccola “scintilla” utile a mantenere vivo un dibattitto che non deve mai sopir-si per il bene dei nostri studenti, per difendere la vera buona scuola.

A. V.

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La “Buona scuola” non è, certamente, apprezzata daidocenti e lo dimostra il fatto che abbiamo indagato nel“mondo scuola” nella speranza di trovare pareri a favore

del ddl, ma l’impresa si è rivelata vana e alquanto impossibile. Abbiamo intervistato, quindi, la prof.ssa MariacristinaCostanzo del Liceo E. Ainis, che in tutti questi mesi ha com-battuto in prima fila, insieme ai suoi colleghi, per difendere ciòin cui i docenti hanno sempre creduto e credono ancora oggi:la formazione culturale del cittadino del domani.

Proteste e grandi incognite: Noi docenti al liceo Ainis abbia-mo messo in campo una serie di iniziative di protesta e credoche siamo stati pionieri in un certo senso, in quanto le espe-rienze che abbiamo fatto sono state seguite da tante altrescuole cittadine. Fino ad oggi, purtroppo, però, si sono rivela-te vane. Guardando al futuro, devo dire, non sono ottimista ecredo che soprattutto per quanto concerne i paletti democrati-ci non ci siano buone prospettive. Sui poteri del dirigente nonc’è stato da parte del disegno di legge un arretramento, anzisono rimasti invariati. Si apre, adesso, una fase nuova per lascuola, che è una grande incognita. Fino a questo momentonoi come insegnanti abbiamo avuto determinate tutele anchedi professionalità. L’insegnante arriva, infatti, a ricoprire unacattedra sulla scorta di determinate garanzie che sono i pun-teggi, l’anzianità, i titoli professionali. Tutto questo, a seguitodell’approvazione del ddl, non è detto che venga garantito.Portato al paradosso, infatti, il super poter del dirigente potreb-be vedere anche salire in cattedra persone con poca esperien-za, che arriverebbero a scavalcare chi nel corso del tempo haconsolidato una certa professionalità.

Analisi della riforma: Punti positivi sono quelli che vengonosbandierati come slogan. 1) Finanziamenti per la ristruttura-zione delle scuole: è chiaro che siamo tutti contenti se vengo-no ristrutturate le scuole fatiscenti. 2) Assunzione dei precari:una nota positiva, anche se più che essere un fiore all’occhiel-lo, è la conseguenza di una sentenza della Corte di giustiziaeuropea che ha imposto un termine perentorio. È solo, dun-que, l’attuazione di una sentenza e non c’è da farsi belli perquesto. L’Italia è stata inadempiente prima, e quindi quello cheè da considerarsi un atto dovuto, è stato, invece, utilizzato dal

L’opinione di una docente del Liceo E. Ainis di Messina

“La scuola verrà gettata nel caos”

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governo come uno strumento di ricatto per il disegno di legge: il disegno passa, se passano leassunzioni. Queste, al contrario, potevano essere scorporate con un decreto legge: prima sifacevano quelle e poi la riforma. La scuola non si riforma dall’oggi al domani. È un apparatotalmente delicato che necessita di tempi di elaborazione, di metabolizzazione. In questo modosi va incontro al caos. Credo che a settembre saremo tutti nel caos, e i primi ad essere preoc-cupati, cosa che avrebbe dovuto far pensare, sono i dirigenti. Il dirigente, infatti, che vede pro-spettarsi da qui ad un mese una mole di responsabilità, di lavoro e di incognite enorme non ècerto contento. I super poteri fino ad un certo punto possono far piacere. Chi lavora con sensodi responsabilità capisce benissimo che c’è l’insidia dietro l’angolo perché andare a nominarecon tanta discrezionalità dei docenti sulla base di curricula espone ad un contenzioso enorme.Alla prima nomina chiunque si porrà l’interrogativo: “Perché lui e non io?”. La scuola verrà get-tata nel caos.

Lo scenario futuro: Non si potrà cominciare il prossimo anno scolastico facendo finta di nien-te. È un problema che mi pongo in prima persona. Non si può restare indifferenti di fronte atutto quello che è successo soprattutto per chi come noi ci ha creduto e ha combattuto. Ho fidu-cia solo nel lavoro con i miei alunni e credo che tutto il resto per me non varrà più niente. Idocenti hanno sempre speso grandi energie per spirito di sacrificio, perché hanno sempre cre-duto nel loro lavoro, non so se da settembre in poi saremo disposti a lavorare con tanta dedi-zione. Recentemente si è tenuto un incontro al Feltrinelli Point di Messina in cui ho dichiaratoche sarebbe opportuno astenerci da tutte le attività aggiuntive, funzioni strumentali, progetti,corsi di recupero. Non dovremmo più farli per dare il segnale di quanto noi fino ad ora abbia-mo fatto, senza che nessuno riconoscesse il valore di tutto questo “lavoro nero”.

Alessia Vanaria

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42-43 CittàCronache urbane

28-29 Dietro le quinte

numero 209 anno XIII8 Luglio 2015

AttualitàBirrificio MessinaTrasporti navaliTumori ovarici

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20-27

Sommario

12

34 SettegiorniCronaca della settimana

8 Luglio 2015

Le rubriche

La corazzataPotemkin

74-75

Da Beethoven a Kurt Cobain

76-77

Parole in blu78-79

SiciliaPatrimonio Unesco

44-49

CulturaMimmo PintacudaViaggio fotografico in Sicilia

52-63

In&Out30-31

Mangiare Sano80-81

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WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT8 Luglio 2015

il CittadinoDirettore editoriale: Lillo ZaffinoDirettore responsabile: Carmelo ArenaVicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto

CoordinamentoMaria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino

RedazioneEnza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo,Giuseppe Micali

Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Marina Pagano, Alessia Vanaria

RubricheEnzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà

Art DirectorSalvatore Forestieri

Ricerca fotograficaPeppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice, Gianmarco Vetrano

Pubblicitàcontatti: 3473640274e-mail: [email protected]

AmministrazioneMario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini

Web master sito Fabio Lombardo

Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella postaelettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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di Michele Giuntaimmagineimmagine

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NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI E IL LAVORO

Concorso Centralinista: hai la Licenza Media? Puoi lavorare in OspedaleSono disponibili nuovi posti di lavoro per Centralinisti. È stato indetto, infatti, unconcorso pubblico, per titoli ed esami, per l'assunzione a tempo indeterminato.

Vigili del Fuoco: Bando per l'assunzione di Funzionari Amministrativi.Nuove opportunità di lavoro per laureati nel Corpo dei Vigili del Fuoco. Il Ministerodell’Interno ha pubblicato un bando di concorso, per esami, finalizzato all’assun-zione di Funzionari amministrativo.

Scuola Materna: Concorso per lavorare come Maestra. Stipendio di 1.700 €Pubblicato un bando di concorso finalizzato alla formazione di una graduatoriaper eventuali assunzioni di Maestre di scuola materna (categoria C).

Concorso OSS: lavoro Part e Full time per Candidati con Licenza MediaIndetto un concorso, per titoli ed esami, volto alla formazione di una graduatoriadalla quale attingere per l'assunzione, con contratto a tempo determinato siapart-time che full-time, di OSS Leggi tutto.

Assunzioni NaturaSì: lavoro per 18 Cassieri, Amministrativi e Addetti variSenza ombra di dubbio, NaturaSì si configura come la più importante catena disupermercati in Italia per quanto concerne la vendita di prodotti alimentari biolo-gici e naturali.

Annunci utili a cura di Pippo Previti

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Tezenis: 70 posti Vacanti per Commessi, Magazzinieri e ImpiegatiTezenis è un brand molto attivo nel comparto dell’intimo, abbigliamento per lacasa e pigiameria.

Concorso per Impiegati: lavoro full time e indeterminato in Automobile ClubIndetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione di due impie-gati nell’area C, posizione economica C1, con contratto a tempo pieno e indeter-minato.

Assunzioni Atac 2015: arrivano 200 nuovi Posti di lavoro per AutistiAtac è la società concessionaria del trasporto pubblico di Roma Capitale e serveanche alcuni comuni delle province di Roma e Viterbo.

Assunzioni Poste Italiane: pubblicate nuove Opportunità riservate aiLaureatiNuove possibilità di inserimento lavorativo arrivano da Poste Italiane con l'assun-zione di altro personale laureato. Oltre ad occuparsi della gestione del serviziopostale in Italia, l'azienda è attiva anche nel campo assicurativo/bancario e dellacomunicazione digitale.

Diplomati e Laureati: OVS seleziona Candidati per gli Store di tutta ItaliaOVS è il gruppo al vertice in Italia nel settore dell’abbigliamento attraverso la rea-lizzazione di capi di abbigliamento per donna, uomo e bambino con i marchi aOVS e UPIM.

Selezioni Decathlon: Nuovi inserimenti lavorativi nelle sedi di tutta ItaliaDa Decathlon è uscito il cento. Sono tanti, infatti, i nuovi inserimenti previsti nellesedi italiane della catena francese di negozi di articoli sportivi nei prossimi mesi.La chiamata urgente è riservata per lo più a giovani brillanti e col pallino per leattività e l’abbigliamento sportivo.

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I 15 Leoniun esempio per tutta la città

Presentatele etichette all’ex Provincia di Messina

foto Peppe Saya

AttualitàAttualità

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WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 218 Luglio 2015

Sono state presentante al Salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni , dopo lalunga epopea “di 15 vincitori” (M. Sorrenti, F. Sframeli, A. Scaglione, S. Puleo, S,Mastronardo, P. Ruggeri, C. Frassica, R. Rinaldi, S. Bardetta, N. Mangano, A.

Giordano, M. Bruschetta, V. Cannaò, G. Sorrenti, A. Cagliari) che hanno creduto che“insieme si può” e sono andati “a tutta birra”, le 3 etichette del Birrificio Messina : “DOC15” birra lager luppolata, “CRUDA DOC 15” fruttata con i profumi del malto, 15 dalnumero dei componenti della cooperativa, ed infine la “Birra dello Stretto” dedicata aMessina .Una birra con un sapore tutto nuovo, ha dichiarato il Sindaco Accorinti, presenteall’evento, il sapore di chi si è rimboccato le maniche e ce l’ha fatta, come dovrebbe fareognuno di noi. Intanto noi amministratori, sentiamo di dover essere qui, per servire ed

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utilizzare il denaro al servizio dei cittadini che chiedono legalità.Un rappresentante dell’Assessore regionale alle attività produttive Vancheri, ha augu-rato un grosso in bocca al lupo per il futuro dell’iniziativa.Questo è il racconto della Messina che sta dentro i nostri cuori e le nostre menti, affer-ma Oceano, segretario generale della CGIL. Qualcuno di loro, mi ha detto mio nonnofaceva la birra, mio padre la faceva ed io voglio continuare a farlo, segno di una com-petenza che fa parte della nostra storia è che si rischiava di perdere. Qualcuno, in que-sta faccenda, ha anteposto il suo interesse personale, scommettendo su questo pro-getto e mettendo in gioco anche il proprio TFR. Una speranza, questa, delle generazio-ni che ci hanno preceduto ed un futuro per i nostri figli.Franco De Francesco, commissario della Camera di Commercio ed ex direttoredell’Ufficio del lavoro, ricorda: Io, all’epoca, rimasi sorpreso di questa situazione, per-ché l’azienda non chiudeva per fallimento. Mi dispiace di non essere riuscito ad aiutar-vi come avrei voluto, ma dico che è stato meglio così, nonostante tutti i licenziamenti,per quello che ne è nato oggi.

foto Peppe Saya

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Io ho conosciuto anche le famiglie, continua l’on. Filippo Panarello, che li hanno soste-nuti in questo progetto, con anche la CGIL che li ha supportati e sono contento ancheio di aver potuto contribuire al progetto. Abbiamo di fronte un progetto ambizioso esiamo convinti che la Regione non li abbandonerà per poter continuare a portare aven-ti il loro sogno.è un gruppo questo, continua l’on. Zafarana, che ci ha insegnato come si deve opera-re e la caparbietà che hanno messo nel loro progetto, partendo con poche risorse el’aiuto della cittadinanza, è per me un modello. Il percorso è irto di ostacoli, ma lorohanno tanto coraggio, questa quind,i io la reputo la vittoria dei cittadini.Gaetano Giunta, Associazione di Comunità, annuncia la presenza della birra ancheall’Expo di Milano, per portare una testimonianza che insieme si può andare avanti einsieme si può sognare ancora a Messina, per realizzare qualcosa di importante.Presenti anche Pippo Previti, Gaetano Ilacqua, e l’ing. Gaetano Sciacca.Un sogno che dopo tanta sofferenza è arrivato alla sua realizzazione, adesso si atten-dono solo i macchinari, ma già si può prenotare la birra sul sito che sarà attrezzato inquesti giorni.

foto Peppe Saya

Marilena Faranda

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Trasporti navali efficiegli esperti si formano

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Due giorni di analisi e confronto su innovative applicazioni della ricerca scientifica nel set-tore dei trasporti navali. Due workshop concludono, il 6 e 7 luglio, i corsi d’alta forma-zione promossi e organizzati dal Distretto Tecnologico Navtec, con sede a Messina, su

“Sviluppo sostenibile delle aree portuali” e “Tecnologie energetiche innovative applicate al set-tore navale”. “Si tratta – spiega Daniele Noè, amministratore delegato Navtec – della tappaconclusiva di un percorso avviato 18 mesi fa con l’obiettivo di formare 26 esperti nei sistemienergetici navali e nello sviluppo sostenibile delle aree portuali. I giovani presenteranno,durante i due workshop, i risultati dell’attività svolta presso enti di ricerca e aziende, tra i qualialcuni partner di Navtec nello sviluppo di importanti progetti di ricerca i cui risultati e i cui pro-totipi saranno presentati in autunno”.Il 6 luglio, presso la sede di Navtec, si è concluso il corso sullo “Sviluppo sostenibile delle areeportuali”, che ha formato 8 esperti in sicurezza, idraulica, trasportistica, efficienza e riqualifica-zione energetica e ambientale dei porti. “Riqualificare, rendere efficienti e integrare aree por-

Visita Vasca Navale Federico II - Napoli (TESEO)

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enti in Sicilia

“Questi giovani - concludeDaniele Noè - hanno potutosviluppare le proprie com-petenze nei sistemi energe-tici e nella gestione di tec-nologie ad alta efficienza ebasso impatto ambientalenel settore navale in sinto-nia con l’attività di ricercae industriale in corso”

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tuali, connettendo il sistema dei trasporti navali al portoe al territorio, è un obiettivo prioritario che il MIUR el’Unione Europea ci hanno riconosciuto, finanziandoquesto prestigioso progetto di ricerca che può avere,con il coinvolgimento delle Istituzioni, significative rica-dute economiche e occupazionali non solo per la Sicilia,ma – puntualizza l’amministratore delegato di Navtec –per l’intero bacino del Mediterraneo”.Il 7 luglio hanno illutrato i propri lavori i 18 giovani chehanno concluso il corso d’alta formazione in “Tecnologieenergetiche innovative applicate al settore navale”. I corsi sono stati finanziati, rispettivamente 540 mila e936 mila euro, grazie al PON Ricerca e Competitività2007-2013. 700 sono state le ore di formazione, che sisono svolte in aule dell’Università di Catania e delDistretto a Messina, 260 le ore di tirocinio. Ad accoglie-re i 26 giovani, istituzioni, enti di ricerca e aziende cheoperano nel settore dei trasporti navali: Autorità portua-li di Palermo, Messina-Milazzo, Catania e Augusta,Caronte&Tourist, Cantiere Tringali, Arsenale diMessina, Cantiere Nautico Reggio, Elettra Tlc,D’Appollonia, Cetena, New Coop Logistic, EST, CNRITAE e Università di Messina

Aula SEAPORT - presso UNICT

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Tumori ovarici: le novità della diagnosi e

Team congresso

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Ha riscosso grande successo il primo corso diDiagnosi ecografica delle “tumefazioni annessia-li”, organizzato al policlinico Gaetano Martino di

Messina. Termine tecnico, quello delle tumefazioneannessiali, ma che cela dietro di sé una patologia moltocomune e attuale: il tumore ovarico. All’incontro – coor-dinato sul piano scientifico dalla ricercatrice RobertaGranese – hanno partecipato numerosi professionistidel settore, italiani e stranieri.Una giornata di approfondimento, presieduta dai prof.Onofrio Triolo e Rosario D’Anna, durante la quale sonostati illustrati i vantaggi degli studi IOTA (InternationalOvarian Tumor Analysis).Si tratta di uno studio iniziato per la prima volta nel 2000grazie ad alcuni ginecologi di fama internazionale chehanno approvato una nuova classificazione delle neo-formazioni ovariche. Sono tutt’ora in corso ulteriori ricer-che multicentriche per riuscire a diagnosticare, in unafase sempre più precoce, tali neoformazioni. Con il sup-porto del metodo analizzato è stato possibile eseguireuna descrizione consolidata e precisa che differenziaogni tipologia di tumefazione ovarica, in base al conte-nuto, alle caratteristiche della superficie, delle paretiinterne, alla vascolarizzazione, per discernere così leneoformazioni benigne dalle maligne con una sensibili-tà e specificità molto alta. Mediante delle semplici rego-le o con l’aiuto di alcuni software, è possibile calcolare,in base alle immagini ecografiche, il rischio di malignitàdi una neoformazione.In apertura del corso, il prof Timmerman, pioniere deglistudi IOTA, ha mostrato i vantaggi che un chirurgo onco-logo può trarre da una valida refertazione e classifica-zione ecografica. Successivamente è stato illustratol’aspetto anatomo-patologico delle diverse tumefazionidell’ovaio. Infine le tappe evolutive della patologia neo-plastica dell’ovaio, focalizzate attraverso numeroseimmagini ecografiche che oggi, grazie a tecnologie sem-pre più avanzate, sono diventate un prezioso armamen-tario per lo specialista.Il corso ha fornito le nozioni essenziali per poter referta-re un esame ecografico utilizzando un linguaggio comu-ne. I vantaggi sono molteplici, sia per il chirurgo chedovrà poi eseguire l’intervento, sia per il ricercatore chepotrà confrontare i dati della letteratura in maniera piùprecisa.

ecografica

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dietro le quintedietro le quinte

La questione è viva da tempo, negli anni della spending reviewtagliare e risparmiare è la moda. Allora il governo del fare, quel-lo di Renzi e Del Rio, si scervella per trovare le soluzioni al

risparmio per le casse statali.Messina ci cade a fagiolo, nella fattispecie è l’Autorità Portuale unodei punti che rischia di creare polemiche e criticità. L’idea, fantasiosa,è quella di accorpare l’ente messinese con quello di Gioia Tauro,togliendo unicità e spazio di manovra ad un ufficio nevralgico nella gestione di una delle risorse pri-marie della città.Messina non gode di grosse virtù, su tutte c’è però lo sfruttamento del porto che tra turisti e trafficoordinario si staglia tra le eccellenze nazionali. A questo si aggiunge la centralità dello Stretto nell’evo-luzione statale di province e città metropolitane, con l’area integrata dello Stretto vista come panaceadi alcuni mali. Annullare l’Autorità Portuale messinese, quindi, sarebbe mossa poco utile per l’Area. Chiosa finale è l’opinione di Gioia Tauro, anche da quella sponda poco piace la scelta del Ministero;chiaro come le due aree non vogliano perdere l’egemonia personale, chiaro anche che si è di frontea due distinte area di competenza.

Accorpamento autoritario

di Francesco Certo

Il presidente che fa comodo a tutti

Lucia Borsellino ha salutato, non potendo soppor-tare l’ennesimo scandalo nella sanità ha saluta-to il presidente Crocetta ed il suo circo, che alcu-

ni continuano a chiamare Regione Siciliana.Che poi a ben vedere chi dovrebbe arrossire è proprioCrocetta, visto che la pietra dello scandalo altri non èche il suo medico personale, il dott. Tutino accusato ditruffa aggravata. Ma Rosario I, si sa, della vergognapolitica e personale se ne è sempre fatto un baffo. Luirimane tranquillo, sereno e saldo, prende la sanità adinterim e aspetta l’ennesima dimissione tra gli asses-sori, con Linda Vancheri data in pole position tra quel-li che vogliono scendere dal carro. Rosario è serafico,consapevole che il suo governo sia un fallimentosenza eguali rimane sulla sua poltrona, l’esempiodelle dimissioni altrui non lo tange; tanto questa sfidu-cia tanto minacciata non arriverà mai.M5S a parte, gli altri partiti abbaiano e basta, a mor-dere non ci pensa proprio nessuno perché un’elezio-ne non piacerebbe in questo momento. Adesso va di

moda la larghissima intesa, con Giampiero D’Alia che da Roma apprezza, il PD che rimane immo-bile consapevole che il potere sta per scomparire, e la destra vacua che un’idea di futuro non sacosa sia.Meglio rimanere fermi in attesa degli eventi, poi adesso fa davvero troppo caldo e l’estate è lungaassai. Aspettare, è questo il verbo che unisce tutti, l’autunno porterà consiglio. Più o meno, la vitadi Crocetta presidente durerà al massimo un anno in meno del previsto; dopo partirà una spieta-ta campagna alla caccia della poltrona di governatore; prima occorrerà lucidarsi bene le idee, eper qualcuno accettare di non esistere più sarà un boccone indigeribile.

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Parlarsi addosso, farlo conmaestria e loquacità, parlareper ore ed ore senza mai con-

cludere un emerito nulla. Ecco dicosa è primatista il PD, di riunionifiume e tante opinioni diverse, tuttecon un filo conduttore: non si decideassolutamente nulla.Col partito nazionale finito nelle manidi Renzi qualcosa è cambiato (deci-de lui per tutti e zitti), in Sicilia invecesi resta più legati alle tradizioni e sicontinua a non cavare un ragno dalbuco.Con un Davide Faraone in trasfertaisolana le cose non sono cambiate,prima a Messina per non dire assolu-

tamente nulla; poi in direzione regionale a far tremare, per finta, un presidente Crocetta mai così saldo.Eh si caro PD, perché se Crocetta di momenti in cui sparire ne ha collezionati a centinaia, è bastatol’abbozzo di una sfiducia per farlo dormire sogni tranquilli. Infatti, i più terrorizzati dalla caduta delgoverno e dal conseguente voto stanno tutti al Nazareno, l’elezione anticipata in Sicilia vorrebbe direperdere l’isola e tutto il cucuzzaro. Il fallimento di Crocetta è lo spot peggiore per un Renzi in fase calante, il tentativo Baccei è fallito acausa di conti troppo in rosso, con la stessa Corte dei Conti a sottolineare di come la Regione spen-da molto più di quanto incassi.Capitolo Messina: il fallimento di Calabrò alle politiche prima, l’arresto di Genovese dopo; due mosseper distruggere la pochissima forza del PD messinese, dilaniato da guerre interne e figli di nessuno.Oggi liberi tutti, tra chi prova a costruirsi una nuova verginità, chi un’immagine e chi vorrebbe racco-gliere i frutti di anni di renzismo convinto.

Il messinese è una strana creatura, nel bene o nel male accet-ta tutto; su una cosa non transige però: divieto assoluto dipedonalizzare le strade. Eh no! Va bene tutto ma a piedi cam-

minano gli animali, il messinese si muove sul gommato. Due,quattro, anche diciotto ruote, tutto ma non a piedi. Questa amministrazione, però, brutta e cattiva com’è decidesempre di distruggere i sogni del cittadino, decidendo di mette-re in piedi isole pedonali ovunque! Bandita con ignominia quella del centro città, con la via dei Milleliberata da quello schifo di passeggio, riconsegnata ai doppia filisti; adesso piazza Duomo e Torre Farosono le nuove gogne a cui il messinese deve sottoporsi.Chiudere il Duomo? Follia, e che chiudi le vie della musica a palla! Poi la questione Torre Faro, dovele perle di intelligenza messinesi si sono sprecate. La decisione di vietare la sosta selvaggia in pros-simità delle spiagge, aprire parcheggi a pagamento (2 euro giornalieri), fornire di navette che traspor-tano gli utenti fino alle spiagge non è andata giù. La follia si spreca, si va dal “diritto al mare” alladenuncia di classismo, dove i residenti godrebbero di privilegi. Siamo pazzi? No, messinesi.

Pedonalizziamo i cervelli

Tante riunioni, poche decisioni

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INOggi in questo spazio vogliamo raccontarvi una piccolagrande storia di quelle a lieto fine, una gran bella favolacon protagonisti non personaggi immaginari ma uomini e

donne reali:C’era una volta, nella ridente città di Messina uno stabilimento in via Bonino in cuitutti giorni tanti cittadini si recavano per lavorare sodo, per pro-durre la più che celebre “Birra Messina”. Un bel giorno, però,dopo tanti tentati accordi e altrettanti cambiamenti di denomina-zione del prodotto, la famiglia Faranda, proprietaria dellaTriscele, ex birra Messina, annunciò la sospensione di qualun-que attività produttiva ed il licenziamento di tutti i lavoratori, 42unità di personale. Quest’ultimi non hanno lasciato che lo scon-forto prendesse il sopravvento sul proprio io, ma hanno uscitofuori la grinta e hanno iniziato a lottare. Avendo ben in mente ilproverbio “L’unione fa la forza” quindici lavoratori hanno unito leforze fisiche ed economiche per ricominciare dal nulla, per resti-tuire alla città la propria birra. Infinite le difficoltà superate da questi Messinesi che hanno volu-to difendere “a spada tratta” ciò che da generazioni erano abitua-ti a fare: “Mio nonno faceva la birra, mio padre faceva la birra eio voglio continuare a fare la birra”. Animati da questa ineguaglia-bile forza di volontà, 15 uomini, 15 eroi hanno perseguito unsogno che qualche giorno fa è divenuto realtà. Sabato pomerig-gio, infatti, al Salone degli Specchi sono state presentate lenuove tre etichette: DOC 15 birra lager luppolata, CRUDA DOC15 dal gusto fruttato e con i profumi del malto ed, infine, la puntadi diamante, la Birra dello Stretto. Hanno scelto di chiamarle cosìperché i prodotti che creeranno saranno “doc”, di eccellenza,mentre 15 è il numero di questi fantastici eroi. “Una birra dalsapore tutto nuovo” ha detto il Sindaco Accorinti sabato “il sapo-re di chi si è rimboccato le maniche e ce l’ha fatta”.Gli eroi hanno raggiunto l’agognato traguardo e per il momentola nostra favola finisce qui. Spetterà ai Messinesi scriverne altrepagine, comprando tante bottiglie di “Birra dello Stretto”.

Una gran bella favola

di Alessia Vanaria

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OU

TIl termine è tipicamente messinese, tradurlo nel più elegan-

te spazzatura, o meglio ancora, in rifiuti non ci andava pro-prio. Perché quanto avvenuto in questi giorni a Messina di

elegante ha pochissimo, per cui di munnizza dobbiamo parla-re.Il problema è molto più complicato di quello che si possa pen-sare; a scontrarsi sono infatti diverse criticità, dalle organizza-tive alle comportamentali. Da queste pagine altre volte aveva-mo denunciato la proverbiale maleducazione messinese,quella di non accettare un cassonetto pieno o spostato, conti-nuando imperterriti a gettare il sacchetto e accumulando mon-tagne di munnizza.In questi giorni il picco dell’olezzo, con svariate zone dellacittà sommerse dai rifiuti non raccolti, o raccolti lentamente,che hanno fatto perdere la pazienza a più di un cittadino tantoda far nascere alcuni pericolosissimi roghi. Ad acuire questidisagi ci ha pensato, modus operandi non modificabile, lascarsa comunicazione amministrativa. Da Palazzo Zanca, edal super commissario coi super poteri Alessio Ciacci, i moti-vi di tale situazione sono arrivati tardi ed a vaso traboccato. Ladiscarica di Motta chiusa per un paio di giorni, e lo stop dialcuni mezzi di MessinAmbiente sono alcune delle cause piùpesanti della non raccolta. A mancare, però, è stata la comu-nicazione dell’evento straordinario, una mancanza gravesoprattutto in un periodo di gran caldo come questo, dove l’ac-cumulo della munnizza diventa di peggior impatto.Comunicare è il grande fardello, il messinese di suo non è maimolto incline all’educazione civica, se lasciato a briglia scioltarischia l’implosione. Le criticità momentanee dovevano esse-re gestite diversamente, di fulmini a ciel sereno non si potràmai parlare; per questo i cittadini andavano avvertiti e gettarela munnizza doveva diventare tabù per qualche giorno.Troppo complicato? Lo sarà pure, ma in una città restia allaciviltà chi amministra deve usare la favella e il pugno di ferroquando serve; evitando magari qualche scena di piazza dovevantarsi di risultati mai raggiunti. Ma lo sappiamo che il pove-ro Ialacqua vive in un mondo di utopia, dove una discaricacambia nome e l’importante è la vittoria nel NO in Grecia.Contento lui…buone vacanze.

Annegati in un mare di munnizza

di Francesco Certo

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Foto notiziaFoto notiziadi Peppe Saya

Messina - 2 Luglio 2015 - Gescal

Emergenza rifiuti: una storia infinita

Non si arresta l’emergenza rifiuti a Messina. I cassonetti pieni stanno scatenando le intemperanze della popolazione, i cittadini pongo-no l’indice contro gli odori nauseabondi delle “discariche a cielo aperto” ormai diffusi intutta la città.

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Impianto di PaceIl segretario generale della Cgil Messina, Lillo Oceano,interviene sullo stop all’impianto di Pace, sul futuro del ser-vizio rifiuti, sull’ipotesi nuova AMAM e sollecitaall’Amministrazione un confronto sia sul “progetto” com-plessivo che sulle misure per garantire la continuità occu-pazionale.

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mercoledì 1giovedì 2venerdì 3sabato 4

domenica 5lunedì 6

martedì 7

Luglio 2015

Mare Festival Presentata la IV edizione di MareFestival Premio Troisi,promossa dall´associazione culturale Prima Sicilia e diret-ta dal giornalista Massimiliano Cavaleri, che si terrà traSanta Marina Salina, Lingua e Malfa dal 29 luglio al 2 ago-sto.

Nuova stagione estiva del Teatro

Nessuna ombra aleggia sul Teatro Vittorio Emanuele.Nessuna discordia sulla stagione estiva, anzi un amplia-mento della stessa con l’inizio della rassegna al Monte diPietà e con gli spettacoli in programma al Forte SanJachiddu con “Forte Teatro Festival 2015.

Inaugurato il laboratorio PanLab

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, GiulianoPoletti, ha tagliato il nastro del complesso di laboratoriPanLab, dedicato al controllo della filiera agroalimentare,presso i locali del Dipartimento di Scienze Veterinarie sitonella Cittadella Universitaria dell’Annunziata.

Le etichette del Birrificio Messina

Un giorno importante per la città. Sono state presentate alSalone degli Specchi di Palazzo dei Leoni le etichette delBirrificio Messina. “DOC 15” birra lager luppolata, “CRUDADOC 15” fruttata con i profumi del malto ed infine la“BIRRA DELLO STRETTO” dedicata alla città.

eWall approda all’ExpoL’applicazione eWall è approdata all’Expo, testimonianzadella capacità di un gruppo di giovani messinesi di scom-mettere nelle proprie potenzialità e vincere. Connettendosil’app individua la posizione dell’utente e raccoglie tutti imessaggi rilasciati nel tempo in quel luogo specifico.

Lavori per la pista ciclopedonale

Per i “Lavori per la realizzazione della pista ciclopedonalelitoranea Fortino – Principe”, in via Consolare Pompea,sono istituiti: il divieto di sosta su entrambi i lati della car-reggiata stradale, il limite di velocità di 20 Km orari, il sensounico alternato e il divieto di transito pedonale.

settegiornisettegiornia cura di Cristina D’Arrigo

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Mario Biancuzzo segnala il degrado sullastrada statale 113/dir da Ponte Gallo a Tono

Nei giorni scorsi il consigliere Mario Biancuzzo ha avuto modo diaccertare che sulla strada statale 113/dir da Ponte Gallo aTono accanto ai cassonetti ormai vetusti, logorati, puzzolenti

ed aperti, sono accatastati rifiuti di vario tipo. Una pessima cartolinaofferta ai numerosi turisti e vacanzieri che percorrono la statale113/dir. per raggiungere i luoghi di villeggiatura di Orto Liuzzo, Rodia,Marmora, San Saba, Acqualadrone, Tono. Premesso ciò, chiede alla società Messinambiente che venga attuato

subito un pronto intervento di bonifica a salvaguardia della salute dei cittadini e dell’ambiente eli-minando tutta la spazzatura che è sparpagliata ai bordi della strada statale di proprietà dell’ANAS.Una vera e propria vergogna. A S. E. Signor Prefetto chiede, invece, di valutare l’ipotesi di far inter-venire l’esercito e delle ditte private per eliminare le discariche a cielo aperto che si sono formatenel tratto che va da Ponte Gallo a Tono, compreso nei villaggi rivieraschi. Al Signor Comandantedella Polizia Municipale, per di più, Biancuzzo chiede che vengano presenziati h 24 le postazionidi Ponte Gallo, Campanella e Bivio per Salice. Alcuni cittadini hanno dichiarato, infatti, che nume-rose persone residenti a Villafranca scaricano la spazzatura a Ponte Gallo e Campanella, forman-do delle discariche abusive. Pertanto chiede che vengano presenziate notte e giorno le suddettepostazioni con dei Vigili Urbani. Multare e denunciare le persone alla Procura della Repubblica cheutilizzano il territorio come pattumiera e per inquinamento ambientale.

VI CIRCOSCRIZIONE

Abbattuta la baracca di Puntale Arena

Venerdì 3 luglio 2015 si è ristabilito un principio fon-damentale di legalità.

Si è affermato, con forza, che le regole valgono per tutti. Anzi DEVONO valere, proprio per tutti. Anni di sopralluo-ghi, con il geologo Gambino, il supporto dell´Ordine degliIngegneri e poi finalmente la progettazione ad opera dell´ing. Fausto Occhipinti Qualcuno affermache le circoscrizioni non servono? A Messina dobbiamo riconoscere sono il presidio sul territoriodell´amministrazione, vero riferimento, ed un filtro, per i cittadini. E, ancora una volta, questo risul-tato concreto del Consiglio Quarta Circoscrizione (un ringraziamento particolare ai “vecchi” consi-glieri) è un´ulteriore riprova di come i quartieri possano fare anche Buona politica, producendo atti,azioni ed indirizzi efficaci che, come in questo caso, l´amministrazione comunale ha recepito.Adesso, i consiglieri della IV circoscrizione lavoreranno per far “addolcire” la pendenza della “pistad´emergenza”, per farla diventare una strada vera e propria, per realizzare una definitiva viabilitàalternativa, per la sicurezza dei cittadini.

IV CIRCOSCRIZIONE

CircoscrizioniCircoscrizionia cura di Alessia Vanaria

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Campetto villa Dante: assente l’Amministrazione. Ci pensano i bambini con i genitori

Con la seguente nota, ilconsigliere comunaleLibero Gioveni segnala il

degrado di villa Dante e la spon-tanea iniziativa di alcuni cittadi-ni:

Più volte ci siamo abituati da un po´di tempo a questa parte ad assiste-re al “fai da te” in questa città, mavedere INSIEME GENITORI EFIGLI a ripulire un campetto dagioco per poterlo utilizzare decoro-samente e in sicurezza, oltre alasciare dentro un´immagine da“libro cuore” per la tenerissimasituazione che vede appunto protagonisti i piccoli con i loro papà, dimostra ancora una volta, pur-troppo, l´inadeguatezza di Palazzo Zanca nella gestione e la cura degli spazi pubblici! Si tratta delcampo da calcetto (si fa per dire visto che mancano anche le porte) di villa Dante, il più importan-te polmone verde della città ridotto in condizioni pietose! Nella fattispecie, come dimostrano le fotoallegate, dopo non so quante richieste inoltrate da più parti all´Amministrazione, in questi ultimigiorni i piccoli fruitori della struttura insieme ai loro genitori (naturalmente preoccupati perle con-dizioni insicure e di degrado del campetto), si sono armati di attrezzi e sacchetti per ripulire il tuttodai fastidiosissimi aghi di pino e hanno eliminato anche i pericolosi massi che delimitavano leporte sostituendoli con dei più sicuri birilli.Il campetto, tra l´altro, viene spesso utilizzato anche damolti altri bambini dei vari Grest estivi per poter giocare. Mi preme evidenziare, inoltre, un fatto ancor più inquietante, visto il precedente di un infortuniomortale occorso ad un bambino circa 10 anni fa all´interno di villa Dante! I genitori mi hanno mani-festato, infatti, una forte preoccupazione perché dal custode della villa pare abbiano avuto confer-ma che il campetto non disponga nemmeno della necessaria agibilità (e basta vederlo d´altrondeper accertarsi che questa sia una triste verità); così come pure gli stessi genitori mi hanno prean-nunciato, alla luce dell´immobilismo e dell´indifferenza di Palazzo Zanca, di volersi persino auto-tassare per completare la riqualificazione del campetto (oltre le porte, infatti, manca ancheun´adeguata rete di recinzione!).In virtù di quanto sopra rappresentato e soprattutto documentato con foto inequivocabili, pertan-to, il sottoscritto chiederà l´immediata convocazione, nella Commissione consiliare con delegaall´arredo urbano, dell´assessore e del dirigente al ramo al fine di conoscere tempi e modalità diintervento per la necessaria riqualificazione e messa in sicurezza di questo prezioso spazioall´interno di villa Dante, l´unico rimasto “pubblico“ in zona per far trascorrere delle ore liete ainostri ragazzi, sempre più privi purtroppo di adeguati luoghi all´aperto dove poter giocare.

Il consigliere comunale Libero Gioveni

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Parole d’ordine: Riqualificazione e valorizzazione

Siamo arrivati al termine di questa nostra piccola rubrica, che ha visto susseguirsi meseper mese interviste ai diversi presidenti di circoscrizione. Ringraziamo coloro chehanno contribuito, e al contempo pubblichiamo la nostra ultima intervista al presiden-

te della VI circoscrizione Orazio Laganà:

Nei giorni scorsi sono giunte diverse segnalazioni aventi come oggetto lo stato didegrado in cui versa il villaggio di Acqualadroni. Sono stati effettuati interventi perrendere fruibile la zona meta, per di più, durante i mesi estivi di un gran numero di turi-sti?Per quanto concerne il villaggio di Acqualadroni, personalmente ho fatto richiesta per l’instal-lazione di una decina di pali di pubblica illuminazione e per un intervento di scerbatura neltratto compreso tra la SS.113 fino al villaggio.Per quanto riguarda, invece, la discesa di Acqualadroni si precisa che è stata esperita direcente la gara d’appalto, concernente i lavori di protezione della strada, rimasta dissestatadall’evento franoso del 2001. Una volta effettuati questi lavori, si potrà, finalmente, ripristina-re il servizio di trasporto pubblico, sospeso proprio per le condizioni precarie della strada.

Il consigliere Mario Biancuzzo ha richiesto più volte l'abolizione del pedaggio auto-stradale di Villafranca. Questa battaglia pensa troverà mai un felice epilogo? Il consi-glio sta lavorando perché ciò possa accadere? Se si in che modo?Per quanto riguarda l’abolizione del pedaggio di Villafranca, secondo me, malgrado le pro-poste che negli anni ha avanzato la circoscrizione, dietro puntuali sollecitazioni del consiglie-re Mario Biancuzzo, questa battaglia non troverà un esito favorevole. Gli stessi risultati rag-giunti di recente, con la riduzione del pedaggio in delle fasce orarie limitate, non è stata sicu-

Riceviamo e Intervista al presidente della VI circoscrizione Orazio Laganà

Acqualadroni (Messina)

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ramente risolutiva.Località come San Saba rientrano nel territorio della VI circoscrizione. Si è parlatospesso del lungomare del suddetto villaggio così come di Marmora per l'infelice fuo-riuscita di liquami fognari o per il restringimento della spiaggia dovuto ai marosi. Oggiquale è la situazione? Cosa si è fatto e cosa resta ancora da fare?Gli interventi di manutenzione a difesa delle coste, nel nostro territorio circoscrizionale, anti-cipo che saranno eseguiti, secondo la programmazione effettuata dal Dipartimento protezio-ne civile e difesa suolo, nel villaggio S. Saba, nel tratto vicino all’Oasi azzurra, ma anche inlocalità Marmora di fronte al complesso (ex villa Alfano), tra il torrente Giudeo e Mella e nelvillaggio di Acqualadroni.

Parliamo di traguardi raggiunti, Quale pensa sia il traguardo più importante raggiuntodal consiglio della VI circoscrizione? Obiettivi e progetti per il futuro?Un risultato veramente importante, ottenuto dalla VI circoscrizione, è senz’altro rappresenta-to dalla bocciatura da parte del Ministero dell’ambiente della discarica in località Pace, checoniuga la tutela della salute pubblica con il rispetto per l’ambiente. Per il futuro, stiamo cer-cando di valutare la riqualificazione dei nostri villaggi sia collinari che rivieraschi, progettan-do degli itinerari storico-turistici e anche religiosi, finalizzati alla conoscenza del comprenso-rio circoscrizionale con le proprie identità culturali. Pensiamo alla presenza del Santuario diGuardia nel nostro territorio, che potrebbe diventare meta di pellegrini, che provengono datutte le parti del mondo.

C'è qualche altra problematica che desidera attenzionare?Un progetto che vorremmo portare avanti è quello di valorizzare la zona attorno ai laghi diGanzirri, agevolando il circuito pedonale, anche per i portatori di handicap, facendo diventa-re contestualmente la riserva, con una puntuale manutenzione ed un’adeguata pubblicizza-zione, un fiore all’occhiello della realtà messinese, se pensiamo che determinate specie fau-nistiche di pesci, di uccelli, li troviamo in Europa, esclusivamente nei nostri laghi, restituen-do loro, così, una dignità che Madre natura gli ha donato “naturalmente”.

Alessia Vanaria

S. Saba (Messina)

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Si protrarrà sino al 15settembre il piano delComune per l'emer-

genza caldo, operativo dalloscorso maggio. I dipartimentiPolitiche Sociali e Protezionecivile del Comune e l'AziendaSanitaria Provinciale diMessina, in linea con il pianooperativo nazionale per laprevenzione degli effetti delcaldo sulla salute, hanno pre-disposto un programma diassistenza rivolto agli anzianied ai soggetti più deboli. Perl'assistenza il numero telefo-nico unico di riferimento è090711414 della casa di ripo-so per anziani “CasaSerena”, disponibile 24 su24. L'Azienda SanitariaProvinciale, in collaborazionecon i medici di famiglia,garantisce inoltre i servizi diassistenza medica, consi-gliando di rivolgersi innanzi-tutto ai medici di famiglia in

orari di ambulatorio e reperi-bilità telefonica diurna; inalternativa, dalle ore 8 alle20, ai Punti Territoriali diEmergenza, Messina Nord"Cittadella della salute" eMessina Sud "Via dei Mille";di notte o nei giorni festivi,sempre dalle ore 8 alle 20,alle Guardie Mediche exMandalari (tel. 090/59606);Porto Salvo, via Garibaldi(tel. 090/45077); e via deiMille, vicino COIN (tel.090/2932510). In caso di gra-vità si consiglia di contattare il118. Il dipartimento Politichesociali, per agevolare le fascedi popolazione, ha predispo-sto una guida ai servizi, indistribuzione gratuita in tuttele sedi delle Circoscrizioni,all'URP di Palazzo Zanca,negli studi dei medici di fami-glia, all'ASP e nelle sedi delleCooperative Sociali “Genesi”e “Orsa Maggiore”.

cittàcittà

Emergenza Caldoa cura di Marilena Faranda Dipartimento Politiche Sociali

Il Comando del Corpodella Polizia Municipaleha disposto i servizi di

controllo della velocità conautovelox, nell'ottica dellaprevenzione dei sinistristradali, e con il dispositivo“scout” per il rilevamentodelle infrazioni al Codicedella Strada, in materia didivieti di sosta. I servizisaranno effettuati sino asabato 11, alternativamentesugli assi viari più interes-sati dal traffico. Il controllocon autovelox si svolgeràsul viale della Marina

Russa, inv i aConsolareP o m p e a ,s u l l aS.S.114 aMili Marinae GalatiM a r i n a ,

sulla S.S.113 a S. Saba eSpartà. Il dispositivo “scout”monitorerà i viali SanMartino, della Libertà eEuropa, le vie Catania,Marco Polo, C. Battisti, LaFarina, T. Cannizzaro,Garibaldi, Consolato delMare, I Settembre, corsoCavour e piazza Duomo,con tutte le vie limitrofe. IlComando della PoliziaMunicipale invita la cittadi-nanza a rispettare i limiti sututte le strade, ricordandoche l'eccesso di velocità ètra le cause che incidonomaggiormente sulla gravitàdei sinistri stradali.

Mobilità Urbana

Autovelox e “scout”per le vie cittadine

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Per i “Lavori per la rea-lizzazione della pistaciclopedonale litoranea

Fortino – Principe” sono statiadottati provvedimenti viari.Sino ad ultimazione degliinterventi, in via ConsolarePompea, tra la fine della pistaciclabile in contrada Fortinoed il distributore Agip in con-trada Principe, per singolitratti, cantierabili uno allavolta, di lunghezza non infe-riore a 100 metri e non supe-riore a 150 metri, sono istitui-ti: il divieto di sosta, 0-24, suilati della carreggiata per ogniarea di cantiere e prolungan-dolo per 30 metri prima edopo; il divieto di transito vei-colare nella corsia interessata

dai lavori, con restringimentodella carreggiata stradale, per150 metri, garantendo il tran-sito nella parte restante; illimite di velocità di 20 Kmorari con inizio a 100 metriprima di ogni cantiere; ilsenso unico alternato nei trat-ti dove non si può garantire ledue corsie di marcia; infine ildivieto di transito pedonale.

Massa San Nicola

Riabilitazione UrbanaSostenibile

Venerdì 10, alle ore 10.30,nella Sala FalconeBorsellino di Palazzo

Zanca, gli assessori, Perna, econ delega ai Villaggi, Panarello,insieme al coordinatore scientifi-co, Celona, e al curatore scienti-fico, Marletta, illustrerannol'evento “Dalla comprensione alRi.U.So.”, riabilitazione urbanasostenibile del borgo di MassaSan Nicola, in programma mar-tedì 14 al Palacultura Antonello.

AST

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Sospesa la validità delle tessere per anziani

Lavori in corso

Per consentire il posizio-namento di operatoricommerciali in occa-

sione dei concerti di VascoRossi e di Jovanotti, comeconcordato nella conferenzadei servizi dello scorso 26maggio, il dipartimentoMobilità Urbana ha adottatoprovvedimenti viabili.Domani, mercoledì 8, esabato 18, saranno pertantoistituiti il divieto di sosta 0-24e il divieto di transito veicola-re nell'area in prossimità del-l'intersezione fra la ex S.S.114 e la bretella dello svinco-

lo S. Filippo, per consentire ilposizionamento degli opera-tori commerciali interessati.

ViabilitàDisposizioni per i concerti di Vasco e Jovanotti

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Pista ciclo-pedonale

Dallo scorso lunedì 20 giu-gno non hanno validità letessere di libera circola-

zione relative al trasporto gratuitoper anziani sui mezzi extraurbani(AST) per il 2015. E' quantocomunicato dal dirigente deldipartimento Sociale, GiovanniBruno, a seguito di una nota per-venuta dall'Azienda SicilianaTrasporti (AST). Nel caso in cuila situazione finanziaria dovessecambiare, l'AST provvederà aprolungare e /o ripristinare la vali-dità delle tessere distribuite.

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SiciliaSiciliaa cura di Dario Buonfiglio

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“A quasi tre mesi dal crollo del pilone sull'autostrada Palermo-Catania nonsono ancora iniziati i lavori. In compenso sono stati emanati proclami madi fatto ancora non una sola pietra è stata mossa costringendo a percor-

rere una strada alternativa che è diventata una vera e propria iattura pertutto il sistema agricolo della Regione". La Coldiretti Sicilia torna così sullavicenda del mancato avvio dei lavori sull'autostrada denunciando "l'immobi-lismo di chi dovrebbe cominciare a ripristinare l'arteria viaria".Gli unici a muoversi sono stati i deputati del Movimento 5 stelle, che prele-vando 300.000 euro salle loro indennità hanno messo in moto il cantire perrealizzare la bretella di Caltavuturo, grazie alla quale si potrà aggirare lazona del crollo e risparmiare 50 minuti di viaggio."Siamo ormai al paradosso - affermano il presidente e il direttore AlessandroChiarelli e Prisco Lucio Sorbo -. Una strada indispensabile sta diventando ilmonumento alla burocrazia, al mancato rispetto di chi lavora. Ogni tanto gliannunci fanno sperare che qualcosa si muova ma in realtà ancora, a quasi90 giorni, nulla è stato fatto. E' una vicenda vergognosa che sta provocandodanni immensi. Chiediamo venga indicata con certezza la data d'inizio dellabretella e il ripristino della carreggiata evitando così di danneggiare ancora isiciliani”.

"Sulla A19 non si è mossa una pietra"

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Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, esprimegrande soddisfazione per l’inserimento, da parte dell’Unesco, del Palazzo reale edella Cappella palatina, situata all'interno di Palazzo dei Normanni, tra i patrimo-

ni mondiali dell’umanità. “E’ un grandissimo risultato, per il quale lavoriamo da due anni e quindi siamo orgo-gliosi che oggi si sia concluso positivamente questo iter. Abbiamo condiviso, fin dal-l’avvio, l’iniziativa con tutte le istituzioni, nella convinzione che mettere in rete il patri-monio storico, artistico, architettonico e paesaggistico unico di questo percorso rap-presenti un volano per la valorizzazione e l’arricchimento dell’intera area.”

Palazzo Reale e Cappella Palatina patrimonio dell’umanità

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Cappella Palatina, al primo piano del Palazzo dei Normanni

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Cattedrale di Cefalùfoto Salvatore Forestieri

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“E' il risultato di una visione e ditanto lavoro, la dimostrazioneche il futuro della Sicilia sta nella

valorizzazione della propria culturae del patrimonio" lo afferma ilPresidente della Fondazione patri-monio Unesco-Sicilia, GaetanoArmao, dopo che il 39' Comitatomondiale del Patrimoniodell'Umanità dell'Unesco ha appro-vato l'iscrizione nella World HeritageList di "Palermo arabo normanna-Cattedrali di Cefalù e Monreale",promossa dall'Assessorato ai Beniculturali ed all'identità RegioneSiciliana e dalla FondazionePatrimonio Unesco-Sicilia."Una visione partita nel febbraio del2010 quando da assessore ai Beniculturali e su proposta del Prof.Puglisi, Presidente dellaCommissione UNESCO Italia, lan-ciai la candidatura che oggi raggiun-ge la metà. Un grazie a tutti coloroche hanno lavorato a questo risulta-to, al direttore Aurelio Angelini, aMaria Andaloro e Gedo Campo, agliAssessori che hanno coltivato que-sto progetto da Uccio Missineo sinoad Antonio Purpura ed a tutti coloroche con la Fondazione hanno colla-borato per questo straordinario risul-tato che fa della Sicilia la primaRegione per siti riconosciti patrimo-nio dell'Umanità. Adesso occorreche le Istituzioni, le imprese, leassociazioni, i cittadini lavorino perrafforzare la capacità attrattiva di unsistema culturale senza eguali".

"Cattedrali di Cefalù e Monreale" nella lista del patrimonio dell'umanità

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Mimmo Pintacuda è il proiezionista e fotografo siciliano che ha ispirato il personaggio diAlfredo del film premio Oscar Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore (1988).La sua storia è raccontata nel documentario dal titolo Mimmo Pintacuda – La mia foto-

grafia che sarà proiettato a Londra da CinemaItaliaUK. Il documentario è stato co-prodotto dalla Marvin Bros Film Production di Messina, la casa diproduzione cinematografica fondata nel 2007 dai fratelli Marcello e Vincenzo Tripodo, che haper mission quella di sviluppare progetti audiovisivi interamente realizzati in Sicilia, al fine dirisaltarne la complessa e talvolta conflittuale identità.

Mimmo Pintacuda - La Il documentario sull’artista che ha ispirato il personaggio di Alfredo, in Nuo

CulturaCultura

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mia fotografia ovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore

L’anteprima inglese del documentario sarà domenica 12 luglio alle 16:00, al Cinema Genesis(93-95 Mile End Rd) alla presenza del regista e sceneggiatore Paolo Pintacuda.Giovedì 16 luglio alle 18:30, il film verrà presentato nel prestigioso Regent Street Cinema, nel-l’omonima strada di Londra, che gli inglesi definiscono: “il luogo di nascita del cinema britanni-co”. Nel 1896 infatti vi trova spazio la proiezione del Principe di Galles, primo film dei fratelliLumière. La proiezione sarà seguita da un incontro con il regista e dalla proiezione di NuovoCinema Paradiso (1988) di Giuseppe Tornatore.

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Il libro, che ha avuto patrocinio dell’Assemblea RegionaleSiciliana, approfondisce i concetti di storia ed evoluzione deicollegamenti marittimi con le Eolie, offrendone un’ampia docu-

mentazione dagli albori ai giorni nostri, grazie anche al vastorepertorio documentario e fotografico di cui il volume è correda-to. Nelle 280 pagine del volume, viene esplorata per la primavolta, in modo complessivo, la vicenda, spesso non conosciuta,dei cosiddetti “vaporetti”, i piroscafi postali che assicuravano ilflusso della corrispondenza ed erano, nell’immaginario collettivo,l’unico legame, che garantiva, per i residenti dell’Arcipelago, sus-sistenza e comunicazione con Milazzo, Messina, l’Italia e il

mondo. Quelle navi hanno avuto una storia importante e decisiva nell’assicurare prima, la vivi-bilità nelle Eolie e poi a contribuire alla loro conoscenza, promuovendone anche lo sviluppoturistico. Fu poi l’avvento dell’aliscafo a rivoluzionare i collegamenti con le sette Isole, sino ai“traghetti” di oggi; il volume, attraverso immagini e contenuti, descrive la storia di tutti i mezzimarittimi, a partire dalla loro costruzione, al servizio di collegamento espletato nell’Arcipelagoeoliano, ai cambi di armatore, fino alla fase del disarmo delle navi, conclusione della loro mobi-lità e movimento, della loro avventura marittima, ed epilogo di una testimonianza di scambio,commercio e passaggio di viaggiatori.L’Autore dalla genesi dei collegamenti con l’Arcipelago, esamina le prime iniziative armatoria-li; le origini del “Postale”; la storia delle convenzioni per la concessione dei servizi marittimi. Epoi l’approdo della mitica Violante alle Eolie nel 1876, con al timone di Enrico Alberto d’Albertis,fondatore nel 1879 a Genova dello Yacht Club Italiano, ed il viaggio “straordinario” alle Eolie,ad inizio del secolo breve, del piroscafo Marco Polo con la Regina Margherita di Savoia.Approfondimento particolare è quello dedicato alla “varca ‘i rollu”, ovvero la barca che già ametà degli anni cinquanta dell’ottocento, fece la sua apparizione nell’Arcipelago Eoliano perrendere possibile il collegamento tra la spiaggia ed i bastimenti e poi, fino a quasi gli anni ottan-ta del nostro secolo, i piroscafi e poi le navi che gettavano l’ancora nei pressi degli scali, prividi banchine.Altri capitoli sono poi dedicati alle compagnie di navigazione dalla Società Eolia Anonima diNavigazione; alla Navisarma; alla Sirena; la Rodriquez e Snav Società di Navigazione Veloce;alla Siremar; Compagnia delle Isole; Traghetti delle Isole; NGI Navigazione Generale Italiana;Ustica Lines ed alla mobilità turistica con i vettori minori. Caratteristica del libro l’analisi dellevicende e della storia di tutte le navi che operarono alle Eolie, dall’Adele, al dramma delSantamarina; agli anni dell’Eolo in guerra, al Rismondo, Nesazio e Limbara, alla motonavePanarea, allo Strombolicchio, alle più moderne Lipari, Vulcanello e Basiluzzo, agli aliscafi e lanuova era dei collegamenti marittimi.

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Immagini che ritraggono a tinte forti paesaggi e personaggi in un percorso visivo articolatoalla scoperta di una terra al centro del Mediterraneo. E' il tema della mostra "L'Isola a colo-ri vista da Giovanni Franco.Viaggio fotografico in Sicilia". Esposti gli scatti realizzati dal gior-

nalista dell'Ansa, dal 16 al 26 luglio 2015 a Castelmola (Me), uno dei borghi più belli d'Italia,che sovrasta Taormina, nell'ambito della rassegna di arte e cultura "Luci & Miti al Castello". Lamostra, curata da Milena Romeo e Giuseppe Filistad, con il contributo critico di Enzo D'Antonaed Evelina Santangelo, sarà inaugurata il 16 luglio alle ore 18,30. Sono fotogrammi, realizzatiin digitale con la reflex che hanno come filo conduttore il racconto della vita e degli scorci natu-rali che incuriosiscono, emozionano ed appassionano. L'autore ha fatto tesoro della lezione delgrande Henri Cartier-Bresson che sosteneva: "La macchina fotografica è per me un blocco dischizzi, lo strumento dell'intuito e della spontaneità". Franco nella sua attività ha esposto le suefoto in altre mostre e pubblicato e-book. "Le sue foto sono basate su due elementi tecnici euno, chiamiamolo così, psicologico. - scrive D'Antona, direttore de 'La Città di Salerno nellapresentazione in catalogo - Nella tecnica si intrecciano e si combinano il colore e la composi-zione. Gli oggetti, le case, le persone, insomma tutti gli "attori" sono composti cinematografi-

Viaggio fotografico in SiciliaEsposti gli scatti realizzati dal giornalista dell’Ansa Giovanni Franco

Dal 16 al 26 luglio 2015 a Castelmola (Me)

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camente: è la condizione questa che suppone lo scatto, purché ci siano i colori giusti, forti esicuri. Questi colori che in altre cose siciliane assumono una dimensione tragica e persino tetra- il cielo implacabile, la campagna di un giallo accecante, le pietraie bianche e nere - qui ci tra-smettono voglia di normalità, in una inquadratura ancora una volta da macchina da presa.Colori nella magia del Cinemascope, si sarebbe detto mezzo secolo fa. E alla fine una imma-gine che forse racchiude in se tutta l'intensità vitale di Giovanni Franco, quello che prima abbia-mo definito elemento psicologico: le ragazze sulla roccia, con una delle due sospesa in untuffo. Un'emozione, un canto di libertà". "Quella sua capacità di cogliere luce e colori connatu-rati a un pezzo di terra del Sud mi sembra sia la cifra giusta per leggere la Sicilia che ci resti-tuisce con i suoi scatti Giovanni Franco. - afferma nel contributo critico la scrittrice EvelinaSantangelo - Non la terra assolata e aspra, dalla luce compatta e durissima che la letteraturaspesso ha immortalato in pagine memorabili. Non il giallo infernale che sa di febbre. Non lelande sterminate e nude dei feudi. Ma un paesaggio vivido e umano". L'idea di questo proget-to, promosso dal Comune di Castelmola, in sinergia con l'associazione culturale Art PromotionTaormina presieduta da Filistad e dall'associazione culturale Cara beltà di Messina, guidata daRomeo, ha l'obiettivo di far diventare la cittadina, più attrattiva dal punto di vista turistico maanche polo dell'arte contemporanea.

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Dopo mesi di preparativi, a Gesso, venerdì 10 luglio 2015 a partire dalle ore 17 sarà inau-gurata l’attesissima manifestazione culturale “Gypsum Art Festival”. Questo evento,organizzato dall’associazione “Giovani e Volontari ACLI” vuole diventare un’importante

punto di riferimento per l’esposizione dell’arte in tutte le sue forme. Non a caso, durante i tregiorni del festival, saranno esibiti in ogni loro singola sfaccettatura tutti gli aspetti artistici comela musica, la pittura, il cinema con la presenza dei Registi messinesi Tripodo e FrancescoCalogero e i sapori con appositi percorsi esplicativi. La via dell’arte con le mostre di quadridegli artisti Puccio e Santangelo e la mostra fotografica a cura del “Photo Club CinquemillimetriMessina” presenti i noti artisti Enzo Migneco in arte “TOGO” e il “leggendario” pittore di carret-ti siciliani Domenico Di Mauro e la famiglia Currò scultori d’eccezione .La via del suono, dove si esibiranno per tutti e 3 i giorni del festival diversi generi musicali dallamusica etno africana alla musica popolare siciliana con la “festa i ballu” sabato 11 , passandoper esibizioni di Tango alla Piazzolla.La via del gusto, con stand gastronomici espositivi dove poter gustare le prelibatezze tipica-

mente siciliane e i prodotti dello street food. L’evento clou della manifestazione sarà la rievocazione della “Rassegna delle Voci Nuove”,importantissimo evento canoro degli anni 60/70 ha visto esibizioni di importantissimi cantantifra cui Marcella Bella, Miranda Martino, Henry Wright e i presentatori Nuccio Costa ed EnzoTortora. Inaugurerà il cantante IUNEMA.Si concluderà il festival domenica 12 con le finali dei vari concorsi e premiazioni a tutti i parte-cipanti al festival compresi i maestri TOGO e Di Mauro.Notevole è stata anche la partecipazione di buona parte della popolazione, che ha partecipa-

to attivamente all’organizzazione dell’evento eseguendo la scerbatura volontaria delle vie prin-cipale del villaggio e abbellendo i luoghi dove verranno eseguite le manifestazioni con il con-corso il “Balcone più bello”.

“Gypsum Art Festival”

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Messina 4 Luglio 2015 - Palazzo della Cultura “Palantonello”

Messina Comicon

foto Antonio De Felice

Una nuova fiera del fumetto e del videogame dal taglio innovativo e giovanile. Il pro stretto una manifestazione con un ampio respiro nazionale e internazionale grazie interesse di realizzare sul territorio un evento che possa negli anni consolidarsi com Messina Comicon™ è stato un festival dedicato agli appassionati di fumetto, gadge manifestazione è quindi di ampio raggio, raggiungendo tutte le fasce di età con par

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ogetto Messina Comicon™ nasce con l’intento di realizzare sul territorio dello

alle numerose collaborazioni con altri festival del settore, tra cui il e dal concreto me tra i più importanti appuntamenti estivi del sud Italia.

ets, animazione e videogames di ultima generazione. Il target a cui si è rivolta la rticolare attenzione per i giovani e i giovanissimi.

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Un intellettuale che ha impresso un marchio indelebile nella storia della slavistica in Italia.Pietro Zveteremich, docente di Letteratura Russa per vent’anni all’università di Messina(dal 1972 al 1992), verrà ricordato in una serata a lui dedicata dal titolo “Dalla Poesia

alla Rivoluzione” che avrà luogo venerdì 10 luglio alle ore 18:30 presso “la Feltrinelli Point” divia Ghibellina 32 a Messina. All’evento, promosso dall’Associazione Culturale “Messina-Russia”, prenderà parte Erica Zveteremich; verranno letti brani del carteggio tra Zveteremich,Pasternak e Feltrinelli, relativo alla pubblicazione de Il Dottor Zivago, e i versi tradotti in italia-no dallo slavista di Marina Cvetaeva, considerata una delle voci più alte della poesia delNovecento Europeo. Le letture -a cura di Gianni Di Giacomo. Francesco Micari e GaetanoGemelli - verranno alternate a brani musicali, eseguiti al pianoforte dal maestro DemetrioNunnari.

L’evento ha luogo in concomitanza con la posa dei busti a Pietro Zveteremich e BorisPasternak la mattina dello stesso giorno presso il Dipartimento di Civiltà Antiche eModerne del Polo Universitario dell’Annunziata.

Messina ricorda Pietro Zveteremich

Pietro Zveteremich nello Stretto di Messina

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SpettacoliSpettacoli

Nella vita, a volte, basta poco, un pizzico di buona volontà e tanto impegno per trasfor-mare in una bella realtà un progetto nato per caso. Stiamo parlando, ovviamente, di“Nives” il cortometraggio, presentato in prima visione assoluta ieri alla Multisala Apollo,

realizzato nell’ambito del progetto Cinema che vede coprotagonisti l’Università di Messina edil Liceo scientifico Seguenza. Abbiamo avuto l’opportunità di intervistare per voi lettori una delle direttrici di produzione delcorto, insieme a Roberta Baldanza, Claudia Trimarchi, che ci ha fatto un quadro esaustivo diquesto laboratorio cinematografico che, se pur è giunto ormai alla quarta edizione, sembraassumere ogni anno un volto nuovo, grazie alla collaborazione di molti giovani messinesi:

Nives è frutto della fatica e dell’impegno dei ragazzi aderenti al “Laboratorio di Cinema”.Quali sono le forze che animano tale progetto? È stato lungo il periodo di “gestazione”del corto?Il Laboratorio di Cinema esiste ormai da quattro anni, ed io è il secondo anno che vi prendoparte. Dopo Seventenn, The Circle, e Bad quest’anno il gruppo ha presentato alla città “Nives”.Tutto nasce grazie alla collaborazione tra il Centro Internazionale di Studi sulle ArtiPerformative del Dipartimento di Scienze Cognitive, della Formazione e degli Studi Culturalidell’Università di Messina ed il l Liceo Scientifico Seguenza. Il progetto è, inoltre, promossodall’ERSU e da Latitudini, con la partecipazione dell’agenzia di comunicazione e marketingLife-solution di Messina.Quest’anno il laboratorio ha preso il via a Novembre con alcuni appuntamenti in cui si sonostate affrontate diverse tematiche legate al mondo del cinema. “Dal testo allo schermo” è il tito-lo che si è scelto di dare al progetto, dal momento che la storia raccontata nel corto è tratta dallibro “Lolita” di Nabokov. La sceneggiatura è stata scritta dai ragazzi del liceo e dell’Ateneo con

Un laboratorioalla scoperta del mondo cinematografico

Il cortometraggio “Nives” presentato alla Multisala Apollo

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l’importante contributo di Antonio Larosa, sceneggiatore capo. Le riprese sono state realizzate sotto la supervisione alla regia di Fabio Schifilliti nell’arco ditempo compreso tra il 14 ed il 31 maggio in diverse location tutte messinesi: da una villa pri-vata al Capo Peloro Resort fino al fantastico scenario del Monte di Pietà. Sono stati coinvoltigiovani di differente età: dai 14 anni della protagonista, interpretata da Angelica Alleruzzo ai 20della coprotagonista, Giulia De Luca. Tra gli attori ricordiamo, ovviamente, anche Erika Iacono,Simone Bottari, Maria Grazia Soraci e Raffaele Genovese.

Come racconterebbe ai nostri lettori la trama di “Nives”?Nives è descritta come una quindicenne abbastanza timida e riservata che una sera viene tra-scinata da amici ad una festa di compleanno di persone molto più grandi di lei. Approda, così,repentinamente, nel mondo degli adulti. Alla festa conosce Ambra, con cui nasce sin da subi-to un rapporto di grande amicizia e complicità. Ambra la allontana, per un attimo, dalla baldo-ria della festa e la conduce in una camera da letto dove le due si divertono a scattarsi foto avicenda ma il loro “idillio” finisce male. È a tal punto che viene notata da Giacomo, un ragazzopiù grande, che la trascina in macchina con lui. Egli chiede a Nives che età abbia, ma anchestavolta ella reagisce scappando via dal “mondo adulto”. Quattro mesi dopo Nives vince unconcorso fotografico e ha la possibilità di allestire una mostra al Monte di Pietà, dove esponele foto scattate quella famosa sera. Tanti si complimentano con lei quando improvvisamentearriva Ambra, con cui inizia un gioco di sguardi che lascia preludere forse ad un seguito delloro rapporto. Non è un film sull’omosessualità, ma al centro vi è lo scontro-incontro tra generazioni diverseche viene rappresentato emblematicamente dal personaggio di Nives. Quest’ultima è lusinga-

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ta dalle attenzioni che le vengono rivolte da Ambra, non per-ché sia di sesso femminile ma perché fa parte di quel “mondo”degli adulti che l’affascina, ma che al contempo la spaventapoiché è fatto di esperienze che ancora non le competono.Ambra e Giacomo sono due personaggi molto diversi tra loro,di fronte ai quali però Nives ha la stessa reazione. Un messag-gio positivo, sicuramente, per le nuove generazioni che devo-no imparare a non “bruciare le tappe”, ma a far sì che la vitafaccia il suo corso. Altro elemento rilevante del corto è il legame tra emozioni edarte. Nives riesce, infatti, a trasformare le emozioni provatequella sera in arte, attraverso la realizzazione della mostrafotografica.

Che valore ha questo progetto per lei e che rilievo pensaassuma per i ragazzi amanti del cinema?Ho sempre avuto una grande passione per il cinema e sonostata entusiasta di contribuire alla produzione cinematograficadel cortometraggio. È un laboratorio di grande spessore poi-ché coinvolge tanti ragazzi di età diversa che hanno la possi-bilità di confrontarsi tra loro. È, inoltre, estremamente stimo-lante dal momento che costituisce un modo per scoprire capa-cità che non si sa di avere. Dal punto di vista cinematografico,poi, impari molto, scopri ruoli che non sapevi esistessero, sco-pri un mondo che sta sempre dietro alla visione, restando ine-vitabilmente nell’ombra.

“Non è un film sul-l’omosessualità, maal centro vi è loscontro-incontro tragenerazioni diverseche viene rappre-sentato emblemati-camente dal perso-naggio di Nives”

Alessia Vanaria

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Agrande richiesta ritorna in Sicilia “Jesus Christ Superstar”. Lo spettacolo evento, firma-to dal regista messinese Massimo Romeo Piparo, avrà come protagonista d’eccezio-ne il celebre attore Ted Neeley. L’indimenticabile protagonista della più grande Opera

Rock di tutti i tempi, leggendario successo cinematografico del 1973, sarà in scena l’11 e 12luglio 2015 all’Arena “Vittorio Emanuele” di Portorosa – Furnari.

“Jesus Christ Superstar”

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L’artista californiano è il Gesù “originale” del celebre film di Norman Jewison realizzato daNorman Jewison dall’opera capolavoro originale di Tim Rice e Andrew Lloyd Webber.In scena con Ted Neeley, Simona Distefano (Maria Maddalena), Feysal Bonciani (Giuda),Paride Acacia (Hannas), Emiliano Geppetti (Pilato), Claudio Compagno (Simone) FrancescoMastroianni (Caifa), Francesco Italiani (Pietro) e Salvador Axel Torrisi (Erode).Sul palco anche l’Orchestra dal vivo di 12 elementi diretta dal Maestro Emanuele Friello, l’en-semble di 24 tra acrobati, trampolieri, mangiafuoco e ballerini coreografati da Roberto Croce,le scenografie di Giancarlo Muselli elaborate da Teresa Caruso e i costumi di Cecilia Betona.Le date inserite nella stagione estiva dell’arena Vittorio Emanuele sono le uniche previste perla Sicilia.

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Manca poco ormai alla 20esima edi-zione del Festival del Film perRagazzi di Giardini Naxos, che dal

20 al 31 luglio ha in programma un ricco evariegato cartellone di proiezioni rivolto aipiù giovani, ma non solo.La manifestazione, la cui direzione artisticaè affidata a Ignazio Vasta, è organizzatadall’Associazione “Centro di SolidarietàP.O.R.T.O. – Onlus”, presieduta da mons.Salvatore Cingari, in collaborazione con ilCentro Studi Cinematografici, il Comune diGiardini Naxos, il Coordinamento deiFestival del Cinema in Sicilia, il Circolo DonBosco, il Consultorio La Famiglia e con ilcontributo della Presidenza della RegioneSicilia. Gli organizzatori hanno voluto celebrare almeglio l’importante traguardo dei 20 anni diquesto Festival, predisponendo un cartello-ne di tutto rispetto e prevedendo anchedue specifiche sezioni: una denominata“Kids”, dedicata ai più piccoli ed un’altra“Teen-agers/Adulti”.L’edizione di quest’anno si svolgerà nonsolo, come di consueto, all’internodell’Oratorio Don Bosco di Giardini Naxos,ma dal 28 luglio - quando prenderà il via lasezione “Teen-agers/Adulti” - le proiezionisi sposteranno sulla spiaggia SanPancrazio. La manifestazione aprirà i battenti lunedì20 luglio con la proiezione de “I pinguini diMadagascar” di Eric Darnell e Simon J.Smith. Il cartone animato narra la storia diquattro pinguini (Skipper, Kowalski, Rico eSoldato), che uniranno le forze per impedi-re al malvagio dottor Octavius Tentacoli diconquistare il mondo. Il Festival si concluderà venerdì 31 lugliocon una serata dedicata agli ospiti, la pro-iezione del film Lo Hobbit - La battagliadelle cinque armate di Peter Jackson e conl’assegnazione del Premio Naxos –Cavalluccio Marino.

Programma:

“Sezione Kids” - Arena Don Bosco di GiardiniNaxosInaugurazione 20 Luglio I Pinguini di Madagascar di E. Darnell, S.J.Smith, Usa 2014

21 Luglio Paddington di P- King, GranBretagna/Francia/Canada 2014

22 LuglioShaun, vita da pecora – il film di MarkBurton, Richard Starzack, GranBretagna/Francia 2015

23 LuglioIl mio amico Nanuk di Roger Spottiswoode,Brando Quilici, Canada/Italia 2014

24 LuglioHome – A casa di Tim Johnson, Usa 2015

25 LuglioBig Hero 6 di Don Hall e Chris Williams, Usa2014

Sezione Teen-Agers/Adulti - Spiaggia SanPancrazio di Giardini Naxos28 LuglioItalo di Alessia Scarso, Italia 2014

29 Luglio Tutto può cambiare di John Carney, Usa2013

30 LuglioMauro c’ha da fare di Alessandro di Robilant,Italia 2013

31 Luglio “Serata Finale con Premiazionedegli Ospiti”Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armatedi Peter Jackson, Usa/Nuova Zelanda 2014

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Messina 3 Luglio 2015 - Cittadella Fierisitica

L’attrice e ballerina Rossella Brescia ospite della kermesse MessINdanza

foto Antonio De Felice

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La corazzata PotemkinLa corazzata Potemkina cura di Francesco Certo

Non sei Truffaut, sei solo Muccino

Sarà questo caldo insopportabile ma la cattiveria ci assale. Se parliamo di cine-ma, poi, allora oltre alla cattiveria ci sale il disgusto al solo scanalare tra uncanale e l’altro. In più, come tutti i disturbati mentali, abbiamo fissazioni e per-sonaggi che odiamo particolarmente.Su tutti, senza possibilità di discussione: Muccino. Non è importante quale fra-tello, entrambi senza distinzione di genere. La dimostrazione che siano perso-naggi insopportabili è il fatto che, già tra loro, si odino come ovvio che sia. Chepoi chi se ne frega, i loro dissidi sono figli di problemi poco interessanti, ci con-centriamo solo sulla parte artistica dei Muccino.Come è possibile che esistano? Ma soprattutto, come è possibile che venganopure apprezzati??? Gabriele o l’altro, del quale fatichiamo a ricordarci il nome,cosa hanno mai prodotto di così incredibile da essere ancora in circolazione?Niente, noia su noia e cazzate dalla pesantezza unica. Il Gabriele, poi, ha volu-to aggravare la sua condizione lavorando pure con Stefano Accorsi, il peggiorattore mai nato che trova la sua miglior interpretazione nella pubblicità delgelato.Ma se “du gust is meglio che uan”, due Muccino sono un dramma artistico diindicibile valore. Gabriele si è autoconvinto di essere un regista intimista, pro-fondo e lo stramaledetto Hollywood gli ha montato quella testona ancora di più.Ma tranquillo Gabri, non sei Truffaut ma neanche Vanzina, almeno lui è coscien-te delle cose che fa.Silvio, ecco come si chiama, è la dimostrazione che era meglio fare il bamboc-cione che essere intraprendente. Prima non sapeva parlare, che aggiunto a nonsapere recitare era un bel problema. Poi, non contento, ha voluto dimostrare dinon sapere neanche scrivere, in un’apoteosi di mediocrità.Va bene, va bene, ci siamo sfogati verso questi due figli del male artistico italia-no; i fratelli disgusto estetico che pompati dal nulla cosmico si stagliano traquelli che se la tirano anche. Perché??? Cosa abbiamo fatto di male per meritarci così tanto cattivo gustocinematografico, eravamo quelli Fellini e Monicelli, di Pasolini e Dino Risi, maanche quelli Garrone e Sorrentino.

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da Beethoven a Kurt Cobainda Beethoven a Kurt Cobain

CURIOSITà

Max Pezzali, il fallimento degli anni ‘90Povero Max, nulla contro di lui o la sua musica dall’animo gen-

tile, ma che palle però! Pezzali è solo un esempio, una figura

o foto per raccontare tutta una generazione che per un decen-

nio ha cercato di capire chi avesse ammazzato l’Uomo Ragno

o che con l’amica del cuore non ci comminerai mai niente.

Una generazione devastata mentalmente, distrutta dai buoni

sentimenti del pop italiano che ha deciso di rincoglionire ado-

lescenti innamorati dell’amore, col Marco Masini a raccontare

la verità: perché “ti innamorerai di un bastardo che ti raccon-

terà bugie per portarti via da me”…Mamma mia come siamo

venuti male!

Crescere è stato faticosissimo, le amiche non potevi amarle

perché lo diceva Pezzali, anche perché se erano belle erano

pure stronze, Masini docet; poi c’era Ramazzotti che “più bella

cosa non c’era”, lui era meno stucchevole di un Pezzali ma la

visione da principe azzurro dell’amore era da vomito, che poi

lo confessiamo tranquillamente, li ascoltavamo tutti e ci piace-

vano pure. Nessuna critica generalizzata, solo l’amara chiarez-

za che la nostra formazione è stata influenzata da casi umana

con un casa discografica alle spalle, e quando sei adolescente

rischi di finire nel baratro musicale, sempre meglio dei giovi-

nastri di oggi che vivono l’armonioso mondo dell’amore al tempo dei Modà, brrr…aiutiamoli!

Jovanotti faceva le serenate rap per dire che non era un figlio di puttana, c’era Grignani che sbia-

scicava parole senza senso per fare il bello e dannato, forse era più un sociopatico da salvare.

Le notti di Ligabue che sembravano tanto rock, e poi erano solo da sfigati di periferia dove il più

fesso ha preso le botte e l’altro vomita dopo due curve.

E poi, per finire in bellezza, c’era lei, l’unica e sola cantante dell’amore sfigato e abbandonato:

Laura.

La Pausini, che adorarla era facilissimo. Pettinata male, sovrappeso e vestita come una scappata

di casa. Ma che voce, e che cazzate che cantava. Chissà dove sia finito il povero Marco, e quegli

strani amori che vanno e vengono. Vabbè se superavi questa era fatta, l’emancipazione era ad un

passo, ormai eri un adulto e potevi ascoltare Mango o Raf senza vomitare.

Torniamo all’amato Max, lui era il prototipo dello sfigato; l’uomo che si è autoincaricato di sdo-

ganare tutte le sfighe facendole passare per figate.

La tipa vi rimbalza? Sei figo. La tua squadra prende gol anche dal dopo lavoro ferroviario? Ci sta

e sei figo. Vivi di sogni ad occhi aperti? Sei fighissimo.

Quindi non è colpa nostri se noi trentenni abbiamo tanti problemi, dovevate spaccarci i walkman

prima!

a cura di Francesco Certo

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Max

Pez

zali

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parole in bluparole in blu

CURIOSITà

Pier Paolo Pasolini, nato a Bologna nel 1922 da famiglia borghese, harivestito un ruolo di spicco nella vita cultura italiana del dopoguer-ra, dando un contributo fondamentale al dibattito sul ruolo della

letteratura nella società contemporanea e cimentandosi in forme espres-sive diverse, quali la poesia, la narrativa, la saggistica e il cinema. La suaprima produzione poetica riflette una sensibilità ancora squisitamenteromantico-decadente. Le raccolte in dialetto friulano, Poesie a Casarsa eLa meglio gioventù rappresentano, infatti, l’ambiente contadino della terra d’origine comeun mondo primigenio, incontaminato e innocente, che finisce per identificarsi con la giovi-nezza. La vitalità giovanile e lo slancio sensuale di questi primi versi svela, tuttavia, unfondo torbido, in quanto evoca un senso di peccato e di morte che si spiega alla luce dellaformazione cattolica del poeta. Questa tematica emerge maggiormente, poi, nella raccoltain lingua L’usignolo della Chiesa cattolica, venandosi di elementi morbidamente decadenti.Il linguaggio di queste prime raccolte è, ancora, quello analogico del Simbolismo edell’Ermetismo, che aveva caratterizzato la poesia negli anni in cui Pasolini si era formato.Nel dopoguerra egli subisce il fascino dell’ideologia di sinistra, che interpreta, tuttavia, inmaniera critica e personale, senza tacere posizioni di dissenso rispetto alle scelte del PartitoComunista. Dalla contraddizione tra convinzioni marxiste e sensibilità decadente traggonoispirazione le poesie delle raccolte Le ceneri di Gramsci e La religione del mio tempo, chesegnano anche un distacco dalle forme dell’Ermetismo. Il superamento della “poesia pura”e l’elaborazione di una nuova poetica sono al centro del programma di Officina, la rivistafondata dall’autore nel 1955 in collaborazione con Roberto Roversi e Francesco Leonetti. Lacontraddizione tra coscienza marxista ed impulsi irrazionali e decadenti è evidente anchenelle opere narrative più importanti di Pasolini: Ragazzi di vita e Una vita violenta. Al cen-tro di entrambi i romanzi si colloca il sottoproletariato delle borgate, rappresentato nellasua degradazione morale e materiale, ma anche nella sua carica di vitalità estrema e “inno-cente”. A differenza del Neorealismo, il populismo di Pasolini risente di un’attrazione deca-dente per ciò che vi è d’impuro, degradato ed istintivo negli umili, vagheggiati come depo-sitari di un’energia primordiale e barbarica. L’uso stesso del dialetto romanesco non rispon-de ad esigenze mimetiche o documentarie, ma ad un bisogno di immersione totale in quel-la materia così vitale e torbida al tempo stesso. Un atteggiamento analogo si può coglierenelle sue prime prove cinematografiche, Accattone e Mamma Roma, che presentano tema-tiche e linguaggi affini a quelli dei romanzi. Gli ultimi anni di vita dell’autore sono segnati,poi, dalla sua battaglia contro il neocapitalismo. Dall’impegno polemico nascono numerosisaggi ed articoli, raccolti nei volumi Empirismo eretico, Scritti corsari e Lettere luterane. Laconvinzione che la letteratura abbia perso la sua autentica funzione nel nuovo contestosociale fa sì che egli si dedichi prevalentemente alla produzione teatrale e cinematografica,mentre la poesia viene ridotta a funzioni pratiche, quali la discussione e la polemica. Questogrande protagonista della letteratura italiana morì a Roma nel 1975.

a cura di Alessia Vanaria

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Pas

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L'Italia – e non solo l'Italia del Palazzo e del potere – è un Paese

ridicolo e sinistro: i suoi potenti sono delle maschere comiche,

vagamente imbrattate di sangue: «contaminazioni» tra Molière e

il Grand Guignol. Ma i cittadini italiani non sono da meno. Li ho

visti, li ho visti in folla a Ferragosto. Erano l'immagine della frene-

sia più insolente. Ponevano un tale impegno nel divertirsi a tutti i

costi, che parevano in uno stato di «raptus»: era difficile non con-

siderarli spregevoli o comunque colpevolmente incoscienti.

Era una caldissima giornata di luglio. Il Riccetto che doveva farsi

la prima comunione e la cresima, s'era alzato già alle cinque; ma

mentre scendeva giù per via Donna Olimpia coi calzoni lunghi

grigi e la camicetta bianca, piuttosto che un comunicando o un

soldato di Gesù pareva un pischello quando se ne va acchittato pei

lungoteveri a rimorchiare.

Solo l'amare, solo il conoscere conta,

non l'aver amato,

non l'aver conosciuto.

Bologna 1922Ostia, Roma, 1975

Pie

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aolo

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Èuno dei cibi più rappresentativi dellabuona alimentazione italiana, gustoso,nutriente e adesso, anche particolar-

mente salutare, ricco com’è di sostanze cheper l’organismo sono un vero toccasana: è lamozzarella di bufala campana “l’oro bianco”oggetto di studio e discussione da parte dialcuni docenti universitari che, in un convegnopromosso a Napoli dal ‘Consorzio per la tute-la del formaggio Mozzarella di Bufala’ al circo-lo Savoia, ne hanno spiegato le beneficheproprietà organolettiche. Ettore Novellino, docente di chimica farma-ceutica e tossicologia dell'Università"Federico II" del capoluogo campano ha spie-gato che durante la digestione della mozzarel-la si sviluppano dei peptidi che, agendo sullecellule intestinali, esercitano un effetto antios-sidante e per chi nutrisse qualche dubbio sullasua digeribilità, il professore Vito Corleto,docente di gastroenterologia dell'Università"La sapienza" di Roma, ha chiarito che lamozzarella di bufala può vantare un contenu-to di lattosio inferiore a quello che si riscontra

nei prodotti ad alta digeribilità.Sul contenuto di sale e sulla sicurezza dellefasi di produzione si è intrattenuto invece alungo il professore Germano Mucchetti,docente di Scienze e tecnologie alimentariall'Università degli Studi di Parma.Dati particolarmente interessanti sotto il profi-lo scientifico questi, che, come ha sottolineatoil direttore del Consorzio, Antonio Lucisano,"vanno anche ben oltre le nostre aspettative”:"La nuova frontiera nel settore della scienzaalimentare” - ha ripreso Lucisano - “è quello diprodurre alimenti salutari che mantengono laricchezza e la complessità dei gusti tradizio-nali. Il nostro prodotto, oltre che buono, puòfar bene anche alla salute".Ed è proprio in questi particolari momenti, harilanciato ancora Lucisano, che "bisognadifendere questo alimento" la cui produzioneassicura il lavoro, nell'intera filiera, a oltre15mila addetti, con una notevole potenzialitàdi espansione sia sul mercato nazionale chesu quello estero.

Mangia sanoMangia sanoa cura di Mimmo Saccà

RERE

La mozzarella di bufala fa bene alla salute

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Mangia sanoMangia sano

La ricetta

REREPREPARAZIONE

Per preparare il risotto al prosciutto emelone iniziate privando il melone dientrambe le calotte e tagliatelo a metà.Eliminate con un coltello la buccia ester-na e dividete nuovamente ogni metà in 2parti uguali.Togliete la parte interna con i semi e rica-vatene delle fette non troppo spesse chetaglierete a dadini di circa mezzo centi-metro. Tenete da parte e nel frattempoprendete il prosciutto e tagliatelo a lista-relle spesse circa 1 cm.Fatele rosolare in una padella antiade-rente per alcuni minuti senza aggiungereolio: non appena si formerà una leggeracrosticina in superficie saranno pronte.Ora tritate finemente lo scalogno.Versatelo in un tegame capiente e fatelorosolare con un filo di olio.Quando sarà appassito unite il riso elasciatelo tostare qualche minuto.Sfumate poi con il vino bianco. Quando ilvino sarà evaporato, aggiungete unmestolo di brodo vegetale. Mescolate ditanto in tanto il risotto e continuate adaggiungere un mestolo di brodo, soloquando il precedente è stato totalmenteassorbito.A cottura quasi ultimata aggiungete ilmelone ed il prosciutto, tenendone qual-che pezzo da parte per la decorazionefinale, e mescolate il tutto. Una voltacotto il risotto, toglietelo dal fuoco edunite la stracciatella per mantecare, con-tinuando a mescolare fino a farla scio-gliere, in modo da ottenere un risottocremoso.Regolate di sale e pepe. Sciacquate lefoglioline di maggiorana ed aggiungeteleal risotto per aromatizzarlo. Ora impiatta-te, decorate con alcune listarelle di pro-sciutto tenute da parte e gustate questooriginale risotto al prosciutto e melone.

Risotto al prosciutto e melone

Ingredienti per 4 persone

• 400 gr di Riso Carnaroli• 140 gr di Prosciutto crudo• 350 gr di polpa di Melone• 1,5 lt di Brodo vegetale• 30 gr di Olio extravergine di oliva• 20 gr di Scalogno• 160 gr di Stracciatella• 120 gr di Vino bianco• 2 gr di Sale• 1 gr di Pepe nero macinato• 0,5 gr di Maggiorana

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Made in Italy

La contraffazione, a tutti i livelli, è una delle più fiorenti industrie mondiali che annual-mente presenta un fatturato che duplica quello ricavato dall'export dei prodotti origi-nali; un settore che non risparmia alcun tipo di merce, dall'abbigliamento, ai profumi

fino all'agroalimentare.Essendo il Made in Italy una garanzia di stile , di qualità e di gusto nel mondo, va da séche l'imitazione delle eccellenze italiane all'estero sia la più gettonata, anche se il fenome-no assume la connotazione più preoccupante dentro i confini di casa nostra, sopratutto inmateria di cibo. Il nostro patrimonio di riconoscimenti Doc, Dop ed Igp, copre un quarto delpaniere europeo, così come recentemente ribadito all'Expo di Milano; qui sono stati messia punto accordi con la grande distribuzione ed un preciso piano del Governo per rafforza-re il sostegno alle esportazioni originali, oltre ad un complesso di norme esemplificative,

Pirateria agroalimentare

varie ed eventualivarie ed eventualidi Gabriella Giannetto

Misure a tutela dei prodotti originali

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per favorire i consorzi e proteggere i prodotti, che rappresentano fonte di ricchezza siaidentitaria, sia economica e culturale. E se i palati sopraffini hanno modo di riconoscere la qualità dei cibi esposti, molto più com-plesso è il caso della vendita on line, ormai diffusa a livello planetario, oltre che per la pra-ticità, anche per la vastissima scelta di prodotti e per i prezzi contenuti. Duro il lavoro svolto dall'Ispettorato Repressione Frodi, che ha concluso accordi con colos-si dell'e-commerce, a tutela dei prodotti Made in Italy sia Dop che Igp. I fornitori, in sostanza, sono soggetti a controlli rigorosi ed in caso di vendita di prodotti con-traffatti, vengono espulsi dal circuito, così come il Parmigiano Reggiano ed il Brunello diMontalcino “taroccati”, riversati in quantità tali da superare di gran lunga l'intera produzio-ne reale. Dall'accordo con la grande distribuzione, poi, è scaturita la garanzia di esposito-ri dedicati, ricchi di materiale informativo, che funga anche da guida per imparare ad indi-viduare i veri prodotti; non soltanto quelli di cui sopra, arcinoti, ma anche una vastissimagamma di denominazioni meno note, ma ugualmente degne di attenzione.Se l'Indicazione geografica Protetta (IGP) tutela il prodotto nostrano all'estero, per moltis-simi alimenti si pone il problema della contraffazione effettuata da italiani su merce nazio-nale; spesso infatti si spaccia un prodotto industriale come artigianale, non avendo l'obbli-go, come nel DOP (Denominazione di origine Protetta), di utilizzare materie prime tipichedi zone specifiche , un esempio classico è l'Aceto di Modena o la Piadina Romagnola. L'IGP infatti, prescrive che i prodotti siano lavorati nel territorio nazionale, ma possono pro-venire da qualunque altra parte del mondo. Ciò crea danno per i piccoli produttori, che lavo-rando in zona prodotti locali e non avendo possibilità di registrare i marchio, pur fornendoun prodotto originale, vengono surclassati dai marchi IGP, prevalentemente industriali. La strada ancora da percorrere è quindi lunga, in quanto è necessaria una legge che tute-li le aziende locali che producono prodotti utilizzando materie prime anch'esse locali, senzaper questo essere costretti a sostenere onerosi costi di registrazione, ma al contempogarantire il consumatore affinché possa , con estrema precisione, conoscere il processoche porta un prodotto dal produttore fino al piatto.

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AmarcordMessina - Torre Faro. Anni '50

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il Cittadinowww.ilcittadinodimessina.it

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Equilibrio precarioEsecutivo Crocetta sempre più instabile