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il C ittadino www.ilcittadinodimessina.it n° 211 anno XIII - 2 Settembre 2015 Approvato ACR Messina riammesso in Lega Pro foto Peppe Saya

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Settimanale gratuito d'informazione socio-politica e culturale

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ApprovatoACR Messina riammesso in Lega Pro

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Primo pianoPrimo piano

Mirko Stefani valuta male il rimbalzo, Roberto Insigne lo brucia e batte un Berardi incol-pevole. Tutto è rimandato al 30 maggio al “San Filippo”, il Messina di Di Costanzo habisogno di una vittoria con scarto minimo, ma quando il signor Martinelli decreta la fine

col classico triplice fischio, è il gol del reggino Balistreri l’ultimo passaggio per la retrocessionein Serie D dei giallorossi.Piazza in subbuglio, tifosi imbufaliti e proprietà allo sfascio con la famiglia Lo Monaco sempre

Le lunghe tappe di una scalata: tra Da Pietro Lo Monaco a Natale Stra

di Francesco Certo

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WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 32 Settembre 2015

a debiti, processi e riammissione. acuzzi rinasce il calcio messinese

più pronta ad abbandonare. Un paio di giorni per sbollire e il patron Pietro è pronto al confron-to con la stampa. Confronto, non è forse la parola giusta; un fiume in piena di parole inutili pergiustificare un anno di gestione fallimentare che, oltre alla retrocessione sportiva, porta ineso-rabilmente all’abbandono societario, tra attacchi alla piazza e all’amministrazione.Messina, adesso, finisce per sperare nella D come salvezza vista la possibile cancellazione sei Lo Monaco non dovessero trovare compratori.

foto Peppe Saya

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STALLI, ATTESE E PARVENUE – Il Messina è in vendita, anzi, a sentire Lo Monaco è sul mer-cato a prezzo stracciato, gratis per l’esattezza. Parole in libertà, perché di gratis non ci saràproprio un bel niente. Iniziano i rumors, voci di possibili compratori o di gruppi interessati; tante parole ma nessunatto concreto, tanto che la permanenza dei Lo Monaco non pare poi così incredibile.La tanto sbandierata “consegna” della squadra al sindaco non arriva, e non arriverà, Pietro LoMonaco rimane proprietario e gli acquirenti sembrano mancare.Conti foschi, debiti extrasportivi poco chiari e pendenze da risolvere tengono distanti parecchigruppi interessati. A questo va aggiunta la categoria, quella Serie D che di appeal su un pub-blico svilito non può averne.Tra voci e rumors non mancano sciacalli e parvenue che provano a sfruttare la situazione peruna ricerca di popolarità e consenso. I palloni gonfiati, però, esplodono immediatamentelasciati galleggiare nel mare magnum dei dimenticati.Sotto traccia qualcosa si muove, un gruppo su tutti muove i primi passi ufficiali verso il passag-gio di proprietà.

Mirko Stefani in azione durante il derby contro la Regginafoto Peppe Saya

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WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 52 Settembre 2015

IL TORRIDO AGOSTO TRA NOTAI E TRIBUNALI – Tra fine luglio e l’inizio di agosto la spe-ranza dei tifosi messinesi si riaccendono. Sulla scia degli scandali sul calcioscommesse, arrivano i deferimenti di Vigor Lamezia eBarletta; società del girone del Messina e il cui declassamento potrebbe riaprire le porte dellaLega Pro all’Acr.Nel frattempo l’era Lo Monaco arriva agli sgoccioli; l’ex bandiera Arturo Di Napoli diventa deci-sivo nell’avvicinamento tra chi vende e chi dovrà comprare. Natale Stracuzzi, presidente dellaCantieri Navali DEA, entra in scena insieme al socio Piero Oliveri ed altri imprenditori locali. La trattative avanza non senza difficoltà, la situazione debitorio convince poco e il gruppoStracuzzi sembra non arrivare alla meta. Tutto si sblocca il 7 agosto, in uno studio notarile diCatania le parti firmano l’accordo preliminare per il passaggio di proprietà. 200 mila euro a LoMonaco, 150 + 50 ovvero la cifra sborsata per l’iscrizione in D e il credito per la valorizzazionidi alcuni giovani. Una cifra che rappresenta un atto dovuto quindi, in più il gruppo Stracuzziprenderà in carico anche i debiti a bilancio della gestione precedente; mentre ricadranno suPietro Lo Monaco quelli extra sportivi.Sarà Natale Stracuzzi il nuovo presidente del Messina, con lui Piero Oliveri, Pietro Gugliotta eNino Micali. L’allenatore sarà proprio Arturo Di Napoli.L’estate di carte bollate, però, non è finita. Il calcioscommesse è cosa seria, il ProcuratoreFederale chiede la retrocessione per il Barletta e l’esclusione per la Vigor Lamezia. Per ilMessina, arrivato quintultimo e quindi prima squadra in lizza per la riammissione, la Lega Prosembra ad un passo.

AVVOCATI, SENTENZE E RICORSI – L’Acr ora ci crededavvero, il terremoto della giustizia sportiva miete vittime illu-stri. Il Catania perde la B e finisce in Lega Pro (sentenzamorbida in fin dei conti); il Teramo e il Savona vedono la D. Le posizioni di Vigor e Barletta (quest’ultima fallita e presun-ta vittima sacrificale) sembrano perfette per la riammissionedel Messina. La società smentisce di essersi affidataall’esperto di diritto sportivo Mattia Grassani, incarico alpenalista messinese Giovanni Villari.Quella che doveva essere una sentenza scontata lascia,invece, nello sgomento la piazza giallorossa. Buffetto per calabresi e pugliesi, lievi multe equalche punto di penalizzazione, il Messina rimane in D.Sentenze tutte da spiegare, il Barletta non presenta memoria difensiva ma l’ex presidentePerpignano difende la propria posizione personale. La Corte Federale proscioglie Perpignano,facendo decadere così la responsabilità diretta del club, retrocessione quindi impossibile.Diverso il caso Vigor, il presidente Arpaia e l’ex ds Maglia vengono puniti lievemente; sceltacervellotica visto il ruolo di Arpaia, rappresentante legale della società la cui responsabilità nonpuò venire derubricata, come invece accade, in oggettiva e non diretta.Stracuzzi e soci non stanno a guardare, Villari viene affiancato da Grassani (squallide le accu-se al professionista messinese data l’iniquità della sentenza); il Messina si attacca all’appello(grado conclusivo in giustizia sportiva) e alla voglia del Procuratore Federale Stefano Palazzidi far inasprire le pene per Vigor e Barletta.

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STRATEGIE, GIOIA E LEGA PRO – Il Messina ricorre non solo contro la sentenza di primogrado, obiettivo della difesa giallorossa è quello di riportare la Lega Pro a 60 squadre. Numeroridotto a 54 dalle tante squadre fallite e coinvolte negli scandali, con la Federazioni che ha coltola palla al balzo per una riforma incostituzionale. Il Messina capisce che i fascicoli Vigor e Barletta sono patata bollenti e complicate, sul Barlettasi punta ad una penalizzazione di 8 punti, tanti quanti ne basterebbero per la riammissione.Memorie presentate, sentenze attese. Sabato 29 agosto ecco le decisioni della Corted’Appello: nessuna ulteriore sanzione nei confronti del Barletta. Riconosciuta, invece, laresponsabilità diretta e oggettiva nei confronti del presidente della Vigor Lamezia, ClaudioArpaia, società calabrese punita con la retrocessione in Serie D. Il Messina è riammesso inLega Pro.

Stefano PalazziProcuratore Federale

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WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 72 Settembre 2015

IL MESSINA PRENDE FORMA – Basta con avvocati e tribunali, la Vigor ricorrerà al CONI mala posizione de Messina rimane intoccabile. Ecco girone e calendario, si parte con l’Ischia, poiBenevento ed a novembre torna il derby con il Catania.Non è tutto oro però, le lunghe attese ed i ritardi rendono il cammino della nuova proprietàcomplicato. Non ancora presentata la fidejussione per l’iscrizione al campionato, il rischiopotrebbe essere una penalizzazione per ritardi più che una non iscrizione. Fragoroso il montedebitorio da colmare, rallentamenti ovvi nei rapporti con le banche ma tutto abbondantementeprevisto.Anche l’organigramma nasce dopo lunga gestazione; solo agli albori di settembre arriva il diret-tore sportivo. Quel Christian Argurio, già a Messina come team manager negli anni dellagestione Franza. Dopo tanti nomi è lui il prescelto per il ruolo di responsabile dell’area tecnicadel Messina, i suoi buoni uffici con tante società nazionali (Juventus e Udinese) ed il feelingcon mister Di Napoli lasciano ben sperare.Poi c’è Lello Manfredi, presidente del Messina negli anni della D prima del passaggio ai LoMonaco; protagonista centrale nel cucire i rapporti con l’avvocato Grassani, presenza impor-tante al fianco di Villari nel processo di appello. Per lui pronto il ruolo di direttore generale, dovepotrà portare la sua esperienza nella gestione di eventi e di organizzazione societaria, campa-gna abbonamenti in primis.Fronte calciatori ancora nebuloso, pian piano arrivano i primi giocatori in riva allo Stretto; conmister Di Napoli impegnato nel valutare giovani e esperti, con due grandi ritorni all’orizzonte:Salvatore Cocuzza, ma soprattutto Alessandro Parisi.

Arturo Di Napolisulla panchina del Rieti

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46-47 CittàCronache urbane

36-37 Dietro le quinte

numero 211 anno XIII2 Settembre 2015

AttualitàBanda larga a Montagnareale

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28-31

Sommario

8

40 SettegiorniCronaca della settimana

2 Settembre 2015

Le rubriche

La corazzataPotemkin

66-67

Da Beethoven a Kurt Cobain

68-69

Parole in blu70-71SiciliaUn piano economico di sviluppo

50-53

CulturaFicarra_Contemporary DivanCollezioni Carrà

58-65

In&Out38-39

Mangiare Sano72-73

48-49 Provincia

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WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT2 Settembre 2015

il CittadinoDirettore editoriale: Lillo ZaffinoDirettore responsabile: Carmelo ArenaVicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto

CoordinamentoMaria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino

RedazioneEnza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo,Giuseppe Micali

Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Marina Pagano, Alessia Vanaria

RubricheEnzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà

Art DirectorSalvatore Forestieri

Ricerca fotograficaPeppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice, Gianmarco Vetrano

Pubblicitàcontatti: 3473640274e-mail: [email protected]

AmministrazioneMario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini

Web master sito Fabio Lombardo

Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella postaelettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI E IL LAVORO

Polizia Penitenziaria: uscito il Bando per 400 Agenti con Licenza MediaIl Ministero della Giustizia ha pubblicato due bandi di concorso per il reclutamen-to di 400 Allievi Agenti di Polizia Penitenziaria, di cui 300 del ruolo maschile e 100del ruolo femminile.

Lavoro all'ASL: uscito nuovo Bando per persone con Licenza MediaL'ASL ha indetto un bando di concorso, per titoli ed esami, finalizzato all'assun-zione con contratto di lavoro a tempo indeterminato di 16 OSS.

Disneyland: cominciano le Selezioni in ItaliaNon perdete i prossimi casting e colloqui organizzati da Disneyland Paris in Italia!A settembre e ad ottobre il parco divertimenti tematico più famoso d’Europa terràdelle giornate di colloqui.

Londra: lavoro per Infermieri anche senza Esperienza. Paga 3.200€ mensiliIl 24, 25 e 26 agosto 2015 si terranno i colloqui per selezionare infermieri daassumere a tempo indeterminato allo Chelsea and Westminster NHS Hospital,ospedale situato nella zona centrale di Londra.

Assunzioni MyChef: disponibili 21 Posti di lavoro nel settore dellaRistorazioneNuove assunzioni presso MyChef, la società specializzata nel settore della risto-razione che è da tempo presente negli aeroporti e nelle autostrade del nostroPaese.

Annunci utili a cura di Pippo Previti

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WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 132 Settembre 2015

Selezioni OBI: occasione per Diplomati e Laureati da impiegare in Negozi eUfficiAssunzioni OBI per professionisti e per giovani diplomati e laureati: le opportuni-tà di lavoro prevedono l'inserimento dei candidati nei negozi, negli uffici.

Lavora con i Videogame: si ricercano 50 Localization Game Tester italianiSe tra i vostri sogni c’è quello di essere pagati per giocare con i videogame, allo-ra l’offerta di lavoro di Testronic potrebbe proprio fare al caso vostro! L’azienda,che opera nella video game industry da 15 anni, cerca 50 localization gametester italiani da assumere a Varsavia con un contratto di lavoro di 6 Leggi tutto.

Operai e Impiegati: ricerca di Personale per la copertura di 12 diverseMansioniZoomarine offre delle opportunità di lavoro per Addetti all’accoglienza del pubbli-co, Addetti alla biglietteria, Cuochi, Magazzinieri, Commessi/e nei negozi,Magazzinieri e altre figure.

Ford: candidature Aperte per i Tirocini Retribuiti di alta qualità perDiplomatiTirocini di alta qualità e posti di lavoro per profili junior negli uffici del gruppoCarpoint. L’azienda, storica concessionaria del gruppo Ford, nell’ambito dei suoiprogetti annuali di formazione Leggi tutto.

Dieci professioni Strapagate per chi non vuole StressUna ricerca americana, rilanciata da Business Insider, ha messo a confronto ilcompenso e il livello di stress di 767 tipologie di lavoro identificate dalDipartimento del lavoro americano. La tolleranza allo stress per ogni posizionevaria da zero a 100, dove zero rappresenta l’assenza di stress.

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Accade a Messina

Piazza PugliattiUniversità di Messina

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WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 172 Settembre 2015

Il caso della donna che vivein una tenda, montata nel-l’aiuola di fronte

l’Università, scoppia anche inConsiglio, nonostante ladonna ormai sia andata avivere da parenti , in quantodei ragazzi si sono sostituitialla donna , manifestandocontro l’applicazione del TSOin questo caso.Il Consigliere Adamo, infatti,che per primo aveva denun-ciato ai VV. UU. tale fatto sug-gerendo anche la possibilitàdel ricorso ad un TSO, denun-cia, in un intervento in Aula,la strumentalizzazione politi-ca del caso di decoro e ordinepubblico da parte di un certogruppo di estrema sinistra,che si lamenta quando si puli-scono le scritte dai muri equando si fa una gita nellazona di Massa San Nicola,senza chiedere il permesso:questa non è pacificazione!

servizio di Marilena Faranda

Legalità e morale

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18 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 2 Settembre 2015

Lamenta Adamo, che poi continua: Si parla tanto di movimentonon violento, ma questo non mi sembra che appartenga a queltipo di percorso. Del resto, io penso che, se la signora è nellecondizioni, potrebbe essere accolta nella Casa di Vincenzo, unprogetto che ho apprezzato per cui mi levo il cappello, diversa-mente se non è in grado di stare, dovrebbe subire il TSO e so dicosa parlo, perché ne ho richiesto uno per un ragazzo di 27 anni.Non è necessario disturbare Rousseau, che pur essendo io didestra, stimo, come hanno fatto questi ragazzi in uno striscione,per certe cose, invece, dovremmo trovarci da una stessa posi-zione, perché si parla della nostra città. Io non credo di aver sol-levato alcuna polemica, voglio, comunque, abbassare i toni esono disponibile al dialogo. Vorrei sapere sul tema cosa ne pen-sano le altre forze politiche ed in particolare i colleghi Sturniolo eRisitano che sono vicini alle posizioni di questi giovani. Sonostati arrestati, in questa circostanza, due giovani: una ragazza eun ragazzo, sono accusati di resistenza e, in particolare lei, dilesioni per i graffi riportati da uno dei vigili urbani impegnato asmontare la tenda.

Non si fa aspettare la risposta di Sturniolo, il quale afferma:Credo, collega, che sia, invece, proprio lei ad aver sollevato unpolverone, in quanto non mi sembrano davvero questi i problemidella città che sono ben più gravi ed è di questi che vorrei parla-re. Vorrei parlare di temi come l’immigrazione, di cui Salvini fapropaganda, i migranti, infatti, costano, a ciascuno di noi, solo 15euro e poi mi si dice che non è un problema politico. Inoltre, tantecittà del mondo sono tappezzate da scritte e non credo che unadonna con dei problemi potesse davvero dare alcun fastidio allacittà, mi dispiace solo che dei miei amici abbiano dato a te ildestro per sollevare un polverone sul nulla, e costringendoti adire che apprezzi Rousseau che probabilmente tu non hai nem-meno compreso. Parliamo dei problemi seri della città e non diquesto.

Gli interventi in Consiglio Comunale del 31 Agosto 2015

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WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 192 Settembre 2015

Sulla stessa linea dura del consigliere Adamo, ancheTrischitta, il quale afferma: io ritengo che le tende stiano benenei camping, non nelle aiuole di fronte ad una struttura pubbli-ca. Oltretutto, già avevamo in programma, col Gruppo, di fareuna conferenza stampa sul degrado di Piazza Stazione a cuiora si aggiunge anche questo. Se a questa città non si restitui-sce il giusto decoro, sarò io stesso a presentare la sfiducia, il15 settembre, a questa Amministrazione, perché non puòessere che non vi sia un principio di ordine. Dov’è l’Assessoreai Servizi Sociali in questo momento? Premesso che io non laritengo adeguata per questo ruolo.

Il capogruppo dell’UDC, Mario Rizzo, invita al dialogo, dicen-do: la città ha votato Accorinti per cinque anni e noi dobbiamorispettare questa scelta, quindi invito tutti al dialogo ed a cer-care un confronto che possa portare davvero al bene dellacittà.

Non può non mancare l’intervento della consigliera Risitano, laquale, sottolinea come poi siano attenzionati, in Consiglio, iproblemi di civiltà come anche quello dei migranti, che oggisbarcano costantemente nelle nostre coste, e dove si arrivaperfino ad avere dei morti e mi si è sempre detto che se non cisono atti, non si può parlare di problemi sociali. Non vedo,quindi, perché si stia sollevando un caso ora, oltretutto sonosicura che ci siano altre soluzioni rispetto al TSO, che non pre-vede tutele nei confronti della persona che lo subisce.Comunque, quando questo Consiglio vorrà discutere di proble-mi sociali, io sarò sempre disponibile a confrontarmi su questo.

E’ intervenuta nel dibattito anche la consigliera Russo, la qualeafferma: Io sono appena tornata da Parigi e sono convinta chesiano davvero altri i problemi della città e non questo , in quan-to ognuno è libero di vivere la propria vita come vuole e nonpossiamo fare certo noi i censori. In Francia ho visto tanti diquei clochards che non riesco a pensare che questi siano i pro-blemi. C’è gente che abbandona le proprie ricchezze per assu-mere questo stile di vita. Problemi sono: la pulizia nelle strade,la gestione dei servizi sociali.

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L’Assessore De Cola, a cui è stato richiesto di esprimersi perconto dell’Amministrazione, si dice favorevole all’intervento delConsigliere Rizzo che invita al dialogo. Un dialogo che, però, sia costruttivo nel rispetto dei ruoli, un dia-logo democratico che seppur partendo da idee contrapposte,anche con toni accesi, porti a qualcosa di costruttivo per l’unicoobiettivo. Come io vi rispetto, mi aspetterei che voi rispettiate noi nelnostro ruolo. Se si danno informazioni sbagliate, si rischia difomentare malcontento ed aggressività, quante persone a voltemi hanno etichettato come l’Assessore che vuole favorire l’abu-sivismo edilizio, quando ovviamente non è così. Quanto alla mozione di sfiducia, purché sia fatta nella democra-zia fatela, probabilmente verrà qualcuno meglio di noi, io delresto la mia carriera me la sono fatta, purché non si parli di vio-lenza o si fomenti la stessa. Non posso intervenire, ovviamente,per tutta l’Amministrazione, date tempo all’assessore Santisi diambientarsi e vi risponderà.

Gli interventi in Consiglio Comunale del 31 Agosto 2015

foto Peppe Saya

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WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 212 Settembre 2015

La Presidente Barrile concludendo la disputa, afferma: mi faròportavoce di queste istanze chiamando l’Assessore Santisi inAula e sono sicura che i Consiglieri sanno confrontarsi in manie-ra civile senza fomentare violenza. Voglio, però, sottolineare cheavevo chiamato il Sindaco per pronunciarsi su questa questione,e non si è fatto trovare.

A chiudere la seduta, la Presidente della Commissione consi-liare Servizi Sociali, Donatella Sindoni, la quale ha avuto uninterlocuzione telefonica con il neo assessore, che le ha giàesposto la sua volontà di collaborare con il Consiglio e, quindi,di darle tempo per ambientarsi.

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Così come preannunciato, in concomitanza con il processonei confronti dei due attivisti arrestati dalla polizia munici-pale durante la manifestazione organizzata a sostegno

della signora senza dimora che aveva installato una tendadavanti all’Università, si è formato un presidio per solidarizzarecon i sottoposti a giudizio. A portare il sostegnodell’Amministrazione è giunto in piazza l’assessore Ialacqua.L’amministratore ha affermato che la partecipazione eraconcordata con il sindaco. Lo stesso Accorinti ha affermato che l’aggressione non è accet-tabile per nessun motivo, però la “resistenza passiva” non preve-de atti violenti.Il sindaco ritiene che i ragazzi hanno voluto stigmatizzare alcuneposizioni che chiedevano il TSO nei confronti di una personadisagiata.In questo senso, pur mantenendo l’impegno per il decoro cittadi-no, Accorinti conferma il sostegno alla manifestazione e ricordache l’amministrazione ha sempre espresso la massima solidarie-tà per i Vigili Urbani vittime di aggressione.

L’Amministrazione comunale partecipa al

Dura presa di posizione del Coordinamento della PoliziaMunicipale della Cisl Funzione Pubblica, rappresentatoda Piero Allegra (nella foto), Pancrazio Puglia e

Antonio Caputo, dopo le dichiarazioni del Sindaco e dell’asses-sore Ialacqua sul caso dei tafferugli scoppiati a seguito dellosgombero della tenda nell’aiuola di fronte l’Università. Con una nota diretta anche al Prefetto, i rappresentanti Cisl nelCorpo della Polizia Municipale evidenziano come «le gravidichiarazioni rese oggi alla stampa cittadina dallo stessoSindaco e dall´Assessore Ialacqua, oltre a delegittimare l´interoCorpo della Polizia Municipale nei riguardi a quella parte di opi-nione pubblica poco incline al rispetto delle regole, abbia creatosconcerto ed indignazione fra tutti i lavoratori del settore».Nellanota si legge come «già fosse inaccettabile l´iniziale silenzio delSindaco, dell´Assessore alla Polizia Municipale e di tutta laGiunta Comunale rispetto ai recenti fatti di cronaca per i qualialcuni dei consapevoli attori si sono resi protagonisti di attività

Le posizioni

L'assessore Ialacqua in piazza e il sindaco concorda. Protes

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WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 232 Settembre 2015

presidio di protesta di fronte al Tribunale ste dei Vigili Urbani, Pdr e Vento dello Stretto

“Dalla data del primo sgombero coattivo della ormai famosissimatenda di Piazza Pugliatti fino ad oggi, il Movimento “Vento delloStretto” - in tutte le sue componenti associative - è volutamente

rimasto in rigoroso silenzio, e non ha inteso assumere alcuna ulterioreposizione pubblica, con lo specifico obiettivo di non alimentare le giànumerose polemiche e nonostante una sconcertante escalation di attac-chi - per ampi tratti aventi addirittura carattere minatorio e/o diffamato-

rio - provenienti tutti da una ben individuata parte della società messinese e indirizzati algruppo dirigente del Movimento e, in modo particolare, al proprio rappresentante inConsiglio comunale, Piero Adamo. L’interrogativo che da giorni, ormai, l’intera cittadinan-za messinese si poneva, e cioè “ma il Sindaco che ne pensa?”, ha finalmente trovatorisposta, e la risposta è che il Sindaco di Messina la pensa come i “pinellini” e si schierainequivocabilmente dalla loro parte. La colpa di tutto questo trambusto, riferisce il Primocittadino nell’intervista a un’emittente locale, è esclusivamente di “quella parola di tropposul T.S.O., pronunciata da qualcun altro che sta nelle Istituzioni, nei confronti di una per-sona povera”. Il Sindaco, in altre parole, ha preferito dire che avremmo suggerito il rime-dio del T.S.O. nei confronti dei poveri: una sciocchezza che si commenta da sola. Quantoal ripristino della “normalità” all’interno dell’aiuola - afferma ancora il Sindaco - occorre checi si prenda tutto il tempo necessario, per consentire un processo dolce e graduale. Conbuona pace peraltro delle esigenze della Signora, di cui già non si parla più, della qualenon si conosce l’identità né gli effettivi bisogni, né tantomeno dove sia migrata. RenatoAccorinti getta definitivamente la maschera, e rinuncia al ruolo - determinante per la suavittoria elettorale - di pacificatore intergenerazionale, interclassista e “trasversale”, traden-do la promessa, che aveva rivolto a tutti i messinesi, in base alla quale questo ruolo avreb-be caratterizzato l’intero suo mandato amministrativo. In definitiva, Renato torna ad esse-re espressione di una minoranza. Prendiamo atto di tutto ciò. Ci saranno tempi e modi, sufronti più squisitamente politici, per affrontare questi aspetti”.

penalmente rilevanti. Ma i due Amministratori, oggi, oltre ad evidenziare paradossalmen-te l´inopportunità dell´intervento a salvaguardia del decoro cittadino, hanno messo in dub-bio che l´Ispettore di Polizia Municipale coinvolto abbia subito lesioni, refertate dal ProntoSoccorso, con una prognosi di 7 giorni, derivanti dalla resistenza “poco passiva” di unaattivista».Il Coordinamento della Polizia Municipale della Cisl Funzione Pubblica chiede alComandante, al Consiglio Comunale e a tutti coloro che rappresentano le Istituzioni citta-dine di prendere posizioni in merito, bilanciando in parte quella che è definita «l’anomalasolidarietà» che il Sindaco e la Giunta hanno inteso invece destinare a chi invece perse-vera a commettere reati.

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lCircolo “P. Impastato” - PRC Messina e la R@P (Rete perl’Autorganizzazione Popolare) – Casa Rossa, sono vicini aidue compagni arrestati ieri e adesso ai domiciliari.Ecco il testo

del comunicato:I fatti accaduti in queste ultime settimane e le prese di posizionedel consigliere Adamo che invocava il TSO per una signora chedormiva in una tenda nelle aiuole adiacenti l’Università diMessina, hanno creato un clima di tensione di fronte ad unapacifica manifestazione che chiedeva soluzioni abitative e non ilricorso al TSO. Alla fine tutto è sfociato nella repressione e nel-l’arresto dei nostri due compagni Irene e Sergio. La povertà e lalotta contro di essa viene solo criminalizzata in questa città. Sicercano soltanto soluzioni repressive e per nulla inclusive. Almassimo controllo sui deboli non corrisponde alcuna politicasociale che affronti la sacca di difficoltà che a Messina sta cre-scendo a dismisura: aumento della disoccupazione, aumentodegli sfratti spesso incolpevoli, assenza di politiche sociali edabitative. Assistiamo, invece, ad una crescita di lobby e specula-zioni che non interrompe la politica di “quellicheceranoprima”.Chiediamo con forza che questa situazione venga subito affron-tata fuori da questi dispositivi repressivi e che domani Irene eSergio tornino liberi. I fatti accaduti non corrispondono con leaccuse formulate da chi ieri è intervenuto con la forza per faretogliere la tenda messa nell’aiuola come simbolo di una lottacontro la governance autoritaria della città. I compagni stavanomanifestando pacificamente contro il modo in cui un esponentedella politica messinese voleva risolvere un problema socialecon metodi che in Italia sono appartenuti al ventennio fascista.COMPLICI E SOLIDALI CON IRENE E SERGIO, domani alleore 9 tutti davanti al Tribunale di Messina, per dire NO allarepressione e alla criminalizzazione di chi vuol lottare contro unmondo in cui l’egoismo e la politica della paura vogliono fare ipadroni contemporanei.

PRC e la R@P sulla repressione esull´urgenza di aprire nuovi spazi di libertà

Le posizioni

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WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 252 Settembre 2015

La vicenda della tenda allestita davanti all’Università diMessina deve indurre una riflessione di segno un po’diverso da quello che sino ad ora è emerso dal dibatti-

to di questi giorni. Premessa la solidarietà più piena a tutti ilavoratori, soprattutto dell’ordine pubblico, intervenuti nellavicenda e l’adesione conseguente alla nota sindacale; –interviene Gallo- si deve avere la capacità di definire e legge-re il termine solidarietà declinato dal punto di vista sociale epolitico a Messina. La riflessione delle ACLI parte proprio daquesta doppia lettura – continua il Presidente Gallo - mancaa Messina un progetto compiuto e proposto che caratterizzila città, non radicalizzando le posizioni al fine di strumentaliz-zare il disagio, con manifestazioni del tutto fuori luogo comequelle, alle quali abbiamo assistito, di preteso sostegno allostesso disagio. La difficoltà nasce sicuramente da una seriedi motivi di cui è necessario sottolinearne qualcuno: unesempio palese è la particolare convergenza politico- eletto-rale tra una sinistra antagonista e una parte rilevante delladestra messinese, sulla base della quale, poco più di dueanni fa si è formato l’attuale governo della Città.Convergenza che ha inevitabilmente condotto a contraddizio-ni ed ideologismi che sfociano nelle polemiche di questi ulti-mi giorni; considerate le argomentazioni precedenti – conti-nua Gallo stupisce che alcuni Movimenti e/o Associazionilamentino solo oggi ed a posteriori la radicalizzazione delloscontro. La confusione nasce soprattutto sul tema “solidarie-tà”, in quanto nella società odierna fenomeni locali, o anchenazionali, trovano come unico luogo di dibattito una piattafor-ma social- web, trascurando l’importanza di un vero e proprioconfronto sui territori che compongono la città. La solidarietà richiede tuttavia che le forze politiche solleciti-no il voto dei cittadini, anche e soprattutto nei ballottaggi, afavore di un progetto piuttosto che di un altro non per ricerca-re la vittoria ai fini di un proprio eventuale interesse politicofuturo, o peggio promuovere il “ voto contro”, ma solo nell’in-teresse superiore ed esclusivo della propria città.

Antonio Gallo (ACLI): La legalità si realizza con la solidarietà

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Aseguire il comunicato Cambiamo Messina dal Basso sullavicenda della tenda piantata davanti all´università da unadonna senza dimora:

Una protesta contro la criminalizzazione della povertà e del disa-gio sociale, conclusasi due giorni fa con due arresti, lo sgombe-ro poco prima di una donna senza fissa dimora che aveva trova-to come unica sistemazione una tenda, montata in un´aiuola difronte al Tribunale di Messina, e la richiesta arrogante e superfi-ciale, da parte del Consigliere Comunale Piero Adamo, di impor-le un TSO, non possono lasciarci indifferenti. CMdB esprime pro-fonda solidarietà verso la signora sgomberata e gli attivisti arre-stati, che hanno coraggiosamente sollevato la questionedell´uso/abuso dei TSO e risposto alle parole del consigliereAdamo, nel concreto, con un presidio permanente nei pressi delTribunale in difesa della dignità di clochard, senzatetto, personeaffette da disturbi psichici e disagiate. Avvertiamo al contempo,l´esigenza di aprire un dibattito quanto più costruttivo possibile,sui nodi sociali e politici che questa vicenda mette in luce. L´ideabigotta e gretta di eliminare un fenomeno nascondendone i sin-tomi, addirittura di ridurre il tutto a una questione di ´decoro urba-no´, invocando con prepotenza e presunzione un TSO per toglie-re alla vista la complessità dolorosa della miseria, rivela quantosia insito in certa subcultura il disvalore della differenza econo-mica, che spinge ad esercitare la propria visione di ordine inbase al grado di potere offerto dalla classe sociale di apparte-nenza.Una sopraffazione quindi, che unita a preoccupante igno-ranza sul tema dei TSO, si fa richiesta insensata, assurda eoffensiva. Il TSO è una pratica che potremmo eufemisticamentedefinire controversa e che ha assunto non di rado anche decli-nazioni violente e annichilenti; la facilità con cui è stato invocato,quasi per capriccio personale, lascia sbigottiti e ci testimoniadell´urgenza di approfondimento, studio e confronto sull´argo-mento, senza banali riduzioni a slogan, ma andando ad investi-gare con serietà e metodo, una soluzione medico-giuridica chepuò e deve essere ridiscussa, a partire dai diritti civili dell´indivi-duo. Ricordiamo insieme alla consigliera Ivana Risitano, che, alpari di quanto accaduto ai tempi della legge Basaglia e dellachiusura dei manicomi, la ricerca di nuove forme di assistenza esupporto, che incidono tanto profondamente nell´intimità e nei

CMdB esprime profonda solidarietà verso lasignora sgomberata e gli attivisti arrestati

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drammi della persona, fra povertà e disturbo psichico, passa inevitabilmente anchedall´esplicito dissenso verso i soprusi del presente e si avvale di pratiche illegali, ma giu-ste, di lotta. Pratiche illegali ma giuste, che hanno cambiato e continuano a cambiare leggie costumi; lotta dunque, che si fa nuova legalità, rivoluzione ed evoluzione. Ci preme infi-ne, porre accento sugli arresti di ieri: in questi mesi a Messina si sono susseguite diverseaggressioni ai danni di vigili, funzionari del comune, persino, del sindaco e di alcuni asses-sori e pur tuttavia, in nessun caso come in questo, abbiamo riscontrato un´eguale prontez-za da parte delle forze dell´ordine nel prendere misure tanto dure e ciò ci induce a ritene-re che sia diffusa una sorta di ipersensibilità selettiva nei confronti di determinate proteste,dove il tema del rapporto fra individuo e potere scopre i punti nevralgici di un sistemasociale indebolito nei suoi stessi meccanismi di legittimazione e che, proprio per questo,affida alla repressione le sue sempre più labili possibilità di sopravvivenza. Oltre la solida-rietà, pensiamo che sia doveroso affrontare tutte le prospettive del disagio sociale e farciinterpreti di un´istanza di libertà autentica, che parte sempre dagli ultimi e ci insegna, al dilà delle apparenze, ad essere comunità.

foto Peppe Saya

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Telecom Italia si è aggiudicata, infatti, il Bando del Ministero dello Sviluppo Economico perla concessione di un contributo pubblico relativo a un progetto d’investimento per la rea-lizzazione di infrastrutture a banda larga in 136 comuni della Sicilia. Il progetto prevede

un investimento complessivo di oltre 16 milioni di euro, di cui circa 10 di fondi pubblici e oltre6 da parte di Telecom Italia. Da oggi a Montagnareale sono disponibili collegamenti con tecnologia broadband con veloci-tà fino a 20 Mbit/s, accelerando in questo modo l’accesso ai servizi digitali innovativi rivolti acittadini, imprese e istituzioni locali. Questa iniziativa ha infatti l’obiettivo di contribuire ad accre-scere la competitività del sistema produttivo locale e l’efficienza delle pubbliche amministrazio-ni, anche attraverso l’utilizzo di soluzioni di cloud computing.L’architettura di rete scelta da TIM adotta una soluzione tecnica innovativa che consentirà infuturo di rendere fruibili servizi di connettività ultrabroadband, in linea con gli altri programmidell’azienda che mirano a sviluppare infrastrutture sempre più moderne e in grado di offrire ser-

Primo Comune della Sicilia a pote dell'accesso ai servizi digitali in b

AttualitàAttualità

Montagnareale

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vizi tecnologicamente evoluti, come la realizzazionedella rete NGAN (Next Generation Access Network) e ilnuovo programma di sviluppo della rete in fibra otticautilizzando l’architettura di rete FTTH (Fiber To TheHome).

“Siamo lieti che Montagnareale sia il primo Comunesiciliano a poter beneficiare dell’accesso ai servizi digi-tali in banda larga grazie al Piano messo a punto daTIM dopo l’aggiudicazione del Bando Mise – ha dichia-rato Claudio Forzano, Responsabile Access OperationsLine Sicilia Est di Telecom Italia -. Stiamo lavorando perfare in modo che anche gli altri comuni siciliani previstidal piano possano avere a breve il servizio Adsl e supe-rare così la situazione di digital divide in cui si trovano,a beneficio dei cittadini, delle imprese e della stessapubblica amministrazione. Ci auguriamo che il prontorilascio delle autorizzazioni agli scavi per la posa dellafibra ottica, laddove necessari, da parte degli altriComuni inseriti nel programma, avvenga secondo lelinee guida emanate dalla Regione Sicilia al fine di velo-cizzare il completamento del piano”.

er beneficiare banda larga

È con grande e viva sod-disfazione che prendoatto del notevole risultatoraggiunto dal comuneche rappresento edamministro nel contestogenerale della RegioneSiciliana – ha dichiaratoAnna Sidoti, Sindaco diMontagnareale.

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foto Peppe Saya

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Messina - 27 Agosto 2015

“Distrart”Il progetto Distrart - distretti d’arte urbana, iniziativa di rigenerazione del tessuto urbanomessinese attraverso il linguaggio artistico della Street Art, nell´ambito di Ottoeventi delCentro di Competenza per lo sviluppo di servizi culturali e turistici nel campo dell’arte edell’architettura contemporanea, che ha visto coinvolti tanti, giovani e meno giovani, arti-sti messinesi che hanno ridato nuova vita alle pensiline del Tram.

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dietro le quintedietro le quinte

Il governare è passato in secondo piano quasi subito, perché l’instabili-tà politica del voto disgiunto ha dato vita ad una amministrazione scric-chiolante; non per incapacità ma per semplice aritmetica.

Ed allora via al Grande Fratello del Consiglio Comunale cittadino, dove iconsiglieri più furbi iniziano la propria lunghissima campagna elettoralepersonale, sfruttando inciampi governativi o di colleghi per potersi staglia-re sopra tutti, creare una credibilità aleatoria da sfruttare nel domani elet-torale, sempre più vicino.Una vetrina insomma, dove tirare fuori vecchie ideologie da topo di biblioteca o da aitante attore pre-stato allo scranno politico. Tanti piccoli mestieranti del mondo politico che cercano di uscire dal ruolodi ballerina di fila, per prendersi il palco. Sia chiaro, nessuna critica, ma il gioco è stato scoperto e non da oggi; inutile farlo ancora sottotrac-cia, o dietro un simbolo di partito vuoto. L’obiettivo di divenire protagonisti non è criticabile, anzi, è labase della politica. Il difficile, però, inizia una volta raggiunto il suddetto obiettivo. Accorinti docet.

Non un Consiglio ma una grande vetrina

di Francesco Certo

I cinghiali in collina, i pesci nel mare

Il problema esiste, perché che i cinghia-li possano divenire animali pericolosiper l’uomo lo racconta la cronaca, oltre

che la storia.Che il problema esista, però, è un contoche debba diventare l’ennesima sgrade-vole modo per far diventare l’amministra-zione Accorinti un’accolita di deficienti èaltro. Partiamo dall’inizio, in collina ci sono i cin-ghiali allo stesso modo in cui il pescespa-da col quale vi strafogate sta nel mare; igabbiani nel cielo e gli imbecilli a Messina.Non dipende da Accorinti o chi per lui,siamo noi che abbiamo costruito nella col-

line dove da centinaia di anni i cinghiali e altri animali vivono. Chiarissimo, l’uomo sta in cima allapiramide e se ne frega del cinghiale, volendo regolamentare la bestia di turno. Il cinghiale, però,non lo sa che a San Licandro ci stanno i condomini, lui vive con l’istinto donatogli dalla natura; l’uo-mo ha paura della natura e decide di sparare.Senza scadere in cacciatori contro animalisti (odiosi entrambi), il problema è politico, o peggio, dicome anche quello che è un passaggio di gestione naturale di avvenimenti straordinari, debbadiventare cartina di tornasole dell’operato comunale.Sproloqui cinghialeschi, con ciarlatori di professioni che accusano il sindaco di non aver imbrac-ciato il fucile e salvato l’intera comunità, terrorizzata da questi maialini cresciuti.Che città di banali esseri viventi, dove qualsiasi piega diventa montagna, dove si precipita neldegrado mentale persi nel buio della propria pochezza. Nessun inno al cinghiale domestico, ma che triste dover assistere alla pompata finta paura perqualcosa di naturale e naturalmente risolvibile.

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Ne parliamo nel nostro OUTsettimanale, ma di parole daspendere sulla vicenda della

famosa tenda davanti al Rettorato,forse, non bastano mai.Ne scriviamo con fastidio, perché èl’unico sentimento che può scaturi-re in una questione tanto grevequanto stupida. La stupidità non èla condizione complicata della gio-vane donna costretta al TSO,squallido mezzo di controllo buro-cratico, l’ignoranza che ci infastidi-sce è quella della visione limitatadella vita che storie come questefanno venire fuori.La puzza sotto il naso di consiglieridenuncianti e di cittadini delatori,quelli che magari lanciano la spaz-zatura dai finestrini e poi la fotogra-fano. Uno snobismo che non vuoleandare oltre la visione della tendamessa dove non dovrebbe stare,che non si interessa dei problemima li bolla come squallidi esempi didegrado.

Come diremo, questa ignoranza si scontra e incontra con l’ignoranza di chi sfrutta un caso sociale perbuttare nel calderone qualsiasi battaglia personale, rendendo vuote queste guerre socio-politiche.Se fosse uno scontro di ideali allora amen, chi se ne importa di entrare nel mondo delle chiacchiere.Ma se questo diventa dibattito politico superficiale e strumentale, allora Messina deve guardarsi den-tro e non scadere nel burocratese o nel politicamente corretto per qualche voto in più, il tutto sulla pelledi persone in difficoltà e abusate dallo scontro ideologico di due fazioni più simili di quanto si creda.

Il giugno 2013 è lontano, quando il candidato dato per vincenteha visto crollare il castello politico messo in atto per colpa delvoto popolare, quello strumento sottovalutato che diede la vit-

toria a Renato Accorinti. Lontano ma scotta ancora, sulla pelledello sconfitto Felice Calabrò. L’uomo del PD genovesiano, il can-didato che non poteva perdere che ogni tanto tira fuori la testa espara contro l’amministrazione.Lecito e doveroso, però ogni tanto bisognerebbe rispettare l’intel-ligenza di chi ascolta le accuse e parole; perché libertà di parola ma non di prendere in giro.Calabrò accusa il lassismo amministrativo in merito alla chiusura di alcuni uffici postali cittadini, e finqui il cittadino distratto potrebbe pure dargli ragione. Una volta smaltito il caldo, anche il distratto sirenderà conto che Accorinti, pur ascetico, non abbia ancora poteri divini e non potrà, quindi, metterebecco su una decisione presa dal governo nazionale a Roma. Calabrò questo lo sa, e pure bene, peròstrumentalizzare con l’aiuto di megafoni mercenari è sport comune in Italia ed a Messina.

Mandaci una cartolina

Cani che abbaiano alla luna

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foto Peppe Saya

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INDa qualche mese ormai sentir risuonare buone notizie tra glispalti dello stadio San Filippo è diventato pari ad un mirag-gio. E così sabato scorso i tifosi del Messina hanno accol-

to pressoché esterrefatti la decisione della Corte d’Appello che haaccettato il ricorso presentato dall’ACR che ritorna così in LegaPro dopo la retrocessione sul campo dello scorso 30 Maggio.La ratifica ufficiale della notizia è arrivata lunedì da parte delConsiglio Federale che ha riammesso in Lega Pro Messina, ProPatria e Monopoli in sostituzione di Vigor Lamezia, Torres eCastiglione. Alla società giallorossa, inoltre, è stata concessa unaproroga di dieci giorni per regolarizzare l’iscrizione al campionatoe di venti giorni per effettuare operazioni di calciomercato. Una decisione giuridica sicuramente inaspettata ma che apprez-ziamo per diverse ragioni. In primo luogo perché portatrice di unmessaggio importante che invita a credere ancora in un bellissi-mo sport come quello del calcio. “Chi gioca sporco, come è giusto che sia, viene punito”. Il verotifoso, infatti, sta seduto sugli spalti per stare vicino alla propriasquadra per gioire dei suoi successi e soffrire dei suoi insucces-si. Segue attentamente quel che accade, segue quel pallone chesi sposta di piede in piede, di porta in porta, tra falli, fuorigioco etutto ciò che può verificarsi in campo. In campo sì, perché le verepartite, per chi non lo ricorda o preferisce non ricordarlo, si gioca-no su quel magico manto verde e non seduti a tavolino, facendodei calciatori pedine di un sistema più che riprovevole. Non ingan-niamo i tifosi, non inganniamo coloro che credono in quel che è ilvero calcio.Da Messinesi DOC, poi, non possiamo non apprezzare questadecisione della Corte d’Appello che diventa un bel piccolo tassel-lo di una storia lunga e travagliata come quella della nostra squa-dra. Se viaggiamo indietro nel tempo ritorniamo ai fasti della serieA, a quelle vecchie glorie ormai sepolte da fitte nubi fatte di insuc-cessi, gravi sconfitte e pesanti retrocessioni come quella delloscorso 30 Maggio. Questa sentenza, però, ci spinge a guardare al futuro con mag-gior fiducia e chissà se come scrissero un tempo alcuni tifosi suiloro striscioni, ricordando il caro Dante, “attraversammo faticosa-mente l’Inferno e quindi uscimmo a riveder le stelle”.

…E uscimmo a riveder le stelle

di Alessia Vanaria

2 Settembre 2015

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OU

TU

na tenda dove, parliamoci chiaro e fuori da ogni perbe-nismo, non può stare. Una donna con alcune difficoltà,che può non piacere ma che non reca pericoli reali alla

comunità. Una situazione pastosa, una vicenda da non sotto-valutare o sfruttare per piccole e squallide beghe politiche,che come sempre si basano sulla pelle della gente e dei piùdeboli.Il TSO, il trattamento sanitario obbligatorio, è un’aberrazionelegale nella quale si decide della libertà personale altrui inbase a parametri di normalità decisi da ingessati burocrati.Dietro un TSO c’è di più, c’è la difficoltà di qualcuno che nonviene presa in considerazione, venendo saltata a piè pari perpassare direttamente alla sottrazione della libertà per tenere“pulita” la coscienza della comunità.Nulla contro le istituzioni, è giusto che chi sia in difficoltàvenga aiutato ma quanto aiuto c’è in un trattamento sanitarioobbligatorio? A voler cavalcare l’onda dei morti da TSO violen-to, potremmo creare una baraonda di parola vuote; empiecome lo sono gli ideali dell’altra faccia della stessa medagliadi ipocrisia.Quelli che il TSO lo strumentalizzano al contrario, quelli che lapersona in difficoltà la trattano allo stesso modo dei burocrati.Il TSO fa schifo come concetto, chiaro, ma la protesta precon-cetta che non aiuta chi è in difficoltà ma lo sfrutta per sbandie-rare gli ideali di finta libertà partorisce lo stesso schifo morale.La tenda, il vigile “eroicamente” graffiato, gli attivisti e le caz-zate scritte sopra tutto questo; ma la donna in difficoltà? Di leichi se ne importa, è stata spolpata e sacrificata sull’altare deldecoro e degli idealisti, quelli che non ammettono la limitazio-ne personale ma che non toglierebbero mai le porte dalle lorocase. Ipocrisia socio-politica, messa in atto per continuare nella bat-taglia che si combatte a Messina da quando l’ignoranza deibenpensanti si è scontrata con l’ignoranza dei rivoluzionari. Due facce della stessa medaglia di mediocrità mentale, tra chivuol combattere il degrado mettendolo sotto il tappeto e chivive nell’inconsapevolezza di cosa significhi stare al mondo.

Quell’abuso di TSO e ideali vuoti

di Francesco Certo

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Nota del comandante dei VigiliIl comandante del Corpo della Polizia municipale, CalogeroFerlisi, ha trasmesso una nota al sindaco, RenatoAccorinti, ed all'assessore alla Mobilità, Gaetano Cacciola,in merito ai recenti episodi verificatesi sul territorio messi-nese.

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mercoledì 26giovedì 27venerdì 28sabato 29

domenica 30lunedì 31

martedì 1

Agosto 2015

Presentato il progetto DistrartE’ stato presentato il progetto Distrart - distretti d’arte urba-na, iniziativa di rigenerazione del tessuto urbano messine-se attraverso il linguaggio artistico della Street Art. Il pro-getto ha visto coinvolti tanti giovani e meno giovani, artistimessinesi che hanno ridato nuova vita alle pensiline delTram.

“Mi sa che fuori è primavera” per rialzarsi e vivere“Mi sa che fuori è primavera” di Concita De Gregorio, nascedalla voglia di ricomporre i frammenti di una vita che si eraspezzata e di cercare di dare ordine ai ricordi che hannolasciato spazio alla tragedia, alla solitudine e alla forza dirialzarsi.

Il Messina ritorna in Lega Pro

La Corte di Appello Federale ha accolto il ricorso nei con-fronti della Vigor Lamezia. La Corte d’Appello decide per laretrocessione all’ultimo posto nel campionato 2014/15;accogliendo, inoltre, il ricorso presentato dall’ACR Messinache, quindi, ritrova la Lega Pro.

Tra Swarovski & Paillettes

Si è conclusa con una sfilata evento la mostra “TraSwarovski & Paillettes: lo stile di una Star” allestita al Montedi Pietà che ha ripercorso la storia del costume negli abitiindossati da Raffaella Carrà.

“15° giro a tappe delle Eolie”Partirà il 7 settembre da Vulcano il “Giro Podistico a Tappedelle Isole Eolie”. La manifestazione organizzata dallaPolisportiva Europa Messina con la collaborazione dellaMediterranea Trekking ed il patrocinio dei comuni di Lipari,Leni, Malfa e Santa Marina Salina si concluderà il 12.

Presentato il kernel festival

A palazzo zanca è stato presentato il kernel festival che il 4e 5 settembre attraverso immagini, colori e suoni trasfor-merà la città e in modo particolare Piazza Duomo, la Fierae il Palacultura Antonello.

settegiornisettegiornia cura di Cristina D’Arrigo

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Interrotti i lavori di rimozione delle radicidegli alberi sulla strada panoramica

Il signor Orazio Polimeni Dr desidera evidenziare un caso curiosoche forse nessuno ancora ha notato: Da circa venti giorni i lavoridi rimozione delle radici degli alberi sulla strada panoramica si

sono interrotti, è stato completato solo un tratto di circa 500 metriquello che va dalla prima curva sud/nord subito dopo il cordolo finoal complesso “Eden park”.Il tratto iniziale dalla rotonda Arena ed il tratto subito dopo l eden park

sono stati segnati con una striscia gialla che delimita la carreggiata.Il Polimeni si auspica che non sia una soluzione definitiva, ma che a settembre si continui l´operafino ad oggi egregiamente fatta, affinché la Panoramica torni a risplendere.Il Polimeni si chiede: l´automobilista non dovrebbe nella marcia superare la famigerata strisciagialla in quanto essa delimita la carreggiata, ma come si fa se lo spazio alle volte è talmente esi-guo da permettere il passaggio solo di autovetture di media grandezza( vedi tratto cordolo) sullacreazione delle strisce gialle in posti dove passa stentatamente una macchina, quindi un mezzopiù grande si trova in difetto( o sale sul cordolo o supera la striscia gialla).Altra situazione para-dossale: Vi è un tratto invece (complesso Eden parck/complesso rialto azzurro), ove il senso dimarcia dei veicoli è sud/nord e nord/sud che in alcuni punti vedi km 1000 circa dove lo spazio trai due veicoli in marcia dalle due direzioni, è talmente ristretto da far rischiare, sempre per lo stes-so motivo del rispetto della linea gialla, un incidente frontale con la vettura che procede in sensoopposto.Pertanto Il Polimeni al fine della incolumità del cittadino chiede che si provveda al più presto a ridi-segnare la striscia gialla o meglio ancora alla continuazione/ripresa dei lavori di rimozione delleradici.

SEGNALAZIONE

Barresi e Vaccarino segnalano discarica in viaReggio Calabria

Mario Barresi consigliere della III circoscrizione e BenedettoVaccarino consigliere comunale ci segnalano che in via ReggioCalabria nei pressi del dopo lavoro ferroviario rione provinciale

insiste una discarica di suppellettili da due settimane e inoltre a ridossodei marciapiedi la scerbatura non viene effettuata da almeno due anni. A cosa servono, dunque, le richieste, le delibere, gli appelli dei consiglie-ri? Tranne se non a sprecare carta? “L´amministrazione ci dica” scrivo-no i suddetti consiglieri “cosa rispondere alla gente che reclama giusta-mente i propri diritti...cioè quelli di avere servizi funzionanti quotidiana-mente. Ormai alle chiacchiere non crede più nessuno”.

III CIRCOSCRIZIONE

CircoscrizioniCircoscrizionia cura di Alessia Vanaria

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Emergenza cinghiali

Aseguire il comunicato della V circoscrizione sull’emer-genza cinghiali:

In riferimento alla proliferazione incontrollata di cinghiali sulterritorio comunale la cui presenza, persino nei centri abitati,viene segnalata quotidianamente dall’inizio dell’estate, IlConsiglio della V Circoscrizione pur senza voler alimentareallarmismo, peraltro già abbondantemente diffuso tra lapopolazione residente nella periferia e nelle contrade precol-linari, ribadisce la necessità di un´azione coordinata e tem-pestiva da parte di tutte le istituzioni coinvolte.In questo senso appare appropriata, seppur tardiva, l’iniziativa assunta dall’Assessorato comuna-le all’Ambiente di convocare per giorno 2 settembre p.v. una riunione operativa tra tutti gli Enti tito-lari di competenze tecniche e territoriali in materia. Alla luce di quanto riscontrato nelle ultime set-timane, è documentata la straordinaria ed anomala crescita del numero di esemplari di cinghialenon solo nei boschi dei Peloritani, ma anche in tutti i villaggi collinari ed, ultimamente, anche inpieno centro abitato. Tale proliferazione comporta danni evidenti alle attività economiche rurali(coltivazioni ma anche allevamenti), problematiche di assetto del territorio (soggetto a piccolefrane e smottamenti) ma anche una crescente preoccupazione per l´aggressività che detti anima-li possono manifestare laddove percepiscano situazioni di pericolo, come peraltro inevitabilmen-te avviene nel caso di intere colonie che vagano in pieno centro abitato. Inoltre, la notizia, diffu-sasi in città, di una elevata percentuale di animali ammalati di tubercolosi con evidenti rischi di epi-demie e possibilità di contagio non è mai stata smentita ne dal Servizio Regionale per ilPatrimonio Faunistico, ne dall’Unità Operativa faunistico-venatoria, ne dall´Autorità Sanitaria loca-le. Pur ribadendo la necessità di scongiurare ogni inutile allarmismo, si ritiene necessario intro-durre, anche in via transitoria e temporanea, alcuni provvedimenti urgenti: Dichiarazione dellostato di emergenza con individuazione di un commissario dotato dei necessari poteriRiconoscimento, in ragione dello stato di emergenza, di condizioni più flessibili nella disciplinadell´attività venatoria rispetto a quanto stabilità con il Calendario Venatorio e il Decreto che rego-lamenta l’attività venatoria, per la stagione 2015/2016, nel sito Natura 2000 ITA030042 MontiPeloritani, Dorsale Curcuraci, Antennamare e Area marina dello Stretto di Messina, che attual-mente limitano la caccia al cinghiale nel territorio in oggetto al periodo 1 novembre 31 gennaio,con diverse restrizioni operative. Istituzione immediata di un servizio di prelievo in sicurezza deicapi di cinghiale che si trovassero in prossimità dei centri abitati Sollecitare gli uffici regionali pre-posti ad avviare il censimento dei cinghiali presenti nei boschi dei Peloritani. Formazione di squa-dre di caccia non venatoria finalizzate all’allontanamento dei cinghiali dai centri abitati ed al lororipiegamento verso i boschi peloritani. Infine, la Giunta Municipale, con apposito atto di indirizzo,deve disporre immediatamente che la società Messinambiente adotti tutte le misure necessarie agarantire il regolare svuotamento dei cassonetti e la puntuale rimozione dei rifiuti nelle aree inte-ressate da costanti avvistamenti di colonie di cinghiali. E’, infatti, intuitivo che l’assenza di nutri-mento sufficiente nelle aree boschive durante il periodo estivo spinge i cinghiali a scendere versovalle alla ricerca di cibo. La presenza di spazzatura lungo le strade rappresenta una fonte di attra-zione per i predetti animali, una volta abbandonate le aree collinari.

V CIRCOSCRIZIONE

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Si è svolta una nuovaseduta della primaCommissione Bilancio,

ma nonostante i nuovi aggiu-stamenti della delibera, pre-cedentemente già esaminata,dalla seduta è emerso checiò non era sufficiente, per-manevano ancora tanti dubbie la delibera è stata rispeditaal mittente. Ancora risultanoincongruenze sugli importidel costo del Servizio Rifiuti,sollevate in particolare dalConsigliere Santalco, che haindividuato all’interno delladelibera cifre differenti.L’Assessore Ialacqua, segui-to dal vicepresidenteTrischitta, individuano nelladelibera, le cifre così ripartite,ci sarebbero all’incirca: €41.662.000 di costo del servi-zio, a cui devono aggiungersi€.931.926,38 per la primarata di ammortamento, ovve-ro spese per mezzi e simili, intutto quasi €.42 milioni.Ancora restano dubbi suldoppio inserimento del costodel servizio, che il dirigenteArena, presente in aula, ha

spiegato che per legge, puressendo inserito nel lesomme ricavate dalla rinego-ziazione mutui, andava con-teggiato anche nella riparti-zione del costo dei rifiuti. Aproposito di raccolta porta aporta, si scaldano un po’ glianimi fra la ConsiglieraRusso e l’AssessoreIalacqua. La Consigliera,infatti, ricorda il suo gridod’allarme presentato in con-ferenza stampa, per segnala-re la mancanza di una delibe-ra del Consiglio che dia vali-dità a questa richiesta allaRegione per l’ampliamentodel porta a porta, in particola-re per quanto riguarda l’impe-gno di spesa, senza fare sca-rico di responsabilità.L’Assessore Ialacqua riper-corre i passaggi del porta aporta, un progetto del 2013che, per lo slittamento deitempi della Regione, è arriva-to al 2015, con vari passaggiche hanno portato ad unlavoro necessariamente fret-toloso.

cittàcittà

Tanti ancora i dubbi sul regolamento TARI a cura di Marilena Faranda Commissione Bilancio

In questa situazione sem-pre precaria delleFinanze comunali, il

Consiglio ha deciso diriconfermare per il triennio2015/18 i 3 membri delCollegio dei Revisori deiConti: Dario Zaccone,Federico Basile e GiuseppeZingales. Questa volta, apartecipare alle elezioni 37Consiglieri, con l’assenzasolo dei consiglieri Amata,Scuderi e Sottile. Su 26candidati hanno prevalsocon 16 voti Zaccone, 10voti Zingales e 9 Basile,

che risulte-r e b b e r o ,r i s p e t t i v a -mente, inquota PD, inquota UDC, inquota Dr. Ad intervenire

prima della votazione laConsigliera Ivana Risitano,che si fa portavoce delleistanze esposte in una notadal gruppo CMdB, che, adifferenza degli effettivirisultati, si sarebbe auspi-cato, nella scelta delCollegio, nuove logiche e,quindi, un totale rinnovo deisuoi membri, chiedendoche i criteri di scelta delnuovo Collegio portasseroa un completo rinnovamen-to di questo importanteorgano di garanzia per lacittà. Garanzia, rileva laConsigliera, appunto, comela prima e più importantequalità.

Consiglio Comunale

Riconfermati i Revisori dei Conti

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E’ stato presentato, nellaSala Falcone eBorsellino di Palazzo

Zanca, il progetto Distrart -Distretti d’arte urbana, inizia-tiva di rigenerazione del tes-suto urbano messinese attra-verso il linguaggio artisticodella Street Art, nell'ambito diOttoeventi del Centro diCompetenza per lo sviluppodi servizi culturali e turisticinel campo dell’arte e dell’ar-chitettura contemporanea,che ha visto coinvolti tantigiovani e meno giovani, artistimessinesi che hanno ridatonuova vita alle pensiline delTram. Questo è solo l’inizio diun sogno che si realizza, haintrodotto l’Assessore Perna,

ma interverremo anche su viaAlessio Valore e faremo inter-venti di abbellimento deiGranai e della Casa diVincenzo. Un grazie al dott.Todesco, che ha dato un con-tributo sui temi rappresentati.Un ringraziamento va ancheall’ing. Villari ed alla dott.ssaCatanoso, che hanno sbloc-cato i fondi per il progetto allaRegione.

IMPS

Istituiti gli stalli disabili

Il dipartimento Mobilità Urbanae Viabilità del Comune hadisposto l'istituzione di 5 stalli

per la sosta di veicoli al serviziodi persone disabili, in viaGaribaldi, antistanti lo stabilesede dell'INPS, in aggiunta aquello già esistente, e di 4 spazi,per la sosta riservata ai veicoliadibiti al pronto soccorso (ambu-lanze).

Polizia municipale

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Controlli dell’Eye Scout Le brutture messinesi, si trasformano in opere d’arte

Il caso della donna che vivein una tenda, montata nel-l’aiuola di fronte

l’Università, scoppia anche inConsiglio, nonostante ladonna ormai sia andata avivere da parenti , in quantodei ragazzi si sono sostituitialla donna , manifestandocontro l’applicazione del TSOin questo caso. Il Consigliere Adamo, infatti,che per primo aveva denun-ciato ai VV. UU. tale fatto,suggerendo anche la possibi-lità del ricorso ad un TSO,denuncia, in un intervento in

Aula, la strumentalizzazionepolitica del caso di decoro eordine pubblico da parte di uncerto gruppo di estrema sini-stra, che si lamenta quando sipuliscono le scritte dai muri equando si fa una gita nellazona di Massa San Nicola,senza chiedere il permesso:questa non è pacificazione!Dice.

Protesta al TSO

Adamo alimenta il dibattito in aula

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Distrart

Proseguono i controlli con ildispositivo veicolare“scout”, in dotazione alla

Polizia municipale. Il serviziosarà effettuato, sino a sabato 5settembre, sul viale San Martino,nelle vie: C. Pompea, La Farina,corso Cavour, T. Cannizzaro,Circonvallazione del Tirreno,Circuito Torre Faro, Garibaldi e intutte le strade limitrofe. Obiettivodei controlli con lo “scout” è latutela e la regolarità del trasportopubblico lungo le principali diret-trici, nonché la salvaguardia dellasicurezza degli utenti deboli.

foto Peppe Saya

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ProvinciaProvinciaa cura di Marilena Faranda

Un buon auspic per il periodo sette

Assistenza e trasporto Uno dei primi atti del “riconferma-to” Commissario FilippoRomano è stato un atto di indi-

rizzo in cui ha reso noto che entro ilmese di settembre, sarà approvato ilBilancio di Previsione 2015, la cui chiu-sura in pareggio e resa possibile grazieai recentissimi noti interventi legislativie dunque si potrà procedere all'affida-mento del Servizio trasporto e assi-stenza per gli alunni disabili degli IstitutiScolastici Superiori per l’ A.S.2015/16,secondo le modalità previste dallalegge.Poiché in atto questa Amministrazionesi trova in esercizio finanziario provvi-sorio, si potrà impegnare una sommatotale equivalente ai quattro dodicesimidello stanziamento previsto per il 2014.Essendo ancora nella memoria di tuttii Messinesi, e soprattutto delCommissario Romano, le penosevicende che hanno caratterizzato l’ero-gazione del suddetto servizio nel pre-cedente anno scolastico, si precisa neldocumento che nell’affidamento perl’A.S. 2015/16 si dovrà tenere contodelle osservazioni formulate nel corsodello scorso anno da parte dell'utenza(genitori dei beneficiari) e delle OO.SS.dei lavoratori interessati, fermo restan-do il limite massimo dello stanziamentodeterminato. Particolare attenzione sarà assicurata,precisa ancora Romano, alle disposi-zioni contrattuali a tutela dell'effettivitàdei pagamenti delle retribuzioni, non-ché a quelle in merito alle eventualiinterruzioni del servizio senza adegua-to preavviso per assenza dell'assistito,fermo restando il criterio del pagamen-

ProvinciaProvinciaa cura di Marilena Faranda

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cio per servizio embre-ottobre 2015

per gli studenti disabili to delle sole prestazioni effettivamenterese.Quella che oggi è la Città Metropolitanadi Messina, a seguito del suddetto indi-rizzo, ha avviato la procedura negoziatasenza bando, per l'affidamento del ser-vizio di assistenza e trasporto per glistudenti disabili, frequentanti nell'annoscolastico 2015/2016, periodo settem-bre-ottobre 2015 (si sarebbe auspicatoil 31 dicembre p.v. come da atto di indi-rizzo del Commissario), i seguentiIstituti Superiori:

-Istituti scolastici ricadenti nei Comuni diS. Agata Militello, Tortorici, Caronia, S.Stefano Camastra e Mistretta (zona 1) -importo a base d'asta di euro 83.224,68+ IVA 4%;

-Istituti scolastici ricadenti nei Comuni diBarcellona Pozzo di Gotto, Brolo, Capod'Orlando, Castroreale, Naso e Patti(zona 2) - importo a base d'asta di euro122.620,68 + IVA 4%; -Istituti scolastici ricadenti nei Comuni diMilazzo, Lipari, Pace del Mela eSpadafora (zona 3) importo a based'asta di euro 79.396,80 + IVA 4%;-Istituti scolastici ricadenti nei Comuni diTaormina, Giardini Naxos, Francavilla diSicilia, Letojanni, Furci Siculo e SantaTeresa di Riva (zona 4) - importo a based'asta di euro 58.632,00 + IVA 4%;-Istituti scolastici ricadenti nel Comunedi Messina (zona 5) - importo a based'asta di euro 162.296,82 + IVA 4%.Per tutte le procedure di affidamento iltermine fissato per la presentazione del-l'offerta scadrà alle ore 12 del 7 settem-bre 2015.

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SiciliaSiciliaa cura di Dario Buonfiglio

Un piano di rilancio economico

Il governo regionale intende investire sfruttando l’occasione irripetibile offerta dal governonazionale: un piano da ottanta miliardi per il Sud, di cui una ventina chiesti dalla Sicilia, perrilanciare edilizia e ambiente, cultura e turismo, con l’unico obiettivo di fare ripartire l’occu-

pazione.Erano stati i dati dello Svimez a mettere in allarme il governo: in Sicilia quasi una famiglia sudue è a rischio povertà mentre il 72 per cento guadagna meno di 12 mila euro l’anno. Così ilgoverno Renzi ha annunciato il piano di investimenti e sta incontrando i rappresentanti di tuttele regioni. Ieri è toccato alla Sicilia illustrare i propri progetti. Al tavolo col ministro GrazianoDelrio c’erano il presidente della Regione, Rosario Crocetta, l’assessore Giovanni Pizzo e ildirigente generale Fulvio Bellomo. Il maxi-piano ammonta a 28 miliardi, di cui quattro già dispo-nibili e altri 24 necessari alla Regione per definire decine di progetti quasi tutti in fase avanza-ta, tra progettazioni e aggiudicazioni.

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Per rilanciare il settore agroalimentare è stata raggiunta una importante intesa con il Governonazionale. “Infatti l’intesa della filiera dell’olio sul Piano olivicolo è un segnale molto positivo,l’avvio di una nuova fase alla quale stiamo lavorando da mesi. Una ritrovata unità d’intenti èfondamentale per far crescere il comparto. Il rilancio dell’olio d’oliva italiano è una priorità delGoverno e proprio per questo siamo intervenuti con il decreto del 29 aprile. Abbiamo stanzia-to i primi 20 milioni di euro per l’avvio del Piano olivicolo nazionale e queste risorse sarannoaumentate anche con i fondi dei Psr in coordinamento con le Regioni. Il nostro obiettivo è difar arrivare la produzione nazionale a 650 mila tonnellate e metterci alle spalle un’annatacomplicata come quella del 2014″. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e foresta-li Maurizio Martina ha commentato la firma di un documento congiunto sul Piano olivicolonazionale da parte dei rappresentati di Federolio, Aifo (frantoiani), Assitol (industria) e Aipo,Cno, Unapol, Unaprol e Unasco, le cinque organizzazioni di produttori nazionali.

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Palermo ricordaLibero Grassi

APalermo è il giornodel ricordo di LiberoGrassi, l'imprenditore

che il 29 agosto del 1991 fuucciso dalla mafia per esse-ri ribellato al racket delleestorsioni. Alla commemo-razione, oltre alla mogliePina e alla figlia Alice, eranopresenti il presidente delSenato Piero Grasso, l'as-sessore comunale allaScuola Barbara Evola, ilprefetto FrancescaCannizzo, il procuratore

Leonardo Agueci, i ragazzi di Addiopizzo e i rappresentantidel comitato "Apriamo il parco di acqua dei Corsari", intitola-to a Libero Grassi, finito nel 2009 e mai aperto. È stata postauna stele e rinnovato il cartello che ogni anni la famigliaGrassi scrive a mano.

"Sono molto dispiaciuta che non sei qui con noi e che nonc'è nessuno dei tuoi rappresentanti", ha commentato PinaMaisano Grassi, rivolgendosi idealmente al presidente dellaRegione Rosario Crocetta, assente alla commemorazionedel marito Libero. "Tu sai che per te ho antica amicizia enonostante tutte le chiacchiere che si fanno su di te, ti vogliosempre bene e mi dispiace che stamattina non sei qui nè tunè un tuo rappresentante", ha precisato. "Questo è incom-prensibile, che ci sia tanta gente che ha paura di questa gen-taglia che nella società non conta niente, questo serve adare importanza agli estorsori perché gli fanno credere diessere soggetti che incidono nella società. Io spero che lasocietà cresca sempre in senso di rifiuto di ogni vincolo esopraffazione. Essere liberi, liberi di nomi e di fatto, è unacosa molto importante. Realmente non so se la politica èvicina agli imprenditori, però non sembrerebbe", ha conclu-so Pina Maisano Grassi.

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1 settembre 2015 - Messina

Il Comandante del 2° FO

Il Comandante del 2° Comando delle Forze di Difesa (2° FOD), Generale di Corpo d'ArmataLuigi Francesco De Leverano è in visita alla Brigata Aosta, presente sul territorio siciliano.

A fare gli onori di casa il Comandante dell’Aosta, Generale di Brigata Mauro D’Ubaldi che loha accompagnato nella sua prima visita allo “staff” del Comando e presso i ben otto Repartidipendenti. Oggi il Generale De Leverano ha visitato il Comando Brigata nella sede storica di Palazzo S.Elia dove ha incontrato lo “staff” che ha appena concluso l’attività di approntamento ed è pron-to ad essere impiegato in Afghanistan. Sempre a Messina, il Cte del 2° FOD ha visitato il 24°reggimento artiglieria, unità che dopo l’impiego in T.O. kosovaro, ha tenuto la responsabilità delraggruppamento Calabria e Sicilia orientale, nell’ambito dell’operazione strade sicure, per oltreun anno. La giornata odierna si è conclusa con la visita al 62° reggimento fanteria “Sicilia” diCatania, unità subentrata al 24° rgt al comando del Raggruppamento strade sicure della Siciliaorientale e della Calabria nel cui ambito i fanti del 62° si sono particolarmente distinti, nell’ulti-mo periodo, intervenendo in concorso con le Forze di Polizia per contrastare la criminalitàorganizzata ed, in un caso particolare, a portare in salvo gli occupanti di un’imbarcazione tro-vatasi gravi difficoltà. I militari della Brigata Aosta sono impiegati nell’operazione “Strade Sicure”, nella vasta area,compresa tra Lampedusa e Crotone, dove insistono Centri di Accoglienza Richiedenti Asilo eCentri di Identificazione ed Espulsione tra i più “sensibili” del territorio nazionale, oltre a presi-diare altri obiettivi individuati dalle Prefetture locali.La visita proseguirà il 2 settembre presso il 5° reggimento fanteria “Aosta” con sede a Messinache ha appena concluso l’approntamento per l’impiego fuori area.

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OD visita la Brigata Aosta

Visita 24° Rgt art

Il Generale De Leverano concluderà la sua visita a Messina incontrando il Prefetto, Dott.Stefano Trotta, e, successivamente, si trasferirà a Palermo dove visiterà il 4° reggimento genioed il reggimento Logistico. Due unità fondamentali che, grazie alle loro capacità “dual-use”,oltre all’impiego operativo nelle missioni internazionali, sono in grado di intervenire nei casi dipubbliche calamità ed utilità, in ogni momento, su tutto il territorio italiano, a supporto dellacomunità nazionale, come già avvenuto, peraltro, a Palermo con la costruzione del ponteBailey sul fiume Oreto per ripristinare la viabilità cittadina. La visita si concluderà giovedì 3 settembre; nell’ultima ed intensa giornata il Cte del 2° FODvisiterà il reggimento Lancieri di Aosta (6°) nella sua dislocazione ai piedi di Monte Pellegrinoa Palermo. Unità più volte impiegata nell’ambito delle missioni internazionali e protagonista, inparticolare, dell’attività che ha visto l’Esercito in prima linea durante il naufragio del 3 ottobre2013 a Lampedusa. I Lancieri supportano, inoltre, i bambini diversamente abili con sedute diippoterapia presso il centro ippico militare del Reggimento. Conclusa la visita a Palermo, saranno i bersaglieri del 6° reggimento di Trapani gli ultimi a rice-vere il Generale De Leverano. Forti di consolidata esperienza internazionale, con il loro pro-verbiale ed inimitabile spirito, hanno instaurato con la città di Trapani un rapporto “unico” in ter-mini di costante collaborazione. Recentemente impiegati a Roma, dove hanno presidiato degliobiettivi sensibili, individuati dall’Autorità di pubblica sicurezza, nell’ambito dell’operazione“Strade Sicure” hanno ricevuto parole di apprezzamento per come hanno svolto il servizio. ATrapani il Generale De Leverano vedrà anche il Prefetto della città, Dott. Leopoldo Falco, e visi-terà il Centro di Cultura scientifica “Ettore Majorana” di Erice.

Visita 62° Rgt

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CulturaCultura

Una mostra per raccontare un percorso progettuale complesso

Ficarra

“Ficarra_Contemporary Divan” rappresenta il momento espositivo finale di un percorso cheper oltre tre mesi ha visto avvicendarsi nel paese dei Nebrodi artisti, curatori, direttori dimuseo, giornalisti, critici, editori provenienti da diversi paesi europei. Una comunità etero-

genea di figure del mondo dell’arte che durante tutta l’estate si è integrata alla comunità deiresidenti e degli ospiti di Ficarra, paese che da tempo ha attivato un processo di confronto conla cultura contemporanea ancorandolo a due cardini: la condivisione del quotidiano e la pro-gettazione in situ, rese possibili dall’adozione del modello della residenza. Questo processo,che affonda le sue radici negli anni Ottanta, e prima ancora nel 1968, con la costituzione di ungruppo folk inteso come forma politica di intervento nella realtà, è stato il modo con cui questopiccolo centro ha deciso di rispondere al fenomeno dello spopolamento che, come in buonaparte della Sicilia, ha segnato nei decenni sia la facies esterna che quella più intima del luogo. Da questi presupposti nel 2007 è nata la Stanza della Seta, fulcro dell’intero progettoContemporary Divan. Ubicata in una delle sale dello storico Palazzo Milio, la Stanza ha ospi-

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tato artisti e intellettuali, facendo sì che potessero risiedere in una condizione di concentrazio-ne, di studio, ma anche di interazione con il corpo vivo del paese. Ed è da questa relazionenaturale con la cittadinanza che è nato il Progetto delle Vetrine, altro momento centrale diContemporary Divan, primo passo per la costituzione di un museo permanente di arte contem-poranea diffuso nel tessuto urbano, fruibile a tutte le ore e in tutte le stagioni.Questa mostra, curata dal direttore artistico del progetto Mauro Cappotto, è stata pensatacome un display che potesse restituire l’esperienza di una grande officina di idee e di pratiche,un divan contemporaneo in cui stare, incontrarsi, vivere una condizione di ricerca e di riflessio-ne ma soprattutto un grande laboratorio per la produzione artistica, tra siti momunentali, istitu-zionali, e piccoli studi improvvisati in spazi sottratti ad altri usi. La mostra è stata ordinata attra-verso un percorso che si innerva lungo tutto il tessuto urbano, tra opere indoor e interventi out-door, riunendo le opere di altissimo valore di Lois Weinberger, di Hugo Canoilas e insieme aloro dei venti artisti italiani e stranieri che per molte settimane hanno soggiornato e lavoratocoinvolgendo la comunità nella realizzazione dei propri progetti, utilizzando maestranze emateriali locali. Una sorta di caleidoscopico affondo nella Ficarra visibile e “invisibile”, tra testi-monianze materiali e percorsi immateriali.Inaugurato alla presenza dell’Assessore Regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana

Opera di Hugo Canoilas presso il Convento dei Cento Archi

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Antonio Purpura e del Vicepresidentedell’Assemblea Regionale Siciliana GiuseppeLupo, il percorso espositivo ha il suo punto diirradiazione nella Stanza della Seta e nellesale di Palazzo Milio, interessa le 4 Vetrine (laPescheria, il Vecchio Frantoio, PalazzoBusacca e l’ex Ufficio di collocamento) e rag-giunge altri punti del tessuto urbano, dalla pic-cola chiesa di San Sebastiano allo spettacola-re Convento dei Cento Archi, passando perdiversi altri ambienti che gli artisti hanno scel-to come sedi di lavoro e di esposizione.Ecco tutti i protagonisti del ContemporaryDivan di Ficarra e della mostra finale: l’artistaportoghese Hugo Canoilas, seguito daGiovanni Iovane; l’austriaco Lois Weinberger,affiancato da Lorand Hegyi; Meris Angioletti,Thomas Knoefel, Mark Kremer, EmmanuelleLainé, Ana Manso, Marco Pasi, AtlasProjectos (André Romão, Nuno da Luz),Benjamin Valenza, Club Moral (Danny Devose Anne-Mie Van Kerckhoven), che hannolavorato con Francesco Lucifora; e ancoraGiuseppe Buzzotta, Gabriella Ciancimino,Derek Di Fabio, Tothi Folisi, Genuardi/Ruta,Carmelo Nicotra, Giuseppe Lana, ManuelScano Larrazabal, Vincenzo Schillaci,Stefania Zocco, che si sono confrontati conVincenzo Estremo. E ancora, FedericoBaronello, che nel ruolo di documentary artistha seguito tutte le fasi del progetto e ne haideato la campagna di comunicazione.Ognuno degli artisti ha lavorato in autonomia,relazionandosi ad uno scenario che gli si pro-poneva come completamente disponibile,aperto, pronto.Hugo Canoilas ha scelto di realizzare un’ope-ra monumentale nel Convento dei Cento Archirealtà.Lois Weinberger ha lavorato secondo la suapratica quarantennale di esplorazione del ter-ritorio attraverso lo studio dei ruderals, di quel-le piante spontanee che caratterizzano i luo-ghi e nei loro percorsi migratori sono in gradodi raccontarne la storia.

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Opera di Lois Weinberger presso Palazzo Milio

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Incontro con Concita De Gregorio al Feltrinelli point

“Mi sa che fuori è primavera” per rialzarsi e vivere

foto Antonio De Felice

Una vita apparentemente normale che una domenica mattina cambia rotta e cancellatutto. “Mi sa che fuori è primavera” di Concita De Gregorio, edito da Feltrinelli, rac-conta una struggente storia d’amore e di speranza ispirata ad un tragico fatto di cro-

naca. Era il 2011 quando Mathias, ingegnere svizzero-tedesco ed ex marito di Irina, avvo-cato, rapisce le loro due gemelle Alessia e Livia e scompare. Cinque giorni dopo muore sui-

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cida sotto un treno in Puglia, delle gemelle non si sa più nulla, solo un biglietto con su scrit-to: “Le bambine non hanno sofferto, non le vedrai mai più”. Il libro nasce dalla voglia di ricomporre i frammenti di una vita che si era spezzata, propriocome in un puzzle dove ogni tassello si deve unire perfettamente all’altro e di cercare di dareordine ai ricordi che hanno lasciato spazio alla tragedia, alla solitudine e alla forza di rialzar-si. L’incontro con la giornalista e scrittrice è avvenuto in una gremita Feltrinelli point. A dia-logare con Concita De Gregorio i giornalisti Anna Mallamo e Francesco Musolino. Accantouna sedia vuota a sostegno della campagna nazionale contro il femminicidio e la violenzasulle donne in genere.

Cristina D’Arrigo

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Messina 28 Agosto 2015 - Monte di Pietà

Mostra ed una sfilata dedicata alle Collezioni Carrà

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Al Monte di Pietà per l’apertura della mostra Tra Swarovski & Paillettes: lo stile di una Star“ sto-ria del costume negli abiti indossati da Raffella Carrà.L’evento è organizzato da E – Motion con il Patrocinio della Provincia di Messina. Gli abiti che per la prima volta arrivano in Sicilia sono di Collezioni Carrà (Giovanni Gioia eVincenzo Mola) due collezionisti di Salerno che possiedono un archivio con 250 abiti disegna-ti da Corrado Colabucci, Graziella Pera, Luca Sabatelli, Gabriele Mayer, i costumisti storicidella Carrà ma anche poster, accessori, giornali e gadgets vari. In mostra al Monte di Pietà gli abiti originali indossati dalla soubrette a Fantastico, ProntoRaffaella, Ma Che Sera ed in altri show della tv italiana e spagnola.

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La corazzata PotemkinLa corazzata Potemkina cura di Francesco Certo

Wes Craven

Gli incubi o le notti insonni, passate ad aver timore che Freddy spuntasse nei meandri dei

sogni per portare via l’essenza vitale.

Wes Craven, maestro di cinema e di terrore, se ne è andato dopo la malattia peggiore per

chi vive per creare, un tumore al cervello che invalida e confonde. Un male che lo ha por-

tato via, ma che non è riuscito a spegnere il genio cinematografico di Craven, fino all’ulti-

mo in grado di inventare e produrre.

Un genere trasversale, tutti lo guardano e tutti vogliono provare il brivido dello sconosciu-

to; questo uno dei punti di forza di Craven, che come il maestro del genere Hitchcock, sce-

glie di non scadere nel banale ma forza i propri racconti al punto di stupire in ogni piega

della sceneggiatura, lasciando sempre sulle spine lo spettatore che, pur consapevole, del-

l’imminente colpo di scena cade ugualmente nella trappola ordita.

Un regista sperimentale e geniale nel cogliere l’essenza della paura, tanto da entrare nel più

tranquillo dei momenti della vita umana, il sonno. Il terrore corre nell’inconscio, mettersi

a letto è il più terribile degli attimi. Freddy è lì, pronto a prendersi la tua vita mentre sei

bloccato nel mondo dell’onirico. Una trovata spaventosamente innovativa, che crea il mito

di Craven parallelo al personaggio di Freddy, vero cult degli anni ’80-’90. Il mito di Craven

comincia nel 1972, “L’ultima casa a sinistra”, sanguinaria e realistica pellicola che divide la

critica ma unisce il pubblico. Se il film è tecnicamente rivedibile, sono le ambientazioni e

le scelte narrative a coinvolgere lo spettatore e rendere il prodotto una novità nel genere.

Proprio la continua novità il cruccio di Craven, sempre alla ricerca di qualcosa di non scon-

tato e che crei serialità; arriva quindi quel “Le colline hanno gli occhi” che diverrà ben pre-

sto un cult senza tempo, che spaccherà il mondo del cinema horror, cambiando radical-

mente lo stile del genere. Se si pensa allo sfortunato “The blair witch project” non si può

non pensare alla voglia di seguire il solco tracciato da Craven, nello scegliere come primo

protagonista dello spavento l’esterno, l’atavica paura del buio come chiavistello per spalan-

care la porta del terrore.

Un regista che non si accomoda, rimanendo sulla cresta e rimpolpando la propria popola-

rità e credibilità con l’ultima saga di grande successo: “Scream”. Quel “so cosa hai fatto”,

diventa cult e ripetuto all’infinito.

Neve Campbell trova una fama che non avrebbe mai visto senza “Scream”, attrice tra le più

scadenti di Hollywood, rimanendo nell’immaginario collettivo come la donna che attira i

serial killer.

“Scream” spaventa in modo più tradizionale, si esce dal paranormale e si torna alla paura

della morte violenta ma umana. Un thriller – horror, un mix di grottesco e spaventoso che

piace e conquista tanto da superare la classica trilogia, straripando in un quarto capitolo e

addirittura una serie tv.

Craven ha sperimentato e terrorizzato, fallito ma mai scaduto nella banale ricerca della

paura un tanto al chilo. Un regista visionario ma asciutto che non si è mai parlato addos-

so. Citazionista e colto, un angolo di paura che tutti abbiamo voluto affrontare ad occhi

aperti.

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da Beethoven a Kurt Cobainda Beethoven a Kurt Cobain

CURIOSITà

Giuliano Sangiorgi è anima e voce di questo gruppopugliese di cantori delicati, una band che non vuoleentrare nel mondo della musica dall’ingresso princi-pale del patinato e della rima “amore-cuore”; sfidan-do critica e pubblico col cantare una scrittura narra-tiva ed emozionale allo stato puro.Diventati mainstream senza esserlo, sfruttandol’onda di un Sanremo da finalisti ma che li vedevagià in corsa verso un certo tipo di fare musica.Giovani vecchi, musicalmente parlando, che entranosul palcoscenico ingorgato della discografia italicasenza strafare, conquistando pubblico e ritaglian-dosi un angolo di buona musica, senza qualcheinciampo (vedi il rifacimento non proprio “meravi-glioso” di Modugno). Bypassata la fase boyband, non il loro genere o stile;la truppa Sangiorgi è brava a trovare la propriaanima musicale e con una certa albagia artisticadiventare “attesi” e non dimenticati. Una poeticamusicale discreta, che non si arrota banalmentesulla ricerca di un messaggio comune, sembrandospesso voler parlare a qualcuno direttamente, ma

che chiaramente diventa buona per tutte le orecchie.Ovvio, niente di speciale sul piano musico-strumentale, non scontati ma neancheinnovativi; una chiara ricerca di posporre l’aspetto ritmico a quello della scrittu-ra, lasciando spazio alle parole prima che alla musica, con un ampio fetta disecondi lasciati ai giochi di voce di Sangiorgi, interpreta graffiante ma che risul-ta poco unico.L’unicità non è presente, c’è dell’arte nella musica dei Negramaro ma nulla dieccezionale sotto il sole. Un gruppo che sopravvive senza strafare, ecco uno deidifetti maggiori, la mancanza di azzardo che li rende si “attesi” ma che emozio-na ben poco. Piccola grande critica, perché se difficilmente si potranno trovare iNegramaro noiosi, difficilmente si potranno definire “interessanti” dal punto divista musicale. Insomma il classico “bravi ma che non si applicano”, l’effetto “Ivana Spagna” èlontano, ma il rischio di suonare sempre lo stesso giro di note è dietro l’angolo.Nessun consiglio a Sangiorgi, anche perché chi se ne frega, ma una piccola rifles-sione sulla mancanza di coraggio artistica, dote essenziale in un mondo pieno distrillanti aborti da talent.

a cura di Francesco Certo

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parole in bluparole in blu

CURIOSITà

Vasco Pratolini nacque a Firenze nel 1913 da famiglia popolana edin giovinezza esercitò per vivere i mestieri più vari, impegnando-si contemporaneamente in uno sforzo disperato per impadronirsi

di quella cultura che gli studi irregolari non gli avevano fornito. Neglianni Trenta entrò in contatto con gli ambienti dell’Ermetismo fiorentino,fondando con il poeta Alfonso Gatto la rivista “Campo di Marte”. Fuanche vicino al cosiddetto “fascismo di sinistra”, cioè a quei giovani chefacevano capo alla rivista “Il Bargello” e che auspicavano il ritorno delregime alla purezza “rivoluzionaria” delle origini e ad una politica socia-le e antiborghese. I suoi esordi letterari si collocano nel clima ermetico, con prose autobio-grafiche, intimistiche e di memoria, Tappeto verde e Via de’ Magazzini, in cui, però, compa-re anche il motivo populistico, nel vagheggiamento di ambienti proletari. Queste due ten-denze confluiscono nella prima opera veramente significativa di Pratolini, Il quartiere, incui, sull’onda lirica ed elegiaca dei ricordi, viene idoleggiata la vita di un quartiere popola-re fiorentino nella sua genuinità e solidarietà. Questa vena intimistica e lirica è proseguitain Cronaca familiare, dove viene evocata la figura del fratello morto giovane. Su una lineadiversa, invece, si colloca Cronache di poveri amanti, che affronta la via del realismo, conla ricostruzione dell’ambiente sociale di una strada popolare di Firenze, un piccolo mondoche viene però collocato su uno sfondo storico, quello della prima affermazione del fasci-smo. Dopo la prova fallita del romanzo Un eroe del nostro tempo, nel 1955 Pratolini pub-blicò il suo primo romanzo: Metello. Qui, attraverso le esperienze del protagonista, un gio-vane muratore fiorentino, si vuole offrire al lettore il quadro storico dell’avanzata del movi-mento operaio negli ultimi decenni dell’Ottocento. Metello Salani, figlio di un anarchico,rimasto orfano viene allevato in campagna. A quindici anni fugge e raggiunge Firenze, dovetrova lavoro prima come manovale poi come muratore. La sua è innanzitutto la storia diun’educazione politica: Metello si avvina inizialmente all’anarchia, in seguito al socialismo,e matura nelle esperienze di lavoro e nella lotta di classe, che lo conduce anche in carcereper aver partecipato ad una manifestazione. Metello è un romanzo che oggi rivela tutti isuoi limiti, ma è storicamente importante, perché riassume esemplarmente in sé la poeticadel Neorealismo e l’ideologia del populismo, che era dominante in quel periodo. Il suoimpianto mira a costruire un quadro storico attraverso figure e vicende “tipiche”, secondola nozione di realismo proposta dal teorico e critico marxista György Lukács, che in quelliesercitava una profonda influenza sulla cultura italiana: i personaggi vogliono essere com-pletamente delineati nella loro fisionomia individuale, ma attraverso il radicamento in unpreciso terreno storico, puntano a divenire rappresentanti di tutta una classe, a fornire unquadro esauriente di una società. Tra le altre opere letterarie di Pratolini ricordiamo Lo scia-lo; La costanza della ragione e Allegoria e derisione. Nel dopoguerra fu giornalista, inse-gnante, sceneggiatore cinematografico, collaborando alle sceneggiature di Paisà diRossellini e di Rocco e i suoi fratelli di Visconti. Morì nel 1991.

a cura di Alessia Vanaria

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Pra

tolin

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L'esperienza dei quotidiani rapporti col mondo ostile, e delle quo-

tidiane rinunzie a cui è costretta la povera gente, ti aveva già

provato. Era evidente che avevi subìto un trauma dal quale sol-

tanto adesso ti riprendevi. Stavi scoprendo te stesso, ti rendevi

conto, dolorosamente, di avere vissuto fino ad allora, una vita

precaria e assurda, del tutto opposta alla realtà che dovevi ora

affrontare senza possederne gli elementi. Quando finalmente

scoprivi il mondo coi tuoi propri occhi, non era più il mondo che

esternamente ti era familiare, ma un altro, diverso e ostile, ove

dovevi inserirti a forza, ed ove le tue abitudini, le tue maniere, i

tuoi stessi pensieri erano inadatti e addirittura negativi. La

nuova realtà ti rifiutava.

Quando ci vogliamo spiegare certe circostanze, decisive per la

nostra vita, ci si risponde che è destino, che è successo non sap-

piamo come.

Le idee non fanno paura a chi ne ha.

Firenze, 19 ottobre 1913Roma, 12 gennaio 1991

Vas

co

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Se siete amanti del gelato, tenete bene amente quanto segue per la prossimaestate, soprattutto se sarà torrida come

quella che sta per finire. Un’équipe di scien-ziati della University of Edinburgh, coordinatada Cait MacPhee, ha appena scoperto l’azio-ne di una proteina che impedisce al gelato disciogliersi e franare miseramente lungo ilcono. Si chiama Bsla (Bacterial Surface LayerA), come racconta il Washington Post, e costi-tuisce una sorta di impermeabile batterico cheprotegge, per l’appunto, la superficie del gela-to, ritardandone lo scioglimento.I ricercatori, per ora, hanno mantenuto uncerto riserbo sui dettagli della scoperta, che èancora in attesa di brevetto per l’applicazionecommerciale. Quel che si sa è che la Bslaviene secreta dal batterio Bacillus subtilis a

mo’ di pellicola di protezione dagli agentiesterni. Un meccanismo che può funzionare,secondo MacPhee, anche per il gelato: “Laproteina riveste le bolle di aria, le particelle dizucchero e i cristalli di ghiaccio del gelato”,spiega, “le protegge e mantiene stabile il com-posto”.Oltre a impedire – o, più precisamente, ritar-dare – lo scioglimento, il composto ridurrebbeanche la formazione di cristalli di ghiaccio nelgelato, rendendolo dunque più cremoso.Secondo le previsioni degli scienziati, la pro-teina potrebbe essere usata per rendere piùefficiente il processo di produzione e traspor-to del gelato (dal momento che servirebbemeno energia per raffreddare il prodotto) emantenerne inalterato il gusto e la consisten-za per più tempo. Staremo a gustare.

Mangia sanoMangia sanoa cura di Mimmo Saccà

RERE

Ecco il gelato che non si scioglie (quasi) mai

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Mangia sanoMangia sano

La ricetta

REREPREPARAZIONE

Cominciate preparando un brodo vege-tale con la nostra ricetta. Tritate quindifinemente lo scalogno e a dadini la mor-tadella. Tagliate anche il caciocavallo,prima a listarelle. E quindi a cubetti.Scaldate l’olio in un tegame capiente,ponetevi lo scalogno tritato e fatelo stu-fare a fuoco dolce per 5-6 minuti, fino aquando diverrà quasi trasparente. Unitequindi il riso. Fatelo tostare per un paio diminuti, girando continuamente per nonbruciare lo scalogno, quindi bagnate conun po’ di brodo vegetale. Quando ilbrodo sarà stato assorbito, aggiungetedell’altro: proseguite così via via fino aportare il riso a cottura, mescolandospesso. Verso fine cottura regolate disale e di pepe. A cottura ultimata, unite idadini di caciocavallo e quelli di morta-della, tenendo da parte circa 50 g degliuni e degli altri per la successiva guarni-zione dei peperoni. Amalgamate bene ilvostro risotto.E profumatelo infine con le foglioline ditimo. Tenete il risotto da parte e passatealla pulizia dei peperoni. Lavateli etagliate via la parte superiore con il pic-ciolo, poi svuotate i peperoni dai seminiper ottenere delle coppette pronte dariempire. Ponete i peperoni così svuotatiin una pirofila, con la cavità rivolta versol’alto.Andate adesso a farcire i vostri peperonicon il risotto e distribuite sulla sommità idadini di formaggio e mortadella cheavevate tenuto da parte. Cuocete i vostri peperoni ripieni in fornostatico preriscaldato a 200° per 30 minu-ti. Coprite poi con un foglio di carta dialluminio e fate cuocere per altri 20minuti.Sfornate i vostri peperoni ripieni di riso egustateli insieme a tutta la famiglia.

Peperoni ripieni di riso

Ingredienti per 4 peperoni ripieni

• 4 grandi Peperoni, circa 1 kg • 300 gr di Riso Carnaroli • 700 gr circa di Brodo vegetale• 250 gr di Mortadella • 200 gr di Caciocavallo • 30 gr di Scalogno • 30 gr di Olio di oliva extravergine • 2 gr di Sale • 0,5 gr di Pepe • 2 gr di Timo

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AmarcordMessina - Piazza Duomo. Anni '50

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Chi va e chi vieneLa Santisi sostituisce Mantineo