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il C ittadino www.ilcittadinodimessina.it n° 216 anno XIII - 14 Ottobre 2015 Il rimpasto del governo Regionale La ribollita r-g- Salvatore Forestieri

il Cittadino n. 216

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Settimanale gratuito d'informazione socio-politica e culturale

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Il rimpasto del governo Regionale

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2 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 14 Ottobre 2015

Primo pianoPrimo piano

Nella Regione Sicilia è ritornato il tempo delle grandi manovre. E nonostante il tema siaquello di un ennesimo rimpasto della Giunta, che cambierebbe ancora, dopo 37 prece-denti, la formazione della compagine di Governo, riesce a entusiasmare i referenti dei

partiti e lo stesso presidente Crocetta.Sorvolate con nonchalance i riferimenti alle recenti vicende romane e milanesi, giudicateimproponibili dal governatore, e ridimensionato, a un mero problema contabile, l’allarme lan-ciato dall’Assessore all’Economia Alessandro Baccei circa un probabile crack finanziario neiconti siciliani, l’attenzione si è spostata verso la ridefinizione della squadra di governo chepossa affrontare con autorevolezza l’ultimo scorcio di legislatura e tentare di lasciare ai sicilia-ni qualche segno positivo.

Manovre di Palazzo

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Palermo - Palazzo d'Orléans sede della presidenza dellaRegione siciliana dal 1947

Di questa ipotesi, sostenuta dallo stesso Crocetta,oltre alla scontata contrarietà delle opposizioni, chemirano direttamente all’elezioni anticipate, non appa-iono particolarmente appassionati i renziani del Pd.Tuttavia, si affacciano diverse soluzioni. In primoluogo, l’esigenza di allargare la base parlamentareall’ARS, con il coinvolgimento del Ncd nell’esecutivo.Ciò comporterebbe il ripensamento delle scelte chehanno privilegiato le caratteristiche tecniche deimembri del governo e rilancerebbe le opzioni politi-che già attuate con i recenti inserimenti di GiovanniPistorio (segretario regionale Udc) e BaldoGucciardi renziano del Pd. L’ avvicinarsi di un governo più politico agita le nottidi numerosi parlamentari che aspirano a ricoprire unposto in Giunta. Per alcune forze politiche come ilPdrs e Sicilia democratica l’occasione si presta perstilare il resoconto del loro apporto al governo e ilrelativo “riconoscimento politico”. Crocetta ha interesse ad accelerare i tempi ed evi-tare una sorta di stop and go che rallenta l’azionedi governo e spiega:“Finora non ho preso alcuna decisione ma prima o

poi la prenderò. Non posso accettare che il rimpasto

sia una storia infinita. Mi facciano una proposta di

governo, entro la prossima settimana, che non preve-

da uno sterminio della rappresentanza femminile in

giunta”. La sfida per le forze del centrosinistra è assi-curare la governabilità, ma questo avviene sulla reci-proca collaborazione. Io non sono legato alle poltro-ne, ho sempre assicurato alla Sicilia la governabilità,perché altrimenti sarebbe andata in crack con il licen-ziamento di decine di migliaia di persone”.Ma le altre forze di maggioranza non sembrano averela stessa fretta, e rimangano in attesa degli sviluppidella situazione, limitandosi a navigare a vista.Una navigazione che, senza appartenere alla speciedei gufi , ci auguriamo non finisca come il Titanic che,nonostante tutte le manovre possibili: tutta a babordo,

ferma tutto, macchine indietro tutta, non è riuscito aschivare l’iceberg (rappresentato dallo scoglio delbilancio). Anche in questo caso, le vittime di un eventuale disa-stro economico finanziario non sarebbero i manovra-tori, ma soprattutto i siciliani.

Crocetta: “Finora non ho preso

alcuna decisione ma prima o

poi la prenderò. Non posso

accettare che il rimpasto sia

una storia infinita.

Mi facciano una proposta di

governo, entro la prossima set-

timana, che non preveda uno

sterminio della rappresentanza

femminile in giunta”

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32-33 CittàCronache urbane

22-23 Dietro le quinte

numero 216 anno XIII14 Ottobre 2015

AttualitàCentenario dei SalesianiSaponara “io non rischio”

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

14-20

Sommario

4

26 SettegiorniCronaca della settimana

14 Ottobre 2015

Le rubriche

La corazzataPotemkin

62-63

Da Beethoven a Kurt Cobain

64-65

Parole in blu66-67SiciliaBenvenuti nel paese di BengodiLavoro. Sicilia maglia nera in Europa

40-45

Cultura“Segni e Sogni”Messina e la contemporaneitàBiennle di Messina

48-57

In&Out24-25

Mangiare Sano68-69

36-39 Provincia

SpettacoliInfinita

58-61

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WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT14 Ottobre 2015

il CittadinoDirettore editoriale: Lillo ZaffinoDirettore responsabile: Carmelo ArenaVicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto

CoordinamentoMaria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino

RedazioneEnza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo,Giuseppe Micali

Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Marina Pagano, Alessia Vanaria

RubricheEnzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà

Art DirectorSalvatore Forestieri

Ricerca fotograficaPeppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice, Gianmarco Vetrano

Pubblicitàcontatti: 3473640274e-mail: [email protected]

AmministrazioneMario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini

Web master sito Fabio Lombardo

Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e

inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta

elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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6 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 14 Ottobre 2015

di Michele Giuntaimmagineimmagine

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8 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 14 Ottobre 2015

NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI E IL LAVORO

Ryanair: 80 assunzioni entro 2016, Aeroporto Orio al SerioNuove assunzioni Ryanair in Lombardia. La nota compagnia aerea low cost haannunciato nuovi investimenti per l’Aeroporto di Milano Bergamo – Orio al Serio,e creerà ben 80 nuovi posti di lavoro entro il 2016.

Europa: apprendistato per 140Mila GiovaniIn arrivo ben 140Mila opportunità di formazione e lavoro per i Giovani in Europa.L’Alleanza europea per l’apprendistato ha sottoscritto nuovi impegni con aziendeed organizzazioni europee per favorire l’occupazione giovanile, anche in Italia.

Sardegna: concorso per 117 Operai e ImpiegatiOpportunità di lavoro in Sardegna. Il Comune di Iglesias ha pubblicato un con-corso finalizzato all’assunzione di 117 Operai ed Impiegati che opereranno nel-l’ambito del progetto di intervento per l’aumento del patrimonio boschivo.

H&M lavora con noi: posizioni aperte e come candidarsiOpportunità di lavoro e nuove assunzioni in vista con H&M. La nota catena dimoda seleziona personale interessato a lavorare nei negozi del marchio svede-se, e studenti e laureati da inserire in sede.

Marche: Corso gratuito Beni Culturali e TurismoSono aperte le iscrizioni per un corso formativo post diploma relativo all’ambitoturistico e attività culturali. Il corso gratuito di Beni Culturali e Turismo si svolge-rà nelle Marche a partire da ottobre 2015.

Annunci utili a cura di Pippo Previti

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Stage in Irlanda, Francia, Spagna per OSA e OSS sicilianiTirocini all’estero per giovani siciliani in possesso dell’attestato di qualifica profes-sionale di OSS e/o OSA che intendono svolgere un tirocinio formativo entro unanno dal rilascio del titolo. Gli stage si svolgeranno in Spagna, Francia e Irlanda.

Concorso DUCATI Scrambler You Are per VideomakerDucati offre a Videomaker di tutto il mondo la possibilità di esprimere il propriotalento, realizzando opere audiovisive sul tema della street culture. E’ aperta, infatti, la nuova edizione del concorso Scrambler You Are. Premi fino a5Mila Euro

Primadonna Lavora con noi: posizioni aperte e come candidarsiAssunzioni in vista nella moda con Primadonna. La nota azienda attiva nei setto-ri delle calzature, degli accessori e dell’abbigliamento, seleziona personale per lacopertura di posti di lavoro nei negozi e in sede.

Avvocatura Milano: concorso 12 Praticanti, 500 Euro al meseIl Comune di Milano ha indetto il concorso 2015 per l’accesso ai tirocini forensipresso l’Avvocatura Comunale. A bando 12 posti di lavoro per Praticanti Avvocati,previsto un rimborso mensile di 500 Euro.

Motivi e Oltre Lavora con noi: Offerte e come candidarsiNuove opportunità di lavoro nei negozi Motivi e Oltre, e presso il Gruppo Miroglio.Sono aperte nuove selezioni di personale per assunzioni nei punti vendita dei notibrand di moda e in sede.

AIM Vicenza: assunzioni per Idraulici, tempo indeterminatoIn arrivo nuovi posti di lavoro in Veneto per specialisti di idraulica. AIM è alla ricer-ca di Operai Idraulici per manutenzione reti ed impianti gas metano. Le figure pro-fessionali saranno assunte a tempo indeterminato presso la sede di Vicenza.

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Foto NotiziaFoto Notiziadi Peppe Saya

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Organizzata dai diversi poli scolastici messinesi. Più di mille giovani pro-venienti dai Licei Seguenza, Maurolico, Galilei, Basile e La Farina, e dagliIstituti Bisazza, Caio Duilio, Ainis, Verona Trento, Minutoli e Jaci, si sonoriuniti per sviluppare un altro corteo di protesta per dire no all'ultima diret-tiva prodotta dal Governo in tema didattico.

Manifestazione contro la riforma"Buona scuola"

Messina, 12 Ottobre 2015

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14 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 14 Ottobre 2015

Messina, 5-6 Dicembre 2015

Centenario dei Salesiani nel q Visita del superiore mondiale dei salesiani don

AttualitàAttualità

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WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 1514 Ottobre 2015

L’Opera Salesiana “San Matteo” si pre-para a celebrare il centenario dell’arri-vo dei Salesiani nel popoloso quartie-

re di Giostra.Nel 1915, infatti, ai figli di Don Bosco, fuaffidata, dall’Arcidiocesi di Messina, la curapastorale dell’allora Parrocchia SanLeonardo Abate in San Matteo Apostolo(oggi Parrocchia San Matteo), in rispostaalle gravi difficoltà venutesi a creare all’in-domani del terribile terremoto del 1908.Da allora decine e decine di consacratisalesiani hanno contribuito alla crescitaspirituale, civile e morale dei ragazzi, deigiovani e degli abitanti del rione Giostra,spendendosi quotidianamente con sacrificie difficoltà e offrendo il prezioso servizioeducativo salesiano di Don Bosco per lamaturazione di “buoni cristiani ed onesti cit-tadini”.

quartiere Giostra n Angel Fernandez Artime

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Da allora, in questi cento anni, l’oratoriosalesiano e la parrocchia salesiana costi-tuiscono un vero e proprio punto di riferi-mento per tutti, forse l’unico, in questoquartiere a volte dimenticato dalle istitu-zioni.Oggi la Comunità Religiosa è compostada 6 consacrati (5 sacerdoti e un giovanein formazione), tra cui il Parroco, donEnzo Pisano, e il direttore dell’Oratorio,don Arnaldo Riggi. Con loro collaboranotanti volontari laici, impegnati nell’anima-zione dei vari gruppi.Le celebrazioni del centenario prevedonoun’intensa due giorni di festeggiamenti, iprossimi 5 e 6 Dicembre. In tale occasio-ne sarà il superiore mondiale, RettorMaggiore dei Salesiani, Don AngelFernandez Artime, a presenziare all’even-to e a “spegnere le cento candeline”! Il programma è molto fitto e tutto fremeper la preparazione dell’arrivo di coluiche, per l’intera Famiglia Salesiana spar-sa in piu’ di 140 nazioni, oggi rappresentaDon Bosco vivo e che, dal 25 Marzo2014, ne è il 10° successore.Don Fernandez Artime giungerà aMessina nel tardo pomeriggio del 5Dicembre e, dopo una festosa accoglien-za in p.zza San Giovanni Bosco da partedei giovani dell’Oratorio di San Matteo,presiederà una Veglia di preghiera in par-rocchia, con tutto il Movimento GiovanileSalesiano di Messina. In quest’occasione14 giovani riceveranno il Sacramentodella Confermazione.L’indomani mattina, 6 Dicembre, giornoclou dei festeggiamenti, il RettorMaggiore (che guida una congregazionereligiosa di 16.000 consacrati e una gran-de Famiglia di consacrati e laici con più di20 gruppi) sarà accompagnato dai ragaz-zi per le vie del quartiere di Giostra, a mo’di passeggiata, proprio come faceva DonBosco.

Il programma è molto fitto etutto freme per la preparazionedell’arrivo di colui che, perl’intera Famiglia Salesianasparsa in piu’ di 140 nazioni,oggi rappresenta Don Boscovivo e che, dal 25 Marzo 2014,ne è il 10° successore

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WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 1714 Ottobre 2015

Alle 11.00 Don Artime presiederà la Solenne Concelebrazione Eucaristica del centenario, ricor-dando l’arrivo dei salesiani e ringraziando Dio per questo dono. Alla celebrazione saranno invi-tati tutti i Salesiani che hanno lavorato nell’Opera Salesiana.Nel pomeriggio sempre i giovani dell’Oratorio presenteranno al X successore di Don Bosco unmusical sulla esperienza dei Salesiani a Giostra e, subito dopo, è previsto un momento istitu-zionale cittadino. E’ stata inoltrata al Consiglio Comunale formale richiesta per il conferimentodella cittadinanza onoraria al superiore mondiale, come segno tangibile di riconoscimento del-l’intera Città di Messina alla preziosa opera educativa dei Salesiani e delle Figlie di MariaAusiliatrice, che, nella città peloritana, vantano la presenza di ben 5 realtà (la Parrocchia diGiostra, l’Istituto Teologico San Tommaso, la Scuola-Oratorio del Savio, la Scuola-Oratorio delDon Bosco e l’Oratorio di Valle degli Angeli). SI è in attesa di risposa dalle autorità cittadine.

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Campagna nazionale per le buone pratiche d

A Saponara “io non rischio”il weekend di sensibilizzazione su

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di protezione civile

Per il quinto anno consecuti-vo il volontariato diProtezione Civile, le istitu-

zioni e il mondo della ricercascientifica si impegnano insiemecampagna di comunicazionenazionale sui rischi naturali cheinteressano il nostro Paese. Ilweekend del 17 e 18 ottobre più di4.000 volontari e volontarie di pro-tezione civile allestiranno puntiinformativi “Io non rischio” in circa430 piazze distribuite su tutto ilterritorio nazionale per diffonderela cultura della prevenzione e sen-sibilizzare i propri concittadini sulrischio sismico, sul rischio alluvio-ne e sul maremoto. Sabato 17 edomenica 18 ottobre, in contem-poranea con altre piazze in tuttaItalia, i volontari della pubblicaassistenza “Rivivere a ColoriSaponara” partecipano alla cam-pagna con un punto informativo“Io non rischio” allestito aSaponara in piazza Matrice perincontrare la cittadinanza, conse-gnare materiale informativo erispondere alle domande su cosaciascuno di noi può fare per ridur-re il rischio. “Io non rischio” – cam-pagna nata nel 2011 per sensibi-lizzare la popolazione sul rischiosismico – è promossa dalDipartimento della Protezione

Civile con Anpas-AssociazioneNazionale Pubbliche Assistenze,Ingv-Istituto Nazionale diGeofisica e Vulcanologia e Reluis-Rete dei Laboratori Universitari diIngegneria Sismica. L’inserimentodel rischio maremoto e del rischioalluvione ha visto il coinvolgimen-to di Ispra-Istituto superiore per laProtezione e la RicercaAmbientale, Ogs-IstitutoNazionale di Oceanografia e diGeofisica Sperimentale, AiPo-Agenzia Interregionale per il fiumePo, Arpa Emilia-Romagna,Autorità di Bacino del fiume Arno,CamiLab-Università dellaCalabria, Fondazione Cima e Irpi-Istituto di ricerca per la Protezioneidro-geologica. L’edizione 2015coinvolge volontari e volontarieappartenenti alle sezioni locali di25 organizzazioni nazionali divolontariato di protezione civile,nonché a gruppi comunali e asso-ciazioni locali. L’elenco dei comuniinteressati dalla campagna il pros-simo 17 e 18 ottobre è online sulsito ufficiale della campagna,www.iononrischio.it, dove è inoltrepossibile consultare i materialiinformativi su cosa sapere e cosafare prima, durante e dopo un ter-remoto o un maremoto.

terremoto, alluvione e maremoto

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“Volontariato e Salute Mentale”

Il Cesv - Centro Servizi per il Volontariato diMessina propone un corso di formazionesu “Volontariato e Salute Mentale”. Il per-

corso formativo è gratuito e si svolge aBarcellona Pozzo di Gotto e a Messina dall’8ottobre al 10 dicembre, con 11 incontri: 9seminari e 2 tavole rotonde per un totale di 30ore. Giovedì 8 si è svolto il primo incontro,nella Sala Convegni Maggiore La Rosa(Vecchia Stazione), con il seminario sul tema“Il ruolo del volontariato nella società checambia”. Sono intervenuti Rosario Ceraolo,direttore del CESV Messina, e Maria LuciaSerio, Consulente area Formazione delCentro Servizi, dopo i saluti delle vicepresi-denti del Centro Servizi per il Volontariato,Nuccia Formica e Angela Passari, e di padrePippo Insana, da anni impegnato nell’ambitodella salute mentale e presidentedell’Associazione di volontariato “Casa diSolidarietà e Accoglienza” di BarcellonaPozzo di Gotto. Hanno partecipato al semina-rio 36 volontari, appartenenti ad associazioniche operano nel settore della salute mentale,a conferma dell’attenzione nei confronti deltema. Il prossimo appuntamento è giovedì 15 otto-bre, dalle 16.00 alle 18.00, sempre nella SalaConvegni Maggiore La Rosa, a BarcellonaPozzo di Gotto. Per l’occasione, RobertoMotta, direttore del DSM (Dipartimento SaluteMentale) Messina Nord, interverrà su “Il feno-meno e l’evoluzione della malattia mentale”.L’obiettivo è quello di offrire occasioni di rifles-sione ai volontari e agli operatori pubblici eprivati che operano nel settore della salutementale. Si legge nel documento di presenta-zione: “Nonostante siano trascorsi 37 annidall’approvazione della Legge 180 (LeggeBasaglia), in molte regioni d’Italia questa

importante riforma viene disattesa, con gravedisagio delle persone inferme di mente, delleloro famiglie e del tessuto sociale. Ẻ necessa-rio fare il punto sulla situazione, cercando difavorire momenti di studio e di approfondi-mento sulla condizione del malato mentale,sull’integrazione degli interventi socio-sanitari,sul rapporto con la famiglia e la comunità”. Èstato chiesto, inoltre, l’accreditamento delcorso presso il Consiglio dell’Ordine degliassistenti sociali della Sicilia.Nei prossimi incontri saranno relatori, o inter-verranno nelle tavole rotonde, tra gli altri:Enzo Sanfilippo, dirigente Azienda Sanitariaprovinciale di Palermo; Fiorentino Trojano,psichiatra e responsabile UOS ModuloDipartimentale Salute Mentale; AntoninoCiraolo, direttore del Dipartimento SaluteMentale (Azienda Sanitaria Provinciale diMessina); Antonella Cammarota, sociologa(Università di Messina); Gisella Trincas, presi-dente Unasam (Unione Nazionale delleAssociazioni per la Salute Mentale); AntoninaSantisi, assessore alle Politiche Sociali delComune di Messina; Antonino Ciraolo, diretto-re del Dipartimento Salute Mentale dell’Asp 5di Messina; Pippo Insana, presidentedell’Associazione di volontariato “Casa diSolidarietà e Accoglienza” di BarcellonaPozzo di Gotto; Santi Mondello, presidentedel CESV Messina.

Un corso Cesv a Messina e Barcellona. Successo per il primo incontro

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dietro le quintedietro le quinte

Rimaniamo sul tema, se Accorinti rischia per colpa diRenzi, il primo a saltare sarà Rosario Crocetta. La catti-va gestione politica, fatta di pressapochismo e incapaci-

tà non sono le colpe massime del governatore siciliano. Il veroproblema è quello di non far parte del renzismo come filosofiadi vita. Gioco di potere ovvio e naturale del Premier, che dopoanni di dietro le quinte è pronto a passare dalla cassa elimi-nando “nemici” di ieri. Crocetta ha distrutto la credibilità del PDin Sicilia, le elezioni che si avvicinano sempre più saranno unbagno di sangue per i Dem. Renzi ne è consapevole e prova a ricostruire la propria forza sull’isola.Marino lo ha costretto ad accelerare i tempi, Roma sembra persa e se la riforma del Senato gli donamaggior sicurezza nazionale, in Sicilia bisogna distinguersi da Crocetta. La fine del governatore nonsarà serena, ma dovrà essere buona a ridare credibilità al renzismo. Ferrandelli ha sbattuto la porta, ma rimane un lupo solitario che ammicca al lato oscuro del renzismo.Congiunzione di intenti, Renzi ha bisogno di un candidato credibile, Ferrandelli vuol governare.Questo matrimonio si fara?

Spina allentata

di Francesco Certo

Il momento è quello giusto,le polemiche sono incan-descenti e la città si presta

ad essere corteggiata.Giampiero D’Alia è politiconavigato ed esperto, potrànon piacere ma certamentenon è il tipo da non pesareparole e tempi. Attacca D’Alia,si risveglia lui e il suo UDCsopito da mesi. Il caso del-l’ospedale Piemonte è labuona scusa, il resto sonomesi di silenzio che adessovanno tirati fuori per criticare

ad hoc l’amministrazione Accorinti.I tempi non sono casuali, la situazione politica nazionale e regionale porterà a scossoni anche aMessina. In principio fu Marino e Roma; il prossimo sarà Crocetta e con lui Renzi potrebbe voler-si sbarazzare anche della strana alleanza con la destra di Alfano. La riforma del Senato è passa-ta, anche a Palazzo Chigi si può tornare al voto. Se salterà Crocetta il passo successivo saràMessina, Renato minacciato di sfiducia vedrà finire il suo governo per la fame di poltrona di tanti. Se scende in campo D’Alia il candidato è Giovanni Ardizzone, oggi confuso dallo schieramento incui finire. UDC e NCD alleati col PD lo porterebbe ad essere il candidato del centrosinistra, ma losconvolgimento romano libererebbe tutti riportando ognuno nel proprio alveo naturale.La politica incatenata italiana sta per subire uno scossone importante, cadranno teste e ci saran-no vittime incolpevoli di qualcosa più grande di loro. Accorinti pagherà la pochezza numerica delsuo consiglio, fregato dall’aritmetica figlia del voto disgiunto. Deciderà Renzi, non il PD perché ilPremier viaggia da solo.

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Risvegli

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Ha rotto con il PD, o alme-no ne ha preso le distan-ze, si è dimesso da depu-

tato regionale e adesso perFabrizio Ferrandelli è il momentodi lanciare il suo progetto politi-co.Stanco del PD, stanco di unapolitica che sguazzava tra l’im-mobilismo alla ricerca di unpadrone (dopo l’arresto diGenovese) e l’attaccamento allapoltrona; Ferrandelli ha dettobasta all’ARS lasciando il palaz-zo del governo siciliano e pro-muovendo se stesso. Nascono “Icoraggiosi”, che dalle primeparole e proclami vogliono pren-dersi la Sicilia e levarla dallemani dei Crocetta di turno. Tralasciando la buona quantità di

retorica e retorica politica, Ferrandelli vorrebbe votare oggi, forse anche ieri, perché chi è stato dentroquesta ARS sa bene che la Regione sopravvive su equilibri basati sulla convenienza personale adiscapito dei cittadini siciliani. Ma non è solo la Regione il suo obiettivo, il malato terminale che ha por-tato allo sfascio regionale rimane il Partito Democratico. Ferrandelli è espressione di rottura dalla vec-chia gestione, diverso persino dal commissario messinese Ernesto Carbone, non per mentalità maperché Ferrandelli oggi vuol affrancarsi dal passato ma anche dal presente renziano.Domani si vedrà, il Crocetta ter è vicino alla fine e il PD resta consapevole che un futuro a capo dellaRegione Sicilia è impossibile, Crocetta ha distrutto la credibilità dei Dem e la figura di Ferrandelli valasciata libera oggi per essere corteggiata domani. Il giorno che Renzi si occuperà di Sicilia, non tramite Faraone ma direttamente, dovrà saper sceglierela strategia politica giusta, Roma docet.

Informativa della DIA consegnata al Prefetto Stefano Trotta. Lafine delle indagini che scopre l’acqua calda, ovvero che allamanifestazione della Vara siano presenti diversi soggetti con

precedenti mafiosi. Una storia vecchia come il mondo, quella cheda sempre è stata una storia grottesca tanto da strappare qual-che amara risata, diventa oggi motivo di rimbrotto della Prefetturaverso l’amministrazione.L’invito del rappresentante dello Stato a Messina fatto al sindacoAccorinti, di eliminare esponenti della criminalità organizzata, nonpuò essere che condiviso in senso lato ma suona causticamente tardivo soprattutto se tutto questorumore è scatenato dal “gavettone” subito dal comandante Ferlisi durante l’ultimo Ferragosto.Perché muoversi solo quando toccati nelle figure istituzionali è un grave difetto della governance ita-lica. L’aggressione ai sostenitori di “Addiopizzo” di qualche anno fa aveva portato ad alcuni arresti,tanta solidarietà ma nulla era cambiato. Ora arrivano reprimende e indicazioni, tutto troppo tardi etroppo intriso di burocrazia e strumentalizzazione politica.

Mafia e fede

Il tempo dei “coraggiosi”

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INSe non fosse per le navi della Caronte & Tourist che piùvolte al giorno fanno la spola tra Messina e Reggio o per inumerosi croceristi che vediamo in giro per la città, o

ancora, per i continui sbarchi di migranti, talvolta, ci dimentiche-remmo, perfino, di essere una città marittima. Eppure, lo Strettonon è una mera delimitazione geografica ma è parte integrantedella nostra storia e della nostra identità, anche se spesso loguardiamo con aria distratta come se rientrasse nel territorio dichissà quale città lontana. A ricordare l’importanza di tale area aMessinesi e non è stata questa settimana la Festa dellaMarineria, manifestazione organizzata dalla Marina Militare insinergia con il Comune e l’Università di Messina. Una straordinaria cinque giorni di eventi, di incontri e dibattitiincentrati su un unico argomento: Messina ed il suo mare. E aquest’ultimo si è guardato da molteplici punti di vista. Parlaredello Stretto, infatti, porta a trattare, prima di tutto, della storiadella nostra città, dal momento che esso è stato da sempre unicavia di collegamento tra la Sicilia e il resto d’Italia. Lo Stretto è, diconseguenza, parte della nostra identità, sede di tutta quellaserie di miti e leggende che sono insiti nel nostro DNA. Tale brac-cio di mare, però, Messina, come la Festa della Marineria hadimostrato, non dovrebbe consegnarlo nelle mani del passatoma renderlo al meglio parte non solo del suo presente, attraver-so un’adeguata valorizzazione, ma anche del suo futuro. È ilmezzo più potente che la città possiede, e se sfruttato in tuttesue potenzialità, può divenire punto di partenza per un grandepercorso di rilancio economico.Per tutte queste ragioni non possiamo esimerci questa settima-na dal rivolgere il nostro plauso alla prima edizione della Festadella Marineria che siamo certi abbia risvegliato nei Messinesi inloco e non l’amore per lo Stretto. D’altronde, come diceAlessandro Baricco, si sa “il mare chiama… Non smette mai, tientra dentro, ce l’hai addosso, è te che vuole… Puoi anche farfinta di niente, ma non serve. Continuerà a chiamarti… Senzaspiegare nulla, senza dirti dove, ci sarà sempre un mare, che tichiamerà”.

La festa del mare

di Alessia Vanaria

14 Ottobre 2015

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OU

TDei tanti problemi di Messina, e sono davvero tantissimi,

quello che sembra più interessare al Consiglio e l’op-posizione in genere è la posizione dell’assessore

all’ambiente, Daniele Ialacqua.Silurato Mantineo, il processo di distruzione lento deciso con-tro l’amministrazione tende ad eliminare un pezzo per volta.Argomento già trattato, ma la continuità con cui si persiste nel-l’attacco a Ialacqua deve far riflettere in modo trasversale. Dauna parte c’è un’opposizione che ha puntato la sua preda eche potrebbe essere soddisfatta del nutrimento che unadimissione potrebbe dare. Dimenticando per un po’ sfiducia esimili.Dall’altra c’è l’amministrazione, che di piegarsi ai giochi politi-ci non sembra aver nessuna voglia e di sacrificare Ialacquanon ne vuol sapere. Il diretto interessato, poi, respinge leaccuse e rilancia il proprio lavoro nell’ambito del suo incaricodi assessore. Criticato sempre e comunque, azzoppato dalruolo che tende a finire al centro delle polemiche. Perché èchiaro che se esiste una sedia bollente a Messina, non puònon essere quella legata ai rifiuti. Ialacqua ha un passato nel settore, prende un incarico diffici-le e complicato. Passato e difficoltà non bastano, perché illavoro di Ialacqua è perfettibile e non sempre si è reso prota-gonista di eccellenza.Errori e contraddizioni, ma negare la criticità cheMessinAmbiente detiene da anni è segno di malafede intellet-tuale. Perché Ialacqua potrà essere bravissimo o scarsissimo,decidete voi il giudizio; ma valutare un settore tanto delicato etrovare un singolo colpevole è esercizio di qualunquismo. Ialacqua non può pagare per tutto, un conto è evidenziarne glierrori (gravi e non), un altro e mettere sulle sue spalle anni disprechi e mala gestione di un settore maleodorante, e nonperché si tatta di rifiuti.Il cattivo odore è altro, quello di un buco nero di interessi rima-sti intoccabili per decenni, che non possono essere tirati fuoriadesso per venire rinfacciati all’assessore di turno. Ialacqua sipotrà anche dimettere, questo non cambierà la pessima situa-zione della gestione rifiuti. Non nata oggi, non risolvibile daquesto o quel nome.

Monotematici

di Francesco Certo

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Viabilità e segnaletica stradaleL'assessore alla Mobilità, Viabilità e Trasporti, GaetanoCacciola, il dirigente al ramo, Mario Pizzino, ed il vicecomandante del Corpo di Polizia municipale, MarcoCrisafulli, hanno presentato gli interventi di viabilità e disegnaletica stradale, attuati o in via di ultimazione in città.

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mercoledì 7giovedì 8venerdì 9sabato 10

domenica 11lunedì 12

martedì 13

Ottobre 2015

“Notte della cultura”È stata presentata l’iniziativa “Notte della cultura” che siinserisce nella rassegna sperimentale “Ottoeventi”. Il pro-gramma ha previsto canti romanici e greganici intrecciaticon la musica, la danza ed i colori delle filippine, e dello Srilanka, arricchite da canti della tradizione russa.

Conferenza Stampa di Mons. Raspanti

Si è presentato alla Stampa S.E. Mons. Antonio Raspanti,vescovo di Acireale, il quale assumerà le funzioni di capodella nostra Diocesi di Messina, fino a quando non sarànominato un vescovo definitivo, a suo fianco Mons.Antonino Tripodo, delegato ad omnia.

Bomba d’acqua su Milazzo e Barcellona

Nel corso della mattinata si è registrato nella fascia tirreni-ca della provincia di Messina e in particolare su Milazzo eBarcellona un violento temporale. Per l´alluvione sono statisegnalati diversi allagamenti di locali a pianterreno e scan-tinato.

Il Messina torna a vincere

Il Messina torna a vincere contro il Matera per 2 a 1. Il rigo-re segnato al 90’ da Cocuzza decide la sfida e regala allasquadra di Di Napoli tre punti in classifica.

Il progetto UDC presentato da D’AliaDurante la conferenza Stampa di presentazione del proget-to UDC, D´Alia non si ferma solo al Piemonte, ma anchealla riqualificazione del Margherita da cui dovrebbe partireuna cittadella della cultura.

Mobilitazione dei precari

Il segretario generale della Cisl Fp Calogero Emanuele e ilsegretario aziendale Rosario Contestabile intervengonosulla vertenza che interessa i precari del Comune diMessina. La Cisl Funzione Pubblica ha proclamato lo statod´agitazione.

settegiornisettegiornia cura di Cristina D’Arrigo

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28 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 14 Ottobre 2015

Torrente Camaro messo in sicurezza Questa settimana non pos-siamo non rimanere in tematorrenti dopo quanto acca-

duto nei vicini centri di Barcellona eMilazzo.Se il Torrente Annunziata necessitaurgentemente di un intervento dipulizia, il Torrente Camaro, invece,è stato messo in sicurezza in que-sti ultimi giorni. In previsione di fortitemporali si è provveduto, infatti, asvuotare le vasche di decantazio-ne.Nella parte alta del Torrente, inol-tre, si è intervenuto per eliminare lediverse frane che ostruivano l’al-veo.La prossima settimana verrannoeffettuati sopralluoghi negli affluen-ti del torrente in questione vale adire lungo i torrenti Pizzi, Firri eVerginelli.

III CIRCOSCRIZIONE

Pulizia torrenti e tombini

Èormai evidente la pericolosità dei fiumi e dei torrentivicino al centro abitato. Visti gli eventi delle ultime orenelle quali piogge un po’ più intense hanno messo in

ginocchio la zona tirrenica, dove fiumi e torrenti esondando,fortunatamente, non hanno mietuto vittime, ma sicuramentehanno lasciato una ferita aperta nel cuore di quella gente cheha perduto tutto.Orazio Polimeni vicino al pensiero politico dei democratici riformisti, evidenzia come non si può par-lare di tragica fatalità ma di poca accortezza nella pulizia dei Fiumi e dei torrenti.Orazio Polimeni fa notare alla amministrazione comunale, al fine di non dover raccontare altri tra-gici eventi, che il torrente Annunziata specialmente nella parte finale necessita un intervento di puli-zia, ove intervento significa che dopo aver eseguito la dovuta messa in sicurezza venga seguito etenuto sotto controllo costantemente, e se è il caso ripulire nuovamente, possibilmente con mezziidonei al fine di rendere il più possibile scorrevole il flusso dell´acqua in caso di pioggia intensa.Altresì bisognerebbe tenere puliti tombini e deflussi per acqua, i quali spesso sono ricolmi diimmondizia, di fogliame ed altro... impedendo all´acqua piovana un regolare deflusso senza crea-re fastidiosissimi fiumi nelle strade.Polimeni si auspica che al più presto l´amministrazione provveda per l´incolumità di noi cittadini.Molte tragedie con un po’ di buon senso potrebbero essere evitate o rese meno violente.

V CIRCOSCRIZIONE

CircoscrizioniCircoscrizionia cura di Alessia Vanaria

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Ritardi nel pagamento delle spettanzerelative al buono socio sanitario 2014

Libero Gioveni, nella qualità di consiglierecomunale con la seguente nota denun-cia i ritardi nel pagamento delle spettan-

ze relative al buono socio sanitario 2014: “Non era mai accaduto finora che i numerosis-simi cittadini aventi diritto alla riscossione delbuono socio-sanitario venissero soddisfatti “ametà” o solo in parte! Come è noto, ogni annoil Comune, attraverso l´assessorato regionalealla famiglia, eroga (e nello stesso tempoprovvede a far rinnovare le relative istanze) unsussidio ai cittadini residenti nei comuniappartenenti al Distretto sanitario D26 in pos-sesso di una invalidità del 100% o affetti dauna disabilità grave. Inutile dire che questocontributo economico rappresenta per questepersone e per le loro famiglie che si occupanodi assisterle, una piccola ma preziosa oppor-tunità per affrontare meglio le tante spese perle cure e l´assistenza che in certi casi si ècostretti a cercare al di fuori dell´ambito fami-liare. Quest´anno, infatti, nello scorso mese dimaggio, grazie alle risorse giunte dallaRegione che vi compartecipa economicamen-te, il buono socio-sanitario 2014 è stato eroga-to agli aventi diritto solo in parte, con l´impe-gno da parte di palazzo Zanca di procedere alsaldo in tempi brevissimi nella misura spettan-te all´Ente. A distanza di 5 mesi, però, questacategoria di cittadini attende ancora di riceve-re quanto dovuto, senza tra l´altro conoscere imotivi di un´attesa che obiettivamente, appun-to, sta durando anche troppo! Pertanto, in virtùdi tutto quanto sopra esposto, il consiglierecomunale i n t e r r o g a con carattere i verti-ci comunali, ognuno per la parte di propriacompetenza, al fine di conoscere: 1. i reali motivi di questi ritardi; 2. i tempi

necessari e utili a far ottenere agli aventi dirit-to il saldo del prezioso beneficio economicotanto atteso”.

Denuncia del consigliere comunale Libero Gioveni

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Si è presentato allaStampa S.E. Mons.Antonio Raspanti,

vescovo di Acireale, il qualeassumerà le funzioni di capodella nostra Diocesi diMessina, Lipari e Santa Luciadel Mela, pro-tempore, ovve-ro fino a quando non sarànominato un vescovo definiti-vo, a suo fianco Mons.Antonino Tripodo, delegatoad omnia. Io, ha spiegatoMons. Raspanti, cercherò diessere quanto più presentepossibile, perché comprendoche le esigenze di unaDiocesi siano tante, anche seprobabilmente non potròessere qui più di due giorni asettimana, perché anchenella diocesi di Acireale,hanno bisogno di me.Durante la conferenza stam-pa Raspanti, che dopo il suoinsediamento era subitovenuto a parlare con l’exArcivescovo, Mons. La Pianae pur non avendo letto perscelta i giornali, ha dovutodare risposte ai tanti dubbiche aleggiavano sulla rinun-cia di Mons. La Piana. Perquanto riguarda i presuntiammanchi nel Bilancio dellaDiocesi, Raspanti confermaquanto dichiarato da Mons.La Piana, la recessione c’èper tutti. Per quanto concerneil caso del medico della dio-cesi Antonio Bertolami, chenel luglio 2013 aveva nomi-nato fra suoi eredi La Piana,come persona fisica, non inquanto Arcivescovo,Raspanti chiarisce che l’ere-

dità consisterebbe in duepalazzi e non in cifre astrono-miche come si era ipotizzato.La Piana, inoltre, che ancoranon ha accettato nulla, se egliaccetterà qualcosa, lo passe-rà contestualmente alla dio-cesi, perché non vuole man-tenere nulla per sè. Sullatransazione di circa 900 milaeuro per la Casa del clero aCollereale, sede scelta sindai tempi di monsignor Painoper i sacerdoti “in pensione”,che aveva fatto storcere ilnaso a molti alti prelati,Raspanti dice: Oserei direche in questa occasione l’exArcivescovo si è preso unaeredità non sua, avendo ilcoraggio di portare a compi-mento questo atto, perciònon credo che sia criticabileper questo. Non parlerei dicataclisma all’interno dellaDiocesi, ma vogli andare afondo di questa e di tutte lealtre questioni.

cittàcittà

S.E. Mons. Raspanti nuovo reggente a cura di Marilena Farandafoto Peppe Saya

Diocesi

Noi non siamo qui contoni trionfalistici,afferma il senatore

D'Alia durante la conferen-za Stampa di presentazionedel progetto UDC, con alfianco i consiglieri UDC. Ilnostro progetto, continuaD'Alia, non si ferma a alPiemonte, nessuno, infatti,ha attenzionato la riqualifi-cazione del Margherita dacui dovrebbe partire unacittadella della cultura.Oggi, noi ci auspicherem-mo che ci sia una cittadelladella salute. Il. 7/10/2015all'Ars abbiamo salvatol'Ospedale Piemonte, ma lo

si potevafare già unanno fa,infatti, se ilS i n d a c ofosse statopiù attento.Le ordinanze

del sindaco sono carine efolkloristiche, ma non risol-vono niente. La risposta di Accorinti:L’on. D’Alia non sa di cosaparla quando agita presunti“ritardi di Accorinti” sulPiemonte. Basta leggere ilprimo documento delSindaco fin dall’inizio diquesta vertenza cittadina,nel quale si propone lasoluzione che adesso tuttisi affannano a dichiararepropria: un centro per lalungodegenza e un attrez-zato pronto soccorso, perl’emergenza urgenza.

UDC

Cultura e Salute: Due cittadelle per la città

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Il sindaco, RenatoAccorinti, con gli assessoricomunali, alle Politiche

della Casa, Sebastiano Pino,all'Urbanistica, Sergio DeCola, e all'Ambiente, DanieleIalacqua, hanno preso partealla cerimonia di inaugurazio-ne del cantiere per l'avvio deilavori di risanamento di CasaNostra. “Dopo tantissimi annidi attesa - hanno evidenziatoil sindaco Accorinti e gliassessori Pino, De Cola eIalacqua - finalmente si puòpresenziare a questo evento.Le procedure per il risana-mento dell'area interessatanon sono state semplici edoggi grazie ad una battagliaintrapresa sarà anche realiz-

zato un Parco Urbano”.L'intervento prevede la demo-lizione dei 7 edifici danneg-giati, disfacimenti, sbanca-menti e preparazione del ter-reno per la riqualificazionedell'area di progetto, la realiz-zazione dell'impianto d'illumi-nazione stradale, la sostitu-zione di brevi tratti di fognatu-ra e per la raccolta di acquepluviali ed interventi volti allarealizzazione di un parcourbano.

Riabilitiamo Messina

Bonifica di Villa Dante

E’ stato illustrato nella SalaOvale di Palazzo Zanca,dal gruppo Riabilitiamo

Messina, l'evento relativo allabonifica di villa Dante, program-mato in collaborazione conl'ATO3. L'iniziativa si svolgerànel pomeriggio di venerdì 16 eper l'intera giornata di sabato 17.

Politica

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Presentati i Coraggiosi Inaugurato il cantiere di “Casa nostra”

Per innovare l'approccioeducativo nei confrontidelle nuove generazio-

ni sia nel rapporto genitori-figli che insegnanti-allievi, laprof.ssa Cecilia Caccamo el'Associazione di PromozioneSociale ''Il Giglio'' di Milazzohanno invitato a Messina il16, 17, 18 e 19 ottobre,Noemi Paymal, antropologa esociologa francese, in tourMondiale 2015, per presenta-re ''Pedagooogia 3000'', colpatrocinio del comune diMessina. Il nuovo modelloeducativo si prefigge lo scopo

di fornire strumenti per rag-giungere lo sviluppo integra-le, olistico dell’essere umano.Il programma prevede: vener-dì 16 ottobre, presso il LiceoBasile, Aula magna, alle11.30, alla LibreriaColapesce, in via M. Giurba,alle 18; lunedì 19 ottobre alLiceo Ainis, Aula magna, ore11 e 12.30.

Scuole

''Pedagooogia 3000''

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Risanamento

Sabato 10 ottobre, presso lasaletta dell’HotelMessenion, su iniziativa

delle federazioni Prima La Siciliae Prima Messina, si è tenuta unaconferenza stampa di presenta-zione del gruppo “I Coraggiosi”Messina. All’incontro sono inter-venuti: Gabriele Siracusano eRoberto Falzea – Coordinatoricittadini; Iole Nicolai –Coordinatrice de “I Coraggiosi”per Messina e provincia; FabrizioFerrandelli– Promotore del grup-po “I Coraggiosi”.

foto Peppe Saya

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Ruspe in azione a “Casa Nostra”Messina - Casa Nostra - 8 Ottobre 2015

foto Peppe Saya

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Dopo 22 anni, da quando furono sgomberate tredici palazzine interessate da dissesto idrogeologico,ad appena dieci anni dalla loro realizzazione, la ruspa è entrata in azione per poi proseguire con le pic-conate simboliche date dal sindaco Accorinti e dagli altri componenti della giunta, gli assessoriIalacqua, De Cola e Pino, che si sono impegnati a vario titolo perché i lavori potessero iniziare.Lì dove per anni ha regnato il malaffare nascerà un parco urbano.

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ProvinciaProvinciaa cura di Marilena Faranda

ProvinciaProvinciaa cura di Marilena Faranda

Rete fra Enti

Per una società migliore: integrazione e reinserimento

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WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 3714 Ottobre 2015

Il Commissario Straordinario della CittàMetropolitana di Messina, dott. FilippoRomano, ha sollecitato un incontro che si

è svolto presso l’Ufficio Esecuzione PenaleEsterna, per la messa a punto di quantonecessario all’avvio delle attività previste nelprogetto finalizzato a favorire percorsi diintegrazione per il reinserimento, nel mondodel lavoro e della società, di soggetti svan-taggiati, con notevoli positive ricadute, comegià sperimentato in precedenti esperienze,sui soggetti interessati e sulla società.Palazzo dei Leoni, attraverso la Dirigentedella X Direzione “Politiche Sociali e delLavoro” – “Servizio Politiche del Lavoro,Giovanili e Occupazionali” Dott.ssa SilvanaSchächter e il funzionario Pietro Alito, hagarantito la massima disponibilità all’attua-zione del programma in totale sinergia conl’U.E.P.E.

L’incontro di ieri è servito a mettere a puntola procedura di questo progetto ,le cui lineeguida sono contenute nelle convenzioni sot-toscritte con l’Ufficio Esecuzione PenaleEsterna ed il Tribunale di Messina, rispetti-vamente in data 23 e 24 luglio 2015, appro-vate in data 29 settembre 2015 con delibe-razioni del Commissario Straordinario eriguardano, in particolare, gli interventi di:- “messa alla prova”, che prevede lo svolgi-mento di lavori di pubblica utilità da parte disoggetti che hanno la possibilità, previstadalla legge, di chiedere la sospensione delprocesso;- “giustizia riparativa”, consistente nella pre-stazione di attività gratuita che il soggettodeve svolgere per risarcire del danno fatto isoggetti danneggiati e/o la collettività.

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Grido d’allarm Il Ministero dell’Interno, con una circolare, hacomunicato che le Province e le CittàMetropolitane dovranno contribuire al conteni-

mento della spesa pubblica per l’anno 2015 attra-verso la riduzione della spesa corrente di 1.000milioni di euro per l’anno 2015, di 2.000 milioni dieuro per l’anno 2016 e di 3.000 milioni di euro adecorrere dall’anno 2017.Il termine per il versamento degli importi relativiall’anno corrente è fissato al 2 novembre, quindi gliEnti hanno circa 20 giorni di tempo.In particolare, per quest’anno, la CittàMetropolitana di Messina dovrà versare la consi-stente cifra di 8.562.113,11 euro, mentre nel 2016il versamento si aggirerà intorno ai 17 milioni dieuro e nel 2017 sarà addirittura di 25 milioni dieuro.Si tratta di una realtà drammatica che coinvolge lamaggior parte degli Enti di area vasta, alle presecon una crisi gestionale generalizzata, causatadalle eccessive contrazioni dei trasferimenti pub-blici registrate in questi ultimi anni, di transizionedalle Province alle Ciità Metropolitane e ai LiberiConsorzi.A breve, Palazzo dei Leoni approverà il bilancio inpareggio, grazie alla legge che ha previsto la reda-zione del documento contabile su base annuale enon triennale, ma se queste strangolanti misure dicontenimento della spesa, così come prospettataper il 2015 e per i prossimi due anni, sarà attuatanella misura preannunciata, l’Ente andrà incontro,in tempi brevi, a seri problemi economici con graviricadute su tutti i servizi erogati, con pesantissimericadute sui cittadini.Un esempio per tutti, già allo stato attuale, la CittàMetropolitana di Messina non può attuare alcuntipo di intervento sulla rete stradale provinciale,situazione che rischia di peggiorare, se si conside-ra che a breve si andrà ad affrontare la stagioneinvernale che porterà ad ulteriori drammaticheproblematiche, con possibili ripercussioni sullatransitabilità delle arterie stradali e con il rischio dilasciare isolati interi Comuni e Frazioni.L'impossibilità di garantire la sicurezza e l'efficien-za delle strade provinciali coincide, tra l'altro, con

La Città Metropolitana diMessina dovrà versare laconsistente cifra di8.562.113,11 euro, nel 2016il versamento si aggireràintorno ai 17 milioni e nel2017 sarà addirittura di 25

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Misure scellerate di tagli alla spesa pubblica

me del Commissario Romano

un momento delicato per la Città Metropolitana di Messina che si trova a dover fronteggiaregravi emergenze in tale settore, aggravate anche dalle recenti alluvioni.Sono varie, infatti, le criticità in atto nell’intero territorio provinciale e, soprattutto, nel compren-sorio jonico, che registra già la chiusura della strada provinciale 19 di Mancusa, nel Comunedi Francavilla di Sicilia, e della strada provinciale n. 23 di Misserio.Ancora una volta, un esempio di come i tagli alla spesa pubblica, totalmente incuranti dei biso-gni della gente, pesano come un macigno sulle teste dei cittadini, fino a mettere a rischio laloro stessa vita.

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40 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 14 Ottobre 2015

SiciliaSiciliaa cura di Dario Buonfiglio

“Benvenuti nel paese di ovvero mamma RegioneAnche "inviare una mail, usare internet o tenere gli archivi ordinati" bastaai 1.700 dirigenti della Regione per ottenere i premi in busta paga, sotto lavoce "indennità di risultato": una spesa complessiva per le casse dellaRegione di circa 10 milioni di euro. E' quanto denunciano i deputati regionali del M5s.

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WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 4114 Ottobre 2015

“Benvenuti nel paese di Bengodi, ovvero mammaRegione, che a stento riesce pagare gli stipendi, ed è inprocinto di 'spegnere la luce', per usare le parole pro-

nunciate all'Assemblea dall'assessore all'EconomiaAlessandro Baccei, ma che - accusa il M5s - non disdegnadi gratificare i suoi figli più cari con allettanti incentivi eco-nomici".Nel 2013 e 2014 sono stati stanziati, e in parte liquidati,oltre 10 milioni di euro l'anno per le indennità di risultato,"che - sostengono i 5 stelle - appesantiscono la già pesan-te busta paga dei dirigenti con cifre non certo disprezzabilie che in alcuni casi possono arrivare anche a 12 e persino17 mila euro lordi l'anno (la media è di circa 7 mila euro)". E "per il 2015 la cifra complessiva dei 'bonus' da elargire aisuperburocrati è stata leggermente ritoccata al ribasso(solo 587 mila euro in meno), ma probabilmente per effet-to di pensionamenti".E' saltato fuori che attività che dovrebbero essere la norma-le routine in qualsiasi ufficio, come l'uso della posta elettro-nica o di internet o la "protocollazione e archiviazione dellepratiche", costituiscono tappe significative della scalata alpremio". "E non mancano", incalzano i deputati M5s, "lemotivazioni generiche o al limite del comprensibile perregalare un premio a ogni costo". I premi, oltre a essereconsistenti, sono pure per tutti. In attesa che entri in funzio-ne l'Oiv (organismo indipendente di valutazione) la verificadel raggiungimento dell'obiettivo è attualmente demandataai superiori dei dirigenti "scrutinati", che finora hanno sem-pre promosso praticamente in massa. Lo "raccontano" le schede di valutazione, che riportanoquasi tutte il massimo dei voti (100) o comunque dentro lafascia utile per consentire ai dirigenti di portare a casa ilmassimo delle prebende possibili (80 punti su 100)."Con dirigenti così bravi ed efficienti - afferma il capogrup-po M5s all'Ars, Giorgio Ciaccio - la Regione dovrebbe bril-lare in tutti i settori, quando invece siamo sull'orlo dellabancarotta. È ovvio che qualcosa non funziona e che que-sti premi non sono altro che insopportabili ed inopportuneregalie, concesse, tra l'altro, a gente che porta a casabuste paga pesantissime, Si sospendano, come è statofatto a Bagheria dal nostro sindaco Patrizio Cinque"."Per stoppare lo scandalo delle indennità di risultato" ideputati del Movimento presenteranno un emendamentonella prossima finanziaria "che congeli questa voce per cin-que anni".

Bengodi, ”

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Inumeri sull'occupazione fornitidall'Eurostat sembrano un bollettino diguerra. In Sicilia, dove si registra il dato

peggiore in assoluto, il tasso di occupazio-ne per le persone tra i 20 e i 64 anni è del42,4%. Più di un siciliano su due in età dalavoro è quindi disoccupato. E il dato fem-minile è ancora più pesante: solo il 29,6%delle donne nella stessa fascia d'età ha unlavoro. Sicilia maglia nera d'Italia ma nonsolo. Il dato che si registra sull'isola è il piùbasso di tutte le regioni europee.Un'ecatombe, alla faccia dei tanto sbandie-rati segnali di ripresa. Ma la questione è piùampia e non riguarda soltanto la Sicilia. Idati sono da brividi anche in tutto il resto delSud. In Europa sono soltanto sei le regionicon un tasso di disoccupazione inferiore al50%; ben quattro di queste sono proprio in

Italia. Ma per tornare alla Sicilia, e all’evi-dente fallimento dell’azione del presidenteRosario Crocetta certificata impietosamen-te anche da questi ultimi dati statistici, i par-lamentari di Area Popolare, Nino Bosco eBruno Mancuso, chiedono a Renzi di ‘solle-vare’ anche Crocetta, dopo Marino: “Eraormai evidente l'inadeguatezza e l'insoste-nibilità per il primo cittadino a continuare aguidare la Capitale e bene ha fatto il presi-dente del Consiglio a porre fine allo straziodi Roma. Ora, vista la manifesta incapacitàdel presidente Crocetta a guidare la Siciliaperché Renzi non agisce per mandare acasa un presidente evidentemente inadat-to? I danni del presidente Crocetta sonosotto gli occhi di tutti: una regione malgovernata, allo sbando e senza prospettive.

LavoroSicilia maglia nera in Europa

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Durante il tragitto per recarsi al Comitatodelle Regioni, il Presidente dell’ARSGiovanni Ardizzone non avrebbe mai

pensato di imbattersi lungo la Chaussée deLouvain, in un bar il cui proprietario e’ il mes-sinese Giovanni Lepanto dove insieme lamoglie Sig.ra Enza rappresentano dal 1975ad oggi la maggiore pasticceria di origine sici-liana presente a Bruxelles.Dopo qualche mese lo stesso Sign. Lepantonon si sarebbe mai aspettato un riconosci-mento da parte del Presidente dell’AssembleaRegionale Siciliana per la sua opera di divul-gazione della cultura pasticcera messinesenel Mondo.Stamattina, nel freddo ormai invernale dellacapitale europea e’ avvenuta la consegna diuna targa con la quale si rende merito a deinostri concittadini che con passione, costanzae professionalita’ riescono a portare alto ilnome della nostra citta’ di Messina nel mondo,permettendo a migliaia di persone come me,

che vivono lontani dalle proprie famiglie edalle loro tradizioni, di trovare una piccola oasiin territorio straniero dove poter respirare nuo-vamente aria di casa a colpi di cannoli, cassa-te, pignolate, piccola pasticceria ma anchebraciole, melenzane ripiene e tante altre deli-zie che ci ricordano quanto bella possa esse-re la nostra terra e quanto orgogliosi si puo’ancora essere ad essere Siciliani.Un ringraziamento e’ stato rivolto alPresidente Ardizzone che comprendendo l’im-portanza di una politica che si attua anche esoprattutto attraverso il riconoscimento e lavalorizzazione dei vecchi mestieri soprattuttoin chiave di valorizzazione internazionale ,dona il giusto riconoscimento a persone chenonostante le barriere geografiche investonosulle proprie tradizioni, donandoci anche seper brevi momenti un po’ di aria dello Stretto.

Come le tradizioni siciliane all’esteropossano farti sentire a casa

Antonio Bebba

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48 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 14 Ottobre 2015

CulturaCultura

In un clic cinque generazioni di artisti, quasi mille tra schede artisti e schede opere, 1.700immagini, e uno sguardo che accoglie ad un sol colpo il Novecento e il Secondo Millennio,tra pittura e scultura, letteratura e teatro, cinema e tv, architettura e urbanistica, fotografia e

illustrazione. La ricerca a più mani e più voci, cesellata attraverso il confronto quotidiano traspecialisti di settori diversi e durata un anno, racconta Messina e la contemporaneità, le suearti e i suoi interpreti, dai più consapevoli all’underground. E’ l’approdo al web de “Le Scalinate dell’Arte”, progetto pluriennale e poliedrico che, con ilComune di Messina come capofila e la società Team Project come partner, si è guadagnato,per innovatività ed esaustività e per i positivi potenziali impatti sociali e di sviluppo, appositofinanziamento nel Po Fesr Sicilia 2007-2013. Un portale e una app sviluppati ad hoc forniscono in chiaro a chiunque abbia interesse il cen-simento massivo di tutto ciò che fa cultura a Messina, e il percorso di approfondimento e

Messina e la contemporaneitàportale e app alla scoperta di arti e artisti dal ‘900 a oggi

PalaCultura “Antonello da Messina”

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aggiornamento prosegue ancora. Nel frattempo, piccolee grandi scoperte, intuizioni inedite e, soprattutto, con-nessioni che aprono nuove linee di indagine si registranoin ogni settore studiato: dall’ipotesi che il Cinema Odeon,attribuito all’ancora ignoto “R. Gunter”, sia invece uscitodalle geometrie plastiche di Felice Canonico alla scoper-ta che i padiglioni A, B e in parte C del Policlinico sonostati progettati da Ettore Rossi, l’architetto che in Italia hacambiato i modelli di riferimento dell’edilizia sanitaria,dalla riproposizione dell’Horcynus Orca di D’Arrigo allavalorizzazione della visione e delle opere di GiovanniCammarata. Per definizione work in progress, il portale ha già raggiun-to una significativa massa critica di informazioni e relazio-ni tra saperi. . “Suggestioni e conoscenze – spiegaGiovanni Lucentini, presidente di Team Project e ideato-re del progetto - che devono diventare patrimonio collet-tivo. Studiosi e studenti, appassionati di storia patria eartisti, pubblici amministratori e operatori del settorepotranno trovare un valido strumento di sintesi e analisiper approfondimenti futuri. Senza mai dimenticare, comepiù volte sottolineato dal prof. Massimo Villari, coordina-tore del team informatico, che il portale e l’applicazionemobile rappresentano, insieme, uno degli snodi viari delprogetto, essendo componenti integranti e di completa-mento di una infrastruttura tecnologica complessa edinnovativa. Il progetto ‘Le Scalinate dell’arte’, infatti, pre-senta le principali caratteristiche progettuali che denota-no le principali Smart Cities esistenti a livello mondiale.Le sette scalinate, illuminate a LED multicolori, capaci diregolare l’intensità di illuminazione sulla base dellenecessità dei fruitori mirando al risparmio energetico conpali dotati di Access point Wifi e di telecamere di sorve-glianza per salvaguardare le installazioni artistiche, sono,di fatto, strumenti avveniristici. Il cittadino o il turista dellacittà Smart, Messina, oltre a beneficiare del supporto tec-nologico nelle scalinate, potrà interagire con l’app ed isistemi informativi web-based per ottenere in modo sem-plice ed intuitivo informazioni sull’arte contemporanea esulle installazioni artistiche che insistono sul territorio”. Appuntamento venerdì 16 ottobre alle ore 10 alPalaCultura Antonello con la conferenza di presenta-zione di www.lescalinatedellarte.com, la sua architet-tura interna, i possibili modi di navigazione, i contenutiraccolti, le modalità d’utilizzo dell’app.

Cinque generazionidi artisti, dal 1900ad oggi, tra pitturae scultura, letteratura e teatro, cinema e tv, architettura e urbanistica, fotografia e illustrazione

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Scuole, crocieristi e club al museo per la mostra-eventosul Futurismo

Museo regionale di Messina

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Fin qui 1.500 visitatori e calendario fitto di prenotazioni fino alla chiusura di giorno 15novembre per la mostra-evento “L’Invenzione Futurista. Case d’arte di Depero” allestitadal Museo regionale di Messina in collaborazione con il Mart, Museo d’arte moderna e

contemporanea di Trento e Rovereto.L'istituto Bisazza (articolato in Liceo Linguistico, Liceo Scientifico e Liceo delle Scienze Umanee Sociali) è l'ultima scuola finora ad aver visitato l'esposizione, nella giornata del 13 ottobre.Entro la chiusura, tutte le realtà scolastiche cittadine avranno trascorso almeno un giorno alMuseo, con il caso particolare dei tre giorni di visita prenotati dall'Istituto d'Arte Basile tra il 10e il 12 novembre. Funziona anche il rapporto con il crocierismo, con agenzie private che hanno colto l'occasionee accompagnano i visitatori in viale della Libertà. Il 30 ottobre è prevista la visita di un gruppoche supererà le 100 persone. Per questi gruppi e per chi ne fa richiesta è disponibile un servi-zio di visita guidata effettuato da storici dell'arte.Tra le curiosità, le iniziative di alcuni club service che hanno in programma di completare lavisita al Museo con incontri a tema culinario-futurista. Cocktail o cene ispirate ai manifesti delmovimento che hanno provato a rivoluzionare anche il modo di intendere la cucina.

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Pala-Cultura “Antonello da Messina”Biennale di Messina

Venerdì 16 Ottobre sarà presentata la Biennale di Messina presso il Pala-Cultura“Antonello da Messina”, evento speciale che da anni viene organizzato nella nostracittà dall’artista messinese Biagio Cardia il quale si è avvalso della collaborazione

del Direttivo “Accademia Culturale Zanclea”, l’Associazione “Progetto Colapesce” direttadall’Avv. Giuseppe Santalco e “Association of Italian American Educators”. E’una impor-tante manifestazione attesa con grande interesse non solo dagli artisti partecipanti maanche dai numerosi visitatori che già conoscono l’evento di livello Internazionale. AllaBiennale, anche quest’anno viene abbinata la Sesta Edizione del Concorso di Poesia

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Internazionale “Premio Messina Città D’Arte”, curato da un Comitato di intellettuali messine-si composto dal Presidente Prof. Claudio Sergio Stazzone, delle dott.sse Agata Midiri,Celestina Matino, Giovanna Lo Giudice, Ketty Millegro e Tiziana Midiri. La Premiazione avràluogo Venerdì 16 Ottobre ore 17.30, con la presenza dell’Assessore alla Cultura Prof. ToninoPerna. Contestualmente all’esposizione delle opere pittoriche che sarà possibile visitare finoal 22 Ottobre, si terrà una Mostra fotografica di Artisti professionisti e uno “Stage Fotografico”con la presenza di modelle, nei seguenti giorni; Domenica 18 per i fotoamatori e fotografi,Martedì 20 per gli alunni delle scuole di Messina. Alla mostra fotografica saranno presenti gliartisti: Biagio Cardia che esporrà foto di “Messina ieri e oggi”; Salvatore Desalvo (Moda);Davide Cardia (Moda) Anna Maria Niccoli di Cosenza (fotopittoriche). Per il Premio diPoesia, è prevista la partecipazione di poeti Europei ed Exstraeuropei. Allieteranno la sera-ta i cantori messinesi Gianni Argurio e Mimmo Ambriano.

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Venerdì 9 Ottobre si sono chiuse le porte della sala Sud del prestigioso ComplessoMonumentale del Monte di Pietà che per cinque giorni ha ospitato la collettiva “Segni eSogni. Mostra di pittori Post Simbolisti” il cui successo di pubblico ed i pareri favorevoli

hanno sicuramente aperto un portone al gruppo dei quattro protagonisti Salvatore Celi, MarcoRizzo, Giuseppe Siracusa e Giorgio Torre, personalità artistiche indipendenti e distinguibiliaccomunate però da un segno intimo e psicologico.Un impegno ben riuscito per l’associazione Cara beltà, presieduta da Milena Romeo, che hainserito l’evento nella rassegna “Cento Sicilie” con l’obiettivo di promuovere le ArtiContemporanee nel territorio ma soprattutto una scommessa vincente per il gruppo stesso,che ha esposto per la prima volta a maggio del 2015 presso l’Auditorium di San Vito diBarcellona P.G. sotto l’occhio critico di Andrea Italiano, da tempo impegnato ad individuare evalorizzare il potenziale artistico dei talenti che ruotano attorno alla città del Longano.Una mostra contemporanea lontana dai nuovi linguaggi dell’arte riconoscibili in installazioni,performance, effetti multimediali, neo-espressionismi, public art etc. La loro pittura è diversa, omeglio più vicina alla tradizione. Si serve di un “figurativo” a tratti simbolico, surrealistico e geo-metrico per lanciare un messaggio, per affinare la tecnica ed il disegno, per elaborare campi-ture di colore e passaggi cromatici graduali, per esporre un pensiero alchemico, per esprime-re la generale condizione umana ma ancor di più la propria.

“Segni e Sogni. Mostra di pittori Conclusasi al Monte di Pietà di Messina

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Post Simbolisti”Nelle tele si potrebbero cogliere varie chiavi dilettura, sicché alcune opere sembrano diventarela proiezione di immagini mentali, altre fungonoquasi da rifugio per l’artista, dove lo stesso sinasconde per sottrarsi a certe situazioni esternealtrimenti incomprensibili o che preferirebbe nonvedere. Altri lavori, invece, sembrano rappre-sentare quell’anello di congiunzione tra la realtàmateriale circostante ed il mondo del sogno edell’illusione.Forse questo messaggio deve essere passatose, durante i giorni di esposizione, sono statitanti i messinesi che incuriositi hanno postodomande, se docenti hanno chiesto di visitare lamostra con le classi, se in molti, turisti compresi,hanno scattato foto immortalandosi con le operee se diversi artisti locali ed esperti del settorehanno mostrato apprezzamenti senza risparmia-re consigli e suggerimenti preziosi per ciascunpittore.Ai Postsimbolisti, dunque, non rimane che augu-rare una prossima tappa vincente con la consa-pevolezza che non si è mai arrivati e ricono-scendo che se da singoli sono sicuramente ingamba, in gruppo sono diventati una vera forza!

Laura Mauro

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Per il secondo anno consecutivo, la “Multisala Iris” (via Consolare Pompea 240,Messina) inserisce nella sua programmazione La Grande Arte al Cinema, un even-to che porta musei e importanti nomi dell’arte nelle sale cinematografiche di tutto il

mondo.Reduce dal successo della trascorsa stagione – che ha registrato una grande partecipa-zione di pubblico –, quest’anno la “Multisala Iris” ripropone questi affascinanti percorsi allascoperta dei grandi capolavori artistici, e offre speciali convenzioni agli studenti dellescuole medie e superiori.Il viaggio avrà inizio il 3, 4 e 5 novembre con una straordinaria visita multisensoriale in 3De 4K nel Rinascimento, alla scoperta del patrimonio artistico di Firenze e degli Uffizi.La première mondiale di Firenze e gli Uffizi 3D/4K-viaggio nel cuore del Rinascimento –una produzione Sky 3D in collaborazione con Sky Arte HD, con Nexo Digital e MagnitudoFilm – ripercorre i luoghi simbolo di Firenze (Cappella Brancacci, Museo del Bargello,Santa Maria del Fiore, Cupola del Brunelleschi a Palazzo Medici, Piazza della Signoria,Palazzo Vecchio, Galleria dell’Accademia, Galleria degli Uffizi) e racconta le opere d’arteche il capoluogo toscano custodisce (Donatello, Michelangelo, Giotto, Gentile, Fabriano,Piero della Francesca, Raffaello, Tiziano, Leonardo, Botticelli, e altri ancora).«Una perla – si legge sul sito web della Nexo Digital – sarà costituita dallo svelamento delrestauro in corso dell’Adorazione dei Magi di Leonardo, assente dagli Uffizi dal 2011. Adarricchire il film, spettacolari immagini aeree della città, realizzate grazie all’utilizzo di unelicottero e un drone».Un esperimento, quello dell’Arte sul Grande Schermo, che offre allo spettatore, attraver-so la tecnologia digitale, l’opportunità di vivere un’esperienza unica e coinvolgente.

La Grande Arte al Cinema“Multisala Iris” di Messina inserisce nella sua programmazione un evento che porta musei e importanti nomi dell’arte nelle sale cinematografiche di tutto il mondo

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SpettacoliSpettacoli

Il porto di Messina è meta ormai quasi quotidiana di sbarchi di migranti, di uomini che intra-prendono la “via del mare” con la speranza di potersi costruire un futuro migliore. Molti, unavolta giunti in città, scelgono di rimanere ai bordi delle strade alla ricerca di qualche spiccio-

lo, altri, invece, ritengono premessa fondamentale per la realizzazione del proprio “progetto divita” integrarsi nella realtà circostante. È questo, ad esempio, il caso dei giovani migranti chehanno scelto di partecipare al laboratorio teatrale su Pier Paolo Pasolini condotto da AngeloCampolo per la compagnia DAF- Teatro dell’Esatta Fantasia di Giuseppe Ministeri, in collabo-razione con il Teatro Vittorio Emanuele di Messina. Hanno scelto di mettersi in gioco lancian-do alla città una sfida nuova che spinge ad andare oltre i confini di quella che potremmo defi-nire “politica dell’emergenza”. Questa magica storia ha inizio qualche settimana fa quando questi giovani, presentatisi alprimo incontro del laboratorio, hanno calcato, per la prima volta, le tavole di un palcoscenico.Sono entrati nell’ambiente a loro sconosciuto della Sala Laudamo in fila indiana, impauriti,estremamente imbarazzati. Ad accoglierli il regista Angelo Campolo che ha rotto il “ghiaccio”rivolgendo loro queste parole “Questo è un mondo sottosopra, questo spazio è una frontiera

Un viaggio senza frontiere alla scoperta dell’altro

I migranti protagonisti del laboratorio teatrale su Pier Paolo Pasolini per la compagnia DAF

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dove chiediamo di dichiarare: che musica ascolti, quali film ti

piacciono, se sai o no disegnare, cantare e soprattutto balla-

re”. Poche parole di grande significato per introdurre questigiovani in una realtà nuova, in una realtà che è uno spaziolibero e non un recinto in cui si opera con l’intento di indaga-re sulla vita del singolo. Nessuna indagine, nessun giudicechiamato a distinguere tra ciò che è giusto e ciò che è sba-gliato. Questo il clima di fondo di un laboratorio che ha vistoi giovani fare ricorso unicamente, nell’ambito dei primi dueincontri, alla “lingua del teatro”, fatta di corpo, musica e ritmo.Pian piano alcuni di loro, poi, hanno deciso di far entrarespontaneamente anche le parole. Ecco che le prove entranonel vivo e lo spettacolo giorno dopo giorno prende vita.Prima che la “macchina” del teatro si metta in movimento,però, Campolo racconta loro, come se si trattasse di unafiaba, la trama dell’opera che porteranno in scena al terminedel laboratorio: Teorema di Pasolini. Tra i personaggi unostraniero senza nome, un ospite che bussa alla porta e magi-camente migliora la vita della famiglia che lo accoglie. Al suoaddio, però, le cose cambiano, la famiglia, infatti, è invasa daun dolore immenso che spinge il padre ad abbandonare tuttoe fuggire nel deserto. Momenti diversi di una storia che queigiovani migranti stavano ad ascoltare in silenzio, mentreparole vaghe e generiche come “luce” “straniero” “Dio” lascia-vano da parte il loro valore più astratto per prendere corpo inmaniera sempre più concreta, più chiara ma al contempo piùmisteriosa. “Questo mistero” sottolinea Campolo “che rac-

chiude in sé una contraddizione, è quello che ci interessa di

Teorema. Non le sue implicazioni politiche, legate ai cambia-

menti sociali dell’Italia del ’68. La nostra intenzione è di apri-

re un processo creativo che ponga al centro le domande di

quell’opera che ancora oggi sono in grado di scuotere la

nostra coscienza intima”.

Questa, dunque, la meta di un viaggio che si concluderà amaggio con la realizzazione di tre spettacoli con al centrol’opera di Pasolini, declinata con l’ausilio di forme espressivediverse: prosa, teatro danza e musica. Un viaggio senza fron-tiere, aperto all’imprevedibile, un viaggio che nasce per rac-contare sul palcoscenico il nostro rapporto con l’altro, parten-do dalla parabola di Teorema. Un’opera di ieri, dunque, rilet-ta in maniera nuova diventa punto di partenza per un’espe-rienza unica che porterà, senza dubbio, attori e spettatori adivenire cittadini più consapevoli di un mondo globale.

Alessia Vanaria

“Questo è un

mondo sottoso-

pra, questo

spazio è una

frontiera dove

chiediamo di

dichiarare:

che musica

ascolti, quali

film ti piaccio-

no, se sai o no

disegnare, can-

tare e soprattut-

to ballare”

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“INFINITA”prima assoluta per la SiciliaAl Teatro Vittorio Emanuele di Messina,

venerdì 16 ottobre, la compagnia Familie Flöz

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Familie Flöz è un gruppo che da più didieci anni risiede a Berlino, ma è com-posto da artisti sempre diversi che

danno vita a creazioni autonome La loro artenasce dal teatro di figura e dalla clownerie,dalla danza, dall’arte circense, acrobatica maintimamente, fermamente, drammaturgica.Lo spettacolo che andrà in scena, INFINITA, èun mosaico dei grandi piccoli momenti dellavita. È un’analisi dei temi che sempre si pre-sentano nel corso dell’esistenza, ma comuni-cati attraverso uno sguardo intelligente chemette a nudo quelle situazioni che nella vitasono universalmente avvertite come momenticomici. Spesso il pubblico ride a crepapelle,

batte i piedi e alla fine applaude, come dices-se grazie per un regalo.È uno spettacolo, adatto a tutte le fasce d’età,sui primi e sugli ultimi istanti di vita, sullanascita e sulla morte. Racconta i momenti incui avvengono i grandi miracoli dell’esistenza:il timido ingresso nel mondo, i primi coraggio-si passi, la scoperta del mondo, del sesso, dise stessi, degli altri e poi l’inevitabile discesafinale. Agli uomini con il volto coperto da gran-di maschere le situazioni si presentano spes-so uguali ma, di volta in volta, diversa èl’esperienza. La messa in scena dei differentiostacoli che l’uomo affronta risulta a voltetenera, altre imprevedibilmente esilarante.

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La corazzata PotemkinLa corazzata Potemkina cura di Francesco Certo

Finire con onore

Un attore, o artista in genere, sa quando appendere il proprio io al chiodo? Probabilmenteno, dopo una vita vissuta al massimo e sulle copertine dire “basta” e chiudere le porte dellacelebrità non è semplice.Il tempo, però, è bastardamente infame e fare i conti con esso non piace a nessuno. Comeaffrontarlo, c’è chi decide di arrendersi a lui e finisce con l’eclissarsi silenziosamente,magari qualche cammeo ma niente più protagonismo. Altri, invece, scelgono di sposare il patetico e farlo proprio. La vita finisce quando il respi-ro finisce, e si rimane in copertina fino all’ultimo. Lo showbiz, però, non è così serenamen-te gentile. Sicuramente non sbeffeggerà il vecchietto di turno nei grandi eventi, magari gliregalerà pure un Oscar alla carriera (o premio equipollente), però la critica sarà spietata.E lo sarà perché se continui a confrontarti con essa devi accettare, perché se ieri eri “Toroscatenato” oggi sei un DeNiro che cerca di rimanere credibile senza successo. Finendo colprestarti a pellicole oscene, con brevi fortune sporadiche.La caduta degli dei se volete, oppure la non consapevolezza che esiste un tempo per tuttoe che chi ti ha esaltato ieri non vede l’ora di distruggerti oggi.Chiaro, se sei Stallone o Schwarzenegger e decidi di fare ancora “Rocky” o “Terminator”,allora le pernacchie te le prendi e custodisci nel cassetto delle cose più care.Insomma il tempo è infame, come affrontarlo? Invecchiare anche in scena o far finta dinulla? Probabilmente si è credibili invecchiando, perché il tempo ti invecchia e non ridico-lizza. A farlo ci si pensa da soli, facendo ancora finta di essere figli senza capire che si ènonni.Il cinema è finzione direte, chiaro. ma la messa in scena è fatta da persone reali che nonpossono pensare che basta chiamarsi Al Pacino per poter fare il figo. Un vecchietto è unvecchietto pure se una volta era Indiana Jones, ma Harrison Ford non se ne rende contoneanche lui.Essere o apparire? È tutto lì il problema, perché la fatica di ammettere di essere il trapas-sato remoto è difficile da sopportare e gestire. Non un attacco il nostro, ma la consapevolezza che si perda la grande chance di sposarevecchie e nuove generazioni dando vita ad un grande spettacolo. Quando le generazioninon si incontrano ma scontrano, il processo delle copertine darà ragione sempre alla gio-ventù che tira e vende di più.Peccato, dispiace che i grandi vecchi siano pessimi vecchi che fingono di essere giovani.Solo uomini nei nostri esempi? Beh, quando vedremo Meryl Streep fare la fatalona venten-ne, allora parleremo anche di donne.

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da Beethoven a Kurt Cobainda Beethoven a Kurt Cobain

CURIOSITà

Che siano sciocchezze o realtà poco importa,soprattutto perché un bel “chissenefrega” cam-peggia personalmente sulla vicenda. Parliamode “Il volo” come spunto per tutta una discogra-fia che decade, e non per i presunti disordiniprovocati in un hotel svizzero.Ultimo prodotto televisivo trasformato in arte,ultima pagina della disgrazia musicale italiana,“Il volo” rappresenta lo scalino più alto dell’in-voluzione artistica italiana. Nati nel piccoloschermo della Clerici, o di chi per essa dato chel’immondizia televisiva è tutta uguale, non rap-presentano altro che l’ennesimo bancomat perscopritori di talenti e case discografiche. Una carriera scritta a tavolino, prima la tv poi iltour, Sanremo ovviamente vinto e qualche dice-ria da rockstar.Una marea di cazzate da pubblico contempora-neo, perché questo trio di operai mancati con lamusica ha pochissimo in comune. Tenori, cidicono, ma che il rumore che questi tre produ-cano possa essere definito lirico fa ridere, e suc-cessivamente piangere.Attacco gratuito? Macchè, odio profondo per losvilimento dell’arte musicale nella sua interez-

za e profonda tristezza per la fine che tre ragazzi subiranno. Hanno talento? Puòdarsi, ma non interessa a nessuno perché viaggiano su un binario prestabilito chepoco ha a che fare con la fantasia musicale. Tutto è stato scritto, tutto è già deci-so. Triste, davvero triste. “Il volo” è l’esempio odierno, ma come loro in tanti sonostati spolpati. Tutti figli dei talent, quella concrega di prostituzione artisticaschiaffata in tv che produce esempi riprovevoli di interpretazione musicale.Il problema non sono neanche loro, perché oggi la strada da seguire è questa edè giusto che i ragazzi ci provino. Il disgusto lo provocano questi avvoltoi chesguazzano in un mondo che dovrebbe sputarli via. Credono di essere furbi, sco-prono talenti buoni per le vendite e non gli importa se sanno mettere insieme duenote e un vocalizzo.Cadranno tutti, volo e altri. Divorati dal pubblico che oggi li ama perché così èstato deciso; e mentre loro sono lì a contare dischi di platino e successo, i “padri”li stanno già rimpiazzando con nuove facce pulite da sfruttare.

a cura di Francesco Certo

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Cad

uti

in v

olo

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parole in bluparole in blu

CURIOSITà

Lev Nikolaevič Tolstoj nacque il 28 agosto 1828 a Jàsnaja Poljàna, nelgovernatorato di Tula, da una famiglia appartenente all’alta aristocra-zia russa. Fra il 1851 e il 1854 prestò servizio militare nel Caucaso epartecipò alla guerra di Crimea. Tale esperienza diventa materia deiRacconti di Sebastopoli. Congedatosi dall’esercito nel 1856, l’anno successivo parte per unviaggio in Occidente che lo condurrà a visitare la Francia, la Svizzera,la Germania e l’Italia. L’esperienza è deludente: in Europa egli trovasolo “un gretto spirito mercantile”. In questi anni, però, porta a termi-ne il suo capolavoro, Guerra e pace, in cui racconta gli avvenimentistorici fra il 1803 e il 1813, incentrati sulla sconfitta russa diAusterlitz nel 1805 e sulla vittoria del 1812, sempre contro Napoleone. Il romanzo ruotaintorno alle vicende di due famiglie nobili, una cittadina, i Rostov, che abitano a Mosca, l’al-tra campagnola, i Bolkonskij. I personaggi principali sono Andrej Bolkonskij, Nataša Rostove Pierre Bezuchov, che esprime le posizioni dell’autore. Guerra e pace può essere conside-rato, ovviamente, un romanzo storico, ma può essere letto anche come romanzo epico dellanazione russa o come “romanzo di formazione” imperniato sulla figura di Pierre che, attra-verso la propria esperienza di vita, acquisisce un comportamento improntato ai principietici cari a Tolstoj.Nel 1873, poi, l’autore cominciò a lavorare ad Anna Karénina, opera che ha al centro la sto-ria d’amore fra Anna Karénina e il conte Vrònskij a cui si intrecciano, in un continuo rap-porto di parallelismi e di contrasti, le vicende di altre due coppie, ciascuna delle quali è asuo modo esemplare. Si tratta delle storie di Kitty e Lévin e di Dolly e Stepàn Oblònskij.Anna, la protagonista, ci viene presentata, inizialmente, come una donna serena e appaga-ta dalla vita che conduce: ha un figlio che ama, un marito che stima, un posto nella società.In seguito, però, l’amore irrompe nella sua vita e l’equilibrio che sembrava ben consolida-to, all’improvviso, si rivela fragile e provvisorio. Da questo momento convivono in lei il suobisogno d’amore e di assoluto e la realtà, a volte meschina della sua vita da adultera. Annaha scelto di vivere liberamente la propria femminilità, ma questa scelta cozza con il mondodella convenzione, dominato dalla società e dalla sue regole. Non è più possibile sanare l’op-posizione tra convenzione e autenticità dei sentimenti: fuori dal matrimonio e della socie-tà ci sono solo inquietudine, rimorso, vergogna. Gli anni Ottanta segnano per Tolstoj un periodo di profonda crisi spirituale ed orientano lasua ricerca in una direzione etico-religiosa che impronterà tutta la sua produzione succes-siva. A questi anni appartengono, infatti, i grandi racconti La morte di Ivan Il’ič; la Sonata aKreutzer; Padre Sergio; Chadži-Murat e il romanzo Resurrezione. Con il passare del tempola crisi religiosa dello scrittore si intensifica di pari passo con la sua attività sociale. In unclima di crescenti conflitti sociali matura l’idea di abbandonare la famiglia e di vivere soloin povertà e nell’anonimato. La notte del 28 ottobre 1910 così Tolstoj fugge di casa, ma col-pito da polmonite, muore pochi giorni dopo a Astàpovo.

a cura di Alessia Vanaria

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Tols

toj

Negli eventi storici i cosiddetti grandi uomini sono le etichette

che danno il nome a un dato evento, e che, proprio come le eti-

chette, meno di ogni altra cosa hanno un preciso rapporto con

l'evento. Ogni azione compiuta da costoro, e che ad essi sembra

un atto di libero arbitrio, in senso storico è tutt'altro che arbitra-

ria, ma viene a trovarsi in connessione con tutto il corso della

storia ed è predestinata ab aeterno.

Era come se tutte quelle tracce del suo passato lo avessero affer-

rato dicendogli: "No, non ci lascerai, non diventerai un'altra per-

sona, resterai quello che eri: coi tuoi dubbi, con la continua

insoddisfazione personale, coi vani tentativi di correggerti, con le

cadute e l'eterna attesa della felicità che non ti è stata data e che

per te non è possibile".

Tutta la varietà, tutta la delizia, tutta la bellezza della vita è

composta d'ombra e di luce.

Jasnaja Poljana 1828 Lev Tolstoj 1910

Lev

Nik

ola

evič

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Un cioccolato contenente solo il 35% digrassi che potrebbe essere utilizzatocome medicinale.

E' l'annuncio di una società americana specia-lizzata in tecnologie a base di erbe, che haindividuato una sostanza per correggerel'amaro del cacao in una pianta caratteristicadella Bolivia e del Perù.Il cacao contiene infatti antiossidanti e minera-li, utili a proteggere il sistema nervoso, ridurreil rischio di infarto e abbassare la pressionesanguigna.Tuttavia, le compagnie produttrici di cioccola-to dolcificano il cacao con prodotti grassi ezuccherini, riducendone i benefici. La compa-gnia di Boston Kuka Xoco ha scoperto che imicrorganismi di una pianta sudafricana pos-sono 'de-amarizzare' grandi quantità di cacaoe hanno sviluppato un prototipo 'magro' dicioccolata, con appena il 35% di grassi.Parlando al World Chocolate Forum di Lodra,

Gregory Aharonian, presidente e chief scien-tist della Kuka Xoxo, afferma: "Questo eliminail bisogno di zuccheri, di dolcificanti e dellamaggior parte dei grassi contenuti nelle bar-rette, liberando i benefici medici del cacao",riporta il 'Daily Mail', ripreso dalla stampa bri-tannica. L'obiettivo a lungo termine dellasocietà americana è sviluppare una cioccola-ta con solo il 10% di grassi e zuccheri.Se gli ingredienti poco sani sono eliminati, ilcioccolato può essere utilizzato come unmedicinale, sostiene Aharonian.Per la compagnia, "i dolcificanti artificiali sonodisastrosi perché provocano l'aumento dipeso e complicazioni delle problematichelegate alla salute.L'industria della cioccolata potrebbe raddop-piare i profitti annuali se diventasse ancheindustria dell'"health food", eliminando, perquanto possibile, zuccheri e grassi dai propriprodotti.

Mangia sanoMangia sanoa cura di Mimmo Saccà

RERE

Cioccolato 'magro' da usarecome medicinale

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Mangia sanoMangia sano

La ricetta

RERE

PREPARAZIONE

Per preparare la ciambella con la farinadi castagne, iniziate ponendo le uova atemperatura ambiente nella tazza di unaplanetaria dotata di fruste, poi unite lozucchero, un pizzico di sale, azionate laplanetaria e lavorate bene il composto.Prendete quindi la bacca di vaniglia,apritela per prelevare i semi e aggiunge-teli al composto. Versate quindi l'olio afilo e il latte a temperatura ambiente.In una ciotola setacciate la farina dicastagne e la farina 00, aggiungete il lie-vito poi unite a poco a poco le polveri alcomposto, aiutandovi con un cucchiaio.Lavorate fino ad ottenere un compostoomogeneo e fluido, imburrate e infarina-te uno stampo da ciambella piuttostoprofondo del diametro di 24 cm e versa-te il composto. Distribuitelo in manieraomogenea con l'aiuto di una spatola edevitate di sbattere lo stampo per livellarel'impasto per non fermare il processo dilievitazione. Mettete a cuocere la ciam-bella in forno statico preriscaldato a 170°per circa 50 minuti (o se utilizzate il fornoventilato a 150°C per 40 minuti). Unavolta trascorso il tempo di cottura, fate laprova dello stecchino per verificare chesia ben cotta e tenetela 5 minuti in fornospento prima di sfornarla.Una volta sfornata, sformatela capovol-gendola e ponetela su una gratella perfarla raffreddare completamente, dopo-diché la vostra ciambella con farina dicastagne è pronta per essere gustata.

Ciambella con farina di castagne

Ingredienti per uno stampo di 24 cm

• 200 gr di Farina tipo 00 • 150 gr di Farina di castagne • 4 Uova medie• 180 gr di Zucchero semolato• 130 gr di Olio di oliva extravergine• 100 gr di Latte • 1 bacca di Vaniglia• 16 gr di Lievito chimico in polvere • 1 pizzico di Sale

Per imburrare e infarinare lo stampo

• 10 gr di Farina tipo 00• 10 gr di Burro

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Messina, Ospedale Piemonte: una storia ingarbugliata

La matassa