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Gemellata con l’Associazione Leccese Galatone Organo informativo dell’Associazione Donatori Volontari Sangue - Ravenna ASSOCIAZIONI SENZA FINE DI LUCRO - Poste Italiane s.p.a. - Sped. in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Ravenna I donatori del tuo Ospedale Il Pellicano N. 1 Anno 2008 Tre pagine contro la tigre da pag. 3 In viaggio a Praga e Val Venosta pag. 8 Giorgio: un campione di beach fra i donatori pag. 11

il pellicano n.1 2008

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L’Associazione Donatori Volontari Sangue di Ravenna opera da 50 anni per aiutare l’Ospedale della città a raccogliere il sangue necessario a proteggere la salute dei nostri concittadini. Nel corso degli anni, ADVS è cresciuta a fianco della struttura pubblica ed ha affidato lo slancio dei suoi 8.000 donatori alle mani sicure di personale qualificato: i medici, i tecnici, gli infermieri del Servizio Trasfusionale del S.Maria delle Croci. ADVS fa parte della FIDAS – Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue – importante punto di riferimento organizzativo a livello nazionale nel campo della donazione.

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Gemellata conl’AssociazioneLeccese Galatone

Organo informativo dell’Associazione Donatori Volontari Sangue - RavennaASSOCIAZIONI SENZA FINE DI LUCRO - Poste Italiane s.p.a. - Sped. in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Ravenna

I donatori del tuo Ospedale Il Pellicano N. 1 Anno 2008

Tre paginecontro la tigreda pag. 3

In viaggio a Pragae Val Venosta pag. 8

Giorgio: un campione di beach fra i donatoripag. 11

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In questo numero vi proponiamo

Il PellicanoDirettore responsabile: Luigi Guerra

Editore e proprietario: A.D.V.S.-FidasViale Randi, 5 - Ravenna

Impaginazione e stampa: Full Print - RavennaVia G. Pastore, 1Tel. 0544-684401

Comitato di Redazione: Massimo Baldi, Federica Fusconi, Marco Ortolani, Lisa Michelini, Francesca Saragoni, Barbara Saviotti, Nicoletta Valbruccioli, Gianluca Valmorri.Reg. Trib. Ravenna n. 879 del 29/07/1988

Tiratura del numero 9.000 copie Chiuso in tipografia il

11/03/08

I vostri contributiSe volete contribuire alla stesura

del nostro giornale siete pregati di

inviare i vostri “contributi” (scritti

o fotografici) a:

ADVS-FIDAS

Viale Randi 5

48100 Ravenna

Oppure via e-mail a:

[email protected]

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FIDASpag. 2

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Gli errori trasfusionali gravi sono per fortuna assai rari e alcuni del tutto imprevedi-bili e imprevenibili. Tuttavia, numerosi lavori scientifici internazionali concorda-no nel valutare che oltre il 70% di questi errori sono di natura umana e derivano da “scambio di malato o di donatore”. Nel primo caso, l’errore si produce nel repar-to di degenza, al momento del prelievo dei campioni di sangue o, in seguito, della trasfusione (scambio di per-sona) oppure nel Servizio trasfusionale, al momento il cui si eseguono le prove di compatibilità (scambio di campione di sangue). Nel secondo caso, l’errore di produce nell’Unità di Raccol-ta (scambio di persona o di

campione di sangue del do-natore). Per prevenirli, sono stati introdotti sistemi elettroni-ci di controllo automatico dell’identità delle persone e delle etichette di identi-ficazione dei campioni. Si tratta di una introduzione progressiva: il Servizio tra-sfusionale già dispone da tempo di questi strumenti, i reparti di degenza ne di-sporranno fra breve. Oggi, è l’ora dell’Unità Raccolta: da qualche giorno, il suo siste-ma informatico può identifi-care con certezza i donatori attraverso la lettura auto-matica della TESSERA SANI-TARIA personale. Quindi,è indispensabile che, al più presto, i donatori imparino a portare questo documen-

La “Tessera Sanitaria”Avviso ai donatori

La “Tessera Sanitaria”

Approfondimenti La zanzara tigre

Elezioni 2008-2011

Gita a Praga

I donatori con la valigia

Un campione fra i donatori: Giorgio Zauli

La pagina delle tradizioni

La paginadel donatore

Facciamo quadrato

Sondaggi

Tempo libero

Dopo il successo del 2007 a Bari (nella foto la delegazione dell’ADVS Ravenna sfila sul bellissimo Lungomare del capo-luogo pugliese) l’appuntamento sarà in

Friuli e Slovenia. Sul nostro sito www.advsravenna.it nella sezione “archivio news” tutti i dettagli del programma.

to con sé quando accedo-no all’Unità di Raccolta per donare o per eseguire una qualche indagine sanitaria. Questo impegno aggiuntivo va considerato un importan-te complemento dell’opera solidaristica e disinteressata che compiamo usualmente per il bene dei malati e, più in generale, della nostra co-munità.

L’illustrazione di copertina è realizzata dallo studio “Originando” per conto del Comune di Modena

Dal 24 al 27 aprile la 47ª Giornata del Donatore

Dal 24 al 27 aprile la 47ª Giornata del Donatore

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Importata nel mondo oc-cidentale dall’Asia pro-babilmente attraverso

il commercio di copertoni usati, dove evidentemente ha trovato una nicchia adat-ta alla propria diffusione, la zanzara tigre (Aedes al-bopictus) si è diffusa negli ultimi vent’anni abbondan-temente sia negli Stati Uniti che in Europa, arrivando a costituire un serio motivo di preoccupazione sanitaria e ambientale. L’aspetto carat-teristico la rende ben ricono-scibile: grazie al corpo nero a bande trasversali bianche sulle zampe e sull’addome e con una striscia bianca che le solca il dorso e il capo, si distingue dalle altre zanzare per le abitudini e il ciclo di vita.Grazie alla sua versatilità, la zanzara tigre è riuscita a superare barriere ambien-tali notevoli: infatti, depone le uova in ambienti asciutti e poco luminosi dove sono in grado di superare inverni anche rigidi. Il ciclo riprende poi quando si allungano le ore di luce, la temperatura si aggira sui 10 gradi e que-sti ambienti si riempiono di acqua, spesso anche sempli-cemente grazie a fenomeni di condensa. A questo punto le uova si schiudono, dan-no origine a larve e quindi a zanzare adulte che coloniz-zano poi le zone circostanti secondo un andamento “a focolaio”, cioè in modo non

La Zanzara Tigre

zanzara tigre in numerosi focolai quindi può arrivare ad alterare le abitudini delle persone, inibendo i bambi-ni e gli anziani dal giocare e sostare all’esterno nelle ore fresche della giornata, proprio quelle più piacevoli e adatte a questo genere di occupazioni.PrevenzioneNei mesi più caldi, quando le temperature medie sono intorno ai 25°C, la zanzara può completare un ciclo di sviluppo in meno di 10 gior-ni, con un picco di massima densità al culmine dell’esta-te, tra agosto e settembre. L’azione tesa a contrastarla è di natura essenzialmente

preventiva e deve puntare a limitare tutte le situazioni e i comportamenti che ne fa-cilitano la riproduzione e la diffusione.La strategia di lotta, messa a punto dalle istituzioni sa-nitarie e dai comuni, si con-centra soprattutto sull’indi-viduazione e distruzione dei focolai larvali e sulle cam-pagne di informazione al cittadino al fine di prevenire la possibilità di deposizione delle uova. Un altro aspetto fondamentale è monitorare la diffusione dell’insetto. Per questo, fin dall’inizio degli anni ’90, il Laboratorio di parassitologia dell’Isti-tuto superiore di sanità è

continuo e omogeneo. In Ita-lia, è presente come insetto adulto da marzo a novem-bre-dicembre, ma la depo-sizione della uova invernali, quelle destinate a svernare, si conclude entro la fine di ottobre e metà novembre.Aedes albopictus è vettore di diverse malattie virali, in particolare quelle causa-te da arbovirus, tra cui la Chikungunya, la dengue, la febbre gialla e alcune ence-faliti nelle zone tropicali e in numerose zone dell’Asia. Fatta eccezione per il virus Chikungunya, che nell’esta-te del 2007 ha generato un focolaio epidemico origina-tosi nell’area di Castiglione di Ravenna e di Castiglione di Cervia (n.d.r. de Il Pelli-cano), nelle nostre zone gli altri agenti patogeni sono assenti e quindi il rischio, per ora, è solo teorico.Anche la sola puntura della zanzara tigre rappresenta un problema. Si tratta infatti di un insetto molto aggres-sivo, che punge soprattutto nelle ore più fresche della giornata, al mattino presto e al tramonto, e riposa di notte sulla vegetazione. Le sue punture procurano gon-fiori e irritazioni persistenti, pruriginosi o emorragici, e spesso anche dolorosi. Nel-le persone particolarmente sensibili, un elevato nume-ro di punture può dare luo-go a risposte allergiche che richiedono un’attenzione medica. La presenza della

Approfondimenti

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute

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Allarme “Tigre”!!!Lettera a tutti i donatori di sangue

Cari donatori, diciamoci la verità: quando, qualche anno fa, arrivò nel nostro territorio la zanzara tigre, abbiamo considerato il fatto poco più di una seccatura: qualche puntura in più, anche durante il giorno e non soltanto la sera, quando si sveglia la maggior parte delle zan-zare nostrane.C’è stato, sì, qualche intervento, ma –come s’è visto- efficace soltanto per contenere il fenomeno, non certo per sradicarlo. Non abbiamo dato (tutti!) la risposta che si deve a una situazione di “pericolo”. Perché come pericolo non l’abbiamo percepita.Ci siamo bruscamente svegliati nell’estate scorsa, quando questa zanzara ci ha portato anche il virus Chikungunya. Poteva portarci anche di peggio: que-sto insetto è vettore anche di altre malattie, persino più pericolose, e poteva portarle dovunque.I donatori di sangue lo sanno meglio di altri: per causa della epidemia da Cikungunya le donazioni sono state completamente sospese per più di un mese a Cervia, a Ravenna e a Cesena. Il nostro territorio, da ricco e generoso fornitore di sangue, è diventato di colpo del tutto dipendente da

altri. Abbiamo dovuto “stendere la mano” e questa mano è stata prontamente colmata dalla generosi-tà di altri donatori della nostra regione. Il “sistema” regionale ha retto bene all’emergenza e il peggio è passato senza danni. Ma se non fosse stato così? Se lepidemia si fosse estesa ancora di più?Se fosse durata più a lungo?Questa esperienza ci insegna due cose:La prima. Questo “regalo della globalizzazione” è solo un primo avviso. Il rapido e continuo movimento delle persone e delle merci (impensabile fermarlo) può por-tarci malattie infettive finora sconosciute dalle nostre parti. Così, al danno della malattia si aggiungerà quel-lo dell’indisponibilità dei prodotti trasfusionali, non si sa con quale estensione territoriale, non si sa per quanto tempo.L’unico modo per cautelarci (tutti!) è quello di avere tantissimi donatori dovunque, molti di più di quanto non occorra in condizioni ordinarie, così da poter in-tensificare la chiamata nelle zone indenni e colmare il fabbisogno di quelle rimaste all’asciutto.La seconda. Abbiamo sbagliato una volta, non sba-gliamo una seconda: quella zanzara va eliminata in modo radicale. Il compito non è soltanto delle istitu-zioni, è di tutti!

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diventato centro di riferi-mento per la sorveglianza e il controllo della specie, producendo numerosi studi al riguardo e coordinando un Programma nazionale di sorveglianza della zanzara, sistema che attualmente funziona recependo le se-gnalazioni effettuate dalle Asl e dai Comuni.La diffusione della zanzara tigre è tipicamente urbana, e non si ritrova nelle aree ru-rali, proprio per la sua pro-pensione a deporre le uova in piccole raccolta d’acqua. Per questo, è necessario monitorare tutte le zone in cui l’acqua ristagna, come i sottovasi di piante e fiori, le

aiuole e le vasche e fontane ornamentali, qualsiasi con-tenitore lasciato all’aperto, le grondaie, ecc. Oltre a un monitoraggio sistematico, effettuato per esempio con l’impiego di ovitrappole, le istituzioni locali dovrebbero provvedere a:• pulire i tombini prima del-l’inizio dei trattamenti • effettuare trattamenti larvi-cidi perlomeno con cadenza quindicinale nei tombini e in tutte le zone di scolo e rista-gno poste in aree pubbliche • effettuare interventi mirati a disinfestare le popolazioni di zanzare adulte nelle aree scolastiche e in altre zone dove l’infestazione sia par-

ticolarmente intensa. Questi interventi possono essere realizzati con insetticidi di sintesi, i piretroidi, che però hanno caratteristiche molto diverse dal tradizionale Ddt e che non vengono in ogni caso spruzzati in modo in-distinto nell’ambiente, ma mirati a zone precise. Sono prodotti in solventi acquosi, e quindi hanno un minore impatto sull’ambiente e sul-la salute e sono abbattenti e non persistenti. Non rischia-no quindi di generare resi-stenze, ma hanno un’azione acuta e non cronica, ucciden-do le zanzare all’istante. Evi-dentemente, però, un inter-vento di questo tipo richiede

una preparazione accurata, sia per l’individuazione del sito dove le zanzare si ripo-sano e quindi possono esse-re colpite, sia per allertare la popolazione che si trova in quella zona • mettere a punto campagne informative che coinvolgano i cittadini nella lotta alla zan-zara tigre, utilizzando tutte le strategie di coinvolgimen-to di tutte le fasce della po-polazione, come per esem-pio gli anziani che si recano con frequenza ai cimiteri, che rappresentano una delle aree a rischio di infestazione della zanzara. I cittadini infatti possono ef-ficacemente contribuire alla

Approfondimenti

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Gli sforzi delle Aziende sanitarie, dei Comuni, del-la Regione sono indispensabili (ed è certo che non mancheranno), ma saranno vani se non saranno ac-compagnati da un impegno collettivo, di ogni singo-lo cittadino per la propria casa e per quel che le sta intorno.Dunque, questo appello si rivolge a tutti, ma a comin-ciare dai donatori di sangue, che già hanno dimostra-to, con il loro gesto, di essere fra i cittadini più sensi-bili ai doveri sociali e che già hanno percepito diretta-mente la pericolosità della situazione che viviamo.Perciò attrezzatevi, perché la primavera è già qui e l’inverno temperato di quest’anno non ci ha aiutato. Dunque, procuratevi i prodotti larvicidi (sono distri-buiti gratuitamente nelle sedi delle Circoscrizioni), immetteteli periodicamente (ogni 10-15 giorni) negli scarichi fognari che stanno attorno a casa vostra, al-l’uscita delle grondaie, nei vostri sottovasi, in ogni altro luogo dove può trovarsi acqua stagnante, anche in piccola quantità. Fatelo fare ai vostri vicini! Nell’occasione, ricordate loro la necessità che i donatori di sangue siano anco-ra più numerosi. Insomma, fate la promozione porta a porta.Non c’è altra strada per proteggerci. Sarebbe stupido restare seduti ad aspettare gli eventi, per poi pianger-ci su. Del resto, non è questo il modo in cui si affronta-no i problemi dalle nostre parti.Per maggiori informazioni, leggete in questo numero

de Il Pellicano ciò che scrive il Centro Nazionale di Epi-demiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute dell’Istituto Superiore di Sanità.

Il PRESIDENTEFranco Bencivelli

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Approfondimentilotta cercando di:• evitare l’abbandono di materiali in cumuli all’aper-to che possano raccogliere l’acqua piovana • eliminare l’acqua dai sot-tovasi, dagli annaffiatoi, dai bidoni, dai copertoni • innaffiare direttamente con

le pompe gli orti e i giardini, senza mantenere riserve di acqua a cielo aperto • eventualmente, se neces-sario l’uso di recipienti per la raccolta dell’acqua, cercare di tenerli coperti e provvisti di zanzariera, ben fissata e tesa • pulire e trattare bene i vasi prima di ritirarli all’in-terno durante i periodi fred-di. L’abitudine di portare le piante al riparo dai freddi invernali, infatti, è probabil-mente una delle cause che generano, all’arrivo della primavera quando le tem-perature salgono e le piante vengono nuovamente espo-ste e innaffiate, la schiusa

delle uova invernali facili-tando notevolmente la dif-fusione della zanzara stessa nell’ambiente • introdurre pesci rossi, grandi predatori delle larve di zanzara, nelle vasche e nelle fontane dei giardini • trattare i tombini, e tutti i recipienti posti all’esterno dove si raccoglie acqua pio-vana, ogni 7-10 giorni con prodotti larvicidi specifici che si acquistano in farma-cia. In particolare, il prodotto più diffuso e consigliato è il Bacillus thuringiensis israe-lensis. Questo prodotto, de-rivato da un batterio capace di produrre una tossina ad azione molto specifica con-

tro la zanzara tigre, ha nu-merosi vantaggi: è naturale e non di sintesi chimica ed è già presente nell’ambiente, uccide solo le larve di Aedes albopictus e di pochissime altre specie non causando quindi grande impatto, si de-grada molto velocemente e quindi non persiste. Questo è indubbiamente un grosso vantaggio sotto il profilo del-la salvaguardia ambientale anche se obbliga a ripetere il trattamento con una certa frequenza. I repellenti di sintesi (tipo deet) in forma di crema o spray sono efficaci contro la zanzara tigre, ma devono es-sere utilizzati con cautela.

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Elezioni 2008-2011

RINNOvO CARIChE DIRETTIvE2008-2011

N° Progressivo

Candidatura da presentare in segreteria entro l’8 aprile 2008

LO SCRIVENTE DONATORE A.D.V.S. (COGNOmE E NOmE) ......................................................................................................

SEGNALA DISPONIBILITà A RIVESTIRE INCARIChI DIRETTIVI PER: ...................................................................................

CONSIGLIO GENERALE ......................................................................................................................................................................................

SINDACO REVISORE ............................................................................................................................................................................................

COLLEGIO DEI PROBIVIRI ................................................................................................................................................................................

IL DONATORE (NOmE E COGNOmE) ........................................................................................................................................................

LUOGO E DATA DI NASCITA ...........................................................................................................................................................................

INDIRIZZO ...................................................................................................................................................................................................................

CIRCOSCRIZIONE ...................................................................................................................................................................................................

QUALIFICA PROFESSIONALE .........................................................................................................................................................................

CURRICULUm VOLONTARIATO ....................................................................................................................................................................

FIRmA (LEGGIBILE) .....................................................................................................

RAVENNA .............................................................

24-24-25-26 Maggio 2008 alle urne per il rinnovo delle CARIChE DIRETTIvEIn concomitanza con l’assemblea di bi-lancio che si terrà il 25 maggio 2008 sca-de il mandato del Consiglio Generale. Per facilitare l’afflusso al maggior numero di soci che intendono esprimere il proprio diritto/dovere di voto, i seggi elettorali saranno aperti in Associazione i giorni:

- 23 maggio dalle ore 8.00 alle ore 13.30- 24 maggio dalle ore 8.00 alle ore 13.30- 26 maggio dalle ore 8.00 alle ore 13.30 I seggi saranno aperti anche domenica 25 maggio ai Giardini Pubblici durante la Festa Sociale. Lo scrutinio inizierà in Associazione nel pomeriggio di lunedì 26 maggio.

Circoscrizione Prima Ravenna Centro, Nord, Ovest, Fornace Zarattini

Circoscrizione Seconda Ravenna Sud, Borgo Montone, Ponte Nuovo, Classe, San Marco, Madonna dell’Albero, Fosso Ghiaia, San Bartolo, Villanova;

Circoscrizione Terza Ravenna Est, Bassette, Poto Fuori, Canale Candiano

Circoscrizione Quarta Sant’Alberto, Mezzano, Piangipane

Circoscrizione Quinta Roncalceci, S. Pietro in Vincoli, Castiglione di Ravenna

Circoscrizione Sesta Passo di Cortellazzo, Casalborsetti, Marina Romea, Porto Corsini, Marina di Ravenna, Punta Marina, Lido Adriano, Lido di Dante

Circoscrizione Settima Altre sedi

Tutti i soci ADvS-fIDAS sono eleggibili alle cariche della nostra associazionePer agevolare la possibilità di candidarsi proponiamo, a tutti quelli di noi interessati, un modulo tipo con cui poter comunicare, al comitato elettorale, la propria disponibilità o quella di un altro donatore disposto a “donare” parte del suo tempo libero.Modulo da consegnare in segreteria (o inviare via fax al 0544 40.44.10) entro l’8/04/08

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Le nostre iniziativeViene considerata la Roma del nord, la città di Kafka, la città dal-le cento torri. Forse il sentimento più forte, tra i tanti che suscita la scoperta di Praga, è il desiderio di correre presto in questa capi-tale di sottilissima magia, di straordinari incontri etnici e cul-turali, per afferrare le inconfondi-bili note della sua musicalità. Ed è stato proprio questo sentimen-to che la mattina alle tre di saba-to primo dicembre, circa cento-trenta persone erano pronte a prendere posto su tre pullman granturismo ed affrontare entu-siasti un viaggio di circa mille km. Data l’alzataccia e il numero di ore di viaggio che ci aspettavano ci siamo accomodati il più possi-bile e abbiamo trascorso il tempo che ci separava dall’arrivo a de-stinazione dormendo e chiac-chierando, interrotti solo da qualche sosta tecnica e dal pran-

Gita a PragaGita a PragaEL ALAMEIN (EGITTO)

2-9 SETTEMBRE ’08 (8 giorni / 7 notti)

ALBA CLUB EL ALAMEIN ***** 5 stellePullman GT da Ravenna + aereo da VeronaPensione completa incluso 1 soft drink ai pastiQUOTA DI PARTECIPAZIONE Euro 684,00- quota bambini 2/12 anni non compiuti (in camera con 2 adulti) euro 299,00- supplemento singola euro 190,00 LA QUOTA COMPRENDE:- trasferimento pullman gt - viaggio aereo con volo da verona- trasferimento da aeroporto al club e viceversa con assist.- sistemazione hotel in camere doppie con servizi privati- trattamento pensione completa con servizio a buffet- un soft drink a pasto- attività sportive e animazione- ombrelloni, lettini e teli mare alla spiaggia- assistenza negli aeroporti ed in loco personale italiano- assicurazione medica.LA QUOTA NON COMPRENDE:altre bevande non specificate-eventuali adeguamenti carbu-rante- mance- extra personali e tutto non indicato nella “quota comprende”. Escusioni da prenotare in loco:- Al Cairo- El Alamein gita di un pomeriggio- Alessandria (assolutamente da vedere!)- Oasi di siwa.

I donatori con la valigiaARENA DI VERONA

“CARMEN”Sabato 05 luglio 2008

5 luglio Partenza da Ravenna con Pullman G.T. per Verona (circa km 250) nel pomeriggio, arrivo ed ingresso all’Arena di Verona con sistemazione nella gradinata non numerata per assistere allo spet-tacolo “Carmen” Ore 21.15 inizioOre 00.30 circa, fine dello spettacolo e ritorno QUOTA PER PERSONA minimo 50 persone per pullman euro 38,00 LA QUOTA COMPRENDE: - trasporto in pullman G.T. - biglietto di ingresso all’Arena di Verona – gradinata non numerata (settore C/F) POSSIBILITA’ DI SISTEMAZIONE IN SETTORI DIVERSI, QUOTAZIONI SU RICHIESTA LA QUOTA NON COMPRENDE: - extra in genere - tutto quanto non indicato nella quota comprende In caso di maltempo lo spettacolo non viene mai annullato prima dell’orario di inizio previsto. Qualora le condizioni meteo non con-sentano il regolare svolgimento dello spettacolo, Fondazione Are-na si riserva il diritto di posticipare l’inizio della rappresentazione sino a 150 minuti dopo l’orario di inizio previsto, prima di decidere e comunicare l’eventuale annullamento dello spettacolo. I biglietti saranno rimborsati solo in caso di annullamento dello spettacolo prima del suo inizio. In caso di sospensione dello spettacolo dopo il suo inizio, verrà meno ogni diritto al rimborso del biglietto.

Club “i Donatori con la valigia” promosso da FIDAS-ADVS Ravenna c/o Servizio trasfusionale ospedaliero viale Randi 5, 48100 Ravenna

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Le nostre iniziative

Lotteria della BefanaConsegnato il 1º premio del-la Lotteria della Befana 2008, promossa dalla FIDAS-ADVS di Ravenna. Questa volta il vincitore della Mazda 2 posta in palio è un do-natore di sangue della FIDAS-ADVS (dona sangue dal 1992), figlio di donatori. Si tratta di Fabrizio Tassinari, nella foto con la moglie More-na, la figlia Sara e il Presidente della Associazione Franco Ben-civelli.

zo a Linz. Stanchi per il lungo viaggio, dopo una cena frugale ci siamo rintanati nelle nostre stan-ze per ritemprarci per le successi-ve giornate. Iniziamo il nostro percorso da un ponte sulla Mol-dava e, attraversando le vie e i quartieri più esclusivi ci dirigia-mo nella città verso l’antichissi-mo quartiere e il ghetto Ebraico. La visita alla Sinagoga PINKASO-VA è stata molto toccante; è un monumento agli ebrei vittime della ferocia nazista. Sui muri dell’edifico sono scritti i nomi de-gli oltre 80 mila ebrei moravi e boemi vittime dell’olocausto, mentre al primo piano sono espo-sti i disegni di oltre 4 mila bambi-ni prigionieri del campo di con-centramento di Theresienstadt. Adiacente alla Sinagoga si trova il vecchio cimitero ebraico. Sorto nel XV secolo è il monumento più caratteristico della storia ebraica di Praga. Per oltre trecento anni è stato l’unico luogo dove gli ebrei di Praga potevano seppellire i loro morti. Si contano circa 12 mila lapidi, ma si ritiene che vi siano sepolti oltre 100 mila ebrei. La passeggiata nell’antico quar-tiere ebraico si conclude con la visita all’antica Sinagoga Spa-gnola. Esternamente l’edificio non presenta alcun segno che lo indichi come un semplice luogo di culto, mentre all’interno è ve-ramente splendida. Il soffitto è a volta, decorato a stucco con ro-soni intercalati da disegni florea-li. La nostra guida ci informa che i pregevoli manufatti che un tem-po ornavano l’intero edificio oggi si trovano in altre sinagoghe an-cora aperte al culto. Siamo ormai vicini al mezzogiorno, la prossi-ma meta è la piazza della città vecchia per vedere l’orologio astronomico ed assistere alla pic-cola rappresentazione della pro-cessione dei dodici apostoli, del-la morte che tira la fune che tiene nella mano destra e capovolge la clessidra che ha nella sinistra, al canto del gallo e il battito conclu-sivo delle ore. La visita prosegue all’interno dell’antico palazzo del municipio della città vecchia e si conclude negli scantinati di que-st’ultimo, dove sono visibili gli antichissimi luoghi di vita dei pri-

mi abitanti di Praga. Se pensi a Roma vedi il Colosseo, se pensi a Parigi vedi la Torre Eiffel , se pen-si a Praga vedi il ponte Carlo. Quando nel pomeriggio imboc-chiamo il ponte Carlo rimaniamo ammutoliti da tanta bellezza, dalla straordinaria galleria di sta-tue barocche disposte sulle due sponde e dal panorama che si apre intorno. Attraversato il pon-te la nostra guida ci conduce alla chiesa di San Nicola nel quartiere di Malà Strana. Essa rappresenta uno dei principali esempi dell’ar-chitettura barocca d’Europa e viene considerata la più bella espressione del barocco ceco. Le grandi finestre laterali che illumi-nano l’interno della chiesa contri-buiscono a far risaltare gli affre-schi e i materiali pregiati, tra cui l’oro e il marmo. Un bellissimo affresco di Santa Cecilia patrona della musica, domina il grandio-so organo che fu suonato anche da Mozart. Ormai sera, andiamo a visitare la chiesa di Santa Maria Vittoriosa per vedere la Statuetta del Bambin di Praga e il museo con i suoi innumerevoli vestitini ricamati. Il culto della statua, di origine spagnola, è legato al cul-to del Bambin Gesù, e a miracoli che si dice accadano tuttora. Dopo cena, grazie alla disponibi-lità dei nostri autisti, la giornata si conclude in piazza Venceslao, nel cuore della Città Nuova di Praga. La maestosa e imponente

statua di San Venceslao domina l’immensa piazza della città. Le luci dei negozi, dei ristoranti, de-gli alberghi, degli addobbi natali-zi illuminano questa lunga piazza trasformandola in un animato viale parigino. La piazza costitui-sce il fulcro della vita cittadina. Da ricordare il sacrificio di Jan Pa-lack che nel gennaio del 1969 che qui si immolò sfidando i carri ar-mati sovietici. Lunedì 3 dicem-bre, escursione al castello che sorge in posizione dominante ri-spetto alla città e racchiude tra le sue mura un palazzo, tre chiese e un monastero. Nonostante gli in-cendi e le invasioni, il castello ha conservato al suo interno chiese, cappelle sale e torri rappresenta-tive di tutti i periodi storici attra-versati. Dal 1918 è sede del Presi-dente della Repubblica, il cambio della guardia all’ingresso ha luo-go ogni ora e a mezzo giorno in-clude anche una fanfara. Inizia-mo la visita dalla gotica cattedrale di San Vito dove all’in-terno è sepolto San Venceslao e sono conservati i gioielli della co-rona. E’ la maggior chiesa di Pra-ga, lunga 124 m. e con un’am-piezza massima di 60. L’altezza delle volte è di 33 m., le torri del-la facciata raggiungono gli 82 m., mentre quella principale è alta quasi 100. All’interno, lungo le navate, si allineano le cappelle ricche di reliquie, opere d’arte del rinascimento e statue di pre-

gevole fattura; i personaggi che hanno fatto la storia del paese vi hanno trovato sepoltura fra i qua-li San Giovanni Nepomuceno, di Carlo IV e Ferdinando I. Splendi-do è il rosone della facciata che illustra scene della creazione trat-te dalla bibbia e le vetrate latera-li, degna di nota è la splendida vetrata in stile floreale di Alfons Mucha nella navata sinistra. Pro-seguiamo la visita al Palazzo Rea-le dove ammiriamo le splendide volte nervate della Sala Vladislao, all’interno della quale si svolge-vano i tornei a cavallo. I cavalieri vi accedevano attraverso l’ampia e agevole scala a volte gotiche. Completato il giro del palazzo usciamo ed entriamo in uno stret-to vicolo con piccole e pittoresche case colorate chiamato Vicolo d’Oro. Secondo la leggenda que-ste case sono state abitate da al-chimisti impegnati nella ricerca della pietra filosofale per la fab-bricazione dell’oro. Per la nostra guida l’attività principale era quella della fabbricazione dei di-stillati, con grande soddisfazione del reggente che tutte le notti si recava a bere e festeggiare. An-che se non sapremo mai in realtà la vera origine del nome, questo stretto quanto colorato vicolo ha un fascino ancora di più vivo gra-zie ai negozietti di piccola bigiot-teria, di stampe, di oggetti d’epo-ca e di riproduzioni medievali. Al numero 22 una lapide ricorda che

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Le nostre iniziativein quella casa visse per un breve periodo lo scrittore FRANZ KAFKA, e che proprio al castello di Praga ha dedicato uno dei suoi più fa-mosi romanzi. Dato che la giorna-ta pomeridiana era dedicata allo shopping, molti di noi hanno pre-ferito proseguire la visita alla cit-tà mangiando qualche boccone tipico nei mercatini di natale. Pra-ga è nota per la birra e le sue bir-rerie, per cui alle ore 19 circa ci siamo ritrovati tutti in albergo per passare la serata in una delle più antiche birrerie della città. La se-rata è stata molto simpatica, il locale a nostra disposizione era accogliente, il servizio efficiente e rapido, la birra “di loro produzio-ne” era veramente ottima e a co-ronamento l’intrattenimento mu-sicale in costume tipico contribuiva a rallegrare gli animi. Martedì 4 dicembre, il program-ma della giornata prevede la visi-ta alla cittadina termale Carlovy Vary che non è solo il nome di una graziosa cittadina dall’im-pronta architettonica Barocca, ma di un’intera regione ad est della Repubblica Ceca, famosa per le risorse termali. Più di cento sorgenti di acqua calda, dagli ef-fetti benefici, rendono la regione particolarmente preziosa come meta termale. Per concludere ci consiglia di gustare un liquore a base d’erbe chiamato Bechero-vka insieme a delle cialde di pro-duzione locale. Quando dopo cir-ca due ore raggiungiamo la meta ed entriamo nel cuore della città, rimaniamo affascinati dall’atmo-sfera elegante, dai palazzi color pastello, dai luoghi di passeggio romanticamente curati e dai bel-lissimi negozi e locali. Sicuramen-te, dopo un periodo movimentato a Praga, questo paesaggio grade-vole è un bel posto per rilassarsi. Come coronamento della bellissi-ma gita la sosta a Salisburgo per il pranzo ci ha regalato una gior-nata splendida, un cielo blu e lim-pido che era una meraviglia e i raggi del sole che argentavano di mille colori il fiume Salzach. Di fronte a tanta bellezza inaspetta-ta, mi sono detto che con questo quadro la gita era veramente fini-ta. TUTTI A CASA !

Courmayeur: non solo sci!L’occasione della 21° settimana bianca del Club “Donatori con la Valigia”, è stata celebrata con una gita nella ricca località valdostana di Courmayeur. Appena si entra in contatto con le persone del luogo, si nota che ad essere occupati nel turismo sono i componenti di colonie di sardi, pugliesi, marchigiani ed altri abitanti della penisola in genere, insediati da tempo in Val D’Aosta, mentre valdostani sembrano preferire maniere meno faticose di guadagnarsi pane e companatico. La maggioranza dei turisti che si recano in questa bella località viene da Milano ed altre loca-lità del nord d’Italia; quasi tutti hanno problemi di… “particolare sensibilità olfattiva” che in parole povere vuol dire “puzza sotto il naso”! Anche questa “settimana bianca” non ha fatto eccezione rispetto alla nostra “regola”: gli sciatori erano meno della metà dei partecipanti e anche quest’anno, le occasioni per passare il tempo in modo divertente e interessante sono state molte. Io - che ho sciato per tutta la settimana - mi sono accorta che mi sarebbe piaciuto anche girare di più per godere delle innumerevoli attrattive della regione. Nelle vicinanze di Courmayeur ci sono le terme di Prè-Saint-Didier, sorte su un’antica stazione romana e recentemente riaperte dopo un restauro dello stabilimento. Le terme accolgono circa 1000 presenze ogni week-end e di quest’affluenza beneficia economicamente l’intero paese. Sicuramente la meta più ambita è il Monte Bianco, che con i suoi 4810 metri incombe come un gigante e da cui - nei giorni di piena visibilità - si gode un panorama mozzafiato. Per i più attivi, le Valli Ferret e Venit offrono divertimenti estivi come la pesca e il golf e lunghi percorsi per passeggiate in mezzo alla natura. L’intera Valle D’Aosta è costellata di castelli e forti. Uno dei più famosi è il maestoso forte di Bard che è stato eretto in una gola a protezione dalle invasioni francesi. Ci sono anche innumerevoli musei e chiese, disseminati ovunque e dai temi più svariati. Dopo tanto girare, però, non si può fare a meno di gustare le specialità locali come la fonduta, tutti quei for-maggi che al solo pensiero alzano il colesterolo, lo speck, la polenta con il capriolo o con i funghi, i salumi, il lardo d’Arnad, le grappe, il Genepy, e poi la Grolla o coppa dell’amicizia, da cui si bevono intrugli particolari. Ma la Valle d’Aosta è soprattutto terra ottima per lo sci: ci sono svariati comprensori e noi abbiamo avuto la possibilità di sperimentare quello di Courmayeur e quello di La Thuille, da cui si può sconfinare in Francia, a La Rosiere, creando un carosello di piste infinite, per tutti i gusti e le capacità. Cosa c’è di più bello che gustarsi un paesaggio di montagne innevate nella pace e nel silenzio dell’altitu-dine? oppure osservare le impronte d’animali selvatici nella neve fresca mentre te ne stai comodamente seduto in seggiovia? o ancora sentire l’aria fresca che ti punge il visto mentre scendi per primo su una pista alle nove del mattino e lasci le tue impronte come fossi il primo a scoprire una cosa bella? o infine stringere gli occhi al riverbero del sole sulla candida neve che brilla come fosse una montagna di brillanti?Questa in sintesi è stata la nostra settimana. Come tutti gli anni l’attesa è così alta che ogni volta è come se fosse la prima. Arrivederci al prossimo anno! Barbara

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Sport

BASTA AllE RIChIESTE DI SANgUE TIPO CATENA DI S. ANTONIO DEl 10/01/08In merito alle richieste di sangue, tipo catena di Sant’Antonio, che di frequente circolano tramite sms e messaggi di posta elettronica (a volte anche falsi o datati), in-vitando la popolazione a recarsi in questo o quell’ospedale per donare un particolare tipo di san-gue, la FIDAS, Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue, fa presente che tali richieste sono del tutto prive di fondamento. In Italia esiste un sistema trasfusio-nale, oggi coordinato dal Centro Nazionale Sangue, che garantisce al cittadino la terapia trasfusiona-

le di cui necessita. Cercare sangue per un proprio congiunto non è compito della gente, ma del sud-detto sistema trasfusionale, che per competenze ed organizzazione è tra i più evoluti al mondo, e che si basa sulla donazione volontaria, periodica, responsabile, anonima e gratuita del sangue umano e dei suoi componenti. Carenze nella raccolta di sangue che si registra-no in particolari momenti dell’an-no – estate e festività natalizie -, sono risolti tramite lo scambio in-terregionale coordinato dal Centro Nazionale Sangue, che si avvale

della collaborazione delle strut-ture di coordinamento regionali. “Per garantire il ricambio genera-zionale dei donatori di sangue e per abbattere quel 15 per cento di donatori occasionali che ancora af-feriscono alle strutture ospedaliere (circa 300 mila connazionali che si improvvisano donatori) abbiamo bisogno di incrementare il nume-ro dei donatori periodici associati, che sono la miglior garanzia per la qualità e la sicurezza del siste-ma trasfusionale – dichiara il dr. Aldo Ozino Caligaris, presidente nazionale della FIDAS -. Cercare il

sangue tramite posta elettronica, o altri mezzi estemporanei, genera soltanto falsi allarmismi e sfiducia nel sistema trasfusionale italiano”. In conclusione, la FIDAS invita la cittadinanza a dare credito al si-stema trasfusionale nazionale e ad interrompere tali catene. Sollecita altresì la popolazione italiana a diventare donatori periodici in una delle varie associazioni nazionali, che, oltre a mettere a disposizione il sangue per chiunque ne abbia bisogno, contribuiscono a creare una cultura della solidarietà e dei corretti stili di vita.

Lo sport, con la sua esigenza di un organismo pulito ed ef-ficiente, offre anche al mondo della donazione una risorsa preziosissima.L’Advs di Ravenna annovera fra i suoi associati e frequentatori molti praticanti delle più varie discipline sportive. Proveremo, su queste pagine, a presentar-vene qualcuno, a prescindere dal suo valore agonistico. Chi dona, infatti, è un campione an-cora prima di gareggiare…

Il protagonista di questo nume-ro è Giorgio Zauli. Giorgio ha cominciato con la pallavolo, ma negli ultimi anni la sua scelta sportiva si è indirizza-ta con decisione sul beach vol-ley. Giorgio ha così lasciato le palestre (era arrivato a giocare in Serie B) e si è tuffato in un’av-ventura sulla sabbia che gli ha dato già grosse soddisfazioni (fra le quali, nel 2007, segnalia-mo il quinto posto alle finali del

rimanere leggera, perché roba pesante non ne serve e anche per lasciare il posto a regali e acquisti che farò laggiù”.Brasile, terra di tante attrazio-ni… “Già, ci sarà anche da resistere alla tentazione di… divertirsi troppo. E meno male che il car-nevale sarà finito! Io vado per allenarmi. Laggiù troverò una stagione favorevole e avversari della scuola più forte del mondo, insieme a quella californiana”.E quando tornerai, come si svolgerà la tua attività?È un impegno duro: un allena-mento tutti i giorni e spesso anche due. Devo andare tutti i giorni a Cesenatico, dove ab-biamo buone strutture e ottimi avversari per allenarci. C’è da alzarsi alle 7 tutti i giorni. E poi si sarà quasi sempre in viaggio per i tornei…Questi viaggi saranno stressan-ti. C’è qualcuno che ti accompa-gnerà? Parli di ragazze? No, sono sin-gle. Ma (sorriso furbetto, ndr) ho amiche da tutte le parti!Com’è il tuo look? A cosa non rinunci quando giochi?Niente di particolare nel mio look, ma non mi separo mai dai miei occhiali Oakley Half Jacket. Li porto da sempre durante le

partite e appena finisco me li tolgo, altrimenti il segno sul-l’abbronzatura del viso è trop-po ridicolo!”Come sei venuto in contatto con il mondo della donazione?“È stata la segnalazione di un’amica. Penso sia un gesto significativo che si può rivela-re fondamentale per chiunque, per me in futuro, per te che mi ascolti, per chi legge in que-sto momento…Adesso però mi sono sottoposto a vaccini pri-ma del viaggio in Brasile; devo informarmi se questi vaccini e il viaggio stesso in Brasile, sono compatibili, altrimenti dovrò rinviare di un po’ la prossima donazione”.

M.O.

Un campione fra idonatori: Giorgio Zauli

campionato italiano e la vitto-ria della tappa di San Salvo, in Abruzzo, dove ha ritirato da Lo-renzo Bernardi il premio come miglior giocatore), sempre in coppia con il fidato compagno Andrea Carmè.E mentre la primavera comincia ad annunciarsi, Giorgio scalda i motori per un’altra grande sta-gione…“Il 29 febbraio parto per il Brasi-le – spiega il ravennate – e starò un mese a Rio insieme ad altri giocatori italiani. Faremo due allenamenti al giorno e sarà la mia preparazione in vista della stagione estiva, dove giocherò un infinità di tornei in tutti i fine settimana (il campionato italia-no) e nei giorni infrasettimanali (il circuito San Carlo)”Cosa c’è nella valigia di uno sportivo che parte per il Brasi-le?“Davvero poca roba! Teli da mare, costumi, canotte e cia-batte infradito… La valigia deve

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La pagina delle tradizioniQuando in Romagna si sen-

te nominare il passatore, si pensa subito al fami-

gerato bandito Stefano Pelloni (1824 - 1851), così soprannomi-nato perché, prima di darsi al brigantaggio, praticò, assieme al padre, l’attività di traghetta-tore sul fiume Lamone in locali-tà Boncellino. Quindi il termine passatore era usato comunemente per indi-care tutti coloro che, un tempo, trasportavano i viaggiatori da una sponda all’altra dei fiumi, un mestiere molto duro e spes-so pericoloso, ma anche molto remunerativo che, spesso, si tramandava di padre in figlio.In tempi a noi più vicini, è vis-suto un altro passatore, molto noto, che si chiamava Bondoli Crisostomo (1877-1966); egli esercitava la sua attività a nord di Ravenna, sul fiume Po-Reno (un corso d’acqua citato pure da Dante nella Divina Comme-dia), nella località di Primaro che, seppur piccola, ha rappre-sentato, per secoli, uno snodo cruciale per tutti i viaggiatori che da Ravenna volevano diri-gersi, attraverso la Via Romea, al nord verso Venezia. Infatti, non esistendo nessun ponte, l’unico sistema per far passare all’altra sponda uomini e merci, era il traghetto. Accanto ad ogni “passo” vi era sempre un’osteria, con annes-so lo stallatico per gli animali; infatti, spesso accadeva che i viaggiatori ed i loro cavalli ar-rivassero stanchi ed affamati e preferissero rifocillarsi, o anche solo dissetarsi, prima di ripren-dere il viaggio. In quell’antica osteria, tuttora funzionante, la cui presenza è documenta-ta dal XIV secolo, vi lavorava Giovanna Bondoli, sorella del traghettatore, la quale aveva sposato l’oste, tale Sante, la cui famiglia, i Bonazza, per va-rie generazioni ha gestito quel-l’attività che comprendeva pure la vendita di generi alimentari e dei sali e tabacchi. Crisostomo, forse perché non voleva far torto al suo nome che letteralmente significa: “dalla bocca d’oro”, durante le pause di lavoro e, soprattutto, nelle giornate di grande calura, an-dava a dissetarsi all’osteria. La sorella, vedendolo entrare, ben conoscendo le sue abitudini, gli

Il passatore e il re (90 anni fa)

preparava subito il “suo” bic-chiere, un boccale dalla capa-cità di mezzo litro, riempendo-lo di “vino di bosco”, che era la specialità della zona. Il nipote Ferdinando ha calcolato, che nel giro di 50 anni, lo zio abbia bevuto almeno 500 quintali di vino, però non ricorda di aver-lo mai visto ubriaco, in quanto oltre ad avere un fisico pos-sente, conosceva i suoi limiti e, da persona accorta, sapeva fermarsi in tempo. Crisostomo aveva sposato Ma-ria Feletti e insieme vivevano a Primaro in un grande caseg-giato, di cui era il proprietario e dove, oltre a loro, abitavano ben nove famiglie povere, alle quali lui non ha mai fatto pa-gare l’affitto, ben consapevole delle loro precarie condizio-ni economiche, inoltre aveva

esentato tutti gli abitanti di Primaro dal pagamento del pedaggio sul suo traghetto. Siccome gli affari andava-no bene, Crisostomo poteva concedersi il lusso di andare col suo calesse a Ravenna, al teatro Alighieri, per assistere alle rappresentazioni d’opera lirica, un genere musicale del quale era appassionatissimo. Sul lavoro, inoltre, gli piaceva canticchiare le romanze delle opere liriche, era una caratte-ristica, quella, che lo contrad-distingueva, merito, forse, del buon “vino di bosco” dell’oste-ria di Primaro…Nell’arco della sua vita lavora-tiva Crisostomo ha traghettato persone e mezzi di ogni ceto sociale, ma certamente non avrebbe mai immaginato che un giorno avrebbe avuto l’ono-

re di ospitare sulla sua imbar-cazione addirittura il re d’Ita-lia. Era il 25 aprile 1918 quando sua maestà Vittorio Emanuele III (1869 –1947), con un ampio seguito di militari ed autorità, giunse a Primaro, proveniente dal Veneto dove seguiva assi-duamente gli sviluppi della pri-ma guerra mondiale, fu, infatti, proprio quella sua continua presenza al fronte che gli valse l’appellativo di “re soldato”. Chissà cosa avrà pensato Criso-stomo, nel vedere quel corteo d’automezzi convergersi tutti verso di lui, fatto sta che dopo aver traghettato il re d’Italia e tutto il suo seguito, per tutta la vita si vantò sempre di quella memorabile giornata.Il sovrano si recò poi a visitare l’impianto idrovoro di Prima-ro e la vasta tenuta di Marca-bò, da pochi anni bonificata e resa fertile, poi a Mandriole visitò il cippo e la stanza in cui morì Anita Garibaldi. Nella stessa mattinata il re si recò nella zona costiera di Casal Borsetti e passò in rassegna alcuni reparti di soldati che vi erano acquartierati, nell’attesa dell’offensiva finale che, a no-vembre, decretò la fine di quel lungo e sanguinoso conflitto. Nel pomeriggio il sovrano si recò diresse ai terreni boni-ficati delle Bassette, infine a Massalombarda dove visitò i celebri frutteti delle tenute Bonvicini. Crisostomo lavorò come passatore fino al 1941 poi, all’età di 64 anni, si ritirò in pensione; i suoi successori proseguirono quell’attività fino al 1947, anno in cui fu costruito un ponte di ferro ed il traghetto perse la sua funzione e, quasi per un’ironia della sorte, alcuni mesi dopo, morì Vittorio Ema-nuele III ad Alessandria d’Egit-to, dove si trovava in esilio con la sua famiglia. Nel 1959, Crisostomo, rimasto vedovo e senza figli, si trasfe-rì nel ricovero di Sant’Alberto dove trascorse i suoi ultimi anni di vita. Al pomeriggio amava andare fino in piazza, oppure al bar per una partita a carte e bersi un bicchierino, senza mai stancarsi di raccon-tare a tutti che: “Lui aveva tra-ghettato anche il re!”

Sauro Ravaioli

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La pagina del donatore

110 CON lODECONGRATuLAzIONI alla alfonsinese neo dott.ssa ingegnere civile Sara Martini e auguri per il suo prossimo 26 esimo compleanno, da quanti le vogliono bene.

“la collaborazione e l’interazione con i lettori del Pellicano e con tutti i donatori riveste per noi un’importanza fondamentale. Se avete brevi osservazioni sul giornale

o volete porre critiche, consigli o quesiti usate il sottoindicato numero di cellulare (per brevi messaggi sms) o (per testi più lunghi) la nostra mail [email protected]

Il cellulare dell’ A.D.V.S. è : 329 - 3276678

I bellissimi filippo e Sara festeggiano il carnevale in piazza

I nostri cuccioli

“lo chalet ristoro in Piazza del Popolo, animato dalle volontarie dell’ADvS duran-te le festività Natalizie. Bevande calde, spuntini e molte offerte hanno testimonia-to di una bella riconoscibilità della nostra associazione fra i cittadini e i frequen-tatori della piazza”

Qualche tempo fa è mancato improvvisamente uno dei più volenterosi e gentili dei nostri Soci collaboratori. Tutti noi ri-corderemo

BRuNO BALELLAcon tanta simpatia e gratitu-dine, ben sapendo che proprio a persone come lui l’Associa-zione deve la propria capacità di promuovere il dono del san-gue fra i nostri concittadini. Già sentiamo la mancanza di Bruno e, certo, ancora più di noi la sentirà la sua famiglia, della quale condividiamo il dolore e la tristezza.

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IniziativeFacciamo quadrato

Una delegazione della Fidas Advs Ravenna ha partecipato all’iniziativa “Facciamo Quadra-to”, tenutasi nella sala congres-si dell’Hotel Savoia di Bologna, durante l’ultimo fine settimana di febbraio.I lavori - cui hanno partecipa-to una cinquantina di rappre-sentanti di Fidas, Avis, Admo

e Aido dell’Emilia Romagna – sono stati incentrati sul miglio-ramento dell’organizzazione e della comunicazione all’interno delle associazioni di volontaria-to, al fine di migliorare i sistemi premianti e la motivazione dei volontari.La docenza, affidata al dottor Falzi (www.personeorganizza-

zioni.it) ha coinvolto i parteci-panti suggerendo tecniche per l’ottimizzazione delle risorse umane e il conseguente miglior utilizzo delle disponibilità di denaro e di materiale.Il dialogo fra i partecipanti (pro-trattosi anche a tavola e negli altri momenti di pausa) ha co-stituito un utilissimo momento di confronto e di arricchimento.

Le esperienze, le idee e i proget-ti hanno dimostrato di potersi esaltare nella condivisione.Il “Forum Solidarietà” di Parma, che ha curato la realizzazione del corso, ha dato appunta-mento a tutti per maggio, per il secondo di una serie di quattro momenti formativi.

Marco Ortolani

1° GIORNO: giovedì 24-04-2008Arrivo a Trieste. Visita della citta con guida Pranzo in ristorante. Visita del castello di miramare con guidaProseguimento per Bled. Assegnazione delle camere. Cena e pernottamento2° GIORNO: venerdì 25-04-2008Prima colazione in hotelPartenza per Postumia e visita delle Grotte. Pranzo in ristorante a PostumiaDopo pranzo proseguimento per Lubiana e visita 2 ore della cittàRientro in hotel per la cena ed il pernottamento a Bled3° GIORNO: sabato 26-04-2008Prima colazione in hotel.Incontro con la guida e visita 3 ore di Bled. Pranzo in ristoranteNel pomeriggio visita alle gole di Vintgar. Cena e pernottamento in hotel a Bled.4° GIORNO: domenica 27-04-2008Prima colazione in hotel.mATTINATA LIBERA DEDICATA AL CONVEGNO IN UDINE. Pranzo in ristorante a UDINE.Al termine partenza per il rientro a Ravenna. FINE DEI SERVIZI.Quota per persona (base 45 pax) euro 329Supplemento singola euro 80

La quota comprende :- prima colazione in hotel -sistemazione in hotel 3 stelle a

Bled, base doppia- cena a buffet presso l’hotel (4 stelle) di fronte all’hotel

dove il gruppo pernotta - possibilità di utilizzare le piscine dell’hotel 4*

- trattamento di pensione completa dal pranzo del primo giorno al pranzo dell’ultimo,come da programma

- guida 3 ore Trieste + guida miramare . ricordate che a miramare si entra max 25 per volta...

- ingresso + guida + trenino Grotte Postumia servizio non esclusivo

- guida 2 ore Lubiana- guida Bled/Vintgar + pletna (imbarcazione tipica per

raggiungere l’isolotto che si trova nel centro del lago)- tassa di soggiorno - bus da/per Ravenna per tutto il

programma- Ingressi: ingresso del castello di Bled e la chiesa dell’isolotto

a Bled, al castello di di miramare, gole Vintgar acqua in caraffa durante i 2 pranzi a Trieste e a Udine.

La quota non comprende :assicurazione, bevande e acqua in caraffa (a parte ove specificato) e tutto quanto non menzionato nella quotacomprende. Nel pranzo a Postumia l’acqua in caraffa a volontà euro 0.50 per persona, da pagare direttamente in loco.

47° gIORNATA DONATORE SANgUE fIDAS – A.D.v.S.DAl 24 Al 27 APRIlE 2008 fRIUlI - SlOvENIA

Interessanti aggiornamenti sui concetti di comunicazione e retribuzione nel mondo del volontariato

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Sondaggi e questionari

L’ADVS di Ravenna propone ai donatori un questionario sulle modalità della donazione che fornirà materiale per studi con criteri scientifici, condivisi anche con Avis Ravenna e Servizio Trasfusionale Ferrara. Le risposte finiranno per condizionare una scelta di metodo fra quello che attualmente viene utilizzato ai sensi della normativa vigente e quello che viene chiamato della “prima donazione differita”. STANTE LA GRANDE ImPORTANZA DELLE INDICAZIONI EmERSE DAL QUESTIONARIO (ChE RIChIEDE POChI mINUTI PER ESSERE COmPILATO NEI mOmENTI ChE PRECEDONO O SEGUONO LA

fra i temi più trattati durante il corso “facciamo Quadrato” di cui parliamo in questa pagina c’è stato il concetto di “retribuzione”.Un concetto particolarmente delicato, visto che un’associazione di volontariato, per definizione, non può utilizzare denaro o altri valori per gratificare il comportamento dei propri iscritti. Quand’è, quindi, che maggiormente scatta il nostro “orgoglio” di volontari? In quali momenti si alimenta maggiormente la motivazione a far parte della nostra associazione? la domanda pertanto è questa: “IN QUAlE MODO E IN QUAlI OCCASIONI SENTITE MEglIO “RETRIBUITO” Il vOSTRO IMPEgNO vOlONTARIO?” la risposta è libera e aperta. Potete fornirla con una lettera da spedire o consegnare in segreteria (evidenziate bene che l’oggetto è “Sondaggio del Pellicano”) oppure inviate una mail al nostro indirizzo [email protected] o mandate un sms al numero 329 3276678

Bellissimi i bambini che si sono avvicinati alle nostre iniziative in piazza

DONAZIONE) SI INVITANO TUTTI I DONATORI AD UN’ATTENTA PARTECIPAZIONE.

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Tempo liberoAVVISO AI DONATORIdella Direzione del Servizio Trasfusionale

“In accordo con la Presidenza A.D.V.S. - FIDAS si prega di presentarsi all’accettazione sempre con il nuovo tesserino sanitario provvisto di codice fiscale che d’ora in poi verrà sempre utilizzato per identificare il donatore nelle varie fasi di prelievo.”

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Le nostre convenzioniAbbigliamentoSailing.it Via Rismondo, 26/a 48023 marina di RavennaTel. 0544-538870 www.sailing.it [email protected]

Assicurazionila Piemontese Agente Vistoli Patrizia & C. sncV.le Galileo Galilei, 69 48100 Ravenna tel. 0544-270600 e-mail:age @lapiemontese.it

CalzatureCentro SanagensVia Gordini, 29 - RavennaTel. 0544-32384

Cinema e Divertimento CinemaCity Via Secondo Bini, 7- RavennaIngresso euro 5 lunedì - mercoledì e giovedì (non festivi)Multisala Astoria Via Trieste, 233 48100 Ravenna tel. 0544-421026Ingresso euro 5 compresi festivi ai nostri associatiMirabilandiaS.S 16 Adriatica km 162 Savio di RavennaTariffe speciali per l’ingresso al parcoi biglietti sono in vendita in segreteriaAcquaparco Awai-AwaiViale Orazio 40- Lido Adriano

Cooperativa Sociale “la Pieve”Bottega di Erasmo Via De Gasperi 59 Legatoria, cartotecnica, oggettisticaCentro Stampa Impaginazione e fotocopieArcobaleno Via Circ. S. Gaetanino 10/14 oggettistica, vimini, decoupageCentro S. Antonio via Tomba 2 S. Antoniogarden, fiori e piante

Centro S. Michele Via Fentina 263 s.michele garden, fior, e piante CicliCicli Di Buono vendita e riparazione bicicletteOfficina Via Renato Serra 36 48100 Ravenna Esposizione Via Gabici 21tel. 0544-67866 [email protected]

Erboristerielinea verde di Ghirardini Adriano & C sncVia Ponte marino 12/A Ravenna tel. 0544-35244Non Ti scordar di MeVia Romea Sud 63/a 48100 Ravenna (Ponte Nuovo) tel 346-8585417

Estetica e cure termaliTerme di Punta Marina Viale Colombo, 161 Punta marina Terme tel. 0544-437222cure termali, ambulatorio di fisiochinesiterapia, rieducazione motoria, poliambulatorio, centro medicina estetica

Infortunistica Omnia Infortunistica Via San mama, 10 - 48100 RavennaAssistenza gratuita nel risarcimento danni, anticipo delle spese (auto sost., riparazione danni, esami diagnostici, assistenza medico-legale ecc.) ai nostri associati.La tessera-card è disponibile in segreteria

lavanderieIper Patty Via Cesarea 168 48100 Ravenna tel. 0544.67624lavanderia “la reale” mezzano Ravenna Via Reale 159

Musei & ParchiNatuRa - Museo Ravennate di Scienze Naturali “Alfredo Brandolini”Via Rivoletto, 25 48020 - Sant’Alberto Ra tel. 0544 529260Biglietto ingresso euro 1,50 ai nostri associati

OtticaBlue vision Viale Randi 4 48100 Ravenna tel. 0544-403388sconto su occhiali da sole e da vista e su lenti a contatto e liquidoSalmoiraghi & viganòsconto per l’acquisto di occhiali da vista o da soleMega Optik V.le Farini 36 - 48100 Ravenna tel. 0544-213432 sconto su occhiali da vista e da sole,per ogni sviluppo di rullini una pellicola in omaggio

Palestre e Piscine“harmony” Palestra di cultura fisica Via mangagnina, 15 48100 Ravenna tel. 0544-63689 Endas NuotoVia Pola 14 48100 Ravenna tel. 0544-590928Euritmica centro fitnessVia Flammarion, 17 48100 Ravenna tel. 0544/271030Scuola di ballo “Salsa Planet”Via Flammarion 1748100 Ravennatel 347 2785212

Pizzerie Ristorantiluna RossaVia Reale, 4448100 RavennaSconto 10% ai tesserati ADVS

PoliambulatoriCentro Dentale Ravenna s.r.l.Piazza Luigi Einaudi n.1 48100 Ravenna tel. 0544-33206Sconti ai nostri soci su prestazioni odontoiatriche, protesi, igiene dentale, indagini radiografiche, terapie del mal di schiena, discopatie, sciatica, colpi di frusta emicranie, cefalee da tensione. Visite e controlli gratuiti ai nostri associati. Dilazioni di pagamento Dott.ssa Piera Turroni – odontoiatraP.zza Caduti per la Libertà 34 1 p. scala B Ravenna tel.0544-38089Sconto 20% sul totale delle prestazioniPoliambulatori “Opera di S. Teresa del B. g.”Via Nino Bixio 20 - 48100 Ravennatel + fax 0544-38513Sconti speciali ai nostri associati OsteolabPiazza Caduti del Lavoro, 9 48100 Ravenna Tel. 0544/590852Tutte le specialità mediche (dalla Cardiologia alla Reumatologia); le specialità chirurgiche (vascolare, Neurochirurgia,Oculistica, Ostetricia e Urologia) con annesso ambulatorio per piccola chirurgia; le attività strumentali, l’Ecografia generale e specialistica e i “Campi Visivi”

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FIDAS-ADVS: Associazione Donatori Volontari Sangue

c/o Ospedale S. Maria delle CrociLa segreteria è aperta

da lunedì a sabato dalle 7,30 alle 13,30, domenica dalle 8,30 alle 10,00. Per le donazioni di sangue tutti i giorni

dalle 8,00 alle 10,30.

Per informazioni telefonare al numero 0544-403462

oppure www.advsravenna.it e-mail: [email protected]

e-mail: [email protected]

Consiglio direttivo: Presidente Franco Bencivelli; Vice-Presidente Grazia Sofia Meneghini. Segretario Generale Federica Fusconi; Tesoriere Barbara Saviotti; Segretario Organizzativo e Segretario Organizzativo alle politiche giovanili Nicoletta Valbruccioli; Responsabile Propaganda Massimo Baldi; Consiglieri Serafino Ferrucci, Giorgio Morandi, Gilberto Sansovini, Francesca Saragoni, Enzo Severi, Stefano Sforza, Gianluca Valmorri.

Sindaci Revisori: Presidente Pietro Bazzi. Sindaci: Edgardo Argelli, Bruno Camerani. Collegio Probiviri: Presidente Pietro Natali, Giuliano Lucchi, Roberto Mingarelli. Cosulente Tecnico Daniele Dott. Vincenzi.Responsabile Stampa Marco Ortolani

MESSAGGIO IMPORTANTE

Novità per la deducibilità dalla dichiarazione dei redditi

Codice fiscale sugli scontrini

della farmacia

Dal 1 luglio 2007 le spese mediche valide per la deduzione o la detrazione, dovranno essere certificate con fattura o scontrino fiscale portante la descrizione del prodotto acquistato e l’indicazione del codice fiscale del destinatario del farmaco. Solo fino al 31 dicembre 2007, l’apposizione del codice fiscale può essere effettuata in un momento successivo all’acquisto se l’acquirente non è il destinatario e non ne conosce il codice o non ha con sé la tessera sanitaria di quest’ultimo.