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1 Il Piano Impresa 4.0 e il percorso Cisl Cosmo Colonna, Dipartimento Industria Cisl Torino, 14 marzo 2018 1

Il Piano Impresa 4.0 e il percorso Cisl · globalizzazione anche con operazioni di reshoring ... Principali categorie in analisi Restanti categorie + 10,2% 35% 10% 18% 37% + 12,6%

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Il Piano Impresa 4.0 e il percorso Cisl

Cosmo Colonna, Dipartimento Industria CislTorino, 14 marzo 2018

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Importanza del tema

• Nuovo paradigma per il futuro dell’industria e delle produzioni

• Ha una dimensione internazionale, con approcci diversificati. Early adopter

• Ha rimesso al centro del dibattito il ruolo della industria, per lo sviluppo del Paese

• È un progetto di Politica industriale• È ineludibile visto l’impatto che sta avendo in termini 

globali• Per i paesi avanzati può rappresentare una risposta alla 

globalizzazione anche con operazioni di reshoring • Obiettivo della Germania: mantenere la leadership nel 

settore manifatturiero

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Industria 4.0 e l’Italia/1

• Luglio 2016: presentazione ricerca della X Commissione attività produttive della Camera

• Luglio 2016: Protocollo Miur ‐ Mise• Settembre 2016: presentazione Piano nazionale I4.0• Dicembre 2016: L. Bilancio 2017 con Iper e super 

ammortamento, detassazione accordi di produttività• Marzo 2017: circolare congiunta Mise‐Mef• Settembre 2017: 2ᵃ Cabina di regia

Industria 4.0 e l’Italia/2

• Dicembre 2017: L. Bilancio 2018, conferma iper e super ammortamento e credito imposta per formazione

• 9/1/2018 in GU DM Mise‐Mef, del 12/9/17, n. 214, “Regolamento sulle modalità di costituzione e sulle forme di finanziamento di centri di competenza in attuazione dell’art. 1, c. 115, legge 11/12/2016, n. 232 (legge di bilancio 2017)”.

• 29 gennaio 2018, Decreto direttoriale del Mise che rappresenta il Bando per la presentazione della richiesta di finanziamenti per la costituzione dei Centri di Competenza

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Impresa 4.0: snodi critici per la crescita in Italia

Rafforzamentodelle competenze

Investimenti

Connettività

Allocazione del capitale e

produttività

Pochi investimenti industriali negli ultimi 15 anni: obsolescenza sempre più marcata nel parco macchine

Investimenti di bassa qualità: troppe risorse su imprese poco performanti, misallocazione del capitale. Estensione capacità produttiva vs. recuperi di efficienza e produttività. Rent seeking, scarsa disciplina del credito e mispricing

Carenza di competenze nelle discipline STEM: solo 14 laureati su 1.000 in materie STEM e scarso appeal della formazione professionale. Oltre 200mila studenti non frequentano né università né altra istruzione terziaria professionalizzante, pochi ITS e carenze nei servizi di ricollocazione

70% delle imprese non ha connessioni adeguate (>30 Mbps) ed è localizzata in “aree grigie o bianche” (in cui i provider fronteggiano fallimenti di mercato)

Competitività digitale

Italia 25ª su 28 Paesi UE nel monitor dell’Economia e della Società Digitali: solo il 6,5% delle PMI vende online. Buon posizionamento nel cloud computing ma….

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Industria 4.0: il modello italiano

Caratteristiche del settore industriale

• Pochi grandi player industriali e ICT in grado di guidare la trasformazione della manifattura

• Limitato numero di capi filiera in grado di coordinare il processo evolutivo e di integrazione delle catene del valore

• Sistema industriale basato sulle PMI, che potrebbero beneficare in termini di “scala senza massa” e del salto di produttività

• Qualità elevata della ricerca, ma frammentate infrastrutture di trasferimento tecnologico

• Forte know-how della manifattura e qualità elevata del Made in Italy

Linee guida del Governo

• Agire in chiave di politica economica con significativo impegno di risorse: oltre 20 miliardi di euro

• Operare su fattori abilitanti: investimenti, competenze, finanza, infrastrutture

• Operare in una logica di neutralità settoriale e tecnologica

• Abbandonare gli interventi a bando intervenendo con misure automatiche di natura prevalentemente fiscale

• Coordinare i principali stakeholder senza ricoprire un ruolo dirigista

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Piano nazionale Impresa 4.0Direttrici strategiche di intervento 2017-2020

Competenze Infrastrutture abilitanti

• Sensibilizzare sull’importanza di I4.0 e favorire una governance pubblico-privataGovernance e awareness

Investimenti innovativi

Direttrici chiave

Strumenti pubblici di supporto

Direttrici di accompagnamento

• Incentivare gli investimenti privati su rinnovo “parco macchinari” e tecnologie I4.0 (super e iper ammortamento e nuova Sabatini)

• Aumentare la spesa privata in Ricerca, Sviluppo e Innovazione (CIR&S)

• Patent Box per stimolare gli investimenti in asset intangibili e proprietà intelettuale

• Diffondere la cultura I4.0 attraverso Scuola Digitale e Alternanza Scuola Lavoro

• Sviluppare le competenze I4.0 a tutti i livelli e potenziare la formazione professionalizz. (ITS)

• Finanziare la ricerca I4.0 potenziando i Cluster e i dottorati

• Creare Competence Center e network di Digital Innovation Hub

• Strategia nazionale sulle skill con l’OCSE

• Assicurare adeguate infrastrutture di rete: Piano Banda Ultra Larga con un approccio che dia priorità alle aree industriali secondo una logica fiber to the factory

• Collaborare alla definizione di standard di sicurezza e criteri di interoperabilità IoT

• Favorire l’attrazione di IDE e il finanziamento di progetti strategici 4.0

• Rafforzare la finanza d’impresa e migliorare l’allocazione del risparmio verso l’impiego produttivo

• Supportare lo scambio salario-produttività attraverso la contrattazione aziendale decentrata

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Le tecnologie del Piano nazionale Impresa 4.0

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Misure di riferimento: Iperammortamento, Superammortamento e Nuova Sabatini

Var% 2017 vs 2016

~ 80 Mld€

(100%)Macchinari ed altri apparecchi*

Riparazione, manutenzione ed installazione macchine

Apparecchiature elettriche ed elettroniche

n.a.

Principali categorie in analisi

Restanti categorie + 10,2%

35%

10%

18%

37%

+ 12,6%

+ 6,9%

Inv. Fissi Lordi1

16

+ 10,8%Totale

Investimenti fissi lordi: andamento ordinativi interni

* L’indice UCIMU degli ordini di macchine utensili nel quarto trimestre 2017 ha registrato un incremento del 21,5%, gli ordini interni sono cresciuti dell’86,2% (variazioni tendenziali). Crescita media annua domanda interna: +45,9%

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Le novità introdotte dalla legge di Bilancio

Iper e super ammortamento

Rinnovo a condizioni invariate per l’iper (sia HW che SW). Rinnovo con phase out per super (maggiorazione al 30%, esclusione dei veicoli)

Nuova SabatiniRifinanziamento (€ 330 mln nel periodo 2018-2023) e incremento al 30% della riserva per i contributi sugli investimenti “Industria 4.0”

Credito imposta formazione 4.0

Introduzione di un credito d’imposta del 40% delle spese relative al costo aziendale del personale dipendente per il periodo in cui viene occupato nelle attività di formazione 4.0 pattuite attraverso contratti collettivi aziendali o territoriali. Beneficio max per impresa pari a € 300K

Formazione terziaria non universitaria

Rifinanziamento per complessivi € 65 mln per il prossimo triennio per garantire un incremento rispetto ai 9 mila attuali di circa 1 mila studenti nel 2018, 3 mila nel 2019 e 6 mila nel 2020 (15 mila a regime)

Fondo Nazionale sulcapitale immateriale

Nuovo fondo con una dotazione di € 250 mln all’anno per l’innovazione e la ricerca industriale in ambito Industria 4.0

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Incentivare la Formazione 4.0 per proteggere e rafforzare l’occupazione

• Contributo massimo per impresa pari a 300.000 € / anno

Credito di imposta Formazione 4.0

• Validità: in via sperimentale per l’anno 2018

• Necessità di un accordo sindacale

• 40% credito di imposta sul costo del personale impiegato in corsi di formazione negli ambiti 4.0

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Potenziare gli Istituti Tecnici Superiori

Numero studenti iscritti

Migliaia

Fonte: Legge di Bilancio 2018, dati MISE

Piano potenziamento risorse ITS

M €

11 16 ~20Migliaiastudenti

~9

Finanziamento strutturale pre Legge Bilancio 2018Finanziamento incrementale Legge Bilancio 2018

95 M€ nel triennio 2018-2020 per incrementare il numero di studenti iscritti agli ITS dagli attuali circa 9,000 a circa 20,000

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Fondo per capitale immateriale, competitività e produttività

Fonte: Legge di Bilancio 2018, dati MISE

Finanziamento pubblico del Fondo

M €

Obiettivi del fondo

• Finanziare progetti di ricerca e innovazione nelle aree strategiche per lo sviluppo del capitale immateriale funzionali alla competitività del Paese

• Valorizzare i risultati dei progetti di ricerca e favorirne il trasferimento verso il sistema economico produttivo

52.260 M€

complessivi

1

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Bando Competence Center

Risorse pubbliche Tempistiche del bando

Creare la rete nazionale di centri di eccellenza per il trasferimento tecnologico a supporto delle imprese italiane

• 40 milioni di € per supportare le spese di avvio dei centri e per finanziare la domanda di progetti da parte delle imprese

• Ogni centro potrà ricevere un contributo pubblico fino ad un massimo di:- 7,5 milioni di € nella misura del 50%

delle spese sostenute per costituzione e avviamento

- 200.000 € nella misura del 50% delle spese sostenute per singolo progetto di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale presentato dalle imprese clienti

29/1 30/4

Apertura bando

8/2

Chiusurabando

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Alcune questioni ulteriori del Piano Impresa 4.0

• Governance sui territori• Adattare i principi di I4.0 alle dimensioni di impresa (artigiani e Pmi) e ai territori

• Coordinare le opportunità sui territori: Area di crisi complessa e non complessa, Fondi europei e regionali

• Ecosistema 4.0• I4.0 e Lavoro 4.0: non sono semplicemente sovrapponibili 

• 3 ml di persone in transizione. Percorsi per guidare/orientare la transizione

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Non esaurisce le questioni della politica industriale

• Dimensioni di impresa• Competenze professionali, innovazione e ricerca• Credito• Produttività• Sostenibilità della produzione, politica ambientale• Politica energetica• Economia circolare

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Il percorso e l’approccio della Cisl/1

• Apr. – giu. 2015: 14 Focus group in 16 Usr: consapevolezza dell’importanza dell’industria

• Marzo 2016: audizione presso la X Com. attività produttive della Camera in preparazione della ricerca: infrastrutture e competenze

• Luglio 2016: Convegno nazionale sull’Industria: 4 priorità per l’industria

• Settembre 2016: partecipazione alla 1ᵃ Cabina di regia• Novembre 2016: incontro  con il Ministro Calenda• Marzo 2017: documento unitario sul I4.0: sfida –

opportunità, Governance, Lavoro 4.0, produttività

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Il percorso e l’approccio della Cisl/2

• Feb. ‐ giugno 2017: 1° Laboratorio Cisl Industria 4.0: 22 casi studi su imprese manifatturiere

• Settembre 2017: partecipazione alla 2ᵃ cabina di regia• Settembre 2017: lancio 2ᵃ fase Laboratorio• Realizzare momenti di riflessione e comprensione dei 

processi che viviamo• Andare oltre la narrazione• Conoscere la realtà per difendere e promuovere le 

persone ed il loro lavoro• Affrontare le questione con nostre idee

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Il Laboratorio CISL Industria  4.0   (febbraio ‐ giugno 2017)obiettivi e metodo

Obiettivi 1. Studiare sul campo alcuni casi  di aziende manifatturiere innovative:• Le applicazioni delle tecnologie 4.0• Gli effetti su performance, organizzazione e lavoro

2. Iniziare a costruire una comunità professionale tra  RSU, operatori sindacali,  tecnici  aziendali e ricercatori 

Metodo a) Partecipanti:• RSU/RSA di 30 aziende manifatturiere medio‐grandi • Altri esperti  (operatori sindacali e ricercatori universitari)

b) Raccolta dati e informazioni su progetti  aziendali 4.0  con interviste a manager e lavoratori

c) Costruzione progressiva e aperta di un quadro concettuale comune

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RSU e imprese partecipanti   (incontri febbraio maggio 2017)

Azienda Struttura/ Categoria RSU

Man

ifattura

Meccanica e Automotive

1 FCA ‐ Pomigliano

FIM CISL

De Simone Carlo,  Scudiero  Giuseppe2 Piaggio ‐ Pontedera Frassi Simone3 Sacmi ‐ Imola Morigi Massimiliano4 Whirpool ‐ Varese Franceschetti Tiziano

Elettronica5 Bosch ‐ Bari Barile Raffaele, Ungaro Michele6 STMicroelectronics ‐ Catania

Rimi Francesco

Arredo e Moda

7 Natuzzi ‐ Bari

FILCA

Giannelli Michele8 Poltrone FRAU ‐ Tolentino

Vitturini Simone9 B&B Italia  ‐ Novedrate

Cester Dario10 Benetton ‐ Treviso FEMCA Pastrello Simone

Processi

Alimentari

11Ferrero ‐ Alba

FAI

Biolcati Rinaldi Antonio, BorelloAlessandro

12 Unilever/Algida ‐ CaivanoMarinaro Federico

13 S. Pellegrino‐ BergamoCavagna Roberto

14 Aia ‐ Verona Veghini Giampaolo15 Campari ‐ Novi Ligure Capacchione Emilio

Processi chimici e grafici

16 Toppetti 2 ‐ Todi FILCA Bicchieraro Giuliano17 Italcementi ‐ Bergamo Dessì Angelo18 Poligrafico ‐ Roma

FISTELFancoli Franco

19Mondadori Div. Periodici ‐ Milano

La Torre Lucia

20 Syndial SpA ‐ San Donato MilaneseFEMCA Bertani Luigi

21 Merck Serono ‐ Bari

Rete Reti elettriche e 

Gas

22 Snam Rete Gas FEMCA Campione Giacomo23 A2A FLAEI Mazzucotelli Cristiano24 ENEL Sedran Gigi

Per due aziende le informazioni raccolte sono troppo limitate per consentire le successive tabulazioni 41

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Mappa delle tecnologie applicate nei 22 Casi Tecnologie adottate (da Piano Calenda )

1.Advanced Mnf Solutions

Manifattura Processo Reti

Reti Elettriche e Gas: 3

Arredo e Moda: 4

Elettronica: 2Meccanica eAutomotive: 3

Processi chimici e grafici: 5Alimentari: 5N. Siti  per 

Settori

9. BIG DATA

2. Additive  Manufacturing3. Realtà aumentata

5.Integrazioneo/v

4.Simulazione

6.Industrial internet (IoT)

7. CLOUD

8. Sicurezza informatica

AUTOMAZIONE E ROBOTICA AVANZATA(AZZERATORI DI PESO, ESOSCHELETRO, MANIPOLATOPRI A DISTANZA  ETC.)

STAMPANTI 3 D (PROTOTIPI UTENSILI E PRODOTTI FINALE)

VISORI E TABLET PER OPERATIVI  E PER FORMAZIONE

INTEGRAZIONE  TRA SISTEMI TECNICI E GESTIONALI

MODELLI LPER MANUTENZIONE PREDITTIVA

SIMULAZIONE ERGONOMICA

ACCESSIBITA’ DELLE APPLICAZIONI 4.0 DA OGNI TERMINALE

AUTOMAZIONE DIFASI E TAGLIO EVOLUTO

MODELLI E PROTOTIPI

3 D

RENDERING  PRODOTTO

ROBOTICA  DI MANIPOLAZ. E AUTOMAZIONE EVOLUTA  GOVERNO DEL 

PROCESSO DA REMOTO

RENDERING PROCESSO

GOVERNO  RETI DA REMOTO, 

DRONI,TALPE E PIG INTELLIGENTI

VISURA SU TABLET DIOGNI ELEMENTO DI

RETE

INTEGRAZIONE TRA PROGETTAZIONE, REALIZZAZIONE, MANUTENZIONE

MODELLI DI PREVISIONE COMPORTAMENTI DI

RETE

“CHIPPATURA” DIOGNI APPARATO

ACCESSIBIILITA’ QUASI COMPLETA DA OGNI TERMINALE

MODELLI  PER MANUTENZIONE PREDITTIVA MACCHINE 

DISPONIBILITA’ PARZIALE/ TOTALE  DEGLI  ARCHIVI,  TABLEAU DI MONITORAGGIO DI MACCHINE E APPARATI

MONTAGGIO DI MACCHINE SEMILAVORATI E PRODOTTI ALMENO PARZIALE 

ALTA AUTOMAZIONE PACKAGING

INTEGRAZIONE DEI PROCESSI 

SIMULAZIONE PER PROGETTAZIONE PROTOTIPI

MONITORAGGIO CONTINUO ISTANTANEO DEI PRODOTTI

PROGETTI  DI CYBER SECURITY

ERP EVOLUTO SU MOBILE (ES. SAP MOBILE PLATFORMI)

SIMULAZIONE PROCESSI 

ACCESSIBITA’ DELLE APPLICAZIONI 4.0  DA OGNI TERMINALE

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Stadio applicativo e focalizzazione delle tecnologie 4.0 nei 22 casi Focalizzazione delle performance aziendali

Piattaforme con clienti e fornitori

Sistema  tecnico di produzione

Processi o fasi

Stadi applicativi tecnologie 4.0

1POCHE  APPLICAZIONI 

LOCALIZZATE

Mecc. A 3

Reti 3 b

Chimic.G.5

Alim. 3 Mecc. A 1

Alim. 1

Mecc. A 2

Alim. 5

Elec 2

Arredo M. 3

Arredo M. 1

Elec 1

Alim. 4Chimic.G.

1

Arredo M. 4

2VARIE APPLICAZIONI BASSA INTEGRAZIONE

3MOLTE APPLICAZIONI ALTA INTEGRAZIONE

Reti 2

Reti 1

Alim. 2Chimic.G. 2 

Chimic. G 4

Anche Fo

cus 

esterno

Focus    interno

   prevalen

te

Chimic.G.6

Reti 3 a

Arredo M. 2

Legenda dei casi aziendali: Mecc. A = Meccanica e Automotive; Elec = Elettronica; Arredo M. = Arredo e Moda; Alim. = Alimentari; Chimico G. = Processi chimici e grafici; Reti = Reti elettriche e Gas

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Performance aziendali che possono crescere con 4.0

1. Personalizzazione del Prodotto/Servizio o Nuovo Servizio

2. Riduzione degli sprechi di ogni genere

3. Riduzione di incidenti, fatica fisica, nocività

4. Crescita Produttività:– Riduzione guasti con manutenzione predittiva (Big Data)– Riduzione costi manodopera diretta con automazioni– Riduzione costi non‐qualità con IOT e Big Data– Riduzione tempi di set up e change over

5. Riduzione tempi e costi Sviluppo Nuovo Prodotto

6. Integrazione informativa con Clienti e Fornitori

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Lavoro e Organizzazione:Le domande di ricerca e le aree di analisi

• Non solo nuovi ruoli e nuove competenze

• Approfondimento su alcune caratteristiche del lavoro

• Esiste un rapporto stretto tra tecnologie 4.0 e Lean Evoluta?

• Occupazione, contrattazione e ruolo del Sindacato

Cambiamento modelli organizzativi (Macro) e organizzazione del lavoro (MICRO)

• varietà dei compiti• autonomia• contenuto cognitivo• ergonomia e sicurezza• gestione spazio e tempo

Quale relazione tecnologia/organizzazione/lavoro?Gestione impatti, partecipazione, progettazione congiunta?

Quali Impatti su occupazione e ContrattazioneQuali Accordi siglati

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Micro‐organizzazione e contenuti del lavoro Tendenze e aspetti problematici

Modalità di organizzazione delle attività operative e di coordinamento del lavoro

Tendenze verso modelli di “lean evoluta”

Controtendenze, aspetti problematici

Contenuto cognitivoAumento significativo del contenuto cognitivo nella maggioranza dei casi

Solo un caso di modifica dell’operatività senza aumento 

dell’impegno cognitivo

PolivalenzaAumento della polivalenza nella 

maggioranza dei casi. In alcuni casi aumento della profondità di conoscenze e skill senza allargamento mansione

Qualche caso di aumento della specializzazione orizzontale. 

In alcuni casi rischi di perdite della profondità di conoscenze e skill

AutonomiaAumento dell’autonomia del singolo o del team nella maggioranza dei casi 

Maggiore prescrizione dei compiti in pochi casi

Lavoro in teamAumento del lavoro in team nella 

totalità dei rispondenti, con prevalenza dei team formalizzati

Casi in cui l’aumento della polivalenza riduce il lavoro in team, 

con perdita di socialità 

Ambiente fisico di lavoroAumento della sicurezza nella totalità 

dei rispondenti. In alcuni casi miglioramento anche dell’ergonomia 

Pochi casi di aumento della fatica e alcuni casi di aumento dello stress

Gestione dello spazio e del tempo

Esigenza diffusa di flessibilità produttiva. Alcuni casi di pratiche di 

condivisione 

Permanenza di schemi di orario rigido

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Macro‐organizzazione: disegno organizzativo e modalità di coordinamento.      Tendenze e aspetti problematici

Disegno organizzativo e modalità di coordinamento 

Tendenze verso modelli di “leanevoluta” 

Controtendenze, aspetti problematici

Potere di governo e controllo: accentramento e decentramento

Decentramento decisionale in poco meno della metà dei casi

Accentramento, specialmente dei casi di centralizzazione delle sale di controllo

Invarianza in altri 

Riduzione dei livelli gerarchici e dei capi intermedi

Riduzione della gerarchia in una minoranza di casi

Nella maggior parte dei casi non si hanno modifiche

Staff tecniche e amministrative: crescita, 

riduzione, trasferimento alla linea, esternalizzazione

In alcuni casi riduzione e trasferimento di compiti alla linea o esternalizzazione 

Casi di rafforzamento delle staff tecniche per nuove competenze; riduzione dell’esternalizzazione 

Spostamento dei confini tra tecnici e operativi

In alcuni casi si ha un avvicinamento dei due tipi di 

ruolo 

Casi di mantenimento dei confini di ruolo esistenti

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Evoluzione dei ruoli e competenzeEvoluzione appena iniziata: convivono soluzioni di ampia polivalenza (più numerose) con soluzioni di specializzazione verticale (meno numerose) con ruoli completamente nuovi (appena abbozzati). Rischio di isolamento per lavoro da remoto

RUOLI: forme evolutive•Team di montaggio polivalente, formalizzato con rotazione autogestita •Conduttore di stazioni di manifattura ad alta automazione•Coach, tutor, pillar leader.  •Manutentore polivalente di rete•Tecnico specialista coordinatore di rete. 

RUOLI: forme Innovative•Controllore di impianti industriali da remoto•Manutentore di impianti industriali da remoto•Analista di Big Data o team multidisciplinari •“Chippista”•“Dronista”

Competenze e cambio mix: oltre ad allargamento di competenze tecniche per la gestione degli impianti, si accrescono soprattutto le competenze per il miglioramento, il  problem solving e la  diagnostica in team

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Conclusioni (I)

1POCHE  APPLICAZIONI 

LOCALIZZATE

2VARIE APPLICAZIONI 

INTEGRAZIONE LIMITATA

3MOLTE APPLICAZIONI ALTA INTEGRAZIONE

b. Lea

nevoluta

a. Lea

niniziale

Comunità professionali

Teamwork formalizzato oInterdisciplinare

Sistema di suggerimenti e gruppi di miglioramento

Miglioramento (TPM, TQM,..) e team informali

Messa a flusso

Stadi applicativi tecnologie 4.0

Innovazione organizzativa

Mecc. A 3

Reti 3 b

Chimic.G. 5

Alim. 3

Mecc. A 1

Alim. 1

Mecc. A 2

Alim. 5

Elec 2

Arredo M. 3

Arredo M. 1Elec 1

Alim. 4Chimic.G. 1

Arredo M. 4

Reti 2

Reti 1

Alim. 2

Chimic.G. 2 

Chimic. G 4

Chimic.G. 6Reti 3 a

Arredo M. 2

Legenda dei casi aziendali: Mecc. A = Meccanica e Automotive; Elec = Elettronica; Arredo M. = Arredo e Moda; Alim. = Alimentari; Chimico G. = Processi chimici e grafici; Reti = Reti elettriche e Gas

Correlazione tra innovazione tecnologica e organizzativa

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Conclusioni  (II)Il governo dell’innovazione

È molto probabile che l’utilizzo appieno della nuova tecnologia sostenga e sia sostenuto da una evoluzione organizzativa verso le forme più avanzate della lean, 

• nuovi contenuti del lavoro, • diffuso teamworking ,• forme avanzate di partecipazione diretta (suggerimenti, comunità professionali e  condivisione parziale di spazio e tempo).

Le cause di questa convergenza risiedono probabilmente in due caratteristiche  delle nuove tecnologie:• richiedono un nuovo tipo di lavoro, meno fatica fisica e più  controllo, regolazione e soluzione di problemi complessi;

• facilitano le forme di coordinamento orizzontale e di cooperazione lungo il processo, fornendo a tutti i ruoli molte informazioni di facile accesso. 

In pratica esse mettono «fuori mercato» le forme di coordinamento gerarchico tradizionali, almeno ai livelli più bassi

È necessario un governo del processo di sviluppo per evitare rischi e distorsioni possibili sui ruoli delle persone

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Conclusioni  (III)La questione della Disoccupazione tecnologica

• Solo 1 caso di riduzione esplicita di personale, gestita con accordo di ricollocazione entro il gruppo. 

• In altri casi una  riduzione di personale è avvenuta prima di tecnologia 4.0, per crisi o riorganizzazione. 

• Nella maggioranza dei casi l’aumento di produttività non ha ridotto gli occupati ma ha condotto a: 

‒ Aumento dell’export (es. nei settori Alimentare, moda, elettronica) ‒ Aumento qualità del servizio (es. Reti)‒ Riduzione costi di produzione e  risanamento aziendale

• Tema generale:  c’è forte aumento di produttività per ora lavorata, ma essa può avere vari e diversi sbocchi. 

• L’esito occupazionale dipende dalle diverse soluzioni e dalla capacità di governo. In ogni caso c’è un forte cambio MIX di competenze richieste

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Conclusioni (IV): nuove aree di contrattazione Piste di lavoro per il Sindacato: lo sconvolgimento del lavoro e della organizzazione mettono in discussione interi capisaldi della regolazione contrattuale.  Si apre una stagione di nuovi istituti di regolazione o di rischio di “deregulation”.

1. Nuovo lavoro, nuovi ruoli, cambio mix competenze• Innovazione dell’inquadramento professionale• Come innovare la formazione di base, continua e specialistica?• Salario di merito e di prestazione individuale o di team?

2. Partecipazione e coinvolgimento dei lavoratori nelle nuove forme di organizzazione del lavoro

• Quali procedure di coinvolgimento dei lavoratori• Negoziare le nuove forme (team work, suggerimenti, comunità…)? • Progettazione congiunta e condivisa?

3. Orari di lavoro e salario• Flessibilità di orario e conciliazione• Salario: quale entità e quale rapporto tra salario professionale e di risultato

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Conclusioni (V): alcune problematiche

• Il management non coinvolge il sindacato ma spesso è conservativo

• Difficoltà di interlocuzione su questi temi• Comprensione dell’intero processo• Le stesse tecnologie sono chiamate in maniera diversa

• I4.0 vuole anche un’organizzazione 4.0• Vi è impatto anche su questioni ambientali ed energetiche

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Conclusioni (VI): esempi

• Moda ‐ spesso a metà tra I4.0 e manualità• Campari – fermentazione• Ferrero – macchinari e Fox• FCA – Team work• Snamretegas – chippista• Mondadori – cambio modello di business• Benetton – reshoring• Enel – droni• Lamborghini – formazione management 

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LAB CISL Impresa 4.0 – Secondo Ciclo (settembre 2017 ‐ luglio 2018) 

Obiettivi 1. Ampliare ad altri settori e ad altre tematiche strettamene connesse ai temi dell’innovazione tecnologica (energia, ambiente, logistica). 

2. Approfondire i temi affrontati e sviluppare le linee per la messa a punto delle piste sindacali sul tema dell’innovazione.

3. Consolidare la comunità professionale tra  RSU, operatori sindacali,  tecnici  aziendali e ricercatori.

Metodo a) Articolare le attività secondo due linee di lavoro:• Linea di lavoro 1 – Allargamento ad altri settori e monitoraggio dei casi svolti nella prima fase (febbraio – giugno 2017). 

• Linea di lavoro 2 – Approfondimento dei temi affrontati nella prima fase sulla base dello sviluppo di alcuni dei casi emblematici.

b) Modalità di lavoro• Raccolta dati e informazioni su progetti  aziendali 4.0  sulla base della check list, con interviste a manager e lavoratori a cura di RSU/RSA (come nella prima fase).

• Studio approfondito di alcuni casi con il supporto di altri esperti  (operatori sindacali e ricercatori universitari).

c) Costruzione progressiva e aperta di un quadro concettuale comune.

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Ipotesi di programma delle attività 2017‐2018

FASE 1Settembre Febbraio  

Prima rilevazione • Attività preparatorie

Linea 1 – individuazione aziende dei nuovi settori; messa a punto della check list con i nuovi temiLinea 2 – Selezione dei casi e verifica fattibilità

• Workshop di lancio del monitoraggio, allargamento e  studi di caso• Raccolta di informazioni e studio dei nuovi casi • Workshop sui risultati intermedi• Assistenza a distanza e supporto per i casi

FASE 2Marzo Luglio  

Seconda rilevazione •Workshop avvio fase 2 •Analisi sul campo: approfondimenti e studi degli altri 8 casi•Elaborazione report finale: sintesi e temi di contrattazione per il Sindacato•Workshop: presentazione e condivisione del report finale• Assistenza a distanza e supporto per i casi

Lavoro di gruppo

Esperienze e proposte per la contrattazione

Spunti per la contrattazione/1• Sviluppo delle competenze per adeguarsi ai processi di 

innovazione produttiva• Autonomia e responsabilità nella gestione delle fasi 

lavorative caratterizzate da controllo e gestione dei sistemi produttivi informatizzati e integrati fra di loro

• Gruppi di lavoro/team: poca gerarchia fra le fasi produttive e i livelli organizzativi

• Condivisione e partecipazione al raggiungimento degli obiettivi di miglioramento aziendale, condizione indotta dal profilo di nuove competenze e minore gerarchizzazione dei livelli produttivi che mette in discussione la tradizionale cultura dei modelli di relazioni industriali costruite sulla standardizzazione delle produzione e sugli attuali CCNL

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Spunti per la contrattazione/2• Flessibilità degli orari: uso orario personale/familiare, 

rafforzando la componente autonoma• Professionalità: flessibilità delle prestazioni, per cui il 

lavoratore potrebbe essere chiamato a fare più cose • Diritto individuale alla formazione e sostegno agli studi• Salario: va indissolubilmente legata la crescita della 

produttività. Va fatta crescere la parte variabile della retribuzione, senza ridurre i minimi contrattuali, a cui è demandata la tutela del potere d’acquisto

• Welfare aziendale e familiare: diventa un tema importante, poiché parliamo di persone al centro dei sistemi produttivi 

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Spunti per la contrattazione/3

• La codeterminazione delle condizione dei lavoratori, c’è la defiscalizzazione dei premi di produttività, maggiorata se erogati insieme alla definizione di criteri partecipativi

• Partecipare alla nuova organizzazione del lavoro imposta da Industria 4.0

• Partecipazione agli utili e/o partecipazione azionaria

• Forme di partecipazione del sindacato e delle OOSS in una sorta di comitati di sorveglianza o di consultazione, rispetto alle decisioni aziendali o del Cda

• Sviluppo di formazione congiunta60

Quale sindacato

Nuova odl con al centro la persona può mettere in crisi la cultura sindacale, legata a produzioni di massa e ripetitive

Approfondire le problematiche legate all’introduzione di tecnologie e modelli organizzativi ispirati ad Industria 4.0 

In grado di ideare e sperimentare soluzioni stando attento a valorizzare prima di tutto il ruolo delle persone che lavorano

Attento agli spazi di contrattazione a cominciare da quelli che si possono definire con gli accordi di produttività e formazione

Deve essere presente in azienda, livello dove si potranno contrattare le modalità della prestazione di lavoro

Attento alle politiche di sviluppo territoriale, perché è un sistema che deve funzionare e non semplicemente una singola impresa

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Bibliografia, link e sitografia/1• Securing the future of German manufacturing industry. Recommendations for implementing the strategic 

initiative INDUSTRIE 4.0, Final report of the Industrie 4.0 Working Group April 2013• http://www.acatech.de/fileadmin/user_upload/Baumstruktur_nach_Website/Acatech/root/de/Material_f

uer_Sonderseiten/Industrie_4.0/Final_report__Industrie_4.0_accessible.pdf• Industry 4.0. The new industrial revolution. How europe will succeed, Roland Berger Strategy Consultant, 

March 2014• http://luigidcapra.altervista.org/it/Fabbrica_40/Origini_del_termine_Industrie_4.0.html• http://www.bmas.de/SharedDocs/Downloads/DE/PDF‐Publikationen/arbeiten‐4‐0‐green‐

paper.pdf;jsessionid=8018D2E2226979E2A0A1A011E568794F?__blob=publicationFile&v=2 , Grunbuch, giugno 2015

• Memoria CISL, Indagine conoscitiva Industria 4.0 presso X Commissione (Attività produttive, commercio e turismo), Camera dei deputati, Roma, 1 marzo 2016, https://www.cisl.it/grandi‐temi/industria/1789‐industria‐4‐0‐memoria‐cisl‐per‐audizione‐x‐commissione‐camera‐dei‐deputati.html

• Digitalizzazione, automazione e futuro del lavoro, Dario Guarascio e Stefano Sacchi, Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche – INAPP, 10 marzo 2017

• Indagine conoscitiva su « industria 4.0 »: quale modello applicare al tessuto industriale italiano. Strumenti per favorire la digitalizzazione delle Filiere industriali nazionali, Camera dei deputati, Doc. XVII, N. 16, Documento approvato Dalla X  Commissione permanente (Attività produttive, Commercio e turismo) nella seduta del 30 giugno 2016, http://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/documentiparlamentari/IndiceETesti/017/016/INTERO.pdf

• Occupiamoci di industria: le proposte della Cisl, Milano, 18 luglio 2016, Relazione introduttiva, https://www.cisl.it/attachments/article/3153/Farina‐le‐proposte‐della‐Cisl.pdf

• Piano nazionale Industria 4.0. Investimenti, produttività e innovazione, Mise 21 settembre 2016, http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/documenti/guida_industria_40.pdf

• http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/documenti/2017_01_16_Industria_40_Italianorev.pdf

Bibliografia, link e sitografia/2 

• Una via italiana a Industria 4.0 che guardi ai modelli europei più virtuosi, Documento Cgil, Cisl, Uil, Roma, 13 marzo 2017, http://www.uil.it/documents/130317%20INDUSTRIA%204_0.pdf

• http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/nsilib/nsi/documentazione/normativa+e+prassi/circolari/archivio+circolari/circolari+2017/marzo+2017/circolare+n.4+del+30032017/CIRCOLARE+n.4_E+del+30‐03‐2017.pdf

• http://www.bmas.de/SharedDocs/Downloads/EN/PDF‐Publikationen/a883‐white‐paper.pdf?__blob=publicationFile&v=3 Weissbuchmarzo 2017

• Contributo Cisl al documento “Il lavoro che cambia”, maggio 2017• http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/documenti/2017_05_16_network.pdf• Il lavoro che cambia. Digitalizzazione, automazione e futuro del lavoro. Il contributo dell'Italia al centenario 

dell’ILO, Ministero del Lavoro, giugno 2017• Laboratorio Cisl industria 4.0, Le tecnologie e il lavoro che cambia. Uno studio della Cisl, Edizioni Lavoro, giugno 

2017• Mef, Mise, Miur, Mlps, Piano nazionale Impresa 4.0, Risultati 2017 – Linee Guida 2018, Roma, 19 settembre 2017• Per un migliore futuro del lavoro: Percorsi per Agire, Riunione dei Ministri del G7 del Lavoro e dell'Occupazione 

2017, Dichiarazione ministeriale, 30 settembre 2017• Documento conclusivo 11a Commissione Lavoro, previdenza sociale, Senato della Repubblica,  Impatto sul 

mercato del lavoro della quarta rivoluzione industriale, ottobre 2017• http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/documenti/impresa_%2040_19_settembre_2017.pdf• https://www.cisl.it/notizie/6942‐industria‐cgil‐cisl‐uil‐esprimono‐la‐loro‐posizione‐in‐una‐nota‐unitaria‐in‐

occasione‐della‐presentazione‐dei‐risultati‐del‐piano‐nazionale‐industria‐4‐0.html• https://www.economyup.it/blog/cos‐e‐l‐industria‐40‐e‐perche‐e‐importante‐saperla‐affrontare/

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Bibliografia, link e sitografia/3

• http://www.fondazioneedison.it/it/news/presentazione‐del‐volume‐the‐pillars‐of‐the‐italian‐economy‐manufacturing‐food‐wine‐tourism/convegno‐strutture‐produttive‐tecnologia‐ed‐economia

• http://www.fondazioneedison.it/it/news/presentazione‐del‐volume‐the‐pillars‐of‐the‐italian‐economy‐manufacturing‐food‐wine‐tourism/convegno‐strutture‐produttive‐tecnologia‐ed‐economia/PatrizioBianchi.pdf

• https://home.kpmg.com/content/dam/kpmg/pdf/2016/06/it‐KPGMTheItalianWay(ItalyWorks2015).pdf• http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/documenti/impresa_40_risultati_2017_azioni_2018.pdf• http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/93‐normativa/decreti‐direttoriali/2037665‐decreto‐

direttoriale‐29‐gennaio‐2018‐centri‐di‐competenza‐alta‐specializzazione• http://www.plattform‐i40.de/I40/Navigation/EN/Home/home.html• http://www.industrie‐dufutur.org/• http://www.ucimu.it/attivita/progetti‐e‐iniziative/le‐novita‐della‐legge‐di‐bilancio‐2018‐30‐gennaio‐2018/• https://www.ambrosetti.eu/wp‐content/uploads/Ambrosetti‐Club‐2017_Ricerca‐Tecnologia‐e‐Lavoro.pdf• https://issuu.com/ecoscienza/docs/ecoscienza2017_6

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