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Il Purgatorio e l’opera di Dante
L’invenzione del Purgatorio (1)• Jacques Le Goff - 1981- La nascita del Purgatorio (La naissance du
Purgatoire
• Indagine che ripercorre le tappe della formazione secolare del “regno di mezzo” nella mentalità collettiva, negli scritti dei Padri della Chiesa e nella storia delle Istituzioni.
• “il terzo luogo”, come lo definì Lutero al tempo delle controversie tra riformati e cattolici sulla validità delle indulgenze, non compare nelle Sacre Scritture
• Le Goff prende l’avvio da elementi ideologici che annunciano l’idea del purgatorio a partire dal giudeo-cristianesimo antico per giungere alla sua nascita nella seconda metà del XII sec. E alla sua affermazione nel secolo seguente
• nelle religioni antiche ci sono due tipi di geografie dell’aldilà: uno spazio uniforme e uno dualistico. Es: Ade e Campi Elisi dei Greci e dei Romani
• il Cristianesimo eredita questa concezione che si riflette anche in una collocazione spaziale dei due regni: basso/alto
L’invenzione del Purgatorio (2)
• Etimologia del termine invenire = inventare, escogitare, trovare argomenti
• a partire dal IV sec. con i Padri della Chiesa (Ambrogio, Gerolamo e Agostino) si inizia a riflettere sulla condizione delle anime dopo il trapasso e su una loro possibile evoluzione tra il momento della morte e il Giudizio finale
• Agostino lascia aperta la possibilità che i luoghi di espiazione siano sulla terra, possibilmente dove è stata commessa la colpa (da ciò una serie di eresie sui loci purgatorii in terra: i luoghi della colpa, strade, boschi, terme, le chiese come percorso penitenziale della anime, l’Etna o i vulcani delle isole Eolie
• tra 1150-1200 l’idea si concretizza nel sostantivo purgatorium
• nel 1274 il Concilio di Lione sancisce il riconoscimento ufficiale dell’esistenza del purgatorio come argomento di fede
• tra 1150-1200 l’idea si concretizza nel sostantivo purgatorium • nel 1274 il Concilio di Lione sancisce il riconoscimento ufficiale dell’esistenza del purgatorio come argomento di fede• la Chiesa prende possesso dell’aldilà e attraverso di esso dell’aldiqua stabilendo due poteri:spirituale: risponde al bisogno di colmare un evidente “buco” teologicoeconomico: può mettere le mani sull’aldilà per affermare il proprio potere sulla terra attraverso le indulgenze integrando nella comunità anche quei "peccatori di mestiere", come banchieri o mercanti.
L’invenzione del Purgatorio (2 bis)
Il ruolo di Dante
• Dante è il maggior artefice della “fortuna” del purgatorio
• Dante conferisce una collocazione precisa e una strutturazione minuziosa, geografica e spirituale al nuovo spazio dell’aldilà cristiano fornendo alcune sistemazioni del problema che poi diverranno stabili
• Dante dimostra come un grande fenomeno teologico-ideologico regga solo se sostenuto anche dall’immaginario sia folclorico sia artistico
I rapporti fra il Purgatorio e la terra:i vivi per i morti
1. Rapporto vivi-morti come suffragio
2. Da sant’Agostino inizia la triade messe-preghiere-elemosine come strumenti del suffragio
3. Essi implicano una mediazione ecclesiastica e la chiesa tenderà a enfatizzare tale mediazione
4. Individuazione di una serie di santi come aiuto delle anime del purgatorio
5. Da 3 e 4: rifiuto di eretici e poi di protestanti
chi c’è? dove è?
• Le quattro categorie di uomini definite da sant’Agostino (malvagi, buoni, non del tutto buoni, non del tutto malvagi) diventano tre con l’unificazione delle ultime due
• Casistica dei peccati per il purgatorio: minuta, parva, minora, levia, leviora, quotidiana e, dal secolo XII, venialia
• La divisione manichea in quattro non scompare: il purgatorio non è luogo eternoTendenziale infernalizzazione del purgatorio: nell’inferno (Jacopo da Varagine), sotto la crosta terrestre (Tommaso d’Aquino e tutti i domenicani tranne Alberto Magno)
• Nella terza zona dell’atmosfera (Jacopo da Varagine) o comunque verso il cielo (Bonaventura e tutti i francescani; Alberto Magno fra i domenicani)
La realtà del Purgatorio
• Dal momento della sua nascita il purgatorio è per tutti un luogo reale, la sede dell’ignis purgatorius e dei peccatori di peccati venialia
• Non è una allegoria né uno stato della mente• Per tutti è una verità letterale• Caratteristica tipica del pensiero medievale per il quale
tutto il simbolismo ha sempre una base di realtà (storica, materiale, metafisica…)
• Su questa realtà Dante può costruire il terzo regno
Collocazione geografica e spaziale
del “terzo luogo” nell’universo di Dante
La struttura del Purgatorio e il sistema delle pene
•è sulla superficie della terra: isola in emisfero australe
•tronco di cono
•centro di una geografia reale e di una geografia trascendente: spiaggia da cui inizia la salita di purificazione
•ripartizione in 9 settori come per Inferno: antipurgatorio + 7 cornici* + paradiso terrestre
*i sette peccati capitali in ordine di gravità
angelo delle 7 P
La medietà come caratteristica principale
• è destinato a finire, non è eterno
• è cantica della purificazione progressiva tra il buio infernale e la luce terrestre – peccato/redenzione
• si succedono il giorno e la notte
• centro geometrico della Commedia = centro tematico: Canto XVI (Marco Lombardo) riflessione sul tema del “libero arbitrio”
• medietà stilistica fra comico e sublime
I temi• affetti/amicizia
• coralità
• l’uomo pellegrino.
• elegia del corpo
• luce
• politica