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Il ritratto fotografico: Sander, Vaccari e Ruff

Il Ritratto Sander Vaccari Ruff 1

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presentazione sul ritratto in fotografia

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Il ritratto fotografico: Sander, Vaccari e Ruff

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Modulo “Il ritratto fotografico: Sander, Vaccari e Ruff”

SCUOLA: Istituto Tecnico a Ordinamento Speciale “A. Steiner”

CLASSE: III

DISCIPLINA: tecnica fotografica di 4 h settimanali di cui 2 in coopresenza con Istruttore Tecnico Pratico

DURATA: 2 settimane nel 2° quadrimestre

UNITA’ DIDATTICA: Il ritratto fotografico: generi e funzioni diverse

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Prerequisiti

Lo studente:

• distingue le diverse tipologie del ritratto fotografico (moda, pubblicità, cronaca, d’identità, ecc.);

• conosce in linea teorica i principali tipi di apparecchi fotografici (reflex, a mirino galileiano, biottica, a banco ottico);

• distingue le più importanti sorgenti luminose da studio;

• sa impostare i tempi di otturazione e le aperture di diaframma;

• sa le nozioni base di Photoshop: acquisire, archiviare e ottimizzare una fotografia per la stampa.

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Obiettivi

• confrontare e mettere in relazione gli autori presentati;

• distinguere le diverse tecniche adottate: il banco ottico e la cabina automatica per fotografie formato tessera;

• distinguere le diverse metodologie operative e le intenzioni progettuali di ogni singolo autore;

• individuare metodi e tecniche utili per realizzare semplici progetti visivi.

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1ª LEZIONEAugust Sander (1876- 1964)

“Registrando, per mezzo della fotografia, tanto i diversi ceti sociali quanto i loro rispettivi ambienti, spero di rendere fedelmente la psicologia del nostro tempo e del nostro popolo”

Muratore, 1928

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Notaio, 1924

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Pasticcere, 1932

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Capomastro, 1932

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“L’uomo è sempre rappresentato in piedi nel luogo di lavoro o in ambienti familiari, ripreso con serietà e freddezza”

Il farmacista Linz, 1907 circa

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Facchino, 1929

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“Sander utilizzava sempre il banco ottico, apparecchio che richiedeva una messa in posa e tempi di scatto molto lunghi”

Cacciatore con cane, 1910 circa

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I primi apparecchi a Banco ottico

le tecnicheApparecchio a banco ottico con tenda che fungeva da camera oscura, 1875 circa

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le tecnicheEquipaggiamento completo di un dagherrotipista

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le tecnicheIl laboratorio di W. H. Fox Talbot, 1844

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le tecniche

Caricatura di Daumier

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Franco Vaccari (1936)

“Franco Vaccari nel 1972 partecipa

alla Biennale di Venezia con

l’esposizione in tempo reale

Lascia una traccia fotografica del

tuo passaggio”, utilizzando una

cabina per fototessere e la

partecipazione attiva dei visitatori.

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Cabina per fototessere, anni Settanta le tecniche

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Ripresa di una fotografia segnaletica con l’apparecchio “A. Bertillon”

… la cabina per fototessere ha le sue origini più lontane nella fotografia psichiatrica, segnaletica e giudiziaria della metà dell’ Ottocento …

le tecniche

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Ripresa di una fotografia segnaletica con l’apparecchio le “sorelle Ellero”, 1908.

Fotografia segnaletica eseguita con le “sorelle Ellero”

le tecniche

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Quattro schede del servizio d’identificazione giudiziaria realizzate con l’apparecchio “A. Bertillon”

… e che con riproduzioni fredde e prive di artisticità, si offriva come strumento di controllo e di schedatura per catalogare pazienti psichiatrici e criminali.

le tecniche

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Renè Magritte, fototessera 1928 (da solo e con la moglie)

Allo stesso tempo diversi artisti del Novecento tra cui Marcel Duchamp, Renè Magritte e Francis Bacon inventano un nuovo utilizzo della Photomatic.

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Francis Bacon, serie di fototessere, 1955 circa

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Franco Vaccari Lascia una traccia fotografica del tuo passaggio, 1972

Il grande senso performativo della cabina per fototessere è colto al meglio da Franco Vaccari.

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A dispetto del carattere meccanico e anonimo la cabina per fototessere procura un’”esperienza effettivamente sconvolgente (…). In pochi attimi bisogna deciderecon che faccia presentarsi al mondo: da buono, da cattivo, da serio, da comico…”

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Thomas Ruff (1958)

“La rappresentazione delladimensione anonima eidentitaria dell’individuo si fa inThomas Ruff emblematica: lo sguar-do freddo e impassibile è rivolto versol’obiettivo. La fotografia è sospesa daogni giudizio e trascura il caratteredell’individuo privilegiando il tonoenciclopedico”.

Thomas Ruff Ritratto, 1990

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Thomas Ruff Ritratto, 1990

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I portraits sono privi di caratterizzazio-ne e di qualsiasi forma di abbellimento ma allo stesso tempo, essendo realizzati con un apparec- chio di grande formato, propriocome faceva Sander, risultano ricchidi particolari.

Thomas Ruff Ritratto, 1990

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Thomas Ruff Ritratto, 1990

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Thomas Ruff Ritratto, 1990

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Ruff richiama l’insegnamento delle fotografie dei coniugi Becher, scattate secondo prin-cipi rigidamente stabiliti e sistematicamente disposte in sequenza.

Berndt e Hilla Becher Cisterne dell’acqua, 1978-1985le tecniche

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le tecnicheIl moderno apparecchio a banco ottico

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Uso della macchina a banco ottico. A: inquadratura e messa a fuoco; B: chiusura del diaframma e verifica della profondità di campo; C: chiusura dell’otturatore e impostazione dei tempi; D: inserimento dello chassi (e apertura della veletta); E: scatto

le tecniche

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SANDER

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usano diverse tecniche ma ottengono

foto dello stesso genere: il ritratto

psicologico e caratteriale

utilizzano diverse tecniche e differenti metodi di lavoro ma fanno riferimento allo stesso tipo di prodotto: il ritratto formato tessera

Che tipo di relazione c’è tra questi autori?

In sintesi:

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Libera interpretazione ed esercitazioni alla maniera dei tre autori

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Esercitazione per casa: “il ritratto formato tessera”

«Realizza presso una cabina per fototessere una striscia di quattro immagini a colori fingendo e immaginando di doverle destinare ai documenti d’identità e di riconoscimento».

Dal film: Il fantastico mondo di Amelie,

2001 di Jean Pierre-Jeunet

esercitazione

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per la prossima volta

« Porta un oggetto personale o un capo d’abbigliamento che parla di te, delle passioni, del carattere per realizzare in sala posa il ritratto psicologico».

Collezione di orecchini, Laura P.

esercitazione

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2ª LEZIONEsala posa: esercitazione “il ritratto psicologico”

Gli studenti, tenendo conto del

metodo preciso e scrupoloso di

August Sander, divisi a coppie prima

studiano l’inquadratura, la messa a

fuoco e i valori di esposizione, quindi

posano a turno davanti l’obiettivo con

l’oggetto scelto e assumendo

un’espressione facciale e mimica a

piacere.

esercitazione

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esercitazione

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esercitazione

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esercitazione

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esercitazione

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laboratorio informatico: digitalizzazione del “ritratto formato tessera”

Scelta di una immagine formato

tessera, realizzata nella cabina

automatica, acquisizione e

ottimizzazione con Photoshop.

esercitazione

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esercitazione

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esercitazione

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3ª LEZIONE laboratorio informatico: “impaginazione dei due ritratti su

un foglio A4”

esercitazione

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Verifica scritta

Il ritratto fotografico

1. Il ritratto fotografico può avere tante funzioni diverse (foto-tessera, carattere, cronaca, pubblicità, glamour, ecc.). Descrivi queste due foto e metti inevidenza le differenze almeno indieci righi.2. In sala posa abbiamo scattato dei ritratticon oggetti e accessori personali. Descrivicome sono stati realizzati ricordando le attrezzature e gli strumenti necessari.(almeno 5 righi)3. Secondo te a che cosa servono e comepossono essere utilizzati questo tipo diritratti ?4. Tra tutti i tipi di ritratti che abbiamo visto a scuola quale preferisci e perché?

esercitazione