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INTRODUZIONE AL VANGELO SECONDO MARCO I° incontro 1 COS’È VANGELO Mc stesso dà risposta: Leggi Mc 1,1a: “Inizia la Buona Notizia! È GESÙ: MESSIA, FIGLIO DI DIO Vangelo è allora una PERSONA che si è fatta STORIA-AVVENIMENTO in mezzo a noi 1Gv 1,1-3: “Ciò che era dal principio, ciò che abbiamo udito, … ve lo annunciamo Nel corso della storia del cristianesimo varie furono le RIDUZIONI: come DOTTRINA o come MORALE in vista della “Salvezza” (ridotta a cosa intellettuale e “intima”) come “MERITO” in quanto il Vangelo è “GRAZIA” come “CONQUISTA” in quanto il Vangelo è “DONO” come “TENSIONE, AFFANNO” in quanto il Vangelo è “BUONA NOTIZIA” che riempie di GIOIA La forma storica dove questo VANGELO-AVVENIMENTO si è realizzato è il luogo dei POVERI: il Povero di Nazareth pone al centro gli ULTIMI, nella sua persona, nella sua pratica, nel suo insegnamento: Ti ringrazio, Padre, perché hai tenuto nascosto… e le hai rivelate ai piccoli ” Mt 11,25 Ecco dunque le REAZIONI davanti al VANGELO - MERAVIGLIA - GIOIA (“Ecco vi annuncio una grande gioiaLc 2,8-20) La LIETA NOTIZIA è strettamente legata alla CROCE (1Cor 1,17) - non croce come prezzo di riscatto - non croce come riparazione di offesa - ma croce come FEDELTÀ al progetto di Dio che, dall’inizio, è stato la VITA dell’uomo. Ecco perché non si può slegare la CROCE dalla RISURREZIONE, che è la conferma del Padre che la pratica di Gesù è giusta! (leggere con attenzione 1Cor 15,1-3) La nascita della COMUNITÀ-CHIESA si situa qui, dalla CROCE-RISURREZIONE. È la continuazione dell’opera di Gesù: essere cristiano è farsi Avvenimento COME e CON Gesù, cioè diventare Vangelo vivo (nasce il 5° Vangelo) 2 Dal VANGELO ai VANGELI (At 10,36-43) Il grafico della storia può aiutare Passarono molti anni tra la morte-risurrezione di Gesù e la stesura del I° Vangelo. Le comunità, però, vivevano la propria fede e celebravano la MEMORIA di Gesù (nelle proprie case!) Era tradizione giudaica che nelle celebrazioni si leggesse la Bibbia. All’AT. si cominciò ad aggiungere la memoria del Maestro: la sua vita, il suo insegnamento; così pure le lettere di Paolo, che dall’anno 50 cominciò a scrivere. Furono 3 gli “ambienti” privilegiati che “stimolarono” e riunirono gli scritti: La CELEBRAZIONE La CATECHESI La MISSIONE Si formarono così alcuni appunti, collezioni, scritti vari: Collega lunedì 23, alle ore 20.30 sul sito della parrocchia: www.parrocchiamaddalena.it e premi il tasto “live TV”. Vuoi intervenire con domande? WhatsApp: 3404922943

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INTRODUZIONE AL VANGELO SECONDO MARCO

I° incontro

1 COS’È VANGELO Mc stesso dà risposta: Leggi Mc 1,1a: “Inizia la Buona Notizia!

È GESÙ: MESSIA, FIGLIO DI DIO” Vangelo è allora una PERSONA che si è fatta STORIA-AVVENIMENTO in mezzo a noi

1Gv 1,1-3: “Ciò che era dal principio, ciò che abbiamo udito, … ve lo annunciamo” Nel corso della storia del cristianesimo varie furono le RIDUZIONI:

come DOTTRINA o come MORALE in vista della “Salvezza” (ridotta a cosa intellettuale e “intima”) come “MERITO” in quanto il Vangelo è “GRAZIA” come “CONQUISTA” in quanto il Vangelo è “DONO” come “TENSIONE, AFFANNO” in quanto il Vangelo è “BUONA NOTIZIA” che riempie di GIOIA La forma storica dove questo VANGELO-AVVENIMENTO si è realizzato è il luogo dei POVERI: il Povero di Nazareth pone al centro gli ULTIMI, nella sua persona, nella sua pratica, nel suo insegnamento: “Ti ringrazio, Padre, perché hai tenuto nascosto… e le hai rivelate ai piccoli” Mt 11,25 Ecco dunque le REAZIONI davanti al VANGELO - MERAVIGLIA - GIOIA (“Ecco vi annuncio una grande gioia” Lc 2,8-20) La LIETA NOTIZIA è strettamente legata alla CROCE (1Cor 1,17)

- non croce come prezzo di riscatto - non croce come riparazione di offesa - ma croce come FEDELTÀ al progetto di Dio che, dall’inizio, è stato la VITA dell’uomo. Ecco perché non si può

slegare la CROCE dalla RISURREZIONE, che è la conferma del Padre che la pratica di Gesù è giusta! (leggere con attenzione 1Cor 15,1-3)

La nascita della COMUNITÀ-CHIESA si situa qui, dalla CROCE-RISURREZIONE. È la continuazione dell’opera di Gesù: essere cristiano è farsi Avvenimento COME e CON Gesù, cioè diventare Vangelo vivo (nasce il 5° Vangelo)

2 Dal VANGELO ai VANGELI (At 10,36-43) Il grafico della storia può aiutare Passarono molti anni tra la morte-risurrezione di Gesù e la stesura del I° Vangelo. Le comunità, però, vivevano la propria fede e celebravano la MEMORIA di Gesù (nelle proprie case!) Era tradizione giudaica che nelle celebrazioni si leggesse la Bibbia. All’AT. si cominciò ad aggiungere la memoria del Maestro: la sua vita, il suo insegnamento; così pure le lettere di Paolo, che dall’anno 50 cominciò a scrivere. Furono 3 gli “ambienti” privilegiati che “stimolarono” e riunirono gli scritti: La CELEBRAZIONE La CATECHESI La MISSIONE

Si formarono così alcuni appunti, collezioni, scritti vari:

Collegati lunedì 23, alle ore 20.30

sul sito della parrocchia:

www.parrocchiamaddalena.it

e premi il tasto “live TV”.

Vuoi intervenire con domande?

WhatsApp: 3404922943

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Per quale motivo la Comunità pensò che era giunto il momento di mettere insieme il tutto? Dal 64 al 68 avviene una prima grande persecuzione contro i cristiani. Molti muoiono. Tra loro Pietro, Paolo, Marco…

tanti cristiani sono sacrificati per la pazzia di Nerone, a Roma. I Giudei, nemici dei cristiani, li denunciano, aumentando le sofferenze. La comunità è in crisi: tradimenti, fragilità, ritorno dei “pentiti”.

Nell’anno 70 a GERUSALEMME avviene la grande tragedia: la città è invasa dall’esercito romano; quelli che non muoiono di fame durante l’assedio, vengono massacrati. La città è distrutta. Il TEMPIO raso al suolo e profanato. Il CANDELIERE D’ORO, simbolo di Israele dinnanzi al suo Dio, portato nel trionfo di Roma. Era la FINE! La città di Dio, svuotata; lo “sgabello dei piedi di Dio” distrutta e annientata; il popolo portato in esilio…

DIO AVEVA ABBANDONATO IL SUO POPOLO! Ecco allora il CONFLITTO: che non fosse Giovanni BATTISTA il vero profeta? (aveva predetto la distruzione di

Gerusalemme (Mt 3,10). Perché allora continuare a credere in Gesù? E il disaccordo tra i cristiani venuti dal GIUDAISMO e quelli venuti dal PAGANESIMO aumenta sempre più.

- I problemi urgevano … la MEMORIA SI SVEGLIÒ! Dinanzi ai dubbi, paure, incertezze la comunità sentì il bisogno di motivarsi e rendere ragione del CAMMINO e di lasciarsi illuminare dalla VITA e PRATICA di GESÙ. Aiutarono molto PAOLO (le sue lettere) e LUCA, che accompagnò Paolo a Roma (At 27,1-28,16): riflettendo con lui, la comunità approfondisce il senso del CAMMINO (Lc 9,51-19,28 e Mc 8,22-10,52). È il cammino della sequela di Gesù.

VANGELO: TESTIMONIANZA DELLA COMUNITÀ SULLA SUA FEDE IN GESÙ

- Vangelo non è una “vita di Gesù”. Non è una fotografia di ciò che Gesù ha fatto e di ciò che è avvenuto con Lui. È piuttosto una “memoria teologica” dell’azione e delle parole di Gesù, fatta per aiutare

la Comunità che scrive a risolvere i suoi conflitti esterni e interni. Sono pertanto due i soggetti: GESÙ e la COMUNITÀ Non possiamo perciò interpretare il Vangelo pensando solo a Gesù: non sarebbe ciò che Mc vuole perché l’evangelista era preoccupato della sua comunità, che doveva aiutare nelle difficoltà.

3 MODO DI LETTURA DEL VANGELO

La STORIA della comunità di Mc e di Gesù di Nazareth sono il primo elemento per uno studio del Vangelo La GEOGRAFIA (anch’essa è teologia!) Importantissimo è il TESTO! ASCOLTARLO! È necessario non far dire al testo quello che noi vogliamo che dica!

Com’è costruito? Quali trame? Parole chiave; pericopi (parti con significato completo); inclusioni (comincia con una parola e termina con la stessa); Citazioni dell’AT…

Il testo nasce in un CONTESTO IMMEDIATO: in quale parte del Vangelo è posto? GENERALE: SOCIALE/ECONOMICO/RELIGIOSO

Suggerimento concreto: 1. Evidenziare: SCENARIO (tempo e luogo) “VISTA AEREA” PERSONAGGI (protagonisti, gregari, come si relazionano tra loro) AZIONE (ciò che avviene, i movimenti della narrazione) 2. “FILO CONDUTTORE”: LA TEMATICA TEOLOGICO-CATECHISTICA 3. LA SCENA IN QUESTIONE

4 TERZO SOGGETTO

Dalla Comunità, dal Testo… alla PAROLA di Dio! Il testo da solo non è PAROLA; neppure la Comunità di Mc che ha ricevuto e trasmette. La Pa-rola di Dio c’è quando: “Chi ha orecchi, ascolta ciò che lo Spirito dice alle Chiese” (Ap 2,7.11.17.29; 3,6.13.22). Leggendo il testo, noi Chiesa di oggi, dobbiamo arrivare ad ascoltare la Parola di Dio dentro la vita. Il testo è strumento per discernere la Parola presente nella vita.