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ISTITUTO COMPRENSIVO “GIOVANNI XXIII” Viale Stazione n. 29 - 74019 PALAGIANO (TA) Cod. Meccanografico: TAIC85500L Cod. Fiscale: 90214600737 tel. 099/8884086; fax 099/8880273 PEO: [email protected] PEC: [email protected] Sito Web: http://icgiovanni23palagiano.gov.it

ISTITUTO COMPRENSIVO “GIOVANNI XXIII” · Progetto istruzione domiciliare rivolto ad un bambino della scuola primaria. / Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:

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Page 1: ISTITUTO COMPRENSIVO “GIOVANNI XXIII” · Progetto istruzione domiciliare rivolto ad un bambino della scuola primaria. / Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:

ISTITUTO COMPRENSIVO “GIOVANNI XXIII” Viale Stazione n. 29 - 74019 PALAGIANO (TA)

Cod. Meccanografico: TAIC85500L – Cod. Fiscale: 90214600737

tel. 099/8884086; fax 099/8880273

PEO: [email protected] PEC: [email protected]

Sito Web: http://icgiovanni23palagiano.gov.it

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Introduzione Con il Piano per l'inclusione (PAI) l’I.C. “Giovanni XXIII” intende leggere e rispondere in modo adeguato e articolato a una pluralità di studenti che manifestano bisogni educativi speciali inerenti sia gli apprendimenti che i comportamenti stabili o transitori. Si vuol dare una risposta a ogni esigenza, cercando di affrontare i bisogni dei singoli alunni in modo olistico e complesso. Il presente documento si propone di:

INDIVIDUARE tempestivamente i Bisogni Educativi Speciali (BES) dell’alunno prescindendo da preclusive tipizzazioni.

FAVORIRE un clima di accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione.

DEFINIRE pratiche condivise all’interno dell’Istituto in tema di intervento nei confronti degli alunni.

Il P.A.I. è strutturato nelle seguenti tre parti: PARTE I – Analisi dei punti di forza e di criticità

A. Rilevazione dei BES presenti B. Risorse professionali specifiche C. Coinvolgimento docenti curricolari D. Coinvolgimento personale ATA E. Coinvolgimento famiglie F. Rapporti con servizi socio-sanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza.

Rapporti con CTS/CTI G. Rapporti con privato sociale, volontariato e scuole del territorio H. Formazione docenti

Sintesi dei punti di criticità rilevati PARTE II – Obiettivi di miglioramento dell’inclusività proposti per il prossimo anno

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli

insegnanti

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in

rapporto ai diversi servizi esistenti

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi

Valorizzazione delle risorse esistenti Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei

progetti di inclusione

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

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Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A. Rilevazione dei BES presenti: n°

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)

minorati vista /

minorati udito 2

Psicofisici 23

2. disturbi evolutivi specifici

DSA 12

ADHD/DOP 4

Borderline cognitivo 2

Altro (Sospetti DSA non certificati) 100

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)

Socio-economico 110

Linguistico-culturale 18

Disagio comportamentale/relazionale 130

Altro

Totali 401

% su popolazione scolastica 51%

N° PEI redatti dai GLHO 25

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 8

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria

Sono stati redatti PDP per quei casi con sospetta DSA/BES.

La scuola si è attivata anche

in questo anno scolastico per

aiutare quegli

alunni con sospetta DSA

N. 3 diagnosi si sono aggiunte nel corso dell’anno scolastico. Altre sono in fase di certificazione.

B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori protetti,

ecc.)

AEC Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti,

ecc.)

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti,

ecc.)

Funzioni strumentali / coordinamento Sì

Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Sì

Psicopedagogisti e affini esterni/interni Sì

Docenti tutor/mentor Sì

Educatori/assistenti 2

Altro: /

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C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI Sì

Rapporti con famiglie Sì

Tutoraggio alunni Sì

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva BES/DSA

Altro: Progetti per l’inclusione BES/DSA

/

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI Sì

Rapporti con famiglie Sì

Tutoraggio alunni Sì

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva

Sì proposta

ippoterapia

Altro: Progetti per l’inclusione

BES/DSA /

Altri docenti

Partecipazione a GLI Si

Rapporti con famiglie Sì

Tutoraggio alunni Sì

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

Altro: /

D. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili Sì

Progetti di inclusione / laboratori integrati Sì

Altro: Condivisione PDP e scelte educative SI

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e

psicopedagogia dell’età evolutiva Sì

Coinvolgimento in progetti di inclusione Sì

Coinvolgimento in attività di promozione

della comunità educante SI

Altro: Condivisione percorsi orientativi SI

F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità/ area a rischio

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili

Procedure condivise di intervento sulla

disabilità: informazione-consulenza -formazione foramzione

Procedure condivise di intervento su

disagio e simili Sì

Progetti territoriali integrati Sì

Progetti integrati a livello di singola scuola Sì

Rapporti con CTS / CTI Sì

Altro: /

G. Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati No

Progetti integrati a livello di singola scuola Sì

Progetti a livello di reti di scuole SI

H. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe

Didattica speciale e progetti educativo-

didattici a prevalente tematica inclusiva Si

Didattica interculturale / italiano L2 SI

Psicologia e psicopatologia dell’età

evolutiva (compresi DSA, ADHD, BES.) Sì

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Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive,

sensoriali…) Corso di formazione DSA /BES

Altro: Progetto di ricerca “Scrivere in corsivo”

Progetto istruzione domiciliare rivolto ad un

bambino della scuola primaria.

/

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo x

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento

degli insegnanti x

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive x

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola x

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti

x

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare

alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative X

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi

formativi inclusivi x

Valorizzazione delle risorse esistenti x

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

x

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo

inserimento lavorativo.

x

Altro: condivisione tra i docenti nella pratica didattica x

Altro:

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

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Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di

responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Nell’a.s. 2017/2018 è stata avviata la lettura dei BES attraverso l’ICF che considera come essenziale il ruolo

dei fattori contestuali (risorse umane e/o materiali) per il miglioramento delle performance, ossia ciò che l’alunno sa fare ed è capace di fare con l’aiuto di facilitatori (fattori ambientali o contestuali).

Il nostro Istituto Scolastico si propone, quindi, di potenziare la cultura dell’inclusione per rispondere in modo

efficace alle necessità di ciascun alunno che, in maniera continua o per determinati periodi, manifesti Bisogni Educativi Speciali. A tal fine la progettazione e l’organizzazione tenderanno a:

– rendere la scuola accogliente e ospitale attraverso una organizzazione degli spazi, arredi e materiali; – favorire l’apprendimento attraverso il fare e il pensare;

– promuovere atteggiamenti di solidarietà, collaborazione, accettazione e valorizzazione dell’altro e di

sé; – lavorare con successo tra pari;

– promuovere culture politiche e pratiche inclusive attraverso una più stretta collaborazione fra tutte le componenti della comunità educante.

Le attività devono essere organizzate in contemporanea al fine di: – favorire autonomia e responsabilità dell’alunno nel proprio processo di apprendimento;

– stimolare l’auto-valutazione aumentando la presa di coscienza dell’alunno delle proprie modalità e

del proprio livello di apprendimento; – modificare il tipo di intervento dell’insegnate con l’apprendimento fra pari e il cooperative learning

(suddivisione degli alunni in piccoli gruppi, al fine di migliorare la qualità dei processi); – permettere la personalizzazione dell’insegnamento /apprendimento.

Dirigente Scolastico: garante sul piano formale e sostanziale dell’Inclusione e, attraverso il PAI e il GLI,

della valutazione annuale delle criticità e dei punti di forza degli interventi operati nell’anno trascorso e della messa a punto degli interventi correttivi che saranno necessari per incrementare il livello di inclusione e di

funzionamento dell’Istituto. Detta i criteri generali e formula ipotesi di utilizzo delle risorse. Funzione strumentale Inclusione: Collabora con il D.S. per le attività di cui sopra; coordina le attività

relative alla stesura del PAI; coordina il gruppo di sostegno; monitora le dinamiche inclusive all’interno della

scuola; cura lo sportello BES/DSA; partecipa ai progetti della commissione salute; partecipa alle attività di orientamento e di accoglienza; cura il raccordo fra ordini di scuola nell’ottica dei progetti ponte; supporta i

Cdc nella stesura e compilazione dei PDP e PEI; tiene i rapporti scuola-famiglia e con gli operatori (educatori, neuropsichiatra), tiene i rapporti con la rete BES provinciale; struttura gli interventi didattici ed

educativi; partecipa ad attività di formazione sui temi dell’Inclusione. Coordinatore per l’Inclusione: «una figura docente che – collaborando con il dirigente scolastico (ai

sensi della Legge 107, art. 1, comma 83) - assicuri UN EFFICACE COORDINAMENTO DI TUTTE LE ATTIVITÀ

PROGETTUALI DI ISTITUTO, FINALIZZATE A PROMUOVERE LA PIENA INTEGRAZIONE DI OGNI ALUNNO NEL CONTESTO DELLA CLASSE E DELLA SCUOLA» Il tutto affinché le previsioni normative, spesso assai

innovative e incisive, possano trovare riscontro nella loro concreta e puntuale attuazione. GLI: rilevazioni BES presenti nella scuola; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività

della scuola; raccolta e coordinamento delle proposte formulate dalla Commissione BES; elaborazione di una

proposta di PAI (Piano Annuale per l’Inclusività) riferito a tutti gli alunni BES, e DSA da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno) con supporto/apporto delle Figure Strumentali e dal

Coordinatore per l’Inclusione. Commissione BES: raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi; focus con confronto sui

casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; formulazione proposte di lavoro per GLI, elaborazione linee guida PAI dei BES, raccolta Piani di Lavoro (PEI-PDP) relativi

ai BES. Corsi di formazione per tutti gli insegnanti sui BES. Formazione in servizio per docenti specializzati

sul sostegno sui temi della disabilità, per la formazione di figure di coordinamento. Realizzazione di percorsi di specifici percorsi formativi a livello territoriale.

Consigli di classe/Team docenti: individuazione casi in cui sia necessaria e opportuna l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative; rilevazione di

tutte le certificazioni non DVA e non DSA; rilevazione alunni con BES di natura socio economico e/o

linguistico–culturale. Attenta verbalizzazione delle considerazioni psicopedagogiche e didattiche che inducono ad individuare come BES alunni non in possesso di certificazione; definizione di interventi

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didattico-educativi; individuazione strategie e metodologie utili per la realizzazione della partecipazione degli

studenti con BES al contesto di apprendimento; definizione dei bisogni degli studenti; progettazione e condivisione progetti personalizzati; individuazione e proposizione di risorse umane, laddove possibile,

strumentali e ambientali per favorire i processi inclusivi. Stesura e applicazione Piano di Lavoro (PEI o PDP), collaborazione scuola–famiglia–territorio, condivisione con insegnante specializzata (se presente).

Docenti specializzati: partecipazione alla programmazione educativo–didattica, supporto al Consiglio di

classe/team docenti nell’assunzione di strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche e didattiche inclusive, interventi sul piccolo gruppo con metodologie particolari in base alla conoscenza degli studenti,

rilevazione casi BES-DSA, coordinamento stesura e applicazione Piano di Lavoro (PEI e PDP). Partecipazione alle azioni formative promosse dalla scuola capofila I.C. “Viola” di Taranto e dal CTS di Taranto istituito

presso l’I.C. “Vico-Deledda”.

Assistente educatore: collaborazione alla programmazione e all’organizzazione delle attività scolastiche in relazione alla realizzazione del progetto educativo, collaborazione alla continuità nei percorsi didattici.

Assistente alla comunicazione: collaborazione alla programmazione e all’organizzazione delle attività scolastiche. Nella nostra scuola sono presenti due alunni con difficoltà sensoriale, qualora si dovesse

verificare la necessità di si farà ricorso all’assistente alla comunicazione.

Personale ATA: assistenza generica per gli alunni diversamente abili; acquisizione della documentazione necessaria e verifica della completezza del fascicolo personale di ciascun alunno.

Grado di inclusività della scuola: la rilevazione, il monitoraggio a la valutazione del grado di inclusività della scuola sono finalizzate ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e

la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei risultati educativi. A tal fine potranno essere adottati sia strumenti strutturati reperibili in rete, come “Index” per l’inclusione o “Quadis” (http:

//www.quadis.it), sia concordati a livello territoriale con l’IC “Viola-Battisti” Taranto, come “Software Magna

Grecia”. Ci si potrà inoltre avvalere dell’approccio fondato sul modello ICF dell’OMS e dei relativi concetti di barriere e facilitatori.

Collegio dei Docenti: su proposta del GLI delibera del PAI (mese di Giugno); esplicitazione nel PTOF di un concreto impegno programmatico per l’inclusione, esplicitazione di criteri procedure di utilizzo funzionale

delle risorse professionali presenti, impegno a partecipare ad azioni di formazione e/o prevenzione

concordate anche a livello territoriale.

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Nel corrente anno scolastico 2017/18 un gruppo di docenti di sostegno, con la referente BES/DSA, ha

frequentato il corso di formazione promosso dall’ente accreditato MIUR, ABABAS “Profilo di funzionamento.

Il modello ICF per l’elaborazione del PEI”. Ha avuto la durata di 25 ore, ha visto coinvolti docenti di scuola primaria. Altre iniziative formative cui hanno partecipato i docenti sono:

"Il ruolo del referente BES-DSA: indicazioni e riflessioni", promossa dall’AID e della durata di h25

seconda annualità del percorso per la figura di Coordinatore per l’Inclusione.

“MettiAMO in rete l’Inclusione” destinato ad alcune docenti di scuola primaria e a una collaboratrice

scolastica (ABA e Opportunità del software libero e delle risorse open source per la didattica

inclusiva). progetto “LABINCLUSION: dal processo di inclusione al progetto di vita”, in convenzione con

l’Università “Aldo Moro” di Bari

“Inclusione e disabilità: sperimentazione e costruzione del software Magna Grecia per l’auto analisi

della qualità dell’inclusione delle istituzioni scolastiche”, destinato ai coordinatori dell’inclusione.

In presenza di risorse finanziarie necessarie e sufficienti per il prossimo anno saranno attivati uno o più corsi di formazione e aggiornamento.

Ogni anno vengono forniti ai docenti di sostegno e curriculari corsi di formazione interna o esterna sui temi di inclusione e integrazione e sulle disabilità presenti nella scuola (corsi sulla disabilità, autismo, metodo

ABA). E’ presente anche un’alunna che segue con la famiglia il metodo ABA, con la presenza dell’educatore a casa.

La scuola ha aderito alla “Formazione in servizio dei docenti specializzati sul sostegno sui temi della

disabilità, per la promozione dei figure di coordinamento. Realizzazione di specifici percorsi formativi a livello territoriale” (MIUR – D.G. per il personale scolastico prot. n. 37900 del 19/11/2015) individuando una figura

di coordinamento da formare. Il percorso formativo è svolto nell’ambito della rete “Persefone” avente come scuola capofila l’I.C. “C. G. Viola” di Taranto.

Si prevede l’attuazione di interventi di formazione su:

- metodologie didattiche e pedagogia inclusiva - strumenti compensativi e dispensativi per l’inclusione

- nuove tecnologie per l’inclusione

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- le norme a favore dell’inclusione

- strumenti di osservazione per l’individuazione dei bisogni - gruppo dei pari e apprendimento cooperativo come strategia compensativa per i BES

- metodologie di approccio per l’autismo

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive

Le attività di verifica e valutazione saranno calibrate in relazione ai BES propri di ciascun alunno individuato. La valutazione del Piano Annuale dell’Inclusione avverrà in itinere monitorando punti di forza e criticità,

andando ad implementare le parti più deboli. La Commissione BES raccoglierà e documenterà gli interventi

didattico educativi, fornirà consulenza ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi. Il GLI rileva i BES presenti nella scuola, monitorando e valutando il livello di inclusività nella scuola, elabora la

proposta del PAI riferito a tutti gli alunni con BES al fine di ogni anno scolastico. Il filo conduttore che guiderà l’azione della scuola sarà quello del diritto all’apprendimento di tutti gli alunni. Tale diritto comporta

da parte dei docenti un particolare impegno in relazione agli stili educativi, al ripensamento della

trasmissione elaborazione dei saperi, ai metodi di lavoro, alle strategie di organizzazione delle attività in aula; il tutto si traduce nel passaggio dalla scuola dell’insegnare alla scuola dell’apprendere che tiene

insieme l’importanza dell’oggetto culturale e le ragioni del soggetto. Per la modalità di verifica e di valutazione degli apprendimenti i docenti tengono conto dei risultati raggiunti

in relazione al punto di partenza e verificano quanto gli obiettivi siano riconducibili ai livelli essenziali degli

apprendimenti. Relativamente ai percorsi personalizzati i Consigli di Classe/Team dei docenti concordano le modalità di raccordo con le discipline in termini di contenuti e competenze, individuano modalità di verifica

dei risultati raggiunti che prevedano anche prove assimilabili, se possibile, a quelle del percorso comune. Stabiliscono livelli essenziali di competenza che consentano di valutare la contiguità con il percorso comune

e la possibilità del passaggio alla classe successiva. E’ indispensabile che la programmazione delle attività sia realizzata da tutti i docenti curriculari, i quali, insieme all’insegnante di sostegno definiscono gli obiettivi

di apprendimento sia per gli alunni con disabilità, sia per gli alunni BES in correlazione con quelli previsti per

la classe. La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione di strategie e metodologie favorenti, quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring, l’apprendimento

per scoperta, la suddivisione del tempo in tempi, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici. E’ necessario che i docenti predispongano i documenti per lo

studio per i compiti a casa in formato elettronico, affinché essi possano risultare facilmente accessibili agli

alunni che utilizzano ausili e computer per svolgere le proprie attività di apprendimento. A questo riguardo risulta utile una diffusa conoscenza delle nuove tecnologie per l’integrazione scolastica, anche in vista delle

potenzialità aperte dal libro in formato elettronico.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

A livello di Consiglio di classe tutti gli alunni in situazione di disagio hanno diritto ad uno specifico piano: A- PEI formulato in base all’art 12, comma 5 della legge 104/1992 a favore degli alunni con disabilità

B- PDP formulato in base all’art. 5 del DM 5669 DEL 12/7/2011 per gli alunni con DSA o con disturbi riconducibili al punto 1 della direttiva ministeriale del 27/12/2012

C- PDP per gli alunni BESW come previsto dalla CM 8 del 6 marzo 2013, dovranno compilare per tutti gli

alunni BES iscritti nella scuola il PDP. Si procederà ad un’organizzazione funzionale delle risorse disponibili in modo da evitare sovrapposizioni di

interventi. Diverse figure professionali collaborano all’interno dell’Istituto: contitolarità dei docenti di sostegno con gli

insegnanti di classe, assistenti educatori dell’Ente Locale. Gli insegnanti di sostegno promuovono attività

individualizzate, attività con gruppi eterogenei di alunni, attività laboratoriali con gruppi. Gli assistenti educatori del Comune promuovono interventi educativi in favore dell’alunno con disabilità, interventi che

favoriscono l’autonomia, in classe o in altre sedi dell’istituto unitamente al docente in contemporaneità. Tutti i soggetti coinvolti si propongono di organizzare le azioni attraverso metodologie funzionali all’inclusione, al

successo della persona anche attraverso: - attività laboratoriali (learning by doing)

- attività per piccolo gruppi (cooperative learning)

- tutoring - peer education

- attività individualizzata (mastery learning).

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Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai

diversi servizi esistenti Il gruppo di lavoro promuoverà incontri di coordinamento iniziali e periodici con i servizi esterni esistenti sul

territorio. Presenza nella scuola di un ‘educatrice specializzata. Incontri frequenti GLH e GLI per l’inclusione.

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

Le famiglie saranno informate e coinvolte nella predisposizione di tutti gli interventi programmati.

La famiglia è corresponsabile al percorso da attuare all’interno dell’Istituto; perciò viene coinvolta attivamente nelle pratiche inerenti all’INCLUSIVITA’.

La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai fini di una collaborazione condivisa. Le comunicazioni sono e saranno puntuali, in modo particolare riguardo alla lettura

condivisa delle difficoltà e alla progettazione educativo/didattica del Consiglio di Classe/Team dei docenti

per favorire il successo formativo dello studente. Vengono individuate modalità e strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità dell’alunno, per favorire lo sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel rispetto

degli obiettivi formativi previsti nei piani di studio. Coinvolgimento delle stesse nella redazione dei PDP.

Le famiglie degli alunni con DSA sono state sempre coinvolte in prima persona nelle attività proposte per i loro figli. C’è stata grande collaborazione con le famiglie, confronti continui. Si realizzeranno interventi

inclusivi anche attraverso:

- la condivisione delle scelte effettuate - focus group per individuare bisogni e aspettative

- organizzazione di incontri calendarizzati per monitorare i processi e individuare azioni di miglioramento - coinvolgimento nella realizzazione del PDP.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi Ciascuna equipe pedagogica della scuola primaria e ciascun consiglio di classe della scuola secondaria di

primo grado elaborerà, dopo una prima fase di analisi della situazione di partenza di ciascun alunno, un curricolo personalizzato per gli alunni che mostreranno specifici bisogni educativi.

In base alle situazioni di disagio e sulle effettive capacità degli studenti con bisogni educativi speciali viene

elaborato un PDP (PEI nel caso di alunni con disabilità). Nel PDP vengono individuati gli obiettivi specifici di apprendimento, le strategie e le attività educativo-

didattiche, le iniziative formative integrate tra istituzioni scolastiche e realtà socio assistenziali o educative territoriali, le modalità di verifica e valutazione.

Per ogni soggetto si dovrà provvedere a costruire un percorso finalizzato a:

- rispondere ai bisogni individuali - monitorare la crescita della persona ed il successo delle azioni

- monitorare l’intero percorso - favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità–identità.

Valorizzazione delle risorse esistenti Ogni intervento sarà posto in essere partendo dalle risorse e dalle competenze presenti nella scuola anche

se, visto il numero e le diverse problematicità di cui i soggetti sono portatori nonché le proposte didattico-formative per l’inclusione, si ritiene necessaria la presenza di risorse aggiuntive costituite anche, laddove

possibile, da docenti in esubero da utilizzare come risorse interne per sostenere gli alunni in particolari

difficoltà. Grande risorsa, in tale senso, sono le docenti assegnate dall’ambito sui posti di potenziamento che, se non impegnate nelle sostituzioni dei colleghi assenti, supportano le classi con i casi problematici.

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

L’eterogeneità dei soggetti con BES e la molteplicità di risposte possibili richiede l’articolazione di un progetto globale che valorizzi prioritariamente le risorse della comunità scolastica e definisca la richiesta di

risorse aggiuntive per realizzare interventi precisi. Le proposte progettuali per la metodologia che la contraddistingue, per le competenze specifiche che richiedono necessitano di risorse aggiuntive e non

completamente presenti nella scuola.

Il gruppo di lavoro procederà alla ricerca di canali di finanziamento per l’attivazione di percorsi/progetti finalizzati all’inclusione.

Assegnazione di docenti da utilizzare nella realizzazione di progetti di inclusione e personalizzazione degli

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apprendimenti. Assegnazione di un organico di sostegno adeguato alle reali necessità per gli alunni con

disabilità. Il finanziamento di corsi di formazione sulla didattica inclusiva, in modo da ottimizzare gli interventi di ricaduta su tutti gli alunni.

Assegnazione di educatori dell’assistenza specialistica per gli alunni con disabilità dal primo periodo dal primo periodo dell’anno scolastico.

L’incremento di risorse umane per favorire la promozione del successo formativo per alunni stranieri e per

corsi di alfabetizzazione. Risorse umane per l’organizzazione e la gestione di laboratori informatici, nonché l’incremento di risorse

tecnologiche in dotazione nelle singole classi, specialmente dove sono indispensabili strumenti compensativi. Definizione di nuove intese con i servizi socio-sanitari, costituzioni di reti di scuole in tema di inclusività,

costituzione di rapporti con CTS per consulenze e relazioni d’intesa.

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la

continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

Notevole importanza viene data anche all’accoglienza: così gli alunni in ingresso vengono realizzati progetti di continuità, in modo che in accordo con le famiglie e i docenti, essi possano vivere con minore ansia il

passaggio fra diversi ordini di scuola. Anche per una ragazza disabile gravissima per il prossimo anno la scuola ha presentato un progetto da fare in continuità con la scuola Secondaria di 2° Grado.

La commissione continuità curerà il passaggio delle opportune informazioni tra un grado scolastico e l’altro al fine di consentire l’immediata individuazione di alunni con BES e la predisposizione degli interventi più

adeguati.

Potrebbero essere realizzati progetti di continuità tra i diversi ordini di scuole, in accordo con le famiglie e gli insegnanti in modo tale da non vivere con ansia il passaggio tra una scuola e l’altra.

Redazione, a cura del GLI, di una procedura di accoglienza La commissione dovrà provvedere all’inserimento degli alunni con disabilità e BES nelle classi più adatte.

L’istituto considera la continuità didattico-educativa come fattore facilitante per il processo di

apprendimento degli alunni, per questo si creano le condizioni perché gli insegnanti assegnati ad una classe permangano anche negli anni successivi (in particolare per gli alunni con disabilità, tenendo presenti anche

le esigenze degli insegnanti non del posto che potrebbero chiedere trasferimento in altra scuola) Il PAI che proponiamo trova il suo sfondo integratore nel concetto di continuità, tale concetto si traduce nel

sostenere l’alunno nella crescita personale e formativa. Di fondamentale importanza è l’orientamento inteso come processo funzionale a dotare le persone di competenze che le rendano capaci di fare scelte

consapevoli.

Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 11 giugno 2018 Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 27 giugno 2018

Allegato: Protocollo Accoglienza

L’insegnante coordinatore per l’inclusione

Ins. D’APRILE Annalisa

Funzione strumentale per l’integrazione scolastica e coordinamento DSA e BES

Ins. GISONNA Teresa

Dirigente Scolastica

Prof.ssa Antonia LENTINO

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ISTITUTO COMPRENSIVO “GIOVANNI XXIII” Viale Stazione n. 29 - 74019 PALAGIANO (TA)

Cod. Meccanografico: TAIC85500L – Cod. Fiscale: 90214600737

tel. 099/8884086; fax 099/8880273

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PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA

A.S 2018/19

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Attraverso questo documento, denominato “Protocollo di Accoglienza”, l’Istituto Comprensivo

“Giovanni XXIII” vuole descrivere l’accoglienza, l’integrazione e il percorso scolastico degli alunni

stranieri e degli alunni che, ai sensi della Direttiva Ministeriale del 27 Dicembre 2012 e della Circolare

Ministeriale n. 8 del 6 Marzo 2013, rientrano nell’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES). La

normativa comprende diverse tipologie:

- Disabilità (Legge 104/92)

- Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA – Legge 170/2010)

- I disturbi evolutivi specifici

- Lo svantaggio socio-economico, linguistico, culturale

- A.D.H.D. - D.D.A.I. (Attentione Deficit Hyperactivity Disorder) - (Deficit da disturbo

dell’attenzione e dell’iperattività)

- Borderline

- Disturbo evolutivo misto

Le finalità del presente protocollo sono:

- facilitare l’ingresso a scuola dell’alunno e sostenerlo nella fase di adattamento la nuovo

ambiente

- garantire il diritto allo studio e le pari opportunità di sviluppo

- favorire l’integrazione dell’alunno all’interno della classe, tenendo presenti bisogni e

potenzialità emerse nell’interazione con i coetanei e con i pari

- ridurre i disagi formativi, emozionali e relazionali connessi alla situazione

- assicurare all’alunno strumenti adeguati per raggiungere il proprio successo formativo e il

raggiungimento del più alto grado di autonomia possibile

- promuovere pratiche e modelli condivisi da tutto il personale dell’Istituto per una didattica

individualizzata e personalizzata

- promuovere iniziative di collaborazione tra scuola, famiglia ed Enti Territoriali

- prestare attenzione ai segnali, anche deboli, che possono indicare il rischio di D.S.A.

Il Protocollo di Accoglienza è stato elaborato dalla Referente per l’Inclusione e dalla Funzione

Strumentale per l’integrazione e il coordinamento BES/DSA. Questo documento è parte integrante del

PTOF e del PAI, approvato dal Collegio dei Docenti nel mese di Giugno. Esso non è un documento

rigido, ma continuamente aperto a nuovi contributi pertanto può essere perfezionato e aggiornato

qualora se ne ravveda la necessità.

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PARTE I L’inclusione degli alunni stranieri

“L’educazione interculturale costituisce lo sfondo da cui prende avvio la specificità di percorsi

formativi rivolti ad alunni stranieri, nel contesto di attività che devono connotare l’azione educativa nei

confronti di tutti. La scuola infatti è il luogo centrale della costituzione e condivisione di regole

comuni, in quanto può agire attivando una pratica di vita quotidiana che si richiami al rispetto delle

forme democratiche di convivenza e, soprattutto, può trasmettere i saperi indispensabili alla

formazione della cittadinanza attiva. Infatti l’educazione interculturale rifiuta sia la logica

dell’assimilazione, sia quella della convivenza tra comunità etniche chiuse ed è orientata a favorire il

confronto, il dialogo, il reciproco riconoscimento e arricciamento delle persone nel rispetto delle

diverse identità ed appartenenze e della pluralità di esperienze spesso multidimensionali di ciascuno,

italiano e non” (Premessa alle Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri,

MIUR, 2014).

Questo e altri documenti emanati dal MIUR nel corso degli ultimi anni ribadiscono il quadro

all’interno del quale la scuola italiana realizza l’integrazione degli alunni stranieri. Un modello che

poggia sull’inclusione e l’inserimento degli alunni nella comunità dei pari, nel rispetto reciproco delle

diverse identità.

Il crescente fenomeno migratorio ha caratterizzato anche la nostra scuola negli ultimi anni. Aumenta la

presenza di allievi nati all’estero o nati in Italia da genitori stranieri. E’ pertanto sempre più urgente

stabilire prassi e definire modalità perché questi “nuovi italiani” siano accolti e valorizzati nel migliore

dei modi e in un’ottica interculturale. Il presente Protocollo d’accoglienza è uno strumento con cui la

Scuola attua il PTOF coerente con la legislazione vigente ed è un documento che deve essere

condiviso e acquisito attraverso la delibera del Collegio dei Docenti e del Consiglio d’Istituto. Esso

intende presentare una modalità corretta e pianificata, con la quale affrontare e facilitare l’inserimento

scolastico degli alunni stranieri. Scopo fondamentale del documento è quello di fornire un insieme di

linee teoriche ed operative, condivise sul piano ideologico ed educativo e di dare alcuni suggerimenti

organizzativi e didattici, al fine di favorire l’integrazione e la riuscita scolastica e formativa.

Costituisce uno strumento di lavoro e come tale può essere integrato e rivisto sulla base delle esigenze

e delle risorse della scuola e sulle esperienze pregresse realizzate; deve essere condiviso dai docenti e

da tutto il personale che lavora nella scuola.

FINALITÀ

Integrare gli alunni stranieri anche attraverso l’alfabetizzazione.

Educare alla solidarietà, alla pluralità e alla convivenza democratica.

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INDICATORI DI QUALITÀ

Inserire l’alunno straniero in modo tale da offrirgli opportunità più o meno equivalenti rispetto

a quelle dei compagni italiani

Offrire un sostegno linguistico affinché possa acquisire la competenza nella lingua italiana

Favorire l’accoglienza, l’inserimento e la socializzazione creando un clima relazionale nella

classe e nella scuola

Favorire la partecipazione ad attività extrascolastiche ludiche e sportive per dare ulteriori

opportunità di stabilire e mantenere scambi di amicizia

Sviluppare la capacità di prefigurare il proprio futuro e di progettarlo attraverso l’incremento

dell’autostima, della fiducia nelle proprie possibilità.

Si delineano le principali prassi e fasi del processo di accoglienza:

FASE AMMINISTRATIVO-BUROCRATICA: riguarda le modalità d’iscrizione, il primo

approccio con la famiglia, l’assegnazione dell’alunno alla classe, documentazioni supportate da

eventuali traduzioni.

FASE COMUNICATIVO-RELAZIONALE: riguarda la prima conoscenza dell’alunno e della sua

famiglia mediante colloqui anche con il supporto, se necessario, della figura del mediatore linguistico-

culturale.

FASE EDUCATIVO-DIDATTICA: traccia le fasi relative all'accoglienza, all’insegnamento

dell’italiano come L2, all’osservazione e rilevazione delle competenze dell’alunno, della sua storia

scolastica (Modello PDP-vedi in allegato 1).

FASE SOCIALE: individua progetti interni all'Istituto, i rapporti e le collaborazione con il territorio,

con il volontariato, con le associazioni e gli Enti, che possono sostenere i percorsi di integrazione.

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PARTE II L’inclusione degli alunni BES

Il protocollo include:

le modalità di accoglienza degli alunni

descrizione dei ruoli e dei compiti della scuola e della famiglia

stesura e sottoscrizione del PDP

indicazioni per le lingue straniere

indicazioni operative per le prove Invalsi

indicazioni operative per l’espletamento delle prove degli Esami di Stato

procedura da seguire in caso di sospetto di DSA e griglia rilevazione dei BES (vedi allegato 2)

il modello del Piano Educativo Personalizzato primaria (vedi allegato 3).

il modello del Piano Educativo Personalizzato secondaria (vedi in allegato 4)

scheda Continuità per il passaggio dalla scuola secondaria di primo grado alla scuola

secondaria di secondo grado (vedi in allegato)

TAPPE ESSENZIALI Fasi, tempi, modalità, soggetti coinvolti nel processo di accoglienza e integrazione:

FASI TEMPI MODALITA’ SOGGETTI

COINVOLTI

Iscrizione e

acquisizione

della

segnalazione

specialistica

Entro le scadenze

stabilite dal MPI

La famiglia procede all’iscrizione e

fa pervenire la certificazione

attestante la diagnosi alla

segreteria.

Dirigente Scolastico,

alunno, famiglia,

segreteria studenti.

Prima

accoglienza

Se possibile già al

momento

dell’iscrizione o,

comunque, prima

dell’avvio dell’anno

scolastico.

Acquisizione di informazioni:

- visone della documentazione;

- contatto con gli specialisti;

- contatto con la famiglia;

- contatto con docenti, referenti per

DSA dell’ordine di scuola

precedente.

- Compilazione scheda conoscitiva.

Dirigente Scolastico,

referente per

l’inclusione e /o

Funzione Strumentale

per l’integrazione e il

coordinamento DSA e

BES, famiglia, docenti.

Determinazione

della classe

Settembre Determinazione della classe e

presentazione del caso al

Cdc./interclasse/intersezione o ai

docenti di nuova nomina.

Incontro del coordinatore con la

famiglia dello studente.

Dirigente Scolastico,

commissione

composizione classi,

referente per

l’inclusione e/o

Funzione Strumentale

per l’integrazione e il

coordinamento DSA e

BES, componenti del

Cdc.

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Inserimento in

classe e

predisposizione

del PDP

1° Cdc di Settembre Colloquio fra i docenti del

Cdc./interclasse/intersezione;

presentazione del caso con presa

d’atto della diagnosi; raccolta di

eventuali osservazioni sistematiche,

al fine di stilare una bozza del PDP.

Docenti di sezione /di

classe/Coordinatore di

classe, referente per

l’inclusione e/o

Funzione Strumentale

per l’integrazione e il

coordinamento DSA e

BES.

Approvazione

del PDP;

stesura finale e

sottoscrizione

del documento.

2° Cdc di Novembre Definizione delle misure

compensative e dispensative da

attuare; entro 15 giorni, firma di

accettazione da parte dei

componenti del

Cdc./interclasse/intersezione e dei

genitori.

Docenti di sezione /di

classe/Coordinatore di

classe, famiglia.

Valutazione

intermedia e

finale.

Fine I e II

quadrimestre

Verifica e valutazione del PDP. Docenti di

sezione/classe, referente

per l’inclusione e /o

Funzione Strumentale

per l’integrazione e il

coordinamento DSA e

BES..

ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE

INDICAZIONI OPERATIVE

Gli alunni con disabilità sostengono le prove INVALSI in quanto lo svolgimento di tali prove è

requisito indispensabile per l’ammissione all’esame di Stato, come per tutti gli alunni iscritti alle classi terze

della Scuola Secondaria di I Grado. Per tali alunni possono essere predisposte prove cartacee individualizzate.

Relativamente agli esami, gli alunni con disabilità devono sostenere tutte le prove previste; le prove

possono però essere differenziate, in linea con gli interventi educativo-didattici attuati sulla base del

percorso formativo individualizzato; tali prove devono essere idonee a valutare l’allievo in rapporto

alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. La sottocommissione potrà assegnare gli

ausili necessari e un tempo differenziato per l’effettuazione delle prove. Per quanto riguarda gli alunni

con disabilità visiva, verrà utilizzato il supporto digitale della prova nazionale da convertire nelle

forme previste, impiegando le strumentazioni in uso (braille, lettura digitale, sintetizzatore vocale). I

docenti di sostegno partecipano a pieno titolo alle operazioni connesse alla predisposizione e

correzione delle prove e alla formulazione del giudizio globale. Nel caso in cui l’alunno con disabilità

non si presenti alle prove d’esame, ha diritto ad ottenere un attestato che certifichi i crediti formativi

acquisiti. Tale attestato è titolo valido per l’iscrizione e la frequenza alla scuola superiore, ai soli fini

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del conseguimento di un attestato finale. Se l’alunno, invece, conclude il percorso d’esame, nel

diploma non deve essere fatta menzione delle prove differenziate sostenute dagli alunni con disabilità.

Gli studenti con disturbi specifici di apprendimento (DSA) partecipano alle prove INVALSI e per il

loro svolgimento il consiglio di classe può disporre adeguati strumenti compensativi coerenti con

quanto già impiegato durante l’anno scolastico e indicato nel piano didattico personalizzato.

Per i candidati con DSA, come sottolinea la nota ministeriale n.1865/2017, la partecipazione alle prove Invalsi è

uno dei requisiti indispensabili per l’ammissione all’esame di Stato, come per tutti gli alunni iscritti alle classi

terze della Scuola Secondaria di I Grado.

I candidati dispensati dalla prova scritta di lingua straniera o esonerati dall’insegnamento della lingua straniera

non sostengono la prova nazionale di lingua Inglese.

Gli studenti con DSA sostengono le prove d’esame secondo le modalità previste dall’articolo 14 del

DM n. 741/2017.

Per gli alunni con disturbi specifici d’apprendimento certificati, la Commissione può prevedere,

secondo quanto disposto nel PDP, le seguenti misure:

tempi più lunghi, rispetto a quello ordinari, per lo svolgimento delle prove (15 minuti);

uso di apparecchiature e strumenti informatici solo se impiegati per le verifiche in corso d’anno

o comunque ritenuti funzionali allo svolgimento dell’esame;

dispensa dalla prova scritta di lingua straniera (prevista da certificazione medica).

Nella valutazione delle prove scritte, la sottocommissione adotta criteri valutativi, individuati dalla

Commissione in sede di riunione preliminare, coerenti con le competenze acquisite dallo studente con

DSA sulla base del piano didattico personalizzato.

Nel caso di dispensa dalla prova scritta di lingua straniera, la sottocommissione stabilisce modalità

e contenuti della prova orale sostitutiva.

Nel caso di alunni esonerati dalle prove di lingua straniera (perché esonerati dall’insegnamento

della medesima), gli stessi sostengono prove differenziate, coerenti con il percorso svolto. Dette prove

hanno valore equivalente ai fini del superamento dell’esame e del conseguimento del diploma.

Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non verrà fatta menzione delle modalità di

svolgimento delle prove d’esame.

PROCEDURA DA SEGUIRE IN CASO DI SOSPETTO DI DSA.

Nel caso in cui un docente abbia un dubbio che un suo alunno possa avere un D.S.A., dopo un periodo

di osservazione, dovrà segnalare il caso al coordinatore, al consiglio di classe, al referente e al

Dirigente Scolastico. Il coordinatore, poi, seguirà la seguente procedura con molto tatto e discrezione:

ulteriore osservazione dell’alunno con il completamento di relativa griglia;

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implementazione di attività di recupero da parte dei docenti di classe per un determinato

periodo;

convocazione dei genitori, se è verificata la persistenza delle difficoltà, per informarli

adeguatamente sulle problematiche rilevate e per orientarli per la sottoposizione dell’alunno a

valutazione diagnostica;

predisposizione di una sintetica relazione su quanto osservato sull’alunno, da consegnare al

Dirigente Scolastico.

IN ALLEGATO

All.1 PDP per alunni con BES

All.2 Griglia per l’individuazione di aree relative ai Bisogni Educativi Speciali

All.3 PDP per alunni con DSA primaria

All.4 PDP per alunni con DSA secondaria

All. 5 scheda continuità

L’insegnante coordinatore per l’inclusione Ins. D’APRILE Annalisa

Funzione strumentale per l’integrazione scolastica e coordinamento DSA e BES Ins. GISONNA Teresa

Dirigente Scolastica

Prof.ssa Antonia LENTINO

Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce

dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui

passerà tutta la sua vita a credersi stupido.

Albert Einstein

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Allegato 1 del Protocollo di Accoglienza

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO, CULTURALE

Classe……… sez…………….

Alunno/a…………………………………………………………… Motivazioni per cui il Consiglio di Classe Interclasse richiede la

stesura del piano didattico personalizzato

Motivazione linguistica (alunno di origine straniera) sezione 1 Motivazione socio-economica-culturale sezione 2

Motivazione fisico-biologica sezione 3 Motivazione psicologica e/o comportamentale/relazionale sezione 4

Altro (alunno in via di valutazione) sezione 5

N.B. Se presente una sola motivazione, compilare solo la sezione interessata. Le motivazioni possono essere più d’una. In questo caso, compilare le sezioni

riguardanti le caratteristiche dell’alunno. In tutti i casi, vanno compilate le parti relative agli interventi , agli strumenti

dispensativi e compensativi, alle metodologie e alle attività programmate.

Sezione n° 1 Motivazione Linguistica

DATI DELL’ALUNNO:

Paese d’origine: ……………….

Data di arrivo in Italia (mese/anno)…………………..

Lingua/e parlata/e a casa: …………………………….

Necessità di intervento della mediatrice culturale

(Eventuali) paesi/città italiane in cui l’alunno ha soggiornato prima dell’arrivo in Italia:

_______________________________________________________________

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Note (specificare se l’alunno ha avuto continuità di permanenza in Italia dalla data di

arrivo in Italia ad oggi): _________________________________________________

____________________________________________________________________

Data di iscrizione al nostro Istituto (mese/anno):_____________________________

Lo scorso anno ha frequentato corsi di alfabetizzazione?

L’alunno è ripetente/ha ripetuto in precedenza?

COMPETENZE DELL’ALUNNO:

Competenze nella sua lingua madre

(E’ in grado di utilizzare il codice linguistico scritto del suo paese d’origine?)

Sa scrivere Sa leggere

Capacità di produzione scritta in italiano

Scrive: Parole Frasi semplici, non corrette

Frasi semplici, ma corrette Un testo semplice Un testo articolato

Capacità di espressione orale in italiano

Si esprime: Con parole Con frasi semplici, non

corrette

Con frasi semplici, ma

corrette

Con frasi articolate

Lettura Non conosce il codice linguistico (non sa leggere)

Sillabata

Difficoltosa Abbastanza fluente

Scrittura Non conosce il codice linguistico (non sa scrivere)

Solo stampatello Corsivo poco leggibile Chiara

Correttezza ortografica No

In parte Sì

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Capacità di comprensione dei testi Nessun tipo di testo Parole Una frase semplice Testi semplici formati da più

frasi

Testi complessi

Capacità logiche (prerequisiti dell’area

Logico-matematica)

Sa seriare: - Dispone in ordine di grandezza tre o

più oggetti?

Sì NO

Sa classificare:

- Raggruppa oggetti in base ad un criterio dato?

Sì NO

Sa ordinare: - Mette in ordine crescente/decrescente

una serie di numeri entro il ……..

Sì NO

Altro………………………………………………………..

Capacità di calcolo Riconosce i numeri fino a …… Conta fino a ……

Associa la quantità fino a …… Calcola:

Nessun calcolo

Addizione e sottrazione Quante cifre? ……….

Moltiplicazione e divisione Quante cifre? ……….

Tutti i calcoli

agevolmente

Capacità motorie Possiede coordinamento globale dei movimenti Possiede coordinamento della motricità fine

Sa disegnare Sa colorare

Altro …………………………………………………………………………………

Comportamento

Comportamento complessivamente adeguato alle situazioni Difficoltà a socializzare con coetanei Difficoltà a socializzare con adulti

Aggressività Incapacità di autocontrollo Interventi non pertinenti

Eccessiva timidezza Altro ..........................................................................................................

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Sezione n° 2 Motivazione Socio-Economica/ Culturale Sono presenti:

Difficoltà familiari Assistenza sociale

Interventi del Comune di Palagiano (es. assistenza domiciliare) Interventi di Enti Pubblici/Privati No Profit Altro…..

Osservazioni: ______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

______________________________________________________________

Sezione n° 3 Motivazione Fisico-Biologica

Sono presenti:

Ricovero in ospedale temporaneo Frequenza Progetto Scuola in ospedale Assistenza domiciliare

Comprovati motivi di salute Altro

Osservazioni: ______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

______________________________________________________________

Sezione n° 4 Motivazione Psicologica E/Comportamentale/Relazionale Sono presenti:

Difficoltà familiari

Difficoltà relazionali con adulti Difficoltà relazionali con coetanei

Interventi di Enti Pubblici/Privati specialistici Osservazioni:

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

______________________________________________________________________

______________________________________________________________

Altre motivazioni (alunno in attesa di valutazione/certificazione)

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INTERVENTI previsti dal Consiglio di Classe Interclasse

Periodo da ………………………… a……………………………:

Materie per le quali sono da attuare interventi didattici personalizzati:

Italiano Storia

Geografia Matematica Scienze

Inglese 2^ lingua comunitaria(…………………)

Tutte le materie Modalità d’intervento

(Segnalare con una crocetta la modalità prescelta)

DISCIPLINE

Omissione temporanea

della disciplina

per n. mesi

Sostituzione di

contenuti

Riduzione

selezione e semplificazione dei contenuti

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STRUMENTI DISPENSATIVI E COMPENSATIVI Strumenti compensativi

L’alunno potrà usufruire dei seguenti strumenti compensativi:

Tabelle della memoria per matematica: tavola pitagorica, formule o

linguaggi specifici…

Tabelle della memoria per la lingua italiana: schede delle forme verbali; delle parti del discorso; dei complementi; delle proposizioni

Tabelle della memoria per le lingue straniere:privilegiare la comunicazione orale Audiolibri Uso del registratore in alternativa al compito in classe

Facilitatori per la comunicazione dei propri pensieri Calcolatrice

Computer con correttore automatico Uso di mappe strutturate Sintesi e schemi elaborati dai docenti

Verifica compilazione diario scolastico Più tempo per lo svolgimento dei lavori e/ riduzione degli stessi

Ausilio di un compagno tutor ……………………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………………………..

……………………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………………………..

Strumenti dispensativi

L’alunno potrà usufruire dei seguenti strumenti dispensativi:

No lettura ad alta voce No dettatura e copiatura dalla lavagna No scrittura corsivo e stampato minuscolo

No studio mnemonico di tabelle, forme verbali, grammaticali … Compiti a casa ridotti

Interrogazioni programmate Non più di un’interrogazione al giorno Predilezione del linguaggio verbale e iconico a quello scritto

valutazione solo orale per le lingue straniere No trascrizione compiti e appunti (avvalersi di aiuti esterni da compagni o docenti)

……………………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………………………

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METODOLOGIE UTILIZZATE E ATTIVITA’ PROGRAMMATE

Strategie metodologiche e didattiche utilizzabili

(indicare solo quelle che risultano più adatte per l’alunno)

Incoraggiare l’apprendimento collaborativo Favorire le attività in piccolo gruppo e il tutoraggio in classe

Privilegiare l’apprendimento laboratoriale “per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo, la riflessione su quello che si fa”

Sollecitare le conoscenze precedenti per introdurre nuovi argomenti Fornire indicazioni per acquisire/perfezionare le strategie di studio( parole-

chiave,sottolineatura,osservazione di immagini, ecc.)

Individuare elementi di supporto all’apprendimento (schemi, mappe concettuali, grafici, ecc.)

Dividere gli obiettivi di un compito in “sotto obiettivi” Fornire materiale strutturato dall’insegnante sull’argomento di studio, per fornire

all’alunno informazioni essenziali Riproporre gli stessi concetti attraverso modalità e linguaggi differenti Adattare testi Altro

Strategie educative utilizzabili (indicare solo quelle che risultano più adatte per l’alunno)

Allontanare dal banco oggetti non necessari al lavoro Fissare delle regole scritte in positivo, con un’ immagine che le ricordi Rendere la lezione il più possibile ricca di novità e stimolante Variare il tono di voce Usare metodi di insegnamento che permettano la risposta attiva Limitare le punizioni severe e le note, evitare le sospensioni Evidenziare i successi e non gli errori Dare incarichi che permettano un movimento controllato nello spazio scolastico Assegnare piccoli incarichi di responsabilità Permettere di stare in piedi vicino al proprio posto Diminuire la lunghezza del compito, dividendolo in parti più brevi che possono

essere ultimate in momenti diversi Nel presentare il compito, usare un messaggio preciso e chiaro Fare eseguire pochi esercizi per volta Insegnare all’alunno a fare in un test (verifica, interrogazione, ecc) per prima cosa

le risposte a lui note Organizzare lavori da eseguire in coppia o in piccolo gruppo Incoraggiare l’alunno a tenere un diario su cui scrivere, colorare o altro Fare insieme all’alunno un elenco dei suoi comportamenti negativi e decidere le

strategie che possono essere adottate per evitare guai Scegliere insieme all’alunno un solo atteggiamento da cambiare e tenere il conto

di quante volte al giorno riesce ad attuare una strategia positiva Gratificare l’alunno anche se non raggiunge completamente l’obiettivo Dopo il primo miglioramento, aggiungere un altro atteggiamento da modificare,

sempre in accordo con l’alunno Programmare attività nelle quali la riuscita dipende dalla cooperazione di tutti Rompere il raggruppamento fisso tra gli alunni Rinforzare gli altri alunni quando includono nelle loro attività l’alunno in situazione

di disagio.

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ATTIVITA’ PROGRAMMATE

(indicare solo quelle che risultano più adatte per l’alunno)

Attività di recupero Attività di consolidamento e/o di potenziamento Attività di laboratorio Attività in piccolo gruppo anche a classi aperte Attività all’esterno dell’ambiente scolastico

Attività di carattere culturale, formativo, socializzante Corso di recupero/consolidamento in orario extrascolastico

Data …………………………………

Firma dei docenti ……………………………………….…. …………………………………………………..

…………………………………………… …………………………………………………. ………………………………………….. ……………………………………………………

……………………………………….…. …………………………………………………..

…………………………………………… ………………………………………………….

Firma dei genitori ……………………………………….…. …………………………………………………..

Firma del Dirigente Scolastico ……………………………………….….

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ISTITUTO COMPRENSIVO “GIOVANNI XXIII” Viale Stazione n. 29 - 74019 PALAGIANO (TA)

Cod. Meccanografico: TAIC85500L – Cod. Fiscale: 90214600737

tel. 099/8884086; fax 099/8880273

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Allegato 2 del Protocollo di Accoglienza

Griglia per l’individuazione di aree relative ai

Bisogni Educativi Speciali

☐ Scuola Primaria ☐ Scuola Secondaria di 1° Grado

Classe: __________ sez. ________________ Data/Periodo di rilevazione:__________________

Docenti di classe:

Area Funzionale

corporea e

cognitiva

Deficit motori (anche se temporanei):

Deficit sensoriali (anche se temporanei):

Condizioni fisiche difficili (ospedalizzazioni, malattie acute o croniche,

lesioni, fragilità, anomalie cromosomiche, anomalie nella struttura del

corpo, altro): ______________________________________________________________ La scala di numeri da 0 a 3 rappresenta un indice numerico della

ampiezza del bisogno rilevato; si richiede di barrare il numero scelto

con una crocetta1

Mancanza di autonomia nel movimento e nell’uso del

proprio corpo

0 1 2 3

Ha difficoltà nell’uso di oggetti personali e di materiali

scolastici

0 1 2 3

Mancanza di autonomia negli spazi scolastici 0 1 2 3

Page 28: ISTITUTO COMPRENSIVO “GIOVANNI XXIII” · Progetto istruzione domiciliare rivolto ad un bambino della scuola primaria. / Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:

Mancanza di autonomia negli spazi esterni alla scuola 0 1 2 3

Mancanza di autonomia nel lavoro scolastico 0 1 2 3

Ha difficoltà di gestione del tempo 0 1 2 3

Area Funzionale

corporea e

cognitiva

Necessita di tempi lunghi 0 1 2 3

Ha difficoltà nella pianificazione delle azioni 0 1 2 3

Ha difficoltà di attenzione 0 1 2 3

Ha difficoltà di memorizzazione 0 1 2 3

Ha difficoltà nell’elaborazione di informazioni visive e

spaziali 0 1 2 3

Ha difficoltà nell’acquisizione delle abilità matematiche 0 1 2 3

Possiede scarsa memoria spaziale 0 1 2 3

Ha difficoltà nell’ambito della geometria 0 1 2 3

Ha difficoltà nell’incolonnamento dei numeri nel calcolo

scritto 0 1 2 3

Ha difficoltà nel disegno 0 1 2 3

Ha difficoltà nel copiare figure geometriche 0 1 2 3

Ha difficoltà a comprendere comandi che implicano relazioni

spaziali 0 1 2 3

Ha difficoltà nell’impiegare indicatori topologici

(sopra/sotto…) 0 1 2 3

Ha difficoltà in compiti che richiedono di ricordare

informazioni visive 0 1 2 3

Ha difficoltà a leggere mappe per orientarsi nello spazio

geografico 0 1 2 3

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Passa continuamente da un’attività ad un’altra non portando

a termine il lavoro 0 1 2 3

Ha difficoltà nella partecipazione alle attività relative alla/e disciplina/e : _________________________________________________________________

Area Relazionale

Si relaziona correttamente con i compagni 0 1 2 3

Si relaziona correttamente con le figure adulte 0 1 2 3

Viene escluso dai compagni dalle attività di gioco 0 1 2 3

Viene escluso dai compagni dalle attività scolastiche 0 1 2 3

Tende ad autoescludersi dalle attività scolastiche 0 1 2 3

Tende ad autoescludersi dalle attività di ricreative 0 1 2 3

Assume ruoli dominanti anche prevaricando i compagni 0 1 2 3

Ricorre ad offese gravi, minacci ed aggressioni fisiche nei

confronti dei compagni 0 1 2 3

Tende a negare i comportamenti ostili messi in atto 0 1 2 3

Assume atteggiamenti di disturbo durante il cambio dell’ora

o la ricreazione 0 1 2 3

Assume atteggiamenti di disturbo durante le spiegazioni 0 1 2 3

Assume atteggiamenti di disturbo all’entrata e all’uscita della

scuola 0 1 2 3

Assume atteggiamenti di sfida con i coetanei 0 1 2 3

Attiva frequenti comportamenti di sfida nei confronti

dell’insegnante 0 1 2 3

Non presta attenzione ai richiami dell’insegnante 0 1 2 3

Ha rispetto dei materiali presenti nell’ambiente scuola

(arredi, computer, LIM) 0 1 2 3

Sa controllare i propri interventi verbali usando un registro

adeguato alle situazioni 0 1 2 3

Sa controllare le proprie manifestazioni emotive 0 1 2 3

Mette in atto meccanismi di fuga e di evitamento di fronte

agli impegni scolastici 0 1 2 3

Partecipa alle discussioni collettive rispettando il turno di

parola 0 1 2 3

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Interrompe le attività in classe continuamente con una certa

invadenza 0 1 2 3

Porta a termine i compiti assegnati a casa 0 1 2 3

Porta a termine i compiti assegnati a scuola 0 1 2 3

Area emotivo -

motivazionale

Ha una bassa autostima 0 1 2 3

Non ha fiducia nelle proprie capacità, è disorientato 0 1 2 3

Manifesta risposte emotive inappropriate alla situazione 0 1 2 3

Mostra reazioni scarse o eccessive di fronte ad una

situazione (per es. si abbatte eccessivamente a causa di un

insuccesso scolastico,…)

0 1 2 3

Mostra un’eccessiva preoccupazione durante le verifiche e

nelle interrogazioni 0 1 2 3

Risponde precipitosamente prima che sia terminata la

domanda 0 1 2 3

Mostra maggiore curiosità per le attività laboratori ali

(manipolazione, teatro, …) ed extrascolastiche 0 1 2 3

È maggiormente motivato quando gli si propongono attività

pratiche anche al di fuori del contesto scolastico 0 1 2 3

Tende a non assumersi responsabilità 0 1 2 3

Mostra insicurezza 0 1 2 3

Non ha atteggiamenti critici nei confronti degli altri e di se

stesso 0 1 2 3

Manifesta crisi di collera improvvise 0 1 2 3

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Area linguistica

Ha difficoltà nella comprensione di informazioni verbali

orali 0 1 2 3

Ha difficoltà nell’espressione di informazioni verbali orali 0 1 2 3

Riesce a mantenere l’attenzione durante l’ascolto 0 1 2 3

Mostra una certa lentezza nella comprensione e nella

rielaborazione di un messaggio 0 1 2 3

Produce frasi sintatticamente corrette 0 1 2 3

Ha una competenza lessicale ridotta 0 1 2 3

Oralmente si esprime rispettando la coesione e la coerenza 0 1 2 3

Usa prevalentemente un lessico di registro colloquiale e

familiare 0 1 2 3

Memorizza e recupera difficilmente termini specifici delle

discipline 0 1 2 3

Comprende il linguaggio specifico delle discipline 0 1 2 3

Riferisce un argomento di studio con un registro linguistico

non adeguato 0 1 2 3

Ha necessita di usare una scaletta durante le interrogazioni 0 1 2 3

Comprende le informazioni significative di messaggi

provenienti dai media 0 1 2 3

Riferisce oralmente su un argomento di studio servendosi di

materiale d supporto (cartine, grafici, tabelle, schemi,

mappe)

0 1 2 3

Legge lentamente con frequenti pause ed errori 0 1 2 3

Mostra di affaticarsi nella lettura prolungata 0 1 2 3

Preferisce leggere silenziosamente 0 1 2 3

Evita il compito di lettura 0 1 2 3

Utilizza strategie e tecniche di studio funzionali (sottolinea,

evidenzia, scrive note,…) alla comprensione del testo 0 1 2 3

Scrive in modo ortograficamente corretto 0 1 2 3

Mostra difficoltà nella fase di stesura di un testo scritto 0 1 2 3

Mostra difficoltà nella fase di revisione di un testo scritto 0 1 2 3

Produce testi scritti poco sviluppati 0 1 2 3

Produce testi coesi e coerenti 0 1 2 3

Produce testi corretti dal punto di vista sintattico 0 1 2 3

Produce testi poco curati dal punto di vista formale

(cancellatura, assenza di punteggiatura, scrittura poco

comprensibile)

0 1 2 3

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Fattori del

contesto

familiare

scolastico ed

extrascolastico

Famiglia problematica 0 1 2 3

Difficoltà di comunicazione e o collaborazione tra le agenzie (scuola, servizi,

enti, operatori ...) che intervengono nell’educazione e nella formazione:

__________________________________________________________

Punti di forza

dell’alunno

Discipline preferite:

Discipline in cui riesce:

Attività preferite:

Attività in cui riesce:

Desideri e/o bisogni espressi:

Hobbies, passioni, attività extrascolastiche:

Punti di forza

del gruppo classe

Presenza di

un compagno

o un gruppo

di compagni

di riferimento

Per le attività disciplinari : SI NO

Per il gioco : SI NO

Per attività extrascolastiche : SI NO

ATTEGGIAMENTI E COMPORTAMENTI RISCONTRABILI A SCUOLA

Regolarità e

frequenza

scolastica

Molto adeguata Adeguata Poco adeguata Non adeguata

Accettazione e

rispetto delle

regole

Molto adeguata Adeguata Poco adeguata Non adeguata

STRATEGIE UTILIZZATE DALL’ALUNNO NELLO STUDIO

Sottolinea, identifica parole

chiave … Efficace Da potenziare

Costruisce schemi, mappe o

diagrammi Efficace Da potenziare

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Utilizza strumenti informatici

(computer, software, correttore

ortografico)….

Efficace Da potenziare

Usa strategie di

memorizzazione (immagini,

colori, riquadrature)…

Efficace Da potenziare

Altro ……………………….

……………………………….. Efficace Da potenziare

APPRENDIMENTO DELLE LIGNUE STRANIERE

Pronuncia difficoltosa

Difficoltà di acquisizione degli automatismi grammaticali di base

Difficoltà nella scrittura

Difficoltà nell’acquisizione del nuovo lessico

Notevoli differenze tra comprensione del test scritto e orale

Notevoli differenze tra produzione scritta e orale

Altro……………………………………………………………………………………………

……………………………………............................................................................................

1. LEGENDA

0 L’elemento descritto dal criterio non mette in evidenza particolari problematicità

1 L’elemento descritto dal criterio mette in evidenza problematicità lievi o occasionali

2 L’elemento descritto dal criterio mette in evidenza problematicità rilevanti o reiterate

3 L’elemento descritto non solo non mette in evidenza problematicità, ma rappresenta un “punto di

forza” dell’allievo, su cui fare leva nell’intervento

FS Gisonna Teresa

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ISTITUTO COMPRENSIVO “GIOVANNI XXIII” Viale Stazione n. 29 - 74019 PALAGIANO (TA)

Cod. Meccanografico: TAIC85500L – Cod. Fiscale: 90214600737

tel. 099/8884086; fax 099/8880273

PEO: [email protected] PEC: [email protected]

Sito Web: http://icgiovanni23palagiano.gov.it

Allegato 3 del Protocollo di Accoglienza

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico 2018/2019

SCUOLA PRIMARIA

Classe Sezione Coordinatore per l’inclusione:…………… Funzione Strumentale: ……………………

1. DATI RELATIVI ALL’ALUNNO Cognome e nome

Data e luogo di nascita

Diagnosi specialistica

Informazioni dalla famiglia

Caratteristiche percorso didattico pregresso

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Altre osservazioni

2. DESCRIZIONI DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI

LETTURA

(velocità, correttezza, comprensione)

diagnosi Osservazione

SCRITTURA (tipologia di errori, grafia, produzione testi:ideazione, stesura,revisione)

diagnosi Osservazione

- .

CALCOLO

(accuratezza e velocità nel calcolo a mente e scritto)

diagnosi Osservazione

-

ALTRI DISTURBI ASSOCIATI

diagnosi Osservazione

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3. CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI □ Si relaziona positivamente con compagni e adulti

□ Frequenta regolarmente le lezioni

□ Accetta e rispetta le regole

□ Accettabile il rispetto degli impegni scolastici e delle responsabilità

□ È consapevole delle proprie difficoltà e si impegna a scuola per superarle

□ ………………………………………………………………………………………

4. STRUMENTI UTILIZZATI DALL’ALUNNO NELLO STUDIO □ Testi

□ Schemi

□ Testi con immagini forniti dai docenti

□ Schede strutturate

□ Fotocopie adattate dai docenti

□ Utilizzo sporadico del PC, da incentivare

5. INDIVIDUAZIONE DI EVENTUALI MODIFICHE DEGLI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PREVISTI DAI PIANI DI STUDIO E STRATEGIE E METODI DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO

Discipline linguistico-espressive:……………………………………………………………… …………………………………………………………………………………................................ ……………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………….. Discipline logico-matematiche:……………………………………………………………… …………………………………………………………………………………................................ ……………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………. Discipline storico-geografiche-sociali:………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………................................ ……………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………. Discipline artistico-musicali-motorie:………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………................................ ……………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………….

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6. STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE □ Predisporre azioni di tutoraggio.

□ Sostenere e promuovere un approccio strategico nello studio utilizzando mediatori didattici facilitanti l’apprendimento (immagini, mappe …).

□ Insegnare l’uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini,…)

□ Sollecitare collegamenti fra le nuove informazioni e quelle già acquisite ogni volta che si inizia un nuovo argomento di studio.

□ Promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le discipline.

□ Dividere gli obiettivi di un compito in “sotto obiettivi”

□ Offrire anticipatamente schemi grafici relativi all’argomento di studio, per orientare l’alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali.

□ Privilegiare l’apprendimento esperienziale e laboratoriale “per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo, la riflessione su quello che si fa”;

□ Recuperare le informazioni pregresse per introdurre argomenti nuovi

□ Programmare interrogazioni e compiti in classe

□ Scrivere alla lavagna in stampato maiuscolo con poche parole chiave

□ Proporre lavori di gruppo monitorati dall’insegnante

□ Sfruttare i punti di forza dell’allieva, dando varietà e opzioni nei materiali e nelle strategie di insegnamento

□ Favorire, nel modo più sereno possibile, l’integrazione dell’allieva

□ Sollecitare, costantemente, la motivazione, valorizzando i successi.

7. ATTIVITA’ PROGRAMMATE □ Attività di recupero e/o consolidamento

□ Attività di laboratorio

□ Attività di carattere culturale, formativo, socializzante

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8. Patto di corresponsabilità educativa previsto dal D.P.R. 21 /11/ 2007, n. 235

In base alla programmazione di classe ogni docente disciplinare avrà cura di specificare, facendo riferimento alle tabelle A e B, le misure dispensative, gli strumenti compensativi, le modalità di verifica e i criteri di valutazione adottati per l’anno scolastico in corso.

DISCIPLINA Misure dispensative concordate

Strumenti compensativi

Modalità di verifica e criteri di valutazione

Esempio. Inglese

A4 – A6 – A8 – A9 – A12 – A13 – A14

B3 – B4 – B5 – B12 – B13 – B14

A16 – A17 – A21 – A23 – A24 – A25

Page 39: ISTITUTO COMPRENSIVO “GIOVANNI XXIII” · Progetto istruzione domiciliare rivolto ad un bambino della scuola primaria. / Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:

A

MISURE DISPENSATIVE (legge 170/10 e linee guida 12/07/11) E INTERVENTI DI INDIVIDUALIZZAZIONE

Dispensa dalla presentazione dei quattro caratteri di scrittura nelle prime fasi dell’apprendimento (corsivo maiuscolo e minuscolo, stampato maiuscolo e minuscolo)

Dispensa dall’uso del corsivo

Dispensa dall’uso dello stampato minuscolo

Dispensa dalla scrittura sotto dettatura di testi e/o appunti

Dispensa dal ricopiare testi o espressioni matematiche dalla lavagna

Dispensa dallo studio mnemonico delle tabelline, delle forme verbali, delle poesie (in quanto vi è una notevole difficoltà nel ricordare nomi, termini tecnici e definizioni)

Dispensa dalla lettura ad alta voce in classe

Dispensa dai tempi standard (prevedendo, ove necessario, una riduzione delle consegne senza modificare gli obiettivi)

Dispensa da un eccessivo carico di compiti con riadattamento e riduzione delle pagine da studiare, senza modificare gli obiettivi

Dispensa dalla sovrapposizione di compiti e interrogazioni delle varie materie evitando possibilmente di richiedere prestazioni nelle ultime ore

Dispensa parziale dallo studio della lingua straniera in forma scritta, che verrà valutata in percentuale minore rispetto all’orale non considerando errori ortografici e di spelling

Integrazione dei libri di testo con appunti su supporto registrato, digitalizzato o cartaceo stampato (font “senza grazie”: Arial, Trebuchet, Verdana carattere 12-14 interlinea 1,5/2) ortografico, sintesi vocale, mappe, schemi, formulari

Nella videoscrittura rispetto e utilizzo dei criteri di accessibilità: Font “senza grazie” (Arial, Trebuchet, Verdana), carattere 14-16, interlinea 1,5/2, spaziatura espansa, testo non giustificato.

Elasticità nella richiesta di esecuzione dei compiti a casa, per i quali si cercherà di istituire un produttivo rapporto scuola-famiglia (tutor)

Accordo sulle modalità e i tempi delle verifiche scritte con possibilità di utilizzare più supporti (videoscrittura, correttore ortografico, sintesi vocale)

Accordo sui tempi e sui modi delle interrogazioni su parti limitate e concordate del programma, evitando di spostare le date fissate

Nelle verifiche, riduzione e adattamento del numero degli esercizi senza modificare gli obiettivi non considerando errori ortografici

Nelle verifiche scritte, utilizzo di domande a risposta multipla e (con possibilità di completamento e/o arricchimento con una discussione orale) riduzione al minimo delle domande a risposte aperte

Lettura delle consegne degli esercizi e/o fornitura, durante le verifiche, di prove su supporto digitalizzato leggibili dalla sintesi vocale

Parziale sostituzione o completamento delle verifiche scritte con prove orali consentendo l’uso di schemi riadattati e/o mappe durante l’interrogazione

Valorizzazione dei successi sugli insuccessi al fine di elevare l’autostima e le motivazioni di studio

Favorire situazioni di apprendimento cooperativo tra compagni (anche con diversi ruoli)

Controllo, da parte dei docenti, della gestione del diario (corretta trascrizione di compiti/avvisi)

Valutazione dei procedimenti e non dei calcoli nella risoluzione dei problemi

Valutazione del contenuto e non degli errori ortografici

Altro______________________________________________________________________________________________________________________________________

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B

STRUMENTI COMPENSATIVI (legge 170/10 e linee guida 12/07/11)

Utilizzo di programmi di video-scrittura con correttore ortografico (possibilmente vocale) per l’italiano e le lingue straniere, con tecnologie di sintesi vocale (in scrittura e lettura)

Utilizzo del computer fornito di stampante e scanner con OCR per digitalizzare i testi cartacei

Utilizzo della sintesi vocale in scrittura e lettura (se disponibile, anche per le lingue straniere)

Utilizzo di risorse audio (file audio digitali, audiolibri…).

Utilizzo del registratore digitale per uso autonomo

Utilizzo di libri e documenti digitali per lo studio o di testi digitalizzati con OCR

Utilizzo, nella misura necessaria, di calcolatrice con foglio di calcolo (possibilmente calcolatrice vocale) o ausili per il calcolo (linee dei numeri cartacee e non)

Utilizzo di schemi e tabelle, elaborate dal docente e/o dall’alunno, di grammatica (es. tabelle delle coniugazioni verbali…) come supporto durante compiti e verifiche

Utilizzo di tavole, elaborate dal docente e/o dall’alunno, di matematica (es. formulari…) e di schemi e/o mappe delle varie discipline scientifiche come supporto durante compiti e verifiche

Utilizzo di mappe e schemi (elaborate dal docente e/o dallo studente per sintetizzare e strutturare le informazioni) durante l’interrogazione, eventualmente anche su supporto digitalizzato (video presentazione), per facilitare il recupero delle informazioni e migliorare l’espressione verbale

Utilizzo di diagrammi di flusso delle procedure didattiche

Utilizzo di altri linguaggi e tecniche (ad esempio il linguaggio iconico e i video…) come veicoli che possono sostenere la comprensione dei testi e l’espressione

Utilizzo di dizionari digitali su computer (cd rom, risorse on line)

Utilizzo di software didattici e compensativi (free e/o commerciali) specificati nella tabella degli obiettivi

Utilizzo di quaderni con righe e/o quadretti speciali

Utilizzo di impugnatori facili per la corretta impugnatura delle penne

Altro______________________________________________________________________________________________________________________________________________

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9. PATTO CON LA FAMIGLIA E CON L’ALUNNO Si concordano: - riduzione del carico di studio individuale a casa, - le modalità di aiuto: apprendimento collaborativo e cooperativo in classe con i docenti e i compagni,

sostegno da parte di un tutor nelle attività da svolgere a casa

- gli strumenti compensativi utilizzati a casa: tabelle, formulari, calcolatrice, computer con videoscrittura e correttore ortografico, software didattici compensativi, cartine geografiche e storiche, mappe concettuali e schemi riassuntivi

- le verifiche sia orali che scritte. Le verifiche orali dovranno essere privilegiate. N.B. Il patto con la famiglia e con l’alunno deve essere costantemente arricchito dalla ricerca della condivisione delle strategie e dalla fiducia nella possibilità di perseguire il successo formativo (a tal fine sono molto utili i rilevamenti oggettivi dei progressi in itinere). La docente coordinatrice per l’inclusione Annalisa D’ APRILE Docenti di Classe Dirigente Scolastico ____________________________________ ____________________________________ ____________________________________ ____________________________________ ____________________________________ ____________________________________ ____________________________________ ____________________________________

Genitori _____________________________ _____________________________

Tecnico competente (se ha partecipato) ______________________________________

Il presente Piano didattico personalizzato è stato redatto in data___________________

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ISTITUTO COMPRENSIVO “GIOVANNI XXIII” Viale Stazione n. 29 - 74019 PALAGIANO (TA)

Cod. Meccanografico: TAIC85500L – Cod. Fiscale: 90214600737

tel. 099/8884086; fax 099/8880273

PEO: [email protected] PEC: [email protected]

Sito Web: http://icgiovanni23palagiano.gov.it

Allegato 4 del Protocollo di Accoglienza

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico 2018/2019

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Classe Sezione Coordinatore per l’inclusione: ……………… Funzione Strumentale: …………………………

1. DATI RELATIVI ALL’ALUNNO Cognome e nome

Data e luogo di nascita

Diagnosi specialistica

Informazioni dalla famiglia

Caratteristiche percorso didattico pregresso

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Altre osservazioni

2. DESCRIZIONI DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI

LETTURA

(velocità, correttezza, comprensione)

diagnosi Osservazione

SCRITTURA (tipologia di errori, grafia, produzione testi:ideazione, stesura,revisione)

diagnosi Osservazione

- .

CALCOLO

(accuratezza e velocità nel calcolo a mente e scritto)

diagnosi Osservazione

-

ALTRI DISTURBI ASSOCIATI

diagnosi Osservazione

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3. CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI

□ Si relaziona positivamente con compagni e adulti

□ Frequenta regolarmente le lezioni

□ Accetta e rispetta le regole

□ Accettabile il rispetto degli impegni scolastici e delle responsabilità

□ È consapevole delle proprie difficoltà e si impegna a scuola per superarle

□ …………………………………………………………………………………….

4. CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO Capacità di memorizzare procedure

operative nelle discipline tecnico-

pratiche (formule, strutture

grammaticali, regole che governano la

lingua…)

.

Capacità di immagazzinare e

recuperare le informazioni (date,

definizioni, termini specifici delle

discipline,….)

Capacità di organizzare le informazioni (integrazione di più

informazioni ed elaborazione di concetti)

5. STRUMENTI UTILIZZATI DALL’ALUNNO NELLO STUDIO □ Testi

□ Schemi

□ Testi con immagini forniti dai docenti

□ Schede strutturate

□ Fotocopie adattate dai docenti

□ Utilizzo sporadico del PC, da incentivare

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6. INDIVIDUAZIONE DI EVENTUALI MODIFICHE DEGLI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PREVISTI DAI PIANI DI STUDIO

(disciplina o ambito disciplinare):……………………………………………………………… …………………………………………………………………………………................................ ……………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………….. (disciplina o ambito disciplinare):……………………………………………………………… …………………………………………………………………………………................................ ……………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………. (disciplina o ambito disciplinare):………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………................................ ……………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………. (disciplina o ambito disciplinare) :………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………................................ ……………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………. (disciplina o ambito disciplinare):……………………………………………………………… …………………………………………………………………………………................................ ……………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………….. (disciplina o ambito disciplinare):……………………………………………………………… …………………………………………………………………………………............................... ……………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………….. (disciplina o ambito disciplinare):………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………................................ ……………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………..

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7. STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE □ Predisporre azioni di tutoraggio.

□ Sostenere e promuovere un approccio strategico nello studio utilizzando mediatori didattici facilitanti l’apprendimento (immagini, mappe …).

□ Insegnare l’uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini,…)

□ Sollecitare collegamenti fra le nuove informazioni e quelle già acquisite ogni volta che si inizia un nuovo argomento di studio.

□ Promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le discipline.

□ Dividere gli obiettivi di un compito in “sotto obiettivi”

□ Offrire anticipatamente schemi grafici relativi all’argomento di studio, per orientare l’alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali.

□ Privilegiare l’apprendimento esperienziale e laboratoriale “per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo, la riflessione su quello che si fa”;

□ Recuperare le informazioni pregresse per introdurre argomenti nuovi

□ Programmare interrogazioni e compiti in classe

□ Scrivere alla lavagna in stampato maiuscolo con poche parole chiave

□ Proporre lavori di gruppo monitorati dall’insegnante

□ Sfruttare i punti di forza dell’allieva, dando varietà e opzioni nei materiali e nelle strategie di insegnamento

□ Favorire, nel modo più sereno possibile, l’integrazione dell’allieva

□ Sollecitare, costantemente, la motivazione, valorizzando i successi.

8. ATTIVITA’ PROGRAMMATE □ Attività di recupero e/o consolidamento

□ Attività di laboratorio

□ Attività di carattere culturale, formativo, socializzante

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9. Patto di corresponsabilità educativa previsto dal D.P.R. 21 /11/ 2007, n. 235

In base alla programmazione di classe ogni docente disciplinare avrà cura di specificare, facendo riferimento alle tabelle A e B, le misure dispensative, gli strumenti compensativi, le modalità di verifica e i criteri di valutazione adottati per l’anno scolastico in corso.

DISCIPLINA Misure dispensative concordate

Strumenti compensativi

Modalità di verifica e criteri di valutazione

Esempio. Inglese

A4 – A6 – A8 – A9 – A12 – A13 – A14

B3 – B4 – B5 – B12 – B13 – B14

A16 – A17 – A21 – A23 – A24 – A25

Page 48: ISTITUTO COMPRENSIVO “GIOVANNI XXIII” · Progetto istruzione domiciliare rivolto ad un bambino della scuola primaria. / Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:

A

MISURE DISPENSATIVE (legge 170/10 e linee guida 12/07/11) E INTERVENTI DI INDIVIDUALIZZAZIONE

Dispensa dalla presentazione dei quattro caratteri di scrittura nelle prime fasi dell’apprendimento (corsivo maiuscolo e minuscolo, stampato maiuscolo e minuscolo)

Dispensa dall’uso del corsivo

Dispensa dall’uso dello stampato minuscolo

Dispensa dalla scrittura sotto dettatura di testi e/o appunti

Dispensa dal ricopiare testi o espressioni matematiche dalla lavagna

Dispensa dallo studio mnemonico delle tabelline, delle forme verbali, delle poesie (in quanto vi è una notevole difficoltà nel ricordare nomi, termini tecnici e definizioni)

Dispensa dalla lettura ad alta voce in classe

Dispensa dai tempi standard (prevedendo, ove necessario, una riduzione delle consegne senza modificare gli obiettivi)

Dispensa da un eccessivo carico di compiti con riadattamento e riduzione delle pagine da studiare, senza modificare gli obiettivi

Dispensa dalla sovrapposizione di compiti e interrogazioni delle varie materie evitando possibilmente di richiedere prestazioni nelle ultime ore

Dispensa parziale dallo studio della lingua straniera in forma scritta, che verrà valutata in percentuale minore rispetto all’orale non considerando errori ortografici e di spelling

Integrazione dei libri di testo con appunti su supporto registrato, digitalizzato o cartaceo stampato (font “senza grazie”: Arial, Trebuchet, Verdana carattere 12-14 interlinea 1,5/2) ortografico, sintesi vocale, mappe, schemi, formulari

Nella videoscrittura rispetto e utilizzo dei criteri di accessibilità: Font “senza grazie” (Arial, Trebuchet, Verdana), carattere 14-16, interlinea 1,5/2, spaziatura espansa, testo non giustificato.

Elasticità nella richiesta di esecuzione dei compiti a casa, per i quali si cercherà di istituire un produttivo rapporto scuola-famiglia (tutor)

Accordo sulle modalità e i tempi delle verifiche scritte con possibilità di utilizzare più supporti (videoscrittura, correttore ortografico, sintesi vocale)

Accordo sui tempi e sui modi delle interrogazioni su parti limitate e concordate del programma, evitando di spostare le date fissate

Nelle verifiche, riduzione e adattamento del numero degli esercizi senza modificare gli obiettivi non considerando errori ortografici

Nelle verifiche scritte, utilizzo di domande a risposta multipla e (con possibilità di completamento e/o arricchimento con una discussione orale) riduzione al minimo delle domande a risposte aperte

Lettura delle consegne degli esercizi e/o fornitura, durante le verifiche, di prove su supporto digitalizzato leggibili dalla sintesi vocale

Parziale sostituzione o completamento delle verifiche scritte con prove orali consentendo l’uso di schemi riadattati e/o mappe durante l’interrogazione

Valorizzazione dei successi sugli insuccessi al fine di elevare l’autostima e le motivazioni di studio

Favorire situazioni di apprendimento cooperativo tra compagni (anche con diversi ruoli)

Controllo, da parte dei docenti, della gestione del diario (corretta trascrizione di compiti/avvisi)

Valutazione dei procedimenti e non dei calcoli nella risoluzione dei problemi

Valutazione del contenuto e non degli errori ortografici

Altro___________________________________________________________________

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B

STRUMENTI COMPENSATIVI (legge 170/10 e linee guida 12/07/11)

Utilizzo di programmi di video-scrittura con correttore ortografico (possibilmente vocale) per l’italiano e le lingue straniere, con tecnologie di sintesi vocale (in scrittura e lettura)

Utilizzo del computer fornito di stampante e scanner con OCR per digitalizzare i testi cartacei

Utilizzo della sintesi vocale in scrittura e lettura (se disponibile, anche per le lingue straniere)

Utilizzo di risorse audio (file audio digitali, audiolibri…).

Utilizzo del registratore digitale per uso autonomo

Utilizzo di libri e documenti digitali per lo studio o di testi digitalizzati con OCR

Utilizzo, nella misura necessaria, di calcolatrice con foglio di calcolo (possibilmente calcolatrice vocale) o ausili per il calcolo (linee dei numeri cartacee e non)

Utilizzo di schemi e tabelle, elaborate dal docente e/o dall’alunno, di grammatica (es. tabelle delle coniugazioni verbali…) come supporto durante compiti e verifiche

Utilizzo di tavole, elaborate dal docente e/o dall’alunno, di matematica (es. formulari…) e di schemi e/o mappe delle varie discipline scientifiche come supporto durante compiti e verifiche

Utilizzo di mappe e schemi (elaborate dal docente e/o dallo studente per sintetizzare e strutturare le informazioni) durante l’interrogazione, eventualmente anche su supporto digitalizzato (video presentazione), per facilitare il recupero delle informazioni e migliorare l’espressione verbale

Utilizzo di diagrammi di flusso delle procedure didattiche

Utilizzo di altri linguaggi e tecniche (ad esempio il linguaggio iconico e i video…) come veicoli che possono sostenere la comprensione dei testi e l’espressione

Utilizzo di dizionari digitali su computer (cd rom, risorse on line)

Utilizzo di software didattici e compensativi (free e/o commerciali) specificati nella tabella degli obiettivi

Utilizzo di quaderni con righe e/o quadretti speciali

Utilizzo di impugnatori facili per la corretta impugnatura delle penne

Altro______________________________________________________________________________________________________________________________________________

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10. PATTO CON LA FAMIGLIA E CON L’ALUNNO Si concordano: - riduzione del carico di studio individuale a casa, - le modalità di aiuto: apprendimento collaborativo e cooperativo in classe con i docenti e i compagni,

sostegno da parte di un tutor nelle attività da svolgere a casa

- gli strumenti compensativi utilizzati a casa: tabelle, formulari, calcolatrice, computer con videoscrittura e correttore ortografico, software didattici compensativi, cartine geografiche e storiche, mappe concettuali e schemi riassuntivi

- le verifiche sia orali che scritte. Le verifiche orali dovranno essere privilegiate. N.B. Il patto con la famiglia e con l’alunno deve essere costantemente arricchito dalla ricerca della condivisione delle strategie e dalla fiducia nella possibilità di perseguire il successo formativo (a tal fine sono molto utili i rilevamenti oggettivi dei progressi in itinere).

11. SUGGERIMENTI OPERATIVI PER L’ULTIMO ANNO DI CORSO Regolamento Valutazione CdM del 13 marzo 2009 - Schema di regolamento concernente “Coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del D.L. n°137 del 1/09/2008, convertito con modificazioni dalla L. n° 169 del 30/10/2008” art. 10 Art. 10 Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (DSA) 1. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove d’esame, sono adottati gli strumenti compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. 2. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove.

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Docenti del Consiglio di Classe Dirigente Scolastico ____________________________________ ____________________________________ ____________________________________ ____________________________________ ____________________________________ ____________________________________ ____________________________________ ____________________________________ ____________________________________ ____________________________________

Genitori _____________________________________ _____________________________________

Tecnico competente (se ha partecipato) ______________________________________

Il presente Piano didattico personalizzato è stato redatto in data___________________

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ISTITUTO COMPRENSIVO “GIOVANNI XXIII” Viale Stazione n. 29 - 74019 PALAGIANO (TA)

Cod. Meccanografico: TAIC85500L – Cod. Fiscale: 90214600737

tel. 099/8884086; fax 099/8880273

PEO: [email protected] PEC: [email protected]

Sito Web: http://icgiovanni23palagiano.gov.it

Allegato 5 del Protocollo di Accoglienza

SCHEDA DI CONTINUITÀ

Alunno: ………………………………………………………

Al fine di accompagnare il passaggio dalla Scuola Secondaria di primo grado alla Scuola Secondaria di secondo grado, in riferimento all’alunno, si forniscono i seguenti dati di continuità. A. Parte da compilare a cura della scuola

È stato attivato un P.D.P.: SÌ □ NO □ Se sì, per: D.S.A. □ B.E.S. □ Relazione tra pari: ADEGUATA □ NON ADEGUATA □ Relazione con gli adulti: ADEGUATA □ NON ADEGUATA □ Autonomia nello studio: SÌ □ NO □ Informazioni utili: …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..…. B. Parte da compilare a cura della famiglia Informazioni utili: …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..…. IL GENITORE DELL’ALUNNO IL COORDINATORE DEL CONSIGLIO DI CLASSE ……………………………………………………………….… ……………………………………………………………………