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LUGLIO 2012 N°07

Mago Various

Redazione:

galdo81

Nihil Morari

Halfhearth

Prof. E.T. Hyena

Shiva Dreams D’azur

Leonida989

Eles-chan

Federica MX

Mago Pazzo Salernitanuz

Pazzo Sendin

El_Maxo

Sangue Blues

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a cura di Mago Various

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Editoriale: SPAZIOultima frontiera

«Spazio, ultima frontiera. Eccovi i viaggi dell’astronave Enterprise durante la sua missione quinquennale, diret-ta all’esplorazione di strani nuovi mondi alla ricerca di altre forme di vita e di civiltà, fino ad arrivare laddove nessun uomo è mai giunto prima».

Lo spazio inteso come cielo, spazio astronomico e astrologi-co, alieni...tutto ciò che può essere sopra di noi (sì, Tutto!) cit... Questo riassume il tema di questo nuovo numero, il settimo di quest’anno o se la vediamo nel complessivo è il numero tredici. Ed è stupendo! Ed è stupendo perché il tredici è il mio numero fortunato, nonché il giorno della mia data di nascita (precisamente era venerdì 13) e quindi per me è un numero importante. Ma è splendido perché arrivare a festeggiare la tredicesima uscita è l’attestato che esistia-mo che non siamo fumo vano. Abbiamo affrontato alcune diffi-coltà di percorso, alcune ovvie legate al fatto che tutti noi abbiamo una vita reale e non sempre il tempo poteva venirci incontro, altre legate al fattore “chi cazzo vi conosce?” perché essendo una testata online pochi di noi si conoscono di persona, altre invece legate agli eventi esterni al forum e alla vita di ognuno. Eppure siamo ancora qui, ve ne rendete conto? Abbiamo saputo rimediare ai nostri errori e abbiamo cercato di trovare soluzioni per evitare le crisi esterne. Ok, ho divagato ma non potevo evitare di tirarmela per quanto eravamo fighi.

Torniamo all’argomento del numero: lo spazio. Chi di voi non si è mai sentito affascinato dalle stelle? Basta uscire dalle luminose città e alzare gli occhi per accorgersi di quanto siano meraviglio-se. I popoli antichi crearono miti e leggende sulla loro nascita, le usarono per predire il futuro, per decidere le loro azioni, per viag-giare. La generazione dei nostri padri è andata sulla luna. Quanti film, libri e ricerche sono stati fatti su questo argomento... Eppure ancora oggi non sappiamo se siamo soli nell’universo o quale as-surda combinazione di eventi ha voluto che proprio qui si svilup-passe il primo microbo che ha dato origine a tutta la vita. Esistono gli alieni? Non ne ho idea ma credo che se ci fossimo solo noi sarebbe uno spreco di spazi.

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Contenuto:

03 Editoriale.

06 Recensione Star wars.

08 Space Invaders.

09 Memè Hyenico.

10The Dream Sequencer.

14 Digressioni spaziotemporali.

16 Archiastronomia.

18 Il fenomeno dell’ oroscopo intelletuale.

S O M M A R I O

16 Archiastronomia

31 ADB Comics

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S O M M A R I O22 Bianco impuro.

23 Intervista al di-sincantato Airod.

25 AmoreDB: il primo amore non si scorda mai.

26 TEST: hai la testa fra le nuvole?

28 Tutti a mare.

30 Rebus Hyenico.

31 ADB Comics.

16 Archiastronomia

10 The Dream Sequencer

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a cura di Pazzo Sendin

STAR WARS

“ Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana…”. Questo è il preludio che compare in tutti e sei i film della saga del cele-berrimo film di Star Wars, ideato e diretto da George Lucas. Il preludio già riassume in sé il tempo e lo spazio della vicenda, e non poteva esserci inizio migliore. Si tratta di molto tempo fa in una galassia così lontana da noi, un galassia irraggiungibile se non con l’immaginazione. Tuttavia, per quanto distante possa essere la galassia, i protagonisti sono per la maggior parte umani (non Terrestri), la scelta dell’aspetto simile al nostro non è casua-le: George Lucas ha volutamente deciso di lasciare le sembianze di questi alieni, poiché si tratta di alieni, simili alle nostre per un effetto stilistico che permette al pubblico di sentirsi più vicino ai personaggi. Naturalmente, non mancano alieni di aspetto biz-zarro che interagiscono con i personaggi principali. La saga è suddivisa in due trilogie, poste in un ordine crono-logico molto diverso da quello che ci si aspetterebbe: la prima trilogia (Trilogia Originale) comprende “Una Nuova Speranza”, “L’Impero Colpisce Ancora” e “Il Ritorno dello Jedi”. Questa tri-logia è stata girata e trasmessa negli anni ’70 - ’80, ma nella sto-ria è cronologicamente posta dopo la seconda trilogia (Nuova Trilogia); la Nuova Trilogia comprende “La Minaccia Fantasma”, “L’Attacco dei Cloni” e “La Vendetta dei Sith”, girati negli anni 2000 . Questa è un’altra scelta del regista, ma più “reale” poiché il pubblico vede prima il futuro della storia e, con un’attesa di molti anni, scopre come sono andate realmente le cose che non vengono raccontate pienamente nella Trilogia Originale. Questo provoca un effetto molto gradito dal pubblico che si appassiona ancora di più alla storia.

La trama di Star Wars è molto particolare: trattasi di un film di fantascienza ma ben diverso da altri, anche se ha rappresentato il pilastro della fantascienza in tutti i campi. Considerando la cro-nologia della storia, quindi cominciando dalla seconda trilogia messa in scena, si narra di un misterioso potere nell’universo che solo alcuni possono padroneggiare: semplicemente denomi-nato la Forza. Questa Forza è un potere neutrale, cioè non sta dalla parte del Bene né dalla parte del Male, semplicemente può essere usata in entrambi i modi secondo i propri scopi. Perciò coloro che utilizzano la Forza per fare del Bene sono chiamati Jedi, coloro che la usano per fare del Male sono chiamati Sith. Le vicende si incentrano sul protagonista Anakin Skywalker. Ana-kin, tramite il suo maestro Obi-Wan, apprende le vie della Forza

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per diventare un Cavaliere Jedi; tuttavia utilizzare la Forza per fare del bene è molto difficile poiché chi cede all’odio cede al Lato Oscuro della Forza, da cui non c’è via di scampo. Anakin, ingannato dal Signore dei Sith, Darth Sidious, si concede al Lato Oscuro, mettendosi contro tutti i suoi amici, persino contro sua moglie Padmè Amidala, da cui nasceranno i suoi figli. Il nome di Anakin viene dimenticato e lui diventa Darth Fener, fedele braccio destro del nuovo Imperatore Galattico, Darth Sidious. I Jedi vengono sterminati e Padmè partorisce due gemelli, Luke e Leila, i quali vengono separati e nascosti da Obi-Wan che andrà in esilio.La Nuova Trilogia è stata molto apprezzata dal pubblico, nonostante sia ben diversa dalla prima. Le cri-tiche riguardanti il primo film, la Minaccia Fantasma, non sono state del tutto positive: apprezzato per la qualità degli effetti speciali, ma disprezzato per la recitazione degli attori, nonostante l’altro profilo del cast, poiché essi non erano a proprio agio con l’ambientazione della pellicola. Inoltre, alcuni personaggi non sono stati visti di buon occhio e perciò vittime di critiche molto pesanti. Nonostante questo, già con il secondo film, La Guerra dei Cloni, le critiche diventano sempre più positive anche se presentano ancora degli appunti. La Vendetta dei Sith ha colpito tutti, facendo il record d’incassi in un solo week-end e subendo critiche molto positive, anche sulla recitazione degli attori.

Nel 1977 viene girato il primo film in ordine di produzione, Una Nuova Speranza, e il quarto in ordine cronologico della saga, subito dopo La Vendetta dei Sith, con un distacco di circa 20 anni nella storia della saga. Le vicende si incentrano su Luke Skywalker, figlio (a sua insaputa) di Darth Fener. Luke incontra sul suo pianeta natale Tatooine il maestro Obi-Wan, il quale recluta Han Solo, capitano dell’a-stronave “Millennium Falcon”, per andare a salvare la principessa Leila, rapita da Darth Fener. I ribelli, coloro che si oppongono all’Impero, organizzano un attacco alla sua gigantesca stazione spaziale: La Morte Nera. Obi-Wan muore nell’ultimo scontro con Fener, mentre Luke parte per apprendere le vie della Forza dal maestro Yoda, il più grande Jedi rimasto nonché l’ultimo, con la morte di Obi-Wan. Per un certo periodo Luke impara a padroneggiare la Forza e, convinto dunque di poter sconfiggere Darth Fener, si reca da lui. Luke, però, non riesce a sconfiggere Fener, il quale gli svela che è suo padre. Con-temporaneamente, i Ribelli, venuti a sapere dell’esistenza di un’altra stazione spaziale simile alla prima, organizzano un altro attacco. Con la morte di Yoda, Luke rimane l’ultimo Jedi rimasto, così Darth Sidious, venuto a sapere di ciò, approfitta del fatto che Luke torna sulla Morte Nera per incontrare suo padre per farlo passare al Lato Oscuro. Tuttavia il cuore di Luke non cede all’odio e riesce a sconfiggere l’Imperatore e a salvare suo padre non dalla morte, ma dall’oscurità. I Ribelli riescono a distruggere ancora una volta la stazione spaziale e, con la morte dell’Imperatore, l’Impero finisce.

La struttura della trama è ben diversa dalla Nuova Trilogia: essa rappresenta l’originalità della storia, il pilastro del genere cinematografico fantascientifico. Il film fu ben accolto dai critici di allora per via della grafica molto realistica e per gli effetti speciali innovativi (non a caso il budget speso è stato molto alto). Tuttavia le opinioni sono polarizzate verso due parti: nonostante la Trilogia Originale venga con-siderata superiore a quella dei prequel, la critica bombarda il film dicendo che la trama è troppo sem-plice, i dialoghi sono lacunosi e i personaggi sono molto stereotipati, soprattutto nel primo episodio. “L’Impero Colpisce Ancora”, il secondo episodio, viene accolto meglio del primo, grazie a una trama che presenta più colpi di scena; tuttavia, la critica accusa Lucas dicendo che il film non presenta né capo né coda, problema dovuto anche al fatto che è il secondo della trilogia quindi un film di “passaggio”, e che manca quella “scintilla” che renderebbe la trama meno banale. Infine, l’ultimo episodio, “Il Ritorno dello Jedi”, è stato quello che ha riscontrato più successo, contrariamente all’incasso totale che è stato il minore rispetto ai precedenti.Nonostante i vari intoppi e le critiche negative, il film è e sarà sempre un film storico, degno di avere ricevuto i suoi 7 premi Oscar. Guerre Stellari, prima di essere un film di fantascienza, prima di essere il trionfo dell’avventura e dell’azione, è una riflessione sul futuro e sul passato: anche se prima di vedere il film compare la famosa scritta “Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana…”, la cosa riguarda molto il nostro presente e il nostro futuro. Lucas ha voluto farci riflettere attraverso il messaggio del film su fatti che a noi sembrano lontani, ma che ci riguardano molto da vicino.

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a cura di MR Q

Esistono migliaia di giochi ambientati nello spazio, alcuni con una trama stupefacente, altri con una grafica eccellente o ma-gari con dei personaggi curati in ogni particolare...ma ci sono anche giochi che senza avere particolari caratteristche si sono cuciti addosso una fama immortale: uno di questi è sicuramente Space Invaders.Space Invaders è un gioco in 2D, molto semplice, in cui il gioca-tore deve difendere la Terra da un’invasione aliena.Il giocatore è all’interno di un veicolo indefinito, che spara, e che lascia presumere che sia una specie di carroarmato che si può muovere in 2 direzioni, destra e sinistra, a “granchio”. Sparando, si devono colpire le astronavi aliene che piano piano si avvicina-no alla superficie terrestre, alternando un movimento orizzonta-le ad uno verticale, rispondendo al vostri attacchi.Inizialmente il gioco è semplice perchè quasi ogni colpo va a segno mentre diventa sempre più difficile alla fine, quando col-pire gli ultimi sopravvissuti è come prendere l’ultimo spaghetto rimasto nel piatto.È un gioco a livelli in cui bisogna respingere l’invasione aliena che, col passare dei livelli, è sempre più massiccia; il gioco si con-clude quando il giocatore perde, ossia quando gli alieni (ne basta 1) toccano la superficie terrestre o quando distruggono l’unico veicolo in grado di contrastarli, il vostro.

Ora passiamo un po’ alla storia:Space Invaders è stato ideato da Toshihiro Nishikado, un autore di giochi giapponese che ha pensato di inserire nel videogame degli alieni già “famosi”, a forma di polipo, simili a quelli visti nel film “La guerra dei mondi” (la prima versione cinematografica); non è il solo merito che ha: è infatti lui l’autore del primo vide-ogioco arcade prodotto in Giappone, “Soccer”, realizzato ben 6 anni prima del planetario successo di Space Invaders.Lavorava presso un’azienza sviluppatrice di videogames, la Taito Corporation [quelli di Puzzle Bubble], che gli ha permesso di fare esperienza e con la quale per molto tempo ha collaborato, prima di aprirsi una sua azienda, la Dreams.

Space Invaders non è stato un fuoco di paglia e se dopo più di 30 anni esiste ed “invade” sempre nuove piattaforme, tra cui l’iPho-ne, significa che ancora oggi è apprezzato, o almeno lo è da una generazione nata una decina d’anni dopo lo sviluppo del video-gioco.

Space Invaders

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a cura di Prof. E.T. Hyena

Memé Hyenico

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a cura di Nihil Morari

“Siamo nel XXII secolo. Sono l’ultimo dei coloni marziani.Le riserve d’aria sono quasi esaurite su questa desolata colonia, e i rifornimenti di cibo provenienti dalla Terra si sono interrotti fin dalla Guerra Finale del 2084. Mi dirigo nel tunnel che conduce alla nostra unica fonte di svago chiamata Dream Sequencer. Spero possa rendere più dolci i miei ultimi giorni..”“Buongiorno colono. Hai selezionato il Programma Universal Mi-grator. Per favore, sdraiati nel serbatoio di energia e appoggia gli elettrodi sulle tue tempie. Ora concentrati sulla musica mentre ti condurrò alla tua infanzia”.“Siamo sul finire del XXI secolo. Sono tornato alla mia infanzia”.Aspetto. Guardo le stelle, così luminose nel buio più totale, gli occhi rivolti verso ovest. Sono solo. Papà, dove sei? Avevi pro-messo di portarmi sulla Terra, e ora sei partito per combattere una guerra – ma per cosa poi? A cosa serve onorare il nome di qualcuno? E tu, mamma, mi senti piangere? Perché mi hai fatto venire al mondo, in un mondo di roccia e polvere? Nessuno con cui giocare, nessun amico o nemico; solo macchine di acciaio e ruggine. Sono solo nella mia casa su Marte. Non respirerò mai la brezza dell’oceano e non mi arrampicherò sugli alberi. Non senti-rò il calore del sole e non incontrerò mai il mio amore. Hai perso la guerra, papà. Non tornerai mai più, non vedrò mai la Terra. La nostra ora è giunta – sono svuotato di ogni emozione. Morirò nella mia casa su Marte.“L’Esperimento Finale è fallito. La Guerra Finale, predetta dal me-nestrello Ayreon, è infine scoppiata e ha distrutto ogni forma di vita sulla Terra, rendendola completamente inabitabile. Indugio sul mio stesso corpo morto”.È il 2084. Il silenzio riempie l’aria. Tutto intorno solo tristezza e disperazione. Il mio corpo giace immobile sul pavimento del-la cucina. L’uomo ha continuato sulla strada che aveva scelto, un sentiero verso il nulla, non dando ascolto a quell’uomo mal consi-gliato. Devo lasciare il pianeta e dirigermi su Marte, verso l’ultimo della sua razza.“Ancora un passo indietro. Siamo nel XX secolo. Mio padre viene a svegliarmi affinché possa essere partecipe di un evento importante nella limitata storia del genere umano”.Mio padre venne a svegliarmi – ero ancora un bambino. Mi portò davanti alla televisione, le luci erano accese in tutte le case della città. Sullo schermo le immagini del primo uomo sulla Luna. Un piccolo passo per un uomo, un grande balzo per l’umanità. Il potente Apollo ha vinto.

The Dream Sequencer

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Torno a dormire. Sogno di essere l’ultimo sopravvissuto in tutto l’Universo. Non voglio essere l’uomo su Marte.“Siamo nel XVII secolo. Sono un nobile portatore di bandiera che sta posando per il famoso pittore olandese Rembrandt”.Mi ergo fiero nel gruppo, il mio stendardo porta alto lo stem-ma di Amsterdam. Dal cielo mistico una luce incanta la terra. La mia uniforme risplende della livrea di un uomo di nobile stirpe, luce e ombra immortalati con colori ricchi e pennella-te potenti del maestro. La compagnia di caccia del Capitano Frans B. Cocq marcia verso il campo di battaglia dove gli spi-riti camminano.“Eccoci nel XVI secolo. Sono la Regina Elisabetta e sto incari-

cando il coraggioso Sir Francis Drake di difendere il Regno contro l’Armada Spagnola”.I tempi sono bui, l’Impero smarrito. L’Armada spagnola sta arri-vando. Abbiamo chiamato il nostro più grande soldato per diri-gere le barricate: fai splendere la tua luce dove le tenebre calano e porta via la notte.Le fiamme invadono le nostre baie. Vai, issa la tua bandiera pirata – abbandona le linee e guida la tua flotta dove l’oscurità domina. Trasforma la notte in giorno. Il sole non sorgerà sull’Impero scon-fitto. Mentre il mondo riposa le navi del Drago navigano verso Nova Albion.“Siamo nell’VIII secolo. Sono una ragazza maya diretta al Tempio del Giaguaro di Tikal”.Splendi su di me, sole dell’oltretomba. Liberami, scaccia via la not-te. Fiero giaguaro, re degli Dei Maya, stella splendente, accendi il cielo e guidami verso il Tempio del Gatto. Creatore e Uragano, occhio potente, mietitore di vittime – siamo nati solo per implo-rare il tuo nome. Porta l’alba, adoreremo il cielo. Il Sacerdote parla alla folla – sia inciso nella roccia il suo santo nome, gocce di giada adornino il suo sudario. Giace qui, nel Tempio del Gatto.“Siamo nel VI secolo. Tutto inizia da qui. Il mio corpo è trapassa-to, la mia anima è finalmente libera. Il mio nome è Ayreon”.La mia vita è stata presa, il tempo scompare. Il mio spirito vaga li-bero ora, portato dal vento. La mia missione è stata un fallimento. Ma questa non può essere la fine: il mio messaggio ti raggiungerà. Il genere umano è scomparso, le lacrime riempiono i miei occhi. Deve esserci un mondo nel quale poter vivere. Il mio spirito lo troverà, portato dal vento.“2800 a.C. Sono testimone dell’incredibile segreto alla base della cre-azione di un misterioso monumento nel Wiltshire, in Inghilterra”.Il giorno diventa notte e i falò smettono di bruciare. I Druidi si riuniscono, i loro echi risuonano e il mondo vivente smette di gi-rare. Le formule magiche vengono formulate: i Druidi diventano roccia.Ora l’alba risplende sulla piana di Salisbury. Il sole nascente danza sulle rocce – ombre proiettate si insinuano sulla strada. Mi me-raviglio di questo mistero, visto dalle stelle. Un tempio santo, un santo cimitero in cui i vivi si tramutano in pietra. “5000 a.C. Il mondo è deserto, la natura incontaminata. Lontano, un gruppo di creature simili a scimmie si riuniscono sulla scogliera. Ma io sono il primo che riesce a stare in piedi”.Sono in piedi, da solo, su questa spiaggia silenziosa. Inseguo una preda, cerco rifugio dalle fredde e solitarie notti in una grotta. E ora tutto sembra così reale. Questa è l’alba del tempo, e gli uccelli ne sono testimoni. Sono il primo uomo sulla Terra. Marte è solo un antico ricordo – nessuno schermo di computer, nessuna macchina, nessun’industria. Tutto sembra così surreale – i ricordi di quei giorni andati sono una scena che sfuma len-tamente. Posso respirare l’aria di una terra vergine. Il bambino vagabondo è tornato a casa. Difficile credere che questo nuovo mondo morirà.Vorrei tanto poter restare nel mondo che il Dream Sequencer ha creato e, sebbene tutto sembri così reale, ora mi accorgo che il tempo è passato. Aggrappati a questo momento, a questo mondo così nuovo. Re-spira l’aria, senti l’energia.

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“Sono l’ultimo essere umano ancora in vita. Mi trovo in una macchina chiamata Dream Sequencer, in una colonia abbando-nata di Marte. Ho selezionato il programma Universal Migra-tor, che crea una forma di ipnosi che mi permette di ritornare all’inizio della vita stessa. Sono tornato al periodo prima del Big Bang, quando materia, energia e tempo si amalgamano nel caotico e informe nulla dello spazio primordiale”.“Il Big Bang ha creato un’anima, l’Universal Migrator. Esso si divide e ogni Migrator cerca un pianeta abitabile per generarvi la vita. Seguo il Migrator che raggiungerà il pianeta Terra”.All’alba dei tempi venne creata un’anima portatrice di vita, nata per depositare il suo seme in tutte le galassie. Simile alla divisione cellulare, si propaga in tutte le direzioni creando la vita tra le stelle. Attraverso la foschia luminosa, come una nebbia di radiazioni, posso assistere alla formazione di un nuovo pianeta. Solo ora comprendo quanto siamo piccoli e insignificanti.Guidami in un labirinto di stelle, verso la nascita della mia razza. Dammi la risposta alle domande, rivelami i segreti della vita in questo viaggio nel tempo. La nostra ricerca è comincia-ta, il nostro viaggio ci conduce verso il sole – fuori dal passato.“Seguiamo la rotta verso il Quasar, un oggetto splendente come la galassia. La speranza è che il Quasar possa contenere una smisurata sorgente di energia al suo centro: un Buco nero”.All’interno di una nebulosa nella Costellazione del Toro odo il lamento di una stella, come di un sole che sta svanendo. La sua energia sta bruciando e la luce si spegne: non posso ignorare il suo grido. La Supernova suona una sinfonia disperata – ho ricevuto il suo messaggio da lontano. Ascoltiamo questo triste lamento.“Abbiamo incontrato un Quasar nella costellazione della Vergi-ne. Conterrà davvero un buco nero, portale per la nostra desti-nazione finale?”Abbiamo raggiunto una forma di energia brillante simile ad una stella e generato quindici miliardi di anni fa, quando nac-que l’Universo. Andiamo verso la stella nera, oltre la luce del giorno: il suo nome è 3c273. Una volta raggiunta la sua luce ci acceca; siamo costretti a chiudere gli occhi mentre sento passare l’onda vibrante dei secoli. Improvvisamente una forza ci spinge lontano.“Abbiamo raggiunto la nostra prima destinazione: il buco nero nella galassia della Vergine. La sua potenza è smisurata. Spe-ranze e paure si sovrappongono, mentre indugiamo. Ci condur-rà al remoto pianeta Terra o ci ridurrà in briciole?”Siamo circondati da una sfera oscura, surreale e immemore, al centro della galassia. Niente riesce a sfuggire, neanche la luce. Ci arrendiamo alla sua potenza, fissiamo gli occhi dell’Univer-so. All’improvviso, un ruggito assordante e fragoroso, come se l’Universo stesse piangendo. Sento grida di anime cadenti e tristi pianti di agonia, dentro il nulla più assoluto. È realtà o solo frutto della mia fantasia, un’allucinazione indotta dalla paura? Orribili sogni e visioni compaiono dal nero. La fine è giunta, mi inginocchio in preda alla disperazione. Il silenzio ci divora, soffocante – la calma prima della tempesta. La gravità ci sovrasta, guidandoci verso la porta finale.

“Affondiamo in un buco nero, uno Wormhole che ci risucchia. Il tempo rallenta, le immagini vengono distorte. La realtà si attorci-glia e si incurva. Lasciamo questa galassia diretti verso l’ignoto”.Abbiamo raggiunto il cancello, dobbiamo attraversare il pon-te dell’ignoto. Infrangiamo le leggi della relatività, guidati dal-la gravità. Più veloci della luce, stiamo viaggiando attraverso il Warmhole. Il tempo scivola via non appena ci tuffiamo in una di-mensione sconosciuta. Ma ci porterà dove vogliamo? Ci mostrerà quello che vogliamo vedere?“Siamo usciti dal buco bianco nella galassia M31, conosciuta come Andromeda. Vediamo un pianeta che assomiglia alla Terra. Che possa ospitare la vita? E se sì, chi la abita?”Ci materializziamo fuori dal nulla: pieghiamo lo spazio verso un sole distante, nel cuore di M31, che ruota attorno ad una stella nell’occhio di Sirrah. La ricerca della vita può cominciare. Vedo un pianeta come il nostro; un sole d’oro risplende su di me. Forse non siamo soli. Cosa troveremo sul pianeta Y? Approdiamo sul pianeta – centinaia di migliaia di occhi fissano il cielo. Non sembra esserci movimento, piacere o dolore. Nessuna emozione. Schermi solari e fredde macchine coprono il suolo – davanti a noi innumerevoli esseri identici, seppur differenti. Uno di essi grida il suo nome: Forever.

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Dobbiamo partire, continuare la nostra ricerca. C’è qualche forma di vita su M31.“Raggiungiamo il sistema solare, ma c’è qualcosa di strano. Ho un’inquietante premonizione: neanche nel mio viaggio virtuale riu-scirò a raggiungere la Terra”.Il sole riscalda la mia pelle, la Terra chiama il mio nome. Grida nel dolore. Ritorno a casa, nel pianeta della tristezza. Posso quasi toccare i gloriosi anelli di Saturno e vedere le gialli nubi di Venere. Ma poi, subito, la sequenza svanisce.“Dream Sequencer system alert – processore del nucleo sovraccari-co. Prego, terminare la sequenza dell’Universal Migrator. Ritorno allo stato di coscienza”.“Per la prima volta dall’inizio del mio viaggio, il Migrator comuni-ca con me. Mi parla, ma senza parole. E mi dice che il mio corpo all’interno del Dream Sequencer è morto. Mentre esso riposerà per sempre, la mia coscienza veglierà per l’eternità. Divengo il nuovo Migrator”.Vengo riportato alla vita – è nato un nuovo creatore di vita. Devo continuare il compito conferitomi e cercare un mondo da ripo-polare. Apri la tua mente, ascoltami. Svegliati, ritorna in vita. I nostri spi-riti non possono morire. Una fine tremenda, la Terra annichilita. Ma un’anima sopravvive, lo spirito del colono ne è la sorgente. Tu sei il prescelto, non io. Devi attraversare i sistemi stellati in cerca del luogo dove nuovi pianeti sono nati.Alzati, devi svegliarti. Il corpo libera anima e mente; il tuo spirito si unirà a me.La potenza del pensiero ti chiama. Svegliati, apri la tua mente, ascoltami. C’è un mondo che aspetta di essere trovato.

Eccoci arrivati alla fine di questo viaggio nello spazio e nel tem-po, compiuto dall’ultimo colono di Marte per ripopolare la Terra. Siamo nel futuro; l’uomo ha ormai conquistato l’Universo e creato insediamenti sugli altri pianeti abitabili. Tutto è dominato dalla tecnologia. In seguito all’ultima guerra il mondo è stato raso al suolo. Sfruttando la tecnologia del Dream Sequencer il ragazzo torna indietro nel tempo, entrando nella mente dei vari personag-gi, in cerca di una forma di vita e di un pianeta simile alla Terra.Non ci troviamo di fronte ad un’opera fantascientifica o ad un ro-manzo degli anni ’60: siamo in realtà in presenza di due cd che compongono “The Universal Migrator” prodotti dagli Ayreon, progetto musicale che unisce diversi generi – dal progressive me-tal al progressive rock; dall’elettronica al synth, dal folk all’opera rock. Il progetto, nato dalla mente del musicista olandese Arjen Lucassen, si caratterizza per la struttura dei suoi lavori: ogni al-bum è un concept con uno o più narratori e diversi cantanti e mu-sicisti, i quali interpretano i diversi personaggi come in una vera e propria rappresentazione teatrale. Inoltre i concept si sviluppano fra gli stessi cd: la storia, che ha nel menestrello Ayreon il suo pro-tagonista, si sviluppa in otto album usciti in tredici anni.In conclusione di questo mio pezzo, così diverso da quelli che scrivo di solito, non posso che consigliarvi l’ascolto di questo pro-getto: se amate le atmosfere spaziali, il sound ricercato e variegato, i violini, i flauti, le chitarre elettriche e le tastiere – nonché i testi, sicuramente degni di nota – ne rimarrete sicuramente entusiasti.

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a cura di El_maxo

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Adoro le digressioni.Davvero! Adoro lasciar vagare la mente su un tema, come un segugio in cerca d’una risposta a domande che nessuno mai ha fatto. E, pur-troppo per me, nessuno mai farà.Ma, vi piaccia o meno, adoro altresì portarvi con me. Voi, vittime inaspettatamente innocenti condotte per i tortuosi meandri dei miei pensieri, della mia mente, delle mie digressioni.Adoro le digressioni. Avete avuto il vostro incipit rassicurante? Contenti? Appagati? Felici? Passerà… lo prometto.L’idea di spazio, e di tempo occupa una posizione di primato nella riflessione. Consciamente, o meno, noi pensiamo per spazio e tempo.E lo diceva Kant, sapete? Inutile riportare il discorso di categorizza-zione delle componenti mentali a priori della facoltà di pensare del filosofo tedesco di Königsberg (per i Google Maps Fan cercare Ka-liningrad, prego). Inutile, faticoso ed eccessivamente prolisso anche per me.Avvaliamoci di conoscenze pregresse sulle fondamentali nozioni di spazio e tempo e proseguiamo oltre.Ciò che preme ora è comprendere la necessità di stabilire una posi-zione di primato, perché, si sappia, decidere chi tra questi due enti tautologici è al vertice significa cambiar tutto quanto nella vita comu-ne di una persona.A chi sostiene che, quanto detto, è una mera esagerazione chiedo fi-ducia, ci arriverò.Basta prendere tre semplici poli, tre semplici cardini per discutere: Cartesio, Spinoza e Kant.Cartesio, con l’invenzione degli assi cartesiani ha dimostrato il pri-mato dell’algebra sulla geometria riducendo quest’ultima a funzioni matematiche esprimibili in caratteri alfanumerici. E l’algebra è tempo.Il semplice numerare, codificare, contare. Il semplice “incasellare uni-tà l’una di seguito all’altra” è utilizzare la nostra personale nozione di tempo insita.E, Cartesio, si sa, è il paladino della libertà soggettiva. Cogito ergo sum [in Discorso sul Metodo] (prevengo la battuta agli onanici buf-foni: non è Coito…) è una sfrontata affermazione di libertà, anzi è l’affermazione della presa di potere dell’uomo, capace di raggiungere verità autonomamente, senza cattedratiche intromissioni di autorità esterne.L’uomo non dà, ma è definizione del tempo che vive. E, nel suo rap-porto con la geometria, per estenzione intesa come mondo fisico, l'uomo non dà ma è cifra del mondo tutto.

Digressioni spa-zio-temporali

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Al contrario Spinoza, in Ethica ordine geometrico demonstrata, benchè cronologicamente successivo al testo precedentemente citato, impone la realizzazione di un mos quadrato, statico e definito.Una gabbia, con Dio malamente usato come sbarre, cemento e lucchetto al contempo, che imprigiona l’uomo. E a quest’ultimo non resta che prendere coscienza della sua posizione ed adattarsi. Come un regolo tondo devastato per entrare nell’incavo quadrangolare. Lascia fuori parte di sé, soffrendo, per trovare un posto nel mondo. Collocarsi in uno spazio solido come il diamante, ed immutabile come la materia celeste.Un ottimo compromesso è stato raggiunto da Kant, definendo il tempo come prima categoria, antecedente anche alla percezione\uso dello spazio ha affermato l’insita libertà dell’uomo (la legge morale dentro di me) relegandola ad una dimensione di impercetti-bilità\necessità, conferendole le proprietà del noumeno.Avvertita, non utilizzata. Presupposto, mai fondamento. Reale anche se inesistente all’uomo. Limite e possibilità al contempo.È per questo che si impone all’uomo moderno una scelta. E questa scelta è di sostanza: facto!Perché lo spazio si è dilatato, si è reso molteplice e plurisfaccettato, possessore di contenuti e talvolta valori e codici comportamenta-li. Lo spazio si è reso insormontabilmente grande nell’istante in cui, dalla tecnologia, ridotto. E ridotto a scapito di cosa? Del tempo sia chiaro.Pensate se aveste avuto un amico di penna dall’altra parte del mondo anni fa. Ogni risposta, ogni atto di contatto era inframmezzato dal tempo. Il tempo dell’arrivo, il tempo del desiderio, della speranza. Il semplice tempo dell’attesa era gravido di contenuti inespri-mibili seppur vissuti.Ora invece il tempo è nullo: una mail, un post o un tweet lo hanno ridotto ad istante, parcellizzando le nostre percezioni, il nostro sentire. Dilatando lo spazio delle possibilità, eliminando lo spazio delle prerogative. Le tue personali prerogative.E l’uomo, in questa dimensione del sentire, ha perso la dimensione del senso interno. All’uomo il tempo, il suo tempo è stato inter-detto.Per cui la scelta: vita anacronistica o vita pluridimensionale?Ai più ardimentosi viene lasciata un’altra possibilità: vita interiore personale e libera sive vita esteriore libera e personale.Le conseguenze e le responsabilità sono per chi se le assume, ma dato che anche il non scegliere comporta conseguenze io vi doman-do: a questo punto perché non farlo?Nell’auspicio di uno spazio da voi temporalizzato vi auguro tanta paura e al contempo tanto coraggio.La prima vi darà la possibilità d’attendere e riflettere con prudenza, il secondo vi imporrà di non esser statici, ed in attesa perenne. Persi, in uno spazio che non v’appartiene.Vissuti, vissuti da voi stessi. Ma rallegratevi: ho sentito dire si fallor sum! E questo non può che essere incoraggiante.Davvero!Adoro le digressioni!

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a cura di Galdo81

Il rapporto tra l'architettura e l'astronomia non è sempre stato uguale nel tempo. Prima non esisteva l'energia elettrica e non c'e-ra l'inquinamento luminoso che c'è adesso. Se lasciamo i nostri cubicoli e passeggiamo in campagna di sera, succede sempre che alziamo lo sguardo al cielo e spalanchiamo gli occhi meravigliati dallo spettacolo che ci si para davanti. Il più delle volte però non ci capiamo niente, non essendo usi a tali manifestazioni. Gli antichi, che ogni sera andavano a letto coperti da una coltre di stelle, ave-vano una quotidiana familiarità con gli astri e li condivano di mi-sticismo. In ogni parte del mondo l'architettura ha dialogato con lo spazio astronomico, afferrandolo, trascinandolo verso il basso e tramutandolo in spazio urbanistico; ma in questa sede farò solo esempi vicini a noi. Andrò a ritroso nella storia.Nel mondo oggi impazza il formalismo, cioè un discorso che verte soprattutto sul linguaggio che vuole competere con il bombarda-mento di messaggi lampo che assedia le nostre menti nell'era di-gitale. Stupire, colpire, come una pubblicità. Discorso ben lontano dalle esigenze abitative e dal rapporto con le stelle. La riscoperta dell'importanza dell'orientamento degli edifici in funzione del Sole risale ai razionalisti, quindi siamo nel primo dopoguerra. Ri-scoperta, perché pare che dal Barocco in poi ce ne fossimo dimen-ticati, persi ancora una volta nei formalismi. Nel Rinascimento eravamo ossessionati dalle regole compositive geometriche pro-dotte dalla mente umana, qualcosa di ben distante da quelle degli astri. Vi sono, però, importanti eccezioni: una su tutte è piazza dei Miracoli a Pisa, i cui edifici sono collocati in corrisponden-za dello schema della costellazione dell'Ariete. Nel Medioevo il Gotico, corrente artistica nordica, sfruttava le ampie vetrate poli-crome per captare la luce che a quelle latitudini viene a noi in di-rezione obliqua, quasi orizzontale. Al contrario il contemporaneo Romanico, più meridionale, usava muri massicci per proteggersi dai bagliori del Sole e modanature orizzontali per generare giochi d'ombra da una luce più verticale. Veniamo adesso al momento in cui i Greci e i Romani fondavano le città. Si utilizzava la teoria di Ippodamo da Mileto, ossia si organizzava un tracciato a rete, con le strade principali che percorrevano l'asse est-ovest (alba e tramonto). Stessa logica può essere rinvenuta, ad esempio, nella Crypta Neapolitana, un traforo costruito a Napoli in epoca roma-na dall'architetto Lucio Cocceio Aucto ad asse est-ovest concepito regolandosi in base agli equinozi e che sorprese il Goethe, eviden-temente poco avvezzo, dato il periodo storico, a queste raffinatez-ze astronomiche:

Archiastronomia

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« Questa sera ci siamo recati alla grotta di Posillipo nel momento in cui il Sole, tramontando, passa con i suoi raggi fino alla parte opposta. Ho perdonato tutti quelli che perdono la testa per questa città »Non mancano esempi preromani: la cultura nuragica, ad esempio, produsse con le Tombe dei Giganti dei suggestivi esempi di com-posizione architettonica basata sul concetto alba-tramonto riferito alla morte, quindi sfruttando l'asse est-ovest.Tornando ai giorni nostri, mentre si costruiscono grattacieli-serra a Dubai, che ignorano di proposito il concetto di irraggiamento solare in nome di un'immagine falsificata di tecnologia, di contro c'è da segnalare il progetto del masterplan per la ricostruzione di Ground Zero, ad opera dell'architetto Daniel Libeskind, che stigmatizza con calcoli astronomici tramite la luce del Sole il momento esatto degli attentati alle Torri Gemelle. A quanto pare il rapporto mistico tra uomo e astri non si è mai interrotto del tutto, a quanto pare siamo sempre coperti da una coltre di stelle che ci emoziona, anche se per trascinarla quaggiù c'è bisogno di fare calcoli assai poco poetici.

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a cura di SangueBlues

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Perché le stelle, i pianeti, la luna, insomma gli astri tutti (per esordire conformandomi allo stile retorico, molto in voga pro-prio perché desueto, di postporre l’aggettivo “tutto”) dovrebbe-ro dirmi cosa farò e cosa sarebbe bene che faccia nell’arco della prossima settimana? O meglio, come farebbero gli stessi a con-dizionare o predire le miei azioni future? Tramite quale mecca-nismo fisico-magnetico?E se l’oroscopo (o gli oroscopi, poi vedremo perché) avesse in-vece, come ragion d’essere, soltanto l’incarico di soddisfare un bisogno atavico dell’uomo, sia esso giustificato o non? E se fosse esso stesso un bisogno?L’oroscopo si legge con tanta disinvoltura sulla sedia a sdraio in spiaggia, sul divano, sul cesso (è il mio caso, per ragioni essen-zialmente funzionali), ma quanti oroscopo amatori e oroscopo dipendenti si pongono domande sul come e perché esso dovreb-be, insomma, “funzionare”?Ma, soprattutto, perché alcune persone, o meglio, gruppi di per-sone misteriose, che abitualmente snobbano l’oroscopo, negli ultimi anni ne hanno eletto uno a rappresentanza di tutti loro?

E intanto, vi siete domandati che cos’è l’oroscopo?Dicendola breve, giusto per non dimenticarlo, perché ne avran-no scritti a migliaia di saggi e articoli sulla sua genesi, come molti sanno, l’astrologia è nata in Mesopotamia… e invece no, diciamo che tra i tanti presunti luoghi di nascita figura anche la terra dei Sumeri, che diventò poi quella dei Babilonesi. Il termine “astro-logia” deriva dal greco ἀστρολογία, (“astrologhìa”) composto da ἀστῆρ / ἄστρον, (“astêr / àstron”), astro, stella + λόγος (“lògos”), discorso, e cioè “discorso sugli astri”. Essa si può dire che è sta-ta concepita e considerata, per tantissimo tempo, una disciplina rientrante nell’ambito dell’astronomia (“legge sugli astri”). Nel XVII secolo, invece, le due discipline furono scisse, grazie alla diffusione della teoria eliocentrica (il sole al centro della galassia o dell’universo), di contro a quella geocentrica (che poneva la terra al centro).E questo è il primo punto fondamentale, che un’infinità di per-sone ignora totalmente: l’astrologia e, di conseguenza, l’orosco-po, sin dalla loro nascita, si sono posti semplicemente lo scopo di comprendere lo spazio e le dinamiche dei corpi celesti. La medesima funzione che ha, per l’uomo moderno, l’astronomia. Come ben ricorda lo storico della scienza Enrico Bellone, in un articolo uscito su La Repubblica il primo settembre del 2006, in-

Il fenomeno dell’oroscopo “intellettuale”

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titolato Quei nomi di dèi che parlano di astri, le prime civiltà che formularono ipotesi e teorie sui movimenti degli astri, in particolare gli Egizi, vedevano gli stessi, e i loro movimenti, come animali e divinità. Essi interagivano tra loro, lottavano, si mangiavano l’un l’altro. L’assenza di luna, che avviene ogni quindici giorni, ad esempio, era dovuta all’uccisione, da parte di una grande scrofa, della dea Yaahu Auhu, il cui corpo poi rinasceva, mentre l’episodio in cui l’animale riusciva a inghiot-tirla rappresentava la spiegazione dell’eclissi di luna. Insomma, avendo come unici strumenti e metodi di studio l’occhio e il cervello, e magari carta e “penna”, osservavano questi puntini luminosi e i cambiamenti cromatici del cielo e, tramite una lunga esperienza nell’osservazione, individuavano il ripetersi delle traiettorie astrali e formulavano delle teorie, non avendo

alcuna certa cognizione di cosa materialmente fossero composti quei puntini, e chi fosse a gestire l’interruttore dell’universo. Non ragionando in termini specificamente matematici, però, queste dinamiche non avevano ancora assunto in pieno il carattere di ra-zionalità, il che avvenne, tempo dopo, grazie ai Pitagorici. Quindi le azioni e i capricci degli dèi e degli animali cosmici apparivano spesso come imprevedibili, e se consideriamo il fatto che per mol-te civiltà antiche tutti gli esseri viventi appartenevano alla stessa grande comunità, interagendo tra loro, condizionandosi, insieme al fatto che molti astri erano individuati come divinità, allora si può comprendere l’attribuzione di predizione dei corpi celesti operata da queste culture.Poi vennero i Pitagorici dalla Calabria che distrussero tutti questi sogni, scoprendo che l'universo è ritmato e dominato dall'armo-nia. Ma probabilmente non furono tanto creduti, come al solito (ci fu un pitagorico, infatti, che addirittura teorizzò la sfericità del globo terrestre). Difatti l’oroscopo sopravvisse, i segni zodiacali at-tecchirono in sempre più culture e non conobbero indebolimenti nel corso dei secoli. Ne abusavano i Romani, poi il Cristianesi-mo spesse volte lo bandì e relegò i segni zodiacali a simboli con funzioni essenzialmente cronologiche, per organizzare le attività stagionali. Negli ultimi secoli del Medioevo, poi, con il ritrovato classicismo prima gotico e poi umanista, insieme alle fusioni cul-turali con il mondo islamico, esso conobbe nuovo splendore. Ma Copernico ricordò quanto avevano scoperto i Pitagorici, e ri-mise le cose a posto.

Quindi fin qui tutto chiaro. Tutto spiegato secondo la storia del pensiero scientifico…

E invece no! Cosa è successo a partire, probabilmente, dalla fine dell’Ottocento fino ai giorni nostri? Perché stiamo di nuovo a gio-care con l’ariete, il toro, i gemelli che, attenzione, hanno doppia personalità! (non ne posso più), il re leone, il topo, la piattola, lo scarabeo stercorario?Ma piuttosto, sappiamo cosa vuol dire “horoscopus”? Il latino “hora” significa “durata di tempo” e il greco “skopeo” sta per “os-servare”, quindi: “osservare in un lasso di tempo”. Uh! E dove sono tutti gli scorpioni, le vergini immacolate, i pesci che sguazzano allegramente nelle fresche e limpide acque? L’oroscopo fu inteso come l’esperienza di osservare una posizione astrale durante un determinato evento. Ed io ho il sospetto che a chi lo concepì non sarebbero mai passati per la testa tutti i nostri simpatici amici.Per capire da dove sono comparsi i segni dello zodiaco occorre-rebbe un discorso lungo e articolato, ma ci interessa ora capire perché molta gente, spesso anche insospettabile, si attacca all’o-roscopo come a un manuale di sopravvivenza e, soprattutto, cos’è questo famigerato “Oroscopo Internazionale di Rob Brezsny”?Se provate a chiedere a un lettore dell'oroscopo classico perché crede ai precetti di questa “disciplina”, per intenderci, quello che legge e, soprattutto, compra il Chi e affini, dove ci sono le supposte di saggezza cosmica nientemeno che di Branko, l’astrologo “più amato d’Italia”, o di quel volpone di Paolo Fox, vi può rispondere: “No, guarda, è vero, ti assicuro che tutti i gemelli che ho cono-sciuto hanno due personalità, poi sono apatici, io conoscevo un tizio…”, oppure “No, ma io giusto per curiosità…”, ma per lo più nessuno ti sa giustificare il meccanismo che dovrebbe collegare la

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posizione di Orione o dell’Orsa Maggiore al fatto che il lavoro domani ti andrà bene, litigherai con l’amante e ti masturberai tre volte con successo.Ma per fortuna è facilissimo trovare tante altre persone, prin-cipalmente giovani laureandi o laureati, amanti delle lettere, scrittori provetti, e cosiddette persone “di sinistra”, che abor-rono completamente tali trastullamenti mistici, definendoli nient’altro che “cazzate” (altro termine in voga, in primis tra gli ambienti freak).Questa è una credenza che ritenevo verità imprescindibile fino a poco più di un anno fa, quando, sembrerà sconvolgente, una persona che conosco postò su Facebook l’oroscopo relativo al suo segno, con grandissimo mio stupore, visto che conoscevo il tipo, appartenente sicuramente al secondo gruppo di perso-ne, anzi addirittura un po’ freak. Alla mia reazione completa-mente spaesata rispose: “No, ma questo è diverso, è solo un pretesto la preveggenza, è un modo per dare consigli sulla vita, diciamo che è più… filosofico”. E ben presto mi accorsi che questo Brezsny, scrittore, musicista, poeta, filosofo, che poi non ha saputo più che fare e ha deciso di fare l’astrologo (ma attenzione, eh, non in senso stretto!), con quei capelli vaporosi e buttati all’indietro, il ciondolone da santone sfacciatamen-te U.S.A., la camicia senza colletto, insomma questo tipetto abbastanza affascinante, ma anche inquietante, stava comin-ciando a spopolare proprio tra gli ambienti e le menti un po’ “intellettuali”, quelli a favore delle iniziative sociali libertarie, i vegetariani, e tra questi si potrebbero annoverare anche tanti “radical-chic”, gli intellettuali di sinistra o, meglio, centro-sini-stra, eleganti e pacati, un po’ svampiti, quelli che frequentano i jazz club perché così è giusto che sia. E se si va sulla pagina Facebook dedicata a quest’oroscopo “ibrido”, si leggono parole come “Genio!” (riferito naturalmente al Gennaro D’Auria de-gli States), “geniale”, “finalmente un oroscopo diverso da tutti gli altri”, “mi sorprende”. Ma cosa c’è di così “geniale”, di così diverso rispetto agli altri oroscopi?Prendiamo un paio di segni zodiacali commentati prima dagli astrologi “banali” e poi dal nostro santone:

Da La Repubblica, lo stesso quotidiano, ricordiamolo, che pubblicò l’articolo di Bellone, in un certo senso anti-oroscopo:

“Cancro E terminata l opposizione (scritto proprio così, tutto senza accento e senza apostrofo) della Luna! Per fortuna, da oggi voi del Cancro tornate protagonisti della vostra esisten-za. Siete pieni di belle idee, soprattutto quando parlate con la gente che conoscete da più tempo, o da cui siete legati da lega-mi di parentela. Potrebbero esservi belle novità economiche.” (Ricordiamolo, questo quotidiano è considerato uno dei più "culturali", soprattutto dopo aver letto chicche come "da cui siete legati da legami di parentela")

Oroscopo Internazionale:

“Gemelli Tra tutti i segni dello zodiaco, sei il più bravo a tro-vare scorciatoie. Nessuno ha più talento di te nell’arte di evi-tare la noia. E potresti tenere un corso su come evitare i lavori troppo faticosi senza sembrare un furbastro. Ma la prossima

settimana nessuna di queste virtù ti tornerà utile. Secondo me, dovresti cercare di non saltare nessun passaggio. Rispetta le re-gole, attieniti al piano, dedicati alle cose fondamentali. Finisci sempre quello che hai cominciato, per favore! (Forse il consiglio non ti piacerà, io sto solo riferendo quello che mi dicono i presagi planetari).”

Qui le differenze tra i due si possono riscontrare essenzialmente dalle ben più scarse citazioni astrali di Brezsny, abilmente poste alla fine tra parentesi, quasi a mo’ di giustificazione, la presenza di un consiglio e il rapporto più intimo con l’interlocutore, sem-pre per quanto riguarda l’Internazionale.

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Altro oroscopo:“Sagittario In ambito affettivo, assumerai un atteggiamento più maturo nei confronti della partner e lei ammirerà il tuo coraggio ed il tuo modo di destreggiarti. In ambito lavorativo cercherai di affrontare una questione delicata in modo razionale. Un consi-glio: mantieni i nervi saldi.”

Oroscopo Internazionale:

"Capricorno Stavo meditando su una certa necessità che hai tra-scurato, Capricorno. Una necessità che è stata cronicamente sot-tovalutata, sminuita o ignorata, sia da te sia da altri. Spero che

presto riceverà un po’ della tua intelligente attenzione e delle tue tenere cure. Un buon modo per avviare questo processo è sem-plicemente riconoscerne la validità e l’importanza. Così verrai a conoscenza di un segreto che ti aiuterà a occuparti di questo speciale bisogno nel modo giusto."

Quest’ultima analisi brezsniana è un capolavoro: l’interessato non avrà capito un cazzo, ma comunque ne resterà sorpreso (“mi sorprende”). Però il consiglio c’è anche nel primo. Ma vo-gliamo metterlo con quello del secondo?

Giudicando dalla breve analisi scaturita da questi paragoni, cosa c’è quindi di nuovo in questo, appunto, nuovo modo di “oroscopare”? Un qualunque oroscopo contiene sempre una previsione, un già sapere quali situazioni ed occasioni incon-trerà o sta incontrando l’appartenente a quel segno, che, chissà come, saranno sempre notevolmente diverse da quelle che vivrà un’altra persona, per il solo fatto di essere nata il mese dopo, o anche, addirittura, il giorno dopo. E quello di Brezsny, invece? Rileggiamo: “Stavo meditando su una certa necessità che hai trascurato, Capricorno.” “Così verrai a conoscenza di un segreto che ti aiuterà...” Non sembrano, forse, anche queste delle previ-sioni e delle pretese di aver già indovinato e delineato il presente ed anche il futuro di una persona? Anzi, addirittura, dopo il fighissimo esordio “Stavo meditando”, il nostro “vate” dà subito per scontato, come se niente fosse, questa misteriosa “necessi-tà” trascurata dall’atterrito Capricorno. E passa subito al piccolo rimprovero, ma con l’immediata possibilità di rimediare.

Ma un oroscopo, con tutti i connotati al loro posto, predizioni, consigli, dinamiche cosmiche, che fanno storcere il naso a tut-te le persone acculturate e razionali, può definirsi intelligente e intellettuale, diverso, con dignità filosofico-letteraria, solo per uno o due pensieri e consigli, avvolti in un’aura meditativa, in-seriti in mezzo? C’è chi ha detto che costui ha dimostrato che un oroscopo può anche essere intelligente. Ma già il predire il passato, presente e futuro, con caratteristiche valide per un'e-norme categoria di persone, lasciando stare il condimento filo-sofico alla Alda D'Eusanio, può, in qualche modo, anche essere intelligente? E se invece, come anticipavo all’inizio, l’oroscopo non fosse nient’altro che un modo di soddisfare un grande bisogno di una grande fetta dell’umanità? Il bisogno di avere o, meglio, crearsi in qualche modo delle sicurezze e una guida per affrontare il quotidiano, che si rivela sempre più imprevedibile e ingestibi-le. Forse questa necessità, compensata anche dalla religione, è talmente diffusa da colpire anche persone di norma estranee a questo tipo di appigli mistici, che, però, hanno vergogna e ter-rore di omologarsi alla massa e si creano la nicchia entro cui vi-vere soddisfatti di sé stessi e lontani da crisi d’identità. Ma non si rischia, così, che la nicchia diventi troppo affollata, e che, in fin dei conti, i loro meccanismi comportamentali, applicati per-sino al modo di parlare, di vestirsi, siano identici a quelli della massa "consumistica", creando nient’altro che un microcosmo parallelo e sterile?

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a cura di FedericaMX

Carica di energia blucom'è blu lo spiritoe bianca come la neve

Più non èla fine della speranzache un qualunque modoper credersi persio vincolatidurante i trapassidella vita

La fine della speranzapiù non èche la ricerca della speranza stessaMai la speranza deve cessareMaiil fuoco che arde lentodentro le vitedeve allentare la sua fiamma

Mail'animacon il cuore dovrà sciogliersiMai il cuore con l'animasaranno cosa sola

Anima:aria palpabilea volteCuore:organo vitaleAnima e cuorecosa solao in perenne disaccordo?Mente o corpo?Anima o cuore?Cosa seguireper non perdere la speranza?

E cos'è in veritàl'anima?

Fluida essenzaspiritualeche fluttuadentro le piaghe del cuore

Bianco Impuro

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a cura di Galdo81Editor degli Scanner, aveva un numero molto elevato di mes-saggi (42.000+). Utente molto affezionato al forum, e gli piace stare col resto della community. Il suo più grande sogno Ani-medibbiano era diventare Cazzeggiatore.Ha finito il liceo artistico ed ha come hobbies, oltre al compu-ter, giocare a calcio e, da fresco patentato, guidare. Colore: arancione. Numero: 7.

1) Come hai conosciuto animeDB?

Ho conosciuto AnimeDB molto tempo fa tramite le tante naviga-zioni in internet, leggendo che era un sito dove potevi vedere di tutto. Mi registrai il 23 Novembre 2009; non so se è stata la mia inesperienza perché avevo internet da poco tempo, non so se era il forum ad avere problemi, ma il caso ha voluto che io non riuscii a farci nulla con il sito, né a vedere cose, né a scrivere, non so. E quindi il fatto è morto lì, pensavo che fosse inutilizzabile.Poi l'anno scorso, guardando una cosa in streaming, notai nel ti-tolo il riferimento ad AnimeDB.tv. Mi si è accesa la lampadina e mi sono fiondato sul forum, dove ho notato che la mia vecchia registrazione era ancora attiva. Mi sono presentato il 20 Luglio 2011, raccontando proprio questa storia, e da lì in poi mi sono affezionato tantissimo al forum e alla community, tant'è che io il database non lo uso quasi mai.Ho conosciuto tantissime brave persone, ma soprattutto il mio Gemello LudoSik, siamo proprio affiatati, come dei veri fratelli.

2) Eri aspirante Cazzeggiatore: non credi ci sia qualcosa di malsano in tutto cio? Come si diventava Cazzeggiatore?

Ma no, perché? Non vedo nulla di malsano io. È il mio più grande sogno, da quando sono sbarcato sul forum mi sono innamorato del cazzeggiatore. Come si diventa? Ancora non lo so, credimi, sembra strano ma è il ruolo più difficile da aggiudicarsi sul forum, rispetto ad altro tipo Welcomer, o Scanner o Journal. Perché alla fine quelli, se sei bravo e li sai fare, puoi farli.

3) Cosa fa un Editor degli Scan?

Un Editor si occupa di inserire i testi delle vignette nei baloon pu-liti dal Cleaner. Deve avere una discreta conoscenza di Photoshop e deve stare attento ad impostare bene il testo in ogni vignetta.

4) Quale lavoro ti piacerebbe fare da grande?

Eeeeeh... non lo so. Sicuramente sbaglio, è bello avere aspirazio-ni per il futuro, ma da come vanno le cose oggi, mi basterebbe trovare almeno mezzo posto di lavoro. Oppure come seconda ipotesi continuare gli studi, ma è molto improbabile.

5) Descriviti con 5 aggettivi.

Simpatico, Divertente, Orgoglioso, Semplice e moooooolto Pa-ziente.

6) Come ti immagini il paradiso? Come stai messo a re-ligione?

Il paradiso? Non so nemmeno se esiste davvero. Di sicuro in qualche modo deve esserci qualche entità superiore, ma non credo molto a nessuna delle religioni. Quindi possiamo dire che sono agnostico, anche se comunque la religione dove sono cresciuto è quella cattolica. Solamente ora mi sono fatto queste idee. Non prego più come prima.

Intervista al disincantato MaGo PaZzo Airod

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7) Come ti vedi tra dieci anni?

Spero di vedermi in salute e con una famiglia.

8) Cosa ti piace fare nel tempo libero, quando esci?

Quando esco, nulla di importante. Mi basta stare in compagnia degli amici, di parlare, di scherzare insieme. È questo il mio diver-timento. Non cerco altro.

9) Qual è il tuo rapporto con alcol/fumo/droghe? Pensi sia un problema sociale l'evasione tramite questi mezzi?

Io non bevo, non fumo e non mi drogo. Ci credi? Fumo e dro-ga perché fanno male, e sono delle cose stupide, invece non bevo semplicemente perché non mi piacciono gli alcolici. Di certo non disdegno spumanti o aperitivi, ma accade una volta su mille. E sì, è un problema. Più che sociale, è un problema per i giovani. Quante volte senti che fanno incidenti perché erano ubriachi? O che muoiono a causa della droga? Alla fine comunque è colpa del-le persone che non sono responsabili di se stesse e che causano il male anche agli altri. Se uno vuole fumare, lo faccia. Ma senza coinvolgere chi è contrario. Stessa cosa per l'alcol. Bevi, ma non esagerare. La droga invece la farei sparire del tutto.

10) Impegnarsi politicamente è utile o è un illusione?

Ora come ora sembra un'illusione. A dire il vero non mi interes-so molto di politica, tanto la nostra situazione la senti ovunque com'è. Ci vorrebbe qualcuno in politica che risolvesse al meglio tutti i problemi che ci sono. Ma alla fine pensano prima ai loro interessi, e poi a noi. Quindi, non so che dire. Spero che in futuro le cose miglioreranno per tutti.

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a cura di eles-chan

Caro utente capisco bene la sensazione che hai provato alla visione dalla tua ex, anche se ogni espe-rienza è soggettiva proverò a dirti la mia opinione.Io credo che il primo amore così come il primo bacio, il primo batticuore e la prima volta, non si scor-dino mai. Il loro ricordo rimarrà sempre con noi nel nostro cuore, nella nostra mente e sarà positivo o negativo, ma comunque ci sarà ed anche se pensiamo di aver dimenticato ogni qualvolta accadrà qualcosa che ci porterà a quei momenti, tutto riaffiorerà e non sembrerà essere stato tanto lontano.A volte basta un odore, una foto, un oggetto ed è tutto lì chiaro, le sensazioni che si son provate anche tanti anni prima sembrano tornare vivide ed è tutto frutto del nostro cervello. Sì, questa volta non è il cuore a comandare ma la nostra testa, in una piccola casellina della corteccia cerebrale tutto è raccolto e conservato sicchè basta un input esterno e questa zona viene stimolata, fino a ricordare tutto. A me piace immaginare la mente come un grande archivio o una grande libreria in cui ogni istante vissuto, ogni persona conosciuta abbia preso il suo posticino e stia lì chiusa in un cassetto o posizionata in uno scaffale aspettando solo di essere rispolverata per far riaffiorare quei momenti belli o brutti che pensavamo di aver cancellato e che adesso, col passare del tempo son diventati solo ricordi che non fanno più male. Ciò è sicuramente quello che è accaduto a te alla vista della tua ex ragazza, ovvio non posso dirti che è solo effetto dei ricordi e che non provi più amore, però sicuramente il fatto di rivederla dopo tanto tempo ha provocato in te queste sensazioni ed è del tutto normale, soprattutto se è stata una storia molto importante. Quello che devi fare ora è aspettare e vedere nel corso dei giorni se le emozioni continuano o se è stato solo frutto del momento. Magari rivedendola una seconda volta avrai tutto più chiaro e ripensandola capirai se è ancora amore o solo un sorriso rivolto al passato.

XOXO eles

AmoreDB: Il primo amore non si scorda mai.

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a cura di Galdo81

Le chiavi:A: So che sono lì, quando esco le prendo.B: Non ce l'ho, uso il citofono.

L'agenda:A: Non ne ho bisogno.B: È sempre in borsa.

Quali animali Mosè non prese con sè sull'arca?A: Non rispondo.B: Gli animali mitologici.

Mai perso un telefonino?A: Lo uso troppo spesso per perderlo.B: Sì, ma ai miei ho detto che me l'hanno rubato.

Di che colore era il cavallo bianco di Napoleone?A: È vecchia.B: Credo abbia avuto diversi cavalli.

Frenetico?A: No, tranquillo.B: Sì, stressato anche.

Dove hai scritto il codice PIN?A: Nella mia mente.B: Su un foglietto nel protafogli.

Test: hai la testa tra le nuvole?

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Il padre di Giuseppe ha tre figli: Qui Quo e...?A: Giuseppe.B: Qua!

Un aereo precipita al confine tra Austria e Italia: dove vengono seppelliti i superstiti?A: Da nessuna parte.B: Ognuno nel proprio Paese di provenienza.

Hai chiuso la macchina?A: Certo!B: Fammi andare a vedere.

Prevalenza di A:Sei attento e presente, ma c'è rimedio. Lascia a casa il telefonino, strappa qualche pagina dalla tua agenda e fanne aeroplanini, ri-spondi nelle conversazioni cambiando argomento. Risulterai meno prevedibile e più simpatico.

Prevalenza di B:I tuoi amici ti adorano, ma a lavoro sarà dura: ti consiglio la cura Hartman. Fa miracoli!

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a cura di Mago Pazzo Salernitanuz

L'estate è finalmente arrivata! Sole, mare e spiaggia sono le parole magiche che contornano questa stagione.Ma cosa ci può accadere durante le nostre gite a mare? Di tutto di più!

Fase preparatoria pre-estate: - Dieta: fare la fame per permettersi il miglior costume sulla piaz-za e far ingelosire tutti!- Deforestazione: tutti i peli in eccesso durante questo periodo scompaiono e i poveri bulbi piliferi fanno gli annunci a "Chi l'ha visto?" per la scomparsa dei loro amici.

Preparazione prima di andare a mare:- Scelta del costume: crisi mistica, guerra interiore, la fine del mondo! Confusione totale per questa scelta importantissima!- Cosa portare a mare: oltre il classico telo da mare, in base al sog-getto che si ha di fronte, si sceglie di portare la protezione contro i raggi solari (molti si portano quella 50+, dove non passa il mi-nimo raggio, e successivamente si lamentano che non si abbron-zano, sono delle volpi!) oppure l'olio abbronzante (arma a doppio taglio: con quello o ci si abbronza come un marocchino oppure ci si ustiona come una pera cotta). Successivamente si sceglie se por-tarsi la casa appresso oppure limitarsi con il mitico lettore mp3, compagno essenziale!

Fatte le accurate preparazioni, finalmente si parte!Per quelli che hanno il mare vicino, praticamente dietro casa, ba-sta scendere le scale ed eccoli a mare; invece per coloro che usa-no i mezzi pubblici oppure la macchina, a volte può rivelarsi una tragedia!Mezzi pubblici: prendere un autobus in piena estate è il caos più totale. Tra la moltitudine di passeggeri uniti l'uno all'altro come se fossero sardine, mettendoci anche il caldo è una tortura!Macchina: un mezzo di trasporto utilissimo se si ha l'aria condi-zionata, in caso contrario = sauna!Il più grande terrore di entrambe le modalità di viaggio è il traffi-co, file chilometriche di auto che non finiscono mai!

Dopo mille vicende, eccoci finalmente giunti a destinazione!Se si ha prenotato la cabina in qualche lido per tutta l'estate, allora non ci sono problemi; ma se si va alla spiaggia libera, allora inizia la ricerca dell'ago nel pagliaio, o meglio, la ricerca di un posto

Tutti a mare, a mostrar le chiappe chiare.

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libero dove potersi posizionare.

Sistemata tutta la nostra attrezzatura, spalmate le nostre cremine, eccoci pronti per tuffarci in acqua: inizia la prova di coraggio! È raro trovare l'acqua a una temperatura adatta al nostro corpo... la maggior parte delle volte è ghiacciata, quindi eccoci fare smorfie mai esistite a causa del freddo.

Usciti dall'acqua, ecco i bronzi di Riace spiaccicati sulle asciugamani, ad immedesimarsi lucertole sotto al sole!

Ma vediamo un pò le varie categorie di persone che potremmo trovarci in spiaggia.- Asilo nido: la famiglia con una moltitudine di bambini, infestando una spiaggia di urla e pianti.- Il Palestrato: il tipo tutto muscoli che quando va a mare si crede di essere in qualche gara di culturisti; caratteristiche: spalle enormi, una grattuggiera di addominiale, gambe da donnicciola, nella zona bassa (piangete pure donne) il buio più totale!- Gli Slippers: donne e uomini di fattezze abominevoli, che indossano i costumi a slip e bikini. Cosa notare: per le donne il reggiseno è vicino all'implosione, il pezzo di sotto è totalmente immerso dalla ciccia; per gli uomini lo slip è solo un puntino colorato.- I venditori ambulanti: quelli che mentre dormi, ti vengono a rompere nel sonno per venderti qualcosa, urlando. I venditori sulla spiaggia sono sempre quelli con più minacce di morte.- Il Rompiscatole: grandi e piccini che a mare danno sfogo a tutto il loro stress accumulato, in spiaggia fanno solo casino, unendosi ai venditori ambulanti per le minacce di morte.

E dopo una bellissima giornata a mare, eccoci tornati a casa, in fattezze peperonesche: tutti rossi! Ma per fortuna che esiste la crema doposole che ci allevia il dolore.

Però meno male che esiste il mare, che ci addolcisce la sofferenza da caldo!Tutti al mareeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!

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a cura di Prof. E.T. Hyena

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Sei mesi fa alcune persone si erano prese l'impegno di fare un fumetto e, nonostante le enormi difficoltà, sono riuscite a rispettare la promessa.

Avevano promesso di uscire con un numero di 4-5 storie e per un momento c'erano anche riusciti, fino a quando il gruppo non ha perso il 60% dei partecipanti.In questo numero ci hanno messo le mani in maniera concreta e sensibile, 3 persone e difficilmente riusciranno a produrre un altro fumetto; per rispetto di queste 3 persone però è giusto pubblicare il lavoro che con impegno è stato fatto.Da qui la decisione di far vedere agli utenti come sarebbe potuto venire il fumetto e pubblicarlo, seppur incom-pleto.

I ringraziamenti particolari vanno a Lord Sith 88, che ha disegnato e lavorato di grafica, e a Yoda0, che ha aggiun-to scritte e fumetti.Altri ringraziamenti, senza fare nominativi, vanno a tutti quelli che hanno supportato il progetto, anche se con un'idea o un semplice suggerimento.

Grazie a tutti.

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a cura di Prof. E.T. Hyena

Memé Hyenico2

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