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EUROPA NOSTRA La del mensile di attualità, costume, turismo, cultura e sport dal 1995 Terza serie - maggio 2014 Euro 1,00 LUNGOMARE DI SCAURI 25 Maggio, appuntamento con il nostro futuro L’INCHIESTA PENDOLARI: IL TORMENTO DI OLTRE 14 MILIONI DI ITALIANI p. 6 SALUTE & BENESSERE GLI ESPERTI CONSIGLIANO E RACCOMANDANO p. 32 SOCIETÀ & LEGALITÀ SFRUTTATI CAPORALATO E AGROMAFIE IN TERRA PONTINA p. 14

la città del golfo

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EUROPAEUROPA

NOSTRA

La delmensile di attualità, costume, turismo, cultura e sportdal 1995 Terza serie - maggio 2014 Euro 1,00

LUNGOMARE DI SCAURI

25 Maggio, appuntamento con il nostro futuro

L’INCHIESTAPENDOLARI:IL TORMENTO DI OLTRE14 MILIONI DI ITALIANI p. 6

SALUTE & BENESSEREGLI ESPERTICONSIGLIANO E RACCOMANDANO p. 32

SOCIETÀ & LEGALITÀSFRUTTATICAPORALATO E AGROMAFIEIN TERRA PONTINA p. 14

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“Quando il gioco si fa duro… noi usciamo”,questo è lo slogan scelto per presentarci ai no-stri potenziali lettori. Noi ci presentiamo conuna rivista a colori di quaranta pagine (suscetti-bili di crescita) che – sempre di più – si interes-serà del territorio che va da San Felice Circeoalla riva destra del fiume Garigliano. Noi uscia-mo quando il giornalismo quotidiano cartaceosi sta polverizzando: hanno chiuso Il Territorio,l’inserto pontino de Il Tempo, La Provincia, La-tina Oggi, dalle sue ceneri è nata Oggi Latina,unica testimonianza unitamente a Il Messaggeroche, purtroppo, ha ben poco spazio riservato alnostro territorio. Encomiabili gli impegni di co-loro che portano avanti i due periodici, a distri-buzione gratuita, Gazzetta degli Aurunci e Gol-fo e Dintorni. Noi del periodico “La Città delGolfo” amiamo il profumo della carta stampata,sfogliare tra le mani le pagine di un giornale,portarlo con noi ovunque, compagno di viaggioo di relax o addormentarci la sera riponendolosul nostro comodino. La nostra rivista è statafondata dall’editore Armando Caramanica, im-prenditore lungimirante, nel lontano 1995 e al-l’inizio era un tabloid in bianco e nero di pochifogli per poi trasformarsi in una rivista in bian-co e nero con copertina a colori. Un omaggio èdoveroso ai miei predecessori, entrambi amici,Vincenzo Testa di Castelforte e Mauro LucioNovelli di Santi Cosma e Damiano. Ora l’editoreha deciso di tornare in edicola sposando unprogetto da me presentatogli solo pochi mesi orsono. È un’avventura scaccia crisi di coloro chenon sono abituati a piangersi addosso, che pre-feriscono le sfide da affrontare in piedi, che vi-vere perennemente in ginocchio. Al progettoeditoriale hanno aderito cinquanta persone,uno squadrone di ogni età che vuole dire lasua, con stile, ma senza reticenza. In una solacosa vogliamo differirci da altri: vivere il giorna-lismo al positivo e dibattere i temi mai controqualcuno ma solo nell’interesse dei lettori. Inquesto primo editoriale un doveroso plauso aldirettore marketing Anna D’Alessandro e al gra-fico Luca Scotto, i miei angeli custodi, e a duegiornalisti che ho sempre nel cuore come esem-pi da imitare: il maestro Indro Montanelli e ilgiovane Giancarlo Siani, trucidato dalla camorraper le sue inchieste coraggiose. Infine un omag-gio: questo progetto è dedicato ai miei nipotiniKoen Samuel e Jonas Noam nati nel nuovo mil-lennio, con l’impegno di lavorare per lasciare aloro e ai loro coetanei un mondo migliore.

di Marcello Caliman

AGORÀ - EDITORIALE

CARI LETTORI

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La provincia di Latina è il territorio cheArmando Cusani dal 1992 onora e nobilitada politico e amministratore, in successioneassessore comunale, provinciale, sindacodi Sperlonga e presidente della Provinciadi Latina. La sua caparbietà e il suo co-raggio politico e amministrativo gli hannoprocurato irriducibili nemici ma nonhanno mutato il suo decisionismo. È statosempre convinto che se non avesse scon-tentato delle esigue minoranze non avreb-be mai dato il meglio alla maggioranzadei cittadini. Oltre a trasformare la “sua”Sperlonga, facendone la punta di diamantedell’intero comprensorio, con risonanzainternazionale, ha dato un’anima alla pro-vincia di Latina, con il percorso dellamemoria ha unito per la prima voltal’intero territorio pontino. La candidaturadi Armando Cusani a Bruxelles, decisada tempo, parte dal territorio e la sualinea politica è costruita secondo la

formula di pensiero globale applicatoalle realtà locali; quelle di cui si occupada sempre. L’interessato commenta: “Sonoonorato di raccogliere questa nuovasfida che affronto con la consapevolezzadella responsabilità che mi impone lacandidatura a rappresentante del territorioitaliano per il Lazio, la Toscana, le Marchee l’Umbria. Nel momento di profondacrisi sociale, economica e di sviluppo chel’Italia e altri paesi vicini stanno attraver-sando l’Europa deve essere un faro, lostesso acceso da Altiero Spinelli insiemea Ernesto Rossi e Eugenio Colorni nellontano 1943 a Ventotene, qui, in provinciadi Latina, cuore di quell’idea degli StatiUniti d’Europa ancora non realizzata, se-condo cui la politica e non il rigore rea-lizzano la stabilità e l’equilibrio dei paesiche ne fanno parte”. Si legge nel Manifestopolitico che il potenziale economico eindustriale europeo è immenso ma per“creare occupazione e continuare a ga-rantire ricchezza le riforme sono indi-spensabili. Il Partito Popolare Europeocreerà le condizioni atte a favorire le pic-cole e medie imprese, le aziende a con-

duzione familiare, le start-up e gli im-prenditori, tramite il finanziamento diprogetti di ricerca e sviluppo, investimentiprivati e maggiore facilità di accesso alcredito. L’Italia è il paese con il maggiornumero di pmi, questo significa che leaziende possono e devono essere il fioreall’occhiello dell’economia italiana e ilmotore che ci sostiene. Perciò in Europadobbiamo batterci per il loro sviluppo.Nel programma d’azione del PPE dibattutoa Dublino dove anche Cusani era presentesta scritto: “Siamo determinati a guidarel’Europa fuori dalla crisi. L’Unione Europeaè la soluzione, non la causa. Vogliamoche l’economia europea dia impulso allacrescita e alla creazione di nuovi posti dilavoro. I giovani, così come tutti i cittadinieuropei, devono poter tornare a guardareal futuro con fiducia”. Tra i punti centralici sono anche la necessità di creareun’economia sociale di mercato in quantoè l’economia che deve mettersi al serviziodei cittadini e non il contrario e la riformadei mercati finanziari per fare in modoche tutte le banche nell’Unione Europeaseguano le stesse regole.

di Marcello Caliman

Armando Cusani sta lavorando da tempo alla sua candidatura, con la determinazione che contraddistingue ogni sua sfida elettorale

I PROTAGONISTI

IN VIAGGIO PER BRUXELLES

[email protected]

DIRETTORE RESPONSABILE

Marcello Rosario [email protected] - Via Appia, 62204026 Scauri LTDIRETTORE MARKETING

Anna D’[email protected] DEL LETTORE

Lino [email protected]

IMPAGINAZIONE

Luca ScottoCORRISPONDENTI

Zina AcetoAndrea BrengolaSalvatore CardilloCesare CrovaPino De RenziLucia ManciniGrazia SotisRaffaele VallefuocoRUBRICHE

ArteStefania De VitaEventi Sagre & MondanitàCristina FebbraioCinzia GragnanoSport & Tempo LiberoManuel Ricuperato

Proposte LetterarieAlfonso ArtoneCinema & ConcertiGian Paolo CalimanEcclesia - Il Dialogodon Francesco GugliettaTribuna GiovanileMatteo MarcaccioSalute & BenessereEvelina ForteClaudia TaffuriSergio TraiolaAlessandro SparagnaGianluigi ZeppetellaL’Angolo di ThaleaAnnamaria Capasso

ForumcoordinaSimona GiontacollaboratoriChiara De MeoPatrizia Di MiccoAlessandra Di NucciDaniele Di NucciChiara Di PintoIvan GiampetruzziMichele GiontaAntonella MagliozziMartina MicilloErika MiranteGioia PernarellaSimona PernarellaValeria Verrillo

ENTI ISTITUZIONALI

Comune di GaetaPaola ColarulloComune di MinturnoAntonio LeponeComune di FormiaSimone PangiaComune di FondiUfficio Relazioni EsterneRegione LazioConsiglio RegionaleGaetano Orticelli

Tutte le collaborazioni e prestazioni redazionali sono da ritenersi a titolo gratuito,salvo preventivi accordi contrattuali, e il conte-nuto degli articoli rispecchia l’opinione degliautori. Gli articoli, i saggi, le lettere, le fotogra-fie e i disegni, anche se non pubblicati, nonvengono restituiti.

ARMANDO CARAMANICAEDITORERegistrazione Tribunale di Latina607 del 20 febbraio 1995

Una copia del periodico: euro 1,00Abbonamento annuale: euro 10,00Pagamenti in conto corrente postalen. 10046043 intestato a:Armando Caramanica EditoreVia Appia, 81404026 Marina di Minturno LT

STAMPA

Arti Grafiche Caramanica S.r.l.Via Appia, 76204026 Marina di Minturno LT

In un’ideale par condicioabbiamo acceso i riflettori su candidati alle Europeeappartenenti a cinquediverse formazioni politiche:

Forza ItaliaPartito DemocraticoNuovo Centro DestraGreen Italia – Verdi EuropeiL’Altra Europa con Tsipras

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I PROTAGONISTI 5

“In Europa non si man-dano più i politici a finecarriera, ma anche i gio-vani e le donne: perchéserve una classe dirigentenuova, perché a Bruxellese a Strasburgo si decidonoi destini del nostro Paese.Non è più un parcheggio.Bisogna contare davvero,raccogliere la scommessache la moneta unica ci im-pone”. Così dichiara aimedia Simona Bonafè,classe 1973, deputata ren-ziana della prim’ora che ècapolista tra i candidatidel Pd al Parlamento Euro-peo nella circoscrizionedell’Italia centrale. Giorna-lista, ha frequentato la fa-coltà di Scienze Politichealla Cattolica di Milanoper poi trasferirsi a Scan-dicci dove è stata asses-

sore. Una candidatura percambiare verso anche inEuropa: “Senza una buonaEuropa non siamo niente.Se vogliamo uscire da que-sta crisi, ci serve la poli-tica, non l’antipolitica. Laprima costruisce, la se-conda distrugge”. Se-condo i sottoscrittori deldocumento #Europefor-ward: “non ci possiamopermettere un dibattitofatto di slogan da unaparte e retorica dall’altra.L’Italia da sola non riusci-rebbe a sostenere nel-l’arena globale le partitedecisive che si giocano aBruxelles. Solo attraversol’Europa, Roma può discu-tere efficacemente di glo-balizzazione equa, diritti edemocrazia, ambiente e si-curezza globale”.

Direzione Bruxelles. C’èanche Ernico Tiero, coordi-natore provinciale delNuovo Centro Destra, tra ipotenziali eurodeputatipronti a staccare un bi-glietto per il ParlamentoUe. Una candidatura nonscontata, maturata nelle ul-time settimane e propi-ziata dall’adesione all’NCDdi Angelino Alfano che, oracorre in tandem con l’Udcdel ‘sempreverde’ PierferdyCasini. Insieme, i due par-titi, aderendo alla grandefamiglia del Partito Popo-lare Europeo, tireranno lavolata per il lussembur-ghese Jean Claude Juncker,candidato alla guida dellaCommissione Europea,che per la prima volta co-noscerà un meccanismo di‘collegamento’ con il Parla-

mento UE. Un’elezione sto-rica, quella del 25 maggio2014, nella quale la provin-cia di Latina sarà presenteanche con Enrico Tiero,‘sponsorizzato’ da StefanoZappalà, che a più ripreseaveva auspicato una candi-datura che “facesse sentireal centro il territorio”. Una‘chiamata’ che il coordina-tore pontino di NCD haraccolto, onorando la ri-chiesta di amici e soggetticon cui ha “condiviso que-sto nuovo percorso poli-tico”. Una sfida che guardaall’Europa, e insieme al ter-ritorio, dove si gioca ilconfronto con Forza Italia,per quella che è conside-rata una prova muscolaredal sapore provincialetutta interna al centrode-stra pontino.

SIMONABONAfE

ENRICOTIERO

di Alfonso Artone

Nata a Varese il 12 luglio 1973,è deputata del Partito Democratico,iscrittasi a La Margherita nel 2002,assessore all'ambiente del Comune diScandicci dal giugno del 2004, confer-mata poi dopo le elezioni del 2009. É una delle tre coordinatrici dellacampagna di Matteo Renzi per le primarie del centrosinistra del 2012 eora candidata alle elezioni europeecome capolista nella CircoscrizioneItalia Centrale.

Classe ’67, laurea in economia, coniu-gato con due figli. Coordinatore provin-ciale del NCD, al quale ha aderito nelgennaio 2014, all’indomani della spac-catura maturata nel Pdl. Già ammini-stratore dei Comuni di Latina eCastelforte, è stato anche assessore pro-vinciale con deleghe al Turismo, allaMarina, all’Urbanistica e Lavori Pub-blici, all’Agricoltura, alla Caccia, Pesca,Sport e Protezione Civile. Consigliere diamministrazione dell’Arsial, è nellostaff del Ministro dell’Interno Alfano.

di Raffaele Vallefuoco

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I PROTAGONISTI

Alle elezioni europee di finemese, una delle liste che sipresenta agli elettori, graziealla sentenza della Corte Su-prema di Cassazione che haaccolto il ricorso control’esclusione, è la Green Ita-lia – Verdi Europei, che cer-cherà di rinnovare l’impe-gno ambientalista dell’Italia.Settantatre i candidati, voltinoti della politica, come Fa-bio Granata, o meno, comeSusy Blady, alla sua primaesperienza politica. Ma an-che imprenditori pionieridella green economy (Ave-raldo Farri) o esperti di nuo-ve tecnologie (VincenzoFornaro). L’auspicio è che sitratti di figure che, laddoveelette, sappiano essere por-tatori dei valori ambientali,ponendo i temi ecologici el’ambiente al centro del di-battito e degli interessi ita-liani ed europei, in un mo-mento nel quale le istanzeambientali dovranno rap-presentare la svolta per aiu-tare la ripresa economica,ma senza trascendere nel-l’incentivazione di piani dis-sennati come le centrali eo-liche disseminate sul territo-rio o il continuo e diffusoconsumo di suolo con gliimpianti fotovoltaici a terra.

Di Barbara Spinelli ho sem-pre apprezzato il suo modoben articolato di scrivere ar-ticoli sapienti e convincentida un punto di vista specula-tivo. Si capisce subito che èuna giornalista e una donnadi enorme cultura, ma anched’innata curiosità. Eppurenon avevo mai quasi badatoal suo cognome: Spinelli. Sì,è vero, ogni tanto qualcosami risuonava nella mente,ma preso dalla fretta la scin-tilla della memoria non si eramai accesa. Poi, oggi, men-tre guardavo distrattamentele liste dei candidati per leelezioni europee del 25

maggio prossimo venturol’occhio mi è caduto sulla li-sta Tsipras, il nuovo gruppopolitico che vorrebbe impe-gnarsi per L’Altra Europa. Eappena ho letto quella paro-la, Europa, accanto al nomedella Spinelli il contatto nellamia testa finalmente è scatta-to. Ma vuoi vedere che ...Barbara Spinelli è la figlia diAltiero Spinelli? - mi sonochiesto con stupore. Così so-no andato a controllare suinternet. Ho digitato BarbaraSpinelli sul motore di ricercapiù famoso del mondo e dal-la sua biografia è uscito im-mediatamente il responso.Sì, Barbara Spinelli, candida-ta alle prossime elezioni eu-ropee nella lista Tsipras èproprio la figlia di quell’Al-tieri Spinelli che durante ilsuo confino a Ventotene, inprigionia dunque, immaginòinsieme ad altre anime ementi con lo sguardo rivolto

al futuro un’altra Europa.Un’Europa priva di guerre,federalista nel vero sensodella parola: un’Europa mo-derna e civile, senza più na-zismi, fascismi e nessuna al-tra dittatura. Io non l’ho co-nosciuto, Altiero Spinelli, maun giorno, da ragazzo, andaia fare una gita a Ventotene.Volevo solo tuffarmi nel ma-re intenso e pulito che cir-conda da sempre quella pic-cola meravigliosa isola, e in-vece nella piazza principalemi imbattei in un cartelloche ricordava appunto che ilquel luogo, non molti anniprima, un uomo privo dellapropria libertà aveva vissuto- e sognato - un’Europa di-versa. Chissà se Altiero Spi-nelli immaginò mai che suafiglia un giorno avrebbe po-tuto continuare a modo suoa combattere per quel sognoche continua ad essere ditutti. Il mio, sicuramente.

di Pino De Renzi

Dopo il Manifesto lungimirante di Ventotene del padre Altiero, scende in campo per l’Europa Barbara Spinelli

LA STORIA SI RIPETE

VERDIEUROPEI

di Cesare Crova

Barbara Spinelli, Roma1946, giornalista escrittrice italiana, èstata tra i fondatoridel quotidiano La Repubblica perpassare, negli anni1984 -1985, alCorriere della Sera e,

infine, a La Stampa, prima comecorrispondente da Parigi, dove tuttora lavorae vive, poi come editorialista. I suoi ultimilibri: Il soffio del mite, Qiqajon 2012; MobyDick o l’ossessione del male, 2010,Morcelliana; “Una parola ha detto Dio,due parole ne ho udite”. Lo splendore delleverità; Spinelli Barbara, 2009, Laterza;Ricordati che eri straniero, 2005, Qiqajon; Il sonno della memoria. L’Europa deitotalitarismi, Milano, Mondadori, 2001.

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UN VOTO PER

L’EUROPA

Una dichiarazione: è impossibile, comeZeus, non innamorarsi di Europa, bellissimafiglia di Agenore, re di Tiro, mentre passeg-gia con le sue amiche lungo la riva. E orauna confidenza ai lettori sui miei gusti. Imiei preferiti? Il musicista Michele Novaro(foto a destra), che ha scritto la musica delnostro inno nazionale, il paroliere GoffredoMameli (foto a sinistra), che a ventidue anniè morto combattendo per i suoi ideali de-scritti nel canto degli italiani, il compositoreclassico Ludwig Van Beethoven (foto cen-trale) che nel 1823 compose la Nona Sinfo-nia, mettendo in musica l’Inno alla Gioia,scritto da Friedrich Schiller nel 1785. Uninno che simbolizza non solo l’Unione Eu-ropea, ma anche l’Europa in generale nellosviluppo di un legame di fratellanza fra gliuomini. Nel 1972 il Consiglio d’Europa haadottato l’Inno alla gioia come proprio inno,nel 1985 è stato prescelto dai capi di Statoe di governo dei paesi membri come innoufficiale dell’Unione Europea, senza parole,con il linguaggio universale della musica,per esprimere gli ideali di libertà, pace e so-lidarietà perseguiti dall’Europa. Un inno chenon intende sostituire gli inni nazionali deipaesi membri, ma piuttosto celebrare i va-lori che essi condividono. Per la stessa ra-

gione amo due bandiere che per me sonoentrambe sacre: il tricolore e quella scelta aParigi nel 1955 dal Consiglio d’Europa“Sullo sfondo blu del cielo del mondo occi-dentale, le stelle rappresentano i popolidell’Europa in un cerchio, simbolo diunità… proprio come i dodici segni dellozodiaco rappresentano l’intero universo, ledodici stelle d’oro rappresentano tutti i po-poli d’Europa - compresi quelli che nonpossono ancora partecipare alla costruzionedell’Europa nell’unità e nella pace”. Nonsono filoamericano, degli USA amo JohnWahne, Gwyneth Paltrow, i fratelli Ken-nedy, Bill Clinton, Martin Luther King,Abramo Lincoln ma sinceramente a un pre-sidente Obama che si reca a visitare il Co-losseo con 43 auto al seguito e con i ForiImperiali e il Colosseo stesso chiusi sindall’alba e che in modo teatrale si paga ilbiglietto per visitare “da solo” un monu-mento blindato ai comuni mortali preferiscoAngela Merkel che la Domenica dellePalme dello stesso mese si reca agli scavi diPompei con la sua scorta, si mette pazien-temente in fila tra il pubblico, paga il bi-glietto per se e tutti i suoi accompagnatorie visita l’area come una di noi, cittadina eu-ropea in terra europea, non isolandosi neltimore di stupide contestazioni. Idealmentei miei padri sono i greci che ci hanno datola democrazia, miei cugini i francesi, mieifratelli gli spagnoli, miei avi gli ebrei euro-pei, miei partner i tedeschi, esempi da imi-tare i danesi, gli svedesi, i finlandesi. Grazie

con tutto il cuore ai grandi della nostrastoria: Konrad Adenauer, Robert Schu-man, Jean Monnet, Alcide De Gasperi eai visionari del Manifesto di Ventotene,avente come titolo originale “Per un’Eu-ropa libera e unita. Progetto d’un manife-sto” un documento per la promozionedell’unità europea redatto da Altiero Spi-nelli ed Ernesto Rossi. Scritto da politici alconfino mentre l’Europa era dilaniata daun conflitto che solo nel nostro conti-nente ha prodotto cinquanta milioni dimorti. Ho lavorato per un trentennio inbanca con funzioni direttive e ricordoquanto fosse alta l’inflazione con la lira equali fossero i tassi d’interessi, realmenteesosi e proibitivi, tutto ciò non avvienecon l’euro. Non incolpiamo gli altri diaver accumulato, per politiche dissennatee clientelari, un debito di Stato altissimo,di non aver saputo convertire adeguata-mente e con la dovuta informazione edesecuzione di controlli il passaggio dallamoneta nazionale a quella europea. Oggi,tornando indietro, saremmo tutti dei pez-zenti e degli emarginati; non può essereun grillo parlante o un separatista in cercadi voti a farci disamorare dell’Europa.Sono nato nel 1948, la mia generazione èla prima nella storia d’Europa a non averconosciuto la guerra. Un motivo in piùper non disertare le urne il 25 maggio eper non votare coloro che non credononell’Europa. Io ci credo e lo dichiaro, conorgoglio d’italiano e di europeo.

Noi tutti, dei 28 Stati dell’Unione, stiamo vivendo il periodo più lungo dipace mai verificatosi nella storia del vecchio continente, un motivo in piùper sconfiggere nelle urne sentimenti quali scetticismo e separatismo

di Marcello Caliman

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PROVINCIADI LATINA

EUROPA NOSTRA 7

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Mauro Moretti (a lato in foto) faccia con-tenti quattordici milioni di italiani: la mat-tina al suo ufficio di amministratore dele-gato della Finmeccanica ci vada su un tre-no regionale, uno dei quei convogli che luiha sacrificato scientificamente per annisull’altare dell’alta velocità. Bravo Moretti,ha portato Trenitalia a un bilancio florido,poco importa se a un incremento dei pas-seggeri pendolati (+ 17%) corrispondeuna riduzione delle risorse impiegate peril trasporto regionale pari al 25%, con linee

ferroviarie soppresse e vagoni sempre piùgremiti, sporchi e obsoleti. Poco importase al passaggio di ogni treno ad alta veloci-tà vi sono tantissimi treni regionali chedebbono essere fermati nelle stazioni piùutili a dare la precedenza, accumulandoogni volta ulteriori ritardi. E pensare chesu quei treni pendolari vi sono sempre piùpersone di quante ve ne siano su quelliche guadagnano la precedenza. Gli altricittadini europei quando viaggiano per ra-gioni turistiche o di studio su treni regio-nali italiani la prima domanda che pongo-no è sempre la stessa: ma sono tutti così?Nel 2012 il Censis ha certificato che undi-ci anni prima, nel 2001, i pendolari erano 9milioni e seicentomila, e in soli due lustrisono passati a 14 milioni e centonovanta-cinquemila. Secondo la Federconsumatori

di Marcello Caliman

PENDOLARIIl tormento di oltre 14 milioni di italiani

8 L’INCHIESTA

Iscritto alla Cgil dai primi anni ottanta,Moretti scala i vertici sindacali fino a di-ventare segretario nazionale della CgilTrasporti dal 1986 al 1991

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nel 2008 soltanto il 5% degli utenti ferro-viari utilizzava i TAV. E considerata la qualitàpessima dei regionali l’idea di convogliaretutti i pendolari d’Italia nel servizio di tra-sporto su ferro suona pretenziosa, oltreche irrealizzabile. L’Istat in una sua ricercaevidenzia non a caso che il 60% dei pendo-lari italiani usa regolarmente la propria au-to, con una nicchia di persone che usano iciclomotori (il 4,7%), ancora di meno la bi-cicletta (il 2%). E gli organismi medici evi-denziano che “la salute non vien viaggian-do”, l’insorgenza di disturbi psicologi lega-ti al pendolarismo dipende anche dal carat-tere delle persone e dalla loro capacità difronteggiare lo stress. I disturbi fisici, inve-ce, non possono essere evitati. Quando mi-lioni di italiani ancora dormono nei loroletti vi sono altri milioni di connazionaliche affollano già le stazioni ferroviarie. Inpiena notte, nell’attesa che sorga il sole, si

difendono nei sottopassi dal vento, lapioggia, il freddo che dominano i binari insuperficie. E sui treni si assiste alla lottacontro le temperature interne dei vagoni.Sin dalla primavera vi sono “gli intelligen-ti” che aprono tutti i finestrini dando aglialtri viaggiatori l’impressione di essere suuna diligenza, con delizia per le cervicali,le artrosi e gli apparati naso – orecchie -go-la. E le tendine? Un optional, un labile ri-cordo dei tempi passati. E poca cosa pos-sono fare per la pulizia dei sedili coloroche portano da casa lenzuola di ogni tessu-to per difendersi dalle infezioni. Tutelanogli indumenti ma portano a casa con loroquanto vorrebbero evitare proprio trami-te a tali lenzuoli protettive. E i servizi igie-nici? Scandalosi, copri tazza che vagano aterra, persino bagni privi totalmente delwater e dotati solo del vano di scolo (an-che questo si vede), guai a lamentarsi con

il personale viaggiante, possono limitarsisoltanto a chiudere “per guasto” il bagno,costringendo i viaggiatori a percorrerel’intero convoglio alla ricerca di uno utile.E in sempre più stazioni periferiche, mache sono utilizzate da decina di migliaia dipendolari, i servizi igienici sono disattiva-ti. Emblematica Monte San Biagio, doveprima erano regolarmente manutenziona-ti, poi la chiave affidato ai capo stazione eora sono fatti vostri. Di contro Mauro Mo-retti ha salvato la sua retribuzione, passan-do da Trenitalia a Finmeccanica, non èneppure soggetto al tetto che lui depreca-va e che dichiarava che non avrebbe maiaccettato, offendendo i tanti fruitori dellesue linee ferroviarie, molti cercano, ognigiorno, semplicemente di poter sbarcare illunario. Le forbici del reddito tra lavorato-ri si aprono sempre più, ma questo è un al-tro discorso, ne parleremo.

L’INCHIESTA 9Mauro Moretti ha abbandonato al suo destino i treni per i pendolari, scaricando il costo sulle Regioni

Una follia è stata la soppressione della linea ferroviaria Sparanise–Gaeta, detta anchedegli Aurunci. Aperta nel 1892 e chiusa dopo la seconda guerra mondiale. Nell'ambitodella politica di costruzione di una rete di ferrovie complementari avanzate dalla Si-nistra storica e dal Ministro Alfredo Baccarini, nella legge n. 5002 del 29 luglio 1879.Ci fu una forte mobilitazione delle autorità locali per la realizzazione della linea, inquanto l'unico collegamento allora presente nell'area era la via Appia. La ferrovia furealizzata anche per motivi di strategia militare dato che avrebbe favorito l'approv-vigionamento dei materiali alla fortezza di Gaeta. Solo nel 1890 si iniziò la sua co-struzione. La nuova linea nasceva dalla linea pre-unitaria Roma–Napoli (via Cassino),nella stazione di Sparanise, distaccandosi dopo circa 3 km presso il Bivio Gaeta. Se-guendo in parte il percorso della via Appia, la ferrovia toccava le città di Teano, Ca-rinola, Sessa Aurunca, Minturno e Formia, facendo capolinea a Gaeta, con un percorsodi 59,2 km. Il 24 settembre 1966, tra accese polemiche e proteste della popolazione,venne soppresso il servizio passeggeri tra Formia e Gaeta. Ora si tenta di recuperareciò che è stato abbandonato, riscontrando una forte resistenza da parte di coloroche hanno realizzato fabbricati a ridosso dei binari. Utilità pubblica contro interessiprivati e finanziamenti scarsi e lenti. Chi vincerà?

In un territoriostritolato dal traffico viariola linea ferroviaria Sparanise-Gaetasarebbe statauna risorsa

a

Servizio sul pendolarismo “Guarda come pendolo” di Martina Micillo a p. 24

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10 ENTI ISTITUZIONALI

L’ATC LT2, con competenza daSan Felice Circeo alla riva de-stra del Garigliano, ha svilup-pato un progetto di cacciasostenibile, in cui il cardinefondamentale è la tutela perl’ambiente. Essa dispone diun’organizzazione di guardievenatorie volontarie, che svol-gono le proprie attività legatealla caccia e non solo. A pre-stare servizio non sono solocacciatori di un certo stampoo di una certa età, bensì soprat-tutto giovani che hanno acuore il proprio territorio el’amore verso la flora e lafauna che, purtroppo datempo, sono, senza dubbio, arischio. Volontari che avrannomodo di frequentare corsi diaggiornamento aperti a tutti e

che inizieranno tra poco in ri-guardo: la gerarchia delle leggidello Stato Italiano, nozioni ge-nerali di ecologia, l’ambiente el’ecosistema, il volontariatonella Protezione Civile, le eser-citazioni pratiche, la tuteladella fauna selvatica e la rego-lamentazione delle attività ve-natorie, l’applicazione delpiano ittico, la regolamenta-zione della raccolta funghi, laproduzione e lo smaltimentodei rifiuti e le principali normedi primo soccorso. Corso edesami finali per rilascio dellaqualifica che si terranno aGaeta, con test e prova verbaleil 4 luglio 2014. Ci sarà poi unacerimonia per la consegnadegli attestati durante una ma-nifestazione a Monte San Bia-gio, nel corso dell’estate. Tuttigli appassionati e gli interes-sati sono invitati a prendereparte alla Santa Messa che siterrà nella Chiesa di San NiloAbate a Gaeta, il 30 Maggio alle18.00, per il patrono SanUberto da Liegi, protettore deicacciatori e dei cani.

di Chiara Di Pinto

L’ATC LT2IN DIfESA DELL’AMBIENTE

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CARTOLERIA - CANCELLERIA - FOTOCOPIE - CONSUMABILINOLEGGIO FOTOCOPIATRICI - MULTIFUNZIONI

ENTI ISTITUZIONALI 11

Mare, ambiente e promo-zione turistica. L’ammini-strazione comunale diFormia è al lavoro per af-frontare le sfide dell’estate.Un piano strutturato su

una serie di direttrici. Primo: il monitoraggio degli scarichi. Latask-force istituita per prevenire i fattori d’inquinamento del mareha iniziato a dare i suoi frutti. Il controllo dei collettori fognari edegli impianti di sollevamento ha detto con chiarezza che nume-rose abitazioni non sono ancora allacciate alla rete fognaria. Lecriticità riguardano diverse zone della città: Maranola, Trivio, Pe-nitro e Formia centro. Gli utenti interessati sono stati invitati achiudere la pratica in tempi celeri per l’allaccio ai collettori fo-gnari. In caso contrario, sarà loro recapitata un’ordinanza di ob-bligo con l’applicazione delle sanzioni previste dalla legge. Latutela dell’ambiente passa anche per un’adeguata gestione dei ri-

fiuti. La differenziata è stata estesa all’intera città. Ottimi i risultatiprodotti da Penitro e Gianola, gli ultimi quartieri in ordine ditempo ad essere interessati dal porta a porta. Non resta che esten-dere il sistema anche agli arenili. In questo senso lavora l’UfficioAmbiente, in diretto contatto con gli operatori balneari. Saràl’estate della Vela. Dal 25 al 30 agosto la città ospiterà infatti i cam-pionati giovanili classi in doppio. La volontà è di organizzare re-gate in vari periodi dell’anno, contando sul nuovo CentroFederale Nazionale che, in collaborazione tra Comune e Fiv, sor-gerà sul piazzale di Caposele. Non solo spiagge. L’amministrazionecomunale punta sul turismo giovanile. Con le associazioni è statoinfatti definito un pacchetto di offerte destinato al mercato dellegite scolastiche. I ragazzi potranno praticare sport (windsurf, av-venture al parco sospeso di Gianola, mountain-bike), effettuarevisite archeologiche e partecipare ad itinerari naturalistici per co-noscere e ammirare il patrimonio di biodiversità del “Parco di Gia-nola e del Monte di Scauri”.

fORMIA SI PROPONEIl Comune è al lavoro per affrontare le sfide dell’estate,tra tutela ambientale e iniziative sia turistiche che sportive

di Simone Pangia

fORMIA SI PROPONE

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12 ENTI ISTITUZIONALI

A GAETA CRESCEIL PATRIMONIOCITTADINO

Dalla storia nuovi preziosi do-ni alla città di Gaeta: tre immo-bili del patrimonio pubblicosono stati riconosciuti di inte-resse storico - artistico, con de-creto del Ministero dei Beni,delle Attività Culturali e del Tu-

rismo. Grazie all’interessa-mento dell’AmministrazioneComunale, guidata dal Sinda-co Cosmo Mitrano, gli immo-bili denominati “Cappello Na-poleonico” e “Padiglione SanBiagio” di proprietà comuna-le, e “l'Ex Caserma Mameli” ap-partenente al Demanio delloStato, tutti ubicati nello stori-co quartiere di Gaeta Medie-vale, sono diventati parte in-tegrante del patrimonio stori-co - artistico cittadino. Pienasoddisfazione è espressa dalSindaco Cosmo Mitrano chedichiara “Dalla nostra storia edalla sua tutela e valorizzazio-

ne dobbiamo trarre importan-ti input per la ripresa di Gaeta.La sfida, che i tempi critici ciimpongono perché si deter-mini un nuovo sviluppo deltessuto culturale, sociale, eco-nomico - imprenditoriale cit-tadino, si vince puntando sulnostro glorioso passato e sullesue tracce preziose, gelosa-mente custodite nel nostroterritorio. Stiamo lavorandoalacremente ad azioni di mar-keting territoriale che hannoquale punto focale le bellezzestoriche, artistiche e paesaggi-stiche della città e la loro riva-lutazione e riqualificazione.

Determinante per il persegui-mento degli obiettivi enuncia-ti è sicuramente la cura e la tu-tela del nostro patrimonio sto-rico - artistico, ed anche suquesto fronte siamo forte-mente impegnati”. I tre immo-bili sono sottoposti a vincolodi conservazione allo stato at-tuale di tutte le parti che licompongono per mantenereil carattere dell’ambiente ar-chitettonico e urbanistico.Eventuali interventi di siste-mazione, restauro conservati-vo e bonifica richiedono ilpreventivo benestare della So-printendenza ai Monumenti.

di Paola Colarullo

Gaeta cambia e diventa un grande cantie-re aperto per vincere la sfida della riquali-ficazione urbana e del rilancio turistico edeconomico. "I lavori pubblici hannoun'importanza strategica per lo sviluppodella città, il rilancio del turismo e più ingenerale dell'economia locale". Così il Sin-daco di Gaeta Cosmo Mitrano commental'avvenuta apertura di diversi cantieri sulterritorio comunale per la realizzazione di

opere di restyling urbano. "Miglioramentodella viabilità con le rotatorie, rifacimentodei marciapiedi, sistemazione aiuole, sostaottimizzata, riqualificazione quartieri:questi gli interventi che determinerannoun profondo cambiamento del volto dellacittà. L'obiettivo è rendere Gaeta una metaturistica ambita ed in grado di competerecon le più importanti città del circuito tu-ristico nazionale ed internazionale".

Questi i lavori iniziati nell'ultimo mese:Villa Traniello, Corso Italia, Viale Napoli,Via Firenze, Piazza Mazzini, rotatoria a Ca-legna. In dirittura d'arrivo anche altri pro-getti: riqualificazione Lungomare Marinadi Serapo, Lungomare Caboto dal Vic's alMolo Santa Maria, Fontania, riqualificazio-ne del centro cittadino con la realizzazio-ne della rotatoria sull’asse Lungomare Ca-boto-Piazza della Libertà. P.C.

LA SfIDA DEL CAMBIAMENTOE DEL RILANCIO TURISTICO

CANTIERI APERTI

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ENTI ISTITUZIONALI 13

Presso il Palasport Borrelli diScauri, l’Assessore alla Pub-blica Istruzione del Comune diMinturno, Vincenzo Fedele, e ilConsigliere Delegato al Con-tenzioso, Mino Bembo, hannofesteggiato, con numerosisportivi, il record di imbattibi-lità stabilito dal Basket Scaurinella regular season della SerieC Regionale. Una storica im-presa compiuta, in quest’an-nata, insieme alla PallacanestroVicenza 2012 A. Sconfiggendoper 91 - 41 il Club Bk Frascati,la formazione biancazzurra haottenuto la venticinquesimavittoria in altrettante gare di

campionato. Dopo il suonodella sirena, l’Assessore Fedelee il Consigliere Bembo il 10aprile scorso sono scesi sulparquet e, a nome dell’Ammi-nistrazione Comunale, hannoconsegnato una targa al presi-dente della società scaureseRoberto Di Cola, volumi e cdsulla città al coach Tiziano Ad-dessi e al play - capitano DanteRichotti. Un giusto riconosci-mento per i dirigenti, lo stafftecnico e i giocatori, trascinatiin questa avvincente e straor-dinaria stagione dal capocan-noniere della Serie CRegionale Santiago Boffelli (25punti di media). Alla comitivabiancazzurra sono giunti daNew York anche gli auguri deldirigente della FederazioneCalcio Statunitense Mario Tre-glia, originario di Scauri. Lasquadra tirrenica è tornata in

campo per disputare i play-off,in programma dal 27 aprilescorso e sino al 1 giugno pros-simo. Primo turno dal 27aprile al 4 maggio, secondodall’11 al 18 maggio, terzo dal25 maggio al 1 giugno.

MATRIMONIO D’AMORE

aL’Assessore fedele consegnauna targa di benemerenzaal Presidente Di Cola

di Antonio Lepone

PRIMO TURNO 27 – 30 aprile– 4 maggio (al meglio delle trepartite c-f-c):Tabellone B: 1b-8a Basket Scauri-Fortitudo Roma; 4a-5b SmitRoma Centro-Serapo Gaeta; 2b-7b Pall. Marino-Frascati; 3b-6aFabiani Formia-Alatri.SECONDO TURNO 11 – 14 –18 maggio (al meglio delle trepartite c-f-c):Tabellone A: vincente Sora-SamRoma contro vincente AlfaOmega-Grottaferra (gara 1);vincente S. Paolo Ostiense-APDBRoma contro vincente LazioRiano-Formia Bkball (gara 2).Tabellone B: vincente BasketScauri-Fortitudo Roma controvincente Smit Roma Centro-Se-rapo Gaeta (gara 3); vincentePall. Marino-Frascati contro vin-cente Fabiani Formia-Alatri(gara 4).

Le quattro squadre vincenti il secondoturno dei play off saranno promosse inDNC.

MODALITà PER GLI SPAREGGI:Le quattro squadre perdenti nel secondoturno si affronteranno in due partite di spa-reggio in campo neutro: perdente gara 1contro perdente gara 2 (gara 5); perdentegara 3 contro perdente gara 4 (gara 6).Le due squadre vincenti gli spareggi sali-ranno in DNC, le perdenti disputerannoun'ulteriore partita di spareggio: perdentegara 5 contro perdente gara 6. Verrannocosì stabilite anche le squadre settima e ot-tava classificata per eventuali ulteriori pro-mozioni in DNC.

i TABELLONEPLAy Off

SCAURI E IL BASKET

Una squadra imbattuta si gioca i Playoff

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14 SOCIETÀ & LEGALITÀ

Odio i numeri. Mi ricordano il disastroso ‘palmares’collezionato in cinque anni di scientifico, ma devoriconoscerne la capacità di rendere la vastità di di-namiche che l’occhio umano non può cogliere. Unpasse-partout per comprendere la complessità deifenomeni sociali. Ci penso mentre mia nonna affettauna rapa e mi vengono in mente le parole di Gio-vanni Gioia, segretario generale Flai – Cgil della pro-vincia di Latina, che mi racconta l’importanza delsettore agro – alimentare per il Pil provinciale e isuccessi che va collezionando: “Siamo tra i primiproduttori mondiali di rape, abbiamo realtà cheesportano ‘stelle di natale’ in tutto il mondo, aziendecon certificazioni di qualità e un settore in contro-tendenza che registra una crescita del 6% rispettoal 2013”. Dati che si conciliano con la geografia delterritorio. Il nord a vocazione vitivinicolo e produ-zione d’eccellenza con il kiwi; i Monti Lepini cheprivilegiano il bestiame, la piana tra Fondi e Terra-cina che asseconda la produzione di frutta e ver-dura. Ma in mezzo ci sono loro, gli occupati stranieri

le cui percentuali, secondo il secondo RapportoAgromafie e Caporalato dell’Osservatorio ‘PlacidoRizzotto’, “fanno di Latina (da almeno un venten-nio), una delle aree agro-alimentari più importantidella penisola per la presenza dei lavoratori stra-nieri”. Con la conseguenza che, mancando un ‘mer-cato della manodopera pubblica’, che vigili sulladomanda e l’offerta di lavoro, come auspicato dallaFlai – Cgil, l’intermediazione illegale di manodoperadiventa la regola. Lo conferma anche Roberto Io-vino, voce autorevole dell’Osservatorio, che rico-struisce: "Dalla fotografia fatta emergono due dati: ilprimo è che il caporalato è un fenomeno nazionalee diffuso su tutti i territori, indistintamente da norda sud, il secondo dato è rappresentato dal fatto chenei territori in cui le mafie sono forti è più faciletrovare un interesse della criminalità nella gestionedel mercato del lavoro, dunque mafiosità e sfrutta-mento lavorativo sono due concetti che viaggianoparalleli”. La nostra provincia non ne è affatto im-mune. Anzi il Rapporto dell’Osservatorio ‘Rizzotto’testimonia come a Latina e dintorni il caporalatoabbia trovato “terreno fertile” riscontrandosi “la pre-senza del fenomeno nelle sue varie e differenziatesfumature”. Un monito che fa del nostro compren-sorio un ‘caso’ da aggredire con più tenacia.

In provincia diLatina i lavo-ratori stranierisono pari al37% (occupatiin manieracontinuativa) eal 33% (occupati inmaniera saltuaria)

Secondo lestime del “Rapporto”i lavoratoristranieri tra regolari e irregolari am-monterebberoa circa 70 milaunità, tutte impiegate nelsistema pro-duttivo pontino

di Raffele Vallefuoco

Caporalato e Agromafie, il “caso Latinanel Rapporto dell’Osservatorio “Rizzotto”L’impegno della Flai – Cgil in provincianel contrasto all’intermediazioneillegale di manodopera

SfRUTTATIi

i

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SCUOLA & SOLIDARIETÀ 15

È la diversità quella che a volte fa paura,ma in fondo cos’è questa diversità? Po-trebbe essere una cultura diversa, una fi-losofia di vita diversa, una religione di-versa oppure semplice un diverso coloredella pelle. Diversità: termine che inpaese, a Monte San Biagio, da più di unmese a questa parte, viene usato spessoper indicare venti nord africani, sbarcatia Lampedusa, con la richiesta di asilopolitico. La comunità se n’è così fatta ca-rico mettendo a disposizione delle case,delle strutture e del personale per questi“diversi” che poi, alla fine, così tanto di-versi non sono. Come noi amano la loropatria, la loro famiglia, molti di loro han-no studiato e vorrebbero continuare afarlo ma tra scegliere se morire o se ri-manere legati ai loro affetti hanno sem-plicemente scelto di vivere. Sicuramente

ciò che porta la comunità ad attaccarlinon sarà pura xenofobia, ma forse larabbia, la delusione e il rancore verso lasituazione, sia politica che sociale, cheun po’ tutta l’Italia si trova a vivere. Nonci sono case, certezze e lavoro per gli ita-liani: come si può pensare di offrire tuttoquesto a degli stranieri? Se si vive in unasituazione di forte crisi e sconforto, co-me è possibile trovare spazio per perso-ne ancora più bisognose? Domande leci-te, giuste, sincere, che qualsiasi padre omadre di famiglia o qualunque giovanelaureato disoccupato è lecito di pensare,ma quello che è a volte si dimenticatroppo in fretta, magari anche davanti aun rancore giustificato, sono i decenni distoria, una storia non poi così lontana danoi, visto che i nostri paesani, i nostrinonni ma forse anche tanti nostri padri,sono stati costretti ad emigrare in cercadi fortuna, in cerca di una lavoro digni-toso o forse semplicemente in cerca diun paese più libero. Questo è quello chepenso ogni volta che incrocio lo sguardodi uno di questi ragazzi: uno sguardoperso, malinconico ma allo stesso temposperanzoso, alla ricerca di un qualcosache non hanno ma che sperano, giorno

dopo giorno, di ottenere. E a prescinde-re dalla situazione politica monticellana,dal perché non sia stata avvertita la co-munità dell’arrivo di queste persone alperché non sia stato pubblicato un ban-do per poter concorrere per l’affitto del-le case “scelte”, ho preferito terminarenon con una riflessione su questa dispu-ta del tutto ancora un po’ oscura, bensìcon un messaggio inviato da uno diquesti ragazzi a uno degli amministrato-ri raccontandogli brevemente la sua sto-ria. “Mi chiamo M., ho ventidue anni esono scappato dalla mia terra. Se fossirimasto sarei stato ucciso, lì c’è la guer-ra, così i miei genitori hanno racimolatotutti i soldi che avevano, me li hannoconsegnati e sono scappato. Il viaggio èstato difficile, ho avuto tanta paura e ilpensiero verso i miei familiari è costan-te. Poi hanno scelto di portarmi qui esubito mi sono sentito a casa: mi trovobene in questo posto e con i cittadini.Spero un giorno di poter riabbracciarela mia famiglia ma non so mai se riusci-rò a ringraziarvi tutti per la vostra acco-glienza e disponibilità.” Parole comuni,semplici, che hanno commosso chiunque.Dov’è dunque la diversità?

di Chiara Di Pinto

SE qUESTA è LA DIVERSITàINTEGRAZIONE PONTINA

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16 ECCLESIA

“Sono grato a papa Francesco per la fiducia che ha mostrato verso lamia persona”. Così Mariano Crociata, dal 2008 segretario dellaConferenza Episcopale Italiana, ha accolto il 19 novembre scorso,l’incarico di Vescovo della Diocesi di Latina affidatogli da PapaFrancesco. Nato a Castelvetrano, in provincia di Trapani, nel 1953,Mons. Crociata ha studiato al seminario vescovile di Mazara del Vallo.È stato alunno dell’Almo Collegio Capranica di Roma e ha frequentatoi corsi di filosofia e di teologia alla Pontificia Università Gregoriana,conseguendo un dottorato in Teologia. Sacerdote dal 1979, ha svoltoattività di docenza di Teologia Fondamentale alla Pontificia FacoltàTeologica di Sicilia a Palermo. Vicario generale della diocesi di Mazaradel Vallo dal 2003, è stato eletto vescovodi Noto nel 2007. La nomina a segretario generale della ConferenzaEpiscopale è arrivata il 25 settembre 2008: l’incarico, che scadevail 25 settembre, è stato prorogato il 2 ottobre 2013. Ora, nella diocesidi Latina, Terracina, Sezze e Priverno Mons. Crociata prende il postodi Mons. Giuseppe Petrocchi, che ha guidato la diocesi per quindicianni, prima di diventare Vescovo dell’Aquila.

Don francesco Guglietta

di Zina Aceto

A LATINAMONS. CROCIATADal 19 novembre scorso è sulla cattedra episcopalepontina, che è unita alle storiche sedi episcopalidi Terracina, Sezze e Priverno

DEI SACRAMENTILA GRAZIA

Gesù è risorto. La liturgia, facendo eco alla Scrittura,fa vivere ai credenti una seconda quaresima. Non si è condotti nel deserto, non si scende nelprofondo del mistero dell’iniquità che abita la storiae la vita dell’uomo. In questi 40 giorni si resta in cittào si va in Galilea per essere ammaestrati dal Risorto.Lo sguardo è teso all’esterno di sé, fuori da questo mondo segnato dal peccato e dallacorruzione della morte che esso produce. L’ascoltodella Parola conduce verso la scoperta meravigliosadel mondo di Dio. Una scuola, questa del Risorto, chenon è fatta solo di parole, ma anche di gesti. Gesti eparole intimamente connessi, insegna il ConcilioVaticano Secondo nella Dei Verbum (n.2). Questastraordinaria opera educativa del Crocifisso viventein eterno avviene con i segni sacramentali!

Proprio in questo tempo pasquale la Chiesa godedella grazia dei sacramenti: le celebrazioni deiBattesimi, della Confermazione, della “primaComunione”, le Ordinazioni, le prime Confessioni, iMatrimoni, la visita agli ammalati con l’Unzione degliInfermi… un fiume di gesti e parole sante cheformano il Popolo di Dio, lo radunano e lo rendonodisponibile ad accogliere in pienezza la forza delloSpirito Santo.

IL DIALOGO

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Fabio Bernardo D’Onorio è arcivescovo diGaeta dal 20 settembre 2007 per volontàdi Sua Santità Benedetto XVI e il 27 ottobredello stesso anno prese possesso della cat-tedra episcopale gaetana. Non si può ini-ziare un nuovo percorso editoriale senzadedicare a Lui il primo servizio nelle pa-gine riservate al tema “ecclesia”. Chi scriveha la fortuna di conoscerlo sin da quandofu nominato il 25 ottobre 1983, a quaran-tatre anni, Abate di Montecassino, l’abbaziafamosa nel mondo, nella quale era entratoa soli tredici anni per vivere, con l’apprez-zamento unanime di tutti, la sua convintavocazione benedettina. La Santa Sede il 13aprile 2004 lo nomina Vescovo titolare diMinturno; in tal modo, in modo profetico,inizia a percorrere la storica Terra di SanBenedetto per avvicinarsi, infine, alla sedeepiscopale di Gaeta, quarto Abate di Mon-tecassino nella storia cristiana a divenire

Vescovo gaetano. Nel suo settimo annoepiscopale si può iniziare a esprimere unaprima valutazione su quanto stia incidendola sua presenza sulla vita dell’Arcidiocesi.Mons. Fabio Bernardo D’Onorio ha unaforte personalità, con spiccate doti di ca-pacità di valutazione degli uomini e deglieventi. Difficilmente si sbaglia nel valutaregli altri, sa inquadrare ogni avvenimento

con estrema luci-dità. Nei rapporticon le istituzionisa dialogare e co-struire nell’inte-resse esclusivodelle comunità,seguendo la stra-tegia “distinti manon distanti”.Inoltre è un au-tentico esperto diarte, capace di co-gliere sia le emer-genze che le

opportunità di valorizzazione del patrimo-nio artistico ecclesiastico. Queste doti lesta impiegando quotidianamente, senza ri-sparmiarsi, per far realizzare un balzo inavanti sia al patrimonio diocesano che alle

attività caritatevoli e aggregative utili al po-polo di Dio. Quando diventerà emerito perfine mandato episcopale gli storici po-tranno porre a confronto lo stato dellaChiesa diocesana quale era al suo arrivo equale al suo congedo ed emergerà grande-mente quanto avrà fatto in meno di un de-cennio. La Cattedrale, il Santuario dellaSantissima Annunziata, la Chiesa di SanFrancesco, la Curia, il Museo hanno rice-vuto le sue cure amorevoli ritrovandol’antico o nuovo splendore. E non si puòdimenticare che ha dato alla Chiesa gae-tana un Sinodo che per i termini di du-rata, quadriennio, e per i risultati emersiè in concreto il primo che si sia tenutosul territorio, dopo i precedenti storicidurati soltanto pochi giorni. A livello diChiesa universale gode della stima dellaSanta Sede e infatti ricopre diversi ruolidelicati. È membro della Congregazionedelle Cause dei Santi, Consultore dellaCongregazione per il Culto Divino e la Di-sciplina dei Sacramenti, Membro dellaCommissione Episcopale per la Liturgia,Vescovo delegato per l’Edilizia Sacra e iBeni Culturali della Conferenza Episco-pale per il Lazio. Che il Signore lo man-tenga a lungo tra di noi.

forte

personalità,

con spiccate

doti di capacità

di valutazione

degli uomini

e degli eventi

di Marcello Caliman

Mons. Fabio Bernardo

D’Onorio è Arcivescovo

della Diocesi di Gaeta

dal 20 settembre 2007

per volontà di

Sua Santità

Benedetto XVI

L’ARCIVESCOVO DI GAETA

ECCLESIA 17

t

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18 ARTE

La bella stagione è alle porte, percui fuori dagli armadi costumi,parei, teli da mare, creme ed occhialida sole! Naturalmente bisogna sem-pre coniugare la salute del corpocon quella della mente. Ecco qual-che suggerimento per avere “menssana in corpore sano”. Il Sud Pon-tino permette di godere contempo-raneamente di paesaggi, spiagge esiti archeologici. A Scauri, dopo unagiornata al mare, si ha la possibilitàdi scegliere tra il comprensorio ar-cheologico di Minturnae, i resti diuna villa repubblicana, la Torre deiMulini, la Torre dei Cavallari sullacima di Monte d’Oro. Da Gianolacon la sua vasta spiaggia, i resti dellavilla di Mamurra e il cosiddetto por-ticciolo romano, si arriva a Vindiciocon la villa attribuita a Cicerone(Villa Rubino) e i vicini criptopor-tici. Per Gaeta è opportuno invertirei tempi, quindi in mattinata, quandoil sole non è ancora caldissimo, siconsiglia una passeggiata su MonteOrlando fino al Mausoleo di LucioMunazio Planco per poi immergersinelle trasparenti acque di Serapo. ASperlonga, senza neanche fare losforzo di lasciare la spiaggia, si pos-sono ammirare i resti della villa di Ti-berio con la sua incantevole grotta.È sottinteso che il Museo Archeolo-gico prospiciente merita senz’altroanche da solo un’accurata visita. A Terracina si può beneficiare di una

mattinata in spiaggia e di un pome-riggio all’insegna del Tempio diGiove Anxur. Da Sabaudia è possi-bile organizzarsi per un’escursioneall’isola di Zannone dove natura, sto-ria e archeologia godono di un equi-librio perfetto.

Nel cuore del Parco Nazionale del Circeo,Sabaudia costituisce il luogo dove flora efauna godono di un equilibrioimpeccabile tra colori, profumi e suoniincantevoli. Ad arricchire il paesaggioconcorrono i resti della villa attribuitaall’Imperatore Domiziano, risalenti al Isec. d.C. Costruita su un nucleo di edificipreesistente, la residenza delinea la

personalità dell’imperatore, megalomanee timido, schivo e sfuggente. Era infattidotata di un grande impianto termale,magazzini, cisterne, corridoi ed esedre.Tutto questo è solo una minima parte diciò che costituiva l’enorme villa, il resto èancora nascosto dalla vegetazione inattesa di essere portato alla luce.

(S.D.V.)

LA VILLA DI DOMIZIANO

All’appello dei luoghida visitare non possonomancare il Cisternone e il Museo Archeologicoa Formia, la Cappellad’Oro e la MontagnaSpaccata a Gaeta.Bisogna conoscereil proprio territorioper conoscere davverose stessi

Infinite proposte di escursioni e di visiteal patrimonio storico, archeologicoe naturale del sud pontino, un autenticogiacimento a cielo aperto di valoreinestimabile per l’intera umanità

MENS SANA

di Stefania De Vita

Ulisse in mostra nel Museo Archeologico Nazionale di Sperlonga

a

IN CORPORE SANO

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EVENTI, SAGRE & MONDANITÀ 19

Il 19 maggio ricorrono i 70 annidella liberazione di Gaeta dalletruppe naziste. L’epocale avve-nimento ha visto, non soloGaeta, bensì l’intero Golfo, ve-nire liberato dopo mesi di pri-vazioni, stenti, devastazioni emorte: ricordi indelebili nellamemoria collettiva, taluni de-scritti in alcuni diari, cronachee pubblicazioni. Dopo l’8 set-tembre 1943 le coste del Golfodi Gaeta vennero ipotetica-mente individuate quali luoghiadatti per uno sbarco delle

truppe alleate, di conseguenzai nazisti che occupavano il ter-ritorio si preoccuparono di mi-nare le coste, mentre le navialleate cannoneggiavano lacosta per spianare e facilitarel’accesso via mare, inquesto quadro è fa-cile immaginare la de-vastazione di unterritorio divenuto amaggio del 1944 irri-conoscibile.L’AmministrazioneComunale di Gaetavuole dare risalto aquesto storico mo-mento attraverso unaserie di manifesta-zioni commemora-tive. Dal 16 al 19 maggio, inpiazza della Libertà verrà realiz-

zato un contenitore espositivodi foto, reperti militari, storiapostale, rievocazioni sceniche,incontri culturali e testimo-nianze video. La manifestazionesarà curata da una serie di asso-

ciazioni culturalidel territorio tracui Gaeta inBianco e Nero,Regia Marina, Te-sori dell’Arte,N o v e c e n t o ,ANPI. Un parti-colare ringrazia-mento va alcollezionista Sal-vatore Gonzalezche metterà a di-sposizione una

serie di cimeli militari tra cuiuna Jeep Willys del 1943: del

tutto simile a quella entrata inGaeta il 19 maggio 1944 con abordo il Generale Mark WayneClark che in quel momentoconsegnò la città di Gaeta nellemani di Francesco Paolo Cardinominandolo primo sindaco.Un annullo postale figurato, cu-rato dal benemerito Circolo Fi-latelico Valente suggelleràulteriormente la ricorrenza, chevedrà una parata militare il 18maggio a cui parteciperannomilitari italiani e della baseNato, oltre alle associazionicombattentistiche e d’arma e ilconcerto della Banda USS Navy.Il 19 maggio sarà celebratol’onore ai caduti attraverso unacerimonia in piazza che si chiu-derà con il concerto dellaBanda Musicale città di Gaeta.

Gaeta,il 19 maggioricorronoi 70 annidellaliberazionealleatadalle truppetedesche

Gaeta 19 maggio 1944, attuale Piazza Traniello con le jeep Willys degli alleati, fotografia di Carl Mydans (LIFE)

LA MEMORIA

di Lino Sorabella

i

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Il giacimento culturale diGaeta continua a promuoversicon “I Tesori dell’Arte”. L’inizia-tiva, sostenuta dal Comune,dall’Arcidiocesi, dal Parco Re-gionale della Riviera di Ulissee dalla Pro Loco, si configuraattraverso il Biglietto Unico In-tegrato (euro 5,00), un titolo diaccesso al Museo Diocesano,al Mausoleo di Planco e al Per-corso nella storia nella BatteriaMonte Orlando Superiore; il bi-glietto da diritto all’ingresso ri-dotto alla Pinacoteca di ArteContemporanea. Ma il pro-gramma prevede anche l’in-gresso libero ad altri edifici:Santuario della Trinità, Santua-

rio dell’Annunziata e Cappellad’Oro, chiesa dell’Addolorata,chiesa di San Francesco, chiesadella Natività, chiesa del Rosa-rio, castello Aragonese eMuseo della Scuola Nauticadella Guardia di Finanza,chiesa di San Domenico e sot-tostante Terra Santa della Con-fraternita del Rosario, criptadella Cattedrale, chiesa di SanGiovanni a Mare, chiesa e lacongrega di Porto Salvo, chiesadi San Cosma Vecchio, sepol-creto marittimo di Calegna emausoleo di Atratino. Info:www.tesoriarte.it0771.286217 – 389.8256341

20 EVENTI, SAGRE & MONDANITÀ

di Lino Sorabella

in questo articolo vorrei fer-mare l’attenzione a una delleproblematiche a noi più vici-na. L’età storica nella qualeci troviamo è un periodo digrande difficoltà economica,più precisamente la inquadrocome la coda di una lungacrisi. Sono anni che la realtàa noi circostante è schiac-ciante: padri di famiglia cheperdono il lavoro quotidia-namente, aziende che dichia-rano fallimento e numerosiimprenditori sull’orlo delladisperazione, sino a togliersila vita. A mio avviso si è persala speranza e quello che divalido potremmo fare è ini-ziare a guardare la vita conmaggiore apprezzamento epositività. E non che la posi-tività porti il piatto in tavolama neanche la negatività hatali capacità! E allora vi chiedo

perché non iniziare a reagiree a guardare la realtà con unpizzico di ottimismo? Adesempio l’idea di positività aScauri, il Wimpy’s l’ha realiz-zata attraverso un progettomusico-culturale chiamato"Suoni di Vite", un affascinanteviaggio alla scoperta dei saporie delle sensazioni del nostroterritorio, iniziato qualcheanno fa con il titolare GianlucaPimpinella e altri stretti col-laboratori. Nonostante il coin-volgimento di artisti comeCondorelli Fedele PannozzoGallo Onorato Imparato Cer-cola Vitolo e altri ancora èstato reso accessibile a tuttipoiché l’obiettivo, da me con-diviso, è il benessere comunee la crescita di questa stu-penda località balneare cosìpoco curata e apprezzata. Nel frattempo auspico tantapositività per tutti e vi aspettoil prossimo mese.

di Cinzia Gragnano

L’esempio da imitaredi un locale che tienevivo il lungomaredi Scauri per tuttii dodici mesi

Cari lettori,

IMPEGNO AL POSITIVO

PROSEGUONO LE INIZIATIVEDI PROMOZIONE CULTURALE

GAETA

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EVENTI, SAGRE & MONDANITÀ 21

Museo DiocesanoPiazza cardinale De Vio - Gaeta [email protected]

Personale di Giuseppe Canova...ritorno a GaetaMostra di dipinti e disegni.dal 5 aprile al 4 maggio

Nel Segno del PapiroPersonale di Claudio Barbonedal 9 al 25 maggio a ingresso libero

PinacoTeca coMunale GaeTaD’arTe conTeMPoranea"Giovanni da Gaeta"Tel.0771466346 - [email protected] [email protected]

Personaggi Alvaro Siza /Linde Burkhardtfino all’ 11 maggio 2014 Sette sale ospitano la mostra, le prime quattro dedicate alle opere di Siza e le ultime tre alla Burkhardt.

i Tesori Dell’arTeGaeta Visite Guidate

Museo DiocesanoBatteria Monte Orlando SuperioreMausoleo di Lucio Munazio PlancoGiovedì 1 maggioore 10.30 – 13.30 e 15.00 – 18.00

Chiesa della Santissima AddolorataDomenica 4 maggioore 16 –ore 19.00

Chiesa di San Cosma VecchioSepolcreto Romano di CalegnaDomenica 11 Maggioore 16.00 - ore 19.00

Chiesa dell’UlivoChiesa del RosarioChiesa di San DomenicoDomenica 18 Maggioore 16.00 – ore 19.00

Chiesa di Porto SalvoMausoleo di Lucio Sempronio AtratinoDomenica 25 maggioore 16.00 – ore 19.00

DoMenica al cineMa a Scauri, rassegna dal titolo “La storia siamo noi”, presso la Sala Multimediale del ParcoRegionale Riviera di Ulisse, in via Appia (ex Sieci)4 maggio “Arrivederci ragazzi” (1987)- di Louis Malle, con G. Vanesse, R. Fejto;11 maggio “Una giornata particolare”(1977) - di Ettore Scola, con M. Mastroianni, S. Loren;18 maggio “Il Dottor Stranamore”(1964) - di Stanley Kubrik , con P. Sellers, G. C. Scott

FesTa Del cineMadall’ 8 al 15 maggio 2014 Una settimana che vedrà tuttii cinema d’Italia impegnatiin una maratona a prezzi ridotti: biglietto unico per tutti gli spettacolia 3 euro - 5 euro per le pellicole in 3D.Sabato e domenica compresi.

coMMeDia brillanTe“Due MaTriMoni e un Funerale”di Oreste de Santis, a cura dellaAssociazione Open Space“Compagnia Teatrale Sulle Nuvole”1° Rassegna del Teatro Amatoriale“Robertino Lieto” regia di Cosmo Di Mille6 Maggio 2014 Teatro Ariston – Gaeta [email protected]

suoni Di ViTeMimmo Langella Organ Trio9 Maggio 2014 Lello Panico & The electric roots23 Maggio 2014 Wimpy’s lounge sea barVia Lungomare – Scauri Tel. 342.5393386

la cenerenToladi Gioacchino RossiniDa The Metropolitan Opera, con la direzione di Fabio Luisi.13 Maggio 2014 Multisala Rio – TerracinaTel. 0773700653www.riocinemamultisala.com

TeaTro reMiGio PaoneVia sarinola - Formiawww.teatroremigiopaone.cominfo. 342 3214014

dal 30 aprile al 5 maggioFesTiVal Di PriMaVeraContemplare le finestre del buon DioELOGIO DELLA LENTEZZALaboratori, musica, teatro, libri, ciclo

passeggiate, solidarietà11 Maggioi Giorni Della liberTà70esimo liberazione di FormiaNinetta e le altre – le marocchinate del‘44Compagnia Errare persona

12 MaggioGiornaTa MonDiale Della lenTezzaLetture e musica

14 Maggioi Giorni Della liberTà70esimo liberazione di FormiaSpettacolo teatrale LA MANDRA,EBREI PRIGIONIERI DEGLI AURUNCICompagnia Il Setaccio

16 Maggioi Giorni Della liberTà70esimo liberazione di FormiaConcerto Banda U. Scipione Città diFormia

17 Maggioi Giorni Della liberTà70esimo liberazione di FormiaGuerra, liberazione, rinascita

conVeGno con le scuole Di ForMiaInterviene il Prof. Marco De Nicolò –Università degli Studi di Cassino

17 MaggioSpettacolo teatraleinnaMoraTo PazzoAss.ne Open Space – CompagniaSulle Nuvole

23 MaggioAss.ne Open SpaceCompagnia Sulle NuvoleMatinèe scolastico PinoccHio

Ass.ne FabericoncerTo TribuTo a De anDrè

naPoli Milionariadal 30 al 31 Maggio 2014Teatro Remigio Paone – FormiaTel. [email protected]

PresenTazione Del libroComune di GaetaChiara di AssisiElogio della disobbedienzaRizzoli Editorea cura dell'assessoreprof. Sabrina Mitrano,presente l'autrice Dacia Maraini5 Maggio 2014

PresenTazione Del libroComune di FormiaLezioni per Pietro Ingrao di Pietro Barcellona, Andrea Camilleri, Alberto OlivettiEdoardo Sanguineti, Mario Tronti. Edizioni Ediesse (2013)con Alberto Olivetti, Walter Tocci, Ida Dominijanni.8 Maggio 2014 Sala Ribaudcelebrazioni coMMeMoraTiVeComune di Gaeta70° anniversariodella Liberazione della Città1944 – 2014calendario di eventidal 17 al 19 Maggio

YacHT MeD FesTiVal 2014fiera internazionaledell'economia del maresino al 1 Maggio 2014ore 10 - ore 23Lungomare Caboto – Gaeta

Filosera, TraDizionale rasseGnaa Terracina, organizzatadall’Associazione Filoseradell’Istituto Professionale Filosidirigente scolastico Anna Maria Mascifino al 30 maggio

rDT beacH Tennis coMPeTiTionsStabilimento Rive di Traiano, via lungomare Matteotti – Terracina 1 Maggio 2014

la Tiella e l’oliVadal 16 al 18 maggio a Gaeta

VesParaDuno GaeTa 17 – 18 maggio Prima Edizione

arciDiocesi Di GaeTaFiaccolata per Maria Ausiliatricenel Parco di Monte Orlandocon partenza dal Tempiodi San Francesco24 Maggio ore 19

santa Messa per san uberto da liegiprotettore dei cacciatori e dei caniChiesa di San Nilo AbateVenerdì 30 maggio ore 18

Festività patronale di Sant’ErasmoV.M., programma dal mese di maggiosino al 2 giugno

EVENTI, SAGRE & MONDANITÀa cura di Cristina Febbraio,hanno collaborato Simona Gionta,Cinzia Gragnano e Lino Sorabella

segnalare per la pubblicazione eventi e appuntamenti scrivendo a [email protected]

Page 22: la città del golfo

22 EVENTI, SAGRE & MONDANITÀ

Gli enti culturali della zonahanno scelto di celebrare ilnovantanovesino anniversariodella nascita di Pietro Ingrao,politico, giornalista e parti-giano italiano, nato a Lenolail 30 Marzo 1915. Personalitàattiva nella politica italiana,anti-fascista, presidente dellacamera dei deputati dal 1976al 1979, deputato dal 1948al 1992, scrittore di poesie edi saggi politici. Il 30 marzo2014, presso il cinema “ Lilla”nel comune di Lenola, haavuto luogo l’illustrazionedell’iniziativa dedicata a que-sto personaggio, da parte disindaci e assessori. Il progettovede interessati cinque co-muni: Lenola, Fondi, Gaeta,Formia e Roccagorga; con ilpatrocinio della Camera deiDeputati e della Regione La-zio. Promosso dal CRS - fon-dazione Ingrao, dalla Con-fcommercio Imprese per l’Ita-lia della Provincia di Latina,dal CAT Confcommercio, dal

Sistema Bibliotecario del SudPontino e dall’ AssociazioneGiuseppe De Santis. L’inizia-tiva ha come obiettivo l’ap-profondimento del pensierodi Pietro Ingrao e la divulga-zione di valori e principi co-stituzionali. Gli incontri inprogrammazione termineran-no giovedì 8 Maggio : nellaSala Ribaub del comune diFormia Alberto Olivetti , WalerTocci e Ida Dominijanni pre-senteranno il libro “ Lezioniper Pietro Ingrao” di PietroBarcellona, Andrea Camilleri,Alberto Olivetti,Edoardo San-guineti, Mario Tronti, EdizioniEdiesse (2013). Il personaggioe la sua storia vengono stu-diati in questo testo in modoacuto ed interessante dagliautori. Alcuni analizzano lapersonalità di Ingrao, conparticolare attenzione allaformazione e all’importanzadella sua attività di intellet-tuale e letterato; altri inter-vengono con osservazioni dipiù ampio orizzonte culturale,interessate all’uomo e allapolitica. Pagine di riflessionesulla condizione problematicadell’attuale momento politicoe culturale.

di Cristina febbraio

L’ORGOGLIO DI LENOLA

Nel 1987, dopo un lungo iter grazie a Italia Nostra è stato istitui-to il Parco Regionale Suburbano di Gianola e del Monte diScauri, oggi gestito insieme al Parco di Monte Orlando e al Mo-numento Naturale Villa di Tiberio e Costa Torre Capovento -Punta Cetarola, dal Parco Regionale della Riviera di Ulisse. È orain corso la richiesta da parte dell’Associazione ambientalista diriconoscere anche il Monumento Naturale del Monte d’Argento,dove insiste l’importante giacimento medievale di Castrum Ar-genti, che collegherebbe, senza soluzione di continuità, il terri-torio che va da Sperlonga alla foce del fiume Garigliano, dovec’è il Parco Regionale Roccamonfina - Foce del Garigliano,unendo in questo modo le due grandi aree protette. Italia No-stra garantirebbe, affiancandole, le attività istituzionali del Par-co, con visite guidate condotte grazie agli storici dell’arte edell’architettura e alle guide turistiche iscritti all’associazione. Atal fine è importante attivare sinergie tra istituzioni e associazio-ni, tra le Sopraintendenze e la Regione Lazio.

MONUMENTO NATURALE

ITALIA NOSTRA PROPONE

MONTE D’ARGENTO

di Cesare Crova

Page 23: la città del golfo

TRIBUNA GIOVANILE & RADIO TV 23

www.laziotv.com canale 12 e 650 del digitale terrestre: Palinsesto tutti i giorni:dalle 6 alle 13 rassegna stampa nazionale e provinciale; TG 13.30 - 14.30 - 15.30 - 19.30 -23.00. lunedì ore 21 Golmania, Martedì ore 21 Golmania, Mercoledì ore 21 città del Golfo,  Giovedì ore 21 Monitor, Venerdì ore 21 lui è vivo.

www.radioantennafondi.comMattino Musicale dal lunedì al venerdì conMario alle ore 8.30Mattino Musicale con cristian di Vanni on airnel week-end dalle 8.30 alle 12antenna sera dal lunedì al venerdìcon benny alle 18.15 Musica, notizie e curiositàantenna sportobiettivo sud pontino, lo sport locale in modulazione di frequenzail sabato dalle ore 18.00

regia Tecnica emilio MaggiacomoTelefono 0771.4530286 [email protected] di Gaeta MHz 90.700Gaeta, Formia, Maranola, Trivio, castellono-rato, Tremensuoli, Penitro, spigno saturnia,Minturno, Marina e scauri, sessa auruncaFondi MHz 101.00Fondi, Monte san biagio, sant’anastasia leQuercie, san Magno, Vallemarina, sperlonga ,parte di Terracinasantuario della civita MHz 103.800itri, campodimele, ischiacastelforte MHz 87.800santi cosma e Damiano, Ventosa, san castrese

redazione a Minturnolocalità Fontana PerrelliDigitale Terrestre canale [email protected]@telegolfo.itTel 0771.65749cel 380.6477415

www.radioformia.it 102.000 Mhz. - Formia - Golfo Gaeta; 96.700 Mhz.- Fondi - lenola - sperlonga; 94.300 Mhz. Gaeta - itri - Formia; 91.750 Mhz. cassino - Pontecorvo - Prov. Fr; 88.400 Mhz. Minturno - scauri - baia Domizia; 92.300 Mhz. campodimele

www.radiomontealtino.itspigno saturnia superioreVia capodacqua, 84Telefono 0771.734148Frequenza 92.400 Mhz – 103.100 Mhz

www.radiotirrenocentrale.it service audio e luci organizzazione eventi92.100 Mhz - 93.500 Mhz - 107.00 Mhzindirizzo: Via a. Fusco castelforte Tel. 0771.608644 sMs 340.6072844seg/Fax [email protected] la diretta: [email protected] 347.1227414Pubblicità 347.1635989

www.radioantennaverde.itle nostre frequenze:Fondi -Monte san biagio - sperlonganord Provincia di caserta105.500 - 89.400sud Provincia di Frosinone107.900sud Provincia di latina89.400 - 105.500Terracina - san Felice circeo - sabaudia - latina

Negli ultimi anni stiamo assistendo a unsempre maggiore qualunquismo, in gene-rale da parte di tutti i cittadini ma soprat-tutto da parte dei più giovani, inteso comegenerica e generalizzata sfida ai partiti e alleistituzioni sui temi politici ed economici.Perché sono proprio i giovani ad essere di-samorati mentre invece, tramite gli stru-menti politici, dovrebbero contribuire a

migliorare il mondo? La colpa, secondo me,è sicuramente della “vecchia” generazioneche avendo ereditato una situazione di tran-quillo benessere dai “padri della patria” nonha saputo adeguarsi e gestire lo stato deitempi moderni legati alla globalizzazione,né formare una nuova classe dirigente, in talmodo contribuendo ad allontanare sempredi più dalla politica le nuove generazioni. Lacolpa è condivisa però anche dalle nuovegenerazioni che, considerando la politicauno sporco affare, aiutano, in tal modo, soloi detentori del potere che intendono attuareuna vera e propria subdola opera di disedu-cazione per poter strumentalizzare ai lorofini le inclinazioni dell’elettorato, avvalen-

dosi anche dei media, potenti mezzi propa-gandistici. Tutti i cittadini, ma soprattuttonoi giovani non dovremmo contribuire al-l’affermazione di questa diseducazione allademocrazia ma seguendo la legge moraleche è dentro ognuno di noi contribuire auna rieducazione democratica collettiva,che contribuisca a sanare la discrepanza trail paese reale e il paese legale. Nel Sud Pon-tino dovremmo noi giovani “pretendere”l’apertura di circoli e di sedi di partiti, di bi-blioteche comunali, anche informatiche, edi auditorium, in definitiva di tutti quei ruolideputati al confronto delle idee tra concit-tadini che vogliono spendersi per la comu-nità di appartenenza.

di Matteo Marcaccio

RICOMINCIAMODALLA POLITICALa colpa è della vecchia generazioneche non ha saputo adeguarsi e gestirelo stato dei tempi moderni

le nostre frequenzeMhz   97.500 Gaeta, Formia, scauriMhz 100.200 Monte san biagio, Fondi, sperlonga, lenolaMhz   97.700 itriMhz   91.400 spigno saturnia, selvacava,castelforteMhz   96.900 cervaro, cassino, san Giorgio, PontecorvoMhz 104.800 latina, norma, anzio, nettunodal 2013 Terracina, sabaudia, san Felice,Pontinia e dal 2012 sessa aurunca, cellole,carano, baia Domizia

Page 24: la città del golfo

24 FORUM

Tra Roma e Napoli: questa, spesso, la colloca-zione che diamo al Golfo agli occhi di un turi-sta. Tra Roma e Napoli corre una lineaferroviaria importante, risalente al 1920, chepermette a giovani e non di frequentare l’Uni-versità o trovare impiego nel raggio di circa 200Km, godendo anche di agevolazioni tariffarie daparte della Regione con il sistema Me lo merito.Ma come si viaggia quotidianamente sui treni?Ce lo siamo fatto raccontare da Cecilia, 27 annidi Formia, universitaria pendolare da 4 in dire-zione Napoli, e da Antonio, 29 anni di MonteSan Biagio, lavoratore pendolare da 11 in dire-zione Roma. Problemi noti ai più: “Ritardi, guastial treno, porte e sedili mancanti, insetti di varianatura, bagni sporchi o chiusi, macchinette obli-teratrici rotte” – ci racconta Cecilia, che ag-

giunge: “Molte volte sono costretta a sceglierel’Intercity pagando la differenza. Oppure a ri-nunciare”. Identica la situazione sulla direttriceopposta, appesantita dal sovraffollamento. Piùavvezzo (e rassegnato) Antonio ci spiega: “L’im-patto, dopo anni di pendolarismo, è quasizero... c’è sempre della buona musica da ascol-tare, un libro da leggere, una poesia da scri-vere”. Quali, però, le possibili soluzioni? “Piùtreni, più manutenzione e più puntualità, dandola possibilità ai pendolari abbonati di usufruiresenza supplemento degli Ic già a partire dai 20minuti di ritardo accumulati”, propone Cecilia.“Per questioni logistiche e di sicurezza non èpossibile far viaggiare più di un regionale ognimezz’ora sulla stessa linea o aumentare il nu-mero delle carrozze” – asserisce Antonio, checonclude: “Sana concorrenza – ecco quel che civorrebbe! – e che noi pendolari invochiamospesso nel 2014”. Attivo già da quattro anni ilgruppo Pendolari Sud Pontino, nato per voleredi Alfonso Artone, con alcune vittorie alle spallee l’obiettivo di migliorare il servizio.

I treni regionali sulla tratta Roma - Napoli via Formia visti con gli occhi dei giovani pendolari

Anche se la partenza uffi-ciale di quasi tutti gli esami,di maturità e universitari, è agiugno, il periodo che piùmette in crisi gli studenti èquello propriamente detto“mese prima degli esami”.Proprio perché maggioispira estate, il normale stu-dente all’inizio tira quasi unsospiro di sollievo per poirendersi conto, invece, chela sua sarà una corsa infinitaverso l’ultimo esame e chesolo una volta passata lametà di luglio troverà forseun po’ di tregua. Occorre di-stinguere poi gli studentimaturandi da quelli univer-sitari. I primi si troverannodi fronte il primo impor-tante ostacolo della vita (lamatematica!) mentre i se-condi, soprattutto se hannopassato la sessione inver-nale, già hanno idea di cosali attende: ansie, paturnie emattoni da tremila pagine.Dunque, studenti di tutto ilGolfo, a parte la mia ironia,stringete i denti, poggiate igomiti sulle scrivanie e dateinizio all’estate, il vostro fu-turo è nei libri!

di Martina Micillo

di Simona Romanelli

GUARDA COMEPENDOLO

è TEMPODI ESAMI

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FORUM 25

Sia il Comune di Formia che ilComune di Gaeta hanno apertolo sportello Informagiovani peril supporto alle nuove genera-zioni. Il pacchetto “Al lavoro”lanciato dal Presidente della Re-gione Nicola Zingaretti il 18febbraio scorso stabilisce unaserie di incentivi per l’occupa-zione giovanile. In primis disci-plina sui tirocini: mai più gratis,mai più finti. È stata definitaun’indennità minima di parte-cipazione di 400 euro lordi men-sili e una durata massima a se-conda delle diverse tipologie.

La Regione Lazio aderisce, inol-tre, al progetto europeo “Ga-ranzia Giovani”, con un inve-stimento di 140 milioni di euro,grazie al quale i ragazzi tra i 15e i 24 anni riceveranno, entro4 mesi dalla presa in carico daparte dei centri per l’impiego,un percorso di formazione edi accompagnamento attivo nelmondo del lavoro. Si definisconole regole che consentono aigiovani studenti e ricercatoridi poter lavorare e studiare con-temporaneamente mentre verràgarantito l’avvicendamento trai lavoratori prossimi alla pen-sione e i neoassunti. Per chi, in-vece, vuole fare dell’agricolturail proprio futuro, la Regione as-segna 320 ettari di terreni pub-blici di proprietà dell’Arsial agiovani imprenditori tra i 18 ei 39 anni. Questa carrellata diincentivi dimostra un’attenzione

particolare per l’altissima per-centuale, una tra le più alte d’Ita-lia, di giovani disoccupati nelLazio: su 200mila totali, il 40%sono giovani. Le iniziative sonosicuramente lodevoli ma l’Infor-magiovani non è il primo spor-tello che viene attivato così comeil pacchetto del presidente Zin-garetti non è il primo ad esserelanciato. Allora quale è il proble-ma? È assente una reale pianifi-cazione strategica, un progettocomplesso di sviluppo che non

si fermi al singolo bando e al-l’iniziativa di turno. È impossibilepensare a delle vere politichegiovanili, non semplici spot, senzatener conto dell’assenza di in-frastrutture al passo con i tempi,di un’elevata criminalità, di unagrande concentrazione di realtàuniversitarie e poli di ricercanon valorizzati, del fallimentodei centri per l’impiego, dell’op-primente burocrazia a cui si ag-giunge la contrapposizione pro-vincia – capitale.

Uscite un sabato seraqualunque. I tipi umanisono molti: Quelli deltriangolo bar Zanzibar -La Perla - Telaro: conside-rati “i fighetti”, si alter-nano tra questi tre localiin una sfilata senza fine.Spazi vitali azzerati, siammassano in centinaiaper le loro chiacchiere ola foto da pubblicare il

giorno dopo. D’estate sievolvono in “Quelli diVindicio”. “Dove ce-niamo stasera?”: ragazzitra i venti e i trent’anniche ogni sabato si chiu-dono in un posto di-verso credendo di averfatto qualcosa di più pro-ficuo rispetto agli altri.Quelli della “discofever”: diretta evoluzione

dei gruppi precedenti,dopo aver passato unaserata tranquilla esplo-dono in un tripudio dienergia verso mezza-notte; la notte è ancoragiovane e i timpani me-ritano una lezione coifiocchi. Quelli de “La Bir-retta”: la versione comu-nista e spocchiosa deltriangolo formiano.

NO SPOT

di Alessandra Di Nucci

UN SABATOfORMIANO

di Simona Gionta

POLITICHE GIOVANILI

MA PROGETTUALITà

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Basta incontrarlo Gennaro Sar-nacchiaro per rendersi subitoconto del perché del suo suc-cesso nell’alta moda. È unuomo dinamico, dotato di in-dubbie capacità personali, dal

carattere estroverso, che sa de-streggiarsi con abilità e bra-vura in un mondo difficile eimprobo che boccia, senzapietà, gli improvvisatori e i su-perficiali. In Via Duomo, stradastorica di Napoli, dove lamoda è di casa da sempre, nel1975 fonda il suo primo ate-lier sotto la sigla Janvier. Neltempo la sua casa di moda sidiffonde in altre località ita-liane, sino alla scelta, dopoquaranta anni di successi, di la-

vorare con due sedi a Napoli euna a Formia, sulla litoranea,con le sue possenti e significa-tive vetrate. Al suo fianco sindall’inizio la sorella Lina e laconsorte, signora Anna MariaDe Vito, e successivamentegiungono anche le figlieBianca Bruna e Camilla, tra lepiù apprezzate modelle degliabiti da sposa realizzati dalpadre. Le “sue” donne portanoall’azienda di famiglia valoreaggiunto, anche se Jerry, nel

frattempo, apprende e acquisi-sce nuove tecniche stilisticheche personalizza con il suospiccato senso del gusto. Tra isuoi clienti più famosi i prin-cipi Carlo e Camilla di Bor-bone che vestono, per il ritodel battesimo, con abiti stu-pendi firmati Janvier, le loro fi-glie Maria Carolina, duchessadi Palermo, e Maria Chiara, du-chessa di Capri. Janvier è oggiuno dei maggiori esponentidell’alta moda sposa italiana.

26 MODA & TENDENZE

di Anna D’Alessandro

I principi Carlo e Camilla diBorbone con le figlie che

indossano abiti da battesimorealizzati dallo stilista

Janvier (in foto con calice)

IL SUCCESSO DIJANVIER

Uno stilistadell’alta modasposa italiana che si fa apprezzare sin dal 1975con suoi ateliera Napoli e a Formia

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NAUTICA 27

La Base Nautica Flavio Gioia èsituata a pochi passi dal cen-tro storico e commerciale diGaeta, di fronte all’antico Bor-go di Elena, che un temporappresentava il quartiere ma-rinaro e contadino della città.Le banchine possono ospitarecirca 250 imbarcazioni fino asessanta metri di lunghezza.L’azienda nasce quando EgeoVittorio Simeone decide di co-struire una sala cinematografi-ca all’aperto “Arena Roma” inun’area demaniale, che si tro-vava in una situazione di pro-fondo degrado, pur essendo

nel cuore della città. Sono tra-scorsi 46 anni di attività daquando il capostipite nel 1968fa una visita a Beaulieu, in oc-casione dell’inaugurazione delprimo porto turistico realizza-to in Francia, ed ebbe lo spun-to per il suo progetto. All’epo-ca la famiglia Simeone si oc-cupava di gestire diversi cine-matografi tra Gaeta eSperlonga, e sebbene EgeoVittorio coltivasse una profon-da passione per il mare e perle barche non avrebbe mai im-maginato di dedicare tutta lasua vita alla nautica da dipor-to. Nel 1966 era stata costituitala Base Nautica Flavia Gioia epresentata al Ministero la pri-ma domanda in Italia di con-cessione demaniale per realiz-zare un porto turistico, inco-raggiato, in tal senso, dallostesso Comandante della Ca-

pitaneria di Porto di allora.Quindi partendo da un’arenacinematografica e da un pic-colo pontile di legno, al qualeera ormeggiata una modestabarca a vela chiamata “LittleSlam”, si realizza il sogno diEgeo Vittorio Simeone, im-prenditore caparbio, che cre-deva profondamente nelleproprie idee e che le persegui-va fino a ottenere i risultatiprefissati. Dal nulla ha creatonella città di Gaeta un settoredella nautica da diporto ingrado di attrarre utenza nazio-nale e internazionale di altissi-mo livello. Oggi la Base Nauti-ca Flavio Gioia è gestita daifratelli Simeone. Luca, ammi-nistratore delegato, e Anna,consigliere delegato, di FlavioGioia s.p.a. sono due impren-ditori di elevato livello, impe-gnati a dimostrare alla comu-

nità intera che la base nauticacomporta sia un’importante ri-caduta in termini occupazio-nali, diretti e indotti, sulla cittàe sul territorio circostante, cheun fiore all’occhiello per unalocalità a vocazione turistica. Illoro stile umano e professio-nale li contraddistingue quoti-dianamente, consentendo lorodi conquistare credito e stimanon solo nel loro settore manella società civile. Oggi laBase Nautica Flavio Gioia ap-partiene allo storia economicae sociale della città e del golfodi Gaeta, sinceramente si po-trebbe immaginare un com-prensorio senza di loro? E apensare che, partendo daquel sito, nell’ultimo dopo-guerra, è stata scritta una no-bile pagina di storia. Ma meri-ta un nuovo reportage, alprossimo numero.

di Marcello Caliman

LA VISIONE DIVITTORIO SIMEONEVITTORIO SIMEONE

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28 PROPOSTE LETTERARIE

battiti d’ali

AutoreGianluigi Zeppetella

Casa EditriceArmando Caramanica Editore

StampatoreArti Grafiche Caramanica

Minturno è Traetto

AutoreDino ArtoneAlfonso Artone

Casa EditriceArmando Caramanica Editore

StampatoreArti Grafiche Caramanica

la Gavetta del Generale

AutoreAldo Lisetti

Casa EditriceD’Arco Edizioni

StampatoreGraficart

nostra sposa la Vita

AutorePasquale Maffeo

Casa EditriceArmando Caramanica Editore

StampatoreArti Grafiche Caramanica

e"Battiti d'ali" è il nuovo

libro di poesie del medico escrittore GianluigiZeppetella con illustrazionidella pittrice AntoniettaAscione. Una composizionein silloge che è un vero eproprio romanzoautobiografico, in versi.«Mettersi a nudo con lapoesia non è in fondo unmodo per sentirsi menosoli, per placare il cielo el’abisso?» - afferma nellaprefazione AlessandraDionisio. «Questa è la forzadi quella malinconia delvivere che non fa scolorire iricordi, che è forte epassionale, che lasciaintravedere tra i rimpianti,la voglia di provarci ancora,di esistere con intensità, dinon dimenticare percondividere.»

e“Minturno è Traetto”

è un corposo testo di 820pagine di Dino e AlfonsoArtone che offre unpanorama completo dellavita antica e attuale nelComune di Minturno, in Scauri e le altre Frazioni:la storia dai tempipreistorici di Minturnae eTraetto ad oggi; i grandipersonaggi che l’hannogovernata e attraversata; lageografia, la flora e la fauna,l‘economia, l’arte e i tesoriarcheologici, gli spettacoli;le tradizioni e i giochidell’infanzia, il dialetto con isuoi proverbi e modi di dire,filastrocche, scongiuri esoprannomi, il vocabolariotraettese - italiano e italiano -traettese; numeroseimmagini e foto inedite.

e“La Gavetta del Generale

nell’ Italia repubblicana” èun’autobiografia distaccata,scritta in terza persona daAldo Lisetti, un uomo chenella vita ha svolto disparatiruoli: superstite della lineaGustav appena adolescente,una carriera da carabiniere agenerale di corpo d’armata,da agente segreto ad altodirigente dell’intelligencecontro il terrorismo, la criminalità organizzata e,infine, da consiglierecomunale a sindaco, dagiornalista a scrittore. «Sonostato concepito e “allevato”nelle caserme dell’Arma» -afferma l’autore - «ardequindi la fiamma delCarabiniere nel mio cuore emi accompagnerà per tuttal’esistenza.»

eUn unico e prezioso vo-

lume che raccoglie tuttal’opera in versi di un autoredi livello internazionale,molto apprezzato dalla cri-tica più qualificata: è “NostraSposa la vita”, il cui titolo ri-prende quello di una poesiapubblicata nel ‘94, la qualecosì si conclude: «Nostrasposa la vita non ha inganni./ Fedele se tu l’ami la ritrovi/ in fondo agli anni, sulloscempio / compiuto ilcuore nudo alla deriva / delsuo giorno. Accettare biso-gna, / nella fronte baciare lavergogna / a dire ciò cheresta ciò che siamo.»

recensionia cura diAlfonso Artone

Page 29: la città del golfo

HISTORIA 29

Il Santo Padre Giovanni X comandò personalmentela coalizione cristiana che sbaragliò i Saracenitra il Garigliano e le alture di Traetto

DEL 915

A partire dal nono se-colo presso il fiumeGarigliano, dove insi-ste il centro urbano diTraetto, si era stabilitauna colonia musul-mana, dalla forte com-

ponente militare, ricca di abitazioni e di una moschea. Dopoalcuni attacchi, come, nell’846 il saccheggio di Roma, quandovennero prese d’assalto le Basiliche di San Pietro e di San Paolo,e l’assedio di Gaeta nel 846 o, l’attacco a Montecassino nel 883,i musulmani si erano stanziati in questa zona, dove in pocotempo, avevano costruito fortificazioni e monopolizzato l’usodel fiume, entrando spesso in conflitto con gli abitanti dei vil-laggi vicini, ma mantenendo buoni rapporti con Napoli, Gaeta enon solo. Alcuni dei musulmani da Traetto tenevano stretti rap-porti con la comunità cristiana, e, spesso, erano assoldati comemercenari dai nobili campani e longobardi, arrivando anche atessere rapporti con lo Stato della Chiesa. Erano noti come Sara-ceni, specifica linguistica che identifica quei musulmani che pro-venivano dal Nord Africa. La loro colonia divenne presto oggettodi tentativi di conquista; tra i primi quello, fallimentare, del 908di Atenolfo I, principe di Capua. I saraceni reagirono con una po-litica espansionista, che li vide giungere sino alle sponde del MarAdriatico e poi, di nuovo, alle porte di Roma, con la penetrazionenei villaggi di Farfa, Narni e Orte. Nel 910 Papa Giovanni X e Lan-dolfo I, principe di Benevento, si allearono per dar vita a unaLega Cristiana, volta a liberare definitivamente l’Italia centro me-ridionale dalla presenza musulmana. Alla formazione della Lega

contribuirono Zoe, vedova dell’Imperatore bizantino Leone VI,Alberico II da Spoleto, duca di Camerino, e il duca del Friuli eRe d’Italia Berengario. Si formò negli anni un piccolo esercito,cui si aggregarono anche, nel tempo, Calabresi e Pugliesi, inviatidall’Impero Romano d’Oriente, nonché una flotta navale messaa disposizione dall’imperatore bizantino Costantino VII, figlio diZoe. Nel frattempo, forti di razzie e saccheggi nei villaggi circo-stanti, la colonia saracene si era ulteriormente allargata, ma nel915 la Lega cristiana era pronta all’azione e procedette al giura-mento santo, sotto il comando diretto del Papa “Noi vi promet-tiamo di non aver mai pace con essi, i Saraceni, finché non liabbiamo sterminati da tutta Italia. Di nuovo promettiamo a voitutti soprascritti per Cristo Signore e pei meriti dei Santi e pertutti i sacramenti della fede che con tutte le forze e in ogni modonoi combatteremo i Saraceni e cercheremo di sterminarli e ched’ora innanzi non abbiamo e non avremo pace con essi in alcunmodo”. La Lega li sconfisse ripetutamente nei pressi di CampoBaccano, Tivoli e Vicovaro. I saraceni abbandonarono, quindi, lecittà occupate di Narni e Tivoli e si concentrarono tutti pressola roccaforte sul Garigliano, che a giugno venne presa d’assediodalla Lega. In poche settimane la fortezza di Traetto venne espu-gnata e i saraceni furono costretti alla fuga sulle colline circo-stanti, dove resistettero sino all’esaurimento delle scortealimentari, in agosto la Lega Cristiana poteva dichiararsi vinci-trice e i pochi saraceni che scamparono alla cattura e all’ucci-sione, fuggirono verso le coste siciliane. Dopo la vittoria,Berengario ricevette dal Papa l’incoronazione imperiale, mentrei saraceni, prima della fuga, incendiarono la colonia in cui ave-vano vissuto per quasi mezzo secolo.

di Marcello Caliman

LA BATTAGLIA

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30 VIAGGI & TEMPO LIBERO

L’Australia, il sesto paese più gran-de al mondo, terra leggendaria do-ve la natura è la protagonista indi-scussa. Il suo nome evoca alla men-te le infinite bellezze che la rendo-no la meta ideale per offrireun'infinita gamma di esperienze diviaggio. Parchi nazionali, forestepluviali, stupende spiagge bianche,il magnifico colore rosso dell’entro-terra australiano con l’indimentica-bile Ayers Rock, l’eco-sistema mari-no più straordinario al mondo dellaGrande Barriera Corallina e moltoaltro ancora fanno dell’Australiauna delle mete predilette dai viag-giatori di tutto il mondo. La nostraproposta di viaggio: Australia Ro-mantica 15 giorni/12 notti

Capo Verde, un arcipelago di 10 iso-le maggiori e 5 minori di originevulcanica situato al largo delle costedel Senegal. Patrimonio naturale dirara bellezza composto da spiaggebianche incontaminate e spicchi dideserto alternati a valli verdissime èdivenuto un punto di riferimento tu-ristico internazionale per gli amantidel relax e della natura inviolata.Culturalmente le animate città colo-niali di Capo Verde offrono al turistala vera immagine del paese e lo spi-rito Creolo dei Capoverdiani. Ciòche unisce tutte le isole è la musicadell’arcipelago che incorpora in-fluenze africane, portoghesi, caraibi-che e brasiliane. La nostra propostadi viaggio: Boa Vista

CAPO VERDE

Il Madagascar è la quarta isola piùgrande al mondo, si dice che MadreNatura vive qui. Un paradiso natura-listico con bianche spiagge e splen-dide barriere coralline, una zona ari-da caratterizzata da foreste di bao-bab e piante spinose, una folta fore-sta pluviale nella zona orientale esugli altopiani colline coltivate a vi-gneti e risaie. Il Madagascar, più cheun’isola, rappresenta quasi un conti-nente a sé per la sua varietà di pae-saggi, senza contare che flora e fau-na per il 90% sono impossibili datrovare in qualsiasi altra parte delmondo. È considerato uno dei diecipaesi con il più ricco patrimonioecologico al mondo. La nostra pro-posta di viaggio: Nosy Be

MADAGASCARAUSTRALIA

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VIAGGIARENEL MONDO

DI MARy

Tre proposte tra le tante a disposizione di coloroche amano conoscere i cinque continenti

Page 31: la città del golfo

I PROTAGONISTI DELLO SPORT 31

Ha impiegato addirittura nove partiteper poter alzare le mani al cielo in se-gno di vittoria ma dopo il successodell’1 febbraio contro il Varese la suapresidenza ha portato il club a giocarsile proprie possibilità di salire nellaprossima Serie A. Parliamo del giovane,appena 33 anni, architetto formianoAngelo Forcina e del Modena calcio delquale ha preso in mano le redini delcomando dallo scorso 8 novembre do-po che il consiglio di amministrazione

della società emiliana ha deciso di so-stituire il presidente Stefano Commini.Il Presidente Angelo Forcina: "Sonoonorato di questa carica e ringrazio chimi ha dato la possibilità e la fiducia diricoprire un ruolo così importante. Saròa tempo pieno nel Modena e cercherò,come sempre, di fare del mio meglioper il bene della società, della città edei tifosi" – la presentazione alla cittàed ai tifosi dell’architetto formiano nellasua nuova veste di presidente. Sceltodal patron Antonio Caliendo, procura-tore sportivo tra gli altri di Roberto Bag-gio, per il suo stile sobrio e moderatoper ora Forcina ha conquistato consen-si in seno alla società e tra i tifosi cana-rini che sperano con lui di tornare acalcare i campi della massima serie.

Premiato nell’anno più disgraziato dellapropria centenaria storia. Per i propri108 anni di attività, come facilmente

verificabile già nell’anagrafica sociale, il For-mia Calcio si è visto premiato dalla Lega Na-zionale Dilettanti nell’ambito dell’annualeappuntamento con il Torneo delle Regionied in occasione della premiazione per la“Benemerenza assegnata ai Club con oltre100 anni di attività”. A rappresentare la sto-ria del Formia calcio un pezzo di storia delFormia attuale, il segretario Pasquale Co-gliandro che ha vissuto da protagonista untrentennio circa di vicende calcistiche e so-cietarie del sodalizio di via Condotto. Dai fa-sti della serie C al rischio attuale di retroces-sione nel campionato di Promozione, la se-rie B dei campionati regionali, passando at-traverso infuocate estati con il rischiofallimento. Diciotto campionati consecutividi Eccellenza con tre spareggi persi e duecambi di denominazione sociale vissuti, apartire dall’acquisizione del titolo sportivodell’Atletico Latina dopo le umiliazioni del1996-97 concluso con tutti i record negatividella storia della formazione biancazzurra.Che ora rischia ancora tanto nel campionatoche doveva essere di ripartenza con il rinno-vo delle cariche sociali (presidenza a SergioScipione poi ad Alberto Rossini), quindi conl’aggiunta della sezione calcio a 5 con la for-mazione femminile a primeggiare nel cam-pionato di Serie C e quella maschile a farsile ossa nel campionato di serie D provincia-le. Cambia la geografia del calcio locale,Formia sembra aver perso la propria centra-lità a vantaggio di nuove realtà emergenticome Itri e Minturno. Appuntamento alprossimo numero per riscrivere la geografiadel calcio sudpontino al termine della sta-gione 2013-14. M.R.

di Manuel Ricuperato

Formia Calcio premiato per i meriti sportivinella stagione meno meritoria della sua storia

Onorato di questa carica.Sarò a tempo pieno nel Modenae cercherò, come sempre, di fare del mio meglioper il bene della società, della città e dei tifosi

IL SOGNO DEL MODENA CALCIOE DEL SUO PRESIDENTE fORMIANO

ONORE AfORMIA

Antonio Forcina

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32 SALUTE & BENESSERE

Siamo oramai entratinella cosidetta bella sta-gione e alla comparsa

delle giornate calde, compa-iono aimè anche una serieinnumerevole di insetti fasti-diosi, sia per noi che per inostri amici cani e gatti. Maforse chiamarli semplice-mente insetti, sarebbetroppo riduttivo e la loro de-nominazione più appro-priata è quella di “Vettori” inquanto veicolano una serieinnumerevole di agenti pato-geni, responsabili di malattieche spesso mettono a repen-taglio la vita stessa dei nostrianimali. Parliamo dunque diZanzare (Flebotomi) e Zec-che e anche di Pulci. Insetticosidetti “ematofagi”, che sinutrono di sangue, parassi-tando la cute dei nostri canie gatti e allo stesso tempo at-traverso il loro morso, inocu-lano nel loro sangue virus,batteri, protozoi, elminti chesono responsabili di patolo-gie molto pericolose per laloro salute. Parliamo dellaLeishmaniosi, malattia forsepiù nota e della Filariosi, tra-smesse da zanzare, dellaEhrlichiosi, Rickettsiosi, Ana-

plasmosi, trasmessa da zec-che, Emobartonellosi. Teniasida Tenia diphilidium, tra-smesse la prima da pulci ezecche, la seconda dallepulci. Le Encefaliti virali, tra-smesse dalle zecche che vei-colano dei virus a tropismoverso il snc, sistema nervosocentrale. Di qui la notevoleimportanza che riveste laprevenzione contro questiinsetti, meglio dire parassiti,attraverso l’uso di presidimedico-veterinari di facileimpiego, sempre però previaparere del vostro medico difiducia che potrà consigliareil prodotto più adatto inbase alla razza, all’età e alpeso dell’animale in modotale da evitare problemi, maallo stesso tempo garantirnel’efficacia. Sono prodotti chesotto forma di collari, spray,spot-on (fiale), che vengonoapplicati sul pelo o sullacute dei nostri amici a 4zampe, che tengono lontaniquesti fastidiosi e pericolosiparassiti. Importantissima èanche la diagnosi precocedell’eventuale contagio diuna delle malattie menzio-nate, che può essere fatta dalmedico veterinario attra-verso un semplice prelievodi sangue.

di Sergio Traiola

Il medicoveterinario

Il medicod’emergenza

In Italia un bambinoalla settimana muore perostruzione delle vie aeree

Attenti a zanzare, zecchee pulci, nemici dei nostriamici a quattro zampe

Èstimato che in Italia aperdere la vita per ostru-zione delle vie aeree sia

un bambino a settimana, inun’età compresa tra i due e iquattro/cinque anni. Spesso,però, non è tanto l’oggetto insé a provocare la morte odanni gravi al bambino, quantola mancanza di prontezza edi capacità delle persone pre-senti nel prestare i primi soc-corsi. L’ostruzione delle viearee può essere parziale ocompleta. Nel primo caso, ilbambino è in grado di tossirevigorosamente, parlare, pian-gere. È sufficiente incoraggiar-lo a tossire nuovamente e, sepossibile, somministrare ossi-geno. Se l’ostruzione persiste,allora è opportuno allertareil 118 oppure accompagnareil bambino al Pronto Soccorsopiù vicino. Invece, quando ilbimbo non piange, non tossi-sce, non riesce a parlare e di-viene cianotico, significa chel’ostruzione delle vie aree ècompleta e, se non trattataprontamente, potrebbe cau-sare arresto cardiocircolatorio.Bisogna intervenire subito eallertare il 118 (è preferibileche a farlo sia persona diversa

dal soccorritore). Poi, è fon-damentale prendere il bam-bino per la mandibola, posi-zionarlo a testa in giù sul gi-nocchio e dargli cinque colpiben assestati tra le due sca-pole, verso l’esterno. Succes-sivamente, è necessario prati-care la manovra di Heimlich:porsi alle spalle del pazientee abbracciarlo alla vita; con ilpollice e indice della manocomporre una C che colleghiil punto inferiore dello sternoall’interno. Si continua ponen-do dentro la C l’altra mano apugno con il pollice all’inter-no; staccare poi la mano cheprecedentemente aveva dise-gnato la C e afferrare il pugno(bisogna eseguire compres-sioni vigorose con direzioneantero-posteriore e caudo-cra-niale). Tale manovra va alter-nata ai cinque colpi assestatitra le due scapole, fino a quan-do il corpo estraneo non èfuori e il bambino può respi-rare nuovamente bene. Questointervento è consigliato soloal di sopra dell’anno di età. Sitratta di concetti base, chepossono rivelarsi utili in par-ticolare a tutte le figure pro-fessionali che lavorano a stret-to contatto con i bambini, inmodo da poter avere i riflessipronti in caso di evenienza.

di Evelina forte

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Il medicod’emergenza

Il medicochirurgo

Il terapistadel dolorele domande più frequentisulla percezione del dolorein età infantile

la figura del chirurgoin una sanità che viveun profondo travaglio

Quale percezione ha ilbambino del do-lore? Nelle età pre-

natale, neonatale e pediatricala ricerca scientifica ha ope-rato una rivoluzione cultu-rale, spazzando via le vecchieteorie che sostenevano unascarsa percezione o ‘memo-ria’ del dolore. Già a partiredalla 24ª settimana di età ge-stazionale, e per alcuni piùprecocemente, sono presentile basi anatomiche e fisiolo-giche per la percezione deldolore.Quale percezione ha il neo-nato? Nel neonato il sistemadi trasporto degli stimoli sen-sitivi verso il cervello ha unrapido sviluppo, mentre levie inibitorie che dal cervellomodulano l’intensità degli sti-moli in arrivo maturano piùlentamente. La conseguenzaè che nel neonato la trasmis-sione del dolore attraverso ilmidollo spinale è amplificata,e solo dopo diverse setti-mane si sviluppa un sistemadi controllo più adeguato. Inconclusione, i neonati avver-tono il dolore con una inten-sità maggiore degli adulti. Èinoltre dimostrato che il do-

lore da procedura presentein diverse pratiche sanitarie enelle attività chirurgiche puòcomportare alterazioni psico-logiche e/o fisiologiche giànelle prime epoche dellavita, con conseguenze a di-stanza anche rilevanti.Come si valuta l’intensità deldolore? Per la terapia occorreuna corretta valutazione diintensità, meno semplice inetà pediatrica che nel-l’adulto. Sono disponibili di-versi metodi valutativi. Ilbambino che non parlapiange, urla (scala di Cheops)e spesso esegue gesti ripeti-tivi che possono indicare lasede dolente. Più tardi, aglielementi emotivi si associanosegni diretti: è indicata lasede del dolore (grafico diEland) e viene protetta laparte dolente. In caso di do-lore persistente, il bambinotende a diventare inoperoso,triste e non socializza. Fra 3e 5 anni si impiega la scaladelle espressioni facciali (5-6 elementi grafici sorriso-pianto); il bambino con piùdi 5 anni utilizza scale diespressioni verbali semplicia 4-5 step o, talora, la scalanumerica (NRS, intensità danulla a massima, da zero adieci).

di Gianluigi Zeppetella

La Sanità sta vivendo, ormaida tempo, un travaglio dicui non si vede con chia-

rezza il termine. In questi ultimianni, in particolare, stiamo as-sistendo ad un importante cam-biamento della medici na e dellachirurgia che apre scenari maiprima immaginati. Mentre daun lato l'evolversi del la scienzae della tecnica ha per messo ilprolungamento della vi ta media,dall'altro ci si trova di fronte aproblematiche nuove: il rap-porto tra la qualità di vita e lescelte terapeutiche adottate, ilperpetuarsi e, in alcune realtàso cio-economiche, l'espandersidelle malattie cardio-vascolari,tumorali, degenerative e croni -che. Infine la bioetica dell'opera -tore medico e l'importanza del -l'assistenza all'ammalato quandola cura non sia più possibile. Ata li cambiamenti, che incidonopro fondamente nella società,si sono sovrapposte importantimodifi che strutturali del mondodella sa nità. Esse stanno condi-zionando, a volte non senzatraumi, il modo di agire delchirurgo. Si è inserito nella pro-fessione medica il con cetto diproduttività, spesso dan do enfasialla valenza numerica delle pre-

stazioni senza una dove rosa,prevalente, attenzione alla va-lutazione qualitativa. A volte siè posto invece, con enfasi, l'ac -cento sul costo intrinseco diuna singola prestazione cheviene va lutata su questo soloparametro indipendentementedai benefici prodotti in terminidi recupero della salute. Tuttociò tende ad identificare il me-dico come figu ra emblematica,più che come una persona checura e quindi con ob blighi pre-valentemente etici, co me un"creatore di spesa" e quin dicon obblighi prevalentementeeconomici. La posizione diri-genziale del chirurgo, a tutti ilivelli di opera tività lo obbli ga,attraverso una pressione sem-pre maggiore da parte delladiri genza amministrativa, a con-tene re, riducendola, la spesacorrente che dipende dalla suaazione per sonale. In realtà ciòsarebbe più giu sto e "fisiologi-co" se vi fosse una responsabi-lità e gestibilità di "budget"reale e non puramente formalecosì come è. La figura del chi-rurgo così come la conosce-vamo dalla tradizione non èpiù attuale e diverso è il suomodo di comportarsi nei con-fronti del paziente così comesono diverse le aspettative delpaziente nei suoi confronti.

di Alessandro Sparagna

SALUTE & BENESSERE 33

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34 CULTURA

L’Italia è terra di poeti al di sopra e al di fuori dellenicchie di scuola e delle mode di stagione. In que-sto spazio si vuole dare risalto ad alcuni prodottidella poesia contemporanea, siano essi ricono-sciuti a livello nazionale, oppure appartenenti aduna schiera di poeti operanti in un territorio piùcircoscritto. Quando nella società imperano cini-smo e violenza, quando il consumismo e l’infor-matizzazione raggelano i sentimenti e i valori, lapoesia può molto per ricostruire l’uomo sulpiano morale. Nessun componimento letterario,per la sua immediatezza comunicativa appare piùdegno della stessa per svolgere tale compito. Maquali contenuti deve avere la poesia per adem-

piere a questo suo antico destino? Il poeta Salva-tore Quasimodo risponde in modo inequivoca-bile: la poesia deve essere espressione disentimento, desiderio di libertà, abbandono dellasolitudine. Tutte queste componenti concorronoa far si che l’uomo-poeta liberi se stesso in ma-niera catartica individuando nuove linfe di rinno-vamento interiore. Al riguardo il poeta GianluigiZeppetella ritiene che il componimento poeticoabbia più valore di una seduta di psicanalisi, siaper l’autore stesso che per il lettore che riesca acondividere il suo viaggio emozionale. Quindi inalto i cuori e arrivederci alla prossima occasionepoetica.

Giuseppe Cassieri nasce aRodi nel Gargano nel 1926, silaurea all’Università di Napoliin Lettere e Filosofia. Si tra-sferisce a Firenze dove cono-sce Giovanni Papini che neintuisce il valore letterario.Nel 1950 a Roma incontraMariella Tedeschi che saràsua moglie e collaboratrice.Con la famiglia trascorre levacanze fra Scauri e Gaeta.Ancora oggi i figli, Nicolettaarcheologa e Alessandrogiornalista affermato, fre-quentano il nostro litorale.Viaggiatore e conoscitoredella natura umana, fin dagiovane si dedica alla scrittu-ra. Saggista e commediogra-fo, scrive per giornali, per ri-viste e per la Rai. È autore dimolti romanzi fra cui Estate inMagnagrecia, Le Trombe,Diario di un convertito, I Fe-

steggiamenti, Homo Felix, Ilmuro di Gutenberg, ultimoPoetica di un infelice del2008, anno in cui muore. Cas-sieri fa della parola il suo me-stiere e la sua missione di in-tellettuale. L'ultimo romanzodelinea la condizione dell’uo-mo di pensiero e del disagioche lui vive in una societàsorda alle necessità di pro-fondi cambiamenti. Il perso-naggio del professor Laman-na ne è il capro espiatorio,vittima dell'indifferenza e del-la superficialità che lo circon-dano. Poetica di un infelice èanche un saggio nel qualel’autore analizza la figura del-lo studioso in rapporto alproprio ambiente, rappresen-tandolo nella sua essenza fisi-ca e mentale, aspetto fonda-mentale di chi ha scelto di vi-vere, senza compromessi edipocrisie, indagando nellaprofondità della psiche uma-na. Il professor Lamanna èl’intellettuale che affronta lebarriere insormontabili del-l’incomprensione che deter-minano il suo isolamento, ilsuo graduale allontanamento

dalla realtà e, di conseguen-za, giustificano i gesti ecla-tanti ed esasperati, a volte pa-ranoici, dell’uomo di culturache rasenta la dissociazionedel proprio io. Il disagio ènarrato con spettacolarità re-pressa e l’azione diventamessaggio che recupera ilpassato. Questo tipo di mani-festazione si carica di una va-lenza antropologica, nel col-legare, attraverso accadimentisbalorditivi, il passato con ilpresente e restituire all’uomola sua dimensione storico-culturale. Il malessere del-l’uomo è paradossalmenteaccentuato dalla necessità distare con gli altri. L’assenza diuna corrispondenza doveun’idea o una parola trovi unpunto di riscontro fa sì chel’intellettuale, come nel casodel professore nel romanzo,non incontrando le sue coor-dinate di simmetria intelletti-va, entri nella dimensione pa-ranoica e avverta l’isolamentocome l’esilio dal quale nonc’è ritorno, o, in altre parole,la possibilità di riscatto dallasua infelice condizione.

CASSIERI

di Grazia Sotis

di Annamaria Capasso

L’Angolodi Thalea

Antropologia di un intellettuale cheha vissuto anche tra Gaeta e Scauri

Cos’è la poesia

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CINEMA & CONCERTI 35Gwyneth Paltrow è stata protagonista del film “Il talentodi Mr. Ripley” realizzato aIschia nel 1999 e in tale occasione ebbe mododi ammirare il Golfo di Gaetae le isole Ponziane, suggerendotali luoghi come scenari per possibili realizzazionicinematografiche

Animazionedurata 90 min. di Peter Lepeniotis, titolo originale The Nut Job. USA e Canada 2014.Uscita nelle sale italianegiovedì 1 maggio.

Cosa c’è di più terribile perun roditore di perdere tuttele scorte di cibo per l’in-verno? Lo scoiattolo Surly ei suoi amici si troveranno aescogitare un piano per sva-ligiare Noceland, un fornitis-simo negozio di noci,nocciole e croccanti noc-cioline! Tra avventure preve-dibili e battute irresistibili,arriva il film di animazionepiù scrocchiante dell’anno.Gli adulti con la scusa di ac-compagnare figli e nipotinipotranno tornare ancheloro a immergersi nelmondo fantastico delle fa-vole che vedono protagoni-sti simpatici animaletti.

È piacevole scoprire che alcuni mitici film da tutti noi amati sono stati girati nella nostra terra, come“Satyricon” di Fellini realizzato, tra l’altro, a Ponza, o “La Bibbia” di Huston girato a Itri, il famoso “Pergrazia ricevuta” di Manfredi a Scauri, proprio dove quest’ultimo aveva una sua villa estiva e fu nomi-nato cittadino onorario. Certo bisogna scindere quei film in cui l’ambientazione è riconoscibile daquelli in cui il territorio passa inosservato, ma comunque per gli appassionati è piacevole andare acaccia di ambientazioni familiari. Di seguito per ogni film è indicato il titolo, il nome del regista,l’anno di produzione e le località interessate: Scipione L’Africano - Carmine Gallone - 1937 - Itri eSabaudia; Prince of Foxes - Henry King – 1949 – Terracina; Non c’è pace tra gli ulivi - De Santis –1950 – Itri e Sperlonga; Totò terzo uomo - Mario Mattoli – 1951 – Formia e Minturno; 20 MillionMiles To Earth - Nathan Juran – 1957 – Sperlonga; La Ciociara – Vittorio De Sica – 1960 – Itri;Totò Truffa 62 - Mastrocinque – 1961 – Formia; I Due Nemici- Guy Hamilton – 1962 – Itri; Il Tirannodi Siracusa – Bernhardt – 1962 – Gaeta e Terracina; La Bibbia - John Huston – 1966 – Itri;Fellini – Satyricon – Federico Fellini – 1969 – Latina e Ponza; Per grazia ricevuta - Nino Manfredi –1971 – Formia e Minturno; Scipione, detto anche l’Africano - Luigi Magni – 1971 – Itri; La Villeggiatura- Marco Leto – 1973 – Ventotene e Ponza; Tecnica di un amore - Brunello Rondi – 1973 – Ponza; Mar-tha – Fassbinder – 1974 - San Felice Circeo; Antropophagus - Joe D’Amato – 1980 - Cala Feola aPonza e Sperlonga; Zombi Holocaust - Marino Girolami – 1980 – Latina; La messa è finita - NanniMoretti – 1985 – Ventotene; Ferie d’Agosto - Paolo Virzì – 1996 – Ventotene e Ponza; Il Conte di Mon-tecristo - Josèe Dayan – 1998 – Minturno e la Spiaggia dei Sassolini; Ama il tuo nemico - DamianoDamiani – 1999 – Formia e Gaeta; The place and the time - G. Cristiano – 2002 – Terracina; Non timuovere - S. Castellitto - 2004 – Sabaudia; Orgoglio – Serafini – 2004 - Fogliano e Terracina; Peperoniripieni e Pesci in faccia - Lina Wertmuller – 2004 – Formia e Gaeta; The life acquatic with SteveZissou e Wes Anderson – 2004 – Ponza; Romanzo Criminale - Michele Placido – 2005 - San FeliceCirceo; Un ciclone in famiglia - Carlo Vanzina – 2005 – Itri e Sermoneta; La verità dell’attimo - G. LaRosa – 2006 - San Felice Circeo; Rino Gaetano. Ma il cielo è sempre più blu - M. Turco – 2006 - SanFelice Circeo; Io, l’altro - M. Melliti – 2007 – Ponza; Lascia perdere Johnny - F. Bentivoglio – 2007 –Gaeta; Polvere - D’Epiro – 2007 – Sabaudia; Saturno Contro - Ferzan Ozpetek – 2007 – Gaeta; Silk -Francois Girard – 2007 – Sermoneta; Sms – Salemme – 2007 – Gaeta; Natale in crociera - Neri Parenti– 2007 – Sperlonga.

CINEMA CHE PASSIONEI film girati tra Terracina, le Isole e il Golfo di Gaeta

a cura diGian Paolo Caliman

Page 36: la città del golfo

36 STORIA DELLA CUCINA

Cucina come luogo funzionale a sfamarci, anutrirci spesso frettolosamente, a fare unasosta nella routine frenetica della quotidia-nità o come logo di cultura? Il dilemma nonè banale come sembra. In realtà bisogna ri-flettere sul fatto che nel “convivium” latinoo nel “simposio” della civiltà greca - en-trambi termini progenitori del nostro “ban-chetto” - si esercitasse l’arte del mangiare,perché nel passato stare a tavola significavacondividere con i commensali cibi, pie-tanze, decoro e regole della tavola, maanche e soprattutto il piacere di stare in-sieme e di discutere di tutto, persino di filo-sofia e di arti! Nel momento del pasto sonodunque stratificati elementi essenziali dellenostre secolari tradizioni che oggi conflui-scono nelle ricette della tipica “cucina cio-ciara” che si estende dal Basso Lazio a tuttala Ciociaria, riproponendo in realtà tante ri-

cette derivate o “ispirate” all’antico manualedi cucina di Apicio, storico romano vissutotra il 25 a.C. e il 37 d.C., menzionato da Se-neca e da Plinio il Vecchio, autore del “De recoquinaria”, antico trattato in 10 libri, natocome “prontuario” di appunti sparsi e primoricettario di cucina. Il ricco apparato dipiatti, sia semplici sia elaborati, si fondava inrealtà su cibi semplici e naturali a base dicarne, pesce e verdura, ma generosamenteconditi da salse dolci e salate. Famosi “or-pelli” dei gusti romani sono la salsa a basedi pesce (garum o liquamen), simile ad unbattuto di uova di storione o caviale, ilmosto cotto e rappreso (defrutum), base diun vino dolciastro analogo alla “sangria” spa-gnola – che rappresenta una traccia del pro-babile scambio culturale tra i popoli delbacino del Mediterraneo – infine il miele,usato in abbondanza nei dolci, insieme alle

mandorle, alle noci e agli ingredienti piùsemplici di cui il territorio italico era co-sparso. A questo proposito si deve menzio-nare il cosiddetto “dolcetto di Cicerone”,che collega Arpino con Formia, rispettiva-mente luogo di nascita e di morte, oltre chedi soggiorno nella magnifica villa, delgrande oratore romano. Pistacchi, mandorle,miele, pinoli e buccia d’arancia sono i sem-plici e unici ingredienti per dar vita alle“multiplices tabellae”, dolcetti schiacciati eappiattiti, che oggi sono stati riprodotti -con l’esclusiva di prodotto d.o.c. – nella pa-sticceria “Troiano” al centro di Formia. Maallora perché non riproporre anche i “Dul-cia libelli” , in cui una pasta di semola cottanel latte, si fa raffreddare e tagliare a cubetti,da friggere come piccole gustose mini-frit-telle oppure i “Globuli dulces”, in cui l’im-pasto della pasta frolla, con farina, burro,uova e zucchero, dà origine a tanti “baston-cini” decorati con il miele? Infine la “Cru-stula farrea” rappresenta benissimo lapredilezione per le farine primitive senzauso di lieviti, come il farro: con lo stesso pro-cedimento che si usa per una pasta sfoglia,lasciandola riposare al fresco, si ottengonodei biscottini rettangolari, che probabil-mente sono gli stessi – lo indica il nome -che hanno placato le tre mostruose fauci diCerbero quando la Sibilla cumana, descrittanel VI libro dell’ “Eneide” da Virgilio, è riu-scita ad accompagnare il poeta latino nell’Ade pagano, scendendo dall’Averno e in-

gannando anche il guardiano degli Inferi.Cibo talmente buono da riuscire a placareanche l’ira dei mostri infernali: perché nonprovare allora a placare anche lo stomacotormentato dai cibi troppo raffinati e dan-nosi dei nostri contemporanei?

di Lucia Mancini

DAL CONVIVIUMAL BANCHETTONella nostra terra abbiamo ereditato il culto sacro della cucinavissuta come momento conviviale, ereditando le tradizioni antichesia del convivium romano che quelle precedenti del symposium ellenico

Cicerone (che nell’immagine è ritratto mentrearringa il senato contro Catilina) è divenuto oggisimbolo di una tradizione culinaria ritrovata eche unisce la Ciociaria al Golfo di Gaeta

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GASTRONOMIA 37

È ormai riconosciuto chegli antichi romani fosserograndi e sobri (?) produt-tori di buon vino. In parti-colare, nelle nostre zone ce

n’erano due, il Falerno e il Cecubo, molto forti e resinosi, che iromani amavano bere allungandoli con acqua per poterne diluireil gusto forte (e probabilmente la gradazione). In una recente ri-costruzione storica avvenuta a Minturnae, qualche estate fa hoavuto la fortuna di assaggiare quello che doveva essere il Cecubo,anche se è praticamente impossibile riprodurlo esattamentedopo oltre duemila anni. Ma a Scauri e Minturno ci sono ancheoggi dei vitigni che meriterebbero di essere di nuovo valorizzati,prodotti e magari protetti da un marchio DOP. Tra questi, il primonome che mi viene in mente è il Ciciniello (o Ciceniello). È unvino bianco, ma di questo buon vino da tavola ci sono scarsissimeinformazioni, e se si cerca su internet, ormai fonte onnisciente, sitrova pochissimo o nulla. Per avere sue notizie ho dovuto chie-dere a persone del luogo “di buona memoria”, per dire così. Unsignore, in particolare, dal nickname di Giovanni Pica, mi ha rife-rito che: “Deriva dall’omonimo vitigno locale, a volte con aggiunta

di una piccola quantità di moscato. Era prodotto in grande quan-tità nella fascia dunale dell’arenile di Monte d’Argento fino al Ga-rigliano. Insieme all’uva Panzé, che mi pare fosse da pasto, eveniva venduta soprattutto a Roma. C’è ancora una certa quan-tità di viti di Ciciniello soprattutto sulla fascia collinare. Se si hal’amico giusto si riesce ancora ad assaggiarlo... Qualche cultorelocale pare lo abbia identificato con il vitigno laziale Belloneche è recuperabile presso il vivaio Valerio. Mi risulta che in moltilo abbiano impiantato...” Sempre su questa linea, la mia fonte in-ternauta mi riporta anche che: “c’è poi il rosso Metolano o Me-rolonano sulle colline, verso Tufo soprattutto. Nella zona deiCerri il relativo vitigno era denominato Traettese. Pare si trattidi un Merlot o di un autoctono derivato o affine al merlot... Viniquasi perduti, forse. Eppure sarebbero una risorsa culturale edeconomica straordinaria! Ma non tutti hanno perso le speranze.Esiste un’azienda vinicola presso un antico casale a Spigno Satur-nia, fondata da un gruppo di amici il 30 marzo 1998, in cui si statentando un recupero degli antichi vitigni che esistevano, da Ter-racina alla piana del Garigliano, il suo sito è www.terradellegine-stre.it che vi invitiamo a consultare, di loro parleremo in unprossimo servizio. (continua - 1)

IN VINO VERITASUna terra de sempre propizia alla coltivazione delle viti

La storia millenaria della produzione di vino nel territorio che va da San Felice Circeo alla riva destra del Garigliano

di Pino De Renzi

da sinistrail produttore Giulio Marrone el’enologo Maurizio De Simone

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38 CONSIGLI GASTRONOMICI

W LA TIELLA

Amiamoci mangiandocuori rossi… La fra-gola con il suo

aspetto goloso e un pro-fumo invitante, è sicura-mente uno degli alimentipiù attesi ed amati sia dagrandi che piccini. La colti-vazione di questo frutto ri-sale al Settecento, quandoun ufficiale francese ritor-nando dal Cile, portò unaspecie di fragola del luogo.È importante ricordareperò che, fino a pochi annifa, durante un anno, la fra-gola poteva essere gustatasolo per 3 - 4 settimane.Questo accadeva perché lapianta di fragole fioriscequando le proprie fogliehanno percepito una deter-minata quantità di luce e,successivamente, in basealla temperatura il fiore di-venta frutto. Ma perchéoggi riusciamo a gustare lefragole per quasi tuttol’anno? Nel 1955 è statascoperta una pianta di fra-gole che fiorisce indipen-dentemente dalla luce cheha percepito e ciò ha rivo-

luzionato la produzione diquest’ottimo frutto. Oggiinfatti, sfruttando la posi-zione geografica della no-stra Italia, è possibileiniziare la produzione difragole nel mese di Marzoin Sicilia e terminarla a Set-tembre nel Trentino. Nondimentichiamo che la fra-gola, è un ottimo alimentoperché ricchissimo di prin-cipi nutritivi. Oltre a conte-nere antiossidanti (sostanzacontro l’invecchiamento),contiene tanta Vitamina C(50% in più delle arance) eha attività antinfiammatoriae antireumatica. Se amiamonoi stessi, non possiamoquindi farne a meno!In realtà nella fragola, i fruttiveri e propri sono i cosid-detti acheni, ossia i seminigialli che si vedono sulla su-perficie, mentre la parterossa è un’infiorescenza in-grossata. Le fragoleerano già note aiRomani, che le degustavanoin occasione delle feste inonore di Adone. La leggendanarra, infatti, che le lacrimedella dea Venere cadutesulla terra dopo la morte diAdone si trasformarono inpiccoli cuori rossi: nac-quero così le fragole!

La Tiella è una specialità gastronomica tipica della città diGaeta, apprezzata anche dai Borbone, sovrani che condivide-vano i gusti dei loro sudditi. Chi scrive intervista l’esperta CarlaButtaro, che lavora presso il rinomato locale, sito a Gaeta inpiazza Mazzoccolo, “997 di Francesco Stoklin”. Per la cronaca997 è l’anno in cui per la prima volta, in un documento pub-blico, si parla della pizza, ed è a Gaeta. La tiella nasce comepiatto unico di pescatori e contadini, una pietanza completaed economica, in grado di conservarsi. I ripieni erano a basedi resti alimentari, i pescatori utilizzavano l’invenduto o partedel pescato abbondante. La sua memoria si lega anche al con-sumo che ne facevano sui piroscafi i gaetani emigranti in cercadi fortuna. Carla Buttaro, che ha imparato l’arte dalla mamma

Angelina Estani, spiega: “Latiella consiste nell’interporreun ripieno di vario genere,solitamente di prodotti delmare o della terra, tra duesfoglie di pasta morbida,umida nel ripieno ma noneccessivamente nello stratoesterno, simile a quella dellapizza, ma con una lavora-

zione manuale più accurata. Oggi rappresenta una specialitàapprezzata da tutti, proposta in tante pizzerie, ma che soltantopoche massaie sanno fare in modo ottimale”. Quali sono le piùrinomate? “Le più antiche – spiega la signora Carla - sono quellecon le sarde o con le cipolle, che mangiava la gente del popolo.I ripieni classici di mare sono: polpi, alici, sconcigli, cozze, bac-calà con scarola, cipolle o più recentemente con gli spinaci,oppure quelli di terra: scarola o spinaci o bietole con olive diGaeta, zucchine, cipolle con pomodorini, pecorino e olive, op-pure cipolle, uova e caso fresco o cipolle, molto antica quellacon uova, caso fresco, pepe e basilico e, più recentemente,molto gradita ai giovani, quella con melanzane, scamorza e po-modorini, e anche la tiella, non antica, con broccoli e salsiccia.Si diceva una volta che il segreto di una buona tiella fossel’olio prodotto con Olive di Gaeta, anticamente utilizzato in ab-bondanza, doveva scorrere fino ai gomiti”. Tanti i motivi per andare a trovare la signora Carla al 997.

di Claudia Taffuri

Il biologonutrizionistala fragola è un alimentoricchissimo di principinutritivi e antiossidanti

intervista a Carla Buttaro della pizzeria “997di Francesco Stoklin” sita in piazza Mazzoccolo a Gaeta

di Marcello Caliman

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Page 40: la città del golfo

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