16
Capitale: Amsterdam Popolazione: 16,4 milioni (390,5 ab/kmq) Lingua: olandese Indipendente del Spagna dal 30 gennaio 1648. Ordinamento: monarchia parlamentare Capo di stato: regina Beatrice d'OrangeNassau PIL procapite: 36.600$ Het Wilhelmus Wilhelmus van Nassouwe / ben ik, van Duitsen bloed / den vaderland getrouwe / blijf ik tot in den dood. / Een Prinse van Oranje / ben ik, vrij, onverveerd / den Koning van Hispanje / heb ik altijd geëerd. Il Guglielmo Io sono Guglielmo di Nassau, di sangue olandese, leale alla Patria rimarrò fino alla morte. Sono un principe di Orange, libero e senza paura, e ho sempre onorato il Re di Spagna. Capitale: Copenhagen Popolazione: 5,4 milioni (125,6 ab/kmq) Lingua: inglese Proclamata durante il secolo VIII°. Ordinamento: monarchia parlamentare Capo di stato: regina Margherita II di Glücksburg PIL procapite: 35.700$ Der er et yndigt land Der er et yndigt land / det står med brede bøge / nær salten østerstrand / Det bugter sig i bakke, dal / det hedder gamle Danmark / og det er Frejas sal // Vort gamle Danmark skal bestå / så længe bøgen spejler / sin top i bølgen blå C'è uno Splendido Paese C'è uno splendido paese ricoperta da larghe foglie di faggio vicino alla spiaggia salata orientale. Si dipana in colline e valli, ed è chiamata la vecchia Danimarca, casa della dea Freyja. La nostra vecchia Danimarca resisterà a lungo, finchè i faggi rifletteranno le loro cime nelle onde blu.

La Guida a Sudafrica 2010 - Girone E

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Page 1: La Guida a Sudafrica 2010 - Girone E

GIRONEE

Capitale: AmsterdamPopolazione: 16,4 milioni(390,5 ab/kmq)Lingua: olandese

Indipendente del Spagna dal30 gennaio 1648.

Ordinamento: monarchiaparlamentareCapo di stato: reginaBeatrice d'Orange­NassauPIL procapite: 36.600$

Het WilhelmusWilhelmus van Nassouwe / ben ik, van Duitsen bloed / den vaderland getrouwe / blijf ik totin den dood. / Een Prinse van Oranje / ben ik, vrij, onverveerd / den Koning van Hispanje /heb ik altijd geëerd.

Il GuglielmoIo sono Guglielmo di Nassau, di sangue olandese, leale alla Patria rimarrò fino alla morte.Sono un principe di Orange, libero e senza paura, e ho sempre onorato il Re di Spagna.

Capitale: CopenhagenPopolazione: 5,4 milioni(125,6 ab/kmq)Lingua: inglese

Proclamata durante il secoloVIII°.

Ordinamento: monarchiaparlamentareCapo di stato: reginaMargherita II di GlücksburgPIL procapite: 35.700$

Der er et yndigt landDer er et yndigt land / det står med brede bøge / nær salten østerstrand / Det bugter sig ibakke, dal / det hedder gamle Danmark / og det er Frejas sal // Vort gamle Danmark skalbestå / så længe bøgen spejler / sin top i bølgen blå

C'è uno Splendido PaeseC'è uno splendido paese ricoperta da larghe foglie di faggio vicino alla spiaggia salataorientale. Si dipana in colline e valli, ed è chiamata la vecchia Danimarca, casa della deaFreyja. La nostra vecchia Danimarca resisterà a lungo, finchè i faggi rifletteranno le lorocime nelle onde blu.

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Kimi Ga YoKimi ga yo wa / chiyo ni yachiyo ni / sazareishi no / iwao to narite / koke no musu made

Il Regno del Nostro ImperatorePossa il regno del nostro Imperatore durare mille, ottomila generazioni, fino a che i ciottolidiventino rocce coperte dal muschio.

GIRONEE

Capitale: TōkyōPopolazione: 128,2 milioni(339,2 ab/kmq)Lingua: giapponese

Proclamato nel 660 a.C.

Ordinamento: monarchia co­stituzionaleCapo di stato: imperatoreAhikitoPIL procapite: 32.000$

Chant de RalliementO Cameroun berceau de nos ancêtres / va debout et jaloux de ta liberté / Comme un soleilton drapeau fier Doit être / Un symbole ardent de foi et d'unité. // Que tous tes enfants duNord au Sud / De l'Est à l'Ouest Soient tout amour / Te Servir que Cela Soit leur Seul but /Pour Remplir Leur devoir sans fallir. // Cher Patrie, Terre chérie / Tu es notre seul et vraiaccueil / Notre joie, notre vie / En toi l'amour et le grand honneur.

Canto di AdunataO Camerun, culla dei nostri Padri, vai orgoglioso e geloso della tua libertà. La tua fierabandiera, come un sole, dovrà essere simbolo ardente di fede e di unità. Che tutti i tuoifigli, da nord a sud, dall'est e dall'ovest siano il tuo amore, e il loro solo scopo servirti esempre eseguire il loro dovere. Cara Patria, terra amata, sei la nostra sola e veraricchezza, la nostra gioia, la nostra vita, in te l'amore e il grande onore.

Capitale: YaoundéPopolazione: 16,6 milioni(34,9 ab/kmq)Lingue: francese e inglese

Indipendente dalla Francia dal1° gennaio 1960.

Ordinamento: repubblicapresidenzialeCapo di stato: Paul BiyaPIL procapite: 2.100$

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amalgamati al meglio, possonodavvero creare spettacolo come pochialtri al mondo. Va da sé, insomma, chese ad una fase offensiva di questo tiposapranno addizionare anche una fasedifensiva all’altezza gli olandesi sicandideranno automaticamente comeoutsider. Che Wesley ed Arjen riescanolà dove né Cruijff né van Bastenriuscirono ad arrivare?Gli Oranje arrivano in Sudafrica forti diun record non da poco: nessun altro, aparte la Spagna, è riuscito a chiuderela fase qualificatoria vincendo tutte lepartite del proprio girone. Anchequesta, quindi, è una componente danon sottovalutare, che sottolinea comeuna volta trovata la giusta solidità(l’Olanda ha infatti subito due sole retinel corso delle otto gare disputate)questa squadra possa davvero faremale. In Sudafrica saranno i nettifavoriti per la vittoria del propriogirone. Inseriti nel Gruppo E conDanimarca, Camerun e Giappone,difatti, i Tulipani sono chiamati aterminare la prima fase in testa alraggruppamento per poi andarsela agiocare al meglio nella fase adeliminazione diretta. Detto questo,comunque, non sottovaluterei le av­versarie: se il Giappone sembra avereindubbiamente qualcosa in menorispetto alle altre Danimarca e Ca­merun potrebbero rivelarsi avversarieostiche. Meglio farci attenzione.

2006

1 986

1 990

1 994

1 998

2002

1 982

1 962

1 966

1 970

1 974

1 978

1 958

1 930

1 934

1 938

1 950

1 954

Ottavi di finale

Non qualificata

Ottavi di finale

Quarti di finale

4° posto

Non qualificata

Non qualificata

Non qualificata

Non qualificata

Non qualificata

2° posto

2° posto

Non qualificata

Non partecipante

Primo turno

Primo turno

Non partecipante

Non partecipante

Esordio internazionale:

30 apri le 1 905, AnversaBelgio - Olanda 1 -4

Palmares:

Mondiali: nona partecipazio-ne, due secondi posti (1 974,1 978).Europei: una volta campione(1 988), quattro terzi posti(1 976, 1 992, 2000, 2004).Olimpiadi: tre bronzi (1 908,1 91 2, 1 920).

Più presenze in nazionale:

Edwin van der Sar (1 30)

Migliormarcatore:

Patrick Kluivert (40)

1 4 giugno 201 0 - Soccer City, JohannesburgOlanda - Danimarca (h. 13:30)

1 9 giugno 201 0 - Moses Mabhida, DurbanOlanda - Giappone (h. 13:30)

24 giugno 201 0 - Green Point, Città del CapoCamerun - Olanda (h. 20:30)

Il 30 aprile del 1905 scese in campoper la prima volta, in quel di Anversa,una delle nazionali destinate a segnarepiù profondamente la storia del giocodel calcio. Quel giorno, infatti, debuttòsulla scena internazionale la squadradei tulipani, l’Olanda. Centocinque annipiù tardi gli olandesi si trovano conuna sola vittoria di rilievo in bacheca(l’Europeo del 1988), ma con attestatidi stima piovutigli addosso da più partilungo il corso della loro storiacalcistica. Perché è a loro che vienefatta risalire l’invenzione di quel calciototale che così profondamente hasegnato l’evoluzione di questo gioco. Esono loro ad aver dato i natali, inparticolar modo negli ultimiquarant’anni, ad alcuni dei più grandicampioni che si siano visti calcare uncampo di calcio.Con queste premesse la nazionaleguidata da van Marwijk non potrà chefare di tutto per provare a rispettare leattese, soprattutto a livello di qualitàdi gioco. Perché se è vero che nonsono certo tra i favoriti per la vittoriafinale, vista anche una difesa che fasorgere qualche perplessità rispettoalla propria eventuale solidità, èaltrettanto vero che dalla cintola in suil potenziale è di primissimo livello:giocatori come van der Vaart, Sneijder,Afellay, Robben, Babel e van Persiehanno infatti qualità da vendere e, se

GIRONEE-Olanda

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Stekelenburg

van BronkhorstMathijsenOojierHeitinga

Robben Kuyt

de Jongvan Bommel

Snejder

van Persie

CHI È DENTRO E CHI È FUORIOrlando Engelaar, centrocampista del PSV Eindhoven, è l 'unicodei giocatori tagl iati al l 'u ltimo da Bert van Marwijk ad aver giàrappresentato l 'Olanda a un torneo internazionale di ri l ievo,essendo stato titolare per gl i Oranje all 'Europeo 2008. Altri tregiocatori non partiranno per i l Sudafrica: i difensori Vurnon Anita(Ajax) e Ron Vlaar (Feyenoord) e l 'attaccante Jeremain Lens delPSV Eindhoven, che ha rappresentato anche i l Suriname a untorneo non ratificato dalla FIFA.

IL COMMISSARIO TECNICO

IL CAPITANO

Lambertus van Marwijk salì alla ribalta ad inizio dello scorsodecennio, quando dopo aver lasciato il Fortuna Sittard sisedette sulla panca del Feyenoord: alla guida del club diRotterdam infatti seppe vincere nel giro di un paio d’anni unaCoppa UEFA, impresa questa che gli diede una certa famainternazionale. Nel 2004 quindi il passaggio al BorussiaDortmund, dove non ebbe fortune, durando solo un anno emezzo. Tornato al Feyenoord vi restò per una sola stagione,riuscendo però a conquistare una KNVB Beker (l’equivalentedella Coppa Italia). Al termine degli Europei del 2008 è arrivatala chiamata, impossibile da rifiutare, da parte della federazioneolandese ed il suo approdo sulla panchina di una delle nazionalipiù blasonate d’Europa.

Nativo di Rotterdam, ma di origine moluccana, Giovanni vanBronckhorst ha legato buona parte della sua carriera allaprima squadra della sua città, il Feyenoord, club in cui militatutt’ora dopo avervi fatto ritorno nel 2007. Van Bronckhorst èstato uno dei terzini sinistri più apprezzati dell’ultimo decennioanche nel calcio europeo, che l'ha visto passare per Arsenal eBarcelona, oltre che per i Glasgow Rangers. Può fregiarsi diaver vinto campionati in tre stati diversi; peccato solo glienemanchi uno olandese! Arrivato alla sua terza Coppa del MondoGiovanni è l’elemento carismatico giusto per guidare unacompagine come quella Oranje.

GIRONEE-Olan

da

CT Bert VAN MARWIJK 19.05.1952

NOME SQUADRA1 Maarten STEKELENBURG P 22.09.1982

16 Michel VORM P 20.10.198322 Sander BOSCHKER P 20.10.19702 Gregory van der WIEL D 03.02.19883 John HEITINGA D 15.11.19834 Joris MATHIJSEN D 05.04.19805 Giovanni van BRONCKHORST D 05.02.1975

12 Khalid BOULAHROUZ D 28.12.198113 André OOIJER D 11.07.197415 Edson BRAAFHEID D 08.04.19836 Mark van BOMMEL C 22.04.19778 Nigel de JONG C 30.11.1984

10 Wesley SNEIJDER C 09.06.198414 Demy de ZEEUW C 26.05.198318 Stijn SCHAARS C 11.01.198420 Ibrahim AFELLAY C 02.04.198623 Rafael van der VAART C 11.02.19837 Dirk KUYT A 22.07.19809 Robin van PERSIE A 06.08.1983

11 Arjen ROBBEN A 23.01.198417 Eljero ELIA A 13.02.198719 Ryan BABEL A 19.12.198621 Klaas­Jan HUNTELAAR A 12.08.1983

AjaxUtrechtFC TwenteAjaxEverton (ENG)Amburgo (GER)FeyenoordStuttgart (GER)PSV EindhovenCeltic Glasgow (SCO)Bayern Monaco (GER)Manchester City (ENG)Inter (ITA)AjaxAZ AlkmaarPSV EindhovenReal Madrid (ESP)Liverpool (ENG)Arsenal (ENG)Bayern Monaco (GER)Amburgo (GER)Liverpool (ENG)Milan (ITA)

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Lo scorso anno era toccato all ’AZ,quest’anno è stata la volta del Twente: èfinita, insomma, l ’epoca di assoluto dominiodi Ajax e PSV, che si erano lungamentecontesi, con i l Feyenoord come solo altrorivale, i l dominio nazionale. Era dagli anni'60 che non succedeva che per due anni difi la squadre diverse da Ajax e PSVvincessero i l ti tolo di Eredivisie. Non èstata, comunque, un’affermazione netta: iTukkers l ’hanno infatti spuntata di un solopunto rispetto ai Lanceri , giunti secondinonostante un attacco devastante capacedi segnare ben 1 06 reti (contro le 72 delPSV, secondo migl ior attacco del

campionato). Con i l Twente qualificato direttamente in Champions e l’Ajax ai prel iminarisaranno PSV e Feyenoord le squadre qualificate all ’Europa League mentre AZ edUtrecht proveranno ad arrivarci tramite i prel iminari . Retrocesse in Eerste Divisie, invece,RKC e Sparta, i l cui posto verrà quindi preso da De Graafschap ed Excelsior. Salvo perun pelo i l Wil lem II , che battendo prima l'FC Eindhoven e poi i l Go Ahead ha passatoindenne i playout per la retrocessione e ha così prolungato la propria permanenza nellamassima serie.

IL CAMPIONATO NAZIONALE LA PROMESSA E IL CAMPIONENato ventidue anni fa ad Amsterdam, Gregory van der Wiel haavuto la fortuna di crescere, calcisticamente parlando, in uno deisettori giovanili più rinomati ed efficienti al mondo. Non stupiscequindi che, nonostante la giovane età, Gregory sia già uno deiterzini destri più seguiti dell’intero panorama europeo nétantomeno che Van Marwijk possa pensare a lui come titolaredell’out destro della sua nazionale: perché se un giocatoreesordisce solo diciannovenne in una delle squadre più importantid’Olanda, a ventuno viene nominato, dopo essere entrato nelgiro della nazionale, come “talento dell’anno” limitatamente alsuo club ed a ventidue riceve il premio come miglior giovane delcampionato (titolo conferito in passato a molti altri giocatoriattualmente convocati dall’ex­tecnico del Feyenoord, tra cuiRobben e Sneijder) evidentemente il potenziale è di primo livelloe le basi su cui lavorare ci sono. Non a caso qualche mese fa siparlava di lui come di un possibile rinforzo per la difesajuventina. Se farà un grande Mondiale, c’è da scommetterci, levoci su di lui aumenteranno in maniera esponenziale.E se van der Wiel avrà il compito di presidiare la fascia destra, aWesley Sneijder sarà assegnato quello di creare gioco e,soprattutto, rifinirlo per le punte. Reduce da una grandissimastagione passata in quel di Milano, in cui ha centrato lo storicotriplete che tanto ha fatto parlare giornali e tv negli ultimi giorni,Sneijder è oggi chiamato, assieme al compagno Robben, atrascinare una nazionale ricchissima di talento offensivo acentrare quel traguardo più volte sfiorato negli anni settanta mache mai, nel corso della storia, una nazionale Oranje è riuscitaad aggiudicarsi. Sneijder e Robben che restano, comunque, duetra i migliori giocatori dell’attuale panorama europeo, comeconfermato dalle loro prestazioni in Champions League, dove sisono resi protagonisti della cavalcata dei loro club sino in finale.Bisseranno il tutto anche in Sudafrica?

GIRONEE-Olanda

EredivisieSquadra Pt

FC Twente 86Ajax 85

PSV Eindhoven 78Feyenoord 63

AZ Alkmaar 62Heracles 56Utrecht 53

Groningen 49Roda JC 47

NAC Breda 46Heerenveen 37

VVV­Venlo 35NEC 33

Vitesse 32ADO Den Haag 30

Sparta Rotterdam 2617 Willem II 2318 RKC Waalwijk 15

123456789

10111213141516

Albo d'oroSquadra Ultimo

Ajax 29 2003­2004PSV Eindhoven 21 2007­2008Feyenoord 14 1998­1999HVV Den Haag 1913­1914Sparta Rotterdam

101958­19596

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per cambiare promessa dell’Ajax), puòfar correre con costrutto l'abbastanzasottovalutato Christian Poulsen, Jensene i soliti Jørgensen, Rommedhal eGrønkjær, gente che magari noneccellerà per fiato, ma che molto puòincidere in campo anche solo per ilmestiere che ha acquisito. In attaccoall’esperienza e all'intelligenza diTomasson si aggiungono i centimetri ela fame di fama e successo diBendtner, che avrà voglia di non farsisfuggire una vetrina planetaria permettersi in mostra, come anche quelSøren Larsen di cui molto si senteparlare bene.La Danimarca è una squadra che ècapitata in un gruppo equilibratissimo,nel senso che, certamente superiorel’Olanda, può francamente avere lameglio senza troppi patemi diGiappone e Camerun, a meno che inagguato per uno sgambetto non cisiano l'affiatamento nipponico e l'in­cognita Samuel Eto’o, naturalmente.Andare avanti significherebbe quasisenz’altro trovare l’Italia, ostacoloforse insormontabile, ma anche no.Chissà. Se non sprecano troppeenergie durante la fase iniziale, vedil’esperienza negativa dell’86 quandodominarono a suon di gol le prime trepartite per poi uscire subito all’ottavosenza gloria contro la Spagna, eccoche i danesi possono fare male.Prestare attenzione, please.

2006

1 986

1 990

1 994

1 998

2002

1 982

1 962

1 966

1 970

1 974

1 978

1 958

1 930

1 934

1 938

1 950

1 954

Non qualificata

Ottavi di finale

Non qualificata

Non qualificata

Quarti di finale

Ottavi di finale

Non qualificata

Non partecipante

Non qualificata

Non qualificata

Non qualificata

Non qualificata

Non qualificata

Non partecipante

Non partecipante

Non partecipante

Non partecipante

Non partecipante

Esordio internazionale:

1 9 ottobre 1 908, LondraDanimarca - Francia 9-0

Palmares:

Mondiali: quarta partecipazio-ne, una volta ai quarti (1 998).Europei: una volta campione(1 992), una volta semifinal ista(1 984).Olimpiadi: tre argenti (1 908,1 91 2, 1 960), un bronzo(1 948).

Più presenze in nazionale:

Peter Schmeichel (1 29)

Migliormarcatore:

Poul Nielsen (52)

Dopo aver toppato quattro anni fa, siripresenta al cospetto dell’universocalcistico anche la Danimarca, che si èsbarazzata tra la sorpresa generaledella Svezia e si è messa dietro ancheil Portogallo. La squadra di Olsen, insella dal 2000, è la tipica formazionequadrata e senza sbuffi di concezionescandinava, che coniuga l’esperienzadei matusa con la sfrontatezza deiragazzetti di primo pelo. Si legge ingiro che per trovare una Danimarcaforte come questa bisogna andareindietro nel tempo di quasi vent’anni,a quella che vinse il titolo continentalein Svezia nel ‘92 senza preparazionespecifica e pescando i suoi giocatoridirettamente sulle spiagge di mezzaEuropa. Non sappiamo rispondere, senon che anche nel ’98 non era perniente male quella che, guidata dagliultimi lampi dei fratelli Laudrup,massacrò la Nigeria agli ottavi e neiquarti fece sudare parecchio il Brasileprima di mettere fuori la bandierabianca.Obiettivamente Olsen ha buona farinatra le mani per sfornare ottimo pane:Sørensen è portiere collaudato eaffidabile, la difesa può contare sugente che conosce perfettamente ilcalcio internazionale, da Agger fino aKrøldrup e Kjær, mentre a cen­trocampo un ragazzino con ancora identi da latte, Christian Eriksen (tanto

1 4 giugno 201 0 - Soccer City, JohannesburgOlanda - Danimarca (h. 13:30)

1 9 giugno 201 0 - Loftus Versfeld, PretoriaCamerun - Danimarca (h. 20:30)

24 giugno 201 0 - Royal Bafokeng, RustenburgDanimarca - Giappone (h. 20:30)

GIRONEE-Dan

imarca

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SQUADRANOME

CT Morten OLSEN 14.08.1949

1 Thomas SØRENSEN P 12.06.1976 Stoke City (ENG)16 Stephan ANDERSEN P 26.11.1981 Brøndby22 Jesper CHRISTIANSEN P 24.04.1978 FC Copenhagen3 Simon KJÆR D 26.03.1989 Palermo (ITA)4 Daniel AGGER D 12.12.1984 Liverpool (ENG)5 William KVIST D 24.02.1985 FC Copenhagen6 Lars JACOBSEN D 20.09.1979 Blackburn Rovers (ENG)

13 Per KRØLDRUP D 31.07.1979 Fiorentina (ITA)15 Simon POULSEN D 07.10.1984 AZ Alkmaar (NED)23 Patrick MTILIGA D 28.01.1981 Malaga (SPA)2 Christian POULSEN C 28.02.1980 Juventus (ITA)7 Daniel JENSEN C 25.06.1979 Werder Bremen (GER)8 Jesper GRØNKJÆR C 12.08.1977 FC Copenhagen

10 Martin JØRGENSEN C 06.10.1975 Aarhus12 Thomas KAHLENBERG C 20.03.1983 Wolfsburg (GER)14 Jakob POULSEN C 07.07.1983 Aarhus17 Mikkel BECKMANN C 24.10.1983 Randers19 Dennis ROMMEDAHL C 22.07.1978 Ajax (NED)20 Thomas ENEVOLDSEN C 27.07.1987 Groningen (NED)21 Christian ERIKSEN C 14.02.1992 Ajax (NED)9 Jon DAHL TOMASSON A 29.08.1976 Feyenoord (NED)

11 Nicklas BENDTNER A 16.01.1988 Arsenal (ENG)18 Søren LARSEN A 06.09.1981 MSV Duisburg (GER)

I buoni campionati passati al Milan e i tanti successi messiinsieme fanno ormai parte del passato, ma Jon DahlTomasson non ha smesso mai di segnare: dall'Italia è passatoper Germania e Spagna, per poi fare ritorno al Feyenoord, lìdove probabilmente aveva dato il meglio di sé. Attaccante belloa vedersi e pure efficace, può fare da chioccia a Bendtner e aEriksen, e magari non mancare l’appuntamento con il gol, pergli spazi che gli si potrebbero venire a creare con tutti idifensori concentrati a marcare l’asso dell’Arsenal. A quasi 34anni suonati, quello sudafricano è l’ultimo appuntamentoimportante della sua carriera: fallirlo sarebbe un vero peccato.

Sørensen

JacobsenAggerKjærKrøldrup

Rommedhal Jørgensen

C. Poulsen

Tomasson

Bendtner

J.Poulsen

IL COMMISSARIO TECNICOQuasi tutti i suoi colleghi approdati in Sud Africa sognerebberosolamente la durata del contratto che la federazione danese hafatto a lui, visto che è in carica da dieci anni. Da giocatoreMorten Olsen è stato uno dei migliori difensori della suagenerazione, un marcantonio che giocava centrale e cheraramente faceva fare bella figura agli attaccanti che si trovavadi fronte. Colonna dell’Anderlecht e del Colonia, da allenatore diclub non ha reso quanto gli era pronosticato, ma alla guidadella nazionale in fin dei conti ha mancato solo la qualificazionein Germania quattro anni fa. Ha esperienza da vendere, esoprattutto era in campo in Messico nell'incredibile esperienzadi ventiquattro anni fa. Conosce a menadito i suoi ragazzi e,cosa non da poco, loro conoscono lui.

CHI È DENTRO E CHI È FUORINonostante l 'infortunio patito nel l 'amichevole della nazionalecontro i l Senegal, i l difensore del Palermo Simon Kjær ha ricevutola chiamata di Morten Olsen, anche se potrà essere sostituitoentro i l 1 3 giugno in caso non dovesse recuperare in tempo. Oltreal portiere del Göteborg Kim Christensen, Olsen ha tagl iato tregiocatori di movimento: i centrocampisti Michael Si lberbauerdell 'Utrecht e Michael Krohn-Dehli del Brøndby e la punta MortenRasmussen del Celtic Glasgow.

IL CAPITANO

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Secondo titolo consecutivo per l 'FCCopenhagen, la squadra danese dimaggior successo nel decennio appenaterminato: netta l 'affermazione del clubdella capitale sul l 'OB, staccato di novepunti . Solo terzo i l Brøndby, in cerca diun'affermazione nazionale da cinque anni.Mentre i campioni andranno a disputare la

Champions League, in Europa League approderanno già al terzo turno l 'OB e ilNordsjælland, solo settimo nella Superl igaen, ma trionfatore nella Coppa Danese dopoaver battuto nella finale i l Midtjyl land con due gol durante i tempi supplementari .Accedono invece ai turni prel iminari i l Brøndby e i l Randers, nonostante quest'ultimaabbia evitato di sol i due punti la retrocessione: la qualificazione degli Hestene (cavall i ) ègiunta grazie al la classifica fair-play. Retrocedono in prima divisione l 'Aarhus e i cignidel l 'HB Køge, squadra nata la scorsa primavera dalla fusione tra l 'omonima società,appena fal l i ta, e l 'Herfølge BK: un'avventura non fortunata, visto che i l Køge ha chiuso lalega all 'u ltimo posto, staccata di ben 1 9 punti dal l 'Aarhus.La classifica marcatori del torneo è stata vinta dal nigeriano Peter Utaka dell 'OB, autoredi diciotto reti che ha recentemente fatto i l suo esordio per la propria nazionale inun'amichevole con la Repubblica Democratica del Congo. Solo al quarto posto dellagraduatoria si trova un danese, seppur di origine montenegrina: Rajko Lekić delSi lkeborg, anche lui recentemente chiamato per la prima volta dalla nazionale.

IL CAMPIONATO NAZIONALE ALTRI PROTAGONISTIA ventun’anni Simon Kjær è già un uomo e un calciatorearrivato: la splendida stagione appena trascorsa al Palermo gliha acceso l’interesse dell’Europa del calcio che conta, ma èdifficile che Zamparini se ne privi, a meno che un superboMondiale non ne decuplichi il valore monetario. Olsen l'haconfermato nella lista definitiva nonostante l'infortunio patito inamichevole a una manciata di giorni dalla deadline perpresentare i 23 convocati ufficiali. Difensore fisico e dai piedibuoni, velenoso di testa e pericoloso sotto porta, in Italia Kjærha aggiunto mestiere e un pizzico d’esperienza: non glitremeranno le gambe di fronte al palcoscenico iridato.Stesso discorso per Nicklas Bendtner, uomo che a 22 anni stabruciando le tappe sia in Inghilterra sia con la Nazionale, dovegioca e segna già da quattro anni. Approdato all'Arsenal solosedicenne, ha fatto esperienza in un prestito al Birmingham eattraverso la trafila delle nazionali giovanili danesi. Dopo averlonominato calciatore dell’anno nel 2009, a lui la Danimarca chiedei gol necessari per superare il primo turno e magari anchecercare di andare un pochino più in là, calcolando che la difesaitaliana potrebbe soffrirlo e non poco.Chi invece potrebbe patire il peso dell’emozione, ma salvarsigrazie a una classe innata già ampiamente sperimentata èl’ultimo degli enfant prodige beccati in terra d’Amleto, ossia quelChristian Eriksen che l’Ajax, fucina di talenti in erba, non sistanca mai di far giocare e crescere. Regista d’ordine assaidisciplinato, ma con ampio senso del gol (con beneficiod’inventario per ciò che riguarda le difese del torneo olandese),non ha sfigurato quando ha giocato contro la Juventus in EuropaLeague. Può essere una delle sorprese del mondiale e un affarevero per tante squadre anche di casa nostra.

GIRONEE-Dan

imarca

SuperligaenSquadra Pt

FC Copenhagen 68OB 59

Brøndby 52Esbjerg fB 50

AaB 48Midtjylland 47

Nordsjælland 43Silkeborg 43

SønderjyskE 41Randers 40Aarhus 38

HB Køge 19

123456789

101112

Albo d'oroSquadra Ultimo

KB 15 1980Brøndby 10 2004­2005AB 9 1967B 93 1945­1946FC Copenhagen 2009­20108

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Page 9: La Guida a Sudafrica 2010 - Girone E

L’allenatore Okada ha posto comeobiettivo il raggiungimento dellasemifinale: una speranza decisamenteottimistica alla luce sia del fatto che ilGiappone in tre partecipazioni non hamai vinto una partita fuori dal suoloamico, sia della sterilità del repartooffensivo che ha portato a ruotare unaventina di attaccanti negli ultimi dueanni alla ricerca della coppia piùadatta. Shinji Okazaki, centravanti deiShimizu S­Pulse, si è affermato comel’uomo più prolifico del 2009 a livello disquadre nazionali, con le sue 15 reticon la casacca del Giappone, ma 4 reticontro Hong Kong e 3 reti contro ilTogo non rendono giustizia a questoriconoscimento. Come spalla, Okazakipuò contare sull’apporto di Ōkubo,ritornato a Kobe dopo sei mesi nellefile del Wolfsburg, del trentenneTamada, autore nel 2006 di una rete alBrasile, e del catanese Morimoto incerca di consacrazione a livellointernazionale.Se la consistenza dell’attacco è tuttada verificare, il centrocampo sipresenta come decisamente piùattrezzato e in grado di imporre latradizionale organizzazione di giocodelle rappresentative del Sol Levantesotto la guida di Shansuke Nakamura,al canto del cigno di una carriera chelo ha portato in Italia, Scozia eSpagna, avendo militato per la

2006

1 986

1 990

1 994

1 998

2002

1 982

1 962

1 966

1 970

1 974

1 978

1 958

1 930

1 934

1 938

1 950

1 954

Primo turno

Non qualificata

Non qualificata

Non qualificata

Primo turno

Ottavi di finale

Non qualificata

Non qualificata

Non partecipante

Non qualificata

Non qualificata

Non qualificata

Non partecipante

Non partecipante

Non partecipante

Ritirata

Non partecipante

Non qualificata

Esordio internazionale:

9 maggio 1 91 7, TōkyōGiappone - Cina 0-5

Palmares:

Mondiali: quarta partecipazio-ne, una volta agli ottavi difinale (2002).Coppa d'Asia: tre voltecampione (1 992, 2000, 2004),una terzo posto (2007).Olimpiadi: un bronzo (1 968).

Più presenze in nazionale:

Masami Ihara (1 22)

Migliormarcatore:

Kunishige Kamamoto (75)

GIRONEE-Giappone

1 4 giugno 201 0 - Free State, BloemfonteinGiappone - Camerun (h. 16:00)

1 9 giugno 201 0 - Moses Mabhida, DurbanOlanda - Giappone (h. 13:30)

24 giugno 201 0 - Royal Bafokeng, RustenburgDanimarca - Giappone (h. 20:30)

Reggina, i Celtic di Glasgow el'Espanyol. Di fianco a lui, in unreparto sulla carta a cinque, il ruolodegli interditori sarà coperto daInamoto, dieci anni di esperienzasenza troppa gloria in giro perl’Europa, e Hasebe, ventiseienne delWolfsburg. La fase di ripartenza saràgarantita da Keisuke Honda e DaisukeMatsui, sei anni di militanza nel calciofrancese.Avendo partecipato a tutte le edizionidella Coppa del Mondo che hanno vistoil Giappone protagonista, il portiereNarazaki è il veterano della squadrache, sotto la guida di Okada, èritornata ad una tradizionale difesa aquattro dove la coppia centrale ècostituita da Marcus Tulio Tanaka, natoin Brasile e trasferitosi in Giapponeall’età di 15 anni, e dal capitano dimille battaglie Nakazawa. Sulle fasceevoluiranno Uchida, destinato alloSchalke 04 dopo la Coppa del Mondo,e Nagatomo, nel giro della nazionaledal 2008, anno in cui ha anchedisputato con la rappresentativa under23 i Giochi Olimpici di Pechino.In un gruppo dove la forza dominantesulla carta è l’Olanda, il Giappone sigiocherà la battaglia come secondaforza con Danimarca e Camerun,Proprio l’esordio contro i Leoni d’Africapotrebbe essere decisivo per le sortidella squadra di Okada.

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Page 10: La Guida a Sudafrica 2010 - Girone E

SQUADRANOME

CT Takeshi OKADA 25.08.1956

NOME SQUADRA1 Seigo NARAZAKI P 15.04.1976 Nagoya Grampus

21 Eiji KAWASHIMA P 20.03.1983 Kawasaki Frontale23 Yoshikatsu KAWAGUCHI P 15.08.1975 Júbilo Iwata3 Yūichi KOMANO D 25.07.1981 Júbilo Iwata4 Marcus Tulio TANAKA D 24.04.1981 Nagoya Grampus5 Yuto NAGATOMO D 12.09.1986 FC Tokyo6 Atsuto UCHIDA D 27.03.1988 Kashima Antlers

13 Daiki IWAMASA D 30.01.1982 Kashima Antlers15 Yasuyuki KONNO D 25.01.1983 FC Tokyo22 Yuji NAKAZAWA D 15.02.1978 Yokohama F. Marinos2 Yuki ABE C 06.09.1981 Urawa Red Diamonds7 Yasuhito ENDŌ C 28.01.1980 Gamba Osaka8 Daisuke MATSUI C 11.05.1981 Grenoble (FRA)

10 Shunsuke NAKAMURA C 24.06.1978 Yokohama F. Marinos14 Kengo NAKAMURA C 31.10.1980 Kawasaki Frontale17 Makoto HASEBE C 18.01.1984 Wolfsburg (GER)18 Keisuke HONDA C 13.06.1986 CSKA Mosca (RUS)20 Junichi INAMOTO C 18.09.1979 Kawasaki Frontale9 Shinji OKAZAKI A 16.04.1986 Shimizu S­Pulse

11 Keiji TAMADA A 11.04.1980 Nagoya Grampus12 Kisho YANO A 05.04.1984 Albirex Niigata16 Yoshito ŌKUBO A 09.06.1982 Vissel Kobe19 Takayuki MORIMOTO A 07.05.1988 Catania (ITA)

Narazaki

NagatomoNakazawaTanakaUchida

OkazakiHonda

S. NakamuraHasebeK. NakamuraEndō

IL CAPITANOYūji Nakazawa, centrale difensivo con il vizio del goal, è unodei tre giapponesi ad avere indossato la casacca dellaNazionale per più di 100 volte, andando a segno in 17occasioni. La sua storia di calciatore inizia a diciannove annicon un viaggio in Brasile, a proprie spese, per studiare calcionelle fila dell’America Mineiro. Al ritorno in patria, nel 1999,firma il suo primo contratto professionistico per il VerdyKawasaki e debutta in Nazionale. E’ protagonista delle vittoriegiapponesi nella Coppa d’Asia nel 2000 e nel 2004 e dopo laCoppa del Mondo del 2006 annuncia, a 28 anni, il suo ritirodalla Nazionale. Sei mesi dopo ritorna sulla sua decisione e il14 febbraio 2010, contro la Corea del Sud, gioca la suacentesima partita con la maglia del Giappone.

CHI È DENTRO E CHI È FUORIChiamata a sorpresa per i l trentaquattrenne portiere YoshikatsuKawaguchi, reduce da una frattura alla gamba che lo ha tenutofuori dai campi da gioco per tutta la stagione. Come il suo collegaNarazaki, Kawaguchi è veterano di mil le battagl ie e con Sudafrica201 0 sarà alla quarta Coppa del Mondo: riserva di lusso, è statonominato sul campo capitano della squadra e i l suo ruolo neglispogl iatoi sarà fondamentale. Solo quattro dei giocatori chiamatida Okada giocano fuori dal la J-League.

IL COMMISSARIO TECNICODopo aver guidato il Giappone nella sua prima apparizione nellafase finale di Francia 1998, Takeshi Okada è ritornato in sellaalla fine del 2007 dopo che il commissario tecnico in carica, ilbosniaco Ivica Osim aveva dovuto lasciare per motivi di salute.L’intera carriera di Okada si è svolta in patria: da giocatore trail 1980 e il 1985 ha indossato per 24 volte la maglia dellaNazionale segnando una rete, mentre da allenatore, dopo ledimissioni seguite alla sconfitta con la Giamaica a Francia 1998,ha guidato i Consadole Sapporo e gli Yokohama Marinos, cheha portato per due anni al titolo conquistando il riconoscimentocome allenatore dell’anno.

GIRONEE-Giap

pone

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Ancora troppo presto per fare pronosticisul la J-League: a guidare la tavola dopododici giornate è lo Shimizu S-Pulse doveterminò la sua carriera Daniele Massaro,squadra in cerca del primo scudetto e cheappartiene alla ristretta cerchia dei cinqueclub che non sono mai retrocessi dal lamassima divisione giapponese. La gra-duatoria, però, non si è ancora allungata:dieci squadre in altrettanti punti , con iNagoya Grampus e i Kashima Antlers (lasquadra più titolata della J-League) a -3 e-4 pronti ad approfittare di qualsiasi passofalso della capolista, come la sconfittapatita contro l 'Albirex Niigata, per ora unico

stop della squadra. Tra le neopromosse, al momento quella che si sta comportandomeglio è i l Cerezo Ōsaka, tranqui l lo a metà classifica, mentre lo Shōnan Bellmāreoccupa l'ultima posizione in classifica a pari merito con Ōmiya Ardīja e Kyōto Sanga. Trai migl iori marcatori del le prime dodici giornate spicca i l nome di Shinj i Kagawa delCerezo, che ha però lasciato la J-League per unirsi , a partire dalla prossima stagione, aitedeschi del Borussia Dortmund.

IL CAMPIONATO NAZIONALE LA PROMESSA E IL CAMPIONEIl prodotto migliore della nuova generazione giapponese è ilregista Seisuke Honda, 23 anni, arrivato in Europa nel 2008 nelVVV­Venlo, squadra olandese di seconda fascia, e passato nelmese di gennaio di quest’anno al CSKA Mosca dove completauna prima linea di stelle straniere come l’ala cilena MarkGonzález e il ceco Tomáš Necid. Il suo esordio è coinciso con gliottavi di finale di Champions League contro il Siviglia, di cui èstato protagonista, contribuendo con un gol e un assist allavittoria che ha portato per la prima volta ai quarti di finale ilCSKA e lo ha reso primo giapponese a segnare nella fase adeliminazione diretta della Champions League.Non partirà con ogni probabilità nell’undici titolare, ma i destinidel Giappone dipenderanno dagli effetti degli ingressi in corsa edalla vena del goal del “catanese” Takayuki Morimoto. Appenaventiduenne, dopo quattro anni nelle fila degli etnei dove hasegnato 14 reti in 69 partite, Morimoto ha fatto il suo debutto innazionale poco più di sei mesi fa, andando in gol alla secondaapparizione, in una larga vittoria per 5­0 contro il Togo. Per ilcalcio giapponese l’attaccante del Catania è un fenomeno diprecocità: il più giovane ad aver debuttato nel calcioprofessionistico, nonché il più giovane marcatore del campionatonipponico con il suo primo gol, due giorni prima del suosedicesimo compleanno.Sudafrica 2010 sarà il canto del cigno per ShunsukeNakamura: arrivato in Europa alla Reggina, ha vissuto le sueannate migliori nel Celtic Glasgow dove nel 2006 ha segnato ilprimo goal giapponese in Champions League e nel 2007 è statopremiato come miglior giocatore del campionato scozzese. Altramonto di una carriera bloccata dai troppi infortuni, ha fattouna ultima apparizione all’inizio di questa stagione nel Espanyolper ritornare nelle fila della sua prima squadra, gli YokohamaMarinos.

GIRONEE-Giappone

J­LeagueSquadra Pt

Shimizu S­Pulse 25Nagoya Grampus 22Kashima Antlers 21

123

Urawa Red Diamonds 20Kawasaki Frontale 20

Yokohama F.Marinos 18Albirex Niigata 17Cerezo Ōsaka 16

Sanfrecce Hiroshima 16Júbilo Iwata 15

Gamba Ōsaka 14FC Tōkyō 14

Montedio Yamagata 14Vegalta Sendai 13

Vissel Kōbe 11Ōmiya Ardīja 9

17 Kyōto Sanga 918 Shōnan Bellmāre 9

456789

10111213141516

(Campionato in corso: 12 su 34 gg)

Albo d'oroSquadra Ultimo

Kashima Antlers 7 2009Júbilo Iwata 3 2002Yokohama F.Marinos 2004Tōkyō Verdy 1994Urawa Red Diamonds

220061Gamba Ōsaka 2005

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tanto), Nicolas N'Koulou a presidiare lefalle songhiane, Henri Bedimo ametterci energia e Benoît Assou­Ekotto, bella novità della fascia destradel Tottenham.Coperta la fascia di difesa dal white,Geremi Njitap si sposta acentrocampo, anche se la corsairrefrenabile è ormai tramontante,mentre è nel momento migliore ilmediano del futuro Alexandre Song,accoppiato alla capacità d’infiltrazionedi Jean Makoun, e alle novità portateda Marcel Ndjeng, da un po’ quasiscomparso dalla Zweite Bundesliga.Sugli esterni dovrebbero giocareAchille Emana, che da sempre giocacon il 10 di Mboma, e LandryN’Guémo, al Celtic ad arare il campocome piace lassù. La punta diriferimento e il coccige dell’intera spinadorsale della squadra formata daKameni­Song­Song­Eto’o è il tuttofaredell’Inter, a settembre prima punta, anovembre seconda punta in appoggio,a gennaio ala, a marzo mezzapuntanel 4­2­3­1, a maggio centrocampistadi fatica. Se gira Eto’o può fare i goalanche Webó, che ne segue gli umori.Fino ad oggi il Camerun ha giocatobloccato, con i mediani che copronoperfettamente la difesa e fannomuovere poco gli uomini di fantasiaaltrui. L’Olanda e la Danimarca sonosquadre molto diverse ma i Leoniindomabili possono adattarsi bene.

Dove potrà arrivare la più europeadelle squadre africane? Bell’enigma ele risposte possono essere almeno tre:se Olanda e Danimarca arrivano informa il Camerun potrebbe usciremesto e silente al primo turno; seinvece le cose vanno come devonoandare, passa il primo turno e siblocca agli ottavi, magari davanti anoi; se arriva in buona forma e lasquadra recepisce al meglio i dettamidi Le Guen, migliorando gli scambi inattacco, potrebbe non solo passarecome prima del suo girone e arrivarefacilmente ai quarti perché il gironedell’Italia fa veramente ridere, maanche passando come seconda,potrebbe farci vedere i sorci verdi ediventare la nostra ennesima Corea(sempre se non le becchiamo dallaSlovacchia).Paul Le Guen è riuscito in poco tempoa portare il suo sistema di gioco in unasquadra mai anarchica come laNigeria, ma comunque instabile dallatesta ai piedi. Il portiere resta unmezzo pazzo, Carlos Kameni,pararigori, negli ultimi due anni un po’abbacchiato. Se Le Guen riesce a farloconcentrare per tutti i 90 minuti dellepartite, può diventare un top 11dell’intera manifestazione. Difesa, allaPizzul, rocciosa, con il vecchio zioRigobert Song (in quella Salernitanaha brillato pochi mesi, ma ha brillato

2006

1 986

1 990

1 994

1 998

2002

1 982

1 962

1 966

1 970

1 974

1 978

1 958

1 930

1 934

1 938

1 950

1 954

Non qualificata

Non qualificata

Quarti di finale

Primo turno

Primo turno

Primo turno

Primo turno

Non partecipante

Ritirata

Non qualificata

Non qualificata

Non qualificata

Non partecipante

Non partecipante

Non partecipante

Non partecipante

Non partecipante

Non partecipante

Esordio internazionale:

1 3 apri le 1 960, MadagascarCamerun - Gibuti 9-2

Palmares:Mondiali: sesta partecipazio-ne, una volta ai quarti (1 990).Coppa Africa: quattro voltecampione (1 984, 1 988, 2000,2002), due secondi posti(1 986, 2008), un terzo posto(1 972).Olimpiadi: un oro (2000).

Più presenze in nazionale:

Rigobert Song (1 35)

Migliormarcatore:

Samuel Eto'o (44)

GIRONEE-Cam

erun

1 4 giugno 201 0 - Free State, BloemfonteinGiappone - Camerun (h. 16:00)

1 9 giugno 201 0 - Loftus Versfeld, PretoriaCamerun - Danimarca (h. 20:30)

24 giugno 201 0 - Green Point, Città del CapoCamerun - Olanda (h. 20:30)

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SQUADRANOME

CT Paul LE GUEN 01.05.1964

NOME SQUADRA1 Carlos KAMENI P 18.02.1984 Espanyol (ESP)

16 Souleymanou HAMIDOU P 22.11.1973 Kayserispor (TUR)22 Guy N'DY ASSEMBÉ P 28.02.1986 Valenciennes (FRA)2 Benoît ASSOU­EKOTTO D 24.03.1984 Tottenham Hotspur (ENG)3 Nicolas N'KOULOU D 27.03.1990 Monaco (FRA)4 Rigobert SONG D 01.07.1976 Trabzonspor (TUR)5 Sébastien BASSONG D 09.07.1986 Tottenham Hotspur (ENG)8 GEREMI D 20.12.1978 Ankaragücü (TUR)

12 Gaëtan BONG D 25.04.1988 Valenciennes (FRA)13 Aurélien CHEDJOU D 20.06.1985 Lille (FRA)19 Stephane MBIA D 20.05.1986 Olympique de Marseille (FRA)6 Alexandre SONG C 09.09.1987 Arsenal (ENG)7 Landry N'GUÉMO C 28.11.1985 Celtic Glasgow (SCO)

11 Jean MAKOUN C 29.05.1983 Olympique Lyonnais (FRA)18 Eyong ENOH C 23.03.1986 Ajax (NED)20 Georges MANDJECK C 09.12.1988 Kaiserslautern (GER)21 Joel MATIP C 08.08.1991 Schalke 04 (GER)9 Samuel ETO'O A 10.03.1981 Inter (ITA)

10 Achille EMANA A 05.06.1982 Real Betis (SPA)14 Eric CHOUPO­MOTING A 23.03.1989 Nuremberg (GER)15 Pierre WEBÓ A 20.01.1982 Mallorca (SPA)17 Mohammadou IDRISSOU A 08.03.1980 Friburgo (GER)23 Vincent ABOUBAKAR A 22.01.1992 Cotonsport Garoua

Kameni

Assou-EkottoN'KoulouR. SongMandjeck

Enoh Mbia

Webó

A. Song

Emana

Eto'o

IL CAPITANOIn Sudafrica Samuel Eto’o sarà uno degli attaccanti piùtemuti. Bomber prolifico, negli ultimi due anni tra Barcelona eInter ha vinto praticamente tutto. Con la nazionale invece viveun rapporto complesso: idolatrato in tutta l’Africa, Eto’o èsempre stato molto legato ai destini dei Leoni Indomabili ma siè dimostrato assai suscettibile alle critiche di scarso impegno.Due anni fa prese a testate un giornalista mentre alla vigilia delMondiale ha minacciato di lasciare la squadra dopo le critiche diRoger Milla. Un anno fa Le Guen lo ha responsabilizzatoaffidandogli la fascia di capitano che era da un decennio albraccio di Rigobert Song. Dopo aver trascinato i suoi alMondiale Eto’o ha regalato a ciascuno dei suoi compagni unprezioso orologio.

CHI È DENTRO E CHI È FUORIUn infortunio ha fermato Jacques Zoua, punta del Basi lea conpresenze finora solo nella nazionale under 20 che alla Coppa delMondo avrebbe potuto fare i l proprio esordio per la rappresentativamaggiore, se non fosse stato bloccato da un problema tendineo.Oltre a Zoua, i tagl iati da Le Guen per la l ista definitiva sono stati i lportiere Patrick Tignyemb dei Bloemfontein Celtic, i l difensoreMakadji Boukar, i l centrocampista Marcel Ndjeng dell 'Augsburg el 'attaccante Dorge Kouemaha del Club Brugge.

IL COMMISSARIO TECNICOQuando giocava nello Stade Brest all’inizio degli anni ’80, PaulLe Guen era uno che la mosca non gliela facevi passare sotto ilnaso. Quando è diventato allenatore, l’acume dell’osservatoreattento gli è rimasto come traccia profonda. Non giocanobenissimo le sue squadre, ma spesso vincono le battaglie. Pervincere le guerre ci vogliono anche i cannoni e spesso lui non liha avuti. Ha lasciato un Lione che ha strutturato comeimbattibile, portandolo a vincere tre campionati consecutivi dal2002 al 2005, e adesso ha una nazionale a cui è riuscito acambiare pelle. Se gli africani giocano davvero all’europea, chefine faranno? Le Guen può diventare un Leone.

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Va in dobbia cifra i l Cotonsport Garoua cheguadagna il suo decimo scudetto rag-giungendo i l Canon Yaoundé al primoposto nella classifica delle squadre piùtitolate del campionato camerunense. I lCotonsport si è imposto con ben sette puntidi vantaggio sui Les Astres secondi inclassifica. Solo terzo i l Tiko United cam-pione uscente, che aveva interrotto la

striscia di sei ti tol i consecutivi del Cotonsport. La squadra di Yaoundé, arrivata nona asoli due punti dal la zona retrocessione, non vede lo scudetto dal 2002, quando l'avevastrappato dal petto della maglia del Cotonsport.Cotonsport e Les Astres, dopo essersi combattuti i l ti tolo, sono contrapposte anche nellesemifinal i di Coppa del Camerun: al l 'andata a Douala, città dei Les Astres i l risultato èstato di 1 -1 . Ai quarti i l Garoua aveva eliminato i l Tiko United grazie al la regola delle retisegnate fuori casa e agli ottavi i l Panthère, quarto nella classifica del campionato evincitore nell 'edizione precedente della Coppa, perdendo 1 -0 i l ri torno dopo avertrionfato 5-1 nel la gara di andata. Meno in salita i l percorso dei Les Astres che hannoincontrato solo squadre di categorie inferiori fino ai quarti di finale, in cui hanno vinto airigori , dopo un doppio pareggio a reti bianche, contro l 'Union Sportif de Douala, squadradi metà classifica in campionato.

IL CAMPIONATO NAZIONALE LA PROMESSA E IL CAMPIONEI destini del Camerun dipenderanno molto dal rendimento delcentrocampo, dove due mediani dal piede discreto e dai polmoniinesauribili come Alexandre Dimitri Song Billong e Jean IIMakoun potranno sicuramente far valere la loro superiorità fisicasui pari ruolo olandesi, danesi e giapponesi.Alexandre Song, che in questa Coppa del Mondo avràl'occasione di giocare a fianco al cugino Rigobert, è stato unascoperta di Arsène Wenger: è stato lui, dopo averlo notato nelBastia, a volerlo con sé all’Arsenal. Calcisticamente infatti, ilventiduenne di Douala è cresciuto nei centri giovanili del clubcorso e, prima di optare definitivamente per la nazionalitàcamerunense, Song ha giocato qualche partita con l’under 16francese. Nell’Arsenal ha contribuito alla definitiva esplosione diFàbregas permettendogli di occuparsi maggiormente della faseoffensiva. Dopo l’ottima prestazione fornita nel corso della Coppad’Africa 2010, in cui è stato inserito nell’undici ideale del torneo,Song è diventato una pedina inamovibile nello scacchiere di LeGuen. Song naturalmente sarebbe un mediano difensivo, ma puòanche giocare da esterno in un centrocampo a tre e,all’occorrenza, persino da difensore centrale.Nonostante sia all’esordio mondiale, il ventisettenne JeanMakoun ha ormai acquisito quella maturità necessaria perguidare il centrocampo dei Leoni Indomabili. Pupillo di Le Guen,pur non avendo un fisico eccezionale fa del dinamismo la suadote migliore. Può vantare anche un ottimo intuito negliinserimenti e una discreta regia. Dopo sette stagioni da colonnadel Lille, nell’ultimo biennio Makoun ha preso in mano le chiavidel centrocampo del Lione. Quest’anno ha avuto una stagionedifficile, rischiarata dalla rete decisiva segnata contro il RealMadrid durante gli ottavi di finale di Champions League.

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Squadra PtMtn Elite One

1 Cotonsport 562 Les Astres 493 Tiko United 454 Panthère 415 Yong Sport 366 Unisport 367 Union 348 Renaissance 349 Canon 3210 Ngaoundéré 3211 Sable 3112 Fovu 3013 AS Matelots 2514 Roumde 15

19951990

2009­20101988

Union DoualaRacing Bafoussam

1967

Albo d'oroSquadra Ultimo

Canon Yaoundé 10 2002Cotonsport GarouaTonnerre YaoundéOryx Douala 5

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Sul calcio africano si è detto e scrittotutto il contrario di tutto, il che è anchecomprensibile dato che si tratta di unintero continente. Nel 1962 WalterWinterbottom, storico allenatoredell’Inghilterra, affermò per la primavolta che una nazionale africana avrebbevinto il Mondiale. Una posizionediametralmente opposta a quellasostenuta, negli anni Novanta, daltedesco Joachim Fickert, allenatoregiramondo e profondo conoscitoredell’Africa secondo cui, siccome il calcionon è un’isola, il divario fra il footballeuropeo e quello africano era destinatoinvece ad allargarsi. Quel che è certo èche, a seguito del Mondiale di Italia1990, nell’immaginario collettivo la tesisecondo cui un successo africano èimminente è diventata ormaipredominante. Se alla vigilia di ognimondiale la profezia di Winterbottom hainiziato ad essere costantementeriproposta come un mantra, ciò è dovutosenza dubbio all’exploit dei LeoniIndomabili camerunesi al Mondiale delle“Notti Magiche”.Il Camerun, che già aveva ben figuratonel 1982, fu la vera grande rivelazione diquel Mondiale. Inseriti in un gruppo nonfacile, con Argentina, Romania e URSS, iLeoni Indomabili sorpresero tuttiandando a vincere il girone. Un interocontinente cominciò a sognare già nellapartita d’esordio quando, con la propriasquadra in inferiorità numerica,l’attaccante François Omam­Biyik (futuracomparsa nella Sampdoria) trafisse con

un beffardo colpo di testa l’Argentina diMaradona, campione del mondo incarica. Le parate di N’Kono garantironotanto la vittoria per 1 a 0 control’Albiceleste quanto la vittoria per 2 a 1,con annesso passaggio del turno, controla Romania. A decidere il secondoincontro fu però il trentottenne RogerMilla, il quale, entrato al 68’, piazzò unadoppietta nel giro di venti minuti. Ladisfatta contro la già eliminata UnioneSovietica ebbe valore solo per lestatistiche: negli ottavi contro laColombia il Leoni ripresero la lorofavolosa marcia. Ancora Roger Millapartito dalla panchina batté due volteHiguita e garantì ai suoi uno storicoaccesso ai quarti. Il secondo rigore diLineker col quale l’Inghilterra si imposeper 3 a 2 non spezzò solamente i sognidi un paese, ma anche quelli di uncontinente e di gran parte del TerzoMondo. Se in occidente il Camerun eravisto come la “squadra simpatia”, inAfrica i successi dei Leoni Indomabilirappresentavano un’occasione di riscattosociale che andavano ben al di là di unavittoria sportiva.Il successo calcistico del Camerun,eguagliato in seguito solamente dalSenegal, capace a sua volta nel 2002 diraggiungere i quarti di finale, portò unpaese pressoché sconosciuto al centrodel mondo. Come ricorda Simon Kuper in“Calcio e potere”, Roger Milla ha sempreposto molta enfasi sul ricordo di PaulBiya (presidente del Camerun) chestringeva orgoglioso le mani dei capi di

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stato presenti dopo l’incredibile successocontro l’Argentina. In quel momentograzie al calcio il Camerun stavaproponendo al mondo un’immaginevincente di sé dalla quale l’interocontinente africano poteva trarrebeneficio. Anche in Camerun del resto lacommistione fra lo sport nazionale, ilcalcio e la politica è sempre stata moltoforte. I presidenti federali sono spessoanche membri del governo, così come ipolitici si dimostrano sempre lesti adapprofittare del tifo e dei campanilismiper trarre vantaggi politici. Il calcio inCamerun è anche un ottimo osservatorioper comprendere gli umori del paese.Sempre Kuper ricorda che nel 1993, inrisposta ad uno sciopero generaleindetto dall’opposizione, il presidenteBiya fu abile a sfruttare la qualificazionedei Leoni al Mondiale avvenuta il giornoprecedente alla programmazione dellaprotesta, per indire una giornata di festa

nazionale annullandone così l’impatto.A proposito di invasioni politiche nelcampo sportivo, fu proprio Paul Biya aconvocare personalmente Roger Millaper il Mondiale di Italia 1990. Dopo unacarriera in Francia divisa principalmentefra Bastia, Saint Etienne e Montpellier econdita, in nazionale, dalla parte­cipazione al Mundial dell’82 e dallevittorie della Coppa d’Africa nel 1984 e1988, Milla, alla non più verde età di 37anni, aveva abbandonato il calcio checonta. Quando fu raggiunto dallatelefonata presidenziale alla vigilia delMondiale, Roger stava svernando a LaRéunion, un dipartimento d’oltremarefrancese situato nell’Oceano Indiano,dove giocava per la Jeunesse SportiveSaint­Pierruase, la società più titolatadel paese. Mai scelta arbitraria si rivelòcosì azzeccata. Il trentottenne Millainfatti, pur partendo in ogni incontro

dalla panchina, trascinò entusiasti­camente i Leoni Indomabili fornendoquel tocco di imprevedibilità e genio chemancava ai più giovani e atleticamenteprestanti compagni di squadra. Espri­mendo forse il più bel gioco della suacarriera, concluse il Mondiale da eroenazionale e nella capitale Yaoundé gli fucostruita persino una statua. Con quat­tro goal era stato il capocannoniere deisuoi e con le sue doppiette aveva pie­gato le resistenze della Romania diLacatus e della Colombia di Valderrama.Anche nello sfortunato incontro conl’Inghilterra Milla procurò un rigore eservì l’assist che, fino a nove minuti daltermine del match, avrebbe qualificato ilCamerun in semifinale.La speciale relazione fra Biya e Milla nonsi esaurì nel 1990. Dopo un periodopassato a cercare di monetizzarel’exploit mondiale il grande vecchio del

calcio camerunense fece ritorno inpatria, dove il suo presidente gli avevacreato ad hoc un posto come direttoregenerale della nazionale. Nel 1994 peròindossò nuovamente la casacca dei LeoniIndomabili e, a 42 anni, nell’1 a 6 controla Russia, divenne il più vecchiogiocatore ad andare a segno in una par­tita dei Mondiali. Ritiratosi definitiva­mente dal calcio il presidente Biya gligarantì nuovamente un duplice impiegosia come consulente della nazionale siacome ambasciatore itinerante delCamerun. L’influenza del “vecchio leone”sui destini della nazionale camerunese ètutt’oggi molto forte; le sue esternazioninon risparmiano neppure l’allenatore LeGuen né la stella Eto’o. Proprio SamuelEto’o accusato da Milla di non giocare almeglio e di non impegnarsi a sufficienza,si è risentito a tal punto da minacciare dinon partecipare al Mondiale sudafricano.

Numero 0 • Giugno 201 0