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La vita sociale pag. 10 pag. 16 pag. 22 pag. 28 pag. 34 pag. 40 pag. 44 pag. 4 pag. 6 pag. 72 pag. 78 pag. 86 pag. 92 pag. 54 pag. 60 / Avere una buona istruzione / Vivere una vita serena / Non avere paura / Dare valore al tempo libero / Vivere bene insieme agli altri / Partecipare alla vita della propria comunità pag. 48 La vita economica / Avere un lavoro sicuro / Essere protagonisti nella società della conoscenza pag. 66 La vita sul territorio / Sentirsi a casa nello spazio pubblico / Spostarsi meglio e bene / Vivere in un ambiente sano / Accedere alle nuove tecnologie dell'informazione Indice / La città delle personedi Graziano Delrio / La nostra città Cinque anni di amministrazione La nostra città Comune di Reggio Emilia

La nostra città

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Bilancio di mandato

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Page 1: La nostra città

La vita sociale pag. 10pag. 16pag. 22pag. 28pag. 34pag. 40pag. 44

pag. 4pag. 6

pag. 72pag. 78pag. 86pag. 92

pag. 54pag. 60

/ Avere una buona istruzione/ Vivere una vita serena/ Non avere paura/ Dare valore al tempo libero/ Vivere bene insieme agli altri/ Partecipare alla vita della propria comunità

pag. 48La vita economica/ Avere un lavoro sicuro/ Essere protagonisti nella società della conoscenza

pag. 66La vita sul territorio/ Sentirsi a casa nello spazio pubblico/ Spostarsi meglio e bene/ Vivere in un ambiente sano/ Accedere alle nuove tecnologie dell'informazione

Indice/ La città delle persone di Graziano Delrio

/ La nostra città

Cinque anni di amministrazioneLa nostra cittàComune di Reggio Emilia

Page 2: La nostra città

con questa pubblicazione intendiamo dare in sintesi un resoconto dell’attività svolta dall’Amministrazione Comunale di Reggio Emilia del mandato elettivo 2004-2009.

Abbiamo lavorato in questi anni ispirandoci a un’idea di città “sicura, serena e solidale”.E’ in questa direzione che abbiamo orientato le nostre scelte, sia negli investimenti, sia nell’organizzazione dei servizi.Le nostre azioni, dalle più piccole alle più grandi, hanno guardato alla città come a una comunità.Una comunità attenta alle persone che ne fanno parte, dedita al rafforzamento della qualità di vita di ciascuno e della coesione tra tutti. Nel contempo una comunità aperta, forte della sua storia, pronta a innovare per migliorarsi, interessata ad affermarsi per le sue eccellenze e a conquistare stili di vita europei.

Sono numerosissime le opere portare a termine, e per questo va un grazie a tutti coloro che hanno collaborato, compresi i tanti cittadini che ci hanno spronato.Quello che avevamo detto è stato in buona parte quello che abbiamo fatto.Ma oltre al numero delle azioni compiute, ci importa che queste azioni siano riuscite a portare con sé quell’idea più condivisa di città, che avevamo a cuore.

Le trasformazioni che abbiamo visto in questi anni, infatti, tipiche di una società moderna nel mondo globale, cioè la forte crescita demografica insieme alla dispersione urbana, portavano con sé il rischio di perdere i legami sociali, che sono la linfa e la forza di una città.Le nostre piazze e strade riqualificate, le piste ciclabili, il moltiplicarsi di spazi verdi e di parchi, l’offerta di case per famiglie deboli, giovani e anziani, gli interventi per la sicurezza, le iniziative culturali, i servizi sociali diffusi sul territorio con risposte quasi ad personam, le occasioni di partecipazione alle decisioni, l’ampliamento dei posti in nidi e scuole dell’infanzia, i nuovi edifici per la formazione primaria, la cura per gli impianti sportivi, il sostegno al disagio e alla marginalità, il forte impulso

alla raccolta differenziata, la diffusione delle nuove tecnologie, la rete di protezione per chi perde il lavoro, la pianificazione urbanistica di una città più dolce. Tutto ciò è stato pensato, proposto e realizzato tenendo le persone al centro, perché i reggiani trovino nella loro città sicurezza sociale e personale, opportunità, fiducia e possano rispondere con il proprio impegno, il proprio lavoro, il proprio protagonismo.Tenere le persone al centro si è dimostrato anche per noi, come accade in economia, un fattore di successo, che ci ha portato a raccogliere riconoscimenti e primati.Avendo conosciuto da vicino tanti aspetti di Reggio Emilia, siamo fiduciosi che, in forza delle sue eccellenze, della capacità di lavoro e creatività della sua gente, della sua capacità di accogliere e integrare le differenze, del partecipare al costruire risposte per i cittadini, la città possa, anche davanti alla crisi economica di questo tempo, compiere quel salto di qualità per cui si è preparata, diventando terra di attrazione di nuove intelligenze e di vigore per le economie tradizionali e nuove, purché mantenga saldi i valori di una terra che cura e coltiva il primo fattore competitivo moderno, cioè il capitale umano.

Un sincero grazie

Graziano Delrio, Sindaco di Reggio Emilia

Care cittadine e cari cittadini,

La città delle personeGraziano DelrioSindaco di Reggio Emilia

Page 3: La nostra città

con questa pubblicazione intendiamo dare in sintesi un resoconto dell’attività svolta dall’Amministrazione Comunale di Reggio Emilia del mandato elettivo 2004-2009.

Abbiamo lavorato in questi anni ispirandoci a un’idea di città “sicura, serena e solidale”.E’ in questa direzione che abbiamo orientato le nostre scelte, sia negli investimenti, sia nell’organizzazione dei servizi.Le nostre azioni, dalle più piccole alle più grandi, hanno guardato alla città come a una comunità.Una comunità attenta alle persone che ne fanno parte, dedita al rafforzamento della qualità di vita di ciascuno e della coesione tra tutti. Nel contempo una comunità aperta, forte della sua storia, pronta a innovare per migliorarsi, interessata ad affermarsi per le sue eccellenze e a conquistare stili di vita europei.

Sono numerosissime le opere portare a termine, e per questo va un grazie a tutti coloro che hanno collaborato, compresi i tanti cittadini che ci hanno spronato.Quello che avevamo detto è stato in buona parte quello che abbiamo fatto.Ma oltre al numero delle azioni compiute, ci importa che queste azioni siano riuscite a portare con sé quell’idea più condivisa di città, che avevamo a cuore.

Le trasformazioni che abbiamo visto in questi anni, infatti, tipiche di una società moderna nel mondo globale, cioè la forte crescita demografica insieme alla dispersione urbana, portavano con sé il rischio di perdere i legami sociali, che sono la linfa e la forza di una città.Le nostre piazze e strade riqualificate, le piste ciclabili, il moltiplicarsi di spazi verdi e di parchi, l’offerta di case per famiglie deboli, giovani e anziani, gli interventi per la sicurezza, le iniziative culturali, i servizi sociali diffusi sul territorio con risposte quasi ad personam, le occasioni di partecipazione alle decisioni, l’ampliamento dei posti in nidi e scuole dell’infanzia, i nuovi edifici per la formazione primaria, la cura per gli impianti sportivi, il sostegno al disagio e alla marginalità, il forte impulso

alla raccolta differenziata, la diffusione delle nuove tecnologie, la rete di protezione per chi perde il lavoro, la pianificazione urbanistica di una città più dolce. Tutto ciò è stato pensato, proposto e realizzato tenendo le persone al centro, perché i reggiani trovino nella loro città sicurezza sociale e personale, opportunità, fiducia e possano rispondere con il proprio impegno, il proprio lavoro, il proprio protagonismo.Tenere le persone al centro si è dimostrato anche per noi, come accade in economia, un fattore di successo, che ci ha portato a raccogliere riconoscimenti e primati.Avendo conosciuto da vicino tanti aspetti di Reggio Emilia, siamo fiduciosi che, in forza delle sue eccellenze, della capacità di lavoro e creatività della sua gente, della sua capacità di accogliere e integrare le differenze, del partecipare al costruire risposte per i cittadini, la città possa, anche davanti alla crisi economica di questo tempo, compiere quel salto di qualità per cui si è preparata, diventando terra di attrazione di nuove intelligenze e di vigore per le economie tradizionali e nuove, purché mantenga saldi i valori di una terra che cura e coltiva il primo fattore competitivo moderno, cioè il capitale umano.

Un sincero grazie

Graziano Delrio, Sindaco di Reggio Emilia

Care cittadine e cari cittadini,

La città delle personeGraziano DelrioSindaco di Reggio Emilia

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Il programma presentato a inizio del mandato si impegnava a migliorare la qualità dell’intero “sistema della città”, inteso come sintesi di ambiente, territorio e relazioni tra le persone.Le parole chiave che ne racchiudevano l’essenza erano tre: Serenità, Sicurezza e Solidarietà. Esprimono un’idea di sviluppo di Reggio Emilia che punta alla qualità urbana in una visione complessiva di sostenibilità, qualità del vivere e sviluppo.Per intraprendere questo cammino furono definiti anche un principio guida per la scelta degli obiettivi di programma e gli interventi che avremmo intrapreso: “riscoprire il valore delle singole componenti che costituiscono la città: città storica, quartieri, ville e campagna, scorgendo all’interno di ognuna peculiarità e vocazioni da rimettere in campo in una visione complessiva di sostenibilità e qualità del vivere”.Seguendo questi principi ispiratori, durante questi cinque anni sono state realizzate molte cose, e molto resta ancora da fare. Sono state infatti costruite le premesse e gli strumenti per poter meglio progettare e realizzare il nostro futuro. Un futuro che non dipende più soltanto da noi e da quanto accade qui, a Reggio Emilia, ma che si colloca in un quadro ben più ampio che vede la nostra città all’interno di uno scenario mondiale e che costringe tutte le città e i territori a competere e a collaborare sul piano internazionale.La crisi economica mondiale, che è al centro delle preoccupazioni di tutti in questi mesi, ne è l’esempio più evidente e drammatico: parte da molto lontano da noi, ma produce i suoi effetti anche nella nostra città, nel nostro lavoro, nelle nostre famiglie.La globalizzazione è un fenomeno in atto da almeno due decenni, che per lungo tempo è stata fonte di opportunità, ma ora mostra anche il suo lato più preoccupante. Si tratta di un processo consolidato con cui dover fare i conti e la cui novità consiste nel fatto che non solo il processo non si è arrestato, ma sta anche accelerando significativamente. Sempre di più i territori e le città si trovano in competizione a 360° con molti altri per attrarre le (scarse) migliori risorse umane e finanziarie.

Per far ciò possono e devono proporre modelli di vita particolarmente attrattivi. Ovviamente ogni città (territorio) propone modelli di vita congeniali alle proprie caratteristiche e competenze. La crisi in atto accelera questi processi di globalizzazione. Li ha resi sempre più veloci e aspri. Tutto questo richiede sempre più risposte differenziate, efficaci e tempestive. In questo contesto di accelerazione e globalizzazione, quindi, è sempre più necessario lavorare sulla qualità dell’offerta (intesa in senso generale) della città oltre che sulla quantità delle risposte e delle azioni che saranno realizzate per la città stessa.A queste considerazioni si aggiunge che, secondo una recente ricerca1, entro un periodo di tempo di circa 20-30 anni si configureranno pochi centri di eccellenza in tutto il mondo. Saranno le grandi capitali mondiali dell’innovazione e daranno impulso della crescita economica globale. Per questo attrarranno le migliori risorse da tutti gli angoli del pianeta. Accanto a questi pochi centri, se ne costituiranno altri di dimensione territoriale più ridotta, assimilabili a capitali regionali o provinciali.

Le città – quindi anche la nostra Reggio Emilia – possono riuscire a svilupparsi, rimanendo competitive e creando al contempo una elevata qualità della vita, solo se saranno capaci di valorizzare le competenze del territorio utili per raggiungere i risultati programmati e di coinvolgere tutta la collettività.

Questa competizione tra città e territori sta crescendo di intensità giorno per giorno e impone che le caratteristiche che qualificano un territorio o una città

La nostra città

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talento Vita sul territorio: godere di spazi accoglienti, spostarsi agevolmente e in modo sostenibile, vivere in un ambiente sano, accedere alle nuove tecnologie dell’informazione.

La nostra città è cresciuta molto negli ultimi dieci anni: quasi il 20% di aumento di popolazione, cioè 2,5 volte la crescita di Parma e oltre 6 volte quella di Modena. Il nostro sistema produttivo, fortemente concentrato sulla manifattura, ha ottenuto risultati economici importanti, ha attratto molta manodopera anche da altri Paesi e il numero dei cittadini extacomunitari ha superato il 10% della popolazione, portando con sé non solo competenze, ma anche contraddizioni e nuove forme di povertà. Nel frattempo la popolazione residente è invecchiata e il territorio ha visto una profonda trasformazione urbanistica con un numero di edificazioni superiori rispetto alle città limitrofe. In questi cinque anni abbiamo operato perché questa profonda trasformazione della struttura socio-demografica della nostra città, indotta dai processi di globalizzazione, potesse essere resa sostenibile grazie ad alcune politiche capaci di coniugare l’obiettivo dello sviluppo con quello di riportare al centro il valore delle persone, delle relazioni, della sostenibilità. Abbiamo investito nell’educazione e nella cultura, per offrire nuove ragioni di attrattività e opportunità di crescita per i nostri cittadini Abbiamo cercato di dare risposte ai bisogni dei giovani, degli anziani, delle famiglie, delle imprese e dei lavoratori; abbiamo attivato circuiti virtuosi tra sistema imprenditoriale, università e istituzioni.Abbiamo operato per creare le condizioni per far evolvere il nostro sistema economico, investendo in processi di innovazione, per aiutare le nostre imprese a riposizionarsi in nuovi settori emergenti e ad aumentare il valore aggiunto della conoscenza nei processi produttivi. Attraverso questi interventi abbiamo reso possibile sostenere la nostra crescita, dando nuove opportunità di servizi e relazioni a tutti i cittadini e senza toglierne alcuna di quelle consolidate negli anni. Abbiamo riqualificato spazi pubblici nel centro e nei quartieri, rivisto il piano dei servizi nelle frazioni,

migliorato la mobilità, investito per un ambiente più sano e rispettoso del nostro domani. Abbiamo individuato le polarità di eccellenza da valorizzare e le aree del nostro sviluppo futuro.

Lo abbiamo fatto riducendo la pressione dei tributi locali e valorizzando il patrimonio di competenze del nostro territorio.Abbiamo ancora molta strada davanti da percorrere per fare di Reggio una città capace di sostenere il ritmo delle migliori città europee, ma riteniamo di avere preso la direzione giusta, scommettendo sulle nostre eccellenze (i settori dell’educazione, dell’energia, della meccatronica, dell’agroalimentare, della salute), sulle nostre vocazioni e mettendo a punto, insieme a tutti gli attori del territorio (imprenditori, sindacati, istituzioni, volontariato, cooperazione, privato sociale, cittadini) e in accordo con altri territori, le strategie e le infrastrutture fisiche e sociali che ci permetteranno di avere un futuro di benessere e di coesione. Investire sulle nostre eccellenze non ha significato concentrare l’attenzione solo su alcuni settori dimenticandone altri, ma, al contrario, investire su alcuni settori particolarmente capaci di essere, in prospettiva, motori di sviluppo per tutti gli altri (es. l’edilizia scolastica o per il recupero energetico, gli arredi, i giocattoli, le tecnologie per l’istruzione, per l’abitare e per la salute, l’impiantistica, la meccanica, la robotica etc.) per creare benessere per tutti e ridistribuire la ricchezza tramite il sistema dei servizi ai cittadini.Crediamo di avere fatto importanti passi, cercando di far crescere in modo equilibrato e diversificato l’impresa e il lavoro e di garantire coesione sociale e migliori condizioni per il nostro ambiente naturale.

Crediamo che Reggio Emilia sia oggi una delle migliori città dove poter vivere e dove le persone sono rispettate e possono avere le opportunità per lavorare e costruirsi una vita serena, sicura e più giusta.

debbano raggiungere livelli di eccellenza mondiale perché, se così non fosse, la facilità di movimento portata dalla globalizzazione permetterebbe, a chi non è soddisfatto da ciò che trova nel territorio dove opera, di spostarsi in territori per lui più attrattivi, portando con sé risorse e lavoro.

I territori con elevata densità di popolazione (le megalopoli e le grandi città internazionali) hanno ovviamente un vantaggio nei confronti dei “territori vasti” (poca popolazione su ampie estensioni): quello di poter contare su ampie economie di scala e su grandi bacini di utenza. I territori vasti – fra cui Reggio Emilia – devono invece puntare a raggiungere (e mantenere) livelli mondiali di eccellenza su alcune specifiche caratteristiche chiave (competenze).

Reggio deve quindi tendere ad essere sempre di più un luogo con un’altissima qualità della vita, perché questa è già oggi uno dei capisaldi fondamentali per la sua capacità di essere attrattiva. Deve però anche scegliere quali sono le proprie competenze strategiche, come posizionarsi nel confronto internazionale, e su queste investire per essere sempre più competitiva nel mondo. In altre parole, deve scegliere complessivamente un modello di vita particolarmente attrattivo.

Per questi motivi Reggio può e deve essere “la città delle persone” così come ci viene riconosciuto a livello nazionale e internazionale:

Questa visione esprime l’essenza della nostra città, che – con il suo patrimonio di storia e tradizioni – è in grado di offrire a tutti i suoi abitanti le migliori opportunità necessarie a mettere ciascuna persona nelle condizioni ideali per poter vivere la vita scelta, quella che desidera.

Questo modo di intendere la nostra città sottolinea una caratteristica importante che ci appartiene: l’onestà, l’operosità e la voglia di fare, in altre parole l’importanza del lavoro per i reggiani. Riflette non solo un dato economico (Reggio è tra le prime province in Italia per reddito pro-capite), ma anche sociale. Ciascuno è chiamato a dare il suo contributo con il proprio lavoro e a partecipare all’azione delle istituzioni e della propria “comunità”: ognuno a Reggio si “sente come a casa propria” e rispetta le regole e gli altri come a casa propria. In questo bilancio di mandato abbiamo cercato di riassumere i risultati ottenuti e gli sforzi fatti in questa direzione, partendo proprio dalle opportunità delle quali possono godere tutte le persone che vivono a Reggio Emilia. Prima di tutto il modello sociale e il modello di vita: entrambi sono di altissimo valore e non sono stati raggiunti per caso. Dietro vi sono infatti decenni, e forse secoli, di vita, esperienze ed esperimenti sociali economici ed urbanistici che hanno consolidato un sapere forte su come gestire e vivere una città che si propone questi obiettivi. Siamo convinti che questo sapere non solo debba essere mantenuto aggiornato, ma debba anche essere un motore per lo sviluppo sociale ed economico e possa essere uno dei più importanti generatori o attrattori di talenti individuali che Reggio sa scoprire, attrarre e sviluppare. Questo è ovviamente uno straordinario mezzo per creare quelle risorse (il capitale umano, i talenti creativi) che oggi sono l’elemento più importante per lo sviluppo dei territori, soprattutto nei cosiddetti Paesi sviluppati e (post)industrializzati.Il bilancio di questi cinque anni di mandato che viene qui presentato si articola in tre sezioni che raccontano dal punto di vista dei cittadini quali sono i risultati ottenuti sotto il profilo delle opportunità nei diversi ambiti della nostra vita:Vita sociale: godere di una buona istruzione, vivere in modo autonomo, non avere paura, vivere piacevolmente il proprio tempo libero, vivere bene insieme agli altri, partecipare attivamente alla vita della comunità.Vita economica: avere un lavoro stabile e sicuro, svolgere attività professionali nelle quali realizzare il proprio

Una città nella quale ognuno ha la possibilità di vivere la miglior vita per sé.Una comunità in cui ognuno rispetta le regole e lavora per renderla più giusta.

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Avere una buona istruzione

Vivere una vita serena

Non avere paura

Dare valore al tempo libero

Vivere bene insieme agli altri

Partecipare alla vita della propria comunità

La vita sociale

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l’onere della casa, la difficoltà di conciliazione dei tempi di vita con quelli del lavoro, e la sensazione di insicurezza economica diffusa, dovuta anche all’attuale situazione di crisi, rischiano di corrodere progressivamente la fiducia reciproca, la capacità di accoglienza, la solidarietà, la voglia di prendersi cura degli altri e della propria città.

Il Comune ha scommesso sul sistema dei servizi. Reggio Emilia, infatti, ritiene che fornire servizi capillari e di qualità alle persone sia il modo migliore, più efficace e più equo per redistribuire la ricchezza e mettere ogni cittadino nelle condizioni di vivere al meglio la propria vita. Il nostro lavoro è stato quello di progettare un sistema di welfare e di servizi alla persona che garantisca a tutti, singoli individui e nuclei familiari, opportunità di crescita, educazione, socializzazione e benessere.

Avere l’opportunità di accedere ai servizi necessari per rispondere alle esigenze della vita quotidiana significa, per ciascun cittadino, risparmiare denaro e poter contare su un patrimonio di supporti in grado di aiutarlo nelle necessità e nella progettazione di una vita di qualità. Questo ambizioso obiettivo può essere raggiunto anche attraverso la valorizzazione della comunità e del terzo settore (volontariato e privato sociale), così attivo e competente nel nostro territorio, in un’ottica di sussidiarietà orizzontale che è l’autonoma capacità di iniziativa di cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale e di collaborazione con il sistema delle istituzioni pubbliche.

Per questo abbiamo anche cercato di coinvolgere ed includere nei processi decisionali, nelle politiche pubbliche e nella produzione dei servizi, i diversi attori presenti sul territorio; abbiamo sostenuto e promosso progetti e percorsi con il privato sociale e approcci di condivisione e collaborazione tra gli amministratori e i cittadini, che sono più vicini e maggiormente

a conoscenza dei problemi del territorio. Crediamo infatti che i cittadini responsabili e consapevoli siano una risorsa strategica per il raggiungimento di risultati di grande efficacia nell’interesse del “bene comune” e per la costruzione di una comunità forte.

Rispetto a questi obiettivi, Reggio ha già raggiunto risultati importanti, frutto anche delle iniziative portate avanti negli ultimi cinque anni.

In relazione all’istruzione, è importante segnalare l’eccellenza delle nostre istituzioni pre-scolari non solo nel modello educativo apprezzato in tutto il mondo, ma anche in termini di percentuali di scolarizzazione: oggi a Reggio Emilia il 40% dei bambini frequenta un nido dell’infanzia, pari a quattro volte la media del nord Italia (10,6%) e in linea con gli obiettivi dell’Unione Europea per il 2010. La scolarizzazione 3 – 6 anni è stabile oltre il 90% grazie al sistema misto di scuole comunali, statali e convenzionate, nonostante il forte incremento della domanda.L’obiettivo primario di aumentare il livello di istruzione ha ottenuto buoni risultati anche grazie al considerevole investimento sulle infrastrutture scolastiche: l’indice delle infrastrutture è cresciuto negli ultimi anni in controtendenza rispetto ad altre realtà della nostra regione, come ad esempio Parma e Bologna.

Una comunità forte favorisce la conoscenza, la partecipazione, una vita autonoma e sicura, il più a lungo possibile nel proprio ambiente familiare

Le politiche sociali sono chiamate a misurarsi con i forti cambiamenti demografici che hanno avuto luogo nella nostra città e, parallelamente, a operare verso un’ulteriore qualificazione e innovazione dei servizi, al fine di garantire ai cittadini opportunità di educazione, crescita e socializzazione, di rinsaldare il tessuto delle relazioni nella comunità, di valorizzare la coesione sociale e di promuovere un’etica della responsabilità e della partecipazione al bene comune.

Reggio Emilia è cresciuta e cambiata molto velocemente in questi anni: all’aumento della popolazione e all’evoluzione dei bisogni espressi dalle persone, si accompagnano tendenze e fenomeni tipici dei paesi sviluppati quali il progressivo invecchiamento della popolazione (le stime prevedono, per i prossimi 17 anni, un incremento del 34% di persone anziane con più di 75 anni e del 50% degli ultraottentenni) e l’evoluzione dei nuclei familiari verso famiglie mononucleari, cioè composte da una sola persona e spesso anziana. E’ evidente dunque che il nostro sistema di servizi ha dovuto dimostrare la capacità di essere flessibile, adeguandosi a bisogni diversificati e nuovi rispetto al passato sia in termini di servizi erogati, sempre più personalizzati e qualificati, sia in termini di una migliore convivenza e integrazione, di una maggiore sicurezza e di una maggiore possibilità di partecipare alla vita pubblica.

Inoltre, in questo contesto di cambiamento emergono incertezze e problematiche sempre più complesse e che possono minare stabilità sociali che, almeno nella nostra comunità, davamo per acquisite: la precarietà lavorativa, la difficoltà nel sostenere

La vita sociale

(

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Indice di integrazione socio-occupazionale

REGGIO EMILIA PARMA MODENA BOLOGNA

574549

526

479

Fonte: CNEL - Dossier Statistico ImmigrazioneFebbraio 2009 - Dati provinciali

L'indice di integrazione socio - occupazionale è elaborato sulla base dei seguenti indicatori:- accessibilità al mercato immobiliare;- dispersione scolastica;- devianza;- naturalizzazione;- ricongiungimento familiare;- impiego della manodopera immigrata;- capacità di assorbimento del mercato lavorativo;- reddito da lavoro;- livello occupazionale;- imprenditorialità

Livello di sicurezza

REGGIO EMILIA PARMA MODENA BOLOGNA

21

13

23

10

Fonte: rielaborazione The European HouseAmbrosetti su dati ISTAT provinciali 2008

L'indice "Livello di sicurezza" è elaborato sulla base dei seguenti indicatori:- minori denunciati ogni 100.000 abitanti- furti d'auto ogni 100.000 abitanti;- furti in appartamento ogni 100.000 abitanti;- rapine ogni 100.000 abitanti;- omicidi dolosi ogni 100.000 abitanti

Andamento spesa corrente servizi sociali e istruzione pubblica

istruzione pubblica +10%

servizi sociali +26%

2004 2008

istruzione pubblica 37.218.700,56 41.040.760,72

servizi sociali 22.005.576,58 27.805.857,43

TOTALE 59.224.277,14 68.846.618,15

Fonte: Comune di Reggio Emilia

Abbiamo investito molto anche nei servizi sociali (oltre 27 milioni di € nel 2008 per la spesa corrente), garantendo alle fasce più deboli e bisognose della popolazione interventi per rimuovere gli ostacoli che si frappongono alla parità di opportunità e alla garanzia di un benessere e di una qualità della vita che in una comunità etica qual’è quella di Reggio Emilia sono riconosciuti come diritti universali. Complessivamente abbiamo investito per opere pubblica nel settore sociale e in quello educativo 55 milioni di € in questi cinque anni.

Fondamentale per l’Amministrazione comunale è anche il tema della sicurezza, nel quale la nostra città mostra un buon posizionamento nel contesto regionale: in questo ambito crediamo che migliori risultati si possano raggiungere agendo in modo integrato sia sul fronte delle azioni per la repressione del crimine (videosorveglianza e servizi di vigilanza) sia agendo nella direzione dei progetti e degli interventi socio-educativi finalizzati a contrastare e prevenire il disagio sociale. Sono in calo gli episodi di delinquenza minorile – da 40,5 minori denunciati ogni 100.000 abitanti nel 2004 a 39,6 nel 2008 - in controtendenza rispetto a Bologna (passata da 50 a 85), Parma (passata da 28 a 40) e Modena (da 22 a 43). In peggioramento, invece, la situazione relativa alla sicurezza personale, a causa di un aumento dei furti e delle rapine, dato che peraltro accomuna tutte le altre città emiliane.

Sul fronte dell’integrazione e della coesione sociale siamo partiti da una precisa convinzione: che il grado di civiltà di una comunità si misuri anche dalla sua capacità di integrare tutti i propri cittadini. Reggio Emilia si conferma, da questo

punto di vista, tra le prime città in Italia. In particolare sono molto positivi i dati relativi all’inserimento dei bambini stranieri all’interno dei nostri nidi e delle scuole d’infanzia: il 14,5% dei bambini iscritti nelle scuole d’infanzia sia comunali che convenzionate è straniero: percentuale di tutto rispetto e in aumento costante dal 2004 a oggi. È in crescita anche il numero di studenti stranieri diplomati, passati dal 2% al 5% sul totale dei diplomati in questi ultimi quattro anni.

L’Amministrazione comunale ha investito molto in termini di offerta e potenzialità culturali della città, poiché riteniamo che la cultura sia un’opportunità per lo sviluppo locale e un fattore decisivo per la valorizzazione delle persone e del capitale umano e dunque fattore di sviluppo di una comunità dal punto di vista sociale, economico e civile.

Infine, abbiamo sostenuto e valorizzato con iniziative e progetti di grande rilievo il vero patrimonio di Reggio Emilia: i cittadini, che con il loro senso civico e di responsabilità verso il bene comune rappresentano il valore principale della nostra comunità.

Grazie anche a queste azioni il contesto locale può oggi contare su un sistema di servizi sociali, sanitari e educativi di buon livello, su una serie di opportunità lavorative e culturali che sostengono un tessuto sociale molto positivo, su una comunità forte, integrata e coesa e su un capitale sociale ancora attivo e molto presente nel territorio.

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Avere una buona istruzione

Imparare lungo l'intero arco della vita è una necessità e un obiettivo delle moderne società. Oggi viviamo nella società della conoscenza ed è fondamentale che ciascun cittadino sia messo nelle condizioni di acquisire le competenze necessarie per la sua partecipazione attiva nei diversi contesti, dalla vita quotidiana al lavoro, e nelle diverse stagioni della vita. È quindi strategica l’attenzione ai temi del sapere, dell’istruzione e della formazione, alle politiche di promozione dell’apprendimento lungo l’intero arco della vita, perché è su questi fronti che si gioca sempre di più la capacità di una società di costruire il proprio futuro economico e sociale.

L’istruzione a Reggio Emilia ha tradizionalmente avuto un peso ed un valore fondamentale, motivo per cui Reggio ha sempre lavorato per sostenere, promuovere e valorizzare la sua esperienza in campo formativo e per essere una città con un sistema educativo completo, solido ed efficace con una forte cultura della conoscenza.

Una città in cui ogni bambino, ogni ragazzo, senza esclusioni di alcun genere, abbia la possibilità di frequentare una scuola adeguata perché l’educazione è un diritto di tutti i cittadini e perché la qualità dell’istruzione e dell’educazione ha un peso fondamentale sul futuro di una comunità: investire sui bambini significa avere speranza per il domani.

Una città in cui tutte le categorie che partecipano al sistema educativo abbiano l’opportunità di proporre le loro idee, confrontarsi, essere ascoltati e sostenuti ed intervenire attivamente nell’istruzione dei ragazzi.

Una città in cui gli studenti più fragili, con difficoltà di apprendimento abbiano la possibilità di essere seguiti, aiutati e valorizzati e l’opportunità di raggiungere una piena integrazione e inclusione nella società.

Una città in cui, dopo la scuola secondaria, si possano frequentare sedi universitarie di qualità e avere un’ampia offerta di indirizzi, perchè l’università è un fattore di sviluppo del territorio, ma anche scegliere di frequentare opportunità formative innovative, dotate di spazi e di attrezzature e di fruire di adeguati servizi scolastici e culturali di alto livello (come le biblioteche, i laboratori, le mense etc).

Una città in cui si possa godere di proposte e momenti formativi di alto livello, che ci consentano di apprendere e sviluppare le nostre capacità e conoscenze lungo l’intero arco della nostra vita.

Investire sui giovani significa avere speranza per il domani

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In numeri:

Cosa abbiamo fatto per...Accedere ai migliori servizi educativi per l’infanzia

Il notevole investimento di risorse materiali ed intellettuali a favore del sistema educativo effettuato negli ultimi quarant’anni dall’Amministrazione Comunale ha consentito a Reggio Emilia di diventare una città all’avanguardia nel mondo sul tema dell’educazione pre-scolare.Noi abbiamo investito ulteriormente in questa direzione, rafforzando un’esperienza pedagogica d’eccellenza nella fascia d’età 0-6 anni. Al fine di soddisfare una domanda in continua crescita, legata all’aumento della natalità, abbiamo realizzato l’apertura di 450 nuovi posti in nidi e scuole d’infanzia, garantendo un elevato tasso di copertura della domanda, integrando i nuovi cittadini senza per questo ridurre la capacità di inserimento di quelli già residenti. Dal 2004 al 2008, infatti, la percentuale di scolarizzazione delle scuole d’infanzia è rimasta inalterata su livelli record (oltre 90%) mentre quella dei nidi è addirittura aumentata di quasi il 29% (dal 32,1% al 40,9%).

Frequentare una scuola dell’obbligo più attrezzataAbbiamo realizzato numerosi interventi di riqualificazione e ampliamento di edifici scolastici e abbiamo costruito nuove strutture, anche in risposta all’aumento della popolazione scolastica (+8,8% dal 2004 al 2008). Complessivamente dal 2004 al 2008 l'Amministrazione comunale ha investito oltre 20 milioni di € per la ristrutturazione di scuole elementari e medie. Fra le più importanti citiamo le scuole Matilde di Canossa, Cà bianca, Tricolore (a Fogliano), Verdi (a Pieve Modolena).La scuola dell’obbligo ha beneficiato di molteplici azioni volte a valorizzare le diverse competenze dei bambini e promuovere l’integrazione degli alunni. Abbiamo cercato di supportare e sostenere i bambini diversamente abili nel percorso di apprendimento attraverso un rafforzamento del numero degli educatori e delle ore settimanali a disposizione. Abbiamo realizzato diversi progetti rivolti ai bambini stranieri per potenziare la loro conoscenza della lingua italiana, attraverso iniziative come “Un ponte per la Scuola”, “Agoraio” e “Laboratorio di italiano L2”.

2004 2008

n° iscritti Università di Reggio 3.821 4.304

n° insegnamenti attivati: sede di Reggio 19 25

n° personale docente e ricercatore Università di Reggio 95 170

n° iscritti Università di Reggio +12,6%

n° personale docente e ricercatore Università RE +78,9%

n° insegnamenti attivati: sede di Reggio +31,6%

Università

Fonte: Università di Modena e Reggio Emilia

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Cosa avevamo detto“Per l’amministrazione comunale sarà sempre più strategico, quale vero e proprio elemento culturale, l’investimento sulla formazione…L’obiettivo è quello di una società in cui aumentino il numero dei laureati, che dedichi attenzione alla formazione dei giovani e all’apprendimento lungo tutto l’arco della vita per tutti i cittadini, perché una vera società della conoscenza nasce dalla scuola dell’infanzia, si consolida nella scuola dell’autonomia e prosegue per tutto l’arco della vita.”

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2004 2008

n° posti nidi 1.596 1.780

n° posti scuole d'infanzia 4.253 4.729

n° posti nidi +11,5%

n° posti scuole d'infanzia +11,2%

Nidi e scuole d'infanzia

Fonte: Istituzione Scuole e Nidi d'Infanzia del Comune di Reggio Emilia

Page 11: La nostra città

20 21

In numeri:

Infine abbiamo attuato il progetto “A scuola con gusto”, allo scopo di sostenere uno stile alimentare sano e vario attraverso spazi più adeguati, il coinvolgimento dei bambini nella promozione di una corretta cultura alimentare e attraverso menù condivisi con l’Azienda Unità Sanitaria Locale.

Vivere in una città universitariaNei confronti dell’Università il nostro impegno è stato forte allo scopo di trasformare Reggio in una vera e propria città universitaria. Per questo abbiamo riqualificato e stiamo valorizzando diversi luoghi di pregio della città: la Caserma Zucchi, i Chiostri S. Pietro, il complesso San Lazzaro e Villa Marchi.La presenza di oltre 5.000 studenti universitari a Reggio Emilia ha contribuito a rendere più vitali alcune aree del centro storico, come ad esempio l’ex Caserma Zucchi e i Giardini Pubblici, arricchendo inoltre di idee e progetti le iniziative culturali della città.Abbiamo avviato numerose attività per favorire rapporti con le istituzioni culturali del territorio e soprattutto effettuato ingenti investimenti per la messa a disposizione di residenze per studenti.Da sottolineare, infine, come l’Università di Reggio ha avviato, in collaborazione con Reggio Children1, un Master in Scienze della Formazione nell’ottica di un ulteriore rafforzamento del primato di Reggio in ambito formativo.

GRADO DI SODDISFAZIONE DEI CITTADINI

Fonte: EKMA - Monitor Città 2009

Servizi scolastici

REGGIO EMILIA MEDIA REGIONALE MEDIA NAZIONALE

70,6% 65,4%56,7%

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1 Reggio Children è la società a capitale misto pubblico - privato del Comune di Reggio Emilia che promuove, organizza e gestisce studi, ricerche, sperimentazioni e iniziative a carattere educativo e culturale.

Page 12: La nostra città

22 23

Vivere una vita serena

L’autonomia è la possibilità per ogni persona di vivere, svolgere le proprie attività ed esercitare i propri diritti senza impedimenti economici e sociali, e quindi di decidere per la propria vita. Una città solidale, che si prende cura delle persone, promuove e tutela l’autonomia dei cittadini, riconosce e valorizza le capacità e la dignità di ogni individuo e garantisce sostegno ed aiuto alle famiglie attraverso un sistema di sicurezza e di protezione sociale. Reggio Emilia ha lavorato e investito molto in questi anni per garantire ai cittadini un sistema di relazioni sociali e servizi alla persona fortemente sviluppato, per essere una città in cui tutti abbiano l’opportunità di essere ascoltati, informati ed orientati da una rete capillare di servizi.

Reggio Emilia vuole essere una città in cui le fasce più deboli della popolazione possano sentirsi protette e sicure e possano avere l’opportunità di vivere nel proprio ambiente familiare il più a lungo possibile.

Una città in cui anche le persone con difficoltà economiche abbiano la possibilità di trovare una soluzione abitativa adeguata alle loro esigenze, essendo questo un diritto fondamentale e la condizione indispensabile per poter creare un percorso di vita il più possibile autonomo.

Scommettere sul sistema dei servizi per mettere ogni persona nelle condizioni di vivere meglio la propria vita

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Page 13: La nostra città

24 25

In numeri:

Cosa abbiamo fatto per...Sapere a chi fare riferimento in caso di bisogno

Abbiamo riorganizzato ed integrato i servizi sociali mediante la costituzione e il successivo potenziamento dei 5 Poli Sociali territoriali, allo scopo di dare risposte integrate ai bisogni sempre più complessi dei cittadini e delle famiglie e ai nuovi problemi di una società che cambia e si sviluppa velocemente. I Poli territoriali, nati come strumenti di ascolto, informazione e orientamento dei cittadini sui servizi, costituiscono oggi le basi su cui poggia il sistema di welfare e protezione sociale locale. I Poli territoriali sono strutture decentrate che cercano di risolvere i problemi e dare opportunità alle persone che vivono nei diversi quartieri della città: in relazione alla cura degli anziani, degli ammalati o dei diversamente abili, alla crescita dei figli, alla ricerca della casa o del lavoro, di contributi o sovvenzioni oppure di occasioni per partecipare a progetti di volontariato attivo.

Vivere con dignità anche se non autosufficientiIn collaborazione con RETE1 – Reggio Emilia Terza Età, abbiamo cercato di rafforzare e potenziare i servizi socio-sanitari e socio-assistenziali di Casa Protetta e Casa di Riposo, per rispondere alle domande sempre più frequenti di aiuto nella cura dei propri cari e fornire agli anziani bisognosi e alle loro famiglie soluzioni di sostegno adeguate alle loro esigenze, che valorizzassero e tutelassero le potenzialità e abilità residue delle persone anziane. Per coloro che necessitano di un ricovero in una struttura adeguata abbiamo garantito l’accesso al servizio e ottimi livelli di qualità. Negli ultimi 5 anni i nuovi utenti ricoverati in casa protetta sono aumentati del 96%, passando da 165 a 323.

Essere sostenuti nella cura delle persone careIn collaborazione con l’Azienda Farmacie Comunali Riunite (FCR)2 e RETE – Reggio Emilia Terza Età - abbiamo ripensato e riprogettato i servizi territoriali dei Centri Diurni, per collegarli maggiormente alla vita dei quartieri, e qualificato e potenziato i servizi di Assistenza Domiciliare rivolti agli anziani.In collaborazione con la cooperazione sociale e le aziende di servizi alla persona OSEA (Opere di Servizi Educativi Assistenziali) e “Santi Pietro e Matteo” abbiamo rafforzato i servizi di assistenza e tutela rivolti a bambini,

2005 2008

n° utenti appartamenti protetti 6 24

n° nuclei appartamenti protetti 6 22

n° utenti appartamenti p. +300%

n° nuclei appartamenti p.

Appartamenti protetti

Fonte: Comune di Reggio Emilia

+266,7%

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Cosa avevamo detto“Potenziare l’esperienza, appena iniziata, dei poli territoriali come uffici di cittadinanza e motori di solidarietà”

“Conciliare, attraverso politiche dell'organizzazione della vita e dei tempi della città, servizi alle persone e lavoro, capaci di dare valore e spazio alle diverse dimensioni della vita umana”

“Sostenere le famiglie con persone non autosufficienti favorendo la "domiciliarità" con interventi programmati di cura e di sollievo tali da garantire la tenuta nel tempo”

Viv

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2004 2008

n°ore assistenza domiciliare 26.867 32.739

n° anziani che usufruiscono del servizio di assistenza domiciliare 433 523

n° utenti pasti al domicilio 618 728

n° anziani centri diurni 377 449

n° anziani centri diurni

n° utenti pasti al domicilio

n° anziani che usufruiscono dell'assistenza domiciliare

n° ore assistenza domiciliare

+19,1%

+17,8%

+20,8%

+21,9%

Servizi per gli anziani

Fonte: Comune di Reggio Emilia

Page 14: La nostra città

26 27

In numeri:

71,2%

GRADO DI SODDISFAZIONE DEI CITTADINI

Fonte: EKMA - Monitor Città 2009

Servizi sociali

REGGIO EMILIA MEDIA REGIONALE MEDIA NAZIONALE

61,6%51,4%

Essere dalla parte delle donne Per essere autonomi in una società complessa come la nostra è necessario che i nostri tempi di vita, tutti i tempi che scandiscono le nostre giornate, siano tra loro il più possibile armonici. In questa direzione abbiamo realizzato numerosi progetti per favorire le pari opportunità e la conciliazione dei tempi di vita con quelli del lavoro, nella prospettiva di valorizzare il tempo quale bene fondamentale per una migliore qualità della vita. Tra questi i più importanti sono: la costituzione del Comitato Pari Opportunità, che ha il compito di sviluppare politiche finalizzate al conseguimento delle pari opportunità uomo-donna, l’istituzione, all’interno del Progetto Conciliare, della “Consulta dei tempi e degli orari”, un tavolo di dialogo e confronto permanente che coinvolge amministrazioni, datori di lavoro, sindacati, scuole, strutture sanitarie, associazioni, cooperative e Consigliere di parità, allo scopo di favorire il miglioramento e la conciliazione dei tempi di vita con gli orari dei servizi e di lavoro delle cittadine e dei cittadini; il consolidamento del progetto Primavera Donna, un calendario ricco di iniziative culturali e ricreative che si svolgono da marzo a maggio dedicate alla musica, al teatro, al cinema, all'arte, alle politiche sociali, che focalizza l’attenzione della città sulle tematiche femminili; la prosecuzione dell’attività del centro antiviolenza “Casa delle Donne”, spazio in cui le donne, che hanno subito violenza fisica e psicologica, possono trovare ascolto, accoglienza, e riconoscimento del proprio valore, per ricostruire un nuovo percorso di vita; la partecipazione a diversi progetti europei di sviluppo a favore delle donne e sulle pari opportunità e la realizzazione del progetto “Donna e computer”, per offrire alle donne che presentano difficoltà nell’approccio con gli strumenti informatici opportunità di incontri gratuiti di alfabetizzazione.Abbiamo anche consolidato l’attività dello “Sportello Spaziodonnadove”, un punto di riferimento per le donne per avere informazioni sui diritti nelle relazioni familiari, sul lavoro, sulla formazione, sul tempo libero e sui servizi.

1 RETE è una Azienda di Servizi alla Persona partecipata al 97% dal Comune di Reggio Emilia il cui scopo prioritario è contribuire alla tutela ed alla valorizzazione delle persona anziane.

2 Le Farmacie Comunali Riunite sono un'Azienda Speciale poliservizi del Comune di Reggio Emilia che si occupa, oltre che della gestione delle farmacie comunali, anche della gestione di servizi socio-assistenziali (servizi comunali a favore della popolazione anziana, della popolazione disabile adulta e di famiglie e minori).

3 ACER Reggio Emilia, Azienda Casa Emilia Romagna, è un'azienda di cui sono titolari i Comuni della provincia e l’amministrazione provinciale di Reggio Emilia, il cui scopo prioritario è quello di costruire e concedere in locazione alloggi di edilizia sociale (che coniugano l'equità dei costi con la qualità edilizia) nel territorio provinciale di competenza.

adolescenti, adulti, anche diversamente abili, e famiglie allo scopo di dare sostegno alle persone che vivono in situazioni critiche e disagiate e di sostenere il più possibile la loro autonomia.

Avere un aiuto per l’educazione dei figliTalvolta nelle famiglie si presentano problemi che possono minare l’equilibrio delle relazioni, la crescita serena dei figli, la capacità dei genitori di agire efficacemente il proprio ruolo educativo e formativo. Per queste situazioni abbiamo messo in campo azioni e servizi differenti, allo scopo di supportare famiglie e ragazzi in situazioni di fragilità, da un lato consentendo ai ragazzi di rimanere il più possibile in famiglia e dall’altro promuovendo momenti di conoscenza ed integrazione tra i ragazzi: per raggiungere questi obiettivi abbiamo stretto collaborazioni tra istituzioni e territorio per predisporre servizi socio-educativi, come ad esempio i GET (Gruppi Educativi Territoriali) e i CEP (Centri Educativi Pomeridiani). Dal 2004 al 2008 sono aumentati del 23% i minori sostenuti dai servizi sociali e di oltre il 7% i ragazzi seguiti dai GET.

Trovare una casa La casa è un diritto ma le situazioni di difficoltà economica possono impedirne il godimento. Per questo la possibilità di offrire soluzioni abitative anche a coloro che hanno meno disponibilità economica è stata una delle nostre priorità. Abbiamo realizzato, in collaborazione con ACER (Azienda Casa Emilia Romagna)3 e grazie al contributo della Regione Emilia Romagna, la prima parte dei lavori di recupero del Quartiere Compagnoni allo scopo di riqualificare le case di edilizia popolare e i quartieri e di dare una risposta concreta alla domanda di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) e a canone agevolato. In questa direzione vanno anche gli accordi che abbiamo stipulato con privati per la realizzazione di ulteriori alloggi.Tra i soggetti che più hanno bisogno di trovare casa per accedere a percorsi di autonomia e responsabilità ci sono i giovani e le giovani coppie. Abbiamo cercato di offrire soluzioni abitative adeguate e accessibili agli studenti, ristrutturando e recuperando alloggi privati in centro storico (ad esempio Palazzo Ancini), ma anche alle giovani coppie e alle donne sole. Dal 2004 al 2008 i nuovi alloggi di edilizia popolare e a canone convenzionato messi a disposizione dal Comune sono aumentati dai 65 ai 174 del 2008 portando il numero complessivo di alloggi ERP e ad affitto calmierato a 2.640 unità. Negli ultimi cinque anni il Comune, anche grazie ai contributi di Regione, Stato e ACER, ha investito per interventi di edilizia popolare oltre 35 milioni di €.

2004 2008

n°ore settimanali educatori - disabili 980 1535

n° educatori per alunni disabili 46 73

n° alunni disabili 119 142

n° disabili adulti in carico ai Poli 352* 399

n° disabili adulti in carico ai Poli

n° alunni disabili

n° educatori per alunni disabili

n° ore settimanali educatori - disabili

+13,4%

+19,3%

+58,7%

+56,6%

Servizi per le persone diversamente abili

Fonte: Comune di Reggio Emilia

* dato riferito all'anno 2005

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Page 15: La nostra città

28 29

La sicurezza urbana e sociale, costituita da un sistema integrato di interventi, azioni, atteggiamenti e condizioni, rappresenta la premessa fondamentale per poter condurre la propria vita serenamente, liberamente e in modo protetto, instaurare relazioni sociali fondate sul rispetto e sulla legalità e godere di spazi pubblici vivibili. Il Comune ha investito molto in tema di sicurezza urbana e sociale, soprattutto negli ultimi anni in cui i cambiamenti demografici, sociali ed economici hanno aumentato il grado di insicurezza e di instabilità dei cittadini, per consegnare ai reggiani una città di qualità, socialmente integrata, in cui sentirsi tutelati e salvaguardati. Per raggiungere l’obiettivo della sicurezza urbana e sociale abbiamo agito sia sul fronte della tutela delle persone sia sul fronte della prevenzione dei fattori di rischio che è il migliore investimento possibile per ottenere risultati significativi e duraturi. Il nostro compito è stato quello di garantire ai cittadini di poter frequentare luoghi e spazi sicuri, vivibili, curati e accoglienti anche in quelle aree più isolate del territorio e interessate da fenomeni di degrado, realizzando progetti di riqualificazione, urbana e commerciale, e di animazione e socializzazione grazie ad iniziative ed eventi culturali.

Per sentirci sicuri e tutelati in ogni momento della giornata e in ogni luogo della città, abbiamo agito rafforzando il ruolo della Polizia Municipale che garantisce oggi una presenza forte e radicata di presidio del territorio ma abbiamo contato anche sul senso civico dei cittadini perché sappiamo che è ancora molto diffuso e che tutti i soggetti, pubblici e privati, organizzati e non, ne riconoscono il valore e ne promuovono i significati.

Ci siamo impegnati a realizzare una città che favorisce opportunità e occasioni di relazione e conoscenza fra persone di diversa provenienza geografica, con diversi orientamenti e fedi religiose, con diverse abitudini e stili di vita ma educate al rispetto delle regole, della legalità, della responsabilità e integrate in una comunità coesa. Una città, dunque, che riconosce il valore della diversità ma anche il rispetto e la tutela delle proprie caratteristiche, dei propri valori, dei propri stili di comportamento come condizioni per costruire assieme, nel tempo, relazioni di convivenza civili, pacifiche e rispettose.

Non avere paura

Riconoscere i diritti e rispettare i doveri e le regole per non avere paura

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Page 16: La nostra città

30 31

In numeri:

Cosa abbiamo fatto per...Non sentirsi soli

Per promuovere e rendere armonica la convivenza fra vecchi e nuovi cittadini, abbiamo avviato la sperimentazione del “Centro di Mediazione Sociale dei conflitti”, servizio realizzato per migliorare i rapporti sociali all’interno dei condomini e dei quartieri, attraverso la gestione dei contrasti e delle tensioni derivanti dalle relazioni tra vicini di casa.Con analoghe finalità abbiamo promosso e avviato, insieme alla Regione Emilia Romagna, l’innovativo progetto “Conoscere le regole del gioco: come migliorare i rapporti con gli immigrati a partire dalle regole della quotidiana convivenza”, che prevede interventi sperimentali di carattere socio-culturale rivolti alle famiglie allo scopo di diffondere la cultura delle regole e della legalità, la pratica della convivenza nella vita quotidiana e la condivisione del senso di cittadinanza. Abbiamo portato avanti un lavoro continuativo di monitoraggio del territorio e di organizzazione di interventi laddove si sono evidenziate problematiche particolari, con l’obiettivo di elevare il senso di sicurezza dei cittadini nelle zone difficili della città.Nell’area della stazione, ad esempio, abbiamo sottoscritto con i residenti, le associazioni, gli enti e le parrocchie del quartiere il “Patto per la convivenza, le regole e la responsabilità” finalizzato a migliorare la vivibilità e attivare interventi di mitigazione dei conflitti. Si tratta di un progetto strategico e innovativo perché vede l’intervento congiunto di quasi tutti i settori del Comune e molti altri attori pubblici e privati: le forze dell’ordine, i servizi tecnologici di video-sorveglianza, i servizi di riqualificazione urbana, i servizi del commercio, i poli di servizio sociale.In tale ambito si pongono anche le azioni educative e di promozione della partecipazione responsabile dei giovani alla vita della comunità locale e di prevenzione contro i rischi della devianza giovanile quali “Spazio Raga”, luogo in cui si svolgono significativi percorsi di educazione, e “1, 6, 7…Contatto!”, festival di strada che nasce dalla volontà di ricostruire identità e senso di appartenenza in una zona della città, la zona stazione, dove il legame sociale rischia di indebolirsi.

GRADO DI SODDISFAZIONE DEI CITTADINI

Sicurezza

54,3%

REGGIO EMILIA MEDIA REGIONALE MEDIA NAZIONALE

48,1% 44,7%

Fonte: EKMA - Monitor Città 2009

La v

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Cosa avevamo detto“Il sistema integrato di sicurezza della città costituisce una priorità fondamentale dell’azione del Comune. Si compone di azioni volte al conseguimento di una ordinata e civile convivenza privilegiando interventi di natura preventiva con particolare riferimento alle pratiche di educazione alla convivenza e alla legalità e di mediazione del conflitto”

Non

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2004 2008

n° telecamere videosorveglianza 162* 250

n° personale di vigilanza in servizio 156 166

n° personale di vigilanza in servizio

+54,3%n° telecamere videosorveglianza

+6,4%

Misure per la sicurezza

Fonte: Comune di Reggio Emilia

* dato riferito all'anno 2005

Page 17: La nostra città

32 33

In numeri:

Sentirsi protettiPer prevenire l’illegalità abbiamo rafforzato, dal punto di vista della quantità e della qualità, l’azione svolta dalla Polizia Municipale, che costituisce una concreta e quotidiana presenza dell’Amministrazione sul territorio. Abbiamo rafforzato il personale di vigilanza con nuovi agenti di polizia municipale, con l’istituzione dell’agente di prossimità nei quartieri e della pattuglia mobile notturna di polizia municipale (unica città in regione assieme a Bologna). Abbiamo incrementato di oltre il 50% il sistema di videosorveglianza cittadino ed aumentato considerevolmente il numero di servizi di vigilanza nei parchi (dai 1.631 del 2004 ai 13.714 del 2008) ampliando così ulteriormente il costante monitoraggio della città.Abbiamo potenziato il sistema delle regole per la convivenza attraverso l’adozione di diverse ordinanze e regolamenti: ordinanza anti-maleducazione (2006), ordinanze anti-alcool in zona stazione e zona stadio (2007), regolamento di controllo e rilascio delle licenze per i phone center (2008).Abbiamo inoltre collaborato attivamente al coordinamento delle azioni di vigilanza sul territorio partecipando, assieme alle forze dell’ordine preposte alla sicurezza pubblica, al “Comitato Interforze” avviato nel 2008.

GRADO DI SODDISFAZIONE DEI CITTADINI

Polizia Municipale

60,7%

REGGIO EMILIA MEDIA REGIONALE MEDIA NAZIONALE

54,7% 46,6%

Fonte: EKMA - Monitor Città 2009

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Page 18: La nostra città

34 35

Dare valore al tempo libero

La cultura, intesa come sistema di elementi diversi quali la ricerca, la conoscenza e l’innovazione ma anche le espressioni delle arti, degli ideali e dei valori della nostra e di altre società, è uno strumento fondamentale per coltivare l’animo umano, per formare le persone, per promuovere benessere, educazione e integrazione come base per lo sviluppo e la crescita della città. La cultura è una risorsa per tutte le comunità e per questo è un aspetto fondamentale della nostra vita, un modo per dare valore al tempo libero. Anche lo sport rientra tra le modalità con cui si può trascorrere il proprio tempo libero, avendo cura di sé sia sotto l‘aspetto fisico che psichico, mantenendoci in salute e consentendoci relazioni e occasioni di incontro. Reggio Emilia si è fortemente distinta in questi anni sia a livello di proposte culturali che di iniziative per la diffusione delle pratiche sportive, consolidandosi come una città vivace ed attrattiva che offre ai suoi cittadini una pluralità di opportunità di vivere il proprio tempo libero, riuscendo a soddisfare gusti e bisogni culturali diversi anche in rapporto alle diverse fasce di età.

Oggi Reggio Emilia è una città in cui possiamo trascorrere piacevolmente le nostre giornate e serate, sentirci stimolati e avere possibilità di relazioni grazie ad un’offerta culturale di alto livello costituita da molteplici iniziative e manifestazioni anche di livello internazionale, dedicate alla musica, alla danza, al cinema, alla fotografia, all’arte contemporanea, alla filosofia, all’architettura e alle diverse espressioni artistiche proprie del nostro tempo.

A Reggio Emilia è possibile godere di servizi gratuiti e di qualità e di svariati luoghi e spazi culturali ed espositivi quali biblioteche, musei, teatri, istituti musicali e della danza.

Nella nostra città possiamo accedere a tante e diverse opportunità sportive grazie ad un settore vivace, dinamico, ricco di iniziative per ogni persona e per le diverse esigenze ed abilità e con una dotazione di spazi e impianti sportivi per abitante fra i primi in regione.

La cultura e lo sport sono opportunità per crescere ed essere cittadini consapevoli

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Page 19: La nostra città

36 37

In numeri:

Cosa abbiamo fatto per...Poter godere delle arti

Il sistema culturale della città poggia su un “quadrilatero” che comprende la Fondazione I Teatri, l’Istituto Musicale “A. Peri”, la Fondazione della Danza, le Istituzioni culturali comunali (Musei e Biblioteche). Tutti questi soggetti attivano importanti relazioni internazionali e rappresentano uno strumento fondamentale per lo sviluppo della cultura e del sistema economico di servizi che ruota attorno ad essa (servizi alberghieri e di ristorazione per il turismo, servizi di comunicazione, di allestimento etc.).Proprio per questa ragione abbiamo inteso sostenere queste istituzioni culturali aumentando in modo consistente i nostri contributi e collocando le loro sedi operative nei luoghi più prestigiosi della città: i Teatri, i chiostri di S. Domenico, l’ex Fonderia Lombardini, Palazzo S. Francesco, Galleria Parmeggiani, Palazzo S. Giorgio.Il 2007 ed il 2008 hanno visto una forte accelerazione degli interventi relativi al sistema dei musei e dei luoghi per la cultura: il contributo al restauro della Cattedrale, la riapertura alla città, dopo un attento restauro, della Chiesa di S. Giorgio, la ristrutturazione della Sinagoga, la realizzazione dello Spazio Gerra, il nuovo progetto di Palazzo S. Francesco, l’avvio dei lavori relativi al Museo Internazionale della Psichiatria presso il complesso dell’ex Istituto S. Lazzaro (Padiglione “Lombroso”) e l’apertura di nuove sale nella biblioteca “Panizzi” (la nuova sala di conservazione e la sala telematica)Nella “Reggia di Rivalta” abbiamo organizzato numerose attività culturali e iniziative per il tempo libero, in attesa di poter restituire interamente questo luogo alla fruizione pubblica grazie al completamento del primo intervento di consolidamento e della messa a punto del bando di finanza di progetto.È stato inoltre messo a punto un programma di riordino delle biblioteche decentrate, a partire dalla biblioteca di S. Pellegrino, della quale è iniziata la costruzione di una nuova ala, e dalla Biblioteca di Ospizio e che prevede anche la valutazione di una nuova biblioteca nella zona ovest della città.

Fotografia Europea

2004 2008

impianti sportivi comunali: n° frequentatori 918.698 1.030.550

media frequentatori per impianto sportivo 13.510,26 15.614,39

2006 2008

Fotografia Europea: visitatori mostre 38.000 54.265

impianti sportivi comunali: n° frequentatori

media frequentatori per impianto sportivo

+12,2%

+15,6%

Impianti sportivi

Fonte: Comune di Reggio Emilia

Fonte: Comune di Reggio Emilia

+42,8%

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Cosa avevamo detto“Una nuova stagione di politica culturale richiede un progetto forte sul quale lavorare per un’intera legislatura, impegnando tanto i soggetti pubblici - le istituzioni culturali - quanto i protagonisti privati della vita culturale …Reggio Emilia deve ripensare se stessa nell’orizzonte europeo.”

“E’ importante sostenere e rafforzare il sistema locale delle istituzioni culturali (biblioteche, musei, teatri, istituti tematici, scuole comunali specialistiche), in una prospettiva di crescita dell’intera comunità”“Particolare attenzione dovrà essere riposta nel rafforzare gli investimenti sull’impiantistica sportiva esistente per ammodernarla, potenziarla renderla maggiormente fruibile. Occorrerà realizzare nuove strutture sportive.”

Da

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2004 2008

biblioteche: totale nuove opere 26.680 30.374

biblioteche: totale prestiti 720.761 737.415

biblioteche: n° iscritti 110.547 135.936

studenti istituto "A. Peri" 440 570

fondazione "I Teatri": n° spettatori paganti 102.838 107.216

n° presenze cinema comunali 25.876 42.758

n° presenze cinema comunali +65,2%fondazione "I Teatri": n° spettatori paganti +4,3%

studenti istituto "A. Peri" +29,5%

biblioteche: totale prestiti +2,3%biblioteche: n° iscritti +23%

biblioteche: totale nuove opere +13,8%

Servizi culturali

Fonte: Comune di Reggio Emilia

Page 20: La nostra città

38 39

In numeri:

Essere sportiviAbbiamo attuato diversi interventi finalizzati alla valorizzazione e alla promozione della cultura sportiva. E’ stata costituita la Fondazione dello Sport che ha l’obiettivo di realizzare politiche di sostegno ad una concezione dello sport quale strumento di educazione e formazione personale e sociale (ad oggi hanno aderito alla Fondazione il CONI, gli Enti di promozione sportiva e ben 72 associazioni e società). Grazie a importanti contributi economici è stata riqualificata e potenziata l’impiantistica cittadina che rappresenta una condizione indispensabile per sostenere il mondo dello sport e l’accesso alle discipline per le diverse fasce di età e i diversi bisogni che i cittadini esprimono.

Abbiamo inoltre favorito il consolidamento di alcune importanti manifestazioni tese ad avvicinare i giovani alla pratica sportiva: il Memorial Cimurri, la Gran Fondo di ciclismo e le Maratone delle Quattro porte e del Tricolore. Di grande rilievo, infine, le Olimpiadi del Tricolore già realizzate nel 2001 e nel 2005 e previste di nuovo nella nostra città per l’estate 2009. Questa iniziativa, che coinvolge 5.000 giovani atleti provenienti da oltre trenta paesi del mondo, assume un particolare significato a Reggio Emilia in virtù della sua coerenza simbolica con la nostra tradizione civica e con le iniziative di valorizzazione della cittadinanza attiva e dell’educazione ai giovani.

GRADO DI SODDISFAZIONE DEI CITTADINI

Sport

68,2%

REGGIO EMILIA MEDIA REGIONALE MEDIA NAZIONALE

57,2%46,7%

Fonte: EKMA - Monitor Città 2009

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GRADO DI SODDISFAZIONE DEI CITTADINI

Cultura e spettacolo

71,8%

REGGIO EMILIA MEDIA REGIONALE MEDIA NAZIONALE

66,8%62,4%

Fonte: EKMA - Monitor Città 2009

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Vivere una città divertenteLa città ha ospitato una serie di eventi di carattere internazionale che si sono affermati nel corso degli ultimi anni, quali Fotografia Europea (manifestazione annuale in cui fotografi di fama internazionale provenienti da tutto il mondo si confrontano su temi ogni anno diversi), le manifestazioni di Rorate Coeli (rassegna di concerti di musica religiosa) e Soli Deo Gloria (rassegna annuale di concerti di organi antichi), il Reggio Film Festival (manifestazione annuale che valorizza la cultura del cinema attraverso spettacoli legati non solo al cinema ma anche all’arte, alla musica, alle parole), il Festivalarchitettura (manifestazione biennale che promuove attività di confronto a livello internazionale sui temi della progettazione architettonica e urbana), Reggio Emilia Danza (festival internazionale di danza), REC (Reggio Emilia Contemporanea – festival annuale di teatro e musica), ma anche Restate (cartellone di cultura, spettacolo, sport e intrattenimento) che comprende importanti manifestazioni estive quali la Notte Bianca e OST (Original Sound Track – rassegna annuale che unisce musica e cinema). Tutte queste iniziative hanno coinvolto nel 2008 oltre 350.000 partecipanti.Le iniziative organizzate per celebrare i 150 anni del Teatro Valli hanno rafforzato il ruolo della città all’interno del circuito internazionale dello spettacolo e della produzione artistica e incrementato la capacità dei nostri Teatri di “fare rete” con le altre istituzioni della città: prima di tutto con la Fondazione Nazionale della Danza.Abbiamo proseguito nella valorizzazione della cultura contemporanea puntando in particolare sul progetto “Invito a…”, che ha visto la realizzazione, da parte di artisti di fama mondiale (Fabro, Lewitt, Morris e Mattiacci) di quattro opere d’arte permanenti situate in luoghi storici della città.Infine abbiamo realizzato numerose iniziative di promozione della lettura e della scrittura (“Nati per leggere”, “Baobab”, “Reggio Narra” e “B-days”) ed azioni volte ad avvicinare i cittadini alle collezioni conservate nei musei della nostra città, nonché l’apertura di un nuovo cinema a gestione diretta del Comune in centro storico (Cinema “Al Corso”) che si aggiunge allo “storico” cinema comunale Rosebud.

Page 21: La nostra città

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Vivere bene insieme agli altri

Favorire l’integrazione significa attivare un insieme di processi culturali e sociali i cui scopi sono quelli di rendere ogni individuo partecipe di una comunità, costruendo e rafforzando il suo senso di identità e di appartenenza, e di garantire coesione tra persone di diverse culture tramite la condivisione di regole e valori. Reggio Emilia ha agito e lavorato in questi anni per essere una città integrata, moderna, multiculturale, solidale, una comunità culturalmente aperta in cui non vi sono ostacoli all’inclusione e alla coesione perché la diversità è considerata un elemento di crescita e progresso nel rispetto reciproco e nella conoscenza dei diritti e dei doveri.

Una città in cui chiunque ha l’opportunità di sentirsi accolto, ben voluto, a casa propria, che sia di origine reggiana, italiana o straniera, che sia in condizioni di benessere o di disagio e difficoltà, senza che vi sia distinzione di sesso, di razza, di religione, di lingua o di opinioni politiche.

Una città in cui possiamo conoscere il fenomeno dell’immigrazione allo scopo di non averne paura, confrontarci sul tema della diversità allo scopo di limitare il divario che ci separa dalle altre culture, avere relazioni con tutti allo scopo di ridurre il nostro timore e la nostra diffidenza nei confronti di chi è diverso da noi.

Una città in cui possiamo convivere in modo pacifico e sereno se tutti siamo responsabili e rispettosi delle regole e dei valori condivisi, valorizzando la nostra realtà, la nostra storia e la nostra lingua.

Le diverse culture sono una ricchezza se tutti siamo responsabili e rispettosi degli altri

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Cosa abbiamo fatto per...

In numeri:

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Cosa avevamo detto “E’ sempre più fondamentale la valorizzazione del multiculturalismo”

“La città va comunque ripensata, quale luogo di una comunità sempre aperta”

“Occorre fare della nostra urbanità un percorso culturale, avendo presente l’obiettivo imprescindibile delle relazioni personali, del confronto culturale quale elemento e momento essenziale della convivenza”

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2004 2008

n° stranieri che si rivolgono allo sportello immigrati 2.748 4.937

n° medio delle donne dell'Est frequentanti Centro Madreperla 35* 55

% bambini stranieri sul totale iscritti alla scuola dell'infanzia 9,76%* 14,46%

% bambini stranieri sul totale iscritti alla scuola dell'infanzia +48,2%

n° stranieri che si rivolgono allo sportello immigrati +79,7%

n° medio delle donne dell'Est frequentanti Centro Madreperla +57,1%

Servizi per l'integrazione

Fonte: Comune di Reggio Emilia

* dato riferito all'anno 2005

Sentirsi parte di una comunità Allo scopo di costruire relazioni positive e occasioni di confronto costruttivo tra cittadini italiani e cittadini stranieri, abbiamo realizzato interventi e iniziative volte ad aumentare la partecipazione dei cittadini immigrati alla vita pubblica (festa multietnica “Mondinpiazza”, campagna di sensibilizzazione “Giornata internazionale del migrante”, festa di strada “Via Roma viva”). In questa direzione vanno anche le attività proposte dal Centro interculturale Mondinsieme, centro per lo sviluppo delle relazioni interculturali, e dal Punto d’incontro Madreperla, centro di incontro e di socializzazione per lavoratrici immigrate, che hanno rappresentato occasioni di confronto e di scambio relazionale, anche tra le diverse comunità straniere presenti nel territorio. Le attività del Centro Mondinsieme sono state focalizzate in particolare sullo sviluppo dell’educazione interculturale, con laboratori educativi nelle scuole organizzati per favorire la conoscenza e la consapevolezza del pluralismo culturale tra gli studenti.

Abbiamo elaborato progetti per sostenere e sviluppare le politiche per l’integrazione e per la convivenza rivolte ai nomadi sinti e alle fasce deboli di popolazione con forte rischio di emarginazione sociale, come ad esempio carcerati e vittime dello sfruttamento sessuale (dal 2004 al 2008 le donne che hanno intrapreso un percorso di emancipazione dalla prostituzione sono aumentate da 34 a 72). L’impegno maggiore si è concentrato nel consolidare la rete con gli altri servizi del territorio, sia interni (Poli sociali territoriali), sia esterni (Azienda Unità Sanitaria Locale, Ufficio scolastico provinciale, enti di formazione, terzo settore). Abbiamo infine avviato l’innovativo progetto, scaturito da una Legge Regionale e da un finanziamento statale e denominato “Dal campo alla città”, che riguarda l'insediamento abitativo di nomadi sinti in una “micro area”, allo scopo di accompagnare una famiglia di sinti (14 persone) con caratteristiche e disponibilità adeguate verso un percorso sperimentale di inserimento ed inclusione sociale, lavorativa e scolastica che ne migliorasse le condizioni di vita, la portasse ad uscire dalla zona grigia tra legalità e illegalità e le desse autonomia. Tra famiglia sinta e Amministrazione comunale è stato sottoscritto un Patto di convivenza, poiché al riconoscimento dei loro diritti corrispondesse il rispetto dei loro doveri.

Abbiamo concluso il progetto “Lanterne amiche”, una ricerca / intervento sulla comunità cinese, con l’obiettivo di aumentare la conoscenza di questa realtà, capirne le logiche di insediamento, stimolare e favorire l’integrazione e la partecipazione della comunità cinese alla vita sociale del territorio individuando azioni e strategie adeguate.

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Partecipare alla vita della propria comunità

La partecipazione attiva alla cittadinanza è un processo attraverso cui le persone, singolarmente o in forma associata, possono influire sulla vita della propria comunità realizzando azioni di solidarietà sociale e intervenendo nella definizione e attuazione di progetti e politiche pubbliche. Reggio Emilia è tradizionalmente riconosciuta coma una città con una forte cultura della responsabilità e della solidarietà, che si prende cura delle persone, stimola e favorisce l’operosità, la voglia di fare e la partecipazione di ciascun cittadino per rendere la città più giusta e più rispondente ai suoi bisogni. In questi anni il nostro impegno è stato quello di sostenere e rafforzare costantemente il senso civico fortemente presente nel nostro territorio e che caratterizza storicamente la nostra comunità, al fine di essere sempre più una città in cui possiamo sentirci protagonisti attivi della nostra vita ed essere riconosciuti, valorizzati ed apprezzati per le azioni svolte a sostegno degli altri e del “bene comune”.

La nostra città è nostra perché abbiamo la possibilità di essere ascoltati e di dialogare con il Comune e con le altre istituzioni sui nostri bisogni e sulle nostre idee.

Attraverso occasioni di dialogo e confronto costruttivo e responsabile abbiamo la possibilità di tutelare i nostri diritti e di soddisfare i nostri bisogni, potendo intervenire attivamente e in prima persona sulle decisioni e sulle politiche pubbliche.

AGGIUNGERE PAVIMENTO E SOFFITTO

La nostra città è di tutti e insieme possiamo renderla migliore

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In numeri:

Cosa abbiamo fatto per...Essere protagonisti per rendere migliore la città

Con il progetto “I Reggiani, per esempio”, un’iniziativa volta a raccogliere le esperienze di solidarietà e cittadinanza attiva e dare un volto a coloro che le svolgono (singoli cittadini, imprese, associazioni, parrocchie, scuole etc.), abbiamo voluto favorire la promozione e la valorizzazione delle buone pratiche messe in atto dai reggiani a favore degli altri. La città ha risposto presentando in soli due mesi oltre 300 progetti che mostrano come ogni cittadino è in grado di prendersi cura, insieme agli altri o in totale autonomia, del bene comune.Con questo progetto abbiamo voluto mettere in luce le tante realtà, spesso invisibili, che operano a beneficio della comunità e fare di questo tesoro della nostra città un esempio per tutti. Attraverso la raccolta di queste esperienze di solidarietà abbiamo cercato di valorizzare e rigenerare il senso civico che già appartiene alla nostra città e che rende così ricco il nostro tessuto sociale. Le associazioni, gli enti, le istituzioni e i gruppi di cittadini che hanno partecipato a questa iniziativa lavoreranno con il Comune per costruire insieme nuovi percorsi di crescita e sviluppo. Abbiamo cercato di fornire ai giovani strumenti per poter diventare protagonisti della vita della città, valorizzando la partecipazione attiva e la solidarietà attraverso iniziative quali:

- la Leva Giovani Comunale: opportunità per i ragazzi dai 14 ai 26 anni di realizzare azioni di cittadinanza attiva e volontariato insieme a Enti, Associazioni e gruppi informali. Il grande valore della Leva è dato dalla volontà dell’Amministrazione di sostenere e premiare i saperi, i talenti, le doti dei giovani, i quali diventano veri protagonisti della città e primi responsabili del bene comune. Dopo due anni dalla loro nascita, i progetti di Leva Giovani hanno coinvolto circa 750 ragazze e ragazzi in ben 65 progetti diversi;

- la Carta Giovani: carta europea riservata ai ragazzi dai 15 ai 25 anni che permette di ottenere sconti in luoghi culturali e sportivi e che accumula punti ogni qualvolta il ragazzo svolge azioni di cittadinanza attiva e di volontariato attraverso la partecipazione alla Leva giovani. A questa iniziativa hanno aderito oltre 5.000 ragazzi ed è stata estesa, nel 2009, a 38 comuni reggiani;

- il Portale Giovani: sito Internet, visitato nel 2008 da 150.000 singoli utenti, che offre ai giovani un luogo virtuale di incontro e scambio di idee, fotografie, video e ogni altro strumento di espressione del mondo giovanile e della sua creatività;

- il Centro “Gabella”: luogo autogestito di ritrovo e di riflessione in cui i giovani possono partecipare ad incontri culturali e progettare assieme attività ed iniziative per la città.

Poter partecipare per poter decidere le scelte della cittàAbbiamo coinvolto i cittadini nelle scelte e nelle politiche della città su temi quali il bilancio, la mobilità, i servizi sociali, il verde, il progetto per la “Reggia di Rivalta”, l’urbanistica ed altri ancora, attraverso processi partecipativi che hanno consentito a molti di noi di esprimere esigenze e proposte, di confrontarsi su idee e progetti diversi, di essere ascoltati e di sentirsi protagonisti delle scelte del Comune. Con queste iniziative abbiamo voluto valorizzare il nostro rapporto diretto coi cittadini e abbiamo concretamente realizzato la dimensione partecipativa prevista dalla Costituzione.Negli ultimi anni abbiamo avviato 14 processi partecipativi nei quali sono stati coinvolti circa 1.500 persone. All’interno di questi percorsi sono state proposte dai cittadini circa 700 istanze di cui il 70% attuate o in corso di attuazione.Abbiamo voluto potenziare e rafforzare il ruolo e l’azione di “governo di prossimità” e “luogo della partecipazione” svolto dalle Circoscrizioni, dotandole di nuovi strumenti, tra cui il bilancio partecipativo, e di poteri più ampi per renderle luoghi di decisione condivisa, capaci di valorizzare la dimensione comunitaria della città. Per sostenere ulteriormente il ruolo fondamentale e strategico delle Circoscrizioni abbiamo progettato e realizzato la ridefinizione del loro numero e dei loro confini, ridisegnandole in base a principi di omogeneità e risparmio delle risorse. Questo processo è stato realizzato sulla base di criteri attenti alla partecipazione, all’identità delle Circoscrizioni e alla storia dei quartieri.

Cosa avevamo detto“Riscontriamo la necessità di ragionare per un nuovo patto tra le generazioni, che nulla tolga a quelle più anziane, ma garantisca un futuro più sicuro ai nostri ragazzi. Un patto che garantisca un diritto di cittadinanza attiva alle nuove generazioni, che ne liberi le tante energie inespresse a causa dei tanti lacci ancora imposti alle loro capacità, alle loro intelligenze e alle loro creatività.”

“Utilizzare i percorsi partecipativi strutturati quale strumento di costruttiva partecipazione dei cittadini alla progettazione del futuro dei territori, per una corretta composizione dei conflitti e per una non demagogica, ma condivisa partecipazione democratica.

competenza non comunale

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Percentuale di attuazione delle istanze dei cittadini emerse dai processi partecipativi del Comune

Fonte: Comune di Reggio Emilia

23%

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15%

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Avere un lavoro sicuro

Essere protagonisti nella società della conoscenza

La vita economica

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imprese reggiane: abbiamo investito sull'innovazione, reso attrattivo e competitivo il territorio, offerto servizi alle imprese, mantenuto i livelli di pressione fiscale fra i più bassi rispetto alle altre città dell'Emilia-Romagna, snellito i procedimenti amministrativi, potenziato le infrastrutture viarie e progettato le future soluzioni urbanistiche per la città, mantenendo lo sviluppo economico come variabile importante per individuare le scelte e le soluzioni. Ci siamo comportati noi stessi da imprenditori, investendo in modo considerevole in opere pubbliche allo scopo di migliorare quantitativamente e qualitativamente il patrimonio infrastrutturale della città (261 milioni di € di investimenti dal 2004 ad oggi).

I dati relativi allo sviluppo e all’eccellenza delle imprese reggiane mostrano un trend in continuo aumento, a differenza di altre realtà emiliane. In particolare i tassi di crescita del prodotto interno lordo (Pil - 0,3% nel 2004 e 1,8% nel 2007) e delle esportazioni (0,56% sul Pil nel 2008 rispetto allo 0,46% del 2004) rispecchiano e confermano l’esistenza di un tessuto economico forte, basato prevalentemente sulle piccole e medie imprese e sul sistema cooperativo.L’attuale momento di crisi economica sta invertendo queste tendenze, ma la ripresa sarà possibile se la città nel suo insieme sarà capace di investire sulle proprie competenze distintive e di innovazione.

Da questo punto di vista, i dati delle nostre imprese mostrano indicatori interessanti. In termini di valori assoluti le domande presentate per marchi e brevetti sono tra i più alti in Italia ed in ulteriore aumento: tra il 2004 e il 2007 i marchi ogni 1.000 abitanti sono passati da 0,96% a 1,18%, mentre i brevetti sono passati da 0,38% a 0,44%.

Fino agli inizi della crisi che ha investito anche la nostra città, Reggio Emilia ha fatto registrare indici di attrattività in crescita. Gli investimenti esteri sono infatti quasi triplicati, passando

dallo 0,23% del Pil nel 2004 allo 0,65% nel 2007. Ricordiamo che la capacità di attirare capitali dall’estero può essere considerata la cartina di tornasole dell’appeal competitivo di un territorio.Reggio conferma anche la sua natura di città “ricca”, con valori di Pil pro capite tra i più elevati nella regione ed in aumento negli ultimi anni.

Un’economia forte e competitiva crea ricchezza diffusa e lavoro stabile

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Un sistema imprenditoriale forte e competitivo, capace di produrre ricchezza, lavoro stabile e di investire in ricerca e innovazione, è una condizione fondamentale per il benessere della città. Solo attraverso uno sistema economico sviluppato è infatti possibile ridistribuire la ricchezza prodotta e predisporre le condizioni per offrire i servizi necessari a garantire alla comunità un’armonica coesione sociale, maggiore serenità e sicurezza.I dati e le analisi relative all’andamento del sistema economico reggiano negli ultimi anni confermano l’eccellenza di Reggio Emilia, nonostante il grave periodo di crisi che sta attraversando l’intera economia mondiale.Il mercato del lavoro reggiano è tra i più attivi in Regione e in Italia: tra il 2004 e il 2008 il tasso di disoccupazione è, infatti, passato dal 2,6% all’attuale 1,9%, a conferma della grande vitalità e dinamismo delle nostre imprese. Non solo. Risultati positivi emergono anche sul fronte dell’occupazione giovanile e femminile: nel periodo 2004- 2008 i tassi di disoccupazione dei giovani e delle donne sono passati rispettivamente da 6,5% al 3,4% e dal 5,0% al 2,0%, praticamente dimezzandosi.

Se dal punto di vista dell’occupazione i risultati del quadriennio sono stati confortanti, riteniamo invece necessario un impegno maggiore sul tema della sicurezza sul lavoro e del lavoro regolare: Reggio Emilia si posiziona su valori non del tutto soddisfacenti, seppur in miglioramento rispetto alla situazione del 2004. Siamo convinti che un lavoro regolare e sicuro sia un elemento centrale per la qualità della vita e per la dimensione civica e civile che caratterizza – e che vogliamo che caratterizzi sempre più – Reggio Emilia.

In questi anni, coerentemente con quanto deciso nell'ambito del Patto per lo sviluppo e la coesione siglato con Provincia, Camera di Commercio, organizzazioni sindacali e associazioni imprenditoriali, abbiamo cercato di favorire lo sviluppo delle

La vita economica

(

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Accesso al lavoro

REGGIO EMILIA MODENA PARMA BOLOGNA

27

18 20 19Fonte: rielaborazione The European House Ambrosetti su dati ISTAT provinciali 2008

L'indice "Accesso al lavoro" è elaborato sulla base dei seguenti indicatori:- tasso di occupazione;- tasso di disoccupazione;- tasso di disoccupazione femminile;- tasso di disoccupazione giovanile;- tasso di disoccupazione di lunga durata.

Sviluppo delle imprese

REGGIO EMILIA MODENA PARMA BOLOGNA

17 16

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Fonte: rielaborazione The European House Ambrosetti su dati ISTAT provinciali 2007

L'indice "Sviluppo delle imprese" è elaborato sulla base dei seguenti indicatorii:- tasso di crescita del PIL;- % di esportazioni sul PIL;- N. imprese ogni 100.000 abitanti.

Per tornare a vincere le sfide che la globalizzazione ci pone occorre migliorare e aumentare la qualità del contenuto di creatività e innovazione dei posti di lavoro. Da questo punto di vista Reggio Emilia deve fare di più: secondo i dati più recenti, la nostra città si pone solo all’83° posto in Italia per classe creativa (ovvero per numero di persone impiegate in occupazioni che richiedono quotidianamente la risoluzione di problemi complessi), con il 18% sul totale degli occupati. Questo valore è inferiore alla media italiana e anche molto distante dalla “soglia” del 30% che le più recenti ricerche in merito ci indicano come la “dotazione” minima di capitale umano creativo necessario a garantire le migliori condizioni per lo sviluppo futuro. A questo dato va aggiunto il basso tasso di laureati presente nella nostra provincia, se comparato alla media nazionale: nella nostra città solo 44 giovani su 1.000 tra i 19 e i 25 anni sono laureati, dato che ci colloca al 100° posto della classifica nazionale.

Su questo fronte è necessario rafforzare gli sforzi della nostra comunità, supportando il sistema imprenditoriale nella direzione di un più marcato investimento nei processi di innovazione tecnologica e di aumento delle produzioni ad elevato valore aggiunto di conoscenza, sia nei settori tradizionali che, in quelli più emergenti e in forte sviluppo. In questa prospettiva, abbiamo cercato di creare le condizioni per favorire nella nostra città importanti centri di eccellenza nell’ambito della ricerca, per rendere la nostra economia sempre più solida e competitiva nel sistema internazionale.

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Avere un lavoro sicuro

Esistono due forme di sicurezza legate al tema del lavoro, entrambe fondamentali per garantire alle persone una vita di qualità. La prima è determinata dalla possibilità di accedere ad un lavoro stabile nel tempo e rappresenta il presupposto indispensabile per poter progettare il proprio futuro e quello dei propri figli. La seconda è legata alla mancanza di rischi di incidenti in ambiente di lavoro ed è il fattore determinante per poter svolgere la propria attività in modo sereno, sicuro e privo di pericoli.

Un modello di città basato su un’economia forte e competitiva, su un sistema di imprese sviluppato e radicato sul territorio e su una solida rete di protezione sociale è in grado da un lato di generare ricchezza, sviluppo e posti di lavoro e dall’altro di garantire ambienti lavorativi sicuri. Vogliamo essere una comunità etica che considera il lavoro un elemento per la dignità delle persone, senza rischi per la loro vita.

Il Comune si è impegnato in questi anni per consegnare ai reggiani questo modello di città. Una città in cui abbiamo la possibilità di trovare un lavoro in modo facile e legale, senza dover ricorrere a forme di sostegno non lecite, grazie a condizioni economiche e sociali favorevoli e ad un’offerta di opportunità lavorative estesa, diffusa e di qualità. Un lavoro che sia stabile nel tempo, che rafforzi il nostro senso di appartenenza alla comunità reggiana e che ci permetta di costruire un futuro di qualità per noi e per le nostre famiglie.

Una città in cui anche le categorie tradizionalmente più “deboli” abbiano l’opportunità di trovare un lavoro dignitoso, che valorizzi le loro potenzialità e concili i tempi del lavoro con quelli della vita, grazie all’aiuto e al supporto offerto da una rete di servizi diffusa sul territorio, rispondente alle diverse esigenze e ai complessi bisogni di ogni singolo cittadino.

Vogliamo essere una comunità etica che considera il lavoro un elemento per la dignità delle persone, senza rischi per la loro vita

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In numeri:

Cosa abbiamo fatto per...Riconoscersi nel valore del lavoro e del sistema produttivo

Assicurare le condizioni ed il contesto necessario per lo sviluppo delle attività economiche e della qualità del lavoro è un tema chiave per il futuro della nostra città, tenuto conto anche della difficile congiuntura internazionale che sta attraversando il paese. Con questo obiettivo, ci siamo impegnati nella riqualificazione delle aree industriali della città, suddividendo il sistema territoriale di Reggio Emilia in ambiti specializzati per attività produttive. Ciò ha portato all’individuazione di 13 ambiti a carattere artigianale - industriale, a cui molto spesso si unisce l’offerta di servizi di qualità, rispondenti alle esigenze e ai bisogni dei cittadini e delle imprese.

L’apertura e lo sviluppo delle imprese reggiane a livello internazionale è uno dei fattori distintivi per la competitività del nostro territorio e i dati dell'economia reggiana relativi all'esportazione pongono la nostra città al vertice delle classifiche nazionali. Per accompagnare ulteriormente questo processo Reggio nel Mondo, l’azienda di promozione del Comune di Reggio Emilia e della Camera di Commercio, ha sviluppato in questi anni numerose attività, agendo come soggetto promotore di una rete di progetti e di iniziative a carattere internazionale sia nel settore economico che in quello sociale, della solidarietà e della cooperazione. Attraverso Reggio nel Mondo, infatti, abbiamo offerto sostegno e supporto a quei soggetti che svolgono attività di promozione economica all’estero. Abbiamo inoltre lavorato nell’intento di riattivare gli scambi commerciali con i territori balcanici: attivando un canale di dialogo e di scambio particolare con queste aree, il tessuto economico reggiano potrà trovare una porta di accesso ai mercati di quell’area che da sempre godono di particolari condizioni e nuovi rapporti commerciali con la Russia. Sempre in una prospettiva internazionale abbiamo contribuito al potenziamento e alla sua nuova collocazione in Via Emilia San Pietro di Europe Direct-Carrefour Europeo Emilia, sportello per la diffusione sul territorio delle potenzialità promosse dall'Unione Europea a beneficio dei cittadini e delle imprese.

2004 2008

debito pubblico pro capite 1,084 931

rapporto dipendenti / popolazione 1,06% 0,99%

pressione tributaria 511,81 327,51

pressione finanziaria 624,48 512,47

pressione finanziaria

pressione tributaria

rapporto dipendenti /popolazione

debito pubblico pro capite

-17,9%

-36%

-6,6%

-14,1%

Efficienza amministrativa

Fonte: Comune di Reggio Emilia

La v

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aCosa avevamo detto

“La pubblica amministrazione, a livello locale, deve:

- operare scelte coerenti con l’obiettivo della valorizzazione del capitale umano, riducendo i rischi di precarietà e tutelando con diritti certi il lavoro flessibile e atipico, qualificando ed estendendo i servizi.

- rafforzare le politiche e perseguire coerentemente gli obiettivi finalizzati al raggiungimento dei più alti livelli di legalità economica e regolarità del lavoro”

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Eccellenza delle imprese

0,44

REGGIO EMILIA

1,18

0,31

PARMA

1,16

0,42

MODENA

1,17

REGGIOEMILIA PARMA MODENA

n° brevetti registrati ogni 1000 abitanti

0,44 0,31 0,42

n° marchi registrati ogni 1000 abitanti

1,18 1,16 1,17

Fonte: Ufficio Italiano Marchi e Brevetti - anno 2007

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In numeri:In numeri:

GRADO DI SODDISFAZIONE DEI CITTADINI

Politiche per le imprese

28,1%23,9%

45,3%34,4%

REGGIO EMILIA MEDIA REGIONALE MEDIA NAZIONALE NON SA / NON RISPONDE

Fonte: EKMA - Monitor Città 2009

gli indici di pressione fiscale e tributaria di Reggio Emilia sono tra i più bassi della regione, ma si sono addirittura ridotti. I dati sull'indebitamento mostrano come in questa legislatura l'Amministrazione comunale ha operato in una logica di lungo periodo, non rinegoziando o allungando la durata del debito ma, al contrario, procedendo ad estinguere anticipatamente la parte del debito con tassi più elevati. Si sono quindi ridotti sia il debito pro-capite per abitante (da 1.084 € per abitante del 2004 a 931 € per abitante del 2008), sia gli oneri finanziari per le amministrazioni future. Come Amministrazione comunale abbiamo firmato un accordo sindacale di tutela dei lavoratori con contratti di collaborazione e un Protocollo d'intesa per la prevenzione del lavoro nero e dell'evasione contributiva.

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econ

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Stima degli impatti complessivi del programma di semplificazione per le imprese - 2008

procedimento n° pratiche / anno risparmio complessivo per imprese reggiane

semplificazione procedimenti edilizi 6.205 € 735.771,00

semplificazione procedimenti commercio e pubblici esercizi 720 € 56.559,20

semplificazione procedimenti appalti e gare 1.300 imprese x 40 gare € 669.500,00

Fonte: Comune di Reggio Emilia

totale € 1.461.830,20

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In una città come la nostra, caratterizzata, oltre che da un elevato tasso di esportazione anche da un elevato tasso di lavoratori immigrati, abbiamo messo in atto politiche mirate a favorire l’integrazione dei cittadini stranieri, un passo irrinunciabile per rendere compatibili le esigenze economiche delle imprese con la domanda di coesione sociale.In primo luogo abbiamo garantito ai nuovi lavoratori e alle loro famiglie l’accesso ai principali servizi (scuola, sanità, assistenza, casa), mantenendo inalterati i tassi di copertura della domanda complessiva, la qualità dei servizi erogati e le tariffe (ridefinendole in molti casi a favore delle fasce deboli). A questo proposito, le iniziative realizzate, in collaborazione con le associazioni del territorio, si sono concentrate su tre obiettivi:

- informare i lavoratori stranieri e le imprese sulla normativa in materia d’immigrazione e sui servizi del territorio attraverso il “Centro informazione immigrati”;

- favorire la socializzazione e l’integrazione (Centro interculturale “Mondinsieme” e Punto d'incontro “Madreperla”);

- assicurare la professionalità dei lavoratori immigrati contribuendo alla qualità del rapporto tra famiglie e assistenti familiari.Per tutti questi interventi, volti a favorire l’integrazione socio-economica dei cittadini stranieri, Reggio Emilia è stata selezionata dal Consiglio d’Europa come unica città italiana nella rete europea Intercultural Cities, che ha portato e porterà a realizzare vari incontri in Italia e in altri paesi europei per divulgare e confrontare le buone pratiche volte a favorire l’integrazione.

Poter contare su un sistema pubblico efficienteAbbiamo costruito le condizioni per migliorare e aumentare lo sviluppo e l’eccellenza delle nostre imprese, agendo sull’efficienza amministrativa e sulla fiscalità, per far sì che le nostre aziende possano affrontare con successo le sfide competitive di oggi e di domani, continuando a creare ricchezza e benessere per la nostra comunità.Da un lato abbiamo snellito i procedimenti amministrativi, dall’altro abbiamo conseguito importanti risultati sul piano dell’efficienza amministrativa e della pressione fiscale per le imprese: non solo

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Essere protagonisti nella società della conoscenza

La qualità dei contenuti delle attività lavorative, anche di quelle più tradizionali, è elemento strategico in un sistema economico globale nel quale la capacità di competere con altri Paesi si misura sempre più sulla possibilità di eccellere in termini di conoscenza, creatività e innovazione.

Una città competitiva investe sulla cultura, sulla formazione, sulla ricerca, sulla qua-lità e valorizzazione del capitale umano in termini di creatività e talento, elementi determinanti per il benessere economico e sociale e per il futuro di una società moderna.

L’impegno del Comune in questi 5 anni è stato quello di confrontarsi, misurarsi e lavorare per questa idea di città, promuovendo ed esaltando le conoscenze e le competenze attuali ed emergenti presenti sul territorio.

A Reggio Emilia oggi possiamo avere opportunità di valorizzare e potenziare le nostre capacità grazie a lavori e professioni di qualità, con elevati contenuti di conoscenza per essere in grado di confrontarci e competere, ma anche di collaborare, con professionisti di altre realtà avanzate.

Una città in cui possiamo vivere, studiare, apprendere e crescere in un tessuto ricco e stimolante, grazie ad una varietà di momenti formativi e culturali innovativi, a progetti mirati che stimolino le persone più talentuose e creative, a centri di ricerca e di sperimentazione di livello internazionale.

Il futuro della nostra città risiede nella conoscenza e nel talento che sapremo esprimere

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In numeri:

Cosa abbiamo fatto per...Investire nei settori della ricerca e dell’innovazione

Abbiamo potenziato i centri di ricerca già presenti sul territorio e, in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio, abbiamo creato le condizioni per insediare a Reggio Emilia nei prossimi anni nuovi centri di sperimentazione e innovazione di livello internazionale, che costituiranno il grande asse della conoscenza. Ecco i centri di ricerca di cui la nostra città è dotata o si doterà nei prossimi anni:

1. Reggio Children (Centro Internazionale per la difesa e la promozione dei diritti e delle potenzialità dei bambini e delle bambine) che dal 1994, anno della sua costituzione, svolge attività di ricerca, studio e sperimentazione sui temi dell’educazione e, in generale, dell’economia sociale, in stretta relazione con altri centri di ricerca stranieri. Con la sua attività di formazione, apprezzata e riconosciuta in tutto il mondo, contribuisce a qualificare una più avanzata professionalità e cultura degli insegnanti. Reggio Children rappresenta una grande opportunità per tutta la filiera dell’educazione: architettura, arredi, giocattoli, tecnologie, letteratura per l’infanzia possono contare sul traino di un centro di ricerca internazionale che già da tempo ha ampliato la sua attività fuori dai confini della nostra città e del nostro Paese. Ad oggi il Centro internazionale “Loris Malaguzzi”, inaugurato nel febbraio 2006 (centro di incontro, documentazione e ricerca educativa nonché sede di Reggio Children, intitolato al pedagogista ispiratore e animatore dell'esperienza educativa reggiana), ha richiamato ed è stato visitato da 20mila persone tra cui insegnanti, ricercatori, docenti, gruppi di ricerca e gruppi di formazione da 120 paesi diversi;

2. l’Arcispedale S. Maria Nuova, che ha recentemente ottenuto il riconoscimento di Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) in Tecnologie avanzate e modelli assistenziali in oncologia. La qualifica è dovuta all’utilizzo di tecnologie di ultimissima generazione e alla presenza di dotazioni di importanti apparecchiature specialistiche che rendono particolarmente all’avanguardia la struttura ospedaliera e l’attività diagnostica e terapeutica svolta e che offriranno in futuro opportunità per i giovani ricercatori;

3. i due Tecnopoli, dedicati ai temi della meccatronica e dell’efficienza energetica e sostenibilità delle costruzioni. I Tecnopoli, collocati nell’ambito dell’area delle ex – Reggiane, si andranno ad inserire nel sistema regionale dei Tecnopoli con il coordinamento scientifico dell’Università e in stretto collegamento con altri luoghi della città, quali il Polo Fieristico, il Centro Malaguzzi e il Polo universitario del S. Lazzaro ed attireranno a Reggio Emilia ricercatori di altissimo profilo sui temi della meccatronica e dell’energia;

4. il Centro di ricerca sulle energie rinnovabili della nuova multi-utility, che nascerà dalla fusione tra Enìa ed Iride. L’aggregazione sarà finalizzata al rafforzamento e allo sviluppo del settore energetico ed ambientale, con prospettive di miglioramento dell’efficienza e della qualità dei servizi (gas, energia elettrica, acqua, rifiuti). La multy – utility sarà il secondo operatore nazionale nel settore, leader nella cogenerazione (generazione simultanea in un unico processo di energia termica ed elettrica) e nel teleriscaldamento con 3,6 miliardi di € di fatturato, un utile netto di 135 milioni di € e 5000 dipendenti;

5. “Opera – New Media and Culture Economics”, è il Centro di ricerca realizzato in collaborazione con l’Università che si occupa di economia della creatività e dei settori economici collegati all’utilizzo dei “new media” (nuovi mezzi di comunicazione). Il Centro collabora con realtà imprenditoriali e istituzionali, oltre che con università straniere. L’attività del Centro sarà ulteriormente integrata attraverso la costituzione del primo “social network” europeo “Creativity and Business”, che collegherà in rete a livello internazionale tutti coloro che lavorano all’interno di settori ad alto contenuto innovativo, creativo o simbolico (ad esempio, architettura, comunicazione, cultura etc.).

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“L’istituzione locale si pone come protagonista ed interlocutore per affermare innovative politiche prioritarie, quali:Investire in ricerca e innovazione, ponendosi anche il problema strategico della dimensione d’impresa, operando affinché una realtà come la nostra, riesca ad avviare appieno una propria via di trasferimento di conoscenze tecnologiche applicato al sistema delle imprese,Investire sulla formazione e sull'aumento e diffusione delle conoscenze, come componente fondamentale del processo di sviluppo qualitativo.Investire nella internazionalizzazione delle imprese sostenendo, di concerto con la Regione, il processo di apertura dell'economia locale disponibile a confrontarsi con le aree del mondo più interessanti.”

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Presenze turistiche per 1.000 abitanti (2004-2007)

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Questi centri di ricerca rappresentano un sistema strategico per la città, fatto non soltanto di competenze specifiche e univoche nel campo educativo, sanitario, della meccatronica, delle energie rinnovabili e delle nuove tecnologie, ma di risorse e conoscenze trasversali ad ogni ambito di innovazione e sperimentazione se saremo capaci di costruire filiere produttive integrate.

Inoltre nel settore della ricerca e dell’innovazione, abbiamo stretto un accordo con IBM per essere la prima città italiana a sperimentare l’approccio “smarter town”, ovvero città intelligente e connessa, sui temi dell’educazione, dei musei e della mobilità, ed offrire alla città nuove opportunità di sviluppo in questi settori.

Sentirsi valorizzati per il proprio talentoSiamo in un sistema economico globale fondato sempre più sull’economia della conoscenza, nel quale essere in grado di innovare diviene una necessità e una fonte primaria di vantaggio competitivo. Per questa ragione abbiamo messo a punto una serie di interventi e di azioni volte a creare le condizioni per sviluppare i talenti e la creatività, puntando sull'innovazione e sulla ricerca necessarie ma anche sul rafforzamento ulteriore delle competenze che la città già possiede. In questa prospettiva abbiamo promosso, insieme ad Assindustria e Università, il progetto InMentor (concorso per la nascita di imprese giovanili innovative), abbiamo studiato e creato le condizioni per incrementare in modo significativo la classe creativa nei prossimi anni e attrarre nuovi talenti nella nostra città. Inoltre abbiamo supportato e ricapitalizzato, insieme alla Provincia, alla Camera di Commercio, all'Università e alle associazioni di categoria, la Società Reggio Emilia Innovazione (REI) per promuovere e coadiuvare la ricerca applicata, il trasferimento tecnologico e i servizi di sviluppo e certificazione del prodotto. A questo fine sono state promosse e potenziate le attività dei laboratori Mectron (meccatronica), Celab (macchine agricole), Nobili (prove elettriche e elettromagnetiche) già presenti a Reggio Emilia.

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(La vita sul territorio

Sentirsi a casa nello spazio pubblico

Spostarsi meglio e bene

Vivere in un ambiente sano

Accedere alle nuove tecnologie dell'informazione

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La mobilità è uno dei principali fattori di crisi del sistema territoriale, a livello locale, regionale e nazionale: la ragione di questa crisi consiste nell’elevata crescita della domanda di trasporto dovuta allo sviluppo economico, al cambiamento degli stili di vita, alla dispersione territoriale delle residenze e dei posti di lavoro, all’ampliamento delle opportunità derivanti da un territorio ricco ed accessibile come il nostro.

La crescita della domanda di mobilità ha comportato una crescita del numero di automobili per persona a Reggio Emilia (64,93 ogni 100 abitanti), superiore sia alla media regionale che a quella delle altre aree del nord Italia. Un maggiore traffico su strada ha ripercussioni negative sulla qualità dell’aria e sulla sicurezza stradale, ambito in cui abbiamo agito sia attraverso interventi per la moderazione del traffico sia attraverso progetti di sensibilizzazione e prevenzione. Va tuttavia considerato che Reggio Emilia sconta un certo ritardo, sia a livello regionale che nazionale, in tema di infrastrutture di collegamento: la dotazione di strade, ferrovie e aeroporti è infatti la più bassa in regione ed è inferiore anche alla media italiana. Per colmare questo ritardo abbiamo avviato molteplici interventi di lungo termine con l’obiettivo di favorire gli spostamenti salvaguardando l’ambiente e la nostra salute: abbiamo aumentato e potenziato le infrastrutture presenti sul territorio, prime fra tutte la Stazione Mediopadana, e abbiamo cercato di promuovere il trasporto collettivo e l’uso dei mezzi alternativi, soprattutto la bicicletta. In questo ambito abbiamo raggiunto importanti risultati poiché siamo al primo posto in Italia grazie ai 30,47 metri di piste ciclabili per abitante.

Un territorio competitivo favorisce le relazioni tra le città e le persone e conserva le sue risorse per le generazioni future

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Il territorio è un bene pubblico: nel territorio sono inscritte le tracce della storia di una comunità, nel territorio le persone abitano e si spostano per condurre le loro attività, per incontrarsi e stare insieme, dal territorio riceviamo risorse per vivere, dal cibo all’aria che respiriamo. Per questo occorre attivare sia progetti di sviluppo sia progetti di conservazione: sviluppare per usare il territorio in funzione delle esigenze delle persone, conservare le sue risorse oggi per consegnarlo integro ai nostri figli, domani. Le politiche rivolte al territorio e alle infrastrutture attuate nel corso degli ultimi cinque anni hanno assunto, dunque, la sostenibilità, rispettosa cioè della salute delle persone, della salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali, come riferimento etico e come principio guida per la definizione di una nuova cultura che sostenga e renda eco-compatibile l’evoluzione della città.

Gli indicatori segnalano un costante miglioramento di Reggio Emilia per quanto riguarda la dotazione di verde pubblico, di isole pedonali e di zone a traffico limitato; su questi indicatori il nostro territorio è oggi al secondo posto in Emilia-Romagna.Reggio Emilia è oggi una bella città. Per quanto riguarda la disponibilità e la qualità degli spazi pubblici, abbiamo infatti dedicato molti sforzi alla loro riqualificazione, cominciando innanzitutto dal centro storico, il luogo della storia e dell’identità collettiva per eccellenza. Abbiamo investito molto in interventi di manutenzione straordinaria (oltre 61 milioni di € dal 2004 ad oggi) e progressivamente abbiamo più che raddoppiato il volume annuale di manutenzione ordinaria allo scopo di riqualificare e abbellire edifici pubblici, vie, piazze e strade e migliorare l’arredo urbano e il verde pubblico in tutti i quartieri della città. Questi interventi ci consentono oggi di rivedere la nostra città più decorosa, pulita, ordinata, bella ed accogliente. Come la nostra casa, perché è la casa di tutti. Crediamo che i risultati ad oggi raggiunti siano una conferma che abbiamo fatto una buona scelta.

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Disponibilità e qualità spazi pubblici

REGGIO EMILIA MODENA PARMA BOLOGNA

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Fonte: rielaborazione The European House Ambrosetti su dati ISTAT provinciali 2008

L'indice "Disponibilità e qualità degli spazi pubblici" è stato elaborato utilizzando i seguenti indicatori:- mq di verde pubblico per abitante;- mq isole pedonali per abitante;- mq zone traffico limitato per abitante

Eco-compatibilità

REGGIO EMILIA MODENA PARMA BOLOGNA

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16

26 27Fonte: rielaborazione The European HouseAmbrosetti su dati ISTAT provinciali 2008

L'indice "Eco - Compatibilità" è stato elaborato utilizzando i seguenti indicatori:- m. piste ciclabili per abitante;- % raccolta differenziata;- n. passeggeri trasporto pubblico su tot. abitanti;- inquinamento dell'aria (concentrazione PM10 e biossido)- inquinamento dell'acqua (concentrazione nitrati);- n. automobili ogni 1.000 abitanti

Andamento manutenzione ordinaria 2004-2008 (milioni di €)

+140,3%

2004 2005 2006 2007 2008

andamento manutenzione ordinaria 2,48 2,63 3,67 5,20 5,96

Oltre che sulla promozione di una mobilità alternativa e sostenibile, abbiamo lavorato intensamente anche sui temi strettamente ambientali, di salvaguardia e tutela delle risorse naturali. Anche grazie alla sperimentazione del “porta a porta” abbiamo migliorato le nostre pratiche di differenziazione dei rifiuti e oggi siamo al primo posto in Italia, fra le città con più di 150.000 abitanti, per quantità di rifiuti differenziati (48,9 % di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti).Abbiamo avuto netti miglioramenti anche rispetto alla quantità di verde pubblico disponibile per ciascun abitante: oggi ciascun residente ha a disposizione 25,2 mq di verde pubblico a fronte dei 14,3 del 2004, secondi in regione. Abbiamo lavorato non solo sulla quantità ma anche sulla qualità del verde cittadino, oggi più attrezzato, più ordinato e più curato, per consentire alle persone di poterne fruire secondo i propri bisogni e le proprie aspettative.

Infine, per rispondere alla costante e sempre più veloce evoluzione delle società contemporanee nell’ambito delle tecnologie dell’informazione, abbiamo messo in campo azioni di promozione, sviluppo e potenziamento dell’accesso alle nuove tecnologie, allo scopo di superare il divario tecnologico (“digital divide”) sia in termini di capacità delle persone di utilizzare i nuovi strumenti informatici sia in termini geografici, cioè di connettività e collegamento delle diverse aree della città.

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Sentirsi a casanello spazio pubblico

La qualità degli spazi pubblici urbani quali piazze, giardini, strade, vie e palazzi, è determinata da tutte quelle azioni e quei progetti finalizzati a rinnovare, riqualificare e migliorare la vivibilità della città e assicurare ai cittadini un elevato livello d’accesso ai servizi (il lavoro, l’abitare, lo studiare), ai luoghi fisici e alle risorse immateriali (la socializzazione, la comunicazione, la cultura) offerti dalla città stessa.

L’intenso programma di riqualificazione del centro storico e degli altri quartieri oggi ci consente di avere l’opportunità di vivere, lavorare e trascorrere il nostro tempo libero in luoghi pubblici e privati gradevoli, curati e di qualità, dove è facile e piacevole avere contatti e relazioni sociali, avere accesso ai servizi che ci sono necessari per vivere meglio, ritrovare e riscoprire spazi antichi come componenti importanti della nostra memoria collettiva e della storia della comunità.La nostra città ci offre l’opportunità di vivere e godere in modo piacevole le piazze e le vie del centro come luoghi di incontro, relazione e socializzazione.

Riqualificare i quartieri e le ville ha significato renderli più aperti, curati e gradevoli anche dal punto di vista degli arredi urbani: panchine, insegne, fioriere, illuminazioni, marciapiedi, pavimentazioni e abbattimento delle barriere architettoniche sono tutti elementi che contribuiscono alla bellezza di Reggio Emilia. Anche gli interventi di moderazione del traffico e la realizzazione delle “zone 30” (sottoposte al limite dei 30 km/h) rendono intere aree del territorio più godibili dai residenti. Luoghi curati e ordinati sono sicuramente più accoglienti e vivibili: ci danno la possibilità di vivere e trascorrere il nostro tempo in spazi belli e piacevoli e sostengono e rinforzano il nostro senso di responsabilità e il rispetto verso spazi e beni pubblici.

Il Comune ha fissato come priorità del programma di lavoro di questi cinque anni la riqualificazione e valorizzazione della città anche al fine di promuovere l’attrattività di Reggio Emilia e la sua capacità di essere un territorio di valore, di qualità e di interesse culturale anche per chi non abita stabilmente nella nostra città. Per questo oggi diciamo che Reggio Emilia, la nostra città, è una città più europea e noi ci sentiamo cittadini europei.

Vivere le vie e le piazze come luoghi di incontro

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Cosa abbiamo fatto per...Abitare in una città familiare e a misura delle persone

Abbiamo adottato il Piano Strutturale Comunale (PSC), lo strumento che definisce le strategie e la gestione del territorio nel lungo periodo, da oggi e per i prossimi quindici anni. Nel Piano Strutturale Comunale è dunque contenuta la visione della nostra città, quella che consegneremo ai nostri figli.Il nuovo PSC ci consentirà di contenere l’espansione della città e la dispersione urbana, di impegnarci per un modo di costruire e di abitare di maggior qualità, di tutelare e valorizzare il paesaggio e l’ambiente, di creare i presupposti per un nuovo ciclo di sviluppo della nostra economia senza costi sociali e ambientali troppo ingenti, e, infine, di definire nuove identità urbane. La scelta è stata quella di porre al centro la vivibilità del territorio, attraverso la valorizzazione dei mix funzionali e la possibilità di costruire spazi di relazione e connessione urbana. Per ogni frazione del Comune è stato inoltre messo a punto un piano dei servizi capace di identificare le specifiche esigenze in termini di infrastrutture sociali necessarie, valorizzando i punti di riferimento esistenti e individuandone di nuovi, per rendere la nostra città sempre più a misura delle persone che la vivono. Nel contempo, allo scopo di rigenerare e valorizzare le ville, abbiamo coinvolto 30 giovani architetti nello studio e nella progettazione di interventi di riqualificazione urbanistica e architettonica dei 9 ambiti territoriali di Reggio Emilia. Sono stati selezionati i progetti ritenuti più efficaci e di qualità e nel 2010 si avvierà la seconda fase che vedrà l’attuazione dei progetti stessi.

Fruire del centro storico Abbiamo voluto valorizzare il centro cittadino con azioni diverse, mirate alla ricostituzione dell’effetto città. Per noi costruire l’effetto città ha significato contemporaneamente agire in due direzioni: rendere la città più bella e far sentire la città più accogliente, cioè più capace di essere goduta dalle persone nelle sue diverse funzioni, quella dell’abitare, del muoversi, del fruire dei servizi, del godere di opportunità. Tra i vari interventi, i più significativi sono stati:

- il rifacimento delle Piazze e degli spazi pubblici, in particolare piazza Fontanesi , Piazza Duca d'Aosta-Porta S. Stefano e piazza Martiri del 7 Luglio, senza dimenticare i parchi pubblici come il Parco Cervi e il Parco del Popolo e le piccole piazze riscoperte e ritrovate come piazza Casotti, piazza San Giovannino e piazza XXV aprile;

- il rifacimento di oltre 30 strade: via Emilia Santo Stefano, via Emilia San Pietro e Via Emilia all’Angelo, viale Allegri, via Nobili e via Guido da Castello sono solo alcuni esempi di riqualificazione dello spazio pubblico e di nuove connessioni tra il centro e il resto della città; abbiamo riorganizzato la Zona a Traffico Limitato e la Zona Pedonale del centro storico, introducendo un sistema di controllo elettronico degli accessi (Vigile elettronico) allo scopo di far rispettare le regole e tutelare residenti e pedoni;

- l’adozione del Piano di Riqualificazione Urbana, incentrato sul sistema delle piazze cittadine, attraverso interventi su immobili privati da tempo chiusi o in precarie condizioni come l’Isolato San Rocco e Palazzo Busetti;

- la ristrutturazione dei due grandi contenitori, le sedi ex Aci ed ex Telecom, per mantenere in centro storico importanti funzioni e servizi ai cittadini;

- l’approvazione della variante urbanistico - commerciale che introduce la possibilità di estendere le superfici di vendita fino a 1.500 metri quadrati, utilizzando anche i piani superiori degli immobili, allo scopo di far crescere l’offerta commerciale del centro storico;

- l’approvazione del progetto di ristrutturazione del Mercato Coperto, che è già in fase di realizzazione. Abbiamo anche elaborato il progetto di riqualificazione complessiva dei mercati, che sarà avviato prossimamente;

- la riqualificazione degli spazi per promuovere la qualità dei luoghi in tutto il contesto urbano attraverso più di 1.600.000 mq di spazi recuperati negli ultimi 5 anni.Nella direzione della valorizzazione e promozione del centro storico vanno anche le numerose iniziative, gli eventi, le manifestazioni di carattere culturale, promozionale e sportivo che si sono svolte nel centro cittadino e che hanno consentito a migliaia di persone di incontrarsi, stare insieme, divertirsi e stare bene.

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ioCosa avevamo detto

“Ad oggi occorre individuare un chiaro ed indiscusso punto di responsabilità politica, una serie di strumenti metodologici e operativi in grado di elaborare e mettere a sistema le strategie di intervento più efficaci, per ridare alla città storica il suo naturale e connaturato ruolo di città del vivere. Interventi strutturali come il restauro di alcuni grandi “monumenti” e la riqualificazione degli spazi pubblici aperti, stanno alla base di un processo di riqualificazione e valorizzazione della città storica che ha il suo punto cardine nella ricostituzione del ’’effetto città”.

“I quartieri sono città: sono la città del ‘900. Una città che va ripensata e dotata di tutte quelle funzioni che la rendono tale… non semplici politiche di trasformazione urbana, ma vere e proprie politiche di costruzione dell’ ”effetto città”, alla stregua della città storica.”

“Le ville o così dette frazioni vanno ripensate sia nella loro relazione territoriale con la città vera e propria e con la campagna, sia nella loro struttura formale sia nella loro configurazione amministrativa. Esse devono evolvere da propaggini della città a vere e proprie realtà territoriali con specifiche inclinazioni…dal concetto di semplice frazione, intesa come frammento di scarso valore della città, al concetto di nucleo urbano.”

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Vivere in un territorio che guarda al futuro Il PSC prevede la creazione di sette poli di eccellenza, ovvero sette luoghi strategici per il futuro, che potranno trasformare e rilanciare zone di grande importanza che avevano bisogno di una nuova identità urbanistica. Così, ad esempio, il complesso del San Lazzaro, sulla via Emilia per Modena, è già oggi parte di quel grande campus universitario previsto nel PSC e che potenzierà la circolazione di giovani, di conoscenze e ricerche nella e per la nostra città; l’area dell’ex Officine Reggiane sarà il luogo dello sviluppo della meccatronica, una delle caratteristiche internazionali della nostra economia che anche il Comune si impegna così a rilanciare e potenziare; oppure la zona Nord, dove, oltre alla stazione Mediopadana progettata dall’architetto Santiago Calatrava, sorgeranno l’area e i servizi destinati allo sport e al tempo libero.Abbiamo intrapreso molte azioni per la riqualificazione dell’area Nord, nuova porta di accesso alla città che in questi anni si sta rapidamente evolvendo e su cui in futuro si giocherà una sfida importante per la nostra città. Questi interventi hanno voluto da un lato trasformare la zona Nord in un’area complementare e integrata con il centro storico, salvaguardando il paesaggio e qualificando l'ambiente, dall’altro rendere il territorio accessibile, grazie ad esempio al nuovo casello autostradale o al sistema delle tangenziali, e riconoscibile dall’esterno, grazie alla presenza dei ponti di Calatrava. I ponti di Calatrava sono infatti già oggi un “marchio” per Reggio Emilia e la configurano come una città di respiro europeo, moderna e aperta; nella stessa direzione va anche il progetto di realizzazione della Stazione Mediopadana, situata lungo il percorso dell’Alta Velocità (i cui lavori sono già stati appaltati).L’Area Nord, così come l’area delle ex Officine Reggiane, rappresenta e rappresenterà sempre di più in futuro un’occasione di sviluppo economico, soprattutto nel settore terziario. Nel piano di indirizzi di quest’area (il "Masterplan") si prevede che questo luogo diventi sede di progetti legati alla ricerca e all’innovazione del territorio di cui saranno protagonisti giovani ricercatori e giovani imprenditori. Il piano di indirizzi, che è il frutto di un percorso partecipato e condiviso con la città e in particolare con i soggetti che operano nella zona, è finalizzato a tutelare le potenzialità dell’area coordinandole con gli sviluppi futuri dal punto di vista delle sue vocazioni, funzioni, identità, relazioni.

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Spostarsi meglio e bene

La mobilità è un sistema complesso ed articolato che influenza le condizioni e la qualità di vita e di salute delle persone, fatto di infrastrutture (strade, ferrovie, parcheggi), trasporti pubblici e privati, piste ciclabili, zone pedonali, zone a traffico limitato, abitudini, comportamenti e buone pratiche messe in atto dai cittadini. Disegnare una mobilità moderna è compito delle istituzioni, praticarla è invece compito di tutti.

Una città moderna, competitiva, di qualità, che si prende cura delle persone, favorisce una mobilità sostenibile ed ecologica, in grado da un lato di rispondere alle esigenze di spostamento e dall’altro di tutelare la salute, riducendo l'inquinamento ambientale, il traffico urbano e l’insicurezza stradale. Reggio Emilia ha messo in campo in questi anni molteplici azioni per riuscire ad essere una città in cui i cittadini possano fruire e godere di svariate opportunità in tema di mobilità .

Una città in cui tutti noi possiamo scegliere di volta in volta se andare a piedi, in bicicletta, in autobus o in auto a seconda degli spostamenti che dobbiamo fare e delle esigenze che dobbiamo soddisfare. Ma anche una città che ci consente di usare l’auto il meno possibile, servendoci di mezzi alternativi quali il treno, l’autobus, la bicicletta. Una città in cui tutti noi possiamo muoverci sulle strade del territorio e su quelle di collegamento con altre città in modo facile e scorrevole, con tempi di trasporto accettabili: 29,8 km/h è la velocità media di percorrenza nell’ora di punta sulla rete del territorio comunale ed è assolutamente in linea con le altre città delle dimensioni di Reggio Emilia.

L’obiettivo di una mobilità sostenibile non dipende però solo da interventi infrastrutturali e dalle politiche pubbliche realizzate dalle istituzioni: è fondamentale anche che i cittadini modifichino, quando possibile, i loro comportamenti verso la sostenbilità. Su distanze limitate è possibile scegliere la bici al posto della macchina; l’autobus è più economico e per andare in centro risolve il problema del parcheggio; spostarsi in auto in due o in tre persone, invece che da soli, favorisce la socializzazione, fa risparmiare e contemporaneamente inquina meno. Sono alcuni esempi dei vantaggi, privati e pubblici, che si possono ottenere se ciascuno di noi, quando ha bisogno di spostarsi, sceglie bene come farlo.

Disegnare una mobilità moderna è compito delle istituzioni, praticarla è compito di tutti

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In numeri:

Cosa abbiamo fatto per...Raggiungere velocemente le altre città

Abbiamo finanziato ed appaltato i lavori per la realizzazione della Stazione Mediopadana della linea Alta Velocità, che permetterà ai reggiani di poter raggiungere in tempi brevissimi le principali città italiane ed europee (Milano in 40 minuti, Roma in 2 ore e 10 e Parigi in 4 ore e 40) inserendo la nostra città in un sistema di relazioni internazionali importanti e significative.

Muoversi in autoAbbiamo lavorato per migliorare e potenziare il livello di infrastrutture del territorio, completando il sistema delle tangenziali (abbiamo terminato la realizzazione della tangenziale Sud-Est, mentre è in fase di progettazione il potenziamento della tangenziale nord sul lato occidentale) e realizzando una serie di nuovi assi stradali (ad esempio la tangenziale di Sesso, la variante di Roncocesi, la variante di Gavassa, l’asse attrezzato Reggio-Bagnolo), allo scopo di migliorare la mobilità del territorio e alleggerire il traffico nell’area urbana e nei centri abitati delle frazioni. Per quanto riguarda la mobilità su rotaia, abbiamo avviato i lavori per la realizzazione del primo stralcio della linea Reggio – Bagnolo della Metropolitana di superficie.

Accedere al centro storicoPer promuovere e stimolare l’accesso al centro storico da ogni direzione tramite mezzi alternativi all’automobile abbiamo potenziato il sistema della sosta, ampliando la disponibilità dei posti nei parcheggi scambiatori collocati alle porte di accesso della città quali parcheggio ex Foro Boario, ex Polveriera, parcheggio Cecati, parcheggio Volo e parcheggio Stadio Giglio per un totale di 2.320 posti auto gratuiti e serviti da Minibù (50,6% in più rispetto al 2004). Abbiamo inoltre potenziato i parcheggi gratuiti (parcheggio piazzale Europa) e quelli a pagamento quali il parcheggio ex Gasometro di via Pansa e quello di piazzale Marconi portando così a oltre 9.000 i posti auto disponibili. Reggio Emilia ha anticipato le altre città d'Italia in questo settore: è stata infatti la prima ad aver messo a disposizione della propria utenza un efficiente servizio di collegamento gratuito (Minibù) tra i parcheggi

2004 2008

n° posti auto parcheggi scambiatori gratuiti e serviti da Minibù 1.540 2.320

n° Minibù 16 30

n° viaggiatori trasportati con mezzi di trasporto collettivo 14.243.580 15.334.000

km piste ciclabili 88 143

km piste ciclabili

n° viaggiatori trasportati con mezzi di trasporto collettivo

n° Minibù

n° posti auto parcheggi scambiatori gratuiti e serviti da Minibù

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+7,7%

+87,5%

+50,6%

Mobilità sostenibile

Fonte: Comune di Reggio Emilia

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ioCosa avevamo detto

“Riqualificazione della strada, della piazza e più in generale dello spazio pubblico aperto ed eliminare il costante conflitto tra l’uomo e il veicolo, rendendo sicuro e piacevole il muoversi a piedi o in bicicletta. In questa direzione è necessario conferire nuovamente alla strada e alla piazza, liberandole dal predominio dell’auto in sosta e transito, il ruolo originario di luoghi di relazione e lavoro”

“Sostenere a Reggio un sistema di mobilità sostenibile in grado di rispondere alla richiesta di maggiore qualità urbana da parte dei suoi cittadini, si esprime con il terminare, potenziare e innovare il sistema infrastrutturale esistente, così da poter correttamente gerarchizzare la viabilità”Sp

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2004 2008

n° morti incidenti stradali 29 14

n° feriti incidenti stradali 2.323 1.282

mq strade soggette a zone 30 392.100* 505.600

mq strade soggette a zona pedonale 32.527 68.227

n° attraversamenti pedonali protetti 74 178

n° rotatorie 87 136

n° rotatorie +56,3%n° attraversamenti pedonali protetti +140,5%

mq strade soggette a zona pedonale +109,8%

n° feriti incidenti stradali -44,8%mq strade soggette a zone 30 +28,9%

n° morti incidenti stradali -51,7%

Mobilità sicura

Fonte: Comune di Reggio Emilia

* dato riferito all'anno 2005

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In numeri:

Spostarsi con i mezzi pubbliciAbbiamo potenziato il trasporto pubblico attraverso la riorganizzazione delle linee di autobus (ad oggi sono presenti n. 11 bus urbani) e l’attivazione di una terza linea di Minibù (linea “H”), che collega l’Ospedale con lo Stadio Giglio passando per la stazione ferroviaria, al fine di consentire alle persone di muoversi tra questi punti della città preferendo all’auto i mezzi pubblici che sono meno inquinanti.Il servizio sulla linea H viene svolto da sette nuovi Minibù da 25 posti l’uno, che impiegano 20 minuti da un capolinea all’altro e transitano con una frequenza di 20 minuti per le prime due corse e 10 minuti per il resto della giornata.Abbiamo anche esteso il servizio della linea E del Minibù (parcheggio Volo - piazza Gioberti - parcheggio Polveriera) a Via Turri e zone adiacenti per completare la presenza di trasporto pubblico nella zona della stazione ferroviaria. La “nuova” linea E consente quindi di coprire un’area più vasta, mantenendo inalterate le caratteristiche che ne hanno decretato il successo fra gli utenti: la rapidità (il transito da Via Turri avviene ogni 20 minuti) e la comodità (la linea raggiunge la stazione attraversando tutto il centro storico lungo il suo asse principale, la Via Emilia).

Sentirsi sicuri sulle strade Per garantire ed incrementare la sicurezza sulla strada abbiamo realizzato numerosi interventi nell’ambito delle infrastrutture per la moderazione del traffico: rotatorie, attraversamenti pedonali protetti e “zone 30” (zone sottoposte al limite dei 30 km/h). Tutti questi interventi convergono verso obiettivi importanti per la vita delle persone: riduzione della velocità e del rumore provocato dal traffico automobilistico, sicurezza per chi va in bici o a piedi ma anche per chi guida auto o motorini, fluidificazione del traffico, maggiore rispetto delle regole.Inoltre, in collaborazione con i diversi soggetti che operano sul territorio, abbiamo messo in campo diverse azioni preventive, educative e di sensibilizzazione rivolte ai giovani per far fronte a un fenomeno di incidentalità stradale dovuto in prevalenza all’abuso di alcool e sostanze stupefacenti: in particolare il progetto “Un taxi per amico”, che consente ai giovani di spostarsi in taxi a soli 5 euro nelle ore notturne del fine settimana, e la manifestazione “Maggio in strada”, un momento informativo per diffondere la cultura della sicurezza stradale e stimolare collaborazioni tra i diversi operatori del settore.I risultati di queste azioni sono confortanti: il numero di morti e feriti sulle strade è calato sensibilmente negli ultimi cinque anni (-45% di feriti e –52% di decessi per incidenti stradali dal 2004 al 2008).

scambiatori e il centro storico.Nell’ambito del potenziamento del sistema della sosta, inoltre, stiamo riqualificando il parcheggio Zucchi per dotarlo di 300 nuovi posti auto più vicini alla Cavallerizza e all’Università, a 200 metri da piazza della Vittoria.

Utilizzare la bicicletta in modo sicuroAllo scopo di promuovere e diffondere l’uso della bicicletta abbiamo ampliato e potenziato la rete delle piste ciclabili presenti sul territorio realizzando un sistema continuo di piste della lunghezza complessiva di quasi 143 km (tra le più importanti piste ciclopedonali ricordiamo la ciclovia Tre - da viale Simonazzi a Buco del Signore, la ciclovia Uno est – via Emilia verso Modena dai viali di circonvallazione a Masone, la ciclovia Uno ovest – Via Emilia verso Parma dai viali di circonvallazione a Cella). Alcune di queste piste ciclopedonali sono state realizzate all'interno di parchi e aree naturali, le cosiddette “Greenway” (vie verdi), per dare l’opportunità ai cittadini di muoversi all'aria aperta in sicurezza e godere del paesaggio (ad esempio la pista ciclopedonale sul lato est del Crostolo). Per rendere più sicure e riconoscibili le piste ciclabili, abbiamo inoltre installato una segnaletica di “indicazione e indirizzamento” a servizio della più importanti ciclovie della città che contraddistingue ogni itinerario con un numero e un colore.Infine, per sostenere e facilitare l’uso della bicicletta, abbiamo fornito, nelle diverse zone della città, importanti servizi di supporto e sostegno all’uso di questo mezzo alternativo: tra questi i principali sono i servizi di noleggio, deposito e manutenzione delle bici (quasi 6.000 prelievi nel 2008). Abbiamo potenziato l’iniziativa “Bicibus” per i bambini delle scuole primarie, un progetto innovativo che consente a gruppi di bambini di andare e tornare da scuola accompagnati in bicicletta da genitori volontari (nonni, insegnanti) lungo percorsi prestabiliti, messi in sicurezza, indicati da segnaletica orizzontale e facilmente individuabili dai bambini e dagli automobilisti. I bambini che ad oggi utilizzano il “Bicibus” sono quasi 600 (nel 2004 erano 120).

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GRADO DI SODDISFAZIONE DEI CITTADINI

Viabilità e traffico

37,6%

REGGIO EMILIA MEDIA REGIONALE MEDIA NAZIONALE

29,7% 26,8%

Fonte: EKMA - Monitor Città 2009

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In numeri:

Essere consapevoli delle alternative disponibiliRaggiungere l’obiettivo di una mobilità sostenibile e rispettosa dell’ambiente dipende, anche, dai comportamenti individuali. Per questo abbiamo sempre considerato fondamentale comunicare ai cittadini le nostre intenzioni e la bontà dei nostri scopi perché tutti potessero esserne consapevoli e contribuire, concretamente, a realizzare un ambiente più sano riducendo le emissioni dannose in atmosfera. Per questo sono state realizzate campagne informative ed educative sia presso l’intera cittadinanza che presso specifici gruppi di popolazione, come ad esempio i bambini e gli studenti delle scuole reggiane. Abbiamo inoltre riproposto la settimana della Mobilità sostenibile (dal 16 al 22 settembre di ogni anno), manifestazione promossa dall'Unione Europea a partire dal 2002, ricca di eventi dedicati alla mobilità eco-sostenibile, il cui obiettivo è di sensibilizzare i cittadini sulla necessità di cambiamenti nel comportamento rispetto alla mobilità ed in particolare all'uso dell'automobile privata.

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GRADO DI SODDISFAZIONE DEI CITTADINI

Parcheggi

36,1%

REGGIO EMILIA MEDIA REGIONALE MEDIA NAZIONALE

31,9%20,6%

Fonte: EKMA - Monitor Città 2009

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Vivere in un ambiente sano

Un ambiente sostenibile è un luogo in cui le persone hanno la possibilità di soddisfare le proprie esigenze e i propri bisogni primari di acqua, aria, cibo ed energia nel rispetto della propria salute e della tutela della natura, attraverso interventi, azioni e comportamenti volti al risparmio delle risorse naturali e al contenimento dell’inquinamento ambientale. Il tema della sostenibilità ambientale ha assunto notevole importanza per l’Amministrazione comunale di Reggio Emilia, soprattutto negli ultimi anni, sia perché fenomeni di grande rilevanza quali i cambiamenti climatici o gli elevati tassi di inquinamento atmosferico impongono a tutti ripensamenti sugli stili di comportamento, sia perché la qualità dell’ambiente nel quale viviamo incide sulla nostra qualità di vita e su quella delle generazioni future.

Per queste ragioni il Comune ha realizzato importanti azioni e progetti volti da un lato a favorire il benessere dei cittadini e dall’altro a stimolare e promuovere una cultura rispettosa dell’ambiente.

Nella nostra città oggi abbiamo l’opportunità di vivere in un ambiente tutelato dove l’aria e l’acqua sono costantemente monitorate, dove i luoghi che frequentiamo quotidianamente sono vivibili perché curati e puliti e dove gli spazi verdi a nostra disposizione, in cui far giocare i nostri bambini in sicurezza e trascorrere piacevolmente il tempo libero, sono numerosi e godibili.

Nella nostra città oggi abbiamo la possibilità di ridurre al massimo lo spreco di risorse naturali, grazie a sistemi, mezzi e strumenti innovativi di gestione delle risorse.

Nella nostra città oggi possiamo intervenire attivamente in prima persona con azioni e comportamenti virtuosi, perché informati, educati e responsabilizzati sulle tematiche ambientali, allo scopo di tutelare il territorio e consegnare ai nostri figli un ambiente sano e un futuro che tutti noi vogliamo il migliore possibile.

Tutelare l'ambiente significa proteggere noi e i nostri figli

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Cosa abbiamo fatto per...Stare a contatto con la natura

Al fine di incrementare gli effetti positivi delle aree verdi sulle condizioni ambientali della città, abbiamo realizzato numerose azioni, confluite all’interno del Piano del Verde, per aumentare la disponibilità e la qualità di spazi verdi a disposizione di tutti, realizzando nuovi parchi ed estendendo e sistemando quelli esistenti (ad esempio il Parco della Resistenza, il Parco del Crostolo, il riordino del Parco del Popolo e i numerosi Boschi Urbani). Dal 2004 le aree verdi attrezzate sono cresciute del 50% e i parchi sono diventati oltre 40. Molto importante è stata anche l’approvazione del Regolamento del Verde Pubblico che riconosce e afferma il valore del verde pubblico e privato come bene comune da tutelare.

Tenere una città pulitaAbbiamo realizzato iniziative per aumentare ulteriormente la raccolta differenziata dei rifiuti (Reggio è al primo posto in Italia per raccolta differenziata fra le città con oltre 150.000 abitanti) definendo per tutta la città un sistema domiciliare di raccolta rifiuti, flessibile ed integrato, personalizzato e rispettoso delle caratteristiche del territorio e delle tipologie urbane, che porterà la raccolta differenziata entro il 2012 al 65% di diffusione. Nella VII circoscrizione, dove è iniziata la sperimentazione del sistema “porta a porta”, la raccolta differenziata ha raggiunto in alcune frazioni punte del 70%.Siamo stati il primo comune in Italia ad attivare, in collaborazione con l’Azienda partecipata Enìa, il progetto “Raccogli Ecologico” nei centri sociali e nei circoli, un servizio di raccolta differenziata pensato per il rifiuto prodotto fuori casa e organizzato collocando contenitori specifici per la raccolta dedicata dei diversi materiali riciclabili. Abbiamo progettato l’iniziativa “Spesa verde” che assegna un marchio di qualità ecologica ai negozi di alimentari e di genere misto di Reggio Emilia che attuano “buone pratiche” per lo sviluppo sostenibile a livello locale e che compiono e diffondono piccole ma importanti azioni che contribuiscono a migliorare il nostro ambiente: tra queste l’attuazione di misure di tutela dell’ambiente

2004 2007

consumo idrico pro-capite per uso domestico (litri al giorno) 166 155

consumo di energia elettrica pro-capite (migliaia Kw/anno) 1,09 1,04

consumo di energia elettrica pro-capite (migliaia Kw/anno)

consumo idrico pro-capite per uso domestico (litri al giorno)

Consumo idrico e energetico

Fonte: Comune di Reggio Emilia, ENIA, ENEL

-4,6%

-6,6%

In numeri:

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ioCosa avevamo detto

“Realizzare un sistema integrato per la raccolta e smaltimento dei rifiuti che punti in modo deciso alla sensibilizzazione, ai vari livelli, per la riduzione alla font, degli imballaggi, anche con l’avvio della sperimentazione di forme spinte di raccolta delle diverse componenti di rifiuti attraverso il sistema porta a porta.”

“Proseguire l’analisi e lo studio di caratterizzazione ambientale del territorio comunale volta a definire il quadro dello stato di salute del nostro territorio”

“Concretizzare un significativo aumento della dotazione di verde pubblico e di fasce boscate, per raggiungere standard europei di dotazione di verde fruibile per la nostra città”V

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2004 2008

mq aree verdi 5.487.232 9.134.689

mq aree verdi attrezzate 1.584.347 2.375.645

% raccolta differenziata 43,8% 48,9%

mq aree verdi +66,5%

% raccolta differenziata +11,6%

mq aree verdi attrezzate +49,9%

L'ambiente

Fonte: Comune di Reggio Emilia, ENIA, ENEL

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GRADO DI SODDISFAZIONE DEI CITTADINI

Verde e parchi pubblici

82%

REGGIO EMILIA MEDIA REGIONALE MEDIA NAZIONALE

64,6%53,2%

Fonte: EKMA - Monitor Città 2009

nuovi insediamenti quali Sesso, San Rigo, Gavasseto, Sabbione e altri, che erano sprovviste di allacciamento alla rete fognaria. Gli obiettivi di questi interventi sono la riduzione degli impatti ecologici delle acque reflue e il miglioramento delle condizioni ambientali di terreni e torrenti e delle condizioni di deflusso delle acque nelle strade cittadine.

Rispettare gli animaliIl Comune di Reggio Emilia è impegnato da molti anni per sostenere e promuovere l’educazione dei cittadini alla tutela degli animali e ad un corretto rapporto con la natura. Grazie alle azioni messe in atto dal Comune, ma anche grazie al senso civico della nostra comunità, il rispetto per gli animali a Reggio Emilia è un valore sempre più consolidato.Abbiamo intensificato le attività di lotta al randagismo volte a favorire le restituzioni e le adozioni degli animali: il numero dei cani entrati nel canile è diminuito negli ultimi anni (dal 2004 al 2008 è passato da 421 a 278) e ciò testimonia anche che l’attenzione dei cittadini per gli animali è sempre più forte.Abbiamo migliorato la struttura del canile comunale di via Felesino per renderla luogo di benessere per i suoi ospiti e garantirne la piena efficienza. Abbiamo proseguito la gestione del gattile comunale che ospita circa trecento gatti, evitando così fenomeni di randagismo e emergenze di carattere sanitario.In un’area adiacente al canile, grazie al contributo di privati, abbiamo costruito il parco Ariosto destinato all’incontro e alla conoscenza tra gli animali e i cittadini che vogliono adottarli.Abbiamo ampliato il Centro “Croce Alata” dedicato alla cura degli uccelli e intensificato i controlli sul territorio svolti dalle Guardie ecologiche.In questo campo rivestono un’importanza strategica le numerose collaborazioni che il Comune ha sostenuto con le associazioni animaliste per la realizzazione di iniziative educative rivolte ai cittadini e per la gestione congiunta di servizi e strutture (Enpa, Lipu, Lega del cane, Lav, Wwf).

In numeri:

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GRADO DI SODDISFAZIONE DEI CITTADINI

Raccolta rifiuti

78,3%

REGGIO EMILIA MEDIA REGIONALE MEDIA NAZIONALE

72,3%52,6%

Fonte: EKMA - Monitor Città 2009

all’interno e all’esterno dell’esercizio, la possibilità di acquistare merce sfusa, confezioni con imballaggi ecologici, prodotti locali, biologici e provenienti dal commercio equo e solidale.Questo progetto è stato realizzato allo scopo di promuovere e stimolare nel settore del commercio la sensibilità e l'attenzione verso l'ambiente sia nella scelta dei prodotti che nella loro offerta sul mercato.Queste iniziative sono state supportate da momenti informativi ed educativi, seminari divulgativi, incontri con le scuole e la popolazione.

Risparmiare le risorse dell’ambienteAbbiamo lavorato sul versante dell’efficienza energetica per incentivare l’uso razionale dell’energia, il contenimento dei consumi e l’utilizzo di fonti rinnovabili.Rispetto a questi obiettivi, abbiamo adottato un sistema di certificazione delle abitazioni costruite secondo criteri di risparmio energetico (Progetto Ecoabita) che, nel 2008, ha interessato 637 edifici. In base al PSC (Piano Strutturale Comunale), le nuove abitazioni e gli ampliamenti progettati secondo i criteri Ecoabita potranno usufruire di una percentuale aggiuntiva di cubatura.Le azioni volte al risparmio energetico hanno interessato anche alcuni edifici pubblici realizzati secondo criteri di efficienza: ampliamento della scuola primaria Marco Polo e della biblioteca di S. Pellegrino (opera in fase di realizzazione).Nei mesi scorsi è stato anche approvato il Piano Energetico Comunale con il quale è stato definito lo scenario attuale di Reggio Emilia e il modello che dovrà essere adottato dalla città per ridurre le emissioni in atmosfera del 6,5% entro il 2012, come indicato da Protocollo di Kyoto.Abbiamo istituito il servizio Informaenergia, sportello informativo che gestisce i rapporti con i cittadini e supporta le attività informative più importanti (fiere, eventi pubblici sul territorio, rubriche sui mezzi di comunicazione). La diffusione di conoscenze e consapevolezze è infatti una condizione importante per assumere comportamenti corretti con le politiche di tutela ambientale. Abbiamo predisposto, in collaborazione con Enìa, un piano pluriennale di interventi relativi al riordino delle acque reflue allo scopo di risanare ed estendere la rete fognaria accrescendone l’efficienza e migliorando le gestione delle acque cittadine. In particolare la costruzione di impianti fognari ha riguardato zone di

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Accedere alle nuove tecnologie dell'informazioneLe tecnologie dell’informazione, quali Internet, la posta elettronica, la telefonia su protocollo Internet e altre, sono risorse essenziali, opportunità a cui tutti devono poter accedere in un mondo in cui aumentano le possibilità di contatto e relazione con persone distanti geograficamente. La società che si afferma è una società del sapere e della conoscenza, dell’innovazione e della sfida tecnologica al servizio del benessere delle persone.

Le tecnologie possono così diventare una grande risorsa per i singoli individui e per la comunità intera, rendendo la nostra vita più facile e contribuendo alla crescita economica e sociale del paese. Possono tuttavia diventare una causa di divario sociale se a poter accedere sono solo alcuni.

Il Comune ha investito molto in questi anni in azioni e progetti volti a diffondere la conoscenza e l’uso delle nuove tecnologie allo scopo di far diventare Reggio Emilia una città connessa e intelligente.

Oggi a Reggio Emilia abbiamo l’opportunità di collegarci ad Internet gratuitamente da diverse zone della città, dai parchi, dalle piazze, dai locali pubblici, avendo così la possibilità di navigare, scrivere e ricevere messaggi di posta elettronica, discutere, parlare e confrontarci senza limiti di tempo e di spazio, telefonare ad amici dall’altra parte del mondo.

Oggi nella nostra città le persone di tutte le età, anche i bambini nelle scuole e gli anziani nei centri sociali, hanno la possibilità di conoscere ed imparare a usare questi nuovi strumenti grazie ai computer nelle aule scolastiche, ai corsi di formazione e alla connessione senza fili (“wi-fi”), per restare al passo coi tempi.

Le tecnologie sono una risorsa se sono per tutti

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Cosa abbiamo fatto per...Potersi collegare alla rete veloce

Abbiamo attrezzato la nostra città con servizi telematici all’avanguardia, attivando un sistema “wi-fi” (collegamento senza fili), che consente di collegarsi gratuitamente ad Internet senza fili da molti spazi e luoghi pubblici della città, e promuovendo nei confronti dei cittadini più giovani momenti di comunicazione e ascolto attraverso la tecnologia bluetooth (progetto “Blutù”), una particolare modalità di collegamento ad Internet tramite telefoni cellulari, portatili, palmari etc. Il territorio comunale è coperto al 90% dal servizio di connessione veloce ad Internet (la cosiddetta banda larga), ma per motivi tecnici ed economici il problema della mancanza di connessione non è ancora completamente risolto in tutto il territorio comunale. Un primo intervento in questa direzione è stato realizzato nel corso del 2007 nella frazione di Sabbione e nei nuclei abitati limitrofi, dove ora è possibile accedere ad Internet grazie ad un collegamento predisposto da operatori locali di telecomunicazione in collaborazione con Enìa. L’Amministrazione comunale è impegnata a garantire la collaborazione con gli operatori del settore perché questi interventi consentano presto l’accesso e il collegamento a Internet in tutto il territorio comunale.

Saper utilizzare le nuove tecnologie dell’informazione Per consentire il superamento del “digital divide” (divario digitale), cioè delle difficoltà nell’utilizzo delle tecnologie informatiche, abbiamo attuato programmi di formazione e progetti rivolti a tutta la popolazione nella sala telematica della biblioteca “Panizzi”, inaugurata nel maggio 2007. In questa direzione abbiamo anche promosso azioni di cooperazione tra generazioni diverse che hanno visto ragazzi della Leva Giovani comunale aiutare, seguire e supportare gli anziani nella conoscenza e nell’uso delle tecnologie (progetto “Nonno bit e Nonna byte” in collaborazione con l’Istituto Superiore BUS “Blaise Pascal”).

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ioCosa avevamo detto

“Occorre attuare azioni che allarghino la conoscenza verso le nuove tecnologie e riducano il divario tra le persone che le usano e quelle che ne sono escluse (“digital divide”), governino e favoriscano, con l’utilizzo e il completamento del sistema infrastrutturale a banda larga esistente, la piena realizzazione della società dell’informazione.”

Acc

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2007 2008

n° connessioni wi-fi 976 7.403

sala tematica: n° utenti 7.330 13.670

sala tematica: n° connessioni 46.006 83.027

n° connessioni wi-fi +658,5%

sala tematica: n° connessioni +80,5%

sala tematica: n° utenti +86,5%

Le nuove tecnologie

Fonte: Comune di Reggio Emilia