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LA VACUITÀ DEL SÉ ALLA LUCE DELLA PNEI
Critica del monismo, del dualismo e dello spiritualismo
Francesco Bottaccioli Presidente onorario della Società Italiana di Psiconeuroendocrinoimmunologia 23° CONVEGNO DI PSICOSOMATICA PNEI, LUCCA 26-27/05/2012
FRANCESCO BOTTACCIOLI
Le relazioni tra dimensione fisica e psichica dell’essere umano è il Tema dei temi. Con la PNEI abbiamo la possibilità di gettarci alle spalle una lunga tradizione che inizia con la filosofia cristiana e l’affermarsi in occidente della Chiesa cattolica
FRANCESCO BOTTACCIOLI
NELL’ANTICHITA’ a oriente e a occidente soluzioni diverse, ma orientate
a una visione unitaria dell’uomo
IPPOCRATE 460-380 a.C. HUANG DI NEIJNG IV a.C.
FRANCESCO BOTTACCIOLI
Anche se ci hanno raccontato un’altra STORIA
• Presenta un’ampia zona di convergenza tra gli approcci medici e filosofici greci e cinesi e, al tempo stesso, descrive inaspettate concordanze e divergenze non tra i due campi (Grecia e Cina), bensì tra figure e correnti dei due campi.
• Emerge un intreccio fino ad ora ignorato da un approccio storiografico e filosofico ancora segnato dalle stimmate dell’eurocentrismo.
FRANCESCO BOTTACCIOLI
I CARDINI DELLA VISIONE ANTICA
• UNITÀ DELL’ORGANISMO • Sia i Greci che i Cinesi antichi non avevano una visione
dualistica dell’essere umano. • Pur esaltandone la dimensione psichica e culturale, che
è il principio vitale per eccellenza, ciò che dà all’uomo la capacità di regolare la propria vita, essa non è un principio trascendente, è invece il prodotto dell’organizzazione della vita.
FRANCESCO BOTTACCIOLI
UNITA’ E ARTICOLAZIONE
FRANCESCO BOTTACCIOLI
FRANCESCO BOTTACCIOLI
BUDDHISMO MAHAYANA LA VACUITA’ DEL SE’
• I fenomeni sono vuoti, non nel senso che non abbiano un’esistenza fenomenica, ma nel senso che non hanno un’esistenza incondizionata, autosufficiente, permanente e quindi indipendente l’una dall’altra.
• Il Sé quindi è vuoto, poiché dipende dalla mente e dal corpo e in generale dagli Skanda.
• Ma anche “La mente è solo un nome poiché non esiste in qualche luogo separata da questo nome. Pensa anche alla coscienza come un nome. Anche il nome non ha un’esistenza autonoma” Nagarjuna, Commentario alla Mente dell’Illuminazione, 40
FRANCESCO BOTTACCIOLI
AGOSTINO, LA FONDAZIONE DEL DUALISMO
• Con Agostino (IV-V d.C.) il recupero e l’estremizzazione dell’unica tradizione dualistica greca, quella platonica, viene filosoficamente incardinato nel pensiero occidentale la visione dualistica dell’essere umano.
• L’anima viene direttamente da Dio ed è incommensurabile al corpo
• “ Ben prima di Cartesio, è stata la dottrina cristiana a sancire il dualismo” Mancuso, Obbedienza e libertà, 2012, p. 68
FRANCESCO BOTTACCIOLI
DAL DUALISMO ALLO SPIRITUALISMO
• Con la Scolastica e il lavoro di Tommaso d’Aquino, la dogmatica cattolica recupera Aristotele e la sua visione della psiche come forma del corpo.
• L’essere umano non è più composto da due sostanze bensì da un’unione di anima e corpo, ma l’anima, forma del corpo, viene da Dio.
FRANCESCO BOTTACCIOLI
Le forme contemporanee della visione metafisica dell’essere umano
• In ambito cattolico VITO MANCUSO, recuperando il concetto di energia, concepisce lo spirito come forma evoluta di energia materiale che, in quanto tale, si distacca dalla materia e dal suo destino e si fa immortale
• In ambito di filosofia della scienza, lo Spirito è immanente alla materia, è la struttura sottostante (Bohm)
• Oppure è svincolato dal cervello ed è diffuso all’insieme dell’organismo (Mente estesa) perché magari è intrinseco a qualche organello cellulare che lavora in una dimensione quantistica (i Microtubuli di Penrose)
FRANCESCO BOTTACCIOLI
Scienza della coscienza
• L VERIFICA SCIENTIFICA CI DICE CHE SENZA ATTIVITA’ NERVOSA NON C’ È ATTIVITÀ PSICHICA.
• Il che non vuol dire che non ci sia vita: il regno vegetale è vitalissimo senza tessuto nervoso
• Ma per noi l’adattamento all’ambiente ( e quindi la vita) è realizzato dal sistema nervoso.
FRANCESCO BOTTACCIOLI
LA COSCIENZA E’ UN PRODOTTO EMERGENTE
• La neurobiologia e le neuroimaging confermano che non c’è un luogo dell’anima, un’area cerebrale deputata alla coscienza e al self.
• Ci sono dei network che coinvolgono aree (dal punto di vista evolutivo) tipicamente umane (neocorteccia) e tipicamente animali (limbico e tronco)
FRANCESCO BOTTACCIOLI
FRANCESCO BOTTACCIOLI
I PUNTI FERMI DELLA NEUROBIOLOGIA
• 1. La neocorteccia da sola non basta a produrre coscienza. C’è bisogno della interazione con le aree limbiche e del tronco
• 2. Emozioni e coscienza sono impastate anche se esistono aree specifiche che svolgono funzioni attivative e integrative delle emozioni e della cognizione
• 3. C’è una continuità evolutiva con gli altri cervelli animali pur nelle differenze
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GLI ERRORI DI DAMASIO (critica del monismo)
• Gli errori di Damasio (Self comes to Brain, 2010) e di Panksepp (Archeology of Mind, 2012) ironicamente sembrano gli stessi di Cartesio.
• Per loro la causa e l’effetto devono essere consustanziali. Per Cartesio non è concepibile che una causa materiale (cervello) possa produrre un fenomeno immateriale (la mente). Così per Damasio e Panksepp resta un mistero, per cui presuppongono “l’equivalenza dell’attività nervosa e di quella psichica”.
• Di qui l’impossibilità di concepire una retroazione della psiche sul cervello, una capacità della psiche di cambiare il cervello
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LA PNEI SI FONDA SUL MODELLO DELLA COMPLESSITA’
• Come nessuno si stupisce che l’acqua e la proprietà della liquidità emerga dalla combinazione di H2O ma tale proprietà non sia presente nei singoli componenti, così bisognerebbe non stupirsi che l’attività psichica emerga dall’interazione di circuiti neuronali ma non sia ad essi equiparabile.
• Inoltre abbiamo prove sempre più evidenti che la psiche e i comportamenti retroagiscono nel bene e nel male sul cervello cambiandolo
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ANSIA DEPRESSIONE
DEFICIT MEMORIA E COGNIZIONE
ALTERAZIONI COGNITIVE E COMPORTAMENTALI
UP DOWN
DOWN
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LA MEDITAZIONE CAMBIA IL CERVELLO FISICAMENTE
• Uno studio di qualche anno fa (2005) su un gruppo di meditanti esperti ha evidenziato che le regioni corticali associate all’attenzione, alla ricezione degli stimoli interni (cosiddetta enterocezione) e alla ricezione degli stimoli sensoriali hanno uno spessore superiore a quello dei controlli.
• Uno studio successivo (2007) ha documentato che nei meditanti zen il volume complessivo della materia grigia non diminuisce con gli anni come invece accade normalmente.
• Lazar S.W. et al. (2005) Neuroreport 16: 1893-1897 • Pagnoni G, Cekic M (2007) Neurobiology of Aging 28: 1623-27
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+ MATERIA GRIGIA • Un lavoro più recente (2010), realizzato su 17 meditanti
con lunga esperienza e 18 controlli, ha constatato che la minore sensibilità al dolore manifestata dai meditanti è associata con un maggiore spessore della corteccia delle regioni implicate nelle emozioni e nella elaborazione del dolore: cingolato anteriore, giro paraippocampale, insula anteriore.
• Inoltre lo studio ha evidenziato una correlazione positiva tra esperienza meditativa e spessore della materia grigia: più erano gli anni di pratica meditativa e maggiore era lo spessore della corteccia cingolata anteriore.
• Grant JA et al. (2010) Cortical thickness and pain sensitivity in Zen meditators, Emotion 10: 43-53
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IL CERVELLO CAMBIA RAPIDAMENTE Il cervello di 16 principianti alle tecniche meditative è stato studiato prima di iniziare l’addestramento e dopo 8 settimane di corso e paragonato anche a un gruppo di controllo. I meditanti alla fine del corso hanno presentato un incremento della materia grigia in: ippocampo, corteccia cingolata posteriore e giunzione temporo-parietale. FRANCESCO BOTTACCIOLI
+ ROBUSTO IL CIRCUITO DELLA COMPASSIONE
• Queste aree rappresentano un network cerebrale che entra in azione nella percezione di sé e degli altri e quindi anche nella gestione delle emozioni relative alle relazioni interindividuali. Si potrebbe concludere che la virtù buddista della “compassione” e quindi della consapevolezza di sé e dell’empatia verso gli altri ha qui la sua base nervosa.
• Hölzel BK et al (2011) Mindfulness practice leads to increases in regional brain gray matter density, Psychiatry Research: Neuroimaging 191:36-43
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L’AMIGDALA SI RIDUCE Ma non sempre le aree cerebrali crescono, talvolta si riducono come dimostra uno studio che ha evidenziato come, dopo un corso di otto settimane di apprendimento delle tecniche meditative, si verifichi una netta riduzione dello stress percepito che correla positivamente con una diminuzione della densità della materia grigia nell’amigdala basolaterale destra.
Hölzel BK et al (2010) Stress reduction correlates with structural changes in the amygdala, Scan 5:11-17 (modificata) FRANCESCO BOTTACCIOLI
SPIRITUALITA’ SENZA SPIRITUALISMO.
• La spiritualità come costruzione del soggetto che ha come fondamento l’altro, la dinamica sociale.
• Per i curanti la spiritualità è la comprensione dello stretto legame tra la cura di sé e la cura degli altri, da cui emerge la pratica sicura della compassione.
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I CIRCUITI DELL’EMPATIA E DELLA COMPASSIONE
LE VIE CENTRALI DELLO STRESS