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SAMBONIFACESE Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663 ANNO XXVIII - N.6 GIUGNO 2014 - stampato il 05/06/2014 Mentre i cittadini di Arcole, Montecchia, Monteforte, Roncà, Veronella e Zimella hanno già scelto i Sindaci al timone del Comune per i prossimi cinque anni, a San Bonifacio si attende il ballottaggio in programma per domenica 8 giugno (seggi aperti dalle 7.00 alle 23.00). La sfida sarà tra Silvano Polo e Gianpaolo Provoli. All’appuntamento elettorale del 25 maggio Polo (sostenuto dalle liste: Liga Veneta, Lega Nord, Cit- tadini per San Bonifacio, Sambonifacio Veneto e San Bonifacio Città Solidale) ha ottenuto 3.258 voti, pari al 31,5% delle preferenze. Dietro di lui Giampaolo Provoli (PD, Scelta Civica, Lista Provoli, La Rosa di San Bonifacio) che, con 2.809 voti, si è attestato al 27,16%. Si era fermato sul terzo gradino del podio Mario Nogara con il 18,86% con 1.950 voti. Staccati di molto gli altri tre candidati: Miche- le Teatin (M5S) 9,69%; Giuliano Zigiotto 8,67%; Elena Pasini 4,21%.

L'ALTRO GIORNALE Sambonifacese di Giugno 2014

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Il Numero di Giugno de L'Altro Giornale Sambonifacese di Giugno 2014

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Page 1: L'ALTRO GIORNALE Sambonifacese di Giugno 2014

SAMBONIFACESEPoste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1,

DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

ANNO XXVIII - N.6GIUGNO 2014 - stampato il 05/06/2014

Mentre i cittadini di Arcole, Montecchia, Monteforte, Roncà, Veronella e Zimella hanno già scelto i

Sindaci al timone del Comune per i prossimi cinque anni, a San Bonifacio si attende il ballottaggio

in programma per domenica 8 giugno (seggi aperti dalle 7.00 alle 23.00). La sfida sarà tra Silvano

Polo e Gianpaolo Provoli.

All’appuntamento elettorale del 25 maggio Polo (sostenuto dalle liste: Liga Veneta, Lega Nord, Cit-

tadini per San Bonifacio, Sambonifacio Veneto e San Bonifacio Città Solidale) ha ottenuto 3.258 voti,

pari al 31,5% delle preferenze. Dietro di lui Giampaolo Provoli (PD, Scelta Civica, Lista Provoli, La

Rosa di San Bonifacio) che, con 2.809 voti, si è attestato al 27,16%. Si era fermato sul terzo gradino

del podio Mario Nogara con il 18,86% con 1.950 voti. Staccati di molto gli altri tre candidati: Miche-

le Teatin (M5S) 9,69%; Giuliano Zigiotto 8,67%; Elena Pasini 4,21%.

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Egregio Direttore,ma dove stiamo andando?Siamo passati dal Filò persocializzare (e anche perscaldarsi con il teporedegli animali nelle stalle)a Facebook (social net-work che va per la mag-giore) dove si fanno ami-cizie virtuali via Web.Cesare Marchi, noto scrit-

tore Villafranchese liavrebbe etichettati come "Imalesseri del benessere"(anche se non è così facileparlare di benessere inquesto periodo, almenodal punto di vista econo-mico). Siamo a pane ecipolla, ma non si puòrinunciare all'I Pad, all'IPhone 4-5-6 ecc, al Tabletdi ultima generazione; chiha un semplice telefonocellulare è un Neanderta-liano e rinunciare all'ulti-ma trovata di APPLE èsinonimo di inesistenzacome persona. E con latecnologia si fa di tutto: siconoscono nuovi "amici",si intrattengono rapportipersonali, ci si manda aldiavolo senza alzare lavoce e senza rischiare unceffone, il più delle voltasenza aver neanche cono-sciuto l'interlocutore, omagari averlo conosciutovia web con la fotografiadella star di turno; si acce-de ad informazioni (chequalcuno preventivamenteha preconfezionato), masoprattutto... ci si confida!Siamo al traguardo Diret-tore. Mancava solo questo.E siamo pronti a tutto,anche a buttarci dalla fine-stra (è purtroppo già suc-cesso) per un apprezza-mento poco gradito sufacebook. Guai a parlarsi... hai l'alito cattivo erischi di essere male apo-strofato! Se vuoi comuni-care lo fai con i bottoni,

anche se l'interlocutore è aventi centimetri di distan-za e non ti azzardare achiedere qualcosa, pena laviolazione della privacy!Di recente sono stato inGermania e da Amburgo aDresda, da Colonia aMagonza non ho notatodifferenze comportamen-tali rispetto alla nostralatitudine, solo che quandosi è in un altro paese si èpiù disposti a notare lecose, e la sensazione è chele tecnologie non sono diausilio all'uomo, ma èl'uomo l'ausilio delle tec-nologie. E con questo si èazzerato ogni rapporto(con le debite eccezionicome sempre); ma va da séche dietro un link o dietroun social network c'è sem-pre qualcuno che studia,analizza e vede i compor-tamenti anche delle singo-le persone, che per nonfarsi" vedere" sono più inpiazza di prima e che spes-so facendo leva su paroleromantiche nascondono illoro vero fine, che è quel-lo di conoscere tutto ditutti fatta eccezione per gliignari "amici" che difficil-mente si conosceranno eche non di rado cadononelle trappole di abili truf-fatori. Gente muta che siaffida ai link per comuni-care...e siamo alla cannadel gas....

Luciano Fasoli Fumane-Vr

L Giugno 2014 3le vostre

Direttore Responsabile:Rosanna Pancaldi

Servizi Fotografici e consulenza GraficaMario Franchino

Società Editrice:L’Altro Giornale s.r.l

Redazione:Via Enrico Bernardi, 7 37026SETTIMO di PESCANTINA (VR)

Tel. 0457152777 Fax 0456703744

[email protected]:10 euro annui

C.c postale n° 81285140intestato a L’Altro Giornale s.r.l.

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Concessionaria Pubblicità:Studio Immagine

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Stampa:FDA EUROSTAMPA srlVia Molino Vecchio, 185

25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 05 - 06 - 2014

“Social network. Che amici sono?”MODE

Egregio Direttore, molto spesso gli animalivengono odiati per colpa deiloro padroni (non tutti perfortuna). Sono nate molteassociazioni per la tutela e ladifesa di essi, si fanno ban-chetti nelle piazze, anchesfilate, trasmissioni televisi-ve si occupano di loro. Tuttomolto apprezzabile, peròdevo ammettere che non homai visto un banchetto néuna trasmissione televisivao articoli su giornali in cui sispronino quei signori chenon raccolgono gli escre-menti dei loro cani, a farlo; ecosì non facendo fannoodiare gli animali che, pur-troppo non hanno nessunacolpa. Nemmeno quellibravi quando vedono glialtri non gli dicono niente, ecosì facendo diventanocomplici. Io sono nato incampagna e tutte le famiglieavevano cani e mangiavanoquello che mangiavano iloro padroni, e quando neavevano in più se lo sotter-ravano cosi pure i loroescrementi, li coprivanoraspando per terra. E i pro-prietari pagavano una tassacosì il cane se lo prendevasolo chi lo voleva seriamen-te e non per gioco, comeadesso. Ora mangiano crocchette escatolette, vestono cappotti-ni firmati ma vengono tradi-ti dai loro stessi padroni chedicono di voler loro un benedell'anima, sono la loro vita,però non li accudiscono

(ripeto sempre: non tutti). Ci sono marciapiedi e anchegiardinetti pubblici chesono indecorosi, i bambininon possono più giocareperché si insudicerebberotutti dallo slordamento pro-vocato sì dai cani ma grazieall'incuranza e alla maledu-cazione dei loro padroni.Invece questa situazioneporta ad invocare i sindaci etutte le autorità competentiad essere cattivi, punitivi,usare il pugno duro conquesta gente, quando invececon un pizzico di buonavolontà e molta civiltà tuttoandrebbe meglio. Un'altrasemplice constatazione:tutto questo bene(falso poi-ché quello vero si dimostraservendo chi si vuole bene,in questo caso pulendo dovesporcano i loro amati), sefosse un po' contenuto emagari una parte fosseriversata verso gli anziani,dando loro una parola,ascoltandoli quando hannobisogno di parlare (anche seripetono sempre le stesse

cose) forse ne guadagne-remmo tutti, l'umanità inte-ra. Se qualche volta pensassi-mo che un giorno diventere-mo anziani anche noi, forsechissà che non ci migliore-remmo un po'. Purtroppotutta l'industria che ruotaintorno agli animali è cosìgigantesca che ha finito percreare una sorta di idolatriache non ha più chiaro il con-fine tra il valore della perso-na e quello delle bestie. Oggi si parla tranquillamen-te dei diritti degli animalianaloghi a quelli dell'uomo. Cioè si sta confondendozoologia (scienza degli ani-mali) e antropologia (scien-za dell'uomo). E si dimenti-ca così la giusta gerarchia divalori. Esistono i diritti del-l'uomo e i suoi doveri versola natura e gli animali, manon esistono i diritti dellanatura e degli animali. Que-sto è il vero dramma.

Sergio SonaPedemonte

CANI

“... e padroni irresponsabili”

ettere

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Giugno 2014 4DIALOGO

Il Sindaco di Nocera Inferiore Manlio Tor-quato ha scritto una lettera aperta al Presi-dente della Repubblica. Questa lettera è statapubblicata martedì 12 maggio 2014 su LaCittà (Violenza ultrà. Non è al Sud il proble-ma). Ecco alcuni dei passi più significativi:«Se per oltre un quindicennio abbiamo vis-suto in modo talvolta parossistico la “que-stione settentrionale”, è anche perché moltosi è parlato ma mai si è risolta la “questionemeridionale”. E se continua questa semplifi-cazione miope ed ingiusta, che generalizzaun’intera comunità, quella campana, meri-dionale, sotto le peggiori etichette, l’Italianon sarà mai un Paese normale. Il Sud ha isuoi seri problemi. Ma non può passare allacronaca “stabilizzata” degli ultimi trent’annisolo per i suoi guai…A Milano si ruba, ma èil Sud condannato a restare nell’immaginariocollettivo terra di malaffare. Dal Nord parto-no i camion di rifiuti tossici, nel Po scarica-no gli stabilimenti chimici, ma solo quidiventiamo, per ore e ore di tivvù, la Terradei Fuochi. La sanità in Lombardia è anchequella degli scandali milionari e delle clini-che private dai falsi interventi, ma siamo noiad essere la Regione della malasanità. Anchese l’attuale Amministrazione ha finalmente

ridotto il debito». Probabilmente il Sindacodi Nocera Inferiore ha ragione nel lamentar-si dell’eccessiva insistenza della stampasulle cose negative esistenti nel Mezzogior-no e sulla non analoga insistenza relativa-mente agli scandali e ai problemi esistentinel Nord. Ma non vorrei che questa letterafosse intesa come una difesa del Sud cheserve a coprire le molte cose che ancora nonvanno nel Mezzogiorno; perché il problemaè proprio questo: le cose negative del Sudsopravanzano ancora di molto le cose positi-ve. Sono ancora troppo pochi gli esempipositivi delle Amministrazioni pubblichemeridionali (come la Regione Campaniacitata dal Sindaco Torquato); ancora troppisono i primati negativi del Sud (compresa laviolenza delle tifoserie) per poter parlare diun Sud da equiparare al Nord (e al Centro)dell’Italia. Fino a quando il Sud avrà il pri-mato negativo dei fondi europei non spesi,della criminalità, della raccolta differenziata,dell’analfabetismo, delle infrastrutture, dellalettura di libri e giornali, delle truffe automo-bilistiche, delle biblioteche, dei turisti stra-nieri accolti, ecc. ecc. il vittimismo dei meri-dionali avrà poche ragioni per manifestarsi.

Umberto Brusco

NORD-SUD

“Le diversità ci sono”Abbuffate compulsive.Capitano continuamenteanche a me, quei momentiin cui devo mangiare qual-cosa, qualsiasi cosa possaessere, finché non lo faccioil pensiero corre sempre li,null’altro esiste, anche acosto di dare un morso aun pezzo di pane rinsecchi-to. Un pensiero fisso che mipervade la testa, mi tor-menta e mi perseguita, finoa farmi cedere, non riescoa controllarmi, la fame rie-sce sempre a vanificare lamia volontà. Qualcuno si salva vomi-tando, o continuando aprendere lassativi, ma que-sta non è vita, e poi è unafatica e una sofferenza nonindifferente. Lo può capire chi ogni

qualvolta va a qualchepranzo o qualche cena,prova sempre la sensazio-ne, di avere sguardi mali-gni puntati addosso, quan-do mangia si sente proces-sato, condannato e giudi-cato "il ciccione che siabbuffa". Molto spesso chisi trova in sovrappeso, nonlo vorrebbe ammettere, equindi continua a torturarsiin silenzio….dobbiamoimparare a non farci schifoe riuscire a convivere conil nostro corpo con lavolontà di migliorarlo.Abbiamo le possibilità e imezzi per poter cambiare“senza fretta” la nostravita, non con una bacchettamagica, o prodotti miraco-losi, ma frequentando ungruppo di auto-aiuto chia-mato “Mangiatori Disordi-

nati” che ispirandosi almetodo dei dodici passi edodici tradizioni di A.A., ilquale con la sua lunga eproficua esperienza, ci hadato e ci dà degli ottimisuggerimenti per combat-tere quella compulsioneche ci attanaglia, provo-candoci una fame nervosaincontrollabile che ci fasentire degli emarginati.Qualcuno diceva che “lasconfitta è un’eleganza perl’ipocrisia di chi si arrendein partenza”. Il gruppo di auto-aiuto“Mangiatori Disordinati” èsito presso le scuole ele-mentari A. Busti via Redi-puglia 4 B. Roma VERO-NA. Ogni Giovedì dalleore 20 alle 22. ante buone 24 ore LUIGI,telefono 3345969757.

COMPULSIONI

“Abbuffate. Come salvarsi?”

Dopo gli ultimi fatti di cro-naca legati al mondo delcalcio, si è riaperto il dibat-tito sul pacchetto di provve-dimenti da adottare per argi-nare il fenomeno violenza.Le soluzioni prospettate:daspo (divieto di accedere amanifestazioni sportive) avita, tolleranza zero, fla-granza differita, più teleca-mere, più forze dell’ordine,posti a sedere nominali,sono ottime, ma non basta-no. Chi è deputato alla sicu-rezza, deve rendersi contoche la radice del problema

non è di ordine pubblico,bensì sociale, educativo,psicologico e, per certiversi, psichiatrico. Il tifosoche ammazza per futilimotivi, non va portato incarcere, ma al manicomiocriminale. La violenza qualeespressione di un disagioesistenziale non si sradica asuon di leggi repressive.Diciamolo chiaramente, unabuona fetta di tifosi che sireca alla stadio, non va perincoraggiare la squadra delcuore, ma per dar sfogoall’animale che alberga in

se. Ergo, solo mediante larieducazione civica deglisquilibrati, si può sperare diridurre le conseguenze delbranco. Qualora la stradarisulti impraticabile, si crei-no specifiche aree delimita-te da robuste sbarre in accia-io ove rinchiudere gli ingua-ribili maneschi. Propostacinica e scandalosa? Affat-to! Nel passato avevamo learene, oggi gli stadi. Se nonaltro, si aggiungerà spetta-colo a spettacolo.

Gianni Toffali

Verona

“Mettiamoli in gabbia”CALCIO E VIOLENZA

Gentile Direttore,è ora di finirla con il "marenostrum". Caro Premier Renzi, vuoleessere credibile a tutti gliItaliani? Faccia cessarequesta invasione di clande-stini. Idem dicasi per ilMinistro Alfano che, pur dimantenere la carega agliInterni, sta facendo il con-trario di quello che dicevaquando stava nel PdL. Diquesto passo ne arriverannoa centinaia di migliaia conenormi costi per la nostragente, sia sotto l’aspetto

economico che quello rela-tivo alla sicurezza. Quando al Ministero degliInterni c'era Maroni gliarrivi erano scesi a 9.000 inun anno, ora ne sono arriva-ti ben 25.000 in soli 3 mesi(cancellare il reato di clan-destinità è stato un mador-nale errore). Infatti cosìcome stanno andando lecose è un vero disastro per-chè, oltretutto, dopo esserestati soccorsi in mare unavolta a terra scappano e poi,per campare, rubano edelinquono.

Bisogna mettersi in testa diassisterli sì in mare, senecessario, ma poi riportar-li subito nelle acque territo-riali da dove sono partiti.Solo così si fermerà questosfruttamento di uomini.Cioè questa marea che,oltretutto, ci costa denaro,identità e sicurezza nonchèoccupazione per ì nostrigiovani. L'aiuto pertanto, senecessario, si dia a casaloro. Solo casi salveremo ilnostro ma anche il lorofuturo.

Renato Tomezzoli

MARE NOSTRUM

“Un’invasione di clandestini”

COMUNICATOIl gruppo di preghiera “Dio èAmore” organizza dal 21 al 27agosto un pellegrinaggio in pul-lman da Verona a Medjugorie. Informazioni e prenotazioni: Sorella Morena cell. 347.9555468e/o presso Agenzia viaggi Num-bernine tel. 045.8001107 (Claudio).

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Giugno 2014 5DIALOGO

Gentile Direttrice Rosanna.Da anni mi informo anche tramite i giorna-li esteri e in particolar modo i giornaliaustriaci e tedeschi. I problemi che ha l'Ita-lia sono solo colpa di politici corrotti, inte-ressati, e disonesti!Dopo tanti anni, 20 (?), è esplosa una situa-zione insopportabile e chi sta male è lagente, quel popolo che lavora e fatica e fatanti sacrifici per tirare su una famiglia.L'Austria e la Germania hanno più conside-razione per l'ambiente e la cultura anche sedopo l'unione con l'Est anche la Germaniaera in grande difficoltà economica. La glo-balizzazione del mondo deve anche cambia-re la nostra mentalità ed è necessario aprir-si alla miseria degli altri. Popoli che stenta-no a sopravvivere, popoli che muoiono difame e guerre e ci chiedono come è possibi-le questo forte squilibrio. C'è chi vive nellospreco e nell'abbondanza e in contrapposi-zione ci sono milioni che muoiono di fame

e miseria! Pensando all'Africa, ricordo chenel passato è stata parecchio sfruttata dainostri popoli che non li ha aiutati a costruir-si un futuro vivibile.Le elezioni del 25 maggio hanno dato unbuon esito perché penso che Matteo Renzisarà un buon rappresentante all'Euro Parla-mento. E' un uomo che crede nell'EuropaUnita (io l'unione l'ho fatta 60 anni fa spo-sando un Italiano Veronese). Deludenteinvece è il risultato della Francia con LePen Nazionalista che non capirà mai unmondo unito e in pace e la meta da perse-guire per attuarlo. Renzi dice il giusto quan-do dichiara che in questa Europa occorrecambiare tante cose che sono state fattemale. Infatti chi comandava pensava solo alproprio tornaconto nazionale e spesso erapiù importante il problema del propriopaese che di tutta Europa!Grazie per lo spazio concessomi.

Edith Bauer

ITALIA

“Politici corrotti e disonesti”

Se ne stava lì in un angolo della stanza, rannicchiata addosso alla parete, come volesseoccupare uno spazio invisibile. Una signora con i capelli argentati, una donna esile, fragi-le, improvvisamente sola. Mentre l'accompagnavo da persone amiche disponibili ad acco-glierla per la notte, mi raccontava una storia incredibile, ma tragicamente reale. Ogni tantole succede di scappare da casa, attraverso i campi raggiunge la città, per recarsi al prontosoccorso: le accade di non riuscire a muovere le braccia, né piegarsi, o respirare bene. Ognitanto succede che la testa le ciondola sul collo, svuotata di ogni pensiero, le gambe oppon-gono resistenza, non c'è più sincronia tra dire e fare, neppure nello sperare che le cose pos-sano cambiare. Ogni tanto il marito la colpisce forte, la offende e la spintona, per il lavoroche non c'è più, per la malattia sopraggiunta, per lo sfratto imminente. Le percosse e le umi-liazioni la fanno morire un po' di più: "No, non denuncio mio marito, perché se lo scopremi ammazza stavolta, no, non lo denuncio mai, a che servirebbe, rimarrebbe in quella casa,ed io a rischiare di più". Guardo quella signora e mi vengono in mente le reiterate sensibi-lizzazioni a chiamare il numero verde, gratuito ed efficiente a difesa di chi non sa più a chesanto votarsi per sopravvivere, se, al diritto di vivere, è negato l’accesso. Frasi fatte, luo-ghi comuni, gli scudi levati al grido "la violenza sulle donne non ha più scuse ". A questadonna hanno sollecitato "lo denunci signora, lo denunci, e poi vada via subito dal paese",ma lei mi dice: "Dove vado io, cosa faccio io?". Incredibile, chi ha ragione ed è vittima,deve trovare il coraggio di denunciare, nella certezza di finire in strada, a perdere ulterior-mente dignità e fiducia negli altri, senza risposte a propria tutela, se non quella di un con-siglio ad abbandonare casa e andare lontano, dove e come ha poca importanza, perché difondi non ce ne sono, il paese non offre lavoro, nonostante i decreti, le nuove normative,la legge è quella che è. Una donna presa a calci, rifiutata e calpestata, è solamente il fruttodi una errata concezione morale, di valori culturali che soccombono ai pugni sferrati daipregiudizi, si tratta semplicemente di vittime ammutolite dalla consapevolezza di rappre-sentare poco più di un fattaccio privato, anche quando la bestemmia burocratica è spoglia-ta nella sua menzogna, dall’efferatezza dei dati esponenziali che indicano in migliaia ledonne colpite dai sassi psicologici, fisici, sessuali. Mentre scende dall’auto e la portanonella sua stanza, ho come un magone, ma non è il risultato della compassione, della parte-cipazione emotiva - solidale verso chi vede martoriati i propri diritti fondamentali. Il grop-po in gola è lì per l’impotenza a intervenire ai fianchi di infamie come queste, che accado-no nell’indifferenza e nell’incapacità di porre termine a una delle ingiustizie più miserabi-li che aggredisce sempre le persone più deboli e indifese. Ogni tanto la signora è costrettaa ricorrere alle cure mediche, a negare l’evidente, a chiedere aiuto e vederselo negato, ognianno ci sono le ricorrenze, le feste, le coreografie delle pari opportunità, sull’uguaglianzae sulla diversità, sulle quote rosa. Ogni anno, ci sono pure le mimose che dovrebbero ram-mentare, a ciascuno, di rispettare le donne. Non solamente qualche volta l’anno.

Vincenzo Andraous

VIOLENZA

“Sofferenza quotidiana”

PREGHIAMO I LETTORI DICONTENERE

I LOROINTERVENTI

ENTRO LE 2500 BATTUTE DI

WORD.LA REDAZIONE SI

RISERVA DIINTERVENIRE

CON TAGLI, SUITESTI TROPPO

LUNGHI. GRAZIE.

Amici lettori de L'Altro Gior-nale, ciao a tutti!Vi voglio raccontare ciò chemi è capitato a Roma il 27aprile, in occasione del mioviaggio per la Santificazionedei due Papi. Prendo alloggioalla Casa per Ferie vicino alleMura Vaticane. Tutti mi dico-no di partire presto la notte omeglio di dormire sotto ilcolonnato perchè non troveròposto il giorno dopo e pensocome organizzarmi... quandomi dicono alla reception cheSuor Italia mi ha cercato. Ciincontriamo e mi chiede seho un abito scuro che ha unbiglietto per stare tra i diplo-matici, rispondo stupito dino, non fa niente mi dice tro-verò un'altra soluzione... Piùtardi mi consegna un bigliet-to bianco con lo Stemma delVaticano con su scritto: Uffi-cio Celebrazioni Pontificie,con questo mi dice, andraisulla Terrazza dove ci sonogli Uffici di don Guido Mari-ni il Cerimoniere del Papa.Non ho parole. Nel primopomeriggio vado con Lei,(84 anni, passo veloce ebontà infinita) mi fa vedere iltragitto ed entriamo poi nelcortile dei Palazzi Vaticani.Al mattino presto con lesuore della Casa, Charles - unseminarista africano - eMatias - uno studente argen-tino - ci incamminiamo edarrivati dentro il Vaticano,mostrando sempre il bigliet-to ai numerosi agenti arrivia-mo a Porta Sant’Anna. Alle6,45 entriamo nel cortile einiziamo a salire un grandescalone con i muri affrescatida antichi dipinti. Dopo 4rampe di scale (pensavo disalire in Paradiso) e passando

da due uffici, arriviamo sullaTerrazza del Cerimonieredove un gabbiano con 3 pic-coli nel nido ci osserva curio-so ... Che magnifica visione!Ho visto i volti dei due Papisulla Basilica quasi alla miaaltezza, la cupola di S. Pietroe sotto di me l'immensaPiazza con il suo colonnato -mai vista dall'alto - che sistava pian piano animando.Ho seguito la preparazione dicentinaia di calici su duetavoli per la Comunione, l'ar-rivo dei Vescovi posizionati asinistra dell'altare (più dimille mi ha detto uno diloro), l'arrivo dei diplomaticia destra, il migliaio di Sacer-doti (molti di loro distribui-ranno la Comunione). Scoc-cano le 10, un forte applausosaluta l'arrivo di Papa Bene-detto e Papa Francesco e illoro abbraccio. La cerimoniaha inizio... L'atmosfera che sirespira dall'alto è surreale,indescrivibile e un’emozionecrescente mi pervade. Centi-naia di sacerdoti iniziano ladistribuire della Comunioneai Fedeli di tutta la Piazzafino a Via della Conciliazione(si dice che erano un milione)

con gli ombrellini che liaccompagnavano, li osservo(sembravano farfalle bianchesu fiori multicolori), quandosulla terrazza ne appare unoalto, sorridente che ladispensa anche a noi. Leemozioni si moltiplicano...L'ultima Solenne Benedizio-ne a tutti i partecipanti eancora un abbraccio al PapaEmerito e ancora applausi …e suono di campane a festa.Non visto mi metto per unistante il naso rosso di Camil-lo (è più forte di me) e cantic-chio a bassa voce: «Due Papiin Cielo, due Papi in Terra,canta Camillo, la tua Preghie-ra». Sono sceso dalle scalecon la gioia nel cuore, misembrava di volare come igabbiani che sorvolano feliciPiazza S. Pietro. Grazie Suor Italia!

Gianfranco Perazzoli

PS: Mi hanno detto chePapa Francesco porta unorologio da pochi euro,come il mio, con quadrantebianco e un cinturino nerodi plastica. Ora guardo leore e sorrido alla vita!

A ROMA

“...che bella esperienza!”

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La terza edizione della Mar-ciliegia si appresta a battereogni record: per l’8 giugno,giorno della gara podistica,è previsto l’arrivo di circa4000 persone a Montecchia.Due nuovi percorsi siaggiungeranno ai tre degliscorsi anni. Sarà quindi possibile effet-tuare percorsi di 4, 7, 12, 19e 26 km. Molti i ristori e ipunti ciliegia organizzatilungo i percorsi dagli agri-

coltori della zona per farconoscere maggiormente illoro prodotto. In uno deiristori è previsto addiritturail risotto alla ciliegia, dopoil successo dello scorsoanno. Il riconoscimento pertutti all’arrivo sarà una con-fezione da mezzo chilo diciliegie. In questo 2014anche l’istituto comprensivodi Montecchia e Roncà èstato coinvolto direttamen-te: l’ultimo giorno di scuola,il 7 giugno, saranno glialunni a partecipare perprimi alla gara. Tutti i ragaz-

zi delle scuole primarie emedie percorreranno un per-corso di 5 chilometri. Al ter-mine della passeggiatasaranno tutti invitati a fareun disegno dell’evento gra-zie al primo concorso“Imbrattela”. Il vincitoresarà premiato il giorno dopoal termine della marcia macomunque tutti i disegni deiragazzi saranno esposti nelcentro convegni durante lafesta delle ciliegie neglistessi giorni. «Grazie a Mar-ciliegia riusciamo a portaremolta più gente alla nostra

festa delle ciliegie - affermaGianpaolo Aldighieri, idea-tore e organizzatore del-l’evento -, facendo conosce-re al tempo stesso la vald’Alpone. La corsa diventacosì anche un evento di pro-mozione turistica. Ringraziotutti i volontari e le associa-zioni che ci aiutano per lagestione della marcia e delgran numero di persone chevi confluiscono cui que-st’anno si sono uniti pure ilgruppo Gastrofili di SanGiovanni per intrattenere lepersone all’arrivo».

Giugno 2014 6CRONACHE

Lo scorso 3 maggio la Cappella Gentilizia intitolata aSant’Antonio di Padova e San Francesco di Paola, inlocalità Schioppo a Montecchia, è stata riaperta la pub-blico dopo un restauro che l’ha resa di nuovo fruibile atutti (prima era chiusa e in stato di abbandono). Ora tuttisapranno il suo nome: all’esterno della Cappella è statointsllato un cartello marrone che la identifica come benedel paese. Dopo l’inaugurazione, la chiesa è stata bene-detta dal parroco monsignor Franco Coffetti, il qualepoi ha tenuto una messa al suo interno alla quale hannopartecipato anche le autorità locali con il sindaco Edo-ardo Pallaro.

MONTECCHIAMONTECCHIA. La 3a Edizione della Gara podistica è in programma domenica 8 giugno

Marciliegia boomattese 4.000 persone

Servizi diMaria Grazia Marcazzani

MONTEFORTE. PIAZZALE CADUTI DEL LAVOROMonteforte ha festeggiato in modo particolare la ricorrenza dell’1 maggio: ilpiazzale di fronte alla scuola media “Giacomo Zanella” è stato intitolato aiCaduti del Lavoro. L’associazione Nazionale fra Lavoratori e Mutilati e Invalididel Lavoro, ANMIL, lo scorso 19 marzo aveva inviato una comunicazione all’am-ministrazione, in cui chiedeva d’intitolare una via o una piazza ai Caduti sulLavoro. L’amministrazione comunale ha accettato così la richiesta e poiché ilpiazzale di fonte alla scuola media, costruito più di 20 anni fa come parcheg-gio, non aveva ancora un nome si è deciso di farlo diventare, con la delibera-zione della giunta comunale lo scorso 14 aprile, Piazza Caduti Del Lavoro.All’inaugurazione era presente il sindaco Tessari, una delegazione d’invalidi sullavoro della provincia di Verona, una rappresentanza della polizia locale e deicarabinieri e a benedire l’evento don Jean Bazenguissa, collaboratore del par-roco.

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Il gruppo Gastrofili Val d’Al-pone, con sede a Cattignanofrazione di San Giovanni Ila-rione e che dal 1997 operaper far conoscere l’astrono-mia e la gastronomia, perquesto il nome gastrofili, apiù persone possibili dai pic-coli agli anziani, ora ha lan-ciato un’iniziativa per farrivivere un telescopio che èstato donato all’associazione.Da poco, infatti, l’associazio-ne ha ricevuto in dono untelescopio Newton da 600mm di circa 800 kg, su mon-tatura equatoriale a forcella,un esemplare unico per le suecaratteristiche in Veneto.Questo è stato offerto da Eli-sabetta Antolini e appartene-va al padre Plinio, morto unanno e mezzo fa.Egli era il farmacista di Setti-mo di Pescantina e da sempreera appassionato di astrono-mia. Nel 1957 era riuscito afotografare la sua primacometa e negli anni settantariuscì a costruire un osserva-torio davanti alla farmaciache attirò moltissimi giovani.Tra gli anni novanta e il due-mila scoprì pure quattro aste-

roidi. Da quando i Gastrofilihanno ricevuto il telescopio,hanno deciso di chiamarloAntolini in ricordo del suoproprietario e grande astrono-mo veronese. Il telescopio,però, è stato realizzato neglianni novanta e se pur inbuono stato, ha bisogno di unprofondo controllo e di essereaggiornato con nuove tecno-logie. I lavori principali daeseguire sono la pulizia e l’al-luminatura dello specchioprimario, la sostituzione dellospecchio secondario, losmontaggio totale della mec-

canica, la verniciatura profes-sionale completa e moltoaltro. Ultimato il lavoro dicontrollo, il telescopio saràinstallato nella sede del grup-po e diventerà uno strumentodi ricerca astronomica edidattica per tutte le scuoledell’Est Veronese e provincelimitrofe e per tutti gli appas-sionati astrofili che ne faran-no richiesta. Il costo com-plessivo degli interventi,esclusa la manodopera offertadal gruppo è stimato a 5.000euro. Per far fronte a questaspesa ingente i Gastrofili

hanno ideato un progetto checoinvolge più gente possibileappassionata all’astronomia.Attraverso una ripartizionedella spesa in quote dal valo-re di dieci euro l’una ognipersona interessata collegan-dosi sul sito creato per la rac-colta fondi può scegliere diacquistare una o più quoteentro il 30 giugno. Non sidovrà versare nulla all’attodella prenotazione ma solo seil traguardo delle 500 quotesarà raggiunto, sarà inviatauna mail con le regole dipagamento. Per ogni quotaacquistata saranno assegnatidei premi e si va dal nomeinserito nella targa ricordoposta alla base del telescopio,un dvd con le attività delgruppo, stampe professionalidi foto astronomiche e orga-nizzazioni di serate astrono-miche nel luogo scelto daldonatore. Per chi volessemaggiori informazioni evedere il video del recuperodel telescopio da Settimo diPescantina a Cattignano puòvisitare il sito dell’associazio-ne all’indirizzo www.gastro-fili.it.

E’ in programma nellagiornata di sabato 21 giu-gno la decima edizione di“Buskerfloor - Artisti distrada” organizzato dall’as-sociazione Avis di Monte-forte per avvicinare i piùgiovani al tema della dona-zione. Quest’anno, a causa deilavori in piazza Silvio Ven-turi, gli spettacoli si terran-no in via Dante e nel corti-le delle scuole elementari.S’inizierà con la babydance animata da SilviaPaganini, per proseguirecon la premiazione deiragazzi delle medie chehanno partecipato al con-corso “Il colore della vita”alla presenza delle autorità.Saranno quindi proiettatigli elaborati vincitori.«Questo - spiega MartaPreto Martini, presidentedell’Avis Monteforte.- è unnuovo concorso riservatoalle classi terze della scuo-la media e i ragazzi poteva-no partecipare con una poe-sia, uno slogan o una pre-sentazione multimedialefatta anche da un gruppo dimassimo cinque ragazzi sultema: “Il sangue – il dono –la vita, corri a donare, corri

a salvare…immagina e rac-conta questa corsa”». Ini-zieranno poi gli spettacolidegli artisti lungo viaDante che poi replicheran-no in tarda serata. Gli arti-sti saranno Matteo Pallottocon un’esibizione di equili-brismo su scala, Faisca DeLuz con uno show di fuocointitolato “Animal Fire”, ledanze popolari del corpo diballo de “Le Fontanelle”, ilclown Jordi Beltramo con“Jordi en Solex”, il gruppoAlfa e Omega con la“Maskerata in strada” eRoberto Sballatero con unospettacolo su una ruotachiamato, infatti “A ruotalibera”. Saranno invecepresenti per tutta la serata imadonnari Michela Bogonie Federico Pillan, i trucca-bimbi Silvia Paganini eRiccardo Chiavenato e ibody painting Mikiotti,numerosi banchetti di hob-bysti e associazioni monte-fortiane ma soprattutto ilpunto informativo Avis perqualsiasi dubbio o informa-zione. In caso di pioggia lamanifestazione si terràdomenica 22 giugno dalle17.

M.G.M.

Giugno 2014 7CRONACHE

MONTEFORTE / L’EVENTO

E’ letteralmente “saltato” uno degli appun-tamenti più attesi dell’anno a Monteforte: laFesta del vino, in programma ogni anno afine maggio, in questo 2014 non è andata inscena. «Per una questione di ordine pubbli-co e di avvicendamenti all’interno delComune si è deciso di non dare avvio allaFesta – afferma il Presidente della Pro locodi Monteforte, Gianpaolo Ghiotto -. Stiamotuttavia pensando di riproporla ugualmente,

magari in forma “soft”, attraverso un even-to meno impegnativo. Dobbiamo ancorastabilire la data però – aggiunge il Presiden-te -: nei prossimi mesi nei Comuni limitrofisono in programma molti eventi e, perrispetto nei loro confronti, non vorremmotrovare una data che vada a sovrapporsi aqualcun’altra manifestazione. Ci stiamocomunque muovendo per deciderei il dafarsi».

MONTEFORTE

L’Avis presenta“Buskerfloor”

LA DONAZIONE. Il Newton di Plinio offerto al gruppo della Val d’Alpone

Telescopio Antoliniper i “Gastrofili”

MONTEFORTE. AFFRESCHI IN MOSTRAA due anni di distanzadalla fine dei lavori,lo scorso 3 maggio aMonteforte sono statiinaugurati gli affre-schi ritrovati sotto laloggia del PalazzoVescovile durante ilavori di restaurodella superficie ester-na. La presentazione,organizzata dallaBiblioteca e della ProLoco, ha visto la presenza di Massimiliano Bertolazzi, esperto di storia del-l’arte locale che ha spiegato la storia del palazzo vescovile nei suoi momen-ti salienti e Luca Fabbri ispettore della Soprintendenza ai Beni Storici, Arti-stici ed Etnoantropologici di Verona, che ha seguito tutti i lavori di ritrova-mento e restauro degli affreschi.Gli affreschi scoperti dopo i restauri della loggia risalgono alla prima metàdel ‘300. I lavori sono durati dal 2009 al 2012. Sul lato destro sono riemer-si gli stemmi vescovili mentre sulla parte meridionale quelli che colpisconodi più per la loro bellezza. Sfortunatamente ci sono molte lacune dovute aun degrado degli ultimi anni: da quando sono state inserite le grappe per lelapidi dei caduti della seconda guerra mondiale e nella parte bassa, unarisalita d’umidità dovuta al pavimento cementizio ha deteriorato gli affreschiin quella parte. Infine un documento importante è l’iscrizione rimasta chedice che l’opera è stata fatta dal vescovo Matteo Rinaldi, proveniente daMonza, sicuramente tra il 1343 e il 1348. Sconosciuto l’autore degli affre-schi, trovati proprio nella loggia perché qui il vescovo rinnovava degli attiimportanti e amministrava la giustizia. Una cosa infine è certa, secondo LucaFabbri: sicuramente se si proseguissero le campagne di restauro all’internodell’edificio si potrebbero ancora scoprire dei tesori nascosti, dato che ilpalazzo Vescovile era uno dei palazzi più importanti di tutta la provincia diVerona. M.G.M.

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“Il centro storico di Soavemostra segni di degrado perla mancanza di panchine,rastrelliere per le biciclette,erba nei parchi non tagliatae scritte ingiuriose da can-cellare”. Questa la lamente-la che giunge da alcuni citta-dini di Soave. A rispondereè il vicesindaco GaetanoTebaldi con delega alla tute-la del territorio: «A luglioapproveremo il bilancio diprevisione e per ora nonabbiamo disponibilità eco-nomica. Questo è un proble-ma emerso anche dagliincontri che abbiamo avutocon i commercianti ed è unodei nostri obiettivi ma soloper sistemare l’arredo dipiazzetta Mercato Grani ser-vono circa 30.000 euro. Non

vogliamo aumentare letasse, né tagliare fondi allascuola, alle associazioni e alsociale, quindi cerchiamo diamministrare con quello cheabbiamo. Per quanto riguar-da lo sfalcio del verde pub-blico ricordo che è statotagliato in occasione dellaPasqua e dopo è cresciutopiù del solito per la grandepiovosità.Siamo anche convenzionaticon gli alpini che si occupa-no delle aiuole sul ponte eparco di Nikolajewka dovel’erba è tagliata cinque voltel’anno soprattutto in occa-sioni di festività importanti.Il verde comunale da gestire– aggiunge Tebaidi - è pari a100 mila metri quadrati,escludendo i campi sportivi:

un impegno notevole. Certezone per un certo periodosono state gestite da volon-tari che ora hanno rinuncia-to delegando di nuovo illavoro all’amministrazione.Idem dicasi per la puliziadelle strade che è fatta inmodo alternato per tutto ilterritorio comunale. Inoltrein previsione c’è la chiusuradel centro storico la dome-

nica pomeriggio con dellefioriere elettroniche: l’inter-vento costa 60 mila euro ese a questi aggiungiamol’intervento di piazzettaMercato Grani, arriviamo aquasi 100 mila euro dispesa». Un discorso a partemerita la questione di viaRoma, chiusa la domenicagrazie a volontari…che sistanno stancando di chi pre-varica le transenne per pas-sare. «Abbiamo pensato alposizionamento di teleca-mere per multare questepersone – afferma ancoraTebaidi - ma la loro installa-zione costa 200 mila euro.Per le scritte ingiuriosecomparse ultimamente incentro c’è in progetto dicoprirle con disegni di uncerto valore estetico fatti dairagazzi con la gestione del-l’associazione Soaveinar-te». Maria Grazia Marcazzani

Giugno 2014 8CRONACHE

SOAVE/FOTONOTIZIAUn vero e proprio tuffo nel passato la festa Medioe-vale del vino bianco Soave andata in scena gli scor-si 15, 16, 17 e 18 maggio. Giochi medievali conarcieri, cavalieri e sbandieratori, una rassegna suimestieri antichi, un corteo in costume, l'investituradella Castellana nella storica roccaforte scaligera:una serie di appuntamenti che hanno lasciato fortiemozioni ai numerosi visitatori. Una festa con un'at-mosfera magica, surreale, inaugurata da un ban-chetto medioevale con musici, giullari e costumid'epoca.

Ludovica Purgato

SOAVE/FOTO DENUNCIA. E il pedone dove si mette?

SOAVE. Il vicesindaco Tebaldi risponde alle lamentele di alcuni cittadini

Centro in degrado?«Ci impegneremo» Negli scorsi mesi, grazie alla disponibilità di questa testata, lanciavo un

appello: portiamo negli spazi uffici dell’ex tribunale le sedi delle societàcomunali, che pagano ingenti affitti in quel di San Bonifacio. A stretto giro arrivò la risposta del Sindaco Gambaretto che, quasi stupitodalle mie affermazioni, disse: «Per quanto riguarda le proposte avanzatedal consigliere Pressi di portarvi le sedi di Unicoge e Uniservizi, ritengo chesia davvero impossibile: gli enti sono appoggiati allo studio Cavaggioni cheha sede a San Bonifacio in appartamenti che hanno acquistato che soddisfa-no ampiamente le loro esigenze». A leggere le parole del Sindaco potrebbesembrare che le due società pubbliche (Unicoge e Uniservizi) abbiano acqui-stato gli appartamenti dove hanno sede e quindi non paghino gli affitti. Inrealtà la cosa è ben diversa. Dopo alcune ricerche ho scoperto che gli appar-tamenti non sono stati acquistati dalle società pubbliche; queste, invece,pagano gli affitti alla società privata proprietaria degli spazi. Mi chiedo per-ché il Sindaco sia contrario all’ipotesi da me prospettata di fare gli interessidel comune invece di continuare a pagare affitti ad un privato. Portando gliuffici delle società pubbliche nell’ex tribunale, come da me proposto, sareb-be il Comune a guadagnarci! Una prima risposta il Sindaco l’ha data in Con-siglio affermando di aver preso contatti con enti sovra comunali (che perònon ha voluto rivelare) per convincerli a portare le loro sedi a Soave. Saràcosì? Spero solo che non siano gli stessi contatti che da quattro anni dice diaver preso per riportare l’ospedale nelle mani del Comune! Restando intema di società pubbliche, perché la stessa persona dal Sindaco nominatanel CDA di Unicoge, pochi mesi dopo è divenuta amministratore unico diUniServizi? E perché il Consiglio comunale non è stato informato di questogiro di nomine, peraltro sempre a favore della stessa persona? Perché non èstato fatto un avviso pubblico per scegliere l’amministratore di UniServizi?Mi auguro che in futuro si possa avere maggiore trasparenza sulle nominenelle società pubbliche comunali.

Matteo PressiConsigliere Comunale - Alternativa civica

Società comunali e riflessioni

RICEVIAMO && PUBBLICHIAMO

NOTIZIE IN BREVE(M.G.M.) SOAVE BIKE. L’8 giugno si svolgerà la14ª edizione della "Soave Bike Gran fondo nellastrada del vino" che porterà i biker alla scopertadella val d’Alpone, val Gramigna e valle d’Illasi. Duei percorsi, Classic di tipo agonistico di 44 Km e 1.250m di dislivello e Short, non competitivo, di 27 Km e750 m di dislivello. Il 7 giugno sarà tutto riservato aipiù piccoli con “Giro Bimbi”, un campo scuola a gim-cana nel Parco della Rimembranza organizzato conla collaborazione Scuola Berica Mountainbike. DAYSABILI 2014. Il 14 e 15 giugno a Soave nelParco della Rimembranza si terrà la manifestazioneDaysabili 2014 con musica, festa, spettacoli e testi-monianze di persone meno fortunate, organizzatodall’associazione”Noi Voi e l’Oro”.Gli eventi più importanti saranno sabato 14 lamusica di Dj Max in carrozzina con animazione cuiseguirà la visione della prima partita dell’Italia aimondiali e domenica 15 uno spettacolo di danzacon ragazzi disabili. Per leggere il programma com-pleto consultare il sito www.noivoieloro.org.LA FOGLIAEILVENTO. L’associazione Lafogliaeil-vento organizza dal 9 al 13 giugno la Settimanaverde riservata ai bambini dai 6 ai 12 anni. Le gior-nate, che inizieranno alle 8.30 e termineranno alle17, saranno riservate alla scoperta della natura checi circonda, i suoni, la manualità e i racconti oltre aimparare a cucinare un pranzo. Per chi fosse inte-ressato contatti direttamente l’associazione che hasede nel museo del Gioco nell’ex mulino.MATTIELLI A SOAVE. Lo scorso 12 aprile ha ria-perto la Galleria d’arte moderna a Verona, ora col-locata nel Palazzo della Ragione e fra le opereesposte, c’è anche una del pittore soavese AdolfoMattielli. L’opera, di proprietà della Galleria, è“Vendemmia a Soave” del 1909 un dipinto divisocome un trittico che fa parte della serie di opere acarattere profano dell’autore.

Gaetano Tebaldi

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Giugno 2014 9CRONACHE

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«Era un atleta leale e gene-roso, per così dire l'uomoda battere. Ricordiamoloanche per le sue doti pro-fondamente umane questonostro caro e non dimenti-cato atleta di Caldiero».Così lo ricorda il Prof. On.Valentino Perdonà. Lui èPietro Avogaro campioneveneto dilettanti di cicli-smo che quest'anno avreb-be compiuto 100 anni. Lofesteggiano i figli, gestoridell'antica trattoria di fami-glia “Da Fae” di Caldiero,degli Avogaro dal 1905 edoggi tappezzata di foto delcampione. Quest'annoinoltre compie vent'annianche il “Trofeo PietroAvogaro” la gara ciclisticaorganizzata ogni anno insua memoria dal 1995. Perl'occasione saranno orga-nizzati eventi speciali inricordo del campione cal-

dierese. Di Pietro Avogarosi ricordano i numerosissi-mi piazzamenti, le moltevittorie, alcune significati-ve come la coppa Zardo aScorzè, il Gran Premio

Città di Verona, la CoppaMaldarelli, la Coppa Pal-mieri a Vicenza e il GranPremio di Asolo nel trevi-giano.

L.P.

Lo scorso 26 aprile nella chiesa deiDomenicani a Soave è stato presentatoil libro “Soave è arte” creato dal gruppoSoaveinarte per il suo ventennale diattività. L’opera è suddivisa in tre parti:una prima sezione parla di Soave illu-strando tutti gli edifici rilevanti delpaese e delle frazioni, la seconda rac-conta tutti gli avvenimenti dell’associa-zione negli ultimi dieci anni e la terzapresenta una parte degli associati conuna loro scheda bibliografica e delleloro opere importanti. «Poche associa-zioni resistono nel tempo così assidua-mente – ha affermato il critico d’artePier Antonio Trattenero -.Questa è unacombinazione di artisti dalle moltepliciespressioni, stili e quindi un insiemeche diventa associazione. Li ho cono-sciuti 14 anni fa e ancora adesso notoche il loro entusiasmo è lo stesso diallora. Mi auguro che siate sempre cosìuniti e capaci di rinnovarvi costante-mente». «Quando sono venuta ad abita-re a Soave sono andata a trovare Teresache mi ha regalato il volume pubblicatoin occasione dei primi 10 anni dell’as-sociazione e mi sono commossa nelvedere la partecipazione di così tantepersone per regalare a questo paese illoro sguardo sulla realtà – ha aggiuntoAlice Zago, consigliere alla cultura del

comune di Soave . In rappresentanzadell’amministrazione vi ringrazio perquello che continuate a regalare aSoave e la chiesa dei Domenicani cheaccoglie le vostre grandiose opereinsieme alla sede in villa Scrinzi sonodiventati punti di riferimento importan-ti». «Soave ha moltissime associazionidi varia grandezza e tipologia. Soavei-narte, però, è un punto di riferimentoperché ci sono sempre presenti e danno

più che ricevere e questa è una cosa bel-lissima. Come Pro Loco cerchiamosempre di aiutare l’associazione e fac-cio i miei auguri al nuovo presidenteAngelo Ambrosi e al futuro di questogruppo» - ha chiarito Demetrio Viviani,presidente della Pro Loco. «Per mefesteggiare i 20 anni del gruppo è unatristezza e una gioia. Dialma in diecianni di presidenza è stata molto bravama ora da poco abbiamo Angelo che hala passione, la competenza ed è entratonello spirito di gruppo di amici di lavo-ro. Lui è Angelo di nome e di fatto esicuramente poterà avanti il gruppo peraltri dieci anni» - ha concluso MariaTeresa Benetton una delle fondatrici delgruppo e prima presidente dello stesso.«Voi artisti avete un privilegio di poteresprimere attraverso l’arte, la vostraidentità e la vostra personalità – ha infi-ne affermato don Luigi Verzè, parrocodi Soave -. Tutti gli altri che non hannoquesta dote, ma devono cercare, graziea loro, di scoprire quello che di artisticoc’è in sé». Le foto realizzate per il volu-me sono state 4.200 e quelle non pub-blicate sono state raccolte in un videoche è stato presentato alla fine dellaserata diviso per beni artistici. Il libro èin vendita in molti negozi di Soave.

Maria Grazia Marcazzani

Giugno 2014 10CRONACHE

SOAVE. IL SINDACO «TASSAZIONE AL MINIMO»

Tasse. Una parola sempre odiata dai cittadini ma che le amministrazioni

comunali devono inevitabilmente pronunciare. Un argomento discusso

molto nell'ultimo consiglio comunale di Soave. «Abbiamo scelto anche per

quest'anno di non tassare oltremisura i nostri cittadini - spiega il Sindaco

Lino Gambaretto -. Terremo la tassazione al minimo previsto dalla legge.

Fino ad oggi siamo riusciti a farlo senza tagliare i servizi». Si parla del

regolamento Iuc che si compone di tre tasse: la Tari, la Tasi e l'Irpef. «La

Tari, cioè la tassa dei rifiuti, avrà gli stessi criteri dello scorso anno, il rego-

lamento non è infatti cambiato. Abbiamo lavorato poco a questa tassa -

illustra Gambaretto -. La Tasi è stata introdotta perché si è voluto togliere

l'Imu sulla prima casa. Questa posizione politicamente ha sicuramente gio-

vato a qualcuno ma sostanzialmente ha creato grossi problemi a noi enti

locali. Abbiamo comunque scelto di applicare a tutti sulla prima casa l'ali-

quota minima dello 0.1. Avremmo anche potuto non farla pagare ma que-

sto avrebbe voluto dire aumentare l'Imu per le altre categorie mentre noi

abbiamo deciso di mantenere anche qui l'aliquota base dello 0.76 (azien-

de e attività commerciali). Infine c'è l'Irpef - conclude Gambaretto - dove

abbiamo tenuto gli stessi scaglioni dello scorso anno, ovvero 0.30 la parte

più bassa e 0.75 per i redditi oltre i 75mila euro».L.P.

Lo scorso mese a Soave èoccorso un brutto inciden-te ad un operaio edile chestava lavorando nel centrostorico, in via Roma. L'uo-mo stava eseguendo deilavori edili sul tetto quan-do è precipitato e si è resonecessario l'interventodell'elisoccorso. I cittadini soavesi si sonodetti preoccupati per lamancanza di un'area appo-sita dedicata all'atterrag-gio degli elicotteri in casodi emergenza. Il sindacodi Soave Lino Gambarettorassicura: «Abbiamo indi-viduato tre luoghi sempredisponibili all'atterraggiodell'elicottero: a nord,nella zona del villaggioscaligero, c'è il campo dacalcio vicino all'area cam-per, a ovest abbiamo gliimpianti sportivi ed asud/est abbiamo la scuolaelementare con il grandeparcheggio e il campo dacalcio. Abbiamo quindi trespazi sempre disponibili,perché anche se ci fosserodei bambini ci si mettereb-be un attimo a farli uscire

dal campo da calcio all'ar-rivo dei mezzi di soccorso.In queste aree l'elicotteropuò atterrare in tutta sicu-rezza e lo ha già fatto inpassato - prosegue Gam-baretto -. Noi abbiamosempre identificato nelcampo da calcio lo spazioper far atterrare l'elicotte-ro anche ovviamente nellefrazioni di Castelletto,Castelcerino e Costeggio-la. L'unico luogo proble-matico è Fittà perché ilcampo da calcio è piccoloe data la conformazionedel paese è difficile trova-re un luogo adatto». Unaquestione su cui il consi-glio comunale ha giàdiscusso, spiega Gamba-retto: «Il problema era giàemerso tempo fa in consi-glio. Abbiamo dunqueprovveduto ad individuarele zone adatte. E' veroavremmo potuto anchecreare un'area apposta maquest'area non avrebbepotuto essere sempre vici-na al luogo dell'inciden-te».

Ludovica Purgato

SOAVE

Dove atterranogli elicotteri?

IL LIBRO. La presentazione è avvenuta il 26 aprile nella chiesa dei Domenicani

“Soave è arte”:20 anni di storia

CALDIERO/CICLISMO

Avogaro, buon centenario

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L'Amministrazione comu-nale di Colognola ai Colli haconsegnato il tradizionalePremio Columna destinato aquei colognolesi o a quellerealtà di Colognola distintisiper aver contribuito allo svi-luppo e alla crescita delpaese. «Questo premio – haspiegato il primo cittadinoAlberto Martelletto allacerimonia di consegna –trae ispirazione dall'emble-ma del nostro Comune, lacolonna, e dal 2008, si pro-pone quale gesto di ricono-scimento e riconoscenza.Consiste in una colonna rea-lizzata in marmo giallo anti-co e in un attestato con lemotivazioni che riconosco-no alla persona nominata iltitolo di “Colonna” delnostro paese». I designati diquest'anno, premiati conuna cerimonia pubblica,sono stati per l'economia lacantina di Colognola, per il

volontariato la sezione colo-gnolese Fidas e per lo sportNiccolò Maschi. La cantinarappresenta una realtà eco-nomica forte di Colognolache «dal 1955, anno dellasua fondazione – ha dettoMartelletto – lavora 49milatonnellate di uve, 15 mila diSoave, per una capacitàcomplessiva di 46 milioni dilitri. E' il socio fondatore di Col-

lis Group, conta ad oggi1100 soci e commercializzain tutta Europa, negli StatiUniti e in Cina». Nell'ambito del sociale aessere insignita del presti-gioso premio è stata la FidasColognola che quest'annocompie mezzo secolo. Anchenello sport c'è un colognole-se che ha fatto volare il nomedi Colognola. Si tratta delnuotatore Niccolò Maschi.

«Campione di nuoto dallegrandi qualità atletiche – haspiegato Martelletto – esper-to nel nuoto Salvamento spe-cialità 200 metri, con un pal-mares ricco di riconoscimen-ti, incluso l'ultimo che gli èvalso il titolo del mondo aiWorld Games di Kali inColombia. Grandi risultati –ha concluso – che ha condi-viso con la sua famiglia e ilsuo paese».

Dopo una prima fase sperimentale, da qualche settimana siaccede all'ecocentro comunale solo ed esclusivamente conla tessera sanitaria, fatto unico in tutto il Veronese. «Questonuovo accesso automatico – spiegano il sindaco AlbertoMartelletto e l'assessore all'ecologia Andrea Nogara – con-siste in un sistema innovativo che legge la tessera sanitariasia essa dotata di microchip o barra magnetica. Nel momen-to in cui questa viene infilata nel rilevatore magneticoinstallato all'ecocentro e collegato alla sbarra, i dati del cit-tadino colognolese vengono confermati e l'ingresso è assi-curato». Un cambiamento attuato all'insegna del risparmiodato che «prima, quando all'isola ecologica potevano con-ferire tutti, anche non residenti e abusivi, il Comune dove-va sostenere la spesa per lo smaltimento di un quantitativodi rifiuti superiore a quello attuale che, essendo controllato,ora proviene solo da chi abita in paese». Per le aziende loca-li, al posto della tessera sanitaria, è stata introdotta, invece,la Ecocard «con la quale – afferma l'assessore – possonoconferire all'Ecocentro solo i rifiuti provenienti dalle azien-de e imprese con superfici tassate e assimilabili per quanti-tà e qualità a quelli domestici, come, ad esempio, imballag-gi, legno, ramaglie e metalli».

Giugno 2014 11CRONACHE

COLOGNOLA. LA COOPERATIVA IMPARARTE COMPIE 10 ANNILa Cooperativa sociale Impararte onlus di Pieve ha tagliato iltraguardo dei 10 anni. Lo ha fatto con grande soddisfazionedato che dal 2004 offre alla cittadinanza di Colognola e nonsolo, un importante servizio di doposcuola, affiancando nume-rosi bambini e ragazzi non solo nell'esecuzione dei compiti maanche e soprattutto nel non semplice percorso di crescita. Unsostegno prezioso per le famiglie che vi si rivolgono e che sonoconsapevoli di inserire i propri figli in una realtà sana, fatta dirispetto ed educazione, al giorno d'oggi per nulla scontati. Impararte ha mosso i primi passi in seno alla parrocchia diPieve, guidata da don Orazio Castagna e fin da subito è statamolto apprezzata. «Attraverso il doposcuola – spiega la dotto-ressa Elena Leardini, presidente della cooperativa – siamovenuti presto a contatto anche con casi particolari di soggetti indifficoltà, bambini che ci impegnavano molto ma che al tempostesso ci davano tanto a livello umano. Da allora ci siamo ripro-messi di operare soprattutto per questi ragazzini. Così nel 2007 – continua Leardini – abbiamo predisposto il progetto di un Centro educativo che dal2009 è diventato operativo nella sede dove tuttora siamo. Occuparci di ragazzini con esigenze diverse, è un aspetto fondamentale per la nostra coopera-tiva. Perseguiamo un obiettivo formativo sia per coloro che vivono nella serena normalità familiare sia per chi è nel disagio perché in tal modo, nel con-fronto, c'è possibilità di crescita vera per tutti». Ma i traguardi che la cooperativa Impararte si è posta non finiscono qui: la presidente e il suo team, infat-ti, puntano all'apertura in futuro di un centro che possa sostenere i ragazzi più in difficoltà che necessitano di un'assistenza 24 ore al giorno. Il servizioofferto da Impararte a tutt'oggi è comunque già a 360 gradi, dato che le operatrici si occupano di andare a prendere con i pulmini i ragazzi direttamen-te fuori da scuola, di farli pranzare, studiare e vivere momenti ricreativi. Il tutto assegnando a ciascuno un piccolo compito al fine di incentivare l'autono-mia e la responsabilità nei confronti di una comunità. Per il periodo estivo, inoltre, la cooperativa organizza anche dei soggiorni vacanza in collabora-zione con gli Stimmatini. La onlus è fibra del tessuto sociale e a tal proposito collabora attivamente con i servizi sociali dell’Unione Comuni Verona Est edi Tregnago, Monteforte, Cologna Veneta e San Martino Buon Albergo. Quanti volessero sostenere Impararte o saperne di più, possono inviare una maila [email protected] o comporre telefonicamente lo 045.6151059.

COLOGNOLA

In ecocentrocon la tessera

IL RICONOSCIMENTO. Consegnato il Premio Columna ad economi, volontariato e sport

Ecco le “colonne”di tutta Colognola

NOTIZIE IN BREVEGREST 2014. La parrocchia dei Santi Fermo e Rustico e il circo-lo NOI 'Andrea Milani' in collaborazione con Grest.oragiovane.it e Gio-vaniverona.it, organizzano a Colognola ai Colli, dal 30 giugno al 25luglio, il Grest 2014, rivolto ai bambini e ai ragazzi dalla prima elemen-tare alla seconda media. Dal titolo Zawadi il sentiero del fuoco, il grestapprofondirà il tema del dono. Il grest è articolato in quattro pomeriggialla settimana, incentrati su attività formative, momenti di preghiera,giochi e laboratori manuali ed espressivi, in due uscite alle Terme di Giu-none, una gita al Ponte di Veja con annesso laboratorio naturalistico eun'uscita finale al Bosco Park di Bosco Chiesanuova. A dare il la al grest,domenica 29 giugno, sarà la santa messa delle 10.30 celebrata da donMartinelli.L’AMMINISTRAZIONE PREMIA I VOLONTA-RI. L'Amministrazione comunale di Colognola ai Colli ha pensato divalorizzare alcuni cittadini che si adoperano, a titolo volontario e gratui-to, nel riordino del territorio. Essi, infatti, sono stati premiati pubblica-mente nel parco municipale di Villa Aquadevita, dove si è tenuta la ceri-monia ufficiale. I cittadini virtuosi che spontaneamente sostengono illavoro degli operatori ecologici comunali, sono Roberto Panato, Gian-paolo Mura e Giandomenico Businaro. Il sindaco ha inoltre ricordato cheBusinaro fa parte della squadra dei Carabinieri in congedo, sempre adisposizione durante le varie manifestazioni che si tengono in zona, e datempo veste i panni del Conte de Bisis, la maschera di Colognola.A loro sono andate tre biciclette quale riconoscimento per la costante col-laborazione nonché per il buon esempio che quotidianamente danno intermini di riordino urbano, rispetto per l'ambiente ed educazione.

Nicola Martelletto Niccolò MaschiGraziano Aldegheri

Martelletto e Nogara all'ecocentro con tessera sanitaria

La sede della cooperativa Impararte

Servizi diDaniela Ramafoto di Marco Testi

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Rimangono ancora puntatii riflettori sulla questionerelativa alla Casa di Ripo-so “Domenico Cardo” diCologna Veneta. In parti-colare si continua a parlaredei due argomenti caldidegli ultimi mesi: progres-sioni orizzontali e maldistribuzione del fondo.Tutto ebbe inizio nell’esta-te 2011 quando i sindacatie l’allora direttore dellastruttura di via DomenicoCardo siglarono un accor-do per corrispondere leprogressioni orizzontali achi ne aveva diritto tra idipendenti. «La responsa-bile dell’ufficio del perso-nale, assente per maternità,rientrando si accorse subi-to che l’accordo non anda-va bene, perché dovevaessere stato siglato entro il2010 – afferma Mario Fac-chetti, presidente dellaCasa di Riposo -. C’eranoinoltre anche altri errori : apartire dal 2006 erano adesempio stati dati più soldidel dovuto per conteggiinesatti per un totale di80.000 euro. Quegli stessi80.000 euro che mancava-

no a causa delle famoseprogressioni». Nel frattempo era cambiatodirettore che, informati isindacati, si è rivolto ad unlegale affiancato da unconsulente esperto in mate-ria. Esaminata la questionene uscì che non era possi-bile sanare la situazione,ma bisognava recuperare lecifre perse. Vennero quindiconvocati quindi i sindaca-ti e nominato un nuovo

direttore. «I sindacati stes-si non hanno voluto sentireragioni – aggiunge il presi-dente Facchetti –. A questopunto sono state bloccatele progressioni per nonaumentare il danno. Sonostati elaborati i conteggi,ma non si è proceduto alrecupero di alcuna somma. Per inciso ci tengo a preci-sare inoltre – afferma ilpresidente – che abbiamovoluto nominare Direttore

una persona che era giàdipendente della Casa diRiposo, per poter rispar-miare e non perché è lamoglie del Sindaco. Dettoquesto proseguiamo con lacronistoria dei fatti: abbia-mo chiesto un’ispezione daparte degli uffici prepostiper controllare i conti. Agennaio 2014 una Com-missione ha fatto visita allanostra struttura conferman-doci che abbiamo fatto lemosse giuste, ma che aquesto punto dovremmoprocedere con il recuperodelle cifre perse. Ora, visto il verbale dellaCommissione, abbiamoritenuto opportuno stilareuna lettera in cui spieghia-mo chiaramente la situa-zione».Pubblichiamo di seguito lalettera frirmata dal presi-dente del CdA della Casadi riposo Domenico Cardoed indirizzata, oltre aifamiliari degli ospiti e airappresentanti dei sindaca-ti CIGL, CISL e UIL,anche al sindaco Seghetto,al Prefetto Perla Stancari eall’assessore alle politichesociali della Regione Vene-to Remo Sernagiotto.

Si è svolta il 3 e 4 maggio scorso la 13° edizio-ne di “Cologna in fiore”, che ha portato circa50 espositori in Corso Guà e nelle piazze delcentro storico. Da segnalare due novità: in pri-mis l’attività di sensibilizzazione sul graveproblema del femminicidio, con installazionedi composizioni di fiori e scarpe rosse, orga-

nizzata dai commercianti di Piazza del Manda-mento. Poi la domenica pomeriggio, i genitoridella Scuola Primaria “Vittorio Emanuele II”capitanati dal Pres. del Comitato MicheleVerona insieme alla Pro Loco, hanno dato vitaa laboratori per i bambini dell’istituto.

Graziana Tondini

Giugno 2014 12CRONACHE

LA MANIFESTAZIONE. COLOGNOLA IN FIORE

Vittorio Vedovato e la sua storiaIl maestro Vittorio Vedovato discende da una famiglia colognese molto nota per il grandetalento in ambito musicale. È proprio Vittorio a raccontarci la storia di famiglia: «Siamo originari di Cologna Veneta,una vera a propria famiglia musicale: mio padre Gregorio era organista, pianista e compo-sitore; mio zio Angelo, violinista, è stato per 50 anni organista in Duomo Cologna; la ziaMaria pianista e zia Rosetta violinista. Ma tutto iniziò con nonno Luigi, il campanaro delDuomo. Il nonno portava mio padre, l’ultimo di 13 figli, nascosto sotto il tabarro in Piaz-za a sentire l’organetto a manovella». Vittorio Vedovato ha sposato una musicista, il sopra-no Marzia Ferraro: «Con mia moglie Marzia abbiamo fatto concerti importanti: a Brescia,Milano, Bologna, Abbazia di Villanova…è stato un grande vantaggio trovare una personacon la stessa passione per la musica. Abbiamo tre figli Gregorio, Tatiana e Jacopo, appas-sionati studenti di musica e arte». Vedovato è sempre al lavoro come concertista e compo-sitore: «Lavoro come pianista, compositore, arrangiatore, maestro del coro. Ho prodottoopere a carattere sinfonico, cameristico e corale. Nel 2013 ho suonato al Krocus City diMosca. Tra i miei lavori amo particolarmente il poema sinfonico “Il saggio pazzo”, dedi-cato a mio padre, che è stato rappresentato al Filarmonico di Verona. Adesso sto compo-nendo un’opera lirica, che si intitola “La tunguska misteriosa”, ambientata in Kazan.Un’opera moderna, che parla di una misteriosa esplosione, la “tunguska” appunto. A cui siintreccia una classica storia d’amore». Informazioni sul maestro Vedovato e le sue attivitàsul sito www.vittoriovedovato.it G.T.

COLOGNA/IL PERSONAGGIO

COLOGNA. I riflettori sono ancora puntati sulla struttura “Domenico Cardo”

Casa di riposo...la storia continua

La letteraLa Casa di Riposo Domenico Cardo ha chiesto di propria iniziativa l'in-tervento del Servizio Ispettivo della Regione Veneto, al fine di rappre-sentare compiutamente le problematiche inerenti le irregolarità relativeal fondo risorse decentrate, a dimostrazione di un atteggiamento diassoluta trasparenza volto alla ricerca di una soluzione condivisa con leAutorità di controllo. La verifica ispettiva che si è svolta in questi mesi ha confermato la cor-rettezza dell'operato degli organi della scrivente Casa di Riposo. Ad oggil'unica misura attivata è consistita nella sospensione delle progressionieconomiche orizzontali, in quanto adottate in contrasto con la normati-va vigente. L'attivazione di tale misura è stata peraltro preceduta da unapposito incontro con le OO.SS., le quali, anziché ascoltare sino in fondole motivazioni di tali misure, hanno preferito abbandonare il tavolointerrompendo ogni dialogo. Lo stesso Servizio Ispettivo regionale haconfermato la correttezza dell’avvenuta sospensione de11e suddetteprogressioni. Inoltre, con il preminente obiettivo di tutelare i lavoratoriin un transitorio momento di incertezza normativa, lo scrivente Ente nonha intrapreso nei confronti dei lavoratori alcuna attività di recupero dellesomme non correttamente erogate. Infatti nessuna somma è stata sinoad oggi richiesta ai dipendenti, né a questi è mai stata inviata alcunacomunicazione di messa in mora finalizzata al recupero. Il citato Servi-zio Ispettivo regionale ha rinnovato l'invito ad indicare le ulteriori atti-vità di recupero; essendo stata convertita in legge una norma in questamateria (Legge n. 68 del 02.05.2014 pubblicata in Gazzetta Ufficiale indata 05.05.2014), l'Ente sta verificando la portata de11a norma stessaa11a fatti specie che interessa la Casa di Riposo ed i propri lavoratori.Alla luce di quanto esposto, contestiamo integralmente le generiche edinfondate affermazioni fatte sulla questione del fondo risorse decentra-te, le quali hanno determinato e continuano a determinare una gravelesione della reputazione e de11'immagine dello scrivente Ente e delpersonale che in esso opera, con conseguente continua diminuzionedegli ospiti de11a struttura in ragione esclusivamente del discreditoingenerato. Rinnoviamo sin d'ora l'invito alle sigle sindacali in indirizzoa riprendere un atteggiamento costruttivo, necessario per recuperare undialogo sereno e per evitare il protrarsi di significativi danni a11a credi-bilità della casa di Riposo ed di coloro che vi operano.

Il Presidente del CdA Dott. Mario Facchetti

Al momento della stampa ci è pervenuta notizia che iSindacati hanno risposto alla lettera pubblicataattraverso una missiva inviata anche alle autorità. Asua volta il CdA della Casa di Riposo ha siglato unulteriore scritto con alcune precisazioni. L’Altro Gior-nale terrà informati i lettori in merito agli sviluppidella vicenda.

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Elezioni comunali 2014: siconfermano le previsioni.A decidere il prossimo sin-daco di San Bonifacio saràil ballottaggio, e su questoc'erano pochi dubbi, traSilvano Polo e GiampaoloProvoli.Il voto del 25 maggio haquindi rispettato le attesedi una vigilia che vedevaPolo come nome forte eancora dei dubbi su chi, traProvoli e Nogara, lo avreb-be sfidato al ballottaggio inprogramma domenica 8giugno. Buona l'affluenzaalle urne, sono andati avotare 10.728 sambonifa-cesi, per un affluenza tota-le del 72,83%. Silvano Polo (sostenutodalle liste: Liga Veneta,Lega Nord, Cittadini perSan Bonifacio, Sambonifa-cio Veneto e San BonifacioCittà Solidale) ottiene3.258 voti, pari al 31,5%delle preferenze. Dietro dilui Giampaolo Provoli(PD, Scelta Civica, ListaProvoli, La Rosa di SanBonifacio) che, con 2.809voti, si attesta al 27,16%.Si ferma sul terzo gradinodel podio Mario Nogara(con le civiche MarioNogara Sindaco, Giovani

per San Bonifacio e VivereSan Bonifacio) che ottieneil 18,86% con 1.950 voti.Staccati di molto gli altritre candidati: Michele Tea-tin (M5S) che, con 993voti, arriva al 9,69%; Giu-liano Zigiotto (Forza Italia,NCD e Giuliano Zigiottoper San Bonifacio) 897voti che valgono l'8,67%;Elena Pasini (San Bonifa-cio Davvero e Uniti SiPuò) con 435 voti, pari al4,21%. Sono state, infine,273 le schede nulle e 97quelle bianche.Quest'elezione vedeva,poi, l'incognita della dop-pia preferenza di genere

nell'assegnazione dellepreferenze ai candidaticonsiglieri. Tra gli uominiil più votato è risultatoFederico Pasetto (Cittadiniper San Bonifacio – Polo)con 138 preferenze; tra ledonne la più votata è stataSimona De Luca (La Rosadi San Bonifacio – Provoli)con 135 preferenze.All'indomani del voto Sil-vano Polo ha dichiaratoalla stampa di non esseredel tutto soddisfatto delrisultato ottenuto ma che«ora ci sarà da giocare untempo supplementare,vedremo come andrà.Voglio comunque ringra-

ziare la squadra che mi hasostenuto e i cittadini chehanno deciso di votarmi».Più soddisfatto, invece,Giampaolo Provoli, secon-do il quale «la coalizione almio fianco meritava diarrivare al ballottaggio.Siamo un mix di gioventùed esperienza, abbiamo

novità, motivazioni e ideenuove per cambiare ilpaese». In ottica ballottaggio alle-anze e apparentamenti,come spesso accade, saran-no determinati per determi-nare il risultato finale. Inqueste due settimane cisono stati vari movimenti,

ma alla fine sarannocomunque i cittadini, con ilvoto di domenica 8 giugno(seggi aperti dalle ore 7alle 23 ndr) a deciderequale sarà la maggioranzache amministrerà SanBonifacio nei prossimianni.

Matteo Dani

Mentre San Bonifacio attende il ballottaggio in programma domenica 8 giugno, sei

Comuni hanno già il loro nuovo Sindaco. Ad Arcole il sindaco uscente Giovanna Negro

si riconferma con il 56,54% dei voti, seguita da Anna Ferraro (27,59%) e Laura Cristia-

ni (15,87%). Riconferma anche a Montecchia di Crosara dove il 54,78% delle preferen-

ze è andato ad Edoardo Pallaro che ha sfidato Carlo Trestini (45,21%). Monteforte d’Al-

pone ha eletto nuovo sindaco Gabriele Marini con il 19,86% dei voti, seguito a ruota da

Gianni Bolla (19,18%), Teresa Ros (18,60%), Antonio Carletto (16,00%), Federico

Costantini (15,65%) e Alberto Speri (10,68%). Unico candidato a Roncà, Roberto Turri

ha raggiunto quota 91,21% riconfermandosi sindaco. Torna sindaco a Veronella anche

Michele Garzon che si è aggiudicato il 54,53% dei voti. Non ce l’hanno fatta Elena

Zanini (29,56%), Flavio Garbin (9,13%) e Mattia Corso (6,78%). A Zimella Alessia

Segantini è stata eletta a furor di popolo: il 51,42% dei voti è andato a lei, seguita da

Claudia Bragato (32,64%), Giorgio Scarsetto (8,19%) e Tiziano Viperli (7,75%).

Giugno 2014 13CRONACHE

ELEZIONI EUROPEEOltre alle comunali, domenica 25 maggio si è votato per il rinnovo delParlamento europeo. I risultati di San Bonifacio sono in linea con quellidi tuta Italia, pur registrando un affermazione più considerevole dellaLega Nord. Si afferma il PD che, con 3.256 preferenze, arriva a quota 32,53% ; die-tro di lui la Lega, appunto, che si attesta al 20,86% grazie alle 2.114 pre-ferenze raccolte. Poco distante il Movimento 5 Stelle che, con 1.999 pre-ferenze, si ferma al 19,73%. Si conferma anche a San Bonifacio la fles-sione di Forza Italia, che arriva al 15,55% (1.576 preferenze); molto stac-cati Fratelli d'Italia - AN, al 3,47% (352 preferenze), Nuovo Centro Destra– UDC al 2,51% (251 preferenze), L'Altra Europa con Tsipras al 2,01%(204 preferenze), Scelta Europea all'1,27% (129 preferenze) e i VerdiEuropei all'1,01% (102 preferenze). Non raggiungono quota cento pre-ferenze Io Cambio (50 – 0,49%), Italia dei Valori (37 – 0,37%) e SVP (20– 0,2%). Sono state 271 le schede bianche e 337 quelle nulle.Di molto superiore alla media nazionale l'affluenza che è stata del74,29% (10.741 votanti), un risultato figlio della concomitanza con leelezioni comunali.

LE ELEZIONI DEL 25 MAGGIO. L’unico Comune ancora incerto è San Bonifacio: i cittadini attendono il ballottaggio

Conferme e nuovi arrivi:i Sindaci dopo le elezioni

SAN BONIFACIO / ELEZIONI COMUNALI: BALLOTTAGGIO SILVANO POLO-GIAMPAOLO PROVOLI

NEL PROSSIMO NUMERO DEL GIORNALE INTERVISTA AI NUOVI ELETTI

Giampaolo ProvoliSilvano Polo

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Sicurezza, senso civico esegnalazioni. Basta una fotomessa in rete e i sambonifa-cesi si confrontano su alcunidei temi più sentiti dalla cit-tadinanza. La scintilla èun'immagine, postata sulgruppo facebook “Sei diSambo se...”, dove appareuno dei tavoli con panchinein legno del Parco dei Tigligravemente danneggiato. Lasegnalazione parte dai resi-denti della zona, ma il con-fronto si allarga poi a tutti icittadini. “Basta lasciarecarta bianca ai vandali, è unavergogna”; nei primi com-menti sono in tanti a descri-vere una situazione di degra-do all'interno del parco. “Iocon i bambini ho un po' pauraad andarci” e “il parco èpieno di ragazzi che passanoil pomeriggio ubriacandosi”;una descrizione , quest'ulti-ma, citata in molti commenti,anche meno morbidi nel rac-contare la reale situazione.Un problema che però non èlimitato solo al Parco dei

Tigli: “anche al parcheggioPalù c'è gente che la sera vaad ubriacarsi o a fare risse,per non parlare dei maledu-cati che prendono il parcheg-gio per una discarica a cieloaperto”. A detta del popolodella rete la mancanza dicontrolli è una delle causeprincipali delle situazionecreatasi. “Se facessero fun-zionare davvero le telecame-re della videosorveglianza”commenta qualcuno, mentrealtri lamentano i pochi con-

trolli effettuati dalle forzedell'ordine nonostante i solle-citi e le segnalazioni che inmolti dicono di aver fatto inpassato. La discussione toccapoi il tema del senso civicomanifestato in questi annidalla comunità e il fatto chesiano ormai pochi i samboni-facesi a “vivere il parco e aprendersene cura”. Da qui ilrichiamo di molti utenti adun maggiore senso di respon-sabilità e alla collaborazionefra cittadini per non perdere

uno dei luoghi simbolo diSan Bonifacio. Nei giornisuccessivi alla segnalazionele panchine divelte sono staterimosse dal parco. “I cittadi-ni sani devono rialzare latesta e non devono esserelasciati soli, altrimenti perde-remo il nostro paese e dovre-mo chiuderci in casa”; sonoin molti a sperare che ladiscussione non si fermi aisocial network, ma che si tra-sformi in un'occasione diazione e crescita concreta.

Giugno 2014 16CRONACHE

SAN BONIFACIO. “CoWorking” compie un anno ed è sempre in fermento

Lavorare insieme per crescere, al prezzo di un caffè al giorno. Ad un anno dalla sua nascita il CoWorking diSan Bonifacio si è consolidato, iniziando anche a mettere in cantiere più di un progetto per il futuro.Condivisione di spazi di lavoro e socializzazione con altri professionisti: è questa la filosofia con la quale, dodi-ci mesi fa, gli ideatori del progetto e la Consulta del Lavoro hanno dato vita al primo CoOffice di San Boni-facio, presso l'ex Consorzio Agrario di via Mazzini. «Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti in questoprimo anno – spiegano i responsabili del progetto -, in questo momento siamo in 16 professionisti ad utiliz-zare, ognuno secondo le proprie esigenze, gli spazi messi a disposizione dal progetto. Gli utenti totali di que-st'anno sono stati 25 e tutti hanno apprezzato le opportunità offerte dal CoWorking, un concetto che coniugal’indipendenza e la libertà del lavoro autonomo con il beneficio di poter condividere alcuni valori ed areecomuni e di poter trarre da questi gli stimoli creativi per il proprio lavoro». Il vantaggio principale offerto dalCoOffice di San Bonifacio è sicuramente quello relativo al prezzo. Per 30 euro al mese si ha la possibilità diaffittare una postazione di lavoro costituita da tavolo-scrivania fornita di sedia, multi-presa, connettività inter-net veloce Wi-Fi e, per chi ha bisogno di lasciare effetti personali o altro materiale, sono in dotazione spaziin librerie e vani armadio chiusi a chiave. «Quello del CoOffice – concludono i responsabili – è un progetto basato sull'autofinanziamento. Con gli introi-ti derivanti dagli affitti delle postazioni stiamo migliorando sempre più gli spazi e l'offerta agli utenti. Abbia-mo dato il via ad un corso di fotografia, altri ne proporremo in futuro e ci stiamo adoperando per dotarcianche di un ufficio chiuso e privato, per chi ne avesse la necessità. Qui da noi ci sono esperti di web marke-ting, giornalisti, agronomi, architetti e designer. Professionalità diverse che, lavorando fianco a fianco, hannotrovato spunti ed idee per progetti lavorativi comuni». Per avere più informazioni sul CoWorking di San Boni-facio si può consultare il sito internet www.cooffices6.wix.com o la pagina Facebook CoOffice San Bonifacio.

SAN BONIFACIO. I cittadini si lamentano e denunciano la situazione su facebook

Inciviltà e incuria Proteste sul web

Il parchetto comunale divia del Donatore a Prova diSan Bonifacio accoglie unnuovo capitello, dedicatoad un santo molto speciale:Padre Massimiliano Kolbe.Il santo polacco è statoritratto da Pino Bau' su unatavola di bronzo raffigu-rante la sua ascesa al cielocon affianco la MadonnaImmacolata, a cui eramolto devoto, mentre aterra resta il suo corpoinerte, giustiziato adAuschwitz. L'opera è stata realizzatagià durante gli anni '80 e,dopo vari spostamenti, èora giunta al parco di viadel Donatore. Un gruppodi residenti ha fortementevoluto realizzare il nuovo

capitello, dove la tavola inbronzo è posizionata all'in-terno di una teca di cristal-lo contenente anche unastatuetta della MadonnaImmacolata. «Abbiamoadottato la figura enormedi questo Santo gigante trai carnefici senza cuore delcampo di Auschwitz -spiegano appunto i resi-denti - e abbiamo deciso dilavorare per ridargli unagiusta collocazione. Si èscelto di lavorare proprioper Padre Kolbe perchéabbiamo ammirato tutti lasua figura, così unica.Uomo di fede e di Chiesa;ma anche uomo semplice,vicino agli altri e alle vitti-me, come lui, del nazi-smo».

PROVA / VIA DEL DONATORE

Nuovo capitello

Servizi diMatteo Dani

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Il Centro Estivo Ricreativo organizzato dalcomune di San Bonifacio si prepara all'esta-te 2014 con un programma in grado di coniu-gare divertimento ed educazione e con unanovità: il mini C.E.R. Partiamo proprio daquest'ultimo: un servizio dedicato e pensatoper i bambini dai 3 ai 6 anni che, al titolo di“A Tutto Bolle……”, è pronto ad accompa-gnare i piccoli iscritti dal 30 giugno all'8 ago-sto. Sei settimane durante le quali i bimbisaranno seguiti da un qualificato staff educa-tivo al piano terra della sede dell’ Asilo NidoComunale “Il Cerchio Magico”, dal lunedì alvenerdì, dalle ore 7.45 fino alle 16.15 (conpossibilità di prolungamento fino alle 18.00).Previste anche tre uscite: alla Fattoria Didat-tica “Le tre Rondini”, al Parco FaunisticoCappeler e al Sea Life Aquarium di Garda-land. Partirà due settimane prima, invece, ilCER 2014 che, presso la scuola primaria“G..Sandri”, si prepara ad accogliere i ragaz-zi dai 6 ai 13 anni: “Teniamoci per Mano…”è il tema che farà da filo conduttore dal 16giugno all' 8 agosto. Nel programma sono

previste le giornate al Parco Acquatico Vil-labella (una a settimana) e quattro uscite:lago di Garda, lago di Fimon, Parco Faunisti-co Cappeler e Fattoria Didattica “Tosetti”.Dal lunedì al venerdì, dalle ore 7.45 alle16.15, questi gli orari del CER 2014. Per chifosse interessato sono ancora aperte le iscri-zioni presso l'Ufficio Istruzione del Comune.Per informazioni: 045.6132624-625.

Quattordici giorni all'insegna dell'arte, per spaziare dall'illu-strazione al canto e dalla fotografia al teatro. Questo il con-tenuto di “Happy Art”, rassegna di mostre ed eventi orga-nizzata dall'Associazione Culturale Fantasiarte che ha ani-mato la Galleria del Teatro Centrale di San Bonifaciodall'11 al 25 maggio. Una serie di eventi artistici che hannoattirato un pubblico davvero numeroso, grazie all'ampiagamma di appuntamenti offerti. Davvero un bel successoquello ottenuto con la 3° Mostra di Illustrazione "Maghi,Fate e Folletti in Allegria!” allestita e curata dal GruppoIllustratori "Colori&Fantasia" di Fantasiarte, diretti daAntonella Todescato. Una mostra nata per promuovere lacultura dell'infanzia e che, viaggiando attraverso letture ani-mate e laboratori, riscopre la favola come linguaggio diemozione ed espressione intima della persona in età evolu-tiva. La mostra nei suoi orari mattutini era riservata alle sco-laresche e, proprio in questo spazio, ha registrato il tuttoesaurito, con circa 840 bambini (tra scuola dell'infanzia eprimaria) arrivati con le loro classi a visitare la manifesta-zione. Illustrazione ancora protagonista ad Happy Art con“Fantasy”, esposizione a cura del corso d'arte per ragazzi, econ “Inchiostro e Guazzo”, mostra di arte grafica e stampaantica che ha visto anche la presenza di pittori madonnaridal vivo. Uno dei fiori all'occhiello della manifestazione èstata poi la mostra fotografica “Scatti d'Autore”, con espo-sti gli scatti degli allievi della Scuola di Fotografia direttada Andrea Cracco. Spettacolo vero e proprio, infine, con leperformance teatrali de “Il Mago di Oz”, che ha visto esi-birsi gli allievi del corso di teatro per ragazzi, e le melodiedi “Sister Act”, quando a salire sul palco è toccato alle allie-ve della Scuola di Musical diretta da Mara Furian.

Il Comitato “Genitori Pro –Sicurezza” bada al sodo e,prima del termine della cam-pagna elettorale, invia aicandidati sindaci una letterache illustra nel dettaglio unpiano di interventi da esegui-re sulle scuole elementari“G.Sandri”, per far frontealle criticità strutturali emer-se negli scorsi mesi.La lettera contiene l'elencodegli interventi da eseguireentro settembre, durata ecosto dei lavori e anche alcu-ne indicazioni sulle modalitàda seguire per reperire ifondi necessari. Gli interven-ti proposti comprendono ilrinforzo del pilastro in mura-tura presente al primo piano(previa rimozione dell'into-naco) mediante una fasciatu-ra in materiale composito, unrinforzo metallico a sostegno

delle scale e l'inserimento dicatene in sommità coperturadella palestra. Una proposta, quest'ultima,che nasce dall'oggettiva dif-ficoltà che vi sarebbe nelmettere in cantiere il com-pleto rifacimento dellacopertura della “palestrina”;

viene quindi avanzata questasoluzione, efficace e pococostosa, pur essendo dicarattere provvisorio. Ilcosto totale dei lavori propo-sti ammonta a 37.500,00€,con un cantiere della duratacomplessiva di 21 giorni. Perrealizzare il tutto i genitori

propongono di formalizzarelo stato di urgenza e l’impro-rogabilità dei lavori da ese-guire nel complesso scolasti-co di via Roma. Per reperire ifondi necessari alla coperturadella spese l'indicazione cadesu alcuni strumenti a disposi-zione dell’Amministrazionecomunale quali: prelievo sufondo di riserva comunale,variazione di bilancio o tra-mite destinazione dell’even-tuale avanzo di amministra-zione sul bilancio consunti-vo. Seguirebbe poi l'affida-mento dei lavori a professio-nisti o imprese, per realizzareil tutto entro settembre.«Vogliamo sottolineare –commentano i genitori –come la nostra relazionedebba intendersi in un' otticadi piena collaborazione tra isoggetti interessati alla scuo-la quali sono i genitori, glistudenti, il personale scola-stico e l'Amministrazionecomunale. Il nostro scopo èfornire dei suggerimenti peroperare tutti insieme almeglio per il bene dei nostrifigli e delle persone chepopolano giornalmente gliedifici scolatici».

Giugno 2014 17CRONACHE

Si è chiusa la decima edizione del FestivalBiblico che dal 22 maggio al 2 giugno, conil suo calendario di appuntamenti, ha viag-giato tra Vicenza e provincia. Anche Loni-go, nel fine settimana dal 23 al 25 maggio,ha ospitato alcuni eventi in programma.Un mix di studio, musica e narrazione quel-lo ospitato in terra leonicena. Tre linguaggidiversi per incontrare, conoscere e racconta-re la Bibbia e le Sacre scritture. Si è partitivenerdì 23 in Villa San fermo con la LectioMagistralis “Il romanzo delle confessioni”,un'analisi della retorica e della narrazionenell'opera di Agostino d' Ippona, tenuta daMaria Tilde Bettetini, docente di storia dellafilosofia all'Università IULM di Milano. Ilcanto gospel e il dialogo tra l'uomo e Diosono stati i protagonisti del secondo appun-tamento, sabato 24 presso la Chiesa deiSanti in via Roma. I protagonisti della sera-

ta sono stati Loris Venaruzzo, docente diteologia biblica, e le voci del coro BluGospel, diretto da Lorella Miotello, con lospettacolo “I lift my eyes to the hills. Wheredoes my help come from?” (Alzo gli occhiverso i monti: da dove mi verrà l'aiuto? ndr).Il terzo e ultimo evento in programma si ètenuto nel pomeriggio di domenica 25: nellosplendido scenario del Santuario dellaMadonna dei Miracoli (Madonna di Loni-go) è stato presentato il libro di NicolettaNicolin Tonelato “Piccole storie di Miraco-li”. L'autrice, che insegna al Liceo Pavoni,vengono narrate storie quotidiane, dallequali traspare l'essenza del divino che vienea toccare la vita degli uomini. Con la parte-cipazione di Antonio Lora, si è dato letturadi alcuni brani del libro, il tutto con l'accom-pagnamento musicale del violino di Augu-sto Parma e degli allievi del Liceo Pavoni.

SAN BONIFACIO / DECIMA EDIZIONE

Festival Biblico in archivio

Servizi diMatteo Dani

SAN BONIFACIO / HAPPY ARTSAN BONIFACIO. Lettera del Comitato Genitori Pro-Sicurezza ai futuri sindaci

Scuole G. SandriIdee e interventi

SAN BONIFACIO / IL PROGRAMMA PER L’ESTATE

Centro Estivo Ricreativo

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Nel mese di maggio si è svolta la “Primavera Culturale 2014” orga-nizzata dall’Assessorato alla Cultura e Biblioteca Comunale di Bel-fiore. Ampio il programma messo a punto dal coordinatore dellaBiblioteca Giorgio Santi e collaboratori: letture animate a cura delgruppo “Storiando”, formato da mamme belfioresi per avvicinare ifigli alla lettura, coinvolgendoli in modo divertente. Le lettureerano intitolate “Nel mondo della fantasia…” e “Fiabe all’aria aper-ta…”, per bambini e ragazzi. Domenica 18 maggio con la “Festa dellibro” sono stati premiati i migliori lettori dell’anno: per gli adultimigliore lettrice è Vanda Protschokova (55 libri!), sono stati meri-tevole di segnalazione anche Bovo Bianca, Ferraro Rosanna, Fio-rentini Elisa, Burato Maria, Sarti Giuseppina, Scaglia Giuliano,Danese Barbara, Marconcini Donatella, Borin Angelina, Resi Luigi,Castegnaro Maria, Veronese Laura; alle scuole medie svettanoDanzi Matteo, Berkachi Anass, Kalia Jaspreet, Soave Marco; alleelementari Lovison Anna, Danzi Pietro, Berkachi Zakaria, CokuEva, Dal Degan Camilla, Lovison Bianca, Colacel Clara, CambiasiGaia, Guadagnin Luca, Fedrigo Mariasole, Submash Jasmeen, Ber-tolazzi Giovanni, Ruffo Arianna e alla scuola dell’infanzia ElenaRossi e Giovanni Brutto. Sono stati anche consegnati gli attestati difrequenza a 18 persone adulte che hanno frequentato con impegno icorsi di informatica di base per l'uso del computer, organizzati daiVolontari della Biblioteca nell'ambito del progetto [email protected] “Primavera culturale” aveva in programma inoltre gli incontridegli studenti delle classi III media con ANCR e Gruppo Alpini bel-fioresi sul tema “I caduti di Belfiore nella Grande Guerra”, a curadell’Arch. Fabrizio Tavella; argomento bissato con la Sez. ANA diVerona nella conferenza “1914-1918 La Grande Guerra: trincee ereticolati”. Aperta a tutto il pubblico il 23 maggio, la presentazionedel libro “I Lebrecht” del prof. Francesco Vecchiato, docente di Sto-ria economica dell’Università di Verona, dedicato alla famosa fami-glia che nel veronese impiantò numerose fornaci per laterizi.

La Provincia di Verona, in accor-do con le amministrazioni comu-nali di Belfiore e Ronco all’Adi-ge, ha emesso a fine febbraiol’ordinanza per il divieto di tran-sito ai mezzi con larghezza supe-riore a ml 2,30 lungo la S.P. 39/bdella Bova, nel tratto fuori daicentri abitati. Il tratto stradale riguardante ilComune di Belfiore è conosciutocome via Porto, in quanto dalcentro conduce al vecchio portosull’Adige e si collega alla viaMarà della loc. Perzacco, per untratto di circa 2,5 km interessatidal divieto. La limitazione altransito è diventata efficace adinizio maggio, per tutti i mezzi dilarghezza superiore a ml 2,30,avendo installato l’appositasegnaletica verticale. Sono esclu-si dal divieto i mezzi appartenen-ti ai frontisti, di emergenza, soc-corso, pronto intervento, forzedell’ordine e mezzi di trasportopubblico. Il Servizio Viabilitàdella Provincia di Verona motival’istituzione del divieto poiché lacarreggiata stradale nei territoridi Belfiore e Ronco ha dimensio-ni ridotte e inadeguate a questotipo di traffico: “La decisione si

basa sulle necessità di garantiremaggior sicurezza agli utenti chepercorrono il tratto di strada pro-vinciale” scrive il coordinatoredella rete viaria provinciale ing.Riccardo Castegini. Il comune diBelfiore ha quindi provveduto ademettere la propria ordinanza n.10/2014, al fine di armonizzare idivieti già esistenti per i mezzipesanti superiori a 3,5 tonnellate,con la nuova disciplina emanatadalla Provincia. Soddisfatto delprovvedimento il sindaco belfio-rese Davide Pagangriso: «Conquesto divieto togliamo buonaparte del traffico dal centro del

paese, oltre a garantire miglioricondizioni di sicurezza per iltransito in via Porto: trattandosidi un’antica strada arginale, erainadeguata ai mezzi pesantiattuali. Con il rischio di cedimen-ti per i carichi e la consistenzadel terreno, scarsa trattandosi diargine. Anche il centro abitato nebeneficerà: con le ordinanzevigenti il transito dei camion nonavverrà più nelle vie centrali delpaese, aiutandoci nella riduzionedel traffico circolante e dell’in-quinamento atmosferico. Edavremo una maggiore sicurezzaper i cittadini».

Giugno 2014 19CRONACHE

BELFIORE / PRIMAVERA CULTURALE

Servizi diGraziana Tondini

BELFIORE. Divieto riservato ai mezzi di larghezza superiore a ml 2,30

No al transitoin via Porto

ZAIA E IL CONSIGLIO REGIONALE CAUSANDO MISERIA E FAME AFFONDANO IL VENETO !!!«Sono convinto che oltre è 80% dei Veneti è favorevole all’indipendenza!»«Non è possibile che un pasto negli ospedali veneti costi 6.50 euro, mentre nel sud supe-ra i 60 euro. Dobbiamo applicare i costi standard!»«Il Veneto regala a Roma oltre 18 miliardi di euro l’anno, tirando la cinghia, mentre alcu-ne regioni del sud continuano a sperperare».«La secessione l’hanno già fatta oltre 6000 imprese che hanno delocalizzato in paesidove la pressione fiscale non è intollerabile come da noi!»Queste sono solo alcune affermazioni del presidente del Veneto Luca Zaia.Ma se le cose stanno come dice lei presidente Zaia, che cosa ha trattenuto LEI e il Consi-glio regionale del Veneto, il 17 settembre 2013 dal salvare 5 milioni di Veneti dalla mise-ria provocata dall'Italia? Avreste potuto farlo, semplicemente approvando il progetto di legge 342 e promuoven-do con massima urgenza il referendum per l’indipendenza del Veneto.Forse siete stati trattenuti dall’amore che nutrite per una Patria che, da sempre, tratta ilVeneto, peggio di una colonia africana? Come si può pretendere che le imprese restino nel territorio, essendo costrette a paga-re oltre 70% di tasse a Roma, mentre in Austria e Svizzera pagano il 25 e 17%?Perfino la Fiat, ora che comincia ad avere utili, ha trasferito la sede fiscale nel RegnoUnito.Negli ultimi 40 anni i Veneti hanno regalato a Roma oltre 500 miliardi di euro (sottoforma di residuo fiscale), ricevendo in cambio, oltre a servizi da terzo mondo, la colloca-zione in tutte le istituzioni pubbliche, di dirigenti provenienti dalle regioni più corrottedella penisola italica. Un esempio per tutti: nel 2011 il giudice Amedeo Urbano, chedoveva subire alcuni processi per corruzione nel tribunale di Bari nel quale lavorava,venne trasferito al Tar di Venezia (Corriere del mezzogiorno.it del 29 aprile 2011). In unpaese civile lo avrebbero, come minimo, temporaneamente sospeso. Ritengo che ogni politico Veneto debba conoscere un po’ di storia del popolo che rap-presenta. Dovrebbe quindi sapere che il nostro Paese nel 1866 venne annesso con unplebiscito fraudolento al regno d’Italia.Dovrebbe quindi sapere che 1100 anni di storia della Serenissima Repubblica di Venezianon si cancellano facilmente con 148 anni di oppressione e malgoverno italiani.Dovrebbe quindi sapere che il Nord Est produttivo, imitato in tutto il mondo, non è altroche il risultato culturale di un popolo mite, laborioso e instancabile.Alla luce di questi fatti e conoscendo l’enorme diversità culturale che esiste tra Veneti ediversi altri popoli della penisola italica (i quali hanno causato l’enorme debito pubblicoche conosciamo), fin dagli albori della crisi, voi politici Veneti avreste dovuto organizza-re un dibattito pubblico per fare conoscere ai Veneti la loro storia, il loro diritto all’auto-determinazione sancito dalla legge e quindi passare ai fatti, organizzando un referen-dum per l’indipendenza da un paese malavitoso ed irriformabile quale è l'Italia.Non è tollerabile che i Veneti affondino nella miseria più nera per colpe altrui, e avendosolo pagato, finora.Presidente Zaia, è legittimo pensare che Lei abbia preso in giro gli indipendentisti con lacosiddetta commissione giuridica (insediatasi nel marzo 2013) che avrebbe dovutovalutare la possibilità di promuovere il referendum per l’indipendenza, ma che inveceabbia solo voluto prendere tempo in vista delle elezioni europee del 2014 ed accapar-rarsi i voti senza però fare alcun referendum. Ritengo che Lei e il Consiglio regionale

abbiate una forte responsabilità in tutto questo:- genocidio di un popolo che esiste da oltre 3500 anni. - decine di suicidi di Veneti disperati che, con l’indipendenza, si potevano evitare.- distruzione del tessuto produttivo Veneto, che con l’indipendenza si poteva salvarealmeno in parte, riducendo drasticamente le tasse alle imprese al 20 e iva al 10%. Nonvi rendete conto che non si potranno mai ridurre le tasse finché saremo una colonia del-l’Italia?Addirittura, mentre negli ultimi 2 anni oltre 14.000 giovani Veneti sono emigrati perlavoro, il governo italiano procede a completare la distruzione del popolo Veneto (edegli altri popoli italici) andando a prendere frotte di invasori direttamente in acque afri-cane e distribuendoli sul territorio, mantenuti con le tasse dei cittadini; se non è genoci-dio questo, cosa lo è?E tutte queste disgrazie mentre ogni giorno, più di 40 milioni di euro di tasse, partonodal Veneto per Roma e non tornano più indietro.Così come fu possibile annettere il Veneto mediante un plebiscito fraudolento al regnod'Italia nel 1866, non si capisce perché tale plebiscito non si possa legittimamente ripe-tere al contrario, per far uscire il Popolo Veneto dall’Italia, se lo desidera.E voi sapete che le leggi lo permettono perché:1) art. 10 comma 1 della costituzione italiana: "L'ordinamento giuridico italiano si con-forma alle norme del Diritto internazionale generalmente riconosciute"2) Legge 881 del 1977: "Lo Stato italiano sottoscrive il diritto all'indipendenza di unpopolo. Patto di New York, ONU"3) Legge 340 del 1971, art. 2: " L'Italia riconosce il "popolo Veneto"4) Maggio 2013: Presentato in Regione il progetto di legge 342 "indizione del referen-dum consultivo sull'indipendenza del Veneto da farsi il 6 ottobre 2013"

A dispetto di queste leggi che tutelano senza se e senza ma, l’autodeterminazione delpopolo Veneto, i consiglieri regionali del PD e del PDL, che da sempre si proclamanodemocratici e liberali, hanno negato al Popolo Veneto il diritto di votare in un referen-dum che gli avrebbe dato l’opportunità di fondare un proprio Stato consono alla propriastoria millenaria e alla propria cultura.Molti, in mala fede o per mera ignoranza di ciò che accade in altre parti d’Europa, sidomandano: “Ma cosa farebbe il Veneto da solo con 5 milioni di abitanti?”Ebbene, farebbe la stessa cosa che fanno i due terzi dei paesi europei che hanno tra 5 e10 milioni di abitanti. Citiamo i casi di Svezia, Olanda, Finlandia Danimarca, Austria. Èsotto gli occhi di tutti l’evidenza che questi paesi stiano bene, anzi benissimo con la loropiccola popolazione. O qualcuno vuole negarlo? E che non si obietti che hanno pocopeso nella UE, perché l’Italia ne ha anche meno, vista la considerazione di cui gode...

Quindi, per favore, non si accusi l'italia per la miseria dei Veneti, perchè essa sfrutta ilPopolo Veneto da sempre, ma il consiglio regionale che avrebbe il dovere di salvaguar-dare l'interesse del Popolo Veneto, soprattutto conoscendo la nostra storia,e i nostrivalori che nulla hanno da condividere con altre popolazioni della penisola.Avendo accertato che i consiglieri regionali fanno esclusivamente gli interessi del loropartito e non del Popolo Veneto, allora, a che serve votare?

Adriano Giuliano Cometto INSE

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Anche le famiglie residentinel Comune di Veronellahanno risentito della crisieconomica che dura ormaida 7-8 anni, in particolaredella perdita di posti dilavoro e della difficoltà direinserimento occupazio-nale. Per dare un aiuto con-creto all’impoverimentodella cittadinanza, l’ammi-nistrazione comunale haavviato un progetto per fre-nare il fenomeno della

disoccupazione e il recupe-ro dell’inclusione socialedei meno abbienti. «Moltefamiglie vivono tuttorasolo con gli ammortizzato-ri sociali, indennità didisoccupazione, mobilità,cassa integrazione – spiegail sindaco Michele Garzon-. Nel caso di artigiani olavoratori in proprio, que-ste categorie si sono trova-te senza alcuna fonte direddito, dovendo chiuderele proprie attività. Negliultimi anni sono aumentateparecchio le richieste dicontributi economici per

pagare gli affitti, le bollet-te, le rette delle scuole eanche l’acquisto di benialimentari. Di tutto ciò nonsolo le benemerite associa-zioni di volontariato devo-no occuparsene, ma ancheil Comune può dare degliaiuti, che non devono peròessere sprecati». Con que-ste motivazioni dal 28 feb-braio al 22 aprile 2014 èpartito il bando con cui icittadini si potevano iscri-vere a fare parte di un pro-getto lavorativo pressol’Ente, pagato con voucherda 10,00 euro, di cui 7,50

restano netti all’utente, pereffettuare delle prestazionidi servizio quali tinteggia-tura, pulizia uffici, manu-tenzione parchi e giardini,assistenza domiciliare ecc..Le richieste di ammissioneal progetto pervenute sonostate circa 20. Spiegavaprima delle elezioni l’as-sessore ai Servizi Sociali,Marisa Rettore: «Abbiamoquest’anno messo a dispo-sizione di cittadini senzalavoro le risorse risparmia-te sulle spese del persona-le. Nel 2013 lo stesso pro-getto era stato finanziatoquasi al 70% dalla Fonda-zione Cari Verona. Sonostate svolte le selezioni,occupando quattro maschiche si dedicano per 12 orela settimana alla puliziestrade, manutenzione edifi-ci, ecc; poi altre duesignore destinate alla puli-zia degli edifici pubblici eall’assistenza domiciliaredi anziani e disabili. Conquesto progetto li accom-pagneremo fino a luglio,poi speriamo che vedendo-li operare per il Comune,

imprenditori, cooperative,chiunque possa avere biso-gno di personale gli pro-ponga un’occupazione».

Giugno 2014 20CRONACHE

Marisa Rettore

Servizi diGraziana Tondini

L’INIZIATIVA. Bando per effettuare prestazioni di servizio tra cui pulizia uffici o manutenzione giardini

Veronella combattela disoccupazione

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Si intitola “Bolca, una voltac’era il mare” la mostra deifossili allestita ad Arcole,nella barchessa di PiazzaPoggi, aperta dal 26 aprile al 2giugno 2014, durante ledomeniche. La mostra è stataallestita dall’amministrazionecomunale, in collaborazionecon il Museo di Storia Natura-le di Verona, il Parco Regio-nale della Lessinia, il Ministe-ro dei Beni Culturali e con lacollaborazione di ClaudioSoprana e degli anziani iscrit-ti all’Università della III età diArcole. Proprio grazie ad unavolontaria dell’Universitàabbiamo potuto visitare lamostra: «Bolca è conosciutain tutto il mondo per i presti-giosi fossili (piante e pesci)dell’Era Terziaria, riportatialla luce in diverse località delsuo territorio, tra cui la Pessà-ra, il Postale, il Vegroni, ilmonte Purga e lo Spilucco -spiega la signora -. I repertiesposti sono una trentina, tracui pesci, piante acquatiche,crostacei e molluschi, alcuniesemplari rari e preziosi. Per ibambini sono stati allestiti deipannelli molto chiari con le

spiegazioni, quasi dei fumettiesplicativi». Infatti i bambinisono stati molto incuriositidalla mostra: «Ne abbiamoricevuto parecchi nei giornidella “Festa degli Asparagi” il26-27 aprile, alcuni avevanogià visto la precedente mostraarcheologica sulla terra diArcole - spiega la volontaria -. I bimbi erano attratti daipesci con scaglie, i cui repertisi vedono grazie ad un”aper-tura a libro” della roccia, lesardine, i piccoli insetti e lepiume d’uccello, rimasti quasiinvariati nel corso dei millen-ni. Ma ciò che più colpivaerano i “pesci sfalsati”, le cuiparti non coincidevano a

causa di un antichissimo ter-remoto “a slittamento” che hafatto sfalsare le rocce, che poisi sono risolidificate inun’anomala posizione. Conl’occasione i bambini ci chie-devano anche informazioni suNapoleone, l’obelisco e labattaglia di Arcole, cosìabbiamo messo a disposizio-ne un nuovo fascicolo sulmuseo napoleonico». Oltre aibimbi e ai privati, la mostra èstata vista anche dagli “stu-denti” dell’Università della IIIetà arcolese e da una quindici-na di anziani della Casa diRiposo, che di solito parteci-pano anche alle lezioni per imaturi allievi.

Si è svolta il 17 – 18 maggiol’VIII edizione della “Festadella famiglia”, organizzatadal Circolo Noi della parroc-chia di San Gregorio di Vero-nella. Ne abbiamo parlatocon uno degli organizzatori,Valentino Rossin: «L’iniziati-va è nata 7 anni fa per invita-re la comunità di San Grego-rio a stare insieme, come unagrande famiglia. La festa è aperta a chiunquevoglia farne parte. Nel tempoabbiamo organizzato varieventi, quest’anno abbiamo

voluto privilegiare l’aspettosportivo». I festeggiamentisono iniziati il sabato sera,ma con uno spettacolo didanza: «Il Circolo organizzaun corso di hip hop, cosìabbiamo voluto mostrarequanto allievi/allieve hannoimparato durante l’anno, inuno spettacolo costruito con igenitori, che hanno dovutoballare con i figli, coinvol-gendo anche il pubblico, ade-rendo allo spirito di parteci-pazione dell’iniziativa». La domenica è stata la gior-nata più rappresentativa:Santa Messa per tutti i parte-cipanti, più i bambini dellaScuola Materna per la chiusu-

ra dell’anno scolastico, almattino sport, pranzo comu-nitario e altri giochi al pome-riggio. «Abbiamo organizza-te delle partite per gli sportmaggiormente presenti nellacomunità: calcio, basket, pal-lavolo - continua Rossin -. Incampo sono scese squadremiste, genitori e figli, tranneche nel volley, ma lì si sonocomunque sfidate sia squadredi ragazzi che di adulti. Alpomeriggio i giochi dedicatiai più piccoli: corsa con i sac-chi, con la pallina, giochi diequilibrio. Sono sempliciintrattenimenti, ma che per-mettono alla comunità di riu-nirsi».

Giugno 2014 21CRONACHE

Servizi diGraziana Tondini

SAN GREGORIO. Festa della Famiglia il 17 e il 18 maggio

Un weekenddi vero sport

ARCOLE. Aperta la mostra Bolca, una volta c’era il mare

Trenta fossiliin passerella

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Ogni bambino esiste nellamente e nel cuore dei genitoriancor prima di nascere.Mamma e papà immaginano efantasticano su come sarà, sulsuo carattere e si interroganosu come loro saranno nelruolo di genitori. Quandonasce il bambino porta con séaspettative, fantasie e sogniche provengono dalla famigliache lo accoglierà. Questonuovo bambino non sarà soloricco delle aspettative deigenitori, sarà soprattutto carat-terizzato da alcuni aspetticaratteriali che appartengonoal suo patrimonio genetico. Dasubito i genitori dovranno farei conti con il vero bambino; laloro capacità di comprenderee accettare la vera indole delfiglio sarà determinante peruna buona educazione. Il neo-nato vive le sue prime espe-

rienze in termini corporei, nonsa esprimere le sue emozioni eneanche riconoscerle, egliesprime i suoi bisogni attra-verso il pianto. Sarà compitodella mamma interpretare esoddisfare i bisogni del figlio,in assenza di un adulto che locapisca il bambino vivrebbeun’esperienza di disintegra-zione e sopraffazione. Lamadre “ sufficientementebuona” (come dice Winnicott)sa istintivamente rassicurare ilneonato, comprenderne i biso-gni e soddisfarli adeguata-mente. Per questo è importan-te che il bambino possa trova-re, sin dalla nascita, unambiente familiare sereno, sti-molante e non depresso.Quando il bambino è più gran-dicello il compito dei genitoridiventa anche educativo; iltermine “educare” deriva dal

latino “e” (fuori) “duco” (con-durre), quindi portare fuori,affinare, sviluppare le qualitàdel bambino. L’etimologia della parola“educare” ci porta molto lon-tano dal senso comune del ter-mine, inteso erroneamentecome imposizione di regole edi comportamenti controllati.Giovanni Bollea, (2004) in“Le madri non sbaglianomai”, afferma che educarevuol dire guidare senza soffo-care: affetto e rimproverohanno uguale importanza. Ipiccoli hanno bisogno di spe-rimentare e provare per impa-rare e capire, è compito deibuoni genitori sostenere ilfiglio nella sua esplorazionedel mondo e delle regolesociali. Le regole non hannosolo la funzione di difendere ipiccoli dai pericoli ma per-

mettono loro di confrontarsicon i propri confini. La regolaha la funzione di contenerel’energia senza bloccarla, macanalizzarla in un contestostrutturato. È come una stac-cionata a maglia larga che purdelimitando permette il con-tatto con il mondo esterno.Verso i due anni iniziano lecrisi di opposizione, il bambi-no si oppone alla regola contutto il corpo, urlando e pic-chiando. La consapevolezzadi possedere un corpo che glipermette di muoversi dove ecome vuole associata allacapacità di pensare e di “vole-re” lo porta a sperimentare che

il suo “no” può avere un gran-de potere sull’ambiente fami-liare. Il “no” diventa uno stru-mento con il quale il bambinosfida l’adulto e lo fa per speri-

mentarsi e capire fin dove puòspingersi. In realtà sta cercan-do un contenimento (limiti eregole) che solo l’adulto puòfornirgli.

22Giugno 2014

BENESSERE DonnaA CURA DI CHIARA TURRI

PIU’ LEGGERE COL PREZZEMOLO“Essere donna è così affascinante. È un'avventura che richiedeun tale coraggio, una sfida che non annoia mai.” Oriana Fal-

laci - Citazioni da “Lettera ad un bambino mai nato”

Il segreto per riuscire a sentirsi più leggere? Comin-ciate a prepararvi una tisana drenante: facili da fare,

le tisane fai da te con erbe dalle proprietà drenanti vi permetteranno disentirvi in forma senza troppi sforzi!Le foglie del prezzemolo contengono molti sali minerali in grado di aiu-tare il corpo a smaltire i liquidi.Il prezzemolo (Petroselinum hortense) è una pianta biennale. Crescespontaneo nel Sud Est Europeo ed è ampiamente coltivato in tutti i Paesitemperati. Il termine prezzemolo deriva dal greco petrosélinon, da pétra(pietra) + sélinon (sedano), propriamente sedano che cresce sulle pie-tre. La fitoterapia sfrutta le sue proprietà diuretiche, carminative, emme-nagoghe, vasodilatatrici e remineralizzanti, che lo rendono utile in casodi ritenzione idrica, anemia, dispepsia, epatopatie, gotta e disordini deltratto urinario. L'assunzione contemporanea di molta acqua ne esalta leproprietà diuretiche e depurative.Tisana drenante al prezzemolo e limoneMettere in infusione in acqua bollente un mazzetto di prezzemolo (fogliee stelo) insieme a due fette di limone possibilmente proveniente da agri-coltura biologica: per dare un sapore un po’ più piacevole poteteaggiungere qualche foglia di mentuccia. Lasciate in infusione almeno 5minuti: potete berla calda o fredda!Consigliate almeno due tazze al giorno.E’ chiaro che bere una tisana non sarà risolutivo per coloro che tendo-no a trattenere tanti liquidi! A questo consiglio aggiungo quello di cam-minare almeno mezz’ora al giorno ed eliminare, o quantomeno ridurreal massimi, l’utilizzo di zuccheri e sale! Namastè!

di Francesca Galvani

l’Argomento Il ruolo dei genitori

a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta

L’angolo di FrancescaPLUMCAKE CON MANDORLE PRALINATE

INGREDIENTI160 GR. DI FARINA - 3 UOVA - 140 GR. DI BURRO

220 GR. DI MANDORLE PRALINATE - 140 GR. DI ZUCCHERO A VELO1 BUSTINA DI LIEVITO - 1 PIZZICO DI SALE

PROCEDIMENTOMontare burro e zucchero fino ad ottenere una crema morbida e spumosa. Unirvi quin-di uova, farina, lievito e sale. Lasciar riposare il composto in frigorifero per 45 minuti.Togliere dal frigo e unirvi le mandorle pralinate tritate grossolanamente. Trasferire inuno stampo per plumcake e cuocere in forno per 45 minuti a 200 gradi.

FRASE DEL MESE di Marisa Milani

"L'evoluzione passa attraverso la comunicazione".

"Lui, Lei, L'Altro … Giornale. Assieme appassionatamente".

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A quasi 42 anni e dopo 4 figli, Valeria Mazza, unadelle top model più richieste e pagate nel mondo èin splendida forma. Ti colpisce immediatemente peril suo fisico longilineo, la sua bellezza disarmante e ilsimpatico accento che tradisce le sue origini argen-tine. Da qualche anno ormai ha abbandonato le pas-serelle e oggi è imprenditrice di successo,moglie,mamma e testimonial pubblicitaria per gran-di firme oltre impegnata nel sociale a favore deibambini. L'Italia è la sua seconda patria e a Milano hapreso casa. Nonostante la security la blindi stretta, laincontro ad un evento mondano e con la complicitàdel marito Alejandro riesco ad avvicinarla per un'in-tervista dove si rivela gentilissima e simpatica.Donna Eccellente per la Moda e lo Spettacolo2013. In che cosa ti senti davvero eccellente tu,oltre che come mamma?«Eccellente è una parola importante, ma sono feliceper il mio lavoro perchè ho dato molto e l'ho presosempre seriamente con molta responsabilità,disci-plina e tanto rispetto. Nel mio lavoro sono stataabbastanza eccellente. Come mamma poi sarà unpremio che mi daranno i miei figli un giorno se vor-ranno». Ti sei mai sentita sola quando a 17 anni sei anda-ta via di casa?«Sì,tante volte...Tante perchè sei molto giovane eforse non sei ancora preparata ad affrontare un lavo-ro dove viaggi molto,sei da sola tante notti in alber-go però è quello che alla fine ti rende più forte. Ades-so quando penso a tutti questi momenti sono moltoorgogliosa perchè sento che mi hanno reso unadonna più forte». Un episodio importante della tua carriera televi-siva è stato il Festival di Sanremo 1996 insieme aSabrina Ferilli. Rimarrà uno dei momenti piùimportanti della tua carriera?«Sì, sicuramente. Primo perchè è stata la prima voltache ho fatto televisione e poi a Sanremo. Sono arri-vata lì completamente incosciente perchè non sape-vo bene dove andavo. Non conoscevo il Festival.Arrivata a Sanremo mi trovo già 100 giornalisti chemi seguivano dappertutto...Era tutto incredibile epazzesco. Abbiamo fatto un bellissimo Festival quel-l'anno». Continua la tua missione umanitaria comeAmbasciatrice dell'Unicef. Sei stata in Africa,Camerun e recentemente in Tanzania.«Questi sono stati dei viaggi completamente diversiper me rispetto a quelli che normalmente faccio. Eropronta da anni a farli. Sono andata con Unicef e mi

hanno portato veramente a conoscere come vive lagente laggiù. I loro bisogni, come lavora Unicef sulcampo per fargli arrivare medicinali e cibo. Lì vera-mente impari il senso della vita. Vedi e riscopri l'im-portanza delle piccole cose». Per noi sei un angelo biondo molto rassicurante.Ma quand'è che riesci veramente a cambiared'umore? Cos'è che ti fa arrabbiare immediata-mente?«La mancanza di rispetto mi fa arrabbiare tantissimo.Dico sempre che la gente può vedere una ValeriaMazza diversa se m'incontra casualmente in aero-porto perchè viaggio tantissimo ma non adoro gliaerei e volare. In aeroporto quindi sono già un pòinnervosita perchè devo salire sull'aereo e non soperchè ma succede sempre qualcosa. Capita semprequalche imprevisto per cui finisco a litigare conqualcuno». Il fatto di essere riconosciuta e che qualcuno sigiri a guardarti può essere pesante a volte?«Che la gente si giri a guardarti perchè sei bella èuna cosa carina quindi non dà fastidio. Ci sono deimomenti in cui la gente ti ferma per la foto ricordo ol'autografo. Prima non avrei mai detto di no. Ora cheho famiglia invece mi permetto di dire: “scusa ades-so non posso” se sono in una situazione di corsa coni bambini». Sei stata la prima modella ad essere ricevuta daun Pontefice. Prima Papa Woityla e poi PapaBenedetto XVI. Adesso abbiamo un Papa checonosce molto bene il tuo paese e parla simpati-

camente con il tuo accento argentino. Sei orgo-gliosa?«Sì, è un orgoglio per tutti gli argentini averlo comePapa. Proprio un mese sono stata a trovarlo in Vati-cano con mio marito Alejandro. E' stata un'esperien-za meravigliosa. Lo conoscevo già a Buenos Aires. E'stato un incontro molto carino perchè lui è una per-sona molto sensibile. Sono contenta soprattuttoperchè la gente è molto contenta di lui per quelloche sta facendo con piccoli gesti contribuendo agrandi cambiamenti. La Chiesa ha bisogno di unPapa che sia più vicino alla gente,più umile». Se tua figlia un giorno ti dicesse: "Mamma, vogliofare la modella come te", che consiglio le daresti?«Di essere sempre sè stessa, di decidere veramentelei con la sua testa cosa vuole fare e quando lo vuolefare perchè tante volte per paura accetti un lavoro.Tante volte una carriera si fa dicendo più no che sì.Poi le consiglieri di prenderselo come un lavoroseriamente. E' una professione bellissima ma è unlavoro». Spesso hai detto "no" rifiutando il cinema o certefoto sexy…«Ho detto tante volte no e sempre racconto una sto-ria molto carina di una sfilata per Versace. Stavamofacendo le prove il giorno prima e il mio vestito eratutto trasparente allora guardavo di fronte allo spec-chio per capire come uscire in passerella alla provadavanti a Donatella Versace e due tre persone pre-senti. Stavo vedendo come coprirmi per uscire,quando una persona dietro le quinte mi dice:"se tunon esci così domani Gianni ti cancella per la sfilata,non la farai". Salgo in passerella coprendomi con lebraccia e quando finisce la prova viene Gianni incamerino e mi dice:"guarda Valeria che il tuo vestitonon è finito, domani sarà tutto foderato. Credo quin-di che uno sempre deve fare quello che ti fa stare,sentire bene e dire anche di no». Il tuo segno zodiacale è l'Acquario quindi dietrol'angolo c'è già il prossimo sogno. Hai lavoratoper stilisti importantissimi, fatto tanta televisio-ne...Quale sarà il prossimo sogno per ValeriaMazza?«Sogno sempre perchè sono una donna che sognache sveglia da sempre. Adesso sto lavorando un pòcome imprenditrice, ho i miei progetti, un marchiocon il mio nome di profumi, occhiali e una rivistadigitale Valeriamag.com. Vorrei continuare a cresce-re in questa strada e dopo poter lavorare ancora dipiù nel sociale perchè mi rende molto felice».

Luca Rizzato

Giugno 2014 24INTERVISTA

Valeria Mazza, top model e mamma di successo

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Solo settore giovanile.Niente prima squadra. L’ASD Arcole desidera cre-scere, punta tutto suiragazzi e sulla voglia didivertirsi e di giocare apallone. La società giallo-blù è giovane ma ha già leidee chiare. «Siamo natinel 2009 con un obiettivoben preciso in testa: toglie-re le nuove generazionidalle strade, permettendoloro di praticare uno sportsano in un ambiente acco-gliente e pieno di valoripositivi – racconta il presi-dente Adriano Zanolla -. Ilcalcio è una disciplina disquadra e può aiutaremolto in questo senso. Igiovani, per noi, sono dav-vero importanti: il nostroprogetto è fondato propriosulla loro formazione e illoro sviluppo». I dati nonmentono. Anzi, sono lì amostrare e a dimostrare ipassi in avanti compiutidall’Arcole in pochi anni:«Avevamo intrapreso l’av-ventura con una trentina dibambini – spiega Zanolla –mentre, oggi, contiamoben centodieci tesserati.Un bel traguardo, di cuiandiamo fieri e orgogliosi.Speriamo di miglioraresempre di più in futuro eaumentare il numero degliiscritti». La società giallo-blù gioca e si allena all’im-pianto sportivo comunaledi via Nogarole, ad Arcole,

e presenta tra le sue fila lascuola calcio (i nati nel2006, nel 2007 e nel 2008),i pulcini (i nati nel 2004 enel 2005), gli esordienti a11, una formazione di gio-vanissimi provinciali e unaallievi provinciali. Ognisettimana, pertanto, tantibambini e ragazzi “colora-no” i campi con i loro sor-risi e la loro passione per ilcalcio. «Siamo abbastanzacontenti: riscontriamoparecchio entusiasmo e ilprogetto procede a gonfie

vele – sottolinea il presi-dente -. Gli atleti si diver-tono, in più la stagione èandata in modo soddisfa-cente: i più piccoli stannocrescendo davvero bene.Giovanissimi e allievi,invece, hanno vissuto unpo’ di alti e bassi a livellodi risultati: i primi si sonoposizionati a metà classifi-ca, i secondi sono arrivatiquintultimi. In futurovogliamo migliorare laqualità tecnica proprio diqueste due squadre e ci

impegneremo al massimoper riuscirci». Non solocalcio all’ASD Arcole, maanche valori. Il club giallo-blù tiene particolarmente atrasmettere esempi positi-vi: «Abbiamo stilato unapposito regolamentointerno alla società, che èstato consegnato pure allefamiglie, in cui viene spie-gato come si devono com-portare i ragazzi: l’Arcoledesidera insegnare in pri-mis il rispetto per i compa-gni, gli avversari e per gli

arbitri, e a essere leali esportivi, sia in campo chefuori dal terreno di gioco.L’educazione dei tesseratiè un aspetto fondamentale.Il rapporto con i genitori?Ottimo. Cerchiamo sempre

il dialogo con le famiglie econ gli atleti. Perchécomunicare e dirsi le cosein maniera diretta è moltoimportante».

Matteo Sambugaro

Giugno 2014 26SPORT

SPORTCALCIO. Trenta tesserati nel 2009, ben 110 nel 2014. Zanolla: «Trasmettiamo valori sani»

PALLAVOLO / NAZIONALE FEMMINILE E ALL STAR GAME VERONESE

Il meglio della provincia ele migliori d'Italia. SanBonifacio nel mese dimaggio è stata una delle“capitali” della pallavoloitaliana, ospitando al Pala-ferroli gli allenamenti dellanazionale femminile e l'AllStar Game veronese.Partiamo dalle azzurre; peruna settimana le migliorigiocatrici del panoramaitaliano si sono allenatepresso il palazzetto sambo-nifacese. Un ritiro voluto dalla fede-razione e da coach MarcoBonitta per preparare iprossimi mondiali che si

disputeranno proprio inItalia. Il lavoro della nazio-nale al Palaferroli si è con-cluso con l'amichevolecontro la Repubblica Cecagiocata venerdì 16 maggio;occasione che ha visto ilpalazzetto gremito in ogniordine di posto e con unpubblico caloroso che hasostenuto le azzurre dal-l'inizio alla fine del match,purtroppo conclusosi conuna vittoria per 3 – 0 daparte delle ceche. Successoin campo e sugli spaltianche per l'All Star Gameveronese che, nella seratadi domenica 11 maggio, ha

visto sfidarsi sotto rete imigliori pallavolisti e lemigliori pallavoliste di ori-gine veronese o che nell'ul-tima stagione hanno gioca-to con una formazioneveronese. Organizzato dalla FreskoVolley, l'All Star Game haomaggiato il territorioveronese ed una delle sueeccellenze anche attraver-so i nomi date alle squadrescese in campo: Lugana vsCustoza il match femmini-le e Recioto vs Amaronequello maschile. Davveroun bello spettacolo quellovisto sul campo del Pala-

ferroli, con la gara “inrosa” che ha visto le atletedel Lugana prevalere per 3– 0 su Custoza e, per quan-to riguarda la sfida maschi-le, Recioto imporsi sempreper 3 – 0 su Amarone. Adimpreziosire la spettacola-rità della serata hanno con-tribuito anche la gara diservizi a tempo, e conobiettivi da colpire, vintada Giulia Rubini (IsuzuEnermia Cerea) e la garadelle miglior schiacciatevinta da William Ravelli(Calzedonia Verona). Ilpubblico, poi, è stato chia-mato a scegliere i migliori

in campo di entrambe lesfide. La palma di migliorgiocatrice è andata a Sere-na Milani (MetallegheSanitars Montichiari),mentre per gli uomini l'al-loro è stato assegnato aFederico Rizzi (PastificioAvesani Isola della Scala).Soddisfazione da partedegli interpreti e grandepartecipazione di pubblico,ulteriore conferma di comeSan Bonifacio e il Palafer-roli siano sempre più ingrado di ospitare grandieventi di sport e spettacolo.

Matteo Dani

San Bonifacio «capitale» del volley azzurro

Giovani e palloneL’Arcole ci crede

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