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silvio-salvi
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L’educazione psicomotoria in età prescolare
L’attività motoria globale deve favorire:
a) attività motoria spontanea
b) attività motoria intenzionale
Attivita’ motoria spontanea:
• Aggiustamento: organizzazione “immagine del corpo”
organizzazione prassica e percettiva
sviluppo del linguaggio
• Lateralizzazione: dominanza
lateralizzazione
Attivita’ motoria intenzionale:• Funzione di inibizione corticale - rispetto di divieti (accettazione delle regole)
• Funzione percettiva - discernere le condizioni dello spazio nel quale si sviluppa l’azione
- passaggio dalla geom. topologica (azione) a quella proiettiva (spazio euclideo)
- strutturazione dello spazio (attenzione esterna)
- strutturazione dello schema corporeo (attenzione interna)
• Funzione simbolica (come supporto della precedente)
- linguaggio (verbalizzazione)
- grafismo
Dai 3 ai 7 anni: stadio della STRUTTURAZIONE PERCETTIVA
DUE GRANDI OBIETTIVI:1) Massima espressione del vissuto corporeo
globale con attenzione alla motricità spontanea.
2) Ruolo di prevenzione delle possibili future difficoltà di apprendimento.
Obiettivo primario:
FUNZIONE DI AGGIUSTAMENTO
AVVIENE SOTTO DUE ASPETTI:
1) Espressivo: attraverso giochi di immaginazione e simbolici che hanno grande valore emotivo ed affettivo.
2) Prassico: attraverso giochi funzionali che permettono l’acquisizione di numerose prassie.
5 aree : A) sviluppo motorio
B) immagine del corpo
C) rapporto corpo – tempo
D) rapporto corpo – spazio
E) grafismo
SVILUPPO MOTORIOETA’ 3 ANNI MOTRICITA’ ARMONIOSASIGNIFICA POSSEDERE QUESTE CAPACITA’:
- Equilibrio- Coordinazione braccia-gambe- Salire e scendere rapidamente le scale- Abilità sul piano della coordinazione oculo-manuale- Bere da solo senza versare il liquido- Tenere cucchiaio e forchetta tra indice e pollice- Controllo dello sfintere- Primi tentativi di spogliarsi da solo
SPONTANEITA’ E NATURALEZZA
Caratteristiche essenziali dei gesti, movimenti, atteggiamenti, tipiche di questa età.
EQUILIBRIO fra livello energetico e inibizione attiva (divieti)
CAMBIAMENTI DOPO I 3 ANNI
• Gioco simbolico ruolo espressivo del movimento
presa di coscienza
perdita di spontaneità
• Apprendimento per “insight”• Aumento della plasticità della funzione di
aggiustamento• Compare l’imitazione differita (riproduzione di
modelli assenti)• Aggiustamento posturale• Armonia e ritmo del movimento• Dominanza laterale (si stabilizza e diventa
definitiva)• Miglior orientamento del corpo nello spazio
MOTRICITA’ GRAFICA TRACCE/DISEGNO
Interazione costante tra piano percettivo e piano motorio
Dopo i due anni: GRAFIA da
ATTO IMPULSIVO a ATTO INTENZIONALE
ATTO INTENZIONALE2 SCOPI PRINCIPALI:
• perfezionare un automatismo
• Migliorare il meccanismo di controllo video-cinestesico
3° SCOPO:
• Controllo di dominanza cinestesica (frenage del tracciato e rispetto dei limiti del foglio)
DOPO I DUE ANNI E MEZZO
CONTROLLO VISIVO
• da DISTALE a PROSSIMALE
MOVIMENTO MANI E DITA
Sempre più dissociati
Matura una maggiore precisione del controllo visivo, ma è lo sviluppo della coordinazione motoria che incide maggiormente sull’evoluzione del grafismo.
LATERALITA’(la sua stabilità si organizza dai 6 agli 8 anni)
• dalla FISSAZIONE e STABILIZZAZIONE della dominanza laterale dipendono l’unità e la coerenza del gesto prassico
• IMPORTANTE CONQUISTA ATTIVA DEL BAMBINO
• Che attraverso ATTIVITA’ INTENZIONALI mette in opera la sua FUNZIONE DI AGGIUSTAMENTO e rudimenti del
LINGUAGGIO
ORGANIZZAZIONE FUNZIONALE COERENTE E GLOBALIZZANTE DELLA MOTRICITA’
IMMAGINE DEL CORPO
SI CONQUISTA ATTRAVERSO VARI STADI:
• STADIO DEL “CORPO VISSUTO” : tende alla formazione della prima immagine del corpo.
• STADIO DEL “CORPO PERCEPITO”
organizzazione schema corporeo
immagine operativa che consente di programmare mentalmente le azioni.
MECCANISMO DI REGOLAZIONE
consente
ADATTAMENTO TRA SOGGETTO E AMBIENTEDUE PROCESSI:
• ASSIMILAZIONE integrazione dell’esterno (parte
ambientale) alle strutture del soggetto
Organizzazione percettiva
Presa di informazioni dai ricettori sensoriali
• ACCOMODAMENTO adattamento delle strutture del
soggetto alle variazioni ambientali.
AGGIUSTAMENTO aspetto particolare di
accomodamento
risposta motoria agli stimoli ambientali
FUNZIONI GNOSICHECOSA SONO?
Aspetti coscienti della presa di informazioni
AGGIUSTAMENTO
Permette la conoscenza dell’ambiente attraverso le informazioni che provengono dalla percezione
INTERIORIZZAZIONE
Permette di prendere coscienza delle proprie caratteristiche corporee attraverso una forma di attenzione percettiva centrata sul proprio corpo
FUNZIONI GNOSICHECOME AGISCONO?
AGGIUSTAMENTO
Adegua le reazioni gestuali e posturali spontanee alle condizioni ambientali.
Una sua carenza provoca automatismi rigidi e difficili da modificare
INTERIORIZZAZIONE
Produce 2 conseguenze:
- sul piano gnosico è elemento essenziale della strutturazione spazio-temporale
- Sul piano prassico migliora la dissociazione dei movimenti e, quindi, il controllo delle prassie.
RAPPORTO CORPO-TEMPO
PROCESSO DI SINTONIZZAZIONE
accordo tra le caratteristiche dell’organismo e quelle
dell’ambiente.
INIZIALMENTE grandi ritmi vitali
POI ritmo circadiano
RITMI MOTORI SPONTANEIdel bambino (presenti fin dalla vita
intrauterina) per essere stabili devono svilupparsi di pari passo con un buon
EQUILIBRIO TONICO-EMOTIVO
Consolidati dall’utilizzazione ritmica del linguaggio e del canto
COORDINAZIONE MOVIMENTI ARTICOLAZIONE FRARITMO E SPAZIO
RINFORZO DELLA REGOLARITA’ RITMICA DEL MOVIMENTO grande importanza per l’acquisizione dell’organizzazione ritmica del movimento, necessaria all’apprendimento di abilità
AGGIUSTAMENTO AL TEMPO
Meccanismo della per ogni informazione
SINCRONIZZAZIONE temporale ritmicaSENSO-MOTORIA
risposta motoria sincronica
Lavoro di PERCEZIONE TEMPORALEPermette di continuare l’esperienza vissuta della
ritmicità dei propri movimenti che si adattano ai dati dello spazio.
Due momenti:- Dati sonori dell’ambiente- Propri ritmi motori FUNZIONE d’ INTE- RIORIZZAZIONE Aspetto d’importanza fondamentale
ATTIVITA’ RITMICA nella scuola dell’infanzia
Finalità:
- Facilitare i ritmi motori spontanei
- Percezione della temporalità dei propri movimenti e dei dati sonori di natura musicale o emessi da voce umana.
ANALISI PERCETTIVA di questi dati
sviluppa
MEMORIA IMMEDIATA
Permette di memorizzare le strutture ritmiche per poterle riprodurre
DAL TEMPO VISSUTO AL TEMPO PERCEPITO
• PRIMA
• POI
• aggiustamento al tempo a livello di vissuto corporeo
• Reale percezione del tempo
PRIMA: AGGIUSTAMENTO AL TEMPO(tempo vissuto)
• DUE AMBITI
• CONDIZIONAMENTO AL TEMPO: foggia i comportamenti ritmici, potenziando quelli neonatali.
• SINCRONIZZAZIONE SENSO-MOTORIA (3-6 anni): si raggiunge quando ad una serie di stimoli sonori periodici corrisponde una realizzazione motoria.
FENOMENO DELLA SINTONIZZAZIONE(intorno ai 3 anni)
• L’organismo può adattarsi ad una realtà temporalmente strutturata al solo livello del vissuto
• Può sfociare nell’acquisizione di automatismi stabili suscettibili di accomodamento
POI: LAVORO PERCETTIVO
Nel momento in cui il trattamento dell’informazione da automatico passa sotto il controllo dell’ATTENZIONE SELETTIVA
passaggio
Al livello dell’ANALISI COSCIENTE
Riproduzione partendo da un’OPERAZIONE MENTALE
PERCEZIONE DEL TEMPOdue aspetti:
• QUALITATIVO(percezione di un ordine,
un’organizzazione)
Gli esercizi relativi a questo aspetto aumentano la DURATA della MEMORIA IMMEDIATA
• QUANTITATIVO(percezione della durata)
Dipende dalla sincronizzazione sensorio-motoria spontanea
Intorno ai 6 anni il b/o deve essere in grado di differenziare le durate (breve- media-lunga) come percezione immediata.
Il lavoro da affrontare presenta due prospettive:
- favorire l’espressione di ritmi corporei spontanei;
- Educare alla percezione uditiva dei ritmi.
RAPPORTO CORPO-SPAZIO
spazio posturale
SPAZIO VISSUTO spazio di configurazione
profondità
SPAZIO PERCEPITO
SPAZIO EUCLIDEO
SPAZIO VISSUTO
• SPAZIO POSTURALE
• SPAZIO DI CONFIGURAZIONE
• SCOPERTA DELLA PROFONDITA’
Occupato dal corpo
Passaggio dalla stazione seduta a quella eretta
Scoperta dell’oggetto attraverso la prensione e la manipolazione
Attraverso la locomozione
Ciò grazie alla FUNZIONE DI AGGIUSTAMENTO
SPAZIO PERCEPITO• PERCEZIONE
• PERCEZIONE DI UN OGGETTO
• PERCEZIONE PERMANENTE
(8-9 mesi)
Una presa di coscienza
Oggetto riconosciuto come invariato e con le stesse proprietà anche se spostato
Capacità, in assenza dell’oggetto, di richiamarlo mentalmente con la RAPPRESENTAZIONE MENTALE
implica
RAPPRESENTAZIONE MENTALE
FUNZIONE SIMBOLICA
Capacità di sostituire all’oggetto la sua immagine
Supporto fondamentale per il prolungamento e lo sviluppo dell’attività percettiva
Emergere
della
Può essere anche definita
Dalla rappresentazione mentale dell’oggetto allo spazio euclideo
1) Oggetto identificato e memorizzato in rapporto all’azione che il bambino può esercitare su di esso.
2) Utilizzo di indici percettivi per individuazione di criteri di riferimento per classificare oggetti.
3) Percezione + funzione simbolica = permettono la costruzione di categorie
strutture mentali
SPAZIO EUCLIDEO (astratto)
Vasto reticolo che serve da ricettacolo a tutti gli oggetti, adatto a stabilire relazioni di ordine tra essi
RIFERIMENTI FONDAMENTALI
VERTICALE ORIZZONTALE
sistema di coordinate
Ogni oggetto del reticolo è coordinato in rapporto agli altri secondo 3 tipi di rapporti simultanei:
- Sinistra/destra
- Sopra/sotto
- Davanti/dietro
Di questi 6 criteri, 4 rappresentano delle caratteristiche del corpo umano.
DEFINIZIONE E ORIENTAMENTO degli assi dello spazio astratto euclideo
REINTRODUZIONE DEL CORPO
VERO SISTEMA DI RIFERIMENTO
QUINDI: le possibilità di stabilire relazioni tra oggetti nello spazio, passa attraverso l’orientamento del proprio corpo.
Indispensabile basarsi su una DOMINANZA LATERALE STABILE
implicano
EVOLUZIONE DEL RICONOSCIMENTO DELLE FORME
• Progressivamente l’organizzazione della strategia visiva si traduce in automatismi.
• Fra i 3 e i 4 anni, attraverso l’elaborazione mentale, partendo dai dati della percezione e giungendo agli assi dello spazio, si delineano le nozioni di orizzontale e verticale
• Fra i 4 e i 5 anni Premesse
all’orientamento
(relazione cosciente del corpo con lo spazio)
Percezione delle forme geometriche
Dimensione
• Fra i 5 e i 6 anni
• Acquisizione del principio di invarianza
Evoluzione della percezione delle forme (da un’immagine riproduttiva a una immagine anticipatrice)