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Convegno Nazionale AIPCR La tecnica per la sicurezza OLTRE 350 SPECIALISTI SI SONO DATI APPUNTAMENTO A ROMA, IN OCCASIONE DEL CONVEGNO NAZIONALE 2014 DELL’ASSOCIAZIONE MONDIALE DELLA STRADA, PER CONDIVIDERE LE SOLUZIONI PIù AVANZATE IN MATERIA DI TECNICA STRADALE. AL CENTRO DELL’ATTENZIONE, LA SICUREZZA SULLE STRADE E IL CONTRIBUTO CHE IL SETTORE PUò DARE AL RAGGIUNGIMENTO DELLA “MORTALITà ZERO”. Leonardo Annese 1 1. La nutrita e qualificata platea del XXVII Convegno AIPCR di Roma 53 12/2014 leStrade Strade Casa Editrice la fiaccola srl 20123 Milano - www.lestradeweb.com - Estratto della rivista leStrade - dicembre 2014 - pag. 53

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Convegno Nazionale AIPCR

La tecnicaper la sicurezzaOLTRE 350 SPECIALISTI SI SONO DATI APPUNTAMENTO A ROMA, IN OCCASIONE DEL CONVEGNO NAZIONALE 2014 DELL’ASSOCIAZIONE MONDIALE DELLA STRADA, PER CONDIVIDERE LE SOLUZIONI PIù AVANZATE IN MATERIA DI TECNICA STRADALE. AL CENTRO DELL’ATTENZIONE, LA SICUREZZA SULLE STRADE E IL CONTRIBUTO CHE IL SETTORE PUò DARE AL RAGGIUNGIMENTO DELLA “MORTALITà ZERO”.

Leonardo Annese

11. La nutrita e qualificata platea del XXVII Convegno AIPCR di Roma

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StradeCasa Editrice la fiaccola srl

20123 Milano - www.lestradeweb.com - Estratto della rivista leStrade - dicembre 2014 - pag. 53

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 S icurezza stradale in cima all’elenco delle priorità degli specialisti riuniti a Roma, nel corso del XXVII Conve‑gno Nazionale dell’Associazione Mondiale della Stra‑

da, l’AIPCR, che si è tenuto il 27 e 28 novembre presso la Scuola Superiore di Polizia. A fare gli onori di casa, la squa‑dra italiana di una realtà associativa dalla lunga storia e dalle attività planetarie: oltre al nostro, infatti, compren‑de oltre 120 Paesi nel mondo. Al Convegno Nazionali han‑no partecipato oltre 350 visitatori, altamente specializzati e provenienti da ogni parte d’Italia. Il tema portante del‑la manifestazione: la sicurezza stradale. “Ogni anno ‑ ha spiegato il presidente del Comitato italiano AIPCR, nonché presidnete dell’Anas Pietro Ciucci inaugurando il Conve‑gno ‑ su tutte le strade del pianeta trovano la morte circa 1,3 milioni di persone con un costo sociale di 27 miliardi di euro. In questo settore tanto è stato fatto ma si può fare ancora molto. In Europa, per esempio, grazie alle nuove tecnologie, al potenziamento dei controlli e alle campagne di prevenzione, i decessi si sono più che dimezzati nell’ul‑timo decennio: poco più di 26mila nell’Unione Europea e 3.385 in Italia”.

Verso Seoul 2015Con riferimento all’ambizioso obiettivo fissato dall’Unione Europea nel Libro Bianco del 2001, che prevedeva la ridu‑zione della mortalità del 50% entro il 2010, l’Italia ha rag‑giunto quota pari al −42,4% nel 2010, in linea con la media europea pari a 42,9%. “Ora ‑ ha aggiunto Ciucci ‑ dobbia‑mo impegnarci a raggiungere l’obiettivo fissato dalla Com‑missione europea di un ulteriore dimezzamento delle vit‑time della strada entro il 2020 e, in prospettiva, dobbiamo aspirare a una mortalità sulle strade italiane pari o almeno vicina allo zero. Qualcuno potrà giudicare questo obiettivo un’utopia, ma solo attraverso le utopie noi possiamo esse‑re sicuri di poter modificare la realtà”. Una sfida condivisa da tutti gli Stati membri e raccolta anche dall’Associazio‑ne Mondiale della Strada che mette a disposizione il know how dei propri tecnici per individuare e mettere in atto so‑luzioni innovative in grado di rendere più sicure le strade, consentire un “dialogo” tra infrastrutture e veicoli e preve‑nire e reprimere i comportamenti sbagliati alla guida, an‑che attraverso la ricerca tecnologica e il continuo confron‑to con le migliori esperienze degli altri Paesi del mondo nel settore delle strade.Durante il Convegno, inaugurato dal sottosegretario alle In‑frastrutture Umberto del Basso De Caro, i migliori esperti ita‑liani sulle strade hanno esposto le loro ricerche frutto di un serrato confronto durato quattro anni con le esperienze in‑ternazionali più prestigiose e i cui risultati saranno al cen‑tro del prossimo Congresso Mondiale AIPCR in programma a Seoul, in Corea del Sud, il prossimo anno (per maggiori in‑formazioni si veda anche www.piarcseoul2015.org). Un appuntamento a cui l’Italia parteciperà con una propria de‑legazione e uno stand nell’Esposizione che accompagnerà il Congresso, nel quale l’AIPCR darà spazio e visibilità agli ope‑ratori italiani nel settore stradale che intenderanno parteci‑pare. “Fa piacere constatare ‑ ha ancora il presidente Ciuc‑ci ‑ che in questo confronto internazionale i tecnici italiani

siano in prima fila. L’Italia ha offerto ottime performance nel sapere tecnico mondiale sulle strade per quanto riguarda in particolare la gestione delle infrastrutture, le pavimentazio‑ni stradali e i sistemi innovativi di pedaggiamento e di finan‑ziamento”. Ciucci ha poi ribadito “l’impegno internazionale di una società come Anas, socia di diritto di AIPCR, che ge‑stisce direttamente 25mila km di strade e autostrade e che grazie a un’esperienza costruita in oltre 80anni, alla sua au‑torevolezza e a un sapere tecnico riconosciuto a livello inter‑nazionale, vende i propri servizi in tutto il mondo, dalla Libia all’Algeria, dal Qatar alla Colombia al Paraguay”.L’Anas, infatti, gestisce una rete considerata strategica nell’ambito del più ampio network europeo delle reti TEN‑T, grazie ai numerosi collegamenti transfrontalieri che connet‑tono il nostro Paese al resto d’Europa, e, ha aggiunto Ciuc‑ci, “dal 2006 ad oggi ha aperto al traffico oltre 1.450 km di strade e autostrade per un investimento di quasi 15,7 mi‑liardi di euro e solo nel 2013 ha realizzato investimenti in nuove costruzioni e manutenzione straordinaria pari a circa 2,2 miliardi di euro”. Anche il segretario generale mondia‑le AIPCR, il francese Jean Francois Cortè, portando il salu‑to dell’associazione, ha sottolineato “l’importante contribu‑to dei tecnici italiani alla ricerca e alla diffusione dell’uso di nuove tecnologie adottate a livello mondiale”.

Temi sotto i riflettoriAi lavori hanno contribuito oltre 200 esperti provenienti da Ministeri, Regioni, Enti locali, 21 Università italiane, 14 So‑cietà private oltre che le principali associazioni di settore. Sotto la lente della due giorni di studio, temi come: lo svi‑luppo dell’EST‑ Energy Screening of Tunnel già implemen‑tabile per la gestione ottimale dei consumi energetici di illu‑minazione nelle gallerie; i calcestruzzi strutturali innovativi ottenuti anche utilizzando materiali riciclati; la possibilità di utilizzare le vibrazioni strutturali di un impalcato da ponte per produrre energia elettrica mediante appositi generato‑ri; l’impiego di nuovi composti fibrorinforzati a matrice po‑

2. Comitato Nazionale Italiano: da sinistra il segretario generale Domenico Crocco e il presidente Pietro Ciucci

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limerica per il manto stradale di ponti e viadotti. Inoltre, sul tema dei cambiamenti climatici, si propongono per i traspor‑ti e le infrastrutture innovative soluzioni non solo mitigatorie ma di vero e proprio contenimento delle emissioni climalte‑ranti. Nei prossimi numeri di leStrade presenteremo un’ana‑lisi degli aspetti più innovativi dei Quaderni discussi in sede di Convegno Nazionale che, già ora, sono disponibili sul sito www.aipcr.it per consultazione e download gratuito.

Passi avanti di sicurezzaCome già accennato, grande attenzione al Convegno ha avu‑to il tema della sicurezza stradale ‑ anche al centro della ru‑brica L’Opinione, firmata da Domenico Crocco, segretario generale AIPCR Italia, che potete leggere su questo stes‑so numero della rivista ‑ settore in cui l’Italia sta al passo con la media europea ma che necessita di un salto di quali‑tà sia nella formazione di una coscienza matura sulla sicu‑rezza, sia nella repressione di ogni comportamento scorret‑to. Di qui anche la proposta di aumentare l’utilizzo di nuove tecnologie per il controllo stradale anche nei centri urbani, che hanno fatto di recente registrare un elevato numero di incidenti stradali. Un aspetto che è stato in particolare af‑frontato relativamente alla sicurezza stradale è stato quello dell’utilizzo della cintura di sicurezza che, in Italia, ha avu‑to dal 1988, anno di introduzione dell’obbligo di indossare le cinture per gli occupanti i sedili anteriori del veicolo, un percorso difficile e non sempre ben accetto. Bisogna ricor‑dare che l’assenza o il mancato uso dei dispositivi di prote‑zione, quale è la cintura di sicurezza, è fra i principali fatto‑ri di rischio insieme alla velocità e all’uso di alcool o droghe. La ricerca ci dice che chi non indossa la cintura ha un rischio di morte doppio rispetto a chi invece la indossa. In Italia la prevalenza d’uso delle cinture di sicurezza sui sedili anterio‑ri è pari al 64%, mentre nel resto d’Europa, mediamente, questa percentuale è dell’88%. Un fenomeno tipico dell’Ita‑lia è che il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza non è distribuito omogeneamente sul territorio nazionale; i com‑portamenti a rischio sono più o meno radicati sul territorio con notevoli discrepanze tra Nord, Centro e Sud.Ma di quanto si potrebbero ridurre i decessi se tutti utilizzas‑sero le cinture di sicurezza? Il numero di decessi in autovet‑

tura nel 2012 è stato pari a 1.644, dei quali il 61% (1.007 decessi) in ambito extraurbano, dove il mancato utilizzo del‑le cinture è pari al 25%. Il numero di decessi in ambito ur‑bano è stato 433 dove il mancato utilizzo delle cinture è pari al 36%. I morti che si sarebbero avuti se tutti avessero in‑dossato le cinture sarebbero stati 1.328, di conseguenza il numero di decessi dovuto al mancato utilizzo della cintura è pari a 316. Secondo alcune stime, almeno il 27% dei de‑cessi di persone a bordo dei veicoli avrebbero potuti essere evitati se tutti avessero indossato le cinture di sicurezza. La riduzione del numero di morti sulle strade con l’utilizzo della cintura di sicurezza, a seconda degli studi, varia fra il 20% e il 27%. Sono cifre che inducono ad adottare provvedimen‑ti incisivi e urgenti.In tal senso il Governo italiano si sta muovendo. Il Consiglio dei Ministri del 26 luglio 2013 ha approvato un disegno di legge di riforma del Codice della Strada che va verso l’ela‑borazione di un codice più leggero. Questa riforma darà l’op‑portunità di introdurre misure volte a migliorare la sicurezza stradale. A livello europeo, sulla base dei risultati raggiunti negli ultimi anni e delle indicazioni della Commissione Euro‑pea, l’obiettivo generale del Piano Nazionale per la Sicurez‑za Stradale PNSS ‑ Orizzonte 2020 è il dimezzamento dei decessi sulle strade al 2020 rispetto al totale dei decessi re‑gistrato nel 2010.

Concorso per le universitàAl di fuori degli aspetti più prettamente tecnici, il Convegno ha anche rappresentato un momento importante di divul‑gazione e attenzione verso il mondo dei giovani e del lavo‑ro. Con il Concorso AIPCR per le Università di Italia, bandito nello scorso aprile 2014, sono state selezionate, da un’ap‑posita Commissione di esperti, quattro tesi che sono state premiate dal presidente Pietro Ciucci. Ai vincitori, l’AIPCR ha offerto un periodo di stage lavorativo di tre mesi presso uno dei grandi soci dell’associazione, nonché la possibilità di en‑trare a far parte dei Comitati tecnici nazionali che verran‑no inaugurati col prossimo ciclo 2016‑2019. È importante per l’AIPCR essere da tramite tra i neolaureati nelle mate‑rie di interesse stradale e il mondo del lavoro contribuendo con nuove energie allo sviluppo del settore delle strade. nn

3. L’Associazione si prepara al Congresso mondiale di Seoul 2015, a cui parteciperà una folta delegazione italiana

4. Crocco e Ciucci premiano uno dei tesisti vincitori del concorso AIPCR per le università d’Italia

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