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679 luglio/agosto 2012 680 settembre 2012 Fondata nel 1919 Federazione delle Associazioni Nazionali della Industria Meccanica Varia ed Affine Poste Italiane Spa - Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Ulisse per ANIMA, riposizionarsi in ottica internazionale Sicurezza gas, adeguamento degli impianti Roma, 26 giugno 2012 Apparecchiature per il trattamento dell’acqua: attuazione del DM 25 Edilizia, ecco come si può crescere Pubblicazione mensile tecnico economica per gli atti dell’ANIMA NUOVE TABELLE Listino prezzi materiali di interesse della meccanica varia

l'Industria Meccanica n. 680, settembre 2012

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Pubblicazione mensile tecnico-economica per gli atti dell'ANIMA, Federazione delle Associazioni Nazionali della Industria Meccanica Varia ed Affine

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Ulisse per ANIMA,riposizionarsi in otticainternazionale

Sicurezza gas,adeguamento degli impianti

Roma, 26 giugno 2012

Apparecchiature per il trattamentodell’acqua: attuazione del DM 25

Edilizia, ecco come si può crescere

Pubbl icazione mensi le tecnico economica per g l i a t t i del l ’ANIMA

NUOVE TABELLEListino prezzi materiali di interesse della meccanicavaria

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La storia delle ruote 34L’industria italiana della ruota, cenni storiciA cura delle aziende UCIR

Pensa da solo e metti in discussione l’autorità (Timothy Leary 1920-1996)

SOMMARIOSOMMARIO

APPROFONDIMENTI TECNICI 37a cura dell’Area Tecnica ANIMA conla collaborazione di Paolo ColaiemmaPresidente di Climgas

ANIMA/UCC 42Impatti normativi per costruttori e utilizzatori di caldareriaAlessandro Maggioni

ANIMA/TIFQ 44Attuazione del nuovo Decreto Ministeriale n. 25

RECENSIONI 59

FIERE CORSI e CONVEGNI ,INTERNAZIONALIZZAZIONE 49• Mostra Convegno Expocomfort 2014• Brasile, India e Russia nel mirino

di Made in Steel• Le novità di Save 2012 • È on line il nuovo Samoter forum

MERCATO• Ansaldo Sistemi Industriali acquisita

da Nidec Corporation 31• Thermadyne cambia nome

in Victor Technologies 43• Albertengo panettoni

sceglie Abb 46• Mission Antarctica 2048 47• Sviluppo internazionale

del Gruppo Ab 47• Viteria e bulloneria

e ora anche molle 48

NEWS 54

DONNE E UOMINI AL TIMONE 6Sistema Confindustria e altre organizzazioni25 nuovi cavalieri del lavoro

ANIMA/UlisseL’esigenza di un riposizionamentocompetitivo in un’ottica sempre più internazionale 9Marcello Antonioni

ANIMASicurezza gas, piano straordinario per l’adeguamento degli impianti 14

“Air everywhere”, aria compressanella vita quotidiana, industrialee professionale 22Intervista a Roberto Balma,Presidente di Compo

L’impegno dell’Associazione versorendimento e risparmio energetico 23Intervista a Giorgio Moro,Presidente di Aqua Italia

ECONOMIATecnologie e investimenti, “roadmap” di Anie per il cambiamentoe la crescita, 27Giuseppe Bonacina e Carlo Fumagalli

IlMercato dell’inox a caccia di opportunità 36

ANIMA/UCOMESA 18Edilizia: ecco come si può crescereCarlo Fumagalli

ANIMA/UCIF 26L’importanza dell’associazionismoMarcello Zinno

ANIMA/COAER 30Il settore apparecchiature e impiantiaeraulici punta sull’efficienzaenergeticaMara Portoso

ANIMA/FORMAZIONEChi ha paura dell’accordo Stato-Regioni? 32Gabriele Marchesane Emmanuele Biroli

Pubblicazione mensile tecnico-economicaper gli atti di ANIMA

Registrazione Tribunale di Milano N. 427 del 17.11.73

Direttore responsabileGiuseppe Bonacina - [email protected]

Direttore editorialeAlessandro Durante - [email protected]

Comitato EditorialeMichele Bendotti, Giuseppe Bonacina, Sandro Bonomi, Maurizio Brancaleoni, Alberto Caprari, Alessandro Durante,

Paola Ferroli, Andrea Orlando, Mario Salvi,Emanuela Tosto

Comitato Tecnico-ScientificoPierangelo Andreini, Antonio Calabrese,

Roberto Camporese, Pietro Luigi Cavallotti,Alessandro Clerici, Rodolfo De Santis,

Marco Fortis, Ennio Macchi, Giovanni Riva,Pietro Torretta, Giuseppe Zampini

Direzione e RedazioneANIMA Federazione delle Associazioni

Nazionali dell’Industria MeccanicaVaria ed Affine

Via Scarsellini, 13 - 20161 Milano Tel. 02/45418500 - Fax 02/45418545

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In redazioneCinzia Alchieri - [email protected]

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StampaReggiani S.p.A., Brezzo di Bedero (VA)

È vietata la riproduzione di articoli e illustrazionide “L’Industria Meccanica” senza autorizzazione

e senza citarne la fonte. La collaborazione alla rivista è subordinata

insindacabilmente al giudizio della Redazione.

Le idee espresse dagli autori non impegnano néla rivista né ANIMA e la responsabilità di quanto

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Listino prezzi materiale di interesse della meccanica varia (Tab. arancio)ultimo aggiornamento n. 663 – 1° Quindicina di luglio 2012

INSERTI ECONOMICIa cura dell’Area Comunicazione,Marketing e Ufficio Studi

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Settembre 2012 - n. 680Settembre 2012 - n. 680

L’INDUSTRIA MECCANICAL’INDUSTRIA MECCANICA

Page 8: l'Industria Meccanica n. 680, settembre 2012

DONNE E UOMINI AL TIMONE

6 L’Industria Meccanica - Settembre 2012

25 NUOVI CAVALIERI DEL LAVORO

In concomitanza con il 2 giugno, Festa della Repubblica, sono stati nominati dal Presidente della Repub-blica, Giorgio Napolitano, su proposta del Ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e deiTrasporti, Corrado Passera, 25 nuovi Cavalieri del Lavoro, per premiare l’eccellenza dell’imprenditoria ita-liana. Istituita nel 1901, l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro viene conferita ogni anno ai cittadini ita-liani che si sono distinti nei cinque settori dell’agricoltura, dell’industria, del commercio, dell’artigianatoe dell’attività creditizia e assicurativa.

Fra i nuovi Cavalieri del Lavoro Roberto Balma. Sposato e padre di due figlie, Rober-to Balma viaggia continuamente in tutto il mondo, sia per lavoro sia per passione. Cin-quant’anni, torinese, laureato in Economia e Commercio, Balma rappresenta una sto-ria di successo, un caso emblematico di come il ricambio generazionale costituiscaun valore aggiunto per un’impresa storica. È Presidente e Amministratore Delegato di Nu Air SpA a Robassomero (TO), aziendaspecializzata nella realizzazione di compressori e di sistemi per aria compressa e pri-mo produttore al mondo di compressori a pistoni per uso industriale. Ha sviluppatol’impresa di famiglia con acquisizioni e ampliamento del mercato. Opera oggi con trestabilimenti in Italia e due in Cina, con oltre 1500 dipendenti. Esporta in 180 paesil’88% del fatturato, ed è presente con rappresentanze in Francia, Polonia, Portogalloe Usa.Roberto Balma è stato eletto recentemente Presidente di Compo (Associazione Co-struttori Compressori, Pompe ed Accessori per il trattamento aria e gas compressi), fe-derata ANIMA.

Cavaliere del Lavoro anche Clara Maddalena, classe 1955, Presidente eAmministratore Delegato della Maddalena Spa di Povoletto. “È un rico-noscimento che mi onora e mi gratifica – ha commenta Maddalena, spo-sata e madre di due figli, come donna impegnata su più fronti, oltre chenella cogestione con mio fratello Franco di un’azienda familiare della sto-ria quasi centenario”.Maddalena Spa è un azienda di famiglia all’avanguardia nella produzio-ne di sistemi di misurazione dei liquidi. Produce 2 milioni di pezzi al-l’anno, dai contatori per uso domestico ai misuratori industriali più ela-borati. Il 50% della produzione è destinato all’export, in particolare in Ci-na, Giappone ed Estremo Oriente. Occupa 115 dipendenti.

La certificazione di qualità Iso 9001 conferma il livello elevato di tutti gli standard del “sistema azienda Maddalena”. Maddalena SpA è socia ACISM (Associazione Costruttori Italiani Strumenti di Misura per gas, carburanti ed acqua), fe-derata ANIMA.

ONORIFICENZE

Il 2 giugno nell’occasione della festa della Repubblica, il Prefetto di Pordenone haconsegnato a Giuseppe Blandino il diploma dell’Onorificenza dell’ordine Al Meritodella Repubblica Italiana.Blandino è il titolare della Labcert, laboratorio metrologico associato Ucisp (UnioneCostruttori Italiani Strumenti per Pesare), federata ANIMA.È un diploma istituito nel 1951, primo fra gli Ordini nazionali ed è destinato a ri-compensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, dellearti, dell’economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini so-ciali, filantropici e umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere ci-vili e militari.

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Settembre 2012 - L’Industria Meccanica 7

LUIGI GALDABINI È IL NUOVO PRESIDENTE DI UCIMU-SISTEMIPER PRODURREScorso giugno è stato eletto all’Assemblea Generale UCIMU-Sistemi per produrre, Luigi Galdabi-ni come Nuovo Presidente per il biennio 2012-2013.Laureato in ingegneria meccanica presso il Politecnico di Milano, Galdabini dal 1990, è ammini-stratore delegato della Galdabini Spa.Nominato, nel 2004, membro del Consiglio direttivo di UCIMU, dal 2005 ad oggi, è stato vice pre-sidente dell’Associazione. In ambito confindustriale ricopre anche la carica di presidente del Grup-po aziende meccaniche di Univa.

Luigi Galdabini sarà coadiuvato dai vicepresidenti: Massimo Carboniero (OMERA Chiuppano VI), Giulio Maria Giana(GIUSEPPE GIANA, Magnago MI), e Riccardo Rosa (ROSA, Rescaldina MI).I tre vicepresidenti fanno parte del Comitato di Presidenza che comprende anche l’Immediate Past President Giancarlo Lo-sma (LOSMA, Curno BG), e il tesoriere Pier Luigi Streparava (STREPARAVA, Adro BS), Past President della associazione.

ETTORE RIELLO CONFERMATO PRESIDENTE DI VERONAFIEREEttore Riello è stato confermato Presidente di Veronafiere per il triennio 2012-2015. È stato elettoall’Assemblea dei Soci dell’Ente lo scorso 29 giugno. Riello è al suo secondo mandato, dopo quel-lo 2009-2012.Il nuovo CdA è composto da 5 membri anziché 9. Sono stati nominati nel Consiglio di Ammini-strazione dell’Ente, Ettore Riello, in qualità di Presidente, Guidalberto di Canossa, in qualità di Vi-ce Presidente, Damiano Berzacola in qualità di Vice Presidente, Barbara Blasevich e Marino Bre-ganze in qualità di Consiglieri.Per il Collegio dei Revisori sono stati designati come presidente Carlo Alberto Murari e come com-

ponenti effettivi Alfonso Sonato e Luciano Giarola.

MARCELLA PANUCCI NUOVO DIRETTORE GENERALE CONFINDUSTRIA Dal 9 luglio Marcella Panucci è il nuovo Direttore Generale di Confindustria.Marcella Panucci nata a Vibo Valentia, laureata in Giurisprudenza presso l'Università Luiss GuidoCarli. Nel 1999 ha perfezionato gli studi allo University College of London nell'ambito del pro-gramma di ricerca "The Role of Economics in EC Competition Law". Nel 2004 ha conseguito il Dot-torato di ricerca in "Disciplina della libertà della concorrenza" presso l'Università di Perugia.La sua carriera professionale in Confindustria inizia nel 1995 e prosegue fino al 2011, intervallatada un'esperienza presso la Commissione europea a Bruxelles.

Ha rappresentato Confindustria in molte sedi istituzionali a livello nazionale e internazionale, partecipando a Comitati eCommissioni istituiti, tra gli altri, dai Ministeri della PA e della Semplificazione, dell'Economia e delle Finanze, della Giu-stizia, da Borsa Italiana, dall'OCSE e da Business Europe.Da novembre 2011 a luglio 2012 è stata Capo della Segreteria tecnica e Consigliere economico del Ministro della Giu-stizia Paola Severino, dove ha svolto attività istituzionali e legislative, anche presso organismi europei e internazionali(Consiglio UE, New York Stock Exchange, FMI, Banca Mondiale).

ESTHER BERROZPE VICEPRESIDENTE MERCATI EUROPEI WHIRLPOOLEMEAEsther Berrozpe, spagnola di 42 anni, è stata nominata vicepresidente mercati europei di WhirlpoolEMEA. Sposata con un figlio, è laureata in Economia & Business Administration all’Università di San Se-bastian.Entrata in Whirlpool nel 2000, è stata prima direttore marketing e trade marketing Iberia, poi diret-tore Brand & Value Brands e direttore Category Food Preparation per l’Europa; nel 2008 il passag-gio a Whirlpool Nord America, nella sede di Benton Harbor, prima come general manager cooking,

poi vice presidente product business e, fino a oggi, vice presidente brand product business. La sede sarà nel centro Ope-rativo Europeo a Comerio (Varese), dove ha già lavorato dal 2003 al 2008. A Berrozpe riporteranno tutti i capi dei mercati europei (Sud Europa, Francia, UK, Paesi Nordici, Polonia, Germania, Be-nelux), il gruppo dei clienti chiave europei, le vendite a Ikea, il customer service e la funzione centrale di strategia dei mer-cati e vendite online.

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8 L’Industria Meccanica - Settembre 2012

DONNE E UOMINI AL TIMONE

MARIO DE SANTIS È IL NUOVO RESPONSABILE DELLE RISORSE UMANE DI EREDI GNUTTI METALLIMario De Santis, è stato nominato Responsabile delle Risorse Umane e dei Servizi Generali di Ere-di Gnutti Metalli. Lo scorso maggio, è subentrato a Luigi Santini.Mario De Santis, giunge in Eredi Gnutti Metalli dopo aver ricoperto ruoli nelle Risorse Umane, inimportanti società sia italiane che multinazionali attive in vari settori, dai servizi all'industria.Luigi Santini nella lunga e proficua esperienza ha saputo supportare con professionalità e respon-sabilità l’azienda. Eredi Gnutti Metalli esprime a Luigi Santini i più sentiti ringraziamenti per l'atti-vità svolta.

ROSARIO ROMANO È IL NUOVO PRESIDENTE DI ANIE SICUREZZALe aziende associate ad ANIE Sicurezza, hanno scelto Rosario Romano come nuovo Presidente peril biennio 2012-2014. Rosario Romano, napoletano, è attualmente titolare della Romano Srl, dalmaggio del 1998 ha rivestito, per quattro mandati, la carica di Consigliere Nazionale del DirettivoANIE-ANCISS. Nel maggio del 2011 ha ricevuto dalla Questura di Napoli l’Attestato di Beneme-renza per la Legalità, in virtù del contributo tecnologico da lui fornito nella risoluzione di nume-rose indagini. Dopo un biennio difficile, il settore industriale di ANIE Sicurezza pare aver superatola crisi, con un fatturato totale nel 2011 pari a 1.919 milioni di euro, in crescita del 4,9% rispettoal 2010. Il programma di Rosario Romano prevede, in particolare: l’ampliamento della base asso-

ciativa e della rappresentatività per gli operatori della sicurezza, la valorizzazione delle categorie professionali, il dialogocon le multinazionali per progetti di filiera.

MATTEO MARINI ALLA PRESIDENZA DELL’ASSOCIAZIONE ENERGIA(CONFINDUSTRIA ANIE) Matteo Marini è il nuovo Presidente dell’Associazione Energia di Confindustria ANIE, l’organismoche unisce oltre 360 aziende elettromeccaniche attive in Italia, che offrono tecnologie per la pro-duzione, trasmissione, distribuzione dell’energia elettrica e per le applicazioni industriali.Matteo Marini veneziano, occupa dal giugno del 2009 la posizione di Direttore Generale, Regio-nal Division Manager Mediterranean e Local Division Manager Power Products Italia in seno adABB Spa. L’industria elettromeccanica italiana, che fornisce le tecnologie per le reti infrastrutturalidi produzione, trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica, è uno dei comparti storici di ec-

cellenza tecnologica all’interno del manifatturiero nazionale. Influire, rappresentare e dare servizi. Queste le parole-chiave poste alla base del nuovo mandato di Matteo Marini.

MASSIMO PERALDI NUOVO RESPONSABILE COMMERCIALEPER GIACOMINI SPAGiacomini SpA, ha nominato Massimo Peraldi responsabile commerciale per il mercato del nordItalia. Peraldi collabora con Giacomini da 18 anni come consulente tecnico-commerciale, ed hamaturato quindi una significativa esperienza lavorando a contatto con distributori, installatori e pro-gettisti termotecnici. Peraldi ha accettato di mettere le sue competenze al servizio di una nuova sfi-da, andando a confrontarsi con un mercato che- seppur condizionato dalla difficile congiunturaeconomica- è ritenuto strategico e presenta un notevole potenziale di crescita.Le aree coordinate da Massimo Peraldi sono Piemonte, Lombardia, Valle d’Aosta, Liguria, Veneto,

Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagne e Marche.

ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA DEI SOCI ANIMA ED EVENTO PUBBLICOSi terrà il 9 ottobre a Milano presso l'Hotel Melià l'Assemblea privata dei Soci ANIMA (ore 9.45-10.45) acui farà seguito un evento pubblico (h.11.00-13.00).Titolo dell'evento sarà: “Mech in Italy: la sfida tecnologica italiana. Il benchmarking che fa bene al Paese”

Interverranno:Sandro Bonomi - Presidente ANIMAGiorgio Squinzi - Presidente ConfindustriaMarco Fortis - Vice Presidente Fondazione Edison

Per informazioni ed iscrizioni: [email protected]

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Settembre 2012 - L’Industria Meccanica 9

ANIMA/ULISSE

“Ulisse per ANIMA” è la guida per monitorare le opportunitàsui mercati mondiali

Competitivi nel mondo: per le imprese italiane della meccanica varia sta diventan-do sempre più cruciale la sfida dell'internazionalizzazione. Le difficoltà dell'eco-nomia italiana impongono di saper cogliere tutte le opportunità di crescita che, nelprossimo futuro, i mercati esteri potranno offrire. Gli strumenti per comprendere ecogliere queste opportunità esistono già, e sono accessibili anche alle piccole e me-die imprese: dossier di analisi mercati, survey, focus group, affiancamento consu-lenziale.

L’esigenza di un riposizionamentocompetitivo in un’ottica sempre più internazionale

L’economia italiana sta attraversando una fase di profon-da crisi. L'elemento più preoccupante è sicuramente la

prevista debolezza della domanda di manufatti sia sui mer-cati dell’Europa occidentale che, soprattutto, sul mercatoitaliano. Le più rosee previsioni collocano nel 2014 un possibile si-gnificativo recupero della domanda italiana di manufatti evalutano solo in leggera crescita, nel prossimo futuro, la do-manda di manufatti sui mercati europei. Particolarmentecolpite risultano, in questa fase, le Piccole e medie impre-se, che hanno in molti casi nell'Europa il loro (quasi) uni-co mercato di vendita e limitati strumenti e risorse per at-tuare strategie efficienti di differenziazione verso i nuovicompetitori. Non vi è ombra di dubbio che questa crisi potrà essere com-pletamente superata soltanto quando saranno rimosse lecause che ne sono alla base. Questo potrà avvenire solo nelmedio lungo periodo e solo attraverso un cambiamento ra-dicale dei molti istituti che rendono difficile, in diversi pae-si della Comunità Europa (e in modo particolare in Italia) larealizzazione di una efficiente economia della conoscen-za. Nel frattempo, la sopravvivenza del ricco tessuto di Pmi

manifatturiere italiane è legata alla loro capacità di saperindividuare le opportunità di domanda che si presentano aldi fuori dei tradizionali mercati, offrendo prodotti “diffe-renziati” rispetto a quelli prodotti dai paesi di recente in-dustrializzazione.

La necessità di monitorare costantemente l'evoluzione del-la domanda e del posizionamento dei concorrentiL'individuazione delle opportunità di domanda e la defini-zione di strategie vincenti di differenziazione non possonoche basarsi sulla maggior conoscenza possibile dei merca-ti esteri e delle loro dinamiche. In un contesto di forti cam-biamenti, sia in termini di intensità che di velocità, l'espe-rienza, da sola, rischia infatti di non essere più un driver de-cisionale affidabile. Si ravvisa, quindi, la necessità di mo-nitorare l’evoluzione della domanda nei diversi mercati e ilposizionamento dei concorrenti, in termini di quote e diprezzi praticati. In particolare appare importante per le im-prese italiane riuscire a monitorare l’evoluzione a livello in-ternazionale della componente di domanda “alto di gam-ma”, a maggiore valore aggiunto e più riparata dalla con-correnza dei paesi di più recente industrializzazione.

MARCELLO ANTONIONI, ECONOMISTA STUDIABO

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La miniera di informazioni presente nei dati di commerciointernazionaleUna significativa base di conoscenza sui mercati esteri puòessere ricavata dal vasto insieme di dati riguardanti i flussidi commercio internazionale. La Divisione Statistica dell'Onu ha raccolto e messo a di-sposizione complessivamente un miliardo di osservazioniannuali riguardanti gli scambi commerciali tra paesi Onudi oltre 5000 prodotti. Ogni osservazione contiene sia il dato del flusso in valore(dollari) che quello in quantità (sia in kg che in una unità dimisura supplementare per il singolo prodotto). Dall'analisidi questi dati possono essere ricavate informazioni prezio-se sulle dinamiche in essere nella domanda nei diversi mer-cati, dal punto di vista quantitativo e qualitativo, fornendoindicazioni in termini sia di opportunità di domanda sia dipossibilità di creare valore attraverso differenziazioni diprodotto.

Il commercio mondiale di meccanica varia e affine per fa-sce di prezzoIl commercio internazionale di prodotti di meccanica variae affine sta evidenziando elevate opportunità di crescita.Nel 2011 la domanda mondiale del settore è cresciuta atassi significativi (+20,7% in dollari, figura 1), offrendo al-

le imprese italiane un importante sostegno alle vendite, inun contesto di crescente debolezza del mercato italiano.Nel 2011 le esportazioni italiane di meccanica varia e af-fine hanno così potuto registrare un forte incremento(+18,7% in dollari), dopo le difficoltà del biennio prece-dente.Va soprattutto sottolineato come la crescita del commer-cio internazionale di meccanica varia e affine stia ve-dendo il forte sviluppo di una domanda di prodotti di al-ta qualità (figura 2): nel 2011 la domanda mondiale di fa-scia alta di prezzo è cresciuta di circa il 30% (in dollari,tabella 1), quella di fascia medio alta di prezzo del 27,7%(in dollari). Tale risultato appare peraltro confermare untrend in atto da diversi anni: nel corso dell'ultimo de-cennio la quota sul commercio mondiale delle fasce al-ta e medio alta di prezzo è passata dal 30 al 40% (prez-zi correnti, figura 3).Nel 2011 la domanda di importazioni di meccanica variae affine di fascia alta è risultata pari, a livello mondiale, aqualcosa come 265 miliardi di dollari. In particolare, si se-gnala la forte crescita di una domanda di importazioni difascia alta in Cina (nel 2011 pari a 25,6 miliardi di dollari),Corea del Sud (9,1 miliardi di dollari), India (7,6 miliardi didollari), Russia (6 miliardi di dollari), Australia (6 miliardidi dollari), Brasile (5,1 miliardi di dollari).

10 L’Industria Meccanica - Settembre 2012

ANIMA/ULISSE

19951996

19971998

19992000

20012002

20032004

20052006

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Domanda Mondiale

Esportazioni italiane

Figura 1 - Tassi di variazione medio annui (in dollari) domandamondiale ed esportazioni italiane di meccanica varia ed affine (Fonte:Banca Dati Ulisse)

19911993

19951997

19992001

20032005

20072009

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AltaMedio AltaMediaMedio BassaBassa

Figura 2 - Evoluzione domanda mondiale di meccanica varia ed affineper fascie di prezzo (miliardi di dollari) (Fonte: Banca Dati Ulisse)

Tabella 1: Tassi di variazione medio annui (in dollari) della domanda mondiale di meccanica varia e affine per fasce di prezzo (Fonte: Banca Dati Ulisse)

1991-2000 2001-2005 2006-2010 2011

Alta 9,7 11,0 13,4 30,1

Medio alta 8,1 13,2 9,6 27,7

Media 5,8 13,9 3,0 17,3

Medio bassa 9,2 6,9 9,5 11,2

Bassa 11,2 7,6 13,9 12,9

Totale 7,6 11,8 7,7 20,7

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Settembre 2012 - L’Industria Meccanica 11

Contestualmen-te, a fronte dellatenuta in terminirelativi della fa-scia bassa e me-dio-bassa diprezzo(1), la fasciamedia di prezzotende a ridursi intermini relativi:la sua incidenzasulla domandacomplessiva è,infatti, passatadal 50% del2005 al 39% del2011. Questo segmen-to di domanda è,peraltro, quello su cui le imprese italiane sono maggior-mente focalizzate: quasi il 60% dell'export italiano di mec-canica varia e affine va a servire la domanda di fascia me-dia di prezzo (figura 3). Sulla fascia media di prezzo le esportazioni italiane deten-gono oltre il 10% della domanda mondiale di MeccanicaVaria ed Affine (prezzi correnti, figura 5). Un tale posizionamento delle esportazioni italiane, benchésostanzialmente in tenuta negli ultimi anni, appare sub-ot-timale per due ordini di motivi: • perché la domanda di fascia media sta crescendo menodelle altre; • perché potrebbe accadere lo stesso “spiazzamento” com-petitivo che è avvenuto sulla fascia bassa e soprattutto me-dio bassa. Sulla fascia medio bassa di prezzo, ad esempio, fino all’ini-

zio degli anni2000 le esporta-zioni italiane ave-vano una quota didomanda mon-diale compresatra il 15 e il 20%:la concorrenzaportata nel nuovosecolo da paesi apiù basso costodel lavoro haspiazzato le im-prese italiane, fa-cendo scenderela quota italianasulla fascia me-dio bassa di do-manda fino al

6,8% del 2011. In particolare, sulla fascia medio bassa in ap-pena sei anni la Cina è passata dal 19,5% (dato 2005) al31,8% del 2011, segnalando un suo aumento significativo dicompetitività anche su questa fascia di prezzo.In secondo luogo, il posizionamento delle esportazioni ita-liane appare sub-ottimale alla luce delle opportunità che sistanno venendo a creare sulla fascia alta di prezzo. Pur rap-presentando ormai quasi il 30% della domanda mondiale,la fascia alta di prezzo rappresenta ancora soltanto il 15%delle esportazioni italiane (prezzi correnti, si veda di nuo-vo la figura 5). Nel 2011 la quota di domanda mondiale di fascia alta sod-disfatta dall'export italiano è stata di appena il 4% (prezzicorrenti, figura 5). La fascia alta di domanda mondiale è in-vece fortemente presidiata da Germania (18,5% nel 2011),Stati Uniti (15,5%), Giappone (10,3%) (2).

Figura 4 - Quote % di commercio mondiale dell'Italia (prezzicorrenti) (Fonte: Banca Dati Ulisse)

Figura 5 - Quote % di commercio mondiale dell'Italia per fascia diprezzo (prezzi correnti) (Fonte: Banca Dati Ulisse)

19911992

19931994

19951996

19971998

19992000

20012002

20032004

20052006

20072008

20092010

2011

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

AltaMedio AltaMediaMedio BassaBassa

Figura 3 - Evoluzione delle quote di esportazioni italiane di meccanica varia e affine per fasce diprezzo (prezzi correnti) (Fonte: Banca Dati Ulisse)

(1) In particolare, nel periodo 2008-2011 la fascia bassa di prezzo ha aumentato la propria incidenza, denotando una crescente polarizzazione della do-manda internazionale di meccanica varia e affine tra basso di gamma, da un lato, e alto di gamma, dall'altro(2) Da segnalare che esiste anche una quota in crescita di domanda mondiale di alto di gamma servita da export cinese, che nel 2011 è risultata pari al 2.3%del totale di fascia alta.

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Sembra, quindi, emergere sui mercati internazionali unaimmagine riconosciuta dei prodotti di Germania, Stati Uni-ti e Giappone quali “top di gamma”, a cui tende a corri-spondere, in misura crescente, un premium price; conte-stualmente, l'Italia appare “attardata” nel suo percorso diriposizionamento. Tali evidenze sembrano segnalare la necessità di allargareil perimetro dell'azione commerciale delle imprese italia-ne oltre ai tradizionali mercati dei paesi sviluppati, propo-nendo i propri prodotti in quei mercati che possono esserein grado di valorizzarne la qualità. Il mercato europeo continuerà a rimanere debole anche nelprossimo futuro perché gran parte delle risorse sarannoorientate al rientro dei debiti sovrani. Ma fuori dell'Europa

non mancheranno opportunità. I prezzi elevati delle mate-rie prime stanno trasferendo ricchezza verso i paesi pro-duttori. Questa ricchezza coinvolgerà progressivamentesempre più ampi strati di popolazione creando le basi perla formazione di una domanda significativa anche di pro-dotti di qualità. Parallelamente, la crescita delle attività ma-nifatturiera nei paesi di nuova industrializzazione genereràrisorse che porteranno anche questi mercati a esprimereuna domanda di prodotti di qualità.Questa analisi conferma, peraltro, come già ora queste“nicchie” di mercato appaiano sempre più significative,dimostrandosi in grado di risultare altamente attrattiveper l’offerta delle imprese italiane di meccanica varia eaffine.

12 L’Industria Meccanica - Settembre 2012

“Ulisse per ANIMA”: la guida per monitorare le opportunità sui mercati internazionali della meccanica varia e affine

Per guidare le imprese italiane della meccanica varia eaffine sui mercati internazionali, è nato “Ulisse per ANI-

MA”, un ampio set informativo sul commercio internazio-nale con un dettaglio elevato di prodotto, mercato e fasciadi prezzo. Il servizio, sviluppato da StudiaBo, Valore Im-presa e Aderit, in collaborazione con la Federazione ANI-MA, ha i seguenti elementi distintivi:• un elevato dettaglio merceologico, con un livello per co-

dice doganale prodotto fino ai 6 digit;• un elevato dettaglio di mercato e paese esportatore, con

la possibilità di misurare, per un dato prodotto, il livellomedio e il posizionamento di prezzo dei diversi paesiconcorrenti su un dato mercato;

• la possibilità di una elevata periodicità temporale (basemensile) di aggiornamento delle informazioni;

• il carattere strutturato e tra loro omogeneo delle infor-mazioni, che rende la lettura cross-market particolar-mente consistente.

“Ulisse per ANIMA” può essere d'aiuto a una impresa del-la meccanica varia e affine per:• minimizzare il costo di raccolta informazioni, indiriz-

zando la raccolta informazioni verso mercati a più altopotenziale per prodotto e modello di business aziendale;

• verificare il proprio posizionamento competitivo sui mer-cati esteri già serviti, in termini di performance di vendi-ta e posizionamento di prezzo rispetto alla media deiconcorrenti presenti su quel dato mercato.

Il primo bisogno soddisfatto da Ulisse è quello di suppor-tare una Pmi in una “pre-selezione” dei “paesi mercato”verso i quali orientare i propri investimenti di internazio-nalizzazione. La prima fase di un processo di internazionalizzazione con-siste, infatti, nell'acquisizione delle informazioni di basenecessarie per attuare il processo stesso. Queste informa-zioni (lista di possibili interlocutori locali, normative delpaese, strutture logistiche utilizzabili e relativi costi, seg-mentazione territoriale del mercato, ecc.) hanno un costoelevato e risulta opportuna una loro acquisizione solo do-po aver ristretto ad alcune unità i paesi di interesse. La scel-ta dei paesi di interesse può essere fatta utilizzando le infor-mazioni Ulisse.Un altro bisogno che Ulisse è in grado di soddisfare è quel-lo di offrire a una Pmi un benchmark per monitorare le pro-prie performance di vendita su un dato mercato estero sulquale già opera. Questa attività può consentire all'azienda di verificare inche misura la propria strategia di internazionalizzazione suquel mercato stia risultando vincente.In estrema sintesi, Ulisse può consentire, da un lato, un ab-battimento dei costi di raccolta delle informazioni a sup-porto dei processi di internazionalizzazione di una PMI e,dall'altro, una focalizzazione delle risorse a disposizionedell'azienda verso quei mercati che presentano le maggio-ri potenzialità di successo.

ANIMA/ULISSE

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Settembre 2012 - L’Industria Meccanica 13

Dossier e Portale “Ulisse per ANIMA”Oggi è disponibile il portale Ulisse per ANIMA (anima-ulisse.studiabo.it), in cui il sistema Ulisse è veicolato alle azien-de della Meccanica Varia ed Affine nella forma di schede (“dossier”) a punti. Il Dossier Prodotto riporta una serie di informazioni utili a cogliere le potenzialità in termini di esportazioni italianeper un dato prodotto. Il Dossier Mercato evidenzia le caratteristiche di un determinato mercato mondiale per un dato prodotto. Il Dossier Produttore documenta la competitività di un paese produttore estero nei confronti degli esportatori italianiper un dato prodotto. Tutti gli associati ANIMA dispongono di 400 punti omaggio che possono utilizzare per accedere al servizio.Per informazioni e/o per richiedere le proprie credenziali di accesso riservate: [email protected], [email protected]

Le survey “Ulisse per ANIMA” Le survey Ulisse per ANIMA sono finalizzate alla raccolta dei bisogni - in termini di servizi e di strumenti - delle im-prese della Meccanica Varia ed Affine nell’ambito dei propri progetti di internazionalizzazione.Come si svolgono? Tramite l'area riservata del portale Ulisse per ANIMA, una azienda può compilare il questionariodi indagine relativo ai propri bisogni in materia di internazionalizzazioneLa compilazione di un questionario consente ad una azienda utente del portale Ulisse per ANIMA di guadagnare pun-ti extra gratis utilizzabili per la consultazione dei Dossier Ulisse, ma soprattutto può consentire un continuo adatta-mento dei servizi Ulisse per ANIMA agli effettivi bisogni delle imprese.Per informazioni: [email protected], [email protected]

Focus Group “Ulisse per ANIMA”Sono sessioni libere, nella forma di tavole rotonde, tra imprese ANIMA, di uno stesso settore o filiera, in fase di perlu-strazione di nuovi mercati.Tali incontri possono fornire elementi utili per una pre-analisi delle opportunità offerte dai mercati internazionali perprodotti di interesseEcco come si svolge un Focus Group:1. Presentazione di alcune ipotesi di lavoro su possibili opportunità di mercato per i prodotti di interesse delle azien-

de partecipanti2. Open Discussion per domande e opinioni non su dati sensibili aziendali.Ogni azienda partecipante viene omaggiata di un “Libro Ulisse commentato”, una sintesi dei temi principali dall'in-contro, corredati dai dati Ulisse, che l'azienda potrà utilizzare quale primo capitolo di un ipotetico business plan diinternazionalizzazioneProssimi appuntamenti già programmati dei Focus Group Ulisse sono l’11 settembre a Bologna e il 12 settembre a Milano.Per informazioni e/o per iscrizioni: [email protected], [email protected]

Consulenza “Ulisse per ANIMA”È un servizio erogato direttamente e in modo dedicato dal Team Ulisse alle aziende ANIMA interessate. Tale servizioè finalizzato a supportare una azienda ANIMA nell'ottimizzare le risorse economiche e umane a disposizione dei pro-pri processi di internazionalizzazione, concentrandole laddove sono ipotizzabili i ritorni più elevati. La Consulenza Ulisse per ANIMA prevede i seguenti moduli di intervento a catalogo. - Modulo A: “Supporto al monitoraggio risultati commerciali mercati esteri”: è un intervento finalizzato a supportare

una azienda nel verificare il proprio posizionamento commerciale sui mercati internazionali già serviti e nel defini-re eventuali azioni correttive.

- Modulo B: “Supporto alla selezione di nuovi paesi mercato ad alto potenziale”: è un intervento finalizzato a sele-zionare alcuni mercati obiettivo non ancora serviti dall'azienda e individuati come ad alto potenziale in relazione aipunti di forza dell'azienda

Per informazioni: [email protected], [email protected]

Presto on line anche BlogUlisseDalla miniera di informazioni rappresentata dal sistema Ulisse nascerà a breve BlogUlisse, l’evoluzione editoriale eanalitica per offrire un supporto concreto al riposizionamento delle Pmi in un'ottica sempre più internazionale. BlogUlisse sarà una piattaforma internet di condivisione di conoscenze ed esperienze, al servizio dei processi di in-ternazionalizzazione di una Pmi. I contenuti di BlogUlisse saranno strutturati secondo tre dimensioni: per Merceologia, Mercato e Area Tematica.Una redazione di esperti settoriali e paese, supportata dal sistema Ulisse, metterà a disposizione propri contributidi conoscenza ed esperienza per un dato settore o paese, consentendo ad un utente di poter raccogliere ed even-tualmente condividere liberamente con altri utenti elementi utili ad un ragionamento sulle opportunità ed opzionidi internazionalizzazione.

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Appuntamento a Roma, Camera dei Deputati, per il Clubdella Meccanica; un’occasione per promuovere la culturae la conoscenza del settore

L’iniziativa tenutasi a Roma il 26 giugno scorso ha portato all’attenzione di parla-mentari, associazioni di categoria e operatori del settore idee per il rinnovamentosecondo canoni di efficienza energetica, del parco degli impianti gas industriali, permigliorarne qualità e sicurezza.

Sicurezza gas, piano straordinarioper l’adeguamentodegli impianti

ANIMA, la Federazione della meccanica, si è confron-tata con un ricco parterre politico alla Camera in me-

rito al necessario adeguamento degli impianti a gas esi-stenti. L’occasione è stata suscitata dalla consultazione pub-blica avviata dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas(AEEG) per valutare le condizioni tecniche ed economichedella connessione degli impianti di produzione di biome-tano alle reti di gas naturale. ANIMA e le sue associazioni direttamente interessate As-sotermica, Avr, Acism, Ucrs ne hanno discusso alla presen-za di operatori dell’intera filiera, da Anigas al Cig a Con-fartigianato manutentori, e di parlamentari quali On. Vi-gnali, On. Froner, On. Tortoli.Il parco impiantistico nazionale conta circa 21.600.000unità (dati AEEG 2011). Oggi, in Italia, gli impianti do-mestici alimentati a gas sono in condizioni drammatiche:circa il 91% non è "a norma" e addirittura il 4,5% è po-tenzialmente pericoloso. Esistono inoltre circa 7 milionidi caldaie a gas precedenti alla marcatura Ce e tanti mi-lioni di componenti e dispositivi "non adeguati". Tale si-tuazione non è in grado di soddisfare gli obiettivi postidall’Europa.ANIMA intende sempre più sensibilizzare le istituzioni sul-la necessità di stimolare l’adozione di un “Piano nazionalesulla sicurezza gas” - dichiara Sandro Bonomi, PresidenteANIMA - Tale iniziativa permette di rinnovare, secondo ca-noni di efficienza energetica, il parco degli impianti instal-lati, migliorare la qualità della misurazione dell’utilizzo del-la risorsa gas, attraverso strumentazione di ultima genera-zione in grado di comunicare tempestivamente il livello deiconsumi ai cittadini e ai gestori, incrementare ancora di piùla qualità del già ottimo sistema di trasporto del gas, assicu-rando bandi di gara in cui il servizio post vendita della com-

ponentistica sia valutato più importante del prezzo d’ac-quisto del componente stesso per favorire la velocità nellarisoluzione delle interruzioni di erogazione - conclude ilPresidente Bonomi - Interventi come questi vanno organiz-zati, programmati e seguiti in modo da consentire i miglio-ri benefici per le famiglie, il sistema energetico nazionale,le industrie presenti in Italia e la filiera sul territorio”. L’adozione di un “Piano straordinario per la sicurezza gas”che coniughi adeguamento normativo a vincoli di effi-cientamento del sistema nel suo complesso comporta co-me conseguenza diretta la crescita dell’occupazione sututto il territorio nazionale, miglior efficienza del sistemagas, diminuzione di costi per il Paese, minori disagi per icittadini.L’iniziativa si inserisce nel contesto di quanto previsto dalDecreto Legislativo 3 marzo 2011, n. 28, che recepisce la2009/28/Ce sulla promozione dell’uso dell’energia da fon-ti rinnovabili e si propone di favorire il raggiungimento de-gli obiettivi definiti a livello nazionale e contribuire alla cre-scita sostenibile del nostro Paese.In stretta relazione vi è il fatto che l’Europa sta definendo lecaratteristiche delle specifiche di qualità dei gas naturali di-stribuibili in rete, al fine di favorire le condizioni per la crea-zione di un unico mercato competitivo del gas naturale.La precondizione indispensabile per attuare gli obiettivieuropei è pertanto quella di partire dagli impianti utiliz-zatori.ANIMA e le sue associazioni avanzano come proposta unpiano straordinario di accertamenti sugli impianti a gas esi-stenti, con una delibera i cui dettami siano scaglionati neltempo e la conseguente messa a norma di quelli più vec-chi, metterebbe in sicurezza l’ingente parco installato e por-terebbe evidenti benefici per tutta la filiera. Senza contare

14 L’Industria Meccanica - Settembre 2012

ANIMA

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Settembre 2012 - L’Industria Meccanica 15

che una maggiore atten-zione per l’impianto non-ché una sua regolare ma-nutenzione possono por-tare ad un miglioramentodel livello di rendimentoed un abbattimento deicosti di gestione immedia-tamente percepibili ancheall’utente finale.Si è potuto così fare il pun-to sulla sicurezza e pre-sentare alcune proposteconcrete che siano di sal-vaguardia per l’utente fi-nale ed economicamentesostenibili per i privati e lacollettività.Per quel che riguarda gli impianti termici, le abitazioni ita-liane sono quasi totalmente dotate di sistemi per il riscal-damento degli ambienti, ma le tipologie di impianto varia-no in misura notevole (fonte Cresme). Gli impianti termicipiù diffusi risultano quelli serviti da caldaia autonoma(51,9% delle abitazioni) seguiti da quelli centralizzati

(25,1% delle abitazioni)mentre le abitazioni conaltro tipo di impianto osenza impianto fisso rap-presentano il 23,0%.Queste ultime, oltre aquelle con impianti che ri-scaldano solo parti dell’a-bitazione, contemplanoanche i sistemi di riscal-damento attraverso pom-pe di calore o con il tele-riscaldamento e i sistemidi riscaldamento parzialequali i caminetti, i termo-camini e le stufe.Il combustibile o la moda-

lità di alimentazione più frequente è il gas (metano, di cittào in bombole) nel 48,9% delle abitazioni, i liquidi (Gpl, ga-solio, altri olii) rappresentano il 29,4%, i combustibili soli-di (in massima parte legname o sue lavorazioni quali pellete cippato) sono usati nel 14,5% delle abitazioni e l’energiaelettrica alimenta il 6,0% degli impianti domestici (pompedi calore, stufe ma anche radiatori e pannelli radianti).

Figura 3: Evoluzione delle quote di domanda mondiale di meccanica varia eaffine per fasce di prezzo (prezzi correnti) (Fonte: Banca Dati Ulisse)

I commenti di parlamentari e relatori a “L’Industria Meccanica”

On. Laura Froner

«Penso che le proposte emerse daquesto incontro potranno essere in-teressanti anche per noi parlamenta-ri: fonte di ispirazione per modifichesia in chiave semplificatoria sia dimiglioramento qualità e servizi alcittadino anche per quanto riguarda

la sicurezza della trasmissione del gas. L’adeguamento de-gli impianti attualmente esistenti non è banale e assoluta-mente da non trascurare.Le proposte dovranno essere prese in considerazione per-ché, quando si parla di sicurezza cittadini di un servizio,non dobbiamo lesinare sul controllo e la qualità di impiantie componentistica messi in campo e a disposizione, ma in-vece lavorare perché venga migliorato il recepimento del-le direttive europee su questo tema.La crescita comincia anche dalle piccole cose, come il mi-glioramento di qualità e sicurezza, e soprattutto la riquali-ficazione dell’esistente, e non, al contrario, il consumo ul-teriore, soprattutto su un territorio come il nostro. Penso che siano risorse immediate e senza dubbio pratichee concrete».

On. Raffaello Vignali

«Le proposte di ANIMA sono moltocondivisibili, noi abbiamo il doppiobisogno di creare sicurezza e effi-cienza energetica, oltre che sostene-re una filiera produttiva molto im-portante per l’Italia.Un primo provvedimento può esse-

re il nuovo decreto sviluppo, e il conseguente sostegno fi-no al 50% per le ristrutturazioni: è un primo passo moltoimportante, sicuramente un ottimo incentivo fiscale.Per entrare nel dettaglio delle tematiche toccate oggi, vor-rei poter auspicare una nuova generazione di contatori. Suicontatori elettrici abbiamo quanto di più all’avanguardianel mondo, organizzati via satellite, nel caso del gas con-tinuiamo ad affidarci ai vecchi contatori a membrana, chehanno molto i problemi: non consentono di valutare chegas sia quello che passa, ad esempio, e inoltre sono mec-canici e non possiamo pertanto staccarli immediatamenteda una sala comando in caso di problemi. Una norma cheobblighi una sostituzione con contatori più evoluti sarebbeun fattore importanteLa ricetta per la crescita è quella già individuata dal Presi-

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dente Squinzi: la prima regola è semplificare. Abbiamo untessuto produttivo sano e forte, dobbiamo metterlo in con-dizione di muoversi, e per questo ci vuole uno stato effi-ciente. In due parole? Creare un ambiente favorevole perl’impresa».

On. Roberto Tortoli

«Aprire il tema della sicurezza sugliimpianti a gas è urgente e necessa-rio. Per la Commissione Ambiente,di cui sono vice presidente, la que-stione non è stata oggettivamente af-frontata. Ho sentito all’interno diquesto convegno alcune idee che se-

condo me possono essere portate avanti immediatamenteper sensibilizzare la politica su questi temi. Se devo pensare alla crescita non posso che dirmi preoc-cupato: il lavoro per la crescita è un tema centrale in Italiae Europa, e se l’Europa non capisce che la crisi è profondae non reagisce nella maniera giusta il nostro paese non cela farà».

Sandro Bonomi, Presidente di ANIMA

In rappresentanza di ANIMA sonomolto lieto di aver potuto assistere aun convegno sulla sicurezza gas, acui a abbiamo partecipato sia comerappresentanti di produttori sia co-me produttori. Sono emersi spuntiimportanti riguardo all’idea di sicu-

rezza come prevenzione, l’utilizzo materiali di qualitàconformi a normative, e magari prodotti da manifattura ita-liana, visto che ogni euro investito un Italia è destinato adaumentare l’occupazione. Altro punto importante è il con-trasto alla contraffazione. Ho notato con piacere l’interes-se dei Parlamentari e dei rappresentanti in Commissioniparlamentari. La loro nutrita partecipazione è a testimo-nianza della loro attenzione nel concepire il settore gas inItalia sempre migliore in tecnologie e risparmio energetico,un aspetto molto importante per la nostra Federazione, che,per quanto riguarda il solare termico, ha una tecnologia adaltissimo livello sia in Italia che nel mondo Le imprese per mantenere la loro competitività ed esserecompetitivi in Italia e all’estero, devono avere un habitat inItalia stabile e continuo riguardo a una serie di condizioninecessarie per costituire la competitività: come i rapporti dilavoro, la flessibilità negli investimenti e nell’ambiente le-gislativo giudiziario, ma soprattutto semplificazione, la ri-cetta migliore per superare i momenti di difficoltà.

Francesco CastorinaDirettore tecnico Cig Comitato Ita-liano Gas

«Le proposte viste e presentate daAssotermica e sostanziate dagli altriinterventi che si sono sviluppati du-rante l’incontro di oggi, ci trovanod’accordo e senza dubbio sono con-

vinto sul fatto che debbano essere sostenute. È importanteche una associazione di costruttori e una come il Cig, chefa normative, vadano d’accordo. Vuol dire una cosa: che lanecessità c’è, è precisa ed è conosciuta.La ricetta per la crescita? Sicuramente quella di avviare ve-rifiche e sostituzione degli apparecchi. È chiaro che non de-ve essere una misura punitiva per i cittadini, deve esserepensata e organizzata con molto criterio».

Alberto Montanini, VicepresidenteAssotermica

La cosa più importante è la sicurez-za. Ciò vuol dire anche tutela del-l’ambiente e risparmio energetico, etutela dei cittadini in ogni modo. Perfare questo ci vuole un piano orga-nico di controlli delle riforme. Dob-

biamo, insomma, accrescere la percezione del rischio daparte dei cittadini utenti, sostenendo ciò anche dal puntodi vista degli operatori: intervenire con strumenti legislati-vi efficaci e comprensibili.Si parla tanto di crescita. Non ci può essere crescita senzaregole semplice poca burocrazia e investimenti nello svi-luppo. Non abbandoniamo la nostra tradizione di alta qualità,dobbiamo competere sulla alta qualità e dare libero sfogoal nostro genio e ingegno: per noi è fondamentale.

Luca Falco, Presidente NazionaleConfartigianato Manutentori

Il convegno di oggi è un momentoimportante, perché mette assiemepiù operatori del settore gas e del set-tore impianti. Più operatori che lavorano insieme escambiano le proprie idee in un mo-

mento di chiarimento, per avere una visione d’insieme eriuscire a mettersi nei panni degli altri. Questo ci ha per-messo di capire cosa serve per migliorare gli impianti gas ela sicurezza dei nostri clienti. Perché questo è il nostro compito: garantire servizio, be-nessere e sicurezza.Cosa serve? Formazione professionale, crescita continua ecostante di tutti gli operatori. È uno sforzo che le aziendedevono fare e che gli deve essere riconosciuto. È importanteperché altrimenti ricette per la crescita non ne esisterebbe-ro. Se un imprenditore si impegna per formare il persona-le, ma opera in un mondo in cui chiunque può fare lo stes-so senza una qualificazione è reale, le aziende che hannovoglia di crescere e investono in sicurezza subiscono unaforte penalizzazione.C’è quindi bisogno che il mercato riconosca la qualità e laserietà degli operatori. Poi bisogna andare avanti a cercareidee innovative per fa capire l’importanza della sicurezza.

C. F.

16 L’Industria Meccanica - Settembre 2012

ANIMA

Page 19: l'Industria Meccanica n. 680, settembre 2012

DA OLTRE 50 ANNI CREIAMOQUALITà INNOVAZIONE SISTEMI EVOLUTI

gRAZIE A VOI

www.enolgas.it

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Il 27 giugno scorso il convegno organizzato da Ucomesaal Palazzo delle Stelline di Milano

Un incontro per suggerire una strada attraverso la qualesi potrà evolvere un mercato da anni in forte crisi permantenere viva l’industria. Fra i temi principali la lottaagli sprechi e la ricerca del valore per il cliente, innova-

zione tecnologica, razionalizzazione e valorizzazione della filiera produttiva. A con-vegno sono stati inoltre presentati i dati elaborati da Cresme relativi al comparto.

Edilizia: ecco come si può crescere

«In Italia il settore delle costruzioni è in crisi da anni, edenuncia perdite importanti di occupati e carenza di

ordinativi sia nel settore pubblico sia in quello privato. So-no all’origine di questo disastro i mancati pagamenti da par-te degli enti pubblici, una regolamentazione farraginosa ecomplessa per gli appalti pubblici e per le licenze ediliziepubbliche e private, il calo degli investimenti in infrastrut-ture, la stretta del credito e la riduzione di mutui». Così Lu-ca Turri, Presidente di Ucomesa (Unione Costruttori mac-chine edili, stradali, minerarie e affini), al convegno “Edili-zia, come crescere e dove crescere”, organizzato a Milanopresso la sede di Ice (Istituto nazionale per il commercioestero) il 27 giugno scorso. Un evento in cui i rappresen-tanti del settore del macchinario e degli impianti per l’in-dustria delle costruzioni si sono interrogati su quali sianole vie adatte per dirigersi finalmente verso una crescita, fo-calizzando quali siano le sinergie da attuare in favore del-le aziende di settore, e come far sentire la propria voce alivello istituzionale, in un momento in cui la crisi del com-parto si sta ripercuotendo sullevendite di materiali e macchi-nari – con la conseguente usci-ta dal mercato delle aziendemeno strutturate – portando iproduttori italiani a puntare tut-to sull’export.«Bisogna tornare a crescere inItalia» continua Luca Turri, «ca-pire quali opportunità si pre-sentano non più guardando auna segmentazione verticaledella rappresentanza, ma versouna logica di filiera, alla vici-nanza con i nostri clienti e allepolitiche sinergiche di soste-

gno con i settori complementari».Fra i relatori Alberto De Vizio, direttore di Atecap (Associa-zione tecnico economica del calcestruzzo preconfeziona-to), che, in rappresentanza di un mercato in cui la produ-zione ha subito un costante andamento negativo, calandodel 12,3% in tre anni, ha tratteggiato l’idea di una ricerca dinuove logiche di marketing strutturale che rispondano a esi-genze in passato non adeguatamente considerate. In parti-colare privilegiando una logica di tipo qualitativo: «In pas-sato le imprese si sono forse più adoperate a incrementare iricavi senza preoccuparsi dei costi da sopportare; la crisi cre-do ci abbia costretti a riflettere su questo rapporto e a daremaggiore attenzione anche ai costi di produzione verifican-do se effettivamente i ricavi sono in grado di coprirli». E con-tinua: «come insegnano tutti i più grandi esperti di econo-mia del mercato le fasi di crisi vanno vissute anche comeoccasione di rivisitazione degli schemi seguiti fino a quelmomento; il mercato si avvia verso una fase di autoregola-mentazione che potrebbe portare all’emarginazione degli

operatori improvvisati, che, ap-profittando di basse barriere diingresso, inquinano il settorecon comportamenti non in li-nea con quelli di una ripresa in-dustriale».In rappresentanza del mondodell’asfalto, fra i relatori, Stefa-no Ravaioli, direttore di Siteb,(Associazione italiana bitumeasfalto strade): «Di innovazio-ne tecnologica – ha spiegato –ne abbiamo tantissima, avvia-ta da anni, tuttavia non decol-la, perché il settore dell’indu-stria meccanica collegata all’a-

A CURA DI CARLO FUMAGALLI

18 L’Industria Meccanica - Settembre 2012

ANIMA/UCOMESA

Tavolo dei relatori: da sinistra Luca Turri, Lorenzo Bellicini,Francesco Curcio e Giancarlo Lamio

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Settembre 2012 - L’Industria Meccanica 19

sfalto è implicitamente in correlazione a tutto il settore pub-blico, di conseguenza l’innovazione tecnologica avrà suc-cesso quando si sbloccheranno le intenzioni di coloro chegestiscono la parte pubblica». E conclude: «L’innovazionetecnologica italiana è notevole, di alta qualità, va in dire-zione della sostenibilità, della riduzione degli sprechi, re-cupero materiali e risorse; è paradossale che in altri paesi,anche meno sviluppati del nostro, siano già operative».A illustrare poi una strategia per migliorare la competitivitàdelle aziende di settore, Francesco Curcio, di Q&O Con-sulting. «Quanto è importante puntare sull’efficienza? Al-meno quanto conta puntare sulla strategie» ha spiegato,«sono 2 facce della stessa medaglia: è corretto immagina-re che prima si pensi di tarare il business su ciò che effetti-

vamente serve al cliente (sempre l’anello centrale della stra-tegia dell’imprenditore). Fatto questo c’è da organizzare lapropria risposta per essere il massimo grado efficiente e ca-pace nel produrre esattamente quanto occorre». In definitiva, da un convegno organizzato per prendere co-scienza che il mercato sta cambiando, e in cui è sempre piùnecessario indirizzarsi verso una maggiore efficienza, tra-spare una competenza distintiva in Italia nel pensare in mo-do innovativo a come organizzare una nuova offerta di mer-cato. I presupposti ci sono dunque, le capacità anche:«l’importante, per reagire ora» ha conclude Curcio, «è ca-pire che per fare efficienza non c’è tempo per improvvisa-re, quello che andiamo a organizzare dev’essere buono alprimo colpo». ❒

Scenari delle costruzioni e delle opere pubbliche tra riduzione e riconfigurazione del mercato

Durante il convegno, Lorenzo Bellicini, direttore Centroricerche economiche sociali di mercato per l'edilizia

e il territorio, ha presentato gli ultimi dati elaborati da Cre-sme (Centro Ricerche Economiche Sociali di Mercato perl'Edilizia e il Territorio), definendo uno scenario delle co-struzioni e delle opere pubbliche tra riduzione e semplifi-cazione del mercato. Ha così commentato: «Rispetto al-l’andamento del mercato questi primi mesi del 2012 sonodecisamente difficili, ma alcune indicazioni che provengo-no dal recente decreto sviluppo portano sicuramente a pre-vedere un miglioramento per quanto riguarda interventi diriqualificazione. Nel comparto delle opere pubbliche, al-l’interno di un quadro molto duro, è probabile che il siste-ma delle strade e soprattutto di alcune autostrade in con-cessione mostri quest’anno l’inizio di una fase di ripresa».E continua: «La stima che abbiamo elaborato (che ancoranon tiene conto degli effetti di alcuni dei contenuti del de-creto sviluppo,) mostra un settore delle costruzioni di fron-te a una seconda fase di caduta. Legata alla crisi più gene-rale dell’economia a questaguerra finanziaria in atto.Una forte incertezza cheblocca di fatto chi sarebbein grado di investire in que-sto momento. I problemisono essenzialmente dispesa pubblica, di fascia didomanda debole, e di in-certezza, che condizionacosì la domanda».

Le costruzioni in un conte-sto economico di nuovo inrecessione: nota CresmeLa crisi che il settore delle

costruzioni sta vivendo è la peggiore crisi dal secondo do-poguerra. Secondo i dati del Cresme tra 2006 e il 2012 ilsettore delle costruzioni, escludendo il settore degli impiantidelle energie rinnovabili, ha perso, a valori deflazionati, il27% degli investimenti totali, il 41,7% delle nuove costru-zioni e il 10,3% della manutenzione straordinaria del patri-monio esistente. Il settore più colpito è la nuova produzio-ne di abitazione, dove la flessione si misurerà a fine 2012con un -51% rispetto al picco 2006. Di contro l’unico com-parto che mostra valori positivi è la manutenzione straordi-naria dell’edilizia residenziale: +0,4% rispetto al 2006.Il 2012 vede un nuovo peggioramento del quadro di base:la seconda fase della crisi finanziaria e la recessione colpi-scono un settore già in difficoltà, minando la capacità direddito e di risparmio della domanda, la voglia di investi-mento e la disponibilità di credito. I dati dei primi mesi del 2012 mostrano un aggravamentodella crisi che si misura da vari punti di vista:- Il mercato immobiliare da’ segnali di una nuova signifi-

2006

2011

2012

Vr.% 2012/

2006

Vr.% 2012/ 2011

Inves�men� in nuove costruzioni 61.485 38.683 35.865 -41,7 -7,3

di cui:

- Residenziali 29.638 15.982 14.535 -51,0 -9,1

- Non residenziali private 14.594 9.760 8.844 -39,4 -9,4

- Non residenziali pubbliche 4.046 3.028 2.723 -32,7 -10,1

- Genio civile 13.206 9.913 9.764 -26,1 -1,5

Inves�men� in rinnovo 54.122 49.957 48.573 -10,3 -2,8

di cui:

- Residenziali 28.221 28.914 28.335 0,4 -2,0

- Non residenziali private 12.731 11.346 11.028 -13,4 -2,8

- Non residenziali pubbliche 4.047 3.042 2.641 -34,7 -13,2

- Genio civile 9.123 6.655 6.569 -28,0 -1,3

TOTALE INVESTIMENTI 115.606 88.640 84.438 -27,0 -4,7

Investimenti in costruzioni 2006-2012 per comparti di attività (milioni di euro deflazionati ’95) (Fonte: Cresme)

Page 22: l'Industria Meccanica n. 680, settembre 2012

20 L’Industria Meccanica - Settembre 2012

cativa contrazione. Nel primo trimestre del 2012 il merca-to immobiliare registra una frenata delle compravendite del20%. Dal 2006 al 2011 le compravendite erano già dimi-nuite del 32%. Se la flessione dovesse confermarsi anchenella seconda parete dell’anno, il comparto residenziale siattesterà sulle 500.000 abitazioni compravendute contro le600.000 del 2011 e le 850.000 del 2007;- i dati Crif-Assofin, evidenziano come da novembre 2011a aprile 2012 la flessione delle richieste di mutui per l’ac-quisto di abitazioni sia scesadel 50% rispetto allo stesso pe-riodo dell’anno precedente; - e i segnali che arrivano dall’I-stat sulla produzione di mate-riale per le costruzioni sonoparticolarmente negativi e mo-strano nel 2012, ad eccezionedel calcestruzzo, un significati-vo peggioramento in tutti i set-tori nell’ultimo trimestre 2011e nel primo 2012.Lo scenario di grave riduzionedei potenziali di mercato, discarsa liquidità e di difficoltàdi accedere al credito, oltre airitardi nei pagamenti, in un clima di costante incertezza chemina la fiducia degli investitori, si accompagna ad unaprofonda e rapida riconfigurazione del mercato. E le duecomponenti della crisi, riduzione del volume totale delmercato e riconfigurazione del peso dei diversi compo-nenti, producono, come in unaformula matematica una solasoluzione: una forte selezione.Una profonda selezione tipolo-gica, territoriale, sociale e im-prenditoriale che colpisce ilpaese e il settore delle costru-zioni. Il settore delle costru-zioni non sta vivendo solo unacontrazione, ma anche una ve-ra e propria riconfigurazione,un cambiamento strutturale.Potremmo dire che un nuovociclo delle costruzioni è già ini-ziato i fattori propulsivi delnuovo ciclo non sono gli stes-si di prima.Il dato più evidente, al quale possiamo qui accennare, èquello riguardante gli impianti per la produzione di ener-gia da fonti rinnovabili (impianti Fer), un mercato che nel-l’ultimo triennio, quello più duro della crisi, ha vissuto unvero e proprio boom, fino a diventare nel 2010 e nel 2011

più grande di quello delle nuove costruzioni residenziali.La dimensione degli investimenti in impianti di energie rin-novabili fotovoltaici, eolici e per biomasse, stimata dal Cre-sme per il periodo 2006-2011 (stima che tiene conto di unanuova valutazione del Gse sulla produzione di impianti nel2010), comporta una sostanziale modifica dello scenariostesso delle costruzioni, che nel 2010, grazie all’eccezio-nale boom degli impianti fotovoltaici, sarebbe addiritturacresciuto del 13,4%. Va detto che lo stesso boom, e il mo-

dificarsi delle condizione diagevolazione rendono lo sce-nario prospettico di questo set-tore più prudente, ma la cen-tralità e il peso delle energierinnovabili e dell’impiantisti-stica nel settore delle costru-zioni è destinato a continuarenel tempo. L’analisi del quadro di cambia-mento del mercato mostra nel-la riqualificazione un secondodriver del nuovo ciclo di mer-cato. La domanda invece diguardare al nuovo “mette anuovo il vecchio”. Gli investi-

menti privati in rinnovo e riqualificazione hanno risentitodella crisi in misura minore rispetto agli investimenti in nuo-ve costruzioni, hanno registrato una leggera crescita già nel2011 e, nonostante le difficoltà del 2012, secondo le pre-visioni del Cresme traineranno il settore nel periodo 2012-

2015. Nel quadro della riconfigura-zione del mercato vanno poicollocati anche i cambiamentidi relazione tra soggetti pub-blici e soggetti privati. All’in-terno del settore delle operepubbliche, i tradizionali ap-palti di sola esecuzione sonoin continua diminuzione,mentre i “nuovi mercati” (par-tenariato pubblico-privato, fa-cility management che inte-grano costruzioni e servizi ) re-gistrano una fase di forte cre-scita.

Nella nuova fase di mercato trovano poi valenza strategicaper il successo di impresa, la capacità di innovare da un la-to, e dall’altro, la capacità di cogliere le opportunità dellacrescita della domanda media all’esterno del mercato na-zionale, negli altri paesi dove la crisi non si sente o dovesi stanno vivendo, addirittura, dinamiche espansive. ❒

ANIMA/UCOMESA

2006 2007 2008 2009 2010 2011TOTALE INVESTIMENTI 1,1% -0,5% -4,7% -9,3% -7,9% -3,2%Manutenzione ordinaria 0,2% 0,4% -2,0% -3,5% 0,3% -0,1%

VALORE DELLA PRODUZIONE 1,0% -0,4% -4,2% -8,3% -6,5% -2,6%Impian� energia nuove fon� rinn. -10,3% 186,0% 131,7% 97,0% 413,3% -6,6%TOT. VALORE DELLA PRODUZIONE (1) 0,9% 0,3% -2,9% -5,9% 13,4% -3,5%

Investimenti in costruzioni e in impianti di energie rinnovabili al lordo degli impianti in nuove FER (Fonte: CRESME/SI)

Lorenzo Bellicini, Direttore del Cresme

Palazzo delle Stelline di Milano dove si è svolto il convegno

Page 23: l'Industria Meccanica n. 680, settembre 2012

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Page 24: l'Industria Meccanica n. 680, settembre 2012

Roberto Balma (Gruppo Nu Air) è stato eletto Presidente dell’Associazione Compo dall’Assemblea dei soci, il 23 apri-le scorso, per il biennio 2012-2013 insieme a un consiglio direttivo così composto: Vice Presidente: Pierfrancesco Marra (Fiac SpA)Past President: Marco Fini (Fini SpA)Consigliere: Marco Berchialla (Nu Air Compressors and Tools SpA)

“Air everywhere”, aria compressanella vita quotidiana, industriale e professionale

INTERVISTA A ROBERTO BALMA, PRESIDENTE DI COMPO

Idati di mercato del settore compressorid’aria e pompe per vuoto alla fine del

2011 non erano incoraggianti. Come valu-ta la situazione arrivati a questo punto del-l’anno?Il settore dell’aria compressa in Italia sta su-bendo una contrazione fortissima. Nel 2007il nostro era il paese che per i compressoriindustriali aveva una domanda (in numerodi pezzi) pari ai livelli del mercato america-no e superiore a quello tedesco, con una ta-glia media dei prodotti più bassa degli altripaesi.Nel 2011 quel numero si è dimezzato. I pri-mi sei mesi del 2012 segnano un calo del 30% rispetto al2011. Sono numeri duri, eppure logici e razionali: rifletto-no il processo di deindustrializzazione che è in corso nelnostro paese. L’aria compressa entra in maniera trasversalesu tutta l’attività industriale del paese, e conseguentemen-te patisce la congiunturale contrazione di domanda. Anche il comparto dei compressori professionali soffre, co-me pure quello degli hobbistici. Per quest’ultimo, tuttavia,nonostante un 2012 nettamente in calo, lo scarto rispettoal periodo pre-crisi non è stato così forte, poiché la curvadella domanda del fai-da-te è molto flessibile e tende a in-nalzarsi man mano che i prezzi calano.

Come uscire da questo quadro negativo?È un processo che riguarda la ripresa di tutto il paese. È lo-gico che il nostro Sistema Paese stia entrando in crisi, nonè più competitivo: bassi salari e alto costo del lavoro, bu-rocrazia che non rende il paese attraente per gli investitoriitaliani ed esteri. Credo che il tasto su cui si dovrà puntare sempre di più saràquello dell’innovazione tecnologica.

In questo senso, stanno prendendo il via novità tecnologi-che importanti?Sì, saremo decisamente portati all’innovazione. Così come

per tanti altri prodotti, anche il prodottocompressore è arrivato sotto la lente dellaCommissione Europea, per quel che con-cerne la progettazione eco-compatibile in-trodotta dalla Direttiva 2009/125/EC.Fin dal 2005, con la prima Direttiva Ecode-sign 2005/32/EC, è stata identificata una li-sta di prodotti (in progressivo aggiornamen-to) candidati a divenir oggetto di questo ti-po di progettazione: pensiamo agli elettro-domestici di uso comune, ai circolatori, aimotori elettrici.Ora tocca a noi. Proprio recentemente è sta-to lanciato il cosiddetto studio preparatorio

che sarà la base per la redazione del Regolamento di pro-gettazione specifico per il prodotto “compressore”. Le pri-me stime indicano – quale obiettivo – una riduzione del30% dei consumi di energia elettrica nella produzione diaria compressa.Quello che emergerà da questo studio influenzerà il Rego-lamento e, conseguentemente, le scelte tecnologiche futu-re, che dovranno privilegiare l’efficienza energetica.È chiaro che molto si dovrà fare sugli impianti di produ-zione e molto sulle tecnologie di prodotto.Gli effetti della Direttiva Ecodesign partiranno dalla fami-glia di prodotti che hanno maggiori consumi di energia elet-trica. I compressori hobbistici, per quanto molto presenti in ter-mini numeri sul mercato, a causa del loro basso utilizzoe scarso consumo (rappresentano all’incirca l’1% di ener-gia utilizzata nel campo dell’aria compressa), saranno pre-si in considerazione per ultimi, tra molti anni, mentre i pri-mi ad essere presi in considerazione saranno i cosiddettistandard compressors (i compressori a pistone e vite lu-brificati). Già abbiamo alcuni esempi di compressori che stanno an-dando nella direzione dell’efficienza energetica: i com-pressori a velocità variabile e i compressori oil-free a inie-zione ad acqua.

22 L’Industria Meccanica - Settembre 2012

ANIMA

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Settembre 2012 - L’Industria Meccanica 23

Idati di preconsuntivo 2011 evidenziava-no una stabilità di produzione di impian-

ti e prodotti per acque primarie industriali,e un calo di fatturato del 5% già nello scor-so anno nel caso delle acque primarie civi-li. Come commenta questi dati a questopunto dell’anno?È fondamentale che riprendano i consumi egli investimenti. La crisi c’è, è drammatica e ne siamo tutticoinvolti: inutile negarlo. Inoltre, da qui a fi-

ne anno, non è facile trovare elementi chepossano far sperare in una svolta positiva. Difatto a bloccare pesantemente la situazioneitaliana è la paura di investire, e non parlosoltanto di imprenditori, sono soprattutto iconsumi ad essere in una condizione sta-gnante. La speranza, per uscire da questa spirale dicrisi, è che a livello europeo si trovino solu-zioni tali da infondere a tutti, cittadini e im-prenditori, fiducia nel futuro.

I settori più disparati utilizzano più o meno intensivamen-te l’aria compressa. Eppure non sempre ci si sofferma apensare da dove questa aria provenga. Quali gli obiettividi Compo in un’ottica di promozione del settore e dell’u-tilizzo dell’aria compressa?L’aria compressa entra nella vita quotidiana più di quelloche pensiamo. Eppure le sue applicazioni sono innumere-voli sia in ambito industriale e professionale sia nella vitaquotidiana. Tutte le industrie, ad esempio, hanno un sistema di ariacompressa (macchine utensili, sistemi di pulizia, gas di pro-cesso ecc).Pensiamo però anche alla vita di tutti i giorni: con l’auto cispostiamo su pneumatici, ma anche solamente una partitadi pallone sfrutta l’aria compressa. È una forma di energia poco conosciuta dal grande pub-blico, eppure si tratta di una risorsa fondamentale: pen-siamo alle tante linee di produzione dove è l’aria com-pressa a trasportare energia evitando il ricorso all’energiaelettrica.Vorrei promuovere, per esempio, studi di settore e riusci-re a diffondere maggiormente la consapevolezza nell’o-pinione pubblica che il settore dell’aria compressa rap-presenta una parte importante del sistema manifatturieroitaliano, e far emergere la sua importanza sia come ele-mento ma come fattore di sicurezza sia di risparmio dienergia.

Quali altri aspetti intende approfondire in questo suo man-dato di presidenza?Voglio dare un contributo significativo a Compo, con l’o-biettivo di far crescere la rappresentatività dell’Associazio-ne e rafforzarla affinché diventi portavoce della leadershipmondiale dell’Italia sui principali tavoli decisionali nazio-nali e internazionali. Gli operatori italiani hanno tutte lecarte in regola per essere maggiormente presenti a livelloistituzionale, nazionale ed europeo, quali interlocutori pri-vilegiati nella definizione delle politiche di settore e difen-sori degli interessi di un comparto importante per l’econo-mia italiana. Sono convinto che il rilancio economico delnostro paese debba partire dalla sua base industriale.Fondamentale sarà inoltre aumentare e consolidare la ba-se associativa dell’Associazione. In Italia abbiamo tantepiccole aziende che potrebbero beneficiare di Compo, so-prattutto per quanto riguarda le attività tecnico-legislative.Inoltre esistono multinazionali che negli ultimi anni si so-no stabilite nel nostro Paese. Compo potrebbe essere ancheper queste realtà il punto di riferimento per tutto quello cheaccade su suolo nazionale.Il mio impegno, come accennato, andrà verso il riconosci-mento diffuso della rilevanza dell’aria compressa, sia inambito industriale e professionale sia nella vita quotidianaattraverso azioni di comunicazione rivolte al settore pro-fessionale e industriale, così come al grande pubblico.

C. F.

Giorgio Moro è il nuovo Presidente di Aqua Italia. In occasione dell'elezione è stato approvato anche il nuovo Statutodell'Associazione Aqua Italia che prevede l'introduzione di un secondo vicepresidente. Tali ruoli verranno ricoperti, peril prossimo biennio, da Aldo Frati di Culligan, in qualità di vicepresidente ai rapporti interni e Lorenzo Tadini, come vi-cepresidente ai rapporti esterni.

L’impegno dell’Associazione verso rendimento e risparmio energetico

INTERVISTA A GIORGIO MORO, PRESIDENTE DI AQUA ITALIA

Page 26: l'Industria Meccanica n. 680, settembre 2012

24 L’Industria Meccanica - Settembre 2012

ANIMA

Una precisazione riguardo al mer-cato: è avvantaggiato chi esporta aldi fuori dell’Europa, in questo mo-mento, anche per il settore rappre-sentato da Aqua Italia, i mercati delFar East, Middle East, ma ancheMedio Oriente, hanno un’attrazio-ne fortissima.

Ci sono novità per quanto riguarda le normative, in parti-colare nel favorire il risparmio energetico?Aqua Italia è coinvolta nelle fasi di revisione della norma-tiva tecnica che sarà alla base del nuovo Dpr riguardanterendimento e risparmio energetico negli edifici. Si tratta diun decreto che verrà ampliato per garantire un risparmioenergetico per l’Italia, per le aziende, ma soprattutto per ilprivato, che godrebbe di incentivi per ristrutturazioni. Giàoggi trattare l’acqua sanitaria e nei circuiti di riscaldamen-to degli edifici pubblici e privati (nuovi e rinnovati) è un ob-bligo. Aqua Italia, sta dunque, lavorando per rendere ancora piùchiara ed estesa l’applicazione del trattamento dell’acquain modo da conseguire un maggior risparmio energetico.

Recentemente il comparto delle caraffe filtranti è entratoa far parte di Aqua Italia. Come pensa di integrare questosettore nell’Associazione?Sì, l’entrata del comparto è recentissima, ma l’integrazio-ne è già avvenuta pienamente, seguendo un iter partico-lare: i produttori di caraffe filtranti entrati in ANIMA han-no infatti costituito un gruppo autonomo all’interno diAqua Italia per poter trattare problemi specifici inerenti illoro prodotto. Hanno nominato un coordinatore internoe un tecnico che sarà il referente con il Ministero della Sa-lute. Fanno parte di questo gruppo sia produttori italiani sia im-portatori, per un totale di sette aziende associate, che rap-presentano oltre il 90% del mercato italiano, cifre non in-differenti insomma.

Dopo un ottimo avvio, come si sta sviluppando la diffu-sione e l’uso delle “case dell’acqua”? come sta risponden-do il pubblico? La recente indagine condotta da Aqua Italia con Cra (Cu-stomized Research & Analisis Srl) testimonia il vasto gradi-mento degli italiani nei confrontidelle Case dell’Acqua e Chioschidell’Acqua. Recenti valutazioni condotte conFederutility hanno infatti eviden-ziato come si siano superate le 500installazioni in tutta Italia e come

queste ultime contribuiscano a riavvicinare il consumatoreitaliano nei confronti dell’acqua di acquedotto.La collaborazione con Federutility è sempre stata molto po-sitiva e, al momento, la nostra associazione è fortementeimpegnata, con Federutility stessa, alla redazione di un“Manuale di corretta prassi igienica” sui Chioschi dell’Ac-qua e alla stesura, con il Ministero dell’Ambiente, di un Ac-cordo di Programma che consenta di valorizzare ancora dipiù il trattamento dell’acqua in ambito pubblico, poichéconsente, oltre che un risparmio alla casse di chi lo effet-tua, anche una riduzione importante nelle emissioni di CO2

e di rifiuti in genere.

Quali i punti fondamentali del suo programma di presi-denza?Sulla scia del mio predecessore, ho sicuramente intenzio-ne mantenere programmi e iniziative già in essere, avva-lendomi della collaborazione di tutti gli associati (a parti-re dai due vicepresidenti) per cercare nuovi associati e in-tensificare le attività di dialogo con quelli che sono menopresente nelle assemblee.Importante sarà riporre attenzione alla razionalizzazionedelle spese: per questo sarà utile collaborare con la dire-zione di ANIMA nel prendere tutte le iniziative attinenti.Assumeremo inoltre e porteremo avanti tutte le iniziativevolte a tutelare gli interessi dell’Associazione, compresa ladifesa dai continui attacchi da parte di potentissimi gruppidi interesse che sono toccati (anche nel portafoglio) dallenostre politiche commerciali. Politiche che sono trasparen-ti e, purtroppo, a causa delle nostre ancora limitate risorse,non adeguatamente pubblicizzate.E infine sarà nostra cura collaborare con i Ministeri del-la Salute e delle Attività Produttive e gli Enti di Norma-zione nella stesura di normative e regolamenti inerenti ilnostro settore economico, in armonia con i regolamentieuropei.

C. F.

Produzione Esportazione

(Valori in milioni di euro)

Elaborazione cio Studi

ANIMAdicembre 2011

Consuntivo ‘10 Preconsuntivo ‘11 Previsioni ‘12

333332,55

636564,95

Impianti, apparecchiature e prodotti peracque primarie industriali

Produzione Esportazione

(Valori in milioni di euro)

Elaborazione cio Studi

ANIMAdicembre 2011

Consuntivo ‘10 Preconsuntivo ‘11 Previsioni ‘12

178178177,1 195202212,52

Impianti e apparecchiature per le acqueprimarie civili

Page 27: l'Industria Meccanica n. 680, settembre 2012

FILIALI: Ancona, Anzola, Bari, Caserta, Padova,Pavia, Reggio E.,Rimini,Roma, Treviso, Varese

SEDE:

IL NOSTRO PARTNERPER LE MOLLE:

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Page 28: l'Industria Meccanica n. 680, settembre 2012

La ripresa, tema centrale dell’incontro degli associati Ucifdel 10 luglio scorso

MARCELLO ZINNO

Un’occasione per avere una panoramica, da un voce interna a Ucif, circa gli stru-menti che le aziende hanno a disposizione – e che spesso non conoscono – per ri-sollevarsi dalla crisi. La parola è stata affidata ad Ambra Redaelli, Presidente del Co-mitato Piccola Industria di Confindustria Lombardia e socia Ucif (Rollwasch ItalianaSpA). Fra gli obiettivi della vita associativa la rappresentanza della categoria sui di-versi tavoli di settore per creare delle opportunità anche congiunte e la possibilità for-nita agli associati di utilizzare i differenti canali disponibili per portare i temi nelle oc-casioni più proficue.

Il 10 luglio scorso il consueto incontro con gli associati harappresentato un’occasione di grande interesse per l’As-

sociazione Nazionale dei Costruttori di Impianti di Finitura.In linea con i classici incontri definiti da Ucif (i “Mercoledìdegli Associati” nei quali ci si confronta sui temi e sulle cri-ticità del settore del trattamento delle superfici) l’Associa-zione ha voluto questa volta allargare i propri orizzonti etoccare tematiche a più ampio raggio, ma che risultano es-sere più vicini alle esigenze delle aziende. Nell’attuale sce-nario di mercato, infatti, le aziende del comparto della fini-tura, ma più in genere le aziende della meccanica, si trova-no sempre di fronte a nuove sfide di business rendendo larisalita economica più complessa e la ripresa un miraggiodifficile da identificare temporalmente. Di conseguenza unodei temi più richiesti dalle aziende entrate in contatto conUcif è stato quello degli strumenti messi a disposizione an-che dal sistema confindustriale per aiutare le aziende a su-perare l’attuale difficile momento economico.A questo scopo Ucif ha organizzato un evento ad hoc inoccasione del quale ha relazionato Ambra Redaelli che, ol-tre a far parte di Ucif tramite l’azienda Rollwasch ItalianaSpA da lei diretta, è anche Presidente del Comitato Picco-la Industria di Confindustria Lombardia. L’evento ha avutoun taglio trasversale riguardo i settori industriali e l’invito apartecipare è stato esteso a tutti gli associati della Federa-zione ANIMA: 24 presenze in rappresentanza di 16 diver-se realtà imprenditoriali hanno partecipato attivamente e,anche con un certo stupore, hanno toccato con mano le di-verse opportunità a disposizione soprattutto per le piccolee medie imprese italiane.Ambra Redaelli ha rotto gli indugi rafforzando l’importan-za dell’associazionismo soprattutto in questo periodo. Ciò

ha vari obiettivi: rappresentare la categoria sui diversi tavolidi settore per creare delle opportunità anche congiunte, da-re la possibilità agli associati di utilizzare i differenti cana-li per portare i temi nelle occasioni più proficue. Sono so-lo degli esempi di opportunità che ogni azienda aderentead un’associazione di categoria può e deve cogliere. È sta-to rafforzato il concetto secondo il quale l’Associazione va“utilizzata” perché sempre più spesso si verifica che i pro-blemi incontrati dalle aziende oggi nella loro quotidianitàanticipano questioni legislative e normative di domani. In-teressante il dato secondo il quale la meccanica ha supe-rato il “made in Italy” come comparto rappresentativo deltasso di specializzazione dell’industria italiana, ma il Pre-sidente ha voluto soffermarsi sugli strumenti per il creditoa disposizione delle aziende, come le convenzioni conConfidi, il Fondo Italiano di Investimento e non ultimo perimportanza le opportunità offerte dal private equity territo-riale orientato sempre più su una scala temporalmente piùlunga in modo da acquisire e diffondere una mentalità piùimprenditoriale e costruttiva che incentrata su una redditi-vità virtuosa nel breve.È stato infine sottolineato il tema dell’internazionalizzazio-ne. Sempre più spesso internazionalizzare significa porta-re un pezzo del nostro Paese all’estero: in questa visionel’obiettivo che le aziende devono percorrere non è soltan-to quello di “concludere un buon affare”, ma anche di co-struire un’ottima immagine nel medio e lungo termine, per-ché non è solo con la ricerca di buone fonti di finanzia-mento che si intraprendono strade di successo ma anchecon spirito imprenditoriale e una certa dose di innovatività,due doti che di certo non mancano al nostro Paese, comela storia ci ha insegnato. ❒

L’importanzadell’associazionismo

26 L’Industria Meccanica - Settembre 2012

ANIMA/UCIF

Panoramica della saladove si è tenutol’incontro degliassociati Ucif

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Settembre 2012 - L’Industria Meccanica 27

ECONOMIA

po. In questo quadro, assume carattere strategico il rappor-to con la grande committenza, onde facilitare l’incontro conuna domanda in continua evoluzione. Anie ritiene che un

Come permettere alle impre-se di cogliere le opportu-

nità di crescita che, pur tra leenormi difficoltà dell’attualecongiuntura economica, pos-sono originare da una nuovadomanda e da nuovi mercati? Èstato questo l’interrogativo po-sto al centro della riflessionesvolta nel corso dell’AssembleaAnnuale di Confindustria-Anie(Federazione Nazionale Impre-se Elettrotecniche ed Elettroni-che). Tra i relatori, oltre al Pre-sidente di Confindustria AnieClaudio Andrea Gemme, an-che l’Economista Alberto Alesi-na, docente alla Harvard Uni-versity. Ha concluso i lavori ilPresidente di ConfindustriaGiorgio Squinzi. L’emergenza crescita viene vis-suta dall’industria delle tecno-logie, che Anie rappresenta, co-me un imperativo assoluto chenecessita di una specifica atten-zione, affinché le aziende pos-sano esprimere tutto il poten-ziale di creatività e capacità diinnovazione di cui sono porta-trici. Operazione decisiva per favorire il percorso delle im-prese italiane di elettrotecnica ed elettronica diventa quelladi liberarle dai troppi vincoli che ne impediscono lo svilup-

Discusse nell’Assemblea Annuale del giugno scorso le difficoltà dell’industriaelettrotecnica ed elettronica italiana e le prospettive di sviluppo nel prossimo futuro

Il fatturato aggregato 2011 delle 1289 aziende associate ad Anie è stato di 71 mi-liardi euro, con una contrazione del 4,2% rispetto all’anno precedente. È aumen-tata peraltro la quota delle esportazioni: 28 miliardi di euro, +5,5% rispetto al 2010.Il 2012 si presenta come un altro anno difficile, soprattutto per la contrazione delportafoglio ordini. Nelle indicazioni della Federazione per una politica di crescitaindustriale, le priorità sono le aperture ai mercati esteri, l’innovazione tecnologicae la semplificazione delle regole.

Tecnologie e investimenti,“road map” di Anie per il cambiamento e la crescita

2009 2010 2011 2010/2009 2011/2010milioni di euro variazione %

Produzione energia da fonti tradizionali 2.337 2.072 1.815 -11,3 -12,4

Fotovoltaico* 3.087 19.200 13.500 522,0 -29,7

Trasmissione energia 2.199 2.391 2.557 8,8 6,9

Distribuzione energia 2.140 2.554 2.796 19,3 9,5

Trasporti ferroviari ed elettrificati 3.470 3.365 3.230 -3,0 -4,0

Ascensori e Scale mobili 2.605 2.575 2.562 -1,2 -0,5

Illuminazione 4.002 4.046 4.208 1,1 4,0

Cavi 1.974 2.809 3.416 42,3 21,6

Componenti e Sistemi per impianti 4.348 4.722 4.831 8,6 2,3

Apparecchi domestici e professionali 15.457 15.565 15.379 0,7 -1,2

Totale Elettrotecnica con Fotovoltaico 41.619 59.299 54.294 42,5 -8,4

Totale Elettrotecnica senza Fotovoltaico 38.532 40.099 40.794 4,1 1,7

Fatturato aggregato - elettrotecnica (*valore comprensivo degli impianti installati con Decreto “Salva Alcoa”)

2009 2010 2011 2010/2009 2011/2010

Componenti elettronici 3.697 4.805 4.878 30,0 1,5

Automazione e Misura 2.741 3.261 3.848 19,0 18,0

Sicurezza e Automazione edifici 1.878 1.829 1.919 -2,6 4,9

Totale Elettronica 8.315 9.896 10.645 19,0 7,6

milioni di euro variazione %

Fatturato aggregato - elettronica

2009 2010 2011 2010/2009 2011/2010

Totale Sistemi di Trasmissione Movimento e Potenza 3.968 5.446 6.536 37,2 20,0

milioni di euro variazione %

Fatturato aggregato - sistemi di trasmissione movimento e potenza

A CURA DI GIUSEPPE BONACINA E CARLO FUMAGALLI

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28 L’Industria Meccanica - Settembre 2012

ECONOMIA

programma nazionale per la manutenzione possa determi-nare un effetto moltiplicatore nel campo degli investimentiinfrastrutturali, soprattutto se l’ammodernamento del parcoesistente viene ripensato con criteri innovativi.

Il 2011 dell’industria elettrotecnica ed elettronicaL’industria delle tecnologie che Anie rappresenta (1289aziende associate) presentava a fine 2011 un fatturato ag-gregato di 71 miliardi di euro (di cui 28 miliardi di espor-tazioni) per circa 450mila addetti. L’incidenza media dellaspesa in Ricerca & Sviluppo sul fatturato è pari al 4%. Que-

sto dato conferma ancora una volta il ruolo di Anie quale“casa delle tecnologie” dell’industria italiana. A fine 2011, il fatturato aggregato dei settori Anie ha regi-strato una flessione del 4,2% su base annua. Continuano atenere le esportazioni (+5,5%), seppure in frenata rispettoall’anno precedente, quando era stata registrata una cre-scita a due cifre (+12,7%). I volumi di produzione indu-striale hanno mostrato nel corso dell’anno un trend in fles-sione (-5,0%), allontanandosi dal picco ciclico del 2007 dioltre il 20%. In questo quadro di netto peggioramento emer-gono fra i comparti Anie segnali di discontinuità nel cam-mino di uscita dalla crisi. Tra le tecnologie elettromeccaniche continuano a esserepositive la trasmissione energia (+6,9%) e la distribuzioneenergia (+9,5%). In calo invece la produzione di energia (-28,0%), nella quale il fotovoltaico, dopo la crescita straor-dinaria espressa negli ultimi anni, ha mostrato una frenata. In crescita anche i comparti dell’illuminotecnica (+4,0%),sicurezza e automazione edifici (+4,9%), componenti elet-tronici (+1,5%) e componenti e sistemi per impianti(+2,3%). Particolarmente brillanti i risultati per Automazio-ne e Misura (+18,0%) e Sistemi di Trasmissione Movimen-to e Potenza (+20,0%). L’industria dei trasporti ferroviari,tradizionale eccellenza tecnologica nazionale, vive un mo-mento di profonda crisi (-4,0% la flessione del fatturato a

10,6% Unione Europea (12 Stati Membri)

1,3% Australia e Oceania

5,2% Asia Orientale

2,1% Asia Centrale

8,2% Medio Oriente

8,9% America

7,1% Africa

10,4% Europa (Extra UE)

46,2% Unione Europea (15 Nuovi Stati Membri)

Le esportazioni dell’elettrotecnica per aree di destinazione, 19,2miliardi di euro nel 2011 (*non include il segmento del Fotovoltaico)

Puntare su strumenti innovativi per rilanciare l’economia italianaIntervista a Claudio Andrea Gemme, Presidente di Anie

Il mercato italiano sta attraversando una fase critica. Come inquadrare la situazione delsettore rappresentato da Anie?Il vuoto della domanda interna si conferma una peculiarità tutta italiana che penalizzaprofondamente l’economia e l’industria. Chiediamoci per quanto tempo ancora le nostre imprese potranno da sole far fronte al-l’assenza di un piano di investimenti organico e sostenibile, a ritardi nei pagamenti daparte della Pubblica Amministrazione superiori ai 200 giorni, al difficile accesso al cre-dito, a una pressione fiscale che in Italia sfiora il livello record del 70%, venti punti per-centuali in più rispetto alla Germania. In questo contesto più critico, l’obiettivo crescita è divenuto categorico se si vuole man-tenere nel nostro Paese una solida base manifatturiera, in particolare nei comparti più in-novativi e avanzati dell’alta tecnologia. L’industria delle tecnologie che Anie rappresenta sta reagendo alle insidie diquesto difficile scenario economico, tra difficoltà e nuove progettualità, puntando su innovazione e apertura ai mer-cati esteri.

L’energia continua a essere un nervo scoperto del sistema italiano. A quali soluzioni si sente di suggerire?Da tempo il mercato dell’energia attende un piano nazionale unitario, che sia parte integrante della politica industrialee che definisca, fra l’altro, gli interventi prioritari sulle reti, l’indirizzo programmatico nel determinare l’equilibrio del-le fonti, i criteri per lo sviluppo della mobilità elettrica. Un contesto regolatorio certo e stabile nel tempo rappresentaun elemento prioritario per garantire la continuità degli investimenti nel settore energetico.Al crescente peso delle fonti rinnovabili nel mix elettrico, il Piano Energetico Nazionale deve, in particolare, dare ri-sposta alla necessità di immagazzinamento dell’energia elettrica (energy storage). L’industria italiana è già pronta aquesta sfida. Le batterie e altre tecnologie correlate consentono di immagazzinare l’elettricità verde al fine poi di uti-lizzarla quando serve, evitando così sprechi e inefficienze.

Quanto è importante dare spazio alla ricerca, soprattutto in settori in forte evoluzione come quelli rappresentati daAnie?L’innovazione è centrale per permettere al nostro Paese di mantenere la vocazione manifatturiera e unisce trasversal-mente le filiere nazionali, rafforzandole nel lungo periodo. I settori Anie, insieme alla chimica, vantano un primato in termini di investimenti in ricerca e sviluppo all’interno del-

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Settembre 2012 - L’Industria Meccanica 29

fine 2011). Negative le tendenze anche per ascensori e sca-le mobili (-0,5%) e apparecchi domestici e professionali (-1,2%). In brusca inversione di tendenza nei primi mesi del2012 il comparto cavi, per il quale la variazione positivaregistrata nel 2011 (+21,6%) è sostanzialmente imputabileagli incrementi nelle quotazioni del rame.

Le prospettive per il 2012Il 2012 si prospetta come un anno difficile per le impresedi Confindustria Anie. Secondo i più recenti dati diffusi dal-l’Istat e relativi al primo quadrimestre dell’anno, nel con-

fronto con il medesimo periodo del 2011 l’Elettrotecnicaha registrato una caduta del fatturato del 10%, l’Elettroni-ca del 12%. A preoccupare sono soprattutto le indicazioni negative for-nite dal portafoglio ordini. Nel quadrimestre gennaio-apri-le 2012, nel confronto con il primo quadrimestre 2011, l’or-dinato ha segnato un crollo del 14% per l’Elettrotecnica edell’11% per l’Elettronica. Le stime di Confindustria-Anieper la chiusura 2012 sono pessimistiche. Si prevede unaflessione del fatturato aggregato di 2 punti percentuali al disotto dei consuntivi 2011. ❒

8,2% Unione Europea (12 Stati Membri)

0,5% Australia e Oceania

10,1% Asia Orientale

2,2% Asia Centrale

4,0% Medio Oriente

13,6% America

3,6% Africa

6,7% Europa (Extra UE)

51,2% Unione Europea (15 Nuovi Stati Membri)

Le esportazioni dell’elettronica per aree di destinazione, 5,1 miliardidi euro nel 2011

6,7% Unione Europea (12 Stati Membri)

1,0% Australia e Oceania

11,3% Asia Orientale

2,4% Asia Centrale

1,3% Medio Oriente

14,5% America

1,2% Africa

5,5% Europa (Extra UE)

56,1% Unione Europea (15 Nuovi Stati Membri)

Le esportazioni dei sistemi di trasmissione movimento e potenza peraree di destinazione, 3,8 miliardi di euro nel 2011

l’industria manifatturiera italiana. In media il 4% del fatturato delle nostre imprese è investito in attività di ricerca e svi-luppo. Le imprese Anie rispondono grazie a un’offerta tecnologica innovativa alle richieste di “intelligenza” prove-nienti da un mondo molto variegato, che spazia dalle costruzioni ai trasporti, dal mercato elettrico a quello energeti-co, e perfino alla sanità e all’istruzione.In ambito europeo, la nostra federazione guarda con crescente attenzione all’implementazione del nuovo ProgrammaQuadro Horizon 2020. Riteniamo importante il riconoscimento dato in questo contesto al ruolo delle tecnologie abi-litanti (Key Enabling Technology) e l’individuazione di sfide centrali per la crescita della società e dell’economia eu-ropee – come una crescente efficienza energetica e una mobilità più sostenibile – al cui raggiungimento le tecnologieelettriche ed elettrotecniche offrono un contributo fondamentale.

Oggi la sfida dell’internazionalizzazione delle imprese italiane è sempre di più una necessità. La politica industriale non deve trascurare il sostegno ai processi di apertura ai mercati esteri avviati dalle imprese.Anie ha intensificato negli ultimi due anni l’attività di internazionalizzazione, dando vita a 7 missioni federative a cuihanno aderito oltre 100 aziende. Inoltre valuta con favore la nuova costituzione dell’Ice, che deve riconoscere un ade-guato ruolo al made in Italy delle tecnologie. Ricordo che il nostro Paese è secondo in Europa dopo la Germania perdimensione del fatturato nelle tecnologie elettrotecniche. Questo dato evidenzia un patrimonio di competenze e knowhow importante a cui occorre dare adeguata visibilità nelle azioni di sistema sui mercati esteri. Nella ridefinizione delle attività dell’Ice si ritiene essenziale l’interazione con gli uffici commerciali delle Ambascia-te. Una più stretta collaborazione tra Ice e le Ambasciate può dare vita a un modello di internazionalizzazione inno-vativo – di forte connotazione istituzionale e commerciale – di cui abbiamo già sperimentato l’efficacia nelle missio-ni organizzate in Siria e in Libano.

La sua ricetta personale per la crescita?Non esistono ricette miracolose o vie univoche per costruire un Paese pronto al cambiamento e ricettivo alla crescita. La strada che deve essere tracciata per riportare l’economia italiana in un percorso di sviluppo deve avvalersi di obiet-tivi e strumenti innovativi, puntare sugli investimenti di lungo periodo, con una rinnovata politica industriale che pri-vilegi il valore e le eccellenze tecnologiche di cui sono espressione le nostre imprese. Questo percorso di cambia-mento deve collocare al centro l’industria e l’innovazione, i veri pilastri della crescita. L’innovazione tecnologica tro-va una delle principali applicazioni negli investimenti in infrastrutture, che hanno un ruolo chiave nella crescita delPaese. Non possiamo ignorare l’effetto moltiplicatore che origina dagli investimenti infrastrutturali, soprattutto se l’am-modernamento del parco esistente viene ripensato con criteri innovativi. Per questo è fondamentale guardare con cre-scente attenzione alla manutenzione delle strutture esistenti. Occorre investire nella messa a norma e adeguamentodelle reti infrastrutturali, delle abitazioni civili, degli edifici pubblici e di interesse pubblico, valorizzando l’importan-te contributo offerto dalla filiera industriale nazionale.

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Il 5 luglio scorso, nella sede di ANIMA, l’Assemblea dei Soci Co.Aer

Il grande fermento dell’attività legislativa a Bruxelles avrà notevoli ripercussioni sulsettore della climatizzazione. Co.Aer spiega ai propri associati cosa aspettarsi e co-me prepararsi.

Il settore apparecchiature e impianti aeraulici puntasull’efficienza energetica

«Siamo a metà del 2012, i problemi dimercato permangono e la sensazione è

che le incertezze aumentino anziché diminui-re». È con queste parole che il presidente Bru-no Bellò ha aperto la parte pubblica dell’As-semblea dei Soci Co.Aer del 5 luglio scorso.«Le situazioni dei debiti sovrani hanno in par-te distolto l’attenzione del Governo e delle Isti-tuzioni europee dagli aspetti legati all’effi-cienza energetica e all’utilizzo delle fonti rin-novabili. Chi opera nel nostro settore sa che ilproblema energetico avrà un peso sempremaggiore, anche in rapporto alla situazioneeconomica e alla capacità di spesa delle per-sone, ma quando la nave ha una falla bisognainnanzitutto pensare a chiuderla anziché occuparsi dellamanutenzione ordinaria o degli investimenti necessari permigliorare il comfort della nave stessa. Co.Aer ha portatoavanti moltissime attività quest’anno. Purtroppo questa si-tuazione, soprattutto italiana, in cui le decisioni si dilatanosempre più nel tempo, porta a un’efficacia di queste azio-ni relativamente bassa nonostante i notevolissimi sforzi. Perquanto riguarda le pompe di calore sono stati comunquefatti considerevoli passi avanti e la situazione è nettamen-te diversa rispetto a qualche anno fa: oggi, per lo meno, c’èla consapevolezza del ruolo che questa tecnologia rivestenei programmi energetici nazionali».

Focus sull’attività legislativa in UeUno degli obiettivi dell’Assemblea Co.Aer era fare il puntodella situazione sull’attività legislativa di Bruxelles, un’atti-vità in continuo fermento che sta generando tutta una seriedi direttive e regolamenti destinati a modificare, anche so-stanzialmente, le regole di immissione dei prodotti sul mer-cato. Giampiero Colli, segretario Co.Aer, nel suo intervento ha

spiegato i principi generali delle Direttive Eco-design 2009/125/EC ed Energy Labelling2010/30/Eu e del Decreto attuativo n.15 del16/02/2011. Ha quindi illustrato la proceduraper la preparazione e l’applicazione dei rego-lamenti applicativi delle direttive quadro, ac-cennando anche agli articoli del decreto ita-liano relativi all’immissione sul mercato, mes-sa in servizio e libera circolazione dei prodot-ti (art. 3) e all’autorità competente per la sor-veglianza del mercato (art. 4). «Questi regola-menti – ha detto Colli – definiscono i requisitiminimi che devono essere rigorosamente ri-spettati per poter immettere i prodotti sul mer-cato. Probabilmente una parte dell’attuale pro-

duzione sarà in grado di rispettare questi requisiti, che an-dranno solamente documentati, ma è anche molto proba-bile che una parte della produzione debba essere riproget-tata. Questo comporta una fase sicuramente più lunga e dif-ficoltosa, che va pertanto programmata per tempo».Al termine dell’intervento di Colli la parola è passata ai ca-pigruppo, Mariano Covolo, Alberto Aloisi e Luca Binaghi,per un aggiornamento più puntuale sulla situazione di en-trata in vigore dei regolamenti e sui requisiti richiesti perl’immissione sul mercato di pompe di calore idroniche conpotenza fino a 400 kW, di apparecchi di climatizzazionearia-aria con potenze inferiori a 12 kW e di fan coil e unitàdi trattamento aria. Binaghi ha posto l’accento in particolare sul Regolamento327/2011 (ex Lotto 11) che definisce le specifiche tecni-che per la progettazione ecocompatibile da applicarsi aiventilatori intesi come apparecchi a pale rotanti utilizzati“per mantenere un flusso continuo di gas, solitamente aria,il cui lavoro per unità di massa non supera 25 kJ/kg” e cheimpatta indirettamente su molti prodotti per la climatizza-zione.

MARA PORTOSO

30 L’Industria Meccanica - Settembre 2012

ANIMA/CO.AER

Bruno Bellò, Presidente di Co.Aer

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Settembre 2012 - L’Industria Meccanica 31

Come stare sul mercato: incentivi e costi di gestioneUna volta rispettati i requisiti minimi richiesti dalle diretti-ve e superati i diversi ostacoli, è necessario rimanere sulmercato. E qui subentrano anche aspetti di convenienzaeconomica. Nel corso dell’Assemblea è stata quindi fattauna carrellata sugli strumenti di sostegno a disposizione,per i quali la situazione è in continua evoluzione. Colli ha brevemente illustrato gli incentivi previsti dal De-creto salva Italia del dicembre 2011 e dal Decreto Svilup-po del giugno 2012 e i contenuti della bozza del 6 giugno2012 del Conto energia termico previsto dall’art. 28 delDlgs 28/2011. Tra le novità contenute nell’ultima bozza c’èl’estensione dell’incentivo per la sostituzione di impianti diclimatizzazione invernale con pompe di calore elettriche,a gas e geotermiche anche ai soggetti privati. Un altro aspetto molto importante riguarda i costi di ge-stione. Nel caso delle pompe di calore elettriche, si sa, inItalia è necessario fare i conti con un costo dell’energia elet-trica piuttosto elevato, soprattutto nel settore residenziale.Per dare impulso al mercato, da molto tempo Co.Aer chie-de l’introduzione di una tariffa specifica per i clienti che in-stallano pompe di calore. Di questo argomento ha parlato Luca Marchisio, responsa-bile marketing di Enel Energia. Marchisio ha condiviso coni presenti le riflessioni e le analisi fatte da Enel sulla strut-tura delle tariffe elettriche attuali (D2 e D3), penalizzantiper le pompe di calore, e la proposta formulata, sempre daEnel, per superare questo problema: in sostanza verrebbeprevista una tariffa flat con una quota fissa e una quota po-

tenza sostanzialmente in linea con quelle dell’attuale D3,ma con una quota energia molto più bassa. Secondo l’Enel questa soluzione sarebbe sostanzialmen-te equivalente dal punto di vista economico a quella conil secondo contatore e tariffa Uda (Usi Diversi da Abita-zione), ma non avrebbe le stesse complessità impianti-stiche.

Le esigenze dei progettisti di impiantiI costruttori di apparecchiature per la climatizzazione de-vono anche interagire con i progettisti di impianti, che, aloro volta, hanno dei requisiti da soddisfare. Su questo te-ma è intervenuto Filippo Busato di AiCarr, che ha espostole principali problematiche dei progettisti relativamente aleggi, decreti, norme e direttive e alle loro difficoltà appli-cative. In particolare Busato si è soffermato su alcuni aspet-ti critici della Direttiva Res e sulla sua influenza sulle pre-stazioni di un impianto di climatizzazione, con particola-re riferimento alla tecnologia delle pompe di calore.La parola è quindi tornata al presidente Bellò, che ha rin-graziato tutti i presenti e concluso dicendo che: «I cambia-menti delle tecnologie sono rapidi; l’inquadramento in ri-gidi schemi rischia di portarci verso una nuova torre di Ba-bele con l’effetto finale di bloccare l’edilizia, con conse-guenti risultati economici disastrosi. La struttura del Co.Aercontinua a lavorare per aiutare i costruttori a districarsi inquesto labirinto normativo e legislativo che, ho paura, ri-schia di diventare sempre più intricato. Auguriamoci chealla fine l’intelligenza prevalga». ❒

MERCATO

La società italiana sarà leader per i grandi motori e gli azionamenti

Ansaldo Sistemi Industriali acquisitada Nidec Corporation

Èstata formalizzata nel maggio scorso l’acquisizione diAnsaldo Sistemi Industriali (ASI) da parte della giappo-

nese Nidec Corporation. Claudio Andrea Gemme è statoconfermato Amministratore Delegato di ASI, mentre PatrickMurphy, Ceo di Nidec Motors Corporation (Usa), ha as-sunto anche la presidenza di ASI. Con l’obiettivo di puntare alla leadership mondiale nellatecnologia di “tutto quello che gira e si muove” con l’ac-quisto di ASI, Nidec compie un passo determinante nellapolitica di espansione messa in atto negli ultimi anni. In-fatti, nella strategia del gruppo, ASI rappresenta un assetstrategico, in quanto operatore di consolidata eccellenza,caratterizzato da un team di tecnici e professionisti alta-mente qualificati, per la progettazione, la produzione e la

commercializzazione di motori di grandi dimensioni, diazionamenti in media e bassa tensione e di sistemi di au-tomazione industriale. L’acquisizione di ASI, inoltre, con-sentirà a Nidec Corporation di accelerare e ampliare la pre-senza globale nel settore dei motori industriali in nuovimercati (Europa, Cina, India, Russia e Medio Oriente) enuovi settori industriali (siderurgia, generazione di energia,oil & gas ecc.). ASI opererà in stretta collaborazione con Ni-dec Motors Corporation, la capofila all’interno della societàdel comparto dei motori, che ha sede a St. Louis (negli Usa)ed è presente nei mercati del Nord e Sud America, dove of-fre, come prodotto di punta, motori industriali e commer-ciali di bassa e media potenza per applicazioni nell’oil &gas e nel pompaggio e trattamento acque.

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Una chiave di lettura dell’accordo sulla formazione della sicurezza che tanto preoccupale aziende: tempistiche per l’attuazione della formazione previste dall’accordo

La necessità primaria per le aziende è comprendere le modalità di attuazione deicorsi di formazione per lavoratori e dirigenti. Quali sono le tempistiche per orga-nizzare la formazione? Ecco alcune indicazioni.

Chi ha paura dell’accordoStato-Regioni?

Nel corso del precedente articolo, che riguarda l’appli-cazione dell’Accordo Stato-Regioni per la formazione

dei Lavoratori attuativo dei commi 2 e 3 dell’art. 37 del D.Lgs 81/2008 e le sue implicazioni nel mondo del lavoro,abbiamo analizzato le modalità di analisi della formazio-ne effettuata dai lavoratori.Abbiamo visto come l’accordo richieda che la formazioneai lavoratori avvenga in due momenti distinti: formazionegenerale (con programmi e durata comuni per i diversi set-tori di attività) e formazione specifica, in relazione al rischioeffettivo in azienda.Inoltre, si è visto che l’attuazione dell’accordo risulta one-roso in termini di tempo per le aziende che non hanno maieffettuato formazione sulla sicurezza, ma abbiamo anchesottolineato come la via sia molto più praticabile per chi hagià pensato di adeguarsi alle richieste dell’art. 37 del D. Lgs.81/08.In questo articolo vedremo se le tempistiche citate dall’ac-cordo sono cogenti e per quali soggetti riprendendo la no-stra analisi dalle tempistiche inserite all’interno dell’accor-do Stato-Regioni, che, come visto nel precedente articolo,prevede tempistiche certe in due casi ben precisi:1) per i neoassunti, per cui è previsto il completamento del-

le attività formative entro 60 giorni dalla data di assun-zione.

2) per dirigenti e preposti che ovviamente non abbiano giàfrequentato corsi di formazione, come richiamato al pa-ragrafo successivo, per cui, come cita l’accordo, la for-mazione dovrà essere erogata entro 18 mesi dalla datadi pubblicazione dell’accordo.

Come ci si può organizzare per la formazione dei neoas-sunti?Secondo l’accordo, per i neoassunti l’azienda dovrà orga-nizzarsi per erogare il corso completo (corso base e corsispecialistici) entro 60 giorni dalla data di assunzione.Ricordiamo che prima di erogare la formazione l’azienda

dovrà richiedere la collaborazione all’organismo pariteticoe all’ente bilaterale tramite apposito modulo scaricabile suisiti degli organismi paritetici (es. http://www.assolombar-da.it/opp-milano per l’ente provinciale di Milano). In talemodulo si specifica il livello di rischio e il numero dei cor-si che si intende attivare e si comunica: il periodo di svol-gimento; la tipologia di organizzazione del corso (se inter-na da Rspp interno che esterna tramite formatore esterno);il soggetto responsabile del progetto formativo e dove ver-ranno svolti i corsi.Trascorsi i 15 giorni senza risposta scritta dal parte dell’en-te paritetico l’azienda può erogare la formazione in auto-nomia.Per quanto riguarda i Dirigenti e i preposti, per i quali la for-mazione si dovrebbe erogare entro i 18 mesi dalla data dipubblicazione del documento in esame, l’accordo si ritie-ne non vincolante per tempistiche e durata della formazio-ne del preposti e dei dirigenti poiché esso è applicativo delcomma 2 del D. lgs. 81, art. 37, ovvero: «la durata, i con-tenuti minimi e le modalità della formazione di cui al com-ma 1», e nel comma 1 ci si riferisce ai lavoratori così comedefiniti all’art. 2, comma 1, lettera a e non alle figure defi-nite alle successive lettere d ed e del medesimo articolo.Inoltre il comma 7, che si riferisce in maniera specifica al-la formazione di preposti e dirigenti, e quindi non ai lavo-ratori non richiama in alcun modo il comma 2, ma, al com-ma 7-bis indica semplicemente che «la formazione di cuial comma 7 può essere effettuata presso gli organismi pari-tetici» senza alcuna prescrizione riguardo l’applicazionedell’accordo stato-regioni.

(La prima parte dell’intervento è stata pubblicata su L’indu-stria Meccanica n. 679, luglio/agosto 2012, di prossimapubblicazione il continuo dell’articolo a cura di Anima Si-stemi Formativi)

A CURA DI GABRIELE MARCHESAN E EMMANUELE BIROLI

32 L’Industria Meccanica - Settembre 2012

ANIMA/FORMAZIONE

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L’industria italiana della ruota – cenni storici

Aconclusione della serie di articoli apparsi su questa rivista che hanno illustrato l’inven-zione e l’evoluzione della ruota riteniamo interessante raccontare come l’industria ita-

liana abbia risposto alla domanda sempre crescente di questi manufatti. Subito dopo la rivoluzione industriale con l’avvento della televisione nella realtà dome-

stica, nacque l’esigenza di spostare gli apparecchi Tv da un locale all’altro su tavoli e mo-biletti dotati di rotelle: furono perciò immesse sul mercato milioni di rotelle con una produ-zione di qualità estetica e funzionalità sempre maggiori.

A queste seguirono rotelle per altri apparecchi domestici quali lavatrici, lavastoviglie efrigoriferi che si diffusero negli anni successivi grazie a un crescente benessere.

Nello stesso periodo fecero la loro apparizione i primi grandi supermercati, che genera-rono una domanda di rotelle specifiche per il settore.

Anche il forte sviluppo industriale dell’immediato dopoguerra richiese sempre più spes-so ruote e supporti per carrelli da trasporto interno adatti alla movimentazione di merci eprodotti con spostamenti sempre più veloci e con un aumentato livello di sicurezza.

Questi fattori diedero origine alla nascita di distretti industriali in Piemonte, Emilia Romagnae Lombardia, regioni ancora oggi sede dei maggiori produttori di ruote e supporti italiani.

Nell’anno 1970, grazie ad una felice intuizione, il signor Roberto Lancellotti coadiuvato dal-l’ing. Turrinelli (consulente di ANIMA) si rese promotore di un’azione volta a coinvolgere tuttele aziende del settore e finalizzata a definire caratteristiche e prestazioni di ruote e supporti.

Tutti i costruttori compresero l’importanza di questa iniziativa: ci furono i primi incontri e,il 20 aprile 1973, sette aziende italiane costituirono all’interno di Ucicis (Unione Costruttori Ita-liani di Carrelli Semoventi) il Gruppo Ruote & Supporti.

È il periodo in cui si formalizzarono le prime riunioni, si tessero i primi rapporti personali e siindividuarono gli obiettivi comuni.

Si valutarono quindi i contenuti della norma ISO 2175 apparsa nel luglio 1971: questa nor-ma (disapprovata in un primo tempo da Usa e Germania per ragioni tecniche) ha costitui-to il documento base per lo studio delle modifiche necessarie e l’elaborazione degli stan-dard oggi in vigore.

Altre normative (ISO 2163 – ISO 2184 – ISO 3101 – ISO 3102) sono state prese come riferi-mento e oggetto di discussione per lo sviluppo degli argomenti trattati in sede internazio-nale con i fabbricanti degli altri paesi europei.

Con l’evoluzione continua della domanda si presentò sempre più evidente la necessitàdi verificare le reali prestazioni dei prodotti: nacque così l’idea di realizzare una macchinadi prova che potesse collaudare ruote e supporti, aventi portata da 30 a 2000 kg e velocitàdi traslazione non superiore a 16 km/h.

La macchina venne finanziata dal Gruppo Ruote & Supporti di ANIMA e installata pres-so il Cerisie (Centro per la ricerca e lo sviluppo degli elastomeri) nel 1980, dove è tuttora adisposizione di chiunque desideri effettuare test di verifica delle prestazioni di un determi-nato tipo di ruota o supporto.

Nel 1988 i Costruttori Europei decisero di perfezionale le norme allora esistenti per carat-terizzare ruote e supporti destinati ad impieghi specifici (ad esempio ruote per ospedali, persedie da ufficio, per mobili, per trabattelli, per cassonetti per immondizia ecc.) che non po-tevano essere definiti con un unico standard.

Le aziende italiane parteciparono con entusiasmo alla realizzazione di questo nuovo pro-getto che, in dieci anni di lavoro, ha visto coinvolti molti tecnici di vari paesi che hanno con-

A CURA DELLE AZIENDELA STORIA DELLA RUOTA

Page 37: l'Industria Meccanica n. 680, settembre 2012

tribuito, unitamente ai tanti concetti voluti ed elaborati dai tecnici italiani, alla stesura delle nor-mative attualmente esistenti.

Per merito del nostro impegno l’Italia è stata deputata a coordinare tutto il lavoro di conver-sione di vari progetti di norma (Draft) nelle varie norme UNI – EN prima e ISO successivamente (ci-tate in uno degli articoli precedenti).

Nel corso dell’ultimo decennio, forte del riconoscimento internazionale, il Gruppo Ruote & Sup-porti si è scorporato da Ucicis per ricostituirsi come Ucir, sempre all’interno di ANIMA, per afferma-re maggiormente la propria importanza sul mercato.

Accanto alla figura del fondatore, Sig. Roberto Lancellotti vorrei anche ricordare Sergio Ner-viani, Vittorio Milani, Giovambattista Tarabini e Paolo Alvisi che si sono avvicendati alla presidenzadel Gruppo, senza dimenticare il signor Giulio Albanese, appassionato segretario che per un lun-go periodo ha coordinato le nostre riunioni tecniche, avvicinandoci al concetto dei «Sistemi di qua-lità» e sensibilizzando le nostre aziende sull’importanza della loro adozione.

Nel tentativo di sintetizzare quasi quarant’anni di lavoro di gruppo rammento che, in questo lun-go cammino, in Europa sono sopravvissuti significativi distretti produttivi in Italia e in Germania, part-ners del Mercato Globale con prodotti di qualità.

ASSOCIATI UCIRALDO VALSECCHI SpaVia XX settembre 107 - 28883 Gravellona Toce (VB) (I)tel. +39 0323 869911 - fax +39 0323 865530 e-mail: [email protected] - www.avo.it

AL.FER & C. SrlVia Castagnini 25 - 40012 Calderara di Reno (BO) (I)tel. +39 051 728569 - fax +39 051 728166 e-mail: [email protected]

CEBORA SpaVia Andrea Costa 24 - 40057 Cadriano di Granarolo (BO) (I)tel. +39 051 765000 - fax +39 051 765222 e-mail: [email protected]

EMILSIDER MECCANICA SpaVia G. di Vittorio 17 - 40057 Cadriano di Granarolo (BO) (I)tel. +39 051 766084 / 766448 - fax +39 051 765325 e-mail: [email protected]

L.A.G. SpaVia Del Lavoro 17 - 41018 San Cesario sul Panaro (MO) (I)tel. +39 059 585411 - fax +39 059 585535 - e-mail: [email protected]

MILANI TRASINCAR di Vittorio MilaniVia Donizetti 9/13 - 20032 Cormano (MI) (I)tel. +39 02 6151179-6151269-6151186 - fax +39 02 6152632 e-mail: [email protected]

OFF. MECC. GINO NERVIANI SrlS.S. 32, 23/A - 28050 Pombia (NO) (I)tel. +39 0321 950552 - fax +39 0321 950581 e-mail: [email protected]

OFFICINE MECCANICHE OMEGNESI O.M.O. Srl Piazza Siro Collini 2 - 28887 Omegna (VB) (I)tel. +39 0323 643232 - fax +39 0323 641395e-mail: [email protected]

TELLURE ROTA SpaVia Quattro Passi 15 - 41043 Formigine (MO) (I)tel. +39 059 410216 - fax +39 059 410220 e-mail: [email protected]

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Mercato dell’inox al-la ricerca di positi-

vità e ottimismo. Punta-no a cercare di porsi nelpunto di vista del bic-chiere mezzo pieno glioperatori del mercatoitaliano degli acciaiinossidabili, intervenutinel corso della quintaedizione dello StainlessSteel Market Outlook diSiderweb. Il convegno ospitato nel-la splendida cornice diVilla Surre di Sarnico, havisto moderati dal diret-tore di Siderweb StefanoFerrari alternarsi gli interventi di Achille Fornasini (Si-derweb), Gianfranco Tosini (Siderweb), Fausto Capelli(Centro Inox), Markus Moll (Smr) Luis C. Carmo (gruppo Ci-pa), Egidio Bini (Marcegaglia) e Vincenzo Mazzola (Sch-molz + Bickenbach). L’incontro ha realizzato una fotogra-fia puntuale del mercato italiano e internazionale dell’inox,dove l’Italia si pone al primo posto europeo e al quinto po-sto globale per volumi di produzione (5% del mercato mon-diale) degli acciai inossidabili. Posizione mantenuta anchenell’odierna fase di mercato, nonostante la recessione cheha contagiato l’economia globale, con livelli di calo tuttosommato contenuti. Se i volumi hanno sostanzialmente mantenuto i livelli vi-sti nel 2010-2011 lo stesso non si può dire per le quota-zioni, come rimarcato dallo stesso Fornasini, che ha de-scritto come «appiattiti verso il basso» i prezzi, che attra-versano una fase calante, in cui anche le materie prime ri-sentono della riduzione nella richiesta, con ad esempio ilnickel che «in un anno e mezzo ha visto dimezzare il pro-prio valore».Come già ricordato il mercato italiano è in tenuta ma tut-tavia resta a livelli inferiori del 12% rispetto al livello re-cord del 2006. Un dato che come rimarcato da Gianfran-

co Tosini rende evidentecome il livello di utiliz-zo degli impianti «ri-manga a livello mondia-le al 65% della capacitàproduttiva, a cui si ag-giunge il problema del-la compressione deimargini, che mette a ri-schio diverse realtà delcomparto».Rischio che però comerimarcato da Fausto Ca-pelli sembra non conta-giare nicchie di mercatocome quelle del farma-ceutico e della ristora-zione in cui si posizio-

nano «nicchie come quelle della fitofarmaceutica, prati-camente immuni alla crisi che mantengono negli ultimi tre-quattro anni crescite di fatturato compreso tra il 10% e20%». Positiva secondo Capelli anche la ripresa nei con-sumi pro capite nell’anno in corso, tornati a 25 chilo-grammi per persona e mantenendosi al primo posto in Eu-ropa.Il futuro dovrebbe rivelare due scenari invece secondo l’a-nalista Markus Moll, scenari che vedono l’Europa cresceredel 5% oppure ridurre di altrettanti punti percentuali il pro-prio livello di consumi nel 2013 a seconda della soluzioneo meno della crisi dell’euro, dell’andamento delle elezio-ni americane e del recupero o della stagnazione dei con-sumi in Asia. Inoltre Moll ha rilevato come le aziende a li-vello globale stiano rinnovando i propri vertici puntando astrategie volte alla salvaguardia dei margini a costo di sa-crificare i volumi.Il mercato italiano secondo gli operatori di Marcegaglia eSchmolz + Bickenbach pone maggiori opportunità per glioperatori del commercio, che in un regime di stock bassipossono cogliere migliori opportunità di fare business, an-che se i problemi a cui si dovrà porre attenzione sono man-cati pagamenti e marginalità risicate. ❒

Si è tenuto il 12 luglio scorso a Sarnico (Bg) il V Stainless Steel Market Outlookorganizzato da Siderweb con il supporto di Made in Steel

L’export italiano prosegue anche nel 2012 il trend di crescita, nonostante consumicolpiti dalla crisi mondiale

Mercato dell’inox a caccia di opportunità

36 L’Industria Meccanica - Settembre 2012

ECONOMIA

Tavolo dei relatori: da sinistra Fausto Capelli, Stefano Ferrari, Achille Fornasini eGianfranco Tosini

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Settembre 2012 - L’Industria Meccanica 37

APPROFONDIMENTI TECNICI

GENERAZIONE DI FREDDO MEDIANTEASSORBITORI IN AMBITO INDUSTRIALEIncentivi riconosciuti attraverso i Titoli di Efficienza Energetica (TEE) per re-cuperi termici

Disporre di una centrale frigorifera per la produzione di acqua refrigerata èun’esigenza molto diffusa in un gran numero di settori industriali.La tecnica di generazione del freddo considerata in questa nota è quella ot-tenuta con il ciclo termodinamico denominato ad assorbimento, operato conuna soluzione di acqua e bromuro di litio (LiBr) quale fluido di lavoro.

Produzione di acqua refrigerata con assorbitoriNell’impiantistica industriale è possibile generare freddo per mezzo di mac-chine ad assorbimento alimentate con recuperi termici, ossia con calore an-cora disponibile nei fluidi di processo da espellere (per esempio fumi caldi,acqua calda da circuiti di raffreddamento), che tradizionalmente non vieneutilizzato.Le macchine ad assorbimento sono disponibili in una amplissima gamma dipotenze. Sono caratterizzate da un rendimento, rapporto tra effetto utile (fred-do) e spesa energetica sostenuta per il loro funzionamento (caldo), compre-so fra 0,7 e 1,3. Producono acqua refrigerata a una temperatura non inferio-re a 5 °C. La loro alimentazione può essere effettuata con acqua calda o pres-surizzata e con vapore a bassa o ad alta pressione, prodotti con scambiatorialimentati dai predetti fluidi di processo.

Titoli di EfficienzaEnergeticaGli interventi mi-gliorativi dell’effi-cienza energeticasono oggetto di va-lutazione ai fini delriconoscimento dei“Titoli di EfficienzaEnergetica” (TEE),altrimenti denomi-nati “CertificatiBianchi”.Per la valutazionedel risparmio di

energia primaria conseguibile tramite gli interventi migliorativi, viene utiliz-zato l’algoritmo di calcolo proposto da ENEA (Ente per le Nuove Tecnologie,l’Energia e l’Ambiente). Per il caso in esame il metodo di valutazione consi-derato è indicato nella scheda tecnica standardizzata ENEA n. E11.Per la quantificazione del risparmio energetico conseguibile, debbono esse-re fissati i seguenti parametri:• la potenza frigorifera nominale dell’assorbitore espressa in kWfrig;• il numero di ore di servizio della macchina, misurato in h/anno, commisu-rato con i valori medi riportati nella tabella 1.La realizzazione di interventi di efficienza energetica del tipo sopra conside-rato può beneficiare dei TEE attraverso un meccanismo di mercato ben defi-nito e ormai consolidato. I TEE sono dei certificati che attestano l’avvenuta ri-duzione di consumo di energia primaria in seguito alla realizzazione di unintervento per il risparmio energetico; ogni titolo equivale a una tonnellataequivalente di petrolio (tep) risparmiata.

NOTIZIEGURI

Ministero della salute - Materiali a contattocon alimenti - Decreto 4 aprile 2012, n. 72. -Serie generale GURI n. 129 del 5 giugno 2012. Regolamento concernente aggiornamentodel decreto del Ministro della Sanità 21 mar-zo 1973, recante: «Disciplina igienica degliimballaggi, recipienti, utensili destinati a ve-nire in contatto con le sostanze alimentari ocon sostanze d'uso personale» limitatamentealle carte e cartoni.

Ministero dello Sviluppo Economico – Inter-nazionalizzazione - Decreto 12 marzo 2012 -Serie generale GURI n. 131 del 7 giugno 2012Attività provvisoria, per il primo semestre2012, di promozione all'estero delle impreseitaliane, di cui all'articolo 22, comma 7, del-la legge 214/2011.

Ministero dello Sviluppo Economico - Diret-tiva MID – Contatori GAS - Decreto 16 apri-le 2012, n. 75 - Serie generale GURI n. 132dell’8 giugno 2012Regolamento concernente i criteri per l'ese-cuzione dei controlli metrologici successivisui contatori del Gas e i dispositivi di conver-sione del volume, ai sensi del decreto legisla-tivo 2 febbraio 2007, n. 22, attuativo della di-rettiva 2004/22/CE (MID).

Ministero dell'Istruzione, dell’Università edella Ricerca - Ricerca & Sviluppo - Decreto30 maggio 2012 - Serie generale GURI n. 133del 9 giugno 2012Avviso per lo sviluppo e potenziamento diCluster tecnologici nazionali.

Ministero della salute - Materiali a contatto conalimenti - Decreto 16 aprile 2012, n. 77 - Se-rie generale GURI n. 135 del 12 giugno 2012.Regolamento concernente aggiornamento deldecreto del Ministro della Sanità 21 marzo1973, recante: «Disciplina igienica degli im-ballaggi, recipienti, utensili destinati a venire incontatto con le sostanze alimentari o con so-stanze d'uso personale» limitatamente alle cas-sette in polipropilene e polietilene riciclato.

Ministero dello Sviluppo Economico – Ener-gia - Comunicato relativo al Decreto 13 di-cembre 2011 - Serie generale GURI n. 135del 12 giugno 2012.Comunicato relativo al decreto 13 dicembre2011, concernente: «Bando adottato ai sensidell'articolo 6, comma 2, lettera c) del decre-to 23 luglio 2009 per interventi di attivazionedi filiere produttive delle biomasse, secondola Linea di attività 1.1 del POI Energie rinno-vabili e risparmio energetico 2007-2013»

Presidenza della Repubblica - Direttiva TPED2010/35/UE - Decreto 12 giugno 2012 n. 78 -Serie generale GURI n. 138 del 15 giugno 2012Attuazione della direttiva 2010/35/UE, in ma-teria di attrezzature a pressione trasportabili eche abroga le direttive 76/767/CEE,84/525/CEE, 84/526/CEE, 84/527/CEE e1999/36/CE. Entrata in vigore del provvedi-mento: 16 giugno 2012.

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38 L’Industria Meccanica - Settembre 2012

APPROFONDIMENTI TECNICI

Questi certificati hanno un valore monetario di riferimento (fissato dalla AEEG,Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas) e un valore di scambio che si forma dal-l’incontro della domanda di TEE, pari alla quota annuale d’obbligo di efficien-za energetica a carico dei distributori di energia elettrica e di gas naturale, conl’offerta di TEE, cioè dalla disponibilità dei TEE da parte dei soggetti che han-no realizzato interventi di risparmio energetico e ottenuto i titoli stessi. Solo al-cuni soggetti possono richiedere i TEE alla AEEG (Autorità per l’Energia Elettri-ca e il Gas) e questo non permette un accesso diretto all’incentivo per tutti co-loro che intendono intervenire per razionalizzare i consumi di energia. Posso-no chiedere i TEE solo le SSE (Società di Servizi Energetici), i distributori di ener-gia elettrica e gas e le imprese che hanno un responsabile dell’energia (energymanager) ai sensi dell’Art.19 della Legge 10/91.I TEE sono riconosciuti annualmente per cinque anni consecutivi dalla data diriconoscimento dall’avvenuto risparmio energetico. Nella tabella 2 sono ri-portati i valori aggiornati al 19 giugno 2012 dei TEE relativi alle sessioni del2012.Con la delibera 27 ottobre 2011 dell’AEEG EEN 9/11 e con decorrenza dal 1°novembre 2011 è stato introdotto un coefficiente di durabilità (coefficiente tau),che consente di riconoscere un maggiore numero di TEE ai progetti in grado digenerare risparmi energetici per un periodo superiore a quello incentivato. Neicasi qui considerati, il coefficiente di durabilità adottato è di 3,36, il che si tra-duce in una rivalutazione di 3,36 volte dei TEE risparmiati nei cinque anni pre-visti per l’incentivazione.La tabella 3 permette una rapida quantificazione delle varie poste in gioco, conuna semplice procedura di calcolo illustrata negli esempi appresso riportati. Latabella riporta: • nella prima colonna, le ore annue di utilizzo dell’impianto;• nella seconda colonna, il risparmio energetico conseguito in un anno per

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti- Equipaggiamento marittimo - Decreto 18aprile 2012 - Serie generale GURI n. 142 del20 giugno 2012.Attuazione della direttiva 2010/68/UE dellaCommissione del 22 ottobre 2010 che modi-fica la direttiva 96/98/CE del Consiglio relati-va all'equipaggiamento marittimo

Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pub-blici di Lavori, Servizi e Forniture (AVCP) -Green Public Procurement - GPP - Comuni-cato 20 giugno 2012 - Serie generale GURIn. 142 del 20 giugno 2012.Rilevazione degli appalti che rispettano i cri-teri di sostenibilità ambientale (Green PublicProcurement-GPP).

Presidenza della Repubblica - Misure urgen-ti per la crescita del Paese - Serie GeneraleGURI n.147 del 26 giugno 2012Il Consiglio dei Ministri, su proposta del mi-nistro dello Sviluppo economico, delle Infra-strutture e dei Trasporti, ha approvato un pac-chetto contenente un ventaglio di misure ur-genti e strutturali che realizzano una parte ul-teriore dell’Agenda per la Crescita sostenibi-le che – fin dal suo insediamento – il Gover-no sta attuando attraverso molte proposte nor-mative già approvate dal Parlamento e altre incorso di valutazione (si veda, in allegato, undocumento che riassume le principali misureadottate finora sul tema della crescita e svi-luppo).Il provvedimento punta ad attivare molteplicileve necessarie per stimolare il rafforzamentodella competitività, la ripresa della domanda,lo stimolo al dinamismo imprenditoriale: dal-l’attrazione di capitali privati all’accelerazio-ne e semplificazione delle procedure per re-cuperare il ritardo infrastrutturale accumula-to, dal rilancio dei settori dell’edilizia e dellecostruzioni alle misure per lo sviluppo deiporti, dalla costituzione del Fondo per la Cre-scita Sostenibile grazie al riordino e alla sem-plificazione degli strumenti di incentivazionealle imprese, al credito d’imposta per le as-sunzioni di personale altamente qualificato,dall’introduzione di nuovi strumenti di finan-ziamento e accesso al credito per le imprese,alle misure volte a facilitare la risoluzione incontinuità delle crisi aziendali, dalle misureper il sostegno all’internazionalizzazione ealla realizzazione delle infrastrutture energe-tiche, ai provvedimenti per ridurre i tempi del-la giustizia civile.Altri provvedimenti seguiranno anche in fun-zione delle risorse che si renderanno via viadisponibili e nel rispetto degli obbiettivi di fi-nanza pubblica che l’Italia ha assunto neiconfronti dell’Unione Europea e del resto delmondo.Di seguito, in sintesi, i punti principali delpacchetto Sviluppo:• Misure a favore del lavoro• Misure a favore della casa e delle famiglie• Misure per il rilancio dell’edilizia• Sostenere la crescita delle imprese

NOTIZIEGURI

Numero turni 1 2 3 Stagionale

Ore/anno 2000 4000 7680 2160

Tabella 1 – Ore di servizio per numero di turni di lavoro

Tipologia I II III

Prezzo minimo (€/tep) 93,00 94,50 8,00

Prezzo massimo (€/tep) 115,00 116,39 115,00

Prezzo medio ponderato (€/tep) 103,10 103,15 102,84

TEE scambiati (numero) 891.787 563.614 457.391

Tabella 2 – Valore di mercato dei diversi tipi di TEE al 19 giugno 2012 (fonte: GME -www.mercatoelettrico.or/En/Degauklt.aspx)

Durata di servizio(ore/anno)

Risparmio conseguito(tep/kWfrig/anno)

Titoli prodotti(TEE/kWfrig/anno)

Incentivi maturati(€/kWfrig/anno)

2000 0,0748 0,2513 25,13

4000 0,1496 0,5027 50,27

7680 0,2872 0,9651 96,51

2160 0,0808 0,2714 27,14

Tabella 3 – Incentivazione da TEE per diverse durate di servizio

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Settembre 2012 - L’Industria Meccanica 39

NOTIZIEGURI

unità di potenza frigorifera dell’assorbitore utilizzato, calcolato con l’algorit-mo dettato dall‘ENEA;• nella terza colonna, i TEE annui prodotti, ottenuti moltiplicando per il coef-ficiente di durabilità (3,36) i risparmi energetici conseguiti, elencati nella se-conda colonna;• nella quarta colonna, gli incentivi annui maturati, considerando un valoremonetario dei TEE pari a 100 euro.

Esempi di quantificazione degli incentivi conseguibiliCome primo esempio si consideri l’adozione di un assorbitore per il quale ven-gano fissati i seguenti valori:• potenza frigorifera nominale: 176 kW• numero di ore di servizio: 2000/anno• valore monetario TEE: 100 euroDalla tabella 3, moltiplicando i valori riportati per le ore di servizio conside-rate (2000) per la potenza frigorifera dell’assorbitore, si ottengono i seguenti ri-sultati:• risparmio conseguito = 0,0748 tep/kWfrig/anno × 176 kWfrig = 13,16 tep/anno• titoli prodotti = 0,2513 TEE/kWfrig/anno × 176 kWfrig = 44,23 TEE/anno• incentivo maturato = 25,13 €/kWfrig/anno × 176 kWfrig = 4422,88 €/anno

Come secondo esempio si consideri l’adozione di un assorbitore per il qualevengano fissati i seguenti valori:• potenza frigorifera nominale: 105 kW• numero di ore di servizio: 4000/anno• valore monetario TEE: 95 euroDalla tabella 3, moltiplicando i valori riportati per le ore di servizio conside-rate (4000) per la potenza frigorifera dell’assorbitore, si ottengono i seguenti ri-sultati:• risparmio conseguito = 0,1496 tep/kWfrig/anno × 105 kWfrig = 15,71 tep/anno• titoli prodotti = 0,5027 TEE/kWfrig/anno × 105 kWfrig = 52,78 TEE/anno• incentivo maturato = 50,27 €/kWfrig/anno × 105 kWfrig × 0,95 = 5014,43€/anno

Come terzo esempio si consideri l’adozione di un assorbitore per il quale ven-gano fissati i seguenti valori:• potenza frigorifera nominale: kW 70 kW• numero di ore di servizio: 7680/anno• valore monetario TEE: 110 euroDalla tabella 3, moltiplicando i valori riportati per le ore di servizio conside-rate (7680) per la potenza frigorifera dell’assorbitore, si ottengono i seguenti ri-sultati:• risparmio conseguito = 0,2872 tep/kWfrig/anno × 70 kWfrig = 20,1 tep/anno• titoli prodotti = 0,9651 TEE/kWfrig/anno × 70 kWfrig = 67,56 TEE/anno• incentivo maturato = 96,51 €/ kWfrig/anno × 70 kWfrig × 1,1 = 7431,27 €/anno

Considerazioni conclusiveIn ambito industriale è possibile, mediante l’impiego di assorbitori, produrrecon cascami di calore acqua refrigerata a temperatura minima di 5 °C. Le apparecchiature disponibili allo scopo sono caratterizzate da potenze fri-gorifere da poche decine di kW a valori assai elevati. Spesso, per ottenere unapotenza frigorifera stabilita, si ricorre alla loro modularità; si opta per macchi-ne a potenza minore, ma in numero maggiore, operanti in serie o in parallelo,gestendo così al meglio l’impianto ai carichi parziali, ottimizzandone i costi diesercizio.I risparmi energetici conseguibili sono facilmente quantificabili mediante l’al-goritmo di calcolo proposto da ENEA nella scheda n. E11.

NOTIZIEGUUE

5 giugno 2012 – Serie GUUE C 159 - Com-missione Europea - Direttiva Macchine2006/42/CE - Comunicazione• Aggiornamento elenco norme armonizzateDirettiva Macchine 2006/42/CE

16 giugno 2012 – Serie GUUE C 172 - Com-missione Europea - Direttiva 2009/125/CEEcodesign - Comunicazione• Comunicazione della Commissione nel-l'ambito dell'attuazione del regolamento (UE)n. 206/2012 della Commissione, del 6 marzo2012, recante modalità di applicazione delladirettiva 2009/125/CE del Parlamento euro-peo e del Consiglio in merito alle specificheper la progettazione ecocompatibile dei con-dizionatori d'aria e dei ventilatori e del Rego-lamento delegato (UE) n. 626/2011 dellaCommissione, del 4 maggio 2011, che inte-gra la direttiva 2010/30/UE del Parlamento eu-ropeo e del Consiglio per quanto riguarda l'e-tichettatura indicante il consumo d'energiadei condizionatori d'aria.

19 giugno 2012 – Serie GUUE L 158/25 -Commissione Europea - Direttiva2010/75/UE Emissioni Industriali - Rettifica19 giugno 2012Rettifica della direttiva 2010/75/UE del Parla-mento europeo e del Consiglio, del 24 no-vembre 2010, relativa alle emissioni indu-striali (prevenzione e riduzione integrate del-l’inquinamento)

19 giugno 2012 – Serie GUUE C 176/1 -Commissione Europea - Direttiva Prodotti daCostruzione CPD 89/106/CEE - Comunica-zione• Aggiornamento elenco norme armonizzateDirettiva CPD 89/106/CEE

26 giugno 2012 – Serie GUUE L 165/28 - Com-missione Europea - Direttiva 2009/125/CEEcodesign - Regolamento UE n. 547/2012• Modalità di applicazione della direttiva2009/125/CE del Parlamento europeo e delConsiglio in merito alle specifiche per la pro-gettazione ecocompatibile delle pompe peracqua

• Misure per accelerare gli investimenti in in-frastrutture• Recupero risorse per lo sviluppo•Misure per lo sviluppo e il rafforzamento delsettore energetico• Controllo dei cittadini sulla spesa pubblica• Accelerazione dei tempi della giustizia civile• Ulteriori misure per le imprese• Misure per le imprese del settore agricolo

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40 L’Industria Meccanica - Settembre 2012

APPROFONDIMENTITECNICI

Gli interventi impiantistici adottati si traducono in una tangibile riduzione deicosti operativi, che peraltro continuano a essere generati durante tutta la vitatecnica dell’impianto, valutata da ENEA in 20 anni. Per contro, una scelta al-ternativa meno efficiente continuerà a produrre maggiori oneri per l’intero suoperiodo di esercizio.L’adozione di assorbitori comporta, in aggiunta, il riconoscimento di TEE peril periodo di vita utile del provvedimento, stabilito in 5 anni. Il numero di TEEaccreditati durante tale periodo è pari al numero di tep risparmiati, moltipli-cato per il coefficiente di durabilità, riconosciuto da AEEG, pari a 3,36, valo-re che tiene conto del risparmio conseguito dal termine della vita utile per ilriconoscimento dei TEE (5 anni) e il termine della vita tecnica dell’impianto(20 anni).Gli importi allo scopo riconosciuti influenzano ulteriormente e significativa-mente la convenienza economica dell’intervento effettuato.

Paolo Colaiemma - Presidente di Climgas

POMPE PER ACQUA - REGOLAMENTO 547/2012/CEL’atteso regolamento sull’ecodesign delle pompe per acqua è stato pubblicatoufficialmente sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea con il nome di: RE-GOLAMENTO (UE) N. 547/2012 DELLA COMMISSIONE del 25 giugno 2012recante modalità di applicazione della direttiva 2009/125/CE del Parlamentoeuropeo e del Consiglio in merito alle specifiche per la progettazione eco-compatibile delle pompe per acquaIl Regolamento definisce:• I modelli di pompe ai quali viene applicato• Gli indici di Rendimento Idraulico minimi che dovranno essere rispettati (co-siddetti MEI, Minimum Efficiency Index )• La progressività dell’aumento degli indici MEI• Le indicazioni da inserire nella targa e nella documentazione tecnica dellepompe• L’organismo di controllo del mercatoIl Regolamento si applica a pompe centrifughe per il pompaggio di acque pu-lite comprese in queste categorie di prodotti: pompe ad aspirazione assiale consupporto (ESOB), pompe ad aspirazione assiale monoblocco orizzontale(ESCC), pompe ad aspirazione assiale monoblocco in linea (ESCC), pompe ver-ticale multistadio (MS-V) e pompe sommersa multistadio (MSS).Il nuovo regolamento fissa date importanti:- dal 1 gennaio 2013 l’indice di rendimento minimo sarà MEI ≥ 0,1- dal 1 gennaio 2015 l’indice di rendimento minimo sarà MEI ≥ 0,4- entro il 2017 inoltre, la Commissione Europea inizierà lo studio della revi-sione del presente Regolamento nell’ottica di un approccio più ampio: «l’ex-tended product approach »A partire dal 1 gennaio 2013 sulle targhe identificative delle pompe dovrannoessere riportate le seguenti indicazioni:– indice di efficienza minimo: MEI ≥ [x,xx];– anno di fabbricazione;– nome del fabbricante o marchio, numero di iscrizione nel registro delle im-prese e sede del fabbricante;– tipo di prodotto e identificativo delle dimensioni;– efficienza idraulica della pompa (%) con girante tornita [xx,x] oppure, in al-ternativa, l’indicazione [–,-];

Andrea Pasquini

ACCESSORI PER SERRAMENTIUNI EN 13126-13:2012 Accessori per serra-menti - Accessori per finestre e porte finestre- Requisiti e metodi di prova - Parte 13: Di-spositivi di bilanciamento per saliscendi

UNI EN 13126-14:2012 Accessori per serra-menti - Accessori per finestre e porte finestre- Requisiti e metodi di prova - Parte 14: Chiu-sure a camma

UNI EN 1906:2012 Accessori per serramenti- Maniglie e pomoli - Requisiti e metodi diprova Commissioni Tecniche: [PRODOTTI, PROCES-SI E SISTEMI PER L'ORGANISMO EDILIZIO]

ACUSTICAUNI/TR 11450:2012 Acustica - Valutazionedell’esposizione a rumore nei luoghi di lavo-ro per lavoratori che utilizzano sorgenti sono-re situate in prossimità dell’orecchio Commissioni Tecniche: [ACUSTICA E VIBRA-ZIONI]

APPARECCHI DI COTTURA A GAS PER USODOMESTICOUNI EN 30-1-2:2012 Apparecchi di cottura agas per uso domestico - Sicurezza - Parte 1-2:Apparecchi con forni a convezione forzatacon o senza grill Commissioni Tecniche: [CIG]

APPLICAZIONE ESTESA DEI RISULTATI DIPROVA DI RESISTENZA AL FUOCOUNI EN 15882-4:2012 Applicazione estesadei risultati di prova di resistenza al fuoco perimpianti di fornitura servizi - Parte 4: Sigilla-ture di giunti lineari Commissioni Tecniche: [COMPORTAMEN-TO ALL'INCENDIO]

ATTREZZATURE E ACCESSORI PER GPLUNI EN 13110:2012 Attrezzature e accesso-ri per GPL - Bombole saldate di alluminio, ri-caricabili e trasportabili, per gas di petrolio li-quefatti (GPL) - Progettazione e costruzione

UNI EN 15202:2012 Attrezzature e accesso-ri per GPL - Dimensioni operative essenzialiper connessioni di valvole per bombole perGPL e connessioni degli equipaggiamenti as-sociati Commissioni Tecniche: [RECIPIENTI PER ILTRASPORTO DI GAS COMPRESSI, DISCIOL-TI O LIQUEFATTI]

DISPOSITIVI MULTIFUNZIONALI PER AP-PARECCHI A GASUNI EN 126:2012 Dispositivi multifunziona-li per apparecchi a gas Commissioni Tecniche: [CIG]

FILTRI D'ARIA ANTIPOLVERE PER VENTILA-ZIONE GENERALEUNI EN 779:2012 Filtri d'aria antipolvere perventilazione generale - Determinazione dellaprestazione di filtrazione Commissioni Tecniche: [CTI]

NORMATIVA

Page 43: l'Industria Meccanica n. 680, settembre 2012

Per maggiori informazioni

ASSOCIAZIONE ITALIANA DEI COSTRUTTORI E DISTRIBUTORI DI IMPIANTI DI COGENERAZIONE

Convegno organizzato da

Segreteria Italcogen - via Scarsellini 13 - 20161 Milano

tel. +39 0245418.550 - fax +39 0245418.545

[email protected] - www.italcogen.it

Media Partner

PROGRAMMA*

9.30 REGISTRAZIONE PARTECIPANTI10.00 INTRODUZIONE E SALUTI

Interventi istituzionali▪ Ing. Stella - ITALCOGEN▪ Ing. De Sanctis - ENEA▪ Ing. Susanna - RSE▪ Dott. Serra - MINISTERO DELL’AMBIENTE

Esperienze dagli operatori

▪ Question time

Soluzioni assicurative per le aziende

13.00 FINE LAVORI

Convegno Italcogen

L’EFFICIENZA ENERGETICAATTRAVERSO IL RECUPERO TERMICOVenerdì 9 Novembre 2012ore 10.00 presso Fiera Key Energy, Rimini - Sala Mimosa 2 - Padiglione B6

L’evento è a partecipazione gratuita previa iscrizione.Il Convegno è preceduto da welcome coffee di benvenuto riservato agli iscritti

* Il programma é suscettibile di modifica

Si tratta di un incontro con gli operatori che presenterà una panoramica completa delle opportunità di migliorare l’efficienza energetica partendo dai biocombustibili, attraverso il quadro normativo in rapida evoluzione, fino ad arrivare al recupero del calore da processi industriali.Gli interventi proposti, accanto ai contributi di tipo istituzionale e legislativo, illustreranno le diverse tecnologie e innovazioni che le aziende leader del settore cogenerazione propongono, accanto a concrete soluzioni organizzati-ve, finanziarie e gestionali per la realizzazione degli impianti.

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Si è svolta il 28 giugno scorso, all’Hotel Melià, l’Assembleaannuale dei soci Ucc

“Impatto della prossima revisione della Direttiva 97/23/CE PED", un evento ideatoe realizzato come un confronto tra le parti direttamente coinvolte nell’applicazio-ne della Direttiva: costruttori, utilizzatori, organismi notificati. Il dialogo tra i protagonisti del convegno e la discussione con i partecipanti hannotracciato una posizione comune: l’adozione nel 2003 della Direttiva PED ha de-terminato uno scenario di riferimento ormai assolutamente operativo sotto ogni pun-to di vista che tuttavia necessità di essere migliorato con il contributo di tutti.La numerosa e sentita partecipazione delle aziende del comparto è stato un segna-le significativo: fare sistema per sviluppare sinergie tra aziende è oggi più che maiuna necessità.

Impatti normativi percostruttori e utilizzatoridi caldareria

Lo scorso 28 giugno si è svolta a Milano l’assemblea an-nuale dei costruttori italiani di caldareria rappresentati

dall’Associazione Ucc federata ad ANIMA. Ucc raggruppa i costruttori e le società italiane che opera-no nel vasto settore delle attrezzature a pressione, dalla pro-gettazione alla produzione: grandi serbatoi montati in can-tiere, apparecchi a pressione, apparecchi semplici a pres-sione, caldaie a tubi d'acqua, caldaie a tubi di fumo, tuba-zioni, condotte forzate, scambiatori di calore, calcolo eprogettazione di serbatoi in pressione.L’annuale Assemblea dei Soci rappresenta il momento piùalto della vita dell’Associazione; non è solo l’occasione direalizzare il bilancio del lavoro svolto nell’ultimo anno, masoprattutto è il momento di confronto tra tutti gli associatie l’opportunità per definire le linee guida che devono es-sere alla base del lavoro dell’Associazione. Lo spirito di Uccè, infatti, quello di essere una Associazione al servizio del-le aziende che ne fanno parte e pertanto i principi ispira-tori della sua politica nascono dal confronto costruttivo tragli associati. L’esperienza degli ultimi anni ha, infatti, di-mostrato che il vero motore di Ucc è rappresentato dal-l’impegno e dalla volontà degli industriali nella vita e nellavoro quotidiano che un’Associazione con obiettivi pre-stigiosi richiede.Quest’anno in particolare la numerosa e sentita partecipa-zione delle aziende del comparto è stato un segnale signi-

ficativo: fare sistema per sviluppare sinergie tra aziende èoggi più che mai una necessità considerando che l’attualecontesto economico-sociale estremamente difficile nonpermette all’azienda che opera in maniera autonoma edisolata di perseguire obiettivi ambiziosi.Come di consueto da alcuni anni, l’Assemblea privata deiSoci Ucc è stata seguita da un evento pubblico, dedicatoalla Direttiva europea sulle attrezzature a pressione che rap-presenta il testo legislativo di riferimento per il settore.L’evento pubblico di carattere tecnico, dal titolo "Impattodella prossima revisione della Direttiva 97/23/CE PED", èstato ideato e realizzato come un confronto tra le parti di-rettamente coinvolte nell’applicazione della Direttiva ossiai costruttori, gli utilizzatori e gli organismi notificati. Sono soprattutto intervenute le Istituzioni nazionali ed eu-ropee incaricate della supervisione della Direttiva stessa:erano infatti presenti Hans D’Hooge della Commissione Eu-ropea - Dg Enterprise & Industry e Vincenzo Correggia delMinistero dello Sviluppo Economico. Gli altri importanti re-latori del convegno sono stati Fernando Lidonnici - Diret-tore Sant’Ambrogio Servizi Industriali Srl, Renato Pintabo-na - Presidente Forum Organismi Notificati e Rodolfo Lon-goni - Supply Engineering & Innovation Procurement EnelSpa.L’occasione del confronto è stata suscitata dal dibattito incorso a livello europeo sull’opportunità di avviare nei pros-

ALESSANDRO MAGGIONI

42 L’Industria Meccanica - Settembre 2012

ANIMA/UCC

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Settembre 2012 - L’Industria Meccanica 43

simi mesi la revisione delle principali Direttive europee diriferimento per il settore.Per riassumere brevemente quanto emerso dagli interventi,la Direttiva 97/23/CE, in accordo ai programmi della Com-missione Europea, sta attualmente affrontando il processodi allineamento ai provvedimenti di carattere orizzontaleintrodotti dal New Legislative Framework, con particolareriferimento alla decisione 768/2008 il cui obiettivo prima-rio è la razionalizzazione delle diverse procedure per la va-lutazione della conformità dei prodotti. In particolare laCommissione Europea dovrà valutare l’impatto sulla Diret-tiva PED del Regolamento 1272/2008/CE CLP che introdu-ce un nuovo sistema per la classificazione e l’etichettaturadelle sostanze chimiche e che ha sostituito la direttiva67/548/CEE - Dangerous Substances Directive.La Commissione Europea inoltre ha recentemente asse-gnato un contratto di servizio a un fornitore esterno al finedi effettuare una importante indagine presso gli stakehol-der sulla "Valutazione della Direttiva sulle attrezzature apressione - PED". Lo studio mira a valutare l’eventuale re-visione della Direttiva PED e fornire uno studio di mercatodei settori che rientrano nel suo ambito. I primi risultati in-termedi dello studio sono stati illustrati dalla CommissioneEuropea nel corso del convegno; i risultati finali saranno uf-ficialmente presentati nell’autunno del 2012. Sulla base diquesti risultati sarà valutata l’opportunità di dare inizio auna vera e propria revisione della Direttiva PED.In parallelo, la Commissione Europea ha avviato i lavori perl’allineamento al New Legislative Framework anche per laDirettiva SPVD sui recipienti semplici a pressione. La pro-posta adesso in discussione contiene importanti modifiche,non ultima l’introduzione del concetto di “risk” in sostitu-

zione del termine “hazard”, il cui impatto sui costruttori do-vrà essere attentamente valutato. La votazione finale sulprocesso di allineamento della Direttiva SPVD al New Le-gal Framework è prevista entro l’estate.Il dialogo tra i protagonisti del convegno e la discussionecon i partecipanti hanno tracciato una posizione comune:l’adozione nel 2003 della Direttiva PED ha determinato unoscenario di riferimento ormai assolutamente operativo sot-to ogni punto di vista che tuttavia necessità di essere mi-gliorato con il contributo di tutti, soprattutto in considera-zione del fatto che la Direttiva PED ha investito di grandiresponsabilità le figure del costruttore e, alcune volte, del-l’utente finale. Come sottolineato dal Presidente di Ucc Emanuela Tosto,tale situazione risulta problematica nel momento in cui aquesta maggiore responsabilità non corrisponde sempre edin maniera proporzionale un innalzamento dei livelli di si-curezza. Le cause, come evidenziato anche dal convegno,sono riconducibili a una difficoltosa comunicazioned’informazioni tra fabbricante ed utilizzatore e al fatto chespesso accade che l’utilizzatore finale, a volte mancante ditutte le competenze tecniche necessarie, non sia il com-mittente che dialoga con il costruttore stesso.In conclusione, il messaggio emerso sia dall’Assemblea siadal successivo convegno è che i costruttori di attrezzaturea pressione accettano di buon grado i compiti e le respon-sabilità cui sono investiti dalle leggi europee chiedendo dipari passo più controlli, che significano linee guida non piùinterpretabili, dettate dagli organismi notificati che neces-sariamente devono assumere un comportamento unanimedi fronte ad un medesimo argomento, e un maggiore con-trollo del mercato da parte delle autorità preposte. ❒

MERCATO

Opera nel settore delle apparecchiature di taglio, saldatura e controllo del gas

Thermadyne cambia nome in Victor Technologies

Thermadyne Holdings Corporation ha di recente cam-biato il nome in Victor Technologies Group, Inc. e il no-

me di Thermadyne Industries Inc., società interamente con-trollata, in Victor Technologies International Inc. Victor, il marchio più forte e più conosciuto dell’azienda,celebrerà nel 2013 il centesimo anniversario. “Sfruttando il vantaggio strategico offerto dal nome Victor,esaltiamo nel settore la nostra speciale attenzione a sod-disfare le esigenze dell’utente finale dei nostri prodotti e

a fornire soluzioni avanzate per taglio, saldatura e con-trollo del gas con ciascuno dei nostri marchi,” ha dichia-rato Martin Quinn. Amministratore Delegato della so-cietà. Con sede centrale a St. Louis, negli USA, Victor Technolo-gies fornisce soluzioni di elevata qualità per apparecchia-ture di taglio, saldatura e controllo del gas con marchi tra iquali Victor, Tweco, Arcair, Thermal Dynamics, ThermalArc, Stoody, TurboTorch, Firepower e Cigweld.

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Nuove disposizioni normative per apparecchiature e sistemi per iltrattamento dell’acqua potabile

Negli ultimi anni si è assistito ad un progressivo aumento della richiesta di appa-recchiature e sistemi destinati al trattamento dell’acqua distribuita dalle reti acque-dottistiche e ad una conseguente sempre maggiore offerta di vendita e/o installa-zione di tali prodotti da parte delle aziende o degli installatori, spesso non accom-pagnate da una puntuale verifica e conoscenza delle reali prestazioni del prodottostesso.

Scopo del nuovo decreto è fissare precisiobblighi che si applichino non solo alle

apparecchiature e ai sistemi attualmente pre-senti sul mercato, ma che possano riguarda-re anche tutte le future tecnologie adottabilinel settore del trattamento dell’acqua pota-bile. Il decreto n. 25/2012 si applica infattialle apparecchiature e ai sistemi finalizzati altrattamento dell’acqua destinata al consumoumano, sia essa distribuita in ambito dome-stico che in ambito professionale e coinvol-ge di conseguenza anche apparecchiature direcente diffusione quali caraffe filtranti, filtri terminali perrubinetti e le cosidette “case dell’acqua”. Le disposizionidel decreto non si applicano, invece, alle apparecchiatureper il trattamento dell’acqua potabile destinata esclusiva-mente ad impianti tecnologici o elettrodomestici, impiega-ta nelle fasi del ciclo lavorativo delle imprese del settore ali-mentare o nella produzione di acque minerali.

Sperimentazione.L’applicazione del Decreto Ministeriale n. 25 prevede chei materiali che possono venire a contatto con gli alimenti (equindi anche con l’acqua) debbano essere rintracciabili,ovvero deve essere possibile risalire alla fornitura da cuiprovengono secondo quanto stabilito dal Regolamento CEn. 1935/2004, DM n. 21/3/1973 e DM n. 174/2004. Vieneinoltre richiesto di definire le performance delle macchinee dei sistemi, così da permettere al consumatore di poterconfrontare tra loro le diverse apparecchiature presenti sulmercato anche sulla base delle loro caratterisitiche presta-zionali. Il nuovo decreto impone che il costruttore debba stabilirele condizioni d’uso, di manutenzione e i tempo di vita ope-

rativa delle apparecchiature e dei loro com-ponenti, dandone chiara ed esplicita infor-mazione ai clienti ed agli eventuali rivendi-tori e installatori terzi. Le apparecchiaturedevono pertanto essere sottoposte a test disperimentazione che verifichino l’eventualevariazione dei valori delle sostanze presentinell’acqua durante e al termine del tratta-mento. Tali variazioni, che non devono com-portare il superamento dei limiti previsti dalDecreto n. 31 del 2 febbraio 2001, devonoessere riportate obbligatoriamente nelle

istruzioni d’uso e manutenzione e, se commercializzato,sull’etichetta e sulla confezione del prodotto. I test permet-tono inoltre di individuare eventuali ulteriori sostanze ce-dute durante il trattamento che non siano disciplinate dalDgl n. 31; alcuni esempi tipici sono rappresentati dall’uti-lizzo di sali d’argento o da sistemi a scambio ionico per iquali è necessario indicare il valore delle sostanze rilascia-te (in questo caso, argento e sodio).La sperimentazione deve inoltre verificare le prestazionidelle apparecchiature e dei sistemi nelle condizioni più cri-tiche di utilizzo; queste sono rappresentate dalla saturazio-ne del sistema (in cui la variazione dei valori delle sostan-ze presenti nell’acqua, con il superamento di anche un so-lo limite indicato nel Dgl n. 31, determina il fine vita del si-stema) e delle pause di non utilizzo (durante le quali la for-mazione di colonie batteriche è indice di fine vita del si-stema). I risultati di tali verifiche hanno lo scopo di identi-ficare il termine di fine vita dell’apparecchiatura, di deter-minare la necessità di interventi di manutenzione e di istrui-re specifici manuali d’uso e manutenzione per ogni tipolo-gia di prodotto. Un caso di particolare rilevanza è rappresentato da co-

Attuazione del nuovo Decreto Ministeriale n. 25

44 L’Industria Meccanica - Settembre 2012

ANIMA/TIFQ

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Settembre 2012 - L’Industria Meccanica 45

struttori di apparecchiature cheutilizzano sistemi filtranti e che ri-portano i parametri caratteristicidel filtro sull’intera apparecchiatu-ra. In questo caso, il costruttoredella macchina deve invece veri-ficare se il sistema filtrante da luiutilizzato in combinazione con lapropria apparecchiatura mantieneo modifica le caratteristiche ini-ziali, indicando eventualmente inuovi valori e limiti di utilizzo. Lagaranzia al consumatore finale sarà assoggettata all’utiliz-zo della macchina con quel determinato sistema filtrante.Le attrezzature devono essere progettate in conformità conle norme generali che costituiscono la base per la sicurez-za igienica delle apparecchiature destinate al contatto congli alimenti. In particolare, ad esempio, non devono essereesposte a contaminazione dall’esterno, non devono esserein grado di divenire rifugio per infestanti o ricettacolo per ri-fiuti o scorie, oppure essere sensibili all’azione deterioran-te di eventuali agenti aggressivi presenti nell’ambiente in cuivengono installate. A questo riguardo, il nuovo decreto nonimpone l’utilizzo di dispositivi di prevenzione igienica, malascia al costruttore la valutazione e la responsabilità, a se-guito delle documentate sperimentazioni, di utilizzare o me-no dispositivi di disinfezione purchè rimangano garantiti iparametri di potabilità nelle condizioni più critiche di uti-lizzo, sino al fine vita del sistema. Relativamente ai disposi-tivi di segnalazione (visiva e/o acustica), le disposizioni ri-mangono invariate rispetto al precedente decreto (DM n.443/90); essi devono essere realizzati e posizionati in ma-niera tale da consentire un efficace avviso all’utente circal’esigenza di interventi di manutenzione.Come indicato nell’art. 4 del Decreto n. 25/2012 (presun-zione e valutazione di sicurezza), le aziende che immetto-no sul mercato apparecchiature o sistemi per il trattamen-to dell’acqua potabile dovranno da una parte rispettare gliobblighi normativi, dall’altra effettuare un’efficace valuta-zione del rischio affinché possano garantire che il prodot-to immesso sul mercato sia sicuro dal punto di vista igieni-co-sanitario e garantisca il livello di sicurezza che i consu-matori si possono ragionevolmente attendere. La nuovanormativa prevede sanzioni applicabili da parte degli or-gani di controllo, salvo che il fatto costituisca reato in quan-to una cattiva gestione dell’apparecchiatura possa determi-nare un danno per la salute umana, citate dall’art. 10 delregolamento.

Manuale d’uso e manutenzione. Nel manuale per il cor-retto uso dell’apparecchiatura, oltre alla dichiarazione diconformità alle norme vigenti dovrà essere presente un do-cumento tecnico dal quale risultino chiaramente la de-scrizione dell’apparecchiatura, i principi del suo funzio-namento, gli allacciamenti, le saracinesche di intercetta-zione, i rubinetti di presa, i punti di scarico ed ogni altroelemento attinente la funzionalità dell’apparecchiaturastessa. I documenti devono includere la versione comple-ta nella lingua ufficiale in uso nel paese dove l’attrezzatu-ra viene posta in vendita o l’impianto viene installato. Intali documenti si devono trattare con particolare attenzio-

ne anche gli aspetti dotati di unaqualche criticità in tema di instal-lazione e di limiti in tema di con-dizioni d’uso. Tra le modalità e iparametri per la sostituzione diparti o accessori, ad esempio guar-nizioni o cartucce, dovrà esseremenzionata la necessità che taliparti sostitutive siano a loro voltadi tipo compatibile per il loro im-piego a contatto con l’acqua aduso umano.

Pubblicità delle attrezzature.Fermo restando l’obbligo del rispetto delle disposizioni pre-viste dal Dlgs n. 206/2005 in materia di pubblicità, nei te-sti della documentazione tecnico-descrittiva, nei manualidi installazione e manutenzione, sulle confezioni di im-ballaggio e, più in generale, su tutto il materiale pubblici-tario e informativo prodotto per l’apparecchiatura, i riferi-menti alle prestazioni dell’apparecchio medesimo dovran-no riferirsi esclusivamente a sostanze e/o elementi e/o pa-ramenti biologici testati sperimentalmente.

Linee Guida ministeriali.Il nuovo decreto indica, all’Art. 3 comma 9, che entro 180giorni dalla sua entrata in vigore verranno pubblicate dellelinee guida riguardanti le descrizioni dei trattamenti per leacque destinate al consumo umano conosciuti a livello na-zionale. Le linee guida saranno aggiornate in relazione alprogresso tecnico-scientifico e comunque ogni tre anni. At-tualmente è in libera circolazione la bozza relativa alla pri-ma linea guida dedicata alle caraffe dell’acqua che indicai criteri per una corretta e idonea sperimentazione chimicae microbiologica di queste apparecchiature.A partire dalla data di entrata in vigore del decreto (7 feb-braio 2012) tutte le aziende produttrici di apparecchiaturee sistemi per il trattamento dell’acqua hanno l’obbligo diadeguarsi ai nuovi dettami di legge; le aziende i cui pro-dotti sono provvisti dell’autorizzazione ministeriale richie-sta dal precedente decreto (DM n. 443/90) dispongono diulteriori sei mesi di tempo per rendere conformi i propriprodotti alla nuova normativa.

La proposta Tifq. L’Istituto Tifq, Istituto per la Qualità Igienica delle Tecnolo-gie Alimentari, presso il proprio laboratorio TifqLab, Labo-ratorio di Reologia del Dipartimento di Ingegneria Chimicae dei Materiali dell’Università della Calabria, ha messo apunto specifici protocolli sperimentali per la valutazione de-gli effetti prodotti dalle le diverse tipologie di sistemi e ap-parecchiature sulla qualità chimica e microbiologica delleacque destinate al consumo umano. Queste vengono sotto-poste a specifici test di sperimentazione che permetterannodi verificarne le prestazioni e i limiti di utilizzo al fine di ef-fettuare una corretta valutazione dei rischi e permettere lastesura di idonee istruzioni d’uso e manutenzione. Il risul-tato ottenuto permetterà all’Istituto Tifq di rilasciare una di-chiarazione di conformità di terza parte al Decreto Ministe-riale n. 25/2012 e di apporre il proprio Marchio sulle appa-recchiature e sulle documentazioni allegate. ❒

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Per realizzare la nuova sede produttiva l’obiettivo è mantenere la propriatradizione artigianale, all’interno di uno stabilimento di alto livello, dotato disoluzioni tecnologiche degne delle industrie più moderne ed efficienti.

Albertengo Panettoni sceglie Abb

Nella realizzazione della nuova sede produttiva di Tor-re San Giorgio, in provincia di Cuneo, la Albertengo

Panettoni, azienda che da quattro generazioni opera nel set-tore della pasticceria, ha voluto cimentarsi in una singola-re sfida: mantenere la propria tradizione artigianale, all’in-terno di uno stabilimento di alto livello, dotato di soluzio-ni tecnologiche degne delle industrie più moderne ed effi-cienti.La più alta qualità per questi prodotti si può ottenere soloapplicando l’esperienza della produzione tradizionale e intal senso si è mossa l’Albertengo nella realizzazione delnuovo stabilimento: integrando le caratteristiche della vec-chia unità produttiva, con le nuove tecnologie si è ottenu-ta una struttura completamente controllabile e gestibile inmaniera globale. Per avere le migliori garanziedi successo si è deciso di ri-volgersi ad Abb come unicofornitore di riconosciuta affi-dabilità, in grado di proporreun pacchetto completo diprodotti per le diverse esigen-ze impiantistiche, in partico-lare, un sistema di buildingautomation a standard inter-nazionale Knx.

Un controllo totalmente in-tegratoÈ un prodotto davvero parti-colare il panettone di qualità:se da una parte è intrinseca-mente molto semplice, d’altraparte è un dolce da forno trai più difficili da realizzare, pervia dei delicati processi di lie-vitazione, che richiede mac-chine specifiche personaliz-zate e una struttura produtti-va attentamente monitorata inogni dettaglio. Il mantenimento della tempe-ratura nei diversi ambienti edella qualità dell’aria è l’a-spetto fondamentale per ga-rantire la corretta lievitazionedella pasta. È stato quindi rea-lizzato un sistema di control-

lo totalmente integrato, che consente di accedere da ognipc a tutte le informazioni essenziali, dalla quantità di CO2

nell’aria al livello dell’acqua del pozzo, dal controllo ac-cessi ai dati di produzione oraria.

Le funzioni del sistema di building automationIl concetto di gestione integrata applicato allo stabilimentoè stato poi esteso anche agli uffici con l’introduzione del si-stema di building automation a standard Knx, progettato daDomotica Labs che ha permesso di semplificare notevol-mente l’impianto e ottenere significativi vantaggi in termi-ni di efficienza energetica e di un elevato livello di comfortnegli ambienti di lavoro.La funzionalità del sistema si articola su tre aspetti prin-cipali: il controllo accessi, la gestione ambientale trami-

te centralina meteorologica eil controllo dello stato deiquadri elettrici di distribu-zione.Tutto ciò ha consentito di ot-tenere una notevole ottimiz-zazione dei consumi energeti-ci, che si è concretizzata in unaumento particolarmente li-mitato dei costi per l’energiaelettrica.Il controllo da remoto dei qua-dri elettrici dell’impianto per-mette di rilevare e localizzarein tempo reale eventuali pro-blemi che si presentasseronell’intero impianto. Ciò con-sente di intervenire tempesti-vamente evitando dannose in-terruzioni delle attività dellostabilimento.L’applicazione di un sistemadel building automation hacomportato dei vantaggi già insede di realizzazione grazieall’elevata flessibilità di que-ste soluzioni.

C. A.

Si ringrazia la Direzione di Al-bertengo Panettoni e l’arch.Ivo Panero di Domotica Labsper la collaborazione fornita.

46 L’Industria Meccanica - Settembre 2012

MERCATO

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Settembre 2012 - L’Industria Meccanica 47

Cat Lift Trucks sponsor del progetto che prevede un viaggio di 2300 km con unveicolo a energia solare fino al Polo Sud e ritorno. L’obiettivo di evidenziare lefonti di energia alternative e i sistemi di vita sostenibili

Mission Antarctica 2048

Cgm (Compagnia GeneraleMacchine) presenta il pro-

getto “Mission Antarctica 2048”che riguarda un viaggio di 2300km con un veicolo a energia so-lare fino al Polo Sud e ritorno,che sarà effettuato da due esplo-ratori olandesi. Il progetto hal’obiettivo di evidenziare le fon-ti di energia alternative e i siste-mi di vita sostenibili.La squadra che si occupa di que-sto progetto è già stata sponso-rizzata da Cat Lift Trucks nel2011 quando si è fatto il primocollaudo del veicolo da utilizza-re nelle vicinanze della fabbricain Finlandia. La squadra del pro-getto Antarctica ha chiesto e ot-tenuto nuovamente la sponsoriz-zazione di Cat Lift Trucks quan-do ha dovuto effettuare un se-condo e definitivo collaudo nel-la fredda città di Järvenpää, inFinlandia, durante l'ultima setti-mana del febbraio scorso. Il pro-getto Mission Antarctica 2048 èstato avviato nel 2010 con la richiesta fatta dagli esploratoriWilco van Rooijen e Fokke van Velzen all’Università di Scien-ze Applicate di Utrecht, nei Paesi Bassi, di progettare e co-struire l’auto per questa loro missione. Attualmente, sei stu-denti della Hogeschool Utrecht e uno studente della Avansaiutati da sei studenti della Roc van Amsterdam, hanno por-tato il progetto alla fase successiva culminata in questo se-condo collaudo. Un gruppo di cinque studenti ha effettiva-mente realizzato il collaudo in Finlandia focalizzandosi sul-

la resistenza della nuova elettro-nica e delle ruote. Una delle sfi-de che hanno affrontato è stataanche trovare l’efficace pressio-ne delle gomme. Il collaudo pre-cedente aveva evidenziato cheera necessario effettuare ulterio-re lavoro sullo sterzo e sulle so-spensioni, così in questa fase so-no stati collaudati anche questicomponenti adattati. Oltre a col-laudare tutti questi componenti,gli studenti hanno percorso del-le distanze per analizzare comequesto veicolo avrebbe affronta-to il freddo e nevoso ambientefinlandese. Durante la settima-na, gli studenti hanno ricevuto lavisita dei due esploratori cheguideranno il veicolo durantel’impresa, Wilco e Fokke, chequesta volta hanno potuto pro-vare personalmente il veicolo.Gli ideatori del progetto Antarc-tica sono rimasti soddisfatti. CatLift Trucks ha di nuovo offerto ilsuo supporto organizzando la

spedizione a Järvenpää, dove possiede uno stabilimento diproduzione di macchine da magazzino. Procurando anchel’appoggio in loco con servizi di carico e scarico e la forni-tura di energia elettrica. Cat Lift Trucks è orgogliosa di aiuta-re a realizzare questa avventura, soprattutto considerandol’obiettivo del progetto complessivo. Il settore Sviluppo deiprodotti di Cat Lift Trucks è alla continua ricerca di fonti ener-getiche alternative per i carrelli elevatori in modo da ridurreal minimo le emissioni nocive.

...

Opera nei settori della cogenerazione e della valorizzazione delle energie rinnovabili

Sviluppo internazionale del Gruppo Ab

In un contesto economico mondiale ancora molto criticoil Gruppo Ab ha registrato un ottimo risultato di crescita

nel 2010: il fatturato è stato di 94 milioni, con un incrementodel 55% rispetto al 2009. Il Gruppo, fondato nel 1981 da

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48 L’Industria Meccanica - Settembre 2012

MERCATO

Angelo Baronchelli, operanei settori della cogenera-zione e della valorizzazio-ne energetica di fonti rin-novabili, con soluzionimodulari e in centrali da100 a 10.000 kWe. Attra-verso 11 società il GruppoAb mette a disposizione ilknow-how necessario perla realizzazione, l’installa-zione, la gestione e l’assi-stenza post vendita degliimpianti.Ha progettato e realizzato oltre 400 impianti di cogenera-zione “chiavi in mano”, per una potenza installata com-plessiva di circa 800 MW, che si caratterizzano per l’ele-vata efficienza, la modularità, la compattezza e la facilitàdi trasporto. Inoltre, l’azienda ha ampliato la propria offer-ta sviluppando la “linea Bio”, studiata per la valorizzazio-ne energetica del biogas.Per rispondere alla crescita il Gruppo Ab ha realizzato il “Po-lo Ab”, un complesso industriale destinato ad essere la piat-

taforma strategica dell’a-zienda. Perno il 2011 delPolo è lo stabilimento pro-duttivo: agli attuali 15.000metri quadrati entro fineanno se ne aggiungeranno14.000, che permetterannodi soddisfare al meglio lecrescenti necessità produt-tive. Inoltre, nel 2010 sonostati inaugurati il nuovo“Polo Engineering” (che ac-coglie circa 100 tecnici) e

le nuove sedi di Ab Energy e Ab Service. Il personale delGruppo è arrivato a 350 unità. Forte è anche lo sviluppo alivello internazionale. Dopo l’ingresso nel mercato spagno-lo, con sedi a Madrid e Barcellona, si è puntato anche sul-l’Est europeo, attivando nel 2009 una filiale a Bucarest, inRomania. In Polonia è stata acquisita nell’aprile 2010 la quo-ta di maggioranza di Kwe Technika Energetyczna, distribu-tore locale e service partner per i motori Ge Jenbacher. At-tualmente si stanno stringendo alleanze strategiche in Paesiche disegneranno forti scenari tecnologici.

Berardi Bullonerie è da quattro generazioni un’aziendaleader nella distribuzione di viteria e bulloneria, grazie

alla completezza di gamma, alla puntualità e alla tempe-stività del servizio offerto. L’azienda può contare su una rete capillare di filiali su tut-to il territorio nazionale garantendo interventi immediatiper urgenze e l’eliminazione di rischi di fermolinea. Inol-tre, le filiali sono collegate in tempo reale in via informati-ca con il magazzino principale di più di 6000 metri qua-drati semiautomatizzato , supportato dai software dedicatie basati su sistemi di radiofrequenza con oltre 35mila arti-coli sempre pronti. Uno staff tecnico professionale fornisceal cliente le più svariate soluzioni di fissaggio e l'esecuzio-ne di particolari speciali a disegno. Berardi Bullonerie ha negli anni acquisito una grossa espe-rienza nei servizi di logistica integrata, permettendo così aiclienti di risparmiare sul costo complessivo della fornituraper valutare il quale oltre al prezzo dell’articolo bisognaconsiderare i costi nascosti dell’approvvigionamento. L’o-biettivo comune è quello di minimizzare o, in taluni casi,addirittura eliminare tali costi nascosti è l’oggetto dell’inte-

resse crescente di un numero sempre maggiore di aziendee a oggi sono più di 80 i servizi di kanban attivi su tutto ilterritorio nazionale. Il kanban è solo uno dei servizi di lo-gistica integrata proposti dalla Berardi. Esso permette all'a-zienda di ottimizzare le scorte di magazzino ricevendo leforniture direttamente sulla linea di produzione con ca-denze prestabilite e quantità calcolate.Berardi sviluppa questo servizio unitamente all'aziendacliente effettuando anche un'analisi di convenienza eco-nomica che ne giustifichi l'attivazione.Tra i numerosi vantaggi, i più importanti sono: riduzionedei costi di gestione degli approvvigionamenti; sicurezzadel mantenimento delle scorte minime; eliminazione delmagazzino presso il cliente.Oggi Berardi Bullonerie è partner della Lee Spring, azien-da americana con sede a New York e filiali in Messico Ci-na e Gran Bretagna. La novità di questa collaborazione è ladisponibilità di molle a catalogo realizzate nei materiali piùtecnici e con trattamenti a richiesta. I tempi di consegna delmateriale a stock sono velocissimi. Inoltre, c’è la possibilitàdi realizzare molle a disegno del cliente.

Accanto alla tradizionale attività di distributore di viteria e bulloneria, BerardiBullonerie è ora presente anche nel settore delle molle in quanto partnerdell’azienda americana Lee Spring

Viteria e bulloneria e ora anche molle

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Settembre 2012 - L’Industria Meccanica 49

EFFE

TTUA

TE

(*) frequenza : A=annuale, B=biennale, T=triennale, QA= quadriennale, QI=quinquennale

PROGRAMMA FIERISTICO DI ANIMA E DELLE ASSOCIAZIONE FEDERATETRACCIA ANNO 2012

DA E

FFET

TUAR

E

data (*) nome sede Associazioni di riferimento26-29 GENNAIO A MACEF PRIMAVERA MILANO FIAC28 FEB.-3 MARZO T IPACK IMA MILANO, Italia ASSOFOODTEC, ANIMA13-15 MARZO A WETEX DUBAI, U.A.E. ANIMA / settori energia-ambiente27-30 MARZO B MCE EXPOCOMFORT MILANO, Italia ANIMA/settori HVAC + energia

(Acism, AquaItalia, Avr,Assopompe,Assotermica, Climgas, CoAer,Imp. Frigoriferi, Italcogen, Ucc)

16-21 APRILE T INTERMAT PARIGI, Francia UCoMESA18-21 APRILE B METEF + Foundeq Europe VERONA, Italia UCIF9-11 MAGGIO A SOLAREXPO + GREENBUILDING VERONA, Italia COAER13-15 MAGGIO B OIL & NON-OIL MODENA, Italia ACISM22-24 MAGGIO A SPS / IPC / DRIVES Italia PARMA, Italia ANIMA - L'Industria Meccanica23-25 MAGGIO B ACCADUEO FERRARA, Italia ACISM, AVR24-27 MAGGIO T EUROCARNE VERONA, Italia ASSOFOODTEC27-30 MAGGIO A IRAN FOOD + BEV TEC TEHERAN, Iran ASSOFOODTEC29 MAG-2 GIUGNO A CTT MOSCA, Russia UCoMESA18-22 GIUGNO T ACHEMA FRANCOFORTE, Germania ANIMA / settori ind. chimica16-21 SETTEMBRE T IBA DUESSELDORF, Germania ASSOFOODTEC25-29 SETTEMBRE A CERSAIE BOLOGNA, Italia AVR2-6 OTTOBRE B F&O Finitura & Oltre (in Bi.Mu) MILANO, Italia UCIF17-20 OTTOBRE A MADE MILANO, Italia ASSOFERMA, ASSOGRIGLIATI,

ASSOSIC, UNAC18-21 OTTOBRE A SAIE BOLOGNA, Italia UCoMESA31 OTT. - 3 NOV. A PCV Expo (Pumps, Compressors, Valves) MOSCA, Russia ASSOPOMPE, AVR, COMPO5-8 NOVEMBRE A THE BIG 5 / MEC / PMV DUBAI, Eau ANIMA, UCoMESA7-10 NOVEMBRE A ECOMONDO RIMINI, Italia ITALCOGENNOVEMBRE A SITP Salon Int.Travaux Publics ALGERI, Algeria UCoMESA27-29 NOVEMBRE B VALVE WORLD DUESSELDORF, Germania AVR27-30 NOVEMBRE B BAUMA CHINA SHANGHAI, Cina UCoMESA / ANIMA settori 'comfort'

LEGENDA SIGLE ASSOCIAZIONI E UNIONIACISM associazione costruttori italiani strumenti di misura; AQUA ITALIA associazione costruttori impianti e componenti per il trattamento delle acqueprimarie; AISEM associazione italiana sistemi di sollevamento, elevazione e movimentazione; ASSOFERMA associazione nazionale fabbricanti serratureferramenta maniglie; ASSOFOODTEC associazione italiana costruttori macchine, impianti e attrezzature per la produzione, la lavorazione e laconservazione alimentare (costituita da: ACOMAG associazione costruttori macchine arredamenti attrezzature per gelato - COMACA costruttori macchineper la lavorazione delle carni - UCIMAC costruttori macchine per caffè espresso ed attrezzature per bar - UCMA costruttori macchine per l’industriaalimentare - unione costruttori affettatrici, tritacarne e affini - unione costruttori impianti frigoriferi); ASSOGRIGLIATI associazione nazionale tra i produttoriitaliani di grigliati elettrosaldati e pressati in acciaio e leghe metalliche; ASSOPOMPE associazione italiana produttori pompe; ASSOSIC associazioneitaliana fabbricanti e commercianti prodotti antinfortunistici; ASSOTERMICA associazione produttori apparecchi e componenti per impianti termici; AVRassociazione italiana costruttori valvole e rubinetteria; CICOF comitato italiano dei costruttori di forni industriali; CLIMGAS associazione costruttori edistributori di apparecchiature a gas per la climatizzazione; COAER associazione costruttori apparecchiature ed impianti aeraulici; FIAC unione fabbricantiitaliani posateria, coltelleria, vasellame, pentolame e affini; ITALCOGEN associazione dei costruttori e distributori di impianti di cogenerazione; UCCunione costruttori caldareria; UCIF unione costruttori impianti finitura; UCoMESA unione costruttori macchine edili, stradali, minerarie e affini; UNACassociazione costruttori di infissi motorizzati e automatismi per serramenti in genere

FIERE, CORSI E CONVEGNI

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50 L’Industria Meccanica - Settembre 2012

FIERE, CORSI E CONVEGNI

È partita l'organizzazione della 39a edizione di Mostra Convegno Expocomfort, lafiera mondiale nell’impiantistica civile e industriale, nella climatizzazione e nelleenergie rinnovabili - organizzata da Reed Exhibitions Italia - che si svolgerà dal 18al 21 marzo 2014 sempre in Fiera Milano

Mostra Convegno Expocomfort 2014

Global Comfort Technology il concept della nuova campagna di comunicazione di MCE

Ai nastri di parten-za, dunque, an-

che la nuova campa-gna creativa/pubblici-taria che è stata affida-ta a Gramma “il pro-getto scelto per la nuo-va campagna di Mce2014 è stato concepito– dichiara ValentinaGabutti, presidente diGramma, interpretan-do concettualmentel’integrazione e laconnessione semprepiù profonda tra i quat-tro settori protagonistidella manifestazione: Caldo, Freddo, Acqua e Energia”. Da qui è nato il concept “Global Comfort Technology”, ca-ratterizzato da quattro colori, a significare il particolare cheva a comporre la totalità, la globalità appunto, dell’evento. «Abbiamo subito condiviso il concept proposto da Gram-ma “Global Comfort Technology” – dichiara MassimilianoPierini, Business Unit Director di Reed Exhibitions Italia –

perché sintetizza effi-cacemente il com-plesso universo dellanostra manifestazio-ne, riuscendo a mette-re in evidenza queivalori di ricerca e in-novazione tecnologi-ca che sono il pernodelle strategie im-prenditoriali delleaziende di tutti e quat-tro i nostri macrocomparti.

Gramma sostiene iprogetti di Corporate

Social Responsibility, un impegno importante che incon-tra quello di Reed Exhibitions Italia e Mce di supportarel’iniziativa benefica Just a Drop: una percentuale dei pro-venti dalla vendita di inviti agli espositori sono devolutial progetto di costruzione di serbatoi pressurizzati e diuna diga Charco nei Distretti di Longido e Monduli inTanzania.

53° Congresso Fest

Si terrà dal 4 al 6 ottobre prossimo a Roma, il 53° congresso della Fest (Fédération Européenne des Grossistes en Ap-pareils Sanitaires et de Chauffage), la federazione europea dei distributori idrotermosanitari. Dopo 11 anni, Angaisa torna ad ospitare il congresso della Fest, proponendo un programma congressuale caratteriz-zato da un’analisi approfondita relativa agli effetti negativi della crisi economica mondiale e, in particolare, alle pe-santissime ripercussioni che stanno interessando il comparto dell’edilizia ed il mercato della distribuzione idrotermo-sanitaria a livello europeo.A tale proposito, Cresme presenterà una ricerca che prenderà in considerazione i segmenti più dinamici del mercatoed i diversi modelli distributivi, con l’obiettivo di proporre una mappa evolutiva del settore nel medio periodo 2012-2017. In occasione del congresso europeo, l’attuale Presidente Angaisa Mauro Odorisio assumerà formalmente anche la ca-rica di Presidente Fest per il prossimo biennio.L’evento sarà realizzato con il contributo delle aziende “main sponsor” Carlo Nobili Rubinetterie, Ibp Banninger Ita-lia, Roca, Toto, dell’azienda “sponsor” Geberit e con la partecipazione di Mostra Convegno Expocomfort.

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Settembre 2012 - L’Industria Meccanica 51

La prossima edizione si terrà a Milano dal 3-5 aprile 2013

Brasile, India e Russia nel mirinodi Made in Steel

La collaborazione tra Made in Steel e Fiera Milano intra-prende la strada verso l’internazionalizzazione. Luigi

Cuzzolin, Consigliere delegato ai rapporti con l’estero del-la Conference & Exhibition dedicata alla filiera dell’acciaio,ha infatti incontrato, gli agenti di Fiera Milano provenientida India, Russia e Brasile. I tre paesi sono attualmente i pri-mi produttori mondiali di acciaio e continuano a mostrareforti tassi di sviluppo. La loro propensione al commercio in-ternazionale d’acciaio, anche con il nostro paese, rendequesti stati e le loro aziende siderurgiche strategiche per ilmercato italiano ed europeo dell’acciaio.

“Gli imprenditori del comparto fieristico incontrati si sonodimostrati molto interessati ad una manifestazione specifi-ca della filiera dell’acciaio come Made in Steel. Sono statedecise una serie di azioni dirette con l’obiettivo di far co-noscere la conference & exhibition nel loro paese, spiegaLuigi Cuzzolin, favorendo la partecipazione dei principaliplayers del settore”. L’interesse con cui i collaboratori esteri di Fiera Milano han-no accolto Made in Steel conferma la buona scelta della lo-cation di Milano per la conference & exhibition del prossi-mo 3-5 aprile 2013.

Il 24 e 25 ottobre a Verona la sesta edizione dell’appuntamento verticale dedicatoalle soluzioni per l’industria

Le novità di Save 2012

La sesta edizione di Save l’evento verticale di riferimentoper le Soluzioni e Applicazioni Verticali di Automazio-

ne, Strumentazione, Sensori, organizzato da Eiom, Ente Ita-liano Organizzazione Mostre, è in programma a Verona il24 e 25 ottobre 2012.La mostra convegno di Verona, unico evento italiano di set-tore dedicato alle soluzioni verticali per l’industria, è un ri-ferimento per tutti gli operatori specializzati, quali proget-tisti, responsabili tecnici, ingegneri, impiantisti e responsa-bili di stabilimento, responsabili di produzione e manuten-zione, manager, strumentisti, e molti altri ancora. A Save 2012 saranno presentate le migliori soluzioni e ap-plicazioni specifiche per mercati industriali quali Energia,Ambiente, Food&Beverage, Farmaceutica e Cosmetica, Au-tomotive, Chimica e Petrolchimica, Gomma e Plastica, Car-ta e Legno, Cemento e altro ancora. Anche la prossima edizione, secondo la tradizione dell’e-vento, si concentrerà in due giornate ricche di convegni,novità, dibattiti, aggiornamenti, seminari e momenti di for-mazione, e vedrà il coinvolgimento di prestigiose aziendee illustri esperti del settore, e il supporto scientifico delleprincipali Associazioni che porteranno a Verona importan-ti contributi dal taglio tecnico – applicativo.“Il ruolo dei System Integrator nei progetti di automazione”è il titolo del convegno organizzato da Anipla (Associazio-

ne Nazionale Italiana per l’Automazione), in cui si farà ilpunto sui cosiddetti “system integrators”, aziende, snelle eflessibili, che spesso sono in grado di interpretare al megliole esigenze più particolari dei clienti finali; la loro espe-rienza maturata in specifici ambiti applicativi si traduce inun reale valore aggiunto che spesso contribuisce a renderel’automazione più avanzata ed efficace. Con contributi dialcuni integratori di sistemi, saranno illustrate le varie ap-plicazioni nelle quali il loro contributo, tecnico e/o rela-zionale, risulta utile per la buona riuscita del progetto di au-tomazione.Sempre Anipla organizzerà la sessione mattutina della gior-nata dedicata ai “Sistemi di Visione Artificiale nei ProcessiIndustriali” (24 ottobre), un appuntamento mirato con fo-cus sui Sistemi di Visione Artificiale e i Sistemi di Identifi-cazione, sempre più importanti nei processi industriali. Sta-to dell’arte dell'arte dello sviluppo tecnologico, prospetti-ve tecnologiche e di mercato, esempi di approccio multi-disciplinare in applicazioni di "machine vision", in cui sa-ranno presentati Esempi, problematiche e tendenze dellavisione 3D in ambito industriale, alcune delle tematicheche saranno trattate.Il tema degli “Ambienti virtuali” sarà analizzato da Ais/IsaItaly Section (Associazione Italiana Strumentisti), una me-todologia sempre più diffusa e utilizzata nel mondo indu-

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FIERE, CORSI E CONVEGNI

striale per migliorare l’ingegneria, velocizzare l’integrazio-ne delle varie fasi di sviluppo favorendo le procedure di ma-nutenzione e le attività di training. Naturalmente anche Gisi (Associazione Imprese Italiane diStrumentazione), che vede in Save il massimo riferimentoe appuntamento per l’industria di processo, sarà presenteall’evento con un importante convegno, le tematiche, tutteestremamente interessanti, sono ancora al vaglio della com-missione.Lab#Id (Università Carlo Cattaneo - Liuc), proporrà un in-teressante approfondimento sulle “Soluzioni Rfid per l’au-tomazione dei sistemi di produzione e di gestione”, in cuisaranno affrontate le tematiche relative alla tracciatura e almonitoraggio dei componenti lungo il canale logistico/pro-duttivo. Assoautomazione (Associazione Nazionale Automazione eMisura) presenterà il convegno intitolato ”Lo sviluppo deisistemi di automazione per il Motion Control avanzato e laMeccatronica: prestazioni, standard, efficienza energeti-ca”, in cui si intrecceranno tematiche centrali e fondamen-tali per la gestione industriale, il convegno è un ideale com-plemento delle giornate di Verona.Non dimentichiamo poi il consueto e prezioso contributoofferto da Plc Forum (la principale Associazione Italiana on-line per la promozione dell’Automazione), e gli interventi

di altre Associazioni quali Ispe Italy (International Societyfor Pharmaceutical Engineering), TeSem (l’Osservatorio Tec-nologie e Servizi per la Manutenzione della School of Ma-nagement del Politecnico Milano), Aias (Associazione Pro-fessionale Italiana Ambiente e Sicurezza), A.I.Man. (Asso-ciazione Italiana Manutenzione) e molte altre ancora, chedaranno il loro apporto nel corso della manifestazione.Tra gli approfondimenti verticali in programma a Save ri-cordiamo infine la giornata “Tecnologie per l’Alimentare”(25 ottobre) in cui troveranno spazio le più avanzate solu-zioni applicative nell’ambito dell’automazione nell’indu-stria alimentare e le novità del settore Food&Beverage.Molte le aziende che hanno sottoscritto la partecipazioneall’edizione 2012, da segnalare un aumento del numero disponsorizzazioni rispetto alla passata edizione, presuppo-sti che testimoniano l’elevatissimo l’interesse per la mani-festazione, un momento di incontro esclusivo per tutti i pro-fessionisti che, grazie alla sua formula vincente, ottimizzae favorisce l’incontro tra aziende ed operatori.Save si svolgerà Veronafiere il 24 e 25 ottobre 2012, anchela prossima edizione godrà della sinergia di importanti ap-puntamenti in programma nelle stesse date a Verona, qua-li Mcm (Manutenzione Industriale), Acquaria (TecnologieAcqua e Aria), Home & Building (Automazione dell’edifi-cio) e Vpc (Valvole Pompe Componenti).

La community del salone per le macchine movimento terra e da cantiere di Veronafiere

È on line il nuovo Samoter forum

Samoter 2014, a seguito dell'esperienza maturata per l'e-dizione del 2011, vuole potenziare la comunicazione

web e le interazioni con i social media.È per questo che entro la fine di luglio verrà lanciato unnuovo ambizioso progetto di comunicazione: il SamoterForum, una piattaforma ideata allo scopo di favorire un co-stante scambio di informazioni ed opinioni, candidato adessere un luogo di confronto e dibattito per l'intera filieradel mondo dell'edilizia e per i cambiamenti e le novità chedirettamente o indirettamente influenzano l'andamento delcomparto macchine da cantiere.Il Samoter Forum sarà una piattaforma autorevole per tuttele questioni inerenti il mondo delle costruzioni e dell'edi-lizia, un'agorà a disposizione della comunità dei profes-sionisti del settore, che si avvarrà di partner di prestigio edalla indiscussa competenza quali l'Istituto ImamoterC.N.R. la cui missione è la promozione e la divulgazionedelle conoscenze necessarie alla progettazione, produzio-ne ed impiego delle Macchine Movimento Terra e le nu-merose associazioni di categoria che rappresentano i di-versi attori della filiera.Samoter Forum è diviso in 7 sezioni:

Attualità, dedicato ad argomenti di interesse generale sulmondo delle costruzioni e dell'edilizia;Mercato, riservato al mercato delle macchine con atten-zione alle novità di prodotto e alle iniziative di mercato;Innovazioni Tecnologiche, il punto di confronto sulla ricer-ca e l'innovazione di prodotto;Appalti, con segnalazioni opportunità e informazioni dalmondo degli appalti pubblici;Salone Samoter, dedicato a tutto quello che riguarda la ma-nifestazione;Academy, luogo di scambio di notizie sul mondo del lavo-ro e della formazione, dai corsi alle posizioni aperte se-gnalate dalle imprese;A queste sezioni si aggiungono tre aree: nella prima sonoospitati gli interventi di autorevoli decision maker, opinio-nisti ed esperti, nella seconda si possono trovare gli ag-giornamenti delle normative di settore, mentre la terza è adisposizione delle imprese per le proprie comunicazioni.Entra nel sito di manifestazione attraverso la homepage rag-giungi l'apposita area Samoter Forum.Registrati gratuitamente: potrai da subito far parte dellacommunity di Samoter.

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organizzata da:in contemporanea con:

www.ecomondo.com www.cooperambiente.itthe platform for green solutions

MAKINGENER-BUSINESS

07.10NOVEMBER2012RIMINI FIERAITALY6th international expo

for sustainableenergy and mobilitywww.keyenergy.it

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FMS e piccoleproduzioni: un mito dasfatare

Sono molto numerose - soprattuttoin Italia, dove il tessuto industriale

si compone principalmente di picco-le e medie imprese - le organizzazio-ni convinte di non poter trarre vantag-gi significativi dall’adozione di Siste-mi Flessibili di Produzione (FMS), ri-tenendoli adatti principalmente allaproduzione su larga scala. Eppure, èproprio nella produzione di piccolilotti che un FMS fornisce i maggiorivantaggi. Infatti, i Sistemi Flessibili diProduzione operano in un’ottica di“lean production” e sono in grado diprovvedere al meglio alla lavorazionedi lotti unitari o di poche decine o cen-tinaia di pezzi appartenenti a svariatefamiglie di articoli. La gestione efficiente dei materiali edella logistica, unita alle caratteristi-che della sua pianificazione, rendepossibile una efficace programmazio-

ne della produzio-ne, con una maggio-re automazione de-gli impianti e un mi-glioramento dellaqualità derivantedalla riduzione deirischi di errori uma-ni. Per darne una chiaradimostrazione, Fa-stems ha analizzatoi dati statistici relati-vi all’impatto dell’adozione dei propriprodotti nella realtà delle piccole-me-die imprese e li ha sintetizzati in unbreve video, disponibile online. Fastems Srl è la filiale italiana di Fa-stems Group, multinazionale finlan-dese leader mondiale da oltre 25 an-ni nella progettazione e produzione diSistemi Flessibili di Produzione e cel-le robotizzate, volti a migliorare laproduttività delle aziende manifattu-riere nel settore della meccanica at-traverso l’automazione di fabbrica, laproduzione non presidiata e l’ottimiz-

zazione delle risorse.Fastems progetta e fornisce soluzionidi automazione che vanno dalle cel-le modulari standard ai più comples-si sistemi, adatti agli stabilimenti diqualsiasi grandezza, con un’ampiavarietà di stazioni e di dispositivi ag-giuntivi pensati e costruiti per realiz-zare una vera e propria fabbrica au-tomatica, capace di lavorare in conti-nuo abbattendo drasticamente i fermimacchina.

www.fastems.com

54 L’Industria Meccanica - Settembre 2012

NEWS

Transpallet elettriciuomo a terra

Cgm (Compagnia Generale Mac-chine SpA, distributore unico di

Cat® Lift Trucks in Italia), presenta lanuova gamma di transpallet elettriciuomo a terra da 16, 18 e 20 quintali,che sarà completata da un modello Er-goLift, con le forche a pantografo consollevamento a 800 mm per il com-missionamento leggero.La nuova gamma transpallet elettricicon pedana include tre modelli:NPP20N2R (nella figura), da 6 km/h,

senza barre di protezione laterali, cheandrà a sostituire l¹attuale NPP20MR;NPV20N2, da 9 o 12 km/h, che andràa sostituire l¹attuale NPV20N;NPV25NH2, portata 25 quintali, da12 km/h, con le protezioni laterali fis-se e la guida semitrasversale. Il nuovo NPP20N2R con pedana, sen-za protezioni laterali, presenta unastruttra robusta e resistente, partico-larmente adatta ad applicazioni ancheintensive nella movimentazione sumedie percorrenze. Il nuovo NPV20N2 si presenta con lar-ghezza macchina (b1) 920 mm, con

una manovrabilitàelevata nella versionesenza servosterzoelettrico. Molto mi-gliorata è la pedanaoperatore, più larga econfortevole, così co-me le protezioni late-rali. Il sollevamentoforche è stato portatoa 220 mm. Il nuovo NPV25NH2presenta protezionilaterali fisse a parete,rialzate plasticamen-te da un lato per con-

sentire l’appoggio in una posizione diguida semitrasversale. La guida è a vo-lantino, derivato dal commissionatoreorizzontale. Prossimamente uscirà anche una nuo-va gamma di sollevatori elettrici uomoa terra. Include 4 modelli, da 10, 12,14 e 16 quintali, declinati nelle ver-sioni standard, con alzata iniziale e arazze allargate, con un'ampliata di-sponibilità di montanti e altezze. So-no state migliorate le prestazioni, inparticolare la velocità di discesa deimontanti. Anche queste macchine sipresentano con un look moderno eaccattivante. I modelli da 12, 14 e 16quintali saranno disponibili anchecon pedana, senza protezioni laterali,per la movimentazione più agevolenelle medie percorrenze. Inoltre, usciranno i nuovi modelli dicommissionatori orizzontali. Sullabase dello straordinario commissio-natore orizzontale NO20NE, usciran-no le versioni con pedana, o forche,o entrambi sollevabili. Queste mac-chine andranno a sostituire i modelliattuali NO10NSP, NO10NSPF edNO20NSP.

www.cgmcarrelli.it

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Settembre 2012 - L’Industria Meccanica 55

Caldaia a condensazione in versione scomposta

Hoval UltraGas, caldaia nel campodella condensazione a gas che

copre una gamma di potenza da 15 a2000 kW, è ora disponibile anche inuna nuova versione che fornisce l’e-secuzione scomposta completa di tut-ti gli accessori e componenti oltre al-la possibilità di effettuare la saldaturae il montaggio direttamente sul posto.Questa innovativa tipologia di fornitu-ra rappresenta la migliore soluzioneper le centrali termiche con accessi dif-ficoltosi, senza perdere in affidabilità erendimenti e ri-sponde perfetta-mente alle esi-genze più dispa-rate nella riqua-lificazione edili-zia. Altri punti diforza della nuo-va caldaia acondensazionesono: superficiedi scambio se-condaria realiz-zata con il tuboaluFer® svilup-pata da Hoval

(si tratta di un tubo composito, dove laparte esterna a contatto con l’acqua èin acciaio inossidabile, mentre la par-te a contatto con i fumi è costituita dauna serie di profili in alluminio); ven-tilatore del bruciatore a portata e nu-mero di giri variabili, per una modula-zione lineare (senza stadi) tra 20 e100%; ridotte perdite di carico lato ac-qua, che consentono di evitare l’in-stallazione della pompa di caldaia; ter-moregolazione a microprocessore(TopTronic® T), appositamente proget-tata e sviluppata da Hoval per i proprisistemi, attraverso schede integrative“Key-Modul” che espande le funzionidella regolazione; con la scheda dicontrollo fiamma gestisce e regola la

modulazionedel bruciatorepremiscelato,adeguandoloalle variazionidel fabbisognotermico dell’im-pianto, gesten-do e ottimiz-zando anchecaldaie in ca-scata, fino a unmassimo di 5.

www.hoval.it

Turbine a vaporeindustriali

Le ultime novità del portfolio del Set-tore Energy di Siemens dedicato al-

le turbine a vapore industriali sono:l’innovativo design concept “EnhancedPlatform” e la nuova turbina a vapore“SST-111”. Il design concept, che saràimplementato su tutte le turbine a va-pore industriali con capacità compresatra 15 ,250 MW, garantirà maggiore ef-ficienza e disponibilità, tempi di avvia-mento più rapidi e un’ampia gamma diapplicazioni e una più semplice ma-nutenzione. Il sistema è basato su mo-duli individuali standardizzati che ven-gono messi assieme a seconda dell’ap-plicazione specifica e dei parametri divapore richiesti. Le geometrie ottimiz-zate delle pale aumentano l’efficienza,consentendo alle turbine di produrrepiù energia a parità di alimentazione ri-sorse utilizzate. Le nuove turbine a va-pore industriali basate su questo desi-gn concept possono operare con pres-sioni di vapore principale fino a 165bar in combinazione a temperature fi-no a 565 °C. La turbina a vapore SST-111 ha potenza fino a 12 MW. Grazieal design multicasing, si caratterizzaper un elevato grado di flessibilità ope-

rativa, che la rende particolarmenteideale per stabilimenti di produzioneenergetica piccoli e decentralizzati. Lecaratteristiche più importanti dellanuova turbina sono: elevata efficienza,capacità di avviamento in tempi rapidie bassi costi di manutenzione. Combi-na la robustezza e l’adattabilità dellaturbina a singolo stadio con la maggio-re efficienza di una turbina a vaporemultistadio. Il design multicasing con-sente fino a due estrazioni di vaporecontrollate che possono essere utiliz-zate per diversi processi industriali co-sì come per il surriscaldamento del va-pore. È possibile inoltre un’ulterioreammissione di vapore.

www.siemens.it

Macchina saldatrice per tubazioni

Cemsa presenta un nuovo modellodi macchina saldatrice a rulli per

la produzione di tubazioni per aria ogas per il condizionamento e il tra-sporto pneumatico. La macchina èstata studiata anche per altre necessitàproduttive, come la costruzione di ser-batoi e contenitori per scaldaacqua ebidoni. Infatti, può saldare prodotti inlamiera zincata, lamieranera e in acciaio inossi-dabile.Sempre a contatti a filo dirame, la macchina, capa-ce di lavorare su spesso-ri da 0,5 a 1,5 mm grazieall’adozione di compo-nentistica standardizza-ta, consente interessantiriduzione dei costi. Inol-tre, l’attrezzatura moto-rizzata integrata garanti-

sce elevata produttività, assenza discarti e perfetta operatività da parte diun solo operatore per qualunque di-mensione prescelta.La macchina nella figura rappresentail modello per la lavorazione di ma-nufatti fino a 1500 mm di lunghezza,ma sono disponibili anche i modellida 1000 mm, 1850 mm e 2000 mm,con diametri da 100 a 900 mm.

www.cemsa.it

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56 L’Industria Meccanica - Settembre 2012

NEWS

Sistema radiante con tubo multistrato

Nel settore del riscaldamento, siaper costruzioni nuove, sia per

progetti di ristrutturazione e di recu-pero, vi è una crescente rilevanza de-

gli impianti a pannelli radianti inquanto sistemi a bassa temperatura. Inquest’ottica, Viega “Fonterra”, nuovotubo multistrato di 16 mm e spessore2 mm.Il tubo è fornito in rotoli da 240 m, èapplicabile ai sistemi a pavimentoFonterra Base 15/17 con pannelli abugne e a Fonterra Tacker con posa aschema libero e fissaggio mediantegraffe ad alta tenuta. Con la versioneTacker, il tubo multistrato si rende par-ticolarmente utile per via della sua for-mabilità, che offre un supporto nel-l’impostazione del layout. Anche il sistema radiante a parete,Fonterra Side, indicato per vani conpoca superficie a pavimento o con sof-fitti inclinati, può essere attrezzatocon il nuovo tubo multistrato. Questo nuovo tubo si aggiunge allesoluzioni di polibutilene, recente-mente ottimizzato nella flessibilità, equelle di PE-Xc o PE-RT.Accanto alla linea sistemi di tubazio-ni e linea raccorderia, Viega producesistemi di risciacquo, scarichi e sifoniche si coniugano perfettamente allemoderne esigenze del mondo del de-sign. I prodotti Viega trovano applica-zione negli impianti civili, industrialie navali.

www.viega.it

Termoventilatoriminiaturizzati

Gli apparecchi della serie Microra-pid della Vortice si caratterizzano

per sicurezza d’uso, robustezza, ergo-nomia d’impiego e pregevoli fattezzeestetiche. La serie comprende ottomodelli a seconda della lunghezza edella potenza (600, 1000, 1500, 2000W). Le versioni Timer dispongono diun programmatore giornaliero e setti-manale. Le principali caratteristiche tecnichesono:• dimensioni limitate per installazio-ni a parete in spazi ridotti;• comandi luminosi protetti da unosportello sollevabile;• termostato ambiente che permettedi impostare la temperatura desidera-ta senza sprechi di energia;• funzione “no frost” che, se imposta-ta, provvede all’accensione automati-ca quando la temperatura scende sot-to 5 °C;• parti in resina a elevata resistenzameccanica anche ad alta temperatura;

• collegamenti elettrici che possonoessere eseguiti con apparecchio ap-plicato a parete;• elevata silenziosità che ne permet-te l’installazione anche in camere daletto;• protezione contro gli spruzzi d’ac-qua (IPX4) che ne permette l’installa-zione in ambienti umidi;• classe di isolamento Cl.I.Le dimensioni sono: lunghezza 433,503, 573, 633 mm; altezza 258 mm;profondità 109 mm.

www.vortice.com

Terminali di climatizzazione

Innova presenta l’innovativo termi-nale di impianto “Air Leaf” che in

un solo apparecchio racchiude la mi-gliore soluzione per il riscaldamento,il raffrescamento e la deumidifica-

zione. Nella versione a parete Air Leafconsente di raggiungere efficienzeenergetiche molto elevate per la pos-sibilità di essere accoppiato con ge-neratori di calore a bassa temperaturaquali (pompe di calore, caldaie a con-densazione, sistemi integrati con col-lettori solari ecc.). Grazie a un sofisticato regolatore ditemperatura, garantisce un eccellentecomfort termico in ogni stagione. Ri-scalda e raffresca con estrema rapiditàe mantiene la temperatura desideratacon grande precisione nel massimo si-lenzio. In riscaldamento, sviluppa un efficaceeffetto convettivo naturale (simile aquello di un radiatore) che riduce no-tevolmente la necessità di attivare laventilazione. Il design armonioso e la profondità disoli 13 cm lo rendono integrabile inogni tipo di ambiente per ogni esi-genza di arredamento. È disponibilein diverse finiture per integrarsi congusto nello stile della casa.Nella versione a incasso (nella figura)AirLeaf ha profondità di 14,5 cm. L’e-strema silenziosità lo rende la migliorscelta per la climatizzazione estiva einvernale di tutti gli ambienti. Riscalda e raffresca con estrema rapi-dità e mantiene la temperatura desi-derata.I principali valori di temperatura diquesti terminali sono: acqua in in-gresso batteria 7 °C; acqua in uscitabatteria 12 °C; aria ambiente 27 °Cb.s. e 19 °C b.u. (norma UNI EN1397); acqua in ingresso batteria 50°C (portata acqua come in raffredda-mento); aria ambiente 20 °C (normaUNI EN 1397); acqua in ingresso bat-teria 70 °C, acqua in uscita batteria 60°C; aria ambiente 20 °C.

www.innovaenergie.com

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Settembre 2012 - L’Industria Meccanica 57

Monosplit pavimento-soffitto

Airwell propone infatti due linee(FAD e FAF) di monosplit pavi-

mento-soffitto studiate per il “lightcommercial”.La serie FAD è dotata di tecnologia in-verter ed è commercializzata in quat-tro taglie (24, 30, 36 e 48), con po-tenza variabile da 6,6 a 14 kW. Per leversioni 36 e 48 è inoltre disponibilein 3PH da 10 kW. Funziona dunquesia in raffreddamento sia in riscalda-mento e prevede il doppio direziona-mento automatico del flusso d’ariatrattata. Le unità FAD possono esseremontate a parete (in basso) oppure asoffitto, e sono operative in modalitàdi riscaldamento fino a -15 °C di tem-peratura esterna.

La sigla FAF identifica invece il mo-nosplit on/off a giri fissi, proposto nel-le taglie 24, 30, 36, 42, con potenzada 7 a 12 kW (3 PH da 10 kW per imodelli 36 e 42). Questa serie pre-senta grande flessibilità in termini diinstallazione, un’ampia gamma di op-zioni di montaggio grazie alla struttu-re di collegamento flessibili (sino a 50m di lunghezza delle linee frigorifere)e due tipi di corpo macchina per l’u-nità interna, più o meno grande a se-conda della potenza.Entrambe le versioni sono silenzioseed efficienti e, grazie alla funzione “Ifeel”, assicurano comfort e ottimocontrollo della temperatura e dellaqualità dell’aria nelle diverse stanze.L’autodiagnostica delle macchine,inoltre, ne semplifica la manutenzio-ne e il telecomando remoto, in dota-

zione di serie, ne agevo-la l’utilizzo. Possono pure centraliz-zare la gestione di diver-se unità, fino a 16, anchegrazie a un timer settima-nale.

www.airwell.it

Minicentralina per sistemi GPL

Comap presenta la nuova minicen-tralina a doppio stadio AP per la

sicurezza nei sistemi GPL. Grazie a unriduttore di alta pressione, il kit di re-golazione consente di ottenere unflusso di erogazione del GPL costan-te, ottimizzando il funzionamento delregolatore di secondo stadio.Appositamente concepita per essereutilizzata nell’accoppiamento di duebombole GPL, la minicentralina adoppio stadio AP si posiziona tra ledue bombole e il tubo di collegamen-to diretto all’utenza (cucina a gas, stu-fa ecc.).Il sistema è composto da un doppio

rubinetto con valvola di non ritorno anorma UNI 7131, da un riduttore dialta pressione (mod. APR85) e da unregolatore di secondo stadio (mod.BP1800) con relativo foro di sfiato. Peragevolare l’installazione del sistemain posizione verticale, viene fornitauna staffa.È disponibile anche una versione delkit completa di flessibili, guarnizioni etasselli di fissaggio che consente di ef-fettuare un’installazione completa esenza problemi del sistema.Il kit di regolazione soddisfa i requisi-ti dell’attuale normativa EN12864 edella direttiva PED.Le principali caratteristiche tecnichesono: pressione di ingresso da 0,3 a 16bar; pressione di uscita 29 mbar; por-tata max 4 kg/h di GPL; temperaturamassima di funzionamento da -20 a+60 °C.La minicentralina è prodotta negli sta-bilimenti di Nova Comet, società cheinsieme a Comap, fa parte del Grup-po Aalberts Industries.

www.comapitalia.com

Soluzione compatta per la climatizzazione

“Rotex HPSU compact 508” diDaikin è una soluzione per il

riscaldamento, il raffrescamento e laproduzione di acqua calda sanitariaad alta efficienza. È costituita dall'u-nità interna, da quella esterna e dalserbatoio HybridCube, il cuore del si-stema, che è stato progettato per sfrut-tare al massimo le prestazioni dellepompe di calore a basse temperaturedi mandata. Realizzato in materialesintetico e dotato di scambiatori in ac-ciaio inox per la produzione istanta-nea di acqua sanitaria, non è soggettoa corrosione. La manutenzione è ri-dotta al minimo e i dispendiosi cicliantilegionella eliminati.L'unità interna della pompa di caloreè integrata nell'accumulo tecnico Hy-bridCube, che ha una capacità di 500litri, e occupa una superficie di soli0,71 m2. Inoltre, non necessita di can-na fumaria né di particolari sistemi diareazione.Disponibile nelle taglie da 6 a 16 kW,il sistema ha un cop nominale di 4,6calcolato sul consumo di energia elet-trica. Ciò significa che è in grado difornire 4,6 kWh di energia termicacon un solo kWh di energia elettricaassorbita. L'integrazione di pannellisolari termici a svuotamento Rotex So-laris, installabili anche in un secondotempo, permettere di ottenere una va-lore superiore. Con l'ulteriore abbinamento di pan-nelli fotovoltaici si configura un siste-ma completamente autosufficientesotto il profilo energetico.

www.rotexitalia.it

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58 L’Industria Meccanica - Settembre 2012

NEWS

Software di progettazione 3D

Dassault Systèmes, azienda leadera livello mondiale nel software di

progettazione 3D e nelle soluzioni di3D Digital Mockup e Product Lifecy-cle Management (PLM), ha annuncia-to la disponibilità della nuova releasedella soluzione PLM Versione 5 checomprende Catia, Delmia, Enovia eSimulia.La nuova release promuove l’adozio-ne della piattaforma 3DExperience esi caratterizza per un’importante evo-luzione in termini di compatibilità V6-V5. Le aziende produttrici e i loro fornito-ri in tutti i settori industriali potrannoapportare modifiche e scambiarsi iprogetti con la massima flessibilità, in-tervenendo in ogni momento duranteil processo di progettazione senza cu-rarsi del fatto che i dati siano nativi V5o V6. Dassault Systèmes ha ribattezzatoquesta versione della V5 come “V5-6R2012” per sottolineare la compati-bilità e la sincronizzazione fra la V5 ela V6, nonché l’arricchimento dellesoluzioni V5 con elementi selezionatidella tecnologia V6. I clienti della V5 potranno accederedirettamente al portafoglio aperto del-le soluzioni V6 e migrare alla V6 se-condo le proprie tempistiche, conti-nuando a collaborare senza nessunproblema con i reparti, i clienti e i for-nitori che utilizzano la V5. I modelli V6 aperti con la V5 manten-gono le feature create, ad esempio,con i workbench e il knowledgewarePart Design, Sketcher e GenerativeSurface Design della V6.

www.3ds.com

Valvole per gasrefrigeranti

El i w e l l( G r u p p o

I n v e n s y sC o n t r o l s )estende lagamma dicomponentielet tromec-canici con so-luzioni per igas refrige-ranti CO2(R744) e gasp r o p a n o(R290/R600) che sempre più si stannoaffermando sul mercato del freddo perla durata e il risparmio energetico.La valvola ha capacità fino a 25 kW,con 9 orifici intercambiabili che per-mettono la configurazione di potenzenominali comprese tra 1 e 24 kW ed

è accoppiata a una bobina pilotata daun dispositivo di regolazione di tipoelettronico (RTX 600/V o V800). Le due valvole, PXV per CO2 e PXVper propano, si distinguono per lacompatibilità specifica per i due diffe-renti gas refrigeranti nella diversa vo-cazione applicativa, industriale ecommerciale, e garantiscono un’effi-cace chiusura a fine corsa e un fun-zionamento ottimale dell’impianto,garantendo lo stop del flusso di refri-gerante in caso di mancanza di ali-mentazione elettrica.Eliwell offre un sistema completo inabbinamento con il controllore elet-tronico RTX 600/V e il driver V800, ingrado di controllare e ottimizzare tut-te le funzionalità di banchi frigoriferi,vetrine e celle e ottenere risparmioenergetico e riduzione dei costi di in-stallazione e manutenzione.

www.eliwell.com

Protezioni personali per saldatori

Azienda da oltre 100 anni all’avan-guardia nella saldatura e taglio

metalli, Esab offre anche prodotti spe-cifici per la protezione e la sicurezzadegli operatori.“Nuova Aristo Tech è la sigla di ma-schere a oscuramento automatico chelasciano libere le mani del saldatore egarantendo protezione da fumi espruzzi. Le lenti hanno qualità eleva-ta, capacità di oscuramento ampia eomogenea, Non vi sono batterie in-terne. Di recente è stata realizzata la nuovaAristo Tech, maschera multiprocesso,con oscuramento da 5 a 13 DIN, adat-ta alla saldatu-ra Tig,Mig/Mag, elet-trodo e molatu-ra. Pesa solo450 g e per-mette la sele-zione dei para-metri con siste-ma quick set.Disponibile inversione conerogatore por-tatile aria filtra-ta, casco pro-

tettivo, e maschera interna per mola-tura. L’abbigliamento antifiamma con tec-nologia Phoenix garantisce la miglio-re protezione con il massimo comfort.Tutti i prodotti Phoenix soddisfano irequisiti ISO EN 11612, ISO EN11611 liv. 1 e 2, EN 1149 /3/5, EN61482/1/2 (abbigliamento antifiam-ma specifico per saldatura). I guanti per saldatura Mig e Tig “Ar-cuati” sono stati progettati per ade-guarsi alla forma anatomica della ma-no e realizzati unendo oltre dieci lem-bi di pellame diverso per garantire unalibertà nel movimento della mano ealti livelli di protezione.

www.esab.it

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Settembre 2012 - L’Industria Meccanica 59

RECENSIONI

Come siinterpretano gliindici internazionaliGuida perricercatori,giornalisti e politici

Federica PintaldiEd. Franco AngeliEditore, 2011Euro 19,00

Come mai l'Italia è sempre in fondo nellegraduatorie internazionali su temi econo-mici, sociali e di governance? Come è pos-sibile che il nostro sia allo stesso tempo unodei primi otto paesi più sviluppati? Il volu-me analizza nel dettaglio queste classificheinternazionali, gli indici sintetici da cui de-rivano e le istituzioni che li producono epromuovono. Ricostruire l'intero percorsoche sta a monte dei risultati è una condi-zione imprescindibile per comprendere afondo il significato delle graduatorie pro-dotte dai diversi indici. Il volume è rivoltosia ai cultori delle scienze umane interes-sati ad approfondire la metodologia di co-struzione di un indice internazionale, siaagli utilizzatori di questi indici (giornalisti,politici, analisti, etc.), che solitamente han-no a disposizione solo i risultati senza co-noscere le modalità della loro costruzione,sia a quanti sono interessati a capire il per-ché l'Italia ottiene risultati deludenti sumolti indici internazionali.

Effetto D Se la leadership èal femminale:storie speciali didonne normali

L. d’AmbrosioMarri, M. MallenEd. Franco AngeliEditore, 2011Euro 25,00

Essere donna e insieme leader significa es-sere una professionista "normale". Signifi-ca essere, cioè, una figura molto più "sem-plice" o più in ombra di quanto si immagi-ni. E le storie raccontate in questo libro lodimostrano. Sono storie di donne normali,ma anche un po' "speciali". Non sono ma-nager necessariamente molto famose, masono figure che si sono preparate a lavora-re studiando, con impegno e passione, sen-za sacrificare se stesse e la propria autenti-cità.Un libro utile alle persone curiose per ca-pire meglio cosa spinge alcune donne adaccettare fatiche supplementari per rag-giungere obiettivi difficili, alle giovani chericercano modelli non convenzionali ingrado di rafforzare il loro impegno quoti-diano; alle donne di qualsiasi età; ai diret-tori del personale e manager HR che si oc-cupano anche delle politiche orientate al-la valorizzazione delle differenze di gene-re e di diversity management; a chi studiae si interessa al tema della leadership.

RestauroConservativo e tutela ambientale

Maria CarmelaFrate, FlaviaTrivellaEd. DarioFlaccovio, 2012Euro 45,00

Il volume affronta il tema del recupero edella valorizzazione del patrimonio archi-tettonico nelle sue valenze concettuali epratiche. L’opera, oltre a soddisfare le ri-chieste di aggiornamento dei professionistiche si trovano ad affrontare problemi con-cettualmente complessi di restauro, riuso econservazione, si rivolge agli studenti uni-versitari e a tutti quei cittadini che sono at-tenti alla conservazione dell’esistente.I progetti di restauro raccolti in questo re-pertorio quasi mai hanno conquistato l’at-tenzione dei media, eppure sono interven-ti eccellenti per quanto attiene a metodoprocedurale e a rigorosità professionale.Ilfilo che li unisce è l’amore per il patrimo-nio esistente inteso non solo come monu-mento ma come testimonianza della storiadell’uomo.I progettisti applicano la loro creatività auna funzione soprattutto conservativa, cu-rando i dettagli nel tentativo di salvaguar-dare e non alterare il patrimonio.

Il futuro deldisegno con il BIMper ingegneri earchitetti

Anna OselloEd. Dario FlaccovioEditore, 2012Euro 35,00

Il futuro del disegno con il BIM per inge-gneri e architetti è un libro che raccoglieanni di ricerca teorica e applicata sul me-todo che sta rivoluzionando la gestione ela comunicazione dei dati nel complesso eframmentato mondo dell’industria dellecostruzioni: il Building Information Mo-delling.La ricerca di un mondo, in cui tutti i dati ri-feriti al ciclo di vita di una costruzione pos-sono essere inseriti in un modello una so-la volta e condivisi in maniera semplice esenza perdita di informazioni tra ingegne-ri, architetti, facility manager, etc., è certoun argomento attuale e in rapida evoluzio-ne. Trattandosi di un tema di ricerca in con-tinua e rapida evoluzione il libro non con-tiene delle conclusioni ma lascia apertol’aggiornamento dei risultati mediante l’u-tilizzo di QR Code inseriti in punti crucia-li dei diversi capitoli. Il libro si rivolge aidocenti, agli studenti delle facoltà di Inge-gneria e di Architettura, ai ricercatori, aiprofessionisti e agli operatori di molti set-tori dell’edilizia che vogliono innovare ilproprio modo di lavorare.

Reazione chimicaRenato Ugo el’avventura dellaMontedison daGiulio Natta a RaulGardini

Stefano Righi,Ed. Guerini eAssociati, 2011Euro 16,50

Questo libro racconta la storia della Mon-tedison a partire dalla spy-story dell’estate1986, quando l’allora Presidente della so-cietà, Mario Schimberni, invece di acqui-sire come nelle previsioni la Revlon Phar-ma si impadronì della Fondiaria Assicura-zioni di Firenze. Sullo sfondo c’era l’Italiadi Giovanni Agnelli, Enrico Cuccia, CarloDe Benedetti e Raul Gardini. Uno dei protagonisti di quella vicenda e diquel periodo fu Renato Ugo, professoreuniversitario di chimica e membro del Co-mitato di Direzione della Montedison.Questo libro è un po’ la sua biografia maanche l’avventura di una grande società,iniziata con la scoperta del polipropilenenel 1954 che valse a Giulio Natta il PremioNobel e proseguita per molti anni nel se-gno dell’eccellenza nella chimica indu-striale. Poi, alterne vicende finanziarie epolitiche ne segnarono la perdita di iden-tità e lo smembramento.

Là dove c’era …ora c’èAlla scoperta della città che cambia volto

AA. VV.LittleItaly srl, 160 pagine, 16,00euro, 2012

Cos’è diventata Milano? Per scoprirlo, sen-za pretesa di esaustività, basta leggere i 34“ritratti urbani” di situazioni, quartieri, sin-goli edifici contenuti in questo volume ric-camente illustrato. Si scoprono così le trasformazioni che il ca-poluogo lombardo ha conosciuto nella suastoria più recente. Sono istantanee di luoghi, colmi di storie,volti, parole, attraverso le quali si compieun viaggio nel tempo alla (ri)scoperta diuna Milano che cambia volto, giorno do-po giorno.

Il volume si compone degli articoli di Fi-lippo Azimonti, Luigi Bolognini, CarloBrambilla, Anna Cirillo, Zita Dazzi, LauraFugnoli, Lucia Landoni, Simone Mosca,Massimo Pisa, Cinzia Sasso, Franco Vanni,pubblicati sul quotidiano la Repubblica,da luglio a settembre 2011.

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Per richieste urgenti contattare: [email protected] - [email protected]

Listino prezzi materiale di interesse della meccanica varia (Tabella arancio)ultimo aggiornamento n. 663 – 1° Quindicina di luglio 2012

- pubblicata su L’Industria Meccanica n. 680 (settembre 2012)

Computo costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale (Tabella azzurra) ultimo aggiornamento n. 18 – 26 gennaio 2012

- pubblicata su L’Industria Meccanica n. 675 (marzo 2012)

Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe prestazioni di personaleItalia / estero (Tabella bianca) (1° gennaio 2012)- “settore industria meccanica varia ed affine”- “ settore impianti e componenti di grande dimensione per la produzione di energia”

- pubblicata su L’Industria Meccanica n. 674 (gennaio 2012)

INSERTI ECONOMICI a cura dell’Ufficio Studi ANIMA

attualità tecnica

fiere

economicanormativa

gestionale di settorenovità produttive

eventi

conoscereper crescere

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PER INFORMAZIONI:PER INFORMAZIONI:A.S.A. Azienda Servizi Anima S.r.l. - tel 02.45418.200 - fax 02.45418.240 - www.anima.it (sezione pubblicazioni)

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LISTINO PREZZIMATERIALI DI INTERESSE DELLAMECCANICA VARIA N. 663(Piazza di Milano)

1a QUINDICINA DI LUGLIO 2012

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