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684 marzo aprile 2013 684 marzo-aprile 2013 Fondata nel 1919 Federazione delle Associazioni Nazionali della Industria Meccanica Varia ed Affine Poste Italiane Spa - Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46) art. 1, comma 1, DCB Milano “Regole del gioco” del mercato europeo, sicurezza e sorveglianza I passi verso l’edilizia sostenibile Rallentano i mancati pagamenti Il “forfaiting” per un export sicuro L’importanza della sicurezza nei prodotti casalinghi Pubblicazione bimestrale tecnico economica per gli atti dell’ANIMA NUOVE TABELLE Listino prezzi materiali di interesse della meccanica varia Computo costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale

l'Industria Meccanica n. 684, marzo-aprile 2013

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Pubblicazione bimestrale tecnico-economica per gli atti dell'ANIMA, Federazione delle Associazioni Nazionali della Industria Meccanica Varia ed Affine

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684marzo-aprile 2013Fondata nel 1919

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“Regole del gioco” del mercato europeo,sicurezza e sorveglianza

I passi verso l’ediliziasostenibile

Rallentano i mancatipagamenti

Il “forfaiting” per un export sicuro

L’importanza della sicurezza nei prodotti casalinghi

Pubbl icazione bimestra le tecnico economica per g l i a t t i del l ’ANIMA

NUOVE TABELLEListino prezzi materiali di interesse della meccanicavaria

Computo costo orario mediodi un operaio del settore della meccanica generale

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Ciò che sfugge alla logica è quanto v’è di più prezioso in noi stessi (Andrè Gide 1869-1951)

SOMMARIOSOMMARIO

ANIMA/Progetto Dogana Facile L’Operatore Economico Autorizzatosecondo la Dogana Europea 32Alessandra Castaldo, Easyfrontier

ANIMA/UccLa “verità” sulle verifiche periodiche 36Arianna Veroni

APPROFONDIMENTI TECNICI 39a cura dell’Area Tecnica ANIMA

MERCATO• CABB Italia ha chiuso il 2012

nella stabilità 30• Turbina a flusso di marea 35• Dreager Safeety per la sicurezza

antincendio 37• Turbina a zero emissioni e basso

impatto acustico 42• Acqua, di generazione

in generazione 44• Da quarant’anni al servizio

della sicurezza 44

FIERE CORSI e CONVEGNI ,INTERNAZIONALIZZAZIONE 42• Programma fieristico di ANIMA

e delle Associazioni Federate – Anno 2012 - Traccia anno 2013

NEWS 45

RECENSIONI 55

DONNE E UOMINI AL TIMONE 4Sistema Confindustria e altre organizzazioni

ECONOMIASul mercato europeo semplificazionee sicurezza 6Alessandro Maggioni

Finanziamenti alle esportazioni: il forfaiting 18Hanz Giovanni Chiappetta e Massimo D’Andrea

Mancati pagamenti in rallentamento 20

L’acciaio italiano verso nuovistandard ambientali 24Carlo Fumagalli

Dall’università il futuro dell’industria 38

ANIMA/AssotermicaEnergia e ambiente, gli elementi per innovare l’edilizia 10Federico Musazzi

ANIMA/FiacCasalinghi, la fabbricazione dei prodotti comporta sicurezza e conformità 14Roberto Cattaneo

ANIMA/AssofermaNiente panico, da oggi solo maniglioni CE 22

INTERNAZIONALIZZAZIONEAll’estero per creare valore 26Lucia Cerri

ANIMA/CiadiIl “silenzio” delle caldaie di teleriscaldamento 28Luca Lanzini

Pubblicazione bimestrale tecnico-economicaper gli atti di ANIMA

Registrazione Tribunale di Milano N. 427del 17.11.73

Direttore responsabileGiuseppe Bonacina - [email protected]

Direttore editorialeAlessandro Durante - [email protected]

Comitato EditorialeMichele Bendotti, Giuseppe Bonacina,Sandro Bonomi, Maurizio Brancaleoni,Alberto Caprari, Alessandro Durante,

Paola Ferroli, Andrea Orlando, Mario Salvi,Emanuela Tosto

Comitato Tecnico-ScientificoPierangelo Andreini, Antonio Calabrese,

Roberto Camporese, Pietro Luigi Cavallotti,Alessandro Clerici, Rodolfo De Santis,

Marco Fortis, Ennio Macchi, Giovanni Riva, Pietro Torretta, Giuseppe Zampini

Direzione e RedazioneANIMA Federazione delle Associazioni

Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed AffineVia Scarsellini, 13 - 20161 Milano

Tel. 02/45418500 - Fax 02/45418545www.anima.it - [email protected]

RedattoreCarlo Fumagalli – [email protected]

Segretaria di redazioneCinzia Alchieri - [email protected]

ImpaginazioneFabio Lunardon - [email protected]

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Gestione, amministrazione,abbonamenti e pubblicità

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StampaBonazzi Grafica - Sondrio

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Le idee espresse dagli autori non impegnano né larivista né ANIMA e la responsabilità di quanto

viene pubblicato rimane degli autori stessi..

ASSOCIATO ALLA UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANAROC N. 4397

Listino prezzi materiale di interesse della meccanica varia (Tab. arancio)ultimo aggiornamento n. 669 – 1° Quindicinadi Febbraio 2013

Computo costo orario medio di un operaiodel settore della meccanica generale ultimo aggiornamento n. 19 – 14 gennaio 2013

INSERTI ECONOMICIa cura dell’Area Comunicazione,Marketing e Ufficio Studi

Marzo/Aprile 20Marzo/Aprile 20113 - n. 6843 - n. 684

L’INDUSTRIA MECCANICAL’INDUSTRIA MECCANICA

in copertinaFerroli Spa – Via Ritonda 78/A – 37047 San Bonifacio (VR) - www.ferroli.it

MICHAEL LEUCHTE NUOVO DIRETTORE VENDITE DI GEZE Lo scorso dicembre, Michael Leuchte ha assunto la responsabilità di tutte le attività di vendita nelmondo di porte, finestre e sistemi di sicurezza Geze, nonché della gestione di Geze Service. Il nuovo Direttore ha molti anni di esperienza di gestione delle attività di vendita di prodotti e so-luzioni automatizzate. Ha gestito con successo la realizzazione di una serie di progetti strategici inquesto campo, sia in Germania che a livello internazionale. La nomina di Leuchte ha lo scopo diconsolidare ulteriormente la posizione dell'azienda nel mondo della fornitura di soluzioni integra-te per porte, finestre e sistemi di sicurezza, con l’obiettivo di proseguire la crescita di Geze in unmercato dinamico caratterizzato da un ambiente sempre più competitivo e globalizzato.

NUOVE NOMIME E INCARICHI IN METELLI SPAMetelli Spa, in occasione dei 50 anni di attività, rinnova il proprio manage-ment e assegna nuovi incarichi e responsabilità a due componenti del pro-prio team: Renato Zerbini assume la carica di Business Development Ma-nager della Metelli Spa, mentre Matteo Barcellandi diventa Sales & Marke-ting Manager per l’Aftermarket. Renato Zerbini nel corso della sua carrierain Metalli ha rivestito diversi ruoli tra cui da ultimo quello di Sales ManagerWorldwide e ora assume la più strategica funzione di Business DevelopmentManager. La seconda nomina è invece per Matteo Barcellandi che, dopo un

periodo di inserimento ed affiancamento nel Marketing e nelle Vendite Aftermarket, ne diventa il responsabile a livelloglobale. La sua nuova funzione sarà a capo delle vendite Aftermarket sia dell’area italiana, che dell’estero.

CRISTIAN PREIATA È IL NUOVO DIRETTORE PER MACEFCristian Preiata è il nuovo direttore di Macef (Salone Internazionale della Casa), ed assume la cari-ca di Exhibition Manager.Laureato all’Università Bocconi, ha ricoperto numerose posizioni nelle funzioni sales & marketingin aziende del mondo casa, tra cui marchi storici internazionali quali Bormioli Rocco, Saeco, Bia-letti, fino all’ultima esperienza come Direttore Commerciale in Prodir, azienda svizzera specializ-zata nel B2B degli strumenti di scrittura. Preiata porta oggi la sua esperienza nel mondo fieristico, all’interno di una manifestazione di set-tore tra le più importanti in Europa.

GIORGIO CAVAGNERA ELETTO VICEPRESIDENTE DI COGENAA soli due anni dall’ingresso di Spark Energy in Cogena, l’azienda riceve il primo riconoscimentoufficiale del settore con la nomina di Giorgio Cavagnera alla Vicepresidenza dell’Associazione.Giorgio Cavagnera, Amministratore Delegato di Spark Energy, azienda di Dsfgroup riferimento nelmercato della Generazione di Energia Distribuita, ha riscosso numerosi consensi durante l’Assem-blea dei Soci Cogena (associazione italiana per la promozione della cogenerazione) lo scorso gen-naio.L’impegno di Cavagnera sarà sicuramente finalizzato a rafforzare il sistema impresa tra gli asso-ciati, armonizzare il quadro normativo di riferimento (RIU e SEU), creare una cultura della genera-

zione di energia distribuita, valorizzare le sinergie comuni con le altre associazioni e esportare il know-how e la qualitàdelle aziende italiane verso mercati internazionali.

DAVIDE CANAVESIO È STATO NOMINATO CONSIGLIERE UCIMU-SISTEMI PER PRODURREDavide Canavesio, amministratore delegato di Saet Group SpA e Presidente dei Giovani Industria-li di Torino, è stato nominato Consigliere di UCIMU-Sistemi per produrre.Torinese, formazione internazionale, Canavesio guida dal 2006 Saet Group, l’azienda specializza-ta in trattamenti a induzione, con oltre 350 dipendenti, 5 sedi nel mondo.Dal 2010 è presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale di Torino e da ago-sto 2012 Amministratore Delegato di TNE-Torino Nuova Economia SpA.

DONNE E UOMINI AL TIMONE

4 L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013

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Apparecchi e prodotti conformi al DM 25/2012, al DM 174/2004 e al D.P.R. 59/2009

La proposta di Regolamento sulla sicurezza dei prodotti de-finisce una serie di norme volte ad assicurare la piena trac-ciabilità dei beni e prevede degli obblighi, proporzionati ecalibrati, per tutti gli attori della filiera (fabbricanti, impor-tatori e distributori). Il punto centrale della proposta è rap-presentato dall’articolo 7, sull’indicazione di origine con-trollata, fortemente voluto dal Vice Presidente Tajani. Inquesto articolo si definiscono nuove disposizioni in mate-ria di Made In. La proposta di Regolamento, infatti, preve-de che, nel caso di beni prodotti nell’Unione Europea, l’im-presa possa scegliere se apporre il marchio Made in Euro-pe o Made In (più il nome dello Stato Membro) e che nelcaso di beni prodotti in Paesi terzi sia presente il marchioMade In (più il Paese di origine). La proposta di Regolamento sulla sorveglianza del merca-to dei prodotti ha come finalità la semplificazione della le-gislazione esistente e si basa sulla relazione dell’On. Schal-demose del Parlamento Europeo, che chiedeva appunto al-la Comunità Europea regole più semplici. Con la propostasi vuole garantire un coordinamento maggiore e più effica-ce tra le Autorità di sorveglianza, tramite anche il poten-ziamento della Banca Dati Icsms e l’istituzione di un Fo-rum europeo per la sorveglianza del mercato (accessibilesu invito anche ai rappresentanti delle associazioni di im-presa).Accanto alle due proposte di Regolamento, vi è anche unPiano di Azione, che prevede 20 iniziative da realizzare en-tro il 2015 dirette a rendere il mercato più sicuro per i con-sumatori. Le proposte saranno ora discusse in sede di Parlamento eu-

Il Vice Presidente della Commissione, Antonio Tajani, e ilCommissario responsabile per la Salute e i Consumatori,

Tonio Borg, hanno presentato il 13 febbraio il pacchetto perla sicurezza dei prodotti (esclusi i prodotti alimentari) e lasorveglianza del mercato. Scopo dell’iniziativa, oltre allarazionalizzazione e alla semplificazione della materia, ègarantire al consumatore che i prodotti acquistati siano si-curi. Ci si propone inoltre di dare un nuovo slancio al mer-cato interno, ridurre gli oneri per le imprese e incrementa-re la fiducia dei cittadini.

Il pacchetto si compone di:

• una comunicazione che spiega i vari elementi del pac-chetto (COM(2013)74);

• una proposta di Regolamento sulla sorveglianza delmercato dei prodotti (COM(2013)75);

• un Piano pluriannuale per la sorveglianza del merca-to dei prodotti (COM(2013)76);

• una relazione sull’attuazione del Regolamento CEn.765/2008 (COM(2013)77);

• una proposta di Regolamento sulla sicurezza dei pro-dotti per i consumatori (COM(2013)78);

• un documento di lavoro della Commissione sull’ac-creditamento (SWD(2013)35);

• un documento di lavoro della Commissione sulla sor-veglianza di mercato (SWD(2013)36).

Annunciati il 13 febbraio scorso da Antonio Tajani e Tonio Borg i dettaglisul tanto atteso “Product safety and Market Surveillance Package”,pacchetto sulla sicurezza dei prodotti e sorveglianza dei mercati

ALESSANDRO MAGGIONI E ANDREA PASQUINI

La proposta di Regolamento sulla sicurezza dei prodotti definisceuna serie di norme volte ad assicurare la piena tracciabilità dei be-ni e prevede obblighi proporzionati e calibrati per tutti gli attori del-

la filiera, mentre la proposta sulla sorveglianza del mercato dei prodotti ha comefinalità la semplificazione della legislazione esistente.

Sul mercato europeosemplificazione e sicurezza

6 L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013

ECONOMIA

Marzo/Aprile 2013 - L’Industria Meccanica 7

ropeo e di Consiglio. L'entrata in vigore della nuova nor-mativa è prevista per il 2015.Le due proposte di Regolamento costituiscono quindi ilcuore del pacchetto della Commissione Europea; di segui-to è presentato un primo approfondimento dei contenutidelle due proposte legislative.

Proposta di regolamento sulla sicurezza dei prodottiAttualmente, questa materia a livello europeo è regola-mentata dalla Direttiva 2001/95/CE sulla sicurezza genera-le dei prodotti, dalla Direttiva 87/357/CE sulla sicurezza deiconsumatori e dal Regolamento 765/2008/CE. L’approva-zione della proposta di Regolamento presentata dalla Com-missione avrà come conseguenza l’abrogazione di questedue direttive.Il nuovo Regolamento si applicherà ai prodotti che rispet-tano almeno uno dei seguenti criteri:• prodotti destinati ai consumatori;• prodotti che possono essere usati dai consumatori;

• prodotti con cui i consumatori entrano in contatto nelquadro della fornitura di servizi ad essi rivolti.

Tra le novità più importanti che saranno introdotte segna-liamo le seguenti.Obbligo di indicazione di Origine. L’art. 7 della proposta diRegolamento introduce l’obbligo di indicazione dell’origi-ne, prevedendo che su i tutti i prodotti europei ed impor-tati destinati ai consumatori venga indicata l’origine delprodotto, in base a quanto previsto dal Codice DoganaleComunitario. Inoltre, per i prodotti fabbricati in Europa saràpossibile scegliere, a discrezione del produttore, se appor-re il “made in Eu” o il “made in” dello Stato membro. inol-tre, se la dimensione o la natura del prodotto non lo con-sentono, sarà possibile indicare l’origine sulla confezioneo su un documento di accompagnamento.Presunzione di sicurezza. L’articolo 5 definisce che un pro-dotto deve essere ritenuto sicuro se costruito in conformitàai requisiti imposti dalla legislazione europea o agli stan-dard europei – pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell’U-

Meccanica europea a braccia aperteAll’indomani dall’approvazione dell’importante pacchetto presenta-to dalla Commissione Europea ha così commentato Sandro Bonomi,Presidente di Orgalime: «Ringraziamo sentitamente il Vice Presi-dente Tajani per il grande lavoro svolto per il Made in che impattafortemente sull'industria manifatturiera oltre che sull'attivazione diun'importante azione di Sorveglianza di Mercato e sulla Conformità

dei prodotti a livello Europeo, è un primo importante passo verso la tutela delle produ-zioni manifatturiere europee e italiane in particolare. Riteniamo questa misura indi-spensabile anche per fare in modo che la meccanica raggiunga l'obiettivo del 20% diPil Europeo».Così Adrian Harris, Direttore Generale di Orgalime: «Finalmente si è presentata l’op-portunità di uniformare il terreno di gioco per gli operatori di mercato legittimati a far-lo. Il pacchetto fornisce una solida base per costruire un sistema di sorveglianza del mer-cato che non soltanto tuteli i consumatori per gli aspetti della salute e della sicurezza,ma – per noi altrettanto importante - anche le imprese che investono molto tempo, ener-gia e risorse per garantire che i loro prodotti siano conformi a tutta la legislazione euro-pea, particolarmente per i settori ambiente ed energia. Ciò è fondamentale per riuscire a mantenere investimenti e po-sti di lavoro nel manifatturiero in Europa».Il pacchetto delinea meglio la linea di demarcazione tra prodotti di consumo non armonizzati e quelli soggetti a legi-slazione armonizzata, dando la precedenza a questi ultimi. Inoltre, le regole generali fissate dalle autorità di sorve-glianza del mercato (Msa) sono più dettagliate, ivi compreso l’obbligo di intervenire in caso di non ottemperanza for-male (non solo nel caso in cui si verifichi un rischio grave) o qualora l’operatore economico competente non possa es-sere identificato.La Commissione Europea avrà anche una più ampia giurisdizione con riguardo al monitoraggio e all’agevolazione deicompiti delle Msa, compreso un sistema di collaborazione reciproca fra le autorità stesse – costituendo una piattaformaalla quale si potranno invitare le parti interessate. Orgalime accoglie favorevolmente questo pacchetto, che dovrebberafforzare ulteriormente il recente quadro legislativo, in vigore dal 2010, sempre che gli stati membri lo recepiscanoin ogni suo aspetto.Come avviene di solito in casi del genere, Orgalime rimane dell’idea che sussistano una o più criticità. Adrian Harrisha aggiunto: «Rimane ancora un elemento di incertezza dal punto di vista giuridico – un punto di vitale importanzaper le aziende – nel caso in cui gli ispettori locali prendano arbitrariamente la decisione di bloccare un prodotto sep-pure conforme alla legislazione armonizzata Ue possa presentare un elemento di rischio. Ciò, accompagnato da qual-che carenza legislativa relativamente ai requisiti di tracciabilità e di valutazione della conformità nella nuova regola-mentazione sulla sicurezza dei prodotti per il consumatore, rischia di rendere vani i nostri sforzi di non peggiorare unalegislazione Ue che svantaggia i costruttori locali».

8 L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013

ECONOMIA

nione europea – ovvero alle norme degli Stati membri incui è disponibile il prodotto. In questo modo acquista an-cora maggiore importanza l’attività di normazione tecnicaper la garanzia della sicurezza dei prodotti.Tracciabilità. L’articolo 15 della proposta di Regolamento èdedicato alla tracciabilità di alcuni prodotti, che, in ragio-ne delle loro caratteristiche specifiche, sono suscettibili dicausare dei seri rischi per la salute e per la sicurezza deiconsumatori. Il sistema elettronico di tracciabilità, che ri-chiede l’adesione da parte degli operatori economici coin-volti nella catena di produzione del prodotto (art. 15.2),consiste in una collezione e archiviazione di dati che per-mettono l’identificazione dei prodotti.

Proposta di regolamento sulla sorveglianza del mercatoLa seconda proposta di Regolamento, presentata dallaCommissione all’interno del pacchetto del 13 febbraio, hal’obiettivo fondamentale di creare un unico testo legislati-vo su questa importante materia, per ridurre il numero del-le attuali norme sulla sorveglianza di mercato ed elimina-re le attuali incertezze causate dalla sovrapposizione dinorme.Con questo Regolamento, la Commissione intende stabili-re in maniera univoca la sequenza del processo di sorve-glianza del mercato disciplinandone la procedura, la pub-blicazione e la notifica delle informazioni, l’individuazio-ne dei prodotti a rischio, la valutazione del rischio e il coin-volgimento degli operatori economici, fino alle sanzioni.Di seguito gli elementi più importanti del provvedimentolegislativo.

Autorità di sorveglianzaOgni Stato membro deve istituire (o confermare) la propriaautorità di mercato, definendone compiti, poteri e orga-nizzazione. Vengono inoltre meglio delineati gli obblighisia delle autorità di sorveglianza (tra i quali vi è quello di

stilare un programma da aggiornare almeno ogni quattroanni) sia a carico degli operatori economici, che devonofornire la documentazione e le informazioni sul prodottoqualora siano richieste dall’Autorità di sorveglianza com-petente.

Controlli sui prodotti provenienti dall’Unione e sui pro-dotti provenienti da paesi terzi Nel caso in cui le autorità di sorveglianza di mercato ab-biano sufficienti ragioni per credere che un prodotto im-messo sul mercato presenti un rischio devono attivare unaapposita procedura di valutazione del rischio. In conformitàa tale valutazione saranno definite le eventuali azioni cor-rettive che dovranno essere adottate dagli operatori econo-mici coinvolti. Nei casi più gravi, le autorità di sorveglian-za del mercato potranno adottare misure restrittive che sa-ranno ritenute necessarie anche senza consultare prima l’o-peratore economico coinvolto.

Scambio di informazioni e cooperazioneLa proposta di Regolamento si propone anche di uniforma-re le due procedure di intervento rapido attualmente esi-stenti, il Rapex (il sistema di allerta rapida) e le procedure divalutazione dell’Unione, che spesso si trovano a operare inparallelo creando delle sovrapposizioni. Sulla base dellaproposta, il Rapex diventerà l’unico sistema di allerta per de-nunciare i prodotti che espongono a rischio i consumatori.La proposta di Regolamento prevede infine l’istituzione diun Forum europeo sulla sorveglianza del mercato (Emsf) –che si riunirà ad intervalli regolari o su richiesta della Com-missione e degli Stati membri, e sarà aperto alla partecipa-zione di esperti. Il Forum avrà il compito di facilitare loscambio di informazioni sui prodotti che presentano un ri-schio e stimolare la cooperazione a livello europeo, conparticolare riguardo alla tracciabilità e al ritiro dal mercatodei prodotti che presentano un rischio. ❒

Compatibilità tra Made In e WtoLe nuove regole sul Made In, a differenza della vecchia proposta che la Commis-sione Ue ha ritirato, sono «perfettamente compatibili con il Wto» in quanto «nondiscriminatorie perché si applicano sia alle merci Ue che non Ue, quindi tutti i pro-dotti dovranno avere il marchio made in».Lo ha assicurato il Vice Presidente dell’esecutivo Ue Antonio Tajani, chiedendo al-l'Europarlamento di sostenere fortemente la proposta della Commissione, che ri-sponde alle sua richiesta d’intervento.Il nuovo articolo 7 del regolamento adottato oggi dalla Commissione Ue, relativo

all'obbligo dell’indicazione d’origine dei prodotti, fa riferimento, ha spiegato Tajani, alle norme esistenti che “con-sentono il riavvicinamento della legislazione per garantire il funzionamento del mercato interno”.L'intenzione è che le nuove norme possano entrare in vigore a partire dal 2015, ma devono prima ricevere l’ok di Par-lamento e Consiglio Ue. L’Aula di Strasburgo lo scorso 14 gennaio aveva adottato una risoluzione con cui chiedevaalla Commissione d’intervenire per colmare il vuoto lasciato dal ritiro della sua precedente proposta sul Made In e, haricordato Tajani, per «garantire ai consumatori una corretta informazione sui prodotti acquistati».

“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nel vedere con occhi nuovi.”Marcel Proust

La rete della Meccanica italiana

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Milano, 25 marzo 2013Circolo della Stampa - Corso Venezia 48

ore 10.00

Assemblea privata dei Soci ANIMAore 11.30

Conferenza stampa Presentazione dei dati di preconsuntivo 2012 e previsioni 2013 dell'andamento della meccanica varia in Italia

Interverranno:

Marco Fortis, Vice Presidente Fondazione EdisonSandro Bonomi, Presidente ANIMA

Illustrerà i dati congiunturali di preconsuntivo 2012 e previsioni 2013 del comparto della meccanica varia Andrea Orlando, Direttore Generale Federazione ANIMA

La partecipazione è solo su invito e previa conferma | Per informazioni: www.anima.it e www.industriameccanica.it

LINEA 1 - ENERGIA

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FEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI NAZIONALI DELL'INDUSTRIA MECCANICA VARIA ED AFFINE

Al Circolo della Stampa di Milano la presentazionedel Rapporto Onre 2013: “1000 Regolamenti ediliziper il risparmio energetico”

FEDERICO MUSAZZI, ASSOTERMICA

È necessario intervenire sul settore edilizio con misure che riducano il consumoenergetico e promuovere l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili. In Europa l’u-tilizzo di energia è una fonte importante di emissioni, responsabile della maggiorparte dei gas a effetto serra rilasciati in atmosfera. Di tutta questa energia oltre il40% è consumato dagli edifici, come confermato dalla citata direttiva europeasul rendimento energetico in edilizia. Fondamentale un coordinamento naziona-le per definire linee comuni e dare riferimenti agli operatori che operano su mer-cati globali.

Si è tenuto lo scorso 8 marzo presso il Circolo della Stam-pa a Milano il convegno di presentazione dell’Osserva-

torio Nazionale sui Regolamenti Edilizi, promosso da Cre-sme Ricerche SpA e Legambiente con il diretto coinvolgi-mento di Assotermica.L’Osservatorio, partito nel 2008 e ampliatosi negli anni, èuna fotografia puntuale degli strumenti regolatori adottatidai comuni italiani in materia di innovazione ambientaleed energetica; ad oggi ne sono stati censitioltre mille, per un’area che comprende piùdi 20 milioni di abitanti, consentendo di in-dividuare quanto sta accadendo nei diversiterritori, le diverse spinte alle nuove tecno-logie e i risultati raggiunti.Dall’analisi è emerso un quadro estrema-mente eterogeneo e complesso nel quale leamministrazioni locali hanno definito nuo-vi criteri e obiettivi che spesso hanno supe-rato la normativa nazionale, non solo perquel che riguarda l’energia, ma anche pro-muovendo diversi interventi, ad esempio, dirisparmio, recupero, riciclo dell’acqua outilizzo di materiali eco-compatibili.L’Osservatorio Onre si pone l’obiettivo di

dare un contributo nel capire l’evoluzione di questi pro-cessi, in un contesto più ampio che è quello della direttivaeuropea sul rendimento energetico in edilizia, che intro-duce il concetto di “nuovi edifici a consumo quasi zero” apartire dal 2019 per il settore pubblico e dal 2021 per quel-lo privato.Ancor prima tutti gli edifici dovranno essere pensati, pro-gettati e costruiti per raggiungere precisi e certificati livel-

li di efficienza rispetto ai fabbisogni di ri-scaldamento e di raffrescamento; ciò si-gnifica che spetterà al progettista raggiun-gere le prestazioni attese nel modo più ef-ficace attraverso un mix di soluzioni pro-gettuali, impiantistiche, tecnologiche e diisolamento.L’apertura dei lavori del convegno è statadata da Paola Ferroli, Presidente di Assoter-mica, l’associazione federata ad ANIMAche ha svolto il ruolo di partner di Cresmee Legambiente insieme al Consiglio Nazio-nale degli Architetti, a Federlegno, a Pvc Fo-rum Italia e Uncsaal.

Energia e ambiente,gli elementi per innovare l’edilizia

10 L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013

ANIMA/ASSOTERMICA

Paola Ferroli, Presidente di Assotermica (continua a pagina 12)

Marzo/Aprile 2013 - L’Industria Meccanica 11

Tutti i numeri del Rapporto Onre 2013

Isolamento termico: è tra i punti fondamentali da affrontare per il contenimento dei consumi energetici delle abita-zioni ed è un parametro trattato da almeno un Comune per Regione. Sono 782 quelli che prevedono obblighi sull’i-solamento termico degli edifici.

Tetti verdi: anche il ricorso a tetti verdi inizia ad essere inserito nei Regolamenti edilizi proprio per migliorare l’isola-mento termico degli edifici. In 328 Comuni per le nuove edificazioni è incentivata e promossa la realizzazione di par-te della copertura con “tetti giardino” per un miglior isolamento termico.

Serramenti: per quanto riguarda i serramenti ad alta efficienza l’argomento viene affrontato in 439 Comuni, dei quali386 obbligano a rispettare specifici parametri di trasmittanza, 64 incentivano miglioramenti nelle prestazioni.

Isolamento acustico: 303 Comuni hanno deciso di affrontare l’argomento del corretto isolamento acustico negli edi-fici. Di questi, 220 prevedono un limite preciso alle emissioni acustiche da rispettare, 45 prevedono incentivi qualo-ra si raggiungano livelli di isolamento acustico particolarmente elevati.

Orientamento e schermatura degli edifici: sono 475 i Comuni che nei loro regolamenti affrontano il tema dell’orien-tamento e/o ombreggiatura delle superfici vetrate. In 324 Comuni i due requisiti sono obbligatori.

Permeabilità dei suoli ed effetto isola di calore: sono 212 i Comuni che trattano la permeabilità dei suoli nei loro Re-golamenti edilizi, punto fondamentale per impedire l’incremento delle temperature nella aree urbane, noto come ef-fetto “isola di calore”, e di conseguenza per evitare un sempre crescente bisogno di impianti di climatizzazione neimesi estivi.

Materiali da costruzione locali e riciclabili: 446 sono i Comuni i cui regolamenti edilizi prendono in considerazionel’origine dei materiali e l’energia impiegata per la loro produzione. In 50 vengono proposti incentivi per realizzare edi-fici con materiali naturali e riciclati.

Utilizzo fonti rinnovabili: risultati particolarmente importanti sono quelli raggiunti dalle energie rinnovabili. Infatti, inben 856 Comuni italiani si parla dell’installazione di pannelli solari termici e fotovoltaici.Di questi sono 638 quelli dove vige l’obbligo di installazione del fotovoltaico e 613 per il solare termico.

Risparmio idrico: Sono 570 i Comuni che inseriscono il tema del risparmio idrico nei propri Regolamenti edilizi, dicui 505 prevedono l’obbligo, 15 incentivi ed i restanti 50 fanno semplice promozione.

Recupero acque meteoriche: Il tema del recupero delle acque piovane, per la manutenzione delle aree verdi e per gliautolavaggi, è presente in 556 Comuni, in 449 di questi è un requisito obbligatorio.

Recupero acque grigie: questo tema è presente in 199 Regolamenti ed in 39 se ne fa un requisito cogente sia nel ca-so di nuova costruzione sia in quello di ristrutturazioni importanti.

Pompe di calore e caldaie a condensazione: Sono 22 i Comuni in cui si obbliga l’installazione di pompe di calore (inalternativa alle fonti rinnovabili) in 165 si fa promozione, mentre in 17 Comuni sono previsti incentivi.

Contabilizzazione individuale del calore: sono 251 i Comuni che si occupano della contabilizzazione individuale delcalore con impianto centralizzato di produzione. Tra questi, sono 208 quelli che ne fanno un requisito cogente per inuovi edifici o in caso di nuova installazione del sistema di produzione di calore.

Ventilazione meccanica: L’adozione di sistemi di ventilazione meccanica controllata è prevista in 345 Comuni. L’ob-bligo è presente in 105 Regolamenti edilizi, mentre in 30 casi il requisito è incentivato.

Teleriscaldamento: In 200 Comuni viene espressamente richiesto nei Regolamenti edilizi di utilizzare la rete di teleri-scaldamento qualora presente ad una distanza inferiore ai 1.000 metri. In 9 Comuni sono previsti incentivi.

Certificazione energetica: 441 Comuni sottolineano nel proprio Regolamento l’obbligatorietà della certificazione ener-getica per gli edifici. Sono 38 quelli che prescrivono per i nuovi edifici e le ristrutturazioni l’obbligo di raggiungere al-meno la classe B. Sono in tutto 84 i Comuni che incentivano poi i “salti” di classe energetica, ossia il passaggio delleprestazioni energetico-ambientali degli edifici da una classe più bassa ad una più efficiente.

12 L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013

ANIMA/ASSOTERMICA

Paola Ferroli ha ricordatocome, in Europa, l’utiliz-zo di energia sia una fon-te importante di emissio-ni e sia responsabile del-la maggior parte dei gas aeffetto serra rilasciati inatmosfera. Di tutta questaenergia oltre il 40% èconsumato dagli edifici,come confermato dallacitata direttiva europeasul rendimento energetico in edilizia, che sancisce il prin-cipio secondo cui è necessario agire prioritariamente inquesto settore con misure atte a ridurre il consumo ener-getico e promuovere l’utilizzo di energia da fonti rinnova-bili.I Regolamenti edilizi sono uno strumento importante in talsenso e alcuni comuni hanno saputo operare scelte virtuo-se, ma più in generale è importante che vi sia un coordi-namento almeno a livello nazionale per definire delle lineecomuni e dare dei riferimenti agli operatori che operano sumercati globali.Continuando il suo intervento, il Presidente di Assotermicaha affermato come l’industria nazionale del settore, tra i lea-der in Europa, sia già oggi pronta a cogliere le sfide future

poiché offre da anni solu-zioni all’avanguardia aglialtri Paesi europei (adesempio la tecnologiadelle caldaie a condensa-zione) che hanno saputosviluppare filosofie e stru-menti nell’ottica del ri-sparmio energetico e delcontenimento delle emis-sioni.Si sono susseguiti, poi,gli interventi di LorenzoBellicini, Direttore Cre-

sme, con un’attenta valutazione degli scenari di mercatodell’edilizia alla luce dell’attuale crisi economica e diEdoardo Zanchini, Vice Presidente Legambiente, con unarelazione sui contenuti veri e propri del Rapporto Onre.Il convegno è stata anche l’occasione per mettere a con-fronto l’esperienza dei comuni, grazie alla partecipazionedi alcuni amministratori locali e per parlare delle prospet-tive dell’edilizia in materia di energia con i rappresentantidi Enea, Ance e degli architetti.Nella stessa giornata è stato anche lanciato un progetto iti-nerante di formazione sul territorio per gli operatori del set-tore (produttori, installatori, progettisti) con l’obiettivo didefinire dei focus su specifiche aree geografiche oggettod’interesse da parte dei Regolamenti edilizi.

Verso l’edilizia sostenibile

I Regolamenti edilizicomunali si stanno di-mostrando un’ottimachiave di lettura perraccontare l’evoluzio-ne verso l’edilizia so-stenibile. Sono 1003 le realtàlocali che hanno mo-dificato i propri Rego-lamenti edilizi per in-serire nuovi criteri eobiettivi energetico-ambientali in mododa migliorare le pre-stazioni delle abita-zioni e la qualità delcostruito, con unaspinta dal basso che riguarda grandi città e piccoli centri.Complessivamente sono oltre 21 milioni i cittadini che vi-vono nei Comuni dove sono in vigore questi strumenti in-novativi.

Il Rapporto Onre da 5anni fotografa il cam-biamento in atto nellafiliera delle costruzio-ni e ne racconta la co-stante crescita (erano705 i Regolamenti so-stenibili nel 2010, ri-spetto al 2009 il datoè aumentato del-l’80%).I parametri presi inconsiderazione nell’a-nalisi sono: isolamen-to termico, tetti verdi,utilizzo di fonti rinno-vabili, efficienza ener-getica degli impianti,

orientamento e schermatura degli edifici, materiali da co-struzioni locali e riciclabili, risparmio idrico, recupero del-le acque meteoriche e delle acque grigie, isolamento acu-stico, permeabilità dei suoli e effetto isola di calore, pre-

La crescita dei Comuni che hanno introdotto innovazioni energetico-ambientali neiRegolamenti Edilizi

Lorenzo Bellinici, Direttore Cresme Edoardo Zanchini, Vice Presidente di Legambiente

(segue da pagina 10)

Marzo/Aprile 2013 - L’Industria Meccanica 13

stazioni dei serramen-ti, contabilizzazionedel calore, certifica-zione energetica,pompe di calore e cal-daie a condensazione,ventilazione meccani-ca controllata.Dal Rapporto si evincecome i Regolamentisostenibili siano diffusioggi in tutte le Regioniitaliane con forte pre-valenza nelle Regionidel centro-nord: è laLombardia infatti amostrare la quantitàpiù elevata di Comunivirtuosi (318), seguita da Toscana (133) ed Emilia-Romagna(con 127). Il Rapporto 2013 si apre con un’analisi del Cresme sulla “ri-qualificazione per l’efficienza energetica nell’edilizia, fraritardi e grandi potenzialità”.Onre ricostruisce il quadro dei provvedimenti nazionali eregionali in materia di innovazione energetica e ambienta-le e racconta una realtà a macchia di leopardo, in partico-lare rispetto ai riferimenti normativi che riguardano le pre-stazioni energetiche degli edifici e lo sviluppo delle fontirinnovabili. Ma ancora più rilevanti sono alcune situazioni in cui risul-tano evidenti le contraddizioni nelle indicazioni che ri-guardano, ad esempio, la certificazione energetica degliedifici, e rispetto a chi può operare, su chi e come debbacontrollare. La ricerca traccia il quadro della normativa in vigore in Ita-lia e la strada che il nostro Paese dovrà intraprendere neiprossimi anni per rispettare le Direttive europee in materiadi efficienza energetica in edilizia. Tra le norme regionali più avanzate rispetto a questi temisono da segnalare le Province Autonome di Trento e Bol-zano, dove la certificazione energetica è oggi una praticaconosciuta e diffusa e dove si è stabilito che per tutte le nuo-ve costruzioni la classeB deve essere, per tuttii nuovi interventi,quella minima obbli-gatoria. Da segnalare è anchela Regione Emilia-Ro-magna dove si è deci-so di anticipare gli ob-blighi di sviluppo delleenergie rinnovabiliprevisti dal Decreto28/2011 e quindi disoddisfare una percen-tuale crescente dei fab-bisogni di riscalda-mento, raffrescamen-

to, elettricità.Un importante ragio-namento è quello rife-rito ai nuovi obiettiviprevisti dalla DirettivaEuropea 31/2010, per-ché tracciano i contor-ni di un’accelerazioneancora più forte nellatransizione verso unoscenario nel quale ilpeso dei consumienergetici legati al set-tore delle costruzionisi dovrà ridurre signifi-cativamente grazie aun rapido migliora-mento degli standard e

a una fortissima integrazione delle fonti rinnovabili. Le date sono precisamente individuate: dal 1° gennaio2019 tutti i nuovi edifici pubblici costruiti in Paesi dell’U-nione Europea, e dal 1° gennaio 2021 tutti quelli nuovi pri-vati, dovranno essere “neutrali” da un punto di vista ener-getico, ossia garantire prestazioni di rendimento dell’invo-lucro tali da non aver bisogno di apporti per il riscalda-mento e il raffrescamento oppure di soddisfarli attraversol’apporto di fonti rinnovabili.Importante anche l’entrata in vigore del Decreto 28/2011,attuativo dal 1 giugno 2012. Con questo provvedimento intutto il territorio nazionale i nuovi edifici, e quelli in ri-strutturazione, devono obbligatoriamente fare ricorso all'e-nergia rinnovabile almeno per il 50% dei consumi previstiper l'acqua calda sanitaria. In aggiunta sarà obbligatoriosoddisfare sempre da fonti rinnovabili la somma di parte deiconsumi previsti per l'acqua calda sanitaria, il riscalda-mento e il raffrescamento.Oltre alle rinnovabili termiche il Decreto stabilisce vincoliimportanti anche per la parte elettrica dei fabbisogni degliedifici. È infatti obbligatorio installare impianti da fonti rinnovabi-li proporzionalmente alla grandezza dell’edificio. Inoltreper tutti gli edifici pubblici gli obblighi vengono incremen-

tati del 10%.È presente inoltre uncapitolo dal titolo“L’industria si raccon-ta” con contributi diAssotermica, Federle-gno, Pvc forum Italia eUncsaal, in cui vengo-no illustrati i vantaggiambientali e economi-ci di serramenti e in-volucri ad elevata effi-cienza energetica edegli impianti di cli-matizzazione, dellecaldaie a condensa-zione. ❒

Numero di Regolamenti edilizi per parametro affrontato - 2013

La distribuzione geografica dei Comuni di Onre

Si è svolto all’interno di Macef, il 24 gennaio scorso, ilworkshop “Materiali a contatto con gli alimenti Sicurezzanei casalinghi”, organizzato da Fiac, Camera di Commerciodi Milano, Istituto Tifq, Consorzio Pascal

ROBERTO CATTANEO

Obiettivo: ampliare il dialogo già aperto tra Camera di Commercio e grande distri-buzione anche ai fabbricanti di utensili e macchine interessati alla filiera della gran-de distribuzione, in particolare nel caso di produzione di pentole.La pentola a pressione rappresenta un caso particolare: deve essere infatti applica-ta la direttiva Ped (che regolamenta i prodotti sottoposti a pressione), con la conse-guenza di generare adempimenti e tutele ulteriori per il costruttore rispetto a quel-li previsti per gli altri prodotti.

Itemi che riguardano la produzione di pentole sono so-stanzialmente due: il primo riguarda l’idoneità dei pro-

dotti al contatto con gli alimenti, il secondo riguarda le nor-me che disciplinano la costruzione del prodotto e tutelanogli utilizzatori, professionali e non professionali.Queste norme sono applicabili a tutti gli utensili per cuci-na che sono destinati alcontatto per gli alimenti.C’è però un caso partico-lare: la pentola a pressio-ne, a cui deve essere ap-plicata una direttiva diprodotto, quella sui pro-dotti sottoposti a pressio-ne, acronimo Ped, checomporta adempimentie tutele ulteriori rispettoa quelli previsti per gli al-tri prodotti.Il fatto che sia un prodot-to sottoposto a pressionecomporta l’insorgere diun pericolo specifico a

cui la norma non è rimasta indifferente.Per quanto riguarda le disposizioni di applicazione gene-rale si possono dividere le norme prescrittive, che impon-gono l’uso di materiali specifici per il contatto con gli ali-menti, da quelle di tutela, che sono invece volte a imporrei criteri che devono essere rispettati dai prodotti immessi sul

mercato per evitare chesia messa in pericolo lasicurezza delle persone. La principale norma ditutela prevista dall’ordi-namento per i prodottinon disciplinati da diret-tiva specifica è la diretti-va sulla sicurezza gene-rale dei prodotti (Diretti-va 2001/95/Ce del Parla-mento europeo e delConsiglio, del 3 dicem-bre 2001, relativa alla si-curezza generale dei pro-dotti) insieme con la di-rettiva comunitaria sulla

Casalinghi, la fabbricazione deiprodotti comporta

sicurezza e conformità

14 L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013

ANIMA/FIAC

Sala del workshop “Sicurezza dei casalinghi”

Marzo/Aprile 2013 - L’Industria Meccanica 15

responsabilità da prodotto difettoso e, infine, la direttiva re-lativa alle condizioni di garanzia riservate ai contratti sti-pulati tra un professionista ed un consumatore non profes-sionale.Tutte norme, queste, che in Italia sono incluse nel Codicedel consumo, Decreto le-gislativo 6 settembre2005, n. 206.In questo quadro meritauno speciale richiamo laparticolare attenzioneche l’Unione Europeadedica alla sicurezza deiprodotti, diversi dagli ali-menti, e che conferisceefficacia concreta allavolontà di avere sul mer-cato prodotti sicuri per ilconsumatore. La Ue haistituito un sistema di al-lerta rapido(1) che si in-nesca su segnalazioni diprodotti che presentano

rischi per la salute. È una procedura particolarmente adat-ta ai rischi che possono derivare dall’uso di materiali nonidonei al contatto con gli alimenti, in grado di contamina-re gli stessi e di conseguenza interferire con la salute deiconsumatori.

Per quanto riguarda il ca-so della pentola a pres-sione, soggetta ad unaspecifica direttiva di pro-dotto, si può aggiungerealle tutele appena de-scritte quella ulteriore,prevista dallo specificocontrollo di mercato ri-servato ai prodotti disci-plinati da direttiva. Que-sto controllo coinvolgedirettamente il Ministerodello Sviluppo economi-co, che è chiamato a pro-nunciarsi sulle carenzedi conformità dei prodot-ti che devono essere

(1) http://ec.europa.eu/consumers/dyna/rapex/rapex_archives_en.cfm

Polo fieristico di Rho-Fieramilano, sede dell’edizione di gennaio di Macef

Materiali a contatto con alimenti

L’Istituto Tifq traccia un quadro normativo

Le aziende produttrici di oggetti e tecnologie destinate al contattocon alimenti hanno l’obbligo di verificare e garantire l’idoneità deimateriali utilizzati come prescritto dalle normative comunitarie enazionali di riferimento. Per quanto riguarda i materiali a contatto, il Regolamento (Ce)n.1935/2004 stabilisce i requisiti generali cui questi devono ri-spondere e richiede inoltre di garantire la tracciabilità dei materia-li e degli oggetti per facilitare il controllo e il ritiro dei prodotti di-fettosi, le informazioni ai consumatori e l’attribuzione delle re-sponsabilità; i materiali e gli oggetti immessi sul mercato comuni-tario devono essere individuabili da un sistema adeguato che neconsenta la rintracciabilità mediante l’etichettatura. Inoltre, il Regolamento impone che i materiali e gli oggetti che en-trano in contatto con gli alimenti siano corredati da una dichiara-zione scritta attestante prove e controlli effettuati che deve essere resa disponibile qualora le autorità competenti la ri-chiedano.Dal 1 agosto 2008, con l’entrata in vigore del Regolamento (Ce) n. 2023/2006, i produttori di materiali a contatto congli alimenti (o gli importatori, nel caso di materiali importati da paesi extra Ce) sono tenuti a dimostrare di applicarele GMP - Good Manufacturing Practices.In termini pratici questo si traduce nel rispetto da parte di produttori e importatori (se gli oggetti provengono da paesiextra Ce) dei seguenti punti:- fabbricare e controllare materiali e oggetti in modo da assicurarne la conformità alle norme e agli standard qualita-

tivi, garantendo che il loro utilizzo non comporti rischi per la salute umana;- istituire e mantenere sistemi di gestione e controllo della qualità efficaci e documentati;- elaborare, conservare e rendere disponibili alle autorità preposte un'adeguata documentazione riguardante le speci-

fiche, le formulazioni e i processi di fabbricazione a dimostrazione della loro correttezza per la conformità e la si-curezza di materiali e oggetti finiti.

16 L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013

ANIMA/FIAC

marcati Ce, e che devono rispettare criteri di fabbricazionee sicurezza obiettivi previsti dalla direttiva.Può completare questo quadro sintetico l’intervento, rela-tivamente recente, della Ue sulla necessità di rendere piùsignificativo il ruolo del fabbricante e della marcatura Cedei prodotti oggetto di direttiva. Con il Nlf of marketing ofproducts, che si esplicita con tre diversi provvedimenti difonte comunitaria, intende rafforzare e meglio coordinaregli strumenti per il controllo del mercato in vigore nell’U-nione Europea.

✽ ✽ ✽

Si può concludere che quindi esistono gli strumenti nor-mativi per assicurare che sul mercato siano immessi pro-dotti conformi alle norme e quindi sicuri, il problema è co-me dare una concreta attuazione a queste norme, conside-rato che questo compito non può essere affidato unica-mente alle autorità di controllo.

È evidente che se l’applicazione delle norme di prodotto el’attività di verifica sulla effettiva applicazione non diventa unelemento essenziale dei rapporti tra gli operatori di mercatonon si può evitare che vengano commercializzati prodotti.La fabbricazione dei prodotti comporta la responsabilitàdella loro conformità alle norme. Occorre chiedersi se tut-ti i fabbricanti che si assumono questa responsabilità sa-rebbero in grado di sostenerla, nel caso fossero chiamati arispondere concretamente di situazioni pericolose che sipossono verificare sul mercato. Purtroppo non tutti i soggetti che si presentano sul merca-to come fabbricanti, termine che comprende gli importa-tori di prodotti extra Ue, sono in grado di assumersi le re-sponsabilità che sono state appena evidenziate, né dal pun-to di vista tecnico, né da quello economico/finanziario.Per questo riteniamo che sia necessario alimentare, su que-sti argomenti, una maggiore complicità e condivisione tratutti gli operatori, con incontri simili a quello che abbiamoorganizzato oggi. ❒

Scegliere una pentola a pressione, cosa controllare

Dispositivo di controllo della pressioneÈ un dispositivo che ha lo scopo di stabilizzare la pressio-ne all’interno dell’attrezzatura durante l’utilizzo. Il più co-mune è quello a peso, ma in commercio si possono trova-re differenti sistemi. Spesso tale dispositivo funge anche dadispositivo di decompressione.

Indicatore di pressioneÈ un dispositivo visivo e/o acustico atto a segnalare l’esi-stenza di pressione all’interno della pentola. Alcuni pro-duttori hanno scelto di utilizzare l’indicatore di pressione,o completamente rosso o solo con l’apice di colore rosso,ma è possibile trovare apparecchiature con sistemi diffe-renti. Questo dispositivo ha la funzione di permette all'utilizzatore di accertarsi facilmente che l'apertura non presen-ta alcun pericolo. In alcuni casi quest’ultimo dispositivo è accoppiato al sistema di sicurezza all’apertura.

Dispositivo di sicurezzaÈ un dispositivo che ha lo scopo di evitare che la pentola superi la pressione di sicurezza.Ciò può avvenire per un malfunzionamento del dispositivo di controllo di pressione dovuto, nella maggioranza dei ca-si, all’otturazione dello stesso per mancanza di manutenzione e/o pulizia.Il dispositivo di sicurezza deve essere progettato in modo da evitare che, una volta intervenuto, il getto diretto di va-pore possa colpire l’utilizzatore, i manici della pentola e comunque non deve spegnere la fiamma del bruciatore a gasregolata sul minimo.

Dispositivo di decompressioneÈ un dispositivo per ridurre la pressione interna della pentola mediante una fuoriuscita del vapore accumulato. Ciò de-ve avvenire senza alcun pericolo per l’utilizzatore.

Sistema di sicurezza all’aperturaÈ un dispositivo, manuale o automatico, destinato ad impedire l’apertura della pentola quando essa è in pressione. Ilsistema di bloccaggio serve per impedire l'apertura accidentale del coperchio quando la pentola è in pressione: ciòper evitare il rischio di proiettare, oltre al coperchio, il contenuto bollente della pentola.Molti costruttori hanno scelto di accoppiare tale dispositivo con il dispositivo indicatore di pressione. Fintanto che l’u-tilizzatore non interviene azionando il dispositivo di decompressione togliendo pressione, l’indicatore di pressione im-pedirà l’apertura tramite la maniglia del coperchio.

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del credito, derivante da esportazione di beni o prestazio-ni di servizi, avviene pro soluto, ossia senza rivalsa dellabanca verso il precedente titolare cioè il venditore espor-tatore, qualora il compratore non dovesse onorare il pro-prio debito. La banca cessionaria del credito corrisponde al venditoreesportatore un importo che corrisponde al valore del cre-dito vantato al netto delle competenze bancarie (definitonetto ricavo, il cui ammontare è determinato principal-mente dalla percentuale del tasso di sconto decisa dallabanca) e, da quel momento, l’esportatore diventa comple-tamente estraneo alla sorte del credito: la banca non puòesercitare azioni di rivalsa nei suoi confronti. In questi casi, la banca solitamente acquista dall’esporta-tore il credito con scadenza dilazionata incorporata in ti-toli di credito, generalmente di natura cambiaria, redattisui moduli uniformi delle cambiali internazionali.

I vantaggi dell’operazione di forfaitingIl forfaiting, dunque, permette al venditore: - di offrire al compratore la possibilità di pagare in mododilazionato;- di avere un incasso immediato e dunque liquidità a bre-ve termine;- di alleggerire le poste di bilancio, migliorando così l’in-dice di liquidità e la capacità di indebitamento;- di eliminare il rischio di credito; - di eliminare gli eventuali rischi di cambio.

Il mercato attuale, caratterizzato da una forte spinta allaglobalizzazione, consente e impone alle imprese di

estendere il commercio dei propri prodotti anche a livellointernazionale. La concorrenza sui mercati esteri, sempre più accesa, im-pegna le imprese esportatrici italiane a concedere condi-zioni sempre più vantaggiose ai compratori esteri, tra cuianche dilazioni di pagamento.Se da un lato vi è dunque la necessità di operare in un mer-cato globale, dall’altro vi sono i rischi che questa attivitàcomporta, come per esempio il rischio di credito o di cam-bio.Esistono strumenti legali e finanziari che consentono di eli-minare, o quanto meno contenere, detti rischi. Uno di que-sti strumenti è il forfaiting, attraverso il quale l’esportatoreitaliano offre al compratore straniero una dilazione di pa-gamento e trasferisce il rischio del credito nei confronti delcompratore a un terzo (generalmente, una banca).

L’operazione di forfaitingNella prassi commerciale capita sovente che il compratorechieda al fornitore che gli venga concessa una dilazionedi pagamento delle merci acquistate. L’operazione di forfaiting è volta a eliminare il rischio delcredito, che altrimenti rimarrebbe in capo al venditore checoncede la dilazione di pagamento. Infatti, questo stru-mento consente al venditore di cedere a una banca il cre-dito nei confronti di un acquirente straniero. La cessione

Il Progetto “Estero sicuro”, presentato da ANIMAin collaborazione con lo Studio Legale Mondini Rusconie ProActiva Consulting, fornisce assistenza alle impresedel settore manifatturiero impegnate nei mercati esteri

HANZ GIOVANNI CHIAPPETTA E MASSIMO D’ANDREA

Nell’ambito di un mercato sempre più internazionale esistono strumenti di finan-ziamento pensati per tutelare gli interessi di tutti i soggetti coinvolti da rischi di cre-dito o di cambio. Ad esempio cedendo a una banca il credito nei confronti di unacquirente straniero. In questo modo è possibile dilazionare i pagamenti per i com-pratori, garantire al venditore liquidità a breve termine, alleggerire le poste di bi-lancio.

Finanziamenti alle esportazioni:il forfaiting

18 L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013

ECONOMIA

Marzo/Aprile 2013 - L’Industria Meccanica 19

Solitamente il forfaiting è utilizzato per smobilizzare credi-ti per importi a partire indicativamente da 100.000 euro.

L’intervento di SimestQuando il compratore risiede in Paesi particolarmente a ri-schio, i costi dell’operazione di forfaiting potrebbero risul-tare elevati. In questi casi il venditore esportatore potreb-be valutare l’intervento finanziario della Simest nell’opera-zione. La Simest è la società partecipata dallo Stato che sioccupa di sviluppo e promozione delle imprese italiane al-l’estero. La Simest, al fine di promuovere il commercio internazio-nale, favorisce le imprese italiane esportatrici consentendoalle stesse di godere di condizioni più vantaggiose di quel-le offerte dal mercato e, dunque, più competitive. Nel ca-so del forfaiting, la Simest corrisponde alle imprese espor-tatrici un importo, sottoforma di contributo agli interessi,consentendo una notevole diminuzione del costo dell’o-perazione. L’importo corrisposto dalla Simest corrisponde alla diffe-renza tra il netto ricavo del credito al tasso di sconto di mer-cato (che sarà ritenuto dalla Simest congruo in base alle di-sposizione vigenti) e il valore del credito al tasso agevola-to corrispondente al Tasso di Interesse Commerciale di Ri-ferimento (tasso Cirr), reso noto dall’Ocse e applicabile alcaso di specie in base alle disposizioni vigenti.

L’iter del forfaitingLe tappe di un’operazione di forfaiting sono generalmentele seguenti:• ottenimento dell’impegno da parte della banca a sconta-

re i titoli di credito. Durante la fase di negoziazione del con-tratto di fornitura con un compratore estero, l’esportatoreitaliano richiede a una banca l’impegno scritto a scontarepro soluto, a determinate condizioni di prezzo pattuite, i ti-toli di credito, informando la banca altresì delle principalicondizioni commerciali della fornitura;• stipula del contratto tra venditore e acquirente. È fonda-mentale notare che dalla precisione della redazione delleclausole del contratto deriverà poi la fluidità dell’operazio-ne di forfaiting, in particolare dovrà contenere: i dettagli deipagamenti, dell’emissioni delle cambiali, dei tassi d’inte-resse, delle scadenze, delle modalità di rilascio dei titoli al-l’esportatore a fronte di idonea documentazione; • stipula del contratto di sconto, che consiste generalmen-te in una lettera che riassume le condizioni dello sconto;• deposito dei titoli di credito presso la banca. È consiglia-bile anticipare la fase del rilascio dei titoli rispetto alla spe-dizione della fornitura per cautelare l’esportatore da unapossibile inadempienza contrattuale da parte dell’acqui-rente. A tali fini potrebbe essere coinvolta una banca inter-mediaria che gode della fiducia del compratore, alla qualepotrebbero essere consegnati i titoli e che a sua volta sa-rebbero successivamente consegnati dalla banca al vendi-tore in cambio dei documenti di spedizione della merce;• spedizione della merce e presentazione dei titoli di cre-dito alla banca scontante per lo sconto con girata “senza ri-corso” sull’esportatore;• accredito del netto ricavo di sconto all’esportatore e in-vio di tutta la documentazione da parte della banca a Si-mest per il calcolo e l’erogazione del contributo;• accredito del contributo di Simest all’esportatore. ❒

Progetto “Estero sicuro” Assistenza strategica, finanziaria, legale e fiscale per chi opera con l’estero.

La Federazione ANIMA, in coerenza con il costante impegno nellaspinta all'internazionalizzazione, presenta un progetto molto attuale ein cui crede profondamente: il Progetto “Estero sicuro”, con l’obiettivodi fornire, in collaborazione con due Partner estremamente competen-ti nell’ambito dell’internazionalizzazione: Studio Legale Mondini Ru-sconi e ProActiva Consulting, assistenza specializzata su tutti gli aspet-ti di business strategico, legali, finanziari e fiscali alle nostre impreseche operano o vogliono operare nei mercati esteri, in particolare neipaesi attualmente di maggiore interesse per il comparto metalmecca-nico, quali Australia, Brasile, Cina, India, Russia, Stati Uniti, Svizzerae Paesi dell’Est Europa. In modo specifico questo progetto si propone di offrire i seguenti servizi:1. Supporto nella valutazione dell’opportunità e dalla modalità di sviluppo del business all’estero;2. Supporto per il reperimento di risorse finanziarie per la realizzazione di investimenti all’estero;3. Servizi di assistenza legale e fiscale nelle seguenti aree:

- contrattualistica commerciale internazionale, garanzie bancarie internazionali e operazioni di credito documen-tario (lettere di credito);

- tutela della proprietà intellettuale a livello nazionale e internazionale; - diritto societario: costituzione di società nel paese estero, operazioni societarie internazionali, joint venture; - diritto del lavoro: distacco di lavoratori italiani, diritto del lavoro del Paese in cui si investe;- immobiliare: locazioni e compravendite nel Paese in cui si investe;- fiscale: fiscalità del Paese e internazionale.

(Per informazioni dott.ssa Lorella Gerosa, 346.9692511 - 02.45418575 - [email protected])

gione Euler Hermes Pae-si Mediterranei, Africa eMedioriente – prose-guono il trend di cresci-ta anche per il 2012. Ilforte rallentamento deiconsumi privati, le con-dizioni di accesso al cre-dito restrittive, insiemead una struttura finan-ziaria molto indebitatadelle imprese italiane,stanno alimentando sulmercato interno la cre-scita dei debiti non ono-rati tra le aziende».Molti i settori colpiti nelmercato domestico tra iquali il comparto food,affetto dall’inefficienzadella catena distributivae dalla crescita dei costiper le imprese agricole,i trasporti, fortementepenalizzati dagli elevaticosti del carburante,l’automotive, spinto ver-so il basso dal forte calodella domanda. Sistemacasa, unico compartocon segnali positivi, trai-nato particolarmente dainuovi prodotti high-techche entrano a far partedei consumi domestici.«Dal lato export – ag-giunge Pignotti – si evi-denzia un peggioramen-

Una ricerca trimestra-le studia l’andamen-

to dei pagamenti delleimprese italiane. Un’a-nalisi condotta su ognisingola Regione, com-prensiva di un approfon-dimento per i diversi set-tori merceologici che hacome base il monitorag-gio giornaliero dei paga-menti tratto dalla bancadati Euler Hermes Italia,costituito da circa450.000 aziende.I dati annuali del 2012,rispetto al 2011, regi-strano sul mercato inter-no la crescita della fre-quenza (+ 15%),indicatore del numerodei mancati pagamenti,mentre la severità, anali-si degli importi medi,decelera invertendo iltrend lievemente (- 3%).Il mercato Export, sulfronte della frequenza èstabile nel 2012 rispettoai valori 2011, mentre,mostra segnali di dete-rioramento sul fronte de-gli importi medi dei de-biti non onorati: (+16%).«I mancati pagamenti inItalia – afferma MichelePignotti, Capo della Re-

Un’indagine di Euler Hermes presenta i dati dei mancati pagamenti delle imprese italianeaggiornati ai primi mesi del 2013

La decelerazione della crescita economica nazionale (Pil -2,2% nel 2012 e -0,8 nel2013) si riflette sull’andamento dei mancati pagamenti delle imprese italiane, cre-sciuti nell’ultimo trimestre ma a ritmo meno elevato. Nel 2012 la frequenza dei de-biti non onorati sul mercato domestico è aumentata del 15% rispetto al 2011, men-tre sul mercato Export sale la severità: +16%. Piemonte, Marche ed Emilia, tra leRegioni che presentano entrambi gli indicatori in peggioramento

Mancati pagamenti in rallentamento

20 L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013

ECONOMIA

2012 vs 2011 2011 vs 2010

Frequenza Severità Frequenza Severità

DOMESTIC +15% -3% +42% +17%

EXPORT -3% +16% 0% +7%

Incremento mancati pagamenti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente

Miglioramento mancati pagamenti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente

Mancati Pagamenti delle Imprese italiane (Fonte: Banca Dati Euler Hermes Italia)

DomesticTrend

(2007 - base 100)

ExportTrend

(2007 - base 100)

Cicl

o Es

pans

ivo

Cicl

o Re

cess

ivo

Frequenza Severità

180

160

140

120

100

80

60

40

20

2008 2009 2010 20122011

130

95

40

5665

122

162

142

168163

Cicl

o Es

pans

ivo

Cicl

o Re

cess

ivo

Frequenza Severità

180

160

140

120

100

80

60

40

20

2008 2009 2010 20122011

124114

4343 42

127

145

118127

147

Domestic e Export. Analisi trend dal 2007 al 31 gennaio 2012 degli indicatoridi Frequenza e Severità (Fonte: Banca Dati Euler Hermes Italia)

Marzo/Aprile 2013 - L’Industria Meccanica 21

to dei pagamenti soprat-tutto in termini diimporti medi. A incideresu quest’ultimo dato, gliincrementi registrati neisettori chimica, siderur-gia, meccanica e com-modities. Tra i principalimercati di destinazione,dove è più alta la seve-rità degli insoluti, si se-gnalano la Francia, laGermania, la Polonia, laRomania e la Turchia».I primi segnali del 2013ci indicano, sul mercatodomestico, un trend deimancati pagamenti an-cora in crescita ma conuna lieve decelerazionerispetto al trend di fine2012 mentre qualchesegnale di positività arri-va dal mercato Exportdove, nel mese di gen-naio, il trend degli im-porti medi ha rallentatola sua crescita nel tessile e nella meccanica.«Le parole chiave sono crescita e competitività – concludePignotti –. La crescita richiede riforme non più rinviabili, inprimis l’attenuazione della burocrazia e la riduzione dellapressione fiscale, altrimenti, nonostante sia affrontato inmodo serio il problema della messa in sicurezza dei conti,si continuerà ad essere poco attrattivi agli occhi degli inve-stitori esteri. Occorrequindi un piano indu-striale concreto che sup-porti quelle imprese equei settori che investo-no in innovazione conl’obiettivo di andare acatturare in qualsiasiparte del mondo quelladomanda, che oggi nelvecchio continente sem-bra si sia attenuata».

✽ ✽ ✽

Nel 2012 si è assistito aun generale rallenta-mento dovuto sia all’an-damento congiunturaleche ai tagli alla spesapubblica. Nei primi no-ve mesi del 2012 i livel-li produttivi, in contra-zione in tutta Italia, han-no acuito lo spread so-ciale e territoriale. Trachi vive al Sud e chi alNord-Est c’è un gap del

Pil pari al 43,8%. Il Sudè tornato ai livelli del2000, e, anche se ilNord arranca, il Nord Esttiene. Sono calati ovun-que nel 2012 il fatturatoe la redditività delle im-prese italiane della ma-nifattura e dei servizi.Le vendite all’estero at-tenuano gli effetti dellacrisi, risultando il princi-pale fattore di crescita.Per la prima volta in cir-ca un decennio l’Italiaha registrato nel 2012 unsaldo della bilanciacommerciale in attivoper circa 10 miliardi gra-zie a un incremento del5% delle esportazioni.Cresce la disoccupazio-ne con un’intensità dop-pia nel Mezzogiornomentre l’occupazione siè leggermente contrattain tutte le macroaree a

eccezione del Nord Est, dove è rimasta stabile. Le ore diCassa integrazione sono tornate a crescere, soprattutto alCentro e nel Mezzogiorno.Sul fronte finanziario, i prestiti bancari alle imprese sonodiminuiti in tutte le macroaree.Per quanto riguarda la situazione dei mancati pagamenti lafrequenza risulta in aumento un po’ in tutte le Regioni con

due eccezioni: il Trenti-no Alto Adige e la Cala-bria (in quest’ultima l’ar-retramento è a due cifre).La severità è invece in di-minuzione in 11 regionisu 20 (> del 50%) conflessioni rilevanti in Vald’Aosta, Lazio e Basilica-ta. La crisi che ha investi-to il sistema produttivo siè spostata dalle aziendepiù grandi alle Pmi, e leRegioni che hanno en-trambi gli indicatori inpeggioramento con in-crementi complessiva-mente più rilevanti sonoEmilia Romagna, Abruz-zo, Molise e Marche. InItalia oltre 3 milioni diimprese (soprattutto dipiccola dimensione) parial 70% del totale, soffro-no di problemi di liqui-dità dovuti al ritardo deipagamenti. ❒

DOMESTIC

2012 vs 2011 2011 vs 2010

Frequenza Severità Frequenza Severità

Automotive +46% +9% -13% +61%

Edilizia +12% -6% +65% +19%

Commodities +2% +23% +37% +72%

Meccanica +6% +2% +62% +12%

Chimica +35% +30% +24% -24%

Carta -1% +21% +60% +100%

Trasporti +84% +18% +89% -33%

Tessile +1% +7% +61% +16%

Siderurgia +8% -42% +36% +65%

Sistema Casa -13% -6% +50% -2%

Food +37% +52% +58% +14%

Mancati pagamenti per settori (Fonte: Banca Dati Euler Hermes Italia)

EXPORT

2012 vs 2011 2011 vs 2010

Frequenza Severità Frequenza Severità

Automotive -45% +26% +53% -58%

Edilizia -10% +13% +19% -8%

Commodities +14% +59% -7% -13%

Meccanica -3% +88% -2% -27%

Chimica -15% +100% +74% +3%

Carta +35% -16% +53% +45%

Trasporti +45% -37% +38% +54%

Tessile +19% +4% -7% +7%

Siderurgia -2% +100% -13% -60%

Sistema Casa -16% +18% +18% +43%

Food +35% +4% +3% +15%

Mancati pagamenti per settori (Fonte: Banca Dati Euler Hermes Italia)

Assoferma offre la sua disponibilità a tutti gli operatori per aggiornamenti e ulterioriinformazioni riguardanti il Decreto Ministeriale

Sostituzione dei maniglioni non marcati Ce: sono terminati il 18 febbraio scorso i24 mesi di proroga del Decreto 6 dicembre 2011, che integravano il tanto discus-so Decreto Ministeriale 3 novembre 2004 "Disposizioni relative all'installazione ealla manutenzione dei dispositivi per l'apertura delle porte installate lungo le vie diesodo, relativamente alla sicurezza in caso d'incendio" che prevedeva l'obbligo diinstallare maniglioni antipanico marcati Ce entro l'11 febbraio 2011.

«Mi auguro che, per la salva-guardia della sicurezza del-

le persone, gli operatori del settoreabbiano ottemperato a quanto pre-scritto dal Decreto 3 Novembre2004, rispettando quindi la scaden-za fissata per la sostituzione dei ma-niglioni non marcati Ce. L’associa-zione e le aziende Assoferma lavora-no per la sicurezza di ogni singolocittadino. D’ora in avanti non ci po-tremo più fidare dei maniglionisprovvisti di marcatura Ce». Così hacommentato il Presidente di Assofer-ma Sergio Mottura all’indomani del-l’entrata in vigore del Decreto cheobbliga l’installazione di maniglioni marcati Ce.L’associazione dei Fabbricanti Serrature Ferramenta e Ma-niglie, non si stanca di segnalare cosa prevede il decreto“Disposizioni relative all'installazione ed alla manutenzio-ne dei dispositivi per l'apertura delle porte installate lungole vie di esodo, relativamente alla sicurezza in caso d'in-cendio” emanato il 3 novembre 2004 dal Ministero del-l’Interno: “I dispositivi delle porte installate lungo le vie diesodo nelle attività soggette al controllo dei Vigili del fuo-co ai fini del rilascio del certificato di prevenzione incendi– quando ne sia prevista l'installazione – non muniti di mar-catura Ce, già installati all’entrata in vigore del decreto, so-no sostituiti a cura del titolare in caso di rottura del dispo-sitivo o sostituzione della porta o modifiche dell'attività checomportino un'alterazione peggiorativa delle vie di esodoo entro sei anni – portati a otto anni con la proroga di cuial 6 dicembre 2011 – dalla data di entrata in vigore del pre-sente decreto”.Il decreto ha introdotto nel 2011 solo e semplicemente unnuovo termine ultimo per la sostituzione dei maniglioni pri-vi di marcatura Ce: non ha abrogato quanto sancito dal De-

creto Ministeriale 3 Novembre2004. Questo decreto, quale esempio diintegrazione tra legislazione nazio-nale e normativa europea, ha fissa-to le regole di scelta per i dispositi-vi di apertura manuale delle porteinstallate lungo le vie di esodo nel-le attività soggette a Cpi (quando nesia prevista l'installazione), stabi-lendo tra l’altro che:- i dispositivi per le uscite di emer-genza debbano essere conformi al-la UNI EN 179 (art. 1);- i dispositivi per le uscite antipani-co invece debbano essere conformi

alla UNI EN 1125 (art. 1);- i dispositivi sopracitati debbano essere marcati Ce (art. 5).Ha inoltre introdotto un sistema di corretta identificazionedel dispositivo, in funzione di alcuni parametri, quali la ti-pologia di attività, la presenza di pericoli di esplosione especifici rischi di incendio ecc.L’introduzione dell’obbligatorietà della marcatura Ce, cheattesta la rispondenza a determinati requisiti essenziali disicurezza, ha comportato un nuovo ruolo per tutti gli ope-ratori interessati, che sono stati chiamati a farsi carico diben precise responsabilità.Ma la marcatura Ce non è e non deve essere l’unico ele-mento discriminante nella scelta del dispositivo o nella va-lutazione del dispositivo installato. L’utilizzatore, infatti, de-ve essere conscio che fa parte delle proprie responsabilitàassicurare l’adeguatezza del dispositivo stesso, particolarenon sempre sufficientemente considerato.Per questo punto in particolare le disposizioni del decreto,integrando le normative comunitarie, hanno reso disponi-bili agli utilizzatori tutti gli elementi per una scelta e unavalutazione consapevole. ❒

Niente panico, da oggi solo maniglioni Ce

22 L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013

ANIMA/ASSOFERMA

Sergio Mottura, Presidente di Assoferma

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ca un terzo dell’intera produzione italiana di acciaio».Alcuni dati del mercato siderurgico italiano: dopo il piccodel 2008 la domanda è scesa di circa il 35% sia nei “pro-dotti lunghi” (a causa della crisi dell’edilizia) sia nei “pro-dotti piani” (crisi dell’auto e dell’elettrodomestico). Ma lareazione italiana di volgersi all’export ha fatto sì che le pro-duzioni siano calate solo dell’8%, mantenendo l’Italia il se-condo paese siderurgico nel mondo. «Siccome non si puòvivere senza mercato interno – ha aggiunto Gozzi – ap-poggiamo con entusiasmo il piano di Confindustria per ri-trovare la via della crescita della domanda interna».Un pensiero alla Cina, che rappresenta il 50% produzionemondiale di acciaio: «Non sono iper-competitivi nei prez-zi – ha spiegato – a causa delle loro limitazioni in materieprime e infrastrutture». Il tema dell’export cinese, insom-

ma, diventerà sempre più importante, per-ché quando diminuirà la domanda internasarà loro intenzione probabile esportare,«ma inizieranno con l’esportare nei Paesiasiatici. I problemi maggiori verranno dachi possiede le materie prime: Russia, India,Brasile».

I numeri della produzione siderurgicaLa produzione mondiale di acciaio(1) nel2012 è stata pari a 1548 milioni di tonnel-late lievemente superiore (+ 1,2%) a quelladell’anno precedente .

«Non esiste paese moderno senza siderurgia. Irreali-stico pensare di farne a meno». Questo il messag-

gio lanciato dal presidente di Federacciai Antonio Gozzialla sua prima conferenza stampa dopo l’insediamentodello scorso giugno. E preannuncia un discorso “d’attac-co” in occasione dell’apertura di Made in Steel.È ancora possibile fare acciaio? «Si deve. Si può. In com-patibilità con i sistemi ambientali più evoluti». Proprio que-sto, l’aspetto ambientale, il tema più caldo degli ultimi me-si. Ma per il presidente Gozzi l’Italia può essere «un buonesempio di collaborazione fra siderurgia e ambiente». Il ca-so Ilva autorizzerebbe a dubitare. Ma Gozzi chiarisce: «Leindustrie siderurgiche europee a ciclo integrale non sonodiverse da Taranto, soltanto più piccole: Dunkerque, Fos surmer, Teesside, Port Talbott, Ghent, Duisburg. Un’eccellen-za è invece rappresentata da quella di Linz,straordinario risultato ambientale di un’in-dustria “pulita” in mezzo alle Alpi che va-lorizza la tecnologia che c’è intorno allaproduzione d’acciaio». Ed è proprio a que-sto esempio che si auspica possa tenderel’Ilva, con investimenti e ragionamenti dilungo termine.«Mi auguro non si arrivi alla chiusura – hacontinuato – per una bonifica della zonaè necessario che la fabbrica resti aperta.Inoltre, a livello economico, bisogna con-siderare che proprio da Taranto arriva cir-

L’export allevia la crisi e le produzioni rimangono altein Italia: secondo consumatore pro-capite di prodottisiderurgici in Europa

CARLO FUMAGALLI

Gozzi: «Italia grande Paese siderurgico, il secondo d’Europa». Sarà strategico valo-rizzare il settore in un contesto di tutela ambientale che preveda sistemi ambientaliprotetti, innovazione di processo e di prodotto, anche per essere un passo avanti neiconfronti della Cina. Alcuni fra questi temi saranno oggetto di un intervento da luistesso annunciato «all’attacco» in occasione dell’apertura di Made in Steel, que-st’anno a Milano dal 3 al 5 aprile, «una vetrina mondiale per la nostra siderurgia».

L’acciaio italianoverso nuovistandard ambientali

24 L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013

ECONOMIA

Antonio Gozzi, Presidente di Federacciai

Foto © Giovanni Alfieri -www.giovannialfieri.com

(1) fonte dati e stime: World Steel Association, Federacciai

Marzo/Aprile 2013 - L’Industria Meccanica 25

Il solo aumento pro-duttivo rilevante nelperiodo è stato rileva-to nei paesi asiatici(+26,2 Mt, +2,7%), ein particolare: Cina(+21,5 Mt, +3,1%),India (+3,1 Mt,+4,3%) e Sud Corea(+0,8 Mt +1,2%) in-sieme a Nord Ameri-ca dove la crescitaproduttiva del 2,5% èil risultato dall’au-mento negli USA(+2,5% a 88,6 Mt.) e in Canada (+5.9% a 13,7 Mt).Nei paesi dell’Unione Europea la produzione di acciaio ècomplessivamente diminuita del 4,6% scendendo a 169,5milioni di tonnellate. L’aumento del 1,9% negli altri paesieuropei è dovuto alla Turchia: +5,2% a 35,9 milioni di ton-nellate. Il ciclo della produzione mondiale di acciaio da due annicirca fluttua su un livello poco più che stazionario con unrecente miglioramento dovuto alla crescita registrata a no-vembre e dicembre.L’accelerazione del ciclo della produzione di acciaio in Ci-na è dovuto per lo più ai sensibili aumenti osservati in ot-tobre (+6%), in novembre (+13,7%) e in dicembre (+7,7%).Nei paesi della Ue continua la fase di marcata debolezzadella produzione siderurgica avviatasi già nella prima par-te dello scorso anno.Nel 2012 la produzione di acciaio nei paesi Ue è diminui-ta ovunque con l’eccezione del Regno Unito (+2,9%) do-ve, tuttavia, come negli altri paesi, il ciclo evidenzia un an-damento in contrazione. Fra i paesi maggiori produttori diacciaio, la Spagna ha fatto rilevare la contrazione più mar-cata che, con il -12,1%, ha portato la produzione a 13,6milioni di tonnellate. In Francia la produzione (15,6 Mt.) èdiminuita solo dell’1,1%, in Germania è scesa del 3,7% a42,7 milioni di tonnellate e in Italia con una contrazionepari al 5,2% è stata pari a 27,2 Mt.In Italia l’andamento della produzione di acciaio ha evi-denziato una nuova fase ciclica in marcata flessione a par-tire da metà 2011 che non sembra ancora conclusa.La produzione di acciaio effettivamente realizzata nel 2012è stata pari a 27,2 Mt, in flessione del 5,2% rispetto allostesso periodo dell’anno precedente.La produzione di laminati piani ha portato l’andamento ci-clico a livelli pre-crisi con punte della produzione effetti-vamente realizzata anche superiori e un profilo ancora so-stenuto nei mesi più recenti.Nei primi 11 mesi del 2012 la produzione di laminati pia-ni è stata pari a 13,6 milioni di tonnellate, superiore del1,2% a quella dello stesso periodo dell’anno precedente.Nel caso dei prodotti lunghi non si è vista una ripresa sen-sibile rispetto ai livelli del ciclo pre-crisi ma un’accentua-zione della debolezza a partire dalla metà del 2011 e an-cora in corso. Nei primi 11 mesi del 2012 la produzione di laminati lun-ghi effettivamente realizzata è stata pari a 11 milioni di ton-nellate, inferiore del 9,5% a quella dello stesso periodo del

2011. Il consumo apparente (pro-duzione + importazioni – espor-tazioni) di prodotti siderurgici inItalia nel periodo gennaio-otto-bre 2012, 20,5 Mt, è stato infe-riore del 20,4% a quello dellostesso periodo dell’anno prece-dente. Il consumo di laminati piani, nel-lo stesso periodo, è diminuito del20,5% e quello di laminati lunghidel 17,3%. Fra i laminati piani lacaduta del consumo apparente dicoils è stata pari al 24,8%, quelladi lamiere con rivestimento sinte-

tico, 25,3%, di banda stagnata, nera e cromata, 17,4%, edi lamiere zincate, 21,3%. Fra i laminati lunghi il tondo percemento armato ha fatto registrare una caduta del consu-mo pari al 22,6%, i mercantili del 15,4%, la vergella del16,5%, mentre il consumo di travi e materiale di arma-mento è diminuito del 13,4%. Il profilo ciclico del consu-mo apparente nei primi dieci mesi dell'anno in corso con-ferma una sensibile debolezza e si avvicina ai livelli mini-mi di inizio 2009, dopo la notevole flessione avviatasi nel-la seconda parte del 2011. Si evidenzia una relativa tenutadelle consegne totali dei produttori nazionali e una stabi-lizzazione delle importazioni su livelli relativamente con-tenuti; le esportazioni, anche se recentemente in lieve fles-sione, mantengono buoni livelli.

La produzione industrialeLa produzione industriale, principale e più immediato in-dicatore dell’andamento dell’economia reale, in ottobre(ultimo aggiornamento Istat disponibile) era ancora infe-riore di quella di inizio 2008 di circa il 25%. Nel solo me-se di novembre l’indice grezzo della produzione industria-le corretto per il numero dei giorni lavorativi era inferioredel 7,6% a quello di un anno prima, mentre quello desta-gionalizzato era inferiore del 1% rispetto al mese prece-dente. Gli indicatori anticipatori a disposizione indicanoulteriori contrazioni e, secondo le previsioni di consenso,nel 2013 è attesa un’ulteriore riduzione fra l’1,5% e il 2%.La produzione media del 2012 può essere stimata in fles-sione del 6,2% rispetto all’anno precedente e vicina al mi-nimo del 2009.L’attività dei principali settori dell’industria manifatturierache utilizzano prodotti siderurgici, misurata da un indiceponderato di attività di questi settori, nei primi nove mesidel 2012 è stata ancora sensibilmente inferiore a quella diuna anno prima. L’andamento medio delle variazioni ten-denziali (variazioni medie trimestri rispetto allo stesso tri-mestre dell’anno precedente), sembrerebbe, tuttavia, indi-care un’attenuazione del ritmo di contrazione. Il settore delle costruzioni continua a segnare una marcatadebolezza dopo il lungo periodo di caduta. Nei primi nove mesi del 2012 è stata registrata una flessio-ne dell’attività del settore pari al 6,5%. Secondo alcune sti-me, la contrazione dell’attività nell’intero 2012 dovrebbeessere pari al 7,6%, con una ulteriore diminuzione (-3,8%)atteso nell’anno in corso. Secondo altre proiezioni la ca-duta sarebbe meno marcata ma tuttavia significativa. ❒

Premiata nell’ambito del “China Awards 2012”,Tectubi Raccordi è fra le imprese italiane che megliohanno saputo cogliere le opportunità del mercatocinese

LUCIA CERRI

Per rispondere alle aspettative del mercato locale cinese e del Sud Est Asiatico Tec-tubi Raccordi ha creato Tectubi Tianjin Fittings, unità produttiva nata nel 2007 nelcuore della “DongLi Economic and Technological Area”. Una realtà capace di uni-re la grande esperienza culturale e tecnica italiana alle abilità produttive cinesi, con-cretizzando uno scambio di risorse nel pieno rispetto dei principi dell’internazio-nalizzazione. Il Presidente Alberici: «Importante per noi non dimenticare i valoriche devono accompagnare l’agire imprenditoriale, investendo anche una parteprofonda di sé e ricavandone in cambio ben più che dei numeri».

“Creatore di valore” è il riconosci-mento che Tectubi Raccordi ha ri-

cevuto nell’ambito di “China Awards2012”. L’evento, creato dall’AssociazioneItalia-Cina, guidata da Cesare Romiti, epatrocinato anche dalla Camera di Com-mercio Italo-Cinese, alla sua settima edi-zione nel novembre scorso, ha inteso co-me di consueto premiare le aziende ita-liane che meglio hanno saputo investirenel mercato cinese, e viceversa, distin-guendosi evidentemente non solo per lospessore finanziario dell’operazione, maper un più profondo a ampio rispetto delprincipio di internazionalizzazione, chevede affiancarsi al flusso di capitali la con-divisione di cultura tecnologica, azienda-le e umana fra territori e genti, in modoche il concetto di successo imprenditoria-le si nutra anche dei contenuti di crescita tecnica, forma-zione, scambio di risorse. Tectubi Raccordi, dal 2003 unità produttiva di Allied Group,è azienda storica italiana, leader nel mondo dal 1954 per laproduzione di fittings e piping per la generazione e il tra-sporto dell’energia. La percentuale di esportazione del 93%parla implicitamente di stima internazionale e di certifica-zioni tra le più accreditate, così come la collocazione in Clas-se 1 per la produzione nel settore nucleare. L’Headquarters

è a Podenzano e altri tre stabilimenti sonosempre in provincia di Piacenza, tra i qua-li il nuovo insediamento di 351mila metriquadrati a Castel San Giovanni, all’avan-guardia per tecnologia produttiva. A ChinaAwards 2012 Tectubi Raccordi ha presen-tato Tectubi Tianjin Fittings, azienda pro-duttiva costituita alla fine del 2007 su un’a-rea di 68mila metri quadrati (dei quali35mila coperti) a Tianjin, al centro dellaDongLi Economic and Technological Area,con uffici di rappresentanza a Pechino.

L’unità produttiva di TianjinUnità questa che arriverà a breve ad ave-re 200 addetti, che impiega dirigenti an-che Italiani, è guidata da un General Ma-nager italiano e ha già raggiunto da dueanni il target produttivo previsto di quin-

dicimila tonnellate annue. Qui si realizzano curve sia sal-date fino a 66” che seamless fino a 36”, prodotti questi de-cisamente trasversali a tutti i progetti di impianti e richiestida tutti i mercati dell’energia. E inoltre pezzi a tee saldatifino a 66” e seamless fino a 24”, caps fino a 66”, riduzionie pezzi speciali come barred tees e special flow tees in car-bon steel, alloy steel e stainless steel, per corrispondere al-le richieste di settori dal power al petrolchimico.A completamento del pacchetto di fornitura, oggi sempre

All’estero per creare valore

26 L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013

INTERNAZIONALIZZAZIONE

Il Presidente di Tectubi Raccordi Valter Alberici riceve la targa “Creatoredi valore” al China Awards 2012

Marzo/Aprile 2013 - L’Industria Meccanica 27

più richiesto come tale, qualerisposta one stop solution alleaspettative dei clienti, TectubiTianjin Fittings garantisce an-che la produzione di reducerse reducing tees per le più di-verse applicazioni. Ciò con-sente di presentarsi con lo spe-cifico profilo di fornitore glo-bale e garantirsi il relativo po-sizionamento nella visibilitàinternazionale.Il Presidente Valter Alberici,soddisfatto dei risultati rag-giunti a Tianjin e di un premioche rispecchia le intenzioni e ilprogramma di sviluppo, pun-tualizza così il profilo dell’investimento in Cina: «L’obietti-vo è stato quello di creare una realtà capace di unire la gran-de tradizione culturale tecnica e l’esperienza italiane allestraordinarie abilità produttive cinesi, velocità e dedizioneal lavoro in primis. Una vera e propria alleanza di idee, dipersone, di competenze e di valori. Ora Tectubi Tianjin Fit-tings, forte della storia di Tectubi Raccordi e, insieme, di unagrande spinta verso il futuro, vive pienamente con la suaidentità, la formazione interna portata da tecnici esperti ita-liani, la tecnologia innovativa, la sua programmazione pro-duttiva, i suoi operatori e il suo piano di marketing. E inten-de muoversi e crescere autonomamente, pur nel solco trac-ciato dalla nostra tradizione, per rispondere alle aspettativedel mercato locale cinese e del Sud Est Asiatico».«Ma soprattutto - precisa Alberici - noi possiamo dire di averrispettato pienamente a Tianjin gli standard qualitativi checi proponevamo, accreditati dalla certificazione ISO9001:2008. E ciò, nonostante in questi anni il tasso di cam-bio Rmb/Euro si sia incrementato di quasi il 30% e la me-dia di remunerazione dei lavoratori sia cresciuta del 7%.Così come abbiamo rispettato, per etica, per nostra culturaoltre che logicamente per dovere, la Legge sul lavoro en-trata in vigore in Cina nel gennaio 2008, che, per moltiaspetti è simile a quella italiana e prevede alti costi socia-li. E a ciò si aggiunga la nostra posizione per cui, sul fron-te sicurezza e impatto ambientale, abbracciamo le diretti-ve ISO 14001 e ISO 18001 tanto in Italia quanto, ripeto vo-lentieri, a Tianjin. Motivo di orgoglio, questo fatto, coeren-te con lo stile imprenditoriale che ci piace impersonare econcretizzare, perché di internazionalizzazione parliamoe non di delocalizzazione».

Presse da 66 polliciLa produzione di TectubiTianjin Fittings parte sia dalamiera che da tubo, materieprime che possono essere diprovenienza locale o di im-portazione, ma che in ognicaso arrivano da fornitori diqualità assolutamente certifi-cata. Le procedure di salda-tura, così come le qualifichedel personale specializzato

addetto, sono certificate daLloyd’s Register, prestigiosoEnte Terzo indipendente, ac-creditato a livello internazio-nale. La fase di heat treatmentè condotta con equipaggia-menti idonei a gestire sia gli al-loy steel più performanti chegli high yields. Le dimensionidelle quattro presse, tutte equi-paggiate con tavola estraibile,sono punto di forza della tec-nica produttiva e tali da gesti-re, per potenza, la produzionedi pezzi anche di elevate di-mensioni, fino a 66”. A con-ferma della completezza delle

fasi di produzione, l’azienda è equipaggiata per i tratta-menti superficiali sia degli acciai al carbonio (shot blasting)che inox (pikling and passivation).La qualità dell’investimento e la cura che lo caratterizzanoparlano di fiducia nella solidità e nelle infinite potenzialitàdel territorio cinese, ma anche di consapevolezza di saperesportare positività e opportunità di confronto e di cresci-ta. «In Cina – precisa il Presidente – i tempi di approvvi-gionamento delle materie prime, sia tubi che lamiere, si so-no ridotti anche del 50% rispetto a quelli europei e con ten-denza ad ulteriore miglioramento qualitativo tale, da poterrealisticamente disporre a breve di materiali di primissimolivello anche per gli acciai high-end. E questo significa insostanza essere pronti per i grandi progetti che, in Cina, in-teressano specialmente i settori Sub-Sea e Liquefied Natu-ral Gas. Ma specialmente essere pronti per accedere alla ri-partenza del programma governativo cinese di investimen-ti nell’energia nucleare, recentemente annunciato, e cheprevede una media di tre centrali all’anno per i prossimisette anni. Fondamentale per noi e coerente con la nostrastoria, se si pensa che la italiana Tectubi Raccordi, che haappunto generato Tectubi Tianjin Fittings, è l’unica aziendaitaliana, che può affermare di produrre da più di qua-rant’anni e ininterrottamente per il mercato nucleare mon-diale».«Oggi Tectubi Tianjin Fittings ha – prosegue Alberici – iden-tità e posizionamento sempre più saldi e dà forza all’Italiamigliore, quella che meglio si esprime con il lavoro, le idee,l’abilità della mente e delle mani. E lo fa in modo serio, con-sapevole, ampliando gli orizzonti, ma senza mai dimenti-

care l’umanità e i valori chedevono accompagnare l’agi-re imprenditoriale. Investen-do una parte profonda di sé ericavandone in cambio benpiù che dei numeri». «E se davvero – conclude ilPresidente – oltre che im-prenditori, riusciamo ad es-sere creatori di valore, mapreferirei dire, al plurale, divalori, allora sono orgogliosodi ciò che faccio ogni giornocon i miei collaboratori». ❒

Un passaggio produttivo nello stabilimento Tectubi Raccordi a Castel San Giovanni, Piacenza

Raccordi prodotti da Tectubi Tianjin Fittings

Una soluzione innovativa per abbattere il rumore centrali di cogenerazione, costruite,per motivi di utenza, vicine ai centri abitati

LUCA LANZINI

La maggior parte dei nuovi impianti di produzione di energia sono gli impianti dicogenerazione, in particolare per il teleriscaldamento. Il rumore prodotto dal co-generatore viene oggi abbattuto con ottimi risultati, mentre minore attenzione vie-ne riservata all’abbattimento del rumore proveniente dalle caldaie. Gli elementi più rumorosi che possono essere percepiti all’esterno sono il brucia-tore, con il suo ventilatore di aria comburente e il condotto fumi. Per il bruciatoree il ventilatore di aria comburente è sufficiente predisporre degli adeguati setti afo-nici ad assorbimento all’ingresso delle prese dell’aria sia in prossimità del ventila-tore che delle griglie di ingresso dell’aria nel locale della centrale, diverso il casodell’abbattimento del rumore che fuoriesce dal condotto fumi.

Negli ultimi tempi, la maggior parte dei nuovi impiantidi produzione di energia sono gli impianti di cogene-

razione, in particolare per il teleriscaldamento. Essi sonocostituiti dal cogeneratore vero e proprio, che in generaleè un motore a combustione interna oppure più raramenteuna turbina a gas, e da una o più caldaie di integrazione ri-serva. Il problema della rumorosità è ben presente nellaprogettazione e nell’installazione delle centrali di cogene-razione anche perché, per motivi evidenti, si trovano sem-pre piuttosto vicine ai centri abitati che costituiscono leutenze stesse del teleriscaldamento. Tuttavia, mentre si adottano tutte le precauzioni per abbat-tere il rumore gene-rato dal cogenerato-re, spesso non ci sioccupa abbastanza,o ci si occupa super-ficialmente, di ab-battere il rumoreproveniente dallecaldaie. Queste ultime han-no una potenzialitàelevata che va da cir-ca 6 MW a oltre 15MW. Gli elementipiù rumorosi chepossono essere per-cepiti all’esterno so-

no il bruciatore, con il suo ventilatore di aria comburentee il condotto fumi. Per il bruciatore e il ventilatore di ariacomburente è piuttosto semplice eseguire una corretta at-tenuazione, è sufficiente predisporre degli adeguati settiafonici ad assorbimento all’ingresso delle prese dell’aria siain prossimità del ventilatore che delle griglie di ingresso del-l’aria nel locale della centrale. Altro discorso è quello dell’abbattimento del rumore chefuoriesce dal condotto fumi. Qui le problematiche sono piùcomplesse; ne elenchiamo alcune:

- il rumore è caratterizzato dalle basse frequenze• i fumi sono gene-ralmente ad altatemperatura • le perdite di caricodevono essere moltolimitate• il layout dell’im-pianto spesso nonconcede spazi ade-guati per l’inseri-mento di silenziatoritradizionali

Ultimamente è piut-tosto frequente il ca-so in cui la causa delsuperamento del li-

Il “silenzio” delle caldaie di teleriscaldamento

28 L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013

ANIMA/CIADI

Fig. 1 - Rumore condotto fumi

Marzo/Aprile 2013 - L’Industria Meccanica 29

mite acustico ai re-cettori più sensibilinon sia tanto dovutoal cogeneratore,quanto alle caldaie diintegrazione e riser-va. E in particolare alrumore a bassa fre-quenza che fuoriescedal camino dei fumi. In figura 1 è illustratolo spettro misurato interzi di ottava all’in-terno del condotto fumi di una caldaia da 14 MW. Come sivede i valori sono molto elevati e la maggior parte dell’e-nergia acustica è concentrata alle frequenze di 40 e 50 Hz.Inoltre spesso sono presenti ai recettori le caratteristiche del“tono puro” che è giudicato particolarmente fastidioso, tan-to è vero che comporta la penalizzazione, in caso di fre-quenze inferiori a 200 Hz e in ore notturne, di ben 6 dB(A)rispetto al rumore misurato. È facile comprendere quantosia importante abbattere il rumore a bassa frequenza emes-so dal condotto fumi delle caldaie per evitare che l’im-pianto venga fermato per il superamento dei limiti. Quan-do purtroppo ciò accade si adottano di solito “soluzionitampone”, spesso estemporanee, che raramente raggiun-gono un risultato soddisfacente se non a prezzo di modifi-che importanti ai condotti dei fumi, di consistenti perditedi carico e costi elevati.La Ctm Ambiente ha messo a punto e sperimentato con suc-cesso un tipo di silenziatore adatto per i condotti fumi del-le caldaie che ovvia a questo tipo di problemi in quantoconcentra l’efficacia alle basse frequenze, le perdite di ca-rico sono trascurabili e le modifiche al layout dell’impian-to non sono significative.Il silenziatore sfrutta i noti principi della risonanza acusti-ca, ma a differenza dei silenziatori tradizionali, come adesempio quelli utilizzati per i moto-ri a combustione interna, non inter-viene a modificare il flusso dei fumie non provoca quindi turbolenze eperdite di carico. Inoltre l’ingombrotrasversale del silenziatore è di pocosuperiore a quello del condotto fu-mi stesso e può essere posizionatoentro lo stesso cavedio o la stessa tra-licciatura di sostegno dei condottifumi senza modifiche sostanziali: inpratica il silenziatore reattivo sosti-tuisce un tratto del condotto fumiavendone grosso modo le stesse di-mensioni e peso.

Best practice: il caso realizzatopresso la centrale a cogenerazionedi Rozzano (MI)Nella centrale di cogenerazione diRozzano sono state installate nel2010 due caldaie a gas una da 11MW e l’altra da 14 MW in aggiuntaad un impianto preesistente che era

composto da due co-generatori e da duecaldaie più piccole.Quando sono statemesse in funzione lenuove caldaie la po-polazione delle abi-tazioni circostanti,poste nel raggio di100 m, ha manifesta-to un profondo disa-gio per via della ru-morosità emessa che

incrementava di oltre 12 dB(A) il rumore di fondo . Sono stati eseguiti alcuni interventi di bonifica acustica sul-la ripresa dell’aria ed è stato inserito un silenziatore assor-bitivo sui fumi, dopo di che il superamento del rumore difondo è sceso a 6 dB(A): il rumore, dovuto ai fumi delle duenuove caldaie, era concentrato a 40 e 50 Hz frequenze al-le quali i silenziatori ad assorbimento sono scarsamente ef-ficaci. CTM Ambiente ha quindi proposto di adottare perciascuna delle caldaie un silenziatore a risonanza, o reat-tivo, che sfrutta il ben noto principio del risuonatore di Hel-motz (Figura 2).In questo caso il volume risuonante è costituito da una in-tercapedine fra il diametro del condotto fumi ed il diame-tro esterno del silenziatore. L’effetto risuonante si esplica at-traverso una serie di aperture che mettono in comunica-zione l’intercapedine con il condotto fumi vero e proprio:poiché i fumi non attraversano tali aperture le perdite di ca-rico attraverso il silenziatore sono trascurabili.Ctm Ambiente ha sviluppato un programma di calcolo perla determinazione delle attenuazioni acustiche, già testatosu applicazioni diverse, principalmente sui motori a com-bustione, e lo ha adattato alle esigenze della insonorizza-zione delle caldaie. Mediante l’uso di tale programma so-no stati determinati i parametri fondamentali per l’attenua-

zione sonora richiesta. Per ognunadelle caldaie sono stati quindi co-struiti 3 moduli silenzianti sovrap-posti, uno accordato a 40 Hz, un al-tro a 50 Hz e l’ultimo a 80 Hz. In talmodo si è coperto uno spettro so-noro ampio e centrato sulle distur-banti fondamentali. I tre moduli so-vrapposti hanno formato un silen-ziatore unico di altezza 5 m che hasostituito un tratto della tubazioneoriginale. Il diametro del silenziato-re è di soli 200 mm superiore a quel-lo del condotto fumi originale cosìda poter sfruttare la struttura a tra-liccio di sostegno: diametro1400mm per la caldaia da 14 MWe 1300 mm per quella da 11 MW.Nella figura 3 si può vedere l’opera-zione di inserimento di uno dei si-lenziatori nello stesso traliccio di so-stegno delle condotte preesistentiche non ha necessitato di alcunamodifica.

Fig. 3 - Montaggio di un silenziatore: a terra sipossono osservare i tratti di condotti originarisostituiti

Fig. - 2 Principio del risuonatore di Helmotz

30 L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013

ANIMA/CIADI

Le attenuazioni conse-guite, per le due cal-daie, sono state in lineacon i calcoli teorici: nel-la figura 4 sono illustra-ti i risultati delle misurealla bocca dei due ca-mini (grafici rossi e ver-di) prima dell’intervento(linea continua) e dopol’intervento (linea trat-teggiata). Come previ-sto, lo spettro di atte-nuazione, particolar-mente elevato a 40 e 50Hz si estende anche afrequenze più alte, finoa 250 Hz e oltre. In pro-spettiva risulta quindiinutile utilizzare anche isilenziatori ad assorbi-mento che vengono pre-visti di default in molteapplicazioni.Il rumore misurato con le caldaie in funzione in prossimitàdelle abitazioni non mostra variazioni rispetto al rumore difondo, il che ha permesso di risolvere la vertenza fra la pro-

prietà e gestione dell’im-pianto di cogenerazionee la popolazione circo-stante. La soluzione sperimen-tata con successo nellacentrale di cogenerazio-ne di Rozzano può es-sere adottata in sedepreventiva: il suo bassoimpatto rispetto ai para-metri di funzionamentodelle caldaie, che comenoto non permettono si-gnificative perdite dipressione allo sbocco eturbolenze nei condotti,e il suo limitato peso edingombro trasversale,che consente di nonmodificare il layout dicentrale e sfruttare iltratto verticale della tu-

bazione con la medesima struttura già prevista, può evita-re l’insorgere di problematiche legate alla eccessiva ru-morosità lato fumi delle caldaie negli impianti di teleri-scaldamento. ❒

Fig. 4 - Misure acustiche

MERCATO

Ordini in linea con il 2011 in un contesto economico sfidante

ABB Italia ha chiuso il 2012 nella stabilità

Sono stati annunciati nel febbraio scorso i risultati 2012di ABB a livello mondiale e di ABB Italia. Per quanto ri-

guarda il nostro Paese, nel 2012 ABB Italia ha registrato or-dini per 2278 milioni di euro, valore allineato al livello diordinato del 2011 e ricavi per 2286 milioni di euro, in fles-sione del 12% rispetto all’anno precedente. Stabile e posi-tiva la redditività; in netta crescita la percentuale di exportsui ricavi, che si assesta intorno al 61%, orientata soprat-tutto agli Stati Uniti e ai Paesi del Medio Oriente e del NordAfrica. I dipendenti totali in Italia al 31 dicembre 2012 era-no quasi 6000. I settori che hanno trainato il 2012 sono sta-ti quelli dell’industria di processo, prima tra tutte l’oil & gas,il ferroviario (con progetti legati all’ammodernamento del-la rete infrastrutturale italiana), il navale, l’energetico, concommesse rilevanti acquisite nell’area Medio Oriente eNord Africa e l’automazione, che ha caratterizzato il busi-ness in maniera trasversale su tutti i mercati.

ABB Italia continua a puntare sull’innovazione, con inve-stimenti che nel 2012 sono stati superiori al 2% del fattu-rato. L’innovazione tecnologica nel 2012 si è concentratasoprattutto sul tema dell’automazione e dell’efficienzaenergetica, ma anche nella realizzazione di prodotti e si-stemi nell’ambito della distribuzione in media e alta ten-sione e alla messa a punto di soluzioni di service semprepiù integrate. Il 2012 è stato caratterizzato dall’acquisizione da parte delGruppo ABB della società RGM Polycontrol, con sede a Ge-nova, che è il più grande produttore italiano di convertito-ri ausiliari. Inoltre, ABB Italia riversa un grande impegno nel campodelle Smart City, a cui ha contribuito con il rapporto “SmartCities in Italia: un’opportunità nello spirito del Rinasci-mento per una nuova qualità della vita” realizzato in col-laborazione con The European House Ambrosetti.

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Il Progetto Dogana Facile di ANIMA assiste gli operatoriin tutte le fasi legate al rilascio della certificazione Aeoe fornisce tutte le eventuali informazioni utiliper l’ottenimento

La certificazione Aeo, grazie alla quale le pratiche doganali e i controlli nei traffi-ci internazionali si accelerano e si semplificano, si è recentemente sviluppata ren-dendosi più leggibile da parte delle imprese. In questo senso, l’Unione europea si sta muovendo verso l’approvazione di un nuo-vo Codice doganale: è stata presentata una Proposta di Regolamento del Parlamentoeuropeo e del Consiglio che istituisce il Codice doganale dell’Unione, che, man-tenendo invariati obiettivi strategici e sostanza, è volta ad allineare le disposizioniai mutati scenari, per garantire chiarezza e coerenza fra processi operativi e normedoganali.

La certificazione Aeo, già oggetto di numerosi altri inter-venti su L’Industria Meccanica, ha subito, ultimamente,

rimaneggiamenti e sviluppi che la rendono più attraente epiù leggibile da parte delle imprese.Essa, disciplinata a livello comunitario e attiva dal 1° gen-naio 2008, consente di accelerare le pratiche doganali esemplificare i controlli nei traffici internazionali. È ormai ri-saputo che dalla qualifica di Aeo discendono particolari fa-cilitazioni connesse all’attività doganale, con riflessi sulleoperazioni di sdoganamento, più snelle e fluide, nonché sul-

l’intensità dei controlli cui verrà sottoposto l’operatore, a cuisi accompagna, inoltre, una serie di ulteriori benefici.L’Aeo trova la propria base giuridica nel Codice doganalecomunitario e nelle relative Disposizioni di applicazione(1).A tale figura è dedicata una sezione ad hoc anche nel Nuo-vo Codice doganale comunitario (Ncdc(2)), entrato in vigo-re nel 2008, ma non ancora applicabile. L’Ue si sta muo-vendo verso l’approvazione di un nuovo Codice doganale“dell’Unione”: è stata presentata una Proposta di Regola-mento del Parlamento europeo e del Consiglio che istitui-

ALESSANDRA CASTALDO, EASYFRONTIER

L’OperatoreEconomicoAutorizzato secondo la Dogana Europea

32 L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013

ANIMA/PROGETTO DOGANA FACILE

(1) Rispettivamente, art. 5 bis del Reg. (CEE) n. 2913/1992 (CDC) e artt. da 14 bis a 14 quinvicies del Reg. (CEE) n. 2454/1993 (DAC).(2) Nella versione inglese, Modernized Customs Code (MCC), istituito con il Reg. (CE) n. 450/2008. Le sigle utilizzate in letteratura per riferirsi a tale atto nor-mativo sono diverse: CDA – Codice doganale aggiornato, CDCA – Codice doganale comunitario aggiornato, NCDC – Nuovo codice doganale comunitario. Inlinea con la considerazione proposta da FABIO M., Manuale di diritto e pratica doganale, Milano, 2011, p. 326, ossia che più che di un “aggiornamento”, sitratta di “una vera e propria riconsiderazione del rapporto doganale […] [che connota] l’intero regolamento di un profilo di assoluta modernità”, nel pro-sieguo si adotterà l’acronimo NCDC. Alla figura dell’AEO sono dedicati gli artt. da 13 a 15 del NCDC.

Marzo/Aprile 2013 - L’Industria Meccanica 33

sce il Codice doganale dell’Unione (rifusione)(3), che, man-tenendo invariati obiettivi strategici e sostanza, è volta adallineare le disposizioni ai mutati scenari, per garantirechiarezza e coerenza fra processi operativi e norme doga-nali.Nel quadro che si andrà così delineando(4) saranno possibi-li due tipi di certificazioni Aeo, mentre, ad oggi, le certifi-cazioni possibili sono tre (Aeof - semplificazioni doganali enei controlli di sicurezza, Aeoc - solo semplificazioni doga-

nali, Aeos - solo semplificazioni neicontrolli di sicurezza).Le certificazioni Aeo previste dallanuova normativa saranno una nelsettore della semplificazione doga-nale, che consente di beneficiaredi alcune semplificazioni previsteai sensi della normativa doganale euna nel settore della sicurezza, checonferisce al titolare il diritto di ot-tenere agevolazioni attinenti allasicurezza. Gli operatori potrannobeneficiare di tali status in modo in-dipendente, ma è anche previstoche i due tipi di autorizzazioni sia-no cumulabili, configurando, difatto, quello che è, oggi, l’Aeof.Per quanto riguarda i criteri per laconcessione dello status di Aeo(5),non sembrano esservi rilevanti va-riazioni rispetto a quanto previstodalla normativa in vigore: la com-provata osservanza degli obblighidoganali e fiscali e un soddisfacen-te sistema di gestione delle scrittu-re commerciali sono mutuati dal-l’attuale disciplina, mentre diventacriterio universale la comprovatasolvibilità (è stata eliminata la pre-cisazione “se del caso”). Con riferi-mento alle due tipologie di certifi-cazioni sopra richiamate, sono ri-chiesti adeguati standard pratici dicompetenza nelle operazioni do-ganali o adeguati standard di sicu-rezza, a seconda del tipo di certifi-cazione richiesta: anche se si trattadi una formulazione differente, ilconcetto è simile a quanto già pre-visto dalla normativa attuale.Spetterà alla Commissione adotta-re i necessari atti delegati che spe-cificheranno le norme per la con-cessione dello status e la dettaglia-ta disciplina dei profili operativi.

I bisogni delle impreseLe imprese che hanno affrontato fi-

nora la certificazione (e anche quelle che magari ci stannopensando), peraltro, al di là delle innovazioni proceduralidi cui si farà accenno in seguito e delle trasformazioni det-tate dal Ncdc, sentono sempre di più la necessità che lesemplificazioni promesse dalla certificazione siano reali edeffettive. Un “minor numero di controlli” e “controlli me-no intensi” sono espressioni purtroppo generiche, la cui mi-surabilità è decisamente difficile, anche considerando chegli “standard” di intensità e frequenza non sono in effetti

Attualmente previste Previste dal NCDC e dalla Proposta di“rifusione”

AEOC – semplificazioni doganali AEO nel settore della semplificazionedoganale

AEOS – semplificazioni nei controlli di sicurezza

AEO nel settore della sicurezza

AEOF – semplificazioni doganali e neicontrolli di sicurezza

Possibile cumulabilità dei due tipi di certificazioni

Tabella 1 - Certificazioni AEO

Benefici diretti

Canali preferenziali per lo sdoganamento delle merci

Accesso agevolato alle semplificazioni doganali

Facilitazioni per i controlli di sicurezza

Notifica preventiva in caso di selezione per il controllo

Riduzione della quantità di dati da fornire per la dichiarazione sommaria

Minori controlli fisici, documentali e di sicurezza

Priorità nei controlli, rispetto ad altri soggetti selezionati che non siano AEO

Possibilità di scelta del luogo di svolgimento del controllo, da concordare con la Dogana

Benefici indiretti

Migliori relazioni con le Autorità doganali

Migliori relazioni con le altre Autorità pubbliche e migliore riconoscimento da parte delle stesse

Riconoscimento reciproco

Maggiore velocità nelle spedizioni

Aumento della sicurezza e migliore comunicazione tra le parti della catenalogistica

Diminuzione dei problemi legati alla sicurezza

Potenziamento della propria immagine aziendale nel mondo

Tabella 2 - Principali vantaggi e benefici derivanti dall’ottenimento della certificazione AEO

(3) Documento COM(2012) 64 finale – 2012/0027 (COD) del 20 febbraio 2012.(4) Gli articoli da 13 a 15 del NCDC sono confluiti, rispettivamente, negli articoli da 21 a 23 della Proposta di “rifusione” e riprendono essenzialmente glistessi profili di quanto attualmente previsto dal CDC.(5) Art. 14 del NCDC e art. 22 della Proposta di “rifusione”.

pienamente noti. Gli operatori, infatti, lamentano una cer-ta difficoltà nel percepire e misurare concretamente i van-taggi derivanti dall’acquisizione dello status di Aeo. Al Considerando n. 19 della sopra richiamata Proposta di“rifusione” è, infatti, possibile leggere che «gli operatorieconomici che operano nel rispetto delle norme e sono af-fidabili dovrebbero, in quanto “Aeo”, poter trarre il massi-mo vantaggio da un uso esteso della semplificazione e, te-nendo conto della sicurezza, beneficiare di livelli di con-trollo doganale ridotti». Le Aziende in possesso dello statusdi Aeo sono state riconosciute dalle Autorità doganali co-me eccezionalmente affidabili: dovrebbero, quindi, essereautorizzate a utilizzare il più alto livello di semplificazioni.E semplificazioni concrete dovrebbero essere implementa-te già nel Codice doganale comunitario e in questo sensosono orientate le richieste di modificazione presentate daBusiness Europe(6) in vista dell’adozione del Ncdc, tutte nelsenso di un maggior riconoscimento a livello di normativagenerale dei benefici concreti da conferire agli Aeo.Consapevole della necessità di una migliore percezione emisurabilità dei benefici collegati alla certificazione si èmostrato essere anche il Comitato economico e sociale eu-ropeo che, nel Parere(7) fornitoin merito alla più volte citataProposta di “rifusione”, haraccomandato alla Commis-sione europea di incoraggiare,con benefici concreti e conprocedure semplificate, glioperatori, affinché richiedanolo status di Aeo, ritenendoinoltre necessarie facilitazionid’accesso allo status stesso.E, forse anche per rispondere atali sollecitazioni del Comitatoeconomico e sociale, la Com-missione ha recentementepubblicato una Comunicazio-ne sulla sicurezza della supplychain(8), nella quale si ricono-sce il ruolo fondamentale chegli Aeo rivestono nel contesto della gestione del rischio.La certificazione Aeo nasce, infatti, con l’obiettivo di crea-re un partenariato tra Autorità di controllo e operatori eco-nomici, in maniera tale da rendere sicuro ed efficiente il si-stema degli scambi internazionali di merci, consentendo ditrovare un equilibrio tra l’esigenza del controllo, da un la-to, e il bisogno di velocizzare i traffici, dall’altro. Il ricono-scimento dello status di Aeo a operatori ritenuti affidabiliconsente all’Autorità doganale di concentrare le risorse eindirizzare le proprie energie nel contrastare attività illega-li (contrabbando, contraffazione, ecc.) nei settori e versoquei soggetti che presentano maggiori elementi di rischio,mentre gli operatori sani e meritevoli di fiducia evitano inu-tili ed estenuanti controlli conseguendo la certificazioneche riconosce loro benefici e trattamenti prioritari.

Ad ogni modo, la stessa Commissione riconosce la neces-sità che il riconoscimento formale del programma Aeo av-venga in tutte le politiche per la gestione del rischio e chei benefici derivanti alle imprese compliant siano massimiz-zati.In tale contesto, il Safe Framework dell’OrganizzazioneMondiale delle Dogane individua il riconoscimento reci-proco come un elemento fondamentale per rafforzare epromuovere la sicurezza delle catene di approvvigiona-mento internazionali e come uno strumento utile per evi-tare la duplicazione dei controlli di sicurezza e di confor-mità. Collegando i programmi internazionali di partenaria-to equiparabili si costruisce un approccio alla sicurezzaunificato e sostenibile in grado di contribuire a garantire efacilitare il commercio globale.L’obiettivo del riconoscimento reciproco dello status di Aeoè quello di consentire a un’Amministrazione doganale diriconoscere gli esiti del processo di convalida e di tenereconto delle autorizzazioni Aeo rilasciate nell’ambito di unaltro programma di partenariato, per accordare agevola-zioni sostanziali e vantaggi comparabili e, ove possibile, re-ciproci agli operatori economici affidabili oggetto del rico-

noscimento reciproco.In tal senso, il 4 maggio 2012l’Ue e gli Usa hanno siglato unaccordo per il mutuo ricono-scimento dei rispettivi pro-grammi Aeo e C-Tpat (Cu-stoms-Trade Parnership Again-st Terrorism): i Paesi terrannoin debita favorevole conside-razione nella propria valuta-zione del rischio, ai fini del-l’effettuazione dei controlli, lostatus dei rispettivi operatorieconomici certificati. Il tratta-mento favorevole si tradurràin una riduzione dei costi,procedure semplificate emaggiore praticabilità delleattività commerciali transo-

ceaniche. Si tratta di un risultato win-win: permette di ri-sparmiare tempo e denaro agli operatori ritenuti meritevo-li di fiducia e consente alle Autorità doganali di concentra-re le proprie risorse sulle partite di merci da considerare piùa rischio, agevolando il commercio legittimo.Oltre a Ue e Usa, molti altri Paesi in ambito Wco hannoperfezionato programmi di certificazione assimilabili al-l’Aeo. L’Omd ha diramato il Compendium of Aeo Pro-grammes(9), un documento che propone una panoramicacompleta dei diversi programmi di sicurezza già esistenti oin divenire in tutti i Paesi che aderiscono al Wco, dal qua-le emerge una progressiva diffusione del programma di cer-tificazione, con un’attenzione globale al particolare statusda parte delle Amministrazioni dei Paesi membri. L’edizio-ne del 2012, infatti, identifica ben 24 Programmi Aeo ope-

34 L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013

ANIMA/PROGETTO DOGANA FACILE

(6) Key Amendments – BusinessEurope Assessment.(7) Parere del 23 maggio 2012, pubblicato in G.U. C 229 del 31.07.2012, p. 68.(8) Documento COM(2012) 793 finale “on Customs Risk Management and Security of the Supply Chain” dell’8 gennaio 2013.(9) Disponibile online all’indirizzo www.wcoomd.org

Marzo/Aprile 2013 - L’Industria Meccanica 35

rativi, 8 Programmi Aeo in fase di lancio e 9 Programmi dicosiddetta Customs Compliance. Dal Compendio si ricavache l’accreditamento nei diversi programmi Aeo è basatosu di un processo il cui elemento unificante riguarda lacompilazione di uno specifico questionario di self-asses-sment e l’audit da parte della competente Amministrazio-ne doganale, con azioni di monitoraggio e controlli perio-dici successivi. I benefici previsti negli altri Paesi, sulla car-ta, non si discostano rispetto a quelli previsti per l’Aeo co-munitario.

✽ ✽ ✽

La Commissione Europea ha poi ritenuto di dover dare piùconcretamente seguito alle semplificazioni per l’ottenimen-to dello status pubblicando il DocumentoTAXUD/B2/047/2011 – Rev 3- Operatori Economici Auto-rizzati – Orientamenti(10) (per brevità “Nuovi Orientamenti”Aeo), ove, fra i numerosi vantaggi indiretti della certifica-zione, è previsto anche il migliore riconoscimento da partedi altre Autorità pubbliche delle misure adottate dagli Aeo

per assicurare la loro catena di approvvigionamento. Ciò si-gnifica, concretamente, che lo status di Aeo acquista sem-pre più riconoscimento e importanza in molti settori. At-tualmente tale status viene preso in considerazione da par-te di altre Autorità nel rilasciare determinati certificati o au-torizzazioni: un esempio riguarda la legislazione nel setto-re dell’aviazione nel caso di titolare di un certificato Aeos oAeof che presenta domanda per ottenere lo status di Agen-te Regolamentato o di Mittente Conosciuto. Ancora, lo sta-tus è tenuto in considerazione nella procedura per il rilasciodel certificato di origine presso le Camere di Commercio(11).La certificazione Aeo rimane, quindi, una delle certifica-zioni più pregiate nella catena logistica internazionale, nonsoltanto per il progressivo riconoscimento da parte di altriPaesi, ma anche di altre Autorità di controllo.Il Progetto Dogana Facile di ANIMA, peraltro, assiste glioperatori in tutte le fasi legate al rilascio della certificazio-ne fino all’ottenimento della stessa e fornisce tutte le even-tuali informazioni che potessero essere utili in vista dellacertificazione. ❒

(10) Documento del 17 aprile 2012, di cui la Commissione europea ha recentemente fornito agli Stati membri le versioni linguistiche ufficiali. Si fa riferi-mento ai Nuovi Orientamenti AEO a decorre dal 1° gennaio 2013.(11) Si veda la guida “Certificati comunitari d’origine – Disposizioni per il rilascio da parte delle CCIAA” allegata alla nota n. 75361 del 26.08.2009 a curadel Ministero dello Sviluppo Economico e di Unioncamere. Nello specifico, è necessario presentare in originale i documenti giustificativi dell’origine, main via del tutto eccezionale, agli AEO è consentito presentare dichiarazione sostitutiva di atto notorio che giustifichi la mancata presentazione del documen-to originale o ne consenta la visione eventuale nel luogo ove l’atto risulta depositato.

Alstom ha iniziato i test al largo della Scozia

Turbina a flusso di marea

Nel settembre scorso Alstomaveva annunciato di aver vo-

ler acquisire TGL, azienda spe-cializzata nella progettazione eproduzione di turbine a flusso dimarea, a condizione che venis-sero raggiunte alcune tappe fon-damentali, tra le quali l’installa-zione della turbina da 1 MWpresso l’European Marine EnergyCentre, un centro di test in scalareale nelle Orcadi, in Scozia.Nel gennaio scorso TGL, ora rinominata Alstom, ha instal-lato in mare la turbina sulla stessa struttura di supporto uti-lizzata in precedenza per testare la turbina da 500 kW. Laturbina sarà testata in diverse condizioni operative per unperiodo di 18 mesi, nell’ambito del progetto di consorzioRedapt (Reliable Data Acquisition Platform for Tidal) com-missionato e cofondato dall’Energy Technologies Institute.Le informazioni dettagliate sull’ambiente, le prestazioni rea-li e il ciclo di vita in mare della turbina, che saranno raccol-

te nel corso dei test, permetteran-no di migliorare ulteriormente latecnologia dell’energia dalle ma-ree. Il prossimo passo sarà l'instal-lazione di impianti pilota primadella produzione commerciale. Alstom è leader globale nella pro-duzione e trasmissione di energiae nelle infrastrutture ferroviarie.Rappresenta un riferimento per letecnologie innovative e nel ri-spetto dell’ambiente. Alstom pro-

duce il treno più veloce e la metropolitana automatica amaggiore capacità al mondo. Fornisce soluzioni integratechiavi in mano per centrali elettriche e servizi associati perun’ampia varietà di fonti energetiche comprese: idroelettri-ca, nucleare, gas, carbone ed eolica. Offre un’ampia scel-ta di soluzioni per la trasmissione di energia, in particolareper le smart grid. Il Gruppo impiega 92.000 persone in 100Paesi e nell’anno fiscale 2011/2012 ha registrato un fattu-rato di 20 miliardi di euro e ordini per 22 miliardi di euro.

MERCATO

Il 31 gennaio scorso il seminario organizzato da Uccdedicato alle Verifiche Periodiche delle attrezzaturein pressione, in conformità al Decreto 329/2004

ARIANNA VERONI

La parziale sovrapposizione fra le principali normative coinvolte in materia di ve-rifiche periodiche delle attrezzature in pressione (D.M. 11 aprile 2011 e Decretoministeriale 329/2004) crea problematiche legate alla difficoltà di interpretazionedelle norme vigenti e della quantità di norme non abrogate.Utilizzatori e costruttori si trovano di volta in volta a rileggere la normativa trovan-do punti oscuri. Fondamentale in questi casi evitare di giungere a interpretazionipersonali, ma rivolgersi ai soggetti preposti.

In ottica di valorizzare il settore con nuove attività ad altaintensità di conoscenza, l’associazione Costruttori di Cal-

dareria Ucc il 31 gennaio 2013 ha organizzato a Milano,in sede ANIMA, un momento di confronto riguardo al te-ma delle Verifiche Periodiche delle attrezzature in pressio-ne, in conformità al Decreto 329/2004. L’evento, della du-rata di mezza giornata, ha riscontrato molto interesse tra gliaddetti del settore. È stato strutturato come un confronto tralegislatori, enti preposti per la prima verifica, costruttori edutilizzatori in ambito di esercizio delle attrezzature in pres-sione. Sono state introdotte con il Decreto Ministeriale 11 aprile2011 delle novità e pertan-to, il tema trattato nel se-minario, è un tema piutto-sto caldo ed attuale.Il seminario è stato conce-pito per i costruttori delleattrezzature in pressione,sottoposte a verifica perio-dica, affinché vengano aconoscenza di tutte leinformazioni da poter tra-smettere ai loro clienti. Co-me riscontrato dalle nume-rose domande e dalla sen-tita partecipazione, sonostate chiarite le reali pro-

blematiche che si presentano nell’esecuzione delle proce-dure da mettere in atto per effettuare le verifiche periodi-che. Il taglio dedicato e le reali problematiche incontratesono state oggetto di grande interesse. Si è rivelato ancheun momento di confronto tra le autorità ed i tecnici che sitrovano quotidianamente a dove affrontare le problemati-che legate all’adempimento delle verifiche periodiche.Al seminario hanno partecipato come relatori, rappresen-tanti di ministeri, enti e aziende.Abdul Ghani Ahmad, Ministero del Lavoro, ha illustrato lemodalità di esecuzione delle verifiche periodiche ed i re-quisiti di un soggetto abilitato facendo diretto riferimento

all’Allegato 1 del Decreto11 aprile 2011. Inoltre si èsoffermato sulle modalitàdi gestione delle scadenzelegate alle periodicità del-le verifiche periodiche.In rappresentanza dell’I-nail Andrea Tonti e CarloDe Petris hanno poi illu-strato la nuova organizza-zione e struttura dell’Inail(che ha assorbito l’ex-Ispe-sl) e le modalità di effettua-zione della prima delle ve-rifiche periodiche facendodiretto riferimento all’Alle-

La “verità” sulle verificheperiodiche

36 L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013

ANIMA/UCC

Apertura dei lavoridedicati alle verificheperiodiche

Alcuni dei relatori intervenuti all’evento

Marzo/Aprile 2013 - L’Industria Meccanica 37

gato 2 e al paragrafo 4.1.2 del Decreto 11 Aprile 2011.Mentre per conto dell’Asl Luigi Pallavicini ha parlato dellaseconda delle verifiche periodiche, di pertinenza di tale en-te, e affronterà il proprio rapporto con i soggetti abilitati,soffermandosi in particolare sul metodo di analisi e quindiverifica delle apparecchiature.Vincenzo Coreggia, Ministero dello Sviluppo Economico,ha affrontato la discussione illustrando il regime delle veri-fiche periodiche e della riqualificazione delle attrezzaturein pressione, con una panoramica sul Decreto 329/2004. Come “portavoce” dei costruttori, tra le aziende associatead Ucc, è intervenuta Emanuela Tosto, presentando l’espe-rienza, vissuta in maniera diretta, da costruttore di appa-recchiature Gpl, sotto i 13 m3, di problematiche legate a le-

gislazione poco chiara e prassi consolidate in ambito di ri-parazione e modifica di attrezzature in pressione.Anche gli utilizzatori hanno partecipato, dimostrando cosìla necessità di fare chiarezza in merito alla normativa vi-gente. Nello specifico Antonio Barison, rappresentante diSarpom, raffineria di Trecate, ha presentato la sua esperien-za nel dover gestire una grande mole di apparecchiature inpressione, sottoposte a verifica periodica. La raffineria infat-ti lavora a ciclo continuo per avere periodi di fermo impiantomolto esigui: in questo caso emergono le vere problemati-che nella pratica dell’effettuazione delle verifiche periodi-che. Il seminario, è stato molto utile per i partecipanti, chedurante il momento dedicato alla discussione hanno potu-to chiarificare dubbi procedurali e legislativi. ❒

Il video dell’evento su industriameccanica.it

Hai già visitato www.industriameccanica.it? Attraverso questo Qr Code si accede alla pagi-na con le interviste video a Norberto Canciani (Asl Milano, coordinatore del gruppo “mac-chine e impianti” del Coordinamento Tecnico delle Regioni) e Vincenzo Delacqua, (Re-sponsabile Innovazione, Sviluppo & Governance Icim SpA Ente di Certificazione Italiano).Seguici su Youtube iscrivendoti al canale “industriameccanica”, sarai aggiornato su tutti inuovi servizi video curati dalla redazione.

Consegnate al Ministero dell’Interno le prime unità mobili di addestramentoaeroportuale prodotte per il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

Draeger Safety per la sicurezzaantincendio

Saranno operative a breve termine leprime due unità mobili di addestra-

mento aeroportuale, acquistate dallaDirezione Centrale per l’Emergenza eil Soccorso Tecnico Area V SoccorsoAeroportuale del Ministero dell’Inter-no e consegnate da Draeger Safety aidistaccamenti aeroportuali Vigili delFuoco di Ancona e Lamezia Terme. Il contratto di fornitura del valore didue milioni 350mila euro, che DraegerSafety si è aggiudicata a seguito di una gara indetta nel 2010dal Ministero dell’Interno, prevedeva la fornitura di dieciunità di addestramento per Vigili del Fuoco aeroportuali,che si contraddistinguessero, oltre che per conformità alleultime e più restrittive normative tecniche e di sicurezza,anche per la facilità di assemblaggio e di trasporto.Una delle maggiori difficoltà che si riscontrava in passatoera quella di individuare, all’interno del sedime aeropor-tuale, le zone di addestramento più idonee a ospitare strut-

ture di per sé molto ingombranti, inquanto costituite da prototipi di aero-plani in scala reale.Il team tecnico Draeger Safety ha re-so esecutivo un primo lay out di unprototipo esistente, modellandolo se-condo le necessità e le caratteristichespecifiche richieste. Ne è derivato unprodotto, facilmente trasportabile e didimensioni contenute, che è in gradodi simulare, con effetto molto simile

alla realtà, l’incendio del motore in ingresso e in uscita,quello delle ruote/carrello/freni e lo spargimento di car-burante.Il simulatore è formato da due container ISO 20‘: il primoincorpora tutta la parte tecnica e di controllo tramite softwa-re e PLC dell‘intero sistema di simulazione, mentre nel se-condo è trasportato (e in seguito collegato) il mock-up del-la fusoliera, completo di sezione di ala, ruote, carrello, mo-tore e parte di spandimento carburante.

MERCATO

scientifico di alto livello a una fortissima applicabilità nelconcreto. Caratteristica rara quando si parla di concetti tan-to teorici come quelli di smart grid e green economy.Smart energy management: “Milp optimizer” and “Agent-Based modelling” as step toward smart grid, di Marco Fer-rero«Gestione intelligente dell’energia. Si tratta di un primo pas-so verso il concetto di rete intelligente. Il progetto è basatosul confronto tra due diversi simulatori nel tentativo di inte-grarli insieme in un unico strumento di simulazione che pos-sa dare una panoramica più completa di una gestione intel-ligente energia. Oggi il progetto è stato applicato a un in-sieme di centrali idroelettriche con accumulo giornaliero».Valutazione dell'hosting capacity nelle reti di distribuzio-ne in media tensione, di Stefano Zin«Il progetto consiste in uno studio sperimentale svolto conun programma di simulazione che ha elaborato un para-

metro per accettare nuova anergia in rete. Attra-verso il parametro della hosting capacity è pos-sibile infatti sapere in ogni momento a quantoammonta la capacità di accettazione della retein un determinato nodo. Parametro che potreb-be divenire fondamentale, oggi non ancora mol-to studiato. Il progetto ha trovato applicazione aVerona, su una rete di ben 85 nodi».

C. F.

Ciò che l’università può fare per le imprese è strettamentelegato a ciò che il mondo aziendale può dare, in ter-

mini di stimoli, al mondo universitario. Questo il tema deldibattito tenuto l’8 febbraio scorso in occasione dell’asse-gnazione del premio di laurea in memoria di Lodovico Prio-ri, grande ingegnere elettrico parte della storia di Edison.«Il sistema universitario italiano» ha spiegato Alberto Meo-martini, presidente di Assolombarda, «forma ingegneri co-sì preparati da far sì che le multinazionali straniere riman-gano ancora in Italia», tratteggiando il profilo di una uni-versità che registra sicuramente profondi squilibri nel tassodi laureati rispetto alla media europea, ma che, in terminipercentuali può affidarsi a un numero sempre maggiore distudenti. «Quella dell’ingegnere elettrico è oggi una for-mazione complessa – ha continuato – e deve sempre di piùessere la base per accogliere gli insegnamenti che si impa-rano sul campo, sul luogo di lavoro».Sono stati premiati i progetti di Marco Ferrero,che ha presentato un lavoro sviluppato su duediversi approcci per la gestione intelligente in ot-tica smart grid, con un duplice obiettivo: otte-nere risultati sia metodologici che operativi, e diStefano Zin, un lavoro che propone una meto-dologia per il raggiungimento degli standard diKyoto attraverso l'hosting capacity.Due giovani ingegneri che si sono distinti so-prattutto per aver unito un metodo tecnico-

In un momento così delicato per il nostro Paese è meritevoledi attenzione l’assegnazione da parte di Edison del Premio diLaurea Lodovico Priori alle due migliori tesi discusse nel 2012.Smart Grid al centro degli studi. Maurizio Brancaleoni: «Siamo un Paese dotato, nonostantel’attuale difficile e instabile situazione politica, di enormi ca-pacità creative e di innovazione: la ricerca e lo sviluppo sa-ranno uno dei principali fattori di rinascita».

Dall’università il futuro dell’industria

38 L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013

ECONOMIA

Il commento di Maurizio BrancaleoniCome Vice Presidente di ANIMA e Presidente di Avr non posso non ricordare quanto sia im-portante per la nostra industria, sia per il mercato interno che per quello dedicato all’espor-tazione, poter contare su giovani ricercatori estremamente determinati e preparati ad affron-tare nuove sfide. Nel campo energetico penso alle grandi opportunità che dovremo a breve perseguire nellarealizzazione di moderne centrali energetiche basate sulle energie rinnovabili (idroelettrica,geotermia e biomasse), maggiormente distribuite sul territorio, grazie anche all’enorme ca-pacità delle nostre aziende manifatturiere produttrici di turbine, pompe, valvole caldaie e re-cipienti in pressione in genere.

Tutti gli approfondimentisu industriameccanica.it

Da sinistra: Stefano Zin, Francesca Priori,Marco Ferrero e Giorgio Colombo

Marzo/Aprile 2013 - L’Industria Meccanica 39

APPROFONDIMENTI TECNICI

LE NUOVE REGOLE PER LA QUALIFICAPROFESSIONALE DELLE ATTIVITÀ NON REGOLAMENTATE PER LEGGEPer “attività professionali non regolamentate per legge” si intendono tuttequelle professioni che non siano già regolate da specifiche disposizioni legi-slative o che siano riservate, a titolo di legge, esclusivamente a soggetti iscrit-ti ad appositi albi o elenchi (es. attività in ambito sanitario).Ad esempio, il “professionista” che opera come manutentore di attrezzature eimpianti in ambito industriale svolge generalmente la propria attività profes-sionale in un ambito non regolamentato, almeno non in maniera specifica, dalpunto di vista legislativo: non esistono cioè né prerequisiti definiti per leggeper accedere a questa professione né strumenti oggettivi per valutare la pro-fessionalità stessa del manutentore (la cosiddetta “qualifica professionale”).Nel corso degli anni sono stati sviluppati diversi progetti con l’obiettivo diqualificare dal punto di vista professionale tali attività: il percorso di caratte-re generale per il riconoscimento delle capacità professionali dei soggetti cheoperano in attività non regolamentate per legge è stato però recentemente de-finito sia in ambito legislativo che in ambito tecnico normativo.Di seguito sono riassunti gli elementi fondamentali.

Legge 14 gennaio 2013 n. 4 - Disposizioni in materia di professioni non or-ganizzateQuesta Legge è stata definitivamente approvata dalla Camera dei deputati loscorso mese di dicembre ed è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 26 gen-naio 2013. La Legge 14 gennaio 2013 n. 4 è entrata in vigore dallo scorso 10febbraio.La nuova legge ha come obiettivo quello di disciplinare le “professioni nonorganizzate in ordini o collegi”: insieme con altri elementi importanti (quali,ad esempio, la disciplina delle associazioni professionali), i passaggi più si-gnificativi della Legge sono quelli riportati negli articoli da 6 a 9 (riassunti bre-vemente di seguito).Articolo 6 (Autoregolamentazione volontaria)La qualificazione professionale dei soggetti che operano in attività non rego-lamentate per legge avverrà attraverso la “autoregolamentazione volontaria”. Tale autoregolamentazione volontaria si baserà sulla conformità a specifichenorme tecniche elaborate da UNI; le norme tecniche UNI dovranno definirecon precisione i requisiti, le competenze e le modalità di esercizio che ca-ratterizzano la specifica attività professionale cui si riferiscono.Articolo 7 (Sistema di attestazione e prerogative delle associazioni professionali)Viene affidato alle associazioni professionali il compito di attestare la confor-mità di un singolo professionista ai requisiti necessari per svolgere corretta-mente la propria attività (requisiti esplicitati nelle norme UNI di cui all’arti-colo 6 e da regolamenti specifici elaborati dall’associazione stessa). Articolo 8 (Validità dell'attestazione)Definisce i criteri di validità dell’attestazione rilasciata al singolo professio-nista da parte della competente associazione professionale.Articolo 9 (Certificazione di conformità a norme tecniche UNI)Le associazioni professionali rappresentative di un settore devono partecipa-re attivamente all'elaborazione della normativa tecnica UNI relativa alla spe-cifica attività professionale.

Inoltre, le associazioni professionali possono promuovere la costituzione diorganismi di certificazione della conformità per il proprio settore di compe-tenza; tali organismi di certificazione (che dovranno avere l’accreditamentorilasciato da Accredia) potranno rilasciare al singolo professionista che ne fa-

NOTIZIEGURI

DATA: 2 gennaio 2013 - serie GU n.1 Suppl.ordinario n.1ENTE DI RIFERIMENTO: Ministero Dello Svi-luppo EconomicoAMBITO: Efficienza Energetica – Conto Ener-gia TermicoTITOLO: DECRETO 28 dicembre 2012 DESCRIZIONE: Incentivazione della produ-zione di energia termica da fonti rinnovabilie interventi di efficienza energetica di picco-le dimensioni.

DATA: 2 gennaio 2013 – serie GU n.1 Suppl.ordinario n.1 ENTE DI RIFERIMENTO: Ministero Dello Svi-luppo EconomicoAMBITO: Efficienza Energetica – CertificatiBianchiTITOLO: DECRETO 28 dicembre 2012 DESCRIZIONE: Determinazione degli obiet-tivi quantitativi nazionali di risparmio ener-getico che devono essere perseguiti dalle im-prese di distribuzione dell'energia elettrica eil gas per gli anni dal 2013 al 2016 e per il po-tenziamento del meccanismo dei certificatibianchi. Il decreto fissa i nuovi target nazio-nali per il quadriennio 2013-2016 in terminidi risparmio energetico per le aziende di di-stribuzione dell'energia elettrica e del gas edispone il passaggio al GSE dell'attività di ge-stione del meccanismo dei certificati bianchi.

DATA: 9 gennaio 2013 – serie GU n.7 ENTE DI RIFERIMENTO: Ministero Dell’Am-bienteAMBITO: Direttiva Emission Trading - sistemaper lo scambio di quote di emissioni dei gasa effetto serra nella Comunità TITOLO: DELIBERA 28 dicembre 2012 DESCRIZIONE: Procedure applicabili per ilperiodo 2013 - 2020 all'assegnazione di quo-te gratuite ai nuovi entranti nonché' alla mo-difica dei quantitativi assegnati a titolo gratui-to in caso di modifica sostanziale della capa-cità, cessazione e parziale cessazione delleattività di un impianto, in applicazione delladecisione 2011/278/UE ed ai sensi della di-rettiva 2003/87/CE.

DATA: 25 gennaio 2013 – serie GU n. 21ENTE DI RIFERIMENTO: Ministero dello Svi-luppo EconomicoAMBITO: attuazione Direttiva 2002/91/CE re-lativa al rendimento energetico nell'ediliziaTITOLO: Decreto 22 novembre 2012DESCRIZIONE: Modifica dell'Allegato A deldecreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, re-cante attuazione della direttiva 2002/91/CE re-lativa al rendimento energetico nell'edilizia.

DATA: 26 gennaio 2013 – serie GU n.22 AMBITO: Legislazione GeneraleTITOLO: Legge 14 gennaio 2013 ‘Disposi-zioni in materia di professioni non organiz-zate’DESCRIZIONE: La legge dà piena applica-zione a quel principio di sinergia tra legisla-zione e normazione tecnica che da sempre èconsiderato un elemento fondamentale di svi-

NOTIZIEGUUE

40 L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013

APPROFONDIMENTI TECNICI

cesse richiesta, se in possesso dei requisiti, il certificato di conformità alla nor-ma tecnica UNI definita per la singola professione.Nella sostanza la nuova Legge 14 gennaio 2013 n. 4 affida ruoli e compiti fon-damentali a UNI e alle associazioni professionali:• UNI ha il compito di redigere le norme tecniche nelle quali siano definiti irequisiti e le competenze necessarie per svolgere una determinata professione• Le associazioni professionali potranno:

- da un lato attestare, sotto la propria responsabilità, la competenza profes-sionale di un singolo lavoratore;

- dall’altro promuovere collaborazioni con organismi di certificazioni già esi-stenti (o la nascita di nuovi organismi ad hoc) che siano autorizzati a certifi-care la conformità delle competenze del singolo lavoratore ai requisiti defini-ti dalla norma tecnica UNI.Il percorso delineato dalla Legge 14 gennaio 2013 n. 4 costituisce pertanto lanuova procedura per la qualificazione professionale dei soggetti operanti in at-tività professionali non regolamentate per legge.

Alessandro Maggioni

AGGIORNAMENTO SULL’APPLICAZIONEDEL REGOLAMENTO REACH PER IL TRIOSSIDO DI CROMO CrO3(ACIDO CROMICO)Il triossido di cromo CrO3 è utilizzato come componente di preparati utilizza-ti per la finitura metallica o come catalizzatori. In particolare, il triossido di cro-mo viene utilizzato nel trattamento di superfici (es. industria galvanica, deco-rativa e funzionale)Come tutte le sostanze chimiche, il triossido di cromo è soggetto al Regola-mento 1907/2006 REACH che prevede che le sostanze ad elevato livello di ri-schio siano inserite gradualmente nell'Allegato XIV del Regolamento stesso;una volta inserite in questo Allegato, tali sostanze non potranno essere immessesul mercato o utilizzate a partire da una certa "data di scadenza” a meno cheall'impresa non sia concessa un'autorizzazione secondo una ben definita pro-cedura.Il 20 dicembre 2011 l'ECHA (Agenzia europea per le sostanze chimiche) haraccomandato alla Commissione Europea di inserire 13 sostanze nell'allegatoXIV del REACH e il triossido di cromo CrO3 è tra queste sostanze.La procedura di autorizzazione è necessaria quando viene immessa sul mer-cato europeo una sostanza ad alta pericolosità singola o un preparato o ancheincorporata all’interno di un prodotto.Obiettivo della procedura di autorizzazione è garantire una buona gestione delrischio e la sostituzione a termine delle sostanze cosiddette “estremamentepreoccupanti” (sostanze SVHC), laddove ci sia fattibilità economica e tecnica.La procedura di autorizzazione non è legata alle quantità delle sostanze quan-to al loro utilizzo. Le sostanze soggette ad autorizzazione sono elencate al-l'Allegato XIV del REACH e, in conseguenza di questa decisione, tali sostanzenon potranno essere immesse sul mercato o utilizzate a partire dalla “sunsetdate” (data di scadenza) a meno che all’impresa non sia concessa una apposi-ta autorizzazione.Gli utilizzatori finali potranno, previa comunicazione all’Agenzia ECHA, uti-lizzare le sostanze incluse nell’allegato XIV senza richiedere il rilascio di unaspecifica autorizzazione esclusivamente se l’uso fatto è conforme alle condi-zioni previste dall’autorizzazione rilasciata per lo stesso utilizzo a un soggettoa monte della catena di fornitura.

NOTIZIEGURI

luppo. In particolare l’articolo 6 “Autoregola-mentazione volontaria”, pur non rendendoobbligatorio il rispetto delle norme UNI, de-finisce quei principi e criteri generali che di-sciplinano l’esercizio autoregolamentato del-l’attività professionale che la norma tecnica difatto garantisce.

DATA: 28 gennaio 2013 – serie GU n. 23ENTE DI RIFERIMENTO: Presidenza della Re-pubblicaAMBITO: Direttiva 2008/50/CE relativa allaqualità dell'aria ambiente e per un'aria piùpulita in EuropaTITOLO: Decreto Legislativo 24 dicembre2012 n. 250DESCRIZIONE: Modifiche ed integrazioni aldecreto legislativo 13 agosto 2010, n. 155, re-cante attuazione della direttiva 2008/50/CErelativa alla qualità dell'aria ambiente e perun'aria più pulita in Europa.Entrata in vigore del provvedimento: 12 feb-braio 2013.

DATA: 17 gennaio 2013ENTE DI RIFERIMENTO: CONSIGLIO EU-ROPEOAMBITO: AntidumpingTITOLO: REGOLAMENTO DI ESECUZIONE(UE) N. 78/2013DESCRIZIONE: REGOLAMENTO DI ESECU-ZIONE (UE) N. 78/2013 DEL CONSIGLIO del17 gennaio 2013 che istituisce un dazio anti-dumping definitivo e dispone la riscossione de-finitiva del dazio provvisorio istituito sulle im-portazioni di alcuni accessori per tubi di ferro odi acciaio originari della Russia e della Turchia

DATA: 23 gennaio 2013ENTE DI RIFERIMENTO: COMMISSIONEEUROPEAAMBITO: Codice doganale comunitarioTITOLO: REGOLAMENTO DI ESECUZIONE(UE) N. 58/2013 DESCRIZIONE: REGOLAMENTO DI ESECU-ZIONE (UE) N. 58/2013 DELLA COMMIS-SIONE del 23 gennaio 2013 recante modifi-ca del regolamento (CEE) n. 2454/93 che fis-sa talune disposizioni d’applicazione del re-golamento (CEE) n. 2913/92 del Consiglio cheistituisce il codice doganale comunitario

DATA: 25 gennaio 2013ENTE DI RIFERIMENTO: COMMISSIONEEUROPEAAMBITO: laboratori di riferimento dell’UETITOLO: REGOLAMENTO DI ESECUZIONE(UE) N. 72/2013

Marzo/Aprile 2013 - L’Industria Meccanica 41

A fronte di una notifica, l’Agenzia può ordinare ai produttori o agli importato-ri di articoli di presentare una registrazione per ogni sostanza contenuta in ta-li articoli, se sono soddisfatte le seguenti condizioni:• la sostanza è contenuta in tali articoli in quantitativi complessivamente su-periori a 1 t/a per produttore o importatore;• l’Agenzia ha motivo di sospettare che la sostanza sia rilasciata dagli articolie il rilascio della sostanza dagli articoli presenti un rischio per la salute uma-na o per l’ambiente (queste regole non si applicano alle sostanze che sono giàstate registrate per tale uso).

Stato di avanzamento procedura di autorizzazione per triossido di cromoCrO3La procedura formale per limitare l’utilizzo del triossido di cromo CrO3, è ini-ziata nel 2011 e si è conclusa lo scorso 21 novembre 2012 con l’approvazio-ne definitiva dell’inserimento del triossido di cromo nell'Allegato XIV da par-te del REACH Regulatory Committee della Commissione Europea.La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale Europea della Decisione della Com-missione è attesa a giorni e tale data di pubblicazione determinerà alcune sca-denze fondamentali per l’industria.In primo luogo, è stato definito un periodo transitorio di 35 mesi (invece dei21 usualmente previsti) per la presentazione da parte delle singole aziende del-le domande di autorizzazione per l'uso del triossido di cromo. Il Regolamen-to REACH prevede inoltre ulteriori 18 mesi per la definizione della “sunset da-te”, cioè la data oltre la quale il triossido di cromo non potrà più essere utiliz-zato senza autorizzazione.È pertanto ragionevole prevedere che il limite ultimo per il divieto di utilizzosenza autorizzazione del triossido di cromo in Europa cadrà entro la fine del2017.

Alessandro Maggioni

GAS FLUORURATI – ISTITUITO IL REGISTRO TELEMATICOIl Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha comuni-cato – con pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italianan.35 (11.02.2013) – l’istituzione del Registro telematico nazionale delle per-sone e delle imprese certificate, istituito ai sensi dell'art. 13 del DPR 43/2012,recante attuazione del Regolamento CE n. 842/2006 su taluni gas fluorurati adeffetto serra.Il Registro Telematico, la cui gestione è affidata alle Camere di Commercio com-petenti, è il registro in cui si devono iscrivere – entro 60 giorni dall’attivazione– le persone e le imprese che svolgono attività su apparecchi fissi di refrigera-zione, condizionamento d'aria, pompe di calore e antincendio che contengo-no gas fluorurati a effetto serra.Le attività che possono comportare l’obbligo di iscrizione sono le seguenti:• installazione, manutenzione o riparazione di apparecchiature fisse di refri-gerazione, condizionamento d’aria e pompe di calore contenenti alcuni gasfluorurati ad effetto serra (F-gas)• installazione, manutenzione o riparazione di impianti fissi di protezione an-tincendio e di estintori contenenti taluni F-gas • recupero di taluni F-gas dai commutatori ad alta tensione• recupero di solventi a base di taluni F-gas dalle apparecchiature che li con-tengono• recupero di taluni F-gas da impianti di condizionamento d'aria dei veicoli amotore.

NOTIZIEGUUE

BITUME E LEGANTI BITUMINOSIUNI EN 1425:2013 Bitume e leganti bitumi-nosi - Caratterizzazione delle proprietà sen-soriali Commissioni Tecniche : [UNICHIM - Asso-ciazione per l'Unificazione nel settore del-l'Industria Chimica]

BOMBOLE PER GASUNI EN ISO 22435:2013 Bombole per gas -Valvole per bombole con riduttori di pressio-ne integrati - Specifiche e prove di tipo Commissioni Tecniche : [Recipienti per il tra-sporto di gas compressi, disciolti o liquefatti]

BOMBOLE PER PROPANOUNI 7051:2013 Bombole per propano - Di-mensioni fondamentali Commissioni Tecniche : [Recipienti per il tra-sporto di gas compressi, disciolti o liquefatti]

CONTENITORI PER TRASPORTO MERCIUNI EN ISO 6346:2013 Contenitori per tra-sporto merci - Codificazione, identificazionee marcatura Commissioni Tecniche : [Trasporto guidato suferro]

DISPOSITIVI DI SICUREZZA E CONTROL-LO PER BRUCIATORI A GAS ED APPAREC-CHI A GASEC 1-2013 UNI EN 13611:2011 Dispositivi disicurezza e controllo per bruciatori a gas edapparecchi a gas - Requisiti generali Commissioni Tecniche : [CIG - Comitato Ita-liano Gas]

NORMATIVA

DESCRIZIONE: REGOLAMENTO DI ESECU-ZIONE (UE) N. 72/2013 DELLA COMMIS-SIONE del 25 gennaio 2013 che modifica i re-golamenti (CE) n. 180/2008 e (CE) n.737/2008 per quanto riguarda il periodo didesignazione di alcuni laboratori come labo-ratori di riferimento dell’UE

DATA: 26 gennaio 2013ENTE DI RIFERIMENTO: COMMISSIONEEUROPEAAMBITO: progettazione ecocompatibile del-le asciugabiancheria per uso domesticoTITOLO: Rettifica del regolamento (UE) n.932/2012DESCRIZIONE: Rettifica del regolamento(UE) n. 932/2012 della Commissione, del 3ottobre 2012, recante modalità di esecuzionedella direttiva 2009/125/CE del Parlamentoeuropeo e del Consiglio in merito alle speci-fiche per la progettazione ecocompatibiledelle asciugabiancheria per uso domestico.

42 L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013

MERCATO

La Società San Paolo ha adottato per la sua sede di Roma un impianto di cogene-razione a microturbina Capstone, contribuendo alla riduzione nell’atmosfera di pro-dotti inquinanti. Il valore tecnico e ambientale di questa recente realizzazione sot-tolineata da Ilario Vigani, Presidente di IBT Group e responsabile dell’installazionedel sistema.

Turbina a zero emissioni e basso impatto acustico

La Società San Paolo ha adot-tato per la sua sede di 12mi-

la metri quadrati all’internodella cerchia urbana di Romauna soluzione energetica al-l’avanguardia. Grazie all’in-stallazione di un impianto dicogenerazione a microturbinaCapstone, la Società San Pao-lo contribuisce significativa-mente alla riduzione dell’im-missione in atmosfera di mos-sidi di azoto (NO/NOx) e di os-sidi di carbonio (CO/CO2), ri-manendo abbondantementesotto i limiti di legge (rispettivamente con valori sotto i 5ppmV e 9 ppmV). “Dopo aver valutato diverse soluzioni nelcampo delle energie alternative e delle fonti rinnovabili conlo scopo di soddisfare l’enorme fabbisogno energetico delcomplesso immobiliare (energia elettrica, riscaldamento,acqua calda sanitaria), la scelta è ricaduta su un sistema dicogenerazione con una fonte di approvvigionamento puli-ta (gas metano). Oltre a un risparmio energetico medio del30%, la tecnologia Capstone vanta altissimi livelli di pro-tezione contro le sostanze che si generano all’interno deiprocessi di combustione e che, se non controllate, rischia-no di essere immesse direttamente nell’aria ha commenta-to Don Paolo Epidotti – Economo della “Provincia Italia”.

✽ ✽ ✽

Capstone, azienda leader mondiale nelle microturbine agas di cui IBT Group è partneresclusivo per l’Italia, producele uniche microturbine almondo in grado di garantire ilrispetto dei più severi limiti diemissioni previsti nelle areeurbane di molte Regioni sen-za dover adottare alcun cata-lizzatore esterno. La tecnolo-gia Capstone nasce, infatti, inCalifornia, stato con i limiti diemissioni più bassi al mondo,ed è approvata dalla rigidissi-ma California Air Resources

Board (CARB). Le turbine sono progettate inmodo da ottenere ampi volu-mi di combustione e una pro-lungata residenza dei residuiin modo da ottenere la com-bustione completa del CO edegli idrocarburi incombusti.Inoltre, la loro principale ca-ratteristica è di essere “oilfree”, ovvero di girare “sull’a-ria”, anziché a olio come glialtri impianti, evitando quindiproblemi di viscosità, depositicarboniosi ecc. In questo mo-

do, i sistemi Capstone producono fumi ricchi di ossigenocon meno di 5 ppm di ossido di azoto (e 50 ppm di mo-nossido di carbonio, composti organici volatili, e partico-lato, arrivando ad avere emissioni in media 10 volte infe-riori a quelle dei motori a pistoni. Queste caratteristiche as-sumono ancora maggiore importanza in vista di un ina-sprimento delle regolamentazioni in termini di emissioniimposte dalla Comunità Europea e delle numerose leggi re-gionali che fissano limiti sempre più severi sulla ubicazio-ne di impianti a biomassa, biogas o con vecchi motori chepossono arrecare gravi problemi di inquinamento.

✽ ✽ ✽

“Quando si valuta l’adozione di un impianto per il rispar-mio energetico, è doveroso verificare che la soluzione scel-ta non crei squilibri nell’ambiente circostante. È importan-

te far conoscere esempi vir-tuosi come quello di San Pao-lo, soprattutto in un periodostorico in cui troppo spesso sisente parlare di cogenerazioneper l’inquinamento causatodalla malagestione di moltiimpianti, invece che per il suofondamentale contributo allasalvaguardia dell’ambiente,”ha commentato Ilario Vigani,Presidente di IBT Group e re-sponsabile dell’installazionedel sistema.

44 L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013

MERCATO

Parigi Industry augura lunga vita all’oro di domani partecipando nel 2013 all’AnnoInternazionale della Cooperazione Idrica per le Nazioni Unite

Acqua, di generazione in generazione

Sensibilizzare gli utenti su quanto è ne-cessario fare per un utilizzo razionale

di un bene estremamente prezioso comel'acqua è l’ambizioso progetto nel qualeParigi Industry ha voluto investire, facendocostante riferimento all’importanza di pro-gettare e produrre secondo regole efficaciche tutelano l’ambiente. Una filosofia chiara e trasparente quelladall’azienda italiana che lavora da tempoin questa direzione producendo tubi fles-sibili con soluzioni all’avanguardia per ga-rantire un risparmio costante dell’acqua. Il contributo di Parigi Industry è diventatoancora più concreto con il nuovo progettodi comunicazione “Acqua di generazionein generazione”, un concept studiato da Publitrust, e rea-lizzato con il supporto del fotografo Flavio Gallozzi. Imma-gini forti, generazioni che si incontrano, etnie che si avvici-

nano e l’acqua protagonista di questo viag-gio internazionale ed emozionale. “In par-ticolare”, ha dichiarato Laura Parigi Presi-dente dell’omonimo Gruppo, “vogliamoaugurare lunga vita all’acqua proponendoal mercato flessibili italiani al 100%, rea-lizzati con diametri ridotti, a volte anche ri-dottissimi rispetto agli standard presenti sulmercato, e fabbricati con materiali che giàrispettano le severe norme tedesche in vi-gore dal dicembre 2013. Partendo da que-ste premesse abbiamo voluto dedicare lanuova campagna pubblicitaria al tema del-l’acqua perché oltre l’80% del nostro fattu-rato è generato da prodotti che trasportanoquesto bene indispensabile e ciascuno di

noi è responsabile dell’utilizzo che ogni giorno ne fa. Il pro-gramma di comunicazione avrà durata triennale e troveràpertanto ulteriori spunti e sviluppi nel biennio 2014-2015.

Fondata nel 1972, MS Isolamenti opera nei settori delle coibentazioni, deiponteggi e delle bonifiche ambientali.

Da quarant’anni per la sicurezza

Èil 1972 quando RaimondoMoscardo fonda, a Milano, la

MS di Moscardo Raimondo e C,specializzata nel campo delle coi-bentazioni di impianti tecnologi-ci e industriali. In pochi anni la so-cietà acquisisce i più importanticlienti del mercato nazionale(Enel, Esso, Saras ecc.). Nel 1980la MS Isolamenti si trasforma in SpA e nel 1984 si trasferiscea Meda (a nord di Milano). Oggi l’azienda conta oltre 360dipendenti e un fatturato di quasi 32 milioni di euro. MS Iso-lamenti è una primaria realtà nazionale soprattutto nei set-tori delle coibentazioni, dei ponteggi e delle bonifiche am-bientali, grazie alla serietà, alla professionalità e ai risultatiottenuti, operando sempre nel rispetto dell’ambiente. Lo spirito imprenditoriale e la volontà di fornire sempre uneccellente servizio alla clientela hanno fatto acquisire, nel1999, la Certificazione della Qualità per tutti i settori di in-

tervento. Oggi l’azienda è in pos-sesso della Certificazione SOA,della Certificazione di iscrizioneAlbo Nazionale Smaltitori e del-la Certificazione ISO9001/2000.Le aree di intervento sono: fab-bricazione e fornitura in opera diisolamenti termici e acustici; co-

struzione, noleggio in opera e smontaggio di ponteggi; rea-lizzazione opere di bonifica e protezione ambientale; rea-lizzazione di coperture civili e industriali, controsoffittatu-re, pareti in cartongesso e lavori di edilizia privata e pub-blica.Servizi e soluzioni vengono studiati e personalizzati per risol-vere ogni specifico problema. In particolare, lo staff tecnicodella MS Isolamenti affronta, studia e risolve ogni problema,per ridurre, con un adeguato isolamento, il sempre più signi-ficativo problema dei costi energetici.

Alimentatori a 4 quadranti

Toellner, società commericalizzatadalla Burster, presenta la nuova se-

rie di alimentatori a 4 quadranti con“source and sink” di 320 W, in gradodi generare segnali DC e AC con unafrequenza fino a 100 kHz. Si tratta dimoduli elettronici che generano ten-sioni positive e negative e fornisconoe ricevono correnti positive e negati-ve. Devono essere pertanto usati co-me sorgente o carico.Gli alimentatori da laboratorio sonoprincipalmente in grado di fornire po-tenza con una singola polarità: peresempio questi strumenti lavoranounicamente nel primo quadrante deldiagramma tensione/corrente.Gli amplificatori standard fornisconotensioni con entrambe le polarità manon sono generalmente in grado di as-sorbire valori di potenza in un range

confrontabile con quello che loro stes-si forniscono. Pertanto, lavorano prin-cipalmente come strumenti a 2 qua-dranti. Inoltre, tutti gli alimentatori so-no in grado di assorbire la potenza conentrambe le polarità corrispondentialle potenze fornite.Un alimentatore TOE 7621 contienein un solo strumento sia una sorgentebipolare di tensione e corrente che uncarico di corrente. È possibile ancheusarlo come amplificatore di potenzabipolare.

www.burster.it

Macchina per saldaturamulti processo

Esab presenta una nuova macchinaa inverter leggera e compatta per

saldatura multi processoMIG/MAG/MMA, TIG e MIG pulsato,denominata “Aristo®Mig 4004i Pulse”,destinata ad applicazioni di saldaturaa elevata produttività per spessori dilamiera medio-alti. A confronto conmacchine convenzionali di pari po-

tenza, lospazio oc-cupato daquesta mac-china è del70% mino-re, mentre ilpeso è infe-r i o r edell’80%.La macchi-na eroga300 A conciclo di lavoro 100% e 400 A al 60%.L’elevata efficienza (88%) e il fattoredi potenza vicino a 1 contribuisconoa minimizzare i consumi.Il sistema di raffreddamento intelli-gente consente di incrementare il tem-po di lavoro della macchina e mantie-ne la torcia a una temperatura confor-tevole per l’operatore. La ventola diraffreddamento e la pompa di circola-zione dell’acqua si fermano automa-ticamente dopo 6,5 minuti di inatti-vità, riducendo il consumo di energiaa vuoto.La funzione QSet™ monitorizza latensione d’arco e ottimizza i parame-tri di saldatura in dip-transfer. In talmodo le condizioni dell’arco vengo-no stabilizzate dopo pochi secondidall’inizio della saldatura ed è cosìpossibile regolare la velocità del filosecondo le diverse applicazioni, la-sciando che QSet si occupi del resto.Con SuperPulse™ (pannello U82) sipossono sovrapporre vari tipi di arcoin un procedimento di saldatura. Le linee sinergiche sono uno strumen-to utile per trovare rapidamente la lun-ghezza ideale dell’arco. La funzione LiveTig™, che limita lacorrente di innesco a 12-15 A, con-sente di utilizzare la macchina ancheper il procedimento di saldatura TIG.I traina-filo Aristo®Feed 3004/4804possono essere dotati di due diversipannelli di controllo, Aristo®U6 e Ari-sto®U82 entrambi caratterizzati da fa-cilità di lettura e regolazione.La macchina può essere dotata di cen-tralina di raffreddamento COOL1 pertorce raffreddate ad acqua.Si possono utilizzare bobine di filoconvenzionali oppure i fusti Ma-rathonPac™, con un attacco predi-sposto sul retro del trainafilo, comple-to di supporto per la guaina guidafilo.

www.esab.it

Trasmettitori dipressione e temperaturacon classificazione SIL

La gamma di pro-dotti elettronici

della Wika includetrasmettitori pressio-ne e di temperaturacon classificazioneSIL secondo gli stan-dard IEC 61508 e IEC61511.Per il trasmettitore dipressione a sicurez-za intrinseca model-lo “IS-20” (nella figura) con protezio-ne tipo ia e approvazione Atex, tutti iparametri di sicurezza per applicazio-ni SIL sono stati determinati e inclu-dono: Average Probability of Failureon Demand (PFDa); Hardware FaultTolerance (HFT); Safe Failure Fraction(SFF).È inoltre indicato il parametro MTTFd(Mean Time To Dangerous Failure),utile per determinare il relativo Perfor-mance Level (PL).Per il trasmettitore di temperatura“T32.xS”, la qualifica del prodotto perl’impiego in sistemi di protezione èstato certificato dal TÜV Rheinland-Ad oggi, a livello mondiale, solo duetrasmettitori di temperatura sonoconformi alle stringenti procedure“"Full Assessment in accordance withIEC61508".In passato, i dispositivi di questo tipovenivano valutati unicamente per laloro affidabilità operativa e/o per le lo-ro probabilità di guasto e successiva-mente dichiarati idonei con l’attribu-to “proven in use”. Al contrario, lanuova procedura determina e certifi-ca l’idoneità per i sistemi di protezio-ne in basi a regole severe, che inclu-dono i processi di progettazione e svi-luppo e richiedono l’impiego di stru-menti di assicurazione qualità di li-vello professionale.Oltre al completo sistema interno dimonitoraggio di eventuali guasti, ilT32.xS è disponibile nella versione adue sensori ridondanti con changeo-ver automatico, rilevamento derive in-tegrato e compatibilità con quasi tuttigli strumenti hardware e software di-sponibili sul mercato.

www.wika.com

Marzo/Aprile 2013 - L’Industria Meccanica 45

NEWS

Caldaia efficiente ed elegante

In t e r f a c c i autente touch

screen, campodi modulazio-ne da 1 a 9, cir-colatore mo-dulante, fun-zione comfortper acqua cal-da sanitaria,riempimentoau toma t i co :sono queste le principali caratteristi-che che rendono “Itaca”, nuova cal-daia top di gamma di Fondital, un con-nubio ideale tra innovazione, efficien-za ed eleganza. La caldaia è disponi-bile nei modelli a combustione atmo-sferica “CTFS” (24, 28, 32 kW) e soloriscaldamento “RTFS” (24, 28, 32), neimodelli a condensazione “KC” (24,28, 32 kW), nelle stesse potenze peresterno, e nelle versioni “KR” (32 kW)e “KRB” (32 kW). Capace di gestire diserie tre tipologie di impianto solaretermico, Itaca offre una gestione sem-plice e intuitiva; l’interfaccia utente in-tegra tre orologi programmatori in gra-do di gestire due zone di riscaldamen-to e, nella versione KRB, il carico di unbollitore esterno. L’efficienza energeti-ca, grazie all’ampio campo di modu-

lazione e al circolatore modulante, as-sicura insieme alla funzione comfort imassimi standard raggiungibili, men-tre l’innovativo design con banda in al-luminio satinata e la forma ergonomi-ca fanno sì che la caldaia diventi unelemento d’arredo.

www.fondital.it

Carrelli elevatori diesel-elettrici

OM Still presenta i nuovi carrelli“RX 70-60/80” ed “RX 70-

40/50” (nella figura), che completanola gamma della serie RX 70. Dotati diun motore a trazione diesel-elettrica,questi carrelli, che hanno portata da 4a 8 t, uniscono potenza, precisione,ergonomia, compattezza e sicurezza.Caratteristica principale è la “power-line” che, combinando i motori indu-striali ad alte prestazioni alla collau-datissima trazione diesel-elettrica,rende possibili ritmi di lavoro soste-nuti e bassi consumi. Il perfetto mix trapotenza e precisione è ottenuto graziea un comando preciso e sensibile del-l'avviatore di marcia e dell'idraulica ea cinque programmi di marcia regola-bili, che consentono di personalizza-re la velocità massima di marcia e iprocessi di accelerazione e frenata.

Inoltre, i nuovi modelli RX stabilisco-no standard ambientali più elevati ri-spetto a quelli imposti dalle normati-ve comunitarie. Alle basse emissioni siassociano bassi consumi grazie alcontrollo intelligente dell'unità di co-mando e al programma di efficienzaenergetica Blue-Q.

www.om-still.it

Sensori di pressione MEMS

Il nuovo sensore di pressione dellaOmron “2SMPP-03”, basato sulla

tecnologia MEMS, è ideale nella ap-plicazioni medicali, quali la terapia apressione negativa per le ferite(NPWT, Negative Pressure WoundTherapy), il rilevamento di fuoriuscitedi gas, il controllo del movimento, gliindicatori di livello, le applicazionidomotiche e la strumentazione dicontrollo per impieghi industriali. Ildispositivo offre un’accuratezza di mi-surazione tra -50 e +50 kPa e fa dacomplemento al predecessore2SMPP-02, che ha un range di rileva-mento da 0 a 37 kPa. Entrambi i sen-sori condividono la caratteristica del-l’estrema compattezza (6,1 x 4,7 x8,2mm), offrono una tensione di offsetridotta e una dispersione di ±4,0 mVe 3,1 mV, tali da rendere superflue leguarnizioni. Il basso livello di consu-mo di 0,2 mW, insieme alla correntedi pilotaggio di appena 100 µA, con-sentono significativi risparmi di ener-gia. Le specifiche includono valori dinon-linearità inferiori allo 0,8% fondoscala e una isteresi di 0,5% fondo sca-la. Altre caratteristiche interessanti so-no i bassi livelli di oscillazione dellatemperatura di ±1% e dell’offset di± 3 %f o n d oscala.

wwww.omroncomponents.it

46 L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013

NEWS

Configuratore di nastritrasportatori

Il configuratore di nastri trasportatoridi Montech è ancora più facile da

usare perché, ultimata la configurazio-ne, l’utente può scaricare direttamentei dati CAD del nastro realizzato. Si trat-ta di una notevole semplificazione dellavoro, perché finora i dati CAD di ognicomponente dovevano essere scarica-ti singolarmente e assemblati. Un’altraopzione è il salvataggio deidati delle configurazioni,che possono essere memo-rizzati dall’utente e richia-mati successivamente. Conil configuratore (disponibi-le sul sito dell’azienda) iclienti interessati possonoconfigurare i nastri da sé eprovare diverse varianti. Inquesta fase il sistema guida

l’utente nell’inserimento di tutti i datinecessari per la realizzazione della so-luzione di trasporto. Le configurazioniinadeguate vengono escluse a prioridal programma tramite una rapida ana-lisi di plausibilità. Dopo la configura-zione l’utente può scaricare un file pdfdella configurazione stessa e ordinaredirettamente il nastro trasportatore conun clic.

www.montech.com

_

Tubi per trasporto di petrolio e gas

CI tubi prodotti da lamiere placca-te metallurgicamente per co-la-

minazione sono un’ottima scelta tec-nica ed economica per il trasporto dipetrolio e gas. Proprio la necessità ditrasportare fluidi corrosivi a elevatetemperature e alte pressioni ha incre-mentato l’uso dei tubi claddati neglianni. Ad oggi si stima che nei prossimi cin-que la richiesta di flowline in materia-li resistenti alla corrosione sarà attor-no a 930 km, di cui il 90% di tubi clado lined. I principali clienti sono glioperatori mondiali del petrolio, delgas e dei settori industriali petrolchi-mici. In ragione di questa tendenza AlliedInternational, che riunisce unità pro-duttive e commerciali nel mondo, ga-rantendo il ciclo completo di produ-zione, stoccaggio e commercializza-zione di ogni tipologia di fitting e pi-ping per i mercati dell’energia, puntacon forza alla vetrina di OMC 2013,presentando anche i suoi prodotticladdati e la sua Unità Gieminox Tec-tubi Raccordi Welded Pipes Division,uno dei pochi produttori a livellomondiale di tubi placcati saldati lon-gitudinalmente, in acciaio inossidabi-le, duplex, superduplex, leghe di ni-chel e tubi placcati meccanici (lined)e metallurgici (clad), fino a 12 m dilunghezza, grazie ad avanzate tecno-logie di produzione. Sono prodotti che affrontano il seve-ro controllo del diametro interno, pergarantire condizioni ottimali nel fit-up di saldatura e purezza della pas-sata di radice, in modo da soddisfarele tolleranze più strette fino a 0,25mm alle estremità dei tubi. Si tratta diprocessi che garantiscono eccellentirisultati in termini di resistenza allacorrosione.

www.tectubiraccordi.com

Gruppo serbatoio

Oventrop presenta il nuovo grup-po serbatoio “Regucor WHS”,

che consente di realizzare impianti diriscaldamento e produzione di acquacalda sanitaria garantendo risparmioenergetico e comfort. In pratica, il sistema sfrutta la perfettasinergia tra i diversi componenti:gruppo di regolazione per il generato-re di calore, accumulo termico, ri-scaldamento dell’acqua sanitaria, col-legamento al circuito di riscaldamen-to, gruppo solare.È possibile scegliere tra le versionida 800 litri e da 1000 litri. Il gruppoper la produzione istantanea del-l’acqua sanitaria ha portata di 20-30l/min. Il sistema è modulare e compatto,con minimi costi di installazione gra-zie al cablaggio interno, al gruppovalvole preassemblato e a un solo li-vello di collegamento all’impiantodomestico. I componenti sono integrati idraulica-mente inmanieraottimaleper l’ac-cumulo ela distri-buzionedel calo-re e tutti ir i t o r n isono col-legati als i s t e m adi stratifi-cazionedel bolli-tore, ga-rantendo così una stratificazione ter-mica stabile e un’elevata efficienzaenergetica.

www.oventrop.it

Tecnologia per taglio di acciaio dolce

Storicamente il taglio al plasma èstato normalmente usato per il ta-

glio dell’acciaio dolce fino allo spes-sore di 20 mm. Al di sopra di questo limite il taglio aossicombustibile era ancora il proces-

so di taglio più diffuso. Recentemente con l’introduzione diimpianti al plasma fino a 400 A si ètentato di alzare il limite fino a 50 mm,però a tali spessori la durata dei con-sumabili è ridotta e la qualità del ta-glio non è pari a quella ottenibile suspessori inferiori. La tecnologia HeavyCut di Victor Te-chnologies migliora l’efficienza di ta-glio su acciaio dolce di forte spesso-re e prolunga la durata dei consuma-bili. Il miglioramento dei consumabili edei parametri di processo permettedi tagliare meglio piastre di maggiorspessore, di aumentare la durata deiconsumabili e di ottenere un costoper taglio inferiore: il conseguimen-to di prestazioni di alta precisionenon è più limitato alle piastre più sot-tili. E quindi possibile tagliare fino allospessore di 50 mm con lo stesso ele-vato livello di qualità ottenibile su pia-stre di spessore inferiore. Questo risultato si raggiunge con l’u-so di consumabili di speciale disegnoe parametri di taglio altamente otti-mizzati. La tecnologia HeavyCut si avvale di:un nmuovo elettrodocon inserti mul-tipli in afnio (per aumentare la duratadei consumabili negli impieghi concorrenti elevate); un nuovo ugello indue pezzi (che permette il raffredda-mento dell'ugello fino all'orifizio, co-si da garantire la stessa elevata qualitàdi taglio per tutta la vita del consuma-bile); una nuova cuffia di protezionerinforzata (progettata per resistere allaforatura di 50 mm di spessore con unacorrente di 400 A); nuovi parametri ditaglio.

www.victortechnologies.com

48 L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013

NEWS

Ucif, Unione Costruttori Impianti di Finitura,

celebra 40 anni di impegno, di passione, di traguardi raggiunti con successo portandoall’eccellenza il Made in Italy. La finitura accompagna ogni processo produttivo sin dal suo inizio. Lo sapevi?Se fai prodotti di qualità sicuramente sì!

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• granigliatura

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Ucif, finitura per passione. Un punto di riferimento per tutta l’industria d’eccellenza.

Per maggiori informazioni: Ucif Unione Costruttori Impianti di Finitura | www.ucif.net | [email protected] Federata ANIMA / Confindustria

1973

2013

Attuatore con controlloelettronico

Negli impianti industriali, semprepiù attenzione è posta ai proble-

mi della sicurezza. L’utilizzo intensodi alcune installazioni, specialmentequelle in aree esplosive, imponeun’attenta analisi dei livelli di rischio.I controlli dei processi e sistemi di-ventano così sempre più di maggiorimportanza.

Al riguardo Bernard Controls ha svi-luppato nuovi prodotti con un livellosuperiore di sicurezza e affidabilità. Inparticolare, un esempio è rappresen-tato dall’attuatore con controllo elet-tronico Intelli+. Garantisce: continuoe preciso monitoraggio della valvolagrazie a un encoder assoluto e un sen-sore di coppia meccanico, una messain servizio semplice e una manuten-zione preventiva supportata dai nu-merosi dati registrati dall’attuatore.L’azienda ha inoltre deciso di offrire lacertificazione SIL (Safety Integrity Le-vel) per tutti i suoi attuatori Intelli+ perassicurare il più alto livello di auto-diagnosi e affidabilità, garantendo chele istruzioni di “Emergency stayput/Emergency shut down/Emergencyopen” siano eseguite senza errore.Bernard Controls ha inoltre deciso dicertificare SIL anche la segnalazionedi aperto, chiuso o posizione interme-dia al fine di dare all’operatore l’infor-mazione certa per poter prendere, incaso di emergenza, la decisione cor-retta. Questa è un ulteriore innova-zione nell’offerta degli attuatori elet-trici

www.bernardcontrols.com

Sistema di produzioneflessibile

Il nuovo sistema di produzione fles-sibile “FPC-3000” di Fastems ha, ri-

spetto ai modelli precedenti, una di-mensione di carico maggiore e di unnumero più elevato di posti pallet.Inoltre, qualora si renda necessarioaumentare la produzione, consente digestire con la massima semplicitàl’ampliamento del sistema aggiungen-do posti pallet, macchine o stazioni dicarico. Trattandosi di un FMS montato e te-stato in fabbrica, permette un'instal-lazione veloce e un avviamento ge-stito direttamente presso la sede delcliente.Come tutti i prodotti FPC, consente digestire un'ampia gamma di macchi-ne utensili e pallet, con dimensionivariabili, generalmente da 400 × 400mm a 1000 × 1000 mm. Il peso di ca-rico massimo può raggiungere 3000kg. Fastems Srl è la filiale italiana di Fa-stems Group, multinazionale finlan-dese all’avanguardia nella progetta-zione e produzione di sistemi flessibi-li di produzione e celle robotizzate,volti a migliorare la produttività delleaziende manifatturiere attraverso l’au-tomazione di fabbrica, la produzionenon presidiata e l’ottimizzazione del-le risorse.

www.fastems.com

Kit solare a circolazionenaturale

Con Wagner & Co Solar Italia laproduzione di acqua calda sani-

taria diventa sicura e affidabile comeconfermato dal Solar Keymark, certifi-cazione riconosciuta a livello europeoper collettori e sistemi solari, testati se-condo i severi criteri della normativaEN 12976. Secuterm è il kit solare per acqua cal-da sanitaria progettato per l’installa-

zione su tetto piano o inclinato, ga-rantisce un’ottima efficienza anche incaso di ridotta radiazione solare. L’innovativa protezione termostaticagarantisce un funzionamento del si-stema solare sicuro ed affidabile neltempo, limitando la temperatura nelserbatoio a 80 °C massimi e riducen-do al minimo la manutenzione.Oltre a proteggere l’impianto, il di-spositivo ne migliora l’efficienza: per-mette di raggiungere rese solari piùelevate rispetto ai sistemi convenzio-nali ed evita la formazione di incro-stazioni calcaree sulla valvola di sicu-rezza. Consente inoltre di eliminare sia i ri-schi di blocco dell'impianto per per-dita di fluido solare, sia gli sprechi diacqua potabile dovuti al surriscalda-mento.Il kit Secuterm è composto di: serba-toio solare da 160, 200 o 300 litri conresistenza elettrica, collettore ad alteprestazioni (1 o 2 pezzi), kit di mon-taggio per tetto piano o inclinato, pro-tezione termostatica, fluido solare,valvole di sicurezza per circuito sola-re e sanitario, tubi di collegamentocoibentati.Massima attenzione è stata posta nel-la coibentazione: quella laterale assi-cura l’assenza di ponti termici, men-tre quella posteriore ha uno spessoredi 40 mm.La tubazione di ritorno è integrata nelcollettore, contribuendo così a darvita a un design compatto e piacevo-le. La buona coibentazione del serbatoioe il tubo di ritorno integrato nel col-lettore riducono le perdite termiche erendono il kit semplice da installare eresistente agli agenti atmosferici.

www.wagner-solar.com

50 L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013

NEWS

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Raccordi per impianti a gas

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Geberit sono ideali per la realizzazio-ne di impianti gas. L'acciaio legato alnichel-cromo-molibdeno garantiscegrande affidabilità grazie all'elevataresistenza alla corrosione e alle so-stanze aggressive, mentre la qualitàdel rame DHP (disossidato al fosforo)risponde ai più severi requisiti dellenorme per la realizzazione di impian-ti gas interni agli edifici, a vista o sot-totraccia. I raccordi sono disponibili nelle di-mensioni da 12 a 108 mm di diame-tro in acciaio inox e da 15 a 54 mm inrame. Hanno già all’interno, secondola norma UNI 11065, lo speciale o-ring in HNBR idoneo al trasporto di

gas naturale, metano e gas liquido. Il marchio Mapress di Geberit è lega-to al procedimento "pressfitting", tec-nica di giunzione che consiste nellacompressione delle pareti del raccor-do su quelle del tubo attraverso unospeciale attrezzo elettrico chiamato"pressatrice". Questa compressioneprovoca una deformazione meccani-ca dei materiali che si uniscono in unagiunzione veloce e a tenuta ermetica.

www.geberit.it

mizzato gliaspetti chia-ve del cu-scinetto. Ilcoefficientedi carico di-namico èstato au-mentato del 13% circa riprogettandoil diametro delle sfere e ottimizzandoil design interno degli anelli e dellagabbia. Di conseguenza, la durata delcuscinetto è stata incrementata di cir-ca il 50% rispetto ai cuscinetti a sferea contatto obliquo standard. I miglio-ramenti ottenuti sulla struttura internasi estendono anche alla gabbia del cu-scinetto. La nuova gabbia in lega di ra-me ottimizza lo spazio tra gli anelli ela gabbia stessa e ciò garantisce pre-stazioni migliori per l’afflusso e il de-flusso del lubrificante nel cuscinetto. La gamma è disponibile con foro da15 a 80 mm.

www.nskeurope.it

Toughpad rugged

Il nuovo toughpad rugged “FZ-A1” diPanasonic sfrutta la potenza del si-

stema Android 4.0 ed è stato proget-tato appositamente per il lavoro pro-fessionale inmobilità e sulcampo. Oltrealla facilità diutilizzo, offrerobus tezza ,connettività elunga duratadella batteria(10 ore conse-cutive). Testato secondo la normativaMIL-STD-810G, resiste alle cadute da120 cm e assicura la massima resi-stenza ad acqua e polvere con gradodi protezione IP65; è resistente anchealle temperature estreme. Offre Blue-tooth v2.1 di serie + EDR,802.11a/b/g/n Wi-Fi e GPS e tecnolo-gia 3G broadband mobile opzionale,con una velocità di download fino a21 Mb/s. Il display da 10.1” XGA èuno schermo multi-touch capacitivoad alta luminosità, con supporto per lafirma biometrica, visibile alla luce delsole e con rivestimento antiriflesso.

www.panasonic.it

Novità Vortice alla ISH

Tra le novità presentate da Vorticealla recente ISH di Francoforte si

segnalano i recuperatori di calore HRInvisible (nella figura) appositamenteprogettati per installazioni nei contro-soffitti e il nuovoPrometeo Plus, chegarantisce bassi consumi energetici eun’alta efficienza di recupero calore.Si passa poi all’area dei prodotti dellaventilazione commerciale nella qualeviene proposta la nuova gamma VortNRG HE di recuperatori di calore adalta efficienza (superiore all’85%) e abasso consumo energetico, grazie aimotori brushless comandati da un’e-lettronica avanzata che può garantireil funzionamento sia a pressione chea portata costante. Per quanto concer-ne la ventilazione industriale, è stataesposta la serie di aspiratori Vorticeladatti a impianti di ventilazione oaspirazione in ambienti quali mense,palestre, capannoni, falegnamerie,tintorie ecc. oltre agli aspiratori cen-trifughi da tetto Torrette TR E.Accanto ai prodotti Vortice c’è stato

anche un ampio spazio dedicato a Lo-ran, società specializzata nel settoredella ventilazione e climatizzazioneper edifici a uso commerciale e indu-striale, di proprietà di Vortice. Per Lo-ran la gamma di punta è quella deinuovi recuperatori di calore ad alta ef-ficienza con pompa di calore di cuisarà esposta la versione HRL – HP1500. È stata inoltre presentata un’am-pia offerta dei prodotti a catalogo conparticolare riferimento alle centraliper il trattamento d’aria. In questocampo Loran, oltre a sviluppare solu-zioni customizzate in funzione dellesingole esigenze di impianto, arric-chisce il suo catalogo con unità spe-ciali, in acciaio inox o vetroresina, perl’industria ospedaliera e alimentare.

www.vortice.com

Cuscinetti a sfere a contatto obliquo

La gamma di cuscinetti a sfere a con-tatto obliquo per pompe industria-

li presentata recentemente da NSK sicaratterizza per il design interno otti-mizzato, che contribuisce a ridurre icosti di esercizio e le dimensioni deicomponenti, risparmiando energia at-traverso l’estensione degli intervalli dimanutenzione. Il design dei nuovi cuscinetti ha otti-

52 L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013

NEWS

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Appuntamento internazionale con la tecnologia laser

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54 L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013

NEWS

AHTS supply vessel per l’armatore Au-gusta Offshore.Sempre di recente la Garbarino ha ot-tenuto il CRCC (Certificado de Regi-stro e Classificasao Cadastral) dallaPetrobras, la più importante societàpetrolifera brasiliana. Nella figura è riportata una pompacentrifuga verticale in line (MU-L)

www.pompegarbarino.com

Software per l’ingegneria

La nuova release del “ (“Femap 11”)di Siemens aumenta la produttività

nelle fasi di simulazione e analisi delciclo di sviluppo di un prodotto, gra-zie a migliorie significative nella ge-stione dei dati e nelle prestazioni gra-fiche. Il software velocizza l’accessoai dati e riduce l’utilizzo di memoriamettendo a disposizione un file delmodello più leggero e gestibile. Gra-zie a queste e numerose altre miglio-rie, gli ingegneri possono accelerarel’analisi a elementi finiti, mantenendoinalterate la qualità e le prestazioni delprodotto. Femap, proposto dalla busi-ness unit di Siemens dedicata alsoftware per la gestione del ciclo di vi-ta del prodotto (PLM), è il principalepre- e post-processor a livello mon-diale per l’analisi a elementi finiti(FEA) su sistema operativo Windows.Femap 11 supporta la produttività iningegneria anche con la creazione digeometrie da mesh a elementi finitiquando non sono disponibili geome-trie sottostanti. Questo semplifica lamodifica e consente di sfruttare mo-delli a elementi finiti preesistenti chein passato richiedevano ore di ag-giornamento e ora possono essere ri-solti in pochi minuti.

www.siemens.com

Argani compatti

Nelle gru di processo per impieghipesanti vengono spesso impiega-

ti sistemi di controllo con regolazionecontinua delle velocità su tutti i movi-menti, vale a dire sollevamento e tra-slazione di carrelli e gru. Le gru indu-striali leggere, viceversa, dispongonoraramente di equipaggiamenti altret-tanto sofisticati. Dato che la maggior parte delle gru in-dustriali è ancora dotata di un con-trollo tradizionale con sollevamento adue velocità, con rapporto pari a 4:1o 6:1, i progettisti di Konecranes han-no ora compiuto un rilevante passoavanti. Hanno infatti sviluppato duenuovi inverter per sollevamento conintervallo di velocità adattativo (ASR,Adaptive Speed Range, Velocità diSollevamento Adattativa) e con inter-vello di velocità esteso (ESR, ExtendedSpeed Range, Velocità di Sollevamen-to Estesa):La tecnologia ASR assicura un con-trollo a variazione continua della ve-locità di sollevamento con un rappor-to 10:1. Grazie al dimensionamentoottimizzato dei componenti in funzio-ne del modello, questa tecnologia nonrichiede di dotare la gru di alcuna at-trezzatura elettrica elaborata. La velo-cità a pieno carico raggiunge automa-ticamente un terzo di quella massimacon gancio scarico. D'altra parte, lavelocità di sollevamento con gancioscarico è superiore del 50% rispetto aquella dei sistemi tradizionali a duevelocità.Grazie a motori più potenti, la tecno-logia ESR offre velocità di solleva-mento estremamente elevate, con unintervallo di velocità esteso fino a37:1. A pieno carico, la velocità di sol-levamento con ESR è regolata auto-maticamente su due terzi di quellamassima. La velocità di sollevamentocon gancio scarico è tuttavia superio-

re del 50% rispetto a quella ottenibilecon convertitori di frequenza tradizio-nali.Grazie al loro funzionamento intelli-gente, entrambi i modelli hanno di-versi impieghi: la velocità di solleva-mento con gancio scarico può adesempio essere superiore anche del50% rispetto a quella raggiungibilecon i motori di sollevamento a due ve-locità. Ciò consente di risparmiaretempo e migliorare la produttività.L’inverter assicura accelerazioni gra-duali, riducendo al minimo le solleci-tazioni sul ponte e le vie di corsa del-le gru, nonché sugli edifici, ed evitan-do allo stesso tempo i picchi di cor-rente. Ciò garantisce un aumento del-la durata e una riduzione dei consumienergetici e dei costi di manutenzio-ne durante tutta la vita operativa. Du-rante l'uso, gli operatori delle gru so-no liberi di concentrarsi sulla movi-mentazione in totale sicurezza, inquanto l’inverter provvede al monito-raggio della velocità di sollevamentoin funzione del carico. In conclusio-ne, con entrambe le tecnologie la ve-locità di sollevamento aumenta al di-minuire del carico.

www.konecranes.com

Pompe centrifughe e volumetriche

Tra gli ulti-mi ordini

c o n s e g u i t idalla PompeG a r b a r i n oSpA, aziendaspecializzatanella produ-zione di pom-pe centrifughee volumetri-che per il set-tore navale eindus t r i a le ,nel settore oil& gas ci sono iseguenti progetti: con il cantiere na-vale Lamprell (Emirati Arabi) un self-propelled jack up ng per l’armatoreSeajacks; con il cantiere PPL Shipyard(Singapore) due jack up rigs; con ilcantiere T. Mariotti (Italia) due supplyvessel per l’armatore United Ship Srl;con il cantiere Rosetti Marino un

Marzo/Aprile 2013 - L’Industria Meccanica 55

SI NEGOZIASEMPREI processi mentalie le dinamicherelazionali nellanegoziazione

Daniele CesanaEd. FrancoAngeli2012Euro 23,00

Ancora un testo sulla negoziazione? Volu-mi che trattano i principi, i metodi e gli stru-menti non mancano certo. Ogni nostroscambio comunicativo - certamente, in pri-mo luogo, con clienti e fornitori, ma anchecon capi, colleghi e collaboratori e, in tut-te le situazioni della vita quotidiana, istitui-sce una situazione negoziale. In tal senso,il libro si propone di accompagnare il let-tore - negoziatore esperto o alle prime armi- in un processo di esplorazione sistemati-ca e approfondita di tutto quanto incide sul-la bontà degli esiti di una negoziazione. Di-ventare bravi negoziatori si può, ma solo sesi è sufficientemente capaci di sorridere disé e dei propri errori e limiti, e accettare diessere aiutati e guidati da un coach dispo-nibile ad indicarci come poter migliorare,ogni giorno, un passo alla volta.

Daniele Cesana, senior partner della so-cietà di consulenza di direzione Skolé, ne-goziatore professionale e mediatore d'af-fari.

FITODEPURAZIONEGestionesostenibiledelle acque

FlorianaRomagnolliEd. Dario Flaccovio2013Euro 55,00

Il testo nasce dall’esigenza di coprire unvuoto dell’editoria di settore, mancandoquasi o del tutto libri in lingua italiana sul-la fitodepurazione.Aggiornato alla più recente normativa co-me il Testo unico sull’ambiente D.Lgs.152/06 e alle linee guida nazionali dell’I-spra. Il testo descrive le tipologie e le con-dizioni di applicabilità della fitodepura-zione, con riferimento alle caratteristichedegli scarichi e dei reflui da trattare. Ven-gono poi spiegati nel dettaglio i meccani-smi di rimozione dei principali inquinanti,il ruolo svolto dalla vegetazione nella fito-depurazione, quali piante utilizzare, i cri-teri di progettazione, realizzazione e ge-stione. Il volume è arricchito da una riccacasistica, presentata sotto forma di schededi impianti funzionanti alla scala reale. Èun valido supporto non solo per i tecnicidel settore ma anche per gli studenti deicorsi di laurea di facoltà scientifiche a in-dirizzo ambientale.

IL PRIVATEINSURANCE IN PRATICA

A cura di A. Deianae B. ZanaboniPrefazione diBiagio MassiEd. Gruppo24Ore2012Euro 25,00

Gli italiani sono restii a programmare il fu-turo. Tendono a essere un po’ fatalisti e adaffidarsi al destino.Eppure i passaggi generazionali sono al-l’ordine del giorno, le situazioni familiari sifanno sempre più complesse. Tutto ciò do-vrebbe far riflettere… e agire. Come? Inmolti casi sottoscrivendo una polizza, co-me dimostra questo libro. Dopo Il Private Insurance del 2009, AIPBpropone un manuale che illustra a privatebanker, consulenti e potenziali clienti co-me le polizze possono proteggere patri-monio e tenore di vita nel tempo e nelle ge-nerazioni. Accanto a un’analisi puntuale del settore edelle possibilità di sviluppo, il libro si con-centra sui bisogni di manager, professioni-sti e imprenditori a cui le polizze possonodare risposta, attraverso una serie di casiche portano il lettore immedesimarsi nellesituazioni, rinvenendo nella pratica l’uti-lizzo delle soluzioni assicurative.

40 ANNI DI FORMAZIONEMANAGERIALERuolo e contributodi ASFOR

A cura di SalvatoreGarbellanoEd. FrancoAngeli2012Euro 22,00

In coerenza con lo scopo Asfor di promuo-vere nel nostro paese la cultura manageria-le e imprenditoriale, l’Associazione ha inte-so ricostruire la sua storia ponendola in re-lazione ai mutamenti economici e sociali eall'evoluzione della formazione manageria-le avvenuti nello stesso periodo. Il libro nonvuole essere un'opera autocelebrativa, maintende piuttosto presentare, attraverso ilpercorso dell'Associazione, alcune chiavi dilettura sullo sviluppo della formazione ma-nageriale in Italia. La ricostruzione della sto-ria è articolata in quattro periodi, qualifica-ti dal titolo dato ad ognuno dei capitoli, cheindividuano le principali sfide - strategie,obiettivi, contenuti e metodologie didatti-che a cui la formazione manageriale ha do-vuto far fronte per rispondere con flessibilitàai bisogni di cambiamento e competitivitàdi imprese, amministrazioni pubbliche eistituzioni non profit.

Salvatore Garbellano è componente delComitato scientifico ricerche Asfor e do-cente a contratto del Politecnico di Torino.

GESTIONE DELLERISORSE UMANESeconda edizione

Patrick M. Wright,Barry Gerhart, JohnR. Hollenbeck,Raymond A. Noe Ed. Apogeo 2012Euro 39,00

Questo libro, apprezzato da studenti e pro-fessionisti, offre una guida completa, auto-revole e aggiornata alla gestione delle ri-sorse umane intesa come leva per la rea-lizzazione delle strategie e il consegui-mento degli obiettivi di sostenibilità e crea-zione di valore. Il volume esamina tutte leattività in cui si articola il rapporto tra un'a-zienda e i suoi dipendenti: dalla pianifica-zione del personale alla selezione, alla va-lutazione, alla formazione e allo sviluppo.Una particolare attenzione è dedicata alledecisioni relative ai sistemi di retribuzionee incentivazione.La seconda edizione italiana è stata com-pletamente rivista e aggiornata, sia negliesempi e casi aziendali considerati, sia neipuntuali riferimenti alle specificità del no-stro contesto normativo e istituzionale.

L'edizione italiana è curata da Daniele Bol-dizzoni, IULM-Milano, e Francesco Pao-letti, Università degli Studi di Milano-Bi-cocca.

STORIADELL’URBANISTICAMODERNADall’età dellaborghesia allaglobalizzazione(1815-2010)

Lorenzo SpagnoliEd. Zanichelli 2012Euro 55,00

Il secondo volume di questa Storia dell’ur-banistica moderna tratta in via preliminaregli sviluppi della disciplina, dai piani a gri-glia dell’ottocento, alla cultura funzionali-sta del primo novecento, alle esperienzeche nel campo della pianificazione urba-na e regionale sono state consumate inGran Bretagna e negli Stati Uniti.Dalla seconda metà del ventesimo secolol’urbanistica ha dovuto affrontare nuovicompiti nel quadro della formazione di ununico mercato globale. Gli urbanisti sonostati spesso portatori di un sapere forte-mente condizionato dagli imperativi del-l’economia e della politica, ma in alcuneesperienze significative hanno messo in di-scussione la cultura modernista attraversola quale hanno forgiato i propri strumentiteorici e operativi, senza tuttavia sacrifica-re una tradizione del moderno ispirata alrispetto dei diritti individuali e collettivi ealla ragione.

RECENSIONI

56 L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013

FIERE, CORSI E CONVEGNI

PROGRAMMA FIERISTICO DI ANIMA E DELLE ASSOCIAZIONE FEDERATETRACCIA ANNO 2013

LEGENDA SIGLE ASSOCIAZIONI E UNIONIACISM associazione costruttori italiani strumenti di misura; AQUA ITALIA associazione costruttori impianti e componenti per il trattamento delleacque primarie; AISEM associazione italiana sistemi di sollevamento, elevazione e movimentazione; ASSOFERMA associazione nazionalefabbricanti serrature ferramenta maniglie; ASSOFOODTEC associazione italiana costruttori macchine, impianti e attrezzature per la produzione,la lavorazione e la conservazione alimentare (costituita da: ACOMAG associazione costruttori macchine arredamenti attrezzature per gelato -COMACA costruttori macchine per la lavorazione delle carni - UCIMAC costruttori macchine per caffè espresso ed attrezzature per bar - UCMAcostruttori macchine per l’industria alimentare - unione costruttori affettatrici, tritacarne e affini - unione costruttori impianti frigoriferi);ASSOGRIGLIATI associazione nazionale tra i produttori italiani di grigliati elettrosaldati e pressati in acciaio e leghe metalliche; ASSOPOMPEassociazione italiana produttori pompe; ASSOSIC associazione italiana fabbricanti e commercianti prodotti antinfortunistici; ASSOTERMICAassociazione produttori apparecchi e componenti per impianti termici; AVR associazione italiana costruttori valvole e rubinetteria; CICOFcomitato italiano dei costruttori di forni industriali; CLIMGAS associazione costruttori e distributori di apparecchiature a gas per laclimatizzazione; COAER associazione costruttori apparecchiature ed impianti aeraulici; FIAC unione fabbricanti italiani posateria, coltelleria,vasellame, pentolame e affini; ITALCOGEN associazione dei costruttori e distributori di impianti di cogenerazione; UCC unione costruttoricaldareria; UCIF unione costruttori impianti finitura; UCoMESA unione costruttori macchine edili, stradali, minerarie e affini; UNACassociazione costruttori di infissi motorizzati e automatismi per serramenti in genere

(*) frequenza : A=annuale, B=biennale, T=triennale, QA= quadriennale, QI=quinquennale

EFFE

TTUA

TEDA

EFFE

TTUA

RE

data (*) nome sede Associazioni di riferimento15-18 GENNAIO B CHEMTECH +Pharma World Expo MUMBAI, India ANIMA / settori chimica24-27 GENNAIO A MACEF PRIMAVERA MILANO, Italia FIAC12-15 MARZO A MIPIM CANNES, Francia ANIMA/Federcostruzioni12-16 MARZO B I S H FRANCOFORTE, Germania ANIMA / settori 'comfort'20-22 MARZO B O M C RAVENNA, Italia ANIMA / settori energia3-5 APRILE B MADE IN STEEL MILANO, Italia AISEM, CICOF8-12 APRILE B COMVAC/ Hannovermesse HANNOVER, Germania ANIMA, COMPO9-12 APRILE A DJAZAGRO ALGERI, Algeria ASSOFOODTEC15-17 APRILE A WETEX DUBAI, U.A.E. ANIMA / settori energia- ambiente15-21 APRILE T BAUMA MONACO, Germania UCoMESA17-18 APRILE B AFFIDABILITA' & TECNOLOGIE TORINO, Italia ACISM, UCISP19-21 APRILE A KBIS Kitchen & Bath Industry Show NEW ORLEANS, USA ANIMA, AVR4-9 MAGGIO T IFFA FRANCOFORTE, Germania ASSOFOODTEC8-10 MAGGIO A SOLAREXPO + GREENBUILDING MILANO, Italia ANIMA / settori energia19-23 MAGGIO A LIBYA BUILD TRIPOLI, Libia ANIMA settori edilizia21-23 MAGGIO A SPS / IPC / DRIVES Italia PARMA, Italia ANIMA - L'Industria Meccanica25-26 GIUGNO B VALVE WORLD EXPO AMERICAS HOUSTON. Tex., USA AVR16-21 SETTEMBRE Qa SCHWEISSEN & SCHNEIDEN ESSEN, Germania ANASTA18-21 SETTEMBRE BAUMA AFRICA JOHANNESBURG, S. Africa UCoMESA23-27 SETTEMBRE A CERSAIE BOLOGNA, Italia AVR24-26 SETTEMBRE B CHEM MED (RIC MACH) MILANO, Italia ANIMA / settori chimica26-28 SETTEMBRE B GIS Giornate Italiane del Sollevamento PIACENZA, Italia AISEM, UCoMESA2-5 OTTOBRE B MADE MILANO, Italia ASSOFERMA, UNAC, ASSOSIC,

CIADI, ASSOGRIGLIATI, UCoMESA16-19 OTTOBRE B AMBIENTE LAVORO (contestuale a Saie) BOLOGNA, Italia ASSOSIC16-19 OTTOBRE B SAIE BOLOGNA, Italia AISEM, UCoMESA17-20 OTTOBRE EXPO TUNNEL (contestuale a Saie) BOLOGNA, Italia UCoMESA29 OTT-1 NOV. A PCV Expo (Pumps, Compressors, Valves) MOSCA, Russia ASSOPOMPE, AVR, COMPO17-18 OTTOBRE A TT Expo Mostra Convegno Trattamenti Termici e Tecnologie collegate PIACENZA, Italia CICOF18-22 OTTOBRE B HOST MILANO, Italia ASSOFOODTEC6-9 NOVEMBRE A ECOMONDO RIMINI, Italia ANIMA6-9 NOVEMBRE A KEY ENERGY RIMINI, Italia ITALCOGENNOVEMBRE A S.I.T.P. Salon Int. Travaux Publics ALGERI, Algeria UCoMESA9-12 DICEMBRE A MS Africa middle east Marmomacc Samoter show IL CAIRO, Egitto UCoMESA

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Listino prezzi materiale di interesse della meccanica varia (Tabella arancio)ultimo aggiornamento n. 669 – 1° Quindicina di febbraio 2013

- pubblicata su L’Industria Meccanica n. 684 (marzo-aprile 2013)

Computo costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale (Tabella azzurra) ultimo aggiornamento n. 19 – 14 gennaio 2013

- pubblicata su L’Industria Meccanica n. 684 (marzo-aprile 2013)

Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe prestazioni di personaleItalia / estero (Tabella bianca) (1° gennaio 2013)- “settore industria meccanica varia ed affine”- “ settore impianti e componenti di grande dimensione per la produzione di energia”

- pubblicata su L’Industria Meccanica n. 683 (gennaio-febbraio 2013)

INSERTI ECONOMICI a cura dell’Ufficio Studi ANIMA

attualità tecnica

fiere

economicanormativa

gestionale di settorenovità produttive

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conoscereper crescere

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PER INFORMAZIONI:A.S.A. Azienda Servizi ANIMA S.r.l. - tel 02.45418.200 - fax 02.45418.240 - www.industriameccanica.it

nome cognome azienda indirizzo cap città prov. telefono fax email attività dell'azienda

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Versamento: c/c postale n. 35822204 intestato ad ASA srl Milano

abbonamento annuale alla rivista 6 numeri (80 euro)comprensivo dei supplementi pubblicati nell’anno e dell'invio anche online degli aggiornamenti delle tabelle ANIMA

tabelle ANIMA • computo costo orario • listino prezzi materiali• rilevazioni statistiche quotazioni medie tariffe per prestazioni fuori sede

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abbonarsi conviene

testi in italiano-inglesecontatti

produzioneiittallliiano-iingllleseng

58 L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013

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Riproduzione vietata - Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 334.1981.

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LISTINO PREZZIMATERIALI DI INTERESSE DELLAMECCANICA VARIA N. 669(Piazza di Milano)

1a QUINDICINA DI FEBBRAIO 2013

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Onere Orario

Euro in % A) RETRIBUZIONE DIRETTA 1) Retribuzione minima media 8,81 2) Indennità vacanza contrattuale 0,00 3) Ex premio di produzione 0,06 4) Superminimo individuale e collettivo 0,45 5) Aumenti periodici di anzianità 0,78 6) Elemento distinto di retribuzione 0,06

Totale 10,15 47,42B) RETRIBUZIONE INDIRETTA

7) Ferie 0,99 8) Festività nazionali e infrasettimanali 0,54 9) Gratifica natalizia 1,07 10) Onere per malattia e infortunio 0,32 11) Onere per permessi retribuiti 0,67 12) Mensa 0,32 13) Premio di produzione 0,31

Totale 4,23 19,73C) ONERI PREVIDENZIALI ED ASSISTENZIALI

14) Fondo pensione lavoratori dipendenti 3,42 15) Disoccupazione involontaria 0,23 16) T.F.R. 0,03 17) Cassa Assegni Familiari 0,10 18) Cassa Integrazione Guadagni ordinaria 0,32 19) Cassa Integrazione Guadagni straordinaria 0,09 20) INAM-Cassa malattia addizionale 0,32 21) INAM-Tutela lavoratrici madri 0,07 22) INAIL-Assicurazione infortuni malattie professionali 1,01 23) Contributi di mobilità 0,04

Totale 5,62 26,26D) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO 1,41 6,59

COSTO ORARIO TOTALE 21,41 100,00Variazione rispetto alla tabella N. 17 del 26-01-11 = 2,196% NUMERO INDICE BASE 1-04-2000 = 133,562 NUMERO INDICE BASE 1-01-1987 = 248,041

Costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale

A) RETRIBUZIONE DIRETTA Rispetto alle tabelle precedenti la voce “indennità di contingenza media” rientra nel calcolo della retribuzione media minima. 1) Retribuzione minima media – Calcolata tenendo conto della distribuzione percentuale delle m aestranze per i liv elli dal 1 al 5 (secondo indagine statistica) che riportiamo di seguito: 1° livello: 0,1%; 2° livello: 4,6%; 3° livello: 35,3%: 4° livello: 28,5%; 5° livello: 31,5%. 2) Indennità vacanza contrattuale – L’importo è stato soppresso a partire dal 1 gennaio 2006 3) Ex premio di produzione - L’importo rimane congelato come da Art. 9 CCNL vigente: Dall’entrata in vigore del nuovo CCNL non trova più applicazione la disciplina per l’istituzione del “premio di produzione” di cui all’art. 9 del C CNL 14 dicembre 1990 e l’indennità sostitut iva di cui al pu nto 4 dell’articolo sopraccitato, per le aziende dalla stessa interessate, resta definitivamente fissata negli importi in essere al 30 giugno 1994 ai fini della retribuzione dei lavoratori.4) Superminimo individuale e collettivo - Come risulta da indagine ANIMA. 5) Aumenti periodici di anzianità - Considerando un’anzianità di 10 anni. 6) Elemento distinto della retribuzione - In base al protocollo luglio 92 sul costo del lavoro.

B) RETRIBUZIONE INDIRETTAPer la determinazione dell’onere sulle retribuzioni indirette si è tenuto conto: di 1.637,133 ore lavorative annuali N.B. : a decorrere dall’anno 2001 la festività del 2 giugno è stata ripristinata andando ad aumentare su base annua il numero delle ore perse e di conseguenza a diminuire il numero delle ore lavorative. 7) Ferie = ore 160 8) Festività nazionali e infrasettimanali = ore 86,658 9) Gratifica natalizia = ore 173 10) Oneri per malattia e infortunio = ore 51,710

C) CONTRIBUTI PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALI14) Fondo pensioni lavoratori dipendenti = 23,81% 15) Disoccupazione involontaria = 1,61% 16) T.F.R. = 0,20% 17) Cassa Assegni Familiari = 0,68% (2,48% - 1,80% esonero Cuaf) 18) Cassa Integrazione Guadagni ordinaria = 2,20% 19) Cassa Integrazione Guadagni straordinaria = 0,60% 20) INAM Cassa malattia addizionale = 2,22% 21) INAM Tutela lavoratrici madri = 0,46% 22) INAIL – Assicurazione infortuni malattie professionali - dall’indagine effettuata presso un gruppo di aziende associate ANIMA, è risultato che il contributo medio per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro è pari al 7,03%. 23) Contributi di mobilità = 0,30%

D) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTOComprende la quota maturata durante l’anno comprensiva della rivalutazione del Fondo T.F.R. dell’anno precedente e l’onere derivante dalla indicizzazione della quota accantonata, secondo le disposizioni vigenti dall’1.1.90 (Legge 29.05.82).

TABELLA N. 18 (26 gennaio 2012)

11) Oneri per permessi retribuiti :- festività soppresse = ore 32 - riduzione di orario = ore 72 - permessi – sindacali studio = ore 4,08 12) Mensa = valore rivalutato in base all’indice ISTAT13) Premio di produzione = elargito in forma forfettaria

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