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Numero 21 Anno II • Registrazione Tribunale di Brindisi n. 3/2011 del 6/05/2011 • Direttore Responsabile Eliseo Zanzarelli Edizioni: PubliEdit S.r.l. Via Marrucci, 14 - Francavilla Fontana (Br) • Redazione: Via C. Pisacane, 6 - Oria (Br) CAFFETTERIA CREPERIA NUOVA APERTURA PIAZZA MANFREDI 35 ORIA (BRINDISI) STUZZICHERIA 1-15 LUGLIO 2012 NON PERCEPISCE FINANZIAMENTI PUBBLICI L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE Tredici tra politici, ex sindaco compreso, e dipendenti comunali erano stati accusati ingiustamente di diversi reati contro la pubblica amministrazione. La sentenza d'appello è diventata definitiva e gli interessati - tutti assolti - chiederanno rimborsi record per avvocati e processi. Le prime stime per difetto: 300mila euro ORIA - Nel 2004 il gup aveva disposto il rinvio a giudizio Spese legali, batosta in arrivo per il Comune BLOC-NOTES R ieccoci. Lo Strillone è tornato, in faccia ai maligni e ai superbi. Un po’ diverso, un po’ più grande, dopo aver appena compiuto un anno. A scanso di equivoci, chiariamo subito un concetto: non ci sono mai stati né l’intenzione né il ri- schio di chiudere bottega. Il periodo non è dei migliori, e non solo per noi, ma teniamo e terremo duro. La ricreazio- ne è finita: abbiamo messo mano alla grafica, con alcuni piccoli accorgimenti che spe- riamo apprezzerete, e tirato le fila della linea editoriale, che manterremo aggressiva e indipendente. Con l’impe- gno di sempre: continuare a non avere padroni né padri- ni. Ripartiamo, quindi, nel- la consapevolezza che non avete dimenticato chi erava- mo, chi siamo rimasti. Tante le domande in questo breve periodo sabbatico che ci sia- mo presi: «Quando esce Lo Strillone?». Sia da parte degli sponsor – nostra unica fonte di sostentamento, non perce- pendo finanziamenti pubblici – sia soprattutto da parte dei lettori. A tutti abbiamo assicu- rato, pur senza svelare appie- no i motivi della pausa, che saremmo usciti a breve. Con TANTI AUGURI A NOI Rieccoci, siamo tornati per non lasciarvi più soli n ELISEO ZANZARELLI NIENTE GRASSI VEGETALI... ...IL VERO GELATO È QUI! L'istituto Scazzeri al centro del di- battito e delle polemiche politi- che dopo la decisione dell'ammi- nistrazione di ripubblicizzare l'azienda speciale. ( p. 11) LATIANO n MAURIZIO DISTANTE MESAGNE n CLAUDIA TURBA TORRE SANTA SUSANNA - Servizio in proroga da troppi mesi Il mistero della gara per l'assistenza domiciliare I l fatto non sussiste. La for- mula più piena che un im- putato e il suo avvocato possano augurarsi. Così sono stati assolti in 13 – tra politi- ci, finanche il sindaco, e di- pendenti comunali – mandati a processo nel 2004 per di- versi presunti reati gravi in danno della pubblica ammi- nistrazione: su tutti, peculato in concorso, falso ideologico, abuso d’ufficio, favoreggia- mento e addirittura ricetta- zione. Al centro dell’inchie- sta, un viaggio all’estero con un’auto pubblica e l’utilizzo, secondo la Procura “sconsi- derato”, di cellulari e telefoni intestati a palazzo di città. Quello scandalo è stato giu- dicato niente più che una bol- la di sapone dal Tribunale di Brindisi prima, dalla Corte d’Appello di Lecce poi. Buon per gli assolti, male per il Co- mune e, in generale, per i cit- tadini. Oggi che la sentenza di secondo grado è diventata definitiva, gli interessati – tutti innocenti – potranno chiedere e, a meno di atti di generosità, chiederanno il rimborso spese legali all’en- te e il risarcimento allo Stato per ingiusta detenzione ed eccessiva durata del procedi- mento giudiziario, protratto- si per quasi dieci anni. (p. 7) U n servizio essenziale per la comunità. Una cooperativa con gravi problemi economici. Una pri- ma gara, poi annullata, per l'affidamento a una nuova ditta. Una seconda gara, ad oggi in stand-by. I dipendenti pagati poco e per giunta in ri- tardo, all'oscuro di tutto. Questi gli ingredienti della storia, ancora tutta in diveni- re, che coinvolge da mesi 13 lavoratori torresi ormai di- sperati e pronti ad azioni le- gali contro la ditta. (p. 13) L'addetto stampa del Comune abbandona l'incarico dopo po- chi mesi. Divergenze di vedute - pare - con parte della compagi- ne di governo cittadino. (p. 9) questo numero – il 21, com’è volato il tempo! – mantenia- mo quelle promesse, appro- fittando dell’occasione per promuovere anche un nuovo piano commerciale: “L’unione fa la forza”. Il concetto è tanto semplice quanto efficace: con il contributo, anche piccolo, di molti possiamo essere un po’ più grandi tutti. L’infor- mazione diversa, senza peli sulla lingua, ogni 15 giorni abbinata a una visibilità che non teme paragoni: 25mila copie in provincia di Brindisi non le distribuisce nessuno. In più, a stretto giro lancere- mo finalmente il sito internet de Lo Strillone (www.lostril- lonenews.it), per tenervi ag- giornati anche quando non esce il giornale. Sarà, questa, anche una vetrina importante per i nostri partner, a un prez- zo che così accessibile non si era mai visto: le potenzialità del cartaceo e quelle del web, a vostro completo servizio. Il nuovo corso è cominciato. Vi presentiamo Lo Strillone 2.0. Per servirvi. FRANCAVILLA n GIOVANNI COLONNA Il castello Imperiali pronto per essere riconsegnato alla città. Il 14 luglio inaugurazione da "Fe- stagrande". Ospiterà Comune, museo e ricevimenti (p. 3)

Lo Strillone 21

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L'informazione alza la voce! Quindicinale free press della provincia di Brindisi

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Page 1: Lo Strillone 21

Numero 21 Anno II • Registrazione Tribunale di Brindisi n. 3/2011 del 6/05/2011 • Direttore Responsabile Eliseo ZanzarelliEdizioni: PubliEdit S.r.l. Via Marrucci, 14 - Francavilla Fontana (Br) • Redazione: Via C. Pisacane, 6 - Oria (Br)

CAFFETTERIA CREPERIA

NUOVA APERTURA PIAZZA MANFREDI 35 ORIA (BRINDISI)

STUZZICHERIA

1-15 LUGLIO 2012NON PERCEPISCE

FINANZIAMENTI PUBBLICI

L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE

Tredici tra politici, ex sindaco compreso, e dipendenti comunali erano stati accusati ingiustamente di diversi reati contro la pubblica amministrazione. La sentenza d'appello è diventata defi nitiva e gli interessati - tutti assolti - chiederanno rimborsi record per avvocati e processi. Le prime stime per difetto: 300mila euro

ORIA - Nel 2004 il gup aveva disposto il rinvio a giudizio

Spese legali, batosta in arrivo per il Comune

BLOC-NOTES

Rieccoci. Lo Strillone è tornato, in faccia ai maligni e ai superbi.

Un po’ diverso, un po’ più grande, dopo aver appena compiuto un anno. A scanso di equivoci, chiariamo subito un concetto: non ci sono mai stati né l’intenzione né il ri-schio di chiudere bottega. Il periodo non è dei migliori, e non solo per noi, ma teniamo e terremo duro. La ricreazio-ne è finita: abbiamo messo mano alla grafica, con alcuni piccoli accorgimenti che spe-riamo apprezzerete, e tirato le fila della linea editoriale, che manterremo aggressiva e indipendente. Con l’impe-gno di sempre: continuare a non avere padroni né padri-ni. Ripartiamo, quindi, nel-la consapevolezza che non avete dimenticato chi erava-mo, chi siamo rimasti. Tante le domande in questo breve periodo sabbatico che ci sia-mo presi: «Quando esce Lo Strillone?». Sia da parte degli sponsor – nostra unica fonte di sostentamento, non perce-pendo finanziamenti pubblici – sia soprattutto da parte dei lettori. A tutti abbiamo assicu-rato, pur senza svelare appie-no i motivi della pausa, che saremmo usciti a breve. Con

TANTI AUGURI A NOI

Rieccoci, siamo tornati per non lasciarvi più solin ELISEO ZANZARELLI

NIENTE GRASSI VEGETALI... ...IL VERO GELATO È QUI!

L'istituto Scazzeri al centro del di-battito e delle polemiche politi-che dopo la decisione dell'ammi-nistrazione di ripubblicizzare l'azienda speciale. (p. 11)

LATIANOn MAURIZIO DISTANTE

MESAGNEn CLAUDIA TURBA

TORRE SANTA SUSANNA - Servizio in proroga da troppi mesi

Il mistero della gara per l'assistenza domiciliare

Il fatto non sussiste. La for-mula più piena che un im-putato e il suo avvocato

possano augurarsi. Così sono stati assolti in 13 – tra politi-ci, finanche il sindaco, e di-pendenti comunali – mandati a processo nel 2004 per di-versi presunti reati gravi in danno della pubblica ammi-nistrazione: su tutti, peculato in concorso, falso ideologico, abuso d’ufficio, favoreggia-

mento e addirittura ricetta-zione. Al centro dell’inchie-sta, un viaggio all’estero con un’auto pubblica e l’utilizzo, secondo la Procura “sconsi-derato”, di cellulari e telefoni intestati a palazzo di città. Quello scandalo è stato giu-dicato niente più che una bol-la di sapone dal Tribunale di Brindisi prima, dalla Corte d’Appello di Lecce poi. Buon per gli assolti, male per il Co-

mune e, in generale, per i cit-tadini. Oggi che la sentenza di secondo grado è diventata definitiva, gli interessati – tutti innocenti – potranno chiedere e, a meno di atti di generosità, chiederanno il rimborso spese legali all’en-te e il risarcimento allo Stato per ingiusta detenzione ed eccessiva durata del procedi-mento giudiziario, protratto-si per quasi dieci anni. (p. 7)

Un servizio essenziale per la comunità. Una cooperativa con gravi

problemi economici. Una pri-ma gara, poi annullata, per l'affidamento a una nuova ditta. Una seconda gara, ad oggi in stand-by. I dipendenti

pagati poco e per giunta in ri-tardo, all'oscuro di tutto. Questi gli ingredienti della storia, ancora tutta in diveni-re, che coinvolge da mesi 13 lavoratori torresi ormai di-sperati e pronti ad azioni le-gali contro la ditta. (p. 13)

L'addetto stampa del Comune abbandona l'incarico dopo po-chi mesi. Divergenze di vedute - pare - con parte della compagi-ne di governo cittadino. (p. 9)

questo numero – il 21, com’è volato il tempo! – mantenia-mo quelle promesse, appro-fittando dell’occasione per promuovere anche un nuovo piano commerciale: “L’unione fa la forza”. Il concetto è tanto semplice quanto efficace: con il contributo, anche piccolo, di molti possiamo essere un po’ più grandi tutti. L’infor-mazione diversa, senza peli sulla lingua, ogni 15 giorni abbinata a una visibilità che non teme paragoni: 25mila copie in provincia di Brindisi non le distribuisce nessuno. In più, a stretto giro lancere-mo finalmente il sito internet de Lo Strillone (www.lostril-lonenews.it), per tenervi ag-giornati anche quando non esce il giornale. Sarà, questa, anche una vetrina importante per i nostri partner, a un prez-zo che così accessibile non si era mai visto: le potenzialità del cartaceo e quelle del web, a vostro completo servizio. Il nuovo corso è cominciato. Vi presentiamo Lo Strillone 2.0. Per servirvi.

FRANCAVILLAn GIOVANNI COLONNA

Il castello Imperiali pronto per essere riconsegnato alla città. Il 14 luglio inaugurazione da "Fe-stagrande". Ospiterà Comune, museo e ricevimenti (p. 3)

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pagina 21-15 LUGLIO 2012 / 21

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L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 31-15 LUGLIO 2012 / 21

Il riconoscimento è stato consegnato durante la cerimonia uffi ciale lo scorso 24 giugno. Il sindaco entusiasta: «Un traguardo che è anche un punto di partenza»

Bandiera arancione per Oria: il Touring club premia l'eccellenza della città

LA TERZA PAGINAa cura di Giovanni Colonna

Destinazione Oria. Ac-coglienza, architettu-ra, castello, ospitalità,

eventi le hanno fatto meritare la Bandiera arancione, il pre-stigioso marchio di qualità tu-ristico-ambientale assegnato dal Touring club italiano alle località dell’entroterra. Da novembre a maggio scorso, un team di esperti del Touring ha valutato caratteristiche e requisiti della città federicia-na, concludendo che un viag-giatore avrebbe ottimi motivi per inserire il paese “Porta del Salento” tra le mete del suo tour della Puglia e dell’Italia da ammirare. Diversi tesori sono racchiusi in questa città che vanta più di tremila anni di storia. Un'ottima segnaleti-ca turistica, la buona tavola e l’ospitalità esaltano i piaceri della scoperta; un ricco calen-dario di eventi valorizza le tra-dizioni locali; i dati riferiti alla raccolta differenziata fotogra-fano una particolare attenzio-ne dei residenti verso le te-matiche ambientali. Insomma, Oria ha le carte in regola per essere al fianco delle pugliesi

Alberobello, Alberona, Cister-nino, Locorotondo, Orsara di Puglia, Pietramontecorvino, Rocchetta Sant’Antonio e Sant’Agata di Puglia. In Italia sono 191 le piccole destina-zioni d’eccellenza selezionate e certificate dal Touring. Nel corso degli anni, quasi due-mila Comuni hanno richie-sto questo riconoscimento di qualità, ma appena il dieci per cento ha superato le ri-gide valutazioni dei tecnici. L’assegnazione della Bandie-ra arancione chiude con suc-cesso l’iter avviato lo scorso autunno dall’amministrazio-ne comunale, che aveva pro-ceduto con la candidatura di Oria. Alla cerimonia di con-segna, svoltasi lo scorso 24 giugno nella sala consiliare del palazzo di città, c'erano i rappresentanti delle diverse associazioni locali e molti cit-tadini. «Oggi consegniamo un riconoscimento non all’ammi-nistrazione, ma alla città e ai suoi cittadini», ha dichiarato il console del Tci per Brindisi, il generale Giuseppe Genghi. Il presidente della Provincia,

Massimo Ferrarese, ha affer-mato che la Bandiera arancio-ne è motivo di soddisfazione e orgoglio, ma è anche uno strumento per attrarre nuovi investimenti: «Spianiamo ora la strada agli imprenditori che vogliono credere e investire nel turismo». Guarda al futuro il sindaco Cosimo Pomarico: «Avviamo l’attesa stagione estiva – ha dichiarato il primo cittadino – festeggiando que-sto importante traguardo che costituisce, al tempo stesso, un nuovo punto di partenza nella direzione di una più at-

tenta e qualificata promozio-ne turistica della città e della sua immagine». Pomarico non trascura di ringraziare anche i proprietari del castello che – ha ricordato – «hanno posto la prima pietra per ottenere questo riconoscimento». La Bandiera arancione – ha an-nunciato infine Nadia Pella-cani, responsabile nazionale delle reti territoriali del Tou-ring club italiano – avrà validi-tà per tre anni. [email protected]© RIPRODUZIONE VIETATA

Un momento della cerimonia di consegna nella sala consiliare (foto Claudio Matarrelli)

Castello Imperiali: il 14 luglio"Festagrande" a Francavilla

Festagrande per castel-lo Imperiali. Il portone sarà spalancato uffi-

cialmente la sera di sabato 14 luglio. I festeggiamenti per la riconsegna dell’impo-nente costruzione, a metà tra fortezza e sontuoso palazzo principesco, si coloreranno di tutti gli elementi tradizio-nali del modo di far festa nel Sud. Cresce intanto l’attesa per entrare nuovamente nel cortile interno e, attraverso la scalinata centrale, accedere al piano nobile, dove sarà possi-bile ammirare stanze e saloni che erano occupati dagli uffici comunali. l castello è ora destinato a eccezionale contenitore cul-turale, notevole per impo-nenza e funzionalità. Per la sua posizione geografica tra le tre province salentine, sarà anche un importante punto di riferimento per informazione, accoglienza turistica e promo-zione del territorio. Al secondo piano, infine, tro-

veranno posto alcuni uffici comunali e l’aula destinata al consiglio comunale. Fatto erigere intorno alla metà del XV secolo dal princi-pe di Taranto, Giovanni Anto-nio del Balzo Orsini, per ren-dere più sicura la sua terra, il castello fu mutato e ampliato da Giovanni Bernardino Boni-facio, sempre per esigenze di difesa militare. Fu definitiva-mente trasformato in palazzo tra il 1720 e il 1727 quando

Michele III, discendente della famiglia Imperiali, feudatari di Francavilla, decise di tra-sferirvi la propria residenza. Mutandone la funzione, fu modificata anche la struttura e il castello acquistò l’aspetto attuale. Alla morte di Michele IV, in mancanza di eredi diret-ti, il castello fu incamerato tra i beni del regno come proprie-tà feudale. Abbandonato, o quasi, fino al novembre 1821, fu definitivamente ceduto al

Comune, che lo adattò a re-sidenza municipale. Ha con-servato questa destinazione sino al 2005, anno d’inizio dei lavori di consolidamento, restauro e rifunzionalizza-zione che sono stati eseguiti dalla ditta Lattanzi di Roma. Il castello non ospiterà solo mostre, concerti e rassegne. È anche location ideale per convegni e matrimoni. In mol-ti hanno già e prenotato il fati-dico sì tra le mura del castello, che ebbe tra le sue principes-se anche un’ava della famiglia Grimaldi di Monaco. E come tutti i castelli che si rispetti-no non mancano le storie di fantasmi. Insomma, il castello Imperiali di Francavilla Fonta-na saprà accogliere residenti e viaggiatori che lo vorranno scoprire nelle prossime sere d’estate. Porte aperte per le visite guidate, in accordo con Puglia Promozione, nelle serate di tutti i sabati sino a metà settembre. .

Il monumento ospiterà alcuni uffi ci comunali, museo, convegni, ricevimenti. Fino a settembre porte aperte alle visite guidate

Una veduta del castello appena restaurato.

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4 L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 1-15 LUGLIO 2012 / 21

O si cambia o si aff onda, ma nessuno al momento può traghettare l’Italia fuori dalla tempesta. Lo Stato deve migliorare a partire dai cittadini: una bella Costituzione da sola non basta

La crisi economica tra grilli parlanti, nani, ballerine e saltimbanchi

L'Italia sta vivendo ne-gli ultimi anni una crisi senza precedenti nella

storia repubblicana, acuita ancora di più da una classe dirigente inadeguata e da una democrazia mai realmente compiuta.Hanno ben poco di che ralle-grarsi i costituzionalisti che ri-tengono la nostra Carta come la migliore e più moderna al mondo. La realtà dice tutt’al-tro. Il manuale d'istruzione più bello è inutile se i pezzi che compongono l'oggetto da montare sono difettosi. Il concetto è molto semplice: gli italiani non sono un po-polo avvezzo alle dinamiche democratiche perchè privi di senso dello Stato e incapaci di fare scelte coraggiose nell'in-teresse del Paese. Scontato che la classe politica sia di-retta emanazione di questa tipologia di italiano e scon-tato anche che si comporti di conseguenza. L'Italia è un eterno ritorno dell'uguale. Il sistema si mantiene in equi-librio sino a quando la situa-zione generale si mantiene prospera, ma non appena le condizioni esterne mutano, tutto crolla come un castello di carte. Sono trascorsi appe-na vent'anni da Mani Pulite e il sistema è già ridotto a un cola-

brodo peggiore della vecchia partitocrazia italiana. I partiti principali – Pd e Pdl – elabo-rano programmi e discorsi più incentrati sul narcisismo del-le piccole differenze che su una reale visione del mondo e della politica. È evidente un deficit di pensiero che si pale-sa anche nella pochezza della discussione politica. Chiaro che, quando la situazione si è fatta seria, si sia ricorso a un tecnico che si è assunto, nel bene e nel male, l'onere di tut-te le decisioni per superare un momento di difficoltà. Questa spinta propositiva pare esser-si esaurita: è ora necessaria più che mai una guida politi-ca della crisi tale da far valere sul tavolo delle trattive per la nuova Europa le reali esigen-ze dell'Italia. Qui subentra, tuttavia, il dubbio: dopo Mon-ti chi può prendere realmente le redini dell'Italia e portarla fuori dalla tempesta? Al mo-mento non c'è nessuno in gra-do di rispondere a queste ne-cessità, forse neanche Monti stesso, indebolito dalle lobby bancarie che l'hanno voluto al potere, può fare di meglio. In un contesto di così grave cri-si, che abbraccia tutto dall'e-conomia alla politica, ecco spuntare da dietro l'angolo un altro parolaio magico: un Gril-

lo parlante. I risultati delle re-

centi elezioni amministrative,

presi con tutte le cautele del

caso, danno ragione a questo

ennesimo comico prestato

alla politica e i sondaggi lo

incoronano come forza emer-

gente nel Paese. In realtà, nel

programma del Movimento

5 Stelle oltre che un utilizzo

del linguaggio con un lessico

più diretto e qualche idea di

buon senso, si trova ben poco.

Non c'è una idea di futuro ben

chiara. Non si sa che identità

dare al Paese e che fisionomia

costruirgli per i prossimi 20

anni. La situazione si ripre-senta ancora una volta in tut-ta la sua serietà, bisogna fare presto e dare spazio a chi ha realmente un progetto per il Paese. Lo Stato deve cambiare cominciando dai suoi cittadi-ni: è nostro dovere comincia-re a costruire una nuova idea di futuro, ricordandoci della nostra appartenenza anche lontano dalle partite di calcio della nazionale. Siamo a un momento topico della nostra storia: o si cambia o si affonda. [email protected]© RIPRODUZIONE VIETATA

Il Tirocinio pre-insegnamento somiglia molto a una beff a: molte spese, nessuna certezza. Inaccessibile senza l’aiuto di mamma e papà…

TFA ovvero come infrangere i sogni dei giovani

Prima la dichiarazione sorprendente del Mini-stro Profumo – «Presto

un concorso pubblico nella scuola» – poi la notizia dell'at-tivazione del TFA (Tirocinio formativo attivo). Una strate-gia di marketing eccezionale, che fa perno sulle aspettati-ve dei giovani di ottenere un posto fisso e sulla voglia dei genitori di sostenere i figli. Peccato che poi i nodi venga-no numerosissimi al pettine. I criteri di ammissione al TFA: occorre aver raggiunto un nu-mero di crediti in determinate discipline per poter insegna-re la materia in oggetto alla classe di concorso. Non ne avete? No problem, è suffi-ciente rivolgersi a un’ univer-sità per fare gli esami man-canti. Come? Pagando. Dopo che avrete raggiunto i crediti necessari, finalmente potete presentarvi al concorso per l'ammissione al TFA. Come? Pagando una tassa di iscrizio-

ne, ovviamente. Una volta su-perato il concorso in maniera brillante, non vi resta che pa-gare tra i 2.500 ed i 3.000 euro per cominciare questa fan-tastica avventura. Al mattino tirocinio, al pomeriggio corsi obbligatori. Un attimo. Chi paga? Se si tengono occupate le risorse per l'intera giornata, non possono lavorare e quindi come onorare i debiti? Beh, chiedendo a mamma e papà. In fin dei conti si sa che i gio-vani italiani sono dei bamboc-cioni. Una volta finita questa trafila, avrete la certezza del posto? Assolutamente no. In graduatoria attualmente ci sono 300mila persone in fila prima di voi che aspettano la stessa cosa. Morale della favola: il TFA non conduce ad alcuna certezza, non consente di svolgere alcuna attività e rende sempre più dipendenti dalle famiglie di provenienza. Non c'è che dire: un toccasana per i giovani italiani.

L'Italia aff onda in preda a una crisi che sembra senza soluzione

NUOVA APERTURAStrumenti MusicaliCentro Percussioni

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L'ELZEVIROa cura di Vincenzo Sardiello

Casaccia: mostra Dadaum(pop)

Venerdì 13 Luglio alle 20,30 alla Casaccia sarà inaugurata la

mostra “Dadaumpop” in cui esporranno: Andrea Contaldi, Ernesto Gennaro Solferino e Fausto Garofoli.«Nel futuro ognuno sarà famo-so per quindici minuti», scrive-va Andy Warrhol, padre nobile del pop. Ora che è il futuro, cosa è pop? Sicuramente sono diventati pop la sua immagine e la sua opera, i pericoli e le avversità della sua epoca, tut-to quello che accompagnava la sua vita e probabilmente sia-mo diventati pop tutti noi. Mai come oggi sorge spontanea una domanda: quanto è ovvio il quotidiano? Il tema, affatto banale, affronta una questio-ne delicata e discussa quale quella dell’ontologia, della conoscibilità e dell’essere in

quanto tale. L’arte non può essere sorda a questa esigen-za di conoscenza e si sforza di porre domande adeguate allo spettatore, coinvolgendolo in un viaggio visivo ed espe-rienziale unico che, con acute provocazioni, aiuta a esplorare il labirinto della modernità.Contaldi, Solferino e Garofoli non si sono voluti sottrarre a questa sfida pop, realizzando opere con soggetto elementi di quotidianità che molte vol-te ci lasciano indifferenti ren-dendoli delle vere e proprie icone dei giorni nostri.La sala espositiva, in via Mu-nicipio 43, sarà aperta fino al 4 agosto ogni giorno dalle 18 alle 20,30. La domenica aperta anche al mattino dalle 10,30 alle 13. Ingresso gratuito. Per informazioni [email protected].

Dal 13 luglio al 4 agosto aperta tutti i giorni

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L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 51-15 LUGLIO 2012 / 21

È passata in giudicato la sentenza di assoluzione con formula piena per 13 tra politici e dipendenti comunali per presunti illeciti commessi tra il 2000 e il 2002. Potrebbero chiedere rimborsi per 250-300 mila euro

I reati non ci sono, le spese legali sì: batosta in arrivo per il Comune

Subagenzia: C.so Umberto I, 40 -72024 Oria (Br)Tel. 0831.847132 - Fax 0831.840867

Ferruccio CalòMarco Calò

&

Agenzia: C.so Umberto I, 40 -72021 Francavilla F.na(Br)Tel. 0831.811061 - Fax 0831.812446

email: [email protected]

L'APERTURA- ORIA

SEGUE DALLA PRIMA

ELISEO ZANZARELLI

Il fatto non sussiste. La formula più piena che un imputato e il suo avvoca-

to possano augurarsi. Così sono stati assolti in 13 – tra politici, finanche il sindaco, e dipendenti comunali – man-dati a processo nel 2004 per diversi presunti reati gravi in danno della pubblica ammi-nistrazione: su tutti, peculato in concorso, falso ideologico, abuso d’ufficio, favoreggia-mento e addirittura ricetta-zione. Al centro dell’inchie-sta, un viaggio all’estero con un’auto pubblica e l’utilizzo, secondo la Procura “sconsi-derato”, di cellulari e telefoni intestati a palazzo di città. Quello scandalo è stato giu-dicato niente più che una bolla di sapone dal Tribunale di Brindisi prima, dalla Corte d’Appello di Lecce poi. Buon per gli assolti, male per il Co-mune e, in generale, per i cit-tadini. Oggi che la sentenza di secondo grado è diventa-ta definitiva, gli interessati – tutti innocenti – potranno chiedere e, a meno di atti di generosità, chiederanno il rimborso spese legali all’en-te e il risarcimento allo Stato per ingiusta detenzione ed eccessiva durata del proce-dimento giudiziario, protrat-tosi per quasi dieci anni. Le spese processuali ammonte-rebbero a circa 250-300mila euro, cifra calcolata per difet-to. Un salasso – l’ennesimo – specie di questi tempi per le casse municipali. I fatti risalgono al 2003, quando arresti e perquisi-zioni, personali e domicilia-ri, destarono un grandissimo clamore. Tutto parte da un incidente stradale. È il 16

dicembre 2000. Il sindaco Sergio Ardito, l’assessore ai Lavori pubblici Giovanni Caramia e il consigliere co-munale Nicola D’Ippolito, ac-compagnati dalle mogli, sono diretti a Vienna per parteci-pare all’inaugurazione di una mostra del pittore Madè, che sarebbe stata seguita da una “Serata siciliana”, organizza-ta da Enit (Agenzia nazionale per il turismo) e Regione Si-cilia. In Austria, però, non ci arrivano: la Fiat Multipla del servizio assistenza anziani comunale rimane coinvolta in un sinistro sull’autostrada all’altezza di Bologna. Qui sorge il dubbio: quello dei tre amministratori era un viag-gio di rappresentanza o di piacere? La Procura di Brindi-si indaga a fondo, emergono altri fatti ritenuti d’interes-se penale, e il pm Giuseppe Montanaro chiede e ottiene dal gup il rinvio a giudizio il

15 gennaio del 2004. Per lo più illustri, in ambito locale, i nomi degli imputati: il sin-daco Ardito; l’assessore Ca-ramia; il consigliere D’Ippo-lito; l’ex assessore Giuseppe Re; gli ex consiglieri Angelo Galeone e Mario De Nuzzo; il responsabile della segreteria Affari generali – servizi isti-tuzionali Leonzio Patisso; i vigili urbani Gilberto Conte e Pasquale Pagano; i dipenden-ti comunali Luigi Pinto, Ra-gioneria, Marco Moscogiuri, netturbino, Cosimo Verardi, impiegato, Oronzo Mastro-giovanni, giardiniere, Ema-nuele Carone, messo. Unico “esterno” tra gli imputati, Giovanni Massa. La posizio-ne più delicata e considerata centrale dagli inquirenti è quella di Leonzio Patisso, at-torno alla quale ruotano tut-te le altre: falso ideologico, abuso d’ufficio e peculato. L’accusa contesta che il viag-

gio viennese fosse di piacere, anche perché non autorizza-to da alcun atto amministrati-vo, ma a processo emerge che Ardito, Caramia e D’Ippolito, a parte utilizzare l’auto di servizio, se n’erano accollati ogni costo. Emerge anche che Patisso non aveva dichiarato il falso: l’incidente era avve-nuto durante una missione del sindaco; inesistente an-che l’abuso d’ufficio: Patisso non aveva invitato una sola ditta – la Automoto Giovane Srl – per l’acquisto di una Kia Carnival in sostituzione della Multipla incidentata. Inoltre, niente di serio nemmeno per i telefonini oggetto di con-venzione tra il Comune e la Wind – altro filone d’indagine – sempre sotto la responsabi-lità di Patisso: tariffe conve-nienti, ma costi totalmente a carico degli utilizzatori, nessun danno erariale, quin-di, per il Comune. Scrivono i giudici che un’ipotetica truf-fa – con i cellulari assegnati a dipendenti dell’ente, ma utilizzati da altri a condizio-ni più vantaggiose – sarebbe configurabile in danno della compagnia telefonica, però nessuna possibilità di proce-dere in assenza di querela. Inoltre, nessun favoreggia-mento e nessuna ricettazio-ne. Conclusione: tutti puliti e, in quanto all’epoca dei fatti iscritti a registro paga del Co-mune, tutti nella possibilità di chiedere ora il rimborso delle spese legali sostenute. Tra i 200 e i 300mila euro. In più, sempre a carico della col-lettività, l’ingiusta detenzio-ne e l’illegittima durata del processo. Storie di ordinaria ingiustizia e spreco. E ai cit-tadini non resta che pagare. [email protected]

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Ardito e Patisso in consiglio comunale Leonzio Patisso

Sergio Ardito Gilberto Conte

Altro riconoscimento dopo la Bandiera arancione. Il marketing turistico a gonfi e vele in attesa dei risultati: i negozi possono derogare agli orari di apertura e chiusura imposti

Oria adesso è anche Città d’arte

Mentre fervevano i preparativi per la ce-rimonia di consegna

della Bandiera arancione del Touring Club Italiano, in Re-gione il nome di Oria veniva iscritto nell’elenco delle città d’arte. Un importante ricono-scimento turistico, che segue di appena un mese quello del Tci. Si dichiara orgoglioso il sindaco Cosimo Pomarico che, appresa la notizia, ha ricorda-to come il titolo di Città d’arte (ratificato dal Ministero per i Beni e le Attività culturali) sia stato ottenuto grazie all’im-pegno dell’intero consiglio comunale, il quale nello scor-

so settembre, all’unanimità, dette avvio all’iter che ha por-tato a questo risultato.Ma in pratica cosa porterà a Oria? In primis uno stimolo allo sviluppo economico del comune: d’ora in poi gli eser-cizi commerciali potranno decidere liberamente i pro-pri orari di apertura, anche in deroga all’obbligo di chiusura domenicale, festiva e di mez-za giornata settimanale. Un incentivo per i visitatori, che inoltre potranno conoscere Oria attraverso nuovi canali promozionali, attivati dalla Regione stessa. Sarà però ne-cessario conservare i requisiti

che hanno permesso di otte-nere il titolo, considerata la necessità di verifica ogni tre anni. Per essere ammessi nel prestigioso novero delle Cit-tà d’arte, bisogna possedere almeno tre fra i parametri fissati: la presenza di edifi-ci o complessi monumentali aventi riconosciuto interesse storico; l’esistenza di minimo tre musei aperti per non meno di otto mesi all’anno; la pre-senza di biblioteche; archivi e servizi culturali; un nutrito numero di attività culturali svolte con il patrocinio del Co-mune, della Provincia o della Regione; comprovate doman-

da e offerta turistica. La città non risponde solo ai minimi richiesti, ma soddisfa tutti e cinque i parametri. Un attesta-to, l’ennesimo in pochissimo tempo, per Oria e gli oritani. di Pierdamiano M. Mazza

[email protected]

Uno scorcio del castello

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L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 71-15 LUGLIO 2012 / 21

Lo sfogo di Eugenio Weidmann, il vecchio gestore: «Tanto impegno ma nessun aiuto, dalla Chiesa solo sgambetti forse perché sono protestante». La maggior parte degli animali è all'estero in attesa di tornare un giorno. Rimangono solo le scimmie, ma il futuro è incerto

Ristrutturazione, ma lo zoo non decolla

Lo zoo di Oria è chiuso per rinnovo struttura, come indicato nel cartello

affisso all’ingresso, eppure nell’intervista su Lo Strillone numero 11, l’ex custode Eu-genio Weidmann paventava incertezze circa nuova ria-pertura e destinazione degli animali. Da una nuova visita a San Cosimo nei giorni scorsi, il giardino è subito apparsa in uno stato di grave abban-dono nonostante i gratuiti e continui sforzi di Weidmann che – dice – è ormai costret-to a disdire anche i contrat-ti con Enel e acquedotto.

Signor Eugenio ci sono an-cora animali nello zoo? C’è troppo silenzio...Ci sono alcune scimmie, pri-ma o poi le porteranno in Spagna. E gli altri animali, che fine hanno fatto? Qualcuno è sta-to abbattuto?Certo che no. Gli animali stanno tutti bene. Le zebre, i pavoni e i serpenti sono a Torrepaduli in un agriturismo con giardino faunistico; i leo-ni e le tigri sono in Repubblica Ceca. Il problema è come sta-ranno in futuro, se torneran-no mai qui e se avranno cure e personale specializzato. Lo zoo è chiuso per rinnovo struttura, ma i lavori sono fermi da mesi. Perché? Tarausa, rappresentante di “Zoosafari” che ha firmato il nuovo contratto con la Chiesa

per la gestione dello zoo da più di un anno, non ha soldi. È necessario molto denaro per rimettere in piedi una struttura come questa. Han-no chiesto un finanziamento alla comunità Europea di cir-ca 400mila euro, ma finora non se ne sa nulla.E la Diocesi, il Comune non possono aiutarlo? La Chiesa percepisce l’affitto da Tarausa di 2mila euro al mese e non aiuta nessuno. Il Comune non s’ intromette. Circa 10-12 anni fa don Fran-co Di Noi voleva chiudere lo zoo perché al suo interno non c’erano i bagni pubblici, mi ri-volsi a un tecnico, che mi fece un preventivo di 35milioni di lire: in quella occasione ebbi il supporto del sindaco di al-lora, che mi concesse agevo-lazioni burocratiche. Pagai tutto io, pur di non chiudere. Oggi ringrazio l’ex vesco-vo Antonio De Giorgi e l’ex sindaco Sergio Ardito, che in passato mi hanno aiutato tanto anche con tutte le ispe-zioni igienico-sanitarie che la Chiesa mi mandava. Lei ha dedicato tutta la sua vita allo zoo, curando gli ani-mali e il giardino nel miglior

modo possibile. Perché è stato sempre intralciato dal-la Chiesa? Sono un protestante e questo a loro non sta bene. Non ho mai pagato l’affitto del giar-dino e forse avrebbero voluto anche incassare. Nonostan-te io ora stia fuori dallo zoo, ogni mattina, pomeriggio e sera vengo a dar da mangiare alle scimmie, pago l’acqua e la luce; né Tarausa, cui spette-rebbe la gestione di tutto, né la Chiesa mi danno un soldo. Da domani stacco luce e ac-qua, io non posso continuare così, lo zoo non è più gestito da me e Tarausa non farà nul-la. Non è convinto quindi che aprirà? Il vescovo di Oria ha detto che a giugno avrebbero aperto e che sarebbe stato anche più bello di prima. Se ci sono i soldi, possono anche farcela e io spero sia così, anche per il turismo di Oria; il sindaco deve fare qualcosa, non si può perdere un bene così raro e unico. Intanto, però, in set-timana chiuderà anche il bar di San Cosimo… [email protected]

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n GRAZIA MELE

n Eugenio Weidmannn Il botteghino dello zoo: chiuso

Oria capitale di bandiere e tamburiDal 13 al 15 luglio i campionati nazionali Fisb “Tenzone argentea”: 20 gruppi da tutt’Italia puntano alla promozione in “Tenzone aurea”

Pochi giorni ancora e il cielo si riempirà di bandiere colorate, l’a-

ria sarà invasa dal suono di chiarine e tamburi che rie-vocano epoche passate, le strade accoglieranno sfilate in costumi d’epoca e atleti si confronteranno in spettaco-lari gare. No, non si tratta del Torneo dei rioni (siamo anco-ra a luglio), ma della “Tenzone argentea”, i campionati che riprendono gli antichi giochi della bandiera, riconosciu-ti dal Csen (Centro Sportivo Educativo Nazionale) come manifestazione d’interesse nazionale. Venti gruppi, pro-venienti da quasi tutta Italia, attendono con ansia di ritro-varsi dal 13 al 15 luglio nel piazzale dell’istituto antonia-no maschile di Oria, mirando ai primi quattro posti per pas-sare in serie A1 e partecipare, la volta successiva, alla tanto agognata “Tenzone aurea”. Quest’anno, la Federazione italiana sbandieratori (Fisb) ha assegnato il decoroso ma duro compito di organizzare i campionati all’Associazio-ne sportiva dilettantistica “Sbandieratori e Musici Città di Oria”, nata esattamente un anno fa dall’unione di due

gruppi sbandieratori oritani, i Federiciani e San Domeni-co. Marco Matarrelli, addetto stampa dell’associazione, ha spiegato che per vener-dì Oria attende almeno 800 partecipanti che, insieme ai moltissimi accompagnatori e sostenitori, alloggeranno in strutture ricettive di Oria e dei paesi vicini. Sicuramen-te un grande appuntamento per cultori e appassionati, ma che formerà nuovi fan di questa disciplina, antica ma vivissima. Le cinque specia-lità in gara sono un mix riu-scitissimo di musica, sport e spettacolo: nel Singolo un solo atleta si esibirà con un massimo di cinque bandie-re; nella Coppia due atleti si scambieranno in volo le ban-diere; nella Piccola Squadra gli sbandieratori possono arrivare anche a sei; nella Grande Squadra, invece, si assisterà a originali coreo-

grafie, per un totale di figu-ranti che può raggiungere 36 persone, fra musici e sban-dieratori. Un evento da non perdere, che può solamente dare lustro alla città di Oria. Il sindaco Cosimo Pomarico ha affermato che anche all’im-pegno e alla passione degli sbandieratori spetta il merito della recente assegnazione a Oria della bandiera Aran-cione del Touring Club. Gli sbandieratori, infatti, porta-no il nome di Oria in giro per l’Italia, con questo evento la riempiranno di turisti e di festa e – molto importante – faranno girare l’economia locale. Chissà se gli oritani di-mostreranno riconoscenza ti-fando per gli Sbandieratori e Musici Città di Oria che, oltre tutto, si allenano tutti i giorni per più di quattro ore, ovvia-mente puntando al podio. [email protected]

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n Un'esibizione degli sbandieratori "Città di Oria"

n LAURA DE STRADIS

ORIA

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8 L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 1-15 LUGLIO 2012 / 21

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L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 91-15 LUGLIO 2012 / 21

T orna anche quest’anno il festival estivo “Aper-ti per Ferie”, organiz-

zato dal Laboratorio Urbano In punta di piedi di Francavil-la Fontana. Una rassegna di eventi che chiude idealmente il secondo anno di attività del Laboratorio Urbano gestito da Consorzio Nuvola.L'anno scorso “Aperti per Ferie” ha riempito le piazze francavillesi coi concerti di Giuliano Palma, Canzoniere Grecanico Salentino e Fan-fara di Tirana. Quest'anno spazio invece alla poesia e al jazz. Si comincia venerdì 13 luglio con il reading “Ti amo ma posso spiegarti” di Guido Catalano (presso il Bar Chopin in Corso Umberto I). Catalano, torinese, già in tv su La7 ed Mtv, è poeta surreale e tragi-comico, ha all'attivo quattro libri ed è animatore di popo-larissime serate di reading che riempiono abitualmente i locali di Torino e Milano spa-ziando tra poesia e cabaret d'autore. Ad accompagnare il poeta torinese ci sarà il chi-tarrista Ezio Scarciglia.Si entra poi nel vivo con una tre giorni nel centro storico di Francavilla che sarà aper-

ta, il 20 luglio, dal reading “Chi non ha peccato non ha un cazzo da raccontare” di Vincenzo Costantino Cina-ski. Costantino, poeta, bardo, compagno d'avventure e di scritture di Vinicio Capossela, sarà accompagnato nel suo recital dall'apprezzatissimo polistrumentista Francesco Arcuri, anche lui con Caposse-la (nel tour del disco “Marinai, Profeti e Balene”). Si prosegue il 21 luglio con il batterista newyorkese Phil Maturano, vera e propria isti-tuzione del drumming latin-jazz a livello mondiale, che si esibirà in quartetto con Ettore Carucci (piano), Poldo Sebastiani (basso) e Massimo D’Astore (chitarra).Chiusura il 22 luglio con due set che avranno come perno centrale il chitarrista Eddy Palermo, grande interprete di jazz classico e bossa nova, che ha collaborato con artisti del calibro di Chet Baker e Ge-orge Coleman (tra gli altri). Il primo set sarà puro jazz e ve-drà, accanto a Eddy Palermo, Vito Di Modugno all’organo hammond e Alessandro Na-politano al basso; la seconda parte della serata sarà dedi-

cata invece alla musica bra-siliana e vedrà ancora Eddy Palermo alla chitarra, Di Mo-dugno questa volta al basso e Napolitano alle percussioni; i tre saranno raggiunti sul pal-co dalla bravissima cantante barese Paola Arnesano, anche lei in grado di vantare impor-tanti collaborazioni (Antonel-la Ruggiero, Ares Tavolazzi, Roberto Ottaviano e Fabrizio Bosso tra gli altri).Tutte le serate saranno a in-gresso rigorosamente libero. Per info: www.consorzionu-vola.it. Tel. 3929012460. Fa-cebook: inpuntadipiedi.fran-cavillafontana.

Lab Urbano, Aperti per ferie

n Phil Maturano

Giornalisti e giornalai in fila a palazzo di città per occupare la

poltrona del dimissionario addetto stampa Giuseppe Florio. Mai piaciuto alla stam-pa locale, salvo qualche rara eccezione, dopo vari tenta-tivi di spodestamento, Florio ha rassegnato le sue dimis-sioni. Altro che Oria fumosa con i suoi misteri e intrighi millenari, Mesagne in pochi mesi è divenuta scenario di cospirazioni shakespearia-ne ai danni del malcapitato addetto stampa. “Onestà intellettuale e libertà di opi-nione” sono i principi che Florio vuole tutelare con le sue dimissioni, sottolinean-do la sua gratitudine a quan-ti, in questi otto mesi, hanno dimostrato di apprezzare il suo lavoro. Ghigni e sibili di compiacimento tra le righe sono comparse sulla stampa locale che, fin dal primo mo-mento, ha provato a destitui-re Florio in ogni modo. Usan-do inizialmente lo strumento della diffamazione (assunto

per raccomandazione e non per meriti), poi ignorando-ne il ruolo (mai una telefo-nata per chiedere notizie o spiegazioni, mancata parte-cipazione alle conferenze stampa, articoli insolenti e gratuiti) e infine accusandolo di proseguire il suo lavoro di cronista e giocare a tenere le fila a palazzo di città. Ultimo esempio, la polemica nata in merito al concerto del 19 giugno in memoria di Melissa Bassi. In quell’occasione, vuoi per fraintendimenti, vuoi per reali ma insabbiati malumori, gli screzi tra l’assessore Wal-ter Zezza e il sindaco relati-vamente alle modalità di so-stegno all’evento, sono stati imputati a Florio, che aveva pubblicamente dichiarato il suo disaccordo con la mani-festazione. Ed è stata proprio una frase di Zezza - «Spero che il sindaco non si sia fatto influenzare da qualcuno a lui vicino» - la goccia che ha fat-to traboccare il vaso. Difatti dall’amministrazione, nono-stante le belle parole di Sco-ditti e il suo invito affinché Florio ritirasse le dimissioni, mai nessuna parola è giunta

per calmare gli attentati al lavoro del giornalista, tanto che lo stesso, all’indomani del famoso concerto, ha deci-so di abbandonare il suo ruo-lo. Ora si attende l’ufficialità o il ritiro delle dimissioni. Nel frattempo è partito il toto-sostituto. Antonio Rigliano, giovane giornalista locale, è il nome più probabile al mo-mento anche se, nella sele-zione per titoli, era Giorgio Pasimeni (addetto stampa della Figc provinciale) il se-condo in lizza. Ora non resta che attendere. [email protected]© RIPRODUZIONE VIETATA

L'addetto stampa saluta tutti e se ne va

n CLAUDIA TURBA

n Giuseppe Florio

Il responsabile comunale della comunicazione abbandona l'incarico per difendere «onestà intellettuale e libertà di opinione», pur ringraziando quanti hanno creduto in lui nei pochi mesi trascorsi a palazzo di città. Decisiva la gestione del concerto per Melissa

MESAGNE

U na grande e parteci-pata inaugurazione ha dato ufficialmen-

te inizio, lo scorso 9 giugno,

all'esperienza sanpancrazie-

se della Cassa rurale e artigia-

na di Erchie. L'apertura della

filiale, in via San Pasquale,

segna un'ulteriore tappa nel

progetto di radicazione sul

territorio che l'isituto di cre-

dito persegue da quando è

nato, nel 1959. Già presente

con due consolidate sedi nei

comuni di Erchie e di Oria, la

Bcc approda ora nel paese

al confine con la provincia

leccese per venire incontro

a molti dei suoi correntisti,

residenti proprio a San Pan-

crazio. Incisivo il discorso

tenuto dal presidente, Gio-

vanni Carrozzo, al momento

dell'inaugurazione: «Essere

qui oggi è un segnale forte:

la politica del buongoverno,

un costante controllo dei ri-

schi, l'esperienza maturata

con i successi e con gli errori,

le competenze e la professio-

nalità dei nostri dipendenti ci

hanno portato a tagliare oggi

il terzo nastro di quella che

era una piccola realtà, nata

per la tenacia e la volontà di

pochi ercolani. Abbiamo vo-

luto continuare a scommette-

re e lo abbiamo fatto su San

Pancrazio, sulla brava gente

che ci vive, sulle istituzioni

che rendono il paese sicuro,

sugli operatori economici

che lo rendono operoso e

vitale, sulle istituzioni sco-

lastiche che ne elevano il li-

vello culturale». Una scelta

coraggiosa, tenuto conto del-

le contingenze storiche ed

economiche: «La soluzione

alla crisi che viviamo – affer-

ma Carrozzo – può scaturire

solo dall'impegno di tutti e

la Cassa rurale e artigiana di

Erchie non farà mancare il suo

contributo. Abbiamo sempre

affrontato le sfide imposte

ai nostri territori, pure quelle

più ardue, e anche in questo

momento continueremo a im-

pegnarci per ascoltare e ac-

cogliere le istanze dei nostri

clienti». La Bcc si è distinta,

negli anni, per la capacità di

fornire risposte adeguate in

tempi ristretti, permettendo

l'accesso al credito nel giro di

cinque giorni. Un'eccezionale

celerità, dunque, ma soprat-

tutto una conoscenza diretta

del territorio e degli utenti,

che porta a rapporti fiduciari

e flessibili. L'attenzione alle

esigenze spicciole della gen-

te comune, vero traino per

l'economia locale, traspare

dalle parole del presidente:

«In tempo di recessione e di

stagflazione, siamo in con-

trotendenza e per esserlo

ci vuole molto coraggio. Il

nostro coraggio deriva dal-

la forza che i nostri clienti ci

danno, dalla preferenza che

ci accordano nonostante un

mercato ormai polverizzato.

Il successo non è dato solo dai

bilanci sempre positivi, ma

anche e soprattutto dai rap-

porti di fiducia che riuscia-

mo a instaurare con i nostri

correntisti, dalla possibilità

che i loro sogni e le loro ne-

cessità siano realizzati anche

grazie alla Cassa rurale. Una

casa, un'azienda, la laurea di

un figlio, il superamento di

un momento di difficoltà, a

volte purtroppo la malattia:

noi ci siamo e continueremo

ad essere loro vicini. Dare e

ottenere fiducia nel rispetto

dei valori di mutualità e coo-

perazione: è questo il nostro

modo di fare banca». n

BCC Erchie, inaugurata la filiale a San Pancrazio

n Il taglio del nastro a San Pancrazio

La Cassa rurale e artigiana approda nel comune al confi ne con la provincia leccese. Il presidente: «La nostra forza sta nei bilanci, ma soprattutto nei clienti»

n Il presidente Bcc, Giovanni Carrozzo

n Dirigenti e dipendenti durante l'inaugurazione

Queste'estate concerti e reading tra jazz e poesia

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pagina 101-15 LUGLIO 2012 / 21

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L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 111-15 LUGLIO 2012 / 21

Quel pasticciaccio brutto del Pio Istitu-to “Caterina Scazze-

ri”. Si potrebbe sintetizzare così, prendendo in prestito il titolo di un famoso roman-zo di Carlo Emilio Gadda, la storia attorno all’azienda speciale istituita dal sindaco Antonio De Giorgi e dalla sua giunta per rendere nuova-mente pubblica la struttura di ricovero sulla via per Oria. Per dovere di cronaca, però, è meglio delineare subito i contorni della vicenda, chia-rendo in primis alcuni con-cetti chiave come, appunto, quello di azienda speciale. «È un ente strumentale dell’en-te locale – recita l’articolo 114 del Testo unico che la definisce – dotato di perso-nalità giuridica, di autonomia imprenditoriale e di proprio statuto, approvato dal con-

siglio comunale o provincia-le». In soldoni, a Latiano, si è voluto ri-pubblicizzare il “Caterina Scazzeri” per riap-propriarsi della gestione di un’importante pezzo di ser-vizi sociali. Detto così non fa una piega. L’intento è più che mai nobile. Quello che dove-va essere uno dei fiori all’oc-chiello per la compagine di centrosinistra che guida la cittadina, però, si sta rivelan-do un boomerang, un argo-mento a uso e consumo di op-posizione politica all’interno del consiglio comunale e fuori. La ri-pubblicizzazione

dell’istituto fu presentata dal primo cittadino come qual-cosa che avrebbe garantito uno standard elevato nella cura dei pazienti ricoverati e una trasparenza senza eguali nella gestione politico-buro-cratico-amministrativa della struttura. Un progetto ambi-zioso, senza dubbio. Nulla di strano, allora, se la strada si è mostrata subito in salita: un consiglio d’amministrazione che stenta a trovare una for-ma definitiva, un balletto di nomi per la presidenza era-no solo alcuni dei problemi facilmente pronosticabili alla partenza del progetto. Anche le dimissioni, dopo pochi mesi, del presidente, Luigi Spina, rimpiazzato dal-la sorella Ada, già assessore provinciale ai Servizi sociali nella giunta guidata da Mi-chele Errico, sono state viste come incidenti di percorso. Ma dopo il primo periodo di

assestamento, a quanto pare, la rotta non si è raddrizzata, lasciando nell’opinione pub-blica più di un dubbio sulla regolarità di alcune pratiche di gestione, sulla condizione degli ospiti e tante dicerie poco carine in paese. I primi ad avanzare dubbi sull’an-damento del carrozzone del “Caterina Scazzeri” sono stati quelli di “Sinistra eco-logia e libertà” e della lista “Democratici e riformisti” che, già nell’ottobre scorso, chiedevano al sindaco, alla giunta e alla maggioranza una verifica della funzio-nalità dell’azienda speciale ricevendone in risposta, se-condo quanto scrive Antonio Delli Fiori, capogruppo di Sel in consiglio comunale, solo silenzio. Adesso si è scoper-chiato il vaso di Pandora e le posizioni più o meno ufficiali cominciano ad arrivare da più parti. Dopo il palleggiarsi di

responsabilità tra l’assessore ai servizi sociali, Ada Di Vig-giano, e il sindaco De Giorgi, dai banchi delle opposizioni si levano le prime richieste di chiarimento. Il Pdl, con un’in-terrogazione, chiede conto all’amministrazione di un po’ di cose in merito all’affaire Scazzeri: si era a conoscenza del fatto che, a fronte di 16 ospiti, c’è un solo infermiere? Quale assessore ha la compe-tenza sull’istituto? Qual è la pianta organica dello Scazze-ri? È conforme alle previsioni di legge? Quanto è costata, a oggi, l’azienda speciale ai latianesi? Quali eventuali provvedimenti s’intendono adottare nei confronti della gestione dell’istituto? Que-ste le domande formulate dal gruppo del Pdl in consiglio, riprese e rilanciate anche da Giovanni Bruno, consi-gliere comunale di Fli, e da Vittorio Madama, già sinda-

co di Latiano. «Aspettiamo delle risposte da De Giorgi e dall’assessore competente», dice il finiano. «Bene ha fat-to l’opposizione a chiedere chiarezza. I cittadini di Latia-no si fanno domande e me-ritano risposte – rincara l’ex primo cittadino –. Qualcuno, tra sindaco, assessore e pre-sidente del consiglio d’ammi-nistrazione della struttura, le deve dare». Risposte che, al momento, ancora non sono state fornite. Probabilmen-te si ritiene che all’opinione pubblica non interessi sapere quanto succede nel palazzo. Se così fosse, la situazione sarebbe grave. La gente deve interrogarsi sempre sull’o-perato di chi la governa. Il disinteresse nei confronti del potere e della sua gestione, al pari del sonno della ragio-ne, genera mostri già visti troppe volte in passato. n [email protected]© RIPRODUZIONE VIETAT

n MAURIZIO DISTANTE

Istituto Scazzeri, un pasticciaccio bruttoL’azienda speciale nell’occhio del ciclone: la ri-pubblicizzazione non piace a molti. Le opposizioni: «Un carrozzone inutile». I buoni propositi dell’amministrazione proprio non bastano. E intanto in città divampa la polemica

I l Mediterraneo è, per dirla con Fernand Braudel, un "continente liquido", abi-

tato ai suoi margini e nelle isole. I suoi margini sono le nostre coste, che per lunghi secoli sono stati luoghi di scambio, punti di partenze e di approdi. Le lettere di Ian e Andrea Treleaven rievocano il mitico Grand Tour, raccon-tato dal mare. A bordo della loro barca, i due viaggiatori inglesi hanno percorso le vie del “mare nostrum” e i loro appunti di viaggio sono stati raccolti in un libro che dà con-to della bellezza senza tempo custodita nelle città di mare

e nei paesi dell’entroterra come nel piacere di alcuni in-contri. Tappa obbligata: Oria, città tra due mari. Chiese e palazzi dominati dal castello avranno certamente affascinato i no-stri viaggiatori – scrittori, ma il loro racconto si è sofferma-to principalmente sulla for-midabile esperienza vissuta a tavola, presso il ristorante “Fuori Porta”. Tra cibi genu-ini e pietanze tradizionali, il padrone di casa, Cosimo De Taranto, per tutti Mimino, con la moglie Rita e i figli Salvato-re e Mattia, ha condotto i suoi ospiti in un viaggio tra gusto

e piacere. Nei locali a ridosso di Porta Manfredi, da dove si scorgono le terre rivestite di ulivi e vigne che degrada-no verso il mare, è possibile gustare il pescato fresco di giornata, i piatti con i prodotti della vicina campagna, i vini nostrani rigorosamente se-lezionati. La decennale mae-stria nella cucina incontra nel ristorante “Fuori Porta” l’ar-te dell’accoglienza e dell’o-spitalità, tipiche di una città Bandiera arancione. Facile comprendere allora come nel libro “Letters from the Med”, i due autori abbiano avuto a cuore di raccomandare que-

sto speciale incontro con una terra di racconti da assapora-re. n

Il noto ristorante di Oria menzionato dagli scrittori britannici Ian e Andrea Treleaven, che ci tornano molto spesso a mangiare ritenendolo tra i migliori del Mediterraneo

E il Fuori Porta finisce in un libro inglese

n Mimmo De Taranto premiato dal Tci

LATIANO

n L'isituto "Caterina Scazzeri"

FRANCAVILLAFONTANA

«Un sorriso non dura che un istante, ma nel ricordo può essere

eterno!». È lo slogan con cui il Leo Club di Francavilla Fon-tana promuove il servizio di “Clown therapy”, che si avvie-rà tra pochi giorni nel reparto di pediatria dell’ospedale “Camberlingo”. Un gruppo di giovani soci inaugurerà quest’attività di supporto alla medicina tradizionale. L’obiettivo dei volontari è quello di regalare un sorriso, perché ridere calma il dolo-re, ridere è il mezzo più sano per vivere bene. Il Leo Club si

sta impegnando per far tra-scorrere, a partire da metà luglio, momenti di allegria a ogni bambino del reparto di pediatria nell’ospedale civico di Francavilla Fontana, grazie anche alla collaborazione del primario del reparto, Biagio De Mitri, il quale ha subito accettato la proposta. Per informazioni o per offrire la propria disponibilità si può inviare una mail a [email protected] o [email protected]. Oppure digitare su Facebook “LeoClub Francavil-la Fontana” o “Simone Cafo-rio”. n di c. t.

ClownTherapycon il Leo Club

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12 L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 1-15 LUGLIO 2012 / 21

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L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 131-15 LUGLIO 2012 / 21

Un servizio essenziale per la comunità. Una cooperativa con gra-

vi problemi economici. Una prima gara, poi annullata, per l'affidamento a una nuova ditta. Una seconda gara, ad oggi in stand-by. I dipenden-ti pagati poco e per giunta in ritardo, all'oscuro di tutto. Sono questi gli ingredienti della storia, ancora tutta in divenire, che coinvolge ormai da mesi 13 lavoratori torresi. Tutti legati alla "Padre Pio": la cooperativa che, da ben nove anni, gestisce per conto del Comune i servizi di assisten-za domiciliare integrata e al trasporto scolastico. La ditta avrebbe dovuto essere sosti-tuita già da tempo da un'altra. La gara per l'affidamento,

indetta a inizio 2012, è stata annullata per non meglio pre-cisati motivi tecnici. È segui-to un nuovo bando, ad aprile: al municipio sono giunte le offerte della latianese "San Bernardo" (che già si occupa di una parte delle attività as-sistenziali) e di un'Ati, costi-tuita dalla "Ferrante Aporti" di Brindisi e da una nuova cooperativa torrese creata ad hoc. Questa seconda gara al momento è ancora aperta. Nel frattempo, i servizi conti-nuano a essere coperti dalla "Padre Pio", che ha ricevuto una proroga dal Comune, no-nostante la sua dubbia e nota gestione del personale. I suoi 13 dipendenti, assunti fino allo scorso dicembre con con-tratti a progetto rinnovati di volta in volta, da gennaio non hanno più notizie sulla loro tipologia d'inquadramento,

se ce n'è una. Le loro presta-zioni – mensilmente, tra le 70 e le 90 ore lavorative – sono retribuite con uno stipendio che oscilla, in media, tra i 350 e i 420 euro: 4,80 euro l'ora, a fronte dei 9 euro che il Co-mune dà alla cooperativa. E

pensare che il mancato ver-samento dei contributi aveva anche portato il Tribunale di Brindisi a disporre, qualche mese fa, la sospensione dei pagamenti alla ditta: l'eroga-zione è stata sbloccata dallo stesso giudice poco dopo, di

fronte a dipendenti disperati che intanto continuavano a lavorare come e quanto pri-ma, ma gratis. Nonostante questo ritorno alla normalità, gli stipendi arrivano ancora miseri, in ritardo e suddivisi in tranche: l'ultimo, di marzo, accompagnato dall'avverti-mento che il prossimo sarà corrisposto solo a condizione che i lavoratori provvedano alle spese di consulenza, che in teoria sarebbero compre-se nel corrispettivo previsto dal contratto d'appalto. Ol-tre al danno, pure la beffa: i dipendenti della "Padre Pio" dovranno sborsare 7 euro – un'ora e mezza di lavoro – per pagare il consulente incari-cato di emettere la loro bu-sta paga. Un professionista, per definizione a libro paga dell'azienda, che neppure co-noscono, dato che il suo nomi-

nativo stranamente non com-pare sui documenti in loro possesso. Un'impasse che non vuole saperne di sbloc-carsi: vane le rassicurazioni del sindaco, Costantino Ga-lasso, incontrato dai lavora-tori a inizio anno, per il quale nuove prospettive sarebbero arrivate entro il 30 marzo. Tre mesi fa. L'attesa continua, le perplessità rimangono. Il tempo è galantuomo, dicono. I dipendenti della "Padre Pio" non ne sono poi tanto con-vinti. Il presente è incerto, il futuro inesistente. Qualcuno ironizza: per come stanno le cose, non rimane che pregare più che sperare. Magari in un miracolo del santo di Pietral-cina. [email protected]© RIPRODUZIONE VIETATA

Adi, il Comune si affida a "Padre Pio"

n MAURA DE GAETANO

n Assistenza in proroga a Torre

Il servizio è portato avanti in proroga da una cooperativa torrese con gravi problemi economici e contributivi. I lavoratori, pagati poco e in ritardo, costretti a sostenere anche le spese per il consulente. Due gare in tre mesi, ma nessuna novità all'orizzonte

La tecnologia informa-tica conquista il paese, al servizio dei cittadini:

arriva lo streaming dei con-sigli comunali. D'ora in poi, anche chi non ha la possibili-tà o la voglia di raggiungere il palazzo ducale, potrà assi-stere alle assemblee pubbli-che, trasmesse in diretta sul sito internet erchieonline.it. L'iniziativa è partita dall'"U-nione giovani italiani" (Ugi), un'associazione politica ma apartitica che promuove l'im-pegno civico tra i ragazzi. Il presidente e il segretario, rispettivamente Pier Paolo e

Marcello Ciccarese, certi della necessità e della convenienza – anche per una piccola real-tà come quella di Erchie – di sfruttare le potenzialità del web, hanno proposto di loro iniziativa il progetto all'am-ministrazione. La ripresa e la trasmissione dei consigli co-munali è una pratica tanto dif-fusa e radicata in molte città d'Italia, quanto pionieristica per il nostro territorio. L'idea è stata accolta con entusiasmo dalla giunta, che ne ha deli-berato l'immediato avvio: le due scorse assemblee (quella del 4 e quella del 14 giugno)

sono state registrate e carica-te sul portale internet, visibili dal giorno successivo al loro

svolgimento. Già il prossi-mo consiglio sarà invece tra-smesso in diretta. Il servizio

sarà svolto dall'Ugi in manie-ra praticamente gratuita, se si esclude il rimborso spese – preventivato di 300 euro mensili – utile a coprire i costi dei manifesti e della pubblici-tà che informeranno i cittadi-ni dell'iniziativa. «La scelta di non chiedere un compenso – spiega il segretario Ciccarese – deriva dall'idea, congenita alla nostra associazione, di in-coraggiare i ragazzi al volon-tariato e all'impegno civico

disinteressato». n di [email protected]

© RIPRODUZIONE VIETATA

A cura di Unione giovani italiani lo streaming delle assise sul portalewww.erchieonline.it

I consigli comunali? Finalmente su internet

n Un frame dal video del consiglio,14 giugno

ERCHIE

TORRE SANTASUSANNA

SEGUE DALLA PRIMA

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pagina 141-15 MAGGIO 2012 / 20

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L'INFORMAZIONE ALZA LA VOCE 151-15 LUGLIO 2012 / 21

LO SPORT

N. 21 - ANNO II n REG. TRIB. DI BRINDISI N. 3/2011 n DEL 6/05/2011EDITO DA: PUBLIEDIT S.R.L. n [email protected]: VIA C. PISACANE, 6 - 72024 ORIA (BR) n 0831.1950525

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Non solo calcio a 11 nella città degli Im-periali che lo scorso

anno ha visto nascere la pri-ma formazione di calcio a 5 il “Futsal Francavilla”. Una Fiat Punto, un pomeriggio d’esta-te, una palestra e la voglia di rendere reale un desiderio, sono stati gli ingredienti che hanno portato alla realiz-zazione di questo sogno. In particolare grande merito al mister-giocatore Emiliano Zingaropoli e al presidente-addetto-stampa-cameraman Gabriele Candita. Autopro-duzione è stata la parola d’or-dine per una squadra che già dalle prime battute ha otte-nuto il gradimento di tifosi e autorità. La Provincia, grazie all’intercessione dell’asses-sore Maurizio Bruno, ha con-cesso l’uso della palestra del Liceo scientifico “Ribezzo” per gli allenamenti e il popo-lo ha dato l’anima. Chiusa una grande stagione con la vit-toria della Coppa disciplina, ora importanti cambiamenti interessano la panchina del Futsal Francavilla. Mister Zingaropoli, partito per il Brasile, patria del futsal, la-scia il posto a una coppia di esperti: Cosimo Cinieri, gio-catore dalla scorsa stagione ed ex allenatore del Franca-villa Calcio femminile di A2 e Gianpaolo Candita, anche lui già in squadra come vice alle-natore e capitano del Futsal Francavilla. Si riparte da qui, con il cuore gonfio di speran-za e la convinzione di ricever altre, enormi, soddisfazioni.perdendo di vista l’autentica devozione. n di cla.tu.

FRANCAVILLAFutsal, non solo calcio a 11Il sogno del calcetto anche senza mister Zingaropoli

Uniti per un unico obiettivo! È questo il motto che ha guida-

to la grande stagione della Virtus Francavilla. Nata poco meno di un anno fa dalla fu-sione tra l’Erchie e l’Imperial Francavilla, la squadra dei Tiger ha conquistato il pas-saggio in Promozione con un 3 a 1 nella finale dei Play-off contro il Boys Mesagne. «Un campionato lungo, sofferto, logorante. Però alla fine ab-biamo raggiunto l’obiettivo e l’anno prossimo giochiamo in Promozione e sarà tutta un’altra avventura», sono state le parole di Antonio Magrì, presidente del “G.S.D. VIRTUS FRANCAVILLA”. Una grande festa pubblica in Piaz-za Umberto I, paragonabile ai festeggiamenti delle grandi di serie A con tanto di super ospiti, Uccio De Santis, balle-rini, giornalisti che ha coin-volto la dirigenza, giocatori, amministrazione comunale e città tutta, che con il suo calo-

re ha dimostrato di credere in questa nuova realtà sportiva.Ci ha scommesso faccia, de-naro e fegato Magrì, quan-do un anno fa ha deciso di buttarsi in questa nuova av-ventura sportiva, credendo in uno staff e una squadra di giovani promesse. Con le unghie e i con i denti si sono aggrappati a questo risultato il mister Alfredo Paradisi, già riconfermato per la prossima stagione, e le tigri in campo. Ora il lavoro si sposta negli uffici, dove lo staff tecnico e la dirigenza sono già al la-voro per costruire la squadra che giocherà nel prossimo campionato. Nel frattempo, la Virtus programma il futuro organizzando uno stage per selezionare giovani calciatori da inserire in organico. Provi-ni previsti per i giorni 10-11 e 12 luglio: potranno accedervi giovani calciatori nati negli anni 1994-1995-1996. Tut-to da scoprire quindi per la prossima stagione. n di C.T.

Dirigenza al lavoro per la prossima stagione dopo i successi di quest'anno. Conferma per Paradisi, provini a metà luglio

La Virtus riparte dalla PromozioneFRANCAVILLA

n Una delle formazioni scese in campo quest'anno

MESAGNE

Boys vendesi, si torna indietro di un anno: panicoPatron Devicienti, che nel 2011 aveva salvato il club, deciso a lasciare: «Senza compratori, titolo sportivo nelle mani del sindaco»

Boys Mesagne vende-si. Sembra di essere tornati indietro di un

anno, quando il calcio mesa-gnese tentava di sopravvive-re alla mancanza di una guida. Luigi Devicienti, il “messia” per il calcio locale, mette un punto alla sua esperienza da presidente del Boys e tifosi e amministrazione comunale vanno nel panico. Una semi-finale ai Play-off strappata al Latiano e il terzo posto in campionato, dopo la scon-fitta in finale con la Virtus Francavilla, non sono bastati a far tornare sui suoi passi il patron, che mette sul banco il

titolo sportivo. «Se malauguratamente si dovesse registrare un’assen-za di interesse nel rilevare il titolo sportivo, lo stesso sarà consegnato nelle mani del sindaco di Mesagne, con la condizione che non ven-ga disperso nuocendo così al bene dei tifosi mesagne-si», scrive il presidente in una nota. Rapida la risposta dell’amministrazione, che sta già studiando il piano per ri-lanciare la società e non per-mettere che anni di sacrifici siano buttati via così. Dura, invece, la reazione dei tifosi, che già pregustavano il pos-

sibile ripescaggio in Promo-zione e che, invece, vivranno l’ennesima estate nella spe-ranza di una celere soluzione, sorpresi che gli imprenditori mesagnesi non abbiano an-cora fatto un passo avanti. n di c.tur.

n Luigi Devicienti (www.mesagne.me)

LATIANO

Buoni risultati, ma il presidente lascia: troppe speseGemma affi da la società al direttore generale Carbone. Troppo alto il rischio di essere ripescati. Urge un aiuto: azionariato popolare?

Anche il Latiano dice addio al suo presi-dente. Nonostante il

successo di questa stagione con la partecipazione alla se-mifinale di Play-off del cam-pionato di Prima categoria, nei giorni scorsi Pierpaolo Gemma, presidente dell’U.S. Latiano, ha ufficializzato le dimissioni, lasciando il com-missariamento della prima squadra al direttore generale Fabio Carbone. Una grande responsabilità per Carbone che, insieme all’attuale con-siglio direttivo composto dai dirigenti Agnello, Scarafino, Aymonetto, Orsini, Rubino, Salamina e Di Potenza, cer-cherà di capire se ci sono le condizioni per poter orga-nizzare una nuova stagione sportiva e convincere il pre-sidente a ritirare le dimissio-ni. Motivi dell’abbandono? L’impossibilità economica di sostenere la società per poter ripartire la prossima stagione, anche a casa della possibilità di ripescaggio in Promozione. Professionalità,

impegno e grandi sacrifici hanno contraddistinto l’in-tero campionato. In partico-lare, il raggiungimento della semifinale ha minimizzato le differenze con altre piazze più note e ambiziose, come Mesagne e Francavilla, affer-mando Latiano come quarta forza del girone, capace di stare sul campo alla pari con tutti. Nonostante ciò, ora la società si ferma e lancia un messaggio forte a tutta la cittadinanza, ad addetti ai lavori, sponsor, imprenditori e amministrazione comuna-

le. Di pochi giorni addietro i primi segnali concreti, con l’incontro tra la dirigenza dell’U.S. Latiano, il sindaco Antonio de Giorgi e l’asses-sore allo sport Giuseppe Blè, che hanno avviato un piano di sensibilizzazione per favo-rire un azionariato popolare e racimolare i denari utili a iscrivere la squadra al cam-pionato di Prima categoria. Solo allora si potrà pensare se e come convincere Gemma a ritirare le dimissioni, rico-struire lo staff e la rosa. n di cla.t.

n Una formazione-tipo della stagione appena trascorsa

MESAGNELondra 2012: Molfetta c'èIl mesagnese capitano nel taekwondo

Un po’ di Mesagne a Lon-dra 2012. Ci sarà Carlo Molfetta, capitano della

nazionale italiana di taekwon-do, alle prossime Olimpiadi. Ancora una volta è lo sport a tenere alto il nome della cit-tadina salentina. Tra i cinque

pugliesi in viaggio verso l’In-ghilterra, a 28 anni già un ricco palmares: 10 volte campione italiano; 8 medaglie d'oro; 7 argenti; 2 bronzi nelle compe-tizioni internazionali e la par-tecipazione alle Olimpiadi di Atene nel 2004. . n di cl.t.

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