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è risaputo che per conquistare le masse gli aspiranti leaders devono met- tere in gioco le loro migliori arti comunicative. Possono anche essere dei pessimi gestori della cosa pubblica ma se parlano alla pancia della gente è quasi certo che ottengano il consenso a governare. Poco importa inoltre che siano conoscitori delle tematiche che sono chiamati a risolvere ed è quasi ininfluente che abbiano provate esperienze professionali. Quel- lo che devono sapere a menadito sono invece le regole scritte e non scritte della politica, quella con la “p” minuscola, ovvero del complesso intreccio tra fedeltà alle correnti o al leader in auge e voglia di prendere il suo posto anche attraverso compromessi di ogni genere. In pratica la lotta si consu- ma in due o forse tre campi di battaglia. Il primo, come dicevamo è quello della ricerca dell’investi- tura elettorale, quella condotta nelle segreterie dei partiti, nel segreto di patti e alleanze, di assi- curazioni personali e di semplici, per quanto sem- plicistiche “linee d’azione” o meglio di totalmente falsi “riposizionamenti del partito“ o di altre cor- bellerie del genere. Identificato un candidato tra quelli che siano sufficientemente diplomatici (leg- gi, ipocriti) in tutte le direzioni, che diano certezze di ricompense politico-amministrative future (leg- gi, poltrone), e anche doti, ma non sempre è stato così, comunicative di massa, viene designato il futuro leader. Da alcuni anni ha poi preso piede il concetto del “Cavallo di Troia” ov- vero dell’identificazione di un leader che sappia apparire simpatico (com- petente non è necessario) anche agli elettori ingenui della parte politica avversa. Lo scopo evidente è quello di aumentare il bacino di potenziali consensi elettorali per poi passare alla fase dell’investitura post elettorale. Da questo momento in avanti si scende su un nuovo campo di battaglia nel quale tutti i “salamelecchi” spesi nella fase precedente vengono ab- bandonati per passare al consolidamento di vantaggi concreti per sé, per amici, per parenti. A questo punto nascono le correnti; una corporazione non è stata ben ricompensata? Allora mette in atto le sue modalità ostru- zionistiche e inizia ad intaccare per sgretolarla quella che fino a ieri sem- brava una unità monolitica e coesa. è un braccio di ferro all’interno dello schieramento che determina una totale incertezza su chi sarà il vincitore. Questa battaglia interna viene combattuta quasi sempre indirettamente, per dichiarazioni a terzi (la stampa) di questo o di quel soggetto, poi ret- tificato da un secondo e poi smentito da un terzo o un quarto. Per questo fine vengono sistematicamente usati temi etici e morali o tematiche sociali strumentali e per niente prioritarie. A questa kermesse assiste attonito ed inebetito il popolo degli elettori che, man mano che passa il tempo, si rendono conto che di loro non gliene ne può fregare una mazza a nessuno degli eletti, che tutto proseguirà come sempre senza cam- biamenti, e che il loro voto non è stato altro che una cambiale in bianco sulla quale questi signo- ri scriveranno una cifra che dovrà essere assicu- rata, pena la bancarotta del sistema paese. Sul tavolo, irrisolti, i problemi di sempre che si ag- gravano di giorno in giorno in un trend negativo inarrestabile. Lo sconforto e la delusione poi ini- ziano a prendere sempre più piede nella nostra mente e nel nostro animo ed a poco a poco fa nascere in noi un pensiero forse populista, forse tardivo, certamente mai smentito che questi leaders messianici altro non siano che dei ciarlatani scaltri che ancora una volta ci hanno presi in giro. Siamo arrabbiati e cercando alibi per non cadere in depressione pensiamo che Roma è lontana da noi, là tutto può succedere, è così da sempre ed è difficilmente modificabile. Vorremmo pensare che qui da noi ,nella nostra comunità, dove ci conosciamo tutti dall’infanzia e dove è possibile parlare con tutti, qui dicevo, le cose forse potrebbero andare in modo diverso. Vor- remmo crederlo, cerchiamo conferme in ogni direzione ma non riusciamo ad averne di definitive e rimaniamo in sospeso tra fascino e dabbenaggine in attesa della luce della speranza. S. Benini Fascino e Dabbenaggine ANNO X - N° 6 - LUGLIO/AGOSTO 2014 e-mail: [email protected] oppure [email protected] www.almoleta.it

Luglio Agosto 2014

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è risaputo che per conquistare le masse gli aspiranti leaders devono met-tere in gioco le loro migliori arti comunicative. Possono anche essere

dei pessimi gestori della cosa pubblica ma se parlano alla pancia della gente è quasi certo che ottengano il consenso a governare. Poco importa inoltre che siano conoscitori delle tematiche che sono chiamati a risolvere ed è quasi ininfluente che abbiano provate esperienze professionali. Quel-lo che devono sapere a menadito sono invece le regole scritte e non scritte della politica, quella con la “p” minuscola, ovvero del complesso intreccio tra fedeltà alle correnti o al leader in auge e voglia di prendere il suo posto anche attraverso compromessi di ogni genere. In pratica la lotta si consu-ma in due o forse tre campi di battaglia. Il primo, come dicevamo è quello della ricerca dell’investi-tura elettorale, quella condotta nelle segreterie dei partiti, nel segreto di patti e alleanze, di assi-curazioni personali e di semplici, per quanto sem-plicistiche “linee d’azione” o meglio di totalmente falsi “riposizionamenti del partito“ o di altre cor-bellerie del genere. Identificato un candidato tra quelli che siano sufficientemente diplomatici (leg-gi, ipocriti) in tutte le direzioni, che diano certezze di ricompense politico-amministrative future (leg-gi, poltrone), e anche doti, ma non sempre è stato così, comunicative di massa, viene designato il futuro leader.Da alcuni anni ha poi preso piede il concetto del “Cavallo di Troia” ov-vero dell’identificazione di un leader che sappia apparire simpatico (com-petente non è necessario) anche agli elettori ingenui della parte politica avversa. Lo scopo evidente è quello di aumentare il bacino di potenziali consensi elettorali per poi passare alla fase dell’investitura post elettorale. Da questo momento in avanti si scende su un nuovo campo di battaglia nel quale tutti i “salamelecchi” spesi nella fase precedente vengono ab-bandonati per passare al consolidamento di vantaggi concreti per sé, per amici, per parenti. A questo punto nascono le correnti; una corporazione non è stata ben ricompensata? Allora mette in atto le sue modalità ostru-

zionistiche e inizia ad intaccare per sgretolarla quella che fino a ieri sem-brava una unità monolitica e coesa. è un braccio di ferro all’interno dello schieramento che determina una totale incertezza su chi sarà il vincitore. Questa battaglia interna viene combattuta quasi sempre indirettamente, per dichiarazioni a terzi (la stampa) di questo o di quel soggetto, poi ret-tificato da un secondo e poi smentito da un terzo o un quarto. Per questo fine vengono sistematicamente usati temi etici e morali o tematiche sociali strumentali e per niente prioritarie. A questa kermesse assiste attonito ed inebetito il popolo degli elettori che, man mano che passa il tempo, si rendono conto che di loro non gliene ne

può fregare una mazza a nessuno degli eletti, che tutto proseguirà come sempre senza cam-biamenti, e che il loro voto non è stato altro che una cambiale in bianco sulla quale questi signo-ri scriveranno una cifra che dovrà essere assicu-rata, pena la bancarotta del sistema paese. Sul tavolo, irrisolti, i problemi di sempre che si ag-gravano di giorno in giorno in un trend negativo inarrestabile. Lo sconforto e la delusione poi ini-ziano a prendere sempre più piede nella nostra mente e nel nostro animo ed a poco a poco fa nascere in noi un pensiero forse populista, forse

tardivo, certamente mai smentito che questi leaders messianici altro non siano che dei ciarlatani scaltri che ancora una volta ci hanno presi in giro. Siamo arrabbiati e cercando alibi per non cadere in depressione pensiamo che Roma è lontana da noi, là tutto può succedere, è così da sempre ed è difficilmente modificabile. Vorremmo pensare che qui da noi ,nella nostra comunità, dove ci conosciamo tutti dall’infanzia e dove è possibile parlare con tutti, qui dicevo, le cose forse potrebbero andare in modo diverso. Vor-remmo crederlo, cerchiamo conferme in ogni direzione ma non riusciamo ad averne di definitive e rimaniamo in sospeso tra fascino e dabbenaggine in attesa della luce della speranza.

S. Benini

Fascino e Dabbenaggine

ANNO X - N° 6 - LUGLIO/AGOSTO 2014

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Tutto cambia oggi fuorchè la parola “anziano/a”

utilizzata indiscriminatamen-te specialmente sulla stampa e generalmente nell’espres-sione scritta. Sono rimasta turbata nel leggere “…un’anziana di 68 anni…” sulla stampa locale di qualche giorno fa: era riferita maleducatamente ad una mia coetanea e di mia conoscenza e mi sono resa conto che non si è ancora preso atto che, a differenza del passato, la vita si è allungata, sono saltati tutti i crite-ri di definizione delle fasce d’età essendo profondamente modificate le aspettative di vita. Se consideriamo che oggi l’indivi-duo è definito “giovane” fino a 30 anni, si sposta in avanti il periodo dell’età matu-ra e di conseguenza l’inizio della vecchiaia. Gli ultimi provvedimenti di legge in meri-to all’età pensionabile prevedono l’età di collocamento a riposo a 67 anni; possibile che immediatamente dopo si sia già “an-ziani”? No, sicuramente non è così. La stagione dei 60 anni è un periodo potenzialmente attivo e soddisfacente, soprattutto per chi gode di buona salute e sa mantenersi attivo ed è piuttosto un

“giovane-anziano”. E quando lascia il lavoro attivo, l’anziano si impegna in vari ruoli di volontariato comunque utili nell’ambito del sociale: nel campo della Sicurezza, della Sanità, della Protezione Civile; a sostegno della giovane famiglia con

il proprio reddito svolge la funzione di ammortizzatore sociale; molti nipoti po-trebbero testimoniarlo. Tralascio il Campo Politico dove abbiamo eloquenti esempi di dilatazione dell’età in tutte le Istituzioni a partire dal Presidente della Repubblica.

Ritengo quindi giustificato il richiamo anche ai giornalisti che utilizzano, senza troppi scrupoli , trattandosi di donne, il ter-mine “anziana” in riferimento a persone che hanno superato i 60 anni: in questo caso specifico sarebbe sufficiente “Signo-ra” ed eliminare il riferimento anagrafico.

RISPETTO, RISPETTO, RISPETTO, non sarà mai troppo!

F.O.

ANZIANO-ANZIANO: Dicesi di persona anagraficamente datata ma pienamente posizionato nel rapporto età/intelletto. Ne trovia-mo ovunque poiché è rappresen-tata da soggetti che invecchiano senza sentire il peso degli anni. Nei centri sociali troviamo un gran numero di queste persone.

ANZIANO-VECCHIO: Dicesi di persona anagraficamente data-ta ma senza stimoli intellettuali che la allontanano sempre più dalla vita attiva al punto da farla apparire vecchia. In questa cate-goria troviamo politici-trombati, manager obsoleti, e statali pros-simi alla pensione.

GIOVANE-VECCHIO: Non si dice frequentemente per pudore ma si intende una persona che ha una data di nascita recente ma che, privo di spirito, di idee e di voglia di fare, la fanno appari-re vecchia a tutti gli effetti.

Il numero dei giovani-vecchi è molto numeroso ed è presente in varie categorie sociali quali, politici, nullafacenti, parassiti, raccomandati, imboscati.

VECCHIO-GIOVANE: Dicesi di persona molto avanti con gli anni ma dotata di un dinamismo fisico ed intellettuale che lo rendono attivo, efficiente e propositivo.E’ una persona che, nonostante l’età, non vive di ricordi ma con-tinua a fare progetti in cui si im-pegna in prima persona.

VECCHIO-VECCHIO: E’ una persona che ha ridotto drastica-mente ogni forma di partecipa-zione alla vita attiva e solo in al-cuni casi riveste ruoli formali ma senza incidere sugli eventi e sulle persone. La categoria più famosa di vecchi-vecchi è quella dei Se-natori a vita italiani.

La legislatura è partita, ma poche sono le novità rispetto alle attese dei citta-

dini. L’Amministrazione eletta deve vera-mente adoperarsi per non far rimpiange-re coloro che le hanno dato il 59% circa dei voti. Gli argomenti messi sul piatto fino ad ora sono pochi, a parte il verde pubblico, la manutenzione degli asili, l’iniziativa sul Teatro per i commercianti ed il nuovo impianto di cremazione. Ma questo rilancio economico dov’è? Lo sfal-cio del verde pubblico e la manutenzione degli asili sono atti dovuti ai cittadini in quanto contribuenti; non necessariamen-te vanno pubblicizzati e amplificati, que-sto fa passare il messaggio che: ”Dicia-mo questo perché non vi è altro da dire”! In una situazione come quella attuale, c’è bisogno di propositività e concretez-za. Per il forno crematorio, a questo pro-posito sarebbe stato meglio informare i cittadini prima di iniziare a costruirlo, si parla di “bruciare” migliaia di cadaveri per rientrare dell’investimento; anche

in questo caso è discutibile la politica commerciale adottata per incentivare le famiglie a portare le salme nel “forno” di Copparo piuttosto che Ferrara o altro-ve nelle vicinanze; sono Previsti infatti sconti per i residenti dei Comuni serviti da Ge.Cim! Sembra più un indennizzo che incentivo; al contrario politiche commerciali devo-

no essere svolte verso zone dove sono presenti i “competitors” e dove la po-polazione è elevata, altrimenti si rischia veramente di non far quadrare i conti. L’i-

niziativa sulla Cultura e gli esercizi com-merciali è “fumo negli occhi”, ricorda vagamente il progetto “Smart Card” presentato dal Centro Destra in Cam-pagna Elettorale, ma è tutt’altra cosa! “Smart Card”, come per tutti quelli presentati, ha sempre avuto l’intento di incentivare l’attrazione dalle zone limi-trofe oltre ad incentivare l’incremento

del PIL locale. La Cultura è di sicuro impor-tante, ma non si sposa sempre con una rinascita economica; i commercianti dove guadagne-rebbero? L’iniziativa è indiriz-zata ad un numero limitato di persone! Credo occorrano ben altre iniziative per con-vincere i cittadini di una vera rinascita. Da non sottovalutare

il momento sempre più difficile che sta attraversando l’Agricoltura (orto-frutta compresa)! Settore trainante del nostro territorio. Gli operatori del settore an-

drebbero aiutati con progetti concreti, non tanto concedendo l’aumento della % di frutta nelle bevande, pur lodevo-le iniziativa ma che, ricordiamo, non di competenza locale ma nazionale dove tale normativa fu ostacolata dallo stesso Governo di Sinistra. Sui quotidiani poi è una continua cronaca di furti in abitazio-ni e di materiali da lavoro; nessun Comu-ne dell’Unione è esente e certamente la SICUREZZA è un problema che necessita di provvedimenti che permettano la tran-quillità e incolumità dei cittadini e la sal-vaguardia del patrimonio comune. Ad oggi oltre alla mancanza fatti concreti purtroppo dall’Amministrazione locale non si sente parlare nemmeno di idee interessanti. Rappresentando in Comune un buon numero di cittadini, posso dire che non faremo mancare il nostro contri-buto per il bene del paese.

F.Furini

“ANZIANA A CHI?” TERMINOLOGIASPECIFICA

Pag. 2 IL PUNTO Al Moléta - segui il filo

RILANCIO ECONOMICO: idee e soluzioni cercansi

CANDIDATO SINDACO DI COPPARO

FILIPPOFURINI

L’ Arte dellaToelettatura

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Gruppo consiliare Forza Italia

Al Sindaco All’Ass. al Decentramento Comune di Copparo

Interpellanza

Oggetto: COMITATI DI FRAZIONE

PREMESSO

CHE in osservanza alla legge 142 dell’8 Giugno 1990 questo Comune ha isti-tuito i Comitati di Frazione, organismo di partecipazione dei cittadini all’Am-ministrazione locale;

CHE secondo il Regolamento approvato nel 1993 e successive modifiche, i Comitati eletti restano in carica fino alla durata del Consiglio Comunale;

PRESO ATTO

CHE dal 2009, nonostante due elezioni Amministrative, i suddetti Comitati non sono stati rinnovati quindi non si sono più riuniti ed attualmente non svolgono la loro funzione statutaria;

CHE figurano tuttora nello Statuto e sul Sito del Comune completi di nomina-tivi dei Consiglieri componenti l’ultimo Comitato;

SI INTERPELLA

Per sapere se per la nuova legislatura appena iniziata si intenda porre in atto provvedimenti volti al ripristino del funzionamento dei Comitati di Frazione in oggetto, o se la nuova Amministrazione abbia pensato diversa soluzione.

Il Consigliere Franca Orsini

Copparo, 11/07/14

Al Moléta - segui il filo FRAZIONI IN PRIMO PIANO Pag. 3

Nonostante le ripetute segnala-zioni rivolte all’Amministrazione

di alcune situazioni di degrado e pericolose per l’incolumità delle persone, nulla è mutato nel tempo e non si vedono iniziative volte alla

soluzione dei tali situazioni. Oltre alla centralissima impalcatura che avvolge da anni il palazzo nella centrale Piazza Roma, ricordiamo anche la situazione pericolante dell’ex Delegazione.L’ultima segnalazione pervenutaci da

alcuni cittadini riguarda il Ponte sul Naviglio in Via Ariosto; non è in disuso, come sembrerebbe dall’immagine, ma è soggetto a traffico giornaliero com-prese le corriere di linea: forse sarebbe auspicabile un controllo accurato.

AMBROGIO

COCCANILE

DAL CONSIGLIO COMUNALE

“Sotto un cielo stellato” - è la bella manifestazione organizzata dal Comitato Fiera il 10 Agosto ad Ambrogio suscitando il consenso del numerosissimo

pubblico accorso.Dietro ad Arianna e Luca Pavanelli, motori della manifestazione ed autori delle acconciature, hanno collaborato: Peter Pan, abbigliamento bimbi di Copparo; Coco Vip Italia, di Copparo per le Sfilate di Moda.

Defiléé di abiti da sposa dal 1990 al 2014 curato da Arianna Pavanelli; e an-cora cantanti ed esibizione di Scuola di ballo figurato.

Complimenti a tutti per l’impegno profuso nel rivitalizzare i territori periferici.

Impalcatura in Piazza Roma Ex delegazione pericolo di crollo

Ponte sul Naviglio - Via Ariosto

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Un’altra vitamina idrosolubile è la cobalamina o vitamina B12,

interviene nel metabolismo delle proteine, dei carboidrati e dei grassi; ha un ruolo importante nel funzio-namento del sistema nervoso, nella formazione cellulare come il DNA e svolge una azione di stimolazione sulla funzione del sistema immuni-tario; inoltre assieme all’acido folico contribuisce alla formazione dei glo-buli rossi.La vitamina B12 è presente, sia pure in piccole quantità, in quasi tutti gli alimenti di provenienza animale, mentre è assente in quelli vegetali; ne sono particolarmente ricchi il fe-gato, alcuni tipi di pesce e le carni, le uova, i formaggi e i latticini. L’alcol, il fumo e l’eccesso di fibra alimentare possono ridurre l’assorbimento di vi-tamina B12; la cottura degli alimenti in acqua ne riduce sensibilmente la quantità, anche del 70%. Tuttavia, le carenze sono assai rare, in quanto, come detto, è ampia la diffusione negli alimenti di origine animale ed inoltre i depositi presenti nell’orga-nismo sono talmente elevati che oc-

corrono diversi anni perché vengano esauriti. Questo tipo di carenza si può mani-festare in soggetti molto anziani o strettamente vegetariani, che devo-no quindi integrare opportunamente la propria alimentazione. La carenza di cobalamina causa l’arresto della maturazione dei globuli rossi (ane-mia), debolezza, disturbi neurologici, irritabilità, lesioni della cute e delle mucose, soprattutto a carico della lingua. Comunque, anche in questo caso, una dieta equilibrata è in grado di fornire un quantitativo sufficiente di vitamina B12; per tale motivo, in un soggetto sano, l’integrazione di tale vitamina non è necessaria, ad eccezione dei casi descritti prece-dentemente. Nel prossimo numero continueremo a parlare di: “Vi-tamine idrosolubili”. Se avete domande su quel che riguarda l’a-limentazione scrivetemi all’indirizzo di posta: [email protected], le vostre domande verranno pubblicate con le relative risposte.

Dott. Cristian CapattiDietista

•Nel corso del Consiglio ComunaledeIl’11/07/14, è stata approvata all’u-nanimità la convenzione fra i 6 Comu-ni dell’Unione per la realizzazione di un progetto di riorganizzazione in vista di una fusione multipla o globale dei Comuni interessati;

•Con Determina del 25/07/14, il Ser-vizio Scuola ha affidato in economia la gestione dei servizi di assistenza e pulizia dei locali nelle Scuole d’infanzia del Comune alla Coop.PADANIA SERVICE di Rovigo. Im-pegno di spesa € 81.740,00 IVA compresa fino al 30/06/’15. Alla stessa Coop è stato assegnato il servi-zio assistenza e pulizia locali nei Nidi Comunali per un impegno di spesa di € 104.676,OO;

•All’OSCO (?) già Ospedale San Giu-seppe, già Casa della Salute, intanto si continua a demolire;

E chissà come andrà a finire!• Indata5/08/’14ilSettoreRagioneria

ha affidato alla Ditta ARCHIMEDIA srl di Rovigo, l’incarico di riprogetta-re ed aggiornare il Sito internet del Comune; impegno di spesa € 4.270,00 IVA compresa;

•LaGE.CIM. srl (gestione cimiteriali di Copparo), ha pubblicato un bando per l’assunzione di un operatore

dell’impianto di cremazione; la domanda dovrà pervenire agli Uffici dell’azienda entro il 16 Settembre;

•Sonostatedefiniteleindennità de-gli Amministratori Comunali: al Sindaco € 3.301; al Vice Sindaco € 1.810; agli Assessori € 1.485,99; al Presidente del Consiglio € 1.292,00; ai Consiglieri Comunali il gettone di presenza € 23,66;

•DopolagestioneBraghiniRossetti,laScuola Materna di Ambrogio è stata affidata alla Coop. “Il Ger-moglio”, e l’attività continua;

•LaDitta MORETTI srl, si impegna a realizzare entro 1 anno l’ampliamen-to del parcheggio Euro Fabbri a Copparo, (dietro l’ex Ospedale); 32 posti auto dotati di illuminazio-ne e fognatura: valore dell’opera € 112.000,00 a titolo di compensazio-ne degli standard urbanistici richiesti

per la costruzio-ne di un fabbri-cato destinato alla vendita di prodotti non alimentari in Via Primicello a Copparo;• Le Pro-vince non sono state abolite ma ridimensionate;

per la provincia di Ferrara si voterà il 29 Settembre prossimo e voteranno tutti i Consiglieri e i Sindaci dei 24 Co-muni.

Si eleggono 12 Consiglieri e un Presidente che svolgeranno le funzioni riguardo a Strade-Scuo-le-Ambiente-Patrimonio Cultura-le ed Artistico: GRATIS - Il rispar-mio quindi è assicurato!

“LA SALUTE VIEN MANGIANDO”

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

FORSE NON TUTTI SANNO CHE…

Pag. 4 RUBRICA ED INFORMAZIONI Al Moléta - segui il filo

Apertura estiva

“Villa Marchesella”

Tutti i venerdì dal 23 maggio!

In questi ultimi tempi, nelle Far-macie, ti viene chiesto se vuoi il

farmaco originale o l’equivalente. A parte il fatto che, ormai da anni, quest’ultimo era classificato come “generico” in alternativa all’ori-ginale. Questa situazione ha influ-ito negativamente sui cittadini che hanno trovato pure l’appoggio di una buona percentuale di medici reticenti a parlarne o addirittura contrari. Di conseguenza, la scarsa fiducia ha posto un grosso freno a questo tipo di utilizzo, trascurando così principalmente il lato econo-mico con i relativi maggiori costi.

Facendo ora queste considerazioni mi vien da ricordare che, negli anni ’90, un medico specialista consulta-to abitualmente dalla mia famiglia, prescriveva sempre farmaci della stessa casa farmaceutica: certa-mente c’era un motivo di interesse da ambo le parti. Chi non mi dice che pure ora potrebbero esserci ac-cordi particolari tra medici contra-ri agli “equivalenti” e case produt-trici di “originali”? Chiedo venia se, sbagliando, ho pensato così.

Molte grazie e distinti salutiL.Pitoni

Spett. Redazione di “Al Moléta”

chiarimenti scrivete una mail a: [email protected] oppure

[email protected]

Copparo - Impianto di cremazione

Copparo - ex magazzini ospedale