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�� ������� ��� �� ���� ��8. 23aprile6maggio2007 pag.tre MILAFIORDALISI FINANZIARIA 2007 Attraverso il Fondo per la competitività istituito nell’am- bito della Finanziaria 2007 sono stati stanziati 350 milio- ni di euro per le aziende che daranno vita a nuovi impianti industriali e prodotti. Intel Corporation lancia una sfida alle università europee con l’obiettivo di trovare una soluzione per alimentare i no- tebook con energia sostenibile. Intel invita le “sedi del sapere” europee a concepire sistemi ingegnosi ed ecocompatibili per ricaricare le batterie dei notebook. L’obiettivo sarà quello di alimentare un notebook per un’intera ora utilizzando fonti di energia rinnovabili. I notebook utilizzati nell’esperimen- to saranno sistemi a elevate prestazioni basati sul processore dual-core Intel® Core2 Duo, progettato appositamente per un utilizzo efficiente dell’energia. I team universitari possono dare spazio all’ingegno per la fase creativa, che si protrarrà per i prossimi sei mesi, con la presentazione finale dei risultati prevista a ottobre. All’università che proporrà la soluzione migliore verrà assegnato un finanziamento, in termini di risorse, per il supporto della ricerca scientifica. Apc, infrastrutture IT eco-efficienti American Power Conversion, società specializzata nella produzione di solu- zioni integrate ad alta disponibilità per l’energia , ha annunciato l’intenzione di focalizzarsi sulla distribuzione di soluzioni software aziendali ad elevato valore che offrono una gestione efficiente delle infrastrutture fisiche IT, inclusa la superficie d’ingombro, l’alimentazione, il raffreddamento, il cablaggio e la prote- zione contro minacce informatiche. Eems, chip per Tlc e fotovoltaico Specializzato nella produzione di semiconduttori il Gruppo Eems (ex Texas Instruments) ha deciso di investire nell’energia. L’azienda di Rieti ha annun- ciato nelle scorse settimane l’avvio della produzione di celle e pannelli fotovoltaici a partire dal prossimo anno. “La deci- sione strategica di entrare nel business della produzione fotovoltaica – chiari- sce una nota della società - è stata presa considerando sia le prospettive di forte crescita di questo settore, sia soprattutto la similarità nella tecnologia di questa nuova produzione rispetto a quella che il Gruppo Eems ha sviluppato con profitto nella produzione di semiconduttori”. Il comun denominatore è rappresentato dall’utilizzo, in entrambe le tipologie di tecnologie, del silicio. L’azienda ritiene di aver acquisito specifiche competenze tecnologiche che le consentiranno di sviluppare vantaggi competitivi. Green Grid, consorzio IT È operativo dallo scorso anno il consorzio no profit Green Grid (www.thegreengrid.org) costituito da alcuni giganti del settore informatico per affrontare il problema dei costi energetici nelle aziende. Batterie low energy, la nuova sfida di Intel sui pc Apple relegata allʼultimo posto: non ha risposto allʼappello Greenpeace: è Lenovo la pc company più «verde» È la pc company Lenovo la più “verde” al mondo. L’azienda cinese ha ricevuto un 9 in pagella (su un massimo di 10 punti) nell’annuale classifica che Greenpeace dedica al- l’analisi delle politiche di sostenibilità ambientale da parte dei protagonisti del mercato dell’elettronica di consumo, piazzandosi in cima alla lista prima di Nokia, Sony Ericsson e Dell (voto: 8). L’indagine analizza le aziende che hanno deciso di aderire alla campagna di Greenpeace dedicata a fornire indi- cazioni ai consumatori sulla qualità dei propri prodotti sulla base di una serie di parametri, fra cui i più importanti (ossia quelli che consentono di ottenere un punteggio più elevato) riguardano la tipologia di sostanze chimiche utiliz- zate in fase di produzione e le politiche messe a punto in materia di riciclo dei dispositivi. Lenovo è risultata, que- st’anno, l’azienda - sulle 14 finite sotto il mirino di Greenpeace (oltre a quel- le già citate ci sono Samsung, Fujitsu Siemens e Motorola con 7 punti; Hp e Acer a quota 6, Toshiba e Sony con un Dal Green Electronics Council un vademecum per mettere a punto dispositivi ecosostenibili GUARDARE AL FUTURO. Lenovo, l’azienda guidata da William J. Amelio (nella foto), ha messo a punto un programma di lungo periodo dedicato al rispetto dell’ambiente. CLASSIFICHE 5, Lge e Panasonic con 4 punti) - che più delle altre ha risposto all’appello dell’Associazione, passando dall’ul- timo al primo posto; Apple, invece, si è piazzata in coda alla classifica in qualità di “non pervenuta”, nonostante l’invito di Greenpeace. L’azienda non si è trovata d’accordo con i parametri considerati da Greenpeace al punto che lo scorso mese di agosto ha deciso di non aderire all’indagine. “Siamo molto imegnati sul fronte delle politiche am- bientali e abbiamo progressivamente ridotto l’impiego di sostanze tossiche come mercurio e cadmio. E abbiamo completamente eliminato il tubo catodico”, ci tiene a puntualizzare un portavoce della società statuni- tense. Lenovo, invece, nonostante “i notevoli progressi su tutti i parametri considerati” - sottolinea Greenpeace - in realtà ha ancora parecchia strada da fare sul fronte dell’utilizzo di sostanze chimiche tossiche, in particolare Pvc e Bfr. Ed è per questa ragione che nonostante il sorprendente passo in avantiMike Pierce, direttore delle politiche ambientali di Lenovo pun- tualizza che “l’azienda sta portando avanti un programma specifico dedi- cato al rispetto dell’ambiente, ma le operazioni sono complesse e dunque bisogna ragionare in un’ottica di lungo periodo”. Intanto il Green Electronics Council ha messo a punto una sorta di vademecum per aiutare le aziende a rispettare i criteri di ecosostenibilità. Il Consiglio fornisce anche un’analisi dei prodotti sul mercato (in particolare i computer) che rispondono ai criteri di efficienza energetica, impiego di sostanze atossiche, riciclo dei ma- nufatti. L’azienda di illuminotecnica digitale pronta alla quotazione in Borsa nel 2008 D alle Tlc ai sistemi intelligenti per l’illuminazione. Artu- ro Artom (nella foto), fondatore di Netsystem, ci ha visto lungo, qualche anno fa, quando ha deciso di dare il via all’avventura Muvis. La nuova azienda, sostenuta da Value Partners e candidata alla quo- tazione in Borsa per il 2008, produce lampade hi-tech sviluppate su tecno- logia digitale completamente made in Italy (messa a punto dagli ingegneri torinesi Luca Ferrero e Stefano Dol- cetti). Nel 2005 la partnership indu- striale con BTicino - azienda numero uno in Italia per i sistemi domotici - ha consentito l’integrazione del protocollo radio-digitale brevettato da Muvis con il sistema MyHome. Il sistema è in grado di comandare nello stesso ambiente fino a 128 elementi di illuminazione, oltre che di essere integrato con le lampade già presenti in casa. Ciascun elemento è dotato di componenti a basso consumo energe- tico. all’interno della fonte luminosa c’è un micromotore, comandato da una scheda elettronica, che risponde a un comando remoto attraverso un protocollo radio digitale. L’intuizio- ne è che questa invenzione apre una nuova frontiera non solo all’illumi- notecnica, ma più in generale alla do- motica: con Muvis la luce si muove e la domotica diventa wireless, senza fili. Il “Team Light System” di Muvis introduce il concetto della “domotica wireless” ( Wi-Dom): una rivoluzione equivalente a quella del wi-fi nelle connessioni internet. “Dal 2008 - annuncia Artom - su decine di migliaia di prodotti viaggerà la nostra tecnologia della domotica wireless. Ciò permetterà di aumentare molto il valore dell’azienda. Il 2007 è sicuramente l’anno della svolta. Nel 2008 pensiamo di continuare col processo di quotazione”. «Dal prossimo anno la nostra tecnologia di domotica wireless su migliaia di prodotti» Artom il pioniere. Con l’avventura Muvis

maggio aprile N° · 2017-11-22 · considerati da Greenpeace al punto che ... comandato da una scheda elettronica, ... con Muvis la luce si muove e la domotica diventa wireless,

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N°8. 23aprile6maggio2007 pag.tre

MILAFIORDALISI

FINANZIARIA 2007 Attraverso il Fondo per la competitività istituito nell’am-bito della Finanziaria 2007 sono stati stanziati 350 milio-ni di euro per le aziende che daranno vita a nuovi impianti industriali e prodotti.

Intel Corporation lancia una sfida alle università europee con l’obiettivo di trovare una soluzione per alimentare i no-tebook con energia sostenibile. Intel invita le “sedi del sapere” europee a concepire sistemi ingegnosi ed ecocompatibili per ricaricare le batterie dei notebook. L’obiettivo sarà quello di alimentare un notebook per un’intera ora utilizzando fonti di energia rinnovabili.

I notebook utilizzati nell’esperimen-to saranno sistemi a elevate prestazioni basati sul processore dual-core Intel® Core2 Duo, progettato appositamente per un utilizzo efficiente dell’energia. I team universitari possono dare spazio all’ingegno per la fase creativa, che si

protrarrà per i prossimi sei mesi, con la presentazione finale dei risultati prevista a ottobre. All’università che proporrà la soluzione migliore verrà assegnato un finanziamento, in termini di risorse, per il supporto della ricerca scientifica.

Apc, infrastrutture IT eco-efficienti American Power Conversion, società

specializzata nella produzione di solu-zioni integrate ad alta disponibilità per l’energia , ha annunciato l’intenzione di focalizzarsi sulla distribuzione di soluzioni software aziendali ad elevato valore che offrono una gestione efficiente delle infrastrutture fisiche IT, inclusa la superficie d’ingombro, l’alimentazione,

il raffreddamento, il cablaggio e la prote-zione contro minacce informatiche.

Eems, chip per Tlc e fotovoltaicoSpecializzato nella produzione di

semiconduttori il Gruppo Eems (ex Texas Instruments) ha deciso di investire nell’energia. L’azienda di Rieti ha annun-ciato nelle scorse settimane l’avvio della produzione di celle e pannelli fotovoltaici a partire dal prossimo anno. “La deci-sione strategica di entrare nel business della produzione fotovoltaica – chiari-sce una nota della società - è stata presa considerando sia le prospettive di forte crescita di questo settore, sia soprattutto la similarità nella tecnologia di questa

nuova produzione rispetto a quella che il Gruppo Eems ha sviluppato con profitto nella produzione di semiconduttori”. Il comun denominatore è rappresentato dall’utilizzo, in entrambe le tipologie di tecnologie, del silicio. L’azienda ritiene di aver acquisito specifiche competenze tecnologiche che le consentiranno di sviluppare vantaggi competitivi.

Green Grid, consorzio IT È operativo dallo scorso anno

il consorzio no profit Green Grid (www.thegreengrid.org) costituito da alcuni giganti del settore informatico per affrontare il problema dei costi energetici nelle aziende.

Batterie low energy, la nuova sfida di Intel sui pc

Apple relegata allʼultimo posto: non ha risposto allʼappello

Greenpeace: è Lenovo la pc company più «verde»

È la pc company Lenovo la più “verde” al mondo. L’azienda

cinese ha ricevuto un 9 in pagella (su un massimo di 10 punti) nell’annuale classifica che Greenpeace dedica al-l’analisi delle politiche di sostenibilità ambientale da parte dei protagonisti del mercato dell’elettronica di consumo, piazzandosi in cima alla lista prima di Nokia, Sony Ericsson e Dell (voto:8). L’indagine analizza le aziende che hanno deciso di aderire alla campagna di Greenpeace dedicata a fornire indi-cazioni ai consumatori sulla qualità dei propri prodotti sulla base di una serie di parametri, fra cui i più importanti (ossia quelli che consentono di ottenere un punteggio più elevato) riguardano la tipologia di sostanze chimiche utiliz-zate in fase di produzione e le politiche messe a punto in materia di riciclo dei dispositivi. Lenovo è risultata, que-st’anno, l’azienda - sulle 14 finite sotto il mirino di Greenpeace (oltre a quel-le già citate ci sono Samsung, Fujitsu Siemens e Motorola con 7 punti; Hp e Acer a quota 6, Toshiba e Sony con un

Dal Green Electronics Council un vademecumper mettere a punto dispositivi ecosostenibili

GUARDARE AL FUTURO. Lenovo, l’azienda guidata da William J. Amelio (nella foto), ha messo a punto un programma di lungo periodo dedicato al rispetto dell’ambiente.

CLASSIFICHE

5, Lge e Panasonic con 4 punti) - che più delle altre ha risposto all’appello dell’Associazione, passando dall’ul-timo al primo posto; Apple, invece, si è piazzata in coda alla classifica in qualità di “non pervenuta”, nonostante l’invito di Greenpeace. L’azienda non si è trovata d’accordo con i parametri considerati da Greenpeace al punto che

lo scorso mese di agosto ha deciso di non aderire all’indagine. “Siamo molto imegnati sul fronte delle politiche am-bientali e abbiamo progressivamente ridotto l’impiego di sostanze tossiche come mercurio e cadmio. E abbiamo completamente eliminato il tubo catodico”, ci tiene a puntualizzare un portavoce della società statuni-

tense. Lenovo, invece, nonostante “i notevoli progressi su tutti i parametri considerati” - sottolinea Greenpeace - in realtà ha ancora parecchia strada da fare sul fronte dell’utilizzo di sostanze chimiche tossiche, in particolare Pvc e Bfr. Ed è per questa ragione che nonostante il sorprendente passo in avantiMike Pierce, direttore delle politiche ambientali di Lenovo pun-tualizza che “l’azienda sta portando avanti un programma specifico dedi-cato al rispetto dell’ambiente, ma le operazioni sono complesse e dunque bisogna ragionare in un’ottica di lungo periodo”. Intanto il Green Electronics Council ha messo a punto una sorta di vademecum per aiutare le aziende a rispettare i criteri di ecosostenibilità. Il Consiglio fornisce anche un’analisi dei prodotti sul mercato (in particolare i computer) che rispondono ai criteri di efficienza energetica, impiego di sostanze atossiche, riciclo dei ma-nufatti.

L’azienda di illuminotecnica digitale pronta alla quotazione in Borsa nel 2008

Dalle Tlc ai sistemi intelligenti per l’illuminazione. Artu-

ro Artom (nella foto), fondatore di Netsystem, ci ha visto lungo, qualche anno fa, quando ha deciso di dare il via all’avventura Muvis.

La nuova azienda, sostenuta da Value Partners e candidata alla quo-tazione in Borsa per il 2008, produce lampade hi-tech sviluppate su tecno-logia digitale completamente made in Italy (messa a punto dagli ingegneri torinesi Luca Ferrero e Stefano Dol-cetti). Nel 2005 la partnership indu-striale con BTicino - azienda numero uno in Italia per i sistemi domotici - ha consentito l’integrazione del protocollo radio-digitale brevettato da Muvis con il sistema MyHome. Il sistema è in grado di comandare nello stesso ambiente fino a 128 elementi di illuminazione, oltre che di essere integrato con le lampade già presenti

in casa. Ciascun elemento è dotato di componenti a basso consumo energe-tico. all’interno della fonte luminosa c’è un micromotore, comandato da una scheda elettronica, che risponde a un comando remoto attraverso un protocollo radio digitale. L’intuizio-

ne è che questa invenzione apre una nuova frontiera non solo all’illumi-notecnica, ma più in generale alla do-motica: con Muvis la luce si muove e la domotica diventa wireless, senza fili. Il “Team Light System” di Muvis introduce il concetto della “domotica wireless” ( Wi-Dom): una rivoluzione equivalente a quella del wi-fi nelle connessioni internet.

“Dal 2008 - annuncia Artom - su decine di migliaia di prodotti viaggerà la nostra tecnologia della domotica wireless. Ciò permetterà di aumentare molto il valore dell’azienda. Il 2007 è sicuramente l’anno della svolta. Nel 2008 pensiamo di continuare col processo di quotazione”.

«Dal prossimo anno la nostra tecnologia di domotica wireless su migliaia di prodotti»

Artom il pioniere. Con l’avventura Muvis