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Metodologie didattiche per l’inclusione L’approccio nell’area matematica Laura Montagnoli, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano [email protected] Formazione Ambito 10 12 ottobre 2017, incontro conclusivo

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Metodologie didattiche per l’inclusione

L’approccio nell’area matematica

Laura Montagnoli, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano [email protected]

Formazione Ambito 10 12 ottobre 2017, incontro conclusivo

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Obiettivi

• Analizzare in modo critico il materiale fruibile in rete

• Condividere una restituzione dei lavori dei laboratori

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Indice

1. Materiale: fonti e criteri per l’analisi critica

2. Contratti didattici: considerazioni e commenti

3. Progettazioni: considerazioni e commenti

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1. Materiale: fonti utili

a) https://www.gestinv.it

• Che cos’è?

• Come utilizzarlo?

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b) http://www.scuolavalore.indire.it

• Che cos’è?

• Come utilizzarlo?

1. Materiale: fonti utili

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c) http://schoolkit.istruzione.it

• Che cos’è?

• Come utilizzarlo?

1. Materiale: fonti utili

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d) riviste

• Scuola italiana moderna, Scuola e didattica, Nuova secondaria

• Essere a Scuola

• L’insegnamento della matematica e delle scienze integrate

• Difficoltà di apprendimento e Didattica Inclusiva, Difficoltà in matematica, Disturbi di attenzione e iperattività

• La vita scolastica

• …

1. Materiale: fonti utili

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1. Materiale: analisi critica

Analisi critica:

1. Non prendere per “buono” tutto ciò che si trova in rete, sulle guide, sui libri

2. Chiedersi chi abbia prodotto il materiale

3. Avere consapevolezza dello scopo a cui si mira nella scelta di una proposta già “pronta”

4. Controllare la correttezza del linguaggio specifico

5. Osservare anche i dettagli (immagini, linguaggio,…)

6. Porre attenzione alla coerenza, soprattutto in attività a più step

7. Analizzare con cura soprattutto le proposte pensate per gli alunni con BES

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Spunti per l’analisi

• Inquadramento generale

• Per quale età?

• Con quale scopo/a quale fine viene proposto?

• Contenuti

• Corretti, esposti in modo non contraddittorio, privi di ambiguità?

• Lineari o confusi?

• Linguaggio formalmente corretto?

• Espressi in modo coinvolgente?

• Ci sono esempi vicini alla realtà dell’alunno?

• …

1. Materiale: analisi critica

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• Linguaggio

• Adeguato per gli alunni della fascia d’età per i quali è pensato?

• Errori sintattici o grammaticali?

• Privo di ambiguità o si presta a differenti interpretazioni?

• …

• Aspetti grafici

• Adeguato alla fascia d’età per i quali è pensato?

• Confuso o appare ordinato?

• Attira l’attenzione sugli elementi essenziali?

• …

1. Materiale: analisi critica

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http://www.aiutodislessia.net/schede-didattiche/scuola-elementare/matematica/le-frazioni/

Primaria

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https://www.mentimeter.com/s/6dbeb0b96e563b96ecb592046c802b14/780d9b72e696

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http://www.aiutodislessia.net/wordpress/wp-content/uploads/2014/05/00.-IL-PIANO-CARTESIANO.png

Secondaria I grado

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http://www.aiutodislessia.net/schede-didattiche/scuole-superiori/liceo-artistico/3-liceo-artistico/fisica/formule-figure-piane/

Secondaria II grado

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http://www.aiutodislessia.net/schede-didattiche/scuole-superiori/liceo-artistico/4-liceo-artistico/matematica-4-ist-superiore/goniometria-ist-superiore/

Secondaria II grado

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• http://maestramary.altervista.org/matematica.htm (schede operative; primaria)

• https://didatticamatematicaprimaria.blogspot.it/p/schede-da-stampare.html (spiegazioni ed esercizi; primaria; scritti dal docente sfruttando i quaderni degli alunni)

• https://sostegnobes.com/strategie-inclusive/ (pedagogista, formatrice; schede didattiche, lezioni interattive, software e altro materiale per docenti e studenti; I ciclo)

• http://www.schooltoon.com (video realizzati da docenti, scuola secondaria)

• http://www.oilproject.org (video realizzati da un’azienda, scuola secondaria)

• http://www.matematicapovolta.it (scuola secondaria; sintesi scritte e video prodotte da un docente)

• http://www.matematika.it (scuola secondaria; team di docenti; lezioni animate, test, formulari, esercizi)

• https://www.risorsedidattiche.net/scuola_secondaria/matematica/matematica.php (schede scuola secondaria (alcune anche primaria); link a materiali di vari siti)

• http://ripmat.it (scuola secondaria di II grado; sintesi di molti argomenti)

1. Materiale: altre fonti, da analizzare

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2. Contratti didattici: osservazioni generali

La necessità che emerge con più forza è quella della gestione di alunni problematici dal punto di vista del comportamento (alcuni con A.D.H.D, altri con F.I.L., uno N.A.I.)

Il focus è stato, quindi, anche sulla “vita di classe”, oltre che sulla matematica

I docenti della secondaria di II grado si sono concentrati su un alunno che necessita di recuperare

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2. Contratti didattici: punti di debolezza

• Alcune richieste si possono rendere più specifiche

• Tenere conto del fatto che la possibilità di rispettare alcune richieste può non dipendere dall’alunno, cercare quindi strategie specifiche per ottenere lo stesso scopo

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2. Contratti didattici: punti di forza

Inclusione come attenzione a ciascuno

Fissare il tempo di validità del contratto

Attenzione ai bisogni dell’alunno-persona \ Possibilità per l’alunno di esprimere situazioni di disagio ed esperienze positive

Considerare i punti di forza e fare leva sugli interessi dell’alunno, utilizzare strategie che incentivano

Sfruttare strategie per la regolazione del comportamento

Indicare compiti molto specifici

Dare strumenti per migliorare l’organizzazione

Dare la possibilità di costruire materiali e di sfruttarli per l’apprendimento

Favorire la metacognizione / Trovare momenti di dialogo “a due”

Incentivare la revisione

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2. Contratti didattici: punti di forza

Inclusione come attenzione a ciascuno:

“IL SEGUENTE CONTRATTO FORMATIVO È PENSATO PER UNO STUDENTE CHE DEVE RECUPERARE L’INSUFFICIENZA NELLA DISCIPLINA, A FINE QUADRIMESTRE O ALLA FINE DI UN’UNITÀ DIDATTICA. GLI IMPEGNI SOTTOSCRITTI DAL DOCENTE POSSONO COMUNQUE ESSERE PENSATI PER TUTTA LA CLASSE IN UN’OTTICA INCLUSIVA IN CUI NESSUNO STUDENTE DEVE “PERDERSI PER STRADA”. GLI IMPEGNI SOTTOSCRITTI DALLO STUDENTE POSSONO DIVENTARE PUNTI FERMI PER UNA CONSAPEVOLE ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DELL’ALLIEVO.”

Fissare il tempo di validità del contratto

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Attenzione ai bisogni dell’alunno-persona \ Possibilità per l’alunno di esprimere situazioni di disagio ed esperienze positive

2. Contratti didattici: punti di forza

Alunno DocenteMi impegno a mantenere la concentrazione entro dieci minuti per eseguire la consegna

Mi impegno a concederti una pausa concordata con te di alcuni minuti

Mi impegno ad esprimere il mio bisogno. Se non capisco alzo la mano e chiedo all’insegnante.

Mi impegno ad ascoltarti

Mi impegno a scrivere/annotare su un quadernetto una situazione che mi ha disturbato e messo in difficoltà, ma anche esperienza positiva, ciò che ho capito o non ho capito nella lezione

Leggere le annotazioni fornite dall’alunno tenendone conto nel futuro, aiutare nella riflessione

Mi impegno a dichiarare che sono stancoMi impegno a lasciarti 5 minuti di recupero quando hai lavorato bene o quando mi dici che sei stanco

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Considerare i punti di forza e fare leva sugli interessi dell’alunno, utilizzare strategie che incentivano

Alunno DocenteMi impegno a usare i gettoni quando ho bisogno di aiuto Mi impegno a darti i gettoni per l’aiuto

Mi impegno a mettermi subito al lavoro in autonomia, al mio posto, dopo aver mostrato a tutti gli altri un gioco matematico

Mi impegno a riservarti 5 minuti speciali solo per te

Mi impegno a terminare il compito entro il tempo stabilito e poi raggiungo il bonus-gioco

Mi impegno a renderti protagonista durante la presentazione di un gioco matematico a tutta la classe

Mi impegno a provare a risolvere le quattro operazioni senza scoraggiarmi

Mi impegno a farti usare la mia calcolatrice per controllare prima della mia correzione

Mi impegno ad eseguire i compiti Mi impegno a proporti un compito che tu possa eseguire da solo e a correggerlo insieme

Mi impegno ad esserci e a partecipare al gioco

Mi impegno a far sì che ogni lezione di matematica, per un mese, inizi con un gioco matematico

2. Contratti didattici: punti di forza

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Sfruttare strategie per la regolazione del comportamento

Alunno DocenteMi impegno ad ascoltare i compagni e intervenire solo quando avrò la pallina/microfono

Mi impegno fare in modo che tu possa ricevere sempre la pallina/microfono

2. Contratti didattici: punti di forza

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Indicare compiti molto specifici

Alunno DocenteMi impegno a cerchiare nel testo dei problemi i dati e sottolineare la domanda in rosso.

Mi impegno ad affiancarti nello svolgimento del lavoro.

Mi impegno a rivedere la tabellina del …, come concordato con la maestra, ripetendola con mamma e/o papà per tre volte al giorno per cinque giorni.

Mi impegno ad ascoltarti ogni giorno nella ripetizione della tabellina concordata per cinque giorni.

2. Contratti didattici: punti di forza

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Dare strumenti per migliorare l’organizzazione

Alunno DocenteMi impegno a non dimenticare a casa la tabella delle tabelline e le mappe, controllando la sera lo zaino.

Mi impegno a non darti la nota di richiamo se le dimentichi fino a tre volte.

Mi impegno a usare le tabelle e le mappe quando devo svolgere un esercizio.

Mi impegno a ricordarti di usarle.

Mi impegno a preparare sul mio banco solo il materiale strettamente necessario per l’attività che mi appresto ad affrontare.

Mi impegno a suggerirti precisamente qual è il materiale necessario, affinché tu lo possa predisporre sul tuo banco.

2. Contratti didattici: punti di forza

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Dare la possibilità di costruire materiali e di sfruttarli per l’apprendimento

Alunno Docente

Mi impegno a costruire con un cartoncino (e/o gestire) le figure geometriche che abbiamo visto a lezione.

Mi impegno a lasciarti il tempo realizzare le figure geometriche ed eventualmente utilizzarle come strumenti per le lezioni o verifiche future.

Costruire la tavola pitagorica e imparare a utilizzarla

Spiegare l’uso della tavola pitagorica attraverso il gioco “battaglia navale”

Portare il materiale richiesto e proporre eventuale materiale legato ai miei interessi

Utilizzare materiale manipolabile per la visualizzazione finalizzata alla risoluzione dei problemi

2. Contratti didattici: punti di forza

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Favorire la metacognizione / Trovare momenti di dialogo “a due” 1/2

Alunno DocenteMi impegno al termine della settimana a scrivere gli argomenti in cui mi sento ancora insicuro.

Mi impegno a prepararti ulteriori esercizi per aiutarti a superare le tue difficoltà

Mi impegno a ripetere a voce alla maestra, anche in sede riservata recandomi da lei alla cattedra, la consegna di lavoro o il messaggio essenziale della lezione.

Mi impegno, ogni volta che spiego una consegna di lavoro o al termine di ogni momento di sintesi collettiva, a chiederti un feedback e ad ascoltarti attentamente.

Mi impegno ad annotarmi all’inizio di ogni lezione quali saranno i punti salienti dell’attività che andremo a svolgere e a contrassegnarli con i colori del semaforo in base all’attenzione e all’impegno con cui li ho seguiti/ho partecipato.

Mi impegno a presentare all’inizio di ogni lezione un sommario dei punti salienti dell’attività da affrontare e a chiederti, al termine della stessa, una tua autovalutazione sul modo in cui ti sei approcciato ad essi (sei riuscito a rimanere attento?, hai capito l’importanza di questo punto?, hai partecipato al confronto?…) anche predisponendo un’adeguata check list

2. Contratti didattici: punti di forza

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Favorire la metacognizione / Trovare momenti di dialogo “a due” 2/2

Alunno DocenteMi impegno a presentare i compiti anche se incompleti o errati

Mi impegno ad essere chiara sui compiti assegnati (pagine, numeri, chiarezza nelle consegne)

Mi impegno a trascrivere le domande poste durante le interrogazioni

[…]

Mi impegno a consegnare al docente, all’inizio di ogni lezione, un foglio sul quale ho annotato in modo dettagliato le cose che non ho capito

Mi impegno a rispiegare le cose che non hai capito

Mi impegno a consegnare al docente, all’inizio di ogni lezione, il quaderno sul quale ho svolto il compito ed evidenziato gli esercizi errati e le difficoltà incontrate

Mi impegno a dedicare qualche minuto della lezione alla revisione del tuo quaderno, nel caso tu abbia dichiarato difficoltà nello svolgimento degli esercizi domestici, spiegando il perché degli errori

2. Contratti didattici: punti di forza

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Incentivare la revisione del lavoro

Alunno DocenteMi impegno a rivedere il mio lavoro almeno tre volte prima di consegnarlo o sottoporlo alla correzione della maestra.

Mi impegno a prestare attenzione ad ogni traccia di autocorrezione (cancellature, modifiche del lavoro) e a esaminare con te i pregi o i limiti del tuo lavoro di revisione.

2. Contratti didattici: punti di forza

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Se l’alunno non rispetta il contratto?

Se il docente non rispetta il contratto?

2. Contratti didattici: domande

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Creare un contratto di istituto/di plesso/di classi parallele, molto completo e dettagliato, che preveda di selezionare di volta in volta solo alcune delle voci

Elaborare anche le conseguenze del mancato rispetto del contratto: commisurate all’infrazione e al contesto/argomento, che rappresentino un’azione educativa sull’alunno

2. Contratti didattici: proposte

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3. Progettazioni: osservazioni generali

Ambiti matematici sui quali i gruppi hanno lavorato

Primaria: Dati e previsioni (2); Numero (2); Spazio e figure (1); Relazioni e funzioni (1)

Secondaria di I grado: Numero (1); Spazio e figure (2)

Secondaria di II grado: Relazioni e funzioni (2); Dati e previsioni (2)

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3. Progettazioni: osservazioni generali

Competenze matematiche sulle quali i gruppi hanno lavorato

Primaria: Risoluzione problemi (3), Calcolo (2), Riconoscere figure (1)

Secondaria di I grado: Rappresentare numeri (1); Risoluzione problemi (1); Riconosce e denomina forme (1)

Secondaria di II grado: Rappresentazione/analisi dati (3); Modellizzazione problemi (1)

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3. Progettazioni: punti di debolezza

Scelta di attività troppo simili al quesito INVALSI, che appare quasi come un “addestramento” alla prova

Nella programmazione porre l’accento più sui contenuti matematici che sulle strategie/metodologie

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3. Progettazioni: punti di forza

Effettuare una “diagnosi” - sviluppare la metacognizione

Stimolare l’acquisizione di una competenza, anche esulando dal contenuto

Utilizzare domande stimolo / domande guida

Inserire sia momenti di lavoro a gruppi sia individuali / compiti

Pensare a strumenti per facilitare il lavoro ove necessario per alcuni alunni

Coinvolgere alunni con BES, valorizzando il loro lavoro

Proporre attività “esperienziali”

Sfruttare agganci con la realtà

Utilizzare materiali non strutturati per rendere “tangibili” i concetti/le rappresentazioni

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3. Progettazioni: punti di forzaEffettuare una “diagnosi” - sviluppare la metacognizione

si noConoscenze previe Sai cosa significa frazionare?

Sai cos’è un’unità frazionaria?Che cos’è la retta orientata dei numeri?Sai rappresentare graficamente il valore di una frazione attraverso strumenti tangibili?

Esperienze vissute Hai mai letto una tabella?Hai mai letto un diagramma?

Vocabolario e terminologia

Sai che cosa significa “numero decimale”? […]

Interesse dello studente

Ti piacerebbe capire come leggere diverse rappresentazioni di dati?Ti piacerebbe interpretare delle rappresentazioni grafiche di dati?

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Per esemplificare, vediamo una delle progettazioni:

“Risoluzione di problemi a partire da un volantino”

3. Progettazioni: punti di forzaStimolare l’acquisizione di una competenza, anche esulando dal contenutoUtilizzare domande stimolo / domande guida

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Il nostro gruppo ha inizialmente analizzato tutti gli item della prova invalsi che la classe ha effettuato l’anno precedente. Dall’esame dei dati è emerso che le difficoltà maggiori si sono presentate nell’ambito “Dati e Previsioni”, in modo rilevante le risposte errate o mancanti sono state quelle relative all’item D5.

[ESITI DELLE RISPOSTE SUDDIVISE PER AMBITO MATEMATICO] Osservazione: oltre alla lettura delle percentuali di risposta corretta è utile anche il confronto con le percentuali nazionali. L’INVALSI fornisce un grafico che mostra se, quesito per quesito, l’esito della classe/scuola è migliore o peggiore rispetto a quello del Campione nazionale.

Sulla base di quanto emerso si è quindi avviato il lavoro di preparazione dell’Uda come segue: 1.Competenza matematica su cui si lavora:

Risolvere problemi

2.Classe in cui si attua la proposta: classe 3 primaria

3.Tempi di realizzazione in classe: 3 – 4 lezioni da 2 ore

4.Elenco sintetico delle competenze di cittadinanza/Competenze trasversali coinvolte:

N°3 competenza matematica e competenze di base in scienze e tecnologia. N°4 competenza digitale N°5 imparare a imparare

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5. Elenco sintetico degli aspetti che favoriscono l’inclusione (eventualmente si spieghi di quali studenti in particolare)

- Attività di lavoro in gruppo/coppia - Facilitatori (domande stimolo/guida) - Utilizzo di strumenti informatici (computer, lim e google map)

6.Quesito INVALSI che è stato scelto come stimolo per la progettazione

La scelta è stata fatta dopo aver analizzato i risultati degli item. L’item D5 è quello che ha mostrato più problematicità

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7. Illustrazione dettagliata della proposta didattica (di tipo problem solving)

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Fasi di lavoro:

-Saper distribuire i volantini che pervengono a scuola in modo equo tra le classi, individuando anche l’eventuale resto.

-Partire da una situazione reale; la maestra deve distribuire i 24 volantini dell’iniziativa xxx nelle 6 classi. quanti volantini in ogni classe? -Ci sono anche 13 segnalibri da distribuire in ogni classe. Come facciamo? - ……….

-Leggere il volantino ricevuto e rispondere a domande guida preparate dall’insegnante -Da dove parte la staffetta? -Qual è il traguardo? -quali sono le date di inizio e fine? -Quanti giorno dura la staffetta? -Quanti chilometri percorrono i podisti in tutto? - …….

-Utilizzo di google maps per ricostruire le tappe del percorso, i chilometri di ogni tappa e la posizione geografica.

-Consultiamo google maps e ricostruiamo graficamente il percorso indicando i chilometri per ogni tappa. - ……

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-Registrare le informazioni/dati ricavati su una tabella a doppia entrata

-Utilizzare i dati nelle quattro operazioni per rispondere alle domande guida. (?)

- suddividere la classe in piccoli gruppi, ciascuno dei quali inventa una situazione problematica utilizzando alcuni dei dati acquisiti

-Condivisione con il gruppo classe del lavoro svolto da ogni gruppo attraverso una semplice presentazione.

Osservazione: dato che ogni gruppo inventa una situazione problematica, sarebbe poi utile chiederne la risoluzione a gruppi invertiti

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Esempio:

“Come lavoro domestico si propone, utilizzando il software Excel, la costruzione del grafico delle frequenze lasciando l’alunno libero di scegliere la tipologia”

3. Progettazioni: punti di forzaInserire sia momenti di lavoro a gruppi sia individuali / compiti

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Esempio 1:

IV primaria, Risoluzione dei problemi, misura

“Uso della mappa mentale anticipatoria con immagini abbinate ai nodi (come momento iniziale per dare il via alla conversazione in classe sull’argomento)”

3. Progettazioni: punti di forzaPensare a strumenti per facilitare il lavoro ove necessario per alcuni alunni

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Esempio 2:

“Piano cartesiano e rappresentazione delle rette”

3. Progettazioni: punti di forzaPensare a strumenti per facilitare il lavoro ove necessario per alcuni alunni

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Prerequisiti Piano cartesiano; concetto di proporzionalità diretta, retta nel piano cartesiano.

Obiettivi Cognitivi: sintetizzare la realtà riconoscendone le caratteristiche essenziali, (quali incognite e parametri invarianti); relazionare le grandezze significative del problema che si vuole risolvere.

Operativi: saper schematizzare (con una rappresentazione tabellare o con altra forma rappresentativa) un problema assegnato in forma testuale; saper riconoscere il modello matematico più appropriato e saperlo esplicitarlo

Contenuti Schematizzazione e modellizzazione matematica di semplici problemi traducibili algebricamente con equazioni.

Tempistica Tre ore di lezione

Destinatari Studenti del terzo anno secondaria di II grado ipotizzando la presenza di uno studente BES

Collocazione dell’unità didattica: dopo la trattazione della retta, prima del concetto di intersezione tra rette.

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PRIMA LEZIONE Viene assegnato il seguente quesito tratto dalla prova dell’Invalsi 2016-2017

Nel 2008 un gestore telefonico aveva proposto a Marcella tre possibili tariffe mensili per le telefonate nazionali da telefono fisso: Tariffa 1: telefonate a 26 centesimi di euro l'una. Tariffa 2: 30 euro con chiamate illimitate senza ulteriore spesa. Tariffa 3: 10 euro di spesa fissa più 15 centesimi di euro per ogni telefonata.

Prima richiesta:

Ricava nello stesso piano cartesiano i grafici di ciascuna tariffa.

Si consiglia agli studenti di costruire la tabella nelle due variabili: C (costo) n( numero chiamate ), con n multiplo di dieci

Seconda richiesta:

A partire dal grafico si ricava la funzione che descrive la relazione tra le due variabili.

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N telefonate C costo totale

0

10

20

50

100

150

200

Per il ragazzo BES viene proposto lo stesso quesito ma assegnandogli una tariffa per volta unitamente alla tabelle delle variabili da completare, esplicitando in maniera più semplice la consegna del quesito.

Successivamente viene proposto il grafico completo del quesito invalsi e gli si chiede di associare ad ogni tariffa il relativo grafico, eventualmente colorandoli in modo diversificato.

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SECONDA LEZIONE A partire dal grafico completo estrapolare delle informazioni confrontando le diverse funzioni.

Suggerimenti per le argomentazioni: In un certo intervallo qual è la più conveniente? Quando le tre tariffe si equivalgono? E due ?

Proposta del docente:

Rappresentare una nuova tariffa oraria tale che per le prime 10 chiamate è gratuita e dopo le 100 chiamate è svantaggiosa rispetto alle precedenti tariffe.

Suggerimento: far osservare che non esiste un'unica retta con tali caratteristiche ma bisogna ricorrere ad una funzione a “tratti”.

Dalla rappresentazione grafica, ricavare la funzione che descrive il suddetto andamento.

[…]

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Dalla stessa progettazione: “Piano cartesiano e rappresentazione delle rette”

3. Progettazioni: punti di forzaCoinvolgere alunni con BES, valorizzando il loro lavoro

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Compito individuale a casa

La scuola sta organizzando un viaggio d’istruzione per la vostra classe. Il viaggio potrà essere effettuato in autobus oppure in treno. Se si sceglie l’autobus, occorrerà pagare alla compagnia di trasporti un costo fisso di 240€ più 4€ per ogni viaggiatore (ovviamente, il totale della spesa verrà poi suddiviso a carico dei partecipanti); nel caso del treno, invece, ogni studente spenderebbe 10 euro. Quale sarà la scelta economicamente più vantaggiosa?

Per il ragazzo BES

Viene guidato alla lettura del grafico ponendogli una serie di domande:

1. se fai 50 telefonate quale tariffa è più conveniente?.........

2. se fai 100 telefonate quale tariffa è più conveniente?.........

3. per quante telefonate due tariffe sono equivalenti?......

ll docente propone all’alunno di inventare una propria tariffa, scriverla testualmente, farne la tabella e infine rappresentarla nel medesimo piano cartesiano.

Si invita l’alunno a completare il lavoro come compito individuale a casa.

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TERZA LEZIONE

Correzione e discussione del compito assegnato alla classe Viene proposto alla classe solamente il grafico della tariffa inventata dal loro compagno di classe (BES) e viene chiesto di estrapolarne la funzione nelle due variabili.

In tal modo si favorisce l’inclusione del ragazzo BES all’interno del gruppo classe.

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3. Progettazioni: punti di forzaProporre attività “esperienziali”

Esempio 1: II primaria

Spazio e figure - Riconoscere forme…

GIOCO DELLO SPECCHIO IN PALESTRA

A coppie, al di qua e al di là di uno specchio immaginario si dispongono e a turno uno fa il bambino e l’altro l’immagine riflessa. Inizialmente si chiede di imitare la mimica facciale del compagno; successivamente alcuni spostamenti laterali o degli arti superiori o inferiori. Si guiderà l’attività dando semplici istruzioni (alza il braccio destro, fai un passo a sinistra ecc.). In un secondo momento gli alunni potranno sperimentare da soli, per dar spazio anche alla creatività.

Seguiranno anche in questo caso le osservazioni e la discussione collettiva (es. “cosa succede quando il compagno alza il braccio destro?”)

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3. Progettazioni: punti di forzaProporre attività “esperienziali”

Esempio 2: II secondaria di I grado

Numero - Frazioni, unità frazionarie

“FRAZIONI IN LINEA”

Ad ogni alunno vengono consegnate delle strisce di carta, tutte della medesima lunghezza.  Si chiarisce al gruppo classe che ogni singolo oggetto rappresenta una unità. […]

[Si chiede agli alunni di ottenere le unità frazionarie 1/2, 1/3, 1/4, ecc. attraverso opportune pieghe della striscia di carta]

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3. Progettazioni: punti di forzaSfruttare agganci con la realtà

Esempio 1: seconda primaria, Numero, Calcolo

1. BANCA (1h)

lavoro a coppie: un alunno fa il bancario, l’altro il clientein questa fase, si effettua il cambio (dalle banconote si passa alle monete). (esperienza diretta)confronto e condivisione collettivo delle soluzioni trovate e rappresentazione grafica sul quaderno.

2. MERCATO (1h)

lavoro a coppie: un alunno rappresenta il venditore, l’altro l’acquirente.Attività: vendita di caramelle TONDE, SPICCHIO e QUADRATE con prezzi diversi, indicati da cartellini, mediante l’uso di monete VERE, proponendo diverse situazioni.

Problematizzazione: lavoro eterodiretto dall’insegnante che dà dei comandi mediante domande problema (es. se acquisti 2 caramelle tonde quanto spendi?)

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3. Progettazioni: punti di forzaSfruttare agganci con la realtà

Esempio 2: Terza secondaria di I grado - Spazio e figure

Riconosce e risolve problemi - Riconoscere e denomina forme…

IL SOPPALCO

[varianti e invarianti riguardo area e volume mutando la posizione del parallelep.]

Immaginiamo che il parallelepipedo appoggiato sulla superficie meno estesa sia un edificio; essendo molto alto si vuole risparmiare sulle spese di riscaldamento creando un soppalco/controsoffitto a 3/4 dell’altezza.

Calcolare il volume dei due spazi che si creano.

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3. Progettazioni: punti di forzaSfruttare agganci con la realtà

Esempio 3: Terza secondaria di I grado, Spazio e Figure, Riconosce e denomina forme…

Domanda stimolo: servirà più carta per incartare due libri impacchettati singolarmente o impacchettandoli insieme uno sull’altro?

[costruzione di cubetti e confronto volume/superficie di solidi ottenuti assemblando gli stessi]

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3. Progettazioni: punti di forzaUtilizzare materiali non strutturati per rendere “tangibili” i concetti/le rappresentazioni

Seconda primaria - Dati e previsioni - Risolvere problemi ricavando i dati da un grafico

Osservazione delle merende  che i bambini hanno portato da casa.

Domanda stimolo: Come possiamo raggruppare le nostre merende?

Raccolta delle ipotesi  dei bambini  (dolce, salato,  frutta …)

Classificazione  attraverso attività pratica (insiemistica)

Domanda stimolo: Come possiamo rappresentare questa situazione senza utilizzare le merendine?

Ricerca di simboli sostitutivi  (immagini rappresentative delle merende)

Costruzione di un ideogramma

Sostituzione delle immagini con mattoncini lego

Costruzione di un istogramma con i mattoncini  

[…]

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Proposta di condivisione

• Perché non rendere il materiale prodotto (o una sua parte) disponibile anche ad altri?

• Grazie per la partecipazione!