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Dal Neolitico all’Età del Bronzo - Tavola sinottica Età Neolitica (IX-IV/III millennio a.C.) Nascita dell’agricoltura e dei primi villaggi stanziali (IX- VIII millennio a. C. ) Nascita della civiltà urbana (IV millennio a.C .) Invenzione della scrittura (circa 3500 a.C. ) Età del Bronzo (IV/III-II millennio a.C.) Civiltà degli Assiri e degli Egizi (III millennio a.C. ) Civiltà minoica cretese (XIX-XIV sec. a. C. ) Nasce lo stato unitario ittita (XVII sec. a.C. ) Civiltà micenea (XVII-XII sec. a.C. ) Età buia o “degli eroi” (XII-VIII sec. a.C. ) Età del Ferro (1ª metà I millennio a.C.) Nasce la po/lij greca (VIII- VII sec. a.C.) Colonizzazione fenicia (Cartagine) e greca (Magna Grecia) nel Mediterraneo occidentale (VIII-VII sec. a.C. ) Civiltà etrusca (VIII-VII sec. a. C. ) Fondazione di Roma (753 a.C. )

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Dal Neolitico all’Età del Bronzo - Tavola sinottica

Età Neolitica (IX-IV/III millennio a.C.)

• Nascita dell’agricoltura e dei primi villaggi stanziali (IX- VIII millennio a. C.)

• Nascita della civiltà urbana (IV millennio a.C.)

• Invenzione della scrittura (circa 3500 a.C.)

Età del Bronzo (IV/III-II millennio a.C.)

• Civiltà degli Assiri e degli Egizi (III millennio a.C.)

• Civiltà minoica cretese (XIX-XIV sec. a. C.)

• Nasce lo stato unitario ittita (XVII sec. a.C.)

• Civiltà micenea (XVII-XII sec. a.C.) • Età buia o “degli

eroi” (XII-VIII sec. a.C.)

Età del Ferro (1ª metà I millennio a.C.)

• Nasce la po/lij greca (VIII-

VII sec. a.C.)

• Colonizzazione fenicia (Cartagine) e greca (Magna Grecia) nel Mediterraneo occidentale (VIII-VII sec. a.C.)

• Civiltà etrusca (VIII-VII sec. a. C.)

• Fondazione di Roma (753 a.C.)

La nascita del villaggio agricolo

E’ ormai assodato che i primi villaggi per comunità estese nel Vicino Oriente (Mesopotamia, Siria e Turchia) nacquero già prima della rivoluzione neolitica: da qui partirono le prime sperimentazioni agricole. Questi villaggi erano basati su una semplice struttura sociale egualitaria di tipo famigliare coordinata dai primogeniti.

La nascita dell’agricoltura e dei primi villaggi stanziali (IX-VIII millennio a.C.)

Libro di testo pag. 12-13

La “rivoluzione neolitica” nella mezzaluna fertile

Gordon Childe (ca. 1930), archeologo, definì “rivoluzione agricola” o “rivoluzione neolitica” il passaggio dall’economia di caccia e raccolta del Paleolitico a quella neolitica basata sull’addomesticamento delle specie selvatiche di cereali e leguminose e dei quadrupedi progenitori di animali domestici quali il cane, la capra, la pecora, il maiale, il bue.

Nascita della civiltà urbana e invenzione della scrittura (IV millennio a.C.)

Libro di testo pag. 24-25 Libro di testo pag. 32-33

La presenza di fortificazioni, edifici del potere e strutture amministrative che facevano largo uso di sigilli indicano l’esistenza di una complessa burocrazia statale già a partire dal 4000-3500 a.C. nel nord della Mesopotamia.

Il periodo protourbano di Uruk (3500-3000 a.C.) rappresenta certamente un momento epocale nella storia umana perché si registra qui la nascita della società urbana stratificata su tre livelli di potere: il tempio, il palazzo e le case private.

• Fin dall'antichità ci sono pervenute immagini, attraverso segni grafici, che testimoniano la volontà degli uomini di comunicare informazioni, esperienze, stati d'animo, emozioni.

• Si parla, però, di scrittura quando si giunge a un sistema codificato di segni, capaci di esprimere in modo univoco informazioni complesse. Le prime forme di scrittura si svilupparono quasi contemporaneamente attorno al IV millennio a.C. in Mesopotamia, nella civiltà egizia e in Cina, civiltà idrauliche, in cui la direzione delle attività agricole imponeva un coordinamento unitario e una precisa contabilità.

• Le tavolette in argilla con le prime incisioni, ritrovate nel tempio della città sumera di Uruk, contengono liste di prodotti - sacchi di cereali, capi di bestiame - consegnati come tributi ai sacerdoti del tempio. La scrittura è uno strumento di potere: il suo controllo, come quello delle conoscenze necessarie a dirigere e attuare le grandi opere di canalizzazione, garantisce posizioni di privilegio dei ceti dirigenti.

• Le prime forme di scrittura (pittogrammi) sono pitture che ritraggono oggetti, ma che non riescono a trasmettere concetti astratti.

• Quando il pittogramma, attraverso un processo di stilizzazione, perde il suo riferimento all'oggetto concreto, si ha l'ideogramma che consente di esprimere anche concetti elaborati come avviene nella scrittura cuneiforme, di origine sumera, e quella geroglifica egiziana.

• Ogni ideogramma, rappresentando una parola, rinvia anche al suono della sua pronuncia; gli scribi iniziarono quindi a collegare fra loro ideogrammi combinando suoni diversi per creare nuove parole, con una tecnica che ricorda quella dei nostri rebus. In questo modo, il numero di segni necessari per ricoprire tutto l'universo linguistico diminuì.

• Ma i più diretti predecessori della forma moderna di scrittura, quella alfabetica, furono i fenici: nel loro sistema di comunicazione, il legame cosa-segno è completamente abbandonato a favore della connessione segno-suono.