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inCHiesta INTERVISTA il presidente del Xiii GiaComo Vizzani AlITAlIA tutti Giù per l’aria CINEMA festiVal internazionale del Cinema di roma Anno 4 - Ottobre 2009 - Copia Gratuita - Iscrizione al Tribunale di Roma 452 del 22/11/2004 una vita all’ altezza Affrontare la città e i suoi problemi seduto a 60 cm da terra su una sedia a rotelle

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INTERVISTA il presidente del Xiii GiaComo VizzaniAlITAlIA tutti Giù per l’ariaCINEMA festiVal internazionale del Cinema di roma

Anno 4 - Ottobre 2009 - Copia Gratuita - Iscrizione al Tribunale di Roma 452 del 22/11/2004

una vita all’ altezza

Affrontare la città e i suoi problemiseduto a 60 cm da terra

su una sedia a rotelle

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Ottobre 2009

SOMMaRiO OttObRe 2009

l’INCHIESTA DI COPERTINAuna vita all’ altezza

INCHIESTA18 - Una vita all’altezza - a cura di Massimiliano Vitelli 21- Happy Time cerca casa - Elisabetta Veca23 - Vacanze romane - a cura di Morena Mancinelli25 - Problemi e soluzioni nel XIII - a cura di Serena Basciani29 - Pensiero indotto - a cura di Federico Vergari31 - l’affaire Alitalia - a cura di Federico Vergari33 - Tutti giù per aria - a cura di Federico Vergari inteRviSta: il PReSiDente Del

Xiii MuniCiPiO G. vizzani

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ATTUAlITA’ E POlITICA37 - le 5 domande de “l’Occhio” - a cura di Federico Vergari 41 - Tagli al F.U.S. - a cura di luciano Ciocchetti43 - lotta alla contraffazione - a cura di Davide Bordoni47 - Enalc Hotel: in atto il bando pubblico - a cura di Marco Belmonte50 - Diario di un dolore - a cura di Anna Casavecchia53 - Un colle per amico - a cura Davide Venanzangeli

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Affrontare la città e i suoi problemi seduto a 60 cmda terra su una sedia a rotelle

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Ottobre 2009

SOMMaRiO

le collaborazioni sono da ritenersi gratuite e non retribuitesalvo diversi accordi contrattuali.la Redazione si riserva il dirittodi non pubblicare il materiale pervenuto e di effettuare gli op-portuni tagli redazionali. Gli articoli pubblicati esprimono leopinioni degli autori e non della redazione.Chiuso in tipografia il 22 ottobre 2009

CINEMA – MOVIE56 - Speciale Festival Internazionale di Roma - a cura di M. Mancinelli 59 - la risposta americana a Wilma de Angelis - a cura di M. Mancinelli61 - Gli Italiani al Festival - a cura di Morena Mancinelli

internetwww.occhioche.it

myspacewww.myspace.com/occhioche

blogblog.occhioche.it

facebookwww.facebook.com/occhioche

RUBRIC

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OVIE

reg. trib. di roma n°452 del 22/11/2004anno 4 – ottobre 2009

editore Associazione Cul turale “I l Dialogo”redazione e direzioneVia Costanzo Casana, 228 – 00121 RomaTel.+39 06 56340094 - Fax +39 06 89564780www.occhioche. i t – redazione@occhioche. i tdirettore responsabileDott . Giancarlo GermoniCaporedattore e direttore artisticoEmil iano BelmonteeditorNadia Cipol loniresponsabile distribuzioneEl isa Stel lasviluppo relazioni esterneAndrea GermoniAlessandro Post igl ionirelazioni esterneAnna CasavecchiaCoordinatrice di redazioneMonica Tet istudio Grafico e impaginazione Alessandro Post igl ionimarketing e pubblicitàEmil iano Belmonte cel l . +39 3477375680Alessandro Post igl ioni cel l . +39 3404022898Riccardo Fabiani cel l . +39 3408423388Andrea Germoni cel l . +39 3496707291fotografiaFederico Vergaristampa e allestimentoEuro Media Graphic Service s.r. l .tiratura e distribuzione10.000 copie gratui te a RomaConcessionaria pubblicitariaAdhoc Pubbl ic i tà s.r. l . – te l . +39 06 52310894Creazione eventiPink Pubbl ic i tà s.r. lprogetto GraficoMIT Design s.r. l .ufficio stampa:Emil iano Belmontefree pressNato l ’8 Giugno 2004dal l ’ idea, i l lavoro e la passione di Giancarlo Germoni, Marco BelmonteEmil iano Belmonte e Andrea Germoniredattori “l’occhio che”Emil iano Belmonte - Marco BelmonteAndrea Berardi - Simona Bot toniAnna Casavecchia - Corinna Cornel iRiccardo Fabiani - Davide Venanzangel iAndrea Germoni - Mauro GiorginiStefano Goll inel l i - Morena Mancinel l iFabiola Matteucci - Mauriz io MontomoliFederico Nervo - El isa Stel laEl isabet ta Veca - Davide Vendi tozz iFederico Vergari - Massimi l iano Vi te l l iredattori “l’occhio movie”Responsabi le:Morena Mancinel l iRedat tor i :Serena Cirel la, Giul ia lucidi , MatteoMancinel l i , Jess ica Petrangel i , Aless i ja SpagnaAless io Angel ico rapporti istituzionali On. luciano Ciocchet t i , Deputato del la Repubbl icaOn. Davide BordoniAssessore al Commercio Comune di RomaOn. Marco Di Stefano, Assessore DemanioPatr imonio e Personale Regione lazioOn. Raffaele D’Ambrosio, Consigl iere Regionale On. Piero Cucunato, Consigl iere ProvincialeMarco Belmonte, Consigl iere XI I I ° Municipioin collaborazione con:Regione lazio Provincia di RomaComune di RomaComune di FiumicinoXI I I ° Municipio media partnersFesta del Cinema di RomaREV - Ost ia TVMarte l ive - Forum Estate

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FeStival inteRnaziOnale Del CineMa Di ROMa

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RUBRICHE 63 - Tra “espressione e trasparenza” ¬- a cura di Anita Zechender 69 - RIVI Bimbi ¬- a cura di Massimiliano Vitelli71 - Wall Street Institute ¬- a cura di Alessandro Postiglioni73 - Il ciclamico- a cura di Enrico Ruffini75 - l’O Gusto - guida per mangiare bene

tRa “eSPReSSiOne e tRaSPaRenza”

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9Ottobre 2009

nuOva distribuzionenuOvO formatoSteSSO impegno

ROMA /EUR /MAGLIANAMC DONALD’S(Via Rigamonti, V.le Europa, V.le America,P.zza Don Luigi Sturzo)BAR PALOMBINI P.le K. AdenauerBAR CINE CAFFÈ Villa BorgheseI GRANAI Centro Commerciale Via Mario RigamontiWARNER VILLAGE V.le Parco dei MediciREGIONE LAZIO Via della PisanaREGIONE LAZIO Via C. Colombo

INFERNETTOCARTARANCIA Via CardanoBABEL Centro Sportivo via TraettaBAR STAR Via W. FerrariGRAN CAFFÈ GLI ANGOLI Via W. FerrariGRAN CAFFÉ PARADISO Via W. FerrariPARCHI DELLA COLOMBO Via P. RomaniCIVICO 1 RISTORANTE Via di C. PorzianoBALI ENGLAND Via MeranoMIT DESIGNE Via RifianoBROKER&BROKER Via U. GiordanoFALAFEL Via W. FerrariSTUDI IN CORSO Via Ernesto Boezi,

ACILIAAD HOC Via A. BocchiLE CUPOLE Centro sportivo Via BonichiEURO SPIN via OstiensePANE E TULIPANI Via di Valle Porcina J’ADORE via di SaponaraMISS PIZZA LEFT HANDS TATTOO STUDIO Via B. RomignaniMR BEEF Via Macchia PaloccoCENTRO COMMERCIALE 2000VIVAIO SAN GIORGIO Via D. MorelliPIZZA BIAGIO Via di AciliaVIDEO TOP Via di Macchia saponaraORA C’È Via G. Coleti, Via A. BocchiPESCHERIA DA MASSIMOVia M. SaponaraPIZZA BALLARÒ Via M. SaponaraSPIGA D'ORO Via B. RomignaniBODY SUN Via M. SaponaraBAR RUDY Via M. SaponaraSTILE IMMOBILIARE Via A. BocchiOTTICA CREA Via M.Saponara-Via di AciliaNEW CAR Via RolandRS MOTO Via Prato CornelioDANIEL CAFFÈ P.zza G. da MontesarchioBAR MARIKA Via di Acilia

DREAM PIZZA Via SaponaraOFFICINE INTERNI Via G.MicaliEUROSPIN via Ostiense

AXAESCHILO 1 Polisportiva Via EschiloSHIMAI Via EschiloEDILAND Via M. SaponaraORSETTO GOLOSO Via PindaroBAR CRISTIANO P.zza EschiloBAR MENANDRO Via MenandroBEDDA MATRI Via C.ColomboPOLVERE DI STELLE Via Eschilo

DRAGONA - DRAGONCELLOAGOSTINELLI ARTE via D. BartolomeoCAPELLI D’ORO Via di DragoneSTUDIO VENTURA V.lo M. di San PaoloLIDAUTO Via C. CasellaOTTICA CREA Via FattiboniOFFICINA SBIANCHI Via CatraniISTITUTO GIOVANNI XXIII Via O.Fattiboni

CASAL PALOCCO/BERNOCCHILAURICELLA Via PrassillaCONSORZIO IMPRESE Via TimocleLE TERRAZZE Centro CommercialeDREAMLAND Via Casal PaloccoLA LOCANDA Via PrassillaLA CASA DEL TRAMEZZINO Via di C.PaloccoBLU BAR Viale Georgia di LeontiniNOVECENTO L.go BiantePOLIMENO RISTORANTE Via di C. PaloccoPIZZA IN PIAZZA P.zza San Pier Damiani

OSTIA ANTICAHELIOS Via OstienseCONAUTO Via OstienseBAR ARIÒ Via A. BanduriROSSINI PORTE Via A. Airoldi

OSTIABCC Via Carlo Bosio AD HOC Via Isole FigiGIOIELLERIA TRIESTE C.so Duca di GenovaXIII MUNICIPIO P.zza della Stazione VecchiaMARILAB Via Alfredo ZambriniROMANAAUTO via dei RomagnoliMITOS PARRUCCHIERI Via delle Baleniere TEATRO NINO MANFREDI Via dei PallottiniPROFESSIONE CASA Via ScaparroLIDAUTO Via Camassa

TIBIDABO L.m. DuilioFC GLASS Via dell'idroscalo LA STELLA D'ORO via Desiderato PietriOTTICA HAWARA Via D. SimonettiFABER BEACH L.m. Paolo ToscanelliCINELAND Via dei RomagnoliFANTAPARCO Via P. RosaDI TOMMASO MOBILIVia A. CarabelliMARINAUTO Via ZambriniARAN HOTEL L.m. Duca degli AbruzziKURSAAL L.m. Luttazio CatulloBARKA BAR L.m. Luttazio CatulloLA CASETTA IN CANADÀVia delle BalenierePINES BAR Via delle BaleniereBAR MARTINS Via Carlo BosioELETTRICA ROSSIGNO Via delle AzzorreSALUS L.m. P. ToscanelliPELAGUS CAFÈ L.m.Paolo ToscanelliBAR DIAMANTE L.m. Paolo ToscanelliPRESTIGE P.di Santo DonatoCAFFÈ NANU Via CarabelliPAUSA CAFFÈ Via ChiaraluceBAR STIEPOVICH Via StiepovichALEX BAR Via dei Traghetti CAFFÈ FRIEND Porto TuristicoMUSICA BAR Via BosioBAR RAFFAELE Via AldobrandiniTARTARUGHINO NERO Via dei PanfiliPROFILI CAFFÈ Via BragozziBAR LAURETTA Via CarabelliVILLAGE L.m. P. ToscanelliBOA Ristorante P.zza dei RavennatiPIZZA 120 Via di AciliaTIME CITY Via dei RomagnoliBAR AMIGO C.so Duca di GenovaBAR DEL CORSO C.so Duca di GenovaKING BAR C.so Duca di GenovaDON PEPE L.m. P. ToscanelliPIZZA.IT Via Costanzo Casana

FIUMICINO COMUNE DI FIUMICINO Via PortuenseGALLERIA ADAMO Via della ScafaMAMONE CARROZZERIA Via Falzarego

POMEZIAOLIMPIA CITTÀ DELLO SPORTVia Pontina Km 30,000

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11Ottobre 2009

editoriale

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Finalmente abbiamo avuto laconferma della prossima ac-clamazione popolare per lasantità del nostro Presidentedel Consiglio. Siamo in note-vole ritardo per comprenderele capacità e la natura supe-riore dell’uomo. È dovuto inter-venire lo stesso Berlusconi perrenderci edotti sulle sue qua-lità. Ha ricordato al suo po-polo le sue capacitàimprenditoriali e politiche; oltrea sistemare l’Italia con la suaazione, è stato costretto a met-tere ordine all’inferno, doveregna il caos e l’anarchia; inpochi giorni ha ripristinato lalegittimazione del capo, Sa-tana, e ne ha dettato le regolea cui tutti devono sottostare.Poi, salito in paradiso, Dio loriceve immediatamente, prefe-rendolo ad altri in attesa. Dopoun lungo colloquio esconosoddisfatti perché Berlusconiha individuato soluzioni inno-vative, ma il Padre Eterno è unpoco corrucciato in quantonon capisce perché debba fareil Vice Presidente allo stessoBerlusconi (estratto dal reper-torio delle barzellette con lequali il nostro Presidente delConsiglio ha intrattenuto il Po-polo delle libertà). Sbagliano le opposizioni chepensano di intralciare il Pre-mier nella sua opera di risana-mento di questo sgangheratopaese: il lodo Alfano è statobocciato dalla Corte Costitu-zionale, organo non a salva-guardia del dettatocostituzionale ma, come affer-mato dal nostro Presidente delConsiglio, composto da giudici

comunisti; il giudice Mesianocondanna Fininvest e il Premierpreannuncia “delle belle” sul

magistrato; Berlusconi, ormai,si sente sovrano e come tale leriforme le fa direttamente conil popolo.In un’intervista radiofonicaGiampaolo Pansa sintetizzaval’Italia un paese di M (scusa-temi Merda).Con quest’opposizione, Berlu-sconi rimarrà al potere fino allafine dei suoi giorni!Il campo d’azione preferito dalCavaliere è quello della pole-mica sul gossip: distoglie i cit-tadini dalla crisi, tutela i suoiinteressi e riscuote il consensopopolare pronto al soccorsodella vittima sacrificale. Il Pre-mier ha ottenuto tutto quantovoleva: per effetto del lodo Al-fano sicuramente non si arri-verà a sentenza nel processoper corruzione MIllS – FININ-VEST,DOVE BERlUSCONIviene indicato come corruttore,intervenendo la prescrizione;sulla condanna di Fininvest arisarcire De Benedetti per 750milioni di euro, Berlusconi haincassato la solidarietà dei Mi-nistri del suo governo che, conil loro intervento, hanno inne-scato una vergognosa batta-glia mediatica. l’azione diBerlusconi è una continuacommistione di tattiche e di

strategie. lui sempre al centrodel proscenio, alla ricerca delconsenso e dell’applauso, vuoiper le enunciazioni vuoi per ilsuo vittimismo nei confronti deicattivi comunisti che ancoranon hanno smesso di “man-giare i bambini”. Casini e il suo partito hannocapito la tattica del Cavaliere.Il confronto deve essere sullacrisi economica, sulla crisidella famiglia e sulle riforme.I dubbi: chi ha indicato il bucodella serratura? Perché tantaostentazione ,nonostante l’età,di capacità amatoria? Perchési evidenziano continuamentele qualità imprenditoriali e lecapacità personali di intratte-nere rapporti personali con ipotenti della terra? Non fannoforse parte di una tattica perstare al centro dell’attenzionee far dimenticare le lacune conle quali va avanti il governo? Crisi economica; mancanza disicurezza; sperpero di danaropubblico; Alitalia prima oraBanca del Sud; mantenimentodelle Province e delle Comu-nità Montane, entrambi entiinutili; riforme costituzionalicondivise: sono questi i temi sucui devono confrontarsi forzepolitiche e Governo, trala-sciando i fatti personali del Pre-mier! Il P.D. deve abbandonarela politica scellerata di Veltroniprima e quella di Franceschiniora, preoccupati unicamente aseguire Di Pietro e contrastareBerlusconi. Berlusconi hascelto il campo :vuole che siparli di lui e del suo mondoprivato.

BERLUSCONI:SANTO SUBITO!

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Ottobre 2009

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Una mattina sulla sedia a rotelle: ledifficoltà di un diversamente abile aspostarsi nel nostro territorio.Non è stato facile. Mattina presto,07.30. Esco di casa su una sedia arotelle. Io, che per fortuna non ne homai avuto bisogno. Io, che ho decisodi guardare per un po’ il mondo daseduto. Pronti, via, problema. Ini-ziamo subito male. I marciapiedisono giustamente inclinati verso lastrada per far defluire la pioggia, maper muovermi senza precipitare tra lemacchine devo fare molta forza pre-valentemente sulla ruota più interna.Capito il problema inizio il mio giro.Prima tappa la stazione “lido Cen-tro”, voglio prendere il treno. Tuttook fino a quando si tratta di pagareil servizio e di accedere alla ban-china ma l’arrivo del convoglio portacon se la spiacevole scoperta che trail treno e la banchina ci sono circa

35 cm. Misura che mi impedisce disalire in quanto abbastanza ampiada “ingoiare” entrambe le ruote an-teriori della mia carrozzina. Alterna-tive: o chiedo aiuto o vado a piedi.Chiedo aiuto e salgo. 3 minuti esiamo arrivati. Scendo, grazie sem-pre alla cortesia di un cittadino, allastazione “lido Nord” ed utilizzandoprima l’ascensore e poi la rampaesco comodamente in strada. Pertornare verso il “centro” decido diprendere l’autobus. Raggiungo lafermata dopo aver rischiato più voltedi cadere (forse anche per l’inespe-rienza) a causa di buche-voragini suimarciapiedi. All’altezza della fermatanon c’è uno scivolo dal marciapiedealla strada quindi decido di avva-lermi di un passaggio per l’ingressodi un garage un po’ più distante.Operazione che però mi costringead attendere poi l’autobus in strada

rischiando di essere investito. All’ar-rivo della vettura mi avvicino allaporta anteriore e chiedo all’autista disalire. Altra brutta notizia: la pedanaper i disabili c’è ma è manuale e luinon ha la chiavetta per estrarla, oltrea non avere nemmeno l’abilitazioneper farlo. Si offre gentilmente di aiu-tarmi comunque a salire sulla vetturama rifiuto ringraziandolo. Intanto,dietro l’autobus, la coda di mac-chine si è fatta lunga. Prossima tappala biblioteca comunale “Elsa Mo-rante”. Intanto devo essere sincero,ci vuole grande forza nelle bracciaed un buon allenamento per muo-versi da solo in carrozzina. Giungoalla biblioteca e vedo davanti a meuna poco invitante rampa di scale,nemmeno l’ombra di una pedanaper disabili. Fortunatamente la solu-zione c’è. Una dipendente mi in-forma che, entrando dall’ingresso sul

una vita all’ altezzaAffrontare la città e i suoi problemi seduto a 60 cmda terra, su una sedia a rotelle

in alto: una scalinata. Vera e propriabarriera architettonica in mancanza delleapposite rampe

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19Ottobre 2009

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foto

di elisa

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Veca

continua

lungomare, c’è la possibilità di usu-fruire di un ascensore. Grazie, uncartello indicativo però sarebbe ilcaso di apporlo. Concludo la mia vi-sita “culturale” e decido di vedere seriesco ad imbucare una lettera nellacassetta della posta. E’ incredibilequanto sia difficile, inchiodato suuna sedia a rotelle, fare cose chenormalmente sono così banali. Da-vanti alla cassetta della posta misento come uno scalatore davanti alK2. Vedo la meta ma è troppo lon-tana. Anche con tutta la buona vo-lontà e “barando” un po’(aiutandomi con i piedi a terra) nonriesco ad imbucare la mia lettera.Anche qui la soluzione sarebbequella di chiedere a qualcuno difarlo per me ma inizio a stancarmi dinon poter fare niente autonoma-mente e rinuncio. Stessa scena albancomat. Molti, per fortuna, sonoposizionati ad un’altezza che mi con-sente l’utilizzo ma altri sono davverotroppo alti. Consegnare bancomat ecodice ad un estraneo non mi sem-bra una grande idea, considerandoche se decidesse di derubarmi nonpotrei nemmeno corrergli dietro. Pro-seguo la mia “camminata senzacamminare”. Passo davanti al Muni-cipio e decido di provare ad entrare.Qui tutto bene, ci sono pedane erampe, l’accesso è comodo e nientedifficoltà. Comunque, più passano leore, e più mi rendo conto di quantoè faticoso e complicato essere un di-versamente abile. Davanti a me lachiesa “Regina Pacis”. Eludo la sca-linata stile “Trinità dei Monti” e, tra-mite la salita sulla sinistra arrivo alpiazzale. Fine della corsa. Per entrareall’interno della chiesa ci sono unaserie di gradoni che non lascianomargini di trattativa. Forse, ma nontrovo nessuno a cui chiedere, c’è lapossibilità di accedere tramite un in-gresso secondario. Solo Dio (è pro-prio il caso di dirlo) lo sa.l’esperienza volge al termine, tornoverso casa e giunto davanti al por-tone d’ingresso del mio palazzo mi

una vita all’altezza

dall’alto, 1 e 2: autobus, se l’elevatore non funziona non è un servizio pubblico accessibile a tutti3 e 4 : 30 cm tra la banchina ed il treno sono una barriera invalicabile

Ottobre 2009

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21Ottobre 2009

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di elisa

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continua

alzo dalla carrozzina e lo apro. Perfortuna cammino, davanti a me unaserie di gradini che oggi, dopo più di10 anni che vivo qui, vedo per laprima volta come un enorme pro-blema.

HaPPY tiMeCeRCa CaSal'associazione ha bisogno diun posto stabile e di reperirefondi utili per le attività

Quando si opera per il bene paresempre che tutto remi contro. l'asso-ciazione Happy Time Infernetto ce lamette tutta, ma il problema che oggirallenta le sue attività socio- culturalie di sostegno a famiglie e giovani,attualmente, sono gli spazi e il repe-rimento di fondi. Ai primi di settem-bre il plesso della scuola elementaredi via Cilea si è separato dall'I.C.'W.A. Mozart' diventando Circolo Di-dattico 302°. I primi di novembre èprevista la costituzione del nuovoConsiglio d’Istituto che dovrà esami-nare, ed eventualmente approvare, ilnostro progetto e le nostre richieste.Se il parere del Consiglio d’Istitutosarà favorevole e secondo la tempi-stica della scuola non sarà possibileavere a disposizione, prima di di-cembre, i locali richiesti (due casaliadiacenti la scuola adibiti a teatro ea laboratorio di ceramica) che ab-

biamo utilizzato gli scorsi anni. In at-tesa che ciò avvenga, l'associazioneè alla ricerca di luoghi adatti per ini-ziare comunque le attività, per nonvanificare gli sforzi fatti finora rispon-dendo concretamente ad una realeesigenza del quartiere, per dare con-tinuità al lavoro svolto e per contri-buire a migliorare il territoriofacendo emergere il positivo che c'è.“In questi anni – spiegano i respon-sabili di Happy Time - il nostro lavoroè stato premiato dal raggiungimentodi alcuni obiettivi importanti: la crea-zione di punto di riferimento perma-nente, conquista della fiducia dinumerose famiglie in difficoltà, al-cune delle quali segnalate dalTSRMEE o provenienti dalle case diprima accoglienza, attivazione di unluogo di socializzazione e di integra-zione, tanto necessario nel quartiereInfernetto dove ad oggi non esistenulla di simile . le famiglie in diffi-coltà e i genitori desiderosi di farpartecipare il loro figlio ad attivitàpiacevoli e divertenti, sapevano dovetrovarci”. Tutto questo è stato realiz-zato utilizzando fondamentalmente icasali di via Cilea occupandoli tutti igiorni nell’orario post-scolastico.“Viste le nostre difficoltà – prose-guono - il Comitato di Quartiere divia Stradella ci ha offerto la disponi-bilità del locale di cui è dotato perdue volte la settimana”. la scuolaMozart di viale di Castelporziano haintanto rinnovato la sua collabora-

zione offrendoci, nonostante le suedifficoltà di reperimento spazi, un lo-cale due volte a settimana. Anche laparrocchia di San Tommaso sta cer-cando di rispondere alla richiestad’aiuto. Questi spazi però sono in-sufficienti per attivare tutti i progetti enon avendo un locale permanente lefamiglie dell’Infernetto e dei quartierilimitrofi non hanno più punti di rife-rimento. “Da qui il nostro grande de-siderio di poter far si che la nostraassociazione possa avere dei localipropri. la seconda importante esi-genza che sentiamo attualmente èquella di avere le risorse economi-che necessarie a fornire gratuita-mente i nostri servizi a tutti i bambinie ragazzi disabili o in situazione di di-sagio”. Finora questo obiettivo èstato possibile gravando esclusiva-mente sulla stessa associazione, ma,poiché il numero di richieste da partedi questi utenti “speciali” tende adaumentare, i responsabili di HappyTime Infernetto temono di non riu-scire a soddisfarle come vorrebberol'incremento di domanda.

una vita all’altezza

in alto: nel municipio le cassette postali “alla giusta altezza”dove sono?basso : operare sul bancomat non è sempre possibile

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23Ottobre 2009

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una vita all’altezza

vaCanze ROManeA spasso nella Capitale neipanni e con gli occhi di unnon vedente.

5000, secondo l’Unione ItalianaCiechi, i non vedenti a Roma, 7000gli ipovedenti, 56 gli anni di Mauro,disabile visivo romano, e 1 il giornodi vacanza che abbiamo deciso ditrascorrere con lui a passeggio perla Capitale. E ci è bastato. Abbiamovisto con i nostri occhi cosa significaessere un disabile visivo a Roma e,per lo spettacolo che ci è capitatodavanti, avremmo preferito volentierinon vedere. Oltre alle barriere archi-tettoniche che il Comune dovrebbeabbattere, quello che ci ha colpito èstata la scarsissima sensibilità dei co-siddetti normodotati. D. Mauro, cosa vuol dire per te es-sere un disabile visivo oggi, in unacittà come Roma?R. Oltre all’handicap in se stesso, si-gnifica andare incontro quotidiana-mente a una serie di problemi che,purtroppo, derivano dall’insensibilitàe incuria delle Amministrazioni localie in generale delle Istituzioni. Senzacontare poi l’indifferenza e talvoltal’indolenza della gente comune.D. Prendi i mezzi pubblici da solo?R. Non prendo mai l’autobus da soloperché ci sono vari problemi: spessonon ci sono spazi adeguati alle fer-mate per cui rischio di finire per lastrada tra le automobili. E poiquando l’autobus arriva, non so maidi quale numero si tratti. Chiedo allepersone vicine ma – come hai potutocostatare anche tu oggi – non sonoper niente sensibili, anzi sono spessoscortesi.D. Ci sarebbe, secondo te, un modoper ovviare a questi problemi?R. Si potrebbe inserire un dispositivovocale alla fermata che indichi qualè l’autobus in arrivo. All’estero mi ècapitato di trovarne molti. E per lefermate, basterebbe un altoparlanteche le segnali dicendone il nome. ARoma ci sono solamente su poche

linee, per esempio sul 771 che viag-gia tra il XV e il XII Municipio, ma èun caso felice e isolato. Gli stessi di-spositivi andrebbero aggiunti ancheai semafori per segnalare il verde eil rosso. D. Anche la situazione marciapiedinon è delle più felici…R. Tra escrementi di cani e tavolini dilocali pubblici mi trovo spesso adover fare veri e propri slalom. lacosa peggiore però sono i cartellistradali o pubblicitari ad altezzad’uomo così da essere pericolosis-simi anche per chi ci vede perfetta-mente.D. E dei camminamenti speciali,ossia di quelle righe a rilievo sui mar-ciapiedi che indicano la direzione,cosa ci dici?R. Anche di quelli ce ne sono pochie spesso sono contraddittori nelle in-dicazioni. la cosa più incredibile èche spessissimo, soprattutto nel cen-tro di Roma, sono ostruiti da banca-relle e da ostacoli vari.D. E negli uffici pubblici fila tutto li-scio o anche lì ci sono problemi par-ticolari?R. Anche lì purtroppo le cose nonvanno come dovrebbero, soprattuttoperché le code sono disciplinate dasistemi numerici su display, senza sin-tesi vocale. Questo ripropone lestesse difficoltà che s’incontrano allefermate degli autobus. D. Visti i problemi ad andareall’esterno, come trascorri il tempo? R. In casa, leggendo libri e giornali

grazie alle sintesi sonore, ascoltandola radio e davanti alla TV grazie alservizio di sintesi vocale di pro-grammi televisivi offerto dalla radionazionale.Purtroppo nella nostra giornata “divacanza” con Mauro abbiamo pun-tualmente riscontrato tutte le proble-matiche sollevate dal nostroaccompagnatore. Qualcosa dibuono in questa giornata però lo ab-biamo registrato. Tra i diversamenteabili, abbiamo scoperto che i nonvedenti hanno una particolare abi-lità. Secondo una ricerca CIRM del2003, commissionata dall’UnioneItaliana Ciechi, infatti, i non vedentirisultano essere grandi frequentatoridi avvenimenti culturali, molto di piùdi un individuo normodotato. Comeci ha confermato anche Mauro, inon vedenti sono molto informati eacculturati grazie anche alle nuovetecnologie come Internet in braille ei cellulari con funzioni vocali. E’ ne-cessario perciò che le Istituzioni simostrino più sensibili e studino pianiseri e concreti per rendere la nostracittà più a misura di non vedente.Perché è necessario smettere di con-siderare i disabili visivi come un pro-blema ma vedere questa percentualedella nostra popolazione come unapotenziale risorsa da valorizzare,come accade nelle società del NordEuropa.

in alto: stato di degrado di un percorso per non vedenti

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25Ottobre 2009

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A più di un anno dal suo insedia-mento in Municipio abbiamo incon-trato il Presidente Giacomo Vizzani.Abbiamo scelto di far ascoltare lasua voce ai nostri lettori proprio perfare luce sulla situazione del nostroMunicipio. Tra microcriminalità, bar-riere architettoniche ed immigrazionele tematiche “calde” sarebbero vera-mente molte, così come molte sonole domande dei cittadini.Proviamo adare risposta solo ad alcune di que-ste attraverso la voce più autorevoledel territorio.E’ stato recentemente approvato unprotocollo d’intesa riguardo un ta-volo permanente di collaborazionesull’immigrazione. Il XIII Municipio èil primo sul territorio capitolino adapprovare un progetto del genere,progetto che vede collaborare sinda-cati ed istituzioni per risolvere un pro-blema come quello della fortepresenza di immigrati nei nostri quar-tieri. Il progetto è molto importante.Io ritengo che gli immigrati siano unarisorsa ed in quanto tale potrebberoessere utilizzati. l’importante è peròche rispettino le regole del gioco equindi del paese che li ospita. Credo

che, viceversa, ognuno di noi ospitein un paese straniero sarebbe ben di-sposto a rispettarne le regole vi-genti… anche se poi molti paesi nonsono predisposti come noi ad ospi-tare etnie diverse. Ecco noi invecesiamo pronti ad essere un paeseospitale e cosmopolita ma a pattoche le nostre regole vengano rispet-tate. Questo tavolo sarà un modoper confrontarci e per avere una vi-sione d’insieme del problema.Questo mese l’Occhio del nostrogiornale è puntato sui disabili, sulleloro difficoltà e sulle barriere archi-tettoniche che il nostro territorio nonè riuscito ad abbattere ancora. Que-sta consigliatura ha ricevuto il plausodella ribalta più volte grazie al suoimpegno in sostegno dei diversa-mente abili. Al momento come si im-pegnano le nostre istituzioni neiconfronti di questa tematica? Questaè una tematica importante. I diversa-mente abili non avevano possibilitàdi movimento su questo territorio. lanostra amministrazione ha dato par-ticolare attenzione ai loro problemiimpegnando le proprie risorse a fa-vore dei portatori di handicap. Con-

tinueremo su questa strada anche sela situazione ereditata non era certa-mente delle migliori. la cosa che piùci ha lusingato però non sono statele parole e le “onoreficenze” ricevutesulla ribalta ma il consenso e la gra-titudine che i diversamente abili stessici hanno dimostratoCi saranno quindi dei riferimenti certiper i portatori di handicap nel XIIIMunicipio? Certamente si. Abbiamointenzione anche con l’occasione deilavori sul pontile di intervenire a fa-vore dell’abbattimento delle barrierearchitettoniche. Al momento ho pro-prio in tasca un documento che te-stimonia il disagio di undiversamente abile e che mi offredelle importanti indicazioni rispetto aisettori sui quali intervenire. Anchegrazie a queste indicazioni sapremocome e dove muoverci per miglio-rare la loro qualità di vita nei nostriquartieri.

PRObleMie SOluziOni nel XiiiIntervista al Presidente Giacomo Vizzani su barrierearchitettoniche, microcriminalità, ed immigrazione.

in alto: Il Presidente Vizzani con il Prefetto di RomaGiuseppe Pecoraro

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29Ottobre 2009

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Indotto: l’insieme delle attività pro-duttive, solitamente di limitate di-mensioni e distribuite in un’areageografica determinata, che sonoalimentate e sostenute dalle com-messe di un’attività maggiore laquale decentra, per motivi di econo-micità e convenienza, parti o fasidella sua produzione. A pensarcibene è la cosa più banale delmondo. Un grosso centro commer-ciale, un evento di portata interna-zionale come un'esposizioneuniversale o un'olimpiade (discorsoche sta tornando di moda proprio inquesti giorni), o anche un nuovocomplesso residenziale: tutto ciò cheè in grado di aggregare persone,mettere insieme edifici, case e gene-rare eventi crea un indotto dandooccupazione a lavoratori che impe-gnandosi in attività apparentementemarginali fanno sì che l'intera strut-tura ne esca più forte e consolidata. Fatte queste premesse, pensiamo aquanto indotto possa generare unodei più grandi scali aerei del mondo

come l'Aeroporto Internazionale leo-nardo da Vinci. Un enorme rubinettoin grado di dissetare migliaia di im-prese e di lavoratori con rispettive fa-miglie a carico. Per capire le realidimensioni in questione basta fare unfacilissimo esercizio. Proviamo a tor-nare indietro nel tempo e pensare aquando andavamo a scuola. Quantidei nostri compagni erano figli dipersonale Alitalia? Quanti di tecnici?Quanti di operai addetti alla manu-tenzione? Quante persone cono-sciamo che lavorano nei negozi delduty free? E chi di noi non ha amicio conoscenti che hanno lavorato auno dei tanti call center Alitalia? Nonesiste una statistica in materia ma lamaggior parte dei lavoratori in que-stione vivono tutti nel nostro territo-rio. Questo un primo indotto diretto,ma volendo allargare il raggio, pen-siamo al mercato immobiliare diCasal Palocco o dell'Axa da semprezone quasi esclusivamente abitate dapiloti e assistenti di volo. Quanto lacrisi Alitalia e il passaggio a CAI

hanno, per esempio, influito in que-sto settore? E quanto i cambiamentidi cui sopra hanno influito negativa-mente sul nostro territorio? Quantedelle figure professionali sopracitatesono ora a casa senza un lavoro?Alla base di questo articolo c'è unsemplice ragionamento (e tante do-mande) che non vuole essere unpunto di arrivo, ma vuole porsi comepartenza di una serie di inchieste einterviste per capire quanto la situa-zione che ha coinvolto Fiumicino etutto il tredicesimo municipio sta in-fluendo nelle nostre vite. Continue-remo a darvene conto nel corso deiprossimi numeri. Intanto nei prossimidue articoli una testimonianza di unex assistente di volo e una breve cro-nologia che ripercorre le tappe fon-damentali degli ultimi anni.

PenSieRO inDOttODa tutto il tredicesimo a Fiumicino. Viaggio negli ex lavori “indotti” dall'aeroporto.

in alto: un aereo Alitalia in decollo, ma l’Alitalia dove atterrerà?

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31Ottobre 2009

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1 dicembre 2006. Il Governo Prodidecide la cessione del controllo dellacompagnia.13 febbraio 2007.Cinque le cordatein gara per le offerte non vincolanti:AirOne di Carlo Toto con Intesa-San-paolo; il fondo salva-imprese diCarlo De Benedetti M&C; Matlin Pat-terson GlobalAdvisers; Texas PacificEurope; Unicredit Banca Mobiliare.17 luglio. AirOne, l'ultimo concor-rente ancora in corsa, lascia la garache fallisce.31 luglio. Maurizio Prato viene no-minanto nuovo presidente.25 settembre.Prato tratta diretta-mente con i potenziali partner sumandato del Tesoro.21 dicembre.Il Cda sceglie AirFrance-Klm per la trattativa in esclu-siva per la cessione del 49,9% delTesoro.19 marzo 2008. Spinetta (Air France-Klm) annuncia che gli esuberi sono2.100. Intanto la vicenda Alitalia entranella campagna elettorale.20 marzo. Silvio Berlusconi, rilanciail progetto di una cordata tricolore.

2 aprile.Non c'è accordo con i sin-dacati. Spinetta torna a Parigi e AirFrance si ritira.14 aprile. Pdl e lega vincono le ele-zioni.22 aprile. Il governo uscente con-cede un prestito ponte da 300 mi-lioni di euro per mantenere in vita lacompagnia.30 maggio. Il governo assume ilcompito di individuare il nuovo pro-prietario. 26 agosto. Nasce la newco con iprimi 16 soci, per dare vita allaCompagnia Aerea Italiana.28 agosto. Augusto Fantozzi è indi-cato come commissario della badcompany.1 settembre. Fantozzi riceve l'offertadella Cai.8 settembre. Confronto Cai-sinda-cati: i piloti lasciano il tavolo sul con-tratto unico.12 settembre. Cai ferma il negoziato.Non ci sono le condizioni per proce-dere nelle trattative.15 settembre. Sindacati a PalazzoChigi per la firma accordo quadro;

per assistenti e piloti si tratta soltantodi «carta straccia».17 settembre. Cai lancia l'ultimatum:o subito il via libera o ci sarà il ritirodell'offerta.18 settembre. Sei sigle, tra cui quelledei piloti, presentano una sorta dicontroproposta. Cai si riunisce in as-semblea e delibera all'unanimità il ri-tiro dell'offerta.27 settembre. si raggiunge un ac-cordo quadro fra la CAI e alcunesigle sindacali per la stesura dei con-tratti di lavoro.12 gennaio 2009. Air France-KlMha acquistato il 25 per cento del ca-pitale della compagnia per unasomma vicina ai 322 milioni di euro.Contemporaneamente, nella sededell'Enac, viene stipulato il contrattodi cessione degli asset, con il rilascioa CAI della licenza di operatore ae-ronautico per l'inizio delle operazionidella nuova società.

l’ aFFaiRe alitaliaTutta la vicenda Alitalia in 21 fondamentali date.

in alto: interno dell’aereporto di Fiumicino, non ètutto oro quello che luccica

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33Ottobre 2009

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Presentati.Mi chiamo Mario Corsini,vivo all'Infernetto e sono un cassain-tegrato Alitalia.A quanti anni sei entrato nella com-pagnia?All'età di 24 anni.Quali erano le tue mansioni? Perquanto ci hai lavorato?Ero capo ca-bina sui voli intercontinentali e ho la-vorato per più di 28 anni.Qual è la tua attuale situazione la-vorativa?Nessuna. Sono troppo vec-chio per il mercato.Come ti hanno detto che ti avreb-bero messo in cassa integrazione?l'ho saputo attraverso una semplicee-mail, nessun contatto umano!Quando hai capito che le cose ini-ziavano a mettersi male? Quale èstato secondo te il punto di non ri-torno dell'azienda? Era già da tempoche le cose non sembravano buone,ma con AirFrance avevamo visto unavia d'uscita a quella drammatica si-tuazione.Il punto di non ritorno c'èstato quando il piano Prato (MaurizioPrato, allora presidente della compa-gnia ndr)prevedeva di riportare l'huba Roma (si sarebbe dovuto faremolto prima, ma non è stato possi-

bile politicamente) e questo ha sca-tenato un putiferio, naturalmente pa-gato sulla pelle dei lavoratori.Cosa fanno i tuoi colleghi che nonsono rientrati nel piano di cassa in-tegrazione?la maggior parte non hatrovato nulla da fare, come sapete èmolto difficile riciclarsi e in particolarmodo in questo periodo. Moltihanno deciso di lasciare questostrano paese e di andare a vivere al-l'estero (come personale naviganteabbiamo contatti in diversi paesidove si vive decisamente meglio chein Italia)Da un punto di vista informativo,credi che la maggior parte dei dipen-denti abbia capito i reali motivi percui si sono ritrovati senza lavoro?Sanno il perché ed è per questo mo-tivo che sono molto arrabbiati e sfi-duciati nei riguardi delle istituzioni(me compreso). Hanno giocato sullapelle di migliaia di lavoratori, anzimigliaia di famiglie.In base a cosa è stato deciso chi te-nere, chi licenziare e chi cassainte-grare? Non in base all'anzianità equesto è stato il vero rebus. Qui è

entrato in gioco il peggio dell'italia-nità. Raccomandazioni, sindacaticompiacenti, pressioni politiche... èstato un gioco al massacro. Hannolasciato fuori disabili, dipendenti conlegge 104, mamme con bimbi pic-coli. Insomma quei dipendenti chenon gli avrebbero garantito produt-tività al cento per cento, per dirla inparole povere è stata una vera por-cata.E ora?E ora vi informo che è uscitoun bellissimo film: Tutti giù per ariatratto da un idea di due colleghi, gi-rato da attori professionisti con laregia di Francesco Cordio e la par-tecipazione di Ascanio Celestini,dove si tratta la vertenza Alitalia e sispiegano cose e situazioni che pur-troppo la televisione non ha mai rac-contato.Guardiamolo e magari capiremoancora un po' di più cosa è davveroaccaduto.

tutti Giu’ PeR aRiaUn rapido volo sulla vita di Mario, storico capo cabina Alitalia messo alla porta con una semplice email

in alto: vista da una delle sale d’aspetto dell’aeroporto leonardo Da Vinci

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5 anni e 5 domande. Who? Where?When? What? Why? Ovvero: Chi?Dove? Quando? Cosa? Perché? lafesta per il quinto compleanno del'Occhio inizia dalle fondamenta,aprendosi all'insegna delle cinquedomande che sono alla base delmestiere del giornalista e in un pe-riodo in cui sono diverse (e più nu-merose) le domande che vanno dimoda questo articolo seguirà le re-gole base del giornalismo per ri-spondere a tutte, dimostrando che èpiù semplice di quanto sembri ripor-tare delle notizie correttamente.Basta seguire semplici regole. Bastaseguire lo stile de l'Occhio.When? - Quando? Sabato 19 set-tembre 2009 dalle 15.30 del pome-riggio per ammirare le attrazioni delparco fino a notte inoltrata poi, perfesteggiare. Where? - Dove? A Torvaianica,presso la splendida struttura delloZoomarine, il primo parco diverti-menti a tema marino sorto in Italia.Who? - Chi? lo staff al completo del

giornale si è ritrovato, indossandol'abito da sera, necessario per unevento importante, e circondandosidi vecchie conoscenze e di nuovi voltipronti a dare il loro contributo allacausa. È d'obbligo ricordare la pre-senza della famiglia Germoni, delCaporedattore Emiliano Belmonte edel consigliere municipale MarcoBelmonte. Molti i personaggi dellacosa pubblica del XIII municipio chehanno preso parte alla festa, tra tuttisono spiccati i volti dell'On. Cioc-chetti, del neo assessore regionale DiStefano e del presidente municipaleVizzani. E poi tanta buona musicajazz, bellissime modelle e un presen-tatore d'eccezione: Carlo Senes.What? - Cosa? Un compleanno èsempre un occasione particolare equando non è fisica la persona chefesteggia spesso l'occasione è buonaper tirare un po' le somme, per fareil punto, per contarsi e per ripartire.la mattina successiva però; quandoi pensieri della sera precedente, le ri-sate, le vittorie e pure le sconfitte sa-

ranno passate e archiviate. Sarannodiventate esperienza. Saranno l'ener-gia per viaggiare altri 365 giorni.Why? - Perché? Perché certe cosenon possono spiegarsi solo attra-verso una pagina di giornale, perchédietro ad una foto c'è una storia edietro ad un articolo ce ne sonomolte di più. Perché arrivare in ungiornale fatto di dieci pagine spillatee di surreali inserti sul cinema pornofotocopiati e inseriti a mano all'in-terno non può essere spiegato senon l'avete visto con i vostri occhi.Perché l'Occhio è un giornale fortee starà con voi ancora per moltotempo, per raccontarvi storie, verità,per rispondere a 5 banali domandefacendo bene il proprio lavoro. Fa-cendo del Giornalismo. Perché biso-gna esserci e perché se lo vorrete cisarà posto anche per voi.

le 5 DOManDeDe “l'OCCHiO”l'Occhio Che, il suggestivo scenario dello ZooMarine e unaserata magica per festeggiare il quinto anno di successi.

in alto: foto di gruppo alla fine della serata di galaper il V anniversario del giornale

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Nel momento in cui la polemica suitagli al FUS (Fondo Unico dello Spet-tacolo), sembra essersi di colpo se-data, mi sembra giusto intervenireper chiarire la mia posizione ed ilmio impegno rispetto alla leggesullo spettacolo dal vivo che, insiemead altri colleghi si sta cercando di farapprovare. Inutile ricordare che unalegge sul settore è attesa da più di30 anni ed è ormai imprescindibile,pena una crisi irreversibile del set-tore.Già alcuni mesi fa, in prossimitàdella suddetta crisi, avevamo fattosentire la nostra voce attraverso unconvegno dal senso quasi profetico,indetto dalla Consulta Regionalepresieduta dai nostri responsabiliMaddalena Fallucchi e Edoardo Si-ravo, dal titolo eloquente "Montecchie Capuleti o regole condivise?".Ora mi sembra opportuno eviden-ziare ciò che alcuni operatori del set-tore hanno voluto, inquell'occasione, mettere in risalto eal tempo stesso sottolineare alcuniaspetti imprescindibili per la rifonda-zione del settore. Il ripianamento delFUS è fondamentale ma non può

considerarsi il fine ultimo di una bat-taglia che dovrà essere non sololunga, ma volta alla conquista di unavisione rinnovata ed etica della cul-tura in tutte le sue specificità. Inelu-dibile, come ho detto, èl'approvazione della legge, ma altresìva ribadita l'esigenza di una seria au-tocritica che all'interno del mondodello spettacolo va fatta con sinceritàe sollecitudine. I tagli che da anni lofalcidiano sono soltanto la pietratombale di un percorso suicida di cuisiamo tutti responsabili: politici e bu-rocrati certamente, ma anche artisti,intellettuali ed, in genere, chi operanel settore. Nessuno può essere as-solto. Questo mondo che si è divisoin fazioni, portatrici del messaggio"la cultura siamo noi", ha consentitola nascita di oligarchie economicheed intellettuali contrarie allo spirito dilibertà che deve ispirare sempre ecomunque un artista. Inutile negareche ci sono stati collusi, fondamen-talisti, trasformisti, cattivi maestri, ec-cellenti raccomandati, saldi sindacalie personaggi che “predicano bene erazzolano male”. Noi dell'UDC non

possiamo e non vogliamo, però, di-menticare che, per fortuna, la stra-grande maggioranza degli artisti edei lavoratori dello spettacolo com-pie con serietà, fatica ed estreme dif-ficoltà il suo dovere. Ed è con questiultimi che si deve collaborare ed in-sieme tutelare un diritto sacrosantodei cittadini italiani, un diritto per dipiù volano di valori umani ed econo-mici: il diritto della cultura. Il biparti-tismo politico, che ha mostrato inquesti ultimi mesi tutta la sua debo-lezza, è indubbiamente responsabiledella divisione di un settore già pernatura debole ed il nostro impegnoè quello di formulare delle proposteatte a superare barriere ormai ana-cronistiche che fanno soltanto il benedi pochi, a danno di un bene cosìprezioso.

Una legge attesa da più di 30 anni,pena una crisi irreversibile del settore.

In alto: musicisti in concertoa destra: l’On. alla Camera dei Deputati luciano Ciocchettidell’UDC illustra i problemi del FUS www.lucianociocchetti.com

taGli al F.u.S.

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la campagna di informazione di con-trasto al commercio illegale, pro-mossa dal Comune di Roma epatrocinata dal Ministero dello Svi-luppo Economico – Direzione Anti-contraffazione, è la prima azione disensibilizzazione all’interno dell’arti-colato programma di lotta alla con-traffazione messo in piedidall’Amministrazione Comunale. lacampagna istituzionale di sensibiliz-zazione, partita lo scorso 24 luglio,ha l’obiettivo di contrastare il feno-meno dell’abusivismo commerciale edi informare cittadini e turisti sullenuove regole in materia di anticon-traffazione. Il Comune di Roma è trale prime Amministrazioni locali ad at-tuare quanto disposto dalla “leggeSviluppo” attraverso l’elevazione da

parte degli Agenti di Polizia Munici-pale di sanzioni pecuniarie nei con-fronti di chi acquista oggetticontraffatti.Questa iniziativa daràforza a una battaglia che riteniamoassolutamente prioritaria per la tuteladel territorio e del sistema produttivocapitolino e si inserisce nella strategiadi intensificazione dei controlli av-viata da tempo dal Comune di Romaper contrastare il fenomeno dell’abu-sivismo commerciale. Con le sanzioniil governo ha voluto dare un segnaleforte ai cosiddetti acquirenti finali, cit-tadini, turisti ed operatori contro l’il-legalità e a favore del rispetto delleregole. Comprando un prodottocontraffatto si danneggia l’economiadel Paese; si crea un danno socialeed occupazionale favorendo lo sfrut-

tamento dei minori; si alimenta le at-tività illecite della criminalità organiz-zata che gestisce il mercato dellacontraffazione e si commette un ille-cito che può essere multato con unasanzione amministrativa minima di100 euro fino a 7.000 euro.Il danno prodotto dal commercio digriffe contraffatte è impressionante e,in Italia, negli ultimi dieci anni ha de-terminato la perdita di 40.000 postidi lavoro. Prima di far scattare lemulte ai clienti è giusto fare una cor-retta campagna informativa che rag-giunga tutti, romani e turisti.

“la qualità non si tratta. Sostieniil commercio legale, acquista prodotti originali”

lOtta alla COntRaFFaziOne

foto grande: merce contraffatta ultimamente sequestrataa destro: Davide Bordoni Assessore alle Attività Produttive, al lavoroe litorale del Comune di Roma - [email protected]

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Il materiale informativo,che trovereteallegato a questo numero dell’Oc-chioche è stato tradotto in inglese,spagnolo e francese, ed è in distribu-zione nelle zone strategiche dellacittà, come il Centro Storico, lepiazze, le vie ad alta vocazione turi-stica e in 32 Punti di Informazione Tu-ristica della capitale. In occasionedella stagione estiva, grazie alla si-nergia con Assobalneari e Sib, èstata effettuata anche una distribu-zione dei depliant informativi lungoi 12 chilometri del litorale romano,all’interno di 64 stabilimenti, per in-tercettare direttamente sulle spiaggecittadini e turisti ed informare corret-tamente sulle novità normative. Inol-tre, a partire dal mese di settembre,grazie alla collaborazione con Con-fcommercio e Confesercenti, i de-pliant sono distribuiti anche pressola rete degli esercizi commercialidella Capitale. Il Comune di Roma el’Assessorato alle Attività produttivepresto istituirà corsi di formazione adhoc per la Polizia Municipale volti

all’aggiornamento sulle nuove dispo-sizioni contenute nella norma nazio-nale, l’adozione di ulteriori direttiveper consentire di velocizzare e ren-dere più forti le azioni di contrastoalla contraffazione, l’avvio di unaserie di iniziative didattiche e informa-tive nelle scuole del territorio del Co-mune di Roma, oltreall’organizzazione di un convegnoannuale per l’approfondimento delletematiche relative al contrasto al-l’abusivismo commerciale e alla lottaalla contraffazione. Accanto a questeazioni dirette stiamo anche lavorandocon i sette sportelli antiusura, oltrealla creazione di una apposita taskforce di esperti della materia di livellonazionale.

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in alto: Guardia di Finanza sequestra notimarchi di moda contraffatti

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la risoluzione votata nei giorni scorsiin aula dalla maggioranza, chechiede il passaggio di proprietà dellastruttura alberghiera dalla Regionelazio al Comune di Roma, è un attodi grande incapacità politica. Se ciòsi verificasse, infatti, si andrebbe abloccare un lungo e faticoso iter direcupero dell’Enalc che restituirebbela struttura al degrado degli ultimi 30anni. E’ inspiegabile come la mag-gioranza abbia potuto votare il docu-mento presentato dal consiglierePaletta, proposto a febbraio scorso inseguito a una richiesta di consigliostraordinario, che oggi, vista l’uscitadel bando regionale di assegnazionein atto che scade il 23 novembre, ap-pare del tutto superato. Oltretutto larisoluzione votata dalla maggioranzava chiaramente contro la volontàespressa dal Consiglio comunale,che, con la Delibera n. 68 del 23 lu-glio 2009, tramite un canone annuoaffida alla Regione l’aria limitrofaall’Enalc sita in Via FerdinandoD’Aragona (di proprietà comunalendr), quale area a servizio per attivitàcollegate finalizzate a consentire il re-cupero della struttura alberghiera.Ciò a dimostrazione che la risolu-zione votata non solo non avrà alcunesito, ma rappresenta anche una

presa in giro per i cittadini e un’offesaall’intelligenza dell’intero Consiglio.Nonostante la perplessità di alcuniconsiglieri anche della stessa mag-gioranza sull’opportunità di sostenereun documento inutile, altri, questavolta, hanno incoraggiato il primo fir-matario Paletta ad andare avanti inun vicolo cieco con i paraocchi. In-vece di preoccuparsi dei problemireali del territorio e degli enormi pro-blemi che presenta il Municipio, que-sta amministrazione pensa a trasferireuna proprietà regionale al Comune.Mi chiedo… dove troverà il Comunetutti i soldi, considerando il fatto chequella struttura ha un valore di mer-cato che va dai 25 ai 30 milioni dieuro? E anche se si percorresse que-sta strada, successivamente Comunee Municipio si metteranno a fare glialbergatori e affitteranno ad ore lecamere dell’Enalc? E ancora, chefine farà la scuola di alta forma-zione? Il Comune, non avendo altrescelte, sarebbe costretto comunque aindire un bando di gestione simile aquello fatto dalla Regione. Non ca-pisco, quindi, quale è il senso el’obiettivo della risoluzione votatadalla maggioranza se non quello difar passare altri anni e far andare an-cora più in rovina la struttura, non

consentendo di rilanciare una strut-tura che i cittadini attendono datempo. Ritengo sia imbarazzante so-stenere tesi di questo genere, che ap-paiono solamente strumentali e privedi alcun buon senso. Avevo personal-mente chiesto a Paletta di ritirare ildocumento, considerato cosa ormaisuperata, ma così non è stato. Il mes-saggio che passa è quello di unamaggioranza che non lavora per larisoluzione dei problemi e per il benedella città. Sono convinto che lastrada intrapresa dall’amministra-zione regionale porterà al tanto at-teso rilancio dell’ex Enalc Hotel, conla realizzazione dell’alta scuola diformazione nel settore alberghiero ela creazione di nuove figure profes-sionali nel campo della ristorazioneche porteranno finalmente qualità sullitorale. Spiace solo che la maggio-ranza che amministra questo Munici-pio non l’abbia capito.

Irresponsabile l’atteggiamento della maggioranza.

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in alto: l’ Enalc hotel, oggetto di un lungo e faticoso iter di recuperoa destra: Marco Belmonte consigliere PD del XIII Municipio

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Recentemente ho letto un libro che miha colpito particolarmente. Si intitola“Diario di un dolore” ed è scritto daC.S. lewis.Il protagonista del libro è un uomoche racconta il suo enorme doloreper la perdita della moglie amata.Ma ciò che ha catturato la mia atten-zione è che il protagonista del libronon è un uomo, ma è l’Uomo in sensoantropologico, la natura umana chenel dolore si rivela in tutta la sua pre-carietà e finitezza. le emozioni che ilprotagonista ferma nel suo diario, nonsono le sue, quanto, quando incontraquel dolore che solo la perdita di unapersona amata può provocare.E si scopre che il dolore non ha nésesso né età. Il dolore, come lamorte, è per sua natura democraticoe livellatore. Nel dolore spariscono iruoli e le maschere, sparisce il riccoe il povero, il bianco e il nero, il gio-vane e il vecchio ed emerge il nostrovero volto.Emerge allora in tutta la verità la nu-dità dell’uomo, quella che ci rendetutti uguali, sgombri da ogni sovra-struttura: l’uomo con le sue paure, lesue angosce, le sue contraddizioni;l’uomo scisso tra bisogni corporali esperanze dell’anima, tra il bisogno

smodato di infinito, di ultraterreno, dicredere e i dubbi di quella fede chesembrava certezza incrollabile; quel-l’interrogativo assillante, quasi para-dossale, insito nell’uomo che crede,ma che, colto direttamente, fa caderela persona in un baratro di domandealle quali non trova risposta: le con-traddizioni presenti nell’uomo. la verità è che nel dolore ci si rivela. Pro-prio come la morte, ti scoperchia dentroe ti porta via tutto il superfluo: ed eccoperché nel dolore siamo tutti uguali. Talvolta l’autore parla di un dolore fi-sico, quindi di sensazioni corporee.“Nessuno mi aveva mai detto che il doloreassomiglia tanto alla paura. Non che ioabbia paura: la somiglianza è fisica. Glistessi sobbalzi dello stomaco, la stessa ir-requietezza, gli sbadigli. Inghiotto in conti-nuazione. Altre volte è come un’ubriacaturaleggera, o come quando si batte la testa eci si sente rintronati” (Pag. 9).Altre volte si parla di un dolore inte-riore, di emozioni e stati dell’ anima.“Per reazione si passa all’emotività e allelacrime. Al patetismo lacrimoso. Preferi-sco, quasi, i momenti di angoscia. Al-meno sono puliti e onesti. Mentre il bagnodi autocommiserazione, il crogiolarsi nellasofferenza, l’orrida e appiccicosa voluttàdel pianto - che disgusto!” (pag 10). “E

nessuno mi aveva mai detto della pigriziadel dolore …ho orrore di ogni sforzo,anche minimo. Non dico scrivere, ma per-fino leggere una lettera è troppo. Perfinofarmi la barba. Che importa ora se la miaguancia è liscia o ruvida? Dicono che chiè infelice vuole distrazioni - qualcosa chelo aiuti a non pensare” (pag. 11). “Ogniinfelicità è in parte, per così dire, l’ombrao il riflesso di se stessa: non è soltanto ilproprio soffrire, ma è anche il dover pen-sare continuamente al proprio soffrire. Ionon solo vivo ogni interminabile giornonel dolore per la sua morte, ma lo vivopensando che vivo ogni giorno nel dolore… Ho bisogno di un anestetico, e leggere,adesso, non è una droga abbastanzaforte. Scrivere tutto …mi serve, io credo,per discostarmene un poco” (pag. 16).Il libro non racconta uno stato fermo,ma un percorso, fatto di piccoli passi,alcuni in avanti altri indietro, situa-zioni dove il protagonista reputa tal-volta importante ciò che talaltra nonlo è, diciamo quindi che è un viaggionei meandri più riposti dell’anima, inquelle profondità che vengono sma-scherate soltanto nel momento delvero dolore ... è il viaggio nel silenziointeriore del protagonista che dominatutta la scena. I luoghi dove egli sitrova o le azioni che compie sono

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in alto: opera del fotografo luciano Usaia destra: il fiore della Passiflora

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marginali rispetto alla centralità cheoccupa il suo percorso interiore. “All’inizio mi atterriva l’idea di ritornarenei posti dove H. e io siamo stati felici:…Ma ho deciso di farlo subito…Con mia sor-presa, non è successo nulla. La sua assenzanon è più insistente in quei luoghi che al-trove. Non è un’assenza localizzata…E’l’atto di vivere che è diverso in ogni mo-mento. La sua assenza è come il cielo: sistende sopra ogni cosa” (Pagg. 17, 18).Quindi emerge nell’ autore un dolorecosmico, un dolore di vivere al disopra di ciò che si fa o si pensa, undolore interiore che copre l’interezzadell’anima. Ma subito dopo ag-giunge: “No, non è del tutto vero. C’ èun luogo dove avverto la sua assenza inmodo localizzato, ed è un luogo che nonposso evitare. Il mio corpo…Adesso ècome una casa vuota”, dove riemergela duplicità di corpo e anima, nellaquale spesso dominano le sensazionidi un corpo prepotente che detta lesue leggi, alle quali l’animo umano,pur credendo alla sua eternità e im-mortalità, non riesce ad opporre al-cuna resistenza.l’atteggiamento del protagonista neiconfronti degli altri è di assoluta chiu-sura. “Tra me e il mondo c’è una sorta dicoltre invisibile. Fatico a capire il senso diquello che mi dicono gli altri. O forse, fa-tico a trovare la voglia di capire. E’ cosìpoco interessante” (pag 9).Tuttavia fa riflettere il proseguo: “Peròvoglio avere gente intorno. Ho il terroredei momenti in cui la casa è vuota. Mavorrei che parlassero fra loro e non ame”, quasi che il sentirsi parte di unmondo in cui tutti siamo sottopostialle stesse paure, alle stesse minacce,alla stessa spada di Damocle che sichiama morte e che può colpirechiunque senza alcun preavviso, di-mostrandoci quanto in realtà da sem-pre vagheggiamo il per sempre, ciconsola, come se il riconoscercinell’essenza dell’altro, ci faccia sen-tire a tratti meno soli.“Una strana conseguenza del mio lutto èche mi rendo conto di essere imbarazzanteper tutti quelli che incontro. Al lavoro, alclub, per strada, quando qualcuno mi av-vicina, gli leggo in faccia l’incertezza se“accennarne” o no... Forse chi è in lutto do-vrebbe essere isolato in quartieri speciali,come i lebbrosi” (pagg. 16-17).Uno dei temi che percorre gran partedel testo è il rapporto dell’autore conla fede, con quel Dio al quale hasempre creduto e che ora, nel mo-mento della prova, sembra aver la-

sciato un baratro dove c’ è spazio sol-tanto per dubbi assillanti. Ed è propriocosì: nel momento in cui la fede do-vrebbe sostenerci, consolarci, acquie-tarci, si scopre che la morte inghiottetutto, senza restituire proprio nulla. “E intanto, dov’è Dio? Di tutti i sintomi,questo è uno dei più inquietanti. Quandosei felice, così felice che non avverti il bi-sogno di Lui, così felice che sei tentato disentire le Sue richieste come un’interru-zione, se ti riprendi e ti volgi a Lui per rin-graziarlo e lodarlo, vieni accolto … abraccia aperte. Ma vai da Lui quando iltuo bisogno è disperato, quando ognialtro aiuto è vano, e che cosa trovi? Unaporta sbattuta in faccia, e il rumore di undoppio chiavistello all’interno. Poi, il silen-zio. Tanto vale andarsene. Più aspetti, piùil silenzio ingigantisce. Non ci sono lucialle finestre. Potrebbe essere una casavuota. E’ mai stata abitata? Un tempo, losembrava. Ed era una impressione altret-tanto forte di quella di adesso. Che cosasignifica? Perché il Suo imperio è così pre-sente nella prosperità, e il Suo soccorsocosì totalmente assente nella tribola-zione?” (pagg. 11-12). E in questi dilemmi l’autore a tratti didisperazione giunge quasi non tanto amettere in dubbio l’ esistenza di Dio,quanto la sua bontà. la convinzionedell’autore che la vita continua dopola morte, convinzione che aveva ac-quisito subito dopo la morte di unamico, ora dinanzi alla morte delladonna amata, sembra essere sparitaed aver lasciato posto solo ad unvuoto incolmabile; di qui la sua sup-

plica per ottenere quella stessa convin-zione, ma “non c’è risposta. Solo la portasbarrata, la cortina di ferro, il vuoto, lo zeroassoluto. <Chi chiede non ottiene>. Sonostato uno sciocco a chiedere. Perché ora,anche se quella assicurazione venisse, nediffiderei. La crederei un’autoipnosi indottadalle mie preghiere” (Pag 14).Questo libro fa riflettere su un aspettodella condizione umana, un aspettoineliminabile eppure un aspetto dacui tutti scappiamo e dal quale civiene insegnato a scappare: il do-lore. E’ inutile vivere come se essonon esistesse: nella condizioneumana è prevista la sofferenza eforse se tutti vivessimo con la certezzache ogni dolore di un essere umanoè o potrebbe essere un mio dolore,se tutti vivessimo senza chiederci adogni lutto per chi suona la campana...forse apprezzeremmo e guste-remmo molto di più la vita e i mo-menti di felicità che essa ci regala.Invece tutto rema all’opposto.A quante persone è venuta voglia divoltare la pagina appena ha letto chesi parla di dolore? Nella società odierna, più aumen-tano le conoscenze, più aumentanole possibilità dell’uomo di usare (otalvolta di abusare) della propria li-bertà, più ci si sente ormai onnipo-tenti, padroni e arbitri dei

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propri destini e più si tende a scap-pare dinanzi al dolore ... anche solola parola ci fa paura, si preferisce vi-vere come se non ci fosse e, quandone siamo colti, non abbiamo alcunaarma per accettarlo o per combat-terlo, quando questo è possibile.Non dovrebbe essere il contrario?Non dovrebbero gli enormi progressiche abbiamo fatto in ogni campo, re-stituirci il valore solenne della nostrarelatività? Proprio perché tendiamo a vivere comese il vero dolore non dovesse mai ri-guardarci, “vigliaccamente” usiamoquesta parola molto spesso a spropo-sito, banalizzandola, abusandone, ti-randola fuori in circostanze che, a benvedere, non la meritano. Il dolore veroracchiude pochissime situazioni chesono quelle in cui si è inermi, spettatorie incapaci di alcunché e la morte di uncaro è una di queste. Tutto il resto sono momenti difficili,magari anche difficilissimi, ma co-munque non sono dolori. Finché c’ècomunque la possibilità di cambiareuna situazione, lì la vera sofferenzanon può albergare.In questo articolo si parla di doloreper una perdita, quindi di morte, pa-rola dalla quale si tende a scappare

ancora di più e nei confronti dellaquale siamo veramente impreparati,diversamente da tante culture tuttoraesistenti e che, bizzarro a dirsi, cre-dono nella nostra stessa nostra reli-gione. Il problema quindi non èreligioso, il problema è culturale esociale: dove c’è povertà, dove lasola esistenza è una scommessa, siapprezza molto di più la vita e anchela morte come parte di essa e si in-segna a familiarizzare con essa fin daquando si è piccoli.Nella nostra società invece si parlaspesso di tecniche per dimenticare,nascondere, reprimere, soffocare,cancellare il dolore, come se essonon debba esistere. Nessuno insegnail dolore, nel senso di “mio dolore”,nessuno ne parla. E ci dimentichiamoche Chi ha deciso tutto, ha previstoanche la sofferenza e se è vero chenessuno vorrebbe soffrire, è altret-tanto vero che il dolore, dal mo-mento che fa parte della vita, deveessere accettato, affrontato e capito.Se non si accetta la sofferenza, senon la si esterna, se non si svilup-pano risorse interiori in grado di fron-teggiarla, i danni che essa recadentro di noi sono peggiori della sof-ferenza stessa. E per riuscirci è op-

portuno che ci venga insegnato asentirla, a esprimerla, a entrarci incontatto e invece quando il dolore cichiama, non abbiamo alcuno stru-mento per attraversarlo, per riuscirealmeno a guardarlo in faccia con co-raggio e forza.Il dolore è senz’altro un nemico terri-bile che ti dichiara una guerra allaquale non vorresti mai partecipare.Tuttavia ti insegna anche ad essereun soldato di trincea, ossia un verosoldato. Non ci viene insegnato cheil dolore, come ogni vero nemico, losi vince sul campo di battaglia e nonsi scappa da esso, perché, se è moltopiù potente di te, prima o poi ti vienea prendere e se ti pugnala alle spalleè molto peggio.la vita assomiglia ad una corsa al-l’ostacolo, in cui l’ostacolo lo si su-pera solo affrontandolo escavalcandolo e non assomiglia,come vorremmo, ad una discesa dislalom, dove le bandierine bisognaaggirarle, senza toccarle, pena l’es-sere perdenti. Dimenticare è averepaura del dolore; ricordarlo, ester-narlo, parlarne, viverlo, è la chiaveper saperlo sfidare e per manteneresempre viva l’enorme lezione cheporta con sé.

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Sette i colli di Roma, sette gli anni diattività dell’Associazione Il colle in-cantato, nata per rispondere alle esi-genze della famiglia: dai servizi prescuola e dopo scuola, ai centri estivi,agli spazi ascolto nelle scuole e sulterritorio. Ed ancora eventi, mostre,gite, per adulti ed anziani, corsi dieducazione all’immagine, propedeu-tica alla danza, alfabetizzazione in-formatica, inglese, sostegno allostudio, mediazione interculturale....Sono solo alcune delle attività chel’associazione organizza. Al timoneGrazia Pino, Presidente, ed AngelaGraziosi, Vice presidente, un duo alfemminile che si muove con determi-nazione, creatività ed amore per leiniziative che propone.Il territorio pri-vilegiato di attività è il I municipio delquale – dice la presidente – “siamogli occhi e le orecchie e per questocerchiamo di promuovere risposteconcrete alle esigenze che i cittadinici esprimono direttamente”.Hannoiniziato in sordina, con uno spaziobaby in una scuola elementare per

agevolare le mamme lavoratrici neldifficile compito di conciliare lavoroe famiglia. A seguire un’attività dicui Il colle incantato va, a ragione,orgoglioso: un corso di italiano perbambini cinesi la domenica pome-riggio. Un’esperienza senza dubbioinnovativa ai fini dell’integrazione.Il salto è stato fatto nel 2006, con unfinanziamento di uno Sportello perdonne immigrate della Provincia diRoma che ha reso Il colle incantatouna realtà visibile anche alle istitu-zioni. Da qui l’inizio dell’attivazionedi sportelli e centri di ascolto e l’am-pliamento dell’attività anche ad Al-bano laziale dove realizzaprogrammi di mediazione intercultu-rale con l’Assessorato alle PoliticheEducative ed ha attivo uno Sportellodi Ascolto Donna con l'Assessoratodelle Politiche Sociali. Per il 2010 :rinnovo di un progetto di informa-zione e orientamento per la famigliapresso un istituto scolastico del I Mu-nicipio;realizzazione e implementa-zione del servizio dopo scuola presso

due scuole elementari; il centroestivo del quale sono state le primepropositrici nel territorio.Il colle in-cantato, evoca nel nome la favola.Ma nelle fiabe c’è la chiave di letturaper vivere bene: così Il colle incan-tato, sconfiggendo il drago della bu-rocrazia, ingannando il lupo povertà,ascoltando il consiglio di un saggioamministratore, giocando di intelli-genza, riesce a trovare una soluzioneai piccoli grandi problemi della vitaquotidiana. Reale fantasia o fanta-stica realtà?Riferimenti: Associazione culturaleIl Colle Incantatolargo Brancaccio 83 00184 Romawww.ilcolleincantato.orge-mail:[email protected] tel 3206905308-10

un COlle PeR aMiCOl’esperienza di un’associazione “risorsa”per territorio e Istituzioni

in alto: le attività dell’associazione: eventi, mostre,gite, per adulti e anziani

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Dopo le prime tre edizioni, chehanno fatto registrare uno straordi-nario successo di pubblico, torna ilFestival Internazionale del Film diRoma dal 15 al 23 ottobre 2009. lamanifestazione, organizzata dallaFondazione Cinema per Roma pre-sieduta da Gian luigi Rondi, e sottola Direzione Artistica di Piera Detas-sis, per questa sua IV Edizione ha ot-tenuto il Patrocinio del Presidentedella Repubblica Giorgio Napoli-tano. Il programma prevede film, re-trospettive, incontri ed eventi specialicon un ultimo obiettivo: il connubiofra vocazione popolare e qualitàdella proposta culturale. la cittàeterna fornirà la scenografia allamanifestazione che avrà il suo cuore

pulsante nell’Auditorium Parco dellaMusica, in cui verrà allestito il Villag-gio del Cinema. Anche quest’anno il Festival sarà di-viso nelle consuete 4 sezioni: Sele-zione Ufficiale, l’Altro Cinema –Extra, Alice nella Città e Occhio sulMondo. «la sezione Selezione Uffi-ciale proporrà film di grandi autori econ grandi interpretazioni» ha dichia-rato Gian luigi Rondi e prevede12film in concorso e 6 film fuori con-corso tra cui pellicole d’autore, ap-puntamenti spettacolari e grandianteprime internazionali; tutto all’in-segna di un alto profilo qualitativo ealla presenza delle più grandi stelledel firmamento cinematograficomondiale. Tre i titoli italiani in con-

corso in questa sezione: Viola dimare di Donatella Maiorca, con Va-leria Solarino e Isabella Ragonese,tratto dal romanzo-inchiesta Minchiadi re di Giacomo Pilati, un provoca-torio racconto dell'amore tra duedonne nella Sicilia patriarcaledell'800; Alza la testa di AlessandroAngelini, interpretato da Sergio Ca-stellitto nei panni di un padre che al-leva il figlio adolescente nel cultodella boxe. Un ritratto spietato del-l'Italia di periferia e di confine.l'uomo che verrà di Giorgio Diritti,con Alba Rohrwacher, una corale ri-costruzione della strage di Marza-botto dove il punto di vista è affidatoagli "umili", i contadini stretti tra par-tigiani e nazisti, i vinti di tutte le

SPeCiale FeStival inteRnaziOnale Del

FilM Di ROMaFilm, ospiti, eventi.

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guerre. Il filo conduttore di tutti questifilm è il senso di rivalsa, l’aspirazionead un futuro migliore e la volontà diaffermazione personale insita in ogniessere umano svantaggiato. la se-zione l’Altro Cinema – Extra, direttaanche quest’anno da Mario Sesti,darà spazio, con lungometraggi edocumentari, al cinema d’avanguar-dia e di ricerca e proporrà i consuetiincontri di personaggi importanti colpubblico. lo scrittore brasilianoPaulo Coelho, infatti, presenterà inanteprima mondiale il suo "The ex-perimental witch project"- lungome-traggio basato sul suo libro "lastrega di Portobello" - nato da unconcorso sul web tramite il quale loscrittore ha scelto i migliori filmatipervenuti, ciascuno dei quali costitui-sce un capitolo del film. «Sono parti-colarmente felice di vedere realizzatoquesto progetto che ha coinvolto uncosì grande numero di persone - hadetto Paulo Coelho - Ora più chemai sono convinto che creare e' con-dividere». Anche l’attrice MerylStreep incontrerà il pubblico e ritireràil Marc’Aurelio d’Oro alla carriera. Ilfilm da lei interpretato, Julie&Julia diNora Ephron, chiuderà il Festival. lapellicola è tratta dal romanzo di JuliePowell intitolato: “Julie & Julia. 365giorni, 524 ricette, una piccola cu-cina” e racconta la vita della leggen-daria, quanto cinica, chef americanaJulia Child. la sezione Alice nellaCittà, che lo scorso anno ha avutoun grande successo di pubblico,ospiterà una selezione internazionalededicata al cinema per e dei ragazzicon 12 film in concorso. Tra questil’italiano Marpiccolo di Alessandrodi Robilant con Anna Ferruzzo, trattodal libro di Andrea Cotti, Stupido,sulle vicende di un diciassettenne chelotta per cambiare il suo destino,sullo sfondo di una Taranto oppressadalla malavita. E ancora Sotto ilCelio Azzurro, documentario di Edo-ardo Winspeare, che racconta le dif-ficoltà di un gruppo di maestri in unascuola materna di Roma. Nellastessa sezione l’attesissimo evento“The Twilight Saga: New Moon”,presentazione in anteprima di alcunesequenze del secondo capitolo dellasaga diretto da Chris Weitz, incontrocon il cast e la sceneggiatrice Me-lissa Rosenthal e letture tratte dallibro. Infine la sezione Occhio sul

Mondo, coinvolgendo personaggidel mondo dello spettacolo, punterài riflettori di questa nuova edizionedel Festival sul tema globale dell’am-biente. la giuria della IV edizionesarà presieduta da Milos Forman, re-gista di Qualcuno volò sul nido delcuculo, che si è dichiarato compia-ciuto dell’incarico, sottolineando:«l'Italia è sempre stato un forte puntodi riferimento per me e per tutto ilmondo del cinema». In giuria ancheil regista Gabriele Muccino e l’archi-tetto Gae Aulenti. Per quanto ri-guarda i premi, un PremioMarc'Aurelio d'oro sarà votato dalpubblico e attribuito al miglior film inconcorso nella Selezione Ufficialementre un altro Marc'Aurelio d'oroper il miglior film e due d'argento perl'attrice e l'attore saranno votati dauna giuria di critici. Marc'Aurelio dibronzo per la sezione Alice nellaCittà, votato dai ragazzi. Un pro-gramma speciale, Terremoti, saràdedicato al sisma che ha colpitol'Aquila con l’anteprima di due do-cumentari realizzati dagli studentidell'Accademia dell'Immagine, chehanno vissuto in prima persona il tra-gico evento. Oltre ai film però anchemostre ed eventi come la retrospet-tiva sul grande regista italiano luigi

Zampa e l’omaggio a Sergio leone,una tra le personalità più rappresen-tative del cinema italiano e mon-diale, attraverso una mostra daltitolo “Sergio leone, uno sguardoinedito”.I biglietti per il Festival, tra i 20 €della Sala Santa Cecilia e i 3 € diStudio 3, potranno essere acquistatidal 28 settembre sia presso la bi-glietteria centrale dell’AuditoriumParco della Musica, sia nei punti ven-dita lottomatica che on-line sul sitoufficiale del Festival e all’indirizzowww.listicket.it, fino al giorno prece-dente l’evento al quale si è interes-sati. Anche quest’anno, replicandola positiva esperienza del 2008, ilperiodico “l’Occhio che” sarà pre-sente al Festival Internazionale delFilm di Roma tramite il suo inserto ci-nematografico “l’Occhio Movie”. Ilettori potranno trovarlo in distribu-zione presso gli info-point del Festi-val. Sarà cura della redazione forniretutte le informazioni relative alla Ma-nifestazione, agli ospiti e alle singoleiniziative, sia nell’edizione cartaceache in tempo reale sul sito Internetwww.occhioche.it.

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Ci ha fatto piangere in “Kramer con-tro Kramer”, emozionare in “la Casadegli Spiriti”, divertire in “Il Diavoloveste Prada” e quest’anno ci farà cu-cinare sull’onda del suo ultimo film“Julie&Julia”, che chiuderà la IV edi-zione del Festival Internazionale delFilm di Roma. Nella pellicola, direttada Nora Ephron, Meryl Streep è JuliaChild, la chef che ha cambiato ilmodo di cucinare delle donne ame-ricane. Il film, tratto dal romanzo diJulie Powell “Julie&Julia. 365 giorni,524 ricette, una piccola cucina”,racconta la vita di due “Giulie” di-verse ma nello stesso tempo molto si-mili. la prima, Julia Child, dopo unaparentesi francese in cui imparal’arte della cucina, torna in Americae insegna alle donne del nuovomondo a cucinare in modo sano. Sitratta di una Wilma De Angelis al-l’americana, condita con un pizzicodi Anna Moroni e Antonella Clericiquanto basta, che Meryl Streep inter-preta con incredibile ironia. la se-

conda “Giulia” è Julie Powell, inter-pretata da Amy Adams, scrittricepoco fortunata che decide di dareuna svolta alla sua carriera cuci-nando le ricette di Julia Child e par-landone poi nel suo blog, che arrivaad avere migliaia di lettori giorna-lieri. le due “Giulie” sono accomu-nate dalla passione per il cibo chepermette loro di superare momentidifficili e incerti. «Parlando di pas-sione, Julia Child non solo la espri-meva per il marito o la cucina maanche per la vita» ha detto MerylStreep riferendosi al suo personaggio«un’autentica ‘joie de vivre’. leiamava essere viva e questo rappre-sentava già di per sé una notevolefonte di ispirazione». la bravissimaattrice in occasione del Festival cine-matografico di Roma incontrerà ilpubblico e riceverà il Premio Mar-c’Aurelio d’Oro, ciliegina sulla torta– è proprio il caso di dirlo – di unacarriera straordinaria.

la RiSPOSta aMeRiCana a WilMa De anGeliS

Quest’anno al Festival Internazionale del Film di RomaMeryl Streep ci farà cucinare.

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E’ un ritratto di confine, quello chedell’Italia emerge dai film nostranipresentati alla IV Edizione del Festivalcinematografico di Roma. In con-corso nella ‘Sezione Selezione Uffi-ciale’: “Viola di Mare” di DonatellaMaiorca, “Alza la testa” di Alessan-dro Angelini e “l’Uomo che verrà” diGiorgio Diritti, nella ‘Sezione Alicenella Città’: “Marpiccolo” di Ales-sandro Robilant e “Sotto il Celio Az-zurro” di Edoardo Winspeare. “Violadi Mare”, tratto dal romanzo inchie-sta “Minchia di re” di Giacomo Pilati,è la storia d’amore di due giovanidonne, interpretate da Valeria Sola-rino e Isabella Ragonese, che siamano nel microcosmo arcaicodella Sicilia dell’800. Il film narraquesta storia d’amore intensa e ur-gente, tipica della giovane età e dichi sfida i codici sociali, ma anche lesopraffazioni millenarie patite dalle

donne a cui le giovani protagonistesi ribellano tenacemente. “Alza latesta” rappresenta uno spaccatodella periferia italiana disagiata incui “vivere è un terno alla lotteria”per dirla come Renato Zero. In que-sta realtà, Sergio Castellitto inter-preta un padre che alleva il figlio nelculto della boxe, con l’amara spe-ranza di fornirgli un futuro migliore.la guerra e i suoi orrori sono il filoconduttore de “l’Uomo che verrà”,interpretato dalla magnifica Alba Ro-hrwacher. Il film è una corale rico-struzione della strage di Marzabottoin cui il punto di vista è affidato aicontadini stretti tra partigiani e nazi-sti, i vinti di tutte le guerre. Tra i filmgiovanili, “Marpiccolo” si inseriscenel filone, molto frequentato, dei filmsulla malavita. Tratto dal libro “Stu-pido” di Andrea Cotti, racconta le vi-cende di un ragazzo diciassettenne

che, sullo sfondo di una Taranto op-pressa dalla criminalità organizzata,tenta di raddrizzare la sua vita e didiventare un adulto onesto. E ancora“Sotto il Celio Azzurro”, un docu-mentario che racconta le difficoltà diun gruppo di maestri in una scuolamaterna di Roma. Il filo conduttoredi tutti questi film è il senso di rivalsa,l’aspirazione ad un futuro migliore ela volontà di affermazione personaleinsita in ogni essere umano svantag-giato. Con queste premesse, il pros-simo Festival Internazionale del Filmdi Roma mostra un’Italia volta alla ri-vincita e preannuncia di aprirsi alcollettivo, permettendo al cinema diesercitare una funzione pedagogicae di critica sociale.

Gli italiani al FeStivalAmore saffico, culto della boxe, guerra e malavita. Nelle pellicole del Festival un’Italia di confine.

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Officine Interni ospita il quintoevento che promuove l’oggettocome fine ultimo dell’idea, fugaceespressione dell’ utopia, punto dipartenza dell’anima, sensibilizza-zione all’arte. Officine Interni, loca-tion della mostra “Espressioni eTrasparenze” che si svolgerà il 14Novembre alle ore 19.30 presso lasede di Casal Palocco, è nuova-mente la terra eterea e concreta cheorganizza l’incontro di variegate e ni-tide espressioni del sentire. Comecornice di un vetro che protegge manon separa, vuoti e pieni come ungioco di parole non dette e a trattigridate. Concept store che sintetizzaed esalta in sè la quintessenza delmateriale, sposandolo all’utopia,all’archetipo, all’arte ancestrale e in-novativa. Officine Interni comeun’arte pensata, trovata, rielaboratacontinuamente all’interno dei suoi la-

boratori. Un’arte che diventa design,arredamento, complementi quoti-diani ed eterni firmati dalla passionee dalla dedizione di chi esprime nelmateriale un modo di essere. le lineedel vivere contemporaneo si incon-trano in un ambiente che mescola lafunzionalità, il talento e la progettua-lità. Architettura, design e arte al ser-vizio dell’uomo, in un lento,inesorabile ed eterno divenire di sen-sazioni, trasparenti e non, ma sem-pre espresse. Software utilizzati damenti eclettiche e supportate damani esperte a progettare, ristruttu-rare, plasmare la funzionalità agliocchi della bellezza. Dea incontra-stata è l’idea, che in questa terra dicreatività, come una dea Kali dalle mille braccia, afferra respiri etnici,kitsch, minimal, moderni ed antichiorganizzandoli sapientemente inun’atmosfera di costante confine tra

tRa “eSPReSSiOni etRaSPaRenze” il ReSPiRODell’iMPROnta uMana“offiCine interni” ospita a novembre una nuova mostra:creazioni uniche in una terra al confine tra idea e materia

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in alto: gli interni e l’ esposizione di Officine Interni

in alto: poltrona in plexiglass esempio di design

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l’ideale e il concreto. l’artista nelle“Officine” può mostrare la metamor-fosi della sua creazione, fase dopofase: pittura, grafica, scultura, dalmateriale splendido e informe acreazioni che diventano “creature”ed esplodono all’interno di un vernis-sage, di una mostra personale, di un’istallazione. Fonti ispiratrici delnuovo evento saranno “ Trasparenzeed Espressioni” concretizzate daPiero Alessandrini, architetto noto inItalia e all’ Estero, progettista dellaresidenza nobiliare d’epoca situatanel cuore istituzionale della città“Villa Spalletti Trivelli” finalista delPremio Most Excellent Hotel for De-sign & Innovation 2008” e da Fran-cesca Benigni, pittrice formatasiall’École des Beaux Arts ( no Bureaudes Arts) di Parigi.Tra le progettazionicurate dall’architetto Piero Alessan-drini ricordiamo alcune prestigioseville come la residenza della famigliaAgnelli, la villa di Adnan Kashoggi,la villa per la famiglia reale del Sul-tano del Brunei. la pittrice FrancescaBenigni dopo la formazione pari-gina, studia all’École Supérieure dePeinture Van der Kellen a Bruxelles,si dedica al suo lavoro di scenografain alcuni dei più grandi teatri europeicome Bruxelles, Parigi e Ginevra egiunge ad affrescare dimore presti-giose quali le residenze di Bedi Mo-ratti, Valentina Cortese, CristinaPiaggio e il Castello Rothschild in In-ghilterra.la genialità e l’esperienzadell’architetto Alessandrini si trasfor-mano “in” e “per” Officine Interni neltalento del designer, che vuoleesporre, in uno spazio pronto ad ac-cogliere le sfumature dell’estro, al-

cune inedite ed esclusive realizza-zioni delle sue “Trasparenze”.la trasparenza che arriva a com-prendere il materiale nella sua es-senza e lo veste, lo maschera dellesue espressioni più intense. la tra-sparenza nel suo valore sociale, an-cella dell’anima nel cercare diavvicinare l’uomo al suo simile, al-l’ambiente che lo circonda, alla suaespressione ultima. Espressione sfu-mata e nitida, accordo sensuale diparole sconosciute, di colonne oarchi che incorniciano la vista, diprospettive che definiscono pae-saggi, eterna corsa verso il limite,che si esprime in un attimo e si perdel’istante prima di raggiungere ilvuoto. la matematica architettonicaporta chiarezza intellettuale, spiega,rivela e stravolge la natura del com-portamento della struttura. la realiz-zazione del designer illumina ilcammino all’espressione di France-sca Benigni, artista la cui ampia for-mazione ricorda una visionerinascimentale del dipingere e cheattraverso il paesaggio e il ritrattorievoca l’origine della sua pittura finoa tracciarne una nuova trama. Co-municare e perseguire l’espressionericercando la perfezione del tratto,l’imperfezione dell’anima, la molte-plicità espressiva, poiché anche senulla nella trasparenza è nascosto,nel momento in cui si esprime e siconcretizza, tutto può mutare ed es-sere interpretato nel gioco delle luci.Menti dell’organizzazione ed ideatoridell’evento sono Roberto Chiodi eFabiola Tocca, entrambi da anni nelsettore dell’architettura di interni edel design e capaci di unire perso-

nalità eclettiche, talenti, espressionimateriche ed ideali in un unicoquinto elemento che fuggendo dalnulla si traduce in desiderio e poi inarte. Un’arte definita da molteplicimateriali e colori ma di cui si cogliel’essenza attraverso le “Trasparenze”nell’atto stesso della sua “Espres-sione”.Per info:www.officineinterni.com

in alto: una delle numerose opere pittorichepresenti nella galleria.

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Il 22 settembre scorso è venuto allaluce un negozio esclusivamente de-stinato a soddisfare tutte le esigenzedei più piccoli. Partorito dall’espe-rienza nel settore farmaceutico dellasignora Annamaria, RIVI Bimbi sipone come punto d’incontro tra fa-miglie e prodotti per l’infanzia. Puntod’incontro e non soltanto punto ven-dita. Questo perché la prima volontàdi RIVI Bimbi è quella di presentarsialle mamme ed ai papà come solu-zione alternativa ai Megastores, aiCentri Commerciali ed alla grandedistribuzione. la comodità di avereuno negozio sotto casa così specia-lizzato nella cura del proprio bimboè certamente un grande aiuto pertutte le famiglie. l’opportunità dichiedere un consiglio, un opinionesu un prodotto, garantisce un serviziodecisamente diverso da quello “con-

gelato” dei grandi centri di distribu-zione. l’offerta è davvero ampia. Pas-seggini, culle e carrozzine vengonopresentati nel settore all’ingresso.Anne Geddes, Peg Perego, Inglesina,Giordani e Bebè2 sono solo alcuniesempi delle grandi marche che sipossono trovare. Per i più esigenti, seun prodotto non fosse disponibileall’interno dell’attività, c’è la possibi-lità di ordinarlo e di riceverlo in pochigiorni. Un secondo reparto è desti-nato all’alimentazione. Omogeneiz-zati e tutti gli altri prodotti destinatialla nutrizione sempre a prezzi vera-mente concorrenziali. Il locale di-spone anche di una vastaesposizione di articoli per la deter-genza del neonato. Da sottolineareche le mamme trovano da RIVI Bimbitutto ciò che necessitano loro du-rante il periodo, bellissimo ed indi-

menticabile, dell’allattamento. E se èil compleanno del vostro piccolo?Da Annamaria troverete addobbi,candeline e piattini per organizzareuna bella festa. Un angolo del nego-zio accoglie poi i prodotti per la pu-lizia della casa, così che le mamme,sempre piene di impegni, possano ri-sparmiare tempo prezioso evitandodi recarsi in un altro esercizio com-merciale. Tra le prossime novità èprevisto a RIVI Bimbi anche l’abbi-gliamento per neonati e piccolini,oltre a tante nuove iniziative che An-namaria e sua figlia Vissia stanno or-ganizzando. Avviso ai neonati: RIVIBimbi vi aspetta!

Rivi biMbiÈ neo-nato il negozio del neonatoFiocco azzurro al lido di Ostia.

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Oltre mezzo miliardo di persone parlainglese. Tra queste, proprio ora, più diun milione è sparso per il globo e sta co-municando in questa lingua. Queste ul-time hanno una marcia in più perchéhanno studiato presso uno dei tantissimiWall Street Institute distribuiti per ilmondo. Uno di questi si trova anche adOstia e da pochi giorni ha cambiato lasua storica sede spostandosi in una al-trettanto bella, polifunzionale e ricca dipersone sempre col sorriso sulle labbra,pronte ad aiutarti e a farti sentire subitoa tuo agio, parte di un gruppo che con-divide un obiettivo: imparare una nuovalingua in maniera non convenzionale.Giovedì 24 settembre è stata inauguratala nuova sede in Via Aristide Carabelli72/78 e subito a chi entrava per laprima volta nel mondo Wall Street erachiaro il concept, il modus operandi,della scuola: imparare facendo festa,giocando e divertendosi. Il giorno dellamanifestazione, parallelamente alla festaper l'inaugurazione era in corso una le-

zione. Chiedo ad una delle tante consu-lenti del centro perché ci fosse uno stu-dente in piedi su un tavolo. <<Quellonon è uno studente, è un inse-gnante!>> mi risponde sorridendo econvincendo anche me a restare qual-che minuto in silenzio ad ascoltare la le-zione. Poi la festa continua, Clown eartisti di strada invadono il centro diOstia, facendosi fotografare con ragazzie bambini e invitando tutti alla sede delWall Street dove terranno uno piccolospettacolo che concluderà la manifesta-zione. Consulenti desiderosi di giocare,di divertirsi e un direttore che ha fatto diuna frase la ragion d'essere del suo la-voro. Yes we can! Ti invitiamo inoltre Ve-nerdì 6 Novembre alle ore 17,30 alTeatro Nino Manfredi di Ostia doveverrà rappresentato lo spettacolo “Il mi-stero di giada”. lo spettacolo è finalistaal Torneo Nazionale di Drammaturgiaper le Opere Teatrali inedite o non note.Il Direttore del Wall Street Institute diOstia ne curerà la Regia. Alfredo Pal-lucci, difatti, oltre a dirigere da due annila sede Wall Street Institute di Ostia, è unvalido Autore e Regista teatrale. Il testode “Il mistero di giada” è stato tradottoin inglese (perché è questa la lingua chegli spettatori ascolteranno in parte du-rante la rappresentazione teatrale) dal-l’insegnante Maria Angela Gallo laquale, insieme all’insegnante DanielBath (anch’egli in forza al Wall Street In-stitute di Ostia) e ad Eva Kotwas (ServiceManager della stessa scuola), sarà parteintegrante dello spettacolo. A curare lescenografie sarà Stefano Maria Palmi-tessa, uno dei più acclamati scenografiromani ed allievo del Wall Street Institutedi Ostia. Studenti del Wall Street Institutesono anche i due protagonisti Giuseppe

Butera (attore professionista che si è di-stinto, quest’anno, nei film Baaria diGiuseppe Tornatore e la matassa di Fi-carra e Picone) e Giulia Vannozzi.Comedire: in Wall Street Institute arte e creati-vità non mancano di sicuro! l’ingressoal teatro è gratuito e gli spettatoriavranno l’importantissimo ruolo di valu-tare lo spettacolo con un voto che verràloro richiesto a fine rappresentazione.Il 31 Ottobre siete tutti invitati al meravi-glioso “Halloween party” che si terrànella sede Wall Street Institute di Ostia.la migliore coppia mascherata a temavincerà un soggiorno offerto da WallStreet Institute.

Ti aspettiamo dunque nella sede diOstia, via Aristide Carabelli, 72/78Telefono: 06.5693944-5 www.wallstreet.it 800.81.80.80

l'inglese divertendoti? Yes you can!

in alto: una maschera distribuisce materiale informativobasso :clown animatori all’opera.

Wall StReetinStitute

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Il ciclamino appartiene alla famigliadelle Primulaceae.Il genere com-prende 15 specie di piante erbacee,perenni, tuberose, spontanee neipaesi del bacino delMediterraneo.Molte sono rustiche ecrescono bene all’aperto, sotto glialberi e gli arbusti.Fioriscono in variperiodi dell’anno; hanno fogliemolto decorative, tondeggianti ,ovato cordate o reniformi, picciolate,che si formano direttamente dai tu-beri, tondeggianti o appiattiti.I fiorisono portati da lunghi peduncoli,formati anch’essi direttamente da tu-beri; sono rivolti verso il basso ehanno corolla tubolosa, terminantecon cinque lobi lanceolati, rivolti al-l’indietro.Dopo la fioritura, il pedun-colo floreale si attorciglia, portandoil frutto a capsula in prossimità delterreno.Alcune specie hanno un pro-fumo delicato.C. persicum ha datoorigine a numerose varietà delicate,che si coltivano in vaso, per ottenerefioriture invernali negli apparta-menti.Tecnica colturale: i ciclaminicrescono bene nei terreni ben dre-

nati, ricchi di sostanza organica , inposizioni parzialmente o del tuttoombreggiate.I tuberi dei ciclamininon si riproducono e non possonoessere divisi, ma possono essere toltidal terreno quando le piante presen-tano solo poche foglie secche, tipoin estate e posti in contenitori , comedelle cassette e messi in luoghi bui esecchi, per poi essere piantati in set-tembre.Il grillotalpaNon attacca direttamente ma arrecanotevoli danni alle pianteSintomatologia: scava sotto terragallerie per andare alla ricerca dicibo: larve, insetti, vermi, radici so-stanze in putrefazione, ecc ..; è piùche altro che in questo lavoro diescavo che arreca danni specie aigiovani semenzai scalzando le pian-tine; come danni di rosura sullepiante non ne provoca un gran chèessendo onnivoro come già è statodetto. Descrizione dell’insetto e suociclo biologico: comune nei terrenisciolti e molto concimati è uno deipiù grandi insetti viventi nel nostro

paese potendo raggiungere la lun-ghezza di 40-60 mm.Di colorebruno terra ha le zampe anteriori attea scavare e quelle posteriori saltato-rie. Ha una generazione ogni treanni: gli adulti si accoppiano inmaggio-giugno e la femmina de-pone 200-300 uova grosse come unpisellino di colore prima verdi e poigiallognole entro una cameretta sfe-rica scavata nel terreno ad una pro-fondità di circa 30 cm.le uova sischiudono dopo due o tre settimanele neanidi, dopo una breve in co-mune, si sperdono e vanno a pas-sare l’inverno in letargo sotto iletamai o sotto i mucchi di sostanzaorganica in via di putrefazione.l’anno successivo cominciano il lorolavorio di escavo per andare alla ri-cerca del nutrimento; nella prima-vera del terzo anno raggiungono lostato definitivo di insetti adulti. lotta:raccolta diretta degli insetti adulti edistruzione dei nidi, esche ecc...

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il CiClaMinOUna pianta facile da coltivare e molto generosa

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Guida per mangiar benedove e cosa mangiare a Roma ... per saperne di piùvisitate la sezione ristoranti su www.occhioche.it

Con la forchetta sulla carta...Per leggere il “Menù” proposto dai nostri amici ristoranti, le ultime specialità, le grandi offerte.

Con il coltello su internet...Per “cliccare” sui migliori ristoranti del XIII municipio e navigare tra le loro squisitezze.

Con il cucchiaio sulla carta e su internetPer scegliere dove andare, a pranzo e a cena.Per deliziare palato e spirito, tra ottimi piatti e cortesie.Nella guida troverete recensioni e commenti di giornalisti enogastronomici

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L’o GUSTO

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Il ristorante-pizzeria “Pane e tulipani” è il luogo giustoper ogni occasione: una cena romantica a lume di can-dela, una festa con amici o un banchetto per celebrareun evento speciale. Il patron del locale, inaugurato nel2005, è Antonello Pellicano, coadiuvato da un team digiovani collaboratori, come Francesco, responsabile disala e Marco suo aiutante in cucina. Il ristorante disponedi una capacità di 125 coperti e dà la possibilità di ac-comodarsi o in un ampia sala, perfetta per ogni occa-sione o ricevimento; oppure in una elegante saletta alpiano superiore, dall’ambiente raffinato ed accogliente.Completa il piacere di essere ospiti nel ristorante “Panee Tulipani”, la facilità di parcheggio a disposizione dellaclientela. le sale sono arredate con tavoli e sedie dallelinee semplici, ma nello stesso tempo eleganti, le paretiimpreziosite con quadri e fotografie. Ai fornelli, Anto-nello cerca di coniugare antico e moderno, rivisitandonei suoi piatti alcune ricette della tradizione locale,come nel caso dei “Paccheri dello chef”, realizzati conguanciale piccante, pomodorini pachino e sopra unaguarnizione di ricotta salata, che altro non sono che unarivisitazione della rinomata amatriciana. Ai suoi clienti,Antonello propone piatti tipici di mare presentati con untocco di novità e ricercatezza per gustare antichi saporied allo stesso tempo scoprire sorprendenti novità, senzatrascurare le specialità di carne, che fanno con l’ottimacantina un binomio eccezionale. “Quando realizzo unpiatto -spiega Antonello- cerco di coniugare il mio gustopersonale con la massima soddisfazione della clientela.

Mi piace utilizzare ingredienti assolutamente stagionalie se posso privilegio le produzioni locali, anche per quelche riguarda la scelta dei vini inseriti nella nostra Carta”.Il risultato degli sforzi compiuti da Antonello e dal suoteam è una cucina realmente artigianale, dallo stile con-viviale, che rispetta i gusti dell’affezionata clientela. Illocale offre una fornita selezione delle migliori etichettedi vini (all’incirca 60), prosecchi, champagne, rum egrappe, alcuni sistemati elegantemente sulla scalinatache porta al piano superiore del locale. l’accoglienzacortese, l’eleganza del locale, il profumo intenso e raf-finato dei cibi preparati con mano leggera ed estro dal“Maestro” Antonello, l’ampia scelta di vini e liquori pro-posti con competenza e garbo da Francesco, rendonol’atmosfera del ristorante davvero unica. A “Pane e Tu-lipani”, i piatti non solo sono buoni, ma anche belli davedere. Antonello pone grande cura nella presentazionedelle pietanze. “Mi piace -spiega lo chef- presentare imiei piatti in una veste accattivante. Ai miei clienti pro-pongo ad esempio un cartoccio di gnocchetti con von-gole e cozze o del tonno servito su una purea di fagioli,decorato poi con dei ciuffi di cipolle”. Completano ilmenu la carrellata di dolci per soddisfare i palati più so-praffini con una scelta completa.

Ristorante - Pizzeria “Pane e tulipani”

Indirizzo: Via di Valle Porcina , 1- AciliaTelefono : 06 / 52356508

Apertura: Chiuso il lunedìAperto a pranzo e a cena

Specialità: a base di carne, pesce,cucina tipica, pizza

Prezzo medio: - Offerte: - Email: - Web: -

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Ottobre 2009

L’o GUSTO

77Ottobre 2009

Pizza in Piazza “le pizze di alessio”

la particolarità del locale è dettata dalla ottima pizzacon 48 ore di lievitazione per una migliore digeribilità.Pronti da gustare lasagne, cannelloni al ragù o con ri-cotta e spinaci, pollo alla diavola e maialino con patate.Dolci siciliani e crostate fatte in casa.

la locanda

Atmosfera familiare e giovanile quella che si respira in questo ristorante/pizzeria anche grazie ai due giovani patronFederico e Tony Fugazzotto. Specialità da gustare sono sicuramente i piatti di pesce come anche l’ottima pizza e,tutte le domeniche mattina, “Colazione della Nonna” sulla accogliente veranda del locale.

Ristorante Monumento

la Cucina tradizionale romagnola è la caratteristicadel Ristorante "Monumento", immerso nella suggestivaatmosfera del castello di Ostia Antica

la villetta

Dotato di un ampio spazio interno, il locale si carat-terizza per la sua cucina casareccia, gli ingredienti ge-nuini e le carni cotte rigorosamente su pietra lavica

la Spiga D’oro

Alle porte di Ostia Antica, Relais Cascina Spiga D’oro,una location dove ambientare il giorno più bello “la fe-licità sta nel gusto e non nelle cose; si è felici quando siha ciò che ci piace”

Indirizzo: P.zza San Pier Damiani, 41 (accanto farmacia)

Telefono: 06.5258865Apertura: - Specialità: Pane caldo anche la domenicaPrezzo medio: - Offerte: Rinfreschi per feste

Indirizzo: Via Umberto lilloni, 62 AciliaTelefono: 06 5211078 - 3476336033Apertura: - Specialità: - Prezzo medio: - Offerte: - Web: www.relaiscascinaspigadoro.com

Indirizzo: Via Prassilla, 41 – Casal PaloccoTelefono: 06.50915376Apertura: Aperto tutti i giorniSpecialità: - Prezzo medio: 25/30 euroOfferte: -

Indirizzo: Via Gregorio Antonucci, 35Acilia - Roma

Telefono: 06. 52350056-06.52350205Apertura: Chiuso il mercoledì

Aperto a pranzo e a cenaSpecialità: - Prezzo medio: 25/30 euroOfferte: -

Indirizzo: Piazza Umberto I - Ostia AnticaTelefono: 06.5650021Apertura: Chiuso il lunediSpecialità: - Prezzo medio: 25/30 euroOfferte: - Web: www.ristorantemonumento.it

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L’o GUSTO

Ottobre 200978

Ristorante il Moro

Con una stupenda veranda a 5 metri dal mare, IlMoro è da sempre un punto di riferimento per gliamanti delle specialità a base di pesce

alla Corte dei borboni

luogo ideale per respirare l’atmosfera e gustare i sapori della cucina partenopea, il locale è noto ancheper le sue pizze, vincitrici nel 2008 dei principali con-corsi a livello europeo

bruciapadelle

la specialità del locale è l’antipasto costituito da 10pietanze che ogni giorno variano a seconda della di-sponibilità degli ingredienti: pesce, carne, uova, verduredi stagione

tramonto de’ Roma

Dalla terrazza del locale è possibile ammirare il tra-monto più bello di Roma. la cucina offre pesce fresco,ottime carni grigliate ed anche pizze cotte al forno alegna

zitto e magna

In un ambiente familiare il locale propone i piatti ge-nuini della tradizione romanesca, accompagnati daottimi contorni e da deliziosi dessert preparati in casa

le azzorre

Gestito da 11 anni da Vito, il locale è particolarmente conosciuto per la cottura del pesce in crosta di pane,per le marinate e anche per le ottime pizze

Indirizzo: Via dei lucci, 20- FiumicinoTelefono: 06.6505645 Apertura: Chiuso il lunedìSpecialità: - Prezzo medio: 30/35 euroOfferte: - Email: [email protected]: www.ristoranteilmoro.eu

Indirizzo: Piazza Anco Marzio 26/27Ostia lido - Roma

Telefono: 06.5622746Apertura: Aperto tutti i giorni (sabato e domenica anche a pranzo)Specialità: - Prezzo medio: 30/35 euroOfferte: -

Indirizzo: Via lucio Collio,17Telefono: 06.83083588Apertura: Aperto tutti i giorniSpecialità: - Prezzo medio: 30/35 euroOfferte: - Email: - Web: -

Indirizzo: lungomare di Ostia ElmiTelefono: 06.56337845Apertura: Chiuso il lunedìSpecialità: - Prezzo medio: 15/30 euroOfferte: - Email: [email protected]: -

Indirizzo: Via delle Azzorre, 191/197Ostia lido - Roma

Telefono: 06.5696671 Apertura: Chiuso il mercoledì Specialità: - Prezzo medio: 40 euro Offerte: - Email: - Web: -

Indirizzo: Via di Castel Fusano, 17Telefono: 06.56350171 Apertura: Chiuso il mercoledì

Aperto a pranzo e a cenaSpecialità: - Prezzo medio: 25/30 euroOfferte: - Email: - Web: -

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Ottobre 2009

L’o GUSTO

79Ottobre 2009

la locanda

In un’atmosfera tipicamente romana, i clienti della locanda possono deliziarsi con i piatti della tradi-zione, oltre che gustare ottime pizze cotte al forno alegna

Ristorante la bitta

Affacciato sul canale di Fiumicino, la Bitta offre una cucina tipicamente marinara: crudi di pesce, secondicucinati alla griglia, all’acqua pazza, al sale o inguazzetto

Pub O’Connel

Caratteristico locale stile Irlandese, dove potrai degu-stare un’ottima birra guinness oltre che cocktail, ape-ritivi e bevande per tutti i gusti. Potrai inoltre gustareuna varietà di sfiziosi stuzzichini ma anche panini,primi piatti, secondi e frutta di stagione.

Il Marchese del Grillo è alla Madon-netta dal 1995... cucina casareccia, carne alla brace, pizzaal forno a legna, dolci fatti in casa, cantina.Il Marchese delGrillo accoglie richieste da parte dei clienti per organizzarenel loro locale tutto il necessario per festeggiare eventi impor-tanti come compleanni, battesimi, comunioni, cresime, laureee anniversari.

il Marchese del Grillo

Ciò che salta immediatamente agli occhi è la ricerca diuna cucina gustosa, semplice e al tempo stesso bella. Iproprietari hanno infatti improntato la propria gestionesul recupero della tradizione culinaria mediterranea

Salvia Rosmarino e...

Indirizzo: Via Portuense, 2489Fiumicino (Roma)

Telefono: 06.65047752 Apertura: Chiuso il lunedì

Aperto a pranzo e a cenaSpecialità: - Prezzo medio: 40 euro Offerte: - Email: [email protected] Web: www.ristorantelabitta.com

Indirizzo: Via di Mezzocamino 92/ATelefono: 06.52373177 Apertura: Chiuso il lunedì Aperto a cena

(domenica e festivi anche a pranzo)Specialità: - Prezzo medio: 25 euro Offerte: - Email: [email protected] Web: www.ristorantelalocanda.eu

Indirizzo: Via D. Purificato 171/177 Telefono: 06 52354856 Apertura: Chiuso il lunedì

Aperto a pranzo e a cenaSpecialità: - Prezzo medio: - Offerte: - Email: - Web: www.ilmarchesedelgrillo.it

Indirizzo: Via Piazza Eschilo 57/ATelefono: 06 52355635Apertura: Chiuso il lunedì Aperto a cena

(domenica e festivi anche a pranzo)Specialità: - Prezzo medio: 25 euro Offerte: Menu fissa da 7 euro

Email: - Web: -

Indirizzo: Via Ostiense 2236 (Km 22)00119 RomaTelefono / Fax: 06 5657220

Apertura: -Specialità: - Prezzo medio: - Offerte: - Email: - Web: -

In un’atmosfera professionale magiovanile, Mr Beef vi propone quotidianamente le mi-gliori selezioni di carni rosse, dalla danese, all’ argen-tina, all’ irlandese, senza però tralasciare le esigenzedi palati che preferiscono carni bianche.

Mr beefIndirizzo: Via Macchia Palocco,186/188 Telefono: 06.5213845 338.2450652

335.5365058 340.5954489Apertura: Tutti i giorni dalle19:30

sab. e dom. anche a pranzoSpecialità: Carne Prezzo medio: 25/35 euroOfferte: - Email: [email protected] Web: www.mrbeef.it

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