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Napoli Style Life Magazine n°20

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Il magazine che raccoglie la passione dei tifosi napoletani.

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è anche questo, non si può sempre vincere e nemmeno si può sempre essere all’altezza delle aspettative, specialmente quando queste generalmente sfiorano il cielo. Il campionato non è ancora finito, la Lazio, uscita anch’essa sconfitta dall’ultima giornata della serie A per fortuna è ancora li insieme al terzo posto, prossima avversaria degli azzurri, in una gara che molto probabilmente avrà il sapore di uno spareggio champions, Udinese e Roma permettendo. Lasciarsi la Juve alle spalle quindi, anche se praticamente impossibile, perché quanto avvenuto a Torino la scorsa domenica ha lasciato dell’amaro in bocca per tantissimi motivi. Sfottò dal forte impatto emotivo da parte della tifoseria bianconera, condotta di questi ultimi non proprio in linea con gli standard civili di una nazione, giornalisti e commentatori impazziti, presi da una inspiegabile “juventinite” da inizio stagione, e poi quell’aggressività a volte spropositata dei calciatori di Antonio Conte, non abbandonano i pensieri dei sostenitori azzurri, e magari degli amanti del calcio in generale. Aggressività quella bianconera , che col tempo è diventata non l’arma in più di questa squadra, ma l’arma, perché realisticamente non ne possiede altre da sfoderare. E allora questa squadra, lontana parente nello stile e nella condotta di quella che veniva notoriamente identificata come “La vecchia signora”, si è trasformata in una “Giovane Baldracca”, una compagine che sa di non essere all’altezza della descrizione che svariati pseudo intellettuali del calcio si ostinano a servire a quanti seguono questo sport, e che quindi utilizza mezzi e mezzucci per istigare, provocare, l’avversario, farlo cadere in un terreno che non è quello calcistico. Certo i bianconeri si fanno notare per la gigantesca prestanza fisica, ma tutto finisce qui, perché oltre quello, c’è davvero poco. Questo sfogo se cosi può essere chiamato, non è dettato dalla probabile voglia di esorcizzare una sconfitta evidente a tutti e meritata sul calcio, ma dalla voglia di dire come stanno realmente le cose, quella stessa voglia che molti presunti conoscitori di calcio nascondono dietro l’arte dell’essere servi. La Juve sta ritornando grande, almeno ci prova, l’abbiamo visto tutti, non c’è bisogno che tutti o quasi ce lo ricordino. La Juve vuole tornare grande si, ma non è questa la strada verso la nuova gloria, non è questo il terreno, e soprattutto non è questo lo stile. Un’altra giornata di campionato è alle porte, ed il Napoli, il nostro Napoli è chiamato a far dimenticare, qualora fosse possibile, tutto quanto di assurdo abbiamo visto nella giornata precedente. E allora sotto con la passione, con la grinta, con l’anima, perché il sogno è ancora li, nonostante tutto, nonostante tutti.

Napoli Style Life

La Juventus, ha battuto il Napoli per 3-0. Partiamo da questo, inutile girarci intorno, le immagini di quella sfortunata, calcisticamente parlando, serata scorrono ancora nella testa di ogni tifoso partenopeo. Restano inchiodate nella mente le azioni che hanno portato ai tre gol juventini, e l’immagine generale di un Napoli frastornato e svuotato della solita energia, quell’energia che ad inizio stagione aveva permesso agli azzurri di lasciare sul campo prestazioni entusiasmanti contro avversari di ogni livello. Il Napoli è apparso

poco concentrato, poco sicuro dei propri mezzi ed anche poco reattivo rispetto alle occasioni avute, utili per cambiare volto alla gara. Ma il calcio

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a cura di Paolo Marsico

l’ editoriale

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Testa alta e schiena dritta. Solo così si può superare la debacle dello Juventus Stadium. Il Napoli praticamente non scende mai in campo, non da mai l’ impressione di poter mettere paura ad una Juventus che gira a mille. Per più di un ora gli azzurri resistono agli assalti bianconeri, Hamsik ha addirittura l’ opportunità di spegnere gli entusiasmi del popolo juventino nell’ unico lampo di vero Napoli della serata ma si fa ipnotizzare da Buffon. A complicare quella

che già sembra essere una notte amara è l’ uscita dal campo di Maggio per l’ ennesimo risentimento muscolare . Al suo posto entra Dossena. Il primo tempo finisce in parità, gli azzurri riescono a serrare i ranghi, assenti ingiustificati sono i tre tenori. Nella ripresa il canovaccio non cambia, la Juventus di Conte sembra avere una marcia in più rispetto agli azzurri che capitolano con un gol abbastanza fortunoso di Bonucci complice una deviazione di Vucinic (al quale la lega assegnerà poi la

a cura di Ciro Galante

sconfi tta amara a torino

MONDO NAPOLI // SERIE A 30a GIORNATA JUVENTUS - NAPOLI (01.04.12)

JUVeNtUs NAPOLI 3-0 DELUSIONE NAPOLI

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marcatura). Il difensore bianconero parte da posizione di fuorigioco non rilevata dal primo assistente di Orsato. Il Napoli si sgretola nel tripudio dello stadio juventino. Entra Pandev per uno spento Hamsik, ma la musica non cambia. La Juventus è padrona del centrocampo, Vidal corona la sua prestazione con un gol da manuale, doppio passo e tiro che brucia le mani di De Sanctis. Lavezzi viene fermato da un fuorigioco dubbio mentre stava per involarsi verso la porta di Buffon, spettatore non pagante. La Juve sigla il terzo gol in contropiede con Quagliarella, che non esulta. La partita si chiude sul tre a zero, o meglio, forse non è mai iniziata. Il Napoli fa cilecca nella partita sbagliata, gli azzurri escono dal campo sconfitti tra i cori dello stadio juventino, che ovviamente non ha perso occasione durante tutto l’ arco della gara di mostrare il cosiddetto “stile Juventus”. Il primo round contro la Vecchia Signora è a favore della squadra di Conte, il popolo napoletano crede fortemente nella finale di Coppa Italia del 20 maggio a Roma per il riscatto. Gli azzurri, quindi, non riescono ad approfittare della frenata di Udinese e Lazio in ottica terzo posto. La Juve si riavvicina al Milan riaprendo così la corsa scudetto.

CAMPIONATO 2011/2012

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IL PUNTO DELLA SERIE A

IL PUNtO deLLA serIe A

a cura di Giovanni Savastano

Il Milan non va oltre un 1-1 a Catania e vede avvicinarsi la Juventus che ha battuto 3-0 il Napoli. ora è distante solo due punti . Rossoneri messi in difficoltà dalla squadra di Montella che con Spolli riesce a pareggiare il vantaggio iniziale di Robinho. Una grande Juve ha liquidato uno spento Napoli grazie ai gol di Vucinic (assegnato inizialmente a Bonucci), Vidal e dell’ex Quagliarella . In zona Europa cade la Lazio cha a Parma perde 3-1 per

effetto della doppietta di Floccari e della rete di Mariga, mentre è di Scaloni la rete biancoceleste. Sconfitta anche per l’Udinese a Siena (1-0, Destro) e cosi ne approfitta la Roma che all’Olimpico batte 5-2 il Novara (di Marquinho,Osvaldo,Simplicio, Bojan e Lamela le reti giallorosse, Caracciolo e Morimoto per i piemontesi) e si avvicina alle squadre che la precedono. Buona la prima per Stramaccioni sulla panchina dell’Inter: i neroazzurri battono 5-4 il

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Genoa trascinati da un grande Milito autore di una tripletta (di Samuel e Zarate le altre due reti) mentre ai rossoblù non bastano la doppietta di Gilardino e i gol di Palacio e Moretti. Prima vittoria esterna per il Palermo che batte 3-1 il Bologna al “Dall’Ara”.Vince anche il Cagliari, che davanti al proprio pubblico

batte 2-0 l’Atalanta, mentre in coda il Lecce non sfrutta in pieno le sconfitte del Genoa e della Fiorentina (1-2 in casa con il Chievo), pareggiando 0-0 contro il quasi spacciato Cesena.

La Juve va a -2 dal Milan.

Ko Lazio e Udinese.

Vincono roma ed Inter. Nella zona

calda rischiano Fiorentina e Genoa

CAMPIONATO 2011/2012

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La pesante sconfitta sul campo della Juventus è dura da digerire specialmente per noi tifosi azzurri, ma può starci specialmente se si tiene conto dell’ottimo periodo che stanno attraversando i bianconeri. Chiusa la è parentesi di Torino non c’è tempo da perdere, è già pronta la sfida molto più decisiva con la Lazio. Infatti l’Olimpico di Roma ospiterà sabato sera Lazio –Napoli ,match clou della 31 giornata, nel quale il Napoli è obbligato a vincere e voltare subito pagina, giocandosi tutte le

ANtePrIMA

LAZIO - NAPOLI

a cura di Antonio Baduin

MONDO NAPOLI// SERIE A 31a GIORNATA LAZIO - NAPOLI (07.04.12)

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chance nello scontro decisivo per il terzo posto e relativa Champions. Massima concentrazione a Castelvolturno anche perché in vista della sfida con la Lazio c’è aria di cambiamento in formazione, anche se è ancora fitto il mistero sulla formazione anti-Reja . D’altronde Mazzarri per raccogliere questi tre punti pesantissimi si è reso conto di dover inventare qualcosa, complice l’emergenza che ha decimato la squadra: Zuniga e Gargano out per squalifica mentre sono minime le chance di utilizzo contro la Lazio per Maggio e anche per Dossena, vittime di infortuni muscolari. Un Napoli svantaggiato visto che i tre esterni titolari sono indisponibili e quelli in campo ultimamente non hanno convinto. Tanti problemi da risolvere senza poter perdere altri punti in classifica; il tecnico livornese senza gli esterni titolari si trova davanti alla necessità di inventarsi qualcosa portando una ventata di novità che potrebbe essere utile anche per dare la scossa. Si pensa ad un cambio di modulo, cosa finora impensabile. Problemi o non il big match con la Lazio è uno scontro da non fallire nonostante il momento negativo, siamo infatti ad un punto decisivo della stagione. Gli azzurri per la trasferta di Roma devono rimboccarsi le maniche e ritrovare smalto e lucidità se vogliono l’accesso in Champions League , cosa che tutti noi vogliamo e ci auguriamo!

MAGGIO

CAMPIONATO 2011/2012

...i numeri azzurri di LAZIO - NAPOLI

cura di Mario Improta

MONDO NAPOLI// SERIE A 31 GIORNATA LAZIO - NAPOLI (07.04.12)

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Settantesimo incontro tra le due compagini. Lo score in campionato vede 59 sfide per 25 vittorie Lazio, 21 pareggi e 13 sconfitte con 55 reti fatte e 78 su-bite. 10 le sfide in Coppa Italia per 5 vittorie Lazio, 2 pa-reggi e tre vittorie del Napoli con 8 reti fatte e 15 subite. Il tutto per un totale di 69 incontri con 30 vittorie del-la Lazio, 23 pareggi e 16 vittorie del Napoli per 63 gol realizzati e 93 reti subite. L’ultima vittoria del Napo-li risale al campionato risale alla stagione 200/2009 fini’ 0-1 con autogol di Siviglia su cross di Lavezzi. Il totale delle vittorie azzurre è stato conquistato per 7 volte con il risultato di 0-2, 5 volte con il risultato di 0-1, 3 volte per 1-2 e 1 volta per 0-4. L’ultimo pareggio e del 3/4/2010 finì 1-1. Il totale dei pareggi è stato conse-guito per 11 volte con i risultati di 0-0 e 1-1 ed 1 volta per 3-3. L’ultima vittoria della Lazio e del 14/11/200 e finì 2-0. Il totale delle vittorie dei locali è stato conseguito 7 volte con il risultato di 2-1, 5 volte per 1-0, 4 volte per 3-0 e 3-1, 3 volte per 2-0, 2 volte per 3-2 e 4-0 e 1 volta per 4-1, 4-3 e 5-1. Nel mese di aprile le due squadre hanno di-sputato 7 incontri con un bilancio di 3 vitto-rie del Napoli, 2 pareggi e 2 vittorie della Lazio.

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Festival del goal al Meazza di Milano, dove l’Inter dell’esordiente tecnico Stramaccioni, ha battuto il Genoa dell’ormai ex allenatore Marino ( Malesani ne ha preso il posto dopo la sconfi tta di Milano) con un rocambolesco 5-4. Protagonista assoluto l’arbitro Valeri, capace di assegnare ben tre, e dico tre calci di rigore al Genoa ed uno all’Inter. Spiazzanti nel dopo partita le dichiarazioni del presidente dei genoani Enrico Preziosi, convinto della poca qualità mostrata in campo dall’Inter, anche a dispetto dei quattro gol subiti da una squadra abbastanza incapace come la sua. Autocritica allo stato puro. Tonfo del Milan a Catania contro i ragazzi terribili di Vincenzo Montella,

scioccati e frastornati i rossoneri a fi ne gara, per un presunto gol non assegnato ai milanisti, e per la non assegnazione di almeno un calcio di rigore , prezioso per lo svedese Ibrahimovic, in corsa per “Il dischetto d’oro”, nuovo riconoscimento dell’Uefa, che premia il calciatore che ha realizzato più gol su calci di rigore in una stagione calcistica. Goleada dei giallorossi di Luis Enrique contro il Novara del redivivo Tesser, fi nalmente Totti e compagni sembrano aver imbeccato la strada giusta per provare la scalata ai primi posti in classifi ca, tra l’entusiasmo e le speranze di tutto l’ambiente , è vero che la stagione volge ormai al termine, però, di speranza si può anche vivere.

e io parlo...di calci a cura di

Paolo Marsico calci

Il disegno è di Pietro Serra e Filippo Martinez tratto da «Il terzo uomo»

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MONDO NAPOLI// SERIE A - INCHIESTA

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SERIE A//MONDO NAPOLI

“ e’ OrA dI dIre bAstA”episodio gravissimo a torino

Non è possibile che nel 2012 si sente ancora parlare di scontri tra due razze.Si proprio così … due razze. Il popolo napoletano è stanco di essere trattato così da una razza simile alla sua. Quelle entità che hanno aggredito bambini e disabili, all’esterno dello Juventus Stadio meriterebbero definizione ben piu’ forte. Certo, tu lettore che in questo momento mi leggi, penserai che stia esagerando o quanto meno sia irritato per quello che è accaduto a Torino domenica 1 aprile. Sono semplicemente indignato per il comportamento inerme che lo stato italiano e la giustizia sportiva non ha nei confronti di questi fenomeni a dir poco ignobili e che ad oggi, non riesce ad estirpare un cancro che ormai è al culmine della sua razionalità. Quello che è accaduto a Torino, è clamoroso. Si è rischiato la tragedia. Testimonianze dicono che sono volate bottiglie di vetro ferendo in modo grave tifoni napoletani che erano appena arrivati allo stadio. Operatori TV con giubbotti marchiati Juventus, che riprendevano le scene e che per chissà quale caso non sono mai state mandate dai TG.Si vantano di aver lo stadio di proprietà, uno stadio all’avanguardia, di essere una società gloriosa, ma

lettori cari, è solo apparenza. Quegli esseri , che probabilmente hanno anche radici meridionali sono senza un anima. Il giudice sportivo Tosel ricorda solo i fumogeni napoletani? Come mai non ha ascoltato e visto quello che è accaduto a Torino ? Forse la diffida dello stadio torinese gli ha bendato gli occhi e tappato le orecchie. Siamo sempre lì … signori, il calcio è malato. Troppi interessi si ntrecciano tra le società e sempre meno vengono tutelati gli utenti che vivono di passione e portano danaro fresco nelle casse delle società. Ora mi rivolgo al popolo napoletano che in rete sta già organizzando il riscatto per la serata del 20 maggio. Non rispondiamo con la guerra alla guerra. Facciamo in modo che a Roma, nella finale della TIM CUP sia solo una festa, la nostra festa. Anzi, chiediamo aiuto all’esercito di Mazzarri. Al soldato Cavani, al sergente Cannavaro, al paladino Lavezzi, chiediamo a loro di vendicarci sul campo e battere se pur a calcio giocato l’ odiata avversaria, solo così possiamo toglierci quello scoglio che abbiamo nella scarpa. Stringiamoci intorno ai nostri guerrieri per portare a casa lo scalpo juventino, calcisticamente parlando.

MONDO NAPOLI// SERIE A - INCHIESTA

a cura di Enzo Acanfora

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Lazio, Rocchi: “Vinciamo per Chinaglia”

Sabato notte ci saranno due maglie numero 9 in campo. Una sarà indossata da Rocchi, l’altra sarà quella originale di Chinaglia. Verrà mostrata al pubblico biancoceleste, verrà portata a centrocampo e sarà appoggiata accanto alla panchina della Lazio. Rocchi darà battaglia contro il Napoli, Chinaglia guarderà tutti dall’alto e il suo nome sarà intonato da uno stadio intero. Tommy gli ha fatto una promessa: «Vogliamo dedicargli la vittoria», ha detto lasciando la chiesa Cristo Re di viale Mazzini, dove è stata organizzata la messa in onore di Long John. La Lazio giocherà per onorare la storia, i suoi padri, i suoi eroi. La Lazio lotterà per inseguire la Champions League e allontanare il Napoli dal terzo posto. La Lazio attaccherà così come faceva Chinaglia, con lo spirito di un popolo intero.

Lazio-Napoli, Navette per i tifosi azzurri all’Olimpico

Un altro piano-sicurezza per l’Olimpico, quello messo a punto dalla Questura di Roma per Lazio-Napoli, posticipo del Sabato Santo. Ieri adottate e pubblicizzate le prime misure, nei prossimi giorni ci sarà un tavolo tecnico diretto dal questore Tagliente. Questo il piano. Dalle ore 16 sarà attivato il parcheggio scambiatore di via Schiavonetti, già sperimentato in occasione di precedenti gare del Napoli a Roma. L’area collettore, raggiungibile attraverso l’uscita autostradale di Roma sud, rientra tra i dispositivi pianificati per l’accoglienza dei tifosi ospiti e consentirà di raggiungere lo stadio grazie alle navette messe a disposizione dal servizio di trasporto pubblico. L’area parcheggio sarà presidiata da personale delle forze di polizia. Probabile un’anticipata apertura dei cancelli.

NOTIZIE E CURIOSITA’ DAL WEB

a cura di Antonio Ammendola

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Idea maxischermo per la fi nale, l’ultima parola spetta alla RAI ed al Napoli

Un’idea, qualcosa di più se a muoverla, come sembra, potrebbero essere le ragioni di ordine pubblico: un maxischermo al San Paolo per Juve-Napoli il 20 maggio. Roba da brividi. D’altra parte, che oltre ad essere una grandissima fi nale tra due squadre tra le più seguite d’Italia, sia anche un evento delicatissimo sotto il profi lo della gestione dell’ordine pubblico, non è un mistero. Gli organi deputati alla sicurezza dal primo giorno hanno evidenziato come attorno all’area Olimpico potrebbero potenzialmente concentrarsi più di centomila persone. Limitare la migrazione verso la Capitale con iniziative locali (maxischermi nelle due città) è un percorso: questo del San Paolo è molto suggestivo ma è già sul tavolo, da condividere con il Napoli e la Rai che trasmetterà la gara.

Fonte: Corriere dello Sport

Primavera di sconti su Napolistore

Napolistore inaugura una nuova stagione di sconti. E’ arrivata la Primavera e dopo aver lanciato la nuova versione del portale si è deciso di scontare una buona parte del catalogo prodotti. Offerte molto convenienti per tutti coloro che hanno deciso di regalarsi un capo fi rmato SSC Napoli. Sconti su Maglie gara, Tute di Rappresentanza, Felpe e giubbotti, tantissimi prodotti scontati del 20, 30 e 40%. Tante le offerte che potrai consultare direttamente sul sito.

NOTIZIE E CURIOSITA’ DAL WEB

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IL FORUM

Da bambino, si sa, inizi a tifare per una squadra solo per gioco, personalmente cominciai ad avvicinarmi col cuore al Napoli grazie a mio padre che mi regalò, me lo ricordo benissimo, il poster di un calciatore azzurro: Francesco Mancini. Credo che all’epoca non conoscessi manco i risultati, la posizione in classifi ca o i calciatori del Napoli, ma ero un bambino e mi bastava guardare quel poster del portiere azzurro in divisa nera attaccato alla credenza nel corridoio per sentirmi anch’io parte di quella realtà. Come tutti quelli passati a Napoli era stato anche lui battezzato coi nomignoli di Auriemma, a lui era toccato “Psyco”. Il perché non era diffi cile scoprirlo. Franco è stato un allievo di Zeman per anni, da lui aveva imparato la spregiudicatezza, la grinta. Avevano insieme ideato un nuovo

modo di concepire un ruolo che era da sempre stato immuabile. Il portiere nella concezione di Zeman diventa mobile, impara a giocare bene con i piedi, nel possesso palla occupa una posizione più avanzata: quasi da libero. Franco in questo era bravissimo. In campo da “Psyco” ci si poteva aspettare di tutto: giocate di piede, uscite spericolate, parate plastiche o un tunnel a Van Basten (ebbene sì). Negli ultimi anni occupava del ruolo di preparatore dei portieri, ancora al fi anco del fi dato tecnico boemo, a Foggia e a Pescara. Per Mancini il tecnico era un mentore, per Zeman Franco: “era come un fi glio”. Non poteva che commuoversi sabato scorso prima del fi schio d’inizio di Pescara – Bari, insieme ad un intero stadio che lo ha ricordato con lui. A Napoli lo aveva portato ancora Zeman,

Ciao Franco

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MAGAZINE

c’è stato per tre anni, sicuramente non fra i più gloriosi della società partenopea, erano infatti i primi anni del duemila quelli dell’inizio del declino azzurro, eppure ha lasciato in città solo ricordi positivi. Tutti lo descrivono come un professionista serio che amava il suo mestiere, un ragazzo amabile, semplice, adorava il reggae e gli piaceva passare il tempo libero a suonare la batteria. Si è spento tragicamente, colto da un malore, troppo presto, ha lasciato alla moglie a ai due fi gli adolescenti un vuoto incolmabile. Al suo funerale c’è stato un bagno di folla, decine le sciarpe dei tifosi che hanno avvolto la bara nell’ultimo caloroso abbraccio al portiere di Matera. Ciao Franco.

Mancini e Zeman al Centro Sportivo Soccavo

Mancini con la maglia del Napoli

A cura di Ferdinando Nappo

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IL FORUM

Tra i tifosi azzurri non si parla d’altro ormai. D’altronde l’odore di vittoria di un trofeo a Napoli non lo si annusa da anni, ventidue per l’esattezza. L’ultimo è stato vinto proprio contro la vecchia signora al San Paolo, una fi nale di supercoppa italiana fi nita 5 a 1 per gli azzurri, con doppiette di Careca e Silenzi e goal di Crippa. Altri giocatori, altri tempi, fi nali che io e i miei coetanei abbiamo solo sognato di notte di viverle. Ora non è un sogno, ora è tutto vero. All’epoca i tempi erano diversi, magari c’erano scazzottate fuori dallo stadio una domenica si e l’altra pure, ma tutto fi niva lì. Essì, erano proprio altri tempi. Oggi ci sono molte misure cautelari, si è arrivato addirittura al punto di dover schedare ogni singolo tifoso che vuole seguire la sua squadra in trasferta. Qualcuno lì nei piani alti dei palazzoni del calcio deve avere il coraggio di dire che la tessere del tifoso è stato un vero e proprio fallimento, cariche dentro lo stadio e fuori, autogrill saccheggiati e scontri nelle aree di sosta delle autostrade fra tifosi sono avvenuti comunque da parte di tesserati e non. Di alcuni episodi si è fatta la solita cronaca di “sputtanamento”, altri come sempre sono

stati completamente ignorati dai media nazionali. I biglietti per la fi nale di coppa dunque saranno quasi esclusivamente venduti ai possessori della tessera del tifoso, solo una piccolissima parte potrà essere acquistata da chi la tessera non ce l’ha. Probabilmente i biglietti riguarderanno uno spicchio di tribuna e quindi avranno prezzi stratosferici. Pochissimi quindi verranno venduti ai non tesserati, con fi le chilometriche che aspetteranno ore invano perché i biglietti alla fi ne andranno nelle mani dei soliti noti. Antonelllo Valentini, d.g. della Federcalcio ha dichiarato un paio di giorni fa che la tessera del tifoso sarà necessaria per garantire la sicurezza nella fi nale di coppa Italia. Garantire la sicurezza. Premesso il fatto che fi nora la tessera tutto ha fatto forchè garantire sicurezza, il d.g. Valentini, la federcalcio e la lega, che d’altronde gestisce lei la fi nale di coppa, dovrebbero tener conto del fatto che senza alcuna tessera del tifoso i supporters napoletani quest’anno si sono comportati egregiamente in territorio spagnolo, inglese e tedesco. Hanno guadagnato il diritto di essere presenti il 20 maggio, presenti come lo sono stati a

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MAGAZINE

Cittadella, Sassari, Gela e Manfredonia. Sempre presenti in casa e fuori, da un po di tempo gli è stata negata la possibilità di prendere parte alle trasferte in campionato se privi di tessera. Scelta non condivisa ovviamente dai tifosi che fi no ad ora hanno rivendicato i propri diritti sempre civilmente. Negare l’accesso ai non tesserati a una fi nale che si sono guadagnati anche e soprattutto loro con la costanza e l’appartenenza alla squadra, mi sa tanto di abuso di potere, di privazione di dignita ad un popolo che qualunque cosa faccia non riesce a staccarsi dalla pelle i pregiudizi e l’intolleranza (fi gli sempre dell’ignoranza) di altri concittadini. E poi ci debbono spiegare con quale criterio loro giudicano quale

evento debba avere un trattamento particolare per garantirne la sicurezza. E’ la sicurezza che si vuole garantire, o si vuole preservare un immagine del calcio italiano all’estero, si ha paura di fare fi guracce. Perché le fi guaracce negli stadi e fuori di serie B, lega pro, gli scontri in autogrill, quelli si possono mascherare, se accaderebbe qualcosa invece in una fi nale di coppa scombussolerebbe la bella immagine che con tanto sforzo stanno cercando di dipingere del tifo italiano e magaari salterebbe qualche poltrona. Il popolo napoletano sta per subire l’ennesimo torto, ed è davvero stanco di tutto questo.

A cura di Ferdinando Nappo

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