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Normativa antiriciclaggio: Normativa antiriciclaggio: aspetti applicativi e aspetti applicativi e sanzionatori sanzionatori Intervento a cura del Col. t. SFP Fabio Canziani Intervento a cura del Col. t. SFP Fabio Canziani Comandante del Nucleo Polizia Tributaria Catanzaro Comandante del Nucleo Polizia Tributaria Catanzaro Guardia di Finanza Guardia di Finanza Matera, 19 aprile 2012 Matera, 19 aprile 2012

Normativa antiriciclaggio: aspetti applicativi e sanzionatori Intervento a cura del Col. t. SFP Fabio Canziani Comandante del Nucleo Polizia Tributaria

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Normativa antiriciclaggio: Normativa antiriciclaggio: aspetti applicativi e sanzionatoriaspetti applicativi e sanzionatori

Intervento a cura del Col. t. SFP Fabio CanzianiIntervento a cura del Col. t. SFP Fabio CanzianiComandante del Nucleo Polizia Tributaria CatanzaroComandante del Nucleo Polizia Tributaria Catanzaro

Guardia di FinanzaGuardia di Finanza

Matera, 19 aprile 2012Matera, 19 aprile 2012

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La presa di coscienza della presenza d’ingenti flussi finanziari illeciti e dei connessi effetti distorsivi arrecati al sistema economico nel suo complesso ha accresciuto la consapevolezza dell’importanza strategica dell’azione di contrasto al riciclaggio.

La globalizzazione delle attività finanziarie e lo sviluppo della new economy costituiscono occasione di crescita ma contemporaneamente presentano il rischio di agevolare il riciclaggio dei capitali illeciti.

La crescente internazionalizzazione delle economie reali e finanziarie impone l’esigenza di esaminare il fenomeno da una prospettiva internazionale.

La dimensione internazionale

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L’IMPATTO DEL CRIMINE SUL SISTEMA ECONOMICO

L’INQUINAMENTO FINANZIARIO

• il riciclaggio deve ricorrere agli intermediari finanziari che possono esserne più o meno consapevoli• il riciclaggio alimenta un mercato parallelo d’intermediazione finanziaria (Hawalla)

L’INQUINAMENTO ECONOMICO

• effetti microeconomici: distorsione dei meccanismi di competizione, effetti negativi sul mercato del lavoro• effetti macroeconomici: impatto sul comparto privato (equilibrio mafioso di sottoimpiego), impatto sul comparto pubblico (sottrazione quote di gettito, sottrazione quote di spesa dai bilanci pubblici)

L’INQUINAMENTO SOCIALE

• attentati ai patrimoni privati• basso livello di sicurezza e incremento oneri assicurativi• svalutazione del territorio• leva moltiplicativa criminale• meccanismi di condizionamento del mondo politico• sfiducia dei cittadini

La Criminalità Organizzata e le infiltrazioni nel sistema dell’economia legale

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Fonte: www.unodoc.org/unodoc/world_drug_report.htlm

USD / gUSD / g

Costo medio della pasta di coca in Costo medio della pasta di coca in Colombia *Colombia * 0,8070,807

Costo medio della cocaina Costo medio della cocaina all’ingrosso in Italia *all’ingrosso in Italia * 52,53052,530

Costo medio della cocaina al Costo medio della cocaina al dettaglio in Italia *dettaglio in Italia * 106106

* Dati relativi all’anno 2005-2006

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La Criminalità Organizzata e le infiltrazioni nel sistema dell’economia legale

Undicesimo Rapporto “S.o.S. Impresa” di CONFESERCENTI (11 nov.2008)

BILANCIO

(dati in mld euro)

ATTIVITA’ATTIVITA’ PASSIVITA’PASSIVITA’Traffico drogaTraffico droga , , Tasse Tasse mafiose, Attività mafiose, Attività imprenditoriale, imprenditoriale, Ecomafie, Racket, Ecomafie, Racket, Usura, Prostituzione, Usura, Prostituzione, etc…etc…

…………………………………………..

Riciclaggio € Riciclaggio € 19,5019,50

€ € 130,95130,95 € € 58,7158,71UTILE NETTO UTILE NETTO

€ € 72,2472,24

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• collocamento (placement)

• stratificazione (layering)

• integrazione (integration)

Riciclaggio: processo trifase *

* Fonte: UN ODCCP Glossary

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• riciclaggio monetario (anni settanta), massiccio utilizzo di denaro contante e prestanome;

• riciclaggio bancario (anni ottanta), agevolato dalla varietà di strumenti e servizi finanziari disponibili;

• riciclaggio finanziario (anni novanta), canalizzato attraverso l’intermediazione di società finanziarie (SIM, SGR, fiduciarie, etc.);

• riciclaggio extra – finanziario (anni 2000), connotato dal ricorso a professionisti legali e contabili che si sovrappongono ed utilizzano il sistema finanziario

Le tappe del riciclaggio

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8

Convenzione di Vienna del 20.12.1988 sul traffico di sostanze stupefacenti, ratificata in Italia con Legge n. 328 del 5.11.1990

Dichiarazione dei Principi del Comitato di Basilea

Convenzione del Consiglio d’Europa sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi di reato, firmata a Strasburgo nel 1990 e ratificata in Italia con la legge n. 328/1993

Convenzione di Palermo contro il crimine organizzato transnazionale del 31.5.2001, ratificata in Italia con Legge 16 marzo 2006, n. 146

Direttive n. 91/308/CEE del 10.6.1991, n. 97/2001/CE del 4.12.2001, n. 2005/60/CE del 26.10.2005 e 2006/70/CE del 1.8.2006

40 + 9 Raccomandazioni del G.A.F.I, costituito nel vertice G7 tenutosi a Parigi nel 1989

Normativa internazionale

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9

Legge n. 197/1991: Canalizzazione delle transazioni finanziarie al di sopra di una determinata soglia attraverso gli intermediari abilitatiIdentificazione clientela e registrazione operazioni nell’A.U.I.Segnalazione delle operazioni sospette

1991

DLgs. n. 153/1997Invio ss.oo.ss. all’U.I.C. per analisi finanziaria, e successivo interessamento del Nucleo Speciale Polizia Valutaria e della D.I.A. Riservatezza dell’identità del segnalante

D.Lgs. n. 374/1999Estensione degli obblighi antiriciclaggio ad alcune categorie non finanziarie considerate più a rischio, nonché ad altre attività attinenti il settore finanziario

1997

1999

EVOLUZIONE NORMATIVA DEL DISPOSITIVO PREVENTIVO

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EVOLUZIONE NORMATIVA DEL DISPOSITIVO PREVENTIVO

D.Lgs. n. 56/2004, in attuazione della Direttiva n. 2001/97/CE: Estensione degli obblighi antiriciclaggio ad alcune categorie professionali 2004

D.Lgs. n. 109/2007 e 231/2007, in attuazione della Dir. n. 2005/60/CE: Misure per prevenire, contrastare e reprimere il finanziamento del terrorismo e l’attività dei Paesi che minacciano la pace e la sicurezza internazionaleIntroduzione del concetto di “adeguata verifica della clientela”Riduzione delle soglie da 12.500 a 5.000 Euro (dal 30 aprile 2008)

2007

2008D.L. n. 112/2008 (“manovra d’estate 2008”) convertito nella legge 6 agosto 2008 n. 133: Reintroduzione delle soglia di 12.500 Euro (dal 25 giugno 2008)

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Decreto Legislativo 21 novembre 2007 n. 231

Il D.Lgs. 231/Il D.Lgs. 231/2007 ha completato il recepimento della direttiva 2005/60/CE, innovando sensibilmente i principi generali della disciplina di prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio, con particolare riguardo a:

gli obblighi di collaborazione attiva dei destinatari, estendendone gli obblighi di collaborazione attiva dei destinatari, estendendone i presidi anche al contrasto del finanziamento del terrorismoi presidi anche al contrasto del finanziamento del terrorismo

la rimodulazione della limitazione dell’uso del contante ed il la rimodulazione della limitazione dell’uso del contante ed il superamento del concetto di “abilitazione”superamento del concetto di “abilitazione”

la proporzione delle misure al rischio di riciclaggio in base a la proporzione delle misure al rischio di riciclaggio in base a cliente, rapporto, prestazione o prodotto, nonché alle professioni cliente, rapporto, prestazione o prodotto, nonché alle professioni e alle dimensioni (c.d. approccio basato sul rischio)e alle dimensioni (c.d. approccio basato sul rischio)

la ridefinizione dell’apparato sanzionatorio penale ed la ridefinizione dell’apparato sanzionatorio penale ed amministrativoamministrativo

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L’elemento che caratterizza l’azione della Guardia di Finanza a contrasto del riciclaggio è costituito dalla capacità di esaminare, in modo globale, i contesti sottoposti ad approfondimento tenendo in considerazione tutti gli aspetti che possono emergere nel corso delle indagini, attraverso una duplice linea d’intervento, che si esprime sia nell’esecuzione di controlli di tipo amministrativo che di indagini di polizia giudiziaria.

Nell’ambito dei controlli amministrativi assumono precipuo rilievo gli approfondimenti delle segnalazioni di operazioni finanziarie sospette pervenute dall’U.I.F. e le ispezioni agli intermediari finalizzate alla verifica del rispetto delle disposizioni antiriciclaggio.

Il ruolo della Guardia di Finanza

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approccio di carattere REPRESSIVO

approccio di carattere PREVENTIVO

Modalità di contrasto al riciclaggio

mediante elaborazione di strumenti di carattere

penale e di cooperazione di polizia

volto ad introdurre nell’ordinamento obblighi di

collaborazione attiva al sistema degli intermediari

finanziari e ad altre tipologie di operatori ben definiti

previsione di illeciti di pericolo

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Individuazione disponibilità patrimoniali e/o finanziarie facenti capo a soggetti

riconducibili alla C.O.

MODALITA’ DI CONTRASTO

Campo Penale (ex art. 12 sexies L. 356/92)

Campo Amm.vo(ex art. 2 bis L. 575/65)

accertamenti patrimoniali finalizzati al sequestro e confisca dei beni di illecita

provenienza

Nuclei PT (GG.I.C.O.)

Prevenzione e repressione dell’immissione di denaro sporco nei circuiti legali

dell’economia

N.S.P.V. Nuclei PT e altri Reparti delegati

Approfondimento di ss.oo.ss. ed

ispezioni antiriciclaggio

tutti i Reparti

Attività di polizia giudiziaria ordinaria,controlli in materia di circolazione

transfrontaliera di capitali

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D.Lgs. 231/2007: principali novità per la G. di F.

possibilità di avvalersi per l’attività di approfondimento delle ss.oo.ss. e per l’esecuzione di ispezioni antiriciclaggio anche dei dati contenuti nella Anagrafe dei rapporti bancari di cui alla Legge 248/2006 (art. 8)

modalità di trasmissione per via telematica delle segnalazioni di operazioni sospette, delle eventuali richieste di approfondimenti nonché degli scambi di informazioni, attinenti alle operazioni sospette segnalate (art. 45 – 4° comma)

ampliamento della platea dei soggetti sottoposti all’esclusivo controllo del Corpo (art. 53 – 2° comma)

possibilità di procedere ad attività di controllo anche nei confronti di soggetti sottoposti alla vigilanza di altre autorità, previe intese con quest’ultime (art. 53 – 1° comma)

possibilità di delegare l’approfondimento di ss.oo.ss. e le ispezioni antiriciclaggio a tutti i reparti del Corpo (art. 8 )

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COMPETENZA PER SOGGETTI IN BASE ALL’ART. 53 D.LGS.231/07

Attività commercio in oro

Attività di fabbricazione mediazione e commercio di preziosi

Attività commercio cose antiche

Case d’asta

Gallerie d’arte

Uffici della P.A.

Fiduciarie “statiche” (*)

Confidi (Sogg. Iscritti elenco art. 155 – 4° co. T.U.B.)

Cambiavalute (*) (Sogg. Iscritti elenco art. 155 – 5° co. T.U.B.)

(*) Comprese le succursali italiane di soggetti aventi sede legale all’estero

Mediatori creditizi

Agenti in attività finanziaria

Professionisti (**)

Altri soggetti (recupero crediti, custodia e trasporto contante titoli e valori, case da gioco, offerta attraverso internet di giochi e scommesse, mediazione immobiliare)

Intermediari finanziari iscritti nell’elenco di cui all’art. 106 TUB

previe intese con l’autorità di vigilanza di riferimento

Art. 10 Art. 11

Art. 11

Art

t. 1

2, 1

3 e

14

Revisori contabili

(**) In concorso con gli ordini professionali di appartenenza del soggetto (per le categorie di cui all’art. 12, 1° co. let. a) e c))

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SOGGETTI OBBLIGATISOGGETTI OBBLIGATI

UNITA’ DI INFORMAZIONE FINANZIARIAAnalisi Finanziaria

NUCLEO SPECIALE POLIZIA VALUTARIA

DIREZIONE INVESTIGATIVA

ANTIMAFIA

Reparti Guardia di Finanza

P.N.A. PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA

Segnalazione di operazioni sospette

ORDINI PROFESSIONALIORDINI PROFESSIONALI

Analisi Criminale

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Trend delle segnalazioni di operazioni sospette

6.9475.561 7.125

7.741

11.451 11.72413.367

18.822

26.961

30.000

0

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

30.000

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

Dati aggiornati al dicembre 2011Dati aggiornati al dicembre 2011

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PERCORSO OPERATIVO

Analisi pre-investigativa

Investigazioni contestuali

Approfondimento operativo

Conclusione procedimento

A cura N.S.P.V

alimentaz. S.I.V.A.

esame form./sost.

consult. “Anagrafe”

class.segnalazione

Reparto

Attività “intelligence”

Ricerca informativa

Osservazione

Controllo

Fasi

Richiesta interm./segnal.

Esame c/c-dati A.U.I

Esame operazioni sign.ve

Escussione atti

Accessi/ispezioni/verifiche

Esito:

Positivo fini pen.

Positivo fini amm.

Negativo

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Al termine degli approfondimenti

Violazioni amministrative antiriciclaggio

Violazioni penali

Violazioni tributarie

Nessun rilievo

Contestazioni ex Legge 689/1981 e trasmissione del

verbale al Ministero dell’Economia e delle Finanze ed

all’U.I.F.

Interessamento della competente

Autorità Giudiziaria

Interessamento del Reparto del

Corpo territorialmente

competente mediante appunto

informativo

Archiviazione della posizione segnalata

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MACROAREA 2008 1991-2007

NORD 52,47% 55,39%

CENTRO 25,35% 24,36%

SUD 17,34% 15,71%

ISOLE 4,84% 4,54%

Totale complessivo

100,00% 100,00%

SEGNALAZIONE DI OPERAZIONI SOSPETTE: RIPARTIZIONE GEOGRAFICA

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RIPARTIZIONE DELLE SEGNALAZIONI PER CATEGORIA DI SOGGETTO OBBLIGATO ( AGGIORNATI AD ANNO 2008)

TIPO SEGNALANTE VECCHIE CATEGORIE

NUM. SS.OO.SS. (%)

TIPO SEGNALANTE NUOVE CATEGORIE

NUM. SS.OO.SS. (%)

ENTI CREDITIZI 73.14484,80

% NOTAI 286 0,33%

INTERMEDIARI FIN. 6.031 6,99% COMMERCIALISTI 48 0,06%

POSTE ITALIANE 4.049 4,69% RAGIONIERI 17 0,02%

IMPRESE ED ENTI ASSIC. 1.822 2,11% PERITI COMMERCIALI

15 0,02%

AZIENDE CRED. ESTERE 223 0,26%

AG. AFF. MED. IMMOBILIARE

15 0,02%

SOC. GEST. FONDI COM. 214 0,25% AVVOCATI

10 0,01%

SOCIETA’ FIDUCIARIE 120 0,14% SOC. DI REVISIONE

9 0,01%

SOC. INTERMED. MOB. 110 0,13% REVISORI CONTABILI

8 0,01%

PUBBLICA AMMINISTRAZ. 103 0,12% ORAFI

5 0,01%

SOC. AUT. COLL. DOM. VAL. MOBILIARI 16 0,02% CONSULENTI LAVORO

4 0,01%

CONSORZI O CENTRI SERVIZI

1 0%

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Art. 3 L. 197/91

operazione che per caratteristiche entità natura o qualsivoglia altra circostanza conosciuta a ragione delle funzioni esercitate tenuto conto anche della capacità economica del soggetto induca a ritenere che il denaro i beni o le utilità oggetto dell’operazione possano provenire dai delitti previsti dagli articoli 648bis e 648ter del codice penale

Aspetto Oggettivo

L’obbligo di segnalazione

Art. 41 D.Lgs. 231/07

obbligo di inoltro quando i soggetti obbligati sanno, sospettano o hanno motivi ragionevoli per sospettare che siano in corso o che siano state compiute o tentate operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo. Il sospetto e' desunto dalle caratteristiche, entità, natura dell'operazione o da qualsivoglia altra circostanza conosciuta in ragione delle funzioni esercitate, tenuto conto anche della capacità economica e dell'attività svolta dal soggetto cui è riferita, in base agli elementi a disposizione dei segnalanti, acquisiti nell'ambito dell'attività svolta

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Ai fini della corretta individuazione del soggetto responsabile della violazione, occorre fare riferimento ai principi generali della L. 689/81 ed in particolare:

-all’art. 3 comma 1°, secondo cui ciascuno è responsabile della propria azione od omissione cosciente o volontaria, sia essa dolosa o colposa;

-agli art. 5 e 6, secondo cui la violazione deve essere contestata all’autore della stessa ed alle altre persone che vi hanno concorso, nonché ai soggetti tenuti in solido al suo pagamento.

Art. 3 L. 197/91 (Parere 97 in data 15 marzo 2005 del Comitato Antiriciclaggio)

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Il giudizio sull’operazione è ovviamente un giudizio prognostico, e perciò gli operatori, sulla base degli elementi in loro possesso e della regola dell’id quod plerumque accidit, sono chiamati a pronunciarsi sulla mera possibilità astratta che le somme i beni o le altre utilità siano di provenienza illecita.

La normativa antiriciclaggio, pur richiedendo molto ai soggetti obbligati, esclude però che gli stessi siano tenuti ad “indagare”. Essi devono infatti pronunciarsi sulla base degli elementi conosciuti in ragione del loro ufficio.

Art. 3 L. 197/91 (Parere 97 in data 15 marzo 2005 del Comitato Antiriciclaggio)

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Il Comitato ha chiarito che la contestazione della violazione dell’art. 3 deve essere esclusa quando:

-sia possibile ricostruire, su base documentale, il percorso valutativo che ha portato il soggetto a ritenere, sulla base degli elementi conoscitivi in possesso, che l’operazione non doveva essere oggetto di segnalazione;

- il percorso valutativo risulti convincente.

Art. 3 L. 197/91 (Parere 97 in data 15 marzo 2005 del Comitato Antiriciclaggio)

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Le sanzioni penali ai fini antiriciclaggio

A seguito della trasformazione del reato di omessa istituzione dell’A.U.I. in illecito amministrativo, le fattispecie penali che assumono rilievo sono quelle previste dall’art. 55:

1° comma, in tema di inosservanza dell’obbligo di adeguata verifica della clientela

2° comma, concernente l’omessa o falsa indicazione del soggetto per conto del quale è eseguita l’operazione

4° comma, relativa alla omessa, tardiva o incompleta registrazione delle informazioni

3° comma, che sanziona l’omessa o falsa informazione sullo scopo e sulla natura prevista dal rapporto continuativo o dalla prestazione professionale

8° comma, che punisce la violazione del divieto di comunicazione

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Ulteriori previsioni sanzionatorie

E’ stata introdotta la responsabilità amministrativa dell’ente ex D. Lgs. 8 giugno 2001 n. 231 per le fattispecie di cui agli articoli 648, 648-bis e 648-ter del codice penale.In precedenza tale responsabilità era prevista solo per le fattispecie di riciclaggio e reimpiego qualora potessero qualificarsi come reato transnazionale ai sensi della Legge 146/2006.

E’ stato introdotto l’art. 648-quater del codice penale che prevede la confisca obbligatoria dei beni che costituiscono il prodotto o il profitto dei reati di riciclaggio e reimpiego, nel caso di condanna o diapplicazione della pena su richiesta delle parti, con la possibilità di confisca “per equivalente”.

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Le sanzioni amministrative antiriciclaggio

Le sanzioni amministrative di maggiore rilievo sono previste:

dall’art. 57 – 3° comma – in materia di omessa istituzione del registro della clientela di cui all'art. 38 ovvero di mancata adozione delle modalità di registrazione di cui all'art. 39

dall’art. 57 – 4° comma – che sanzione l’omessa segnalazione di operazioni sospette, anche ai fini antiterrorismo

dall’art. 58 – 1° comma – concernente la violazione dell’obbligo di comunicazione al Ministero dell’Economia e Finanze delle violazioni relative alle limitazioni dell’uso del denaro contante

Sono confermati i poteri e le procedure di contestazione previsti dalla previgente disciplina, ivi compresa la facoltà di oblazione.

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OBBLIGO DI RISERVATEZZA

Nei confronti della persona o dell’ente oggetto della segnalazione

Nei confronti del soggetto segnalante

Art. 46 D.Lgs.231/07

Finalità: tutela dell’identità del segnalante – garanzia di sicurezza

Può essere vinto solo in casi in cui è “indispensabile” attraverso l’emissione di

un decreto motivato dell’A.G.

art. 45 - 7˚ c.

Finalità: impedire che fughe di notizie pregiudichino le indagini

Rilevanza penale della violazione di tale obbligo (art. 55 - 8˚ co.): arresto da 6 mesi

ad 1 anno o ammenda

da 5.000 a 50.000 euro

Art. 45 D.Lgs.231/07

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Denaro Sporco

BANCA

Casa d’aste italiana/Privati

Casa d’aste stranieraDenaro Riciclato

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Denaro da riciclare

BANCA

Denaro Riciclato

Carte pre pagate0000 0000 0000

TELEPHONE CARD

Società site in Paradisi Fiscali

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Pagamento Ufficiale € 10

Pagamento “in nero” € 90

Vendita a € 100

DENARO SPORCO

Proventi riciclati

RICICLATORE

COMPRAVENDITA DI BENI IMMOBILI

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Grazie per la vostra attenzione