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Progetto Speciale PRG – Ufficio del Piano – 4.12.2019 REVISIONE PRG PROPOSTA TECNICA DEL PROGETTO PRELIMINARE ARTT. 14 E 15 LUR NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE TAVOLA DI AZZONAMENTO Anticipazione dei principali contenuti Divisione Urbanistica e Territorio Area Urbanistica e Qualità dell’Ambiente Costruito PROGETTO SPECIALE PRG stato di avanzamento al 4 dicembre 2019

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE TAVOLA DI ......a) le indagini e le rappresentazioni cartografiche riguardanti gli aspetti geologici, idraulici e sismici; la capacità d'uso e l'uso del

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Progetto Speciale PRG – Ufficio del Piano – 4.12.2019

REVISIONE PRGPROPOSTA TECNICA DEL PROGETTO PRELIMINARE ARTT. 14 E 15 LUR

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE TAVOLA DI AZZONAMENTO

Anticipazione dei principali contenuti

Divisione Urbanistica e TerritorioArea Urbanistica e Qualità dell’Ambiente CostruitoPROGETTO SPECIALE PRG

stato di avanzamento al 4 dicembre 2019

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� APPROVAZIONE PROPOSTA TECNICA DEL PROGETTO PRELIMINARE: ADOZIONE DCC - Comprensiva del documento preliminare per la fase di specificazione della VAS

� PUBBLICAZIONE 30 GG - 1° CONFERENZA DI COPIANIFICAZIONE E VALUTAZIONE - sulla base anche delle osservazioni e dei contributi della Conferenza, il

Comune definisce il Progetto Preliminare

� APPROVAZIONE PROGETTO PRELIMINARE: ADOZIONE DCC

� APPROVAZIONE PROPOSTA TECNICA DEL PROGETTO DEFINITIVO : ADOZIONE DGC

� 2° CONFERENZA DI COPIANIFICAZIONE E VALUTAZIONE

� APPROVAZIONE PROGETTO DEFINITIVO: APPROVAZIONE DCC

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PRINCIPALI FASI DELLA REVISIONE PRG AI SENSI DELLA LUR 56/1977

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PROPOSTA TECNICA DEL PROGETTO PRELIMINARE (PTPP)

Consegna estratto della Bozza documentale NTA e Tavola di Azzonamento – 08.11.2019Avvio lavori della II Commissione specifica su NTA e Azzonamento - 11.12.2019

Interlocuzione con Stakeholders e cittadinanza; predisposizione degli ulteriori elaborati ai sensi della LUR

Approvazione in CC della Proposta Tecnica del Progetto Preliminare MARZO 2020

Pubblicazione della Proposta Tecnica del Progetto Preliminare min. 30 gg

Raccolta osservazioni alla Proposta Tecnica del Progetto PreliminareEsame delle Osservazioni e redazione Controdeduzioni

Approvazione con DGC delle controdeduzioni - GIUGNO 2020

Prima Conferenza di Copianificazione - GIUGNO OTTOBRE 2020

PROGETTO PRELIMINARE

Interlocuzione con Stakeholders e cittadinanza; rielaborazione documentazione a seguito Prima Conferenza

Discussione e approvazione in CC del Progetto Preliminare FEBBRAIO 2021

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PRINCIPALI FASI DELLA REVISIONE PRG AI SENSI DELLA LUR 56/1977

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ELENCO DEGLI ELABORATI PRG AI SENSI DI LEGGE1) la Relazione illustrativa , nella quale sono contenuti:a) gli obiettivi e i criteri posti a base dell'elaborazione del piano e gli approfondimenti riferiti all'interpretazione strutturale del territorio, con la precisazione del relativo arco temporale di riferimento, riconoscendone i caratteri socioeconomici, fisici, paesaggistici, ecologici e culturali; b) le analisi demografiche e socio-economiche retrospettive, riferite ad un periodo di almeno 20 anni, con indicazione delle ipotesi di sviluppo assunte nell'arco temporale di riferimento adottato;c) i dati quantitativi, relativi alle previsioni di recupero del patrimonio edilizio esistente e di nuovi insediamenti, anche ai fini dell'edilizia sociale, nonchè al reperimento delle aree, per i servizi e le attrezzature, necessarie per soddisfare i fabbisogni pregressi e previsti in relazione agli standard fissati dalla presente legge;d) i criteri per la strutturazione generale degli insediamenti esistenti e previsti;d bis) i criteri per l'applicazione degli indirizzi e dei criteri di cui alla normativa regionale sulla disciplina del commercio, ove sono contenute le motivazioni delle scelte operate nella definizione delle zone di insediamento commerciale;2) gli Allegati tecnici, comprendenti:a) le indagini e le rappresentazioni cartografiche riguardanti gli aspetti geologici, idraulici e sismici; la capacità d'uso e l'uso del suolo in atto a fini agricoli forestali ed estrattivi; lo stato di fatto degli insediamenti esistenti e dei relativi vincoli, con particolare riferimento ai complessi ed agli immobili di valore storico-artistico e paesaggistico ; le condizioni abitative; le dotazioni di attrezzature e di servizi pubblici; la struttura insediativa degli impianti industriali, artigianali e commerciali e delle relative necessità di intervento; b) la relazione geologico-tecnica relativa alle aree interessate da nuovi insediamenti o da opere pubbliche di particolare importanza;c) la scheda quantitativa dei dati urbani secondo il modello fornito dalla Regione, comprensiva della quantificazione della capacità insediativa residenziale di cui all'articolo 20 ;c bis) la relazione di compatibilità delle aree oggetto di nuova previsione o di trasformazione con la classificazione acustica predisposta ai sensi della normativa regionale in materia di inquinamento acustico, che in caso di VAS è analizzata e valutata nell'ambito di tale procedura;c ter) gli elaborati previsti dalla normativa in materia di industrie a rischio di incidente rilevante; 3) le Tavole di piano , comprendenti:0a) l'illustrazione del rapporto tra le previsioni del piano e gli strumenti di pianificazione di cui al Titolo II della LUR (strumenti sovraordinati);a) una planimetria sintetica del piano alla scala 1:25.000, rappresentativa anche delle fasce marginali dei Comuni contermini, per le quali devono essere illustrate schematicamente le situazioni di fatto e le esistenti previsioni dei relativi Piani Regolatori Generali;b) il Piano Regolatore Generale, in scala non inferiore a 1:10.000, comprendente l'intero territorio interessato dal piano;Comma 2 Rappresentazione delle perimetrazioni con riferimento alle caratteristiche delle zone di insediamento commerciale.4) le Norme di Attuazione , contenenti le definizioni e le prescrizioni generali e particolari relative alle classi di destinazione d'uso, ai tipi di intervento, ai modi di attuazione ed alla gestione del piano, ivi comprese quelle relative agli insediamenti commerciali al dettaglio secondo quanto previsto dagli indirizzi e dai criteri di cui alla normativa regionale sulla disciplina del commercio.4 bis) gli elaborati relativi al processo di VAS , i cui contenuti sono ulteriormente specificati dalle normative di settore, comprendenti:a) il documento per la verifica di assoggettabilità alla valutazione o finalizzato alla fase di specificazione dei contenuti del rapporto ambientale;La proposta tecnica del progetto preliminare di cui al comma 1 contiene altresì:a) la documentazione inerente agli aspetti geologici, idraulici e sismici prevista dalle specifiche normative in materia, per i comuni non adeguati al PAI e per quelli già adeguati al PAI che intendono proporre modifiche al quadro del dissesto individuato nello strumento urbanistico vigente, nel caso di variante strutturale territorialmente puntuale; la suddetta documentazione deve riguardare un intorno significativo dell'area oggetto di variante;b) la certificazione del professionista incaricato, per i comuni già adeguati al PAI che non prevedono modifiche al quadro del dissesto individuato dallo strumento urbanistico vigente; tale certificazione conferma l'adeguamento dello strumento urbanistico al PAI.

Piano Regolatore Generale, in scala non inferiore a 1:10.000, comprendente l'intero territorio interessato dal piano

Norme di Attuazione, contenenti le definizioni e le prescrizioni generali e particolari relative alle classi di destinazione d'uso, ai tipi di intervento, ai modi di attuazione ed alla gestione del piano, ivi comprese quelle relative agli insediamenti commerciali al dettaglio secondo quanto previsto dagli indirizzi e dai criteri di cui alla normativa regionale sulla disciplina del commercio

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INDIRIZZI GENERALI DELLA PROPOSTA TECNICA DEL PROGETTO PRELIMINARE PIANO REGOLATORE GENERALE (PRG)

LA DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE 28 LUGLIO 2016 N. MECC. 2016 03358/002«PROGRAMMA DI GOVERNO PER LA CITTÀ 2016-2021»

INDIVIDUA QUALE AZIONE CONCRETA PER L’URBANISTICA DI AVVIARE LA REVISIONE DEL PRG

D.C.C. DEL 22 MAGGIO 2017 N. MECC. 2017 01354/009«ATTO DI INDIRIZZO REVISIONE GENERALE PRG VIGENTE»

� NUOVI CONTENUTI PROGETTUALI: EFFICIENZA E FLESSIBILITÀ ATTRAVERSO STRUMENTI DIINDIRIZZO CHE, SENZA ABBANDONARE REGOLE E CONTROLLI, ABBIANO CARATTERI DI SEMPLICITÀ,DI TRASPARENZA E DI RESILIENZA, IN GRADO DI RISPONDERE IN TEMPO REALE ALLE NECESSITÀ DITRASFORMAZIONE

� MIGLIORARE LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE IN COORDINAMENTO CON LE DISPOSIZIONINORMATIVE. PREVISIONE DI PRESCRIZIONI VOLTE A LIMITARE L'IMPERMEABILIZZAZIONE DEI SUOLIE A PROMUOVERE LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

� SUDDIVISIONE DEL TERRITORIO IN BASE ALLA CONSISTENZA EDIFICATORIA IN AREE DENSE, DITRANSIZIONE E LIBERE, AI FINI DEL CONTENIMENTO DEL CONSUMO DI SUOLO LIBERO, DELLASALVAGUARDIA DELLE AREE AGRICOLE E DELLA PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA DEL VERDE DIVALENZA METROPOLITANA

� AZIONI DA METTERE IN CAMPO RIVOLTE ALL'INTEGRAZIONE DEI SERVIZI, ALL'IMPLEMENTAZIONEDELLA MOBILITÀ PUBBLICA E A MIGLIORARE/INCENTIVARE LA MOBILITÀ SOSTENIBILE

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1. RELAZIONE ILLUSTRATIVA

1.1 DOCUMENTAZIONE DI STUDIO - TAVOLE TEMATICHE

1.2 DOCUMENTAZIONE DI STUDIO - QUADERNI TEMATICI

2. ALLEGATI TECNICI

3. TAVOLE DI PIANO

4. NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE (NTA)

5. ELABORATI DEL PROCESSO DI VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (VAS)

ELENCO DEGLI ELABORATI PROPOSTA TECNICA PROGETTO PRELIMINARE (PTPP)

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� GLI OBIETTIVI E I CRITERI posti a base dell'elaborazione del piano

� LE ANALISI DEMOGRAFICHE E SOCIO-ECONOMICHE; I DATI QUANTITATIVI,

RELATIVI AL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE E AI NUOVI INSEDIAMENTI,

l'edilizia sociale, reperimento delle aree per i servizi e le attrezzature, i criteri per

la strutturazione generale degli insediamenti esistenti e previsti; i criteri per

l'applicazione degli indirizzi e dei criteri di cui alla normativa regionale sulla

disciplina del commercio

1.RELAZIONE ILLUSTRATIVA E RELATIVI ALLEGATI

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� TAV.1 PROPRIETA’ CITTA’ DI TORINO

� TAV.2 AREE COLTIVATE

� TAV.3 BOSCHI (Aggiornamento IPLA)

� TAV.4 SOVRAPPOSIZIONI TAVV. 1- 2- 3

� TAV.5 SOVRAPPOSIZIONI AZZONAMENTO +TAV2 E TAV.3

� TAV.6 PIANO DEI SERVIZI E INFRASTRUTTURE

� TAV.7 CLASSIFICAZIONE TERRITORIO DM1444/68+ART.13 lettera f) LUR

� TAV.8 STATO DI ATTUAZIONE ZUT e ATS + DECRETO SVILUPPO

� TAV.9 STATO DI ATTUAZIONE AREE DA TRASFORMARE CENTRO STORICO e

RIQUALIFICAZIONE SPAZIO PUBBLICO

� TAV.10 RECEPIMENTO DEL PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE (PPR)

� TAV.11 RECEPIMENTO DEL PTCP2 CON CLASSIFICAZIONE AREE DENSE E DI TRANSIZIONE

RELAZIONE ILLUSTRATIVA E RELATIVI ALLEGATI 1.1 Documentazione di studio – Tavole tematiche

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� QUADERNI 1, 2 e 3 PoliTO Gruppi di lavoro Urbanistica, Ambiente, Edifici Storici

� QUADERNI 4 e 5 CSI Gruppi di lavoro “Consumo di suolo ” e “Indagine su Aree produttive”

� QUADERNO 6 Area Urbanistica “Progetti Europei”

� QUADERNO 7 Assessorato Ambiente Inquadramento “Piano Strategico del verde” e ”Piano Strategico di adattamento ai cambiamenti climatici”

� QUADERNO 8 Assessorato Mobilità Inquadramento “Nuovo Piano della Mobilità Sostenibile”

� QUADERNO 9 Assessorato Turismo e Commercio Inquadramento “Nuovo Linee di Sviluppo delle attività economiche”

� QUADERNO 10 Ulteriori Contributi Assessorati (Servizi Sociali, Sport, Istruzione, Cultura, ecc.)

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RELAZIONE ILLUSTRATIVA E RELATIVI ALLEGATI1. 2 Documentazione di studio - Quaderni Tematici

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2.1 INDAGINI E RAPPRESENTAZIONI CARTOGRAFICHE RIGUARDANTI ASPETTI GEOLOGICI, IDRAULICI E SISMICI

2.2 INDAGINI E RAPPRESENTAZIONI CARTOGRAFICHE RIGUARDANTI CAPACITÀ D'USO E L'USO DEL SUOLO IN ATTO A FINI AGRICOLI FORESTALI ED ESTRATTIVI

2.3 STATO DI FATTO DEGLI INSEDIAMENTI, CON ATTENZIONE PER QUELLI DI VALORE STORICO ARTISTICO E PAESAGGISTICO

2.4 CONDIZIONI ABITATIVE

2.5 DOTAZIONI DI ATTREZZATURE E DI SERVIZI PUBBLICI

2.6 STRUTTURA INSEDIATIVA DEGLI IMPIANTI INDUSTRIALI, ARTIGIANALI E COMMERCIALI

2.7 RELAZIONE GEOLOGICO-TECNICA PER LE DI NUOVO INSEDIAMENTO O DA OOPP DI RILIEVO

2.8 SCHEDA QUANTITATIVA DEI DATI URBANI

2.9 RELAZIONE DI COMPATIBILITÀ ACUSTICA DELLE AREE DI NUOVA PREVISIONE/TRASFORMAZIONE

2.10 ELABORATI IN MATERIA DI INDUSTRIE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE RIR

2. ALLEGATI TECNICI

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3. TAVOLE DI PIANO

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� PLANIMETRIA SINTETICA RAPPORTO TRA LE PREVISIONI DEL PIANO E LAPIANIFICAZIONE SOVRAORDINATA

� PLANIMETRIA SINTETICA DEL PIANO ESTESA ALLE FASCE MARGINALI DEICOMUNI CONTERMINI in scala 1:35.000

� TAVOLA DI AZZONAMENTO PIANO REGOLATORE GENERALE, in scala 1:10.000,ESTESO A TUTTO IL TERRITORIO COMUNALE

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4. ELENCO ELABORATI - NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE (NTA)

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� VOLUME I Norme Tecniche di Attuazione NTA - GeneraliAPPENDICI

N°1 alle NTA Tavole NormativeN°2 alle NTA Aree e Zone con Prescrizioni ParticolariN°3 alle NTA Aree e Zone attuate con L. 106/2011N°4 alle NTA Parametri edilizi N°5 alle NTA Schede Beni Paesaggistici

ALLEGATI A – Edifici compresi nella ZCS di particolare interesse e caratterizzanti il

tessuto storico : Tipi di InterventoB – Norme sull’assetto idrogeologico e di adeguamento al PAIC – Norme sul commercio al dettaglioD – Norme in materia di Rischio di Incidente Rilevante di adeguamento alla

Variante Seveso al PTC

� VOLUME II NTA Schede Normative ZT-ZTS e AT Centro Storico

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CONTENUTO DEI DOCUMENTI:

A) DOCUMENTO TECNICO PRELIMINARE (Documento di Scoping)1- analisi degli obiettivi del Piano2- definizione ambito di influenza3- individuazione delle potenziali criticità ambientali del Piano e definizione degli studi e ricerche da condurre nella fase di valutazione

B) RAPPORTO AMBIENTALE1- valutazione integrata dello stato delle matrici ambientali e delle azioni di Piano1-1- individuazione obiettivi protezione ambientale1-2- analisi effetti e individuazione delle misure atte a ridurre i possibili effetti negativi1-3- scelta delle alternative individuate, sintesi delle ragioni e descrizione di come è stata effettuata la valutazione2- descrizione delle misure previste in merito al monitoraggio

C) SINTESI NON TECNICA1- relazione in linguaggio corrente (non tecnico) ove è descritto il Rapporto Ambientale

D) PROGRAMMA DI MONITORAGGIO1- descrizione delle misure previste in merito al monitoraggio2- modalità di controllo degli effetti ambientali3- modalità di verifica del raggiungimento degli obbiettivi ambientali stabiliti4- indicazione sulle risorse necessarie all’attuazione del programma di monitoraggio

5. ELENCO ELABORATI – VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (VAS)

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ACCORDI DI COLLABORAZIONE E CONVENZIONI

«ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA LA CITTA’ DI TORINO ED IL POLITECNICO DI TORINOPER STUDI E RICERCHE ATTINENTI LE ATTIVITA’ DI INDAGINE PROPEDEUTICHE ALLAREVISIONE GENERALE DEL PRG» ….Accordo approvato in data 4 settembre 2018 n° mecc. 2018 03368/009

«ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA LA CITTA’ DI TORINO ED IL POLITECNICO DI TORINOPER STUDI E RICERCHE ATTINENTI LE ATTIVITA’ DI INDAGINE PROPEDEUTICHE ALLAVALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DELLA REVISIONE GENERALE DEL PRG»Accordo approvato in data 4 settembre 2018 n° mecc. 2018 03368/009

«ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA LA CITTA’ DI TORINO ED IL POLITECNICO DI TORINOPER STUDI E RICERCHE ATTINENTI ALLA REVISIONE GENERALE DEL PRG IN MERITO A EDIFICIE MANUFATTI DI PARTICOLARE INTERESSE STORICO CARATTERIZZANTI IL TESSUTO»Accordo approvato in data 19 marzo 2019 n° mecc. n. 2019 00870/009

CONVENZIONE - ASSISTENZA TECNICO-SPECIALISTICA RELATIVA ALLO STUDIO GEOLOGICO ASUPPORTO DELLA VARIANTE DI REVISIONE DEL VIGENTE PRG DI TORINOAccordo approvato in data 28 maggio 2019 N° mecc. 2019 01996/009

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«ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA LA CITTA’ DI TORINO ED IL POLITECNICO DI TORINO PER STUDI E RICERCHE ATTINENTI LE ATTIVITA’ DI INDAGINE PROPEDEUTICHE

ALLA REVISIONE GENERALE DEL P.R.G.»

� SCENARI SOCIO DEMOGRAFICI (Popolazione residente, dinamiche delle famiglie, struttura turistica studentesca, city users, ecc.)

� SCENARI SOCIO ECONOMICI E GEOGRAFICO-TERRITORIALI

� IL PRG DI TORINO PER UNA CITTA’ PIU’ RESILIENTE

� IL VERDE COME DOTAZIONE DELLA CITTA’ PUBBLICA

� VERSO UN PROFILO NORMATIVO INNOVAZIONE DEL PIANO, PER UNA MAGGIORE FLESSIBILITA’ E UNA SUA EFFICACE ATTUAZIONE E GESTIONE

� PER UN APPROCCIO PAESAGGISTICO ALL’ADEGUAMENTO DEL PRG DI TORINO AL PPR DEL PIEMONTE

ACCORDI DI COLLABORAZIONE E CONVENZIONI - METODO DI LAVORO - SEMINARI

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PRINCIPALI CONTENUTI

1. SEMPLIFICAZIONE

2. INNOVAZIONE

3. TUTELA DEI BENI CULTURALI, ARCHITETTONICI E DEL PAESAGGIO

4. NORME SOPRAVVENUTE: RECEPIMENTO-ADEGUAMENTO

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1. SEMPLIFICAZIONE

1.1 SEMPLIFICAZIONE - ACCORPAMENTO AREE NORMATIVE

1.2 SEMPLIFICAZIONE - AMBITI DI RADICALE TRASFORMAZIONE

1.3 SEMPLIFICAZIONE NUOVE ATTIVITA’ ECONOMICHE

1.4 ATTUAZIONE DEL PRG NELLE AREE E ZONE NORMATIVE

1.5 AGGIORNAMENTO DEL QUADRO NORMATIVO

1.6 INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO PUBBLICO

1.7 ASPETTI FORMALI E SCELTE REDAZIONALI

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Riduzione da 23 a 13 Aree Normative con una più estesa possibilità diintervento all’interno di ciascuna Area Normativa in quanto ognunacomprende una più ampia varietà di destinazioni edilizie compatibili.

�AREE RESIDENZIALI E RESIDENZIALI MISTE: vengono ridotte da 11 a 5differenziando secondo macro caratteristiche:

Re1) tessuti realizzati con progetti unitariRe2) tessuti mistiRe3) centro storicoRe4) contesto collinareRe5) borghi di impianto extra urbano

�AREE MISTE PRODUTTIVE: vengono ridotte da 2 a 1 al fine di consentireflessibilità d’uso e agevolarne la trasformazione nel tessuto consolidatomisto non residenziale anche introducendo il modello di casa/bottega

�ALTRE AREE AGGIORNATE: 7 confermate in base alle specifichecaratteristiche ( Servizi pubblici, Viabilità, etc….)

�AREE ELIMINATE: 1. Area delle Porte Palatine già attuata.

�AREE IN FASE DI STUDIO: 1 ‘CO’ commercio (tot.13 Aree di cui 2 nella ZCSe 11 esterne). Ipotesi di riclassificazione sulla base di approfondimentianalitici finalizzati a prefigurare possibili trasformazioni futuregarantendo l’esercizio dell’attività in atto

18

Aree normative

PRG vigente

Aree normativeProposta tecnica

1 R1 Re1

2 R2

Re23 R3

4 M1

5 AR

6 R4Re3

7 R5

8 R6

Re4/1, Re4/2, Re4/39 R7

10 R8

11 R9 Re5

12 M2 MiP(Misto Produttivo e

modello casa bottega)13 MP

14 INPi (Produttivo, industriale,

artigianale )

15 CO In fase di studio

16 TE Di (Direzionale)

17 S Se (Servizi Pubblici)

18 SP SeP (Servizi Privati)

19 VI Vi (Viabilità)

20 FS AFe (Aree Ferroviarie)

21 ATAdT

(Aree da Trasformare)

22 APP Attuata/Eliminata

23 ATS

Non computabile in quantoclassificata Zona da

Trasformare per Servizi

23 13

SEMPLIFICAZIONE – 1.1 Accorpamento aree normative

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3A1artigianato di servizio, attività industriali e artigianato di produzione compresa la

produzione e la fornitura di servizi tecnici, informatici e di telecomunicazione

3A2 depositi al coperto o all'aperto

3Battività di ricerca anche a carattere innovativo finalizzate alla produzione di servizi

tecnici e informatici purchè fisicamente e funzionalmente connesse con l'attività

produttiva insediata

ATTIVITA' PRODUTTIVE

LEGENDA

DESTINAZIONE D'USO PROPRIA

DESTINAZIONE D'USO AMMESSA

R1 R2 R3 R4 R5 R6,R7,R8 R9 M1 M2 MP MP1* IN CO TE AR SP VI FS

RESIDENZA 1A

2A2B3A13A23A3

3B

4A1a)4A1 b1)4A1 b2)4A1 c)4A24A3B5A5A15A25A35A45B

ATTIVITA' ESPOSITIVE,

CONGRESSUALI E FIERISTICHE6A

CENTRI DI RICERCA 8

AUTORIMESSE E PARCHEGGI 9

ATTIVITA' AGRICOLE 10

11A)

11B)ATTIVITA' PER LO SPETTACOLO

DESTINAZIONI D'USO ART. 3 NUEAAREE NORMATIVE: CLASSIFICAZIONE E DESTINAZIONI D'USO (ART. 8 N.U.E.A.)

ATTIVITA' TURISTICO

RICETTIVE

ATTIVITA' TERZIARIE

ATTIVITA' PRODUTTIVE

ATTIVITA' COMMERCIALI

19

ATTIVITA’ PER LO SPETTACOLO

11A Sale per spettacoli cinematografici, teatrali e conferenze max 1.300 posti

ATTIVITA’ ESPOSITIVE CONGRASSUALI E FIERISTICHE

6A Attrezzature espositive, attività congressuali in sede propria

SEMPLIFICAZIONE – 1.1 Accorpamento aree normative

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R1 R2 R3 R4 R5 R6,R7,R8 R9 M1 M2 MP MP1 IN CO TE AR SP VI FS

RESIDENZA 1A2A2B

3A13A23A3

3B

4A1a)4A1 b1)4A1 b2)4A1 c)4A24A3B5A5A15A25A35A45B

ATTIVITA' ESPOSITIVE,

CONGRESSUALI E FIERISTICHE6A

7 i)7 s)

7 a)

7 o)7 f)7 z)7 h)

7 v)

7 u)7 cr)7 b)

7 e)

7 ac)7 an)7 c)

7 t)

7 ar)7 am) 7 as)7 m)7 p)

CENTRI DI RICERCA 8

AUTORIMESSE E PARCHEGGI 9

ATTIVITA' AGRICOLE 10

11A)

11B)ATTIVITA' PER LO SPETTACOLO

DESTINAZIONI D'USO

ART. 3 NUEA

AREE NORMATIVE: CLASSIFICAZIONE E DESTINAZIONI D'USO (ART. 8 N.U.E.A.)

ATTIVITA' TURISTICO

RICETTIVE

ATTIVITA' TERZIARIE

ATTIVITA' DI SERVIZIO

sono ammesse destinazioni

accessorie strettamente

connesse e pertinenti allo

svolgimento dell'attività

principale entro il limite del

25% (4A1a, 4A2, 4A3)

ATTIVITA' PRODUTTIVE

ATTIVITA' COMMERCIALI

20

LEGENDA

DESTINAZIONE D'USO PROPRIA

DESTINAZIONE D'USO AMMESSA

SEMPLIFICAZIONE – 1.1 Accorpamento aree normative

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AZZONAMENTO PRG VIGENTE

TAVOLA AZZONAMENTO PROPOSTA TECNICA PROGETTO PRELIMINARE

1.1 SEMPLIFICAZIONE – Accorpamento Aree Normative

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SEMPLIFICAZIONE – 1.1 Accorpamento Aree Normative

TAVOLA AZZONAMENTOE PRG COMUNI CONTERMINI

22

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SEMPLIFICAZIONE – 1.2 Ambiti di radicale trasformazione urbanistica

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ZONE DI TRASFORMAZIONE (ZT) E ZONE DA TRASFORMARE PER SERVIZI (ZTS )

ZT E ZTS

�INCREMENTO DELLE DESTINAZIONI EDILIZIE AMMESSE (tra cui servizi pubblici e privati, attività diricerca e attività produttive compatibili con il contesto urbano).

�INTRODUZIONE DI NUOVE MODALITÀ ATTUATIVE MAGGIORMENTE FLESSIBILI

• possibilità di estendere i SUE a più ambiti anche se non in aderenza o vicinanza tra loro per una• migliore organizzazione dello spazio urbano• le «Prescrizioni» delle schede diventano «Orientamenti Progettuali» per la redazione dei SUE

�IN CARTOGRAFIA UNIFORMATE LE DESTINAZIONI D’USO SPECIFICHE DELLE AREE DICONCENTRAZIONE E DEI SERVIZI

ZTS

�POSSIBILITÀ DI INCREMENTARE LA CAPACITÀ EDIFICATORIA per la realizzazione di edilizia residenzialesociale

ZT

�POSSIBILITÀ DI MONETIZZARE QUOTE DI SERVIZI PUBBLICI nel caso di ambiti già trasformati o per ladotazione di parcheggi degli ambiti in prossimità delle stazioni del passante ferroviario o delle lineemetropolitane.

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SEMPLIFICAZIONE – 1.3 Nuove attività economiche

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NUOVI USI E NUOVE ATTIVITÀ ECONOMICHE

� ATTIVITÀ LEGATE AGLI ANIMALI D’AFFEZIONE (asili, pensioni, cimiteri e crematori,

cliniche veterinarie, ecc…);

� NUOVI MODI DI ABITARE (social housing, cohousing, ecc…);

� NUOVI MODI DI LAVORARE (coworking, e-commerce, attività logistiche, attività di

scambio di beni materiali, agricoltura senza suolo, ecc…);

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SEMPLIFICAZIONE - 1.4 Attuazione del PRG nelle aree e zone normative

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TEMPORARY USE (usi temporanei)Introdotti in tutte le aree e zone normative

� insediamento di eventi di tipo artistico e attività culturale, ludico, sociale, per iltempo libero, artigianale ed associazionistico e attività strumentali (pubbliciesercizi, vendita di prodotti e servizi, ecc.)

� attuazione tramite convenzione che riporta:

• modalità di utilizzo e gestione dell’immobile

• durata

• verifica di compatibilità ambientale, acustica ed idrogeologica

• rispetto dei requisiti igienico-sanitari e di sicurezza

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SEMPLIFICAZIONE – 1.4 Attuazione del PRG nelle aree e zone normative

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MONETIZZAZIONE DELLE AREE PER SERVIZI

Semplificazione e omogeneizzazione delle modalità inerenti lamonetizzazione delle aree per servizi estendendola a:

• ZT e ZTS già attuate;

• ZT per la quota di «Servizi per la Città» fino al 100%;

• ZT ricadenti nel raggio di 500 metri dalle stazioni ferroviarie emetropolitane (quota eccedente i 18 mq/ab per la residenza e fino al50% per le altre destinazioni- solo quota destinata a parcheggio)

Il fabbisogno di aree per servizi ex art.21 può essere monetizzato al fine difinanziare programmi e politiche di mobilità sostenibile, per interventi inprossimità di stazioni ferroviarie e metropolitane, secondo specifichemodalità stabilite dall’AC

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PERMESSI DI COSTRUIRE CONVENZIONATI/STRUMENTI URBANISTICI ESECUTIVI

� PCC alternativo a SUE qualora una Conferenza di Servizi accerti che le opere di

urbanizzazione possano essere realizzate con modalità semplificata (rif. art.28 bis

DPR380/2001)

PROGRAMMI DI RIGENERAZIONE URBANA, SOCIALE, ARCHITETTONICAE DI DEIMPERMEABILIZZAZIONE DEI SUOLI (L.R. 16/2018 ) – PRUSAD

� PRUSAD individuazione a cura della Città o su proposta dei privati per edifici

incongrui con il contesto da riqualificare mediante interventi fino alla demolizione

con ricostruzione, anche attuabili per lotti funzionali Il governo della

trasformazione è garantito dall’approvazione da parte del Consiglio Comunale

della delimitazione degli ambiti e degli interventi previsti, assoggettati a SUE

SEMPLIFICAZIONE – 1.5 Aggiornamento del quadro normativo

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OPERE RELATIVE AL PASSANTE FERROVIARIO E LINEE METROPOLITANE

� ammesse nel sottosuolo di tutto il territorio comunale

� le stazioni e le relative opere di superficie sono ammesse nelle aree destinate a

viabilità e a servizio pubblico purchè non vengano compromesse le previsioni di

Piano e i progetti di sistemazione dello spazio pubblico o siano ad essi coordinati

SEMPLIFICAZIONE – 1.6 Infrastrutture di trasporto pubblico

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ORGANIZZAZIONE STRUTTURALE DEL TESTO NORMATIVO DELLA PTPP

� minimizzazione aspetti formali (richiami di legge e tra norme, suddivisione incommi)

� nuovo editing che agevola e rende più fluida la lettura del testo normativo� organizzazione più intuitiva delle NTA

INTRODUZIONE DI APPENDICI1. Tavole Normative2. Aree e Zone con Prescrizioni Particolari3. Aree e Zone attuate con la legge 106/20114. Parametri Edilizi5. Schede Beni Paesaggistici

NUOVA DENOMINAZIONE DI AREE E ZONE NORMATIVEPer una immediata riconoscibilità le aree normative sono caratterizzate dalla presenzadi lettere maiuscole e minuscole – es. ‘R’ diventa ‘Re’

SEMPLIFICAZIONE – 1.7 Aspetti formali e scelte redazionali

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SEMPLIFICAZIONE – 1.7 Aspetti formali e scelte redazionali

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TAVOLA DI AZZONAMENTO della PTPP� destinazioni accorpate del consolidato (residenziale/produttivo/servizi/ ex aree CO)� Le ZT e ZTS sono individuate con campitura omogena (concentr. edificatoria/servizi)� base cartografica estesa all’esterno del territorio comunale (in corso)� revisione del taglio dei fogli che oggi esclude porzioni del territorio, numerazione

dei fogli attribuita secondo regole cartesiane (attualmente la numerazione è crescente dal foglio n. 1 al n. 17B) in scala 1:10.000

SEMPLIFICAZIONE – 1.7 Aspetti formali e scelte redazionali

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TAVOLA DI AZZONAMENTO CON COMUNI CONTERMINIsintetizza le previsioni urbanistiche del territorio comunale e delle frange dei comunicontermini In scala 1:35.000

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2.INNOVAZIONI

2.1 INTRODUZIONE ZONE AGRICOLE ECOLOGICHE – ZAE

2.2 AREE A SERVIZI E A PARCO

2.3 VIABILITA’ IN PROGETTO

2.4 EFFICACIA DEI VINCOLI

2.5 NORME IN MATERIA DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

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SEMPLIFICAZIONE – 1.7 Aspetti formali e scelte redazionali

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Insieme delle aree coltivate o boscate presenti sul territorio, vocate alla tutela e allavalorizzazione dei caratteri naturalistici dei luoghi:

• di dimensioni significative• non di proprietà della Città• di cui non si prevede l’acquisizione• escluse dal sistema dei parchi fluviali e collinari

Le ZAE sono suddivise in PARTE PIANA e PARTE COLLINARE:

PRESCRIZIONI COMUNI:

� ammesse le residenze al servizio dell’attività agricola e le relative attrezzature(esclusivamente negli immobili esistenti per la parte collinare)

� interventi subordinati a un programma di sviluppo aziendale da sottoporre allaCommissione Agricoltura e al mantenimento della destinazione agricola.

� deve essere garantita la fruibilità pubblica e la manutenzione dei sentieri poderali

INNOVAZIONI – 2.1 Introduzione Zone Agricole Ecologiche (ZAE)

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ZAE PARTE COLLINARE – NORMATIVA

� sono vietate le nuove edificazioni e qualsiasi intervento di trasformazione che alteri icaratteri e gli equilibri naturali del suolo.

� indice di edificabilità: 0,03 mq SL/mq ST o 0,01 mq SL/mq per le aree a rischioidrogeologico

� è consentito il trasferimento della capacità edificatoria nelle ZAE di pianura

ZAE PARTE PIANA - NORMATIVA

� indice di edificabilità di 0,05 mq SL/mq ST o di 0,01 mq SL/mq nel caso di aree arischio idrogeologico

� è consentito il trasferimento della relativa capacità edificatoria tra le ZAE della partepiana ed è possibile l’atterraggio dalle ZAE di collina.

INNOVAZIONI – 2.1 Introduzione Zone Agricole Ecologiche (ZAE)

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PRG VIGENTE - PIANURA

PRG VIGENTE - COLLINA

INNOVAZIONE – 2.1 INTRODUZIONE ZONE AGRICOLE ECOLOGICHE - ZAE

PTPP PIANURA

PTPP COLLINA

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AREE DESTINATE A SERVIZI PUBBLICI ‘Se’

� le destinazioni edilizie ammesse vengono suddivise in base al carattere locale ogenerale (artt. 21 e 22 della LUR)

� vengono introdotte nuove attività (es.: cliniche e ospedali veterinari, cimiteri estrutture per la cremazione degli animali)

� confermata la flessibilità tra attività di servizio con specifiche cautele per il verdepubblico

� flessibilità sui parametri edilizi (su approvazione del C.C.)

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INNOVAZIONE – 2.2 Aree a Servizi e a Parco

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AREE A PARCO URBANO AGRICOLO ECOLOGICO

� a seconda delle caratteristiche morfologiche e localizzative sono individuate in:

• Aree a Parco urbano agricolo ecologico - COLLINARE

• Aree a Parco urbano agricolo ecologico - FLUVIALE

� in base al regime patrimoniale e allo stato di attuazione sono suddivise in:

• Aree a Parco Urbano di proprietà della Città – PUC

• Aree a Parco Urbano non di proprietà della Città – APU

INNOVAZIONE – 2.2 Aree a Servizi e a Parco

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AREE A PARCO URBANO AGRICOLO ECOLOGICO – COLLINAREAree destinate a servizi pubblici per la realizzazione dei parchi, di rilevante interessepaesaggistico vocate alla tutela e alla valorizzazione dei caratteri naturalistici deiluoghi e del patrimonio boschivo e alla fruibilità collettiva

NORMATIVA GENERALE� interventi edilizi di recupero dei manufatti esistenti in coerenza con i caratteri

tipici del contesto culturale e paesaggistico ed esercizio dell’attività agricola ditipo non intensivo

� residenze al servizio dell’azienda agricola, relative attrezzature e attivitàagrituristiche

� pensioni e attività rivolte alla custodia di animali d’affezione� deve essere garantita la fruizione pubblica dei sentieri poderali

PUC COLLINARI (della Città) – normativa specificala Città può consentire l’uso delle proprie aree regolandone la gestione e l’uso(es. fruizione pubblica, funzioni sociali, ricreative, didattico-educative)

APU COLLINARI (non della Città) – normativa specificaaree preordinate all’acquisizione da parte della Città, mediante esproprio ocessione gratuita previo utilizzo della capacità edificatoria trasferibile in aree deltessuto consolidato, nelle ZT e nelle ZTS

INNOVAZIONE – 2.2 Aree a Servizi e a Parco

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AREE A PARCO URBANO AGRICOLO ECOLOGICO – FLUVIALE Aree destinate a servizi pubblici per la realizzazione dei parchi, poste lungo le astefluviali vocate alla tutela e alla valorizzazione dei caratteri naturalistici dei luoghi ealla fruibilità collettiva

NORMATIVA GENERALE� esercizio dell’attività agricola di tipo non intensivo� residenze al servizio dell’azienda agricola, relative attrezzature e attività

agrituristiche mediante interventi di recupero dei manufatti esistenti� pensioni e attività rivolte alla custodia di animali d’affezione (in assenza di

rischio idrogeologico inumazione degli animali d’affezione)� deve essere garantita la fruizione pubblica dei sentieri poderali

PUC FLUVIALI (della Città) – normativa specifica

la Città può consentire l’uso delle proprie aree regolandone la gestione e l’uso(es.: fruizione pubblica, funzioni sociali, ricreative, didattico-educative)

APU FLUVIALI (non della Città) – normativa specificaaree preordinate all’acquisizione da parte della Città, mediante esproprio ocessione gratuita previo utilizzo della capacità edificatoria trasferibile in aree deltessuto consolidato, nelle ZT e nelle ZTS

INNOVAZIONE – 2.2 Aree a Servizi e a Parco

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INNOVAZIONE – 2.2 Aree a Servizi e a Parco

TAVOLA ESEMPLIFICATIVA - PTPP

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ESAME VIABILITA’ IN PROGETTO PRG VIGENTE – 379 CASI 42

INNOVAZIONI - 2.3 Viabilità in progetto

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2 INNOVAZIONI – 2.3 VIABILITA’ IN PROGETTO

PRG VIGENTE

CORSO MARCHE

PROPOSTA TECNICA PP PROPOSTA TECNICA PP

PRG VIGENTE

SP 11

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INNOVAZIONI – 2.4 Efficacia dei vincoli

MODALITA’ PREVISTE PER NUOVA VIABILITA’, PERCORSI CICLABILI E PEDONALI

� viabilità e percorsi in progetto ricompresa nelle destinazioni urbanistiche (aree aparco, ZAE, ZT e ZTS) assumono la medesima capacità edificatoria e le relativemodalità attuative

� viabilità e percorsi in progetto non ricompresa nelle destinazioni urbanistiche(aree a parco, ZAE, ZT e ZTS): assume l’indice di edificabilità dei lotti su cuiprospetta e su quali può essere trasferita la SL edificabile corrispondente

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PIANO TERRITORIALE REGIONALEArt. 31. Contenimento del consumo di suolo

E’ causato dall’espansione delle aree urbanizzate che comportano la perdita dei caratterinaturali e producono una superficie artificializzata

Compensazione ecologica: modalità per controllare il consumo di suolo.In assenza della definizione delle soglie massime di consumo di suolo da parte della CittàMetropolitana le previsioni di incremento di consumo di suolo consentito ai comuni per ogniquinquennio non possono superare il 3% della superficie urbanizzata esistente.

PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE (PT C2)Art. 15 Consumo di suolo non urbanizzato

Gli strumenti urbanistici generali dei Comuni, perimetrano gli insediamenti urbani esistenti e distinguono graficamente in modo univoco gli ambiti “costruiti ” – “denso ” e/o “in transizione ” - dal territorio libero “non urbanizzato ”.

MONITORAGGIO DEL CONSUMO DI SUOLO IN PIEMONTEDGR 27.07.2015 - ART. 3.1

Consumo di suolo a scapito di usi agricoli o naturali, per la realizzazione di superfici infrastrutturate/urbanizzate/altri tipi di consumo di suolo

INNOVAZIONI – 2.5 Norme in materia di sostenibilità ambientale

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a) Aree a consumo del suolo zero:a1) aree ove è escluso il consumo di suolo reversibile e irreversibile;a2) aree ove è ammesso esclusivamente il consumo di suolo reversibile

Riduzione del consumo di suolo a discapito di usi a gricoli e naturali, e deimpermeabilizzazione del territorio (in fase di de finizione DGC fase transitoria )

CLASSIFICAZIONE DEL TERRITORIO:

b) Aree con compensazione obbligatoria: aree ove è consentito realizzareinterventi previa compensazione ambientale equivalente.La compensazione, può essere effettuata, destinando altre porzioni di territorio afinalità di carattere ecologico, ambientale e paesaggistico o secondo altremodalità stabilite dall’Amministrazione con appositi atti.

c) Aree a saldo positivo: aree ove è consentito realizzare interventi previacompensazione ambientale incrementata.La compensazione può essere effettuata con la modalità di cui al punto b).

Le porzioni di territorio ricomprese nella fascia A di PAI e interessate da boschi,sono classificate aree a consumo di suolo zero a1) a prescindere dalladestinazione urbanistica.

INNOVAZIONI – 2.5 NORME IN MATERIA DI SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE

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a) Aree a consumo del suolo zero:a1) boschi e fascia A di PAIa2) aree a parco e zone agricole ecologiche della collina

Riduzione del consumo di suolo a discapito di usi a gricoli e naturali CLASSIFICAZIONE DEL TERRITORIO:

b) Aree con compensazione obbligatoria:Tessuto consolidato e zone agricole ecologiche di pianura

c) Aree a saldo positivo:Zone di trasformazione (ZT) e zone da trasformare per servizi (ZS)

Valutazione puntuale del progetto per Area a servizi, viabilita’, parcheggi einfrastrutture

INNOVAZIONI – 2.5 Norme in materia di sostenibilità ambientale

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CERTIFICAZIONE DEL LIVELLO DI SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE

� gli interventi di

• ristrutturazione edilizia con demolizione e ricostruzione

• sostituzione edilizia

• completamento

• nuovo impianto

• ristrutturazione urbanistica

devono dimostrare un livello di sostenibilità ambientale elevato tramite

• specifica metodologia indicata dall’Amministrazione con appositi atti

• certificazione di un sistema riconosciuto a livello nazionale o internazionale

INNOVAZIONI – 2.5 Norme in materia di sostenibilità ambientale

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BONIFICHE

� Su tutti i siti dismessi di tipo industriale, produttivo, discariche e cave letrasformazioni devono essere precedute da:

• una verifica della qualità ambientale (cfr titolo V parte quarta D.lgs.152/2006 e s.m.i)

• bonifica ambientale

I SUE e i titoli edilizi abilitativi devono essere corredati dalla valutazione della qualitàambientale con i risultati di indagini specifiche sulla qualità del suolo, del sottosuoloe sulle condizioni di eventuale inquinamento della falda.

INNOVAZIONI – 2.5 Norme in materia di sostenibilità ambientale

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INNOVAZIONI – 2.5 Norme in materia di sostenibilità ambientale

PRINCIPIO DELL’INVARIANZA IDRAULICA

� I SUE relativi ad interventi di ristrutturazione urbanistica devono essere

corredati da documentazione atta a dimostrare l’invarianza idraulica degli

interventi previsti anche mediante l’applicazione dei principi e dei metodi del

drenaggio urbano sostenibile;

� possono essere valutate proposte compensative di miglioramento della rete di

drenaggio con la realizzazione di opere di mitigazione del fenomeno.

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3. TUTELA DEI BENI CULTURALI, ARCHITETTONICI E DEL PAESAGGIO

3.1 EDIFICI DEL ‘900 E ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE

3.2 ADEGUAMENTO AL PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE (PPR)

3.3 MODIFICA PERIMETRO ZONA CENTRALE STORICA

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� la proposta tecnica del progetto preliminare del PRG integra gli obiettivi di tutelaprevisti dal piano vigente con la valorizzazione delle opere di archeologia industriale,l’architettura del ‘900 e l’architettura moderna

� sono state avviate attività di indagine e aggiornamento:

• con la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la CittàMetropolitana di Torino, la Regione Piemonte e con il gruppo di lavoroindividuato dal Politecnico di Torino nell’ambito degli Accordi di Collaborazione

• relativamente alle emergenze architettoniche già classificate dal PRG percoprire l’estensione temporale trascorsa da quando è stato indagato il territorio(anni ‘80) ad oggi

TUTELA DEI BENI CULTURALI, ARCHITETTONICI E DEL PAESAGGIO3.1 Edifici del ‘900 e archeologia industriale

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Progetto Speciale PRG – Ufficio del Piano – 4.12.2019

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OBIETTIVI

� tutela e valorizzazione del patrimonio paesaggistico, naturale e culturale,

miglioramento della qualità della vita dell’identità culturale

� Struttura territoriale articolata in quattro componenti:

naturalistico-ambientali, storico-culturali, percettivo-identitari, morfologico-insediative

Il PPR viene recepito con cartografia dedicata e nelle NTA con apposito articolo «Norme

di Tutela paesaggistica» nonchè tramite puntuali riferimenti nell’apparato normativo

CATALOGO DEI BENI PAESAGGISTICI

� la nuova Appendice 5 alle NTA «Schede Beni Paesaggistici», raccoglie le Schede dei Beni

Paesaggistici (tratte dal PPR – Catalogo dei Beni Paesaggistici del Piemonte) e le Schede

di raffronto tra le prescrizioni contenute nelle schede del catalogo e le previsioni della

PTPP

TUTELA DEI BENI CULTURALI, ARCHITETTONICI E DEL PAESAGGIO3.2 Adeguamento al Piano Paesaggistico Regionale (PPR)

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SCHEDE TOTALI N.14 - es. Scheda A132

TUTELA DEI BENI CULTURALI, ARCHITETTONICI E DEL PAESAGGIO3.2 Adeguamento al PPR – Estratto Appendice 5 NTA - SCHEDE BENI PAESAGGISTICI

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TUTELA DEI BENI CULTURALI, ARCHITETTONICI E DEL PAESAGGIO3.2 Adeguamento al PPR – beni paesaggistici (P2)

ALLEGATO TECNICO N°15

Beni Paesaggistici

Sono stati individuati i beni tutelati per

legge, i beni ex 1497, i beni archeologici,

i boschi, le fasce “Galasso”.

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ALLEGATO TECNICO N°16

Componenti Storico-Culturali

Sono stati individuati la viabilità storica ed il

patrimonio ferroviario, la struttura insediativa

storica, i sistemi di testimonianze storiche del

territorio rurale, i sistemi di ville giardini e parchi,

le aree e impianti della produzione industriale di

interesse storico, i poli delle religiosità

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TUTELA DEI BENI CULTURALI, ARCHITETTONICI E DEL PAESAGGIO3.2 Adeguamento al PPR – componenti storico-culturali (P4)

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TUTELA DEI BENI CULTURALI, ARCHITETTONICI E DEL PAESAGGIO3.2 Adeguamento al PPR – componenti morfologico-insediative e naturalistichE(P4)

ALLEGATO TECNICO N°17 - Componenti Morfologico-Insediative e Naturalistiche Sono stati individuati la Zona fluviale allargata ed interna, i territori a prevalente copertura boscata, le aree ed elementi di specifico interesse geomorfologico e naturalistico, i prati-pascolo, le aree a diffusa presenza di siepi e filari, le aree di elevato interesse agronomico, le morfologie insediative

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TUTELA DEI BENI CULTURALI, ARCHITETTONICI E DEL PAESAGGIO3.2 Adeguamento al PPR – Componenti percettivo-identitarie (P4)

ALLEGATO TECNICO N°18

Componenti Percettivo-Identitarie

Sono stati individuati i belvedere, i percorsi

panoramici, gli assi prospettici, i fulcri del

costruito, gli elementi di rilevanza

paesaggistica, il sistema di crinali, le relazioni

visive tra insediamento e contesto, le aree

rurali di interesse paesaggistico, gli elementi

di criticità lineari e puntuali

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ALLEGATO TECNICO N°19

Carta della Sensibilità Visiva

Descrive il grado di visibilità del territorio in base ai luoghi privilegiati di osservazione considerati,

come risultato della sovrapposizione dei bacini visivi dei singoli punti di belvedere59

TUTELA DEI BENI CULTURALI, ARCHITETTONICI E DEL PAESAGGIO3.2 Adeguamento al PPR – Carta della sensibilità visiva

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ALLEGATO TECNICO N°20

Rete di connessione paesaggistica e siti Unesco

Sono stati definiti i perimetri dei Siti Unesco (core zone) e dei siti esterni di protezione (buffer zone), dei SIC, ZSC, ZPS, la Rete

Ecologica Provinciale (Aree protette, Aree contigue, Zone Naturali di Salvaguardia, Fasce perifluviali, Corridoi di connessione

ecologica, Zone umide, Aree boscate, ulteriori elementi di nodi e connessione quali alcuni parchi urbani e collinari e viali alberati60

TUTELA DEI BENI CULTURALI, ARCHITETTONICI E DEL PAESAGGIO3.2 Adeguamento al PPR – Rete di connessione paesaggistica e siti unesco (P5)

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TUTELA DEI BENI CULTURALI, ARCHITETTONICI E DEL PAESAGGIO3.3 Modifica perimetro Zona Centrale Storica - ZCS

PRG VIGENTE PTPP

PRG VIGENTE«Zona Urbana Centrale Storica» delimitata dai corsi:Regina Margherita, San Maurizio, Lungo Po Cadorna,Lungo Po Diaz, Cairoli, Vittorio Emanuele, via Saluzzo, viaSan Pio V, Porta Nuova, via Magenta, Re Umberto, VittorioEmanuele II, Bolzano, piazza XVIII Dicembre, via Santarosa,piazza Statuto e Principe EugenIo

PTPP“Zona Centrale Storica” delimitata dai corsi: ReginaMargherita, piazza della Repubblica, corso ReginaMargherita, corso San Maurizio, Lungo Po Cadorna, LungoPo Diaz, corso Cairoli, corso Vittorio Emanuele, via Saluzzo,via San Pio V, Porta Nuova, via Magenta, corso Re Umberto,corso Vittorio Emanuele II, corso Bolzano, piazza XVIIIDicembre, via Santarosa, piazza Statuto e corso PrincipeEugenio.

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4. NORMATIVA SOPRAVVENUTA RECEPIMENTO - ADEGUAMENTO

4.1 DESTINAZIONI EDILIZIE LR 19/1999

4.2 TIPI DI INTERVENTO EDILIZI DPR 380/2001 E LR 56/’77 , LR 13/2015

4.3 SPECIFICHE DELLE DEFINIZIONI DEL REGOLAMENTO EDILIZIO

4.4 NUOVA MODALITA’ DI CALCOLO CAPACITA’ EDIFICATORIA

4.5 RECEPIMENTO DIRETTIVA ALLUVIONI PGRA DEL 27.10.2016 smi

4.6 RECEPIMENTO PTR

4.7 RECEPIMENTO PTCP2

4.8 NORMA IN MATERIA DI RISCHIO INCIDENTE RILEVANTE (RIR)

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Aggiornamento delle destinazioni d’uso edilizie che passano da 11 a 8.

� In conformità alla LR 19/1999:a) destinazioni residenzialib) destinazioni produttive, industriali o

artigianalic) destinazioni commercialid) destinazioni turistico-ricettivee) destinazioni direzionalif) destinazioni agricoleg) parcheggih) attività di servizio

� Inserimento nuove destinazioni (, e-commerce, etc…)

Destinazioni d’usoPRG vigente

Destinazioni d’usoProposta tecnica (LR 19/1999)

1 Residenza Attività residenziali

2 Attività turistiche ricettiveAttività turistico-ricettive e

congressuali

3 Attività produttiveAttività produttive, industriali o

artigianali

4 Attività commercialiAttività commerciali ed economiche di servizio, per lo spettacolo, espositive

e fieristiche, di rimessa veicoli

5 Attività terziarie Attività direzionali e congressuali

6Attività espositive, congressuali

e fieristiche

(Ridistribuite tra le Attività Commerciali e

Direzionali)

7 Attività di servizio Attività di servizio

8 Centri di ricerca(Confluita

nelle Attività Direzionali)

9 Autorimesse e parcheggi(Autorimesse confluite nelle Attività

Commerciali.) Confermati i Parcheggi

10 Attività agricole Attività agricole

11 Attività per lo spettacolo (Confluita nelle Attività Commerciali)

TOT 11 8

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NORMATIVA SOPRAVVENUTA RECEPIMENTO – ADEGUAMENTO4.1 Destinazioni edilizie LR 19/1999

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nero:nuove destinazioni

Verde, rosso, viola, blu:da destinazione di originea nuova destinazione

TABELLA DI RAFFRONTO DESTINAZIONI EDILIZIE

Art.3punto

Destinazioni d'uso art. 3 NUEA PRG Vigente Destinazioni d'uso proposta di modifica NUEA ai sensi L.R. 19/99

1 Residenza Attività Residenziali

2 Attività turistico ricettive Attività turistico-rice ttive e congressuali

Attività espositive e congressuali anche in sede propria

3 Attività produttive Attività produttive, industriali o artigianali

Coltivazioni senza suolo o fuori suolo

Attività logistiche non comprese nella successiva lettera.

Attività logistiche (raccolta, conservazione, smistamento e movimentazione delle merci), compresi i relativi magazzini, finalizzate alle operazioni di imballo delle merci oggetto di vendita al dettaglio per corrispondenza o tramite sistemi telematici tipo “e-commerce”. E’ esclusa l’esposizione delle merci.

4 Attività commerciali Attività commerciali ed economiche di servizio

Attività economiche di servizio/terziario: - studi professionali (v. art. 2 comma 43);- agenzie turistiche, immobiliari, assicurative, sportelli bancari, uffici postali, uffici per e-commerce (v. art. 2comma 67), laboratori sanitari, ecc; - attività per lo spettacolo (art.2 comma 66 lett.A),il tempo libero, l'istruzione, la pratica sportiva e le attivitàper il culto;- attività associative e culturali. - attività rivolte alla custodia temporane/giornaliera degli animali di affezione (art.2 comma 47);- pensioni per animali d’affezione (art.2 comma 48);

Attività espositive e fieristiche in sede propria; - attività di baratto o scambio di beni materiali;

Attività di rimessa veicoli (Autorimesse che costituiscono attività imprenditoriale)

5 Attività terziarie Attività Direzionali

Uffici pubblici e privati non a carattere direzionale: - studi professionali (come definiti all'art. 2 comma 43);- agenzie turistiche, immobiliari, assicurative, sportelli bancari, ufficipostali, laboratori sanitari, ecc;- attività per lo spettacolo, il tempo libero, l'istruzione, la pratica sportivae le attività per il culto; - attività associative e culturali.

Centri di ricerca in sede propria, incubatori di impresa e servizi di supporto

Centri congressi e sale polifunzionali: strutture per eventi culturali, convegni, conferenze, mostre, eventimusicali e teatrali

6 Attività espositive, congressuali e fieristiche

7 Attività di servizio Attività di servizio

sc) strutture per il commiato;cv) cliniche e ospedali veterinari in sede propria;cz) cimiteri e strutture per la cremazione di animali d’affezione

8 Centri di ricerca

9 Autorimesse e parcheggi Parcheggi pubblici e privati (spazi o locali destinati alla sosta e al ricovero degli autoveicoli)

10 Attività agricole Attività agricole

11 Attività per lo spettacolo

TABELLA DI RAFFRONTO DESTINAZIONI D'USO EDILIZIE

NORMATIVA SOPRAVVENUTA RECEPIMENTO – ADEGUAMENTO4.1 Destinazioni Edilizie LR 19/1999

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Art.3punto

Destinazioni d'uso art. 3 NUEA PRG Vigente Destinazioni d'uso proposta di modifica NUEA ai sensi L.R. 19/99

Mix di funzioni comprensivo delle seguenti categorie: - coltivazioni senza suolo o fuori suolo - attività rivolte alla custodia temporane/giornaliera degli animali di affezione,- pensioni per animali d’affezione - attività di baratto o scambio di beni materiali- attività di rimessa veicoli

Eurotorino Eurotorino

Mix di funzioni comprensivo delle seguenti categorie: - Coltivazioni senza suolo o fuori suolo- Attività logistiche non comprese nella successiva lettera- Attività logistiche (raccolta, conservazione, smistamento e movimentazione delle merci), compresi i relativi magazzini,finalizzate alle operazioni di imballo delle merci oggettodi vendita al dettaglio per corrispondenza o tramite sistemitelematici tipo “e-commerce”. E’ esclusa l’esposizione delle merci.- Attività di ristorazione e pubblici esercizi- Attività artigianali di prossimità- Attività rivolte alla custodia temporane/giornaliera degli animali di affezione (art.2 comma 47);- Pensioni per animali d’affezione (art.2 comma 48);- Centri di ricerca in sede propria, incubatori di impresa e servizi di supporto

TABELLA DI RAFFRONTO DESTINAZIONI D'USO EDILIZIE

nero:nuove destinazioni

Verde, rosso, viola, blu:da destinazione di originea nuova destinazione

TABELLA DI RAFFRONTO DESTINAZIONI EDILIZIE

NORMATIVA SOPRAVVENUTA RECEPIMENTO – ADEGUAMENTO4.1 Destinazioni Edilizie LR 19/1999

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NORMATIVA SOPRAVVENUTA RECEPIMENTO – ADEGUAMENTO4.2 Tipi di interventi edilizi DPR 380/2001 e LR 56/1977 smi (LR 13/2015)

� La PTPP prevede il recepimento delle ultime modifiche apportate ai tipi diintervento edilizi dal DPR 380 del 6 giugno 2001 e s.m.i. «Testo unico delledisposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia» e in coerenzaalle modifiche apportate alla LUR

� L’aggiornamento riguarda:

• la rimodulazione delle definizioni dei tipi di intervento con particolareriferimento alla Ristrutturazione Edilizia e alla Sostituzione Edilizia

• la sostituzione della denominazione dei titoli abilitativi con quellariportata nel Testo Unico

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� La finalità è quella di uniformare i riferimenti delle entità fisiche che intervengononella disciplina delle trasformazioni d'uso del suolo e degli interventi sul patrimonioedilizio esistente

� Parallelamente all’adeguamento del Regolamento Edilizio della Città che ha recepitolo schema del Regolamento Edilizio tipo regionale, la PTPP ha rimodulato eaggiornato le definizioni dei parametri edilizi in coerenza ai contenuti della Parteprima, capo I del R.E.

� La PTPP riporta le definizioni dei parametri urbanistici ed edilizi dell’Appendice 1 alR.E., non presenti o non esaustive nell’articolo delle «Definizioni» del Volume 1 delleNTA e comunque necessarie a disciplinare le modalità costruttive degli edificigarantendo, in termini tecnici e qualitativi, il rispetto e l’uniformità delle tipologie edei caratteri tipici del tessuto urbanizzato della Città.

NORMATIVA SOPRAVVENUTA RECEPIMENTO – ADEGUAMENTO4.3 Specifiche delle definizioni del Nuovo Regolamento Edilizio DC 2.7.2018

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SLP PRG vigente

Somma di tutte le superfici coperteai vari piani o interpiani sia f.t. chein sottosuolo.Non costituiscono SLP tra gli altri«nei soli interventi residenziali, ivani scala di uso comune fino a unmassimo in ciascun piano del 10%della superficie coperta.»

NORMATIVA SOPRAVVENUTA RECEPIMENTO – ADEGUAMENTO4.4 Nuova modalità di calcolo capacità edificatoria (da SLP a SL)

SL PTPP - recepimento del R.E.

Somma delle superfici di tutti i pianicomprese nel profilo perimetrale esternodell’edificio escluse le superfici accessorietra cui le parti comuni, quali i locali diservizio in genere, gli spazi comuni dicollegamento orizzontale come androni,corridoi e disimpegni, i vani scala e i vanidegli ascensori, i depositi.

RAFFRONTO SOSTANZIALE DELLE DEFINIZIONI

Fatta eccezione per la residenza, sono rari i casi di edifici in regime condominialecon presenza di parti comuni (vani scala, ecc.).

La differenza tra la SLP realizzabile con il PRG vigente e la SL realizzabile con laPTPP in recepimento del R.E., non produce scostamenti significativi sulla capacitàedificatoria del PRG vigente

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� APPROVAZIONE DEL “PIANO DI GESTIONE DEI RISCHI DI ALLUVIONE - PGRA” (DPCM 27OTTOBRE 2016) E DELLA VARIANTE ALLE NORME DI ATTUAZIONE DEL PAI (DPCM DEL 28FEBBRAIO 2018)

� D.G.R. 30/07/2018, n. 25-7286: DISPOSIZIONI REGIONALI riguardanti l’attuazione del Piano digestione rischio alluvioni nel settore urbanistico (art. 58 Norme di Attuazione del PAI, integratedal Titolo V)

� D.G.R. 23/11/2018, n. 17-7911: modifica dell’allegato 1 D.G.R. 30/07/2018, n. 25-7286 recantedisposizioni regionali riguardanti l’attuazione del P.G.R.A. nel settore urbanistico (art. 58 Normedi Attuazione del PAI, integrate dal Titolo V)

L’ADEGUAMENTO ALLE DISPOSIZIONI DI CUI SOPRA COMPORTA LA MODIFICA DEI SEGUENTI ELABORATI GRAFICI DI PRG:

TAVOLA 3 “CARTA DI SINTESI” ALLEGATO TECNICO 7BIS “FASCE DI RISPETTO FLUVIALI”

NORMATIVA SOPRAVVENUTA RECEPIMENTO – ADEGUAMENTO4.5 Recepimento Direttiva Alluvioni PGRA del 27.10.2016 e s.m.i.

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NORMATIVA SOPRAVVENUTA RECEPIMENTO – ADEGUAMENTO4.5 Recepimento Direttiva Alluvioni PGRA del 27.10.2016 e s.m.i.

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NORMATIVA SOPRAVVENUTA RECEPIMENTO – ADEGUAMENTO4.5 RECEPIMENTO DIRETTIVA ALLUVIONI PGRA DEL 27 OTTOBRE 2016 E S.M.I

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AREE TRA LA FASCIA B E C DEL PAI

AREE ALLUVIONABILI

FASCIA B DEL PAI

DIRETTIVA ALLUVIONI

CARTA DI SINTESI PRG VIGENTE

CARTA DI SINTESI PTPP

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PIANO TERRITORIALE REGIONALEArt. 31. Contenimento del consumo di suolo

� IL CONSUMO DEL SUOLO È CAUSATO DALL’ESPANSIONE DELLE AREE URBANIZZATE CHECOMPORTANO LA PERDITA DEI CARATTERI NATURALI E PRODUCONO UNA SUPERFICIEARTIFICIALIZZATA

� COMPENSAZIONE ECOLOGICA: modalità per controllare il consumo di suolo

� IN ASSENZA DELLA DEFINIZIONE DELLE SOGLIE MASSIME DI CONSUMO DI SUOLO DAPARTE DELLA CITTÀ METROPOLITANA LE PREVISIONI DI INCREMENTO DI CONSUMO DISUOLO CONSENTITO AI COMUNI PER OGNI QUINQUENNIO NON POSSONO SUPERAREIL 3% DELLA SUPERFICIE URBANIZZATA ESISTENTE.

NORMATIVA SOPRAVVENUTA RECEPIMENTO – ADEGUAMENTO4.6 Recepimento PTR

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PRINCIPIO DI INVARIANZA IDRAULICA :

� «ogni intervento di trasformazione d’uso del territorio che provoca

impermeabilizzazione dei suoli ed aumento della velocità di corrivazione delle acque

meteoriche deve prevedere azioni correttive volte a mitigarne gli effetti»

� «A tutti gli interventi di nuova urbanizzazione o di trasformazione urbanistica si

applica in generale il principio dell’invarianza idraulica. Per trasformazione del

territorio a invarianza idraulica si intende la trasformazione di un’area che non

provochi un aggravio della portata di piena del corpo idrico ricevente i deflussi

superficiali originati dall’area stessa»

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NORMATIVA SOPRAVVENUTA RECEPIMENTO – ADEGUAMENTO4.7 Recepimento PTCP2

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PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE (PTCP2)Art. 15 Consumo di suolo non urbanizzato

� Gli strumenti urbanistici generali dei Comuni, perimetrano gliinsediamenti urbani esistenti e distinguono graficamente in modounivoco gli ambiti “costruiti” – “denso” e/o “in transizione” - dalterritorio libero “non urbanizzato”

NORMATIVA SOPRAVVENUTA RECEPIMENTO – ADEGUAMENTO4.7 Recepimento PTCP2

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4. NORMATIVA SOPRAVVENUTA RECEPIMENTO – ADEGUAMENTO4.7 RECEPIMENTO PTCP2

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MAPPA DELLA DENSITA’ - PTCP2 PROPOSTA MAPPA DELLA DENSITA’

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� Allegato ‘D’ alle NTA, relativo alle norme in materia di Rischio di Incidente Rilevante di

adeguamento alla variante Seveso al PTCP al PRG è stato introdotto, con l’approvazione

della Variante n. 230 al PRG (dcc 30 luglio 2018 ) pertanto il PRG è adeguato al Dlgs

105/2015, in materia di aziende a rischio di incidente rilevante

� E’ comunque necessaria la verifica per eventuali aggiornamenti intervenuti nel corso

dell’adozione della proposta tecnica

NORMATIVA SOPRAVVENUTA RECEPIMENTO – ADEGUAMENTO4.8 Norme in materia di Rischio di Incidente Rilevante (RIR)

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE

Responsabile e Progettista Rosa GILARDI

Gruppo di Coordinamento Progetto Speciale PRG

Donato GUGLIOTTA Wassel LABED Giacomo LEONARDI Liliana MAZZA

Componenti dell’Ufficio del Piano