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Piano di Sicurezza e Coordinamento - vivaservizi.it · Il coordinatore per la progettazione INDIRIZZO CANTIERE: ... SOGGETTI DEL CANTIERE E DELLA SICUREZZA DI CANTIERE ... ANALISI

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Piano di Sicurezza e Coordinamento (art. 100 e all. XV del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.)

Data: 25/09/2017 NOMINATIVO

Coordinatore per la progettazione Multiservizi Spa - Piacenza geom. Maurizio

Coordinatore per l’esecuzione ----------------------- - da nominare

Responsabile dei lavori Multiservizi Spa - Avenali geom. Angelo

Direttore dei lavori Multiservizi Spa - Piacenza geom. Maurizio

� Il presente piano costituisce la prima edizione.

� Il presente piano costituisce l’aggiornamento delle precedenti versioni datate:

1. _______________________

2. _______________________

Il coordinatore per la progettazione

INDIRIZZO CANTIERE: Interventi vari dislocati sul territorio

OPERA DA REALIZZARE: “Manutenzione ordinaria delle reti acqua potabile NOR Ancona - periodo 2018/2019 - in servizio di reperibilità con pronto intervento”

COMMITTENTE: Ciotti ing. Patrizio

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Sommario

Sommario

PREMESSA ......................................................................................................................................................................... 3

1. DATI IDENTIFICATIVI DEL CANTIERE ........................................................................................................................... 4

1.1. RIFERIMENTO ALL’APPALTO................................................................................................................................ 4

1.2. RIFERIMENTI AL CANTIERE .................................................................................................................................. 4

1.3. DESCRIZIONE ATTIVITÀ DI CANTIERE .................................................................................................................. 5

2. SOGGETTI DEL CANTIERE E DELLA SICUREZZA DI CANTIERE ...................................................................................... 6

2.1. ELENCO DELLE IMPRESE E DEI LAVORATORI AUTONOMI PRESENTI IN CANTIERE ............................................. 7

3. RESPONSABILITÀ ........................................................................................................................................................ 8

3.1. RESPONSABILITA' DI CIASCUNA FIGURA ............................................................................................................. 8

4. ANALISI DELL’AREA DI CANTIERE ............................................................................................................................. 14

4.1. CARATTERISTICHE DEL SITO E OPERE CONFINANTI .......................................................................................... 14

4.2. RISCHI ADDIZIONALI TRASMESSI AL CANTIERE DALL’AMBIENTE ESTERNO ...................................................... 14

4.3. RISCHI TRASMESSI DALLE ATTIVITÀ DI CANTIERE ALL’AMBIENTE ESTERNO ..................................................... 15

5. FASI DI ORGANIZZAZIONE ........................................................................................................................................ 17

6. ORGANIZZAZIONE PREVISTA PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ....................................................................... 23

7. RELAZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE ................................................................................................. 24

7.1. LAYOUT DI CANTIERE ........................................................................................................................................ 32

8. ANALISI DELLE ATTIVITÀ SVOLTE NEL CANTIERE ...................................................................................................... 50

8.1. PROCEDURA AMIANTO ..................................................................................................................................... 82

9. MODALITÀ ORGANIZZATIVE, COOPERAZIONE, COORDINAMENTO E INFORMAZIONE ........................................... 87

9.1. PREMESSA ......................................................................................................................................................... 87

9.2. CRONOPROGRAMMA........................................................................................................................................ 88

9.3. Misure di coordinamento.................................................................................................................................. 89

9.4. USO COMUNE DI IMPIANTI E DOTAZIONI DI LAVORO ...................................................................................... 95

9.5. Modalità di cooperazione e coordinamento ..................................................................................................... 96

10. STIMA DEI COSTI .................................................................................................................................................... 97

10.1. COSTI DELLA SICUREZZA INCLUSI .................................................................................................................. 101

11. VALUTAZIONE DEI RISCHI E AZIONI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ................................................................. 102

12. ALLEGATI .............................................................................................................................................................. 103

12.1. ACCETTAZIONE DEL PSC ................................................................................................................................ 103

12.2. GESTIONE EMERGENZA ................................................................................................................................. 104

13. ALLEGATO I - SCHEDE OPERE PROVVISIONALI ..................................................................................................... 110

14. ALLEGATO II - SCHEDE ATTREZZATURE ................................................................................................................ 114

15. ALLEGATO III - SCHEDE SOSTANZE PERICOLOSE .................................................................................................. 136

16. ALLEGATO IV - SEGNALETICA DI CANTIERE .......................................................................................................... 143

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Premessa

Area Operativa Servizio Idrico Integrato - N.O.R. Pot. Ancona 3

PREMESSA

Premessa Il progetto denominato “Manutenzione ordinaria delle reti acqua potabile NOR Ancona - periodo 2018/2019 - in servizio di reperibilità e pronto intervento", di cui il presente PSC, si configura come un appalto di manutenzione destinato all’esecuzione delle opere di scavo, rinterro, demolizione e ripristino di sovrastrutture stradali, di opere murarie ed in cemento armato di natura corrente e dimensioni limitate e di quant'altro necessario per la manutenzione ordinaria, la riparazione e la gestione delle reti e degli impianti acqua potabile della Multiservizi S.p.A. . L’appalto comprende anche l’esecuzione di tutti i l avori necessari per la manutenzione ordinaria e la riparazione delle reti e degli impianti acqua potab ile in cemento amianto della Multiservizi S.p.A con relativo smaltimento (codice CER 17 06 05). Per entrambe le attività dovrà essere assicurato il servizio di reperibilità con pronto intervento e i lavori dovranno essere iniziati immediatamente al ricevimento dell'ordine Pertanto allo stato attuale non è possibile individ uare da ora gli interventi da realizzare e la loro ubicazione. I lavori di cui al presente appalto verranno di norma eseguiti all'interno del territorio del Nucleo Operativo Reti Pot. (NOR) Ancona, della Divisione Servizio Idrico Integrato, comprendente i Comuni di Ancona, Camerano, Offagna, Agugliano, Polverigi, Falconara Marittima, Camerata Picena, Chiaravalle e Montemarciano.

La Multiservizi potrà richiedere interventi al di fuori della zona sopra individuata, nei territori dei Comuni nei quali la Multiservizi, gestisce o potrebbe in futuro gestire il Servizio Idrico Integrato. Il presente PSC è stato pertanto redatto tenendo conto della tipologia generale dei lavori che verranno affidati e che gli stessi lavori verranno realizzati in modo frazionato in più sub-cantieri di piccola entità. Solo in casi limitati è ipotizzabile la presenza nei sub-cantieri di più di un'Impresa (comprese le maestranze della Multiservizi). Si evidenzia che in ogni cantiere può configurarsi la presenza di rischi particolari indicati nell'Allegato XI - di cui all'articolo 100, comma 1 - del D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i.. Il Coordinatore per l'esecuzione dei lavori provved erà, in caso di necessità ad aggiornare il presente PSC in funzione dei singoli sub-cantieri che verranno allestiti. Particolare attenzione dovrà essere rivolta alla formazione ed informazione dei lavoratori circa le fasi di allestimento e disinstallazione dei sub-cantieri che verranno realizzati effettuata mediante incontri periodici con il personale e soprattutto all'applicazione delle vigenti leggi in materia di trattamento e rimozione e smaltimento dell'amianto (D.Lgs n. 277/91, L. n. 257/92, D.P.R. 8/8/94 e D.Lgs n. 626/94) al fine di una perfetta e corretta conoscenza delle procedure da seguire, da parte del lavoratore, nel trattamento dell'amianto. Il personale che interverrà sulle condotte in fibrocemento contenente amianto dovrà possedere l'Abilitazione all'esercizio dell'attività di rimozione e bonifica degli edifici e dei siti contenenti amianto rilasciato ai sensi dell'art 10 Legge 27/03/1992 n. 257 e dell'art. 10 del D.P.R. 08/08/1999 Si ritiene inoltre che la maggior parte dei lavori che dovranno essere eseguiti, essendo inerenti ad impianti a rete che si sviluppano longitudinalmente, non daranno significativi problemi di interferenza tra le varie fasi di lavoro. Per la particolare natura del contratto, gli oneri della sicurezza sono stati stimati sulla base di una previsione delle varie categorie di lavoro da realizzarsi. I costi della sicurezza dovranno essere pertanto co ntabilizzati analiticamente in fase esecutiva sia sulla base dei prezzi applicati alle singole quantità (oneri inclusi), sia in base ai necessari apprestamenti per eliminare i rischi i nterferenti (oneri speciali), provvedendo a concordare con la Direzione Lavori e l'Appaltatore la formulazione di eventuali nuovi prezzi necessari.

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Dati identificativi del cantiere

Area Operativa Servizio Idrico Integrato - N.O.R. Pot. Ancona 4

1. DATI IDENTIFICATIVI DEL CANTIERE

1.1. RIFERIMENTO ALL’APPALTO

COMMITTENTI

Nominativo Ciotti ing. Patrizio

Indirizzo Via Del Commercio 29 - 60127 - Ancona

Recapiti telefonici 071.28931

Email/PEC [email protected]

1.2. RIFERIMENTI AL CANTIERE

DATI CANTIERE

Indirizzo Interventi vari dislocati sul territorio

Collocazione urbanistica Comuni di Ancona, Camerano, Offagna, Agugliano, Polverigi, Falconara Marittima, Camerata Picena, Chiaravalle e Montemarciano

Data presunta inizio lavori 01/10/2018

Data presunta fine lavori 31/03/2020

Durata presunta lavori (gg lavorativi)

342

Ammontare presunto lavori [€] 2.500.000,00

Numero uomini giorno 1026

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Dati identificativi del cantiere

Area Operativa Servizio Idrico Integrato - N.O.R. Pot. Ancona 5

1.3. DESCRIZIONE ATTIVITÀ DI CANTIERE

Descrizione dei lavori e delle opere

L’appalto ha per oggetto l’esecuzione delle opere di scavo, rinterro, demolizione e ripristino di sovrastrutture stradali, di opere murarie ed in cemento armato di natura corrente e dimensioni limitate e di quant'altro necessario per la manutenzione ordinaria, la riparazione e la gestione delle reti e degli impianti acqua potabile della Multiservizi S.p.A. L’appalto comprende anche l’esecuzione di tutti i l avori necessari per la manutenzione ordinaria e la riparazione delle reti e degli impianti acqua potab ile in cemento amianto, con relativo smaltimento, della Multiservizi S.p.A. I lavori di cui al presente contratto saranno normalmente eseguiti nel territorio del Nucleo Operativo Reti Pot. (NOR) Ancona della Divisione Servizio Idrico Integrato, comprendente i Comuni di Ancona, Camerano, Offagna, Agugliano, Polverigi, Falconara Marittima, Camerata Picena, Chiaravalle e Montemarciano e, in caso di necessità, negli altri Comuni nei quali la Multiservizi gestisce o potrebbe in futuro gestire il Servizio Idrico Integrato, in una qualunque delle forme previste dalle norme vigenti (gestione per conto, concessione, consorzio, ecc.). Dovrà essere assicurato il servizio di reperibilità con pronto intervento per le riparazioni di perdit e delle tubazioni di acqua potabile, per le quali i l avori dovranno essere iniziati immediatamente al ricevimento dell'ordine, sia verbale sia scritto, s ia di giorno sia di notte, sia nelle giornate feria li, sia in quelle festive. In dette opere sono comprese posa in opera, accensione e conservazione di lanterne per la segnalazione notturna dei lavori e/o di eventuali cedimenti della sede stradale in corrispondenza delle condotte, l'apposizione e conservazione di segnali di protezione e pericolo, adozione di tutte le disposizioni imposte dalla Legge, dai vari Regolamenti nonché dal Codice della Strada in vigore, atte a salvaguardare la pubblica incolumità e la regolarità del transito nei luoghi interessati dai lavori. In ogni caso, il coordinamento delle attività del personale operaio di tutte le imprese interventi dovrà essere effettuato dal Coordinatore per l'esecuzione dei lavori, sulla scorta di quanto previsto nel presente PSC.

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Soggetti del cantiere e della sicurezza cantiere

Area Operativa Servizio Idrico Integrato - N.O.R. Pot. Ancona 6

2. SOGGETTI DEL CANTIERE E DELLA SICUREZZA DI CANTIERE

Coordinatore per la progettazione

Nominativo Multiservizi Spa - Piacenza geom. Maurizio

Indirizzo Via del Commercio 29 - 60127 – Ancona

Recapiti telefonici 071.28931 - Fax 071.2893270

Mail/PEC [email protected] [email protected]

Coordinatore per l'esecuzione

Nominativo ----------------------- - da nominare

Indirizzo ----

Codice Fiscale ----

Responsabile dei lavori

Nominativo Multiservizi Spa - Avenali geom. Angelo

Indirizzo Via del Commercio – Ancona

Recapiti telefonici 071.28931 - Fax 071.2893270

Mail/PEC [email protected] [email protected]

Direttore dei lavori

Nominativo Multiservizi Spa - Piacenza geom. Maurizio

Recapiti telefonici 071.28931 - cell. 348 4761946 - Fax 071.2893270

Mail/PEC [email protected] [email protected]

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Soggetti del cantiere e della sicurezza cantiere

Area Operativa Servizio Idrico Integrato - N.O.R. Pot. Ancona 7

2.1. ELENCO DELLE IMPRESE E DEI LAVORATORI AUTONOMI PRESENTI IN CANTIERE

Elenco imprese

Impresa affidataria

Ragione sociale da determinarsi mediante apposita procedura di gara

Impresa sub-appaltatrice

Ragione sociale

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Responsabilità

Area Operativa Servizio Idrico Integrato - N.O.R. Pot. Ancona 8

3. RESPONSABILITÀ

3.1. RESPONSABILITA' DI CIASCUNA FIGURA

Il Responsabile dei lavori

Il Responsabile dei lavori è il soggetto che può essere incaricato dal committente per svolgere i compiti ad esso attribuiti dal presente decreto; nel campo di applicazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e successive modificazioni, il responsabile dei lavori è il responsabile del procedimento. Il Responsabile dei lavori provvede a:

• assicurare nella fase di progettazione dell'opera, la rispondenza ai principi e alle misure generali di tutela di cui all'art. 95, Titolo IV, del D.Lgs. n. 81/2008:

• al momento delle scelte architettoniche, tecniche organizzative, onde pianificare i lavori o le fasi di lavoro che si svolgeranno simultaneamente o successivamente;

• all'atto della previsione della durata di realizzazione di questi vari lavori o fasi di lavoro; • indicare, al fine del conferimento dell'incarico, se designare, se richiesto dalle norme, il Coordinatore per la

progettazione, contestualmente all'incarico di progettazione dell'opera o dei lavori, previa verifica di requisiti prescritti dalla legge;

• indicare, al fine del conferimento dell'incarico, se designare, se richiesto dalle norme, il Coordinatore per l'esecuzione di lavori, prima dell'affidamento dei lavori, previa verifica di requisiti prescritti dalla legge;

• prendere in considerazione il PSC e il Fascicolo adattato alla caratteristiche dell'opera, se redatti; • trasmettere alle imprese invitate a presentare le offerte il PSC; • comunicare alle imprese esecutrici e ai lavoratori autonomi i nominativi dei coordinatori per la progettazione e

per l'esecuzione di lavori, se designati, ed esigere l'inserimento degli stessi nominativi nel cartello di cantiere; • effettuare, qualora richiesto dalle norme, la notifica preliminare di lavori all'Azienda USL e alla Direzione

provinciale del lavoro competenti per territorio; • verificare l'idoneità tecnico-professionale delle imprese e dei lavoratori autonomi secondo le modalità previste

all'allegato XVII, salvo quanto disposto dall'art. 90, c. 9, lett. a), secondo periodo del D.Lgs. 81/2008 e s. m. e i.; • chiedere alle imprese esecutrici una dichiarazione dell'organico medio annuo, distinto per qualifica, corredata

dagli estremi delle denunce dei lavoratori effettuate all'INAIL, all'INPS e alle Casse Edili, nonché una dichiarazione relativa ai contratti collettivi applicati ai propri lavoratori, salvo quanto disposto dall'art. 90, c. 9, lett. b), secondo periodo del D.Lgs. 81/2008 e s. m. e i.;

• controllare che il Coordinatore per l'esecuzione dei lavori adempia gli obblighi di cui all'art. 92 del D.Lgs. n. 81/2008, ad eccezione di quello indicato alla lettera f), comma 1, del medesimo articolo;

• proporre la sostituzione, in qualsiasi momento e se del caso, del coordinatore per la progettazione ovvero del coordinatore per l'esecuzione;

• sospendere i lavori, allontanare delle imprese o dei lavoratori autonomi o la risoluzione del contratto, dietro proposta motivata del coordinatore per l'esecuzione;

• assicurare l'attuazione dell'obbligo di corrispondere da parte dell'appaltatore alle altre imprese esecutrici i costi della sicurezza direttamente da queste sostenuti, senza alcun ribasso di gara;

• assicurare che l'attuazione dell'obbligo di verifica della sicurezza in cantiere e dell'applicazione delle disposizioni e delle prescrizioni del PSC sia affidata dall'appaltatore a personale adeguatamente formato.

Il Progettista

Il Progettista è il soggetto incaricato dal Committente per la progettazione delle opere. Il Progettista, in sintesi, provvede a:

• elaborare il progetto rispettando i principi generali di prevenzione in materia di salute e sicurezza sul lavoro al momento delle scelte progettuali e tecniche e scelgono attrezzature, componenti e dispositivi di protezione rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari in materia (art. 22, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• elaborare il progetto secondo criteri diretti a ridurre alla fonte i rischi per la sicurezza e salute dei lavoratori, tenendo conto dei principi generali di tutela di cui all'art. 15 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. ;

• determinare la durata del lavoro o delle singole fasi di lavoro, al fine di permettere la pianificazione dei lavori in condizioni di sicurezza;

• collaborare e fornire tutte le informazioni, dati e documentazioni necessarie al coordinatore per la progettazione al fine della redazione del PSC e del fascicolo;

• prendere in esame, ed eventualmente sottoporre al committente, le proposte avanzate dal coordinatore per la progettazione che richiedono modifiche al progetto e tese a migliorare le condizioni di sicurezza e salubrità in cantiere durante l'esecuzione dei lavori;

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Responsabilità

Area Operativa Servizio Idrico Integrato - N.O.R. Pot. Ancona 9

• prendere in esame nella redazione del progetto, ed eventualmente sottoporre al committente, le proposte del coordinatore per la progettazione avanzate per meglio garantire la tutela della sicurezza e salute durante i lavori di manutenzione dell'opera.

Il Coordinatore per la progettazione Il Coordinatore per la progettazione è il soggetto incaricato dal Committente o dal Responsabile dei lavori, se designato, per lo svolgimento dei compiti di cui all'art. 91 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.. Il Coordinatore per la progettazione provvede a:

• redigere il piano di sicurezza e coordinamento di cui all'articolo 100 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. con i contenuti riportati sull'allegato XV dello stesso decreto (Art. 91, comma 1, lettera a, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• riportare sul piano di sicurezza e coordinamento la stima analitica dei costi della sicurezza; • valutare, in collaborazione con il progettista, la congruità dell'importo di progetto in relazione all'ammontare dei

costi per la sicurezza; • eventualmente, sottoporre al committente o al responsabile dei lavori, previa comunicazione al progettista,

integrazioni da apportare al progetto al fine di renderlo comprensivo dei costi della sicurezza; • predisporre il Fascicolo con i contenuti definiti dall'allegato XVI allo stesso decreto (Art. 91, comma 1, lettera b,

D.Lgs. 81/08 e s.m.i.).

Il Coordinatore per l'esecuzione Il Coordinatore per l'esecuzione è il soggetto, diverso dal datore di lavoro dell'impresa esecutrice dei lavori, da un suo dipendente o dal responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) da lui designato, incaricato dal Committente o dal Responsabile dei lavori se designato, dell'esecuzione dei compiti di cui all'art. 92 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.. Il Coordinatore l'esecuzione provvede a:

• verificare, tramite azioni di coordinamento e controllo, l'applicazione del Piano di sicurezza e coordinamento e la corretta applicazione delle relative procedure di lavoro (Art. 92, comma 1, lettera a, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.), garantendo la frequenza delle visite in cantiere sulla base della complessità dell'opera e del grado di affidabilità delle imprese ed assicurando la sua presenza in cantiere nelle fasi di maggiori criticità;

• verbalizzare ogni visita in cantiere, ogni disposizione impartita per il rispetto del Piano di sicurezza e coordinamento, ogni verifica degli avvenuti adeguamenti e, in generale, ogni comunicazione trasmessa alle imprese o da queste ricevute, dandone comunicazione scritta al committente o al responsabile dei lavori;

• verificare l'idoneità dei Piani operativi di sicurezza, presentati dalle imprese esecutrici, e la loro coerenza con quanto disposto nel Piano di sicurezza e coordinamento (Art. 92, comma 1, lettera b, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• adeguare il Piano di sicurezza e coordinamento e il Fascicolo (Art. 92, comma 1, lettera b, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• verificare che le imprese esecutrici adeguino i rispettivi Piani operativi di sicurezza (Art. 92, comma 1, lettera b, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• organizzare la cooperazione e il coordinamento tra le imprese e i lavoratori autonomi (Art. 92, comma 1, lettera c, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• verificare l'attuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine di realizzare coordinamento dei Rappresentanti per la sicurezza, finalizzato al miglioramento della sicurezza in cantiere (Art. 92, comma 1, lettera d, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• segnalare al Committente o al Responsabile dei lavori le “gravi” inosservanze (violazioni agli art. 94, 95 e 96 e alle prescrizioni contenute nel piano di sicurezza e coordinamento) da parte delle imprese e ai lavoratori autonomi, previa contestazione scritta, e proporre la sospensione dei lavori, l'allontanamento delle imprese o dei lavoratori autonomi dal cantiere o la risoluzione del contratto (Art. 92, comma 1, lettera e, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• comunicare, nel caso in cui il Committente o il Responsabile dei lavori non addotti alcun provvedimento in merito alla segnalazione di cui al punto precedente, senza fornire idonea giustificazione, le “gravi” inosservanze all'Azienda USL e alla Direzione provinciale del lavoro competenti per territorio (Art. 92, comma 1, lettera e, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• sospendere le singole lavorazioni in caso di pericolo grave imminente direttamente riscontrato, fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate (Art. 92, comma 1, lettera f, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.).

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Responsabilità

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Il Direttore dei lavori Il Direttore dei lavori è il soggetto designato dal Committente per controllare la corretta esecuzione dei lavori. Il Direttore dei lavori provvede a:

• dirigere e controllare sotto l'aspetto tecnico, contabile ed amministrativo, per conto della committenza, la corretta esecuzione dei lavori, nel rispetto del contratto d'appalto e dei suoi allegati;

• curare che i lavori siano eseguiti a regola d'arte ed in conformità al progetto e al contratto; • verificare periodicamente, nel caso di lavori pubblici, il possesso e la regolarità da parte dell'appaltatore della

documentazione prevista dalle leggi in materia di obblighi nei confronti dei dipendenti; • dialogare con il coordinatore per l'esecuzione, in particolare riferisce tempestivamente nuove circostanze

tecniche (per esempio, le varianti al progetto) che possono influire sulla sicurezza; • non interferire nell'operato del coordinatore per l'esecuzione; • sospendere i lavori su ordine del Committente e dietro segnalazione del coordinatore per l'esecuzione dei lavori; • consentire la sospensione delle singole lavorazioni da parte del coordinatore per l'esecuzione, nel caso in cui

quest'ultimo riscontri direttamente un pericolo grave ed immediato per i lavoratori e fino a quando il coordinatore medesimo non verifichi l'avvenuto adeguamenti da parte delle imprese interessate.

Il Direttore tecnico di cantiere Il Direttore tecnico di cantiere è il dirigente apicale del cantiere, designato dall'appaltatore, con compiti di organizzare ed eseguire i lavori nel rispetto dei patti contrattuali e delle norme di sicurezza e salute sul lavoro. Il Capo cantiere è una figura immediatamente gerarchicamente inferiore al direttore tecnico di cantiere con compiti analoghi a costui. Il Direttore tecnico di cantiere e il Capo cantiere, secondo le attribuzioni e le competenza ad essi conferite dal datore di lavoro, provvedono a:

• richiedere l'osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigenti e delle prescrizioni previste nei piani di sicurezza (Art. 18, comma 1, lettera f, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• adottare le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza (Art. 18, comma 1, lettera c, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• adottare le misure necessarie a fini della prevenzione incendi e dell'evacuazione dei luoghi di lavoro (Art. 18, comma 1, lettera t, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• aggiornare le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi e produttivi (Art. 18, comma 1, lettera z, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• adottare le misure conformi alle prescrizioni di cui all'allegato XIII (Art. 96, comma 1, lettera a, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• predisporre l'accesso e la recinzione del cantiere con modalità chiaramente visibili e individuabili (Art. 96, comma 1, lettera b, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• curare la disposizione o l'accatastamento di materiali o attrezzature in modo da evitarne il crollo o il ribaltamento (Art. 96, comma 1, lettera c, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• curare la protezione dei lavoratori contro le influenze atmosferiche che possono compromettere la loro sicurezza e la loro salute (Art. 96, comma 1, lettera d, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• curare le condizioni di rimozione dei materiali pericolosi, previo, se del caso, coordinamento con il committente o il responsabile dei lavori (Art. 96, comma 1, lettera e, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• curare che lo stoccaggio e l'evacuazione dei detriti e delle macerie avvengano correttamente (Art. 96, comma 1, lettera f, D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i.);

• attuare quanto previsto nei piani di sicurezza (Art. 100, comma 3, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.); • esercitare la sorveglianza sull'attuazione di tutte le misure di sicurezza previste nei piani di sicurezza affidati alla

sovrintendenza dei suoi preposti nonché dei responsabili delle imprese co-esecutrici o dei fornitori o sub-appaltatori;

• mettere a disposizione dei Rappresentanti per la sicurezza copia dei piani di sicurezza 10 giorni prima dell'inizio dei lavori (Art. 100, comma 4, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.).

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Responsabilità

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Il Datore di lavoro

Il Datore di lavoro è il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l'organizzazione dell'impresa stessa ovvero dell'unità produttiva - intendendosi per tale lo stabilimento o struttura finalizzata alla produzione di beni o servizi dotata di autonomia finanziaria e tecnico-funzionale - abbia la responsabilità dell'impresa o dello stabilimento, in quanto titolare dei poteri decisionali e di spesa (art. 2, comma 1, lett. b), del D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i.) Il Datore di lavoro delle imprese esecutrici provvede in particolare a:

• se impresa aggiudicataria (appaltatrice) trasmettere, prima dell'inizio dei lavori, il Piano di sicurezza e coordinamento alle imprese esecutrici e ai lavoratori autonomi (Art. 101, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• nel caso di lavori pubblici, in assenza di piano di sicurezza e coordinamento, redigere anche il piano sostitutivo di sicurezza (Art. 131, D.Lgs. 163/06);

• prima dell'inizio dei rispettivi lavori redigere e trasmettere il proprio Piano operativo di sicurezza al Coordinatore per l'esecuzione; (Art. 96, comma 1, lettera d e art. 101, comma 3, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• mettere a disposizione dei Rappresentanti per la sicurezza copia dei piani di sicurezza 10 giorni prima dell'inizio dei lavori (Art. 100, comma 4, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• prima dell'accettazione del Piano di sicurezza e coordinamento, consultare il rappresentante per la sicurezza (Art. 102, comma 1, primo periodo, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• prima dell'accettazione delle modifiche significative al Piano di sicurezza e coordinamento, consultare il rappresentante per la sicurezza (Art. 102, comma 1, primo periodo, D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i.);

• designare gli addetti alla gestione dell'emergenza (Art. 18, comma 1, lettera b e art. 104, comma 4, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• inserire nel cartello di cantiere i nominativi dei coordinatori per la sicurezza (Art. 90, comma 7, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• affiggere copia della notifica in cantiere (Art. 99, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.); • partecipare direttamente o tramite delegato alle riunioni convocate dal coordinatore; • prendere atto dei rilievi del coordinatore per l'esecuzione; • osservare le misure generali di tutela di cui all'art. 15 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. (Art. 95, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.); • attuare quanto previsto nei piani di sicurezza (Art. 100, comma 3, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.); • adottare le misure conformi alle prescrizioni di cui all'allegato XIII (Art. 96, comma 1, lettera a, D.Lgs. 81/08 e

s.m.i.); • predisporre l'accesso e la recinzione del cantiere con modalità chiaramente visibili e individuabili (Art. 96,

comma 1, lettera b, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.); • curare la disposizione o l'accatastamento di materiali o attrezzature in modo da evitarne il crollo o il

ribaltamento (Art. 96, comma 1, lettera c, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.); • curare la protezione dei lavoratori contro le influenze atmosferiche che possono compromettere la loro

sicurezza e la loro salute (Art. 96, comma 1, lettera d, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.); • curare le condizioni di rimozione dei materiali pericolosi (Art. 96, comma 1, lett. e, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.); • curare che lo stoccaggio e l'evacuazione dei detriti e delle macerie avvenga correttamente (Art. 96, comma 1,

lettera f, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.); • o sottoporre il cantiere a visita semestrale da parte del Medico competente e del Responsabile del

servizio di prevenzione e protezione (Art. 41 e art. 104, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.); • o tenere la riunione periodica di prevenzione e protezione dai rischi (Art. 35 e art. 104, comma 1, D.Lgs.

81/08 e s.m.i.).

Lavoratori subordinati Per lavoratore subordinato s'intende colui che fuori del proprio domicilio presta il proprio lavoro alle dipendenze e sotto la direzione altrui, anche al solo scopo di apprendere un mestiere, un'arte o una professione. I lavoratori subordinati provvedono in particolare a:

• contribuire all'adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (Art. 20, comma 2, lettera a, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale (Art. 20, comma 2, lettera b, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• utilizzare correttamente i macchinari, le apparecchiature, gli utensili, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto e le altre attrezzature di lavoro, nonché i dispositivi di sicurezza (Art. 20, comma 2, lettera c, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione (Art. 20, comma 2, lettera d, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di protezione, nonché le altre eventuali condizioni di pericolo di cui si venga a conoscenza (Art. 20, comma 2,

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Responsabilità

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lettera e, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.); • non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo (Art.

20, comma 2, lettera f, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.); • non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di propria competenza ovvero che

possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori (Art. 20, comma 2, lettera g, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.); • partecipare ai programmi di formazione e addestramento (Art. 20, comma 2, lettera h, e art. 78, comma 1,

D.Lgs. 81/08 e s.m.i.); • sottoporsi ai controlli sanitari previsti nei loro confronti (Art. 20, comma 2, lettera i, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.); • non rifiutare la designazione ad addetto alla gestione dell'emergenza, se non per giustificato motivo (Art. 43,

comma 3, primo periodo, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.); • utilizzare i DPI conformemente all'informazione, alla formazione ed all'addestramento ricevuti (Art. 78, comma

2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.); • provvedere alla cura dei DPI messi a disposizione (Art. 78, comma 3, lettera a, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.); • non apportare modifiche ai DPI di propria iniziativa (Art. 78, comma 3, lettera b, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.); • segnalare immediatamente qualsiasi difetto od inconveniente rilevato nei DPI messi a disposizione (Art. 78

comma 5, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.); • seguire le procedure aziendali in materia di riconsegna dei DPI al termine dell'utilizzo (Art. 78, comma 4, D.Lgs.

81/08 e s.m.i.); • abbandonare immediatamente l'area interessata da eventi imprevedibili o incidenti (Art. 226, comma 6, e art.

240, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.).

Il Lavoratore autonomo Il Lavoratore autonomo è la persona fisica la cui attività professionale concorre alla realizzazione dell'opera senza vincolo di subordinazione. I Lavoratori autonomi provvedono a:

• attenersi a quanto previsto nei piani di sicurezza (Art. 100, comma 3, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.); • attenersi alle indicazioni fornite dal Coordinatore per l'esecuzione (Art. 94, comma 1, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.); • utilizzare le attrezzature di lavoro in conformità alle disposizioni previste dalle norme (Titolo III, Capo I, D.Lgs.

81/08 e s.m.i.); • utilizzare i dispositivi di protezione individuale in conformità alle norme (Titolo III, Capo II, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.); • munirsi di apposita tessera di riconoscimento, corredata di fotografia e contenente le proprie generalità (Art. 21

comma 1, lettera c, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.).

Preposto Il Preposto è colui che sovrintende il lavoro degli altri. Egli è generalmente un operaio specializzato con funzioni di guida diretta e controllo immediato sull'esecuzione del lavoro (es. caposquadra o capo reparto). I Preposti provvedono, secondo le loro attribuzioni e competenze ad essi conferite dal datore di lavoro, a:

• sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge, delle prescrizioni dei piani di sicurezza e dell'uso dei DPI messi a loro disposizione (Art. 19, comma 1, lettera a, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• adottare le misure conformi alle prescrizioni di cui all'allegato XIII (Art. 96, comma 1, lettera a, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• predisporre l'accesso e la recinzione del cantiere con modalità chiaramente visibili e individuabili (Art. 96, comma 1, lettera b, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• curare la disposizione o l'accatastamento di materiali o attrezzature in modo da evitarne il crollo o il ribaltamento (Art. 96, comma 1, lettera c, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• curare la protezione dei lavoratori contro le influenze atmosferiche che possono compromettere la loro sicurezza e la loro salute (Art. 96, comma 1, lettera d, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• curare le condizioni di rimozione dei materiali pericolosi, previo, se del caso, coordinamento con il committente o il responsabile dei lavori (Art. 96, comma 1, lettera e, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• curare che lo stoccaggio e l'evacuazione dei detriti e delle macerie avvengano correttamente (Art. 96, comma 1, lettera f, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• attuare quanto previsto nei piani di sicurezza (Art. 100, comma 3, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.); • verificare affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni accedano alle zone che li

espongono ad un rischio grave e specifico (Art. 19, comma 1, lettera b, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.); • richiedere l'osservanza delle misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare

istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato e inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa (Art. 19, comma 1, lettera c, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Responsabilità

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• informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione (Art. 19, comma 1, lettera d, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• astenersi, salvo eccezioni debitamente motivate, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave ed immediato (Art. 19, comma 1, lettera e, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);

• segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente sia le deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, sia ogni altra condizione di pericolo che si verifichi durante il lavoro, delle quali venga a conoscenza sulla base della formazione ricevuta (Art. 19, comma 1, lettera f, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.).

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Analisi dell’area di cantiere

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4. ANALISI DELL’AREA DI CANTIERE

Nella seguente tabella sono analizzati i rischi relativi all’area del cantiere (rischi ambientali presenti nell’area, rischi trasmessi al cantiere dall’area circostante e rischi trasmessi dal cantiere all’area circostante): in corrispondenza degli elementi considerati sono indicate le scelte progettuali, le procedure e le misure di prevenzione e protezione.

4.1. CARATTERISTICHE DEL SITO E OPERE CONFINANTI

Caratteristiche generali del sito

Le aree oggetto di intervento si trovano all'interno dei Comuni di Ancona, Camerano, Offagna, Agugliano, Polverigi, Falconara Marittima, Camerata Picena, Chiaravalle e Montemarciano ed eventualmente negli altri Comuni nei quali la Multiservizi gestisce o potrebbe in futuro gestire il Servizio Idrico Integrato. Le aree su cui dovranno essere svolti gli interventi non sono al momento note e pertanto non è possibile in questa fase individuare i possibili rischi e le possibili interferenze del cantiere con la situazione su cui le Ditte andranno ad intervenire. I lavori da realizzare verranno definiti di volta in volta dal Direttore Lavori e ad ognuno di essi corrisponderà un sub-cantiere. In funzione della tipologia e della durata del singolo sub-cantiere, delle imprese esecutrici che interverranno, anche non contemporaneamente, e degli eventuali elementi che contribuiranno ad aggravare il rischio delle lavorazioni da effettuare, verranno introdotte modifiche ed aggiornamenti al presente Piano di Sicurezza e Coordinamento da parte del Coordinatore in fase di esecuzione. Tale premessa è valida per tutti quegli aspetti che devono essere preventivamente valutati dall'impresa in accordo con la Direzione Lavori ed il Coordinatore per la sicurezza in fase esecutiva ed in particolare: - per le caratteristiche geologiche ed idrogeologiche; - per la presenza di eventuali opere aeree esistenti; - per la presenza di linee elettriche, telefoniche, reti fognarie, gas metano e per l'eventuale presenza di cavi di

trasmissione militare.

4.2. RISCHI ADDIZIONALI TRASMESSI AL CANTIERE DALL’AMBIENTE ESTERNO

Caduta di materiali dall'alto

Scelte progettuali, procedure e misure preventive e protettive

Verificare preventivamente la presenza di cantieri edili nella zona oggetto di ogni singolo intervento ed eventualmente aggiornare il PSC in funzione delle condizioni locali.

Gas

Scelte progettuali, procedure e misure preventive e protettive

Durante lo scavo occore porre attenzione alla presenza di gas proveniente da eventuali perdite sulla rete non localizzate nell'area interessata dallo scavo. Prima di iniziare operazioni a caldo all'interno dello scavo l'impresa appaltatrice dovrà verificare, con idonea strumentazione, la oresenza di gas.

Cantieri e gru interferenti

Scelte progettuali, procedure e misure preventive e protettive

Verificare preventivamente la presenza di cantieri edili e attività nella zona oggetto di ogni singolo intervento ed eventualmente aggiornare il PSC in funzione delle condizioni locali.

Polveri fumi e vapori

Scelte progettuali, procedure e misure preventive e protettive

Verificare preventivamente la presenza di cantieri edili nella zona oggetto di ogni singolo intervento ed eventualmente aggiornare il PSC in funzione delle condizioni locali.

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Analisi dell’area di cantiere

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Lavori in presenza di traffico stradale

Scelte progettuali, procedure e misure preventive e protettive

I lavori verranno realizzati in massima parte su strada pubblica aperta al traffico veicolare. In tal caso dovranno essere rispettate le prescrizioni previste dal Decreto Interministeriale 04 marzo 2013 per le attività lavorative che si svolgono in presenza di traffico veicolare. L'Impresa Appaltatrice dovrà provvedere ad un adeguato confinamento del cantiere, alla sua corretta segnalazione mediante cartelli monitori e segnali luminosi, per segnalare anche durante le ore notturne le aree di pericolo. Il personale deve essere dotato di idoneo abbigliamento ad alta visibilità. Attenersi alla segnalazione del cantiere secondo gli schemi tipo previsti dal del D.M. 10 luglio 2002. Prendere accordi preventivi con la competente Polizia Locale in caso di eventuali modifiche della viabilità e la predisposizione della relativa segnaletica.

4.3. RISCHI TRASMESSI DALLE ATTIVITÀ DI CANTIERE ALL’AMBIENTE ESTERNO

Caduta materiali dall'alto

Scelte progettuali, procedure e misure preventive e protettive

Lo stoccaggio dei materiali dovrà essere effettuato al di fuori della vie di transito in modo razionale e tale da non creare ostacoli. L'Assistente di cantiere ha il compito di porre particolare attenzione alle cataste, alle pile e ai mucchi di materiale che possono crollare o cedere alla base nonché ad evitare il deposito di materiali in prossimità dei cigli di scavi (in necessità di tali depositi l'Impresa Appaltatrice dovrà provvedere ad idonea puntellatura). La loro movimentazione dovrà avvenire con mezzi idonei al tipo di materiale movimentato. Il sollevamento dei materiali dovrà avvenire nell'ambito esclusivo del cantiere confinato.

Emissione di fumi, gas o vapori

Scelte progettuali, procedure e misure preventive e protettive

Da valutare in funzione di ogni singolo cantiere

Gas

Scelte progettuali, procedure e misure preventive e protettive

Verificare l'eventuale presenza di condotte gas prima di procedere all'esecuzione degli scavi ed eseguando sondaggi anche a mano per salvaguardare l'eventuale condotta gas esistente.

Incendio

Scelte progettuali, procedure e misure preventive e protettive

Le attività previste per gli interventi sulle tubazioni soprattutto in caso di presenza condotte per gas metano, dovranno essere realizzate avendo cura di non generare emissione di gas verso l'ambiente circostante che possa creare delle miscele esplosive; l'area di lavoro dovrà essere sempre ben ventilata e verificata costantemente la presenza di gas. Per i mezzi da lavoro si dovrà porre molta attenzione alla loro manutenzione e pulizia e procedere con cautela ai rifornimenti eseguiti in cantiere

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Analisi dell’area di cantiere

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Emissioni di polveri, fibre

Scelte progettuali, procedure e misure preventive e protettive

Durante i lavori di scavo, carico e relativo trasporto delle terre di risulta si produrranno in cantiere considerevoli quantità di polvere, che pur essendo inerte va vista sempre comunque come fonte di inquinamento verso l'esterno del cantiere. Sarà cura dell'Impresa adottare i mezzi ed i sistemi atti a ridurre al minimo tale evenienza (es. cautela nelle movimentazioni). Rimarrà comunque necessario durante il lavoro di movimentazione delle terre innaffiare abbondantemente con acqua le stesse affinché sia evitato il sollevamento della polvere. In caso di intervento sulle condotte in fibrocemento contenente amianto dovrà essere attuata l'apposita procedura allegata al presente PSC.

Emissioni di rumore verso l'esterno

Scelte progettuali, procedure e misure preventive e protettive

Per l'utilizzo di mezzi od attrezzature particolarmente rumorose, l'Appaltatore dovrà rispettare gli orari imposti dai regolamenti locali, qualora vi fosse la necessità di impiego delle suddette attrezzature in orari non consentiti, si dovrà fare apposita richiesta al Comune per ottenere l'idonea autorizzazione in deroga. Prima di iniziare le lavorazioni che presuntivamente possano portare a dei livelli di rumorosità di picco superiori ai 90 dB(A) dovrà essere informato il Coordinatore per l'esecuzione dei lavori e l'Assistente di cantiere che provvederanno a dare precise informazioni riguardo al rischio menzionato. L'Impresa Appaltatrice è tenuta a rispettare in termine di prevenzione e di protezione dal rumore i requisiti del D.L. 277/91, inclusa la fornitura dei mezzi di protezione individuali per i lavoratori, quando necessari.

Caduta negli scavi

Scelte progettuali, procedure e misure preventive e protettive

Il pericolo si può manifestare con maggior probabilità in caso di scavi in prossimità di abitazioni o in aree con significativa presenza di pedoni Nelle adiacenze delle aree di intervento l'area di cantiere dovrà essere tassativamente transennata ed in prossimità di ingressi e transiti pedonali dovrà essere comunque garantito l’accesso in condizioni di sicurezza.

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Fasi di organizzazione

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5. FASI DI ORGANIZZAZIONE

Elenco delle fasi organizzative

� viabilità ordinaria � recinzione mobile (transenne, nastro segnaletico) � Delimitazione dell'area con elementi in ferro � Delimitazione lavori stradali

viabilità ordinaria

Categoria Viabilità

Descrizione (Tipo di intervento)

Prescrizioni sulla viabilità. Delimitazione del tracciato di cantiere con picchetti e modine. Cantiere in progressione continua Investimento da utenti della strada con autoveicoli in movimento

Rischi individuati nella fase

caduta dall'alto Molto alto

caduta di materiali dall'alto Molto alto

interferenze con altri mezzi Molto alto

investimento Alto

movimentazione manuale dei carichi Alto

punture, tagli, abrasioni, ferite Alto

ribaltamento Medio

rumore Medio

scivolamenti e cadute Molto basso

urti, colpi, impatti Medio

Procedure operative

Predisporre la segnaletica stradale di preavvertimento, mediante l'impiego di movieri. Predisposta la segnaletica secondo il codice della strada, procedere con la recinzione dell'area di cantiere.

Misure preventive e protettive

In caso di strade aperte al normale traffico contattare la Polizia Locale per la regolamentazione della viabilità, necessaria al confinamento del cantiere.

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Fasi di organizzazione

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Recinzione mobile (transenne, nastro segnaletico)

Categoria Recinzione

Descrizione (Tipo di intervento)

Recinzione mobile di cantiere eseguita transenne, paletti su basi in cemento o plastica, nastro segnalatore di colore rosso/bianco.

Fattori di rischio utilizzati nella fase

Attrezzature � autocarro

Rischi individuati nella fase

cesoiamento - stritolamento Medio

investimento Medio

movimentazione manuale dei carichi Medio

punture, tagli, abrasioni, ferite Medio

ribaltamento Medio

rumore Medio

urti, colpi, impatti Medio

Procedure operative

Se interessa o è nell'immediata vicinanza della sede stradale istituire un sistema di segnalazione manuale con palista. Durante le fasi di scarico dei materiali vietare l'avvicinamento del personale e di terzi, medianti avvisi e sbarramenti. Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. A tutti coloro che devono operare in prossimità di zone di transito veicolare vanno forniti gli indumenti fluorescenti e rifrangenti aventi le caratteristiche previste dal decreto del 9 giugno 1995.In questa fase i lavoratori devono indossare scarpe di sicurezza, guanti, facciale filtrante. Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore.

Delimitazione dell'area con elementi in ferro

Categoria Delimitazione area di cantiere

Descrizione (Tipo di intervento)

Lavori di realizzazione di recinzione esterna con elementi in lamiera zincata chiusa in area urbana

Fattori di rischio utilizzati nella fase

Attrezzature � Autocarro � Martello demolitore elettrico � Utensili elettrici portatili

Rischi individuati nella fase

Caduta a livello e scivolamento Medio

Contatti con macchinari o organi in moto Basso

Folgorazione per uso attrezzature elettriche Medio

Investimento Molto alto

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Fasi di organizzazione

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Microclima severo per lavori all'aperto Medio

Movimentazione manuale dei carichi Medio

Polveri, fibre Medio

Proiezione di schegge e frammenti di materiale Basso

Punture, tagli, abrasioni, ferite Basso

Rumore Medio

Urti, colpi, impatti, compressioni Basso

Vibrazioni Medio

Procedure operative

Istruzioni di montaggio Il montaggio delle recinzioni o delimitazioni deve avvenire secondo le istruzioni ricevute, utilizzando attrezzature idonee e mantenute in buono stato di conservazione; gli addetti al montaggio devono fare uso dei dispositivi di protezione individuale in dotazione. Le operazioni di montaggio devono essere eseguite da lavoratori fisicamente idonei sotto la guida di una persona esperta. Il personale utilizzato durante le operazioni di montaggio deve essere suddiviso per mansioni ben definite per le quali deve aver ricevuto una informazione e formazione adeguata alle funzioni svolte.

Misure preventive e protettive

Autocarro PRIMA DELL'USO: - Verificare accuratamente l'efficienza dei dispositivi frenanti e di tutti i comandi in genere; - Verificare l'efficienza delle luci, dei dispositivi di segnalazione acustici e luminosi; - Garantire la visibilità del posto di guida; - Controllare che i percorsi in cantiere siano adeguati per la stabilità del mezzo; - Verificare la presenza in cabina di un estintore. DURANTE L'USO: - Segnalare l'operatività del mezzo col girofaro in area di cantiere; - Non trasportare persone all'interno del cassone; - Adeguare la velocità ai limiti stabiliti in cantiere e transitare a passo d'uomo in prossimità dei posti di lavoro; - Richiedere l'aiuto di personale a terra per eseguire le manovre in spazi ristretti o quando la visibilità è incompleta; - Non azionare il ribaltabile con il mezzo in posizione inclinata; - Non superare la portata massima; - Non superare l'ingombro massimo; - Posizionare e fissare adeguatamente il carico in modo che risulti ben distribuito e che non possa subire spostamenti durante il trasporto;

- Non caricare materiale sfuso oltre l'altezza delle sponde; - Assicurarsi della corretta chiusura delle sponde; - Durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare; - Segnalare tempestivamente eventuali gravi guasti. DOPO L'USO: - Eseguire le operazioni di revisione e manutenzione necessarie al reimpiego, con particolare riguardo per pneumatici e freni, segnalando eventuali anomalie; - Pulire convenientemente il mezzo curando gli organi di comando.

Martello demolitore elettrico PRIMA DELL'USO: - Verificare che l'utensile sia del tipo a doppio isolamento (220 V), o alimentato a bassissima tensione di sicurezza (50V), comunque non collegato a terra; - Verificare l'integrità del cavo e della spina di alimentazione; - Verificare il funzionamento dell'interruttore; - Segnalare la zona esposta a livello di rumorosità elevato; - Utilizzare la punta adeguata al materiale da demolire.

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Fasi di organizzazione

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DURANTE L'USO: - Impugnare saldamente l'utensile con le due mani tramite le apposite maniglie; - Eseguire il lavoro in condizioni di stabilità adeguata; - Non intralciare i passaggi con il cavo di alimentazione; - Staccare il collegamento elettrico durante le pause di lavoro. DOPO L'USO: - Scollegare elettricamente l'utensile; - Controllare l'integrità del cavo d'alimentazione; - Pulire l'utensile; - Segnalare eventuali malfunzionamenti.

Utensili elettrici portatili PRIMA DELL'USO: - Verificare l'idoneità dell'impianto elettrico di cantiere (dichiarazione di conformità rilasciata da elettricista abilitato); - Verificare l'idoneità della macchina / attrezzatura alla specifica lavorazione (es. grado di protezione IP in ambiente bagnato); - Verificare il corretto collegamento della macchina / attrezzatura alla linea di alimentazione (cavi, interruttori, quadri, ecc...); - Verificare l'integrità delle parti elettriche visibili; - Verificare che il collegamento elettrico avvenga tramite giunto maschio fisso su parte stabile della macchina; - Verificare la presenza di dispositivi contro il riavviamento della macchina in caso di interruzione e ripresa dell'alimentazione elettrica. DURANTE L'USO: - Tutto il personale non espressamente addetto deve evitare di intervenire su impianti o parti di impianto sotto tensione; - Qualora si presenti una anomalia nell'impianto elettrico è necessario segnalarla immediatamente al responsabile del cantiere; - Il personale non deve compiere, di propria iniziativa, riparazioni o sostituzioni di parti di impianto elettrico; - Disporre con cura i conduttori elettrici, evitando che intralcino i passaggi, che corrano per terra o che possano comunque essere danneggiati; - Non inserire o disinserire macchine o utensili su prese in tensione; - Prima di effettuare l'allacciamento verificare che gli interruttori di manovra della apparecchiatura e quello posto a monte della presa siano "aperti" (macchina ferma e tolta tensione alla presa); - Se la macchina o l'utensile, allacciati e messi in moto, non funzionano o provocano l'intervento di una protezione elettrica (valvola, interruttore automatico o differenziale) è necessario che l'addetto provveda ad informare immediatamente il responsabile del cantiere senza cercare di risolvere il problema autonomamente. DOPO L'USO: - Lasciare l'attrezzatura in regolari condizioni di funzionamento; - In caso di riscontrata anomalia informare immediatamente il responsabile di cantiere o mettere fuori servizio in maniera permanente la macchina/attrezzatura.

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Fasi di organizzazione

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Delimitazione lavori stradali

Categoria Delimitazione area di cantiere

Descrizione (Tipo di intervento)

Lavori di realizzazione di recinzione esterna con new Jersey, transenne e simili in cantieri urbani

Fattori di rischio utilizzati nella fase

Attrezzature � Autocarro � Autocarro con gru

Rischi individuati nella fase

Caduta a livello e scivolamento Medio

Caduta di materiali dall'alto Molto alto

Cedimento parti meccaniche delle macchine Basso

Cesoiamento, stritolamento Alto

Crollo o ribaltamento materiali depositati Basso

Investimento Molto alto

Microclima severo per lavori all'aperto Medio

Movimentazione manuale dei carichi Medio

Proiezione di schegge e frammenti di materiale Basso

Punture, tagli, abrasioni, ferite Basso

Rumore Medio

Urti, colpi, impatti, compressioni Basso

Procedure operative

Istruzioni di montaggio Il montaggio delle recinzioni o delimitazioni deve avvenire secondo le istruzioni ricevute, utilizzando attrezzature idonee e mantenute in buono stato di conservazione; gli addetti al montaggio devono fare uso dei dispositivi di protezione individuale in dotazione. Le operazioni di montaggio devono essere eseguite da lavoratori fisicamente idonei sotto la guida di una persona esperta. Il personale utilizzato durante le operazioni di montaggio deve essere suddiviso per mansioni ben definite per le quali deve aver ricevuto una informazione e formazione adeguata alle funzioni svolte.

Misure preventive e protettive

Autocarro PRIMA DELL'USO: - Verificare accuratamente l'efficienza dei dispositivi frenanti e di tutti i comandi in genere; - Verificare l'efficienza delle luci, dei dispositivi di segnalazione acustici e luminosi; - Garantire la visibilità del posto di guida; - Controllare che i percorsi in cantiere siano adeguati per la stabilità del mezzo; - Verificare la presenza in cabina di un estintore. DURANTE L'USO: - Segnalare l'operatività del mezzo col girofaro in area di cantiere; - Non trasportare persone all'interno del cassone; - Adeguare la velocità ai limiti stabiliti in cantiere e transitare a passo d'uomo in prossimità dei posti di lavoro; - Richiedere l'aiuto di personale a terra per eseguire le manovre in spazi ristretti o quando la visibilità è incompleta; - Non azionare il ribaltabile con il mezzo in posizione inclinata;

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Fasi di organizzazione

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- Non superare la portata massima; - Non superare l'ingombro massimo; - Posizionare e fissare adeguatamente il carico in modo che risulti ben distribuito e che non possa subire spostamenti durante il trasporto; - Non caricare materiale sfuso oltre l'altezza delle sponde; - Assicurarsi della corretta chiusura delle sponde; - Durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare; - Segnalare tempestivamente eventuali gravi guasti. DOPO L'USO: - Eseguire le operazioni di revisione e manutenzione necessarie al reimpiego, con particolare riguardo per pneumatici e freni, segnalando eventuali anomalie; - Pulire convenientemente il mezzo curando gli organi di comando.

Autocarro con gru PRIMA DELL'USO: - Verificare accuratamente l'efficienza dei dispositivi frenanti e di tutti i comandi in genere; - Verificare l'efficienza delle luci, dei dispositivi di segnalazione acustici e luminosi; - Garantire la visibilità del posto di guida; - Controllare che i percorsi in cantiere siano adeguati per la stabilità del mezzo; - Verificare che nella zona di lavoro non vi siano linee elettriche aeree che possano interferire con le manovre; - Verificare l'integrità dei tubi flessibili e dell'impianto oleodinamico in genere; - Ampliare con apposite plance la superficie di appoggio degli stabilizzatori; - Verificare l'efficienza della gru, compresa la sicura del gancio; - Verificare la presenza in cabina di un estintore. DURANTE L'USO: - Non trasportare persone all'interno del cassone; - Adeguare la velocità ai limiti stabiliti in cantiere e transitare a passo d'uomo in prossimità dei posti di lavoro; - Non azionare la gru con il mezzo in posizione inclinata; - Non superare la portata massima e del mezzo e dell'apparecchio di sollevamento; - Non superare l'ingombro massimo; - Posizionare e fissare adeguatamente il carico in modo che risulti ben distribuito e che non possa subire spostamenti durante il trasporto; - Assicurarsi della corretta chiusura delle sponde; - Durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare; - Segnalare tempestivamente eventuali malfunzionamenti o situazioni pericolose; - Utilizzare adeguati accessori di sollevamento; - Mantenere i comandi puliti da grasso, olio, ecc...; - In caso di visibilità insufficiente richiedere l'aiuto di personale per eseguire le manovre. DOPO L'USO: - Eseguire le operazioni di revisione e manutenzione necessarie al reimpiego a motore spento; - Posizionare correttamente il braccio telescopico e bloccarlo in posizione di riposo; - Pulire convenientemente il mezzo; - Segnalare eventuali guasti.

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Organizzazione gestione emergenze

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6. ORGANIZZAZIONE PREVISTA PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE

Cassetta di medicazione

Messa a disposizione della cassetta di medicazione

L'appaltatore, prima dell'inizio effettivo dei lavori deve provvedere a costituire in cantiere, in posizione fissa, ben visibile e segnalata, e facilmente accessibile un pacchetto di medicazione il cui contenuto è indicato allegato 1 del D.M. 15 luglio 2003, n. 388. Il contenuto del pacchetto di medicazione dovrà essere mantenuto in condizioni di efficienza e di pronto impiego, nonché dovrà essere prontamente integrato quando necessario. L'appaltatore dovrà provvedere, entro gli stessi termini , a designare un soggetto, opportunamente formato (art. 3, D.M. 15 luglio 2003, n. 388), avente il compito di prestare le misure di primo intervento interno al cantiere e per l'attivazione degli interventi di pronto soccorso.

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Relazione dell’organizzazione del cantiere

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7. RELAZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE

RELAZIONE ORGANIZZAZIONE CANTIERE RECINZIONE - RECINZIONE CON ELEMENTI IN FERRO, RETE, ... L'area interessata dai lavori dovrà essere completamente recintata, allo scopo di garantire il divieto di accesso ai non addetti ai lavori. La recinzione dovrà risultare sufficientemente robusta e visibile. Allo scopo dovrà avere, salvo diverso avviso del regolamento edilizio comunale, un'altezza di metri 2,00 da terra e potrà essere costituita da reti plastiche colorate (arancione) e/o metalliche elettrosaldate impostate su strutture portanti lignee o in ferro. Le partizioni devono essere opportunamente controventate, per contrastare efficacemente l'azione del vento e le altre eventuali forze orizzontali accidentali. Per quanto concerne il dimensionamento, la tipologia e il numero degli accessi, con eventuale separazione tra accesso pedonale e veicolare, si dovrà fare riferimento al lay-out del sub-cantiere oggetto dei lavori. L'accesso di cantiere dovrà avere un passo di larghezza che superi di almeno 1,40 metri il massimo limite di sagoma dei veicoli in transito, segnalando opportunamente il possibile transito dei pedoni. Sugli accessi devono essere esposti i cartelli di divieto, pericolo e prescrizioni, in conformità al titolo IV del D.Lgs. n. 81/08 e il cartello d'identificazione di cantiere, conforme alla circolare del ministero dei lavori pubblici n. 1729/ul 01/06/1990. In zona trafficata da pedoni e/o da veicoli, durante le ore notturne ed in tutti i casi di scarsa visibilità, si dovrà provvedere a munire la barriere di testata di idonei apparati di colore rosso a luce fissa e la recinzione deve essere illuminata. L'illuminazione non dovrà costituire un pericolo elettrico, pertanto dovrà essere a bassissima tensione di alimentazione, fornita da sorgente autonoma o tramite trasformatore di sicurezza, o se posta ad un'altezza superiore a 200 centimetri da terra anche a bassa tensione (220 Volt) ma con idoneo grado d'isolamento e protezione. Il segnale "lavori" deve essere munito di analogo apparato luminoso di colore rosso a luce fissa. Lo sbarramento obliquo che precede eventualmente la zona di lavoro deve essere integrato da dispositivi a luce gialla lampeggiante, in sincrono o in progressione (luci scorrevoli). I margini longitudinali della zona lavori possono essere integrati con analoghi dispositivi a luce gialla fissa. Sono vietate le lanterne, od altre sorgenti luminose, a fiamma libera. Per la protezione dei pedoni, se non esiste un marciapiede o questo sarà occupato dal cantiere, si provvedere a delimitare un corridoio di transito pedonale, lungo il lato o i lati prospicienti il traffico veicolare, della larghezza di almeno 1,00 metro. Detto marciapiede potrà essere costituito da marciapiede temporaneo costruito sulla carreggiata oppure da un striscia di carreggiata protetta, sul lato del traffico, da barriere o da un parapetto di circostanza segnalati dalla parte della carreggiata. Se il cantiere (o i suoi depositi) determina un restringimento della carreggiata, si provvederà ad apporre il segnale di pericolo temporaneo di strettoia. Se la larghezza della strettoia è inferiore a 5,60 metri occorre istituire il transito a senso unico alternato, regolamentato a vista (con segnale dare precedenza nel senso unico alternato), da manovrieri (muniti di apposita paletta o bandiera di colore arancio fluorescente) o a mezzo semafori, in accordo con le autorità preposte (comune, provincia, ANAS). BARACCAMENTI - BARACCHE DI CANTIERE Trattandosi di cantiere localizzato in zone cittadine, si ritiene che i lavoratori possano usufruire dei servizi igienico assistenziali già disponibili nel territorio quali: refezione, alloggio, assistenza medica. Qualora la dislocazione del cantiere sia tale da non poter usufruire dei servizi assistenziali, l'Impresa Appaltatrice provvederà a fornire il cantiere di idoneo/i bagno/i chimico/i. Sarà comunque da prevedere un prefabbricato da adibire ad ufficio. Il locale dovrà essere opportunamente coibentato, illuminato, ventilato, riscaldato durante la stagione fredda e ben installato in modo da evitare il ristagno di acqua sotto la base. Il locale ufficio dovrà rispettare i requisiti normativi vigenti al momento dell'appalto, garantire la necessaria cubatura e tutte le condizioni di microclima richieste per similari luoghi di lavoro. Bagni chimici Nel caso in cui il cantiere debba essere dotato di locali per i servizi igienico assistenziali di cantiere del tipo chimico, il numero di gabinetti non potrà essere in ogni caso inferiore a 1 ogni 10 lavoratori occupati per turno . Le caratteristiche dei bagni chimici adottate non dovranno essere inferiori alle seguenti: 1. il bagno sarà costruito con materiali non porosi o a bassa porosità tale da permettere una rapida pulizia e

decontaminazione; 2. le dimensioni minime interne non saranno inferiori a 100x100 cm per la base e 240 cm per l'altezza; 3. sarà provvisto di griglie di areazione che assicureranno un continuo ricambio d'aria;

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Relazione dell’organizzazione del cantiere

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4. il tetto sarà costituito da materiale semitrasparente in modo da garantire un sufficiente passaggio della luce, 5. la porta sarà dotata di sistema di chiusura a molla e di un sistema di segnalazione che indicherà quando il

bagno è libero od occupato; 6. il bagno sarà dotato di tubo di sfiato che, inserito nella vasca reflui, fuoriuscirà dal tetto evitando così che

all'interno si formino cattivi odori; 7. la vasca reflui sarà dotata di sistema di schermatura in grado di impedire eventuali schizzi di materiale fecale

e/o urine. la schermatura avrà caratteristiche tali da consentire la pulizia e la decontaminazione; 8. la vuotatura della vasca sarà effettuata almeno ogni 24/48 ore, tenendo conto anche della situazione

meteorologica e della numerosità dell'utenza; 9. in occasione della vuotatura sarà effettuato un lavaggio dell'intero bagno mediante uso di acqua sotto pressione STOCCAGGIO MATERIALI Lo stoccaggio dei materiali viene effettuato al di fuori delle vie di transito in modo razionale e tale da non creare ostacoli. Viste le caratteristiche del cantiere, si lascia all'Impresa la scelta di individuare zone da adibire allo stoccaggio del materiale, scelta che verrà poi convalidata dalla D.L. e dal Coordinatore per l'esecuzione dei lavori, per quanto di competenza. L'Assistente di cantiere ha il compito di porre particolare attenzione alle cataste, alle pile e ai mucchi di materiale che possono crollare o cedere alla base nonché ad evitare il deposito di materiali in prossimità dei cigli di scavi (in necessità di tali depositi l'Impresa Appaltatrice dovrà provvedere ad idonea puntellatura). DEPOSITO GAS E CARBURANTI Per il deposito di gas carburanti e olii si provvede alla realizzazione di idonei depositi da realizzare secondo la normativa antincendio, seguendo se necessario il progetto di un tecnico abilitato. SMALTIMENTO RIFIUTI I rifiuti prodotti nel cantiere saranno smaltiti secondo quanto disposto dalla normativa vigente. Viene indicato come rifiuto non solo le sostanze e gli oggetti che si possono considerare tali fin dall'origine (immondizia), ma anche quelle sostanze ed oggetti non più idonei a soddisfare i bisogni cui essi erano originariamente destinati pur se non ancora privi di valore economico. Il D.Lgs. n 152/06 e s.m.i. è la normativa quadro che regolamenta lo smaltimento dei rifiuti e prende in esame e normalizza le varie fasi dello smaltimento dei rifiuti che comprendono il conferimento, la raccolta, lo spazzamento, la cernita, il trasporto, il trattamento e il deposito temporaneo e definitivo. Tali attività sono considerate di pubblico interesse giacché tra l'altro possono arrecare danno alla salute dei cittadini ed essere causa di inquinamento ambientale. L'impresa in qualità di “produttore del rifiuto” è l'unica esclusiva responsabile a tutti gli effetti di legge della gestione dei rifiuti prodotti nell'ambito del presente contratto di appalto.

È fatto obbligo all'impresa appaltatrice di provvedere a propria cura e spese alla gestione dei materiali provenienti da demolizioni, da scavi o da pulizia di condotte di fognatura, mediante trasporto in discarica autorizzata od altra forma di smaltimento prevista dal Decreto Legislativo 152/06 e s.m.i. e relative norme di attuazione e Leggi Regionali vigenti.

TRASPORTO DI MATERIALE ALL'INTERNO DEL CANTIERE E L UNGO LE STRADE Il trasporto di materiale dovrà essere eseguito mediante idonei mezzi (camion) la cui guida sarà affidata a personale abilitato e pratico. I materiali dovranno essere opportunamente vincolati e la loro velocità sarà contenuta e rispettosa della segnaletica all'uopo sistemata in cantiere. Gli spostamenti effettuati a mezzo semoventi saranno preceduti da idonea imbragatura del carico, secondo le specifiche norme ed eseguiti da personale pratico e capace. CONFEZIONAMENTO DI MALTE Per il confezionamento di piccole quantità di malte e calcestruzzi sarà prevista l'installazione di una betoniera a bicchiere (alimentata da gruppo elettrogeno o accoppiata a piccoli mezzi meccanici). IMPIANTI - IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE Vista la natura dell'intervento, non si ritiene utile predisporre un impianto elettrico di cantiere. Nel caso in cui l'Impresa decidesse diversamente, si ricorda quanto segue. Per impianto elettrico di cantiere si considera tutta la rete di distribuzione posta a valle del punto di consegna

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(misuratore) installato dall'Ente erogatore. A valle del punto di consegna verrà installato un interruttore onnipolare (entro tre metri), il cui distacco toglie tensione a tutto l'impianto. Da questo punto parte la linea che alimenta il quadro generale con summontato un interruttore generale magnetotermico opportunamente tarato contro le sovracorrenti (sovraccarichi e cortocircuiti), che alimenta le linee dell'impianto di cantiere, ognuna delle quali deve essere protetta da un interruttore differenziale (Id<0.3-0.5 A). Completeranno l'impianto eventuali quadri secondari e quadretti di piano. Tutti i quadri elettrici di cantieri devono essere conformi alla norma CEI EN 60439-4 (CEI 17-13/4) con grado di protezione minimo IP43 (IP44 secondo la Guida CEI 64-17 fasc. n. 5492). La rispondenza alla norma di un quadro di cantiere (ASC) è verificata tramite l'applicazione sul quadro di una targhetta dove sono leggibili il nome del costruttore e marchio di fabbrica dell'ASC, la designazione del tipo o numero d'identificazione; EN 60439-4, la natura e il valore nominale della corrente; le tensioni di funzionamento di impiego e nominale. Ogni quadro deve avere un dispositivo per l'interruttore di emergenza, se il quadro non è chiudibile a chiave può assolvere a tale scopo l'interruttore generale di quadro. Le linee devono essere costituite: per posa mobile, con cavi del tipo H07RN-F o di tipo equivalente ai fini della resistenza all'acqua e all'abrasione, in ogni caso opportunamente protetti contro i danneggiamenti meccanici (transito di persone e mezzi, movimentazione carichi a mezzo di gru e autogrù); nella posa fissa, devono essere interrate ad una profondità non inferiore a 0,50 metri e protette superiormente con laterizi. Le prese a spina devono essere conformi alla norma CEI EN 60309 (CEI 23-12) e approvate da IMQ, con grado di protezione non inferiore ad IP44. Le prese a spina devono essere protette da interruttore differenziale da Id=0,03 A. Le prese a spina delle attrezzature di potenza superiore a 1000 W devono potersi inserire o disinserirsi a circuito aperto. Protezione contro i contatti indiretti La protezione contro i contatti indiretti potrà essere assicurata: mediante sorgente di energia SELV e PELV (tensione nominale =50 V c.a. e 120V c.c.); mediante impianto di terra coordinato con interruttore differenziale idoneo*; mediante componenti elettrici di classe II o con isolamento equivalente; per mezzo di luoghi non conduttori; per separazione elettrica. Gli impianti elettrici installati nei locali servizi del cantiere (baracche per uffici, bagni, spogliatoi, ...) possono essere di tipo ordinario (norma CEI 64-8). Illuminazione di cantiere In cantiere deve essere garantito un livello di illuminamento non inferiore a 30 lux, ottenuta tramite: lampade o proiettori alimentati a 220V direttamente dalla rete (grado di protezione IP55); lampade a bassissima tensione di sicurezza (obbligatorie nei luoghi conduttori ristretti) tramite trasformatore di

sicurezza; lampade a sorgente autonoma (segnalazione di cantiere e nei luoghi conduttori ristretti). * Per i cantieri la tensione limite di contatto (UL) è limitata a 25V c.a. e 60V c.c.. Pertanto in un cantiere caratterizzato da un impianto TT (senza propria cabina di trasformazione), la protezione dai contatti indiretti sarà realizzata con una resistenza dell'impianto di terra di valore massimo pari a Rt=25/I, dove I è il valore in ampere della corrente di intervento in 5 secondi del dispositivo di protezione. Adempimenti L'impianto elettrico deve essere eseguito da ditta abilitata che a fine lavori effettuerà il collaudo dell'impianto e rilascerà la dichiarazione di conformità ai sensi del DM 37/08 La omologazione dell'impianto di terra deve essere presentata (mod.B) al Dipartimento ISPESL territorialmente competente, entro trenta giorni dalla messa in opera, a cura dell'appaltatore. Per accertare lo stato di efficienza dell'impianto di terra deve essere effettuate, con periodicità biennale, verifiche periodiche da parte dell'Azienda USL competente territorialmente, tramite i Presidi Multizonali di Prevenzione. Impianto di protezione contro le scariche atmosferi che di cantiere L'impianto di protezione contro le scariche atmosferiche è richiesto per proteggere le strutture metalliche e le opere provvisionali all'aperto di grande dimensione. Sarà cura dell'appaltatore verificare, in base alla effettiva consistenza delle strutture metalliche poste in opera in cantiere, la rispondenza delle presenti previsioni a quelle reali. L'eventuale impianto dei terra dovrà essere eseguito secondo le norme CEI 81-1. IMPIANTI - IMPIANTO IDRICO E FOGNARIO DI CANTIERE Dovranno essere realizzati idonei impianti di adduzione dell'acqua potabile e dell'acqua necessaria alle lavorazioni

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nonché allo smaltimenti delle acque nere e meteoriche di cantiere. L'impianto idrico di cantiere deve allacciarsi, previa autorizzazione dell'ente erogatore, all'acquedotto. La distribuzione dell'acqua potrà essere eseguita con tubazioni flessibili in polietilene o in acciaio zincato tipo mannesmann. Punti di erogazione dell'acqua dovranno essere distribuiti su tutto il cantiere. Se interrate, le tubazioni vanno protette contro gli scavi accidentali e collegate all'impianto di terra contro i contatti indiretti. In ogni caso dovrà garantirsi acqua potabile in quantità sufficiente ai lavoratori in cantiere anche mediante l'utilizzo di acqua potabile in bottiglie o idonee taniche, data la particolarità dei cantieri. L'impianto fognario potrà essere realizzato con tubazioni in PVC interrate. Le acque reflue e meteoriche devono essere smaltite mediante modalità tali da evitare, prevenire e ridurre l'inquinamento del suolo, delle falde e delle acque superficiali, nel rispetto delle prescrizioni vigenti in materia. È obbligatorio l'allacciamento alla pubblica fognatura nel qual caso occorrerà prendere i preventivi contatti con l'ente gestore dell'impianto cittadino. Nel caso in cui l'allacciamento non sia tecnicamente realizzabile si deve provvedere allo scarico in corpo idrico superficiale o, in alternativa, allo scarico su suolo nel rispetto della normativa vigente (D.L. n. 152/99) ovvero allo stoccaggio dei reflui e al loro trasporto periodico e conferimento agli impianti di trattamento reflui autorizzati. IMPIANTI - SERBATOI CARBURANTE Serbatoi di carburante mobili Attuare le norme tecniche riportate nel DM Interno 19 marzo 1990, che regola l'installazione e l'utilizzo di contenitori-distributori mobili ad uso privato per liquidi di categoria C (gasolio) esclusivamente destinati al rifornimento di macchine ed auto all'interno di cantieri stradali, ferroviari ed edili. In particolare il contenitore distributore deve avere un'area di contorno, avente una profondità di 3 m, completamente sgombra e priva di vegetazione. Stessa distanza deve essere mantenuta dalla recinzione di cantiere e da altri fabbricati. Devono comunque essere osservati i divieti e le limitazioni previsti dal DM 31 luglio 1934. In prossimità dell'impianto devono essere installati almeno 3 estintori portatili di tipo approvato per classi di fuoco A-B-C, con capacità estinguente non inferiore a 39A 144B C. MACCHINE DI CANTIERE - MACCHINE VARIE DI CANTIERE In funzione della natura dell'appalto, non è possibile allo stato attuale definire un layout di cantiere nel quale vengano specificate le installazione di eventuali macchine di cantiere. Sarà cura del Coordinatore per la Sicurezza in fase esecutiva definire e verificare per ogni sub-cantiere la disposizione di queste. MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Per la movimentazione dei materiali dovranno essere usati quanto più possibile mezzi ausiliari atti a ridurre gli sforzi fisici delle persone. Per le operazioni di sollevamento manuale si adotteranno idonee misure organizzative atte a ridurre il rischio dorso-lombare conseguentemente alla movimentazione di detti carichi. Ad esempio: carichi individuali inferiori a 30 kg, carichi di limitato ingombro, ecc. MEZZI PERSONALI DI PROTEZIONE In relazione ai rischi specifici connessi con le varie lavorazioni, il personale sarà dotato dei corrispondenti dispositivi di protezione individuale (DPI). Tali DPI saranno dati in consegna a ogni singolo addetto; all'atto della consegna sarà raccomandato l'impiego del mezzo stesso in tutti quei casi in cui le condizioni di lavoro lo imporranno, facendo così opera di formazione ed informazione ai sensi di quanto previsto nel D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e secondo le indicazioni riportate nel presente piano in relazione ad ogni fase di lavoro. A titolo generale si può prevedere l'utilizzo di ciascun mezzo di protezione secondo quanto riportato nel seguito. Protezioni della testa Nelle circostanze in cui si incontri la possibilità di caduta di materiale o di attrezzature dall'alto o la possibilità di rischio di urti contro ostacoli fissi ad un'altezza d'uomo deve essere utilizzato il casco di protezione, tale obbligo verrà manifesto mediante affissione del relativo cartello segnaletico. Protezioni degli occhi Nelle lavorazioni che possono provocare la proiezione di particelle solide; ad esempio eventuale utilizzo di dischi abrasivi o da taglio è previsto l'impiego di occhiali. Protezioni delle mani L'utilizzo di guanti protettivi è previsto in tutte le operazioni che comportano manipolazione di attrezzature o contatto con materiali taglienti, abrasivi o corrosivi. Fra queste l'eventuale carico e scarico di materiale e la manipolazione di materiali con velati rischi biologici. Protezioni dei piedi L'impiego delle scarpe antinfortunistiche del tipo con suola antichiodo e dotate di puntale contro lo schiacciamento è da considerarsi obbligatorio per tutte le operazioni di cantiere. Protezione del corpo

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L'impiego delle opportune tute da lavoro è da considerarsi generalizzato. Nel caso di particolari operazioni devono essere utilizzate opportune cinture di sicurezza. Protezione delle vie respiratorie In tutti i casi di possibile diffusione di polveri o sostanze tossiche, si provvederà alla predisposizione di un sistema di controllo e di utilizzo di appropriati mezzi di protezione individuale (DPI) delle vie respiratorie. INFORMAZIONE DEI LAVORATORI I seguenti addetti dell'Appaltatore: Direttore tecnico di cantiere; Responsabile del servizio protezione e prevenzione in cantiere (RSPP); Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS); Addetti al pronto soccorso, emergenza, esodo; Assistente di cantiere; dovranno essere informati dei rischi relativi ad ogni sub-cantiere. Se ritenuto utile, di tale informativa verrà redatto apposito verbale controfirmato dalle parti. A loro volta ciascuno di essi, coordinati dal RSPP, dovrà istruire con un corso di informazione e formazione di tutti i subordinati e gli incaricati dell'Appaltatore, di breve durata ed effettuato a cura dell'Appaltatore, in quanto ogni lavoratore, prima di essere partecipe alla esecuzione dei lavori, dovrà aver seguito un corso di informazione e formazione, durante il quale gli saranno illustrati i principi base di sicurezza e lo si renderà edotto sui rischi specifici di cantiere. L'Appaltatore predisporrà un elenco del proprio personale che ha partecipato al corso. Tale elenco, che dovrà essere firmato da ciascun singolo partecipante, dovrà essere custodito in cantiere ed una copia dovrà essere consegnata al Coordinatore per l'esecuzione. Il Responsabile del servizio protezione e prevenzione dell'Appaltatore dovrà verificare che il personale utilizzato in cantiere sia quello inserito nel suddetto elenco, altrimenti provvederà al loro allontanamento. Riunioni di sicurezza dovranno essere tenute per verificare lo stato delle azioni di coordinamento. Queste riunioni dovranno essere indette e condotte dal Coordinatore per l'esecuzione, che provvederà a convocare gli interessati che, fatte salve eventuali eccezioni saranno i seguenti soggetti dell'Appaltatore: • Direttore tecnico di cantiere; • Responsabile del servizio protezione e prevenzione in cantiere (RSPP); • Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS); • Addetti al pronto soccorso, emergenza, esodo; • Assistente di cantiere; • Gli argomenti da dibattere dovranno essere: • Revisione e discussione delle regole di sicurezza; • Accorgimenti per ridurre gli incidenti; • Esame e discussione di incidenti, se presenti - casi specifici; • Richiami a specifici soggetti che non hanno osservato norme o disposizioni di sicurezza; • Emergenze; • Azioni disciplinari da prendere. Di ogni riunione verrà redatto dal Coordinatore in fase di esecuzione apposito verbale che dovrà essere firmato dalle parti. ACCERTAMENTI SANITARI PERIODICI Tutti i lavoratori, saranno esposti occasionalmente anche a rischi derivanti da: esposizione ad amianto rumore, asfalti e bitumi; pertanto verranno sottoposti a visita medica preventiva e periodica. L'Impresa Appaltatrice dovrà dimostrare, trasmettendo copia della documentazione relativa al Coordinatore in fase di esecuzione, che tutti lavoratori operanti in cantiere sono sottoposti, con periodicità individuata dalle norme sull'igiene del lavoro, agli accertamenti sanitari preventivi e periodici obbligatori in relazione alla loro esposizione a rischi specifici e che tutti coloro che operano in cantiere hanno copertura vaccinale. Il Coordinatore in fase di esecuzione dovrà controllare tali adempimenti verificando la documentazione del medico competente che l'impresa stessa deve mettere a disposizione. PRONTO SOCCORSO Stante l'ubicazione del cantiere, per l'intervento a seguito di infortunio grave, si farà capo alle strutture pubbliche. A tale scopo saranno tenuti in evidenza a cura dell'Assistente di cantiere, i numeri telefonici utili e tutte le maestranze dovranno essere informate del luogo in cui potranno trovare, all'interno del cantiere, sia l'elenco di cui sopra sia un telefono (a filo e/o cellulare) per la chiamata di urgenza. Nel locale adibito ad ufficio dovrà essere presente una cassetta di pronto soccorso il cui contenuto è indicato allegato 2 del D.M. 15 luglio 2003, n. 388. L'Impresa Appaltatrice dovrà assicurare nei sub-cantieri un adeguato numero di persone addette al primo soccorso. Gli addetti al primo soccorso, ai sensi dell'art. 3 del DM n. 388/2003, designati ai sensi dell'art.18 comma 1 lett. b del D.Lgs. 81/08, devono essere formati da specifico corso di formazione, della durata di 14 ore per le aziende appartenenti al gruppo A, di 12 ore per le aziende appartenenti ai gruppi B e C, salvo gli addetti già formati alla data di entrata in

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vigore del DM n. 388/2003. Cantieri temporanei o mobili Gruppo A Gruppo B Gruppo C Lavori in sotterraneo X Lavori con tre o più lavoratori non rientranti nel gruppo A X Lavori con meno di tre lavoratori non rientranti nel gruppo A X Prima dell'inizio dei lavori il Direttore Tecnico di cantiere dovrà presentare al coordinatore in fase di esecuzione copia dell'attestato di partecipazione a tale corso. In tutti i luoghi o mezzi in cui vengono tenuti i presidi sanitari di primo soccorso dovrà essere esposto un cartello con croce bianca su sfondo verde. Cassetta di medicazione L'appaltatore, prima dell'inizio effettivo dei lavori deve provvedere a costituire in ogni sub-cantiere, e generalmente negli automezzi data la particolarità dei lavori, in posizione fissa, ben visibile, segnalata e facilmente accessibile un pacchetto di medicazione il cui contenuto è indicato allegato 1 del D.M. 15 luglio 2003, n. 388. Il contenuto del pacchetto di medicazione dovrà essere mantenuto in condizioni di efficienza e di pronto impiego, nonché dovrà essere prontamente integrato quando necessario. GESTIONE EMERGENZA Data la particolarità dl lavoro prima dell'inizio di ogni cantiere l'Impresa Appaltatrice dovrà valutare (ed informare di ciò i lavoratori) del "luogo sicuro" che dovrà essere raggiunto nel caso in cui nel cantiere si verifichi un'emergenza. Per emergenza si intende un evento nocivo che colpisce un gruppo (una squadra di operai per esempio), una collettività (l'intero cantiere). Esempi di emergenze sono gli eventi legati agli incendi, le esplosioni, gli allagamenti, gli spargimenti di sostanze liquide pericolose, i franamenti e smottamenti. Il percorso che conduce, dall'esterno e all'interno del cantiere, al "luogo sicuro" deve essere mantenuto sgombro e fruibile dalle persone e i mezzi di soccorso in ogni circostanza. È obbligo del datore di lavoro dell'impresa esecutrice dei lavori (l'Appaltatore) provvedere a designare uno o più soggetti, opportunamente formati, incaricati di gestire le emergenze. Il datore di lavoro deve inoltre provvedere a: - organizzare i necessari rapporti con i servizi pubblici d'emergenza; - informare i lavoratori circa le misure predisposte e le misure da adottare in caso d'emergenza; - dare istruzioni affinché i lavoratori possano mettersi al sicuro in caso d'emergenza; - stabilire le procedure d'emergenza da adottare nel cantiere. Pur non essendo obbligatoria per legge la redazione del piano di emergenza per i cantieri temporanei o mobili, si fornisce a titolo esemplificato, una procedura che potrà essere adottata in cantiere nel caso in cui si verifichi un'emergenza: 1. dare l'allarme (all'interno del cantiere e allertare i Vigili del Fuoco) 2. verificare cosa sta accadendo 3. tentare un primo intervento (sulla base della formazione ricevuta) 4. mettersi in salvo (raggiungimento del "luogo sicuro") 5. effettuare una ricognizione dei presenti 6. avvisare i Vigili del Fuoco 7. attendere i Vigili del Fuoco e informarli sull'accaduto Il datore di lavoro dell'impresa esecutrice deve designare, prima dell'inizio dei lavori, uno o più lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze, ai sensi dell'art.18 comma 1 lett. b del D.Lgs. 81/08 o se stesso, salvo nei casi previsti dall'art. 31, comma 6 del decreto medesimo. I lavoratori designati devono frequentare un corso di formazione, di durata di 6 ore (durata 4 ore, di cui 2 ore di esercitazioni pratiche) per le aziende di livello di rischio basso, di 8 ore (durata 8 ore, di cui 3 ore di esercitazioni pratiche) per le aziende con rischio di livello medio, di 16 ore (durata 16 ore, di cui 4 ore di esercitazioni pratiche) per le aziende di rischio di livello alto. Cantieri temporanei o mobili Livello alto Livello medio Livello basso Cantieri temporanei o mobili in sotterrano per la costruzione, manutenzione e riparazione di gallerie, caverne, pozzi ed opere simili di lunghezza superiore a 50 m

X

Cantieri temporanei o mobili ove si impiegano esplosivi X Cantieri temporanei o mobili ove si detengono ed impiegano sostanze infiammabili e si fa uso di fiamme libere, esclusi quelli interamente all'aperto

X

Altri cantieri temporanei o mobili X

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NUMERI UTILI (Tabella da completare a cura del Coordinatore per l'esecuzione dei lavori) SERVIZIO/SOGGETTO TELEFONO Polizia 113 Carabinieri 112 Comando dei Vigili Urbani (variabile in funzione dei comuni di esecuzione dei lavori) Comando provinciale dei Vigili del Fuoco 115 Pronto soccorso ambulanza 118 Guardia medica (Ancona) 0718705620 ASUR AREA VASTA 2 07187051 ISPESL territorialmente competente 071201041 Direzione provinciale del Lavoro territorialmente competente INAIL territorialmente competente 0712273111 Acquedotto (segnalazione guasti) 0712893330 Elettricità (segnalazione guasti) 803500 Gas (segnalazione guasti) (variabile in funzione dei comuni di esecuzione dei lavori) Direttore dei lavori 0712893504 - 3484761946 Coordinatore per l'esecuzione (attualmente da definirsi) Responsabile della sicurezza cantiere (se previsto) Responsabile del servizio di prevenzione (appaltatore) PREVENZIONE INCENDI Nel cantiere sono previste le possibili fonti d'innesco incendio riportate nella tabella seguente. FONTI DI PERICOLO INCENDIO SI NO DEPOSITO BITUME X DEPOSITO GPL (SERBATOIO) X DEPOSITO GPL (BOMBOLE) X DEPOSITO ACETILENE X DEPOSITO OSSIGENO X DEPOSITO VERNICI, SOLVENTI, COLLANTI X DEPOSITO LIQUIDI INFIAMMABILI (gasolio) X DISTRIBUTORE DI CARBURANTE X DEPOSITO DI LEGNAME X GRUPPO ELETTROGENO X ALTRI (specificare) Le misure specifiche da adottare durante le fasi di utilizzo dei materiali e sostanze con pericolo d'incendio sono riportate nelle procedure di prevenzione delle Fasi Lavorative, riportate successivamente. In ogni caso, in cantiere si devono custodire, in posizione facilmente raggiungibile e ben visibile, come presidi minimi antincendio, almeno due estintori a CO2 o a polvere, di potere estinguente non inferiore a 21 A 89 BC e di tipo approvato dal ministero dell'Interno. A livello organizzativo, si dovrà attuare quanto segue Deposito bitume Il bitume è un liquido combustibile che ricade nella categoria C del DM 31 luglio 1934. I depositi dovranno essere costituiti ad una distanza non inferiore a 1,50 m dalla recinzione di cantiere e di 2,00 m da fabbricati esterni al cantiere. Depositi di GPL in bombole La circolare 74/56 disciplina i depositi in bombole in tre categorie: - fino a 300 l - fino a 1.000 l - fino a 5.000 l. le bombole possono essere depositate all'aperto o in locale, purché sia al piano terra e non sia sottostante o sovrastante altri locali e non abbia alcun tipo di comunicazione con altri piani interrati o seminterrati. I recipienti vuoti possono essere depositati nello stesso edificio in cui sono presenti quelli pieni, ma non nello stesso locale. Due lati del locale devono affacciarsi su spazio scoperto, con il più vicino fabbricato a non meno di 8 metri, e nessuna parte deve confinare con attività pericolose (centrali termiche, altri depositi di materiali combustibili, …).

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Le caratteristiche interne del locale devono essere conformi alle norme succitate. Nei pressi dell'accesso al deposito deve essere posto almeno un estintore a CO2 o a polvere (21 A 89 BC di tipo approvato) e la relativa cartellonistica di sicurezza (vietato fumare, vietato usare fiamme libere). Depositi acetilene I depositi di acetilene devono essere separati da altri tipi di depositi pericolosi, per esempio quello di ossigeno. Possono applicarsi, per analogia, le stesse norme di prevenzione incendi indicate per i depositi di GPL in bombole. I mezzi estinguenti, da porre presso l'accesso al deposito, possono essere costituiti da almeno un estintore a CO2 o a polvere (di tipo approvato). Depositi di ossigeno I depositi di ossigeno devono essere separati da altri tipi di depositi pericolosi, per esempio quello di acetilene. Possono applicarsi, per analogia, le stesse norme di prevenzione incendi indicate per i depositi di GPL in bombole. I mezzi estinguenti, da porre presso l'accesso al deposito, possono essere costituiti da almeno un estintore a CO2 o a polvere (di tipo approvato). Depositi di vernici, solventi, collanti Il deposito può essere costituito all'interno di un fabbricato. La porta di accesso deve essere dotata di una soglia rialzata e il pavimento dovrà essere impermeabile. Idonea resistenza al fuoco della struttura deve essere garantita in relazione alla quantità di deposito. La superficie di aerazione deve essere non inferiore di 1/100 della superficie in pianta del locale. Porre presso l'accesso un estintore di capacità estinguente non inferiore a 21 A 89 BC, di tipo approvato, e relativa cartellonistica di sicurezza (vietato fumare, vietato usare fiamme libere). Depositi di liquidi infiammabili o combustibili (gasolio) Per la costituzione di depositi di gasolio (caratteristiche costruttive e distanze di sicurezza) bisogna attenersi alle prescrizioni contenute nel DM 31 luglio 1934. In particolare, a seconda della categoria del liquido e della quantità stoccata, si dovranno rispettare distanze di sicurezza comprese tra 1,5 m e 10 m. Porre presso l'accesso un estintore di capacità estinguente non inferiore a 21 A 89 BC, di tipo approvato, e relativa cartellonistica di sicurezza (vietato fumare, vietato usare fiamme libere). Distributori di carburante (per la particolarità dei lavori è poco probabile la presenza di tale fonte di innesco d'incendio in cantiere) Attuare le norme tecniche riportate nel DM Interno 19 marzo 1990, che regola l'installazione e l'utilizzo di contenitori-distributori mobili ad uso privato per liquidi di categoria C (gasolio) esclusivamente destinati al rifornimento di macchine ed auto all'interno di cantieri stradali, ferroviari ed edili. In particolare il contenitore distributore deve avere un'area di contorno, avente una profondità di 3 m, completamente sgombra e priva di vegetazione. Stessa distanza deve essere mantenuta dalla recinzione di cantiere e da altri fabbricati. Devono comunque essere osservati i divieti e le limitazioni previsti dal DM 31 luglio 1934. In prossimità dell'impianto devono essere installati almeno 3 estintori portatili di tipo approvato per classi di fuoco A-B-C, con capacità estinguente non inferiore a 39A 144B C. Gruppo elettrogeno L'ubicazione del gruppo elettrogeno può avvenire all'aperto oppure in locale anche non isolato da altri, nel rispetto dello norme riportate nella Circolare del ministero dell'Interno n. 31 del 31 luglio 1978. I mezzi estinguenti, da porre presso l'accesso al deposito del combustibile del gruppo elettrogeno, possono essere costituiti da almeno un estintore a CO2 o a polvere (di tipo approvato) con capacità estinguente non inferiore a 21A 89B C. Si dovrà procedere all'ottenimento del certificato di prevenzioni incendi nei casi elencati nella tabella seguente (sintesi, non esaustiva, della tabella allegata al DM 16 febbraio 1982 applicabile ai cantieri temporanei o mobili). p.to attività / deposito 3 Depositi di gas combustibili in bombole compressi di capacità da 0,75-2 mc 3 Depositi di gas combustibili in bombole disciolti o liquefatti da 75 a 500 kg 3 Deposito gasolio fuori terra di quantità superiore non 500 kg 4 Deposito GPL in bombole di quantità non superiore a 5 mc 5 Deposito di ossigeno di quantità superiore a 2 mc 8 Officine e laboratori con saldatura e taglio metalli con gas con oltre 5 addetti 15 Deposito di bitume di quantità superiore da 0,5 a 25 mc 18 Distributore di carburante per autotrazione (benzina, gasolio, miscela) 20 Deposito vernici, solventi, collanti di quantità superiore a 500 kg 24 Detenzione di esplosivi 46 Deposito di legname di quantità superiore a 5 tonnellate 64 Gruppo elettrogeno di potenza complessiva superiore a 25 kW

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7.1. LAYOUT DI CANTIERE [2]

LAY-OUT DI CANTIERE

Le aree oggetto di intervento si trovano per lo più all'interno dei Comuni di Ancona, Camerano, Offagna, Agugliano, Polverigi, Falconara Marittima, Camerata Picena, Chiaravalle e Montemarciano, si potrà intervenire anche negli altri comuni in cui la Multiservizi gestisce o potrebbe in futuro gestire il Servizio Idrico Integrato.

Le aree su cui dovranno essere svolti gli interventi non sono al momento note e pertanto non è possibile, in

questa fase, predisporre un lay-out di cantiere per i lavori in appalto.

Poiché la maggior parte dei lavori si svolgeranno su sede stradale o in prossimità di essa si ritiene utile

comunque fornire degli schemi in accordo al DM 10/07/2002 per la predisposizione di cantieri su sedi stradali

di tipo E ed F oltre a due esempi di cantieristica per interventi su condotte (CANTIERE TIPO 1 e CANTIERE

TIPO 3).

Oltre ai lay-out sopra accennati si ritiene utile aggiungere delle immagini e/o disegni relativi alla corretta posa

di cartelli e opere provvisionali in genere prevedibili per tali tipi di cantieri.

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Scavo con mezzo meccanico - Esempio di tecnica di s cavo e carico materiali

Distanza dei mezzi dagli scavi - Distanza da rispe ttare > 1 mt

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Fase di realizzazione di una conduttura - Scavo arm ato e parapetto di protezione sul ciglio dello scavo

Esempio di accesso agli scavi

L'accesso agli scavi deve avvenire con scala a piol i fissata alla sommità e sporgente oltre un metro dal piano di campagna.

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Esempio di rinterro: Il personale a terra deve mant enersi sufficientemente distante

dalle macchini operatrici .

Esempio di armatura degli scavi con cassoni metalli ci

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Cantiere a ridosso si intersezione con auto in sost a. Dispositivi luminosi se il

cantiere rimane aperto anche durante le ore notturne o in condizioni di scarsa

visibilità

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Cantiere che occupa l'intera semicarreggiata con deviazione dei due sensi di marcia sull'altra semicarreggiata

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Cantiere di breve durata con deviazione di uno dei due sensi di marcia

Se nella zona lavori sono eseguiti scavi,al posto dei coni occorre posizionare barriere di

protezione

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Cantiere di lunga durata con deviazione di uno dei due sensi di marcia

Se nella zona lavori sono eseguiti scavi,al posto dei delineatori flessibili occorre posizionare

barriere di protezione

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Cantiere che occupa anche il marciapiede con realiz zazione d i percorso pedonale protetto

Con larghezza della carreggiata residua maggiore o uguale a metri 5.60 tale da

non richiedere l'imposizione del senso unico alternato.

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Cantiere su tratto rettilineo con auto in sosta

Dispositivi luminosi se il cantiere rimane aperto anche durante le ore notturne o in condizioni di

scarsa visibilità

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Veicolo di lavoro accostato al marciapiede

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Veicolo accostato al marciapiede

Con larghezza della carreggiata residua maggiore o uguale a metri 5.60 tale da

non richiedere l'imposizione del senso unico alternato.

Dispositivi luminosi da impiegarsi se il cantiere rimane aperto anche nelle ore

notturne o in condizioni di scarsa visibilità

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Veicolo di lavoro al centro della carreggiata.

Con larghezza della carreggiata residua maggiore o uguale a metri 5.60 tale da non richiedere

l'imposizione del senso unico alternato.

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ESEMPI DELIMITAZIONE CANTIERI

Esempio di zavorramento segnali (NON SI DEVONO UTILIZZARE ZAVORRAMENTI RIGIDI)

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Esempio di protezione del cantiere per la sicurezza dei pedoni

Attraversamento di scavo per pedoni

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ESEMPI BARRIERE E RECINZIONI

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Analisi delle attività svolte nel cantiere

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8. ANALISI DELLE ATTIVITÀ SVOLTE NEL CANTIERE

Elenco delle fasi lavorative

� Delimitazione lavori � trasporto e scarico tubi � disfacimento manto stradale - esecuzione di taglio dell'asfalto - scarificazione di massicciata stradale � scavo a sezione obbligata e/o sbancamento a macchina � scavo a sezione obbligata a mano � interventi su condotte acqua � opere d'arte in opera compresa l'esecuzione e la chiusura di tracce � Controllo e/o fasciatura della tubazione � rinterro a macchina � rinterro a mano � ripristino pavimentazione stradale � disinstallazione cantiere e pulizia finale

Delimitazione lavori

Categoria Delimitazione area di cantiere

Descrizione (Tipo di intervento)

Delimitazione area di lavoro e aree depositi.

Rischi individuati nella fase

Caduta a livello e scivolamento Medio

Caduta dall'alto Molto alto

Caduta di materiali dall'alto Molto alto

Cesoiamento, stritolamento Alto

Microclima severo per lavori all'aperto Medio

Movimentazione manuale dei carichi Medio

Urti, colpi, impatti, compressioni Basso

Scelte progettuali ed organizzative

Vedi le modalità di apposizione della segnaletica stradale richiamata negli schemi allegati al Layout di cantiere

Procedure operative

Delimitazione dell'area di cantiere Il cantiere, in relazione al tipo di lavori effettuati, deve essere dotato di recinzione avente caratteristiche idonee ad impedire l'accesso agli estranei alle lavorazioni. La zona di lavoro, sarà dotata di recinzione con caratteristiche idonee ad impedire l'accesso agli estranei alle lavorazioni. Si considerano adeguate le delimitazioni in rete orso grill, lamiera zincata, rete elettrosaldata. Protezione delle zone di transito I luoghi destinati al passaggio e al lavoro non devono presentare buche o sporgenze pericolose e devono essere mantenuti ordinati e puliti in modo da rendere sicuro il movimento ed il transito delle persone e dei mezzi di trasporto ed essere inoltre correttamente aerati ed illuminati nelle zone con scarsa luce. Le aperture nei muri prospicienti il vuoto o vani che abbiano una profondità superiore a m 0,50 devono essere munite di normale parapetto e tavole fermapiede oppure essere convenientemente sbarrate in modo da impedire la caduta di persone. I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Analisi delle attività svolte nel cantiere

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quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Il transito sotto ponti sospesi, ponti a sbalzo, scale aeree e simili deve essere impedito con barriere e segnaletica di richiamo del pericolo. Protezione da sbalzi di temperatura Dovrà essere impedito lo svolgimento di attività che comportino l'esposizione a condizioni climatiche/microclimatiche estreme o a variazioni eccessive delle stesse. Quando i parametri velocità dell'aria (V.A.), umidità relativa (U.R.) e temperatura (T) determinano un clima/microclima esterno alla fascia del cosiddetto "benessere fisiologico" si dovranno prevedere misure tecnico-organizzative idonee (utilizzo di D.P.I., turnazione degli operai ecc...).

Misure preventive e protettive

Scale a mano Le scale a mano devono essere costruite con materiale adatto alle condizioni di impiego, possono quindi essere in ferro, alluminio o legno, ma devono essere sufficientemente resistenti ed avere dimensioni appropriate all'uso. Le scale in legno devono avere i pioli incastrati nei montanti che devono essere trattenuti con tiranti in ferro applicati sotto i due pioli estremi; le scale lunghe più di 4 m devono avere anche un tirante intermedio. In tutti i casi le scale devono essere provviste di dispositivi antisdrucciolo alle estremità inferiori dei due montanti e di elementi di trattenuta o di appoggi antisdrucciolevoli alle estremità superiori. La scala deve sporgere a sufficienza oltre il piano di accesso (è consigliabile che tale sporgenza sia di almeno 1 m), curando la corrispondenza del piolo con lo stesso (è possibile far proseguire un solo montante efficacemente fissato).

Dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere

� Elmetto di protezione � Giubbotto termico antipioggia e antivento � Imbracatura anticaduta � Scarpe di sicurezza

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recinzione mobile (transenne, nastro segnaletico)

Categoria Delimitazione dell’area di cantiere e smantellamento

Descrizione (Tipo di intervento)

Recinzione mobile di cantiere eseguita transenne, paletti su basi in cemento o plastica, nastro segnalatore di colore rosso/bianco.

Fattori di rischio utilizzati nella fase

Attrezzature � autocarro � utensili d'uso corrente Ù

Rischi individuati nella fase

cesoiamento – stritolamento Medio

inalazioni polveri Alto

Incendio Medio

Investimento Medio

movimentazione manuale dei carichi Molto alto

oli minerali e derivati Molto basso

punture, tagli, abrasioni, ferite Alto

Ribaltamento Medio

Rumore Medio

urti, colpi, impatti Medio

Procedure operative

Se interessa o è nell'immediata vicinanza della sede stradale, predisporre la necessaria segnaletica stradale, attenendosi alle norme del codice della strada e al regolamento d'attuazione. Verificare la presenza di eventuali linee elettriche interrate prima di iniziare l'intervento. Durante le fasi di carico e scarico vietare l'avvicinamento del personale e di terzi, medianti avvisi e sbarramenti. Controllare la portata dei mezzi per non sovraccaricarli. Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. In questa fase i lavoratori devono indossare scarpe di sicurezza, guanti, facciale filtrante. Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore.

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Delimitazione dell'area con elementi in ferro

Categoria Delimitazione dell’area di cantiere e smantellamento

Descrizione (Tipo di intervento)

Lavori di realizzazione e smantellamento di recinzione esterna con elementi in lamiera zincata chiusa in area urbana

Fattori di rischio utilizzati nella fase

Attrezzature � Autocarro � Martello demolitore elettrico � Utensili elettrici portatili Ù

Rischi individuati nella fase

Caduta a livello e scivolamento Medio

Contatti con macchinari o organi in moto Basso

Folgorazione per uso attrezzature elettriche Medio

Investimento Molto alto

Microclima severo per lavori all'aperto Medio

Movimentazione manuale dei carichi Medio

Polveri, fibre Medio

Proiezione di schegge e frammenti di materiale Basso

Punture, tagli, abrasioni, ferite Basso

Rumore Medio

Urti, colpi, impatti, compressioni Basso

Vibrazioni Medio

Procedure operative

Istruzioni di montaggio e smontaggio per gli addetti Il montaggio e lo smontaggio delle recinzioni o delimitazioni deve avvenire secondo le istruzioni ricevute, utilizzando attrezzature idonee e mantenute in buono stato di conservazione; gli addetti alle operazioni devono fare uso dei dispositivi di protezione individuale in dotazione. Le operazioni devono essere eseguite da lavoratori fisicamente idonei sotto la guida di una persona esperta. Il personale utilizzato durante le operazioni di montaggio e smontaggio deve essere suddiviso per mansioni ben definite per le quali deve aver ricevuto una informazione e formazione adeguata alle funzioni svolte.

Misure preventive e protettive

Autocarro PRIMA DELL'USO: - Verificare accuratamente l'efficienza dei dispositivi frenanti e di tutti i comandi in genere; - Verificare l'efficienza delle luci, dei dispositivi di segnalazione acustici e luminosi; - Garantire la visibilità del posto di guida; - Controllare che i percorsi in cantiere siano adeguati per la stabilità del mezzo; - Verificare la presenza in cabina di un estintore. DURANTE L'USO: - Segnalare l'operatività del mezzo col girofaro in area di cantiere; - Non trasportare persone all'interno del cassone; - Adeguare la velocità ai limiti stabiliti in cantiere e transitare a passo d'uomo in prossimità dei posti di lavoro; - Richiedere l'aiuto di personale a terra per eseguire le manovre in spazi ristretti o quando la visibilità è incompleta;

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- Non azionare il ribaltabile con il mezzo in posizione inclinata; - Non superare la portata massima; - Non superare l'ingombro massimo; - Posizionare e fissare adeguatamente il carico in modo che risulti ben distribuito e che non possa subire spostamenti durante il trasporto; - Non caricare materiale sfuso oltre l'altezza delle sponde; - Assicurarsi della corretta chiusura delle sponde; - Durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare; - Segnalare tempestivamente eventuali gravi guasti. DOPO L'USO: - Eseguire le operazioni di revisione e manutenzione necessarie al reimpiego, con particolare riguardo per pneumatici e freni, segnalando eventuali anomalie; - Pulire convenientemente il mezzo curando gli organi di comando.

Martello demolitore elettrico PRIMA DELL'USO: - Verificare che l'utensile sia del tipo a doppio isolamento (220 V), o alimentato a bassissima tensione di sicurezza (50V), comunque non collegato a terra; - Verificare l'integrità del cavo e della spina di alimentazione; - Verificare il funzionamento dell'interruttore; - Segnalare la zona esposta a livello di rumorosità elevato; - Utilizzare la punta adeguata al materiale da demolire. DURANTE L'USO: - Impugnare saldamente l'utensile con le due mani tramite le apposite maniglie; - Eseguire il lavoro in condizioni di stabilità adeguata; - Non intralciare i passaggi con il cavo di alimentazione; - Staccare il collegamento elettrico durante le pause di lavoro. DOPO L'USO: - Scollegare elettricamente l'utensile; - Controllare l'integrità del cavo d'alimentazione; - Pulire l'utensile; - Segnalare eventuali malfunzionamenti.

Utensili elettrici portatili PRIMA DELL'USO: - Verificare l'idoneità dell'impianto elettrico di cantiere (dichiarazione di conformità rilasciata da elettricista abilitato); - Verificare l'idoneità della macchina / attrezzatura alla specifica lavorazione (es. grado di protezione IP in ambiente bagnato); - Verificare il corretto collegamento della macchina / attrezzatura alla linea di alimentazione (cavi, interruttori, quadri, ecc...); - Verificare l'integrità delle parti elettriche visibili; - Verificare che il collegamento elettrico avvenga tramite giunto maschio fisso su parte stabile della macchina; - Verificare la presenza di dispositivi contro il riavviamento della macchina in caso di interruzione e ripresa dell'alimentazione elettrica. DURANTE L'USO: - Tutto il personale non espressamente addetto deve evitare di intervenire su impianti o parti di impianto sotto tensione; - Qualora si presenti una anomalia nell'impianto elettrico è necessario segnalarla immediatamente al responsabile del cantiere; - Il personale non deve compiere, di propria iniziativa, riparazioni o sostituzioni di parti di impianto elettrico; - Disporre con cura i conduttori elettrici, evitando che intralcino i passaggi, che corrano per terra o che possano comunque essere danneggiati; - Non inserire o disinserire macchine o utensili su prese in tensione; - Prima di effettuare l'allacciamento verificare che gli interruttori di manovra della apparecchiatura e quello posto a monte della presa siano "aperti" (macchina ferma e tolta tensione alla presa); - Se la macchina o l'utensile, allacciati e messi in moto, non funzionano o provocano l'intervento di una protezione elettrica (valvola, interruttore automatico o differenziale) è necessario che l'addetto provveda ad informare

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immediatamente il responsabile del cantiere senza cercare di risolvere il problema autonomamente. DOPO L'USO: - Lasciare l'attrezzatura in regolari condizioni di funzionamento; - In caso di riscontrata anomalia informare immediatamente il responsabile di cantiere o mettere fuori servizio in maniera permanente la macchina/attrezzatura.

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Delimitazione lavori stradali

Categoria Delimitazione dell’area di cantiere e smantellamento

Descrizione (Tipo di intervento)

Lavori di realizzazione e smantellamento di recinzione esterna con new Jersey, transenne e simili in cantieri urbani

Fattori di rischio utilizzati nella fase

Attrezzature � Autocarro � Autocarro con gru Ù

Rischi individuati nella fase

Caduta a livello e scivolamento Medio

Caduta di materiali dall'alto Molto alto

Cedimento parti meccaniche delle macchine Basso

Cesoiamento, stritolamento Alto

Crollo o ribaltamento materiali depositati Basso

Investimento Molto alto

Microclima severo per lavori all'aperto Medio

Movimentazione manuale dei carichi Medio

Proiezione di schegge e frammenti di materiale Basso

Punture, tagli, abrasioni, ferite Basso

Rumore Medio

Urti, colpi, impatti, compressioni Basso

Procedure operative

Istruzioni di montaggio e smontaggio per gli addetti Il montaggio e lo smontaggio delle recinzioni o delimitazioni deve avvenire secondo le istruzioni ricevute, utilizzando attrezzature idonee e mantenute in buono stato di conservazione; gli addetti alle operazioni devono fare uso dei dispositivi di protezione individuale in dotazione. Le operazioni devono essere eseguite da lavoratori fisicamente idonei sotto la guida di una persona esperta. Il personale utilizzato durante le operazioni di montaggio e smontaggio deve essere suddiviso per mansioni ben definite per le quali deve aver ricevuto una informazione e formazione adeguata alle funzioni svolte.

Misure preventive e protettive

Autocarro PRIMA DELL'USO: - Verificare accuratamente l'efficienza dei dispositivi frenanti e di tutti i comandi in genere; - Verificare l'efficienza delle luci, dei dispositivi di segnalazione acustici e luminosi; - Garantire la visibilità del posto di guida; - Controllare che i percorsi in cantiere siano adeguati per la stabilità del mezzo; - Verificare la presenza in cabina di un estintore. DURANTE L'USO: - Segnalare l'operatività del mezzo col girofaro in area di cantiere; - Non trasportare persone all'interno del cassone; - Adeguare la velocità ai limiti stabiliti in cantiere e transitare a passo d'uomo in prossimità dei posti di lavoro; - Richiedere l'aiuto di personale a terra per eseguire le manovre in spazi ristretti o quando la visibilità è incompleta; - Non azionare il ribaltabile con il mezzo in posizione inclinata;

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- Non superare la portata massima; - Non superare l'ingombro massimo; - Posizionare e fissare adeguatamente il carico in modo che risulti ben distribuito e che non possa subire spostamenti durante il trasporto; - Non caricare materiale sfuso oltre l'altezza delle sponde; - Assicurarsi della corretta chiusura delle sponde; - Durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare; - Segnalare tempestivamente eventuali gravi guasti. DOPO L'USO: - Eseguire le operazioni di revisione e manutenzione necessarie al reimpiego, con particolare riguardo per pneumatici e freni, segnalando eventuali anomalie; - Pulire convenientemente il mezzo curando gli organi di comando.

Autocarro con gru PRIMA DELL'USO: - Verificare accuratamente l'efficienza dei dispositivi frenanti e di tutti i comandi in genere; - Verificare l'efficienza delle luci, dei dispositivi di segnalazione acustici e luminosi; - Garantire la visibilità del posto di guida; - Controllare che i percorsi in cantiere siano adeguati per la stabilità del mezzo; - Verificare che nella zona di lavoro non vi siano linee elettriche aeree che possano interferire con le manovre; - Verificare l'integrità dei tubi flessibili e dell'impianto oleodinamico in genere; - Ampliare con apposite plance la superficie di appoggio degli stabilizzatori; - Verificare l'efficienza della gru, compresa la sicura del gancio; - Verificare la presenza in cabina di un estintore. DURANTE L'USO: - Non trasportare persone all'interno del cassone; - Adeguare la velocità ai limiti stabiliti in cantiere e transitare a passo d'uomo in prossimità dei posti di lavoro; - Non azionare la gru con il mezzo in posizione inclinata; - Non superare la portata massima e del mezzo e dell'apparecchio di sollevamento; - Non superare l'ingombro massimo; - Posizionare e fissare adeguatamente il carico in modo che risulti ben distribuito e che non possa subire spostamenti durante il trasporto; - Assicurarsi della corretta chiusura delle sponde; - Durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare; - Segnalare tempestivamente eventuali malfunzionamenti o situazioni pericolose; - Utilizzare adeguati accessori di sollevamento; - Mantenere i comandi puliti da grasso, olio, ecc...; - In caso di visibilità insufficiente richiedere l'aiuto di personale per eseguire le manovre. DOPO L'USO: - Eseguire le operazioni di revisione e manutenzione necessarie al reimpiego a motore spento; - Posizionare correttamente il braccio telescopico e bloccarlo in posizione di riposo; - Pulire convenientemente il mezzo; - Segnalare eventuali guasti.

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Trasporto e scarico tubi

Categoria Sottoservizi - acquedotti gas fognature

Descrizione (Tipo di intervento)

Trasporto tubi e movimentazione per carico e scarico tubi

Rischi individuati nella fase

caduta di materiali dall'alto Alto

cesoiamento - stritolamento Medio

contatti con macchinari Indefinito

elettrocuzione (contatto con linee elettriche aeree) Medio

incendio Medio

investimento Medio

oli minerali e derivati Molto basso

punture, tagli, abrasioni, ferite Medio

rumore Molto alto

schiacciamento Alto

scivolamenti e cadute Basso

urti, colpi, impatti Medio

Procedure operative

La fase consiste nel traslare i tubi dall'area di stock alla lavorazione o alla posa. Allontanare uomini e mezzi dal raggio d'azione delle macchine operatrici e dai carichi sospesi Bloccare i tubi dopo lo scarico con degli appositi cunei per evitare improvvisi rotolamenti sul terreno Vietare il trasporto di terze persone sulle macchine operatrici in movimento Spegnere il motore prima di scendere ed usare l'apposita scaletta o altro sistema equivalente Effettuare eventuali riparazioni al mezzo solo a motore spento Attuare gli interventi tecnici, organizzativi e procedurali concretamente attuabili al fine di ridurre al minimo i rischi derivanti dall'esposizione al rumore Eseguire una sensibilizzazione periodica al personale operante relativamente ai rischi specifici delle operazioni da eseguire. Durante questa fase i lavoratori dovranno utilizzare i seguenti DPI: guanti, scarpe di sicurezza, elmetto, tuta, cuffie o tappi antirumore. Verificare l'uso dei D.P.I. da parte di tutto il personale operante.

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Disfacimento manto stradale - esecuzione di taglio dell'asfalto - scarificazione di massicciata stradale

Categoria Sottoservizi - acquedotti gas fognature

Descrizione (Tipo di intervento)

Disfacimento di pavimentazione stradale con l'uso di escavatore con martellone o con martello pneumatico. Esecuzione di taglio dell'asfalto con terna montante disco diamantato o tagliasfalto a disco o tagliasfalto a martello, allontanamento dei materiali a risulta. Fresatura di strati di conglomerato bituminoso. Scarificazione di massicciata stradale. Esecuzione ti taglio dell'asfalto con terna montante disco diamantato o tagliasfalto a disco o tagliasfalto a martello, allontanamento dei materiali a risulta.

Rischi individuati nella fase

caduta in piano Medio

cesoiamento - stritolamento Medio

contatti con macchinari Medio

contatti con organi in moto Medio

elettrocuzione Medio

inalazione gas Alto

inalazione vapori Basso

inalazioni polveri Alto

incendio Medio

investimento Alto

movimentazione manuale dei carichi Medio

oli minerali e derivati Basso

proiezione di materiale Medio

proiezione di schegge Medio

proiezione di schegge e frammenti Alto

punture, tagli, abrasioni, ferite Alto

ribaltamento Medio

rumore Alto

schiacciamento per ribaltamento del mezzo Medio

urti, colpi, impatti Medio

vibrazione Medio

Procedure operative

Delimitare le aree di movimentazione con i mezzi meccanici con nastro di segnalazione bianco-rosso al fine di evitare possibili contatti con le parti in movimento al fine di segnalare la zona interessata all'operazione. Immettere in cantiere mezzi in perfetto stato di efficienza tecnica e di sicurezza, in conformità alle norme specifiche di appartenenza. È fatto divieto di usare i mezzi per scopo differenti da quelli stabiliti dal costruttore e dalle norme. Per i lavori eseguiti in presenza di traffico stradale seguire le indicazioni dettate dal Codice della Strada. La viabilità in vicinanza del lavoro deve essere attentamente studiata e disciplinata (deviata, canalizzata).

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Eventualmente adottare semafori temporanei o personale incaricato di regolamentare il traffico. L'entrata e l'uscita di mezzi dal cantiere deve essere coordinata da un assistente. L'accesso al cantiere è consentito solo ai mezzi in perfetto stato di efficienza tecnica e di sicurezza. Durante le manovre in retromarcia o con scarsa visibilità, assistere l'operatore dell'autocarro da personale a terra. La terna, su cui viene installato il martellone o il disco diamantato, rimuove lo strato di asfalto procedendo all'indietro e l'autocarro si pone di lato. È vietata la presenza di personale non direttamente addetto ai lavori. Posizionare, il motocompressore in posizione stabile in terreno senza pendenze. Prima dell'uso del motocompressore controllare l'integrità delle protezioni, le connessioni dei tubi di alimentazione, interdire la zona di lavoro con apposite segnalazioni, proteggere i luoghi di transito. Prima dell'utilizzo del tagliasfalto a disco o a martello verificare: - il funzionamento dei dispositivi di comando; - l'efficienza delle protezioni degli organi di trasmissione e della cuffia di protezione del disco; - il corretto fissaggio del disco e della tubazione d'acqua o dell'utensile. Demolire con cautela se nelle vicinanze sono presenti cavi elettrici, tubazioni del gas metano o altre situazioni pericolose. Lo scavo se lasciato incustodito, occorre segnalarlo con idonei segnali (transenne, segnalazione lavori in corso, direzione obbligatoria, coni segnaletici) e circoscriverlo con tavolacci per impedire eventuali cadute. Mantenere la distanza di sicurezza (minimo 5 metri) dalle linee elettriche aeree a conduttori nudi, salvo la messa fuori servizio della linee o la messa in opera di idonee protezioni. I'autocarro deve essere in perfetto stato di efficienza tecnica e di sicurezza (in conformità alle norme specifiche di appartenenza).È fatto divieto di usare l'autocarro per scopo differenti da quelli stabiliti dal costruttore e dalle norme. L'escavatore deve essere in perfetto stato di efficienza tecnica e di sicurezza (in conformità alle norme specifiche di appartenenza). È fatto divieto di usare l'escavatore per scopo differenti da quelli stabiliti dal costruttore e dalle norme. Vietare la presenza degli operai nel campo di azione dell'escavatore e sul ciglio superiore del fronte di attacco. Il dumper deve essere in perfetto stato di efficienza tecnica e di sicurezza (in conformità alle norme specifiche di appartenenza). È fatto divieto di usare il dumper per scopo differenti da quelli stabiliti dal costruttore e dalle norme. La scarificatrice deve essere in perfetto stato di efficienza tecnica e di sicurezza (in conformità alle norme specifiche di appartenenza). Verificare la corretta applicazione dei ripari sul corpo macchina e sul nastro della scarificatrice. È fatto divieto di usare la scarificatrice per scopo differenti da quelli stabiliti dal costruttore e dalle norme. Vietare la presenza degli operai nel campo di azione della scarificatrice. Effettuare periodica manutenzione delle macchina operatrici. Eseguire il rifornimento del carburante e le relative manutenzioni a motore spento. Coloro che operano in prossimità di zone di transito veicolare devono indossare indumenti fluorescenti e rifrangenti aventi le caratteristiche previste dal decreto del 9 giugno 1995. I lavoratori devono indossare, casco, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, guanti, mascherine antipolvere. Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. Mettere a disposizione dei lavoratori attrezzature adeguate al lavoro da svolgere e fornire le dovute istruzioni sulle modalità d'uso. Durante l'uso degli utensili indossare guanti, occhiali protettivi e otoprotettori.

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Scavo a sezione obbligata e/o sbancamento a macchina

Categoria Sottoservizi - acquedotti gas fognature

Descrizione (Tipo di intervento)

Scavi di sbancamento e/o scavo eseguito a sezione ristretta con l'ausilio di macchina operatrice in terreno di qualsiasi natura, carico e trasporto a rifiuto dei materiali. Scavo di trincea (profondità inferiore a 1,50 metri) con l'ausilio di escavatore in terreno di qualsiasi natura, carico e trasporto a rifiuto dei materiali, realizzazione del letto di fondo con sabbia. Scavo di trincea (profondità superiore a 1,50 metri) con l'ausilio di escavatore in terreno di qualsiasi natura, carico e trasporto a rifiuto dei materiali, realizzazione del letto di fondo con sabbia. La realizzazione dello scavo (o trincea) avviene tramite escavatori, lo scavo ha profondità e larghezza variabile in funzione della dimensione della condotta da costruire, dell'area interessata al passaggio (strade, canali, tratti in pendenza, ecc.), della natura e della morfologia del terreno interessato. Lo scavo potrà presentare una sezione a "V" con inclinazione idonea delle pareti variabile secondo la natura del terreno. Il materiale di risulta va depositato a bordo scavo a non meno di 1,00 m di distanza dal bordo stesso, se la larghezza della pista lo permette, o allontanato, sulla base delle condizioni lavorative e prescrizioni inserite nella documentazione contrattuale. Prosciugamento di acqua di falda con l'uso di motopompe o elettropompe. Sono comprese le demolizioni di eventuali strutture in cemento armato (travi, pilastri, setti, ecc.) eseguita con mezzi meccanici.

Rischi individuati nella fase

annegamento Indefinito

caduta di materiali negli scavi Medio

caduta entro gli scavi Medio

caduta in piano Basso

cesoiamento - stritolamento Alto

contatti con macchinari Molto alto

contatti con organi in moto Medio

elettrocuzione Medio

elettrocuzione (contatto con linee elettriche aeree) Alto

inalazione gas Molto alto

inalazione polveri - fibre Molto alto

inalazione vapori Medio

inalazioni polveri Medio

incendio Medio

investimento Medio

oli minerali e derivati Molto basso

proiezione di materiale Medio

proiezione di schegge e frammenti Alto

punture, tagli, abrasioni, ferite Basso

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ribaltamento del mezzo Alto

rumore Alto

schiacciamento Medio

schiacciamento per ribaltamento del mezzo Alto

smottamento Medio

urti, colpi, impatti Medio

vibrazione Basso

Procedure operative

Mantenere la distanza di sicurezza (minimo 5 metri) dalle linee elettriche aeree a conduttori nudi. L'escavatore deve essere in perfetto stato di efficienza tecnica e di sicurezza (in conformità alle norme specifiche di appartenenza). L’escavatore deve essere utilizzato con gli sportelli chiusi. L’operatore dell’escavatore deve indossare la cintura di sicurezza. Vietare la presenza degli operai nel campo di azione dell'escavatore e sul ciglio superiore del fronte di attacco. Durante le manovre in retromarcia o con scarsa visibilità, assistere l'operatore dell'autocarro da personale a terra. Nello scavo di pozzi e di trincee profondi più di m.1,50, si deve provvedere, alla applicazione delle necessarie armature di sostegno mediante appositi blindaggi e/o puntellature. Le tavole di rivestimento delle pareti devono sporgere dai bordi degli scavi di almeno 30 centimetri. Prima di iniziare i lavori di escavazione effettuare un sopralluogo per rilevare la presenza nell'area di elementi pericolosi (quali la presenza di condutture del gas ed acqua, di linee elettriche aeree o interrate, telefono, ecc.) interferenti con le operazioni da eseguire. Delimitare l'area di scavo con nastro di segnalazione bianco-rosso, collocato adeguatamente arretrato (almeno 1,5 m.) dal ciglio dello scavo, con solido parapetto regolamentare e posizionare i cartelli per avvertire dei rischi. La circolazione dei mezzi all'interno dell'area di lavoro deve essere opportunamente regolata, evitando, se possibile, il doppio senso di marcia. La viabilità in vicinanza degli scavi deve essere attentamente studiata e disciplinata al fine di impedire ribaltamenti a seguito di cedimenti delle pareti degli scavi. La velocità dei mezzi all'interno del cantiere deve essere contenuta entro i 30 km/h. Per l'accesso dei mezzi e delle persone agli scavi predisporre solide rampe di larghezza della carreggiata tale da garantire un franco di 70 cm ogni lato oltre la sagoma di ingombro del veicolo. E' vietato depositare materiali presso il ciglio degli scavi. Se la natura del terreno lo richiede o a causa di piogge, infiltrazioni, gelo o disgelo armare le pareti dello scavo o conferire alle pareti un'inclinazione pari all'angolo di declivio naturale del terreno o procedere al consolidamento del terreno. In caso di polvere irrorare il terreno con acqua. Indossare casco, scarpe di sicurezza, guanti e facciali filtranti. Consegnare idonei otoprotettori in base alla valutazione del rischio rumore.

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Scavo a sezione obbligata a mano

Categoria Sottoservizi - acquedotti gas fognature

Descrizione (Tipo di intervento)

Scavi a sezione obbligata eseguiti a mano con attrezzi d'uso corrente carico e trasporto a rifiuto dei materiali e realizzazione del letto di fondo con sabbia. Scavo a sezione obbligata (ristretta) eseguita a mano, carico e trasporto a rifiuto dei materiali. Scavo a cielo aperto o all'interno di edifici eseguito a sezione ristretta eseguito a ma di qualsiasi natura, carico e trasporto a rifiuto dei materiali. Scavo di trincea (profondità superiore a 1,50 metri) eseguito mano in terreno di qualsiasi natura, carico e trasporto a rifiuto dei materiali, realizzazione del letto di fondo con sabbia. Scavo di trincea (profondità superiore a 1,50 metri) eseguito mano in terreno di qualsiasi natura, carico e trasporto a rifiuto dei materiali, realizzazione del letto di fondo con sabbia. Prosciugamento di acqua di falda con l'uso di motopompe o elettropompe. Sono comprese le demolizioni di eventuali strutture in cemento armato (travi, pilastri, setti, ecc.) eseguite a mano.

Rischi individuati nella fase

annegamento Medio

caduta di materiali negli scavi Alto

caduta entro gli scavi Alto

caduta in piano Basso

cesoiamento - stritolamento Alto

contatti con organi in moto Medio

contatto con sostanze tossiche Basso

elettrocuzione Medio

inalazione gas Molto alto

inalazioni fumi, vapori Basso

inalazioni polveri Medio

incendio Medio

infezioni da batterie patogene Alto

infezioni da microrganismi Basso

investimento Medio

movimentazione manuale dei carichi Alto

oli minerali e derivati Basso

proiezione di materiale Medio

proiezione di schegge e frammenti Alto

punture, tagli, abrasioni, ferite Alto

rumore Alto

schiacciamento per ribaltamento del mezzo Medio

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Analisi delle attività svolte nel cantiere

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seppellimento Molto alto

urti, colpi, impatti Medio

vibrazione Medio

Procedure operative

Effettuare un sopralluogo per rilevare la presenza nell'area di pericoli (condutture gas e acqua, linee elettricità area o interrata, telefono,... ) interferenti con le operazioni da eseguire. Delimitare l'area di scavo con nastro di segnalazione bianco-rosso, collocato adeguatamente arretrato (m. 1,50) dal ciglio dello scavo, o con parapetto regolamentare. Delimitare le aree di manovra degli autocarri con nastro di segnalazione bianco-rosso al fine di evitare possibili contatti con le parti in movimento e segnalare con cartelli i pericoli presenti nell'area di lavoro. Adottare le precauzioni previste per escavazioni nelle immediate vicinanze di corpi di fabbrica esistenti. Predisporre vie obbligatorie di transito per gli autocarri e regolamentarne il traffico. Il fondo delle vie di transito potrà essere costituito da massicciata livellata e costipata. La circolazione dei mezzi all'interno dell'area di lavoro deve essere opportunamente regolata, evitando, se possibile, il doppio senso di marcia. La viabilità in vicinanza degli scavi deve di impedire il ribaltamento a seguito di cedimenti delle pareti degli scavi. Armare le pareti dello scavo o le pareti dello scavo un angolo pari all'angolo di declivio naturale del terreno o consolidare il terreno in relazione alle caratteristiche geotecniche. La larghezza della trincea, al netto di eventuali sbadacchiature, deve essere sufficiente a consentire il lavoro al suo interno. E' vietato depositare materiali presso il ciglio degli scavi. Nel caso di formazione di polvere eccessiva bagnare il terreno con acqua. Le scale a mano di accesso allo scavo devono essere vincolate e devono sporgere un metro oltre il piano d'accesso. Nello scavo di pozzi e di trincee profondi più di m.1,50, si deve provvedere, alla applicazione delle necessarie armature di sostegno mediante appositi blindaggi e/o puntellature. Le tavole di rivestimento delle pareti devono sporgere dai bordi degli scavi di almeno 30 centimetri. Durante le manovre in retromarcia o con scarsa visibilità, assistere l'operatore dell'autocarro da personale a terra. Dotare i lavoratori di attrezzature adeguate al lavoro da svolgere e fornire le dovute istruzioni sulle modalità d'uso.ri. I lavoratori devono indossare, casco, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, guanti, mascherine antipolvere. Impartire le istruzioni necessarie per la corretta movimentare manualmente dei carichi. Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore

Interventi su condotte acqua

Categoria Sottoservizi

Descrizione (Tipo di intervento)

Interventi su condotte acqua per nuove realizzazione e/o interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria compreso il pronto intervento. Sono presi in considerazione le seguenti attività: ° Posa tubi - in polietilene (PE) e relativi accessori (pozzetti, saracinesche, contatori, simili). - in ghisa o in acciaio con giunti a bicchiere e relative opere prefabbricate (pozzetti, camerette d'ispezione, simili). - flessibili (PE, PVC, analoghi) e relative opere prefabbricate (pozzetti, camerette d'ispezione, simili) per eventuali necessità di ripristino di fognatura incontrata negli scavi. - in acciaio con giunti saldati e relative opere prefabbricate (pozzetti, camerette d'ispezione, simili) ° Operazioni eseguite quando è necessario procedere ad un allaccio alla rete idrica in esercizio - con condotta in acciaio in derivazione dalla rete di distribuzione in acciaio - con condotta in Pead in derivazione dalla rete di distribuzione in acciaio - con condotta in Pead in derivazione dalla rete di distribuzione in Pead - con condotta in Pead in derivazione dalla rete di distribuzione in acciaio, ghisa, Pead o fibrocemento (rete idrica)

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° Operazioni effettuate per la riparazione su rete idrica o derivazione d’utenza ° Operazioni di saldatura - l'unione con saldatura di due colonne già saldate è detta collegamento, o ti; in questa fase dopo aver verificato le lunghezze delle due colonne si procede ad un "taglio a misura" di una di esse e successivamente, tramite un accoppiatore esterno, si procede all'accoppiamento ed alla saldatura delle due colonne stesse. - a seconda delle necessità operative l'operazione può avvenire sia all'esterno che all'interno dello scavo, in quest'ultimo caso nel punto di collegamento lo scavo va allargato creando una nicchia ed opportunamente protetto mediante sbadacchiatura, qualora non sia possibile dare alle pareti di scavo un angolo di declino naturale. - l’accoppiamento consiste nell'avvicinare il tubo da saldare alla colonna e nel tenerlo in posizione fissa per il tempo necessario ad eseguire parte o tutta la saldatura. - in caso di saldatura manuale si ricorre ad accoppiatori costituiti da un'incastellatura metallica circolare con due mezze corone incernierate fra loro da un lato e chiuse fra loro da dall'altro lato da un martinetto idraulico (accoppiatore esterno) oppure a un mozzo e una doppia corona radiale di viti e bulloni che, una volta accostate fra loro le due testate dei tubi da saldare, vanno avvitati contro le pareti interne dei tubi fino a tenere in posizione fissa le due parti fra loro (accoppiatore per interni). - tenendo sospeso il tubo tramite una fascia a strozzo, lo si porta in posizione e lo si mantiene per tutto il tempo che dura l'accoppiamento e la saldatura. - l'operazione di cianfrinatura serve a realizzare sulle testate dei tubi da saldare uno smusso o cianfrino, che durante la saldatura sarà riempito di materiale d'apporto. Allo scopo viene utilizzata una smerigliatrice - la molatura delle testate dei tubi da saldare serve a preparare le superfici da unire liberandole da ossidi superficiali o altre impurità. - la smerigliatura è un'operazione simile alla molatura e serve specificatamente a rinnovare il materiale di alligazione del cordolo della saldatura. - i saldatori innescano l'arco elettrico fra le due testate dei tubi accoppiati, l'arco provoca la fusione contemporanea dei lembi dei tubi da saldare e del materiale di apporto(anima dell'elettrodo) che una volta solidificato formerà un corpo unico. - L'operazione può comportare diverse "passate" secondo il tipo del materiale da unire, il suo spessore, le caratteristiche del materiale d'apporto, ecc. - Se le condizioni atmosferiche sono avverse (vento, pioggia, ecc.) si protegge l'operazione tramite capannine. ° Curvatura dei tubi - necessaria quando il valore angolare delle deviazioni altimetriche e planimetriche del percorso della condotta da realizzare è tale da non poter essere interamente assorbito dalla curvatura elastica ammissibile dalla condotta stessa e anche quando non sia previsto l'inserimento di curve prestampate. - eseguita con una macchina oleodinamica detta "curvatubi"; l'operazione è detta "curvatura a freddo". ° Prosciugamento di acqua di falda con l'uso di motopompe o elettropompe.

Rischi individuati nella fase

allergeni Basso

annegamento Medio

caduta di materiali dall'alto Basso

caduta di materiali negli scavi Medio

caduta entro gli scavi Medio

caduta in piano Basso

calore Basso

cesoiamento - stritolamento Medio

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contatti con macchinari Medio

contatti con organi in moto Medio

contatto con sostanze tossiche Basso

crollo di manufatti limitrofi Medio

dermatiti, irritazioni cutanee, reazioni allergiche Basso

elettrocuzione Alto

elettrocuzione (contatto con linee elettriche aeree) Medio

esplosione Medio

inalazione gas Molto alto

inalazione vapori Medio

inalazioni fibre Basso

inalazioni polveri Alto

inalzione fumi Medio

incendio Medio

investimento Alto

movimentazione manuale dei carichi Alto

oli minerali e derivati Basso

proiezione di materiale Molto alto

proiezione di schegge Medio

proiezione di schegge e frammenti Molto alto

punture, tagli, abrasioni, ferite Alto

radiazioni non ionizzanti Medio

ribaltamento Medio

rumore Alto

schiacciamento Alto

schiacciamento per ribaltamento del mezzo Alto

seppellimento Medio

urti, colpi, impatti Alto

ustioni per calore eccessivo o fiamma libera Molto alto

vibrazione Alto

Procedure operative

Delimitare l'area di lavoro con nastro di segnalazione bianco-rosso o con parapetto regolamentare, collocato a m. 1,50 dal ciglio dello scavo. Delimitare le aree di movimentazione con i mezzi meccanici con nastro di segnalazione bianco-rosso al fine di evitare possibili contatti con le parti in movimento. Collocare i cartelli di avvertimento, divieto e prescrizione. La circolazione dei mezzi all'interno dell'area di lavoro deve essere regolata, evitando, se possibile, il doppio senso

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di marcia. La viabilità in vicinanza degli scavi deve essere studiata e disciplinata al fine di impedire ribaltamenti a seguito di cedimenti delle pareti degli scavi. Per l'accesso al fondo dello scavi è necessario utilizzare scale a mano regolamentari, ancorate e sporgenti un metro oltre il piano d'accesso. Per gli attraversamenti trasversali degli scavi predisporre idonee passerelle (di larghezza non inferiore a cm 60 per il passaggio di sole persone e di cm 120 per il passaggio anche di materiali) munite di parapetti regolamentari con fermapiede su entrambi i lati. Se l'escavatore è utilizzato per il sollevamento dei carichi tramite ganci o altri dispositivi di trattenuta del carico deve essere omologato per il sollevamento e il trasporto dei materiali. L'escavatore deve essere in perfetto stato di efficienza tecnica e di sicurezza (in conformità alle norme specifiche di appartenenza). L’escavatore deve essere utilizzato con gli sportelli chiusi. L’operatore dell’escavatore deve indossare la cintura di sicurezza. Il deposito dei tubi, se non sono forniti in pallets o impaccati, deve essere effettuato per pile entro staffe di contenimento. Consentire la manipolazione dei tubi di peso: - non superiore a 13,2 kg (valore determinato applicando la seguente formula p=0,85x0,87x0,83x0,71x1,00x1,00x30kg), fuori trincea; - non superiore a 6,3 kg (valore determinato applicando la seguente formula p=0,78x0,85x0,50x0,71x0,90x1,00x30kg), da ciglio entro trincea. Se il tubo da calare in trincea non rientra nei liti di peso riportato, la movimentazione dei tubi deve essere effettuata esclusivamente con mezzi meccanici. In questo caso, esporre preventivamente le norme e i segnali per la corretta movimentazione meccanica dei carichi. L'operatore della terna, secondo gli ordini dell'operaio in trincea, cala in trincea il tubo. L'operaio in trincea provvede a spingere il tubo fino ad innestarlo nell'altro già posato, e ad effettuare la saldatura a caldo del giunto. Prima di effettuare questa operazione, verificare che l'attrezzatura sia dotata di marcatura CE, che l'alimentazione elettrica venga fornita da trasformatore di sicurezza posto fuori dello scavo (luogo conduttore ristretto), stato di efficienza meccanica ed elettrica dell'impianto. L'operatore della terna, secondo gli ordini dell'operaio in trincea, cala in trincea il pozzetto prefabbricato utilizzando l'apposito dispositivo anti-sfilamento e prestando attenzione alla disposizione del baricentro, allo stato delle braghe. L'operaio in trincea si avvicina alla pozzetto solo quando ha raggiunto quasi il fondo e provvede al fissaggio e alla successiva finitura con malta confezionata a mano. Infine provvede alla posa dei telai e dei chiusini. I lavoratori devono indossare, casco, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, guanti. Durante la saldatura utilizzare guanti isolanti, visiere con vetro attinico, facciale filtrante con filtro specifico (fumi del PVC e di altri prodotti plastici). Coloro che devono operare in prossimità di zone di transito veicolare vanno forniti gli indumenti fluorescenti e rifrangenti aventi le caratteristiche previste dal Decreto interministeriale 04 marzo 2013 Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore.

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Opere d'arte in opera compresa l'esecuzione e la chiusura di tracce

Categoria Sottoservizi - acquedotti gas fognature

Descrizione (Tipo di intervento)

Sono comprese le attività di: * esecuzione di tracce con l'uso di mazzetta, scalpello e martello demolitore eseguite a terra o in elevazione su scala o trabattello e/o chiusura di tracce a terra o in elevazione su scala o trabattello. * formazione di camerette d'ispezione comprendente le seguenti attività: - getto di fondo; - casseratura; - getti; - disarmo pareti e coperchi.

Rischi individuati nella fase

Allergeni Medio

Caduta dall'alto Molto alto

Caduta di materiali dall'alto Molto alto

Calore, fiamme, incendio Medio

Cesoiamento, stritolamento Alto

Contatto con sostanze tossiche Alto

Dermatiti, irritazioni cutanee, reazioni allergiche Medio

Esalazioni di sostanze tossiche Alto

Esplosione Alto

Gas, vapori Medio

Movimentazione manuale dei carichi Medio

Urti, colpi, impatti, compressioni Basso

Procedure operative

Verificare la corretta delimitazione dell'area di lavoro e la segnalazione con cartelli di avvertimento, divieto e prescrizione. La circolazione dei mezzi all'interno dell'area di lavoro deve essere opportunamente regolata, evitando, se possibile, il doppio senso di marcia. La viabilità in vicinanza degli scavi deve essere attentamente studiata e disciplinata al fine di impedire ribaltamenti a seguito di cedimenti delle pareti degli scavi. Per l'accesso al fondo dello scavi è necessario utilizzare scale a mano di tipo regolamentare, ancorate e sporgenti di almeno un metro oltre il piano d'accesso. Per gli attraversamenti trasversali degli scavi predisporre idonee passerelle (di larghezza non inferiore a cm 60 per il passaggio di sole persone e di cm 120 per il passaggio anche di materiali) munite di parapetti regolamentari con arresto al piede su entrambi i lati. Se l'escavatore è utilizzato per il sollevamento dei carichi tramite ganci o altri dispositivi di trattenuta del carico deve essere omologato per il sollevamento e il trasporto dei materiali. Esporre preventivamente le norme e i segnali per la corretta movimentazione meccanica dei carichi. L'entrata, lo stazionamento e l'uscita dell'autobetoniera dall'area di cantiere devono essere coordinate da personale a terra. L'autobetoniera si deve disporre a distanza di sicurezza dallo scavo. Estendere la canala ed effettuare il getto guidando la canala da parte di due operatori. Nel caso si rendesse necessaria l'autopompa, effettuare il getto solo dopo avere idoneamente stabilizzato il mezzo. Nel raggio d'azione della macchina non dovranno sostare persone non autorizzate. Per la casseratura utilizzare sega circolare a norma, alimentata da quadro di cantiere di tipo ASC e protetta con

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interruttore automatico differenziale. Accertarsi del collegamento a terra della macchina. Verificare le protezioni, l'esistenza del pulsante d'emergenza e dell'interruttore contro il riavviamene accidentale. Durante l'uso di pezzi piccoli fare uso degli appositi spingitoi. Utilizzare casco, scarpe antinfortunistiche, guanti, schermi facciali, otoprotettori. L'accesso allo scavo dovrà avvenire solo a mezzo di scala regolamentare, vincolata e sporgente di un metro dal ciglio dello scavo. Verificare preventivamente lo stato degli utensili a mano. Disporre il ferro d'armatura e i casseri da posizione stabile e sicura. Eventualmente, allestire opere provvisionali di protezione contro la caduta dall'alto. Effettuare il getto delle pareti e dei coperchi secondo le modalità descritte in precedenza per il getto di fondo. Effettuare con cautela il disarmo, solo dopo l'autorizzazione del direttore dei lavori. A tutti coloro che devono operare in prossimità di zone di transito veicolare vanno forniti gli indumenti fluorescenti e rifrangenti aventi le caratteristiche previste dal decreto del 9 giugno 1995. Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore.

Misure preventive e protettive

[PONTI SU CAVALLETTI] I ponti su cavalletti sono piani di lavoro realizzati con tavole fissate su cavalletti di appoggio non collegati stabilmente fra loro. I ponti su cavalletti devono essere allestiti con buon materiale e a regola d'arte ed essere conservati in efficienza per l'intera durata del lavoro. Non devono essere montati sugli impalcati dei ponteggi, possono essere usati solo per lavori da eseguirsi al suolo o all'interno degli edifici. Non devono avere altezza superiore a m 2. I ponti su cavalletti non devono essere montati sugli impalcati dei ponteggi esterni. I ponti su cavalletti non possono essere usati uno in sovrapposizione all'altro. I montanti non devono essere realizzati con mezzi di fortuna, del tipo scale a pioli, pile di mattoni, sacchi di cemento o cavalletti improvvisati in cantiere. I piedi dei cavalletti devono poggiare sempre su pavimento solido e compatto. La distanza massima fra due cavalletti può essere di m 3,60 se si usano tavole lunghe 4 m con sezione trasversale minima di cm 30 di larghezza e cm 5 di spessore. Per evitare di sollecitare al limite le tavole che costituiscono il piano di lavoro queste devono poggiare sempre su tre cavalletti, obbligatori se si usano tavole lunghe m 4 con larghezza minima di cm 20 e cm 5 di spessore. La larghezza dell'impalcato non deve essere inferiore a cm 90. Le tavole dell'impalcato devono risultare bene accostate fra loro, essere fissate ai cavalletti, non presentare parti a sbalzo superiori a cm 20. [SCALE A MANO] Le scale a mano devono essere costruite con materiale adatto alle condizioni di impiego, possono quindi essere in ferro, alluminio o legno, ma devono essere sufficientemente resistenti ed avere dimensioni appropriate all'uso. Le scale in legno devono avere i pioli incastrati nei montanti che devono essere trattenuti con tiranti in ferro applicati sotto i due pioli estremi; le scale lunghe più di 4 m devono avere anche un tirante intermedio. In tutti i casi le scale devono essere provviste di dispositivi antisdrucciolo alle estremità inferiori dei due montanti e di elementi di trattenuta o di appoggi antisdrucciolevoli alle estremità superiori. La scala deve sporgere a sufficienza oltre il piano di accesso (è consigliabile che tale sporgenza sia di almeno 1 m), curando la corrispondenza del piolo con lo stesso (è possibile far proseguire un solo montante efficacemente fissato). [ACIDI GRASSI IN NAFTA] PRIMA DELL'ATTIVITÀ: - Tutte le attività devono essere precedute da una valutazione preliminare mirata ad evitare nella fase lavorativa l'uso di agenti chimici pericolosi, compresi quelli cancerogeni/mutageni, o a sostituire gli stessi con altre meno pericolose; - Prima dell'impiego gli addetti devono consultare l'etichettatura (il significato dei simboli, le frasi di rischio ed i consigli di prudenza) e la scheda di sicurezza, al fine di apprendere e applicare le misure di prevenzione e protezione; - La fase lavorativa deve essere organizzata in modo da: - evitare o ridurre emissioni di agenti chimici pericolosi nell'aria o che sia contenuta al massimo per mezzo di aspirazione localizzata; - Ridurre al minimo la durata e l'intensità dell'esposizione dei lavoratori;

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- Ridurre al minimo la quantità dell'agente chimico da impiegare nella fase; - Le zone interessate dai lavori devono essere segnalate e fino alla conclusione dei lavori i non addetti ai lavori devono essere allontanati; - Utilizzare le misure di protezione collettive (ad esempio: aspiratori e inumidimento dei materiali polverosi) negli spazi chiusi o privi di adeguata aerazione naturale; - Tutti i lavoratori addetti devono essere informati, formati e, se necessario, addestrati sulle modalità di impiego e di deposito delle sostanze o dei preparati pericolosi, sui rischi per la salute connessi con il loro utilizzo, sulle attività di prevenzione da porre in essere e sulle procedure da adottare in caso di emergenza, anche di pronto soccorso. DURANTE L'ATTIVITÀ: - È vietato fumare, mangiare o bere sul posto di lavoro; - È necessario indossare i dispositivi di protezione individuale (ad esempio: guanti, calzature, maschere per la protezione delle vie respiratorie, tute, occhialini a maschera) indicati dal produttore nella scheda di sicurezza; - Conservare, manipolare e trasportare gli agenti chimici pericolosi secondo le istruzioni indicate nella scheda di sicurezza. DOPO L'ATTIVITÀ: - Per le modalità di smaltimento degli eventuali residui della lavorazione in particolare se si tratta di agenti cancerogeni/mutageni, seguire le prescrizioni contenute nella scheda di sicurezza, non abbandonare i residui nell'ambiente; - Provvedere alla pulizia dei dispositivi di protezione individuale (ad esempio: guanti, calzature, tute, occhiali a maschera) curando la conservazione, la pulizia e la manutenzione soprattutto in presenza di agenti cancerogeni/mutageni; - Provvedere alla regolare pulizia degli ambienti di lavoro, delle attrezzature ed egli impianti utilizzati nella fase; - Tutti i lavoratori devono seguire una scrupolosa igiene personale. [ACIDI GRASSI IN OLIO MINERALE] PRIMA DELL'ATTIVITÀ: - Tutte le attività devono essere precedute da una valutazione preliminare mirata ad evitare nella fase lavorativa l'uso di agenti chimici pericolosi, compresi quelli cancerogeni/mutageni, o a sostituire gli stessi con altre meno pericolose; - Prima dell'impiego gli addetti devono consultare l'etichettatura (il significato dei simboli, le frasi di rischio ed i consigli di prudenza) e la scheda di sicurezza, al fine di apprendere e applicare le misure di prevenzione e protezione; - La fase lavorativa deve essere organizzata in modo da: - evitare o ridurre emissioni di agenti chimici pericolosi nell'aria o che sia contenuta al massimo per mezzo di aspirazione localizzata; - Ridurre al minimo la durata e l'intensità dell'esposizione dei lavoratori; - Ridurre al minimo la quantità dell'agente chimico da impiegare nella fase; - Le zone interessate dai lavori devono essere segnalate e fino alla conclusione dei lavori i non addetti ai lavori devono essere allontanati; - Utilizzare le misure di protezione collettive (ad esempio: aspiratori e inumidimento dei materiali polverosi) negli spazi chiusi o privi di adeguata aerazione naturale; - Tutti i lavoratori addetti devono essere informati, formati e, se necessario, addestrati sulle modalità di impiego e di deposito delle sostanze o dei preparati pericolosi, sui rischi per la salute connessi con il loro utilizzo, sulle attività di prevenzione da porre in essere e sulle procedure da adottare in caso di emergenza, anche di pronto soccorso. DURANTE L'ATTIVITÀ: - È vietato fumare, mangiare o bere sul posto di lavoro; - È necessario indossare i dispositivi di protezione individuale (ad esempio: guanti, calzature, maschere per la protezione delle vie respiratorie, tute, occhialini a maschera) indicati dal produttore nella scheda di sicurezza; - Conservare, manipolare e trasportare gli agenti chimici pericolosi secondo le istruzioni indicate nella scheda di sicurezza. DOPO L'ATTIVITÀ: - Per le modalità di smaltimento degli eventuali residui della lavorazione in particolare se si tratta di agenti cancerogeni/mutageni, seguire le prescrizioni contenute nella scheda di sicurezza, non abbandonare i residui nell'ambiente; - Provvedere alla pulizia dei dispositivi di protezione individuale (ad esempio: guanti, calzature, tute, occhiali a maschera) curando la conservazione, la pulizia e la manutenzione soprattutto in presenza di agenti cancerogeni/mutageni; - Provvedere alla regolare pulizia degli ambienti di lavoro, delle attrezzature ed egli impianti utilizzati nella fase; - Tutti i lavoratori devono seguire una scrupolosa igiene personale.

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[OLI MINERALI] PRIMA DELL'ATTIVITÀ: - Tutte le attività devono essere precedute da una valutazione preliminare mirata ad evitare nella fase lavorativa l'uso di agenti chimici pericolosi, compresi quelli cancerogeni/mutageni, o a sostituire gli stessi con altre meno pericolose; - Prima dell'impiego gli addetti devono consultare l'etichettatura (il significato dei simboli, le frasi di rischio ed i consigli di prudenza) e la scheda di sicurezza, al fine di apprendere e applicare le misure di prevenzione e protezione; - La fase lavorativa deve essere organizzata in modo da: - evitare o ridurre emissioni di agenti chimici pericolosi nell'aria o che sia contenuta al massimo per mezzo di aspirazione localizzata; - Ridurre al minimo la durata e l'intensità dell'esposizione dei lavoratori; - Ridurre al minimo la quantità dell'agente chimico da impiegare nella fase; - Le zone interessate dai lavori devono essere segnalate e fino alla conclusione dei lavori i non addetti ai lavori devono essere allontanati; - Utilizzare le misure di protezione collettive (ad esempio: aspiratori e inumidimento dei materiali polverosi) negli spazi chiusi o privi di adeguata aerazione naturale; - Tutti i lavoratori addetti devono essere informati, formati e, se necessario, addestrati sulle modalità di impiego e di deposito delle sostanze o dei preparati pericolosi, sui rischi per la salute connessi con il loro utilizzo, sulle attività di prevenzione da porre in essere e sulle procedure da adottare in caso di emergenza, anche di pronto soccorso. DURANTE L'ATTIVITÀ: - È vietato fumare, mangiare o bere sul posto di lavoro; - È necessario indossare i dispositivi di protezione individuale (ad esempio: guanti, calzature, maschere per la protezione delle vie respiratorie, tute, occhialini a maschera) indicati dal produttore nella scheda di sicurezza; - Conservare, manipolare e trasportare gli agenti chimici pericolosi secondo le istruzioni indicate nella scheda di sicurezza. DOPO L'ATTIVITÀ: - Per le modalità di smaltimento degli eventuali residui della lavorazione in particolare se si tratta di agenti cancerogeni/mutageni, seguire le prescrizioni contenute nella scheda di sicurezza, non abbandonare i residui nell'ambiente; - Provvedere alla pulizia dei dispositivi di protezione individuale (ad esempio: guanti, calzature, tute, occhiali a maschera) curando la conservazione, la pulizia e la manutenzione soprattutto in presenza di agenti cancerogeni/mutageni; - Provvedere alla regolare pulizia degli ambienti di lavoro, delle attrezzature ed egli impianti utilizzati nella fase; - Tutti i lavoratori devono seguire una scrupolosa igiene personale. [RESINE POLIURETANICHE IN SOLVENTE] PRIMA DELL'ATTIVITÀ: - Tutte le attività devono essere precedute da una valutazione preliminare mirata ad evitare nella fase lavorativa l'uso di agenti chimici pericolosi, compresi quelli cancerogeni/mutageni, o a sostituire gli stessi con altre meno pericolose; - Prima dell'impiego gli addetti devono consultare l'etichettatura (il significato dei simboli, le frasi di rischio ed i consigli di prudenza) e la scheda di sicurezza, al fine di apprendere e applicare le misure di prevenzione e protezione; - La fase lavorativa deve essere organizzata in modo da: - evitare o ridurre emissioni di agenti chimici pericolosi nell'aria o che sia contenuta al massimo per mezzo di aspirazione localizzata; - Ridurre al minimo la durata e l'intensità dell'esposizione dei lavoratori; - Ridurre al minimo la quantità dell'agente chimico da impiegare nella fase; - Le zone interessate dai lavori devono essere segnalate e fino alla conclusione dei lavori i non addetti ai lavori devono essere allontanati; - Utilizzare le misure di protezione collettive (ad esempio: aspiratori e inumidimento dei materiali polverosi) negli spazi chiusi o privi di adeguata aerazione naturale; - Tutti i lavoratori addetti devono essere informati, formati e, se necessario, addestrati sulle modalità di impiego e di deposito delle sostanze o dei preparati pericolosi, sui rischi per la salute connessi con il loro utilizzo, sulle attività di prevenzione da porre in essere e sulle procedure da adottare in caso di emergenza, anche di pronto soccorso. DURANTE L'ATTIVITÀ: - È vietato fumare, mangiare o bere sul posto di lavoro; - È necessario indossare i dispositivi di protezione individuale (ad esempio: guanti, calzature, maschere per la protezione delle vie respiratorie, tute, occhialini a maschera) indicati dal produttore nella scheda di sicurezza;

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- Conservare, manipolare e trasportare gli agenti chimici pericolosi secondo le istruzioni indicate nella scheda di sicurezza. DOPO L'ATTIVITÀ: - Per le modalità di smaltimento degli eventuali residui della lavorazione in particolare se si tratta di agenti cancerogeni/mutageni, seguire le prescrizioni contenute nella scheda di sicurezza, non abbandonare i residui nell'ambiente; - Provvedere alla pulizia dei dispositivi di protezione individuale (ad esempio: guanti, calzature, tute, occhiali a maschera) curando la conservazione, la pulizia e la manutenzione soprattutto in presenza di agenti cancerogeni/mutageni; - Provvedere alla regolare pulizia degli ambienti di lavoro, delle attrezzature ed egli impianti utilizzati nella fase; - Tutti i lavoratori devono seguire una scrupolosa igiene personale. [SIGILLANTE SILICONICO] PRIMA DELL'ATTIVITÀ: - Tutte le attività devono essere precedute da una valutazione preliminare mirata ad evitare nella fase lavorativa l'uso di agenti chimici pericolosi, compresi quelli cancerogeni/mutageni, o a sostituire gli stessi con altre meno pericolose; - Prima dell'impiego gli addetti devono consultare l'etichettatura (il significato dei simboli, le frasi di rischio ed i consigli di prudenza) e la scheda di sicurezza, al fine di apprendere e applicare le misure di prevenzione e protezione; - La fase lavorativa deve essere organizzata in modo da: - evitare o ridurre emissioni di agenti chimici pericolosi nell'aria o che sia contenuta al massimo per mezzo di aspirazione localizzata; - Ridurre al minimo la durata e l'intensità dell'esposizione dei lavoratori; - Ridurre al minimo la quantità dell'agente chimico da impiegare nella fase; - Le zone interessate dai lavori devono essere segnalate e fino alla conclusione dei lavori i non addetti ai lavori devono essere allontanati; - Utilizzare le misure di protezione collettive (ad esempio: aspiratori e inumidimento dei materiali polverosi) negli spazi chiusi o privi di adeguata aerazione naturale; - Tutti i lavoratori addetti devono essere informati, formati e, se necessario, addestrati sulle modalità di impiego e di deposito delle sostanze o dei preparati pericolosi, sui rischi per la salute connessi con il loro utilizzo, sulle attività di prevenzione da porre in essere e sulle procedure da adottare in caso di emergenza, anche di pronto soccorso. DURANTE L'ATTIVITÀ: - È vietato fumare, mangiare o bere sul posto di lavoro; - È necessario indossare i dispositivi di protezione individuale (ad esempio: guanti, calzature, maschere per la protezione delle vie respiratorie, tute, occhialini a maschera) indicati dal produttore nella scheda di sicurezza; - Conservare, manipolare e trasportare gli agenti chimici pericolosi secondo le istruzioni indicate nella scheda di sicurezza. DOPO L'ATTIVITÀ: - Per le modalità di smaltimento degli eventuali residui della lavorazione in particolare se si tratta di agenti cancerogeni/mutageni, seguire le prescrizioni contenute nella scheda di sicurezza, non abbandonare i residui nell'ambiente; - Provvedere alla pulizia dei dispositivi di protezione individuale (ad esempio: guanti, calzature, tute, occhiali a maschera) curando la conservazione, la pulizia e la manutenzione soprattutto in presenza di agenti cancerogeni/mutageni; - Provvedere alla regolare pulizia degli ambienti di lavoro, delle attrezzature ed egli impianti utilizzati nella fase; - Tutti i lavoratori devono seguire una scrupolosa igiene personale.

Dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere

� Elmetto di protezione � Facciale con valvola filtrante FFP3 � Guanti per rischio chimico e microbiologico � Imbracatura anticaduta � Indumenti da lavoro � Occhiali a mascherina � Scarpe di sicurezza

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Controllo e/o fasciatura della tubazione

Categoria Sottoservizi - acquedotti gas fognature

Descrizione (Tipo di intervento)

La fase consiste nel fasciare la giunzione, eseguita mediante saldatura delle tubazioni e il controllo sia della fasciatura che del rivestimento del tubo.

Rischi individuati nella fase

Caduta a livello e scivolamento Medio

Caduta dall'alto Molto alto

Caduta dall'alto all'interno di scavi Alto

Caduta di materiali dall'alto Molto alto

Calore e fiamme per uso cannello Alto

Cesoiamento, stritolamento Alto

Fumi Medio

Gas, vapori Medio

Incendio Basso

Lavori in spazi confinati, pozzi e cunicoli Molto alto

Microclima severo per lavori all'aperto Medio

Movimentazione manuale dei carichi Medio

Proiezione di schegge e frammenti di materiale Basso

Punture, tagli, abrasioni, ferite Basso

Rumore Medio

Urti, colpi, impatti, compressioni Basso

Procedure operative

Delimitazione dell'area di cantiere Il cantiere, in relazione al tipo di lavori effettuati, deve essere dotato di recinzione avente caratteristiche idonee ad impedire l'accesso agli estranei alle lavorazioni. La zona di lavoro, sarà dotata di recinzione con caratteristiche idonee ad impedire l'accesso agli estranei alle lavorazioni. Presenza di gas all'interno degli scavi di trincea Prima di eseguire lavori entro gli scavi, occorre accertarsi se vi sia la presenza di gas o vapori tossici, asfissianti, infiammabili o esplosivi, specie in rapporto alla natura geologica del terreno o alla vicinanza di fabbriche, depositi, raffinerie, stazioni di compressione e di decompressione, metanodotti e condutture di gas, che possono dar luogo ad infiltrazione di sostanze pericolose. Qualora sia accertata o sia da temere la presenza di gas tossici, asfissianti o la irrespirabilità dell'aria deve essere avviata prima dell'ingresso dei lavoratori una bonifica dell'ambiente mediante idonea ventilazione, qualora non sia possibile assicurare una efficiente aerazione ed una completa bonifica, i lavoratori devono essere provvisti di idonei dispositivi di protezione individuale delle vie respiratore, ed essere muniti di idonei dispositivi di protezione individuale collegati ad un idoneo sistema di salvataggio, che deve essere tenuto all'esterno dal personale addetto alla sorveglianza. Questo deve mantenersi in continuo collegamento con gli operai all'interno ed essere in grado di sollevare prontamente all'esterno il lavoratore colpito dai gas. Possono essere adoperate le maschere respiratorie, in luogo di autorespiratori, solo quando, accertate la natura e la concentrazione dei gas o vapori nocivi o asfissianti, esse offrano garanzia di sicurezza e sempreché sia assicurata una efficace e continua aerazione. Qualora si sia accertata la presenza di gas infiammabili o esplosivi; è vietato, anche dopo la bonifica, se siano da

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temere emanazioni di gas pericolosi, l'uso di apparecchi a fiamma, di corpi incandescenti e di apparecchi comunque suscettibili di provocare fiamme o surriscaldamenti atti ad incendiare il gas. Nei lavori di bonifica dell'ambiente o all'interno degli scavi, devono essere impiegati almeno 2 persone. Accesso e lavori all'interno degli scavi Gli operatori addetti alla lavorazione dovranno assicurarsi che tutta la zona interessata alla movimentazione e posa sia dotata di parapetti o sbarramenti perimetrali rispetto al bordo dello scavo: i conduttori degli automezzi saranno assistiti da personale a terra durante la manovra di retromarcia. I mezzi si posizioneranno ad una distanza dallo scavo tale da non compromettere la stabilità dello stesso. Non usare fiamme libere vicino alle bombole Non lasciare il bruciatore acceso quando non viene utilizzato Porre attenzione nell'usare il bruciatore in particolare se vi sono operatori nella zona circostante Sistemare le bombole di gas propano in posizione verticale ed assicurarle all'automezzo di servizio mediante fasce e/o catene Posizionare le manichette di gas propano o i caci elettrici delle fasce ad induzione, in modo tale da essere ben visibili e non essere danneggiati Accertamenti sanitari periodici Durante questa fase i lavoratori dovranno utilizzare i seguenti DPI: guanti, scarpe di sicurezza, elmetto, tuta, maschera ½ facciale con filtri in caso di utilizzo di prodotti tossici per la fasciatura, cuffie o tappi antirumore. Verificare l'uso costante dei D.P.I. da parte di tutto il personale operante. Fasciatura tubazione Durante l'esecuzione della fasciatura gli addetti: a) non devono usare fiamme libere vicino alle bombole b) Non effettuare il trasporto delle bombole tramite gru od escavatori c) Evitare la caduta bombole sia cariche che scariche d) Non lasciare il bruciatore acceso quando non viene utilizzato e) Porre attenzione nell'usare il bruciatore in particolare se vi sono operatori nella zona circostante f) Sistemare le bombole di gas propano in posizione verticale ed assicurarle all'automezzo di servizio mediante fasce e/o catene g) Posizionare le manichette di gas propano o i caci elettrici delle fasce ad induzione, in modo tale da essere ben visibili e non essere danneggiati

Misure preventive e protettive

Cannello ossiacetilenico PRIMA DELL'USO: - Verificare l'assenza di gas o materiale infiammabile nell'ambiente o su tubazioni e/o serbatoi sui quali si effettuano gli interventi; - Verificare la stabilità e il vincolo delle bombole sul carrello portabombole; - Verificare l'integrità dei tubi in gomma e le connessioni tra le bombole ed il cannello; - Controllare i dispositivi di sicurezza contro il ritorno di fiamma, in prossimità dell'impugnatura, dopo i riduttori di pressione e in particolare nelle tubazioni lunghe più di 5 m; - Verificare la funzionalità dei riduttori di pressione e dei manometri; - In caso di lavorazione in ambienti confinati predisporre un adeguato sistema di aspirazione fumi e/o di ventilazione. DURANTE L'USO: - Trasportare le bombole con l'apposito carrello; - Evitare di utilizzare la fiamma libera in corrispondenza delle bombole e delle tubazioni del gas; - Non lasciare le bombole esposte ai raggi solari o ad altre fonti di calore; - Nelle pause di lavoro spegnere la fiamma e chiudere l'afflusso del gas; - E' opportuno tenere un estintore sul posto di lavoro; - Segnalare eventuali malfunzionamenti. DOPO L'USO: - Spegnere la fiamma chiudendo le valvole d'afflusso del gas; - Riporre le bombole nel deposito di cantiere.

Scale a mano Le scale a mano devono essere costruite con materiale adatto alle condizioni di impiego, possono quindi essere in ferro, alluminio o legno, ma devono essere sufficientemente resistenti ed avere dimensioni appropriate all'uso.

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Le scale in legno devono avere i pioli incastrati nei montanti che devono essere trattenuti con tiranti in ferro applicati sotto i due pioli estremi; le scale lunghe più di 4 m devono avere anche un tirante intermedio. In tutti i casi le scale devono essere provviste di dispositivi antisdrucciolo alle estremità inferiori dei due montanti e di elementi di trattenuta o di appoggi antisdrucciolevoli alle estremità superiori. La scala deve sporgere a sufficienza oltre il piano di accesso (è consigliabile che tale sporgenza sia di almeno 1 m), curando la corrispondenza del piolo con lo stesso (è possibile far proseguire un solo montante efficacemente fissato).

Dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere

� Autorespiratore � Cuffia antirumore � Elmetto di protezione � Facciale con valvola filtrante FFP3 � Facciale filtrante FFP2 con valvola � Giubbotto termico antipioggia e antivento � Grembiule di protezione per lavori di saldatura � Guanti antitaglio � Guanti contro il calore � Guanti per rischio chimico e microbiologico � Imbracatura anticaduta � Indumenti da lavoro � Occhiali a mascherina � Scarpe di sicurezza

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Rinterro a macchina

Categoria Sottoservizi - acquedotti gas fognature

Descrizione (Tipo di intervento)

Formazione di rinterri eseguiti con mezzi meccanici. Rinfianco e rinterro per strati successivi con macchine operatrici con compattazione meccanica o a mano del materiale conferito in trincea. La fase di rinterro della condotta consiste nel ricoprire la tubazione posata sul fondo scavo con sabbia e successivamente con materiale di risulta (se idoneo), precedentemente tenuto a bordo scavo, fino a riportare il livello del terreno alla quota originaria pre-apertura scavo. Rinterri a strati di cm 30 per terreni appartenenti ai gruppi A1, A2 e A3 (CNR UNI 10006) ed opportuna compattazione. Esecuzione della compattazione o costipamento del terreno a macchina.

Rischi individuati nella fase

caduta entro gli scavi Alto

caduta in piano Molto basso

cesoiamento - stritolamento Alto

contatti con macchinari Alto

elettrocuzione (contatto con linee elettriche aeree) Molto alto

frana delle pareti scavo Alto

inalazioni polveri Alto

incendio Medio

interferenze con altri mezzi Indefinito

investimento Alto

movimentazione manuale dei carichi Medio

oli minerali e derivati Basso

proiezione di schegge Alto

punture, tagli, abrasioni, ferite Alto

ribaltamento Alto

ribaltamento del mezzo Molto alto

rumore Alto

schiacciamento per ribaltamento del mezzo Alto

seppellimento Alto

urti, colpi, impatti Medio

vibrazione Alto

Procedure operative

Delimitare le aree di movimentazione dei mezzi con nastro di segnalazione. Appositi cartelli devono avvertire i pericoli presenti nell'area di lavoro e vietare l'accesso ai non addetti ai lavori. Predisporre vie obbligatorie di transito per i mezzi di scavo e di trasporto e regolamentarne il traffico. Il fondo delle vie di transito deve essere costituito da massicciata opportunamente livellata e costipata. Evitare il doppio senso di marcia.

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Il rinterro deve essere eseguito in modo tale da assicurare il costipamento. È buona norma eseguire il rinterro per strati successivi di 30 cm circa di spessore, accuratamente costipati. Mantenere in opera la delimitazione di protezione adottata per lo scavo da rinterrare fino all'ultimazione dei lavori di rinterro. Vietare l'accesso alle persone non addette ai lavori. I mezzi meccanici non devono avvicinarsi all'area del rinterro. Rimuovere l'eventuale armatura dello scavo gradualmente al progredire del rinterro. Vietare la costituzione di depositi di materiali presso il ciglio degli scavi anche se in fase di rinterro. Le scale a mano di accesso allo scavo devono essere vincolate per evitare slittamenti o rovesciamenti e devono sporgere almeno un metro oltre il piano d'accesso. I viottoli e le scale con gradini ricavate nel terreno o nella roccia devono essere dotati di parapetto, quando il dislivello superi due metri. Le alzate, se ricavate in terreno friabile, devono essere sostenute con tavole e robusti paletti. Nei lavori di rinterro con mezzi meccanici è vietata la presenza degli operai nel campo di azione della macchina operatrice. Il mezzo meccanico deve essere in perfetto stato di efficienza tecnica e di sicurezza (in conformità alle norme specifiche di appartenenza). Il mezzo meccanico deve essere utilizzato con gli sportelli chiusi. L’operatore del mezzo meccanico deve indossare la cintura di sicurezza. Mantenere la distanza di sicurezza (minimo 5 metri) dalle linee elettriche aeree a conduttori nudi. Controllare i percorsi e le aree di manovra verificando le condizioni di stabilità per il mezzo. Controllare l'efficienza dei comandi e verificare l'efficienza dei gruppi ottici per le lavorazioni con scarsa illuminazione. Adeguare la velocità ai limiti stabiliti in cantiere e transitare a passo d'uomo in prossimità dei posti di lavoro. Non ammettere a bordo della macchina altre persone. Vietare il transito del rullo compattatore in zone con pendenza trasversale pericolosa per il possibile rischio di ribaltamento del mezzo. Il rullo compattatore deve essere in perfetto stato di efficienza tecnica e di sicurezza (in conformità alle norme specifiche di appartenenza). E' vietata la presenza degli operai nel campo di azione del rullo compattatore. I lavoratori devono indossare casco, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, guanti, maschere antipolvere. Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore

Rinterro a mano

Categoria Sottoservizi - acquedotti gas fognature

Descrizione (Tipo di intervento)

Rinfianco e rinterro per strati successivi eseguito a mano con compattazione del materiale conferito in trincea.

Rischi individuati nella fase

caduta di materiali negli scavi Alto

caduta entro gli scavi Alto

contatti con macchinari Medio

inalazione gas Alto

inalazioni polveri Alto

incendio Medio

interferenze con altri mezzi Indefinito

investimento Alto

movimentazione manuale dei carichi Alto

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punture, tagli, abrasioni, ferite Medio

ribaltamento Medio

rumore Alto

seppellimento Medio

urti, colpi, impatti Alto

vibrazione Basso

Procedure operative

Delimitare le aree di movimentazione dei mezzi con nastro di segnalazione. Appositi cartelli devono avvertire i pericoli presenti nell'area di lavoro e vietare l'accesso ai non addetti ai lavori. Predisporre vie obbligatorie di transito per i mezzi di scavo e di trasporto e regolamentarne il traffico. Il fondo delle vie di transito deve essere costituito da massicciata opportunamente livellata e costipata. Evitare il doppio senso di marcia. Il rinterro deve essere eseguito in modo tale da assicurare il costipamento. È buona norma eseguire il rinterro per strati successivi di 30 cm circa di spessore, accuratamente costipati. Mantenere in opera la delimitazione di protezione adottata per lo scavo da rinterrare fino all'ultimazione dei lavori di rinterro. In caso di scarico della materiale di riempimento per ribaltamento posteriore dell'autocarro, predisporre, in prossimità dello scavo, idonei arresti. In ogni caso le manovre dell'autocarro devono essere assistite da personale a terra. E' vietato l'accesso all'area di lavoro ad altri mezzi meccanici. Rimuovere l'eventuale armatura dello scavo gradualmente al progredire del rinterro. Vietare la costituzione di depositi di materiali presso il ciglio degli scavi anche se in fase di rinterro. Le scale a mano di accesso allo scavo devono essere vincolate per evitare slittamenti o rovesciamenti e devono sporgere almeno un metro oltre il piano d'accesso. I viottoli e le scale con gradini ricavate nel terreno o nella roccia devono essere dotati di parapetto, quando il dislivello superi due metri. Le alzate, se ricavate in terreno friabile, devono essere sostenute con tavole e robusti paletti. Mettere a disposizione dei lavoratori attrezzature adeguate al lavoro da svolgere e fornire le dovute istruzioni sulle modalità d'uso. Durante la retromarcia o con scarsa visibilità, assistere l'operatore dell'autocarro da personale a terra. È vietato usare l'autocarro per scopi differenti da quelli stabiliti dal costruttore e dalle norme. I lavoratori devono indossare casco, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, guanti, maschere antipolvere. Impartire le istruzioni necessarie per la corretta movimentare manualmente dei carichi. Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore

Ripristino pavimentazione stradale

Categoria Sottoservizi - acquedotti gas fognature

Descrizione (Tipo di intervento)

La fase consiste, una volta ultimato il rinterro degli scavi, nel ripristinare le originali condizioni ambientali esistenti prima dell'inizio di tutti i lavori- Ripristino di pavimentazione stradale. Formazione di strati di fondazione in misto granulare. Formazione di strati di fondazione in misto cementato. Formazione di sottofondo. Formazione strati di collegamento e di usura. Trattamenti superficiali a caldo (bitume liquido). Trattamenti superficiali con emulsione a caldo. Trattamenti superficiali con emulsione a freddo. Posa in opera di pavimenti ad elementi autobloccanti a secco. Posa in opera di pavimenti esterni (pietra, grès, clinker, ceramici in genere) con letto di malta di cemento o con collante specifico.

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Rischi individuati nella fase

allergeni Basso

caduta di materiali dall'alto Alto

caduta in piano Basso

cesoiamento - stritolamento Medio

contatti con macchinari Medio

contatto con sostanze tossiche Molto alto

dermatiti, irritazioni cutanee, reazioni allergiche Molto basso

elettrocuzione Alto

elettrocuzione (contatto con linee elettriche aeree) Medio

frana delle pareti scavo Alto

inalazione gas Medio

inalazione polveri - fibre Alto

incendio Medio

investimento Alto

movimentazione manuale dei carichi Medio

oli minerali e derivati Basso

proiezione di schegge e frammenti Molto alto

punture, tagli, abrasioni, ferite Molto alto

ribaltamento Medio

rumore Alto

schiacciamento Medio

schiacciamento per ribaltamento del mezzo Medio

schizzi Medio

urti, colpi, impatti Alto

vibrazione Alto

Procedure operative

Mantenere le delimitazioni dell'area di scavo e la segnaletica di avvertimento, divieto e prescrizione. L'autocarro conferisce in cantiere e la terna, munita di pala, distributrice al suo interno il materiale da posare. In questa fase è obbligatorio mantenere la distanza di sicurezza dai mezzi presenti in cantiere. Un operatore a terra supporta gli operatori dei mezzi negli spostamenti all'entrata, all'uscita ed entro il cantiere. Il materiale posato con strumenti meccanici e/o manuali viene compattato con apposito rullo compressore. Nei lavori di rinterro con mezzi meccanici vietare la presenza degli operai nel campo di azione della macchina operatrice. Effettuare periodica manutenzione e controllo delle macchine operatrici. In questa fase i lavoratori devono indossare, casco, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, guanti. A tutti coloro che devono operare in prossimità di zone di transito veicolare vanno forniti gli indumenti fluorescenti e rifrangenti aventi le caratteristiche previste dal decreto del 9 giugno 1995. Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore.

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Misure preventive e protettive

[EMULSIONE DI BITUME/CAUCCIÙ] PRIMA DELL'ATTIVITÀ: - Tutte le attività devono essere precedute da una valutazione preliminare mirata ad evitare nella fase lavorativa l'uso di agenti chimici pericolosi, compresi quelli cancerogeni/mutageni, o a sostituire gli stessi con altre meno pericolose; - Prima dell'impiego gli addetti devono consultare l'etichettatura (il significato dei simboli, le frasi di rischio ed i consigli di prudenza) e la scheda di sicurezza, al fine di apprendere e applicare le misure di prevenzione e protezione; - La fase lavorativa deve essere organizzata in modo da: - evitare o ridurre emissioni di agenti chimici pericolosi nell'aria o che sia contenuta al massimo per mezzo di aspirazione localizzata; - Ridurre al minimo la durata e l'intensità dell'esposizione dei lavoratori; - Ridurre al minimo la quantità dell'agente chimico da impiegare nella fase; - Le zone interessate dai lavori devono essere segnalate e fino alla conclusione dei lavori i non addetti ai lavori devono essere allontanati; - Utilizzare le misure di protezione collettive (ad esempio: aspiratori e inumidimento dei materiali polverosi) negli spazi chiusi o privi di adeguata aerazione naturale; - Tutti i lavoratori addetti devono essere informati, formati e, se necessario, addestrati sulle modalità di impiego e di deposito delle sostanze o dei preparati pericolosi, sui rischi per la salute connessi con il loro utilizzo, sulle attività di prevenzione da porre in essere e sulle procedure da adottare in caso di emergenza, anche di pronto soccorso. DURANTE L'ATTIVITÀ: - È vietato fumare, mangiare o bere sul posto di lavoro; - È necessario indossare i dispositivi di protezione individuale (ad esempio: guanti, calzature, maschere per la protezione delle vie respiratorie, tute, occhialini a maschera) indicati dal produttore nella scheda di sicurezza; - Conservare, manipolare e trasportare gli agenti chimici pericolosi secondo le istruzioni indicate nella scheda di sicurezza. DOPO L'ATTIVITÀ: - Per le modalità di smaltimento degli eventuali residui della lavorazione in particolare se si tratta di agenti cancerogeni/mutageni, seguire le prescrizioni contenute nella scheda di sicurezza, non abbandonare i residui nell'ambiente; - Provvedere alla pulizia dei dispositivi di protezione individuale (ad esempio: guanti, calzature, tute, occhiali a maschera) curando la conservazione, la pulizia e la manutenzione soprattutto in presenza di agenti cancerogeni/mutageni; - Provvedere alla regolare pulizia degli ambienti di lavoro, delle attrezzature ed egli impianti utilizzati nella fase; - Tutti i lavoratori devono seguire una scrupolosa igiene personale.

Dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere

� Facciale con valvola filtrante FFP3 � Guanti per rischio chimico e microbiologico � Indumenti da lavoro � Occhiali a mascherina

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Disinstallazione cantiere e pulizia finale

Categoria Sottoservizi - acquedotti gas fognature

Descrizione (Tipo di intervento)

Rimozione delimitazioni, segnaletica, pulizia finale.

Rischi individuati nella fase

cesoiamento - stritolamento Medio

inalazioni polveri Medio

investimento Medio

movimentazione manuale dei carichi Alto

punture, tagli, abrasioni, ferite Alto

ribaltamento Medio

rumore Medio

urti, colpi, impatti Medio

Procedure operative

Se nell'immediata vicinanza della sede stradale, predisporre la segnaletica stradale, mantenendola in efficienza per tutta la durata delle operazioni di disinstallazione del cantiere e pulizia finale, attenendosi alle norme del codice della strada. Durante il carico è vietato l'avvicinamento di personale e di terzi, medianti avvisi e sbarramenti. Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. I lavoratori devono indossare scarpe di sicurezza, guanti, facciale filtrante. Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore.

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8.1. PROCEDURA AMIANTO

PROCEDURA INTERVENTI SU TUBAZIONI IN FIBROCEMENTO C ONTENENTE AMIANTO. Per le lavorazioni di cui al presente capitolo si fa espressamente riferimento a quanto previsto dal Capo III del D.Lgs 81/08 "Protezione dei rischi connessi all'esposizione all'amianto" Prima dell'inizio di qualsiasi intervento su tubazioni in fibrocemento contenente amianto, oltre al P.O.S., l'esecutore dovrà predisporre il PIANO DI LAVORO previsto dall'art. 256 del D.Lgs 81/08 e s.m.i. e notificarlo all'Organo di vigilanza competente per territorio con almeno trenta giorni di preavviso. Nel caso di lavori urgenti si dovrà procedere con la notifica urgente del suddetto Piano di Lavoro, indicando l'ora di inizio delle operazioni di bonifica. Allestimento area cantiere. Il cantiere dovrà essere delimitato e con nastro segnaletico giallo la dicitura "Attenzione pericolo amianto e dovrà essere interdetto il transito pedonale e veicolare in tutta l'area sottoposta a rischio di esposizione, le cui dimensione dovranno essere di volta in volta stabilite dal Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione. In relazione alle caratteristiche locali (presenza di abitazioni, edifici collettivi sensibili quali scuole, ospedali ecc) il Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione dovrà stabilire le modalità di isolamento dell'area di intervento in base alle tecniche di rimozione prescelte.

L'esecutore dovrà predisporre in cantiere una unita mobile di decontaminazione del personale addetto ai lavori di rimozione e bonifica. PRIMA DI QUALSIASI INTERVENTO SULLE CONDOTTE CONTENENTI AMIANTO, IL PERSONALE NON ABILITATO AD INTERVENIRE E IL PERSONALE OPERATIVO DI MULTISERVIZI DEVONO ALLONTANARSI DALL'AREA DI CANTIERE. Operazioni preliminari. Dopo aver eseguito gli scavi necessari per l'individuazione della tubazione, effettuare la pulizia del tubo con acqua, dopodiché il tratto di condotta interessato dai lavori dovrà essere irrorato di soluzione incapsulante di tipo D ai sensi del D.M. 20/08/199 appendice 1 allegato 2. Al di sotto della tubazione stesa dovrà essere posto un telo di polietilene destinato a raccogliere eventuali frammenti di tubazione che dovessero staccarsi per effetto delle lavorazioni. Analogamente, dovranno essere predisposti dei sacchi o teli di polietilene sul bordo dello scavo per raccogliere ed isolare i rifiuti provenienti dalla lavorazione da eseguirsi.

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(trattamento condotta con soluzione incapsulante)

Operazioni di taglio Indipendentemente che l'intervento di rimozione della condotta contenente amianto, venga richiesto per l'esecuzione di una riparazione o per l'esecuzione della sostituzione o per il collegamento di una nuova tubazione, il taglio della tubazione in fibrocemento contenente amianto dovrà essere eseguito ESCLUSIVAMENTE mediante impiego di tagliatubi a rotelle, manuale o meccanica, regolabile in funzione del diametro esterno del tubo, dotata di appositi dischi in grado di tagliare tubi in fibrocemento anche di elevato spessore. L’impiego di altri utensili dovrà essere preventivamente autorizzato dalla Direzione Lavori in accordo con il Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, in relazione alla tipologia dell'intervento e alle condizioni locali riscontrate. Le modalità di intervento dovranno essere espressamente indicate nel Piano di Lavoro previsto dall'art. 256 del D.Lgs 81/08 e s.m.i. e notificato all'Organo di Vigilanza. In ogni caso ogni intervento eseguito con attrezzature meccaniche quali seghetti alternativi a mano o a batteria, dovranno essere eseguiti mediante lubrificazione forzata ad acqua del punto di taglio o mediante soluzione incapsulante. In tal caso sotto la tubazione dovrà essere predisposto un adeguato contenitore plastico che raccolga il liquido contaminato che a sua volta verrà stoccato in appositi contenitori sigillati e smaltito insieme al tratto di tubazione in amianto rimossa. Al termine delle operazioni di taglio sia le estremità del tubo, che di eventuali punti di rottura dovranno essere trattate con il primer incapsulante.

(esempio di tagliatubi manuale)

Rimozione della condotta contenente amianto e bonif ica dell'area Avvenuto il taglio della tubazione, lo spezzone di tubo rimosso e tutti i detriti e sfridi provenienti dal taglio dovranno essere sigillati nei sacchi o nei teli di polietilene preventivamente predisposti, verificandone l'integrità, nonché dotati delle seguenti etichette.

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Analisi delle attività svolte nel cantiere

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I rifiuti come sopra imballati dovranno essere immediatamente caricati sul mezzo autorizzato al trasporto, per essere portati al punto si smaltimento o di stoccaggio autorizzato. L'area confinata dovrà essere trattata con la sostanza incapsulante preventivamente utilizzata per trattare la condotta. di protezione individuale da utilizzare nei lavori in presenza di amianto I seguenti D.P.I. oltre ad essere utilizzati dall'i mpresa incaricata della bonifica del tubo , dovrann o essere adottati anche dagli operatori Multiservizi ovvero dell'impresa appaltatrice, incaricati dell'esecuzione dei rimanenti interventi idraulici sulla condotta oggetto di bonifica e per tutta la durata delle operazioni. TUTA: deve essere di tessuto preferibilmente liscio al fine di non trattenere le fibre (tipo tyvek), non avere tasche esterne, chiusa (o chiudibile) ai polsi ed alle caviglie con elastici o nastro adesivo.

CALZATURE – (stivali in gomma o calzature antiscivolo): Le calzature devono essere facilmente lavabili e abbastanza alte da essere coperte dai pantaloni della tuta. L’alternativa agli stivali sono i calzari a perdere, che spesso però risultano scivolosi sulle superfici bagnate; tale pericolosità può essere ridotta dai copri-scarpe con solette in polietilene.

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Analisi delle attività svolte nel cantiere

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GUANTI: I guanti da utilizzare nelle bonifiche dell’amianto devono essere impermeabili, meglio se di tipo a manichetta lunga ed in grado di garantire una sufficiente resistenza alle sollecitazioni meccaniche; al di sotto dei guanti è consigliato l’utilizzo di sottoguanti in cotone. Come le calzature anch'essi devono essere coperti dalla tuta indossata e sigillati con nastro isolante

(guanti )

RESPIRATORI ISOLANTI possono essere: · collegati ad una sorgente d’aria esterna non inquinata (a flusso continuo o a flusso a domanda); · autorespiratori con bombola di aria compressa (a circuito aperto) o con ossigeno (a circuito chiuso). I respiratori a filtro possono essere costituiti da: · facciale (maschera) o un casco con autoventilazione; · sottofiltrante per bloccare le polveri e le fibre. Tali respiratori a filtro possono essere con filtro incorporato o collegati (tramite tubo) ad una pompa con filtro attaccata alla cintura. I facciali devono soddisfare i seguenti requisiti: - rispondere a criteri di ergonomia; - fornire adeguati livelli di protezione; - essere leggeri e solidi; - non limitare il campo visivo e la vista; - essere compatibili con l’uso di occhiali; - devono essere facilmente montabili e smontabili se dotati di filtri. Per ciò che concerne i tipi di facciale (maschera), questi possono essere del tipo: - maschera intera, vale a dire che copre tutto il viso; - semimaschera che copre naso e bocca; - facciali filtranti a perdere.

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(maschera intera con respiratore) (semi maschera con filtro FP3)

(maschera facciale filtrante FP3) Operazioni conclusive Al termine delle operazioni, tutte le attrezzature impiegate dovranno essere opportunamente lavate con acqua che verrà a sua volta stoccata in appositi contenitori sigillati e smaltita in discarica autorizzata. Tutti i DPI monouso utilizzati dovranno essere rimossi ad eccezion fatta della maschera FP3 che dovrà essere rimossa per ultima In particolare La tuta in tyvek dovrà essere svestita arrotolandola verso l'esterno in modo tale da confinare eventuali residui. I DPI monouso impiegati dovranno essere posti negli stessi imballaggi utilizzati per lo smaltimento dei

materiali contenenti amianto o in idonei contenitori dotati degli stessi contrassegni "R" ed "a".

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9. MODALITÀ ORGANIZZATIVE, COOPERAZIONE, COORDINAMENTO E INFORMAZIONE

9.1. PREMESSA

PREMESSA SULLE FASI LAVORATIVE . Data la tipologia del contratto, le fasi di lavorazione riportate nel diagramma di Gantt costituiscono un "ciclo" di lavorazioni da considerarsi ricorrente per ciascun sub-cantiere. Durante la durata contrattuale, per ogni singolo s ub-cantiere che verrà avviato, il Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione dovrà tener conto di tutte le eventuali modifiche alla programmazione delle lavorazioni, af finché non si verifichino interferenze tra le stesse, ovvero dovrà analizzare tutti gli aspetti relativi ai conflitti generati d al sovrapporsi delle fasi lavorative previste. Il seguente Diagramma di Gantt, non è quindi esaustivo di tutte le attività che potranno essere richieste in cantiere e pertanto dovrà essere eventualmente aggiornato dal Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione. A titolo esemplificativo il cronoprogramma riporta un ciclo ricorrente di organizzazione di sub-cantie ri.

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9.2. CRONOPROGRAMMA

Nr Descrizione Durata Inizio DICEMBRE 2018

L03 M04 M05 G06 V07 S08 D09

1 Diagramma di Gantt 1/1

2 Allestimento cantiere 1/1 03/12/2018

3 Delimitazione lavori 1/1 03/12/2018

4 Disfacimento manto stradale-esecuzione di taglio... 1/1 03/12/2018

5 Scavo a sezione obbligata e/o sbancamento a mac.... 1/1 03/12/2018

6 Scavo a sezione obbligata a mano 1/1 03/12/2018

7 Trasporto e scarico tubi 1/1 03/12/2018

8 Interventi su condotte e/o tubazioni acqua e/o fogna.... 1/1 03/12/2018

9 Controllo e/o fasciatura della tubazione 1/1 03/12/2018

10 Opere d'arte in opera compresa l'esecuzione ela ch... 1/1 03/12/2018

11 Rinterro a mano 1/1 03/12/2018

12 Rinterro a macchina 1/1 03/12/2018

13 Ripristino pavimentazione stradale 1/1 03/12/2018

14 Disinstallazione cantiere e pulizia finale 1/1 03/12/2018

Ogni cantiere, normalmente ha inizio e fine entro le 24 ore

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9.3. Misure di coordinamento

Allacciamenti impianti - Delimitazione lavori Sottoservizi - acquedotti gas fognature - disfacimento manto stradale - esecuzione di taglio dell'asfalto - scarificazione di massicciata stradale

Si accetta la sovrapposizione senza aggiungere alcun vincolo supplementare ritenendo le fasi compatibili tra loro

Rischi aggiuntivi

Delimitazione lavori disfacimento manto stradale - esecuzione di taglio dell'asfalto - scarificazione di massicciata stradale

� cesoiamento - stritolamento � contatti con macchinari � inalazioni polveri � proiezione di schegge e frammenti � rumore � incendio � investimento � schiacciamento per ribaltamento del mezzo � proiezione di schegge � urti, colpi, impatti � inalazione vapori � ribaltamento � proiezione di materiale � inalazione gas

� Caduta di materiali dall'alto

Sottoservizi - acquedotti gas fognature - scavo a sezione obbligata e/o sbancamento a macchina Sottoservizi - acquedotti gas fognature - scavo a sezione obbligata a mano

Si accetta la sovrapposizione senza aggiungere alcun vincolo supplementare ritenendo le fasi compatibili tra loro

Rischi aggiuntivi

scavo a sezione obbligata e/o sbancamento a macchina scavo a sezione obbligata a mano

� inalazioni fumi, vapori

� ribaltamento del mezzo � inalazione polveri - fibre � inalazione vapori � schiacciamento

Sottoservizi - acquedotti gas fognature - scavo a sezione obbligata e/o sbancamento a macchina Sottoservizi - acquedotti gas fognature - trasporto e scarico tubi

Si accetta la sovrapposizione senza aggiungere alcun vincolo supplementare ritenendo le fasi compatibili tra loro

Rischi aggiuntivi

scavo a sezione obbligata e/o sbancamento a macchina trasporto e scarico tubi

� caduta di materiali dall'alto

� caduta di materiali negli scavi � caduta entro gli scavi � inalazione gas � proiezione di schegge e frammenti � ribaltamento del mezzo � proiezione di materiale � schiacciamento per ribaltamento del mezzo

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� inalazione polveri - fibre � inalazione vapori � inalazioni polveri

Sottoservizi - acquedotti gas fognature - scavo a sezione obbligata e/o sbancamento a macchina Sottoservizi - interventi su condotte acqua

Si accetta la sovrapposizione senza aggiungere alcun vincolo supplementare ritenendo le fasi compatibili tra loro

Rischi aggiuntivi

scavo a sezione obbligata e/o sbancamento a macchina interventi su condotte acqua

� inalazioni fibre � esplosione � inalazione fumi � proiezione di schegge � radiazioni non ionizzanti � ribaltamento � caduta di materiali dall'alto � crollo di manufatti limitrofi

� ribaltamento del mezzo � inalazione polveri - fibre

Sottoservizi - acquedotti gas fognature - scavo a sezione obbligata e/o sbancamento a macchina Metanodotto - Controllo e/o fasciatura della tubazione

Si accetta la sovrapposizione senza aggiungere alcun vincolo supplementare ritenendo le fasi compatibili tra loro

Rischi aggiuntivi

scavo a sezione obbligata e/o sbancamento a macchina Controllo e/o fasciatura della tubazione

� Caduta dall'alto all'interno di scavi � Gas, vapori � Calore e fiamme per uso cannello � Fumi � Proiezione di schegge e frammenti di materiale � Caduta di materiali dall'alto

� caduta di materiali negli scavi � caduta entro gli scavi � inalazione gas � cesoiamento - stritolamento � proiezione di schegge e frammenti � ribaltamento del mezzo � proiezione di materiale � schiacciamento per ribaltamento del mezzo � inalazione polveri - fibre � inalazione vapori � inalazioni polveri � schiacciamento � investimento

Sottoservizi - acquedotti gas fognature - scavo a sezione obbligata a mano Sottoservizi - acquedotti gas fognature - trasporto e scarico tubi

Si accetta la sovrapposizione senza aggiungere alcun vincolo supplementare ritenendo le fasi compatibili tra loro

Rischi aggiuntivi

scavo a sezione obbligata a mano trasporto e scarico tubi

� caduta di materiali dall'alto � contatti con macchinari

� inalazione gas � elettrocuzione � caduta entro gli scavi

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� inalazioni polveri � inalazioni fumi, vapori � proiezione di materiale � schiacciamento per ribaltamento del mezzo � proiezione di schegge e frammenti

Sottoservizi - acquedotti gas fognature - scavo a sezione obbligata a mano Sottoservizi - interventi su condotte acqua

Si accetta la sovrapposizione senza aggiungere alcun vincolo supplementare ritenendo le fasi compatibili tra loro

Rischi aggiuntivi

scavo a sezione obbligata a mano interventi su condotte acqua

� contatti con macchinari � inalazioni fibre � esplosione � inalazione fumi � schiacciamento � proiezione di schegge � radiazioni non ionizzanti � ribaltamento � inalazione vapori � caduta di materiali dall'alto � crollo di manufatti limitrofi

� inalazioni fumi, vapori

Sottoservizi - acquedotti gas fognature - scavo a sezione obbligata a mano Metanodotto - Controllo e/o fasciatura della tubazione

Si accetta la sovrapposizione senza aggiungere alcun vincolo supplementare ritenendo le fasi compatibili tra loro

Rischi aggiuntivi

scavo a sezione obbligata a mano Controllo e/o fasciatura della tubazione

� Caduta dall'alto all'interno di scavi � Gas, vapori � Calore e fiamme per uso cannello � Fumi � Proiezione di schegge e frammenti di materiale � Caduta di materiali dall'alto

� inalazione gas � elettrocuzione � caduta entro gli scavi � cesoiamento - stritolamento � inalazioni polveri � inalazioni fumi, vapori � proiezione di materiale � urti, colpi, impatti � schiacciamento per ribaltamento del mezzo � investimento � proiezione di schegge e frammenti

Sottoservizi - acquedotti gas fognature - trasporto e scarico tubi Sottoservizi - interventi su condotte acqua

Si accetta la sovrapposizione senza aggiungere alcun vincolo supplementare ritenendo le fasi compatibili tra loro

Rischi aggiuntivi

trasporto e scarico tubi interventi su condotte acqua

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� caduta entro gli scavi � inalazioni fibre � esplosione � elettrocuzione � inalazione fumi � schiacciamento per ribaltamento del mezzo � proiezione di schegge � radiazioni non ionizzanti � ribaltamento � caduta di materiali negli scavi � proiezione di materiale � inalazione gas � inalazioni polveri � inalazione vapori � proiezione di schegge e frammenti � crollo di manufatti limitrofi

Sottoservizi - acquedotti gas fognature - trasporto e scarico tubi Metanodotto - Controllo e/o fasciatura della tubazione

Si accetta la sovrapposizione senza aggiungere alcun vincolo supplementare ritenendo le fasi compatibili tra loro

Rischi aggiuntivi

trasporto e scarico tubi Controllo e/o fasciatura della tubazione

� Caduta dall'alto all'interno di scavi � Gas, vapori � Calore e fiamme per uso cannello � Fumi � Proiezione di schegge e frammenti di materiale

� contatti con macchinari � urti, colpi, impatti � cesoiamento - stritolamento � investimento

Sottoservizi - interventi su condotte acqua Metanodotto - Controllo e/o fasciatura della tubazione

Si accetta la sovrapposizione senza aggiungere alcun vincolo supplementare ritenendo le fasi compatibili tra loro

Rischi aggiuntivi

interventi su condotte acqua Controllo e/o fasciatura della tubazione

� Caduta dall'alto all'interno di scavi � Gas, vapori � Calore e fiamme per uso cannello � Fumi � Proiezione di schegge e frammenti di materiale

� contatti con macchinari � caduta entro gli scavi � cesoiamento - stritolamento � inalazioni fibre � esplosione � elettrocuzione � inalazione fumi � schiacciamento � schiacciamento per ribaltamento del mezzo � investimento � proiezione di schegge � radiazioni non ionizzanti � ribaltamento � caduta di materiali negli scavi � proiezione di materiale � inalazione gas

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� inalazioni polveri � inalazione vapori � proiezione di schegge e frammenti � crollo di manufatti limitrofi

Sottoservizi - acquedotti gas fognature - opere d'arte in opera compresa l'esecuzione e la chiusura di tracce Sottoservizi - acquedotti gas fognature - rinterro a mano

Si accetta la sovrapposizione senza aggiungere alcun vincolo supplementare ritenendo le fasi compatibili tra loro

Rischi aggiuntivi

opere d'arte in opera compresa l'esecuzione e la chiusura di tracce

rinterro a mano

� caduta entro gli scavi � inalazione gas � incendio � investimento � rumore � urti, colpi, impatti � interferenze con altri mezzi � caduta di materiali negli scavi � inalazioni polveri � ribaltamento

� Caduta di materiali dall'alto � Calore, fiamme, incendio � Esplosione � Gas, vapori � Esalazioni di sostanze tossiche

Sottoservizi - acquedotti gas fognature - opere d'arte in opera compresa l'esecuzione e la chiusura di tracce Sottoservizi - acquedotti gas fognature - rinterro a macchina

Si accetta la sovrapposizione senza aggiungere alcun vincolo supplementare ritenendo le fasi compatibili tra loro

Rischi aggiuntivi

opere d'arte in opera compresa l'esecuzione e la chiusura di tracce

rinterro a macchina

� caduta entro gli scavi � cesoiamento - stritolamento � inalazioni polveri � investimento � proiezione di schegge � ribaltamento del mezzo � rumore � interferenze con altri mezzi � contatti con macchinari � ribaltamento � urti, colpi, impatti � schiacciamento per ribaltamento del mezzo � incendio

� Caduta di materiali dall'alto � Calore, fiamme, incendio � Esplosione � Gas, vapori � Esalazioni di sostanze tossiche

Sottoservizi - acquedotti gas fognature - rinterro a mano Sottoservizi - acquedotti gas fognature - rinterro a macchina

Si accetta la sovrapposizione senza aggiungere alcun vincolo supplementare ritenendo le fasi compatibili tra loro

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Rischi aggiuntivi

rinterro a mano rinterro a macchina

� cesoiamento - stritolamento � proiezione di schegge � ribaltamento del mezzo � schiacciamento per ribaltamento del mezzo

� inalazione gas � caduta di materiali negli scavi

Sottoservizi - acquedotti gas fognature - ripristino pavimentazione stradale Sottoservizi - acquedotti gas fognature - disinstallazione cantiere e pulizia finale

Si accetta la sovrapposizione senza aggiungere alcun vincolo supplementare ritenendo le fasi compatibili tra loro

Rischi aggiuntivi

ripristino pavimentazione stradale disinstallazione cantiere e pulizia finale

� inalazioni polveri

� incendio � frana delle pareti scavo � schizzi � inalazione gas � schiacciamento per ribaltamento del mezzo � proiezione di schegge e frammenti � schiacciamento � inalazione polveri - fibre � allergeni

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9.4. USO COMUNE DI IMPIANTI E DOTAZIONI DI LAVORO

MISURE DI COORDINAMENTO

Misure di coordinamento

I rischi connessi alla sovrapposizione di eventuali operazioni sono contemplati nelle relative schede di lavorazione e di valutazione dei rischi. Si precisa che data la particolarità dei lavori dovuti ad interventi in più sub-cantieri per manutenzioni/riparazioni di condotte idriche si è ipotizzato che tutte le fasi lavorative siano interferenti tra loro in quanto di difficile realizzazione interventi distinti in modo univoco per singola fase di lavorazione. I soggetti incaricati di far rispettare le misure preventive e protettive in riferimento alle interferenze tra le lavorazioni sono il Direttore tecnico di cantiere ed i preposti dell’Impresa Appaltatrice. Le modalità di verifica dell’attuazione di tale misure preventive e protettive saranno stabilite dal Coordinatore in fase di esecuzione. Poiché il presente progetto " Manutenzione ordinaria reti acqua potabile NOR Ancona - anno 2015/2016 - in servizio di reperibilità con pronto intervento " si configura come un appalto di manutenzione reti allo stato attuale non è possibile individuare gli interventi da realizzare e la loro ubicazione. Il presente PSC è stato pertanto redatto tenendo conto che i lavori verranno realizzati in modo frazionato in più sub-cantieri, tutti di piccola entità e all'interno dei quali difficilmente verranno impiegati lavoratori di più di un'impresa oltre, eventualmente, al personale della Multiservizi S.p.A., il quale provvederà ad eseguire lavori esclusivamente sulle condotte e tubazioni di acqua, lasciando all’impresa appaltatrice i lavori di scavo, rinterro e ripristino degli scavi stessi. In questo caso è fatto divieto che i lavoratori dell’Impresa Appaltatrice ed il personale della Multiservizi operino contemporaneamente nello stesso cantiere, ma le diverse fasi di lavoro devono succedersi senza sovrapposizione alcuna al fine di evitare le possibili interferenze tra le attività lavorative dell’Impresa Appaltatrice e della Committente. Naturalmente per tutto quanto detto tale Piano di sicurezza e coordinamento dovrà essere opportunamente aggiornato ed integrato dal Coordinatore per l'esecuzione dei lavori, in funzione dei sub-cantieri che verranno allestiti, nel caso di eventuali rischi aggiuntivi o lavorazioni non previsti nel presente PSC. Inoltre il Coordinatore per l'esecuzione dei lavori dovrà organizzare i lavori in modo tale da evitare, per quanto possibile, l'interferenza di tra le varie attività da eseguire che provocherebbero un aggravio del rischio rispetto alla stessa attività eseguita singolarmente. Particolare attenzione dovrà essere rivolta alla formazione ed informazione dei lavoratori circa le fasi di allestimento e disinstallazione dei sub-cantieri che verranno realizzati effettuata mediante incontri periodici con il personale.

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Modalità organizzative, cooperazione, coordinamento e informazione

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9.5. Modalità di cooperazione e coordinamento

COORDINAMENTO

Scopo della presente sezione è di regolamentare il sistema dei rapporti tra i vari soggetti coinvolti dall'applicazione delle norme contenute nel D.Lgs. N. 81/2008 come modificato dal D.Lgs. N. 106/2009 ed in particolare dalle procedure riportate nel PSC, al fine di definire i criteri di coordinamento e cooperazione tra i vari operatori in cantiere, allo scopo di favorire lo scambio delle informazioni sui rischi e l'attuazione delle relative misure di prevenzione e protezione.

È fatto obbligo, ai sensi dell'art. 95 del D.Lgs. N. 81/2008 come modificato dal D.Lgs. N. 106/2009, di cooperare da parte dei Datori di lavoro delle imprese esecutrici e dei Lavoratori autonomi, al fine di trasferire informazioni utili ai fini della prevenzione infortuni e della tutela della salute dei lavoratori.

Spetta prioritariamente al Datore di lavoro dell'impresa affidataria (DTA) e al Coordinatore per l'esecuzione (CSE) l'onere di promuovere tra i Datori di lavoro delle imprese esecutrici e dei Lavoratori autonomi la cooperazione e il coordinamento delle attività nonché la loro reciproca informazione.

Allo scopo, al fine di consentire l'attuazione di quanto sopra indicato, dovranno tenere in cantiere delle riunioni di coordinamento e cooperazione, il cui programma è riportato in via generale nella tabella successiva.

Di ogni incontro il CSE o il Datore di lavoro dell'impresa affidataria (o un suo delegato) provvederà a redigere un apposito verbale di coordinamento e cooperazione in cui sono riportate sinteticamente le decisioni adottate.

In ogni caso, per ogni intervento da eseguirsi su c ondotte in fibrocemento contenente amianto dovrà essere immediatamente info rmato il CSE per la valutazione delle modalità di intervento specifiche .

Attività Quando Convocati Punti di verifica principali

1. Riunione iniziale: presentazione e verifica del PSC e del POS dell'impresa Affidataria

prima dell'inizio dei lavori

CSE - DTA - DTE Presentazione piano e verifica punti principali

2. Riunione ordinaria prima dell'inizio di una lavorazione da parte di un'Impresa esecutrice o di un Lavoratore autonomo

CSE - DTA - DTE - LA Procedure particolari da attuare Verifica dei piani di sicurezza Verifica sovrapposizioni

3. Riunione straordinaria

quando necessario CSE - DTA - DTE - LA Procedure particolari da attuare Verifica dei piani di sicurezza

4. Riunione straordinaria per modifiche al PSC

quando necessario CSE - DTA - DTE - LA Nuove procedure concordate

CSE: coordinatore per l'esecuzione DTA: datore di lavoro dell'impresa affidataria o suo delegato DTE. Datore di lavoro dell'impresa esecutrice o un suo delegato LA: lavoratore autonomo

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Stima dei costi

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10. STIMA DEI COSTI

COSTI SPECIALI

Codice Categoria / Descrizione UM Quantità Durata Prezzo [€] Totale [€]

26 SICUREZZA AGGIUNTIVA NEI CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI

26.01 Organizzazione del cantiere

26.01.01 Predisposizione dell'area di cantiere. Avvertenze: le recinzioni e le delimitazioni di cantiere sono normalmente incluse nei prezzi unitari delle lavorazioni. Tuttavia circostanze specifiche possono richiedere integrazioni rispetto a quello che avviene ordinariamente. In questi casi si dovranno valutare le maggiorazioni al sistema di recinzione del cantiere motivandole.

26.01.01.09 Recinzione di cantiere eseguita con tubi infissi e rete plastica stampata. Esecuzione di recinzione di cantiere, eseguita con tubi infissi e rete in plastica stampata. Compreso il fissaggio della rete ai tubi, lo smontaggio e il ripristino dell'area interessata dalla recinzione.

26.01.01.09 001 Costo d'uso per il primo mese m² 220,00 1,00 4,87 1.071,40

26.01.01.09 002 Costo d'uso per ogni mese o frazione di mese successivo al primo m² 200,00 17,00 0,41 1.394,00

Predisposizione dell'area di cantiere. Avvertenze: le recinzioni e le delimitazioni di cantiere sono 2.465,40

26.01.04 Segnaletica per cantieri stradali

26.01.04.13 Sistema di segnalazione luminosa mobile costituita da una coppia di semafori, dotati di carrelli per lo spostamento, completi di lanterne (3 luci 1 via) di diametro 200-300 mm e relative centrali elettroniche, funzionanti a batteria collocate in contenitori stagni posizionati alla base dei semafori (compresa nella valutazione); valutazione riferita al sistema completo (coppia di semaforo).

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Stima dei costi

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26.01.04.13 001 Costo d'uso mensile cad 1,00 18,00 55,48 998,64

26.01.04.13 002 Posizionamento in opera e successiva rimozione cad 1,00 16,00 40,84 653,44

Segnaletica per cantieri stradali Totale categoria

1.652,08

Organizzazione del cantiere Totale categoria

4.117,48

SICUREZZA AGGIUNTIVA NEI CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI Totale categoria

4.117,48

S.1.5.3.010 Percorso pedonale atto a consentire il transito delle maestranze e degli altri autorizzati all’accesso al cantiere, o dei pedoni all'esterno dell'area di cantiere, fornito e posto in opera. Sono compresi: l’uso per la durata dei lavori al fine di assicurare un’ordinata gestione del cantiere garantendo meglio la sicurezza dei lavoratori e/o dei pedoni; la realizzazione del percorso con i diversi materiali individuati che garantisca la transitabilità in condizioni di sicurezza e di igiene; la manutenzione per tutto il periodo dei lavori al fine di garantirne la funzionalità e la transitabilità; l’eventuale rimozione del materiale collocato in opera, a fine lavoro, con il trasporto del medesimo fuori dal cantiere. Larghezza minima del percorso cm 60. E' inoltre compreso quanto altro occorre per l’utilizzo temporaneo del percorso pedonale. Misurato a metro quadrato di materiale posto in opera per la durata dei lavori al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori. Tavole di legno spessore cm 2,5

mq 5,00 10,00 13,90 695,00

S.ATP Attuazione dei piani di sicurezza

S.ATP.101 Incontri iniziali e periodici del responsabile di cantiere con il coordinatore per l'esecuzione per esame piano di sicurezza e indicazione di direttive per la sua attuazione. Direttore di cantiere

h 6,00 1,00 50,00 300,00

S.ATP.201 Informazione dei lavoratori sui contenuti del piano di sicurezza al fine della loro applicazione. Capo squadra

h 6,00 1,00 32,48 194,88

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Stima dei costi

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S.ATP.202 Informazione dei lavoratori sui contenuti del piano di sicurezza al fine della loro applicazione. Operai

h 6,00 1,00 30,28 181,68

Attuazione dei piani di sicurezza Totale categoria

1.371,56

S.PRA.001 Estintore portatile a polvere ad kg 6 omologato (DM 20.12.1992), montato a parete con apposita staffa e corredato di cartello di segnalazione. Compresa la manutenzione periodica prevista per legge. Costo semestrale.

Cad. 4,00 3,00 13,94 167,28

S.S01 Adeguamento e predisposizione del cantiere per eseguire un intervento su condotta in fibrocemento contenente amianto e adozione della tecnica di lavorazione necessaria per la tutela della salute e la sicurezza dei lavoratori e per non disperdere fibre di amianto in ambiente in rispetto della normativa vigente e che in particolare prevede:

- Adozione della necessaria ulteriore cautela nell’effettuare lo scavo attorno alla tubazione per non provocarne la rottura o l’ulteriore frammentazione:

- Esecuzione del taglio o della lavorazione necessaria con strumentazione a bassa velocità mantenendo sempre bagnata la superficie di lavorazione;

- Fornitura, posa e smaltimento di telo in PVC, a perdere, da posizionarsi alla base dello scavo in modo da raccogliere ogni frammento di materiale che possa essere prodotto dalle lavorazioni;

- Fornitura ed applicazione di liquido impregnante colorato conforme alle indicazioni del D.M. 20/08/1999;

- Impiego di personale qualificato ed autorizzato ad operare su materiale contenente amianto ;

- Fornitura ed impiego e smaltimento di DPI, a perdere, necessari e previsti dalla norma vigente quali mascherine di respirazione, tute protettive monouso, guanti monouso, gambaletti monouso e quant’altro necessario.

Cad 120 1,00 150,462 18.055.44

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Stima dei costi

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S.1.01.2.16 BOX DI DECONTAMINAZIONE a tre vani specifici per uso in cantiere di bonifica amianto, foramto da due locali spogliatoio sei posti con armadietti, divisi da locala contenente doccia, dotato di alimentazione idrica mediante serbatoio di idonea capacità e serbatotoio a tenuta per la raccolta delle acque reflue.E' compreso ogni onere per l'utilizzo del box di decontaminazione, compreso il trasporto sul punto di intervento

S.1.01.2.16 A Noleggio per tutto il periodo contrattuale di 18 mesi. A corpo

1,00 1,00 3.500,00 3.500,00

S.1.01.2.16 B per ogni impiego in cantiere compreso ogni onere incluso trasporto Cad. 8,00 1,00 150,00 1.200,00

Totale costi speciali 28.411,76

Totale computo 28.411,76

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Stima dei costi

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10.1. COSTI DELLA SICUREZZA INCLUSI

PREMESSA SUI COSTI DELLA SICUREZZA Come già indicato nelle premesse iniziali, per la particolare natura del contratto, gli oneri della sicurezza sono stati stimati sulla base di una previsione delle varie categorie di lavoro da realizzarsi

I costi della sicurezza dovranno essere pertanto co ntabilizzati analiticamente in fase esecutiva sia sulla base dei prezzi applicati alle singole quantità (oneri inclusi), sia in base ai ne cessari apprestamenti per eliminare i rischi interferenti (oneri speciali ), provvedendo a concordare con la Direzione Lavori e l'Appaltatore la formulazione di eventuali nuovi prezzi necessari. COSTI DELLA SICUREZZA INCLUSI NEI PREZZI La stima dei costi della sicurezza inclusa nei prezzi è pari ad € 41.241,92. Trattandosi di un contratto di manutenzione non viene redatto un computo metrico estimativo e pertanto tale componente dei costi della sicurezza viene valutata in via preventiva applicando la quota di sicurezza inclusa nei prezzi di ciascuna categoria alle quantità che si prevede di realizzare. RIEPILOGO COSTI TOTALI DELLA SICUREZZA PER CATEGORI E DI LAVORO Categoria Costi della Sicurezza Costi Speciali Totale costo Sicurezza di lavoro compresi nei prezzi OS1……………..……. 32.993,54………………..… 8.285,06…………….……… 41.278,60 OG6……………….…. 8.248,38………………….. 20.126,70…………………… 28.375,08 ------------------- ------------------- -------------------- TOTALI 41.241,92 28.411,76 69.653,68 Naturalmente al momento della contabilizzazione eff ettiva, tali oneri potranno variare in base alla quota di sicurezza inclusa in ciascuna voce contabi lizzata.

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Valutazione dei rischi e azioni di prevenzione e protezione

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11. VALUTAZIONE DEI RISCHI E AZIONI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

Relazione sulla valutazione dei rischi La presente sezione costituisce adempimento a quanto disposto al punto 2.1.2. dell'Allegato XV al D.Lgs. 81/2008 come modificato dal D.Lgs. n. 106/2009, relativamente alla individuazione, l'analisi e la valutazione dei rischi concreti, con riferimento all'area ed all'organizzazione del cantiere, alle lavorazioni e alle loro interferenze. 1. L'obiettivo primario del PSC è stato quello di valutare tutti i rischi residui della progettazione e di indicare le azioni di prevenzione e protezione ritenute idonee, allo stato attuale, a ridurre i rischi medesimi entro limiti di accettabilità. 2 Il presente Piano di sicurezza e coordinamento (PSC) è redatto ai sensi dell'art. 131 c.3 del D.Lgs. n. 163/2006, dell'art. 100 c.1, del D.Lgs. n. 81/08 in conformità a quanto disposto dall'allegato XV dello stesso decreto sui contenuti minimi dei piani di sicurezza. Nella sua redazione sono state inoltre contemplate le disposizioni legislative: I. Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 "Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di

tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e s.m.i.; II. Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione

delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE” (art. 131) e s.m.i.; III. D.P.R. 05 ottobre 2010, n. 207 – Regolamento di esecuzione ed attuazione del D.Lgs. 12 Aprile 2006 n. 163. Le prescrizioni contenute nel presente piano, pur ritenute sufficienti a garantire la sicurezza e la salubrità durante l'esecuzione dei lavori, richiedono ai fini dell'efficacia approfondimenti e dettagli operativi da parte delle imprese esecutrici. Per tale motivo sarà cura dei datori di lavoro delle imprese esecutrici, nei rispettivi Piani operativi di sicurezza, fornire dettagli sull'organizzazione e l'esecuzione dei lavori, in coerenza con le prescrizioni riportate nel presente piano di sicurezza e coordinamento. Il presente PSC farà parte della documentazione messa a disposizione delle ditte che parteciperanno alla gara d'appalto. L'impresa appaltatrice o capo gruppo dovrà consegnare copia del PSC alle altre imprese esecutrici e ai lavoratori autonomi prima della consegna dei lavori. Sono ammesse integrazioni al presente PSC da parte dei Datori di lavoro delle imprese esecutrici, da formulare al Coordinatore per l'esecuzione dei lavori, l'accettazione delle quali non può in alcun modo comportare modifiche economiche ai patti contrattuali. Si rammenta che la violazione da parte delle Imprese e dei Lavoratori autonomi agli artt. 94, 95, 96, 97 del D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i., e alle prescrizioni contenute nel PSC costituisce giusta causa di sospensione dei lavori, allontanamento dei soggetti dal cantiere o di risoluzione del contratto. Le imprese esecutrici, in conformità con quanto previsto dall'art. 131 del D.Lgs. 163/06, entro trenta giorni dall'aggiudicazione dell'appalto e comunque prima dell'esecuzione dei rispettivi lavori devono presentare il proprio Piano operativo di sicurezza (POS), da intendersi come piano di dettaglio del PSC, al Coordinatore per l'esecuzione. Non possono eseguire i rispettivi lavori se prima non è avvenuta l'approvazione formale del POS da parte del Coordinatore per l'esecuzione. Almeno dieci giorni prima dell'inizio dei lavori i datori di lavoro delle imprese esecutrici metteranno a disposizioni dei Rappresentanti dei lavoratori copia del PSC e dei POS. È fatto obbligo, ai sensi dell'art. 95 del D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i., di cooperare da parte dei Datori di lavoro delle imprese esecutrici e dei Lavoratori autonomi, al fine di trasferire informazioni utili ai fini della prevenzione infortuni e della tutela della salute dei lavoratori. Spetta al Coordinatore per l'esecuzione organizzare tra i datori di lavoro delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi la cooperazione e il coordinamento delle attività nonché la loro reciproca informazione. Il Coordinatore per l'esecuzione, periodicamente e ogni qualvolta le condizioni del lavoro lo rendono necessario, provvede a comunicare al Committente o al Responsabile dei lavori, se designato, lo stato d'andamento dei lavori, in relazione all'applicazione delle norme riportate nel D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i. e delle prescrizioni contenute nel presente PSC.

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

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12. ALLEGATI

12.1. ACCETTAZIONE DEL PSC

Ai sensi dell’art. 96 comma 2 del D. Lgs. 81/08 e s.m.i. i soggetti di seguito elencati sottoscrivono per accettazione il presente Piano di Sicurezza e Coordinamento. (elenco da integrare in caso di necessità):

(APPALTATORE)

___________________________

(SUBAPPALTATORE 1)

___________________________

(SUBAPPALTATORE 2)

___________________________

(LAVORATORE AUTONOMO 1)

___________________________

(LAVORATORE AUTONOMO 2)

___________________________

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

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12.2. GESTIONE EMERGENZA

GESTIONE EMERGENZA Premessa Qualora non venga disposto diversamente dal contratto di affidamento dei lavori, la gestione dell' emergenza è a carico dei datori di lavoro delle ditte esecutrici dell' opera, i quali dovranno designare preventivamente i lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di recupero del personale infortunato, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell'emergenza (art. 1, comma 1, lett. b) D. Lgs. n. 81/08). Le misure da attuare sono riportate di seguito. Al fine di porre in essere gli adempimenti di cui sopra i datori di lavoro:

Adottano le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché' i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato ed inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa (art. 18, comma 1, lett. h) D. Lgs. n. 81/08) ;

informano il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione(art. 18, comma 1, lett. i) D. Lgs. n. 81/08);

organizzano i necessari rapporti con i servizi pubblici competenti in materia di primo soccorso, salvataggio, lotta antincendio e gestione dell'emergenza (art. 43, comma 1, lett. a) D. Lgs. n. 81/08);

informano tutti i lavoratori che possono essere esposti a un pericolo grave e immediato circa le misure predisposte e i comportamenti da adottare;

programmano gli interventi, prendono i provvedimenti e danno istruzioni affinché' i lavoratori, in caso di pericolo grave e immediato che non può essere evitato, possano cessare la loro attività, o mettersi al sicuro, abbandonando immediatamente il luogo di lavoro;

adottano i provvedimenti necessari affinché qualsiasi lavoratore, in caso di pericolo grave ed immediato per la propria sicurezza o per quella di altre persone e nell'impossibilità di contattare il competente superiore gerarchico, possa prendere le misure adeguate per evitare le conseguenze di tale pericolo, tenendo conto delle sue conoscenze e dei mezzi tecnici disponibili

Obiettivi del Piano di emergenza Il piano d' emergenza si pone l'obiettivo di indicare le misure di emergenza da attuare nei casi di pronta

evacuazione dei lavoratori, al verificarsi di incendio o di altro pericolo grave ed immediato, e nei casi in cui è necessario recuperare e fornire un primo soccorso al personale colpito da infortunio.

In particolare, prescrive: a) le azioni che i lavoratori devono mettere in atto in caso d' incendio; b) le procedure per l' evacuazione dal luogo di lavoro che devono essere attuate dai lavoratori e da altre

persone presenti; c) le disposizioni per richiedere l' intervento dei Vigili del fuoco e del Servizio di Pronto Soccorso pubblico; d) le modalità di recupero del personale infortunato; e) gli interventi di primo soccorso da attuare nei confronti di eventuale infortunio.

Presidi antincendio Previsti

I presidi antincendio previsti in cantiere sono:

• estintori portatili

a schiuma (luogo d' installazione)

ad anidride carbonica (luogo d' installazione)

a polvere (luogo d' installazione)

• gruppo elettrogeno

• illuminazione e segnaletica luminosa d' emergenza

• altro (specificare)

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

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Azioni che i lavoratori devono mettere in atto in c aso d' incendio

Nel caso il cui il lavoratore ravvisi un incendio deve:

• non perdere la calma;

• valutare l' entità dell' incendio;

• telefonare direttamente ai Vigili del Fuoco per la richiesta del pronto intervento;

• applicare le procedure di evacuazione.

Procedure di evacuazione fino al punto di raccolta

Nel caso in cui il lavoratore è avvisato dell' emergenza incendio, o di altra calamità deve porre in atto le seguenti azioni:

• non perdere la calma;

• abbandonare il posto di lavoro evitando di lasciare attrezzature che ostacoli il passaggio di altri lavoratori;

• percorrere la via d' esodo più opportuna in relazione alla localizzazione dell' incendio, evitando, per quanto possibile, di formare calca;

• raggiungere il luogo sicuro situato ed attendere l' arrivo dei soccorsi.

Gli addetti all' emergenza devono applicare le seguenti procedure:

• in caso di incendio di modesta entità intervengono con i mezzi estinguenti messi a loro disposizione;

• in caso di incendio valutato non domabile devono attivare le seguenti procedure di evacuazione rapida:

• valutare quale via d'esodo sia più opportuno percorrere e indicarla agli altri lavoratori;

• accertarsi che sia stato dato l'allarme emergenza;

• servirsi dell' estintore per aprire l'eventuale incendio che ostruisce la via d'esodo;

• attivare la procedura per segnalare l'incendio o altra emergenza ai Vigili del fuoco e/o ad altri Centri di coordinamento di soccorso pubblico e richiedere, se del caso, l'intervento del pronto soccorso sanitario;

• raggiungere il luogo sicuro di raccolta dei lavoratori e procedere alla identificazione delle eventuali persone mancanti servendosi dell' elenco dei presenti al lavoro;

• attendere l' arrivo dei soccorsi pubblici e raccontare l'accaduto.

Modalità di chiamata dei Soccorsi Pubblici

All' interno del cantiere sarà disponibile un telefono per chiamate esterne.

Colui che richiede telefonicamente l'intervento, deve comporre il numero appropriato alla necessità (vigili del fuoco per l' incendio, Prefettura per altra calamità, croce rossa o altro per richiesta ambulanza) tra quelli indicati nell' elenco sottostante. Deve comunicare con precisione l'indirizzo e la natura dell'evento, accertandosi che l' interlocutore abbia capito con precisione quanto detto.

Numeri esterni da comporre per la richiesta d' intervento dei servizi pubblici sono i seguenti:

Vigili del Fuoco 115

Unita di pronto soccorso (ospedale) 118

Soccorso pubblico d' emergenza (polizia) 113

Altri

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Copia dell' elenco e delle relative procedure sopra riportate deve essere consegnata ad ogni lavoratore.

Verifiche e Manutenzioni

Il personale addetto all' emergenza deve effettuare i seguenti controlli periodici:

CONTROLLI PERIODICITÀ

Fruibilità dei percorsi d' esodo (assenza di ostacoli ) settimanale

Funzionamento illuminazione d' emergenza e segnaletica di sicurezza settimanale

Verifica estintori:

• presenza giornaliera

• accessibilità giornaliera

• istruzioni d' uso ben visibili mensile

• sigillo del dispositivo di sicurezza non manomesso mensile

• indicatore di pressione indichi la corretta pressione mensile

• cartellino di controllo periodico sia in sede e correttamente compilato mensile

• estintore privo di segni evidenti di deterioramento mensile

Verifica di funzionamento gruppo elettrogeno mensile

Verifica livello d' acqua del serbatoio antincendio mensile

Altri (specificare)

Verifiche periodiche da affidare a Ditte specializzate:

CONTROLLI PERIODICITÀ

estintori portatili semestrale

gruppo elettrogeno semestrale

illuminazione e segnaletica luminosa d' emergenza semestrale

altro (specificare):

Esercitazioni

Il personale deve partecipare periodicamente (almeno una volta l' anno) ad una esercitazione antincendio per mettere in pratica le procedure di evacuazione.

L' esercitazione dovrà consistere nel percorrere la via d'esodo prevista, simulando quanto più possibile una situazione reale, ma evitando di mettere in pericolo il personale.

Nel caso in cui vi siano più vie d' esodo, è opportuno porsi come obbiettivo che una di essa non sia percorribile.

L' esercitazione avrà inizio dal momento in cui viene fatto scattare l' allarme e si concluderà una volta raggiunto il punto di raccolta e fatto l' appello dei partecipanti.

Procedure di Primo Soccorso

Infortuni possibili nell' ambiente di lavoro

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In cantiere è statisticamente accertato che le tipologie di lesioni con accadimento più frequente sono le ferite, le fratture e le lussazioni, distrazioni e contusioni. Inoltre, richiedono particolare attenzione l'elettrocuzione e la intossicazione.

Per queste lesioni devono essere attuate le seguenti misure.

Norme a carico dei lavoratori

Il lavoratore che dovesse trovarsi nella situazione di essere il primo ad essere interessato da un infortunio accaduto ad un collega deve:

1) valutare sommariamente il tipo d' infortunio;

2) attuare gli accorgimenti sopra descritti;

3) avvisare prontamente l' addetto al pronto soccorso, accertandosi che l'avviso sia ricevuto con chiarezza.

Norme a carico dell' addetto al pronto soccorso

L' addetto al pronto soccorso deve inoltre provvedere alle seguenti misure di primo intervento.

a) Ferite gravi

- allontanare i materiali estranei quando possibile

- pulire l' area sana circostante la ferita con acqua e sapone antisettico

- bagnare la ferita con acqua ossigenata

- coprire la ferita con una spessa compressa di garza sterile

- bendare bene e richiedere l' intervento di un medico o inviare l' infortunato in ospedale.

b) Emorragie

- verificare nel caso di emorragie esterne se siano stati attuati i provvedimenti idonei per fermare la fuoriuscita di sangue.

- in caso di una emorragia controllata con la semplice pressione diretta sulla ferita, effettuare una medicazione compressiva, sufficientemente stretta da mantenere il blocco dell' emorragia, ma non tanto da impedire la circolazione locale

- in caso di sospetta emorragia interna mettere in atto le prime misure atte ad evitare l' insorgenza o l' aggravamento di uno stato di shock (distendere la vittima sul dorso od in posizione laterale con viso reclinato lateralmente, allentare colletti e cinture, rimuovere un' eventuale dentiera, coprire con una coperta...).

- sollecitare il trasporto in ospedale mediante autoambulanza.

c) Fratture

1) Non modificare la posizione dell' infortunato se non dopo avere individuato sede e nature della lesione;

2) evitare di fargli assumere la posizione assisa od eretta, se non dopo aver appurato che le stesse non comportino pericolo;

3) immobilizzare la frattura il più presto possibile;

4) nelle fratture esposte limitarsi a stendere sopra la ferita, senza toccarla, delle compresse di garza sterile;

5) non cercare mai di accelerare il trasporto del fratturato in ambulatorio e/o in ospedale con mezzi non idonei o pericolosi, onde evitare l' insorgenza di complicazioni;

6) mantenere disteso il fratturato in attesa di una barella e/o di un' autoambulanza.

d) Ustioni

Risulta necessario un pronto ricovero in ospedale, per un trattamento di rianimazione, quando l'ustione coinvolge il 20% della superficie corporea, con lesioni che interessano l'epidermide e il derma, con formazione di bolle ed ulcerazioni (secondo grado) od il 15%, con lesioni comportanti la completa distruzione della cute ed eventualmente dei tessuti sottostanti (terzo grado).

Si dovrà evitare:

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

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a) di applicare grassi sulla parte ustionata, in quanto possono irritare la lesione, infettandola e complicandone poi la pulizia;

b) di usare cotone sulle ustioni con perdita dell' integrità della cute, per non contaminarle con frammenti di tale materiale;

c) di rompere le bolle, per i rischi di infettare la lesione.

Primi trattamenti da praticare:

a) in caso di lesioni molto superficiali (primo grado), applicare compresse di acqua fredda, quindi pomata antisettica - anestetica, non grassa;

b) nelle ustioni di secondo grado, pulire l' area colpita dalle eventuali impurità presenti, utilizzando garza sterile e soluzioni antisettiche, immergere, poi, la lesione in una soluzione di bicarbonato di sodio, applicare, successivamente, pomata antisettica anestetica. Provvedere comunque ad inviare l' infortunato presso ambulatorio medico.

c) in caso di ustioni molto estese o di terzo grado, con compromissione dello stato generale, provvedere all' immediato ricovero ospedaliero, richiedendo l' intervento di un' autoambulanza. In attesa, sistemare l' ustionato in posizione reclinata, con piedi alzati (posizione antishock), allontanare con cautela indumenti, togliere anelli e braccialetti, somministrare liquidi nella maggior quantità possibile.

Nelle ustioni da agenti chimici:

1) allontanare immediatamente la sostanza con abbondante acqua;

2) se il prodotto chimico è un acido, trattare poi la lesione con una soluzione di bicarbonato di sodio;

3) se è una base, con una miscela di acqua ed aceto, metà e metà.

e) Elettrocuzioni

In caso di apnea, praticare la respirazione bocca - naso. Nel contempo, provvedere all'intervento di un' autoambulanza per poter effettuare, prima possibile, respirazione assistita con ossigeno e ricovero ospedaliero. Qualora mancasse il "polso", eseguire massaggio cardiaco.

Massaggio cardiaco esterno

Indicazione

arresto cardiocircolatorio (azione cardiaca non rilevabile): in caso di incidente da corrente elettrica, trauma arresto respiratorio primario, infarto cardiaco, ...

Tecnica:

1) far giacere il malato su di un piano rigido;

2) operatore in piedi o in ginocchio accanto al paziente;

3) gomiti estesi;

4) pressione al terzo inferiore dello sterno;

5) mani sovrapposte sopra il punto di pressione;

6) pressione verticale utilizzando il peso del corpo, con il quale lo sterno deve avvicinarsi di circa 5 cm alla colonna vertebrale;

7) frequenza: 80-100 al minuto;

8) controllare l' efficacia del massaggio mediante palpazione polso femorale;

9) associare ventilazione polmonare: il rapporto tra massaggio cardiaco e ventilazione deve essere 5 ad 1;

10)non interrompere il massaggio cardiaco durante la respirazione artificiale.

Respirazione artificiale

Indicazione

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

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Arresto respiratorio in caso di:

a) arresto circolatorio;

b) ostruzione delle vie aeree;

c) paralisi respiratoria centrale per emorragia, trauma, intossicazione;

d) paralisi respiratoria periferica, per paralisi neuromuscolare, farmaci.

Tecnica

1) Assicurare la pervietà delle vie aeree (iperestendere il collo del malato e tenere sollevata la mandibola); per favorire la fuoriuscita di secrezioni, alimenti, ..., dalla bocca porre il paziente su di un fianco, tenendo sempre la testa iperestesa.

2) Respirazione bocca naso:

a) estendere il capo indietro: una mano sulla fronte, l' altra a piatto sotto il mento;

b) spingere in avanti la mandibola e premere contro il mascellare in modo da chiudere la bocca;

c) la bocca dell' operatore circonda a tenuta l' estremità del naso, in modo da espirarvi dentro;

d) insufflare per tre secondi, lasciare il paziente espira spontaneamente per due secondi; la frequenza che ne risulta è di 12 respiri al minuto;

e) osservare che il torace del paziente si alzi e si abbassi.

Se non è possibile utilizzare il naso (ferite, ...), si può usare nella stessa maniera la bocca (respirazione bocca a bocca). In quest' ultimo caso è consigliabile l' uso di un tubo a due bocche.

f) Intossicazioni acute

- in caso di contatto con la cute verificare se siano stati asportati i vestiti e se è stato provveduto alla pulizia della cute con acqua saponata. Se il contatto è avvenuto con acidi lavare con una soluzione di bicarbonato di sodio. Se, invece, il contatto è stato con una sostanza alcalina, lavare con aceto diluito in acqua o con una soluzione di succo di limone.

- se la sostanza chimica lesiva è entrata in contatto con gli occhi lavare abbondantemente con acqua o soluzione fisiologica, se non si conosce la natura dell' agente chimico; con una soluzione di bicarbonato di sodio al 2,5% nel caso di sostanze acide, con una soluzione glucosata al 20% e succo di limone nel caso di sostanze alcaline.

- se il lavoratore vomita adagiarlo in posizione di sicurezza con la testa più in basso del corpo, raccogliendo il materiale emesso in un recipiente

togliere indumenti troppo stretti, protesi dentarie ed ogni altro oggetto che può creare ostacolo alla respirazione

- in caso di respirazione inadeguata con cianosi labiale praticare respirazione assistita controllando l' espansione toracica e verificando che non vi siano rigurgiti

- se vi è edema polmonare porre il paziente in posizione semieretta.

- se il paziente è in stato di incoscienza porlo in posizione di sicurezza

Richiedere sempre l'immediato intervento di un medi co o provvedere al tempestivo ricovero dell' intossicato in ospedale, fornendo notizie dettaglia te circa le sostanze con cui è venuto a contatto.

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

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13. ALLEGATO I - SCHEDE OPERE PROVVISIONALI

Scale a mano

Categoria Servizio

Descrizione Uso di scale a mano (le scale portatili possono essere in legno, in metallo o a composizione mista. Le scale portatili a mano sono di uso molto comune e vengono generalmente utilizzate per accedere ad una zona di lavoro sopraelevata).

Rischi individuati nella fase

Caduta dall'alto Molto alto

Caduta di materiali dall'alto Molto alto

Cesoiamento, stritolamento Alto

Movimentazione manuale dei carichi Medio

Urti, colpi, impatti, compressioni Basso

Misure preventive e protettive

Le scale a mano devono essere costruite con materiale adatto alle condizioni di impiego, possono quindi essere in ferro, alluminio o legno, ma devono essere sufficientemente resistenti ed avere dimensioni appropriate all'uso. Le scale in legno devono avere i pioli incastrati nei montanti che devono essere trattenuti con tiranti in ferro applicati sotto i due pioli estremi; le scale lunghe più di 4 m devono avere anche un tirante intermedio. In tutti i casi le scale devono essere provviste di dispositivi antisdrucciolo alle estremità inferiori dei due montanti e di elementi di trattenuta o di appoggi antisdrucciolevoli alle estremità superiori. La scala deve sporgere a sufficienza oltre il piano di accesso (è consigliabile che tale sporgenza sia di almeno 1 m), curando la corrispondenza del piolo con lo stesso (è possibile far proseguire un solo montante efficacemente fissato).

Dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere

� Elmetto di protezione � Imbracatura anticaduta

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

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Armature scavi

Categoria Sicurezza

Rischi individuati nella fase

Caduta dall'alto all'interno di scavi Alto

Caduta di materiale all'interno di scavi Alto

Movimentazione manuale dei carichi Medio

Misure preventive e protettive

CARATTERISTICHE DI SICUREZZA Le armature devono essere allestite con buon materiale e a regola d'arte. Le armature devono essere verticali e devono essere forzate contro le pareti dello scavo. Le armature devono essere conservate in efficienza per l'intera durata del lavoro. Per le armature in legno deve essere utilizzato materiale robusto e di dimensioni adeguate secondo le regole di buona tecnica, uso e consuetudine. Le armature metalliche devono essere impiegate secondo le istruzioni del costruttore, il quale deve indicare: il massimo sforzo d'impiego, la profondità raggiungibile, la possibilità di sovrapposizione degli elementi, le modalità di montaggio e smontaggio e le istruzioni per l'uso e la manutenzione. MISURE DI PREVENZIONE Le armature degli scavi in trincea o dei pozzi devono essere poste in opera se si superano i m 1,50 di profondità. Le armature devono fuoriuscire dal ciglio dello scavo per almeno 30 cm. Le armature degli scavi tradizionali in legno devono essere messe in opera in relazione al progredire dello scavo. In funzione del tipo di terreno e a partire dai più consistenti è possibile impiegare le seguenti armature in legno: Con tavole orizzontali posizionate ogni 60, 70 cm di scavo sostenute in verticale con travetti uso Trieste o squadrati e puntellate con travetti in legno o sbatacchi in legno o metallici regolabili. Con tavole verticali sostenute in verticale con travetti uso Trieste o squadrati e puntellate con travetti in legno o sbatacchi in legno o metallici regolabili, per raggiungere profondità inferiori alla lunghezza delle tavole. Con tavole verticali posizionate con il sistema marciavanti, smussate in punta per l'infissione nel terreno prima della fase di scavo; le tavole sono sostenute da riquadri in legno, formati da montanti e longherine e vengono forzate contro il terreno per mezzo di cunei posizionati tra le longherine e la tavola marciavanti. Le armature in ferro si distinguono nelle seguenti due tipologie: Armature con guide semplici o doppie in relazione alla profondità da raggiungere; le guide sono infisse nel terreno per mezzo di un escavatore, tra le quali vengono calati i pannelli d'armatura, dotati di una lama per l'infissione nel terreno e posizionati gli sbatacchi regolabili per la forzatura contro il terreno. Armature monoblocco, preassemblate, eventualmente sovrapponibili, dotate di sbatacchi regolabili. Nel rispetto delle regole ergonomiche è importante rispettare le larghezze minime, in funzione della profondità di scavo, secondo la seguente tabella: PROFONDITA' LARGHEZZA MINIMA NETTA Fino a m 1,50 m 0,65. Fino a m 2,00 m 0,75. Fino a m 3,00 m 0,80. Fino a m 4,00 m 0,90. Oltre a m 4,00 m 1,00. L'armatura deve sempre essere rimossa gradualmente e per piccole altezze, in relazione al progredire delle opere finite. ISTRUZIONE PER GLI ADDETTI Realizzare le armature in legno senza spazi vuoti tra le tavole. Per la posa in opera e la rimozione attenersi scrupolosamente alle indicazioni del responsabile di cantiere e, nel caso delle armature metalliche, anche alle istruzioni del fabbricante. Sollevare le armature metalliche con un apparecchio di sollevamento. Segnalare al responsabile del cantiere eventuali anomalie o malfunzionamenti. Controllare periodicamente le armature poste in opera, verificando: La presenza di deformazioni o fessurazioni dei pannelli d'armatura.

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

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L'efficienza degli sbatacchi. La regolare forzatura contro le pareti dello scavo.

Dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere

� Guanti antitaglio � Elmetto di protezione � Scarpe antinfortunistiche

Blindaggi metallici per scavi

Categoria Sicurezza

Descrizione Blindaggi metallici per scavi con armature prefabbricate metalliche.

Rischi individuati nella fase

Movimentazione manuale dei carichi Medio

Punture, tagli, abrasioni, ferite Basso

Misure preventive e protettive

Nel caso in cui il terreno è friabile, sabbioso o in presenza di falde, si utilizza il blindaggio autoaffondante: si effettua un prescavo profondo 1.25 m e si cala il box premontato nello scavo. In questa fase gli operai non devono stare nello scavo. Con la benna dell' escavatore si pressa sui pannelli il box sui due lati in modo alternato. L'operazione si ripete fino a raggiungere il fondo scavo. I distanziatori sono montati sui pannelli tramite teste a molla, proprio per facilitare l'autoaffondamento. Per profondità di scavo maggiori si usa il sopralzo. Il posizionamento dei sopralzi avviene con l'utilizzo dell'escavatore. Il sopralzo viene agganciato all'escavatore e poi calato sul box base già presente all'interno dello scavo. Anche in questo caso si può raggiungere una profondità di 3,20 m con l'uso del pannello blindaggio più il sopralzo. I pannelli possono essere collegati tra loro per ottenere un collegamento continuo nel senso della lunghezza. Il cassone è movimentabile con mezzi da cantiere quali escavatori, pale, terne. In tutte le operazioni di scavo cioè posa delle armature, disarmo, movimentazione, è consigliato l'impiego di macchine operatrici cingolate e non gommate, questo per eliminare problemi di operatività nei siti e ribaltamenti dei gommati per instabilità del terreno. Utilizzare macchine operatrici e mezzi di movimentazione di tipo omologato. Il collegamento tra i pannelli è costituito da una parte fissa e una mobile a cui poi va agganciato una prolunga che realizzata in diverse dimensioni consente una larghezza di scavo variabile. Nel sistema autoaffondante la vite a doppio effetto basculante MA è essenzialmente composta da un tubo in S275 e da una barra filettata trapezoidale. Procedura di montaggio: - tiro in alto con l'uso dell'escavatore; - inserimento nello scavo; - scavo con l'uso della benna all'interno dei distanziali; - pressione della benna sui due lati del blindaggio autoaffondante in modo alternato.

Dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere

� Guanti antitaglio � Elmetto di protezione � Scarpe antinfortunistiche

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Ponti su cavalletti

Categoria Servizio

Descrizione Realizzazione ed uso di ponti su cavalletti.

Rischi individuati nella fase

Caduta dall'alto Molto alto

Misure preventive e protettive

I ponti su cavalletti sono piani di lavoro realizzati con tavole fissate su cavalletti di appoggio non collegati stabilmente fra loro. I ponti su cavalletti devono essere allestiti con buon materiale e a regola d'arte ed essere conservati in efficienza per l'intera durata del lavoro. Non devono essere montati sugli impalcati dei ponteggi, possono essere usati solo per lavori da eseguirsi al suolo o all'interno degli edifici. Non devono avere altezza superiore a m 2. I ponti su cavalletti non devono essere montati sugli impalcati dei ponteggi esterni. I ponti su cavalletti non possono essere usati uno in sovrapposizione all'altro. I montanti non devono essere realizzati con mezzi di fortuna, del tipo scale a pioli, pile di mattoni, sacchi di cemento o cavalletti improvvisati in cantiere. I piedi dei cavalletti devono poggiare sempre su pavimento solido e compatto. La distanza massima fra due cavalletti può essere di m 3,60 se si usano tavole lunghe 4 m con sezione trasversale minima di cm 30 di larghezza e cm 5 di spessore. Per evitare di sollecitare al limite le tavole che costituiscono il piano di lavoro queste devono poggiare sempre su tre cavalletti, obbligatori se si usano tavole lunghe m 4 con larghezza minima di cm 20 e cm 5 di spessore. La larghezza dell'impalcato non deve essere inferiore a cm 90. Le tavole dell'impalcato devono risultare bene accostate fra loro, essere fissate ai cavalletti, non presentare parti a sbalzo superiori a cm 20.

Dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere

� Imbracatura anticaduta � Guanti antitaglio � Elmetto di protezione � Scarpe antinfortunistiche

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14. ALLEGATO II - SCHEDE ATTREZZATURE

Macchine

Categoria Rullo compressore

Rischi individuati nella fase

Calore, fiamme, incendio Medio

Cesoiamento, stritolamento Alto

Getti, schizzi Basso

Rumore Medio

Vibrazioni Medio

Misure preventive e protettive

PRIMA DELL'USO: - Controllare i percorsi e le aree di manovra verificando le condizioni di stabilità per il mezzo; - Verificare la possibilità di inserire l'eventuale azione vibrante; - Controllare l'efficienza dei comandi; - Verificare l'efficienza dei gruppi ottici per le lavorazioni con scarsa illuminazione; - Verificare che l'avvisatore acustico ed il girofaro siano funzionanti; - Verificare la presenza di una efficace protezione del posto di manovra contro i rischi da ribaltamento (rollbar o robusta cabina). DURANTE L'USO: - Segnalare l'operatività del mezzo col girofaro; - Adeguare la velocità ai limiti stabiliti in cantiere e transitare a passo d'uomo in prossimità dei posti di lavoro; - Non ammettere a bordo della macchina altre persone; - Mantenere sgombro e pulito il posto di guida; - Durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare; - Segnalare tempestivamente gravi anomalie o situazioni pericolose. DOPO L'USO: - Pulire gli organi di comando da grasso, olio, ecc...; - Eseguire le operazioni di revisione e manutenzione seguendo le indicazioni del libretto, segnalando eventuali guasti.

Dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere

� Cuffia antirumore � Indumenti da lavoro � Occhiali a mascherina � Scarpe di sicurezza

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

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Attrezzature

Categoria Molazza

Descrizione Uso di molazza.

Rischi individuati nella fase

Cedimento parti meccaniche delle macchine Basso

Cesoiamento, stritolamento Alto

Contatti con macchinari o organi in moto Basso

Dermatiti, irritazioni cutanee, reazioni allergiche Medio

Folgorazione per uso attrezzature elettriche Medio

Oli minerali e derivati Basso

Polveri, fibre Medio

Proiezione di schegge e frammenti di materiale Basso

Punture, tagli, abrasioni, ferite Basso

Rumore Medio

Misure preventive e protettive

PRIMA DELL'USO: - Verificare l'integrità delle parti elettriche visibili; - Verificare la presenza dell'involucro coprimotore ed ingranaggi; - Verificare l'efficienza della griglia di protezione sulla vasca; - Verificare l'integrità dell'interruttore di comando; - Verificare la presenza della tettoia di protezione del posto di lavoro. DURANTE L'USO: - Non rimuovere la griglia di protezione sulla vasca; - Non inserire attrezzi per pulire o rimuovere materiale dalla vasca con gli organi in movimento; - Non intralciare i passaggi con il cavo di alimentazione. DOPO L'USO: - Scollegare elettricamente la macchina; - Eseguire le operazioni di revisione, manutenzione e pulizia, necessarie al reimpiego della macchina a motore fermo; - Segnalare eventuali guasti.

Dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere

� Cuffia antirumore � Facciale con valvola filtrante FFP3 � Guanti antitaglio � Guanti per rischio chimico e microbiologico � Indumenti da lavoro � Occhiali a mascherina

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Attrezzature

Categoria Gruppo elettrogeno

Descrizione Utilizzo di gruppo elettrogeno.

Rischi individuati nella fase

Calore, fiamme, incendio Alto

Contatti con macchinari o organi in moto Basso

Folgorazione per uso attrezzature elettriche Medio

Movimentazione manuale dei carichi Medio

Punture, tagli, abrasioni, ferite Basso

Rumore Medio

Misure preventive e protettive

PRIMA DELL'USO: - Non installare in ambienti chiusi e poco ventilati; - Collegare all'impianto di messa a terra il gruppo elettrogeno; - Distanziare il gruppo elettrogeno dai posti di lavoro; - Verificare il funzionamento dell'interruttore di comando e di protezione; - Verificare l'efficienza della strumentazione. DURANTE L'USO: - Non aprire o rimuovere gli sportelli; - Per i gruppi elettrogeni privi di interruttore di protezione, alimentare gli utilizzatori interponendo un quadro elettrico a norma; - Eseguire il rifornimento di carburante a motore spento e non fumare; - Segnalare tempestivamente gravi anomalie. DOPO L'USO: - Staccare l'interruttore e spegnere il motore; - Eseguire le operazioni di manutenzione e revisione a motore spento, segnalando eventuali anomalie; - Per le operazioni di manutenzione attenersi alle indicazioni del libretto.

Dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere

� Cuffia antirumore � Guanti antitaglio � Scarpe di sicurezza

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Attrezzature

Categoria Cannello ossiacetilenico

Rischi individuati nella fase

Calore e fiamme per uso cannello Alto

Fumi Medio

Incendio Basso

Movimentazione manuale dei carichi Medio

Proiezione di schegge e frammenti di materiale Basso

Punture, tagli, abrasioni, ferite Basso

Rumore Medio

Misure preventive e protettive

PRIMA DELL'USO: - Verificare l'assenza di gas o materiale infiammabile nell'ambiente o su tubazioni e/o serbatoi sui quali si effettuano gli interventi; - Verificare la stabilità e il vincolo delle bombole sul carrello portabombole; - Verificare l'integrità dei tubi in gomma e le connessioni tra le bombole ed il cannello; - Controllare i dispositivi di sicurezza contro il ritorno di fiamma, in prossimità dell'impugnatura, dopo i riduttori di pressione e in particolare nelle tubazioni lunghe più di 5 m; - Verificare la funzionalità dei riduttori di pressione e dei manometri; - In caso di lavorazione in ambienti confinati predisporre un adeguato sistema di aspirazione fumi e/o di ventilazione. DURANTE L'USO: - Trasportare le bombole con l'apposito carrello; - Evitare di utilizzare la fiamma libera in corrispondenza delle bombole e delle tubazioni del gas; - Non lasciare le bombole esposte ai raggi solari o ad altre fonti di calore; - Nelle pause di lavoro spegnere la fiamma e chiudere l'afflusso del gas; - E' opportuno tenere un estintore sul posto di lavoro; - Segnalare eventuali malfunzionamenti. DOPO L'USO: - Spegnere la fiamma chiudendo le valvole d'afflusso del gas; - Riporre le bombole nel deposito di cantiere.

Dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere

� Cuffia antirumore � Facciale con valvola filtrante FFP3 � Grembiule di protezione per lavori di saldatura � Guanti antitaglio � Guanti contro il calore � Guanti per rischio chimico e microbiologico � Indumenti da lavoro � Occhiali a mascherina

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

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Attrezzature

Categoria Filiera

Rischi individuati nella fase

Calore, fiamme, incendio Medio

Contatti con macchinari o organi in moto Basso

Folgorazione per uso attrezzature elettriche Medio

Fumi Medio

Oli minerali e derivati Basso

Proiezione di schegge e frammenti di materiale Basso

Punture, tagli, abrasioni, ferite Basso

Misure preventive e protettive

PRIMA DELL'USO: - Stabilizzare correttamente il cavalletto porta filiera; - Verificare l'integrità dei collegamenti elettrici e di messa a terra per la parte visibile ed il corretto funzionamento degli interruttori; - Verificare il funzionamento dei dispositivi di comando; - Verificare che l'eventuale comando a pedale escluda quello posto sulla macchina e che sia protetto contro l'azionamento accidentale; - Verificare che il cavo di alimentazione non intralci i passaggi e l'area di lavoro; DURANTE L'USO: - Mantenere sgombra la zona di lavoro da scarti di tubo, trucioli o tracce di olio lubrificante; - Serrare correttamente il tubo da filettare nel mandrino; - Posizionare correttamente l'organo lavoratore (carrello testa porta pettini); - Movimentare con un aiutante i tubi particolarmente pesanti e/o ingombranti; - Utilizzare gli otoprotettori durante le lavorazioni che producono elevata rumorosità (sforzo eccessivo della macchina); - Utilizzare i guanti per la rimozione di trucioli o altro materiale capace di procurare lesioni; - Utilizzare indumenti antimpigliamento; - Non eseguire operazioni di lubrificazione, pulizia, manutenzione o riparazione sugli organi in movimento. DOPO L'USO: - Non lasciare pezzi in lavorazione sulla macchina; - Eseguire un controllo generale della macchina; - Scollegare l'alimentazione elettrica; - Eseguire la manutenzione attenendosi alle indicazioni del libretto; - Lasciare la macchina in perfetta efficienza, curandone la pulizia e l'eventuale lubrificazione.

Dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere

� Facciale con valvola filtrante FFP3 � Guanti antitaglio � Guanti per rischio chimico e microbiologico � Indumenti da lavoro � Occhiali a mascherina � Scarpe di sicurezza

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Attrezzature

Categoria Martello demolitore elettrico

Descrizione Utilizzo del martello demolitore.

Rischi individuati nella fase

Contatti con macchinari o organi in moto Basso

Folgorazione per uso attrezzature elettriche Medio

Intercettazione di reti di altre energie Molto alto

Intercettazione di reti di distribuzione acqua Alto

Intercettazione di reti di distribuzione di gas Molto alto

Polveri inerti Alto

Proiezione di schegge e frammenti di materiale Basso

Punture, tagli, abrasioni, ferite Basso

Rumore Medio

Urti, colpi, impatti, compressioni Basso

Vibrazioni Medio

Misure preventive e protettive

PRIMA DELL'USO: - Verificare che l'utensile sia del tipo a doppio isolamento (220 V), o alimentato a bassissima tensione di sicurezza (50V), comunque non collegato a terra; - Verificare l'integrità del cavo e della spina di alimentazione; - Verificare il funzionamento dell'interruttore; - Segnalare la zona esposta a livello di rumorosità elevato; - Utilizzare la punta adeguata al materiale da demolire. DURANTE L'USO: - Impugnare saldamente l'utensile con le due mani tramite le apposite maniglie; - Eseguire il lavoro in condizioni di stabilità adeguata; - Non intralciare i passaggi con il cavo di alimentazione; - Staccare il collegamento elettrico durante le pause di lavoro. DOPO L'USO: - Scollegare elettricamente l'utensile; - Controllare l'integrità del cavo d'alimentazione; - Pulire l'utensile; - Segnalare eventuali malfunzionamenti.

Dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere

� Cuffia antirumore � Elmetto di protezione � Facciale con valvola filtrante FFP3 � Guanti antitaglio � Indumenti da lavoro � Occhiali a mascherina

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

Area Operativa Servizio Idrico Integrato - N.O.R. Pot. Ancona 120

Attrezzature

Categoria Motosaldatrice

Rischi individuati nella fase

Calore, fiamme, incendio Medio

Contatti con macchinari o organi in moto Basso

Folgorazione per uso attrezzature elettriche Medio

Fumi Medio

Incendio Basso

Oli minerali e derivati Basso

Punture, tagli, abrasioni, ferite Basso

Radiazioni ottiche artificiali (ROA) Medio

Rumore Medio

Misure preventive e protettive

PRIMA DELL'USO: - In caso di lavorazioni in ambienti confinati, predisporre un adeguato sistema di aspirazione fumi e/o di ventilazione; - Segnalare la zona d'intervento; - Verificare l'integrità della pinza portaelettrodo; - Verificare l'integrità dei cavi; - Posizionare la macchina in posizione stabile; - Non effettuare operazioni di saldatura vicino a materiali infiammabili; - Verificare il funzionamento dei comandi. DURANTE L'USO: - Durante le pause di lavoro spegnere la macchina; - Allontanare dall'area di lavoro gli estranei alla lavorazione; - Eseguire il rifornimento di carburante a motore spento e non fumare; - Eseguire la lavorazione in condizioni di stabilità adeguata; - Segnalare eventuali malfunzionamenti. DOPO L'USO: - Controllare l'integrità del cavo e della pinza portaelettrodo; - Eseguire la manutenzione attenendosi alle istruzioni del libretto; - Segnalare eventuali malfunzionamenti.

Dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere

� Cuffia antirumore � Facciale con valvola filtrante FFP3 � Grembiule � Guanti antitaglio � Guanti per rischio chimico e microbiologico � Guanti protettivi � Indumenti da lavoro � Occhiali a mascherina � Scarpe di sicurezza

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

Area Operativa Servizio Idrico Integrato - N.O.R. Pot. Ancona 121

Attrezzature

Categoria Trapano elettrico

Descrizione Uso di trapano elettrico.

Rischi individuati nella fase

Contatti con macchinari o organi in moto Basso

Folgorazione per uso attrezzature elettriche Medio

Polveri, fibre Medio

Proiezione di schegge e frammenti di materiale Basso

Punture, tagli, abrasioni, ferite Basso

Rumore Medio

Vibrazioni Medio

Misure preventive e protettive

PRIMA DELL'USO: - Verificare che l'utensile sia a doppio isolamento (220V), o alimentato a bassissima tensione di sicurezza (50V), comunque non collegato elettricamente a terra; - Verificare l'integrità e l'isolamento dei cavi e della spina di alimentazione; - Verificare il funzionamento dell'interruttore; - Controllare il regolare fissaggio della punta. DURANTE L'USO: - Eseguire il lavoro in condizioni di stabilità adeguata; - Interrompere l'alimentazione elettrica durante le pause di lavoro; - Non intralciare i passaggi con il cavo di alimentazione. DOPO L'USO: - Staccare il collegamento elettrico dell'utensile; - Pulire accuratamente l'utensile; - Segnalare eventuali malfunzionamenti.

Dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere

� Cuffia antirumore � Facciale con valvola filtrante FFP3 � Guanti antitaglio � Indumenti da lavoro � Occhiali a mascherina

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

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Macchine

Categoria Escavatore

Rischi individuati nella fase

Caduta a livello e scivolamento Medio

Calore, fiamme, incendio Medio

Cesoiamento, stritolamento, ribaltamento Alto

Folgorazione per contatto linee elettriche aeree Molto alto

Getti, schizzi Basso

Rumore Medio

Vibrazioni Medio

Misure preventive e protettive

PRIMA DELL'USO: - Verificare che nella zona di lavoro non vi siano linee elettriche che possano interferire con le manovre; - Controllare i percorsi e le aree di lavoro approntando gli eventuali rafforzamenti; - Controllare l'efficienza dei comandi; - Verificare l'efficienza dei gruppi ottici per le lavorazioni in mancanza di illuminazione; - Verificare che l'avvisatore acustico e il girofaro siano regolarmente funzionanti; - Controllare la chiusura di tutti gli sportelli del vano motore; - Garantire la visibilità del posto di manovra; - Verificare l'integrità dei tubi flessibili e dell'impianto oleodinamico in genere; - Verificare la presenza di una efficace protezione del posto di manovra contro i rischi da ribaltamento (rollbar o robusta cabina). DURANTE L'USO: - Segnalare l'operatività del mezzo col girofaro; - Chiudere gli sportelli della cabina; - Allacciare la cintura di sicurezza; - Usare gli stabilizzatori, ove presenti; - Non ammettere a bordo della macchina altre persone; - Nelle fasi di inattività tenere a distanza di sicurezza il braccio dai lavoratori; - Per le interruzioni momentanee di lavoro, prima di scendere dal mezzo, azionare il dispositivo di blocco dei comandi; - Mantenere sgombra e pulita la cabina; - Richiedere l'aiuto di personale a terra per eseguire le manovre in spazi ristretti o quando la visibilità è incompleta; - Durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare; - Segnalare tempestivamente eventuali gravi anomalie. DOPO L'USO: - Pulire gli organi di comando da grasso, olio, ecc...; - Posizionare correttamente la macchina, abbassando la benna a terra, inserendo il blocco comandi ed azionando il freno di stazionamento; - Eseguire le operazioni di revisione e manutenzione seguendo le indicazioni del libretto e segnalando eventuali guasti.

Dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere

� Cuffia antirumore � Indumenti da lavoro � Occhiali a mascherina � Scarpe di sicurezza

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

Area Operativa Servizio Idrico Integrato - N.O.R. Pot. Ancona 123

Attrezzature

Categoria Compattatore a piastra battente

Rischi individuati nella fase

Cesoiamento, stritolamento Alto

Contatti con macchinari o organi in moto Basso

Inalazione di gas non combusti (scarichi) Alto

Oli minerali e derivati Basso

Polveri inerti Alto

Proiezione di schegge e frammenti di materiale Basso

Rumore Medio

Urti, colpi, impatti, compressioni Basso

Vibrazioni Medio

Misure preventive e protettive

PRIMA DELL'USO: - Verificare la funzionalità dei comandi; - Segnalare la zona d'intervento; - Verificare la consistenza dell'area da compattare. DURANTE L'USO: - Non utilizzare le macchine su terreni con pendenza da rendere incontrollabile la macchina; - Durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare; - Tenere i comandi ed il maniglione di guida pulito da grasso, olio, ecc...; - Non usare la macchina in locali non sufficientemente areati; - Utilizzare la macchina con un aiutante se necessario. DOPO L'USO: - Chiudere il rubinetto del carburante; - Effettuare la manutenzione e la revisione necessaria al reimpiego della macchina; - Segnalare eventuali malfunzionamenti.

Dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere

� Cuffia antirumore � Elmetto di protezione � Facciale con valvola filtrante FFP3 � Indumenti da lavoro � Occhiali a mascherina

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

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Macchine

Categoria Tagliasfalto con fresa su mini pala

Rischi individuati nella fase

Calore, fiamme, incendio Medio

Getti, schizzi Basso

Polveri, fibre Medio

Punture, tagli, abrasioni, ferite Basso

Rumore Medio

Vibrazioni Medio

Misure preventive e protettive

PRIMA DELL'USO: - Delimitare e segnalare l'area d'intervento; - Verificare i collegamenti meccanici e oleodinamici (macchina – fresa); - Verificare l'integrità dei tubi flessibili; - Verificare l'integrità della protezione della fresa (cuffia); - Verificare l'efficienza dei gruppi ottici per la lavorazione in mancanza di illuminazione; - Verificare che l'avvisatore acustico, il segnalatore di retromarcia ed il girofaro siano regolarmente funzionanti; - Controllare la chiusura degli sportelli del vano motore; - Controllare l'integrità delle griglie laterali di protezione; - Controllare l'efficienza del dispositivo per il consenso ai comandi; - Controllare l'efficienza del sistema di trattenuta del lavoratore. DURANTE L'USO: - Segnalare l'operatività del mezzo col girofaro; - Adeguare la velocità di avanzamento della macchina alla lavorazione; - Mantenere sgombro e pulito il posto di guida; - Mantenere a distanza di sicurezza il personale a terra; - Durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare; - Segnalare eventuali gravi anomalie. DOPO L'USO: - Pulire convenientemente il mezzo con particolare cura per gli organi di comando; - Eseguire le operazioni di revisione e manutenzione seguendo le indicazioni del libretto e segnalando eventuali guasti.

Dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere

� Cuffia antirumore � Facciale con valvola filtrante FFP3 � Guanti antitaglio � Indumenti da lavoro � Occhiali a mascherina � Scarpe di sicurezza

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

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Macchine

Categoria Autocarro

Descrizione Uso di autocarro.

Rischi individuati nella fase

Inalazione di gas non combusti (scarichi) Alto

Interferenze con altri mezzi Alto

Investimento Molto alto

Oli minerali e derivati Basso

Punture, tagli, abrasioni, ferite Basso

Ribaltamento del mezzo cedimento fondo Alto

Ribaltamento per smottamento ciglio scavo Alto

Rumore Medio

Vibrazioni Medio

Misure preventive e protettive

PRIMA DELL'USO: - Verificare accuratamente l'efficienza dei dispositivi frenanti e di tutti i comandi in genere; - Verificare l'efficienza delle luci, dei dispositivi di segnalazione acustici e luminosi; - Garantire la visibilità del posto di guida; - Controllare che i percorsi in cantiere siano adeguati per la stabilità del mezzo; - Verificare la presenza in cabina di un estintore. DURANTE L'USO: - Segnalare l'operatività del mezzo col girofaro in area di cantiere; - Non trasportare persone all'interno del cassone; - Adeguare la velocità ai limiti stabiliti in cantiere e transitare a passo d'uomo in prossimità dei posti di lavoro; - Richiedere l'aiuto di personale a terra per eseguire le manovre in spazi ristretti o quando la visibilità è incompleta; - Non azionare il ribaltabile con il mezzo in posizione inclinata; - Non superare la portata massima; - Non superare l'ingombro massimo; - Posizionare e fissare adeguatamente il carico in modo che risulti ben distribuito e che non possa subire spostamenti durante il trasporto; - Non caricare materiale sfuso oltre l'altezza delle sponde; - Assicurarsi della corretta chiusura delle sponde; - Durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare; - Segnalare tempestivamente eventuali gravi guasti. DOPO L'USO: - Eseguire le operazioni di revisione e manutenzione necessarie al reimpiego, con particolare riguardo per pneumatici e freni, segnalando eventuali anomalie; - Pulire convenientemente il mezzo curando gli organi di comando.

Dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere

� Cuffia antirumore � Giubbino ad alta visibilità � Guanti antitaglio

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

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Macchine

Categoria Mini pala (bob cat)

Rischi individuati nella fase

Caduta a livello e scivolamento Medio

Calore, fiamme, incendio Medio

Cesoiamento, stritolamento Alto

Getti, schizzi Basso

Polveri, fibre Medio

Rumore Medio

Urti, colpi, impatti, compressioni Basso

Vibrazioni Medio

Misure preventive e protettive

PRIMA DELL'USO: - Verificare l'efficienza dei gruppi ottici per le lavorazioni in mancanza di illuminazione; - Controllare l'efficienza dei comandi; - Verificare che l'avvisatore acustico, il segnalatore di retromarcia ed il girofaro siano regolarmente funzionanti; - Controllare l'efficienza del dispositivo per il consenso ai comandi; - Controllare la chiusura degli sportelli del vano motore; - Controllare l'integrità delle griglie laterali di protezione; - Controllare l'efficienza del sistema di trattenuta dell'operatore; - Controllare i percorsi e le aree di lavoro verificando le condizioni di stabilità per il mezzo. DURANTE L'USO: - Segnalare l'operatività del mezzo col girofaro; - Allacciare la cintura di sicurezza; - Chiudere lo sportello della cabina; - Non trasportare altre persone; - Non utilizzare la benna per sollevare o trasportare persone; - Trasportare il carico con la benna abbassata; - Non caricare materiale sfuso sporgente dalla benna; - Adeguare la velocità ai limiti ed alle condizioni del cantiere; - Mantenere sgombro e pulito il posto di guida; - Durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare; - Segnalare eventuali gravi anomalie. DOPO L'USO: - Posizionare correttamente la macchina abbassando la benna; - Pulire convenientemente il mezzo con particolare cura per gli organi di comando; - Eseguire le operazioni di revisione e manutenzione seguendo le indicazioni del libretto e segnalando eventuali guasti.

Dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere

� Cuffia antirumore � Elmetto di protezione � Facciale con valvola filtrante FFP3 � Indumenti da lavoro � Occhiali a mascherina � Scarpe di sicurezza

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

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Macchine

Categoria Mini escavatore

Rischi individuati nella fase

Caduta a livello e scivolamento Medio

Calore, fiamme, incendio Medio

Cesoiamento, stritolamento Alto

Getti, schizzi Basso

Rumore Medio

Vibrazioni Medio

Misure preventive e protettive

PRIMA DELL'USO: - Controllare e delimitare i percorsi e le aree di manovra approntando gli eventuali rafforzamenti; - Verificare l'efficienza dei comandi; - Verificare l'efficienza dei gruppi ottici per le lavorazioni in mancanza di illuminazione; - Verificare che il girofaro sia regolarmente funzionante; - Controllare la chiusura di tutti gli sportelli del vano motore; - Garantire la visibilità del posto di guida; - Verificare l'integrità dei tubi flessibili e dell'impianto oleodinamico in genere; - Controllare l'efficienza dell'attacco della benna; - Delimitare la zona a livello di rumorosità elevato; - Verificare la presenza di una efficace protezione del posto di manovra contro i rischi da ribaltamento (rollbar o robusta cabina). DURANTE L'USO: - Segnalare l'operatività del mezzo col girofaro; - Non ammettere a bordo della macchina altre persone; - Chiudere gli sportelli della cabina; - Allacciare la cintura di sicurezza; - Mantenere sgombra e pulita la cabina; - Nelle fasi inattive tenere a distanza di sicurezza il braccio dai lavoratori; - Per le interruzioni momentanee di lavoro, prima di scendere dal mezzo, azionare il dispositivo di blocco dei comandi; - Durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare; - Segnalare tempestivamente eventuali gravi anomalie. DOPO L'USO: - Pulire gli organi di comando da grasso, olio, ecc...; - Posizionare correttamente la macchina, abbassando il braccio a terra, azionando il blocco comandi ed il freno di stazionamento; - Eseguire le operazioni di revisione e manutenzione seguendo le indicazioni del libretto, segnalando eventuali guasti.

Dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere

� Cuffia antirumore � Indumenti da lavoro � Occhiali a mascherina � Scarpe di sicurezza

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

Area Operativa Servizio Idrico Integrato - N.O.R. Pot. Ancona 128

Macchine

Categoria Macchina per pulizia stradale

Rischi individuati nella fase

Calore, fiamme, incendio Medio

Getti, schizzi Basso

Investimento Molto alto

Polveri, fibre Medio

Punture, tagli, abrasioni, ferite Basso

Rumore Medio

Urti, colpi, impatti, compressioni Basso

Vibrazioni Medio

Misure preventive e protettive

PRIMA DELL'USO: - Verificare l'efficienza dei freni, delle luci, dei dispositivi di segnalazione acustici e luminosi e di tutti i comandi di manovra; - Assicurare una perfetta visibilità al posto di guida regolando gli specchi retrovisori e detergendo i vetri. DURANTE L'USO: - Segnalare l'operatività del mezzo col girofaro e luci di emergenza; - Mantenere sgombro l'abitacolo. DOPO L'USO: - Tenere i comandi puliti da grasso, olio, ecc...; - Durante il rifornimento di carburante spegnere il motore e non fumare; - Eseguire le operazioni di revisione e manutenzione a motore spento, seguendo le indicazioni del libretto; - Segnalare tempestivamente eventuali malfunzionamenti.

Dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere

� Cuffia antirumore � Elmetto di protezione � Facciale con valvola filtrante FFP3 � Guanti antitaglio � Indumenti da lavoro � Occhiali a mascherina � Scarpe di sicurezza

Macchine

Categoria Autocarro con gru

Rischi individuati nella fase

Caduta di materiali dall'alto Molto alto

Cedimento parti meccaniche delle macchine Basso

Cesoiamento, stritolamento Alto

Folgorazione per contatto linee elettriche aeree Molto alto

Inalazione di gas non combusti (scarichi) Alto

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

Area Operativa Servizio Idrico Integrato - N.O.R. Pot. Ancona 129

Investimento Molto alto

Oli minerali e derivati Basso

Punture, tagli, abrasioni, ferite Basso

Ribaltamento del mezzo cedimento fondo Alto

Rumore Medio

Urti, colpi, impatti, compressioni Basso

Misure preventive e protettive

PRIMA DELL'USO: - Verificare accuratamente l'efficienza dei dispositivi frenanti e di tutti i comandi in genere; - Verificare l'efficienza delle luci, dei dispositivi di segnalazione acustici e luminosi; - Garantire la visibilità del posto di guida; - Controllare che i percorsi in cantiere siano adeguati per la stabilità del mezzo; - Verificare che nella zona di lavoro non vi siano linee elettriche aeree che possano interferire con le manovre; - Verificare l'integrità dei tubi flessibili e dell'impianto oleodinamico in genere; - Ampliare con apposite plance la superficie di appoggio degli stabilizzatori; - Verificare l'efficienza della gru, compresa la sicura del gancio; - Verificare la presenza in cabina di un estintore. DURANTE L'USO: - Non trasportare persone all'interno del cassone; - Adeguare la velocità ai limiti stabiliti in cantiere e transitare a passo d'uomo in prossimità dei posti di lavoro; - Non azionare la gru con il mezzo in posizione inclinata; - Non superare la portata massima e del mezzo e dell'apparecchio di sollevamento; - Non superare l'ingombro massimo; - Posizionare e fissare adeguatamente il carico in modo che risulti ben distribuito e che non possa subire spostamenti durante il trasporto; - Assicurarsi della corretta chiusura delle sponde; - Durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare; - Segnalare tempestivamente eventuali malfunzionamenti o situazioni pericolose; - Utilizzare adeguati accessori di sollevamento; - Mantenere i comandi puliti da grasso, olio, ecc.; - In caso di visibilità insufficiente richiedere l'aiuto di personale per eseguire le manovre. DOPO L'USO: - Eseguire le operazioni di revisione e manutenzione necessarie al reimpiego a motore spento; - Posizionare correttamente il braccio telescopico e bloccarlo in posizione di riposo; - Pulire convenientemente il mezzo; - Segnalare eventuali guasti.

Dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere

� Cuffia antirumore � Elmetto di protezione � Guanti antitaglio

Utensili

Categoria Utensili manuali

Misure preventive e protettive

Verificare preventivamente che le attrezzature di lavoro messe a disposizione dei lavoratori soddisfino le disposizioni legislative e regolamentari in materia di tutela della sicurezza e dei lavoratori.

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

Area Operativa Servizio Idrico Integrato - N.O.R. Pot. Ancona 130

Utensili

Categoria Martello

Rischi individuati nella fase

Proiezione di schegge e frammenti di materiale Basso

Punture, tagli, abrasioni, ferite Basso

Misure preventive e protettive

PRIMA DELL'USO - preferire attrezzi di buona qualità, onde evitare errori di mira che costituiscono cause di infortunio, per cui verificare che le fibre del manico, se in legno, siano parallele al suo asse; - verificare che il manico sia perfettamente incastrato nell'occhio del martello; - preferire manici aventi superficie liscia, ma non verniciata; - scegliere manici ergonomici. MODALITÀ D'USO - afferrare il manico in modo tale da avere un lieve gioco nel palmo della mano; - il movimento di battuta deve avvenire con l'articolazione del polso.

Dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere

� Guanti antitaglio � Occhiali a mascherina

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

Area Operativa Servizio Idrico Integrato - N.O.R. Pot. Ancona 131

Utensili

Categoria Pala

Rischi individuati nella fase

Punture, tagli, abrasioni, ferite Basso

Misure preventive e protettive

PRIMA DELL'USO: - controllare che l'utensile non sia deteriorato; - sostituire i manici che presentino incrinature o scheggiature; - verificare il corretto fissaggio del manico; - selezionare il tipo di utensile adeguato all'impiego; - verificare che siano sufficientemente resistenti nell'insieme e nei singoli elementi - per punte e scalpelli utilizzare idonei paracolpi ed eliminare le sbavature dalle impugnature. DURANTE L'USO: - utilizzare attrezzi e attrezzature di ottima qualità; - evitare di utilizzare attrezzi convenientemente temprati in quanto facilmente scheggiabili; - evitare di utilizzare attrezzi in materiale troppo dolce in quanto soggetti a formazione di sbavature pericolose; - evitare di portare in tasca attrezzi a mano specie se pungenti o taglienti; - utilizzare attrezzi isolati per lavori su impianti elettrici; - nei luoghi in cui esiste il pericolo di esplosione evitare di utilizzare attrezzi metallici che potrebbero provocare scintille durante l'uso; - non lasciare mai gli attrezzi nelle vicinanze di parti di macchina in moto o ferme che potrebbero accidentalmente mettersi in moto; - impugnare saldamente l'utensile; - assumere una posizione corretta e stabile; - distanziare adeguatamente gli altri lavoratori; - non utilizzare in maniera impropria l'utensile; - non abbandonare gli utensili nei passaggi ed assicurarli da una eventuale caduta dall'alto; - utilizzare adeguati contenitori per riporre gli utensili di piccola taglia. DOPO L'USO: - pulire accuratamente l'utensile; - riporre correttamente gli utensili; - proteggere le parti pungenti e taglienti degli attrezzi; - controllare lo stato d'uso dell'utensile; - segnalare eventuali anomalie o difetti riscontrati.

Dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere

� Guanti antitaglio

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

Area Operativa Servizio Idrico Integrato - N.O.R. Pot. Ancona 132

Utensili

Categoria Piccone

Rischi individuati nella fase

Punture, tagli, abrasioni, ferite Basso

Misure preventive e protettive

PRIMA DELL'USO: - controllare che l'utensile non sia deteriorato; - sostituire i manici che presentino incrinature o scheggiature; - verificare il corretto fissaggio del manico; - selezionare il tipo di utensile adeguato all'impiego; - verificare che siano sufficientemente resistenti nell'insieme e nei singoli elementi - per punte e scalpelli utilizzare idonei paracolpi ed eliminare le sbavature dalle impugnature. DURANTE L'USO: - utilizzare attrezzi e attrezzature di ottima qualità; - evitare di utilizzare attrezzi convenientemente temprati in quanto facilmente scheggiabili; - evitare di utilizzare attrezzi in materiale troppo dolce in quanto soggetti a formazione di sbavature pericolose; - evitare di portare in tasca attrezzi a mano specie se pungenti o taglienti; - utilizzare attrezzi isolati per lavori su impianti elettrici; - nei luoghi in cui esiste il pericolo di esplosione evitare di utilizzare attrezzi metallici che potrebbero provocare scintille durante l'uso; - non lasciare mai gli attrezzi nelle vicinanze di parti di macchina in moto o ferme che potrebbero accidentalmente mettersi in moto; - impugnare saldamente l'utensile; - assumere una posizione corretta e stabile; - distanziare adeguatamente gli altri lavoratori; - non utilizzare in maniera impropria l'utensile; - non abbandonare gli utensili nei passaggi ed assicurarli da una eventuale caduta dall'alto; - utilizzare adeguati contenitori per riporre gli utensili di piccola taglia. DOPO L'USO: - pulire accuratamente l'utensile; - riporre correttamente gli utensili; - proteggere le parti pungenti e taglienti degli attrezzi; - controllare lo stato d'uso dell'utensile; - segnalare eventuali anomalie o difetti riscontrati.

Dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere

� Guanti antitaglio

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

Area Operativa Servizio Idrico Integrato - N.O.R. Pot. Ancona 133

Attrezzature

Categoria Utensili elettrici portatili

Descrizione Utilizzo di utensili elettrici portatili.

Rischi individuati nella fase

Contatti con macchinari o organi in moto Basso

Folgorazione per uso attrezzature elettriche Medio

Proiezione di schegge e frammenti di materiale Basso

Punture, tagli, abrasioni, ferite Basso

Rumore Medio

Vibrazioni Medio

Misure preventive e protettive

PRIMA DELL'USO: - Verificare l'idoneità dell'impianto elettrico di cantiere (dichiarazione di conformità rilasciata da elettricista abilitato); - Verificare l'idoneità della macchina / attrezzatura alla specifica lavorazione (es. grado di protezione IP in ambiente bagnato); - Verificare il corretto collegamento della macchina / attrezzatura alla linea di alimentazione (cavi, interruttori, quadri, ecc...); - Verificare l'integrità delle parti elettriche visibili; - Verificare che il collegamento elettrico avvenga tramite giunto maschio fisso su parte stabile della macchina; - Verificare la presenza di dispositivi contro il riavviamento della macchina in caso di interruzione e ripresa dell'alimentazione elettrica. DURANTE L'USO: - Tutto il personale non espressamente addetto deve evitare di intervenire su impianti o parti di impianto sotto tensione; - Qualora si presenti una anomalia nell'impianto elettrico è necessario segnalarla immediatamente al responsabile del cantiere; - Il personale non deve compiere, di propria iniziativa, riparazioni o sostituzioni di parti di impianto elettrico; - Disporre con cura i conduttori elettrici, evitando che intralcino i passaggi, che corrano per terra o che possano comunque essere danneggiati; - Non inserire o disinserire macchine o utensili su prese in tensione; - Prima di effettuare l'allacciamento verificare che gli interruttori di manovra della apparecchiatura e quello posto a monte della presa siano "aperti" (macchina ferma e tolta tensione alla presa); - Se la macchina o l'utensile, allacciati e messi in moto, non funzionano o provocano l'intervento di una protezione elettrica (valvola, interruttore automatico o differenziale) è necessario che l'addetto provveda ad informare immediatamente il responsabile del cantiere senza cercare di risolvere il problema autonomamente. DOPO L'USO: - Lasciare l'attrezzatura in regolari condizioni di funzionamento; - In caso di riscontrata anomalia informare immediatamente il responsabile di cantiere o mettere fuori servizio in maniera permanente la macchina/attrezzatura.

Dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere

� Cuffia antirumore � Guanti antitaglio � Occhiali a mascherina

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

Area Operativa Servizio Idrico Integrato - N.O.R. Pot. Ancona 134

Attrezzature

Categoria Compressore

Rischi individuati nella fase

Contusioni e abrasioni sul corpo per rottura componenti in pressione Medio

Folgorazione per uso attrezzature elettriche Medio

Movimentazione manuale dei carichi Medio

Oli minerali e derivati Basso

Punture, tagli, abrasioni, ferite Basso

Rumore Medio

Misure preventive e protettive

PRIMA DELL'USO: - Posizionare la macchina in luoghi sufficientemente areati; - Sistemare in posizione stabile il compressore; - Allontanare dalla macchina materiali infiammabili; - Verificare la funzionalità della strumentazione; - Controllare l'integrità dell'isolamento acustico; - Verificare l'efficienza del filtro di trattenuta per acqua e particelle d'olio; - Verificare l'efficienza del filtro dell'aria aspirata; - Verificare le connessioni dei tubi e la presenza dei dispositivi di trattenuta. DURANTE L'USO: - Aprire il rubinetto dell'aria prima dell'accensione e mantenerlo aperto fino al raggiungimento dello stato di regime del motore; - Tenere sotto controllo i manometri; - Non rimuovere gli sportelli del vano motore; - Effettuare i rifornimenti di carburante a motore spento e non fumare; - Segnalare tempestivamente eventuali malfunzionamenti. DOPO L'USO: - Spegnere il motore e scaricare il serbatoio dell'aria; - Eseguire le operazioni di revisione e manutenzione necessarie al reimpiego della macchina a motore spento; - Nelle operazioni di manutenzione attenersi alle indicazioni del libretto della macchina.

Dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere

� Cuffia antirumore � Guanti antitaglio

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

Area Operativa Servizio Idrico Integrato - N.O.R. Pot. Ancona 135

Attrezzature

Categoria Pompa idrica

Rischi individuati nella fase

Contatti con macchinari o organi in moto Basso

Contusioni e abrasioni sul corpo per rottura componenti in pressione Medio

Folgorazione per uso attrezzature elettriche Medio

Getti, schizzi Basso

Nebbie Medio

Punture, tagli, abrasioni, ferite Basso

Misure preventive e protettive

PRIMA DELL'USO: - Controllare che tutte le parti visibili della pompa non siano danneggiate; - Verificare l'integrità del cavo e della spina di alimentazione; - Allacciare la macchina ad un impianto di alimentazione provvisto di un interruttore di comando e uno di protezione. DURANTE L'USO: - Per l'installazione di pompe di eccessivo peso utilizzare un apparecchio di sollevamento; - Alimentare la pompa ad installazione ultimata; - Durante il pompaggio controllare il livello dell'acqua; - Nel caso di una pompa con pescante, evitare il contatto della stessa con l'acqua; - Segnalare tempestivamente eventuali malfunzionamenti. DOPO L'USO: - Scollegare elettricamente la macchina; - Pulire accuratamente la griglia di protezione della girante.

Dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere

� Guanti antitaglio � Indumenti da lavoro �

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

Area Operativa Servizio Idrico Integrato - N.O.R. Pot. Ancona 136

15. ALLEGATO III - SCHEDE SOSTANZE PERICOLOSE

Pitture per casseformi

Categoria Acidi grassi in nafta

Descrizione Disarmante per casseforme a base di acidi grassi in nafta

Rischi individuati nella fase

Calore, fiamme, incendio Medio

Contatto con sostanze tossiche Alto

Esplosione Alto

Misure preventive e protettive

PRIMA DELL'ATTIVITÀ: - Tutte le attività devono essere precedute da una valutazione preliminare mirata ad evitare nella fase lavorativa l'uso di agenti chimici pericolosi, compresi quelli cancerogeni/mutageni, o a sostituire gli stessi con altre meno pericolose; - Prima dell'impiego gli addetti devono consultare l'etichettatura (il significato dei simboli, le frasi di rischio ed i consigli di prudenza) e la scheda di sicurezza, al fine di apprendere e applicare le misure di prevenzione e protezione; - La fase lavorativa deve essere organizzata in modo da: - evitare o ridurre emissioni di agenti chimici pericolosi nell'aria o che sia contenuta al massimo per mezzo di aspirazione localizzata; - Ridurre al minimo la durata e l'intensità dell'esposizione dei lavoratori; - Ridurre al minimo la quantità dell'agente chimico da impiegare nella fase; - Le zone interessate dai lavori devono essere segnalate e fino alla conclusione dei lavori i non addetti ai lavori devono essere allontanati; - Utilizzare le misure di protezione collettive (ad esempio: aspiratori e inumidimento dei materiali polverosi) negli spazi chiusi o privi di adeguata aerazione naturale; - Tutti i lavoratori addetti devono essere informati, formati e, se necessario, addestrati sulle modalità di impiego e di deposito delle sostanze o dei preparati pericolosi, sui rischi per la salute connessi con il loro utilizzo, sulle attività di prevenzione da porre in essere e sulle procedure da adottare in caso di emergenza, anche di pronto soccorso. DURANTE L'ATTIVITÀ: - È vietato fumare, mangiare o bere sul posto di lavoro; - È necessario indossare i dispositivi di protezione individuale (ad esempio: guanti, calzature, maschere per la protezione delle vie respiratorie, tute, occhialini a maschera) indicati dal produttore nella scheda di sicurezza; - Conservare, manipolare e trasportare gli agenti chimici pericolosi secondo le istruzioni indicate nella scheda di sicurezza. DOPO L'ATTIVITÀ: - Per le modalità di smaltimento degli eventuali residui della lavorazione in particolare se si tratta di agenti cancerogeni/mutageni, seguire le prescrizioni contenute nella scheda di sicurezza, non abbandonare i residui nell'ambiente; - Provvedere alla pulizia dei dispositivi di protezione individuale (ad esempio: guanti, calzature, tute, occhiali a maschera) curando la conservazione, la pulizia e la manutenzione soprattutto in presenza di agenti cancerogeni/mutageni; - Provvedere alla regolare pulizia degli ambienti di lavoro, delle attrezzature ed egli impianti utilizzati nella fase; - Tutti i lavoratori devono seguire una scrupolosa igiene personale.

Dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere

� Facciale con valvola filtrante FFP3 � Guanti per rischio chimico e microbiologico � Indumenti da lavoro � Occhiali a mascherina

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

Area Operativa Servizio Idrico Integrato - N.O.R. Pot. Ancona 137

� Scarpe di sicurezza

Detergenti

Categoria Solvente organico per saldature PEAD (Tangit)

Descrizione Detergente per PEAD per operazioni di saldatura a base di isopropanolo.

Rischi individuati nella fase

esplosione Alto

incendio Molto alto

tossico (irrita pelle ed occhi, i vapori creano stato cinfusionale) Medio

Misure preventive e protettive

Evitare il contatto diretto del prodotto con la pelle e gli occhi, nel caso lavare accuratamente con acqua econsultare un oculista. La soluzione detergente è facilmente infiammabile. I vapori dei solventi sono più pesanti dell’aria e le miscele solvente-aria possono esplodere. Eliminare quindi, prima di iniziare i lavori, ogni fiamma scoperta o possibile formazione di scintille. Spegnere per tempo fonti di calore e apparecchi elettrici. Non chiudere ermeticamente le tubazioni durante la fase di asciugamento. Usare eventualmente aria forzata per togliere i vapori di solvente da tubazioni, locali di lavoro e fossi. Non versare il detergente negli scarichi. Impiegare guanti protettivi in gomma butilica.

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

Area Operativa Servizio Idrico Integrato - N.O.R. Pot. Ancona 138

Pitture per casseformi

Categoria Acidi grassi in olio minerale

Descrizione Disarmante per casseforme a base di acidi grassi in olio minerale

Rischi individuati nella fase

Contatto con sostanze tossiche Alto

Misure preventive e protettive

PRIMA DELL'ATTIVITÀ: - Tutte le attività devono essere precedute da una valutazione preliminare mirata ad evitare nella fase lavorativa l'uso di agenti chimici pericolosi, compresi quelli cancerogeni/mutageni, o a sostituire gli stessi con altre meno pericolose; - Prima dell'impiego gli addetti devono consultare l'etichettatura (il significato dei simboli, le frasi di rischio ed i consigli di prudenza) e la scheda di sicurezza, al fine di apprendere e applicare le misure di prevenzione e protezione; - La fase lavorativa deve essere organizzata in modo da: - evitare o ridurre emissioni di agenti chimici pericolosi nell'aria o che sia contenuta al massimo per mezzo di aspirazione localizzata; - Ridurre al minimo la durata e l'intensità dell'esposizione dei lavoratori; - Ridurre al minimo la quantità dell'agente chimico da impiegare nella fase; - Le zone interessate dai lavori devono essere segnalate e fino alla conclusione dei lavori i non addetti ai lavori devono essere allontanati; - Utilizzare le misure di protezione collettive (ad esempio: aspiratori e inumidimento dei materiali polverosi) negli spazi chiusi o privi di adeguata aerazione naturale; - Tutti i lavoratori addetti devono essere informati, formati e, se necessario, addestrati sulle modalità di impiego e di deposito delle sostanze o dei preparati pericolosi, sui rischi per la salute connessi con il loro utilizzo, sulle attività di prevenzione da porre in essere e sulle procedure da adottare in caso di emergenza, anche di pronto soccorso. DURANTE L'ATTIVITÀ: - È vietato fumare, mangiare o bere sul posto di lavoro; - È necessario indossare i dispositivi di protezione individuale (ad esempio: guanti, calzature, maschere per la protezione delle vie respiratorie, tute, occhialini a maschera) indicati dal produttore nella scheda di sicurezza; - Conservare, manipolare e trasportare gli agenti chimici pericolosi secondo le istruzioni indicate nella scheda di sicurezza. DOPO L'ATTIVITÀ: - Per le modalità di smaltimento degli eventuali residui della lavorazione in particolare se si tratta di agenti cancerogeni/mutageni, seguire le prescrizioni contenute nella scheda di sicurezza, non abbandonare i residui nell'ambiente; - Provvedere alla pulizia dei dispositivi di protezione individuale (ad esempio: guanti, calzature, tute, occhiali a maschera) curando la conservazione, la pulizia e la manutenzione soprattutto in presenza di agenti cancerogeni/mutageni; - Provvedere alla regolare pulizia degli ambienti di lavoro, delle attrezzature ed egli impianti utilizzati nella fase; - Tutti i lavoratori devono seguire una scrupolosa igiene personale.

Dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere

� Facciale con valvola filtrante FFP3 � Guanti per rischio chimico e microbiologico � Indumenti da lavoro � Occhiali a mascherina

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

Area Operativa Servizio Idrico Integrato - N.O.R. Pot. Ancona 139

Pitture per casseformi

Categoria Oli minerali

Descrizione Disarmante per casseforme a base di oli minerali leggeri, a volte in acqua

Rischi individuati nella fase

Contatto con sostanze tossiche Alto

Misure preventive e protettive

PRIMA DELL'ATTIVITÀ: - Tutte le attività devono essere precedute da una valutazione preliminare mirata ad evitare nella fase lavorativa l'uso di agenti chimici pericolosi, compresi quelli cancerogeni/mutageni, o a sostituire gli stessi con altre meno pericolose; - Prima dell'impiego gli addetti devono consultare l'etichettatura (il significato dei simboli, le frasi di rischio ed i consigli di prudenza) e la scheda di sicurezza, al fine di apprendere e applicare le misure di prevenzione e protezione; - La fase lavorativa deve essere organizzata in modo da: - evitare o ridurre emissioni di agenti chimici pericolosi nell'aria o che sia contenuta al massimo per mezzo di aspirazione localizzata; - Ridurre al minimo la durata e l'intensità dell'esposizione dei lavoratori; - Ridurre al minimo la quantità dell'agente chimico da impiegare nella fase; - Le zone interessate dai lavori devono essere segnalate e fino alla conclusione dei lavori i non addetti ai lavori devono essere allontanati; - Utilizzare le misure di protezione collettive (ad esempio: aspiratori e inumidimento dei materiali polverosi) negli spazi chiusi o privi di adeguata aerazione naturale; - Tutti i lavoratori addetti devono essere informati, formati e, se necessario, addestrati sulle modalità di impiego e di deposito delle sostanze o dei preparati pericolosi, sui rischi per la salute connessi con il loro utilizzo, sulle attività di prevenzione da porre in essere e sulle procedure da adottare in caso di emergenza, anche di pronto soccorso. DURANTE L'ATTIVITÀ: - È vietato fumare, mangiare o bere sul posto di lavoro; - È necessario indossare i dispositivi di protezione individuale (ad esempio: guanti, calzature, maschere per la protezione delle vie respiratorie, tute, occhialini a maschera) indicati dal produttore nella scheda di sicurezza; - Conservare, manipolare e trasportare gli agenti chimici pericolosi secondo le istruzioni indicate nella scheda di sicurezza. DOPO L'ATTIVITÀ: - Per le modalità di smaltimento degli eventuali residui della lavorazione in particolare se si tratta di agenti cancerogeni/mutageni, seguire le prescrizioni contenute nella scheda di sicurezza, non abbandonare i residui nell'ambiente; - Provvedere alla pulizia dei dispositivi di protezione individuale (ad esempio: guanti, calzature, tute, occhiali a maschera) curando la conservazione, la pulizia e la manutenzione soprattutto in presenza di agenti cancerogeni/mutageni; - Provvedere alla regolare pulizia degli ambienti di lavoro, delle attrezzature ed egli impianti utilizzati nella fase; - Tutti i lavoratori devono seguire una scrupolosa igiene personale.

Dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere

� Facciale con valvola filtrante FFP3 � Guanti per rischio chimico e microbiologico � Indumenti da lavoro � Occhiali a mascherina

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

Area Operativa Servizio Idrico Integrato - N.O.R. Pot. Ancona 140

Pitture per casseformi

Categoria Resine poliuretaniche in solvente

Descrizione Pittura per casseforme a base di resine poliuretaniche in solvente, maturato a umido (liquido)

Rischi individuati nella fase

Calore, fiamme, incendio Medio

Contatto con sostanze tossiche Alto

Esplosione Alto

Misure preventive e protettive

PRIMA DELL'ATTIVITÀ: - Tutte le attività devono essere precedute da una valutazione preliminare mirata ad evitare nella fase lavorativa l'uso di agenti chimici pericolosi, compresi quelli cancerogeni/mutageni, o a sostituire gli stessi con altre meno pericolose; - Prima dell'impiego gli addetti devono consultare l'etichettatura (il significato dei simboli, le frasi di rischio ed i consigli di prudenza) e la scheda di sicurezza, al fine di apprendere e applicare le misure di prevenzione e protezione; - La fase lavorativa deve essere organizzata in modo da: - evitare o ridurre emissioni di agenti chimici pericolosi nell'aria o che sia contenuta al massimo per mezzo di aspirazione localizzata; - Ridurre al minimo la durata e l'intensità dell'esposizione dei lavoratori; - Ridurre al minimo la quantità dell'agente chimico da impiegare nella fase; - Le zone interessate dai lavori devono essere segnalate e fino alla conclusione dei lavori i non addetti ai lavori devono essere allontanati; - Utilizzare le misure di protezione collettive (ad esempio: aspiratori e inumidimento dei materiali polverosi) negli spazi chiusi o privi di adeguata aerazione naturale; - Tutti i lavoratori addetti devono essere informati, formati e, se necessario, addestrati sulle modalità di impiego e di deposito delle sostanze o dei preparati pericolosi, sui rischi per la salute connessi con il loro utilizzo, sulle attività di prevenzione da porre in essere e sulle procedure da adottare in caso di emergenza, anche di pronto soccorso. DURANTE L'ATTIVITÀ: - È vietato fumare, mangiare o bere sul posto di lavoro; - È necessario indossare i dispositivi di protezione individuale (ad esempio: guanti, calzature, maschere per la protezione delle vie respiratorie, tute, occhialini a maschera) indicati dal produttore nella scheda di sicurezza; - Conservare, manipolare e trasportare gli agenti chimici pericolosi secondo le istruzioni indicate nella scheda di sicurezza. DOPO L'ATTIVITÀ: - Per le modalità di smaltimento degli eventuali residui della lavorazione in particolare se si tratta di agenti cancerogeni/mutageni, seguire le prescrizioni contenute nella scheda di sicurezza, non abbandonare i residui nell'ambiente; - Provvedere alla pulizia dei dispositivi di protezione individuale (ad esempio: guanti, calzature, tute, occhiali a maschera) curando la conservazione, la pulizia e la manutenzione soprattutto in presenza di agenti cancerogeni/mutageni; - Provvedere alla regolare pulizia degli ambienti di lavoro, delle attrezzature ed egli impianti utilizzati nella fase; - Tutti i lavoratori devono seguire una scrupolosa igiene personale.

Dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere

� Facciale con valvola filtrante FFP3 � Guanti per rischio chimico e microbiologico � Indumenti da lavoro � Occhiali a mascherina � Scarpe di sicurezza

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

Area Operativa Servizio Idrico Integrato - N.O.R. Pot. Ancona 141

Sigillanti

Categoria Sigillante siliconico

Descrizione Sigillante siliconico monocomponente

Rischi individuati nella fase

Allergeni Medio

Dermatiti, irritazioni cutanee, reazioni allergiche Medio

Esalazioni di sostanze tossiche Alto

Gas, vapori Medio

Misure preventive e protettive

PRIMA DELL'ATTIVITÀ: - Tutte le attività devono essere precedute da una valutazione preliminare mirata ad evitare nella fase lavorativa l'uso di agenti chimici pericolosi, compresi quelli cancerogeni/mutageni, o a sostituire gli stessi con altre meno pericolose; - Prima dell'impiego gli addetti devono consultare l'etichettatura (il significato dei simboli, le frasi di rischio ed i consigli di prudenza) e la scheda di sicurezza, al fine di apprendere e applicare le misure di prevenzione e protezione; - La fase lavorativa deve essere organizzata in modo da: - evitare o ridurre emissioni di agenti chimici pericolosi nell'aria o che sia contenuta al massimo per mezzo di aspirazione localizzata; - Ridurre al minimo la durata e l'intensità dell'esposizione dei lavoratori; - Ridurre al minimo la quantità dell'agente chimico da impiegare nella fase; - Le zone interessate dai lavori devono essere segnalate e fino alla conclusione dei lavori i non addetti ai lavori devono essere allontanati; - Utilizzare le misure di protezione collettive (ad esempio: aspiratori e inumidimento dei materiali polverosi) negli spazi chiusi o privi di adeguata aerazione naturale; - Tutti i lavoratori addetti devono essere informati, formati e, se necessario, addestrati sulle modalità di impiego e di deposito delle sostanze o dei preparati pericolosi, sui rischi per la salute connessi con il loro utilizzo, sulle attività di prevenzione da porre in essere e sulle procedure da adottare in caso di emergenza, anche di pronto soccorso. DURANTE L'ATTIVITÀ: - È vietato fumare, mangiare o bere sul posto di lavoro; - È necessario indossare i dispositivi di protezione individuale (ad esempio: guanti, calzature, maschere per la protezione delle vie respiratorie, tute, occhialini a maschera) indicati dal produttore nella scheda di sicurezza; - Conservare, manipolare e trasportare gli agenti chimici pericolosi secondo le istruzioni indicate nella scheda di sicurezza. DOPO L'ATTIVITÀ: - Per le modalità di smaltimento degli eventuali residui della lavorazione in particolare se si tratta di agenti cancerogeni/mutageni, seguire le prescrizioni contenute nella scheda di sicurezza, non abbandonare i residui nell'ambiente; - Provvedere alla pulizia dei dispositivi di protezione individuale (ad esempio: guanti, calzature, tute, occhiali a maschera) curando la conservazione, la pulizia e la manutenzione soprattutto in presenza di agenti cancerogeni/mutageni; - Provvedere alla regolare pulizia degli ambienti di lavoro, delle attrezzature ed egli impianti utilizzati nella fase; - Tutti i lavoratori devono seguire una scrupolosa igiene personale.

Dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere

� Facciale con valvola filtrante FFP3 � Guanti per rischio chimico e microbiologico � Indumenti da lavoro � Occhiali a mascherina

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

Area Operativa Servizio Idrico Integrato - N.O.R. Pot. Ancona 142

Finitura dei pavimenti

Categoria Emulsione di bitume/caucciù

Descrizione Membrana impermeabilizzante a base di emulsione di bitume/caucciù (liquido nero)

Rischi individuati nella fase

Contatto con sostanze tossiche Alto

Misure preventive e protettive

PRIMA DELL'ATTIVITÀ: - Tutte le attività devono essere precedute da una valutazione preliminare mirata ad evitare nella fase lavorativa l'uso di agenti chimici pericolosi, compresi quelli cancerogeni/mutageni, o a sostituire gli stessi con altre meno pericolose; - Prima dell'impiego gli addetti devono consultare l'etichettatura (il significato dei simboli, le frasi di rischio ed i consigli di prudenza) e la scheda di sicurezza, al fine di apprendere e applicare le misure di prevenzione e protezione; - La fase lavorativa deve essere organizzata in modo da: - evitare o ridurre emissioni di agenti chimici pericolosi nell'aria o che sia contenuta al massimo per mezzo di aspirazione localizzata; - Ridurre al minimo la durata e l'intensità dell'esposizione dei lavoratori; - Ridurre al minimo la quantità dell'agente chimico da impiegare nella fase; - Le zone interessate dai lavori devono essere segnalate e fino alla conclusione dei lavori i non addetti ai lavori devono essere allontanati; - Utilizzare le misure di protezione collettive (ad esempio: aspiratori e inumidimento dei materiali polverosi) negli spazi chiusi o privi di adeguata aerazione naturale; - Tutti i lavoratori addetti devono essere informati, formati e, se necessario, addestrati sulle modalità di impiego e di deposito delle sostanze o dei preparati pericolosi, sui rischi per la salute connessi con il loro utilizzo, sulle attività di prevenzione da porre in essere e sulle procedure da adottare in caso di emergenza, anche di pronto soccorso. DURANTE L'ATTIVITÀ: - È vietato fumare, mangiare o bere sul posto di lavoro; - È necessario indossare i dispositivi di protezione individuale (ad esempio: guanti, calzature, maschere per la protezione delle vie respiratorie, tute, occhialini a maschera) indicati dal produttore nella scheda di sicurezza; - Conservare, manipolare e trasportare gli agenti chimici pericolosi secondo le istruzioni indicate nella scheda di sicurezza. DOPO L'ATTIVITÀ: - Per le modalità di smaltimento degli eventuali residui della lavorazione in particolare se si tratta di agenti cancerogeni/mutageni, seguire le prescrizioni contenute nella scheda di sicurezza, non abbandonare i residui nell'ambiente; - Provvedere alla pulizia dei dispositivi di protezione individuale (ad esempio: guanti, calzature, tute, occhiali a maschera) curando la conservazione, la pulizia e la manutenzione soprattutto in presenza di agenti cancerogeni/mutageni; - Provvedere alla regolare pulizia degli ambienti di lavoro, delle attrezzature ed egli impianti utilizzati nella fase; - Tutti i lavoratori devono seguire una scrupolosa igiene personale.

Dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere

� Facciale con valvola filtrante FFP3 � Guanti per rischio chimico e microbiologico � Indumenti da lavoro � Occhiali a mascherina

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

Area Operativa Servizio Idrico Integrato - N.O.R. Pot. Ancona 143

16. ALLEGATO IV - SEGNALETICA DI CANTIERE

Categoria: Avvertimento

Nome: Pericolo di caduta

Descrizione: Attenzione pericolo caduta dall'alto

Posizione: In prossimità dell'apertura a cielo aperto. Nella zona di scavo.

Categoria: Divieto

Nome: Vietato salire e scendere dai ponteggi

Descrizione: Vietato salire e scendere all'esterno dei ponteggi.

Posizione: Sui ponteggi.

Categoria: Prescrizione

Nome: Cintura di sicurezza

Descrizione: È obbligatorio usare la cintura di sicurezza

Posizione:

In prossimità delle lavorazioni come montaggio, smontaggio e manutenzione degli apparecchi di sollevamento (gru in particolare). Montaggio di costruzioni prefabbricate o industrializzate. Lavori dentro pozzi, cisterne e simili.

Categoria: Prescrizione

Nome: Protezione del cranio

Descrizione: È obbligatorio il casco di protezione

Posizione: Negli ambienti di lavoro dove esiste pericolo di caduta di materiali dall'alto o di urto con elementi pericolosi.

Categoria: Avvertimento

Nome: Caduta materiali dall'alto

Descrizione: Attenzione caduta materiali dall'alto

Posizione:

- Nelle aree di azione delle gru. - In corrispondenza delle zone di salita e discesa dei carichi. - Sotto i ponteggi.

Categoria: Divieto

Nome: Vietato gettare materiali dai ponteggi

Descrizione: Vietato gettare materiali dai ponteggi

Posizione: Sui ponteggi.

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

Area Operativa Servizio Idrico Integrato - N.O.R. Pot. Ancona 144

Categoria: Avvertimento

Nome: Scavi

Descrizione: Attenzione agli scavi

Posizione: Nei pressi degli scavi.

Categoria: Divieto

Nome: Vietato avvicinarsi agli scavi

Descrizione: Scavi

Posizione: Nei pressi degli scavi.

Categoria: Avvertimento

Nome: Pericolo incendio

Descrizione: Attenzione liquidi o materiali infiammabili

Posizione:

Nei depositi di bombole di gas disciolto o compresso (acetilene, idrogeno, metano), di acetone, di alcol etilico, di liquidi detergenti. Nei depositi carburanti. Nei locali con accumulatori elettrici.

Categoria: Antincendio

Nome: Estintore

Descrizione:

Posizione:

Categoria: Avvertimento

Nome: Materiale infiammabile

Descrizione:

Posizione:

Categoria: Avvertimento

Nome: Gas infiammabile

Descrizione:

Posizione:

Categoria: Prescrizione

Nome: Protezione dell'udito

Descrizione: È obbligatorio proteggere l'udito

Posizione:

Negli ambienti di lavoro o in prossimità delle lavorazioni la cui rumorosità raggiunge un livello sonoro tale da costituire un rischio di danno per l'udito.

Categoria: Divieto

Nome: Vietato spegnere con acqua

Descrizione:

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

Area Operativa Servizio Idrico Integrato - N.O.R. Pot. Ancona 145

Posizione:

Categoria: Avvertimento

Nome: Pericolo di folgorazione

Descrizione:

Posizione:

Categoria: Prescrizione

Nome: Protezione delle vie respiratorie

Descrizione: È obbligatorio proteggere le vie respiratorie

Posizione:

Negli ambienti di lavoro dove esiste il pericolo di introdurre nell'organismo, mediante la respirazione, elementi nocivi sotto forma di gas, polveri, nebbie, fumi.

Categoria: Prescrizione

Nome: protezione del viso

Descrizione: è obbligatorio usare lo schermo protettivo

Posizione:

Negli ambienti di lavoro, in prossimità di una lavorazione o presso le macchine ove esiste pericolo di offesa agli occhi (operazioni di saldatura ossiacetilenica ed elettrica, molatura, lavori alle macchine utensili, da scalpellino, impiego di acidi ecc).

Categoria: Divieto

Nome: Vietato l'accesso ai non addetti

Descrizione: Vietato l'accesso ai non addetti ai lavori

Posizione: In prossimità degli accessi all'area di lavoro interdetta.

Categoria: Divieto

Nome: Vietato passare o sostare nel raggio d'azione dell'escavatore

Descrizione:

Posizione:

Categoria: Prescrizione

Nome: Lasciare liberi i passaggi

Descrizione: Lasciare liberi i passaggi e le uscite

Posizione: In corrispondenza di passaggi ed uscite.

Categoria: Prescrizione

Nome: Veicoli a passo d'uomo

Descrizione: Carrelli elevatori

Posizione: All'ingresso del cantiere.

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

Area Operativa Servizio Idrico Integrato - N.O.R. Pot. Ancona 146

Categoria: Avvertimento

Nome: Pericolo generico

Descrizione: Pericolo generico

Posizione:

Ovunque occorra indicare un pericolo non segnalabile con altri cartelli. E' completato di solito dalla scritta esplicativa del pericolo esistente (segnale complementare).

Categoria: Divieto

Nome: Vietato fumare

Descrizione: Vietato fumare

Posizione: Nei luoghi ove è esposto è espressamente vietato fumare per motivi igienici o per prevenire gli incendi.

Categoria: Prescrizione

Nome: Indumenti protettivi

Descrizione: È obbligatorio indossare gli indumenti protettivi

Posizione: All'ingresso del cantiere.

Categoria: Segnali temporanei stradali

Nome: Divieto di sorpasso (temporaneo)

Descrizione: Divieto di sorpasso

Posizione:

Categoria: Segnali temporanei stradali

Nome: Limite massimo di velocità 40 Km/h (temporaneo)

Descrizione: Limite massimo di velocità 40 Km/h

Posizione:

Categoria: Prescrizione

Nome: Protezione dei piedi

Descrizione: È obbligatorio usare calzature di sicurezza

Posizione:

Dove si compiono lavori di carico o scarico di materiali pesanti. Dove sostanze corrosive potrebbero intaccare il cuoio delle normali calzature. Quando vi è pericolo di punture ai piedi (chiodi, trucioli metallici, ecc.).

Categoria: Prescrizione

Nome: Protezione delle mani

Descrizione: È obbligatorio usare i guanti protettivi

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Area Operativa Servizio Idrico Integrato - N.O.R. Pot. Ancona 147

Posizione:

Negli ambienti di lavoro, presso le lavorazioni o le macchine che comportino il pericolo di lesioni alle mani.

Categoria: Segnali temporanei stradali

Nome: Altri pericoli (temporaneo)

Descrizione: Altri pericoli

Posizione:

Categoria: Segnali temporanei stradali

Nome: Dare precedenza nei sensi unici alternati (temporaneo)

Descrizione: Dare precedenza nei sensi unici alternati

Posizione:

Categoria: Segnali temporanei stradali

Nome: Indicazione di cantiere stradale temporaneo

Descrizione: Indicazione di cantiere stradale

Posizione:

Categoria: Segnali temporanei stradali

Nome: Limite massimo di velocità 30 km/h (temporaneo)

Descrizione: Limite massimo di velocità 30 Km/h

Posizione:

Categoria: Segnali temporanei stradali

Nome: Limite massimo di velocità 50 Km/h (temporaneo)

Descrizione: Limite massimo di velocità 50 Km/h

Posizione:

Categoria: Segnali temporanei stradali

Nome: Mezzo di lavoro in azione

Descrizione: Mezzo di lavoro in azione

Posizione:

Categoria: Segnali temporanei stradali

Nome: Strettoia simmetrica (1)

Descrizione: Indica il restringimento simmetrico di entrambe le corsie

Posizione:

Categoria: Segnali temporanei stradali

Nome: Via libera (temporaneo)

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

Area Operativa Servizio Idrico Integrato - N.O.R. Pot. Ancona 148

Descrizione:

Indica la fine di tutti i divieti precedentemente imposti

Posizione:

Categoria: Segnali temporanei vari

Nome: Barriera direzionale

Descrizione: Segnala deviazioni temporanee che comportano curve stretto

Posizione:

Categoria: Segnali temporanei vari

Nome: Delimitatore di scavi all'interno della sede stradale

Descrizione: Delimitatore di scavi all'interno della sede stradale

Posizione:

Categoria: Segnali temporanei vari

Nome: Lanterne semaforiche temporanee

Descrizione: Lanterne semaforiche temporanee

Posizione:

Categoria: Prescrizione

Nome: Protezione degli occhi

Descrizione: È obbligatorio proteggersi gli occhi

Posizione:

Negli ambienti di lavoro, in prossimità di una lavorazione o presso le macchine ove esiste pericolo di offesa agli occhi (operazioni di saldatura ossiacetilenica ed elettrica, molatura, lavori alle macchine utensili, da scalpellino, impiego di acidi ecc.).

Categoria: Avvertimento

Nome: Lavori in corso

Descrizione: Lavori in corso.

Posizione: Sulla carreggiata in presenza di un cantiere stradale.

Categoria: Avvertimento

Nome: macchine in movimento

Descrizione: attenzione macchine operatrici in movimento

Posizione:

Ovunque occorra indicare un pericolo non segnalabile con altri cartelli. E' completato di solito dalla scritta esplicativa del pericolo esistente (segnale

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Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati

Area Operativa Servizio Idrico Integrato - N.O.R. Pot. Ancona 149

complementare).

Categoria: Divieto

Nome: vietato l'accesso

Descrizione: vietato l'accesso

Posizione: In prossimità degli accessi all'area di lavoro interdetta.

Categoria: Divieto

Nome: vietato usare fiamme libere

Descrizione: vietato fumare o usare fiamme libere

Posizione: In tutti i luoghi nei quali esiste il pericolo di incendio o di esplosione.

Categoria: Divieto

Nome: vietato passare nell'area dell'escavatore

Descrizione: vietato passare e sostare nel raggio d'azione dell'escavatore

Posizione: Nell'area di azione dell'escavatore.

Categoria: Divieto

Nome: vietato l'ingresso

Descrizione: vietato l'ingresso ai non addetti ai lavori

Posizione: In prossimità degli accessi all'area di lavoro interdetta.

Categoria: Divieto

Nome: Vietato rimuovere le protezioni

Descrizione: Vietato rimuovere le protezioni e i dispositivi di sicurezza

Posizione: Sulle macchine aventi dispositivi di protezione.

Categoria: Avvertimento

Nome: Materiale irritante

Descrizione:

Posizione:

Categoria: Segnaletica verticale - divieto

Nome: Divieto di sorpasso

Descrizione: Divieto di sorpasso

Posizione: