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Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Sommario
SOMMARIO
PREMESSA ......................................................................................................................................................................... 3
VALUTAZIONE DEI RISCHI E AZIONI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE .............................................................................. 4
IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL'OPERA ................................................................................................................ 7
IDENTIFICAZIONE DELLE IMPRESE ESECUTRICI E DEI LAVORATORI AUTONOMI ............................................................ 10
ORGANIGRAMMA DI CANTIERE ...................................................................................................................................... 11
INDIVIDUAZIONE ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI RELATIVI ALL’AREA DI CANTIERE .............................................. 12
ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE ................................................................................................................................... 54
PLANIMETRIA\E DI CANTIERE ......................................................................................................................................... 90
RISCHI IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI .................................................................................................................. 91
CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI ................................................................................................................................ 274
INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI ........................................................................................................................... 276
PROCEDURE COMPLEMENTARI O DI DETTAGLIO DA ESPLICITARE NEL POS ................................................................ 278
MISURE DI COORDINAMENTO RELATIVE ALL’USO COMUNE DI APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE, INFRASTRUTTURE, MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA .............................................................................................................. 279
MODALITA’ ORGANIZZATIVE DELLA COOPERAZIONE E DEL COORDINAMENTO .......................................................... 279
DISPOSIZIONI PER LA CONSULTAZIONE DEGLI RLS ....................................................................................................... 279
ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO, ANTINCENDIO ED EVACUAZIONE DEI LAVORATORI .......... 279
RISCHI NON MISURABILI ............................................................................................................................................... 284
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Premessa
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 3
PREMESSA
Il presente Piano di Sicurezza e Coordinamento (in sigla PSC) viene redatto ai sensi dell'articolo 100 del D.Lgs. 81/08 secondo il modello semplificato contenuto nell'allegato II del Decreto Interministeriale 9 settembre 2014. Il Piano è tipologico in relazione alle lavorazioni previste all’interno dell’Accordo Quadro nelle varie sedi ed immobili dell’Università Politecnica delle Marche. All’atto dei contratti applicativi, sarà cura ed onere del CSP e/o CSE nominati la redazione del Piano per il singolo cantiere temporaneo o mobile e di concreta fattibilità; i suoi contenuti, conformi alle prescrizioni dell'articolo 15 del D.Lgs. 81/08, sono il risultato di scelte progettuali ed organizzative effettuate in fase di progettazione dal progettista dell'opera in collaborazione con il Coordinatore per la Sicurezza. Ogni variazione dei dati o delle fasi che interverranno in corso d'opera sarà riportata con fogli aggiuntivi.
Prima delle lavorazioni, i responsabili della sicurezza nel cantiere divulgheranno i contenuti ai lavoratori addetti al fine di eseguire le fasi di lavoro e le attività di coordinamento secondo gli indirizzi specifici del presente documento.
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Valutazione dei rischi e azioni di prevenzione e protezione
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 4
VALUTAZIONE DEI RISCHI E AZIONI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
La presente sezione costituisce adempimento a quanto disposto dall'Allegato XV al D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.
relativamente alle indicazioni sull'individuazione, l'analisi e la valutazione dei rischi concreti, con riferimento all'area
ed all'organizzazione del cantiere, alle lavorazioni e alle loro interferenze.
L'obiettivo primario del presente documento è quello di individuare, analizzare e valutare i rischi ed individuare le
azioni di prevenzione e protezione ritenute idonee alla loro eliminazione o riduzione entro limiti di accettabilità.
La metodologia di valutazione adottata è quella “semiquantitativa” in ragione della quale il rischio (R) è rappresentato
dal prodotto dalla probabilità (P) di accadimento dell'evento dannoso ad esso associato, variabile da 1 a 4, con la
gravità (G), cioè l'entità del danno, anch'essa variabile tra 1 e 4.
I significati della Probabilità (P) e della Gravità (G) al variare da 1 a 4 sono rispettivamente indicati nelle tabelle
seguenti.
Gravità
Probabilità Lieve Medio Grave Gravissimo
Improbabile 1 2 3 4
Poco probabile 2 4 6 8
Probabile 3 6 9 12
Altamente probabile 4 8 12 16
P Livello di probabilità
Criterio di Valutazione
1 Improbabile
‐ La mancanza rilevata può provocare un danno per la concomitanza di più eventi poco probabili indipendenti. ‐ Non sono noti episodi già verificatisi. ‐ Il verificarsi del danno susciterebbe incredulità
2 Poco probabile
‐ La mancanza rilevata può provocare un danno solo in circostanze sfortunate di eventi. ‐ Sono noti solo rarissimi episodi già verificatisi. ‐ Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe grande sorpresa.
3 Probabile
‐ La mancanza rilevata può provocare un danno, anche se in modo automatico o diretto E' noto qualche episodio di cui alla mancanza ha fatto seguire il danno ‐ Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe una moderata sorpresain azienda
4 Altamente probabile
‐ Sono noti episodi in cui il pericolo ha causato danno. ‐ Il pericolo può trasformarsi in danno con una correlazione diretta. ‐ Il verificarsi del danno non susciterebbe sorpresa.
G Livello del danno
Criterio di Valutazione
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Valutazione dei rischi e azioni di prevenzione e protezione
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 5
1 Lieve ‐ Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità rapidamente reversibile. ‐ Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili
2 Medio ‐ Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità reversibile. ‐ Esposizione cronica con effetti reversibili.
3 Grave ‐ Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità parziale. ‐ Esposizione cronica con effetti irreversibili e/o parzialmente.
4 Gravissimo ‐ Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti letali o di invalidità totale permanente. ‐ Esposizione cronica con effetti letali e/o totalmente invalidanti.
Pertanto, il significato del livello di Rischio (R) al variare da 1 a 16 è il seguente:
RISCHIO R = PxG PRIORITA' PROCEDURE D'INTERVENTO ACCETTABILITA'
RISCHIO
Non significativo
1 Nessuna Controllo e mantenimento del livello del rischio ACCETTABILE
Lieve 2 ‐ 4 Lungo termine
Mantenimento e miglioramento del controllo del livello di rischio e programmazione delle misure di adeguamento e miglioramento sul lungo termine
Medio 6 ‐ 8 Medio termine
Attuazione del controllo e programmazione sul medio termine degli interventi per la riduzione del rischio
DA MIGLIORARE
Alto 9 ‐ 12 Breve termine
Inadeguatezza dei requisiti di sicurezza, programmazione degli interventi a breve termine
Molto alto 16 Immediato Programmazione degli interventi immediati e prioritari
NON ACCETTABILE
La Valutazione dei Rischi misurabili e non misurabili.
Il processo di valutazione passa attraverso i seguenti step:
1. Identificazione delle sorgenti di pericolo, dei rischi e dei lavoratori esposti.
2. Calcolo del Rischio iniziale Ri, effettuata in maniera diversa in base alla classificazione in:
‐ Rischi non misurabili
‐ Rischi misurabili
3. Normalizzazione dell’indice di rischio su un’unica scala [1÷16]
4. Individuazione e programmazione degli interventi necessari di tipo “hardware” per la riduzione del rischio
alla fonte, secondo le priorità indicate dai principi generali dell’art.15 del D.Lgs. 81/08
5. Individuazione e determinazione degli interventi di tipo “software” di riduzione del rischio, specifici per ogni
rischio valutato e per ogni gruppo omogeneo (interventi organizzativi, procedurali, formazione, informazione,
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Valutazione dei rischi e azioni di prevenzione e protezione
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 6
uso di dispositivi di protezione collettivi ed individuali, che di fatto non modificano il luogo di lavoro,
l’attrezzatura o il processo)
6. Calcolo del Rischio residuo Rr.
Rischio iniziale
Per la valutazione del Rischio iniziale Ri si tiene conto solo delle proprietà intrinseche del pericolo e dei presidi di
prevenzione che sono parte integrante della fonte di pericolo (macchina/ attrezzatura/ apparato/ parte di
impianto/luogo di lavoro), quindi connessi a disposizioni dettate dalla legislazione o dalle norme tecniche specifiche
per l’area, l’attrezzatura, l’attività o il compito.
Per i Rischi non misurabili (caduta, urto, scivolamento, lavori in quota, ecc.), il rischio iniziale è valutato
tramite una stima della probabilità di accadimento dell’evento indesiderato e della gravità del danno che ne
può derivare. L’attribuzione dei parametri P e G viene guidata attraverso criteri\parametri diversi per ogni
categoria di rischio.
Per i Rischi misurabili (Rumore, vibrazioni, agenti chimici, ecc.) il rischio iniziale è frutto di un algoritmo di
calcolo specifico per ogni calcolo in rispondenza alle norme specifiche
Normalizzazione dell’indice di rischio iniziale ed individuazione delle misure
Indipendentemente dal metodo di valutazione adottato il rischio iniziale Ri viene normalizzato su un'unica scala da 1 a
16 in modo da poter definire:
• La gravità del rischio a cui sono esposti i lavoratori, da 1 lieve a 16 inaccettabile
• Se il rischio è accettabile (Ri ≤ 4), da migliorare (6 ≤ Ri ≤ 12) o inaccettabile (Ri = 16)
• Una priorità d’intervento per la riduzione del rischio
Nel caso la valutazione del rischio iniziale Ri risulti accettabile (R ≤ 4) non c’è necessità di provvedere al calcolo del
rischio residuo; la valutazione del rischio è quella iniziale ed i dati ottenuti vengono riassunti nella Scheda sintetica di
valutazione del rischio.
Altrimenti si valuta prima la possibilità di attuare misure di prevenzione e protezione che intervengono direttamente
alla fonte e che, una volta attuate, ne saranno parte integrante, (come per esempio la sostituzione di ciò che è
pericoloso, la riprogettazione o modifica delle attrezzature e dei processi, ecc.), quindi si procede all’individuazione
delle misure preventive e protettive attuate.
Rischio residuo
Stabilito il valore del Rischio iniziale Ri ed effettuata la sua normalizzazione si perviene al Rischio residuo Rr
introducendo nel processo di valutazione un parametro K di riduzione non considerato nel calcolo iniziale di Ri in
quanto non parte integrante della fonte di pericolo (macchina/attrezzatura/apparato/parte di impianto/luogo di
lavoro), ma che contribuisce alla definizione del rischio residuo Rr effettivo.
Rr = Ri x Ktot
Il Valore K, specifico per ogni rischio e gruppo omogeneo è calcolato come sommatoria dei singoli coefficienti in gioco:
Ktot = K1 x K2 x K3 x…..
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Identificazione e descrizione dell’opera
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 7
IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL'OPERA (2.1.2)
Indirizzo del cantiere (a.1)
Sede legale: p.zza Roma, 22 ‐ Ancona (AN)
Descrizione del contesto in cui è collocata l'area di cantiere (a.2)
Inquadramento territoriale: Lotto 1: polo Montedago 1, polo Montedago 2, polo Agugliano Lotto 2: polo Torrette, polo Posatora, polo Centro Storico, polo Amministrazione
Caratterizzazione geotecnica: All'atto della redazione di ogni PSC dedicato all'interno dei contratti applicativi, il CSP e/o il CSE dovranno prevedere misure in merito.
Contestualizzazione dell’intervento: All'atto della redazione di ogni PSC dedicato all'interno dei contratti applicativi, il CSP e/o il CSE dovranno prevedere misure in merito.
Descrizione sintetica dell'opera con particolare riferimento alle scelte progettuali, architettoniche, strutturali e tecnologiche (a.3)
L’Università Politecnica delle Marche, d’ora in poi denominata Stazione Appaltante (S.A.) al fine di garantire un adeguato sistema di gestione degli interventi di manutenzione ordinaria sugli immobili in uso e delle aree esterne pertinenti, predispone il presente capitolato quale complemento di un Accordo Quadro per la realizzazione di tutti gli interventi che si renderanno necessari, a decorrere dalla sottoscrizione del medesimo Accordo. I singoli contratti saranno affidati conformemente a quanto prescritto nel presente Capitolato e nel Disciplinare di Gara e dovranno essere eseguiti nel rispetto delle specifiche contenute nella Documentazione Tecnica relativa al singolo intervento. Sono compresi nell’appalto i lavori, i servizi, le prestazioni, le forniture e le provviste necessarie per dare ciascun intervento, attivato previa sottoscrizione di uno specifico contratto relativo al singolo intervento o lavoro, completamente compiuto secondo le prescrizioni di cui al presente Capitolato Speciale d’Appalto nonché quelle indicate nella Documentazione Tecnica del singolo intervento. Il presente CSA stabilisce le condizioni che resteranno in vigore per il periodo di validità dell’accordo quadro e che regoleranno i successivi contratti. I servizi affidati saranno remunerati mediante l’applicazione del ribasso offerto in gara a tutte le voci contenute nell’Elenco prezzi unitari non compreso il costo orario della manodopera per interventi eseguiti in economia. Si precisa che l’Appaltatore non potrà avanzare richieste di risarcimento, aumento di costi, modifica delle condizioni o altro. L’esecuzione è sempre effettuata a regola d’arte e con riferimento alle relative norme UNI. L’Appaltatore deve conformarsi alla massima diligenza nell’adempimento dei propri obblighi e dovrà, inoltre, adottare tutte le misure idonee a garantire la sicurezza di persone o cose relative ai fabbricati ed ai locali nei quali sono previsti gli interventi di cui al presente Accordo Quadro ai sensi del D.Lgs 81/2008. In generale quando l’oggetto d’intervento è relativo: a) ad interventi all’esterno dei fabbricati l’Appaltatore dovrà adottare tutte le
misure di sicurezza atte ad evitare danni a cose o persone; b) ad interventi all’interno dei locali, l’Appaltatore dovrà adottare tutte le misure di
sicurezza atte ad evitare danni alle persone o cose, ed eseguire gli stessi organizzandosi opportunamente e procurando i minori disagi possibili al personale amministrativo, al pubblico se presente ed in genere a tutti coloro che possono frequentare a vario titolo i locali oggetto degli interventi, coordinandosi con il RSPP, ottemperando alle prescrizioni del DUVRI e del proprio POS.
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Identificazione e descrizione dell’opera
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 8
L’Accordo Quadro si estende automaticamente agli immobili o strutture che dovessero entrare a far parte del patrimonio edilizio della Stazione Appaltante, a qualsiasi titolo, successivamente alla sua stipula senza che l’Appaltatore possa avanzare pretese di compensi ed indennizzi di qualsiasi natura e specie. La Stazione Appaltante ha la facoltà di affidare interventi ritenuti necessari nel corso della durata dell’Accordo Quadro, essendo lo stesso un documento meramente programmatico, senza che gli operatori, parti dell’Accordo Quadro, possano pertanto avanzare alcuna pretesa circa il relativo affidamento. Tutti gli interventi saranno eseguiti dall’Appaltatore in conformità alle prescrizioni tecniche ed alle condizioni stabilite dalla S.A., tenuto conto che comunque l’Appaltatore si obbliga espressamente a garantire il buon funzionamento delle opere realizzate. Nel presente Capitolato sono assunte le seguenti definizioni: a) Appaltatore/i principale/i (operatore economico risultato al primo posto in
graduatoria): assume l’obbligo di sottoscrivere l’accordo quadro e di eseguire gli interventi di manutenzione all’interno dell’area di competenza mediante metodi ed organizzazione previsti nel presente capitolato nonché offerti in sede di gara.
b) Appaltatore/i di riserva (operatore economico risultato secondo in graduatoria): assume l’obbligo di sottoscrivere l’accordo quadro e può essere chiamato ad eseguire i servizi o gli interventi di manutenzione mediante metodi ed organizzazione previsti nel presente capitolato speciale ed alle condizioni offerte in gara.
L’esecuzione dei singoli interventi manutentivi verrà richiesta di volta in volta dalla S.A. mediante l’assegnazione di ordini che verrà formalizzata tramite l’invio per tramite di Ordini di Servizio.
Individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza (b)
Committente:
Ragione sociale Università Politecnica delle Marche
Indirizzo P.zza Roma, 22 ‐ 60121 Ancona (AN) ‐ Italia
Legale rappresentante Prof. Sauro Longhi ‐ Rettore
Codice Fiscale 00382520427
Partita IVA 00382520427
Recapiti telefonici 071/2201 ‐ cell. ‐ ‐ Fax ‐
Mail/PEC [email protected]@pec.univpm.it
Coordinatore per la progettazione in sede di Accordo Quadro
Cognome e Nome Consolini Ing. Laura
Indirizzo P.le Martelli, 8 ‐ 60121 Ancona (AN) ‐ Italia
Codice Fiscale CNSLRA82B44D488S
Partita IVA ‐
Recapiti telefonici 071/2207354 ‐ cell. ‐ ‐ Fax ‐
Mail/PEC [email protected]‐
Luogo e data nascita ‐
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Identificazione e descrizione dell’opera
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 9
Ente rappresentato Università Politecnica delle Marche
Data nomina 29/03/2019
Coordinatore per la progettazione dei contratti applicativi
Cognome e Nome Da definire
Indirizzo ‐, ‐ ‐ ‐ ‐ (‐) ‐ ‐
Codice Fiscale ‐
Partita IVA ‐
Recapiti telefonici ‐ ‐ cell. ‐ ‐ Fax ‐
Mail/PEC ‐‐
Luogo e data nascita ‐
Ente rappresentato ‐
Coordinatore per l’esecuzione dei contratti applicativi
Cognome e Nome Da definire
Indirizzo ‐, ‐ ‐ ‐ ‐ (‐) ‐ ‐
Codice Fiscale ‐
Partita IVA ‐
Recapiti telefonici ‐ ‐ cell. ‐ ‐ Fax ‐
Mail/PEC ‐‐
Luogo e data nascita ‐
Ente rappresentato ‐
Responsabile dei lavori
Cognome e Nome Da definire
Indirizzo ‐, ‐ ‐ ‐ ‐ (‐) ‐ ‐
Codice Fiscale ‐
Partita IVA ‐
Recapiti telefonici ‐ ‐ cell. ‐ ‐ Fax ‐
Mail/PEC ‐‐
Luogo e data nascita ‐
Ente rappresentato ‐
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Identificazione delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 10
IDENTIFICAZIONE DELLE IMPRESE ESECUTRICI E DEI LAVORATORI AUTONOMI (2.1.2 b)
Sarà obbligo del CSE integrare il documento, prima dell’inizio dei singoli lavori, con i dati mancanti.
Impresa affidataria: da definire
Codice fiscale
Partita IVA
Indirizzo
Recapiti telefonici
Mail/PEC
Datore di lavoro
Eventuale delegato in materia di sicurezza
N° previsto di occupanti in cantiere
Preposto alle misure di coordinamento
Lavori da eseguire
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Identificazione delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 11
ORGANIGRAMMA DI CANTIERE
Impresa affidataria ed esecutrice
LOTTO 1 - Da definire
Impresa affidataria ed esecutrice
LOTTO 2 - Da definire
Lavoratore autonomo LOTTO 1 o 2 - Eventuale
da definire
Lavoratore autonomo LOTTO 1 o 2 - Eventuale
da definire
Responsabile dei lavori Da definire nei contratti
applicativi
Coordinatore per la progettazione
Da definire nei contratti applicativi
Coordinatore per l'esecuzione
Da definire nei contrattiapplicativi
COMMITTENTE Università Politecnica delle
Marche
OPERE CONFINANTI
Confini Rischi prevedibili
Nord Strutture universitarie in uso Interferenza con le attività
Sud Strutture universitarie in uso Interferenza con le attività
Est Strutture universitarie in uso Interferenza con le attività
Ovest Strutture universitarie in uso Interferenza con le attività
LAYOUT DI CANTIERE
La definizione del singolo layout è demandata alla redazione dei PSC relativi ai contratti applicativi. In sede di Accordo Quadro si rimanda unicamente all’Allegato B del Capitolato per quanto riguarda le planimetrie delle sedi ed immobili oggetto degli interventi manutentivi. In particolare, sarà necessario porre attenzione alla suddivisione nei due Lotti d’intervento:
‐ Lotto 1: polo Montedago 1, polo Montedago 2, polo Agugliano ‐ Lotto 2: polo Torrette, polo Posatora, polo Centro Storico, polo Amministrazione
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC)Individuazione analisi e valutazione dei rischi relativi all’area di cantiere
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 12
INDIVIDUAZIONE ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI RELATIVI ALL’AREA DI CANTIERE (2.1.2 d.2; 2.2.1; 2.2.4)
Rischio: Agenti atmosferici
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
‐ Le lavorazioni sono eseguite all'aperto, prevalentemente, nel periodo autunnale e invernale,e sono quindi soggette a rischio di: scariche atmosferiche, pioggia, vento, neve, gelo, ecc.. Sospendere, se necessario, i lavori sulla base del CCNL.
‐ Indossare un adeguato vestiario e dare la possibilità ai lavoratori di cambio degli indumenti. ‐ Provvedere ad una adeguata alimentazione.
‐ Predisporre baraccamento riscaldato e prevedere a turno periodi di riposo al caldo e all'asciutto.
‐ L'attuazione delle scelte progettuali e organizzative, delle misure preventive e protettive, delle procedure individuate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato nel piano.
Rischio: Alberi
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
‐ Le fasi progettuali hanno evidenziato la presenza di alberi interferenti con le attività di cantiere. ‐ In fase esecutiva e d’intesa con la direzione lavori e il CSE (ove presente)è necessario un sopralluogo in cantiere per organizzare le lavorazioni e stabilire modalità di esecuzione dei lavori tali da evitare l’insorgenza di situazioni pericolose.
Sorvegliare le lavorazioni in prossimità della vegetazione.
‐ In relazione alle caratteristiche del sito si è riscontrata la presenza di alberi o di ostacoli che possono interferire con le operazioni di movimentazione aerea dei materiali, pertanto è necessario: ‐ In caso di montaggio di gru a torre prevedere una configurazione tale da evitare l'urto con l'alberi o altri ostacoli: a) una maggiore altezza della torre della gru rispetto a quanto sarebbe necessario per le lavorazioni in modo che l'ostacolo possa sovrastare l'albero. b) Montaggio della gru con braccio impennato di 30°. c) Impedire la rotazione applicando arresti alla ralla. ‐ Utilizzo di apparecchi di sollevamento mobili con dimensioni del braccio tale da superare o
L'attuazione delle scelte progettuali e organizzative, delle misure preventive e protettive, delle procedure individuate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato nel piano.
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC)Individuazione analisi e valutazione dei rischi relativi all’area di cantiere
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 13
non interferire con l'ostacolo.
Rischio: Caduta di masse da pendii, terreni e simili
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
‐ Prima della realizzazione delle opere in progetto è necessario un sopralluogo in cantiere con il CSE (ove presente) per organizzare le lavorazioni e stabilire modalità di esecuzione dei lavori tali da evitare l’insorgenza di situazioni pericolose. ‐ I lavori in prossimità di pendii o zone con rischio di caduta di masse devono essere programmati tenendo conto delle condizioni meteo (piogge e nevicate intense), prevedendo mezzi per la rapida evacuazione.
In relazazione alle caratteristiche del terreno, dell'entità dello scavo e al volume della massa è possibile scegliere: a) nei casi di terreni con spinta debole per il contenimento è possibile prevedere armature di rinforzo con funi in acciaio conformi alle norme UNI EN 10223‐2 e UNI EN 10244‐2. b) nei casi di terreni con spinta forte o scavi profonti deve essere previsto un muro di contenimento in calcestruzzo o ricorrere ad una paratia chiodata. ‐ Controllare periodicamnte l'integrità degli apprestamenti allestiti. ‐ Designare un preposto con compiti di sorveglianza e di sospensione dei lavori in caso di pericolo grave e immediato. ‐Quando sono eseguiti lavori in corrispondenza di pendii dove siano da temere cadute di masse di terreno è necessario ispezionare preventivamente e periodicamente le superfici ed i cigli superiori ed inferiori al fine di verificarne la consistenza e di rimuovere le eventuali masse instabili, anche di modeste dimensioni, che possono costituire pericolo per i lavoratori. Durante la esecuzione dei lavori devono essere limitati al minimo le vibrazioni e gli scuotimenti indotti al terreno limitrofo. Dopo piogge o altre manifestazioni atmosferiche che hanno determinato l’interruzione dei lavori è necessario accertare la stabilità dei terreni e delle eventuali opere di consolidamento o di sbarramento.
In relazione alle caratteristiche del sito in cui dovrà sorgere il cantiere, e possibile la caduta di masse da pendii e terreni circostanti, pertanto è necessario: ‐ Allestire barriere di contenimento della frana prima che possa invadere l'area di cantiere. ‐ Servizio di emergenza con uomini addestrati e attrezzature idonee per intervenire in caso di emergenza. ‐ Percorsi sicuri per il rapido allontanamento dei lavoratori in caso di allagamento
L'attuazione delle scelte progettuali e organizzative, delle misure preventive e protettive, delle procedure individuate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato nel piano.
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC)Individuazione analisi e valutazione dei rischi relativi all’area di cantiere
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 14
Al verificarsi di cadute di masse di terreno anche di modesta entità o anche contenute dai sistemi di protezione, i lavori devono essere sospesi ed i lavoratori allontanati dalla zona di pericolo. Prima della ripresa delle attività devono essere ispezionati accuratamente i siti e rimosse le eventuali masse instabili. Devono essere previste, in relazione alle caratteristiche e dimensioni dei lavori, squadre di emergenza e di salvataggio opportunamente attrezzate ed istruite per il pronto intervento in soccorso di lavoratori eventualmente coinvolti dal sistema franoso.
Rischio: Caduta di materiali dall'alto
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
‐ Le fasi progettuali hanno evidenziato la presenza di rischio di caduta di materiali all'esterno dell'area di cantiere. ‐ In fase esecutiva e d'intesa con la Direzione Lavori, il CSE (ove presente) è necessario un sopralluogo in cantiere organizzare le lavorazioni e stabilire modalità di esecuzione dei lavori tali da evitare l’insorgenza di situazioni pericolose.
‐La manotovana parasassi utilizzata per impedire la caduta di materiali dall'alto deve essere costituita da: a) intavolato o elementi metallici sporgenti verso l'alto non minore di 30° rispetto all'orizzontale per almeno 1,20 con spessore minimo delle tavole di 4 cm. b) struttura di supporto in tubolari metallici giuntati. c) la mantovana deve essere disposta ogni 12 metri di impalcatura. ‐ La passerella o sottopassaggio per il transito in condizioni di sicurezza dei pedoni deve essere realizzata: a) con struttura portante in tubolari metallici giuntati. b) largehzza minima di 0,90 cm per passerelle di lunghezza fino a 10 metri. c) larghezza minima di 1,50 metri per passerelle di lunghezza oltre i 10 metri. d) sovracopertura in legno o pedane metalliche.
Per consentire le lavorazioni sul ponteggio montato o in postazioni adiacenti al confine di cantiere (es strada o piazza) con pericolo di caduta di materiali fuori dall'area di cantiere è necessario: ‐ Schermare il ponteggio con teli a maglia fitta per contenere i materiali e detriti. ‐ Realizzare mantovana parasassi. ‐ Passerella con copertura esterna al ponteggio in caso di occupazione del marciapiede o in assenza del marciapiede. ‐ Sottopassaggio per i pedoni in caso di marciapiede libero. ‐ Protezione accessi abitazioni, negozi e fabbricati in genere con sopra impalcato. Nel caso di gru in servizio con braccio che insiste su area pubblica è necessario: ‐ Delimitare la porzione di area pubblica su cui può insistere il braccio della gru. ‐ Configurazione della gru con blocchi elettrici
L'attuazione delle scelte progettuali e organizzative, delle misure preventive e protettive, delle procedure individuate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato nel piano.
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC)Individuazione analisi e valutazione dei rischi relativi all’area di cantiere
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 15
Il montaggio dei teli di schermatura sui ponteggi comporta un calcolo supplementare che deve essere effettuato da tecnico abilitato (ingegnere o architetto), da conservare in cantiere a disposizione degli organi di vigilanza e coordinatore. Per la delimitazione della porzione di suolo pubblico è necessaria autorizzazione preventiva al Comune.
alla ralla che impedisca durante il servizio di uscire fuori dall'area di cantiere con il carico.
Rischio: Cantiere limitrofo
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
‐ Le fasi progettuali hanno evidenziato la presenza di un cantiere limitrofo. ‐ In fase esecutiva e d'intesa con la Direzione Lavori, il CSE (ove presente) è necessario un sopralluogo in cantiere organizzare le lavorazioni e stabilire modalità di esecuzione dei lavori tali da evitare l’insorgenza di situazioni pericolose. ‐ In caso di installazione di un nuovo cantiere in prossimità ed in concomitanza del cantiere oggetto del presente piano, il CSE (ove presente) dovrà prendere contatti con il responsabile del cantiere vicino e quindi apportare le modifiche e/o integrazioni al piano di sicurezza indicanti gli accorgimenti necessari atti ad evitare/limitare rischi di eventuali incidenti che potrebbero essere causati da possibili interferenze.
‐In caso si verificasse l’installazione di un nuovo cantiere in prossimità ed in concomitanza del cantiere oggetto del presente piano, il CSE (ove presente) dovrà prendere contatti con il responsabile del vicino cantiere e quindi apportare le modifiche e/o integrazioni al piano di sicurezza indicanti gli accorgimenti necessari atti ad evitare/limitare rischi di eventuali incidenti che potrebbero essere causati da possibili interferenze. ‐In presenza di gru interferenti è necessario predisporre una procedura di lavoro comune con l'altra impresa. ‐Controllare periodicamnte l'integrità degli apprestamenti allestiti. ‐Designare un preposto con compiti di sorveglianza e di sospensione dei lavori in caso di pericolo grave e immediato. ‐ Controllo periodico dell'integrità della delimitaizone. Rischio di interferenza fra più gru operanti nella stessa zona di lavoro Quando due o più gru operanti nel medesimo
In relazione alle caratteristiche del sito in cui sorgerà il cantiere, le aree di lavoro potranno interferire con altro cantiere limitrofe, pertanto è necessario: ‐ delimitare l'area di cantiere in modo da impedire l'ingresso di terzi non addetti ai lavori. ‐ al confine della recinzione allestire protezioni contro la caduta di materiali nel cantiere limitrofo con mantovane o teli di schermatura. ‐ Posizionare e configurare la gru in modo che il braccio in servizio non interferisca con le lavorazioni dell'altro cantiere. ‐ Scelta di apparecchi di sollevamento mobili (gru su autocarro) con configurazioni tali che il braccio non interferisca con le lavorazioni dell'altro cantiere.
L'attuazione delle scelte progettuali e organizzative, delle misure preventive e protettive, delle procedure individuate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato nel piano.
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cantiere possono reciprocamente intralciarsi, perché installate a distanza ravvicinata inferiore alla somma delle lunghezze dei rispettivi bracci, occorre adottare almeno le seguenti precauzioni: a)I bracci devono essere sfalsati fra loro, in modo tale da evitare ogni possibile collisione fra elementi strutturali, tenuto conto delle massime oscillazioni e garantendo un conveniente franco di sicurezza; b)La distanza minima fra le gru deve essere tale da evitare comunque l’interferenza delle funi e dei carichi della gru più alta con la controfreccia della gru più bassa, pertanto tale distanza deve sempre essere superiore alla somma tra la lunghezza del braccio, relativa alla gru posta ad altezza maggiore, e la lunghezza della controfreccia, relativa alla gru posta ad altezza inferiore; c)I manovratori delle gru devono poter comunicare fra loro, direttamente o tramite apposito servizio di segnalazioni, le manovre che si accingono a compiere; d)Le fasi di movimentazione dei carichi devono essere programmate in modo da eliminare la contemporaneità delle manovre nelle zone d’interferenza; e)Ai manovratori devono essere date precise informazioni ed istruzioni, preferibilmente per iscritto, sulle zone d’interferenza, sulle priorità delle manovre, sulle modalità di comunicazione e sul posizionamento del mezzo, ivi compreso braccio e carico, sia nelle fasi di riposo sia nelle pause di lavoro. Nel caso di più imprese con apparecchi di sollevamento operanti nella stessa zona di lavoro (cantieri adiacenti), in sede di predisposizione dei cantieri, si deve porre ogni cura affinché l’installazione dei mezzi di sollevamento sia prevista in maniera che non vi siano possibilità d’interferenze tra loro.
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Pertanto gli apparecchi di sollevamento dovranno essere installati a distanza superiore alla somma delle lunghezze dei rispettivi bracci. Nei casi in cui sussista l’impossibilità pratica di attuare la disposizione suddetta, l’osservanza delle precauzioni minime di cui al capo precedente deve avvenire medianti accordi interaziendali. Qualora le installazioni avvengano in tempi diversi, l’impresa che installa l’apparecchio di sollevamento in un tempo successivo dovrà osservare le disposizioni di cui ai punti a) e b) e concordare con i responsabili del cantiere confinante le modalità di gestione delle precauzioni di cui ai punti c), d) ed e).
Rischio: Condutture sotterranee dell'acqua
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
‐ Le fasi di progettazione hanno segnalato la presenza di sottoservizi interferenti. ‐ In fase esecutiva e d'intesa con la Direzione Lavori, il CSE (ove presente) e con i rispettivi Enti Gestori di possibili sottoservizi, l'impresa appaltatrice dovrà verificare di volta in volta l'eventuale presenza di sottoservizi non segnalati o potuti rilevare in fase di progettazione, per verificare la loro effettiva presenza e tracciare il relativo posizionamento in pianta e sezione di tali condutture. Qualora la presenza delle condutture creasse interferenze alle lavorazioni, si dovranno concordare le misure essenziali di
Prima di avviare i lavori di scavo:‐Acquisire dalla Direzione Lavori la mappatura del sottosuolo con le condutture, qualora la mappatura non sia disponibile verificare l'eventuale esistenza mediante l'utilizzo di metal detector. ‐ Nel caso di incertezza riguardo alla posizione delle tubazioni è necessario procedere con sondaggi manuali e non con mezzi meccanici. ‐ Qualora i lavori interferiscano direttamente con le suddette reti è necessario mettere a nudo ed in sicurezza le tubazioni, procedendo manualmente e sotto la diretta sorveglianza di un preposto Durante l'esecuzione delle suddette fasi di lavoro è necessario organizzare la pronta interruzione dell'alimentazione al tratto di rete interessata dai lavori, da attivare in caso di necessità. Nel caso di rottura delle condutture di acqua è necessario contattare immediatamente l'ente esercente tale rete per sospendere l'erogazione e per gli interventi del caso. Nel contempo si deve
In relazione alle caratteristiche del sito si è riscontrata la presenza di condutture interrate di acqua. Prima di avviare le lavorazioni che possono interferire con le condutture interrate è necessario: ‐ Segnalare la posizione e il percorso delle condutture interrate con bandelle di colore bianco e rosso infisse nel terreno. ‐ Installazione di segnaletica di sicurezza posta alle estremità ed ogni 20 metri in modo che le lavorazioni siano effettuate a distanza di sicurezza di almeno 1,5 metri dalla conduttura.
L'attuazione delle scelte progettuali e organizzative, delle misure preventive e protettive, delle procedure individuate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato nel piano.
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sicurezza da prendere prima dell’inizio dei lavori e durante lo sviluppo dei lavori.
provvedere all'allontanamento dei lavoratori dagli scavi e ad attivare i mezzi di esondazione (pompe) che devono risultare disponibili e facilmente reperibili. Gli eventuali soccorsi ai lavoratori investiti dall'acqua devono essere portati da personale provvisto di attrezzature idonee e di dispositivi di protezione individuali appropriati quali: gambali, giubbotti salvagente, imbracature di sicurezza, ed agire sotto la direzione di un preposto appositamente formato. ‐Sorvegliare le lavorazioni.
Rischio: Condutture sotterranee di gas
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
‐ Le fasi di progettazione hanno segnalato la presenza di sottoservizi interferenti. ‐ In fase esecutiva e d'intesa con la Direzione Lavori, il CSE (ove presente) e con i rispettivi Enti Gestori di possibili sottoservizi, l'impresa appaltatrice dovrà verificare di volta in volta l'eventuale presenza di sottoservizi non segnalati o potuti rilevare in fase di progettazione, per verificare la loro effettiva presenza e tracciare il relativo posizionamento in pianta e sezione di tali condutture. Qualora la presenza delle condutture creasse interferenze alle lavorazioni, si dovranno concordare le misure essenziali di sicurezza da prendere prima dell’inizio dei lavori e durante lo
Prima di avviare i lavori di scavo:‐Acquisire dalla Direzione Lavori la mappatura del sottosuolo con le condutture, qualora la mappatura non sia disponibile verificare l'eventuale esistenza mediante l'utilizzo di metal detector. ‐ Nel caso di incertezza riguardo alla posizione delle tubazioni è necessario procedere con sondaggi manuali e non con mezzi meccanici. ‐ Sorvegliare le lavorazioni. Durante i lavori accertata la presenza di reti di gas che interferiscono con i lavori è necessario procedere con cautela nei lavori di scavo, limitando vibrazioni e scuotimenti del terreno e procedendo per strati successivi, evitando affondi che provochino il franamento del contorno. Quando tali lavori interferiscono direttamente con le reti è necessario mettere a nudo le tubazioni procedendo manualmente fino alla messa in sicurezza della tubazione interessata. I lavori devono essere eseguiti sotto la diretta sorveglianza di un preposto. Durante i lavori deve essere vietato fumare o usare fiamme libere. Qualora non sia possibile disattivare
In relazione alle caratteristiche del sito si è riscontrata la presenza di condutture interrate di gas. Prima di avviare le lavorazioni che possono interferire con le condutture interrate è necessario: ‐ Segnalare la posizione e il percorso delle condutture interrate con bandelle di colore bianco e rosso infisse nel terreno. ‐ Installazione di segnaletica di sicurezza posta alle estremità ed ogni 20 metri in modo che le lavorazioni siano effettuate a distanza di sicurezza di almeno 1,5 metri dalla conduttura.
L'attuazione delle scelte progettuali e organizzative, delle misure preventive e protettive, delle procedure individuate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato nel piano. Durante l’esecuzione dei lavori, qualora si verificasse la necessità di effettuare spostamenti o disattivazioni di alcuni tratti di servizi interferenti, sarà cura del Referente dell’impresa appaltatrice, segnalare ai lavoratori di tutte le imprese operanti i tronchi di linea disattivati e l’esatta durata della disattivazione.
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sviluppo dei lavori. il tratto di rete interessato è necessario attivare un sistema di comunicazione diretto ed immediato con l'Ente esercente tale rete per la sospensione dell'erogazione nel caso di pericolo. Durante l’esecuzione dei lavori è necessario verificare, anche strumentalmente, la eventuale presenza di fughe di gas. Gli schemi di localizzazione planimetrica e gli elementi costruttivi forniti dagli enti gestori sono da considerarsi indicativi e non esaustivi del reale stato di fatto. Sarà cura dell’impresa appaltatrice verificare l’effettivo posizionamento delle linee presenti integrando le informazioni acquisite, con l’ausilio della ispezione diretta sul posto integrata da ulteriori informazioni reperite dai servizi tecnici degli Enti gestori. Nel caso di condutture del gas poste anche in adiacenza alle aree di intervento, esse dovranno essere preventivamente messe in sicurezza e temporaneamente disconnesse per tutta la durata dei lavori di quel tratto, da parte dell’ente gestore.
Rischio: Condutture sotterranee elettriche
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
‐ Le fasi di progettazione hanno segnalato la presenza di sottoservizi interferenti. ‐ In fase esecutiva e d'intesa con la Direzione Lavori, il CSE (ove presente) e con i rispettivi Enti Gestori di possibili sottoservizi, l'impresa appaltatrice dovrà verificare di volta in volta l'eventuale presenza di sottoservizi non segnalati o potuti rilevare in
Prima di avviare i lavori di scavo:‐Acquisire dalla Direzione Lavori la mappatura del sottosuolo con le condutture, qualora la mappatura non sia disponibile verificare l'eventuale esistenza mediante l'utilizzo di metal detector. ‐ Nel caso di incertezza riguardo alla posizione delle tubazioni è necessario procedere con sondaggi manuali e non con mezzi meccanici. ‐‐Sorvegliare le lavorazioni. ‐Nel caso di lavori di scavo che intercettano ed
In relazione alle caratteristiche del sito si è riscontrata la presenza di condutture interrate di energia elettrica. Prima di avviare le lavorazioni che possono interferire con le condutture interrate è necessario: ‐ Segnalare la posizione e il percorso delle condutture interrate con bandelle di colore bianco e rosso infisse nel terreno. ‐ Installazione di segnaletica di sicurezza posta alle estremità ed ogni 20 metri in modo che le
L'attuazione delle scelte progettuali e organizzative, delle misure preventive e protettive, delle procedure individuate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato nel piano. Durante l’esecuzione dei lavori, qualora si verificasse la necessità di effettuare spostamenti o disattivazioni di alcuni tratti
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fase di progettazione, per verificare la loro effettiva presenza e tracciare il relativo posizionamento in pianta e sezione di tali condutture. Qualora la presenza delle condutture creasse interferenze alle lavorazioni, si dovranno concordare le misure essenziali di sicurezza da prendere prima dell’inizio dei lavori e durante lo sviluppo dei lavori.
attraversano linee elettriche interrate in tensione è necessario procedere con cautela e provvedere a mettere in atto sistemi di sostegno e protezione provvisori al fine di evitare pericolosi avvicinamenti e/o danneggiamenti alle linee stesse durante l’esecuzione dei lavori. ‐Gli schemi di localizzazione planimetrica e gli elementi costruttivi forniti dagli enti gestori sono da considerarsi indicativi e non esaustivi del reale stato di fatto. Sarà cura dell’impresa appaltatrice verificare l’effettivo posizionamento delle linee presenti integrando le informazioni acquisite, con l’ausilio della ispezione diretta sul posto integrata da ulteriori informazioni reperite dai servizi tecnici degli Enti gestori.
lavorazioni siano effettuate a distanza di sicurezza di almeno 1,5 metri dalla conduttura.
di servizi interferenti, sarà cura del Referente dell’impresa appaltatrice, segnalare ai lavoratori di tutte le imprese operanti i tronchi di linea disattivati e l’esatta durata della disattivazione.
Rischio: Condutture sotterranee reti fognarie
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
‐ Le fasi di progettazione hanno segnalato la presenza di sottoservizi interferenti. ‐ In fase esecutiva e d'intesa con la Direzione Lavori, il CSE (ove presente) e con i rispettivi Enti Gestori di possibili sottoservizi, l'impresa appaltatrice dovrà verificare di volta in volta l'eventuale presenza di sottoservizi non segnalati o potuti rilevare in fase di progettazione, per verificare la loro effettiva presenza e tracciare il relativo posizionamento in pianta e sezione di tali condutture. Qualora la presenza delle condutture creasse interferenze
Prima di avviare i lavori di scavo:‐Acquisire dalla Direzione Lavori la mappatura del sottosuolo con le condutture, qualora la mappatura non sia disponibile verificare l'eventuale esistenza mediante l'utilizzo di metal detector. ‐ Nel caso di incertezza riguardo alla posizione delle tubazioni è necessario procedere con sondaggi manuali e non con mezzi meccanici. ‐ Sorvegliare le lavorazioni. ‐Nei lavori di scavo da eseguire in prossimità di reti fognarie si deve sempre procedere con cautela; le pareti di scavo e le armature in corrispondenza di tali reti devono essere tenute sotto controllo da parte di un preposto. Quando la distanza tra lo scavo aperto e la rete fognaria preesistente non consente di garantire la stabilità della interposta parete è necessario mettere a nudo la conduttura e proteggerla contro i danneggiamenti.
In relazione alle caratteristiche del sito si è riscontrata la presenza di condutture interrate di fognaria. Prima di avviare le lavorazioni che possono interferire con le condutture interrate è necessario: ‐ Segnalare la posizione e il percorso delle condutture interrate con bandelle di colore bianco e rosso infisse nel terreno. ‐ Installazione di segnaletica di sicurezza posta alle estremità ed ogni 20 metri in modo che le lavorazioni siano effettuate a distanza di sicurezza di almeno 1,5 metri dalla conduttura.
L'attuazione delle scelte progettuali e organizzative, delle misure preventive e protettive, delle procedure individuate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato nel piano. Durante l’esecuzione dei lavori, qualora si verificasse la necessità di effettuare spostamenti o disattivazioni di alcuni tratti di servizi interferenti, sarà cura del Referente dell’impresa appaltatrice, segnalare ai lavoratori di tutte le imprese operanti i tronchi di linea disattivati e l’esatta durata della disattivazione.
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alle lavorazioni, si dovranno concordare le misure essenziali di sicurezza da prendere prima dell’inizio dei lavori e durante lo sviluppo dei lavori.
‐In presenza di incidenti che provocano la rottura della rete fognaria e conseguente fuoriuscita dei liquami è necessario sospendere i lavori ed allontanare i lavoratori dalla zona interessata. Successivamente è necessario provvedere, previa segnalazione all'Ente esercente tale rete, a mettere in atto sistemi per il contenimento dei liquami e per la rimozione dei medesimi dalle zone di lavoro. Completati gli interventi di riparazione della rete fognaria è necessario bonificare il sito prima di riprendere le attività. Il soccorso da portare ad eventuali lavoratori coinvolti dall'incidente deve avvenire con attrezzature e mezzi idonei e con l'uso di dispositivi di protezione individuali atti ad evitare anche il contatto con elementi biologicamente pericolosi. I lavoratori incaricati delle procedure di emergenza devono essere diretti da un preposto appositamente formato. ‐Gli schemi di localizzazione planimetrica e gli elementi costruttivi forniti dagli enti gestori sono da considerarsi indicativi e non esaustivi del reale stato di fatto. Sarà cura dell’impresa appaltatrice verificare l’effettivo posizionamento delle linee presenti integrando le informazioni acquisite, con l’ausilio della ispezione diretta sul posto integrata da ulteriori informazioni reperite dai servizi tecnici degli Enti gestori.
Rischio: Condutture sotterranee servizi vari
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
‐ Le fasi di progettazione hanno segnalato la presenza di sottoservizi interferenti. ‐ In fase esecutiva e d'intesa con la Direzione Lavori, il CSE (ove presente) e con i rispettivi Enti
Prima di avviare i lavori di scavo:‐Acquisire dalla Direzione Lavori la mappatura del sottosuolo con le condutture, qualora la mappatura non sia disponibile verificare l'eventuale esistenza mediante l'utilizzo di metal detector. ‐ Nel caso di incertezza riguardo alla posizione delle
In relazione alle caratteristiche del sito si è riscontrata la presenza di condutture telefoniche, fibre ottiche. Prima di avviare le lavorazioni che possono interferire con le condutture interrate è necessario:
L'attuazione delle scelte progettuali e organizzative, delle misure preventive e protettive, delle procedure individuate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte
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Gestori di possibili sottoservizi, l'impresa appaltatrice dovrà verificare di volta in volta l'eventuale presenza di sottoservizi non segnalati o potuti rilevare in fase di progettazione, per verificare la loro effettiva presenza e tracciare il relativo posizionamento in pianta e sezione di tali condutture. Qualora la presenza delle condutture creasse interferenze alle lavorazioni, si dovranno concordare le misure essenziali di sicurezza da prendere prima dell’inizio dei lavori e durante lo sviluppo dei lavori.
tubazioni è necessario procedere con sondaggi manuali e non con mezzi meccanici. ‐Sorvegliare le lavorazioni. ‐Le reti di distribuzione di altre energie possono essere aeree o interrate ed in generale possono anche non presentare rischi particolari per i lavori limitrofi, ma possono essere danneggiate dai lavori medesimi (demolizioni, scavi, montaggio di strutture ed opere provvisionali, impianti). Ciò stante è sempre necessario metterle in sicurezza prima di eseguire i lavori e procedere con cautela durante l'esecuzione delle opere, con le stesse modalità già indicate per i lavori in prossimità o interferenti con le reti. Procedure di emergenza devono essere stabilite di volta in volta definendole e concordandole con l'Ente esercente le reti di distribuzione delle energie presenti. In particolare nel caso di incidenti che provochino la interruzione del servizio è necessario poter contattare immediatamente l'Ente esercente tale rete per i provvedimenti del caso. ‐Gli schemi di localizzazione planimetrica e gli elementi costruttivi forniti dagli enti gestori sono da considerarsi indicativi e non esaustivi del reale stato di fatto. Sarà cura dell’impresa appaltatrice verificare l’effettivo posizionamento delle linee presenti integrando le informazioni acquisite, con l’ausilio della ispezione diretta sul posto integrata da ulteriori informazioni reperite dai servizi tecnici degli Enti gestori.
‐ Segnalare la posizione e il percorso delle condutture interrate con bandelle di colore bianco e rosso infisse nel terreno. ‐ Installazione di segnaletica di sicurezza posta alle estremità ed ogni 20 metri in modo che le lavorazioni siano effettuate a distanza di sicurezza di almeno 1,5 metri dalla conduttura.
subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato nel piano. Durante l’esecuzione dei lavori, qualora si verificasse la necessità di effettuare spostamenti o disattivazioni di alcuni tratti di servizi interferenti, sarà cura del Referente dell’impresa appaltatrice, segnalare ai lavoratori di tutte le imprese operanti i tronchi di linea disattivati e l’esatta durata della disattivazione.
Rischio: Edifici con esigenze di tutela
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
‐ Le fasi progettuali hanno evidenziato la presenza di edifici con esigenza di tutela (scuola,
‐Nelle aree in comuni con gli edifici non devono essere eseguiti lavorazioni o movimentazione di materiali con apparecchi di sollevamento. In caso di
In relazione alle caratteristiche del sito in cui sorgerà il cantiere, le aree di lavoro potranno interferire con fabbricati con esisgenza di tutela
L'attuazione delle scelte progettuali e organizzative, delle misure preventive e protettive, delle procedure individuate
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ospedale, casa di riposo).‐ In fase esecutiva e d'intesa con la Direzione Lavori, il CSE (ove presente) è necessario un sopralluogo in cantiere organizzare le lavorazioni. ‐ Qualora la presenza dei fabbricati creasse interferenze alle lavorazioni, si dovranno prendere accordi con i proprietari interessati. Per impedire l’accesso, anche involontario, alle zone di lavoro da parte di persone non autorizzate o non addette ai lavori, nelle zone corrispondenti agli interventi, adottando tutti gli opportuni accorgimenti, in relazione alle caratteristiche del lavoro stesso. L’ingresso agli edifici dovrà essere sempre garantito realizzando camminamenti opportunamente segnalati e protetti o mediante posa di passerelle regolamentari. I lavori interessanti gli ingressi carrai dovranno essere realizzati in modo tale da arrecare il minor disagio possibile agli utenti, garantendo nelle ore di fermo dei lavori il passaggio mediante posa di passerelle carrabili.
necessità concordare turni in cui non sono presenti persone, lavoratori, visitatori, studenti e simili. ‐ Controllare periodicamnte l'integrità degli apprestamenti allestiti. ‐ Designare un preposto con compiti di sorveglianza e di sospensione dei lavori in caso di pericolo grave e immediato. ‐ Controllo periodico dell'integrità della delimitaizone.
quali ospedali, abitazioni, case di riposo, scuole, pertano è necessario allestire: ‐ Delimitazioni di altezza minima di 2,00 in materiale solido e robusto tale da impedire l'accesso ai non addetti ai lavori. ‐ Installazione di segnaletica di sicurezza con rischiamo dei pericoli e prescrizioni. ‐ Ingresso agli edifici garantito con sottopassaggi con impalcatura. ‐ Accessi sorvegliati se ad uso promiscuo. ‐ Viabilità interna separata, qualora sia ad uso promiscuo il transito dei mezzi deve essere coadivato nelle manovre.
rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato nel piano.
Rischio: Emissione di fumi, gas o vapori
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
‐ Le fasi progettuali hanno evidenziato la possibilità di rilascio
Opere di impermeabilizzazione con guaina‐Impiego di stuoie di bitume con scarsa tendenza
n relazione alle caratteristiche del sito in cui dovrà sorgere il cantiere vi è la possibilità di
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di emissioni di fumi, gas e vapori all'esterno dell'area di cantiere. ‐ In fase esecutiva e d'intesa con la Direzione Lavori, il CSE (ove presente) è necessario un sopralluogo in cantiere organizzare le lavorazioni e stabilire modalità di esecuzione dei lavori tali da evitare l’insorgenza di situazioni pericolose.
all’esalazione di fumo. ‐Procedimento di saldatura: evitare il surriscaldamento delle stuoie di bitume. Impiego di mastice d’asfalto e bitume a caldo con bassa tendenza di esalazione di fumo. Le temperature di lavorazione non devono superare i seguenti valori: ‐ mastice d’asfalto, posa a macchina: 220°C ‐ mastice d’asfalto, posa a mano: 240°C ‐ bitume a caldo: 190°C
lavorazioni che possno comportare emissioni di fumi, gas, vapori all'esterno dell'area di cantiere, pertanto è necessario allestire: ‐ I posti di lavoro di saldatura vanno attrezzati in modo che il fumo di saldatura possa essere captato, aspirato ed evacuato (per es. con un’aspirazione puntuale). ‐ Utilizzo di impianti stazionari, macchinari e mezzi a basse emissioni inquinanti.
protettive, delle procedure individuate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato nel piano. Istruzione del personale edile in merito a produzione, diffusione, effetti e riduzione di inquinanti atmosferici in cantieri, affinché tutti sappiano quali siano i provvedimenti atti a ridurre le emissioni nel proprio campo di lavoro e quali siano le possibilità personali di contribuire alla riduzione delle emissioni.
Rischio: Fossati e simili
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
‐ Prima della realizzazione delle opere in progetto è necessario un sopralluogo in cantiere con il CSE (ove presente) per organizzare le lavorazioni e stabilire modalità di esecuzione dei lavori tali da evitare l’insorgenza di situazioni pericolose.
‐Controllo periodico della parete del fossato.‐Sospensione dei lavori e allontanamento dalla zona in caso di pericolo grave e immediato.
In relazione alle caratteristiche del sito si è riscontrata la presenza di fossati che possono interferire con le lavorazioni di cantiere, pertanto è necessario: ‐ Delimitazioni di altezza minima di 2,00 in materiale solido e robusto tale da impedire l'accesso ai non addetti ai lavori. ‐ Installazione di segnaletica di sicurezza con rischiamo dei pericoli e prescrizioni. ‐ Armatura della parete del fossato in caso di pioggie, nevicate o cedimenti.
L'attuazione delle scelte progettuali e organizzative, delle misure preventive e protettive, delle procedure individuate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato nel piano.
Rischio: Infrastruttura strada o area pubblica
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
‐ Le fasi di progettazione hanno segnalato la presenza di strada o
‐Acquisire l'autorizzazione di occupazione del suolo pubblico dalla direzione lavoro. Rispettare le
In relazione alle caratteristiche del sito in cui dovrà sorgere il cantiere vi sono attività che
L'attuazione delle scelte progettuali e organizzative, delle misure preventive e
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area pubblica interferenti.‐ In fase esecutiva e d'intesa con la Direzione Lavori, il CSE (ove presente) e con i rispettivi Enti Gestori delle infrastrutture è necessario un sopralluogo in cantiere organizzare le lavorazioni. Qualora la presenza delle infrastrutture creasse interferenze alle lavorazioni, si dovranno prendere accordi con gli enti interessati per la chiusura della strada o la regolamentazione del traffico veicolare e pedonale. Relativamente al transito dei mezzi pubblici dovranno essere presi preventivamente accordi con l’ente competente gestore delle linee, su eventuali percorsi alternativi, posizionamento di fermate provvisorie, modalità e tempi di passaggio e di gestione del traffico. L’Impresa appaltatrice dovrà fare presente con congruo anticipo (almeno 10 giorni di preavviso) al CSE (ove presente), la necessità di eseguire i lavori chiudendo al traffico veicolare il sedime stradale oggetto di intervento, in modo tale da richiedere ed ottenere in tempo utile l’emanazione della relativa Ordinanza viabile da parte del Settore Esercizio della Città.
eventuali prescrizioni contenute nell'autorizzazione rilasciata dal Comune o Anas ‐Per evidenziare la recinzione colorare le strisce bianche e rosse con pittura fluorescente, le dimensioni delle strisce rosse devono essere più grandi rispetto a quelle bianche. Le strisce devono essere visibile pertanto devono avere altezza minima di 80 cm dal piano stradale. ‐La recinzione deve avere altezza minima di 2 metri. ‐Controllare periodicamente il funzionamento dei segnali lampeggianti e sostituirli in caso di mal funzionamento. ‐Controllare l'integrità della segnaletica stradale sopratutto dopo piogge o forti venti. ‐Controllare il mantenimento della recinzione per tutta la durata dei lavori. ‐Chiusura della recinzione con pannelli ciechi con robusta palificazione interna per resistere al vento. ‐ Basi della recinzione o del ponteggio devono essere evidenziate con segnali visibili nelle ore notturne. ‐ Le reti metalliche a maglie larghe devono essere irrigiditi con basi di cemento, con piedino in ferro. ‐ La passerella deve essere realizzata con struttura di supporto in tubolari metallici, larghezza minima di 1,50 per percorso pedonale di lunghezza oltre i 10 metri e 0,90 cm per lunghezza di percorso pedonale fino a 10 metri, se esiste anche pericolo di caduta di materiali aggiungere la copertura. ‐ La passerella deve essere segnalata agli automobilisti con coni e transenne. ‐ Nel caso di presenza di attrezzarture che occupano la pubblica via le lavorazioni devono essere svolte sotto la diretta sorveglianza di un preposto che dovrà interrompere le lavorazioni in caso di pericolo per i pedoni o automobilisti. ‐I conducenti dei mezzi in ingresso ed uscita dal cantiere dovranno prestare la massima attenzione e
possono interferire con strade, marciapiede, piazza e simili, pertanto è necessario: ‐delimitare l'area da occupare con recinzione solida e robusta limitando al minimo l'ingombro del suolo pubblico. ‐evidenziare la recinzione con segnali lampeggianti ed strisce. ‐segnalare l'imgombro della carreggiata con segnaletica conforme al codice della strada. Nel caso di ponteggio ubicato in strada con marciapiede occupato: ‐predisporre passerella con relativa protezione verso l'esterno in modo da consentire il transito dei pedoni. ‐segnalare la passerella con segnali lampeggianti e segnaletica stradali conformi al codice della strada. Nel caso di ponteggio ubicato in strada con traffico pedonale e marciapede libero: ‐allestire telaio sottopasso per consentire il passaggio dei pedoni in condizioni di sicurezza Per l'effettuazione di lavori temporanei di breve durata con presenza di attrezzature ( autocarro con cestello, gru su autocarro, autogrù, betonpoma) che sostano sulla pubblica via, è necessario: ‐Recintare e segnalare la porzione di strada o area occupata dal mezzo con recinzione mobile integrata con segnaletica di sicurezza.
protettive, delle procedure individuate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato nel piano.
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procedere a bassa velocità.Per tutta la durata dei lavori l’impresa dovrà garantire: a) una continua pulizia della sede stradale dai detriti del cantiere. b) la presenza, a distanza idonea, di cartelli indicanti pericolo. c) la presenza di un addetto che consenta l’effettuazione in sicurezza delle manovre di ingresso e uscita dal cantiere. L’impresa appaltatrice dovrà concordare con l’ Ufficio preposti le modalità di gestione della circolazione veicolare in adiacenza alle zone occupate dal cantiere. L’impresa appaltatrice dovrà inoltre delimitare e segnalare le aree occupate dal cantiere, prevedendo la presenza di movieri o impianti semaforici nei tratti in cui è prevista la parzializzazione della sede stradale a senso unico alternato, come prescritto nel Decreto 10 luglio 2002 “Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo”.
Rischio: Lavori stradali e autostradali
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
‐ Prima della realizzazione delle opere in progetto è necessario un sopralluogo in cantiere con il CSE (ove presente) per organizzare le lavorazioni. Qualora la presenza delle infrastrutture creasse interferenze alle lavorazioni, si
‐ La predisposizione della segnaletica, delle barriere e dell'eventuale impianto semaforico deve avvenire previo accordo con gli enti proprietari delle strade. ‐Su carreggiate e marciapiedi aperte al traffico veicolare e pedonale a fine giornata lavorativa non dovranno essere lasciati chiusini affioranti che dovranno quindi essere raccordati al piano della
In relazione alla tipologia dei lavori è necessario nell'allestimento del cantiere e durante le lavorazioni: ‐ La presegnalazione e segnalazione del cantiere con segnali conformi al codice della strada. ‐ L'installazione di barriere di sicurezza spartitraffico tipo New jersey in cemento o in
L'attuazione delle scelte progettuali e organizzative, delle misure preventive e protettive, delle procedure individuate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare
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dovranno prendere accordi con gli enti interessati per la chiusura della strada.
pavimentazione esistente. In caso di assoluto impedimento a compiere questo intervento i chiusini affioranti dovranno essere segnalati mediante posa di idonea segnaletica di pericolo indicante "chiusini affioranti" e transennati. ‐In caso di scarifica di pavimentazione bituminosa e fino al momento della stesa del tappetino d’usura, la carreggiata o porzione di essa oggetto di intervento nel momento in cui torna ad essere transitabile (es. a fine giornata lavorativa) deve essere raccordata con il piano della pavimentazione stradale esistente al fine di eliminare il dislivello tra i diversi piani. ‐ I depositi temporanei dei materiali sulla carreggiata o sul marciapiede devono essere segnalati. ‐ Gli scavi aperti sulla carreggiata in strade urbane devono essere protetti con recinzioni alti 2 metri. ‐ Per i lavori di brevissima durata in alternativa alle barriere è possibile usare apprestamenti che segnalano il pericolo e contemporaneamente la presenza di un addetto che segnali il pericolo ai pedoni e automobilisti. ‐ Nelle strade a maggior traffico nelle ore di maggior presenza di autoveicoli prevedere la presenza di 1 o 2 movieri con bandiera fluorescente per regolare il traffico alternato degli autoveicoli.
polietilene a riempimento d'acqua coni o transenne metalliche. ‐ Segnalare le barriere di sicurezza con di dispositivi catarifrangenti o segnalatori a batteria. ‐ Recintare i tombini aperti sulla strada. ‐ Delimitazione degli scavi aperti sulla carreggiata con transenne modulare di rapida installazione. ‐ Impianto semaforico per regolare il traffico nei lavori con restringimento della corsia di marcia.
quanto riportato nel piano.
Rischio: Linee aeree non elettriche
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
‐ Le fasi progettuali hanno evidenziato la presenza di linee non elettriche interferenti. ‐ In fase esecutiva e d’intesa con la direzione lavori e il CSE (ove presente) è necessario un
‐Sorvegliare le lavorazioni in prossimità della linea. In relazione alle caratteristiche del sito a seguito di sopralluogo si è riscontrata la presenza di linea aeree che passano al di sopra o ai confini del cantiere. Nel caso di lavorazioni che possono interferire con le linee aeree, qualora non sia possibile
L'attuazione delle scelte progettuali e organizzative, delle misure preventive e protettive, delle procedure individuate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte
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sopralluogo in cantiere per organizzare le lavorazioni e stabilire modalità di esecuzione dei lavori tali da evitare l’insorgenza di situazioni pericolose. ‐Qualora la presenza delle linee creasse interferenze alle lavorazioni, si dovranno prendere accordi con gli enti interessati e chiedere lo spostamento temporaneo o definitivo delle linee stesse.
spostare la linea è necessario:‐ Contattare gli enti prorpietari della linea ad alta tensione per posizionare barriere rigide che impediscano l'avvicinamento alle parti attive costituite da palizzate in legno con pali verticali a distanza di 3 metri l'uno dall'altro e stringhe orizzontali posizionate a a distanza di 1 metro. ‐ Installare segnaletica di sicurezza con il richiamo del pericolo "Attenzione contatto con cavi elettrici in tensione". ‐ Realizzare portali in corrispondenza delle vie di transito nei punti di attraversamento delle linee elettriche aeree, al fine di individuare la sagoma limite dei mezzi di cantiere che devono transitare sotto la linea. ‐ Utilizzo di attrezzature e macchine con configurazione tale da non interferire con le linee
subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato nel piano.
Rischio: Linee elettriche aeree nude in tensione
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
‐ Le fasi progettuali hanno evidenziato la presenza di linee elettriche aeree nude in tensione interferenti. ‐ In fase esecutiva e d’intesa con la direzione lavori e il CSE (ove presente) è necessario un sopralluogo in cantiere per organizzare le lavorazioni e stabilire modalità di esecuzione dei lavori tali da evitare l’insorgenza di situazioni pericolose. Qualora la presenza delle linee elettriche creasse interferenze alle lavorazioni, si dovranno prendere
Le “distanze di sicurezza" consentite per le attività di cantiere variano in base alla tensione della linea elettrica in questione, e sono: •mt 3, per tensioni fino a 1 kV; •mt 3.5, per tensioni superiori a 1 kV fino a 30 kV; •mt 5, per tensioni superiori a 30 kV fino a 132 kV; •mt 7, per tensioni superiori a 132 kV. Le distanze di cui sopra sono da considerare al netto degli ingombri derivanti dal tipo di lavoro, delle attrezzature utilizzate e dei materiali movimentati, nonché degli sbandamenti laterali dei conduttori dovuti all’azione del vento e degli abbassamenti di quota dovuti alle condizioni termiche.
In relazione alle caratteristiche del sito a seguito di sopralluogo si è riscontrata la presenza di linea elettrica aerea nuda in tensione che passa al di sopra o ai confini del cantiere. Nel caso di lavorazioni che possono interferire con le linee aeree in tensione, qualora non sia possibile disattivare la linea è necessario: ‐ Contattare gli enti prorpietari della linea ad alta tensione per posizionare barriere rigide che impediscano l'avvicinamento alle parti attive costituite da palizzate in legno con pali verticali a distanza di 3 metri l'uno dall'altro e stringhe orizzontali posizionate a a distanza di 1 metro. ‐ Installare segnaletica di sicurezza con il richiamo del pericolo "Attenzione contatto con
L'attuazione delle scelte progettuali e organizzative, delle misure preventive e protettive, delle procedure individuate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato nel piano.
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accordi con gli enti interessati e chiedere la disattivazione, lo spostamento temporaneo o definitivo delle linee stesse.
cavi elettrici in tensione".‐ Realizzare portali in corrispondenza delle vie di transito nei punti di attraversamento delle linee elettriche aeree, al fine di individuare la sagoma limite dei mezzi di cantiere che devono transitare sotto la linea elettrica. ‐Utilizzo nelle lavorazioni di attrezzature e macchine con configurazione tale da non interferire con le linee in tensione.
Rischio: Manufatti e fabbricati interferenti
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
‐ Le fasi progettuali hanno evidenziato la presenza di manufatti o fabbricati (uffici, civili abitazioni e simili). ‐ In fase esecutiva e d'intesa con la Direzione Lavori, il CSE (ove presente) è necessario un sopralluogo in cantiere organizzare le lavorazioni. ‐ Qualora la presenza dei fabbricati creasse interferenze alle lavorazioni, si dovranno prendere accordi con i proprietari interessati. Per impedire l’accesso, anche involontario, alle zone di lavoro da parte di persone non autorizzate o non addette ai lavori, nelle zone corrispondenti agli interventi, adottando tutti gli opportuni accorgimenti, in relazione alle caratteristiche del lavoro stesso. L’ingresso ad abitazioni, servizi ed a sedi di attività e/o locali commerciali sarà sempre garantito
‐ Controllare periodicamnte l'integrità degli apprestamenti allestiti. ‐ Designare un preposto con compiti di sorveglianza e di sospensione dei lavori in caso di pericolo grave e immediato. ‐ Controllo periodico dell'integrità della delimitaizone.
In relazione alle caratteristiche del sito si è riscontrata la presenza manufatti che possono interferire con le operazioni di movimentazione aerea dei materiali, pertanto è necessario prevedere: ‐ In caso di montaggio di gru a torre prevedere una configurazione tale da evitare l'urto o l'impatto: a) una maggiore altezza della torre della gru rispetto a quanto sarebbe necessario per le lavorazioni in modo che l'ostacolo possa sovrastare il manufatto. b) Montaggio della gru con braccio impennato di 30°. c) Impedire la rotazione applicando arresti alla ralla. ‐ Utilizzo di apparecchi di sollevamento mobili con dimensioni del braccio tale da superare o non interferire con l'ostacolo.
L'attuazione delle scelte progettuali e organizzative, delle misure preventive e protettive, delle procedure individuate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato nel piano.
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realizzando camminamenti opportunamente segnalati e protetti o mediante posa di passerelle regolamentari. I lavori interessanti gli ingressi carrai dovranno essere realizzati in modo tale da arrecare il minor disagio possibile agli utenti, garantendo nelle ore di fermo dei lavori il passaggio mediante posa di passerelle carrabili.
Rischio: Odori
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
‐ Le fasi progettuali hanno evidenziato la possibilità di rilascio di emissioni di odori sgradevoli all'esterno dell'area di cantiere. ‐ In fase esecutiva e d'intesa con la Direzione Lavori, il CSE (ove presente) è necessario un sopralluogo in cantiere organizzare le lavorazioni e stabilire modalità di esecuzione dei lavori tali da evitare l’insorgenza di situazioni pericolose.
‐ Utilizzo di prodotti chimici ecologici per il trattamento della superficie dei materiali. ‐ Smaltimento giornaliero dei rifiuti prodotti in cantiere che possono produrre cattivi odori.
L'attuazione delle scelte progettuali e organizzative, delle misure preventive e protettive, delle procedure individuate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato nel piano. Istruzione del personale edile in merito a produzione, diffusione, effetti e riduzione di odori in cantiere, affinché tutti sappiano quali siano i provvedimenti atti a ridurre le emissioni nel proprio campo di lavoro e quali siano le possibilità personali di contribuire alla riduzione delle emissioni.
Rischio: Piano delle demolizioni ‐ Caduta di materiale
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
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Nelle zone di confine con aree dove è possibile il passaggio o la presenza di persone verranno installate opere provvisionali per evitare la caduta di materiali sui pedoni: a) ponteggi metallici con rete parasassi e mantovana; b) Sotto implacati di passaggio alti 2,50 protetti con tettoia solida e robusta;
L'attuazione delle scelte progettuali e organizzative, delle misure preventive e protettive, delle procedure individuate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato nel piano.
Rischio: Piano delle demolizioni ‐ Condutture interrate
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
E' stata effettuata una ricognizione dei luoghi interessati dai lavori al fine di individuare la presenza di linee elettriche interrate preesistenti e con andamento visibile o non; al fine di individuare le idonee precauzioni atte ad evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione. Nel caso di cavi elettrici in tensione interrati o in cunicolo, il percorso e la profondità delle linee devono essere rilevati o segnalati in superficie quando interessino direttamente la zona di lavoro. Nel caso di lavori di scavo che intercettano ed attraversano linee elettriche interrate in tensione è necessario procedere con cautela e provvedere a mettere in atto sistemi di sostegno e protezione provvisori al fine di evitare
L'attuazione delle scelte progettuali e organizzative, delle misure preventive e protettive, delle procedure individuate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato nel piano.
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pericolosi avvicinamenti e/o danneggiamenti alle linee stesse durante l’esecuzione dei lavori. Nel caso di lavori che interessano opere o parti di opere in cui si trovano linee sotto traccia in tensione, l'andamento delle medesime deve essere rilevato e chiaramente segnalato. Istruzioni per gli addetti La presenza di linee elettriche in tensione che interessano il cantiere costituisce sempre una elevata fonte di pericolo. . In presenza di cavi elettrici in tensione interrati o in cunicolo devono essere fornite precise informazioni e istruzioni che coinvolgano il personale di cantiere e tutti i fornitori al fine di evitare l'esecuzione di scavi o la semplice infissione di elementi nel terreno in prossimità dei cavi stessi. Qualora vengano eseguiti lavori di scavo che interferiscono con le linee in tensione, le operazioni devono essere eseguite previa disattivazione delle linee fino alla intercettazione e messa in sicurezza dell’elettrodotto. Durante i lavori nessuna persona deve permanere a terra in prossimità dei mezzi meccanici di scavo e di movimento materiali.
Rischio: Piano delle demolizioni ‐ Emissione di rumori
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Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
La propagazione dei rumori verrà ridotta al minimo, utilizzando attrezzature adeguate e organizzando il cantiere in modo che i lavori più rumorosi, in vicinanza delle altre proprietà, vengano eseguiti nelle ore centrali della mattinata e del pomeriggio.
L'attuazione delle scelte progettuali e organizzative, delle misure preventive e protettive, delle procedure individuate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato nel piano.
Rischio: Piano delle demolizioni ‐ Linee elettriche aeree
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
E' stata effettuata una ricognizione dei luoghi interessati dai lavori al fine di individuare la presenza di linee elettriche aeree o portate su opere preesistenti e con andamento visibile o non; al fine di individuare idonee precauzioni atte ad evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione. Nel caso di presenza di linee elettriche aeree in tensione non possono essere eseguiti lavori non elettrici in prossimità di linee elettriche e di impianti elettrici con parti attive non protette o che per circostanze particolari si debbano ritenere non sufficientemente protette, e comunque a distanza inferiore alle distanze minime di sicurezza consentite dalle norme tecniche. Le “distanze di sicurezza" consentite dalla legislazione statale variano in base alla tensione della
L'attuazione delle scelte progettuali e organizzative, delle misure preventive e protettive, delle procedure individuate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato nel piano.
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linea elettrica in questione, e sono: •mt 3, per tensioni fino a 1 kV; •mt 3.5, per tensioni superiori a 1 kV fino a 30 kV; •mt 5, per tensioni superiori a 30 kV fino a 132 kV; •mt 7, per tensioni superiori a 132 kV. Le distanze di cui sopra sono da considerare al netto degli ingombri derivanti dal tipo di lavoro, delle attrezzature utilizzate e dei materiali movimentati, nonché degli sbandamenti laterali dei conduttori dovuti all’azione del vento e degli abbassamenti di quota dovuti alle condizioni termiche. Nell’impossibilità di rispettare tale limite è necessario, previa segnalazione all’Esercente delle linee elettriche, provvedere, prima dell’inizio dei lavori, a mettere in atto adeguate protezioni atte ad evitare accidentali contatti o pericolosi avvicinamenti ai conduttori delle linee stesse quali: barriere di protezione per evitare contatti laterali con le linee; sbarramenti sul terreno e portali limitatori di altezza per il passaggio sotto la linea dei mezzi d’opera; ripari in materiale isolante quali cappellotti per isolatori e guaine per i conduttori. Istruzioni per gli addetti La presenza di linee elettriche in
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tensione che interessano il cantiere costituisce sempre una elevata fonte di pericolo. Protezioni, segnalazioni, distanze minime dai lavori dalle opere provvisionali e dagli apparecchi di sollevamento a volte non bastano per scongiurare infortuni. È necessaria sempre la massima attenzione durante tutta l’esecuzione dei lavori ed il coinvolgimento del personale del cantiere e di tutti coloro che accedano, anche solo occasionalmente ai lavori. Particolare attenzione va posta durante il trasporto con mezzi meccanici ed il sollevamento di materiali particolarmente voluminosi e nell’impiego di attrezzature con bracci mobili di notevoli dimensioni (autogrù, pompe per calcestruzzo, ecc.). Le operazioni di montaggio e smontaggio di strutture metalliche in prossimità di linee elettriche sotto tensione devono essere evitate; è sempre necessario far provvedere a chi esercisce le suddette linee all’isolamento e protezione delle medesime od alla temporanea messa fuori servizio. Nei centri abitati serviti da linee tranviarie o filoviarie ove si verifica l’esigenza di allestire ponteggi metallici in fregio ai fabbricati, che, rispetto alle linee di trazione si trovano quasi sempre a distanze inferiori alle “distanze di sicurezza”
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consentite (di cui al paragrafo precedene): è necessario eseguire il montaggio dei ponteggi e delle strutture di protezione (mantovane, graticci, reti), fino al superamento della zona pericolosa, a linee disattivate. In presenza di cavi elettrici in tensione interrati o in cunicolo devono essere fornite precise informazioni e istruzioni che coinvolgano il personale di cantiere e tutti i fornitori al fine di evitare l'esecuzione di scavi o la semplice infissione di elementi nel terreno in prossimità dei cavi stessi. Qualora nonostante le precauzioni messe in atto, si verifichino situazioni di contatti diretti con elementi sotto tensione si deve intervenire tempestivamente con procedure ben definite, note al personale di cantiere, al fine di evitare il protrarsi o l'aggravamento della situazione; in particolare: •Nel caso di contatto con linee elettriche aeree esterne o interrate con macchine o attrezzature mobili, il personale a terra deve evitare di avvicinarsi al mezzo meccanico ed avvisare da posizione sicura il manovratore affinché inverta la manovra per riportarsi a distanza di sicurezza. Nell'impossibilità da parte di quest'ultimo di compiere tale
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inversione è necessario intervenire con un altro mezzo meccanico azionato da cabina di manovra evitando il contatto diretto con il terreno o con altre strutture o parti di macchine; •Nel caso di contatto diretto o indiretto con linee elettriche da parte di lavoratori ove non risulti possibile preventivamente e tempestivamente togliere tensione, si deve procedere a provocare il distacco della parte del corpo in contatto con l'elemento in tensione, utilizzando idonei dispositivi di protezione individuale ed attrezzi isolanti che devono risultare facilmente reperibili (calzature, guanti isolanti, fioretti).
Rischio: Piano delle demolizioni ‐ Polveri e fango
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
Durante le fasi di demolizione verranno irrorate con acqua le opere da demolire in modo tale che le polveri non si propaghino all'esterno, sempre che tale operazione sia possibile e non interagisca con la stabilità dell'opera. Inoltre in caso di pioggia e in presenza di fango, i conducenti dei mezzi che accedono dal cantiere alla via pubblica laveranno con getto d'acqua le ruote per evitare che il fango invada la sede stradale.
L'attuazione delle scelte progettuali e organizzative, delle misure preventive e protettive, delle procedure individuate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato nel piano.
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Rischio: Piano delle demolizioni ‐ Presenza aree pubbliche
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
Per la realizzazione delle opere di demolizione, al fine di ridurre al minimo l’interferenza del cantiere con la viabilità veicolare e pedonale e, per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori nonché per garantire la protezione dell’ambiente circostante da possibili rischi derivanti dall’esecuzione dei lavori, si prevede la chiusura dell’area di lavoro mediante posa di idonea recinzione (vedi fasi realizzazione recinzione di cantiere); l’area di cantiere, compatibilmente con le lavorazioni da eseguire, dovrà essere definita in modo da limitare al minimo indispensabile l’occupazione della sede stradale. La presenza del cantiere verrà segnalata mediante l’utilizzo di segnaletica appropriata regolamentare e di movieri che gestiranno il transito veicolare e pedonale nelle fasi operative che ne richiederanno la necessità (eventualmente, dotare gli accessi del cantiere di specchi in caso di scarsa visibilità). Al fine di ridurre al minimo il trasporto di terra sulle strade circostanti, sarà necessario provvedere alla bonifica dei
L'attuazione delle scelte progettuali e organizzative, delle misure preventive e protettive, delle procedure individuate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato nel piano.
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pneumatici dei mezzi in uscita dal cantiere. L’ingresso ad abitazioni, servizi ed a sedi di attività e/o locali commerciali sarà sempre garantito realizzando camminamenti opportunamente segnalati e protetti o mediante posa di passerelle regolamentari. I lavori interessanti gli ingressi carrai dovranno essere realizzati in modo tale da arrecare il minor disagio possibile agli utenti, garantendo nelle ore di fermo dei lavori il passaggio mediante posa di passerelle carrabili (in caso di scavo aperto) o mediante riempimento dello scavo con materiali anidri o bituminosi stoccabili a freddo. Su carreggiate e marciapiedi aperte al traffico veicolare e pedonale a fine giornata lavorativa non dovranno essere lasciati chiusini affioranti che dovranno quindi essere raccordati al piano della pavimentazione esistente. In caso di assoluto impedimento a compiere questo intervento i chiusini affioranti dovranno essere segnalati mediante posa di idonea segnaletica di pericolo indicante "chiusini affioranti" e transennati. In caso di scarifica di pavimentazione bituminosa e fino al momento della stesa del tappetino d’usura, la carreggiata o porzione di essa oggetto di
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intervento nel momento in cui torna ad essere transitabile (es. a fine giornata lavorativa) deve essere raccordata con il piano della pavimentazione stradale esistente al fine di eliminare il dislivello tra i diversi piani.
Rischio: Piano delle demolizioni ‐ Reti interrate di gas
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
E' stata accertata la presenza di elementi di reti di distribuzione di gas che possono interferire con il cantiere, prima dell'avvio delle attività devono essere avvertiti tempestivamente gli esercenti tali reti al fine di concordare le misure essenziali di sicurezza da prendere prima dell’inizio dei lavori e durante lo sviluppo dei lavori. In particolare è necessario preventivamente rilevare e segnalare in superficie il percorso e la profondità degli elementi e stabilire modalità di esecuzione dei lavori tali da evitare l’insorgenza di situazioni pericolose sia per i lavori da eseguire, sia per l'esercizio delle reti. Nel caso di lavori di scavo che interferiscono con tali reti è necessario prevedere sistemi di protezione e sostegno delle tubazioni messe a nudo, al fine di evitare il danneggiamento delle medesime ed i rischi conseguenti.
L'attuazione delle scelte progettuali e organizzative, delle misure preventive e protettive, delle procedure individuate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato nel piano.
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Istruzioni per gli addetti Accertata la presenza di reti di gas che interferiscono con i lavori è necessario procedere con cautela nei lavori di scavo, limitando vibrazioni e scuotimenti del terreno e procedendo per strati successivi, evitando affondi che provochino il franamento del contorno. Quando tali lavori interferiscono direttamente con le reti è necessario mettere a nudo le tubazioni procedendo manualmente fino alla messa in sicurezza della tubazione interessata. I lavori devono essere eseguiti sotto la diretta sorveglianza di un preposto. Durante i lavori deve essere vietato fumare o usare fiamme libere. Qualora non sia possibile disattivare il tratto di rete interessato è necessario attivare un sistema di comunicazione diretto ed immediato con l'Ente esercente tale rete per la sospensione dell'erogazione nel caso di pericolo. Durante l’esecuzione dei lavori è necessario verificare , anche strumentalmente , la eventuale presenza di fughe di gas.
Rischio: Piano delle demolizioni ‐ Scuotimento terreno
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
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La tecnica di demolizione per spinta o trazione sarà adottata solo per parti di strutture aventi altezza sul terreno non superiore a m 5. La trazione o la spinta deve essere esercitata in modo graduale e senza strappi e deve essere eseguita soltanto su elementi di struttura opportunamente isolati dal resto del fabbricato in demolizione in modo da non determinare crolli intempestivi o non previsti di altre parti. Saranno inoltre adottate le precauzioni necessarie per la sicurezza del lavoro quali: trazione da distanza non minore di una volta e mezzo l'altezza del muro o della struttura da abbattere e allontanamento degli operai dalla zona interessata. Sarà evitato durante la demolizione per rovesciamento che per lo scuotimento del terreno in seguito alla caduta delle strutture o di grossi blocchi possano derivare danni o lesioni agli edifici vicini o ad opere adiacenti pericolosi ai lavoratori addetti.
L'attuazione delle scelte progettuali e organizzative, delle misure preventive e protettive, delle procedure individuate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato nel piano.
Rischio: Piano delle demolizioni ‐ Viabilità esterna
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
Il cantiere interferirà con la viabilità esterna, durante la sosta e l’arrivo
L'attuazione delle scelte progettuali e organizzative, delle misure preventive e
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dei mezzi per il trasporto e lo scarico dei materiali da e per il cantiere per cui, qualora le esigenze di traffico e di sicurezza lo dovessero richiedere, l’Impresa Appaltatrice dovrà disporre un operatore a terra debitamente addestrato per la gestione del traffico in ingresso e uscita dal cantiere. Per quanto riguarda la pulizia della sede stradale, l’Impresa Appaltatrice dovrà assicurare una continua pulizia della sede stradale, specialmente dopo le operazioni di ingresso e uscita dei mezzi dal cantiere.
protettive, delle procedure individuate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato nel piano.
Rischio: Polveri, fibre
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
‐ Le fasi progettuali hanno evidenziato la possibilità di rilascio di emissioni di polveri o fibre all'esterno dell'area di cantiere. ‐ In fase esecutiva e d'intesa con la Direzione Lavori, il CSE (ove presente) è necessario un sopralluogo in cantiere organizzare le lavorazioni e stabilire modalità di esecuzione dei lavori tali da evitare l’insorgenza di situazioni pericolose.
Il controllo della produzione di polveri all’interno delle aree di cantiere dovrà essere ottenuto mediante l’adozione degli accorgimenti di seguito indicati: ‰ ‐Bagnatura periodica delle superfici di cantiere in relazione al passaggio dei mezzi e delle operazioni di carico/scarico, con aumento della frequenza delle bagnature durante la stagione estiva. ‰ ‐Stabilizzazione chimica delle piste di cantiere. ‰‐ Bagnatura periodica delle aree destinate allo stoccaggio temporaneo dei materiali, o loro copertura al fine di evitare il sollevamento delle polveri. ‰ ‐Bagnatura del pietrisco prima della fase di lavorazione e dei materiali risultanti dalle demolizioni e scavi.
Nel corso delle lavorazioni su facciate o coperture confinanti con piazze e strade ove si producono polveri è necessario predisporre: ‐ teli di schermatura a maglia fitta sul ponteggio o implacato per il contenimento dei materiali minuti. ‐ teli impermeabili per evitare la diffussione di polveri e spruzzi d'acqua. ‐ recinzione completamente cieca. ‐ Utilizzo di impianti e macchine dotate di sistemi di captazione delle polveri. Impianti di frantumazione pietra Dotazione degli impianti di frantumazione fine di impianti di captazione delle polveri: per prodotti > 5mm sono indispensabili una separazione e depolverazione dell’aria di scarico. Per prodotti
L'attuazione delle scelte progettuali e organizzative, delle misure preventive e protettive, delle procedure individuate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato nel piano. Istruzione del personale edile in merito a produzione, diffusione, effetti e riduzione delle polveri in cantiere, affinché tutti sappiano quali siano i provvedimenti atti a ridurre le emissioni nel proprio campo di lavoro e quali siano le possibilità personali di contribuire alla riduzione delle emissioni.
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‐ ‰Adozione di velocità ridotta da parte dei mezzi pesanti. ‰‐ Copertura dei cassoni dei mezzi con teli in modo da ridurre eventuali dispersioni di polveri durante il trasporto dei materiali. ‐ Il telo schermatura con maglia fitta deve essere disposto dalla parte interna e non esterna del ponteggio. ‐ La recinzione deve essere realizzata con pannelli di chiusura completamente cieca. Il montaggio dei teli di schermatura sui ponteggi comporta un calcolo supplementare che deve essere redatto da ingegnere o architetto abilitato, in relazione all'azione del vento presumibile per la zona ove il ponteggio è montato. Impianti di frantumazione pietra Dotazione degli impianti di frantumazione fine di impianti di captazione delle polveri: per prodotti > 5mm sono indispensabili una separazione e depolverazione dell’aria di scarico. Per prodotti < 5mm occorrono un incapsulamento degli impianti, la captazione e la separazione delle polveri. Depositi di materiali sfusi ‐Proteggere adeguatamente i depositi di materiale sciolto con scarsa movimentazione dall’esposizione al vento mediante misure come la copertura con stuoie, teli o copertura verde.
< 5mm occorrono un incapsulamento degli impianti, la captazione e la separazione delle polveri. Se il tipo di materiale, la granulometria o il previsto trattamento successivo non consentono un’umidificazione dei materiali o se la riduzione delle emissioni è insufficiente, occorre adottare altre misure che consentono una riduzione delle emissioni equivalente.
Rischio: Presenza di infrastrutture interferenti
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
‐ Le fasi progettuali hanno evidenziato la presenza di
‐ Controllare periodicamnte l'integrità degli apprestamenti allestiti.
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infrastrutture esistenti (cortili,aree o stradine private). ‐ In fase esecutiva e d'intesa con la Direzione Lavori, il CSE (ove presente) è necessario un sopralluogo in cantiere organizzare le lavorazioni. ‐ Qualora la presenza dei fabbricati creasse interferenze alle lavorazioni, si dovranno prendere accordi con i proprietari interessati. Per impedire l’accesso, anche involontario, alle zone di lavoro da parte di persone non autorizzate o non addette ai lavori, nelle zone corrispondenti agli interventi, adottando tutti gli opportuni accorgimenti, in relazione alle caratteristiche del lavoro stesso. L’ingresso ad abitazioni, servizi ed a sedi di attività e/o locali commerciali sarà sempre garantito realizzando camminamenti opportunamente segnalati e protetti o mediante posa di passerelle regolamentari. I lavori interessanti gli ingressi carrai dovranno essere realizzati in modo tale da arrecare il minor disagio possibile agli utenti, garantendo nelle ore di fermo dei lavori il passaggio mediante posa di passerelle carrabili.
‐ Designare un preposto con compiti di sorveglianza e di sospensione dei lavori in caso di pericolo grave e immediato. ‐ Controllo periodico dell'integrità della delimitaizone.
Rischio: Presenza di ordigni bellici
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
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‐ Prima della realizzazione delle opere in progetto è necessario un sopralluogo in cantiere con il CSE (ove presente) per organizzare la fase lavorativa. ‐In caso di rinvenimento di ordigni bellici, si dovranno interrompere tutte le lavorazioni ed avvisare il comando dei Carabinieri competente per il territorio. L’area di cantiere andrà evacuata e si attiverà la procedura prevista dal Genio Militare – sezione Bonifica Campi Minati (B.C.M.).
‐Le lavorazioni non potranno riprendere fino all’ultimazione della bonifica e l’interruzione dei lavori non potrà comportare maggiori oneri per il committente. ‐ Controllare periodicamnte l'integrità degli apprestamenti allestiti. ‐ Designare un preposto con compiti di sorveglianza e di sospensione dei lavori in caso di pericolo grave e immediato. ‐ Controllo periodico dell'integrità della delimitaizone.
L'area di cantiere in cui è stato rinvenuto il residuo bellico dovrà essere: ‐ Delimitata e sorvegliata per impedire l'accesso di non addetti ai lavori.
L'attuazione delle scelte progettuali e organizzative, delle misure preventive e protettive, delle procedure individuate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato nel piano.
Rischio: Presenza di terreno accidentato o scivoloso
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
‐ Prima della realizzazione delle opere in progetto è necessario un sopralluogo in cantiere con il CSE (ove presente) per organizzare la fase lavorativa.
Il cantiere di Ingegneria Naturalistica si svolge, spesso, in presenza di terreno accidentato, in pendenza, scivoloso, ghiacciato o innevato. In tali condizioni i lavoratori dovranno essere dotati di calzature con suola a scolpitura pronunciata.
L'attuazione delle scelte progettuali e organizzative, delle misure preventive e protettive, delle procedure individuate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato nel piano.
Rischio: Proiezione di materiali e schegge
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
‐ Le fasi progettuali hanno evidenziato la possibilità di rilascio di materiali verso l'esterno dell'area di cantiere. ‐ In fase esecutiva e d'intesa con la
‐ Controllare periodicamnte l'integrità degli apprestamenti allestiti. ‐ Designare un preposto con compiti di sorveglianza e di sospensione dei lavori in caso di pericolo grave e immediato.
Nel corso delle lavorazioni su facciate o coperture confinanti con piazze, strade, aree pubbliche o private con presenza di persone è necessario predisporre: ‐ teli di schermatura a maglia fitta sul ponteggio
L'attuazione delle scelte progettuali e organizzative, delle misure preventive e protettive, delle procedure individuate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile
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Direzione Lavori, il CSE (ove presente) è necessario un sopralluogo in cantiere organizzare le lavorazioni e stabilire modalità di esecuzione dei lavori tali da evitare l’insorgenza di situazioni pericolose. ‐ Per impedire le proiezioni di materiali, anche involontarie, nelle zone corrispondenti agli interventi, dovranno essere adottati tutti quegli opportuni accorgimenti, in relazione alle caratteristiche del lavoro stesso.
‐ Controllo periodico dell'integrità della delimitaizone. ‐ Il telo schermatura con maglia fitta deve essere disposto dalla parte interna e non esterna del ponteggio. ‐ La recinzione deve essere realizzata con pannelli di chiusura completamente cieca. Il montaggio dei teli di schermatura sui ponteggi comporta un calcolo supplementare che deve essere redatto da ingegnere o architetto abilitato, in relazione all'azione del vento presumibile per la zona ove il ponteggio è montato.
o implacato per il contenimento dei materiali minuti. ‐ teli impermeabili per evitare la diffussione di polveri e spruzzi d'acqua. ‐ recinzione completamente cieca.
di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato nel piano.
Rischio: Punture da insetti e morsi da fauna
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
‐ Le fasi progettuali hanno evidenziato la possibile presenza di animali selvatici con rischio di punture e morsi. ‐ In fase esecutiva e d'intesa con la Direzione Lavori, il CSE (ove presente) è necessario un sopralluogo in cantiere organizzare le lavorazioni e stabilire modalità di esecuzione dei lavori tali da evitare l’insorgenza di situazioni pericolose. ‐ Rimane a carico delle imprese e dei lavoratori autonomi mantenere i contatti con le autorità competenti per valutare le modalità di intervento specifiche da adottare a tutela della flora e della fauna presenti nelle aree di
Le lavorazioni sono eseguite all'aperto con possibilità di venire in contatto con insetti, piccoli mammiferi o erpetofauna. In tale caso è opportuno: ‐informare i lavoratori sui corretti provvedimenti sanitari in caso di urgenza. ‐provvedere alle vaccinazioni del caso; ‐informare sulle possibili patologie che possono essere trasmesse dai piccoli mammiferi;‐ ‐impiegare repellenti specifici e utilizzare un abbigliamento adeguato;
In relazione alle caratteristiche del sito in cui dovrà sorgere il cantiere vi è la possibilità di punture da insetti e morsi da fauna pertanto è necessario: ‐ Cassetta di primo soccorso con il contenuto minimo integrato con presidi per gestire le emergenze di punture e morsi.
L'attuazione delle scelte progettuali e organizzative, delle misure preventive e protettive, delle procedure individuate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato nel piano.
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intervento ed in quelle limitrofe.
Rischio: Rischio annegamento da allagamento
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
‐ Prima della realizzazione delle opere in progetto è necessario un sopralluogo in cantiere con il CSE (ove presente) per organizzare le lavorazioni e stabilire modalità di esecuzione dei lavori tali da evitare l’insorgenza di situazioni pericolose. ‐ I lavori nel letto o in prossimità di corsi o bacini d'acqua simili devono essere programmati tenendo conto delle variazioni del livello dell'acqua (piene, maremoti, rotture di argini), prevedendo mezzi per la rapida evacuazione.
‐ Controllare periodicamnte l'integrità degli apprestamenti allestiti. ‐ Designare un preposto con compiti di sorveglianza e di sospensione dei lavori in caso di pericolo grave e immediato. ‐ Controllo periodico dell'integrità della delimitaizone. In presenza di rilevanti precipitazioni meteorologiche è necessario mettere in osservazione i corsi d’acqua e i canali limitrofi in modo da poter sospendere tempestivamente le attività, con particolare riferimento a quelle svolte negli scavi. Dopo piogge o altre manifestazioni atmosferiche che hanno determinato la interruzione dei lavori, la ripresa degli stessi è preceduta dal controllo della stabilità dei terreni, delle opere provvisionali, delle reti di servizi e di quant’altro suscettibile di aver avuto compromessa la sicurezza. Procedure di emergenza Verificandosi l'irruzione di acque in cantiere i lavori devono essere immediatamente sospesi e i lavoratori devono abbandonare i posti di lavoro e recarsi nei luoghi sicuri previsti dal piano di evacuazione; devono essere disattivate le reti di alimentazione del cantiere interessate dall'alluvione ed attivate quelle eventuali di emergenza (es. generatori di corrente). Devono essere immediatamente attivati i sistemi di controllo e di evacuazione del cantiere (pompe, canali di scolmo).
Nei lavori che si svolgono in aree di cantiere in cui vi è la possibilità di allagamenti in casi di temporali di notevoli intensità, è necessario allestire: ‐ Un canale di raccolta costituito da terra o calcestruzzo per raccogliere e convogliare le acque piovane provenienti dall'esterno. ‐ Servizio di emergenza con uomini addestrati e attrezzature idonee per intervenire in caso di emergenza. ‐ Disponibilità di sistemi di pompaggio carrellati di adeguata portata per l'allontanamento dell'acqua. ‐ Percorsi sicuri per il rapido allontanamento dei lavoratori in caso di allagamento
L'attuazione delle scelte progettuali e organizzative, delle misure preventive e protettive, delle procedure individuate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato nel piano.
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Le operazioni di controllo delle inondazioni e di attivazione dei dispositivi di emergenza devono essere effettuate da lavoratori esperti (appositamente formati) costantemente diretti da un preposto.
Rischio: Rumore
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‐ Le fasi progettuali hanno evidenziato la possibilità di rilascio di emissioni di rumori molesti verso esterno dell'area di cantiere. ‐ In fase esecutiva e d'intesa con la Direzione Lavori, il CSE (ove presente) è necessario un sopralluogo in cantiere organizzare le lavorazioni e stabilire modalità di esecuzione dei lavori tali da evitare l’insorgenza di situazioni pericolose. ‐L’Impresa affidataria dovrà prendere visione della classificazione adottata per l’area di intervento e, in quanto presumibile il superamento dei limiti massimi di emissione acustica indicati dal Comune per la zona in esame necessario, chiedere deroga allo stesso Comune (Legge n. 447/95 art. 6 comma 1 lettera h ‐ D.P.C.M. 14 novembre 1997 ‐ L.R. 10 maggio 1999 n. 21 ‐ Art. 7).
‐ Controllare periodicamnte l'integrità degli apprestamenti allestiti.
In relazioni alle caratteristiche del luogo in cui deve sorgere il cantiere vicinanza ad abitazioni, scuole, ospedale, case di riposo e simili, per contenere i livelli sonori è necessario: ‐Installare barriere ad alto assorbimento acustico. ‐Utilizzo nelle fasi di macchine (escavatori) e attrezzatture (martelli demolitori) a bassa emissione di rumore.
L'attuazione delle scelte progettuali e organizzative, delle misure preventive e protettive, delle procedure individuate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato nel piano. Istruzione del personale edile in merito a produzione, diffusione, effetti e riduzione del rumore, affinché tutti sappiano quali siano i provvedimenti atti a ridurre le emissioni nel proprio campo di lavoro e quali siano le possibilità personali di contribuire alla riduzione delle emissioni.
Rischio: Zona a rischio sismico
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Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
‐ Prima della realizzazione delle opere in progetto è necessario un sopralluogo in cantiere con il CSE (ove presente) per organizzare le lavorazioni e stabilire modalità di esecuzione dei lavori tali da evitare l’insorgenza di situazioni pericolose.
Le attività svolte in zone soggette a rischio di eventi sismici devono essere condotte in modo tale da non lasciare mai situazioni di instabilità, anche temporanea, riguardo in particolare le opere provvisionali, le armature provvisorie, i manufatti e componenti prefabbricati, gli scavi, le attrezzature. Prima di sospendere le attività per le pause di lavoro è necessario mettere in sicurezza il cantiere evitando di lasciare situazioni “sospese” rispetto ai cicli di produzione tali da determinare la instabilità delle opere. Gli apparecchi di sollevamento, gli impianti e le macchine devono essere fermate nelle previste posizioni di sicurezza. Procedure di emergenza Al verificarsi di eventi sismici i lavoratori devono sospendere le attività, abbandonare i posti di lavoro e recarsi nei luoghi sicuri previsti dal piano di evacuazione (normalmente all'aperto fuori dal raggio di possibili cadute di apparecchi, macchine, strutture); in particolare devono essere sospesi l'utilizzo degli apparecchi di sollevamento e vietate le attività o anche la sola permanenza sui ponteggi esterni, sulle carpenterie ed in genere sulle opere provvisionali; devono essere sospese le erogazioni delle energie che alimentano il cantiere. Prima della ripresa delle attività si deve provvedere alla verifica delle condizioni di stabilità e di normale esercizio di tutte le linee e reti di alimentazione del cantiere, delle macchine, degli impianti, delle attrezzature, delle opere provvisionali e delle strutture costruite e costruende; la verifica deve essere effettuata da lavoratori esperti (appositamente formati) sotto la guida di un preposto.
L'attuazione delle scelte progettuali e organizzative, delle misure preventive e protettive, delle procedure individuate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato nel piano.
Rischio: Zona caratterizzata da forte vento
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Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
‐ Prima della realizzazione delle opere in progetto è necessario un sopralluogo in cantiere con il CSE (ove presente) per organizzare le lavorazioni e stabilire modalità di esecuzione dei lavori tali da evitare l’insorgenza di situazioni pericolose. ‐ I lavori devono essere programmati tenendo conto delle condizioni meteo (forte vento), prevedendo la sospensione dei lavori.
‐Le recinzioni esterne adiacenti strade e luoghi pubblici devono essere rafforzzate o irrigidite contro la spinta del vento dall'interno con palificazione di sostegno. ‐In presenza di forti venti devono essere sospesi i lavori di movimentazione di materiali e attrezzature di rilevante superficie; gli apparecchi di sollevamento di regola non possono essere utilizzati in via generale quando il vento supera i 72 Km/h, e, nel caso di montaggio di prefabbricati, quando il vento supera i 60 Km/h. Quando i lavori vengono eseguiti in zone ove sono prevedibili manifestazioni ventose di rilievo bisogna evitare di lasciare situazioni “sospese” rispetto ai cicli di lavorazioni che possono determinare l’instabilità delle costruende opere, delle opere provvisionali o delle attrezzature. Prima di sospendere le attività per le pause di lavoro e a fine giornata è necessario accertarsi della messa in sicurezza del cantiere, degli apparecchi di sollevamento, degli impianti e delle macchine. Verificandosi in cantiere la formazione di vento che eccede i limiti di sicurezza di esercizio di macchine, impianti ed opere provvisionali, devono essere sospese le attività e si deve provvedere alla messa in sicurezza delle medesime. I lavoratori devono abbandonare i posti di lavoro che li espongono a rischio di caduta e/o investimento. Durante le operazioni di messa in sicurezza del cantiere i lavoratori incaricati devono far uso dei dispositivi di protezione individuali necessari, in particolare: caschi per la protezione del capo, dispositivi di protezione individuale anticaduta ed eseguire tali attività sotto la diretta sorveglianza di un preposto. La ripresa dei lavori deve essere preceduta dalla verifica di stabilità di tutte le componenti che presumibilmente possono essere state danneggiate
In relazione alle caratteristiche del sito si è riscontrato la presenza di forte vento in certi periodi dell'anno pertanto, ove sia necessario in relazione alle caratteristiche dei lavori, è necessarrio ove sia utile l’installazione di anemometri per valutare correttamente le situazioni di pericolo, al fine di individuare accorgimenti tali da garantire la stabilità delle installazioni e delle opere provvisionali del cantiere, quali ad esempio particolari fondazioni e ancoraggi riguardo: baraccamenti, apparecchi di sollevamento, attrezzature varie, ponteggi.
L'attuazione delle scelte progettuali e organizzative, delle misure preventive e protettive, delle procedure individuate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato nel piano.
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dall'evento o la cui stabilità e sicurezza possa in qualche modo essere stata compromessa. ‐Verificandosi in cantiere la formazione di vento che eccede i limiti di sicurezza di esercizio di macchine, impianti ed opere provvisionali, devono essere sospese le attività e si deve provvedere alla messa in sicurezza delle medesime. I lavoratori devono abbandonare i posti di lavoro che li espongono a rischio di caduta e/o investimento. Durante le operazioni di messa in sicurezza del cantiere i lavoratori incaricati devono far uso dei dispositivi di protezione individuali necessari, in particolare: caschi per la protezione del capo, dispositivi di protezione individuale anticaduta ed eseguire tali attività sotto la diretta sorveglianza di un preposto. La ripresa dei lavori deve essere preceduta dalla verifica di stabilità di tutte le componenti che presumibilmente possono essere state danneggiate dall'evento o la cui stabilità e sicurezza possa in qualche modo essere stata compromessa.
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ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE (2.1.2.d 2; 2.2.2, 2.2.4)
Elemento: Depositi di attrezzature e materiali di cantiere
Individuazione generica di aree di deposito di attrezzature e di stoccaggio materiali.
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Per l’accatastamento dei materiali e sosta dei mezzi non sarà consentito utilizzare le aree confinanti: ‐ la recinzione esistenti di aree abitate o altro; ‐ la zona interessata dallo scavo e demolizioni; ‐ le aree contigue la recinzione prospiciente le strade e/o i confini con le abitazioni esistenti, ‐ l’area in corrispondenza di linee aeree. ‐ l’area in corrispondenza di solaio o terreni di portata non adeguata. Per il deposito di materiale inquinante o pericoloso (prodotti chimici, carburante, ecc.) provvedere alla sua raccolta in specifici container. Per lo stoccaggio di grande dimensione porre dei travetti distanziatori in legno fra i pezzi, collocandoli sulla stessa verticale. Gli sbalzi laterali dei pezzi in appoggio non devono avere lunghezza maggiore di ¼ di L. Per lo stoccaggio di materiale di forma cilindrica (tubi, legname, ecc.) dovranno essere sistemati dei “FERMI ANTI ROTOLAMENTO” (pali infissi nel terreno o sistemi similari). Allestire le cataste di materiale solo su un fondo di resistenza adeguata. Possono essere usate pietre o legname squadrato come zoccolo e pali di legno o travi d'acciaio come base d'appoggio. Per le cataste rispettare il corretto rapporto tra larghezza e altezza (h =1/3 della larghezza). L'inclinazione in verticale delle cataste non deve superare i 2°.
Per il deposito temporaneo di materiali e delle attrezzature si utilizzerà una porzione dell’area di cantiere cosi come indicato nella planimetria di cantiere. Le zone di deposito devono essere segnalate e disposte in modo tale da non creare interferenze con altre attività che si svolgono in cantiere e garantire che l’accessibilità all’area da parte dei mezzi di lavoro avvenga in sicurezza. Particolare cautela deve essere prestata nella realizzazione delle delimitazioni e segnalazioni delle zone soggette a passaggio individuando con chiarezza e separando con idonee barriere teli aree rispetto alle aree di esclusiva pertinenza del cantiere e posizionando idonea cartellonistica e segnaletica. Le postazioni fisse di lavoro con attrezzature dovranno essere ubicate lontane dalle vie di transito veicolare. Le postazioni fisse di lavoro con attrezzatture ubicate alla base di apprestamenti o apparecchi di sollevamento devono essere protette con tettoia robusta costituita da struttura portante metallica e copertura in legno di portata adeguata a resistere ai carichi.
La predisposizione delle misure preventive e protettive rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Il preposto dall'impresa affidataria deve verificare all'inizio e alla fine di ogni turno lavorativo ed avvertire il responsabile di cantiere o titolare in caso di anomalie riscontrate: ‐ la stabilità dei materiali stoccati. ‐ la stabilità delle attrezzature. ‐ l'interità dell'impalcatura di protezione delle postazioni fisse di lavoro. ‐ l'integrità della segnaletica di sicurezza.
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Le cataste di tronchi o similari possono essere realizzate solo su fondo di pendenza max pari a 30° ed essere assicurate contro il rotolamento (p.es. mediante zeppe). In caso di piogge o nevicate verificare la stabilità del materiale accatastato. Non estrarre singoli elementi dalla catasta. Non salire e camminare sopra le cataste. E' vietato costruire depositi presso il ciglio degli scavi. Qualora tali depositi siano necessari per le condizioni di lavoro si deve provvedere alle necessarie puntellature delle pareti di scavo.
Elemento: Depositi di materiali pericolosi
Individuazione delle zone di deposito dei materiali con pericolo d'incendio o di esplosione da utilizzare nelle diverse lavorazioni di cantiere.
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
Nei depositi e durante i rifornimenti non si devono avvicinare fiamme, né fumare, né tenere motori accesi, né usare lampade portatili o apparecchi elettrici se non quelli appositamente predisposti, che possiedono i necessari requisiti di sicurezza. Tali divieti vanno ricordati con apposita segnaletica. Anche nel maneggio di piccole quantità di carburante e benzina (per esempio, nei travasi dai fusti o latte ai piccoli recipienti per il trasporto a mano e da questi ai serbatoi delle macchine) è elevato il pericolo di esplosione o d’incendio per lo sviluppo inevitabile di vapori, pertanto deve essere rigorosamente osservato il divieto di fumare o usare fiamme libere. Gli stracci imbevuti di carburanti o di grassi possono incendiarsi da sé, pertanto vanno raccolti in recipienti metallici chiusi. Nel trasporto, nel deposito, nell’uso, le bombole di gas di petrolio liquefatti (G.P.L.) vanno trattati con cautela, evitando di urtarle o farle cadere, tenendole lontano dal calore (compreso quello solare intenso). Non vanno
Per il deposito temporaneo di materiali pericolosi si utilizzerà una porzione dell’area di cantiere cosi come indicato nella planimetria di cantiere. Le zone di deposito devono essere segnalate e disposte in modo tale da non creare interferenze con altre attività che si svolgono in cantiere e garantire che l’accessibilità all’area da parte dei mezzi di lavoro avvenga in sicurezza. Particolare cautela deve essere prestata nella realizzazione delle delimitazioni e segnalazioni delle zone soggette a passaggio individuando con chiarezza e separando con idonee barriere tali aree rispetto alle aree di esclusiva pertinenza del cantiere e posizionando idonea cartellonistica e segnaletica. Per la pericolosità dei materiali in prossimità di queste zone devono essere presenti estintori in numero adeguato, facilmente
La predisposizione delle misure preventive e protettive rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Il preposto dall'impresa affidataria deve verificare all'inizio e alla fine di ogni turno lavorativo ed avvertire il responsabile di cantiere o titolare in caso di anomalie riscontrate: ‐ la stabilità dei materiali. ‐ l'integrità della segnaletica di sicurezza e della delimitazione. ‐ la funzionalità dei presidi antincendio. ‐ la presenza di sorgenti di innesco non controllate.
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messe in posizione orizzontale, vanno tenute sempre verticalmente e ben stabili. Le bombole non vanno mai svuotate eccessivamente, per evitare che vi entri aria e si crei così una miscela esplosiva all’interno. Esse vanno tenute ben chiuse, anche quando sono praticamente scariche. Durante l’uso in cantiere, le bombole devono essere sempre stabilizzate contro parti fisse di pareti od opere provvisionali oppure carrellate; non devono essere esposte ad urti o caduta di materiali; i riduttori di pressione, le valvole, i manometri, devono essere controllati per essere certi del loro perfetto funzionamento; ad ogni interruzione dell’uso, occorre staccare le bombole dai loro apparecchi utilizzatori e mettere il coperchio di protezione alla valvola (se non sono provviste di protezione fissa). I materiali andranno comunque sempre depositati in modo ordinato e tali da non interferire con la viabilità di cantiere ed il regolare deflusso delle acque ed opportunamente segnalati mediante nastro bianco e rosso. Per l’accatastamento dei materiali non sarà consentito utilizzare le aree confinanti: ‐ la recinzione esistenti di aree abitate o altro; ‐ la zona interessata dallo scavo e demolizioni; ‐ le aree contigue la recinzione prospiciente le strade e/o i confini con le abitazioni esistenti, ‐ l’area in corrispondenza di linee aeree. ‐ l’area in corrispondenza di solaio o terreni di portata non adeguata.
raggiungibili, chiaramente segnalati e presenza di segnaletica di sicurezza con divieto di fumare e usare fiamme libere.
Elemento: Depositi esterni di materiali in cantiere
Individuazione di aree esterne al cantiere per il deposito e lo stoccaggio materiali da utilizzare nelle diverse lavorazioni.
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Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
Nel caso di aree di deposito su strade pubbliche i depositi dovranno essere opportunamente transennati e visibili anche in periodi notturni e con scarsa visibilità. Per il deposito delle macchine o materiali lungo il percorso si dovrà prevedere il loro avvistamento mediante cartelli catarifrangenti per i periodi notturni e con scarsa visibilità. Per l’accatastamento dei materiali e sosta dei mezzi non sarà consentito utilizzare le aree confinanti: ‐ la recinzione esistenti di aree abitate o altro; ‐ la zona interessata dallo scavo e demolizioni; ‐ le aree contigue la recinzione prospiciente le strade e/o i confini con le abitazioni esistenti, ‐ l’area in corrispondenza di linee aeree. ‐ l’area in corrispondenza di solaio o terreni di portata non adeguata. Per il deposito di materiale inquinante o pericoloso (prodotti chimici, carburante, ecc.) provvedere alla sua raccolta in specifici container. Per lo stoccaggio di grande dimensione porre dei travetti distanziatori in legno fra i pezzi, collocandoli sulla stessa verticale. Gli sbalzi laterali dei pezzi in appoggio non devono avere lunghezza maggiore di ¼ di L. Per lo stoccaggio di materiale di forma cilindrica (tubi, legname, ecc.) dovranno essere sistemati dei “FERMI ANTI ROTOLAMENTO” (pali infissi nel terreno o sistemi similari). Allestire le cataste di materiale solo su un fondo di resistenza adeguata. Possono essere usate pietre o legname squadrato come zoccolo e pali di legno o travi d'acciaio come base d'appoggio. Per le cataste rispettare il corretto rapporto tra larghezza e altezza (h =1/3 della larghezza). L'inclinazione in verticale delle cataste non deve superare i 2°.
Per il deposito temporaneo di materiali si utilizzerà una porzione dell’area di cantiere cosi come indicato nella planimetria di cantiere. Le zone di deposito devono essere segnalate e disposte in modo tale da non creare interferenze con altre attività che si svolgono in cantiere e da garantire l’accessibilità all’area da parte dei mezzi di lavoro avvenga in sicurezza. Particolare cautela deve essere prestata nella realizzazione delle delimitazioni e segnalazioni delle zone soggette a passaggio individuando con chiarezza e separando con idonee barriere teli aree rispetto alle aree di esclusiva pertinenza del cantiere e posizionando idonea cartellonistica e segnaletica.
La predisposizione delle misure preventive e protettive rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Il preposto dall'impresa affidataria deve verificare all'inizio e alla fine di ogni turno lavorativo ed avvertire il responsabile di cantiere o titolare in caso di anomalie riscontrate: ‐ la stabilità dei materiali stoccati. ‐ l'integrità della segnaletica di sicurezza e della delimitazione.
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Le cataste di tronchi o similari possono essere realizzate solo su fondo di pendenza max pari a 30° ed essere assicurate contro il rotolamento (p.es. mediante zeppe). In caso di piogge o nevicate verificare la stabilità del materiale accatastato. Non estrarre singoli elementi dalla catasta. Non salire e camminare sopra le cataste. E' vietato costruire depositi presso il ciglio degli scavi. Qualora tali depositi siano necessari per le condizioni di lavoro si deve provvedere alle necessarie puntellature delle pareti di scavo.
Elemento: Depositi interni materiali in cantiere
Individuazione di zone interne al cantiere per il deposito e lo stoccaggio materiali da utilizzare nelle diverse lavorazioni.
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
Per l’accatastamento dei materiali e sosta dei mezzi non sarà consentito utilizzare le aree confinanti: ‐ la recinzione esistenti di aree abitate o altro; ‐ la zona interessata dallo scavo e demolizioni; ‐ le aree contigue la recinzione prospiciente le strade e/o i confini con le abitazioni esistenti, ‐ l’area in corrispondenza di linee aeree. ‐ l’area in corrispondenza di solaio o terreni di portata non adeguata. Per il deposito di materiale inquinante o pericoloso (prodotti chimici, carburante, ecc.) provvedere alla sua raccolta in specifici container. Per lo stoccaggio di grande dimensione porre dei travetti distanziatori in legno fra i pezzi, collocandoli sulla stessa verticale. Gli sbalzi laterali dei pezzi in appoggio non devono avere lunghezza maggiore di ¼ di L. Per lo stoccaggio di materiale di forma cilindrica (tubi, legname, ecc.) dovranno essere sistemati dei “FERMI ANTI ROTOLAMENTO” (pali infissi nel terreno o sistemi
Per il deposito temporaneo di materiali si utilizzerà una porzione dell’area di cantiere cosi come indicato nella planimetria di cantiere. Le zone di deposito devono essere segnalate e disposte in modo tale da non creare interferenze con altre attività che si svolgono in cantiere e garantire che l’accessibilità all’area da parte dei mezzi di lavoro avvenga in sicurezza. Particolare cautela deve essere prestata nella realizzazione delle delimitazioni e segnalazioni delle zone soggette a passaggio individuando con chiarezza e separando con idonee barriere tali aree rispetto alle aree di esclusiva pertinenza del cantiere e posizionando idonea cartellonistica e segnaletica.
La predisposizione delle misure preventive e protettive rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Il preposto dall'impresa affidataria deve verificare all'inizio e alla fine di ogni turno lavorativo ed avvertire il responsabile di cantiere o titolare in caso di anomalie riscontrate: ‐ la stabilità dei materiali stoccati. ‐ l'integrità della segnaletica di sicurezza e della delimitazione.
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similari). Allestire le cataste di materiale solo su un fondo di resistenza adeguata. Possono essere usate pietre o legname squadrato come zoccolo e pali di legno o travi d'acciaio come base d'appoggio. Per le cataste rispettare il corretto rapporto tra larghezza e altezza (h =1/3 della larghezza). L'inclinazione in verticale delle cataste non deve superare i 2°. Le cataste di tronchi o similari possono essere realizzate solo su fondo di pendenza max pari a 30° ed essere assicurate contro il rotolamento (p.es. mediante zeppe). In caso di piogge o nevicate verificare la stabilità del materiale accatastato. Non estrarre singoli elementi dalla catasta. Non salire e camminare sopra le cataste. E' vietato costruire depositi presso il ciglio degli scavi. Qualora tali depositi siano necessari per le condizioni di lavoro si deve provvedere alle necessarie puntellature delle pareti di scavo.
Elemento: Deposito temporaneo di rifiuti di cantiere
Individuazione delle aree di deposito temporaneo di rifiuti in cantiere.
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
I rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi possono originare sia rischi per il personale presente in cantiere e sia danni ambientali; pertanto, dovranno essere raccolti e stoccati separatamente in contenitori specifici ed idonei nonché ubicati in zone ben individuate del cantiere. I rifiuti liquidi pericolosi, quali gli oli lubrificanti e idraulici o i liquidi di risulta dal lavaggio con composti chimici, dovranno essere stoccati in recipienti etichettati posti al coperto e all’interno di un bacino di contenimento per evitare spandimenti. Per i rifiuti derivanti da lavorazione con taglio di
Le zone di deposito temporaneo dei rifiuti prodotti in cantiere saranno dislocati come indicato in planimetria.
La predisposizione delle misure preventive e protettive rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. L’impresa appaltatrice dovrà provvedere all’allontanamento dei rifiuti di cantiere e di quanto non utilizzabile in sito. Il responsabile di cantiere dell’impresa
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vegetazione si dispone che siano allontanati a specifica discarica nel tempo più breve possibile. Sono vietati fuochi per il loro smaltimento.
appaltatrice assicurerà:‐il corretto deposito e allontanamento dei materiali di risulta, ‐gli spostamenti di uomini e materiali in condizione di ordine e salubrità. I rifiuti dovranno essere conferiti a soggetti specificatamente autorizzati allo smaltimento; il responsabile di cantiere dell’impresa appaltatrice assicurerà che gli stessi vengano accompagnati dal Formulario di identificazione provvedendo anche alla tenuta del registro di carico e scarico.
Elemento: Gru a torre
Dislocazione dela gru a torre di cantiere.
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
Prima di programmare l’installazione di apparecchi di sollevamento deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi di lavoro al fine di evidenziare la presenza di ostacoli fissi o mobili e di linee elettriche aeree. La prima ipotesi da verificare è la possibilità di operare con l’apparecchio di sollevamento completamente all’interno dell’area del cantiere. Qualora non risulti possibile si deve verificare che l’eventuale debordazione del braccio di rotazione all’esterno dell’area di cantiere non arrechi danni o disturbi all’utilizzazione delle aree confinanti, provvedendo, ove del caso, a prendere gli opportuni accordi, fermo restando che i carichi dovranno sempre e comunque essere movimentati all’interno dell’area di cantiere. In mancanza di condizioni oggettive che consentano l’installazione e l’utilizzo di gru a torre in postazione fissa o mobile su binari, si dovrà valutare l’opportunità
La gru a torre sarà dislocato come indicato in planimetria.
La predisposizione delle misure sopra elencate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato sopra.
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di utilizzare altre soluzioni quali: montacarichi, mezzi semoventi di sollevamento trasporto, altro. In tutti i casi gli apparecchi di sollevamento di portata superiore ai 200 Kg sono sottoposti a prima verifica di sicurezza ed a verifica periodica annuale. A tal fine gli impianti devono essere denunciati agli organismi di controllo competenti per territorio. Inoltre le funi e catene devono essere sottoposti a verifica trimestrale da parte di personale esperto, ferma restando la manutenzione ed i controlli previsti dal fabbricante. Montaggio/smontaggio Gru Il montaggio e lo smontaggio delle gru devono essere effettuate da personale adeguatamente preparato, seguendo attentamente le modalità indicate sul libretto di istruzioni, con l’utilizzazione dei DPI necessari e con l’ausilio delle attrezzature e dei macchinari necessari (autogru, stabilizzatori, zavorre, paranchi, ecc). Montaggio e smontaggio devono essere sospesi al verificarsi di situazioni meteorologiche avverse (vento, pioggia, ecc). Durante l’operazione, nei pressi della gru, devono essere presenti solamente le persone incaricate del lavoro. Al completamento il datore dell’impresa affidataria o subappaltatrice deve farsi rilasciare dal montatore una dichiarazione di corretto montaggio e funzionamento dei dispositivi di sicurezza. Per la gru di cantiere è pertanto necessario predisporre i seguenti documenti: ‐ relazione di calcolo statico della base di appoggio; ‐ dichiarazione di corretto montaggio e funzionamento; ‐ Libretto delle verifiche periodiche; ‐ verbale dell’ultima verifica effettuata o della richiesta di verifica. Posizionamento Gru a torre È necessario che l’impianto di sollevamento sia installata
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come previsto dal costruttore, su una superficie sufficientemente ampia e di adeguata resistenza, lontano da cigli di scavi e mai su terreno di riporto. È buona norma realizzare una platea in calcestruzzo armato sotto i piedi di appoggio ad evitare che cedimenti, impaludamenti o erosione del suolo possano comprometterne la stabilità. Braccio e controbraccio della gru devono poter ruotare liberamente per 360° con un adeguato franco di sicurezza (minimo 3 mt) da ostacoli o strutture vicine (determinato considerando anche le massime oscillazioni a cui può essere sottoposta la gru o l’ostacolo). Il braccio delle gru in caso di vento deve potersi orientare a seconda della sua direzione di provenienza; per tale motivo non devono sussistere impedimenti (o blocchi) alla rotazione completa ed il gancio a fine lavoro deve essere sollevato e ritratto presso la torre. Le gru dotate di zavorra mobile poggiata sul carro di base (rotazione in basso) devono essere installate in modo che nella rotazione la zavorra non interferisca con ostacoli (murature, scarpate di scavo, ecc...) e la relativa zona di movimento deve essere delimitata (per esempio con reti o parapetti) per evitare che qualcuno vi possa accedere restando pizzicato durante un eventuale movimento. Rischio di collisione Evitare che le gru, nella loro traslazione o nei movimenti del braccio, possano trovare ostacolo in qualunque tipo di opere e strutture esistenti (strutture edilizie costruite e costruende, depositi di materiali, impalcature, gru adiacenti, macchine, impianti ecc.). Franco di sicurezza minimo Tra la sagoma di ingombro delle gru e le opere o strutture adiacenti deve essere garantita una distanza minima di 70 centimetri. Ne caso in cui tale valore debba essere ulteriormente
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ridotto è indispensabile impedire il transito delle persone nelle zone pericolose. Rischio di avvicinamento o contatto con le linee elettriche aeree non protette Evitare che le gru e le loro parti mobili, ivi compresi i carichi sospesi, possano avvicinarsi o venire in contatto con linee elettriche aeree non protette di trasporto d’energia elettrica. Le “distanze di sicurezza" consentite dalla legislazione statale variano in base alla tensione della linea elettrica in questione, e sono: • mt 3 per tensioni fino a 1 kV; • mt 3,5 per tensioni superiori a 1 kV fino a 30 kV; • mt 5 per tensioni superiori a 30 kV fino a 132 kV; • mt 7 per tensioni superiori a 132 kV. Le eventuali protezioni dovranno essere valutate caso per caso, in accordo con l’esercente delle linee elettriche.
Elemento: Impianti di betonaggio
Dislocazione dell'impianto di betonaggio in cantiere.
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
Montaggio/smontaggio impianto di betonaggioIl montaggio e lo smontaggio dell’impianto di betonaggio devono essere effettuate da personale adeguatamente preparato, seguendo attentamente le modalità indicate sul libretto di istruzioni, con l’utilizzazione dei DPI necessari e con l’ausilio delle attrezzature e dei macchinari necessari (autogru, stabilizzatori, zavorre, ecc...). Montaggio e smontaggio devono essere sospesi al verificarsi di situazioni
L'impianto di betonaggio per la preparazione del calcestruzzo in cantiere sarà dislocato come indicato in planimetria.
La predisposizione delle misure sopra elencate rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato sopra.
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meteorologiche avverse (vento, pioggia, ecc...). Durante l’operazione, nei pressi della dell’impianto, devono essere presenti solamente le persone incaricate del lavoro. Al completamento il datore dell’impresa affidataria o subappaltatrice deve farsi rilasciare dal montatore una dichiarazione di corretto montaggio e funzionamento dei dispositivi di sicurezza. Posizionamento impianto di betonaggio È necessario che l’impianto di sollevamento sia installata come previsto dal costruttore, su una superficie sufficientemente ampia e di adeguata resistenza, lontano da cigli di scavi e mai su terreno di riporto. È buona norma realizzare una platea in calcestruzzo armato sotto i piedi di appoggio ad evitare che cedimenti, impaludamenti o erosione del suolo possano comprometterne la stabilità.
Elemento: Impianti terra e protezione scariche atmosferiche
Impianto di messa a terra e di protezione contro le scariche atmosferiche.
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
‐L’installatore dell’impianto deve consegnare al datore di lavoro la DICHIARAZIONE di CONFORMITA’ dell’impianto di terra/scariche atmosferiche (cosicché risulti omologato).Secondo il dettato del DPR 462 /01, per gli impianti di messa a terra (oltre che per gli impianti contro le scariche atmosferiche e gli impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per presenza di gas o vapori e polveri) la dichiarazione di conformità, rilasciata dall’installatore, deve essere trasmessa dall’impresa affidataria all’INAIL e all’ASL o ARPA competenti per territorio, entro 30 giorni dalla messa in esercizio dell’impianto.
Gli impianti di messa a terra e di protezione contro le scariche atmosferiche per la protezione dei lavoratori dai contatti indiretti e dagli effetti delle scariche atmosferiche saranno dislocati come indicato in planimetria e utilizzati, in linea generale, come segue: ‐Le apparecchiature elettriche di I classe (cioè muniti di conduttore di protezione giallo‐verde, es. betoniera, gru a torre, piegaferri, sega circolare, ecc.) e le grandi massi metalliche (es. baracche in lamiera)
Gli impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche devono essere realizzati, a totale carico dell’Impresa Affidataria, da parte di ditta qualificata in possesso dei requisiti di legge che, al termine dei lavori, rilascerà la dichiarazione di conformità ai sensi del D.M. n. 37/08. La predisposizione delle misure preventive e protettive rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi
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‐Controlli L’impianto di messa a terra e quello di protezione contro le scariche atmosferiche devono essere verificati prima della loro messa in servizio e periodicamente ad intervalli non superiori ai 2 anni per garantire lo stato di efficienza. A tal fine gli impianti devono essere denunciati all’ISPESL competente per territorio. Indipendentemente dall’omologazione e dalle successive verifiche di cui sopra gli impianti devono essere verificati preventivamente e periodicamente da persona esperta e competente al fine di garantire le condizione di sicurezza ed il loro mantenimento per tutta la durata dei lavori. ‐Impianto di protezione scariche atmosferiche Qualora le strutture risultino da proteggere contro le scariche atmosferiche occorre tenere conto delle seguenti indicazioni: ‐I ponteggi metallici e le strutture metalliche di armatura devono essere collegate a terra almeno ogni 25 metri di sviluppo lineare, con un minimo di 2 punti dispersori; ‐Le gru devono essere collegate a terra su almeno 4 punti dispersori; ‐Gli impianti di betonaggio devono essere collegati a terra su almeno 2 punti dispersori; ‐Le baracche metalliche devono essere collegate a terra su almeno 2 punti dispersori; ‐I depositi di materiale facilmente infiammabile od esplodente devono essere collegati a terra su almeno 4 punti dispersori e, ove del caso, essere provvisti di impianto di captazione; ‐L’impianto di messa a terra per la protezione contro le scariche atmosferiche deve essere interconnesso con l’impianto per i collegamenti elettrici a terra e venire quindi a costituire un unico impianto di dispersione;
devono risultare collegati all’impianto di terra (norma CEI 64‐8). ‐In presenza di ponteggi metallici, gru a torre e altre masse metalliche di notevole dimensione e altezza, è necessario calcolare il rischio da fulminazione verificando se le strutture interessate risultino o meno autoprotette secondo la procedura imposta dalle norme CEI di riferimento (CEI 81‐3‐5‐6 e CEI 81‐10/1‐2‐3‐4; la 81‐10/2 riguarda la valutazione del rischio). Nel caso in cui le strutture non risultino autoprotette sarà necessario predisporre un idoneo impianto di protezione. In questo caso L’impianto di terra, a protezione delle tensioni di contatto, sarà eventualmente comune con quello di protezione delle scariche atmosferiche, al quale saranno connesse tutte le masse metalliche di notevoli dimensioni.
con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Il preposto dall'impresa affidataria deve verificare all'inizio e alla fine di ogni turno lavorativo ed avvertire il responsabile di cantiere o titolare in caso di anomalie riscontrate: ‐ l'integrità e il funzionamento dell'impianto di terra. ‐ l'integrità e il funzionamento dell'impianto di protezione contro gli scarichi atmosferici.
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‐La sezione minima dei conduttori di terra non deve essere inferiore a 35 mm2 Qualora eventuali scariche atmosferiche possano costituire pericolo diretto sull’esercizio delle attività di cantiere, come nel caso di lavori con l’impiego di esplosivi e brillamento elettrico delle mine, deve essere installato un idoneo sistema di segnalazione di temporali entro un raggio di 10 Km al fine di consentire la sospensione delle attività di cui sopra.
Elemento: Impianto di illuminazione
Impianto di illuminazione delle aree di cantiere.
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
‐In tutti i luoghi di lavoro, di sosta e di passaggio occorre assicurasi che esista un adeguato livello di illuminazione, naturale o artificiale, diffuso e/o localizzato, proporzionato alla situazione ambientale e alla lavorazione da eseguire; ‐Sulle vie e le uscite di emergenza deve essere disposta un sistema di illuminazione sussidiaria e/o di emergenza da attivare in caso di necessità; ‐Nella organizzazione del lavoro occorre tener conto delle fonti di luminosità, artificiali e non, anche in funzione delle possibili condizioni ambientali al fine di evitare abbagliamenti o disturbi visivi; ‐Le superfici vetrate illuminanti ed i mezzi di illuminazione artificiale devono essere tenuti costantemente in buone condizioni di pulizia ed efficienza; ‐Negli ambienti lavorativi sotterranei (gallerie, pozzi, etc.) i lavoratori addetti devono essere dotati di appositi mezzi di illuminazione portatili. Negli stessi ambienti i posti di lavoro e di passaggio devono essere illuminati con mezzi ed impianti indipendenti dai mezzi di
L'impianto di illuminazione di cantiere sara dislocato come indicato in planimetria.
Gli impianti di illuminazione devono essere realizzati, a totale carico dell’Impresa Affidataria, da parte di ditta qualificata in possesso dei requisiti di legge che, al termine dei lavori, rilascerà la dichiarazione di conformità ai sensi del D.M. n. 37/08. La predisposizione delle misure preventive e protettive rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Il preposto dall'impresa affidataria deve verificare all'inizio e alla fine di ogni turno lavorativo ed avvertire il responsabile di cantiere o titolare in caso di anomalie riscontrate: ‐l'integrità e il funzionamento dell'impianto di illuminazione.
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illuminazione individuali portatili. ‐l'integrità e il funzionamento dell'impianto di illuminazione di emergenza.
Elemento: Impianto di smaltimento acque reflue
Impianto di smaltimento delle acque reflue.
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
‐Le acque di lavorazione o di lavaggio in eccesso, quando non sono contenute all’interno del cantiere per essere reimpiegate nel ciclo di produzione, devono essere convenientemente depurate prima di essere immesse nell’ambiente circostante (canali, corsi d’acqua, bacini). A seconda dei casi potrà essere necessario prevedere “vasche di decantazione”, “nastropresse” per l’abbattimento dei fanghi, impianti di depurazione e controllo delle acque trattate.
L'impianto idrico di cantiere sarà dislocato come indicato in planimetria e lo smaltimento delle acque verrà tramite allaccio alla rete pubblica, o fossa interrata previo idoneo allaccio, con utilizzo di idonee tubazioni opportunamente ubicate e segnalate in modo da non creare intralcio alla circolazione o all’attività del cantiere e del perimetro.
La predisposizione delle misure preventive e protettive rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Il preposto dall'impresa affidataria deve verificare all'inizio e alla fine di ogni turno lavorativo ed avvertire il responsabile di cantiere o titolare in caso di anomalie riscontrate: ‐l'integrità e il funzionamento dell'impianto di smaltimento.
Elemento: Impianto elettrico allaccio a gruppo elettrogeno
Impianto elettrico con allaccio a gruppo elettrogeno autonomo.
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
L’installatore dell’impianto deve consegnare al datore di lavoro la DICHIARAZIONE di CONFORMITA’ dell’impianto di terra/scariche atmosferiche (cosicché risulti omologato). ‐ Posizionare i cavi elettrici mobili in modo che durante le lavorazioni non costituiscono intralcio e non vengano
L'impianto elettrico del cantiere sarà dislocato come indicato in planimetria e realizzato, con allaccio a gruppo elettrogeno. La realizzazione dell’impianto dovrà essere,
Gli impianti elettrici, devono essere realizzati, a totale carico dell’Impresa Affidataria, da parte di ditta qualificata in possesso dei requisiti di legge che, al termine dei lavori, rilascerà la dichiarazione di conformità ai sensi del
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danneggiati per schiacciamento:‐ Posa sospesa su pali con altezza dal piano di campagna non minore di 5 metri nella zona interna di cantiere e 6 metri in caso di area pubblica (CEI 11‐4), selle arrotondate per evitare che spigoli taglienti possano danneggiare il cavo, e campate con opportuna freccia per limitare il tiro sul rame entro i limiti tollerati. I cavi ‐ Posa cavi sopraelevata su pareti con ancoraggio ogni 2 metri almeno che non si tratti di cavi speciali con fune incorporata. ‐ Posa cavi interrata nei punti di passaggio dei veicoli con profondità di almeno 50 cm, in tubi di plastica di tipo pesante. ‐ Per lavori edili di breve durata o di piccole ristrutturazioni o finiture è possibile utilizzare attrezzature equipaggiate con prese per uso domestico, in assenza di acqua, polveri e urti, oppure utilizzare prese di tipo industriale (CEI 23‐12). ‐ Utilizzare nei lavori di cantiere soltanto prese, spine, prolunghe, avvolgi cavo con grado di protezione minima IP 67. ‐ la stesa a suolo è consentita solo se il cavo è di tipo H07RN‐F non costituisce intralcio e non può essere danneggiato meccanicamente o chimicamente. ‐ Cavi e prese devono essere compatibili con le esigenze del cantiere e con idoneo grado di protezione minimo IP55 per i lavori interni e IP67 per i lavori esterni. ‐ Non sono ammesse prese di tipo civile se non per brevi lavorazioni utilizzando specifico adattatore, con attrezzature minute e quando non ci sono particolari rischi nei confronti di presenza di acqua o polveri. ‐‐ Devono comunque essere utilizzati gli appositi ad adattatori per collegare tali prese civili alle presi industriali da cantiere. ‐ Nel caso sia necessario operare in luoghi ristretti (scavi, serbatoi, tubazioni metalliche) gli utensili e le lampade portatili devono essere alimentate mediante un trasformatore d’isolamento o un trasformatore di
in tutte le sue parti (conduttori, loro posa, protezioni, quadri elettrici, grado di protezione rapportato al tipo di ambiente lavorativo) rispondente alle norme di buona tecnica CEI. Tutti i componenti dell’impianto elettrico devono avere grado di protezione minimo IP44, ad eccezione delle prese a spina di tipo mobile (volanti), che avranno grado di protezione IP67 (protette contro l’immersione) e degli apparecchi illuminanti, che avranno un grado di protezione IP55. Le prese a spina nei cantieri devono essere dei tipo "industriale", ossia conformi alla norma CEI 23‐12 (tipo CEE ‐ IEC 309). Le prese e spine devono essere di tipo IP 67 per lavori in esterno. Quelle con corrente nominale > 16 A devono essere di tipo interbloccato e con interblocco perfettamente funzionante. I cavi volanti devono essere di tipo H07RN‐F o equivalenti I quadri per la distribuzione dell'elettricità devono essere conformi alle prescrizioni della NORMA EUROPEA CEI EN 60439‐4 (CEI 17‐13/4 "Prescrizioni particolari per le apparecchiatura assiemate per cantieri ASC") ed avere le seguenti dotazioni minime: ‐interruttore differenziale con Idn non inferiore a 30 mA a protezione di un numero massimo di 6 prese; ‐interruttori generali di quadro del tipo bloccabili in posizione aperta per evitare che il circuito sia chiuso in maniera imprevista durante l’esecuzione di lavori elettrici o per manutenzione di apparecchi e impianti;
D.M. n. 37/08.La predisposizione delle misure preventive e protettive rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Il preposto dall'impresa affidataria deve verificare all'inizio e alla fine di ogni turno lavorativo ed avvertire il responsabile di cantiere o titolare in caso di anomalie riscontrate: ‐l'integrità e il funzionamento dell'impianto elettrico. ‐
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sicurezza, collocati all’esterno del luogo ristretto poggiati su apposti carrellini.
‐interruttore generale di emergenza del tipo a “fungo rosso” posizionato sulla carcassa esterna del quadro; ‐sportello chiudibile a chiave o coincidente con l’interruttore generale per i quadri privi di chiave. Per l’impianto elettrico di cantiere è pertanto necessario predisporre i seguenti documenti: ‐ la dichiarazione di conformità ai sensi del D.M. 37/08 completa degli allegati di legge.
Elemento: Impianto elettrico con allaccio al gestore
Impianto elettrico con allaccio al gestore.
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
‐ L’installatore dell’impianto deve consegnare al datore di lavoro la DICHIARAZIONE di CONFORMITA’ dell’impianto di terra/scariche atmosferiche (cosicché risulti omologato). ‐ Posizionare i cavi elettrici mobili in modo che durante le lavorazioni non costituiscono intralcio e non vengano danneggiati per schiacciamento: ‐ Posa sospesa su pali con altezza dal piano di campagna non minore di 5 metri nella zona interna di cantiere e 6 metri in caso di area pubblica (CEI 11‐4), selle arrotondate per evitare che spigoli taglienti possano danneggiare il cavo, e campate con opportuna freccia per limitare il tiro sul rame entro i limiti tollerati. I cavi ‐ Posa cavi sopraelevata su pareti con ancoraggio ogni 2 metri almeno che non si tratti di cavi speciali con fune incorporata. ‐ Posa cavi interrata nei punti di passaggio dei veicoli con profondità di almeno 50 cm, in tubi di plastica di
La realizzazione dell’impianto dovrà essere, in tutte le sue parti (conduttori, loro posa, protezioni, quadri elettrici, grado di protezione rapportato al tipo di ambiente lavorativo) rispondente alle norme di buona tecnica CEI. Tutti i componenti dell’impianto elettrico devono avere grado di protezione minimo IP44, ad eccezione delle prese a spina di tipo mobile (volanti), che avranno grado di protezione IP67 (protette contro l’immersione) e degli apparecchi illuminanti, che avranno un grado di protezione IP55. Le prese a spina nei cantieri devono essere dei tipo "industriale", ossia conformi alla norma CEI 23‐12 (tipo CEE ‐ IEC 309). Le prese e spine devono essere di tipo IP 67 per lavori in esterno. Quelle con corrente
Gli impianti elettrici, devono essere realizzati, a totale carico dell’Impresa Affidataria, da parte di ditta qualificata in possesso dei requisiti di legge che, al termine dei lavori, rilascerà la dichiarazione di conformità ai sensi del D.M. n. 37/08. La predisposizione delle misure preventive e protettive rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Il preposto dall'impresa affidataria deve verificare all'inizio e alla fine di ogni turno lavorativo ed avvertire il responsabile di cantiere o titolare in caso di anomalie
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tipo pesante. ‐ Per lavori edili di breve durata o di piccole ristrutturazioni o finiture è possibile utilizzare attrezzature equipaggiate con prese per uso domestico, in assenza di acqua, polveri e urti, oppure utilizzare prese di tipo industriale (CEI 23‐12). ‐ Utilizzare nei lavori di cantiere soltanto prese, spine, prolunghe, avvolgi cavo con grado di protezione minima IP 67. ‐ la stesa a suolo è consentita solo se il cavo è di tipo H07RN‐F non costituisce intralcio e non può essere danneggiato meccanicamente o chimicamente. ‐ Cavi e prese devono essere compatibili con le esigenze del cantiere e con idoneo grado di protezione minimo IP55 per i lavori interni e IP67 per i lavori esterni. ‐ Nel caso sia necessario operare in luoghi ristretti (scavi, serbatoi, tubazioni metalliche) gli utensili e le lampade portatili devono essere alimentate mediante un trasformatore d’isolamento o un trasformatore di sicurezza, collocati all’esterno del luogo ristretto poggiati su apposti carrellini.
nominale > 16 A devono essere di tipo interbloccato e con interblocco perfettamente funzionante. I cavi volanti devono essere di tipo H07RN‐F o equivalenti I quadri per la distribuzione dell'elettricità devono essere conformi alle prescrizioni della NORMA EUROPEA CEI EN 60439‐4 (CEI 17‐13/4 "Prescrizioni particolari per le apparecchiatura assiemate per cantieri ASC") ed avere le seguenti dotazioni minime: ‐interruttore differenziale con Idn non inferiore a 30 mA a protezione di un numero massimo di 6 prese; ‐interruttori generali di quadro del tipo bloccabili in posizione aperta per evitare che il circuito sia chiuso in maniera imprevista durante l’esecuzione di lavori elettrici o per manutenzione di apparecchi e impianti; ‐interruttore generale di emergenza del tipo a “fungo rosso” posizionato sulla carcassa esterna del quadro; ‐sportello chiudibile a chiave o coincidente con l’interruttore generale per i quadri privi di chiave. Per l’impianto elettrico di cantiere è pertanto necessario predisporre i seguenti documenti: ‐ la dichiarazione di conformità ai sensi del D.M. 37/08 completa degli allegati di legge.
riscontrate:‐l'integrità e il funzionamento dell'impianto elettrico.
Elemento: Impianto elettrico con allaccio impianto esistente
Impianto elettrico con allaccio ad impianto esistente.
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Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
‐Quando le macchine e le apparecchiature fisse, mobili, portatile e trasportabili sono alimentate, anziché da una rete elettrica dell’impresa, da una rete di terzi, l’impresa stessa deve provvedere all’installazione dei dispositivi e degli impianti di protezione in modo da rendere la rete di alimentazione rispondente ai requisiti di sicurezza a meno che, prima della connessione, non venga effettuato un accertamento delle condizioni di sicurezza con particolare riferimento all’idoneità dei mezzi di connessione, delle linee, dei dispositivi di sicurezza e dell’efficienza del collegamento a terra delle masse metalliche. Tale accertamento può essere effettuato anche a cura del proprietario dell’impianto che ne dovrà rilasciare attestazione scritta all’impresa. ‐L’installatore dell’impianto deve consegnare al datore di lavoro la DICHIARAZIONE di CONFORMITA’ dell’impianto di terra/scariche atmosferiche (cosicché risulti omologato). ‐ Posizionare i cavi elettrici mobili in modo che durante le lavorazioni non costituiscono intralcio e non vengano danneggiati per schiacciamento: ‐ Posa sospesa su pali con altezza dal piano di campagna non minore di 5 metri nella zona interna di cantiere e 6 metri in caso di area pubblica (CEI 11‐4), selle arrotondate per evitare che spigoli taglienti possano danneggiare il cavo, e campate con opportuna freccia per limitare il tiro sul rame entro i limiti tollerati. I cavi ‐ Posa cavi sopraelevata su pareti con ancoraggio ogni 2 metri almeno che non si tratti di cavi speciali con fune incorporata. ‐ Posa cavi interrata nei punti di passaggio dei veicoli con profondità di almeno 50 cm, in tubi di plastica di tipo pesante. ‐ Per lavori edili di breve durata o di piccole ristrutturazioni o finiture è possibile utilizzare
L'impianto elettrico del cantiere sarà dislocato come indicato in planimetria e realizzato, mediante allaccio all'impianto esistente. La realizzazione dell’impianto dovrà essere, in tutte le sue parti (conduttori, loro posa, protezioni, quadri elettrici, grado di protezione rapportato al tipo di ambiente lavorativo) rispondente alle norme di buona tecnica CEI. Tutti i componenti dell’impianto elettrico devono avere grado di protezione minimo IP44, ad eccezione delle prese a spina di tipo mobile (volanti), che avranno grado di protezione IP67 (protette contro l’immersione) e degli apparecchi illuminanti, che avranno un grado di protezione IP55. Le prese a spina nei cantieri devono essere dei tipo "industriale", ossia conformi alla norma CEI 23‐12 (tipo CEE ‐ IEC 309). Le prese e spine devono essere di tipo IP 67 per lavori in esterno. Quelle con corrente nominale > 16 A devono essere di tipo interbloccato e con interblocco perfettamente funzionante. I cavi volanti devono essere di tipo H07RN‐F o equivalenti I quadri per la distribuzione dell'elettricità devono essere conformi alle prescrizioni della NORMA EUROPEA CEI EN 60439‐4 (CEI 17‐13/4 "Prescrizioni particolari per le apparecchiatura assiemate per cantieri ASC") ed avere le seguenti dotazioni minime: ‐interruttore differenziale con Idn non
Gli impianti elettrici, devono essere realizzati, a totale carico dell’Impresa Affidataria, da parte di ditta qualificata in possesso dei requisiti di legge che, al termine dei lavori, rilascerà la dichiarazione di conformità ai sensi del D.M. n. 37/08. La predisposizione delle misure preventive e protettive rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Il preposto dall'impresa affidataria deve verificare all'inizio e alla fine di ogni turno lavorativo ed avvertire il responsabile di cantiere o titolare in caso di anomalie riscontrate: ‐l'integrità e il funzionamento dell'impianto elettrico.
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attrezzature equipaggiate con prese per uso domestico, in assenza di acqua, polveri e urti, oppure utilizzare prese di tipo industriale (CEI 23‐12). ‐ Utilizzare nei lavori di cantiere soltanto prese, spine, prolunghe, avvolgi cavo con grado di protezione minima IP 67. ‐ la stesa a suolo è consentita solo se il cavo è di tipo H07RN‐F non costituisce intralcio e non può essere danneggiato meccanicamente o chimicamente. ‐ Cavi e prese devono essere compatibili con le esigenze del cantiere e con idoneo grado di protezione minimo IP55 per i lavori interni e IP67 per i lavori esterni. ‐ Non sono ammesse prese di tipo civile se non per brevi lavorazioni utilizzando specifico adattatore, con attrezzature minute e quando non ci sono particolari rischi nei confronti di presenza di acqua o polveri. ‐‐ Devono comunque essere utilizzati gli appositi ad adattatori per collegare tali prese civili alle presi industriali da cantiere.
inferiore a 30 mA a protezione di un numero massimo di 6 prese; ‐interruttori generali di quadro del tipo bloccabili in posizione aperta per evitare che il circuito sia chiuso in maniera imprevista durante l’esecuzione di lavori elettrici o per manutenzione di apparecchi e impianti; ‐interruttore generale di emergenza del tipo a “fungo rosso” posizionato sulla carcassa esterna del quadro; ‐sportello chiudibile a chiave o coincidente con l’interruttore generale per i quadri privi di chiave. Per l’impianto elettrico di cantiere è pertanto necessario predisporre i seguenti documenti: ‐ la dichiarazione di conformità ai sensi del D.M. 37/08 completa degli allegati di legge.
Elemento: Impianto idrico di cantiere
Impianto idrico di cantiere.
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
‐I lavoratori devono disporre sul cantiere di acqua potabile in quantità sufficiente nei locali occupati, nonché nelle vicinanze dei posti di lavoro. ‐Se si utilizzano acque non potabili per usi lavorativi, in corrispondenza dei punti di presa e di utilizzo è necessario segnalare la non potabilità dell’acqua con segnaletica appropriata. ‐In tutti i casi le acque utilizzate devono essere esaminate con regolarità per individuare i contaminanti e, ove nel caso, trattate in modo adeguato. ‐Quando l’acqua di lavorazione viene scaricata su acque
L'impianto idrico di cantiere sarà dislocato come indicato in planimetria e verrà derivato dalla rete pubblica, o cisterna previo idoneo allaccio, con utilizzo di idonee tubazioni opportunamente ubicate e segnalate in modo da non creare intralcio alla circolazione o all’attività del cantiere e del perimetro.
Gli impianti idrici, devono essere realizzati, a totale carico dell’Impresa Affidataria, da parte di ditta qualificata in possesso dei requisiti di legge che, al termine dei lavori, rilascerà la dichiarazione di conformità ai sensi del D.M. n. 37/08. La predisposizione delle misure preventive e protettive rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da
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pubbliche essa può richiedere un trattamento preventivo per evitare inquinamenti secondo le normative vigenti.
rispettare quanto indicato nel piano. Il preposto dall'impresa affidataria deve verificare all'inizio e alla fine di ogni turno lavorativo ed avvertire il responsabile di cantiere o titolare in caso di anomalie riscontrate: ‐l'integrità e il funzionamento dell'impianto di idrico.
Elemento: Locale spogliatoio
Locale spogliatoio con servizi igienici annessi.
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Predisposizione area attrezzataAll'avvio del cantiere, devono essere impiantati e gestiti locali spogliatoio proporzionati al numero degli addetti che potrebbero averne necessità contemporaneamente. Ove risulti necessario e ne sussistano le condizioni, in relazione alla localizzazione ed alla durata dei cantieri, le disposizioni di cui sopra potranno trovare attuazione con la predisposizione di servizi comuni a più imprese. Le aree dovranno risultare il più possibile separate dai luoghi di lavoro, in particolare dalle zone operative più intense o convenientemente protette dai rischi connessi con le attività lavorative. Le aree destinate allo scopo dovranno essere convenientemente attrezzate; sono da considerare in particolare: fornitura di acqua potabile, realizzazione di reti di scarico, fornitura di energia elettrica, vespaio e basamenti di appoggio e ancoraggio, sistemazione drenante dell'area circostante. L’allacciamento dei prefabbricati alle reti infrastrutturali dovrà essere affidata a personale qualificato. Gli installatori dovranno rilasciare dichiarazioni scritte
Per l'igiene i lavoratori in relazione alla tipologia di attività svolta devono disporre di: ‐ locale spogliatoio con armadietti a doppio scomparto dotati di chiave, di capacità sufficiente, aerazione, illuminazione, difeso dalle intemperie, riscaldamento e disponibilità di sedili L'illuminazione naturale dovrà essere integrata dall'impianto di illuminazione artificiale, l'aerazione naturale in caso di altezza netta interna fra m 2.40 e 2.70, sarà integrata da aerazione forzata. ‐docce riscaldate, di dimensioni sufficienti, con acqua calda e fredda, con mezzi detergenti e per asciugarsi; esse devono essere installate e tenute in condizioni appropriate di igiene, "quando il tipo di attività e la salubrità lo esigono”. ‐gabientti e lavabi con acqua calda e mezzi per detergersi e asciugarsi.
La predisposizione delle misure preventive e protettive rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Il preposto dall'impresa affidataria deve verificare all'inizio e alla fine di ogni turno lavorativo ed avvertire il responsabile di cantiere o titolare in caso di anomalie riscontrate: ‐ la pulizia e l'igiene del locale e degli arredi.
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attestanti il fatto che gli impianti sono stati realizzati nel rispetto della legislazione tecnica vigente in materia. I prefabbricati devono essere sollevati dal terreno oppure poggianti su terreno bene asciutto e sistemato in modo da non permettere né la penetrazione dell’acqua nelle costruzioni, né il ristagno di essa in una zona del raggio di mt. 10,00 attorno; tutte le loro parti devono essere costruite in modo da difendere l’ambiente interno contro gli agenti atmosferici.
Elemento: Modalità di accesso di mezzi fornitura materiali
Modalità di accesso di mezzi per la fornitura dei materiali.
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I fornitori prima di accedere al cantiere devono avere il consenso del referente dell'impresa interessata alla fornitura, il quale eserciterà anche la sorveglianza. Quando è necessaria una fornitura di calcestruzzo preconfezionato o altro materiale il datore di lavoro dell'impresa esecutrice (già presente in cantiere) deve procedere alla verifica dell'idoneità tecnica professionale dell'impresa fornitrice e comunicare a quest'ultima dettagliate informazioni circa i rischi specifici esistenti in cantiere e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate. Allo stesso tempo l'impresa fornitrice deve comunicare quali sono i rischi che le lavorazioni possono introdurre nelle aree di lavoro unitamente a tutte le informazioni necessarie affinché le operazioni di consegna avvengano in condizioni di sicurezza per i lavoratori di entrambe le imprese. L’accesso dei mezzi di fornitura dei materiali dovrà sempre essere autorizzato dal capocantiere che fornirà ai conducenti opportune informazioni sugli eventuali elementi di pericolo presenti in cantiere.
L’accesso carraio per i mezzi dei fornitori all’area di cantiere è indicato in planimetria.
La predisposizione di tali misure ed apprestamenti rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto riportato sopra. Il capo cantiere o un lavoratore incaricato dall'impresa esecutrice deve: ‐assistere il lavoratore dell'impresa fornitrice nelle sue attività indirizzando il mezzo con segnali convenzionali, fino al temrine delle manovre necessarie al posizionamento nel punto dello scarico o nella piazzola appositamente predisposta; ‐ verificare la viabilità del cantiere, intesa come adeguatezza delle vie di transito e delle sue aree di manovra a sostenere il peso del mezzo in transito al fine di evitare cedimenti del terreno. Particolare attenzione deve essere posta ai terreni di riporto che possono inficiare la stabilità del
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L’impresa appaltatrice dovrà individuare il personale addetto all’esercizio della vigilanza durante la permanenza del fornitore in cantiere. Tutti i mezzi addetti al trasporto dei materiali (di risulta, macerie, ecc…), devono essere dotati di telo di protezione o legature al fine di evitare accidentali cadute di materiali sulle piste. Lungo le vie di transito veicolare è comunque fatto divieto di superare le velocità di 20 km/orari per mezzi gommati e 10 km/orari per mezzi cingolati.
terreno e alla non transibilità sopra a aree sopra tubazioni sotterranee e a linee elettriche interrate; ‐Mantenere le vie di transito pulite e sgombre da residui di materiali che possono costituire pericolo per il passaggio del mezzo; ‐Impedire l'ingresso del mezzo quando cè pericolo di ingorgo; ‐Far posizionare il mezzo a distanza di sicurezza da linee elettriche aeree non protette e con parti attive in tensione. La distanza di sicurezza deve essere tale che non possono avvenire contatti diretti e scariche pericolose per le persone tenendo conto del tipo di lavorazione ( uso di gru su autocarro, pompa calcestruzzo) delle attrezzature usate e delle tensioni presenti e comunque non deve essere inferiore ai limiti di cui all'allegato IX del D.Lgs. 81/08 ( 5 o 7 metri) ‐Individuare come luogo deputato allo scarico un'area che abbia pendenza adeguata alle caratteristiche del mezzo.
Elemento: Postazioni fisse di attrezzature.
Individuazione delle zone da destinare all'ubicazione delle attrezzature.
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‐Lavorazione ferroLe macchine per la lavorazione del ferro devono esser installate in modo da rendere agevoli e sicure le operazioni di taglio, di piegatura e di confezione delle armature. In particolare la troncatrice, la piegaferro ed il banco di lavoro devono essere tenuti opportunamente
Le zone di deposito temporaneo dei materiali o di installazione di attrezzatture o impianti fissi saranno dislocati come indicato in planimetria e realizzati su: ‐ aree di cantiere delimitate e accessibili ai mezzi pesanti con superfice di appoggio
La predisposizione delle misure preventive e protettive rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano.
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distanziati al fine di evitare rischi di interferenza tra le diverse operazioni. Qualora sia prevista una zona di saldatura questa deve essere localizzata e contenuta con barriere e schermi, anche mobili, in modo da evitare l’esposizione alle radiazioni da parte dei non addetti. I fumi e gas di saldatura devono essere aspirati e filtrati con apposite apparecchiature. ‐Confezionamento carpenterie Le macchine per il taglio delle tavole sono notevolmente rumorose pertanto, devono esser opportunamente isolate dalle altre zone di lavoro, per evitare l’esposizione a rumore dei non addetti. Durante l’impiego gli addetti devono fare uso dei DPI per la protezione dell’udito. Le carpenterie in legno e metalliche assemblate e stoccate a terra devono sempre essere posizionate in modo stabile e sicuro. La posizione coricata è certamente la più stabile, ma non garantisce contro le deformazioni, pertanto è quasi sempre necessario procedere allo stoccaggio verticale dei pannelli. È buona norma utilizzare rastrelliere che consentono di rimuovere un solo pannello senza dover procedere allo sbloccaggio degli altri che devono rimanere ancorati agli elementi di sostegno.
compatta, con portata adeguata a sostenere il peso dei materiali, priva di buche e ostacoli che possono interferire con la movimentazione aerea dei materiali con apparecchi di sollevamento ‐ aree con spazio circostante sufficientemente ampio a garantire i movimenti dei lavoratori e le manovre dei mezzi pesanti. ‐ le postazioni fisse di lavoro con attrezzature dovranno essere ubicate lontane dalle vie di transito veicolare e ‐ le postazioni fisse di lavoro con attrezzatture ubicate alla base di apprestamenti o apparecchi di sollevamento devono essere protette con tettoia robusta costituita da struttura portante metallica e copertura in legno di portata adeguata a resistere ai carichi.
Il preposto dall'impresa affidataria deve verificare all'inizio e alla fine di ogni turno lavorativo ed avvertire il responsabile di cantiere o titolare in caso di anomalie riscontrate: ‐ la stabilità delle attrezzature. ‐ l'interità dell'impalcatura di protezione delle postazioni fisse di lavoro. ‐ l'integrità della segnaletica di sicurezza.
Elemento: Presidi antincendio e servizi di emergenza
Presidi antincendio per la gestione delle emrgenze antincendio.
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
In tutti i casi è necessario organizzare i necessari rapporti con i servizi pubblici competenti in materia di pronto soccorso, salvataggio, lotta antincendio, e
Per la gestione delle emergenze incendio, ciascuna impresa deve tenere in cantiere in un luogo custodito e facilmente
La predisposizione delle misure preventive e protettive rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il
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gestione delle emergenze, anche segnalando preventivamente la localizzazione del cantiere in modo che risulti agevole e tempestivo l’intervento dei soccorsi in caso di necessità. Qualsiasi lavoratore, in caso di pericolo grave ed immediato per la propria sicurezza e per quella di altre persone, nell’impossibilità di contattare il competente superiore gerarchico, deve prendere misure adeguate per evitare le conseguenze di tale pericolo, in relazione alle sue conoscenze ed ai mezzi tecnici disponibili. Tali misure, nell’impossibilità di adottare altri provvedimenti, possono consistere anche nell’abbandono del posto di lavoro o della zona pericolosa. In situazioni di lavoro in cui persiste un pericolo grave ed immediato non possono essere riprese le attività (salvo eccezioni motivate) prima che sia stato rimosso tale pericolo. Servizio antincendio In relazione al tipo di attività, al numero di lavoratori occupati e ai fattori di rischio, tenuto conto dei criteri generali emanati con specifiche norme di legge, devono essere individuate e messe in atto le misure di prevenzione incendi e di gestione delle emergenze conseguenti, nonché le caratteristiche dello specifico servizio di prevenzione e protezione antincendio. I dispositivi per combattere l’incendio devono risultare adeguati ai rischi e facilmente accessibili ed utilizzabili. Servizio di evacuazione dei lavoratori (e salvataggio) In relazione al tipo di attività, al numero dei lavoratori occupati e ai fattori di rischio, devono essere definite misure che consentano ai lavoratori, in caso di pericolo grave ed immediato che non può essere evitato, di cessare la loro attività, ovvero mettersi al sicuro, abbandonando immediatamente il posto di lavoro. Ove del caso, le misure devono essere contenute in
raggiungibile: ‐ Un telefono cellulare o altro mezzo di comunicazione idoneo ad attivare velocemente i Vigili del Fuoco (115). ‐ Presidi antincendio mobili (estintori).
responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Il preposto dall'impresa affidataria deve verificare all'inizio e alla fine di ogni turno lavorativo ed avvertire il responsabile di cantiere o titolare in caso di anomalie riscontrate: ‐ l'integrità del presidio antincendio. ‐ il funzionamento del mezzo di comunicazione.
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apposito piano di evacuazione, e devono essere individuati i soggetti incaricati della gestione di tale piano. Il piano di evacuazione deve essere reso noto a tutti i lavoratori interessati ed esposto in cantiere. I soggetti incaricati del servizio di evacuazione dei lavoratori nelle situazioni di pericolo grave ed immediato, devono accertarsi che tutti i lavoratori abbiano abbandonato i posti di lavoro o la zona di pericolo e mettere in atto le relative procedure di emergenza.
Elemento: Presidi di primo soccorso
Presidi sanitari per la gestione delle emergenze di primo soccoroso.
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
Le attrezzature minime di equipaggiamento ed i dispositivi di protezione individuale per gli addetti al primo intervento interno ed al pronto soccorso, vanno tenute presso ciascun cantiere, adeguatamente custodite in un luogo pulito e facilmente accessibili ed individuabili con segnaletica appropriata, riparato dalla polvere, ma non chiuso a chiave, per evitare perdite di tempo al momento in cui se ne ha bisogno. È comunque opportuno valutare i presidi medico‐chirurgici con il medico competente, ove previsto, e dal sistema di emergenza sanitaria del Servizio Sanitario Nazionale, in relazione alla particolarità dei lavori e sulla base dei rischi presenti nel luogo di lavoro. I suddetti presidi devono in tutti i casi, essere corredati da istruzioni complete sul corretto stato d’uso dei presidi e i primi soccorsi in attesa del medico.
Per la gestione delle emergenze e prestare le prime cure ai lavoratori infortunati o colpiti da malore, ciascuna impresa deve tenere in cantiere in un luogo custodito e facilmente raggiungibile: ‐ Un telefono cellulare o altro mezzo di comunicazione idoneo ad attivare velocemente il Servizio Sanitario Nazionale (118). ‐ Una cassetta di pronto soccorso (aziende occupanti oltre 3 addetti in cantiere) contenente i presidi sanitari minimi indicati nell'allegato I del D.M. 388/2003, integrati sulla base dei rischi presenti in cantiere su indicazione del medico competente. ‐ Un pacchetto di medicazione (aziende occupanti fino a 2 addetti in cantiere) contenente i presidi sanitari minimi indicati nell'allegato II del D.M. 388/2003, integrati sulla base dei rischi presenti in cantiere su
La predisposizione delle misure preventive e protettive rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Il preposto dall'impresa affidataria deve verificare all'inizio e alla fine di ogni turno lavorativo ed avvertire il responsabile di cantiere o titolare in caso di anomalie riscontrate: ‐ l'integrità del presidio sanitario. ‐ il funzionamento del mezzo di comunicazione.
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indicazione del medico competente.
Elemento: Recinzione generale e accessi da realizzare
Modalità da seguire per la recinzione, gli accessi e le segnalazioni del cantiere.
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
Le recinzioni, delimitazioni, segnalazioni devono essere tenuti in efficienza per tutta la durata dei lavori. Quando per esigenze lavorative si renda necessario rimuovere in tutto o in parte tali protezioni, deve essere previsto un sistema alternativo di protezione quale la sorveglianza continua delle aperture che consentono l'accesso di estranei ai luoghi di lavoro pericolosi. Accesso dei mezzi meccanici e di trasporto Durante l’entrata e l’uscita dal cantiere si ravvisa pericolo per l’incolumità di terzi al cantiere, pertanto è prevista una persona a terra per segnalare all’autista del mezzo le manovre di entrata e uscita dal cantiere. Per agevolare l’uscita dei mezzi dal cantiere in caso di scarsa visibilità del mezzo da parte dell’utenza stradale agevolare la sua immissione in strada, mediante la previsione di uno specchio o predisporre uno specifico servizio di segnalazione dei lavori / vigilanza stradale per l'uscita dei mezzi dal cantiere. Accesso degli addetti ai lavori L’accesso degli addetti ai lavori deve avvenire in modo ordinato. Per il raggiungimento del posto di lavoro devono sempre essere utilizzati i percorsi e le attrezzature predisposti allo scopo. Accesso dei non addetti ai lavori Agli estranei ai lavori non deve essere consentito di accedere alle zone di lavoro del cantiere.
La recinzione di cantiere sarà dislocata come indicato in planimetria e realizzata, come segue: ‐ struttura ben fissata nel terreno con altezza compresa fra 1,80 ‐2,00 metri costituita da montanti in ferro e/o legno e chiusura con fogli di lamierino o pannelli di legno. ‐ pannelli di cls prefabbricati sostenuti da pali in cls sagomati. Per le recinzioni collocate ai margini della carreggiata stradale, si deve prestare attenzione agli autoveicoli in transito e posizionare la segnaletica prevista dal Codice della Strada. In particolare l’ingombro deve essere segnalato mediante segnali luminosi (lampade) durante le ore notturne. Gli accessi al cantiere saranno dislocati come indicato in planimetria e utilizzati, come segue: ‐ accesso con ingresso veicolare e pedonale separati. ‐ accesso con ingresso veicolare e pedonale promiscui.
La predisposizione delle misure preventive e protettive rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Il preposto dall'impresa affidataria deve verificare all'inizio e alla fine di ogni turno lavorativo ed avvertire il responsabile di cantiere o titolare in caso di anomalie riscontrate: ‐l'integrità della recinzione generale e la chiusura degli accessi. ‐l'integrità delle protezioni allestire all'interno del cantiere per impedire il transito o il lavoro in aree pericolose. ‐l'integrità della segnaletica di sicurezza.
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Appropriata segnaletica in tal senso deve essere installata in corrispondenza degli accessi al cantiere e ripetuta, ave del caso, in corrispondenza degli accessi alle zone di lavoro. Qualora l’accesso di terzi sia previsto e regolamentato è necessaria la preventiva informazione sulle attività in corso.
Gli accessi al cantiere devono essere protetti da porte in legno o in metallo con chiusura a catena e lucchetto di sicurezza. Apposizione sugli accessi di cartelli segnaletici con richiamo dei pericoli e divieti.
Elemento: Recinzione generale e accessi esistenti
Modalità da seguire per la recinzione, gli accessi e le segnalazioni del cantiere.
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
Le recinzioni, delimitazioni, segnalazioni devono essere tenuti in efficienza per tutta la durata dei lavori. Quando per esigenze lavorative si renda necessario rimuovere in tutto o in parte tali protezioni, deve essere previsto un sistema alternativo di protezione quale la sorveglianza continua delle aperture che consentono l'accesso di estranei ai luoghi di lavoro pericolosi. Accesso dei mezzi meccanici e di trasporto Durante l’entrata e l’uscita dal cantiere si ravvisa pericolo per l’incolumità di terzi al cantiere, pertanto è prevista una persona a terra per segnalare all’autista del mezzo le manovre di entrata e uscita dal cantiere. Per agevolare l’uscita dei mezzi dal cantiere in caso di scarsa visibilità del mezzo da parte dell’utenza stradale agevolare la sua immissione in strada, mediante la previsione di uno specchio o predisporre uno specifico servizio di segnalazione dei lavori / vigilanza stradale per l'uscita dei mezzi dal cantiere. Accesso degli addetti ai lavori L’accesso degli addetti ai lavori deve avvenire in modo ordinato. Per il raggiungimento del posto di lavoro
La recinzione di cantiere sarà dislocata come indicato in planimetria utilizzando quella esistente. Per le recinzioni collocate ai margini della carreggiata stradale, si deve prestare attenzione agli autoveicoli in transito e posizionare la segnaletica prevista dal Codice della Strada. In particolare l’ingombro deve essere segnalato mediante segnali luminosi (lampade) durante le ore notturne. Accessi al cantiere Gli accessi al cantiere saranno dislocati come indicato in planimetria e utilizzati come segue: ‐ accesso esistente con uso promiscuo per lavoratori e non addetti. ‐ accesso esistente con ingresso promiscuo imprese esecutrici e mezzi del committente. Gli accessi al cantiere devono essere protetti da porte in legno o in metallo con chiusura a
La predisposizione delle misure preventive e protettive rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Il preposto dall'impresa affidataria deve verificare all'inizio e alla fine di ogni turno lavorativo ed avvertire il responsabile di cantiere o titolare in caso di anomalie riscontrate: ‐l'integrità della recinzione generale e la chiusura degli accessi. ‐l'integrità delle protezioni allestire all'interno del cantiere per impedire il transito o il lavoro in aree pericolose. ‐l'integrità della segnaletica di sicurezza.
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devono sempre essere utilizzati i percorsi e le attrezzature predisposti allo scopo. Accesso dei non addetti ai lavori Agli estranei ai lavori non deve essere consentito di accedere alle zone di lavoro del cantiere. Appropriata segnaletica in tal senso deve essere installata in corrispondenza degli accessi al cantiere e ripetuta, ave del caso, in corrispondenza degli accessi alle zone di lavoro. Qualora l’accesso di terzi sia previsto e regolamentato è necessaria la preventiva informazione sulle attività in corso.
catena e lucchetto di sicurezza.Apposizione sugli accessi di cartelli segnaletici con richiamo dei pericoli e divieti.
Elemento: Segnaletica di sicurezza
Segnaletica di sicurezza.
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
Quando risultano rischi che non possono essere evitati o sufficientemente limitati con misure, metodi, o sistemi di organizzazione del lavoro, o con mezzi tecnici di protezione collettiva, si deve fare ricorso alla segnaletica di sicurezza alla scopo di: ‐Vietare comportamenti che potrebbero causare pericolo; ‐Avvertire di un rischio o di un pericolo le persone esposte; ‐Prescrivere determinati comportamenti necessari ai fini della sicurezza; ‐Fornire indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio; ‐Fornire altre indicazioni in materia di prevenzione e sicurezza;
Segnaletica di sicurezza specifica deve essere predisposta nelle zone a rischio per informare i lavoratori e i non addetti.
La predisposizione delle misure preventive e protettive rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Il preposto dall'impresa affidataria deve verificare all'inizio e alla fine di ogni turno lavorativo ed avvertire il responsabile di cantiere o titolare in caso di anomalie riscontrate: ‐ l'integrità della segnaletica di sicurezza.
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Elemento: Segnali acustici e visivi
Segnali di allarme acustici e visivi.
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
I segnali acustici e visivi devono essere sottoposti a manutenzione secondo le indicazioni fornite dai costruttori e dalle norme tecniche di riferimento.
Nei lavori in gallerie o ambienti in cui si svolgono lavorazioni che prevedono rischi di asfissia, avvelenamento, intossicazione, seppellimento,e situazioni di gravi emrgenza: ‐ Segnali di allarme sonori e lampeggianti.
La predisposizione delle misure preventive e protettive rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Il preposto dall'impresa affidataria deve verificare all'inizio e alla fine di ogni turno lavorativo ed avvertire il responsabile di cantiere o titolare in caso di anomalie riscontrate: ‐ l'integrità dei sistemi sonori e acustici di allarme.
Elemento: Servizi igienico sanitari
Servizi igienico sanitari.
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
Predisposizione area attrezzataAll'avvio del cantiere, devono essere impiantati e gestiti servizi igienici assistenziali proporzionati al numero degli addetti che potrebbero averne necessità contemporaneamente. Ove risulti necessario e ne sussistano le condizioni, in relazione alla localizzazione ed alla durata dei cantieri, le disposizioni di cui sopra potranno trovare attuazione con la predisposizione di servizi comuni a più imprese. Le aree dovranno risultare il più possibile separate dai luoghi di lavoro, in particolare dalle zone operative più
Per l'igiene i lavoratori in relazione alla tipologia di attività svolta devono disporre di: ‐Box bagno chimico con gabinetti con lavabi, acqua corrente, materiale detergente e per asciugarsi In condizioni lavorative con mancanza di spazi sufficienti per l’allestimento dei servizi di cantiere ed in prossimità di strutture idonee aperte al pubblico, è consentito
La predisposizione delle misure preventive e protettive rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Il preposto dall'impresa affidataria deve verificare all'inizio e alla fine di ogni turno lavorativo ed avvertire il responsabile di cantiere o titolare in caso di anomalie
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intense o convenientemente protette dai rischi connessi con le attività lavorative. Le aree destinate allo scopo dovranno essere convenientemente attrezzate; sono da considerare in particolare: fornitura di acqua potabile, realizzazione di reti di scarico, fornitura di energia elettrica, vespaio e basamenti di appoggio e ancoraggio, sistemazione drenante dell'area circostante. L’allacciamento dei prefabbricati alle reti infrastrutturali dovrà essere affidata a personale qualificato. Gli installatori dovranno rilasciare dichiarazioni scritte attestanti il fatto che gli impianti sono stati realizzati nel rispetto della legislazione tecnica vigente in materia. Le installazioni igienico ‐ assistenziali devono essere sollevate dal terreno oppure poggianti su terreno bene asciutto e sistemato in modo da non permettere né la penetrazione dell’acqua nelle costruzioni, né il ristagno di essa in una zona del raggio di mt. 10,00 attorno; tutte le loro parti devono essere costruite in modo da difendere l’ambiente interno contro gli agenti atmosferici. L'uso di caravan o roulottes quali servizi igienico‐assistenziali, è consentito esclusivamente: ‐ad inizio cantiere per un periodo massimo di 5 giorni, prima dell'installazione dei servizi di cantiere veri e propri; ‐nel caso di cantieri stradali di rilevante lunghezza e brevi tempi di lavorazione su singole posizioni fra loro molto lontane in aggiunta agli ordinari servizi igienico assistenziali posizionati presso le aree di cantiere o i campi base.
attivare convenzioni con tali strutture per supplire all’eventuale carenza di servizi in cantiere. Una copia della convenzione deve essere tenuta in cantiere ed essere portata a conoscenza dei lavoratori. La dislocazione dei servizi igienici assistenziali saranno evidenziati nella specifica planimetria di cantiere.
riscontrate:‐ la pulizia e l'igiene dei servizi igienici.
Elemento: Viabilità pedonale e veicolare ad uso promiscuo
Viabilità principale di cantiere di nuova realizzazione ad uso promiscuo.
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Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
Le vie di transito devono avere la superficie del terreno compatta, essere prive di buche pericolose e rampe con eccessiva pendenza e spazio di manovra sufficiente per agevolare i mezzi. Circolazione degli addetti ai lavori La circolazione degli addetti ai lavori deve avvenire in modo ordinato. Per il raggiungimento del posto di lavoro devono sempre essere utilizzati i percorsi e le attrezzature predisposti allo scopo. Quando non risulti possibile garantire la percorribilità dei percorsi predisposti per tutta la durata dei lavori, devono essere installati opportuni segnali e devono essere individuati percorsi alternativi, resi noti a tutto il personale operante in cantiere.
La viabilità principale di cantiere sarà dislocata come indicato in planimetria e organizzata come segue: ‐viabilità unica promiscua lavoratori con non addetti ( impiegati, condomini, alunni ecc). ‐viabilità veicolare e pedonale promiscua, per evitare incidenti la larghezza delle vie deve essere tale da garantire il passaggio dei mezzi ed uno spazio franco di sicurezza di 70 cm. ‐Chiusura al transito o protezione dalla caduta di materiali dall'alto dellle vie di passaggio pedonale con sottopassaggi, reti o mantovane ancorate al ponteggio.
La predisposizione delle misure preventive e protettive rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Il preposto dall'impresa affidataria deve verificare all'inizio e alla fine di ogni turno lavorativo ed avvertire il responsabile di cantiere o titolare in caso di anomalie riscontrate: ‐ il mantenimento delle vie in buono stato di conservazione ovvero privo di buche o cedimenti. ‐ il mantenimento delle vie di transito libere da materiali. ‐ il mantenimento delle vie di transito libere da cavi elettrici. ‐ l'integrità della segnaletica di sicurezza. ‐ l'integrità delle delimitazioni delle aree a rischio. ‐ l'integrità degli apprestamenti allestiti contro la caduta dei materiali dall'alto.
Elemento: Viabilità pedonale e veicolare ad uso separato
Viabilità principale di cantiere vecicolare e pedonale ad uso separato.
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
Le vie di transito devono avere la superficie del terreno compatta, essere prive di buche pericolose e rampe con eccessiva pendenza e spazio di manovra sufficiente per agevolare i mezzi.
La viabilità principale di cantiere sarà dislocata come indicato in planimetria e organizzata come segue: ‐ viabilità veicolare e pedonale separate da delimitazioni tipo new jersey o transenne
La predisposizione delle misure preventive e protettive rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da
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Circolazione degli addetti ai lavoriLa circolazione degli addetti ai lavori deve avvenire in modo ordinato. Per il raggiungimento del posto di lavoro devono sempre essere utilizzati i percorsi e le attrezzature predisposti allo scopo. Quando non risulti possibile garantire la percorribilità dei percorsi predisposti per tutta la durata dei lavori, devono essere installati opportuni segnali e devono essere individuati percorsi alternativi, resi noti a tutto il personale operante in cantiere.
mobili.‐ chiusura al transito o protezione dalla caduta di materiali dall'alto delle vie di passaggio pedonale con sottopassaggi, reti o mantovane ancorate al ponteggio.
rispettare quanto indicato nel piano. Il preposto dall'impresa affidataria deve verificare all'inizio e alla fine di ogni turno lavorativo ed avvertire il responsabile di cantiere o titolare in caso di anomalie riscontrate: ‐ il mantenimento delle vie in buono stato di conservazione ovvero privo di buche o cedimenti. ‐ il mantenimento delle vie di transito libere da materiali. ‐ il mantenimento delle vie di transito libere da cavi elettrici. ‐ l'integrità della segnaletica di sicurezza. ‐ l'integrità delle delimitazioni delle aree a rischio. ‐ l'integrità degli apprestamenti allestiti contro la caduta dei materiali dall'alto.
Elemento: Viabilità pedonale e veicolare promiscua esistente
Viabilità principale di cantiere pedonale e veicolare esistente ad uso promiscuo.
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
Le vie di transito devono avere la superficie del terreno compatta, essere prive di buche pericolose e rampe con eccessiva pendenza e spazio di manovra sufficiente per agevolare i mezzi. Circolazione degli addetti ai lavori La circolazione degli addetti ai lavori deve avvenire in modo ordinato. Per il raggiungimento del posto di lavoro devono sempre essere utilizzati i percorsi e le attrezzature predisposti allo scopo. Quando non risulti possibile garantire la percorribilità
La viabilità principale di cantiere sarà dislocata come indicato in planimetria e organizzata come segue: ‐ mantenimento di viabilità unica promiscua lavoratori con non addetti ( impiegati, condomini, alunni ecc). ‐ mantenimento di viabilità veicolare e pedonale promiscua, per evitare incidenti la larghezza delle vie deve essere tale da garantire il passaggio dei mezzi ed uno spazio franco di sicurezza di 70 cm.
La predisposizione delle misure preventive e protettive rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Il preposto dall'impresa affidataria deve verificare all'inizio e alla fine di ogni turno lavorativo ed avvertire il responsabile di cantiere o titolare in caso di anomalie
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dei percorsi predisposti per tutta la durata dei lavori, devono essere installati opportuni segnali e devono essere individuati percorsi alternativi, resi noti a tutto il personale operante in cantiere.
‐chiusura al transito o protezione dalla caduta di materiali dall'alto dellle vie di passaggio pedonale con sottopassaggi, reti o mantovane ancorate al ponteggio.
riscontrate:‐ il mantenimento delle vie in buono stato di conservazione ovvero privo di buche o cedimenti. ‐ il mantenimento delle vie di transito libere da materiali. ‐ il mantenimento delle vie di transito libere da cavi elettrici. ‐ l'integrità della segnaletica di sicurezza. ‐ l'integrità delle delimitazioni delle aree a rischio. ‐ l'integrità degli apprestamenti allestiti contro la caduta dei materiali dall'alto.
Elemento: Viabilità principale di cantiere generica
Viabilità principale di cantiere generica
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
Le vie di transito devono avere la superficie del terreno compatta, essere prive di buche pericolose e rampe con eccessiva pendenza e spazio di manovra sufficiente per agevolare i mezzi. Circolazione degli addetti ai lavori La circolazione degli addetti ai lavori deve avvenire in modo ordinato. Per il raggiungimento del posto di lavoro devono sempre essere utilizzati i percorsi e le attrezzature predisposti allo scopo. Quando non risulti possibile garantire la percorribilità dei percorsi predisposti per tutta la durata dei lavori, devono essere installati opportuni segnali e devono essere individuati percorsi alternativi, resi noti a tutto il personale operante in cantiere.
La viabilità principale di cantiere sarà dislocata come indicato in planimetria e organizzata, come segue: ‐ mantenimento della viabilità già esistente ‐ viabilità unica promiscua lavoratori con non addetti ( impiegati, condomini, alunni ecc). ‐ viabilità esclusiva per il cantiere solo lavoratori, i mezzi sono parcheggiati all'estenro del cantiere. ‐ viabilità solo veicolare ‐ viabilità solo pedonale ‐ viabilità veicolare e pedonale promiscua, per evitare incidenti la larghezza delle vie deve essere tale da garantire il passaggio dei mezzi ed uno spazio franco di sicurezza di 70 cm.
La predisposizione delle misure preventive e protettive rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Il preposto dall'impresa affidataria deve verificare all'inizio e alla fine di ogni turno lavorativo ed avvertire il responsabile di cantiere o titolare in caso di anomalie riscontrate: ‐ il mantenimento delle vie in buono stato di conservazione ovvero privo di buche o cedimenti. ‐ il mantenimento delle vie di transito libere da materiali.
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‐ viabilità veicolare e pedonale separate da delimitazioni tipo new jersey o transenne mobili.
‐ il mantenimento delle vie di transito libere da cavi elettrici. ‐ l'integrità della segnaletica di sicurezza. ‐ l'integrità delle delimitazioni delle aree a rischio. ‐ l'integrità degli apprestamenti allestiti contro la caduta dei materiali dall'alto.
Elemento: Zone carico e scarico su aree interne di cantiere
Dislocazione delle zone di carico e scarico su aree interne di cantiere.
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
Per lo scarico dei materiali non sarà consentito utilizzare le aree confinanti: ‐ la recinzione esistenti di aree abitate o altro; ‐ la zona interessata dallo scavo e demolizioni; ‐ le aree contigue la recinzione prospiciente le strade e/o i confini con le abitazioni esistenti, ‐l’area in corrispondenza di linee aeree. ‐l’area in corrispondenza di solaio o terreni di portata non adeguata. Il carico e scarico dei materiali o delle macchine e attrezzature dal carrellone pianale deve avvenire all’interno dell’area recintata, comunque al di fuori del rischio di interferenza con il traffico esistente. Stoccaggio su terreni ‐ripartire adeguatamente i carichi sul terreno mediante l’utilizzo di elementi che siano in grado di trasmettere sollecitazioni adeguate in relazione al piano di posa; ‐accatastare i materiali e/o la attrezzature con altezze adeguate in relazione alla loro conformazione geometrica, al loro peso, al tipo di bancale utilizzato, al tipo di confezionamento (regge, materiale termoretraibile, ecc.), al tipo di appoggi ed alle
Le zone di carico e scarico saranno dislocati come indicato in planimetria e realizzati: ‐su aree accessibili ai mezzi pesanti con superfice di appoggio compatta, con portata adeguata a sostenere il peso dei materiali, priva di buche e ostacoli che possono interferire con la movimentazione aerea dei materiali con apparecchi di sollevamento ‐su aree con spazio circostante sufficiente per garantire i movimenti dei lavoratori e le manovre dei mezzi pesanti.
La predisposizione delle misure preventive e protettive rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Il preposto dall'impresa affidataria deve verificare all'inizio e alla fine di ogni turno lavorativo ed avvertire il responsabile di cantiere o titolare in caso di anomalie riscontrate: ‐ la stabilità dei materiali depositati temporaneamente. ‐ l'integrità della segnaletica di sicurezza. ‐ l'integrità delle delimitazioni.
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disposizione impartite dal produttore;‐non stoccare carichi sulle aree sovrastanti le condotte/reti tecnologiche e impianti tecnici;
Elemento: Zone di carico e scarico generico
Dislocazione delle zone di carico e scarico generico.
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
Per lo scarico dei materiali non sarà consentito utilizzare le aree confinanti: ‐ la recinzione esistenti di aree abitate o altro; ‐ la zona interessata dallo scavo e demolizioni; ‐ le aree contigue la recinzione prospiciente le strade e/o i confini con le abitazioni esistenti, ‐l’area in corrispondenza di linee aeree. ‐l’area in corrispondenza di solaio o terreni di portata non adeguata. Il carico e scarico dei materiali o delle macchine e attrezzature dal carrellone pianale deve avvenire all’interno dell’area recintata, comunque al di fuori del rischio di interferenza con il traffico esistente. Stoccaggio su terreni ‐ripartire adeguatamente i carichi sul terreno mediante l’utilizzo di elementi che siano in grado di trasmettere sollecitazioni adeguate in relazione al piano di posa; ‐accatastare i materiali e/o la attrezzature con altezze adeguate in relazione alla loro conformazione geometrica, al loro peso, al tipo di bancale utilizzato, al tipo di confezionamento (regge, materiale termoretraibile, ecc.), al tipo di appoggi ed alle disposizione impartite dal produttore; ‐non stoccare carichi sulle aree sovrastanti le condotte/reti tecnologiche e impianti tecnici;
Le zone di carico e scarico saranno dislocati come indicato in planimetria e realizzati, come segue: ‐su aree accessibili ai mezzi pesanti con superfice di appoggio compatta, con portata adeguata a sostenere il peso dei materiali, priva di buche e ostacoli che possono interferire con la movimentazione aerea dei materiali con apparecchi di sollevamento ‐su aree con spazio circostante sufficiente per garantire i movimenti dei lavoratori e le manovre dei mezzi pesanti.
La predisposizione delle misure preventive e protettive rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Il preposto dall'impresa affidataria deve verificare all'inizio e alla fine di ogni turno lavorativo ed avvertire il responsabile di cantiere o titolare in caso di anomalie riscontrate: ‐ la stabilità dei materiali depositati temporaneamente. ‐ l'integrità della segnaletica di sicurezza. ‐ l'integrità delle delimitazioni.
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Elemento: Zone di carico e scarico su aree pubbliche
Dislocazione delle zone di carico e scarico su aree aperte al pubblico.
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
Per le zone di carico e scarico collocate ai margini della carreggiata stradale, si deve prestare attenzione agli autoveicoli in transito e posizionare la segnaletica prevista dal Codice della Strada. In particolare l’ingombro deve essere segnalato mediante segnali luminosi (lampade) durante le ore notturne. Per lo scarico dei materiali non sarà consentito utilizzare le aree confinanti: ‐l’area in corrispondenza di linee aeree. ‐l’area in corrispondenza di solaio o terreni di portata non adeguata. Il carico e scarico dei materiali o delle macchine e attrezzature dal carrellone pianale deve avvenire all’interno dell’area recintata, comunque al di fuori del rischio di interferenza con il traffico esistente. Stoccaggio su terreni ‐ripartire adeguatamente i carichi sul terreno mediante l’utilizzo di elementi che siano in grado di trasmettere sollecitazioni adeguate in relazione al piano di posa; ‐accatastare i materiali e/o la attrezzature con altezze adeguate in relazione alla loro conformazione geometrica, al loro peso, al tipo di bancale utilizzato, al tipo di confezionamento (regge, materiale termoretraibile, ecc.), al tipo di appoggi ed alle disposizione impartite dal produttore; ‐non stoccare carichi sulle aree sovrastanti le condotte/reti tecnologiche e impianti tecnici;
Le zone di carico e scarico saranno dislocati come indicato in planimetria e realizzati: ‐su aree esterne accessibili ai mezzi pesanti con superfice di appoggio compatta, con portata adeguata a sostenere il peso dei materiali, priva di buche e ostacoli che possono interferire con la movimentazione aerea dei materiali con apparecchi di sollevamento ‐su aree con spazio circostante sufficiente per garantire i movimenti dei lavoratori e le manovre dei mezzi pesanti.
La predisposizione delle misure preventive e protettive rimangono essenzialmente in capo alla ditta affidataria che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Il preposto dall'impresa affidataria deve verificare all'inizio e alla fine di ogni turno lavorativo ed avvertire il responsabile di cantiere o titolare in caso di anomalie riscontrate: ‐ la stabilità dei materiali depositati temporaneamente. ‐ l'integrità della segnaletica di sicurezza. ‐ l'integrità delle delimitazioni. ‐ L'integrità e il funzionamento dell'illuminazione.
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 89
RISCHI IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI (2.1.2.d 3; 2.2.3;2.2.4)
I rischi affrontati in questa sezione del PSC, oltre a quelli particolari di cui all'allegato XI del decreto 81/08, saranno quelli elencati al punto 2.2.3 dell'allegato XV, ad esclusione di quelli specifici propri delle attività delle singole imprese (2.1.2 lett.d) e 2.2.3)
Elenco delle fasi lavorative Preparazione, delimitazione e sgombero area Smantellamento dell'area di cantiere Montaggio e smontaggio ponteggio metallico Accesso e transito dei mezzi in cantiere Allestimento del cantiere stradale Rimozione materiali e sovrastrutture esterne Rimozione strutture portanti della copertura Rimozioni e ripristini Demolizioni strutture non portanti parti esterne fabbricato Demolizioni strutture portanti parti esterne fabbricato Demolizioni manuali e con piccoli mezzi Demolizioni strutture non portanti Demolizioni strutture portanti Scavi, sbancamenti Scarico calcestruzzo in pompa Operazioni di pompaggio Operazioni di scarico con autobetoniera Scarico diretto con la canala Realizzazione impianto elettrico e di terra Realizzazione impianto idrico‐sanitario Realizzazione impianto termico Realizzazione impianto antincendio idranti Realizzazione impianto di rilevazione incendi Interventi di posa pannelli fotovoltaici Interventi di posa pannelli solari Interventi di manutenzione sulla copertura Interventi di posa linea vita Formazione delle strutture portanti della copertura Completamento della copertura Interventi di consolidamento prospetti Interventi di consolidamento
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 90
Interventi di manutenzione e riparazione Opere esterne di finitura Montaggio di elementi metallici Tramezzature, intonaci e finiture interne Rifiniture, impianti e allacciamenti Scarifica manto stradale Stesa manti bituminosi Segnaletica stradale Opere di completamento stradali Interventi di manutenzione del verde
Lavorazione: Preparazione, delimitazione e sgombero area
Descrizione (Tipo di intervento)All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub fasi: ‐ preparazione e delimitazione dell'area di cantiere; ‐ posizionamento attrezzature di lavoro; ‐ movimento macchine operatrici ed impianti di sollevamento; ‐ formazione opere provvisionali (ponteggio e parapetti di protezione); ‐ preparazione aree di carico e scarico materiali e stoccaggio.
Rischi in riferimento alla lavorazione
Caduta di materiale dall'altoInvestimento da veicoli nell'area di cantiere
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Caduta di materiale dall'alto]‐ Le forche semplici possono essere utilizzati solo per operazioni di scarico dei materiali. ‐ Sospensione delle operazioni in caso di condizioni meteo che possono pregiudicare la sicurezza (forte vento, pioggia intensa). ‐ Manutenzione dei mezzi di sollevamento secondo le indicazioni del fabbricante e verifica periodica annuale. Gli esiti dei controlli e delle verifiche devono essere disponibili in cantiere.
[Caduta di materiale dall'alto]Per la protezione dei lavoratori dalla caduta di materiali sulle vie di transito o posti di lavoro predisporre: ‐ Impalcato di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e copertura con tavoloni. ‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, con struttura di supporto in tubolari metallici giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50
[Caduta di materiale dall'alto] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché:
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‐ Controllo dell’integrità delle imbracature, funi e dei ganci di sollevamento. ‐ Controllo dell’integrità degli accessori di sollevamento (gabbie, bilancieri e cassoni). ‐ Le operazioni di movimentazione di materiali con apparecchi di sollevamento fissi e mobili devono essere effettuati da personale abilitato e coadiuvati con l'ausilio di un preposto. ‐ Le attrezzature di movimentazione devono essere sottoposte a controlli iniziali e periodici secondo le indicazioni fornite dal costruttore e dalla normativa vigente. ‐ Per il getto dei materiali i canali devono avere i seguenti requisiti: a) imboccatura superiore protetta per evitare cadute accidentali di persone; b) ogni tronco inserito in quello inferiore; c) eventuali raccordi, adeguatamente rinforzati; d) ultimo tratto inclinato, fine di ridurre la velocità di fuoriuscita del materiale; e) estremità inferiore sufficientemente lontana dalla struttura e dai ponti di servizio; deve inoltre essere posta ad altezza tale da evitare la formazione di polvere o di pericolosi rimbalzi di materiale; f) estremità inferiore posta ad altezza non superiore ai due metri dal piano di raccolta, [Investimento da veicoli nell'area di cantiere] ‐ Coordinare la movimentazione dei mezzi qualora gli autisti non godano della completa visuale, evitare di frapporsi fra i mezzi e gli ostacoli ma posizionarsi sempre in posizione visibile e sicura. ‐ Incaricare un preposto per coordinare l'entrata/uscita dei non addetti ai lavori; provvedere alla sospensione/ripresa di eventuali lavorazioni al fine di garantire l'incolumità di mezzi e persone.
metri rispetto al piano orizzontale.‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Delimitazione del perimetro esterno dell’area con rete plastificata o metallica arretrata di almeno 2 metri dal ponteggio o copertura. ‐ Canali di scarico a tubi telescopici per il getto dei materiali dall'alto. ‐ Per la movimentazione di tubazioni utilizzare bilanciere a trave predisposto per due punti o quattro di attacco regolabili in linea, funi o catene e ganci di sicurezza. ‐ Forca con gabbia per sollevamento di carichi unitari su pallets. ‐ Cassoni a sponde alte per il sollevamento di materiali minuti. ‐ Segregazione delle aree a rischio con transenne o reti plastificate. ‐ Segnaletica di sicurezza specifica del rischio per informare i lavoratori. ‐ Apparecchi di sollevamento adeguate ai carichi da sollevare : gru a torre, autogrù, gru su autocarro o carrelli semoventi a braccio telescopico. [Investimento da veicoli nell'area di cantiere] Per la protezione dei lavoratori all'interno dell'area di cantiere: ‐ Tutti i veicoli siano essi da trasporto o macchine edili devono essere equipaggiati di lampeggiati e segnali acustici per essere chiaramente visibili. ‐ I passaggi pedonali lungo le piste di circolazione devono essere da questi separati con new jersey o reti di protezione. ‐ Predisporre idonea segnaletica stradale temporanea di avvertimento/pericolo.
‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone a rischio. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori a rischio. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di sollevamento materiali con altre attività di cantiere differenti. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di più attività di sollevamento con mezzi diversi nella stessa area. [Investimento da veicoli nell'area di cantiere] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore si trovi nel campo d’azione dei mezzi di movimentazione terra o di trasporto ‐ nessun lavoratori sosti in prossimità dei lavori con mezzi in movimento. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività con macchine in movimento ed attività diverse. ‐‐ nessun lavoratore transiti o sosti nelle zone di carico o scarico dei materiali.
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Lavorazione: Smantellamento dell'area di cantiere
Descrizione (Tipo di intervento)All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub fasi: ‐ smantellamento dell'area di cantiere; ‐ messa fuori esercizio delle attrezzature di lavoro e carico sul mezzo ‐ carico dei materiali sul mezzo
Rischi in riferimento alla lavorazione
Caduta di materiale dall'altoInvestimento da veicoli nell'area di cantiere
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Caduta di materiale dall'alto]‐ Le forche semplici possono essere utilizzati solo per operazioni di scarico dei materiali. ‐ Sospensione delle operazioni in caso di condizioni meteo che possono pregiudicare la sicurezza (forte vento, pioggia intensa). ‐ Manutenzione dei mezzi di sollevamento secondo le indicazioni del fabbricante e verifica periodica annuale. Gli esiti dei controlli e delle verifiche devono essere disponibili in cantiere. ‐ Controllo dell’integrità delle imbracature, funi e dei ganci di sollevamento. ‐ Controllo dell’integrità degli accessori di sollevamento (gabbie, bilancieri e cassoni). ‐ Le operazioni di movimentazione di materiali con apparecchi di sollevamento fissi e mobili devono essere effettuati da personale abilitato e coadiuvati con l'ausilio di un preposto. ‐ Le attrezzature di movimentazione devono essere sottoposte a controlli iniziali e periodici secondo le indicazioni fornite dal costruttore e dalla normativa
[Caduta di materiale dall'alto]Per la protezione dei lavoratori dalla caduta di materiali sulle vie di transito o posti di lavoro predisporre: ‐ Impalcato di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e copertura con tavoloni. ‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, con struttura di supporto in tubolari metallici giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50 metri rispetto al piano orizzontale. ‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Delimitazione del perimetro esterno dell’area con rete plastificata o metallica arretrata di almeno 2 metri dal ponteggio o copertura. ‐ Canali di scarico a tubi telescopici per il getto dei materiali dall'alto. ‐ Per la movimentazione di tubazioni utilizzare bilanciere a trave predisposto per due punti o quattro di attacco regolabili in linea, funi o
[Caduta di materiale dall'alto] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone a rischio. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori a rischio. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di sollevamento materiali con altre attività di cantiere differenti. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di più attività di sollevamento con mezzi diversi nella stessa area.
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vigente. ‐ Per il getto dei materiali i canali devono avere i seguenti requisiti: a) imboccatura superiore protetta per evitare cadute accidentali di persone; b) ogni tronco inserito in quello inferiore; c) eventuali raccordi, adeguatamente rinforzati; d) ultimo tratto inclinato, fine di ridurre la velocità di fuoriuscita del materiale; e) estremità inferiore sufficientemente lontana dalla struttura e dai ponti di servizio; deve inoltre essere posta ad altezza tale da evitare la formazione di polvere o di pericolosi rimbalzi di materiale; f) estremità inferiore posta ad altezza non superiore ai due metri dal piano di raccolta, [Investimento da veicoli nell'area di cantiere] ‐ Coordinare la movimentazione dei mezzi qualora gli autisti non godano della completa visuale, evitare di frapporsi fra i mezzi e gli ostacoli ma posizionarsi sempre in posizione visibile e sicura. ‐ Incaricare un preposto per coordinare l'entrata/uscita dei non addetti ai lavori; provvedere alla sospensione/ripresa di eventuali lavorazioni al fine di garantire l'incolumità di mezzi e persone.
catene e ganci di sicurezza.‐ Forca con gabbia per sollevamento di carichi unitari su pallets. ‐ Cassoni a sponde alte per il sollevamento di materiali minuti. ‐ Segregazione delle aree a rischio con transenne o reti plastificate. ‐ Segnaletica di sicurezza specifica del rischio per informare i lavoratori. ‐ Apparecchi di sollevamento adeguate ai carichi da sollevare : gru a torre, autogrù, gru su autocarro o carrelli semoventi a braccio telescopico. [Investimento da veicoli nell'area di cantiere] Per la protezione dei lavoratori all'interno dell'area di cantiere: ‐ Tutti i veicoli siano essi da trasporto o macchine edili devono essere equipaggiati di lampeggiati e segnali acustici per essere chiaramente visibili. ‐ I passaggi pedonali lungo le piste di circolazione devono essere da questi separati con new jersey o reti di protezione. ‐ Predisporre idonea segnaletica stradale temporanea di avvertimento/pericolo.
[Investimento da veicoli nell'area di cantiere] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore si trovi nel campo d’azione dei mezzi di movimentazione terra o di trasporto ‐ nessun lavoratori sosti in prossimità dei lavori con mezzi in movimento. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività con macchine in movimento ed attività diverse. ‐‐ nessun lavoratore transiti o sosti nelle zone di carico o scarico dei materiali.
Lavorazione: Montaggio e smontaggio ponteggio metallico
Descrizione (Tipo di intervento)Le attività contemplate nella fase lavorativa in oggetto sono: ‐ Preparazione, delimitazione e sgombero area; ‐ Scarico e carico elementi di ponteggio; ‐ Preassemblaggio elementi (tubo e giunto); ‐ Montaggio/smontaggio;
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‐ Sollevamento materiale;‐ Fissaggio ancoraggi.
Rischi in riferimento alla lavorazione
Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metriCaduta di materiale dall'alto Elettrocuzione
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]‐ Il ponteggio con relativa omologa ministeriale deve essere montato seguendo il libretto di montaggio e gli schemi contenuti nel Piano di montaggio, uso e smontaggio (PIMUS) redatto per quel specifico cantiere, con elementi che devono portare impressi il nome e il marchio del fabbricante. ‐ Il montaggio deve essere effettuato da una squadra composta da 2 montatori abilitati sotto la diretta sorveglianza di preposto formato. ‐ Le condizioni degli elementi devono essere verificati prima del montaggio e gli esiti dei controlli devono essere registrati. Procedure di montaggio e sistemi utilizzati sono: A. sistema composto da una linea di ancoraggio flessibile o rigida (guida o linea vita) posta sul lato interno della stilata, sopra l’impalcato o immediatamente sotto, e un’imbracatura per l’addetto al montaggio completa di bretelle, cosciali e cordino di trattenuta dotato di moschettone e/o altro dispositivo di attacco, scorrevole. B. sistema che prevede l’impiego di un’imbracatura completa di bretelle e cosciali, con due funi di trattenuta dotate di “pinza” o di moschettone di grande diametro da ponteggio in sostituzione del moschettone tradizionale.
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri] La perdita di stabilità dell’equilibrio degli addetti al montaggio/smontaggio dei ponteggi metallici da altezze superiori ai 2 metri, deve essere impedito impiegando sistemi di protezione anticaduta individuali. Tali sistemi devono essere costantemente impiegati durante le fasi di montaggio o smontaggio in cui è presente il rischio ed in particolar modo quando lo spazio fisico necessario al posizionamento di elementi presenti, come i telai prefabbricati, i montanti lunghi e le tavole del ponte, può compromettere l’equilibrio del lavoratore. [Caduta di materiale dall'alto] Delimitare e sorvegliare l'area sottostante. [Elettrocuzione] Per la protezione dei lavoratori dal rischio di elettrocuzione predisporre: ‐ Segregazioni delle aree di lavoro in cui sono presenti parti attive non protette con recinzione per impedire l'accesso ai non addetti ai lavori.
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Caduta di materiale dall'alto] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone a rischio. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori a rischio. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di sollevamento materiali con altre attività di cantiere differenti. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di
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Il doppio cordino consente gli spostamenti senza rischiare la caduta dall’alto, poiché almeno un connettore rimane sempre agganciato. Le “pinze” o i connettori di grande apertura, devono sempre essere applicati ad elementi di ponteggio di sicura resistenza, direttamente o per mezzo di dispositivi di ancoraggio provvisori portatili (come ad esempio le fasce ad anello). ‐ Il ponteggio deve essere ancorato all’opera servita, secondo la tipologia e il numero degli ancoraggi previsti dal libretto e/o dalla relazione di calcolo elaborata da un tecnico abilitato. ‐ Il ponteggio deve distare dall’opera servita massimo 20 cm, in caso contrario allestire il parapetto anche sul lato interno o aggiungere una mensola a sbalzo per ridurre la distanza a meno di 20 cm. ‐ Per salire e scendere dal ponteggio utilizzare le scalette interne e le botole. ‐ Verificare prima dell’uso che ogni piano di lavoro sia completo di impalcato, parapetto, tavola fermapiede e cancelletto laterale. La parti non accessibili devono essere chiuse. ‐ Gli elementi del ponteggio non devono essere rimossi durante la fase di lavoro per facilitare le lavorazioni. ‐ Il programma lavori di allestimento deve essere compatibile con le condizioni climatiche. Immediata sospensione lavori in caso di eventi meteorici eccezionali. ‐ Le tavole costituenti il piano di calpestio di ponti, passerelle, andatoie ed impalcati di servizio, balconi di carico e castelli di tiro devono avere le fibre con andamento parallelo all'asse, spessore adeguato al carico da sopportare ed in ogni caso non minore di
più attività di sollevamento con mezzi diversi nella stessa area. [Elettrocuzione] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano.
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cm 5, e larghezza non minore di cm 30. Le tavole stesse non devono avere nodi passanti che riducano più del dieci per cento la sezione di resistenza. ‐ Nei lavori in cui non è possibile allestire apprestamenti deve essere realizzata una protezione costituita da tesatura di cavo metallico fra elementi strutturali per l’ancoraggio delle funi di trattenuta delle imbracature di sicurezza. [Caduta di materiale dall'alto] L’imbracatura dei carichi deve essere effettuata usando mezzi idonei per evitare la caduta del carico ed il suo spostamento dalla primitiva posizione di ammaraggio. E’ vietato utilizzare per la realizzazione di imbracature la fune dell’apparecchio di sollevamento. Il montante del ponteggio su cui si applica l’elevatore a bandiera deve essere raddoppiato. L’addetto a terra deve fare uso di elmetto. Il materiale minuto deve essere sollevato all’interno di adeguati contenitori. Gli attrezzi manuali devono essere tenuti in condizione di equilibrio stabile (es.: riposti in contenitori o assicurati al corpo dell’addetto). E’ necessario approntare subito (all’altezza del solaio di copertura del piano terreno) la mantovana parasassi per la protezione dell’area sottostante. [Elettrocuzione] ‐ Disattivare le parti in tensione e bloccare l’apertura del quadro per evitare attivazioni non autorizzati. ‐ Verificare l'integrità delle prese, prolunghe e spine.
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Lavorazione: Accesso e transito dei mezzi in cantiere
Descrizione (Tipo di intervento)Accesso e transito dei mezzi in cantiere
Rischi in riferimento alla lavorazione
Investimento da veicoli nell'area di cantiere
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Investimento da veicoli nell'area di cantiere]‐ Coordinare la movimentazione dei mezzi qualora gli autisti non godano della completa visuale, evitare di frapporsi fra i mezzi e gli ostacoli ma posizionarsi sempre in posizione visibile e sicura. ‐ Incaricare un preposto per coordinare l'entrata/uscita dei non addetti ai lavori; provvedere alla sospensione/ripresa di eventuali lavorazioni al fine di garantire l'incolumità di mezzi e persone.
[Investimento da veicoli nell'area di cantiere] Per la protezione dei lavoratori all'interno dell'area di cantiere: ‐ Tutti i veicoli siano essi da trasporto o macchine edili devono essere equipaggiati di lampeggiati e segnali acustici per essere chiaramente visibili. ‐ I passaggi pedonali lungo le piste di circolazione devono essere da questi separati con new jersey o reti di protezione. ‐ Predisporre idonea segnaletica stradale temporanea di avvertimento/pericolo.
[Investimento da veicoli nell'area di cantiere] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore si trovi nel campo d’azione dei mezzi di movimentazione terra o di trasporto ‐ nessun lavoratori sosti in prossimità dei lavori con mezzi in movimento. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività con macchine in movimento ed attività diverse. ‐ nessun lavoratore transiti o sosti nelle zone di carico o scarico dei materiali.
Lavorazione: Allestimento del cantiere stradale
Descrizione (Tipo di intervento)Le attività lavorative contemplate all'interno della fase sono:
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‐ Preparazione, delimitazione e sgombero area; ‐ Preparazione e posa della segnaletica stradale.
Rischi in riferimento alla lavorazione
Investimento da veicoli nell'area di cantiere
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Investimento da veicoli nell'area di cantiere]‐ Coordinare la movimentazione dei mezzi qualora gli autisti non godano della completa visuale, evitare di frapporsi fra i mezzi e gli ostacoli ma posizionarsi sempre in posizione visibile e sicura. ‐ Incaricare un preposto per coordinare l'entrata/uscita dei non addetti ai lavori; provvedere alla sospensione/ripresa di eventuali lavorazioni al fine di garantire l'incolumità di mezzi e persone.
[Investimento da veicoli nell'area di cantiere] Per la protezione dei lavoratori all'interno dell'area di cantiere: ‐ Tutti i veicoli siano essi da trasporto o macchine edili devono essere equipaggiati di lampeggiati e segnali acustici per essere chiaramente visibili. ‐ I passaggi pedonali lungo le piste di circolazione devono essere da questi separati con new jersey. ‐ Predisporre idonea segnaletica stradale temporanea di avvertimento/pericolo.
[Investimento da veicoli nell'area di cantiere] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore si trovi nel campo d’azione dei mezzi di movimentazione terra o di trasporto ‐ nessun lavoratori sosti in prossimità dei lavori con mezzi in movimento. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività con macchine in movimento ed attività diverse. ‐‐ nessun lavoratore transiti o sosti nelle zone di carico o scarico dei materiali.
Lavorazione: Rimozione materiali e sovrastrutture esterne
Descrizione (Tipo di intervento)All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub fasi: ‐ rimozione elementi non strutturali della copertura (tegole, pluviali, materiale di coibentazione); ‐ sgombero macerie e stoccaggio nell'area adibita a rifiuti;
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‐ posa dei nuovi elementi non strutturali della copertura (materiale di coibentazione, tegole, pluviali).
Rischi in riferimento alla lavorazione
Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metriCaduta di materiale dall'alto Elettrocuzione Lavori su coperture non percorribili Rumore
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Rumore] Le lavorazioni rumorose dovranno essere pianificate in modo da evitare lavorazioni contemporanee in zone adiacenti o limitrofe.
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]‐ Il ponteggio con relativa omologa ministeriale deve essere montato seguendo il libretto di montaggio e gli schemi contenuti nel Piano di montaggio, uso e smontaggio (PIMUS) redatto per quel specifico cantiere, con elementi che devono portare impressi il nome e il marchio del fabbricante. ‐ Il montaggio deve essere effettuato da una squadra composta da 2 montatori abilitati sotto la diretta sorveglianza di preposto formato. ‐ Le condizioni degli elementi devono essere verificati prima del montaggio e gli esiti dei controlli devono essere registrati. ‐ Il ponteggio deve essere ancorato all’opera servita, secondo la tipologia e il numero degli ancoraggi previsti dal libretto e/o dalla relazione di calcolo elaborata da un tecnico abilitato. ‐ Il ponteggio deve distare dall’opera servita massimo 20 cm, in caso contrario allestire il parapetto anche sul lato interno o aggiungere una mensola a sbalzo per ridurre la distanza a meno di 20 cm. ‐ Per salire e scendere dal ponteggio utilizzare le scalette interne e le botole. ‐ Verificare prima dell’uso che ogni piano di lavoro sia completo di impalcato, parapetto, tavola fermapiede e cancelletto laterale. La parti non
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]Per la protezione dei lavoratori dalle cadute dall'alto predisporre: ‐ Ponte a torre su ruote (trabattelli) conforme alla norma UNI HD 1004. ‐ Parapetto normale con tavola fermapiede in legno a solaio o cornicione. ‐ Parapetto normale con elementi a tubi e giunti e tavola fermapiede a solaio o cornicione. ‐ Ponteggio di servizio a tubi e giunti con sottoponte di sicurezza a distanza non superiore a 2,50 metri. ‐ Ponte su cavalletti con impalcato in tavole di legno della sezione minima di 30 x 5 cm, poggiato su tre cavalletti, larghezza 90 cm e lunghezza 4 metri. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali. ‐ Copertura di botole, asole e aperture nei solai con tavolato in legno. ‐ Protezione delle aperture verso il vuoto o vani. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 sotto la copertura e/o i lucernari. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 collegate alle armature provvisorie
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Caduta di materiale dall'alto] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone a rischio. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori a rischio. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di sollevamento materiali con altre attività di cantiere differenti.
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
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accessibili devono essere chiuse. ‐ Gli elementi del ponteggio non devono essere rimossi durante la fase di lavoro per facilitare le lavorazioni. ‐ Il programma lavori di allestimento deve essere compatibile con le condizioni climatiche. Immediata sospensione lavori in caso di eventi meteorici eccezionali. ‐ Le tavole costituenti il piano di calpestio di ponti, passerelle, andatoie ed impalcati di servizio, balconi di carico e castelli di tiro devono avere le fibre con andamento parallelo all'asse, spessore adeguato al carico da sopportare ed in ogni caso non minore di cm 5, e larghezza non minore di cm 30. Le tavole stesse non devono avere nodi passanti che riducano più del dieci per cento la sezione di resistenza. ‐ Nei lavori in cui non è possibile allestire apprestamenti deve essere realizzata una protezione costituita da tesatura di cavo metallico fra elementi strutturali per l’ancoraggio delle funi di trattenuta delle imbracature di sicurezza. ‐ I sistemi di protezione del bordo sulle coperture devono essere installati con l’ausilio di attrezzature specifiche (piattaforme o cestelli). ‐ Le reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 12631 devono essere montati da personale competente. In cantiere deve essere presente il manuale d’uso nel quale sono contenute tutte le informazioni necessarie a: a) montaggio, uso e smontaggio; b) cure e ispezioni; c) avvertenze per l’uso. ‐ Il Ponte a torre su ruote deve essere montato da personale competente secondo il manuale fornito dal fabbricante. Le ruote durante l’uso devono essere bloccate con gli stabilizzatori. La salita e la
dei solai.‐ Sistemi combinati costituiti da parapetti di trattenuta e reti di sicurezza integrati fra loro. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe A conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 10°. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe B conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 30°. ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Castelli di tiro per posizionare in quota e sostenere i mezzi di sollevamento dei materiali costituiti da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e sottostruttura portante metallica. ‐ Passerelle metalliche o in legno complete di parapetto e tavole fermapiede, per il collegamento di posti di lavoro a quote diverse allestire passerelle metalliche o in legno. Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro. [Caduta di materiale dall'alto] Per la protezione dei lavoratori dalla caduta di
‐ non ci sia la presenza contemporanea di più attività di sollevamento con mezzi diversi nella stessa area. [Elettrocuzione] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Lavori su coperture non percorribili] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Rumore] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle aree ad elevata rumorosità. ‐ nessun lavoratore sostino in prossimità di zone con utilizzo di attrezzature rumorose. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
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discesa deve essere interna impiegando le apposite scalette e botole. Durante la fase lavorativa il piano di lavoro deve essere protetto sui i 4 lati. Il ponte deve essere utilizzato secondo il manuale d’uso. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. [Caduta di materiale dall'alto] ‐ Le forche semplici possono essere utilizzati solo per operazioni di scarico dei materiali. ‐ Sospensione delle operazioni in caso di condizioni meteo che possono pregiudicare la sicurezza (forte vento, pioggia intensa). ‐ Manutenzione dei mezzi di sollevamento secondo le indicazioni del fabbricante e verifica periodica annuale. Gli esiti dei controlli e delle verifiche devono essere disponibili in cantiere. ‐ Controllo dell’integrità delle imbracature, funi e dei ganci di sollevamento. ‐ Controllo dell’integrità degli accessori di sollevamento (gabbie, bilancieri e cassoni). ‐ Le operazioni di movimentazione di materiali con apparecchi di sollevamento fissi e mobili devono essere effettuati da personale abilitato e coadiuvati con l'ausilio di un preposto. ‐ Le attrezzature di movimentazione devono essere sottoposte a controlli iniziali e periodici secondo le indicazioni fornite dal costruttore e dalla normativa
materiali sulle vie di transito o posti di lavoro predisporre: ‐ Impalcato di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e copertura con tavoloni. ‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, con struttura di supporto in tubolari metallici giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50 metri rispetto al piano orizzontale. ‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Delimitazione del perimetro esterno dell’area con rete plastificata o metallica arretrata di almeno 2 metri dal ponteggio o copertura. ‐ Canali di scarico a tubi telescopici per il getto dei materiali dall'alto. ‐ Per la movimentazione di tubazioni utilizzare bilanciere a trave predisposto per due punti o quattro di attacco regolabili in linea, funi o catene e ganci di sicurezza. ‐ Forca con gabbia per sollevamento di carichi unitari su pallets. ‐ Cassoni a sponde alte per il sollevamento di materiali minuti. ‐ Segregazione delle aree a rischio con transenne o reti plastificate. ‐ Segnaletica di sicurezza specifica del rischio per informare i lavoratori. ‐ Apparecchi di sollevamento adeguate ai carichi da sollevare : gru a torre, autogrù, gru su autocarro o carrelli semoventi a braccio telescopico. [Elettrocuzione] Per la protezione dei lavoratori dal rischio di elettrocuzione predisporre: ‐ Segregazioni delle aree di lavoro in cui sono
attività rumorose nella stessa area. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività ad elevata rumorosità con altre attività differenti nella stessa area.
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vigente. ‐ Per il getto dei materiali i canali devono avere i seguenti requisiti: a) imboccatura superiore protetta per evitare cadute accidentali di persone; b) ogni tronco inserito in quello inferiore; c) eventuali raccordi, adeguatamente rinforzati; d) ultimo tratto inclinato, fine di ridurre la velocità di fuoriuscita del materiale; e) estremità inferiore sufficientemente lontana dalla struttura e dai ponti di servizio; deve inoltre essere posta ad altezza tale da evitare la formazione di polvere o di pericolosi rimbalzi di materiale; f) estremità inferiore posta ad altezza non superiore ai due metri dal piano di raccolta, [Elettrocuzione] ‐ I lavori su parti in tensioni o in prossimità di parti in tensione devono essere effettuati solo da personale competente sotto la diretta sorveglianza di un preposto. ‐ Disattivare le parti in tensione e bloccare l’apertura del quadro per evitare attivazioni non autorizzati. ‐ Verificare l'integrità delle prese, prolunghe e spine. [Lavori su coperture non percorribili] ‐ Il perimetro esterno della copertura deve essere sempre protetto con ponteggio al piano o con regolare parapetto al cornicione fino alla completa ultimazione dei lavori. ‐ L'impalcato si sicurezza sotto la copertura deve essere allestito con altezza tale da ridurre la caduta inferiore a 2 metri e deve rimanere fino alla completa ultimazione dei lavori. ‐ Per l’esecuzione di lavori non previsti, di limitata
presenti parti attive non protette con recinzione per impedire l'accesso ai non addetti ai lavori. ‐ Quadro elettrico generale e sottoquadri con prese interbloccate IP65 protette da magnete‐termico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI 17‐13/4 e norme tecniche pertinenti. ‐ Collegamento all’impianto di terra di cantiere delle attrezzature elettriche fisse, del quadro generale e dei sottoquadri. ‐ Schermatura delle parti attive con involucri o barriere, qualora non sia possibile la messa fuori tensione dell’impianto. ‐ Attrezzature isolanti per lavori su parti in tensione. ‐ Attrezzature elettriche portatili con marcatura IMQ e doppio isolamento e conformi alle norme vigenti in materia di sicurezza elettrica. ‐ Prolunghe, prese, spine, cavi, adattatori e materiale elettrico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI o norme tecniche pertinenti. ‐ Attrezzature elettriche portatili con tensione non superiore a 50 Volt verso terra per lavori in luoghi bagnati. [Lavori su coperture non percorribili] Per la protezione dei lavoratori dalla caduta da superfici di copertura di resistenza limitata predisporre: ‐ Impalcati di protezione sottostanti che riducano la caduta a meno di 2 metri. ‐ Reti di sicurezza conforme alla norma UNI EN UNI EN 1263‐2003 da posizionare sotto la copertura e/o i lucernari. ‐ Coperture antisfondamento in legno o griglie metalliche da posizionare sopra lucernari o
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entità e localizzati, qualora le opere provvisionali siano già state rimosse, è necessario operare utilizzando un idoneo sistema anticaduta personale. ‐ Per manti di copertura costituiti da elementi piccoli (tegole in cotto o in cemento) utilizzare andatoie per ripartire il carico sull’orditura sottostante. ‐ Per manti di copertura costituiti da elementi di maggiore dimensione non portanti (lastre in fibrocemento, ecc.), utilizzare passerelle, è realizzare impalcato sottostante presenza di intavolati o reti. ‐ Le eventuali aperture lasciate nelle coperture per la creazione di lucernari devono essere protette: con barriere perimetrali, coperte con tavoloni, provvisti di impalcati o reti sottostanti, fino alla posa in opera della copertura definitiva. ‐ In presenza di condizioni meteo avverse (pioggia, vento, nevicate, gelo, nebbia) sospendere le lavorazioni sulla copertura. Prima di riprendere i lavori verificare gli apprestamenti. ‐ Nei lavori in cui non è possibile allestire apprestamenti deve essere realizzata una protezione costituita da tesatura di cavo metallico fra elementi strutturali per l’ancoraggio delle funi di trattenuta delle imbracature di sicurezza. ‐ I sistemi di protezione del bordo sulle coperture devono essere installati con l’ausilio di attrezzature specifiche (piattaforme o cestelli). ‐ Le reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 12631 devono essere montati da personale competente. In cantiere deve essere presente il manuale d’uso nel quale sono contenute tutte le informazioni necessarie a: a) montaggio, uso e smontaggio; b) cure e ispezioni; c) avvertenze per l’uso.
aperture. Per la protezione dei lavoratori dalle cadute dai bordi della copertura predisporre: ‐ Ponteggio a tubi e giunti, impalcati in legno e parapetti di altezza oltre 1,20 dal piano di gronda con tavole fermapiede. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali e parapetti di trattenuta di altezza oltre 1,20 dal piano di gronda. ‐ Per i tetti con un’inclinazione fino a 10° si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installato un sistema di protezione dei bordi di classe A conforme alla norma EN 13374 e se tutti i lavori possono essere eseguiti all’interno di questa protezione. ‐ Sui tetti con un’inclinazione tra 10° e 30° si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installato un sistema di protezione dei bordi di classe B conforme alla norma EN 13374 e se tutti i lavori possono essere eseguiti all’interno di questa protezione. ‐ Sui tetti con un’inclinazione superiore a 30° e 45°,si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installato un sistema di protezione dei bordi di classe C e se tutti i lavori possono essere eseguiti all’interno di questa protezione. ‐ Sui tetti con un'inclinazione superiore a 45° indipendentemente dall’altezza della gronda, i lavori possono essere effettuati soltanto a partire da un ponteggio o da piattaforme di lavoro mobili. ‐ Sui tetti si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installata una rete di protezione
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‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. [Rumore] ‐ Non eseguire lavori rumorose contemporaneamente nella stessa area. ‐ Ubicazione delle attrezzature rumorose lontano da vie di passaggio. ‐ Vigilare sull’uso degli otoprotettori.
anticadute di Tipo S conforme alla norma UNI EN UNI EN 1263‐2003 da posizionare sotto la copertura e/o i lucernari. Per impedire la caduta durante il sollevamento dei materiali in copertura predisporre: ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Castelli di tiro per posizionare in quota e sostenere i mezzi di sollevamento dei materiali costituiti da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e sottostruttura portante metallica. Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro. [Rumore] Per la protezione degli addetti dall'esposizione a rumore predisporre: ‐ Barriere di protezione costituite da materiale fonoassorbente. ‐ Utilizzato di attrezzature o macchine con basse emissioni di rumore. ‐ Cabina insonorizzata per i mezzi meccanici. ‐ Segnaletica con richiamo del pericolo e delle prescrizioni.
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Lavorazione: Rimozione strutture portanti della copertura
Descrizione (Tipo di intervento)All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub fasi: ‐ puntellamento delle strutture della copertura da rimuovere o salvaguardare; ‐ rimozione delle strutture portanti della copertura (travi, capriate); ‐ sgombero macerie e stoccaggio nell'area adibita a rifiuti.
Rischi in riferimento alla lavorazione
Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metriCaduta di materiale dall'alto Elettrocuzione Lavori su coperture non percorribili Rumore
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Rumore] Le lavorazioni rumorose dovranno essere pianificate in modo da evitare lavorazioni contemporanee in zone adiacenti o limitrofe.
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]‐ Il ponteggio con relativa omologa ministeriale deve essere montato seguendo il libretto di montaggio e gli schemi contenuti nel Piano di montaggio, uso e smontaggio (PIMUS) redatto per quel specifico cantiere, con elementi che devono portare impressi il nome e il marchio del fabbricante. ‐ Il montaggio deve essere effettuato da una squadra composta da 2 montatori abilitati sotto la diretta sorveglianza di preposto formato. ‐ Le condizioni degli elementi devono essere verificati prima del montaggio e gli esiti dei controlli devono essere registrati. ‐ Il ponteggio deve essere ancorato all’opera servita, secondo la tipologia e il numero degli ancoraggi previsti dal libretto e/o dalla relazione di calcolo elaborata da un tecnico abilitato. ‐ Il ponteggio deve distare dall’opera servita massimo 20 cm, in caso contrario allestire il
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]Per la protezione dei lavoratori dalle cadute dall'alto predisporre: ‐ Ponte a torre su ruote (trabattelli) conforme alla norma UNI HD 1004. ‐ Parapetto normale con tavola fermapiede in legno a solaio o cornicione. ‐ Parapetto normale con elementi a tubi e giunti e tavola fermapiede a solaio o cornicione. ‐ Ponteggio di servizio a tubi e giunti con sottoponte di sicurezza a distanza non superiore a 2,50 metri. ‐ Ponte su cavalletti con impalcato in tavole di legno della sezione minima di 30 x 5 cm, poggiato su tre cavalletti, larghezza 90 cm e lunghezza 4 metri. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Caduta di materiale dall'alto] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché:
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parapetto anche sul lato interno o aggiungere una mensola a sbalzo per ridurre la distanza a meno di 20 cm. ‐ Per salire e scendere dal ponteggio utilizzare le scalette interne e le botole. ‐ Verificare prima dell’uso che ogni piano di lavoro sia completo di impalcato, parapetto, tavola fermapiede e cancelletto laterale. La parti non accessibili devono essere chiuse. ‐ Gli elementi del ponteggio non devono essere rimossi durante la fase di lavoro per facilitare le lavorazioni. ‐ Il programma lavori di allestimento deve essere compatibile con le condizioni climatiche. Immediata sospensione lavori in caso di eventi meteorici eccezionali. ‐ Le tavole costituenti il piano di calpestio di ponti, passerelle, andatoie ed impalcati di servizio, balconi di carico e castelli di tiro devono avere le fibre con andamento parallelo all'asse, spessore adeguato al carico da sopportare ed in ogni caso non minore di cm 5, e larghezza non minore di cm 30. Le tavole stesse non devono avere nodi passanti che riducano più del dieci per cento la sezione di resistenza. ‐ Nei lavori in cui non è possibile allestire apprestamenti deve essere realizzata una protezione costituita da tesatura di cavo metallico fra elementi strutturali per l’ancoraggio delle funi di trattenuta delle imbracature di sicurezza. ‐ I sistemi di protezione del bordo sulle coperture devono essere installati con l’ausilio di attrezzature specifiche (piattaforme o cestelli). ‐ Le reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 12631 devono essere montati da personale competente. In cantiere deve essere presente il manuale d’uso nel quale sono contenute tutte le informazioni
pianta che sui laterali.‐ Copertura di botole, asole e aperture nei solai con tavolato in legno. ‐ Protezione delle aperture verso il vuoto o vani. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 sotto la copertura e/o i lucernari. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 collegate alle armature provvisorie dei solai. ‐ Sistemi combinati costituiti da parapetti di trattenuta e reti di sicurezza integrati fra loro. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe A conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 10°. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe B conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 30°. ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Castelli di tiro per posizionare in quota e sostenere i mezzi di sollevamento dei materiali costituiti da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e sottostruttura portante metallica. ‐ Passerelle metalliche o in legno complete di parapetto e tavole fermapiede, per il collegamento di posti di lavoro a quote diverse allestire passerelle metalliche o in legno. Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo
‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone a rischio. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori a rischio. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di sollevamento materiali con altre attività di cantiere differenti. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di più attività di sollevamento con mezzi diversi nella stessa area. [Elettrocuzione] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Lavori su coperture non percorribili] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Rumore] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare
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necessarie a: a) montaggio, uso e smontaggio; b) cure e ispezioni; c) avvertenze per l’uso. ‐ Il Ponte a torre su ruote deve essere montato da personale competente secondo il manuale fornito dal fabbricante. Le ruote durante l’uso devono essere bloccate con gli stabilizzatori. La salita e la discesa deve essere interna impiegando le apposite scalette e botole. Durante la fase lavorativa il piano di lavoro deve essere protetto sui i 4 lati. Il ponte deve essere utilizzato secondo il manuale d’uso. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. [Caduta di materiale dall'alto] ‐ Le forche semplici possono essere utilizzati solo per operazioni di scarico dei materiali. ‐ Sospensione delle operazioni in caso di condizioni meteo che possono pregiudicare la sicurezza (forte vento, pioggia intensa). ‐ Manutenzione dei mezzi di sollevamento secondo le indicazioni del fabbricante e verifica periodica annuale. Gli esiti dei controlli e delle verifiche devono essere disponibili in cantiere. ‐ Controllo dell’integrità delle imbracature, funi e dei ganci di sollevamento. ‐ Controllo dell’integrità degli accessori di
di:‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro. [Caduta di materiale dall'alto] Per la protezione dei lavoratori dalla caduta di materiali sulle vie di transito o posti di lavoro predisporre: ‐ Impalcato di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e copertura con tavoloni. ‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, con struttura di supporto in tubolari metallici giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50 metri rispetto al piano orizzontale. ‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Delimitazione del perimetro esterno dell’area con rete plastificata o metallica arretrata di almeno 2 metri dal ponteggio o copertura. ‐ Canali di scarico a tubi telescopici per il getto dei materiali dall'alto. ‐ Per la movimentazione di tubazioni utilizzare bilanciere a trave predisposto per due punti o quattro di attacco regolabili in linea, funi o catene e ganci di sicurezza. ‐ Forca con gabbia per sollevamento di carichi unitari su pallets. ‐ Cassoni a sponde alte per il sollevamento di materiali minuti. ‐ Segregazione delle aree a rischio con transenne o reti plastificate. ‐ Segnaletica di sicurezza specifica del rischio per informare i lavoratori. ‐ Apparecchi di sollevamento adeguate ai carichi
quanto indicato nel piano.Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle aree ad elevata rumorosità. ‐ nessun lavoratore sostino in prossimità di zone con utilizzo di attrezzature rumorose. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività rumorose nella stessa area. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività ad elevata rumorosità con altre attività differenti nella stessa area.
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sollevamento (gabbie, bilancieri e cassoni).‐ Le operazioni di movimentazione di materiali con apparecchi di sollevamento fissi e mobili devono essere effettuati da personale abilitato e coadiuvati con l'ausilio di un preposto. ‐ Le attrezzature di movimentazione devono essere sottoposte a controlli iniziali e periodici secondo le indicazioni fornite dal costruttore e dalla normativa vigente. ‐ Per il getto dei materiali i canali devono avere i seguenti requisiti: a) imboccatura superiore protetta per evitare cadute accidentali di persone; b) ogni tronco inserito in quello inferiore; c) eventuali raccordi, adeguatamente rinforzati; d) ultimo tratto inclinato, fine di ridurre la velocità di fuoriuscita del materiale; e) estremità inferiore sufficientemente lontana dalla struttura e dai ponti di servizio; deve inoltre essere posta ad altezza tale da evitare la formazione di polvere o di pericolosi rimbalzi di materiale; f) estremità inferiore posta ad altezza non superiore ai due metri dal piano di raccolta, [Elettrocuzione] ‐ I lavori su parti in tensioni o in prossimità di parti in tensione devono essere effettuati solo da personale competente sotto la diretta sorveglianza di un preposto. ‐ Disattivare le parti in tensione e bloccare l’apertura del quadro per evitare attivazioni non autorizzati. ‐ Verificare l'integrità delle prese, prolunghe e spine. [Lavori su coperture non percorribili] ‐ Il perimetro esterno della copertura deve essere
da sollevare : gru a torre, autogrù, gru su autocarro o carrelli semoventi a braccio telescopico. [Elettrocuzione] Per la protezione dei lavoratori dal rischio di elettrocuzione predisporre: ‐ Segregazioni delle aree di lavoro in cui sono presenti parti attive non protette con recinzione per impedire l'accesso ai non addetti ai lavori. ‐ Quadro elettrico generale e sottoquadri con prese interbloccate IP65 protette da magnete‐termico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI 17‐13/4 e norme tecniche pertinenti. ‐ Collegamento all’impianto di terra di cantiere delle attrezzature elettriche fisse, del quadro generale e dei sottoquadri. ‐ Schermatura delle parti attive con involucri o barriere, qualora non sia possibile la messa fuori tensione dell’impianto. ‐ Attrezzature isolanti per lavori su parti in tensione. ‐ Attrezzature elettriche portatili con marcatura IMQ e doppio isolamento e conformi alle norme vigenti in materia di sicurezza elettrica. ‐ Prolunghe, prese, spine, cavi, adattatori e materiale elettrico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI o norme tecniche pertinenti. ‐ Attrezzature elettriche portatili con tensione non superiore a 50 Volt verso terra per lavori in luoghi bagnati. [Lavori su coperture non percorribili] Per la protezione dei lavoratori dalla caduta da superfici di copertura di resistenza limitata
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sempre protetto con ponteggio al piano o con regolare parapetto al cornicione fino alla completa ultimazione dei lavori. ‐ L'impalcato si sicurezza sotto la copertura deve essere allestito con altezza tale da ridurre la caduta inferiore a 2 metri e deve rimanere fino alla completa ultimazione dei lavori. ‐ Per l’esecuzione di lavori non previsti, di limitata entità e localizzati, qualora le opere provvisionali siano già state rimosse, è necessario operare utilizzando un idoneo sistema anticaduta personale. ‐ Per manti di copertura costituiti da elementi piccoli (tegole in cotto o in cemento) utilizzare andatoie per ripartire il carico sull’orditura sottostante. ‐ Per manti di copertura costituiti da elementi di maggiore dimensione non portanti (lastre in fibrocemento, ecc.), utilizzare passerelle, è realizzare impalcato sottostante presenza di intavolati o reti. ‐ Le eventuali aperture lasciate nelle coperture per la creazione di lucernari devono essere protette: con barriere perimetrali, coperte con tavoloni, provvisti di impalcati o reti sottostanti, fino alla posa in opera della copertura definitiva. ‐ In presenza di condizioni meteo avverse (pioggia, vento, nevicate, gelo, nebbia) sospendere le lavorazioni sulla copertura. Prima di riprendere i lavori verificare gli apprestamenti. ‐ Nei lavori in cui non è possibile allestire apprestamenti deve essere realizzata una protezione costituita da tesatura di cavo metallico fra elementi strutturali per l’ancoraggio delle funi di trattenuta delle imbracature di sicurezza. ‐ I sistemi di protezione del bordo sulle coperture devono essere installati con l’ausilio di attrezzature specifiche (piattaforme o cestelli).
predisporre: ‐ Impalcati di protezione sottostanti che riducano la caduta a meno di 2 metri. ‐ Reti di sicurezza conforme alla norma UNI EN UNI EN 1263‐2003 da posizionare sotto la copertura e/o i lucernari. ‐ Coperture antisfondamento in legno o griglie metalliche da posizionare sopra lucernari o aperture. Per la protezione dei lavoratori dalle cadute dai bordi della copertura predisporre: ‐ Ponteggio a tubi e giunti, impalcati in legno e parapetti di altezza oltre 1,20 dal piano di gronda con tavole fermapiede. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali e parapetti di trattenuta di altezza oltre 1,20 dal piano di gronda. ‐ Per i tetti con un’inclinazione fino a 10° si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installato un sistema di protezione dei bordi di classe A conforme alla norma EN 13374 e se tutti i lavori possono essere eseguiti all’interno di questa protezione. ‐ Sui tetti con un’inclinazione tra 10° e 30° si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installato un sistema di protezione dei bordi di classe B conforme alla norma EN 13374 e se tutti i lavori possono essere eseguiti all’interno di questa protezione. ‐ Sui tetti con un’inclinazione superiore a 30° e 45°,si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installato un sistema di protezione dei bordi di classe C e se tutti i lavori possono essere eseguiti
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‐ Le reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 12631 devono essere montati da personale competente. In cantiere deve essere presente il manuale d’uso nel quale sono contenute tutte le informazioni necessarie a: a) montaggio, uso e smontaggio; b) cure e ispezioni; c) avvertenze per l’uso. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. [Rumore] ‐ Non eseguire lavori rumorose contemporaneamente nella stessa area. ‐ Ubicazione delle attrezzature rumorose lontano da vie di passaggio. ‐ Vigilare sull’uso degli otoprotettori.
all’interno di questa protezione.‐ Sui tetti con un'inclinazione superiore a 45° indipendentemente dall’altezza della gronda, i lavori possono essere effettuati soltanto a partire da un ponteggio o da piattaforme di lavoro mobili. ‐ Sui tetti si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installata una rete di protezione anticadute di Tipo S conforme alla norma UNI EN UNI EN 1263‐2003 da posizionare sotto la copertura e/o i lucernari. Per impedire la caduta durante il sollevamento dei materiali in copertura predisporre: ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Castelli di tiro per posizionare in quota e sostenere i mezzi di sollevamento dei materiali costituiti da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e sottostruttura portante metallica. Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro. [Rumore] Per la protezione degli addetti dall'esposizione a rumore predisporre:
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‐ Barriere di protezione costituite da materiale fonoassorbente. ‐ Utilizzato di attrezzature o macchine con basse emissioni di rumore. ‐ Cabina insonorizzata per i mezzi meccanici. ‐ Segnaletica con richiamo del pericolo e delle prescrizioni.
Lavorazione: Rimozioni e ripristini
Descrizione (Tipo di intervento)All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub fasi: ‐ Sollevamento e trasporto dei materiali; ‐ Confezione malte; ‐ Pulizia delle superfici esterne (idropuliture ‐ sabbiature); ‐ Ripristini minori e rappezzi; ‐ Manutenzione opere in ferro; ‐ Stesura malte e vernici.
Rischi in riferimento alla lavorazione
Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metriCaduta di materiale dall'alto Elettrocuzione Rischi da demolizioni estese Rumore
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Rumore] Le lavorazioni rumorose dovranno essere pianificate in modo da evitare lavorazioni contemporanee in zone adiacenti o limitrofe.
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]‐ Il ponteggio con relativa omologa ministeriale deve essere montato seguendo il libretto di montaggio e gli schemi contenuti nel Piano di montaggio, uso e smontaggio (PIMUS) redatto per quel specifico cantiere, con elementi che devono portare impressi il nome e il marchio del fabbricante. ‐ Il montaggio deve essere effettuato da una
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]Per la protezione dei lavoratori dalle cadute dall'alto predisporre: ‐ Ponte a torre su ruote (trabattelli) conforme alla norma UNI HD 1004. ‐ Parapetto normale con tavola fermapiede in legno a solaio o cornicione. ‐ Parapetto normale con elementi a tubi e giunti
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano.
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squadra composta da 2 montatori abilitati sotto la diretta sorveglianza di preposto formato. ‐ Le condizioni degli elementi devono essere verificati prima del montaggio e gli esiti dei controlli devono essere registrati. ‐ Il ponteggio deve essere ancorato all’opera servita, secondo la tipologia e il numero degli ancoraggi previsti dal libretto e/o dalla relazione di calcolo elaborata da un tecnico abilitato. ‐ Il ponteggio deve distare dall’opera servita massimo 20 cm, in caso contrario allestire il parapetto anche sul lato interno o aggiungere una mensola a sbalzo per ridurre la distanza a meno di 20 cm. ‐ Per salire e scendere dal ponteggio utilizzare le scalette interne e le botole. ‐ Verificare prima dell’uso che ogni piano di lavoro sia completo di impalcato, parapetto, tavola fermapiede e cancelletto laterale. La parti non accessibili devono essere chiuse. ‐ Gli elementi del ponteggio non devono essere rimossi durante la fase di lavoro per facilitare le lavorazioni. ‐ Il programma lavori di allestimento deve essere compatibile con le condizioni climatiche. Immediata sospensione lavori in caso di eventi meteorici eccezionali. ‐ Le tavole costituenti il piano di calpestio di ponti, passerelle, andatoie ed impalcati di servizio, balconi di carico e castelli di tiro devono avere le fibre con andamento parallelo all'asse, spessore adeguato al carico da sopportare ed in ogni caso non minore di cm 5, e larghezza non minore di cm 30. Le tavole stesse non devono avere nodi passanti che riducano più del dieci per cento la sezione di resistenza. ‐ Nei lavori in cui non è possibile allestire apprestamenti deve essere realizzata una
e tavola fermapiede a solaio o cornicione.‐ Ponteggio di servizio a tubi e giunti con sottoponte di sicurezza a distanza non superiore a 2,50 metri. ‐ Ponte su cavalletti con impalcato in tavole di legno della sezione minima di 30 x 5 cm, poggiato su tre cavalletti, larghezza 90 cm e lunghezza 4 metri. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali. ‐ Copertura di botole, asole e aperture nei solai con tavolato in legno. ‐ Protezione delle aperture verso il vuoto o vani. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 sotto la copertura e/o i lucernari. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 collegate alle armature provvisorie dei solai. ‐ Sistemi combinati costituiti da parapetti di trattenuta e reti di sicurezza integrati fra loro. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe A conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 10°. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe B conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 30°. ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Castelli di tiro per posizionare in quota e sostenere i mezzi di sollevamento dei materiali
[Caduta di materiale dall'alto] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone a rischio. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori a rischio. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di sollevamento materiali con altre attività di cantiere differenti. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di più attività di sollevamento con mezzi diversi nella stessa area. [Elettrocuzione] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Rischi da demolizioni estese] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere
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protezione costituita da tesatura di cavo metallico fra elementi strutturali per l’ancoraggio delle funi di trattenuta delle imbracature di sicurezza. ‐ I sistemi di protezione del bordo sulle coperture devono essere installati con l’ausilio di attrezzature specifiche (piattaforme o cestelli). ‐ Le reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 12631 devono essere montati da personale competente. In cantiere deve essere presente il manuale d’uso nel quale sono contenute tutte le informazioni necessarie a: a) montaggio, uso e smontaggio; b) cure e ispezioni; c) avvertenze per l’uso. ‐ Il Ponte a torre su ruote deve essere montato da personale competente secondo il manuale fornito dal fabbricante. Le ruote durante l’uso devono essere bloccate con gli stabilizzatori. La salita e la discesa deve essere interna impiegando le apposite scalette e botole. Durante la fase lavorativa il piano di lavoro deve essere protetto sui i 4 lati. Il ponte deve essere utilizzato secondo il manuale d’uso. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. [Caduta di materiale dall'alto] ‐ Le forche semplici possono essere utilizzati solo
costituiti da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e sottostruttura portante metallica. ‐ Passerelle metalliche o in legno complete di parapetto e tavole fermapiede, per il collegamento di posti di lavoro a quote diverse allestire passerelle metalliche o in legno. Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro. [Caduta di materiale dall'alto] Per la protezione dei lavoratori dalla caduta di materiali sulle vie di transito o posti di lavoro predisporre: ‐ Impalcato di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e copertura con tavoloni. ‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, con struttura di supporto in tubolari metallici giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50 metri rispetto al piano orizzontale. ‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Delimitazione del perimetro esterno dell’area con rete plastificata o metallica arretrata di almeno 2 metri dal ponteggio o copertura. ‐ Canali di scarico a tubi telescopici per il getto dei materiali dall'alto. ‐ Per la movimentazione di tubazioni utilizzare bilanciere a trave predisposto per due punti o
dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone di demolizione. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori di demolizione. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di demolizioni e altre attività manuali differenti. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di demolizioni su piani o pareti limitrofe. ‐ nessun lavoratore transiti o sosti nelle zone di carico o scarico dei materiali. [Rumore] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle aree ad elevata rumorosità. ‐ nessun lavoratore sostino in prossimità di zone con utilizzo di attrezzature rumorose. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività rumorose nella stessa area. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività ad elevata rumorosità con altre attività differenti nella stessa area.
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per operazioni di scarico dei materiali.‐ Sospensione delle operazioni in caso di condizioni meteo che possono pregiudicare la sicurezza (forte vento, pioggia intensa). ‐ Manutenzione dei mezzi di sollevamento secondo le indicazioni del fabbricante e verifica periodica annuale. Gli esiti dei controlli e delle verifiche devono essere disponibili in cantiere. ‐ Controllo dell’integrità delle imbracature, funi e dei ganci di sollevamento. ‐ Controllo dell’integrità degli accessori di sollevamento (gabbie, bilancieri e cassoni). ‐ Le operazioni di movimentazione di materiali con apparecchi di sollevamento fissi e mobili devono essere effettuati da personale abilitato e coadiuvati con l'ausilio di un preposto. ‐ Le attrezzature di movimentazione devono essere sottoposte a controlli iniziali e periodici secondo le indicazioni fornite dal costruttore e dalla normativa vigente. ‐ Per il getto dei materiali i canali devono avere i seguenti requisiti: a) imboccatura superiore protetta per evitare cadute accidentali di persone; b) ogni tronco inserito in quello inferiore; c) eventuali raccordi, adeguatamente rinforzati; d) ultimo tratto inclinato, fine di ridurre la velocità di fuoriuscita del materiale; e) estremità inferiore sufficientemente lontana dalla struttura e dai ponti di servizio; deve inoltre essere posta ad altezza tale da evitare la formazione di polvere o di pericolosi rimbalzi di materiale; f) estremità inferiore posta ad altezza non superiore ai due metri dal piano di raccolta, [Elettrocuzione]
quattro di attacco regolabili in linea, funi o catene e ganci di sicurezza. ‐ Forca con gabbia per sollevamento di carichi unitari su pallets. ‐ Cassoni a sponde alte per il sollevamento di materiali minuti. ‐ Segregazione delle aree a rischio con transenne o reti plastificate. ‐ Segnaletica di sicurezza specifica del rischio per informare i lavoratori. ‐ Apparecchi di sollevamento adeguate ai carichi da sollevare : gru a torre, autogrù, gru su autocarro o carrelli semoventi a braccio telescopico. [Elettrocuzione] Per la protezione dei lavoratori dal rischio di elettrocuzione predisporre: ‐ Segregazioni delle aree di lavoro in cui sono presenti parti attive non protette con recinzione per impedire l'accesso ai non addetti ai lavori. ‐ Quadro elettrico generale e sottoquadri con prese interbloccate IP65 protette da magnete‐termico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI 17‐13/4 e norme tecniche pertinenti. ‐ Collegamento all’impianto di terra di cantiere delle attrezzature elettriche fisse, del quadro generale e dei sottoquadri. ‐ Schermatura delle parti attive con involucri o barriere, qualora non sia possibile la messa fuori tensione dell’impianto. ‐ Attrezzature isolanti per lavori su parti in tensione. ‐ Attrezzature elettriche portatili con marcatura IMQ e doppio isolamento e conformi alle norme vigenti in materia di sicurezza elettrica.
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‐ I lavori su parti in tensioni o in prossimità di parti in tensione devono essere effettuati solo da personale competente sotto la diretta sorveglianza di un preposto. ‐ Disattivare le parti in tensione e bloccare l’apertura del quadro per evitare attivazioni non autorizzati. ‐ Verificare l'integrità delle prese, prolunghe e spine. [Rischi da demolizioni estese] ‐La successione dei lavori di demolizione deve risultare da apposito programma integrato o allegato al Piano Operativo di Sicurezza (POS). ‐ Gli interventi di puntellamento e rafforzamento di strutture di cui non si conosce il comportamento statico deve essere oggetto di una progettazione esecutiva. ‐Le opere di rinforzo devono essere eseguite dal basso verso l'alto, e cioè al contrario delle demolizioni, che procedono sempre dall'alto verso il basso, e sono in genere costituite da putrelle e ponteggi: queste debbono sempre essere calcolate da un progettista. ‐ Segnalazione/interdizione delle aree oggetto di demolizione, in particolare ai piani sottostanti i solai oggetto della demolizione. ‐ Disattivare tutti gli impianti presenti all’interno del fabbricato. ‐ Le operazioni di demolizione devono essere svolte sotto la diretta sorveglianza di un preposto. ‐ E’ vietata la demolizione manuale di muri aventi altezza superiore ai 2 m senza l’ausilio di ponti di servizio. ‐ Per demolizioni manuali di pareti e muri: a) ponti su cavalletti fino a 2 metri. b) ponti a torre su ruote e scale con ruote per altezze fino a 6‐7.
‐ Prolunghe, prese, spine, cavi, adattatori e materiale elettrico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI o norme tecniche pertinenti. ‐ Attrezzature elettriche portatili con tensione non superiore a 50 Volt verso terra per lavori in luoghi bagnati. [Rischi da demolizioni estese] Durante le operazioni di demolizione con mezzi meccanici e manuali devono essere adottate misure atte ad impedire i rischi conseguenti. In particolare: a) Per l'accesso ai lavori in quota utilizzare in relazione al tipo di lavorazione adeguati apprestamenti: ‐ Ponteggio a tubi e giunti, impalcati in legno, parapetti con fermapiede, e sottoponte di servizio a distanza massima di 2,50 metri. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali e parapetti di trattenuta e tavola fermapiede. ‐ Ponte mobile su ruote completo di impalcato di lavoro, parapetto e scala interna di accesso conforme alla norma UNI HD 1004. ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Ponte su cavalletti con impalcato in legno, larghezza 90 cm, lunghezza 4 metri e minimo 3 cavalletti. ‐ Ponteggi a mensola con elementi a tubi e giunti
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c) ponteggio metallico prefabbricato per altezze superiore a 7 metri. ‐Le demolizioni con mezzi meccanici per trazione o spinta sono ammesse su parti isolate degli edifici, di altezza minore di 5 metri senza alcun intervento di manodopera sul manufatto compromesso dalla demolizione. ‐ La zona interessata dai lavori deve essere convenientemente delimitata, segnalata e sorvegliata. ‐ Verificare l’integrità degli impalcati e dei parapetti dei ponteggi prima di ogni inizio di attività sui medesimi ‐ Quando per esigenze di lavoro alcune opere provvisionali devono essere manomesse o rimosse, appena ultimate quelle lavorazioni è indispensabile ripristinare le protezioni facendo uso di appropriati sistemi di sicurezza. ‐ Evitare i depositi di materiale sui ponteggi esterni; quelli consentiti, necessari per l’andamento del lavoro, non devono eccedere in altezza la tavola fermapiede n ‐ Non sovraccaricare i ponti di servizio per lo scarico dei materiali che non devono diventare dei depositi. ‐ Tenere sgombri gli impalcati dei ponteggi e le zone di passaggio da materiali ed attrezzature non più in uso. ‐ Eseguire la pulizia dei posti di lavoro e di passaggio, accumulando il materiale di risulta per poterlo calare a terra convenientemente raccolto o imbracato. ‐ Le polveri che si sviluppano nel corso delle demolizioni devono essere ridotte bagnando i detriti giornalmente più volte nel periodo estivo o in presenza di forte vento. ‐ I rifiuti costituiti da materiale proveniente dalle demolizioni devono essere smaltiti ogni 3 mesi
e piani di lavoro in legno (ponte e sottoponte). Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro. Le cadute di persone dall'alto durante le lavorazioni di demolizione da aperture sui muri, nei solai, nei vani prospicienti il vuoto devono essere protetti con: ‐ Sistemi di protezione del bordo di classe A conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 10°. ‐ Copertura di botole, asole e aperture nei solai con tavolato in legno. c) Il crollo totale o parziale delle strutture in demolizione deve essere impedito con misure adatte a garantire la stabilità, in particolare con elementi di puntellamento e rafforzamento di pareti portanti, solai, architravi, rampe di scale, muri perimetrali, fondazioni secondo le indicazioni progettuali impartite dalla direzione lavori. d) La caduta di detriti o materiali minuti sulle le vie di passaggio o di lavoro deve essere impedito con misure atte impedire i rischi conseguenti. In particolare ‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Canali di scarico macerie collegati direttamente
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indipendentemente dalla quantità, oppure quando il quantitativo raggiunge i 20 mc. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. ‐Demolizione con mezzi meccanici. La demolizione di parti di strutture isolate aventi altezza minore di 5 metri può essere effettuata mediante rovesciamento graduale e senza strappi per trazione con funi o per spinta da parte di mezzi meccanici. La trazione deve avvenire da distanza non inferiore a 1,5 volte l’altezza del muro o del manufatto da abbattere, previo allontanamento di tutti gli operai. Il rovesciamento per spinta può essere effettuato per manufatti di altezza inferiore a 3 m con l’ausilio di puntelli per evitare il ritorno degli elementi stessi. ‐Demolizioni manuali: ‐La demolizioni di muri e pareti di altezza inferiore a 5 metri deve essere effettuata con ponti di servizio (ponti su cavalletti) indipendenti dall'opera da demolire. Per altezze sino a 6‐7 metri è possibile utilizzare ponte a torre su ruote o scala inclinata con ruote. Per demolizioni di muri e pareti di altezza maggiore è necessario utilizzare un ponteggio metallico.
su cassone scarrabile di raccolta macerie.‐ Tettoia di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e copertura con tavoloni. ‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, costituita da tavole in legno o metalliche con struttura di supporto in tubolari metallici giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50 metri rispetto al piano orizzontale. ‐ Il perimetro esterno dell'area deve essere delimitato con rete di recinzione metallica. ‐ Per le demolizioni controllate sono ammessi escavatori dotati di martello e cesoia in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla normativa vigente. ‐ Gli escavatori devono essere provvisti di cabina con dispositivi di protezione ROPS e FOPS. ‐ Per l'abbattimento delle polveri e il loro contenimento utilizzare cannoncini ad acqua per bagnatura materiali da demolire e detriti per abbattimento polveri. ‐ Per la protezione dei lavoratori dalle elevate emissioni di rumore, utilizzare attrezzature con bassa emissione di rumore e mezzi meccanici con cabina insonorizzata. All'interno delle aree di lavoro per la circolazione dei veicoli devono essere adottate misure atte ad impedire i rischi conseguenti. In particolare: ‐ Delimitare l’area operativa dei mezzi con rete plastificata e metallica. ‐ Predisporre percorsi e mezzi per il sicuro accesso ai posti di lavoro e per il rapido allontanamento.
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[Rumore] ‐ Non eseguire lavori rumorose contemporaneamente nella stessa area. ‐ Ubicazione delle attrezzature rumorose lontano da vie di passaggio. ‐ Vigilare sull’uso degli otoprotettori.
‐ I mezzi meccanici e di trasporto devono essere ben visibili mediante segnalatori acustici e lampeggianti durante le manovre e la fase operativa. [Rumore] Per la protezione degli addetti dall'esposizione a rumore predisporre: ‐ Barriere di protezione costituite da materiale fonoassorbente. ‐ Utilizzato di attrezzature o macchine con basse emissioni di rumore. ‐ Cabina insonorizzata per i mezzi meccanici. ‐ Segnaletica con richiamo del pericolo e delle prescrizioni.
Lavorazione: Demolizioni strutture non portanti parti esterne fabbricato
Descrizione (Tipo di intervento)All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub fasi: ‐ demolizione e rimozione di intonaci esterni; ‐ sgombero macerie e stoccaggio nell'area adibita a rifiuti.
Rischi in riferimento alla lavorazione
Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metriCaduta di materiale dall'alto Elettrocuzione Rischi da demolizioni estese Rumore
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Rumore] Le lavorazioni rumorose dovranno essere pianificate in modo da evitare lavorazioni contemporanee
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]‐ Il ponteggio con relativa omologa ministeriale deve essere montato seguendo il libretto di montaggio e gli schemi contenuti nel Piano di montaggio, uso e
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]Per la protezione dei lavoratori dalle cadute dall'alto predisporre: ‐ Ponte a torre su ruote (trabattelli) conforme
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria,
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in zone adiacenti o limitrofe. smontaggio (PIMUS) redatto per quel specifico cantiere, con elementi che devono portare impressi il nome e il marchio del fabbricante. ‐ Il montaggio deve essere effettuato da una squadra composta da 2 montatori abilitati sotto la diretta sorveglianza di preposto formato. ‐ Le condizioni degli elementi devono essere verificati prima del montaggio e gli esiti dei controlli devono essere registrati. ‐ Il ponteggio deve essere ancorato all’opera servita, secondo la tipologia e il numero degli ancoraggi previsti dal libretto e/o dalla relazione di calcolo elaborata da un tecnico abilitato. ‐ Il ponteggio deve distare dall’opera servita massimo 20 cm, in caso contrario allestire il parapetto anche sul lato interno o aggiungere una mensola a sbalzo per ridurre la distanza a meno di 20 cm. ‐ Per salire e scendere dal ponteggio utilizzare le scalette interne e le botole. ‐ Verificare prima dell’uso che ogni piano di lavoro sia completo di impalcato, parapetto, tavola fermapiede e cancelletto laterale. La parti non accessibili devono essere chiuse. ‐ Gli elementi del ponteggio non devono essere rimossi durante la fase di lavoro per facilitare le lavorazioni. ‐ Il programma lavori di allestimento deve essere compatibile con le condizioni climatiche. Immediata sospensione lavori in caso di eventi meteorici eccezionali. ‐ Le tavole costituenti il piano di calpestio di ponti, passerelle, andatoie ed impalcati di servizio, balconi di carico e castelli di tiro devono avere le fibre con andamento parallelo all'asse, spessore adeguato al carico da sopportare ed in ogni caso non minore di cm 5, e larghezza non minore di cm 30. Le tavole
alla norma UNI HD 1004.‐ Parapetto normale con tavola fermapiede in legno a solaio o cornicione. ‐ Parapetto normale con elementi a tubi e giunti e tavola fermapiede a solaio o cornicione. ‐ Ponteggio di servizio a tubi e giunti con sottoponte di sicurezza a distanza non superiore a 2,50 metri. ‐ Ponte su cavalletti con impalcato in tavole di legno della sezione minima di 30 x 5 cm, poggiato su tre cavalletti, larghezza 90 cm e lunghezza 4 metri. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali. ‐ Copertura di botole, asole e aperture nei solai con tavolato in legno. ‐ Protezione delle aperture verso il vuoto o vani. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 sotto la copertura e/o i lucernari. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 collegate alle armature provvisorie dei solai. ‐ Sistemi combinati costituiti da parapetti di trattenuta e reti di sicurezza integrati fra loro. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe A conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 10°. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe B conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 30°. ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su
che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Caduta di materiale dall'alto] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone a rischio. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori a rischio. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di sollevamento materiali con altre attività di cantiere differenti. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di più attività di sollevamento con mezzi diversi nella stessa area. [Elettrocuzione] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Rischi da demolizioni estese]
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stesse non devono avere nodi passanti che riducano più del dieci per cento la sezione di resistenza. ‐ Nei lavori in cui non è possibile allestire apprestamenti deve essere realizzata una protezione costituita da tesatura di cavo metallico fra elementi strutturali per l’ancoraggio delle funi di trattenuta delle imbracature di sicurezza. ‐ I sistemi di protezione del bordo sulle coperture devono essere installati con l’ausilio di attrezzature specifiche (piattaforme o cestelli). ‐ Le reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 12631 devono essere montati da personale competente. In cantiere deve essere presente il manuale d’uso nel quale sono contenute tutte le informazioni necessarie a: a) montaggio, uso e smontaggio; b) cure e ispezioni; c) avvertenze per l’uso. ‐ Il Ponte a torre su ruote deve essere montato da personale competente secondo il manuale fornito dal fabbricante. Le ruote durante l’uso devono essere bloccate con gli stabilizzatori. La salita e la discesa deve essere interna impiegando le apposite scalette e botole. Durante la fase lavorativa il piano di lavoro deve essere protetto sui i 4 lati. Il ponte deve essere utilizzato secondo il manuale d’uso. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e
ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Castelli di tiro per posizionare in quota e sostenere i mezzi di sollevamento dei materiali costituiti da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e sottostruttura portante metallica. ‐ Passerelle metalliche o in legno complete di parapetto e tavole fermapiede, per il collegamento di posti di lavoro a quote diverse allestire passerelle metalliche o in legno. Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro. [Caduta di materiale dall'alto] Per la protezione dei lavoratori dalla caduta di materiali sulle vie di transito o posti di lavoro predisporre: ‐ Impalcato di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e copertura con tavoloni. ‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, con struttura di supporto in tubolari metallici giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50 metri rispetto al piano orizzontale. ‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Delimitazione del perimetro esterno dell’area con rete plastificata o metallica arretrata di almeno 2 metri dal ponteggio o copertura.
Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone di demolizione. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori di demolizione. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di demolizioni e altre attività manuali differenti. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di demolizioni su piani o pareti limitrofe. ‐ nessun lavoratore transiti o sosti nelle zone di carico o scarico dei materiali. [Rumore] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle aree ad elevata rumorosità. ‐ nessun lavoratore sostino in prossimità di zone con utilizzo di attrezzature rumorose. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di
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parapetto di trattenuta. [Caduta di materiale dall'alto] ‐ Le forche semplici possono essere utilizzati solo per operazioni di scarico dei materiali. ‐ Sospensione delle operazioni in caso di condizioni meteo che possono pregiudicare la sicurezza (forte vento, pioggia intensa). ‐ Manutenzione dei mezzi di sollevamento secondo le indicazioni del fabbricante e verifica periodica annuale. Gli esiti dei controlli e delle verifiche devono essere disponibili in cantiere. ‐ Controllo dell’integrità delle imbracature, funi e dei ganci di sollevamento. ‐ Controllo dell’integrità degli accessori di sollevamento (gabbie, bilancieri e cassoni). ‐ Le operazioni di movimentazione di materiali con apparecchi di sollevamento fissi e mobili devono essere effettuati da personale abilitato e coadiuvati con l'ausilio di un preposto. ‐ Le attrezzature di movimentazione devono essere sottoposte a controlli iniziali e periodici secondo le indicazioni fornite dal costruttore e dalla normativa vigente. ‐ Per il getto dei materiali i canali devono avere i seguenti requisiti: a) imboccatura superiore protetta per evitare cadute accidentali di persone; b) ogni tronco inserito in quello inferiore; c) eventuali raccordi, adeguatamente rinforzati; d) ultimo tratto inclinato, fine di ridurre la velocità di fuoriuscita del materiale; e) estremità inferiore sufficientemente lontana dalla struttura e dai ponti di servizio; deve inoltre essere posta ad altezza tale da evitare la formazione di polvere o di pericolosi rimbalzi di materiale;
‐ Canali di scarico a tubi telescopici per il getto dei materiali dall'alto. ‐ Per la movimentazione di tubazioni utilizzare bilanciere a trave predisposto per due punti o quattro di attacco regolabili in linea, funi o catene e ganci di sicurezza. ‐ Forca con gabbia per sollevamento di carichi unitari su pallets. ‐ Cassoni a sponde alte per il sollevamento di materiali minuti. ‐ Segregazione delle aree a rischio con transenne o reti plastificate. ‐ Segnaletica di sicurezza specifica del rischio per informare i lavoratori. ‐ Apparecchi di sollevamento adeguate ai carichi da sollevare : gru a torre, autogrù, gru su autocarro o carrelli semoventi a braccio telescopico. [Elettrocuzione] Per la protezione dei lavoratori dal rischio di elettrocuzione predisporre: ‐ Segregazioni delle aree di lavoro in cui sono presenti parti attive non protette con recinzione per impedire l'accesso ai non addetti ai lavori. ‐ Quadro elettrico generale e sottoquadri con prese interbloccate IP65 protette da magnete‐termico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI 17‐13/4 e norme tecniche pertinenti. ‐ Collegamento all’impianto di terra di cantiere delle attrezzature elettriche fisse, del quadro generale e dei sottoquadri. ‐ Schermatura delle parti attive con involucri o barriere, qualora non sia possibile la messa fuori tensione dell’impianto. ‐ Attrezzature isolanti per lavori su parti in
attività rumorose nella stessa area. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività ad elevata rumorosità con altre attività differenti nella stessa area.
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f) estremità inferiore posta ad altezza non superiore ai due metri dal piano di raccolta, [Elettrocuzione] ‐ I lavori su parti in tensioni o in prossimità di parti in tensione devono essere effettuati solo da personale competente sotto la diretta sorveglianza di un preposto. ‐ Disattivare le parti in tensione e bloccare l’apertura del quadro per evitare attivazioni non autorizzati. ‐ Verificare l'integrità delle prese, prolunghe e spine. [Rischi da demolizioni estese] ‐La successione dei lavori di demolizione deve risultare da apposito programma integrato o allegato al Piano Operativo di Sicurezza (POS). ‐ Gli interventi di puntellamento e rafforzamento di strutture di cui non si conosce il comportamento statico deve essere oggetto di una progettazione esecutiva. ‐Le opere di rinforzo devono essere eseguite dal basso verso l'alto, e cioè al contrario delle demolizioni, che procedono sempre dall'alto verso il basso, e sono in genere costituite da putrelle e ponteggi: queste debbono sempre essere calcolate da un progettista. ‐ Segnalazione/interdizione delle aree oggetto di demolizione, in particolare ai piani sottostanti i solai oggetto della demolizione. ‐ Disattivare tutti gli impianti presenti all’interno del fabbricato. ‐ Le operazioni di demolizione devono essere svolte sotto la diretta sorveglianza di un preposto. ‐ E’ vietata la demolizione manuale di muri aventi altezza superiore ai 2 m senza l’ausilio di ponti di servizio.
tensione.‐ Attrezzature elettriche portatili con marcatura IMQ e doppio isolamento e conformi alle norme vigenti in materia di sicurezza elettrica. ‐ Prolunghe, prese, spine, cavi, adattatori e materiale elettrico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI o norme tecniche pertinenti. ‐ Attrezzature elettriche portatili con tensione non superiore a 50 Volt verso terra per lavori in luoghi bagnati. [Rischi da demolizioni estese] Durante le operazioni di demolizione con mezzi meccanici e manuali devono essere adottate misure atte ad impedire i rischi conseguenti. In particolare: a) Per l'accesso ai lavori in quota utilizzare in relazione al tipo di lavorazione adeguati apprestamenti: ‐ Ponteggio a tubi e giunti, impalcati in legno, parapetti con fermapiede, e sottoponte di servizio a distanza massima di 2,50 metri. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali e parapetti di trattenuta e tavola fermapiede. ‐ Ponte mobile su ruote completo di impalcato di lavoro, parapetto e scala interna di accesso conforme alla norma UNI HD 1004. ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati.
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‐ Per demolizioni manuali di pareti e muri:a) ponti su cavalletti fino a 2 metri. b) ponti a torre su ruote e scale con ruote per altezze fino a 6‐7. c) ponteggio metallico prefabbricato per altezze superiore a 7 metri. ‐Le demolizioni con mezzi meccanici per trazione o spinta sono ammesse su parti isolate degli edifici, di altezza minore di 5 metri senza alcun intervento di manodopera sul manufatto compromesso dalla demolizione. ‐ La zona interessata dai lavori deve essere convenientemente delimitata, segnalata e sorvegliata. ‐ Verificare l’integrità degli impalcati e dei parapetti dei ponteggi prima di ogni inizio di attività sui medesimi ‐ Quando per esigenze di lavoro alcune opere provvisionali devono essere manomesse o rimosse, appena ultimate quelle lavorazioni è indispensabile ripristinare le protezioni facendo uso di appropriati sistemi di sicurezza. ‐ Evitare i depositi di materiale sui ponteggi esterni; quelli consentiti, necessari per l’andamento del lavoro, non devono eccedere in altezza la tavola fermapiede n ‐ Non sovraccaricare i ponti di servizio per lo scarico dei materiali che non devono diventare dei depositi. ‐ Tenere sgombri gli impalcati dei ponteggi e le zone di passaggio da materiali ed attrezzature non più in uso. ‐ Eseguire la pulizia dei posti di lavoro e di passaggio, accumulando il materiale di risulta per poterlo calare a terra convenientemente raccolto o imbracato. ‐ Le polveri che si sviluppano nel corso delle demolizioni devono essere ridotte bagnando i detriti
‐ Ponte su cavalletti con impalcato in legno,larghezza 90 cm, lunghezza 4 metri e minimo 3 cavalletti. ‐ Ponteggi a mensola con elementi a tubi e giunti e piani di lavoro in legno (ponte e sottoponte). Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro. Le cadute di persone dall'alto durante le lavorazioni di demolizione da aperture sui muri, nei solai, nei vani prospicienti il vuoto devono essere protetti con: ‐ Sistemi di protezione del bordo di classe A conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 10°. ‐ Copertura di botole, asole e aperture nei solai con tavolato in legno. c) Il crollo totale o parziale delle strutture in demolizione deve essere impedito con misure adatte a garantire la stabilità, in particolare con elementi di puntellamento e rafforzamento di pareti portanti, solai, architravi, rampe di scale, muri perimetrali, fondazioni secondo le indicazioni progettuali impartite dalla direzione lavori. d) La caduta di detriti o materiali minuti sulle le vie di passaggio o di lavoro deve essere impedito con misure atte impedire i rischi conseguenti. In
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giornalmente più volte nel periodo estivo o in presenza di forte vento. ‐ I rifiuti costituiti da materiale proveniente dalle demolizioni devono essere smaltiti ogni 3 mesi indipendentemente dalla quantità, oppure quando il quantitativo raggiunge i 20 mc. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. ‐Demolizione con mezzi meccanici. La demolizione di parti di strutture isolate aventi altezza minore di 5 metri può essere effettuata mediante rovesciamento graduale e senza strappi per trazione con funi o per spinta da parte di mezzi meccanici. La trazione deve avvenire da distanza non inferiore a 1,5 volte l’altezza del muro o del manufatto da abbattere, previo allontanamento di tutti gli operai. Il rovesciamento per spinta può essere effettuato per manufatti di altezza inferiore a 3 m con l’ausilio di puntelli per evitare il ritorno degli elementi stessi. ‐Demolizioni manuali: ‐La demolizioni di muri e pareti di altezza inferiore a 5 metri deve essere effettuata con ponti di servizio (ponti su cavalletti) indipendenti dall'opera da demolire. Per altezze sino a 6‐7 metri è possibile utilizzare ponte a torre su ruote o scala inclinata con
particolare ‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Canali di scarico macerie collegati direttamente su cassone scarrabile di raccolta macerie. ‐ Tettoia di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e copertura con tavoloni. ‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, costituita da tavole in legno o metalliche con struttura di supporto in tubolari metallici giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50 metri rispetto al piano orizzontale. ‐ Il perimetro esterno dell'area deve essere delimitato con rete di recinzione metallica. ‐ Per le demolizioni controllate sono ammessi escavatori dotati di martello e cesoia in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla normativa vigente. ‐ Gli escavatori devono essere provvisti di cabina con dispositivi di protezione ROPS e FOPS. ‐ Per l'abbattimento delle polveri e il loro contenimento utilizzare cannoncini ad acqua per bagnatura materiali da demolire e detriti per abbattimento polveri. ‐ Per la protezione dei lavoratori dalle elevate emissioni di rumore, utilizzare attrezzature con bassa emissione di rumore e mezzi meccanici con cabina insonorizzata. All'interno delle aree di lavoro per la circolazione dei veicoli devono essere adottate misure atte ad impedire i rischi conseguenti. In particolare: ‐ Delimitare l’area operativa dei mezzi con rete
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ruote. Per demolizioni di muri e pareti di altezza maggiore è necessario utilizzare un ponteggio metallico. [Rumore] ‐ Non eseguire lavori rumorose contemporaneamente nella stessa area. ‐ Ubicazione delle attrezzature rumorose lontano da vie di passaggio. ‐ Vigilare sull’uso degli otoprotettori.
plastificata e metallica.‐ Predisporre percorsi e mezzi per il sicuro accesso ai posti di lavoro e per il rapido allontanamento. ‐ I mezzi meccanici e di trasporto devono essere ben visibili mediante segnalatori acustici e lampeggianti durante le manovre e la fase operativa. [Rumore] Per la protezione degli addetti dall'esposizione a rumore predisporre: ‐ Barriere di protezione costituite da materiale fonoassorbente. ‐ Utilizzato di attrezzature o macchine con basse emissioni di rumore. ‐ Cabina insonorizzata per i mezzi meccanici. ‐ Segnaletica con richiamo del pericolo e delle prescrizioni.
Lavorazione: Demolizioni strutture portanti parti esterne fabbricato
Descrizione (Tipo di intervento)All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub fasi: ‐ puntellamento delle strutture da demolire o salvaguardare; ‐ demolizione strutture portanti; ‐ sgombero macerie e stoccaggio nell'area adibita a rifiuti.
Rischi in riferimento alla lavorazione
Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metriCaduta di materiale dall'alto Elettrocuzione Rischi da demolizioni estese Rumore
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Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Rumore] Le lavorazioni rumorose dovranno essere pianificate in modo da evitare lavorazioni contemporanee in zone adiacenti o limitrofe.
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]‐ Il ponteggio con relativa omologa ministeriale deve essere montato seguendo il libretto di montaggio e gli schemi contenuti nel Piano di montaggio, uso e smontaggio (PIMUS) redatto per quel specifico cantiere, con elementi che devono portare impressi il nome e il marchio del fabbricante. ‐ Il montaggio deve essere effettuato da una squadra composta da 2 montatori abilitati sotto la diretta sorveglianza di preposto formato. ‐ Le condizioni degli elementi devono essere verificati prima del montaggio e gli esiti dei controlli devono essere registrati. ‐ Il ponteggio deve essere ancorato all’opera servita, secondo la tipologia e il numero degli ancoraggi previsti dal libretto e/o dalla relazione di calcolo elaborata da un tecnico abilitato. ‐ Il ponteggio deve distare dall’opera servita massimo 20 cm, in caso contrario allestire il parapetto anche sul lato interno o aggiungere una mensola a sbalzo per ridurre la distanza a meno di 20 cm. ‐ Per salire e scendere dal ponteggio utilizzare le scalette interne e le botole. ‐ Verificare prima dell’uso che ogni piano di lavoro sia completo di impalcato, parapetto, tavola fermapiede e cancelletto laterale. La parti non accessibili devono essere chiuse. ‐ Gli elementi del ponteggio non devono essere rimossi durante la fase di lavoro per facilitare le lavorazioni. ‐ Il programma lavori di allestimento deve essere compatibile con le condizioni climatiche. Immediata sospensione lavori in caso di eventi meteorici eccezionali. ‐ Le tavole costituenti il piano di calpestio di ponti,
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]Per la protezione dei lavoratori dalle cadute dall'alto predisporre: ‐ Ponte a torre su ruote (trabattelli) conforme alla norma UNI HD 1004. ‐ Parapetto normale con tavola fermapiede in legno a solaio o cornicione. ‐ Parapetto normale con elementi a tubi e giunti e tavola fermapiede a solaio o cornicione. ‐ Ponteggio di servizio a tubi e giunti con sottoponte di sicurezza a distanza non superiore a 2,50 metri. ‐ Ponte su cavalletti con impalcato in tavole di legno della sezione minima di 30 x 5 cm, poggiato su tre cavalletti, larghezza 90 cm e lunghezza 4 metri. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali. ‐ Copertura di botole, asole e aperture nei solai con tavolato in legno. ‐ Protezione delle aperture verso il vuoto o vani. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 sotto la copertura e/o i lucernari. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 collegate alle armature provvisorie dei solai. ‐ Sistemi combinati costituiti da parapetti di trattenuta e reti di sicurezza integrati fra loro. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe A conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 10°. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe B conformi alla
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Caduta di materiale dall'alto] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone a rischio. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori a rischio. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di sollevamento materiali con altre attività di cantiere differenti. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di più attività di sollevamento con mezzi diversi nella stessa area. [Elettrocuzione] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere
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passerelle, andatoie ed impalcati di servizio, balconi di carico e castelli di tiro devono avere le fibre con andamento parallelo all'asse, spessore adeguato al carico da sopportare ed in ogni caso non minore di cm 5, e larghezza non minore di cm 30. Le tavole stesse non devono avere nodi passanti che riducano più del dieci per cento la sezione di resistenza. ‐ Nei lavori in cui non è possibile allestire apprestamenti deve essere realizzata una protezione costituita da tesatura di cavo metallico fra elementi strutturali per l’ancoraggio delle funi di trattenuta delle imbracature di sicurezza. ‐ I sistemi di protezione del bordo sulle coperture devono essere installati con l’ausilio di attrezzature specifiche (piattaforme o cestelli). ‐ Le reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 12631 devono essere montati da personale competente. In cantiere deve essere presente il manuale d’uso nel quale sono contenute tutte le informazioni necessarie a: a) montaggio, uso e smontaggio; b) cure e ispezioni; c) avvertenze per l’uso. ‐ Il Ponte a torre su ruote deve essere montato da personale competente secondo il manuale fornito dal fabbricante. Le ruote durante l’uso devono essere bloccate con gli stabilizzatori. La salita e la discesa deve essere interna impiegando le apposite scalette e botole. Durante la fase lavorativa il piano di lavoro deve essere protetto sui i 4 lati. Il ponte deve essere utilizzato secondo il manuale d’uso. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti
norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 30°. ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Castelli di tiro per posizionare in quota e sostenere i mezzi di sollevamento dei materiali costituiti da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e sottostruttura portante metallica. ‐ Passerelle metalliche o in legno complete di parapetto e tavole fermapiede, per il collegamento di posti di lavoro a quote diverse allestire passerelle metalliche o in legno. Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro. [Caduta di materiale dall'alto] Per la protezione dei lavoratori dalla caduta di materiali sulle vie di transito o posti di lavoro predisporre: ‐ Impalcato di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e copertura con tavoloni. ‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, con struttura di supporto in tubolari metallici giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50 metri rispetto al piano orizzontale.
dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Rischi da demolizioni estese] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone di demolizione. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori di demolizione. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di demolizioni e altre attività manuali differenti. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di demolizioni su piani o pareti limitrofe. ‐ nessun lavoratore transiti o sosti nelle zone di carico o scarico dei materiali. [Rumore] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché:
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dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. [Caduta di materiale dall'alto] ‐ Le forche semplici possono essere utilizzati solo per operazioni di scarico dei materiali. ‐ Sospensione delle operazioni in caso di condizioni meteo che possono pregiudicare la sicurezza (forte vento, pioggia intensa). ‐ Manutenzione dei mezzi di sollevamento secondo le indicazioni del fabbricante e verifica periodica annuale. Gli esiti dei controlli e delle verifiche devono essere disponibili in cantiere. ‐ Controllo dell’integrità delle imbracature, funi e dei ganci di sollevamento. ‐ Controllo dell’integrità degli accessori di sollevamento (gabbie, bilancieri e cassoni). ‐ Le operazioni di movimentazione di materiali con apparecchi di sollevamento fissi e mobili devono essere effettuati da personale abilitato e coadiuvati con l'ausilio di un preposto. ‐ Le attrezzature di movimentazione devono essere sottoposte a controlli iniziali e periodici secondo le indicazioni fornite dal costruttore e dalla normativa vigente. ‐ Per il getto dei materiali i canali devono avere i seguenti requisiti: a) imboccatura superiore protetta per evitare cadute accidentali di persone; b) ogni tronco inserito in quello inferiore; c) eventuali raccordi, adeguatamente rinforzati; d) ultimo tratto inclinato, fine di ridurre la velocità
‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Delimitazione del perimetro esterno dell’area con rete plastificata o metallica arretrata di almeno 2 metri dal ponteggio o copertura. ‐ Canali di scarico a tubi telescopici per il getto dei materiali dall'alto. ‐ Per la movimentazione di tubazioni utilizzare bilanciere a trave predisposto per due punti o quattro di attacco regolabili in linea, funi o catene e ganci di sicurezza. ‐ Forca con gabbia per sollevamento di carichi unitari su pallets. ‐ Cassoni a sponde alte per il sollevamento di materiali minuti. ‐ Segregazione delle aree a rischio con transenne o reti plastificate. ‐ Segnaletica di sicurezza specifica del rischio per informare i lavoratori. ‐ Apparecchi di sollevamento adeguate ai carichi da sollevare : gru a torre, autogrù, gru su autocarro o carrelli semoventi a braccio telescopico. [Elettrocuzione] Per la protezione dei lavoratori dal rischio di elettrocuzione predisporre: ‐ Segregazioni delle aree di lavoro in cui sono presenti parti attive non protette con recinzione per impedire l'accesso ai non addetti ai lavori. ‐ Quadro elettrico generale e sottoquadri con prese interbloccate IP65 protette da magnete‐termico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI 17‐13/4 e norme tecniche pertinenti. ‐ Collegamento all’impianto di terra di cantiere delle attrezzature elettriche fisse, del quadro
‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle aree ad elevata rumorosità. ‐ nessun lavoratore sostino in prossimità di zone con utilizzo di attrezzature rumorose. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività rumorose nella stessa area. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività ad elevata rumorosità con altre attività differenti nella stessa area.
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di fuoriuscita del materiale;e) estremità inferiore sufficientemente lontana dalla struttura e dai ponti di servizio; deve inoltre essere posta ad altezza tale da evitare la formazione di polvere o di pericolosi rimbalzi di materiale; f) estremità inferiore posta ad altezza non superiore ai due metri dal piano di raccolta, [Elettrocuzione] ‐ I lavori su parti in tensioni o in prossimità di parti in tensione devono essere effettuati solo da personale competente sotto la diretta sorveglianza di un preposto. ‐ Disattivare le parti in tensione e bloccare l’apertura del quadro per evitare attivazioni non autorizzati. ‐ Verificare l'integrità delle prese, prolunghe e spine. [Rischi da demolizioni estese] ‐La successione dei lavori di demolizione deve risultare da apposito programma integrato o allegato al Piano Operativo di Sicurezza (POS). ‐ Gli interventi di puntellamento e rafforzamento di strutture di cui non si conosce il comportamento statico deve essere oggetto di una progettazione esecutiva. ‐Le opere di rinforzo devono essere eseguite dal basso verso l'alto, e cioè al contrario delle demolizioni, che procedono sempre dall'alto verso il basso, e sono in genere costituite da putrelle e ponteggi: queste debbono sempre essere calcolate da un progettista. ‐ Segnalazione/interdizione delle aree oggetto di demolizione, in particolare ai piani sottostanti i solai oggetto della demolizione. ‐ Disattivare tutti gli impianti presenti all’interno del fabbricato.
generale e dei sottoquadri.‐ Schermatura delle parti attive con involucri o barriere, qualora non sia possibile la messa fuori tensione dell’impianto. ‐ Attrezzature isolanti per lavori su parti in tensione. ‐ Attrezzature elettriche portatili con marcatura IMQ e doppio isolamento e conformi alle norme vigenti in materia di sicurezza elettrica. ‐ Prolunghe, prese, spine, cavi, adattatori e materiale elettrico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI o norme tecniche pertinenti. ‐ Attrezzature elettriche portatili con tensione non superiore a 50 Volt verso terra per lavori in luoghi bagnati. [Rischi da demolizioni estese] Durante le operazioni di demolizione con mezzi meccanici e manuali devono essere adottate misure atte ad impedire i rischi conseguenti. In particolare: a) Per l'accesso ai lavori in quota utilizzare in relazione al tipo di lavorazione adeguati apprestamenti: ‐ Ponteggio a tubi e giunti, impalcati in legno, parapetti con fermapiede, e sottoponte di servizio a distanza massima di 2,50 metri. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali e parapetti di trattenuta e tavola fermapiede. ‐ Ponte mobile su ruote completo di impalcato di lavoro, parapetto e scala interna di accesso conforme alla norma UNI HD 1004. ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo
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‐ Le operazioni di demolizione devono essere svolte sotto la diretta sorveglianza di un preposto. ‐ E’ vietata la demolizione manuale di muri aventi altezza superiore ai 2 m senza l’ausilio di ponti di servizio. ‐ Per demolizioni manuali di pareti e muri: a) ponti su cavalletti fino a 2 metri. b) ponti a torre su ruote e scale con ruote per altezze fino a 6‐7. c) ponteggio metallico prefabbricato per altezze superiore a 7 metri. ‐Le demolizioni con mezzi meccanici per trazione o spinta sono ammesse su parti isolate degli edifici, di altezza minore di 5 metri senza alcun intervento di manodopera sul manufatto compromesso dalla demolizione. ‐ La zona interessata dai lavori deve essere convenientemente delimitata, segnalata e sorvegliata. ‐ Verificare l’integrità degli impalcati e dei parapetti dei ponteggi prima di ogni inizio di attività sui medesimi ‐ Quando per esigenze di lavoro alcune opere provvisionali devono essere manomesse o rimosse, appena ultimate quelle lavorazioni è indispensabile ripristinare le protezioni facendo uso di appropriati sistemi di sicurezza. ‐ Evitare i depositi di materiale sui ponteggi esterni; quelli consentiti, necessari per l’andamento del lavoro, non devono eccedere in altezza la tavola fermapiede n ‐ Non sovraccaricare i ponti di servizio per lo scarico dei materiali che non devono diventare dei depositi. ‐ Tenere sgombri gli impalcati dei ponteggi e le zone di passaggio da materiali ed attrezzature non più in uso. ‐ Eseguire la pulizia dei posti di lavoro e di
dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Ponte su cavalletti con impalcato in legno, larghezza 90 cm, lunghezza 4 metri e minimo 3 cavalletti. ‐ Ponteggi a mensola con elementi a tubi e giunti e piani di lavoro in legno (ponte e sottoponte). Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro. Le cadute di persone dall'alto durante le lavorazioni di demolizione da aperture sui muri, nei solai, nei vani prospicienti il vuoto devono essere protetti con: ‐ Sistemi di protezione del bordo di classe A conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 10°. ‐ Copertura di botole, asole e aperture nei solai con tavolato in legno. c) Il crollo totale o parziale delle strutture in demolizione deve essere impedito con misure adatte a garantire la stabilità, in particolare con elementi di puntellamento e rafforzamento di pareti portanti, solai, architravi, rampe di scale, muri perimetrali, fondazioni secondo le indicazioni progettuali impartite dalla direzione
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passaggio, accumulando il materiale di risulta per poterlo calare a terra convenientemente raccolto o imbracato. ‐ Le polveri che si sviluppano nel corso delle demolizioni devono essere ridotte bagnando i detriti giornalmente più volte nel periodo estivo o in presenza di forte vento. ‐ I rifiuti costituiti da materiale proveniente dalle demolizioni devono essere smaltiti ogni 3 mesi indipendentemente dalla quantità, oppure quando il quantitativo raggiunge i 20 mc. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. ‐Demolizione con mezzi meccanici. La demolizione di parti di strutture isolate aventi altezza minore di 5 metri può essere effettuata mediante rovesciamento graduale e senza strappi per trazione con funi o per spinta da parte di mezzi meccanici. La trazione deve avvenire da distanza non inferiore a 1,5 volte l’altezza del muro o del manufatto da abbattere, previo allontanamento di tutti gli operai. Il rovesciamento per spinta può essere effettuato per manufatti di altezza inferiore a 3 m con l’ausilio di puntelli per evitare il ritorno degli elementi stessi. ‐Demolizioni manuali:
lavori. d) La caduta di detriti o materiali minuti sulle le vie di passaggio o di lavoro deve essere impedito con misure atte impedire i rischi conseguenti. In particolare ‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Canali di scarico macerie collegati direttamente su cassone scarrabile di raccolta macerie. ‐ Tettoia di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e copertura con tavoloni. ‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, costituita da tavole in legno o metalliche con struttura di supporto in tubolari metallici giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50 metri rispetto al piano orizzontale. ‐ Il perimetro esterno dell'area deve essere delimitato con rete di recinzione metallica. ‐ Per le demolizioni controllate sono ammessi escavatori dotati di martello e cesoia in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla normativa vigente. ‐ Gli escavatori devono essere provvisti di cabina con dispositivi di protezione ROPS e FOPS. ‐ Per l'abbattimento delle polveri e il loro contenimento utilizzare cannoncini ad acqua per bagnatura materiali da demolire e detriti per abbattimento polveri. ‐ Per la protezione dei lavoratori dalle elevate emissioni di rumore, utilizzare attrezzature con bassa emissione di rumore e mezzi meccanici con cabina insonorizzata.
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‐La demolizioni di muri e pareti di altezza inferiore a 5 metri deve essere effettuata con ponti di servizio (ponti su cavalletti) indipendenti dall'opera da demolire. Per altezze sino a 6‐7 metri è possibile utilizzare ponte a torre su ruote o scala inclinata con ruote. Per demolizioni di muri e pareti di altezza maggiore è necessario utilizzare un ponteggio metallico. [Rumore] ‐ Non eseguire lavori rumorose contemporaneamente nella stessa area. ‐ Ubicazione delle attrezzature rumorose lontano da vie di passaggio. ‐ Vigilare sull’uso degli otoprotettori.
All'interno delle aree di lavoro per la circolazione dei veicoli devono essere adottate misure atte ad impedire i rischi conseguenti. In particolare: ‐ Delimitare l’area operativa dei mezzi con rete plastificata e metallica. ‐ Predisporre percorsi e mezzi per il sicuro accesso ai posti di lavoro e per il rapido allontanamento. ‐ I mezzi meccanici e di trasporto devono essere ben visibili mediante segnalatori acustici e lampeggianti durante le manovre e la fase operativa. [Rumore] Per la protezione degli addetti dall'esposizione a rumore predisporre: ‐ Barriere di protezione costituite da materiale fonoassorbente. ‐ Utilizzato di attrezzature o macchine con basse emissioni di rumore. ‐ Cabina insonorizzata per i mezzi meccanici. ‐ Segnaletica con richiamo del pericolo e delle prescrizioni.
Lavorazione: Demolizioni manuali e con piccoli mezzi
Descrizione (Tipo di intervento)Le attività contemplate nella fase lavorativa in oggetto sono: ‐ Formazione piattaforme e piani di lavoro; ‐ Demolizioni e rimozione materiali di sovrastrutture e strutture non portanti; ‐ Rafforzamenti e risanamenti provvisori, puntellamenti strutture da salvaguardare; ‐ Demolizioni strutture portanti; ‐ Demolizioni meccanizzate con piccoli mezzi; ‐ Rimozione e sgombero macerie;
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‐ Protezione botole e asole.
Rischi in riferimento alla lavorazione
Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metriCaduta di materiale dall'alto Elettrocuzione Investimento da veicoli nell'area di cantiere Rischi da demolizioni estese Rumore
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri] Le demolizioni e le rimozioni delle macerie ai piani degli edifici devono essere precedute da una verifica della portata statica e dinamica dei solai, devono essere individuati i percorsi e transennate le zone pericolose come il perimetro esterno e le aperture interne. [Rumore] Le lavorazioni rumorose dovranno essere pianificate in modo da evitare lavorazioni contemporanee in zone adiacenti o limitrofe. Durante le operazioni che comportano una elevata rumorosità gli addetti devono fare uso dei DPI (cuffie, tappi auricolari), in conformità alle indicazioni del rapporto di valutazione del rumore, e le zone di intervento devono essere opportunamente perimetrate e segnalate con
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]Gli ancoraggi dei ponteggi esterni devono consentire di lasciare indipendente la parte relativa al settore di struttura da demolire. L’utilizzo delle imbracature per la demolizione di parti di costruzione come i solai deve essere fatto determinando accuratamente la collocazione e la tipologia dei punti e/o linee di ancoraggio; i lavoratori imbracati devono far uso anche di adeguate andatoie. Le attività di demolizioni degli orizzontamenti si devono svolgere per piani finiti. [Caduta di materiale dall'alto] ‐ Le forche semplici possono essere utilizzati solo per operazioni di scarico dei materiali. ‐ Sospensione delle operazioni in caso di condizioni meteo che possono pregiudicare la sicurezza (forte vento, pioggia intensa). ‐ Manutenzione dei mezzi di sollevamento secondo le indicazioni del fabbricante e verifica periodica annuale. Gli esiti dei controlli e delle verifiche devono essere disponibili in cantiere. ‐ Controllo dell’integrità delle imbracature, funi e dei ganci di sollevamento. ‐ Controllo dell’integrità degli accessori di
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]Per la protezione dei lavoratori dalle cadute dall'alto predisporre: ‐ Ponte a torre su ruote (trabattelli) conforme alla norma UNI HD 1004. ‐ Parapetto normale con tavola fermapiede in legno a solaio o cornicione. ‐ Parapetto normale con elementi a tubi e giunti e tavola fermapiede a solaio o cornicione. ‐ Ponteggio di servizio a tubi e giunti con sottoponte di sicurezza a distanza non superiore a 2,50 metri. ‐ Ponte su cavalletti con impalcato in tavole di legno della sezione minima di 30 x 5 cm, poggiato su tre cavalletti, larghezza 90 cm e lunghezza 4 metri. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali. ‐ Copertura di botole, asole e aperture nei solai con tavolato in legno. ‐ Protezione delle aperture verso il vuoto o vani. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 sotto la copertura e/o i lucernari. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Caduta di materiale dall'alto] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone a rischio. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori a rischio. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di sollevamento materiali con altre attività di cantiere
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cartelli. sollevamento (gabbie, bilancieri e cassoni).‐ Le operazioni di movimentazione di materiali con apparecchi di sollevamento fissi e mobili devono essere effettuati da personale abilitato e coadiuvati con l'ausilio di un preposto. ‐ Le attrezzature di movimentazione devono essere sottoposte a controlli iniziali e periodici secondo le indicazioni fornite dal costruttore e dalla normativa vigente. ‐ Per il getto dei materiali i canali devono avere i seguenti requisiti: a) imboccatura superiore protetta per evitare cadute accidentali di persone; b) ogni tronco inserito in quello inferiore; c) eventuali raccordi, adeguatamente rinforzati; d) ultimo tratto inclinato, fine di ridurre la velocità di fuoriuscita del materiale; e) estremità inferiore sufficientemente lontana dalla struttura e dai ponti di servizio; deve inoltre essere posta ad altezza tale da evitare la formazione di polvere o di pericolosi rimbalzi di materiale; f) estremità inferiore posta ad altezza non superiore ai due metri dal piano di raccolta, [Elettrocuzione] ‐ I lavori su parti in tensioni o in prossimità di parti in tensione devono essere effettuati solo da personale competente sotto la diretta sorveglianza di un preposto. ‐ Disattivare le parti in tensione e bloccare l’apertura del quadro per evitare attivazioni non autorizzati. ‐ Verificare l'integrità delle prese, prolunghe e spine. [Investimento da veicoli nell'area di cantiere] ‐ Coordinare la movimentazione dei mezzi qualora
1263‐2003 collegate alle armature provvisorie dei solai. ‐ Sistemi combinati costituiti da parapetti di trattenuta e reti di sicurezza integrati fra loro. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe A conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 10°. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe B conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 30°. ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Castelli di tiro per posizionare in quota e sostenere i mezzi di sollevamento dei materiali costituiti da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e sottostruttura portante metallica. ‐ Passerelle metalliche o in legno complete di parapetto e tavole fermapiede, per il collegamento di posti di lavoro a quote diverse allestire passerelle metalliche o in legno. Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro. [Caduta di materiale dall'alto]
differenti.‐ non ci sia la presenza contemporanea di più attività di sollevamento con mezzi diversi nella stessa area. [Elettrocuzione] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Investimento da veicoli nell'area di cantiere] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore si trovi nel campo d’azione dei mezzi di movimentazione terra o di trasporto ‐ nessun lavoratori sosti in prossimità dei lavori con mezzi in movimento. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività con macchine in movimento ed attività diverse. ‐‐ nessun lavoratore transiti o sosti nelle zone di carico o scarico dei materiali. [Rischi da demolizioni estese]
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gli autisti non godano della completa visuale, evitare di frapporsi fra i mezzi e gli ostacoli ma posizionarsi sempre in posizione visibile e sicura. ‐ Incaricare un preposto per coordinare l'entrata/uscita dei non addetti ai lavori; provvedere alla sospensione/ripresa di eventuali lavorazioni al fine di garantire l'incolumità di mezzi e persone. [Rischi da demolizioni estese] ‐La successione dei lavori di demolizione deve risultare da apposito programma integrato o allegato al Piano Operativo di Sicurezza (POS). ‐ Gli interventi di puntellamento e rafforzamento di strutture di cui non si conosce il comportamento statico deve essere oggetto di una progettazione esecutiva. ‐Le opere di rinforzo devono essere eseguite dal basso verso l'alto, e cioè al contrario delle demolizioni, che procedono sempre dall'alto verso il basso, e sono in genere costituite da putrelle e ponteggi: queste debbono sempre essere calcolate da un progettista. ‐ Segnalazione/interdizione delle aree oggetto di demolizione, in particolare ai piani sottostanti i solai oggetto della demolizione. ‐ Disattivare tutti gli impianti presenti all’interno del fabbricato. ‐ Le operazioni di demolizione devono essere svolte sotto la diretta sorveglianza di un preposto. ‐ E’ vietata la demolizione manuale di muri aventi altezza superiore ai 2 m senza l’ausilio di ponti di servizio. ‐ Per demolizioni manuali di pareti e muri: a) ponti su cavalletti fino a 2 metri. b) ponti a torre su ruote e scale con ruote per altezze fino a 6‐7. c) ponteggio metallico prefabbricato per altezze
Per la protezione dei lavoratori dalla caduta di materiali sulle vie di transito o posti di lavoro predisporre: ‐ Impalcato di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e copertura con tavoloni. ‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, con struttura di supporto in tubolari metallici giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50 metri rispetto al piano orizzontale. ‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Delimitazione del perimetro esterno dell’area con rete plastificata o metallica arretrata di almeno 2 metri dal ponteggio o copertura. ‐ Canali di scarico a tubi telescopici per il getto dei materiali dall'alto. ‐ Segregazione delle aree a rischio con transenne o reti plastificate. ‐ Segnaletica di sicurezza specifica del rischio per informare i lavoratori. ‐ Apparecchi di sollevamento adeguate ai carichi da sollevare : gru a torre, autogrù, gru su autocarro o carrelli semoventi a braccio telescopico. [Elettrocuzione] Per la protezione dei lavoratori dal rischio di elettrocuzione predisporre: ‐ Segregazioni delle aree di lavoro in cui sono presenti parti attive non protette con recinzione per impedire l'accesso ai non addetti ai lavori. ‐ Quadro elettrico generale e sottoquadri con prese interbloccate IP65 protette da magnete‐termico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI 17‐13/4 e norme tecniche pertinenti.
Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone di demolizione. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori di demolizione. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di demolizioni e altre attività manuali differenti. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di demolizioni su piani o pareti limitrofe. ‐ nessun lavoratore transiti o sosti nelle zone di carico o scarico dei materiali. [Rumore] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle aree ad elevata rumorosità. ‐ nessun lavoratore sostino in prossimità di zone con utilizzo di attrezzature rumorose. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di
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superiore a 7 metri.‐Le demolizioni con mezzi meccanici per trazione o spinta sono ammesse su parti isolate degli edifici, di altezza minore di 5 metri senza alcun intervento di manodopera sul manufatto compromesso dalla demolizione. ‐ La zona interessata dai lavori deve essere convenientemente delimitata, segnalata e sorvegliata. ‐ Verificare l’integrità degli impalcati e dei parapetti dei ponteggi prima di ogni inizio di attività sui medesimi ‐ Quando per esigenze di lavoro alcune opere provvisionali devono essere manomesse o rimosse, appena ultimate quelle lavorazioni è indispensabile ripristinare le protezioni facendo uso di appropriati sistemi di sicurezza. ‐ Evitare i depositi di materiale sui ponteggi esterni; quelli consentiti, necessari per l’andamento del lavoro, non devono eccedere in altezza la tavola fermapiede n ‐ Non sovraccaricare i ponti di servizio per lo scarico dei materiali che non devono diventare dei depositi. ‐ Tenere sgombri gli impalcati dei ponteggi e le zone di passaggio da materiali ed attrezzature non più in uso. ‐ Eseguire la pulizia dei posti di lavoro e di passaggio, accumulando il materiale di risulta per poterlo calare a terra convenientemente raccolto o imbracato. ‐ Le polveri che si sviluppano nel corso delle demolizioni devono essere ridotte bagnando i detriti giornalmente più volte nel periodo estivo o in presenza di forte vento. ‐ I rifiuti costituiti da materiale proveniente dalle demolizioni devono essere smaltiti ogni 3 mesi indipendentemente dalla quantità, oppure quando
‐ Collegamento all’impianto di terra di cantiere delle attrezzature elettriche fisse, del quadro generale e dei sottoquadri. ‐ Schermatura delle parti attive con involucri o barriere, qualora non sia possibile la messa fuori tensione dell’impianto. ‐ Attrezzature isolanti per lavori su parti in tensione. ‐ Attrezzature elettriche portatili con marcatura IMQ e doppio isolamento e conformi alle norme vigenti in materia di sicurezza elettrica. ‐ Prolunghe, prese, spine, cavi, adattatori e materiale elettrico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI o norme tecniche pertinenti. ‐ Attrezzature elettriche portatili con tensione non superiore a 50 Volt verso terra per lavori in luoghi bagnati. [Investimento da veicoli nell'area di cantiere] Per la protezione dei lavoratori all'interno dell'area di cantiere: ‐ Tutti i veicoli siano essi da trasporto o macchine edili devono essere equipaggiati di lampeggiati e segnali acustici per essere chiaramente visibili. ‐ I passaggi pedonali lungo le piste di circolazione devono essere da questi separati con new jersey o reti di protezione. ‐ Predisporre idonea segnaletica stradale temporanea di avvertimento/pericolo. [Rischi da demolizioni estese] Durante le operazioni di demolizione con mezzi meccanici e manuali devono essere adottate misure atte ad impedire i rischi conseguenti. In particolare:
attività rumorose nella stessa area. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività ad elevata rumorosità con altre attività differenti nella stessa area.
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il quantitativo raggiunge i 20 mc.‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. ‐Demolizione con mezzi meccanici. La demolizione di parti di strutture isolate aventi altezza minore di 5 metri può essere effettuata mediante rovesciamento graduale e senza strappi per trazione con funi o per spinta da parte di mezzi meccanici. La trazione deve avvenire da distanza non inferiore a 1,5 volte l’altezza del muro o del manufatto da abbattere, previo allontanamento di tutti gli operai. Il rovesciamento per spinta può essere effettuato per manufatti di altezza inferiore a 3 m con l’ausilio di puntelli per evitare il ritorno degli elementi stessi. ‐Demolizioni manuali: ‐La demolizioni di muri e pareti di altezza inferiore a 5 metri deve essere effettuata con ponti di servizio (ponti su cavalletti) indipendenti dall'opera da demolire. Per altezze sino a 6‐7 metri è possibile utilizzare ponte a torre su ruote o scala inclinata con ruote. Per demolizioni di muri e pareti di altezza maggiore è necessario utilizzare un ponteggio metallico. [Rumore]
a) Per l'accesso ai lavori in quota utilizzare in relazione al tipo di lavorazione adeguati apprestamenti: ‐ Ponteggio a tubi e giunti, impalcati in legno, parapetti con fermapiede, e sottoponte di servizio a distanza massima di 2,50 metri. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali e parapetti di trattenuta e tavola fermapiede. ‐ Ponte mobile su ruote completo di impalcato di lavoro, parapetto e scala interna di accesso conforme alla norma UNI HD 1004. ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Ponte su cavalletti con impalcato in legno, larghezza 90 cm, lunghezza 4 metri e minimo 3 cavalletti. ‐ Ponteggi a mensola con elementi a tubi e giunti e piani di lavoro in legno (ponte e sottoponte). Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro. Le cadute di persone dall'alto durante le lavorazioni di demolizione da aperture sui muri,
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
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‐ Non eseguire lavori rumorose contemporaneamente nella stessa area. ‐ Ubicazione delle attrezzature rumorose lontano da vie di passaggio. ‐ Vigilare sull’uso degli otoprotettori.
nei solai, nei vani prospicienti il vuoto devono essere protetti con: ‐ Sistemi di protezione del bordo di classe A conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 10°. ‐ Copertura di botole, asole e aperture nei solai con tavolato in legno. c) Il crollo totale o parziale delle strutture in demolizione deve essere impedito con misure adatte a garantire la stabilità, in particolare con elementi di puntellamento e rafforzamento di pareti portanti, solai, architravi, rampe di scale, muri perimetrali, fondazioni secondo le indicazioni progettuali impartite dalla direzione lavori. d) La caduta di detriti o materiali minuti sulle le vie di passaggio o di lavoro deve essere impedito con misure atte impedire i rischi conseguenti. In particolare ‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Canali di scarico macerie collegati direttamente su cassone scarrabile di raccolta macerie. ‐ Tettoia di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e copertura con tavoloni. ‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, costituita da tavole in legno o metalliche con struttura di supporto in tubolari metallici giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50 metri rispetto al piano orizzontale. ‐ Il perimetro esterno dell'area deve essere delimitato con rete di recinzione metallica.
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‐ Per le demolizioni controllate sono ammessi escavatori dotati di martello e cesoia in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla normativa vigente. ‐ Gli escavatori devono essere provvisti di cabina con dispositivi di protezione ROPS e FOPS. ‐ Per l'abbattimento delle polveri e il loro contenimento utilizzare cannoncini ad acqua per bagnatura materiali da demolire e detriti per abbattimento polveri. ‐ Per la protezione dei lavoratori dalle elevate emissioni di rumore, utilizzare attrezzature con bassa emissione di rumore e mezzi meccanici con cabina insonorizzata. All'interno delle aree di lavoro per la circolazione dei veicoli devono essere adottate misure atte ad impedire i rischi conseguenti. In particolare: ‐ Delimitare l’area operativa dei mezzi con rete plastificata e metallica. ‐ Predisporre percorsi e mezzi per il sicuro accesso ai posti di lavoro e per il rapido allontanamento. ‐ I mezzi meccanici e di trasporto devono essere ben visibili mediante segnalatori acustici e lampeggianti durante le manovre e la fase operativa. [Rumore] Per la protezione degli addetti dall'esposizione a rumore predisporre: ‐ Barriere di protezione costituite da materiale fonoassorbente. ‐ Utilizzato di attrezzature o macchine con basse emissioni di rumore. ‐ Cabina insonorizzata per i mezzi meccanici.
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
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‐ Segnaletica con richiamo del pericolo e delle prescrizioni.
Lavorazione: Demolizioni strutture non portanti
Descrizione (Tipo di intervento)All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub fasi: ‐ demolizione e rimozione di intonaci, tramezzi; ‐ sgombero macerie e stoccaggio nell'area adibita a rifiuti.
Rischi in riferimento alla lavorazione
Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metriCaduta di materiale dall'alto Elettrocuzione Rischi da demolizioni estese Rumore
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Rumore] Le lavorazioni rumorose dovranno essere pianificate in modo da evitare lavorazioni contemporanee in zone adiacenti o limitrofe.
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]‐ Il ponteggio con relativa omologa ministeriale deve essere montato seguendo il libretto di montaggio e gli schemi contenuti nel Piano di montaggio, uso e smontaggio (PIMUS) redatto per quel specifico cantiere, con elementi che devono portare impressi il nome e il marchio del fabbricante. ‐ Il montaggio deve essere effettuato da una squadra composta da 2 montatori abilitati sotto la diretta sorveglianza di preposto formato. ‐ Le condizioni degli elementi devono essere verificati prima del montaggio e gli esiti dei controlli devono essere registrati. ‐ Il ponteggio deve essere ancorato all’opera servita, secondo la tipologia e il numero degli ancoraggi previsti dal libretto e/o dalla relazione di calcolo elaborata da un tecnico abilitato.
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]Per la protezione dei lavoratori dalle cadute dall'alto predisporre: ‐ Ponte a torre su ruote (trabattelli) conforme alla norma UNI HD 1004. ‐ Parapetto normale con tavola fermapiede in legno a solaio o cornicione. ‐ Parapetto normale con elementi a tubi e giunti e tavola fermapiede a solaio o cornicione. ‐ Ponteggio di servizio a tubi e giunti con sottoponte di sicurezza a distanza non superiore a 2,50 metri. ‐ Ponte su cavalletti con impalcato in tavole di legno della sezione minima di 30 x 5 cm, poggiato su tre cavalletti, larghezza 90 cm e lunghezza 4 metri. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Caduta di materiale dall'alto] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano.
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
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‐ Il ponteggio deve distare dall’opera servita massimo 20 cm, in caso contrario allestire il parapetto anche sul lato interno o aggiungere una mensola a sbalzo per ridurre la distanza a meno di 20 cm. ‐ Per salire e scendere dal ponteggio utilizzare le scalette interne e le botole. ‐ Verificare prima dell’uso che ogni piano di lavoro sia completo di impalcato, parapetto, tavola fermapiede e cancelletto laterale. La parti non accessibili devono essere chiuse. ‐ Gli elementi del ponteggio non devono essere rimossi durante la fase di lavoro per facilitare le lavorazioni. ‐ Il programma lavori di allestimento deve essere compatibile con le condizioni climatiche. Immediata sospensione lavori in caso di eventi meteorici eccezionali. ‐ Le tavole costituenti il piano di calpestio di ponti, passerelle, andatoie ed impalcati di servizio, balconi di carico e castelli di tiro devono avere le fibre con andamento parallelo all'asse, spessore adeguato al carico da sopportare ed in ogni caso non minore di cm 5, e larghezza non minore di cm 30. Le tavole stesse non devono avere nodi passanti che riducano più del dieci per cento la sezione di resistenza. ‐ Nei lavori in cui non è possibile allestire apprestamenti deve essere realizzata una protezione costituita da tesatura di cavo metallico fra elementi strutturali per l’ancoraggio delle funi di trattenuta delle imbracature di sicurezza. ‐ I sistemi di protezione del bordo sulle coperture devono essere installati con l’ausilio di attrezzature specifiche (piattaforme o cestelli). ‐ Le reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 12631 devono essere montati da personale competente. In cantiere deve essere presente il
piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali. ‐ Copertura di botole, asole e aperture nei solai con tavolato in legno. ‐ Protezione delle aperture verso il vuoto o vani. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 sotto la copertura e/o i lucernari. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 collegate alle armature provvisorie dei solai. ‐ Sistemi combinati costituiti da parapetti di trattenuta e reti di sicurezza integrati fra loro. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe A conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 10°. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe B conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 30°. ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Castelli di tiro per posizionare in quota e sostenere i mezzi di sollevamento dei materiali costituiti da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e sottostruttura portante metallica. ‐ Passerelle metalliche o in legno complete di parapetto e tavole fermapiede, per il collegamento di posti di lavoro a quote diverse allestire passerelle metalliche o in legno. Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o
Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone a rischio. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori a rischio. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di sollevamento materiali con altre attività di cantiere differenti. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di più attività di sollevamento con mezzi diversi nella stessa area. [Elettrocuzione] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Rischi da demolizioni estese] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone di demolizione. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori di demolizione.
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manuale d’uso nel quale sono contenute tutte le informazioni necessarie a: a) montaggio, uso e smontaggio; b) cure e ispezioni; c) avvertenze per l’uso. ‐ Il Ponte a torre su ruote deve essere montato da personale competente secondo il manuale fornito dal fabbricante. Le ruote durante l’uso devono essere bloccate con gli stabilizzatori. La salita e la discesa deve essere interna impiegando le apposite scalette e botole. Durante la fase lavorativa il piano di lavoro deve essere protetto sui i 4 lati. Il ponte deve essere utilizzato secondo il manuale d’uso. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. [Caduta di materiale dall'alto] ‐ Le forche semplici possono essere utilizzati solo per operazioni di scarico dei materiali. ‐ Sospensione delle operazioni in caso di condizioni meteo che possono pregiudicare la sicurezza (forte vento, pioggia intensa). ‐ Manutenzione dei mezzi di sollevamento secondo le indicazioni del fabbricante e verifica periodica annuale. Gli esiti dei controlli e delle verifiche devono essere disponibili in cantiere. ‐ Controllo dell’integrità delle imbracature, funi e
non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro. [Caduta di materiale dall'alto] Per la protezione dei lavoratori dalla caduta di materiali sulle vie di transito o posti di lavoro predisporre: ‐ Impalcato di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e copertura con tavoloni. ‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, con struttura di supporto in tubolari metallici giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50 metri rispetto al piano orizzontale. ‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Delimitazione del perimetro esterno dell’area con rete plastificata o metallica arretrata di almeno 2 metri dal ponteggio o copertura. ‐ Canali di scarico a tubi telescopici per il getto dei materiali dall'alto. ‐ Per la movimentazione di tubazioni utilizzare bilanciere a trave predisposto per due punti o quattro di attacco regolabili in linea, funi o catene e ganci di sicurezza. ‐ Forca con gabbia per sollevamento di carichi unitari su pallets. ‐ Cassoni a sponde alte per il sollevamento di materiali minuti. ‐ Segregazione delle aree a rischio con transenne o reti plastificate. ‐ Segnaletica di sicurezza specifica del rischio per
‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di demolizioni e altre attività manuali differenti. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di demolizioni su piani o pareti limitrofe. ‐ nessun lavoratore transiti o sosti nelle zone di carico o scarico dei materiali. [Rumore] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle aree ad elevata rumorosità. ‐ nessun lavoratore sostino in prossimità di zone con utilizzo di attrezzature rumorose. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività rumorose nella stessa area. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività ad elevata rumorosità con altre attività differenti nella stessa area.
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dei ganci di sollevamento.‐ Controllo dell’integrità degli accessori di sollevamento (gabbie, bilancieri e cassoni). ‐ Le operazioni di movimentazione di materiali con apparecchi di sollevamento fissi e mobili devono essere effettuati da personale abilitato e coadiuvati con l'ausilio di un preposto. ‐ Le attrezzature di movimentazione devono essere sottoposte a controlli iniziali e periodici secondo le indicazioni fornite dal costruttore e dalla normativa vigente. ‐ Per il getto dei materiali i canali devono avere i seguenti requisiti: a) imboccatura superiore protetta per evitare cadute accidentali di persone; b) ogni tronco inserito in quello inferiore; c) eventuali raccordi, adeguatamente rinforzati; d) ultimo tratto inclinato, fine di ridurre la velocità di fuoriuscita del materiale; e) estremità inferiore sufficientemente lontana dalla struttura e dai ponti di servizio; deve inoltre essere posta ad altezza tale da evitare la formazione di polvere o di pericolosi rimbalzi di materiale; f) estremità inferiore posta ad altezza non superiore ai due metri dal piano di raccolta, [Elettrocuzione] ‐ I lavori su parti in tensioni o in prossimità di parti in tensione devono essere effettuati solo da personale competente sotto la diretta sorveglianza di un preposto. ‐ Disattivare le parti in tensione e bloccare l’apertura del quadro per evitare attivazioni non autorizzati. ‐ Verificare l'integrità delle prese, prolunghe e spine.
informare i lavoratori.‐ Apparecchi di sollevamento adeguate ai carichi da sollevare : gru a torre, autogrù, gru su autocarro o carrelli semoventi a braccio telescopico. [Elettrocuzione] Per la protezione dei lavoratori dal rischio di elettrocuzione predisporre: ‐ Segregazioni delle aree di lavoro in cui sono presenti parti attive non protette con recinzione per impedire l'accesso ai non addetti ai lavori. ‐ Quadro elettrico generale e sottoquadri con prese interbloccate IP65 protette da magnete‐termico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI 17‐13/4 e norme tecniche pertinenti. ‐ Collegamento all’impianto di terra di cantiere delle attrezzature elettriche fisse, del quadro generale e dei sottoquadri. ‐ Schermatura delle parti attive con involucri o barriere, qualora non sia possibile la messa fuori tensione dell’impianto. ‐ Attrezzature isolanti per lavori su parti in tensione. ‐ Attrezzature elettriche portatili con marcatura IMQ e doppio isolamento e conformi alle norme vigenti in materia di sicurezza elettrica. ‐ Prolunghe, prese, spine, cavi, adattatori e materiale elettrico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI o norme tecniche pertinenti. ‐ Attrezzature elettriche portatili con tensione non superiore a 50 Volt verso terra per lavori in luoghi bagnati. [Rischi da demolizioni estese]
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[Rischi da demolizioni estese]‐La successione dei lavori di demolizione deve risultare da apposito programma integrato o allegato al Piano Operativo di Sicurezza (POS). ‐ Gli interventi di puntellamento e rafforzamento di strutture di cui non si conosce il comportamento statico deve essere oggetto di una progettazione esecutiva. ‐Le opere di rinforzo devono essere eseguite dal basso verso l'alto, e cioè al contrario delle demolizioni, che procedono sempre dall'alto verso il basso, e sono in genere costituite da putrelle e ponteggi: queste debbono sempre essere calcolate da un progettista. ‐ Segnalazione/interdizione delle aree oggetto di demolizione, in particolare ai piani sottostanti i solai oggetto della demolizione. ‐ Disattivare tutti gli impianti presenti all’interno del fabbricato. ‐ Le operazioni di demolizione devono essere svolte sotto la diretta sorveglianza di un preposto. ‐ E’ vietata la demolizione manuale di muri aventi altezza superiore ai 2 m senza l’ausilio di ponti di servizio. ‐ Per demolizioni manuali di pareti e muri: a) ponti su cavalletti fino a 2 metri. b) ponti a torre su ruote e scale con ruote per altezze fino a 6‐7. c) ponteggio metallico prefabbricato per altezze superiore a 7 metri. ‐Le demolizioni con mezzi meccanici per trazione o spinta sono ammesse su parti isolate degli edifici, di altezza minore di 5 metri senza alcun intervento di manodopera sul manufatto compromesso dalla demolizione. ‐ La zona interessata dai lavori deve essere convenientemente delimitata, segnalata e
Durante le operazioni di demolizione con mezzi meccanici e manuali devono essere adottate misure atte ad impedire i rischi conseguenti. In particolare: a) Per l'accesso ai lavori in quota utilizzare in relazione al tipo di lavorazione adeguati apprestamenti: ‐ Ponteggio a tubi e giunti, impalcati in legno, parapetti con fermapiede, e sottoponte di servizio a distanza massima di 2,50 metri. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali e parapetti di trattenuta e tavola fermapiede. ‐ Ponte mobile su ruote completo di impalcato di lavoro, parapetto e scala interna di accesso conforme alla norma UNI HD 1004. ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Ponte su cavalletti con impalcato in legno, larghezza 90 cm, lunghezza 4 metri e minimo 3 cavalletti. ‐ Ponteggi a mensola con elementi a tubi e giunti e piani di lavoro in legno (ponte e sottoponte). Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro.
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sorvegliata. ‐ Verificare l’integrità degli impalcati e dei parapetti dei ponteggi prima di ogni inizio di attività sui medesimi ‐ Quando per esigenze di lavoro alcune opere provvisionali devono essere manomesse o rimosse, appena ultimate quelle lavorazioni è indispensabile ripristinare le protezioni facendo uso di appropriati sistemi di sicurezza. ‐ Evitare i depositi di materiale sui ponteggi esterni; quelli consentiti, necessari per l’andamento del lavoro, non devono eccedere in altezza la tavola fermapiede n ‐ Non sovraccaricare i ponti di servizio per lo scarico dei materiali che non devono diventare dei depositi. ‐ Tenere sgombri gli impalcati dei ponteggi e le zone di passaggio da materiali ed attrezzature non più in uso. ‐ Eseguire la pulizia dei posti di lavoro e di passaggio, accumulando il materiale di risulta per poterlo calare a terra convenientemente raccolto o imbracato. ‐ Le polveri che si sviluppano nel corso delle demolizioni devono essere ridotte bagnando i detriti giornalmente più volte nel periodo estivo o in presenza di forte vento. ‐ I rifiuti costituiti da materiale proveniente dalle demolizioni devono essere smaltiti ogni 3 mesi indipendentemente dalla quantità, oppure quando il quantitativo raggiunge i 20 mc. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza.
‐ Scala sviluppabile su carro. Le cadute di persone dall'alto durante le lavorazioni di demolizione da aperture sui muri, nei solai, nei vani prospicienti il vuoto devono essere protetti con: ‐ Sistemi di protezione del bordo di classe A conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 10°. ‐ Copertura di botole, asole e aperture nei solai con tavolato in legno. c) Il crollo totale o parziale delle strutture in demolizione deve essere impedito con misure adatte a garantire la stabilità, in particolare con elementi di puntellamento e rafforzamento di pareti portanti, solai, architravi, rampe di scale, muri perimetrali, fondazioni secondo le indicazioni progettuali impartite dalla direzione lavori. d) La caduta di detriti o materiali minuti sulle le vie di passaggio o di lavoro deve essere impedito con misure atte impedire i rischi conseguenti. In particolare ‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Canali di scarico macerie collegati direttamente su cassone scarrabile di raccolta macerie. ‐ Tettoia di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e copertura con tavoloni. ‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, costituita da tavole in legno o metalliche con struttura di supporto in tubolari metallici giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50 metri rispetto al piano orizzontale.
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‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. ‐Demolizione con mezzi meccanici. La demolizione di parti di strutture isolate aventi altezza minore di 5 metri può essere effettuata mediante rovesciamento graduale e senza strappi per trazione con funi o per spinta da parte di mezzi meccanici. La trazione deve avvenire da distanza non inferiore a 1,5 volte l’altezza del muro o del manufatto da abbattere, previo allontanamento di tutti gli operai. Il rovesciamento per spinta può essere effettuato per manufatti di altezza inferiore a 3 m con l’ausilio di puntelli per evitare il ritorno degli elementi stessi. ‐Demolizioni manuali: ‐La demolizioni di muri e pareti di altezza inferiore a 5 metri deve essere effettuata con ponti di servizio (ponti su cavalletti) indipendenti dall'opera da demolire. Per altezze sino a 6‐7 metri è possibile utilizzare ponte a torre su ruote o scala inclinata con ruote. Per demolizioni di muri e pareti di altezza maggiore è necessario utilizzare un ponteggio metallico. [Rumore] ‐ Non eseguire lavori rumorose contemporaneamente nella stessa area. ‐ Ubicazione delle attrezzature rumorose lontano da vie di passaggio. ‐ Vigilare sull’uso degli otoprotettori.
‐ Il perimetro esterno dell'area deve essere delimitato con rete di recinzione metallica. ‐ Per le demolizioni controllate sono ammessi escavatori dotati di martello e cesoia in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla normativa vigente. ‐ Gli escavatori devono essere provvisti di cabina con dispositivi di protezione ROPS e FOPS. ‐ Per l'abbattimento delle polveri e il loro contenimento utilizzare cannoncini ad acqua per bagnatura materiali da demolire e detriti per abbattimento polveri. ‐ Per la protezione dei lavoratori dalle elevate emissioni di rumore, utilizzare attrezzature con bassa emissione di rumore e mezzi meccanici con cabina insonorizzata. All'interno delle aree di lavoro per la circolazione dei veicoli devono essere adottate misure atte ad impedire i rischi conseguenti. In particolare: ‐ Delimitare l’area operativa dei mezzi con rete plastificata e metallica. ‐ Predisporre percorsi e mezzi per il sicuro accesso ai posti di lavoro e per il rapido allontanamento. ‐ I mezzi meccanici e di trasporto devono essere ben visibili mediante segnalatori acustici e lampeggianti durante le manovre e la fase operativa. [Rumore] Per la protezione degli addetti dall'esposizione a rumore predisporre: ‐ Barriere di protezione costituite da materiale
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fonoassorbente. ‐ Utilizzato di attrezzature o macchine con basse emissioni di rumore. ‐ Cabina insonorizzata per i mezzi meccanici. ‐ Segnaletica con richiamo del pericolo e delle prescrizioni.
Lavorazione: Demolizioni strutture portanti
Descrizione (Tipo di intervento)All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub fasi: ‐ puntellamento delle strutture da demolire o salvaguardare; ‐ demolizione strutture portanti; ‐ sgombero macerie e stoccaggio nell'area adibita a rifiuti.
Rischi in riferimento alla lavorazione
Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metriCaduta di materiale dall'alto Elettrocuzione Rischi da demolizioni estese Rumore
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Rumore] Le lavorazioni rumorose dovranno essere pianificate in modo da evitare lavorazioni contemporanee in zone adiacenti o limitrofe.
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]‐ Il ponteggio con relativa omologa ministeriale deve essere montato seguendo il libretto di montaggio e gli schemi contenuti nel Piano di montaggio, uso e smontaggio (PIMUS) redatto per quel specifico cantiere, con elementi che devono portare impressi il nome e il marchio del fabbricante. ‐ Il montaggio deve essere effettuato da una squadra composta da 2 montatori abilitati sotto la diretta sorveglianza di preposto formato. ‐ Le condizioni degli elementi devono essere verificati prima del montaggio e gli esiti dei controlli
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]Per la protezione dei lavoratori dalle cadute dall'alto predisporre: ‐ Ponte a torre su ruote (trabattelli) conforme alla norma UNI HD 1004. ‐ Parapetto normale con tavola fermapiede in legno a solaio o cornicione. ‐ Parapetto normale con elementi a tubi e giunti e tavola fermapiede a solaio o cornicione. ‐ Ponteggio di servizio a tubi e giunti con sottoponte di sicurezza a distanza non superiore a 2,50 metri.
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Caduta di materiale dall'alto] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono
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devono essere registrati.‐ Il ponteggio deve essere ancorato all’opera servita, secondo la tipologia e il numero degli ancoraggi previsti dal libretto e/o dalla relazione di calcolo elaborata da un tecnico abilitato. ‐ Il ponteggio deve distare dall’opera servita massimo 20 cm, in caso contrario allestire il parapetto anche sul lato interno o aggiungere una mensola a sbalzo per ridurre la distanza a meno di 20 cm. ‐ Per salire e scendere dal ponteggio utilizzare le scalette interne e le botole. ‐ Verificare prima dell’uso che ogni piano di lavoro sia completo di impalcato, parapetto, tavola fermapiede e cancelletto laterale. La parti non accessibili devono essere chiuse. ‐ Gli elementi del ponteggio non devono essere rimossi durante la fase di lavoro per facilitare le lavorazioni. ‐ Il programma lavori di allestimento deve essere compatibile con le condizioni climatiche. Immediata sospensione lavori in caso di eventi meteorici eccezionali. ‐ Le tavole costituenti il piano di calpestio di ponti, passerelle, andatoie ed impalcati di servizio, balconi di carico e castelli di tiro devono avere le fibre con andamento parallelo all'asse, spessore adeguato al carico da sopportare ed in ogni caso non minore di cm 5, e larghezza non minore di cm 30. Le tavole stesse non devono avere nodi passanti che riducano più del dieci per cento la sezione di resistenza. ‐ Nei lavori in cui non è possibile allestire apprestamenti deve essere realizzata una protezione costituita da tesatura di cavo metallico fra elementi strutturali per l’ancoraggio delle funi di trattenuta delle imbracature di sicurezza. ‐ I sistemi di protezione del bordo sulle coperture
‐ Ponte su cavalletti con impalcato in tavole di legno della sezione minima di 30 x 5 cm, poggiato su tre cavalletti, larghezza 90 cm e lunghezza 4 metri. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali. ‐ Copertura di botole, asole e aperture nei solai con tavolato in legno. ‐ Protezione delle aperture verso il vuoto o vani. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 sotto la copertura e/o i lucernari. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 collegate alle armature provvisorie dei solai. ‐ Sistemi combinati costituiti da parapetti di trattenuta e reti di sicurezza integrati fra loro. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe A conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 10°. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe B conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 30°. ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Castelli di tiro per posizionare in quota e sostenere i mezzi di sollevamento dei materiali costituiti da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e sottostruttura portante metallica. ‐ Passerelle metalliche o in legno complete di
essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone a rischio. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori a rischio. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di sollevamento materiali con altre attività di cantiere differenti. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di più attività di sollevamento con mezzi diversi nella stessa area. [Elettrocuzione] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Rischi da demolizioni estese] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini
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devono essere installati con l’ausilio di attrezzature specifiche (piattaforme o cestelli). ‐ Le reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 12631 devono essere montati da personale competente. In cantiere deve essere presente il manuale d’uso nel quale sono contenute tutte le informazioni necessarie a: a) montaggio, uso e smontaggio; b) cure e ispezioni; c) avvertenze per l’uso. ‐ Il Ponte a torre su ruote deve essere montato da personale competente secondo il manuale fornito dal fabbricante. Le ruote durante l’uso devono essere bloccate con gli stabilizzatori. La salita e la discesa deve essere interna impiegando le apposite scalette e botole. Durante la fase lavorativa il piano di lavoro deve essere protetto sui i 4 lati. Il ponte deve essere utilizzato secondo il manuale d’uso. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. [Caduta di materiale dall'alto] ‐ Le forche semplici possono essere utilizzati solo per operazioni di scarico dei materiali. ‐ Sospensione delle operazioni in caso di condizioni meteo che possono pregiudicare la sicurezza (forte vento, pioggia intensa).
parapetto e tavole fermapiede, per il collegamento di posti di lavoro a quote diverse allestire passerelle metalliche o in legno. Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro. [Caduta di materiale dall'alto] Per la protezione dei lavoratori dalla caduta di materiali sulle vie di transito o posti di lavoro predisporre: ‐ Impalcato di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e copertura con tavoloni. ‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, con struttura di supporto in tubolari metallici giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50 metri rispetto al piano orizzontale. ‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Delimitazione del perimetro esterno dell’area con rete plastificata o metallica arretrata di almeno 2 metri dal ponteggio o copertura. ‐ Canali di scarico a tubi telescopici per il getto dei materiali dall'alto. ‐ Per la movimentazione di tubazioni utilizzare bilanciere a trave predisposto per due punti o quattro di attacco regolabili in linea, funi o catene e ganci di sicurezza. ‐ Forca con gabbia per sollevamento di carichi unitari su pallets.
affinché:‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone di demolizione. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori di demolizione. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di demolizioni e altre attività manuali differenti. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di demolizioni su piani o pareti limitrofe. ‐ nessun lavoratore transiti o sosti nelle zone di carico o scarico dei materiali. [Rumore] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle aree ad elevata rumorosità. ‐ nessun lavoratore sostino in prossimità di zone con utilizzo di attrezzature rumorose. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività rumorose nella stessa area. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività ad elevata rumorosità con altre attività differenti nella stessa area.
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
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‐ Manutenzione dei mezzi di sollevamento secondo le indicazioni del fabbricante e verifica periodica annuale. Gli esiti dei controlli e delle verifiche devono essere disponibili in cantiere. ‐ Controllo dell’integrità delle imbracature, funi e dei ganci di sollevamento. ‐ Controllo dell’integrità degli accessori di sollevamento (gabbie, bilancieri e cassoni). ‐ Le operazioni di movimentazione di materiali con apparecchi di sollevamento fissi e mobili devono essere effettuati da personale abilitato e coadiuvati con l'ausilio di un preposto. ‐ Le attrezzature di movimentazione devono essere sottoposte a controlli iniziali e periodici secondo le indicazioni fornite dal costruttore e dalla normativa vigente. ‐ Per il getto dei materiali i canali devono avere i seguenti requisiti: a) imboccatura superiore protetta per evitare cadute accidentali di persone; b) ogni tronco inserito in quello inferiore; c) eventuali raccordi, adeguatamente rinforzati; d) ultimo tratto inclinato, fine di ridurre la velocità di fuoriuscita del materiale; e) estremità inferiore sufficientemente lontana dalla struttura e dai ponti di servizio; deve inoltre essere posta ad altezza tale da evitare la formazione di polvere o di pericolosi rimbalzi di materiale; f) estremità inferiore posta ad altezza non superiore ai due metri dal piano di raccolta, [Elettrocuzione] ‐ I lavori su parti in tensioni o in prossimità di parti in tensione devono essere effettuati solo da personale competente sotto la diretta sorveglianza di un preposto.
‐ Cassoni a sponde alte per il sollevamento di materiali minuti. ‐ Segregazione delle aree a rischio con transenne o reti plastificate. ‐ Segnaletica di sicurezza specifica del rischio per informare i lavoratori. ‐ Apparecchi di sollevamento adeguate ai carichi da sollevare : gru a torre, autogrù, gru su autocarro o carrelli semoventi a braccio telescopico. [Elettrocuzione] Per la protezione dei lavoratori dal rischio di elettrocuzione predisporre: ‐ Segregazioni delle aree di lavoro in cui sono presenti parti attive non protette con recinzione per impedire l'accesso ai non addetti ai lavori. ‐ Quadro elettrico generale e sottoquadri con prese interbloccate IP65 protette da magnete‐termico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI 17‐13/4 e norme tecniche pertinenti. ‐ Collegamento all’impianto di terra di cantiere delle attrezzature elettriche fisse, del quadro generale e dei sottoquadri. ‐ Schermatura delle parti attive con involucri o barriere, qualora non sia possibile la messa fuori tensione dell’impianto. ‐ Attrezzature isolanti per lavori su parti in tensione. ‐ Attrezzature elettriche portatili con marcatura IMQ e doppio isolamento e conformi alle norme vigenti in materia di sicurezza elettrica. ‐ Prolunghe, prese, spine, cavi, adattatori e materiale elettrico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI o norme tecniche pertinenti.
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‐ Disattivare le parti in tensione e bloccare l’apertura del quadro per evitare attivazioni non autorizzati. ‐ Verificare l'integrità delle prese, prolunghe e spine. [Rischi da demolizioni estese] ‐La successione dei lavori di demolizione deve risultare da apposito programma integrato o allegato al Piano Operativo di Sicurezza (POS). ‐ Gli interventi di puntellamento e rafforzamento di strutture di cui non si conosce il comportamento statico deve essere oggetto di una progettazione esecutiva. ‐Le opere di rinforzo devono essere eseguite dal basso verso l'alto, e cioè al contrario delle demolizioni, che procedono sempre dall'alto verso il basso, e sono in genere costituite da putrelle e ponteggi: queste debbono sempre essere calcolate da un progettista. ‐ Segnalazione/interdizione delle aree oggetto di demolizione, in particolare ai piani sottostanti i solai oggetto della demolizione. ‐ Disattivare tutti gli impianti presenti all’interno del fabbricato. ‐ Le operazioni di demolizione devono essere svolte sotto la diretta sorveglianza di un preposto. ‐ E’ vietata la demolizione manuale di muri aventi altezza superiore ai 2 m senza l’ausilio di ponti di servizio. ‐ Per demolizioni manuali di pareti e muri: a) ponti su cavalletti fino a 2 metri. b) ponti a torre su ruote e scale con ruote per altezze fino a 6‐7. c) ponteggio metallico prefabbricato per altezze superiore a 7 metri. ‐Le demolizioni con mezzi meccanici per trazione o spinta sono ammesse su parti isolate degli edifici, di
‐ Attrezzature elettriche portatili con tensione non superiore a 50 Volt verso terra per lavori in luoghi bagnati. [Rischi da demolizioni estese] Durante le operazioni di demolizione con mezzi meccanici e manuali devono essere adottate misure atte ad impedire i rischi conseguenti. In particolare: a) Per l'accesso ai lavori in quota utilizzare in relazione al tipo di lavorazione adeguati apprestamenti: ‐ Ponteggio a tubi e giunti, impalcati in legno, parapetti con fermapiede, e sottoponte di servizio a distanza massima di 2,50 metri. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali e parapetti di trattenuta e tavola fermapiede. ‐ Ponte mobile su ruote completo di impalcato di lavoro, parapetto e scala interna di accesso conforme alla norma UNI HD 1004. ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Ponte su cavalletti con impalcato in legno, larghezza 90 cm, lunghezza 4 metri e minimo 3 cavalletti. ‐ Ponteggi a mensola con elementi a tubi e giunti e piani di lavoro in legno (ponte e sottoponte). Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di
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altezza minore di 5 metri senza alcun intervento di manodopera sul manufatto compromesso dalla demolizione. ‐ La zona interessata dai lavori deve essere convenientemente delimitata, segnalata e sorvegliata. ‐ Verificare l’integrità degli impalcati e dei parapetti dei ponteggi prima di ogni inizio di attività sui medesimi ‐ Quando per esigenze di lavoro alcune opere provvisionali devono essere manomesse o rimosse, appena ultimate quelle lavorazioni è indispensabile ripristinare le protezioni facendo uso di appropriati sistemi di sicurezza. ‐ Evitare i depositi di materiale sui ponteggi esterni; quelli consentiti, necessari per l’andamento del lavoro, non devono eccedere in altezza la tavola fermapiede n ‐ Non sovraccaricare i ponti di servizio per lo scarico dei materiali che non devono diventare dei depositi. ‐ Tenere sgombri gli impalcati dei ponteggi e le zone di passaggio da materiali ed attrezzature non più in uso. ‐ Eseguire la pulizia dei posti di lavoro e di passaggio, accumulando il materiale di risulta per poterlo calare a terra convenientemente raccolto o imbracato. ‐ Le polveri che si sviluppano nel corso delle demolizioni devono essere ridotte bagnando i detriti giornalmente più volte nel periodo estivo o in presenza di forte vento. ‐ I rifiuti costituiti da materiale proveniente dalle demolizioni devono essere smaltiti ogni 3 mesi indipendentemente dalla quantità, oppure quando il quantitativo raggiunge i 20 mc. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso
sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro. Le cadute di persone dall'alto durante le lavorazioni di demolizione da aperture sui muri, nei solai, nei vani prospicienti il vuoto devono essere protetti con: ‐ Sistemi di protezione del bordo di classe A conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 10°. ‐ Copertura di botole, asole e aperture nei solai con tavolato in legno. c) Il crollo totale o parziale delle strutture in demolizione deve essere impedito con misure adatte a garantire la stabilità, in particolare con elementi di puntellamento e rafforzamento di pareti portanti, solai, architravi, rampe di scale, muri perimetrali, fondazioni secondo le indicazioni progettuali impartite dalla direzione lavori. d) La caduta di detriti o materiali minuti sulle le vie di passaggio o di lavoro deve essere impedito con misure atte impedire i rischi conseguenti. In particolare ‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Canali di scarico macerie collegati direttamente su cassone scarrabile di raccolta macerie. ‐ Tettoia di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e copertura con tavoloni.
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che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. ‐Demolizione con mezzi meccanici. La demolizione di parti di strutture isolate aventi altezza minore di 5 metri può essere effettuata mediante rovesciamento graduale e senza strappi per trazione con funi o per spinta da parte di mezzi meccanici. La trazione deve avvenire da distanza non inferiore a 1,5 volte l’altezza del muro o del manufatto da abbattere, previo allontanamento di tutti gli operai. Il rovesciamento per spinta può essere effettuato per manufatti di altezza inferiore a 3 m con l’ausilio di puntelli per evitare il ritorno degli elementi stessi. ‐Demolizioni manuali: ‐La demolizioni di muri e pareti di altezza inferiore a 5 metri deve essere effettuata con ponti di servizio (ponti su cavalletti) indipendenti dall'opera da demolire. Per altezze sino a 6‐7 metri è possibile utilizzare ponte a torre su ruote o scala inclinata con ruote. Per demolizioni di muri e pareti di altezza maggiore è necessario utilizzare un ponteggio metallico. [Rumore] ‐ Non eseguire lavori rumorose contemporaneamente nella stessa area. ‐ Ubicazione delle attrezzature rumorose lontano da
‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, costituita da tavole in legno o metalliche con struttura di supporto in tubolari metallici giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50 metri rispetto al piano orizzontale. ‐ Il perimetro esterno dell'area deve essere delimitato con rete di recinzione metallica. ‐ Per le demolizioni controllate sono ammessi escavatori dotati di martello e cesoia in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla normativa vigente. ‐ Gli escavatori devono essere provvisti di cabina con dispositivi di protezione ROPS e FOPS. ‐ Per l'abbattimento delle polveri e il loro contenimento utilizzare cannoncini ad acqua per bagnatura materiali da demolire e detriti per abbattimento polveri. ‐ Per la protezione dei lavoratori dalle elevate emissioni di rumore, utilizzare attrezzature con bassa emissione di rumore e mezzi meccanici con cabina insonorizzata. All'interno delle aree di lavoro per la circolazione dei veicoli devono essere adottate misure atte ad impedire i rischi conseguenti. In particolare: ‐ Delimitare l’area operativa dei mezzi con rete plastificata e metallica. ‐ Predisporre percorsi e mezzi per il sicuro accesso ai posti di lavoro e per il rapido allontanamento. ‐ I mezzi meccanici e di trasporto devono essere ben visibili mediante segnalatori acustici e lampeggianti durante le manovre e la fase operativa.
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vie di passaggio.‐ Vigilare sull’uso degli otoprotettori. [Rumore]
Per la protezione degli addetti dall'esposizione a rumore predisporre: ‐ Barriere di protezione costituite da materiale fonoassorbente. ‐ Utilizzato di attrezzature o macchine con basse emissioni di rumore. ‐ Cabina insonorizzata per i mezzi meccanici. ‐ Segnaletica con richiamo del pericolo e delle prescrizioni.
Lavorazione: Scavi, sbancamenti
Descrizione (Tipo di intervento)Le attività lavorative contemplate all'interno della fase sono: ‐ Valutazione ambientale: vegetale, colturale, archeologico, urbano, geomorfologico; ‐ Ispezioni ricerca sottosuolo; ‐ Preparazione, delimitazione e sgombero area; ‐ Predisposizione e posa sostegni contro terra; ‐ Movimento autocarri e macchine operatrici; ‐ Scavi di sbancamento; ‐ Deposito provvisorio materiali di scavo; ‐ Carico e rimozione materiali di scavo; ‐ Formazione rilevati, cassonetti e costipatura; ‐ Scavi di fondazione.
Rischi in riferimento alla lavorazione
Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metriEsplosione da innesco residui bellici inesplosi Investimento da veicoli nell'area di cantiere Rumore Seppellimento e/o sprofondamento scavi meccanici
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
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[Rumore] Le lavorazioni rumorose dovranno essere pianificate in modo da evitare lavorazioni contemporanee in zone adiacenti o limitrofe.
[Esplosione da innesco residui bellici inesplosi]L’attività di bonifica preventiva e sistematica potrà essere svolta, solo sulla base di un parere vincolante dell’autorità militare competente per territorio in merito alle specifiche regole tecniche da osservare in considerazione della collocazione geografica e della tipologia dei terreni interessati, nonché mediante misure di sorveglianza dei competenti organismi del Ministero della difesa, del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e del Ministero della salute. [Investimento da veicoli nell'area di cantiere] ‐ Coordinare la movimentazione dei mezzi qualora gli autisti non godano della completa visuale, evitare di frapporsi fra i mezzi e gli ostacoli ma posizionarsi sempre in posizione visibile e sicura. ‐ Incaricare un preposto per coordinare l'entrata/uscita dei non addetti ai lavori; provvedere alla sospensione/ripresa di eventuali lavorazioni al fine di garantire l'incolumità di mezzi e persone. [Rumore] ‐ Non eseguire lavori rumorose contemporaneamente nella stessa area. ‐ Ubicazione delle attrezzature rumorose lontano da vie di passaggio. ‐ Vigilare sull’uso degli otoprotettori. [Seppellimento e/o sprofondamento scavi meccanici] Predisporre progetto dello scavo dal quale emergano i seguenti elementi: ‐ angolo di scarpata e/o eventuali armature previste ‐ distanza da mantenere dal ciglio dello scavo per il posizionamento/sosta di carichi fissi e/o mobili ‐ posizionamento di segnaletica e segregazioni
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]La zona di avanzamento del fronte dello scavo deve essere chiaramente segnalata e delimitata e ne deve essere impedito l'accesso al personale non autorizzato. Qualora si verifichino situazioni che possono comportare la caduta da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore, di norma con dislivello maggiore di 2 metri (ad esempio per la realizzazione di strutture di sostegno contro terra o di pozzi di fondazione), i lati accessibili dello scavo e/o del rilevato devono essere protetti con appositi parapetti. [Esplosione da innesco residui bellici inesplosi] Per la protezione dei lavoratori in caso di rinvenimento di ordigno bellico inesploso: ‐Segregare l'area in cui è stato rinvenuto l'ordigno bellico inesploso con recinzione. ‐Segnalare il rischio con segnaletica di sicurezza. Per gli interventi di emergenza è necessario predisporre: ‐ Servizi di intervento in soccorso dei lavoratori con equipaggio formato ed attrezzato per il recupero delle persone e per apprestare immediatamente i primi soccorsi essenziali. ‐ Servizi di intervento con squadra antincendio formata ed attrezzata per il recupero delle persone e lo spegnimento dell'incendio. [Investimento da veicoli nell'area di cantiere] Per la protezione dei lavoratori all'interno dell'area di cantiere: ‐ Tutti i veicoli siano essi da trasporto o macchine edili devono essere equipaggiati di lampeggiati e segnali acustici per essere
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Esplosione da innesco residui bellici inesplosi] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Investimento da veicoli nell'area di cantiere] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore si trovi nel campo d’azione dei mezzi di movimentazione terra o di trasporto ‐ nessun lavoratori sosti in prossimità dei lavori con mezzi in movimento. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività con macchine in
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‐ modalità di esecuzione delle operazioni di scavo in prossimità di reti tecnologiche interrate e/o corsi d'acqua e bacini ‐ modalità di evacuazione acque superficiali Monitorare periodicamente tramite un preposto opportunamente incaricato: ‐ La stabilità delle strutture limitrofe e/o oggetto dei lavori al fine di segnalare eventuali ano‐malie ‐ i fronti di scavo/riporto e le relative opere di consolidamento ‐ la stabilità dei materiali stoccati e del relativo piano di appoggio Assicurarsi, prima dello stoccaggio di materiali/attrezzature, delle portate massime al fine di: ‐ non caricare eccessivamente il terreno Posizionare il mezzo di sollevamento e/o le attrezzature fisse: ‐ su basamento dimensionato da tecnico abilitato secondo appropriato progetto statico ‐ in modo che la loro distanza sia almeno pari all’altezza dalle pareti di scavo/riporto rispetto al ciglio dello scavo, in caso contrario prevedere adeguate opere di consolidamento strutturale dimensionate da tecnico abilitato secondo appropriato progetto statico. ‐ Non consentire il traffico veicolare in adiacenza all'area di scavo tramite modifica della viabilità di cantiere Procedure per eseguire le armature. Le strutture di sostegno devono essere installate a diretto contatto con la facciata dello scavo e, ove
chiaramente visibili.‐ I passaggi pedonali lungo le piste di circolazione devono essere da questi separati con new jersey o reti di protezione. ‐ Predisporre idonea segnaletica stradale temporanea di avvertimento/pericolo. [Rumore] Per la protezione degli addetti dall'esposizione a rumore predisporre: ‐ Barriere di protezione costituite da materiale fonoassorbente. ‐ Utilizzato di attrezzature o macchine con basse emissioni di rumore. ‐ Cabina insonorizzata per i mezzi meccanici. ‐ Segnaletica con richiamo del pericolo e delle prescrizioni. [Seppellimento e/o sprofondamento scavi meccanici] Per la protezione dei lavoratori dal rischio di seppellimento predisporre: ‐ Armatura della parete dello scavo con posa meccanica di paratie di armature prefabbricate. ‐ Adeguate via di fuga e di emergenza da lasciare costantemente sgombre di materiali e mezzi. ‐ Teli impermeabili a protezione del fronte di scavo/riporto in caso di piogge. ‐ Protezioni per la caduta di materiali con reti a maglia esagonale fissata con tasselli a parete. ‐ Segregazioni delle aree interessate dalle lavorazioni con transenne. ‐ Protezioni al ciglio al fine di definire idonea fascia di rispetto con parapetto o rete di plastica arretrata rispetto al ciglio di almeno 2 metri. ‐ Scale e passerelle di accesso a fondo scavo, costituite da piano di calpestio in legno,
movimento ed attività diverse. ‐‐ nessun lavoratore transiti o sosti nelle zone di carico o scarico dei materiali. [Rumore] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle aree ad elevata rumorosità. ‐ nessun lavoratore sostino in prossimità di zone con utilizzo di attrezzature rumorose. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività rumorose nella stessa area. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività ad elevata rumorosità con altre attività differenti nella stessa area. [Seppellimento e/o sprofondamento scavi meccanici] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone di scavo o
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necessario, deve essere inserito del materiale di rincalzo tra la facciata dello scavo e l’armatura, per garantire la continuità del contrasto. La messa in opera delle armature deve essere effettuata pari passo con l'effettuazione dello scavo. Procedura armatura in terreno coesivo In presenza di un terreno di sufficiente coesione, in cui non è possibile realizzare lo scavo per tutta la profondità richiesta, si può effettuare lo scavo stesso fino a 80‐120 cm e dopo aver disposto una prima armatura, si può procedere ad un’altra fase di scavo e così via. In questo caso basta posizionare i pannelli di legno, di altezza leggermente superiore alla profondità dello scavo, contro le pareti dello scavo e fissarli con puntoni di legno provvisori per consentire agli operai di scendere nella trincea e disporre gli elementi di contrasto definitivi. Armatura di scavi in terreni granulari Quando il terreno non rende possibile nemmeno uno scavo di profondità minima, oppure quando si deve operare in siti urbani e occorre evitare qualsiasi depressione del terreno, è necessario rispettare rigorosamente le seguenti modalità: dopo aver scavato per circa 30 centimetri si infiggono nel terreno le due pareti verticali aventi una leggera inclinazione. Quindi si dispongono i puntoni di contrasto e si realizza un successivo scavo installando un secondo blocco di armatura, con pareti aventi la stessa inclinazione di quelle superiori e cosi via. Rimozione dell’armatura Per la rimozione dell’armatura occorre procedere dal basso verso l’alto, avendo particolare cura nel
parapetti di protezione e struttura portante in legno. ‐ Scale o passerelle di accesso al fondo dello scavo metalliche. Per l'esecuzione delle lavorazioni di scavo devono essere utilizzati solo: ‐ Mezzi meccanici (escavatori, pale caricatrici e autocarri) con caratteristiche adeguate alle pendenze e alla portata del terreno. ‐ Escavatori dotati di cabina con dispositivi di protezione ROPS e FOPS, sistemi di protezione per il ribaltamento e la caduta di oggetti
movimentazione terra.‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori di scavo o movimento terra. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività scavo e altre attività manuali differenti. ‐ nessun lavoratore transiti o sosti nelle zone di carico o scarico dei materiali.
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proteggere sempre il lavoratore che si trova dentro lo scavo. Se al momento del disarmo si avverte che l’armatura (puntoni e montanti) è sottoposta a pressione perché il terreno ha subito dei movimenti, occorre riempire la trincea con il terreno prima di rimuovere puntoni e montanti. Quando è possibile, l’armatura deve essere rimossa dagli stessi operai che l’hanno installata, in quanto meglio di altri possono verificare la presenza di nuove condizioni di rischio nel terreno, successive alla posa in opera dell’armatura.
Lavorazione: Scarico calcestruzzo in pompa
Descrizione (Tipo di intervento)Operazione di scarico del calcestruzzo in pompa per il getto
Rischi in riferimento alla lavorazione
Rumore
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Rumore] Le lavorazioni rumorose dovranno essere pianificate in modo da evitare lavorazioni contemporanee in zone adiacenti o limitrofe.
[Rumore] ‐ Non eseguire lavori rumorose contemporaneamente nella stessa area. ‐ Ubicazione delle attrezzature rumorose lontano da vie di passaggio. ‐ Vigilare sull’uso degli otoprotettori.
[Rumore] Per la protezione degli addetti dall'esposizione a rumore predisporre: ‐ Barriere di protezione costituite da materiale fonoassorbente. ‐ Utilizzato di attrezzature o macchine con basse emissioni di rumore. ‐ Cabina insonorizzata per i mezzi meccanici. ‐ Segnaletica con richiamo del pericolo e delle prescriizoni.
[Rumore]Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle aree ad elevata rumorosità. ‐ nessun lavoratore sostino in prossimità di
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
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zone con utilizzo di attrezzature rumorose. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività rumorose nella stessa area. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività ad elevata rumorosità con altre attività differenti nella stessa area.
Lavorazione: Operazioni di pompaggio
Descrizione (Tipo di intervento)Operazioni di pompaggio calcestruzzo con la pompa
Rischi in riferimento alla lavorazione
Lavori in prossimità linee elettriche aeree nudeRumore
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Rumore] Le lavorazioni rumorose dovranno essere pianificate in modo da evitare lavorazioni contemporanee in zone adiacenti o limitrofe.
[Lavori in prossimità linee elettriche aeree nude]‐ Rimanere a distanza di sicurezza da linee aeree in tensione che possono interferire con i movimenti del braccio, se necessario far disattivare la linea. ‐ Richiesta agli Enti proprietari di disattivazione o segregazione delle linee. ‐ Inizio lavori solo con linee disattivate o segregate. ‐ Protezione delle linee elettriche aeree con palizzate in legno infisse nel terreno costituite da pali e stringhe orizzontali a distanza di 1 metro. ‐ Lavori con linee in tensione solo a distanza di sicurezza. ‐ Quando occorre effettuare lavori in prossimità di linee elettriche o di impianti elettrici con parti attive non protette o che per circostanze particolari si debbano ritenere non sufficientemente protette, ferme restando le norme di buona tecnica, si deve rispettare almeno una delle seguenti precauzioni:
[Lavori in prossimità linee elettriche aeree nude]Per la protezione dei lavoratori dal contatto con linea elettrica aerea nuda in tensione predisporre: ‐ Segregazioni dell'area di rischio di contatto con recinzione metallica. ‐ Macchine e mezzi meccanici con dimensioni o sagome da non urtare le linee elettriche aeree. ‐ Segnalazione del rischio con segnaletica di sicurezza. ‐ Vie di transito veicolare distanti dalla linee elettriche aeree in tensione. Per la gestione delle situazioni di emergenz aè necessario predisporre: ‐ Servizio di primo soccorso composto da lavoratori formati ed equipaggiati da presidi sanitari per intervenire in caso di emergenza.
[Lavori in prossimità linee elettriche aeree nude] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Rumore] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano.
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a) mettere fuori tensione ed in sicurezza le parti attive per tutta la durata dei lavori; b) posizionare ostacoli rigidi che impediscano l'avvicinamento alle parti attive; c) tenere in permanenza, persone, macchine operatrici, apparecchi di sollevamento, ponteggi ed ogni altra attrezzatura a distanza di sicurezza. ‐ La distanza di sicurezza deve essere tale che non possano avvenire contatti diretti o scariche pericolose per le persone tenendo conto del tipo di lavoro, delle attrezzature usate e delle tensioni presenti e comunque la distanza di sicurezza non deve essere inferiore ai limiti di cui all'allegato IX o a quelli risultanti dall'applicazione delle pertinenti norme tecniche [Rumore] ‐ Non eseguire lavori rumorose contemporaneamente nella stessa area. ‐ Ubicazione delle attrezzature rumorose lontano da vie di passaggio. ‐ Vigilare sull’uso degli otoprotettori.
‐ Servizio antincendio ed evacuazione composto da lavoratori formati ed equipaggiati da presidi sanitari per intervenire in caso di emergenza. [Rumore] Per la protezione degli addetti dall'esposizione a rumore predisporre: ‐ Barriere di protezione costituite da materiale fonoassorbente. ‐ Utilizzato di attrezzature o macchine con basse emissioni di rumore. ‐ Cabina insonorizzata per i mezzi meccanici. ‐ Segnaletica con richiamo del pericolo e delle prescriizoni.
Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle aree ad elevata rumorosità. ‐ nessun lavoratore sostino in prossimità di zone con utilizzo di attrezzature rumorose. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività rumorose nella stessa area. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività ad elevata rumorosità con altre attività differenti nella stessa area.
Lavorazione: Operazioni di scarico con autobetoniera
Descrizione (Tipo di intervento)Operazioni di scarico con autobetoniera
Rischi in riferimento alla lavorazione
Investimento da veicoli nell'area di cantiereLavori in prossimità linee elettriche aeree nude Rischi da uso di sostanze chimiche
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Investimento da veicoli nell'area di cantiere] [Investimento da veicoli nell'area di cantiere] [Investimento da veicoli nell'area di
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
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‐ Coordinare la movimentazione dei mezzi qualora gli autisti non godano della completa visuale, evitare di frapporsi fra i mezzi e gli ostacoli ma posizionarsi sempre in posizione visibile e sicura. ‐ Incaricare un preposto per coordinare l'entrata/uscita dei non addetti ai lavori; provvedere alla sospensione/ripresa di eventuali lavorazioni al fine di garantire l'incolumità di mezzi e persone. [Lavori in prossimità linee elettriche aeree nude] ‐ Rimanere a distanza di sicurezza da linee aeree in tensione che possono interferire con i movimenti del braccio, se necessario far disattivare la linea. ‐ Richiesta agli Enti proprietari di disattivazione o segregazione delle linee. ‐ Inizio lavori solo con linee disattivate o segregate. ‐ Protezione delle linee elettriche aeree con palizzate in legno infisse nel terreno costituite da pali e stringhe orizzontali a distanza di 1 metro. ‐ Lavori con linee in tensione solo a distanza di sicurezza. ‐ Quando occorre effettuare lavori in prossimità di linee elettriche o di impianti elettrici con parti attive non protette o che per circostanze particolari si debbano ritenere non sufficientemente protette, ferme restando le norme di buona tecnica, si deve rispettare almeno una delle seguenti precauzioni: a) mettere fuori tensione ed in sicurezza le parti attive per tutta la durata dei lavori; b) posizionare ostacoli rigidi che impediscano l'avvicinamento alle parti attive; c) tenere in permanenza, persone, macchine operatrici, apparecchi di sollevamento, ponteggi ed ogni altra attrezzatura a distanza di sicurezza. ‐ La distanza di sicurezza deve essere tale che non possano avvenire contatti diretti o scariche pericolose per le persone tenendo conto del tipo di
Per la protezione dei lavoratori all'interno dell'area di cantiere: ‐ Tutti i veicoli siano essi da trasporto o macchine edili devono essere equipaggiati di lampeggiati e segnali acustici per essere chiaramente visibili. ‐ I passaggi pedonali lungo le piste di circolazione devono essere da questi separati con new jersey o reti di protezione. ‐ Predisporre idonea segnaletica stradale temporanea di avvertimento/pericolo. [Lavori in prossimità linee elettriche aeree nude] Per la protezione dei lavoratori dal contatto con linea elettrica aerea nuda in tensione predisporre: ‐ Segregazioni dell'area di rischio di contatto con recinzione metallica. ‐ Macchine e mezzi meccanici con dimensioni o sagome da non urtare le linee elettriche aeree. ‐ Segnalazione del rischio con segnaletica di sicurezza. ‐ Vie di transito veicolare distanti dalla linee elettriche aeree in tensione. Per la gestione delle situazioni di emergenza è necessario predisporre: ‐ Servizio di primo soccorso composto da lavoratori formati ed equipaggiati da presidi sanitari per intervenire in caso di emergenza. ‐ Servizio antincendio ed evacuazione composto da lavoratori formati ed equipaggiati da presidi sanitari per intervenire in caso di emergenza. [Rischi da uso di sostanze chimiche] Per la protezione dei lavoratori durante l'uso di sostanze chimiche predisporre:
cantiere]Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore si trovi nel campo d’azione dei mezzi di movimentazione terra o di trasporto ‐ nessun lavoratori sosti in prossimità dei lavori con mezzi in movimento. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività con macchine in movimento ed attività diverse. ‐ nessun lavoratore transiti o sosti nelle zone di carico o scarico dei materiali. [Lavori in prossimità linee elettriche aeree nude] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Rischi da uso di sostanze chimiche] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
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lavoro, delle attrezzature usate e delle tensioni presenti e comunque la distanza di sicurezza non deve essere inferiore ai limiti di cui all'allegato IX o a quelli risultanti dall'applicazione delle pertinenti norme tecniche [Rischi da uso di sostanze chimiche] ‐ In cantiere o allegate al Piano Operativo di sicurezza devono essere presenti le schede di sicurezza dei prodotti utilizzati, ove sono riportate tutte le informazioni utili per: a) La corretta manipolazione. b) Lo stoccaggio. c) La gestione delle emergenze di primo soccorso e incendio. d) Le sostanze incompatibili. ‐ Divieto di bere, mangiare e fumare con le mani sporche. ‐Controllo dell’efficienza degli impianti di ventilazione o aspirazione localizzata. ‐ Divieto di svolgere lavorazioni con più sostanze pericolose contemporaneamente. ‐ Scelta di sostanze chimiche non pericolose. ‐ Sorveglianza sull’uso dei DPI previsti nella scheda di sicurezza da parte del preposto. ‐ Sospensione dei lavori in caso di sversamenti accidentali che possono compromettere la sicurezza e la salute dei lavoratori. ‐ Quando si è tenuti a lavorare con prodotti contenenti solventi in locali non ventilati o ventilati insufficientemente, si deve provvedere a ventilare artificialmente il posto di lavoro. ‐ Sui posti di lavoro deve essere consentito conservare materiali in quantità non superiore a quelle strettamente necessaria. ‐ Il posto di lavoro e l’ambiente circostante vanno tenuti ben puliti.
‐ Nelle aree di lavoro con ventilazione naturale scarsa o assente deve essere predisposto in relazione alla concentrazione di inquinanti aerodispersi: a) Impianto di ventilazione generale dell'aria in presenza di sostanze scarsamente inquinanti o pericolose. b) Impianto di aspirazione localizzata capace di captare gli inquinanti a livello del punto di emissione limitandone in modo significativo la quantità presente all’interno degli ambienti di lavoro. ‐ Confinamento con teli delle aree a rischio. ‐ Per l'igiene dei lavoratori locali igienici con lavabi con acqua calda per lavarsi le mani e il viso. ‐ Per interventi di emergenza devono essere presenti come presidi mezzi per il lavaggio oculare o della pelle in caso di contatto accidentale. ‐ Per interventi in caso di malore deve essere previsto un servizio di primo soccorso composto da lavoratori formati ed equipaggiati da presidi sanitari. ‐ Segnaletica con richiamo dei pericoli deve essere installata all'accesso dell'area a rischio.
subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano.
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‐ In caso di perdite o di spargimenti, il materiale va eliminato ricorrendo a mezzi di assorbimento o di pulizia prescritti dal produttore.
Lavorazione: Scarico diretto con la canala
Descrizione (Tipo di intervento)Operazione di scarico del calcestruzzo con la canala mediante autobetoniera
Rischi in riferimento alla lavorazione
Investimento da veicoli nell'area di cantiereRischi da uso di sostanze chimiche Rumore
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Rumore] Le lavorazioni rumorose dovranno essere pianificate in modo da evitare lavorazioni contemporanee in zone adiacenti o limitrofe.
[Investimento da veicoli nell'area di cantiere]‐ Coordinare la movimentazione dei mezzi qualora gli autisti non godano della completa visuale, evitare di frapporsi fra i mezzi e gli ostacoli ma posizionarsi sempre in posizione visibile e sicura. ‐ Incaricare un preposto per coordinare l'entrata/uscita dei non addetti ai lavori; provvedere alla sospensione/ripresa di eventuali lavorazioni al fine di garantire l'incolumità di mezzi e persone. [Rischi da uso di sostanze chimiche] ‐ In cantiere o allegate al Piano Operativo di sicurezza devono essere presenti le schede di sicurezza dei prodotti utilizzati, ove sono riportate tutte le informazioni utili per: a) La corretta manipolazione. b) Lo stoccaggio. c) La gestione delle emergenze di primo soccorso e incendio. d) Le sostanze incompatibili.
[Investimento da veicoli nell'area di cantiere]Per la protezione dei lavoratori all'interno dell'area di cantiere: ‐ Tutti i veicoli siano essi da trasporto o macchine edili devono essere equipaggiati di lampeggiati e segnali acustici per essere chiaramente visibili. ‐ I passaggi pedonali lungo le piste di circolazione devono essere da questi separati con new jersey o reti di protezione. ‐ Predisporre idonea segnaletica stradale temporanea di avvertimento/pericolo. [Rischi da uso di sostanze chimiche] Per la protezione dei lavoratori durante l'uso di sostanze chimiche predisporre: ‐ Nelle aree di lavoro con ventilazione naturale scarsa o assente deve essere predisposto in relazione alla concentrazione di inquinanti aerodispersi:
[Investimento da veicoli nell'area di cantiere] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore si trovi nel campo d’azione dei mezzi di movimentazione terra o di trasporto ‐ nessun lavoratori sosti in prossimità dei lavori con mezzi in movimento. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività con macchine in movimento ed attività diverse. ‐ nessun lavoratore transiti o sosti nelle
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
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‐ Divieto di bere, mangiare e fumare con le mani sporche. ‐Controllo dell’efficienza degli impianti di ventilazione o aspirazione localizzata. ‐ Divieto di svolgere lavorazioni con più sostanze pericolose contemporaneamente. ‐ Scelta di sostanze chimiche non pericolose. ‐ Sorveglianza sull’uso dei DPI previsti nella scheda di sicurezza da parte del preposto. ‐ Sospensione dei lavori in caso di sversamenti accidentali che possono compromettere la sicurezza e la salute dei lavoratori. ‐ Quando si è tenuti a lavorare con prodotti contenenti solventi in locali non ventilati o ventilati insufficientemente, si deve provvedere a ventilare artificialmente il posto di lavoro. ‐ Sui posti di lavoro deve essere consentito conservare materiali in quantità non superiore a quelle strettamente necessaria. ‐ Il posto di lavoro e l’ambiente circostante vanno tenuti ben puliti. ‐ In caso di perdite o di spargimenti, il materiale va eliminato ricorrendo a mezzi di assorbimento o di pulizia prescritti dal produttore. [Rumore] ‐ Non eseguire lavori rumorose contemporaneamente nella stessa area. ‐ Ubicazione delle attrezzature rumorose lontano da vie di passaggio. ‐ Vigilare sull’uso degli otoprotettori.
a) Impianto di ventilazione generale dell'aria in presenza di sostanze scarsamente inquinanti o pericolose. b) Impianto di aspirazione localizzata capace di captare gli inquinanti a livello del punto di emissione limitandone in modo significativo la quantità presente all’interno degli ambienti di lavoro. ‐ Confinamento con teli delle aree a rischio. ‐ Per l'igiene dei lavoratori locali igienici con lavabi con acqua calda per lavarsi le mani e il viso. ‐ Per interventi di emergenza devono essere presenti come presidi mezzi per il lavaggio oculare o della pelle in caso di contatto accidentale. ‐ Per interventi in caso di malore deve essere previsto un servizio di primo soccorso composto da lavoratori formati ed equipaggiati da presidi sanitari. ‐ Segnaletica con richiamo dei pericoli deve essere installata all'accesso dell'area a rischio. [Rumore] Per la protezione degli addetti dall'esposizione a rumore predisporre: ‐ Barriere di protezione costituite da materiale fonoassorbente. ‐ Utilizzato di attrezzature o macchine con basse emissioni di rumore. ‐ Cabina insonorizzata per i mezzi meccanici. ‐ Segnaletica con richiamo del pericolo e delle prescrizioni.
zone di carico o scarico dei materiali. [Rischi da uso di sostanze chimiche] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Rumore] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle aree ad elevata rumorosità. ‐ nessun lavoratore sostino in prossimità di zone con utilizzo di attrezzature rumorose. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività rumorose nella stessa area. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività ad elevata rumorosità con altre attività differenti nella stessa area.
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
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Lavorazione: Realizzazione impianto elettrico e di terra
Descrizione (Tipo di intervento)All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub fasi: ‐ formazione opere provvisionali (ponteggio e parapetti di protezione); ‐ posa tubazioni sottotraccia o fuori traccia; ‐ completamento dell'impianto con posa degli elementi; ‐ allacciamento; ‐ collaudo dell'impianto.
Rischi in riferimento alla lavorazione
Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metriCaduta di materiale dall'alto Elettrocuzione
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]‐ Il ponteggio con relativa omologa ministeriale deve essere montato seguendo il libretto di montaggio e gli schemi contenuti nel Piano di montaggio, uso e smontaggio (PIMUS) redatto per quel specifico cantiere, con elementi che devono portare impressi il nome e il marchio del fabbricante. ‐ Il montaggio deve essere effettuato da una squadra composta da 2 montatori abilitati sotto la diretta sorveglianza di preposto formato. ‐ Le condizioni degli elementi devono essere verificati prima del montaggio e gli esiti dei controlli devono essere registrati. ‐ Il ponteggio deve essere ancorato all’opera servita, secondo la tipologia e il numero degli ancoraggi previsti dal libretto e/o dalla relazione di calcolo elaborata da un tecnico abilitato. ‐ Il ponteggio deve distare dall’opera servita massimo 20 cm, in caso contrario allestire il parapetto anche sul lato interno o aggiungere una mensola a sbalzo per ridurre la distanza a meno di
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]Per la protezione dei lavoratori dalle cadute dall'alto predisporre: ‐ Ponte a torre su ruote (trabattelli) conforme alla norma UNI HD 1004. ‐ Parapetto normale con tavola fermapiede in legno a solaio o cornicione. ‐ Parapetto normale con elementi a tubi e giunti e tavola fermapiede a solaio o cornicione. ‐ Ponteggio di servizio a tubi e giunti con sottoponte di sicurezza a distanza non superiore a 2,50 metri. ‐ Ponte su cavalletti con impalcato in tavole di legno della sezione minima di 30 x 5 cm, poggiato su tre cavalletti, larghezza 90 cm e lunghezza 4 metri. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali. ‐ Copertura di botole, asole e aperture nei solai
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Caduta di materiale dall'alto] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone a rischio.
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 166
20 cm. ‐ Per salire e scendere dal ponteggio utilizzare le scalette interne e le botole. ‐ Verificare prima dell’uso che ogni piano di lavoro sia completo di impalcato, parapetto, tavola fermapiede e cancelletto laterale. La parti non accessibili devono essere chiuse. ‐ Gli elementi del ponteggio non devono essere rimossi durante la fase di lavoro per facilitare le lavorazioni. ‐ Il programma lavori di allestimento deve essere compatibile con le condizioni climatiche. Immediata sospensione lavori in caso di eventi meteorici eccezionali. ‐ Le tavole costituenti il piano di calpestio di ponti, passerelle, andatoie ed impalcati di servizio, balconi di carico e castelli di tiro devono avere le fibre con andamento parallelo all'asse, spessore adeguato al carico da sopportare ed in ogni caso non minore di cm 5, e larghezza non minore di cm 30. Le tavole stesse non devono avere nodi passanti che riducano più del dieci per cento la sezione di resistenza. ‐ Nei lavori in cui non è possibile allestire apprestamenti deve essere realizzata una protezione costituita da tesatura di cavo metallico fra elementi strutturali per l’ancoraggio delle funi di trattenuta delle imbracature di sicurezza. ‐ I sistemi di protezione del bordo sulle coperture devono essere installati con l’ausilio di attrezzature specifiche (piattaforme o cestelli). ‐ Le reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 12631 devono essere montati da personale competente. In cantiere deve essere presente il manuale d’uso nel quale sono contenute tutte le informazioni necessarie a: a) montaggio, uso e smontaggio;
con tavolato in legno.‐ Protezione delle aperture verso il vuoto o vani. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 sotto la copertura e/o i lucernari. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 collegate alle armature provvisorie dei solai. ‐ Sistemi combinati costituiti da parapetti di trattenuta e reti di sicurezza integrati fra loro. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe A conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 10°. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe B conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 30°. ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Castelli di tiro per posizionare in quota e sostenere i mezzi di sollevamento dei materiali costituiti da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e sottostruttura portante metallica. ‐ Passerelle metalliche o in legno complete di parapetto e tavole fermapiede, per il collegamento di posti di lavoro a quote diverse allestire passerelle metalliche o in legno. Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio
‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori a rischio. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di sollevamento materiali con altre attività di cantiere differenti. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di più attività di sollevamento con mezzi diversi nella stessa area. [Elettrocuzione] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano.
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 167
b) cure e ispezioni;c) avvertenze per l’uso. ‐ Il Ponte a torre su ruote deve essere montato da personale competente secondo il manuale fornito dal fabbricante. Le ruote durante l’uso devono essere bloccate con gli stabilizzatori. La salita e la discesa deve essere interna impiegando le apposite scalette e botole. Durante la fase lavorativa il piano di lavoro deve essere protetto sui i 4 lati. Il ponte deve essere utilizzato secondo il manuale d’uso. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. [Caduta di materiale dall'alto] ‐ Le forche semplici possono essere utilizzati solo per operazioni di scarico dei materiali. ‐ Sospensione delle operazioni in caso di condizioni meteo che possono pregiudicare la sicurezza (forte vento, pioggia intensa). ‐ Manutenzione dei mezzi di sollevamento secondo le indicazioni del fabbricante e verifica periodica annuale. Gli esiti dei controlli e delle verifiche devono essere disponibili in cantiere. ‐ Controllo dell’integrità delle imbracature, funi e dei ganci di sollevamento. ‐ Controllo dell’integrità degli accessori di sollevamento (gabbie, bilancieri e cassoni). ‐ Le operazioni di movimentazione di materiali con
idraulico e mezzo semovente.‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro. [Caduta di materiale dall'alto] Per la protezione dei lavoratori dalla caduta di materiali sulle vie di transito o posti di lavoro predisporre: ‐ Impalcato di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e copertura con tavoloni. ‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, con struttura di supporto in tubolari metallici giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50 metri rispetto al piano orizzontale. ‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Delimitazione del perimetro esterno dell’area con rete plastificata o metallica arretrata di almeno 2 metri dal ponteggio o copertura. ‐ Canali di scarico a tubi telescopici per il getto dei materiali dall'alto. ‐ Per la movimentazione di tubazioni utilizzare bilanciere a trave predisposto per due punti o quattro di attacco regolabili in linea, funi o catene e ganci di sicurezza. ‐ Forca con gabbia per sollevamento di carichi unitari su pallets. ‐ Cassoni a sponde alte per il sollevamento di materiali minuti. ‐ Segregazione delle aree a rischio con transenne o reti plastificate. ‐ Segnaletica di sicurezza specifica del rischio per informare i lavoratori. ‐ Apparecchi di sollevamento adeguate ai carichi da sollevare : gru a torre, autogrù, gru su autocarro o carrelli semoventi a braccio
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
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apparecchi di sollevamento fissi e mobili devono essere effettuati da personale abilitato e coadiuvati con l'ausilio di un preposto. ‐ Le attrezzature di movimentazione devono essere sottoposte a controlli iniziali e periodici secondo le indicazioni fornite dal costruttore e dalla normativa vigente. ‐ Per il getto dei materiali i canali devono avere i seguenti requisiti: a) imboccatura superiore protetta per evitare cadute accidentali di persone; b) ogni tronco inserito in quello inferiore; c) eventuali raccordi, adeguatamente rinforzati; d) ultimo tratto inclinato, fine di ridurre la velocità di fuoriuscita del materiale; e) estremità inferiore sufficientemente lontana dalla struttura e dai ponti di servizio; deve inoltre essere posta ad altezza tale da evitare la formazione di polvere o di pericolosi rimbalzi di materiale; f) estremità inferiore posta ad altezza non superiore ai due metri dal piano di raccolta, [Elettrocuzione] ‐ I lavori su parti in tensioni o in prossimità di parti in tensione devono essere effettuati solo da personale competente sotto la diretta sorveglianza di un preposto. ‐ Disattivare le parti in tensione e bloccare l’apertura del quadro per evitare attivazioni non autorizzati. ‐ Verificare l'integrità delle prese, prolunghe e spine.
telescopico. [Elettrocuzione] Per la protezione dei lavoratori dal rischio di elettrocuzione predisporre: ‐ Segregazioni delle aree di lavoro in cui sono presenti parti attive non protette con recinzione per impedire l'accesso ai non addetti ai lavori. ‐ Quadro elettrico generale e sottoquadri con prese interbloccate IP65 protette da magnete‐termico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI 17‐13/4 e norme tecniche pertinenti. ‐ Collegamento all’impianto di terra di cantiere delle attrezzature elettriche fisse, del quadro generale e dei sottoquadri. ‐ Schermatura delle parti attive con involucri o barriere, qualora non sia possibile la messa fuori tensione dell’impianto. ‐ Attrezzature isolanti per lavori su parti in tensione. ‐ Attrezzature elettriche portatili con marcatura IMQ e doppio isolamento e conformi alle norme vigenti in materia di sicurezza elettrica. ‐ Prolunghe, prese, spine, cavi, adattatori e materiale elettrico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI o norme tecniche pertinenti. ‐ Attrezzature elettriche portatili con tensione non superiore a 50 Volt verso terra per lavori in luoghi bagnati.
Lavorazione: Realizzazione impianto idrico‐sanitario
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Descrizione (Tipo di intervento)All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub fasi: ‐ formazione opere provvisionali (ponteggio e parapetti di protezione); ‐ posa tubazioni sottotraccia o fuori traccia; ‐ completamento dell'impianto con posa degli apparecchi igienico‐sanitari; ‐ allacciamento; ‐ collaudo dell'impianto.
Rischi in riferimento alla lavorazione
Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metriCaduta di materiale dall'alto Elettrocuzione
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]‐ Il ponteggio con relativa omologa ministeriale deve essere montato seguendo il libretto di montaggio e gli schemi contenuti nel Piano di montaggio, uso e smontaggio (PIMUS) redatto per quel specifico cantiere, con elementi che devono portare impressi il nome e il marchio del fabbricante. ‐ Il montaggio deve essere effettuato da una squadra composta da 2 montatori abilitati sotto la diretta sorveglianza di preposto formato. ‐ Le condizioni degli elementi devono essere verificati prima del montaggio e gli esiti dei controlli devono essere registrati. ‐ Il ponteggio deve essere ancorato all’opera servita, secondo la tipologia e il numero degli ancoraggi previsti dal libretto e/o dalla relazione di calcolo elaborata da un tecnico abilitato. ‐ Il ponteggio deve distare dall’opera servita massimo 20 cm, in caso contrario allestire il parapetto anche sul lato interno o aggiungere una mensola a sbalzo per ridurre la distanza a meno di 20 cm. ‐ Per salire e scendere dal ponteggio utilizzare le
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]Per la protezione dei lavoratori dalle cadute dall'alto predisporre: ‐ Ponte a torre su ruote (trabattelli) conforme alla norma UNI HD 1004. ‐ Parapetto normale con tavola fermapiede in legno a solaio o cornicione. ‐ Parapetto normale con elementi a tubi e giunti e tavola fermapiede a solaio o cornicione. ‐ Ponteggio di servizio a tubi e giunti con sottoponte di sicurezza a distanza non superiore a 2,50 metri. ‐ Ponte su cavalletti con impalcato in tavole di legno della sezione minima di 30 x 5 cm, poggiato su tre cavalletti, larghezza 90 cm e lunghezza 4 metri. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali. ‐ Copertura di botole, asole e aperture nei solai con tavolato in legno. ‐ Protezione delle aperture verso il vuoto o vani.
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Caduta di materiale dall'alto] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone a rischio. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori a rischio.
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
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scalette interne e le botole.‐ Verificare prima dell’uso che ogni piano di lavoro sia completo di impalcato, parapetto, tavola fermapiede e cancelletto laterale. La parti non accessibili devono essere chiuse. ‐ Gli elementi del ponteggio non devono essere rimossi durante la fase di lavoro per facilitare le lavorazioni. ‐ Il programma lavori di allestimento deve essere compatibile con le condizioni climatiche. Immediata sospensione lavori in caso di eventi meteorici eccezionali. ‐ Le tavole costituenti il piano di calpestio di ponti, passerelle, andatoie ed impalcati di servizio, balconi di carico e castelli di tiro devono avere le fibre con andamento parallelo all'asse, spessore adeguato al carico da sopportare ed in ogni caso non minore di cm 5, e larghezza non minore di cm 30. Le tavole stesse non devono avere nodi passanti che riducano più del dieci per cento la sezione di resistenza. ‐ Nei lavori in cui non è possibile allestire apprestamenti deve essere realizzata una protezione costituita da tesatura di cavo metallico fra elementi strutturali per l’ancoraggio delle funi di trattenuta delle imbracature di sicurezza. ‐ I sistemi di protezione del bordo sulle coperture devono essere installati con l’ausilio di attrezzature specifiche (piattaforme o cestelli). ‐ Le reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 12631 devono essere montati da personale competente. In cantiere deve essere presente il manuale d’uso nel quale sono contenute tutte le informazioni necessarie a: a) montaggio, uso e smontaggio; b) cure e ispezioni; c) avvertenze per l’uso.
‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 sotto la copertura e/o i lucernari. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 collegate alle armature provvisorie dei solai. ‐ Sistemi combinati costituiti da parapetti di trattenuta e reti di sicurezza integrati fra loro. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe A conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 10°. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe B conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 30°. ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Castelli di tiro per posizionare in quota e sostenere i mezzi di sollevamento dei materiali costituiti da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e sottostruttura portante metallica. ‐ Passerelle metalliche o in legno complete di parapetto e tavole fermapiede, per il collegamento di posti di lavoro a quote diverse allestire passerelle metalliche o in legno. Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro.
‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di sollevamento materiali con altre attività di cantiere differenti. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di più attività di sollevamento con mezzi diversi nella stessa area. [Elettrocuzione] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano.
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 171
‐ Il Ponte a torre su ruote deve essere montato da personale competente secondo il manuale fornito dal fabbricante. Le ruote durante l’uso devono essere bloccate con gli stabilizzatori. La salita e la discesa deve essere interna impiegando le apposite scalette e botole. Durante la fase lavorativa il piano di lavoro deve essere protetto sui i 4 lati. Il ponte deve essere utilizzato secondo il manuale d’uso. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. [Caduta di materiale dall'alto] ‐ Le forche semplici possono essere utilizzati solo per operazioni di scarico dei materiali. ‐ Sospensione delle operazioni in caso di condizioni meteo che possono pregiudicare la sicurezza (forte vento, pioggia intensa). ‐ Manutenzione dei mezzi di sollevamento secondo le indicazioni del fabbricante e verifica periodica annuale. Gli esiti dei controlli e delle verifiche devono essere disponibili in cantiere. ‐ Controllo dell’integrità delle imbracature, funi e dei ganci di sollevamento. ‐ Controllo dell’integrità degli accessori di sollevamento (gabbie, bilancieri e cassoni). ‐ Le operazioni di movimentazione di materiali con apparecchi di sollevamento fissi e mobili devono essere effettuati da personale abilitato e coadiuvati
‐ Scala sviluppabile su carro. [Caduta di materiale dall'alto] Per la protezione dei lavoratori dalla caduta di materiali sulle vie di transito o posti di lavoro predisporre: ‐ Impalcato di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e copertura con tavoloni. ‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, con struttura di supporto in tubolari metallici giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50 metri rispetto al piano orizzontale. ‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Delimitazione del perimetro esterno dell’area con rete plastificata o metallica arretrata di almeno 2 metri dal ponteggio o copertura. ‐ Canali di scarico a tubi telescopici per il getto dei materiali dall'alto. ‐ Per la movimentazione di tubazioni utilizzare bilanciere a trave predisposto per due punti o quattro di attacco regolabili in linea, funi o catene e ganci di sicurezza. ‐ Forca con gabbia per sollevamento di carichi unitari su pallets. ‐ Cassoni a sponde alte per il sollevamento di materiali minuti. ‐ Segregazione delle aree a rischio con transenne o reti plastificate. ‐ Segnaletica di sicurezza specifica del rischio per informare i lavoratori. ‐ Apparecchi di sollevamento adeguate ai carichi da sollevare : gru a torre, autogrù, gru su autocarro o carrelli semoventi a braccio telescopico.
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 172
con l'ausilio di un preposto.‐ Le attrezzature di movimentazione devono essere sottoposte a controlli iniziali e periodici secondo le indicazioni fornite dal costruttore e dalla normativa vigente. ‐ Per il getto dei materiali i canali devono avere i seguenti requisiti: a) imboccatura superiore protetta per evitare cadute accidentali di persone; b) ogni tronco inserito in quello inferiore; c) eventuali raccordi, adeguatamente rinforzati; d) ultimo tratto inclinato, fine di ridurre la velocità di fuoriuscita del materiale; e) estremità inferiore sufficientemente lontana dalla struttura e dai ponti di servizio; deve inoltre essere posta ad altezza tale da evitare la formazione di polvere o di pericolosi rimbalzi di materiale; f) estremità inferiore posta ad altezza non superiore ai due metri dal piano di raccolta, [Elettrocuzione] ‐ I lavori su parti in tensioni o in prossimità di parti in tensione devono essere effettuati solo da personale competente sotto la diretta sorveglianza di un preposto. ‐ Disattivare le parti in tensione e bloccare l’apertura del quadro per evitare attivazioni non autorizzati. ‐ Verificare l'integrità delle prese, prolunghe e spine.
[Elettrocuzione] Per la protezione dei lavoratori dal rischio di elettrocuzione predisporre: ‐ Segregazioni delle aree di lavoro in cui sono presenti parti attive non protette con recinzione per impedire l'accesso ai non addetti ai lavori. ‐ Quadro elettrico generale e sottoquadri con prese interbloccate IP65 protette da magnete‐termico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI 17‐13/4 e norme tecniche pertinenti. ‐ Collegamento all’impianto di terra di cantiere delle attrezzature elettriche fisse, del quadro generale e dei sottoquadri. ‐ Schermatura delle parti attive con involucri o barriere, qualora non sia possibile la messa fuori tensione dell’impianto. ‐ Attrezzature isolanti per lavori su parti in tensione. ‐ Attrezzature elettriche portatili con marcatura IMQ e doppio isolamento e conformi alle norme vigenti in materia di sicurezza elettrica. ‐ Prolunghe, prese, spine, cavi, adattatori e materiale elettrico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI o norme tecniche pertinenti. ‐ Attrezzature elettriche portatili con tensione non superiore a 50 Volt verso terra per lavori in luoghi bagnati.
Lavorazione: Realizzazione impianto termico
Descrizione (Tipo di intervento)All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub fasi:
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 173
‐ formazione opere provvisionali (ponteggio e parapetti di protezione);‐ posa tubazioni sottotraccia o fuori traccia; ‐ completamento dell'impianto con posa degli elementi; ‐ allacciamento; ‐ collaudo dell'impianto.
Rischi in riferimento alla lavorazione
Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metriCaduta di materiale dall'alto Elettrocuzione
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]‐ Il ponteggio con relativa omologa ministeriale deve essere montato seguendo il libretto di montaggio e gli schemi contenuti nel Piano di montaggio, uso e smontaggio (PIMUS) redatto per quel specifico cantiere, con elementi che devono portare impressi il nome e il marchio del fabbricante. ‐ Il montaggio deve essere effettuato da una squadra composta da 2 montatori abilitati sotto la diretta sorveglianza di preposto formato. ‐ Le condizioni degli elementi devono essere verificati prima del montaggio e gli esiti dei controlli devono essere registrati. ‐ Il ponteggio deve essere ancorato all’opera servita, secondo la tipologia e il numero degli ancoraggi previsti dal libretto e/o dalla relazione di calcolo elaborata da un tecnico abilitato. ‐ Il ponteggio deve distare dall’opera servita massimo 20 cm, in caso contrario allestire il parapetto anche sul lato interno o aggiungere una mensola a sbalzo per ridurre la distanza a meno di 20 cm. ‐ Per salire e scendere dal ponteggio utilizzare le scalette interne e le botole. ‐ Verificare prima dell’uso che ogni piano di lavoro
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]Per la protezione dei lavoratori dalle cadute dall'alto predisporre: ‐ Ponte a torre su ruote (trabattelli) conforme alla norma UNI HD 1004. ‐ Parapetto normale con tavola fermapiede in legno a solaio o cornicione. ‐ Parapetto normale con elementi a tubi e giunti e tavola fermapiede a solaio o cornicione. ‐ Ponteggio di servizio a tubi e giunti con sottoponte di sicurezza a distanza non superiore a 2,50 metri. ‐ Ponte su cavalletti con impalcato in tavole di legno della sezione minima di 30 x 5 cm, poggiato su tre cavalletti, larghezza 90 cm e lunghezza 4 metri. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali. ‐ Copertura di botole, asole e aperture nei solai con tavolato in legno. ‐ Protezione delle aperture verso il vuoto o vani. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 sotto la copertura e/o i lucernari.
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Caduta di materiale dall'alto] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone a rischio. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori a rischio. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di sollevamento
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 174
sia completo di impalcato, parapetto, tavola fermapiede e cancelletto laterale. La parti non accessibili devono essere chiuse. ‐ Gli elementi del ponteggio non devono essere rimossi durante la fase di lavoro per facilitare le lavorazioni. ‐ Il programma lavori di allestimento deve essere compatibile con le condizioni climatiche. Immediata sospensione lavori in caso di eventi meteorici eccezionali. ‐ Le tavole costituenti il piano di calpestio di ponti, passerelle, andatoie ed impalcati di servizio, balconi di carico e castelli di tiro devono avere le fibre con andamento parallelo all'asse, spessore adeguato al carico da sopportare ed in ogni caso non minore di cm 5, e larghezza non minore di cm 30. Le tavole stesse non devono avere nodi passanti che riducano più del dieci per cento la sezione di resistenza. ‐ Nei lavori in cui non è possibile allestire apprestamenti deve essere realizzata una protezione costituita da tesatura di cavo metallico fra elementi strutturali per l’ancoraggio delle funi di trattenuta delle imbracature di sicurezza. ‐ I sistemi di protezione del bordo sulle coperture devono essere installati con l’ausilio di attrezzature specifiche (piattaforme o cestelli). ‐ Le reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 12631 devono essere montati da personale competente. In cantiere deve essere presente il manuale d’uso nel quale sono contenute tutte le informazioni necessarie a: a) montaggio, uso e smontaggio; b) cure e ispezioni; c) avvertenze per l’uso. ‐ Il Ponte a torre su ruote deve essere montato da personale competente secondo il manuale fornito
‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 collegate alle armature provvisorie dei solai. ‐ Sistemi combinati costituiti da parapetti di trattenuta e reti di sicurezza integrati fra loro. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe A conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 10°. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe B conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 30°. ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Castelli di tiro per posizionare in quota e sostenere i mezzi di sollevamento dei materiali costituiti da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e sottostruttura portante metallica. ‐ Passerelle metalliche o in legno complete di parapetto e tavole fermapiede, per il collegamento di posti di lavoro a quote diverse allestire passerelle metalliche o in legno. Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro.
materiali con altre attività di cantiere differenti. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di più attività di sollevamento con mezzi diversi nella stessa area. [Elettrocuzione] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano.
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 175
dal fabbricante. Le ruote durante l’uso devono essere bloccate con gli stabilizzatori. La salita e la discesa deve essere interna impiegando le apposite scalette e botole. Durante la fase lavorativa il piano di lavoro deve essere protetto sui i 4 lati. Il ponte deve essere utilizzato secondo il manuale d’uso. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. [Caduta di materiale dall'alto] ‐ Le forche semplici possono essere utilizzati solo per operazioni di scarico dei materiali. ‐ Sospensione delle operazioni in caso di condizioni meteo che possono pregiudicare la sicurezza (forte vento, pioggia intensa). ‐ Manutenzione dei mezzi di sollevamento secondo le indicazioni del fabbricante e verifica periodica annuale. Gli esiti dei controlli e delle verifiche devono essere disponibili in cantiere. ‐ Controllo dell’integrità delle imbracature, funi e dei ganci di sollevamento. ‐ Controllo dell’integrità degli accessori di sollevamento (gabbie, bilancieri e cassoni). ‐ Le operazioni di movimentazione di materiali con apparecchi di sollevamento fissi e mobili devono essere effettuati da personale abilitato e coadiuvati con l'ausilio di un preposto. ‐ Le attrezzature di movimentazione devono essere
[Caduta di materiale dall'alto]Per la protezione dei lavoratori dalla caduta di materiali sulle vie di transito o posti di lavoro predisporre: ‐ Impalcato di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e copertura con tavoloni. ‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, con struttura di supporto in tubolari metallici giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50 metri rispetto al piano orizzontale. ‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Delimitazione del perimetro esterno dell’area con rete plastificata o metallica arretrata di almeno 2 metri dal ponteggio o copertura. ‐ Canali di scarico a tubi telescopici per il getto dei materiali dall'alto. ‐ Per la movimentazione di tubazioni utilizzare bilanciere a trave predisposto per due punti o quattro di attacco regolabili in linea, funi o catene e ganci di sicurezza. ‐ Forca con gabbia per sollevamento di carichi unitari su pallets. ‐ Cassoni a sponde alte per il sollevamento di materiali minuti. ‐ Segregazione delle aree a rischio con transenne o reti plastificate. ‐ Segnaletica di sicurezza specifica del rischio per informare i lavoratori. ‐ Apparecchi di sollevamento adeguate ai carichi da sollevare : gru a torre, autogrù, gru su autocarro o carrelli semoventi a braccio telescopico. [Elettrocuzione] Per la protezione dei lavoratori dal rischio di
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 176
sottoposte a controlli iniziali e periodici secondo le indicazioni fornite dal costruttore e dalla normativa vigente. ‐ Per il getto dei materiali i canali devono avere i seguenti requisiti: a) imboccatura superiore protetta per evitare cadute accidentali di persone; b) ogni tronco inserito in quello inferiore; c) eventuali raccordi, adeguatamente rinforzati; d) ultimo tratto inclinato, fine di ridurre la velocità di fuoriuscita del materiale; e) estremità inferiore sufficientemente lontana dalla struttura e dai ponti di servizio; deve inoltre essere posta ad altezza tale da evitare la formazione di polvere o di pericolosi rimbalzi di materiale; f) estremità inferiore posta ad altezza non superiore ai due metri dal piano di raccolta, [Elettrocuzione] ‐ I lavori su parti in tensioni o in prossimità di parti in tensione devono essere effettuati solo da personale competente sotto la diretta sorveglianza di un preposto. ‐ Disattivare le parti in tensione e bloccare l’apertura del quadro per evitare attivazioni non autorizzati. ‐ Verificare l'integrità delle prese, prolunghe e spine.
elettrocuzione predisporre:‐ Segregazioni delle aree di lavoro in cui sono presenti parti attive non protette con recinzione per impedire l'accesso ai non addetti ai lavori. ‐ Quadro elettrico generale e sottoquadri con prese interbloccate IP65 protette da magnete‐termico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI 17‐13/4 e norme tecniche pertinenti. ‐ Collegamento all’impianto di terra di cantiere delle attrezzature elettriche fisse, del quadro generale e dei sottoquadri. ‐ Schermatura delle parti attive con involucri o barriere, qualora non sia possibile la messa fuori tensione dell’impianto. ‐ Attrezzature isolanti per lavori su parti in tensione. ‐ Attrezzature elettriche portatili con marcatura IMQ e doppio isolamento e conformi alle norme vigenti in materia di sicurezza elettrica. ‐ Prolunghe, prese, spine, cavi, adattatori e materiale elettrico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI o norme tecniche pertinenti. ‐ Attrezzature elettriche portatili con tensione non superiore a 50 Volt verso terra per lavori in luoghi bagnati.
Lavorazione: Realizzazione impianto antincendio idranti
Descrizione (Tipo di intervento)All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub fasi: ‐ formazione opere provvisionali (ponteggio e parapetti di protezione); ‐ posa tubazioni in acciaio sottotraccia o fuori traccia;
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 177
‐ completamento dell'impianto con posa delle cassette e degli idranti‐ installazione del gruppo pompe ‐ allacciamento impianto ‐ collaudo dell'impianto.
Rischi in riferimento alla lavorazione
Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metriCaduta di materiale dall'alto Elettrocuzione
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]‐ Il ponteggio con relativa omologa ministeriale deve essere montato seguendo il libretto di montaggio e gli schemi contenuti nel Piano di montaggio, uso e smontaggio (PIMUS) redatto per quel specifico cantiere, con elementi che devono portare impressi il nome e il marchio del fabbricante. ‐ Il montaggio deve essere effettuato da una squadra composta da 2 montatori abilitati sotto la diretta sorveglianza di preposto formato. ‐ Le condizioni degli elementi devono essere verificati prima del montaggio e gli esiti dei controlli devono essere registrati. ‐ Il ponteggio deve essere ancorato all’opera servita, secondo la tipologia e il numero degli ancoraggi previsti dal libretto e/o dalla relazione di calcolo elaborata da un tecnico abilitato. ‐ Il ponteggio deve distare dall’opera servita massimo 20 cm, in caso contrario allestire il parapetto anche sul lato interno o aggiungere una mensola a sbalzo per ridurre la distanza a meno di 20 cm. ‐ Per salire e scendere dal ponteggio utilizzare le scalette interne e le botole. ‐ Verificare prima dell’uso che ogni piano di lavoro sia completo di impalcato, parapetto, tavola
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]Per la protezione dei lavoratori dalle cadute dall'alto predisporre: ‐ Ponte a torre su ruote (trabattelli) conforme alla norma UNI HD 1004. ‐ Parapetto normale con tavola fermapiede in legno a solaio o cornicione. ‐ Parapetto normale con elementi a tubi e giunti e tavola fermapiede a solaio o cornicione. ‐ Ponteggio di servizio a tubi e giunti con sottoponte di sicurezza a distanza non superiore a 2,50 metri. ‐ Ponte su cavalletti con impalcato in tavole di legno della sezione minima di 30 x 5 cm, poggiato su tre cavalletti, larghezza 90 cm e lunghezza 4 metri. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali. ‐ Copertura di botole, asole e aperture nei solai con tavolato in legno. ‐ Protezione delle aperture verso il vuoto o vani. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 sotto la copertura e/o i lucernari. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Caduta di materiale dall'alto] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone a rischio. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori a rischio. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di sollevamento materiali con altre attività di cantiere
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 178
fermapiede e cancelletto laterale. La parti non accessibili devono essere chiuse. ‐ Gli elementi del ponteggio non devono essere rimossi durante la fase di lavoro per facilitare le lavorazioni. ‐ Il programma lavori di allestimento deve essere compatibile con le condizioni climatiche. Immediata sospensione lavori in caso di eventi meteorici eccezionali. ‐ Le tavole costituenti il piano di calpestio di ponti, passerelle, andatoie ed impalcati di servizio, balconi di carico e castelli di tiro devono avere le fibre con andamento parallelo all'asse, spessore adeguato al carico da sopportare ed in ogni caso non minore di cm 5, e larghezza non minore di cm 30. Le tavole stesse non devono avere nodi passanti che riducano più del dieci per cento la sezione di resistenza. ‐ Nei lavori in cui non è possibile allestire apprestamenti deve essere realizzata una protezione costituita da tesatura di cavo metallico fra elementi strutturali per l’ancoraggio delle funi di trattenuta delle imbracature di sicurezza. ‐ I sistemi di protezione del bordo sulle coperture devono essere installati con l’ausilio di attrezzature specifiche (piattaforme o cestelli). ‐ Le reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 12631 devono essere montati da personale competente. In cantiere deve essere presente il manuale d’uso nel quale sono contenute tutte le informazioni necessarie a: a) montaggio, uso e smontaggio; b) cure e ispezioni; c) avvertenze per l’uso. ‐ Il Ponte a torre su ruote deve essere montato da personale competente secondo il manuale fornito dal fabbricante. Le ruote durante l’uso devono
1263‐2003 collegate alle armature provvisorie dei solai. ‐ Sistemi combinati costituiti da parapetti di trattenuta e reti di sicurezza integrati fra loro. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe A conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 10°. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe B conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 30°. ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Castelli di tiro per posizionare in quota e sostenere i mezzi di sollevamento dei materiali costituiti da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e sottostruttura portante metallica. ‐ Passerelle metalliche o in legno complete di parapetto e tavole fermapiede, per il collegamento di posti di lavoro a quote diverse allestire passerelle metalliche o in legno. Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro. [Caduta di materiale dall'alto]
differenti.‐ non ci sia la presenza contemporanea di più attività di sollevamento con mezzi diversi nella stessa area. [Elettrocuzione] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano.
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 179
essere bloccate con gli stabilizzatori. La salita e la discesa deve essere interna impiegando le apposite scalette e botole. Durante la fase lavorativa il piano di lavoro deve essere protetto sui i 4 lati. Il ponte deve essere utilizzato secondo il manuale d’uso. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. [Caduta di materiale dall'alto] ‐ Le forche semplici possono essere utilizzati solo per operazioni di scarico dei materiali. ‐ Sospensione delle operazioni in caso di condizioni meteo che possono pregiudicare la sicurezza (forte vento, pioggia intensa). ‐ Manutenzione dei mezzi di sollevamento secondo le indicazioni del fabbricante e verifica periodica annuale. Gli esiti dei controlli e delle verifiche devono essere disponibili in cantiere. ‐ Controllo dell’integrità delle imbracature, funi e dei ganci di sollevamento. ‐ Controllo dell’integrità degli accessori di sollevamento (gabbie, bilancieri e cassoni). ‐ Le operazioni di movimentazione di materiali con apparecchi di sollevamento fissi e mobili devono essere effettuati da personale abilitato e coadiuvati con l'ausilio di un preposto. ‐ Le attrezzature di movimentazione devono essere sottoposte a controlli iniziali e periodici secondo le
Per la protezione dei lavoratori dalla caduta di materiali sulle vie di transito o posti di lavoro predisporre: ‐ Impalcato di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e copertura con tavoloni. ‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, con struttura di supporto in tubolari metallici giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50 metri rispetto al piano orizzontale. ‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Delimitazione del perimetro esterno dell’area con rete plastificata o metallica arretrata di almeno 2 metri dal ponteggio o copertura. ‐ Canali di scarico a tubi telescopici per il getto dei materiali dall'alto. ‐ Per la movimentazione di tubazioni utilizzare bilanciere a trave predisposto per due punti o quattro di attacco regolabili in linea, funi o catene e ganci di sicurezza. ‐ Forca con gabbia per sollevamento di carichi unitari su pallets. ‐ Cassoni a sponde alte per il sollevamento di materiali minuti. ‐ Segregazione delle aree a rischio con transenne o reti plastificate. ‐ Segnaletica di sicurezza specifica del rischio per informare i lavoratori. ‐ Apparecchi di sollevamento adeguate ai carichi da sollevare : gru a torre, autogrù, gru su autocarro o carrelli semoventi a braccio telescopico. [Elettrocuzione] Per la protezione dei lavoratori dal rischio di elettrocuzione predisporre:
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 180
indicazioni fornite dal costruttore e dalla normativa vigente. ‐ Per il getto dei materiali i canali devono avere i seguenti requisiti: a) imboccatura superiore protetta per evitare cadute accidentali di persone; b) ogni tronco inserito in quello inferiore; c) eventuali raccordi, adeguatamente rinforzati; d) ultimo tratto inclinato, fine di ridurre la velocità di fuoriuscita del materiale; e) estremità inferiore sufficientemente lontana dalla struttura e dai ponti di servizio; deve inoltre essere posta ad altezza tale da evitare la formazione di polvere o di pericolosi rimbalzi di materiale; f) estremità inferiore posta ad altezza non superiore ai due metri dal piano di raccolta, [Elettrocuzione] ‐ I lavori su parti in tensioni o in prossimità di parti in tensione devono essere effettuati solo da personale competente sotto la diretta sorveglianza di un preposto. ‐ Disattivare le parti in tensione e bloccare l’apertura del quadro per evitare attivazioni non autorizzati. ‐ Verificare l'integrità delle prese, prolunghe e spine.
‐ Segregazioni delle aree di lavoro in cui sono presenti parti attive non protette con recinzione per impedire l'accesso ai non addetti ai lavori. ‐ Quadro elettrico generale e sottoquadri con prese interbloccate IP65 protette da magnete‐termico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI 17‐13/4 e norme tecniche pertinenti. ‐ Collegamento all’impianto di terra di cantiere delle attrezzature elettriche fisse, del quadro generale e dei sottoquadri. ‐ Schermatura delle parti attive con involucri o barriere, qualora non sia possibile la messa fuori tensione dell’impianto. ‐ Attrezzature isolanti per lavori su parti in tensione. ‐ Attrezzature elettriche portatili con marcatura IMQ e doppio isolamento e conformi alle norme vigenti in materia di sicurezza elettrica. ‐ Prolunghe, prese, spine, cavi, adattatori e materiale elettrico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI o norme tecniche pertinenti. ‐ Attrezzature elettriche portatili con tensione non superiore a 50 Volt verso terra per lavori in luoghi bagnati.
Lavorazione: Realizzazione impianto di rilevazione incendi
Descrizione (Tipo di intervento)All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub fasi: ‐ formazione opere provvisionali (ponteggio e parapetti di protezione); ‐ posa tubazioni in acciaio sottotraccia o fuori traccia; ‐ completamento dell'impianto di rilevazione:
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 181
a) Centralina di allarme incendio, ossia l'unità di controllo alla quale sono collegati tutti i singoli dispositivi di rivelazione fumi e incendi;b) Dispositivi di rilevazione, quali rilevatori automatici, rilevatori di fumo, pulsanti di allarme ecc.. c) Dispositivi di segnalazione, quali sirene acustiche, pannelli luminosi rossi lampeggianti, dispositivi di segnalazione ai soccorritori esterni, ecc.. ‐ collegamenti elettrici; ‐ attivazione e collaudo dell'impianto.
Rischi in riferimento alla lavorazione
Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metriCaduta di materiale dall'alto Elettrocuzione
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]‐ Il ponteggio con relativa omologa ministeriale deve essere montato seguendo il libretto di montaggio e gli schemi contenuti nel Piano di montaggio, uso e smontaggio (PIMUS) redatto per quel specifico cantiere, con elementi che devono portare impressi il nome e il marchio del fabbricante. ‐ Il montaggio deve essere effettuato da una squadra composta da 2 montatori abilitati sotto la diretta sorveglianza di preposto formato. ‐ Le condizioni degli elementi devono essere verificati prima del montaggio e gli esiti dei controlli devono essere registrati. ‐ Il ponteggio deve essere ancorato all’opera servita, secondo la tipologia e il numero degli ancoraggi previsti dal libretto e/o dalla relazione di calcolo elaborata da un tecnico abilitato. ‐ Il ponteggio deve distare dall’opera servita massimo 20 cm, in caso contrario allestire il parapetto anche sul lato interno o aggiungere una mensola a sbalzo per ridurre la distanza a meno di 20 cm. ‐ Per salire e scendere dal ponteggio utilizzare le scalette interne e le botole. ‐ Verificare prima dell’uso che ogni piano di lavoro
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]Per la protezione dei lavoratori dalle cadute dall'alto predisporre: ‐ Ponte a torre su ruote (trabattelli) conforme alla norma UNI HD 1004. ‐ Parapetto normale con tavola fermapiede in legno a solaio o cornicione. ‐ Parapetto normale con elementi a tubi e giunti e tavola fermapiede a solaio o cornicione. ‐ Ponteggio di servizio a tubi e giunti con sottoponte di sicurezza a distanza non superiore a 2,50 metri. ‐ Ponte su cavalletti con impalcato in tavole di legno della sezione minima di 30 x 5 cm, poggiato su tre cavalletti, larghezza 90 cm e lunghezza 4 metri. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali. ‐ Copertura di botole, asole e aperture nei solai con tavolato in legno. ‐ Protezione delle aperture verso il vuoto o vani. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 sotto la copertura e/o i lucernari.
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Caduta di materiale dall'alto] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone a rischio. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori a rischio. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di sollevamento
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
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sia completo di impalcato, parapetto, tavola fermapiede e cancelletto laterale. La parti non accessibili devono essere chiuse. ‐ Gli elementi del ponteggio non devono essere rimossi durante la fase di lavoro per facilitare le lavorazioni. ‐ Il programma lavori di allestimento deve essere compatibile con le condizioni climatiche. Immediata sospensione lavori in caso di eventi meteorici eccezionali. ‐ Le tavole costituenti il piano di calpestio di ponti, passerelle, andatoie ed impalcati di servizio, balconi di carico e castelli di tiro devono avere le fibre con andamento parallelo all'asse, spessore adeguato al carico da sopportare ed in ogni caso non minore di cm 5, e larghezza non minore di cm 30. Le tavole stesse non devono avere nodi passanti che riducano più del dieci per cento la sezione di resistenza. ‐ Nei lavori in cui non è possibile allestire apprestamenti deve essere realizzata una protezione costituita da tesatura di cavo metallico fra elementi strutturali per l’ancoraggio delle funi di trattenuta delle imbracature di sicurezza. ‐ I sistemi di protezione del bordo sulle coperture devono essere installati con l’ausilio di attrezzature specifiche (piattaforme o cestelli). ‐ Le reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 12631 devono essere montati da personale competente. In cantiere deve essere presente il manuale d’uso nel quale sono contenute tutte le informazioni necessarie a: a) montaggio, uso e smontaggio; b) cure e ispezioni; c) avvertenze per l’uso. ‐ Il Ponte a torre su ruote deve essere montato da personale competente secondo il manuale fornito
‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 collegate alle armature provvisorie dei solai. ‐ Sistemi combinati costituiti da parapetti di trattenuta e reti di sicurezza integrati fra loro. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe A conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 10°. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe B conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 30°. ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Castelli di tiro per posizionare in quota e sostenere i mezzi di sollevamento dei materiali costituiti da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e sottostruttura portante metallica. ‐ Passerelle metalliche o in legno complete di parapetto e tavole fermapiede, per il collegamento di posti di lavoro a quote diverse allestire passerelle metalliche o in legno. Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro.
materiali con altre attività di cantiere differenti. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di più attività di sollevamento con mezzi diversi nella stessa area. [Elettrocuzione] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano.
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
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dal fabbricante. Le ruote durante l’uso devono essere bloccate con gli stabilizzatori. La salita e la discesa deve essere interna impiegando le apposite scalette e botole. Durante la fase lavorativa il piano di lavoro deve essere protetto sui i 4 lati. Il ponte deve essere utilizzato secondo il manuale d’uso. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. [Caduta di materiale dall'alto] ‐ Le forche semplici possono essere utilizzati solo per operazioni di scarico dei materiali. ‐ Sospensione delle operazioni in caso di condizioni meteo che possono pregiudicare la sicurezza (forte vento, pioggia intensa). ‐ Manutenzione dei mezzi di sollevamento secondo le indicazioni del fabbricante e verifica periodica annuale. Gli esiti dei controlli e delle verifiche devono essere disponibili in cantiere. ‐ Controllo dell’integrità delle imbracature, funi e dei ganci di sollevamento. ‐ Controllo dell’integrità degli accessori di sollevamento (gabbie, bilancieri e cassoni). ‐ Le operazioni di movimentazione di materiali con apparecchi di sollevamento fissi e mobili devono essere effettuati da personale abilitato e coadiuvati con l'ausilio di un preposto. ‐ Le attrezzature di movimentazione devono essere
[Caduta di materiale dall'alto]Per la protezione dei lavoratori dalla caduta di materiali sulle vie di transito o posti di lavoro predisporre: ‐ Impalcato di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e copertura con tavoloni. ‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, con struttura di supporto in tubolari metallici giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50 metri rispetto al piano orizzontale. ‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Delimitazione del perimetro esterno dell’area con rete plastificata o metallica arretrata di almeno 2 metri dal ponteggio o copertura. ‐ Canali di scarico a tubi telescopici per il getto dei materiali dall'alto. ‐ Per la movimentazione di tubazioni utilizzare bilanciere a trave predisposto per due punti o quattro di attacco regolabili in linea, funi o catene e ganci di sicurezza. ‐ Forca con gabbia per sollevamento di carichi unitari su pallets. ‐ Cassoni a sponde alte per il sollevamento di materiali minuti. ‐ Segregazione delle aree a rischio con transenne o reti plastificate. ‐ Segnaletica di sicurezza specifica del rischio per informare i lavoratori. ‐ Apparecchi di sollevamento adeguate ai carichi da sollevare : gru a torre, autogrù, gru su autocarro o carrelli semoventi a braccio telescopico. [Elettrocuzione] Per la protezione dei lavoratori dal rischio di
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
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sottoposte a controlli iniziali e periodici secondo le indicazioni fornite dal costruttore e dalla normativa vigente. ‐ Per il getto dei materiali i canali devono avere i seguenti requisiti: a) imboccatura superiore protetta per evitare cadute accidentali di persone; b) ogni tronco inserito in quello inferiore; c) eventuali raccordi, adeguatamente rinforzati; d) ultimo tratto inclinato, fine di ridurre la velocità di fuoriuscita del materiale; e) estremità inferiore sufficientemente lontana dalla struttura e dai ponti di servizio; deve inoltre essere posta ad altezza tale da evitare la formazione di polvere o di pericolosi rimbalzi di materiale; f) estremità inferiore posta ad altezza non superiore ai due metri dal piano di raccolta, [Elettrocuzione] ‐ I lavori su parti in tensioni o in prossimità di parti in tensione devono essere effettuati solo da personale competente sotto la diretta sorveglianza di un preposto. ‐ Disattivare le parti in tensione e bloccare l’apertura del quadro per evitare attivazioni non autorizzati. ‐ Verificare l'integrità delle prese, prolunghe e spine.
elettrocuzione predisporre:‐ Segregazioni delle aree di lavoro in cui sono presenti parti attive non protette con recinzione per impedire l'accesso ai non addetti ai lavori. ‐ Quadro elettrico generale e sottoquadri con prese interbloccate IP65 protette da magnete‐termico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI 17‐13/4 e norme tecniche pertinenti. ‐ Collegamento all’impianto di terra di cantiere delle attrezzature elettriche fisse, del quadro generale e dei sottoquadri. ‐ Schermatura delle parti attive con involucri o barriere, qualora non sia possibile la messa fuori tensione dell’impianto. ‐ Attrezzature isolanti per lavori su parti in tensione. ‐ Attrezzature elettriche portatili con marcatura IMQ e doppio isolamento e conformi alle norme vigenti in materia di sicurezza elettrica. ‐ Prolunghe, prese, spine, cavi, adattatori e materiale elettrico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI o norme tecniche pertinenti. ‐ Attrezzature elettriche portatili con tensione non superiore a 50 Volt verso terra per lavori in luoghi bagnati.
Lavorazione: Interventi di posa pannelli fotovoltaici
Descrizione (Tipo di intervento)All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub fasi: ‐ posa tubazioni sottotraccia o fuori traccia; ‐ completamento dell'impianto con posa degli elementi fotovoltaici;
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‐ allacciamento; ‐ collaudo dell'impianto.
Rischi in riferimento alla lavorazione
Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metriCaduta di materiale dall'alto Elettrocuzione Lavori su coperture non percorribili Rumore
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Rumore] Le lavorazioni rumorose dovranno essere pianificate in modo da evitare lavorazioni contemporanee in zone adiacenti o limitrofe.
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]‐ Il ponteggio con relativa omologa ministeriale deve essere montato seguendo il libretto di montaggio e gli schemi contenuti nel Piano di montaggio, uso e smontaggio (PIMUS) redatto per quel specifico cantiere, con elementi che devono portare impressi il nome e il marchio del fabbricante. ‐ Il montaggio deve essere effettuato da una squadra composta da 2 montatori abilitati sotto la diretta sorveglianza di preposto formato. ‐ Le condizioni degli elementi devono essere verificati prima del montaggio e gli esiti dei controlli devono essere registrati. ‐ Il ponteggio deve essere ancorato all’opera servita, secondo la tipologia e il numero degli ancoraggi previsti dal libretto e/o dalla relazione di calcolo elaborata da un tecnico abilitato. ‐ Il ponteggio deve distare dall’opera servita massimo 20 cm, in caso contrario allestire il parapetto anche sul lato interno o aggiungere una mensola a sbalzo per ridurre la distanza a meno di 20 cm. ‐ Per salire e scendere dal ponteggio utilizzare le scalette interne e le botole. ‐ Verificare prima dell’uso che ogni piano di lavoro sia completo di impalcato, parapetto, tavola
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]Per la protezione dei lavoratori dalle cadute dall'alto predisporre: ‐ Ponte a torre su ruote (trabattelli) conforme alla norma UNI HD 1004. ‐ Parapetto normale con tavola fermapiede in legno a solaio o cornicione. ‐ Parapetto normale con elementi a tubi e giunti e tavola fermapiede a solaio o cornicione. ‐ Ponteggio di servizio a tubi e giunti con sottoponte di sicurezza a distanza non superiore a 2,50 metri. ‐ Ponte su cavalletti con impalcato in tavole di legno della sezione minima di 30 x 5 cm, poggiato su tre cavalletti, larghezza 90 cm e lunghezza 4 metri. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali. ‐ Copertura di botole, asole e aperture nei solai con tavolato in legno. ‐ Protezione delle aperture verso il vuoto o vani. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 sotto la copertura e/o i lucernari. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Caduta di materiale dall'alto] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone a rischio. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori a rischio. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di sollevamento materiali con altre attività di cantiere
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 186
fermapiede e cancelletto laterale. La parti non accessibili devono essere chiuse. ‐ Gli elementi del ponteggio non devono essere rimossi durante la fase di lavoro per facilitare le lavorazioni. ‐ Il programma lavori di allestimento deve essere compatibile con le condizioni climatiche. Immediata sospensione lavori in caso di eventi meteorici eccezionali. ‐ Le tavole costituenti il piano di calpestio di ponti, passerelle, andatoie ed impalcati di servizio, balconi di carico e castelli di tiro devono avere le fibre con andamento parallelo all'asse, spessore adeguato al carico da sopportare ed in ogni caso non minore di cm 5, e larghezza non minore di cm 30. Le tavole stesse non devono avere nodi passanti che riducano più del dieci per cento la sezione di resistenza. ‐ Nei lavori in cui non è possibile allestire apprestamenti deve essere realizzata una protezione costituita da tesatura di cavo metallico fra elementi strutturali per l’ancoraggio delle funi di trattenuta delle imbracature di sicurezza. ‐ I sistemi di protezione del bordo sulle coperture devono essere installati con l’ausilio di attrezzature specifiche (piattaforme o cestelli). ‐ Le reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 12631 devono essere montati da personale competente. In cantiere deve essere presente il manuale d’uso nel quale sono contenute tutte le informazioni necessarie a: a) montaggio, uso e smontaggio; b) cure e ispezioni; c) avvertenze per l’uso. ‐ Il Ponte a torre su ruote deve essere montato da personale competente secondo il manuale fornito dal fabbricante. Le ruote durante l’uso devono
1263‐2003 collegate alle armature provvisorie dei solai. ‐ Sistemi combinati costituiti da parapetti di trattenuta e reti di sicurezza integrati fra loro. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe A conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 10°. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe B conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 30°. ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Castelli di tiro per posizionare in quota e sostenere i mezzi di sollevamento dei materiali costituiti da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e sottostruttura portante metallica. ‐ Passerelle metalliche o in legno complete di parapetto e tavole fermapiede, per il collegamento di posti di lavoro a quote diverse allestire passerelle metalliche o in legno. Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro. [Caduta di materiale dall'alto]
differenti.‐ non ci sia la presenza contemporanea di più attività di sollevamento con mezzi diversi nella stessa area. [Elettrocuzione] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Lavori su coperture non percorribili] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Rumore] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle aree ad elevata rumorosità. ‐ nessun lavoratore sostino in prossimità di zone con utilizzo di attrezzature rumorose.
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
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essere bloccate con gli stabilizzatori. La salita e la discesa deve essere interna impiegando le apposite scalette e botole. Durante la fase lavorativa il piano di lavoro deve essere protetto sui i 4 lati. Il ponte deve essere utilizzato secondo il manuale d’uso. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. [Caduta di materiale dall'alto] ‐ Le forche semplici possono essere utilizzati solo per operazioni di scarico dei materiali. ‐ Sospensione delle operazioni in caso di condizioni meteo che possono pregiudicare la sicurezza (forte vento, pioggia intensa). ‐ Manutenzione dei mezzi di sollevamento secondo le indicazioni del fabbricante e verifica periodica annuale. Gli esiti dei controlli e delle verifiche devono essere disponibili in cantiere. ‐ Controllo dell’integrità delle imbracature, funi e dei ganci di sollevamento. ‐ Controllo dell’integrità degli accessori di sollevamento (gabbie, bilancieri e cassoni). ‐ Le operazioni di movimentazione di materiali con apparecchi di sollevamento fissi e mobili devono essere effettuati da personale abilitato e coadiuvati con l'ausilio di un preposto. ‐ Le attrezzature di movimentazione devono essere sottoposte a controlli iniziali e periodici secondo le
Per la protezione dei lavoratori dalla caduta di materiali sulle vie di transito o posti di lavoro predisporre: ‐ Impalcato di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e copertura con tavoloni. ‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, con struttura di supporto in tubolari metallici giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50 metri rispetto al piano orizzontale. ‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Delimitazione del perimetro esterno dell’area con rete plastificata o metallica arretrata di almeno 2 metri dal ponteggio o copertura. ‐ Canali di scarico a tubi telescopici per il getto dei materiali dall'alto. ‐ Per la movimentazione di tubazioni utilizzare bilanciere a trave predisposto per due punti o quattro di attacco regolabili in linea, funi o catene e ganci di sicurezza. ‐ Forca con gabbia per sollevamento di carichi unitari su pallets. ‐ Cassoni a sponde alte per il sollevamento di materiali minuti. ‐ Segregazione delle aree a rischio con transenne o reti plastificate. ‐ Segnaletica di sicurezza specifica del rischio per informare i lavoratori. ‐ Apparecchi di sollevamento adeguate ai carichi da sollevare : gru a torre, autogrù, gru su autocarro o carrelli semoventi a braccio telescopico. [Elettrocuzione] Per la protezione dei lavoratori dal rischio di elettrocuzione predisporre:
‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività rumorose nella stessa area. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività ad elevata rumorosità con altre attività differenti nella stessa area.
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 188
indicazioni fornite dal costruttore e dalla normativa vigente. ‐ Per il getto dei materiali i canali devono avere i seguenti requisiti: a) imboccatura superiore protetta per evitare cadute accidentali di persone; b) ogni tronco inserito in quello inferiore; c) eventuali raccordi, adeguatamente rinforzati; d) ultimo tratto inclinato, fine di ridurre la velocità di fuoriuscita del materiale; e) estremità inferiore sufficientemente lontana dalla struttura e dai ponti di servizio; deve inoltre essere posta ad altezza tale da evitare la formazione di polvere o di pericolosi rimbalzi di materiale; f) estremità inferiore posta ad altezza non superiore ai due metri dal piano di raccolta, [Elettrocuzione] ‐ I lavori su parti in tensioni o in prossimità di parti in tensione devono essere effettuati solo da personale competente sotto la diretta sorveglianza di un preposto. ‐ Disattivare le parti in tensione e bloccare l’apertura del quadro per evitare attivazioni non autorizzati. ‐ Verificare l'integrità delle prese, prolunghe e spine. [Lavori su coperture non percorribili] ‐ Il perimetro esterno della copertura deve essere sempre protetto con ponteggio al piano o con regolare parapetto al cornicione fino alla completa ultimazione dei lavori. ‐ L'impalcato si sicurezza sotto la copertura deve essere allestito con altezza tale da ridurre la caduta inferiore a 2 metri e deve rimanere fino alla completa ultimazione dei lavori.
‐ Segregazioni delle aree di lavoro in cui sono presenti parti attive non protette con recinzione per impedire l'accesso ai non addetti ai lavori. ‐ Quadro elettrico generale e sottoquadri con prese interbloccate IP65 protette da magnete‐termico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI 17‐13/4 e norme tecniche pertinenti. ‐ Collegamento all’impianto di terra di cantiere delle attrezzature elettriche fisse, del quadro generale e dei sottoquadri. ‐ Schermatura delle parti attive con involucri o barriere, qualora non sia possibile la messa fuori tensione dell’impianto. ‐ Attrezzature isolanti per lavori su parti in tensione. ‐ Attrezzature elettriche portatili con marcatura IMQ e doppio isolamento e conformi alle norme vigenti in materia di sicurezza elettrica. ‐ Prolunghe, prese, spine, cavi, adattatori e materiale elettrico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI o norme tecniche pertinenti. ‐ Attrezzature elettriche portatili con tensione non superiore a 50 Volt verso terra per lavori in luoghi bagnati. [Lavori su coperture non percorribili] Per la protezione dei lavoratori dalla caduta da superfici di copertura di resistenza limitata predisporre: ‐ Impalcati di protezione sottostanti che riducano la caduta a meno di 2 metri. ‐ Reti di sicurezza conforme alla norma UNI EN UNI EN 1263‐2003 da posizionare sotto la copertura e/o i lucernari. ‐ Coperture antisfondamento in legno o griglie
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‐ Per l’esecuzione di lavori non previsti, di limitata entità e localizzati, qualora le opere provvisionali siano già state rimosse, è necessario operare utilizzando un idoneo sistema anticaduta personale. ‐ Per manti di copertura costituiti da elementi piccoli (tegole in cotto o in cemento) utilizzare andatoie per ripartire il carico sull’orditura sottostante. ‐ Per manti di copertura costituiti da elementi di maggiore dimensione non portanti (lastre in fibrocemento, ecc.), utilizzare passerelle, è realizzare impalcato sottostante presenza di intavolati o reti. ‐ Le eventuali aperture lasciate nelle coperture per la creazione di lucernari devono essere protette: con barriere perimetrali, coperte con tavoloni, provvisti di impalcati o reti sottostanti, fino alla posa in opera della copertura definitiva. ‐ In presenza di condizioni meteo avverse (pioggia, vento, nevicate, gelo, nebbia) sospendere le lavorazioni sulla copertura. Prima di riprendere i lavori verificare gli apprestamenti. ‐ Nei lavori in cui non è possibile allestire apprestamenti deve essere realizzata una protezione costituita da tesatura di cavo metallico fra elementi strutturali per l’ancoraggio delle funi di trattenuta delle imbracature di sicurezza. ‐ I sistemi di protezione del bordo sulle coperture devono essere installati con l’ausilio di attrezzature specifiche (piattaforme o cestelli). ‐ Le reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 12631 devono essere montati da personale competente. In cantiere deve essere presente il manuale d’uso nel quale sono contenute tutte le informazioni necessarie a: a) montaggio, uso e smontaggio; b) cure e ispezioni;
metalliche da posizionare sopra lucernari o aperture. Per la protezione dei lavoratori dalle cadute dai bordi della copertura predisporre: ‐ Ponteggio a tubi e giunti, impalcati in legno e parapetti di altezza oltre 1,20 dal piano di gronda con tavole fermapiede. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali e parapetti di trattenuta di altezza oltre 1,20 dal piano di gronda. ‐ Per i tetti con un’inclinazione fino a 10° si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installato un sistema di protezione dei bordi di classe A conforme alla norma EN 13374 e se tutti i lavori possono essere eseguiti all’interno di questa protezione. ‐ Sui tetti con un’inclinazione tra 10° e 30° si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installato un sistema di protezione dei bordi di classe B conforme alla norma EN 13374 e se tutti i lavori possono essere eseguiti all’interno di questa protezione. ‐ Sui tetti con un’inclinazione superiore a 30° e 45°,si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installato un sistema di protezione dei bordi di classe C e se tutti i lavori possono essere eseguiti all’interno di questa protezione. ‐ Sui tetti con un'inclinazione superiore a 45° indipendentemente dall’altezza della gronda, i lavori possono essere effettuati soltanto a partire da un ponteggio o da piattaforme di lavoro mobili. ‐ Sui tetti si può rinunciare al ponteggio di
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c) avvertenze per l’uso.‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. [Rumore] ‐ Non eseguire lavori rumorose contemporaneamente nella stessa area. ‐ Ubicazione delle attrezzature rumorose lontano da vie di passaggio. ‐ Vigilare sull’uso degli otoprotettori.
servizio se è installata una rete di protezione anticadute di Tipo S conforme alla norma UNI EN UNI EN 1263‐2003 da posizionare sotto la copertura e/o i lucernari. Per impedire la caduta durante il sollevamento dei materiali in copertura predisporre: ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Castelli di tiro per posizionare in quota e sostenere i mezzi di sollevamento dei materiali costituiti da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e sottostruttura portante metallica. Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro. [Rumore] Per la protezione degli addetti dall'esposizione a rumore predisporre: ‐ Barriere di protezione costituite da materiale fonoassorbente. ‐ Utilizzato di attrezzature o macchine con basse emissioni di rumore. ‐ Cabina insonorizzata per i mezzi meccanici. ‐ Segnaletica con richiamo del pericolo e delle prescrizioni.
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Lavorazione: Interventi di posa pannelli solari
Descrizione (Tipo di intervento)All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub fasi: ‐ posa tubazioni sottotraccia o fuori traccia; ‐ completamento dell'impianto con posa dei pannelli solari; ‐ allacciamento; ‐ collaudo dell'impianto
Rischi in riferimento alla lavorazione
Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metriCaduta di materiale dall'alto Elettrocuzione Lavori su coperture non percorribili Rumore
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Rumore] Le lavorazioni rumorose dovranno essere pianificate in modo da evitare lavorazioni contemporanee in zone adiacenti o limitrofe.
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]‐ Il ponteggio con relativa omologa ministeriale deve essere montato seguendo il libretto di montaggio e gli schemi contenuti nel Piano di montaggio, uso e smontaggio (PIMUS) redatto per quel specifico cantiere, con elementi che devono portare impressi il nome e il marchio del fabbricante. ‐ Il montaggio deve essere effettuato da una squadra composta da 2 montatori abilitati sotto la diretta sorveglianza di preposto formato. ‐ Le condizioni degli elementi devono essere verificati prima del montaggio e gli esiti dei controlli devono essere registrati. ‐ Il ponteggio deve essere ancorato all’opera servita, secondo la tipologia e il numero degli ancoraggi previsti dal libretto e/o dalla relazione di calcolo elaborata da un tecnico abilitato.
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]Per la protezione dei lavoratori dalle cadute dall'alto predisporre: ‐ Ponte a torre su ruote (trabattelli) conforme alla norma UNI HD 1004. ‐ Parapetto normale con tavola fermapiede in legno a solaio o cornicione. ‐ Parapetto normale con elementi a tubi e giunti e tavola fermapiede a solaio o cornicione. ‐ Ponteggio di servizio a tubi e giunti con sottoponte di sicurezza a distanza non superiore a 2,50 metri. ‐ Ponte su cavalletti con impalcato in tavole di legno della sezione minima di 30 x 5 cm, poggiato su tre cavalletti, larghezza 90 cm e lunghezza 4 metri. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Caduta di materiale dall'alto] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano.
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‐ Il ponteggio deve distare dall’opera servita massimo 20 cm, in caso contrario allestire il parapetto anche sul lato interno o aggiungere una mensola a sbalzo per ridurre la distanza a meno di 20 cm. ‐ Per salire e scendere dal ponteggio utilizzare le scalette interne e le botole. ‐ Verificare prima dell’uso che ogni piano di lavoro sia completo di impalcato, parapetto, tavola fermapiede e cancelletto laterale. La parti non accessibili devono essere chiuse. ‐ Gli elementi del ponteggio non devono essere rimossi durante la fase di lavoro per facilitare le lavorazioni. ‐ Il programma lavori di allestimento deve essere compatibile con le condizioni climatiche. Immediata sospensione lavori in caso di eventi meteorici eccezionali. ‐ Le tavole costituenti il piano di calpestio di ponti, passerelle, andatoie ed impalcati di servizio, balconi di carico e castelli di tiro devono avere le fibre con andamento parallelo all'asse, spessore adeguato al carico da sopportare ed in ogni caso non minore di cm 5, e larghezza non minore di cm 30. Le tavole stesse non devono avere nodi passanti che riducano più del dieci per cento la sezione di resistenza. ‐ Nei lavori in cui non è possibile allestire apprestamenti deve essere realizzata una protezione costituita da tesatura di cavo metallico fra elementi strutturali per l’ancoraggio delle funi di trattenuta delle imbracature di sicurezza. ‐ I sistemi di protezione del bordo sulle coperture devono essere installati con l’ausilio di attrezzature specifiche (piattaforme o cestelli). ‐ Le reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 12631 devono essere montati da personale competente. In cantiere deve essere presente il
piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali. ‐ Copertura di botole, asole e aperture nei solai con tavolato in legno. ‐ Protezione delle aperture verso il vuoto o vani. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 sotto la copertura e/o i lucernari. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 collegate alle armature provvisorie dei solai. ‐ Sistemi combinati costituiti da parapetti di trattenuta e reti di sicurezza integrati fra loro. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe A conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 10°. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe B conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 30°. ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Castelli di tiro per posizionare in quota e sostenere i mezzi di sollevamento dei materiali costituiti da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e sottostruttura portante metallica. ‐ Passerelle metalliche o in legno complete di parapetto e tavole fermapiede, per il collegamento di posti di lavoro a quote diverse allestire passerelle metalliche o in legno. Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o
Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone a rischio. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori a rischio. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di sollevamento materiali con altre attività di cantiere differenti. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di più attività di sollevamento con mezzi diversi nella stessa area. [Elettrocuzione] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Lavori su coperture non percorribili] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Rumore] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere
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manuale d’uso nel quale sono contenute tutte le informazioni necessarie a: a) montaggio, uso e smontaggio; b) cure e ispezioni; c) avvertenze per l’uso. ‐ Il Ponte a torre su ruote deve essere montato da personale competente secondo il manuale fornito dal fabbricante. Le ruote durante l’uso devono essere bloccate con gli stabilizzatori. La salita e la discesa deve essere interna impiegando le apposite scalette e botole. Durante la fase lavorativa il piano di lavoro deve essere protetto sui i 4 lati. Il ponte deve essere utilizzato secondo il manuale d’uso. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. [Caduta di materiale dall'alto] ‐ Le forche semplici possono essere utilizzati solo per operazioni di scarico dei materiali. ‐ Sospensione delle operazioni in caso di condizioni meteo che possono pregiudicare la sicurezza (forte vento, pioggia intensa). ‐ Manutenzione dei mezzi di sollevamento secondo le indicazioni del fabbricante e verifica periodica annuale. Gli esiti dei controlli e delle verifiche devono essere disponibili in cantiere. ‐ Controllo dell’integrità delle imbracature, funi e
non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro. [Caduta di materiale dall'alto] Per la protezione dei lavoratori dalla caduta di materiali sulle vie di transito o posti di lavoro predisporre: ‐ Impalcato di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e copertura con tavoloni. ‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, con struttura di supporto in tubolari metallici giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50 metri rispetto al piano orizzontale. ‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Delimitazione del perimetro esterno dell’area con rete plastificata o metallica arretrata di almeno 2 metri dal ponteggio o copertura. ‐ Canali di scarico a tubi telescopici per il getto dei materiali dall'alto. ‐ Per la movimentazione di tubazioni utilizzare bilanciere a trave predisposto per due punti o quattro di attacco regolabili in linea, funi o catene e ganci di sicurezza. ‐ Forca con gabbia per sollevamento di carichi unitari su pallets. ‐ Cassoni a sponde alte per il sollevamento di materiali minuti. ‐ Segregazione delle aree a rischio con transenne o reti plastificate. ‐ Segnaletica di sicurezza specifica del rischio per
dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle aree ad elevata rumorosità. ‐ nessun lavoratore sostino in prossimità di zone con utilizzo di attrezzature rumorose. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività rumorose nella stessa area. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività ad elevata rumorosità con altre attività differenti nella stessa area.
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dei ganci di sollevamento.‐ Controllo dell’integrità degli accessori di sollevamento (gabbie, bilancieri e cassoni). ‐ Le operazioni di movimentazione di materiali con apparecchi di sollevamento fissi e mobili devono essere effettuati da personale abilitato e coadiuvati con l'ausilio di un preposto. ‐ Le attrezzature di movimentazione devono essere sottoposte a controlli iniziali e periodici secondo le indicazioni fornite dal costruttore e dalla normativa vigente. ‐ Per il getto dei materiali i canali devono avere i seguenti requisiti: a) imboccatura superiore protetta per evitare cadute accidentali di persone; b) ogni tronco inserito in quello inferiore; c) eventuali raccordi, adeguatamente rinforzati; d) ultimo tratto inclinato, fine di ridurre la velocità di fuoriuscita del materiale; e) estremità inferiore sufficientemente lontana dalla struttura e dai ponti di servizio; deve inoltre essere posta ad altezza tale da evitare la formazione di polvere o di pericolosi rimbalzi di materiale; f) estremità inferiore posta ad altezza non superiore ai due metri dal piano di raccolta, [Elettrocuzione] ‐ I lavori su parti in tensioni o in prossimità di parti in tensione devono essere effettuati solo da personale competente sotto la diretta sorveglianza di un preposto. ‐ Disattivare le parti in tensione e bloccare l’apertura del quadro per evitare attivazioni non autorizzati. ‐ Verificare l'integrità delle prese, prolunghe e spine.
informare i lavoratori.‐ Apparecchi di sollevamento adeguate ai carichi da sollevare : gru a torre, autogrù, gru su autocarro o carrelli semoventi a braccio telescopico. [Elettrocuzione] Per la protezione dei lavoratori dal rischio di elettrocuzione predisporre: ‐ Segregazioni delle aree di lavoro in cui sono presenti parti attive non protette con recinzione per impedire l'accesso ai non addetti ai lavori. ‐ Quadro elettrico generale e sottoquadri con prese interbloccate IP65 protette da magnete‐termico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI 17‐13/4 e norme tecniche pertinenti. ‐ Collegamento all’impianto di terra di cantiere delle attrezzature elettriche fisse, del quadro generale e dei sottoquadri. ‐ Schermatura delle parti attive con involucri o barriere, qualora non sia possibile la messa fuori tensione dell’impianto. ‐ Attrezzature isolanti per lavori su parti in tensione. ‐ Attrezzature elettriche portatili con marcatura IMQ e doppio isolamento e conformi alle norme vigenti in materia di sicurezza elettrica. ‐ Prolunghe, prese, spine, cavi, adattatori e materiale elettrico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI o norme tecniche pertinenti. ‐ Attrezzature elettriche portatili con tensione non superiore a 50 Volt verso terra per lavori in luoghi bagnati. [Lavori su coperture non percorribili]
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[Lavori su coperture non percorribili]‐ Il perimetro esterno della copertura deve essere sempre protetto con ponteggio al piano o con regolare parapetto al cornicione fino alla completa ultimazione dei lavori. ‐ L'impalcato si sicurezza sotto la copertura deve essere allestito con altezza tale da ridurre la caduta inferiore a 2 metri e deve rimanere fino alla completa ultimazione dei lavori. ‐ Per l’esecuzione di lavori non previsti, di limitata entità e localizzati, qualora le opere provvisionali siano già state rimosse, è necessario operare utilizzando un idoneo sistema anticaduta personale. ‐ Per manti di copertura costituiti da elementi piccoli (tegole in cotto o in cemento) utilizzare andatoie per ripartire il carico sull’orditura sottostante. ‐ Per manti di copertura costituiti da elementi di maggiore dimensione non portanti (lastre in fibrocemento, ecc.), utilizzare passerelle, è realizzare impalcato sottostante presenza di intavolati o reti. ‐ Le eventuali aperture lasciate nelle coperture per la creazione di lucernari devono essere protette: con barriere perimetrali, coperte con tavoloni, provvisti di impalcati o reti sottostanti, fino alla posa in opera della copertura definitiva. ‐ In presenza di condizioni meteo avverse (pioggia, vento, nevicate, gelo, nebbia) sospendere le lavorazioni sulla copertura. Prima di riprendere i lavori verificare gli apprestamenti. ‐ Nei lavori in cui non è possibile allestire apprestamenti deve essere realizzata una protezione costituita da tesatura di cavo metallico fra elementi strutturali per l’ancoraggio delle funi di trattenuta delle imbracature di sicurezza. ‐ I sistemi di protezione del bordo sulle coperture
Per la protezione dei lavoratori dalla caduta da superfici di copertura di resistenza limitata predisporre: ‐ Impalcati di protezione sottostanti che riducano la caduta a meno di 2 metri. ‐ Reti di sicurezza conforme alla norma UNI EN UNI EN 1263‐2003 da posizionare sotto la copertura e/o i lucernari. ‐ Coperture antisfondamento in legno o griglie metalliche da posizionare sopra lucernari o aperture. Per la protezione dei lavoratori dalle cadute dai bordi della copertura predisporre: ‐ Ponteggio a tubi e giunti, impalcati in legno e parapetti di altezza oltre 1,20 dal piano di gronda con tavole fermapiede. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali e parapetti di trattenuta di altezza oltre 1,20 dal piano di gronda. ‐ Per i tetti con un’inclinazione fino a 10° si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installato un sistema di protezione dei bordi di classe A conforme alla norma EN 13374 e se tutti i lavori possono essere eseguiti all’interno di questa protezione. ‐ Sui tetti con un’inclinazione tra 10° e 30° si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installato un sistema di protezione dei bordi di classe B conforme alla norma EN 13374 e se tutti i lavori possono essere eseguiti all’interno di questa protezione. ‐ Sui tetti con un’inclinazione superiore a 30° e 45°,si può rinunciare al ponteggio di servizio se è
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devono essere installati con l’ausilio di attrezzature specifiche (piattaforme o cestelli). ‐ Le reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 12631 devono essere montati da personale competente. In cantiere deve essere presente il manuale d’uso nel quale sono contenute tutte le informazioni necessarie a: a) montaggio, uso e smontaggio; b) cure e ispezioni; c) avvertenze per l’uso. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. [Rumore] ‐ Non eseguire lavori rumorose contemporaneamente nella stessa area. ‐ Ubicazione delle attrezzature rumorose lontano da vie di passaggio. ‐ Vigilare sull’uso degli otoprotettori.
installato un sistema di protezione dei bordi di classe C e se tutti i lavori possono essere eseguiti all’interno di questa protezione. ‐ Sui tetti con un'inclinazione superiore a 45° indipendentemente dall’altezza della gronda, i lavori possono essere effettuati soltanto a partire da un ponteggio o da piattaforme di lavoro mobili. ‐ Sui tetti si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installata una rete di protezione anticadute di Tipo S conforme alla norma UNI EN UNI EN 1263‐2003 da posizionare sotto la copertura e/o i lucernari. Per impedire la caduta durante il sollevamento dei materiali in copertura predisporre: ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Castelli di tiro per posizionare in quota e sostenere i mezzi di sollevamento dei materiali costituiti da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e sottostruttura portante metallica. Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro. [Rumore]
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Per la protezione degli addetti dall'esposizione a rumore predisporre: ‐ Barriere di protezione costituite da materiale fonoassorbente. ‐ Utilizzato di attrezzature o macchine con basse emissioni di rumore. ‐ Cabina insonorizzata per i mezzi meccanici. ‐ Segnaletica con richiamo del pericolo e delle prescrizioni.
Lavorazione: Interventi di manutenzione sulla copertura
Descrizione (Tipo di intervento)All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub fasi: ‐ interventi di manutenzione della copertura (sostituzione tegole, materiale coibentante); ‐ sgombero macerie e stoccaggio nell'area adibita a rifiuti; ‐ posa dei nuovi elementi non strutturali (sostituzione tegole, materiale coibentante).
Rischi in riferimento alla lavorazione
Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metriCaduta di materiale dall'alto Elettrocuzione Lavori su coperture non percorribili Rumore
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Rumore] Le lavorazioni rumorose dovranno essere pianificate in modo da evitare lavorazioni contemporanee in zone adiacenti o limitrofe.
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]‐ Il ponteggio con relativa omologa ministeriale deve essere montato seguendo il libretto di montaggio e gli schemi contenuti nel Piano di montaggio, uso e smontaggio (PIMUS) redatto per quel specifico cantiere, con elementi che devono portare impressi il nome e il marchio del fabbricante. ‐ Il montaggio deve essere effettuato da una squadra composta da 2 montatori abilitati sotto la
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]Per la protezione dei lavoratori dalle cadute dall'alto predisporre: ‐ Ponte a torre su ruote (trabattelli) conforme alla norma UNI HD 1004. ‐ Parapetto normale con tavola fermapiede in legno a solaio o cornicione. ‐ Parapetto normale con elementi a tubi e giunti e tavola fermapiede a solaio o cornicione.
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano.
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
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diretta sorveglianza di preposto formato.‐ Le condizioni degli elementi devono essere verificati prima del montaggio e gli esiti dei controlli devono essere registrati. ‐ Il ponteggio deve essere ancorato all’opera servita, secondo la tipologia e il numero degli ancoraggi previsti dal libretto e/o dalla relazione di calcolo elaborata da un tecnico abilitato. ‐ Il ponteggio deve distare dall’opera servita massimo 20 cm, in caso contrario allestire il parapetto anche sul lato interno o aggiungere una mensola a sbalzo per ridurre la distanza a meno di 20 cm. ‐ Per salire e scendere dal ponteggio utilizzare le scalette interne e le botole. ‐ Verificare prima dell’uso che ogni piano di lavoro sia completo di impalcato, parapetto, tavola fermapiede e cancelletto laterale. La parti non accessibili devono essere chiuse. ‐ Gli elementi del ponteggio non devono essere rimossi durante la fase di lavoro per facilitare le lavorazioni. ‐ Il programma lavori di allestimento deve essere compatibile con le condizioni climatiche. Immediata sospensione lavori in caso di eventi meteorici eccezionali. ‐ Le tavole costituenti il piano di calpestio di ponti, passerelle, andatoie ed impalcati di servizio, balconi di carico e castelli di tiro devono avere le fibre con andamento parallelo all'asse, spessore adeguato al carico da sopportare ed in ogni caso non minore di cm 5, e larghezza non minore di cm 30. Le tavole stesse non devono avere nodi passanti che riducano più del dieci per cento la sezione di resistenza. ‐ Nei lavori in cui non è possibile allestire apprestamenti deve essere realizzata una protezione costituita da tesatura di cavo metallico
‐ Ponteggio di servizio a tubi e giunti con sottoponte di sicurezza a distanza non superiore a 2,50 metri. ‐ Ponte su cavalletti con impalcato in tavole di legno della sezione minima di 30 x 5 cm, poggiato su tre cavalletti, larghezza 90 cm e lunghezza 4 metri. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali. ‐ Copertura di botole, asole e aperture nei solai con tavolato in legno. ‐ Protezione delle aperture verso il vuoto o vani. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 sotto la copertura e/o i lucernari. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 collegate alle armature provvisorie dei solai. ‐ Sistemi combinati costituiti da parapetti di trattenuta e reti di sicurezza integrati fra loro. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe A conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 10°. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe B conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 30°. ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Castelli di tiro per posizionare in quota e sostenere i mezzi di sollevamento dei materiali costituiti da piano di lavoro e deposito,
[Caduta di materiale dall'alto] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone a rischio. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori a rischio. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di sollevamento materiali con altre attività di cantiere differenti. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di più attività di sollevamento con mezzi diversi nella stessa area. [Elettrocuzione] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Lavori su coperture non percorribili] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte
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fra elementi strutturali per l’ancoraggio delle funi di trattenuta delle imbracature di sicurezza. ‐ I sistemi di protezione del bordo sulle coperture devono essere installati con l’ausilio di attrezzature specifiche (piattaforme o cestelli). ‐ Le reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 12631 devono essere montati da personale competente. In cantiere deve essere presente il manuale d’uso nel quale sono contenute tutte le informazioni necessarie a: a) montaggio, uso e smontaggio; b) cure e ispezioni; c) avvertenze per l’uso. ‐ Il Ponte a torre su ruote deve essere montato da personale competente secondo il manuale fornito dal fabbricante. Le ruote durante l’uso devono essere bloccate con gli stabilizzatori. La salita e la discesa deve essere interna impiegando le apposite scalette e botole. Durante la fase lavorativa il piano di lavoro deve essere protetto sui i 4 lati. Il ponte deve essere utilizzato secondo il manuale d’uso. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. [Caduta di materiale dall'alto] ‐ Le forche semplici possono essere utilizzati solo per operazioni di scarico dei materiali.
parapetto di protezione su ogni lato libero e sottostruttura portante metallica. ‐ Passerelle metalliche o in legno complete di parapetto e tavole fermapiede, per il collegamento di posti di lavoro a quote diverse allestire passerelle metalliche o in legno. Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro. [Caduta di materiale dall'alto] Per la protezione dei lavoratori dalla caduta di materiali sulle vie di transito o posti di lavoro predisporre: ‐ Impalcato di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e copertura con tavoloni. ‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, con struttura di supporto in tubolari metallici giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50 metri rispetto al piano orizzontale. ‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Delimitazione del perimetro esterno dell’area con rete plastificata o metallica arretrata di almeno 2 metri dal ponteggio o copertura. ‐ Canali di scarico a tubi telescopici per il getto dei materiali dall'alto. ‐ Per la movimentazione di tubazioni utilizzare bilanciere a trave predisposto per due punti o quattro di attacco regolabili in linea, funi o
subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Rumore] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle aree ad elevata rumorosità. ‐ nessun lavoratore sostino in prossimità di zone con utilizzo di attrezzature rumorose. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività rumorose nella stessa area. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività ad elevata rumorosità con altre attività differenti nella stessa area.
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‐ Sospensione delle operazioni in caso di condizioni meteo che possono pregiudicare la sicurezza (forte vento, pioggia intensa). ‐ Manutenzione dei mezzi di sollevamento secondo le indicazioni del fabbricante e verifica periodica annuale. Gli esiti dei controlli e delle verifiche devono essere disponibili in cantiere. ‐ Controllo dell’integrità delle imbracature, funi e dei ganci di sollevamento. ‐ Controllo dell’integrità degli accessori di sollevamento (gabbie, bilancieri e cassoni). ‐ Le operazioni di movimentazione di materiali con apparecchi di sollevamento fissi e mobili devono essere effettuati da personale abilitato e coadiuvati con l'ausilio di un preposto. ‐ Le attrezzature di movimentazione devono essere sottoposte a controlli iniziali e periodici secondo le indicazioni fornite dal costruttore e dalla normativa vigente. ‐ Per il getto dei materiali i canali devono avere i seguenti requisiti: a) imboccatura superiore protetta per evitare cadute accidentali di persone; b) ogni tronco inserito in quello inferiore; c) eventuali raccordi, adeguatamente rinforzati; d) ultimo tratto inclinato, fine di ridurre la velocità di fuoriuscita del materiale; e) estremità inferiore sufficientemente lontana dalla struttura e dai ponti di servizio; deve inoltre essere posta ad altezza tale da evitare la formazione di polvere o di pericolosi rimbalzi di materiale; f) estremità inferiore posta ad altezza non superiore ai due metri dal piano di raccolta, [Elettrocuzione] ‐ I lavori su parti in tensioni o in prossimità di parti
catene e ganci di sicurezza.‐ Forca con gabbia per sollevamento di carichi unitari su pallets. ‐ Cassoni a sponde alte per il sollevamento di materiali minuti. ‐ Segregazione delle aree a rischio con transenne o reti plastificate. ‐ Segnaletica di sicurezza specifica del rischio per informare i lavoratori. ‐ Apparecchi di sollevamento adeguate ai carichi da sollevare : gru a torre, autogrù, gru su autocarro o carrelli semoventi a braccio telescopico. [Elettrocuzione] Per la protezione dei lavoratori dal rischio di elettrocuzione predisporre: ‐ Segregazioni delle aree di lavoro in cui sono presenti parti attive non protette con recinzione per impedire l'accesso ai non addetti ai lavori. ‐ Quadro elettrico generale e sottoquadri con prese interbloccate IP65 protette da magnete‐termico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI 17‐13/4 e norme tecniche pertinenti. ‐ Collegamento all’impianto di terra di cantiere delle attrezzature elettriche fisse, del quadro generale e dei sottoquadri. ‐ Schermatura delle parti attive con involucri o barriere, qualora non sia possibile la messa fuori tensione dell’impianto. ‐ Attrezzature isolanti per lavori su parti in tensione. ‐ Attrezzature elettriche portatili con marcatura IMQ e doppio isolamento e conformi alle norme vigenti in materia di sicurezza elettrica. ‐ Prolunghe, prese, spine, cavi, adattatori e
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in tensione devono essere effettuati solo da personale competente sotto la diretta sorveglianza di un preposto. ‐ Disattivare le parti in tensione e bloccare l’apertura del quadro per evitare attivazioni non autorizzati. ‐ Verificare l'integrità delle prese, prolunghe e spine. [Lavori su coperture non percorribili] ‐ Il perimetro esterno della copertura deve essere sempre protetto con ponteggio al piano o con regolare parapetto al cornicione fino alla completa ultimazione dei lavori. ‐ L'impalcato si sicurezza sotto la copertura deve essere allestito con altezza tale da ridurre la caduta inferiore a 2 metri e deve rimanere fino alla completa ultimazione dei lavori. ‐ Per l’esecuzione di lavori non previsti, di limitata entità e localizzati, qualora le opere provvisionali siano già state rimosse, è necessario operare utilizzando un idoneo sistema anticaduta personale. ‐ Per manti di copertura costituiti da elementi piccoli (tegole in cotto o in cemento) utilizzare andatoie per ripartire il carico sull’orditura sottostante. ‐ Per manti di copertura costituiti da elementi di maggiore dimensione non portanti (lastre in fibrocemento, ecc.), utilizzare passerelle, è realizzare impalcato sottostante presenza di intavolati o reti. ‐ Le eventuali aperture lasciate nelle coperture per la creazione di lucernari devono essere protette: con barriere perimetrali, coperte con tavoloni, provvisti di impalcati o reti sottostanti, fino alla posa in opera della copertura definitiva. ‐ In presenza di condizioni meteo avverse (pioggia, vento, nevicate, gelo, nebbia) sospendere le
materiale elettrico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI o norme tecniche pertinenti. ‐ Attrezzature elettriche portatili con tensione non superiore a 50 Volt verso terra per lavori in luoghi bagnati. [Lavori su coperture non percorribili] Per la protezione dei lavoratori dalla caduta da superfici di copertura di resistenza limitata predisporre: ‐ Impalcati di protezione sottostanti che riducano la caduta a meno di 2 metri. ‐ Reti di sicurezza conforme alla norma UNI EN UNI EN 1263‐2003 da posizionare sotto la copertura e/o i lucernari. ‐ Coperture antisfondamento in legno o griglie metalliche da posizionare sopra lucernari o aperture. Per la protezione dei lavoratori dalle cadute dai bordi della copertura predisporre: ‐ Ponteggio a tubi e giunti, impalcati in legno e parapetti di altezza oltre 1,20 dal piano di gronda con tavole fermapiede. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali e parapetti di trattenuta di altezza oltre 1,20 dal piano di gronda. ‐ Per i tetti con un’inclinazione fino a 10° si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installato un sistema di protezione dei bordi di classe A conforme alla norma EN 13374 e se tutti i lavori possono essere eseguiti all’interno di questa protezione.
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lavorazioni sulla copertura. Prima di riprendere i lavori verificare gli apprestamenti. ‐ Nei lavori in cui non è possibile allestire apprestamenti deve essere realizzata una protezione costituita da tesatura di cavo metallico fra elementi strutturali per l’ancoraggio delle funi di trattenuta delle imbracature di sicurezza. ‐ I sistemi di protezione del bordo sulle coperture devono essere installati con l’ausilio di attrezzature specifiche (piattaforme o cestelli). ‐ Le reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 12631 devono essere montati da personale competente. In cantiere deve essere presente il manuale d’uso nel quale sono contenute tutte le informazioni necessarie a: a) montaggio, uso e smontaggio; b) cure e ispezioni; c) avvertenze per l’uso. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. [Rumore] ‐ Non eseguire lavori rumorose contemporaneamente nella stessa area. ‐ Ubicazione delle attrezzature rumorose lontano da vie di passaggio. ‐ Vigilare sull’uso degli otoprotettori.
‐ Sui tetti con un’inclinazione tra 10° e 30° si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installato un sistema di protezione dei bordi di classe B conforme alla norma EN 13374 e se tutti i lavori possono essere eseguiti all’interno di questa protezione. ‐ Sui tetti con un’inclinazione superiore a 30° e 45°,si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installato un sistema di protezione dei bordi di classe C e se tutti i lavori possono essere eseguiti all’interno di questa protezione. ‐ Sui tetti con un'inclinazione superiore a 45° indipendentemente dall’altezza della gronda, i lavori possono essere effettuati soltanto a partire da un ponteggio o da piattaforme di lavoro mobili. ‐ Sui tetti si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installata una rete di protezione anticadute di Tipo S conforme alla norma UNI EN UNI EN 1263‐2003 da posizionare sotto la copertura e/o i lucernari. Per impedire la caduta durante il sollevamento dei materiali in copertura predisporre: ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Castelli di tiro per posizionare in quota e sostenere i mezzi di sollevamento dei materiali costituiti da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e sottostruttura portante metallica. Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di
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sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro. [Rumore] Per la protezione degli addetti dall'esposizione a rumore predisporre: ‐ Barriere di protezione costituite da materiale fonoassorbente. ‐ Utilizzato di attrezzature o macchine con basse emissioni di rumore. ‐ Cabina insonorizzata per i mezzi meccanici. ‐ Segnaletica con richiamo del pericolo e delle prescrizioni.
Lavorazione: Interventi di posa linea vita
Descrizione (Tipo di intervento)All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub fasi: ‐ montaggio delle linee vita sulla copertura; ‐ sgombero macerie e stoccaggio nell'area adibita a rifiuti.
Rischi in riferimento alla lavorazione
Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metriCaduta di materiale dall'alto Elettrocuzione Lavori su coperture non percorribili Rumore
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Rumore] Le lavorazioni rumorose dovranno
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]‐ Il ponteggio con relativa omologa ministeriale deve
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]Per la protezione dei lavoratori dalle cadute
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri] Le scelte progettuali, le procedure, gli
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essere pianificate in modo da evitare lavorazioni contemporanee in zone adiacenti o limitrofe.
essere montato seguendo il libretto di montaggio e gli schemi contenuti nel Piano di montaggio, uso e smontaggio (PIMUS) redatto per quel specifico cantiere, con elementi che devono portare impressi il nome e il marchio del fabbricante. ‐ Il montaggio deve essere effettuato da una squadra composta da 2 montatori abilitati sotto la diretta sorveglianza di preposto formato. ‐ Le condizioni degli elementi devono essere verificati prima del montaggio e gli esiti dei controlli devono essere registrati. ‐ Il ponteggio deve essere ancorato all’opera servita, secondo la tipologia e il numero degli ancoraggi previsti dal libretto e/o dalla relazione di calcolo elaborata da un tecnico abilitato. ‐ Il ponteggio deve distare dall’opera servita massimo 20 cm, in caso contrario allestire il parapetto anche sul lato interno o aggiungere una mensola a sbalzo per ridurre la distanza a meno di 20 cm. ‐ Per salire e scendere dal ponteggio utilizzare le scalette interne e le botole. ‐ Verificare prima dell’uso che ogni piano di lavoro sia completo di impalcato, parapetto, tavola fermapiede e cancelletto laterale. La parti non accessibili devono essere chiuse. ‐ Gli elementi del ponteggio non devono essere rimossi durante la fase di lavoro per facilitare le lavorazioni. ‐ Il programma lavori di allestimento deve essere compatibile con le condizioni climatiche. Immediata sospensione lavori in caso di eventi meteorici eccezionali. ‐ Le tavole costituenti il piano di calpestio di ponti, passerelle, andatoie ed impalcati di servizio, balconi di carico e castelli di tiro devono avere le fibre con andamento parallelo all'asse, spessore adeguato al
dall'alto predisporre:‐ Ponte a torre su ruote (trabattelli) conforme alla norma UNI HD 1004. ‐ Parapetto normale con tavola fermapiede in legno a solaio o cornicione. ‐ Parapetto normale con elementi a tubi e giunti e tavola fermapiede a solaio o cornicione. ‐ Ponteggio di servizio a tubi e giunti con sottoponte di sicurezza a distanza non superiore a 2,50 metri. ‐ Ponte su cavalletti con impalcato in tavole di legno della sezione minima di 30 x 5 cm, poggiato su tre cavalletti, larghezza 90 cm e lunghezza 4 metri. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali. ‐ Copertura di botole, asole e aperture nei solai con tavolato in legno. ‐ Protezione delle aperture verso il vuoto o vani. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 sotto la copertura e/o i lucernari. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 collegate alle armature provvisorie dei solai. ‐ Sistemi combinati costituiti da parapetti di trattenuta e reti di sicurezza integrati fra loro. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe A conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 10°. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe B conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 30°. ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo
apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Caduta di materiale dall'alto] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone a rischio. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori a rischio. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di sollevamento materiali con altre attività di cantiere differenti. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di più attività di sollevamento con mezzi diversi nella stessa area. [Elettrocuzione] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano.
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carico da sopportare ed in ogni caso non minore di cm 5, e larghezza non minore di cm 30. Le tavole stesse non devono avere nodi passanti che riducano più del dieci per cento la sezione di resistenza. ‐ Nei lavori in cui non è possibile allestire apprestamenti deve essere realizzata una protezione costituita da tesatura di cavo metallico fra elementi strutturali per l’ancoraggio delle funi di trattenuta delle imbracature di sicurezza. ‐ I sistemi di protezione del bordo sulle coperture devono essere installati con l’ausilio di attrezzature specifiche (piattaforme o cestelli). ‐ Le reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 12631 devono essere montati da personale competente. In cantiere deve essere presente il manuale d’uso nel quale sono contenute tutte le informazioni necessarie a: a) montaggio, uso e smontaggio; b) cure e ispezioni; c) avvertenze per l’uso. ‐ Il Ponte a torre su ruote deve essere montato da personale competente secondo il manuale fornito dal fabbricante. Le ruote durante l’uso devono essere bloccate con gli stabilizzatori. La salita e la discesa deve essere interna impiegando le apposite scalette e botole. Durante la fase lavorativa il piano di lavoro deve essere protetto sui i 4 lati. Il ponte deve essere utilizzato secondo il manuale d’uso. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza
dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Castelli di tiro per posizionare in quota e sostenere i mezzi di sollevamento dei materiali costituiti da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e sottostruttura portante metallica. ‐ Passerelle metalliche o in legno complete di parapetto e tavole fermapiede, per il collegamento di posti di lavoro a quote diverse allestire passerelle metalliche o in legno. Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro. [Caduta di materiale dall'alto] Per la protezione dei lavoratori dalla caduta di materiali sulle vie di transito o posti di lavoro predisporre: ‐ Impalcato di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e copertura con tavoloni. ‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, con struttura di supporto in tubolari metallici giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50 metri rispetto al piano orizzontale. ‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Delimitazione del perimetro esterno dell’area
[Lavori su coperture non percorribili] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Rumore] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle aree ad elevata rumorosità. ‐ nessun lavoratore sostino in prossimità di zone con utilizzo di attrezzature rumorose. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività rumorose nella stessa area. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività ad elevata rumorosità con altre attività differenti nella stessa area.
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minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. [Caduta di materiale dall'alto] ‐ Le forche semplici possono essere utilizzati solo per operazioni di scarico dei materiali. ‐ Sospensione delle operazioni in caso di condizioni meteo che possono pregiudicare la sicurezza (forte vento, pioggia intensa). ‐ Manutenzione dei mezzi di sollevamento secondo le indicazioni del fabbricante e verifica periodica annuale. Gli esiti dei controlli e delle verifiche devono essere disponibili in cantiere. ‐ Controllo dell’integrità delle imbracature, funi e dei ganci di sollevamento. ‐ Controllo dell’integrità degli accessori di sollevamento (gabbie, bilancieri e cassoni). ‐ Le operazioni di movimentazione di materiali con apparecchi di sollevamento fissi e mobili devono essere effettuati da personale abilitato e coadiuvati con l'ausilio di un preposto. ‐ Le attrezzature di movimentazione devono essere sottoposte a controlli iniziali e periodici secondo le indicazioni fornite dal costruttore e dalla normativa vigente. ‐ Per il getto dei materiali i canali devono avere i seguenti requisiti: a) imboccatura superiore protetta per evitare cadute accidentali di persone; b) ogni tronco inserito in quello inferiore; c) eventuali raccordi, adeguatamente rinforzati; d) ultimo tratto inclinato, fine di ridurre la velocità di fuoriuscita del materiale; e) estremità inferiore sufficientemente lontana dalla struttura e dai ponti di servizio; deve inoltre
con rete plastificata o metallica arretrata di almeno 2 metri dal ponteggio o copertura. ‐ Canali di scarico a tubi telescopici per il getto dei materiali dall'alto. ‐ Per la movimentazione di tubazioni utilizzare bilanciere a trave predisposto per due punti o quattro di attacco regolabili in linea, funi o catene e ganci di sicurezza. ‐ Forca con gabbia per sollevamento di carichi unitari su pallets. ‐ Cassoni a sponde alte per il sollevamento di materiali minuti. ‐ Segregazione delle aree a rischio con transenne o reti plastificate. ‐ Segnaletica di sicurezza specifica del rischio per informare i lavoratori. ‐ Apparecchi di sollevamento adeguate ai carichi da sollevare : gru a torre, autogrù, gru su autocarro o carrelli semoventi a braccio telescopico. [Elettrocuzione] Per la protezione dei lavoratori dal rischio di elettrocuzione predisporre: ‐ Segregazioni delle aree di lavoro in cui sono presenti parti attive non protette con recinzione per impedire l'accesso ai non addetti ai lavori. ‐ Quadro elettrico generale e sottoquadri con prese interbloccate IP65 protette da magnete‐termico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI 17‐13/4 e norme tecniche pertinenti. ‐ Collegamento all’impianto di terra di cantiere delle attrezzature elettriche fisse, del quadro generale e dei sottoquadri. ‐ Schermatura delle parti attive con involucri o barriere, qualora non sia possibile la messa fuori
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essere posta ad altezza tale da evitare la formazione di polvere o di pericolosi rimbalzi di materiale; f) estremità inferiore posta ad altezza non superiore ai due metri dal piano di raccolta, [Elettrocuzione] ‐ I lavori su parti in tensioni o in prossimità di parti in tensione devono essere effettuati solo da personale competente sotto la diretta sorveglianza di un preposto. ‐ Disattivare le parti in tensione e bloccare l’apertura del quadro per evitare attivazioni non autorizzati. ‐ Verificare l'integrità delle prese, prolunghe e spine. [Lavori su coperture non percorribili] ‐ Il perimetro esterno della copertura deve essere sempre protetto con ponteggio al piano o con regolare parapetto al cornicione fino alla completa ultimazione dei lavori. ‐ L'impalcato si sicurezza sotto la copertura deve essere allestito con altezza tale da ridurre la caduta inferiore a 2 metri e deve rimanere fino alla completa ultimazione dei lavori. ‐ Per l’esecuzione di lavori non previsti, di limitata entità e localizzati, qualora le opere provvisionali siano già state rimosse, è necessario operare utilizzando un idoneo sistema anticaduta personale. ‐ Per manti di copertura costituiti da elementi piccoli (tegole in cotto o in cemento) utilizzare andatoie per ripartire il carico sull’orditura sottostante. ‐ Per manti di copertura costituiti da elementi di maggiore dimensione non portanti (lastre in fibrocemento, ecc.), utilizzare passerelle, è realizzare impalcato sottostante presenza di intavolati o reti.
tensione dell’impianto.‐ Attrezzature isolanti per lavori su parti in tensione. ‐ Attrezzature elettriche portatili con marcatura IMQ e doppio isolamento e conformi alle norme vigenti in materia di sicurezza elettrica. ‐ Prolunghe, prese, spine, cavi, adattatori e materiale elettrico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI o norme tecniche pertinenti. ‐ Attrezzature elettriche portatili con tensione non superiore a 50 Volt verso terra per lavori in luoghi bagnati. [Lavori su coperture non percorribili] Per la protezione dei lavoratori dalla caduta da superfici di copertura di resistenza limitata predisporre: ‐ Impalcati di protezione sottostanti che riducano la caduta a meno di 2 metri. ‐ Reti di sicurezza conforme alla norma UNI EN UNI EN 1263‐2003 da posizionare sotto la copertura e/o i lucernari. ‐ Coperture antisfondamento in legno o griglie metalliche da posizionare sopra lucernari o aperture. Per la protezione dei lavoratori dalle cadute dai bordi della copertura predisporre: ‐ Ponteggio a tubi e giunti, impalcati in legno e parapetti di altezza oltre 1,20 dal piano di gronda con tavole fermapiede. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali e parapetti di trattenuta di altezza oltre 1,20 dal
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‐ Le eventuali aperture lasciate nelle coperture per la creazione di lucernari devono essere protette: con barriere perimetrali, coperte con tavoloni, provvisti di impalcati o reti sottostanti, fino alla posa in opera della copertura definitiva. ‐ In presenza di condizioni meteo avverse (pioggia, vento, nevicate, gelo, nebbia) sospendere le lavorazioni sulla copertura. Prima di riprendere i lavori verificare gli apprestamenti. ‐ Nei lavori in cui non è possibile allestire apprestamenti deve essere realizzata una protezione costituita da tesatura di cavo metallico fra elementi strutturali per l’ancoraggio delle funi di trattenuta delle imbracature di sicurezza. ‐ I sistemi di protezione del bordo sulle coperture devono essere installati con l’ausilio di attrezzature specifiche (piattaforme o cestelli). ‐ Le reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 12631 devono essere montati da personale competente. In cantiere deve essere presente il manuale d’uso nel quale sono contenute tutte le informazioni necessarie a: a) montaggio, uso e smontaggio; b) cure e ispezioni; c) avvertenze per l’uso. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta.
piano di gronda. ‐ Per i tetti con un’inclinazione fino a 10° si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installato un sistema di protezione dei bordi di classe A conforme alla norma EN 13374 e se tutti i lavori possono essere eseguiti all’interno di questa protezione. ‐ Sui tetti con un’inclinazione tra 10° e 30° si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installato un sistema di protezione dei bordi di classe B conforme alla norma EN 13374 e se tutti i lavori possono essere eseguiti all’interno di questa protezione. ‐ Sui tetti con un’inclinazione superiore a 30° e 45°,si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installato un sistema di protezione dei bordi di classe C e se tutti i lavori possono essere eseguiti all’interno di questa protezione. ‐ Sui tetti con un'inclinazione superiore a 45° indipendentemente dall’altezza della gronda, i lavori possono essere effettuati soltanto a partire da un ponteggio o da piattaforme di lavoro mobili. ‐ Sui tetti si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installata una rete di protezione anticadute di Tipo S conforme alla norma UNI EN UNI EN 1263‐2003 da posizionare sotto la copertura e/o i lucernari. Per impedire la caduta durante il sollevamento dei materiali in copertura predisporre: ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Castelli di tiro per posizionare in quota e
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[Rumore] ‐ Non eseguire lavori rumorose contemporaneamente nella stessa area. ‐ Ubicazione delle attrezzature rumorose lontano da vie di passaggio. ‐ Vigilare sull’uso degli otoprotettori.
sostenere i mezzi di sollevamento dei materiali costituiti da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e sottostruttura portante metallica. Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro. [Rumore] Per la protezione degli addetti dall'esposizione a rumore predisporre: ‐ Barriere di protezione costituite da materiale fonoassorbente. ‐ Utilizzato di attrezzature o macchine con basse emissioni di rumore. ‐ Cabina insonorizzata per i mezzi meccanici. ‐ Segnaletica con richiamo del pericolo e delle prescrizioni.
Lavorazione: Formazione delle strutture portanti della copertura
Descrizione (Tipo di intervento)All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub fasi: ‐ interventi di nuova costruzione delle strutture portanti della copertura (capriate e travi): ‐ sgombero macerie e stoccaggio nell'area adibita a rifiuti.
Rischi in riferimento alla lavorazione
Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metriCaduta di materiale dall'alto Elettrocuzione
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Lavori su coperture non percorribiliRumore
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Rumore] Le lavorazioni rumorose dovranno essere pianificate in modo da evitare lavorazioni contemporanee in zone adiacenti o limitrofe.
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]‐ Il ponteggio con relativa omologa ministeriale deve essere montato seguendo il libretto di montaggio e gli schemi contenuti nel Piano di montaggio, uso e smontaggio (PIMUS) redatto per quel specifico cantiere, con elementi che devono portare impressi il nome e il marchio del fabbricante. ‐ Il montaggio deve essere effettuato da una squadra composta da 2 montatori abilitati sotto la diretta sorveglianza di preposto formato. ‐ Le condizioni degli elementi devono essere verificati prima del montaggio e gli esiti dei controlli devono essere registrati. ‐ Il ponteggio deve essere ancorato all’opera servita, secondo la tipologia e il numero degli ancoraggi previsti dal libretto e/o dalla relazione di calcolo elaborata da un tecnico abilitato. ‐ Il ponteggio deve distare dall’opera servita massimo 20 cm, in caso contrario allestire il parapetto anche sul lato interno o aggiungere una mensola a sbalzo per ridurre la distanza a meno di 20 cm. ‐ Per salire e scendere dal ponteggio utilizzare le scalette interne e le botole. ‐ Verificare prima dell’uso che ogni piano di lavoro sia completo di impalcato, parapetto, tavola fermapiede e cancelletto laterale. La parti non accessibili devono essere chiuse. ‐ Gli elementi del ponteggio non devono essere rimossi durante la fase di lavoro per facilitare le lavorazioni. ‐ Il programma lavori di allestimento deve essere
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]Per la protezione dei lavoratori dalle cadute dall'alto predisporre: ‐ Ponte a torre su ruote (trabattelli) conforme alla norma UNI HD 1004. ‐ Parapetto normale con tavola fermapiede in legno a solaio o cornicione. ‐ Parapetto normale con elementi a tubi e giunti e tavola fermapiede a solaio o cornicione. ‐ Ponteggio di servizio a tubi e giunti con sottoponte di sicurezza a distanza non superiore a 2,50 metri. ‐ Ponte su cavalletti con impalcato in tavole di legno della sezione minima di 30 x 5 cm, poggiato su tre cavalletti, larghezza 90 cm e lunghezza 4 metri. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali. ‐ Copertura di botole, asole e aperture nei solai con tavolato in legno. ‐ Protezione delle aperture verso il vuoto o vani. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 sotto la copertura e/o i lucernari. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 collegate alle armature provvisorie dei solai. ‐ Sistemi combinati costituiti da parapetti di trattenuta e reti di sicurezza integrati fra loro. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe A conformi alla
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Caduta di materiale dall'alto] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone a rischio. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori a rischio. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di sollevamento materiali con altre attività di cantiere differenti. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di più attività di sollevamento con mezzi diversi nella stessa area. [Elettrocuzione]
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compatibile con le condizioni climatiche. Immediata sospensione lavori in caso di eventi meteorici eccezionali. ‐ Le tavole costituenti il piano di calpestio di ponti, passerelle, andatoie ed impalcati di servizio, balconi di carico e castelli di tiro devono avere le fibre con andamento parallelo all'asse, spessore adeguato al carico da sopportare ed in ogni caso non minore di cm 5, e larghezza non minore di cm 30. Le tavole stesse non devono avere nodi passanti che riducano più del dieci per cento la sezione di resistenza. ‐ Nei lavori in cui non è possibile allestire apprestamenti deve essere realizzata una protezione costituita da tesatura di cavo metallico fra elementi strutturali per l’ancoraggio delle funi di trattenuta delle imbracature di sicurezza. ‐ I sistemi di protezione del bordo sulle coperture devono essere installati con l’ausilio di attrezzature specifiche (piattaforme o cestelli). ‐ Le reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 12631 devono essere montati da personale competente. In cantiere deve essere presente il manuale d’uso nel quale sono contenute tutte le informazioni necessarie a: a) montaggio, uso e smontaggio; b) cure e ispezioni; c) avvertenze per l’uso. ‐ Il Ponte a torre su ruote deve essere montato da personale competente secondo il manuale fornito dal fabbricante. Le ruote durante l’uso devono essere bloccate con gli stabilizzatori. La salita e la discesa deve essere interna impiegando le apposite scalette e botole. Durante la fase lavorativa il piano di lavoro deve essere protetto sui i 4 lati. Il ponte deve essere utilizzato secondo il manuale d’uso. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota
norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 10°. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe B conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 30°. ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Castelli di tiro per posizionare in quota e sostenere i mezzi di sollevamento dei materiali costituiti da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e sottostruttura portante metallica. ‐ Passerelle metalliche o in legno complete di parapetto e tavole fermapiede, per il collegamento di posti di lavoro a quote diverse allestire passerelle metalliche o in legno. Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro. [Caduta di materiale dall'alto] Per la protezione dei lavoratori dalla caduta di materiali sulle vie di transito o posti di lavoro predisporre: ‐ Impalcato di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e copertura con tavoloni.
Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Lavori su coperture non percorribili] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Rumore] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle aree ad elevata rumorosità. ‐ nessun lavoratore sostino in prossimità di zone con utilizzo di attrezzature rumorose. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività rumorose nella stessa area. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività ad elevata rumorosità con altre attività differenti nella stessa area.
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devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. [Caduta di materiale dall'alto] ‐ Le forche semplici possono essere utilizzati solo per operazioni di scarico dei materiali. ‐ Sospensione delle operazioni in caso di condizioni meteo che possono pregiudicare la sicurezza (forte vento, pioggia intensa). ‐ Manutenzione dei mezzi di sollevamento secondo le indicazioni del fabbricante e verifica periodica annuale. Gli esiti dei controlli e delle verifiche devono essere disponibili in cantiere. ‐ Controllo dell’integrità delle imbracature, funi e dei ganci di sollevamento. ‐ Controllo dell’integrità degli accessori di sollevamento (gabbie, bilancieri e cassoni). ‐ Le operazioni di movimentazione di materiali con apparecchi di sollevamento fissi e mobili devono essere effettuati da personale abilitato e coadiuvati con l'ausilio di un preposto. ‐ Le attrezzature di movimentazione devono essere sottoposte a controlli iniziali e periodici secondo le indicazioni fornite dal costruttore e dalla normativa vigente. ‐ Per il getto dei materiali i canali devono avere i seguenti requisiti: a) imboccatura superiore protetta per evitare
‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, con struttura di supporto in tubolari metallici giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50 metri rispetto al piano orizzontale. ‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Delimitazione del perimetro esterno dell’area con rete plastificata o metallica arretrata di almeno 2 metri dal ponteggio o copertura. ‐ Canali di scarico a tubi telescopici per il getto dei materiali dall'alto. ‐ Per la movimentazione di tubazioni utilizzare bilanciere a trave predisposto per due punti o quattro di attacco regolabili in linea, funi o catene e ganci di sicurezza. ‐ Forca con gabbia per sollevamento di carichi unitari su pallets. ‐ Cassoni a sponde alte per il sollevamento di materiali minuti. ‐ Segregazione delle aree a rischio con transenne o reti plastificate. ‐ Segnaletica di sicurezza specifica del rischio per informare i lavoratori. ‐ Apparecchi di sollevamento adeguate ai carichi da sollevare : gru a torre, autogrù, gru su autocarro o carrelli semoventi a braccio telescopico. [Elettrocuzione] Per la protezione dei lavoratori dal rischio di elettrocuzione predisporre: ‐ Segregazioni delle aree di lavoro in cui sono presenti parti attive non protette con recinzione per impedire l'accesso ai non addetti ai lavori. ‐ Quadro elettrico generale e sottoquadri con prese interbloccate IP65 protette da magnete‐termico in possesso dei requisiti minimi di
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cadute accidentali di persone;b) ogni tronco inserito in quello inferiore; c) eventuali raccordi, adeguatamente rinforzati; d) ultimo tratto inclinato, fine di ridurre la velocità di fuoriuscita del materiale; e) estremità inferiore sufficientemente lontana dalla struttura e dai ponti di servizio; deve inoltre essere posta ad altezza tale da evitare la formazione di polvere o di pericolosi rimbalzi di materiale; f) estremità inferiore posta ad altezza non superiore ai due metri dal piano di raccolta, [Elettrocuzione] ‐ I lavori su parti in tensioni o in prossimità di parti in tensione devono essere effettuati solo da personale competente sotto la diretta sorveglianza di un preposto. ‐ Disattivare le parti in tensione e bloccare l’apertura del quadro per evitare attivazioni non autorizzati. ‐ Verificare l'integrità delle prese, prolunghe e spine. [Lavori su coperture non percorribili] ‐ Il perimetro esterno della copertura deve essere sempre protetto con ponteggio al piano o con regolare parapetto al cornicione fino alla completa ultimazione dei lavori. ‐ L'impalcato si sicurezza sotto la copertura deve essere allestito con altezza tale da ridurre la caduta inferiore a 2 metri e deve rimanere fino alla completa ultimazione dei lavori. ‐ Per l’esecuzione di lavori non previsti, di limitata entità e localizzati, qualora le opere provvisionali siano già state rimosse, è necessario operare utilizzando un idoneo sistema anticaduta personale. ‐ Per manti di copertura costituiti da elementi piccoli (tegole in cotto o in cemento) utilizzare
sicurezza previsti dalla norma CEI 17‐13/4 e norme tecniche pertinenti. ‐ Collegamento all’impianto di terra di cantiere delle attrezzature elettriche fisse, del quadro generale e dei sottoquadri. ‐ Schermatura delle parti attive con involucri o barriere, qualora non sia possibile la messa fuori tensione dell’impianto. ‐ Attrezzature isolanti per lavori su parti in tensione. ‐ Attrezzature elettriche portatili con marcatura IMQ e doppio isolamento e conformi alle norme vigenti in materia di sicurezza elettrica. ‐ Prolunghe, prese, spine, cavi, adattatori e materiale elettrico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI o norme tecniche pertinenti. ‐ Attrezzature elettriche portatili con tensione non superiore a 50 Volt verso terra per lavori in luoghi bagnati. [Lavori su coperture non percorribili] Per la protezione dei lavoratori dalla caduta da superfici di copertura di resistenza limitata predisporre: ‐ Impalcati di protezione sottostanti che riducano la caduta a meno di 2 metri. ‐ Reti di sicurezza conforme alla norma UNI EN UNI EN 1263‐2003 da posizionare sotto la copertura e/o i lucernari. ‐ Coperture antisfondamento in legno o griglie metalliche da posizionare sopra lucernari o aperture. Per la protezione dei lavoratori dalle cadute dai bordi della copertura predisporre: ‐ Ponteggio a tubi e giunti, impalcati in legno e
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andatoie per ripartire il carico sull’orditura sottostante. ‐ Per manti di copertura costituiti da elementi di maggiore dimensione non portanti (lastre in fibrocemento, ecc.), utilizzare passerelle, è realizzare impalcato sottostante presenza di intavolati o reti. ‐ Le eventuali aperture lasciate nelle coperture per la creazione di lucernari devono essere protette: con barriere perimetrali, coperte con tavoloni, provvisti di impalcati o reti sottostanti, fino alla posa in opera della copertura definitiva. ‐ In presenza di condizioni meteo avverse (pioggia, vento, nevicate, gelo, nebbia) sospendere le lavorazioni sulla copertura. Prima di riprendere i lavori verificare gli apprestamenti. ‐ Nei lavori in cui non è possibile allestire apprestamenti deve essere realizzata una protezione costituita da tesatura di cavo metallico fra elementi strutturali per l’ancoraggio delle funi di trattenuta delle imbracature di sicurezza. ‐ I sistemi di protezione del bordo sulle coperture devono essere installati con l’ausilio di attrezzature specifiche (piattaforme o cestelli). ‐ Le reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 12631 devono essere montati da personale competente. In cantiere deve essere presente il manuale d’uso nel quale sono contenute tutte le informazioni necessarie a: a) montaggio, uso e smontaggio; b) cure e ispezioni; c) avvertenze per l’uso. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti
parapetti di altezza oltre 1,20 dal piano di gronda con tavole fermapiede. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali e parapetti di trattenuta di altezza oltre 1,20 dal piano di gronda. ‐ Per i tetti con un’inclinazione fino a 10° si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installato un sistema di protezione dei bordi di classe A conforme alla norma EN 13374 e se tutti i lavori possono essere eseguiti all’interno di questa protezione. ‐ Sui tetti con un’inclinazione tra 10° e 30° si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installato un sistema di protezione dei bordi di classe B conforme alla norma EN 13374 e se tutti i lavori possono essere eseguiti all’interno di questa protezione. ‐ Sui tetti con un’inclinazione superiore a 30° e 45°,si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installato un sistema di protezione dei bordi di classe C e se tutti i lavori possono essere eseguiti all’interno di questa protezione. ‐ Sui tetti con un'inclinazione superiore a 45° indipendentemente dall’altezza della gronda, i lavori possono essere effettuati soltanto a partire da un ponteggio o da piattaforme di lavoro mobili. ‐ Sui tetti si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installata una rete di protezione anticadute di Tipo S conforme alla norma UNI EN UNI EN 1263‐2003 da posizionare sotto la copertura e/o i lucernari. Per impedire la caduta durante il sollevamento
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dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. [Rumore] ‐ Non eseguire lavori rumorose contemporaneamente nella stessa area. ‐ Ubicazione delle attrezzature rumorose lontano da vie di passaggio. ‐ Vigilare sull’uso degli otoprotettori.
dei materiali in copertura predisporre:‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Castelli di tiro per posizionare in quota e sostenere i mezzi di sollevamento dei materiali costituiti da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e sottostruttura portante metallica. Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro. [Rumore] Per la protezione degli addetti dall'esposizione a rumore predisporre: ‐ Barriere di protezione costituite da materiale fonoassorbente. ‐ Utilizzato di attrezzature o macchine con basse emissioni di rumore. ‐ Cabina insonorizzata per i mezzi meccanici. ‐ Segnaletica con richiamo del pericolo e delle prescrizioni.
Lavorazione: Completamento della copertura
Descrizione (Tipo di intervento)
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All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub fasi:‐ Revisione delle coperture; ‐ Rifacimento dei manti di copertura; ‐ Sostituzione di grondaie, pluviali e faldali.
Rischi in riferimento alla lavorazione
Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metriCaduta di materiale dall'alto Elettrocuzione Lavori su coperture non percorribili Rumore
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Rumore] Le lavorazioni rumorose dovranno essere pianificate in modo da evitare lavorazioni contemporanee in zone adiacenti o limitrofe.
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]‐ Il ponteggio con relativa omologa ministeriale deve essere montato seguendo il libretto di montaggio e gli schemi contenuti nel Piano di montaggio, uso e smontaggio (PIMUS) redatto per quel specifico cantiere, con elementi che devono portare impressi il nome e il marchio del fabbricante. ‐ Il montaggio deve essere effettuato da una squadra composta da 2 montatori abilitati sotto la diretta sorveglianza di preposto formato. ‐ Le condizioni degli elementi devono essere verificati prima del montaggio e gli esiti dei controlli devono essere registrati. ‐ Il ponteggio deve essere ancorato all’opera servita, secondo la tipologia e il numero degli ancoraggi previsti dal libretto e/o dalla relazione di calcolo elaborata da un tecnico abilitato. ‐ Il ponteggio deve distare dall’opera servita massimo 20 cm, in caso contrario allestire il parapetto anche sul lato interno o aggiungere una mensola a sbalzo per ridurre la distanza a meno di 20 cm. ‐ Per salire e scendere dal ponteggio utilizzare le scalette interne e le botole.
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]Per la protezione dei lavoratori dalle cadute dall'alto predisporre: ‐ Ponte a torre su ruote (trabattelli) conforme alla norma UNI HD 1004. ‐ Parapetto normale con tavola fermapiede in legno a solaio o cornicione. ‐ Parapetto normale con elementi a tubi e giunti e tavola fermapiede a solaio o cornicione. ‐ Ponteggio di servizio a tubi e giunti con sottoponte di sicurezza a distanza non superiore a 2,50 metri. ‐ Ponte su cavalletti con impalcato in tavole di legno della sezione minima di 30 x 5 cm, poggiato su tre cavalletti, larghezza 90 cm e lunghezza 4 metri. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali. ‐ Copertura di botole, asole e aperture nei solai con tavolato in legno. ‐ Protezione delle aperture verso il vuoto o vani. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Caduta di materiale dall'alto] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone a rischio. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori a rischio. ‐ non ci sia la presenza contemporanea
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‐ Verificare prima dell’uso che ogni piano di lavoro sia completo di impalcato, parapetto, tavola fermapiede e cancelletto laterale. La parti non accessibili devono essere chiuse. ‐ Gli elementi del ponteggio non devono essere rimossi durante la fase di lavoro per facilitare le lavorazioni. ‐ Il programma lavori di allestimento deve essere compatibile con le condizioni climatiche. Immediata sospensione lavori in caso di eventi meteorici eccezionali. ‐ Le tavole costituenti il piano di calpestio di ponti, passerelle, andatoie ed impalcati di servizio, balconi di carico e castelli di tiro devono avere le fibre con andamento parallelo all'asse, spessore adeguato al carico da sopportare ed in ogni caso non minore di cm 5, e larghezza non minore di cm 30. Le tavole stesse non devono avere nodi passanti che riducano più del dieci per cento la sezione di resistenza. ‐ Nei lavori in cui non è possibile allestire apprestamenti deve essere realizzata una protezione costituita da tesatura di cavo metallico fra elementi strutturali per l’ancoraggio delle funi di trattenuta delle imbracature di sicurezza. ‐ I sistemi di protezione del bordo sulle coperture devono essere installati con l’ausilio di attrezzature specifiche (piattaforme o cestelli). ‐ Le reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 12631 devono essere montati da personale competente. In cantiere deve essere presente il manuale d’uso nel quale sono contenute tutte le informazioni necessarie a: a) montaggio, uso e smontaggio; b) cure e ispezioni; c) avvertenze per l’uso. ‐ Il Ponte a torre su ruote deve essere montato da
1263‐2003 sotto la copertura e/o i lucernari.‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 collegate alle armature provvisorie dei solai. ‐ Sistemi combinati costituiti da parapetti di trattenuta e reti di sicurezza integrati fra loro. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe A conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 10°. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe B conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 30°. ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Castelli di tiro per posizionare in quota e sostenere i mezzi di sollevamento dei materiali costituiti da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e sottostruttura portante metallica. ‐ Passerelle metalliche o in legno complete di parapetto e tavole fermapiede, per il collegamento di posti di lavoro a quote diverse allestire passerelle metalliche o in legno. Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro.
nella stessa area di attività di sollevamento materiali con altre attività di cantiere differenti. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di più attività di sollevamento con mezzi diversi nella stessa area. [Elettrocuzione] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Lavori su coperture non percorribili] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Rumore] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle aree ad elevata rumorosità.
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personale competente secondo il manuale fornito dal fabbricante. Le ruote durante l’uso devono essere bloccate con gli stabilizzatori. La salita e la discesa deve essere interna impiegando le apposite scalette e botole. Durante la fase lavorativa il piano di lavoro deve essere protetto sui i 4 lati. Il ponte deve essere utilizzato secondo il manuale d’uso. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. [Caduta di materiale dall'alto] ‐ Le forche semplici possono essere utilizzati solo per operazioni di scarico dei materiali. ‐ Sospensione delle operazioni in caso di condizioni meteo che possono pregiudicare la sicurezza (forte vento, pioggia intensa). ‐ Manutenzione dei mezzi di sollevamento secondo le indicazioni del fabbricante e verifica periodica annuale. Gli esiti dei controlli e delle verifiche devono essere disponibili in cantiere. ‐ Controllo dell’integrità delle imbracature, funi e dei ganci di sollevamento. ‐ Controllo dell’integrità degli accessori di sollevamento (gabbie, bilancieri e cassoni). ‐ Le operazioni di movimentazione di materiali con apparecchi di sollevamento fissi e mobili devono essere effettuati da personale abilitato e coadiuvati con l'ausilio di un preposto.
[Caduta di materiale dall'alto] Per la protezione dei lavoratori dalla caduta di materiali sulle vie di transito o posti di lavoro predisporre: ‐ Impalcato di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e copertura con tavoloni. ‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, con struttura di supporto in tubolari metallici giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50 metri rispetto al piano orizzontale. ‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Delimitazione del perimetro esterno dell’area con rete plastificata o metallica arretrata di almeno 2 metri dal ponteggio o copertura. ‐ Canali di scarico a tubi telescopici per il getto dei materiali dall'alto. ‐ Per la movimentazione di tubazioni utilizzare bilanciere a trave predisposto per due punti o quattro di attacco regolabili in linea, funi o catene e ganci di sicurezza. ‐ Forca con gabbia per sollevamento di carichi unitari su pallets. ‐ Cassoni a sponde alte per il sollevamento di materiali minuti. ‐ Segregazione delle aree a rischio con transenne o reti plastificate. ‐ Segnaletica di sicurezza specifica del rischio per informare i lavoratori. ‐ Apparecchi di sollevamento adeguate ai carichi da sollevare : gru a torre, autogrù, gru su autocarro o carrelli semoventi a braccio telescopico. [Elettrocuzione]
‐ nessun lavoratore sostino in prossimità di zone con utilizzo di attrezzature rumorose. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività rumorose nella stessa area. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività ad elevata rumorosità con altre attività differenti nella stessa area.
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‐ Le attrezzature di movimentazione devono essere sottoposte a controlli iniziali e periodici secondo le indicazioni fornite dal costruttore e dalla normativa vigente. ‐ Per il getto dei materiali i canali devono avere i seguenti requisiti: a) imboccatura superiore protetta per evitare cadute accidentali di persone; b) ogni tronco inserito in quello inferiore; c) eventuali raccordi, adeguatamente rinforzati; d) ultimo tratto inclinato, fine di ridurre la velocità di fuoriuscita del materiale; e) estremità inferiore sufficientemente lontana dalla struttura e dai ponti di servizio; deve inoltre essere posta ad altezza tale da evitare la formazione di polvere o di pericolosi rimbalzi di materiale; f) estremità inferiore posta ad altezza non superiore ai due metri dal piano di raccolta, [Elettrocuzione] ‐ I lavori su parti in tensioni o in prossimità di parti in tensione devono essere effettuati solo da personale competente sotto la diretta sorveglianza di un preposto. ‐ Disattivare le parti in tensione e bloccare l’apertura del quadro per evitare attivazioni non autorizzati. ‐ Verificare l'integrità delle prese, prolunghe e spine. [Lavori su coperture non percorribili] ‐ Il perimetro esterno della copertura deve essere sempre protetto con ponteggio al piano o con regolare parapetto al cornicione fino alla completa ultimazione dei lavori. ‐ L'impalcato si sicurezza sotto la copertura deve essere allestito con altezza tale da ridurre la caduta
Per la protezione dei lavoratori dal rischio di elettrocuzione predisporre: ‐ Segregazioni delle aree di lavoro in cui sono presenti parti attive non protette con recinzione per impedire l'accesso ai non addetti ai lavori. ‐ Quadro elettrico generale e sottoquadri con prese interbloccate IP65 protette da magnete‐termico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI 17‐13/4 e norme tecniche pertinenti. ‐ Collegamento all’impianto di terra di cantiere delle attrezzature elettriche fisse, del quadro generale e dei sottoquadri. ‐ Schermatura delle parti attive con involucri o barriere, qualora non sia possibile la messa fuori tensione dell’impianto. ‐ Attrezzature isolanti per lavori su parti in tensione. ‐ Attrezzature elettriche portatili con marcatura IMQ e doppio isolamento e conformi alle norme vigenti in materia di sicurezza elettrica. ‐ Prolunghe, prese, spine, cavi, adattatori e materiale elettrico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI o norme tecniche pertinenti. ‐ Attrezzature elettriche portatili con tensione non superiore a 50 Volt verso terra per lavori in luoghi bagnati. [Lavori su coperture non percorribili] Per la protezione dei lavoratori dalla caduta da superfici di copertura di resistenza limitata predisporre: ‐ Impalcati di protezione sottostanti che riducano la caduta a meno di 2 metri. ‐ Reti di sicurezza conforme alla norma UNI EN UNI EN 1263‐2003 da posizionare sotto la
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inferiore a 2 metri e deve rimanere fino alla completa ultimazione dei lavori. ‐ Per l’esecuzione di lavori non previsti, di limitata entità e localizzati, qualora le opere provvisionali siano già state rimosse, è necessario operare utilizzando un idoneo sistema anticaduta personale. ‐ Per manti di copertura costituiti da elementi piccoli (tegole in cotto o in cemento) utilizzare andatoie per ripartire il carico sull’orditura sottostante. ‐ Per manti di copertura costituiti da elementi di maggiore dimensione non portanti (lastre in fibrocemento, ecc.), utilizzare passerelle, è realizzare impalcato sottostante presenza di intavolati o reti. ‐ Le eventuali aperture lasciate nelle coperture per la creazione di lucernari devono essere protette: con barriere perimetrali, coperte con tavoloni, provvisti di impalcati o reti sottostanti, fino alla posa in opera della copertura definitiva. ‐ In presenza di condizioni meteo avverse (pioggia, vento, nevicate, gelo, nebbia) sospendere le lavorazioni sulla copertura. Prima di riprendere i lavori verificare gli apprestamenti. ‐ Nei lavori in cui non è possibile allestire apprestamenti deve essere realizzata una protezione costituita da tesatura di cavo metallico fra elementi strutturali per l’ancoraggio delle funi di trattenuta delle imbracature di sicurezza. ‐ I sistemi di protezione del bordo sulle coperture devono essere installati con l’ausilio di attrezzature specifiche (piattaforme o cestelli). ‐ Le reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 12631 devono essere montati da personale competente. In cantiere deve essere presente il manuale d’uso nel quale sono contenute tutte le informazioni necessarie a:
copertura e/o i lucernari.‐ Coperture antisfondamento in legno o griglie metalliche da posizionare sopra lucernari o aperture. Per la protezione dei lavoratori dalle cadute dai bordi della copertura predisporre: ‐ Ponteggio a tubi e giunti, impalcati in legno e parapetti di altezza oltre 1,20 dal piano di gronda con tavole fermapiede. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali e parapetti di trattenuta di altezza oltre 1,20 dal piano di gronda. ‐ Per i tetti con un’inclinazione fino a 10° si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installato un sistema di protezione dei bordi di classe A conforme alla norma EN 13374 e se tutti i lavori possono essere eseguiti all’interno di questa protezione. ‐ Sui tetti con un’inclinazione tra 10° e 30° si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installato un sistema di protezione dei bordi di classe B conforme alla norma EN 13374 e se tutti i lavori possono essere eseguiti all’interno di questa protezione. ‐ Sui tetti con un’inclinazione superiore a 30° e 45°,si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installato un sistema di protezione dei bordi di classe C e se tutti i lavori possono essere eseguiti all’interno di questa protezione. ‐ Sui tetti con un'inclinazione superiore a 45° indipendentemente dall’altezza della gronda, i lavori possono essere effettuati soltanto a partire da un ponteggio o da piattaforme di
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a) montaggio, uso e smontaggio;b) cure e ispezioni; c) avvertenze per l’uso. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. [Rumore] ‐ Non eseguire lavori rumorose contemporaneamente nella stessa area. ‐ Ubicazione delle attrezzature rumorose lontano da vie di passaggio. ‐ Vigilare sull’uso degli otoprotettori.
lavoro mobili. ‐ Sui tetti si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installata una rete di protezione anticadute di Tipo S conforme alla norma UNI EN UNI EN 1263‐2003 da posizionare sotto la copertura e/o i lucernari. Per impedire la caduta durante il sollevamento dei materiali in copertura predisporre: ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Castelli di tiro per posizionare in quota e sostenere i mezzi di sollevamento dei materiali costituiti da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e sottostruttura portante metallica. Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro. [Rumore] Per la protezione degli addetti dall'esposizione a rumore predisporre: ‐ Barriere di protezione costituite da materiale fonoassorbente. ‐ Utilizzato di attrezzature o macchine con basse emissioni di rumore. ‐ Cabina insonorizzata per i mezzi meccanici.
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‐ Segnaletica con richiamo del pericolo e delle prescrizioni.
Lavorazione: Interventi di consolidamento prospetti
Descrizione (Tipo di intervento)All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub fasi: ‐ puntellamento delle strutture da consolidare; ‐ interventi di consolidamento strutture portanti e non portanti di parti esterne del fabbricato; ‐ sgombero macerie e stoccaggio nell'area adibita a rifiuti.
Rischi in riferimento alla lavorazione
Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metriCaduta di materiale dall'alto Elettrocuzione Rischi da demolizioni estese Rumore
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Rumore] Le lavorazioni rumorose dovranno essere pianificate in modo da evitare lavorazioni contemporanee in zone adiacenti o limitrofe.
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]‐ Il ponteggio con relativa omologa ministeriale deve essere montato seguendo il libretto di montaggio e gli schemi contenuti nel Piano di montaggio, uso e smontaggio (PIMUS) redatto per quel specifico cantiere, con elementi che devono portare impressi il nome e il marchio del fabbricante. ‐ Il montaggio deve essere effettuato da una squadra composta da 2 montatori abilitati sotto la diretta sorveglianza di preposto formato. ‐ Le condizioni degli elementi devono essere verificati prima del montaggio e gli esiti dei controlli devono essere registrati. ‐ Il ponteggio deve essere ancorato all’opera servita, secondo la tipologia e il numero degli ancoraggi previsti dal libretto e/o dalla relazione di calcolo
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]Per la protezione dei lavoratori dalle cadute dall'alto predisporre: ‐ Ponte a torre su ruote (trabattelli) conforme alla norma UNI HD 1004. ‐ Parapetto normale con tavola fermapiede in legno a solaio o cornicione. ‐ Parapetto normale con elementi a tubi e giunti e tavola fermapiede a solaio o cornicione. ‐ Ponteggio di servizio a tubi e giunti con sottoponte di sicurezza a distanza non superiore a 2,50 metri. ‐ Ponte su cavalletti con impalcato in tavole di legno della sezione minima di 30 x 5 cm, poggiato su tre cavalletti, larghezza 90 cm e lunghezza 4 metri.
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Caduta di materiale dall'alto] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare
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elaborata da un tecnico abilitato.‐ Il ponteggio deve distare dall’opera servita massimo 20 cm, in caso contrario allestire il parapetto anche sul lato interno o aggiungere una mensola a sbalzo per ridurre la distanza a meno di 20 cm. ‐ Per salire e scendere dal ponteggio utilizzare le scalette interne e le botole. ‐ Verificare prima dell’uso che ogni piano di lavoro sia completo di impalcato, parapetto, tavola fermapiede e cancelletto laterale. La parti non accessibili devono essere chiuse. ‐ Gli elementi del ponteggio non devono essere rimossi durante la fase di lavoro per facilitare le lavorazioni. ‐ Il programma lavori di allestimento deve essere compatibile con le condizioni climatiche. Immediata sospensione lavori in caso di eventi meteorici eccezionali. ‐ Le tavole costituenti il piano di calpestio di ponti, passerelle, andatoie ed impalcati di servizio, balconi di carico e castelli di tiro devono avere le fibre con andamento parallelo all'asse, spessore adeguato al carico da sopportare ed in ogni caso non minore di cm 5, e larghezza non minore di cm 30. Le tavole stesse non devono avere nodi passanti che riducano più del dieci per cento la sezione di resistenza. ‐ Nei lavori in cui non è possibile allestire apprestamenti deve essere realizzata una protezione costituita da tesatura di cavo metallico fra elementi strutturali per l’ancoraggio delle funi di trattenuta delle imbracature di sicurezza. ‐ I sistemi di protezione del bordo sulle coperture devono essere installati con l’ausilio di attrezzature specifiche (piattaforme o cestelli). ‐ Le reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 12631 devono essere montati da personale
‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali. ‐ Copertura di botole, asole e aperture nei solai con tavolato in legno. ‐ Protezione delle aperture verso il vuoto o vani. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 sotto la copertura e/o i lucernari. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 collegate alle armature provvisorie dei solai. ‐ Sistemi combinati costituiti da parapetti di trattenuta e reti di sicurezza integrati fra loro. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe A conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 10°. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe B conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 30°. ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Castelli di tiro per posizionare in quota e sostenere i mezzi di sollevamento dei materiali costituiti da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e sottostruttura portante metallica. ‐ Passerelle metalliche o in legno complete di parapetto e tavole fermapiede, per il collegamento di posti di lavoro a quote diverse allestire passerelle metalliche o in legno.
quanto indicato nel piano.Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone a rischio. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori a rischio. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di sollevamento materiali con altre attività di cantiere differenti. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di più attività di sollevamento con mezzi diversi nella stessa area. [Elettrocuzione] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Rischi da demolizioni estese] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone di demolizione. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei
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competente. In cantiere deve essere presente il manuale d’uso nel quale sono contenute tutte le informazioni necessarie a: a) montaggio, uso e smontaggio; b) cure e ispezioni; c) avvertenze per l’uso. ‐ Il Ponte a torre su ruote deve essere montato da personale competente secondo il manuale fornito dal fabbricante. Le ruote durante l’uso devono essere bloccate con gli stabilizzatori. La salita e la discesa deve essere interna impiegando le apposite scalette e botole. Durante la fase lavorativa il piano di lavoro deve essere protetto sui i 4 lati. Il ponte deve essere utilizzato secondo il manuale d’uso. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. [Caduta di materiale dall'alto] ‐ Le forche semplici possono essere utilizzati solo per operazioni di scarico dei materiali. ‐ Sospensione delle operazioni in caso di condizioni meteo che possono pregiudicare la sicurezza (forte vento, pioggia intensa). ‐ Manutenzione dei mezzi di sollevamento secondo le indicazioni del fabbricante e verifica periodica annuale. Gli esiti dei controlli e delle verifiche devono essere disponibili in cantiere.
Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro. [Caduta di materiale dall'alto] Per la protezione dei lavoratori dalla caduta di materiali sulle vie di transito o posti di lavoro predisporre: ‐ Impalcato di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e copertura con tavoloni. ‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, con struttura di supporto in tubolari metallici giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50 metri rispetto al piano orizzontale. ‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Delimitazione del perimetro esterno dell’area con rete plastificata o metallica arretrata di almeno 2 metri dal ponteggio o copertura. ‐ Canali di scarico a tubi telescopici per il getto dei materiali dall'alto. ‐ Per la movimentazione di tubazioni utilizzare bilanciere a trave predisposto per due punti o quattro di attacco regolabili in linea, funi o catene e ganci di sicurezza. ‐ Forca con gabbia per sollevamento di carichi unitari su pallets. ‐ Cassoni a sponde alte per il sollevamento di materiali minuti. ‐ Segregazione delle aree a rischio con transenne o reti plastificate.
lavori di demolizione.‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di demolizioni e altre attività manuali differenti. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di demolizioni su piani o pareti limitrofe. ‐ nessun lavoratore transiti o sosti nelle zone di carico o scarico dei materiali. [Rumore] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle aree ad elevata rumorosità. ‐ nessun lavoratore sostino in prossimità di zone con utilizzo di attrezzature rumorose. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività rumorose nella stessa area. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività ad elevata rumorosità con altre attività differenti nella stessa area.
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‐ Controllo dell’integrità delle imbracature, funi e dei ganci di sollevamento. ‐ Controllo dell’integrità degli accessori di sollevamento (gabbie, bilancieri e cassoni). ‐ Le operazioni di movimentazione di materiali con apparecchi di sollevamento fissi e mobili devono essere effettuati da personale abilitato e coadiuvati con l'ausilio di un preposto. ‐ Le attrezzature di movimentazione devono essere sottoposte a controlli iniziali e periodici secondo le indicazioni fornite dal costruttore e dalla normativa vigente. ‐ Per il getto dei materiali i canali devono avere i seguenti requisiti: a) imboccatura superiore protetta per evitare cadute accidentali di persone; b) ogni tronco inserito in quello inferiore; c) eventuali raccordi, adeguatamente rinforzati; d) ultimo tratto inclinato, fine di ridurre la velocità di fuoriuscita del materiale; e) estremità inferiore sufficientemente lontana dalla struttura e dai ponti di servizio; deve inoltre essere posta ad altezza tale da evitare la formazione di polvere o di pericolosi rimbalzi di materiale; f) estremità inferiore posta ad altezza non superiore ai due metri dal piano di raccolta, [Elettrocuzione] ‐ I lavori su parti in tensioni o in prossimità di parti in tensione devono essere effettuati solo da personale competente sotto la diretta sorveglianza di un preposto. ‐ Disattivare le parti in tensione e bloccare l’apertura del quadro per evitare attivazioni non autorizzati. ‐ Verificare l'integrità delle prese, prolunghe e spine.
‐ Segnaletica di sicurezza specifica del rischio per informare i lavoratori. ‐ Apparecchi di sollevamento adeguate ai carichi da sollevare : gru a torre, autogrù, gru su autocarro o carrelli semoventi a braccio telescopico. [Elettrocuzione] Per la protezione dei lavoratori dal rischio di elettrocuzione predisporre: ‐ Segregazioni delle aree di lavoro in cui sono presenti parti attive non protette con recinzione per impedire l'accesso ai non addetti ai lavori. ‐ Quadro elettrico generale e sottoquadri con prese interbloccate IP65 protette da magnete‐termico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI 17‐13/4 e norme tecniche pertinenti. ‐ Collegamento all’impianto di terra di cantiere delle attrezzature elettriche fisse, del quadro generale e dei sottoquadri. ‐ Schermatura delle parti attive con involucri o barriere, qualora non sia possibile la messa fuori tensione dell’impianto. ‐ Attrezzature isolanti per lavori su parti in tensione. ‐ Attrezzature elettriche portatili con marcatura IMQ e doppio isolamento e conformi alle norme vigenti in materia di sicurezza elettrica. ‐ Prolunghe, prese, spine, cavi, adattatori e materiale elettrico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI o norme tecniche pertinenti. ‐ Attrezzature elettriche portatili con tensione non superiore a 50 Volt verso terra per lavori in luoghi bagnati.
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[Rischi da demolizioni estese] ‐La successione dei lavori di demolizione deve risultare da apposito programma integrato o allegato al Piano Operativo di Sicurezza (POS). ‐ Gli interventi di puntellamento e rafforzamento di strutture di cui non si conosce il comportamento statico deve essere oggetto di una progettazione esecutiva. ‐Le opere di rinforzo devono essere eseguite dal basso verso l'alto, e cioè al contrario delle demolizioni, che procedono sempre dall'alto verso il basso, e sono in genere costituite da putrelle e ponteggi: queste debbono sempre essere calcolate da un progettista. ‐ Segnalazione/interdizione delle aree oggetto di demolizione, in particolare ai piani sottostanti i solai oggetto della demolizione. ‐ Disattivare tutti gli impianti presenti all’interno del fabbricato. ‐ Le operazioni di demolizione devono essere svolte sotto la diretta sorveglianza di un preposto. ‐ E’ vietata la demolizione manuale di muri aventi altezza superiore ai 2 m senza l’ausilio di ponti di servizio. ‐ Per demolizioni manuali di pareti e muri: a) ponti su cavalletti fino a 2 metri. b) ponti a torre su ruote e scale con ruote per altezze fino a 6‐7. c) ponteggio metallico prefabbricato per altezze superiore a 7 metri. ‐Le demolizioni con mezzi meccanici per trazione o spinta sono ammesse su parti isolate degli edifici, di altezza minore di 5 metri senza alcun intervento di manodopera sul manufatto compromesso dalla demolizione. ‐ La zona interessata dai lavori deve essere
[Rischi da demolizioni estese]Durante le operazioni di demolizione con mezzi meccanici e manuali devono essere adottate misure atte ad impedire i rischi conseguenti. In particolare: a) Per l'accesso ai lavori in quota utilizzare in relazione al tipo di lavorazione adeguati apprestamenti: ‐ Ponteggio a tubi e giunti, impalcati in legno, parapetti con fermapiede, e sottoponte di servizio a distanza massima di 2,50 metri. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali e parapetti di trattenuta e tavola fermapiede. ‐ Ponte mobile su ruote completo di impalcato di lavoro, parapetto e scala interna di accesso conforme alla norma UNI HD 1004. ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Ponte su cavalletti con impalcato in legno, larghezza 90 cm, lunghezza 4 metri e minimo 3 cavalletti. ‐ Ponteggi a mensola con elementi a tubi e giunti e piani di lavoro in legno (ponte e sottoponte). Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente.
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convenientemente delimitata, segnalata e sorvegliata. ‐ Verificare l’integrità degli impalcati e dei parapetti dei ponteggi prima di ogni inizio di attività sui medesimi ‐ Quando per esigenze di lavoro alcune opere provvisionali devono essere manomesse o rimosse, appena ultimate quelle lavorazioni è indispensabile ripristinare le protezioni facendo uso di appropriati sistemi di sicurezza. ‐ Evitare i depositi di materiale sui ponteggi esterni; quelli consentiti, necessari per l’andamento del lavoro, non devono eccedere in altezza la tavola fermapiede n ‐ Non sovraccaricare i ponti di servizio per lo scarico dei materiali che non devono diventare dei depositi. ‐ Tenere sgombri gli impalcati dei ponteggi e le zone di passaggio da materiali ed attrezzature non più in uso. ‐ Eseguire la pulizia dei posti di lavoro e di passaggio, accumulando il materiale di risulta per poterlo calare a terra convenientemente raccolto o imbracato. ‐ Le polveri che si sviluppano nel corso delle demolizioni devono essere ridotte bagnando i detriti giornalmente più volte nel periodo estivo o in presenza di forte vento. ‐ I rifiuti costituiti da materiale proveniente dalle demolizioni devono essere smaltiti ogni 3 mesi indipendentemente dalla quantità, oppure quando il quantitativo raggiunge i 20 mc. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il
‐ Ponte sviluppabile su carro.‐ Scala sviluppabile su carro. Le cadute di persone dall'alto durante le lavorazioni di demolizione da aperture sui muri, nei solai, nei vani prospicienti il vuoto devono essere protetti con: ‐ Sistemi di protezione del bordo di classe A conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 10°. ‐ Copertura di botole, asole e aperture nei solai con tavolato in legno. c) Il crollo totale o parziale delle strutture in demolizione deve essere impedito con misure adatte a garantire la stabilità, in particolare con elementi di puntellamento e rafforzamento di pareti portanti, solai, architravi, rampe di scale, muri perimetrali, fondazioni secondo le indicazioni progettuali impartite dalla direzione lavori. d) La caduta di detriti o materiali minuti sulle le vie di passaggio o di lavoro deve essere impedito con misure atte impedire i rischi conseguenti. In particolare ‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Canali di scarico macerie collegati direttamente su cassone scarrabile di raccolta macerie. ‐ Tettoia di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e copertura con tavoloni. ‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, costituita da tavole in legno o metalliche con struttura di supporto in tubolari metallici giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50
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mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza.‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. ‐Demolizione con mezzi meccanici. La demolizione di parti di strutture isolate aventi altezza minore di 5 metri può essere effettuata mediante rovesciamento graduale e senza strappi per trazione con funi o per spinta da parte di mezzi meccanici. La trazione deve avvenire da distanza non inferiore a 1,5 volte l’altezza del muro o del manufatto da abbattere, previo allontanamento di tutti gli operai. Il rovesciamento per spinta può essere effettuato per manufatti di altezza inferiore a 3 m con l’ausilio di puntelli per evitare il ritorno degli elementi stessi. ‐Demolizioni manuali: ‐La demolizioni di muri e pareti di altezza inferiore a 5 metri deve essere effettuata con ponti di servizio (ponti su cavalletti) indipendenti dall'opera da demolire. Per altezze sino a 6‐7 metri è possibile utilizzare ponte a torre su ruote o scala inclinata con ruote. Per demolizioni di muri e pareti di altezza maggiore è necessario utilizzare un ponteggio metallico. [Rumore] ‐ Non eseguire lavori rumorose contemporaneamente nella stessa area. ‐ Ubicazione delle attrezzature rumorose lontano da vie di passaggio. ‐ Vigilare sull’uso degli otoprotettori.
metri rispetto al piano orizzontale. ‐ Il perimetro esterno dell'area deve essere delimitato con rete di recinzione metallica. ‐ Per le demolizioni controllate sono ammessi escavatori dotati di martello e cesoia in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla normativa vigente. ‐ Gli escavatori devono essere provvisti di cabina con dispositivi di protezione ROPS e FOPS. ‐ Per l'abbattimento delle polveri e il loro contenimento utilizzare cannoncini ad acqua per bagnatura materiali da demolire e detriti per abbattimento polveri. ‐ Per la protezione dei lavoratori dalle elevate emissioni di rumore, utilizzare attrezzature con bassa emissione di rumore e mezzi meccanici con cabina insonorizzata. All'interno delle aree di lavoro per la circolazione dei veicoli devono essere adottate misure atte ad impedire i rischi conseguenti. In particolare: ‐ Delimitare l’area operativa dei mezzi con rete plastificata e metallica. ‐ Predisporre percorsi e mezzi per il sicuro accesso ai posti di lavoro e per il rapido allontanamento. ‐ I mezzi meccanici e di trasporto devono essere ben visibili mediante segnalatori acustici e lampeggianti durante le manovre e la fase operativa. [Rumore] Per la protezione degli addetti dall'esposizione a rumore predisporre:
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‐ Barriere di protezione costituite da materiale fonoassorbente. ‐ Utilizzato di attrezzature o macchine con basse emissioni di rumore. ‐ Cabina insonorizzata per i mezzi meccanici. ‐ Segnaletica con richiamo del pericolo e delle prescrizioni.
Lavorazione: Interventi di consolidamento
Descrizione (Tipo di intervento)All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub fasi: ‐ puntellamento delle strutture da consolidare; ‐ interventi di consolidamento sulle strutture portanti e non portanti; ‐ sgombero macerie e stoccaggio nell'area adibita a rifiuti.
Rischi in riferimento alla lavorazione
Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metriCaduta di materiale dall'alto Elettrocuzione Rischi da demolizioni estese Rumore
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Rumore] Le lavorazioni rumorose dovranno essere pianificate in modo da evitare lavorazioni contemporanee in zone adiacenti o limitrofe.
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]‐ Il ponteggio con relativa omologa ministeriale deve essere montato seguendo il libretto di montaggio e gli schemi contenuti nel Piano di montaggio, uso e smontaggio (PIMUS) redatto per quel specifico cantiere, con elementi che devono portare impressi il nome e il marchio del fabbricante. ‐ Il montaggio deve essere effettuato da una squadra composta da 2 montatori abilitati sotto la diretta sorveglianza di preposto formato. ‐ Le condizioni degli elementi devono essere
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]Per la protezione dei lavoratori dalle cadute dall'alto predisporre: ‐ Ponte a torre su ruote (trabattelli) conforme alla norma UNI HD 1004. ‐ Parapetto normale con tavola fermapiede in legno a solaio o cornicione. ‐ Parapetto normale con elementi a tubi e giunti e tavola fermapiede a solaio o cornicione. ‐ Ponteggio di servizio a tubi e giunti con sottoponte di sicurezza a distanza non superiore
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Caduta di materiale dall'alto] Le scelte progettuali, le procedure, gli
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verificati prima del montaggio e gli esiti dei controlli devono essere registrati. ‐ Il ponteggio deve essere ancorato all’opera servita, secondo la tipologia e il numero degli ancoraggi previsti dal libretto e/o dalla relazione di calcolo elaborata da un tecnico abilitato. ‐ Il ponteggio deve distare dall’opera servita massimo 20 cm, in caso contrario allestire il parapetto anche sul lato interno o aggiungere una mensola a sbalzo per ridurre la distanza a meno di 20 cm. ‐ Per salire e scendere dal ponteggio utilizzare le scalette interne e le botole. ‐ Verificare prima dell’uso che ogni piano di lavoro sia completo di impalcato, parapetto, tavola fermapiede e cancelletto laterale. La parti non accessibili devono essere chiuse. ‐ Gli elementi del ponteggio non devono essere rimossi durante la fase di lavoro per facilitare le lavorazioni. ‐ Il programma lavori di allestimento deve essere compatibile con le condizioni climatiche. Immediata sospensione lavori in caso di eventi meteorici eccezionali. ‐ Le tavole costituenti il piano di calpestio di ponti, passerelle, andatoie ed impalcati di servizio, balconi di carico e castelli di tiro devono avere le fibre con andamento parallelo all'asse, spessore adeguato al carico da sopportare ed in ogni caso non minore di cm 5, e larghezza non minore di cm 30. Le tavole stesse non devono avere nodi passanti che riducano più del dieci per cento la sezione di resistenza. ‐ Nei lavori in cui non è possibile allestire apprestamenti deve essere realizzata una protezione costituita da tesatura di cavo metallico fra elementi strutturali per l’ancoraggio delle funi di trattenuta delle imbracature di sicurezza.
a 2,50 metri. ‐ Ponte su cavalletti con impalcato in tavole di legno della sezione minima di 30 x 5 cm, poggiato su tre cavalletti, larghezza 90 cm e lunghezza 4 metri. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali. ‐ Copertura di botole, asole e aperture nei solai con tavolato in legno. ‐ Protezione delle aperture verso il vuoto o vani. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 sotto la copertura e/o i lucernari. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 collegate alle armature provvisorie dei solai. ‐ Sistemi combinati costituiti da parapetti di trattenuta e reti di sicurezza integrati fra loro. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe A conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 10°. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe B conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 30°. ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Castelli di tiro per posizionare in quota e sostenere i mezzi di sollevamento dei materiali costituiti da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e sottostruttura portante metallica.
apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone a rischio. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori a rischio. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di sollevamento materiali con altre attività di cantiere differenti. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di più attività di sollevamento con mezzi diversi nella stessa area. [Elettrocuzione] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Rischi da demolizioni estese] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano.
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‐ I sistemi di protezione del bordo sulle coperture devono essere installati con l’ausilio di attrezzature specifiche (piattaforme o cestelli). ‐ Le reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 12631 devono essere montati da personale competente. In cantiere deve essere presente il manuale d’uso nel quale sono contenute tutte le informazioni necessarie a: a) montaggio, uso e smontaggio; b) cure e ispezioni; c) avvertenze per l’uso. ‐ Il Ponte a torre su ruote deve essere montato da personale competente secondo il manuale fornito dal fabbricante. Le ruote durante l’uso devono essere bloccate con gli stabilizzatori. La salita e la discesa deve essere interna impiegando le apposite scalette e botole. Durante la fase lavorativa il piano di lavoro deve essere protetto sui i 4 lati. Il ponte deve essere utilizzato secondo il manuale d’uso. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. [Caduta di materiale dall'alto] ‐ Le forche semplici possono essere utilizzati solo per operazioni di scarico dei materiali. ‐ Sospensione delle operazioni in caso di condizioni meteo che possono pregiudicare la sicurezza (forte
‐ Passerelle metalliche o in legno complete di parapetto e tavole fermapiede, per il collegamento di posti di lavoro a quote diverse allestire passerelle metalliche o in legno. Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro. [Caduta di materiale dall'alto] Per la protezione dei lavoratori dalla caduta di materiali sulle vie di transito o posti di lavoro predisporre: ‐ Impalcato di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e copertura con tavoloni. ‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, con struttura di supporto in tubolari metallici giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50 metri rispetto al piano orizzontale. ‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Delimitazione del perimetro esterno dell’area con rete plastificata o metallica arretrata di almeno 2 metri dal ponteggio o copertura. ‐ Canali di scarico a tubi telescopici per il getto dei materiali dall'alto. ‐ Per la movimentazione di tubazioni utilizzare bilanciere a trave predisposto per due punti o quattro di attacco regolabili in linea, funi o catene e ganci di sicurezza. ‐ Forca con gabbia per sollevamento di carichi
Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone di demolizione. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori di demolizione. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di demolizioni e altre attività manuali differenti. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di demolizioni su piani o pareti limitrofe. ‐ nessun lavoratore transiti o sosti nelle zone di carico o scarico dei materiali. [Rumore] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle aree ad elevata rumorosità. ‐ nessun lavoratore sostino in prossimità di zone con utilizzo di attrezzature rumorose. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività rumorose nella stessa area. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività ad elevata rumorosità con altre attività differenti nella stessa area.
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vento, pioggia intensa).‐ Manutenzione dei mezzi di sollevamento secondo le indicazioni del fabbricante e verifica periodica annuale. Gli esiti dei controlli e delle verifiche devono essere disponibili in cantiere. ‐ Controllo dell’integrità delle imbracature, funi e dei ganci di sollevamento. ‐ Controllo dell’integrità degli accessori di sollevamento (gabbie, bilancieri e cassoni). ‐ Le operazioni di movimentazione di materiali con apparecchi di sollevamento fissi e mobili devono essere effettuati da personale abilitato e coadiuvati con l'ausilio di un preposto. ‐ Le attrezzature di movimentazione devono essere sottoposte a controlli iniziali e periodici secondo le indicazioni fornite dal costruttore e dalla normativa vigente. ‐ Per il getto dei materiali i canali devono avere i seguenti requisiti: a) imboccatura superiore protetta per evitare cadute accidentali di persone; b) ogni tronco inserito in quello inferiore; c) eventuali raccordi, adeguatamente rinforzati; d) ultimo tratto inclinato, fine di ridurre la velocità di fuoriuscita del materiale; e) estremità inferiore sufficientemente lontana dalla struttura e dai ponti di servizio; deve inoltre essere posta ad altezza tale da evitare la formazione di polvere o di pericolosi rimbalzi di materiale; f) estremità inferiore posta ad altezza non superiore ai due metri dal piano di raccolta, [Elettrocuzione] ‐ I lavori su parti in tensioni o in prossimità di parti in tensione devono essere effettuati solo da personale competente sotto la diretta sorveglianza
unitari su pallets. ‐ Cassoni a sponde alte per il sollevamento di materiali minuti. ‐ Segregazione delle aree a rischio con transenne o reti plastificate. ‐ Segnaletica di sicurezza specifica del rischio per informare i lavoratori. ‐ Apparecchi di sollevamento adeguate ai carichi da sollevare : gru a torre, autogrù, gru su autocarro o carrelli semoventi a braccio telescopico. [Elettrocuzione] Per la protezione dei lavoratori dal rischio di elettrocuzione predisporre: ‐ Segregazioni delle aree di lavoro in cui sono presenti parti attive non protette con recinzione per impedire l'accesso ai non addetti ai lavori. ‐ Quadro elettrico generale e sottoquadri con prese interbloccate IP65 protette da magnete‐termico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI 17‐13/4 e norme tecniche pertinenti. ‐ Collegamento all’impianto di terra di cantiere delle attrezzature elettriche fisse, del quadro generale e dei sottoquadri. ‐ Schermatura delle parti attive con involucri o barriere, qualora non sia possibile la messa fuori tensione dell’impianto. ‐ Attrezzature isolanti per lavori su parti in tensione. ‐ Attrezzature elettriche portatili con marcatura IMQ e doppio isolamento e conformi alle norme vigenti in materia di sicurezza elettrica. ‐ Prolunghe, prese, spine, cavi, adattatori e materiale elettrico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI o
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di un preposto.‐ Disattivare le parti in tensione e bloccare l’apertura del quadro per evitare attivazioni non autorizzati. ‐ Verificare l'integrità delle prese, prolunghe e spine. [Rischi da demolizioni estese] ‐La successione dei lavori di demolizione deve risultare da apposito programma integrato o allegato al Piano Operativo di Sicurezza (POS). ‐ Gli interventi di puntellamento e rafforzamento di strutture di cui non si conosce il comportamento statico deve essere oggetto di una progettazione esecutiva. ‐Le opere di rinforzo devono essere eseguite dal basso verso l'alto, e cioè al contrario delle demolizioni, che procedono sempre dall'alto verso il basso, e sono in genere costituite da putrelle e ponteggi: queste debbono sempre essere calcolate da un progettista. ‐ Segnalazione/interdizione delle aree oggetto di demolizione, in particolare ai piani sottostanti i solai oggetto della demolizione. ‐ Disattivare tutti gli impianti presenti all’interno del fabbricato. ‐ Le operazioni di demolizione devono essere svolte sotto la diretta sorveglianza di un preposto. ‐ E’ vietata la demolizione manuale di muri aventi altezza superiore ai 2 m senza l’ausilio di ponti di servizio. ‐ Per demolizioni manuali di pareti e muri: a) ponti su cavalletti fino a 2 metri. b) ponti a torre su ruote e scale con ruote per altezze fino a 6‐7. c) ponteggio metallico prefabbricato per altezze superiore a 7 metri. ‐Le demolizioni con mezzi meccanici per trazione o
norme tecniche pertinenti.‐ Attrezzature elettriche portatili con tensione non superiore a 50 Volt verso terra per lavori in luoghi bagnati. [Rischi da demolizioni estese] Durante le operazioni di demolizione con mezzi meccanici e manuali devono essere adottate misure atte ad impedire i rischi conseguenti. In particolare: a) Per l'accesso ai lavori in quota utilizzare in relazione al tipo di lavorazione adeguati apprestamenti: ‐ Ponteggio a tubi e giunti, impalcati in legno, parapetti con fermapiede, e sottoponte di servizio a distanza massima di 2,50 metri. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali e parapetti di trattenuta e tavola fermapiede. ‐ Ponte mobile su ruote completo di impalcato di lavoro, parapetto e scala interna di accesso conforme alla norma UNI HD 1004. ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Ponte su cavalletti con impalcato in legno, larghezza 90 cm, lunghezza 4 metri e minimo 3 cavalletti. ‐ Ponteggi a mensola con elementi a tubi e giunti e piani di lavoro in legno (ponte e sottoponte). Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o
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spinta sono ammesse su parti isolate degli edifici, di altezza minore di 5 metri senza alcun intervento di manodopera sul manufatto compromesso dalla demolizione. ‐ La zona interessata dai lavori deve essere convenientemente delimitata, segnalata e sorvegliata. ‐ Verificare l’integrità degli impalcati e dei parapetti dei ponteggi prima di ogni inizio di attività sui medesimi ‐ Quando per esigenze di lavoro alcune opere provvisionali devono essere manomesse o rimosse, appena ultimate quelle lavorazioni è indispensabile ripristinare le protezioni facendo uso di appropriati sistemi di sicurezza. ‐ Evitare i depositi di materiale sui ponteggi esterni; quelli consentiti, necessari per l’andamento del lavoro, non devono eccedere in altezza la tavola fermapiede n ‐ Non sovraccaricare i ponti di servizio per lo scarico dei materiali che non devono diventare dei depositi. ‐ Tenere sgombri gli impalcati dei ponteggi e le zone di passaggio da materiali ed attrezzature non più in uso. ‐ Eseguire la pulizia dei posti di lavoro e di passaggio, accumulando il materiale di risulta per poterlo calare a terra convenientemente raccolto o imbracato. ‐ Le polveri che si sviluppano nel corso delle demolizioni devono essere ridotte bagnando i detriti giornalmente più volte nel periodo estivo o in presenza di forte vento. ‐ I rifiuti costituiti da materiale proveniente dalle demolizioni devono essere smaltiti ogni 3 mesi indipendentemente dalla quantità, oppure quando il quantitativo raggiunge i 20 mc. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota
non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro. Le cadute di persone dall'alto durante le lavorazioni di demolizione da aperture sui muri, nei solai, nei vani prospicienti il vuoto devono essere protetti con: ‐ Sistemi di protezione del bordo di classe A conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 10°. ‐ Copertura di botole, asole e aperture nei solai con tavolato in legno. c) Il crollo totale o parziale delle strutture in demolizione deve essere impedito con misure adatte a garantire la stabilità, in particolare con elementi di puntellamento e rafforzamento di pareti portanti, solai, architravi, rampe di scale, muri perimetrali, fondazioni secondo le indicazioni progettuali impartite dalla direzione lavori. d) La caduta di detriti o materiali minuti sulle le vie di passaggio o di lavoro deve essere impedito con misure atte impedire i rischi conseguenti. In particolare ‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Canali di scarico macerie collegati direttamente su cassone scarrabile di raccolta macerie. ‐ Tettoia di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e
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devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. ‐Demolizione con mezzi meccanici. La demolizione di parti di strutture isolate aventi altezza minore di 5 metri può essere effettuata mediante rovesciamento graduale e senza strappi per trazione con funi o per spinta da parte di mezzi meccanici. La trazione deve avvenire da distanza non inferiore a 1,5 volte l’altezza del muro o del manufatto da abbattere, previo allontanamento di tutti gli operai. Il rovesciamento per spinta può essere effettuato per manufatti di altezza inferiore a 3 m con l’ausilio di puntelli per evitare il ritorno degli elementi stessi. ‐Demolizioni manuali: ‐La demolizioni di muri e pareti di altezza inferiore a 5 metri deve essere effettuata con ponti di servizio (ponti su cavalletti) indipendenti dall'opera da demolire. Per altezze sino a 6‐7 metri è possibile utilizzare ponte a torre su ruote o scala inclinata con ruote. Per demolizioni di muri e pareti di altezza maggiore è necessario utilizzare un ponteggio metallico. [Rumore] ‐ Non eseguire lavori rumorose contemporaneamente nella stessa area.
copertura con tavoloni.‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, costituita da tavole in legno o metalliche con struttura di supporto in tubolari metallici giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50 metri rispetto al piano orizzontale. ‐ Il perimetro esterno dell'area deve essere delimitato con rete di recinzione metallica. ‐ Per le demolizioni controllate sono ammessi escavatori dotati di martello e cesoia in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla normativa vigente. ‐ Gli escavatori devono essere provvisti di cabina con dispositivi di protezione ROPS e FOPS. ‐ Per l'abbattimento delle polveri e il loro contenimento utilizzare cannoncini ad acqua per bagnatura materiali da demolire e detriti per abbattimento polveri. ‐ Per la protezione dei lavoratori dalle elevate emissioni di rumore, utilizzare attrezzature con bassa emissione di rumore e mezzi meccanici con cabina insonorizzata. All'interno delle aree di lavoro per la circolazione dei veicoli devono essere adottate misure atte ad impedire i rischi conseguenti. In particolare: ‐ Delimitare l’area operativa dei mezzi con rete plastificata e metallica. ‐ Predisporre percorsi e mezzi per il sicuro accesso ai posti di lavoro e per il rapido allontanamento. ‐ I mezzi meccanici e di trasporto devono essere ben visibili mediante segnalatori acustici e lampeggianti durante le manovre e la fase
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‐ Ubicazione delle attrezzature rumorose lontano da vie di passaggio. ‐ Vigilare sull’uso degli otoprotettori.
operativa. [Rumore] Per la protezione degli addetti dall'esposizione a rumore predisporre: ‐ Barriere di protezione costituite da materiale fonoassorbente. ‐ Utilizzato di attrezzature o macchine con basse emissioni di rumore. ‐ Cabina insonorizzata per i mezzi meccanici. ‐ Segnaletica con richiamo del pericolo e delle prescrizioni.
Lavorazione: Interventi di manutenzione e riparazione
Descrizione (Tipo di intervento)Le attività contemplate nella fase lavorativa in oggetto sono: ‐ Pulizia delle superfici esterne; ‐ Manutenzione opere in ferro; ‐ Stesura malte e vernici.
Rischi in riferimento alla lavorazione
Caduta di materiale dall'altoElettrocuzione Investimento da veicoli nell'area di cantiere Lavori su coperture non percorribili
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Lavori di montaggio/smontaggio prefabbricati] Lo stoccaggio degli elementi prefabbricati deve avvenire conformemente alle indicazioni del fabbricante, gli elementi devono comunque essere stabilizzati con
[Caduta di materiale dall'alto]‐ Le forche semplici possono essere utilizzati solo per operazioni di scarico dei materiali. ‐ Sospensione delle operazioni in caso di condizioni meteo che possono pregiudicare la sicurezza (forte vento, pioggia intensa). ‐ Manutenzione dei mezzi di sollevamento secondo
[Caduta di materiale dall'alto]Per la protezione dei lavoratori dalla caduta di materiali sulle vie di transito o posti di lavoro predisporre: ‐ Impalcato di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e copertura con tavoloni.
[Caduta di materiale dall'alto] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare
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sistemi che consentano la loro rimozione senza alterare l’equilibrio degli altri elementi. La messa in opera deve essere effettuata con apparecchi e mezzi adatti all’impiego particolare (portata, velocità, oscillazioni). L’apertura dei ganci degli apparecchi di sollevamento deve avvenire in condizioni di sicurezza. I pannelli, le travi, i pilastri e gli altri elementi prefabbricati devono essere solidamente sostenuti o puntellati fino alla entrata in efficienza dei collegamenti alla parte di costruzione già montata e in condizioni stabili. Le attrezzature provvisionali di montaggio e di puntellazione dovranno essere conformi alle caratteristiche definite nel progetto di montaggio; il preposto al montaggio deve verificarne la rispondenza e lo stato di conservazione in rapporto all’uso. Le attrezzature provvisionali e di puntellazione devono essere assoggettate a manutenzione periodica.
le indicazioni del fabbricante e verifica periodica annuale. Gli esiti dei controlli e delle verifiche devono essere disponibili in cantiere. ‐ Controllo dell’integrità delle imbracature, funi e dei ganci di sollevamento. ‐ Controllo dell’integrità degli accessori di sollevamento (gabbie, bilancieri e cassoni). ‐ Le operazioni di movimentazione di materiali con apparecchi di sollevamento fissi e mobili devono essere effettuati da personale abilitato e coadiuvati con l'ausilio di un preposto. ‐ Le attrezzature di movimentazione devono essere sottoposte a controlli iniziali e periodici secondo le indicazioni fornite dal costruttore e dalla normativa vigente. ‐ Per il getto dei materiali i canali devono avere i seguenti requisiti: a) imboccatura superiore protetta per evitare cadute accidentali di persone; b) ogni tronco inserito in quello inferiore; c) eventuali raccordi, adeguatamente rinforzati; d) ultimo tratto inclinato, fine di ridurre la velocità di fuoriuscita del materiale; e) estremità inferiore sufficientemente lontana dalla struttura e dai ponti di servizio; deve inoltre essere posta ad altezza tale da evitare la formazione di polvere o di pericolosi rimbalzi di materiale; f) estremità inferiore posta ad altezza non superiore ai due metri dal piano di raccolta, [Elettrocuzione] ‐ I lavori su parti in tensioni o in prossimità di parti in tensione devono essere effettuati solo da personale competente sotto la diretta sorveglianza di un preposto. ‐ Disattivare le parti in tensione e bloccare
‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, con struttura di supporto in tubolari metallici giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50 metri rispetto al piano orizzontale. ‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Delimitazione del perimetro esterno dell’area con rete plastificata o metallica arretrata di almeno 2 metri dal ponteggio o copertura. ‐ Canali di scarico a tubi telescopici per il getto dei materiali dall'alto. ‐ Per la movimentazione di tubazioni utilizzare bilanciere a trave predisposto per due punti o quattro di attacco regolabili in linea, funi o catene e ganci di sicurezza. ‐ Forca con gabbia per sollevamento di carichi unitari su pallets. ‐ Cassoni a sponde alte per il sollevamento di materiali minuti. ‐ Segregazione delle aree a rischio con transenne o reti plastificate. ‐ Segnaletica di sicurezza specifica del rischio per informare i lavoratori. ‐ Apparecchi di sollevamento adeguate ai carichi da sollevare : gru a torre, autogrù, gru su autocarro o carrelli semoventi a braccio telescopico. [Elettrocuzione] Per la protezione dei lavoratori dal rischio di elettrocuzione predisporre: ‐ Segregazioni delle aree di lavoro in cui sono presenti parti attive non protette con recinzione per impedire l'accesso ai non addetti ai lavori. ‐ Quadro elettrico generale e sottoquadri con prese interbloccate IP65 protette da magnete‐termico in possesso dei requisiti minimi di
quanto indicato nel piano.Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone a rischio. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori a rischio. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di sollevamento materiali con altre attività di cantiere differenti. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di più attività di sollevamento con mezzi diversi nella stessa area. [Elettrocuzione] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Investimento da veicoli nell'area di cantiere] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore si trovi nel campo d’azione dei mezzi di movimentazione
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l’apertura del quadro per evitare attivazioni non autorizzati. ‐ Verificare l'integrità delle prese, prolunghe e spine. [Investimento da veicoli nell'area di cantiere] ‐ Coordinare la movimentazione dei mezzi qualora gli autisti non godano della completa visuale, evitare di frapporsi fra i mezzi e gli ostacoli ma posizionarsi sempre in posizione visibile e sicura. ‐ Incaricare un preposto per coordinare l'entrata/uscita dei non addetti ai lavori; provvedere alla sospensione/ripresa di eventuali lavorazioni al fine di garantire l'incolumità di mezzi e persone. [Lavori su coperture non percorribili] ‐ Il perimetro esterno della copertura deve essere sempre protetto con ponteggio al piano o con regolare parapetto al cornicione fino alla completa ultimazione dei lavori. ‐ L'impalcato si sicurezza sotto la copertura deve essere allestito con altezza tale da ridurre la caduta inferiore a 2 metri e deve rimanere fino alla completa ultimazione dei lavori. ‐ Per l’esecuzione di lavori non previsti, di limitata entità e localizzati, qualora le opere provvisionali siano già state rimosse, è necessario operare utilizzando un idoneo sistema anticaduta personale. ‐ Per manti di copertura costituiti da elementi piccoli (tegole in cotto o in cemento) utilizzare andatoie per ripartire il carico sull’orditura sottostante. ‐ Per manti di copertura costituiti da elementi di maggiore dimensione non portanti (lastre in fibrocemento, ecc.), utilizzare passerelle, è realizzare impalcato sottostante presenza di intavolati o reti. ‐ Le eventuali aperture lasciate nelle coperture per
sicurezza previsti dalla norma CEI 17‐13/4 e norme tecniche pertinenti. ‐ Collegamento all’impianto di terra di cantiere delle attrezzature elettriche fisse, del quadro generale e dei sottoquadri. ‐ Schermatura delle parti attive con involucri o barriere, qualora non sia possibile la messa fuori tensione dell’impianto. ‐ Attrezzature isolanti per lavori su parti in tensione. ‐ Attrezzature elettriche portatili con marcatura IMQ e doppio isolamento e conformi alle norme vigenti in materia di sicurezza elettrica. ‐ Prolunghe, prese, spine, cavi, adattatori e materiale elettrico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI o norme tecniche pertinenti. ‐ Attrezzature elettriche portatili con tensione non superiore a 50 Volt verso terra per lavori in luoghi bagnati. [Investimento da veicoli nell'area di cantiere] Per la protezione dei lavoratori all'interno dell'area di cantiere: ‐ Tutti i veicoli siano essi da trasporto o macchine edili devono essere equipaggiati di lampeggiati e segnali acustici per essere chiaramente visibili. ‐ I passaggi pedonali lungo le piste di circolazione devono essere da questi separati con new jersey o reti di protezione. ‐ Predisporre idonea segnaletica stradale temporanea di avvertimento/pericolo. [Lavori su coperture non percorribili] Per la protezione dei lavoratori dalla caduta da superfici di copertura di resistenza limitata
terra o di trasporto‐ nessun lavoratori sosti in prossimità dei lavori con mezzi in movimento. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività con macchine in movimento ed attività diverse. ‐‐ nessun lavoratore transiti o sosti nelle zone di carico o scarico dei materiali. [Lavori su coperture non percorribili] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano.
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la creazione di lucernari devono essere protette: con barriere perimetrali, coperte con tavoloni, provvisti di impalcati o reti sottostanti, fino alla posa in opera della copertura definitiva. ‐ In presenza di condizioni meteo avverse (pioggia, vento, nevicate, gelo, nebbia) sospendere le lavorazioni sulla copertura. Prima di riprendere i lavori verificare gli apprestamenti. ‐ Nei lavori in cui non è possibile allestire apprestamenti deve essere realizzata una protezione costituita da tesatura di cavo metallico fra elementi strutturali per l’ancoraggio delle funi di trattenuta delle imbracature di sicurezza. ‐ I sistemi di protezione del bordo sulle coperture devono essere installati con l’ausilio di attrezzature specifiche (piattaforme o cestelli). ‐ Le reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 12631 devono essere montati da personale competente. In cantiere deve essere presente il manuale d’uso nel quale sono contenute tutte le informazioni necessarie a: a) montaggio, uso e smontaggio; b) cure e ispezioni; c) avvertenze per l’uso. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta.
predisporre: ‐ Impalcati di protezione sottostanti che riducano la caduta a meno di 2 metri. ‐ Reti di sicurezza conforme alla norma UNI EN UNI EN 1263‐2003 da posizionare sotto la copertura e/o i lucernari. ‐ Coperture antisfondamento in legno o griglie metalliche da posizionare sopra lucernari o aperture. Per la protezione dei lavoratori dalle cadute dai bordi della copertura predisporre: ‐ Ponteggio a tubi e giunti, impalcati in legno e parapetti di altezza oltre 1,20 dal piano di gronda con tavole fermapiede. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali e parapetti di trattenuta di altezza oltre 1,20 dal piano di gronda. ‐ Per i tetti con un’inclinazione fino a 10° si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installato un sistema di protezione dei bordi di classe A conforme alla norma EN 13374 e se tutti i lavori possono essere eseguiti all’interno di questa protezione. ‐ Sui tetti con un’inclinazione tra 10° e 30° si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installato un sistema di protezione dei bordi di classe B conforme alla norma EN 13374 e se tutti i lavori possono essere eseguiti all’interno di questa protezione. ‐ Sui tetti con un’inclinazione superiore a 30° e 45°,si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installato un sistema di protezione dei bordi di classe C e se tutti i lavori possono essere eseguiti
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all’interno di questa protezione.‐ Sui tetti con un'inclinazione superiore a 45° indipendentemente dall’altezza della gronda, i lavori possono essere effettuati soltanto a partire da un ponteggio o da piattaforme di lavoro mobili. ‐ Sui tetti si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installata una rete di protezione anticadute di Tipo S conforme alla norma UNI EN UNI EN 1263‐2003 da posizionare sotto la copertura e/o i lucernari. Per impedire la caduta durante il sollevamento dei materiali in copertura predisporre: ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Castelli di tiro per posizionare in quota e sostenere i mezzi di sollevamento dei materiali costituiti da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e sottostruttura portante metallica. Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro.
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Lavorazione: Opere esterne di finitura
Descrizione (Tipo di intervento)All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub fasi: ‐ intonaci esterni; ‐ finitura esterna con pittura.
Rischi in riferimento alla lavorazione
Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metriCaduta di materiale dall'alto Investimento da veicoli nell'area di cantiere Rischi da uso di sostanze chimiche Rumore
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Rumore] Le lavorazioni rumorose dovranno essere pianificate in modo da evitare lavorazioni contemporanee in zone adiacenti o limitrofe.
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]‐ Il ponteggio con relativa omologa ministeriale deve essere montato seguendo il libretto di montaggio e gli schemi contenuti nel Piano di montaggio, uso e smontaggio (PIMUS) redatto per quel specifico cantiere, con elementi che devono portare impressi il nome e il marchio del fabbricante. ‐ Il montaggio deve essere effettuato da una squadra composta da 2 montatori abilitati sotto la diretta sorveglianza di preposto formato. ‐ Le condizioni degli elementi devono essere verificati prima del montaggio e gli esiti dei controlli devono essere registrati. ‐ Il ponteggio deve essere ancorato all’opera servita, secondo la tipologia e il numero degli ancoraggi previsti dal libretto e/o dalla relazione di calcolo elaborata da un tecnico abilitato. ‐ Il ponteggio deve distare dall’opera servita massimo 20 cm, in caso contrario allestire il parapetto anche sul lato interno o aggiungere una mensola a sbalzo per ridurre la distanza a meno di 20 cm.
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]Per la protezione dei lavoratori dalle cadute dall'alto predisporre: ‐ Ponte a torre su ruote (trabattelli) conforme alla norma UNI HD 1004. ‐ Parapetto normale con tavola fermapiede in legno a solaio o cornicione. ‐ Parapetto normale con elementi a tubi e giunti e tavola fermapiede a solaio o cornicione. ‐ Ponteggio di servizio a tubi e giunti con sottoponte di sicurezza a distanza non superiore a 2,50 metri. ‐ Ponte su cavalletti con impalcato in tavole di legno della sezione minima di 30 x 5 cm, poggiato su tre cavalletti, larghezza 90 cm e lunghezza 4 metri. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali. ‐ Copertura di botole, asole e aperture nei solai con tavolato in legno.
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Caduta di materiale dall'alto] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone a rischio. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei
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‐ Per salire e scendere dal ponteggio utilizzare le scalette interne e le botole. ‐ Verificare prima dell’uso che ogni piano di lavoro sia completo di impalcato, parapetto, tavola fermapiede e cancelletto laterale. La parti non accessibili devono essere chiuse. ‐ Gli elementi del ponteggio non devono essere rimossi durante la fase di lavoro per facilitare le lavorazioni. ‐ Il programma lavori di allestimento deve essere compatibile con le condizioni climatiche. Immediata sospensione lavori in caso di eventi meteorici eccezionali. ‐ Le tavole costituenti il piano di calpestio di ponti, passerelle, andatoie ed impalcati di servizio, balconi di carico e castelli di tiro devono avere le fibre con andamento parallelo all'asse, spessore adeguato al carico da sopportare ed in ogni caso non minore di cm 5, e larghezza non minore di cm 30. Le tavole stesse non devono avere nodi passanti che riducano più del dieci per cento la sezione di resistenza. ‐ Nei lavori in cui non è possibile allestire apprestamenti deve essere realizzata una protezione costituita da tesatura di cavo metallico fra elementi strutturali per l’ancoraggio delle funi di trattenuta delle imbracature di sicurezza. ‐ I sistemi di protezione del bordo sulle coperture devono essere installati con l’ausilio di attrezzature specifiche (piattaforme o cestelli). ‐ Le reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 12631 devono essere montati da personale competente. In cantiere deve essere presente il manuale d’uso nel quale sono contenute tutte le informazioni necessarie a: a) montaggio, uso e smontaggio; b) cure e ispezioni;
‐ Protezione delle aperture verso il vuoto o vani.‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 sotto la copertura e/o i lucernari. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 collegate alle armature provvisorie dei solai. ‐ Sistemi combinati costituiti da parapetti di trattenuta e reti di sicurezza integrati fra loro. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe A conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 10°. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe B conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 30°. ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Castelli di tiro per posizionare in quota e sostenere i mezzi di sollevamento dei materiali costituiti da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e sottostruttura portante metallica. ‐ Passerelle metalliche o in legno complete di parapetto e tavole fermapiede, per il collegamento di posti di lavoro a quote diverse allestire passerelle metalliche o in legno. Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente.
lavori a rischio.‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di sollevamento materiali con altre attività di cantiere differenti. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di più attività di sollevamento con mezzi diversi nella stessa area. [Investimento da veicoli nell'area di cantiere] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore si trovi nel campo d’azione dei mezzi di movimentazione terra o di trasporto ‐ nessun lavoratori sosti in prossimità dei lavori con mezzi in movimento. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività con macchine in movimento ed attività diverse. ‐‐ nessun lavoratore transiti o sosti nelle zone di carico o scarico dei materiali. [Rischi da uso di sostanze chimiche] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte
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c) avvertenze per l’uso.‐ Il Ponte a torre su ruote deve essere montato da personale competente secondo il manuale fornito dal fabbricante. Le ruote durante l’uso devono essere bloccate con gli stabilizzatori. La salita e la discesa deve essere interna impiegando le apposite scalette e botole. Durante la fase lavorativa il piano di lavoro deve essere protetto sui i 4 lati. Il ponte deve essere utilizzato secondo il manuale d’uso. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. [Caduta di materiale dall'alto] ‐ Le forche semplici possono essere utilizzati solo per operazioni di scarico dei materiali. ‐ Sospensione delle operazioni in caso di condizioni meteo che possono pregiudicare la sicurezza (forte vento, pioggia intensa). ‐ Manutenzione dei mezzi di sollevamento secondo le indicazioni del fabbricante e verifica periodica annuale. Gli esiti dei controlli e delle verifiche devono essere disponibili in cantiere. ‐ Controllo dell’integrità delle imbracature, funi e dei ganci di sollevamento. ‐ Controllo dell’integrità degli accessori di sollevamento (gabbie, bilancieri e cassoni). ‐ Le operazioni di movimentazione di materiali con apparecchi di sollevamento fissi e mobili devono
‐ Ponte sviluppabile su carro.‐ Scala sviluppabile su carro. [Caduta di materiale dall'alto] Per la protezione dei lavoratori dalla caduta di materiali sulle vie di transito o posti di lavoro predisporre: ‐ Impalcato di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e copertura con tavoloni. ‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, con struttura di supporto in tubolari metallici giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50 metri rispetto al piano orizzontale. ‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Delimitazione del perimetro esterno dell’area con rete plastificata o metallica arretrata di almeno 2 metri dal ponteggio o copertura. ‐ Canali di scarico a tubi telescopici per il getto dei materiali dall'alto. ‐ Per la movimentazione di tubazioni utilizzare bilanciere a trave predisposto per due punti o quattro di attacco regolabili in linea, funi o catene e ganci di sicurezza. ‐ Forca con gabbia per sollevamento di carichi unitari su pallets. ‐ Cassoni a sponde alte per il sollevamento di materiali minuti. ‐ Segregazione delle aree a rischio con transenne o reti plastificate. ‐ Segnaletica di sicurezza specifica del rischio per informare i lavoratori. ‐ Apparecchi di sollevamento adeguate ai carichi da sollevare : gru a torre, autogrù, gru su autocarro o carrelli semoventi a braccio telescopico.
subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Rumore] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle aree ad elevata rumorosità. ‐ nessun lavoratore sostino in prossimità di zone con utilizzo di attrezzature rumorose. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività rumorose nella stessa area. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività ad elevata rumorosità con altre attività differenti nella stessa area.
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essere effettuati da personale abilitato e coadiuvati con l'ausilio di un preposto. ‐ Le attrezzature di movimentazione devono essere sottoposte a controlli iniziali e periodici secondo le indicazioni fornite dal costruttore e dalla normativa vigente. ‐ Per il getto dei materiali i canali devono avere i seguenti requisiti: a) imboccatura superiore protetta per evitare cadute accidentali di persone; b) ogni tronco inserito in quello inferiore; c) eventuali raccordi, adeguatamente rinforzati; d) ultimo tratto inclinato, fine di ridurre la velocità di fuoriuscita del materiale; e) estremità inferiore sufficientemente lontana dalla struttura e dai ponti di servizio; deve inoltre essere posta ad altezza tale da evitare la formazione di polvere o di pericolosi rimbalzi di materiale; f) estremità inferiore posta ad altezza non superiore ai due metri dal piano di raccolta, [Investimento da veicoli nell'area di cantiere] ‐ Coordinare la movimentazione dei mezzi qualora gli autisti non godano della completa visuale, evitare di frapporsi fra i mezzi e gli ostacoli ma posizionarsi sempre in posizione visibile e sicura. ‐ Incaricare un preposto per coordinare l'entrata/uscita dei non addetti ai lavori; provvedere alla sospensione/ripresa di eventuali lavorazioni al fine di garantire l'incolumità di mezzi e persone. [Rischi da uso di sostanze chimiche] ‐ In cantiere o allegate al Piano Operativo di sicurezza devono essere presenti le schede di sicurezza dei prodotti utilizzati, ove sono riportate tutte le informazioni utili per:
[Investimento da veicoli nell'area di cantiere] Per la protezione dei lavoratori all'interno dell'area di cantiere: ‐ Tutti i veicoli siano essi da trasporto o macchine edili devono essere equipaggiati di lampeggiati e segnali acustici per essere chiaramente visibili. ‐ I passaggi pedonali lungo le piste di circolazione devono essere da questi separati con new jersey o reti di protezione. ‐ Predisporre idonea segnaletica stradale temporanea di avvertimento/pericolo. [Rischi da uso di sostanze chimiche] Per la protezione dei lavoratori durante l'uso di sostanze chimiche predisporre: ‐ Nelle aree di lavoro con ventilazione naturale scarsa o assente deve essere predisposto in relazione alla concentrazione di inquinanti aerodispersi: a) Impianto di ventilazione generale dell'aria in presenza di sostanze scarsamente inquinanti o pericolose. b) Impianto di aspirazione localizzata capace di captare gli inquinanti a livello del punto di emissione limitandone in modo significativo la quantità presente all’interno degli ambienti di lavoro. ‐ Confinamento con teli delle aree a rischio. ‐ Per l'igiene dei lavoratori locali igienici con lavabi con acqua calda per lavarsi le mani e il viso. ‐ Per interventi di emergenza devono essere presenti come presidi mezzi per il lavaggio oculare o della pelle in caso di contatto accidentale.
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a) La corretta manipolazione.b) Lo stoccaggio. c) La gestione delle emergenze di primo soccorso e incendio. d) Le sostanze incompatibili. ‐ Divieto di bere, mangiare e fumare con le mani sporche. ‐Controllo dell’efficienza degli impianti di ventilazione o aspirazione localizzata. ‐ Divieto di svolgere lavorazioni con più sostanze pericolose contemporaneamente. ‐ Scelta di sostanze chimiche non pericolose. ‐ Sorveglianza sull’uso dei DPI previsti nella scheda di sicurezza da parte del preposto. ‐ Sospensione dei lavori in caso di sversamenti accidentali che possono compromettere la sicurezza e la salute dei lavoratori. ‐ Quando si è tenuti a lavorare con prodotti contenenti solventi in locali non ventilati o ventilati insufficientemente, si deve provvedere a ventilare artificialmente il posto di lavoro. ‐ Sui posti di lavoro deve essere consentito conservare materiali in quantità non superiore a quelle strettamente necessaria. ‐ Il posto di lavoro e l’ambiente circostante vanno tenuti ben puliti. ‐ In caso di perdite o di spargimenti, il materiale va eliminato ricorrendo a mezzi di assorbimento o di pulizia prescritti dal produttore. [Rumore] ‐ Non eseguire lavori rumorose contemporaneamente nella stessa area. ‐ Ubicazione delle attrezzature rumorose lontano da vie di passaggio. ‐ Vigilare sull’uso degli otoprotettori.
‐ Per interventi in caso di malore deve essere previsto un servizio di primo soccorso composto da lavoratori formati ed equipaggiati da presidi sanitari. ‐ Segnaletica con richiamo dei pericoli deve essere installata all'accesso dell'area a rischio. [Rumore] Per la protezione degli addetti dall'esposizione a rumore predisporre: ‐ Barriere di protezione costituite da materiale fonoassorbente. ‐ Utilizzato di attrezzature o macchine con basse emissioni di rumore. ‐ Cabina insonorizzata per i mezzi meccanici. ‐ Segnaletica con richiamo del pericolo e delle prescrizioni.
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Lavorazione: Montaggio di elementi metallici
Descrizione (Tipo di intervento)Le attività contemplate nella fase lavorativa in oggetto sono: ‐ Preparazione, delimitazione e sgombero area; ‐ Movimento macchine operatrici; ‐ Stoccaggio elementi strutturali; ‐ Predisposizione delle protezioni a piè d’opera; ‐ Preassemblaggio degli elementi metallici a piè d'opera; ‐ Sollevamento e posa in opera pilastri; ‐ Sollevamento e posa in opera travi; ‐ Sollevamento e posa in opera setti o pannelli verticali; ‐ Sollevamento e posa in opera tettoie; ‐ Sollevamento e posa in opera di pesiline a sbalzo; ‐ Sollevamento e posa in opera rampe scale; ‐ Sostegno e puntellatura degli elementi isolati; ‐ Allestimento delle protezioni in opera; ‐ Sorveglianza e controllo delle operazioni.
Rischi in riferimento alla lavorazione
Caduta di materiale dall'altoElettrocuzione Investimento da veicoli nell'area di cantiere Lavori su coperture non percorribili
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Lavori di montaggio/smontaggio prefabbricati] Lo stoccaggio degli elementi prefabbricati deve avvenire conformemente alle indicazioni del fabbricante, gli elementi devono comunque essere stabilizzati con sistemi che consentano la loro rimozione senza alterare
[Caduta di materiale dall'alto]‐ Le forche semplici possono essere utilizzati solo per operazioni di scarico dei materiali. ‐ Sospensione delle operazioni in caso di condizioni meteo che possono pregiudicare la sicurezza (forte vento, pioggia intensa). ‐ Manutenzione dei mezzi di sollevamento secondo le indicazioni del fabbricante e verifica periodica annuale. Gli esiti dei controlli e delle verifiche
[Caduta di materiale dall'alto]Per la protezione dei lavoratori dalla caduta di materiali sulle vie di transito o posti di lavoro predisporre: ‐ Impalcato di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e copertura con tavoloni. ‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, con struttura di supporto in tubolari metallici
[Caduta di materiale dall'alto] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini
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l’equilibrio degli altri elementi.La messa in opera deve essere effettuata con apparecchi e mezzi adatti all’impiego particolare (portata, velocità, oscillazioni). L’apertura dei ganci degli apparecchi di sollevamento deve avvenire in condizioni di sicurezza. I pannelli, le travi, i pilastri e gli altri elementi prefabbricati devono essere solidamente sostenuti o puntellati fino alla entrata in efficienza dei collegamenti alla parte di costruzione già montata e in condizioni stabili. Le attrezzature provvisionali di montaggio e di puntellazione dovranno essere conformi alle caratteristiche definite nel progetto di montaggio; il preposto al montaggio deve verificarne la rispondenza e lo stato di conservazione in rapporto all’uso. Le attrezzature provvisionali e di puntellazione devono essere assoggettate a manutenzione periodica.
devono essere disponibili in cantiere.‐ Controllo dell’integrità delle imbracature, funi e dei ganci di sollevamento. ‐ Controllo dell’integrità degli accessori di sollevamento (gabbie, bilancieri e cassoni). ‐ Le operazioni di movimentazione di materiali con apparecchi di sollevamento fissi e mobili devono essere effettuati da personale abilitato e coadiuvati con l'ausilio di un preposto. ‐ Le attrezzature di movimentazione devono essere sottoposte a controlli iniziali e periodici secondo le indicazioni fornite dal costruttore e dalla normativa vigente. ‐ Per il getto dei materiali i canali devono avere i seguenti requisiti: a) imboccatura superiore protetta per evitare cadute accidentali di persone; b) ogni tronco inserito in quello inferiore; c) eventuali raccordi, adeguatamente rinforzati; d) ultimo tratto inclinato, fine di ridurre la velocità di fuoriuscita del materiale; e) estremità inferiore sufficientemente lontana dalla struttura e dai ponti di servizio; deve inoltre essere posta ad altezza tale da evitare la formazione di polvere o di pericolosi rimbalzi di materiale; f) estremità inferiore posta ad altezza non superiore ai due metri dal piano di raccolta, [Elettrocuzione] ‐ I lavori su parti in tensioni o in prossimità di parti in tensione devono essere effettuati solo da personale competente sotto la diretta sorveglianza di un preposto. ‐ Disattivare le parti in tensione e bloccare l’apertura del quadro per evitare attivazioni non autorizzati.
giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50 metri rispetto al piano orizzontale. ‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Delimitazione del perimetro esterno dell’area con rete plastificata o metallica arretrata di almeno 2 metri dal ponteggio o copertura. ‐ Canali di scarico a tubi telescopici per il getto dei materiali dall'alto. ‐ Per la movimentazione di tubazioni utilizzare bilanciere a trave predisposto per due punti o quattro di attacco regolabili in linea, funi o catene e ganci di sicurezza. ‐ Forca con gabbia per sollevamento di carichi unitari su pallets. ‐ Cassoni a sponde alte per il sollevamento di materiali minuti. ‐ Segregazione delle aree a rischio con transenne o reti plastificate. ‐ Segnaletica di sicurezza specifica del rischio per informare i lavoratori. ‐ Apparecchi di sollevamento adeguate ai carichi da sollevare : gru a torre, autogrù, gru su autocarro o carrelli semoventi a braccio telescopico. [Elettrocuzione] Per la protezione dei lavoratori dal rischio di elettrocuzione predisporre: ‐ Segregazioni delle aree di lavoro in cui sono presenti parti attive non protette con recinzione per impedire l'accesso ai non addetti ai lavori. ‐ Quadro elettrico generale e sottoquadri con prese interbloccate IP65 protette da magnete‐termico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI 17‐13/4 e norme tecniche pertinenti.
affinché:‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone a rischio. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori a rischio. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di sollevamento materiali con altre attività di cantiere differenti. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di più attività di sollevamento con mezzi diversi nella stessa area. [Elettrocuzione] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Investimento da veicoli nell'area di cantiere] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore si trovi nel campo d’azione dei mezzi di movimentazione terra o di trasporto ‐ nessun lavoratori sosti in prossimità dei
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‐ Verificare l'integrità delle prese, prolunghe e spine. [Investimento da veicoli nell'area di cantiere] ‐ Coordinare la movimentazione dei mezzi qualora gli autisti non godano della completa visuale, evitare di frapporsi fra i mezzi e gli ostacoli ma posizionarsi sempre in posizione visibile e sicura. ‐ Incaricare un preposto per coordinare l'entrata/uscita dei non addetti ai lavori; provvedere alla sospensione/ripresa di eventuali lavorazioni al fine di garantire l'incolumità di mezzi e persone. [Lavori su coperture non percorribili] ‐ Il perimetro esterno della copertura deve essere sempre protetto con ponteggio al piano o con regolare parapetto al cornicione fino alla completa ultimazione dei lavori. ‐ L'impalcato si sicurezza sotto la copertura deve essere allestito con altezza tale da ridurre la caduta inferiore a 2 metri e deve rimanere fino alla completa ultimazione dei lavori. ‐ Per l’esecuzione di lavori non previsti, di limitata entità e localizzati, qualora le opere provvisionali siano già state rimosse, è necessario operare utilizzando un idoneo sistema anticaduta personale. ‐ Per manti di copertura costituiti da elementi piccoli (tegole in cotto o in cemento) utilizzare andatoie per ripartire il carico sull’orditura sottostante. ‐ Per manti di copertura costituiti da elementi di maggiore dimensione non portanti (lastre in fibrocemento, ecc.), utilizzare passerelle, è realizzare impalcato sottostante presenza di intavolati o reti. ‐ Le eventuali aperture lasciate nelle coperture per la creazione di lucernari devono essere protette: con barriere perimetrali, coperte con tavoloni,
‐ Collegamento all’impianto di terra di cantiere delle attrezzature elettriche fisse, del quadro generale e dei sottoquadri. ‐ Schermatura delle parti attive con involucri o barriere, qualora non sia possibile la messa fuori tensione dell’impianto. ‐ Attrezzature isolanti per lavori su parti in tensione. ‐ Attrezzature elettriche portatili con marcatura IMQ e doppio isolamento e conformi alle norme vigenti in materia di sicurezza elettrica. ‐ Prolunghe, prese, spine, cavi, adattatori e materiale elettrico in possesso dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla norma CEI o norme tecniche pertinenti. ‐ Attrezzature elettriche portatili con tensione non superiore a 50 Volt verso terra per lavori in luoghi bagnati. [Investimento da veicoli nell'area di cantiere] Per la protezione dei lavoratori all'interno dell'area di cantiere: ‐ Tutti i veicoli siano essi da trasporto o macchine edili devono essere equipaggiati di lampeggiati e segnali acustici per essere chiaramente visibili. ‐ I passaggi pedonali lungo le piste di circolazione devono essere da questi separati con new jersey o reti di protezione. ‐ Predisporre idonea segnaletica stradale temporanea di avvertimento/pericolo. [Lavori su coperture non percorribili] Per la protezione dei lavoratori dalla caduta da superfici di copertura di resistenza limitata predisporre: ‐ Impalcati di protezione sottostanti che
lavori con mezzi in movimento. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività con macchine in movimento ed attività diverse. ‐‐ nessun lavoratore transiti o sosti nelle zone di carico o scarico dei materiali. [Lavori su coperture non percorribili] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano.
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provvisti di impalcati o reti sottostanti, fino alla posa in opera della copertura definitiva. ‐ In presenza di condizioni meteo avverse (pioggia, vento, nevicate, gelo, nebbia) sospendere le lavorazioni sulla copertura. Prima di riprendere i lavori verificare gli apprestamenti. ‐ Nei lavori in cui non è possibile allestire apprestamenti deve essere realizzata una protezione costituita da tesatura di cavo metallico fra elementi strutturali per l’ancoraggio delle funi di trattenuta delle imbracature di sicurezza. ‐ I sistemi di protezione del bordo sulle coperture devono essere installati con l’ausilio di attrezzature specifiche (piattaforme o cestelli). ‐ Le reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 12631 devono essere montati da personale competente. In cantiere deve essere presente il manuale d’uso nel quale sono contenute tutte le informazioni necessarie a: a) montaggio, uso e smontaggio; b) cure e ispezioni; c) avvertenze per l’uso. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta.
riducano la caduta a meno di 2 metri.‐ Reti di sicurezza conforme alla norma UNI EN UNI EN 1263‐2003 da posizionare sotto la copertura e/o i lucernari. ‐ Coperture antisfondamento in legno o griglie metalliche da posizionare sopra lucernari o aperture. Per la protezione dei lavoratori dalle cadute dai bordi della copertura predisporre: ‐ Ponteggio a tubi e giunti, impalcati in legno e parapetti di altezza oltre 1,20 dal piano di gronda con tavole fermapiede. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali e parapetti di trattenuta di altezza oltre 1,20 dal piano di gronda. ‐ Per i tetti con un’inclinazione fino a 10° si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installato un sistema di protezione dei bordi di classe A conforme alla norma EN 13374 e se tutti i lavori possono essere eseguiti all’interno di questa protezione. ‐ Sui tetti con un’inclinazione tra 10° e 30° si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installato un sistema di protezione dei bordi di classe B conforme alla norma EN 13374 e se tutti i lavori possono essere eseguiti all’interno di questa protezione. ‐ Sui tetti con un’inclinazione superiore a 30° e 45°,si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installato un sistema di protezione dei bordi di classe C e se tutti i lavori possono essere eseguiti all’interno di questa protezione. ‐ Sui tetti con un'inclinazione superiore a 45°
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indipendentemente dall’altezza della gronda, i lavori possono essere effettuati soltanto a partire da un ponteggio o da piattaforme di lavoro mobili. ‐ Sui tetti si può rinunciare al ponteggio di servizio se è installata una rete di protezione anticadute di Tipo S conforme alla norma UNI EN UNI EN 1263‐2003 da posizionare sotto la copertura e/o i lucernari. Per impedire la caduta durante il sollevamento dei materiali in copertura predisporre: ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Castelli di tiro per posizionare in quota e sostenere i mezzi di sollevamento dei materiali costituiti da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e sottostruttura portante metallica. Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro.
Lavorazione: Tramezzature, intonaci e finiture interne
Descrizione (Tipo di intervento)
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All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub fasi:‐ tramezzature stanze, mazzette ed intercapedini; ‐ tracce e controtelai; ‐ intonaci interni.
Rischi in riferimento alla lavorazione
Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metriCaduta di materiale dall'alto Investimento da veicoli nell'area di cantiere Rischi da uso di sostanze chimiche Rumore
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Rumore] Le lavorazioni rumorose dovranno essere pianificate in modo da evitare lavorazioni contemporanee in zone adiacenti o limitrofe.
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]‐ Il ponteggio con relativa omologa ministeriale deve essere montato seguendo il libretto di montaggio e gli schemi contenuti nel Piano di montaggio, uso e smontaggio (PIMUS) redatto per quel specifico cantiere, con elementi che devono portare impressi il nome e il marchio del fabbricante. ‐ Il montaggio deve essere effettuato da una squadra composta da 2 montatori abilitati sotto la diretta sorveglianza di preposto formato. ‐ Le condizioni degli elementi devono essere verificati prima del montaggio e gli esiti dei controlli devono essere registrati. ‐ Il ponteggio deve essere ancorato all’opera servita, secondo la tipologia e il numero degli ancoraggi previsti dal libretto e/o dalla relazione di calcolo elaborata da un tecnico abilitato. ‐ Il ponteggio deve distare dall’opera servita massimo 20 cm, in caso contrario allestire il parapetto anche sul lato interno o aggiungere una mensola a sbalzo per ridurre la distanza a meno di 20 cm. ‐ Per salire e scendere dal ponteggio utilizzare le scalette interne e le botole.
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]Per la protezione dei lavoratori dalle cadute dall'alto predisporre: ‐ Ponte a torre su ruote (trabattelli) conforme alla norma UNI HD 1004. ‐ Parapetto normale con tavola fermapiede in legno a solaio o cornicione. ‐ Parapetto normale con elementi a tubi e giunti e tavola fermapiede a solaio o cornicione. ‐ Ponteggio di servizio a tubi e giunti con sottoponte di sicurezza a distanza non superiore a 2,50 metri. ‐ Ponte su cavalletti con impalcato in tavole di legno della sezione minima di 30 x 5 cm, poggiato su tre cavalletti, larghezza 90 cm e lunghezza 4 metri. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali. ‐ Copertura di botole, asole e aperture nei solai con tavolato in legno. ‐ Protezione delle aperture verso il vuoto o vani. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Caduta di materiale dall'alto] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone a rischio. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori a rischio. ‐ non ci sia la presenza contemporanea
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‐ Verificare prima dell’uso che ogni piano di lavoro sia completo di impalcato, parapetto, tavola fermapiede e cancelletto laterale. La parti non accessibili devono essere chiuse. ‐ Gli elementi del ponteggio non devono essere rimossi durante la fase di lavoro per facilitare le lavorazioni. ‐ Il programma lavori di allestimento deve essere compatibile con le condizioni climatiche. Immediata sospensione lavori in caso di eventi meteorici eccezionali. ‐ Le tavole costituenti il piano di calpestio di ponti, passerelle, andatoie ed impalcati di servizio, balconi di carico e castelli di tiro devono avere le fibre con andamento parallelo all'asse, spessore adeguato al carico da sopportare ed in ogni caso non minore di cm 5, e larghezza non minore di cm 30. Le tavole stesse non devono avere nodi passanti che riducano più del dieci per cento la sezione di resistenza. ‐ Nei lavori in cui non è possibile allestire apprestamenti deve essere realizzata una protezione costituita da tesatura di cavo metallico fra elementi strutturali per l’ancoraggio delle funi di trattenuta delle imbracature di sicurezza. ‐ I sistemi di protezione del bordo sulle coperture devono essere installati con l’ausilio di attrezzature specifiche (piattaforme o cestelli). ‐ Le reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 12631 devono essere montati da personale competente. In cantiere deve essere presente il manuale d’uso nel quale sono contenute tutte le informazioni necessarie a: a) montaggio, uso e smontaggio; b) cure e ispezioni; c) avvertenze per l’uso. ‐ Il Ponte a torre su ruote deve essere montato da
1263‐2003 sotto la copertura e/o i lucernari.‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 collegate alle armature provvisorie dei solai. ‐ Sistemi combinati costituiti da parapetti di trattenuta e reti di sicurezza integrati fra loro. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe A conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 10°. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe B conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 30°. ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Castelli di tiro per posizionare in quota e sostenere i mezzi di sollevamento dei materiali costituiti da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e sottostruttura portante metallica. ‐ Passerelle metalliche o in legno complete di parapetto e tavole fermapiede, per il collegamento di posti di lavoro a quote diverse allestire passerelle metalliche o in legno. Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro.
nella stessa area di attività di sollevamento materiali con altre attività di cantiere differenti. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di più attività di sollevamento con mezzi diversi nella stessa area. [Investimento da veicoli nell'area di cantiere] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore si trovi nel campo d’azione dei mezzi di movimentazione terra o di trasporto ‐ nessun lavoratori sosti in prossimità dei lavori con mezzi in movimento. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività con macchine in movimento ed attività diverse. ‐‐ nessun lavoratore transiti o sosti nelle zone di carico o scarico dei materiali. [Rischi da uso di sostanze chimiche] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano.
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personale competente secondo il manuale fornito dal fabbricante. Le ruote durante l’uso devono essere bloccate con gli stabilizzatori. La salita e la discesa deve essere interna impiegando le apposite scalette e botole. Durante la fase lavorativa il piano di lavoro deve essere protetto sui i 4 lati. Il ponte deve essere utilizzato secondo il manuale d’uso. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. [Caduta di materiale dall'alto] ‐ Le forche semplici possono essere utilizzati solo per operazioni di scarico dei materiali. ‐ Sospensione delle operazioni in caso di condizioni meteo che possono pregiudicare la sicurezza (forte vento, pioggia intensa). ‐ Manutenzione dei mezzi di sollevamento secondo le indicazioni del fabbricante e verifica periodica annuale. Gli esiti dei controlli e delle verifiche devono essere disponibili in cantiere. ‐ Controllo dell’integrità delle imbracature, funi e dei ganci di sollevamento. ‐ Controllo dell’integrità degli accessori di sollevamento (gabbie, bilancieri e cassoni). ‐ Le operazioni di movimentazione di materiali con apparecchi di sollevamento fissi e mobili devono essere effettuati da personale abilitato e coadiuvati con l'ausilio di un preposto.
[Caduta di materiale dall'alto] Per la protezione dei lavoratori dalla caduta di materiali sulle vie di transito o posti di lavoro predisporre: ‐ Impalcato di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e copertura con tavoloni. ‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, con struttura di supporto in tubolari metallici giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50 metri rispetto al piano orizzontale. ‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Delimitazione del perimetro esterno dell’area con rete plastificata o metallica arretrata di almeno 2 metri dal ponteggio o copertura. ‐ Canali di scarico a tubi telescopici per il getto dei materiali dall'alto. ‐ Per la movimentazione di tubazioni utilizzare bilanciere a trave predisposto per due punti o quattro di attacco regolabili in linea, funi o catene e ganci di sicurezza. ‐ Forca con gabbia per sollevamento di carichi unitari su pallets. ‐ Cassoni a sponde alte per il sollevamento di materiali minuti. ‐ Segregazione delle aree a rischio con transenne o reti plastificate. ‐ Segnaletica di sicurezza specifica del rischio per informare i lavoratori. ‐ Apparecchi di sollevamento adeguate ai carichi da sollevare : gru a torre, autogrù, gru su autocarro o carrelli semoventi a braccio telescopico. [Investimento da veicoli nell'area di cantiere]
[Rumore] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle aree ad elevata rumorosità. ‐ nessun lavoratore sostino in prossimità di zone con utilizzo di attrezzature rumorose. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività rumorose nella stessa area. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività ad elevata rumorosità con altre attività differenti nella stessa area.
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‐ Le attrezzature di movimentazione devono essere sottoposte a controlli iniziali e periodici secondo le indicazioni fornite dal costruttore e dalla normativa vigente. ‐ Per il getto dei materiali i canali devono avere i seguenti requisiti: a) imboccatura superiore protetta per evitare cadute accidentali di persone; b) ogni tronco inserito in quello inferiore; c) eventuali raccordi, adeguatamente rinforzati; d) ultimo tratto inclinato, fine di ridurre la velocità di fuoriuscita del materiale; e) estremità inferiore sufficientemente lontana dalla struttura e dai ponti di servizio; deve inoltre essere posta ad altezza tale da evitare la formazione di polvere o di pericolosi rimbalzi di materiale; f) estremità inferiore posta ad altezza non superiore ai due metri dal piano di raccolta, [Investimento da veicoli nell'area di cantiere] ‐ Coordinare la movimentazione dei mezzi qualora gli autisti non godano della completa visuale, evitare di frapporsi fra i mezzi e gli ostacoli ma posizionarsi sempre in posizione visibile e sicura. ‐ Incaricare un preposto per coordinare l'entrata/uscita dei non addetti ai lavori; provvedere alla sospensione/ripresa di eventuali lavorazioni al fine di garantire l'incolumità di mezzi e persone. [Rischi da uso di sostanze chimiche] ‐ In cantiere o allegate al Piano Operativo di sicurezza devono essere presenti le schede di sicurezza dei prodotti utilizzati, ove sono riportate tutte le informazioni utili per: a) La corretta manipolazione. b) Lo stoccaggio.
Per la protezione dei lavoratori all'interno dell'area di cantiere: ‐ Tutti i veicoli siano essi da trasporto o macchine edili devono essere equipaggiati di lampeggiati e segnali acustici per essere chiaramente visibili. ‐ I passaggi pedonali lungo le piste di circolazione devono essere da questi separati con new jersey o reti di protezione. ‐ Predisporre idonea segnaletica stradale temporanea di avvertimento/pericolo. [Rischi da uso di sostanze chimiche] Per la protezione dei lavoratori durante l'uso di sostanze chimiche predisporre: ‐ Nelle aree di lavoro con ventilazione naturale scarsa o assente deve essere predisposto in relazione alla concentrazione di inquinanti aerodispersi: a) Impianto di ventilazione generale dell'aria in presenza di sostanze scarsamente inquinanti o pericolose. b) Impianto di aspirazione localizzata capace di captare gli inquinanti a livello del punto di emissione limitandone in modo significativo la quantità presente all’interno degli ambienti di lavoro. ‐ Confinamento con teli delle aree a rischio. ‐ Per l'igiene dei lavoratori locali igienici con lavabi con acqua calda per lavarsi le mani e il viso. ‐ Per interventi di emergenza devono essere presenti come presidi mezzi per il lavaggio oculare o della pelle in caso di contatto accidentale. ‐ Per interventi in caso di malore deve essere previsto un servizio di primo soccorso composto
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c) La gestione delle emergenze di primo soccorso e incendio. d) Le sostanze incompatibili. ‐ Divieto di bere, mangiare e fumare con le mani sporche. ‐Controllo dell’efficienza degli impianti di ventilazione o aspirazione localizzata. ‐ Divieto di svolgere lavorazioni con più sostanze pericolose contemporaneamente. ‐ Scelta di sostanze chimiche non pericolose. ‐ Sorveglianza sull’uso dei DPI previsti nella scheda di sicurezza da parte del preposto. ‐ Sospensione dei lavori in caso di sversamenti accidentali che possono compromettere la sicurezza e la salute dei lavoratori. ‐ Quando si è tenuti a lavorare con prodotti contenenti solventi in locali non ventilati o ventilati insufficientemente, si deve provvedere a ventilare artificialmente il posto di lavoro. ‐ Sui posti di lavoro deve essere consentito conservare materiali in quantità non superiore a quelle strettamente necessaria. ‐ Il posto di lavoro e l’ambiente circostante vanno tenuti ben puliti. ‐ In caso di perdite o di spargimenti, il materiale va eliminato ricorrendo a mezzi di assorbimento o di pulizia prescritti dal produttore. [Rumore] ‐ Non eseguire lavori rumorose contemporaneamente nella stessa area. ‐ Ubicazione delle attrezzature rumorose lontano da vie di passaggio. ‐ Vigilare sull’uso degli otoprotettori.
da lavoratori formati ed equipaggiati da presidi sanitari. ‐ Segnaletica con richiamo dei pericoli deve essere installata all'accesso dell'area a rischio. [Rumore] Per la protezione degli addetti dall'esposizione a rumore predisporre: ‐ Barriere di protezione costituite da materiale fonoassorbente. ‐ Utilizzato di attrezzature o macchine con basse emissioni di rumore. ‐ Cabina insonorizzata per i mezzi meccanici. ‐ Segnaletica con richiamo del pericolo e delle prescrizioni.
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Lavorazione: Rifiniture, impianti e allacciamenti
Descrizione (Tipo di intervento)All'interno di questa fase risultano presenti le seguenti sub fasi: ‐ tracce per impianti; ‐ massetti in cls preparato in cantiere; ‐ linee ed impianti; ‐ rivestimenti: cotto, parquet, ceramica e gres; soglie e battiscopa; ‐ montaggio: porte, finestre, portelloni, ringhiere, sanitari e gruppi termici; ‐ tinteggiature interne; ‐ pozzetti, fosse, allacciamenti, aree a verde.
Rischi in riferimento alla lavorazione
Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metriCaduta di materiale dall'alto Investimento da veicoli nell'area di cantiere Rischi da uso di sostanze chimiche Rumore
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Rumore] Le lavorazioni rumorose dovranno essere pianificate in modo da evitare lavorazioni contemporanee in zone adiacenti o limitrofe.
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]‐ Il ponteggio con relativa omologa ministeriale deve essere montato seguendo il libretto di montaggio e gli schemi contenuti nel Piano di montaggio, uso e smontaggio (PIMUS) redatto per quel specifico cantiere, con elementi che devono portare impressi il nome e il marchio del fabbricante. ‐ Il montaggio deve essere effettuato da una squadra composta da 2 montatori abilitati sotto la diretta sorveglianza di preposto formato. ‐ Le condizioni degli elementi devono essere verificati prima del montaggio e gli esiti dei controlli devono essere registrati. ‐ Il ponteggio deve essere ancorato all’opera servita, secondo la tipologia e il numero degli ancoraggi previsti dal libretto e/o dalla relazione di calcolo elaborata da un tecnico abilitato.
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]Per la protezione dei lavoratori dalle cadute dall'alto predisporre: ‐ Ponte a torre su ruote (trabattelli) conforme alla norma UNI HD 1004. ‐ Parapetto normale con tavola fermapiede in legno a solaio o cornicione. ‐ Parapetto normale con elementi a tubi e giunti e tavola fermapiede a solaio o cornicione. ‐ Ponteggio di servizio a tubi e giunti con sottoponte di sicurezza a distanza non superiore a 2,50 metri. ‐ Ponte su cavalletti con impalcato in tavole di legno della sezione minima di 30 x 5 cm, poggiato su tre cavalletti, larghezza 90 cm e lunghezza 4 metri. ‐ Ponteggio di servizio a telai prefabbricati e
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Caduta di materiale dall'alto] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano.
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
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‐ Il ponteggio deve distare dall’opera servita massimo 20 cm, in caso contrario allestire il parapetto anche sul lato interno o aggiungere una mensola a sbalzo per ridurre la distanza a meno di 20 cm. ‐ Per salire e scendere dal ponteggio utilizzare le scalette interne e le botole. ‐ Verificare prima dell’uso che ogni piano di lavoro sia completo di impalcato, parapetto, tavola fermapiede e cancelletto laterale. La parti non accessibili devono essere chiuse. ‐ Gli elementi del ponteggio non devono essere rimossi durante la fase di lavoro per facilitare le lavorazioni. ‐ Il programma lavori di allestimento deve essere compatibile con le condizioni climatiche. Immediata sospensione lavori in caso di eventi meteorici eccezionali. ‐ Le tavole costituenti il piano di calpestio di ponti, passerelle, andatoie ed impalcati di servizio, balconi di carico e castelli di tiro devono avere le fibre con andamento parallelo all'asse, spessore adeguato al carico da sopportare ed in ogni caso non minore di cm 5, e larghezza non minore di cm 30. Le tavole stesse non devono avere nodi passanti che riducano più del dieci per cento la sezione di resistenza. ‐ Nei lavori in cui non è possibile allestire apprestamenti deve essere realizzata una protezione costituita da tesatura di cavo metallico fra elementi strutturali per l’ancoraggio delle funi di trattenuta delle imbracature di sicurezza. ‐ I sistemi di protezione del bordo sulle coperture devono essere installati con l’ausilio di attrezzature specifiche (piattaforme o cestelli). ‐ Le reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 12631 devono essere montati da personale competente. In cantiere deve essere presente il
piano di calpestio con tavole metalliche, sottoponte di sicurezza, controventatura sia in pianta che sui laterali. ‐ Copertura di botole, asole e aperture nei solai con tavolato in legno. ‐ Protezione delle aperture verso il vuoto o vani. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 sotto la copertura e/o i lucernari. ‐ Reti di sicurezza conformi alla norma UNI EN 1263‐2003 collegate alle armature provvisorie dei solai. ‐ Sistemi combinati costituiti da parapetti di trattenuta e reti di sicurezza integrati fra loro. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe A conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 10°. ‐ Sistemi di protezione bordi (parapetti di trattenuta provvisori) di classe B conformi alla norma EN 13374 per superfici con inclinazione non superiore a 30°. ‐ Balconi di carico per il deposito temporaneo dei materiali in quota costituito da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e struttura portante a castello o a sbalzo con tubolari metallici giuntati. ‐ Castelli di tiro per posizionare in quota e sostenere i mezzi di sollevamento dei materiali costituiti da piano di lavoro e deposito, parapetto di protezione su ogni lato libero e sottostruttura portante metallica. ‐ Passerelle metalliche o in legno complete di parapetto e tavole fermapiede, per il collegamento di posti di lavoro a quote diverse allestire passerelle metalliche o in legno. Nelle lavorazioni in assenza di apprestamenti o
Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone a rischio. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori a rischio. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di sollevamento materiali con altre attività di cantiere differenti. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di più attività di sollevamento con mezzi diversi nella stessa area. [Investimento da veicoli nell'area di cantiere] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore si trovi nel campo d’azione dei mezzi di movimentazione terra o di trasporto ‐ nessun lavoratori sosti in prossimità dei lavori con mezzi in movimento. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività con macchine in movimento ed attività diverse. ‐‐ nessun lavoratore transiti o sosti nelle zone di carico o scarico dei materiali. [Rischi da uso di sostanze chimiche]
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manuale d’uso nel quale sono contenute tutte le informazioni necessarie a: a) montaggio, uso e smontaggio; b) cure e ispezioni; c) avvertenze per l’uso. ‐ Il Ponte a torre su ruote deve essere montato da personale competente secondo il manuale fornito dal fabbricante. Le ruote durante l’uso devono essere bloccate con gli stabilizzatori. La salita e la discesa deve essere interna impiegando le apposite scalette e botole. Durante la fase lavorativa il piano di lavoro deve essere protetto sui i 4 lati. Il ponte deve essere utilizzato secondo il manuale d’uso. ‐ Le attrezzature utilizzate per i lavori in quota devono essere utilizzate secondo il manuale d’uso che deve essere sempre a corredo. ‐ Controllare prima dell’uso che le attrezzature siano state sottoposte ai controlli iniziali, periodici previsti dal costruttore e dalla normativa vigente per il mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza. ‐ Le passerelle o andatoie devono avere larghezza minima di 60 cm, o 1,20 cm in caso di passaggio con materiali, impalcato in legno o elementi metallici e parapetto di trattenuta. [Caduta di materiale dall'alto] ‐ Le forche semplici possono essere utilizzati solo per operazioni di scarico dei materiali. ‐ Sospensione delle operazioni in caso di condizioni meteo che possono pregiudicare la sicurezza (forte vento, pioggia intensa). ‐ Manutenzione dei mezzi di sollevamento secondo le indicazioni del fabbricante e verifica periodica annuale. Gli esiti dei controlli e delle verifiche devono essere disponibili in cantiere. ‐ Controllo dell’integrità delle imbracature, funi e
non sia possibile l'allestimento, le condizioni di sicurezza devono essere garantiti con l'utilizzo di: ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro. [Caduta di materiale dall'alto] Per la protezione dei lavoratori dalla caduta di materiali sulle vie di transito o posti di lavoro predisporre: ‐ Impalcato di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e copertura con tavoloni. ‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, con struttura di supporto in tubolari metallici giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50 metri rispetto al piano orizzontale. ‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Delimitazione del perimetro esterno dell’area con rete plastificata o metallica arretrata di almeno 2 metri dal ponteggio o copertura. ‐ Canali di scarico a tubi telescopici per il getto dei materiali dall'alto. ‐ Per la movimentazione di tubazioni utilizzare bilanciere a trave predisposto per due punti o quattro di attacco regolabili in linea, funi o catene e ganci di sicurezza. ‐ Forca con gabbia per sollevamento di carichi unitari su pallets. ‐ Cassoni a sponde alte per il sollevamento di materiali minuti. ‐ Segregazione delle aree a rischio con transenne o reti plastificate. ‐ Segnaletica di sicurezza specifica del rischio per
Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Rumore] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle aree ad elevata rumorosità. ‐ nessun lavoratore sostino in prossimità di zone con utilizzo di attrezzature rumorose. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività rumorose nella stessa area. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività ad elevata rumorosità con altre attività differenti nella stessa area.
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dei ganci di sollevamento.‐ Controllo dell’integrità degli accessori di sollevamento (gabbie, bilancieri e cassoni). ‐ Le operazioni di movimentazione di materiali con apparecchi di sollevamento fissi e mobili devono essere effettuati da personale abilitato e coadiuvati con l'ausilio di un preposto. ‐ Le attrezzature di movimentazione devono essere sottoposte a controlli iniziali e periodici secondo le indicazioni fornite dal costruttore e dalla normativa vigente. ‐ Per il getto dei materiali i canali devono avere i seguenti requisiti: a) imboccatura superiore protetta per evitare cadute accidentali di persone; b) ogni tronco inserito in quello inferiore; c) eventuali raccordi, adeguatamente rinforzati; d) ultimo tratto inclinato, fine di ridurre la velocità di fuoriuscita del materiale; e) estremità inferiore sufficientemente lontana dalla struttura e dai ponti di servizio; deve inoltre essere posta ad altezza tale da evitare la formazione di polvere o di pericolosi rimbalzi di materiale; f) estremità inferiore posta ad altezza non superiore ai due metri dal piano di raccolta, [Investimento da veicoli nell'area di cantiere] ‐ Coordinare la movimentazione dei mezzi qualora gli autisti non godano della completa visuale, evitare di frapporsi fra i mezzi e gli ostacoli ma posizionarsi sempre in posizione visibile e sicura. ‐ Incaricare un preposto per coordinare l'entrata/uscita dei non addetti ai lavori; provvedere alla sospensione/ripresa di eventuali lavorazioni al fine di garantire l'incolumità di mezzi e persone.
informare i lavoratori.‐ Apparecchi di sollevamento adeguate ai carichi da sollevare : gru a torre, autogrù, gru su autocarro o carrelli semoventi a braccio telescopico. [Investimento da veicoli nell'area di cantiere] Per la protezione dei lavoratori all'interno dell'area di cantiere: ‐ Tutti i veicoli siano essi da trasporto o macchine edili devono essere equipaggiati di lampeggiati e segnali acustici per essere chiaramente visibili. ‐ I passaggi pedonali lungo le piste di circolazione devono essere da questi separati con new jersey o reti di protezione. ‐ Predisporre idonea segnaletica stradale temporanea di avvertimento/pericolo. [Rischi da uso di sostanze chimiche] Per la protezione dei lavoratori durante l'uso di sostanze chimiche predisporre: ‐ Nelle aree di lavoro con ventilazione naturale scarsa o assente deve essere predisposto in relazione alla concentrazione di inquinanti aerodispersi: a) Impianto di ventilazione generale dell'aria in presenza di sostanze scarsamente inquinanti o pericolose. b) Impianto di aspirazione localizzata capace di captare gli inquinanti a livello del punto di emissione limitandone in modo significativo la quantità presente all’interno degli ambienti di lavoro. ‐ Confinamento con teli delle aree a rischio. ‐ Per l'igiene dei lavoratori locali igienici con lavabi con acqua calda per lavarsi le mani e il
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[Rischi da uso di sostanze chimiche]‐ In cantiere o allegate al Piano Operativo di sicurezza devono essere presenti le schede di sicurezza dei prodotti utilizzati, ove sono riportate tutte le informazioni utili per: a) La corretta manipolazione. b) Lo stoccaggio. c) La gestione delle emergenze di primo soccorso e incendio. d) Le sostanze incompatibili. ‐ Divieto di bere, mangiare e fumare con le mani sporche. ‐Controllo dell’efficienza degli impianti di ventilazione o aspirazione localizzata. ‐ Divieto di svolgere lavorazioni con più sostanze pericolose contemporaneamente. ‐ Scelta di sostanze chimiche non pericolose. ‐ Sorveglianza sull’uso dei DPI previsti nella scheda di sicurezza da parte del preposto. ‐ Sospensione dei lavori in caso di sversamenti accidentali che possono compromettere la sicurezza e la salute dei lavoratori. ‐ Quando si è tenuti a lavorare con prodotti contenenti solventi in locali non ventilati o ventilati insufficientemente, si deve provvedere a ventilare artificialmente il posto di lavoro. ‐ Sui posti di lavoro deve essere consentito conservare materiali in quantità non superiore a quelle strettamente necessaria. ‐ Il posto di lavoro e l’ambiente circostante vanno tenuti ben puliti. ‐ In caso di perdite o di spargimenti, il materiale va eliminato ricorrendo a mezzi di assorbimento o di pulizia prescritti dal produttore. [Rumore] ‐ Non eseguire lavori rumorose
viso.‐ Per interventi di emergenza devono essere presenti come presidi mezzi per il lavaggio oculare o della pelle in caso di contatto accidentale. ‐ Per interventi in caso di malore deve essere previsto un servizio di primo soccorso composto da lavoratori formati ed equipaggiati da presidi sanitari. ‐ Segnaletica con richiamo dei pericoli deve essere installata all'accesso dell'area a rischio. [Rumore] Per la protezione degli addetti dall'esposizione a rumore predisporre: ‐ Barriere di protezione costituite da materiale fonoassorbente. ‐ Utilizzato di attrezzature o macchine con basse emissioni di rumore. ‐ Cabina insonorizzata per i mezzi meccanici. ‐ Segnaletica con richiamo del pericolo e delle prescrizioni.
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
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contemporaneamente nella stessa area.‐ Ubicazione delle attrezzature rumorose lontano da vie di passaggio. ‐ Vigilare sull’uso degli otoprotettori.
Lavorazione: Scarifica manto stradale
Descrizione (Tipo di intervento)Le attività lavorative contemplate all'interno della fase sono: ‐ Preparazione, delimitazione e pulizia area; ‐ Movimento autocarri e macchine operatrici; ‐ Rifilatura manti; ‐ Demolizione manti con escavatore; ‐ Fresatura; ‐ Pulizia fondo e bordo area (moto‐scopa e pulizia manuale); ‐ Trasporto materiali di risulta.
Rischi in riferimento alla lavorazione
Investimento da veicoli nell'area di cantiereRumore
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Rumore] Le lavorazioni rumorose dovranno essere pianificate in modo da evitare lavorazioni contemporanee in zone adiacenti o limitrofe.
[Investimento da veicoli nell'area di cantiere]‐ Coordinare la movimentazione dei mezzi qualora gli autisti non godano della completa visuale, evitare di frapporsi fra i mezzi e gli ostacoli ma posizionarsi sempre in posizione visibile e sicura. ‐ Incaricare un preposto per coordinare l'entrata/uscita dei non addetti ai lavori; provvedere alla sospensione/ripresa di eventuali lavorazioni al fine di garantire l'incolumità di mezzi e persone. [Rumore] ‐ Non eseguire lavori rumorose contemporaneamente nella stessa area.
[Investimento da veicoli nell'area di cantiere]Per la protezione dei lavoratori all'interno dell'area di cantiere: ‐ Tutti i veicoli siano essi da trasporto o macchine edili devono essere equipaggiati di lampeggiati e segnali acustici per essere chiaramente visibili. ‐ I passaggi pedonali lungo le piste di circolazione devono essere da questi separati con new jersey o reti di protezione. ‐ Predisporre idonea segnaletica stradale temporanea di avvertimento/pericolo.
[Investimento da veicoli nell'area di cantiere] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore si trovi nel campo d’azione dei mezzi di movimentazione
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 262
‐ Ubicazione delle attrezzature rumorose lontano da vie di passaggio. ‐ Vigilare sull’uso degli otoprotettori.
[Rumore]Per la protezione degli addetti dall'esposizione a rumore predisporre: ‐ Barriere di protezione costituite da materiale fonoassorbente. ‐ Utilizzato di attrezzature o macchine con basse emissioni di rumore. ‐ Cabina insonorizzata per i mezzi meccanici. ‐ Segnaletica con richiamo del pericolo e delle prescrizioni.
terra o di trasporto‐ nessun lavoratori sosti in prossimità dei lavori con mezzi in movimento. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività con macchine in movimento ed attività diverse. ‐‐ nessun lavoratore transiti o sosti nelle zone di carico o scarico dei materiali. [Rumore] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle aree ad elevata rumorosità. ‐ nessun lavoratore sostino in prossimità di zone con utilizzo di attrezzature rumorose. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività rumorose nella stessa area. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività ad elevata rumorosità con altre attività differenti nella stessa area.
Lavorazione: Stesa manti bituminosi
Descrizione (Tipo di intervento)Le attività lavorative contemplate all'interno della fase sono: ‐ Preparazione, delimitazione e pulizia area; ‐ Movimento autocarri e macchine operatrici;
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 263
‐ Preparazione fondo;‐ Fornitura del conglomerato bituminoso; ‐ Stesura manto con vibrofinitrice; ‐ Rullaggio; ‐ Finitura manuale; ‐ Pulizia finale (anche con macchina spazzolatrice ‐ aspiratrice) e apertura al traffico.
Rischi in riferimento alla lavorazione
Investimento da veicoli nell'area di cantiereRischi da uso di sostanze chimiche Rumore
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Rumore] Le lavorazioni rumorose dovranno essere pianificate in modo da evitare lavorazioni contemporanee in zone adiacenti o limitrofe.
[Investimento da veicoli nell'area di cantiere]‐ Coordinare la movimentazione dei mezzi qualora gli autisti non godano della completa visuale, evitare di frapporsi fra i mezzi e gli ostacoli ma posizionarsi sempre in posizione visibile e sicura. ‐ Incaricare un preposto per coordinare l'entrata/uscita dei non addetti ai lavori; provvedere alla sospensione/ripresa di eventuali lavorazioni al fine di garantire l'incolumità di mezzi e persone. [Rischi da uso di sostanze chimiche] ‐ In cantiere o allegate al Piano Operativo di sicurezza devono essere presenti le schede di sicurezza dei prodotti utilizzati, ove sono riportate tutte le informazioni utili per: a) La corretta manipolazione. b) Lo stoccaggio. c) La gestione delle emergenze di primo soccorso e incendio. d) Le sostanze incompatibili. ‐ Divieto di bere, mangiare e fumare con le mani sporche. ‐Controllo dell’efficienza degli impianti di ventilazione o aspirazione localizzata.
[Investimento da veicoli nell'area di cantiere]Per la protezione dei lavoratori all'interno dell'area di cantiere: ‐ Tutti i veicoli siano essi da trasporto o macchine edili devono essere equipaggiati di lampeggiati e segnali acustici per essere chiaramente visibili. ‐ I passaggi pedonali lungo le piste di circolazione devono essere da questi separati con new jersey o reti di protezione. ‐ Predisporre idonea segnaletica stradale temporanea di avvertimento/pericolo. [Rischi da uso di sostanze chimiche] Per la protezione dei lavoratori durante l'uso di sostanze chimiche predisporre: ‐ Nelle aree di lavoro con ventilazione naturale scarsa o assente deve essere predisposto in relazione alla concentrazione di inquinanti aerodispersi: a) Impianto di ventilazione generale dell'aria in presenza di sostanze scarsamente inquinanti o pericolose. b) Impianto di aspirazione localizzata capace di
[Investimento da veicoli nell'area di cantiere] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore si trovi nel campo d’azione dei mezzi di movimentazione terra o di trasporto ‐ nessun lavoratori sosti in prossimità dei lavori con mezzi in movimento. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività con macchine in movimento ed attività diverse. ‐‐ nessun lavoratore transiti o sosti nelle zone di carico o scarico dei materiali. [Rischi da uso di sostanze chimiche] Le scelte progettuali, le procedure, gli
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 264
‐ Divieto di svolgere lavorazioni con più sostanze pericolose contemporaneamente. ‐ Scelta di sostanze chimiche non pericolose. ‐ Sorveglianza sull’uso dei DPI previsti nella scheda di sicurezza da parte del preposto. ‐ Sospensione dei lavori in caso di sversamenti accidentali che possono compromettere la sicurezza e la salute dei lavoratori. ‐ Quando si è tenuti a lavorare con prodotti contenenti solventi in locali non ventilati o ventilati insufficientemente, si deve provvedere a ventilare artificialmente il posto di lavoro. ‐ Sui posti di lavoro deve essere consentito conservare materiali in quantità non superiore a quelle strettamente necessaria. ‐ Il posto di lavoro e l’ambiente circostante vanno tenuti ben puliti. ‐ In caso di perdite o di spargimenti, il materiale va eliminato ricorrendo a mezzi di assorbimento o di pulizia prescritti dal produttore. [Rumore] ‐ Non eseguire lavori rumorose contemporaneamente nella stessa area. ‐ Ubicazione delle attrezzature rumorose lontano da vie di passaggio. ‐ Vigilare sull’uso degli otoprotettori.
captare gli inquinanti a livello del punto di emissione limitandone in modo significativo la quantità presente all’interno degli ambienti di lavoro. ‐ Confinamento con teli delle aree a rischio. ‐ Per l'igiene dei lavoratori locali igienici con lavabi con acqua calda per lavarsi le mani e il viso. ‐ Per interventi di emergenza devono essere presenti come presidi mezzi per il lavaggio oculare o della pelle in caso di contatto accidentale. ‐ Per interventi in caso di malore deve essere previsto un servizio di primo soccorso composto da lavoratori formati ed equipaggiati da presidi sanitari. ‐ Segnaletica con richiamo dei pericoli deve essere installata all'accesso dell'area a rischio. [Rumore] Per la protezione degli addetti dall'esposizione a rumore predisporre: ‐ Barriere di protezione costituite da materiale fonoassorbente. ‐ Utilizzato di attrezzature o macchine con basse emissioni di rumore. ‐ Cabina insonorizzata per i mezzi meccanici. ‐ Segnaletica con richiamo del pericolo e delle prescrizioni.
apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Rumore] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle aree ad elevata rumorosità. ‐ nessun lavoratore sostino in prossimità di zone con utilizzo di attrezzature rumorose. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività rumorose nella stessa area. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di attività ad elevata rumorosità con altre attività differenti nella stessa area.
Lavorazione: Segnaletica stradale
Descrizione (Tipo di intervento)Le attività lavorative contemplate all'interno della fase sono: ‐ Segnalazione, delimitazione, pulizia area e tracciamento;
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 265
‐ Movimento autocarri;‐ Carico/scarico attrezzature e materiali; ‐ Preparazione vernici; ‐ Verniciature orizzontali con macchina traccialinee; ‐ Verniciature a spruzzo con mascherine; ‐ Pulizia e manutenzione attrezzature; ‐ Apertura al traffico.
Rischi in riferimento alla lavorazione
Investimento da veicoli nell'area di cantiereRischi da uso di sostanze chimiche
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Investimento da veicoli nell'area di cantiere]‐ Coordinare la movimentazione dei mezzi qualora gli autisti non godano della completa visuale, evitare di frapporsi fra i mezzi e gli ostacoli ma posizionarsi sempre in posizione visibile e sicura. ‐ Incaricare un preposto per coordinare l'entrata/uscita dei non addetti ai lavori; provvedere alla sospensione/ripresa di eventuali lavorazioni al fine di garantire l'incolumità di mezzi e persone. [Rischi da uso di sostanze chimiche] ‐ In cantiere o allegate al Piano Operativo di sicurezza devono essere presenti le schede di sicurezza dei prodotti utilizzati, ove sono riportate tutte le informazioni utili per: a) La corretta manipolazione. b) Lo stoccaggio. c) La gestione delle emergenze di primo soccorso e incendio. d) Le sostanze incompatibili. ‐ Divieto di bere, mangiare e fumare con le mani sporche. ‐Controllo dell’efficienza degli impianti di ventilazione o aspirazione localizzata.
[Investimento da veicoli nell'area di cantiere]Per la protezione dei lavoratori all'interno dell'area di cantiere: ‐ Tutti i veicoli siano essi da trasporto o macchine edili devono essere equipaggiati di lampeggiati e segnali acustici per essere chiaramente visibili. ‐ I passaggi pedonali lungo le piste di circolazione devono essere da questi separati con new jersey o reti di protezione. ‐ Predisporre idonea segnaletica stradale temporanea di avvertimento/pericolo. [Rischi da uso di sostanze chimiche] Per la protezione dei lavoratori durante l'uso di sostanze chimiche predisporre: ‐ Nelle aree di lavoro con ventilazione naturale scarsa o assente deve essere predisposto in relazione alla concentrazione di inquinanti aerodispersi: a) Impianto di ventilazione generale dell'aria in presenza di sostanze scarsamente inquinanti o pericolose. b) Impianto di aspirazione localizzata capace di
[Investimento da veicoli nell'area di cantiere] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore si trovi nel campo d’azione dei mezzi di movimentazione terra o di trasporto ‐ nessun lavoratori sosti in prossimità dei lavori con mezzi in movimento. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività con macchine in movimento ed attività diverse. ‐‐ nessun lavoratore transiti o sosti nelle zone di carico o scarico dei materiali. [Rischi da uso di sostanze chimiche] Le scelte progettuali, le procedure, gli
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 266
‐ Divieto di svolgere lavorazioni con più sostanze pericolose contemporaneamente. ‐ Scelta di sostanze chimiche non pericolose. ‐ Sorveglianza sull’uso dei DPI previsti nella scheda di sicurezza da parte del preposto. ‐ Sospensione dei lavori in caso di sversamenti accidentali che possono compromettere la sicurezza e la salute dei lavoratori. ‐ Quando si è tenuti a lavorare con prodotti contenenti solventi in locali non ventilati o ventilati insufficientemente, si deve provvedere a ventilare artificialmente il posto di lavoro. ‐ Sui posti di lavoro deve essere consentito conservare materiali in quantità non superiore a quelle strettamente necessaria. ‐ Il posto di lavoro e l’ambiente circostante vanno tenuti ben puliti. ‐ In caso di perdite o di spargimenti, il materiale va eliminato ricorrendo a mezzi di assorbimento o di pulizia prescritti dal produttore.
captare gli inquinanti a livello del punto di emissione limitandone in modo significativo la quantità presente all’interno degli ambienti di lavoro. ‐ Confinamento con teli delle aree a rischio. ‐ Per l'igiene dei lavoratori locali igienici con lavabi con acqua calda per lavarsi le mani e il viso. ‐ Per interventi di emergenza devono essere presenti come presidi mezzi per il lavaggio oculare o della pelle in caso di contatto accidentale. ‐ Per interventi in caso di malore deve essere previsto un servizio di primo soccorso composto da lavoratori formati ed equipaggiati da presidi sanitari. ‐ Segnaletica con richiamo dei pericoli deve essere installata all'accesso dell'area a rischio.
apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano.
Lavorazione: Opere di completamento stradali
Descrizione (Tipo di intervento)Le attività lavorative contemplate all'interno della fase sono: ‐ Realizzazione dei vani di ispezione per utenze sotterranee sulla superficie stradale; ‐ Realizzazione dei canali di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche; ‐ Fornitura e posa pozzetti, tombini e chiusini; ‐ Formazione di basamenti e strutture di sostegno per le attrezzature di servizio; ‐ Fornitura e posa di attrezzature di servizio (banchine, marciapiedi, paletti, impianti di illuminazione e segnalazione, guard‐rails, spartitraffico, sistemazioni a verde, etc.).
Rischi in riferimento alla lavorazione
Caduta di materiale dall'altoInvestimento da veicoli nell'area di cantiere Lavori in pozzi Rischi da uso di sostanze chimiche
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 267
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Caduta di materiale dall'alto]‐ Le forche semplici possono essere utilizzati solo per operazioni di scarico dei materiali. ‐ Sospensione delle operazioni in caso di condizioni meteo che possono pregiudicare la sicurezza (forte vento, pioggia intensa). ‐ Manutenzione dei mezzi di sollevamento secondo le indicazioni del fabbricante e verifica periodica annuale. Gli esiti dei controlli e delle verifiche devono essere disponibili in cantiere. ‐ Controllo dell’integrità delle imbracature, funi e dei ganci di sollevamento. ‐ Controllo dell’integrità degli accessori di sollevamento (gabbie, bilancieri e cassoni). ‐ Le operazioni di movimentazione di materiali con apparecchi di sollevamento fissi e mobili devono essere effettuati da personale abilitato e coadiuvati con l'ausilio di un preposto. ‐ Le attrezzature di movimentazione devono essere sottoposte a controlli iniziali e periodici secondo le indicazioni fornite dal costruttore e dalla normativa vigente. ‐ Per il getto dei materiali i canali devono avere i seguenti requisiti: a) imboccatura superiore protetta per evitare cadute accidentali di persone; b) ogni tronco inserito in quello inferiore; c) eventuali raccordi, adeguatamente rinforzati; d) ultimo tratto inclinato, fine di ridurre la velocità di fuoriuscita del materiale; e) estremità inferiore sufficientemente lontana dalla struttura e dai ponti di servizio; deve inoltre
[Caduta di materiale dall'alto]Per la protezione dei lavoratori dalla caduta di materiali sulle vie di transito o posti di lavoro predisporre: ‐ Impalcato di protezione dei luoghi di transito costituita da struttura tubolare metallica e copertura con tavoloni. ‐ Mantovana parasassi aggettante su ponteggio, con struttura di supporto in tubolari metallici giuntati, inclinazione di 30° e sporgenza 1,50 metri rispetto al piano orizzontale. ‐ Teli o reti traspiranti su ponteggio per contenimento polveri e materiali minuti. ‐ Delimitazione del perimetro esterno dell’area con rete plastificata o metallica arretrata di almeno 2 metri dal ponteggio o copertura. ‐ Canali di scarico a tubi telescopici per il getto dei materiali dall'alto. ‐ Per la movimentazione di tubazioni utilizzare bilanciere a trave predisposto per due punti o quattro di attacco regolabili in linea, funi o catene e ganci di sicurezza. ‐ Forca con gabbia per sollevamento di carichi unitari su pallets. ‐ Cassoni a sponde alte per il sollevamento di materiali minuti. ‐ Segregazione delle aree a rischio con transenne o reti plastificate. ‐ Segnaletica di sicurezza specifica del rischio per informare i lavoratori. ‐ Apparecchi di sollevamento adeguate ai carichi da sollevare : gru a torre, autogrù, gru su autocarro o carrelli semoventi a braccio
[Caduta di materiale dall'alto] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone a rischio. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei lavori a rischio. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di sollevamento materiali con altre attività di cantiere differenti. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di più attività di sollevamento con mezzi diversi nella stessa area. [Investimento da veicoli nell'area di cantiere] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché:
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 268
essere posta ad altezza tale da evitare la formazione di polvere o di pericolosi rimbalzi di materiale; f) estremità inferiore posta ad altezza non superiore ai due metri dal piano di raccolta, [Investimento da veicoli nell'area di cantiere] ‐ Coordinare la movimentazione dei mezzi qualora gli autisti non godano della completa visuale, evitare di frapporsi fra i mezzi e gli ostacoli ma posizionarsi sempre in posizione visibile e sicura. ‐ Incaricare un preposto per coordinare l'entrata/uscita dei non addetti ai lavori; provvedere alla sospensione/ripresa di eventuali lavorazioni al fine di garantire l'incolumità di mezzi e persone. [Lavori in pozzi] ‐ Ispezionare con cura l’ambiente di lavoro e verificare la presenza di fattori ambientali di rischio (carenza di ventilazione, presenza di microrganismi, ecc.). ‐ Valutare attentamente la necessità di ventilare artificialmente l’ambiente di lavoro e/o di aspirare gli eventuali gas, fumi prodotti dalle lavorazioni. ‐ Prevedere un servizio di vigilanza costante sulle lavorazioni, svolto dall’esterno e da posizione sicura ed eventuali interventi di emergenza in soccorso dei lavoratori. ‐ Indagini sugli agenti inquinanti presenti, eventuale bonifica ed adozione di un sistema di monitoraggio e controllo. ‐ Ove possibile bisogna privilegiare lo scavo dall’esterno con mezzi meccanici e l’infilaggio di sistemi di rivestimento ad anelli prefabbricati. ‐ Quando è necessario operare all’interno dei pozzi è necessario provvedere all’armatura delle pareti, man mano che si procede nei lavori di scavo. ‐ Realizzazione del rivestimento man mano che
telescopico. [Investimento da veicoli nell'area di cantiere] Per la protezione dei lavoratori all'interno dell'area di cantiere: ‐ Tutti i veicoli siano essi da trasporto o macchine edili devono essere equipaggiati di lampeggiati e segnali acustici per essere chiaramente visibili. ‐ I passaggi pedonali lungo le piste di circolazione devono essere da questi separati con new jersey o reti di protezione. ‐ Predisporre idonea segnaletica stradale temporanea di avvertimento/pericolo. [Lavori in pozzi] La caduta all'interno dei pozzi o cunicoli deve essere impedito con misure adatte a garantire condizioni di sicurezza,. In particolare: ‐ Segnalare e delimitare il perimetro dell’area di lavoro con rete plastificata o metallica. ‐ Allestire parapetti in elementi a tubi e giunti e tavola fermapiede in legno alta 0,20 m. ‐ Per il sollevamento dei materiali allestire un castello di tiro costituito da impalcato per deposito/posto di lavoro con parapetti sui lati liberi verso il vuoto, struttura portante con elementi metallici tubi e giunti. ‐ La copertura di protezione della bocca del pozzo, in legno o metallo, provvisto di adeguata chiusura (es. catenaccio e lucchetto) alla fine di ogni turno. ‐ Per entrare o uscire prevedere una scala verticale provvista di distanziali dalla parete, con gabbia di protezione della scala per altezza superiore i 2,50 metri.
‐ nessun lavoratore si trovi nel campo d’azione dei mezzi di movimentazione terra o di trasporto ‐ nessun lavoratori sosti in prossimità dei lavori con mezzi in movimento. ‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività con macchine in movimento ed attività diverse. ‐‐ nessun lavoratore transiti o sosti nelle zone di carico o scarico dei materiali. [Lavori in pozzi] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Rischi da uso di sostanze chimiche] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano.
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 269
procede lo scavo sostituendo le armature provvisorie. ‐ Non lasciare spazi vuoti fra gli anelli di armatura ed il terreno, ma riempirli con materiale adatto, ben stipato. ‐ Il terreno attorno alla bocca del pozzo non va sovraccaricato da deposito di materiali, macchinari, soprattutto se vibranti. ‐ Il dispositivo di protezione individuale anticaduta (del tipo per sollevamento, con bretelle e cosciali) è obbligatorio per lavori in condizioni di pericolo come, per esempio, in presenza di acque ‐ Nei pozzi non vanno usati motori a scoppio, a meno che non sia possibile convogliare all’esterno (per mezzo di un tubo di sufficiente lunghezza) i gas di scappamento e insufflare aria pura all’interno. ‐ Adeguata illuminazione del pozzo e soprattutto della sua parte inferiore. ‐ Se nel pozzo si usano impianti elettrici, questi devono essere stagni e rispondenti ai requisiti di sicurezza, posti alla bocca del pozzo, in posti ben visibili e accessibili. ‐ Materiali combustibili non devono trovarsi né nel pozzo né in una zona di almeno 30 m dalla sua bocca. ‐ Durante il lavoro nei pozzi deve essere vietato fumare. ‐ Tenere a disposizione un mezzo di estinzione di pronto intervento. ‐ Quando lo scavo supera i 1,50 m, le pareti del pozzo devono essere armate. ‐ La bocca del pozzo deve essere recintata con robusto parapetto e deve essere completamente chiusa durante le pause di lavoro. ‐ Non depositare materiale nelle adiacenze della bocca del pozzo. ‐ Uso di contenitori appositi e ganci di sicurezza per
La caduta di materiali e detriti all'interno deve essere impedito con misure adatte ad ridurre i rischi conseguenti. In particolare: ‐ Allestire una tavola fermapiede alta 30 cm sul fronte aperto di carico del montacarichi a cavalletti. ‐ Delimitare la bocca del pozzo con cordoli di altezza 30 cm. ‐ Proteggere con impalcato di protezione il posto di lavoro al fondo del pozzo. ‐ Per allontanare il materiale dallo scavo utilizzare cassoni a sponde alte Qualora sia necessario accedere in fondo al pozzo il franamento delle pareti deve essere impedito con misure atte a garantire la stabilità delle pareti. In particolare: ‐ Armare il pozzo con tavole e anelli di ferro per profondità 1,50 m. ‐ Prerivestimento in cls delle pareti del pozzo per sezioni di profondità 1,50 m e successiva armatura del prerivestimento con pannelli ed anelli metallici. ‐ L'area attorno alla bocca del pozzo deve essere delimitata è interdetta al deposito dei materiali, mezzi meccanici, passaggio dei pedoni e veicoli. ‐ Segnaletica specifica deve essere installata per informare sui rischi i lavoratori e i non addetti ai lavori. Nelle lavorazioni all'interno dei pozzi o cunicoli devono essere utilizzate esclusivamente: ‐ Attrezzature elettriche portatili con marcatura IMQ e doppio isolamento e conformi alle norme vigenti in materia di sicurezza elettrica. ‐ Prolunghe, prese, adattatori e materiale elettrico in possesso dei requisiti minimi di
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 270
il trasporto verticale dei Materiali.‐ Per l’accesso al fondo del pozzo utilizzare scale convenientemente disposte. ‐ Il trasporto di persone deve essere effettuato utilizzando mezzi idonei. ‐ Predisposizione delle attrezzature necessarie ad attuare le procedure di Emergenza. ‐ Per pozzi profondi oltre 30 m (improbabile nei lavori di fognatura) è obbligatorio installare un mezzo di collegamento con l’esterno. ‐ E’ necessario sorvegliare continuamente dall’esterno le persone che si trovano all’interno e mettere a loro disposizione mezzi di allarme e di sollevamento (dispositivi di protezione individuale anticaduta). ‐ Per i pozzi in cui vi sia continuo afflusso d’acqua occorre predisporre mezzi di uscita rapida delle persone e tenere a disposizione una pompa di riserva. ‐ Elementi di armatura a disposizione per eventuali interventi di emergenza. ‐ Un preposto deve sorvegliare costantemente le attività del cantiere e i lavoratori all’interno del pozzo. ‐ I lavoratori che operano all’interno del pozzo o cunicolo devono essere legati ad imbracatura di sicurezza collegata a dispositivo di salvataggio esterno (discensore di emergenza) ed indossare gli autorespiratori nei casi in cui si possono avere dubbi sulla pericolosità dell’atmosfera. ‐ I lavoratori che accedono ai pozzi devono portare un dispositivo rilevatore di gas che visualizzi contemporaneamente la presenza di H2S, CO, O2 e gas combustibili. [Rischi da uso di sostanze chimiche] ‐ In cantiere o allegate al Piano Operativo di
sicurezza previsti dalla norma CEI o norme tecniche pertinenti. ‐ Attrezzature elettriche a basso voltaggio. ‐ In caso di allagamento o presenza di acqua affiorante dalla falda predisporre pompe idrovere tubazioni per l'eliminazione delle acque all’interno del pozzo. Nei lavori all'interno del pozzo, cuniculo in presenza di agenti inquinanti e polveri pericolose devono essere adottate misure tecniche adatte a garantire la salubrità dell'aria e l'abbattimento delle polveri, in particolare: ‐ In caso di emissioni diffuse impianto di ventilazione con immissione d'aria corrente per la diluizione degli agenti inquinanti presenti, per il mantenimento di un adeguato livello di ossigeno nell’area e per mitigare le severe condizioni microclimatiche. ‐ In caso di emissioni delimitate impianto di aspirazione localizzato per la captazione degli inquinanti alla fonte ed evitare la loro diffusione all’interno. ‐ Utilizzo di autorespiratore per la protezione delle vie respiratorie. Per gli interventi di emergenza è necessario predisporre: ‐ Servizi di intervento in soccorso dei lavoratori con equipaggio formato ed attrezzato per il recupero delle persone e per apprestare immediatamente i primi soccorsi essenziali. ‐ Servizi di intervento con squadra antincendio formata ed attrezzata per il recupero delle persone e lo spegnimento dell'incendio. ‐ Autorespiratori per la squadra di emergenza.
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 271
sicurezza devono essere presenti le schede di sicurezza dei prodotti utilizzati, ove sono riportate tutte le informazioni utili per: a) La corretta manipolazione. b) Lo stoccaggio. c) La gestione delle emergenze di primo soccorso e incendio. d) Le sostanze incompatibili. ‐ Divieto di bere, mangiare e fumare con le mani sporche. ‐Controllo dell’efficienza degli impianti di ventilazione o aspirazione localizzata. ‐ Divieto di svolgere lavorazioni con più sostanze pericolose contemporaneamente. ‐ Scelta di sostanze chimiche non pericolose. ‐ Sorveglianza sull’uso dei DPI previsti nella scheda di sicurezza da parte del preposto. ‐ Sospensione dei lavori in caso di sversamenti accidentali che possono compromettere la sicurezza e la salute dei lavoratori. ‐ Quando si è tenuti a lavorare con prodotti contenenti solventi in locali non ventilati o ventilati insufficientemente, si deve provvedere a ventilare artificialmente il posto di lavoro. ‐ Sui posti di lavoro deve essere consentito conservare materiali in quantità non superiore a quelle strettamente necessaria. ‐ Il posto di lavoro e l’ambiente circostante vanno tenuti ben puliti. ‐ In caso di perdite o di spargimenti, il materiale va eliminato ricorrendo a mezzi di assorbimento o di pulizia prescritti dal produttore.
‐ Imbragatura di salvataggio collegata ad sistema di salvataggio (discensore di emergenza) [Rischi da uso di sostanze chimiche] Per la protezione dei lavoratori durante l'uso di sostanze chimiche predisporre: ‐ Nelle aree di lavoro con ventilazione naturale scarsa o assente deve essere predisposto in relazione alla concentrazione di inquinanti aerodispersi: a) Impianto di ventilazione generale dell'aria in presenza di sostanze scarsamente inquinanti o pericolose. b) Impianto di aspirazione localizzata capace di captare gli inquinanti a livello del punto di emissione limitandone in modo significativo la quantità presente all’interno degli ambienti di lavoro. ‐ Confinamento con teli delle aree a rischio. ‐ Per l'igiene dei lavoratori locali igienici con lavabi con acqua calda per lavarsi le mani e il viso. ‐ Per interventi di emergenza devono essere presenti come presidi mezzi per il lavaggio oculare o della pelle in caso di contatto accidentale. ‐ Per interventi in caso di malore deve essere previsto un servizio di primo soccorso composto da lavoratori formati ed equipaggiati da presidi sanitari. ‐ Segnaletica con richiamo dei pericoli deve essere installata all'accesso dell'area a rischio.
Lavorazione: Interventi di manutenzione del verde
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 272
Descrizione (Tipo di intervento)Le attività contemplate nella fase lavorativa in oggetto sono: ‐ Preparazione terreno (fresatura, rullatura, semina); ‐ Potatura; ‐ Trinciatura; ‐ Pulizia (foglie, rami); ‐ Taglio erba; ‐ Taglio siepi.
Rischi in riferimento alla lavorazione
Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metriCaduta di materiale dall'alto Elettrocuzione
Scelte progettuali ed organizzative Procedure Misure preventive e protettive Misure di coordinamento
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri]L’attività che comporta il rischio di caduta dall’alto è quella relativa alla potatura per il cui svolgimento è necessario l’uso di un ponte sviluppabile (cestello). E’ necessario che il mezzo sia ben stabilizzato e che il/i lavoratore/i a bordo indossi l’imbracatura di sicurezza opportunamente ancorata al cestello. L’uso di scale a pioli semplici o doppie deve essere limitato ad interventi di brevissima durata che non richiedano l’uso contemporaneo delle due mani, le scale devono comunque essere fermate o tenute al piede da altra persona. [Elettrocuzione] ‐ Disattivare le parti in tensione e bloccare l’apertura del quadro per evitare attivazioni non autorizzati.
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri] Per la protezione dei lavoratori dalle cadute dall'alto predisporre: ‐ Ponte a torre su ruote (trabattelli) conforme alla norma UNI HD 1004. ‐ Piattaforma di lavoro (cestello) su braccio idraulico e mezzo semovente. ‐ Ponte sviluppabile su carro. ‐ Scala sviluppabile su carro. [Caduta di materiale dall'alto] ‐Delimitare e sorvegliare l'area dei lavori. [Elettrocuzione] Per la protezione dei lavoratori dal rischio di elettrocuzione predisporre: ‐ Segregazioni delle aree di lavoro in cui sono presenti parti attive non protette con recinzione per impedire l'accesso ai non addetti ai lavori.
[Caduta dall'alto e sfondamento > 2 metri] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. [Caduta di materiale dall'alto] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano. Incaricare un preposto che coordini affinché: ‐ nessun lavoratore non addetto ai lavori transiti nelle zone a rischio. ‐ nessun lavoratore sosti in prossimità dei
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Rischi in riferimento alle lavorazioni
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 273
lavori a rischio.‐ non ci sia la presenza contemporanea nella stessa area di attività di sollevamento materiali con altre attività di cantiere differenti. ‐ non ci sia la presenza contemporanea di più attività di sollevamento con mezzi diversi nella stessa area. [Elettrocuzione] Le scelte progettuali, le procedure, gli apprestamenti e le attrezzature devono essere messi in atto dalla ditta affidataria, che tramite il responsabile di cantiere dovrà coordinarsi con le ditte subaffidatarie in modo da rispettare quanto indicato nel piano.
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Procedure complementari o di dettaglio da esplicitare nel POS
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 274
PROCEDURE COMPLEMENTARI O DI DETTAGLIO DA ESPLICITARE NEL POS (E NEI PSC DEDICATI AI CONTRATTI APPLICATIVI)
(2.1.3)
Vanno indicate, ove il coordinatore lo ritenga necessario per una o più specifiche fasi lavoro, eventuali procedure complementari o di dettaglio da esplicitare nel POS dell’impresa esecutrice. Tali procedure, normalmente, non devono comprendere elementi che costituiscono costo della sicurezza e vanno successivamente validate all’atto della verifica dell’idoneità del POS.
Sono previste procedure: SI NO
Lavorazione Procedura
Contratti applicativi successivi per Lotto 1 e Lotto 2
All'atto della redazione di ogni PSC dedicato all'interno dei contratti applicativi, il CSP e/o il CSE dovranno prevedere misure in merito.
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Misure di coordinamento
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 275
MISURE DI COORDINAMENTO RELATIVE ALL’USO COMUNE DI APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE, INFRASTRUTTURE, MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA
SCHEDA: All'atto della redazione di ogni PSC dedicato all'interno dei contratti applicativi, il CSP e/o il CSE dovranno prevedere misure
Fase di pianificazione(2.1.2 lett. f)
Categoria: Coordinamento Descrizione:
MODALITA’ ORGANIZZATIVE DELLA COOPERAZIONE E DEL COORDINAMENTO (2.1.2 lett. g); 2.2.2 lett.g))
Trasmissione delle schede informative delle imprese presenti
Riunione di coordinamento
Verifica della trasmissione delle informazioni tra le imprese e lavoratori autonomi
Altro:
DISPOSIZIONI PER LA CONSULTAZIONE DEGLI RLS (2.2.2 lett. f)
Evidenza della consultazione Riunione di coordinamento tra RLS Riunione di coordinamento tra RLS e CSE Altro:
ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO, ANTINCENDIO ED EVACUAZIONE DEI LAVORATORI
(2.1.2 lett. h)
a cura del committente gestione separata tra le imprese gestione comune tra le imprese
Emergenze ed evacuazione
[Gestione emergenza] Nel lay‐out di cantiere è indicato il "luogo sicuro" che dovrà essere raggiunto nel caso in cui nel cantiere si verifichi un'emergenza. Per emergenza si intende un evento nocivo che colpisce un gruppo (una squadra di operai per esempio), una collettività (l'intero cantiere). Esempi di emergenze sono gli eventi legati agli incendi, le esplosioni, gli allagamenti, gli spargimenti di sostanze liquide pericolose, i franamenti e smottamenti. Il percorso che conduce, dall'esterno e all'interno del cantiere, al "luogo sicuro" deve essere mantenuto sgombro e fruibile dalle persone e i mezzi di soccorso in ogni circostanza. È obbligo del datore di lavoro dell'impresa esecutrice dei lavori (l'Appaltatore) provvedere a designare uno o più soggetti, opportunamente formati, incaricati di gestire le emergenze. Il datore di lavoro deve inoltre provvedere a: ‐ organizzare i necessari rapporti con i servizi pubblici d'emergenza; ‐ informare i lavoratori circa le misure predisposte e le misure da adottare in caso d'emergenza; ‐ dare istruzioni affinché i lavoratori possano mettersi al sicuro in caso d'emergenza; ‐ stabilire le procedure d'emergenza da adottare nel cantiere. Pur non essendo obbligatoria per legge la redazione del piano di emergenza per i cantieri temporanei o mobili, si
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Misure di coordinamento
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 276
fornisce a titolo esemplificativo, una procedura che potrà essere adottata in cantiere nel caso in cui si verifichi un'emergenza: 1. dare l'allarme (all'interno del cantiere e allertare i Vigili del Fuoco) 2. verificare cosa sta accadendo 3. tentare un primo intervento (sulla base della formazione ricevuta) 4. mettersi in salvo (raggiungimento del "luogo sicuro") 5. effettuare una ricognizione dei presenti 6. avvisare i Vigili del Fuoco 7. attendere i Vigili del Fuoco e informarli sull'accaduto Il datore di lavoro dell'impresa esecutrice deve designare, prima dell'inizio dei lavori, uno o più lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze, ai sensi dell'art.18 comma 1 lett. B del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. o se stesso, salvo nei casi previsti dall'art. 31, comma 6 del decreto medesimo. I lavoratori designati devono frequentare un corso di formazione, di durata di 4 ore per le aziende di livello di rischio basso, di 8 ore per le aziende con rischio di livello medio, di 16 ore per le aziende di rischio di livello alto. Cantieri temporanei o mobili Livello alto Livello medio Livello basso Cantieri temporanei o mobili in sotterrano per la costruzione, manutenzione e riparazione di gallerie, caverne, pozzi ed opere simili di lunghezza superiore a 50 m X Cantieri temporanei o mobili ove si impiegano esplosivi X Cantieri temporanei o mobili ove si detengono ed impiegano sostanze infiammabili e si fa uso di fiamme libere, esclusi quelli interamente all'aperto X Altri cantieri temporanei o mobili X [Prevenzione incendi] Nel cantiere sono previste le possibili fonti d'innesco incendio riportate nella tabella seguente. FONTI DI PERICOLO INCENDIO SI NO DEPOSITO BITUME DEPOSITO GPL (SERBATOIO) DEPOSITO GPL (BOMBOLE) DEPOSITO ACETILENE DEPOSITO OSSIGENO DEPOSITO VERNICI, SOLVENTI, COLLANTI DEPOSITO LIQUIDI INFIAMMABILI (gasolio) DISTRIBUTORE DI CARBURANTE DEPOSITO DI LEGNAME GRUPPO ELETTROGENO ALTRI (specificare) Le misure specifiche da adottare durante le fasi di utilizzo dei materiali e sostanze con pericolo d'incendio sono riportate nelle procedure di prevenzione delle Fasi Lavorative, riportate successivamente. In ogni caso, in cantiere si devono custodire, in posizione facilmente raggiungibile e ben visibile, come presidi minimi antincendio, almeno due estintori a CO2 o a polvere, di potere estinguente non inferiore a 21 A 89 BC e di tipo approvato dal ministero dell'Interno. A livello organizzativo, si dovrà attuare quanto segue (cancellare la parte che non interessa). Deposito bitume Il bitume è un liquido combustibile che ricade nella categoria C del DM 31 luglio 1934. I depositi dovranno essere costituiti ad una distanza non inferiore a 1,50 m dalla recinzione di cantiere e di 2,00 m da fabbricati esterni al cantiere.
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Misure di coordinamento
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 277
Depositi GPL in serbatoi fissi Attenersi alle regole tecniche fornite dai DM 31 marzo 1984 e DM 13 ottobre 1994, nonché dalla Circ. Min. Interno 74/56. Depositi di GPL in bombole La circolare 74/56 disciplina i depositi in bombole in tre categorie: ‐ fino a 300 l ‐ fino a 1.000 l ‐ fino a 5.000 l. le bombole possono essere depositate all'aperto o in locale, purché sia al piano terra e non sia sottostante o sovrastante altri locali e non abbia alcun tipo di comunicazione con altri piani interrati o seminterrati. I recipienti vuoti possono essere depositati nello stesso edificio in cui sono presenti quelli pieni, ma non nello stesso locale. Due lati del locale devono affacciarsi su spazio scoperto, con il più vicino fabbricato a non meno di 8 metri, e nessuna parte deve confinare con attività pericolose (centrali termiche, altri depositi di materiali combustibili, …). Le caratteristiche interne del locale devono essere conformi alle norme succitate. Nei pressi dell'accesso al deposito deve essere posto almeno un estintore a CO2 o a polvere (21 A 89 BC di tipo approvato) e la relativa cartellonistica di sicurezza (vietato fumare, vietato usare fiamme libere). Depositi acetilene I depositi di acetilene devono essere separati da altri tipi di depositi pericolosi, per esempio quello di ossigeno. Possono applicarsi, per analogia, le stesse norme di prevenzione incendi indicate per i depositi di GPL in bombole. I mezzi estinguenti, da porre presso l'accesso al deposito, possono essere costituiti da almeno un estintore a CO2 o a polvere (di tipo approvato). Depositi di ossigeno I depositi di ossigeno devono essere separati da altri tipi di depositi pericolosi, per esempio quello di acetilene. Possono applicarsi, per analogia, le stesse norme di prevenzione incendi indicate per i depositi di GPL in bombole. I mezzi estinguenti, da porre presso l'accesso al deposito, possono essere costituiti da almeno un estintore a CO2 o a polvere (di tipo approvato). Depositi di vernici, solventi, collanti Il deposito può essere costituito all'interno di un fabbricato. La porta di accesso deve essere dotata di una soglia rialzata e il pavimento dovrà essere impermeabile. Idonea resistenza al fuoco della struttura deve essere garantita in relazione alla quantità di deposito. La superficie di aerazione deve essere non inferiore di 1/100 della superficie in pianta del locale. Porre presso l'accesso un estintore di capacità estinguente non inferiore a 21 A 89 BC, di tipo approvato, e relativa cartellonistica di sicurezza (vietato fumare, vietato usare fiamme libere). Depositi di liquidi infiammabili o combustibili (gasolio) Per la costituzione di depositi di gasolio (caratteristiche costruttive e distanze di sicurezza) bisogna attenersi alle prescrizioni contenute nel DM 31 luglio 1934. In particolare, a seconda della categoria del liquido e della quantità stoccata, si dovranno rispettare distanze di sicurezza comprese tra 1,5 m e 10 m. Porre presso l'accesso un estintore di capacità estinguente non inferiore a 21 A 89 BC, di tipo approvato, e relativa cartellonistica di sicurezza (vietato fumare, vietato usare fiamme libere). Distributori di carburante Attuare le norme tecniche riportate nel DM Interno 19 marzo 1990, che regola l'installazione e l'utilizzo di contenitori‐distributori mobili ad uso privato per liquidi di categoria C (gasolio) esclusivamente destinati al rifornimento di macchine ed auto all'interno di cantieri stradali, ferroviari ed edili. In particolare il contenitore distributore deve avere un'area di contorno, avente una profondità di 3 m, completamente sgombra e priva di vegetazione. Stessa distanza deve essere mantenuta dalla recinzione di cantiere e da altri fabbricati. Devono comunque essere osservati i divieti e le limitazioni previsti dal DM 31 luglio 1934. In prossimità dell'impianto devono essere installati almeno 3 estintori portatili di tipo approvato per classi di fuoco
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Misure di coordinamento
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 278
A‐B‐C, con capacità estinguente non inferiore a 39A 144B C. Deposito di legname Il legname, soprattutto i residui di lavorazione, costituisce una delle più frequenti cause d'incendio nei cantieri. I depositi di legname possono essere stipati anche all'interno di fabbricati non isolati da altri, ma in strutture di resistenza al fuoco idonea al carico d'incendio che si costituisce con il deposito, dotate di aerazione permanente verso l'esterno. In prossimità del deposito deve essere mantenuto almeno un estintore portatile, di tipo approvato per classi di fuoco A‐B‐C, con capacità estinguente non inferiore a 21A 89B C e relativa cartellonistica di sicurezza (vietato fumare, vietato usare fiamme libere). Gruppo elettrogeno L'ubicazione del gruppo elettrogeno può avvenire all'aperto oppure in locale anche non isolato da altri, nel rispetto dello norme riportate nel Decreto Ministero dell'Interno del 13 Luglio 2011 e s.m.i. I mezzi estinguenti, da porre presso l'accesso al deposito del combustibile del gruppo elettrogeno, possono essere costituiti da almeno un estintore a CO2 o a polvere (di tipo approvato) con capacità estinguente non inferiore a 21A 89B C. Si dovrà procedere all'ottenimento del certificato di prevenzioni incendi nei casi elencati nella tabella seguente (sintesi, non esaustiva della tabella allegata al DPR 15/2011). p.to attività 3 Impianti d iriempimento, depositi, rivendite di gas infiammabili in recipenti mobili: a) compressi con capacità geometrica complessiva superiore o uguale a 0,75 mc b) disciolti o liquefatti per quantitativi in massa complessivi superiori o uguali a 75 kg. 4 Depositi di gas infiammabili in serbatoi fissi: a) compressi per capacità geometrica complessiva superiore o uguale a 0,75 mc b) disciolti o liquefatti per capacità geometrica complessiva superiore o uguale a 0,3 mc 5 Depositi di gas comburenti compressi e/o liquefatti in serbatoi fissi e/o recipienti mobili per capacità geometrica complessiva superiore o uguale a 3 mc 9 Officine e laboratori con saldatura e taglio dei metalli utilizzanti gas infiammabili e/o comburenti, con oltre 5 addetti alla mansione specifica di saldatura o taglio 12 Depositi e/o rivendite di liquidi infiammabili e/o combustibili e/o oli lubrificanti, diatermici, di qualsiasi derivazione, di capacità geometrica complessiva superiore a 1 mc 13 Impianti fissi di distribuzione carburanti per l'autotrazione, la nautica e l'aeronatica; contenitori ‐ distributori rimovibili di carburanti liquidi 36 Depositi di legnami da costruzione e da lavorazione, di legna da ardere, di paglia, di fieno, di canne, di fascine, di carbone vegetale e minerale, di carbonella, di sughero e di altri prodotti affini con quantitativi in massa superiori a 50000 kg con esclusione dei depositi all'aperto con distanze di sicurezza esterne superiori a 100 m 44 Stabilimenti, impianti, depositi ove si producono, lavorano e/o detengono materie plastiche, con quantitativi in massa superiori a 5000 kg 48 Centrali termoelettriche, macchine elettriche fisse con presenza di liquidi isolanti combustibili in quantitativi superiori a 1mc 49 Gruppi per la produzione di energia elettrica sussidaria con motori endotermici ed impianti di cogenerazione di potenza complessiva superiore a 25 kW. 80 Gallerie stradali di lunghezza superiore a 500 m e ferroviarie superiori a 2000 m. [Procedura emergenza primo soccorso] Procedure di Pronto Soccorso
Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) Misure di coordinamento
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 279
Nell’eventualità si verificasse un incidente/malore grave eseguire le seguenti procedure: Proteggere Proteggere se stesso evitando di diventare una seconda vittima, allertare le persone presenti in cantiere del pericolo e dare istruzioni per il loro allontanamento. Verificare che non sussistano condizioni di ulteriore pericolo per la vittima; rimuovere la causa del pericolo e/o mettere in sicurezza la vittima. Avvertire Avvertire immediatamente il “118” fornendo all’operatore i seguenti dati: descrizione sintetica dell’infortunio/malore; ubicazione del cantiere e modalità di raggiungimento; ulteriori elementi utili per l’agevole raggiungimento dei mezzi di soccorso. Nel caso in cui il soccorso venga effettuato con ambulanza ed il cantiere fosse difficilmente individuabile, accordarsi con l’operatore del “118” per l’attesa del mezzo di soccorso presso un luogo di facile raggiungimento; un lavoratore, dal luogo di attesa, si incaricherà di condurre l’ambulanza presso il cantiere. Nel caso in cui il soccorso venga effettuato tramite elicottero comunicare la posizione di un’area idonea all’atterraggio e prossima al cantiere; agevolare l’individuabilità dell’area da parte del mezzo di soccorso con la presenza di un lavoratore che segnali la zona di atterraggio. Soccorrere Indossare presidi sanitari mono‐uso al fine di limitare il rischio infettivo durante il soccorso (guanti in lattice, mascherine, visiere paraschizzi). Rassicurare la vittima qualora fosse cosciente con eventualmente la collaborazione di altri soggetti. Non spostare la persona dal luogo dell’incidente a meno di un pericolo di vita imminente. Prestare alla vittima le prime cure in attesa del mezzo di soccorso.
Numeri di telefono delle emergenze
[Numeri utili] Numeri utili (Tabella da completare a cura del Coordinatore per l'esecuzione dei lavori) SERVIZIO/SOGGETTO TELEFONO Polizia 113 Carabinieri 112 Comando dei Vigili Urbani Comando provinciale dei Vigili del Fuoco 115 Pronto soccorso ambulanza 118 Guardia medica ASL territorialmente competente ISPESL territorialmente competente Direzione provinciale del Lavoro territorialmente competente INAIL territorialmente competente Acquedotto (segnalazione guasti) Elettricità (segnalazione guasti) Gas (segnalazione guasti) Direttore dei lavori Coordinatore per l'esecuzione Responsabile della sicurezza cantiere (se previsto) Responsabile del servizio di prevenzione (appaltatore)
Piano Operativo di Sicurezza (POS) Rischi non misurabili
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 280
RISCHI NON MISURABILI
Caduta
Descrizione
E' stata effettuata una specifica valutazione del rischio di caduta con
particolare riferimento ai rischi di fratture e lesioni, in conformità alle
disposizioni legislative del Titolo II e allegato IV del D.Lgs. 81/08 smi.
La valutazione, per ogni gruppo omogeneo, ha riguardato ogni
area/subarea in cui i lavoratori svolgono l'attività e le eventuali
attrezzature utilizzate. La stima tiene conto della conformità normativa del
luogo e delle attrezzature, nonché delle modalità e dell'organizzazione del
lavoro.
Attività lavorativa o compito elementare ove il rischio è presente
Gruppo omogeneo dei lavoratori esposti
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Probabilità del rischio P Rischio
Gravità del rischio G Rischio
R= P X G 0 Indefinita
RISCHIO INDEFINITO
Elettrico
Descrizione
E' stata effettuata una specifica valutazione di tutti i rischi per la sicurezza
associati all'impiego di attrezzature elettriche in particolare dei rischi di
folgorazione per contatti diretti, indiretti, fulminazione, incendio, innesco
di esplosioni e sovratensioni, in conformità alle disposizioni normative
contenute nel Titolo III del D.Lgs. 81/08.
Attività lavorativa o compito elementare ove il rischio è presente
Gruppo omogeneo dei lavoratori esposti
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Probabilità del rischio P Rischio
Gravità del rischio G Rischio
R= P X G 0 Indefinita
RISCHIO INDEFINITO
Incidenti stradali per mobilità
Piano Operativo di Sicurezza (POS) Rischi non misurabili
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 281
Descrizione
E' stata effettuata una specifica valutazione dei rischi per la sicurezza
associati agli incidenti stradali per l'impiego nei compiti lavorativi di veicoli
e mezzi di trasporto aziendali, in conformità alle disposizioni normative
contenute nel D.Lgs. 81/08 smi.
Attività lavorativa o compito elementare ove il rischio è presente
Gruppo omogeneo dei lavoratori esposti
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Probabilità del rischio P Rischio
Gravità del rischio G Rischio
R= P X G 0 Indefinita
RISCHIO INDEFINITO
Rischio esplosioni (atex gas)
Descrizione
E' stata effettuata una specifica valutazione dei rischi per la sicurezza
associati al rischio esplosioni in conformità alle disposizioni normative
contenute nel titolo XI e allegati XLIX e L del D.Lgs. 81/08.
Attività lavorativa o compito elementare ove il rischio è presente
Gruppo omogeneo dei lavoratori esposti
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Probabilità del rischio P Rischio
Gravità del rischio G Rischio
R= P X G 0 Indefinita
RISCHIO INDEFINITO
Rischio esplosioni (atex polveri combustibili)
Descrizione
E' stata effettuata una specifica valutazione dei rischi per la sicurezza
associati al rischio esplosioni in conformità alle disposizioni normative
contenute nel titolo XI e allegati XLIX e L del D.Lgs. 81/08.
Attività lavorativa o compito elementare ove il rischio è presente
Gruppo omogeneo dei lavoratori esposti
Piano Operativo di Sicurezza (POS) Rischi non misurabili
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 282
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Probabilità del rischio P Rischio
Gravità del rischio G Rischio
R= P X G 0 Indefinita
RISCHIO INDEFINITO
Rischio annegamento o idraulico
Descrizione
E' stata effettuata una specifica valutazione del rischio idraulico, con
particolare riferimento ai rischi di annegamento per lavori in prossimità di
corsi o bacini d'acqua, in conformità alle disposizioni legislative.
La valutazione del rischio idraulico comporta una serie di analisi tecniche
impiantistiche circa la conformità alle norme di costruzione degli impianti
di sbarramento, canali, gallerie, bacini, drenaggi, condotte e sistemi di
intercettazione, il rispetto delle misure di prevenzione e l'applicazione dei
controlli stabiliti dalle autorità preposte sui principali componenti che
garantiscono la sicurezza dell'impianto. Nella valutazione in oggetto si
prescinde dalla conformità tecnica, cioè si assume che l'impianto/attività
da valutare sia conforme alla norma e si valuta il rischio considerando il
livello di energia presente nel sistema che, pertanto, risulta il principale
parametro di valutazione.
Attività lavorativa o compito elementare ove il rischio è presente
Gruppo omogeneo dei lavoratori esposti
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Probabilità del rischio P Rischio
Gravità del rischio G Rischio
R= P X G 0 Indefinita
RISCHIO INDEFINITO
Incendio e gestione delle emergenze
Descrizione
E' stata effettuata una specifica valutazione di tutti i rischi per la sicurezza
associati al rischio incendio in conformità alle disposizioni normative
contenute nel D.M. 10 Marzo 1998.
Attività lavorativa o compito elementare ove il rischio è presente
Gruppo omogeneo dei lavoratori esposti
Piano Operativo di Sicurezza (POS) Rischi non misurabili
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 283
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Probabilità del rischio P Rischio
Gravità del rischio G Rischio
R= P X G 0 Indefinita
RISCHIO INDEFINITO
Rischio da azione termica o ustione
Descrizione
E' stata effettuata una specifica valutazione di tutti i rischi per la sicurezza
associati all'utilizzo di attrezzature o allo svolgimento di attività che
presentano pericolo di ustione, in conformità alle disposizioni normative
contenute nel D.Lgs. 81/08.
La valutazione, per ogni gruppo omogeneo, ha riguardato ogni
area/subarea in cui i lavoratori svolgono l'attività e le eventuali
attrezzature utilizzate. La stima tiene conto della conformità normativa del
luogo e delle attrezzature, nonché delle modalità e dell'organizzazione del
lavoro.
Attività lavorativa o compito elementare ove il rischio è presente
Gruppo omogeneo dei lavoratori esposti
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Probabilità del rischio P Rischio
Gravità del rischio G Rischio
R= P X G 0 Indefinita
RISCHIO INDEFINITO
Rischio urto, taglio e schiacciamento
Descrizione
E' stata effettuata una specifica valutazione di tutti i rischi per la sicurezza
connessi all'urto, schiacciamento per contatto con mezzi in movimento o
per caduta di materiali in conformità alle disposizioni normative del D.Lgs.
81/08.
La valutazione, per ogni gruppo omogeneo, ha riguardato ogni
area/subarea/macchina/attrezzatura. La stima tiene conto della conformità
normativa del luogo e delle attrezzature, nonché delle modalità e
dell'organizzazione del lavoro.
Attività lavorativa o compito elementare ove il rischio è presente
Gruppo omogeneo dei lavoratori esposti
Piano Operativo di Sicurezza (POS) Rischi non misurabili
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 284
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Probabilità del rischio P Rischio
Gravità del rischio G Rischio
R= P X G 0 Indefinita
RISCHIO INDEFINITO
Scivolamento
Descrizione
E' stata effettuata una specifica valutazione di tutti i rischi per la sicurezza
associati al rischio di scivolamento per transito su superfici scivolose o
irregolari, in conformità alle disposizioni normative contenute nel Titolo II e
IV del D.Lgs. 81/08 smi.
La valutazione, per ogni gruppo omogeneo, ha riguardato ogni
area/subarea in cui i lavoratori svolgono l'attività e le eventuali
attrezzatura utilizzate. La stima tiene conto della conformità normativa del
luogo e delle attrezzature, nonché delle modalità e dell'organizzazione del
lavoro.
Attività lavorativa o compito elementare ove il rischio è presente
Gruppo omogeneo dei lavoratori esposti
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Probabilità del rischio P Rischio
Gravità del rischio G Rischio
R= P X G 0 Indefinita
RISCHIO INDEFINITO
Seppellimento
Descrizione
La valutazione dei rischi per la sicurezza connessa al seppellimento durante
lo svolgimento di attività lavorative che comportano scavi o prevedono di
operare in situazioni a rischio frane o valanghe ed in pozzi, cunicoli o
gallerie è effettuata stimandone la probabilità di accadimento e la relativa
magnitudo.
La stima tiene conto della conformità normativa del luogo e delle
attrezzature, nonché delle modalità e dell'organizzazione del lavoro.
Attività lavorativa o compito elementare ove il rischio è presente
Gruppo omogeneo dei lavoratori esposti
Piano Operativo di Sicurezza (POS) Rischi non misurabili
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 285
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Probabilità del rischio P Rischio
Gravità del rischio G Rischio
R= P X G 0 Indefinita
RISCHIO INDEFINITO
Rischi apparecchi o impianti a pressione (PED)
Descrizione
E' stata effettuata una specifica valutazione di tutti i rischi per la sicurezza
associati all'utilizzo o presenza di apparecchi a pressione con fluidi di
Gruppo 1 e Gruppo 2, in conformità alle disposizioni normative contenute
nel D.Lgs. 81/08 smi e norme di buona tecnica pertinenti.
La valutazione, per ogni gruppo omogeneo, ha riguardato ogni
area/subarea nelle cui parti di impianto/apparecchiatura (serbatoi,
bombole, tubazioni, ecc.) sono presenti fluidi in pressione.
La stima tiene conto della conformità di detti apparati alla normativa PED e
delle attività ivi svolte.
Attività lavorativa o compito elementare ove il rischio è presente
Gruppo omogeneo dei lavoratori esposti
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Probabilità del rischio P Rischio
Gravità del rischio G Rischio
R= P X G 0 Indefinita
RISCHIO INDEFINITO
Azioni da agenti nocivi
Descrizione
E' stata effettuata una specifica valutazione di tutti i rischi per la sicurezza
associati al contatto o manipolazione di agenti chimici pericolosi per la
sicurezza, in conformità alle disposizioni normative contenute nel Titolo IX
del D.Lgs. 81/08 smi.
Ricadono in questa valutazione tutti quei rischi i cui effetti non sono dose
dipendente (quindi non misurabili), cioè quei rischi connessi solo a
determinate proprietà pericolose, in cui l'effetto dell'evento si configura
come un infortunio, e non come una malattia, e il verificarsi è legato per lo
più ad eventi incidentali, quali ad esempio: incendio, esplosione,
corrosione, intossicazione acuta, ecc.
La valutazione, per ogni gruppo omogeneo, ha riguardato ogni
area/subarea in cui sono presenti sostanze/preparati e in cui i lavoratori
Piano Operativo di Sicurezza (POS) Rischi non misurabili
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 286
svolgono l'attività, nonché i compiti lavorativi.
Attività lavorativa o compito elementare ove il rischio è presente
Gruppo omogeneo dei lavoratori esposti
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Probabilità del rischio P Rischio
Gravità del rischio G Rischio
R= P X G 0 Indefinita
RISCHIO INDEFINITO
Rischio lavori in spazi confinati
Descrizione
E' stata effettuata una specifica valutazione di tutti i rischi per la sicurezza
associati ai pericoli di svolgimento di attività in spazi confinati o sospetti di
inquinamento, in particolare dei rischi di asfissia e intossicazione, in
conformità alle disposizioni normative contenute nel D.Lgs. 81/08 smi, nel
DPR 177/2011 e nelle norme di buona tecnica applicabili.
La valutazione del rischio luoghi confinati comporta una serie di analisi
tecniche impiantistiche circa la conformità alle norme di costruzione degli
impianti, il rispetto delle misure di prevenzione e l'applicazione dei controlli
stabiliti dal costruttore sui componenti. Nella valutazione in oggetto si
prescinde dalla conformità tecnica, cioè si assume che l'impianto/attività
da valutare sia conforme alla norma e si valuta il rischio considerando il
livello di energia presente nel sistema che, pertanto, risulta il principale
parametro di valutazione.
Attività lavorativa o compito elementare ove il rischio è presente
Gruppo omogeneo dei lavoratori esposti
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Probabilità del rischio P Rischio
Gravità del rischio G Rischio
R= P X G 0 Indefinita
RISCHIO INDEFINITO
Lavori in quota (h>2m)
Descrizione
E' stata effettuata una specifica valutazione di tutti i rischi per la sicurezza
associati allo svolgimento di lavori in altezza con quota h> 2 metri dal piano
di calpestio in cui il lavoratore deve operare, in conformità alle disposizione
Piano Operativo di Sicurezza (POS) Rischi non misurabili
Sicurezza Cantieri ‐ Namirial S.p.A. 287
del D.Lgs. 81/08.
Attività lavorativa o compito elementare ove il rischio è presente
Gruppo omogeneo dei lavoratori esposti
ALUTAZIONE DEL RISCHIO
Probabilità del rischio P Rischio
Gravità del rischio G Rischio
R= P X G 0 Indefinita
RISCHIO INDEFINITO
STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA
La definizione dei singoli importi per la sicurezza, sia speciali che inclusi nei prezzi, è demandata alla redazione dei PSC relativi ai contratti applicativi. In sede di Accordo Quadro si rimanda unicamente a quanto riportato nel Capitolato, in base alle stime effettuate nella definizione degli importi:
‐ Lotto 1: € 10.050,00 ‐ Lotto 2: € 10.200,00