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POOL VIGEVANO MAGAZINE lo sport è vita ANNO 2011 N°1

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POOL VIGEVANOMAGAZINE

lo sport è vita

ANNO 2011 N°1

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EditorialeL’attività sportiva, si sa, abbatte tutte le barriere che gli essere umani si auto-impongono da millenni: sociali, politi-che, antropologiche, di confi ne, di gene-re, religiose e chi più ne ha più ne metta.

Forse più del pensiero fi losofi co, più dello sviluppo etico/scientifi co è lo Sport il col-lante che entra in gioco ogni qual volta ci si trova all’interno di un campo sportivo , di qualunque tipo esso sia e permette alla Raz-za Umana di sentirsi tale, senza differenze.

Divertirsi, sfogarsi, sentirsi beati e soddi-sfatti nell’attività fi sica, sono solo alcuni dei pilastri che fanno da supporto all’uni-verso sportivo, tra questi vi sono inoltre certamente l’unità e l’amore per gli altri, come ci insegnano i volontari de’ I Quadri-fogli di Vigevano, l’associazione onlus che promuove attività motoria e riabilitativa per persone con disabilità fi sica, mentale e di-sagio sociale o quella innumerevole miria-de di persone (insegnanti didattici e sporti-vi, senza dimenticare gli organizzatori ed i burocrati necessari) che con serietà, bontà ed esperienza si premurano affi nché giova-ni e giovanissimi possano avere un dolce rapporto iniziatico con l’attività sportiva in genere e tramite essa sorridere e svagarsi.

Per questo ed altri nobili motivi va a loro il nostro caloroso plauso ed i più sen-titi ringraziamenti, anche e soprattut-to per il vostro impegno lo Sport è Vita.

In questo numero...

Intervista all’assessore allo Sport del Comune di Vigevano Brunella Avalle a pag. 2

Lo Sport a Scuola a pag. 3-4-5

Scarpa d’Oro eHalf Marathona pag. 6-7-8-9

Golf Santa Martretta a pag. 11-12

Bowling eQuadrifoglia pag. 13

Sport e televisione a pag. 14

Intervista del mese Pool Vigevano Magazine1

a pag. 3-4-5

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Intervista all’assessore vigevane-se con delega allo Sport, ai Servizi educativi ed alle politiche giova-nili, Fiorella Avalle. Nata a Lec-co nel 1956, è stata per vent’anni dirigente dell’Associazione spor-tiva italiana Florens di vigevano, nonché consigliere provinciale della Federazione Italiana Pal-lavolo e referente provinciale di Pavia scuola e promozione. Dal 1978 è dipendente dell’Agenzia delle Entrate Direzione provin-ciale di Pavia ufficio territoriale di Vigevano con la qualifica di funzionario.

1) Conosce già il Pool Vigevano Magazine?Ho avuto il piacere di parlarne diret-tamente con il presidente del Pool Vigevano Sport, Oscar Campari, ma per ora non mi sono addentrata dettagliatamente nel progetto anche perché il mio utilizzo dii internet e del computer è legato strettamente al mio lavoro di assessore. Però da ora mi interesserò e cercherò di ap-profondire le mie conoscenze.

2) Cosa ne pensa del Pool Vigeva-no Sport?È una realtà che già conosco in quanto sono stata dirigente del-la Florens (squadra di pallavolo ducale) e devo ammettere che rico-pre un ruolo molto importante nella nostra città dato che permette di in-tegrare o di fare quello che il Comune ed il mio assessorato non

riuscirebbero a svolgere per sva-riati motivi. Tant’è che dall’inizio del mio mandato sto tentando di realizzare, attraverso vari colloqui e relazioni periodiche con i diversi responsabili del Pool, oltre che par-tecipando ai direttivi dello stesso, una sempre maggiore collaborazio-ne alle loro attività ed iniziative.

Brunella Avalle Assessore allo Sport

3) Cosa ne pensa del progetto Pool Vigevano Magazine?È certamente un’iniziativa che mantiene il passo con i tempi odier-ni e decisamente adatta ai giovani, anche perché ritengo vi sia una for-te necessità di informare i ragazzi che spesso invece informati non lo sono, a mio parere, anche perché c’è una forte mancanza di prodotti che possano coinvolgerli. Oltre a questo, è rilevante secondo me an-che la possibilità data agli sportivi vigevanesi di poter leggere il pro-prio nome e le proprie attività su di un giornale, a loro totalmente dedicato pur rimanendo on-line.

4) Qual è il futuro dello sport cit-tadino?Come assessorato abbiamo deciso di puntare molto sulle attività gio-vanili con inoltre l’incentivazione dei vari sport tra i ragazzi, dai più piccoli agli adolescenti, ritenendo l’attività sportiva un motivo di cul-tura, un momento di socializzazio-ne e un luogo di ugualianza tra tutti i partecipanti..

5) Qual’è il primo passo da com-piere per mettere in condizione i giovani di aver accesso a questo mondo? Purtroppo le possibilità di aiutare le società sportive sono minime a cau-sa del basso budget di cui dispon-gono il Comune e di conseguenza il mio assessorato ma per ovviare a questo problema abbiamo iniziato, già dallo scorso anno, a consentire le ristrutturazioni degli impianti da parte delle stesse società che li han-no in gestione, dando così la pos-sibilità di effettuare i lavori occor-renti nell’immediato e di gestire in autonomia il problema. Un esempio di questo modus ope-randi è la palestra Carducci (o Pala-basletta) che ha sostenuto a proprio carico le spese di ristrutturazione dell’edificio trattenendoli poi dalle quote di locazione dovute periodi-camente al comune. Ci auguriamo che in futuro la situazione economi-ca possa migliorare per poter garan-tire maggiori aiuti alle varie società.

Intervista a

Brunella AvalleAssessore allo Sport di Vigevano

Intervista del mese Pool Vigevano Magazine2

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Gioco SportUn impegno per il futuro dei giovani

Una realtà importante: lo sport a scuola Pool Vigevano Magazine

Nella nostra città, ormai da tredici anni a que-sta parte, è in atto un programma, che prende il nome di Gioco Sport, nasce dalla collabora-zione tra le scuole primarie, il Pool Vigevano Sport e il Comune di Vigevano che fi nanzia completamente il progetto. L’attività consi-ste nell’affi ancamento, da parte del personale Pool, agli insegnanti ordinari delle scuole ele-mentari, alternandosi tra loro per otto lezioni. L’obiettivo è sviluppare le capacità motorie e coordinative dei bambini, per permettere loro di avere le basi per una futura carriera spor-tiva. Tutti gli sport che vengono toccati du-rante le lezioni sono, quindi, solo funzionali allo sviluppo di tutte le potenzialità motorie, senza mirare ad uno sviluppo agonistico. Soli-tamente si considera lo sport della palla mano come prima attività di apprendimento, perché comprende tutte le fasi fondamentali e neces-sarie al progetto, cioè: corsa, palleggio, presa al volo e lancio della palla.Il progetto impegna un totale di ventiquattro gruppi di ragazzi, che verranno seguiti per quattro o cinque anni consecutivi, in modo da rendere completo l’apprendimento degli sche-mi motori su un ciclo che va dalle scuole pri-marie alle scuole secondarie.Gli insegnanti del Pool Vigevano Sport, che coprono tutte le scuole primarie cittadine e da sei anni anche le scuole dell’infanzia (scuole materne di una volta), sono tutti laureati o laureandi in Scienze Motorie. Essi mettono le loro abilità e co-noscenze a disposizione dei bambini per sviluppare una cultura dello sport a 360° e più. Queste attività mirano all’apprendimento e sviluppo degli schemi percettivi e motori di base, per predisporre il corpo a uno sviluppo corretto e costante, basi che serviranno durante la fase più importante della crescita biologi-ca del corpo umano che avviene tra i quattordici e i diciotto anni. Questo tipo di attività servirà anche a

sviluppare il futuro fi sico dello sportivo. Per quel che riguarda le scuole dell’infanzia queste hanno alcuni punti differenti dalle altre, per esem-pio non è previsto nessun tipo di test fi nale, e nessun tipo di competizione agonistica si cerca soprattutto di promuove l’attività fi sica come un gioco e un mo-mento di divertimento.Gli incontri si svolgono su due cicli di lezioni: il pri-mo ciclo è compreso tra i mesi di Ottobre e Genna-io, il secondo invece si snoda tra i mesi di Febbraio e Aprile. Tutte le lezioni di ogni ciclo, sono otto, e

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Gioco SportUn impegno per il futuro dei giovani

Una realtà importante: lo sport a scuola Pool Vigevano Magazine

vengono suddivise in quattro lezione con il tecnico specializzato e quattro con l’insegnante della scuola primaria, cercando di alternare le 2 presenze cioè non avere mai consecutivamente solo il tecnico o solo l’ insegnante. Ogni lezione, ha la durata di un’ora e si suddivide in quattro parti che consistono in: gioco iniziale, gioco a terra, gioco a confronto e gioco fi -nale. Quest’ultimo corrisponde alla sintesi dei quat-tro obiettivi della lezione, cioè: obiettivo Primario, obiettivo Secondario, Metodo e Attrezzatura utiliz-zata. In questo particolare momento sia l’insegnate

che il tecnico specializzato del Pool devono ve-rifi care che i ragazzi abbiano appreso e messo in pratica tutto quello che gli è stato insegnato, non solo nella lezione attuale, ma anche nelle varie lezioni precedenti.Le attività di verifi ca del Gioco Sport sono divi-se in Trofeo Pensa, Trofeo Dante Merlo e Festa fi nale dello Sport che si tiene il 2 giugno (festa della Repubblica Italiana). La verifi ca avviene tramite l’attuazione di questi tre momenti che serviranno non solo ad avvicinare i ragazzi allo sport ma a fargli conoscere delle realtà ben pre-cise, infatti, i primi due possono rientrare tran-quillamente nell’ambito dell’Atletica Leggera sia come Cross (corsa campestre) che come gare in pista di velocità e resistenza e con-cor-si (salti e lanci). Il terzo e ultimo momento di gioco-verifi ca si promuove tramite una serie di percorsi ad ostacoli che i bambini dovranno af-frontare. Queste attività serviranno a verifi care gli insegnamenti e le capacità acquisite durante le lezioni svolte nelle palestre delle scuole.La preparazione delle lezioni avviene in manie-ra trasversale, attuando una standardizzazione dei programmi per fornire una preparazione migliore e omogenea ai ragazzi, anche di scuole differenti, che usufruiscono di questo servizio.Per questo motivo il servizio è esteso, gratuita-mente, anche alle scuole secondarie inferiori e superiori con una formula differente che preve-

de la possibilità per gli studenti di utilizzare le strut-ture cittadine e i tecnici delle varie discipline.

Staff: Aiello Rossana, Altieri Luca, Baccosi Federi-co, Bognetti Rosalba, Damaschi Michele, De Sanctis Cesare, Fagnani Davide, Gibin Luca, Motta Elisa-betta, Scalfi Davide, Scaglia Fabiola, Vallin Paolo.

Coordinatori: Andolfo Fabio, Della Porta Luca, Ta-gliavini Marco.

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Fotocronaca Scarpa d’Oro Internazionale Pool Vigevano Magazine5

Alcune foto dei bamb ini impegnati nelle attività di gioco Sport e di verific deglli insegnamenti ricevuti nelle ore del progetto Giocosport

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Fotocronaca Scarpa d’Oro Internazionale Pool Vigevano Magazine6

Correre nella Storia

Una storia fatta di atleti, di tifosi, di ciottoli, di centro storico Vigevanese, di dirette Rai, di acqua ma soprattutto di sport. Sport con la S maiuscola, fatto da atleti come Sebastian Coe (nella foto sopra), e altri illustri protagonisti che per 27 anni hanno corso sulle strade della città Ducale regalando emozioni. Atleti che, ricorda Gianni Merlo presidente dell’Atletica Vigevano, hanno aperto per la prima volta le porte del Castello Sforzesco e hanno portato in vetrina nazionale Vigevano.

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Fotocronaca Scarpa d’Oro Internazionale Pool Vigevano Magazine7

Il primo dominatore fu Sebastian Coe che la sera prima della gara fece cam-biare il percorso per paura di rovinare muscoli o tendini sul pavè del percor-so del centro storico. Ma Coe non è solo il primo vincitore, è anche colui che ha dato l’imput a Dante e Gianni Merlo per creare questa meravigliosa realtà.Dietro l’inarrivabile atleta inglese sal-gono sul podio Marco Marchei e Al-berto Cova, che saranno continueran-no ad essere protagonisti della Scarpa d’Oro.

Il secondo anno è Steve Ovett (nella foto sopra) a sminare di prepotenza, sotto l’acqua, la gara lasciandosi alle spalle Alberto Cova.Per la terza edizione De castella sale sul gradino più alto del podio, ma non è italiano è australiano e al secondo posto ritroviamo instancabile e sem-pre più agguerrito Alberto Cova. Que-sta edizione è la prima femminile che vede primeggiare Agnese Possamai.1983 torna Coe e vince, ma si trova a lottare fino all’ingresso in piazza con un agguerrito Gelindo Bordin che si piazza meritatamente al secondo po-sto.

Prima vittoria di un’italiano, Alber-to Cova (nella foto) sale sul gradino più alto del podio dopo un lungo testa a testa con Roger Hakney. La quinta edizione vanta be due importanti no-vità: la gara passa per la prima volta all’interno del Castello Sforzesco e della Strada Coperta che apre così uf-ficialmente le porte al pubblico e gode della sponsorizzazione di Swarovski.Steve Ovett torna e raggiunge Coe a quota due, lasciandosi alle spalle un arrembante Panetta. Peculiarità l’en-trata nella macchina organizzativa delle forze produttive cittadine. Bis di Alberto Cova che vince la 7° edizione di forza liberandosi in 2 soli giri degli avversari compreso Stefano Mei che presto sarà nuovamente par-tecipe della kermesse vigevanese.

Gelindo Bordin (nella foto sopra)vince nel 1987 e entra nell’albo d’Oro da cui era rimasto fuori per un soffio tre anni prima. Ecco che nel 1988 Stefano Mei, cam-pione europeo sui 10.000 metri, vince e dopo la gara dichiara : « La Scar-pa d’Oro ha un significato veramente

unico tra le corse su strada mondiali».La decima edizione della gara vede primeggiare John Ngugi (nella foto sopra) che da un ritmo impressionan-

te alla gara, staccando gli inseguitori dopo appena un giro. Il primo italiano, Jenny di Napoli, si piazza terzo.

Ma l’anno seguente Di Napoli (nella foto sopra) si ripresenta, non da favo-rito ma da outsider e sotto una pioggia battente riesce a strappare in volata il favorito Salvatore Antibo.1991 Di Napoli calza le stesse scarpe dell’edizione precedente per bissare, ma non bastano perchè Moeses Stanui al secondo giro stacca il gruppo e ta-glia solitario il traguardo stabilendo il nuovo record della gara.John Ngugi invece è il dominatore dell’edizione n. tredici doppiando il successo ottenuto nel’ 89, lasciandosi alle spalle un agguerritissimo Genny Di Napoli nuovamente secondo.

L’acqua che ha accompagnato tante edizioni della Scarpa D’Oro, bagan fredda ed inesorabile la vittoria di Francesco Panetta (nella foto sopra)che detta il ritmo già dallo sparo, ma solo all’ultimo giro riesce a staccare Genny Di Napoli quel tanto che basta al napo milanese di batterlo in volata.

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Fotocronaca Scarpa d’Oro Internazionale Pool Vigevano Magazine8

2 Aprile 1994 Paul Tergat (nella foto sopra) impostando una gara tat-tica stacca il gruppo al quinto giro, salendo così sul gradino più alto del podio. Alle sue spalle troviamo Fran-cesco Bannici.

Grande delusione per l’ennesimo se-condo posto di Di Napoli, battuto da uno strepitoso Paolo Donati (nella foto sopra) che si aggiudica la sedi-cesima edizione della scarpetta.8 aprile 1996, si torna al lunedì dell’angelo propizio a David Chelule per entrare nell’albo d’oro della clas-sica di primavera.La diciottesima edizione ha come primatista il marocchino Salah His-

sou che dopo solo poche centinaia di metri uccide lo spettacolo lasciando sul posto gli avversari.Mitico ritorno del campionissimo Paul Tergat, che vince illudendo Gof-fi e D’Ambrosio per sei giri sui sette totali, staccandoli in Via Del Popolo. Importante novità introduzione del monte premi per la classifica italiana.1999 Tergat replica e vincendo per la terza volta si auto-incorona re asso-luto della Scarpa D’Oro.L’ultima edizione del vecchio mil-lennio vede come protagonista Mo-hammed Mourhit belga di adozione, ma marocchino di nascita.Bianco, biondo, occhi chiari, ucrai-no. Sergey Lebid si aggiudica la pri-ma Scarpa D’Oro del 2000.

2002 John Yuda (nella foto sopra) con due soli anni di attività podisti-ca vince e stabilisce il nuovo record della gara, imbattuto dal 1991, chiu-dendo gli 8 Km in 22 minuti e 46 se-condi.Seconda vittoriosa Presnza per Yuda che chiude la ventiquattresima edi-zione con una micidiale progressione partita all’inizio del penultimo giro. Nota di merito a Gabriele De Nard,

primo italiano, che si piazza sesto eguagliando il tempo di Cova e Di Napoli crono mai più ottenuto da un’atleta italiano.Benson Barus veterano delle cosre su strada, mette la sua firma alla venti-cinquesima edizione della passerella Ducale, sfiorando il record della gara.A distanza di un anno, nel 2005,

l’ucraino cinque volte campione del mondo Sergey Lebid, (nella foto so-pra) torna a vincere sui ciotoli vige-vanesi.Con la vittoria Paul Kimayo Kimu-gul si cala il sipario sull’ultima edi-zione della Scarpa D’Oro internazio-nale. Aprendo il palco scenico alla nuova gara cittadina Scarapa D’Oro Half Maraton giunta oggi alla sua se-sta edizione.

In memoria a Dante Merlo, nella foto

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Finalmente il sole sulla Mezza Ducale

Scarpa d’Oro Half Marathon Vigevano Pool Vigevano Magazine

V edizione della Scarpa d’Oro Half Marathon, con Scarpa d’Oro in Rosa nata da un’idea dell’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Vi-gevano, con l’obiettivo di avvicinare sempre più donne al mondo del run-ning non solo in forma agonistica ma anche e soprattutto come mezzo di socializzazione e salute. Come ma-drina d’eccezione della non competi-tiva al femminile non poteva esserci testimonial migliore di Giusy Versa-ce, atleta para-olimpica campionessa italiana in carica dei 100 metri e dei 60 metri indoor ma soprattutto un grande esempio di tenacia, entusia-smo e simpatia al femminile. In occasione della gara, sono stati fatti anche dei piccoli festeggiamenti per i 150 anni dall’Unità d’Italia con l’inno nazionale primas della parten-za. L’artista Sara Soattini, ha donato alla Scarpa d‘Oro Half Marathon due opere pittoriche della sua nuova col-lezione “Logoland” raffiguranti due personaggi iconici legati all’Unità d’Italia come Garibaldi e Mazzini dati come premio al primo uomo ita-liano e alla prima donna italiana.

Dal punto di vista tecnico gara molto avvincente per i tempi ma la gara è stata decisa già nei primi chilometri con Hicham Abou El Abbas che ha imposto da subito un ritmo impres-sionante rientrando solitario alla Sta-dio Dante Merlo in 1:04:34 con circa otto minuti di vantaggio sul gruppetto degli inseguitori. Tempo con cui l’at-leta marocchino ha stabilito il nuovo record della gara.La partenza di Scarpa d’Oro Half Marathon, Scarpa d’Oro in Rosa e Stracittadina è stata scaldata da un timido sole primaverile ,tanto atteso dagli organizzatori e dagli atleti che ha permesso di godere del magni-fico spettacolo offerto dalla mHalf Marathon e dalle due non competiti-ve che sono usciti dallo stadio in un unico serpentone colorato. La Scar-pa d’Oro Half Marathon come ogni anno ha goduto del magnifico centro storico interamente chiuso al traffico grazie al prezioso aiuto dei volontari e del rapporto di collaborazione con le auorità locali, che ha permesso ai podisti di attraversare la strada sopra-elevata cinquecentesca del Castello

Sforzesco e di passare nella splendida Piazza Ducale per poi sfogarsi nella campagna cittadina, immersi nella natura protetta dal Parco del Ticino. Al termine della gara, risottata a ri-pagare le fatiche degli atleti, curata quest’anno dagli autorevoli rappre-sentanti della Confraternita del Ri-sotto.La grande novità di quest’anno ri-guarda lo sponsor tecnico, con l’en-trata in anteprima assoluta di Jaked nel mondo della corsa. Il brand, nato a Vigevano e che, grazie alla ricerca e all’innovazione ha già annoverati successi internazionali nel campo del nuoto e del ghiaccio. Importantissimi anche gli altri Sponsor quali Gruppo Stav, Moreschi, Mavrefin, Dow, Port-moka, Pasticceria Villani e AWS Cor-riere Espresso.Peculiarità della Scarpa d’Oro Half Marathon 2011 Remo Andreolli che con 1h31’25” ha stabilito il nuovo re-cord italiano Master MM75.

Nelle foto passaggi in Piazza Ducale della Scarpa d’Oro Half Marathon

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Scarpa d’Oro Half Marathon Vigevano Pool Vigevano Magazine10

Uscita dalla Strada coperta edizione 2010

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Golf Club Vigevano

Storia, arte, tradizione e natura circondano Vige-vano: questa terra che profuma di epoche anti-che, di personaggi illustri e di famose gesta fa da cornice al Golf Club.Il Golf è uno sport dalle nobili origini, si pen-sa che sia nato in Scozia nel tredicesimo secolo e che da lì si sia diffuso prima in tutte le isole britanniche, per poi raggiungere il continente europeo, fino ad arrivare alle porte della nostra piccola cittadina. Il Golf Club Santa Martretta viene fondato nel 1973 e detiene il primato di primo circolo sportivo per la pratica del golf nel-

la provincia di Pavia, contando più di quattro-cento iscritti. Oggi, è un punto di riferimento nel circuito golfistico nazionale. Il Club possiede un ampio percorso a diciotto buche, di notevole interesse, che si alternano tra complicate e non, con moltissimi elementi distintivi ed ostacoli come: pozze d’acqua, collinette, buche di sabbia e cespugli, il tutto immerso all’interno del Parco del Ticino.Tra la città e il circolo vige un rapporto stretto e collaborativo che negli anni si è consolidato. Il golf richiama, infatti, un turismo sportivo e

importante che di anno in anno si fa sempre più numeroso interessato nella conoscenza del luogo quanto le bellezze che il nostro territorio riesce a svelare: il centro storico della città con l’impa-reggiabile Piazza Ducale e il maestoso Castello con le sue Scuderie e la Cavallerizza, e ancora la vicina Sforzesca, rinascimentale dimora di cam-pagna di Ludovico il Moro, sono alcune mete che Vigevano ha da offrire dopo una giornata sul campo. Una partita a golf a Santa Martretta è l’occasione ideale per conoscere la città ducale, antico feudo degli Sforza. Il Golf Club realizza

Golf Club Vigevano Pool Vigevano Magazine11

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Golf Club Vigevano

importante che di anno in anno si fa sempre più numeroso interessato nella conoscenza del luogo quanto le bellezze che il nostro territorio riesce a svelare: il centro storico della città con l’impa-reggiabile Piazza Ducale e il maestoso Castello con le sue Scuderie e la Cavallerizza, e ancora la vicina Sforzesca, rinascimentale dimora di cam-pagna di Ludovico il Moro, sono alcune mete che Vigevano ha da offrire dopo una giornata sul campo. Una partita a golf a Santa Martretta è l’occasione ideale per conoscere la città ducale, antico feudo degli Sforza. Il Golf Club realizza

ancora oggi, durante tutto l’arco dell’anno, tem-po dopo la sua apertura, eventi sportivi e mani-festazioni uniche nel loro genere. La questione rimane tutt’oggi sempre al primo posto fra gli obiettivi. Infatti, gli ideatori confidavano, con la costruzione del campo e delle sue strutture, di garantire a Vigevano una tradizione golfistica importante e di dare alla città un nuovo motivo di merito. In questo la realizzazione del campo ha portato un elemento di spicco nella città a livel-lo di impianto sportivo, ancora più confermato dopo il suo ampliamento nel 1995 tanto che,

potremmo affermare che è la struttura sportiva più grande di tutta la zona. .A Vigevano, Santa Martretta è il luogo ideale dove mettere in campo la propria pas-sione per il golf o avvicinarsi a questo magnifica disciplina: gra-zie ad un itinerario interessante composto da oltre 18 percorsi o cosiddette “buche”, alla cura per l’ammodernamento delle strut-ture e delle dotazioni tecnolo-giche, il Golf Club è un centro sportivo dinamico e completo che offre anche ai non appassio-nati soluzioni di relax e benes-sere come la sua nuova piscina di recente costruzione e il fan-tastico ristorante che permette a tutti gli associati di vivere un ambiente caldo e confortevole.Il Club House di Santa Martret-ta, ristrutturata ai tempi della progettazione del campo, ha le sicure e familiari fattezze del classico cascinotto lombardo, le cui linee architettoniche si inse-riscono perfettamente nel am-biente estetico del campo.

ALCUNE REGOLE: riusci-re a far entrare una pallina in una buca nel terreno colpendola il minor numero di volte possi-bile con una mazza.La pallina una volta piantata a terra non dovrà più essere toccata con le mani fino al suo arrivo in buca, colpendola in qualsiasi posizio-ne e luogo si trovi.Il golf è l’uni-co sport (con la palla) dove non esiste un’area ben definita in cui operare, non essondoci perimetri da non oltrepassare.Il primo col-po viene eseguito da tutti i gio-catori dallo stesso punto, chia-mato “tee di partenza”. Solo nel caso del primo colpo è possibile usare un sostegno per la pallina.

Golf Club Vigevano Pool Vigevano Magazine1 2

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Una realtà importante: lo sport a scuola Pool Vigevano Magazine

Il bowling è uno di quegli sport che molti in Italia conoscono più attra-verso film e cartoni animati che per averlo praticato in prima persona, come non ricordare Homer Simpson ed il suo gruppo di amici beoni, i quali si ritrovano spesso sulla pista per abbattere il maggior numero di birilli per volta o Fred Flistone, forte giocatore impegnato in diversi tornei preistorici e ancora il protagonista de’ Il grande Lebowski, tale Drugo, che in questo film dei fratelli Coen, oltre alle peripezie in cui è immischiato si ritrova, anch’egli con i suoi compa-gni, sulle piste da bowling. Questa attività sportiva, che ha il suo scopo nell’abbattimento del maggior nu-mero dei dieci birilli dalla famosa e particolare forma, posti in fondo alla lucida pista con una boccia (o palla) di 7,6 kg come peso massimo e prov-vista di tre fori per afferrarla, nei dieci turni a disposizione e per il raggiun-gimento del tetto massimo dei punti (300), è infatti pratica ben più diffusa negli Stati Uniti che da noi, anche se in Europa il numero degli estimatori e dei campioni in tale disciplina va

sempre in crescendo di anno in anno e nel nostro Paese ha una federazio-ne, la FISB (Federazione Italiana Sport Bowling), legata ufficialmente al CONI (Comitato Olimpico Nazio-nale Italiano). A Vigevano è possibi-le cimentarsi per diletto nella pratica dello strike (abbattimento di tutti i birilli) e dello spare (abbattimento parziale dei birilli) allo Young Bowl di viale Artigianato, in cui una serata per sfidare i propri amici può essere ricca ivertimento. Nella nostra cittadina esiste anche un’associazione onlus, I Quadrifogli, che promuove l’attività motoria e ri-abilitativa per persone con disabilità fisica, mentale e di disagio sociale.Nata nel 1999 e prima nel suo gene-re in tutta la provincia di Pavia tale associazione, tra le diverse attività sportive presenti nel suo programma che vanno dal nuoto, al calcio, pas-sando per l’atletica leggera, il ten-nis, il judo e altre ancora, ha anche il bowling ed un gruppo di atleti ad esso legato. Recentemente, il 29 gennaio, la squadra di bowling dell’associa-zione I Quadrifogli ha partecipato

a Nerviano, comune in provincia di Milano, ad un Meeting regionale nel quale tutti gli atleti si sono classifi-cati con onore ed ognuno di loro ha inoltre migliorato il proprio tempo personale. Il Team era composto dagli atle-ti: Migliavacca, Bovolenta, Savi-ni, Sensini, Merlotti, Sanclemente, Correzzola, Pelle, Vinci, Boscolo, Pellegrini, Pignatti e Tarantola Fran-chi; Correzzola classificandosi primo assoluto su 50 atleti presenti al Mee-ting, partirà con la Nazionale Italiana il prossimo giugno per Atene, dove si disputeranno i Giochi Mondiali Esti-vi Special Olympics, con la discipli-na del bowling ed insieme a lui vesti-ranno i colori italiani per difendere l’onore sportivo del Bel Paese anche Savini, per la ginnastica artistica, Bassi per il calcio e Brunello come tecnico nazionale di equitazione.L’associazione I Quadrifogli è un esempio di come lo Sport possa es-sere un importante mezzo per favo-rire crescita personale, autonomia e piena integrazione delle persone con disabilità, orgoglio cittadino.

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Bowling e Quadrifogli

I ragazzi dei Quadrifogli di Vigevano con al centro il Gabibbo.

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Una realtà importante: lo sport a scuola Pool Vigevano Magazine

Non ho ancora provato la gioia del-la paternità, ma mi domando come si comporti oggi un genitore nel momento in cui si trovi a sceglie-re insieme ai propri figli un’attività sportiva. Le possibilità aumentano a dismisura, oggigiorno.Poco tempo fa ci bastava la convin-zione dell’ovvia ma non trascurabi-le suddivisione tra sport individuale e sport di squadra, oggi ci vediamo costretti ad aggiungere una terza ca-tegoria, in evoluzione quotidiana e destinata al primato: lo sport da lcd.Conoscere i propri figli, ascoltarli,

lasciarli liberi di esprimersi, molto spesso porta ad una scelta dello sport semplice, senza cambi di direzione. Talvolta qualche esperienza diversa, la curiosità e la voglia di cambiare porta un giovane a nuotare, poi tirare a canestro, poi eseguire un Kata, e poi chissà cos’altro ancora. Un ge-nitore, partecipando o meno alla vita del figlio, lascia che si sporchi, che fatichi. Vuole vederlo fiorire con e nello sport, da leader della squadra di calcio, o da animale da competi

zione solitario come un mezzofon-dista.Ma se tutto ciò non dovesse più es-sere sufficiente, oggi, per un genito-re? In fondo di fronte allo schermo piatto di una televisione, specie se di molti pollici, un bambino o una bambina possono trovare tutto l’ago-nismo che cercano: il tutto dentro le mura di casa, al sicuro.Possono lanciare frecce, colpire brandendo una spada, giocare a ten-nis, a pallavolo. Non possono ancora correre, ma c’è tempo, grazie a ma-dre tecnologia.

Sudano di meno, evitando raffreddo-ri. Non si sporcano. Non devono es-sere accompagnati. Passano da una partita a golf alla minestra calda nel tempo di un pulsante. E’ un bene enorme che i famigerati videogiochi, colpevoli ormai di più di una generazione obesa e antispor-tiva, sociopatica e schizofrenica, as-secondino le necessità di movimento del nostro corpo. Ma non che ne di-ventino l’alternativa.Io ero perfettamente in armonia con

lo sport che scelsi, dopo una pessima figura in una squadra di calcio ed un amore platonico per la solitudine di una piscina.Introverso, silenzioso a meno che non interpellato, nello sport, per me individuale, trovavo insieme linfa e sfogo di tutto ciò che ero. Uno dei miei migliori amici, di un carisma e una forza che ricordo avere già da bambino, passò anni da capitano della squadra in cui militava. La do-menica pomeriggio camminavamo e parlavamo, condividendo la mag-gior parte di noi stessi e del piace-

re che ci veniva dal faticare fino al traguardo o nel servire il passaggio decisivo per la vittoria.E i nostri genitori? Felici di vederci partecipare, sudare e lottare. Delle trasferte, delle pozzanghere fangose che ti “lavano” da testa a piedi. Si stava meglio quando si stava peg-gio, dirà’ qualcuno con sarcasmo retorico. Direi semplicemente che si stava meglio quando si stava fuori. E non di fronte allo schermo piatto, anche se di molti e molti pollici.

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Sport individuale di squadra o da lcd?

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Marzo 2011, Anno 1 - Numero 1Redazione e direzione : Edoardo Mornacchi Fabrizio Baraldo Francesco Perboni Luca Paulato Matteo Mangiarotti Simone SattaInfo: [email protected]

[email protected]://www.poolvigevanosport.it

Tel. 0381 77906V.le Monte Grappa, 24 Vigevano

Un pò di storia: Pietro Buscaglia Pool Vigevano Magazine15

Parigi, palezzetto di Bercy, Campionati europie indoor 2011 di atletica leggera, ultima giornata, domenica, la più cor-ta. Inizio gare ore 15:20 conclu-sione ore 18:00 circa, ma non per questo meno entusiasman-te, essendo ricca di finali anzi in tutta la giornata sul programma sono presenti solo loro.Per la nazionale italiana si rive-la un pomeriggio strepitoso, ini-ziando con il salto in alto fem-minile, Antonietta Di Martino parte da favorita e come da pro-nostico dopo una lunga serie di salti perfetti si aggiudica il pri-mo posto superando l’asticella all’altezza di 199 cm, dopo che le le altre due concorrenti sono bloccate alla misura di 196 cm. Antonietta prova ad osare i 201 cm che gli riescono al secondo tentativo, ma non le basta vuo-le volare alto sempre più in alto e fa alzare l’asticella a 203 cm,

ma a suo malgrado le sue ali non sono abbastanza forti e si deve accontentare dell’ottima misura precendete, questo è un buonissimo risultato perchè è il suo primo oro a livello interna-zionale.

Antonietta Di Martino Parigi 2011

La giornata non finisce qua, dopo pochi minuti un’altra ri-velazione sempre italiana arriva dal saltro triplo maschile dove Fabrizio Donato con la misura di 17,73 m si aggiudica la me-

daglia d’argento, ma non solo questa misura risulta essere record italiano, è anche terza misura nel 2011 e dodicesima misura al mondo al coperto di sempre.Ottima giornata pure per le ra-gazze della staffetta 4x400 m che, anche arrivando quarte, migliorano il record italiano con il risultato di 3’33”70 mi-gliorando il precedente che ri-maneva intoccato da anni.Un’evento particolare che la-scia quasi senza parole gli esperti del settore è la finale dei 60m maschile, dove il bianco piu veloce di sempre, Christo-phe Lemaitre (6.58), è battu-to da Obikwelu (6.53) vecchia gloria dell’atletica portoghese e Chambers (6.54) mai dato come favorito. Piccola delusione arri-va dal quarto posto di Emanuele di Gregorio lasciato ai piedi del podio per solo un centesimo.

Di Martino sul tetto d’Europaa 201 cm

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Un pò di storia: Pietro Buscaglia Pool Vigevano Magazine

Un primo capitolo di storia del calcio Ducale, che nel bene o nel male ha sempre dato e darà grandi emozioni ai sui tifosi.

Non possiamo quindi dimenticare chi ha saputo rendere grande la nostra città e i colori della nostra squadra.Parleremo oggi di Piero Buscaglia, l’unico ragazzo partorito dalla rosa Bianco-Celeste ad aver indossato la maglia Azzurra della nazionale a cui dedichiamo una pagina in occasione del centenario della sua nascita.

Si rischia di essere accusati di dire il falso quando si sostiene che Piero Buscaglia è stato l’unico vigevanese ad indossare la maglia azzurra della Nazionale di calcio. Nulla da preoc-cuparsi. Sulla genia vigevanese è lo stesso Piero a togliere ogni ragione-vole dubbio. “Ho cominciato – com-mentò Piero in un’intervista - a tirare calci ad un pallone all’età di sette-otto anni sul sagrato della chiesa di San Carlo. I miei abitavano in Griona Alta (adesso via Cavallotti)”. Piero Buscaglia è vigevanese. Dubbi non ce ne sono. Diverso, invece, il problema della presenza di Buscaglia in Nazionale. Una sola. Durata 90’ e i due goal con i quali l’Italia ha battuto l’Ungheria nella Coppa Internazionale non sono stati segnati da Buscaglia. Ma tutto questo non cancella dal tabellino sta-tistico la casellina delle presenze in nazionale. Inquadrato il personaggio accendiamo i riflettori.

La carriera calcistica di Piero Busca-glia è cominciata, parlando di calcio professionistico, proprio dove inevi-

tabilmente, è finita: a Vige-vano, forma-zione nella quale Busca-glia ha gio-cato all’inizio nella stagione

1931-1932. Al termine della seconda giornata di ritorno del campionato di serie B per il ragazzo cresciuto con la maglia biancoceleste è arrivata la cartolina precetto: iniziale destina-zione Zara nei bersaglieri poi trasfor-mata con l’assegnazione alla Farne-sina di Roma dove arriva l’ingaggio per giocare nella Lazio.

E’ con questa maglia che Buscaglia esordisce in serie A: la data del bat-tesimo nella massima serie è il 9 ot-tobre 1932, la partita è Bari - Lazio e finisce 0 a 0. La presenza nella Lazio si sintetizza con 35 partite giocate in due stagioni con 5 goal.

Dalla Lazio a Torino, squadra che vede milita-re Buscaglia per quattro stagioni consecutive, da quella del 1934- 1935 a quella del 1937 - 1938: le presenze sono state 80 infiorate da 35 goal. Con il Torino Piero Bu-scaglia vince anche una Coppa Italia e si impa-dronisce di un record che oggi, a distanza di così tanto tempo, è an-cora lì da battere ovvero il record di numero di goal messi a segno da parte di un unico gioca-tore in una sola partita,

nel match di Coppa contro il Catania, finita 8 a 2 a favore del Torino dove Piero si prese la licenza di mettere a segno sei goal!.

L’altra quota significativa della car-riera di Buscaglia vede il nostro di-fendere i colori del Milan (società con la quale gioca dal 1937 al 1941). Savona, Abbiategrasso e Vigevano (cioè là da dove era partito) sono le ultime tappe prima di attaccare le scarpe al chiodo come calciatore e svolgere una dignitosa carriera di al-lenatore prima della pensione e della scomparsa che il 12 luglio 1997 ha lasciato un vuoto pressoché impossi-bile da colmare.

E con questo chiudiamo questa prima pagina dei ricordi. Un grande gioca-tore, un grande uomo, ma soprattutto un personaggio che ha potuto rendere grande la nostra città: Vigevano.

Un vigevanese in nazionale: Piero Buscaglia

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Associazione di Associazioni Sportive

Pool Vigevano Sport AttivitàAttività in collaborazione e convenzione con l’Amministrazione Comunale di Vigevano

Aderente al Progetto “Insieme sul Territorio” del Comitato Provinciale CONI.Elenco sintetico attività svolta:

Attività motoria nelle Scuole Materne

Gioco - Sport - attività motoria nelle Scuole Primarie cittadine

Sport a Scuola in collaborazione con scuole secondarie superiori di primo e secondo grado

Attività di integrazione sportiva motoria nell’ambito della disabilitàe integrazione all’interno delle nostre società sportive

Sezione Danza Pool Vigevano Sport

Gestione Impianti Sportivi

Organizzazione della Festa dello Sport Vigevanese l’ 11 dicembre 2010, 10° edizione

Sport Exibithion 2003 – 2004 – 2005 – 2006 – 2009

Collaborazione con il Liceo Linguistico ad indirizzo Sportivo

Collaborazione con la rassegna Vigevano E’…

Collaborazione e strutturazione sportiva del Progetto “ Crescere Insieme per Crescere Tutti” per i giovani dai 14 ai 30 anni

Creazione della La Fondazione dello Sport - Insieme … per lo Sport

Attuazione della Brochure illustrativa attività sportiva a Vigevano distribuita agli alunni/e delle Scuole Primarie e Medie Inferiori a cinquemila copie

Carta dei Servizi: opportunità ed agevolazioni a tutte le società ed ai propri tesserati facenti parte del Pool Vigevano Sport.

Operativa già dal 2000. Ben seimila giovani tesserati delle società sportive aderenti hanno ricevuto una tessera

con allegata Carta dei Servizi con ottime agevolazioni. Esistono anche servizi diretti per le società sportive.Dal 2005 nuovo partner importante per la Carta:

la Fondazione di Piacenza e VigevanoLa Carta, appena ultimata, ha validità per i prossimi tre anni da gennaio 2010 a gennaio 2013

Pool Vigevano MagazineIn fase di attuazione rivista on line accessibile dal sito

www.poolvigevanosport.it , che parla delle società sportive cittadine.