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g.perticone discalculia evolutiva 1 Lo sviluppo delle capacità di calcolo e di comprensione del numero La DISCALCULIA EVOLUTIVA Università degli Studi di Firenze Facoltà di Scienze della Formazione Corso di Didattica della Matematica G. Perticone dicembre 2012

Presentazione di PowerPoint - DiMaIweb.math.unifi.it/users/dolcetti/Perticone_discalculia_2012_13.pdfg.perticone discalculia evolutiva Cosa è la discalculia evolutiva - è un D.S.A

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g.perticone discalculia evolutiva1

Lo sviluppo delle capacità di calcolo e di comprensione del numeroLa DISCALCULIA EVOLUTIVA

Università degli Studi di FirenzeFacoltà di Scienze della Formazione

Corso di Didattica della Matematica

G. Perticone dicembre 2012

g.perticone discalculia evolutiva

indagine nella scuola italiana di base :

3000 insegnanti di matematica riferiscono che :

• 5 bambini per classe presentano difficoltà nel calcolo

• 5 - 7 bambini per classe presentano difficoltà di soluzione dei problemi

considerando ogni classe

formata da 25 alunni circa

si tratta di oltre il 20% !!!!!!

della popolazione scolastica

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quale spiegazione?!

- difficoltà nel calcolo ?

- disturbo specifico del calcolo ?

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difficoltà

I bambini che hanno difficoltà possono: - attraversare fasi transitorie, - presentare ritardi nelle acquisizioni di

competenze, - risentire della inefficacia dei metodi di

insegnamento- migliorare sensibilmente con trattamenti

mirati

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disturbo

I bambini che hanno disturbo presentano:- intelligenza generale nella norma- assenza di deficit neurologici e sensoriali- frequenza scolastica e istruzione adeguata

i trattamenti mirati producono miglioramenti

con maggiore difficoltà

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Cosa è la discalculia evolutiva - è un D.S.A. che impedisce a soggetti normodotati di raggiungere adeguati livelli di rapidità e di correttezza in operazioni di - calcolo ( a mente, anche molto semplice, algoritmo delle operazioni in colonna, immagazzinamento di fatti aritmetici)- processamento numerico (enumerazione avanti ed indietro, lettura e scrittura di numeri, giudizi di grandezza tra numeri).

g.perticone discalculia evolutiva

Cosa è la discalculia evolutiva

Un DSA che - Ostacola quelle operazioni che dopo un periodo di esercizio tutti i bambini svolgono automaticamente.- E' congenita, ha elevate cause di origine eredofamiliare.- Ha elevati livelli di comorbidità con la dislessia evolutiva

caratteristiche della Discalculia evolutiva (C. Temple 1991)

Dislessia per le cifre: incompetenza lessicale sia in comprensione che in

produzioneDiscalculia procedurale: difficoltà

nell'acquisizione di procedure e algoritmi di calcolo

Discalculia per i fatti aritmetici: difficoltà nell'immagazzinamento di fatti numerici

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Profili di discalculia2 tipi (Lucangeli 2012)

1) DISCALCULIA PROFONDA (rara)cecità per i numeri, capacità di conteggio

deficitaria2) DISCALCULIA PROCEDURALE

(diffusa)problemi a livello di algoritmi,

lettura/scrittura di numeri, recupero fatti aritmetici, incolonnamento, sintassi

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Sottotipi(Consensus conferenze AIRIPA 2012)

1 - Deficit a carico del senso del numero o della rappresentazione della quantità

2 - Deficit a carico della formazione e del recupero di fatti numerici e aritmetici

3 - Deficit a carico delle procedure di calcolo4 - Misto

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la fase di individuazione

1)- Interventi di identificazione precoce2)- Attività di recupero didattico mirato3)- Rilevazione persistenti difficoltà4)- Segnalazione alla famiglia5)- Richiesta di valutazione specialistica

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SEGNALI IMPORTANTI A SCUOLA - (sc.inf. - sc. prim. )

- Disinteresse inconsueto per i numeri

- Riconoscimento numeri con sostegno sequenza (anche <,>)

- Enumerazione all’indietro carente

- Scrittura / lettura dei numeri ad una cifra

- Immagazzinamento dei fatti aritmetici (somme di numeri in coppia, e più tardi tabelline)

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TRAGUARDI IMPORTANTI

Nel corso dell’ ultimo anno della scuola dell’infanzia i bambini in genere raggiungono a) l’enumerazione fino a dieci b) il conteggio fino a cinque, c) il principio di cardinalità d) la capacità di comparazione di piccole quantità.

Alla fine della prima elementare è opportuno individuare i bambini che non hanno raggiunto una o più delle seguenti abilità:a) il riconoscimento di piccole quantità,b) la lettura e la scrittura dei numeri entro il dieci,c) il calcolo orale entro la decina anche con supporto concreto.

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Quando viene fatta diagnosi di discalculia

evolutiva????

Dalla fine della III° elementare

ma la segnalazione PRIMA POSSIBILE...

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Legge 8 ottobre 2010, n. 170, Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico;

art1 c5: Ai fini della presente legge, si intende per discalculia un disturbo specifico che si manifesta con una difficolta` negli automatismi del calcolo e dell’elaborazione dei numeri

art3 c1: 1. La diagnosi dei DSA e` effettuata nell’ambito dei trattamenti specialistici gia` assicurati dal Servizio sanitario nazionale a legislazione vigente ed e` comunicata dalla famiglia

alla scuola di appartenenza dello studente.

Normativa italiana sui DSA

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DM 12/7/2011Articolo 2 - Individuazione di alunni e studenti con DSAc1 ... le istituzioni scolastiche provvedono a segnalare allefamiglie le eventuali evidenze, riscontrate nelle prestazioni

quotidiane in classe e persistenti nonostante l’applicazione di adeguate attività di recupero didattico mirato, di un possibile disturbo specifico di apprendimento, al fine di avviare il percorso per la diagnosi ai sensi dell’art. 3 della Legge 170/2010.

Normativa italiana sui DSA

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AREE DA INDAGARE

- Enumerazione avanti/indietro

- Calcolo a mente/fatti aritmetici

- Calcolo scritto: algoritmi, riporti, incolonnamenti

- Apprezzamenti di numerosità/subitizing

- Giudizi di grandezza tra numeri

- Transcodifica: lettura/scrittura dei nunmeri

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disturbo

I bambini che hanno disturbo producono risultati che interferiscono molto

pesantemente con il loro regolare apprendimento

- 2 d.s. dai valori medi

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disturboGeneralmente gli insegnanti segnalano i

bambini con difficoltà in matematica in III o in IV elementare

I bambini con difficoltà in lettura-scrittura vengono segnalati di solito

in I – II elementare

PERCHE'?

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La didattica della lingua italiana

In prima elementare l'intero alfabeto

e molte regole ortografiche

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La didattica della matematica

In prima i numeri fino a 20, l'addizione e la sottrazione

In seconda i numeri fino a 100, le prime moltiplicazioni

In terza i numeri più alti, le quattro operazioni

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IARLD - 2007(International Academy for Research in Learning Disabilities)

• 2,5 % della popolazione scolastica presenta difficoltà in matematica (in comorbidità con altri disturbi)

• Discalculia: 2 bambini su 1000

quindi …

19,8 % della popolazione scolastica = falsi positivi

_

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Perché tanti bambini in difficoltà?

per trovare una risposta

occorre capire COME

si apprendonoi numeri e il calcolo

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EVOLUZIONE DELL’

INTELLIGENZA NUMERICA

0-2 ANNI: CONOSCENZA NUMERICA PRE-VERBALE DI TIPO QUANTITATIVO

2-4 ANNI: SVILUPPO DELLE ABILITÀ DI CONTEGGIO

3-6 ANNI: SVILUPPO DELLE ABILITÀ DI LETTURA E SCRITTURA DEL NUMERO

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In sintesi • La cognizione di quantità (semantica del numero)

consente l’accesso ai meccanismi di conteggio e al sistema di transcodifica dei numeri in linguaggi (lessico) e in segni regolati da una grammatica interna (sintassi)

• La conoscenza numerica è dominio specifica

• I bambini di 5 anni sanno già riconoscere diversi aspetti implicati nel numero (i numeri si scrivono, si dicono, servono per….)

• La didattica della matematica deve tener conto di questi aspetti innati e cercare di potenziarli

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DIDATTICA: Quali Conoscenze di base dei NUMERI occorre potenziare?SCUOLA INFANZIA.

quantificazione numerica: RUOLO FONDAMENTALE DELLE DOMANDE GUIDA

(quale insieme è più grande? ... o dove ce n'è di più?

conteggio: ACCOMPAGNAMENTO METACOGNITIVO DELLE AZIONI DEL BAMBINO, conoscenza delle parole numero in ordine stabile, corrispondenza biunivoca, cardinalità, conteggio come semplice forma di calcolo (n+1)

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DIDATTICA: Quali Conoscenze di base dei NUMERI occorre potenziare?

SCUOLA PRIMARIACONTEGGIO: verifica delle acquisizioni precedenti (ordine stabile, corrispondenza biunivoca, cardinalità, astrazione, irrilevanza dell'ordine)

PROCESSI SEMANTICI: sviluppare il collegamento fra numero arabo e referente semantico

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DIDATTICA: Quali Conoscenze di base dei NUMERI occorre potenziare?

SCUOLA PRIMARIAIPROCESSI LESSICALI: abilità di attribure correttamente il nome dei numeri

PROCESSI SINTATTICI: comprensione del valore posizionale

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DIDATTICA: Quali Conoscenze di base dei NUMERI occorre potenziare?

SCUOLA PRIMARIAICALCOLO A MENTE: composizione, scomosizione, raggruppamento, arrotondamento alla decina, proprietà quattro operazioni, recupero fatti numerici

CALCOLO SCRITTO: riduzione, limitare ai calcoli complessi

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FONDAMENTALE PER L'INSEGNANTE

Per aiutare un alunno in difficoltà, occorre imparare a capirne gli ERRORI.

Gli errori non vanno “contati” ma “interpretati”

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• Effetto “confusione” tra il recupero di fatti aritmetici di addizione e quelli di moltiplicazione. Es: 3 + 3 = 9 (Ashcraft e Battaglia, 1978)

• Effetto “inferenza”: la semplice presentazione di due cifre può produrre un’attivazione automatica della somma. Es. 2 e 4 → 6 (Le Fevre, Bisanz, McKonjic, 1988)•

ERRORI NEL RECUPERO DI FATTI ARITMETICI

ERRORI NEL MANTENIMENTO E RECUPERO DI STRATEGIE• Non utilizzo delle procedure di conteggio facilitanti Es. 3 + 5 → partire a contare da 5 per aggiungere 3

• Confusione tra semplici regole di accesso rapido (Svenson e Broquist, 1975) Es. n x 0 = 0 e n + 0 = n

Sovraccarico del sistema di memoria eccessivo dispendio di energia

Incapacità di tenere a mente i risultati parziali (Hitch, 1978)

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ERRORI NELL’APPLICAZIONE DELLE PROCEDURE (Badian,1983; De Corte e Verschaffel, 1981; Brown e Burton, 1978)

difficoltà nel riconoscimento dei segni di operazione difficoltà nell’incolonnamento dei numeri difficoltà nel seguire la direzione procedurale

DIFFICOLTA’ VISUOSPAZIALI (Rourke e Strang, 1978)

• difficoltà nella scelta delle prime cose da fare per affrontare una delle quattro operazioni (incolonnamento o meno, posizione dei numeri, …)

• difficoltà nella condotta da seguire per la specifica operazione e nel suo mantenimento fino alla risoluzione Es. 75 – 6 = 71 → dimenticata regola direzione

• difficoltà nell’applicazione delle regole di prestito e riporto Es. 75 – unità 5 – 8 = 0 58 = decine 7 – 5 = 2 20• difficoltà nel passaggio ad una nuova operazione → perseverazione nel ragionamento precedente

• difficoltà nella progettazione e nella verifica → spesso il bambino svolge immediatamente l’operazione senza soffermarsi ad individuare difficoltà e strategie da usare

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Scrivi centotrè: “1003”

Scrivi milletrecentosei: “1000306”

Scrivi centoventiquattro: “100204”

Scrivi centosette: “1007”

ESEMPI DI ERRORI INTELLIGENTI

  34 x 27 x 27 x 322 - 2 = 15 = 3 = 36 = 36 55 621 314

112 - 18 = 106

46 + 327 + 7 = 43 = 322 389

2377 - 107 = 2200

225 : 5 = 50 1206 : 4 = 3122 006 2                         2

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PROGRAMMA DI ABILITAZIONE

(Tressoldi P.)

approccio compensativo (strumenti e strategie per “aggirare” la

componente deficitaria) approccio abilitativo (esercitazioni per migliorare la

componente deficitaria), quindi un approccio integrato.

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PROGRAMMA DI ABILITAZIONE

(Tressoldi P.)

COMPONENTI METACOGNITIVE - istruzioni esplicite e modellamento su

come, perché e quando utilizzare le varie strategie

- istruzioni e modellamento per migliorare l’autovalutazione, l’efficacia e la motivazione

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PROGRAMMA DI ABILITAZIONE

(Tressoldi P.)

COMPONENTI COGNITIVE - esercitazioni brevi e ripetute molto

spesso (favorire gli automatismi)

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Lo sviluppo dell' Intelligenza NumericaBIBLIOGRAFIA

Biancardi A., et al., (2003), La discalculia evolutiva, F.Angeli ed. Milano

Biancardi A., Galvan N., (2007), Una didattica per la discalculia, A.I.D., Libriliberi, Firenze

Girelli L ,(2006)., Noi e i numeri, Il Mulino, Bologna

Lucangeli D., Iannitti A., Vettore M., (2007), Lo sviluppo dell'intelligenza numerica, Carocci, Roma

Lucangeli D., Poli S., Molin A., (2003), L'intelligenza numerica, Erickson, Trento- 4 voll.

Lucangeli D., (2012) La discalculia e le difficoltà in aritmetica, Giuntiscuola, Firenze

Molin A., Poli S., Lucangeli D., (2007), BIN 4-6, Batteria per la valutazione dell'intelligenza numerica in bambini dai 4 ai 6 anni, Erickson, Trento

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Lo sviluppo dell' Intelligenza NumericaBIBLIOGRAFIA

RIVISTE

Erickson, Difficoltà in matematica (supplemento semestrale a Difficoltà di apprendimento)

Giunti, La Vita Scolastica

://www.iprase.tn.it/prodotti/software_didattico/giochi/presenta.html

SITOGRAFIA