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1,20 – Arretrati: 2,00 Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009 www.ilfattoquotidiano.it Mercoledì 4 aprile 2012 – Anno 4 – n° 80 Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 Sponsor ufficiale iseria e splendore della carne M Caravaggio Courbet Giacometti Bacon... 12 febbraio - 17 giugno 2012 Testori e la grande pittura europea Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura EKVVC) FGNNC ECRKVCNG ECPFKFCVC GWTQRGC EWNVWTC R avenna Museo d’Arte della città via di Roma 13 - Ravenna www.museocitta.ra.it tel. 0544 482477 Sponsor ufficiale iseria e splendore della carne M Caravaggio Courbet Giacometti Bacon... 12 febbraio - 17 giugno 2012 Testori e la grande pittura europea Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura EKVVC) FGNNC ECRKVCNG ECPFKFCVC GWTQRGC EWNVWTC R avenna Museo d’Arte della città via di Roma 13 - Ravenna www.museocitta.ra.it tel. 0544 482477 Dalla Padania alla Tanzania di Gianni Barbacetto dc M uore oggi, se ancora qualcuno ci cre- deva, il mito della “diversità” della Lega Nord di Umberto Bossi. Le in- chieste delle procure di Milano, Na- poli e Reggio Calabria rivelano una gestione truffaldina dei soldi pubblici che arrivano al partito dai versamenti del 4 per mille e dai cosiddetti rimborsi elettorali (in realtà sono il finanziamento pubblico con nome cambia- to per aggirare il risultato di un referendum popolare). Non ci sono soltanto gli strani “in- vestimenti”in Tanzania, a Cipro, in Norvegia. La gestione dei fondi pubblici arrivati alla Le- ga è, secondo le ipotesi d’accusa, irregolare già dal 2004. Con soldi impiegati per coprire “i costi della famiglia” – scrivono i magistrati – ovvero “per esigenze personali di familiari del leader della Lega Nord”. Nel variegato pa- norama dell’illegalità politica italiana, da oggi non c’è più so- lo il caso Lusi: c’è anche l’in- credibile gestione dei soldi del Carroccio da parte del tesorie- re Francesco Belsito. In più, il partito nordista non si è fatto mancare nep- pure le contiguità mafiose: Belsito è socio in un’immobiliare di un personaggio genovese considerato un uomo della ‘ndrangheta. Il partito che gridava “Roma ladrona” e si pro- poneva come l’alternativa pulita al sistema dei partiti “centralisti” in vent’anni è diven- tato indistinguibile dagli altri. In verità già nel 1993 incassò, come tutti gli altri, la sua quota della maxi-tangente Enimont. Allora il teso- riere era Alessandro Patelli e Bossi lo liquidò come il “pirla” che incautamente aveva in- filato 200 milioni di lire nelle casse del par- tito. Poi c’è stato l’innamoramento (assai in- teressato) per il banchiere della Popolare di Lodi Gianpiero Fiorani. E la disfatta della ban- chetta padana, la Credieuronord, che si è mangiata i risparmi di tanti militanti che cre- devano in Bossi. Adesso è l’ora di personaggi come Davide Bo- ni che, per costruire quello che i magistrati considerano un sistema illegale di finanzia- menti, si è affidato a un vecchio esperto del ramo, un faccendiere socialista reduce della Prima Repubblica. E come Belsito: Bossi non gli ha dato del “pirla”, ma lo ha fino a ieri stre- nuamente difeso, legando così pericolosa- mente la sua sorte a quella del suo tesoriere. A questo punto, a salvare l’anima al Carroc- cio non potrà essere neppure la fronda in- terna, tardiva e inefficace, di Roberto Maroni contro il “cerchio magico” del vecchio capo che un tempo gridava “Roma ladrona”. BOSSI & C: AUTO, VIAGGI, ALBERGHI A SPESE NOSTRE Magistrati e carabinieri perquisiscono la sede della Lega Nord. Indagato il tesoriere: i soldi dei “rimborsi elettorali” usati anche per pagare i conti della famiglia del Senatur Prima del vertice di maggioranza con Monti, Angeletti ne dice una giusta sull’art. 18: “La Fornero va licenziata per giusta causa” DECRETO FISCALE x Una norma su misura proroga gli incarichi Agenzia Entrate: Monti salva 767 dirigenti senza titolo I Carabinieri del Nucleo ecologico escono dalla sede leghista di via Bellerio dopo la perquisizione (FOTO EMBLEMA) Tecnici a loro insaputa di Marco Travaglio C erto che questi tecnici sono proprio dei fenomeni. Esordiscono col decreto “Salva-Italia” che, in soldoni, al netto dei soliti regali alle banche, si riduce a due cose: spostare l’età pensionabile fino a 66-67 anni (la più alta d’Europa) e inventare o aumentare una serie innumerevole di tasse, imposte e balzelli. Compresa l’Imu: ora si scopre che non si sa come e quanto pagare, ma intanto avanti con gli anticipi, poi qualcosa s’inventerà. C’è anche uno zuccherino per chi chiede equità: la mitica tassazione dell’1,5% sui capitali esodati, già costati agli evasori e ai malavitosi la bellezza del 5% di imposte (invece del 50). Poi si scopre che la norma è scritta coi piedi, per cui nessuno pagherà nulla. E c’è pure un contentino per chi invoca il taglio dei costi della politica: la soppressione (almeno a parole) delle province, che dovrebbe far risparmiare – direbbe la contessa Fornero in dolce stil novo – una paccata di miliardi. Poi si scopre che è tutto finto. Le province restano, ma non sono più i cittadini a eleggere direttamente i consiglieri provinciali: li nominano i consiglieri comunali, cioè la casta. Ma il baraccone resta in piedi, e se una parte delle competenze passa alle regioni, spendiamo anche di più perché i dipendenti regionali guadagnano il 30% più di quelli provinciali. Un affarone. Poi arrivano le mitiche liberalizzazioni per spezzare le reni alle lobby (i famigerati tassisti e farmacisti): pompe magne, rulli di tamburo, trombette a palla, perepereperepé. Guai se il Parlamento le affossa. Risultato: persino le licenze dei tassinari passano sotto l’egida dei sindaci, che non cambieranno un’acca. Intanto la Ragioneria dello Stato segnala un problemino da niente: per una serie di norme del decreto manca la copertura finanziaria. Ma che sarà mai, approvate lo stesso. Poi Report e il Fatto scoprono gli effetti devastanti del combinato disposto del Salva-Italia e del Milleproroghe: il primo manda la gente in pensione a 66-67 anni, il secondo salva dal limbo i lavoratori in mobilità, ma si dimentica di quelli incentivati all’esodo, che nessuno sa quanti siano. Chi dice 20 mila, chi 65 mila, chi 100 mila, finché arriva il dato dell’Inps: 350 mila. Senza lavoro né stipendio né pensione. Esodati e mazziati. Panico nel governo: ops, che sbadati, non ci avevamo pensato. Se non fossero tecnici, parrebbero dilettanti allo sbaraglio. Report domanda alla Fornero come pensa di risolvere il problema. E lei, con l’aria di chi passa di lì per caso: “Daremo un sussidio”. Non hanno pane, mangino brioches. Minuscolo dettaglio: per 350 mila sussidi ci vogliono miliardi, che nessuno sa dove trovare. Il che, fra l’altro, dimostra che pure il Salva-Italia è stato fatto e approvato senza copertura finanziaria. Roba che neanche ai tempi di Pomicino, di cui pure Monti fu un valido collaboratore. Bei tempi quando i presidenti della Repubblica respingevano le leggi e i decreti non coperti, in base all’articolo 81 della Costituzione: “Ogni altra legge che importi nuove o maggiori spese deve indicare i mezzi per farvi fronte”. Napolitano, come sempre, firma tutto. E sull’art. 18 dice che “la riforma aiuta la crescita”, ma “devo ancora approfondire il tema”. Intanto che approfondisce, l’idea che chi scrive una legge e chi la vota debba preoccuparsi delle conseguenze di quel che fa non è proprio contemplata, nell’era dei tecnici. Il sottosegretario Polillo, che non è un tecnico ma un vecchio politico e un po’ della gente si preoccupa, propone di disdettare gli accordi tra imprese ed esodati, rimandandoli a lavorare, e promette che il governo non li lascerà in mezzo a una strada. Ma la Fornero, sempre con l’aria da pic-nic, lo fulmina: “Se il sottosegretario ha una ricetta, se ne faccia carico personalmente”. L’idea che una ricetta dovrebbe avercela lei che ha creato il guaio con la cosiddetta “riforma delle pensioni”, non la sfiora neppure. Ora magari lancerà un concorso a premi per creativi, da abbinare alla Lotteria Italia o al Gratta e Vinci: “Trova tu la ricetta per salvare gli esodati”. Una sentenza del Tar aveva bloccato i rinnovi, ma le nuove regole del governo confermano le poltrone L’amministratore si dimette. Maroni: “Fare pulizia”. I pm di Napoli, Reggio e Milano ipotizzano i reati di riciclaggio, truffa, appropriazione indebita e rapporti con la ‘ndrangheta Lillo, Mascali, Reguitti e Vecchi pag. 2 - 3- 4 - 5 z n calcio sporco L’italico auto-gol di Masiello è la sintesi del Paese Beha pag. 18z U di Marco T. Giordana DUE BOMBE CHE DANNO FASTIDIO N on vorrei rispondere alle cri- tiche e nemmeno ai numero- si interventi apparsi all’uscita del mio Romanzo di una strage. Non tanto per rispetto della li- bertà d’opinione quanto perché il film non è più mio, ha smesso di appartenermi. pag. 14 z U di Franca Rame PRESIDENTE, BASTA CON LE PURGHE G entile prof. Monti, premier del nostro governo, gli italia- ni, quelli cosiddetti visibili al fi- sco, hanno accettato i sacrifici imposti dal Suo governo, ma ora avrebbero diritto a qualche sod- disfazione. Invece non ci arriva nulla di buono. pag. 18 z CATTIVERIE Berlusconi assicura: “Umberto è innocente”. Un’altra prova a carico. di Caterina Perniconi L’ evasione fiscale in Italia supera i 200 mi- liardi. Il governo considera la lotta agli evasori una delle battaglie strutturali per ri- sollevare il Paese. pag. 6 z U di Ferruccio Sansa BELSITO, CASSIERE DA DISCOTECA L’ ufficio di Genova è stato aperto per sfruttare l’operatività del gruppo riconducibile a Belsito per accaparrarsi commesse da Fincantieri e Grandi Navi Veloci”. Che diranno gli operai Fincantieri leg- gendo gli atti della Procura? pag. 2-3 z y(7HC0D7*KSTKKQ( +?!z!&!"!&

Prime Pagine Giornali

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4 Aprile 2012

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Page 1: Prime Pagine Giornali

€ 1,20 – Arretrati: € 2,00Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)

Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

w w w. i l f a t t o q u o t i d i a n o. i t

Mercoledì 4 aprile 2012 – Anno 4 – n° 80Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Romatel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230

Sponsor ufficiale

iseria e splendore della carne

MCaravaggio Courbet Giacometti Bacon...

12 febbraio - 17 giugno 2012

Testori e la grande pittura europea

Comune di RavennaAssessorato alla Cultura

EKVVC)

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Ravenna

Museo d’Arte della città

via di Roma 13 - Ravenna

www.museocitta.ra.it

tel. 0544 482477

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iseria e splendore della carne

MCaravaggio Courbet Giacometti Bacon...

12 febbraio - 17 giugno 2012

Testori e la grande pittura europea

Comune di RavennaAssessorato alla Cultura

EKVVC)

FGNNCECRKVCNG

ECPFKFCVCGWTQRGC

EWNVWTC

Ravenna

Museo d’Arte della città

via di Roma 13 - Ravenna

www.museocitta.ra.it

tel. 0544 482477

Dalla Padania alla Tanzania

di Gianni Barbacettodc

Muore oggi, se ancora qualcuno ci cre-

deva, il mito della “diver sità” della

Lega Nord di Umberto Bossi. Le in-

chieste delle procure di Milano, Na-

poli e Reggio Calabria rivelano una gestione

truffaldina dei soldi pubblici che arrivano al

partito dai versamenti del 4 per mille e dai

cosiddetti rimborsi elettorali (in realtà sono

il finanziamento pubblico con nome cambia-

to per aggirare il risultato di un referendum

popolare). Non ci sono soltanto gli strani “in-

ve s t i m e n t i ” in Tanzania, a Cipro, in Norvegia.

La gestione dei fondi pubblici arrivati alla Le-

ga è, secondo le ipotesi d’accusa, irregolare

già dal 2004. Con soldi impiegati per coprire

“i costi della famiglia” – scrivono i magistrati

– ovvero “per esigenze personali di familiari

del leader della Lega Nord”. Nel variegato pa-

norama dell’illegalità politica

italiana, da oggi non c’è più so-

lo il caso Lusi: c’è anche l’in-

credibile gestione dei soldi del

Carroccio da parte del tesorie-

re Francesco Belsito. In più, il

partito nordista non si è fatto mancare nep-

pure le contiguità mafiose: Belsito è socio in

un’immobiliare di un personaggio genovese

considerato un uomo della ‘n d ra n g h e t a .

Il partito che gridava “Roma ladrona”e si pro-

poneva come l’alternativa pulita al sistema

dei partiti “c e n t ra l i s t i ” in vent’anni è diven-

tato indistinguibile dagli altri. In verità già nel

1993 incassò, come tutti gli altri, la sua quota

della maxi-tangente Enimont. Allora il teso-

riere era Alessandro Patelli e Bossi lo liquidò

come il “pirla” che incautamente aveva in-

filato 200 milioni di lire nelle casse del par-

tito. Poi c’è stato l’innamoramento (assai in-

teressato) per il banchiere della Popolare di

Lodi Gianpiero Fiorani. E la disfatta della ban-

chetta padana, la Credieuronord, che si è

mangiata i risparmi di tanti militanti che cre-

devano in Bossi.

Adesso è l’ora di personaggi come Davide Bo-

ni che, per costruire quello che i magistrati

considerano un sistema illegale di finanzia-

menti, si è affidato a un vecchio esperto del

ramo, un faccendiere socialista reduce della

Prima Repubblica. E come Belsito: Bossi non

gli ha dato del “pirla”, ma lo ha fino a ieri stre-

nuamente difeso, legando così pericolosa-

mente la sua sorte a quella del suo tesoriere.

A questo punto, a salvare l’anima al Carroc-

cio non potrà essere neppure la fronda in-

terna, tardiva e inefficace, di Roberto Maroni

contro il “cerchio magico” del vecchio capo

che un tempo gridava “Roma ladrona”.

BOSSI & C: AUTO, VIAGGI, ALBERGHIA SPESE NOSTRE

Magistrati e carabinieri perquisiscono la sede della Lega

Nord. Indagato il tesoriere: i soldi dei “rimborsi elettorali”

usati anche per pagare i conti della famiglia del Senatur

Prima del verticedi maggioranza con Monti, Angeletti ne diceuna giusta sull’art. 18: “La Fornero va licenziataper giusta causa”

DECRETO FISCALE x Una norma su misura proroga gli incarichi

Agenzia Entrate: Monti salva767 dirigenti senza titolo

I Carabinieri del Nucleo ecologico escono dalla sede leghista di via Bellerio dopo la perquisizione (FOTO EMBLEMA)

Tecnici a loro insaputa

di Marco Travaglio

Certo che questi tecnici sono proprio dei

fenomeni. Esordiscono col decreto

“S a l va - I t a l i a ” che, in soldoni, al netto dei soliti

regali alle banche, si riduce a due cose:

spostare l’età pensionabile fino a 66-67 anni (la più

alta d’Europa) e inventare o aumentare una serie

innumerevole di tasse, imposte e balzelli. Compresa

l’Imu: ora si scopre che non si sa come e quanto

pagare, ma intanto avanti con gli anticipi, poi

qualcosa s’inventerà. C’è anche uno zuccherino per

chi chiede equità: la mitica tassazione dell’1,5% sui

capitali esodati, già costati agli evasori e ai malavitosi

la bellezza del 5% di imposte (invece del 50). Poi si

scopre che la norma è scritta coi piedi, per cui

nessuno pagherà nulla. E c’è pure un contentino per

chi invoca il taglio dei costi della politica: la

soppressione (almeno a parole) delle province, che

dovrebbe far risparmiare – direbbe la contessa

Fornero in dolce stil novo – una paccata di miliardi.

Poi si scopre che è tutto finto. Le province restano,

ma non sono più i cittadini a eleggere direttamente i

consiglieri provinciali: li nominano i consiglieri

comunali, cioè la casta. Ma il baraccone resta in

piedi, e se una parte delle competenze passa alle

regioni, spendiamo anche di più perché i dipendenti

regionali guadagnano il 30% più di quelli provinciali.

Un affarone. Poi arrivano le mitiche liberalizzazioni

per spezzare le reni alle lobby (i famigerati tassisti e

farmacisti): pompe magne, rulli di tamburo,

trombette a palla, perepereperepé. Guai se il

Parlamento le affossa. Risultato: persino le licenze

dei tassinari passano sotto l’egida dei sindaci, che

non cambieranno un’acca. Intanto la Ragioneria

dello Stato segnala un problemino da niente: per una

serie di norme del decreto manca la copertura

finanziaria. Ma che sarà mai, approvate lo stesso. Poi

Repor t e il Fatto scoprono gli effetti devastanti del

combinato disposto del Salva-Italia e del

Milleproroghe: il primo manda la gente in pensione a

66-67 anni, il secondo salva dal limbo i lavoratori in

mobilità, ma si dimentica di quelli incentivati

all’esodo, che nessuno sa quanti siano. Chi dice 20

mila, chi 65 mila, chi 100 mila, finché arriva il dato

dell’Inps: 350 mila. Senza lavoro né stipendio né

pensione. Esodati e mazziati. Panico nel governo:

ops, che sbadati, non ci avevamo pensato. Se non

fossero tecnici, parrebbero dilettanti allo sbaraglio.

Repor t domanda alla Fornero come pensa di

risolvere il problema. E lei, con l’aria di chi passa di lì

per caso: “Daremo un sussidio”. Non hanno pane,

mangino brioches. Minuscolo dettaglio: per 350 mila

sussidi ci vogliono miliardi, che nessuno sa dove

trovare. Il che, fra l’altro, dimostra che pure il

Salva-Italia è stato fatto e approvato senza copertura

finanziaria. Roba che neanche ai tempi di Pomicino,

di cui pure Monti fu un valido collaboratore. Bei

tempi quando i presidenti della Repubblica

respingevano le leggi e i decreti non coperti, in base

all’articolo 81 della Costituzione: “Ogni altra legge

che importi nuove o maggiori spese deve indicare i

mezzi per farvi fronte”. Napolitano, come sempre,

firma tutto. E sull’art. 18 dice che “la riforma aiuta la

c re s c i t a ”, ma “devo ancora approfondire il tema”.

Intanto che approfondisce, l’idea che chi scrive una

legge e chi la vota debba preoccuparsi delle

conseguenze di quel che fa non è proprio

contemplata, nell’era dei tecnici. Il sottosegretario

Polillo, che non è un tecnico ma un vecchio politico

e un po’ della gente si preoccupa, propone di

disdettare gli accordi tra imprese ed esodati,

rimandandoli a lavorare, e promette che il governo

non li lascerà in mezzo a una strada. Ma la Fornero,

sempre con l’aria da pic-nic, lo fulmina: “Se il

sottosegretario ha una ricetta, se ne faccia carico

per sonalmente”. L’idea che una ricetta dovrebbe

avercela lei che ha creato il guaio con la cosiddetta

“riforma delle pensioni”, non la sfiora neppure. Ora

magari lancerà un concorso a premi per creativi, da

abbinare alla Lotteria Italia o al Gratta e Vinci: “Tr ova

tu la ricetta per salvare gli esodati”.

Una sentenza del Tar avevabloccato i rinnovi,ma le nuove regole del governoconfermano le poltrone

L’amministratore si dimette.Maroni: “Fare pulizia”. I pmdi Napoli, Reggio e Milanoipotizzano i reati di riciclaggio,truffa, appropriazione indebitae rapporti con la ‘ndrangheta

Lillo, Mascali,

Reguitti e Vecchi pag. 2 - 3- 4 - 5 z

ncalcio sporco

L’italico auto-goldi Masielloè la sintesi del Paese

Beha pag. 18z

Udi Marco T. Giordana

DUE BOMBE

CHE DANNO

FAS TIDIO

N on vorrei rispondere alle cri-

tiche e nemmeno ai numero-

si interventi apparsi all’uscita

del mio Romanzo di una strage.

Non tanto per rispetto della li-

bertà d’opinione quanto perché

il film non è più mio, ha smesso

di appartenermi. pag. 14 z

Udi Franca Rame

PRE SIDENTE,

BASTA CON

LE PURGHE

G entile prof. Monti, premier

del nostro governo, gli italia-

ni, quelli cosiddetti visibili al fi-

sco, hanno accettato i sacrifici

imposti dal Suo governo, ma ora

avrebbero diritto a qualche sod-

disfazione. Invece non ci arriva

nulla di buono. pag. 18 z

C AT T I V E R I E

Berlusconi assicura:“Umberto è innocente”.Un’altra prova a carico.

di Caterina Perniconi

L’ evasione fiscale in Italia supera i 200 mi-liardi. Il governo considera la lotta agli

evasori una delle battaglie strutturali per ri-sollevare il Paese. pag. 6 z

Udi Ferruccio Sansa

BELSITO, CASSIERE

DA DISCOTECA

L’ ufficio di Genova è stato aperto per sfruttare

l’operatività del gruppo riconducibile a Belsito

per accaparrarsi commesse da Fincantieri e Grandi

Navi Veloci”. Che diranno gli operai Fincantieri leg-

gendo gli atti della Procura? pag. 2 - 3 z

y(7HC0D7*KSTKKQ( +?!z!&!"!&

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Pagina Fisica: LASTAMPA - NAZIONALE - 1 - 04/04/12 - Pag. Logica: LASTAMPA/URC/01 - Autore: MARVIN - Ora di stampa: 04/04/12 00.00

All’esteroc’è la chiarasensazione

che l’Italiaoggipossa fareladifferenzanell’eurozona

IPaesiinvestitorie le loro

impresedevonoconsiderarciprevedibili e stabilinel tempo

InCinalaquestionedeidiritti

umaniè seriael’hosollevatacongli interlocutoridi Pechino

Pensochenella societàe inpolitica

i comportamentivirtuosid’orainpoinonsarannoabbandonati

Si dimette il tesoriere del partito indagato per truffa. Berlusconi: Umberto è innocente

“Soldi della Lega per i Bossi”I pm: usati dai figli e per la casa di Gemonio. Il senatùr: falso, denuncio

“Lavoro, serve un sì veloce”Monti a La Stampa: conti in sicurezza. Grande coalizione anche in futuro, se sarà utile

Riforma, più vicina un’intesasull’articolo 18 alla tedescaIl premier incontra i partiti, ipotesi di mediazioneLicenziamenti economici, deciderà ancora il giudice

Giovannini, Magri e Mastrobuoni ALLE PAGINE 4 E 5

Sarà perché a volte le cose si vedonomeglio stando lontano dal campo dibattaglia, oppure sarà per la circo-

stanza che il passo indietro fatto in autun-no non ha appannato un certo fiuto politi-co.

INTERVISTA CON IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO: IL BILANCIO DEL LUNGO VIAGGIO IN ASIA, LE RIFORME, I RAPPORTI CON LA MAGGIORANZA, GLI SCENARI POLITICI

Il 16 marzo una mano e un pennello ignoti,forse ben informati, di sicuro preveggenti,avevano sfregiato l’enorme scritta che sta

sullo sfondo del pratone di Pontida. Era basta-ta una lettera: da «Padroni in casa nostra» a«Ladroni in casa nostra».

Le taglianola pensione,si toglie la vita

Fabio Albanese A PAGINA 22

Barça showcon due rigoriMilan ko: 3-1

Ansaldo e Brusorio ALLE PAGINE 48 E 49

La Casta si è fermata a CuneoBuongiornoMASSIMO GRAMELLINI

Debutta all’operala “Cenerentola”di Verdone

Egle Santolini A PAGINA 45

÷ A Cuneo, dove tutti idealmente abbiamo fatto il milita-re, sono seicento i cittadini che aspirano a fare il consiglie-re comunale. Seicento su una popolazione di sessantamilaanime, poppanti compresi, significa un candidato ognicento cuneesi. Siamo al delegato di condominio. E micasoltanto a Cuneo. Ventisette liste a La Spezia, sedici candi-dati per la poltrona di sindaco ad Alessandria, ottocento-cinquanta aspiranti consiglieri a Catanzaro e milletrecen-to a Palermo. L’esperienza suggerirebbe il cinismo: ecco isoliti italiani, buoni a sputar fiele sulla Casta, in realtàsmaniosi di farne parte: il titolare di un pacchettino di cin-quanta voti potrà farlo pesare al momento delle alleanze,contrattando posti e prebende, alimentando spesa pubbli-ca e familismi assortiti.

Eppure mi voglio illudere che stavolta sia diverso. Chela liquefazione dei partiti della cosiddetta Seconda Repub-blica rappresenti un fatto compiuto e i rivoli della societàcivile abbiano ricominciato a scorrere nell’alveo secco del-la politica, riempiendolo di una quota inevitabile di lesto-fanti, mestatori e goliardi (in una comunità montana delCuneese c’è persino la lista bunga bunga), ma anche e so-prattutto di idealisti e di entusiasti. Certe liste naïf hannonomi palpitanti: Nuvole, Esuli in patria, Politica pulita. Be-ne comune, I cittadini prima di tutti. E’ un flusso scompo-sto, in qualche caso sgangherato, ma pieno di passione po-litica ed energia vitale: quella che i partiti non esprimonopiù. La democrazia del futuro è nascosta lì in mezzo. L’au-gurio è che non si faccia guastare dalle cattive compagnie.

DIARIO

L’Italia deve diventa-re un Paese «pre-vedibile». Per Ma-rio Monti, appenarientrato dal lun-

go viaggio asiatico, questa èla chiave della nostra ripresae del recupero di credibilità.Essere prevedibili non è soli-tamente considerato un com-plimento ma, per l’uomo cheha fatto della normalità unabandiera, proprio di questoabbiamo bisogno per attrar-re investimenti e capitali.

La scrivania di Monti a Pa-lazzo Chigi è coperta di dos-sier economici e da tutte leclassifiche esistenti sullacompetitività: la sua missio-ne è quella di cambiare la no-stra immagine nel mondo.Per questo ripartirà già que-sto fine settimana, non primaperò di aver portato al Quiri-nale il testo del disegno di leg-ge sul lavoro, che non potrà«discostarsi significativamen-te» da quello varato. Il pre-mier, che indossa una cravat-ta rossa, appare sereno e spe-ra di farcela in tempi brevi.

MARIO CALABRESI

INTERVISTAALLE PAGINE 2 E 3

THIERRY CHARLIER/CAMERA PRESS/CONTRASTO

LA STAMPA

Inventarsi un lavoro. Piùla disoccupazione giovani-le aumenta, più i ragazzi

se lo sentono dire. Ma comepossono fare? E come possia-mo aiutarli a inventare nuovilavori?

I GIOVANI SIANO

IMPRENDITORI

DI SE STESSIIRENE TINAGLI

DA ROMA LADRONAA PADANIA LADRONA

GIOVANNI CERRUTI

LA QUARESIMADELLA CLASSE POLITICA

FEDERICO GEREMICCA

CONTINUA A PAGINA 41 CONTINUA A PAGINA 41

CONTINUA A PAGINA 41

RETROSCENA

IUn’inchiesta nata da alcu-ni movimenti finanziari al-l’estero e sfociata negli investi-menti sospetti dei fondi eletto-rali della Lega travolge il Car-roccio e il suo leader. Emergedai decreti di perquisizioneche i soldi pubblici, distrattidal tesoriere Belsito dimesso-si ieri sera, sarebbero statiusati per ristrutturare la casadi Gemonio. Il senatùr: maiutilizzato quel denaro per lamia abitazione. DA PAG. 8 A PAG. 11

Il presidente del Consiglio Mario Monti

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MERCOLEDÌ 4 APRILE 2012 • ANNO 146 N. 94 • 1,20 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it

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Potenza, via della Chimica, 61 - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] - Direttore: Domenico Parrella - Poste Italiane Sped. in A. P. - D.L. 353/03 (conv. L. 46/04)art.1, c. 1 - DCB Potenza-Reg.Trib. di Pz N. 334 del 03/08/05 - Pubblicità e amministrazione: Agebas Srl - Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.594293 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] In Basilicata in tandem con Il Mattino

MERCOLEDÌ 4 APRILE 2012

Anno VII - N. 94 € 1,20

Troppi i punti oscuri, ma per gli inquirenti la donna avrebbe colpito Chiacchio più volte dopo una colluttazione

“L’ha accoltellato la macellaia”Svolta nel giallo di Lauria: fermata Francesca Cozzi, la titolare del negozio

La Punto bianca di Domenico Chiacchio che sabato seraha fatto irruzione nella macelleria Catalano.A PAGINA 3

La 19enne salvata dalla polizia durante la fuga in auto sulla Bradanica. Arrestato un 27enne

Melfi, sequestra la ex davanti al liceo

Entra allaPopolare diBari come un normale

cliente ma poisi lancia sullecasse, prende isoldi e scappa

A PAGINA 5

Rapina

N.G., il giovane arrestatoA PAGINA 5

Policoro, nacque con una paralisi:ginecologi condannati a risarcire

180mila euro, serviva il taglio cesareo

Il partorisale al1985

A PAG. 2

Via libera al piano ForestazioneFalotico e Navazio “salvagente”

per la maggioranza bulgaraDecisivi per ottenere il numero legale

Il Consiglio regionale A PAGINA 7

ForestazionePdl, Pagliuca torna a fare

l’equilibristaA PAGINA 8

Petrolio lucanoOggi l’incontrotra De Filippo e Scaroni (Eni)

A PAGINA 8

Sasso ha già il suo sindaco. Dopo Rosy Bindi pasticcio Idv-Pd a Grassano

La carica dei candidati. Tutte civicheAmministrative, pochi simboli di partito nelle liste dei 26 comuni al voto

DA PAGINA 9 A 19

TdR. Le ragazze del C5 entranonella storia e volano in semifinale

2^ DivisioneMelfi, la sfidaal Neapolis èuno spareggio

NELLO SPORT

Serie DMatera beffatoMarruocco è

già squalificatoNELLO SPORT

A sinistra larosa alcompletodelleragazze delC5 di misterCuviello.SPORT

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