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4 Aprile 2012
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€ 1,20 – Arretrati: € 2,00Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)
Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009
w w w. i l f a t t o q u o t i d i a n o. i t
Mercoledì 4 aprile 2012 – Anno 4 – n° 80Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Romatel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230
Sponsor ufficiale
iseria e splendore della carne
MCaravaggio Courbet Giacometti Bacon...
12 febbraio - 17 giugno 2012
Testori e la grande pittura europea
Comune di RavennaAssessorato alla Cultura
EKVVC)
FGNNCECRKVCNG
ECPFKFCVCGWTQRGC
EWNVWTC
Ravenna
Museo d’Arte della città
via di Roma 13 - Ravenna
www.museocitta.ra.it
tel. 0544 482477
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via di Roma 13 - Ravenna
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Dalla Padania alla Tanzania
di Gianni Barbacettodc
Muore oggi, se ancora qualcuno ci cre-
deva, il mito della “diver sità” della
Lega Nord di Umberto Bossi. Le in-
chieste delle procure di Milano, Na-
poli e Reggio Calabria rivelano una gestione
truffaldina dei soldi pubblici che arrivano al
partito dai versamenti del 4 per mille e dai
cosiddetti rimborsi elettorali (in realtà sono
il finanziamento pubblico con nome cambia-
to per aggirare il risultato di un referendum
popolare). Non ci sono soltanto gli strani “in-
ve s t i m e n t i ” in Tanzania, a Cipro, in Norvegia.
La gestione dei fondi pubblici arrivati alla Le-
ga è, secondo le ipotesi d’accusa, irregolare
già dal 2004. Con soldi impiegati per coprire
“i costi della famiglia” – scrivono i magistrati
– ovvero “per esigenze personali di familiari
del leader della Lega Nord”. Nel variegato pa-
norama dell’illegalità politica
italiana, da oggi non c’è più so-
lo il caso Lusi: c’è anche l’in-
credibile gestione dei soldi del
Carroccio da parte del tesorie-
re Francesco Belsito. In più, il
partito nordista non si è fatto mancare nep-
pure le contiguità mafiose: Belsito è socio in
un’immobiliare di un personaggio genovese
considerato un uomo della ‘n d ra n g h e t a .
Il partito che gridava “Roma ladrona”e si pro-
poneva come l’alternativa pulita al sistema
dei partiti “c e n t ra l i s t i ” in vent’anni è diven-
tato indistinguibile dagli altri. In verità già nel
1993 incassò, come tutti gli altri, la sua quota
della maxi-tangente Enimont. Allora il teso-
riere era Alessandro Patelli e Bossi lo liquidò
come il “pirla” che incautamente aveva in-
filato 200 milioni di lire nelle casse del par-
tito. Poi c’è stato l’innamoramento (assai in-
teressato) per il banchiere della Popolare di
Lodi Gianpiero Fiorani. E la disfatta della ban-
chetta padana, la Credieuronord, che si è
mangiata i risparmi di tanti militanti che cre-
devano in Bossi.
Adesso è l’ora di personaggi come Davide Bo-
ni che, per costruire quello che i magistrati
considerano un sistema illegale di finanzia-
menti, si è affidato a un vecchio esperto del
ramo, un faccendiere socialista reduce della
Prima Repubblica. E come Belsito: Bossi non
gli ha dato del “pirla”, ma lo ha fino a ieri stre-
nuamente difeso, legando così pericolosa-
mente la sua sorte a quella del suo tesoriere.
A questo punto, a salvare l’anima al Carroc-
cio non potrà essere neppure la fronda in-
terna, tardiva e inefficace, di Roberto Maroni
contro il “cerchio magico” del vecchio capo
che un tempo gridava “Roma ladrona”.
BOSSI & C: AUTO, VIAGGI, ALBERGHIA SPESE NOSTRE
Magistrati e carabinieri perquisiscono la sede della Lega
Nord. Indagato il tesoriere: i soldi dei “rimborsi elettorali”
usati anche per pagare i conti della famiglia del Senatur
Prima del verticedi maggioranza con Monti, Angeletti ne diceuna giusta sull’art. 18: “La Fornero va licenziataper giusta causa”
DECRETO FISCALE x Una norma su misura proroga gli incarichi
Agenzia Entrate: Monti salva767 dirigenti senza titolo
I Carabinieri del Nucleo ecologico escono dalla sede leghista di via Bellerio dopo la perquisizione (FOTO EMBLEMA)
Tecnici a loro insaputa
di Marco Travaglio
Certo che questi tecnici sono proprio dei
fenomeni. Esordiscono col decreto
“S a l va - I t a l i a ” che, in soldoni, al netto dei soliti
regali alle banche, si riduce a due cose:
spostare l’età pensionabile fino a 66-67 anni (la più
alta d’Europa) e inventare o aumentare una serie
innumerevole di tasse, imposte e balzelli. Compresa
l’Imu: ora si scopre che non si sa come e quanto
pagare, ma intanto avanti con gli anticipi, poi
qualcosa s’inventerà. C’è anche uno zuccherino per
chi chiede equità: la mitica tassazione dell’1,5% sui
capitali esodati, già costati agli evasori e ai malavitosi
la bellezza del 5% di imposte (invece del 50). Poi si
scopre che la norma è scritta coi piedi, per cui
nessuno pagherà nulla. E c’è pure un contentino per
chi invoca il taglio dei costi della politica: la
soppressione (almeno a parole) delle province, che
dovrebbe far risparmiare – direbbe la contessa
Fornero in dolce stil novo – una paccata di miliardi.
Poi si scopre che è tutto finto. Le province restano,
ma non sono più i cittadini a eleggere direttamente i
consiglieri provinciali: li nominano i consiglieri
comunali, cioè la casta. Ma il baraccone resta in
piedi, e se una parte delle competenze passa alle
regioni, spendiamo anche di più perché i dipendenti
regionali guadagnano il 30% più di quelli provinciali.
Un affarone. Poi arrivano le mitiche liberalizzazioni
per spezzare le reni alle lobby (i famigerati tassisti e
farmacisti): pompe magne, rulli di tamburo,
trombette a palla, perepereperepé. Guai se il
Parlamento le affossa. Risultato: persino le licenze
dei tassinari passano sotto l’egida dei sindaci, che
non cambieranno un’acca. Intanto la Ragioneria
dello Stato segnala un problemino da niente: per una
serie di norme del decreto manca la copertura
finanziaria. Ma che sarà mai, approvate lo stesso. Poi
Repor t e il Fatto scoprono gli effetti devastanti del
combinato disposto del Salva-Italia e del
Milleproroghe: il primo manda la gente in pensione a
66-67 anni, il secondo salva dal limbo i lavoratori in
mobilità, ma si dimentica di quelli incentivati
all’esodo, che nessuno sa quanti siano. Chi dice 20
mila, chi 65 mila, chi 100 mila, finché arriva il dato
dell’Inps: 350 mila. Senza lavoro né stipendio né
pensione. Esodati e mazziati. Panico nel governo:
ops, che sbadati, non ci avevamo pensato. Se non
fossero tecnici, parrebbero dilettanti allo sbaraglio.
Repor t domanda alla Fornero come pensa di
risolvere il problema. E lei, con l’aria di chi passa di lì
per caso: “Daremo un sussidio”. Non hanno pane,
mangino brioches. Minuscolo dettaglio: per 350 mila
sussidi ci vogliono miliardi, che nessuno sa dove
trovare. Il che, fra l’altro, dimostra che pure il
Salva-Italia è stato fatto e approvato senza copertura
finanziaria. Roba che neanche ai tempi di Pomicino,
di cui pure Monti fu un valido collaboratore. Bei
tempi quando i presidenti della Repubblica
respingevano le leggi e i decreti non coperti, in base
all’articolo 81 della Costituzione: “Ogni altra legge
che importi nuove o maggiori spese deve indicare i
mezzi per farvi fronte”. Napolitano, come sempre,
firma tutto. E sull’art. 18 dice che “la riforma aiuta la
c re s c i t a ”, ma “devo ancora approfondire il tema”.
Intanto che approfondisce, l’idea che chi scrive una
legge e chi la vota debba preoccuparsi delle
conseguenze di quel che fa non è proprio
contemplata, nell’era dei tecnici. Il sottosegretario
Polillo, che non è un tecnico ma un vecchio politico
e un po’ della gente si preoccupa, propone di
disdettare gli accordi tra imprese ed esodati,
rimandandoli a lavorare, e promette che il governo
non li lascerà in mezzo a una strada. Ma la Fornero,
sempre con l’aria da pic-nic, lo fulmina: “Se il
sottosegretario ha una ricetta, se ne faccia carico
per sonalmente”. L’idea che una ricetta dovrebbe
avercela lei che ha creato il guaio con la cosiddetta
“riforma delle pensioni”, non la sfiora neppure. Ora
magari lancerà un concorso a premi per creativi, da
abbinare alla Lotteria Italia o al Gratta e Vinci: “Tr ova
tu la ricetta per salvare gli esodati”.
Una sentenza del Tar avevabloccato i rinnovi,ma le nuove regole del governoconfermano le poltrone
L’amministratore si dimette.Maroni: “Fare pulizia”. I pmdi Napoli, Reggio e Milanoipotizzano i reati di riciclaggio,truffa, appropriazione indebitae rapporti con la ‘ndrangheta
Lillo, Mascali,
Reguitti e Vecchi pag. 2 - 3- 4 - 5 z
ncalcio sporco
L’italico auto-goldi Masielloè la sintesi del Paese
Beha pag. 18z
Udi Marco T. Giordana
DUE BOMBE
CHE DANNO
FAS TIDIO
N on vorrei rispondere alle cri-
tiche e nemmeno ai numero-
si interventi apparsi all’uscita
del mio Romanzo di una strage.
Non tanto per rispetto della li-
bertà d’opinione quanto perché
il film non è più mio, ha smesso
di appartenermi. pag. 14 z
Udi Franca Rame
PRE SIDENTE,
BASTA CON
LE PURGHE
G entile prof. Monti, premier
del nostro governo, gli italia-
ni, quelli cosiddetti visibili al fi-
sco, hanno accettato i sacrifici
imposti dal Suo governo, ma ora
avrebbero diritto a qualche sod-
disfazione. Invece non ci arriva
nulla di buono. pag. 18 z
C AT T I V E R I E
Berlusconi assicura:“Umberto è innocente”.Un’altra prova a carico.
di Caterina Perniconi
L’ evasione fiscale in Italia supera i 200 mi-liardi. Il governo considera la lotta agli
evasori una delle battaglie strutturali per ri-sollevare il Paese. pag. 6 z
Udi Ferruccio Sansa
BELSITO, CASSIERE
DA DISCOTECA
L’ ufficio di Genova è stato aperto per sfruttare
l’operatività del gruppo riconducibile a Belsito
per accaparrarsi commesse da Fincantieri e Grandi
Navi Veloci”. Che diranno gli operai Fincantieri leg-
gendo gli atti della Procura? pag. 2 - 3 z
y(7HC0D7*KSTKKQ( +?!z!&!"!&
Pagina Fisica: LASTAMPA - NAZIONALE - 1 - 04/04/12 - Pag. Logica: LASTAMPA/URC/01 - Autore: MARVIN - Ora di stampa: 04/04/12 00.00
All’esteroc’è la chiarasensazione
che l’Italiaoggipossa fareladifferenzanell’eurozona
IPaesiinvestitorie le loro
impresedevonoconsiderarciprevedibili e stabilinel tempo
InCinalaquestionedeidiritti
umaniè seriael’hosollevatacongli interlocutoridi Pechino
Pensochenella societàe inpolitica
i comportamentivirtuosid’orainpoinonsarannoabbandonati
Si dimette il tesoriere del partito indagato per truffa. Berlusconi: Umberto è innocente
“Soldi della Lega per i Bossi”I pm: usati dai figli e per la casa di Gemonio. Il senatùr: falso, denuncio
“Lavoro, serve un sì veloce”Monti a La Stampa: conti in sicurezza. Grande coalizione anche in futuro, se sarà utile
Riforma, più vicina un’intesasull’articolo 18 alla tedescaIl premier incontra i partiti, ipotesi di mediazioneLicenziamenti economici, deciderà ancora il giudice
Giovannini, Magri e Mastrobuoni ALLE PAGINE 4 E 5
Sarà perché a volte le cose si vedonomeglio stando lontano dal campo dibattaglia, oppure sarà per la circo-
stanza che il passo indietro fatto in autun-no non ha appannato un certo fiuto politi-co.
INTERVISTA CON IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO: IL BILANCIO DEL LUNGO VIAGGIO IN ASIA, LE RIFORME, I RAPPORTI CON LA MAGGIORANZA, GLI SCENARI POLITICI
Il 16 marzo una mano e un pennello ignoti,forse ben informati, di sicuro preveggenti,avevano sfregiato l’enorme scritta che sta
sullo sfondo del pratone di Pontida. Era basta-ta una lettera: da «Padroni in casa nostra» a«Ladroni in casa nostra».
Le taglianola pensione,si toglie la vita
Fabio Albanese A PAGINA 22
Barça showcon due rigoriMilan ko: 3-1
Ansaldo e Brusorio ALLE PAGINE 48 E 49
La Casta si è fermata a CuneoBuongiornoMASSIMO GRAMELLINI
Debutta all’operala “Cenerentola”di Verdone
Egle Santolini A PAGINA 45
÷ A Cuneo, dove tutti idealmente abbiamo fatto il milita-re, sono seicento i cittadini che aspirano a fare il consiglie-re comunale. Seicento su una popolazione di sessantamilaanime, poppanti compresi, significa un candidato ognicento cuneesi. Siamo al delegato di condominio. E micasoltanto a Cuneo. Ventisette liste a La Spezia, sedici candi-dati per la poltrona di sindaco ad Alessandria, ottocento-cinquanta aspiranti consiglieri a Catanzaro e milletrecen-to a Palermo. L’esperienza suggerirebbe il cinismo: ecco isoliti italiani, buoni a sputar fiele sulla Casta, in realtàsmaniosi di farne parte: il titolare di un pacchettino di cin-quanta voti potrà farlo pesare al momento delle alleanze,contrattando posti e prebende, alimentando spesa pubbli-ca e familismi assortiti.
Eppure mi voglio illudere che stavolta sia diverso. Chela liquefazione dei partiti della cosiddetta Seconda Repub-blica rappresenti un fatto compiuto e i rivoli della societàcivile abbiano ricominciato a scorrere nell’alveo secco del-la politica, riempiendolo di una quota inevitabile di lesto-fanti, mestatori e goliardi (in una comunità montana delCuneese c’è persino la lista bunga bunga), ma anche e so-prattutto di idealisti e di entusiasti. Certe liste naïf hannonomi palpitanti: Nuvole, Esuli in patria, Politica pulita. Be-ne comune, I cittadini prima di tutti. E’ un flusso scompo-sto, in qualche caso sgangherato, ma pieno di passione po-litica ed energia vitale: quella che i partiti non esprimonopiù. La democrazia del futuro è nascosta lì in mezzo. L’au-gurio è che non si faccia guastare dalle cattive compagnie.
DIARIO
L’Italia deve diventa-re un Paese «pre-vedibile». Per Ma-rio Monti, appenarientrato dal lun-
go viaggio asiatico, questa èla chiave della nostra ripresae del recupero di credibilità.Essere prevedibili non è soli-tamente considerato un com-plimento ma, per l’uomo cheha fatto della normalità unabandiera, proprio di questoabbiamo bisogno per attrar-re investimenti e capitali.
La scrivania di Monti a Pa-lazzo Chigi è coperta di dos-sier economici e da tutte leclassifiche esistenti sullacompetitività: la sua missio-ne è quella di cambiare la no-stra immagine nel mondo.Per questo ripartirà già que-sto fine settimana, non primaperò di aver portato al Quiri-nale il testo del disegno di leg-ge sul lavoro, che non potrà«discostarsi significativamen-te» da quello varato. Il pre-mier, che indossa una cravat-ta rossa, appare sereno e spe-ra di farcela in tempi brevi.
MARIO CALABRESI
INTERVISTAALLE PAGINE 2 E 3
THIERRY CHARLIER/CAMERA PRESS/CONTRASTO
LA STAMPA
Inventarsi un lavoro. Piùla disoccupazione giovani-le aumenta, più i ragazzi
se lo sentono dire. Ma comepossono fare? E come possia-mo aiutarli a inventare nuovilavori?
I GIOVANI SIANO
IMPRENDITORI
DI SE STESSIIRENE TINAGLI
DA ROMA LADRONAA PADANIA LADRONA
GIOVANNI CERRUTI
LA QUARESIMADELLA CLASSE POLITICA
FEDERICO GEREMICCA
CONTINUA A PAGINA 41 CONTINUA A PAGINA 41
CONTINUA A PAGINA 41
RETROSCENA
IUn’inchiesta nata da alcu-ni movimenti finanziari al-l’estero e sfociata negli investi-menti sospetti dei fondi eletto-rali della Lega travolge il Car-roccio e il suo leader. Emergedai decreti di perquisizioneche i soldi pubblici, distrattidal tesoriere Belsito dimesso-si ieri sera, sarebbero statiusati per ristrutturare la casadi Gemonio. Il senatùr: maiutilizzato quel denaro per lamia abitazione. DA PAG. 8 A PAG. 11
Il presidente del Consiglio Mario Monti
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La 19enne salvata dalla polizia durante la fuga in auto sulla Bradanica. Arrestato un 27enne
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N.G., il giovane arrestatoA PAGINA 5
Policoro, nacque con una paralisi:ginecologi condannati a risarcire
180mila euro, serviva il taglio cesareo
Il partorisale al1985
A PAG. 2
Via libera al piano ForestazioneFalotico e Navazio “salvagente”
per la maggioranza bulgaraDecisivi per ottenere il numero legale
Il Consiglio regionale A PAGINA 7
ForestazionePdl, Pagliuca torna a fare
l’equilibristaA PAGINA 8
Petrolio lucanoOggi l’incontrotra De Filippo e Scaroni (Eni)
A PAGINA 8
Sasso ha già il suo sindaco. Dopo Rosy Bindi pasticcio Idv-Pd a Grassano
La carica dei candidati. Tutte civicheAmministrative, pochi simboli di partito nelle liste dei 26 comuni al voto
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TdR. Le ragazze del C5 entranonella storia e volano in semifinale
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Serie DMatera beffatoMarruocco è
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A sinistra larosa alcompletodelleragazze delC5 di misterCuviello.SPORT