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Profilassi DirettaProfilassi Diretta
Dott. Luca Enrico RuscittiDott. Luca Enrico Ruscitti
PREVENZIONEPREVENZIONE
Scopo della prevenzione è impedire Scopo della prevenzione è impedire l’insorgenza e la progressione delle l’insorgenza e la progressione delle malattie. malattie.
La prevenzione delle malattie è un compito La prevenzione delle malattie è un compito precipuo della medicina di sanità pubblica precipuo della medicina di sanità pubblica e a questo scopo il medico di sanità e a questo scopo il medico di sanità pubblica utilizza tutte le risorse della pubblica utilizza tutte le risorse della medicina preventiva e della medicina medicina preventiva e della medicina clinica con il supporto di altre scienze quali: clinica con il supporto di altre scienze quali: l’ingegneria, l’architettura, l’urbanistica, l’ingegneria, l’architettura, l’urbanistica, l’agricoltura, la psicologia ecc.l’agricoltura, la psicologia ecc.
Tipi di prevenzioneTipi di prevenzione
PRIMARIAPRIMARIA SECONDARIASECONDARIA TERZIARIATERZIARIA
Prevenzione primariaPrevenzione primaria Obiettivo della prevenzione primaria è Obiettivo della prevenzione primaria è impedire impedire
l’insorgenza di nuovi casi di malattia nelle l’insorgenza di nuovi casi di malattia nelle persone sane persone sane e quindi determinare la diminuzione e quindi determinare la diminuzione del del tasso di incidenzatasso di incidenza della malattia contro cui è della malattia contro cui è rivolto.rivolto.
La diminuzione del tasso di incidenza può essere La diminuzione del tasso di incidenza può essere ridotto a zero rimuovendo la causa della malattia, nei ridotto a zero rimuovendo la causa della malattia, nei confronti di patologie infettive può esplicarsi confronti di patologie infettive può esplicarsi attraverso l’identificazione dei focolai infettivi (es: attraverso l’identificazione dei focolai infettivi (es: brucellosi con abbattimento degli animali infetti e brucellosi con abbattimento degli animali infetti e scomparsa del rischio per gli uomini dopo sei mesi scomparsa del rischio per gli uomini dopo sei mesi dall’abbattimento dell’ultimo capo infetto) nel caso di dall’abbattimento dell’ultimo capo infetto) nel caso di inquinanti ambientali come l’asbesto anche dopo la inquinanti ambientali come l’asbesto anche dopo la rimozione dal ciclo di produzione, gli operai esposti, rimozione dal ciclo di produzione, gli operai esposti, sono a rischio di sviluppo di mesotelioma pleurico sono a rischio di sviluppo di mesotelioma pleurico anche a distanza di anni dall’esposizione).anche a distanza di anni dall’esposizione).
Fattori di rischioFattori di rischio Genetici o ereditariGenetici o ereditari insiti nell’individuo e insiti nell’individuo e
pertanto non modificabili. L’pertanto non modificabili. L’eugeneticaeugenetica preconcezionale e le diagnosi prenatali preconcezionale e le diagnosi prenatali possono evidenziare i rischi e identificare possono evidenziare i rischi e identificare precocemente alcune di queste condizioni.precocemente alcune di queste condizioni.
AmbientaliAmbientali che riguardano i luoghi dove una che riguardano i luoghi dove una persona vive (inquinamenti aria, acqua e persona vive (inquinamenti aria, acqua e suolo), modificabili o con il cambiamento suolo), modificabili o con il cambiamento dell’ambiente di vita o con interventi di sanità dell’ambiente di vita o con interventi di sanità pubblica atti a rimuovere gli inquinanti pubblica atti a rimuovere gli inquinanti ambientali.ambientali.
IndividualiIndividuali che includono la dieta che includono la dieta iperlipidica e ipercalorica, il fumo di iperlipidica e ipercalorica, il fumo di sigaretta, l’uso di alcol, droghe e farmaci ecc. sigaretta, l’uso di alcol, droghe e farmaci ecc. In linea teorica sono fattori di rischio di facile In linea teorica sono fattori di rischio di facile rimozione se gli esposti si dimostrano disposti rimozione se gli esposti si dimostrano disposti a recepire il messaggio educativo. a recepire il messaggio educativo.
Esempi di interventi di Esempi di interventi di prevenzione primariaprevenzione primaria
Malattie infettiveMalattie infettive Malattie cronicheMalattie croniche Incidenti e Incidenti e infortuniinfortuni
Vaccinazioni Vaccinazioni Educazione Educazione alimentare alimentare
Limiti di velocità Limiti di velocità
Disinfezione Disinfezione Nome Nome antinquinamento antinquinamento
Cinture di sicurezzaCinture di sicurezza
Sterilizzazione Sterilizzazione Lotta alla droga Lotta alla droga Uso del casco Uso del casco
Notifica casi Notifica casi Campagne contro il Campagne contro il fumo fumo
Norme antincendioNorme antincendio
Controlli alimenti Controlli alimenti Limitazioni all’uso di Limitazioni all’uso di alcol alcol
Protezione dei Protezione dei lavoratori lavoratori
HACCP HACCP Barriere anti-rumore Barriere anti-rumore Impianti elettrici a Impianti elettrici a normanorma
Controlli acque Controlli acque potabili potabili
Divieto all’uso di Divieto all’uso di materiali pericolosi materiali pericolosi
Campagne di informazioneCampagne di informazione
La prevenzione primaria delle malattie La prevenzione primaria delle malattie si serve di un elemento caratterizzante, si serve di un elemento caratterizzante, costituito dalle campagne di costituito dalle campagne di informazione e di educazione sanitaria, informazione e di educazione sanitaria, ossia interventi atti a rendere ossia interventi atti a rendere consapevoli i soggetti dei possibili danni consapevoli i soggetti dei possibili danni dovuti alle esposizioni ai fattori di dovuti alle esposizioni ai fattori di rischio (rischio (informazioneinformazione) e a mutarne ) e a mutarne favorevolmente i comportamenti favorevolmente i comportamenti ((educazioneeducazione) )
Prevenzione secondariaPrevenzione secondaria La prevenzione secondaria è un atto di natura clinico-La prevenzione secondaria è un atto di natura clinico-
diagnostico e trova possibilità di utilizzo diagnostico e trova possibilità di utilizzo prevalentemente per le malattie cronico-degenerative.prevalentemente per le malattie cronico-degenerative.
Consiste nell’identificazione precoce delle malattie o di Consiste nell’identificazione precoce delle malattie o di condizioni a rischio (es. precancerosi, condizioni a rischio (es. precancerosi, ipercolesterolemia) seguita dall’immediato intervento ipercolesterolemia) seguita dall’immediato intervento terapeutico per interromperne o comunque rallentarne terapeutico per interromperne o comunque rallentarne il decorso.il decorso.
Non tutte le malattie sono suscettibili di prevenzione Non tutte le malattie sono suscettibili di prevenzione secondaria ma soltanto quelle per le quali la storia secondaria ma soltanto quelle per le quali la storia naturale della malattia sia ben conosciuta per poterne naturale della malattia sia ben conosciuta per poterne prevedere l’evoluzione; il prevedere l’evoluzione; il periodo di latenzaperiodo di latenza sia sia sufficientemente lungo, sia sufficientemente lungo, sia disponibile un testdisponibile un test in in grado di differenziare le persone apparentemente sane, grado di differenziare le persone apparentemente sane, ma già malate da quelle effettivamente sane.ma già malate da quelle effettivamente sane.
I più importanti interventi di prevenzione a livello della I più importanti interventi di prevenzione a livello della popolazione si attuano con le campagne di popolazione si attuano con le campagne di screeningscreening
SCREENINGSCREENING PuòPuò essere essere selettivoselettivo o o di massadi massa, nel primo , nel primo
caso la ricerca è operata fra individui caso la ricerca è operata fra individui apparentemente sani ma appartenenti ad una apparentemente sani ma appartenenti ad una categoria con rischio di ammalare categoria con rischio di ammalare particolarmente elevato. Lo screening di particolarmente elevato. Lo screening di massa riguarda invece l’intera popolazione massa riguarda invece l’intera popolazione esposta al rischio e va effettuato solo quando esposta al rischio e va effettuato solo quando l’incidenza della malattia che si vuole l’incidenza della malattia che si vuole prevenire è elevata oppure quando pur prevenire è elevata oppure quando pur trattandosi di una malattia rara la diagnosi trattandosi di una malattia rara la diagnosi tardiva implica un danno irreversibile mentre tardiva implica un danno irreversibile mentre la diagnosi precoce può essere fatta e la diagnosi precoce può essere fatta e consente un efficace trattamentoconsente un efficace trattamento..
ObiettiviObiettivi
Un intervento di prevenzione Un intervento di prevenzione secondaria ben condotto secondaria ben condotto determinerà una determinerà una riduzione della riduzione della mortalitàmortalità mentre non ha alcun mentre non ha alcun effetto di riduzione dell’incidenza. effetto di riduzione dell’incidenza. Infatti a differenza della prevenzione Infatti a differenza della prevenzione primaria non rimuove le cause di primaria non rimuove le cause di malattia e per conseguenza non malattia e per conseguenza non evita l’insorgenza di nuovi casi evita l’insorgenza di nuovi casi
Elenco di un gruppo di patologie suscettibili di Elenco di un gruppo di patologie suscettibili di screeningscreening
Displasia congenita Displasia congenita dell’ancadell’anca
Esame obiettivoEsame obiettivo
FenilchetonuriaFenilchetonuria Esame di laboratorio (Test di Guthrie)Esame di laboratorio (Test di Guthrie)
MucoviscidosiMucoviscidosi Esame di laboratorio (Test del sudore)Esame di laboratorio (Test del sudore)
GalattosemiaGalattosemia Amniocentesi ed esame di laboratorioAmniocentesi ed esame di laboratorio
AlbinismoAlbinismo Esame di laboratorioEsame di laboratorio
Ipotiroidismo congenitoIpotiroidismo congenito Esame di laboratorioEsame di laboratorio
Anemia ferrocarenzialeAnemia ferrocarenziale Esame di laboratorioEsame di laboratorio
CriptorchidismoCriptorchidismo Esame obiettivoEsame obiettivo
SorditàSordità AudiometriaAudiometria
Alterazioni oculariAlterazioni oculari Esame obiettivo e strumentaleEsame obiettivo e strumentale
GlaucomaGlaucoma Pressione ocularePressione oculare
Seminomi testicolariSeminomi testicolari PalpazionePalpazione
Elenco di un gruppo di patologie suscettibili di Elenco di un gruppo di patologie suscettibili di screeningscreening
Diabete mellitoDiabete mellito GlicemiaGlicemia
IpertensioneIpertensione Misurazione pressione arteriosaMisurazione pressione arteriosa
Tumore della cervice uterinaTumore della cervice uterina Pap-testPap-test
Tumore mammarioTumore mammario Palpazione, mammografia, termografiaPalpazione, mammografia, termografia
Tumore del colon-rettoTumore del colon-retto Ricerca di sangue occulto nelle feci, endoscopiaRicerca di sangue occulto nelle feci, endoscopia
Tumore dei bronchiTumore dei bronchi Esame dell’espettoratoEsame dell’espettorato
Tumore della prostataTumore della prostata Dosaggio PSADosaggio PSA
TalassemiaTalassemia Resistenze globulariResistenze globulari
Sindrome di DownSindrome di Down Amniocentesi/tritestAmniocentesi/tritest
Spina BifidaSpina Bifida AmniocentesiAmniocentesi
Malattie cardiovascolariMalattie cardiovascolari ECG ed esami di laboratorioECG ed esami di laboratorio
Infezione HIVInfezione HIV Test ElisaTest Elisa
Caratteristiche del test di Caratteristiche del test di screeningscreening
Il metodo da impiegare per le Il metodo da impiegare per le indagini deve essere per quanto si indagini deve essere per quanto si
può può sensibilesensibile e e specificospecifico, deve cioè , deve cioè rivelare il maggior numero possibile rivelare il maggior numero possibile di ammalati o predisposti e non deve di ammalati o predisposti e non deve dare un numero eccessivo di risposte dare un numero eccessivo di risposte
falsamente positive falsamente positive
Risultati test di Risultati test di screeningscreening
Malattia Malattia
Risultato Risultato dell’esamedell’esame SiSi
NoNo
PositivoPositivo (a) Sensibilità(a) Sensibilità(b) Tasso di (b) Tasso di
false false positivitàpositività
NegativoNegativo(c) Tasso di (c) Tasso di
false false negativitànegatività
(d) Specificità(d) Specificità
Esempio test di Esempio test di screeningscreening
Immaginate di utilizzare l’esame della Immaginate di utilizzare l’esame della copremia, per la ricerca di sangue occulto nelle copremia, per la ricerca di sangue occulto nelle feci, per diagnosticare il cancro colorettale.feci, per diagnosticare il cancro colorettale.
L’esame viene svolto in una determinata L’esame viene svolto in una determinata regione solo su individui con età >50 anni e regione solo su individui con età >50 anni e asintomaticiasintomatici
Sapendo che la prevalenza di questa malattia è Sapendo che la prevalenza di questa malattia è 0,3% in questa popolazione, che la sensibilità 0,3% in questa popolazione, che la sensibilità del test è del 50% e la specificità è del 97%, del test è del 50% e la specificità è del 97%, qual è la probabilità che una persona risultata qual è la probabilità che una persona risultata positiva al test abbia veramente il cancro positiva al test abbia veramente il cancro colorettale?colorettale?
Soluzione Soluzione (utilizzando frequenze (utilizzando frequenze
naturali)naturali)10.000 persone10.000 persone
30 con cancro colorettale30 con cancro colorettale 9.970 9.970 senza cancro senza cancro colorettale colorettale
15
positive
15
negative
300
positive
9.670
negative
SoluzioneSoluzione
Abbiamo quindi 15 malati positivi a Abbiamo quindi 15 malati positivi a fronte di un totale di positivi di 315 fronte di un totale di positivi di 315 persone, quindi la probabilità di un persone, quindi la probabilità di un soggetto risultato positivo al test di soggetto risultato positivo al test di essere effettivamente malato sarà:essere effettivamente malato sarà:
15/315=4,8%15/315=4,8%
Prevenzione terziariaPrevenzione terziaria La prevenzione terziaria si prefigge di impedire La prevenzione terziaria si prefigge di impedire
l’invalidità in persone già ammalate di malattie l’invalidità in persone già ammalate di malattie croniche e di favorire il recupero di persone croniche e di favorire il recupero di persone portatrici di handicap, pertanto essa si identifica portatrici di handicap, pertanto essa si identifica in larga misura con la riabilitazione.in larga misura con la riabilitazione.
Per l’attuazione di interventi di prevenzione Per l’attuazione di interventi di prevenzione terziaria è fondamentale la disponibilità di terziaria è fondamentale la disponibilità di risorse e di strutture adeguate. Diversi gruppi di risorse e di strutture adeguate. Diversi gruppi di ricerca hanno rivolto l’attenzione a questo ricerca hanno rivolto l’attenzione a questo settore cercando di proporre valide alternative settore cercando di proporre valide alternative come l’impulso allo sviluppo del day-hospital e come l’impulso allo sviluppo del day-hospital e del day-surgery, l’assistenza domiciliare la del day-surgery, l’assistenza domiciliare la creazione di case-albergo per anziani.creazione di case-albergo per anziani.
QUALE DIFESA?QUALE DIFESA?
Profilassi generale
Diretta
Indiretta
Specifica
Notifica/IsolamentoDisinfezione
Disinfestazione
Igiene AmbientalePromozione Salute
VacciniImmunoglobulineChemioprofilassi
PROFILASSI DIRETTAPROFILASSI DIRETTAsi occupa della individuazione e della si occupa della individuazione e della
neutralizzazione di sorgenti e di serbatoi neutralizzazione di sorgenti e di serbatoi di infezione attraverso:di infezione attraverso:
NotificaNotifica AccertamentoAccertamento IsolamentoIsolamento DisinfezioneDisinfezione DisinfestazioneDisinfestazione
NOTIFICA (o denuncia)NOTIFICA (o denuncia)
È l’atto obbligatorio con cui il medico È l’atto obbligatorio con cui il medico informa l’autorità sanitaria di casi di informa l’autorità sanitaria di casi di malattie infettive e parassitarie, a malattie infettive e parassitarie, a carattere diffusivo, di cui è venuto a carattere diffusivo, di cui è venuto a conoscenza.conoscenza.
Essa va effettuata, anche al solo Essa va effettuata, anche al solo sospetto, per le malattie elencate dal sospetto, per le malattie elencate dal TU delle leggi sanitarie (1934) TU delle leggi sanitarie (1934) aggiornato con successivi DMaggiornato con successivi DM
NOTIFICAZIONE OBBLIGATORIA NOTIFICAZIONE OBBLIGATORIA DELLE MALATTIE INFETTIVEDELLE MALATTIE INFETTIVE
Numerose malattie infettive sono Numerose malattie infettive sono soggette a notificazione obbligatoria.soggette a notificazione obbligatoria.
Le notificazioni raccolte dalle autorità Le notificazioni raccolte dalle autorità sanitarie locali (ASL) vengono sanitarie locali (ASL) vengono trasmesse all’Istituto Centrale di trasmesse all’Istituto Centrale di Statistica (ISTAT) che elabora i dati e li Statistica (ISTAT) che elabora i dati e li pubblica periodicamentepubblica periodicamente
D.M. 15 dicembre 1990D.M. 15 dicembre 1990malattie di Classe Imalattie di Classe I
Malattie per le quali si richiede Malattie per le quali si richiede segnalazione immediata o perché segnalazione immediata o perché soggette a R.S.I. o perché rivestono soggette a R.S.I. o perché rivestono particolare interesseparticolare interesse
ColeraColera Febbre giallaFebbre gialla Febbre ricorrente epidemicaFebbre ricorrente epidemica Febbri emorragiche viraliFebbri emorragiche virali PestePeste PoliomelitePoliomelite Tifo esantematicoTifo esantematico BotulismoBotulismo DifteriteDifterite Influenza con isolamento viraleInfluenza con isolamento virale RabbiaRabbia TetanoTetano TrichinosiTrichinosi
MEDICOMEDICO
aa
AUSLAUSL
a, ba, b
REGIONEREGIONE
a,ba,b a,b a,b
MINI SANMINI SAN ISSISS
bb b b
OMSOMS ISTATISTAT
a = caso sospettoa = caso sospetto
b = caso confermatob = caso confermato
D.M. 15 dicembre 1990D.M. 15 dicembre 1990malattie di classe IImalattie di classe II
BlenorragiaBlenorragia BrucellosiBrucellosi Diarree inf. Non da Diarree inf. Non da
salmonellasalmonella Epatite virale aEpatite virale a Epatite virale bEpatite virale b Epatite virale nAnBEpatite virale nAnB Epatite virale n.s.Epatite virale n.s. Febbre tifoideFebbre tifoide LegionellosiLegionellosi Leishmaniosi cutaneaLeishmaniosi cutanea Leishmaniosi visceraleLeishmaniosi viscerale LeptospirosiLeptospirosi Listeriosi Listeriosi
Meningite ed encefalite a. Meningite ed encefalite a. viralevirale
Meningite Meningite meningococcicameningococcica
MorbilloMorbillo ParotiteParotite PertossePertosse Rickettsiosi diversa da tifo Rickettsiosi diversa da tifo
esantematicoesantematico RosoliaRosolia Salmonellosi non tifoideSalmonellosi non tifoide ScarlattinaScarlattina SifilideSifilide TularemiaTularemia VaricellaVaricella
Malattie rilevanti perché ad elevata frequenza e/o passibili di interventi di controllo
MEDICO
AUSL
REGIONE
b, c b, c c
MINISAN ISTAT ISS
a = caso sospetto b = caso confermato c = riepiloghi mensili per provincia, classe d’età e sesso
D.M. 15 dicembre 1990D.M. 15 dicembre 1990Malattie di classe IIIMalattie di classe III
AIDSAIDS medicomedico RegioneRegione
MinisteroMinistero
LebbraLebbra MalariaMalaria TubercolosiTubercolosi Micobatteriosi non t.Micobatteriosi non t.
MedicoMedico
aa
AUSLAUSL
bb
RegioneRegione
b, c c cb, c c c
MINISAN ISTAT ISSMINISAN ISTAT ISS
a = caso sospetto
b = caso confermato
D.M. 15 dicembre 1990D.M. 15 dicembre 1990Malattie di classe IVMalattie di classe IV
MODALITA’ DI NOTIFICAMODALITA’ DI NOTIFICA
Deve essere osservato il seguente flusso Deve essere osservato il seguente flusso informativo:informativo:
Dal medico all’unità sanitaria locale entro Dal medico all’unità sanitaria locale entro ventiquattro oreventiquattro ore
Dall’Unità Sanitaria Locale alla Regione e Dall’Unità Sanitaria Locale alla Regione e da questa al Ministero, all’Istituto Superiore da questa al Ministero, all’Istituto Superiore di Sanità, all’ISTAT tramite modello 15.di Sanità, all’ISTAT tramite modello 15.
D.M. 15 dicembre 1990D.M. 15 dicembre 1990malattie di classe IVmalattie di classe IV
Malattie per le quali alla Malattie per le quali alla segnalazione del singolo segnalazione del singolo caso da parte del medico caso da parte del medico deve seguire la segnalazione deve seguire la segnalazione dell’AUSL solo quando si dell’AUSL solo quando si verificano focolai epidemiciverificano focolai epidemici
DermatofitosiDermatofitosi Malattie trasmesse da Malattie trasmesse da
alimentialimenti PediculosiPediculosi ScabbiaScabbia Altro – specificare (malattie Altro – specificare (malattie
di classe V insorte in forma di classe V insorte in forma di focolaio epidemico)di focolaio epidemico)
MEDICOMEDICO
aa
AUSLAUSL
bb
REGIONEREGIONE
b b b bb b
MINISAN ISTAT ISSMINISAN ISTAT ISS
a = singolo caso
b = focolaio epidemico
AccertamentoAccertamento È la diagnosi eziologica di una malattia È la diagnosi eziologica di una malattia
infettiva mediante l’individuazione del infettiva mediante l’individuazione del patogeno responsabile, al fine di effettuare patogeno responsabile, al fine di effettuare un trattamento terapeutico appropriato e un trattamento terapeutico appropriato e programmare misure profilattiche adeguate.programmare misure profilattiche adeguate.
L’accertamento di laboratorio può essere L’accertamento di laboratorio può essere effettuato mediante un approccio diretto in effettuato mediante un approccio diretto in cui viene isolato il microrganismo, o cui viene isolato il microrganismo, o mediante un approccio indiretto mediante mediante un approccio indiretto mediante indagini immunologiche che permettono di indagini immunologiche che permettono di evidenziare il movimento anticorpale.evidenziare il movimento anticorpale.
I prelievi biologici per l’isolamento del I prelievi biologici per l’isolamento del microrganismo vanno effettuati il prima microrganismo vanno effettuati il prima possibile e comunque sempre prima di possibile e comunque sempre prima di iniziare una qualunque terapia antibiotica iniziare una qualunque terapia antibiotica che renderebbe inutile l’indagine eziologia che renderebbe inutile l’indagine eziologia nel caso che il patogeno fosse un batterionel caso che il patogeno fosse un batterio
ACCERTAMENTO DIAGNOSTICOACCERTAMENTO DIAGNOSTICOin Sanità Pubblica viene effettuato perin Sanità Pubblica viene effettuato per
confermare la diagnosi che ha portato alla confermare la diagnosi che ha portato alla notifica;notifica;
mettere in evidenza soggetti portatori (ricerca mettere in evidenza soggetti portatori (ricerca selettiva in particolari categorie, es.: portatori di selettiva in particolari categorie, es.: portatori di Stafilococco tra gli alimentaristi);Stafilococco tra gli alimentaristi);
definire la durata di alcuni isolamenti;definire la durata di alcuni isolamenti;
inchiesta epidemiologica:inchiesta epidemiologica:accompagna la notifica di uno o più casi indice accompagna la notifica di uno o più casi indice per costruire, tramite indagini mirate, la catena per costruire, tramite indagini mirate, la catena delle infezioni e risalire alla fonte del contagiodelle infezioni e risalire alla fonte del contagio
NORME CONTUMACIALI NORME CONTUMACIALI (1/3)(1/3)sono gli strumenti operativi di cui sono gli strumenti operativi di cui
dispongono i servizi di Sanità Pubblica dispongono i servizi di Sanità Pubblica per limitare la diffusione di malattie per limitare la diffusione di malattie
infettiveinfettive ISOLAMENTO ISOLAMENTO separazione di un separazione di un
soggetto (in genere un malato soggetto (in genere un malato contagioso) da tutte le altre persone ad contagioso) da tutte le altre persone ad eccezione del personale sanitario di eccezione del personale sanitario di assistenza; la durata dell’isolamento è assistenza; la durata dell’isolamento è correlata alla cessata eliminazione di correlata alla cessata eliminazione di microrganismi patogenimicrorganismi patogeni
NORME CONTUMACIALI NORME CONTUMACIALI (2/3)(2/3)
CONTUMACIA CONTUMACIA obbligo a permanere obbligo a permanere in ospedale od a domicilio per il periodo in ospedale od a domicilio per il periodo prescritto ed osservando le disposizioni prescritto ed osservando le disposizioni dell’autorità sanitariadell’autorità sanitaria
SORVEGLIANZA SANITARIASORVEGLIANZA SANITARIA obbligo obbligo di sottoporsi al controllo dell’autorità di sottoporsi al controllo dell’autorità sanitaria per il tempo e secondo gli sanitaria per il tempo e secondo gli intervalli da questa stabiliti, la libertà di intervalli da questa stabiliti, la libertà di movimento non è limitatamovimento non è limitata
NORME CONTUMACIALI NORME CONTUMACIALI (3/3)(3/3)
CONTUMACIA E SORVEGLIANZA CONTUMACIA E SORVEGLIANZA SANITARIASANITARIA sono in genere sono in genere applicate a contatti od a applicate a contatti od a viaggiatori; la loro durata è viaggiatori; la loro durata è commisurata al massimo periodo commisurata al massimo periodo di incubazione della malattia sotto di incubazione della malattia sotto controllocontrollo
ISOLAMENTO ISOLAMENTO (1/6)(1/6)
isolamento strettoisolamento stretto isolamento da contattoisolamento da contatto isolamento respiratorioisolamento respiratorio isolamento tubercolareisolamento tubercolare isolamento entericoisolamento enterico precauzione per sangue e liquidi precauzione per sangue e liquidi
biologicibiologici precauzioni per drenaggio/secrezioniprecauzioni per drenaggio/secrezioni
L’isolamento stretto si applica per prevenire la trasmissione di infezioni altamente contagiose o virulente, che possono essere diffuse sia per via aerea che per contatto. Le indicazioni comprendono l’ospedalizzazione del paziente in una stanza singola, possibilmente con sistema di ventilazione a pressione negativa rispetto all’esterno, e l’uso di maschere, camici, guanti da parte di tutte le persone che entrano nella stanza.
L’isolamento da contatto si applica per patologie che si trasmettono principalmente per contatto stretto o diretto col paziente, o attraverso il contatto con oggetti utilizzati dal paziente. E’ indicata una stanza singola, anche se pazienti con la stessa patologia possono condividere la stessa stanza. Maschere, camici e guanti sono indicati per chiunque giunge a contatto diretto con il paziente ed in particolare con lesioni o materiale biologico
ISOLAMENTO (2/6)
L’isolamento respiratorio è indicato per prevenire la trasmissione di malattie infettive che si trasmettono per via aerea a breve distanza. In tali casi sono indicate stanze singole o occupate da malati con la stessa patologia che devono essere a porte chiuse con adeguata areazione.
E’ raccomandato l’uso della maschera per coloro che vengono a stretto contatto con il paziente, non è indicato l’uso di camici e guanti.
ISOLAMENTO (3/6)
L’isolamento tubercolare per pazienti con tubercolosi polmonare che hanno presentato positività all’esame batterioscopico dell’espettorato od in cui un Rx del torace indichi come molto probabile la presenza di tubercolosi attiva. Le raccomandazioni includono l’uso di una stanza singola con sistema di ventilazione a pressione negativa, e il mantenimento delle porte chiuse.
Le maschere vanno indossate in particolare se il paziente presenta tosse; i camici vanno utilizzati per procedure che comportano una estesa contaminazione, mentre non sono indicati i guanti.
ISOLAMENTO (4/6)
L’isolamento enterico per patologie a trasmissione oro-fecale. E’ indicata la stanza singola solo se il livello igienico del paziente è scarso. Non sono indicate le mascherine, mentre è raccomandato l’uso dei guanti in caso di contatto con materiale contaminato e l’utilizzo dei camici, se si prevede la contaminazione con feci.
Precauzioni per sangue e liquidi biologici si utilizzano per prevenire le infezioni trasmesse per contatto diretto o indiretto con sangue o altri liquidi biologici infetti. E’ indicata una stanza singola solo se il livello igienico del paziente è scarso. L’uso di maschere non è indicato, mentre si raccomanda l’uso dei camici in caso di possibile insudiciamento e l’uso dei guanti in caso di contatto con sangue o altri liquidi biologici.
ISOLAMENTO (5/6)
Precauzioni per drenaggi e secrezioni si utilizzano per prevenire le infezioni trasmesse per contatto diretto o
indiretto con materiale purulento o di drenaggio da un qualche sito corporeo infetto.
Non sono indicate né stanze singole né maschere, mentre l’uso dei camici da parte del personale di assistenza è indicato ogni volta in cui è prevedibile la contaminazione con materiale biologico del paziente e i guanti vanno indossati per toccare materiali contaminati.
ISOLAMENTO (6/6)
Malattie che richiedono isolamento stretto- Difterite faringea- Peste polmonare- Varicella- Febbre di Lassa o altre forme emorragiche- SARS
Malattie che richiedono isolamento respiratorio- Malattie esantematiche- Parotite- Pertosse- Meningiti- Tubercolosi polmonare attiva (isolamento
tubercolare)
Esempi di malattie infettive che richiedonoprovvedimenti di isolamento
Malattie che richiedono isolamento dal contatto- Lesioni cutanee stafilococciche- Pediculosi- Scabbia- Micosi- TigneMalattie che richiedono isolamento enterico- Amebiasi- Colera- Diarree di eziologia non nota- Campylobacter- Colite da Clostridium difficile- Giardia- Salmonellosi- Shigellosi- Vibrio parahaemoliticus- Yersinia e.- Epatite AMalattie che richiedono isolamento ematico- Aids- Epatite B ed Epatite C
STERILIZZAZIONE (O DISINFEZIONE ASSOLUTA)
Distruzione di ogni forma vivente, sia microrganismi patogeni che saprofiti, comprese le spore
STERILIZZANTEComposto chimico registrato dall’EPA (Environmental Protection Agency) come sterilizzante/disinfettante. E’ capace di distruggere tutte le forme microbiche viventi, inclusi i miceti e le spore batteriche.
SANIFICAZIONE
[lat. Sanus (sano) + lat. facere = fare, rendere]
Processo atto a rendere sano, cioè non nocivo
STERILIZZAZIONE CONMEZZI FISICI
RADIAZIONI ultraviolette (2.500 Å) ionizzanti (raggi γ)
CALORE incenerimento
aria calda (stufe a secco) vapore (autoclave)
STERILIZZAZIONE CONMEZZI CHIMICI
OSSIDO DI ETILENE (COSSIDO DI ETILENE (C22HH44O)O)
Viene utilizzato per sterilizzare quei Viene utilizzato per sterilizzare quei materiali che si alterano alle materiali che si alterano alle temperature raggiunte in autoclave o temperature raggiunte in autoclave o nelle stufe a secco.nelle stufe a secco.
Va usato con cautela perché questo gas Va usato con cautela perché questo gas esplica una notevole azione irritante esplica una notevole azione irritante sulle mucose e sulla pelle, mentre con sulle mucose e sulla pelle, mentre con l’aria forma miscele esplosivel’aria forma miscele esplosive
DISINFEZIONE
Distruzione mirata di microrganismi
patogeni e loro eventuali spore.
In Sanità Pubblica ha lo scopo di
distruggere i microrganismi patogeni
che vengono eliminati dal malato, per
impedire la loro persistenza e diffusione
nell’ambiente e l’arrivo fino ai soggetti
recettivi
DISINFEZIONE MECCANICA (o pulizia)
Rimozione dello sporco da oggetti e superfici contaminate ottenuta con acqua, azione meccanica e detergenti.
DISINFEZIONE CHIMICAUtilizzo dei composti chimici ad azione germicida:
- oggetti inanimati (disinfettanti)- cute e mucose (antisettici)
DISINFEZIONE CONCOMITANTE
Disinfezione che si pratica nell’ambiente occupato da uno o più soggetti affetti da malattia infettiva contagiosa.
DISINFEZIONE CONTINUA
Disinfezione effettuata in modo sistematico su tutti i materiali biologici del paziente e su tutti gli oggetti da questi utilizzati (trattamento che si attua al letto del malato)
DISINFEZIONE TERMINALE
Disinfezione che si pratica in un ambiente in cui abbia soggiornato un malato affetto da malattia infettiva contagiosa causata da un microrganismo patogeno particolarmente resistente agli agenti esterni, dopo il suo allontanamento.
DISINFEZIONE PERIODICADisinfezione che si pratica a intervalli regolari di tempo (es. ogni settimana, ogni mese). Trattamento dei locali dove si possono accumulare microrganismi patogeni: sale di attesa, locali pubblici, ospedali.Raggiunge con particolare attenzione tutte le parti dell’ambiente, fisse (pareti, pavimento, soffitto, infissi) e mobili (apparecchiature, arredi)
DISINFEZIONE OCCASIONALEIn occasione di particolari eventi (es. disinfezione di una scuola dopo un caso di malattia contagiosa)
MEZZI DI DISINFEZIONE
NATURALI luce essiccamento temperatura concorrenza vitale diluizione
ARTIFICIALI fisici chimici
DISINFETTANTI CHIMICI DISINFETTANTI CHIMICI (1/3)(1/3)
INORGANICIINORGANICI
ORGANICIORGANICI
DISINFETTANTI CHIMICI (2/3)
INORGANICI acidi
alcali
ossidanti diretti
alogeni
sali di metalli pesanti
DISINFETTANTI CHIMICI (3/3)
ORGANICI acidi peracidi organici alcoli aldeidi fenolo e derivati composti tensioattivi composti organici di metalli pesanti composti alogeni organici derivati guanidici essenze vegetali
Grado di resistenza agli Grado di resistenza agli agenti disinfettantiagenti disinfettanti
Batteri non sporigeniBatteri non sporigeni
Bacillo Tubercolare Bacillo Tubercolare
Virus Virus
Spore (gonococchi, meningococchiSpore (gonococchi, meningococchi))
PROPRIETA’ DI UN COMPOSTO CHIMICO DISINFETTANTE
Biocida Innocuo Inerte su substrati Economico Gradevole Di facile uso
Modalità di azione dei Modalità di azione dei disinfettantidisinfettanti
Calore: coagula le proteineCalore: coagula le proteine Alcoli e fenoli: alterazione dello Alcoli e fenoli: alterazione dello
stato colloidale del protoplasma stato colloidale del protoplasma battericobatterico
Modalità di azione dei Modalità di azione dei disinfettantidisinfettanti
Mercurio, argento e rame: si legano ai Mercurio, argento e rame: si legano ai gruppi sulfidrilici (-SH) degli enzimi e gruppi sulfidrilici (-SH) degli enzimi e coenzimi contenenti cisteina inattivandolicoenzimi contenenti cisteina inattivandoli
Cloro e iodio: agiscono con effetto Cloro e iodio: agiscono con effetto ossidante sui gruppi sulfidrilici (-SH) con ossidante sui gruppi sulfidrilici (-SH) con formazione di legami di solforici inattiviformazione di legami di solforici inattivi
Formaldeide e Glutaraldeide: agiscono Formaldeide e Glutaraldeide: agiscono alchilando i gruppi proteici amminici e alchilando i gruppi proteici amminici e sulfidrilici e legando gli atomi di azoto sulfidrilici e legando gli atomi di azoto delle basi purinichedelle basi puriniche
EffettiEffetti
Se irreversibili l’azione è detta Se irreversibili l’azione è detta battericidabattericida; ;
Se sono reversibili entro certi Se sono reversibili entro certi limiti e provocano solo l’arresto limiti e provocano solo l’arresto della crescita della cellula della crescita della cellula batterica l’azione viene detta batterica l’azione viene detta batteriostaticabatteriostatica e la crescita può e la crescita può riprendere se il disinfettante viene riprendere se il disinfettante viene allontanato o neutralizzato.allontanato o neutralizzato.
FATTORI CHE CONDIZIONANO L’ATTIVITA’ BIOCIDA DI UN
DISINFETTANTE
Natura chimica del disinfettante Concentrazione d’uso Qualità e quantità della popolazione microbica Tempo di esposizione Natura del substrato Temperatura pH
Disinfezione di basso livelloEliminazione batteri in fase vegetativa, alcuni virus, alcuni miceti
Disinfezione di livello intermedioEliminazione batteri in fase vegetativa, Mycobacterium tuberculosis, la maggior parte dei virus, la maggior parte dei miceti
Disinfezione di alto livelloEliminazione tutti i microrganismi ad eccezione di un elevato numero di spore batteriche.
Disinfezione alto livello
Eliminazione tutti i microrganismi ad eccezione di un elevato numero di spore batteriche
DISINFETTANTI:
glutaraldeide 2%perossido di idrogeno stabilizzato al 6% acido peracetico 0,001-0,2%sodio ipoclorito 5,2%, diluizione 1:50(1000 ppm di cloro libero)
Tempo di contatto: 20-45 minuti
Disinfezione di livello intermedio
Eliminazione batteri in fase vegetativa, Mycobacterium tuberculosis, la maggior parte dei virus, la maggior parte dei miceti.
DISINFETTANTI:
alcol etilico e isopropilico 70-90%fenoli in soluzione detergenteiodofori in soluzione detergentesodio ipoclorito 5,2%, diluizione 1:50(1000 ppm di cloro libero)
Tempo di contatto: < 10 minuti
Disinfezione di basso livello
Eliminazione batteri in fase vegetativa, alcuni virus, alcuni miceti
DISINFETTANTI:
alcol etilico e isopropilico 70-90%fenoli in soluzione detergenteiodofori in soluzione detergentesodio ipoclorito 5,2%, diluizione 1:500(100 ppm di cloro libero)
Tempo di contatto: < 10 minuti
Livello di batteri bacilli spore miceti virus virusdisinfezione tubercolari lipofili idrofili
Alto + + + + + +
Intermedio + + - + + +
Basso + - - +/- + -
DISINFETTANTE LIVELLO
Composti ammonio quaternario bassoAlcol etilico e isopropilico 70-90 basso/intermedioFenoli in soluzione detergente basso/intermedioIodofori in soluzione detergente basso/intermedioSodio ipoclorito 5,2% (1:500, 100 ppm cloro libero) basso Sodio ipoclorito 5,2% (1:50, 1000 ppm cloro libero) intermedio/alto Glutaraldeide 2% altoPerossido di idrogeno al 6% altoAcido peracetico 0,001-0,2% alto
DISINFETTANTI UTILIZZATI INAMBIENTE OSPEDALIERO
Alcol etilico e isopropilicoCloro e cloroderivatiIodofori
FenoliComposti ammonio quaternario
Glutaraldeide 2%
Perossido di idrogeno al 6%
Acido peracetico 0,001-0,2%
Classificazione dei dispositivi medici e requisiti minimi per l’utilizzo
Critici (sterilizzazione)Penetrano nei tessuti sterili o nel sistema vascolare,o vengono a contatto con il flusso sanguigno (strumenti chirurgici, cateteri vascolari, aghi, pinze da biopsia, protesi valvolari, …)
Semicritici (sterilizzazione)Entrano in contatto con mucose o con cute non integra, senza presenza di sangue (materiale anestesia, endoscopi digestivi, broncoscopi, ...)
Non critici (disinfezione di basso livello)Vengono a contatto con cute integra (stetoscopi, manicotti per pressione...)
NELLA PULIZIA DELL’AMBIENTE: DISINFETTANTI O DETERGENTI? (1/2)
DETERGENTI
Le superfici hanno un ruolo minore nell’endemia delle IO
Non si registra differenza di incidenza di IO quando il pavimento è pulito con detergenti o disinfettanti
Non ci sono problemi di smaltimento di disinfettanti
Non ci sono problemi di esposizione per gli operatori
Costi inferiori
Non c’è pressione selettiva per i microrganismi
NELLA PULIZIA DELL’AMBIENTE: DISINFETTANTI O DETERGENTI? (2/2)
DISINFETTANTI
Le superfici contribuiscono alla trasmissione di VRE e MRSA
Indispensabile nel caso di superfici contaminate con sangue
Un solo prodotto per tutte le superfici
ANTISEPSI
L’insieme delle pratiche destinate alla
eliminazione o distruzione di microrganismi
presenti su tutti i tessuti viventi, cute e
mucose.
In una accezione più ampia, la
prevenzione delle infezioni mediante la
eliminazione di microrganismi patogeni
FLORA MICROBICA SULLA CUTE
Residente (10 – 20%)
Transitoria (80 – 90%)
LAVAGGIO DELLE MANI
Lavaggio sociale
Lavaggio antisettico
Lavaggio chirurgico
LA PREVENZIONE DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE
Istituzione del Comitato controllo Infezioni Ospedaliere
Sorveglianza epidemiologica
Accertamento diagnostico
Isolamento
Pulizia, disinfezione, sterilizzazione, disinfestazione
Razionale uso degli antibiotici
Adeguata progettazione dell’ospedale
Linee guida e protocolli di comportamento
Educazione sanitaria
Controlli
ELEMENTI DA CONSIDERARE NELLA COSTRUZIONE DI UN OSPEDALE
Flusso del traffico per minimizzare l’esposizione di
pazienti ad alto rischio e facilitare il trasporto Adeguata separazione spaziale dei pazienti Adeguato numero e tipo di stanze per l’isolamento Accessi appropriati per il lavaggio delle mani Materiali (pavimenti, superfici) che possano essere
adeguatamente pulite Appropriati sistemi di ventilazione per le stanze ad
isolamento e specifiche aree a rischio Appropriati sistemi di potabilizzazione dell’acqua
DISINFESTAZIONEDISINFESTAZIONE In Sanità pubblicaIn Sanità pubblica
lotta contro vettori e serbatoi animali di malattia
In termini più ampi lotta contro ectoparassiti animali nocivi e molesti
In altri settori lotta contro i parassiti animali e vegetali delle
colture
Modalità di disinfestazioneModalità di disinfestazione
Disinfestazione integraleDisinfestazione integrale InsetticidiInsetticidi RodenticidiRodenticidi
Lotta contro i rattiLotta contro i ratti Lotta contro gli insettiLotta contro gli insetti
Gli equilibri biologici e la questione ambientaleGli equilibri biologici e la questione ambientale
Insetticidi e lotta biologicaInsetticidi e lotta biologica
PiretrinePiretrine Composti clorurati organici (DDT, DDD): Composti clorurati organici (DDT, DDD):
inibiscono l’enzima succinossidasiinibiscono l’enzima succinossidasi Composti fosforati organici (diazinone, Composti fosforati organici (diazinone,
dimethoate, fenthion, malathion, dipterex): dimethoate, fenthion, malathion, dipterex): inibiscono l’enzima colinesterasiinibiscono l’enzima colinesterasi
CarbammatiCarbammati Altri mezzi (lotta biologica, riduzione Altri mezzi (lotta biologica, riduzione
accoppiamenti fecondi)accoppiamenti fecondi)
RodenticidiRodenticidi
Effetto acutoEffetto acuto: fosfuro di zinco, ossido : fosfuro di zinco, ossido arsenioso, solfato di stricnina, fluoroacetato di arsenioso, solfato di stricnina, fluoroacetato di sodio, solfato di tallio, scilla, ANTU, norbormide sodio, solfato di tallio, scilla, ANTU, norbormide questi ultimi tre hanno un’azione più specifica questi ultimi tre hanno un’azione più specifica sui topisui topi
Azione cumulativaAzione cumulativa: derivati cumarinici : derivati cumarinici (warfarin, cumarolo, cumaforil) sono composti ad (warfarin, cumarolo, cumaforil) sono composti ad azione anticoagulante che agiscono inibendo la azione anticoagulante che agiscono inibendo la produzione di protrombina a livello del fegatoproduzione di protrombina a livello del fegato