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I PRONOMI COMBINATI

Pronomi combinati

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I PRONOMI COMBINATI

I PRONOMI COMBINATI

I pronomi combinati sono anche conosciuti come forme accopiate di pronomi atoni, poiché si produce un insieme tra pronomi atoni. Quando usiamo i pronomi personali diretti alla 3ª persona lo, la, li, le insieme ai pronomi personali indiretti mi, ti, gli, ci, vi, stiamo usando i pronome combinati.

Dai a me il bicchiere? = Me lo dai?

Per capire cosa sono i pronomi combinati è necessario che tu sappia ben benino cosa sono i pronomi diretti e indiretti.

Anzitutto ricordiamo che il pronome è la parte variabile del discorso che si usa per sostituire un nome.

Prendo sempre l’autobus.Lo prendo sempre alle 9h.

Il pronome può essere:

Personale (io, tu, lui, lei, noi, voi, loro);Possessivo (mio,tuo,suo, nostro, vostro ecc.);Dimostrativo (questo, quella, quelli, queste ecc.);Indefinito (nessuno, ognuno, molto ecc.); Interrogativo (chi, che, quale, quanto ecc.); Esclamativo (chi, che, quale, quanto ecc.); Relativo (che, cui, quale ecc); Misto (chi, chiunque, chicchessia, quanto ecc.).

In questo momento ci interessa i pronomi personali. Pronome personale: si usa al posto di un nome di persona, animale o cosa. E possono, nella frase, sostituire il soggetto o i complemeti del verbo.

I pronomi combinati sono sempre pronome personale complemento.

I pronomi complementi possono essere diretti o indiretti a secondo dal verbo a che fa riferimento.

I pronomi complementi diretti sostituiscono nomi che complementano verbi transitivi diretti, cioè, che sono direttamenti legati al verbo, rispondendo a domande come “chi?” “cosa?”

Oggi compro il giornale. Compro che cosa? Il giornale (nome-complemento -oggetto). Leggo il giornale al bar. leggo che cosa? Il giornale (nome-complemento oggetto).

Allora,

Oggi compro il giornale , compro il giornale in edicola e poi leggo il giornale al bar.

Per non ripetere in ogni frase il nome-complemento-oggetto (giornale), sostituisco il nome con un pronome diretto in questo modo:

Oggi compro il giornale, lo compro in edicola e poi lo leggo al bar.

Diretti

Luca mi aspetta a casa.

Sonia, ti vedo un po’ stanca.

Io e Marco non riusciamo a fare q questo esercizio, ci aiuti per favore?

Se non siete impegnati, vi aspetto domani sera per cena.

In un registro formale si usa la terza persona femminile singolare singolare.Dottore, c’è un cliente che La aspetta da molto tempo.

Lo si usa anche per sostituire un’intera frase Sai che ore sono? No, non lo so. (lo = che ore sono)

Lo e la diventano l’ quando sono seguiti dal verbo avere nel passato prossimo hai comprato il pane? Sì, l’ho comprato. E il participio passato concorda in genero i numero com l’oggetto. Hai comprato la pasta? Sì, l’ho comprata. Li e le non si apostrofano mai, perché al plurale non si apostrofa. Aspettate i vostri amici? Sì, li aspettiamo.Però fa l’accordo del participio.Avete aspettato i vostri amici?Sì, li abbiamo aspettati.

I pronomi complementi indiretti sostituiscono nomi che complementano verbi transitivi indiretti, cioè, che sono legati al verbo attraverso la preposizione a, rispondendo alla domanda “a chi?”; svolgono cioè la funzione di complemento di termine, per cui si usano quando il verbo è seguito da a.

Per esempio il verbo piacere vuole quasi sempre il pronome indiretto: qualcosa piace (a chi? - pronome indiretto).

Mi (a me) piace studiare l’italiano. Vi (a voi) piace studiare l’italiano?Non ci (a noi) piace studiare l’italiano.

I pronomi personali diretti e indiretti si collocano sempre prima del verbo. Bella questa maglia! La compro. Vi telefono dopo (telefono dopo a voi).

Alla forma negativa la sequenza è sempre non + pronome direto o indiretto + verbo. Mangi il pesce? No, non lo mangio mai. Hai telefonato a Giorgio? No, non gli ho telefonato.

Però seguono il verbo quando c’è un imperativo e formano una sola parola.

Portami il libro! Portalo a me. (porta il libro a me!); Scrivile! (scrivi a lei!); Dàgli il suo quaderno! Dallo a lui.(dai a lui il suo quaderno!).Credo di piacerle (credo di piacere a lei) Mangia il panino! Mangialo!

se il verbo è al gerundio:Mangiando il panino, non avrai più fame. Mangiandolo non avrai più fame.

Anche se il verbo è all’infinito, il pronome si attacca al verbo all’infinito. Vado a guardare la TV. Vado a guardarla. Vado a telefonare a Marta. Vado a telefonarle.

Con i verbi potere-dovere-volere il pronome direto o indiretto si attacca al verbo all’infinito, oppure si colloca davanti a volere-potere-dovere.

Non voglio parlarti = Non ti voglio parlare (non voglio parlare a te).

Posso chiedervi un favore? = Vi posso chiedere un favore?

(posso chiedere un favore a voi?).

Devo farle un regalo = Le devo fare un regalo (devo fare un regalo a lei).

Devo farli subito = Li devo fare subito. (Devo fare i compiti subito.)

Posso guardare la televisione? Sì, la puoi guardare. = Sì, puoi guardarla.

Con la costruzione FARE + INFINITO

i pronomi indiretti precedono il verbo fare.

Mi faccio portare un caffè (faccio portare un caffè a me);

Ci fai guidare la tua macchina? (fai guidare la tua macchina a noi?)

Spesso si usano il verbo ANDARE con il significato di "avere voglia di", "desiderare".In questo caso il verbo ANDARE si coniuga alle terza persona singolare (va) o plurale (vanno) e il pronome precede il verbo ANDARE.

Ti va un caffè? (hai voglia di un caffè?); Non le va di uscire (Lei non desiderauscire);Vi vanno i biscotti per merenda? (avete voglia dei biscotti per merenda?)

Ci sono però verbi che sono transitivi diretti e indiretti, ossia, rispondono allo stesso tempo le domande “che cosa?” e “a chi?”. Dunque nella frase ci sarà un oggetto diretto e indiretto e quando li sostituiamo per pronomi, useremo i pronome combinati.

me lo ha detto (= ha detto questo a me);

te lo ricordo (= ricordo questa cosa a te);

ve lo affido (= affido lui a voi);

glielo dirò (= dirò questa cosa a lui o a loro)

ve ne ho già parlato (= ho già parlato a voi di questa cosa)

I pronome combinati si formano dai pronomi personali diretti alla 3ª persona lo, la, li, le insieme ai pronomi personali indiretti mi, ti, gli, ci, vi.

Mi, ti, ci, vi davanti ai pronomi diretti diventano: me, te, ce, ve.Lo, la, li, le rimangono uguali.

I pronomi combinati si scrivono separati, tranne glielo, gliela, glieli, gliele, gliene.

Anche il pronome partitivo NE si può usare con i pronomi indiretti. Anche in questo caso mi, ti, ci, vi diventano me, te, ce, ve.

Mi hai dato tre biglietti.Me ne hai dati ter.Ti porto due mele.Te ne porto due.Ci regalano un quadro.Ce ne regalano uno.

I pronomi combinati

I pronomi indiretti precedono i pronomi personali diretti (me lo);

Dai il dolce a me?Me lo dai?

Oggi preparerò una cena alla mia mamma.

Oggi preparerò la le

Oggi gliela preparerò.

Il pronome indiretto femminile singolare le diventa gli.

Così come i pronomi personali complementi (diretti e indiretti) i pronomi accopiati come pronome combinati vengono alla stessa posizione nella frase:Prima dal verbo (con indicativo, congiuntivo o condizionale) e sempre staccato dal verbo.

Compro una bicicleta a Carlo. Gliela compro.

Regaliamo dei cd a Marco e a Francesco. Glieli regaliamo.

Se comprassi una bicicletta a Carlo. Se gliela comprassi.

Comprerei una bicicletta a Carlo. Gliela comprerei.

Dopo il verbo (con infinito, imperativo o gerundio) e sempre unito.

Marco vuole regalare un libro ame.Vuole regalarmelo.Regala un libro a Marco!Regalaglielo!Regalando un libro a Marco, gli farai una bella sorpresa. Regalandoglielo gli farai una bella sorpresa.

E si può scegliere la posizione dei pronome combinati – prima o dopo i verbi – quando usati i verbi modali (dovere, potere, volere).

Voglio regalare um libro a Gianna. Voglio regalarglielo.

Glielo voglio regalare. Ricorda però di mai metterli tra i verbi. Voglio glielo regalare.

RICORDATI ...Con i tempi composti bisogna concordare il participio passato con il pronome diretto. I pronomi LO e LA si scrivono L’.

Ho regalato una maglietta a Maria.GLIEL’ho regalata. (la maglietta=LA) Ti abbiamo spedito molte lettere.TE LE abbiamo spedite (le lettere=LE)

BIBLIOGRAFIA:

DARDANO, Maurizio. TRIFONE, Pietro. Grammatica italiana. Zanichelli. Editore: 3 edizione: Bologna, 1995.MEZZADRI, Marco. Grammatica essenziale della lingua italiana. Guerra edizioni: Perugia, 2 edizione, 2000. NOCCHI, Susanna. Grammatica pratica della lingua italiana. Alma Edizione: Firenze,2006.http://lib.mlm.ru/italian/it04.htmhttp://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=718http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=789http://www.oneworlditaliano.com/grammatica-italiana/pronomi-diretti-indiretti.htm