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VITE PARALLELE FLUTTUAZIONI NEL CAMPO QUANTICO MACRO EDIZIONI Nota sulla traduzione Le pubblicazioni della JZK Publishing, divisione della JZK, Inc., sono la versione originale e l’unica fonte che, previo permesso, possa essere utilizzata per qualsiasi traduzione in altre lingue. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo testo può essere utilizzata e riprodotta in alcuna forma, incluso fotocopie o registrazione, previa concessione scritta di JZK Publishing, a division ofJZK Inc. Invitiamo il lettore a considerare il fatto che rendere gli insegnamenti di Ramtha~’ in forma scritta è un’impresa irta di difficoltà e di sfide. Una delle principali caratteristiche del modo di insegnare di Ramtha® èil valore esperienziale di quell’insegnamento. Nella forma scritta non sempre è possibile catturare questo aspetto come invece è possibile nella forma audiovisiva. Impegno e intento della JZK Publishing, divisione della JZK, Inc., è presentare gli insegnamenti di Ramtha® nel massimo rispetto della loro originalità e della loro vera intenzione. Quest’opera è una trascrizione parziale di Ramtha Dialogues®, Assay I, 2-10 giugno, 2001. © Copyright (P) 2001 JZ Knight. Titolo originale: Parallel lifetimes! Fluctuations in the quantum field. traduzione Bruna Dalponte editing Claudio Corvino copertina Matteo Venturi stampa Tipografia Lineagrafìca, Città di Castello (PG) I edizione ottobre 2004 Collana “Davanti al Caminetto” Premessa editoriale La serie Davanti al Caminetto raccoglie gli argomenti di maggior interesse degli insegnamenti di Ramtha. t una collezione che si propone come strumento di continuo apprendimento per gli studenti della Scuola di Illuminazione di Ramtha e per chiunque sia interessato e abbia già una cer- ta familiarità con gli insegnamenti di Ramtha. Il lettore dovrà considerare che questi testi, pur avendo un significato compiuto, sono stati estra- polati da un contesto di insegnamento più ampio, e che nella trascrizione (e traduzione) è stata rigorosamente rispettata la forma orale originale, con le sue sospensioni e enfatizzazioni e gli scambi col pubblico. Negli ultimi tre decenni Ramtha ha continuamente e metodicamente approfondito e ampliato la sua spiegazione della natura della realtà e l’applicazione pratica di quei principi attraverso varie discipline. L’Editore presume che il lettore abbia frequentato un Ritiro per Principianti o workshop della Scuola di Illuminazione di Ramtha o conosca perlomeno gli insegnamenti di Ramtha ai gruppi di studenti principianti. Questi insegnamenti si possono trovare in Ramtha, Come creare La propria realtà, edizione aggiornata e ampliata, Macro Edizioni 2003, e nei 5 video Ramtha Creare Li propria realtà, Macro Edizioni. In apertura una breve introduzione a Ramtha da parte di JZ Knight che racconta come tutto è cominciato. Buona lettura e buona contemplazione! Introduzione a Ramtha di JZ Knight «In altre parole. tutta la sua focalizzazione è sul venire qui e sull’insegnarvi a essere straordinari.» Non dovete alzarvi in piedi per me. Il mio nome è JZ Knight e sono la legittima proprietaria di questo corpo. Benvenuti alla Scuola di Ramtha, sedetevi pure. Vi ringrazio. Cominceremo coi dire che Ramtha e io siamo due diverse persone, due esseri diversi. Abbiamo una cosa in comune e di solito è il mio corpo. Io sono molto diversa da lui. Anche se sembriamo avere io stesso aspetto, in realtà non è così. Che cosa posso dire? Vediamo. Per tutta la mia vita, fin da quando ero bambina, ho udito delle voci nella mia testa e ho visto cose meravigliose che per me, nella mia vita, erano normali. Sono stata fortunata abbastanza da avere una famiglia, o meglio una madre con grandi capacità paranormali, che perciò non ha mai condannato quello che vedevo. E ho avuto esperienze meravigliose per tutta la vita, ma l’esperienza più importante è stata quella di avere un profondo e intenso amore per Dio, e una parte di me comprendeva quello che fosse. Più tardi, nella mia vita, sono andata in chiesa e ho cercato di comprendere Dio dal punto di vista della dottrina religiosa e ho avuto molte difficoltà in questo perché si scontrava con quello che sentivo e che sapevo. Ramtha ha fatto parte della mia vita fin da quando sono nata, ma io non sapevo chi o che cosa fosse, sapevo solo che c’era una forza meravigliosa che mi accompagnava e quando ero in 1

Ramtha VITE PARALLELE Fluttuazioni Nel Campo Quantico

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VITE PARALLELEFLUTTUAZIONI

NEL CAMPO QUANTICOMACRO EDIZIONINota sulla traduzioneLe pubblicazioni della JZK Publishing, divisione della JZK, Inc., sono la versione originale e l’unica fonte che, previo permesso, possa essere utilizzata per qualsiasi traduzione in altre lingue.Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo testo può essere utilizzata e riprodotta in alcuna forma, incluso fotocopie o registrazione, previa concessione scritta di JZK Publishing, a division ofJZK Inc. Invitiamo il lettore a considerare il fatto che rendere gli insegnamenti di Ramtha~’ in forma scritta è un’impresa irta di difficoltà e di sfide. Una delle principali caratteristiche del modo di insegnare di Ramtha® èil valore esperienziale di quell’insegnamento. Nella forma scritta non sempre è possibile catturare questo aspetto come invece è possibile nella forma audiovisiva. Impegno e intento della JZK Publishing, divisione della JZK, Inc., è presentare gli insegnamenti di Ramtha® nel massimo rispetto della loro originalità e della loro vera intenzione.

Quest’opera è una trascrizione parziale di Ramtha Dialogues®, Assay I, 2-10 giugno, 2001.© Copyright (P) 2001 JZ Knight.

Titolo originale: Parallel lifetimes!Fluctuations in the quantum field.traduzione Bruna Dalponteediting Claudio Corvinocopertina Matteo Venturistampa Tipografia Lineagrafìca,

Città di Castello (PG)

I edizione ottobre 2004Collana “Davanti al Caminetto”

Premessa editorialeLa serie Davanti al Caminetto raccoglie gli argomenti di maggior interesse degli insegnamenti di Ramtha. t una collezione che si propone come strumento di continuo apprendimento per gli studenti della Scuola di Illuminazione di Ramtha e per chiunque sia interessato e abbia già una cer-ta familiarità con gli insegnamenti di Ramtha.Il lettore dovrà considerare che questi testi, pur avendo un significato compiuto, sono stati estra-polati da un contesto di insegnamento più ampio, e che nella trascrizione (e traduzione) è stata rigorosamente rispettata la forma orale originale, con le sue sospensioni e enfatizzazioni e gli scambi col pubblico.Negli ultimi tre decenni Ramtha ha continuamente e metodicamente approfondito e ampliato la sua spiegazione della natura della realtà e l’applicazione pratica di quei principi attraverso varie discipline. L’Editore presume che il lettore abbia frequentato un Ritiro per Principianti o workshop della Scuola di Illuminazione di Ramtha o conosca perlomeno gli insegnamenti di Ramtha ai gruppi di studenti principianti. Questi insegnamenti si possono trovare in Ramtha, Come creare La propria realtà, edizione aggiornata e ampliata, Macro Edizioni 2003, e nei 5 video Ramtha Creare Li propria realtà, Macro Edizioni.In apertura una breve introduzione a Ramtha da parte di JZ Knight che racconta come tutto è cominciato.Buona lettura e buona contemplazione!

Introduzione a Ramtha di JZ Knight

«In altre parole. tutta la sua focalizzazione è sul venire qui e sull’insegnarvi a essere straordinari.»

Non dovete alzarvi in piedi per me. Il mio nome è JZ Knight e sono la legittima proprietaria di questo corpo. Benvenuti alla Scuola di Ramtha, sedetevi pure. Vi ringrazio. Cominceremo coi dire che Ramtha e io siamo due diverse persone, due esseri diversi. Abbiamo una cosa in comune e di solito è il mio corpo. Io sono molto diversa da lui. Anche se sembriamo avere io stesso aspetto, in realtà non è così. Che cosa posso dire? Vediamo. Per tutta la mia vita, fin da quando ero bambina, ho udito delle voci nella mia testa e ho visto cose meravigliose che per me, nella mia vita, erano normali. Sono stata fortunata abbastanza da avere una famiglia, o meglio una madre con grandi capacità paranormali, che perciò non ha mai condannato quello che vedevo. E ho avuto esperienze meravigliose per tutta la vita, ma l’esperienza più importante è stata quella di avere un profondo e intenso amore per Dio, e una parte di me comprendeva quello che fosse. Più tardi, nella mia vita, sono andata in chiesa e ho cercato di comprendere Dio dal punto di vista della dottrina religiosa e ho avuto molte difficoltà in questo perché si scontrava con quello che sentivo e che sapevo.

Ramtha ha fatto parte della mia vita fin da quando sono nata, ma io non sapevo chi o che cosa fosse, sapevo solo che c’era una forza meravigliosa che mi accompagnava e quando ero in

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difficoltà — crescendo ho provato molta sofferenza nella mia vita — ho sempre fatto esperienze straordinarie con quell’essere che mi parlava. E riuscivo a sentirlo chiaramente come sentirei voi se avessimo una conversazione. Egli mi ha aiutata a capire molte cose nella mia vita in un modo che andava, potremmo dire, al di là dei normali suggerimenti che qualcuno potrebbe dare a qualcun altro. Fu solo nel 1977 che egli mi apparve, nella mia cucina, una domenica pomeriggio mentre stavo costruendo delle piramidi con quello che al tempo era mio marito, perché volevamo disidra-tare del cibo per fare delle escursioni con zaino in spalla e cose del genere. Mi ero messa una di quelle ridicole cose sulla testa quando sul lato opposto della cucina apparve quella splendida visione, alta sette piedi, scintillante, splendida e forte. Non ci si aspetta certo che alle due e mezzo del pomeriggio possa apparire una cosa del genere nella propria cucina. Nessuno è mai preparato a questo. E fu così che Rarntha quella volta mi fece davvero conoscere le sue sembianze.

La prima cosa che gli dissi — e non so da dove sia uscita — fu: «Sei così bello. Chi sei?».Ed egli sorrideva come il sole. Egli è straordinariamente bello. E disse: «Il mio nome è

Ramtha l’Illuminato, e sono venuto ad aiutarti a saltare il fosso». Semplice come sono, la mia reazione immediata fu quella di guardare per terra perché pensavo che fosse successo qualcosa al pavimento, o che fosse caduta una bomba; non sapevo. Fu da quel giorno in poi che egli divenne una costante nella mia vita.

E durante il 1977 accaddero molte cose, a dir poco, interessanti.I miei due bambini in quel periodo incontrarono Ramtha e sperimentarono alcuni fenomeni

incredibili, come anche mio marito. Più tardi quell’anno, dopo avermi insegnato e aver avuto qualche difficoltà a spiegarmi che

cosa lui fosse e io qualche difficoltà a capire, un giorno mi disse: «Ti manderò un messaggero che ti porterà una serie di libri, tu leggili perché così saprai che cosa sono». E quei libri si intitolavano Vita e insegnamenti dei Maestri del Lontano oriente (Baird i Spalding, Ed. ital. Il Punto d’Incontro, 1998). E così li lessi e cominciai a capire che Ramtha era uno di quegli esseri, per un certo verso. E questo mi fece uscire da quella sorta di classificazione del tipo “sei-il-diavolo-o-sei-Dio?” che in quel periodo mi tormentava.

Dopo che arrivai a capirlo, egli passò lunghi, lunghi momenti a camminare nel mio soggiorno, sette piedi di quello splendido essere che si sedevano comodamente sul mio divano, a parlare con me e a istruirmi. E ciò che a quel tempo non realizzavo era che egli già sapeva tutte le cose che gli avrei chiesto e già sapeva come rispondere. Maio non sapevo che lo sapesse.

Dal 1977 quindi pazientemente mi ha trattata in modo da permettermi di investigare non tanto la sua autenticità, quanto piuttosto ciò che riguardava me come Dio, insegnandomi, sorprendendomi quando mi lasciavo irretire dal dogma o dalla limitazione, sorprendendomi giusto in tempo e istruendomi e facendomi attraversare quella cosa. E io dicevo sempre: «Sai, tu sei così paziente. Sai, penso che è meraviglioso che tu sia così paziente».

Ed egli semplicemente sorrideva e diceva che aveva 35.000 anni, che altro si poteva fare in tutto quel tempo? Fu solo una decina di anni fa che realizzai che egli già sapeva quello che stavo per chiedergli e che per quello era così paziente. Ma da grande insegnante qual è, mi concedeva sempre l’opportunità di affrontare le cose in me stessa e aveva la grazia di parlarmi in un modo che non era presuntuoso ma che, come farebbe un vero maestro, mi avrebbe permesso di arrivare da sola alle conclusioni.

Canalizzare Ramtha fin dal 1979 è stata davvero un’esperienza perché, come vesti il tuo corpo per farlo? Il Ram è alto sette piedi e indossa due lunghe vesti che gli ho sempre visto portare. Anche se sono sempre le stesse, sono realmente belle e non ci si stanca mai di vederle. La veste interna è bianca come la neve e scende fin dove presumo siano i suoi piedi, e poi ha un mantello che è di un bellissimo color porpora. Ma dovreste capire che, poiché ho realmente osservato il materiale di quelle vesti, non sono materiali per nulla. Sono come di luce. E benché la luce dia alle vesti trasparenza, si capisce che ciò che indossa ha una sua realtà.

La pelle del viso di Ramtha è di color cannella, e questo è il modo migliore in cui io possa de-scriverlo. Non è proprio scuro e non è proprio bianco e non è proprio rosso; è una specie di mescolanza di tutti e tre. E ha occhi neri molto profondi che sanno guardarti dentro e tu sai di essere guardato. Ha sopracciglia che sembrano ali di un uccello che si alzano sulla sua fronte. Ha una mascella molto squadrata e una splendida bocca, e quando sorride sapete di essere in cielo. Ha lunghe, lunghe mani e lunghe dita che usa in modo molto eloquente per dimostrare il suo pensiero.

Bene, immaginate come potesse essere, dopo che mi insegnò a uscire dal corpo tirandomi di fatto fuori e lanciandomi nel tunnel, raggiungere la parete di luce, rimbalzare indietro e realizzare che i miei figli erano tornati da scuola e io avevo appena finito di lavare i piatti della colazione, per-ché abituarmi al fatto che mi saltava del tempo su questo piano fu davvero difficile, e non capivo che cosa facessi e dove andassi. Così facemmo molte sessioni di pratica.

Immaginate se venisse da voi, vi strappasse fuori dal corpo e vi lanciasse sul soffitto

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chiedendovi com’è la vista da lassù, e poi vi scagliasse in un tunnel — forse il modo migliore per descriverlo è che è un buco nero che porta al livello successivo — e foste lanciati attraverso quel tunnel e raggiungeste quella parete bianca e aveste un’amnesia. E dovete capire che me lo faceva fare alle dieci del mattino e che quando ricadevo giù dalla parete bianca erano le quattro e mezza del pomeriggio. Quindi è stato un vero problema cercare di adattarmi al tempo che mi era mancato qui. C’è voluto molto tempo a insegnarmelo a fare, ed è stato divertente e giocoso e in certi momenti assolutamente terrificante.

Ma quello a cui mi stava preparando, era qualcosa a cui avevo già acconsentito prima di questa incarnazione, mi stava insegnando che il mio destino in questa vita non era solo quello di sposarmi, avere dei figli e di fare del bene, ma di superare le avversità per permettere a ciò che era stato precedentemente progettato, di accadere, e accadendo includesse la straordinaria consapevolezza che egli è.

Cercare di abbigliare il mio corpo per Ramtha non era uno scherzo. Non sapevo cosa fare. La prima volta che tenemmo una sessione di channeling indossavo tacchi alti e una gonna, sapete, pensavo che fosse come andare in chiesa. Quindi potete immaginare, se avete avuto un po’ di tem-po per studiarlo, come sarà apparso in un completo e tacchi alti con cui non aveva mai camminato in vita sua.

Ma quello che mi preme dirvi è che è veramente difficile parlare alle persone — e un giorno lo farò con voi che avete incontrato Ramtha e conosciuto la sua mente e il suo amore e il suo potere — e far loro capire che io non sono lui e che, anche se io sto lavorando diligentemente, siamo due esseri distinti e che quando mi parlate in questo corpo, parlate a me e non a lui. Qualche volta nel corso degli ultimi dieci anni questa è stata una grande sfida per me nei mass media perché la gente non capisce come sia possibile che un essere umano possa essere dotato di una mente divina eppure esserne separato.

Volevo quindi che sapeste che sebbene vediate Ramtha qui nel mio corpo, il corpo è mio, e che egli non assomiglia per nulla a esso. Ma la sua apparizione in questo corpo non diminuisce la grandezza di chi e di che cosa egli è. E dovreste anche sapere che quando voi e io parliamo insieme e voi cominciate a farmi domande su cose che ha detto, potrei anche non avere alcuna idea di ciò di cui state parlando perché quando lascio il mio corpo in pochi minuti entro in un tempo completamente diverso e in un luogo diverso di cui non ho memoria cognitiva. E per quanto a lungo egli resti con voi oggi, per me non sarà più di cinque minuti, o tre minuti, e quando torno al mio corpo, tutto questo tempo di tutta questa giornata sarà passato senza che io ne sia stata par-tecipe. E non avrò sentito quello che vi ha detto e non saprò quello che ha fatto qui. Quando ritorno il mio corpo è esausto e qualche volta mi è difficile salire le scale per andare a cambiarmi e rendermi presentabile per quello che la giornata, o quello che resta della giornata, mi riserva.

Dovreste anche capire, come studenti principianti, una cosa che è diventata davvero ovvia nel corso degli anni, ovvero che egli mi ha mostrato molte cose meravigliose che chi non le ha mai viste suppongo non possa sognarsele nemmeno nei sogni più fantastici. Ho visto il ventitreesimo universo, ho incontrato esseri straordinari e ho visto la vita andare e venire. Ho guardato generazioni nascere e vivere e morire nel giro di momenti. Mi sono stati mostrati eventi storici per aiutarmi a capire meglio ciò che avevo bisogno di conoscere.

Mi è stato permesso di camminare a fianco del mio corpo in altre vite e vedere com’ero e chi ero, e mi è stato permesso di vedere la realtà oltre la morte. Queste quindi sono opportunità che mi sono molto care, un privilegio che in qualche modo ho meritato di avere nella mia vita. Parlarne ad altre persone è, in un certo qual modo, una disillusione, perché è difficile comunicare che cosa sono quei luoghi a persone che non ci sono mai state. Cerco di fare del mio meglio come narratrice e tuttavia il tentativo spesso fallisce.

Ma so che la ragione per cui Ramtha lavora in un certo modo con i suoi studenti è anche perché non vuole mai mettere in ombra nessuno di voi. In altre parole, tutta la sua focalizzazione è sul venire qui e sull’insegnarvi a essere straordinari; egli lo è già. E non si tratta di mettere in scena dei fenomeni. Se vi ha detto che vi manderà dei messaggeri, vi arriveranno di gran carriera. Per lui non si tratta di fare dei trucchi davanti a voi; non è questo che egli è. Quelli sono tipici strumenti di un avatar che è ancora un guru che ha bisogno di essere venerato, e non è il suo caso.

Quindi ciò che accadrà sarà che vi insegnerà, vi coltiverà e vi permetterà di creare fenomeni, e voi riuscirete a farlo. E poi un giorno quando sarete capaci di manifestare sul momento e sarete capaci di lasciare il corpo e sarete capaci di amare, quando per l’interesse umano sarebbe impossibile farlo, un giorno egli entrerà direttamente nella vostra vita perché sarete pronti a condividere ciò che egli è. E ciò che egli è, è semplicemente ciò che noi diventeremo. Fino a quel momento egli sarà diligente, paziente, onnisciente e comprenderà pienamente tutto quello che abbiamo bisogno di sapere per imparare a esserlo.

Iiunica cosa che posso dirvi è che se siete interessati a ciò che avete sentito in questa

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presentazione e state cominciando ad amarlo anche se non potete vederlo, è un buon segno perché significa che ciò che è importante in voi è la vostra anima che vi ha spinti a dispiegarvi in questa vita. E può essere accaduto in opposizione alla vostra rete neurale. La vostra personalità può anche argomentare e discutere con voi, ma imparerete che quel tipo di logica è davvero trasparente quando l’anima vi sollecita verso un’esperienza.

E posso dirvi che se questo è ciò che volete fare, dovrete esercitare la pazienza e il focus e dovrete lavorare. E il lavoro all’inizio è molto duro. Ma se avete la tenacia di continuare, posso dirvi che questo maestro vi farà cambiare radicalmente. E un giorno sarete capaci di fare tutte quelle cose eccezionali che i maestri del mito e della leggenda di cui avete sentito parlare, hanno la capacità di fare. Sarete capaci di farle perché questo è il viaggio. E quella capacità è fondamentalmente e singolarmente la realtà di un Dio che si risveglia in forma umana.

Questo è il mio viaggio ed è stato il mio viaggio per tutta la mia vita. E se non fosse impor-tante e se non fosse ciò che è, certamente non vivrei nell’oblio per la maggior parte dell’anno solo per permettere a poche persone di venire a fare un’esperienza New Age. Questo è qualcosa di molto più grande di un’esperienza New Age. Dovrei anche dire che è qualcosa di molto più importante della capacità di meditare o di fare yoga. Si tratta di cambiare consapevolezza in ogni momento e in ogni cosa della nostra vita e di essere capaci di scardinare e di rendere illimitata la nostra mente in modo da poter essere tutto quello che possiamo essere.

Dovete anche sapere che quello che io ho imparato è che si può dimostrare solo ciò che siamo capaci di dimostrare. E se vi chiedete che cos’è che vi impedisce di farlo, posso dirvi che l’unico blocco che abbiamo è la nostra incapacità di abbandonarci, di permettere, e di sostenere noi stessi anche a dispetto del dubbio che proviene dalla nostra rete neurale. Se riuscite a sostenervi in mezzo al dubbio, allora vi aprirete il varco, perché quello èl’unico blocco sulla vostra strada. E un giorno farete tutte queste cose e vedrete tutte le cose che io ho visto e che mi è stato permesso di vedere.

Ho voluto venire qui solo a farvi vedere che esisto e che amo ciò che faccio e che spero che impariate da questo maestro e, cosa ancor più importante, spero che continuiate a farlo.

Capitolo Primo

Chi èIl Grande Arcihitetto della creazione?

Vi saluto, mia amata gente. Sono davvero molto contento di essere con voi a questo grande e mirabile evento chiamato Assay.(1) E Assay significa prova.

Per quello che io sono, un evento come questo offre, per ciò che io sono, una possibilità ancor più grande e illimitata di insegnare concetti più ampi. Permette a quei concetti di estendersi al di fuori di quella che si chiama la cornice del vostro pensiero, e di espandere, di aprire le porte della vostra mente, mi permette di fare di più, di insegnarvi di più.

Di questa piattaforma, in verità, sempre mi affretterò a far parte perché questa scuola, per tutti gli anni che fondamentalmente c’è stata, è stata una scuola basata su un unico e puro concet-to: che voi siete Dio. Ma dire questo e poi dire semplicemente: «Ora sono illuminato, ho la ri-sposta» sarebbe presumere di capire e di conoscere chiaramente e totalmente la natura di Dio. La scuola è partita con questa premessa e la vostra relazione, come esseri umani, con questa profon-da affermazione.

Questa scuola ha passato molti anni — sette anni di fatto — a sviluppare discipline, discipline che sono state insegnate, eseguite, ri-insegnate, ri-eseguite.

È stato un periodo di sette anni in cui si è imparato il meccanismo di consapevolezza ed energia e come esso poteva essere provato in questa scuola, in modo che la preziosa affermazione di “Riconosci Dio in te,” la preziosa comprensione del sé in termini di consapevolezza ed energia e mente, non andasse perduta su vuoti terreni filosofici, ma fosse una genuina e pura opportunità in cui le discipline ne permettevano l’applicazione mostrandovi una importante parte di voi stessi. Forse è stato solo una giornata, forse solo mezza giornata, forse sette giorni, ma è stato comunque uno spartiacque che ha segnato l’inizio del concetto del cambiamento in cui avete osato muovervi fuori dal box grazie a quell’unica rimarchevole cosa che avete fatto e che vi ha permesso di intuire le vostre possibilità.2

Che cos’è il tempo alla luce di tutta l’eternità? Quanto tempo potete passare a investigare lo sconosciuto nel vostro cervello? Quanto tempo potete passare a investigare e a capire la connessione del cervello con il corpo, la connessione del corpo col cervello? Quanto tempo dovreste passare a capire il vortice turbinante attorno a voi di persone, luoghi, cose, tempi ed eventi? Quanto tempo dovreste passare a capire come essi sono arrivati lì? E in quel vortice li

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assimileremmo al turbinio del vostro vento, della vostra vita stessa? Di quanto tempo avreste bisogno o pensate di dover passare a capire tutto questo?

Alla luce di tutta l’eternità è quando erriamo che ci affrettiamo a giudicare in termini filosofici e a stabilire un postulato nella nostra mente che è così completo nella sua connotazione intellettua-le o psicologica o religiosa che se potete citano, c’è quel senso in voi di aver raggiunto la com-prensione della vita spirituale. Nessuno dovrebbe mai affrettarsi verso la certezza del giudizio e pensare, poiché sa ripetere le parole, di essere arrivato in fondo a quello che, in questa piccola fra-seologia, è ciò in cui si crede. Questo piccolo box, questa piccola frase nella mia mente, questa è la mia vita spirituale. È ciò in cui credo ed è la mia filosofia. È la mia religione. È la mia comprensione psicologica del significato della mia vita, è questo piccolo box. E lo proponiamo quando è il momento giusto, quando vogliamo essere spirituali e premiamo i tasti di quella rete neurale. Ed è allora che arrivano quelle piccole frasi. Vengono fuori e voi le sapete esporre e le sapete dire, ma poi quando se ne sono andate, scompaiono e tornate nel turbinio del vento delle vostre emozioni. Avete fatto il vostro compito e avete rivelato la vostra mente.

C’è voluto molto, molto tempo in termini di eternità di Dio — che è così appassionatamente innamorato dell’umanità — c’è voluto molto tempo perché quella grande passione di Dio che stava facendo esperienza di se stessa, fosse finalmente lanciata lontano quanto lo spazio stesso. Ma la passione di Dio, la benedizione di Dio, la superconsapevolezza, la sua passione per l’umanità — per ogni essere umano, perché ogni essere umano è il suo specchio e il suo più grande potenziale — in termini di eternità c’è voluto un viaggio assai straordinario perché un essere così appassionato sviluppasse dalla sua stessa creazione concetti eccelsi in mondi invisibili, quando lo spazio, così come lo vediamo e lo conosciamo oggi, era solo un potenziale; e l’unica cosa nel paesaggio e sulla piattaforma della realtà era ogni atto del creatore, la creazione della sua propria consapevolezza ed energia, e dal dispiegamento di ognuna di quelle idee di consapevolezza-ed-energia, le idee assun-sero forma. Assunsero forma. Fu quando quel vasto paesaggio deserto, nel nulla, cominciò ad as-sumere una dimensione pittorica, che quelle idee presero forma, che accaddero esperienze.

E il grande architetto costruì i piani più mirabili e fantastici, e lo fece senza urgenza — lo fece senza urgenza — perché come si poteva sapere dell’urgenza? E quel grande essere, superconsapevole, il tutto-in-tutto, creatore potente sopra una mente che era una landa deserta, una consapevolezza sterile, sviluppò mente da essa, mente dimensionalizzata, trasformò una sterile vastità in singolare bellezza. E questo continuò e continuò e continuò. E ogni livello era dovuto solo al fatto che quell’essere aveva raggiunto un parametro di pensieri collettivi auto-realizzati tanto che quello — una tale stupefacente bellezza nelle dimensioni — quello che quel Dio, consapevolezza ed energia, aveva creato dal suo proprio essere, sfociava in un concetto che non poteva essere mantenuto su quel livello perché il concetto era un salto quantico in una nuova idea, ed entrava dentro la mente di Dio.

E lì c’era un altro piano deserto, un’altra landa deserta nel flusso del fiume di consapevolezza ed energia. E lì quel magnifico essere si muoveva con l’estasiata realizzazione di dare forma a quella grande saggezza e a quei profondi concetti che aveva costruito nel sé chiamato mente, portandola ora in una fase molto diversa, in un tempo molto diverso, in una struttura molto diversa, in modo che quella struttura fosse più pesante, in modo che quella struttura potesse essere più ampia, che il tempo stesso potesse cominciare a espandersi. E il percorso di un sogno verso la sua esperienza finale diventasse così più lungo e più bello.

Questo Dio di cui vi sto parlando è il vostro Dio. È servita un’inimmaginabile quantità di tempo, ma il tempo — il tempo — non era la legge, era utilizzato nella legge per dimensionalizzare il pensiero. Questo Dio, dopo aver sviluppato tutti quei livelli, sviluppò, ed erano serviti eoni a svilupparlo, il veicolo perfetto. Una volta che la Terra fu seminata e fatta germinare e i semi uscivano fuori dalla consapevolezza che c’è su questo piano, che è tipica di questo piano, quando tutto fu ricavato dalla consapevolezza di questo tempo, distanza, spazio e massa e gli Dei creavano idee e le immettevano nella massa — il grande giardiniere dell’Eden non può cogliere un fiore finché egli stesso non diventa come il fiore — il grande giardiniere della Terra, dopo aver portato a manifestazione tutto questo, non poteva creare un semplice organismo monocellulare che potesse essere chiamato vita, se quel Dio non lo fosse diventato analogicamente. E quello sarebbe stato chiamato il respiro della vita, che era istillare in quell’organismo non solo fa sua idea dal suo Dio, ma lasciare in esso quell’idea come mente, mente analogica, che poi potesse sviluppare il DNA di quell’organismo monocellulae e la sua conseguente consapevolezza sociale.

Questi Dei possono creare un fiore. Ogni fiore, ogni insetto, ogni batterio, ogni virus — ogni cosa — vive perché gli è stata data vita attraverso il respiro dell’esperienza analogica, il Dio che analogicamente lo diventa e istilla in quell’idea senza vita un respiro vivente, e quel respiro vivente si chiama mente. Ha la sua propria mente e, quella mente, ha un potenziale illimitato. Se quindi gli Dei hanno creato tutto questo, che cosa hanno fatto quando è arrivato il momento di cogliere il

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fiore dal giardino senza mani per farlo, senza naso per annusarlo, senza occhi per percepire il vero colore del suo DNA? E Dio creò l’uomo e la donna. Tutti voi avete sentito tutte le storie, e per più di vent’anni ho sviluppato quelle storie con grandi e meravigliosi dettagli.3

Basti dire, comunque, che ciò che portiamo a questo Assay è la storia della creazione del nostro sé umano. Portiamo a questo Assay voi, in corpi che furono formati più di dieci milioni e mezzo di anni fa, DNA. Voi portate oggi il concetto del grande Spirito Santo chiamato Dio che produsse per se stesso un veicolo vitale, e ai primi stadi l’acuto architetto creatore, quel veicolo vitale lo ha continuamente adattato, creandolo fino al momento che ha potuto camminare — il grande giardiniere — ha potuto camminare nel suo giardino e cogliere un fiore, un corpo che era stato creato della stessa sostanza di cui era stato creato il fiore, in una consapevolezza che è la stessa da cui proviene il fiore, da cui proviene la Terra, da cui proviene l’acqua della terra, perché il corpo era stato creato di questa consapevolezza e vibra alla stessa velocità. Non è diverso da un batterio; vibra alla stessa velocità.

Perché? Perché il Dio che abita questo corpo non può continuare a essere solo un cre2tore analogico, un creatore analogico senza fine, ma con il cervello che permette a quel Dio di dispiegarsi dalle sue primissime origini nel corpo quintessenziale della sua attuale grande frontiera, in un corpo che non solo può gioire della vita che ha messo in moto, ma ora ha un corpo che può — una volta che ha creato il sogno — ora ha un corpo che può usare per toccare il sogno, annusare il sogno, sentire il sogno, gustare il sogno, odorare il sogno.Quello che vi porta qui a questo Assay è che avete dimenticato qual è la vostra missione.Avete dimenticato gli strumenti che avete, il meccanismo che avete, e avete dimenticato che siete completamente responsabili dei livelli di fertilità della creazione.Come le ere e la processione, la processione delle stelle che passano, come le ere e la loro processione passano, le persone sulla Terra e sulla maggior parte degli altri sistemi planetari sono sensibili ai cambiamenti nell’equilibrio dello spazio.

I primi grandi Dei che furono qui, erano così consapevoli. Sapevano come occuparsi di questo. Ma ogni generazione successiva ha perso quella conoscenza e le catastrofi le hanno distrutte, han-no distrutto i loro cervelli, i loro corpi, la loro carne. E poi i nuovi semi che seguirono furono sem-pre più nei guai, più perduti e sempre più nella degenerazione.

Voi che sedete qui oggi davanti a me, eravate una volta inimmaginabilmente splendidi. Eravate una volta inimmaginabilmente immaginabili. Eravate una volta i grandi che si prendevano cura di un Dio che amava tanto se stesso che persino il fiore e persino l’insetto che quel Dio aveva creato, portava la natura della beatitudine a un Dio che nella sua più grande realizzazione aveva creato qualcosa di veramente bello, un corpo in cui quella bellezza potesse essere apprezzata.

Voi siete qui, siete seduti qui, sul precipizio di drammatici cambiamenti, non solo in campo geologico, ma nel campo della consapevolezza. Siete qui oggi per cominciare a ri-apprendere quello che sapete, ma in un campo molto più approfondito. Se volete salvai-vi, allora dovete ricordare con quale facoltà avete la capacità di farlo. E finché non conoscete quelle facoltà, siete il cieco che guida un altro cieco e cadrete nel fosso.

La splendida natura di Dio è andata perduta, perché quando l’esperienza umana si intorpidisce nella sua espressione emozionale, perde la sua creatività. E attraverso il magnetismo e la gravità arriva nel suo vortice, nella sua vita, solo quello che serve a completare il suo carattere sensibile, il suo carattere emozionale. Il grande Dio del vostro essere non è un Dio che è morto; siete voi che siete morti. E in questo vortice voi avete perpetuato tutto questo, generazione dopo generazione fino ad arrivare a essere così pesanti nella massa — così pesanti, così preoccupati di quella massa, ma solo fino alla fine — non perché la massa potesse creare, ma per entrare nella maturità della massa in modo che come adulto poteste partecipare al fiume delle emozioni senza dover mai creare nulla, preoccupati solo di tenere il corpo abbastanza in forma per avere l’esperienza.

Mentre sediamo qui oggi e vi guardiamo, voi siete spinti — spinti — a ricordare quando la vostra vita ha avuto una svolta, e che la grande forza creativa è tornata nella vostra mente, è tornata nella vostra ispirazione, nel momento in cui avete lasciato indietro il vortice, che la causa della vostra vita qui non è rimanere impigliati nelle vostre emozioni e nemmeno perpetuane l’idea, ma essere tornati a quello straordinario trono nel vostro cervello dove il grande architetto, il tu a lungo dimenticato, vive in solitudine, nella segretezza. Il grande architetto, il grande Dio, ha fatto poco nella vostra vita, perché poco gli è stato chiesto di fare. Vi ha dato la vita nel vostro cervello, nelle vostre cellule, nel vostro DNA, un DNA che è creta presa dalle rive del fiume chiamato consapevolezza ed energia.

La comprensione di quello che ho appena detto ci riporta al Dio nel giardino, che finalmente tocca quel fiore e forse addirittura lo coglie. Che straordinaria sensazione, che Dio abbia piantato solo quel fiore? Sarà l’unico fiore? I fiori che dominano i prati delle alture saranno forse solo quel fiore?

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Se non avete capito questo su questo precipizio su cui siete, potete continuare nel vortice con i vostri appunti di replica spirituale, di spiegazione filosofica all’interno del vostro box, oppure pote-te tornare di nuovo e imparare gli insegnamenti segreti, impararli non come se fossero al di fuori dei limiti della vostra capacità, ma sapendo che siete voi il limite della loro capacità.

Tutti questi anni di scuola sono stati uno splendido ed eccezionale viaggio, un viaggio davvero irresistibile, una gravità di passione e un avversione all’amarezza. Ma la scuola è un sostegno e una guida attraverso gli inferni più profondi e scuri della mente delle persone, fino alla prigione in cui sono rinchiusi e tenuti prigionieri dalle loro emozioni. Questa scuola nella sua piccola presenza nell’eternità ha cercato, nel senso più ampio della parola, di rivolgersi a voi dal momento che voi siete stati quel grande Dio lanciato in una campagna di amore auto-realizzato, quella spinta creativa del rendere conosciuto lo sconosciuto, colui che costruisce su una landa deserta concetti della mente più grandi e continua nel suo assalto appassionato per conoscere se stesso.

Ora, per conoscere quella che si chiama la natura di quel sublime creatore, che ha potuto così appassionatamente innamorarsi del mirabile meccanismo corpo/pensiero in grado di razionalizzare, formulare memoria, paradigmi — splendido, sapete, come il computer che può simulare le propor-zioni di ciò che è perduto e darvi un’immagine visiva di ciò che potrebbe essere ripristinato nella memoria — Dio ha creato il corpo più mirabile, che siete voi, e la vostra capacità di pensare, di avere un significato consapevole in quel pensiero, di imparare a razionalizzare, dimensionalizzare e propagare pensiero.

Questa minuscola scuola, questa minuscola legge, è qui per rivolgersi a ogni aspetto in voi che si è intorpidito ed è diventato pesante, e ciò che da sempre avreste dovuto conoscere è ora la ricerca dell’eccezionale o forse del naturale. Ma se non è più naturale, può essere davvero straordinario il modo in cui ne dipingete l’immagine.

Chi è quindi colui che dà la vita? Dio. È vivo Dio? No, Dio dà vita. Dio è eterno. Questo vi è sfuggito prima, ma è un’affermazione profonda e un indizio per capire voi stessi.

Avendo detto per tutti questi anni che siete Dio, potete solo immaginare quante usurpazioni del divino ho smantellato, smantellato e ingiuriato —perché dalla volta del mio cielo, io considero che il tempio perfetto di Dio è il corpo umano, perché io so che lo è — e inoltre capisco che nella natura, il più grande tempio di Dio è la volta dei cieli, sfondo dell’eternità, di stelle luccicanti che ai nostri occhi alludono alla vita straordinaria che vive in loro, che vive nei raggi attraverso cui brillano così luminose, e che Dio si replica sulla Terra in forma di natura. E chiunque sia un Osservatore della natura capirà i profondi segreti di cui nessun libro sacro potrebbe mai parlare. Ma il più grande messaggio che sia mai stato scritto è semplicemente l’osservazione e la partecipazione nella comprensione del rito della grande piattaforma su cui il grande Dio, così amato in forma umana, ha fatto del nulla un qualcosa, e che ogni qualcosa contiene in sé il respiro della vita, di quel momento di culmine analogico che da quel Dio gli ha dato vita, e che Dio è ovunque, e che ogni pietra, ogni ciottolo, ogni granello di sabbia, ogni foglia, ogni colore, ogni goccia di idrogeno, ogni nuvola, ogni pioggia, ogni raggio di sole è in sé una piattaforma esclusiva che molti Dei in molte forme hanno portato in essere, essendo esclusivamente quelle cose e dando loro vita perché decorassero il palcoscenico del nostro imminente dramma.

Capitolo Secondo

L’Archivio dell’Akasha,la Mente di Dio e il campo quantico

Quell’essere bellissimo e sublime e totalmente amorevole su cui prima ho richiamato la vostra attenzione e che ho spiegato nel più povero dei modi, vive in voi. Ma voi siete solo vita. E i vostri atteggiamenti di cui abbiamo parlato ieri, quegli atteggiamenti sono parzialmente responsabili in quella che è la più grande segretaria di Dio, Madame Anima. L’anima è il registratore delle questioni non concluse, un registratore grazie a cui nella mente di Dio ogni raggiungimento del soggetto viene aggiunto a quella fluida mente che gli antichi erano soliti chiamare Archivio dell’Akasha, ma che in realtà significa solo spazio. E oggi la conosciamo con un termine molto più sofisticato chiamato campo quantico, e il suo nome spirituale è mente di Dio.

L’Archivio dell’Akasha, uno di quei termini occulti, ma sapete che cosa significa? Spazio. Liberiamoci di quei fioriti termini occulti. Archivio dell’Akasha significa spazio con conoscenza — spazio con conoscenza — etere, il sottile fluido che contiene ogni pensiero, ogni azione, ogni fatto, compiuto e incompiuto, di ogni generazione, non solo qui, ma di ogni flora e fauna e ogni generazione batterica. Qualsiasi cosa a cui Dio abbia dato vita, quella vita è trattenuta in questo spazio. Inoltre, non solo le persone qui sulla Terra. Che dire delle persone nella Terra? E le persone al di sopra della Terra? E le persone nella Via Lattea? Ma nello spazio, in quella che si chiama

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mente di Dio nel non-tempo, voi che siete sempre vissuti, siete impressi in quella struttura con tutti i pensieri, tutte le parole, tutte le azioni, tutte le intenzioni — tutto, un archivio vivente — assieme a tutto il resto. Non solo quello spazio avvolge voi, ma avvolge anche undici miliardi e mezzo di altri pianeti nella Via Lattea che ospitano vita, proprio come questo, in gradi di involuzione ed evoluzione.

Se Dio ne ha avuto bisogno solo di uno4 per dar forma a nuovi paradigmi, allora Dio era un essere molto mobile i cui sogni del cosa-sarebbe-se erano più potenti del ciò-che-è-stato. Inoltre, ogni pensiero analogico che sia mai esistito, in essenza, è mente di Dio. A ogni fiore che cresce e appassisce in primavera ed estate è stata data vita attraverso un tale momento culminante, e poi Dio si è allontanato dal fiore perché ora il fiore col suo respiro di vita potesse essere il proprio stesso essere, intrinsecamente garante di se stesso e capace di popolare se stesso. Se Dio è sempre analogicamente presente, il fiore non si forma mai. Ma ha dovuto essere divenendo e poi allontanandosi per grazia di Dio per permettere a quello che Dio aveva creato, di essere ora una cosa vivente, una cosa vivente e respirante.

Guardiamoci attorno.Tutto questo è stato portato dal nulla in qualcosa da una deità analogica che non si è fermata

qui, che non si è fermata nel legno, ma che ha fatto i gigli del campo, che non si è fermata nei gigli del campo, ma ha fatto gli amabili insetti dorati, che ha continuato a spostarsi, perché rimanere analogicamente in qualcosa è non completarlo mai e non dargli mai vita. E il Dio del potere ne è uscito fuori e quella allora diventa una cosa vivente e respirante.

Come si può dire quindi che la forza vitale delle piante e delle rocce, dei batteri e degli animali non sia divina?

È tutta divina perché in ogni cosa vivente c e stato una volta un Dio che l’ha sognata, lo è di-ventato e ne è uscito lasciandovi quel principio divino di eternità.

Che straordinarietà mostrate voi quando vi tenete stretti a persone, luoghi, cose, tempi ed eventi, perché vi servono per i vostri momenti culminanti? È forse straordinario aggrapparsi alle persone solo in base alla nozione di quanto possono fare per voi? Voi non siete mai stati la relazione per poi allontanarvene e permettere a quella relazione di essere essa stessa una cosa vivente, come il giardiniere. Non avete mai coltivato qualcosa con tale tenace pazienza, cura, attenzione — in essenza, focus — in modo che l’esultanza della sua stupenda celebrazione portasse in se stessa un momento culminante, una fruizione e una sovrabbondanza di gioia, perché chi mai potrebbe affermare che ciò che sgorga dal cuore e dall’anima non sia più potente di ciò che sgorga dai lombi? Voi vi aggrappate alle cose che avete sperimentato, guidati dall’anima, ma fino a oggi non avete mai dato loro una loro propria vita e non siete andati avanti. E senza questo, e con questo, non avete più sentito la voce di Dio nella vostra testa. Avete sentito solo quello che avete bisogno di fare, quello che avete bisogno di fare, quello che avete bisogno di fare, quello che dovete fare, quello che avete bisogno di fare, quello che avete dovuto fare, perché non siete persone sagge, perché non avete mai finito quello che continuate a dire che avete bisogno di fare.Così Dio, la consapevolezza primaria, ha intrapreso, per così dire, la sua grande missione di rendere conosciuto lo sconosciuto interagendo con tutto ciò che esso era, che amava, ma ha proceduto e se ne è andato e ha continuato a creare in quella valle. Il Dio estrae creazione lì — ma per quegli Dei, quella è la loro missione — ma quello che hanno lasciato indietro non è mai lasciato indietro, perché la vita di ogni creazione, essendo la vita l’espressione analogica che Dio ha dato come consapevolezza e coscienza a quella forma che gli ha permesso di essere animata, è semplicemente vita. Ma se nella vita e nella sua consapevolezza, si produce il seme della sua propria rigenerazione, questa azione della vita creata restituisce al creatore il grande dono. E il grande dono, in termini semplici possiamo chiamarlo così, è che tutte quelle forme di vita, quelle idee dalla mente di Dio, in realtà non provengono dalla mente di Dio. Provengono da Dio come consapevolezza ed energia, ed è stato Dio che ha dato loro vita. Ma la loro vita, la continuità della loro vita, la propagazione della loro capacità di ideare concetti, persino da massa a massa, di creare, di fare esperienza, da quell’attività di vita si è generata una forma di pensiero, e come vedremo chiaramente oggi, non è il cervello che crea la mente e non è nemmeno consapevolezza ed energia — anche se essa è la sostanza in cui la mente emerge — la mente è un fenomeno che èil risultato di consapevolezza ed energia sul cervello, la sua capacità di entrare nel suo fiume di consapevolezza e di perpetuare e di creare secondo la sua capacità, in modo che quella mente della forma vivente, quella mente, rifluirà nel Dio che sta estraendo nuova vita nella valle, e questo si chiama dono che torna a Dio. Si chiama essenzialmente mente di Dio. Dio non ha mente. La mente è la cronaca delle avventure della vita, e la mente di Dio è determinata da quello che è stato creato e quindi dalla sua libera volontà di vivere.

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L’ordine implicato di David Bohme l’imprevedibilità quantica

David Bohm, così si chiama, un essere che e vissuto nel secolo scorso, capì che c’erano particelle che non reagivano alla stabilizzazione dell’atomo, che l’atomo qui era una forza stabile qui, o la forza di una particella, o la forza di un atomo da cui proveniva la luce, pacchetti di luce — la collisione di positroni ed elettroni creava un’esplosione; ognuna di esse creava un fotone — e che in questo reame l’unica azione che potesse essere compresa era il decadimento di certi atomi da certi elementi. Mi state seguendo? Quello che dovete fare è consultare, comprare, una carta degli elementi: oro, ferro, piombo.

Comunque, egli vide e sapeva che all’interno di questo reame, di questo piano, di questo livel-lo di consapevolezza, c’erano particelle che non restavano all’interno del reame stesso. Diceva che queste particelle si accendevano e si spegnevano: una sarebbe apparsa qui, se ne sarebbe andata e sarebbe riapparsa lì. Mi seguite? Ora, egli chiamò questo reame, salendo su lungo la grande freccia,5 ordine implicato. Non sapeva nulla di questi.6 Semplicemente lo chiamò ordine implicato. David Bohm non sapeva nulla di questi livelli di consapevolezza ed energia. Tutti nella scienza concludono che questo è un luogo zero, ma non capiscono la natura di quello spazio zero in relazione allo spazio e alle particelle che stanno studiando. Mi seguite?

Quindi immaginate per un momento che questo sia l’unico livello che Bohm studiava, perché questo è anche il livello della luce.

Le particelle quindi si accendevano e spegnevano. Egli disse che quelle particelle provenivano da un ordine implicato e che si dispiegavano nell’ordine esplicato.

Che cosa non sapeva David Bohm su queste particelle che comparivano e scomparivano, che in un baleno arrivavano e se ne andavano? E alcune le vedeva come una particella che — «Oh mio Dio, eccola; è quella viola». La viola lampeggiava, scompariva e lampeggiava laggiù. Era la stessa particella? (Udienza: No.) Posso dirvi perché? Se questa particella viola rappresenta, solo per capirci, un’asse di legno, e ci fossero diverse assi di legno, potreste fare una casa con una sola? E un altare a Dio? Potete fare una cassa? Potete fare un ponte? Potete fare una strada? Potete fare un elefante? Potete fare un uccello? Che cosa non potete fare con quest’asse color viola? Quindi nel suo ordine implicato, David Bohm vedeva la stessa particella lampeggiare, scomparire e ricom-parire altrove, e concluse che era la stessa particella. Ma forse era un’asse di legno e poi una casa o un altare a Dio. Quanti di voi capiscono?

Perché allora questo sfondo, questo campo statico, non era costante?Perché c’erano particelle virtuali che brillavano e dicevano: «Ehi, sono qui nell’esplicato; ora

me ne sono andata». Perché facevano così? Perché non erano statiche come erano state in tutte le altre atmosfere?

Quanti di voi capiscono perché, secondo l’ordine implicato di Bohm — ora ascoltate attentamente —perché per l’esplicato la permanenza di quelle particelle non era costante? Quanti di voi ora capiscono? Perché quelle particelle appartenevano all’ordine implicato, di quanti piani? (Udienza:quattro).

La “mortis” implicata — è vero, per alcuni di voi è davvero una cosa morta — ma l’ordine implicato in realtà comprende quattro altri livelli distinti di consapevolezza ed energia e di realtà di particelle. E ciò che dà loro il contesto di ordine implicato è che non possono sostenersi in un regno di luce che richiede che la sostanza e il sostentamento siano particelle con uno spin, e loro non ce l’hanno perché non sono polarizzate. Voglio dire, dovreste essere ben felici di capire un tale grande mistero, la definizione di ordine implicato. Con questa conoscenza, capiremo molto bene come manifestare. Capite?

Quindi che cosa sono queste particelle isolate e che lampeggiano una volta e poi lampeggiano in qualche altro luogo, che i fisici studiano pensando che sia la stessa particella? Quello che fanno è che misurano sullo sfondo quantico naturale, il campo naturale qui, cercano di misurare se la par-ticella ha uno spin, e se capiscono che ce l’ha, allora possono calcolarne la massa dalla velocità ri-spetto a dove apparirà di nuovo. Ma indovinate un po’. Quello che complica ulteriormente il pro-blema è che si focalizzano su di una sola particella. E poi la vedono e nel momento in cui vedono questa, hanno perso questa, ma la ricordano matematicamente. Così possono rilevare il peso e la velocità di quella particella nel campo quantico. Immaginate ora che questo sia un cervello grande e grosso come il vostro, ma un po’ più istruito. E questo cervello istruito ha cominciato questo processo nella fisica lineare — e non solo la fisica di Newton; fisica significa studiare le particelle — così la fisica lineare era studiare la natura del decadimento di ogni struttura atomica in termini di tempo, distanza e spazio. I fisici nucleari studiano l’azione del nucleo delle strutture atomiche, e i fisici subatomici, i fisici quantistici, studiano le particelle al di fùori della struttura atomica. Lo capite? Gli studiosi di astrofisica invece studiano i grandi corpi nello spazio e il loro movimento

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potenziale. In altre parole, gli studiosi di astrofisica studiano la Via Lattea e le aggregazioni di stelle al suo interno e il loro movimento e il loro campo di gravità e come influenzano le altre stelle attorno a loro. Ora, quello che hanno di simile gli studiosi di astrofisica e i fisici quantistici è che entrambi studiano particelle. Solo che le une sono più grandi delle altre.

Bohm quindi capì qualcosa, assieme al suo guru. Il suo guru disse che questo era l’Archivio dell’Akasha. Tutti voi in qualche modo siete stati influenzati da guru ignoranti e da conoscenza ignorante, e la conoscenza è essere capaci di leggere l’Archivio dell’Akasha. Ebbene, Akasha nell’antica lingua indù, che proveniva dalla descrizione del sanscrito, significa semplicemente spazio. Ma quando David Bohm considerava l’ordine implicato/esplicato, vedeva spazio, e il suo guru disse: «Sì, ma quello che tu scruti è l’etere, ciò che noi chiamiamo Archivio dell’Akasha». David Bohm su questo era in disaccordo con il suo guru. David Bohm disse: «Se questo è l’Archivio dell’Akasha, allora devo passare il resto della mia vita a spiegare il karma di quelle particelle virtuali che si accendono e si spengono e di cui io non posso misurare la distanza, la massa, la proprietà, la velocità». E cosa pensate abbia detto il guru? «Fidati di me».David Bohm sopravvisse al suo guru, ma sopravvisse non senza che la sua reputazione ne ri-sentisse. E l’unica cosa che sopravvisse della sua mente veramente brillante, della sua colorata superstizione fu che egli cercava di capire questo reame in termini di karma, in termini di Archivio dell’Akasha, e ciò che lo stesso David Bohm poteva capire solo con la sua mente teorica e matematica, concetti di particelle che esistevano per influenzare questa realtà. Ed egli concluse che ci sono particelle che non si sono mai manifestate in questa forma, e quelle particelle le avrebbe più tardi chiamate particelle virtuali, perché arrivano per un momento e poi scompaiono, non sono mai costanti.

Il suo desiderio in punto di morte — così ora sappiamo che l’Archivio dell’Akasha non l’ha salvato — il suo ultimo desiderio fu comprendere che cosa fa la focalizzazione dell’Osservatore sulla particella, nell’inserire quell’elusiva particella virtuale all’interno di una costante nella struttura della luce e della materia, e dove si trovava l’Osservatore che inseriva questo nella vitalità della struttura. E David Bohm, alla fine dei suoi giorni, dovette separarsi dal suo guru perché il livello di conoscenza che il suo guru aveva, non comprendeva il diventare minuscolo. Il guru vedeva tutto questo solo come Archivio dell’informazione dell’Akasha. «Sì,» disse Bohm, «questo può essere vero. Ma qual è la natura di qualsiasi particella che costituisce il campo dispiegato? Dimmelo, come in un codice Morse. Leggimi i punti e le linee di queste particelle se devo concludere che sono l’Archivio akashico di tutta la vita».

E alla fine David Bohm perse la sua prestigiosa reputazione come fisico perché era stato sviato da un guru controllante, un guru che era così evidentemente poco istruito da non capire le particelle come vita infinita, e così David Bohm non capì che quelle particelle erano vita, e ci lasciò con — ci lasciò con — l’ordine implicato e l’ordine esplicato sul ponte che chiamiamo luce)’ che in quei termini costituirà il corpo, il corpo molto grande e pesante che abbiamo oggi.

La materia grezza è fatta di strutture atomiche, atomi, non necessariamente legati con atomi dello stesso tipo. In altre parole, gli atomi che costituiscono un pezzo di legno sono un’intera biblioteca di atomi che hanno in sé vari gradi di sostanze chimiche. Per esempio, nessuno può guardare un pezzo di legno e dire: «Ah, questo è un pezzo di fibra» perché se analizziamo la fibra fin giù alla sua base molecolare, troveremo che non c’è legno a livello atomico, ma che quel legno a livello atomico è fatto di molti atomi che ci danno l’illusione del legno. Ma la chimica che costituisce il legno — la linfa, la coagulazione, i livelli di carbonio, i livelli di 1420 — se togliessimo tutto questo dal pezzo di legno, non sarebbe più un pezzo di legno. Quindi il legno non è un solo atomo a livello atomico. Quanti di voi capiscono? E nemmeno la linfa che pulsa attraverso di esso è legno; è una sostanza chimica.

Pensate allora che il regno dei cieli sia come una piramide.(8) Ma la piramide è solo un modello per farvi capire i diversi livelli di consapevolezza ed energia e il tempo, e a un livello più sofisticato per farvi capire qual è la diversa natura — qual è la diversa natura — delle particelle quantiche. E chiaramente a questo punto — quelli di voi che sono brillanti abbastanza per fare un salto — a questo punto capiscono che ognuna di quelle particelle è viva. Non sono semplicemente polvere in una tempesta di polvere; sono particelle vive. Sono esseri che hanno conoscenza. Difficile da immaginare. Se cercate quindi di ridurre il vostro mondo grande e pesante al piccolo, allora il paradosso è come possa mai la vita continuare a vivere lì nella sua forma originale secondo quello che potreste stimare come tempo. Se pensate che il regno sia grande solo così, come può essere possibile che ci sia espansione nel regno? Ebbene, in questo sta la vostra ignoranza.

Nella creazione di questa vita non avete mai creato la fine, perché nella mente di Dio non c’è nulla che possa finire. E il grande sforzo di Dio come mente analogica ha istillato il soffio della vita in ogni cosa che ha creato. In questi regni nulla è morto, ma piuttosto tutto, come forma di vita, si è evoluto. Tutto si evolve. Ossia cambia e lo fa in modo accurato e perfetto. Quindi non c’è morte

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lì. Potreste dire: «Va bene, tua sì mangiano l’un l’altro?» No, non devono farlo, perché l’idea del cibo non era un’idea. Potrà esserci nel loro futuro. Ma consumare non ha nulla a che fare col mantenere in vita il corpo. Era piuttosto consumare un campo elettrico, ossia quella che era la loro atmosfera.

Che cosa non è Dio? Se Dio, il grande creatore, il grande giardiniere, lascia dietro di sé campi di foti e di frutti e di noci, campi di animali, che cos e che torna a Dio? La mente di Dio, perché questo è il dono della vita, e la sua attività chiamata mente è ciò che torna a Dio. Che cosa non è Dio? Chi non è Dio? C’è forse forma ingeribile di vita che non ritorni alla mente di Dio? Come possiamo immaginare esseri umani talmente spaventosi che vivono come non ci fosse domani o minacciano di concludere la vita per tormentare e punire altri attorno a loro, che è la sofferenza più grande che si possa infliggere? Come potete voi che vivete lottando per la vita — cosa che fate, come diventerà chiaro — riuscite a capire con assoluta chiarezza che la vostra mente torna a Dio e voi non tornerete nel Vuoto? È impossibile. Ciò che Dio ha creato, ciò a cui Dio ha dato analogicamente vita, appartiene a Dio. E come danziamo nella mente di Dio? Individuali e amabili e splendidi come lo sfavillio nell’occhio di Dio, quando Dio lascia quel soffio di vita, perché noi consumiamo Dio.

E persino le forme di materia batterica che ingeriamo sono Dio e sono state ingerite perché ci animassero. Quello era lo scopo. E qual è la ricompensa? Vivranno per sempre.

Che cos’è che dà alle particelle subatomiche la loro misteriosa natura dinamica?

Quanti di voi hanno letto pubblicazioni di fisica sulle particelle quantiche? Alzate la mano. Davvero? Voglio farvi una domanda: c’è una qualche particella nello studio della fisica quantistica che sia la particella originale, che sia tutte le particelle, oppure sono tutte uniche e diverse? (Udienza: tutte uniche e diverse). Allora vi farò un’ulteriore domanda: sono vive quelle particelle? Sono vive quelle particelle? Sono vive? Voi che avete studiato fisica quantistica, ditemi: le particelle che studiate, dai neutrini agli elettroni, ai positroni, alle strutture atomiche, ai quark, ai gravitoni, sono vive? Allora perché le leggete come se non lo fossero? Perché le leggete come se non fossero vive? È vivo un protone? E una particella alfa? «Oh, certo che lo sono». Quanti di voi sanno che cos’è un gravitone, un gravitone?

Padre, cosa dice la grande argomentazione nella chiesa su quanti angeli ci sono sulla punta di un ago? Gli angeli non sono forse di un reame diverso? Quindi non dovrebbero occupare alcuno spazio in questo reame. Ma se lo occupassero, sulla punta di un ago? Qual è l’argomento: quanti angeli ci sono sulla punta di uno spillo? Ma che cosa hanno sempre concluso che fossero gli angeli? Sai quanti atomi possono esistere sulla punta di uno spillo? Qual è allora la differenza tra un atomo e un angelo? (Risposta: nessuna differenza). Hai capito. Forse dovresti scrivere qualcosa su questo piccolo argomento. Anche se molti di voi non vogliono concordare emozionalmente sul fatto che le particelle sono vive, lasciate che vi dica che cosa comporterà questo: che non userete la vostra capacità naturale perché non ci credete e perché non è la gratificazione istantanea che state cercando. Ma molti di voi rimarranno incollati a questo e forse leggendo fisica quantistica capiranno ciò che dà alle particelle la loro misteriosa natura dinamica e individuale sullo sfondo quantico — restate svegli —e perché possono essere in un luogo ogni dannata volta che scelgono di esserlo, tanto che per la teoria matematica misurare dove approssimativamente andranno è una cosa controversa. Chi èche dice a queste particelle di ripiegarsi e dispiegarsi? Accade perché sono forme di vita intelligenti. E un gravitone esiste forse solo come particella subatomica, oppure un gravitone può in realtà essere rintracciato fino alle origini del primo piano? Che cos’è un gravitone? Un gravitone, la gravità di Newton: un gravitone è una particella su molteplici piani. Perché? Perché la natura di un gravitone e un energia che è stata collassata dall’intento — dall’intento — e dall’esperienza analogica del Dio che gli ha dato vita.

L’intento nella mente di Dio è riflesso in una particella che è libera, che è difficile da accertare con qualsiasi altra particella. Queste particelle si chiamano gravitoni, e sono dimensionalizzate e energizzate, per cui ciò che risulta evidente nel campo quantico è che quel gravitone può essere evidente in tutti questi campi ed esiste in una precisa natura nella consapevolezza. In altre parole, un gravitone è il collante che in essa tiene insieme l’intento di Dio e la vita di Dio. Quindi è l’intento di Dio che dovrebbe rimanere, e possiamo suddividere Dio in queste particelle finite e dar loro giu-stificazione. Che cos’è allora la gravità della palla più grande che conoscete, la Terra, che ruota nel suo campo gravitazionale? Ora sappiamo che la gravità è l’intento della vita di essere sostenuta. Quanti di voi ora capiscono la natura di un gravitone? Alzate la mano. Così sia. Sono vive le par-ticelle? E la gravità è un intento? Vediamo la gravità semplicemente come un campo elettroma-gnetico in rotazione, oppure è la forma di vita di un intento? (Udienza: la forma di vita di un in-tento). Se foste davvero studenti illuminati, proprio ora comincereste ad avere alcune immense

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realizzazioni.Capitolo Terzo

La connotazione del nostro stato quantico

Cominceremo con un’affermazione fatta da Shakespeare. È facile da ricordare. Egli disse: «Ah, noi siamo il materiale dei sogni».9 Io direi che siamo esseri sognanti in un sogno tenuto insieme dal sognatore supremo. Perché mai ci riferiamo a questo, a questa conoscenza come materiale di sogni? E perché ci si riferisce a voi come esseri sognati viventi tenuti insieme da un sognatore più grande? Perché in consapevolezza ed energia — Dio e la consapevolezza secondaria — la consapevolezza secondaria, qualunque luogo abiti, è l’essere che sogna. Essa a sua volta è fatta di sogni. E mentre essa fa tutto questo, l’unico grande sognatore, Dio, ora conosce se stesso, sogna se stesso, auto-posseduto da se stesso. E questa è una meravigliosa affermazione perché studiando quest’area di scienza stupefacente cominciamo a immergerci nella qualità di un mondo fatto di particelle, particelle che cambiano, ma non viaggiano, bensì fluttuano.

Siamo in un mondo, in questo campo quanti-CO, in cui nulla viaggia in alcun luogo, perché nel campo quantico non c’è tempo. È infatti un campo in cui quel minuto campo sostiene questo qua-dio più grande. E in questo campo l’Osservatore, casualmente o usualmente o distintamente si focalizza, pensa, contempla, reagisce, fa sì che questo campo lampeggi e riappaia a totale sostegno della mente che sogna quello che siete.

Fatta quest’affermazione, facciamone ora un’altra che fu Platone a pronunciare: «Tutta la materia è viva» egli disse. «Il mondo è vivo. L’universo è vivo».10 E ha ragione. Voi, nella vostra vita, non vivete — proprio ora mentre sto parlando con voi — non vivete in una vita di oggetti, e nemmeno vivete in un mondo di oggetti, vivete piuttosto in una vita, nella vostra vita. Tutti quegli oggetti si chiamano esperienze.

Voi vivete con esperienze, non con oggetti, e il mondo, in verità quello che si chiama universo e universi, lo spazio stesso, non riguarda grandi nebulose o soli morenti o soli che rinascono, non riguarda oggetti. Riguarda esperienze, quindi sostituite gli oggetti, le cose, con esperienze.

Ora, il fatto è che voi pensate in termini di cose: persone, luoghi, cose, tempi ed eventi; giusto? Così, per esempio, non vedete altro che un oggetto da poter usare, come se l’oggetto in sé non fosse composto di vita, particelle — proprio quella materia di cui è composto, proprio gli atomi che danno vita all’insieme che rendono un oggetto un sé individuale e distinto — voi non pensate che le particelle, la dinamica delle particelle, gli atomi abbiano origine dal campo subatomico, non pensate a quelle particelle — voi pensate che esse siano come polvere in qualche modo tenuta insieme con pressione e compressione e atmosfera.

Così pensate che tutti gli oggetti siano essenzialmente inanimati, che non siano cose viventi. Ma se continuate quella vena di pensiero, sarà impossibile per voi interagire consapevolmente col campo dinamico chiamato campo quantico. Sarà impossibile per voi interagire con esso e cambiario perché in quel campo, tutto ciò che c’è, tutti gli oggetti, sono esperienze poiché, come abbiamo studiato, sono composti di materiale di consapevolezza ed energia analogica.

Torniamo ora per un momento al concetto di analogico. Vi ricordate che cos’è analogico? Lo scopo della consapevolezza analogica è che all’idea può essere data consapevolezza in quell’e-sperienza analogica in cui il Punto Zero, la consapevolezza primaria, diventa l’oggetto, lo diventa. Quando questo è finito, quando questi si staccano, esso ha in sé il respiro della vita, ossia ha in sé consapevolezza e in base alle sue esperienze ora svilupperà la sua propria e unica mente. Se pensiamo a esso in questi termini, allora una sfera sul settimo piano può cominciare ad apparire come una di quelle particelle virtuali che scintillano come stelle nel paesaggio lunare del campo quantico. Se questo semplice oggetto è stato creato dall’esperienza analogica di Dio, se questo singolo oggetto ora è un’esperienza analogica di Dio, ne consegue che tutte le cose in questa nevicata, poiché affondano le loro radici nel Punto Zero, non saranno semplici elettroni. Non saranno semplicemente semplici neutroni. Non saranno semplicemente quark, fermioni, bosoni. Non saranno semplicemente quelle sterili particelle a cui voi pensate, perché se poteste vedere questo campo dinamico, ricordandone tutti i livelli, e poteste scrutare in tutti quei livelli e vedere la bellezza dinamica di questo campo, capireste che tutte le particelle sono consapevolezza e hanno una mente e sono state frutto di un’esperienza, per cui sono esperienza.

Così quando cercavate di capire la natura di un fermione o di un bosone, avete capito che quelli sono nomi associati agli scienziati che li hanno scoperti, che il loro nome deriva da quello dei loro scopritori.

Ma se avete cercato di capire come funziona in realtà la relazione tra quelle particelle, forse ora lo capite, ma non possiamo guardare a nessuno di quei gruppi e semplicemente dire che c’è un pugno di particelle qui e un altro lì e le mettiamo insieme e possiamo fare una palla di sabbia —

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non possiamo pensare in questo modo — perché tutte le particelle che studiate sono vive. Sono vive. Non solo sono vive, ma hanno anche una molteplice e illimitata capacità di essere in qualsiasi stato, ossia di corrispondere alla mente di Dio, e ora sappiamo quanto estesa sia la mente di Dio. Inoltre, mentre le studiavate, interagivate con loro. Come, pensavate forse di aver parlato di loro alle loro spalle?

Tutte quelle particelle quindi formano gruppi di particelle, ma formano quel certo gruppo di particelle, non in modo casuale, ma in modo che segua esattamente la vostra mente. Ora voglio che scriviate questo: il campo quantico di fatto è inestricabilmente combinato con la mente, e le azioni della mente sono l’Osservatore. Se quindi il campo quantico è inestricabilmente combinato con la mente, allora con quali stati di mente è allineato il vostro particolare stato quantico? Prima di tutto è il vostro Dio a tenerlo insieme. Voi — voi, qui — in qualunque modo e qualunque cosa facciate, pensiate, causate pensiero, causate una reazione qui, il vostro stato quanti-co istantaneamente vi manovra, vi manovra e vi regola. Ogni cosa che vedete sono oggetti nella vostra realtà. Tutto su scala quantica è regolato rispetto a quello che pensate. Questo stato quanti-co vi appartiene.

Ora, tutti dovete capire che quello che imparate qui a questo livello è la natura della vostra mente, non il vostro corpo, non le vostre emozioni, non le cose nella vostra vita, non quello che in-dossate oggi, non com’è il vostro viso. Abbiamo isolato tutto per alimentare e per focalizzarci sulla vostra mente e la sua natura.

Oggi capiremo come il cervello può processare il campo quantico, come può processarlo nella vita. Ma per ora, questo è un discorso molto interessato perché esclude quello che voi volete.

Esclude la vostra comodità. Esclude il vostro corpo. Esclude i vostri sogni. Esclude tutto. Stiamo isolando un gruppo di conoscenze imperiture, sulle quali non vi siete mai veramente focalizzati prima, che sono cibo per la vostra mente e comprensione di come la vostra mente possa interagire con la materia.

Così questo insegnamento è per la gloria di Dio, l’Osservatore e la mente di Dio. E finché non riusciremo ad affrontarlo e a fare spazio per comprenderlo, tutti gli altri insegnamenti che segui-ranno dopo di oggi saranno carichi di dubbio e domande perché non vi siete presi il tempo per isolare la vostra mente e per contemplarne la splendida, mirabile e meravigliosa capacità.

A questo punto quindi parleremo della mente, dell’Osservatore. Voi, tutti voi, avete fatto la vostra discesa e vi siete dispiegati qui.” La vostra mente è

collegata a ognuno di questi livelli, ma è un nuovo corpo, un diverso progresso nella mente, diversi stati quantici, diversa consapevolezza, unicità. Prossimo livello: nuovo corpo, nuove particelle, nuovo campo quantico. Quanti di voi capiscono? Ed è distinto. Quanti di voi capiscono questo? Così sia. Così ora siete quaggiù. Che cosa è stato a essere capace di discendere o dispiegarsi in questa realtà molto, molto lenta e grande? È stato il vostro corpo? Sono state le vostre emozioni? O forse il colore dei vostri capelli? Che cosa è stato a sopravvivere come transeunte attraverso tutti i reami e tutti i corpi e tutti i distinti livelli di consapevolezza? (Udienza: la mente). È giusto.

Ora, non vi sembra logico — parlando alla vostra mente Lo è, naturalmente — che la discesa verso un’esplorazione individuale, un’avventura individuale per rendere conosciuto lo sconosciuto, per sognare i sogni, non vi sembra logico che nella discesa ci sia stata una continuità proveniente da voi che alla fine vi siete dispiegati su questo piano? Una continuità non solo nella vostra mente che ora funziona in questo fiume di consapevolezza qui, questo fiume di energia qui, questo tempo, questa distanza, questo spazio, ma una continuità per cui quella mente è sopravvissuta ed è stata proprio l’elemento, proprio il processo divino che ora ha dato il via a questo corpo e alla sua reincarnazione, alla sua meccanica, perché lavorassero e operassero in questa consapevolezza, perché creassero in questa consapevolezza realtà analogica che diventa stato vivente; diver-samente, come potete mai dire che siete un’anima nuova che è appena nata? È ridicolo. Come potete dire di essere nuovi o vecchi? Tutti quelli che lo dicono non conoscono il regno dei cieli e il processo della vita.

Noi ci dispieghiamo in ognuno di questi reami e piani per arrivare qui con una connotazione individuale, e quella connotazione individuale è la nostra mente. E ne abbiamo portato la capacità con noi, come impareremo. Per ora non sto parlando del vostro cervello pensante. Non sto ancora parlando delle memorie che casualmente avete immagazzinato in quel cervello. Sto parlando della mente che discende della consapevolezza primaria e secondaria, la secondaria fa la discesa, e sarà sempre voi. Non importa in quale corpo siete, non importa se monte e siete riportati nell’IR,’2

sarete sempre voi. Non siete mai persi per Dio, e non potete mai essere distrutti. Che cosa compone quindi la mente che discende? Dio, la consapevolezza secondaria, i conseguimenti della vita raccolti da ogni livello, ogni fiume di consapevolezza per cui ora c e vita. E quando accade l’espansione, la vita viene tenuta insieme grazie alla mente dell’entità che sta discendendo.

In che modo quindi pensiamo alla nostra mente? Pensiamo alla nostra mente nei termini in

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cui pensiamo oggi? Quella non è la nostra mente.Pensiamo alla nostra mente nei termini di qual èil nostro aspetto oggi? È quella la nostra

mente? Come lo sapete? La mente è invisibile come il campo quantico, eppure è la mente che porta il campo quantico nella massa. La vostra mente, mentre parliamo in questo momento, ha preparato un campo quantico, uno stato quantico in cui voi, il vostro corpo, il vostro cervello, siete tenuti insieme nel campo quantico che ha creato quelle cose misteriose chiamate fermioni e bosoni. Siete tenuti insieme come grandi oggetti grazie a quella vaga cosa chiamata mente. Inoltre, i vostri grandi corpi, i vostri grandi oggetti, la vostra vita — la vostra vita, così come ora sappiamo — la vostra vita è uguale agli oggetti che ora sono esperienze di persone, luoghi, cose, tempi ed eventi che sono la vostra vita perché voi li avete creati e ne avete fatto esperienza. Questi sono i termini della vostra vita. La mente è quei conseguimenti. È la mente che fluttua in quella che si chiama fluttuazione quantica in un campo quantico, il che significa: uno spostamento da uno stato del campo in un altro stato del campo.

E la mente quindi, che è campi quantici, particelle quantiche, la vita che vi appartiene, esperienze. Voi create nuove realtà utilizzando particelle di saggezza. Usate le stesse particelle di quando eravate molto piccoli per creare ora il molto grande nella vostra vita. Così la vostra mente, se questo èil vostro viaggio — di tutti voi; non importa — se questo è il vostro viaggio quaggiù, allora tutte le particelle quantiche in questi campi sono le vostre esperienze durante la vostra discesa.

Avete fatto questa discesa per arrivare qui. Va bene. E tutto quello che avete creato, l’avete fatto voi e il vostro Dio, perché l’entità che sta seduta qui di fronte a me è consapevolezza secondaria che lotta per essere riconosciuta in un corpo emozionale. Tutti voi avete fatto questo viaggio. Dovremmo forse presumere che siete arrivati qui senza aver creato la realtà, la vita, la piattaforma su cui esiste-te ora? Pensate forse di essere semplicemente emersi fuori come una bolla dal Punto Zero e fluiti quaggiù? Come possiamo mai cominciare a capire la fisica quantistica e il campo quantico se non capiamo la nostra interazione, la nostra assoluta e intrinseca interazione con tutte queste particelle; altrimenti chi può spiegare perché l’osservazione in un campo di particelle è così difficile? Chi ha mai provato a misurare la velocità di una particella che appare e poi scompare e poi ha provato a metterci un meccanismo per misurarne la velocità con cui e apparsa, scomparsa e riapparsa se è il campo quantico stesso a diventare quel meccanismo? Non sì può fare.

Quanto sono vicini a esse gli scienziati che studiano queste particelle? Essi in realtà studiano le loro stesse esperienze, sono intrinsecamente combinati. Tutti voi avete creato quelli che chiamiamo stati quantici, e lo stato quantico è esattamente dov’è l’ordine implicato ed esplicato del signor Bohm. Tutti voi avete uno specifico stato quantico. È la vostra connotazione. È la vostra connotazione.

Vedete tutte queste particelle? Ricordate che vi abbiamo detto che sono vive? Ricordate che avete imparato che ci sono arrivate attraverso un’esperienza analogica? Quanti di voi lo ricordano? Quindi sono vive. E chi è il creatore del vostro stato? Siete voi, perché il vostro grandissimo corpo, in questa grandissima, enorme, immensa consapevolezza è pro-venuto da tutte queste particelle ed è governato da tutte queste particelle. Nessuna cosa grande o piccola esiste senza vita.

Così questa mente che ha incontrato e ha creato su ciascuno di questi livelli, in un rito di passaggio, si è dispiegata qui. Se guardiamo allora a quel campo da un punto di vista rigorosamente longitudinale, perché questo gli dà carattere e ci permette di vederlo bene, allora il vostro campo sarebbe pressappoco così.13

Ognuna di queste depressioni e avvallamenti qui — per esempio, questa, questa, e questa — il campo quantico è fatto e appare così, come un ossatura. E questi picchi e depressioni e avvallamenti nel paesaggio di questo campo quantico sono la formulazione delle particelle nella massa, e quelle particelle quindi diventano lo schema, non solo di come è fatto il vostro corpo, di come sarà strutturato il vostro DNA e del potenziale in quel corpo, di come il vostro cervello penserà, di come costruirà la realtà — assieme a ogni altra cosa nella vostra vita, dal legno con cui avete fatto le vostre case, alle vostre automobili, al combustibile che avete messo in quelle automobili, ai vestiti che portate, a tutto, a ogni grano di sabbia che chiamate la vostra vita — tutti questi oggetti devono seguire questo particolare stato quantico.

Non è del tutto così, ma voi non l’avete nemmeno visto il campo quantico, quindi questo è un esempio. Ma sebbene sia semplice, è disegnato in modo misterioso con spirali e avvallamenti e prolungati altopiani, è esattamente com’è uno stato quantico secondo la conformazione mentale dell’Osservatore. E perché è così importante? Perché è questo stato quantico che è la chiave di vol-ta anche dell’anima, l’informazione è racchiusa in questo stato dall’anima. E allora che cosa significa questo stato? Questo stato è uno stato che si dispiega dall’infanzia, dalla nascita alla

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morte. E perché vi è racchiuso questo? È destino preordinato, e se lo è, dov’è la libera volontà? — ci si potrebbe chiedere. Ma quest’argomento potrebbe essere solo postulato, proprio così, se non si conosce il resto della storia e non si capisce la scienza nei suo contenuto più consapevole.

Questo stato quindi significa che nel mondo del piccolissimo, questo è lo schema da cui siete stati creati e da cui sono stati creati i motori del vostro DNA, lo schema che ogni cellula contiene; è questo stato quantico. Non possiamo vedere questo stato come qualcosa che è là fuori. Non possiamo. Dobbiamo classificare questo stato come noi stessi, come lo stelo del peduncolo verde di un fiore che spinge il fiore lungo il tubo verde. Questo è noi. Io ho uno stato. Perché allora questo è lo schema del vostro destino? Perché per avere un corpo, esso deve essere composto di intento, e l’intento del corpo è favorire l’esperienza di concludere quello che non è ancora stato fatto e poi rendere conosciuto lo sconosciuto, che è il motore della creazione. Così la vostra mente, il vostro Spirito, la vostra anima, la vostra consapevolezza secondaria segue e origina proprio da questo schema qui e ora si confronterà con questo lungo, grosso fiume di consapevolezza. Quanti di voi capiscono? Torniamo indietro per un momento. Tutte le cose grandi che vedete attorno a voi sono vive. Ma pensate forse che queste cose siano state lanciate fuori intatte al momento del Big Bang? Ci sono forse ancora frigoriferi che fluttuano là fuori nello spazio? No, è materia coagulata. E materia coagulata. Quindi tutto ciò che è grande attorno a voi è in realtà composto di materia, e tutta la materia è composta di atomi, e tutti gli atomi sono creati a partire dal campo quantico subatomico. C’è quindi sconnessione tra il grande e il piccolissimo? È forse il grande che fa il piccolo? Voglio farvi una domanda: credete ancora che il grande è grande e il piccolo è piccolo, o vedete una correlazione? È splendido, perché se aveste detto di no, non sareste stati sofisticati e illuminati come quei fisici quantistici che sanno esattamente che il grande proviene da questo dinamico campo. È per questo che se ne occupano, ed è per questo che ne sono così appassionati. È per questo che lo amano. I più grandi mistici viventi sono i fisici quantistici. Sembrerebbe quindi che poi crescendo, nella vostra realtà il vostro corpo, la vostra vita, persone, luoghi, cose, tempi ed eventi debbano seguire questa formula.(14) Quanti di voi capiscono? In altre parole, nulla che sia al di fuori, nulla al di sotto, nulla accanto può cambiare il modo in cui voi create la realtà perché la create a partire da uno stato quantico statico.

Non esiste tempo nel mondo quantico

Diciamo ora perché questo stato è lo stesso stato con cui siete nati in questa vita e che ancora avete. Parliamo di questo. Se voi lavorate nel tempo e il vostro corpo cambia — tempo, conoscete la storia; diventate più vecchi, le cose si consumano, oppure siete giovani e stupidi e tutto è stupido — bene, allora potreste dire: «Ma Maestro, sono cambiato. Il mio corpo è cambiato. Non sono quello che ero a sei anni. Non sono nemmeno quello che ero a quindici anni».

E io vi direi: «Sì, lo sei, perché stai assolutamente seguendo lo stato quantico della tua mente». «Maledizione».

«Sì, lo sei, perché qui hai quest’età, e quest’età, e quest’età, e quest’età, per cui di fatto non c’è nulla, persino a quest’età, che non fosse destinato a entrare nella tua vita. Il tuo destino era vivere quest’intero campo quantico, e nulla di nuovo, di diverso ti accadrà perché stai seguendo uno schema eloquente».

Quando parliamo in termini di stati — ora, questo è interessante, fate davvero attenzione e allora capirete quanto splendido è il regno dei cieli. Questo è uno stato. 15 Dalla nascita alla morte, questo è il vostro stato d’essere. E nulla nella nostra vita può entrare nella nostra vita — non possiamo manifestare nulla nella nostra vita — che non sia già in questo stato. Quanti di voi capiscono? La ragione per cui è chiamato stato è che questo non riguarda il tempo. Non c’è tempo in questo stato. Sapete, come il Buon Libro dice, io sono l’alfa e l’omega. All’inizio c’era la fine. Questo è il riferimento. Quanti di voi capiscono? Nel mondo quantico le cose non si muovono. Se lo facessero, allora ci sarebbe tempo nel mondo quantico, ma non c’è tempo nel mondo quantico. Quindi le cose non si muovono qui. Quello che fanno è che fluttuano e riposizionano il campo, ma scompaiono. Si ripiegano e poi si dispiegano, ma non si muovono. Non si muovono. Non c’è tempo in uno stato quantico; è per questo che si chiama stato. Ed è uno stato perpetuo nel campo quantico. Lì non c’è tempo.

Tutto quello che avete vissuto, lo avevate già nel vostro stato. Quindi è chiamato stato perché non ha tempo, perché la vostra nascita è conosciuta e lo è anche la vostra morte.

A prima vista quello che vi ho appena detto sembra smaccatamente contraddire quello che vi ho insegnato, non è vero? No, no, lasciate che ve lo spieghi in termini semplici. In uno stato quanti-co, tutto il passato, tutto il presente, tutto il futuro esiste simultaneamente in ciò che chiamiamo Momento Presente. C’è solo un luogo in cui passato, presente e futuro sono in un costante Momento Presente ed è la mente di Dio. E di fatto la mente di Dio è ciò che comprende lo

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stato quantico che è il vostro stato individuale. In altre parole, questo è consapevolezza secondaria.

Quindi tutte le cose riguardo a voi sono già conosciute. E allora potreste dire, bene, perché preoccuparmi di imparare qualunque cosa se lo stato dei miei affari sarà sempre quello? Perché tutte le particelle — ricordate quelle piccole particelle vive, consapevolezza ed energia, esperienze — esistono tutte simultaneamente in tutti i livelli, in tutti i potenziali e in tutte le possibilità. E che cosa significa questo? Significa forse che la stessa conformazione quantica delle particelle del mio stato può essere lo stesso stato, ma in infiniti stati di possibilità? Sì, e forse tutto quello che dob-biamo fare è cambiare proprio questo stato qui in qualcosa che assomiglia di più a questo.

Notate che ho disegnato sopra lo stato precedente, quindi lo stato precedente è ancora intatto, non è vero? Ma è cambiato? Quanti di voi concordano?

Ora, tutto il vostro stato e tutto quello di cui è costituito, ogni posizione di ogni particella intelligente, ogni intelligenza sperimentale di ogni raggruppamento e della sua consapevolezza che ha effetto sulla massa — ricordate, ricordate, questo effetto scivola giù fino alla terra del vostro giardino. Non è semplicemente: «Il mio stato è cambiato e qui è natura». Non potete avere un cambiamento di stato quantico se quel cambiamento non è coerente in tutte le persone, luoghi, cose, tempi ed eventi.

Se questo allora è lo stato statico del vostro campo quantico, il vostro stato quantico, che vi ha dato vita — è tutto, è lo schema in cui tutte le cose possono manifestarsi e non manifestarsi nella vostra vita — se quello stato può essere alterato, allora è davvero un’alterazione dello stato o è uno stato possibile che già esiste?

Siete eccitati? Quanti di voi stanno imparando? Così nell’immensità dello spazio, nell’immensi-tà della nube di Oort che fa sembrare piccola la Via Lattea, nell’immensità di tutto lo spazio, la chimica di base è un derivato di questo campo quantico e di quelle particelle che avete studiato. Quindi le stesse particelle che vi costituiscono e sono di fatto la base delle cose nella vostra vita —ecco quante possibilità può diventare un atomo — sono le stesse particelle anche nei planetoidi della nube di Oort.

Questo non vi ha ancora colpito, ma sono proprio le stesse comuni particelle — capite che cosa sono; vero? Non stiamo parlando di particelle esotiche qui; stiamo parlando di particelle di ba-se, vero? Quelle particelle di base sono collassate secondo questo stato per essere il corridoio in cui voi vedete la vostra vita, e tutto vi si deve conformare. D’accordo? Le stesse particelle esistono nei planetoidi della nube di Oort che comprende quei pianeti, quelle atmosfere, quegli esseri, quei gas. Anche quei luoghi esotici sono costituiti dalle stesse particelle di base. Eppure le possibilità di quell’unica cosa su cui vi state concentrando qui, hanno simultaneamente il potenziale di dispiegarsi nella nube di Oort e nei suoi planetoidi, le stesse particelle, le stesse secondo uno stato quantico.

È possibile quindi a partire dal vostro stato quantico, e dalle strutture atomiche disegnate da esso che costituiscono la vostra massa, è possibile che tutte le strutture di quegli atomi e di quelle particelle subatomiche si manifestino nella stesso momento anche nella nube di Oort? Sì. Ma vi ho appena detto che era il vostro proprio stato individuale, che era il vostro proprio stato quantico. Sì, lo è. Sì, lo è. Ma nel mondo quantico senza tempo, questo lo troviamo irregolare e discontinuo solo se insistiamo a vedere lo stato quantico come uno stato di tempo. È allora che diventa irregolare e discontinuo, ma è uno stato. Lo chiamiamo così perché non riguarda il tempo. Quindi quello che esiste come luogo statico si chiama stato; non è mutevole. Quanti di voi capiscono?

Questo stato è passato, presente e futuro, tutto nello stesso stato. Inoltre è compreso nel campo quantico. Ricordate la mente di Dio? Tutti i vostri stati quantici non cambiano; fluttuano. Si chiama fluttuazione quantica. L’avete capito?

Questo allora è voi. Questo stato compone la materia, i grandi oggetti nello stato in cui voi esistete. In realtà lo stato è compreso profondamente anche nel campo quantico, come oggi capiremo. Comunque, per questo momento, una fluttuazione quantica non significa che ci sia stato un cambiamento in questo stato, ma è uno stato che già esiste come potenziale che si è ora dispiegato come nuovo stato. Ricordate il ripiegarsi e il di-spiegarsi — quanti di voi se lo ricordano — dell’ordine implicato? Questo stato quindi è ora questo stato, o questo stato è ora questo stato. Forse in realtà è lo stesso stato tranne che si è spostato in una possibilità che ora è uno stato. Quale pensate sia la risposta giusta? Quale pensate sia la risposta giusta? Ehi, non volete tornare a sapere, laggiù? Che cosa ha fatto? Perché, sapete, in qualunque modo rispondiate, sarà in quel modo che opererete sul vostro stato.

Vite parallele e fluttuazioni quantiche

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Realtà parallele, vite parallele. — Ascoltatemi. Accendete quel vostro splendido cervello.Ascoltatemi. Con quello che fin qui abbiamo imparato su quelli che si chiamano stati costanti,

stato costante del campo quantico — lo avete capito?— ora secondo quello che abbiamo imparato, poiché è uno stato e non processa il passato o il

presente o il futuro se non come ciò che lo stato è, non c e tempo, e quindi parlare di stati paralleli, significa parlare di possibilità parallele di esperienza. State imparando? Splendido. Che cosa vi ho detto degli oggetti? Sono oggetti, o cosa? Esperienze. Questa è la risposta, perché ciò è coerente con la natura di come sono stati creati: mente analogica, Dio e vita. Giusto? Non trascuriamo questo, va bene?

Quindi la natura di uno stato parallelo, o stato ombra, del campo quantico è riferirgli questo stato presente, secondo la sua disposizione quantica, il suo paesaggio, alterando o cambiando qualsiasi paesaggio in cui abbiamo cambiato o riposizionato la disposizione delle particelle dell’esperienza. Se alteriamo qualunque cosa in questo stato, abbiamo creato uno stato parallelo.

Ora, ci sono stati ombra che sono vostri? Ci sono stati paralleli in cui si formerebbe la vostra mente, perché sarebbe inestricabilmente combinata con essi e sarebbe lo schema che seguirebbe la vostra vita, quello che ci sarà nella vostra vita e non ci sarà nella vostra vita? Ci sono stati alternativi da suggerire vite simultanee?

Quanti di voi — avanti, usate il vostro cervello, usate quella materia grigia lassù — quanti di voi riuscirebbero a capire allora che quelle particelle subatomiche che in verità sono costitutive a li-vello quantico, che quelle particelle non vivono nel tempo, ma che una sola particella potrebbe essere in infinite posizioni nello stesso tempo? Quanti di voi riescono a vederlo? Così sia.

Perché allora è questa qui la percezione del vostro particolare stato quantico, se esso in realtà ha tutte quelle esperienze parallele e probabilità, perché è questo campo statico a essere, senza la mobilità per diventare un campo alternativo? In realtà, nella vera realtà, le congiunzioni alternative — alternative — di questo stato sono infinite. Ma non le vediamo, è come se avessimo tutte lavagne qui dentro attorno alle pareti e potessimo disegnare infiniti stati tutt’attorno alla stanza. Non è così che funziona. Il modo in cui funziona è che questo stato ripiega e dispiega uno stato possibile all’interno del suo stato esistente. In altre parole, questo che vediamo qui è stato il ripiegamento di una vita alternativa o, a questo livello, di uno stato alternativo. Lo capite? In altre parole ancora, la dinamica del campo è che questo6 non viene cancellato e così ci spostiamo in questo7 campo. Non ci spostiamo in nessun posto. Nel campo quantico c e un dispiegamento, e quel dispiegamento crea quello che chiamiamo paesaggio del vostro campo quantico personale o stato quantico.

Quanti dispiegamenti può mai diventare questo piccolo stato? Infiniti. Proprio come dire quante persone al mondo hanno lo stesso DNA, eppure sono tutti DNA — quanti di voi capiscono? — Ma è persino più grandioso quando parliamo di campo quantico.

Orbene, se tutti voi capite che è lo stato in sé che scompare e riappare, e nel suo riapparire — se non sapendone di più — potremmo pensare che ora guardiamo a un paesaggio quantico nuovo di zecca. E potremmo dire: «Ah, questo paesaggio quantico è diverso da quest’altro, e potendolo fotografare, potremmo misurarne un’influenza e una connotazione diversa da quello precedente». Mi seguite? Ma in realtà si è dispiegato da uno stato precedente in uno stato nuovo.

Se il vostro stato quantico personale, il vostro personale regno dei cieli, il vostro campo personale nel sé statico che fa di voi quello che siete ora, se questo campo improvvisamente si dispiegasse in quello che potremmo solo chiamare uno stato parallelo, allora in questo stato qui queste fluttuazioni nel paesaggio quantico che cosa significherebbero nella vostra vita? Come ne sarebbe influenzata la vostra vita? Perché, ricordate — ora voglio che riusciate ad accettare questo — noi siamo responsabili di tutte le esperienze, e perciò il potere della nostra mente creativa arriva proprio fino al terreno su cui viviamo, e tutto è vivo. Ora voglio farvi una domanda: se improvvisamente il vostro spostamento andasse da qui a qui, come sarebbe il terreno del vostro essere, e di fatto il terreno della vostra realtà? Potete cominciare.

Amo guardare le vostre bande. Amo guardare il vostro cervello che produce mente, e lo si può dire dalle lance nelle bande delle persone che stanno affrontando qualcosa che non avevano mai affrontato prima. Ed è stuzzicante.

Ovunque leggiate di fisica quantistica in questi termini — possono chiamarli qualunque cosa vogliono — voi comprendete che quando leggete di un semplice salto quantico, voi in realtà leggete, non potete che leggere, del vostro stesso campo quantico. C’è stata una profezia che diceva che sarebbe arrivato un libro in cui la vera gnosi — dall’ininterrotto amore di Dio per l’uomo e la donna — sarebbe stata rivelata e che guardando le sue pagine si sarebbe manifestato il regno? C’è stata. Lo state facendo voi ora. Lo state facendo voi ora. Ricordate che questo Assay significa prova, e la prova è rimanere focalizzati, ascoltando intenzionalmente senza distrarsi. Questa è la prova. E una prova più grande che andare nel labirinto. Questa è la prova. E perché quel focus

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sarebbe così giovevole per voi come prova? Perché la natura di ciò di cui stiamo parlando è la stessa natura della vostra mente — ricordate, la vostra mente — la vostra realtà, il vostro Dio, esperienza e possibilità. Su che cosa stavate appunto discutendo? Sugli stati paralleli. Prima non sapevate questo, ma ora esce dalla vostra bocca, esce dalla vostra mente, esce dal vostro cervello. Sapete che cosa succederà ora? (Udienza: ne faremo esperienza). Dovreste essere contenti. Dovreste essere contenti, ognuno di voi.

Vedete, ho parlato di voi tutto il giorno. Vedete, voi vi siete focalizzati su di me, che vi sto mostrando “voi” tutto il giorno. E siate benedetti voi che potete vedere come questi spostamenti possono accadere all’interno di uno stato statico. Riuscite a vederlo, sì? Quanti di voi riescono a vederlo? Non è — non è — quindi contare gli stati, perché se lo facessimo, violeremmo la legge degli stati. Torneremmo indietro nel tempo. Quanti di voi capiscono?

Questi, quindi, sono usati come metafore per persone che pensano nel tempo, ma in realtà è un solo stato. Ecco qui, ed è il vostro. È il vostro. E di tutti. Di tutti coloro che siano mai stati, che siano mai stati, che mai saranno in qualsiasi dimensione, su qualsiasi Terra, in qualsiasi corpo. È questo. Il bello è che tutti quelli che siano mai stati, che mai saranno, sono anch’essi nel vostro campo perché hanno modulato il campo in modo diverso, e il vostro stato può quindi avere una fluttuazione quantica per essere esattamente quello stato. Vediamo quindi che non si tratta di stati paralleli, che in realtà si tratta di come fluttua questo stato. I picchi, gli avvallamenti di questo stato, come essi cambiano — il loro più piccolo cambiamento è in realtà uno spostamento nello stato quantico. È possibile quindi che un povero essere umano, che comincia da questo stato, pos-sa imparare la conoscenza più fantastica e in questo stato non morire mai? (Udienza: sì). È coeren-te questo con il gene immortale del DNA? (Udienza: sì). Lo è? (Udienza: sì). È coerente con il cervello che avete, di cui avete usato solo il dieci per cento? Sono coerenti questi stati con la por-zione non utilizzata del cervello? (Udienza: sì). Quanti altri esempi sincronistici devo mostrarvi? Nello stato che avete ora quindi ci sono infinite possibilità, e quando parliamo di oggetti che sono esperienze, non oggetti, parliamo anche di particelle che sono esperienze piuttosto che semplice-mente polvere impassibile, che realmente lottano e sono vive. Questa è una chiave perché se tutte le particelle comprese nel vostro campo quantico esistono anche in una possibilità passata, presente e futura, a una distanza che non potete esaurire, eppure usano lo stesso campo quantico, allora le vostre particelle sono vive. Esse sono multidimensionali; sono multi-illimitate. La loro capacità di fare esperienza in un insieme è infinita, e nessuno ha la matematica fino all’infinito.

Se abbiamo una fluttuazione quantica nel paesaggio di questo vostro campo quantico, se abbiamo questa fluttuazione, allora il campo si è spostato dall’essere il campo di qualcuno, in un campo possibile che ora occupa lo stesso stato. Questo significherebbe che un campo parallelo si è appena spostato nello stato costante. Che cosa significa? Come fa questo spostamento di campi paralleli nello stato costante a influenzare la vostra vita che sembra così tranquilla, così continua? C’è la stessa casa. Ci sono gli stessi fiori. C’è la stessa cosa. E da quando ho cominciato, vi sto dicendo che questo stato qui regola tutte le persone, i luoghi, le cose, i tempi e gli eventi in questo stato. Nessuna cosa che non condivida questo stesso stato, può entrare nella vostra vita.

Siete quasi pronti, grazie a questa conoscenza, ad abbandonare il concetto di essere vittime della vostra realtà? (Udienza: sì). Siete pronti ad abbandonare il concetto di essere voi contro la vostra vita? (Udienza: sì). Siete quasi — quasi — pronti a farlo? (Udienza: sì). Siete quasi pronti ad abbandonare il concetto secondo cui ci siete voi e poi c’è Dio? (Udienza: sì). Bene, perché se riuscite a perseguire questo, a dirlo, a saperlo, allora siete quassù con le più grandi e più brillanti menti nella fisica quantistica che si immergono nei misteri più profondi dei suoi potenziali. Voi li state imparando qui. Loro scavano e noi scaviamo.

Se siete pronti ad abbandonate tutto questo, allora cominciate a capire qualcosa su voi stessi, e allora perché siete stati vittime delle circostanze della vostra vita in tutti questi anni?

Maestri, pensate davvero di essere talmente unici da non essere inclusi nella fisica quantistica? Pensate di essere così individualistici da essere in qualche modo voi, il vostro stato quantico e la vita che ne risulta, una vasta cospirazione dell’ala destra di Dio? State per abbandonare l’idea di essere così speciali, così travagliati, così traumatizzati, così intorpiditi dalle durezze della vita che debba esserci una qualche punizione secolare, individuale, che il campo quantico vi sta infliggendo e per qualche ragione voi non sapete perché? Ho dovuto riferirmi a tutto questo prima di procedere oltre. State per abbandonare — aspettate; tutto ha uno scopo — state per abbandonare la conservazione della mancanza? (Udienza: sì). State per abbandonare l’idea di, diciamo, per esempio, essere così dannatamente felici di avere tutto quello che volete, ma di sentirvi dannatamente male perché altri non ce l’hanno? State per lasciare il controllo, che qualcosa là fuori stia per accadervi? Siete pronti? No, perché voi continuate a farlo dopo che vi ho insegnato tutto questo — sapete, l’ignoranza è perdonabile, ma l’abuso della conoscenza no — e allora ne meritate le conseguenze.

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Ora questo ci riporta al riferimento fatto in precedenza, all’affermazione secondo cui la mente è inestricabilmente combinata con il campo quantico. E se è così, qual è la forza che, da questo grandissimo fiume di consapevolezza, controlla e definisce il corpo? Il modo in cui il corpo viene messo insieme, si basa su questo. L’ambiente in cui il corpo nasce, si basa su questa legge. Il modo in cui il corpo crescerà, si baserà su questa legge. Tutto quello che la mente, di fatto la consapevolezza secondaria, sperimenterà, si baserà — mi state ascoltando? —sul terreno in cui tutto questo fiorirà, e fiorirà da questo terreno. Capite?

Capitolo Quarto

Decodificare il linguaggio dell’anima

Nel mondo quantico spesso la nostra connotazione è controllata da una anomalia, da un fenomeno chiamato anima, e l’anima, naturalmente, è l’archivista supremo. Per esempio, se la nostra missione fosse davvero semplice come quello che vi ho insegnato il primo giorno, allora Dio nella sua eternità ha contemplato se stesso — e quella contemplazione è la chiave per l’espansione, persino nel flusso quantico — e nella contemplazione ha creato la consapevolezza secondaria e ha cominciato il magico viaggio dell’egoistico sperimentare e dell’amare se stesso. E noi siamo quel sé e, di fatto, quel viaggio. L’anima ha tenuto una registrazione dei progetti che abbiamo cominciato — dei progetti che abbiamo cominciato.

Ciò che l’anima ha fatto, è stato — pensatela come un libro, un grande libro, con pagine fatte di luce, e su quelle pagine c’è una lingua segreta, e la lingua di quelle pagine è fatta di simboli. E forse se volessimo decifrarne il codice, dovremmo cominciare a percepire quei simboli come flut-tuazioni quantiche.

Così forse quello che noi pensiamo siano simboli, sono in realtà stati di fluttuazione consapevole. Rivolgetevi al vostro vicino e ditegli questo.

Questo, tra l’altro, è scritto su un’unica pagina. Sembrano geroglifici, ma non lo sono, e non sono nemmeno le parole di fuoco della Cabala, ma sono simili perché ogni lettera dice qualcosa, dice che l’unico modo per decifrare quel codice è capire che la struttura di queste lettere è una struttura di potenziali quantici.

Se apriste un libro, leggeste un’equazione matematica, e poi vedeste un diagramma, se connetteste tutte le chiavi nel diagramma, potreste ricavarne un modello che assomiglia a una figura bizzarra. Ma se lo poneste sopra il diagramma — e fosse il diagramma di particelle che reagiscono nel campo quantico, o fermioni e bosoni attratti da alcune e respinti da altre — forse se lo guardaste e poi leggeste la descrizione di ciò che è, forse questo è ciò che c’è nel Libro della Vita che nessun uomo sa leggere, solo lo Spirito Santo sa leggere. Questa è profonda conoscenza occulta. Siatene certi: il libro esiste e la carne non può leggere quello che esso contiene; solo lo Spirito Santo può leggerlo. Ora capiamo che cos’è lo Spirito Santo: una monade quantica chiamata mente.

Ma torniamo indietro un momento.L’anima quindi cerca di configurare, cerca di configurare questa costruzione come uno stato

che comporta quella configurazione, l’involuzione, che sta scendendo, in modo che il libro configuri tutti quegli stati come esperienze, e in quanto esperienze è stata data loro vita. Quelli sono stati i grandi motori della creazione.

Vere e false fluttuazioni quantiche

Quindi il libro ha in sé tutta quest’informazione ed essa è codificata, ma è codificata in termini di particelle a cui analogicamente è stata data vita e sulle quali è stato costruito — grandiose equazioni. E ora arriviamo quaggiù,18 e da quella che si chiama luce fin quaggiù, ordine implicato ed esplicato, abbiamo un problema. Nel Libro della Vita, ossia l’anima, abbiamo creazioni non concluse che sono andate oltre — oltre — la semplice fabbricazione. Cosa succede se abbiamo deciso di cambiare, ma abbiamo utilizzato il nostro bisogno come base del cambiamento? Il bisogno è un punto culminante. Per cui cambiamo a partire dal vecchio e disgustoso per avere un miglioramento. Qual è la caratteristica centrale di questo? Lo stesso punto culminante.

Ecco la chiave. La chiave è che usiamo lo stato quantico che comprende, costituisce gli affari del nostro corpo e di tutti i tessuti. Tutta la vita e il modo in cui interagiamo con essa in quella realtà, è che tutto parte del nostro stato quantico, e che non cambiamo, non creiamo fluttuazioni quantiche, ogni volta che cambiamo una relazione.

Seguiamo il modello perché siamo semplicemente quel campo quantico di esperienza ripetitiva di apici emotivi, e tutto quello che facciamo è usare massa contro massa, il nostro stato

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quantico in un altro, per avere un picco emotivo. Che cosa può cambiare? Ora non lasciate che il vostro cervello si addormenti, perché è importante che capiate che agire da massa a massa con qualsiasi bisogno non costituisce una fluttuazione quantica del vostro stato quantico in uno stato parallelo. Come valutare quindi il cambiamento? Nella vostra vita voi l’avete fondamentalmente valutato nel senso che, indipendentemente da quello che fate, siete spinti a creare partendo da un bisogno.

Che cosa ha a che fare l’anima con questo? Questa è la vostra connotazione nella reincarnazione, per cui in questo stato quantico quello che farete sarà sempre avere persone, luoghi, cose, tempi ed eventi. Non importa quello che ne fate. Sapete, potete valutarli come ricco o povero, brutto, grasso, magro, bello. È sempre la stessa cosa. Potete spostarvi da un luogo all’altro. Potete mangiare questo e non quello. Potete farlo — potete ricercare tutti i vostri bisogni. Voi siete spinti a farlo. Perché? Potete dire: «Me ne sono andato da qui. Ho venduto tutto quello che avevo e ho fatto grandi cambiamenti nella mia vita». No, non li avete fatti. Avete operato solo all’interno della legge di questo stato congelato chiamato il vostro campo quantico. Avete operato solo al suo interno. Nuove facce non significano nulla, perché una nuova faccia nella vostra vita è un bisogno portato al suo apice. Siete d’accordo o no? Quanti di voi sono d’accordo? E la tragedia è che sappiamo che lo stiamo facendo. Non è così? Quindi non importa quello che fate — potete diventare favolosamente ricchi o favolosamente poveri; potete fare tutto all’interno di questo stato — non state operando. Non è una fluttuazione.

Vi state muovendo assolutamente all’interno della struttura di questo campo quantico perché indipendentemente da dove andate, nel campo quantico siete uno stato e uno stato di creazione non conclusa.

Che cosa ha a che fare questo con voi? Come è possibile che un piccolo, minuto, vecchio stato sia una tale forza trainante nella vostra esistenza? Perché è il modello dell’anima che dice che tornerete qui, che nascerete dalla carne in un certo ambiente. Voi fiorite da questo stato quantico. Nulla — nulla — di diverso entrerà in questo stato, ma tutto obbedirà alla sua legge, perché in questo stato dovete continuare a ripetere i vostri picchi emozionali finché capite che cosa state fa-cendo e ne siete diventati padroni. Solo allora abbiamo una fluttuazione quantica. Quanti di voi ora capiscono che il vostro stato quantico è stato disegnato attorno al fatto di incontrare momenti culminanti in persone, luoghi, cose, tempi ed eventi? Quanti di voi lo capiscono ora? Questa è la verità. E questo non viola la legge della mente che è inestricabilmente combinata con questo.

E si arriva fino a dire — guardate come si arriva lontano — che in questo stato potete fare tutti i soldi del mondo. Ma in questo stato, ciò non vi porterà pace — capite? — perché dovete continuare a ripetere il momento culminante. Capite? Potete essere la persona più povera in questo stato, e in questo stato continuerete a incontrare la mancanza. Quanti di voi capiscono? È un picco emozionale. In questo stato potete far sì che tutti vi amino perché a chiunque arrivi nel vostro campo, potete comprare qualunque cosa serva loro, fare qualunque cosa serva loro, soddisfare tutti i loro bisogni, essere qualsiasi cosa essi vogliano che siate. E come potrebbero non amai-vi in una relazione che è come chiave e serratura?

Persino in queste condizioni potete avere amore, ma solo a condizione che ogni cosa, ogni persona, ogni luogo, ogni tempo ed evento riproduca un picco emozionale. In questo stato potete essere tutto per tutti. Potete sedurre chiunque. Potete ottenere tutto quello che volete. Chiedetelo alle etere di questa udienza se non è così, perché loro l’hanno fatto. Potete essere splendidi. Potete essere sexy Potete esser lì a ogni loro desiderio. Potete sputare monete dalla vostra bocca. Potete comprar loro tutto quello che vogliono. Voi siete lì; siete lì. Siete come colla, ed essi vi ameranno. E cosa succede quando vi amano? È noioso. L’avete fatto voi; avete fatto in modo che vi amassero. Per voi, questo è solo un altro picco emozionale senza risoluzione, così vi annoierete e comincerete a criticarli duramente.

Comincerete a scoprire le loro pecche, a mostrargliele, a ricordar loro tutto quello che gli è stato dato, a ricordar loro che siete voi a guadagnare il pane, a ricordar loro che: «Nessuno ti amerà mai come ti amo io».

Non stupisce che vi assalga la malinconia e siate così tristi e depressi. E tutti i vostri amici attorno a voi, vogliono correre e procurarvi tutto quello che amate e che vi serve, senza capire che voi non amate nulla. Siete depressi perché siete dipendenti, e avete sovvertito l’amore trasformandolo in una forma calcolata di picco emozionale. Che cosa possono fare loro per voi? Essi sono tutti nel vostro campo quantico. Che cosa faranno per voi, vi porteranno un brodo di pollo? Quel brodo di pollo ora è nel vostro campo quantico. Dove potete andare per allontanarvi da voi? Ad ogni angolo, c’è l’occasione per avere un momento culminante. Che cosa fare? C’è un picco emozionale persino associato alla depressione. C’è un picco emozionale associato alla tristezza. C’è un picco emozionale associato a tutto quello che fate, ma dovete capire che è la stessa emozione, che però si mostra in diversi modi nella vostra vita. E la stessa emozione che non avete fatto

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vostra come saggezza. Picco emozionale contro saggezza

Quanti di voi capiscono? Nell’infrarosso, che è uno stato alla rovescia, una specie di stato dell’antimateria, le persone che sono legate alla terra e sono prigioniere nei loro corpi infrarossi faranno dei tentativi in questo stesso stato — che è sempre con loro — e andranno e avranno un picco emozionale, ma non riusciranno mai a raggiungere quel momento culminante. Mangeranno, ma non saranno mai soddisfatti. Mentiranno, ma non saranno mai ingannati. È per questo che ci sono entità che sono legate alla terra qui che sono nella dipendenza. Sono drogati. Sono dipendenti, nella loro visione sono anime tormentate, e su quel piano sono nell’eterno tormento per quello che ha cominciato a turbarli qui. E lì poi, lì non c’è picco emozionale che li tormenti, come c’è qui. Qui il tormento ha un picco emozionale chiamato redenzione. Questo è il culmine. Nell’infrarosso, non c’è redenzione perché non c’è picco emozionale.

C’è tutto un luogo dove ci sono orge, persone che fanno sesso in ogni posizione concepibile e degradante, come una fossa di vipere attorcigliate l’una all’altra. Perché stanno lì? Perché a ogni nuovo corpo infrarosso che entra nella fossa, esse si consumano, perché nessuna altra associazione ha prodotto un culmine emozionale. Questa è quella che si chiama anima tormentata. Il cibo che non sazia, il fuoco che non scalda, l’abitudine, il gioco che non è mai vinto, la verità che non e mai riconosciuta, il Sacro Graal che non è mai trovato, tutto questo esiste nell’infrarosso.

Questa è la grande antica saggezza rispetto al campo quantico e al fatto che a quel campo la nostra mente non può sfuggire. E che cosa sappiamo sulla mente e su come essa si manifesta su questo piano? Sappiamo che è discesa e si è dispiegata su di esso, che perciò la mente è ciò che fornisce lo schema di vita al campo quantico della persona.

L’anima poi disegna quel campo quantico. E la consapevolezza secondaria che vi entra in forma di corpo è una proiezione vivente di quel campo, e la vita di persone, luoghi, cose, tempi ed eventi e ambiente è influenzata da quel campo. E ora abbiamo un corpo, un cervello, grandi og-getti, e siamo nel fiume di consapevolezza ed energia a livello herziano. Il nostro cervello — il nostro cervello — cattura da questo fiume eterno un momento congelato. Quel momento congelato è nel cervello ed è chiamato pensiero neurale. Su quel pensiero poi si costruisce utilizzando altri momenti congelati presi dal fiume di questa consapevolezza, non la consapevolezza ed energia del quarto piano o del terzo piano o del quinto piano, ma il fiume consapevole in cui l’esuberanza della massa ha il suo dominio. E così il cervello funziona in questa consapevolezza, congelando pensieri in forme neurali, mettendo-le nel lobo frontale — nel lobo frontale — sono osservate dall’Osservatore, e portate a manifestazione in quello che si chiama cambiamento di fluttuazione quantica. E in quel cambiamento il corpo simultaneamente è preparato chimicamente, ha l’esperienza e l’esperienza punta a un momento culminante. Poi la consapevolezza secondaria si allontana da quel momento culminante per tornare nel cervello, e la totalità dell’esperienza ora si chiama mente, ora abbiamo vita sul piano della realtà. Dio ha piantato un incantevole fiore. E quando Dio procede oltre, dietro Dio la pianta fiorisce.

Che cosa possiamo dire quindi della mente? Che la mente è inestricabilmente combinata con questo stato statico, questo stato statico, che la nuova vita ci permette di concludere i concetti che abbiamo iniziato in qualche luogo in questa stessa consapevolezza, che in questa vita siamo nel bel mezzo della creazione. Noi siamo dipendenti dai momenti culminanti emozionali invece che dalla saggezza. E in questa vita il nostro cervello o aggiungerà uno stato congelato alla capacità della mente di manifestare quelle opportunità e di rinforzare il campo come campo statico, oppure, in quelle interazioni, arriverà a uno stato di saggezza in cui lo stato — che scompare e riappare — è ora un nuovo stato, perché nel nuovo stato si formulerà la vostra nuova vita.

Ogni atteggiamento di cui diventate padroni —ogni momento culminante di cui avete bisogno èuna dipendenza, e ha bisogno di essere padroneggiato assieme all’atteggiamento che vi sta dietro —quando questo è padroneggiato e riportato alla mente come qualcosa che avete conquistato e di cui siete diventati maestri, nel momento in cui l’avete fatto, questo stato riappare come stato nuovo. E che cosa significa?

Significa che per il vostro corpo e per tutte le persone, luoghi, cose, tempi ed eventi della vostra vita, questo è il corridoio di proiezione di questo stato, che in questo stato — la vostra vita non è cambiata, non e un evoluzione verso il cambiamento, non è una lenta realizzazione — avviene il cambiamento istantaneo a cui prima ci siamo riferiti come stati paralleli, infiniti stati possibili. Qui nel mondo del grande, nel mondo della vostra vita dove vi guadagnate il pane, che cos’è che produce una fluttuazione quantica nel vostro campo quantico, e che significati ha quella fluttuazione per la vita che avevate prima? Nel momento in cui c e uno spostamento quantico in quel campo, vi siete spostati — non vi state evolvendo verso — vi siete immediatamente spostati su nuove basi per la vostra vita. Immediatamente ora vivete una vita parallela, perché quella vita

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parallela è la grande corrispondenza tra la bassa definizione della vita nel grande e lo spostamento di stato nel piccolissimo, lo spostamento nello stato quantico. Uno spostamento nello stato quantico porta a una vita parallela e in quella vita parallela ora tutto è diverso. La relazione tra voi e il vostro ambiente è elevata, perché quello che prima era per voi obbligo, nel nuovo spostamento non è più un’influenza impellente. Ora siete in un’esistenza parallela. Nell’esistenza parallela la nostra mente non lascia indietro il corpo nel vecchio stato, perché anche il corpo, essendo fatto di materiale quantico, può vivere in esistenze parallele, e ora si è spostato nel nuovo, nella nuova dimora, nella nuova vita, e tutto è diverso. Quello che diventa evidente è che c’è un pacificarsi dei momenti culminanti che prima governavano la vostra vita, sono non-evidenti nella nuova vita, e la loro influenza non è percepibile in persone, luoghi, cose, tempi ed eventi. Questa è la verità.

La chiave del regno dei cieli è questa conoscenza.

Capitolo Quinto

Qual’è allora il significato della vita?

Quanti di voi ora capiscono che cos’è uno stato quantico? È uno stato fisso.Quanti di voi sono d’accordo? Quanti di voi sono d’accordo che uno stato quantico fisso può

essere letteralmente la vita? E ricordate che all’inizio abbiamo detto che le esperienze analogiche ora sono vita? E ora vi chiedo, qual è il significato della vita? Ora capiamo che alla vostra vita è stata data esperienza, e che quella vita è una proiezione del piccolissimo fondamentale che già sa dalla nascita alla morte che se seguite — se seguite — e vivete secondo quello che non avete ancora padroneggiato, avrete una fine inevitabile. E quello è il vostro stato. Cambiare all’interno di quello stato non crea una fluttuazione quantica. Solo un cambiamento che altera la mente crea una fluttuazione quantica.

Cominciamo quindi forse a capire perché possono esserci stati quantici paralleli di infinite potenzialità. Da quest’affermazione andiamo ora al grande, perché questa piccolissima affermazione è responsabile del grande panorama globale di vite parallele. Le vite parallele corrispondono a spostamenti quantici negli stati di consapevolezza, negli stati di campo quantico. Sono la stessa cosa. E ciò che è piccolissimo che governa il grande.

Ora voi siete interessati a una vita parallela. Vi chiedo: ci sono vite parallele qui in questo mo-mento mentre io vi parlo e voi state parlando non di qualcosa di astratto, ma di voi stessi? Quando vi chiedo di spiegare, voi spiegate voi stessi. Non spieghiamo nulla di astratto qui. Così quando parliamo di vite parallele, parliamo di spostamenti quantici, di stati quantici.

Ora voi siete interessati solo a una vita. Va bene. È possibile che mentre parliamo, nello stesso corpo che avete, è possibile senza invecchiare, spostare vite parallele quantiche nella vita attuale? Lo è? Secondo la scienza, è una probabilità? Sì. Quindi questa non è una fantasia New Age, non è vero? È una possibilità. Voglio farvi una domanda: nella vostra vita parallela, lo stesso corpo — il corpo non deve morire, non deve andare da nessuna parte — lo stesso voi, come sarebbe la vostra vita se tutti i vostri bisogni emozionali fossero stati affrontati e soddisfatti? Pensateci per un momento. Chi siederebbe qui nella mia udienza di fronte a me? Se quella sola emozione chiamata risentimento e rabbia — sono inestricabilmente connesse — se le aveste fatte vostre come saggezza, chi siederebbe qui oggi?

Vi farò un altro esempio. Se ora comprendiamo che questo stato quantico è uno schema profondo di come — non è solo la nostra vita — di come pensiamo, di ciò che c’è nella nostra vita, della nostra capacità di spostarci all’interno di quella vita fino a infinite connotazioni di identicità che nemmeno una volta sono ancora fluttuate in quello stato, se sappiamo come funziona, allora come sarebbe la vostra vita — ascoltatemi attentamente — se foste nati da due genitori che erano così coinvolti nei loro problemi emozionali che vi hanno abbandonati, quello non vi sarebbe forse servito come partenza nella vita? E perché? Perché la vostra richiesta di amore e di essere nutriti era esattamente il potere controllante in cui avreste controllato tutti gli altri dando loro tutto in modo che vi amassero, ma davvero nel controllo, perché il punto culminante supremo è l’amore come controllo. Come sarebbe la nostra vita se sapessimo che quella era la ragione per cui abbiamo avuto questa vita e che i nostri momenti culminanti sono stati stabiliti fin dall’inizio come abbandono, come controllo dell’amore, per il resto della nostra vita? Come sareste oggi se foste diventati padroni di tutto questo? Sareste in una vita diversa? Sarebbero cambiate le dinamiche dello stato? Sì, perché ora essere padroni di tutto questo significa che abbiamo una fluttuazione quantica nello stato, e quando abbiamo una fluttuazione quantica nello stato, un momento dopo appare la nuova vita, anche se quella fluttuazione sembra sottile. Ma quello che non ci sarà in questa vita sarà amore che controlla. Quanto diversi sareste oggi se non l’aveste fatto? Quanto sarebbe diversa la vostra vita?

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Che cosa non ci sarebbe e che cosa ci sarebbe nella vostra vita? Ecco un altro esempio. Perché siete insicuri? Perché avete creato il bisogno emozionale di avere il punto culminante del sentirvi indegni? C’è in tutto il vostro stato quantico. Sapete che cos’è l’indegnità? Lasciate che vi dia un piccolo indizio. Ricordate oggi quando sono arrivato in quest’udienza e ho detto: «Quanti di voi sanno di più» e prima che potessi dire altre parole, siete saltati su e avete gridato e riso pieni di allegria e di contentezza? Quanti di voi se lo ricordano?

Che cosa possiamo dire di questo in termini di realtà consapevole? Possiamo dire questo: che essere finalmente spinti a entrare nel mondo del piccolissimo e a doverlo studiare per poter tornare nella mia scuola, vi ha portato a una brillantee piacevole sorpresa. Ora voi capite, con conoscenza, una scienza che è così elusiva e poco attraente per la folla. Avete affrontato e ora comprendete qualcosa sul campo quantico che prima non conoscevate, e quella conoscenza vi fa sentire così magnificamente. Perché? Perché significa un’opportunità. Perchè? Perchè conclude il momento culminante dell’insicurezza e porta saggezza. La conoscenza mette fine all’insicurezza. Quanto diversi sarete ora che sapete?

Grazie. Grazie. È la vostra vita. Abbiamo parlato di voi, sapete. È di voi che stiamo parlando. È di voi, della vostra vita che stiamo parlando. Accetto totalmente la vostra standing ovation e ne sono onorato, ma il vostro applauso e la vostra gioia e l’apprezzamento della conoscenza la dice lunga sul profondo mistero di voi e della vostra vita. È questo che l’applauso dovrebbe significare.

Quanto saggi dovete già essere, quanto stupefacentemente liberi, con quanta comprensione ora dovete sapere. Nessuna lacuna sulla strada verso il regno di Dio. E brindiamo a un volo di fantasia mitica, oppure brindiamo al puro mistero quantico, alla scienza, all’Osservatore che in-fluenza il campo quantico? Questo brindisi è a voi, alla vostra vita, a colui che possiede le chiavi per aprire le porte per cambiare gli stati di realtà quantica. Così sia.

Troncare il magnetismo della prevedibilità

Ora ci spostiamo verso una fase diversa. Ora che comprendiamo questo stato quantico costante — le fluttuazioni quantiche dispiegano infinite possibilità all’interno di quello stato — possiamo rifletterlo nel mondo del grande come vite parallele in cui ci spostiamo con ogni proprietà significativa della nostra vita. Ci spostiamo — non cambiamo — ci spostiamo in un nuovo stato quantico e in una nuova vita nel grande. Lo portiamo su fino alla vostra frequenza nel grande.

E possiamo dirlo qui enfaticamente — guardatemi, guardatemi — ora possiamo dire enfaticamente che voi, la vostra mente, i vostri atteggiamenti, sono controllati dal vostro stato quantico e influenzano tutta la vostra vita. Di fatto la vostra vita è costruita sui vostri atteggiamenti. Siete d’accordo con questo? Quanti di voi sono d’accordo? Va bene. Lo accettate? In passato questo l’abbiamo chiamato riprendersi il potere.

Quanti di voi sono d’accordo nel dire che siete dipendenti da un picco emozionale, che sia in forma sessuale, in forma di consumo, qualsiasi cosa che susciti emozioni fino a un punto culminante? Quanti di voi continuano a ripetere il processo? Alzate la mano. Dio, vi amo. Aspettate, tenete su le mani. Sapevate che per essere nobilitati, prima dovete diventare umili e concordare e capire?

Grazie per la vostra onestà. Tenete ancora su le mani. Capite perché la Lista19 non ha funzionato nella vostra vita? Quanti di voi sono d’accordo? Capite ora perché cambiare da massa a massa non porta saggezza? Quanti di voi lo capiscono? Davvero? Quindi quanti di voi sono controllati dalle proprie dipendenze emozionali?

Sono sconcertato e sollevato. Questa è la verità. E questo appartiene a voi.Come fa Dio a creare qualcosa dal nulla? Ricordate il processo? Quanti di voi lo ricordano? Ora

la ripetizione dell’eccitazione fino a un’esplosione chimica nel vostro corpo vi dà quella sensazione di essere su di giri. E poi calate di tono e ricominciate di nuovo perché quello è il vostro stato. E nessuno nella vostra vita — ascoltate, nessuno nella vostra vita, tranne qualcuno che non vuole essere più nella vostra vita — chiunque sia saggio nella vostra vita sa questo su di voi, e sa che il solo possibile riflesso che avete, o che essi hanno nei vostri confronti, è se possono accelerare quel bisogno; altrimenti non vedono nient’altro di voi. Così siete come bloccati in questo stato quantico perché lavorate all’interno di questo stato per un punto culminante. Nulla accade al di fuori di esso. Non c’è fluttuazione in questo stato. Lo vedete?

Non dovremmo quindi dire che le vostre dipendenze sono cominciate al primo momento culmi-nante? Ricordate, sto parlando del culmine emozionale dal punto di vista più ovvio, quello sessuale, o per i bambini, disobbedienza e punizione, bene e male, parametri di punizione, perché ogni cosa che facciamo ha un apice emozionale, che sia l’apice emozionale della punizione, l’apice emozionale dell’essere buono, l’apice emozionale sessuale per cui corteggiamo, mentiamo, facciamo ogni cosa solo per avere quel momento culminante. Ma il momento culminante sessuale, sebbene sia il più

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ovvio, comporta anche altri sottili apici emozionali come quello dell’essere cattivi o quello della depressione o quello del controllo o della redenzione: «Abbiamo troppa pace nella nostra vita. Ho bisogno di creare del caos in modo che possiamo avere una storia d’amore romantica». Una storia d’amore non proviene dalla pace. Proviene da insolenza, redenzione, legame. Così se vogliamo legami dobbiamo percorrere tutta una lunga strada per creare una storia d’amore e un legame. In questo particolare stato, rubiamo i nostri beni e servizi — i nostri beni e servizi per i nostri bisogni — ossia dobbiamo ottenerli all’interno del nostro stato e con ciò che può entrare nel nostro stato in cui dobbiamo affrontare tutto da massa a massa. Così persino il nostro sostentamento, grande o piccolo che sia, proviene da questo stato.

Se siamo abili mentitori, se sappiamo far innamorare tutti di noi, è probabile che abbiamo un grandissimo successo nell’ottenere quello che vogliamo nella vita perché le persone di questo genere possono essere tutto per tutti, e come ricompensa ottengono tutto quello che vogliono. Per loro non significa nulla mentire. Non significa nulla. Non significa nulla. Tutto è finalizzato a un momento culminante di beni e servizi. Quanti di voi lo capiscono? Quanti di voi non lo capiscono?

Persino il bisogno che qualcuno si prenda cura di noi — il bisogno che qualcuno si prenda cura di noi — è perché in questa incarnazione dobbiamo essere protetti da noi stessi. Così dobbiamo creare qualcuno nella nostra vita che sarà sempre lì per noi, perché sappiamo che avremo bisogno di quei momenti culminanti. Ma abbiamo bisogno di qualcuno con cui siamo costretti a restare in casa, che ci perdonerà e ci nutrirà, ci ripulirà cosicché possiamo uscir fuori e rifarlo. Quanti di voi lo capiscono?

C’è chi in questo stato recita questa parte molto bene. Voi siete la costante. Questo è anche il vostro modo di farvi amare dalle persone e di controllarle. Sarete la costante nella loro vita ed essi possono uscire e avere quei momenti culminanti, possono fare tutte quelle cose, ma voi sarete la costante per cui tutti tornano a casa. Quando tornano a casa da voi, quello che voi fate è control-lare la metodologia in cui essi vivranno, e questo è chiamato momento culminante di potere. Voi siete colui che ama. Essi, il figliol prodigo, lasciano casa. Escono e fanno tutte quelle cose.

Spendono la vostra fortuna. Ma non è questo il punto culminante. Il punto culminante è che voi siete i redentori. Siete la persona compassionevole. Siete la persona che perdona. Siete la persona che accoglie di nuovo a casa il figliol prodigo.

L’evoluzione dello stato del vostro stato quantico diventerebbe molto pericolosa perché in passato — sapete, nelle vite precedenti — siete stati quel libertino o quella prostituta o quella contessa che aveva incontri clandestini dietro porte chiuse e poi compariva allo stesso ballo col proprio partner che pensava di aver appena migliorato la propria relazione, senza realizzare che il partner aveva avuto un incontro clandestino all’ora del tè.

Avete quindi emozioni che continuate a portarvi appresso, sapete, realtà non concluse da molte vite perché siete dipendenti da quel momento culminante. E così ogni nuova incarnazione è basata su uno stato quantico statico che essendo ora, nei tempi e nella consapevolezza, conosciuto o reso memore di quello stato, si adatta ora ai fremiti e alle conseguenze. Per esempio, a quei tempi se non avevate potere, più che probabilmente non avevate terra, ma se non avevate terra allora essa apparteneva alla principessa o al nobiluomo che la possedevano. Così la maggior parte del vostro raccolto andava a loro, e a voi, come mezzadri, rimanevano le briciole di cui la vostra famiglia poteva vivere. Se venivate sorpresi a rubare o a tenere per voi più di quello che andava al proprietario della terra, vi venivano tagliate le mani. Era una giustizia semplice e veloce. Ma le implicazioni di questo erano catastrofiche perché, chi lavorava poi la terra? Così ora i figli e la moglie dovevano lavorare la terra e l’uomo non aveva mani. Lo state vedendo? Egli allora era redento dalla sua famiglia che ora guadagnava il pane per tutti. E non solo essi sopportavano il peso della loro esistenza, dovevano anche cedere parte della loro esistenza per sopravvivere.

Oggi in questa incarnazione, in questa società che sta collassando ed evolvendo rapidamente, gli ipocriti sono scherniti. Gli ipocriti sono scherniti. La verità nella sua forma più materiale è divulgata tra la gente, non è vero? Non c’è pensiero sessuale, non c’è pensiero di rappresaglia, non c’è atteggiamento verso il ricco, il povero, il nero, il bianco, i legislatori, i malandrini, che non sia diffuso in forma musicale. È popolare richiamare le persone alle loro menzogne, non è vero? Quindi oggi non potete avere un tête-à-tête all’ora del tè. Sapete perché? Perché così risoluta è la consapevolezza del definirvi ipocrita che la verità si rivela immediatamente, perché questa è la natura della mente del Momento Presente. Inoltre, in questa società non vi vengono più tagliate le mani. Quello che avete imparato a fare è usare le persone attraverso la tattica politica, l’amicizia, o facendo sì che si fidino di voi e si occupino dei vostri bisogni senza che vi dobbiate spezzar la schiena piegati sotto il sole a lavorare i campi, senza che siate in prima linea, senza che dobbiate lavorare duramente per guadagnarvi il denaro. Qualcun altro lo farà per voi, e tutto quello che dovete fare è semplicemente farvi amare.

Gli insegnamenti-verità che abbiamo avuto, ve li ricordate? Sono stati la parte più odiata e più

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amata dei miei insegnamenti. Perché è stato così importante esporre le persone? Perché finché non si può affrontare e mostrare quello che sono, ne saranno sempre dipendenti, e non saranno mai una fluttuazione quantica in questa vita perché saranno posseduti dal loro segreto. Quanti di voi capiscono? Quanto è importante andare all’inferno? Bene, io sono stato un Dio imprecante — l’ho imparato bene — sono stato un Dio enigmatico e imprecante. Ma che cosa facevo in realtà? Diventavo analogico proprio con le persone su cui indagavo per dare un giudizio e così quel giudizio avrebbe raggiunto un ordine più profondo del loro stato quantico. Non si può — non si può — essere un Dio vestito di bianco e con le ali e condannare qualcuno perché ha un segreto. Si deve essere analogicamente quella persona, ed essendolo, allora per grazia e associazione la verità emerge e allora abbiamo fluttuazioni nel campo quantico.

Maestri, quanti di voi hanno una miglior comprensione dello stato congelato del vostro stato quantico? Quanti di voi capiscono che hanno lavorato all’interno di quel campo senza cambiarIo? Così sia. Ora quindi sapete perché c’è un inizio e una fine ed è già conosciuta.

In questo stato quantico che è immobile, l’orologio biologico del corpo segna il passar del tempo. Questa vita che ci è stata data da un’esperienza analogica — la mente di Dio ci ha dato questa vita nel grande — questa vita è come quegli esseri di sogno, in cui un essere più grande ci sta sognando. Così in questo sogno agiamo o come in un sogno prevedibile o come un individuo innovativo.

Il campo quantico e il vostro stato quantico suggeriscono — secondo voi che avete alzato la mano e avete ammesso a me, ma, cosa ancor più importante, a voi stessi — che questo è colui verso cui dovete essere sinceri. Io sono l’insegnante che fa le domande. Voi dovete rispondere a voi stessi. Se allora non ritirate nulla di questi, non conquistate nulla verso l’auto-indipendenza, l’auto-sovranità —le passioni che avete addossato o ritirato dalle persone, perché i vostri bisogni dovevano essere soddisfatti — se sapete soddisfare i vostri bisogni

prendendoli con questa verità, l’unico modo in cui non morirete per la vostra afflizione emozionale è salendo la scala verso il cielo che, in questo caso, sono le vite parallele che arrivano nel momento in cui la vostra vita viene spostata su nuovi declivi di fluttuazione quantica nel vostro campo quantico perché la vostra mente, inestricabilmente combinata con esso, è ora stata cambiata ed espansa. La mente con cui abbiamo cominciato si è ora evoluta. La saggezza di quei punti culminanti è stata conquistata. La comprensione di vita che è stata data loro, ora è permessa senza la nostra interruzione e aberrazione, e non siamo più spinti a farlo. Ha vita per se stessa. Questo si chiama distacco.

Ogni volta che lo facciamo, cambiamo vita. Ci spostiamo in una esistenza parallela perché il nostro campo quantico è cambiato.

Ogni esistenza parallela sarà un’esistenza di qualcosa che non avrà in sé la causa e l’effetto di quell’iniziale culmine emozionale. In altre parole, tutto quello che è in essa non avrà quel magnetismo, quel bisogno. Sarà completamente diverso. Così l’esistenza da questo salto di posizione del pensiero quantico sarà infinitamente cambiata nelle sue fluttuazioni; perciò le persone, i luoghi, le cose, i tempi e gli eventi, le particelle che li costituiscono, nella vostra vita non saranno lì come qualcosa che alimenta un apice emozionale che rincorre se stesso, ma saranno cambiati perché il bisogno è ora diventato saggezza, e quindi la sua dinamica magnetica è stata alterata.

E ora cominciamo a incedere come persone sagge. E ora cominciamo a entrare in una vita che, possiamo vederlo chiaramente, abbiamo creato dai nostri cambiamenti, e più ratifichiamo quelle emozioni in saggezza, tanto più le vite parallele —e gli stati quantici che si stanno spostando — di-ventano profonde. Ed è possibile — è possibile —in una sola vita aver capito questa scienza.

Ricordate, ricordate quello che vi ho detto: proprio per il fatto che studiate bosoni e fermioni, influenzate voi stessi a partire da quello che state studiando. Che lo conosciate in profondità o per superficiale ripetizione; riguarda comunque voi stessi e la vostra vita.

La chiave è invertire l’attivazione del cervello

Quando comprendiamo che siamo noi a creare questa realtà e che c’è un processo che dobbiamo rispettare, come esseri sognati — come consapevolezza secondaria nella mente di Dio, il supremo so-gnatore — quando comprendiamo, dobbiamo seguire un processo e quel processo è l’idea.

Il processo è la formulazione dell’idea in forma olografica, o energetica, e quindi la sua suprema esperienza analogica essendolo, e questo lo chiamiamo punto culminante. Ma una volta che il momento culminante è passato, noi ce ne siamo staccati e abbiamo visto che è una cosa vivente, che è vitale e fatta di energia propria, di propria consapevolezza, della propria capacità di rigenerarsi. Quante volte egoisticamente, egoisticamente, abbiamo creato il punto culminante nella

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nostra vita e non abbiamo permesso a ciò che abbiamo creato di rigenerare se stesso o di pensare per se stesso o di essere libero da noi? Quante volte abbiamo dovuto controllarlo e tenerlo in gabbia per poter continuare a ottenerne momenti culminanti? C’è molto di cui dobbiamo rispondere. È possibile, e ora c’è un barlume di luce per vedere come una tale illuminazione, una tale potente conoscenza, così fondata e così nostra, sia una rete neurale nel nostro cervello. Se quest’attivazione risponde a isole di atteggiamenti, allora è la conoscenza che ha creato il ponte per cui le isole non agiscono più per se stesse, ma rispondono in un’unica massa di esperienza.

È possibile, gente, in un’unica vita, che uno studente consapevole di una così grande e profonda conoscenza dica: «Capisco; dove sono le chiavi della disciplina?». Per poter cominciare a fare quegli spostamenti e sapere immediatamente come si è spostata la realtà, come è diversa l’interazione tra lo stato precedente e il nuovo stato. Ma riusciamo a rinunciare al controllo dello stato precedente? Dobbiamo farlo. Lo stato precedente è coerente col far propria una saggezza, col far propria un’emozione, col lasciar andare, col vedere il valore di ciò che è e non ripeterlo più, col non permettere mai più che quella rete neurale si attivi indipendentemente come fonte del destino manifestato. È così che distinguiamo il grano dal loglio.

Coloro a cui è stata data questa conoscenza in una tale profondità e chiarezza scientifica, coloro che hanno la passione per fare vera esperienza dello sconosciuto, non c’è bisogno che scompaiano o vengano vaporizzati, devono solo misurarsi con la conoscenza nella ripetizione di una disciplina in cui il pensiero viene ripetuto e diventa routine, in modo che la routine poi sia il nuovo stato che ora ha avuto in sé una fluttuazione quantica. E allora abbiamo la nuova vita, e allora facciamo esperienza di persone, luoghi, cose, tempi ed eventi senza bisogno, senza conquista, senza momento culminante. Siamo nella prossima emozione che ha bisogno di essere imparata. E allora, quando riusciamo a vederlo così chiaramente, quella sarà l’unica emozione in quella nuova vita parallela su cui dovremo lavorare, e sarà evidente. Sarà il pulsante che verrà sempre premuto. Sarà il pulsante che caratterizzerà la nostra vita. Ma le vecchie leggi, le vecchie emozioni, non ci saranno più. È lo stato successivo. E quando riusciamo a riconoscerlo, quando riusciamo a vederlo, quando comprendiamo che quell’emozione innata non è qualcosa che proviene da una nuova esperienza, allora tutte quelle realtà saranno esperienze che non abbiamo mai sperimentato. È il desiderio di farne esperienza che ci dà la prova dello spostamento in una vita parallela.

Ma scopriamo che persino questo nostro stato fluttua assieme a qualcos’altro che non abbiamo ancora padroneggiato. Lo vedremo perché lo stato arriverà con un atteggiamento emozionale suo proprio. E quando riusciamo a isolarlo e a sapere che cos’è, faremo la stessa cosa. Ne diventeremo padroni. Consapevolezza ed energia creano la natura della realtà. E disciplineremo il nostro modo di pensare abituale, e tutto quello che penseremo si manifesterà nel nuovo paradigma e nel nuovo spostamento di vita, e quello che prima era ovvio non ci sarà assolutamente più. E allora comincia-mo a vedere una vita che è mobile e si espande, in cui abbiamo capito in profonda contemplazione che le risorse che appartengono allo straordinario si possono ottenere, ma solo rinunciando a man-tenere intatto il nostro corpo emozionale in cui usiamo altre persone per ottenere il nostro apice emotivo. Possiamo ottenere risorse da questo. Spostandoci in altre vite senza morire, capiremo che le risorse che un tempo dovevano essere ottenute da massa a massa, possono ora essere ambiente naturale.

E da lì dove andiamo? Non vi sto portando in un viaggio fantastico? Lasciate che vi dica: gli scienziati sanno che in un mondo quantico fatto di tutti gli stati potenziali, di tutti gli stati probabili, l’unica cosa che impedisce la simultaneità di tutti gli stati è l’Osservatore che osserva e misura lo stato presente. E questo è ciò che avete fatto durante tutta la vostra vita. Che cosa accade allora? Che cosa accade quando non c’è emozione, quando c’è solo beatitudine? Abbiamo uno stato quantico fisso completamente diverso. Quanto è dinamico questo? La nuova vita non ha pesi, quindi non c’è debito nella nuova vita — non c’è nessun debito, per nulla — e immediatamente un pensiero può arrivare in quella vita e immediatamente ne facciamo esperienza, e allora quella vita ha subito una fluttuazione quantica. Da dove proviene il nuovo pensiero? Se abbiamo completato lo schema dello stato quantico dell’anima e abbiamo fatto nostre tutte le cose a mezzo spin trasformandole in uno stato completo, che cosa accade allora?

Durante l’evento intitolato Mente Dimensionale (20), molti anni fa, vi dissi che c’era una parte del vostro cervello che sotto l’influenza della pinealina —non di una droga che potete prendere — i neuroni del cervello possono realmente dispiegarsi nel campo quantico. Questo è ciò che accade nel sonno profondo quando quei piccolissimi neuroni acquosi si dispiegano nel campo quantico. In quale campo quantico pensate si dispieghino: in quello di Harry in quello di Jane, o nel vostro? (Udienza: nel mio). Splendido. Bene, sapete che èl’anima che dice al cervello che per continuare a riconfigurare il corpo nel sonno, quei neuroni devono dispiegarsi nello stesso dinamico campo quantico e, poiché lo fanno, lo schema di quel dinamico campo quantico sullo stato di veglia di-venta lo schema causale di come pensiamo? Non possiamo pensare, non possiamo creare —

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ascoltatemi; questa è la gran botta — non possiamo creare nuovi pensieri oltre il concetto al quale quei neuroni hanno ora adattato tutto il cervello e il processo del nostro pensiero. Ora voi mi chiedete: perché serve un Maestro Insegnante? «Unitevi al mio canto. Io sto andando verso le stelle».

Così ogni notte mentre il cervello ripara il corpo, questa parte del cervello è dissolta proprio nello stato quantico, ed è in questo stato quantico che questi neuroni sono programmati. E quando vi svegliate, non potete che pensare e reagire agli stimoli della vostra stessa vita perché proprio la vostra vita è il vostro stato quantico, un’urgenza di completamento. Avete capito questo, o è passato sopra le vostre teste? Così nessuno può davvero risolvere mai un problema. Possono essere cambiati di posto nello stato — possono andare in chiesa, possono andare da un consulente — ma non sono mai davvero cambiati. Si spostano solo all’interno deI campo quantico.

Che cosa accade quando, diciamo, abbiamo tre neuroni qui. Che cosa accade quando, per esempio — ed è qui che accade la nostra prima fluttuazione, la nostra prima fluttuazione quantica. Perché è accaduta? Perché quando questo neurone — questo è solo un esempio — quando questo neurone ha rinforzato il modo in cui il cervello percepirebbe la sua propria realtà, coerentemente col modo in cui la sua realtà è stata fatta, allora qualcosa cambia quassù che forza questo neurone a tornare qui. E forzare quel neurone, cambiarlo, significa che la mente è cambiata, lo stato quantico è cambiato, in modo che il neurone ora è caricato — ascoltate questo — ha un’attivazione invertita. Tutto lo stato quantico all’interno di questo neurone, questa fluttuazione, Inverte di nuovo l’attivazione nel cervello, proprio come questo ha continuato a invertire l’attivazione nel cervello per mantenere lo status quo. Ma abbiamo un cambiamento. Anche questo inverte l’attivazione.

Perché questo è importante? Perché la capacità del cervello di dispiegarsi nel mondo quantico, significa che il meccanismo del processare un pensiero, con cui si processa la consapevolezza in pensieri energizzati di probabilità, il cervello stesso, la sua natura stessa deve essere cambiata. Così la sua natura viene cambiata da questa fluttuazione quantica, che inverte l’attivazione e provoca un tono totalmente diverso nel cervello. Ora la nuova realtà sarà percepita esattamente e correttamente dal punto di vista del cervello, proprio come era in passato in uno stato precedente. E se continuiamo a cambiare — vedete, qui abbiamo un neurone che ora si sta attivando, ossia è dissolto giù fino a una fluttuazione in questo stato, uno spostamento parallelo in questo stato.

Questo neurone inverte l’attivazione di quello spostamento nella capacità del cervello di avere una percezione consapevole della sua nuova vita. Ora, non solo — non solo — è ampiamente importante che ci conosciamo nel contesto della nostra mente, ma nel conoscerci da quel punto di vista possiamo capire il regno dei cieli, la vita che ci è stata data. Questo significa anche che se ci è stata data vita, moriremo, che siamo un sogno deperibile e che l’unico modo per non esserlo è saper capire completamente il meccanismo che formula la real-tà, e voler con tutta la volontà essere quel meccani-smo fino al punto che il mondo è separabile — siete inattaccabili nel vostro corpo emozionale — e che il vostro punto culminante più grande, più grande, è avere una globale, umanistica, consapevole, attenta relazione con Dio sul perché siamo qui, chi siamo essendo qui, e che cosa ci si aspetta da noi. Quando sappiamo questo, allora il mondo così come lo vediamo, come lo vediamo negli altri, non costituirà una prova per la nostra moralità. Non dovremo starcene lì a tener fuori dalla nostra mente la tentazione. Questo non sarà mai necessario. Non saremo mai nella posizione di essere comprati. Non saremo mai nella posizione di permettere alle persone di convincerci che ci amano. Non saremo mai in una posizione in quanto prodotto. Non saremo mai e poi mai in nessuna di queste posizioni. Così il mondo di persone, luoghi, cose, tempi ed eventi, uomini belli, donne belle, donne brutte, uomini brutti, colore, forme, culture, dinamiche, nulla di questo sarà più visto come preferenza per un momento culminante, ma tutto verrà dominato all’interno di una grande comprensione. E quella comprensione ci permette di avvicinarci a Dio.

Possiamo farlo in una sola vita? Abbiamo la capacità, le proprietà, per continuare a fare spostamenti nella vita in modo che quanto più ci spostiamo, tanto più giovani diventiamo, oppure smettiamo del tutto di invecchiare, e in modo che questo spostamento possa durare duecento anni, per continuare a manifestarli? Se un solo momento New York, lo definite sogno di celebrità, mi permetto di dissentire da voi. Questa è una proprietà fondamentale di immense esperienze e possibilità di cui ogni mente umana e ogni vita umana può gioire, e noi la chiamiamo, coi più povero dei termini, regno dei cieli.

La nostra incapacità di cambiare la nostra vita è dovuta al fatto che pensiamo di doverla cambiare da massa a massa, mentre in realtà dobbiamo cambiata nella mente. Quando lo facciamo, sperimentiamo davvero uno spostamento. E succede solo quando noi, che abbiamo alzato la mano in un atto così veritiero, possiamo guardare alle nostre dipendenze e, come un grande guerriero, cominciamo ad ammassarle una a una, non con un semplice atteggiamento speranzoso, ma nello stesso modo in cui la creazione stessa è stata portata in essere: Dio, l’idea

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proveniente dalla consapevolezza secondaria, la formulazione dell’immagine dell’atteggiamento e poi diventare l’immagine, separarsi e distaccare se stessi dalle emozioni. Allora siete liberi.

La capacità del cervello di rovesciare l’attivazione degli stati quantici statici di infinito potenziale —che sono totalmente contenuti in esso — può essere fatta qui. Qual è la chiave? Il desiderio di perseguire l’avventura della conoscenza. Quali sono i modi in cui farlo? La Lista ora diventerà un pesante senso di colpa oppure diventerà uno strumento per disciplinare i propri pensieri, e facendolo creiamo quegli spostamenti, quegli spostamenti di paradigma, quelle vite parallele. Siamo sulla nostra strada. È possibile che possiamo non morire mai e proprio in questo giorno, proprio ora, mantenere l’età che abbiamo ora? È possibile spostare realtà quantiche in un modo così dispiegato che in quel dispiegamento, che si chiama Momento Presente — non passato, non presente, non futuro, eppure passato, presente e futuro —che se continuiamo a dispiegarci in quella suprema dinamica, non moriremo mai? Non moriremo mai. E questa allora è la manna dei Maestri del Lontano Oriente, ed è la conoscenza che essi conoscono.

Che cosa farete? Continuerete a essere stimolati dal vostro bisogno di momento culminante? Lo bloccherete? Bloccherete le attività della vostra vita — per poi mettere nella vostra mente quella più seducente esperienza analogica di emozione, crearla analogicamente, buttarla nel fuoco e allontanarvene, liberi — o semplicemente morirete, perché nello stato quantico già lo siete?

Se io fossi voi — e, naturalmente, non lo sono — continuerei a studiare questo piccolo, minuto mondo, e lo studierei in concetto con i miei egregi e seducenti bisogni di cui mi lagno, di cui mi lamento, di cui sono vittima. E finalmente, per la prima volta, ammetterlo: non c’è vittima, non ci sono ostaggi, c’è solo verità. E se foste veramente saggi, lo fareste, perché anche la contemplazione è una chiave nell’osservazione quantica, perché nella contemplazione, contemplando ciò che siamo, siamo attivazione invertita, che esce dal nostro stato quantico, fluttuazioni quantiche che semplicemente contemplandole portano cambiamento, leggerezza e brillantezza al nostro essere. E se non fate nulla di tutto ciò — di questo magnifico insegnamento — se non fate nulla, allora meritate, folli, di vivere in uno stato congelato in cui tutto ciò che fate è consumare vita finché la vostra se ne è andata.

All’essere più vecchi e più saggi.All’aver bevuto alla fonte della saggezza

e all’essersi dissetati.Alla vita.Così sia.

Ramtha

1. Assay I, tenuto dal 2 allO giugno 2001, alla Scuola di Illuminazione di Ramtha a Yelm, Washington.2. Vedi Ramtha ‘s School: a Iook within, video, Yelm, JZK Publishing, 2000.3. Vedi Riflessioni di un Maestro sulla storia dell~manità, Parte 1, Macro Edizioni, 2003. 4. Pensiero analogico.5. Il quarto, quinto, sesto e settimo livello di consapevolezza ed energia. Vedi Fig. B: I sette livelli di Con-

sapevolezza.6. I diversi livelli di consapevolezza ed energia oltre la luce visibile, insegnati da Ramtha.7. Il terzo piano o livello della luce visibile.8. Il modello dì Ramtha. Vedi Fig.B alla fine del libro.9. «La nostra festa ora è finita: questi nostri attori, come vi ho anticipato, erano tutti spiriti, e si dissolvono

nell’aria, nell’aria sottile: e, come il tessuto senza basi di questa visione, le torri annebbiate, gli splendidi palazzi,i templi solenni, lo stesso grande globo, sì, tutto si dissolverà, e scomparendo, questa effimera parata non lascerà pietra alcuna dietro di sé noi siamo materiale come quello dei sogni, e la nostra piccola vita conclude il cerchio con un sonno». William Shakespeare, La tempesta, Atto IV, scena I.

10. «. . . nessuna di/oro ha per nulla le qualità del nome che noi utilizziamo per nominarle, nomi come fuoco, acqua, ecc. A tutte queste cose, piuttosto, il Dio prima ha dato ordine, e poi da loro è proceduto per costruire questo universo, una singola cosa vivente che contiene in sé tutte le cose viventi, mortali o immortali». Platone, Timeo.

11.Il viaggio di involuzione attraverso i sette livelli di consapevolezza ed energia dal Punto Zero alla massa fisica.

12. Infrarosso.13.Vedi Fig. 1: La connotazione del nostro stato quantico.14.Il nostro stato quantico o nostra connotazione.15.Vedi Fig. 1: La connotazione del nostro stata quantico.16.Il nostro stato quantico precedente.17.Un nuovo stato quantico.18. Il piano fisico.19.La Lista è la disciplina insegnata da Ramtha in CUI lo studente scrive un elenco di punti che desidera

conoscere e di cui vuole fare esperienza e poi impara a focalizzarsi su di esso in uno stato di

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consapevolezza analogico.20. Vedi The greatArchitect: a study of the brain, cassetta n. 046, Ramtha Dialogues, Yelm, 1997.

GlossarioAnalogico (analogical). Essere analogici significa vivere nel momento presente. È il momento creativo e

fuori dal tempo, dal passato e dalle emozioni.Anima (soul). Ramtha definisce l’anima il Libro della Vita in cui l’intero viaggio dell’involuzione e dell’e-

voluzione dell’individuo è registrato in forma di saggezza.Assay. Significa test dell’iniziato. È il nome di ritiri che durano di solito dieci giorni e che permettono agli

studenti di mettere alla prova il livello del loro conseguimento.Atteggiamento collettivo (coliective attitude). È l’insieme degli atteggiamenti e degli schemi mentali co-

muni a un gruppo di persone.Bande (bands). Le bande sono le due fasce di sette frequenze ciascuna che circondano il corpo umano e lo

tengono insieme. Ogni strato delle sette frequenze di ogni banda corrisponde a uno dei sette sigilli dei sette livelli di consapevolezza nel corpo umano. Le bande sono il campo aurico che permettono i processi della mente binaria e della mente analogica.

C&E® = R. Consapevolezza ed energia creano la natura della realtà.C&E®. È l’abbreviazione di Consapevolezza ed Energia®. È il marchio registrato della principale disciplina di

manifestazione e di elevazione della consapevolezza insegnata nella Scuola di Illuminazione di Ramtha. Attraverso questa disciplina lo studente impara a creare uno stato di mente analogica, ad aprire i sigilli superiori e a creare la realtà dal Vuoto. Beginning C&E® workshop è il nome del workshop introduttivo per studenti principianti in cui si imparano i concetti e le discipline fondamentali degli insegnamenti di Ramtha. Gli insegnamenti del workshop C&E® per principianti si possono trovare nel libro Ramtha, A Beginner~ Guide To Creating Reality, JZK Publishing, 1997 (Ramtha: Come creare la propria realtà. Macro Edizioni) e nei video Ramtha, Creating Personal Reality JZK Publishing 1998 (Ramtha, Creare Li propria realtà - 5 videocassette).

Campo del Tank (Tankfield). È il nome del grande campo con il labirinto che viene usato per la disciplina del Tank®.

Cervello giallo (yellow brain). Cervello giallo è il nome con cui Ramtha indica la corteccia cerebrale, sede del pensiero analitico ed emozionale. La ragione per cui è chiamato cervello giallo è che la corteccia cerebrale era colorata di giallo nel disegno originale bidimensionale utilizzato da Ramtha nei suoi insegnamenti sulla funzione del cervello e sui suoi processi. Egli ha spiegato che in questo particolare disegno le diverse parti del cervello sono state ingrandite e evidenziate con colori per favorirne lo studio e la comprensione. Questo specifico disegno è divenuto lo strumento abitualmente utilizzato in tutti gli insegnamenti sul cervello.

Chist walk. È una disciplina creata da Ramtha in cui lo studente impara a camminare in modo molto lento e acutamente consapevole. In questa disciplina lo studente impara a manifestare la mente di un Cristo ad ogni passo che fa. Impara a incedere come un Cristo.

Consapevolezza (consciousness). La consapevolezza è figlia della contemplazione che il Vuoto ha fatto di se stesso. E l’essenza e il tessuto di tutto ciò che è. Ogni cosa che esiste ha avuto origine nella consapevolezza ed e stata manifestata nella realtà esterna dalla sua ancella, l’energia. L’espressione “fiume di consapevolezza” si riferisce al continuum della mente di Dio.

Consapevolezza collettiva (collective consciousncss). Questo concetto è simile al concetto di inconscio collettivo di Cari Jung. Una consapevolezza collettiva è uno stato di mente che contraddistingue in modo riconoscibile un gruppo di persone, di paesi o di culture.

Consapevolezza cd energia (consciousness and energy). Consapevolezza ed energia sono la forza dinamica della creazione e sono inestricabilmente combinate. Tutto quello che esiste ha avuto origine nella consapevolezza e si è manifestato attraverso la modulazione del suo im-patto energetico nella materia.

Consapevolezza sociale (social consciousncss). È la consapevolezza del secondo piano e della banda di frequenza dell’infrarosso. E chiamata anche image della personalità umana e mente dei primi tre sigilli. La consapevolezza sociale si riferisce alla consapevolezza collettiva della società umana. È l’insieme di pensieri, assunzioni, giudizi, pregiudizi, leggi, moralità, valori, atteggiamenti, ideali ed emozioni della fraternità della razza umana.

Corpo Blu® (Blue Body). È il corpo che appartiene al quarto piano dell’esistenza, la consapevolezza ponte, e alla banda di frequenza dell’ultravioletto. Il Corpo Blu® è il signore che governa il corpo di luce e il piano fisico.

Corpo di luce (lightbody). È il corpo radiante. È il corpo che appartiene al terzo piano, alla consape-volezza cosciente e alla banda di frequenza della luce visibile.

Corpo d’Oro (Golden body). È il corpo che appartiene al quinto piano, alla superconsapevolezza e alla frequenza dei raggi

Corpo emozìonale (emotional body). Il corpo emozionale è l’insieme delle emozioni, degli atteggiamenti e degli schemi elettrochimici del passato che definiscono la personalità umana di un individuo. Ramtha lo descrive come la seduzione di chi non è illuminato. E la causa del ciclo delle reincarnazioni.

Corpo/mente (Body/mind). La consapevolezza corpo/mente è la consapevolezza che appartiene al piano fisico e al corpo umano.

Danza del Corpo Blu® (Blue Body® Dance). È una disciplina insegnata da Ramtha in cui lo studente eleva la sua consapevolezza cosciente alla consapevolezza del quarto livello. Questa disciplina permette di ac-cedere al Corpo Blu® e di aprire il quarto sigillo.

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Dèi (Gods). Gli Dèi sono esseri tecnologicamente avanzati provenienti da altri sistemi stellari e arrivati sulla terra 455.000 anni fa. Quegli Dèi hanno manipolato geneticamente la razza umana mescolando il nostro DNA con il loro e modificandolo. Sono responsabili dell’evoluzione della corteccia cerebrale ed hanno sottomesso la razza umana utilizzandola come manodopera. La veridicità di questi eventi è provata dalle tavole e dai manufatti sumerici. Questo termine è usato anche per descrivere la vera identità dell’umanità, gli Dèi dimenticati.

Discipline della Grande Opera (disciplincs of the Great Work). La Scuola di Illuminazione di Ramtha si dedica alla Grande Opera. Le discipline della Grande Opera che si praticano nella Scuola di Illuminazione di Ramtha sono state tutte interamente ideate da Ramtha. Queste pratiche sono potenti iniziazioni in cui lo studente ha l’opportunità di applicare e di sperimentare in prima persona gli insegnamenti di Ramtha.

Dio (God). Gli insegnamenti di Ramtha sono un’esposizione dell’affermazione “Voi siete Dio”. L’umanità viene descritta come “Dèi dimenticati”. Dio è altra cosa dal Vuoto. Dio è il punto di consapevolezza che è scaturito dal Vuoto che ha contemplato se stesso. E consapevolezza ed energia che esplorano e rendono conosciuti i potenziali sconosciuti del Vuoto. È l’essenza onnipotente e onnipresente di tutta la creazione.

Dio/donna (God/woman). La piena realizzazione di un essere umano.Dio interiore (God within). È l’Osservatore, il vero se, la consapevolezza primaria, lo Spirito, il Dio al-

l’interno della persona umana.Dio/uomo (God/man). La piena realizzazione di un essere umano.Emozioni (emotions). Un’emozione è l’effetto fisico e biochimico di un’esperienza. Le emozioni fanno parte

del passato, perché sono l’espressione di esperienze già conosciute e fissate nelle vie neurali del cervello.Energia (energy). L’energia è la parte complementare della consapevolezza. Ogni consapevolezza porta con

sé un impatto, una radiazione o una sua naturale espressione di energia dinamica. Così come tutte le forme di energia portano con sé una consapevolezza che le definisce.

Evoluzione (evolution). L’evoluzione è il viaggio di ritorno dai livelli di frequenza e di materia più lenti fino ai livelli più alti della consapevolezza e al Punto Zero.

Field. Il campo. Chiamato da Ramtha anche “namefìeld” (il campo dei nomi). È il grande campo dove viene praticata la disciplina del Fieldwork® (letteralmente: lavoro nel campo).

Fieldwork®. Il Fieldwork® (letteralmente: lavoro nel campo) è una delle discipline fondamentali della Scuola di Illuminazione di Ramtha. Agli studenti viene insegnato a creare un simbolo di qualcosa che vogliono conoscere e di cui vogliono fare esperienza e a disegnano su una carta. Le carte vengono appese allo steccato di un grande campo con la facciata vuota verso l’esterno. Gli studenti, a occhi bendati, si focalizzano sul loro simbolo e permettono al loro corpo di dirigersi liberamente verso la loro carta, grazie all’applicazione della legge di consapevolezza ed energia e di mente analogica.

Forza vitale (life force). La forza vitale è il Padre, lo Spirito, il respiro della vita all’interno di una persona; è la piattaforma a partire dalla quale la persona crea le sue illusioni, la sua immaginazione e i suoi sogni.

Grande Opera (Great Work). La Grande Opera è l’applicazione pratica degli insegnamenti delle Scuole di Antica Saggezza. Si riferisce alle discipline grazie alle quali la persona umana diventa illuminata e si tra-smuta in un essere immortale e divino.

Guarigione attraverso il Corpo Blu® (Blue Body® Healing). E una disciplina insegnata da Ramtha in cui lo studente eleva la sua consapevolezza cosciente alla consapevolezza del quarto livello e del Corpo Blu® allo scopo di guarire o di cambiare il corpo fisico.

Ierofante (hierophant). Uno ierofante è un maestro insegnante capace di manifestare quello che insegna e di iniziare i suoi studenti a quella conoscenza.

Illuminazione (enlightenment). L’illuminazione è la piena realizzazione della persona umana, il raggiun-gimento dell’immortalità e di una mente illimitata. E il risultato dell’elevazione dell’energia della kundalini, che risiede alla base della spina dorsale, fino al settimo sigillo, che apre le parti dormienti del cervello. Quando l’energia penetra nel cervelletto e nel cervello medio e la mente subconscia si apre, l’individuo sperimenta un lampo accecante di luce chiamato illuminazione.

Infinito Sconosciuto (Infinite Unknown). È la banda di frequenza del settimo piano dell’esistenza e del-l’ultraconsapevolezza.

Involuzione (involution). Linvoluzione è il viaggio dal Punto Zero e dal settimo piano fino ai livelli di frequenza e di materia più lenti e più densi.

Iperconsapevolezza (hyperconsciousness). L’iperconsapevolezza è la consapevolezza del sesto piano e della frequenza dei raggi gamma.

JZ Knight. JZ Knight è l’unica persona designata da Ramtha come suo channel. Ramtha definisce JZ sua amata figlia. Durante la vita di Ramtha fu Ramaya, una dei figli della Casa del Ram.

Kundalini. L’energia della kundalini è la forza vitale che nella persona, durante la pubertà, scende dai sigilli superiori fino alla base della spina dorsale. E un grande pacchetto di energia riservata all’evoluzione umana, comunemente raffigurata come un serpente arrotolato alla base della spina dorsale. Quest’energia non è l’energia che esce dai primi tre sigilli e che è responsabile della sessualità, del dolore e della sofferenza, del potere e della vittimizzazione. E comunemente descritta come il serpente o il drago che dorme. Il viaggio dell’energia della kundalini fino alla sommità del capo è chiamato viaggio dell’illuminazione. Questo viaggio avviene quando il serpente si sveglia e comincia a dividersi e a danzare attorno al-la spina dorsale, ionizzando il fluido spinale e cambiandone la struttura molecolare. Quest’azione causa l’apertura del cervello medio e della porta verso la mente subconscia.

Libro della Vita (Book of Life). Ramtha definisce l’anima il Libro della Vita in cui l’intero viaggio dell’involuzione e dell’evoluzione di ogni individuo è registrato in forma di saggezza.

Lista (List). La Lista è la disciplina insegnata da Ramtha in cui lo studente scrive una lista di cose che deside-

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ra conoscere e di cui desidera fare esperienza e poi impara a focalizzarsi su di essa in uno stato di consa-pevolezza analogico. La Lista è la mappa utilizzata per disegnare, cambiare e riprogrammare la rete neurale di una persona. È lo strumento che aiuta a far accadere cambiamenti significativi e duraturi nella persona e nella sua realtà.

Luce (light). La luce si riferisce al terzo piano dell’esistenza.Mente (mind). La mente è il prodotto di correnti di consapevolezza ed energia che agiscono sul cervello

creando forme di pensiero, segmenti olograflci o schemi neurosinaptici chiamati memoria. Le correnti di con-sapevolezza ed energia sono ciò che mantiene in vita il cervello. Sono la fonte del suo potere. La capacità di pensare di una persona è ciò che le dà una mente.

Mente analogica (analogical mind). Mente analogica significa un’unica mente. È il risultato dell’allinea-mento della consapevolezza primaria e della consapevolezza secondaria, dell’Osservatore e della personalità. In questo stato della mente il quarto, quinto, sesto e settimo sigillo del corpo sono aperti. Le bande ruotano in direzioni opposte, come una ruota all’interno di un’altra ruota, creando un vortice potente che permette ai pensieri trattenuti nel lobo frontale di coagularsi e manifestarsi.

Mente binaria (binary mind). Questo termine significa due menti. È la mente che viene prodotta quando si accede alla conoscenza della personalità umana e del corpo fisico senza accedere alla mente subconscia profonda. La mente binaria ricorre solo alla conoscenza e alla percezione e ai processi mentali della corteccia cerebrale e dei primi tre sigilli. In questo stato della mente il quarto, quinto, sesto e settimo sigillo rimangono chiusi.

Mente da scimmia (monkey-mind). Si riferisce alla mente agitata e mutevole della personalità.Mente di Dio (Mind of God). La mente di Dio comprende la mente e la saggezza di ogni forma di vita che

sia mai vissuta in ogni dimensione, in ogni tempo, o che mai vivrà su qualsiasi pianeta o qualsiasi stella.Messaggero (runner). Ai tempi di Ramtha un messaggero era colui che portava particolari messaggi o in-

formazioni. Un Maestro Insegnante ha la capacità di mandare alle persone dei messaggeri che manifestano le loro parole o il loro intento in forma di esperienza o di evento.

Osservatore (Observer). Si riferisce all’Osservatore che fa collassare la particellalonda della meccanica quantistica. Rappresenta il vero sé, lo Spirito, la consapevolezza primaria, il Dio all’interno della persona umana.

Pensiero (thought). Il pensiero è cosa diversa dalla consapevolezza. Il cervello processa una corrente di consapevolezza trasformandola in immagini olografiche, ossia in segmenti di impronte neurologiche, elettri-che e chimiche chiamate pensieri. I pensieri sono elementi costitutivi della mente.

Persone, luoghi, cose, tempi ed eventi (people, places, things, times and events). Queste sono le principali aree dell’esperienza umana a cui la personalità è attaccata emozionalmente. Rappresentano il passato della persona umana e costituiscono il contenuto del corpo emozionale.

Piano della Beatitudine (Piane of Bliss). Si riferisce al piano del riposo dove le anime pianificano la loro prossima incarnazione dopo la revisione della loro vita. È conosciuto anche come cielo e paradiso dove non esiste sofferenza, dolore, bisogno o mancanza, e dove ogni desiderio si manifesta immediatamente.

Piano d’Oro (Golden Piane). Vedi Quinto Piano.Primo Piano (first piane). Si riferisce al piano materiale o fisico. È il piano della consapevolezza dell’image e

della frequenza hertziana. È la forma più bassa e più densa della consapevolezza e dell’energia coagulare.Primi tre sigilli (first three seals). I primi tre sigilli sono i sigilli della sessualità, della sopravvivenza, del

dolore e della sofferenza, della vittimizzazione e della tirannia. Sono i sigilli comunemente attivi in tutte le complicazioni del dramma umano.

Primo sigillo (first seal). Il primo sigillo è associato agli organi riproduttivi, alla sessualità e alla sopravvivenza.

Principio Madre/Padre (Mother/Father principle). È la fonte di tutta la vita, Dio Padre, l’eterna Madre, il Punto Zero.

Processo di Visualizzazione nei Twilight® (Twilight® Visualization Process). È il processo utilizzato per praticare la disciplina della Lista o altre forme di visualizzazione.

Punto Zero (Point Zero). Si riferisce al punto di consapevolezza originario creato dal Vuoto attraverso l’atto del contemplare se stesso. Il Punto Zero è il figlio originario del Vuoto.

Quarto piano (fourth piane). Il quarto piano dell’esistenza è il reame della consapevolezza-ponte e della frequenza dell’ultravioletto. Questo piano è descritto come il piano di Shiva, il distruttore del vecchio e il creatore del nuovo. Su questo piano l’energia non si e ancora divisa in carica positiva e negativa. Ogni cambiamento e guarigione duratura del corpo fisico deve prima avvenire a livello del quarto piano e dèl Corpo Blu®. Questo piano è chiamato anche Piano Blu o piano di Shiva.

Quarto sigillo (fourth seal). Il quarto sigillo è associato all’amore incondizionato e alla ghiandola del timo. Quando questo sigillo è attivato viene rilasciato un ormone che mantiene il corpo in perfetta salute e blocca il processo di invecchiamento.

Quattro sigilli superiori (upper four seals). I quattro sigilli superiori sono il quarto, quinto, sesto e settimo sigillo.

Quinto Piano (fifth piane). Il quinto piano dell’esistenza è il piano della superconsapevolezza e della frequenza dei raggi x. E conosciuto anche come Piano d’Oro o paradiso.

Quinto sigillo (fifth seal). Il quinto sigillo è il centro del nostro corpo spirituale e ci connette al quinto piano. Questo sigillo è associato alla ghiandola della tiroide e al dire e al vivere la verità senza dualismo.

Ra. Ra è il nome di un Dio egizio. Ra è il nome che Ramtha usa per il sole.Ragnatele Blu (Blue Webs). Le ragnatele blu rappresentano a livello sottile la struttura di base del corpo

fisico. È la struttura scheletrica invisibile del reame fisico che vibra al livello della frequenza dell’ultravioletto.

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Ram. Ram è la versione abbreviata del nome Ramtha. Ramtha significa Padre.Ramtha (etimologia). Il nome di Ramtha l’Illuminato, Signore del Vento, significa Padre. Si riferisce anche al

Ram che discese dalla montagna in quello che è conosciuto come il Terribile Giorno del Ram. “Se ne parla in tutta l’antichità. E nell’antico Egitto c’è una strada dedicata al Ram, il grande conquistatore. Ed essi erano saggi abbastanza da capire che chiunque percorresse la strada del Ram avrebbe potuto conquistare il vento”. La parola Aram, nome del nipote di Noè, è formato dal nome aramaico Araa - che significa terra, massa terrestre - e dal nome Ramtha, che significa elevato. Questo nome semitico richiama la discesa di Ramtha dall’alta montagna con cui ebbe inizio la grande marcia.

Rendere conosciuto io sconosciuto (making known the unknown). Questa frase esprime l’originario mandato divino dato alla consapevolezza-Fonte perché manifestasse e risvegliasse alla consapevolezza cosciente tutti gli infiniti potenziali del Vuoto. Questa affermazione rappresenta l’intento fondamentale che ispira il processo dinamico dell’evoluzione.

Sé (self). Il sè è la vera identità della persona umana. E l’aspetto trascendentale della persona. Si riferisce all’Osservatore, alla consapevolezza primaria.

Secondo piano (second piane). È il piano di esistenza della consapevolezza sociale e della banda di frequenza dell’infrarosso. E associato al dolore e alla sofferenza. Questo piano è la polarità negativa del terzo piano, ossia della frequenza della luce visibile.

Secondo sigillo (second seal). Questo sigillo è il centro di energia della consapevolezza sociale e della banda di frequenza dell’infrarosso. E associato al dolore e alla sofferenza e si trova nell’area del basso ventre.

Sending-and.-receiving. Letteralmente: trasmettere e ricevere. È il nome della disciplina insegnata da Ramtha in cui lo studente impara ad accedere alle informazioni utilizzando le facoltà del cervello medio e escludendo la percezione sensoriale. Questa disciplina sviluppa nello studente la capacità psichica della telepatia e della divinazione.

Sesto piano (sixth piane). Il sesto piano è il reame dell’iperconsapevolezza e della banda di frequenza dei raggi gamma. In questo piano si fa esperienza della consapevolezza dell’essere uno con la totalità della vita.

Sesto sigillo (sixth seal). Questo sigillo è associato alla ghiandola pineale e alla banda di frequenza dei raggi gamma. La formazione reticolare che filtra e vela la conoscenza della mente subconscia si apre quando questo sigillo viene attivato. Quando si parla di apertura del cervello si intende l’apertura di questo sigillo e l’attivazione della sua consapevolezza ed energia.

Sette sigilli (seven seais). I sette sigilli sono i potenti centri di energia che costituiscono i sette livelli della consapevolezza nel corpo umano. Le bande tengono insieme il corpo fisico in accordo con questi sigilli. In ogni essere umano l’energia esce a forma di spirale dai primi tre sigilli o centri. Lenergia che pulsando esce dai primi tre sigilli si manifesta rispettivamente come sessualità, dolore o potere. Quando vengono sbloccati i sigilli superiori, viene attivato un livello più alto di consapevolezza.

Settimo piano (seventh piane). Il settimo piano è il piano dell’ultraconsapevolezza e della banda di frequenza dell’Infinito Sconosciuto. E il piano dove inizia il viaggio dell’involuzione. Questo piano è stato creato dal Punto Zero quando ha imitato l’atto della contemplazione del Vuoto ed ha creato la consapevolez-za-specchio, ossia la consapevolezza secondaria. Un piano dell’esistenza o una dimensione dello spazio e del tempo esiste tra due punti di consapevolezza. Tutti gli altri piani sono stati creati dal rallentamento del tempo e della banda di frequenza del settimo piano.

Settimo sigillo (seventh seal). Questo sigillo è associato alla sommità del capo, all’ipofisi e al conse-guimento dell’illuminazione.

Shiva. Il Signore Dio Shiva rappresenta il Signore del Piano Blu e del Corpo Blue®. Il nome Shiva non viene utilizzato per indicare una particolare deità dell’induismo. È piuttosto la rappresentazione dello stato di consapevolezza del quarto piano, della banda di frequenza dell’ultravioletto e dell’apertura del quarto sigillo. Shiva non è né maschile, né femminile. E un essere androgino, perché l’energia del quarto piano non si è ancora divisa nella polarità positiva e negativa. Questa è un’importante differenza rispetto alla tradizionale rappresentazione induista di Shiva come deità maschile che ha una moglie. La pelle di tigre ai suoi piedi, il tridente e il sole e la luna all’altezza della testa rappresentano il dominio del Corpo Blus® sui primi tre sigilli della consapevolezza. Lenergia della kundalini è raffigurata come un’energia fiammeggiante che dalla base della spina dorsale viene proiettata fin nella testa. Questa è un’altra differenza rispetto a certe rap-presentazioni induiste di Shiva con l’energia del serpente che esce a livello del quinto sigillo, ossia della gola. Un altro aspetto simbolico dell’immagine di Shiva è costituito dai lunghi capelli neri e dalle molte collane di perle, che rappresentano la ricchezza della sua esperienza divenuta saggezza. La faretra, l’arco e le frecce sono gli strumenti con cui Shiva lancia la sua potente volontà per distruggere le imperfezioni e creare il nuovo.

Straordinario - fuori dal comune (outragcous). Ramtha usa questa parola per esprimere qualcosa o qual-cuno che è insolito e fuori dall’ordinario, irrefrenabile nell’azione, smodatamente audace o selvaggio.

Superconsapevolezza (superconsciousness). Questa è la consapevolezza del quinto piano e della banda di frequenza dei raggi

Tahumo. Tahumo è la disciplina insegnata da Ramtha in cui lo studente impara la capacità di dominare gli effetti dell’ambiente naturale - freddo e caldo - sul corpo umano.

Tank®. È il nome dato al labirinto che viene usato per una delle discipline della Scuola di Illuminazione di Ramtha. Agli studenti viene insegnato a trovare, a occhi bendati, l’entrata di questo labirinto e ad attra-versarlo focalizzandosi sul Vuoto senza toccare le pareti e senza usare gli occhi o i sensi. E obiettivo di que-sta disciplina è di trovare a occhi bendati il centro del labirinto, ossia una particolare stanza che rappresenta il Vuoto.

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Terzo piano (third piane). È il piano della consapevolezza cosciente e della banda di frequenza della luce visibile. È conosciuto anche come piano della luce e come piano mentale. Quando l’energia del Piano Blu si abbassa a questa banda di frequenza, si divide in polarità positiva e negativa. E a questo punto che l’anima si divide in due, dando origine al fenomeno delle anime compagne.

Terzo sigillo (third seal). Questo sigillo è il centro di energia della consapevolezza cosciente e della banda di frequenza della luce visibile. E associato al controllo, alla tirannia, al vittimismo e al potere. È situato nella regione del plesso solare.

Twilight®. Questo termine è usato per descrivere la disciplina insegnata da Ramtha in cui gli studenti imparano a portare il loro corpo in uno stato catatonico simile al sonno profondo, mantenendo tuttavia vigile la loro consapevolezza. E uno stato di dormiveglia.

Ultraconsapevolezza (ultraconsciousness). È la consapevolezza del settimo piano e della banda di fre-quenza dell’Infinito Sconosciuto. E la consapevolezza di un maestro asceso.

Vuoto (Void). Il Vuoto viene definito come “il vasto nulla materialmente, ma tutte le cose potenzialmente”.Yeshua ben Joseph. Ramtha si riferisce a Gesù Cristo chiamandolo Yeshua ben Joseph, secondo le tradizioni

ebraiche di quel tempo.

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