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18 settembre

Rassegna 18 settembre

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pagina 6 Sabato 18 settembre 2010

Il programma

della tre-giorni a Vasto

dell’Italia dei valori

È cominciato ieri a Vasto il 5°incontro nazionale dell’Italia deiValori. Il titolo è “Idee pulite, la sfida

dell’Italia dei Valori”.La tre giorni che si è aperta ieri, chiuderà ibattenti domenica mattina con l’inter ventoconclusivo del leader Antonio Di Pietro.Oggi, previsto un incontro alle 10 sulla libertà

d’informazione moderato da Gianni Barbacetto,giornalista del Fatto Quotidiano con LeolucaOrlando, portavoce nazionale Idv Pancho Pardi,capogruppo Idv vigilanza in Rai, Niccolò Rinaldi,capo delegazione dell’Idv a Strasburgo,Corradino Mineo, direttore di Rainews, MatteoMaggiore, giornalista della Bbc e Claudia Fusani,giornalista de L’Unità.

Alle 18 dibattito su “Giustizia e antimafia adifesa della Costituzione” con FedericoPalomba, capogruppo Idv in CommissioneGiustizia alla Camera, Sonia Alfano e Luigi DeMagistris, europarlamentari Idv, Luigi Li Gotti,senatore Idv Fabio Granata, deputato Fli eBruno Tinti ex magistrato, collaboratore de ilFatto Quotidiano.

IL SONDAGGIO

IL FATTO.IT: È IL LEADER IDV L’ANTI-BERLUSCONI

OPPOSIZIONE

Antonio Di Pietro (FOTO ANSA)

I l Tribunale civile di Bologna ha rigettato il ri-corso presentato dal Movimento 5 Stelle di

Beppe Grillo contro la terza ricandidatura delpresidente della Regione Emilia Romagna, VascoErrani. Il gruppo dei Grillini, riferendosi alla legge165 del 2004 che stabilisce i principi fondamentalisul sistema di elezione e i casi di ineleggibilità, si erarivolto ai giudici mossi dalla convinzione dell’im-possibilità, per un presidente della giunta regionale,di essere eletto per tre mandati consecutivi. Secondoi due consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle,Andrea Defranceschi e Giovanni Favia, entrambipresenti in aula al momento della lettura della sen-tenza, “la decisione del tribunale crea un gravissimoprecedente, che sancisce come a una Regione basti

non legiferare per disattendere una legge delloStato”. Favia ha poi ricordato che “solo in tre Re-gioni, Emilia Romagna, Lombardia e Molise, lalegge dello Stato 165 del 2004 non è stata rece-pita. E, non a caso, Emilia Romagna e Lombardiasono le Regioni in cui la norma è stata bypassatacon la riproposizione di candidati che avevanogià superato il secondo mandato. È evidente,quindi, che ci troviamo davanti al deliberato rag-giro di una legge?”. L’istanza, sempre sullo stessotema, presentata dai Radicali, è stata rinviata alprossimo 11 ottobre per un vizio di forma.

EMILIA ROMAGNA

Bocciato il ricorsocontro Errani

DI PIETRO SFERZA GRILLO:“NON BASTA URLARE, SERVE L’A LT E R N AT I VA”L’attacco dal palco del 5° incontro nazionale: “I movimenti non siano solo protesta”

L’avviso a Bersani: “Ok all’alleanza democratica, ma no a Fini e Udc”.

U na settimana fa abbiamochiesto ai nostri di lettori

di votare sul sito Internet delFatto Quotidiano quale fosse aloro parere il leader in gradodi fermare Berlusconi.Forse il suo alleato Gianfran-co Fini, che è riuscito a met-tere in discussione la maggio-ranza parlamentare più am-pia della storia repubblicana?Il leader del Pd Pier Luigi Ber-sani, che sembra avere final-mente accantonato la diplo-mazia e dice che il premier ha

ridotto la politica a una fo-gna? Antonio Di Pietro, an-ti-berlusconiano per eccel-lenza, o Nichi Vendola abitua-to a vincere in Puglia controtutte le previsioni? Oppureservono strategie non con-venzionali e outsider comeMarco Pannella o Beppe Gril-lo?Nei primi giorni Beppe Grilloè stato in testa alla classificadelle preferenze. Adesso,con più di 110 mila votanti e 8mila commenti in vetta è sa-

lito Antonio Di Pietro col 33per cento. Secondo restaBeppe Grillo, espressionedella politica anticonvenzio-nale col 29 per cento. Segue astretto giro Nichi Vendola col19 per cento.Molto indietro il leader delpartito democratico Pier Lui-gi Bersani col 6 per cento.Lontani Gianfranco Fini eMarco Pannella. Secondo ivotanti il leader di Futuro e li-bertà non ha le carte in regolaper bloccare Berlusconi. Le

sue quotazioni sono scese so-prattutto dopo i tentativi di ri-conciliazione con Silvio Ber-lusconi. Per lui il 4 per centodei voti come per Pannella.Oltre 5000 persone invecenon indicano uno tra questinomi, e cercano un’alter nati-va, dal sindaco di Torino, Ser-gio Chiamparino al presiden-te della provincia di Roma,Nicola Zingaretti. Dal leaderdei verdi Angelo Bonelli alsindaco di Firenze, MatteoRenzi.

di Wanda MarraInviata a Vasto

“È tragico quello chesta succedendo nelPd. Di Pietro a que-sto punto dovrebbe

puntare alla leadership diquel partito”. Non si sono an-cora accesi i riflettori sull’an-nuale Festa nazionale dell’Ita-lia dei Valori a Vasto, ma labattuta di prima mattina di unsenatore bresciano – Gian-piero De Toni – è meno ca-suale di quel che potrebbesembrare. Come un faro, il-lumina la metamorfosi anco-ra in atto di Tonino e dei suoi.Un paese intero, punteggiatocon le bandiere del partito,uno scenario d’eccezione(Palazzo d’Avalos, antica resi-denza feudale), una follapronta a non perdersi nean-che un sospiro del suo leader,per Di Pietro sono la norma.Ma che qualcosa sta cambian-do lo dicono i toni del suodiscorso, insolitamente paca-ti. Poca polemica, poche frasiforti. Poca voglia di impres-sionare. E più voglia di con-v i n c e re .

NON A CASO, allora, ilpiatto forte, è il distinguo daGrillo e da una certa politicadel no: “Per rimuovere il ma-cigno piduista Berlusconi dalgoverno sono stati e sono im-portanti i movimenti. Maquando i movimenti diventa-no solo protesta e non alter-nativa, allora siamo punto e acapo. Vanno ringraziati – r ile-va Di Pietro – per la loro pro-testa civile che ha informato

tante persone; ma ora chequeste sono state informate,che cosa facciamo? Ecco, oraè l’ora di costruire l’alter nati-va ”. Una presa di distanzachiara, che però non sembraesente dalla paura. Grillo haannunciato, infatti, l’intenzio-ne di presentare alle elezioniliste nazionali del suo Movi-mento 5 Stelle: il bacino in cuiva a pescare è proprio quellodell’Idv, che in questa legisla-tura ha svolto il ruolo di par-tito del “no” senza se e senzama. Non a caso nel sondaggiosul sito del Fatto Quotidiano de-dicato a chi può battere Ber-lusconi, i due si contendono

la palma del vincitore (ora è invantaggio Di Pietro, ma pergiorni ha dominato Grillo).“In questo momento Grillo èun antagonista – va diritto alsodo Emanuele Mancinelli,che porta orgoglioso la ma-glietta dei giovani del partito“Valori in corso” – quando hadeciso di presentare liste na-zionali e non solo locali, di fat-

to ha scelto di fare un partito edi uscire dal civismo”. “È Gril-lo che ce l’ha con me e DeMagistris – rincara Sonia Alfa-no, ora europarlamentare Idv,un passato da “gr illina” – mihanno detto che circola un vi-deo in cui lui si lamenta delfatto che noi continuiamo aparlare con la gente. Non sobene cosa vuol dire, ma do-

vrebbe essere contento checontinuiamo a lavorare bene.Siamo dalla stessa parte”. For-se (forse) lei davvero la pensacosì, ma se il Movimento 5stelle si fa partito, l’anta goni-smo sembra già un dato di fat-to.

E DUNQUE, Di Pietro pun-ta a strutturarsi come leader

per un’alternativa. Strappa ap-plausi e risate quando si rife-risce a Fini, con un italianoche sembra volutamente invo-luto, nella sua migliore tradi-zione: “Pensavo che fossi io aMirabello che parlavo l’a l t rogiorno. Non ero io. Scriverò aFini dicendogli: la prossimavolta il tuo discorso fallo a Va-sto”. Ma in realtà il Fini op-positore di Berlusconi è un al-tro che facilmente può sot-trarre voti all’Idv. Tonino af-fonda: “I finiani a Mirabello di-cono che il Pdl è finito e poi simettono d’accordo per il Lo-do Alfano. Ma che vuol dire?”.E ancora: “Porteremo in Par-lamento una mozione di sfi-ducia a Berlusconi come mi-nistro ad interim dello Svilup-po economico. Noi non abbia-mo il numero di deputati perpresentarla. Vedremo allora sel’opposizione è opposizione oposizione”, dice il leader Idv.Stesso ragionamento a propo-sito del ddl anti-corruzione:“L’Idv chiede che sia messoall’ordine del giorno di Palaz-zo Madama. Se i parlamentarivicini a Fini non lo votano so-no complici di Berlusconi”, af-ferma, riferendosi esplicita-mente all’impegno formalepreso alla Festa del Fatto Quo-tidiano a Marina di Pietrasanta,a tradurre in legge la propostadel giornale (che cita altre duevolte). E quindi, mette in guar-dia il segretario del Pd, PierLuigi Bersani: no a Fini che“vuole un’altra destra” eall’Udc, “che ha dimostratopiù volte che di loro non ci sipuò fidare”. Tutto per il Pd,l’altra parte del ragionamento

politico. Chiarisce Di Pietro:“Bersani vuole costruire un’al-leanza democratica. Sonod’accordo però bisogna vede-re chi ci mettiamo dentro.L’idea di partecipare alle pri-marie senza sapere che cosavuole il candidato non puòf u n z i o n a re ”. E poi: “Ave s s e rofatto tutti quello che abbiamofatto noi... In tre elezioni dal 2al 4 all’8%, andiamo verso il12% la prossima volta. Inveceil nostro principale alleato èsceso dal 34 al 24%, fa il passodel gambero e se la prendecon noi...”.

FEROCE osservazione, maTonino si rifiuta anche dietrole quinte di affondare il col-tello nella piaga a propositodella nuova faida Veltroni-Ber-sani. Anche qui, l’i m p re s s i o n eè che stia a guardare, per ca-pire a quale parte del Pd puòparlare e a quale elettoratopuò guardare.Delinea le priorità: lavoro,scuola, sicurezza, giustizia so-ciale. Ammicca a quello che fuil bacino della sinistra radica-le, schierandosi con la Fiom eper la privatizzazione dell’ac-qua. Gli affondi più forti con-tro la Lega (il riferimento allascuola di Adro è d’o bbl i go ) .Ma poi, l’immagine più “sce-nica” della prima giornata diVasto è l’Inno di Mameli inonore del soldato italianomorto in Afghanistan, cantatoa squarciagola dalla platea edai parlamentari, Leoluca Or-lando in prima linea che chie-de al governo di riferire in Par-lamento sulla missione. Idv dilotta e di governo.

Sonia Alfano:“L’ex comicoce l’ha con mee De MagistrisSi lamentaperché parliamocon la gente”

I sei candidati Bersani, Di Pietro, Fini, Grillo, Pannella, Vendola

CHI DI QUESTI PUÒ FERMARE BERLUSCONI?

33% Antonio Di Pietro29% Beppe Grillo19% Nichi Vendola6% Pier Luigi Bersani5% Nessuno di questi4% Gianfranco Fini4% Marco Pannella

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IL TIRRENO Pagina 13 - Viareggio POLITICA/2 Incontro con Evangelisti (Idv) FORTE. L’Italia dei valori di Forte dei Marmi insieme al capogruppo del Pdci e a un gruppo di amici fortemarmini ha incontrato in paese l’onorevole Fabio Evangelisti, esponente del partito di Di Pietro. «L’incontro - dichiara Massimo Galleni dell’Idv - è servito per scambiare opinioni sulla politica nazionale, per confrontarsi sulle varie tematiche e sopratutto per avere dall’onorevole Evangelisti informazioni più dirette sulla direttiva Europea “Bolkestein” che interessa da vicino anche il nostro territorio e principalmente il settore balneare». «Sono stati portati alla sua attenzione anche le molte problematiche scaturite dai tagli al sociale, a danno delle fasce più deboli. Evangelisti - conclude Galleni - si è reso disponibile ad incontri con i nostri concittadini, che l’Idv di Forte dei Marmi intende promuovere, utili per conoscere le reali esigenze del nostro territorio».

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LA NAZIONE Pagina 13 – Livorno Piombino. Lo ha illustrato l’Assessore provinciale Bisti Un progetto per salvare tutta la Costa Est Riguarderà la spiaggia tra Torre Mozza e Baia Toscana PIOMBINO — L’ASSESSORE provinciale Simena Bisti spiega l’importante progetto di sistemazione del tratto di costa tra Torre Mozza e Baia Toscana. Un intervento che affianca quello già approvato dalla Conferenza dei servizi, che interessa il sistema dunale e retrodunale del tratto tra Tor del Sale e Carbonifera, e che ha un costo di 1,5 milioni di euro, i cui lavori sono previsti per il 2011. «IL PROGETTO – ha affermato l’assessore Bisti – ha già ricevuto il via libera dalla Conferenza dei servizi ed è in fase di progettazione esecutiva. Si tratta di un intervento complesso che si affianca a quello, più vasto, della Provincia di Grosseto (presentato ieri a Follonica insieme all’assessore Bisti, ndr) che, infatti, interessa anche una parte del nostro territorio. Il lavoro sui progetti - ha aggiunto Bisti - è stato portato avanti con il massimo spirito di collaborazione tra le due Province e gli altri Enti interessati. La volontà, ribadita anche oggi, è quella di portare a termine una serie di interventi per la salvaguardia di un’area di grande interesse naturalistico e turistico per i nostri territori». L’INTERVENTO che riguarda anche la provincia livornese è quello tra Torre Mozza e Baia Toscana, in particolare nella parte tra Torre Mozza e il fosso di Val Maggiore. In quel tratto il progetto prevede la chiusura dei varchi rilevati sulla beach rock con pietra, in modo soffolto, cioè al di sotto del livello del mare, per evitare la perdita delle sabbie dalla spiaggia ed un ripascimento in sabbia per un volume di circa 15 mila metri cubi. IL PROGETTO già approvato dalla Conferenza dei servizi ha lo scopo di intervenire su circa sei chilometri di sistema dunale e retrodunale per ripristinare le dinamiche ecologiche naturali dell’area. Due interventi tesi a salvaguardare la Costa Est che in questi anni ha subito seri problemi dovuti all’erosione costiera, a causa anche delle numerose mareggiate. m.p.

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IL TIRRENO Pagina 3 - Livorno Discarica del Limoncino il Pd vuol vederci chiaro e intanto si divide JUNA GOTI LIVORNO. «Prima di andare al massacro in commissione e in consiglio è meglio confrontarsi a quattr’occhi». Il capogruppo del Pd in Comune, Gabriele Cantù, non si nasconde dietro a un dito. «Sulla questione del Limoncino - dice - ci sono letture e opinioni diverse sia all’interno della coalizione di governo che, non lo nego, nello stesso gruppo democratico. Abbiamo bisogno di un confronto e di un approfondimento serio. Ci incontreremo, ma voglio essere chiaro: non è detto che sia possibile ricomporre tutte le posizioni». Ieri mattina, a palazzo Civico, era in programma la riunione della sesta commissione dedicata alla discarica del monte La Poggia: ma il botta e risposta è stato rinviato in vista del vertice di maggioranza doppio (con i consiglieri di entrambi i “palazzi”) che si terrà lunedì pomeriggio in Provincia. Con quale obiettivo? Prima di ricucire (se possibile) gli strappi, c’è - come dice lo stesso Cantù - da capire. «Intanto - interviene il capogruppo - c’è da vedere il procedimento amministrativo che ha portato al rilascio delle autorizzazioni: a che punto sta, i passaggi, le forme. Poi entreremo nel merito della questione: quali materiali potranno raggiungere la discarica? Perché se parliamo del risanamento di una cava con calcinacci e terra l’operazione oltre che corretta è encomiabile, ma se le categorie di sostanze ammesse nel sito fossero troppe e dubbie...». Ieri nei circoli democratici l’affare Limoncino ha quasi tenuto testa al mega affare congresso: molti dirigenti del partito si sono lamentati della mancata! informazione e hanno chiesto chiarimenti sia sul tipo di sostanze evid enziate nell’autorizzazione della Provincia, sia sul (mancato) coinvolgimento del gestore pubblico dei rifiuti, ovvero Aamps. Nel resto della maggioranza non va meglio: l’unico elemento che nell’ultimo periodo sembra avere messo d’accordo Sel e Idv è proprio la firma della petizione contro la discarica. Hanno detto no Lamberto Giannini, Lorenzo Del Lucchese e Andrea Romano. Come andrà a finire? «Prima - chiude Cantù - vediamo le carte: se ci sono categorie di rifiuti a rischio faremo l’impossibile per eliminarle dalla convenzione. Ma è solo una delle tante ipotesi. Di certo c’è che teniamo tutti alla salute dei cittadini e dell’ambiente. Non solo chi è andato a firmare». La commissione è stata rimandata a mercoledì mattina: subito dopo si riunirà il consiglio.

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LA NAZIONE Pagina 7 – Livorno Maggioranza in difficoltà: lunedì vertice «NON CI STIAMO a prendere sulle nostre spalle la responsabilità delle autorizzazioni date più di un anno e mezzo fa dai dirigenti della Provincia per la discarica a Monte La Poggia, e per le centrali a biomasse. Le opposizioni di destra e sinistra stanno facendo il gioco sporco adombrando che Idv possa averle avallate, ma Idv non era in maggioranza in Provincia e tantomeno in giunta all’epoca». A dichiararlo è Andrea Romano capogruppo Idv in Comune che dice la sua vista il clima «ad alta tensione» che si respira alla vigilia del summit di maggioranza del 20 settembre sulla discussa discarica di cui si parlerà in commissione e in consiglio comunale il 22 settembre Aggiunge Romano: «Se qualche politico ha condiviso queste scelte, si assuma le sue responsabilità senza nascondersi dietro Cristiano Toncelli» di Idv «adesso vice sindaco». E in vista della riunione di maggioranza di lunedì c’è chi sussura che per mettere a tacere i malumori nella maggioranza possa essere escogitato il modo di coinvolgere Aamps. M. D.

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LA NAZIONE Pagina 2 – Livorno Caso-Moschea Romano dell’Idv: «Niente ostacoli ma se la paghino» «DI FRONTE al dibattito sulla richiesta degli islamici livornesi di poter avere una moschea dove pregare — sostiene Andrea Romano dell’Idv — possiamo far tesoro della posizione espressa dai ragazzi di “Senza Soste”, anche se sicuramente non si possono annoverare fra i più accesi sostenitori (per usare un eufemismo) del Comune. “Senza Soste” affianca al diritto costituzionale di libertà religiosa e d’espressione, che va garantito senza se e senza ma, la necessità del rispetto reciproco fra diverse culture e della laicità delle istituzioni pubbliche, ricordando che la struttura dovrebbero pagarsela i credenti e non il Comune. Questa condivisibile posizione si inserisce nel solco delle più profonde tradizioni livornesi, dato che possiamo ritrovarla, adattata ovviamente al contesto dell’epoca, nel testo delle Leggi livornine, faro di tolleranza agli albori dell’era moderna: al paragrafo XX° si afferma infatti il diritto degli Ebrei di costruirsi una Sinagoga a loro spese, specificando che nessun “Christiano” debba recare disturbo o violenza agli usi “hebraici” e viceversa. I trasgressori del patto di rispetto reciproco, chiosava il Granduca Ferdinando, saranno “puniti severamente e gastigati”. Chiaro e semplice: libertà per tutti, sicurezza per tutti». «E’ FONDAMENTALE — aggiunge Romano — mantenere la laicità delle istituzioni a 360 gradi: il Comune potrebbe dare un doppio segnale in questo senso, realizzando finalmente il registro per il testamento biologico, bloccato da mesi dopo una levata di scudi clericale, e garantendo che la dignità del culto dei musulmani, e di chiunque altro, si realizzi a costo zero per la cittadinanza e nel rispetto rigoroso delle regole».

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LA NAZIONE Pagina 11 – Siena Italia dei Valori “Coalizione di centrosinistra? E’ ancora presto” PER L’ITALIA dei Valori di Siena, «al momento, non si sono ancora verificate le condizioni per la propria partecipazione alla coalizione di centrosinistra per le prossime elezioni amministrative». Il partito di Antonio Di Pietro «prima di parlare di qualsiasi candidato, intende procedere ad un approfondimento e ad un confronto sui temi programmatici». In particolare l’Idv, nel precisare «che i coordinamenti cittadino e provinciale lavorano in piena sintonia tra loro e con le strutture regionale e nazionale», ribadisce, «la decisione compatta ed unitaria di perseguire l’obiettivo di forte rinnovamento e di discontinuità con il passato».

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LA NAZIONE Pagina 22 – Pisa San Miniato. All’evento del Carroccio ci sarà anche il sottosegretario Viale «Forse arriverà anche Bossi» Oggi e domani la due giorni leghista, il giuramento di S.Genesio «I CITTADINI rispondano al raduno della Lega Nord esponendo il tricolore». L’Italia dei Valori lancia questa provocazione, mentre il clima attorno al Giuramento di San Genesio — la due giorni di festa regionale della Lega a San Miniato oggi e domani — si sta facendo bollente, dopo la dura presa di posizione del Pd locale che ha detto ai leghisti. E dopo che il centro sociale hanno annunciato una manifestazione di disturbo. «Tutte polemiche strumentali quelle che stanno arrivando. Noi tiriamo dritto e intanto il nostro programma si arricchisce di un altro personaggio di spicco — dice Pietro Vanni, samminiatese, responsabile per la sicurezza ed i rapporti con le forze dell’ordine —: Sarà con noi domenica anche Sonia Viale, sottosegretario al tesoro e finanze». Secondo indiscrezioni all’ultimo minuto potrebbe arrivare anche Bossi. Stasera intanto il primo big in campo sarà il ministro Roberto Calderoli. «Chiunque ha diritto a manifestare le proprie idee purchè non in contrasto con le leggi nazionali, la nostra Patria è unica e indivisibile e tutti i cittadini, da Bolzano a Lampedusa, sono riuniti sotto il tricolore — dice il coordinatore dell’Idv Luigi Buoncristiani — L’attenzione al fenomeno Lega non deve essere trascurata perchè rappresenta, per i principi che professa, una risposta sbagliata ad una fuga dei cittadini dalla ». Un attacco alle Lega — mentre lungo la strada nei pressi dell’area che ospiterà la festa sono comparse scritte contro il Carroccio — arriva anche dall’Ampi sezione di zona: «La Lega Nord che si appresta alla sua festa nella zona di San Genesio è contro l’unità nazionale, vuole dividere il popolo italiano con piani secessionisti. Ironia vuole che la manifestazione padana venga organizzata proprio durante i festeggiamenti del 150° anniversario dello sbarco dei Mille e dell’unità d’Italia. La Costituzione sancisce l’Italia una e indivisibile». Un altro attacco arriva dal circolo Sinistra Ecologia e Libertà di San Miniato guidato da Renzo Ulivieri che dice: «Condividiamo e aderiamo alle iniziative dei Comunisti Uniti, del Pd, dell’Ampi, delle associazioni e di tutti i cittadini che pensano, al raduno della Lega a San Miniato, come ad una provocazione». Intanto Marco Cordone capogruppo lega Nord in consiglio provinciale a Firenze replica: «Mi fanno ridere certi politici locali quando parlano di radicamento sul territorio. La Lega, in Toscana, è ormai un partito riconosciuto dalla gente e sempre più radicato». Ad Intifada di Ponte a Elsa Cordone dice: «Siamo per la libertà di espressione, non capisco perché intendano impedire ad una forza politica che è importante nel Paese di tenere la propria manifestazione». Al segretario Pd di San Miniato replica: «Ha detto che non sono onorati di ospitarci. E’ il proprietario del terreno di San Genesio? La nostra è la manifestazione di un partito in aumento sul territorio. Se lo mettano tutti bene in testa». Carlo Baroni IL TIRRENO

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Pagina 6 – Pisa L’APPELLO Un impegno maggiore nella raccolta differenziata La raccolta differenziata consiste nel sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani, differenziato per tipologia di rifiuto (vetro, plastica, alluminio, umido o parte di organico, ecc.). Le due principali tipologie di raccolta sono quella stradale e quella porta a porta. Incentivare e incoraggiare la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani è una battaglia ambientale che i cittadini nelle varie forme d’aggregazione e le istituzioni portano avanti dalla fine degli anni Ottanta. Ben venga quindi la formazione e informazione in merito; ben vengano il porta a porta e le isole ecologiche; ben venga il punto di raccolta dei rifiuti. Crediamo in tutto questo, ma crediamo inoltre che il miglior impianto di selezione per la differenziata sia il cittadino. Occorre cambiare le nostre abitudini quotidiane, occorre sin dall’origine separare i rifiuti nel pieno rispetto dell’ambiente in quanto la terra è un bene di tutti noi e delle generazioni che verranno dopo di noi. Occorre cambiare e fare nostro, e non come un’eccezione momentanea ma come uno stile vita quotidiano, il metodo dello smaltimento dei rifiuti attraverso la differenziata: se ognuno di noi farà la sua parte, allora tutti insieme forniremo un significativo contributo alla difesa e alla tutela dell’ambiente. In questo contesto anche gli Enti Locali attraverso i loro strumenti amministrativi di programmazione possono e debbono fare da “motore” di cambiamento investendo strategicamente sulla differenziata con un obiettivo che non può che essere condiviso: la riduzione dell’entità dei rifiuti “prodotti”, e quindi da trattare e smaltire nella nostra Provincia. Sorge una domanda spontanea e immediata: se la soluzione è così semplice, eco-compatibile e alla portata di tutti noi, allora perché non percorrerla tutti insieme? Manolo Panicucci Michele Curci Massimiliano Casalini

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IL TIRRENO Pagina 14 - Lucca Idv all’attacco dell’amministrazione di Chiesina «Un cantiere a scuola con le aule aperte» CHIESINA UZZANESE. Lavori a scuola mentre ripartono le lezioni. A denunciare questa situazione è il portavoce dell’Italia dei Valori di Chiesina Giovanni Salvadorini, che attacca l’amministrazione. «Incredibile ma vero - scrive Salvadorini - la precedente amministrazione di centrosinistra aveva iniziato alcune opere per la messa in sicurezza della scuola elementare di Chiesina. Tale opera doveva essere completata nel periodo estivo quando, per l’appunto, la scuola è chiusa. Poi è subentrata la nuova amministrazione di destra e sono trascorse due estati (2009 e 2010) senza nessun intervento. Incredibilmente, contemporaneamente all’apertura della scuola, sono iniziati i lavori di completamento della messa in sicurezzaa. Non c’è che dire, una bella prova di efficienza. Forse i nuovi amministratori in estate erano maggiormente concentrati nell’organizzare feste ed eventi e, quindi, ben distratti dai problemi reali del paese».

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IL TIRRENO Pagina 2 - Pisa CONSIGLIO COMUNALE Volantinaggio per Sakineh PISA. Il consiglio comunale giovedì scorso si è interrotto per esporre in piazza XX Settembre, sotto palazzo Gambacorti, una gigantografia di Sakineh Mohammadi-Ashtiani, la donna iraniana condannata alla lapidazione perché accusata di adulterio. È stato fatto anche un volantinaggio. All’inizio dei lavori del consiglio, è stata discussa una mozione urgente di solidarietà a Sakineh, mozione che lunedì scorso è stata votata all’unanimità dal Consiglio Cittadino per le Pari Opportunità. Il promotore dell’iniziativa, il consigliere del Pdl Filippo Bedini, ha ringraziato per il sostegno dato i consiglieri comunali Marco Bani, Modafferi, Bini, Silvestri, Garzella, Titoni, Giuliano Bani, Del Torto e Chincarini.

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