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Ufficio stampa Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 24.10.2012 Regionale Pagina 1 di 37

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Ufficio stampa

Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del

24.10.2012Regionale

Pagina 1 di 37

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Regionale

Bologna

Piacenza

Reggio Emilia

Modena

Ferrara

Ravenna

INDICE

Polizia e pompieri contro i tagli di Monti: “A rischio la sicurezza dei cittadini”24/10/12 Fatto Quotidiano Emilia Romagna 4

Province scomparse, ma Cesena ha aperto una sede da 4 milioni24/10/12 Fatto Quotidiano Emilia Romagna 6

Consulta Emiliano Romagnoli nel mondo: in arrivo riforma per ridurre oneri e costi24/10/12 Bologna2000.com 8

Lavoro, edosati: si unanime dell’Assemblea regionale a risoluzione IDV per chiedere maggiore impegnodel governo24/10/12 Bologna2000.com 9

Piano regionale dei rifiuti, oggi l’incontro con le associazioni e i sindacati24/10/12 Bologna2000.com 10

Convegno di Nanni al Cacciatore: Non lo ricordiamo24/10/12 Corriere di Bologna 11

Jobmeeting e il lavoro dei giovani «La laurea non è più un paracadute»24/10/12 Il Resto del Carlino Bologna 12

Consulta, anche low cost fa litigare24/10/12 La Repubblica Bologna 13

Consulta, in commissione le modifiche della giunta. M5S ente inutile, chiuda24/10/12 Unità edizione Bologna 14

NOI I PRIMI A PARLARE DI CEMENTIROSSI E PNEUMATICI24/10/12 Libertà 15

Ronde di volontari a guardia dei cimiteri24/10/12 Gazzetta di Reggio 16

Volontari a guardia della sicurezza nei cimiteri24/10/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 17

Viale Aldo Moro ribadisce il veto sui nuovi inceneritori24/10/12 Modena Qui 18

«Ippodromo: dal declino al degrado il passo ormai è molto breve»24/10/12 Il Resto del Carlino Ferrara 19

Discariche, via alla bonifica: la Regione ha stanziato i fondi24/10/12 Il Resto del Carlino Ferrara 21

«Chiudere gli inceneritori non si può per 20 anni»24/10/12 La Nuova Ferrara 22

Quadrante est, ex discariche in sicurezza24/10/12 La Nuova Ferrara 24

«I cavalli del Centro ippico non finiscano al macello»24/10/12 La Nuova Ferrara 25

“Profili” fasulli: alla fine Massari si dimette24/10/12 Corriere Romagna Ravenna 26

In mattinata era «solo un fatto personale» Poi, inaspettata, arriva la svolta24/10/12 Il Resto del Carlino Ravenna 27

Terre Naldi, quanti ‘mal di pancia’24/10/12 Il Resto del Carlino Ravenna 28

Terre Naldi ha spaccato anche la sinistra24/10/12 La Voce di Romagna Ravenna 29

Castel Raniero si spegne la speranza “Per la Colonia nè soldi, nè richieste”24/10/12 La Voce di Romagna Ravenna 30

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Forlì Cesena

Rimini

Nazionale

“Gli strani numeri del Piano Sicurezza” I grillini chiedono di giustificare i 90mila euro24/10/12 La Voce di Romagna Ravenna 31

IL PEGGIO È ARRIVATO24/10/12 Il Resto del Carlino Forlì 32

Piano Rifiuti L’assessore Freda insiste: “Niente nuovi impianti”24/10/12 La Voce di Romagna forlì 33

I piani provinciali sono già carta straccia24/10/12 La Voce di Romagna forlì 34

Stipendi Hera, la rabbia corre sul web24/10/12 Corriere Romagna di Rimini 35

Mille metri di mercato per battere la crisi e gli iper24/10/12 Il Resto del Carlino Rimini 36

«Via la Bartolini, tagliamo i costi» Ma la Consulta degli emiliani all’estero resiste24/10/12 Il Resto del Carlino 37

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24/10/2012 press unE itZFatto Romagna Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Antonio Padellaro

Polizia e pompieri contro i tagli di Monti: "A rischio la sicurezza dei cittadini" Più di 300 operatori del settore davanti alla sede della Regione Emilia-Romagna per protestare contro la spending review: 'la matematica non funziona quando si parla di tagli a un comparto che tutela il benessere della popolazione'

di Annalisa Dall'Oca I Emilia Romagna l 23 ottobre 2012

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Più informazioni su: Polizia, Polizia Penitenziaria, Pompieri, Sicurezza, Spending Review.

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In Consiglia 18 117: i, Invia rog D 6 Articoli sullo stesso argomento C'erano i vigili del fuoco, che dall'Emilia terremotata

+ - La spending review del governo avrà effetti hanno raggiunto Bologna per ricordare che "tagliare i devastanti sulle forze dell'ordine" fondi per la sicurezza equivale a creare disagi per i

cittadini". C'era la polizia di stato. la guardia forestale Spending review alla Difesa: tagli solo alle

missioni all'estero, restano gli F3... e la polizia penitenziaria, i cui mezzi di trasporto sono

così obsoleti che non è strano rimanere fermi, per

Contratti di 20 giorni e richiami infiniti E' il precariato selvaggio dei vigili.., manifestare davanti agli uffici di viale Aldo Moro. così

come davanti alle sedi regionali di tutta Italia e a + Centinaia di poliziotti protestano ad Arcore Palazzo Chigi. per ricordare al governo che "la

matematica non funziona quando si parla di tagli a un

comparto che tutela il benessere della popolazione".

Perché sono tanti i problemi provocati dalla spending review. e riguardano l'intero comparto

sicurezza Tagli lineari ai fondi. slittamento dell'età pensionabile. blocco delle assunzioni e del turn over. che diminuiranno il personale dell'80% in pochi anni. meni obsoleti e strumentazioni

inadeguate_ E di comparto in comparto. la situazione è trasversalmente critica. Un'emergenza. in

effetti.

"Il blocco del turn over e l'innalzamento dell'età pensionabile — spiega Gianni Pollastri. segretario

nazionale dell'Ugl Polizia di Stato — creano, non solo alla polizia ma a tutte le categorie comprese nel

settore sicurezza dai vigili del fuoco ai carabinieri. un problema serio, perché nel nostro lavoro la

fisicità è un requisito professionale fondamentale. Basti pensare a chi fa servizio d'ordine allo

stadio, o ai pompieri che quotidianamente lavorano in condizioni difficili. Se il governo non cambia

rotta finiremo, nei prossimi anni, ad avere una polizia di vecchietti. che poi saranno i nuovi

poveri". In questi anni. infatti, le detrazioni a stipendi e pensioni hanno inciso duramente su chi

indossa una divisa. "lo ad esempio, in tre anni ho perso 6.000 euro di stipendio. e con gli

straordinari che ci vengono pagati 12 euro lordi l'ora. far fronte al costo della vita diventa sempre

più difficile".

+ Approvato il decreto 'svuota carceri' E il Guardasigili apre all'amnistia strada. mentre si trasportano i detenuti. C'erano più

di 300 operatori del settore sicurezza oggi a

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24/10/2012 press unE tZFa t t O

Romagna Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Antonio Padellaro

Ma c'è anche chi gli straordinari non li riceve nemmeno. "Un vigile del fuoco — racconta Alessandro

Zangoli. della Conapo, sindacato autonomo dei pompieri e membro della Consulta sicurezza —

guadagna in media 1300 euro al mese e il precariato per noi è una costante_ Dobbiamo lavorare

con mezzi vecchi di 30 anni. senza carburante. col personale ridotto all'osso e l'età pensionabile,

aumentata dai 60 ai 63 anni. Per prestare soccorso durante il terremoto, un'emergenza che per noi

continua tutt'oggi. veniamo retribuiti con 150 euro la settimana a fronte di turni massacranti e

straordinari che non esistono". E con la famiglia da mantenere. un mutuo sulla casa, l'affitto da

pagare. le bollette e le indennità che non arrivano. "non ci hanno ancora pagato quelle per il sisma

dell'Aquila. per l'Emilia dovremo aspettare anni", è difficile lavorare.

Anche per la polizia penitenziaria, al lavoro in carceri sovraffollate e una carenza di personale che

ha già raggiunto le 7.000 unità. a cui si sommano le 4.000 previste a causa della manovra, la

situazione ha raggiunto ormai livelli critici. "Lavoriamo in condizioni igieniche inaccettabili — spiega

Massimo Frabetti. segretario generale della Fns Cisl, che rappresenta vigili del fuoco, polizia

penitenziaria e corpo forestale dello stato — i mezzi sono obsoleti, hanno chilometraggi altissimi e

molte volte è capitato che si fermassero per strada con detenuti a bordo. anche condannati al 41

bis, quindi legati alla mafia". I pesanti tagli ai bilanci però riguardano anche i corpi che oggi non

hanno potuto manifestare, come la guardia di finanza, che in qualità di organo militare non può

scendere in piazza

Così. al governo, le forze dell'ordine e gli operatori alla sicurezza hanno proposto uno scambio. "Noi

continueremo, nonostante tutto. la nostra missione, lavorare per assicurare l'ordine e la sicurezza

pubblica". In cambio. però. servono misure che compensino, almeno in parte, le pesanti perdite che

il comparto subirà a causa della politica ministeriale portata avanti con la spending review. Una

previdenza complementare, prima di tutto. un fondo supplementare che supplisca al passaggio

contributivo e compensi il blocco degli stipendi. nonché i tagli alle pensioni "che ammontano a circa

400 euro". E poi lo sblocco delle assunzioni, per ora ferme al 2014. 'perché oggi mancano 30.000

operatori nel settore e la spending review non farà che togliere personale".

"Presenteremo le vostre richieste al ministero dell'Interno — ha promesso il presidente dell'Emilia

Romagna Vasco Errani — col quale abbiamo instaurato uno stretto contratto per via del terremoto".

"Ancora una volta, i tagli di questo Governo si ripercuotono sulla tenuta, e dunque sulla sicurezza di

questo Paese — ha commentato anche Sandro Mandinì, vicepresidente dell'Assemblea Legislativa.

e consigliere regionale ldv. sceso per incontrare i sindacati — quale indipendenza si può garantire. a

Forze Armate decimate? Quale efficienza alla Polizia penitenziaria con innalzamento dell'età

pensionabile a 62 anni e pensione decurtata a causa del contributivo? Quale garanzia possono

avere, e dunque restituire, Vigili del Fuoco precari? Quando a scendere in piazza contro il governo.

sono perfino i lavoratori delle forze dell'ordine, è un segnale più che evidente che si è superato il

limite".

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24/10/2012 press unE it:NFatto Enuk_ Romagna

Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Antonio Padellaro

Province scomparse, ma Cesena ha aperto una sede da 4 milioni Con l'obiettivo di risparmiare, il presidente Massimo Bulbi ha fatto acquistare all'ente un nuovo spazio inaugurato il 12 aprile 2012, lasciando l'incombenza al futuro amministratore unico della Romagna e prima dì una futura carriera da senatore nel Pd come in morti di cono

di Redazione Il Fatto Quotidiano I Cesena 123 ottobre 2012

Commenti (17)

Più informazioni sii: Abolizione Province, Enrico Letta, Mario Monti, Massimo Bulbi, Province,

Spending Review, Stefano Vitali.

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Articoli sullo stesso argomento

E adesso cosa ci facciamo con tutta questa roba? È

Provincia unica della Romagna II Pd viaggia in quello che si stanno chiedendo le giunte delle

ordine sparso

Province di Forlì-Cesena e di Rimini. due degli enti

Rimini sposa San Marino: "Insieme unico 'pesanti' in Romagna che si stanno fondendo tra loro

territorio, non tagliateci la Provincia"

e con la Provincia di Ravenna su impulso della

Le mani sugli aeroporti di Rimini e Forli. spending review di Mario Monti

Battaglia poco economica e molto poli... Nelle ore in cui l'assemblea legislativa dell'Emilia-

Romagna provincia unica: è lite tra gli

Romagna ha approvato, tra le polemiche. il progetto amministratori del Pd

di legge di riordino delle Province già licenziata dal

CO-012 romagnole in rivolta contro Nera Appalto Consiglio delle autonomie locali (da nove si passa a

a società veneta con ribasso del... quattro più Bologna città metropolitana). anche i

romagnoli cercano di capire che ne sarà di loro La

Provincia riminese guidata da Stefano Vitali del Pd. ad esempio. si ritrova diluita nella nuova

"Provincia di Romagna" (capoluogo Ravenna) con un bel tesoretto di partecipate da gestire. Tra

aeroporto - Federico Fellini", fiera, palazzo dei congressi e tanto altro ancora, la fetta pubblica delle

quote provinciali negli asset del territorio di Rimini vale 48.7 milioni di euro contro i 33.8 di Ravenna

e i 28.9 di Forli-Cesena Suona dunque come una beffa, è il ritornello che circola in riviera

ultimamente. ridursi alla pari di chi in questi anni ha investito molto meno di te.

Il caso della (ex) Provincia di Forli-Cesena capitanata da Massimo Bulbi a sua volta ex Margherita

e fra l'altro. da mesi con un piede nella campagna per le politiche nazionali 2013. è però più

curioso e rasenta il paradosso. Appena sei mesi fa, quando la sorte di questi enti era già stata

segnata. la Provincia forlivese-cesenate ha pensato bene di inaugurare una seconda sede nuova

di zecca da affiancare a quella 'storica' di piazza Morgagni a Forli.

li taglio del nastro è arrivato il 12 aprile del 2012 in viale Bovio 425 A Cesena ovviamente, come

da copione per questo ente "orgogliosamente bicefalo" (la definizione preferita dei politici locali). La

scelta di comprare i nuovi locali, con una delibera di Consiglio provinciale del 2004 che ne aveva

previsto l'acquisto per quattro milioni e 80 mila euro. è stata già difesa da Bulbi dagli attacchi dei

Verdi e di altri avversari in ordine sparso. Il presidente ha sostenuto che grazie alla nuova struttura

ci sarebbero stati risparmi di costi per oltre 125 mila euro all'anno dì affitti.

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24/1 0/20/ 2 press unE itzFatto Romagna Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Antonio Padellaro

Gli uffici. che avrebbero dovuto essere lasciati liberi nel 2006, sono stati consegnati in ritardo il 31

dicembre 2011_ La Confartigianato, occupando l'immobile oltre il tempo previsto. ha dovuto pagare

una penale di 12.000 euro ogni mese extra Sta di fatto che entrando in una sua sede di proprietà.

argomentava il presidente di Forli-Cesena. la Provincia avrebbe risparmiato 91.300 euro di affitto

della ex sede di corso Sozzi 26. 24.000 euro di affitto della ex sede di sobborgo Comandini 87 e

11 000 euro della sede di via Pisacane delle Gev.

Risparmi o sprechi che siano. è un dato di fatto che la collega bolognese di Bulbi. Beatrice

Draghetti. nemmeno un anno fa abbia dato un segnale diverso. Dopo mesi di scontri intestini con

gli alleati dell'Idv e non solo. Draghetti lo scorso dicembre ha deciso di fare dietrofront sulla nuova

sede della Provincia di Bologna di via Bigari. un'opera da circa 30 milioni di euro che avrebbe

dovuto essere realizzata in leasing finanziario ma che è stata accantonata, ufficialmente. per

l'introduzione dei nuovi criteri di bilancio delle pubbliche amministrazioni. per cui anche il leasing

deve pesare formalmente sul debito.

Ma. forse. a Forlì-Cesena sono più lungimiranti di quel che sembra_ Come dicono i suoi detrattori

più maliziosi. lo stesso Bulbi da un lato non ha voluto rinunciare alla nuova sede cesenate ma.

dall'altro, porta avanti dietro le quinte le proprie personali manovre verso Roma. Non da oggi vicino

al vice segretario Pd Enrico Letta, il presidente di Forlì-Cesena un paio di settimane fa è tornato a

parlare, senza citarla, della propria eventuale corsa al Parlamento (si parla del Senato): "Credo di

avere ancora del lavoro da svolgere. Poi. certo. fatto ciò. considererei un onore potere continuare il

mio lavoro per questo territorio con altre responsabilità". ha osservato il presidente con il solito

piglio tatticista sbolognando. di fatto, la 'grana' di via Bovio al proprio successore tutto da

identificare.

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24/10/2012 press unE BOLOGNA2000

Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Fabrizio Gherardi

Consulta Emiliano Romagnoli nel mondo: in arrivo riforma per ridurre oneri e costi

23 ott 12 • Categoria Regione -10£,

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Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo: abolita no, riformata si. Dunque, l'organismo passerà da 53 a 35

membri e i componenti il Comitato esecutivo da 7 scenderanno a 5. Alla guida della Consulta sarà nominato un

consigliere regionale, senza compensi aggiuntivi, affiancato da altri due consiglieri (uno di maggioranza e uno di

opposizione). Sono questi infatti alcuni dei punti illustrati dal sottosegretario Alfredo Bertelli alla commissione

regionale Politiche per la salute e politiche sociali', presieduta da Monica Donini, della proposta di legge che la

Giunta intende presentare per modificare la legge 3/2006 (Interventi in favore degli emiliano-romagnoli nel mondo).

-Modifiche — spiega Bertelli — che oltre a ridurre oneri e costi, intendono indirizzare l'attività della Consulta verso

aspetti di carattere economico, formativo e di lavoro. Per i costi di funzionamento, oltre a rivedere il meccanismo dei

rimborsi spese, viene incentivato l'uso telematico, al fine di evitare trasferte e spostamenti. ll Piano triennale e quelli

annuali della Consulta — ha concluso Bertelli — saranno in linea con i bilanci regionali e con le condizioni generali ed

economiche del Paese'.

Su proposta della presidente Donini, la discussione sulle quattro proposte di legge aventi come oggetto la Consulta

e presentate da Udc, Movimento 5 stelle, Lega nord e ldv (abbinate dalla commissione) è stata sospesa in attesa

della presentazione del progetto di legge della Giunta.

A sostegno della proposta illustrata da Bertelli sono intervenuti Marco Barbieri, Luciano Vecchi e Marco Carini (Pd). I

consiglieri Andrea Defranceschi (Mov5stelle), Roberto Corradi (Lega nord) e Silvia Noè (Udc) hanno suggerito, tra le

ipotesi, di trasferire compiti e ruoli della Consulta agli uffici regionali che, in qualche modo, hanno competenze in

materia di relazioni internazionali. Per Liana Barbati (Idv), 'non è in discussione il nostro rapporto con i nostri cittadini

all'estero, occorre però individuare uno strumento diverso e meno oneroso'.

Nella replica, Bertelli ha precisato che - c'è sempre un costo, sia che l'attività la faccia la Consulta sia che la facciano

gli uffici regionali. Inoltre, se c'è la volontà di avere relazioni con gli emiliano-romagnoli nel mondo, occorrono — ha

concluso—relazioni stabili e coordinate'.

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24/10/2012 press unE BOLOGNA2000

Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Fabrizio Gherardi

Lavoro, edosati: si unanime dell'Assemblea regionale a risoluzione IDV per chiedere maggiore impegno del governo

23 ott 12 • Categoria La,oro Regione - 166

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La Giunta dell'Emilia-Romagna deve attivarsi con il Governo e il Parlamento per convincerli ad 'affrontare

urgentemente le problematiche di tutte le situazioni contingenti gravanti sui lavoratori esodati', con l'obiettivo di

'evitare che gli stessi lavoratori rimangano privi di stipendio e comunque di copertura economica per tutto il periodo

necessario a maturare i nuovi requisiti pensionistici'. A chiederlo è una risoluzione presentata da Liana Barbati,

Sandro Mandini e Franco Grillini (Idv) che è stata approvata all'unanimità nella seduta di ieri dell'Assemblea

legislativa.

Insieme alla risoluzione sono stati votati favorevolmente anche tre emendamenti, presentati dagli stessi firmatari,

che aggiornano l'atto di indirizza in base alle ultime notizie di attualità: i consiglieri ricordano come nonostante i due

decreti interministeriali che salvaguardano in complesso 120.000 lavoratori, siamo ancora lontani dalla cifra totale di

circa 390.000 unità diramata dall'Inps'.

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24/10/2012 press unE BOLOGNA2000

Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Fabrizio Gherardi

Piano regionale dei rifiuti, oggi l'incontro con le associazioni e i sindacati

23 ott 12 • Categoria . ,ambiente ReQione - 108

Annunci Goonle I Rifiuti Rifiuti Roma Smaltimento Interni Case

-Abbiamo awiato oggi un confronto con il mondo associativo per costruire insieme un nuovo scenario che. in linea

con le indicazioni che ci arrivano dall'Europa e che condividiamo pienamente, punti su prevenzione e recupero di

materia e che in questa prospettiva punti a costruire nuova occupazione e sviluppo'. Lo ha detto oggi a Bologna

l'assessore regionale all'ambiente Sabrina Freda dopo l'incontro con le associazioni e i sindacati nel corso del

quale sono state illustrate e discusse le linee di indirizzo del nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti, che

prenderà il posto degli attuali Piani provinciali.

-E' molto importante che, nel periodo di elaborazione del Piano regionale, le Province verifichino con la Regione

l'attualità e la effettiva necessità di autorizzare ampliamenti delle discariche esistenti o addirittura nuovi impianti di

smaltimento — ha detto Freda, rispondendo alle istanze di associazioni e sindacati — il Piano regionale consentirà

infatti di ottimizzare i flussi di rifiuti, superando le previsioni contenute all'interno dei Piani provinciali'.

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24/10/2012 pressunE

CORRIERE DI BOLOGNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Armando Nanni

L'ex consigliere Idv

Covegno di Nanni al «Cacciatore»: «Non lo ricordiamo» Dopo gli ospiti fantasma, anche i padroni di casa tendono a escludere che i convegni organizzati nel 2o436 dall'ex consigliere regionale dell'Idv Paolo Nanni si siano svolti veramente. Tra le iniziative per cui l'ex dipietrista (oggi indagato per peculato) ha chiesto e ricevuto rimborsi spese dalla Regione, infatti, c'è anche una cena-convegno presso la sala convegni dell'Antica Trattoria del Cacciatore in via Caduti di Casteldebole datata 3o marzo 2006. Il principale ospite della serata, l'ex assessore Libero Mancuso, ha già detto di non ricordarsi di aver partecipato a nessuna iniziativa del genere. E anche i gestori del locale di Casteldebole, contattati telefonicamente dal Corriere di Bologna, non confermano l'effettivo svolgimento della serata targata Idv e dedicata al «Ritorno ai grandi valori della Costituzione repubblicana». «No, io non mi ricordo nulla del genere. Mi ricordo che quell'anno venne Storace, ma non di una iniziativa come quella fatta dall'Idv», dice Stefano, uno dei tre fratelli che gestiscono il locale. «Paolo Nanni è stato nostro cliente, questo me lo ricordo — aggiunge il ristoratore —ma comunque è parecchio che non viene più da noi». Il gestore della trattoria non esclude comunque del tutto che quella serata si sia svolta veramente. «Sa, sono passati parecchi anni e qui siamo tre fratelli, magari non ero presente e informato — aggiunge — ci vorrebbero parecchi giorni per fare una verifica sicura al i00%».

F. Ro. RIPRODUZIONE RISERVATA

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il Resto del Carlino

BOLOGNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

24/10/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

VENTESIMA EDIZIONE

Jobnieeting e il lavoro dei giovani «La laurea non è più un paracadute» DI SICURO non sono schizzinosi i giovani laureati di Bologna. Lo dicono i dati raccolti dallo staff di Job Meeting, l'incontro tra giovani e imprese che domani, al PalaDozza, dalle 9 alle 17, torna in città per la sua ventesima edizione. «I nostri ragazzi arrivano alla laurea prima delle generazioni precedenti (a 24 anni la triennale, a 26 la specialistica; ndr) e con voti migliori —spiega Raffaella Giuri, direttrice di Jobmeetingolt Più del 78 per cento di chi ha partecipato alla scorsa edizione di Job Meeting, ha avuto esperienze lavorative durante gli studi» Una maggiore consapevolezza della situazione che però non lascia grande spazio all'ottimismo. «Mentre in paesi come Francia e Germania la disoccupazione dei laureati cala, da noi cresce (+1% dal 2007 al 2011)», dice l'assessore provinciale al Lavoro Giuseppe De Biasi, aggiungendo che degli oltre 79mila iscritti ai Centri per l'impiego provinciali, ben il 15 per cento ha un titolo di studio universitario. La laurea non è più un paracadute contro la disoccupazione. Colpa, secondo De Biasi, di «un'istruzione che non sa adattarsi al mercato del lavoro e di un'imprenditoria che investe poco in risorse umane».

Valeria felloni

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20/10/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Ezio Mauro

Consulta, anche low cost fa litigare Via la Bartolini, ridotti budget e consiglieri. A Idv, Lega, Udc e grillini non basta CATERINA GIUSBERTI

TANTI saluti a Silvia Bartolini, 45mila euro lordi l'anno, presi-dente dal 2006 della Consulta emiliano-romagnoli nel mondo. Nelle intenzioni della giunta la presidenza non sarà più affidata a un esterno, ma delegata a un consigliere regionale, coadiuva-to, come vice, da altri due consi-glieri che rappresentino anche la minoranza. Calano di un terzo i componenti (da 52 a 35) e il con-siglio direttivo scende da 7 a 5 membri. Il tutto condito da un miglior utilizzo degli strumenti tecnologici e di comunicazione, a cominciare da Slcyp e, p er ridur-re i costi delle riunioni, con tra-sferte di delegati da tutto il mon-do. Eccola qui la cura dimagran-te della Consulta emiliano-ro-magnoli all'estero presentata dalla giunta Errani. Per il mo-mento si tratta solo di linee guida, illustrate ieri dal sottosegretario Alfredo Bertelli alla commissio-ne Politiche sociali. Ma entro bre-ve la giunta vuole arrivare al pro-getto di legge, con l'obiettivo di varare la riforma entro l'anno.

Ieri, intanto, la commissione ha accorpato i quattro progetti di legge per l'abolizione dell'orga-nismo presentati da Udc, Lega,

5Stelle e Idv, e ha deciso di aspet-tare quello della giunta, nel ten-tativo di arrivare a un testo unita-rio. «Il lavoro della Regione Emi-lia-Romagna nei confronti dei propri concittadini residenti al-l'estero è importante e conti-nuerà - ha chiarito il sottosegre-tario Bertelli uscendo dalla com-missione -, ma dobbiamo adatta-re questo strumento ai tempi che cambiano, sia in termini di tec-nologie, che di quadro economi-co. La crisi attuale ci impone di operare per migliorare i costi di funzionamento e, partendo dalla legge che ora regola l'attività del-la Consulta, vogliamo interveni-re per precisare e migliorare il ruolo di questo organismo, an-che sulla base dei principi dello statuto».

La mediazione della giunta non basta alle opposizioni, che della Consulta volevano l'elimi-nazione tout court. «Mi pare un'operazione piùmediatica che di sostanza - commenta Roberto Corradi della Legallord - , la giun-ta non vuole abrogare la Consul-ta, si limita a dare un colpo di li-metta p erle unghie». Per Corradi, come pure per Liana Barbati del-l'Idv, i compiti oggi affidati alla Consulta p otrebb ero essere svol-ti efficacemente dall'Ufficio di presidenza, o dall'assessore alla

cooperazione Donatella Borto-lazzi. «Per come è stata portata avantifinora- dice uscendo Silvia No é dell'Udc -, la Consulta è un lusso che non ci possiamo più permettere. Il buono che c'è si può benissimo salvaguardare tramite una fusione per incorpo-razione della Consulta negli uffi-ci che già esistono all'interno del-

la Regione». Perla Noè «la giunta, una volta che ammette che l'or-ganismo va riformato, dovrebbe anche avere il coraggio politico di chiarire una volta per tutte quali compiti vuole affidarle. Se, come ha detto Bertelli in commissione, la Consulta dev'essere l'organi-smo di rappresentanza degli emiliano-romagnoli nel mondo,

allora basta occuparsi dell'aceto balsamico, o della traduzione dell'Artusi in spagnolo, peri qua-li già esistono altri organismi che funzionano benissimo».

Ancora più radicale Andrea D efranceschi del Movimento5Stelle: «Non c'è ra-gione di spendere meno, quando si potrebbe spendere zero». La

riforma prop o sta dalla giunta, di-ce il grillino, «potrebbe essere un passo in avanti, ma sarebbe una mezza sconfitta». Per Bertelli, al contrario, è necessaria «se l'Emi-lia-Romagna vuole continuare a svolgere il ruolo di guida che ha sempre svolto nel campo dell'e-migrazione».

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Consulta, anche low cost fà Mute

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l'Unità Romagna Direttore Responsabile: Claudio Sardo

24/10/2012 pressunE

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Consulta, in commissione le modifiche della giunta. M5S: «Ente inutile, chiuda» BOLOGNA

GIULIA GENTILE [email protected]

Più di un malumore per la proposta della giunta regionale di ridurre i costi della Consulta per gli Emiliano-Roma-gnoli nel mondo, senza abolirla. Ma un accordo a riaggiornare la discussione a quando l'esecutivo guidato da Vasco Errani depositerà il suo progetto di leg-ge sull'organismo guidato da Silvia Bartolini. Si è conclusa così, ieri, in se-de di Commissione Politiche sociali dell'Assemblea legislativa, la prima di-scussione dei progetti di legge presen-tati da Movimento 5 Stelle, Idv, Udc e Lega nord per mettere mano, più o me-no drasticamente, all'istituzione. Pro-getti di legge ai quali, ieri mattina, si è aggiunta la proposta della giunta re-gionale per bocca del sottosegretario Alfredo Bertelli. Che ha esposto ai con-siglieri un piano di «modifiche che, ol-tre a ridurre oneri e costi, intendono indirizzare l'attività della Consulta ver-so aspetti di carattere economico, for-mativo e di Kvoro». Per quanto riguar-da i costi di funzionamento, la propo-sta dell'esecutivo mira «a rivedere il meccanismo dei rimborsi, e incentiva l'uso telematico per evitare trasferte». Inoltre, il piano della giunta prevede che l'organismo passi da 53 a 35 mem-bri e che i componenti del Comitato esecutivo scendano da 7 a 5. Alla guida della Consulta, non più come oggi un "esterno", ma un consigliere regiona-le, senza compensi aggiuntivi, affianca-to da altri due "vice".

A sostegno della giunta sono inter-venuti i consiglieri Pd (Marco Barbie-ri, Luciano Vecchi e Marco Carini), scontenti invece il capogruppo grillino

I PROGETTI

Quattro proposte per rivedere l'ente Quattro i progetti di legge depositati da M5S, Idv, Udc e Lega, per abolire o cambiare la Consulta per gli Emiliano-Romagnoli nel mondo

in Regione, Andrea Defranceschi, il consigliere leghista Roberto Corradi (benché il progetto leghista parlasse in realtà di riduzione di costi, ndr) e Silvia Noè (Udc), piuttosto propensi all'abolizione totale dell'ente ed al tra-sferimento di compiti e ruoli della Con-sulta agli uffici regionali che hanno competenze di relazioni internaziona-li. Una posizione sostenuta anche dal progetto di legge presentato dalla ca-pogruppo dell'Idv, Liana Barbati, che pure precisa come «non sia in discus-sione il rapporto con i nostri cittadini all'estero, serve solo uno strumento di-verso e meno oneroso». Più schietto Defranceschi, secondo cui la Consulta rappresenta un organismo «che assor-be molto più di quanto investa in pro-getti: chi la vuole salvaguardare parla di relazioni e interessanti progetti, ma nessuno ha mai spiegato che ritorno abbiano per il sistema Emilia». Anche per Corradi questo è «uno degli enti più elefantiaci e autoreferenziali della Regione». Netta la replica di Bertelli: «C'è sempre un costo, sia che l'attività la faccia la Consulta sia che la facciano gli uffici regionali».

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LIBERTÀ QUOTIDIANO DI PIACENZA SONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

24/10/2012 pressunE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 32.634

Diffusione: 26.480

NOI I PRIMI A PARLARE DI CEMENTIROSSI E PNEUMATICI

Egregio direttore, continua a tenere banco sulle pa-gine di Libertà allerta suonato dall'Italia dei valori di Piacenza sull'intenzione della Cementiros-si di bruciare 75mila tonnellate al-l'anno di copertoni usati. Chiun-

que può comprendere che ince-nerire decine di migliaia di ton-nellate di gomma non migliorerà certo la qualità dell'aria, non solo nelle immediate vicinanze del-l'impianto (al Capitolo), ma che si avranno impatti sull'intera città, visto che le masse d'aria si sposta-no da una parte all'altra, con tut-to quello che contengono. E' naturale che tutte le persone che vivono a Piacenza avvertano un po' di preoccupazione, e ci si chieda tutti se non ci siano altre soluzioni più sopportabili, pen- sando forse anche che la gomma dei copertoni si può recuperare per fare asfalti più sicuri e resi-stenti, che certamente non gua-sterebbe. Eppure, ima questione tanto sem-plice diventa l'occasione per la Lega Nord di sistemare dissidi in-terni sulle pagine di Libertà: il nuovo segretario cittadino della Lega Nord, con i suoi 'Amici del Capitolo" difende a spada tratta la Cementirossi, comprese le 75mi-la tonnellate da incenerire, men-tre la segreteria provinciale, sem-pre della Lega, lo bacchetta a mez-zo stampa, e dichiara che no, per la Lega i copertoni non s'hanno da bruciare. Sempre su Libertà il referente del Comitato dichiara: «Noi del Comi-tato amici del Capitolo non difen-diamo nessuno, meno che mai la Cementirossi', invitando poi la Le-ga Nord a mantenere le promesse.

Aspetta e spera diciamo noi.. Per quanto ci riguarda, dico a tut-ti quelli che leggeranno questo mie considerazioni su "Libertà" due cose semplici e chiare: l) IdV Piacenza è stata la prima forza politica a svelare sia il pro-getto di ampliare l'inceneritore di Tecnoborgo, sia le intenzioni di Cementirossi. Segnaliamo queste cose perché se ne parli, e grazie an-che a Libertà, le persone possano farsi un'opinione e farla sentire. 2) Che si perdano o che si guada-gnino voti, non ci interessa, con-tinueremo a farlo anche se forse diamo fastidio a "poteri forti" del-la città. Non si baratta la salute dei cittadini per un pacchetto di consensi. Samule Raggi consigliere comunale

Italia dei Valori - Piacenza

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Uno degli ultimi furti di rame ha riguardata il cimitero di Coviolo

Rende di • ari a guardia dei cimiteri

GAllETTA DI REGGIO Direttore Responsabile: Sandro Moser

24/10/2012 pressunE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 14.722

Diffusione: 11.531

Ronde di volontari a guardia dei e ten E' la proposta del vice sindaco De Sciscio di fronte all'escalation ci furti «Per i campisanti più piccoli puntiamo su recinzioni e videosorveglianza» Probabilmente occorrerebbe-ro vigilantes armati ventiquat-tro ore su ventiquattro per te-nere alla larga gli sciacalli che saccheggiano sistematicamen-te i cimiteri, spogliandoli di ra-me, argento e quant'altro di prezioso vi si possa impone-me Me raccattare. Il vicesinda-co Filomena De Sciscio spera di allontanarne almeno qual-cuno con squadre di volontari dispiegate sui due principali camposanti, ma anche sugli al-tri venticinque esistenti sul ter-

rio comunale. Vista l'età inedia dei cittadini che si met-tono a disposizione per il vo-lontariato, c'è da sperare che si tratti di vecchietti molto ar-zilli e di nonnette temerarie, come l'82enne austriaca che la settimana scorsa ha cacciato un rapinatore da una banca. «il Comune annuncia xice-sindaco si impegna ad attiva-. re un servizio di volontari, che garantiscano una presenza ras-sicurante e che svolgano attivi-tà di presidio». Lo scopo non è solo quello di salvaguardare i beni appartenenti all'ente lo-cale e ai privati cittadini ma si

vuole anche «alleviare il (lisa - olo e l'insicurezza, che i visita-tori dei cimiteri possono per-cepire. Questi luoghi - spiega il Vicesindaco - sono quasi sem-pre semideserti o completa-mente abbandonati. Tra le po-che persone che vi si recano

prevalgono gli anziani, che hanno motivo di temere non solo di incontrare ori malinten-zionata ma anche di essere colti da un malore senza la possibilità di essere soccorsi». Per reperire i volontari l'ente locale fa affidamento, in pri-

mo luogo, sulla lista dei cittadi-ni, molto spesso pensionati, che sono pronti a collaborare per il funzionamento dei servi-zi resi alla comunità. «Attinge-remo a quella chiarisce Filo-mena De Sciscio per il chnite-ro monumentale e per quello di Coviolo. Per quelli delle fra-zioni contatteremo le parroc-chie. E' bene, infatti, che siano gli stessi abitanti della zona a prendersi cura dei camposan-ti, come talora già avviene».

ilimane il problema della sorveglianza notturna. ll Co-mune sta valutando l'eventua-le installazione di telecamere e sistemi di allarme. «Sarei dell' idea - aggiunge il Vicesindaco - anche di collocare all'interno dei muri di cinta barriere di ti-lo spinato, ma c'è chi me l'ha sconsigliato osservando che è facile reciderle. Per quanto ri-guardai tempi di realizzazione di tutte queste rnisute, non mi scalo di fare previsioni». Fino-ra non è stato risparmiato nep-pure il cimitero monumenta-le, nonostante la vigilanza affi-data a Coop Service.

Luciano Salsi

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'orm3 nega tutte erano maggiorenni pr. da alta. non soriopsdoOl.

• r

PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

24/10/2012 pressunE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Volontari a guardia della sicurezza nei cimiteri «Da qualche tempo la nostra città sta subendo furti nei cimiteri, dalle coperture di rame agli oggetti conservati in o-nore dei defunti. Questa situazione mette in pe-ricolo sia i beni dell'Am-ministrazione comuna-le, sia quelli di privati cittadini, beni di partico-lare valore perché de-stinati alla pietà dei de-funti». A prendere po-sizione è il vicesindaco di Reggio Filomena De Sciscio che spiega: «Quando si arriva a col-pire luoghi sacri come i cimiteri, si mette in di-scussione la civiltà di un Paese», e annuncia che il Comune sta va-lutando quali misure a-dottare per aumentare la sicurezza di questi luoghi (telecamere, si-stemi di allarme, servizi di vigilanza diurna e notturna). «Per alleviare il disagio e l'insicurezza, che i vi-sitat)ri dei cimiteri pos-sono percepire, il Co-

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press LITE en.a •

Direttore Responsabile: Alessia Pedrielli

24/10/2012

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

LIL CONFLITTO La Regione teme che a livello provinciale proseguano i progetti già deliberati

Viale Aldo Moro ribadisce il veto sui nuovi inceneritori L'assessore Freda: «Certe decisioni possono danneggiare i piani della Giunta» Il braccio di ferro sui rifiuti tra la Re- discutere del futuro piano regionale di gione e le aziende di servizi non accen- gestione dei rifiuti. «La preoccupazio- na a finire. Torna all'attacco Sabrina ne- spiega Freda- è che, mentre si sta

Acri ■40 ,3,Ck: , A Ceilk .U79 eidiùant.

Freda, assessore regionale all'Am- facendo il piano regionale, prendano biente, che ieri in viale Aldo Moro ha corpo decisioni provinciali che vanifi- incontrato associazioni e sindacati per cano le intenzioni della Giunta». In al-

tre parole, la paura dell'assessore è che ampliamento dell'impianto mentre a Province e Comuni autorizzino pro- Imola si sta verificando la fattibilità getti di ampliamento o di costruzione dell'ampliamento della discarica Tre di nuove discariche, magari previsti Monti. nei piani provinciali, mentre la Regio-ne ha deciso di mettere uno stop a que-sti impianti e agli inceneritori. «Temo molto- insiste Freda- perchè ci sono anche margini di guadagno sui territo-ri nell'aprire nuovi impianti». Per que-sto l'assessore si appella a Province e Comuni, perchè «ogni nuovo impian-to sia autorizzato solo previo parere della Regione». Il rischio è che il piano regionale «par-ta con il piede sbagliato- insiste l'asses-sore- non vorrei ci fosse una corsa ai ripari per realizzare impianti che non hanno più ragione d'esistere». Al mo-mento, nel bolognese sono gia' state autorizzate tre discariche (Gaggio montano, Imola e Galliera) e una è in fase di autorizzazione a Baricella, mentre a Sant'Agata è in progetto un

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Hsst-Mo, contrordine azionisti: il Comune di Modena non vende

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I raid Nell'ultimo mese per due volte Ladri e vandali sono entrati nella sede dell'associazione Umore: rubali due computer portatiti

L'area verde Oli interventi di pulizia nen bastano ad evitare

che i rifiuti si accumulino nelle aree verdi che

circondano la pista, cui stato di manutenzione è peraltro molto precario.

La zona comunque è frequentata da molta

gente del, quartiere

•••

press unE il Resto del Carlino 24/10/2012

FERRARA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

«Ippodromo: dal declino al degrado il passo ormai è molto breve» Incursioni di ladri e vandali, le associazioni equestri rilanciano la proposta al Comune per gestire la struttura

di STEFANO LOLU

«LA SENSAZIONE di abbando-no è ormai totale. Se non fosse un po' per la Contrada del Palio, e un po' per la coop Le Coccinelle, l'ip-podromo sarebbe ormai completa-mente abbandonato». A rilancia-re l'allarme per la situazione dell'ippodromo è Francesco Fer-roni, avvocato e presidente dell'as-sociazione equestre «Pura razza Espanda», che assieme all'amico Roberto Gelli (del centro ippico Duca d'Este) alcuni mesi fa ha «presentato un progetto di valoriz-zazione al Comune, a costo zero: una soluzione ragionevole che tut-tavia è caduta completamente nel vuoto».

W PROGETTO «A costo zero si può istituire un maneggio e una mostra di carrozze»

NON SOLTANTO, dicono Fer-roni e Gelli, a causa del terremoto — che ha comunque aggravato la situazione strutturale di alcuni de-gli stabili — né per la definitiva chiusura del centro regionale d'in-cremento ippico. «Temiamo che ci sia un sostanziale disinteresse per il destino di questa struttura». C'è molto interesse, invece, «da parte di ladri e sbandati: nell'ulti-mo mese la nostra associazione ha subito due raid incalza Ferroni

nella prima occasione ci sono stati rubati due computer, nella se-conda invece dopo essere entrati sfondando la porta con un piede di porco, gli ignoti hanno messo a soqquadro l'ufficio ma più che un po' di carta non potevano trovare.

LE IMMAGINI

Erbacce Anche la targa che ricorda Federico Aldrovandi sul muro esterno dell'ippodromo è copella da cespu ami di alberi

In ogni caso è evidente che chiun-que può entrare, girare indisturba-to per l'ippodromo, fare qualun-que cosa. Noi rilanciamo l'idea al Comune e alla Regione, il proget-to di avviare un maneggio ed una scuola di equitazione rappresenta la destinazione naturale dell'ippo-dromo». Un'idea, sottolinea Gel-li, «che agli enti pubblici non co-sterebbe un giuro».

FERMARE il declino e il degra-do si può: «Il Comune alcuni me-si fa aveva bandito un'asta per in-dividuare un gestore, disposto a investire risorse consistenti (per le sole opere essenziali servirebbero 2 mi-lioni di curo, ndr), ma nessuno si è fatuo avanti proseguono Ferro- ni e Gelli ; e nessuno a nostro avviso ha i soldi necessari ad un intervento radicale. Pero si può

partire con una soluzione raziona-le: quella di un centro di educazio-ne alla pratica equestre destinato sia ai ragazzi che agli adulti che hanno la passione per i cavalli». Il centro di riproduzione per stallo-ni, utilizzalo sino a qualche mese fa dalla Regione, «può essere ripri-stinato come box per il ricovero di cavalli e pony. Sarebbe bello inoltre poter affiancare al circolo ippico anche la mostra permanen-te dei finimenti e delle carrozze, un patrimonio tecnico e culturale fantastico che rischia invece di fi-nire dimenticato, abbandonato e sepolto nella polvere di qualche magazzino»,

OPPURE preda di ladri e vandali «che scorazzano liberamente», concludono Ferroni e Gelli. Scet-tici anche sul fatto «che l'ippodro-mo possa essere lasciato alla sola gestione della Contrada del Palio e delle Coccinelle. I box vengono utilizzati per ricoverare i cavalli dei soci della coop, le attività lan-guono, l'unico fermento è per l'or-ganizzazione della Giostra del Borgo e per le prove di tamburini e sbandieratori. Non è questa la destinazione più appropriata per l'ippodromo».

Uno degli stabili transennati dopo la chiusura del centro regionale di incremento ippico: il terremoto ha reso inagibile una parte della struttura (fotoseivizio Busmnesspress)

LA STRUTTURA , Le

Per la ristrutturazione della sola palazzina principale su cui si

trovano anche le trib une îl Comune prevede una

spesa di circa 2 milioni d euro: mai fondi

necessari non ci sono assolutamente

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La pista è utilizzata da

pochi appassiona-

ti; in basso un albero ha

quasi abbattuto il muretto di recinzione ZUs««:«•

Da sinistra Francesco Ferroni d'Este)

Uaipre) e Roberto Geni

press unE il Resto del Carlino 24/10/2012

FERRARA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

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Diffusione: n.d.

„--„.„—

IPPODF,<OW,',' NUOVA RISOLUZIONE PER TUTELARE GLI ANIMALI INVENDUTI: «DEVONO ESSERE DESTINATI

A ENTI 'NO PROFIT PER PROGETTI DI UTILITN SOCIALE»

E per i cavalli appello `13ip

'alla Regione: «Stop alla c ione» NUOVO APPELLO alla Regione per evitare una triste sorte ai cavalli (ed agli asini) ospitati sino a pochi mesi fa nel centro di incremento ippico di Ferrara. E' di ieri infatti la risoluzio-ne 'bipartisan' firmata da consiglieri di tutti gruppi politici rappresentanti in viale Aldo Moro, nella quale si sollecita la giunta Errani decidere una volta per tutte una misura che sal-vaguardi gli animali. Destinandoli, in partico-lare, ad associazioni 'no profit'; come si ricor-derà, già prima dell'asta indetto lo scorso 14 settembre, era scattata la mobilitazione per scongiurare la possibilità negata peraltro dalla Regione che cavalli e asini finissero al macello. Dei 17 cavalli e dei 2 asini di razza romagnola, soltanto sei sono stati aggiudicati (in via provvisoria), per gli altri la Regione è orientata alla vendila a trattativa privata. Ora i consiglieri regionali Mauro Malaguti (Pdl), Giuseppe Paruolo (Pd), Andrea Defra:nceschi (Movimento 5Stelle), Sandro Mandini (Italia

dei Valori), Gabriella Meo (Sinistra e Liberttà-Verdi) e Silvia Noè (tJdc) sollecitano la giunta «ad assumere una scelta di carattere politico che permetta di superare definitiva-mente anche l'eventualità che la trasformazio-ne della classificazione degli animali invendu-

MOBIUTAZIONE Da tutelare anche il patrimonio dell'ex centro di incremento ippico: «Un bene di tutta la collettività»

ti esponga la Regione a rilievi della Corte dei Conti per danno erariale». La seconda richie-sta è che gli animali invenduti vengano ceduti. ad associazioni 'no proli t' «con motivazione di utilità sociale». Ancora senza risposta invece l'interrogazione della Lega Nord, nella quale

si chiede conto alla Regione della destinazio-ne di quadri e statue presenti al centro d'incre-mento ippico, di cui sembra essersi persa ogni traccia.

NEL PATRIMONIO dei beni dell'Ippodro-mo cittadino, figurano anche carrozze d'epoca e finimenti per animali, che secondo quanto atte r man o i responsabili dell'associazione Ui-pre Francesco Ferroni e del circolo ippico Du-ca d'Este Roberto Gelli, «rischiano di essere abbandonati a se stessi all'interno di capanno-ni e magazzini». Le stalle sono ormai quasi completamente vuote, il maneggio coperto ge-stito d.all'Anffass è stato dichiarato inagibile a seguito del terremoto: «Si tratta di un bene pubblico molto importante, che progressiva-mente — riprendono Ferroni e Gelli — è av-viato a dismiss ione senza che ci sia una pubbli-ca utilità».

s. I.

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il Resto del Carlino

FERRARA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

24/10/2012 pressunE

Periodicità: Quotidiano

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Diffusione: n.d.

QJAD RANT. EST AL COMUNE I MILIONE E 350MILA EURO

Discariche, via alla bonifica: la Regione ha ìiato i fondi Sarà attuata l'aspirazione del 'percolato' nel sottosuolo DOPO ANNI di studi e monito-raggi, al Quadrante Est scatteran-no anche gli interventi di messa in sicurezza e bonifica delle disca-riche: l'intervento sarà finanziato dalla Regione, che ha stanziato a favore dì Ferrara poco meno di I milione e 350mila curo. Il proget-to capitanato dal Comune (e che porta la firma del neo dirigente all'Ambiente Ivano Graldi) ha passato infatti il vaglio della giun-ta regionale, che ne ha decretato l'ammissibilità ai finanziamenti accanto ad altri due soli interven-ti, a San Giovanni in Persiceto (Bologna) e Solignano (Parma).

Ei ENTE Dopo anni di monitoraggi si tratta delta prima concreta azione contro L'inquinamento

Per quanto riguarda Ferrara, sì tratta di un contributo importan-te: «Sarà la prima vera e propria opera di bonifica nella zona del Quadrante Est — spiega l'assesso-re all'Ambiente Rossella Zadro —; gli esperti dell'Istituto Supe-riore di Sanità hanno escluso la contaminazione da cvm in atmo-sfera nell'area di via del Salice, escludendo perciò anche rischi

per la salute dei cittadini, ma ci hanno suggerito di intervenire co-munque sulle due vecchie discari-che, ritenute ancora potenzial-mente attive. E con teorici rischi di contaminazione delle falde; perciò abbiamo messo a punto un progetto d'intervento e l'abbiamo candidato al finanziamento da parte della Regione».

CON IL MILIONE e 349rn ila C33-

ro deliberato martedì dalla giunta

di viale Aldo Moro, sarà avviata fra l'altro la rimozione del 'perco-lato' e l'aspirazione, attraverso l'utilizzo di speciali pompe idrau-liche, dì parte del materiale che si. trova nel sottosuolo, dove verrà anche inserita dell'acqua per ab-bassare il tasso delle sostanze in-quinanti. Si tratta come detto «della prima azione concreta — conclude l'assessore —, rilevante oltre che molto attesa sotto il pro-filo ambientale».

SA.

Uno scordo delle discariche della zona del Quadrante Est: la Regione ha approvato il finanziamento delle prime bonifiche

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t,enur h, snui oro i f^ndi

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i l 3 thlcMc.

•e delegato di Fiera, riceve il premio prerza io ieri a Roma , AítW

L'inceneritore ueradivia piana

«Chiudere gli inceneritori non si può per 20 » L'ad Chiarini: sono costati soldi dei cittadini, in Europa i rifiuti si smaltiscono Geotermia a est? Investiremo tra due anni se c'è l'accordo, un delitto non farla

Entro d 2016 fiera sarà un gruppo con un valore della produzione di oltre 6 miliardi di mero, in increaaiento del as% rispetto all'anno scoso, margine operatiVe lordo di quasi 1 miliardo (dai 645 milioni odierni), investimenti annuali di circa 390 milioni, contro i 300°310 dEllì ultlmi anni- 5990

t

queste le • significative del Piano industriale 4e fItl nAticleitgya, s.citseuilnfoorornnteoraacignqupaua:r:" il naie

a Icii;11:aroreepPlrie vù e d e

la riduzione delle perdite nel bacino Nera fino ai 25% (la media nazionale è 40%), dal 26,7% del 2010. Per quanto riguarda i rifiufi, si prevede di arrivare a recuperare sul territorio un milione di tonnellate all'anno riducendo la quota $1031 riutilizza a al 12%. ricavi del settore idrico aumenteranno del 2,5% ed e previsto «io svii topo ulteriore della produzione energetica (elettrica e termica) da fonti rire ovabili soprattutto in relazione alla libera rifiuti/biomassen.

investinienti per 1,9 tríiliardi. Le perdite dactitta ridotte al

federe pliincenerit può per 20 MIA»

24/10/2012 press unE la Nuova Ferrara Direttore Responsabile: Paolo Boldrini

Periodicità: Quotidiano

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Diffusione: 9.640

Maurizio Chiarirli ieri era a Ro-ma a ritirare il premio "Oscar" delle multi utility per la sua He-ra, che è stata riconosciuta la migliore in Italia nel complesso delle performance relative a so-stenibilità, comunicazione, ef-fetti sul territorio, ricerca e in-novazione. Prima di salire sul palco, con in mano il Piano in-dustriale 2012-16 del colosso dei servizi appena approvato dal consiglio di amministrazio-ne, l'amministratore delegato si e preso il tempo necessario per delineare Io sviluppo di Ne-ra sul nostro territorio, con l'in-ceneritore di via Diana e la nuo-va centrale geotermica a Est ben visibili sullo sfondo, per pa-recchi anni a venire.

Quali sono gli obiettivi di Fiera spa per i prossimi cinque anni?

<A1. di là delle cifre, p trilliamo ad una crescita rispettosa della sostenibilità, che è poi il moti-vo per il quale abbiamo vinto questo premio, Il piano confer-ma un livello importante d'in-vestimenti soprattutto nel set-tore idrico, circa 600 milioni in tutto dei quali una dozzina per il territorio ferrarese. Serviran-no a ridurre le perdite idriche, ma anche a mantenere la depu-razione ad un livello elevato».

Nel piano è stato Inserito il progetto geotermia a Est, sul quale si è da mesi aperto un di-battito rovente?

«Si, c'è la prima trance degli investimenti previsti da quel progetto, che dovrebbero ap-punto scattare nel 2014-Il. Questo se, naturalmente, si rag- giungerà un'intesa che soddisfi ‘futti, dopo le dovute considera-zioni, analisi e verifiche. Per questo riteniamo che gli inve-stimenti possano partire nella seconda pane del periodo com-preso dal piano. Il progetto? Di-co solo che sarebbe un delitto non farlo, potendo sfruttare una fonte energetica come la geoterraia».

In quale settore vedete le maggiori potenzialità di svi-luppo?

«L'area commerciale, che comprende, gas ed energia: qui prevediamo di quadruplicare la nostra presenza nei prossimi anni. Ag .:tingo che partecipe-remo a tutte le gare su gas, le prime a partire già nel 2013, e ambiente che saranno bandite nei territori dove operiamo».

A proposito di ambiente,

cioè rifiuti; l'assessore regio-nale Freda sta dichiarando di puntare alla progressiva chiu-sura degli inceneritori. Ne ave-te già parlato?

«Noi ingiendiarao migliorare le nostre performance nel rici-clo e nella raccolta differenzia-

ta, però abbiamo anche l'obiet-tivo da mettere in valore gli in-vestimenti fatti sugli impianti. Gli inceneritori però non po-tranno chiudere per i prossimi 20-25 arind, che è 11 loro ciclo di vita, anche perché sarebbe co-me buttare la finestra soldi dei

cittadini. Non dimentichiamo che questi impianti ci sono sta-ti richiesti dalla pianificazione pubblica».

Secondo voi, quindi, non è possibile fare a meno degli in-ceneritori.

«Bisogna guardare all'espe-

rienze dei dieci più avanzati pa-esi europei, in particolare quel-li nordici: nessuno di loro ha sa-puto ridurre la quota di smalti-

ento rifiuti al di sotto del 30-40%»..

Parliamo di tariffe: cosa dobbiamo attenderci nei pros-simi anni nel nostro territo-rio?

«La tariffa'r'ia a Ferrara è fer-ma da cinque anni, la nostra quota resterà invariata anche in futuro con la nuova Tares vi-sto che i costi non varieranno. Per quanto riguarda l'acqua, nessuno sa cosa succederà. La competenza è dell'Autorità na-zionale, ci sono delle riflessioni in atto in questi mesi. Si può so-lo annotare che la tariffa italia-na è la pii: bassa d'Europa».

steianinclervo ORPRODUZ,ONE RSERVAU

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L'ASSESSORE FREDA

I,a Regione: ampliainenti di discariche da concordare

Sahrina Freda (Regione)

Non c'è cenno di chiusure degli inceneritori, nella nota ufficiale dell'assessore regionale Salmi-na Reda in occasione dell'in-contro con le associazioni am-bientaliste, ieri mattina. Si spen-dono invece parole significati-ve sulla questione discariche, a pochi giorni di distanza dalla conferenza dei servizi che do-vrà decidere sul completamen-to della Gtispa da 250mila ton-nellate. «E' mollo importante che, nel :periodo di elaborazio-ne del Piano regionale, le Pro-vince verifichino con la Regio-ne l'attualità e l'effettiva neces-sità di autorizzam ampliamenti delle discariche esistenti o addi-rittura nuovi impianti di smalti-mento - ha detto l'assessore ti-spcmdendo alle istanze di aSSO-ciazioni e sindacati. - Piano re-gionale consentirà infatti di otti-mizzare i flussi di rifiuti, supe-rmdo le previsioni contenute all'interno dei Piani provincia-li». Bisogna vedere cosa decide-rà di fare lunedì la Provincia.

«In realtà nel corso della riu-done si è parlato anche d'ince-neritori - rivela Lorenzo Raffi-ni, responsabile regionale di Le-gambiente - L'assessore ha con-fermato l'intenzione di andare ad -un loro superamento, in ma-niera certo graduale, e di centra-re l'obiettivo di "zero discari-che". Diciamo che si coglie una discontinuità nelle intenzioni, giudicheremo p erò dai fatti».

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On,zdetnt ex nriche

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uadr te est, ex disc che in sicurezza La Regione ha finanziato interamente il progetto del Comune: sarà dilavato il percolato inquinante

Partirà presto la messa in sicu-rezza delle ex discariche del Quadrante est. Ieri, infatti, la giunta regionale ha approvato il progetto del Comune di Ferrara per ridurre il potenziale inqui-nante delle due aree utilizzate fi-no a qualche decennio fa per lo sto ccaggio dei rifiuti, e che cir-condano le zone residenziali at-torno a via Carretti. Lo stanzia mento regionale è di 1.349.700 e tiro e copre interamente il pro-getto presentato nel giugno

scorso dal Comune. «Si tratta - spiega l'assessore Rossella Za-dro dilavare le due discari-che dal percolato, cioè il liquido inquinante prodotto dall'accu-mulo di rifiuti, prima che finisca nella falda sottostante. La mas-sa delle ex discariche non varie-rà, però, in quanto al posto del percolato verrà immessa acqua pulita. Abbiamo preferito que-sta soluzione al confinamento delle discariche con mezzi fisici tipo muri». I soldi sorto già di-

sponibili quindi i lavori dovreb-bero cominciare nel giro di po-chi mesi, dopo i ' appalto.

Si tratta, sottolinea ancora l'assessore, «dell'ennesimo in-tervento diretto della Regione nel Quadrante est: basti ricorda-re la ricerca sull'inquinamento dell'aria e dell'asilo del Salice af-fidato all'istituto superiore di sa-nità, che ha stabilito l'assenza di cvm». Grazie a questa ricerca, tra l'altro, l'asilo del Salice è sta-to messo a disposizione per

ospitare i bambini, anche se pri-ma di aprirlo sono necessari la-vori di sistemazione. I a giunta comunale ha di recente licenzia-to il progetto di compi etame nto che sarà appaltato nelle prossi-me settimane. L'obiettivo resta l'apertura dell'asilo entro i pri-mi mesi dell'anno prossimo, più marzo che febbraio.

Non si parla ancora di vera e propria bonifica delle ex discari-che, come viene chiesto da atri-bientalisti e comitati di resi dert- L'assessore Rosse; la Zadro

L'operazione del Quadrante est è stato inserito nel novero dei tre progetti d'interesse regio-nale, per i quali sorto stati stan-ziati complessivamente 5,3 mi-lioni. Gli altri due riguardano in-terventi su di una discarica abu-siva di San Giovanni in Persice-to, in provincia di Bologna, che è sottoposto a procedura d'in-

ci re europea, che Impegne-rà 3,6 milioni di etico anche per l'acquisizione dell'area; e sulla discarica dismessa di Soligna-no, nel Parmense, per la quale è prevista la messa in sicurezza. «Si tratta d'interventi strategici non solo nell'immediato, per evitare l'inquinamento, ma an-che per costruire uno sviluppo di qualità,› sottolinea la Regio-ne.

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RISOLUZIONE TRASVERSALE IN REGIONE

«I cavalli del Centro ippico non finiscano al macello» Il destino dei cavalli dei Centro ippico di Ferrara, chiuso dalla Regione, ha spinto diversi consi-glieri regionali, di diversa appar-tenenza politica, a presentare una risoluzione. Nell'atto viene sollecitata la giunta ad assumere una scelta di carattere politico che permetta di superare l'evert-tualità che vengano destinati

macellazione, verificando le condizioni necessarie a supera-re il rischio del danno erariale. Gli eletti (Mauro Malaguti del Pdi, Giuseppe Paruolo del Pd, Andrea Defranceschi del :M5s, Sandro Mandini dell'ildv, Ga-briella Meo di Sel-Verdi e Silvia

Noè deil'Udc) chiedono inoltre di vincolare le stipule dei sei equini aggiudicati con asta pub-blica e le future trattative private per gli altri animali all'Inseri-mento della dicitura "non Dpa" (animali non ciestinabili a firmi alimentari) e di disporre la collo-cazione di tutti gli animali rima-sti

invenduti presso associazioni

no profit con motivazione di uti-lità sociale, L'asta pubblica è sta-ta indetta per 17 cavalli e 2 asini di razza romagnola, con aggiudi-cazione In via provvisoria di 6 equini. Per gli altri animali non sono giunte offe [te e si procede-rà tramite trattativa privata.

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«Affitti: stop alle speculazioni>

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.5> i\ L\ • 24/10/2012

orriere Periodicità: Quotidiano

di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Tiratura: n.d.

Direttore responsabile: Pietro Caricato

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pressunE

"Profili" fasulli: alla fine Massari si dimette Non voleva più stare sulla graticola. «Campagna di delegittimazione contro di me»

CERVIA. Ercole Massari si è dimesso da presidente del consiglio comunale, dopo le accuse rivoltegli da più parti di avere pubblicato posto e commenti su Facebook sotto falso nome. L'offensiva scatenata da alcuni politici, che ne chiedevano appunto un passo indietro, ha dunque sortito l'effetto desiderato.

Lui non se l'è sentita di stare sulla graticola, in at-tesa che il suo partito si pronunciasse, e se n'è an-dato da solo. «A seguito del-la campagna di delegitti-mazione orchestrata alle mie spalle - afferma -, in merito alle dichiarazioni riprese da Facebook, e non avendo il sottoscritto alcu-na responsabilità in alcuna violazione, ma ritenendo di dovere esentare la carica da ombre di qualsiasi gene-re, rassegno immediata-mente e irrevocabilmente le dimissioni. Invito il Con-siglio comunale a procede-re all'elezione di un nuovo presidente». Massari ave-va ricoperto il ruolo di ca-pogruppo del Pds prima, e dei Ds dopo, dal 1990 al 1995, e dal 1995 al 1999. Poi, dopo una legislatura in stand by, era rientrato nell'aula con-siliare nel 2004, ancora co-me capogruppo del futuro Partito democratico. In questa legislatura, ha ap-punto svolto con grande competenza il ruolo di pre-sidente, fino allo strappo di ieri. Ora tornerà a sedersi sullo scranno di consiglie-re del Pd, e "giura" di so-stenere il sindaco Roberto

Zoffoli fino alla scadenza del suo mandato. «Vorrei sottolineare la correttezza istituzionale del presiden-te Massari - afferma intan-to il suo capogruppo Cesa-re Zavatta - che, per tutela-re la carica fino ad oggi oc-cupata, ha rassegnato le di-missioni. Tutto il Pd, che in questa occasione rappre-sento, lo ringrazia e gli è ri-conoscente per il prezioso lavoro svolto». Come capo-gruppo, ha certo lasciato il segno per la sua dialettica sopraffina e gli scambi al vetriolo con l'opposizione. Da presidente, si è calato nei panni del politico super partes, riuscendo a convin-cere anche i consiglieri del-la minoranza.

Il "vizietto" di creare fal-si profili su Facebook, dia-logando anche in modo a-spro con tutti, era stato sta-to denunciato nei giorni scorsi da vari frequentato-ri del social network, ed al-la fine Ercole Massari ha fatto outing, finendo nell'occhio del ciclone. Di lì hanno fatto a gara per chiedere le sue dimissioni. «Da tempo, uno svariato numero di profili su Face-book, palesemente falsi -

denuncia la Federazione della sinistra -, con foto dei profili spesso volgari e im-probabili, imperversa ne-gli spazi dove si dibatte sul-le scelte urbanistico - ce-mentizie, difendendo acri-ticamente il primo cittadi-no, Pentagramma, la mag-gioranza, la giunta, il pre-sidente del consiglio comu-nale; e criticando, in modo molto poco diplomatico, coloro che esprimono dub-bi sui progetti faraonici. La somiglianza di stile con Massari si era già notata, ma poi lui si è attribuito pubblicamente la paterni-tà di questa grottesca cam-pagna. Noi riteniamo che il tono di quegli interventi non sia consono a una figu-ra istituzionale di garan-zia come dovrebbe essere il presidente del consiglio co-munale. Un politico sensi-bile avrebbe buone ragioni per dimettersi».

I grillini, dal canto loro, giudicano il comportamen-to di Massari «inconciliabi-le con la presidenza». «E' un atteggiamento inappro-priato, fazioso, e deprecabi-le - denuncia il coordinato-re del M5S Alessandro Marconi -. Ha svalutato ir-rimediabilmente il ruolo i-stituzionale che riveste. E' proprio il caso che lui ren-da conto, di fronte al ple-num consigliare, di questo suo atteggiamento. Auspi-chiamo le sue dimissioni,

ma anche quel ruolo do-vrebbe essere soppresso. Chiediamo al sindaco Ro-berto Zoffoli di dare al con-siglio stesso, la possibilità di esprimersi al riguardo».

Anche Gianni Guidi, ren-ziano e componente della segreteria del Pd, chiede le

dimissioni di Massari. La lotta interna al partito, in questo caso, vede quest'ul-timo nei panni del bersania-no ed anche dalemiano con-vinto, irriducibile opposito-re del "rottamatore". Tanto più che, il vicepresidente del Comitato Renzi Alain

Conte, chiede a sua volta le immediate dimissioni del presidente online.

«Non ci aspettavamo que-sta situazione - aveva di-chiarato ieri la responsabi-le del Pd Daniela Rampini -che non è certo opportuna. Incontreremo Massari e gli chiederemo di spiegarci l'accaduto. Se emergessero delle gravi irregolarità, prenderemo delle decisioni anche scomode». (m.p.)

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Novo fi da fare a casa Mieto teste

ller% penetra rapidamenl

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LA woNA-‘"A D PA1ONE DEL ?D

In mattinata era «solo un fatto personale» Poi, inaspettata, 'va la svolta

MATTINATA tranquilla quel-la di ieri, con il Pd compatto in difesa: la richiesta di dimissioni di Ercole Massari da presidente del consiglio comunale non era neanche stata presa in considera-zione (a quanto riferivano i diret-ti interessati). Scatenato il Movi-mento 5 Stelle e scatenati i renzia-ni del Comitato cervese, per boc-ca di Alain Conte: «Chiedo le sue immediate dimissioni scrive- va . inviterei anche gli amici del comitato Bersani, al quale Massari aderisce, e i miei colle-ghi segretari dei circoli a prende-re nettamente le distanze dagli episodi che si sono susseguiti e che Massarì ha pubblicamente di-chiarato. Un ruolo come il suo an-drebbe interpretato con la massi-ma sobrietà e il massimo equili-brio, due parole assolutamente

contrastanti con la condotta tenu-ta da Massari su Facebook». Nes-sun commento, invece, dall'oppo-sizione del Pdl: il consigliere Pao-lo Savelli giudicava la vicenda «un fatto tutto interno al Pd cer-vese».

CHE PERÒ, ieri mattina, nega-va «di essere a conoscenza dell'utilizzo di profili alternativi da parte di Massari», spiegando che, in ogni caso, «si trattava di

un fatto privato e del tutto goliar-dico. Il presidente è una persona scherzosa spiegavano —, a cui piace divertirsi. Certo, questa abi-tudine poteva apparire curiosa pensando al suo ruolo istituziona- le. Ma la pratica • evidenziava- no non riguarda le abitudini

Cervia, Pd dì Ceia, i cui responsabi-li si firmano sempre con nome e cognome. Anche su Facebook». Anche secondo il coordinatore del Pd provinciale Alberto Paga-ni (era il primo pomeriggio) «il

fatto rimane su un versante tutto personale. Se utilizza i profili del-la moglie e del fratello dovrà ve-dersela con loro. lo ci metto sem-pre la faccia, anche on line, ma utilizzare il nome di un parente o di un negozio per esprimere un'opinione non mi pare un te-ma di così enorme rilievo. Ogni giorno i mass media danno spa-zio a continenti anonimi sugli ar-gimenti più svariati. Chi sa chi c'è dietro?». Nel pomeriggio la svolta, matte-

sa secondo quanto spiegato lino a un minuto prima dal Pd, con le dimissioni. A seguire, immedia-te, le dichiarazioni di Cesare Za-vana, capogruppo Pd in Consi-glio: «Vorrei sottolineare la Cor-rettezza istituzionale del presi-dente Massari, che, anche nel ri-spetto e per tutelare la carica fino ad oggi occupata, ha rassegnato le dimissioni. Tutto il Pd cervese gli è riconoscente per il prezioso lavoro svolto». Massari rimane consigliere, il suo ruolo viene temporanemanete ricoperto dal vice. Ed è già scattato il toto presi-dente. Tra i papabili certamente in pole position c'è lo stesso Za-vana. Ma ci sono anche le elezio-ni del 2014: che Pri o la Federa-zione della Sinistra colgano l'oc-casione figlia di Facebook per en-trare in maggioranza?

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IL VOTO LA MAGGIORANZA PERDE PEZZI SULLA VENDITA DI TRE TERRENI PUBBLICI

Terre Naldi, quanti 'mal di pancia' Sarò avviata un'asta pubblica: basi da 102, 118 e 158mila CU()

LA MAGGIORANZA perde ancora pezzi, questa volta sul delicato tema di Terre Naldi: il consiglio comunale ha delibera-to la messa all'asta di tre terreni agricoli in uso all'azienda agri-cola pubblico-privata a Teba-no, precedentemente affittati al Centro ricerche produzione ve-getali dell'Università di Bolo-gna. Oltre al voto contrario di Claudia Berdondini dell'Idv (ormai sempre più lontana dal-la maggioranza) è arrivato an-che quello di Do mizio Piroddi, capogruppo di Insieme per cambiare. La superficie da alienare è con-sistente (15 ettari coltivati a frutteto e vigneto, su 100 totali dell'azienda), e la base d'asta per ogni terreno è di 102 mila, 158 mila e 118 mila euro, per un totale di 378 mila euro. «Il Crpv spiega l'assessore al bi-lancio Claudia Zivierì — ha co-municato a Terre Naldi il suo non interesse ad attività di ri-cerca su questi terreni. Su que-sti e altri appezzamenti ci sono già state manifestazioni d'inte-resse». Verrà avviata una proce-dura d'asta pubblica, ma i pro-

IL IN,C0 L'ESM «E giusto vendere gli ettari non necessari aleattivìtà dì ricerca»

prietari dei terreni confinanti avranno diritto di prelazione. La decisione provoca il fuoco di fila di tutta l'opposizione. «Continua a mancare un proget-to vero per il futuro di Terre

Naldi.— attacca Gilberto Bucci (Udc) —. Una mancanza di pro-spettiva per un'azienda che è stata, per molto tempo, uno dei vanti dell'amministrazione. Og-gi sembra che si debba trovare a tutti i costi il sistema di ven-derla o affittarla, come se fosse un orpello di cui ci dobbiamo li-berare». Gli fa eco Raffaella Ri-dolfi, capogruppo Pdl: «Si stan-no dando gli ultimi colpi a un'azienda dissanguata, come

abbiamo sottolineato nel no-stro esposto alla Corte dei Con-ti riguardo al buco da 740 mila euro — sottolinea —, è davvero una bruttissima pagina per le amministrazioni che si sono succedute a Faenza». Secondo Alessio Grillini, «il prezzo di vendita è troppo basso. E vero che gli agricoltori non potreb-bero acquistare a prezzi più al-ti, ma conviene veramente sven-dere un bene della collettivi-tà?».

MA LA NOVITÀ vera è il 'no' di Piroddi che, per il momento, non vuole commentare la sua scelta, limitandosi a dire che «la questione è molto comples-sa». Il sindaco Giovanni Mal-pezzi, dal canto suo, precisa che «Terre Naldi non è sull'orlo del fallimento. Oggi è una società in equilibrio finanziario, che necessita di essere seguita con attenzione. Non è vero che c'è una mancanza di progettualità: è giusto mettere sul mercato gli ettari non necessari all'attività di ricerca. Quanto al prezzo, verrà stabilito dal mercato: i no-stri uffici hanno indicato solo una base d'asta».

I NO La consigliera comunale 'ribelle' dell'Idv Claudia Berdondini e DOSTliZiO Piroddi, capogruppo civico di Insieme per cambiare

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Terre Naldi ha spaccato anche la sinish ,• .,„, „ ,„ ,,„

Terre Naldi ha spaccato anche la sinistra SUSPANCE Consigli) comunale: oltre a Berdondini (Idv) anche Piroddi ("Insieme per cambiare") contro la maggioranza

ecisamente movimen- tato l'ultimo Consiglio comunale: sul caso Ter- re Naldi si è spaccata la maggioranza e di que-

sti tempi, con il voto alle primarie in canna, è una notizia. A votare contro è stato Do-mizio Piroddi di "Insieme per cambiare" la lista che ha sostenuto alla grande il sin-daco Malpezzi alle ultime elezioni. Piroddi ha votato 'no', mentre il suo compagno di lista Baldisseri votava 'sì', e ha lasciato il Consiglio visibil-mente di pessimo umore. Anche Claudia Berdondini (Idv) ha votato contro, mentre erano assenti gli altri consiglieri del Pd, Rontini e Sangior-gi, cosicchè sono stati 15 i voti incas-sati dalla maggioranza su Terre Naldi, la delibera è stata

sì approvata ma non è subito ese-guibile, per quello manca un voto. Per la cronaca hanno votato contro Pdl, Udc, Lega e Fatti Sentire.

Di cosa stiamo parlando? Certo su Terre Naldi si potrebbe scrivere un li-bro (il buco da 740mi1a euro provo-cato dal centrosinistra tra il 2009 e il 2010) ma nella fattispecie l'ammini-strazione intende mettere in vendita almeno 15 ettari della proprietà; an-data a vuoto un'asta, intende ripro-varci, con una base d'asta molto bas-sa, per rimpinguare le casse misera-mente quasi vuote. Forse quella di mettere in vendita, a pezzetti, Terre Naldi, è una decisione che è stata presa troppo in fretta, dunque po-trebbe essere questo il motivo del 'no' di Piroddi. Oppure c'è dell'altro. Staremo a vedere.

Meno interessante il resto del Con-siglio comunale; si è parlato di due varianti al Piano regolatore, entram-be approvate; in "Area di via S. Gio-vannino", dove un allevamento avi-colo deve essere ampliato; e in Area

di via Emilia Levante' dove c'era un pub, il lisemore', e c'è un progetto per un impianto polisportivo; poi il Gruppo consiliare Pd ha votato la "Federazione europea subito", una sciocchezza sesquipedale, e in com-

penso ha boccia-to il 'sostegno al referendum per la regione Romagna' che era stato pre-sentato dal Grup-po consiliare della Lega Nord; chiaro

il motivo, la Provincia unica è un bluff che non cambia i centri di po-tere e infatti il Pd ha detto sì all'istan-te; la Regione Romagna - che sarebbe la vera novità per sdoganarsi dal So-viet di Bologna - invece fa molta pau-ra. E' lì che bisogna lottare.

Il Comune intende met-tere in vendita all'asta al-meno 15 ettari di Terre Naldi per fare cassa

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24/10/2012

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REBUS DA ANNI SI DISCUTE SU COME SALVARE L'EDIFICIO IN ROVINA E ORMAI PERICOLANTE MA L'ASSESSORE ZIVIERI GELA LE ATTESE: "NON CI SONO FONDI PER RISTRUTTURARE"

Castel Raniero si spegne la speranza "Per la Colonia nè so di, nè richieste"

uale futuro per la Colonia di Castel Raniero? domandavano i

con si ri Grillini e Villa (Pdl) in un'interrogazione consiliare ribadendo la ne-cessità di "migliorare la fruibilità del luogo e la si-curezza delle persone, sempre più numerose, che frequentano Castel Ranie-ro" e la necessità di siste-mare la Colonia "sempre più fatiscente e pericolosa" anche perchè "la casa co-lonica attigua è frequenta-ta da anziani di un'associa-zione". Tra le proposte del Pdl, di trasformare defini-

tivamente Colonia e giar-dino attorno in un com-plesso sportivo.

Questa la risposta del-l'assessore ai lavori Pubbli-ci, Claudia Zivieri. "Pre-metto che l'immobile, in precedenza di proprietà di Ipab 'Opera Pia Elemosi-niera', ente a gestione co-munale ora estinto, è con-ferito nell'Asp 'Prendersi cura' che è la trasformazio-ne in azienda e e la fusione delle Opere Pie di Faenza e del Centro sociale di Sola-rolo". I soci dell'Asp sono i 6 Comuni: Faenza, Casola, Brisighella, Riolo, Solarolo, Castel Bolognese. "Ogni ti-

pologia di intervento sul-l'immobile - vendita, ri-struttutazione - viene pre-so in considerazione ma

"Pronti a valuta-re anche offerte di privati ma fi-no ad oggi non ne abbiamo ri-cevuta alcuna"

ad oggi non ci sono richie-ste, neanche da privati. Se ne arriveranno saranno da noi attentamente vagliate.

Sul coperto del fabbricato è stato fatto un lieve inter-vento di manutenzione, mentre l'area cortilizia e la casa del custode sono stati dati in uso gratuito all'as-sociazione Amici del Fon-tanone che ne cura la ma-nutenzione e li utilizza co-me luogo ricreativo per gli anziani della struttura 'Il Fontanone'; un utilizzo conforme alle finalità per le quali la Colonia è stata ricevuta".

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ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

RUSPE IN CITTA "SI TRATTA DI UNA SOMMA MESSA A DISPOSIZIONE PER IMPREVISTI"

"Gli strani numeri del Piano Sicurezza" I grillini chiedono di giustificare i 90mila euro Il progetto definitivo di attuazione del piano urbano del traffico non convince il Movimento 5 Stelle che mette sotto la lente d'ingrandimento la delibera di Giunta. In particolare quello che non torna ai grillini è la spesa complessiva del pia-no urbano del traffico, che è pari a 200mila euro. "Trattandosi di un pro-getto definitivo non si comprende co-me, a fronte di un importo totale dei lavori per opere stradali di oltre 92mila euro, risulta l'esistenza di una somma

a disposizione per imprevisti pari a ol-tre 90mila euro, praticamente l'impor-to stesso dei lavori - interviene il con-sigliere comunale Alberto Papperini -Da tempo i quartieri e i cittadini con-tinuano a segnalarci, da diverso tem-po, la presenza di strade che necessi-tano della messa in sicurezza, per que-sto chiedo all'amministrazione e al sindaco di spiegare per quale motivo è stata prevista in maniera anomala la somma imprevista di 90mila euro, pari al 98.5% del totale del costo dell'ese-

cuzione dell'opera. Date le esigenze dei tanti quartieri a cui viene risposto continuamente che il Comune non ha soldi da mettere a disposizione, non è opportuno procedere in maniera più oculata alla definizione dei progetti de-finitivi? E' possibile definire una spesa complessiva più certa e destinare la ri-manenza ad altri interventi pubblici?". Nel dettaglio il piano urbano del traf-fico, chiamato "Piano Sicurezza", aprirà in città quattro cantieri per un costo complessivo di 200mila euro.

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CESENATICO

l:appuntamento si trasffirma in trappola

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IL COMMENTO dI RITA BARTOLOME1

IL PEGGIO È ARRIVATO

TIMM cominciare mi pezzo con un odioso

\' l'avevamo detto. Però oggi ci sta. Un tentato ,furto ira Pieno centro diventa tentato omicidio. C'erano state previsioni autorevoli. Una per tutte, l'analisi del procuratore capo Sergio Sottani. «Il peggio deve ancora arrivare», aveva dichiarato a Maurizio Burnacci. Ci siamo. E qui s'annullano complesse analisi SU bande internazionali di passaggio a For,T Qui parliamo piuttosto di balordi che t7ivono

vivacchiano in città. Allarme rosso per la sicurezza. «Siamo terra di conquista», la sintesi di un poliziotto al vicesinduco Biserna qualche giorno f?„ Leggete l'intervista di i3urnacci alla donna che stava dormendo ed è stata svegliata nel cuore della notte. Vétri in frantumi, terrore puro. Conclusione: «Non pensi mai di vivere certe scene in una città come Forlì...». Eccoci. La disperazione arma la mano dei balordi, i ladri diventano rapinatori, potenziali assassini, Ora che ci penso, Oggi si va in aula per l'omicidio rii Savino Di Modugno. Ricordate? La polikica lo archiviò frettolosamente come roba tra balordi, ia Mià perbene era al sicuro. tanto miopia in quell'analisi!

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ROMAGNA ,7a,

1)on Oreste l'arte l'iter di beatificazione

ROMAGNA I

CESENA

ROMAGNA FORLÌ &

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pressunE

Piano Rifiuti L'assessore Freda insiste: "Niente nuovi impianti" BOLOGNA. Il braccio di ferro sui rifiuti tra la Regione e le azien-de di servizi non accenna a finire. Torna all'attacco Sabrina Fre-da, assessore regionale all'Ambiente, che ieri in viale Aldo Moro ha incontrato associazioni e sindacati per discutere del futuro piano regionale di gestione dei rifiuti. "La preoccupazione- spie-ga Freda- è che, mentre si sta facendo il piano regionale, pren-dano corpo decisioni provinciali che vanificano" le intenzioni della Giunta. In altre parole, la paura dell'assessore è che Pro-vince e Comuni autorizzino progetti di ampliamento o di co-struzione di nuove discariche, magari previsti nei piani provin-ciali, mentre la Regione ha deciso di mettere uno stop a questi impianti e agli inceneritori. "Temo molto - insiste Freda - perché ci sono anche margini di guadagno sui territori nell'aprire nuovi impianti". Per questo l'assessore si appella a Province e Comuni, perché "ogni nuovo impianto sia autorizzato solo previo parere della Regione, rispettando la compatibilità con le previsioni del Piano regionale, perché i piani provinciali non hanno più ra-gione d'esistere". Il rischio è che il piano regionale "parta con il piede sbagliato - insiste l'assessore - non vorrei ci fosse una cor-sa ai ripari per realizzare impianti che non hanno più ragione d'esistere". Al momento, nel bolognese sono già state autorizzate tre discariche (Gaggio montano, Imola e Galliera) e una è in fase di autorizzazione a Baricella, mentre a Sant'Agata è in progetto un ampliamento dell'impianto mentre a Imola si sta verificando la fattibilità dell'ampliamento della discarica Tre Monti. Nel reg-giano è in corso l'istruttoria per l'ampliamento della discarica di Carpineti (500.000 metri cubi), mentre il Comune di Ravenna Hera deve realizzare nuovi stralci della discarica per rifiuti pe-ricolosi e non pericolosi. A Russi è previsto poi un nuovo im-pianto per rifiuti speciali (360.000 metri cubi). E proprio lunedì a Rimini, la commissione Ambiente del Comune ha dato il via libera a Hera per la costruzione di un nuovo centro di raccolta di rifiuti urbani. I sindacati e le associazioni incontrati ieri "ci chiedono di essere coerenti con la direttiva Ue - spiega Freda -superando la logica dello smaltimento per puntare sul recupero dei rifiuti". Indicazioni europee con cui "siamo pienamente d'accordo", ribadisce l'assessore.

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E ROMAGNA FORLÌ & CESENA

Direttore Responsabile: Franco Fregni

24/10/2012

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RIFIUTI

I piani provinciali sono già carta straccia "Il Piano regionale consentirà di ottimizzare i flussi di rifiuti, superando le previsioni conte-nute all'interno dei Piani pro-vinciali". Lo ha detto l'assesso-re regionale all'ambiente Sabri-na Freda rispondendo alle as-sociazioni ambientaliste duran-te il confronto sul nuovo piano regionale dei rifiuti che sosti-tuirà quelli provinciali. Affer-

mazioni che fanno riflettere perché potrebbero far cadere i vincoli che oggi obbligano l'in-ceneritore di Forlì a smaltire solo rifiuti prodotti nell'ambito provinciale. L'assessore ha anche chiesto che non si autorizzino in que-sto frangente nuovi inceneritori e nuove discariche (in molte città della regione è corsa a nuovi permessi) perché i piani provinciali sono destinati a de-cadere. "E' molto importante

che, nel periodo di elaborazio-ne del Piano regionale, le Pro-vince verifichino con la Regio-ne l'attualità e la effettiva ne-cessità di autorizzare amplia-menti delle discariche esistenti o addirittura nuovi impianti di smaltimento - ha detto Freda, rispondendo alle istanze di as-sociazioni e sindacati - il Piano regionale consentirà di ottimiz-zare i flussi di rifiuti, superando le previsioni contenute all'in-terno dei Piani provinciali".

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LtOCE FORLI

Ladro cerca di accoltellare un carabiniere

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orriere di Rimini e San Marino

Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti

24/10/2012

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

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Sulle retribuzioni dei manager dell'azienda critico anche l'assessore Galasso, che domanda: «Si è perseguito il bene comune o la quotazione in borsa?»

Stipendi Hera, la rabbia corre sul web Tante le proteste: c'è anche chi chiede «un prestito ai top manager perpagare il latte di mio figlio» RIMINI. C'è chi parla di

«macchina infernale, come tutte le ex aziende pubbliche e-nergia-ambiente privatizza-te». Ma anche chi avanza la ri-chiesta di «un prestito dai top manager, per comprare il latte a mio figlio». E c'è chi punta il dito sugli enti pubblici: «Per-ché i consigli comunali della provincia, che sono tutti soci di Hera e piangono tutti i gior-ni miseria, non promuovono un ordine del giorno e preten-dono di cambiare la situazio-ne?». La rabbia del web, contro gli stipendi dei vertici della multiutilty quotata in borsa, sale a galla. Nel mirino sono finiti, in parti-colare, le retri-buzioni del presidente di Hera, Tomaso Tommasi di Vignano, che percepisce 467mi1a euro all'anno; e quelle dell'amministratore delegato Maurizio Chiarini, che nel 2011 ne ha portati a casa 469mi-la. Cifre importanti, a sei zeri, contro le quali il presidente della Provincia, Stefano Vita-

li, ha aperto nei giorni scorsi una un'apposita pagina in Fa-cebook, "Devono prendere me-no di Obama" . Ed è lì, nello spazio di Internet, che si pos-sono raccogliere gli sfoghi e l'indignazione delle persone, che attaccano l'a-zienda e il manage-ment. Vari gli argo-menti usati a soste-gno del fuoco in-crociato di prote-ste. Tra questi c'è chi chi punta il dito contro i top manager, sui quali non usa mezze misure: «Biso-gna mandarli a casa alle pros-sime elezioni. Loro si arricchi-

scono sempre di più e noi poveri im-piegati diventiamo sempre più poveri. E' una vergogna: ci hanno ridotto in mutande ed in al-cuni casi anche

senza». Poi c'è chi prende di mira l'operato di Hera: «Devo-no dare un servizio all'altezza del loro stipendio. Ad esempio: chi cavolo li ha inventati quei cassonetti per la differenziata così alti che un anziano non ci

arriva e con la "bocca" così piccola che se ci arriva poi pas- sa mezz'ora a sbraitare perché il sacchetto non ci entra?». Op- pure: «Gestiscono servizi es- senziali ed evidentemente li fanno pagare molto più del do-

vuto. E' incre- dibile che sui servizi si lu- cri». Tra gli in- terventi c'è an- che quello dell'assessore alle Politiche

sociali, Mario Galasso: «Biso- gnerebbe anche approfondire il comportamento dei politici nel consiglio di amministra- zione: hanno perseguito fino in fondo il bene comune - qua- lità-costo del servizio, o la quo- tazione in borsa?». Lamentele e proteste, insomma, delle più disparate. E tra tutti c'è chi chiede, infine, di fare un passo avanti oltre la campagna web: «Questa operazione, benché condivisibile, deve avere una parvenza di azione civile: se qualche avvocato ci facesse la cortesia, sarebbe opportuno delineare un documento con tanto di petizione legale».

«Devono dare un servizio all'alt ezza dei loro stipendi»

«Macchina in fernale, come tutte le ex azi ende pubbliche energia-ambi ente privatizzate»

Bollette di Hera: c'è chi critica i «servizi troppo cari»

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il Resto del Carlino 24/10/2012 press unE

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

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«Via la Bartolind, tagli o i costi» Ma la Consulta degli emiliani estero resiste

A casa il presidente e meno consiglieri. Risparmio di 45mila euro Atessandro GotdonI

13 OLOGNA

NESSUNA abrogazione; solo una cura dimagrante. E' quella che Al-fredo Bertelli, sottosegretario alla presidenza della Giunta dell'Emi-lia Romagna, delinea per la Con-sulta degli emiliano romagnoli all'estero, da mesi al centro di aspre polemiche per i suoi costi. Le linee generali del provvedi-mento, enunciate in commissio-ne e che diventeranno progetto di legge, consistono essenzialmente in questi punti: riduzione dei membri della consulta da 53 a 35; riduzione dei membri del comita-to esecutivo da sette a cinque; so-stituzione del presidente attual-mente esterno della Consulta (ca-rica ricoperta oggi da Silvia Barto-lini) con un consigliere regionale senza compensi aggiuntivi. Ulte-riori riduzioni dei costi dovrebbe-ro arrivare dalla telematica e le vi-deoconferenze.

A QUALI risparmi porterebbe que-sta cura dimagrante non è dato sa-pere. Ma qualche conto si può ab-bozzare. L'attuale compenso del-la Bartolini è di 38mila curo lordi l'anno; i gettoni di presenza dei membri della Consulta sono di 22 curo lordi al giorno per gli italiani e di 29 per gli stranieri. Poichè i

18 tagli riguarderebbero i mem-bri italiani, considerando che la Consulta si convoca in media 2 volte l'anno per un totale di 4 gior-nate, e calcolando una media di rimborso spese di 250 euro totali a persona, il risparmio complessi-vo si aggirerebbe sui 45niila curo (38mila pi n 7mila). Pochi spiccio-li arriverebbero dalla riduzione da 7 a 5 dei membri del comitato esecutivo che comunque non per-cepiscono alcun gettone.

IN SOSTANZA, dagli attuali 164rnila euro stanziati dalla Re-gione per il fuzionamento della Consulta si otterrebbe un rispar-mio di un 30% scarso. C'è poi tut-to il capitolo che riguarda gli stan-ziamenti deliberati dalla Giunta

per i progetti degli emiliani roma-gnoli all'estero, circa 600mila eu-ro per il 2012, sui quali in prospet-tiva non ci sono per ora decisioni di tagli.

LA PROPOSTA di riforma non è stata accolta con grande favore dall'opposizione che di fitto chie-de tout court della Consulta (quattro progetti di leg-ge in tal senso di Idv, Lega, Ude e Movimento 5 stelle sono fermi da mesi in commissione Politiche so-ciali). Ma il sottosegretario ha escluso quest'ipolesi: «La Consulta è ser-vita a far crescere una rete di rela-zioni culturali, sociali ed economi-che significative con i nostri con-cittadini all'estero e va mantenu-ta».

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