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RASSEGNA STAMPA n.08/10 settembre 2010 In questo numero: 02 settembre Provincia Pavese Nelle vigne 12mila lavoratori 06 settembre Comunicato stampa Una formidabile rete a chilometri zero 08 settembre Provincia Pavese Preve: “Puntare sui cereali Ogm per resistere” 10 settembre Araldo Giuseppe Ghezzi l’agricoltura come passione 11 settembre Provincia Pavese Caccia, si rinvia di una settimana 11 settembre Provincia Pavese Vendemmia, viticoltori in crisi 11 settembre Provincia Pavese Panont dirigerà anche Riccagioia 13 settembre Comunicato stampa OGM? No grazie 13 settembre Comunicato stampa L’eccellenza dell’Oltrepò 13 settembre Il Punto speciale RICE Coldiretti risponde a Preve 13 settembre Il Punto speciale RICE Coldiretti, prodotti a … chilometri zero 14 settembre Provincia Pavese Sorgo, business dell’energia 15 settembre Provincia Pavese Riso, intesa salva prezzo 15 settembre Provincia Pavese Divisi sul prezzo del latte 15 settembre Il Giorno Il mercato del riso 16 settembre Provincia Pavese Barbabietole, meglio i pomodori 17 settembre Provincia Pavese Difendiamo il nostro latte 17 settembre Provincia Pavese Vigevano, i sapori del riso 17 settembre Provincia Pavese Vieni a fare la spesa 17 settembre Il Giorno Latte in tribunale

Rassegna Stampa Settembre 2010

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Rassegna Stampa Settembre 2010

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RASSEGNA STAMPA

n.08/10

settembre 2010

In questo numero:

02 settembre Provincia Pavese Nelle vigne 12mila lavoratori

06 settembre Comunicato stampa Una formidabile rete a chilometri zero

08 settembre Provincia Pavese Preve: “Puntare sui cereali Ogm per resistere”

10 settembre Araldo Giuseppe Ghezzi l’agricoltura come passione

11 settembre Provincia Pavese Caccia, si rinvia di una settimana

11 settembre Provincia Pavese Vendemmia, viticoltori in crisi

11 settembre Provincia Pavese Panont dirigerà anche Riccagioia

13 settembre Comunicato stampa OGM? No grazie

13 settembre Comunicato stampa L’eccellenza dell’Oltrepò

13 settembre Il Punto speciale RICE Coldiretti risponde a Preve

13 settembre Il Punto speciale RICE Coldiretti, prodotti a … chilometri zero

14 settembre Provincia Pavese Sorgo, business dell’energia

15 settembre Provincia Pavese Riso, intesa salva prezzo

15 settembre Provincia Pavese Divisi sul prezzo del latte

15 settembre Il Giorno Il mercato del riso

16 settembre Provincia Pavese Barbabietole, meglio i pomodori

17 settembre Provincia Pavese Difendiamo il nostro latte

17 settembre Provincia Pavese Vigevano, i sapori del riso

17 settembre Provincia Pavese Vieni a fare la spesa

17 settembre Il Giorno Latte in tribunale

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19 settembre Provincia Pavese Riso, siamo penalizzati dall’industria

20 settembre Comunicato Stampa Latte: c’è chi firma al ribasso

20 settembre Comunicato Stampa Fondi per le misure forestali

22 settembre Comunicato Stampa La Coldiretti non si muove da Mortara

22 settembre Agrapress Riso calo del 20%

23 settembre Provincia Pavese Soffre il barbera, vola il moscato

23 settembre Provincia Pavese Il buono-lavoro esteso …

23 settembre Il Giorno Riso: annata terribile produzione in calo

25 settembre Provincia Pavese Vendemmia i conti non tornano

26 settembre Provincia Pavese Riso calo di produzione

26 settembre Provincia Pavese Finalmente il pane agricolo

26 settembre Provincia Pavese Poma ti sfidano i sindaci

26 settembre Provincia Pavese La Provincia promette di rivedere la ZPS

29 settembre Provincia Pavese Quote latte allevatori prosciolti

30 settembre Provincia Pavese Spostare i pannelli solari

30 settembre Provincia Pavese Fotovoltaico una sciagura per la valle

30 settembre Provincia Pavese Riso: giù raccolto e prezzi

30 settembre Provincia Pavese Preve: mi fa sorridere chi vorrebbe condizionare

30 settembre Provincia Pavese Canto della terra – dossier in procura

30 settembre La Lomellina Riso: è calata la produzione

A cura dell’Ufficio Comunicazione e Immagine Coldiretti Pavia

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06 settembre ’10 Cs-44_10_06_06

Comunicato stampa

Una formidabile rete a chilometri zero

Cresce l’attenzione dei consumatori verso le proposte delle aziende di Coldiretti

Dagli Stati Uniti ci giunge la conferma, con la messa in vendita della catena Burger King, di una crisi annunciata dei fast food. Sempre più cresce nei consumatori, non solo d’oltreoceano ma anche nel Vecchio continente, è l’attenzione ad un’alimentazione corretta. I più recenti servizi di colore dei Tg nazionali, mostrano l’interesse crescente verso gli ingredienti genuini e l’importanza del consumo consapevole. Una tendenza ben nota a Coldiretti che prima di tutti, con Campagna Amica, ha promosso il consumo dei cibi a chilometri zero attraverso la filiera cortissima. I mercati di Campagna Amica, le aziende agrituristiche, le vendite dirette con spaccio aziendale, rappresentano ormai una rete consolidata ed in continua espansione, che consente al cittadino di approvvigionarsi di cibi sani, genuini a prezzi concorrenziali, rispettando l’ambiente e favorendo l’economia locale. “In provincia di Pavia – ricorda Giuseppe Ghezzi, presidente della Coldiretti di Pavia - sono sette i mercati di Campagna Amica che sono ormai entrati nelle abitudini comuni, coinvolgendo un totale di un centinaio di produttori. Frutta, verdura, farine, riso, confetture, pasta, biscotti, marmellate, carni salumi e tutte le specialità coltivate in una provincia caratterizzata da un vasto e variegato territorio con la nostra sono disponibili sui banchi di vendita delle aziende aderenti ad Agrimercato, l’associazione che raggruppa le imprese che fanno vendita diretta associate a Coldiretti. Mercoledì e sabato a Pavia in Piazza del Carmine è possibile trovare i punti vendita di Campagna Amica, ancora sabato, sempre nel capoluogo in via Pastrengo e a Travacò Siccomario alla frazione La Rotta, venerdì a Mortara nel cortile della Borsa merci, domenica a Vigevano in Piazza Martiri della Liberazione e la seconda domenica del mese a Voghera in Piazza Duomo. La rete di Campagna Amica si completa con oltre 60 aziende agrituristiche e più di 300 aziende che attuano la vendita diretta. Una formidabile catena di distribuzione a chilometri zero con una filiera cortissima che evita speculazioni e salvando il portafoglio dei consumatori, fa bene all’economia del territorio, all’ambiente e alla salute dei cittadini”.

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13 settembre ’10 Cs-45_10_09_13

Comunicato stampa

OGM? No grazie Coldiretti rimanda al mittente le esortazioni di Preve Il presidente di Airi e di Riso Gallo, Mario Preve, la scorsa settimana a Robbio, durante un convegno di carattere agricolo in cui si parlava sostanzialmente di territorio e delle sue peculiarità ha voluto esprimere una decisa apertura alle coltivazioni OGM. Ci sembra quanto meno strano che si possa accostare il valore della risicoltura per le caratteristiche storiche, ambientali e qualitative della Lomellina, territorio vocato e riconosciuto anche dalla Comunità Europea, con una appiattimento e una standardizzazione della qualità e delle varietà che inevitabilmente conseguirebbe all’introduzione di coltivazioni OGM. Soprattutto se questa apertura arriva da un industriale che, giustamente, si fa vanto di vendere il riso da risotto, in settanta paesi al mondo. I presupposti da cui Preve è partito sono molto discutibili, l’affermazione che l’OGM sia in crescita nel resto del mondo non è fondata. Molti paesi, dopo una prima apertura, ne hanno abbandonato la coltivazione, gli stessi agricoltori, dopo le prime illusioni, si sono resi conto che il tanto vantato incremento di produzione e di reddito era in realtà una chimera bella e buona e che l’unico vantaggio concreto delle coltivazioni OGM risulta essere per le multinazionali che, estendendo il proprio monopolio, possono imporre qualunque prezzo. Non regge neppure il parallelo tra nucleare e OGM, avanzato dall’Industriale del riso, si tratta di problemi completamente diversi. Quando l’Italia decise di rifiutare il nucleare le tecnologie non erano quelle di oggi e i disastri ambientali accaduti ne sono triste testimonianza. La ricerca deve continuare. Coldiretti è certamente a favore della modernizzazione ma la scelta delle coltivazioni OGM, oggi sarebbe una via di non ritorno, rischierebbe di sacrificare il patrimonio di cultura e qualità che la nostra agricoltura si porta appresso, cancellerebbe l’enorme vantaggio, che purtroppo in risicoltura sfruttiamo poco, del brand “made in Italy”, invidiato, imitato e falsificato in tutto il mondo e consegnerebbe le chiavi decisionali delle nostre imprese alle multinazionali. Per chiudere, Preve ha citato Cina, India e i Paesi asiatici come esempi da cui non farsi distanziare. Sinceramente Coldiretti è convinta che la risicoltura e tutta l’agricoltura italiana, fatte di tradizione, storia, sapore, genuinità, sicurezza, riconosciute attraverso tante dop e igp, siano molto lontane dall’agricoltura e dalla risicoltura di quei Paesi, ma non indietro, avanti. Imitarli significherebbe tornare indietro, retrocedere a quando la risicoltura era vista come l’attività degli inquinatori, dei nemici dell’ambiente. La scelta NO OGM di Coldiretti non è, come anche Preve ha cercato di far credere una scelta ideologica, è una scelta principalmente economica. Non vogliamo abbandonare la ricchezza della qualità e della tipicità italiane in favore di un prodotto omologato, uguale in tutto il mondo, da vendere al prezzo che altri ci imporranno e che altri compreranno dove sarà più conveniente.

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13 settembre ’10 Cs-46_10_09_13

Comunicato stampa

L’eccellenza dell’Oltrepò Riunita in settimana la Consulta Vitivinicola di Coldiretti Difesa del territorio, promozione delle eccellenze oltrepadane e ricerca della qualità, sono i cardini che guidano l’azione di Coldiretti e dei suoi produttori. La produzione vitivinicola dell’Oltrepò Pavese ha tutte le caratteristiche per ottenere quei riconoscimenti, finora sfuggiti, che la serietà dei produttori Coldiretti merita. Una serietà che si accompagna alla cura con cui le vigne vengono coltivate e al valore delle vinificazione delle varietà tipiche del territorio. Un valore che se opportunamente utilizzato può portare alle imprese il giusto compenso per il lavoro e la dedizione alla terra che sempre ha contraddistinto gli aderenti alla bandiera gialla. Per ottenere quel riconoscimento occorre tuttavia promuovere il territorio, la qualità e il loro inscindibile legame. Bisogna rifuggire dall’anonimato del vino sfuso e ancor di più occorre che la grande qualità dell’Oltrepò non sia utilizzata per migliorare le caratteristiche di altri, ma rimanga nelle etichette pavesi fornendo, attraverso l’apprezzamento dei consumatori, il plus valore capace di rilanciare un territorio che vanta caratteristiche di assoluta eccellenza.

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20 settembre ’10 Cs-47_10_09_20

Comunicato stampa

Latte: c’è chi firma al ribasso  Cresce il malcontento tra gli allevatori contro gli accordi al ribasso mentre manca 

ancora un prezzo regionale che tenga conto del trend positivo del mercato.  “Quando il grana padano era a 5,30 euro al chilo siamo riusciti ad avere 31 centesimi al litro per il latte – dichiara Giuseppe Ghezzi, presidente della Coldiretti di Pavia  ‐ Questo vuol dire che oggi rispetto a un grana padano a 7,10 euro al chilo  il  latte vale 42,9 centesimi al  litro. Ma c’è chi ha firmato accordi a 36,9 centesimi quando tra Lombardia ed Emilia ci sono caseifici che stanno già pagando più di 38 centesimi al litro”. All’inizio dello scorso luglio Italatte aveva proposto a Coldiretti 37 centesimi al  litro, ma l’offerta era stata rifiutata sia perché troppo lontana dai reali valori di mercato sia per restare coerenti con l’indicazione di non andare sotto i costi di produzione.  Dopo averci provato con Coldiretti, Italatte si è rivolta a un’associazione meno rappresentativa che ha firmato una proposta addirittura peggiorativa rispetto a luglio, scendendo a 36,9 centesimi al litro.  “Noi  siamo coerenti  e non  tradiamo gli  impegni presi  con gli  allevatori –prosegue Ghezzi– qualcun altro invece ha deciso di non comportarsi allo stesso modo e adesso rischia di spingere al ribasso le intese ancora da raggiungere con le aziende casearie del grana padano.” 

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20 settembre ’10 Cs-48_10_09_20

Comunicato stampa

Fondi per le Misure Forestali

La Comunità Montana ha aperto un bando per interventi sui terreni boschivi

Fino al 15 ottobre, recandosi presso gli uffici della Coldiretti sarà possibile presentare le domande per accedere al bando indetto dalla Comunità Montana. Possono accedere tutti conduttori di superfici forestali comprese neio territori dei 22 comuni che costituivano l’originaria Comunità Montana. Gli interventi previsti riguardano conversione e sostituzione di impianti di conifere, diradamenti diboschi con funzione ricreativa, protettiva, naturalistica per garantire una crescita equilibrata e sana degli alberi previsti all’interno degli strumenti di pianificazione forestale. Taglio di piante danneggiate da avversità biotiche, abiotiche (inquinamento atmosferico, tempeste, ecc) e incendi, prevenzione, eradicazione e trattamento di fitopatie e parassitologie attraverso il taglio e l’asportazione di piante malate o morte e lotta agli insetti nocivi. Le domande sono soggette ad attribuzione di punteggi di priorità, il contributo è pari all’80% delle spese sostenute che devono essere comprese tra un minimo di 10.000 e un massimo di 50.000 euro. Tutti gli interessati possono recarsi presso le sedi di Coldiretti per ulteriori informazioni.

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22 settembre ’10 Cs-49_10_09_22

Comunicato stampa

La Coldiretti non si muove da Mortara

Un equivoco ha sollevato voci sull’imminente chiusura

dell’importante ufficio della Lomellina Per fare assoluta chiarezza su un equivoco sorto da errate interpretazioni fornite dalla stampa locale, Coldiretti Pavia rassicura i propri associati che l’Ufficio di Mortara resterà aperto e proseguirà la propria attività nella sede usuale. La falsa notizia è stata generata da una comunicazione mal interpretata, riguardante la chiusura della sede secondaria che Coldiretti, da circa un anno e mezzo, aveva aperto presso gli uffici che furono dell’Ente Risi presso l’area mercatale di Mortara. “Dopo una sperimentazione di parecchi mesi – dichiara Giovanni Roncalli – abbiamo scelto di mantenere i servizi per la Lomellina decentrati presso le sedi locali di Mortara, Vigevano e Mede. Pertanto lasciamo quegli spazi che saranno occupati dagli uffici dell’Amministrazione provinciale. La nostra attività proseguirà come sempre e con rinnovato vigore, con base presso l’usuale sede di Piazza Trieste, 3”.

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RISO: COLDIRETTI LOMBARDIA, AD UNA SETTIMANA DAL RACCOLTO LE PRIME STIME INDICANO UN CALO DEL 20 PER CENTO 1 - 22:09:10/12:53 - milano, (agra press) - “cala la produzione di riso”. lo segnala la coldiretti lombardia ad una settimana dall’inizio della trebbiatura, che per adesso ha coinvolto circa un quinto dei terreni coltivati. le prime indicazioni sulle rese, riguardano nella provincia di pavia, colonna lombarda e nazionale del quadrilatero del riso italiano insieme a novara, vercelli e milano. “per le varietà arborio, volano e sant’andrea - spiega la coldiretti lombardia - si stima, per adesso, un calo di produzione anche del 20 per cento. stesso trend per il balilla, uno dei più diffusi in lomellina con oltre 26 mila ettari sui 55 mila dei risi ‘tondi’. la diminuzione delle rese sembra essere stata influenzata sia dagli sbalzi termici di fine agosto che da alcune grandinate che si sono abbattute sui campi. fra milano e lodi, dove il carnaroli è una delle varietà principali, la trebbiatura - informa la confederazione - non è ancora iniziata a pieno ritmo e quindi le prime stime sulle rese si avranno dalla settimana prossima. la lombardia rappresenta quasi il 40 per cento del riso italiano con oltre 106 mila ettari coltivati fra pavia, milano e lodi su un totale di 247 mila ettari. il resto si trova per la maggior parte (oltre 122 mila ettari) in piemonte nelle aree di novara, vercelli, alessandria, torino, biella e cuneo. pavia - aggiunge la coldiretti - è la prima provincia europea per superficie e produzione con quasi 85mila ettari e 1.656 produttori distribuiti tra pavese e lomellina. milano conta oltre 13.550 ettari e quasi duemila ci sono in provincia di lodi”. (cl.co)  

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