232
06|08 0 0 0 0 0 0 6 6 6 6 0 0 0 0 0 0 Regione Puglia Bilancio sociale

Regione Puglia. Bilancio sociale 06_08

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Modello di Bilancio Sociale. Comunicazione pubblica e istituzionale.

Citation preview

  • 06|0806|0806|0806|0806|0806|0806|0806|0806|0806|0806|0806|0806|0806|0806|0806|0806|0806|0806|0806|0806|0806|0806|0806|0806|0806|0806|08Regione PugliaR

    egio

    ne P

    uglia

    | B

    ila

    nci

    o s

    oci

    ale

    | 2

    006

    - 200

    8

    LIDENTIT DELLA REGIONE PUGLIA

    SALUTE E POLITICHE SOCIALI

    SVILUPPO ECONOMICO

    AMBIENTE, RETI E QUALIT URBANA

    TERRITORIO, SAPERI E TALENTI

    SVILUPPO RURALE

    Regione Puglia Bilancio sociale

  • 1Regione Puglia Bilancio sociale

  • REGIO

    NE PUGLIA | BILANCIO

    SOCIALE

    2 Regione Puglia

    a cura dell'Area Presidenza e Relazioni Istituzionali

    con la collaborazione di Innovapuglia

    Hanno collaborato alla redazione

    Leonardo VolpicellaDirettore dellArea Presidenza e Relazioni Istituzionali

    tutti i Direttori di Area

    il Servizio Controllo di Gestione della Regione Puglia

    i referenti del controllo di gestione della Regione Puglia

    il Servizio Statistiche della Regione Puglia

    il Servizio Comunicazione Istituzionale

    il personale delle Aree coinvolto nel progetto

    Lattanzio e Associati S.p.A.Gruppo Operativo Bilancio Sociale:Vitantonio Putignano(per la Regione Puglia)Sabino AlvinoFrancesco GittoEzio LattanzioMariarosa Fedele (per la societ Lattanzio e Associati S.p.A.)

    Progettazione della grafica e della rappresentazione dei datiNino Perrone

    ImpaginazioneMichele ColonnaMariarosaria Digregorio

    Composizione tipografica in Fedra Sans e Serif disegnato da Peter Bilak, 2001-2005(www.typotheque.com)

  • 3Regione Puglia Bilancio sociale 2006-2008

  • REGIO

    NE PUGLIA | BILANCIO

    SOCIALE

    4 Il quadro socio-economico della Puglia, 17 Il territorio, 17La popolazione, 18L'immigrazione, 20Le infrastrutture, 22 Il sistema economico, 26 Industria, 28Agricoltura, 29L'allevamento, 30La pesca, 30 Il turismo, 31

    La Regione Puglia. Compiti, organi istituzionali e strutture organizzative, 33 Il Presidente, 34La Giunta della Regione Puglia, 35 Il Consiglio regionale, 36La riorganizzazione del personale e delle strutture della Regione Puglia, 37GAIA: la Regione intelligente, 38Le Societ Partecipate, le Agenzie e gli altri Enti Regionali, 40

    Le risorse economico-finanziarie, 43Le fonti ordinarie di finanziamento, 43Le risorse extra-bilancio: Accordi di Programma Quadro, 45 Il Programma Operativo Regionale (POR) 2000-2006, 46La programmazione 2007-2013, 48

    La Regione passa prima per i cittadini: partecipazione, cittadinanza attiva, politiche giovanili, 51La programmazione partecipata 2007-2013, 52La costruzione del Piano della Salute, 52Scuola di partecipazione Cittadini e Amministrazioni per lo Sviluppo dei Territori (CAST), 53La legge sulla trasparenza condivisa, 53Le politiche a favore dei giovani, 54

    La visione strategica e gli obiettivi, 61+ Il Piano Regionale della Salute, 61+ Il Servizio sanitario e la Legge regionale, 64+ Le politiche sociali, 65

    I risultati ottenuti: lattivit della Regione Puglia, 67+ Innovazione e miglioramento continuo. Gli investimenti, 67+ I dati complessivi del Sistema Sanitario Regionale , 69+ La prevenzione e leducazione alla Salute, 73+ La tutela della salute dei cittadini: il caso ILVA a Taranto, 74+ Progetto Oltre la Sanit, 76+Attuazione del Piano Regionale delle Politiche Sociali e dellOsservatorio Regionale Politiche Sociali, 77+ Interventi a favore degli immigrati, 80+Attivazione del Programma Operativo FESR 2007-2013 Ambito Sociale, 81

    La spesa per la Sanit e le Politiche sociali, 87

    Lavori in corso, 89

    La visione strategica e gli obiettivi, 95

    I risultati ottenuti: lattivit della Regione Puglia, 97 Sostegno alle imprese, 97 La manovra anti crisi, 98 Ricerca, 100 Infrastrutture e servizi info-telematici ITC, 103 Riconoscimento dei distretti produttivi, 107 Energie rinnovabili, 108 Internazionalizzazione delle imprese, 110 Interventi nel campo delle politiche per il lavoro e delle cooperative, 114 Corsi di formazione professionale, 117

    La spesa per lo Sviluppo economico, 119

    Lavori in corso, 121 Corsi di formazione professionale, 122

    L'identit della Regione Puglia

    Indice

    Un'altra Puglia.Nichi Vendola Presidente della Regione Puglia, 7

    La Regione trasparente:progetti e risultati.Leonardo VolpicellaDirettore Area Presidenza e Relazioni Istituzionali, 9

    Nota Metodologica, 10

    Salute e politiche sociali

    Sviluppo economico

  • 5Un nuovo assetto del territorio pugliese, 127La visione strategica e gli obiettivi, 127

    I risultati ottenuti: lattivit della Regione Puglia, 131Il Documento Regionale di Assetto Generale (DRAG), 131Il Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR), 134Il nuovo sistema di pianificazione locale: il Piano Urbanistico Generale (PUG), 136I Programmi Integrati di Riqualificazione delle Periferie (PIRP) e altri programmi previsti dal Piano Casa regionale, 138Il Piano di Tutela delle Acque, 141La lotta alla carenza d'acqua, 144Interventi per la difesa del suolo, 146Il Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR), 149Il Piano Regionale della Qualit dell'Aria, 149La Rete Ecologica Regionale, 151Aggiornamento e riordino del Piano di Gestione dei Rifiuti e di Bonifica delle Aree Inquinate, 154Il Piano Regionale delle Attivit Estrattive (PRAE) e la nuova legislazione in materia, 156La rielaborazione del Piano Regionale dei Trasporti e il relativo Piano Attuativo, 158La modernizzazione delle reti per il trasposto pubblico locale (TPL), 160

    La spesa per l'ambiente, le reti, e la qualit urbana, 162

    Lavori in corso, 165

    La visione strategica e gli obiettivi, 169

    I risultati ottenuti, dallattivit della Regione Puglia, 173 Interventi nel campo dei Beni Culturali, 173 Iniziative culturali e dello spettacolo, 176 Interventi nel campo delledilizia scolastica, 179Diritto allo studio e monitoraggio del sistema dellistruzione, 181 Cooperazione internazionale, 183 Le iniziative per lo sviluppo e la promozione del turismo, 189

    La spesa per la promozione del territorio, 193

    Lavori in corso, 195

    La visione strategica e gli obiettivi, 201

    I risultati ottenuti, dallattivit della Regione Puglia, 205 La gestione dei finanziamenti comunitari FEOGA, 205 La promozione dei prodotti pugliesi e leducazione alimentare, 206 Linnovazione e la conoscenza al servizio dellagricoltura, 209 Attivit zootecnica, 212 Osservatorio fito-sanitario, 213 Osservatorio faunistico regionale, 214 Interventi per il miglioramento della produzione ittica e della competitivit del sistema pesca, 215 Foreste: cura dei boschi e prevenzione e lotta agli incendi, 217 Progetti di cooperazione Leader e GAL, 218 Il progetto LeaderMed, 220

    La spesa per lo sviluppo rurale, 221

    Lavori in corso, 223 Il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007-2013, 223 Innovazione, 224 Masserie didattiche, 225 Inquinamento da nitrati, 225 Memoria e didattica, 225

    Ambiente, reti e qualit urbana

    Territorio, saperi e talenti

    Sviluppo rurale

  • REGIO

    NE PUGLIA | BILANCIO

    SOCIALE

    6

  • 7 con grande piacere che la Regione Puglia d alle stampe il suo primo bilancio sociale. Frutto di uno sforzo di innovazione amministrativa che ha coinvolto tutta la struttura regionale, questo nuovo strumento rende comprensibile a tutti i cittadini come e dove investiamo le loro risorse, quanto spendiamo in sanit, in servizi sociali, educazione, ambiente, lavoro.La scelta di avviare una procedura di gestione del bilancio di questo tipo ha un duplice obiettivo. Da un lato quello di rispon-dere allimportante bisogno di trasparenza e qualit ammini-strativa che con sempre maggiore determinazione la Regione sta perseguendo; dallaltro quello di condividere e monitorare, con i pugliesi, il modello di sviluppo virtuoso che, con orgoglio, abbiamo iniziato a costruire. Come emerge dalla lettura del documento, la nuova Puglia una terra dove ogni Euro disponibile contribuisce in modo efficiente e trasparente allobiettivo di rendere la vita pi felice e sicura. E, infatti, nonostante le difficolt generate dalla crisi globale che non ha certo risparmiato lItalia e ancora meno il Mezzogiorno, abbiamo trovato risposte innovative capaci di generare nuova occupazione per i giovani e per i disoccupati e di tutelare attraverso norme e iniziative specifiche - molti posti di lavoro esistenti. Grande attenzione e risorse sono state anche dedicate alla qualit dellambiente di lavoro e ancora pi allambiente delle nostre citt. Le norme per combattere il lavo-ro nero, contrastare il precariato e stabilizzare - ove possibile - i lavoratori sono, tra i risultati qui presentati, quelli di cui siamo pi fieri.Alla formazione, in ogni campo e livello e per ogni fascia di et abbiamo dedicato - come si deduce dalle cifre riportate nel volume - moltissime risorse con risultati visibili in termini di riscoperta di antichi mestieri e di riqualificazione di quelli pi richiesti dal mercato. Investimenti importanti sono serviti ad avvicinare al mondo scientifico e tecnologico nazionale e inter-nazionale - attraverso lerogazione di borse di studio e fondi di ricerca - i nostri cervelli migliori.Le cifre dimostrano ugualmente il nostro forte investimento sulla salute. Nonostante le difficolt persistenti di cui siamo tutti consapevoli - ma che sappiamo derivano in gran parte del divario crescente tra i bisogni di cura e prevenzione e la crescen-te scarsit di risorse disponibili - registriamo innegabili succes-

    Un'altra Puglia.

    Nichi VendolaPresidentedellaRegionePuglia

  • REGIO

    NE PUGLIA | BILANCIO

    SOCIALE

    8 si. Lo dimostra la presenza in Regione di nuove e rinnovate sale operatorie cosi come i tanti reparti di eccellenza attrezzati con strumentazione di ultima generazione distribuiti nelle diverse Province. Il pi equilibrato rapporto tra ospedali e territorio, ot-tenuto con la creazione di una fitta rete di servizi socio-sanitari personalizzati diretti a bambini, anziani, diversamente abili, famiglie in difficolt un altro passo importante verso il welfa-re avanzato che con ostinazione perseguiamo. Il nuovo volto della Puglia che il Bilancio Sociale mette in luce anche frutto di importanti investimenti rivolti ad unaccu-rata programmazione territoriale che ha visto sia il ridisegno delle periferie e la riscoperta di un paesaggio minacciato dalla noncuranza e dalla speculazione che la nascita di impianti energetici rinnovabili che non solo contribuiscono ai bisogni energetici crescenti della popolazione, ma rendono ancora pi che mai inutile il ricorso al nucleare. Grazie ad investimenti mirati, la Regione cos ridisegnata richiama oggi un turismo sempre pi numeroso e qualificato che trova in Puglia, assieme alle nostre tantissime bellezze naturali e artistiche, una straor-dinaria riqualificata variet di risorse agroalimentari (ugual-mente valorizzate e promosse dagli investimenti regionali qui presentati).Per ultimo, non certo per importanza, la cultura. La nuova Puglia ha puntato con importanti investimenti su un poten-ziale giovane e meno giovane, in gran parte sommerso, fatto di cinema, di teatro, di musica e feste tradizionali, di scrittura. Questo importante patrimonio immateriale stato riscoperto, valorizzato e fatto conoscere in tutto il mondo. La Regione ha inoltre organizzato, anche in collaborazione con paesi europei, mediterranei e di oltre oceano, mostre ed eventi di alto valore artistico e scientifico che hanno contribuito alla destagionaliz-zazione del turismo pugliese registratasi negli ultimi anni.Infine, dato che lo strumento Bilancio Sociale che la Regione Puglia qui propone non soltanto un bilancio fatto di voci e cifre ma vuole essere un ulteriore strumento di dialogo con i cittadini, chiudo questa presentazione con la richiesta ai lettori di accompagnarci criticamente anche in questo nuovo percorso verso una sempre maggiore trasparenza ed efficienza.

  • 9Il Bilancio Sociale che qui si presenta vuole essere, dopo la recente riorganizzazione dellamministrazione, un altro passo avanti sul cammino della modernizzazione della Regione Puglia.Il documento ripropone, infatti, una rilettura delle attivit portate avanti nel periodo 2006-2008 in termini progettuali e di risultati. Tale rilettura vorrebbe fornire non solo a tutti i cittadini interessati ma anche a quanti che con il loro lavoro e le loro risorse contribuiscono a raggiungere gli obiettivi prefissa-ti della programmazione regionale un quadro dettagliato di quanto stato fatto. La stesura di un primo Bilancio Sociale da parte della Regione Puglia non solo uno sforzo concreto verso la trasparenza e verso lefficienza, ma anche unapertura di dialogo con i cittadini, con le imprese, con gli utenti dei servizi sociali, sanitari, formativi, che la strategia regionale prevede intensificare ogni anno.La metodologia prescelta per il documento riconduce tutte le attivit gestionali e delle varie strutture ad un documento sin-tetico dal quale si deduce in modo chiaro e semplice, per ognuno degli obiettivi strategici della Regione, i risultati conseguiti in diretta relazione con gli investimenti effettuati.Nellelaborare il documento lamministrazione ha messo in luce i processi lavorativi relazionati con ognuna delle linee di bilancio analizzate. Si tratta di un esercizio non solo di inte-resse in termini di lettura dei risultati raggiunti ma anche di spinta alla riqualificazione di processi spesso avulsi da qualsiasi riscontro esterno verso processi concreti e misurabili.Per le sue finalit di rendicontare puntualmente lattivit svolta dallamministrazione regionale, il Bilancio Sociale , e diventer sempre pi, un veicolo di stimolo alla partecipazione democratica di cittadini che proprio perch dispongono di una visione concreta delle azioni e dei risultati della spesa pubblica, potranno costruire la cosiddetta cittadinanza attiva capace di cogliere la dimensione strategica delle scelte dellamministra-zione, dei risultati conseguiti e di quelli ancora da conseguire. doveroso, infine, esprimere un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno fattivamente contribuito alla realizzazione del primo Bilancio Sociale della Regione Puglia, con particolare ri-ferimento a tutti i referenti dei Nuclei di Controllo di Gestione.

    La Regione trasparente:progetti e risultati.Leonardo VolpicellaDirettoreAreaPresidenzaeRelazioniIstituzionali

  • REGIO

    NE PUGLIA | BILANCIO

    SOCIALE

    10

    Nota metodologica

    Il Bilancio Sociale quel documento tramite il quale lEnte riferisce periodicamente, nei confronti dei suoi portatori di interesse (interni ed esterni), le scelte operate, le attivit svolte e i servizi resi, dando conto delle risorse che sono state utilizzate a tal fine.Questo strumento ha visto negli ultimi anni unampia diffu-sione a livello degli Enti Locali, mentre solo pochissime Regioni italiane hanno intrapreso la strada della rendicontazione so-ciale basata su un documento unitario. Il Bilancio Sociale della Regione Puglia si presenta, quindi come una sperimentazione di ampia portata che, pur presentando alcuni limiti nella mi-surabilit di alcune attivit, ha senzaltro il merito di mettere sotto una lente di ingrandimento loperato della Regione nel corso degli anni 2006, 2007 e 2008.

    La trasparenza e la partecipazione sono due dei temi portan-ti del Governo regionale. Nelle linee programmatiche del Presidente Nichi Vendola (Una Puglia migliore) si legge infatti:

    [] quella inaudita domanda di partecipazione democratica che ha fatto della Puglia un laboratorio e un punto di riferimento del dibattito nazionale. E una domanda robusta che preme ai fianchi dei pubblici poteri e che chiede canali organizzati e permanenti di rappresentazione: chiede di non essere ridotta a pressione clientelare o a mera espressione elettorale, bens di essere il vettore di un nuovo senso civico che pu fare della politica non lesercizio di un mestiere freddo e separato, ma larte di intrecciare la propria vita a quella degli altri, sforzandosi di cooperare per condividere le scelte fondamentali che riguardano il governo del territorio e la qualit della vita.Il nuovo Governo Regionale ispirer la sua azione concreta ad alcuni principi fondamentali, che speriamo possano diventare la bussola di un processo permanente di riforma della politica e di riforma della struttura dei pubblici poteri.Innanzitutto lascolto, il dialogo e la trasparenza. Noi intendiamo perfezionare le nostre proposte politiche attraverso lascolto e la partecipazione di tutte le realt sociali, culturali ed economiche presenti sul territorio.

    Questo documento vuole quindi rappresentare, tra laltro, una base comune di lavoro per tutte quelle politiche di Cittadinanza Attiva che la Regione ha promosso nel recente passato e pro-

    il Bilancio Sociale della Regione Puglia

  • 11muover con maggiore slancio nel prossimo futuro. I cittadi-ni e, pi in generale tutti i soggetti che si relazionano con la Regione Puglia (si pensi, quindi, anche a imprese, associazioni, Enti Locali, istituzioni varie, ecc.) possono, infatti, avere un primo quadro generale dellattivit regionale nei diversi ambiti e rendersi promotori di iniziative partecipative volte a migliora-re tale attivit.

    Il documento articolato nelle sezioni raccomandate dal-la Direttiva del Ministro della Funzione Pubblica sulla Rendicontazione sociale nelle Amministrazioni Pubbliche del 17 febbraio 2006:

    lanota metodologica; lasezione Identit dellEnte,cheriportaindicazioniutiliad

    inquadrareilcontestosocioeconomicodiriferimento,ledimensionidellEnte,lasuastrutturaorganizzativa,lesuerisorsefinanziarieedumane; lasezione Rapporto sociale,cheriporta,perognunadelle5Aree

    Tematicheindividuate:la visione strategica e gli obiettividiriferimentoperglianni2006,2007e2008;iprincipalirisultati conseguiti neglianniconsiderati,even-tualmentecorredatidaindicatoripervalutarneladimensioneelimpatto(atitoloesemplificativo,livellodiutenza,livellodiservizioerogato,etc.);ilquadro complessivo della spesaperogniArea;i"lavori in corso"infasedirealizzazionenelbreve-medioperiodo.

    Le 5 Aree Tematiche individuate si rifanno alle 5 Aree della struttura organizzativa regionale cosiddette "di line", in quanto si occupano di programmare ed erogare servizi a diretto benefi-cio dei differenti portatori di interesse (cittadini, imprese, asso-ciazioni, altri Enti, ecc..). Le attivit svolte dalle altre strutture (dette "di staff") sono di supporto a tutto l'Ente Regione e sono invece illustrate, soprattutto attraverso il racconto di come la Regione Puglia organizzata, quali risorse utilizza e come si rapporta al territorio. Tale struttura permette al lettore di avere a disposizione tutte

    L'articolazione dei contenuti

  • REGIO

    NE PUGLIA | BILANCIO

    SOCIALE

    12 le viste utili alla valutazione delle performance regionali. Si tratta non soltanto di mettere a disposizione del portatore di interesse le informazioni (dati di contesto, dati economico-finanziari, informazioni sullutenza, valutazioni e percezioni dei portatori di interesse, etc.), ma anche di organizzarle in maniera fruibile e accessibile. Il bilancio sociale, infatti, uno strumento che si propone di favorire la partecipazione attiva dei cittadini, contribuendo ad abbattere gli ostacoli, anche formali, alla piena ed organica comprensione del ruolo dellAmministrazione che rendiconta (ambiti di attivit, modalit operative, prodotti e servizi realiz-zati, etc.).Questa attitudine dello strumento finalizzata a rendere pi positivo il rapporto tra istituzioni pubbliche e cittadini, in quanto la trasparenza dei ruoli e delle modalit di funziona-mento facilita la fruizione dei servizi e supporta lappropria-tezza nella presentazione di istanze di democrazia diretta e di partecipazione attiva.

    La definizione dei contenuti del Bilancio Sociale 2006, 2007 e 2008 della Regione Puglia il risultato di un processo articola-to, coordinato dal Servizio Controllo di Gestione e fortemente partecipato dalla struttura organizzativa regionale. Il totale dei soggetti coinvolti nel processo di redazione del do-cumento supera le 100 unit. Tale coinvolgimento stato realizzato attraverso la definizione di una struttura organizzativa di progetto, articolata come illu-strato nella pagina seguente.

    Il processo realizzativo

  • 13Attori coinvolti nel processo Scopo e principali attivit oggetto del coinvolgimento

    Giuntae,inparticolare,AssessoratoallaTrasparenzaeCittadinanzaAttiva DirettoridiArea

    Indirizzostrategicodiprogetto Verificheintermedieefinalidei

    risultati

    Gruppooperativocompostoda: ServizioControllodiGestione Consulenza

    Lattanzio&Associati

    ElaborazionedelmodellodisviluppodelBilancioSociale Definizionediobiettivispecifici

    delprocessodirendicontazionesociale Individuazionedegliattori

    dacoinvolgereedalleattivitdarealizzare Definizionedelprodotto

    strategicodisviluppodelsistemadiaccountabilitydaconseguireedirelativitempiprogettuali

    Assessori DirettoridiAreaeDirigenti ReferentideiServizi ReferentidelControllo

    diGestione

    DefinizioneProgettistrategicieServiziprioritari Raccoltainformazioniedati

    perladefinizionedegliindicatori

    ServiziodiComunicazioneIstituzionale

    DefinizionedelPianodellaComunicazioneinternoedesternoallEnte

    Limplementazione dellintero processo stata sviluppata in stretto raccordo tra il Servizio Controllo di Gestione e la societ di consulenza Lattanzio e Associati S.p.A., mediante ripetuti momenti di confronto e condivisione sulle metodologie di lavoro e sui dati oggetto della rendicontazione sociale.

    Lastrutturaorganizzativadiprogetto

    Impostazione modello

    Individuazionee coinvolgimentodei diversi attori

    Definizionemetodologiaraccolta dati

    ed elaborazioneindicatori

    Raccolta ed elaborazione informazioni

    e dati

    Verificae confrontocon gli attori

    Rendicontazionee produzionedel documentodel BilancioSociale

    Fasi del processo di elaborazione del Bilancio Sociale

    Fase 1 Fase 2

    Monitoraggio del processo

    Fase 3

  • REGIO

    NE PUGLIA | BILANCIO

    SOCIALE

    14

  • 15

    L'IDEN

    TIT DELLA

    REG

    IONE PU

    GLIA

    L'identit della Regione Puglia

  • REGIO

    NE PUGLIA | BILANCIO

    SOCIALE

    16

    Sei sono le Province della Regione Puglia dopo l'istituzione nel 2004della nuova Provincia di Barletta, Andria e Trani (BAT).

    6

  • 17

    L'IDEN

    TIT DELLA

    REG

    IONE PU

    GLIA

    La Puglia ha una superficie di 19.362 km, sulla quale sono presenti 258 Comuni, e ha come capoluogo Bari. Confina a nord con il Molise, a ovest con la Campania e la Basilicata, a sud con il Mar Ionio ed a est e nord con il Mar Adriatico. Comprende le Province di Bari, Barletta-Andria-Trani, Brindisi, Lecce, Foggia e Taranto. Il suo nome storico Apulia (esito latino del greco Iapygha, Iapigia) deriva dallantica popolazione degli Apuli.

    Il territorio

    Il quadro socio-economico della Puglia

    Bari

    Barletta

    TraniAndria

    Brindisi

    Taranto

    Provinciadi Bari

    Provinciadi BAT

    Provinciadi Foggia

    Provinciadi Brindisi

    Provinciadi Lecce

    Provinciadi Taranto

    Lecce

    Foggia

    19.362 km superficie6 Province258 Comuni4.078.529 abitanti

  • REGIO

    NE PUGLIA | BILANCIO

    SOCIALE

    18 La struttura demografica della Regione stata profondamen-te alterata, nel trentennio 1951-1981, dallemigrazione di ben 800.000 abitanti; successivamente la situazione si capovolta, e oggi i rientri sono piuttosto consistenti. Nel medesimo arco di tempo in cui si sono affermate le industrie e lortofrutticoltura intensiva di tipo commerciale si sono verificati movimenti mi-gratori, non meno vistosi, tra le varie aree della Regione. La popolazione pugliese al 31 dicembre 2007 risulta pari a 4.076.546 abitanti, circa il 7% di quella italiana, con la maggior concentrazione nella Provincia di Bari (oltre il 30%). La Regione presenta un indice di dipendenza strutturale, pari al 49,35%. Questo indicatore offre una idea approssimativa del rapporto tra popolazione dipendente (bambini e anziani) e popolazione in et attiva.

    La popolazione

    Il quadro socio-economico della Puglia

    Piemonte

    Veneto

    Sicilia

    Lazio

    Campa

    nia

    Lomba

    rdiaValle dA

    osta

    Molise

    Basilicata

    Umbria

    Trentino Alto Adige

    Friuli - Ve

    nezia Giul

    ia

    Abruz

    zo

    Marche

    Ligu

    ria

    Sardeg

    na

    Calabria

    Toscana

    Puglia

    Emilia Romagna

    9.706.5845.813.889

    5.602.882

    5.034.727

    4.869.694

    4.422.633

    4.318.136

    3.698.908

    2.008.5651.669.454

    1.613.871

    1.564.171

    1.330.103

    1.228.211

    1.015.126

    891.720

    590.554

    320.597

    126.871

    4.078.529

    Popolazione residente nelle 20 regioni italiane[Fonte: Istat 2008]

  • 19

    L'IDEN

    TIT DELLA

    REG

    IONE PU

    GLIA

    Provinciadi Foggia

    Provincia BAT

    Provinciadi Bari

    Provinciadi Taranto

    Provinciadi Brindisi

    Provinciadi Lecce

    682.45616,6%

    390.0109,5%

    1.251.07230,4%

    580.49714,1%

    402.9859,8%

    812.85719,7%

    Popolazione residente nelle 6 Province pugliesi[Fonte: Istat]

    15 - 64 anni

    67%+ di 65 anni

    18%0 - 14 anni

    15%

    Popolazione residente in Puglia per fasce di et [Fonte: Istat 2008]

    2007 20082006200520042003

    4.040.990

    4.068.1664.071.518 4.069.869

    4.076.546 4.078.529

    Popolazione residente in Puglia dal 2003-2008[Fonte: Istat]

  • REGIO

    NE PUGLIA | BILANCIO

    SOCIALE

    20

    Principali Paesi di provenienza degli stranieri residenti in PugliaFonte: Istat

    24.314(0,6%)

    Stranieri irregolari(stima)

    63.868(1,4%)

    Stranieri regolari

    4.076.546Residenti Puglia

    Numero degli stranieri in Puglia per condizione giuridica [Fonte: Istat 2007, Fondazione Ismu Milano-Ipres Bari 2005]

    Il quadro socio-economico della Puglia

    L'immigrazione

    Stati Uniti

    Bangladesh

    Etiopia

    Spagna

    Russia

    Moldova

    Slovacchia

    Nigeria

    Argentina

    Colombia

    Pakistan

    Venezuela Costa d'Avorio

    Romania

    Albania

    Marocco

    CinaPolonia

    Tunisia

    Ucraina

    Senegal

    Bulgaria

    Germania

    Mauritius

    Filippine

    Macedonia

    India

    Regno Unito

    Brasile

    Algeria

    Sri Lanka

    Eritrea

    Francia

    Cuba

    Grecia

    SvizzeraRep. Ceca

    Ecuador

    Belgio

    Egitto Iran

    Turchia

    Paesi Bassi

    Lituania

    Altri Paesi

    Balcani*

    * Balcani (Croazia, Bosnia-Erzegovina, Macedonia, Serbia e Montenegro, Slovenia, Kossovo)

    2.000

    3.000

    4.000

    5.000

    15.000

    10.000

    20.000

    Numerodi stranieri

    1.000

    500

    100

    Paesi di provenienza degli stranieri presenti in Puglia[Fonte: Istat 2007, Fondazione Ismu Milano-Ipres Bari 2005]

  • 21

    L'IDEN

    TIT DELLA

    REG

    IONE PU

    GLIA

    Stati Uniti

    Bangladesh

    Etiopia

    Spagna

    Russia

    Moldova

    Slovacchia

    Nigeria

    Argentina

    Colombia

    Pakistan

    Venezuela Costa d'Avorio

    Romania

    Albania

    Marocco

    CinaPolonia

    Tunisia

    Ucraina

    Senegal

    Bulgaria

    Germania

    Mauritius

    Filippine

    Macedonia

    India

    Regno Unito

    Brasile

    Algeria

    Sri Lanka

    Eritrea

    Francia

    Cuba

    Grecia

    SvizzeraRep. Ceca

    Ecuador

    Belgio

    Egitto Iran

    Turchia

    Paesi Bassi

    Lituania

    Altri Paesi

    Balcani*

    * Balcani (Croazia, Bosnia-Erzegovina, Macedonia, Serbia e Montenegro, Slovenia, Kossovo)

    2.000

    3.000

    4.000

    5.000

    15.000

    10.000

    20.000

    Numerodi stranieri

    1.000

    500

    100

    Agricolturae pesca

    Industria,edilizia,

    artigianato, trasporti

    Commercioe servizi

    Alberghie ristorazione

    Servizialla persona

    Professioni intellettuali

    Professionisanitarie

    Impiegatopubblico/privato Altro

    Altre attivitAttivit terziarie

    Donne

    Uomini

    Percentuale di stranieri occupati per genere e settore di attivit economica[Fonte: Fondazione Ismu Milano-Ipres Bari 2005]

    27,5 27,2 25,% 9,7 3,6 2,60,3 0,6

    2,9

    6,0 4,4 8,8 9,3 62,6 3,31,1 1,6

    2,7

  • REGIO

    NE PUGLIA | BILANCIO

    SOCIALE

    22 La determinazione del livello di competitivit ed attrattivit di un territorio per i sistemi delle famiglie e delle imprese richie-de unadeguata misurazione della dotazione di infrastrutture economiche e sociali presenti nelle aree territoriali elementari di riferimento. Il livello di dotazione infrastrutturale rappre-senta il grado di funzionalit dei servizi e ha dunque una forte rilevanza interna.Prendendo in considerazione il concetto odierno di infrastruttu-re, la Puglia presenta la seguente dotazione: attraversatadallAutostradaA14,dallAutostradaA16edanumero-

    sestradestatali; iserviziferroviarisonorealizzatisullelineedelleFerroviedelloStato,

    delleFerroviedelSudEst,delleFerroviedelNordBarese,delleFerroviedelGarganoedelleFerrovieAppuloLucane; cisononumerosiporticommercialieturistici,traiqualirisaltano

    quellidiBari,BrindisieTaranto; iltrasportoaereoassicuratodagliaeroporticivilidiBari,Brindisi,

    FoggiaeTaranto-Grottaglie.

    Le infrastrutture

    Manfredonia

    BarlettaTrani

    PaleseBari

    Foggia

    Brindisi

    Gallipoli

    Autostrade

    Strade statali

    Rete ferroviaria

    Porti commerciali e turistici

    Aeroporti

    San Severo

    San Giovanni

    Rotondo

    Lucera

    CerignolaCanosa

    di Puglia

    Andria

    AltamuraGioia del Colle

    Grottaglie

    Taranto Lecce

    Maglie

    Il quadro socio-economico della Puglia

  • 23

    L'IDEN

    TIT DELLA

    REG

    IONE PU

    GLIA

    Puglia Sud Italia Puglia Sud Italia

    Trasporti Infrastrutture portuali

    Metri di accosti dei porti per 100 metri di lunghezza delle coste[2006]

    4,8 4,5

    5,7 Tonnellatedi merci imbarcatee sbarcate per metrodi lunghezza degli accosti [2006]

    1.646

    1.174 1.244

    Passeggeri imbarcati e sbarcati per metro di lunghezza degli accosti[2006]

    52,8

    339,6

    205,5

    La rete stradale km di strade provincialiregionali* per 100 km2 di superficie territoriale [2005]

    39,850,6 48,9 km di strade di interesse nazionale**

    per 100 km2 di superficie territoriale[2005]

    8,39,5

    7,1

    km di strade provinciali e regionali* e di interesse nazionale** per 100 km2 di superficie territoriale [2005]

    48,260,1 56,0

    km di autostradeper 1.000 km2di superficie territoriale[2006]

    16,220,0 21,8

    km di autostradea tre corsie per 100 km di autostrade [2006] 11,9

    0

    23,7

    La rete ferroviaria km di rete ferroviaria FS per 1.000 km2 di superficie territoriale[2005]

    42,452,7 53,7 Rete FS in esercizio a

    binario semplice non elettrificato per 100 km di rete [2005]

    27,4

    36,229,6

    Rete FS in esercizio a binario doppio elettrificato per 100 km di rete FS [2005]

    43,635,0

    41,6 Stazioni ferroviarieper 100 kmdi rete ferroviaria FS[2005] 9,9

    14,5 14,9

    Le infrastrutture aereoportuali

    Percentuale aeromobili atterrati e decollati[2006]

    2,5 0

    100,0 Tonnellate di cargo caricate e scaricate (migliaia di tonnellate)[2006]

    3,9 14,3

    915,9

    Passeggeriarrivati e partiti (milioni di unit)[2006]

    2,7 10,1

    122,8

    * Fino al 2002 solo provinciali; ** Ex strade statali

    Indici di dotazioni infrastrutturali della Regione Puglia[Fonte: Ufficio Statistico Regionale]

  • REGIO

    NE PUGLIA | BILANCIO

    SOCIALE

    24Puglia Sud Italia Puglia Sud Italia

    Energia Energia elettrica Chilometri di rete elettrica a 220 e a 380 Kv per 1.000 km2 di superficie territoriale[2006]

    64,2 60,472,6 Produzione netta di

    energia elettrica (Gwh)[2006]

    35.56659.338

    301.226

    Produzione netta di energia elettrica (Gwh) per 100.000 abitanti[2006]

    874

    422 509

    Percentuale di produzione netta di energia elettrica[2006]

    11,8 19,7

    100

    Energia elettrica consumata (Gwh) per 100 Gwh di energia elettrica prodotta[2006] 50

    87104 Produzione lorda

    di energia elettrica degli impianti da fonti rinnovabili per 100 Gwh[2006] 3,3

    11,9

    16,6

    Gas km di rete secondaria di trasporto del gas naturale per 100 Km2 di superficie territoriale [2006]

    54,3 51,9

    75,0 Abitanti residenti nei comuni serviti da gas metano per 100 abitanti [2006]

    95,7 89,5 92,5

    Dighe Numero di invasi (Registro italiano dighe) [2006]

    9 85

    542 Volume degli invasi (Registro italiano dighe) in milioni di m3[2006]

    5342.995

    13.358

    Cultura,ricerca e sviluppo

    Cultura Istituti di antichit ed arte per 1.000.000 abitanti [2005]

    4,2

    9,07,8

    Sale cinematografiche per 100.000 abitanti[2006] 6,5 6,0

    9,3

    Ricerca e sviluppo Spesa per "Ricerca e sviluppo" per 100 euro di Pil [2005] 0,7

    0,8

    1,1 Spesa media per "Ricerca e sviluppo" per abitante (euro)[2005]

    104,7135,8

    265,5

    Percentuale di spesa per Ricerca e sviluppo nel settore Amministrazioni pubbliche [2005]

    13,4 13,5

    17,3 Percentuale di spesa per Ricerca e sviluppo nel settore Universit [2005]

    59,351,2

    30,2

    Percentuale di spesa per Ricerca e sviluppo nel settore Imprese [2006] 24,0

    33,5

    50,4 Addetti alla Ricerca e sviluppo per 1.000 abitanti [2005]

    1,5 1,7

    3,0

    Il quadro socio-economico della Puglia

    Indici di dotazioni infrastrutturali della Regione Puglia[Fonte: Ufficio Statistico Regionale]

  • 25

    L'IDEN

    TIT DELLA

    REG

    IONE PU

    GLIA

    Puglia Sud Italia Puglia Sud Italia

    Assistenza sanitaria

    Assistenza ospedaliera

    Posti letto negli istituti di cura per 10.000 abitanti[2004]

    36,5 35,039,7 Posti letto negli

    istituti di cura pubblici per 100 posti letto [2004]

    83,273,4 76,9

    Tasso di utilizzo dei posti letto negli istituti di cura pubblici [2004]

    80,7 77,2 78,4Posti letto in regime di day-hospital negli istituti di cura per 100.000 abitanti [2004]

    37,046,0

    54,4

    Servizi territorialie socio-assistenziali

    Consultori materno-infantili per 100.000 donne in et 15-49 anni[2005]

    16,714,7

    18,6 Posti letto nei presidi residenziali socio-assistenziali per anziani per 1.000 abitanti in et > 65 anni [2004]

    21,8

    8,09,0

    Posti letto occupati nei presidi residenziali socio-assistenziali per anziani per 100 posti letto [2004]

    88,2 86,0 91,6Addetti nei presidi residenziali socio-assistenziali per anziani per 100 posti letto [2003]

    72,5

    53,749,1

    Ambiente Smaltimento dei rifiuti

    Impianti di discarica per rifiuti urbani per 1.000.000 di abitanti [2005] 4,4

    7,05,8

    Impianti di compostaggio, biostabilizzazione e incenerimento per 1.000.000 di abitanti[2005]

    3,24,5

    8,1

    Impianti di discarica per rifiuti speciali per 10.000 km2 di superficie territoriale [2004]

    16,0

    8,5

    20,9 Tonnellate di raccolta differenziata per 100 tonnellate di rifiuti urbani prodotti [2005] 8,2

    9,8

    24,3

    Aree protette Ettari di superficie delle aree naturali protette terrestri per 100 ettari di superficie territoriale [2003]

    6,7

    15,6

    9,7

    Ettari di superficie delle Zone a protezione speciale (Zps) per 100 ettari di superficie territoriale [2006]

    10,7

    15,1

    11,1

    Ettari di superficie dei Siti di interesse comunitario (Sic) per 100 ettari di superficie territoriale [2006]

    24,0

    18,114,9

    Indici di dotazioni infrastrutturali della Regione Puglia[Fonte: Ufficio Statistico Regionale]

  • REGIO

    NE PUGLIA | BILANCIO

    SOCIALE

    26 La posizione geografica divenuta strategica, grazie al recente protagonismo delle economie orientali e mediterranee, la di-screta dotazione infrastrutturale e la solidit dei rapporti cultu-rali e degli scambi commerciali con il bacino del Mediterraneo fanno s che la Puglia sia una Regione con elevate potenzialit economiche. La Puglia riuscita a coniugare le proprie tradizioni, la propria storia e le vocazioni produttive con l'innovazione e la tecnolo-gia. Ha raggiunto, infatti, buoni livelli di specializzazione in numerosi comparti industriali. La Regione ha un'economia che la differenzia sensibilmente dal resto del Mezzogiorno italiano sia per le sue caratteristiche generali sia per il dinamismo degli operatori.

    Il sistema economico

    2004 2005 2006 2007 2008

    Evoluzione del numero di imprese attive 339.506 344.152 341.508

    395.382 390.353

    Evoluzione del numero occupati media annua in migliaia

    1.283,41.278,3

    1.311,0

    1.336,31.340,3Evoluzione del PIL per abitante

    valori a prezzi di mercato in euro correnti15.712,1

    15.938,8

    16.702,7

    17.091,3

    17.519,5

    Evoluzione dei principali dati macroeconomici della Puglia[Fonte: ISTAT]

    Il quadro socio-economico della Puglia

  • 27

    L'IDEN

    TIT DELLA

    REG

    IONE PU

    GLIA

    Agricoltura

    Pesca

    Estrazione di minerali

    Attivit manifatturiere

    Produzione e distribuzione energia

    Costruzioni

    Commercio

    Alberghi e ristoranti

    Trasporti e comunicazioni

    Intermediazione e finanza

    Attivit immobiliari, noleggio,informatica e ricerca

    Istruzione

    Sanit

    Altri servizi pubblici

    Imprese non classificate

    2004 2005 2006 2007 2008

    101.214 101.879 98.351 96.053 92.239

    730 736 746 784 753

    365 359 347

    457 429

    36.268 36.254 35.70841.075 40.122

    107 107 112

    167

    212

    35.752 37.245 38.33445.206 46.138

    103.781 104.476 103.584 113.635 112.049

    12.471 12.995 13.37715.034 15.555

    9.689 9.824 9.61710.458 10.166

    4.886 4.940 5.0695.642 5.758

    15.949 16.854 17.68220.974 21.594

    1.170 1.204 1.2281.356 1.357

    1.188 1.2481.343

    1.653 1.727

    13.032 13.320 13.52314.484 14.690

    2.904 2.711 2.487

    28.404 27.564

    Evoluzione del numero di imprese attive in Puglia per settore di attivit economica [Fonte: Ucio Statistico Regionale]

  • REGIO

    NE PUGLIA | BILANCIO

    SOCIALE

    28 Per quanto riguarda lindustria la Puglia la Regione pi industrializzata del Meridione d'Italia. Diverse politiche con l'obiettivo di sviluppare processi di innovazione insieme ad una vasta disponibilit di incentivi agli investimenti, hanno fatto s che il sistema produttivo locale crescesse e che oltre 40 gruppi industriali internazionali appartenenti ai settori aerospaziale, automotive, chimico e ICT investissero sul territorio.La maggior parte degli insediamenti industriali sono situati nel triangolo Bari - Brindisi - Taranto, dove sorgono industrie per la produzione dell'acciaio e per raffinare il petrolio, nonch l'industria tessile e della plastica. Ci sono anche stabilimenti vinicoli, conservieri, del tabacco e dell'olio. Nella neo Provincia di Barletta - Andria - Trani presente una forte concentrazio-ne di industrie tessili e calzaturiere. Nella Provincia di Foggia particolarmente sviluppata l'industria alimentare. La Regione molto povera di minerali, si estraggono solo modeste quantit di bauxite e di gas metano.

    Industria

    Il quadro socio-economico della Puglia

    2004 2005 2006 2007 2008

    Agricoltura, silvicoltura e pesca

    Servizi

    Industria

    Evoluzione degli occupati in Puglia nei tre principali settori economici [Fonte: ISTAT]Media annua in migliaia

    826,2 815,7845,8

    865,0880,7

    343,6 351,6 350,2356,9 350,5

    113,6 111,0 115,0 114,4 109,1

  • 29

    L'IDEN

    TIT DELLA

    REG

    IONE PU

    GLIA

    Con riferimento allagricoltura, la Puglia una delle Regioni in cui essa riveste un ruolo preminente nel contesto economico. Si tratta di un'agricoltura assolutamente intensiva e moderna che permette alla Regione di essere ai primi posti in Italia per la produzione di molti prodotti. il caso del grano duro, oltre che dellolio di oliva, nonch delluva da tavola.

    Agricoltura

    tonnellateproduzione

    Puglia % Puglia % Mezzogiorno Italia = 100

    51%33%Pomodoro1 posto 2.022.206

    88%35%Olive 1.446.504

    68%23%Frumento duro 1.154.186

    98%71%Uva da tavola 1.091.886

    43%15%Uva da vino 1.089.777

    94%33%Carciofo 159.182

    80%29%Avena 109.675

    43%21%Cocomero 99.379

    62%21%Lattuga 78.672

    56%25%Cavoli 76.972

    90%49%Broccoletto di rapa 69.476

    Ciliege 59%29%28.003

    2 posto Finocchio 91%22%128.382

    Cavolfiore 75%17%75.186

    Melanzana 81%18%47.322

    Peperone 69%17%41.928

    Mandorle 100%35%38.806

    3 posto Clementine 100%10%42.811Fava da granella 72%10%8.750

    Bietola da costa 43%13%7.807

    Graduatoria per alcuni prodotti della Puglia in rapporto alla produzione meridionale e nazionale.Media 2004-2005 delle quantit.[Fonte: elaborazioni INEA su dati ISTAT]

  • REGIO

    NE PUGLIA | BILANCIO

    SOCIALE

    30 L'allevamento poco sviluppato. Si allevano solo ovini e si cerca di incrementare l'allevamento dei bovini. Nel Gargano esiste l'allevamento delle vacche Podoliche, una razza di origine ucraina introdotta con l'invasione dei Barbari, che forniscono un latte dalle superbe qualit organolettiche.

    La pesca un'attivit importantissima per la Puglia, che pu contare sulla pi lunga estensione costiera tra le Regioni non insulari. Le marinerie maggiori sono quelle di Manfredonia, Molfetta, Mola di Bari, Monopoli e Gallipoli, che praticano tanto la pesca sottocosta nei pescosi mari che lambiscono la Regione, quanto quella d'alto bordo. Di recente introduzione anche l'acquacoltura, ossia l'allevamento ittico in mare. Tradizionale invece la vocazione di Taranto nella mitilicoltu-ra, praticata nelle calme acque del Mar Piccolo. La citt rappre-senta oggi la pi importante area di produzione al mondo di mitili allevati, con un stima prossima alle 30.000 tonnellate/anno e oltre 1.300 addetti.

    L'allevamento

    La pesca

    Il quadro socio-economico della Puglia

  • 31

    L'IDEN

    TIT DELLA

    REG

    IONE PU

    GLIA

    In Puglia, il turismo balneare, naturalistico, artistico e religio-so in graduale ascesa e pu contare su un variegato ventaglio di alternative.Sotto il profilo balneare, esso pu contare tanto sui lidi del Gargano e delle Isole Tremiti, che disseminano una costa altri-menti rocciosa, quanto sulle lunghe coste sabbiose del Salento. Tra le risorse naturalistiche, possibile visitare il Parco nazio-nale del Gargano e le altre aree protette, oltre alle celebri Grotte di Castellana, nel sud-barese.Il flusso turistico in Regione ha registrato negli ultimi anni un aumento in termini sia di presenze che di arrivi.

    Il turismo

    Per presenze si intendono le notti

    trascorse da un cliente in una struttura

    ricettiva.

    Gli arrivi si riferiscono alle persone che si

    recano in un luogo diverso dallambiente

    abituale in cui vivono per un periodo di

    tempo inferiore a un anno, per un moti-

    vo principale diverso dal trasferimento

    della residenza e dellesercizio di attivit

    remunerata.

    Settori di attivit 2006 2007 2008

    Italiani Arrivi2.187.667 2.276.402

    2.499.045

    Presenze9.650.621 9.880.693 10.469.631

    Stranieri Arrivi385.465 417.479 423.200

    Presenze1.578.223 1.600.910 1.713.745

    Totale Arrivi2.573.132 2.693.881

    2.922.245

    Presenze11.228.844 11.481.603 12.183.376

    Numero di arrivi e di presenze in Puglia di italiani e stranieri [Fonte: Servizio Turismo Regione Puglia]

  • REGIO

    NE PUGLIA | BILANCIO

    SOCIALE

    32

    8

    8 sono le nuove Direzioni di Area in cui stata riorganizzata la Regioneattraverso il progetto GAIA.

    "Lassetto organizzativo della Regione Puglia fa un bel balzo in avantiper realizzare unamministrazione moderna e sollecita nella risposta alle domande del territorio."

  • 33

    L'IDEN

    TIT DELLA

    REG

    IONE PU

    GLIA

    La Regione Puglia. Compiti, organi istituzionali e strutture organizattive

    A seguito della riforma costituzionale del 2001, sono state am-pliate le competenze attribuite alle Regioni. Con la revisione del testo costituzionale, alla Regione spetta la potest legislativa esclusiva in tutte le materie, ad eccezione di quelle per le quali stato ritenuto di lasciare in capo allo Stato (ad esempio, politica estera, difesa, moneta, immigrazione, sicurezza) la facolt di emanare leggi.Alla Regione inoltre, spetta la potest regolamentare, cio il potere di emanare regolamenti, che vengono definiti come atti normativi di secondo grado, in quanto traggono origine e devono attenersi alla legge da cui sono ispirati.Lampliamento della potest legislativa regionale e leffetto del coinvolgimento delle Regioni nel ciclo di programmazione dei fondi comunitari hanno fatto s che anche la Regione Puglia spostasse gradualmente la propria attivit verso una funzione che pi di tipo normativo, regolativo e di coordinamento piut-tosto che verso lerogazione diretta dei servizi.Lattuazione del federalismo amministrativo, sia a livello stata-le sia a livello regionale, comporta un considerevole passaggio di competenze e trasferimenti di funzioni e compiti ammini-strativi alla Regione e, da questa, agli Enti Locali. Ci richiede una profonda riorganizzazione della Regione e dei suoi appara-ti, facendo emergere con chiarezza il ruolo della Regione quale Ente di programmazione, di indirizzo e di controllo.

  • REGIO

    NE PUGLIA | BILANCIO

    SOCIALE

    34 Il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, il quale stato eletto in seguito alle consultazioni popolari tenutesi nellaprile 2005. Il Presidente della Giunta regionale viene eletto direttamente dai cittadini e rappresenta la Regione.

    dirigelapoliticageneraledellaRegioneelasuaorganizzazioneamministrativaeneresponsabile; nominaerevocaicomponentidellaGiunta,aiqualiattribuiscee

    revocairelativiincarichi; promulgaleleggiedemanairegolamenti; dirigelefunzioniamministrativedelegatedalloStatoallaRegione,ai

    sensidellarticolo118,terzocomma,dellaCostituzione,conformandosialleistruzionidelGovernodellaRepubblica; indiceireferendumprevistidalloStatutoregionale; riferisceannualmentealConsiglioregionalesullostatodiattuazione

    delpianodisvilupporegionale,deipianiedeiprogrammiattuativiesullasituazionegestionalecomplessivadellaRegione; puadottareordinanzedinecessiteprovvedimentidiurgenza

    salvoratificadellaGiuntaregionale; adottaprovvedimentidiorganizzazionedegliufficiregionaliaecce-

    zionedegliufficidelConsiglioregionale.

    Il Presidente

    IcompitidelPresidentedellaRegione

    La Regione Puglia. Compiti, organi istituzionali e strutture organizattive

  • 35

    L'IDEN

    TIT DELLA

    REG

    IONE PU

    GLIA

    La Giunta Regionale composta,

    dal Presidente e da 14 asses-sori. Lo Statuto Regionale regola le

    competenze attribuibili alla Giunta re-gionale, alla quale spetta, oltre alla potest

    regolamentare: predisporre il bilancio di previsione e il rendi-conto generale e le relative variazioni e ogni altro atto di programmazione finanziaria; gestire il bilancio, amministrare il patrimonio e il demanio regionale; deliberare in ordine ai contratti secondo le modalit di legge; dare piena attuazione al piano regionale di sviluppo economico e sociale; deliberare in materia di liti attive e passive, di rinunce e transazione; deliberare sulla proposizione dei ricorsi alla Corte costituzionale e alla Corte di giustizia delle Comunit europee; sovrintendere alla gestione dei beni pubblici regionali e vigilare sugli enti e aziende dipendenti dalla Regione o con partecipazione regionale; esercitare ogni altra attribuzione e funzio-ne amministrative che dalla Costituzio-ne, dallo Statuto o dalle leggi non

    sono demandate espressamente alla competenza del Consi-

    glio regionale.

    Nichi VendolaPresidente

    Coordinamento politica estera Rapporti istituzionali

    Enti locali e decentramento Legale e legislativo Protezione Civile

    Loredana CaponeVicepresidente Sviluppo economico Attivit produttiveIndustria Industria energetica ArtigianatoCommercioInnovazione tecnologicaFiere e mercati

    Angela BarbanenteAssetto del territorio UrbanisticaEdilizia residenziale pubblica

    Michele LosappioLavoro, cooperazione e formazione professionale

    Michele PelilloBilancio e

    programmazione,Fondi strutturali e

    politiche comunitarie, Finanze, Economato, Ragioneria, Controllo interno di gestione,

    Patrimonio, Protezione Civile

    Tommaso FiorePolitiche della salute

    Dario StefanoRisorse

    agroalimentari, Agricoltura,

    Alimentazione, Acquicoltura,

    Foreste, Caccia e pesca

    Elena GentileSolidarietPolitiche socialiFlussi migratori

    Magda TerrevoliTurismo e industria

    alberghiera

    Silvia GodelliMediterraneo, Cooperazione economica, sociale e culturale con le Regioni del bacino del Mediterraneo,Attivit culturali, Pace

    Guglielmo MinerviniTrasparenza e

    cittadinanza attiva, Organizzazione e

    gestione risorse umane,Affari generali,

    Contratti e appalti,Contenzioso,

    Demanio marittimo,Sport, Politiche

    giovanili, Trasparenza Cittadinanza attiva

    Fabiano AmatiOpere pubbliche, Lavori pubblici,Difesa del suolo, Risorse naturaliMario Loizzo

    Trasporti e vie di comunicazione

    Gianfranco ViestiSud

    e diritto allo studioPubblica Istruzione,

    Universit, Beni culturali, Musei, Archivi,

    Biblioteche, Ricerca scientifica

    Onofrio IntronaEcologia,

    Tutela dellambiente, Politiche

    energetiche, Attivit estrattive, Smaltimento rifiuti,

    Aree protette

    La Giunta della Regione PugliaPresidente, assessori e deleghe

  • REGIO

    NE PUGLIA | BILANCIO

    SOCIALE

    36 Il Consiglio regionale, costituito da 70 consiglieri e presieduto da Pietro Pepe, rappresenta la Comunit pugliese; esercita la potest legislativa e svolge la funzione di indirizzo e di controllo dellattivit della Giunta regionale.

    approvailpianodisviluppogeneraleeneverificaperiodicamentelattuazione; approvaildocumentoannualediprogrammazioneeconomicae

    finanziaria; approvaconleggeiprincipiegliindirizzidellaprogrammazione

    generale,intersettorialeesettoriale; approvalaleggefinanziariaregionaleannuale,ilbilanciodipre-

    visioneannualeepluriennale,ilrendicontogeneraleelesercizioprovvisorio; esercitalapotestregolamentareinordineallapropriaorganizza-

    zionefunzionaleecontabile; deliberalenominecheglisonoattribuiteespressamentedalla

    Costituzione,dalloStatutoedalleleggi; proponealleCamereiprogettidileggechecoinvolgonogliinteressi

    dellaRegioneerichiedelosvolgimentodeireferendumnazionali; esprimeipareriprevistidagliarticoli132e133dellaCostituzione

    (costituzioneefusionenuoveRegionieProvince); provvedeallistituzionedinuoviComuni,allamodificazionedelle

    lorocircoscrizioniedenominazioni; ratificaconleggeleinteseconaltreRegioniperilmiglioreesercizio

    dellepropriefunzioni; esercitaognialtrapotestefunzioneconferitaglidallaCostituzione,

    dalloStatutoedalleleggi.

    Il Consiglio Regionale , infine, organo che presiede ad im-portanti strutture di garanzia e partecipazione: il Comitato Regionale delle Comunicazione per la Puglia (Co.Re.Com Puglia), il Consiglio delle Autonomie Locali, la Conferenza Regionale Permanente per la Programmazione, il Consiglio Statutario Regionale, lUfficio della Difesa Civica, il Consiglio Generale dei Pugliesi nel Mondo.

    Il Consiglio regionale

    LecompetenzedelConsiglioregionale

    La Regione Puglia. Compiti, organi istituzionali e strutture organizattive

  • 37

    L'IDEN

    TIT DELLA

    REG

    IONE PU

    GLIA

    La Giunta della Regione Puglia in funzione della riorganizzazio-ne dellEnte ha approvato nel corso del 2007 un nuovo modello istituzionale - organizzativo denominato GAIA: la Regione intelligente. Tale iniziativa oltre a rappresentare un passaggio importante in tema di semplificazione e sburocratizzazione delle procedure costituisce anche un strumento particolarmen-te efficace per declinare lindirizzo politico in attivit, azioni e obiettivi di tipo operativo e gestionale.

    La riorganizzazione del personale e delle strutture della Regione Puglia

    20032002 2004 2005 2006 2007 2008

    Dipendenti di categoria A*

    Dipendenti di categoria B*

    Dipendenti di categoria C

    Dipendenti di categoria D

    Dirigenti a tempo determinato

    Dirigenti

    Totale Dirigenti

    Contrattisti*

    Totale personale

    Direttori di Area

    Collaboratori a tempo determinato

    Dipendenti di categoria Dfacenti funzioni dirigenziali**

    27

    1.060

    847

    1.734

    378

    378

    278

    4.324

    37

    1.016

    771

    1.544

    1

    292

    293

    1

    268

    3.930

    38

    970

    730

    1.460

    1

    220

    221

    2

    283

    3.704

    35

    853

    713

    1.252

    69

    6

    111

    186

    3

    328

    3.370

    176

    867

    711

    1.225

    70

    13

    94

    177

    3

    96

    3.255

    177

    864

    704

    1.218

    70

    16

    92

    178

    3

    91

    3.235

    174

    858

    705

    1.206

    70

    12

    89

    171

    8

    3

    90

    3.215* 183 contrattisti sono passati, dal 1 gennaio 2006, nei ruoli regionali di categorie A e B** 70 dipendenti di categoria D (69 nel 2005) svolgevano al 31/12/2008 funzioni dirigenziali

    Evoluzione del personale

  • REGIO

    NE PUGLIA | BILANCIO

    SOCIALE

    38 Il nuovo modello di organizzazione ha previsto listituzione di 8 Aree di Coordinamento, all'interno delle quali sono stati raggruppati i 53 distinti Settori che caratterizzavano il modello precedente. Mentre prima ognuno dei Settori era semplicemen-te incardinato in un Assessorato di riferimento, con listituzio-ne delle Aree le strutture sono state organizzate per Settori che svolgono un'attivit omogenea e/o complementare tra loro, ed stata introdotta una figura manageriale (il Direttore di Area) che assolve principalmente al compito di coordinamento dei Settori dellArea e di sviluppo di azioni e sinergie con le altre Direzioni.

    AreaPresidenzaerelazioniistituzionali AreaPoliticheperlosviluppoeconomico,lavoro,innovazione AreaPoliticheperl'ambiente,leretielaqualiturbana AreaPoliticheperlapromozionedelterritorio,deisaperiedeitalenti AreaOrganizzazioneeriformadell'amministrazione AreaProgrammazioneefinanza AreaPoliticheperlapromozionedellasalutedellepersoneedelle

    pariopportunit AreaPoliticheperlosvilupporurale

    Il processo di riorganizzazione ha riguardato l'aggregazio-ne delle strutture di primo livello - i Settori (ora denominati Servizi) - coinvolgendo anche le strutture di secondo livello (Uffici) ipotizzando anche la creazione di una serie di strutture di staff (la quasi totalit di livello non dirigenziale) per ogni Area. Tali strutture sono state individuate al fine di supportare la Direzione a garantire unitariet, omogeneit ed efficien-za nella programmazione, gestione e sviluppo delle risorse e per migliorare la governance interna dellEnte attraverso una razionalizzazione delle funzioni delle singole strutture e di un maggior collegamento tra le stesse.Il secondo step del processo di riorganizzazione ha, quindi, portato ad una significativa razionalizzazione e riduzione del numero di strutture (Servizi, e, soprattutto, Uffici) e ottimizza-zione delle stesse.

    GAIA: la Regione intelligente

    Le8AreeindividuateconilmodelloGAIA

    La riorganizzazionedelle strutture dirigenziali(dati previsti al 31 dicembre 2008)

    Strutture dirigenzialipreviste nellorganigrammadellEnte Regione prima

    della riorganizzazione GAIA

    Strutture dirigenzialipreviste dalla pianta organica

    dellEnte Regione

    Strutture dirigenzialipreviste

    dalla riorganizzazionedel modello GAIA

    Indicatori di risultato della riorganizzazione GAIA(dati previsti al 31 dicembre 2008)

    Riduzione dellestrutture dirigenzialia livello dellintero EnteRegione Puglia

    -11,2% Riduzione dellestrutture dirigenzialia livello di Giunta Regionale

    -12,3%

    224209

    199

    La Regione Puglia. Compiti, organi istituzionali e strutture organizattive

  • 39

    L'IDEN

    TIT DELLA

    REG

    IONE PU

    GLIA

    Area 1 Sviluppo RuraleDirettore Giuseppe Ferro Agricoltura Alimentazione Caccia e Pesca Foreste Riforma Fondiaria

    Area 2 Sviluppo Economico, Lavoro e InnovazioneDirettore Davide Filippo Pellegrino Lavoro e cooperazione Formazione Professionale Industria e Industria Energetica Artigianato, PMI e internazionalizzazione Commercio Turismo e Industria Alberghiera

    Area 3 Ambiente, Reti e Qualit UrbanaDirettore Piero Paolo Cavalcoli Programmazione vie di comunicazione Sistema Integrato dei Trasporti Datore di Lavoro Lavori Pubblici Risorse Naturali Tutela delle Acque Assetto del Terrilorio Edilizia Residenziale Pubblica Urbanistica Ecologia Attivit Estrattive Gestione rifiuli e bonifica

    Area 4 Promozione del Territorio, dei Saperi e dei TalentiDirettore Francesco Palumbo Attivit Culturali Mediterraneo Diritto allo studio Universit e ricerca Beni culturali

    Area 5 Promozione della Salute delle Persone e delle Pari OpportunitDirettore Nicola Messina Sistema integrato servizi sociali Politiche per le migrazioni Programmazione e integrazione Programmazione e gestione sanitaria Assistenza ospedaliera e specialistica Assistenza territoriale e prevenzione Sport

    Area 6 Programmazione e FinanzaDirettore Luca Limongelli Finanza Programmazione e Politiche comunitarie Ragioneria Provveditorato economato

    Area 7 Presidenza e Relazioni IstituzionaliDirettore Leonardo Volpicella Controllo di Gestione Comunicazione Istituzionale Legislativo Protezione Civile

    Area 8 Organizzazione e Riforma dell'AmministrazioneDirettore Pasquale Chieco Enti locali Personale e Organizzazione Contenzioso amministrativo Demanio e Patrimonio Affari generali eGov, eDemocracy e Cittadinanza attiva

    Risorse agroalimentariAgricoltura

    Alimentazione Caccia e Pesca

    Foreste Riforma Fondiaria ex E.R.S.A.P.

    Lavoro, cooperazione e formazione professionale

    Lavoro e Cooperazione Formazione Professionale

    Sviluppo economicoIndustria ed Industria energetica

    Artigianato, PMI e Internazionalizzazione Commercio

    Turismo e industria alberghieraTurismo e Industria Alberghiera

    Trasporti e vie di comunicazioneProgrammazione Vie di Comunicazione

    Sistema Integrato dei Trasporti

    Opere pubblicheDatore di Lavoro Lavori Pubblici

    Risorse Naturali Tutela delle Acque

    Assetto del territorioAssetto del Territorio

    Edilizia Residenziale Pubblica Urbanistica

    EcologiaEcologia

    Attivit Estrattive Gestione Rifiuti e Bonifica

    MediterraneoAttivit Culturali

    Mediterraneo

    Diritto allo studioDiritto allo Studio

    Universit e Ricerca Beni Culturali

    SolidarietSistema Integrato Servizi Sociali

    Politiche per le Migrazioni Programmazione e Integrazione

    Politiche della saluteProgrammazione e Gestione Sanitaria Assistenza Ospedaliera e Specialistica Assistenza Territoriale e Prevenzione

    Bilancio e programmazioneFinanze

    Programmazione e Politiche Comunitarie Controllo di Gestione

    Ragioneria Provveditorato Economato

    PresidenzaAvvocatura Regionale

    Comunicazione Istituzionale Gabinetto

    Legislativo Giunta Protezione Civile Segreteria Giunta

    Servizio Stampa G.R.

    Trasparenza e cittadinanza attivaEnti Locali

    Personale e Organizzazione Contenzioso Amministrativo

    Demanio e Patrimonio Affari Generali

    Politiche Giovanili e Sport eGov, eDemocracy e Cittadinanza attiva

    GAIAil nuovo modelloorganizzativo

    della Regione Puglia

    Precedente organizzazione dei settori

    L'organizzazione dei servizi secondo il modello GAIA(dati previsti al 31 dicembre 2008)

  • REGIO

    NE PUGLIA | BILANCIO

    SOCIALE

    40 La Regione, in quanto Ente che si caratterizza sempre pi per attivit di tipo normativo regolamentare rispetto allerogazio-ne diretta di servizi, non deve rendere conto solo degli inter-venti attuati direttamente, ma anche di quelli posti in essere da agenzie, consorzi, aziende e societ allinterno dei quali pu comunque svolgere importanti compiti di indirizzo e controllo.Linsieme di tali soggetti costituisce, quindi, insieme alla stessa Regione, il cosiddetto gruppo pubblico regionale.La Regione ha affidato lerogazione di alcuni servizi ad alcuni soggetti esterni, nei quali lEnte detiene una partecipazione rilevante, rimanendo in questo modo in grado di controllarne la gestione. Questa scelta permette di coinvolgere pi attori, sia pubblici (Comuni, Province, Camera di Commercio, ecc.) che privati, sfruttando cos al meglio le competenze e le risorse che ognu-no di essi mette a disposizione, senza pregiudicare il controllo dellEnte pubblico.

    Le societ partecipate, le Agenzie e gli altri enti regionali

    La Regione Puglia. Compiti, organi istituzionali e strutture organizattive

  • 41

    L'IDEN

    TIT DELLA

    REG

    IONE PU

    GLIA

    Termedi Santa Cesarea

    Lecce

    AcquedottoPugliese

    spa

    UnioneRegionale

    delle Bonifiche

    Consorzioper la Bonificadella Capitanata

    Consorzioper la Bonifica

    Specialedell'Arneo

    Consorziodi BonificaUgentoe Li Foggi

    Consorziodi Bonifica

    Stornara e Tara

    Corsorzioper la Bonifica

    Montanadel Gargano

    Consorzio A.S.IFoggia

    ADISUAgenzia Dirittoallo Studio

    UniversitarioBari

    ADISUAgenzia Dirittoallo Studio

    UniversitarioPolitecnico

    Bari

    ARESAgenzia RegionaleSanitariaPugliese

    ARETAgenzia Regionale

    per il Turismo

    ARPAAgenzia Regionale

    per la ProtezioneAmbientale

    ARTIAgenzia Regionale

    per la Tecnologiae lInnovazione

    AREMAgenzia Regionaleper la Mobilit nella Regione

    Puglia

    IPRESIstituto Pugliese

    di RicercheEconomichee Sociali

    ApuliaFilm

    Commission

    ADISUAgenzia Dirittoallo Studio

    UniversitarioFoggia

    ADISUAgenzia Dirittoallo Studio

    UniversitarioLecce

    Consorzio di Bonifica

    Terre d'Apulia

    Societ Trasporti Pubblici

    Brindisi spa

    33%

    Fieradi Galatina e del Salento

    17%

    InnovaPugliaspa

    Principali societpartecipate

    Unionie Consorzi

    Agenzie per il Dirittoallo Studio Universitario

    Agenzieregionali

    Istitutidi recerca Altro

    SEAPSociet EsercizioAeroporti Puglia

    99%

    100%

    SocietTrasporti Pubblici

    di Terrad'Otranto

    spa

    44%

    51%

    87%

    Gruppo pubblico regionale:dettaglio delle societ, agenzie e altri enti chene fanno parte e percentuale di controllo o partecipazione della Regione Puglia

  • REGIO

    NE PUGLIA | BILANCIO

    SOCIALE

    42

    17,4

    Poco meno di 17,4 miliardi di euro l'ammontare della spesa complessiva che la Regione Puglia ha sotenuto nel 2008

  • 43

    L'IDEN

    TIT DELLA

    REG

    IONE PU

    GLIA

    Le risorse economico-finanziarie

    Le entrate vere e proprie della Regione sono suddivise nelle sei aggregazioni (i titoli) previste dalla legge.

    I titoli I, II e III delle entrate sono destinati a finanziarie le spese correnti, cio quelle spese che consentono il funzionamento or-dinario dell'Ente e l'erogazione dei servizi alla cittadinanza. Tali entrate comprendono, rispettivamente, quelle derivanti dalle imposte di competenza regionale, i trasferimenti da altri Enti e altre tipologie di entrate (come quelle derivanti dalle tariffe dei servizi pubblici e dagli utili delle societ partecipate).I titoli IV e V sono destinati a finanziare gli investimenti, e quindi le risorse corrispondenti possono essere utilizzate per lacquisto, la costruzione, la manutenzione straordina-ria o il rifacimento di opere e di beni immobili facenti parte del patrimonio dellEnte, oltre che di beni mobili con durata pluriennale. Il titolo IV comprende principalmente le entrate derivanti dalla vendita del patrimonio, in particolare quello di tipo immobiliare, mentre il titolo V le somme derivanti dallaccensione di prestiti e mutui. Il titolo VI costituisce inve-ce una partita di giro, necessaria quale modalit di gestione contabile delle risorse finanziarie, ma non significativa per lattivit dellEnte. Le somme comprese in questo titolo, una volta incassate, vengono, infatti, trasferite automaticamente agli enti di competenza, come, ad esempio, lAgenzia delle Entrate nel caso delle ritenute salariali.

    Il titolo I (spese correnti) comprende quelle spese che la Regione sostiene ogni anno, per importi pi meno costanti: si tratta di quelle relative al personale, allerogazione di servizi e contribu-ti, ai beni di consumo, agli interessi passivi, ecc.Il titolo II (spese in conto capitale) comprende le somme im-pegnate dallEnte per tutti i suoi investimenti di media-lunga durata (infrastrutture, immobili, macchine da ufficio, ecc.).Il titolo III (spese per rimborso mutui e prestiti) riporta invece le spese necessarie a ripagare la parte di capitale di prestiti e mutui contratti. Come gi detto, le spese relative agli interessi passivi sono invece inserite nel titolo I. Il titolo IV trova perfetta corrispondenza con gli importi del sesto titolo delle entrate: sono tutti movimenti per servizi per conto terzi, cio somme di denaro che la Regione incassa e gira a chi di competenza.

    Le fonti ordinarie di finanziamento

    Le entrate

    Le spese

  • REGIO

    NE PUGLIA | BILANCIO

    SOCIALE

    44

    Le risorse economico-finanziarie

  • 45

    L'IDEN

    TIT DELLA

    REG

    IONE PU

    GLIA

    Il Fondo aree sottoutilizzate (FAS)

    costituisce, dal 2003, lo strumento

    generale di governo della nuova

    politica regionale e nazionale per la

    realizzazione di interventi in aree

    particolari del Paese individuate

    sulla base dell'art. 27, comma 16 della

    Legge 488/99 - Legge finanziaria

    2000 che comprendono:

    - le sei regioni Obiettivo 1 del ciclo di

    programmazione 2000 2006 (Ba-

    silicata, Campania, Calabria, Puglia,

    Sardegna, Sicilia);

    - le regioni Abruzzo e Molise;

    - le aree del Centro-Nord ricadenti

    nell'Obiettivo 2 e quelle in regime di

    sostegno transitorio;

    - le zone beneficiarie di Aiuti di Stato

    ai sensi dell'art. 87.3 c.

    Le risorse FAS sono stabilite ogni

    anno dalla Legge Finanziaria e asse-

    gnate dal CIPE al fine di perseguire

    lobiettivo del riequilibrio economico

    e sociale tra le diverse aree del Paese.

    Le Intese Istituzionali e gli Accordi di

    Programma Quadro (APQ) sono sta-

    te istituite con la legge 662 del 1996.

    Con la stipula delle Intese Istituzionali

    di programma il Governo centrale e

    le Regioni hanno individuato settori

    di interesse comune, effettuato una

    ricognizione delle risorse disponibili,

    condiviso regole per la programma-

    zione, gestione e attuazione degli

    investimenti pubblici.

    Da alcuni anni le politiche comunitarie di coesione sono state affiancate ed integrate da una politica regionale nazionale per le cosiddette aree sottoutilizzate che ha come fonte di finan-ziamento la Legge finanziaria e come principali strumenti le Intese Istituzionali di programma e i relativi Accordi di Programma Quadro (APQ) .L'Accordo di Programma Quadro costituisce lo strumento attua-tivo dell'Intesa Istituzionale di Programma nei settori d'inter-vento previsti dalla medesima. In particolare, l'Accordo indica:

    leattivitegliinterventidarealizzare,conitempielemodalitdiattuazione,isoggettiresponsabiliedirelativiimpegni; lerisorsefinanziarieoccorrenti,avaleresuglistanziamentipubblici

    oreperitetramitefinanziamentiprivati; leprocedureedisoggettiresponsabiliperilmonitoraggioelaverifi-

    cadeirisultati. PromotoridegliAPQsonoloStato,leRegioneealtriEntipubblici.

    Taliamministrazioni,talvoltaaffiancatedall'interventodisoggettiprivati,sioccupanoanchedell'attuazionedeglistessi.GliinterventiinseritinegliAPQsonofinanziaticondiverserisorse:ordinarie,comu-nitarie,privateequelleaggiuntivenazionaliperleareesottoutilizzate.IlFondoareesottoutilizzate(FAS),infatti,costituisce,dal2003,lostrumentogeneraledigovernodellanuovapoliticaregionalenaziona-leperlarealizzazionediinterventiinareeparticolaridelPaese

    La Regione Puglia ha sottoscritto, alla data del 31 dicembre 2008, Accordi di Programma Quadro in svariati settori: Areeurbane Beniculturali Citt Difesadelsuolo Industriaaudiovisiva Politichegiovanili Ricercascientifica Risorseidriche Sensicontemporanei(cinemaespettacolo) Sicurezza Societdellinformazione Studidifattibilit Sviluppolocale

    Le risorse extra-bilancio:Accordi di Programma Quadro

  • REGIO

    NE PUGLIA | BILANCIO

    SOCIALE

    46 Il POR (Programma Operativo Regionale) il documento di programmazione per lutilizzo dei Fondi Strutturali Europei, integrati da quelli del Ministero dellEconomia e delle Finanze e da quelli della Regione Puglia.Grazie alle opportunit offerte dai Fondi europei, la Puglia ha avviato e realizzato numerose iniziative che sostengono il decol-lo delleconomia locale e permettono al territorio di giocare un ruolo da protagonista nelleconomia internazionale. Sono quattro i fondi da cui attingere: Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) , Fondo Sociale Europeo (FSE) , Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e Garanzia (FEOGA) , Strumento Finanziario di Orientamento alla Pesca (SFOP) .Grazie al P.O.R. la Regione Puglia ha potuto disporre di ingenti risorse da utilizzare insieme agli enti locali, alle imprese e ai cittadini per la crescita costante del territorio.

    Il Programma Operativo Regionale (POR) 2000-2006

    Il Fondo Europeo di Sviluppo

    Regionale (FESR)promuovela

    coesioneeconomicaesocialecor-

    reggendoiprincipalisquilibrifrale

    regionieuropee,finanziandoiniziative

    asostegnodellePMI;laricercaelo

    sviluppotecnologico,itrasporti,le

    telecomunicazioniel'energia,laprote-

    zioneeilmiglioramentodell'ambiente,

    laparittrauominiedonne.

    Il Fondo sociale europeo (FSE)

    sostienelosviluppodellerisorse

    umane,promuovel'occupazioneela

    protezionesociale,lepariopportunit

    trauominiedonne,lacrescitaecono-

    micaesociale,lepariopprtunittra

    uominiedonne,lacrescitaeconomica

    esociale,laformazionecontinua.

    Il Fondo Europeo di Orientamento e

    Garanzia Agricola (FEOGA)Finanzia

    iniziativeorientateallosvilupporurale

    sostenibileedellapoliticaagro-am-

    bientale,conparticolareattenzione

    almiglioramentodellecondizionidi

    lavoroedivitaeallapromozionedella

    pariopprtunit.

    Lo Strumento Finanziario di

    Orientamento della Pesca(SFOP)

    Finanzialeazionirelativeaisettori

    dellapescaedell'acquacoltura,ten-

    dentialmiglioramentodegliequilibri

    trarisorseesfruttamentodellestesse,

    alrafforzamentodellacompetitivit

    delleaziendedisettoreedalrilancio

    delleareedipendentidellapesca.

    Programma Operativo Regionale 2000-2006.Risorse impegnate, per ciascuno dei 6 Assi di intervento, dalla Regione Puglia alla data del 31 dicembre 2008[Fonte: Servizio Regionale Programmazione e Politiche comunitarie]

    Valori in milioni di euro

    Asse IRisorse naturali

    10 Misure

    Asse IIRisorse Culturali

    3 Misure

    Asse IIIRisorse umane

    14 Misure

    Asse IVSistemi locali di sviluppo

    23 Misure

    Asse VCitt, Enti locali e qualit della vita

    3 Misure

    Asse VIReti e nodi di servizio

    5 Misure

    1.746

    2.683 342 936

    342 1.067

    Le risorse economico-finanziarie

  • 47

    L'IDEN

    TIT DELLA

    REG

    IONE PU

    GLIA

    2000-2006Fondo Misure Denominazione impieghi in

    ASSE I - RISORSE NATURALIFESR 1.1 Adeguamento e completamento degli schemi idrici e delle relative reti infrastrutturali 829.911.289FEOGA 1.2 Risorse idriche per le aree rurali e per l agricoltura 174.318.977FESR 1.3 Interventi per la difesa del suolo 299.819.193FEOGA 1.4 Sistemazioni agrarie ed idraulico-forestali estensive per la difesa del suolo 81.126.325FESR 1.5 Sistema informativo ambientale 21.653.666FESR 1.6 Salvaguardia e valorizzazione dei beni naturali ed ambientali 37.192.080FEOGA 1.7 Incremento e gestione dei boschi e tutela della biodiversit del patrimonio forestale 61.083.544FESR 1.8 Miglioramento del sistema di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati 191.599.995FESR 1.9 Incentivi per la produzione di energia da fonti rinnovabili 39.122.906FSE 1.10 Formazione e sostegno dellimprenditorialit nei settori interessati dallAsse 10.400.603

    Totale Asse I 1.746.228.577

    ASSE II - RISORSE CULTURALIFESR 2.1 Valorizzazione e tutela del patrimonio culturale pubblico, miglioramento dellofferta e della qualit dei servizi 301.694.940FEOGA 2.2 Tutela e valorizzazione del patrimonio rurale 27.242.565FSE 2.3 Formazione e sostegno dellimprenditorialit nei settori interessati dallAsse 13.109.992

    Totale Asse II 342.047.497

    ASSE III - RISORSE UMANEFSE 3.1 Implementazione dei servizi per limpiego e messa in rete delle strutture 239.436.948FSE 3.2 Inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro di giovani ed adulti 248.642.243FSE 3.3 Inserimento e reinserimento lavorativo dei disoccupati di lunga durata 123.410.934FSE 3.4 Inserimento e reinserimento lavorativo dei gruppi svantaggiati 65.325.097FSE 3.5 Adeguamento del sistema della formazione professionale 15.408.275FSE 3.6 Prevenzione della dispersione scolastica e formativa 3.795.308FSE 3.7 Formazione superiore 128.837.767FSE 3.8 Formazione permanente 10.130.076FSE 3.9 Sviluppo della competitivit delle imprese e formazione continua con priorit alle Piccole e Medie imprese 41.765.560FSE 3.10 Potenziamento e sviluppo dei profili professionali nella Pubblica Amministrazione 5.386.865FSE 3.11 Sviluppo e consolidamento dellimprenditorialit, emersione del lavoro non regolare 13.123.731FSE 3.12 Miglioramento delle risorse umane nel settore della Ricerca e Sviluppo tecnologico 30.766.428FESR 3.13 Ricerca e Sviluppo tecnologico 82.935.917FSE 3.14 Promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro 58.285.295

    Totale Asse III 1.067.250.444

    ASSE IV - SISTEMI LOCALI DI SVILUPPOFESR 4.1 Aiuti al sistema industriale (Piccole e Medie Imprese e Artigianato) 436.667.438FESR 4.2 Completamento e miglioramento delle infrastrutture di supporto ai sistemi produttivi locali 323.120.073FEOGA 4.3 Investimenti nelle aziende agricole 253.307.358FEOGA 4.4 Insediamento giovani agricoltori 63.775.000FEOGA 4.5 Miglioramento delle strutture di trasformazione dei prodotti agricoli 221.829.926FEOGA 4.6 Silvicoltura 821.822FEOGA 4.7 Aiuti di avviamento per lassistenza alla gestione delle aziende agricole 611.305FEOGA 4.8 Commercializzazione dei prodotti agricoli di qualit 2.056.795FEOGA 4.9 Diversificazione delle attivit delle imprese agricole 13.588.900FEOGA 4.10 Infrastrutture rurali 74.699.978FEOGA 4.11 Misure in corso (progetti avviati nel precedente periodo di programmazione) 982.541SFOP 4.12 Miglioramento della produzione ittica 67.972.171SFOP 4.13 Supporto alla competitivit e allinnovazione del sistema pesca 26.215.907FESR 4.14 Supporto alla competitivit e allinnovazione delle imprese e dei sistemi di imprese turistiche 136.607.197FESR 4.15 Promozione finalizzata allallargamento dellofferta turistica 55.966.976FESR 4.16 Potenziamento delle infrastrutture turistiche 63.801.339FESR 4.17 Aiuti al commercio 104.018.837FESR 4.18 Contratti di programma 502.702.663FESR 4.19 Capitalizzazione e consolidamento finanziario del sistema delle PMI 39.880.321FSE 4.20 Azioni per le risorse umane (Sistemi industriali, Agricoltura, Turismo, Commercio) 24.756.780FEOGA 4.21 Consolidamento ed innovazione delle competenze tecniche degli imprenditori e operatori agricoli 5.954.577FEOGA 4.22 Ricostruzione del patrimonio aziendale danneggiato da avversit atmosferiche 17.509.062FEOGA 4.23 Capitalizzazione e consolidamento finanziario del sistema delle imprese agricole 246.269.106

    Totale Asse IV 2.683.116.070

    ASSE V - CITT, ENTI LOCALI E QUALIT DELLA VITAFESR 5.1 Recupero e riqualificazione dei sistemi urbani 301.694.940FESR 5.2 Miglioramento della qualit dellambiente nelle aree urbane 27.242.565FSE 5.3 Azioni formative e piccoli sussidi 13.109.992

    Totale Asse V 342.047.497

    ASSE VI - RETI E NODI DI SERVIZIOFESR 6.1 Adeguamento e miglioramento reti di trasporto 490.501.088FESR 6.2 Promozinone della Societ dellInformazione dellInternazionalizzazione 238.603.957FESR 6.3 Sostegno allinnovazione degli enti locali 172.738.421FSE 6.4 Risorse umane e societ dellinformazione 34.372.115FESR 6.5 Iniziative per legalit e sicurezza 197.580

    Totale Asse VI 936.413.161

    TOTALE GENERALE 7.117.103.246

    Programma Operativo Regionale 2000-2006. Dettaglio delle risorse impiegate al 31/12/2008[Fonte:ServizioRegionaleProgrammazioneePolitichecomunitarie]

  • REGIO

    NE PUGLIA | BILANCIO

    SOCIALE

    48 La nuova programmazione dei Fondi Strutturali Europei partita nel 2007 per concludersi nel 2013. In questo quarto ciclo viene semplificata la struttura generale degli obiettivi e degli strumenti finanziari a disposizione. Dal 2007 vi sono 3 obiettivi (Convergenza, Competitivit regionale e occupazione, Cooperazione territoriale europea) e 3 strumenti finanziari (FESR, FSE e Fondo di coesione) contro gli 8 obiettivi e i 6 stru-menti finanziari della programmazione 2000-2006. La Puglia pu utilizzare in questi anni i Fondi messi a dispo-sizione (sia direttamente dallUE che tramite i cofinanzia-menti nazionale e regionale) nellambito del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (circa 5,2 miliardi di euro), del Fondo Sociale Europeo (circa 1,3 miliardi di euro) e del Piano di Sviluppo Rurale (circa 1,5 miliardi di euro), seguendo le linee guida previ-ste nelle diverse Strategie dellUnione:

    laStrategiadiLisbonaperlosviluppodelleconomiadellaconoscen-za,dellinnovazioneedellavalorizzazionedelcapitaleumano; laStrategiadiNizzaperlarealizzazionedellapienaoccupazione

    tramitelattuazionedellAgendaSociale; laStrategiadiGteborgperlosvilupposostenibile.

    promuoverelinnovazione,limprenditoriaelosviluppodellecono-miadellaconoscenzaedellinnovazione; realizzarecondizionimiglioridioccupabilit,dicoesioneedinclusio-

    nesociale; rafforzarefattoridiattrattivitdelterritorio,migliorandolaccessi-

    bilit,garantendoservizidiqualitesalvaguardandolepotenzialitambientali.

    Il perseguimento di questi obiettivi generali si traduce in quat-tro finalit trasversali rispetto alle diverse linee di intervento da realizzare:

    ambiente; pariopportunit; dimensioneterritorialedellosviluppo; cooperazionetransfrontaliera,transnazionaleeinterregionale

    europeaediprossimit.

    La programmazione 2007-2013

    LelineeguidaprevistenellediverseStrategiedellUnione

    Orientamentieitremacro-obiettivi:

    Le risorse economico-finanziarie

  • 49

    L'IDEN

    TIT DELLA

    REG

    IONE PU

    GLIA

    2007-2013Misure Denominazione impieghi in

    FONDO EUROPEO SVILUPPO REGIONALE (FESR)ASSE I Societa' Informazione e Ricerca 581.000.000ASSE II Ambiente e Territorio 908.000.000ASSE III Servizi Sociali 570.000.000ASSE IV Valorizzazione risorse naturali e culturali 392.000.000ASSE V Trasporti 1.050.000.000ASSE VI Sviluppo Economico 1.102.000.000ASSE VII Citt e Sistemi Urbani 520.000.000ASSE VIII Governance e Assitenza Tecnica 115.043.956

    Totale Fondo FERS 5.238.043.956

    FONDO SOCIALE EUROPEO (FSE)ASSE I Adattabilit 102.336.000ASSE II Occupabilit 569.244.000ASSE III Inclusione sociale 76.752.000ASSE IV Capitale umano 409.344.000ASSE V Transnazionalit e interregionalit 25.584.000ASSE VI Assistenza tecnica 51.168.000ASSE VII Capacit istituzionale 44.772.000

    Totale Fondo FSE 1.279.200.000

    PIANO DI SVILUPPO RURALE (PSR)ASSE I Miglioramento della competitivit del settore agricolo e forestale 598.000.000ASSE II Miglioramento dellambiente e dello spazio rurale 519.171.000ASSE III Qualit della vita nelle zone rurali e diversificazione dell'economia rurale 40.000.000ASSE IV Attuazione dellimpostazione Leader 279.000.000

    Assistenza tecnica 44.397.696Totale PSR 1.480.568.696

    TOTALE GENERALE 7.997.812.652

    La Programmazione 2007-2013.Dettaglio delle risorse programmate[Fonte:ServizioRegionaleProgrammazioneePolitichecomunitarie]

  • REGIO

    NE PUGLIA | BILANCIO

    SOCIALE

    50

    47,7

    Poco pi di 47,7 milioni di euro l'ammontare delle risorse impiegate dalla Regione Puglia nelle politiche giovanili.

  • 51

    L'IDEN

    TIT DELLA

    REG

    IONE PU

    GLIA

    Allinterno della Regione ormai diffusa lidea che la democra-zia delegata sia un involucro insufficiente per contenere la com-plessit delle attuali dinamiche sociali. Servono pi conoscenze e pi energie di quelle canalizzate attraverso i meccanismi della rappresentanza; serve unaggiunta alla democrazia, il plus che le consenta di risultare efficace nel governo, anzi, nellauto-governo della realt. Lipotesi che la partecipazione costituisca questaggiunta, che sia cio la risposta al bisogno di dilatazione degli ambiti deci-sionali dalle istituzioni allintera comunit. Si tratta di aprire una nuova strada, obbligata, necessaria, che tocca alle fonda-menta la concezione del rapporto tra societ, partiti e pubblica amministrazione, secondo cui i partiti come la pubblica am-ministrazione sono sovraordinati rispetto alla societ. Questo modello non regge pi, sia rispetto alle grandi sfide come lequilibrio ambientale del pianeta e liniqua sperequazione del-le risorse, che rispetto alle sfide locali, come la riqualificazione urbana, la legalit e la programmazione dello sviluppo terri-toriale. Concepire politiche pubbliche efficaci, oggi, significa accumulare una quantit cospicua di conoscenze specialistiche e di competenze di contesto, ma anche attivare energie sociali in misura appropriata, quindi vasta.Emerge il bisogno di un nuovo modello di relazioni in cui la politica e lamministrazione stiano allinterno del sistema so-ciale come facilitatori degli scambi comunicativi. Il mutamento profondo perch investe la struttura che connette, cio le relazioni che fondano la societ. Cambia larchitettura: dalla gerarchia, verticale e oligarchica, alla rete, orizzontale e mul-tipolare. E cambia la missione dellamministrazione pubblica: non tanto produrre pi beni e servizi (le risorse decrescono, in-fatti) quanto agire sulla catena del valore per dare pi significa-to alle cose. Riconnettere le relazioni, generare un nuovo senso sociale, mettere in gioco non solo la politica e le istituzioni, ma anche la cultura e, dunque, letica. La partecipazione pu promuovere quindi linnovazione delle politiche pubbliche, sia nel metodo che nei contenuti, favorendo una pi adeguata rispondenza delle scelte agli interessi della collettivit, la verifica di sostenibilit dei progetti e incremen-tando le possibilit di successo.

    La Regione passa prima per i cittadini: partecipazione, cittadinanza attiva, politiche giovanili

  • REGIO

    NE PUGLIA | BILANCIO

    SOCIALE

    52 Con la consapevolezza che tale innovazione richiede sofisti-cate competenze e tecniche di organizzazione dellascolto, la Regione ha scelto di sperimentare, su problemi reali, inedi-ti percorsi di cittadinanza attiva, raggiungendo i seguenti obiettivi.

    La Programmazione per limpiego dei fondi comunitari, relativi al periodo 2007-13, un processo di straordinario valore per lim-patto che avr sulla societ pugliese in termini di impulso allo sviluppo regionale. Perch tale processo determini una effettiva discontinuit rispetto al passato, necessario che produca poli-tiche rispondenti ai bisogni reali del territorio tenendo conto di bisogni e competenze diffuse. Per questo motivo, nellelaborazione della nuova program-mazione, la Regione ha scelto di dare spazio a tutti i cittadini pugliesi interessati, sperimentando modelli innovativi di costruzione di politiche per lo sviluppo. I contributi perve-nuti, integrati e rielaborati, sono diventati parte importante del Documento Strategico Regionale proposto al Ministero e allUnione Europea.

    Un ampio processo partecipativo ha visto coinvolti i cittadini nella definizione degli obiettivi e delle strategie del Piano regio-nale di Salute: cambiata quindi la metodologia di costruzione del Piano che, per scelta dell'Amministrazione Regionale, ha accolto le esigenze e le aspettative dei cittadini sin dalla fase di impostazione iniziale. L'intero processo partecipativo si svi-luppato su percorsi differenziati per classi di interlocutori: oltre ai singoli cittadini, sono stati coinvolti gli Uffici Relazioni con il Pubblico e i Comitati Consultivi Misti, gli operatori sanitari e le Associazioni, da cui sono emersi contributi relativi al Piano e specifiche proposte di cambiamento per elevare la qualit dei servizi, soprattutto a tutela dei pi deboli.

    La programmazione partecipata 2007-2013

    La costruzione del Piano della Salute

    La Regione passa prima per i cittadini: partecipazione, cittadinanza attiva, politiche giovanili

  • 53

    L'IDEN

    TIT DELLA

    REG

    IONE PU

    GLIA

    CAST - Cittadini e Amministrazioni per lo Sviluppo dei Territori espressione della ferma volont di dar corpo alla democrazia partecipata e ha dato impulso alla costruzione di una rete tra soggetti di particolare sensibilit, interessati ad acquisire stru-menti e metodi di partecipazione alla definizione di politiche pubbliche condivise. Alla Scuola hanno partecipato 65 persone, di diverso profilo professionale: amministratori locali, funzio-nari pubblici, professionisti, associazioni e singoli cittadini che, insieme, hanno avuto modo di:

    riflettereinmodostrutturatosutemistrategiciperlosviluppodeiterritori; conosceremetodistrutturatiperfavorirelapartecipazionedeicitta-

    dinialladefinizionedellepolitichepubbliche; scambiareesperienzeinnovativeanchealivellointernazionale; sperimentarelecompetenzeacquisiteincontestirealisulterritorio

    regionale.

    Accanto ai principi regolatori dellazione amministrativa (lega-lit, imparzialit, buona amministrazione), nel corso dellul-timo decennio (a partire dagli anni 90), ne stato individuato uno nuovo: il principio di trasparenza. Per trasparenza ammi-nistrativa si intende la necessit di garantire la massima circo-lazione possibile delle informazioni sia all'interno del sistema amministrativo, sia fra questo ultimo ed il mondo esterno. Nel giugno 2008 il Consiglio Regionale ha approvato in via defi-nitiva la legge Principi e linee guida in materia di trasparenza dellattivit amministrativa nella Regione Puglia. Tale legge nasce "dal basso", in quanto una prima bozza del disegno di legge stata discussa collettivamente con la cittadinanza attiva prima di passare definitivamente al vaglio politico.

    Processi partecipativi simili si sono inoltre utilizzati per la reda-zione della Legge Regionale sullo Sport e della Legge Regionale per la Tutela delle coste, che sono state discusse da diverse classi di soggetti portatori di interesse e, quindi, approvate dal Consiglio Regionale.

    Scuo