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RELAZIONE OSSERVAZIONEPARTECIPANTE

FESTIVAL INTERNAZIONALE FUNINO(Monza, 20 Settembre 2014)



IL PUNTO DI VISTAPSICOLOGICO

Relatore:

Dott. Fabio CiuffiniPsicologo

Consulente in Psicologia dello Sport



INTRODUZIONE

Il presente documento vuol fornire un resoconto complessivodell'osservazione partecipante effettuata durante il FestivalInternazionale FUNino dallo staff di CalcioScouting.com presso lestrutture della Società Sportiva La Dominante (Monza) il 20 Settembre2014.

Obiettivi

L'obiettivo principale del nostro lavoro è quello di offrire a dirigentidi calcio, tecnici, allenatori ed addetti ai lavori in generale un piccolocontributo nell'analisi delle componenti psicologiche ed emotive, maanche tecniche, tattiche e situazionali che hanno caratterizzatol'esperienza dei bambini.

Il nostro impegno si è focalizzato tuttavia anche sull'esperienzavissuta dai formatori, attraverso sia l'osservazione diretta sul campo chetramite un lavoro di raccolta di testimonianze, che ci hanno consentitodi comprendere punti di vista ed opinioni, utili ad un costruttivodibattito sulla proposta del FUNino.

Desideriamo inoltre che tale relazione conclusiva possa favorirel'emergere di spunti di riflessione utili ai genitori, spesso protagonisti dieccessi comportamentali a bordo campo che sovraccaricano i ragazzi dipressioni, doveri e costrizioni che li allontanano progressivamentedall'aspetto gioioso che deve necessariamente contraddistinguerel'impegno sportivo, soprattutto in età scolastica. Con il risultato,frequente, di innescare il meccanismo del graduale abbandono delgioco.

Infine, la nostra osservazione ha voluto analizzare con quali criticitàe vantaggi il FUNino sia adattabile al contesto italiano, soprattutto infunzione della presenza di una cultura calcistica improntataprevalentemente sul risultato e la vittoria.



In un momento di particolare delicatezza per il nostro movimentocalcistico, che necessita di profonde riorganizzazioni e nuovemetodologie di lavoro, oltre che di nuove strutture e significativiinvestimenti sui settori giovanili, la proposta di Horst Wein e del FUNinoci è sembrata particolarmente importante sia sul piano formativo, chesu quello tecnico, tattico e psicologico.

Per approfondimenti sui regolamenti ed ingredienti essenziali delFunino, rimandiamo ai seguenti link esterni:

• Cos'è Il FUNino• Regole del Gioco• Ingredienti• Obiettivi

http://www.festivalfunino.it/obiettivi.asp

http://www.festivalfunino.it/ingredienti.asp

http://www.festivalfunino.it/pdf/regole_gioco_inglese.pdf

http://www.festivalfunino.it/funino.asp



Metodo alla base dell'indagine

Abbiamo utilizzato quale mezzo principale di interventol'Osservazione partecipante, metodo con cui poter esplorare da vicino icomportamenti e gli atteggiamenti complessivi delle tre variabili oggettodi indagine (bambini, formatori, pubblico), attraverso l'impiego di unastrategia di lavoro da noi ideata ed adottata come supportometodologico al Talent Scout. Il TT-CM integra l'analisi di variabilitecniche, fisiche e tattiche, con elementi di natura psicologica checontraddistinguono il modo con cui i bambini ed i giovani atleti vivonol'esperienza sportiva e competitiva. Tali variabili possono influiresignificativamente sul grado di partecipazione, divertimento, impegno esul livello della prestazione complessiva individuale. Consideriamoinfatti che la performance di un atleta sia parimenti condizionatadall'integrazione di tali fattori, sinergici nel determinare ilcomportamento del ragazzo sul campo.

Tale metodo (studiato appositamente per favorire attività diScouting maggiormente predittive) è stato ri-adattao sulla base dellespecifiche caratteristiche del FUNino, allo scopo di individuare in chemodo i bambini manifestassero gradimento e partecipazione odeventuali momenti di difficoltà, nelle varie partite disputate.

Per agevolare una raccolta di dati, abbiamo integrato l'attivitàosservativa (sviluppata con strumenti tabellari e registrazioniaudiovideo) con un semplicissimo questionario autovalutativo ideatoper i bambini in cui, attraverso dei semplici smiles, essi potesseroesprimere il grado di accordo o disaccordo rispetto ad alcuneaffermazioni inerenti aspetti specifici del gioco.



IL FUNINO: L'ESPERIENZA DEI BAMBINI DAL PUNTO DIVISTA PSICOLOGICO

La valutazione complessiva dell'esperienza vissuta dai bambinidurante la manifestazione è frutto dell'integrazione tra i risultati emersidal questionario e l'osservazione svolta a bordo campo, mediante laraccolta di specifiche unità di misura opportunamente testate.

L'Osservazione a bordo campo

Affinché fosse possibile avere indicazioni utili su un campione dibambini, abbiamo provveduto a realizzare una strategia di osservazionebasata su indici di rilevazione già ampiamente rodati nell'attività discouting secondo il modello TT-CM. Si tratta di una serie di indicatori,basati sul comportamento manifesto del ragazzo e sui suoi movimentiin campo, che segnalano atteggiamenti significativi non solo dal puntodi vista strettamente tecnico/tattico, ma anche psicologico.



Tali elementi di osservazione sono riassumibili in aspetti di naturacognitiva, emotiva, morale e relazionale valutati in sessioni di 12 minuticiascuna (pari alla durata di una singola partita).

Per quanto concerne l'analisi psicologica, i ragazzi (10) sono statiselezionati in maniera del tutto casuale, affinché non vi fosserocondizionamenti dettati né dalla squadra di appartenenza, né dallamaggiore dimestichezza dei giovani calciatori con le metodologie diallenamento del FUNino.

Aspetti Cognitivi

Un ragazzo che si muove in campo può farlo attraverso un utilizzoadeguato dell'attenzione, la quale favorisce un'analisi complessivadella situazione facilitando sia il problem solving (individuazione distrategie di gioco, di passaggio, di appoggio, di inserimento, diadattamento) che la sua capacità di limitare l'errore (spesso causatosia da una mancanza di concentrazione che da una negativa gestionedegli stati emotivi).

Da questo punto di vista, l'osservazione dei ragazzi ha dimostrato,nonostante alcune variabilità soggettive:

• la presenza di un'elevata attenzione complessiva durante ilgioco (favorita con ogni probabilità dalla minore presenza di pressioniprovenienti dall'esterno e non influenzata negativamente dalle novità diregolamento e sistema di gioco adottato)

• un sostanziale sforzo nell'individuazione di soluzioni inautonomia per quanto concerne la capacità di adattamento,apprendimento, individuazione dello spazio di inserimento delcompagno, gestione della criticità in fase di riadattamento alle variantidi gioco realizzate)

• una frequenza di errore contenuta per il ritmo e volume di giocoimposto dal FUNino, favorita proprio dal problem solving evidenziato.

Aspetti EmotiviSappiamo bene quanto sia importante per un ragazzo apprendere a

mantenere un adeguato controllo delle proprie emozioni durante ilgioco.

Esso, in sintesi, favorisce sia la sua capacità di mantenere adeguata



concentrazione che di gestire fasi di stress in gara, conseguenti sia adepisodi individuali che collettivi.

La rilevazione a bordo campo ha evidenziato quanto segue:

• elevata frequenza di atti di sostegno emotivo per il compagno digioco come incoraggiamento dopo un errore, incitazione.

• La presenza di gesti di entusiasmo medi ma tuttavia presentidopo una rete. Da considerare che il FUNino non dà tempo perfesteggiare grazie proprio alla sua rapidità nell'esecuzione, soprattuttoin alcune varianti di gioco.

• Analoga bassa frequenza di atti di delusione e sconforto dopoun gol subito. Il ritmo non concede tempo per gesti di frustrazione, chetuttavia sono ampiamente ridotti anche grazie alla facilità diinserimento dei bambini in fase offensiva (alta probabilità di segnare);

• La presenza di alta aggressività positiva globale nei bambini(attaccare lo spazio, pressare l'avversario, intervenire con decisione neirecuperi della palla);

• Modesta aggressività negativa (fallo di frustrazione, scontriverbali). Da segnalare una lieve tendenza all'aumento fisiologicodell'aggressività negativa in caso di stanchezza;

• Indici motivazionali costanti nel tempo. I bambini hannodimostrato grande propensione alle attività, nonostante l'assenza dipressioni esterne e motivazioni estrinseche (risultati, classifiche). Il desiderio di giocare e stare in campo, di entrare in sostituzione di unacompagno sono stati presenti con regolarità durante l'interaosservazione, nonostante la lunga durata delle attività (sia mattutineche pomeridiane).

Aspetti di natura morale

Una componente importante nei bambini e nello sport in generale èla presenza di atteggiamenti e comportamenti positivi dal punto di vistamorale.

Il contesto ha ampiamente favorito tale tendenza come dimostra labassa presenza di autovittimizzazione (cadere a terra in modo



eclatante, esagerare l'entità del fallo subito) e la presenza di Fair-Play(aiutare il bambino caduto ad alzarsi, chiedere scusa).

Comunicazione e Relazione

Il pallone è sinonimo di comunicazione. Ovvero costituisce unostrumento di dialogo perfetto tra compagni di gioco. La relazione siesprime quindi sia come atto comunicativo nei confronti degli altrimembri del gruppo, che nei confronti dell'allenatore. Ma anche versol'esterno.

I giovani calciatori hanno dimostrato durante il gioco la presenza diun'elevata proattività, ovvero una ricerca costante di interazione con icompagni, favorita anche dalla presenza di problem solving e dallanecessità di interagire per far fronte alle novità introdotte in itinere.

Di particolare importanza ai fini della valutazione complessivadell'osservazione sul FUNino è costituita dalla frequenza di ricerca diinterazione con l'allenatore.

Le osservazioni hanno potuto evidenziare quanto i bambini sianofortemente legati ad una concezione tradizionale di rapportogiocatore/allenatore, come dimostrato da una elevata comprensibiletendenza a cercare il supporto del tecnico soprattutto laddove non vifosse una completa conoscenza delle regole ed una conseguentesicurezza nell'espressione di gioco sul campo.

Diversamente, i bambini di società abituate ad adottare tale metododi allenamento, hanno segnalato una maggiore autonomia decisionale equindi una minore necessità di interagire con il “mister” (in alcuni casiposto in una situazione di totale apparente passività durante la partita).

Da questo punto di vista possiamo già anticipare quanto il ruolo deiformatori sia diverso in base al grado di conoscenza del FUNino:allenatori di squadre italiane ed estere già a conoscenza delregolamento e già abituati a lasciare ampia libertà ai bambini hannodimostrato la capacità di non dare istruzioni (compresi supporto erimproveri) ai giovani calciatori.

Contrariamente, i formatori meno abituati o affatto abituati, hannomantenuto un atteggiamento fortemente interventista, che ha richiestoun aumento della frequenza comunicativa con i ragazzi, specialmentecon coloro che dimostravano un senso complessivo di disorientamento



(in questo senso, tuttavia, il ruolo del formatore ha assunto i tratti delsostegno, più che della direttività tecnica e tattica).

Una tendenza che può essere evidentemente limitata attraverso ilricorso ad una preliminare preparazione dei metodi di gioco e la lorograduale applicazione settimanale.

Da rilevare, infine, una totale assenza di interazione con ilpubblico, a dimostrazione di quanto i bambini non abbiano continuanecessità di ricevere istruzioni, specialmente da non addetti ai lavori enon appartenenti allo staff tecnico.

Questionari per i bambini: sintesi e considerazioni

Le dieci domande indicative del Questionario autovalutativo hannoconsentito di raccogliere ulteriori informazioni circa il punto di vistasoggettivo dei bambini nei confronti di questa esperienza.

Lo scopo era quello di integrare infatti una valutazione frutto diosservazione esterna, con una componente maggiormente personaleespressa dalle squadre, senza tuttavia pretese alcune sul pianostatistico, anche in mancanza di opportuni tempi e condizioni divalidazione.

La partecipazione al questionario è stata complessivamente buona(88 bambini hanno infatti compilato le domande. In particolare 32bambini stranieri, 56 italiani).

Il campione, che ha coperto circa il 55% della popolazione, hafornito valide indicazioni, dalle quali è possibile estrarre considerazionie spunti di riflessione utili, in particolare per quanto concernel'applicabilità del FUNino in Italia e l'atteggiamento dei bambini neiconfronti di nuove modalità di esprimersi in campo.



Il questionario (composto da 10 item con risposta multipla su 3opzioni di scelta espresse da 3 smile, sorridente, neutro, dispiaciuto) haindagato in particolare:

1. il livello di approvazione del sistema di gioco2. il gradimento nei confronti dell'assenza di manifestacompetitività (no risultati scritti, no classifiche)3. il gradimento nei confronti della presenza della musica4. il grado di soddisfazione nei confronti degli obblighi impostia formatori e pubblico

I risultati, che richiedono una valutazione in termini orientativi e ditendenza, hanno fornito spunti interessanti, principalmente per quantoconcerne le differenze tra i bambini di nazionalità italiana e quelli dinazionalità estera.

Il punteggio globale del questionario varia da 10 a 30, avendoassegnato agli smile un punteggio di 1 (faccia delusa), 2 (neutra), 3(felice).

Il punteggio medio complessivo delle 88 compilazioni è stato di25.76 (gradimento pari al 78.80% in una scala da 0 a 100) dimostrandoun buon livello globale di soddisfazione per il torneo.

La variabilità complessiva nei punteggi è risultata pari a 3,02 punti(15%), a conferma che anche nell'espressione peggiore del punteggio, illivello di gradimento è stato comunque sempre sopra la neutralità(64%).



Necessarie però alcune precisazioni, che emergono dall'analisidettagliata dei dati:

1. il livello di gradimento medio nei bambini stranieri è statosuperiore a quello dei ragazzi italiani.

I dati dimostrano una media di gradimento nei questionari in linguainglese (21 compilazioni) pari a 25.90 (79,5%) con deviazione standarddi 4.03 punti (15%), il che fa presupporre che bambini di nazionalitàdiversa abbiano risposto in modo abbastanza dissimile (seppur nellapositività complessiva) data l'ampia oscillazione dei dati.

2. I questionari in lingua spagnola (10) hanno fornito dati medimolto positivi, con punteggio medio di 27.4 (87%) e deviazionestandard di 2.1 (5,5%), evidenziando ampio gradimento ed ampiafamiliarità con metodi di gioco e contesto complessivo.

3. I questionari compilati in lingua italiana hanno restituito unamedia di 23.96 (69,8%), con deviazione standard di 2.91 (9,55%). I datisuggeriscono un gradimento minimo pressoché coincidente con laneutralità ed un ottimo gradimento massimo.



Le variabili ed il punto di vista dei bambini

Affinché sia possibile entrare nel merito di singoli aspetti daanalizzare, abbiamo cercato di estrarre dai dati raccolti alcunetendenze, in funzione dei punteggi ottenuti da ciascuna delle 10domande del questionario.

Non avendo i dati, come accennato in precedenza, una validitàstatistica ponderata, essi hanno la funzione di segnalare comunqueun'interessante tendenza, che potrebbe essere utilizzata dagliappassionati ed organizzatori di Tornei basati sulle metodologieproposte da Horst Wein, al fine di utilizzare alcune piccole accortezzeutili.

I dati evidenziano innanzitutto un dato palese: tutti i bambinihanno segnalato come divertente il torneo, in particolare inrelazione al gioco 3 contro 3.

Da sottolineare quindi come l'obiettivo principale, ovveroquello di creare condizioni non solo sportive ma ludiche di altolivello è stato pienamente raggiunto, senza distinzione diprovenienza geografica.

Bambini stranieri

Se entriamo tuttavia nel dettaglio emerge nella popolazione dibambini stranieri, che hanno compilato il questionario in lingua inglese,un lieve grado di perplessità in relazione all'assenza di classificheclassiche, per come essi sono abituati a concepire.

Va detto che in effetti l'aspetto competitivo sano nel gioco è parteintegrante dello sviluppo psicofisico dei ragazzi, i quali attraverso ilconfronto sociale, hanno la possibilità di misurarsi con coetanei e dicreare valide condizioni per l'apprendimento di nuove competenze,anche mediante la possibilità di comprendere un posizionamentorelativo al proprio agire individuale e di gruppo.

Tuttavia, come spesso accade, la classifica viene vissuta come unasorta di rappresentazione della polarità vittoria/sconfitta, in quanto la



cultura calcistica, specialmente in Italia, è abituata ad attribuireprincipale salienza al risultato.

Ne consegue che la presenza di classifica diventa negativa sestrumentale ad una cattiva gestione ed interpretazione dell'esito di untorneo, ma può comunque essere utile coma arma di sano confrontosociale qualora i presupposti interpretativi delle gare siano indirizzati daformatori e società nella direzione dell'accettazione della sconfitta, dellavalutazione della positività del confronto con altri ragazzi e della crescitatecnica e psicologica del collettivo.

Il dato relativo alla percezione non positiva dell'assenza diclassifica è coerente con i dati relativi al gradimento circa l'assenzadi un risultato scritto e la necessità di sapere chi vince e chi perde.

In questo senso sarebbe utile capire da vicino come nelle varierealtà presenti venga concepito ed utilizzato il concetto di vittoria esconfitta.

Il gradimento relativo è dipeso dalla loro “sana” necessità dimisurarsi con se stessi e con gli altri attraverso un punteggio scritto diriferimento? Oppure in altri Paesi vige come in Italia una cultura delrisultato più di quanto si possa pensare?

Un dato emerge su tutti. La stessa domanda, sottoposta a bambinidi lingua spagnola, ha invece dato esito opposto. Ovvero il 100% deiragazzi hanno gradito pienamente l'assenza di classifiche.L'interpretazione del punteggio ha probabilmente un significato ed unaconnotazione ben diversa da quella cui sono abituati gli altri bambini.

Non è un caso che il FUNino abbia avuto massima espressioneproprio in Spagna.

Viene da pensare che se in alcuni Paesi i bambini hanno bisognodella classifica per misurare se stessi (il che non è sempre negativo,tuttavia, come spiegato in precedenza) in altri essa assume unsignificato di totale irrilevanza, in quanto sono altri i riferimenti utilizzatiper il confronto sociale (ad esempio la qualità del gioco espresso).



Bambini Italiani

La minore dimestichezza generale dei giovani calciatori italiani alleregole ed ai principi del FUNino emerge con chiarezza, pur restandoinalterato il grado di divertimento.

In particolare la tendenza dei dati evidenzia due punti fortementecritici: il primo, in linea con i questionari in lingua inglese, è il non pienogradimento dell'assenza di punteggi e classifiche; Il secondo, moltoimportante, si riferisce al bisogno di interagire in gara con l'allenatore(gradimento per l'assenza di interazione pari al 54% contro l'85% deiquestionari in spagnolo ed il 72% di quelli in inglese).

C'è molto di più: i bambini hanno espresso un gradimentopressoché totale per l'assenza di intervento del pubblico durante ilgioco, in perfetta linea con i ragazzi stranieri.

Dati che portano ad alcune considerazioni: i bambini italiani vivonoparimenti a tutti gli altri la necessità di sentirsi liberi di esprimersidurante il gioco, senza che arrivino da bordo campo istruzioni,rimproveri, richiami o dettami tecnici che spesso contrastano con quellodell'allenatore.

Il FUNino dimostra quanto sia importante che i bambini possafocalizzarsi esclusivamente su se stessi e sulle attività del “loro”collettivo, senza interferenze che, oltre a costituire fattori distraentidurante il gioco, pongono i ragazzi in spesso in una situazione didisorientamento.

Va anche detto che la cultura del nostro calcio ha abituato i ragazzi aconcepire il “Mister” come figura autorevole abituata a interpretare lapropria leadership sulla base dell'intervento e della direttività.

Ciò induce i ragazzi, probabilmente, ad abituarsi al richiamo (più omeno adeguato, in base alla personalità dell'allenatore) ed a sviluppareun senso di dipendenza dall'istruzione.

Il FUNino cerca di stimolare invece l'autonomia di pensiero edecisionale come strumento di apprendimento ed i formatori hanno ilcompito di agevolare questo tipo di processo, attraverso competenzenon solo tecniche ma anche sociali e di comunicazione.



Infine, i dati dei questionari evidenziano da parte dei bambiniitaliani un minor gradimento della musica (60% ) rispetto ai bambinistranieri (75% spagnolo e 88% inglese) confermato da un minor valoreattribuitole in termini di energia positiva (63% contro il 78,50%).

I bambini sono risultati tutti in linea per quanto concerne un buongradimento complessivo circa la maggiore possibilità di fare un gol (79%italiani, 90% spagnoli, 80% inglese).



CONCLUSIONI

Da un punto di vista psicologico è possibile considerare il FUNinocome un'occasione valida per poter attuare alcuni principi correlati albenessere psicofisico del giovane calciatore.

Il divertimento costituisce indiscutibilmente il fulcro del gioco erappresenta pertanto una variabile ben percepita dai ragazzi.

Indipendentemente dalle varianti e delle regole utilizzate in campo(che richiedono un'analisi di tipo tecnico e tattico), pare evidente quantoil processo di adattamento dei bambini sia rapido facilitando sia lacomponente emotiva, morale e relazionale, che quella cognitiva.

Nella specifica circostanza da noi osservata, è stata evidente laprevedibile non uniformità della conoscenza del metodo di gioco che,con buona probabilità, ha accentuato la necessità bilaterale di tecnici ebambini di interagire tra di loro anche durante le gare. Un dato che puòspiegare il motivo per il quale molti ragazzi italiani abbiano segnalatocome non pienamente gradita la richiesta di assenza di interazione. Setuttavia tale dato è facilmente risolvibile con una migliore preparazionepreliminare da parte dei tecnici partecipanti a tornei di tale tipologia, èchiaro quanto i principi fondanti del FUNino trovino immediatoriscontro sul campo.

L'autonomia dei ragazzi determina la possibilità di iniezionisignificative di coraggio, il quale a sua volta, produce nuove forme diautonomia, consapevolezza dei propri mezzi ed autoefficacia chepossono risultare fondamentali nelle prestazioni degli stessi giovanicalciatori nelle dinamiche e spazi di gioco classici per il gioco del calcio.Vale la pena sottolineare ancora una volta, quanto l'assenza di pressioniesterne sia fortemente correlato al grado di divertimento dei bambini.

Un segnale che necessita di essere ben focalizzato ed evidenziato,specialmente laddove alcuni genitori siano eccessivamente portati adinvadere il sistema sportivo del figlio, rendendolo non più uno spazio diespressione e creatività, ma di eccessive responsabilità ed aspettativeche ne stimolano il progressivo distacco.



Anche i formatori sono chiamati a stimolare fiducia ed autonomia,cercando di mettere da parte, grazie ad una migliore conoscenza di sé,l'influenza negativa che può sorgere laddove alcuni meccanismiproiettivi o ambizioni personali portino a sopravvalutare l'importanzadel risultato, della bella figura, della vittoria.

Dr Fabio CiuffiniPsicologo

Consulente in Psicologia dello SportCalcioscouting.com



IL PUNTO DI VISTATECNICO E TATTICO

Relatore:Roberto Nencini

Osservatore, Allenatore Uefa “B”Istruttore Coni-Figc



L'Osservazione partecipante, come precedentemente sottolineato, siè posta l'obiettivo di fornire anche un resoconto generale circa lerilevazioni di carattere tecnico e tattico effettuate durante il Festival,cercando di segnalare alcune possibili tendenze utili dal punto di vistadell'attività di scouting.

Modalita' di acquisizione dati osservati

Allo scopo sono state utilizzate le seguenti modalità di raccolta dati:

1.Osservazione diretta2.Registrazione su supporto digitale (audio-video-foto)3.Colloquio

Metodologia di Osservazione

Al fine di preparare la fase osservativa dal punto di vista tecnico, èstata realizzata una valutazione preliminare generale sulla struttura cheha ospitato la manifestazione, ed in particolare sulle condizioni delterreno di gioco, sulle dimensioni dei campi e sulle condizioni disicurezza.

Sono stati realizzati scatti fotografici per memorizzare i campiutilizzati e alcuni dei momenti più significativi del torneo, soprattutto almattino all'arrivo delle squadre, nel momento del riscaldamento, primadella sessione pomeridiana e alla fine del torneo (premiazione).

Le prime 3 partite sono state osservate con molta attenzione (focusristretto) per comprendere "da vicino" le caratteristiche tecniche e"attitudinali" dei giovanissimi calciatori in modo tale da avere unarappresentazione generale sul livello di competenze dei vari gruppi-squadra; in questo contesto è stato utilizzato un registratore audio cheè andato a sostituire in toto il supporto cartaceo.

Il colloquio con alcuni "attori" afferenti al Torneo (organizzatori,formatori e genitori) è stato un momento utile, sia da un punto di vistaumano che professionale. Utile lo scambio verbale di informazioni tra lostaff, durante e dopo la manifestazione.



Fattori ambientali (esterni)

Questi i principali fattori ambientali :

1.Località del Torneo: Monza campo Sportivo"La Dominante"

2.Campo: in erba sintetica di terza generazione,manto in ottime condizioni, dimensioniregolamentari per il calcio a 11 suddiviso, tramitepannelli pubblicitari alti 70 cm dal terreno di gioco,in n°8 aree, perfettamente identificabili, didimensioni 20x15m (superficie inferiore rispetto alregolamento del FUNino tradizionale) con 4 porte di1,8m circa

3.Clima: mattina nuvolosa e umida (leggerapioggia a tratti), temperatura 18-20° circa;pomeriggio soleggiato, caldo e afoso contemperatura di 27°

4.Orari di gioco. Le mini-partite si svolgono inn°2 sessioni: ore 10-12 al mattino; ore 14-16,30 nelpomeriggio. Dalle 16,30 alle 17,30 dimostrazione diFUNino a squadre miste (n°1 calciatore per squadra)sotto la supervisione di Horst Wein. Ore 17,30premiazione di tutte le squadre partecipanti.

5.Pubblico (prevalentemente genitori):possibilità di entrare direttamente sul terreno digioco per vedere "da vicino" le mini-partite deipropri figli. Alcuni adulti (genitori?) preferisconotuttavia restare "al di là della rete".

6.Allenatore: presente al lato dell'area di gioco(lato lungo) insieme alle "riserve". In alcuni teamallenatore/i e adulti osservano la partita "insieme".

7.Lo svolgimento del Torneo è "accompagnato",a livello acustico, da musica di sottofondo (variautori)

Il nostro approccio di lavoro si basa sulla convinzione chel'Osservazione tecnica non debba limitarsi semplicemente a misurare"l'evento".



A tale scopo è necessario dare "completezza" a ciò che vieneosservato cercando di comprendere se i fattori "ambientali" ( presenzadel pubblico, il clima, le condizioni del terreno di gioco, l'importanzadella posta in palio, l'orario delle partite, ecc.) possono agevolare laperformance dei giovanissimi calciatori o, al contrario, limitarnel'espressione dell'attitudine.

Nel caso specifico, le condizioni ambientali per disputare le minipartite sono state particolarmente favorevoli al mattino, a causa deiseguenti elementi:

• orario d'inizio consono all'età dei bambini;• condizioni climatiche buone con temperatura di 20°;• campo in perfette condizioni;• assenza di stress indotto dal risultato;• formatore (allenatore) invitato a non intervenire;• genitori in campo solo per tifare e incoraggiare;• manifestazione è accompagnata da musica di sottofondo;• parola d'ordine degli organizzatori: gioco e divertimento.

Da considerare che nel pomeriggio, causa il sole e l'afa, associatoalla stanchezza delle partite del mattino e al protrarsi del torneo (che hareso alcuni genitori impazienti) le condizioni ambientali sonoleggermente peggiorate.



Caratteristiche squadre partecipanti

Questi, invece , i dati relativi alle caratteristiche delle squadrepartecipanti al Torneo:

1.Squadre partecipanti n°15 più una squadrafemminile per un totale di n°16 squadre

2.Provenienza: nazionalità italiana n°11 squadreappartenenti a realtà dilettantistiche (7) eprofessionistiche (4); n° 6 squadre di nazionalitàeuropea di livello dilettantistico (4) eprofessionistico (2).

3.I giovanissimi calciatori partecipanti al torneoappartengono prevalentemente alla classe d'età2004 (10 anni)

4.Squadre composte da 10 calciatori divisiulteriormente in 2 sottogruppi (2 squadre) divise ingironi diversi

Considerazioni

Il colloquio con alcuni accompagnatori e l'organizzazione dellamanifestazione, ha consentito di raccogliere alcune informazioni utili inrelazione ad un forte disequilibrio circa la conoscenza del metodoFUNino da parte delle squadre partecipanti.

Alcune società, infatti, lo adottano nella propria "Scuola Calcio"come metodo consolidato di lavoro, in tutte le squadre ed in tutti i livellidi competenza. Altre, al contrario, lo conoscono appena ma non lopraticano, o non lo conoscono affatto.

Il "non conoscere" le regole del gioco, o conoscere il regolamentosenza aver mai praticato il FUNino, rappresenta per alcune squadre unlimite nell'espressione delle qualità tecniche individuali e,conseguentemente, nel gioco di squadra.



Un dato misurabile nelle prime partite del torneo, in particolare neiprimi minuti, dove il livello di attenzione dei giovani è nel "fare la cosagiusta" a discapito della velocità di gioco (minore intensità = minornumero di errori commessi).

La situazione che si presenta è risultata pertanto molto interessantein quanto rappresentata da un insieme di bambini che hanno incomune solo una caratteristica: l'anno di nascita!

Da notare inoltre la presenza di squadre appartenenti a societàmilitanti in campionati professionistici e dilettantistici concaratteristiche di cultura, tradizione e formazione (selezione) sportivamolto diverse.

Tempi di gioco, numero di partite e dispendio energetico.

Particolarmente importanti sono i dati riferibili ai tempi di gioco, inrelazione al dispendio energetico emerso nei giovani calciatori:

1.Mini partite di 12'.2.Ogni squadra disputa 5 partite al mattino (10

-12) e n°2 partite il pomeriggio (14-16,30)3.Ogni compagine, tra una partita e l'altra, ha 15'

di riposo a disposizione

Considerazioni

Dato il numero totale di n° 7 partite disputate nell'arco dellagiornata si evince che ogni squadra è impegnata per 84'.

Inoltre:• le partite vengono disputate con la formula del 3>3 più due"riserve";• la riserva entra in sostituzione del compagno ogni qualvolta lasquadra realizza (o subisce) un goal;• le segnature in una partita sono numerose

Per cui ogni calciatore gioca in media 9/10' su un totale di 12' a partita.



Preso a riferimento questo dato e moltiplicato per il numero totaledelle partite del Torneo, 7 appunto, il minutaggio complessivo per ognibambino nell'arco della giornata è di 70'.

In riferimento alle regole di gioco, è possibile evincere che ognicalciatore si muove in modo continuo (smarcamento) e collaboraattivamente con i compagni di squadra, manifestando nell'azionerealizzata una sorta di "moto continuo" che richiede, a livellometabolico, un buona dose di energia. Utile, quindi, come daregolamento, la sostituzione ad ogni goal segnato (o subito) per dare aigiovanissimi calciatori "intermittenza allo sforzo" e la possibilità direcuperare energia.

Al fine di una "buona osservazione", soprattutto se questa deveessere utilizzata per l'identificazione del possibile calciatore diprospettiva, è fondamentale per l'osservatore conoscere la tempisticadel torneo; a livello teorico, nel caso specifico, giocando più partitenell'arco dell'intera giornata, si può presupporre che il livello diperformance "migliore" per ogni calciatore, siano le prime mini-partite



della giornata. Se ciò è, per ovvi motivi, inconfutabile, l'analisi del contesto del

torneo di Monza, impone di valutare alcune variabili che possonoportare ad un "errore" di valutazione: ovvero il tempo di acquisizionedelle regole del FUNino, come accennato sopra, e la gestione degli spazidi gioco.

E' altrettanto vero che, come da programma, acquisita da parte deicalciatori un'adeguata "organizzazione" degli spazi (prima mini partita),vengono successivamente introdotte "varianti al FUNino base" che"obbligano" i giovani ad un veloce e continuo "adattamento".

Se, dunque, le migliori partire da osservare per lo scouting sono leprime disputate, è altrettanto vero che, per il Torneo di Monza,l'introduzione di "nuove situazioni ad ogni partita", imponeun'osservazione "allargata" a tutta la prima parte della giornata.

Le regole e gli spazi di gioco proposti vanno a incrementare ilconsumo energetico complessivo; al "carico metabolico" si aggiunge,quindi, il "carico cognitivo", che, ai fini dell'osservazione va sempreconsiderato come elemento rilevante.



Tecnica applicata e componenti tattiche

L'osservazione delle capacità tecniche dei giovani calciatori ha iniziocon il pre-partita, quando le squadre occupano il campo attiguo a quelloprincipale per effettuare il riscaldamento.

Ogni team ha "proprie concezioni della fase preparatoria alla gara".Quasi tutti i gruppi-squadra utilizzano la palla, alcune effettuano unriscaldamento "dinamico" fatto di trame di passaggi e spostamentiveloci in spazi stretti. In pratica, una sorta di preparazione alle modalitàdi gioco dettate dal regolamento del Torneo.

In alcuni gruppi-squadra il pre-partita è vissuto in maniera più"statica"; è in uso la palla ma ci si limita al "torello".

Un team effettua il riscaldamento "a secco" effettuando esercizi dimobilità articolare.

Il livello tecnico generale della Manifestazione è di buon livello.

I bambini manifestano, con alcune differenze, una buonaorganizzazione di gioco e una buona partecipazione alla manovracollettiva (organizzazione e collaborazione). Il passaggio è eseguito,nella quasi totalità dei casi, rasoterra e con buona precisione esecutiva(dosaggio della forza nei parametri spazio-tempo); la ricezione, visti glispazi a disposizione, è orientata, allo scopo di ricercare la giocatasuccessiva.

Nei giovani più evoluti e rilevabile la capacità di "abbinare inmaniera naturale" più elementi tecnici all'azione (ricezione/controllo-guida- passaggio) e, allo stesso tempo, adattare e trasformare imovimenti con il modificarsi della situazione (ricezione/controllo-guida-arresto cambio di direzione-finta/dribbling-tiro).

Buona la capacità di orientamento temporo-spaziale in riferimentoagli spazi di gioco che, per alcune squadre, rappresentano una "novità",così come è una novità l'utilizzo delle 4 porte.

A tal proposito, sono state osservate chiaramente delle "differenze"tra chi è abituato a giocare "in questi spazi e con queste regole" e chi,invece, nonostante il buon livello tecnico, non è risultato consonoall'adozione del FUNino come metodologia di allenamento.



Differenze manifestate prevalentemente nell'atteggiamento globaledella squadra che, nel caso di collettivi abituati al FUNnino, evidenziamovimenti basati su "tempi e modalità corrette" allo scopo di :

•sfruttare l'ampiezza del terreno di gioco in fase di possesso palla;•restringere gli spazi in fase di non possesso palla, sia sul portatoreche sugli appoggi, andando a "chiudere le linee di passaggio";•dare uno scopo preciso al movimento collettivo (il movimento diuno richiama il movimento dei compagni);•adattarsi in modo naturale allo spazio e all'uso delle varianti;•non risparmiarsi fisicamente;•velocizzare l'azione una volta conclusa quella precedente;•ricercare giocate "difficili" tipo il passaggio filtrante;

Criteri di osservazione a fini selettivi (scouting)

E' proprio su questi elementi che si è reso necessario soffermarel'attenzione, considerando che, a livello di Scouting, queste sono alcunedelle caratteristiche che l'osservatore va a ricercare nei giovanicalciatori.

In particolare, quello che è più evidente in alcuni componenti diquesto gruppo è la "velocità esecutiva del gesto tecnico e dell'agiretattico".

I tempi per dare continuità ed efficacia all'azione sono"estremamente ridotti". La conoscenza degli spazi e delle regole,associata a buone abilità tecniche (contesto di gioco), permette algiovane calciatore con tali caratteristiche di "distogliere" l'attenzionedalla palla per effettuare la scelta "migliore" (elaborazione-esecuzione).La componente fisica, data la classe d'età, è un parametro secondarioda valutare ai fini della selezione. Ad evidenziare tale considerazione undato saliente: i giovani calciatori appartenenti a questo gruppo e con lecaratteristiche appena descritte, non presentano infatti misureantropometriche tali da esaltare la struttura fisica, a dimostrazione,appunto, che i parametri di riferimento per arrivare a individuare ungiovane calciatore di prospettiva sono la "spiccata attitudine" al calcio eil "senso di industriosità".



CONCLUSIONI

Le Società che adottano il FUNino come metodo di allenamentobase hanno come principio guida quello di "vivere la partita, in tutti isuoi aspetti oltre il risultato di campo”; in questi gruppi-squadra sipercepisce la "libertà di sperimentare e di sbagliare" senza il rischio"castrante del rimprovero" da parte degli adulti, allenatore in primis,che rischia inibire in maniera considerevole la "creatività del giovanecalciatore”.

Roberto NenciniOsservatore, Allenatore Uefa “B”, Istruttore Coni-Figc



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RELAZIONE OSSERVAZIONE PARTECIPANTE … · condizionamenti dettati né dalla squadra di appartenenza, né dalla maggiore dimestichezza dei giovani calciatori con le metodologie di