Riassunto Bateman

  • Upload
    pamico

  • View
    38

  • Download
    5

Embed Size (px)

Citation preview

Bateman, Holmes - LA PSICANALISI CONTEMPORANEA

LA PSICANALISI CONTEMPORANEABateman, Holmes -

I blocchi di caratteri in corsivo tra parentesi e azzurro rappresentano la spiegazione derivante dal dizionario di psicologia le Garzantine.

CAP 1 Storia e controversieLa psicoanalisi comprende tre elementi intrecciati: un insieme di tecniche psicoterapeutiche specifiche (associazione libera, interpretazione) un modello dello sviluppo psicologico una metapsicologia; insieme di ipotesi speculative sulla natura e la struttura della mente

Freud ha descritto diverse fasi nellevoluzione della psicoanalisi1. fase pre-analitica (1885) Freud e Breuer sperimentano lipnosi su Anna O.2. la psicoanalisi in senso proprio (1897) Freud realizza il modello topografico; escogita il metodo delle libere associazioni, comincia a vedere la nevrosi come lesito di un conflitto inconscio il cui nucleo costituito da fantasie istintuali riguardanti la sessualit; implicita nel conflitto la resistenza ai tentativi dellanalista di penetrare le strutture difensive della nevrosi3. i primi passi del movimento psicoanalitico (1907); le idee di Freud si diffondono tra gli intellettuali; Jung e Adler si distaccano; a causa della prima guerra mondiale Freud elabora la nozione di Thanatos o istinto di morte; la psicoanalisi viene usata per curare i soldati reduci dalla guerra4. dal 1920 alla morte di Freud nel 1939 Freud propone il modello strutturale; si interessa di religione e sessualit femminile

La psicoanalisi pu essere definita come la branca della psicologia, fondata da Freud, che ha per oggetto lo studio di tre aree distinte: lo sviluppo della mente e linfluenza dellesperienza precoce sugli stati mentali adulti la natura e il ruolo dei fenomeni mentali inconsci la teoria e la pratica del trattamento psicoanalitico (transfert e controtransfert in particolare)

Una o molte psicoanalisi?Secondo Wallerstein, tutti i diversi approcci teorici hanno molto in comune nella pratica.A questo proposito distingue: teoria clinica un terreno comune costituito dalle nozioni di empatia, contenimento, interpretazione, difesa, analisi del transfert e resistenza teoria generale la meta psicologia, riflette le differenti tradizioni, stili e contesti storici della psicoanalisi, pi simili ad affiliazioni religiose e politiche che a postulati scientificiMa naturalmente ha ricevuto molte critiche.

La psicoanalisi pu essere classificata fra le scienze della mente?Esistono due correnti di pensiero: alcuni sostengono che data lattuale inconsistenza dei risultati scientifici, sia opportuno intensificare lo studio rigoroso di tali fenomeni altri ritengono che la psicoanalisi sia una disciplina di carattere linguistico, interessata al significato e allinterpretazione piuttosto che al meccanismo e alla spiegazione; la psicoanalisi sarebbe interessata a una verit di tipo narrativo e non alla verit storicaCi che conta non la verit, ma la coerenza interna di tali teorie.

Ci corrisponde al dibattito filosofico tra teoria coerentista e teoria corrispondentista.

Oggi, parti della psicoanalisi sono scientificamente consolidate:- la consapevolezza inconscia- la rimozione- linteriorizzazione- lidentificazionealtre rappresentano sovrastrutture metapsicologiche che potranno essere smantellate o modificate.

Come cura la psicoanalisi?Si possono individuare tre principali posizioni sulle modalit psicoanalitiche di azione terapeutica, ciascuna delle quali portatrice di un modello di salute psichica:

1. Modello conflittuale classico - INSIGHT: lIo ha rimosso esperienze problematiche al fine di mantenere una coerenza. Tale compromesso riprodotto nel transfert: il paziente si sente pieno di rabbia o amore o vuole che lanalista si prenda cura di lui, ma fa resistenza contro lespressione di tali sentimenti. Scopo del trattamento aiutare il paziente ad ottenere un insight (consapevolezza) di tali processi allEs deve subentrare lIo.

2. Modello conflittuale kleiniano e delle relazioni oggettuali - CONTENIMENTO: vi un conflitto tra amore e odio, tra bisogno di dipendenza e paura della perdita. Il s svuotato mediante processi di identificazione proiettiva che causano anche distorsioni percettive e della realt.Compito del terapeuta contenere queste proiezioni e restituirle al paziente quando questi sia in grado di accoglierle. Lobiettivo dellanalisi lo spostamento del paziente dalla scissione della posizione schizo-paranoide allinterezza della posizione depressiva.

3. Modello deficitario delle relazioni interpersonali e doggetto NOVITA DELLESPERIENZA: laccento sul transfert attuale, linterazione inconscia in vivo tra analista e paziente. La resistenza vista come manifestazione di un deficit. Sotto la spinta regressiva del trattamento il paziente si aggrappa alle sue antiche modalit disadattive poich non ne conosce altre.Il trattamento produce un cambiamento attraverso lofferta di una nuova esperienza di empatia e attenzione, a partire dalla quale il paziente pu costruire un sicuro senso di s in relazioneagli altri.

Terapia kleiniana insight e contenimentoTerapia kohutiana contenimento e novit dellesperienzaTerapia freudiana contemporanea insight e novit dellesperienza

Pi ci si avvicina alla realt clinica pi le distinzioni appaiono sfumate.

CAP 2 Modelli della menteQueste idee appartengono alla sovrastruttura speculativa della psicoanalisi.Secondo la metafora archeologica freudiana, le nuove idee vengono edificate su fondamenta preesistenti. Spesso i modelli costituiscono una matrice che include concetti appartenenti a diversi livelli di astrazione.

Waelder distingue unintera serie di tali livelli nella teoria psicanalitica:1. Livello delle interpretazioni cliniche individuali (teorie formulate per ogni particolare paziente)2. Livello delle generalizzazioni cliniche, valide per un gruppo di pazienti (es. organizzazioni narcisistiche)3. Livello della teoria clinica (concetti psicoanalitici generali come meccanismo di difesa o transfert)4. Livello dei concetti esplicativi astratti (es. pulsione di vita o di morte)

Le differenti teorie sono sottese da differenti assunzioni fondamentali sul mondo.Dal punto di vista clinico, le questioni maggiormente rilevanti sono: lequilibrio tra fattori ambientali e intrapsichici nello sviluppo della personalit se si debba porre in rilievo la causalit e il meccanismo o piuttosto la comprensione e il significatoFreud allinizio rivolse la sua attenzione in particolare ai fattori ambientali, poi, con il modello pulsionale-strutturale, assegn al mondo interno un ruolo prioritario. Inoltre, pur mirando a fornire unimmagine meccanicistica della vita mentale patologica, col progredire dei suoi studi si interess sempre pi alle sfere del significato, della narrazione e della comunicazione.

Rassegna dei principali modelli e concetti psicanalitici:

INCONSCIOOggi viene considerato secondo quattro modalit fondamentali:Inconscio come cosa in s(Punto di vista della prima topica) Freud ritiene linconscio una porzione dellapparato mentale in grado di spiegare deterministicamente fenomeni mentali irrazionali come sogni, lapsus e sintomi nevrotici. Egli postulava che ricordi inaccettabili, fantasie, desideri, pensieri, idee e aspetti di eventi dolorosi fossero ricacciati dalla rimozione, nellinconscio.(inconscio un luogo, un apparato psichico dove si trovano tutti quei contenuti a cui stato rifiutato l'accesso al sistema conscio tramite la rimozione (definizione nella prima topica) i cui contenuti sono i rappresentanti delle pulsioni e sono regolati da quei meccanismi che sono specifici del processo primario, e in particolare dalla condensazione e dallo spostamento. Investiti di energia pulsionale o libido, detti contenuti tentano di accedere al sistema preconscio conscio (denominato in sigla Prec-C), ma vi riescono solo attraverso formazioni di compromesso dopo essere stati sottoposti alle deformazioni della censura.).

La neuropsicologia moderna ha confermato che molti aspetti della vita mentale hanno luogo, per mezzo della percezione subliminale e del processamento preconscio, al di fuori della consapevolezza.

Inconscio come serbatoio di significati latenti(Punto di vista descrittivo seconda topica) Linconscio diviene una metafora dei significati affettivi dei quali il paziente inconsapevole e che emergono via via nella relazione con lanalista, il cui compito consiste nellesplorare, in collaborazione col paziente, i significati latenti. E utilizzato come aggettivo. (Nell'uso descrittivo, l'inconscio un aggettivo che si riferisce a tutti quei contenuti psichici che non compaiono nell'orizzonte attuale della coscienza, resta comunque possibile dire che i caratteri riconosciuti all'inconscio nella prima topica sono attribuiti, nella seconda topica, all'ES.)

Mistero dellinconscioJung mette in rilievo laspetto meno tangibile e in qualche modo mistico dellinconscio attraverso il concetto di inconscio collettivo: innato, condiviso da tutti, situato ad una profondit maggiore rispetto allinconscio individuale. (Mentre l'inconscio personale formato essenzialmente da contenuti che sono stati un tempo consci, ma sono poi scomparsi dalla coscienza perch dimenticati o rimossi, i contenuti dell'inconscio collettivo non sono mai stati nella coscienza e perci non sono mai stati acquisiti individualmente, ma devono la loro esistenza esclusivamente all'ereditariet. L'inconscio personale consiste soprattutto in "complessi"; il contenuto dell'inconscio collettivo, invece, formato essenzialmente da "archetipi")

Inconscio passato e inconscio attualeSandler e Sandler hanno tracciato una distinzione clinica tra inconscio passato il bambino interno delladulto che continua con immutata potenza a determinarne le risposte, i desideri e i bisogni, come se linfanzia fosse sempre operante inconscio attuale simile al preconscio, modifica linconscio passato attraverso lutilizzo dei meccanismi di difesa, permettendo alle fantasie dellinconscio passato qualche espressione, bench in forma attenuataNel trattamento lanalista dovrebbe sempre muoversi nel suo lavoro dallinconscio attuale a quello passato, prima di procedere alla ricostruzione dei traumi progressi deve concentrarsi sul qui ed ora della relazione.

I MODELLI FREUDIANIIl quadro della mente di Freud ha attraversato tre fasi: 1. il modello affetto-trauma, 2. il modello topografico, 3. il modello strutturale

Modello dellaffetto-traumaFreud teorizz che eventi esterni dolorosi possono sommergere lapparato mentale e renderlo cos incapace di elaborare gli affetti che ne derivano.Distinse le NEVROSI ATTUALI (nevrastenia e nevrosi dangoscia), la cui causa veniva attribuita a traumi attuali, dalle PSICONEVROSI (isteria e nevrosi ossessiva) che riteneva causate da traumi infantili.Lidea di liberazione da affetti sbarrati che sono in grado di minacciare lequilibrio e di produrre sintomi, stata definita come il quadro di riferimento dellaffetto-trauma, che svolge un ruolo importante nel pensiero psicanalitico contemporaneo.

E solamente la NATURA del trauma infantile ad essere vista in modo diverso dai vari autori, alcuni dei quali mettono laccento sui fattori intrapsichici (Klein, Kernberg), altri invece sulle influenze ambientali stressanti (Kohut).In entrambi, il trauma produce un affetto doloroso che fornisce la forza motivazionale che sottende le reazioni patologiche.Bower corrobora la potenza degli affetti come organizzatori del funzionamento mentale.(Freud adott nel trattamento ipnotico il metodo che J. Breuer aveva chiamato catartico (catarsi) che partiva dal presupposto che l'insorgenza del disturbo psichico non era condizionata dall'esistenza di un disturbo organico, ma da un blocco dell'energia affettiva collegata a ricordi penosi dimenticati. Breuer attribuiva ilblocco dell'energia affettiva al fatto che gli avvenimenti penosi erano stati vissuti in uno stato di coscienza ipnoide).

Modello topograficoModello spaziale in cui le varie funzioni sono collocate in luoghi differenti. Oggi si considerano validi i concetti, ma non le assonanze anatomiche. Si tratta della suddivisione della mente in conscio, inconscio e preconscio.

I due principiDistinzione tra i due principi dellaccadere psichico: processo primario: pensiero caratteristico dei sogni, delle fantasie e della vita infantile; le leggi di tempo e spazio non trovano applicazione (attribuito all'inconscio) processo secondario: pensiero razionale che segue le consuete leggi logiche, temporali e spaziali (attribuito al preconscio).

PreconscioNe fanno parte i processi psicologici inconsci in senso descrittivo (fuori dalla consapevolezza del soggetto), poich possono essere portati facilmente alla coscienza e non sono soggetti a rimozione n alle distorsioni del processo primario. Ne fanno parte i pensieri percepiti confusamente che non sono ancora stati oggetto di una reale presa di coscienza.

Teoria degli istintiQuesta teoria sposta lattenzione dalla realt esterna (affetto-trauma) al mondo interno in s.Freud considerava gli istinti come fondamentali bisogni evolutivi. Egli mise al centro di tale teoria le pulsioni sessuali e pi tardi le pulsioni aggressive e distruttive (pulsione di morte).

Lindividuo era alla merc di tali pulsioni, o desideri istintuali, e i sintomi adulti originavano dalle difese psichiche mobilitate per trattare con le loro richieste.

F. ritenne che il mondo interno fosse dominato dalla lotta delluomo contro i propri istinti, o leproprie pulsioni. Ogni desiderio istintuale costituisce una componente del sistema inconscio e possiede uninnata tendenza alla scarica: per raggiungere il suo scopo, durante lo sviluppo, si lega ad un oggetto.

Secondo lo schema classico, i desideri istintuali hanno una FONTE zona erogena un OGGETTO il seno materno una METAIl neonato prova una sensazione dolorosa di fame e da avvio alla suzione.Il bisogno di espressione e conseguente soddisfacimento di un desiderio pu originare anche da un evento immaginato. (L'apparato psichico viene considerato come un'entit spaziale in cui collocare i fenomeni psichici, dinamico in cui sono descritte le forze che si oppongono o meno al passaggio da un sistema all'altro, economico dove si considera la quantit di energia impiegata nei processi psichici. In una prima fase Freud ha ipotizzato come sistemi psichici il conscio, il preconscio e l'inconscio. OGGETTO E PULSIONE. A proposito della pulsione S. Freud distingue una spinta che la carica energetica che fa tendere l'organismo verso una meta, una fonte che la zona somatica sede dell'eccitazione, ad esempio la bocca, una meta che la soddisfazione della tensione pulsionale, ad esempio l'incorporazione, e un oggetto che ci attraverso cui la soddisfazione si compie, ad esempio il seno).

Limiti del modello topograficoFreud rintraccia nel modello varie incoerenze: allinterno della mappa mentale non vi era posto per gli ideali, i valori e la coscienza morale era necessario approfondire linfluenza del mondo esterno sulle strutture mentali e la natura inconscia delle difeseMaggior importanza fu perci attribuita a interazione tra mondo interno ed eventi esterni.

La teoria strutturaleFreud avanza lipotesi dellesistenza di tre parti o componenti strutturali della personalit umana: IO, ES, SUPER-IOOggi si pensa ad esse pi come funzioni che come entit strutturali. Il modello strutturale rimane fortemente radicato nella teoria degli istinti (Es) e attribuisce alla realt esterna unimportanza maggiore di quanto non faccia il modello topografico. ( L'indagine sui contenuti fantasmatici Es condusse Freud alla formulazione di una dottrina generale delle pulsioni in cui la libido si esprime percorrendo quelle zone erogene ognuna delle quali rappresenta una fase della sua evoluzione. Le fasi principali sono quella orale dove i contenuti dei fantasmi tendono a costituirsi sui dati percettivi primari come quelli gustativi, olfattivi, tattili ecc., anale che prende avvio con l'educazione del controllo degli sfinteri configurando l'esperienza del bambino in rapporto all'ambiente, fallica caratterizzata dal complesso di Edipo con conseguente angoscia di castrazione, e genitale che fa la sua comparsa nell'et dello sviluppo con la piena maturazione degli organi sessuali. Lo sviluppo della libido pu svolgersi naturalmente, o subire degli arresti per l'interferenza della fissazione o della regressione che bloccano lo sviluppo psichico o lo riportano a fasi precedenti, con conseguente formazione di sintomi nevrotici.)

Super-ioSi intendono la coscienza e gli ideali che derivano dallinteriorizzazione di figure genitoriali o altre figure di autorit e dalle influenze culturali subite dallinfanzia in poi.( Questa istanza superiore viene formandosi nell'evoluzione dell'organizzazione difensiva contro i pericoli dell'Es che guadagna una propria autonomia fino a imporsi talvolta all'Io stesso con i tratti di incoercibilit propri dell'Es. Il Super-io si forma attraverso l'identificazione del bambino con l'immagine degli educatori nel periodo corrispondente al tramonto del complesso edipico, o attraverso la trasformazione in istanze autopunitive di cariche pulsionali aggressive dell'Es).Per Teoria delle relazioni oggettuali il Super-io non un genitore interiorizzato, ma una relazione con un genitore.

E coinvolto nelle esperienze di colpa, aspirazione alla perfezione. Alcuni effetti del funzionamento del Super-io sono descrittivamente coscienti, mentre altri sonodescrittivamente inconsci.

IoSi riferisce agli aspetti della personalit pi razionali, esecutivi e orientati alla realt. E in parte conscio e in parte inconscio. Compito dellIo controllare gli impulsi pi primitivi delles e adattarli alla realt esterna in accordo col principio di realt ammorbidire le richieste del Super-io(Se l'Es esprime le esigenze che il biologico presenta allo psichico, l'-0. Io ci che contempera queste esigenze. dettate dal principio di piacere, con le esigenze dettate dal principio di realt, promosse dal mondo esterno con cui l'Io, a differenza dell'Es, ha rapporto. L'Io in grado di utilizzare angoscia come segnale d'allarme di fronte al pericolo del mondo pulsionale, e di organizzare quei meccanismi di difesa che consentono di contemperare le esigenze dell'Es con quelle del mondo esterno).

Conflitto e adattamentoNellidea di mondo interno implicita lidea di dilazione (differimento nel tempo).I desideri istintuali non possono ottenere unespressione diretta: nel modello topografico devono attraversare il preconscio prima di raggiungere la consapevolezza nel modello strutturale sono in Super-io e lIo a trattenerli

Quando raggiungono la consapevolezza, essi sono gi stati modificati in misura tale da poter essere ricostruiti solo per il tramite dei sogni, delle paraprassi (lapsus) e, nella situazione clinica, nel transfert.La modificazione dei desideri istintuali portata a termine dai meccanismi di difesa, mobilitati in seguito ad un conflitto interno che si instaura tra desideri istintuali, dominati dal principio di piacere e richieste della realt.Nello scontro con la realt, la gratificazione dei desideri istintuali dilazionata o modificata qualora essi minaccino lautoconservazione o lindividuo o contravvengano alle sue credenze morali ed etiche, o si oppongono alle richieste del suo ambiente sociale e culturale.

Il funzionamento della vita psichica regolato da due principi: principio di piacere; lunico presente nella vita dellinfante, lo spinge a scaricare immediatamente (nella realt o in forma allucinatoria) la tensione pulsionale principio di realt; sostituisce alla scarica immediata della pulsione, una trasformazione della realt, rinviata nel tempo, per renderla appropriata al soddisfacimento del desiderio.Perci il principio di piacere, ad un certo punto, sostituito dal principio di realt

MODELLI POSTFREUDIANISecondo il modello classico, in tutto lo sviluppo si verifica una lotta fra le richieste interne e la realt esterna.La rimozione vista come il pi importante meccanismo di difesa, che assicura che i desideri incompatibili rimangano inconsci o mascherati; ma poich i desideri e gli impulsi rimossi posseggono una tendenza intrinseca a tornare alla coscienza, la tensione rimane parte ineliminabile del sistema.

Psicologia dellIoHartmann, fondatore della psicologia dellIo mette in luce gli aspetti non difensivi dellIo, e lo concepisce non come un semplice mediatore tra richieste dellEs e mondo esterno, ma in parte estraneo a questarea conflittuale e in tal modo capace di interagire con il mondo esterno senza subire influenze interne.A questa sfera dellIo, libera da conflitti, appartengono funzioni come il pensiero, la percezione, il linguaggio, lapprendimento, la memoria e la pianificazione razionale. Lo sviluppo di tali aspetti pu esercitare uninfluenza sullesperienza del piacere e del soddisfacimento. ( la funzione dell'Io quella di creare un equilibrio tra organismo e ambiente, dove il primo termine descritto a partire dal funzionamento degli apparati biologici e il secondo con gli strumenti delle scienze sociali).

Lesperienza del piacere non nasce solo dal soddisfacimento dei desideri istintuali, ma dipende anche dalle esperienze buone che lambiente stato in grado di fornire.

Un contributo importante degli psicologi dellIo consiste nella distinzione tra: Io come struttura come Freud Io come rappresentazione di s

Anna Freud mise in rilievo limportanza della relazione dellIo con il mondo esterno e gli aspetti normali e adattativi della personalit.La Freud consider i meccanismi di difesa non solo come risposte ai pericoli del mondo interno ma anche a quelli del mondo esterno (identifica il meccanismo di difesa: identificazione con laggressore).Di recente, in generale, la psicologia dellIo si maggiormente integrata con la teoria delle relazioni oggettuali.

Modello Klein-BionLa Klein ritenne che nel passaggio dalla teoria topografica a quella strutturale si era persa la nozione di fantasia intrapsichica inconscia. Sperava di riconciliare lopposizione tra teorici delle fantasie da un lato e teorici delle pulsioni dallaltro.

Le posizioni kleinianeDescrizione delle due fondamentali posizioni della vita psichica: posizione schizo-paranoide; langoscia verte sulle minacce di annichilimento (annientamento) e di disintegrazione; il neonato tenta di organizzare queste esperienze attraverso la scissione e la proiezione. Le esperienze cattive sono scisse e proiettate nelloggetto, che viene avvertito come persecutorio e pericoloso. Le esperienze buone sono anche proiettate nelloggetto che viene idealizzato. (per cui l'oggetto pulsionale viene vissuto come oggetto parziale distinto in due entit, a seconda della sua presenza o della sua assenza l'oggetto buono, appagante e compensatorio, e l'oggetto cattivo, frustrante e distruttivo); posizione depressiva; langoscia non riguarda la propria sopravvivenza, ma la sopravvivenza delloggetto da cui lindividuo dipende. Il bambino si rende conto che loggetto frustrante e odiato lo stesso che ama e che gli procura il soddisfacimento. Riconoscere tale identit conduce allambivalenza e alla colpa. (unificando i due oggetti si trova a vivere una temporanea condizione di depressione, gestita grazie alla presenza riparatoria della madre).

Fantasie e pulsioniPer la klein gli istinti e le fantasie primarie preformate sono intrinsecamente legati agli oggetti. Le fantasie inconsce di carattere oggettuale divengono le unit di base della vita mentale.Per la Klein la distruttivit e le fantasie inconsce sono innate e primarie.Per Anna Freud sono derivate dalla frustrazione e quindi secondarie. La Klein riteneva che la mente del neonato contenesse complesse immagini congenite delloggetto (esistenza della madre).Perci linconscio possiede, fin dalla nascita, contenuti specifici, fantasie inconsce che costituiscono i rappresentanti psichici degli istinti.Un desiderio istintuale pu essere sperimentato come fantasia inconscia.( Le differenze pi marcate rispetto a S. Freud sono: a) la teoria dell'oggetto, che prende il posto della classica teoria delle pulsioni, in quanto la Klein assegna un'importanza fondamentale alla risoluzione dell'ambivalenza verso la madre, quindi a una relazione oggettuale pi che a uno sviluppo pulsionale; b) la fantasia, che nel bambino sarebbe molto pi sviluppata di quanto non ammetta la teoria classica, per cui il compito dell'analisi consiste nell'interpretare le fantasie piuttosto che interpretare le difese contro le pulsioni inconsce c) lo sviluppo dell'Io, considerato come un processo di continua - introiezione e proiezione di oggetti, e non come un progresso del S attraverso una serie di stadi; d) la pulsione di morte che particolarmente valutata e vista come una componente dell'innata ambivalenza infantile; e) la nevrosi che ha le sue origini nel primo anno di vita e che consiste nel non riuscire a passare attraverso la posizione depressiva, e non, come aveva previsto Freud, nella fissazione ai vari stadi di sviluppo. I temi centrali del pensiero kleiniano si organizzano intorno ai concetti di oggetto e di posizione e la nozione di fantasma: ogni pulsione accompagnata da una fantasia di un oggetto che pu soddisfarla. Le nozioni di oggetto buono e oggetto cattivo, sono correlative a quella della psicoanalisi classica di pulsione parziale, una pulsione cio che sceglie parti di una persona come il seno, le feci, il pene; un oggetto buono o cattivo non solo in relazione alla gratificazione (un seno buono perch soddisfa la fame), ma soprattutto in relazione alla dialettica della fantasia e alla qualit delle pulsioni (libidiche o distruttive) su di esso proiettate. Un'altra nozione di grande importanza introdotta dalla Klein fu quella di posizione (depressiva o paranoica): con essa si illustrano le modalit delle relazioni con gli oggetti prima del quarto mese di vita (posizione paranoica) e dopo il quarto mese di vita (posizione depressiva); nella prima si ha una scissione dell'oggetto in buono e cattivo (per esempio il seno) e l'angoscia persecutoria; nella seconda, che un superamento della precedente e si attenua nel corso del primo anno di vita, gli oggetti d'amore (per esempio la madre) sono gi percepiti nella loro totalit.)

Questa nozione di mente infantile preprogrammata, pi sofisticata della tabula rasa freudiana, ha ricevuto alcune conferme dalla psicologia dello sviluppo.

Bion e il contenimentoBion, allievo della Klein, amplia il concetto di identificazione proiettiva introducendo la nozione di contenitore e contenuto, la madre agisce come contenitore per i sentimenti proiettati dal bambino: odio, invidia, dolore, paura della morte.Questi sentimenti sono resi meno tossici dal seno che nutre (o dallanalista) e restituiti in forma tale che il piccolo riceve sentimenti positivi di sostegno e di comprensione.Cos facendo il bambino introietta un oggetto in grado di tollerare e placare langoscia.(Secondo Bion il pensiero nasce nel momento in cui il bambino deve affrontare l'assenza dell'oggetto; in queste circostanze egli sperimenta emozioni e sensazioni che gli resterebbero incomprensibili se non intervenisse la cosiddetta funzione alfa (una funzione simbolica dell'Io) a connetterle, rendendole cos pensabili. In caso di fallimento della funzione alfa, tali sensazioni vengono a costituire gli elementi beta destinati a essere espulsi attraverso l'acting out (agire) o a rimanere incomprensibili. Inizialmente il bambino non in grado di elaborare autonomamente gli elementi beta e si limita a proiettarli sulla madre; a lei tocca, in virt della sua empatia, il compito di restituirglieli trasformati in elementi alfa.)

Teoria delle relazioni oggettualiI fondatori di tale teoria sono Fairbairn, Guntrip, Winnicott e Balint.I modelli della mente possono essere distinti in tre classi, a seconda dellaspetto della realt sul quale si concentrano sul mondo interno; modello strutturale di Freud, la Klein sul mondo esterno; i neofreudiani: Fromm, Erickson, Bowlby ecc. in una posizione intermedia; modello freudiano dellaffetto-trauma, Winnicott, Bion, Kohut

Unulteriore distinzione pu essere fatta allinterno delle teoria delle relazioni oggettuali, a seconda che incorporino o meno la teoria degli istinti. Tuttavia queste teorie condividono alcuni presupposti.(Dopo Freud la psicoanalisi ha preferito al termine oggetto l'espressione relazione oggettuale volendo sottolineare l'originariet della relazione rispetto all'individuo considerato nel suo isolamento. La relazione propriamente un'interrelazione, nel senso che non si limita a indicare il modo con cui il soggetto costituisce i suoi oggetti, ma anche il modo in cui questi agiscono su di lui. Le relazioni oggettuali si riferiscono: in psicoanalisi ai momenti evolutivi come la relazione oggettuale orale, anale, fallica.)

La ricerca delloggettoLidea centrale della teoria delle relazioni oggettuali che la spinta motivazionale primaria consiste nella ricerca di una relazione con gli altri.Gli esseri umani sono primariamente alla ricerca di oggetti piuttosto che di piacere, loro meta ultima la relazione con unaltra persona (la prima attivit di un neonato la ricerca di un contatto con la madre).Il metodo della ricerca delloggetto varia a seconda dello stadio di sviluppo (nutrizione nel neonato, condivisione di attivit e interessi in seguito).

Il mondo rappresentazionaleLa nozione nucleare della teoria delle relazioni oggettuali quella di un mondo abitato dal s, dai suoi oggetti, e dalle relazioni tra loro. Questo il mondo rappresentazionale di Sandler.Le relazioni fra tali oggetti funzionano come strutture portanti delle relazioni future, (in particolare le relazioni con i partner e con lanalista).

In opposizione al modello kleiniano di relazione oggettuale primaria, Fairbairn concep gli oggetti interni e le fantasie ad essi associate come conseguenze dellinevitabile fallimento degli oggetti esterni. Ci conduce a una scissione nel cuore della psiche tra un oggetto libidico gratificante e un oggetto antilibidico frustrante.Fairbairn (come Freud) ipotizz che il mondo interno si sviluppi come sostituto e come compensazione delle esperienze di mancato soddisfacimento nelle relazioni reali, e che esso venga organizzato dallaggressivit che a tali frustrazioni consegue. Precis, inoltre, che ci che viene interiorizzato non loggetto come tale ma la relazione. (Sulla scia della Klein, consider l'Io come costituito da oggetti interiorizzati e da personificazioni, rappresentazioni psichiche di persone o eventi della prima infanzia, vissuti come oggettivi dall'individuo. Contest per sia a Freud sia alla Klein il concetto di libido intesa come ricerca di piacere e gratificazione pulsionale. Per Fairbairn il piacere non l'obiettivo finale dell'impulso, ma un mezzo per raggiungere il vero fine, cio la relazione con l'altro, dove l'altro non un derivato della fantasia inconscia, ma assume caratteristiche reali e concrete.)

Spazio transizionaleLa teoria delle relazioni oggettuali doveva fornire una comprensione degli oggetti interni ed esterni e delle loro interazioni, collocate in uno SPAZIO POTENZIALE che veniva avvertito n come mondo interno n come esterno, ma intermedio tra le due condizioni. E un tentativo di riconciliare la teoria delle pulsioni con la prospettiva interpersonale. I fenomeni transazionali sono lanello mancante fra i principi freudiani di piacere e realt.

Secondo Winnicott Il bambino rievoca nella propria mente, sotto la spinta delle pulsioni, un oggetto adatto ai propri bisogni, specie quando in stato di eccitazione. Se in quel momento, la madre sufficientemente buona gli presenta un simile oggetto adatto al suo desiderio, si crea nel bambino lillusione che lo porta a ritenere di aver creato egli stesso loggetto in questione. Ci porta il bambino alla convinzione di poter creare da s il proprio mondo, questa onnipotenza che dirige lo sviluppo di un s sano, creativo e vivace.Quando la madre non sufficientemente buona si origina un s falso e accondiscendente che occulta e isola le spinte pulsionali frustrate.Crescendo il bambino differenzia interno ed esterno rendendosi conto che vi una realt esterna che non il prodotto delle sue proiezioni. Ci risulta nellesperienza del contatto con le menti altrui.

LodioWinnicott, con il concetto di odio positivo, tenta di restituire una natura relazionale allistinto di morte.Egli distingue tra esperienza di connessione con loggetto ed esperienza di uso delloggetto. Allinizio loggetto avvertito come parte della propria mente e non necessariamente avvertito come reale e separato dal s. Pi tardi, quando loggetto sperimentato come reale e separato dal s, pu essere introdotta una nuova forma di relazione nella quale avvenga uno scambio allinterno di una realt condivisa, l'uso delloggetto, collegato agli sforzi che lindividuo intraprende per riconoscere gli altri ed essere riconosciuto. Ci che motiva questi sforzi LODIO: affinch loggetto venga percepito come indipendente dal proprio controllo, bisogna che esso sia distrutto dalla fantasia per poi sperimentare che esso nella realt sopravvive. Qui la distruttivit una componente del processo di individuazione-separazione.

Modello interpersonale.E un modello sviluppato da autori neofreudiani (Sullivan, la Horney, Fromm, Erikson) che prende una posizione radicalmente interpersonale.Sullivan si rese conto che gran parte dei disturbi classificati come schizofrenici erano conseguenza dellistituzionalizzazione piuttosto che di un processo patologico. Insist sulla necessit di stimolare le relazioni umane.Secondo il modello interpersonale linterazione precoce tra madre e bambino ha un ruolo fondamentale per lo sviluppo della personalit e non considera il mondo interno come linfluenza determinante, piuttosto langoscia viene sollecitata dallesterno come risposta allo stato mentale dellaltro. Il bambino costruisce rappresentazioni mentali a seconda del genere di ansia che viene in lui ingenerata e immagina che un me cattivo abbia prodotto angoscia nella madre o nellaltro genere. Allo stesso modo si costituiscono un me buono, che allevia langoscia, e un non merisposta a panico e confusione acuta.Lesperienza di angoscia viene elaborata fino a strutturare strategie interpersonali permanenti, cio manovre intese a stabilire un senso di sicurezza (evitamento, mancanza di attenzioni ecc.)La psicanalisi interpersonale ha contribuito allo slittamento tecnico da una tendenza alla ricostruzione a una propensione al qui e ora della situazione analitica. (oper uno spostamento dai rapporti e conflitti intrapsichici alle dinamiche interpersonali, formulando una teoria basata sulla nozione di campo relazionale, secondo la quale la personalit individuale un prodotto dell'interazione di campi di forza interpersonali, di contesti relazionali non solo reali ma anche immaginari, che agiscono come personificazioni interiori anche in situazioni di isolamento. La malattia mentale avrebbe origine appunto da una perturbazione nelle relazioni interpersonali e da dinamismi (familiari. Paranoici ecc.) che frustrano il bisogno di approvazione da parte dell'ambiente sociale e impediscono il consolidarsi di relazioni soddisfacenti).

Psicologia del s (affonda le redici nel modello interpersonale)Kohut si bas sulla nozione freudiana di narcisismo primario per ipotizzare che lamore di s sia necessario per la salute psicologica. I disturbi narcisistici erano visti come il risultato di un difetto del S causato da fallimenti empatici genitoriali.Kohut postul un S tripolare costituito da ambizioni di autoaffermazione ideali e valori attitudini a abilitLa patologia pu sorgere da una perturbazione di ciascuno dei tre poli e pu essere compensata dalla robustezza di uno degli altri.La chiave di volta della psicologia del S loggetto-S, la sensazione soggettiva di intrattenere una relazione intima e confortante con un altro la cui sicurezza e le cui attenzioni sostengono il S.Il bisogno di oggetti-S conduce al transfert di oggetto-S (rispecchiamento, idealizzante e gemellare).Gli oggetti-S vanno considerati come aspetti necessari degli altri per gratificare i bisogni psicologici del S (sicurezza, conforto, ammirazione ecc.)

Nella psicologia del S viene posto laccento sulla necessit di ricevere dagli altri risposte empatiche e di conferma per tutta la vita.

Problemi- Kohut ritiene che le pulsioni aggressive siano secondarie e che sorgano in un s non ancora consolidato- il Super-io non pu essere una struttura organizzante che fa parte del s

(H. Kohut concepisce il S come sistema organizzato dei ricordi, indicati comunemente come rappresentazioni di s, a cui da riconoscere un significato dinamico e genetico, in quanto non si tratta di semplici contenuti mentali, ma di una costellazione psicologica organizzata che continua a esercitare un'attiva influenza dinamica sul comportamento).

ConclusioniNella ricerca contemporanea di una teoria unificata, tre temi emergono sugli altri: le rappresentazioni del s ci che guida lindividuo nelle sue relazioni con il mondo esterno laffetto stato proposto di abbandonare la nozione di pulsione endogena e di sostituirla con quella di affetto, in quanto elemento motivazionale, costituito dallinterazione fra S e oggettiS; nella teoria dellaffetto il significato si intreccia con il meccanismo la narrazione i significati sono un modo di organizzare e di fissare esperienze emotive problematiche in narrazioni coerenti che diano conto delle relazioni del s con il suo mondoIl lavoro interpretativo non pi focalizzato sul conflitto pulsionale, ma sullesperienza affettiva del paziente, sulle sue origini allinterno della relazione analitica e sulla trasposizione di questa esperienza nelle narrazioni.

CAP 3 Le origini del mondo internoIn questo capitolo viene descritto come le caratteristiche della psicologia adulta normale emergono dalla condizione del neonato.

Preliminari stadi vs fasi oggetti interni (archetipi) vs tabula rasa natura della memoria

Fase preedipica o diadica

Prime settimane di vita: autismo o simbiosiFreud formula la nozione di narcisismo primario, lamore di S, costituito da un totale coinvolgimento in S stesso, che nel neonato precede necessariamente la capacit di amare gli altri. Freud paragona il neonato ad un pulcino nel suo guscio.

La Mahler ritiene che nei primi 6 mesi di vita il bambino passa da autismo normale a simbiosi fino alla schiusa. Il neonato auto-centrato, ma partecipa attivamente allambiente diadico (distingue voce, volto e odore della madre). Ci ci avvicina al concetto di simbiosi.

Per Freud i sentimenti primitivi di bont sono correlati al narcisismo primario, egli considera lamore di s come evolutivamente primario rispetto alla capacit relazionale (amore anaclitico o doggetto).Freud immaginava che il narcisismo primario perdurasse in seguito sotto la forma di Io ideale (poi Super-Io) e nel narcisismo dellamore genitoriale (mio figlio superiore a tutti).Freud riteneva che la mente del neonato fosse Es allo stato puro.

Modello Klein-Kernberg della primissima infanzia

La Klein riteneva che tanto un Io primitivo quanto primitive relazioni oggettuali fossero presenti fin dalla nascita. Il neonato si trova di fronte a due insiemi contraddittori di esperienze: sensazioni buone; saziet, nutrimento, contatto con la madre sensazioni cattive; separazione, abbandono, fame, freddoQueste sensazioni costituiscono i nuclei di amore e di odio, gli istinti di vita e di morte.

LIo primitivo per mantenere lequilibrio, separa il buono dal cattivo. Il neonato- introietta e si identifica con le esperienze di me buono, mentre- scinde e proietta allesterno le sensazioni cattive di non me- proietta il me cattivo nel genitore che fornisce nutrimentoIl mondo esterno un riflesso del mondo interno, ogni cosa viene magicamente personificata.

La scissione un fenomeno dal doppio aspetto: una difesa necessaria che rende possibile il sorgere di un senso nucleare di valore e bont del S; il genitore sintonizzato lascia che le sensazioni cattive trovino asilo dentro di s fino a quando non siano pronte per essere reintegrate nella posizione depressiva. pu costituire un freno per lo sviluppo qualora a causa di negligenze (o abusi) da parte del genitore sia impossibile accedere a questa funzione detossicizzante del seno.

Nella posizione schizo-paranoide il bambino dominato dallinvidia, dalla collera e dalla frustrazione. La Klein sosteneva che questo stato fosse controbilanciato dalla posizione depressiva, nella quale il bambino si rende conto di odiare colei che ama; perci lamore e lodio si fondono e la depressione che ne nasce da sprone per la riparazione.

MODELLI INTERPERSONALI DELLA PRIMISSIMA INFANZIAMettono laccento sullemergere del S e dei significati prelinguistici a partire dalla matrice diadica del neonato e genitore.Per Fairbairn il trauma fondamentale lindifferenza materna, il non essere conosciuti intimamente. Il bambino pu trattare questo trauma in modo onnipotente immaginando: che sia stato il suo amore a distruggere i sentimenti della madre (risposta schizoide) che sia stato il suo odio a cancellarli del tutto (RISPOSTA DEPRESSIVA)

Winnicott e Stern sostengono che un caldo senso di S consegue dallhandling materno basato sulla sensibilit e sintonizzazione della madre.Lholding comincia prima della nascita con la preoccupazione materna primaria. Il bambino diviene cos un recipiente per le proiezioni genitoriali, oltre che una fonte di proiezioni.Winnicott immagina lesistenza tra madre e bambino di uno spazio transizionale, al cui interno la madre risponde al desiderio del bambino che ha lillusione di aver creato loggetto (cos si sviluppa il senso di efficacia).Secondo Kohut il narcisismo sano sorge dal rispecchiamento empatico della madre (o dellanalista) che nutre, che conduce alla formazione di un oggetto-S nutriente interiorizzato che non si estingue quando lamore oggettuale sostituisce lamore di S ma di cui piuttosto si continua ad aver bisogno per tutta la vita.

Gli interpersonali tendono ad interpretare le difese primitive (proiezioni della Klein) come una manifestazione patologica della lotta per la sopravvivenza di fronte a un parenting inefficace e ripetutamente traumatico. Se i genitori rispondono adeguatamente, il bambino gestisce le cattive esperienze mediante una sana protesta. Le difese primitive dei pazienti adulti molto disturbati (scissione, proiezione, identificazione proiettiva, controllo onnipotente, auto-assorbimento narcisistico) sono nel modello interpersonale esempi di narcisismo secondario, un ritiro in s stessi a fronte un ambiente ostile.Kohut li chiama prodotti di breakdown e sostiene risultino da fallimenti nutritivi.

secondo i kleiniani, un buon parenting pu mitigare le tendenze innate alla scissione. gli interpersonali e gli psicologi del S sostengono che un parenting inadeguato genera la scissione e le altre difese primitive.

Separazione-individuazioneLa separazione-individuazione inizia a sette mesi, quando il bambino inizia a provare angoscia di fronte agli estranei e diventa consapevole dei momenti in cui la madre si avvicina o si allontana. Il bambino comincia a formare dentro di s la costanza doggetto, cio la capacit di conservare unimmagine mentale della madre assente.

Kernberg ritiene che la sostituzione della scissione con la rimozione costituisca la principale difesa contro i sentimenti indesiderati che emergono in questa fase. LIo pi forte e si fonda sullidentificazione con un genitore affidabile (emerge una prima forma di Super-io). A mano a mano che la separazione procede il bambino comincia a concepire il mondo come costituito da individui autonomi. In lui si forma il senso del proprio s e la consapevolezza che anche gli altri hanno un s.

Fase edipica e triadicaIl complesso di Edipo secondo Freud il bambino desidera uccidere il padre e usurparne il posto nel letto della madre; il desiderio di possederla produce in lui il timore di una ritorsione, sotto forma di castrazione, da parte del padre onnipotente. La realt della castrazione trova conferma nella curiosit sessuale del bambino quando scopre che le bambine non hanno il fallo.Questo era un compito evolutivo da affrontare e superare nel bambino, attraverso lidentificazione con il padre che gli offre la promessa di una genuina promessa futura. nella bambina, attraverso lidentificazione con la madre, che le promette che la mancanza del fallo sar compensata dalla capacit di attrarre luomo e di generare qualcosa di pi importante di un pene, cio un bambino.La psicoanalisi contemporanea si distacca radicalmente dalla visione freudiana dello sviluppo psicosessuale, tuttavia il complesso di Edipo mantiene una certa importanza.Naturalmente assume importanza lhandling e il contenimento che i genitori possono offrire ai sentimenti edipici del bambino.

Quattro visioni del complesso di Edipo

Visione kleinianaLa risoluzione della fase edipica conseguenza del passaggio dalla posizione schizo-paranoide alla posizione depressiva. Tale risoluzione comporta che il bambino accetti la sua temporanea esclusione dalla coppia genitoriale e che permetta che la madre e il padre si uniscano.Se capace di far ci il bambino guadagna la capacit di pensare e di condurre una vita propria.

LacanSostiene che le nozioni freudiane vadano viste come metafore piuttosto che come fatti scientifici.Intorno ai due anni di et (quando il bambino comincia ad acquisire il linguaggio) si verifica una crisi lunit preedipica di madre e bambino frantumata dallavvento del nome del padre. Il bambino deve adattare la sua primitiva esperienza del mondo al linguaggio.La fase in cui, la percezione che il bambino ha di s comincia a estraniarlo dal suo s originario chiamata fase dello specchio (consapevolezza, punto rosso). Lacan sostiene che lo specchio sintetizza lintromissione di un nuovo punto di vista (ossia del padre) nella beata vita preedipica del bambino. Da ci conseguono sentimenti di invidia, esclusione, ma anche una maggiore libert di movimento e il pensiero astratto.

FemminismoLe prime analiste (Klein, Horney ecc.) risposero allorientamento patriarcale freudiano, spostando laccento dal ruolo paterno alla relazione madre-bambino. Al posto dellinvidia del pene viene posto lo spettro del seno materno da cui tutto dipende.Per la Chasseguet-Smirgel la fase edipica consiste nella scoperta e nellelaborazione della doppia differenza: fra i sessi fra le generazioni e ritiene che la perversione si basi sulla negazione di tali differenze.Linvidia del pene si fonda sulla svalutazione della capacit generativa del proprio corpo, derivante da un fallimento nellidentificazione con la madre.

La Benjamin propone la nozione di amore identificatorio non-edipico (non conflittuale) nella quale sia i bambini che le bambine contengono le caratteristiche dellaltro genitore.

RiepilogandoLe tematiche principali del periodo preedipico sono: la formazione di un legame affettivo con un genitore che nutre e quindi il conseguimento di una base sicura dalla quale possibile partire per esplorare mondo interno ed esterno il compito di imparare a tollerare la separazione e lassenza e, quando sia il caso, risponderecon sane proteste piuttosto che con unodio e invidia scissi il compito di imparare a pensare e sentire, attraverso la sensibilit di un ambiente di accadimento che sia capace di trasformare una preconcezione in una concezione e di modulare laffetto fino a renderlo gestibile lemergere di un senso stabile di s e degli altri, capace di sopravvivere alla separazione eagli attacchi rabbiosi

Nella fase edipica, i temi de- lintimit e la separazione- la somiglianza e la differenzasono proiettati sullo schermo formato dai due genitori e il bambino

Adolescenza Et adulta lutto matrimonio - maturazione

CAP 4 I meccanismi di difesaI meccanismi di difesa possono essere considerati da un punto di vista intrapsichico, interpersonale-relazionale o misto.La visione psicanalitica classica colloca il conflitto al centro della vita psichica e considera le difese da una prospettiva intrapsichica.

Il conflitto pu aver luogo tra desideri e realt esterna, producendo tensione e angoscia tra le varie istanze della menteLadattamento reso possibile dalle difese, configurazioni psicologiche che operano al di fuori del dominio della coscienza riducendo la tensione, mantenendo lequilibrio intrapsichico e modulando langoscia.

(Difesa, operazione psichica, in parte inconscia, talvolta coatta, messa in atto per ridurre o sopprimere ogni turbativa che possa mettere in pericolo l'integrit dell'Io e il suo equilibrio interno. Essa rivolta contro: a) l'angoscia dovuta ad aumento di tensione istintuale promosso da impulsi che premono per ottenere gratificazione; b) l'angoscia dovuta a pressione morale o minacce del Super-io; c) l'angoscia dell'Io di fronte a un pericolo reale. Freud descrive tre metodi di difesa in tre forme di malattia: la rimozione come caratteristica dell'isteria, la formazione reattiva come caratteristica della nevrosi ossessiva, e l'elusione come caratteristica della fobia. Nella storia della psicoanalisi, dopo Freud, ilpasso successivo fu la pubblicazione de L'Io e i meccanismi di difesa (1936) di Anna Freud, dove sono elencati nove meccanismi di difesa che suo padre aveva gi descritto in modo non sistematico nelle sue opere).

Dalle garzantine:(I MECCANISMI DI DIFESA. I meccanismi di difesa che la psicoanalisi indica tra i pi adottati possono essere alfabeticamente cos elencati, rinviando, per una trattazione pi ampia, alle rispettive voci. Annullamento. L'annullamento di pensieri, parole, gesti o azioni ottenuto mettendo in atto pensieri e comportamenti dal significato opposto. Questo tipo di difesa ha un significato espiatorio. Difesa maniacale. Fantasia di onnipotenza, accompagnata da euforia, disinibizione, illimitata fiducia in se stessi per difendersi in modo reattivo dalla depressione, immaginando di aver tutto sotto controllo. Difesa ossessiva. Tentativo di difendersi dalla propria ansia mediante rituali e comportamenti meticolosamente controllati allo scopo di costruire una barriera tra s e le proprie pulsioni. Difesa percettiva. Innalzamento della soglia percettiva nei confronti di stimoli che generano ansia o che assumono per il soggetto un significato riprovevole. Diniego. Difesa egodistonica che rifiuta di riconoscere esperienze penose, impulsi, dati di realt o aspetti di s o del mondo percettivo. Siccome opera contro l'esame di realt, questo tipo di difesa pu talvolta portare al delirio. Formazione reattiva. Processo difensivo che cerca di dominare un impulso inaccettabile, come ad esempio un sentimento aggressivo, attraverso l'accentuazione della tendenza opposta, come ad esempio un eccessodi sollecitudine e di condiscendenza. Identificazione. L'identificazione con la persona o l'oggetto perduto perpetua nella propria interiorit qualche suo tratto allo scopo di lenire la depressione derivante dalla sua perdita. Introiezione. L'introiezione nel sistema dell'Io dell'oggetto esterno ha lo scopo di proteggere dall'angoscia di separazione L'introiezione il contrario della - proiezione. Isolamento. Consiste nell'isolare un pensiero o un'esperienza sgradevole dalla carica affettiva a essi connessa o dal contesto significativo in cui sono inseriti. Messa in atto. Tentativo di evitare di confrontarsi con i propri conflitti inconsci, cercando soluzioni sul piano di realt, allo scopo di risolvere con azioni un conflitto interiore che non si vuol riconoscere. Negazione. Modalit per cui i contenuti rimossi possono accedere alla coscienza alla sola condizione di essere negati con proposizioni che, stando agli esempi di Freud, dicono: Ora Lei penser che io voglia dire qualche cosa di offensivo, ma in realt non ho questa intenzione. La negazione si distingue dal diniego perch non giunge a un vero e proprio misconoscimento della realt interna o esterna. Neutralizzazione. Meccanismo di difesa egosintonico che consente di de-aggressivizzare e di de-sessualizzare l'energia psichica in vista di un suo impiego in attivit sublimate. Proiezione. Attribuzione ad altri di un proprio aspetto ritenuto negativo, per cui il soggetto pu biasimarlo in altri sentendosene immune. Regressione. Difesa da un'angoscia attuale mediante tecniche di gratificazione che appartengono a uno stadio psichico precedente o infantile. Rimozione. Esclusione dalla coscienza di rappresentazioni connesse a una pulsione il cui soddisfacimento sarebbe in contrasto con altre esigenze psichiche. Scissione. Difesa dall'angoscia determinata dall'ambivalenza dell'oggetto che viene scisso in buono e cattivo in modo da poter dirigere sulle parti scisse gli opposti sentimenti che esso ispira. Sublimazione. Spostamento di una pulsione sessuale o aggressiva verso una meta non sessuale o non aggressiva che trova una valorizzazione a livello sociale. Descritta da S. Freud come processo,, nel quale agli eccitamenti successivi provenienti da alcune fonti della sessualit si apre il deflusso e l'utilizzazione in altri campi, di modo che dalla predisposizione, in s pericolosa, risulta una non disprezzabile intensificazione della capacit di prestazioni psichiche, la sublimazione considerata una difesa egosintonica che incontra la desiderabilit sociale).

La rimozioneE il meccanismo pi importante, allontana dalla coscienza i desideri inaccettabili; assicura che desideri incompatibili con la realt, richieste del Super-io e altre spinte motivazionali rimangano inconsci o vengano camuffati.La tendenza dei desideri rimossi di riaffiorare alla coscienza rivela che tensione e angoscia permangono e una vasta gamma di ulteriori difese vengono mobilitate per alleviare il conflitto, al prezzo di un certo grado di distorsione della realt interna.

I modelli relazionali considerano i meccanismi di difesa come scudo protettivo allinterno del quale si tiene al riparo il s autentico.Freud considera molte difese come evolutivamente necessarie.

Meccanismi di copingGli psicologi sociali e sperimentali concettualizzano le difese come meccanismi di coping il cui scopo gestire i problemi che si incontrano nel mondo esterno. Essi sono:- consci- messi in atto quando occorra far fronte a minacce esterne, piuttosto che interne

La principale critica riguarda il fatto che non vi pu essere distinzione tra conflitti interni ed esterni che piuttosto interagiscono in modo complesso.Tali strategie possono essere insegnate. In unottica cognitivista, sono risultati di processi cognitivi di controllo che ordinano in sequenza le idee e accorpano fra loro pi significati.

Anna FreudMostra come la fantasia e lattivit intellettuale possano essere usate in modo difensivo e come le difese possano essere attuate contro le situazioni esterne, le richieste del Super-io e della cultura, ecc.

Melanie KleinSpecific quelli primari ed evidenzia tutto un nuovo spettro di difese come: scissione delloggetto controllo onnipotente sugli oggetti svalutazione identificazione proiettiva idealizzazione

I suoi seguaci considerano le difese come configurazioni psicologiche rigide.

La difesa pu assumere carattere disadattativo e condurre alla formazione di sintomi. Ci tanto pi probabile quanto pi primitivi sono i meccanismi di difesa che vengono riattivati nella regressione o che rimangono sempre attivi a causa di un arresto evolutivo in corrispondenza di punti di fissazione precoci.

Le difese sono ripartite in tre categorie: psicotiche/immature o primitive nevrotiche mature

Luso dei meccanismi di difesa non patologico in s, ma si verifica anche in individui sani qualora siano esposti a stress estremi.

Le caratteristiche principali delle difese sono: possono essere normali e adattative quanto psicologiche sono una funzione dellio sono solitamente inconsce sono dinamiche e mutevoli ma, in stati patologici diversi, ad esempio nella formazione del carattere, possono confluire in sistemi rigidi e fissi le varie difese sono associate a stati psicologici diversi, per esempio la rimozione con listeria, lisolamento e lannullamento con la nevrosi ossessiva sono associate ai vari livelli di sviluppo: alcune vengono considerate primitive, altre pi mature .

Meccanismi primitivi

ScissioneIdentificazione proiettivaProiezioneIdentificazione

ScissioneSeguendo la Klein, oggi per scissione si intende la divisione delloggetto in una parte buona e in una cattiva. Ad esempio, tenendo nella propria mente rigidamente separate la madre buona e quella cattiva, il bambino pu evitare lambivalenza e il conflitto tra lamore e lodio per una persona che in realt la stessa.Poich oggetti interni ed esterni hanno una relazione intrinseca con lIo, pu verificarsi una scissione nello stesso Io.La scissione considerata dai kleiniani un fenomeno primario della vita mentale dellinfante. Tuttavia la tendenza a dividere il mondo in buono e cattivo permane nellet adulta. ( L'oggetto, verso cui si dirigono le pulsioni erotiche e distruttive, scisso in oggetto buono e cattivo con ripercussioni nella dinamica delle introiezioni e delle proiezioni).

ProiezioneAttribuzione del proprio stato affettivo ad altri. Si proiettano i sentimenti meno gradevoli e tollerabili. Lesteriorizzazione (il capo esterno della proiezione) consente di disconoscere le proprie responsabilit e di percepire un senso illusorio di controllo sugli impulsi. Se tali sentimenti indesiderati vengono riflessi, come da uno specchio, il soggetto prover angoscia o deliri paranoici. (l'operazione attraverso cui un soggetto localizza fuori di s (esternalizzazione), in persone o cose, ci che rifiuta o non riconosce come proprio).

IdentificazioneSi intende il processo psicologico inconscio attraverso il quale un individuo assimila aspetti della personalit di altri individui. Si distingue dallimitazione, dove il soggetto assimila intenzionalmente e coscientemente le caratteristiche dellaltro. E il processo attraverso il quale, durante lo sviluppo, si formano e si modificano le rappresentazioni di s. (processo con cui un soggetto assimila uno o pi tratti di un altro individuo modellandosi su di esso).

Identificazione proiettivaLa Klein la descrisse come una fantasia mediante la quale linfante scinde le proprie parti cattive dal resto di s e le proietta nella madre, che diventa la parte cattiva di s.Ci che viene proiettato non un sentimento o un atteggiamento, ma il s o una sua parte. Se queste parti vengono reintroiettate (identificazione introiettiva) lindividuo si trova a contenere un cattivo identificato, che rappresenta un potenziale fattore di caduta dellautostima e di odio di s.Al contrario, la proiezione e la successiva reintroiezione della parti buone di s possono accrescere lautostima e promuovere buone relazioni oggettuali.In questa originaria formulazione lidentificazione proiettiva aveva carattere difensivo, intrapsichico, solipsistico (io come unica realt esistente). (M. Klein ha introdotto il concetto di identificazione proiettiva a proposito del fantasma che immagina di introdurre la propria persona o parti scisse di s all'interno del corpo materno, onde poterlo possedere, controllare e al limite danneggiare. La scuola kleiniana ha poi elaborato il rovescio di questo meccanismo, introducendo il concetto di identificazione introiettava per il fantasma che immagina che una persona o un oggetto sia dentro di s o parte di s).

Che differenze ci sono tra lidentificazione proiettiva e la proiezione?- lidentificazione proiettiva pi profonda, in quanto possibile solo se accompagnata da uneffettiva proiezione di parti del s- nella proiezione lobiettivo pu essere inconsapevole lidentificazione proiettiva, invece, ha un aspetto comunicativo il contenitore della proiezione pu essere indotto a sentire o agire a seconda della proiezione (es. se lanalista si sente annoiato per questo motivo)- di conseguenza, chi proietta e loggetto della proiezione interagiscono a livello inconscio; Spillius parla di identificazione proiettiva evocativa (pressione esercitata dallanalista affinch si conformi alla fantasia del paziente) [connesso al controtransfert]- Bion sostiene che una versione positiva dellidentificazione proiettiva alla base dellempatia e del contenimento - possono essere proiettati anche sentimenti positivi

Meccanismi nevrotici

Negazione (o diniego)Contrariamente alla rimozione, che tende a eliminare dalla coscienza un aspetto della realt interna, la negazione riguarda la realt esterna fa si che lindividuo ripudi o controlli affettivamente la propria risposta a un aspetto specifico del mondo esterno. La negazione implica una scissione tra laccettazione cognitiva di un evento doloroso e il rifiuto delle emozioni dolorose ad esso associate.

Formazione reattivaQuando un soggetto adotta un atteggiamento psicologico opposto al proprio desiderio o impulso cosciente (es. deferenza al capo che si odia).Come tutte le patologia difensive, quelle basate sulla formazione reattiva producono alterazioni permanenti nella struttura dellIo, cosicch la difesa continua ad essere utilizzata pur essendo cessata la situazione di pericolo. (processo difensivo che consente di dominare un impulso inaccettabile con l'esagerazione della tendenza opposta).

Identificazione con laggressoreTale concetto ha legami sia con la formazione reattiva che con l'identificazione. Ha importanza nella trasmissione intergenerazionale dellabuso infantile: la vittima, nella generazione successiva, diventa aggressore. (A. Freud: il soggetto assume la stessa funzione aggressiva, ne imita i tratti e ne adotta le espressioni di potenza che lo caratterizzano. Questa identificazione uno stadio preliminare alla formazione del Super-Io, in un'epoca in cui l'aggressione ancora percepita come esterna e non ancora interiorizzata sotto forma di autocritica).

IsolamentoUn affetto doloroso che una persona non converta, attraverso la rimozione, in sintomo corporeo, pu essere neutralizzato dallisolamento: laffetto viene reso inconscio mentre lideazione, privata del sentimento, rimane conscia. I ricordi traumatici possono essere richiamati in memoria ma vengono spogliati di ogni sentimento. (meccanismo di difesa frequente nelle nevrosi ossessive che consiste nell'isolare un pensiero o 1) dalla carica affettiva che gli connessa, o 2) dal contesto significativo in cui inserito. In questo modo, il pensiero, la fantasia o il ricordo possono avere libero accesso alla coscienza, mentre l'emozione o il contesto, di solito dolorosi, a essi collegati, restano inconsci).

AnnullamentoSe ne parla in riferimento ad azioni che vengono fatte e disfatte o allannullamento magico. Lannullamento fa si che lindividuo operi uninversione dei desideri ostili che crede di aver precedentemente messo in atto (disturbi ossessivo-complusivi).

InteriorizzazioneSi tratta di un processo ubiquitario (presente dappertutto). E un termine ampio che include introiezione, incorporazione, identificazione e si riferisce a tutti i processi che consentono allindividuo di costruire il proprio mondo rappresentazionale interno portando dentro e modificando il mondo esterno. Lintroiezione lanalogo infantile dellinteriorizzazione. (Processo con cui relazioni intersoggettive vengono trasformate in relazioni intrasoggettive, come quando la relazione di autorit tra il padre e il figlio viene interiorizzata nella relazione tra Super-io e Io).IncorporazioneProcesso mediante cui un identificato viene mandato gi senza masticare, senza modifiche o assimilazioni di sorta e pu costruire una versione psicotica dellinteriorizzazione. (introduzione e conservazione, reale o fantasmatica, di un oggetto nel proprio corpo. Tipica della fase orale, l'incorporazione pu estendersi alla respirazione, alla visione e all'ascolto, oltre alle fantasie relative all'incorporazione anale e alla ritenzione del pene all'interno del corpo).Intellettualizzazione e razionalizzazioneSono di uso comune nella politica, negli affari e nella medicina. Consiste nella sostituzione del pensiero allesperienza e leccessiva propensione per lastratto allo scopo di evitare lintimit. La razionalizzazione, analogamente, offre spiegazioni logiche e credibili per quei comportamenti irrazionali che vengono indotti da desideri inconsci. (tendenza a sistemare in termini di formulazione teorica i propri conflitti nel tentativo di meglio padroneggiarli).

Meccanismi maturi

Sublimazione e umorismoConsentono una parziale espressione dei desideri e degli impulsi sottostanti in un modo che non solo socialmente accettabile, ma che arricchisce la stessa societ.Sublimazione i desideri sono canalizzati pi che repressi o spostati: gli impulsi aggressivi possono trovare espressione nel gioco e nello sport, i sentimenti non vengono disconosciuti, ma modificati e direzionati verso mete significative. (meccanismo responsabile dello spostamento di una pulsione sessuale o aggressiva verso una meta non sessuale e non aggressiva che trova una valorizzazione a livello sociale, come l'attivit artistica o la ricerca intellettuale).

Umorismo, consente di condividere emozioni, anche aggressive, senza disagio, di regredire senza imbarazzo, di giocare liberamente, di ridere impunemente e rilassarsi piacevolmente.

I meccanismi di difesa immaturi sono associati a sintomi psicologici, a sofferenza personale e a funzionamento sociale ridotto, mentre quelli maturi a soddisfazione, successo e stabilit.

CAP 5 Transfert e controtransfert

In sintesi secondo le varie possibili formulazioni il concetto di transfert:- descrive il processo tramite il quale lindividuo TRASFERISCE sullanalista e sulle altre persone esperienze, atteggiamenti e sentimenti che appartengono al passato e che ha frequentemente sperimentato nelle relazioni precedenti con le figure pi importanti;- descrive lesteriorizzazione di relazioni oggettuali interiorizzate allinterno del processo analitico e delle relazioni ordinarie.- include tutti gli aspetti inconsci della relazione analitica, compresa la comunicazione non verbale- comprende i concetti di alleanza di trattamento o alleanza terapeutica.- il suo sviluppo pu essere ostacolato dal sorgere di una specifica resistenza, o , daltro canto, il transfert stesso pu divenire la resistenza o la risoluzione del conflitto soggiacente.- il transfer pu essere una sonda della realt relazionale (SLAVIN e KRIEGMAN).- pu essere una manifestazione del significato latente, stimolata dalla relazione reale con lanalista, ma in una forma alterata dellesperienza passata.

Vi un accordo sostanziale sul fatto che possibile rintracciare elementi di transfert in ogni relazione (anche verso le istituzioni), ma la situazione analitica favorisce decisamente lo sviluppo e losservazione dei fenomeni transferaliEsiste un accordo di massima che il transfert esiste, ma non sul suo CONTENUTO, cio su cosa viene trasferito.I trasfert sono la guida alla comprensione del mondo interno, essi vengono diversamente definiti nelle varie cornici teoriche.- APPROCCI INTERPERSONALI: interazione diadica (al transfert contribuiscono tanto il paziente quanto lanalista)- PSICOLOGIA DELLIO: espressione dei desideri istintuali;- Prospettiva KLEINIANA: rappresentazione di fantasie inconsce;

TransfertTranserft secondo Freud, sosteneva che non era solo SUGGESTIONE, ma lespressione di un attaccamento edipico patologico allanalista e una rappresentazione delle relazioni precoci fra lindividuo e le figure genitoriali.Ci lo spinse a teorizzare la NEVROSI da TRANSFERT che includeva sia un aspetto positivo che negativo.Il transfert assunse in questo primo momento un duplice aspetto:1) resistenza al recupero e alla verbalizzazione del ricordo.2) ri-presentarsi del conflitto infantile.Freud distinse il MECCANISMO del transfert; (una sorta di stampo un magazzino INCONSCIO delle immagini infantili), da cui si origina la DINAMICA del transfert; (la relazione emotiva attuale che sinstaura con lanalista). (LA NATURA DEL TRANSFERT. a) S. Freud elabor gradatamente il concetto di transfert partendo dalla nozione di spostamento perch, nel transfert, il paziente sposta sull'analista i propri conflitti intrasoggettivi che a loro volta sono residui delle relazioni intersoggettive reali o fantasmatiche che il paziente ha vissuto nell'infanzia. Il carattere positivo o negativo del transfert si riferisce alla qualit dell'affetto espresso e non all'esitofavorevole o sfavorevole del transfert nella cura).

Alcuni Autori quindi considerano il TRANSFERT come la via regia alla ricostruzione di traumi infantili, altri considerano fondamentale lesplorazione del QUI E ORA del transfert.

Interpretazione del transfert classica e modernaSecondo la definizione CLASSICA: il transfert un processo mediante il quale il paziente trasferisce sullanalista esperienze passate e sentimenti potenti gi sperimentati nelle relazioni precoci con figure significative come il padre, la madre i fratelli. Il paziente inconsapevole di questa connessione vive i sentimenti come pertinenti al presente e non come derivati da situazioni passate. Linterpretazione del transfert consente la ri-sperimentazione del passato nel presente e, attraverso la comprensione, permette di superare il trauma. Si considera il transfert come una distorsione della realt: esso rappresenta i desideri infantili che premono per una gratificazione attraverso le relazioni attuali, e consiste dunque in uno spostamento intrapsichico del passato, che viene proiettato su di una relazione attuale e fa in modo che la relazione venga sperimentata come un mosaico di passato e presente. Nellinterpretazione si accentua la comprensione del passato per come questo si ripresenta nel presente. Qui lanalista una sorta di schermo neutro sul quale si proiettano i desideri infantili.

Secondo la concezione MODERNA: il transfert frutto dellemersione di significati latenti evocati dalla relazione analitica. Non viene accettata- n lidea che lunica spiegazione della patologia adulta vada rintracciata nella nevrosi infantile.- n lipotesi che la nevrosi da transfert costituisca la strada pi semplice per la guarigione.Il transfert tende qui a includere linterazione tra paziente e analista: rappresenta i conflitti psichici e riflette linterazione fra le rappresentazioni oggettuali interne; un mezzo attraverso il quale il dramma interno dellindividuo viene messo in scena con lanalista; un esperienza NUOVA influenzata dal passato piuttosto che una semplice ripetizione di unesperienza precedente.

Nell'ottica MODERNA, la fantasia in s ad essere al centro dellinterpretazione; la dinamica influenzata da una costellazione infantile solo in modo indiretto. Il transfert diviene una forza terapeutica positiva: sia una rappresentazione del passato che, se interpretata, pu condurre allinsight, sia un test che pu suscitare risposte dellanalista, che richiesto per poter poi perseguire fini evolutivi ulteriori. un processo interattivo attraverso il quale il paziente risponde ad aspetti specifici della situazione analitica aspetti a cui stato sensibilizzato da esperienze pregresse. La prospettiva MODERNA secondo la quale il transfert emersione di significati latenti, ha una visione maggiormente positiva.

Levinson mette laccento proprio sugli elementi travisanti del transfert: si vede e si sperimenta quello che ci si aspetta di vedere (lanalista pu esser visto premuroso, comprensivo, ostile), e il transfert una resistenza alla comprensione attraverso la ripetizione e lirrigidimento delle relazioni. La "realt" terapeutica viene determinata tanto dal paziente quanto dall'analista: il paziente fa esperienza dell'analista e reagisce a lui tanto per come quanto per come gli sembra che sia, e l'analista risponde al paziente tanto per come questi , quanto, invece, sulla scorta del controtransfert.

Gli analisti kleiniani e bioniani, ritengono che lo stato interno pi vero sia organizzato intorno alle ansie psicotiche collegate allistinto di morte piuttosto che come succedeva invece nella concezione originaria di Freud intorno alla nevrosi infantile, che non era mai stata ritenuta completamente conoscibile. La Klein, riteneva che il transfert fosse la rappresentazione di una fantasia inconscia, che riflette le relazioni del mondo interno.

(M. Klein ritiene che nel transfert si manifestino non tanto le componenti edipiche, quanto le relazioni oggettuali dei primissimi anni di vita che il paziente non pu ricordare, ma che possono essere ricostruite proprio a partire dalle reazioni di transfert del paziente: Il paziente, infatti, portato inevitabilmente a far fronte ai conflitti e alle angosce che rivive nei confronti dell'analista avvalendosi degli stessi sistemi usati nel lontano passato. Ci vuol dire che egli cerca di distaccarsi dall'analista cos come cercava di distaccarsi dai suoi oggetti originari. La tesi kleinianadel transfert come rivelatore delle relazioni oggettuali stata accolta da W.R.D. Fairbairn, D.W. Winnicott e M. Balint)

Anche gli sviluppi della teoria delle relazioni oggettuali hanno esercitato un influenza sulla nozione di transfert. I concetti d IDENTIFICAZIONE PROIETTIVA e ESTERIORIZZAZIONE DEGLI OGGETTI INTERNI, sono importanti sia per la vita quotidiana che nella relazione analitica.

Kernberg afferma che lanalisi del transfert sia lanalisi del qui e ora delle relazioni oggettuali passate interiorizzate, sia lanalisi degli elementi di conflitto fra i vari aspetti delle strutture psichiche. Egli mette in guardia dallistituzione di un legame semplicistico fra la rappresentazione attuale e la realt passata e ritiene che le relazioni oggettuali interiorizzate siano costituite tanto di fantasia quanto di realt.

Schafer et al. sostengono che la relazione transferale va vista pi come una verit narrativa personale, che come il travestimento di un qualche aspetto fondamentale della realt psichica delle fantasie inconsce. Non esiste una ri-costruzione, ma soltanto una costruzione dal punto di vista qui e ora. Schafer ritiene che il transfert sia una sperimentazione emotiva del passato per come lo si ricorda attualmente, e non per come si effettivamente svolto.

Slavin e Kreigman ritengono che il transfert rappresenta il trasferimento a situazioni nuove di esperienze apprese in maniera tale che le esperienze pregresse possano essere re-visionate alla luce delle nuove. In questo modo il transfert non distorsione della situazione attuale ma una versione precedente.

Il tutto o la parte?I sostenitori della teoria parziale tenderanno a sviluppare, allinterno della relazione con il paziente, unarea priva dalle distorsioni del transfert. Tra gli interventi di un analista di questo tipo si possono anche trovare sia asserzioni di conferma, (o orientate alla realt), sia interpretazioni volte a verificare le distorsioni percettive operate dal transfert.Anna Freud (ottica classica) limitava il concetto di transfert a 3 aspetti: il transfert degli impulsi libidici il transfert della difesa lagto transferaleLa messa in atto pu verificarsi tanto allinterno che al di fuori delle sedute. I desideri infantili suscitati dal lavoro analitico sono messi in atto al di fuori della situazione analitica (simile allACTING OUT anche se solitamente con questo termine sintende lincapacit di portare un problema dentro il transfert).

Strachey vide il transfert come una distorsione percettiva per il cui tramite lanalista viene visto alla luce distorta del Super-Io e dunque idealizzato o denigrato o considerato severo e punitivo. Nella vita di ogni giorno il transfert a creare il circolo vizioso delle nevrosi, poich tramite lidentificazione proiettiva, induce gli altri a comportarsi in modi che confermano le preconcezioni transferali.Il compito dellanalista quello di veicolare in un interpretazione mutativa, dando una smentita al circolo vizioso, in modo tale che si produca un mutamento dinamico fondato sullinteriorizzazione di un Super-Io modificato e meno severo.

Greenacre come Freud ha distinto tra; transfert di base (prerequisito); il trasferimento di una fiducia di base rimanda alla relazione precoce madre-bambino e consente lo sviluppo dellalleanza terapeutica transfert analitico vero e proprio; riflette aspetti conflittuali dello sviluppo successivo.Brenner dice che base e analitico sono solo aspetti dello stesso transfer e vanno entrambi analizzati.

Forme particolari di transfertEsistono forme diverse di transfert, come:- transfert di oggetto se (rispecchiante, idealizzante e gemellare)- transfert psicotico- transfert erotico (erotico materno, erotizzato)

Transfert di oggetto-SSecondo la psicologia del S, (Kohut) il S viene visto secondo una struttura tripolare, il danneggiamento di uno dei poli da vita al rispettivo transfert. Se viene danneggiato il polo: della ambizioni auto-assertive; si genera transfert rispecchiante: riflette gli elementi grandiosi e esibizionistici del S; il paziente spera di assumere un rilievo particolare agli occhi dellanalista. degli ideali e dei valori a cui si aspira; si genera transfert idealizzante: il soggetto esperisce laltro come perfetto. delle capacita e dei talenti; si genera transfert gemellare doggetto-S: lindividuo si sente insicuro delle proprie doti e capacit e si rivolge, in fantasia, ad una sorta di alter ego nel quale fondare le proprie qualit e che fornisca un oggetto-S esteriorizzato al quale poter ricorrere nei momenti di solitudine.

Transfert psicoticoSi intende transfert psicotico quello di pazienti che appaiono incapaci di concepire che gli altri abbiano, come loro, una mente e che, quindi, negano lesistenza dellanalista come mente pensante.Il termine psicosi da transfert viene anche utilizzato per descrivere sintomi psicotici transitori che si verificano nelle sedute con pazienti che si trovano ad affrontare situazioni intollerabilmente dolorose.

Transfert eroticoLa relazione con lanalista imbevuta di aspetti erotici conflittuali allo scopo di distogliere la relazione dai suoi obiettivi terapeutici e di evitare in tal modo la necessit di affrontare esperienze dolorose. Questo amore di transfert trova le sue radici nellinfanzia e pu riscontrarsi in quasi ogni forma di contatto terapeutico a prescindere dal sesso dei componenti della diade analitica. Il paziente per lo considera inaccettabile, e pu ingenerare sentimenti di vergogna e di imbarazzo.Le lotte erotiche, amorose e affettive sono in grado di costituire veri e propri propellenti per lanalisi.Una forma particolare il transfert erotico materno che rappresenta un tentativo creativo di trasformare la relazione paziente-analista incentrandola su tematiche edipiche e non pi preedipiche, e sullamore oggettuale per la madre piuttosto che sulla dipendenza dalla madre. Esso contiene le interazioni sensoriali pi precoci tra madre e neonato.

Il transfert erotizzato, allopposto, pu minacciare la stessa esistenza dellanalisi. Qui la richiesta di gratificazione sessuale estrema e viene esperita dal paziente come realistica.Per BLUM le caratteristiche comuni a tali pazienti sono; seduzioni sessuali subite nellinfanzia, protezione insufficiente da parte dei genitori, tolleranza familiare nei confronti di comportamenti incestuosi o omosessuali. Tale processo, sembra una ripetizione o il tentativo di padroneggiare i traumi sessuali subiti nellinfanzia.

ControtransfertPer Freud il transfert: l'insieme delle reazioni inconsce dell'analista alla persona dell'analizzato e al suo transfert.Con il termine controtransfert ci si riferisce ai pensieri e ai sentimenti esperiti dallanalista che sono pertinenti al mondo interno del paziente e possono essere utilizzati al fine di comprendere il significato delle comunicazioni di questo e che, in tal senso, coadiuvano pi che ostacolare il trattamento (si parla di controtransfert originato dal paziente in opposizione a quello generato dallanalista). (Detto anche controtraslazione, il controtransfert indica, nella sua accezione pi estesa, il vissuto emotivo globale dell'analista nei confronti del paziente. Detto vissuto costituisce uno strumento essenziale per la comprensione e la comunicazione con il paziente, nonch per l'orientamento delle proprie risposte emotive, mentre, nella sua accezione pi specifica, si riferisce alle reazioni inconsce che il transfert del paziente induce nell'analista Nell'accezione freudiana il controtransfert costituisce, di fondo, un elemento di ostacolo al progredire della terapia, poich invalida quell'atteggiamento di impassibilit e di distacco emotivo che Freud raccomanda mediante la cosiddetta regola dello specchio: Il medico dev'essere opaco per l'analizzato e, come una lastra di specchio, mostrargli soltanto ci che gli viene mostrato ).

Nella psicoanalisi contemporanea, viene dato rilievo al controtransfert soprattutto come mezzo tramite il quale lo stato mentale del paziente viene comunicato allanalista.Questa comunicazione si svolge in modi diversi:- risonanza affettiva, empatia, identificazione di prova e identificazione primaria - risultato dellidentificazione proiettiva che implica una richiesta inconscia tanto al paziente quanto allanalista- parte del campo bipersonale o intersoggettivo (sullivan, langs, ecc)- risposta conscia e inconscia dellanalista al tranfer del paziente (Heimmann, Sandler)- risposta transferale dellanalista al paziente; il paziente rappresenta cio figure importanti del passato dellanalista (Freud)- resistenza o punti ciechi dellanalista (freud)- ogni reazione dellanalista al paziente (Jospeh)

La nascita della scuola delle relazioni oggettuali in Gran Bretagna e della tradizione interpersonale (Sullivan) fu il primo passo per raggiungere una definizione pi ampia del fenomeno.

Ma furono WINNICOTT, HEIMANN e la LITTLE a produrre le tesi pi cogenti. Cera chi sosteneva il nuovo approccio al controtransfert e chi continuava a considerarlo un interferenza inconscia nella capacit dellanalista di comprendere ed interpretare adeguatamente i fenomeni.

Per gli interpesonalisti come Sullivan, si conferm la teoria che la relazione il fattore pi importante nel trattamento dei problemi del paziente.Larticolo di Paula Heimann affermava che i sentimenti, gli atteggiamenti e le associazioni dellanalista sono di grande aiuto alla comprensione dei processi inconsci del paziente, anche se pu capitare che lanalista non ne sia pienamente consapevole.

Controtransfert, empatia e identificazione proiettivaTramite lidentificazione proiettiva il paziente proietta aspetti ripudiati di s nellanalista, che cos si identifica inconsapevolmente con queste parti e pu iniziare a sentire o a comportarsi in accordo con esse.Il primo aspetto di questo processo affine al transfert, il secondo al controtransfert.

Racker ha esplicitamente posto in relazione i due concetti distinguendo tra: controtransfert complementare; costituito da emozioni che sorgono dal fatto che il paziente tratta lanalista come loggetto di una delle proprie relazioni precoci, ed strettamente collegato alla nozione didentificazione proiettiva controtransfert concordante; una risposta empatica, basata sulla risonanza dellanalista verso il paziente; si lega alla sintonizzazione affettiva (Stern) e al rispecchiamento

Stern; la sintonizzazione affettiva tra madre e bambino implica la capacit da parte della madre (o dellanalista) di leggere il comportamento del bambino/paziente e di fornirvi una risposta complementare. (condizione dell'individuo la cui affettivit all'unisono con la gente che sta intorno e con le circostanze dell'ambiente, e i cui sentimenti attuali sono tutti interamente armonizzati e, come le aspirazioni, unificati).

La sintonizzazione affettiva si distingue dallempatia, sebbene siano entrambe ascrivibili allo stesso ceppo della RISONANZA EMOTIVA (Hoffman): sintonizzazione affettiva; ha luogo fuori della coscienza, una risposta emotiva pi immediata empatia; implica lattivazione di processi cognitivi; liniziale risonanza emotiva che si verifica nellanalista seguita da unastrazione empatica che fa uso della coscienza conscia basata sulla comprensione e lesperienza precedente; ci conduce a una temporanea identificazione di ruolo con il paziente. (capacit di immedesimarsi in un'altra persona fino a coglierne i pensieri e gli stati d'animo).

Sandler parla di identificazione primaria; un processo di rispecchiamento nellanalista di qualunque cosa il paziente esprima, verbalmente o meno; ogni cosa che il paziente esprime esperita, almeno fugacemente, dallanalista. Se tali identificazioni suscitano nellanalista desideri inconsci non sufficientemente elaborati, si verificher un conflitto che spinger alla mobilitazione di difese e alla formazione di punti ciechi.Questa identificazione molto simile allidea di contro-identificazione proiettiva di Grinberg, dove lanalista sidentifica con alcuni aspetti del processo inconscio e ne viene temporaneamente soggiogato.

Nella formulazione di Bion delle nozioni di contenitore e contenuto, chi proietta comunica i propri sentimenti allaltro, questi li digerisce, indi li restituisce al primo in una forma modificata e accettabile. solo quando con il processo interferiscono difficolt di comprensione da parte dellanalista, o una sua incapacit di comunicare, che insorgono i problemi ed emerge lidentificazione proiettiva patologica.

Il paziente per farsi comprendere meglio, incrementa le proprie proiezioni, facendo in modo che lanalista si senta come egli stesso stato costretto a sentirsi da figure importanti del passato. Lanalista si rende conto di sentirsi costretto ad assumere una posizione simile solo dopo aver reagito in modo inadeguato.

La metafora dello specchio freddo e riflettente non la tecnica migliore; bisogna porre laccento sulla parti che il paziente proietta nellanalista e sul grado in cui lanalista metabolizza gli affetti.

La Reich parla di controtransfert difensivo; dove lanalista incapace di riconoscere materiale intollerabile. Compito dellanalista quello di sganciarsi dalle proprie identificazioni patologiche. Solo allora il paziente sar capace di affrontare aspetti di s che non vuole accettare e ritirare le proprie proiezioni nello stesso modo in cui lha fatto lanalista.

Winnicott ha parlato di odio soggettivo per descrivere la risposta naturale dellanalista al comportamento offensivo del paziente.

Per Kernberg gli affetti e le emozioni pi difficili da gestire nel controtrasfert sono:1) reazioni al transfer prematuro e caotico del paziente2) il riflesso delle difficolt di tollerare forti stress e forti angosce psicologiche3) relazionabili ai sistemi proiettivi del paziente

Il campo bipersonaleOggi con il termine controtransfert ci si riferisce alle risposte emotive suscitate nellanalista da aspetti specifici del paziente.

Langs, con il concetto di campo bipersonale, ha definito il controtransfert come un fenomeno prettamente interattivo e non confinabile quindi a uno solo dei membri della coppia analitica.Se consideriamo la diade analitica come costituita da due sistemi psichici che sinfluenzano a vicenda in un campo spazio-temporale definito; allora il mutuo gioco di transfert e controtransfert pu esser visto come una matrice a quattro entrate fra i sistemi conscio e inconscio del paziente e dellanalista.Le fantasie inconsce e le credenze consce del paziente influenzano quelle dellanalista, e viceversa.

Cap 6 Sogno, simbolo e immaginazione

Il modello freudianoUna volta liberi dalle costrizioni della realt, sotto la spinta del principio del piacere, in risposta ad alcune preoccupazioni recenti, si attivano i pi profondi desideri e sentimenti che, spesso espressione della sessualit infantile, turbano la mente cosciente, non completamente interdetta dal sonno che li maschera nel lavoro onirico. Il carattere stravagante dei sogni una conseguenza del contenuto latente, cio di una codificazione del contenuto originale del sogno.Secondo Freud; il sogno, essendo un prodotto del sistema inconscio, lappagamento mascherato di un desiderio (represso e rimosso).

Linterpretazione dei sogni consiste nel disfare il lavoro del sogno al fine di rivelare il sottostante desiderio originale.

Freud ha elencato diversi metodi attraverso i quali i pensieri originari del sogno vengono modificati nel percorso che li porta dallinconscio al sogno. Condensazione; elementi differenti vengono combinati o fusi in ununica immagine; la spiegazione di tale immagine sar lunga e complessa. Traslazione e Spostamento delle intensit psichiche; ci che importante passa nel contenuto manifesto per insignificante e viceversa. libera associazione; la base della tecnica di analisi dei sogni, tramite essa il sognatore esplora le proprie risposte agli elementi del sogno seguendo la regola di non respingere alcun ricordo; alla fine del processo i nessi logici (poich, perch, se) vengono cancellati e i pensieri si presentano in forma visiva piuttosto che verbale, rappresentazione o drammatizzazione. simbolizzazione; Freud riteneva che temi biologici fondamentali come nascita, morte, maternit, sessualit ecc. fossero rappresentate nei sogni tramite simboli universali; elaborazione secondaria; nellatto di ricordare e