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http://misteroinlinea.blogspot.it/2012/05/rotoli-di-qumran-e-biblioteca-di-nag.html Mercoledì 9 maggio 2012 ROTOLI DI QUMRAN E BIBLIOTECA DI NAG HAMMADI (...) A sua volta, la comprensione-accettazione dell’Essenismo non può essere disgiunta da quella dello Gnosticismo — ebraico ma soprattutto ‘cristiano’ —, che con i suoi innumerevoli “movimenti” e sette caratterizzò profondamente i primi secoli della nascente religio e che dalle dottrine essene trasse in parte la sua origine ed elaborazione teogonica. Le concezioni gnostiche erano figlie dirette dell’Orfismo, culto “misterico” che proclamava l’immortalità dell’anima e concepiva l’essere umano nel dualismo anima-corpo. Secondo l’Orfismo, nell’uomo alberga un principio divino, un daimon caduto in un corpo per una “colpa” originaria; questo dèmone-anima non solo preesiste al corpo ma non muore con esso, e anzi è destinato a reincarnarsi in corpi successivi — kyklos te geneseos, “ciclo delle nascite” — per espiare quella prima colpa. L’Orphicos bios, la “vita orfica”, con i suoi riti e le sue pratiche (igiene personale, rinuncia ai vestiti di lana, sobrietà nel consumo di carne, uova e fagioli) che dovevano durare per tutta la vita, era per gli iniziati la sola in grado di porre fine al ciclo delle reincarnazioni — Metempsicosi — e di liberare l’anima dal corpo, con un premio nell’aldilà per i “purificati”. L’espressione soma sema, “il corpo, una tomba”, coniata da Platone nel “Cratilo” (v Secolo a.C.), era emblematica della concezione orfica secondo la quale l’anima si trova nel corpo come in una tomba. Il nucleo centrale della dottrina si deduce da laminette dorate — i cosiddetti “passaporti dei defunti”, risalenti ad un periodo fra il iv Secolo a.C. ed il ii Secolo d.C. — trovate nei sepolcri dei seguaci dell’Orfismo, a Creta, in Tessaglia e nell’Italia meridionale: «Rallègrati, tu che hai patito la passione: questo prima non l’avevi ancora patito. Da uomo sei nato Dio», «Felice e beatissimo, sarai Dio anziché mortale», «Da uomo nascerai Dio perché dal divino derivi». In sostanza, il destino ultimo dell’uomo è “tornare ad essere presso gli dèi”: liberare quanto di dionisiaco gli è proprio — divino, celeste, buono — da tutto ciò che è titanico — terreno, malvagio —. Esattamente come per gli “iniziati” (cioè “coloro che hanno compreso la scintilla divina dentro di sé”) dello Gnosticismo. Con il mito di Orfeo si incrinò l’ultima visione naturalistica che ancora sopravviveva nelle religioni antiche, quella della spiritualità greca: nella lotta dualistica fra anima e corpo dell’Orfismo, anche in Grecia si affermò la convinzione che alcune tendenze legate al corpo erano da reprimere, e nel sempre più diffuso mito

ROTOLI DI QUMRAN E BIBLIOTECA DI NAG HAMMADI · ROTOLI DI QUMRAN E BIBLIOTECA DI NAG HAMMADI ... disposizione degli studiosi. I testi contenuti nei codici sono per lo più scritti

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  • http://misteroinlinea.blogspot.it/2012/05/rotoli-di-qumran-e-biblioteca-di-nag.htmlMercoled 9 maggio 2012 ROTOLI DI QUMRAN E BIBLIOTECA DI NAG HAMMADI (...) A sua volta, la comprensione-accettazione dellEssenismo non pu esseredisgiunta da quella dello Gnosticismo ebraico ma soprattutto cristiano , checon i suoi innumerevoli movimenti e sette caratterizz profondamente i primisecoli della nascente religio e che dalle dottrine essene trasse in parte la suaorigine ed elaborazione teogonica.

    Le concezioni gnostiche erano figlie direttedellOrfismo, culto misterico che proclamavalimmortalit dellanima e concepiva lessere umanonel dualismo anima-corpo. Secondo lOrfismo,nelluomo alberga un principio divino, un daimoncaduto in un corpo per una colpa originaria; questodmone-anima non solo preesiste al corpo ma non

    muore con esso, e anzi destinato a reincarnarsi in corpi successivi kyklos tegeneseos, ciclo delle nascite per espiare quella prima colpa. LOrphicos bios,la vita orfica, con i suoi riti e le sue pratiche (igiene personale, rinuncia ai vestitidi lana, sobriet nel consumo di carne, uova e fagioli) che dovevano durare pertutta la vita, era per gli iniziati la sola in grado di porre fine al ciclo dellereincarnazioni Metempsicosi e di liberare lanima dal corpo, con un premionellaldil per i purificati. Lespressione soma sema, il corpo, una tomba, coniatada Platone nel Cratilo (v Secolo a.C.), era emblematica della concezione orficasecondo la quale lanima si trova nel corpo come in una tomba.Il nucleo centrale della dottrina si deduce da laminette dorate i cosiddettipassaporti dei defunti, risalenti ad un periodo fra il iv Secolo a.C. ed il ii Secolod.C. trovate nei sepolcri dei seguaci dellOrfismo, a Creta, in Tessaglia enellItalia meridionale: Rallgrati, tu che hai patito la passione: questo prima nonlavevi ancora patito. Da uomo sei nato Dio, Felice e beatissimo, sarai Dioanzich mortale, Da uomo nascerai Dio perch dal divino derivi. In sostanza, ildestino ultimo delluomo tornare ad essere presso gli di: liberare quanto didionisiaco gli proprio divino, celeste, buono da tutto ci che titanico terreno, malvagio . Esattamente come per gli iniziati (cio coloro che hannocompreso la scintilla divina dentro di s) dello Gnosticismo. Con il mito di Orfeo si incrin lultima visione naturalistica che ancora sopravvivevanelle religioni antiche, quella della spiritualit greca: nella lotta dualistica fra animae corpo dellOrfismo, anche in Grecia si afferm la convinzione che alcunetendenze legate al corpo erano da reprimere, e nel sempre pi diffuso mito

  • dionisiaco-orfico la purificazione dellelemento divino da quello corporeo divenne loscopo dellesistenza, in unetica colpa-castigo-espiazione-ricompensa che eraormai patrimonio spirituale comune in tutto il bacino del Mediterraneo.La maggioranza degli autori biblici ritiene che il male nel mondo sia frutto di unpeccato umano corruttore della buona creazione di Dio; la maggior parte degliautori gnostici sostiene invece che il male inciso nella materia stessa del mondo.Come si arriv a questo rovesciamento di prospettiva?

    La parte pi importante della teologia ebraicarisale alle tradizioni sullEsodo: Dio ode illamento dei figli di Israele, schiavi da secoli, efa sorgere un profeta, Mos, che li libera conlappoggio di Dio stesso (le Piaghe dEgitto,lapertura del Mar Rosso, etc.); tempo dopo,per, il popolo eletto si trova nella sofferenza eDio stavolta non interviene. I teologi giudaicitentarono di farsene una ragione: i vari Isaia,Geremia, Osea spiegano che Israele patiscecrisi sociali, politiche e militari perch il popolopecca contro Dio, che lo punisce con problemie silenzio. Succede per che il popolo, purrimettendosi a seguire strenuamente eossequiosamente la Legge mosaica data daDio , continua a soffrire: i malvagi prosperanoed i giusti subiscono. E i Grandi Profeti nonriescono a chiarirne il perch. Tale difetto portalla nascita di diverse teologie che andarono in

    unaltra direzione rispetto ai profeti: Giobbe e lEcclesiaste, ma soprattutto gliapocalittici pensatori che sostengono una rivelazione (apokalypsis) diretta diDio sui motivi di tanto patire.LApocalittica ebraica sorse in un contesto di grande sofferenza due secoli prima diYeshua; alcuni filosofi, influenzati da concezioni iraniche, conclusero nei loro testiche tanto male non potesse provenire da Dio bens da un suo avversario, ilDiavolo: e invitarono a resistere un po pi a lungo perch Dio arriver presto, conuno sfoggio di potenza cataclismica, a instaurare il bene duraturo.Yeshua bar Yosef stesso fu uno di questi apocalittici:In verit vi dico: vi sono alcuni qui presenti, che non morranno senza aver visto ilregno di Dio venire con potenza. (Marco [ix,1])In verit vi dico: non passer questa generazione prima che tutte queste cosesiano avvenute. (Marco [xiii,30])Alla morte di Ges, i suoi seguaci credono che torner lui stesso a instaurare ilRegno, la vendetta di Dio sul Male.

  • Ecco io vi annunzio un mistero: non tutti, certo, moriremo, ma tutti saremotrasformati, in un istante, in un batter docchio, al suono dellultima tromba; suonerinfatti la tromba e i morti risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati. (i Letteraai Corinzi [xv,51-52])Questo vi diciamo sulla parola del Signore: noi che viviamo e saremo ancora in vitaper la venuta del Signore, non avremo alcun vantaggio su quelli che sono morti.Perch il Signore stesso, a un ordine, alla voce dellarcangelo e al suono dellatromba di Dio, discender dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; quindinoi, i vivi, i superstiti, saremo rapiti insieme con loro tra le nuvole, per andareincontro al Signore nellaria, e cos saremo sempre con il Signore. (i Lettera aiTessalonicesi [iv,15-17])Ma i decenni passavano, e Ges non tornava. Cos, dopo due traumi primafall la spiegazione profetica sul fatto che fosse Dio a provocare la sofferenza, poifu smentito lideale apocalittico sul fatto che fosse il nemico di Dio a provocare lasofferenza , limpianto del ragionamento si incrin: forse il mondo non statocreato cos male da Dio, forse c un Dio inferiore, un ignorante e malvagio sotto-Dio, la creazione devessere la sua, il Dio supremo non avrebbe fatto un mondotanto difettoso.Con buona pace della logica, che ci informa che questo sotto-Dio, come tutte lealtre cose, devessere anchesso opera del Dio superiore e quindi non se neesce: sempre colpa del Dio superiore! , lo Gnosticismo affin lidea di Diobuono al di sopra e Dio ignorante al di sotto, che gi circolava in Mesopotamia, esi diffuse come una specie di apocalitticismo fallito nel quale anche la Cristologiaebbe una sua funzione ben precisa.Lo Gnosticismo, dunque, non fu altro che il frutto della ennesima delusione suDio.

    Messaggi in bottigliadentro mari di sabbia La conoscenza delloGnosticismo e dei suoitesti rimasta per lunghisecoli legata alle citazionie ai commenti, moltospesso ostili, delle operedella Patristica cristiana .

    Lassoluta mancanza di documenti, che non fossero frammenti riportati in altreopere, spesso anche alterati, ha reso in genere difficile la collocazione e lacomprensione dello Gnosticismo; tuttavia la scoperta, avvenuta nel 1945 presso il

  • villaggio di Nag Hammdi (alto Egitto), di una biblioteca di testi gnostici 53scritti su papiro, in lingua copta , completata dalla scoperta e dal restauro, adinizio xxi Secolo, di un ulteriore testo gnostico il Vangelo di Giuda , ha datoun nuovo insperato impulso agli studi.

    Con ritrovamento casuale della stessa natura come messaggi in bottiglia dentro mari di sabbiaaffidati al trascorrere dei millenni i Manoscritti delMar Morto o Rotoli di Qumran intervennero quasicontemporaneamente, alla fine della SecondaGuerra Mondiale, dopo varie vicissitudini, adilluminare gli studiosi sulle comunit essene coeve aGes. Prima di questi ritrovamenti si conoscevano

    solo alcune citazioni da parte di scrittori antichi Ippolito Romano, Plinio ilVecchio, Filone Alessandrino e Giuseppe Flavio ; nel 1947, in una zonadesertica a 30 km da Gerusalemme, grazie ad una scoperta fortuita da parte di unpastorello, vennero rinvenute delle giare contenenti dei rotoli di pelle avvolti inbrandelli di tela. Il materiale in larga parte fu rivenduto ad un trafficante che a suavolta lo rivendette al governo israeliano. Negli anni seguenti furono rinvenuti, inundici grotte della zona, circa 900 rotoli, alcuni dei quali ridotti in frammenti; ben200 di essi riguardano libri o parti di libri dellAntico Testamento; vennero ritrovatianche i rotoli con le regole della comunit. Un team internazionale di studiosi presieduto da padre De Vaux, un domenicano residente in Giordania imposto dallaChiesa di Roma che temeva sorprese da tale ritrovamento archeologico inizia studiare i reperti sin dalla met degli anni Cinquanta del xx Secolo, fravicissitudini anche geopolitiche il territorio pass attraverso le amministrazionibritannica, giordana e israeliana, pi le varie guerre israelo-palestinesi epolemiche; ci vollero pi di 40 mosaici anni prima che tutto il materiale fosse messoa disposizione dellintera comunit scientifica mondiale.I codici di Nag Hammdi, ritrovati in una giara a 5 km da un monastero cenobitapacomiano, rimasero nascosti per lungo tempo dopo il ritrovamento e in seguito aduna complessa vicenda, dopo essere stati dispersi, furono recuperati e messi adisposizione degli studiosi. I testi contenuti nei codici sono per lo pi scritti gnostici,ma includono anche tre opere appartenenti al Corpus Hermeticum ed unaparziale traduzione della Repubblica di Platone. Gli scritti ermetici vannoconsiderati a parte poich si allontanano decisamente dalle teorie gnostichelargamente diffuse nel resto della biblioteca; il loro interesse risiede soprattuttonella marcata ispirazione egizia rispetto ai testi greci e latini del tempo: la religioneegiziana non viene rifiutata, piuttosto lintento di spiritualizzarla lErmetismonon tanto un sistema religioso quanto una via . Complementari ed esaurienti,espongono linsieme del percorso iniziatico che conduce alla illuminazione divinaaffermando limportanza sostanziale del simbolismo, se non addirittura

  • dellallegoria. probabile che i codici di Nag Hammdi appartenessero alla biblioteca di unmonastero della zona, e che i monaci li abbiano nascosti per salvarli dalladistruzione quando si cominci a considerare lo Gnosticismo eresia. Non se neconoscono gli autori, n le circostanze e i luoghi di redazione; sono scritti in copto,bench pare certo che in gran parte siano traduzioni dal greco. Lopera piimportante il Vangelo di Tommaso, del quale quello di Nag Hammdi lunicotesto completo noto. Grazie al ritrovamento, gli studiosi compararono la presenzadi frammenti degli stessi testi nei frammenti di Ossirinco, scoperti nel 1898, efurono in grado di collegarli alle citazioni dei Padri della Chiesa. La datazione conil radiocarbonio dei manoscritti li fa risalire al iii e iv Secolo d.C. (e in ogni caso idorsi delle rilegature furono rinforzati con carta straccia composta da ricevutedatate al 341, al 346 e al 348), mentre per i testi greci originali generalmenteaccettata una datazione fra il 120 e il 200 d.C.: non molto distante dai Vangelicanonici.I contenuti delineano rivelazioni esoteriche su un Cristianesimo periferico, lontanodai centri di discussione teologica. Oltre allimportanza dei manoscritti nellambitodella storia del libro si tratta dei pi antichi libri ancora esistenti e dellapaleografia copta, rappresentano una testimonianza di fondamentale interesse perla storia della filosofia e del Cristianesimo primitivo perch propongonointerpretazioni e rituali cristiani diversi da quelli ufficializzati a Nicea nel 325 eper questo motivo immediatamente ricusati come eretici, quindi raccolti, protetti enascosti dalle comunit devianti . Gli gnostici avevano con i testi sacri unrapporto molto diverso rispetto ai cristiani ortodossi: erano particolarmenteinteressati al senso esoterico delle Scritture, non alla loro storicit; consideravanole cose divine come una conoscenza interiore e segreta, trasmessa attraverso latradizione e/o liniziazione. Come apprendere la sapienza segreta che serve persalvarsi? Non certo guardandosi intorno per farsi unidea personale del mondo,poich il mondo opera di una divinit inferiore, il Dio cattivo Elohim/YahwehdellAntico Testamento, colui che ha creato le calamit, le carestie, gli affanni, iterremoti, gli uragani, la siccit, le epidemie...; la rivelazione non pu che proveniredallalto, da un emissario del vero Dio: quindi Ges Cristo.

    I Vangeli gnosticiscoperti a Nag Hammdisono meditazioni suGes e sul modo diintendere il suomessaggio,presuppongono nel

  • lettore una conoscenzadel kerygma (lannunzio cristiano) e della didach (i primi approfondimentidellannunzio); i loro autori conoscevano la tradizione sinottica, anche seprobabilmente non nella forma canonica nota oggi. Sono cio testi di unoGnosticismo cristiano, e sono frequentemente duno spessore spirituale toccante:Ges dissimul segretamente ogni cosa. Egli infatti non si manifest quale erarealmente ma come lo si poteva vedere: grande ai grandi, piccolo ai piccoli, angeloagli angeli, uomo agli uomini. Perci il suo Logos si nascosto a tutti. [...] La veritnon venuta nuda in questo mondo, ma in simboli e in immagini: non la si puafferrare in altro modo. [...] Colui che incapace di ricevere, a maggior ragione incapace di dare. La fede riceve, lamore d. Nessuno pu ricevere senza la fede,nessuno pu dare senza lamore. Per questo appunto crediamo, per ricevereveramente: e cos possiamo amare e dare. (Vangelo di Filippo)Ci che colpisce e li rende nettamente diversi dai Vangeli ufficiali latmosfera intellettualista: affrontano chi legge in prima persona e lo mettono difronte non a racconti bens a ragionamenti. Non tengono docchio lAnticoTestamento tentando di asservirne le tesi per giustificare lavvento di Ges, comeavviene artificiosamente nei Quattro Vangeli.Ges disse: Se coloro che vi guidano vi dicono: Ecco il Regno (di Dio) in cielo!Allora gli uccelli del cielo vi precederanno. Se vi dicono: nel mare! Allora i pescidel mare vi precederanno. Il Regno invece dentro di voi e fuori di voi. Quando viconoscerete, allora sarete conosciuti e saprete che voi siete i figli del Padre chevive. Ma se non vi conoscerete, allora dimorerete nella povert, e sarete lapovert. (Vangelo di Tommaso, loghion 3]I discepoli gli domandarono: In quale giorno verr il Regno?. [Ges rispose:]Non verr mentre lo si aspetta. Non diranno: Ecco, qui!. Oppure: Ecco, l!.Bens il Regno del Padre diffuso su tutta la terra, e gli uomini non lo vedono.(Vangelo di Tommaso, loghion 113]Come restare indifferenti di fronte a parole simili, tracce di un messaggio perduto diYeshua (Il Regno dentro di voi, Quando vi conoscerete, allora sareteconosciuti, il Regno dappertutto ma gli uomini non lo vedono)? Il bellissimosenso del loghion 113 viene smarrito nei Vangeli ortodossi, frainteso alla luce dellateologia paolina:Allora se qualcuno vi dir: Ecco, il Cristo qui, o: l, non ci credete.Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, cosda indurre in errore, se possibile, anche gli eletti. (Matteo [xxiv,23-24])La conoscenza va cercata, e quando si capisce che tutto ci che si credeva disapere su questo mondo errato, ci si turba: ma proprio allora si capisce la verit,e ci si meraviglia, e quando ci accade, finalmente si torna al regno divino da cui si giunti e si regna con gli altri esseri divini su tutto ci che esiste. Nel mondomateriale non c vita, la vita un fatto dello spirito: una volta che si capisce che

  • cosa davvero il mondo (morte), gli si superiori e ci si innalza al di sopra. Il Vangelo di Tommaso, o Quinto Vangelo. San Tommaso uno dei 12 Apostoli, nonch uno dei pi popolari tra essi grazieal suo soprannome, Didimo, gemello: il gemello spirituale di Ges, cui perci consentito laccesso ad insegnamenti segreti. Evangelizzatore delle Indie, rifiutadi credere alla Risurrezione prima di avere posato le mani sulle piaghe delmaestro.

    Presentato sotto forma di un dialogo tra Ges eTommaso (ma interviene anche una Maria che sta congli Apostoli), il Quinto Vangelo composto da pi dicento loghia che in greco significa parole: frasiattribuite a Ges e riportate in terza persona (Gesdisse: ...) che richiamano (in ben 79 casi) passi deiquattro del Nuovo Testamento, differenziandosene perin maniera significativa verso una concezione gnostica. Ilmanoscritto di Nag Hammdi risale a circa il 350 d.C.,ma la traduzione di un originale risalente forse al iiSecolo d.C. (qualcuno sostiene una redazione in linguasiriaca compresa fra il 90 ed il 120 d.C.: contemporaneaal Vangelo di Giovanni); gli esperti divergono tuttorasulla sua interpretazione: alcuni ritengono che risalgaalle origini di Ges, altri addirittura lo considerano lafatidica fonte Q di Matteo e Luca che conterrebbesolo detti e non una vera e propria narrazione:

    convinzione ricavata da una frase di Papias (citata da Eusebio nella HistoriaEcclesiastica) il quale, parlando delle circostanze in cui Marco scrisse il suoVangelo, prosegue con Matteo raccolse le loghia [di Ges] in lingua ebraica, eognuno le interpret secondo la sua capacit , sebbene i punti di convergenzasiano obiettivamente inferiori alle divergenze.Dopo una breve introduzione, il Vangelo di Didimo Tommaso si rivela subitocome uno scritto esoterico: parole di Ges da non svelare ai profani perch la lorocomprensione non alla portata di tutti ed apportatrice di vita. Un atteggiamentoinconfondibilmente gnostico. Ma nonostante lautore manifesti pi o menovelatamente le sue simpatie dottrinali, egli accoglie e tramanda nozioni divenerabile antichit (molte presenti nei Vangeli canonici, come il chicco disenapa, il nemo propheta in patria, le perle ai porci, il beati i poveri, lazizzania) che forse possiede gi in fonti scritte: una sorgente parallela alla fonteQ, che permette di attingere una forma della tradizione evangelica anteriore aquella dei Sinottici, pi vicina a quella originale orale? Illuminante il confronto dei

  • seguenti concetti:Ges disse: Vi dar ci che occhio non vide, ci che orecchio non ud, ci chemano non tocc, e ci che non entr mai in cuore duomo. (loghion 17)Sta scritto infatti: Quelle cose che occhio non vide, n orecchio ud, n maientrarono in cuore di uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo amano. (iLettera ai Corinzi [ii,9])E ancora:Ges disse: I farisei e gli scribi hanno preso le chiavi della conoscenza e lehanno nascoste. Essi non sono entrati e non hanno lasciato entrare quelli che lovolevano. Voi, per, siate prudenti come serpenti e semplici come colombe.(loghion 39]Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti agliuomini; perch cos voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli chevogliono entrarci. (Matteo [xxiii,13])Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come iserpenti e semplici come le colombe. (Matteo [x,16])E di pi:

    Ges disse: Da Adamo a Giovanni Battista nessun nato dadonna fu pi grande di Giovanni Battista, s che (davanti a lui)egli debba abbassare gli occhi. Tuttavia vi dissi: Tra di voichiunque sar piccolo conoscer il Regno e sar pi grande diGiovanni. (loghion 46)In verit vi dico: tra i nati di donna non sorto uno pigrande di Giovanni il Battista; tuttavia il pi piccolo nel regnodei cieli pi grande di lui. (Matteo xi,11])Le chiavi del Regno usate dai Sinottici divengono gnosi nelVangelo di Tommaso: la gnosi conoscenza di se stessi e ilRegno da ricercare nellintimo di ogni persona, che sostanzialmente di origine divina. una gnosi associataallidentificazione del conoscente con il conosciuto, cio conDio. E dunque rispunta: Dio uguale Dio.Il legame fra Essenismo e Gnosticismo traspare dal loghion

    74:Egli disse: Signore, molti sono presso il pozzo, ma nessuno nel pozzo.Espressione tramandata pari pari anche da Celso, attaccato da Origene: il pozzo,per, tra gli Esseni era simbolo riconosciuto di saggezza e di abbondanzaguadagnata con loperosit.Un loghion divenuto famoso in tempi recenti il 121:Simon Pietro disse loro: Maria ci lasci, perch le donne non sono degne dellavita. Ges disse: Io stesso la condurr per renderla uomo, cosicch anche leipossa diventare uno spirito vivente simile a voi uomini. Poich ogni donna che si

  • rende uomo entrer nel regno dei cieli.Dopo la pubblicazione del Quinto Vangelo, le polemiche femministe sono state giustamente roventi, ma fuori luogo. praticamente impossibile capire ilsignificato del brano senza tener presente che nel mondo antico le relazioni tra isessi erano viste in modo diverso da come sono oggi: il maschio e la femmina nonerano considerati due tipi di essere umano, ma due gradi. Come si sa da medici,poeti, filosofi e altri autori del mondo greco e romano antico, la donna era ritenutaun uomo imperfetto, che cio non si sviluppato lasciando nellutero, perqualche strano fenomeno, il pene e i peli e i muscoli maschili ; si credeva che ilcosmo intero operasse lungo un continuum di perfezionamento: le cose inanimateerano meno perfette di quelle animate, le piante meno perfette degli animali, glianimali meno perfetti degli esseri umani, le donne meno perfette degli uomini,gli uomini meno perfetti degli di... Le conseguenze nel pensiero filosofico ereligioso dellepoca sono chiare: perch una donna si perfezionasse dovevaprima passare allo stadio successivo, cio farsi uomo. La gnosis offerta da Gesalle donne era questa.Va da s che un simile Vangelo, senza buona novella e con tante affermazionicompromettenti, non aveva caratteristiche tali da poter rientrare nella canonicitvincitrice: probabilmente il suo problema fu desser finito, nella forma originale (lafonte Q?), in mano gnostica, e quindi manipolato ideologicamente (cos come iQuattro Vangeli sono finiti in mani proto-ortodosse, e da esse aggiustati). I Vangeli di Filippo, Maria, Giuda Nello stesso volume della biblioteca di Nag Hammdi che contiene il Vangelo diTommaso anzi, proprio in continuazione ad esso si trova il Vangelo diFilippo.Il manoscritto, in copto, conosciuto gi ai tempi di Epifanio ma scarsamentemenzionato dai Padri della Chiesa, ha una datazione approssimativa che lo collocaintorno allanno 330 d.C., ma loriginale in greco risale al 120-160 d.C.; i suoilegami con la letteratura evangelica canonica sono ancora pi effimeri che nelVangelo di Tommaso, ed da ascrivere al gruppo dei valentiniani. Molte sueespressioni ricordano versetti neotestamentari (in particolare Giovanni e le Letteredi Paolo, ma in un contesto e con accezioni ben diverse), e questo fa pensare allasolita fonte comune da cui tutti sembrano aver ricavato le sentenze, sebbenepiegandole ai propri interessi.

    Un suo tema esclusivo quello dei misteri, o sacramenti(5 in tutto), e in particolar modo lo hieros gamos, ocamera nuziale: che non si riferisce ad un atto sessualebens ad ununione spirituale fra lessere umano ed ilproprio angelo-immagine che conduce alla risurrezione;

  • una rinascita che avviene gi in vita e non dopo la morte(ecco altre tracce dun messaggio travisato di Yeshua). Nelmistero delleucaristia si parla di pane e calice e non dipane e vino.Alcuni passi sono illuminanti, ed hanno infuocato la notapolemica su Maria Maddalena sposa di Ges:

    17. Taluni hanno detto che Maria ha concepito dallo Spirito Santo. Essi sono inerrore. Essi non sanno quello che dicono. Quando mai una donna ha concepito dauna donna? [in ebraico allespressione spirito corrisponde il termine Ruah, che femminile.] Maria la Vergine che nessuna forza ha violato, e questo un grandeanatema per gli ebrei che sono gli apostoli e gli apostolici. [...] E il Signore nonavrebbe detto mio Padre che nei Cieli, se non avesse avuto un altro padre, maavrebbe detto semplicemente mio padre.21. Coloro che dicono che il Signore prima morto e poi risuscitato, si sbagliano,perch egli prima risuscitato e poi morto. Se uno non consegue prima larisurrezione non morir, perch, come vero che Dio vive, egli sar gi morto.32. Erano tre che andavano sempre con il Signore: sua madre Maria, sua sorella,e la Maddalena, che detta sua compagna. Infatti era [erano?] Maria sua sorella,sua madre e la sua compagna.47. Gli apostoli che sono stati prima di noi lhanno chiamato cos: Ges NazarenoCristo. Lultimo nome Cristo, il primo Ges, quello di mezzo Nazareno.Messia ha due significati: tanto Cristo che il Limitato. Ges in ebraico lasalvezza. Nazara la verit. Perci Nazareno quello della verit. Cristo illimitato. Nazareno e Ges sono quelli che lo hanno limitato.55. La Sofia, che chiamata sterile, la madre degli angeli. La compagna di[Cristo Maria] Maddalena. [Il Signore amava Maria] pi di tutti i discepoli e labaciava spesso sulla [illeggibile]. Gli altri discepoli allora gli dissero: perch amilei pi di tutti noi?. Il Salvatore rispose e disse loro: com chio non vi amoquanto lei?. [I passi fra le parentesi quadre sono fori nel papiro, ndr]63. [...] Mentre siamo in questo mondo, necessario per noi acquistare larisurrezione, cosicch, quando ci spogliamo della carne, possiamo essere trovatinella Quiete [...]90. Coloro che dicono che prima si muore e poi si risorge, si sbagliano. Se non siriceve prima la risurrezione, mentre si vivi, quando si muore non si ricever nulla.Cos pure si parla riguardo al battesimo, dicendo che il battesimo una gran cosa,perch se si riceve si vivr.

  • Il Vangelo di Maria un testo noto da due fonti. La prima, il cosiddetto PapyrusBerolinensis 8502, conservato dal 1896 presso il dipartimento di egittologia delmuseo di Berlino e sembra certa la sua provenienza da Achmin, in Egitto; unsecondo frammento greco, noto come Papiro Rylands III n.463, proviene dallaraccolta di Ossirinco, in Egitto sempre da mari di sabbia... e viene datato iiiSecolo d.C.. Alcuni dei primi Padri della Chiesa fanno esplicito riferimento nei loroscritti a questo Vangelo, disprezzandolo e rifiutandolo duramente.Il personaggio del titolo (i titoli, per inciso, non aprono ma chiudono tutte questeopere) Maria Maddalena, cui il testo attribuisce molto rilievo al punto dalasciare intendere che Ges la anteponga ai suoi stessi Apostoli . Lo scritto,incompleto per pi della met, si compone di due parti: nella prima Ges risortorisponde alle domande degli Apostoli e affida loro la missione della predicazionedel Vangelo, mentre la seconda si apre con lintervento di Pietro affinch MariaMaddalena riveli le parole dette a lei da Ges. Successivamente al racconto diMaria, Andrea e Pietro manifestano la loro incredulit riguardo al fatto che ilSalvatore possa aver rivelato ad una donna ci che non ha rivelato ai suoidiscepoli. Infine Levi, biasimando i due uomini, li esorta a seguire gli insegnamentiche il Cristo ha loro impartito.Ma essi rimasero tristi e piangevano forte. Dissero: Come possiamo andare daiGentili e predicare loro il vangelo del regno del figlio delluomo? L non mai statodispensato, dobbiamo dispensarlo (proprio) noi?. / E Maria Maddalena: Nonpiangete, fratelli, non siate malinconici, e neppure indecisi. La sua grazia sar convoi tutti e vi protegger. Lodiamo piuttosto la sua grandezza, avendoci eglipreparati e mandati agli uomini.Quindi la Maddalena racconta, su insitenza di Pietro, di aver avuto una visione delSalvatore, e ne espone il colloquio intrattenuto infarcito di idee gnostiche . Lesue parole non vengono credute:Ma Andrea replic e disse ai fratelli: Che cosa pensate di quanto lei ha detto? Io,almeno, non credo che il Salvatore abbia detto questo. Queste dottrine, infatti,sono sicuramente delle opinioni diverse. / Riguardo a queste stesse cose, anchePietro replic interrogandoli a proposito del Salvatore: Ha forse egli parlato insegreto a una donna prima che a noi e non invece apertamente? Ci dobbiamoricredere tutti e ascoltare lei? Forse egli lha anteposta a noi?. / Maria allorapianse e disse a Pietro: Pietro, fratello mio, che credi dunque? Credi tu chiolabbia inventato in cuor mio o che io mentisca a proposito del Salvatore?. / Levireplic a Pietro dicendo: Tu sei sempre irruento, Pietro! Ora io vedo che ti scaglicontro la donna come fanno gli avversari. Se il Salvatore lha resa degna, chi sei tuche la respingi? Non v dubbio che il Salvatore la conosca bene, perci am leipi di noi. Dobbiamo piuttosto vergognarci, rivestirci delluomo perfetto, formarcicome egli ci ha ordinato, e annunziare il vangelo senza emanare n un ulteriorecomandamento, n unulteriore legge, allinfuori di quanto ci disse il Salvatore. /

  • Quando Levi ebbe detto ci, essi cominciarono a partire per annunziare epredicare. / Il vangelo secondo Maria.Il confronto di Maria con Pietro uno scenario trovato anche nel Vangelo diTommaso, nella Pistis Sophia e nel Vangelo degli Egiziani, e riflette alcune delletensioni nella Cristianit del ii Secolo. Pietro e Andrea rappresentano posizioniortodosse che negano la validit della rivelazione esoterica, rigettando lautoritdelle donne a insegnare: in particolare Kepha ad essere sempre rappresentatocome quello che ha in particolar odio il genere femminile. In questo testo precipuo,nellottica gnostica la Maddalena scelta probabilmente perch rappresenta lanullit del mondo (il mondo ebbe origine da una trasgressione recita il Vangelodi Filippo) e lesilio dellanima.Il Vangelo di Giuda un manoscritto redatto su papiro e legato da un laccio dipelle, probabilmente copiato in copto, ritrovato negli anni Settanta del xx Secolo neldeserto presso El Minya, in Egitto, ed inizialmente datato (con il radiocarbonio)intorno al 280 d.C.. Citato con disprezzo per la prima volta da Ireneo attornoal 180 (ne quindi anteriore), si tratta dellunico testo che prende le difese diquesto discepolo di Cristo, e gli studiosi cercano di dedurre il suo contenuto (conmolte riserve) dai lineamenti generali dalla dottrina dei Cainiti, esposta dal soloIreneo senza riscontri storici o di altri autori (Ireneo, nel suo zelo ossessivo,potrebbe anche averla inventata).Il Vangelo di Giuda contiene nuove informazioni e presenta una visione alternativadel rapporto tra Ges e Giuda: contrariamente a quanto raccontano Matteo,Marco, Luca e Giovanni nel Nuovo Testamento dove Giuda notoriamenteritratto come un traditore, che muore suicida per impiccagione (Matteo) o perventre squarciato (Atti) , secondo questopera Giuda consegna Ges alleautorit su richiesta dello stesso Cristo. Lipotesi che Ges abbia segretamentedato istruzioni a Giuda di portarlo alle autorit romane: come gi visto inprecedenza, si spiegherebbe cos la frase a lui rivolta e riportata dal Vangelo diGiovanni Qualunque cosa tu debba fare, falla in fretta.Lo scritto narra gli ultimi giorni della vita terrena di Ges, il quale appare incontrasto con le usanze, i culti diffusi e con gli stessi discepoli, ritenuti incapaci dicomprendere il vero spirito del suo messaggio; tra essi solo Giuda in grado diservirlo veramente e di mettere in atto i suoi propositi.Ma tu sarai maggiore tra loro [gli altri Apostoli]. Poich sacrificherai luomo che miriveste. (Vangelo di Giuda, 137)Il Maestro chiede quindi a Giuda, discepolo prediletto che il solo altro ad averein s la scintilla del divino, di favorire la sua cattura e la sua morte, che lo libererdal corpo considerato un mero involucro che nasconde il s divino ; gli parlapoi del vero significato della Genesi ed espone una complicata cosmogonia connumerose emanazioni sovrumane (angeli, angeli del caos, eoni, luminari, tuttiguidati dallo Spirito Supremo), di chiara matrice ideologica gnostica. Ci sono due

  • specie di esseri umani: i primi sono uomini dallanima immortale, creati da Diosecondo larchetipo; i secondi sono esseri mortali, discendenti da Adamo egenerati da un angelo del caos (Nebro o Yaldabaoth, un ribelle lordo disangue aiutante di El, il cattivo demiurgo dellAntico Testamento, a sua voltaaiutato da Saklas lo stolto...). I mortali la maggioranza degli uomini nonsono in grado di raggiungere la salvezza e praticano culti in onore di un falso dio,disconoscendo la natura del vero Essere Supremo. Giuda otterr la salvazione, malungo la via dovr soffrire: sar escluso dai Dodici (che negli Atti effettivamentelo sostituiscono con Mattia) e sar maledetto dalla razza dei mortali.Il Vangelo di Giuda menziona Seth, il terzo figlio di Adamo ed Eva, nato dopo latragica violenza di Caino e Abele e quindi capostipite di una nuova generazioneumana, pi illuminata. Inoltre si conclude con una trasfigurazione del discepolo(che entra in una nube lucente) e con la consegna di Ges alle autorit in cambiodei denari senza accenni alla Crocifissione, che daltro canto inutile alla tramae a tutta la concezione gnostica (non la carne, a risuscitare dopo).

    La visione di Giuda emersa dal suoVangelo rappresenta un boccone indigestoper la cristianit, ma rafforza lipotesipresentata in questo mio saggio: Yeshua barYosef ha consapevolmente impersonato eavverato le profezie ebraiche.Per il dogma cristiano, Ges dovevamorire per un piano divino, onde poterespiare i peccati degli uomini: senza iltradimento di Giuda, la Crocifissione

    avrebbe mai avuto luogo? Forse non nel modo che conosciamo persicuramente non avrebbe mai avuto luogo lantisemitismo, nato e fomentato anchedallimmagine del cattivo giudeo Giuda! . Nei secoli i lettori cristiani si sonosempre cimentati su questo punto: se Cristo doveva morire sulla croce per lasalvezza dellumanit, allora Giuda, consegnandolo, non comp una buona azione?Perch le azioni di Giuda sono cos esemplarmente cattive? I Quattro Evangelistinon si pongono mai la domanda; il solo Luca racconta che il traditore, invasato daSatana, sinforma di quanto pu ricavare dalla delazione; Giovanni racconta che ilfuturo spione anche lamministratore del gruppo apostolare. Ogni riflessione suiperch viene liquidata senza ulteriori approfondimenti.Con la locuzione Manoscritti del Mar Morto ci si riferisce a quella che statadefinita come la pi importante scoperta archeologica del xx Secolo; il terreno sucui sorge il Khirbet Qumran costituito da una terrazza marnosa che si stende trail ripido versante roccioso di una montagna del Deserto di Giuda quel desertoche brucia e ribrucia lantichissima cicatrice duna terra che, promessa comerastata ad alcuni, non ha mai saputo a chi consegnarsi e il dirupo che sovrasta il

  • Mar Morto. Il fatto che la zona si trovi a 400 metri sotto il livello del MarMediterraneo, e che sia incassata tra catene di montagne, rende il clima pesante intutte le stagioni per lafa, il gran caldo e laria immobile, carica di unaltapercentuale di umidit dovuta alla rapida evaporazione delle acque del lago.Alla fine del 1951 gli studiosi cominciarono ad interessarsi a tutta larea attorno allagrotta in cui furono rinvenuti i manoscritti. Ulteriori campagne di ricerca e di scaviportarono, alla fine di marzo del 1956, alla scoperta di altre dieci grotte contenentimanoscritti e resti di vario genere. In origine, nei wadi cerano circa milledocumenti; una parte dei rotoli stata scoperta e portata via gi nellantichit e nelMedioevo; altri rotoli sono marciti nel corso di circa due millenni senza lasciaretracce o sono stati trasformati dallumidit in solidi blocchi impossibili da sciogliere.Inoltre, di rotoli originariamente molto grandi, sono rimasti nella maggior parte deicasi solo pochi frammenti. Non di rado i frammenti sono cos piccoli che non stata possibile neppure lidentificazione dellopera di provenienza.La grande maggioranza dei testi di Qumran scritta in lingua ebraica, ma unconsiderevole numero di essi redatto in aramaico, lingua strettamente connessacon lebraico e usata dalla maggioranza dagli Ebrei di Palestina negli ultimi duesecoli a.C. e nei primi secoli d.C. ( lidioma di Yeshua bar Yosef: bar la versionearamaica dellebraico ben, figlio di). Ci sono anche pochi testi dellAnticoTestamento in greco, trovati in due degli undici wadi.La datazione dei manoscritti stata effettuata principalmente con il metodopaleografico, vale a dire attraverso lindividuazione della forma e dello stile(variabile nel corso dei secoli) con cui gli scribi hanno redatto i testi. Alcunimanoscritti sono stati datati con il metodo della spettrometria di massa e delradiocarbonio. Sono stati distinti tre periodi paleografici per i rotoli: arcaico (250150 a.C.), asmoneo (15030 a.C.) ed erodiano (30 a.C.68/70 d.C.). La datazionecon la spettrometria di massa ha addirittura fornito alcuni termini di gran lungaanteriori (388353 a.C. per il frammento 4Q534, 339324 a.C. per il frammento4Q365), segno della longevit sia del sito che della comunit essena.Ci sono evidenti somiglianze tra i dettagli citati dagli antichi scrittori i gi citatiGiuseppe Flavio, Plinio il Vecchio e Filone Alessandrino , riguardo gli Esseni, e imanoscritti del Mar Morto. In effetti, lidentificazione della comunit di Qumran congli Esseni oggi lopinione della maggioranza degli studiosi che hanno studiato imanoscritti.E non solo: uno dei grandi motivi di polemica risiede nellidentificazione di due (eforse tre) importanti figure della comunit del Mar Morto, il Maestro di giustizia elUomo di menzogna (pi il Sacerdote Empio). Una teoria, giocata sullaccumulodi allusioni nei testi, vuole lequazione Maestro di giustizia = Giacomo il Giusto(fratello di Ges) e Uomo di menzogna = Paolo di Tarso, unaltra proponeMaestro di giustizia = Giovanni il Battista e Sacerdote Empio = Ges.Il contenuto dei Rotoli vario.

  • Il testo 1QIsa datato paleograficamente al 125100 a.C. e con il radiocarbonioal 202107 a.C. contiene tutti i 66 capitoli del Libro di Isaia e rendetestimonianza della fedelt con cui tale libro stato copiato nei secoli dagli scribiebrei sostanzialmente identico al testo masoretico, di mille anni posteriore.1QS, il Serek hayyahad, pi comunemente chiamato Regola della comunit o IlManuale di disciplina, datato al 10075 a.C., la copia di un regolamentocomunitario scritto in calligrafia asmonea e contiene undici colonne di uno scrittosettario ebraico; ha unintroduzione che fissa lo scopo e il fine della comunitinsediata a Qumran, descrive poi il rito dingresso nellalleanza della comunit, iprincip teologici settari ad esempio la dottrina dei due spiriti , il codice penale,il testo di un inno di lode al Creatore.1QM, il Milhamah, anche detto Regola della guerra, scritto in calligrafiaerodiana, composto verso la fine del i Secolo a.C., un libro di istruzioni per unaguerra escatologica di quarantanni che la comunit di Qumran, chiamata i figlidella luce, pensa di intraprendere insieme a Dio e ai suoi angeli, contro i suoinemici, i figli delle tenebre, alla fine dei tempi. Inizia con una generica descrizionedella guerra a venire, il massacro finale e la distruzione dei figli delle tenebre. Piin dettaglio, detta regole circa le trombe, gli stendardi e gli scudi da usare nellalotta, e descrive lordine di battaglia e le armi della fanteria!1QH, gli Hodayot, ossia gli Inni di ringraziamento, cos chiamati perch moltidegli inni iniziano con le parole odeka adonai, ti ringrazio o Signore, sono scrittiin calligrafia erodiana, datata paleograficamente al 50 a.C.68 d.C., e raccolgono25 salmi o inni rassomiglianti ai Salmi canonici, che tendono ad imitare. In questitesti si trovano le stesse terminologie usate da Ges nel celebre passo delleBeatitudini (Matteo [v,3-5]): i poveri nello spirito, quelli che piangono e itolleranti.3Q15, il rotolo di rame, due sezioni di un testo inciso su una piastra di rame,datato verso il 100 d.C., lunico documento scritto su un materiale diverso dalcuoio o dal papiro. Quando stato trovato, il rotolo era talmente ossidato che stato impossibile srotolarlo; per poterne leggere il contenuto stato necessariotagliarlo in strisce verticali. Negli studi qumranici questo testo rappresenta unaspecie di enigma, perch nessuno sa che cosa rappresenti o che cosa lautorevoglia dire. Il contenuto formato da dodici colonne di testo che elencano una listadi 64 localit della Palestina in cui si ritiene che siano nascosti dei tesori in metalloe altri materiali preziosi. Forse fa riferimento al tesoro del Tempio messo al sicuroprima che Tito e le sue truppe irrompessero intorno al 70 d.C. durante la guerrache port alla distruzione della capitale. (Il prof. J.M. Allegro, credendo che la listaparlasse di un reale tesoro sepolto, diresse una campagna di scavi nel 1962 inalcuni dei siti facilmente identificabili nel testo, ma non trov nulla.)7Q5 un blocco di frammenti simili ad un passo del Vangelo di Marco, o forsedella Genesi in greco.

  • 11QMelch/11Q13, datato paleograficamente tra la fine del i Secolo e linizio del iiSecolo a.C., composto di tredici frammenti dai quali si sono ricavate duecolonne: pu essere riguardato come una sorta di targum, una parafrasi dei passibiblici che serve a spiegare e a interpretare i brani delle sacre scritture, inparticolare della figura di Melchisedec, identificata come creatura celeste eMessia.11QTemple/11Q19, il Rotolo del Tempio, datato con il radiocarbonio al 97 a.C.1 d.C., un testo ebraico (pi lungo) del libro di Isaia, conservato in 66 colonne escritto in calligrafia erodiana. Questo testo sembra aver rappresentato, per lacomunit di Qumran, una seconda Torah: esso non solo cita molte norme delPentateuco, ma spesso le affina e le riformula in modo da renderle pi stringenti erigorose. Le sue esigenze di purificazione cultuale, in particolare, sono molto rigide.Linizio frammentario del rotolo contiene alcune parole che richiamano la secondaAlleanza stipulata sul monte Sinai (Esodo [xxxiv]). Segue una lunga sezione cheriguarda il Tempio, con le relative feste e i sacrifici. Il tempio che viene descrittoqui non corrisponde ad alcuno dei santuari storici dIsraele: pensato comemodello di un nuovo tempio da costruire in futuro, dopo la vittoria dei giusti. unodei 30 manoscritti del Mar Morto non biblici che contengono il Tetragramma biblicoYhwh.Uno dei testi pi interessanti il Documento di Damasco, gi in parte conosciutoin Occidente prima dei ritrovamenti di Qumran. Si fa riferimento al Maestro digiustizia che porta gli Ebrei nel deserto, a Damasco (da qui Qumran ugualeDamasco di Paolo), per formulare in questa nuova sede un rinnovato patto(notare che nuovo patto venne tradotto in greco con nuovo testamento: forse fuqui lorigine del termine che identifica la parte cristiana della Bibbia!) con Dio; siparla di altre sedi disseminate in tutta la Palestina (a riprova di un Essenismodiffuso proprio come sostiene Giuseppe Flavio, quando nella Guerra giudaica[ii,8,4] narra che i messaggeri esseni non portavano provviste con s poichovunque andassero cerano gruppi di esseni che li rifocillavano), e vengonoelencate regole riguardanti il matrimonio e i figli (non cerano quindi solo Essenicelibi!). Il testo accenna a due messia un profeta chiamato Astro ed unprincipe della stirpe di Davide chiamato Scettro (il Battista e il Cristo?) fornendo pi largo credito allipotesi che il messianismo giudaico fosse in attesa didue figure, una sacerdotale ed una regale, e non una sola.Altro documento di rilievo il Pesher (commento) ad Abacuc, una specie dicronaca degli avvenimenti della sede essena del Mar Morto; anche qui si fariferimento al trauma provocato dallUomo di menzogna, il quale determina unasorta di scisma in seno alla comunit traviandone con la sua predicazione unaparte dei membri. Si accenna anche ad un Sacerdote Empio, ma non chiaro secoincida o meno con lUomo di menzogna.

    Il messaggio in bottiglia rinvenuto a Qumran ha fornito

  • agli studiosi del Giudaismo e del Cristianesimo antico unainaspettata quantit di fonti per meglio comprendere lasociet e lideologia della Palestina in cui fu alloperaYeshua, ma stato anche sfruttato per diffondereinterpretazioni insostenibili. Fin dallinizio dellapubblicazione su larga scala c stato un confronto con i

    testi del Nuovo Testamento e si incominciato ad evidenziarne analogie edifferenze. La spiegazione pi seguita che si tratti di due movimenti cheaffondavano le radici in un terreno comune, ma con sviluppi in gran parteindipendenti; alcuni studiosi hanno proposto una parziale identificazione deiprotagonisti dei due corpi letterari. Su questo terreno si generato un ferocedibattito che contrappone la pletora degli studiosi di Qumran, di Ebraismo, diNuovo Testamento e di Cristianesimo antico ad uno sparuto gruppo di studiosi,scrittori e giornalisti la cui voce stata potentemente e spessoirresponsabilmente amplificata dai mezzi di comunicazione di massa. Lediscussioni sono andate di pari passo con una accesa e giustificata polemicasulla lentezza delle pubblicazioni dei manoscritti di Qumran e con laccusa dimonopolio dei testi da parte di una ristretta quipe di studiosi orientataideologicamente, che ne avrebbe anche fissato una interpretazione edulcorata suintrighi orditi allombra del Vaticano...Al di l delle polemiche e delle teorie cospirative, un fatto che sia la bibliotecadi Nag Hammdi che i Rotoli di Qumran rappresentino uno scomodo problemaper le certezze della Chiesa di Roma, i cui dogmi quasi bimillenari non prevedonoEssenismi giudaici, Essenismi cristiani, Mitraismi e Gnosi varie.Che dire di una conoscenza salvifica che non ha bisogno di intermediari (i preti)per essere raggiunta, come quella propugnata dagli Gnostici? Come pu essereaccolto il fatto che il sacerdote esseno (detto Messia dIsraele), gi primadellUltima Cena, benedice il pane e il vino? E che dire del collegamento fra gliEsseni e gli Zeloti, un gruppo facilmente identificabile con almeno una parte delleaspettative intorno a Ges liberatore dIsraele, nel gi citato passo di IppolitoRomano?Altri [esseni] udendo qualcuno discorrere di Dio e delle sue leggi, si accertano se incirconciso, attendono che sia solo e poi lo minacciano di morte se non si lasciacirconcidere; qualora non acconsenta essi non lo risparmiano, lo assassinano: appunto da questo che hanno preso il nome di Zeloti, e da altri quello di Sicari.(Ippolito Romano, Refutatio [ix,26])Anche gli Zeloti furono oggetto di censura da parte della Chiesa di Roma, sebbeneper una motivazione accessoria.Gruppo politico-religioso giudaico apparso allinizio del i Secolo, gli Zeloti eranopartigiani accaniti dellindipendenza politica del regno ebraico, nonch quali

  • esseno-giudaici difensori dellortodossia e dellintegralismo ebraici. Fondati daGiuda il Galileo, ebbero stretti rapporti con la comunit di Qumran (evidenti nelRotolo della guerra) e svolsero un ruolo importante nella grande rivolta del 6670; lo Zelotismo si impadron gradualmente delle masse, urbane e ancor pi dicampagna, le port al fanatismo e le condusse alla violenza dei predoni e deiSicari, che portarono alla catastrofe finale della Prima Guerra Giudaica. La cadutadi Gerusalemme non bast a segnarne la sconfitta: gli ultimi Zeloti, con a capoEleazaro, si rifugiarono in un estremo tentativo di resistenza nella fortezza diMasada, a sud del deserto di Giuda, vicino al Mar Morto. Quando si videro perduti,nel 74 d.C. tutti i 960 Zeloti si diedero la morte.Per, mentre il paese veniva cos ripulito, in Gerusalemme nacque una nuovaforma di banditismo, quella dei cosiddetti Sicari [Ekariot], che commettevanoassassini in pieno giorno e nel bel mezzo della citt. Era specialmente in occasionedelle feste che essi si mescolavano alla folla, nascondendo sotto le vesti dei piccolipugnali [sicae], e con questi colpivano i loro avversari; poi, quando questicadevano, gli assassini si univano a coloro che esprimevano il loro orrore e lofacevano cos bene da essere creduti e perci non era possibile scoprirli.(Giuseppe Flavio, Guerra Giudaica [ii,13,3.254-255])Giuda il Galileo si pose come guida di una quarta filosofia. Questa scuola concordacon tutte le opinioni dei Farisei eccetto nel fatto che costoro hanno un ardentissimoamore per la libert, convinti come sono che solo Dio loro guida e padrone. Adessi poco importa affrontare forme di morte non comuni, permettere che lavendetta si scagli contro parenti e amici, purch possano evitare di chiamare unuomo padrone. (Giuseppe Flavio, Antichit Giudaiche [xviii,1,6.23]) facile desumere da qui che lo zelotismo non fu che un fariseismo fanatico,capace di passare dal piano religioso a quello politico con il pretesto di nonobbedire ad altri che a Dio.

    Fra i tanti termini che indicavano i combattenti messianisti (ingreco Chrestianoi!) sono degni di rilievo lebraico Bariona soprannome di Pietro ed il latino Galilaei come sonochiamati Ges e i Dodici : con certezza, gli Apostoli eranocoinvolti nel movimento con Simone (detto per lappuntoZelota in Luca [vi,15] e Atti [i,13]), mentre pi articolata laquestione circa il coinvolgimento degli altri Giuda dettoIscariota, cio Ekariot (Sicario), Simon Pietro detto Bariona. Ma c un passo sintomatico del Vangelo di Luca in cuiGiacomo di Zebedeo e suo fratello Giovanni chiedono a Gesil permesso di incendiare un villaggio di samaritani dal quale il

    Cristo e i suoi seguaci sono stati respinti:... entrarono in un villaggio di Samaritani per fare i preparativi per lui. Ma essi nonvollero riceverlo, perch era diretto verso Gerusalemme. Quando videro ci, i

  • discepoli Giacomo e Giovanni dissero: Signore, vuoi che diciamo che scenda unfuoco dal cielo e li consumi?.... (Luca [ix,51-56])A quellepoca, era costume degli Zeloti colpire con il fuoco case e villaggi dicollaborazionisti e nemici: il passo fu evidentemente manomesso per renderlomeno compromettente. Cosa che stranamente invece non avvenne con un altropasso, comune a Matteo e Luca, che da duemila anni imbarazza la Chiesa (laquale tenta di spacciarlo per allegoria):Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto aportare pace, ma una spada. (Matteo [x,34])Poi disse: Quando vi ho mandato senza borsa, n bisaccia, n sandali, vi forsemancato qualcosa?. Risposero: Nulla. Ed egli soggiunse: Ma ora, chi ha unaborsa la prenda, e cos una bisaccia; chi non ha spada, venda il mantello e necompri una. (Luca [xxii,35-36])Matteo ne parla quando la Passione ancora ben lontana; Luca aggiusta ilversetto e lo situa dopo lUltima Cena: il momento dovette sembrargli pi plausibilepoich poco dopo, nella concitazione del Gethsemani, compare la spada chetronca lorecchio del servo Malco. In ogni caso in Matteo avvenne un cambio ditermine che rese meno imbarazzante limpegno di lotta politica armata che, senon Yeshua, caratterizzava sicuramente almeno una parte del suo seguito:Allora Ges disse ai suoi discepoli: Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghise stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perch chi vorr salvare la propria vita,la perder; ma chi perder la propria vita per causa mia, la trover. (Matteo[xvi,24-25])Perch si parla di perdere la propria vita? Perch la fine quasi sicura chefanno i rivoltosi, gli oppositori a Roma. La croce non ha alcun senso, in talecontesto. Il reale senso delle parole chi vorr salva la vita la perder, chi a causamia perder la vita la trover : se lotti insieme a me, forse verrai ucciso, maavrai almeno raggiunto la salvezza dellanima, perch avrai tentato; se invecerinunci a lottare per liberare il tuo popolo, forse sopravviverai, ma di sicuro nonsarai pi in pace con te stesso. Ecco il passo di Matteo riacquistare senso condentro il termine censurato:Allora Ges disse ai suoi discepoli: Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghise stesso, prenda la sua spada e mi segua. Perch chi vorr salvare la propriavita, la perder; ma chi perder la propria vita per causa mia, la trover. questa la motivazione accessoria per la censura sugli Zeloti: lelemento zelotanelloriginale gruppo di Apostoli venne mascherato e sovrascritto per dar modo allachiesa di Paolo di assimilarsi allelemento romano e di far proseliti tra i Gentili.La comunit di Qumran presenta similitudini notevoli con la testimonianzaevangelica: infatti nellattesa della liberazione dalloppressione romana, si posero inconflitto con la classe politica e sacerdotale (i Sadducei etichettati comecollaborazionisti) gli Scribi ed i Farisei messi alla berlina anche da Ges (farisei,

  • sadducei, scribi, pubblicani... guai a voi!, in Matteo [xxiii]).Si gi visto che alcune usanze essene erano uguali a quelle cristiane dei primisecoli: ci pu essere dovuto alla comune origine giudaica e alluso dellemedesime scritture bibliche, ma i numerosi paralleli esistenti tra gli scritti diQumran e i Quattro Vangeli hanno convinto un buon numero di studiosi del fattoche le dottrine e le tradizioni delle comunit essene abbiano costituito la basefondamentale sulla quale si svilupp successivamente il Cristianesimo. Del resto,la qualifica di cristiani apparve solo dal 50 d.C. (dando per scontato che Paolosia esistito e, soprattutto, abbia agito in tale epoca), come riconosciuto dallostesso testo neotestamentario...Rimasero insieme un anno intero in quella comunit e istruirono molta gente; adAntiochia per la prima volta i discepoli furono chiamati Cristiani. (Atti degli Apostoli[xi,26])...e solo in seguito venne usata per descrivere unampia parte di quel mondodoltremare cosmopolita e non-violento, carico di martiri pacifisti, che ormai avevapoco a che spartire con la Palestina zelota, xenofoba e apocalittica. Nellaletteratura qumranica si evidenzia unlite messianica che si separa ritirandosi neldeserto, in conformit alle parole di Isaia, preparandosi ad essere raggiunta dagliangeli per affrontare la guerra definitiva contro il male. Lo stesso Giuseppe Flavio(Vita [i,10-12]) fa apprendistato per 3 anni nel deserto al seguito dellessenoBanno (il passo ispir il Ges nel deserto?).Anche larcheologia legittima lipotesi della parentela esseno-cristiana. Addirittura,le scoperte dellarcheologo padre Bargil Pixner hanno evidenziato che il primoluogo di riunione dellatavica comunit cristiana a Gerusalemme nonchpresunta sede di svolgimento dellUltima Cena era ubicato nelle immediatevicinanze del quartiere degli Esseni: in sostanza Esseni e primi cristiani vivevano,almeno nella capitale, porta a porta! Cosa pu rendere pi plausibile lipotesi dicontatti diretti e frequenti tra Esseni e cristiani? In pi, alcune evidenze di ordinestorico hanno convinto molti studiosi del fatto che siano avvenute conversioni inmassa di Esseni al Cristianesimo.Sia gli Esseni che i primi cristiani erano Ebrei che condividevano alcuni testi sacrie appartenevano alla stessa cultura; tuttavia, ci che maggiormente caratterizzavala comunit essena nei confronti delle coeve scuole giudaiche consisteva nellaintroduzione di particolari sincretismi religiosi estranei al Giudaismo tradizionale. Ilgruppo degli Esseni sub influssi esterni allEbraismo: la sottolineatura del dualismobene-male, latteggiamento di venerazione di fronte al Sole, la dottrina sugliangeli, la presenza di bagni rituali, si collegano tutti a tradizioni iraniche; ilcelibato, il cenobitismo, la riprovazione dei sacrifici cruenti e dellolio rinviano atradizioni buddhiste, anche se non sono disponibili documenti comprovanti contatticulturali tra India e Palestina nel periodo ellenistico-romano; quanto al silenziocomunitario, agli anni di noviziato, alle vesti bianche, alle prescrizioni della dieta,

  • allesoterismo della dottrina garantita dal giuramento, allescatologia, ilcollegamento con le scuole filosofiche greche viene quasi spontaneo, specie con latradizione pitagorica. Tali divergenze, presenti anche nel Cristianesimo successivo, fanno supporresignificative convergenze tra Essenismo e Cristianesimo giudeo-cristiano(Elcasaiti, ma soprattutto Ebioniti: ebrei seguaci di Ges alla luce del suoebraismo, i quali credevano che fosse effettivamente il Messia ebreo mandato dalDio ebreo al popolo ebraico, e che rappresentasse il sacrificio perfetto e finaleper la redenzione dei peccati, superando da allora la necessit di sacrificareanimali).Per quanto riguarda le analisi filologiche comparative, tra gli scritti di Qumran e ilNuovo Testamento le rassomiglianze sono nette. Un testo particolare, una dataespressione o titolo trovano in entrambi corrispondenze sorprendenti; le formuleintroduttorie del Nuovo Testamento sono invariabilmente pi vicine alle formule diQumran che alle formule mishnaiche, e talvolta sono perfino traduzioni letteralidelle formule di Qumran.La luce venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce,perch le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce e nonviene alla luce perch non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verit vienealla luce, perch appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio.Camminate mentre avete la Luce, perch non vi sorprendano le Tenebre; chicammina nelle Tenebre non sa dove va. Mentre avete la Luce credete nella Luce,per diventare Figli della Luce.Io come luce sono venuto nel mondo, perch chiunque crede in me non rimanganelle tenebre.Passi del Vangelo di Giovanni da rileggere alla luce di queste frasi molto piantiche:Per il saggio affinch ammaestri tutti i Figli della Luce [...] In una sorgente di Lucesono le origini della verit e da una fonte di Tenebra le origini dellingiustizia.(Regola della Comunit)...allorch i Figli della Luce porranno mano allattacco contro il partito dei Figlidelle Tenebre.... (Regola della Guerra)Anche Luca conferma che Ges li conosce con lo stesso appellativo, sebbene lousi per sottolinearne una critica:[...] I figli di questa societ, infatti, verso i loro pari sono pi scaltri dei figli dellaluce. (Luca [xvi,8])Ne parla pure Paolo (anche se la paternit del testo incerta):Se un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi percicome i figli della luce; [...]. (Lettera agli Efesini [v,8])Certo la visione dinsieme ancora lontana dal far affermare che Ges era un

  • Esseno; per non esagerato dire che prima delle scoperte di Qumran la figura diGes Cristo equivaleva ad un frutto meraviglioso ed esotico, mentre oggi possiamocontemplarlo ancora sul suo albero, assieme a frutti diversi ma pure dotati di unalinfa comune, che ciascun ramo trasforma a suo modo. Proprio i testi di Qumranconsentono, come nessun altro testo, di comprendere le radici di questo albero edelle sue diverse ramificazioni, nonch di vedere come questa linfa comune vengatrasformata in frutti molto differenti.Quasi a riprova della metafora albero-frutti, anche le differenze con la dottrina suGes sono sostanziali confermando lesistenza di pi di un singolo Essenismo, specialmente per quanto riguarda il complesso sistema di norme che regolava iltipico modo di vivere esseno, che sono riassumibili in quattro paradigmi:Ascetismo, Legalismo, Ritualismo ed Esclusivismo.Nel primo caso, la personalit del Ges tratteggiata dai Vangeli e predicata dagliApostoli tuttaltra: Yeshua bar Yosef si schiera contro lascetismo, non insegnaad alienarsi dal mondo come richiede il codice di vita esseno ma ad andare anziverso il mondo, a predicare il vangelo di salvezza (lascetismo cristiano inizier amanifestarsi due secoli dopo con SantAntonio, i Padri del deserto e Pacomio; inoccidente ancora piu tardi con San Benedetto e San Bernardo). I cristianipotrebbero ritirarsi ai margini della societ come il gruppo di Qumran e tenere gliocchi fissi al cielo nellattesa del ritorno del Figlio dellUomo. In questo casoabbandonerebbero il mondo alle potenze malvagie, riservando a se stessi unospazio protetto e privilegiato. Comportandosi cos per la Chiesa non crederebbeveramente in Dio, e il significato di Ges sarebbe limitato al futuro apocalittico.Per la stessa ragione, la comunit cristiana non si d regole ascetiche n inmateria di sesso, n di alimenti, n di vestiario.Nel caso del Legalismo, nella comunit cristiana primitiva mancava ci che erafondamentale a Qumran: la suddivisione dei membri in classi, la definizione deidiritti e dei doveri allinterno di ciascuna di esse per esempio il minuzioso codicedi procedura per le assemblee e per i pasti . Ges afferma esattamente ilcontrario scontrandosi proprio con i fautori del legalismo i cosiddetti Farisei ,da lui accusati di imporre pesi insostenibili sulle spalle della gente.Per quanto riguarda il terzo aspetto, il Ritualismo, Ges uno che vola il sabatoe le prescrizioni rituali: spesso accusato di essere uno che mangia e beve con ipeccatori e le prostitute cosa inconcepibile per un esseno, che, prima di mettersia tavola, doveva purificarsi con abluzioni rituali e vestirsi di bianco.E c poi lEsclusivismo: mai un esseno avrebbe avuto contatti con donnestraniere, Ges invece incontra e parla con la samaritana, che se ne meraviglia(Giovanni [iv,5]), e accetta di essere unto dolio profumato dalla peccatricescandalizzando il fariseo che lo ha invitato alla sua tavola (Matteo [xv,22]). Il testodel rotolo 1Qsa 2.3-8 vieta lammissione alla tavola della mensa di storpi e zoppi;Ges afferma di esser venuto per loro e addirittura racconta la parabola del gran

  • convito (Luca [xiv,12-14]). Nel testo del rotolo 4Q266 raccomandato: stupidi,folli, matti, ciechi, storpi e zoppi non siano accettati nella comunit, Ges inveceva in cerca di loro (Luca [v,27-37]), ed entra in casa di Simone il lebbroso (Marco[xiv,3]): cosa imperdonabile per un esseno.Qumran radunava eletti e giusti, Ges cerca peccatori. Il gruppo di Ges unacomunit aperta e vi fanno parte tutti quelli che lo vogliono, il gruppo damasceno fuuna comunit chiusa e segreta; degli Apostoli si conoscono i nomi, degli Esseniera vietato divulgarli...

    E accanto ad una dottrina su Ges chediverge, si registra un quadro storicoaffascinante nel quale i comprimari di Ges(il fratello Giacomo e Saulo di Tarso), che sonoalla base della dottrina cristiana, sembranoconvergere in modo impressionante con icontenuti qumranici indicando in che modoEssenismo e Cristianesimo divennero duestrade distinte che non si incontrarono pi.Letta indifferentemente dal lato del NuovoTestamento o dal lato del Commento ad

    Abacuc, la storia raccontata appare una sola... Giacomo il Giusto (Saddiq, stessaorigine di Sadducei) un modello di rettitudine a capo duna comunit religiosa icui membri sono zelanti della legge cio Zeloti, e quindi Esseni: conSadducei, tutti termini intercambiabili ; egli si trova a lottare con due distintiavversari: un estraneo che, dopo aver perseguitato la comunit, si converte ed ammesso al suo interno (Paolo, che ritrova la vista a Damasco dopolimposizione delle mani dello stimato Anania), salvo poi diventare un rinnegato(Uomo di menzogna) che si appropria dellimmagine di Ges e la stravolge (ilmio, avuto per rivelazione, lunico vero Cristo), causando un terremoto aQumran (sono le stesse trasgressioni per le quali, negli Atti degli Apostoli,Saulo/Paolo sta per essere ucciso?); ed uno esterno alla comunit, il SommoSacerdote Anna (il Sacerdote Empio), uomo corrotto ed odiato, collaborazionista,che in seguito lo far pure uccidere, per poi venire a sua volta ucciso dai discepolidi Giacomo che ne profaneranno il cadavere. A ben guardare, in effetti Paolo ossessionato dal desiderio di discolparsi da implicite accuse di menzogna:Questa testimonianza egli lha data nei tempi stabiliti, e di essa io sono stato fattobanditore e apostolo dico la verit, non mentisco , maestro dei pagani nellafede e nella verit. (i Lettera a Timoteo [ii,7])Dio e Padre del Signore Ges, lui che benedetto nei secoli, sa che nonmentisco. (ii Lettera ai Corinzi [xi,31])Perfino lunico elemento che non si concilia con questa lettura parallela persecuzione e morte di Giacomo avvenute a Gerusalemme, laddove il Pesher

  • parla solo di cronache qumraniche sembra trovare esplicita spiegazione neglistessi Rotoli, quando si narra che nel periodo dei fatti i capi della comunitrisiedono nella capitale (particolare confermato dai citati scavi archeologici diPixner).In realt latteggiamento ostracistico della Chiesa Romana ha finito per impedireuna corretta lettura del contesto, dando vigore ad una doppia equazione (Maestrodi giustizia = Giacomo il Giusto e Uomo di menzogna = Paolo/Saulo di Tarso) che,per quanto sexy possa apparire, pu essere facilmente smentita dallanalisi dellaGiudea dellepoca: basta fare un passo indietro e verificare tramite gli storici.La conquista pompeiana della Siria nel 63 a.C. determin nuovi equilibri e problemiper larea mediorientale: in Palestina, annessa allImpero in qualit di protettorato,cera il conflitto tra i due fratelli Aristobulo e Ircano ii appartenenti a quel casatodegli Asmonei che faceva risalire la sua ascendenza alla stirpe di Davide. Pompeo,eletto arbitro della contesa, decise in favore del capo sacerdote Ircanoscontentando i sostenitori di Aristobulo, i quali organizzarono una rivolta armata. Lasuccessiva repressione romana della rivolta port alloccupazione di Gerusalemmee alla profanazione del Tempio da parte dei legionari cosa che scaten lodiodegli Ebrei . Sin dai tempi di Erode il Grande, lingresso nellatrio interno delTempio era stato interdetto, sotto pena di morte, ai non circoncisi: uniscrizionegreca del Tempio erodiano ritrovata nel 1871 recita Nessuno straniero mettapiede entro la balaustrata che sta attorno al Tempio e nel recinto. Colui che vifosse sorpreso, sar la causa per se stesso della morte che ne seguir. Sitrattava di uno dei rari casi in cui ai soldati giudei era lecito mettere a morte unuomo.Sedata la rivolta e riconfermato Ircano al trono di Gerusalemme sotto tutela delministro idumeo Antipatro, uomo di fiducia di Pompeo e per alcuni studiosiallorigine del nome Panthera , Pompeo part per Roma lasciando di presidiouna legione a Gerusalemme. Allepoca il territorio giudaico comprendevaapprossimativamente Perea e Giudea da una parte e Galilea dallaltra; la Samaria,perenne dissidente della comunit culturale di Gerusalemme, in mezzo, ne eraesclusa e separava il regno in due. Giulio Cesare, vinta la guerra civile, riconferm(47 a.C.) lassetto dato da Pompeo alla Palestina: Ircano ii al trono diGerusalemme con la tutela di Antipatro. Nella successiva guerra in Oriente, Cesarevenne soccorso da Erode (44 a.C.), figlio di Antipatro, che si schier con lui nellarepressione contro i rivoltosi di Ezechia, figlio di Aristobulo, al fine di ipotecare lasuccessione agli Asmonei sul trono di Gerusalemme. La cosa suscit grandescandalo, tanto che alcuni sacerdoti chiesero inutilmente a Ircano la condanna diErode.Il movimento yahwista idealizz in chiave antiromana il martirio di Ezechia, eidentific in Erode lUomo di Menzogna e in Ircano il Sacerdote Empio, finendoper accentuare un dualismo tra mondo della luce e mondo delle tenebre.

  • Ecco lorigine dei termini!Nel 40 a.C. Antigono, figlio di Aristobulo, con laiuto dei Parti spodest Ircanoinfliggendogli una mutilazione che gli precluse il sacerdozio; Erode, fuggito aRoma, si fece nominare re di Giudea e nel 37 a.C. conquist il trono uccidendoAristobulo. Per i Romani, Erode divenne luomo chiave della regione, il pacatororbis, e in ricompensa il governo di Roma aggiunse al regno erodiano Samaria,territori del nord-est (Gaulanitis, Trachonitis, Batanaia) e delle citt costiere(Gadara e Hippos). Al rientro di Ircano dalla prigionia, Erode fece uccidere lui etutti i suoi discendenti (che potevano contestargli il regno) ed eredi, compresa lamoglie ed i due figli avuti da lei: probabilmente la Strage degli Innocenti riportatadai Vangeli della quale non si hanno evidenze storiche trae spunto proprio daquesto episodio!Eliminata la discendenza di Ircano, la legittima rivendicazione del trono era oraesclusiva della discendenza di Aristobulo. Lopposizione ad Erode e alle influenzeellenistiche che egli rappresentava a Gerusalemme intervenne non solopromuovendo un radicale abbellimento del Tempio ma anche con la fondazione diun tempio ad Augusto , si saldarono con le istanze di coloro che predicavano laNuova Allenza, i quali inaugurarono rituali basati sul battesimo e sui pasti incomune e disprezzarono con foga la nuova Gerusalemme (citt di vanit)costruita dallUomo di Menzogna.La morte di Erode nel 4 a.C. indebol notevolmente il controllo romano dellarea acausa di una complicata successione al trono tra i suoi tre figli: Archelao (etnarca ere di Giudea, Samaria e Idumea) deposto nel 6 d.C. per lincompetenza dimostrata,Erode Antipa (tetrarca e re di Perea e Galilea fino al 39 d.C.), Filippo (tetrarca e re,fino alla morte nel 33/34 d.C., dei territori del nord-est).Giuda il Galileo, figlio di Ezechia, pretendente al trono di Gerusalemme qualeasmoneo, approfitt della situazione e con un esercito formato da esseno-zelotiattacc i Romani di stanza a Gerusalemme, provocando una reazione che terminsolo dopo ben tre interventi da parte di Quintilio Varo, proconsole in Siria. Larepressione da parte dei Romani fu feroce: la crocifissione di duemila rivoltosi(quanti chiodi?!) gener ulteriore odio verso i Romani da parte degli Ebrei.Sedata solo temporaneamente la sommossa, nel 7 d.C. i Romani decisero diriorganizzare amministrativamente e fiscalmente la Giudea (che pass da regnotributario al rango di provincia imperiale), pianificando allo scopo un censimentoper quella che per lepoca era una delle imposte pi importanti: il testatico. Asupervisionare il censimento suddetto fu lo stesso governatore della Siria PublioSulpicio Quirinio (quello confuso dallEvangelista Luca), diretto superiore delpraefectus romanus e degli stessi tetrarchi erodiani. Questa iniziativa fu la scintillache accese la celebre rivolta del censimento nella quale trov la morte lo stessoGiuda il Galileo.Morale: la Storia stessa, a smentire lequazione che riguarda Giacomo il Giusto e

  • Paolo. A Qumran in realt si parlava daltro. Lo Gnosticismo fu laltro ostacolo della Chiesa di Roma ma lo sarebbe statoanche molti secoli dopo, con i Ctari sulla via della formazione della nuovareligio. E via via i testi gnostici furono messi al bando e bollati come apocrifi oeretici, fino a che non vennero pi ricopiati.Il termine apocrifo normalmente usato per indicare le opere attribuite ad undeterminato autore ma di cui si raggiunta la certezza che tale attribuzione siaerrata. Un testo apocrifo quindi spesso un testo che viene attribuito ad un autoreper un errore di antichi critici, o per una scorretta tradizione. In campo religioso iltermine invece generalmente riferito a quelle scritture religiose, o testi sacri,ritenute non canoniche, che cio non rientrano, secondo linterpretazioneprevalente e/o ufficiale, nellelenco dei libri sacri. Largomento vasto e per ogniconfessione religiosa possibile trovare testi che rientrino in questa definizione. Laparola apocrifo viene dal greco apocrypha, occulto, arcano. Con la definizionedel canone (termine che in greco significa bastone, regolo per misurare) dellaBibbia cristiana, gli scritti esclusi vennero considerati non autentici; di qui iniziluso di apocrifo con significato di falso. Il termine preciso per indicare questacategoria pseudoepigrafi, cio in greco dal titolo falso. In realt anche alcunilibri canonici del Nuovo Testamento sono probabilmente pseudoepigrafi (come laSeconda Lettera di Pietro, scritta quasi certamente dopo la sua morte). Il termineapocrifo non ha quindi necessariamente un significato peggiorativo.I quattro criteri della Chiesa cristiana per considerare un testo canonico erano:Origine Apostolica: attribuibile allinsegnamento o alla diretta scrittura degli Apostolio dei loro pi stretti compagni;Consenso Universale: riconosciuto da tutte le pi importanti Comunit cristiane delperiodo (iv Secolo d.C.);Uso Liturgico: scritti redatti direttamente dallinsegnamento orale del Cristo e lettipubblicamente quando le prime comunit cristiane si riunivano settimanalmente;Messaggio Consistente: testi che hanno contenuti teologici simili o complementarialle scritture gi accettate.Nessuna, fra opere gnostiche come il Vangelo degli Ebioniti, il Vangelo diFilippo, il Vangelo di Maria, il Vangelo di Pietro, il Vangelo di DidimoTommaso, il Vangelo dellinfanzia di Tommaso, il Libro segreto di Giacomo o ilVangelo di Giuda, pur diffusissime, aveva le caratteristiche richiestedallortodossia ecclesiastica romana. I Vangeli Apocrifi in generale costituivano per iprimi cristiani una risposta allingenuo bisogno di conoscere del Salvatore pi diquanto i Sinottici non dicano: ad esempio, il silenzio sulla fanciullezza del Salvatore colmato dagli Apocrifi con il racconto di ogni sorta di miracoli, che per lo fannoapparire come un dio-bambino prepotente e vendicativo; soprattutto, in essi lafigura di Ges appare molto legata alla inaccettabile tradizione ebraica di un Unto

  • del Signore venuto a ricostruire lantico regno di Davide e a purificare la societebraica dalla corruzione e dalla connivenza con il paganesimo romano. Altracompromettente differenza era il rigetto, pi o meno esplicito, degli insegnamenti diPaolo, considerato apostata della fede. Ma il vero problema fu un altro.Lo Gnosticismo insiste sullidea di una sorta di insegnamento segreto riservato daGes solo a pochi dei suoi discepoli e impartito nel periodo tra la Risurrezione elAscensione periodo considerato dagli Gnostici ben pi esteso dei canoniciquaranta giorni ; la dottrina salvifica viene rivelata direttamente da Cristo allaristretta cerchia degli iniziati, escludendo cos la gerarchia della Chiesa. In pi,essa deve giungere attraverso esperienze personali (appunto la gnosi) e nonattraverso lo studio dei testi canonici: per gli Gnostici, il problema fondamentaledella vita umana non il peccato ma lignoranza, e la via migliore per risolverlonon quella duna fede peraltro imposta da detentori del sapere divino madella conoscenza.Gli Gnostici elaborarono una complicata cosmogonia al fine di spiegare lorigine delmondo materiale: un Dio unico e inconoscibile (lEone eterno e perfetto) haemanato alcune coppie di entit divine minori che si generano le une dalle altre esi estendono allinfinito a formare tutte insieme il Pleroma (la pienezza del divino);lultima di esse, per, Sophia, per la brama di conoscere linconoscibile attira sudi s la punizione di Dio, che la scaccia dal Pleroma. Esiliata dalla sua patriaceleste (come Eva), Sophia emana una serie di eoni inferiori (gli Arconti) tra i qualiil Demiurgo (Yaldabaoth), indentificato con Yahweh, il Dio vendicativo dellAnticoTestamento. Questa potenza ignorante (del mondo superiore perfetto) laresponsabile della creazione del mondo materiale, del cosmo e delluomo. Tuttaviale potenze superiori, commosse dal pianto di pentimento di Sophia, le concedonodi ascendere fino ai margini del mondo della Luce.In questa complessa visione la realt umana vincolata allimperfetto mondomateriale, ma in essa imprigionata quellanima (una particella della Luce, oPneuma) che pu essere in grado di sfuggire al giogo del Demiurgo. Va da s chegli uomini non sono consci di possedere in nuce una scintilla divina, per cui vieneinviato sulla Terra leone Cristo a svelare agli iniziati questa verit. Tuttavia leoneCristo non si incarna in Ges: egli fa solo in modo che gli umani percepiscano lasua illusoria realt umana come reale da questi concetti part poi ilDocetismo, con il rifiuto della morte in croce e risurrezione del Cristo (nel senso dicorpo materiale): egli non muore crocifisso ( solo linvolucro di carne che lo fa)ma ritorna direttamente al suo mondo superiore (spiegando cos la frase sullacroce Padre mio, perch mi hai abbandonato?).Negli Gnostici non c risurrezione il concetto del Cristianesimo di uncadavere che si rianima li fa anzi sorridere . Perch dovrebbe esserci, quandotutta la questione della salvezza sta nella fuga dalla materia? Il ridestarsi di unasalma riporta la persona dentro al mondo del falso Dio: lopposto di ci che il Cristo

  • gnostico rivela! Chi arriva alla radicale conoscenza di s raggiunge la radice dellavita e non ha bisogno di risurrezione, poich arriva alla vita eterna che possiedegi in se stesso.(In effetti, comunque, nessuno dei Sinottici addotti come testimonianza di Gesrisorto parla esplicitamente di risurrezione, e in Marco i riferimenti sono addiritturadei post-it... Il solo Giovanni [xxi,14] dice risuscitato dai morti, ma il QuartoEvangelista un habitu della risurrezione di salme, come si evince da quella diLzzaro.)Nella pratica quotidiana, ogni setta predicava una propria variante al credognostico, e quindi un proprio culto; alcune sette respingevano completamente isacramenti, altre accettavano quali strumenti di conoscenza il Battesimo elEucaristia ma li affiancavano ad altri riti che, per mezzo di inni e formule magiche,dovevano propiziare lascesa al regno spirituale del principio divino imprigionato nelcorpo materiale. Da un punto di vista etico, la struttura dello Gnosticismo oscillavapoi fra il rigore e il lassismo: se infatti la valutazione negativa della materia e delcorpo spingeva alcuni gruppi ad astenersi anche dal matrimonio e dallaprocreazione (lattaccamento al corpo il primo problema dellesistenza umana, ed facile restarvi attaccati per mezzo del piacere: bisogna dunque negargli ognipiacere), la convinzione che lanima sia assolutamente estranea al mondomateriale portava altre correnti a giudicare in termini relativistici ogni atto connessocon il corpo, autorizzando orge e depravazioni varie.Come ragioni con uno gnostico, cio con una persona convinta di detenere lasapienza segreta che a te manca? Se gli dici che sbaglia, linterlocutore gnosticofa spallucce e ti risponde che non sai...Queste idee e questi atteggiamenti spianarono la strada ai dogmi cristiani che siconsolidarono nel corso di unaspra battaglia durata oltre due secoli, alla fine dellaquale il vincitore riscrisse la Storia facendo scomparire le tracce dellEssenismo edello Gnosticismo almeno fino alle scoperte di Nag Hammdi e Qumran. La battaglia per le sacre scritture Il Cristianesimo dei primordi, iniziato con lo stesso Ges, aveva gi le sue sacrescritture: quelle ebraiche, specialmente la Legge mosaica dei primi cinque libri(Pentateuco, letteralmente i cinque astucci: Genesi, Esodo, Levitico, Numeri eDeuteronomio) di ci che la dottrina avrebbe poi definito Antico Testamento.Yeshua bar Yosef, da buon ebreo di Palestina, si presenta come unautorit in taliScritture, e infatti i suoi discepoli lo chiamano grande rabbi (maestro). Dopo laCrocifissione, i discepoli continuarono a riverirne gli insegnamenti e anzi, in virtdella stretta comunanza con il rabbi, ascrissero a se stessi unautorit pari a quelladi Mos. Con il passare dei decenni e con la diffusione del messaggio del Cristo aldi fuori del ristretto ambito giudaico, il numero dei testi che pretendevano di essere

  • stati composti dagli Apostoli aument esponenzialmente; si moltiplicarono anche iVangeli: i Quattro neotestamentari, pur di autori anonimi, ricevettero ladesignazione che si conosce (due hanno nomi di Apostoli, Matteo e Giovanni, unoha il nome di un compagno di Apostolo, Marco amico di Pietro, uno ha il nome diun compagno di discepolo post-mortem, Luca amico di Paolo), ma anche altrivantavano il titolo di appartenere ad Apostoli sia accertati (Filippo, Pietro, duediversi di Didimo Tommaso, uno perfino del reietto Giuda) che presunti (MariaMaddalena).La letteratura popolare avrebbe trovato tra questi testi alternativi le sue paginemigliori, specialmente nel Medioevo; larte figurativa (affreschi, sculture e vetrate dicattedrali), lagiografia e la novellistica avrebbero attinto largamente a questiracconti (basti pensare al Graal e a Maria Maddalena), imitandone gliatteggiamenti e replicandone i motivi, in una sorta di Cristianesimo sotterraneo(traboccante di speranze, bisogni e candida forza creativa) attratto dal filoconduttore che lega queste varie correnti eretiche: lumanit di Ges con tutte lepassioni pi nobili delluomo lo sdegno per la prepotenza, lintolleranza e lacupidigia, la piet per i poveri e per i sofferenti, la capacit di commuoversi, ilcoraggio di affrontare a viso aperto i potenti, i sopraffattori, Farisei e mercanti nelTempio . Nella molteplicit di interpretazioni cui la sua vicenda d vita (Figlio diDio, Salvatore, capro espiatorio, predicatore, esempio di virt, profeta, combattenteper la libert...) sta il segreto del fascino immortale di Yeshua bar Yosef/Ges:ogni grande uomo della Storia conta per gli altri nella misura in cui gli altririescono ad attribuirgli una personalit che corrisponda a ci che essi si aspettanoda lui.Tutti questi vangeli ed apocalissi ed epistole sostengono di rappresentare i veriinsegnamenti di Ges e tutti erano riveriti come Sacre Scritture da un gruppocristiano o dallaltro (nel ii Secolo, in Palestina come in Siria, in Asia Minore, inEgitto, in Grecia e a Roma, ogni comunit aveva il proprio Vangelo, e Giustinonella sua Apologia attinge indifferentemente da parecchi di essi senza porsiproblemi di canonicit): fu naturale perci che, ad un certo punto di questoinarrestabile proliferare del nuovo messaggio di successo, la gente cominciasse achiedersi chi diceva le cose giuste e chi quelle sbagliate. Era pi o meno lo stessofenomeno odierno della falsificazione di un marchio famoso: quale borsa di Gucci vera e quale invece una patacca?A guardar bene, Matteo, Marco, Luca e Giovanni battono tutti gli altri sulterreno dello stile. La loro prosa governata da una sobria misura; lespressivit casta, non si sovrappone alla verit per sopraffarla; realt sociale del tempo erealt misterica si intrecciano con naturalezza, offrendo una trasparenza cheavvicina al mistero e al contempo mantiene da esso la distanza necessariaaffinch sia rispettato. Novit ed intensit del messaggio non inficiano larcanasemplicit della parola. Nelle pagine degli Apocrifi invece si sente il fiato grosso

  • dellapprossimazione e della forzatura, limpazienza del voler meravigliare, lamoreforsennato e accecante per il bisogno di credere: la loro schematicit denuncialassenza della lunga elaborazione che arricch (per non dire manipol) i Quattro;inoltre una parte di essi i cosiddetti Vangeli giudeo-cristiani , perlinterpretazione del messaggio in chiave di rivendicazione sociale, era adatta allepiccole realt palestinesi e siriane ma non al mondo greco-romano, pi smaliziatoe pi sensibile al paganesimo.E tuttavia gli stessi Quattro soffrirono non poco: a quasi due secoli dallaCrocifissione, Marco e Matteo erano accettati un po ovunque, ma su Luca sifacevano molti distinguo e addirittura Giovanni incontr una considerevoleopposizione. I dibattiti furono intensi e talvolta violenti: Ges un essere divinogenerato da Dio (come appare in Matteo e Luca), o adottato da Dio almomento del battesimo (Apocrifi giudeo-cristiani e Marco), oppure ne unaemanazione (Gnosticismo e Giovanni), o ancora una apparenza presa da Dioper rivelarsi agli uomini (Docetismo)? E poi Maria, madre di Ges, pu essereconsiderata anche madre di Dio?Nei primi tre secoli del Cristianesimo che, lo ricordo, sono il limite dindagine diquesto saggio c una costante che impossibile passare sotto silenzio: quandosi esamina la questione della Vergine Maria, ci si ritrova davanti larchetipolargamente diffuso di una divinit femminile con un figlio salvatore il quale, mortotragicamente, rinasce portando alla risurrezione lintero genere umano. Si puquasi affermare che questa immagine della Dea Madre e del Dio Figlioappartengano di diritto allinconscio collettivo, alla struttura mentale dei popoli. Lanostalgia della divinit femminile, delladorazione della maternit, cosprofondamente radicata nellanimo umano da risultare impossibile estirparla deltutto.Il messaggio cristiano, di origine ebraica, transit attraverso lEllenismo di Saulo diTarso prima di inserirsi nella matrice romana; ma a differenza allo spirito filosoficodei Greci, i Romani interpretavano storicamente anche fatti che nulla avevano ache spartire con la Storia, con quella concretezza che era alla base del lorosuccesso economico, giuridico, militare e politico. A Roma i miti risultavanoincomprensibili, se non venivano resi reali attraverso unarbitraria collocazionetemporale: Orazio Coclite (Guercio) fu la trasposizione storica del mito germanicodi Odino, il dio guercio, e Muzio Scevola rappresent la versione storica del mitoindoeuropeo di Tyrr il Monco, dio che aveva perso un braccio per salvare i propriadoratori. Quando la Chiesa cristiana divenne a Roma unistituzione forte, conuna gerarchia e dei dogmi, il messaggio cristiano divent necessariamente unapagina di Storia, e lincarnazione del protagonista, in un modo o nellaltro,andava spiegata storicamente. Da ci deriv limportanza data alla madre diGes, la quale non poteva essere una donna qualsiasi dacch aveva accoltolincarnazione di Dio.

  • Il concetto di Theotokos, madre di Dio, nacque in ambito gnostico (e fu proprio aEfeso, citt che era al contempo il cuore delle dottrine gnostiche e lepicentro degliantichi culti della Dea Madre, che ne venne pi tardi proclamato il dogma). GliGnostici elevarono lo Spirito delle scritture a elemento femminile (in ebraico era gitale) e Maria che dallo Spirito Santo era stata fecondata divenne la Sophia, laconoscenza, in breve la divinit che presiedeva la Gnosi. Una siffatta trinit Dio Padre, Ges Figlio e Maria Madre , logica da un punto di vista naturale, siscontr per con la ginofobia dilagante degli ortodossi: la nuova Ishtar venneretrocessa a donna pi pura per evirare la nascente Trinit dogni elementosessuale, e il suo posto fu preso proprio dallo Spirito Santo.Il culto della Vergine conobbe uno sviluppo straordinario: si istituirono feste lAnnunciazione, la Purificazione, la Dormizione, lAssunzione, la Nativit di Maria... e si produsse letteratura intesa alla glorificazione mariana. Prendendo spuntodal primo capitolo di Luca e lavorando di fantasia, molti autori apocrifisvilupparono i temi dellannunciazione, del fidanzamento fra Maria e Giuseppe, delviaggio a Bethlemme, della visita ad Elisabetta, su su fino alla nascita e infanzia,con intento sia apologetico che di esortazione alla castit, allumilt e alla carit,intento che la futura Chiesa vide tacitamente di buon occhio anche per le confermeofferte alla senilit di Giuseppe (Protovangelo di Giacomo) e allassenza di verifratelli di Ges, oltre che per altre piccole funzioni accessorie (il nome dei treMagi, linvenzione del Presepe).Uno dei gruppi concorrenti della cristianit, quello che nel frattempo si erainstallato nel cuore dellImpero (lurbe di Roma), riusc a soverchiare tutti gli altrifacendo pi convertiti dei suoi oppositori; questa corrente vincente stabil lastruttura organizzativa della Chiesa cristiana, decise quali credo dovesserorecitare i fedeli cristiani e determin quali Rolex fossero originali e quali patacche.Era il gruppo di Ireneo, Origene, Giustino, Tertulliano: ottenuto il sigillo dellavittoria, tale gruppo divenne ortodosso (letteralmente di retta fede) e riscrisse ifatti storici sostenendo di aver sempre rappresentato lopinione maggioritaria delCristianesimo, lunica ad affondare le proprie radici nelleredit apostolica.

    Questa preoccupazione dellaver ragione eracaratteristica solo del Cristianesimo (masarebbe diventata poi ancor pi fortenellIslam): lImpero di Roma era popolato diculti dogni tipo familiari, statali, cittadini e le genti adoravano innumerevoli di in moltimodi; la cosa era ben lungi dallessere sentitacome un problema, anzi la molteplicit

    generava rispetto, e la pluralit tolleranza. In seno ad una stessa confessione sipotevano adorare ad esempio Giove e Venere, e al contempo di minori dellecoltivazioni, del parto o del focolare domestico. Nessuno, tranne gli Ebrei, pensava

  • che, se era nel giusto a venerare i suoi di come doveva, allora gli altri avevanotorto ad adorare i propri come dovevano. Inoltre nessuna di tali religioni (anche quicon leccezione dellEbraismo) imponeva di accettare dottrine precise riguardo aduna divinit: non cerano dogmi stabiliti per proclamare la vera natura di un dio, enon cerano credenze giuste (ortodosse) o sbagliate (eretiche), ci che contavaerano tuttal pi i riti ed i precetti sanciti dalle tradizioni. Poi vennero i cristiani, peri quali Ges era lunica fonte di salvezza, e questa esclusivit riposizion versolerrore tutte le altre confessioni.Se non si fosse affermata la forma che usc vincitrice, il Cristianesimo nonsarebbe diventato il fulcro dellImpero Romano, e quindi non sarebbe mai divenutoil culto dominante del Medioevo; non ci sarebbero stati il Rinascimento n laRiforma, e sicuramente lOccidente non sarebbe la civilt di successo che oggi.E forse bene, che il gruppo vincitore sia stato quello ortodosso: se avesse vintouna lite spirituale come lo Gnosticismo, che tipo di programma sociale sarebbestato proposto da chi non dava alcun valore al futuro della stessa societ? Cherisposte sarebbero state date di fronte a povert, ingiustizia, malattia, se la carneva fuggita (anzich tollerata)?Come tutte le religioni scritturali, il Cristianesimo ha i suoi guardiani. Il checomporta un prezzo da pagare: se lunica via che abbiamo per accedere alla fede una tradizione che a sua volta ha bisogno di interpreti, lo scontro tra i variguardiani ineludibile.La battaglia per non fu semplice, n breve.

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