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rudolf steiner - o.o. 103 Il Vangelo di Giovanni steiner... · 2016-07-04 · Rudolf Steiner IL VANGELO DI GIOVANNI DIRITTI SCADUTI, ORA E' PATRIMONIO DELL’UMANITA' TUTTA - Scansione

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RUDOLFSTEINER

IVANGELIPARTEPRIMA

ILVANGELODIGIOVANNITRADUZIONE DI

EMMELINA DE RENZIS

LANCIANO R. CARABBA EDITORE

Tip. R. Carabba. 1930

Rudolf Steiner IL VANGELO DI GIOVANNI

DIRITTI SCADUTI, ORA E' PATRIMONIO DELL’UMANITA' TUTTA

- Scansione OCR: Enea Arosio - - Produzione file di testo e verifica: Enea Arosio e Giovanni Guglielmotto -

- Verifica e Impaginazione: Paolo Casirati -

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Rudolf Steiner IL VANGELO DI GIOVANNI

SOMMARIO

BREVI PAROLE DEL TRADUTTORE 7..............................................................

PREFAZIONE 9...................................................................................................

I - La dottrina del Logos 18.................................................................................

II - Esoterismo cristiano 33..................................................................................

III - La missione della Terra 48............................................................................

IV - Il risveglio di Lazzaro 65...............................................................................

V - I sette gradi dell’iniziazione - I primi segni 84................................................

VI - L’«Io-sono» 102............................................................................................

VII - Il mistero del Golgotha 117..........................................................................

VIII - L’evoluzione dell’uomo in relazione col Principio-Cristo 131......................

IX - L’annunzio profetico e il sorgere del Cristianesimo 146...............................

X - L’azione dell’Impulso-Cristo nell’umanità 161................................................

XI - L’iniziazione Cristiana 175............................................................................

XII - L’essere della Vergine Sofia e dello Spirito Santo 186................................

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BREVIPAROLEDELTRADUTTORE

L’interpretazione del Vangelo, nella quadruplice espressione, che esso haavutaperboccadiMatteo,Marco,LucaeGiovanni,èforsel’operapiùpodero-saepiùoriginalediRudolfSteiner;certamenteè lostudiofondamentale,sucuipoggianolasuadottrinaeilsuoinsegnamento.

Dall’Autorenonebbemaiformascritta;eglinefeceoggettodiquattrociclidi conferenze, tenute a un uditorio ristretto, successivamente ad Amburgo(1908: Giovanni), a Basilea (1909: Luca), a Berna (1910:Matteo) e nuova-menteaBasilea(1912:Marco),eiltestoèstatoavoltaavoltanotatoeOissato,mentrel’oratoreparlava.Edèperl’importanzabasilarediquestostudio,cheneèstataOinoadoratrattenutaladivulgazione,essendocivolutocheilpub-blicointeressatoall’insegnamentosteinerianosiandasse,conlaletturaeconlameditazionedialtrilavori,preparandoematurando,primadiprendereco-noscenzadiquest’opera,cheindubbiamentesusciterànonpochediscussioni.

Siamoorgogliosi,eperciògratiallaSignoravedovaSteinerchea tantohaconsentito,chelatraduzioneitalianadiquest’operadiRudolfSteiner,trannelepartirelativeaiVangelisecondoGiovannieLuca,cheègiàcomparsainte-desco,precedalapubblicazioneperOinodeltestooriginale.

RudolfSteinerconsideraiquattroVangelicomeundocumentounico,orga-nico.Lecontraddizionieledivergenze,chelacriticaprofana,informataacri-teripuramenterazionalistici, crededipoterrilevare fraunVangeloe l’altro,nonsussistono,sesiesaminanoiVangeliallalucedellaScienzadelloSpirito.OgnunodeiquattroEvangelistiparlainfattidaunasferaspiritualediversa,esiriferisceaundiversoprincipiofraquelli,che,insieme,costituisconol’uomo.E come un oggetto, pur restando sempre lo stesso, puòmutare aspetto, seviene contemplato da differenti punti di vista, così laVerità rimane sempreuna, anche quando si esprima inmodo vario a secondadel piano sul qualevienepresainconsiderazione.Quelledunqueche,superOicialmentegiudicate,possonoparerecontraddizionifraiVangeli,sonoinvecescambievolicorrobo-razionidellamedesimaverità.

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Perquesta,comedelrestopertutteleoperedelloSteiner,riesceassaidifOi-ciletrasportareinitalianolaprecisioneelavigorìaconcuil’Autoresiesprimenellalinguasuapropria:chisièaccintoalnonlievecompitoditradurreque-ste conferenze sui Vangeli si è perciò sforzato di contemperare per quantopossibile laprecisionedellaversionecon leesigenzedelnostro idioma,esetalvoltainquestosuolavorohadovutosacriOicareunpocolaforma,lohafattoperrestarefedele,nontantoallaletteradeltestooriginale,quantoallospiritochedaqueltestovigorosamentesisprigiona.

E.d.R.

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PREFAZIONE

Conquestolibropenetriamonellaintimaessenzadelcomplessodell’attivi-tàdiRudolfSteiner.Perchètuttal’operasuaavevaquestounicoOine:ditrac-ciarealmondoleviecheconduconoalCristo.Neltempodelrazionalismoedelmaterialismo,ilCristo,pernoi,eraandatoperduto;leChiesesbadigliava-nonelladesolazionedelvuoto,echinonsiadagiavainessecomeunfanciulloingenuoepuro,avevatestaecuoreovuoti,opienidicontraddizioni.Quantousciva dalle labbra dei rappresentanti della dottrina cristiana non operavacomeveritàeconvinzione;suonavaspessovuoto,gonOiooartiOicioso,nelmi-glioredeicasivoltoastordiresèstesso.LaChiesaeradiventataunacosafor-male,convenzionale,edi fronteallascienzascendevaacompromessi,senzapoterle opporre alcuna realtà operante; doveva a mano a mano rinunziarepretenderedagliuominilafede,perchèachidubitavanoneraingradodiop-porrenulla di sufOicientemente concreto, che fosse capacedi trasformare lacredenzainsicuroconvincimentoeinsapere.PerOinoicatecumenidovevanoritirare i loro quesiti dinnanzi all’incertezza del venerato pastore e alla suaevidenteritrosìaadaffrontaretuttociòchefosseessenziale;essisivedevanocome scolaretti abbandonati posti di fronte al Nulla spirituale, si sentivanovacillareilterrenopsichicosottoipiedi.LaChiesacattolicaallontanavaipro-testanti, spaventati dell’asservimento che essa fa della libertà, e del vuotochiacchierìodicolorochenecompionolecerimonieeilcuicontegnoequiva-leva spesso a irrisione di ciò che dovevano rappresentare. Eppure le formecomunicavanoqualcosa,cheeraandatoperduto.Doveerapossibileritrovar-lo?Nonperleviedellamodernascienza.Questaavevadecretatoqualifosseroilimitidellaconoscenzaeagivacomeilcraniodiunoscheletro,cavoneglioc-chiestaccatodallacolonnavertebrale;mancavanol’azionecoesivadellavita,unalineaformativa,eun’integrazione;dalvaloreartisticodellesingolepartisi poteva anche rimanere affascinati,ma il tuttomancava di organicità; eraframmentario.Lagrandetartarugamondialedellareligionebramana,sucuipoggia il disco terrestre, esercitava con la sua forza immaginativaun’azionepiùgradevole.Davalasensazionecherumoreggiasseroattornoleondateete-richedelTutto;sisapeva,cheessaèqualcosadipiùdiciòcheparladaquella

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immagine, – è più di unameccanica automaticamente attiva, che di per sèponeinmovimentouncongegnomondiale,alqualeapocoapocovienconfe-ritoqualchesigniOicatodauominialtrettantoautomaticamentecreati,machepoiricadenuovamenteprivadisenso.

Da queste antiche religioni spirava qualcosa che conteneva sostanza. Se-guendo la loroviasipoteva inessescorgereun’ascesa,dallacoscienzadap-primasoffocatae intontita,a sferedipensierosemprepiù luminose.Grandiciviltàeranoscaturitedaquestereligioni,potentiimmaginazionistendevanodaesselaloroazioneOinoaltempoattuale;arteescienzasieranoinessesvi-luppateeavevanolasciatoinsignimonumenti.QuieraunOilo,chepernecessi-tàspiritualeoccorrevaseguire,cuioccorrevatenerdietro.

Ma esso tornava sempre a perdersi nell’oscurità misteriosa; spariva neisantuarideitempli,dinanziaiqualifacevanoguardiadeicustodiammonitori;ecomparivanoparoleenimmatiche;questi,dicuilamancatasoluzionevenivaunavoltaespiatacon lamorte,eche inultimoculminavano inquestounicomonito:«Conoscitestesso».

Questaviaoccorrevanuovamentescoprireeilluminare.Macometrovarla?

Daisilenziosi santuaridei templi,di cuierachiuso l’ingresso, trapelavanoindizi. Il signiOicatodiquesti indizisimanifestavanellosvilupparsidiciviltàsemprepiùluminose,cheabbracciavanogruppisemprepiùlarghidiuomini,Oinchèinultimoemersel’uomo,comepersonalità.NonvifupiùdaunapartelaGuida,ilMaestro,oilDominatoreispiratodaDio,edall’altrailpopoloottu-so,–c’erainveceilsingolouomo,lapersonalità,cheperspecialesuaattitudi-neeradiventataindividualità.QuestosiveriOicòinmodopiùevidentenelgre-cismo,cheavevaavvicinatoDioall’uomo,avevafusosupersensibileesensibi-lenell’arte.

Lasingolapersonalitàeradiventatamatura;imisteriperòsitrasseroindie-tro,sicelaronopiùprofondamente.IllorosigniOicato,cheprimaerastatomi-sterioso,mapiùsicuroepiùtetragonoadubbi,sioccultò.misteriperòsitras-seroindietro,sicelaronopiùprofondamente.IllorosigniOicato,cheprimaerastatomisterioso,mapiùsicuroepiùtetragonoadubbi,sioccultò.

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Il pensiero umano cominciò il proprio corso. Sorsero scuole di OilosoOi; idubbiosi,gliscetticialzaronolavoce;conciòsparìgradatamentelagrandezzadi quel popolo, che aveva creato la personalità poggiata su sè stessa; essoperdetteilsuovalore,lasolidasuaàncora,eatteseil«Diosconosciuto».

IlDiosconosciutoeraperòquello,chepermezzodelsuosacriOiciopermiseallapersonalitàumanaditrascenderesèstessa,afOinchè,conunpassaggiofe-condodiconoscenzaattraverso ilmondofenomenicosensibile, ritrovasse lapropriaorigine,conunacoscienzadivegliapienamenteperfezionata,inguisadaaggiungerealleforzeoriginarieunnuovoelementoconquistato,trattodal-lapiùprofondadensitàdellasostanza.

Equestaviavennepreparatainunaprofondasegregazioneetnicadaquelpopolo che si evolveva parallelamente all’ellenismo, e che aveva da portareall’umanitàilDiounico,ilDio–Io–incarneeinverità.

Quandodopol’asservimentoeladegenerazionedelpopologrecochesuc-cedettero alle spedizioni diAlessandro, la lupa romana celebrò le sue orgienelCesarismo,e inalzòaDio ilCesarepresodimegalomania, costruendoglialtariecostringendoisudditiadadorarlo,avvennenellalontanasegregazio-nediunpopolociòchesalvòcolsuointerventol’umanitàdalminacciosoab-brutimento;ciòcheharedentol’umanità:ilsacriOiciodelGolgotha.Essospez-zòilpoteredella luparomana.Romadecadde:popolinuovisiprecipitaronosull’impero infraciditoeunanuovasostanzadipopoloraccolseciòchecon-dussepiùtardiaun’altraconOigurazioneanimicadell’umanità.

Mailnuovoelementospiritualevennepervasodalsedimentodiciò,chesieraesplicatocomesferadelpoterenellaromanitàecheoraoperònelnuovodelicatopatrimoniospiritualeconlanaturapassionalecheavevainvasoleul-timeformedominanti.

Queste formevennero inparteaccolte con lo spiritogiàdecadenteche leavevainterpenetrate,econilgermedidissoluzione,cheviavrebbedovutoes-seresuperato.

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Lefasidiquestalottafrainuovielementieiresiduidell’anticaspiritualitàcheeranostatiadottati,formanolastoriadelMedioEvoedell’èramoderna:esse possono rintracciarsi nella formazionedella Chiesa, nelle confraternitesegrete,negliordinimonasticiecavallereschi,nellecosiddettecomunitàere-tiche,nellacorrenteumanista,nellaRiforma.

Venneropoi lanuovaconoscenzadellanatura, la scienzanaturale, l’inter-pretazionemeccanicadelmondo,ilimitidellaconoscenza,l’ignorabimus;nel-la OilosoOia, una vuota subbiettività, il distacco dal complesso cosmico: erarappresentazionesubbiettivadelsingolol’intieroriccomondodeifenomeni;dottrina dell’anima, senza conoscenza dell’anima stessa e dello spirito, anziconlanegazionedientrambi,poichèeradallamateriachesiprendevailpun-todipartenzaperlaricercadiessi.

Lamateria trionfavasu tutta la lineae cominciò ilCaosspirituale, cheharaggiuntol’apiceainostrigiorniechehatrascinatol’umanitànelsuovortice,Oino a culminarenella catastrofemondiale fra le conseguenzedella quale citroviamo ancora impigliati. Questo è il punto della storia dell’umanità a cuisiamooraarrivati,einostrispiritiilluminatiprofetizzanoiltramontodell’oc-cidente.

In questomondo di tenebre che ci attornia irradia una sorgente di luce.Essa ci è stata aperta da unuomo, straordinariamente superiore al propriotempo,eversalalucesull’evento,chesièveriOicatonellastoriadell’umanitàper il bene di quest’ultima, allorchè il delirio romano avvinse ilmondo neisuoiceppi.Essaciarrecaciòcheciènecessarioperriacquistarelacompren-sionedel punto centrale degli eventi umani e terrestri, afOinchè la credenzapossa trasformarsi insapere,e la incredulità inconoscenza.Essaagisceconnoi Oin dal principio di questo secolo oscuro, con quelle forze, che possonotrasformarelanostraoscuritàinchiarezzaspirituale.

Aquellifranoi,checercavamolaviadeimisteriandatiperduti,essasièri-velata:vieraunuomochesapevaechepotevadiventareunaguida!Edeglicicondusse, conmoderazione dapprima, poi con saggezza e sagacia ci spinseavantisenzatregua,comeconvenivaall’esigenzadeitempi.Noinoneravamo

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ancora all’altezza di ciò che ricevevano;ma andavano raccogliendo e anno-tandoconscichesarebbevenutountempoalqualeavremmodovutotrasmet-tereciòchecosìcivenivadato,echediquestocisarebbegrato.Èciòdicuiun’umanità,maturataneldoloreenellaprova,habisognoperlapropriasal-vezzaeascesa.

Èvenuto il tempo, in cuidobbiamosoddisfareaquesto compito.Nonvo-gliamoperciòtardarepiùoltre.

RudolfSteinerhanuovamentespianatoleviecheconduconoalCristo.Eglimisemanoallaruotadell’evoluzionedell’umanità,sibilanteversol’abisso,elafermò.Eglisolosiopposealleforzedecadenti,conmanofortesollevòlaruotae lavolsenuovamenteversouna lentaascesa.Lenta–perchèerapiccola laschieracheintornoaluisiraccoglievaelagrandezzadiciòcheegliavevadadarequasi la schiacciava. Se l’umanitàdei nostri giorni avesse avutoorganisufOicientemente ricettivi, avremmo avuto l’irrompere di una nuova èra convigored’inOinitoslancioeconvoloaquilinoversoilsole.Cosìconfaticosola-voro ha dovuto invece compiersi gradatamente ciò che può destare organidormienti nell’umanità. Con opera continua e premurosa, a pietra a pietra,Rudolf Steiner ha costruito le fondamenta per la comprensione di fatti chevannodivenendosemprepiùsottili,diediOiciconcettualisemprepiùdelicati.Mai,nelleconferenzepubbliche,eglievitòdi tornareacostruirequeste fon-damenta,perpoterepoi,amanoamano,quandosieraconquistatounpub-blicostabile,partirdaesseperspingersipiùoltresullavia,checonduceallasanaconoscenzadelloSpirito.Maiegli sièpermessodi lanciarequalcheaf-fermazionechesembrassemirareagrandeeffetto,nèhacercatod’imporsial-l’anima di chicchessia. Ogni conferenza era una costruzione organica, chespingevaleproprieradiciprofondamentenelsuolo,attiravaleforzedellater-ra, s’immergeva nello sfavillìo dei colori delle Oluttuanti onde eteriche dellaspiritualitàvivente;manon lasciavasorgere le luminosecorolledeirisultatidelle nuove idee, senon interiormente legittimatedaunorganismo concet-tualesolidamenteconnesso.Ogniformazionedipensiero,eraunanuovaforzacreativa,un’operad’artevivente.Sirimanevascossidinanziallaperfezionedi

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questacostruzionementale;madifronteadessasirestavatuttavialiberi,me-ravigliatidella grandezzaedellabellezzadi ciò, che con tanta luminosane-cessitàerasortodinanziall’occhiointeriore.

Allasvoltadelsecolosiudivailrumorediattivitàcaoticheprovenientidallevicinesferedelmondodeglispiriti.Permettereordinelàdentro,peraddos-sarsil’odiositàperOinodiessereaccusatodifarpartediquestodisordine,chemareggiava confusamente, o che si manifestava come nelle correnti neo-orientali, con inOlussimoltoanacronistici,occorrevacoraggio, inOinitocorag-gio–enecessitàfatale.

Ildestinoperòs’imponevaimperativoallasogliadelsecoloXX,edesigevalapiùenergicadelleazioniperilsoggiogamentodeldragodelmaterialismo,ilquale teneva il nostro mondo solidamente avvinghiato e già minacciava distritolarlointuttalasuaestensione.–ComesisquassòprestolaTerradicuipursicredevatantosolidalacompagine!Laguerramondialeeleguerrecivilinerendonoeloquenteecrudeletestimonianza.

Accantoatuttociòstava,conbontàsoccorritrice,ilportatoredelloSpiritodallo sguardoprofondoepensieroso, che sembrava avere assorbito tutti glienimmi della gravità e del dolore della Terra e che rispecchiava con dolcecalmatuttolosplendoredelmondospiritualeesapeva,ormai,didovereillu-minareeinOiammarequestetenebreterrestriconl’orodellasaggezza,Oinoaquandononfossesortanell’umanitàunacoscienzapiùelevata.

Questocompitoèstatoadempiuto;iltesorodellasaggezzaèquieoperainmolti;èstatotrattogiùdalsolespiritualedelCristoedonatoanoi.Essocom-penetradeisuoiraggilanostraTerraeilmondodelpensieropesante,concre-to,materialisticodiquesta.

Unanuovasostanzaanimica,chepuòesercitareazioneviviOicatricesuino-striorganispiritualiattutiti,èstatacreatacondelicataalchimiadall’introdu-zionedicognizioniedipercezionisupersensibili,trattegiùnelnostromondoconcettuale e rappresentativo, e dalla loro trasformazione in formementalichepossonoenergicizzarel’attivitàdellanostracoscienza.LaforzaperquestariviviOicazionesgorgadalmisterodelGolgotha;macompitodell’uomoèquel-

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lodicrescereincontroaquestaforzaediaprirsiconcomprensioneadessa.Perchèquestopotessesuccedere,RudolfSteineresercitòlasuaazionefranoi.Tuttociòcheeglihacreato,scritto,pensato,haservitoaquestounicoscopo:afarsìcheilnostromondoconcettualeesentimentaletornasseaviviOicarsiinmodo,dapotersinuovamentedischiudere,pienodiforza,all’Impulso-Cristo:cheilnostromondovolitivosiriattivasseinmodo,dapotersiriconnetterees-senzialmenteconquell’Impulso.

Anoistadinanziunlavoroquasisterminatodiunavitadedicataaquestounico scopo, cheèun riassunto,una sintesidegli altri scopi: al ricongiungi-mentoeallareciprocacompenetrazionediqueitrecampi,cheunavoltaagi-vano inarmoniaeora sonostaccati, scienza, artee religione;alla compren-sionedelsigniOicatospiritualecontenutonegliidealidilibertà,uguaglianzaefratellanza;alrisvegliodell’Io,nell’uomo,Oinoallapienacoscienzadisèmede-simoedellasuaappartenenzaalmondo.

Tutti questi scopi sono da raggiungersi soltanto permezzo del rinvigori-mentodell’uomoconl’Impulso-Cristo.

Occorre attingere a tutta la saggezzadelmondoper comprenderequestosupremomistero.Preparazioneadessoeranoglialtrimisteri.RudolfSteinercicondussegradatamentenellaloroessenzaenellorosigniOicato;miravamotuttiaciòcheeraavvenutosulGolgotha.Apassoapasso,eglicihaavvicinatiaquestacomprensione:cosmogonia, teogonia,conoscenzadellaTerraedel-l’umanità,equellescienzegiàOioritenellavitarappresentativadell’uomofor-nironoilloromaterialeperquest’operadicostruzione.

Mavisonocriticidiindirizzidiversichecredonosoltantociòcheconvienealprogrammadelloropartito.Fraessivenesonoanchediquellichehannofama,echeritengonofermamentechevisiaparecchiodaaccoglieredallage-nialitàdiRudolfSteiner,machecisidebbaallontanaredalui,perchèrespingeilCristo.

Diversoèilsentimentodicoloro,chesidiederolapenadistudiarel’operadiRudolfSteiner,primadiragionarne.Prestoriconobberol’aiutochenepote-vanotrarre.

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UncertonumeroditeologivennerounavoltadaRudolfSteiner,edissero:Lenostrechiesesispopolano;Inostriseminarinoncidànnociòchepossia-mooffrirecomepanedellavitaalleanimeaffamate.Voisolosieteingradodiaiutarci.Voletedarciciòchecirenderàcapacidiaiutareglialtrientrol’ambitodell’eserciziodellenostrefunzioni?Altrimentidobbiamorinunziareallostatoecclesiastico.

ERudolfSteinerdiedeloriciòchechiedevano:lachiaveaiVangeli,alCristovivente,laparolachediventaconsacrazione.

Eglidisseloro:Voimiavetechiestodidarviciòchepoteteporgereacoloro,iqualiancoranonsonoabbastanzafortiperl’elaborazionedellascienzadelloSpirito,eper lacomunionespirituale.Perquestevievoivoletecondurliallesorgenti di quel sapere, che rende l’uomo sveglio e libero epienamente co-sciente,inconformitàdelleesigenzedeltempo.Poteteinquestomodoaiutareall’opera,selavostraazionenondiventapervoiOineasèstessa;seilpensierodellaChiesanonpredominasuquellodelloSpirito;selaviadellacuradell’a-nimaserveafortiOicarel’uomonelsuoIoafOinchèliberoedestosiuniscaconimondispiritualiecolcuoredelCristocherisplendenelSoleepulsaattraver-so laTerra.Questovoi avetevolutoe avetepromesso, agite in conformità eserbatevifedeliallaparoladata.

Essi partirono e fondarono la Comunità per il rinnovamento cristiano, asalvezza dimolte anime. La scienza dei Vangeli per la quale Rudolf Steineravevafornitolachiavevieneinessastudiataconfervore.

FindaiprimissimitempidellasuaattivitàspiritualescientiOica,eglicuròdiintessere continuamente, nelle sue considerazioni, ciò che ci ha condotti altroncodellacroceealsigniOicatodiessocomealberodellavita.Aqueltempoisuoiuditori loavevanoavvicinatoe loavevanopregatodidar lorounciclocontinuatodiconferenzesulVangelodiGiovanni.Questarichiestavenneloroconcessa.Unatrascrizionepurtroppomoltoincompletadiquesteconferenzedell’anno1908cièrimasta.Diessavisonotanterichiesteesenefannotanteriproduzioni,chenonostantelaimperfezionedellatrascrizione,nonvogliamopiùoltre tardareapubblicarla. La sostanza trionferà sull’imperfezionedella

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copiaeunsofOiodelmondo,dacuiproviene,ancoraaleggiasudiessa.L’uma-nitànehabisognoehabisognodiquestasostanza.

AquestapubblicazionedelVangelodiGiovanniseguiràbenprestolapub-blicazionedelleconsiderazionisuglialtriVangeli.QuandoallaPentecostedel1908inAmburgo,dopounciclosimiletenutoaBasilea,civenneapertaque-staviaalVangeloesoterico,lenostreanimevenneropervasecomedalfuocodella Pentecoste, come dal sofOio di una primavera galilea. La Pentecoste dinuovocisiavvicinaeaccompagnalacomparsadiquestolibro;possaessereadessodibuonpresagio.

LaPentecosteèlafestadelloSpiritoSanto,chespingelasuaazioneentroicuoridegliuomini.PossaloSpiritochedominainquestolibrotrovarelaviaalleanimedegliuomini,chehannosetediveritàesonoanimatidabuonavo-lontà.

MARIESTEINER.

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I-LadottrinadelLogos

Le nostre conferenze sul Vangelo di Giovanni avranno un doppio scopo:primo, quello di approfondire i concetti spirituale-scientiOici come tali, e diampliarliinvariedirezioni;secondo,diavvicinarcispiritualmentealgrando-cumento del Vangelo di Giovanni stesso, appunto permezzo di quelle idee,che si presenteranno all’anima nostra. Vi prego dunque di tenere presente,che le conferenze tenderannoversoquesteduedirezioni.–Non intendiamosoltanto dare la spiegazione del Vangelo di Giovanni, ma, con questo allamano,vogliamopenetrarenei segretiprofondidell’esistenzaeconstatarediquale natura debba veramente essere il modo di considerare secondo lascienzadelloSpiritoquandolasiapplicaaunoqualsiasideigrandidocumentistorici,chedallevariereligionidelmondocisonostatitrasmessi.Sipotrebbeinfatticredere,chequandoilrappresentante.dellascienzadelloSpiritoparladelVangelodiGiovanni,egliintenda,comeancheinaltricasispessoavviene,diprenderequeldocumentocomebase,pertrarnedelleverità,epresentarlesull’autoritàdiqueldocumentosacro.Maquestononpotràmaiessereilcom-pitodellaconcezionespirituale-scientiOicadelmondo;dovràesseretutt’altro.SelascienzadelloSpiritovuoleadempierealsuoverocompitoversolospiri-to umanomoderno, dovràdimostrare, chepurchè l’uomo si servadelle sueforze e capacità interiori, – le forze le capacitàdellapercezione spirituale –eglipotrà,adoperandole,penetrareneisegretidell’esistenza,intuttociòchesi trovanascostoneimondispiritualidietroalmondosensibile.Che l’uomo,permezzodellesuefacoltàinteriori,possapenetrareintuttiqueisegretidel-l’esistenzaepossagiungere con lapropria conoscenza sinoalle forze e alleentitàcreatricidell’universo,èunaverità,chedeveentraresemprepiùnellacoscienza dell’umanitàmoderna. Dobbiamo dunque dire, che la conoscenzadei segreti dell’esistenza può essere acquistata dagli uomini, indipendente-mentedaqualunquetradizioneedaqualunque.documentostorico.Perdirequestochiaramenteconvienepresentareunabuonavoltauncasoestremo;sipotrebbe dire: «Supponiamo, che per un evento qualsiasi, tutti i documenti

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religiosi andasseroperdutiper l’uomo, e chequesti conservasse soloquellefacoltàcheoggipossiede;eglipotrebbe,purchèsi servadelle facoltàchehaconservate,penetrarenondimenoneisegretidell’esistenza;potrebbegiunge-resinoalleforzeedentitàcreatricidivino-spiritualinascostedietroalmondoOisico.Elascienza,delloSpiritodevecostruiteesclusivamentesuquestefontidi conoscenza indipendenti da qualunque documento. Dopo però, quandol’uomoavràinvestigatoindipendentemente,quandoavràcercatoisegretidi-vino-spiritualidelmondoindipendentementedaqualunquedocumento,allo-rapotràesaminareitestireligiosi;allorasoltantopotràrealizzareilloroverovalore,poichèsaràdaquelli, incertoqualmodo, liberoe indipendente,eri-conosceràinessi,ciòcheeglistessogiàdasoloavevatrovato.Epoteteesseresicuri, che quando un uomo ha preso questo atteggiamento di fronte a unqualsiasitestoreligioso,questitestireligiosinonperderannoperluimainulladellorovaloreedelrispettoedellavenerazionecheloroèdovuta.–

Permettete chemi valga di un paragone per chiarire di che si tratta: po-trebbedirequalcuno, cheEuclide, l’anticogeometra, cihadatoper ilprimoquellageometria, cheogniscolaro imparaoggiaundeterminatostadiodel-l’insegnamentoscolastico.–Maèl’insegnamentodellageometriaproprioas-solutamente collegato con il librodi Euclide?Vi domando, quanti imparanooggilageometriaelementare,senzaaverelaminimaideadiquelprimolibrodiEuclide,nelqualeeglinotòlepiùelementarinozionidellageometria?S’im-paralageometria,indipendentementedallibrodiEuclide,perchèessasorgedaunafacoltàdellospiritoumano.Poi,quandolasièimparatadanoi,esiar-rivainunsecondotempoalgrandelibrodigeometriadiEuclide,sisaapprez-zarlonelgiustomodo;perchèallorasolamentesiritrovainessociòcheave-vamogià fattonostro,es’imparaastimare la forma incuiquellecognizionisono apparseper la primavolta. Così possiamo, permezzodelle forme chedormonoancoranell’uomo,trovareoggilegrandiuniversaliveritàdelVange-lo di Giovanni anche senza aver conosciuto quel Vangelo, allo stessomodocomeloscolaropuòimpararelageometria,senzanullasaperedelprimolibrodigeometriadiEuclide.

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Quando,provvistidellaconoscenzadeimondisuperiori, ciavviciniamoalVangelodiGiovanni,dobbiamodireanoistessi:checosac’ènellastoriaspiri-tualedell’umanità? Ipiùprofondi segretideimondi spirituali si trovanooc-cultatiinunlibro,vengonodatiall’umanitàinunlibro,esiccomegiàsappia-moquali siano leveritàchesi riferisconoaimondidivino-spirituali, ricono-sciamo solamente ora nel suo giusto senso la natura divina e spirituale delVangelodiGiovanni.Questodel restoè il giustoatteggiamento con cui con-viene avvicinarsi agli antichi testi che trattano di argomenti spirituali. Se aquestidocumenti,chetrattanodicosespirituali,siavvicinanodellepersone,qualisonoiOilologi(eanchegl’investigatoriteologicidiunacertaspeciesonooggigiorno,neiriguardidelcontenutodiquestilibri,deisempliciOilologi)checomprendonoletteralmentebenissimotuttociòchestacontenutoinqueido-cumenti,peresempionelVangelodiGiovanni,comesicontieneilrappresen-tante della scienza dello Spirito di fronte a tali investigatori? Torniamo aprendereilparagonedellageometriadiEuclide.Chinesaràallorailpiùgiu-sto interprete?colui chesabene tradurrealla letteraogniparolasecondo ilproprioconcetto,machenonha ideaalcunadelleconoscenzegeometriche?Seunapersonachenoncapiscenientedigeometria,volessedareun’interpre-tazionediEuclide,neriuscirebbecosabensingolare!Lasciateperòcheloin-terpretiuntraduttore,chesiapureunmediocreOilologo,machecomprendalageometria,edeglisapràapprezzarlogiustamente.Questo,difronteamoltialtri investigatori, è l’atteggiamento del rappresentante della scienza delloSpiritoversoilVangelodiGiovanni.Spessooggidìessovieneinterpretatonel-lostessomodo,comeiOilologispiegherebberolageometriadiEuclide.MalascienzadelloSpiritotraedalpropriosenolecognizionideimondispirituali,chesonoregistratenelVangelodiGiovanni.DifronteaquestoVangelo,ilcul-tore della scienza dello Spirito si trova dunque nella stessa situazione delgeometra riguardo alla geometria di Euclide. Egli porta già seco ciò chenelVangelodiGiovannipuòtrovare.–Nonoccorrechecisilasciarrestaredall’e-ventualeobiezione,checonquestometodosipuòaggiungeredelproprionel-l’interpretazionedei documenti; vedremopresto, che colui il quale ne com-prendeilcontenuto,nonhabisognodiaggiungerealVangelociòchenonviè;

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chicomprende ilmododiprocederedellascienzadelloSpiritononsi lasciaarrestaredaquell’obiezione.Ecomeglialtridocumentinonperdonodivaloreo di considerazione, quando se ne conosce il vero contenuto, ancoramenosaràquestoilcasoperilVangelodiGiovanni.Acoluichegiàèpenetratoneisegretidelmondo,questoVangeloappareappuntounodeidocumentipiùsi-gniOicatividellavitadellospiritoumano.

SeciaddentriamopiùminutamentenelcontenutodelVangelodiGiovanni,potremodomandare:«ComesispiegachequestoVangelo,cheappareundo-cumentocosìsigniOicativoallostudiosospirituale,comesispiegachequesto,appunto,siastato, inconfrontodeglialtriVangeli, tenutopiù indispartedaiteologi,ilcuicompitosarebbepurquellodispiegare?»Questaèunadomandache esamineremo in via pregiudiziale prima di addentrarci nel Vangelo diGiovanni.

Voituttisapetequaliopinionieapprezzamentistraordinarisonostatimes-si avanti riguardoalVangelodiGiovanni.Nei tempi antichi veniva veneratocomeunodeidocumentipiùprofondiepiùimportantichel’uomopossedessecircalanaturaeilsigniOicatodell’inOluenzadelCristo-GesùsullaTerra.EneiprimitempidelCristianesimoanessunosarebbevenutoinmentedinoncon-siderarequestoVangelocomeunimportantericordostoricodegliavvenimen-tidiPalestina.Neitempipiùrecenti,tuttociòsièandatomutando,epropriocoloro, iquali credonopiùsicuramentedipoggiaresullebasidiunaricercastorica, sono quelli, che più hannominato il terreno, sul quale era fondatol’anzidettoapprezzamentodiquelVangelo.Damoltotempo,dasecoli,semprepiù si è andata soffermando l’attenzione sulle contraddizioni che si trovanonei Vangeli. E i teologi, specialmente, dopomolte esitazioni, sono riusciti aconcludere quanto segue.Hanno detto: che si trovanomolte contraddizioninei Vangeli, e che non è possibile farsi un’idea chiara di comepossa esseresuccesso,chedaquattrosorgenti,ossianeiquattroVangeli,glistessiavveni-mentisvoltisiinPalestinasienostatiraccontatiinmododiverso.–Esièdet-to: «seprendiamo ciò che viene espostodaMatteo, daMarco, daLuca edaGiovanni,abbiamotantidatidifferentisuquestoequelfatto,dadoverritene-

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re impossibile che corrispondano tutti con i fatti storici». E questa divennemanmano l’opinione di tutti coloro che si occupavano di simili ricerche. –Peròintempipiùrecentiancorasièdelineatal’idea,chesipuòrilevareunacertaarmonianellanarrazione fra iprimi treVangeli;machequellodiGio-vanni largamente si discosta da ciò che quelli raccontano, e che quindi, ri-guardoaifattistorici,sidevecredereaqueiprimitreVangeli,essendoquellodi Giovanni dal punto di vista storicomenomeritevole di Oiducia. Così si ègradatamentegiuntiadire:«ilVangelodiGiovanninonèstatoscrittoconlostessoscopodeglialtritre.Questiultimiintendevanosoltantoraccontareciòcheerasuccesso; l’autoredelVangelodiGiovanninonhaavutoquest’inten-zione,maunabendiversa».Epervarieragionihannoaccoltol’ipotesicheilVangelodiGiovannisiastatoscrittorelativamentetardi;matorneremoinse-guitosuquestoargomento.UnagranpartedistudiosicredecheilVangelodiGiovannisiastatoscrittosoltantonellaterzaoquartadecadedelsecondose-colodell’èraCristiana, forseanchenellasecondadecade;econchiude:che ilVangelodiGiovannièstatodunquescrittoinun’epoca,incuiilcristianesimosiera,inunadeterminataforma,giàabbastanzadiffuso,eavevaforsegiàde-glioppositori.Davariepartisieranofattiavantideglioppositori.Colorochesostenevanoquestaopinionedicevano:nelloscrittoredelVangelodiGiovanniabbiamodinanzianoiunuomo,ilqualetendevaspecialmenteaesporreunadottrina, una specie di apoteosi, come fosse una difesa del cristianesimo difronteallecorrenticontrariecheeranosorte.LoscrittoredelVangelodiGio-vanninonavrebbeavuto l’intenzionedidescrivere fedelmente i fatti storici,ma ha voluto invece esprimere la propria posizione di fronte al suo Cristo.CosìmoltinonvedononelVangelodiGiovannialtro,cheunaspeciedipoesiacompenetratadispiritoreligioso,cheloscrittore,mossodaunadisposizioned’animo religioso-lirica, avrebbe scritto riguardo al suo Cristo, per entusia-smare gli altri e condurli allo stesso stato d’animo suo. Forse non si vorràsempreammetterequestogiudizioconparolecosìesplicite.Studiandotutta-vialaletteratura,potrestepersuadervichequestaopinioneèmoltodiffusa,echetrovagrandeeconell’animadeinostricontemporanei;sì,questaopinionecorrispondemoltoalleideedeinostricontemporanei.

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Daqualchesecolonell’umanità,chesemprepiùèandataavvicinandosinel-lesueideealmaterialismo,sièvenutadelineandounacertaavversionecon-troqualsiasipuntodivistasuldivenirestoricodelgenerediquello,cheanoisiaffacciaOindalleprimeparoledelVangelodiGiovanni.RiOletteteinfattichequelleprimeparolesiprestanoaunasolainterpretazione,cioè,cheinGesùdiNazareth,vissutoalprincipiodellanostraèra,sieraincarnalaun’entitàdellapiùaltaspiritualità.LoscrittoredelVangelodiGiovanni,persuanatura,nonpotevaameno,principiandoaparlarediGesù,dicominciareconquellocheeglichiamailVerbooilLogos,enonpotevadirealtrimentiche:«QuestoVer-boeranelPrincipio,epermezzodelVerbo–opermezzodelLogos–tuttoèstato creato». Prendiamo questo Verbo nel suo completo signiOicato; alloradobbiamodire:«LoscrittoredelVangelodiGiovannisivedecostretto,perde-Oinire il Principio delmondo, il punto più alto, al quale lo spirito dell’uomopossaelevarsi, a chiamarlo ilLogos, eadire:«Lecose tutte sonostate fattepermezzodelLogos,primordialefondamentodellecose!»Epoieglicontinuaedice:«QuestoLogossièfattocarneeabitòtradinoi».Eciòvuoldiresoltan-to: loavetevistochehaabitato fradinoi– locomprenderetesoltantose loconsiderateinmodo,chelostessoPrincipioèvissutoinlui,delqualetuttelecosechevedete–piante,animali,uomini,sonofatte.Senonvogliamointer-pretareartiOiciosamentequesteparole,convienedire,chenelsensodiquestodocumento, unPrincipiodellapiù altanaturahaperuna voltapreso corponellacarne.Paragoniamoquestoappellochevienefattoalcuoreumanoconquellocheoggigiàcomincianoadirevariiteologi.Lopotreteleggereoggiinopereteologicheeudirloinconferenze,espressoneipiùdiversimodi.Essidi-cono:«NoinonfacciamopiùappelloaunPrincipiotrascendentalequalsiasi;noipreferiamoquelGesù,checivienerappresentatodaitreprimiEvangelisti,perchèquelloè«l’uomosemplicediNazareth»cheèsimileaglialtriuomini».

Questo, in certomodo, èdiventatoun idealepermolti teologi.Gliuominihanno la tendenzaaporre tuttociòcheèdiventatostoricopossibilmentealmedesimo livellodegliordinariavvenimentiumani.Arrecadisturboagliuo-minicheunaOiguracosìelevatasovrasti,comequelladelCristodelVangelodiGiovanni. Perciò di quest’ultimo parlano come dell’apoteosi di Gesù, «del-

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l’uomo semplice di Nazareth», che a loro conviene in quanto possono dire:«AbbiamoancheSocrateealtrigrandiuomini».Eglièperòdiversodaquelli,ma gli uomini lo misurano alla stregua di una comune e banale umanità,quando parlano «dell’uomo semplice di Nazareth». Questo parlare che si fa«dell’uomosemplicediNazareth»chevoitrovateoggigiàinnumeroseopereteologiche,ancheinscrittiditeologiaaccademica,inciòchesichiama«teolo-giailluminata»,tuttoquestoèconnessoconlaconcezionematerialista,chedasecolisièandataformandonell’umanità;perchèquestacredechenonvipos-saessereche il Oisico-sensibile,oper lomeno,chesoltantoquestoabbiaunsigniOicato.Inqueitempidell’evoluzioneumana,incuilosguardodell’umani-tàancoras’inalzavaalsoprannaturale, l’uomopotevadire:«Fuori,nell’appa-renzaesteriore,questaoquellapersonalitàstoricapotrebbecertamenteesse-reparagonataall’«uomosemplicediNazareth»,mariguardoaciòchevieradispirituale,diarcanoinlui,questoGesùdiNazarethèsenzapari».Maquan-doandòperdutaquestavisioneepenetrazionenelsoprannaturaleenell’invi-sibile, si perdette anche il concetto dimisura per tutto ciò che superava lamediadell’umanità.Equestosipalesavaparticolarmentenellaconcezionere-ligiosadellavita.Nonvifateillusioniaquestoriguardo!Ilmaterialismoèan-zituttopenetratonellavitareligiosa.Assai,assaimenopericolosoèilmateria-lismo per lo sviluppo intellettuale dell’umanità nei suoi rapporti con i fattidellascienzanaturaleesteriore,chenonriguardoalmododiconcepireimi-sterireligiosi.

Dovremoparlare,atitolodiesempio,delverospiritualeconcettodell’Euca-ristia,dellatrasmutazionedelpaneedelvinoincarneeinsangue,evedremo,che attraverso questa concezione spirituale l’Eucaristia non perde davveronulla del suo valore e del suo signiOicato;ma sarà appunto una concezionespirituale,cheimpareremoaconoscere.Ederaanchel’anticaconcezionecri-stiana,chesiavevaall’epoca, incuigliuominiavevanomaggiorepercezionespirituale. Essadurava ancoranella primametàdelMedioEvo.Molti allorasapevanointerpretareleparole:«Questoèilmiocorpo,questoèilmiosan-gue!»nelsenso,cheimpareremoaconoscere.Maquestaconcezionespiritua-le,nelcorsodeisecoli,andònecessariamenteperduta.Delcheverremooraa

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conoscerelecause.NelMedioEvovifuunacorrenteassaistranachepenetròpiùprofondamentediquellochenonvipossiatecrederenellenatureumane.Perchèdallastoriaodiernapocosipuòsaperedicomeleanimesisianogra-datamenteevoluteequaliesperienzeabbianoattraversate.CircalametàdelMedioEvoc’eraunaprofondacorrentecheoperavanelleanimecristianedel-l’Europa,perchèufOicialmenteilpristinoconcettospiritualedell’insegnamen-todell’Eucaristiaerastatotravisatoinsensomaterialista.Gliuomini,difrontealleparole:«Questoèilmiocorpo!questoèilmiosangue!»potevanosoltantorappresentarsi il veriOicarsidiunprocessomateriale,diuna trasformazionematerialedelpaneedelvinoincarneeinsangue.Ciòcheprimavenivainter-pretatospiritualmente, cominciòadessere rappresentato in sensogrossola-namentemateriale.Quiilmaterialismo,moltoprimadiaverpresasullascien-zanaturale,s’insinuanellavitareligiosa.Ev’haunaltroesempio,nonmenosigniOicativo.Nondovetecredere,cheinnessunadellespiegazionimedioevalidellaStoriadellaCreazione,cheandavanoper lamaggiore, i seigiornidellaCreazionesianostaticonsideraticomegiorni,qualioggiliabbiamo,giornidi24ore.Aqueimaestriautorevoli teologiciònonsarebbemaipassatoper lamente;perchèessiavevanocapitociòchestaneidocumenti.Eancoraseppe-rodareunsensoalleparoledellaBibbia.V’haforsesenso,difrontealdocu-mentodellaCreazione,diparlaredigiornidiCreazionedi24orecomeliin-tendiamooggi?–Checosadeveintendersiperungiorno?UngiornosichiamaciòchevieneeffettuatopermezzodeirapportirotatoriidellaTerrarispettoalsole.Digiorni,nelsensoattuale,possiamoparlaresoltantoquandoirapportifrasoleeTerraeiloromotivengonorappresentaticomesonooggidì.MacheSole e Terra si trovassero reciprocamente in quelle condizioni, la Genesi lodicesoltantodelquartoperiodo,delquartogiornodellaCreazione.I«giorni»dunquepossonocominciaresoltantoalquartogiornodellaStoriadellaCrea-zione. Prima sarebbe assurdo rappresentarsi dei giorni come sono oggidì.Poichè soltanto al quarto giorno subentrò la disposizione, per mezzo dellaqualegiornoenottedivenneropossibili;nonpotevaprimatrattarsidigiornonelsensoodierno.Seguìun’epoca,incuigliuomininonsapevanopiùdidoverintendereilsigniOicatospiritualedelgiornoedellanotte;incuiessipotevano

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soltantopensareallapossibilitàdiun tempo, checi sipuòrappresentare ingiorniOisici.Cosìperunuomodimentalitàmaterialista,perOinoperunteolo-go,ancheilgiornodellaCreazionediventòungiorno,comequellidioggi,per-chèquellisoloconosceva.Unteologopiùanticoparlavadiversamentedique-stecose;egliavrebbedetto,primadiognialtracosa,chenegliantichitestire-ligiosinullad’inutileèmaidettoneipuntiimportanti.Atitolodiesempiocon-sideriamo ora un passo. Si prenda nel secondo capitolo del primo libro diMosèil21moversetto,chedice:«MandòadunqueilSignoreIddiounprofon-dosonnosull’uomo,edeglisiaddormentò».Gliantichiespositoridavanospe-ciale importanza a questo passo. Coloro che si sono già unpoco interessatiallosviluppodelleforzeefacoltàspiritualidell’uomo,sanno,chevisonovariespeciedistatidicoscienza,echequellocheattualmentenell’uomoordinariosi chiama «sonno», non è veramente che uno stato di coscienza transitorio,che in avvenire – come già negl’Iniziati – si trasformerà in uno stato di co-scienza,incuil’uomo,liberatodalcorpo,guarderànelmondospirituale.Per-ciò l’espositore diceva: «Dio fece cadere Adamo in un sonno profondo e inessopotevapercepireciòchenonglierapossibiledipercepirecongliorganisensoriOisici».Questos’intendepersonnochiaroveggente,–equellochevienraccontato,èciòchesisperimentainunostatodicoscienzasuperiore.PerciòAdamocadde«inunsonno».Questaeraunainterpretazioneantica.Esidice-va ancora: «Non si direbbe in un documento religioso: «Dio fece cadere unsonno profondo sull’uomo », se questi già prima si fosse altra volta addor-mentato. Queste cose ci dimostrano, che si trattava del primo sonno, e chel’uomoeraprimaincondizionidicoscienzatali,chepotevaancorapercepirepermanentementelecosespirituali.Èquestochevenivaraccontatoallagen-te».

Sitrattaoggisoltantodimostrare,cheunavoltaesistevaun’interpretazionedel tuttospiritualedei testibiblicieche lamentalitàmaterialista,sopravve-nutadopo,vihaaggiuntoquellecose,cheoggivengonocombattutenellaBib-biadallepersoneilluminate.Èstatalamentalitàmaterialistaafaredapprimaciòcheoggiessastessacombatte.Cosìvediamocomelamentalitàmateriali-stasiaeffettivamentesortanell’umanità,ecomeperessasiaandataperduta

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la vera, genuina, e reale comprensione dei testi religiosi. Quando la scienzadelloSpiritoavràadempiutoalsuocompitoemostratoagliuominiqualimi-steristannonascostidietrol’esistenzaOisica,sipotràriconoscerecomequestimisterisianoespostineitestireligiosi.IlmaterialismoesterioreesuperOicialechegliuominiritengonocosìpericoloso,nonèchel’ultimafasediquelmate-rialismo,chevihodescritto.SiècominciatoperinterpretarelaBibbiamate-rialisticamente.SenessunuomoavessemaiinterpretatomaterialisticamentelaBibbia,alloraanchenellascienzaesterioreHaeckelnonavrebbemaiinter-pretatomaterialisticamentelanatura.Equellodicuifuronogettatelebasinel14°e15°secoloinmateriareligiosa,maturòcomefruttonel19°secolonellascienzanaturale;edaquestoèrisultato,cheèimpossibilearrivareallacom-prensionedelVangelodiGiovannisenonsipenetranelleprimordialisorgentispirituali.NonapprezzareilvaloredelVangelodiGiovannisigniOicasolamen-tenonaverlocapito.EsiccomecolorochenonlohannocapitosonoafOlittidaunamentalitàmaterialista,essoèapparsoloronellaluceororadescritta.UnsempliceparagonepuòspiegareinchecosailVangelodiGiovannisidiscostidaglialtritreVangeli.

Immaginateviunmonte;sulmonteesuisuoiOianchistanno,adeterminatealtezze,variiuomini,equestiuomini–supponiamochesianotre–ritraggonociòchevedononelbasso.Ognunodiessi faràundisegnodiversosecondo ilpostoincuisitrova,maciascunodeitredisegnièveroperilpuntodivistadacuièpreso.Coluichestasullavettadelmonte,edisegnaciòchevièinbasso,vedrà e ritrarrà un quadro diverso. Questo è il rapporto che corre fra i treEvangelisti, isinottici,Matteo,MarcoeLuca–eGiovanni,ilqualeharappre-sentato i fatti daunpuntodi vistadiverso.Equantenonnehannopensategl’interpretidotti,perrenderecomprensibilequestoVangelodiGiovanni!C’ètalvoltaveramentedameravigliarsidituttociòchesonocapacididiregliin-vestigatoriesatti,sucosechesarebberotantofaciliaesserericonosciuteperfalse, se i nostri non fossero tempidimassima fedenell’autorità.Neinostritempilafedenellainfallibilitàdellascienzaègiuntaalsommogrado!

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Così l’introduzionedelVangelodiGiovanni è diventataqualcosadimoltodifOicileperiteologi,tintidimaterialismo.LadottrinadelLogosodelVerboharecatograndidifOicoltàallagente.Essidicono:«Cipiacerebbechetuttofos-sesempliceeingenuo.EdeccoquestoVangelodiGiovannichevieneaparlar-cidi cose OilosoOichecosìalte,delLogos,dellaVita,dellaLuce!» Il Oilologoèabituatoaricorreresempreallaricercadellefonti.Neglistudipiùrecentinonsifaaltro.LeggeteleoperesulFaustdiGoethe.Vitrovereteovunqueindicatal’originediquestoodiquelpensiero; vengono,peresempio, esumati tutti ilibri scritti nei secoli, per vedere donde Goethe abbia tratto la parola«Wurm» che egli adopera. E similmente si domanda dondeGiovanni abbia1

presoilconcettodelLogos.GlialtriEvangelisti,chehannoparlatoallamenteumanasemplice,nonhannoespressovedutecosìpersonali.SidicevaancoracheloscrittoredelVangelodiGiovannierastatounuomodiculturagreca,esiricordavacheinFilonediAlessandriaiGreciavevanounoscrittorecheparla-vapuredelLogos.Sipensòquindi,cheneicircolidottigreci,quandosivolevaparlarediqualcosadielevato,siparlavadelLogos,echedalìGiovanniavevaattinto.Esipresequestaperunanuovaprova,cheloscrittoredelVangelodiGiovanninonsibasòsullastessatradizionesucuisibasaronogliscrittoride-glialtriVangeli,ma–sìdiceva–sieralasciatoinOluenzaredallaculturagrecaeavevaricamatoifatticonformementeaquella.Eprecisamenteleprimepa-roledelVangelodiGiovanni:«NelprincipioerailVerbo,eilVerboeraappres-soDioe ilVerboeraunDio»dimostrano,che il concettodelLogossecondoFilone è penetrato nello spirito dello scrittore del Vangelo di Giovanni e haesercitatoun’inOluenzasullasuaesposizione!

AquestagentebisognerebbeopporreunabuonavoltailprincipiodelVan-gelodiLuca:«Giacchèmoltisisonosforzatidistendereilraccontodellecoseavvenutetranoi,comeriferisconoanoiquelli,chesindaprincipiosonostatitestimoniocularieministridel«Verbo»,èparutoancheame,dopoaverdili-gentementerinvergatodall’origineiltutto,diraccontarloate,miobuonTeoOi-lo».

Goethe usa il termine Wurm (verme) per indicare il drago.1

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Qui sin da principio sta detto, che ciò che l’Evangelista vuol raccontare èstatoriferitodacoloro,chenefuronotestimonioculariefurono«ministridelVerbo».ÈstranocheGiovanniabbiaattintodallaculturagreca,echeLuca,ilquale secondoquestopuntodivistapureappartenevaagliuomini semplici,parli ugualmente del Logos. Simili cose dovrebbero richiamare l’attenzione,perOinodegliuominipiùossequentiall’autorità,sulfattochenonvisonove-ramentedellebasiesattecheconducanoasiffatteconclusioni,madeiprecon-cetti;sonolelentimaterialiste,chehannofattonascerequestoapprezzamen-tosulVangelodiGiovanni,checioè,eglidebbaessereconsideratoinrapportoaglialtriVangelinelmodosopradescritto,ilchepossiamofacilmentededurredal fatto, che anchenelVangelodi Luca si faparoladel Logos. Ciò cheviendettodicolorocheeranostatitestimoniocularieministridelLogos,signiOicachenegliantichitempivenivaparlatodelLogoscomediqualcosachelagenteconosceva,econcuierafamiliare.Edèquestocheoradobbiamorichiamaresopratuttodavantiall’animanostra,afOinchèpossiamopenetrarepiùprofon-damentenelleprimefrasiparadigmatichedelVangelodiGiovanni.Dichepar-lacoluicheadoperòinqueitempi laparola«Logos»o laparola«Verbo»nelnostrosenso?Dicheparla?

Nonpermezzodispiegazioniteoretiche,diastratteanalisiconcettualiarri-verete a questa idea del Logos,ma occorre che vi immedesimiate effettiva-mente nell’intiera vita del sentimento di tutti coloro, i quali del Logos cosìhannoparlato.Anchequestepersonehannovistolecoseintornoaloro.Nonbastaperòche l’uomoguardi soltanto le cosechegli stand’attorno,ma im-porta ilmodocomeadessesi ricollegano i sentimentidelsuocuoreedellasuanatura, ilmodocomeeglistimasuperioreo inferioreorquestaoquellacosaasecondadiciòcheinessascorge.Lepersonetuttevolgonolosguardosuiregnidellanaturachelecircondano,suminerali,piante,animalieuomini.Essechiamano l’uomo lacreaturapiùperfetta, ilminerale lapiù imperfetta.Nell’ambitodeivariiregnidellanaturadistinguonoesseridivariigradidisvi-luppo.Secondolevarieepochegliuominihannosentitoquestecoseinmodoaffattodiverso.ColorocheparlavanosecondoilconcettodelVangelodiGio-vannisentivanounacosaesseresovraognialtra importante.Guardavano in

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bassosull’umileregnoanimaleescorrevanoconlosguardosuOinoall’uomo–e inquestadirezioneevolutiva scorgevanoqualcosadibendeterminato.UncotaleseguacedelladottrinadelLogosdicevaallora:V’haunacosacheanoipiùprofondamenterappresentalasuperioritàdegliesseripiùaltisuquelliin-feriori:lafacoltàdifarrisuonareesternamentepermezzodellaparolaciòchevivenell’interiorità,dipartecipareconlaparolaaipensieridelmondocirco-stante. Un simile conoscitore dell’insegnamento del Logos avrebbe detto:«Guardal’essereanimaleinferiore!èmuto,enonesprimenèdolorenèpiace-re.–Prendeteglianimaliinferiori,essifrinisconooproduconoaltrisuoni,maquesto è effetto dello sfregamento e dell’attrito esteriore degli organi Oisici,che allora risuonano come potrebbe succedere anche a un crostaceo. Piùguardiamoinalto,piùsisviluppalafacoltàdimanifestarenelsuonolavitain-terioreedicomunicarenelsuonociòchel’animasperimenta.Eperciò,sidi-ceva, l’uomodi tanto sovrasta gli altri esseri, non solo perchè è in gradodiesprimereconparoleisuoidolorieisuoipiaceri,maancheperchèècapacedicontenereinparoleediesprimereinpensieri,ciòchetrascendeilpersona-le,ciòcheèspirituale,impersonale.EfracostorocheprofessavanoladottrinadelLogos,sidiceva:«Vièstatountempo,primachel’uomoavesselasuaOigu-raattuale, incuiglierapossibiledi farrisuonareesteriormente inparole lesue esperienze più intime. Vi è stata prima un’altra epoca; è passatomoltotempoprimachelanostraTerrasipotesseevolvereOinoalsuoaspettoattuale(vedremocomesisiasvoltoildivenirediquestaTerra).Maseneesaminiamolecondizioniprimitive,ancoranonvitroviamol’uomonellasuaOiguraattuale,nè alcun essere chedal di dentropossa far risuonare esternamente ciò chesenteinteriormente.Ilnostromondocominciaconesserimuti,esoloagradoagradosimanifestanoeapparisconosulnostroglobodegliesseri,cheposso-nofarrisuonareesternamentelepiùintimeesperienze,chesonopadronidel-laParola.Maciòchedall’uomocomparisceperultimo–dicevanoasèstessicolorocheprofessavanoladottrinadelLogos–èciòcheperprimovieranelmondo.Noipensiamo,chenelleprimierecondizioniterrestri,l’uomononesi-stevaancoranellasua Oiguraattuale,ma invecevieracon Oigura imperfetta,muta,eapocoapocosièevolutoOinoalLogos,oOinoalgradodiunessere

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dotatodiparola.Cheeglisiapotutoarrivareaquestoderivadalfatto,checiòcheperultimocomparisceinlui,ilprincipiocreatore,vieraOindall’inizio,inunaRealtà superiore.Ciò che sidistricadall’anima, era il principio creatoredivinoiniziale;laParola,cherisuonadall’anima,ilLogos,eralàOinnelprinci-pio,eilLogoshadirettol’evoluzioneinmodo,cheinultimoèsortounessere,nelqualeeglipureèpotutocomparire.Ciòcheperultimoèapparsoneltem-po e nello spazio, esisteva inizialmente nello Spirito. Se volete prendere unparagoneperspiegarviquesto,potetedireaundipressocosì:

«Hoquidavanti amequesto Oiore;questa corolla, questa campanula, checosa era sino a poco tempo addietro? – Era unpiccolo granello di seme; inessocomepossibilitàeraquestacampanulabianca.Secomepossibilitànonvifosse stata dentro, questa campanula non avrebbe potuto nascere. Da doveprovienequestogranellodiseme?–Provieneasuavoltadaaltracampanulaconsimile.IlOioreprecedeilseme,ecomeilOioreprecedeilfrutto,cosìpureilseme,dacuiènatoquestoOiore,sièevolutodaaltrapiantaconsimile.CosìilseguacedelladottrinadelLogosconsideraval’uomo,edicevaasèstesso:Ri-torniamo indietro nell’evoluzione e troveremo nelle primitive condizionil’uomoancoramuto,senzalafacoltàdellaParola.Macomeilsemeprovienedal Oiore, così, Oin dal primoprincipio, il semedell’uomomutoprovienedalDioparlante,dalDiodotatodellaParola.E come ilmughettohagenerato ilseme,e il semedinuovo ilmughetto, così laparolacreatricedivinahapro-creatoilsemedell’uomomuto–equandolaparolacreatricedivinas’insinuanelsemeumanomuto,perschiudersinuovamenteinesso,risuonadalsemeumanol’originariaparolacreatricedivina.Ritorniamoindietronell’evoluzio-nedell’umanitàeincontreremounessereimperfetto,el’evoluzionehailOine,che inultimo,qual Oiore,apparisca ilLogoso laParola,cherivela l’interioredell’anima.Apparisceinprincipiol’uomomuto,qualesemedell’uomodotatodelLogos,equestosemeprovienedalDiodotatodelLogos.L’uomoscaturiscedall’uomomuto,nondotatodellaparola,mainultimoviè:nelprimoprinci-pioilLogosolaParola.–CosìcoluichericonosceladottrinadelLogosnelsuoantico signiOicato, penetra avanti sino alla divina parola creatrice, che è ilprincipioinizialedell’esistenza,eacuiaccennanellesueprimeparoleloscrit-

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toredelVangelodiGiovanni:«NelprincipioerailVerboeilVerboeraappres-soDioeilVerboeraunDio».

Oggi–eglivuoldire–doveèoggilaparola?Oggipurelaparolaviè!elaPa-rolaèappressol’uomo!edèumanalaparola!CosìloscrittoredelVangelodiGiovanni ricongiunge l’uomoaDio,–evediamoeffettivamenterisuonare,alprincipiodiquestoVangelodiGiovanni,uninsegnamentofacilea intendersidaognicuoreumano.

Oggidesideravo inquestaconferenzapreliminaredescriverviunavolta intermini più generali, e specialmente dal punto di vista dell’emozione e delsentimento,comeunseguacedelladottrinadelLogossentissetaliparoledelVangelodiGiovanni.–Esecisaremoimmedesimatinelladisposizioned’ani-mochevieraquandoquesteparolevenneroperlaprimavoltaudite,avremounamigliorepossibilitàdipenetrarenelprofondosigniOicatochestaabasediquestoVangelodiGiovanni.

Vedremoinoltrecomequella,chechiamiamoscienzadelloSpirito,siaunaveraceriproduzionedelVangelodiGiovanniecomecipongaingradodicom-prenderefondamentalmentequestoVangelo.

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II-Esoterismocristiano

Le prime parole del Vangelo di Giovanni penetrano veramente subito neipiùprofondimisteridelmondo.Questesivede,selasciamocheleveritàdellascienzadelloSpirito, chediessecostituiscono labase, si affaccinoall’animanostra;edovremoattingereprofondamenteallaconoscenzaspirituale,sevo-gliamochequesteprimeparoledelVangelosirivelinoanoinellalorogiustaluce.Richiameremobrevementeallanostramentemoltecose,giànoteacolo-ro che damolto tempo si sono occupati della concezione antroposoOica delmondo.Dovremoperòpenetrareoggiinalcuneveritàelementaridiquest’ul-tima,conpiùampiavisionedidiversiimportantisegreticosmici.Basteràcheconpocheparoleciponiamodinanziagliocchi l’essereumano,comequestoesserecisipresentanell’investigazionespiritualescientiOica,anzituttoper iltempochescorredallamattina,quandol’uomosisveglia,Oinoallasera,quan-do nuovamente s’immerge nel sonno. Sappiamo che l’uomo è costituito dicorpoOisico,dicorpoetericoovitale,dicorpoastraleedell’Io.–Questiquat-troartidell’entitàumananonsitrovanoperòveramentefradiloroinquellaconnessione,cheadessiassegniamonormalmenteperlostatodiveglia,altrochequandol’uomoèinquestostatodiveglia.Ènecessariosopratuttochete-niamobeneinmente,chedurantelostatonotturnodisonnol’uomoè,infon-do,unesseredel tuttodifferente,perchè isuoiquattroartisi trovanoalloracollegatiinmodoaffattodiverso,chenonnellostatodiurnodiveglia.Quandol’uomo dorme, il corpo Oisico e quello eterico rimangono nel letto; il corpoastraleel’Iosono,incertoqualmodo,liberatidallaconnessioneconilcorpoOisicoeconquelloeterico,sonodunque,–seintendiamoquestaespressione,non in semplice senso spaziale,manel suo signiOicato spirituale – fuori delcorpoOisicoediquelloeterico.L’uomoèquindidinotteunessereveramentecostituitodidueparti:diquellacherimanegiacentenelletto,ediquellachesièseparatadalcorpoOisicoedalcorpoeterico.Dobbiamoanzituttorendercichiaramentecontoche,durantelanotte–dalmomentochel’uomosiaddor-menta,Oinoaquello,incuialmattinonuovamentesidesta–ilcorpoOisicoe

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quelloeterico,cherimangonoagiacerenelletto,sevenisserocompletamenteabbandonati da quello che di giorno li riempie, – da ciò che vive nel corpoastraleenell’Io,–nonpotrebberocometaliaffattoesistere.Edèquichedo-vremoaddentrarciunpo’piùprofondamentenei segretidelmondo.QuandoabbiamodinanzianoiilcorpoOisicodell’uomo,dobbiamorenderciconto,chequesto corpo Oisico umano, che vediamo con gli occhi e percepiamo con lemani,haattraversatounlungoprocessodievoluzione.Essoèandatopercor-rendoquestoprocessodievoluzionedurante il corsodell’intieraevoluzionedelnostropianetaterrestre.Ègiànotoacoloro,chesisonounpocooccupatidi questo argomento, che la nostra Terra ha attraversato nel passato altrecondizioni, diverse dalle presenti. Come l’uomopassa da incarnazione a in-carnazione,epercorreripetuteviteterrene,cosìpurelanostraTerrahaper-corsoaltrecondizioni,primadiarrivareallostatoincuiattualmentesitrova.Ogni pianeta, come ogni uomo, ha le sue passate incarnazioni. Nel grandemondoenelpiccolomondotuttoèsoggettoallaleggedella,rincarnazione;elanostraTerra,primadidivenirequestanostraTerraattuale,haattraversatounostato,chechiamiamol’«anticaluna»,perchèl’attualelunaèunapartedi-staccatasidaquell’anticopianeta,Quandoperciòparliamodell’«anticaluna»,nonintendiamoalludereallalunaattuale,maaunpianeta,qualeèoggilano-straTerra.Ecomeuncertointervalloditempotrascorreperl’uomotraunaincarnazioneeunanuovanascita,cosìpureunperiododitemposeparal’in-carnazionedelnostropianeta,cuidiamoilnomediTerradaquellaacuidia-moilnomedi«anticaluna».

Ecosìpureèsuccessoperlostatodelnostropianeta,cheindichiamocome«sole».Unostatochevieneindicatocome«sole»haprecedutolostatolunaredelnostropianeta–e lostatosolarefuasuavoltaprecedutodallostatosa-turnio.Possiamocosìvolgereindietrolosguardosopratreprecedentiincar-nazionidelnostropianeta.

IlnostrocorpoOisicoumanoharicevutotiilprimissimosuogermesull’anti-coSaturno.Allora,sull’anticoSaturno,sicominciòadelineareunprimoger-medelcorpoOisicoumano,–bendiversoperòdalcorpoOisicoumanoodier-

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no.TranneilcorpoOisico,tuttociòcheesisteoggidìdell’uomo,nonesistevasuquestoanticoSaturno.SoltantoquandoSaturnositrasformònelSole,dunquedurantelasecondaincarnazionedelnostropianeta,ilcorpoetericosiaggiun-sealcorpoOisico,locompenetrò,lopervase.Qualenefulaconseguenza?–Laconseguenza fu, che il corpo Oisico umano subì una trasformazione, venneformatodiversamente,raggiunseunanuovaformadellasuaesistenza. Ilno-stro corpo Oisico si trovadunqueal secondogradinodella suaesistenzadu-ranteilperiododell’incarnazionesolaredellanostraTerra.Conqualemezzoharaggiuntoquestosecondogradino?–Vièpotutoarrivareperchè,mentresopraSaturnoessoeraancoramacchinalmenteautomatico,divennesulsoleuncorpointeriormentevivente.Ilcorpoeterico,introdottosinelcorpoOisico,ne operò la trasformazione. Sulla luna il corpo astrale si insinuò in questaconnessionedicorpo Oisicoedicorpoeterico. Ilcorpo Oisicosubìalloraunanuovatrasformazione,venneformatoperlaterzavolta–ilcorpoetericosol-tantoperlasecondavolta.Aquestitrecorpi,ilOisico,l’astraleel’eterico,ève-nutosullanostraTerraadaggiungersiOinalmentel’Io,equestoIo,ches’insi-nuòinquestotripliceinsieme,trasformònuovamenteilcorpoOisico,diguisache questo è divenuto Oinalmente quell’intricato complesso, – che è attual-mente.Ciò,dunque,cheoggivedetecomecorpoOisicoumano,èunesserecheha subitomoltetrasformazioni,edèdiventatocosìcomplicatoqualeoggiciappare, soltanto per il fatto, di avere percorso quattro stati di evoluzione.QuandoparliamodelnostrocorpoOisicoattuale,ediciamo,cheessoècosti-tuitodallemedesimesostanzeeforzeOisicheechimiche,comeimineralifuorinelCosmo,dobbiamonondimenoallo stesso temporendercibenconto, chefra questo corpo Oisico umano e ilminerale vi è una differenza importante.Quandoparliamo inmododel tuttoelementarerileviamo ladifferenza fra ilcorpoOisicoumanoeilcorpoOisicodiunminerale–operesempiodiuncri-stallodirocca–dicendo:ilcristallodirocca,senonvienedemolitodall’este-riore,conservalasuaforma.IlcorpoOisicodell’uomononpuòconservarelasuaformaperforzapropria;lapuòconservaresolamenteOinoatantocheuncorpo eterico, un corpo astrale e un Io sono in esso.Nelmomento in cui ilcorpoeterico,l’astraleel’Iosenedistaccano,ilcorpoOisicocominciaadiven-

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tarequalcosadiaffattodiversodaquelcheerafranascitaemorte;essosegueleleggidellesostanzeedelleforzeOisicheechimicheesidisfa,mentreinveceilcorpoOisicodelmineralesiconserva.QualcosadianalogosiveriOicaaundi-presso pel corpo eterico. Quando dopo la morte il corpo eterico, il corpoastralee l’IosisonodistaccatidalcorpoOisico,dopoqualchetempoancheilcorpoetericosidistaccadall’unioneconilcorpoastraleeconl’Io,esidiscio-glie nell’etere cosmico, come il corpo Oisico si discioglie nel regno terrestre.Delcorpoetericorimaneindietrosoltantoquell’estratto,dicuispessoabbia-moparlato;essorimaneunitoall’uomo.CosìpossiamodirecheilcorpoOisicodell’uomo, sotto un certo riguardo, ha senza dubbio ilmedesimo valore delregnomineralecheciattornia,dobbiamoperòtenerebenpresentelagrandedifferenzachecorrefracorpoOisicoumanoeregnominerale.«Ma»,qualcunopotrebbeosservare,«poc’anzièstatodetto,chesuSaturnoilnostrocorpoOi-sicononeraancoraimpregnatodauncorpoeterico,nèdauncorpoastraleeneppuredall’Io,poichèquestivisisonoaggiuntisoltantosulSole,sullaLunaesullaTerra;allora,dunque,ilcorpoOisicodell’uomoaveva–sipotrebbedire–ilvalorediunminerale».Maabbiamodetto,chetretrasformazionidiquestocorpo OisicosisonosuccessivamenteveriOicatedopoquell’anticacondizione,in cui esso si trovavadurante la sua esistenza saturnia. –Anche ilmineraleodierno, che avete dinanzi a voi comemineralemorto, sarebbe impossibilechepotesseesistereseavesseinsèilsolocorpoOisico.Cercatedicapirechia-ramente, cheèbensìvero,perquestonostromondo Oisico, ciò che sidiceechesidevedire,cioè,che ilmineralediquestomondohasoltantouncorpoOisico.Qui,nelmondoOisico,ilmineralehasoltantouncorpoOisico;–maque-stononèdeltuttoesatto.ProprioallostessomodocomeilcorpoOisico,quan-docistadinanzi,hainsèilsuocorpoeterico,ilsuocorpoastraleeilsuoIochegliappartengono,cosìpureilmineralepossiede,nonsolouncorpoOisico,maancheuncorpoeterico,uncorpoastraleel’Io,maquestiartisuperioridelsuoesseresitrovanoinmondisuperiori.Ilmineralehauncorpoeterico–chesitrovasoltantonelcosidettomondoastrale;ilmineralehauncorpoastrale–chestasoltantonelcosiddettomondodevacanicooceleste,ehailsuoIo,chestaperòinunmondoancorapiùelevato,ospirituale.Ladifferenza,dunque,

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frailcorpoOisicoumanoeilcorpoOisicodiunmineraleconsistenelfatto,cheilcorpoOisicoumano,qui,inquestomondoOisico,allostatodiveglia,hainsèilsuocorpoeterico,ilsuocorpoastraleeilsuoIo.Ilminerale,invece,nonhaquiinsèilsuocorpoeterico,ilsuocorpoastraleeilsuoIo.Giàsappiamocheoltrealnostromondovisonoancoraaltrimondi.Ilmondochepercepiamodisolitoconinostrisensivieneinterpenetratodalmondoastraleequestoasuavoltadalmondodevacanico,ilqualesispartisceindevacanicoinferioreede-vacanicosuperiore.L’uomoè,quindiunesserepiùprogreditorispettoalmi-neraleperilfatto,chedurantelavegliadiurnaportainsèglialtritresuoiarti.Ilmineralenonhainsètuttiquestiarti,maquestodobbiamorappresentarce-lonelsenso,cheilmineralenonèaffattocompletosulpianoOisico.RafOigura-tevil’unghiadiunditoumano:dovreteconvenireconmechequestaunghiadiunditoumanonontrovasiinnessunpostonellaNaturacomeunesserepersèstante, ma perchè possa crescere, infatti, richiede il resto dell’organismoumano;nonpuòesisteresenzadiquesto.Immaginatevioraunpiccoloesserecheabbiasoltantoocchipervederel’unghiadelvostrodito,manonabbiaca-pacitàper vedere il restodel vostroorganismo. In tal caso il piccolo essereguarderebbeattraversotuttolospaziocircostante,mavedrebbeunicamentel’unghiadelvostrodito.Cosìimineralisonoqui,incertoqualmodo,soltantocomeleunghiedelledita,evoipotretevedereimineralicompletisoltantosesaliteneimondisuperiori;hannoiviillorocorpoeterico,ilcorpoastraleecc.e qui hanno soltanto i loro arti Oisici. Dobbiamo tener ben conto di questo,perchèciriescachiaro,chenellaRealtàspiritualesuperiorenonpuòesisterenessunessere,cheinunmodoqualsiasinonabbiacorpoeterico,corpoastra-leel’Io.UnessereOisicononpuòaffattoesistere,senonappartieneauncorpoetericoauncorpoastraleeaunIo.

Oraperòfraquantooggièstatodetto,regnaveramenteunacertaqualcon-tradizione.–Èstatodetto,chedinotte,quandodorme,l’uomoèunessereaf-fattodiversochedigiornoquandoèdesto.Digiornoquestoessereumanociriescefacileacapire;stadavantianoicomeun’entitàaquattroarti.Oraperòavviciniamociall’uomochedormeeconsideriamolosecondolasuaentitàOisi-ca.Abbiamoora il corpo Oisico e il corpoeterico chegiacciononel letto – il

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corpoastralee l’Io stanno fuori.Qui ci sipresenta la contradizionediaveredinanzianoiunessereabbandonatodalsuocorpoastraleedalsuoIo.Lapie-tranondorme;ilsuocorpoeterico,ilsuocorpoastraleeilsuoIononlain-terpenetrano, ma rimangono sempre nel medesimo collegamento con essa.Manell’uomoilcorpoastraleel’Ioesconoogninotte,–eglinons’incaricadinottedel suocorpo Oisicoedel suocorpoetericoe li abbandona inbalìadilorostessi.

NonsiriOlettesempreabbastanzasuquestofatto.Ogninottesisvolgenel-l’uomo questamodiOicazione: come vero uomo spirituale, egli prende com-miatodalsuocorpoOisicoedalsuocorpoeterico,cheabbandonaasèstessi.Questiperònonpossonoesisteredapersèsoli,poichènessuncorpoOisicoenessuncorpoetericopuòesisteredasolo,epersinolapietradeveesserein-terpenetratadaisuoiartisuperiori;oradunquecapiretefacilmente,cheèas-solutamenteimpossibile,cheilvostrocorpoOisicoeilvostrocorpoetericore-stinodinottenel lettosenzauncorpoastraleesenzaunIo.–Maallorachecosasuccededurantelanotte?IlvostrocorpoastraleeilvostroIononstannonelcorpoOisicoenell’eterico,mainlorovecerimangonounaltroIoeunaltrocorpoastrale!Equichel’occultismocisegnalal’esistenzadivino-spirituale,leentitàsuperiorispirituali.MentreilvostrocorpoastraleeilvostroIoesconodinottedalvostrocorpoOisicoedalvostrocorpoeterico,ilcorpoastraleel’Iodientitàsuperioridivino-spiritualisonoeffettivamenteattivenelvostrocor-poOisicoenelvostrocorpoeterico.Eciòsuccedeperleseguentiragioni.

Se contemplate l’intiero corso dell’evoluzione dell’umanità dallo stato sa-turnio,attraversoaquellosolareequellolunareOinoallaTerra,direte:«SopraSaturnononesistevacheilsolocorpoOisicoumano,inquestononvieranes-suncorpoetericoumano,nessuncorpoastraleumanoenessunIoumano.MaquestocorpoOisicopotevaalloraesisteredasoloaltrettantopoco,quantopo-trebbe oggi esistere da sola unapietra; il corpo Oisico; umanopoteva alloraesistere,soltantoperilfatto,chevenivainterpenetratodal corpoeterico,dacorpoastraleedall’Iodientitàdivino-spirituali.Delleentitàdivino-spiritualividimoravanodentroecontinuaronopureadimorarvi.Equandosulsoleun

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corpoetericoentròinquestocorpoOisico,allorailpiccolocorpoetericouma-nosimescolò,percosìdire,conl’anticocorpoetericodelleentitàdivino-spi-rituali.EcosìgiàerasuSaturno;anchesuSaturnoilcorpoOisicoeracompe-netratodaentitàdivino-spirituali.Eseabbiamocapitoquestobene,arriviamoora a una comprensione più profonda dell’uomo odierno, e ci troviamo incondizionedipoterricordareecomprenderemegliociòcheèstatoinsegnatoOindaprincipionell’esoterismocristiano.Questoesoterismocristianoèstatosempre coltivato a latodell’insegnamento cristiano exoterico.Già spessohofattonotare, che il grandeapostolodel cristianesimo,Paolo, si servìdel suopotenteeinOiammatodonodieloquenzaperinsegnareilcristianesimoaipo-poli,macheeglifondòcontemporaneamenteunascuolaesoterica,dellaqualeera direttore Dionigi l’Areopagita, che viene menzionata nella storia degliApostoli. In questa scuola cristiana esoterica in Atene, che fu direttamentefondatadaPaolostesso,veniva insegnata lapiùpurascienzadelloSpirito,eciò che veniva insegnato potremo ora richiamare dinanzi all’anima nostra,poichènelleconsiderazionicheprecedononeabbiamoraccoltoilmateriale.

Anche in questa scuola cristiana esoterica si diceva: Se consideri l’uomocomesipresentaatedigiornoinstatodiveglia,egliècostituitodicorpoOisi-co,corpoeterico,corpoastraleeIo.–Seancheleparolenoneranopropriolestessecheoggivengonoadoperate,ciònonhaimportanza.Poivenivaancheindicato il punto al quale l’uomo si trova attualmente nella sua evoluzione.Quest’uomo,compostodiquattroarti,nonrimaneaffattoqualedapprimaciappare. Se vogliamo considerare l’uomo costituito semplicemente da questiquattroarti,nondobbiamoguardare l’uomoattuale,madobbiamoritornaremoltoindietronellaevoluzioneOinoall’epocalemurica.Aquell’epocasiasso-ciò all’uomo, che era costituito di corpo Oisico, di corpo eterico e di corpoastraleanchel’Io.Sipotevaalloradireveramentechel’uomoeracostituitodicorpoOisico,corpoeterico,corpoastraleedell’Io.Madaqueltempol’uomohaattraversatomolteincarnazioni.QualeèilsigniOicatodiquestaevoluzioneat-traverso le incarnazioni? Il signiOicatodi questa evoluzione attraverso le in-carnazioni è che, da incarnazione a incarnazione, l’Io lavora su di sè, e tra-sformaitreartidellapropriaentità.L’Iocominciaanzituttoconlatrasforma-

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zione del suo corpo astrale.Nel comune uomo attuale questo corpo astralenonèmaitale,qualeeraprimachel’Iolavorasseadessonellaprimaincarna-zioneterrestre.Nellaprimaincarnazioneterrestrel’Io,dall’interiore,trasfor-mòcerteidee,sensazioniepassioni,cheoriginariamenteeranostatedateal-l’uomo;edaincarnazioneaincarnazione,permezzodiquestolavorodell’Io,sempre più va svolgendosi questa trasformazione. Possiamo dunque dire:«L’uomo,oggidì,possiedenonsoltantoquestiquattroarti,corpoOisico,corpoeterico, corpoastrale e l’Io,mapermezzodel lavorodell’Io, egli hanel suocorpoastraleunaparte, cheè creaturadell’Io stesso.Epressoogniuomo ilcorpo astrale si divide oggi in due parti: una parte trasformata dall’Io – eun’altraparte,non trasformatadall’Io.E semprepiùproseguiràquestopro-cesso.Verràperogniuomoun tempo, in cui l’intierosuocorpoastrale saràcreaturadelsuoIo.Cisièabituati,nellasaggezzaorientale,adareilnomediManasaquellapartedelcorpoastrale,chegiàèstatatrasformatadall’Io; intedescosichiamaGeistselbst,ossiaSèspirituale.Intalmodol’uomoèancoracostituitodai suoi quattro arti,mapossiamooradistinguere in esso cinqueparti:corpoOisico,corpoeterico,corpoastrale,Io–ecomequintalapartetra-sformatadelcorpoastrale,Manas,oSèspirituale.Diguisachepossiamodire,cheinogniuomoilcorpoastraleètale,dacontenereinsèManasoSèspiri-tuale;questaèoperadell’Io,unprodottodellavorodell’Io.L’uomocontinueràalavoraresudisè.LaTerraattraverseràaltreincarnazioni,l’uomoacquisteràgradatamentelafacoltà,chegiàoggipuòessereacquistatadagl’iniziati,dipo-terestendereilsuolavoroanchealcorpoeterico.Sì,l’uomonormalegiàvila-voraoggidì;equeltantodelsuocorpoeterico,chevienetrasformatoperope-radelsuoIo,noilochiameremoBuddhioSpiritoVitale.EOinalmentel’uomoarrivaatrasformareperoperadelsuoIoancheilcorpoOisico,equeltantodicorpoOisicochedall’Ioètrasformato,sichiamaAtmaoUomoSpirito.

Lasciamo spaziare ora lo sguardo verso un lontano, lontano avvenire,quando la Terra avrà attraversato altre formeplanetarie, altre incarnazioni,quandoessa,comesidiceinoccultismo,saràpassataperloStatodiGiove,diVenere e di Vulcano; l’uomo si troverà allora a un gradomolto superiore, eavràtrasformatol’intierosuocorpoastraleinManas,oSèspirituale,l’intiero

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suo corpo eterico in Buddhi, o Spirito vitale, e l’intiero suo corpo Oisico inAtma,oUomo-Spirito.

Paragoniamooraquest’uomo,comeciappariràallaOinedelcorsodellano-straevoluzioneterrestre,conl’uomo,qualeeglieraalprincipiodell’evoluzio-neterrestre.Alprincipio,vieradiquest’uomoilsolocorpoOisico.Questoeracompenetratodalcorpoeterico,dalcorpoastraleedall’Io,iqualiperòappar-tenevano a entità divine, superiori, che semplicemente dimoravano in essi.AllaOinedelcorsodell’evoluzioneterrestrel’uomoècompenetratodalsuoIo,equestosuoIorisiedeessostessonelcorpoastrale,dopoaverecomeManas,oSèspirituale,pervasoilcorpoastrale;questo lohapoipervasodeltutto ilcorpoetericoquestoèintuttoepertuttoimpregnatodiBuddhiodiSpiritovitale,–eilcorpoOisicoècompletamentecompenetratodiAtmaodiUomo-Spirito,prodottidell’Io.V’haunapotentedifferenzafral’uomoall’iniziodellasuaevoluzione, e l’uomoalla Oinedella suaevoluzione. Seperò teniamoap-punto questa differenza ben presente nella nostramente, allora ciò che hopresentatodeliberatamentecomeunacontradizione,cioè,lostatodisonno,cidiventa chiaro. Ed è proprio servendoci della stessa forma di spiegazioneadoperata dall’esoterismo cristiano, che tutto ciò ci riuscirà comprensibile.Dobbiamospiegarcichiaramentequantosegue:quandolaTerraavràraggiun-toloscopodellasua,evoluzione,checosasipresenteràanoicomecorpoOisi-co?ForseilcorpoOisicodioggi?Questono,davvero!masaràciòchediquestocorpo Oisico l’Ioavrà fatto.Questocorpo Oisicosaràcompletamentespiritua-lizzato– cosìpure il corpoetericoe cosìpure il corpoastrale.Però tanto ilcorpoOisico–quantol’etericoel’astrale–eranogiàcompenetratidalloSpiri-to,primachel’uomolispiritualizzassecolsuoIo.Persinolapietra,comeab-biamodetto,èoggispiritualizzaladalcorpoeterico,dalcorpoastraleedall’Io,cherisiedonoinmondisuperiorieappartengonoallapietra.Cosìcomprende-remochel’esoterismocristianoharagione,quandodice:Sì,ciòcheabbiamooggidinanzianoicomecorpoOisicoumano,l’uomoancoranonlopuòdomi-nare;perchèeglinonèancoraarrivatoallaOinedellasuaevoluzione,quandodalsuo Iostessopotrà lavorarenelcorpo Oisico.Ancheciòchehanelcorpoeterico,eglinonlopuòdominare;lopotràdominaresoltanto,quandolaTerra

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saràarrivataallacondizionediVenere.L’uomoquindinonpuòancoradomi-nareilsuocorpoOisicoeilsuocorpoetericopermezzodelsuoIo;potràdo-minarlisoltanto,quandoavràsviluppatoBuddhieAtma.MaunsimilecorpoOisicoeunsimilecorpoetericodevonoesseredominatiperviaspirituale.Ciòchel’uomostessopotràdareinavvenirealcorpoOisicoealcorpoetericodevegiàessereinessi.Ancheoggidevonogiàesservi,nelcorpoetericoenelcorpoOisico,lepartispiritualichel’Iopotràdarloroinavvenire.Queste,alprincipio,giàeranodentroalcorpoOisico,quandol’uomostavasuSaturno;eranoinluiquando egli stava sul sole, e in lui sono rimaste. Così l’esoterismo cristianodice con ragione: nel corpo Oisico umano già vi è ciò che un giorno sarà inesso,quandol’uomosaràgiuntoall’apicedellasuaevoluzione,maèAtmadi-vino,èentitàdivino-spirituale:enelcorpoetericogiàvièBuddhi,maèSpiri-tovitaledivino;eilcorpoastraledell’uomo,abbiamodetto,sicomponedidueparti,–dellapartechel’uomogiàdomina,ediquellacheancoranondomina.Inquellapartecheegliancoranondomina,checosaviè?VièpureunSèspi-rituale–maèunSèspiritualedivino.Soltantoinquellapartedelcorpoastra-leincuil’IogiàoperavaOindallaprimaincarnazione,risiedelaveravitaspiri-tualedell’uomo.Cosìl’uomosipresentadinanzianoi.

Guardiamolooraallostatodiveglia;checosadiremo?IlcorpoOisico,qualeciappare,èsoltantolaparteesteriore;interiormenteessoèciòchesichiamaentitàatmica; interiormenteessoèdientitàdivino-spirituali,superiori,essovieneinterpenetratodaentitàdivino-spirituali,elevatissime.Cosìpureilcor-poeterico:esteriormenteèciòchetieneunitoilcorpoOisico,interiormenteèSpiritovitaledivino.EperOinoilcorpoastraleèinterpenetratodalSèspiritua-ledivino.Soltantolapartetrasformatadelcorpoastraleèqualcosachel’Iosiègiàconquistatadatuttoquestoinsieme.

Consideriamooral’uomochedorme.Quisubitosparisceognicontradizio-ne. Ci avviciniamo all’uomo che dorme e vediamo che l’uomo, come corpoastraleeIo,stadifuori.L’uomoabbandonatranquillamenteogninotteilsuocorpoOisicoeilsuocorpoeterico.SeegliabbandonasseilcorpoOisico,senzacheadessofosseprovvedutoperviadivino-spirituale,egliloritroverebbedi-

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struttolamattinaalsuoritorno.MaunelementoOisicodivino-spiritualeeunelementoetericodivino-spiritualestannodentroerimangonodentroalcorpoOisico, quando il corpo Oisico e il corpo eterico giacciononel letto e il corpoastraleel’Iosonousciti. IlcorpoOisicoeilcorpoetericosonopervasidaes-senzadivinaatmica,edaessenzadivinabudhica.

Rivolgiamo ora lo sguardo al principio della nostra evoluzione terrestre,quando l’Io nulla ancora aveva conquistato nell’uomo. Quando l’uomo nonavevaancoravissutolasuaprimaincarnazione,l’Ioalloranoneraancoracol-legatocon i trearti, corpo Oisico, corpoetericoecorpoastrale.Dalla lunacivennerotramandatiilcorpoOisico,ilcorpoetericoeilcorpoastraleesoltantosullaTerravipenetròdentro l’Io. Inessiperòera l’Iodivino;nonavrebberopotutoesistere,sequestoIodivinononliavessecompletamentecompenetra-ti;ilcorpoastraleerainterpenetratodaunSèspiritualedivino,ilcorpoeteri-codaunospiritovitaledivino,eilcorpoOisicoerapervasodaunelementodi-vinoatmico,ossiadall’Uomo-Spirito.Eoraguardiamoancorapiùindietrosul-l’evoluzione lunare, su quella solare, e su quella saturnia. Sopra Saturno loSpiritovitaledivino,cheancoradinottedimoranell’uomogiacentenelletto,eratale,cheformòilcorpoumanoeprecisamenteilcorpoOisico–comequal-cosadiminerale;durantelostatosolareloformòcomequalcosadivegetale;sullalunalopotèformarecomequalcosa,chesentivapiacereedolore,machenonpoteva ancoradire «Io» a sèmedesimo. Il corpoha attraversato questistadiiinferiori,–orapassiamoallaveraincarnazioneterrestre.

In questa, il corpo Oisico umano, attraverso una ulteriore trasformazione,dovevaancoramaggiormenteperfezionarsi.Qualecosaessoprimanonpote-vaancorafare?Checosaglieradeltuttoestranea?Checosalospiritodivinoaveva trattenutopressodi sè?Che cosanonaveva ancora affatto afOidato alcorpo umano? La facoltà che dalla sua interiorità l’anima si esprimesse insuono.Eramuto,questocorpoumano,quandositrovavaallostadiodianima-lesullaluna.LafacoltàdifarrisonareesteriormentelapropriainterioritàeraancorapressoDio,noneraancorastataafOidataall’esserechedovevaabitarein quel corpo. Sebbene vi siano degli esseri animali, che oggi già possono

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emetteresuoni,sitrattadiqualcosadidiverso,essisitrovanoancoraincon-dizioniaffattodifferenti–emettonosuoni,maèlaDivinitàcherisuonainessi.L’esprimereconparolegl’interiorisentimentidell’animafuconcessoall’uomoperlaprimavoltasullaTerra.Primagliuominieranomuti.Questafacoltàdel-laparolavennedunqueconferitaall’essereumanoconlasuaesistenzaterre-stre.

Consideriamooranelsuoinsiemetuttoquellocheabbiamorichiamatodi-nanziall’animanostra,ediremo:L’intieraevoluzioneèstataguidatainmodo,chelafacoltàdellafavella,laparola,eraoriginariamentepressoDio,echeDiohacreatodapprimalecondizionipreliminari,perchèl’umanoapparatoOisiconeacquistasselacapacitàechequestaparola,dall’interiorità,potesserisuo-nare esteriormente. Tutto venne diretto e guidato in questomodo. Come ilOiore nel suo seme, così l’uomo che produce suono, l’uomo parlante, ossial’uomodotatodellaparolaedelLogos,eragiàcomesemesuSaturno.Ilsuonoperòstavanascostonelseme;dalsemesièprimasviluppato,cosìcomel’in-tierapiantastanascostanelsemeedaessosisviluppa.–Guardiamoorain-dietro e consideriamo il corpo Oisico umano, quale già era sopra Saturno, edomandiamoci:dondevienequestocono Oisicourriano?Qualeè lasuabaseprimordiale?Qualeèlacosasenzalaqualeessononavrebbemaipotutoat-traversarel’intieraevoluzione?

QuestocorpoOisicoumanoprovienedallaParolaodalLogos.Perchègiàal-lora,suSaturno,essoeraguidatoinmodo,dadivenirepiùtardiunesserepar-lante,untestimoniodelLogos.Seoggisiamofattiaquestomodo,echeilcor-poumanoabbia lasua formaattualederivadal fatto, cheabasedell’intieroschemadellanostracreazioneerala«Parola».SullaParolaèediOicatol’intierocorpo umano, e Oin dal principio è disposto inmodo, che da esso in ultimopossascaturirelaParola.QuandodunqueilcristianoesotericoguardaquestocorpoumanoOisico,echiede:Qualeneèl’archetipooriginario,equaleèlasuariproduzione?dicealloraasèstesso.QuestocorpoOisicoumanohailsuoar-chetiponellaParolaonelLogos;ilLogos,olaParola,operavasindaprincipionelcorpoOisicodell’uomo–eilLogosoperaoggiancora,quandoilcorpoOisi-

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coumanogiacenelletto,edèabbandonatodall’Io,allorailLogosdivinooperanelle membra abbandonate dall’uomo. Se dunque cerchiamo l’origine pri-mordialedelcorpoOisico,diciamo:AnzituttoilLogos,olaParola.

Eoraproseguiamooltrenell’evoluzione.Saturnopassònellostatosolare;alcorpoOisicoumanovenneaggiuntoilcorpovitale,machecosadovevaveriOi-carsiperchèilprogressopotessesvolgersicomeappuntosièsvolto?

MentresopraSaturnoilcorpoOisicoeraunaspeciedimacchina,unaspeciediautoma,maintuttoepertuttoimpregnatoesorrettodalLogos,siaggiunseadessosulsoleilcorpovitale,einquestooperavaloSpiritovitaledivino.So-praSaturno–sipuòdire– ilcorpoumanoèunaespressionedelLogos.Sa-turnoperisce;questocorpoumanos’incarnanuovamentesulsole;quialcor-poOisicosicongiungeilcorpovitalecompenetratodalloSpiritovitale.IlLogosdivenneVita,sulSoleecontemporaneamentesollevòdiungradinol’umanità.IlLogosdivenneVitasulSole!Eoraandiamoinnanzi.–SullaLunasicongiun-seall’uomo il corpoastrale.Checosaè il corpoastrale?Appareancoraoggiallacoscienzachiaroveggente,comeun’aurachecircondal’uomo.Èuncorpodiluce,cheperònellostatodellanostracoscienzaattualenonpuòesserevi-sto.Masevieneosservatoconlacoscienzachiaroveggenteèluce, lucespiri-tuale; e la nostra luce Oisica è soltanto luce spirituale trasformata. Anche laluceOisicasolareèl’incarnazionedellalucedivino-spiritualeauricadelmon-do,questaneèlabase.V’hanelmondoodiernounalucecheafOluisceall’uo-modalsole.Mavièancheun’altraluce,chesieffondedallasualuceinteriore.– Sulla Luna, il corpo astrale dell’uomo riluceva ancoraper gli esseri che sitrovavanoattornoalui.CosìsullaLunailcorpodiluceastraledell’uomoven-neadaggiungersialcorpoOisicoealcorpoeterico.

Eoracontempliamol’intierocorsodell’evoluzione.SopraSaturnoabbiamoilcorpoOisicoquale espressionedelLogos; sulSolevi siaggiunge il corpoeterico,qualeespres-sione dello spirito vitale: il Logos divenne Vita. Sulla Luna vi si aggiunge ilcorpodiluce!LaVitadivenneluce!ecosìabbiamoilcorsoseguitodall’evolu-zionedelcorpoumano.Quandol’uomovennesullaTerra,eglieralacreatura

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dientitàdivino-spirituali.Egliesistevaallora,perchènelsuocorpoOisico,nelsuocorpoeterico,enelsuocorpoastralevivevailLogos,cheeraVitaediven-neLuce.Eora,checosasuccessesullaTerra?Perl’uomoenell’uomovenneadaggiungersi l’Io. Per virtù di questo fatto, però, l’uomodivenne capace, nonsoltantodi viverenella luce, nella vita –madivenne capacedi contemplaretuttociòdaldifuori,diporsidifrontealLogos–allavita–allaluce.Permez-zodiciòtuttoquestodivenneperluimateriale,conseguìesistenzamateriale.–Esecolnostropensieroavremopotutoinoltrarciatanto,alloraavremoOis-satoaundipresso ilpunto,dalquale cominceremo laprossimavoltaamo-strare,comedaquell’uomo,natodallaDivinità,siavenutol’uomoattuale,do-tatodell’Io.Poichèvediamo,cheprimadell’uomoattualedotatodell’Ioesiste-vailpre-uomodivino.–Ciòchel’uomosièconquistatopermezzodelsuoIo,eglilosottraeogninottealcorpoOisicoealcorpoeterico;ciòcheinluisem-previera,rimanedentroeprovvedealcorpoOisicoealcoproeterico,quandol’uomoperOidamente li abbandona,enonsenecura; làdentroessarimane,quellaentitàoriginariadivino-spirituale.

Tuttociòcheabbiamocercatodirappresentarci,conespressionidell’esote-rismo cristiano, come segreto profondo dell’esistenza, e che era ben noto a«colorocheneiprimitempieranoministridelLogos»vienedettochiaramen-te con frasi grandiose, lapidarie, nel Vangelo di Giovanni. Occorre però chequesteprimeparolesianotradotteinmodogiusto,secondoilloroverosenso.Tradottegiustamente,questeparolecipresentanolostatodifatto,cheappun-toabbiamoesposto.Poniamoquestostatodifattonuovamentedinanziall’a-nimonostro,perpoternecomprendereappienoilprecisovalore.

Nelprincipioera ilLogos,qualearchetipodelcorpo Oisicoumano;edeglistavaabasedellecosetutte.Tuttiglianimali,lepianteeimineralisonosortidopo; su Saturno non esisteva di tutto ciò veramente che il solo uomo. SulSolevisiaggiunseilregnoanimale,sullaLunailregnovegetale,esullaTerrailregnominerale.SulSoleilLogosdivenneVita,eLucedivennesullaLuna,eciòcheilLogosèdivenuto,ècomparsodinanziagliuominiquandol’uomofudotatodell’Io.Mal’uomodovevaanzituttoimparareaconoscere,checosafos-

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seilLogos,esottoqualeformaessoappaiainultimo.DapprimavierailLo-gos,poidivennevita,epoiluce,equestalucevivenelcorpoastrale.Elalucerisplendettenell’interioritàumana,nelletenebre,nell’ignoranza.El’esistenzaterrestrehaperOinalità,chel’uomotrionOiinteriormentedelletenebre,afOin-chèpossariconoscerelalucedelLogos.

Lapidarie,eforse–comemoltidiranno–difOiciliaintendere,sonodunquequesteprimeparoledelVangelodiGiovanni.Mapuòciòchedipiùprofondov’hanelmondoesseredettoconparolesuperOiciali?Nonèstranal’idea,nonèunverosacrilegioritenere,chementrepercomprendereilmeccanismodiunorologio,occorrepenetrareprofondamentecon l’intelligenzanellanaturadiesso,percomprendereildivinonelmondodebbainvecebastarelasemplicementeumanapiùprimitiva,piùingenua?Èmalecheperl’umanitàattualesisiaveriOicatoil fatto,che,ogniqualvoltavieneaccennatoalleprofonditàdeidocumenti religiosi, si dica: Oh, perchè tutte queste spiegazioni complicate,tuttoquestodeveesserefacileesemplice!Masoltantocolui,chehalabuonaintenzionee labuonavolontàdiapprofondire igrandi fatticosmici,penetranelprofondosigniOicatodiparole,comequellechesitrovanoalprincipiodelpiùprofondodeiVangeli, nelVangelodiGiovanni; parole che sonouna tra-scrizionedellascienzadelloSpirito.

Eoratraduciamoleparoledelprincipio.NelprincipioerailVerboeilVer-boeraappressoDioeilVerboeraunDio(oeradivino).QuestoeranelPrinci-pioappressoDio.PermezzodiluilecosetuttedivenneroesenzaquestoVer-bonulladivennedi ciòcheèdivenuto. In luiera laVitae laVitadivenne laLuce degli uomini. E la Luce splendette tra le tenebre, ma le tenebre nonl’hannocompresa.

Comeletenebregradatamentearrivinoallacomprensione,questovienrac-contatonelseguitodelVangelodiGiovanni.

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III-LamissionedellaTerra

Ieriabbiamovistoqualeprofondocontenutostianascostonelleprimepa-roledelVangelodiGiovanniepossiamoriassumerelenostreosservazionialriguardo,dicendo:abbiamovistocheloscrittoredelVangelodiGiovanniac-cenna al divenire del pre-uomo in unpassato primordiale, accenna a come,nelsensodell’esoterismocristiano,tuttovengaricondottoallaParolaoalLo-gos,ilqualeeracreatoregiàdurantel’anticaepocasaturniaedèpoidiventatovita–epoiluce–;vita,mentrelanostraTerrahaattraversatoilsuostatoso-lare,–luce,mentreessahaattraversatol’anticostatolunare.Ciòdunquechel’uomoeradivenuto,sottol’inOluenzadiforzeedientitàdivino-spiritualinelcorsodeitrestatiplanetari,divennepervasodall’Ioumano,quandolaTerraappuntodivenneilnostropianetaodierno.Diguisachesipuòdire:comeunaspecie di seme, è venuta dall’Antica Luna sulla Terra, un’entità, costituita dicorpoOisicoprovenientedallaParolaPrimordialedivina,dicorpoetericoovi-tale, provenientedalla vitadivina, e di corpo astrale, provenientedalla lucedivina. Nell’interiorità di questa entità venne, durante l’esistenza terrestre,accesalalucestessadell’Io;questatriplicecorporeità,corpoOisico,corpoete-rico e corpo astrale diventò capace di enunciare in sè stessa l’«Io sono», diguisache,inundeterminatomodo,possiamochiamarel’evoluzionedellaTer-ra l’evoluzione dell’«Io sono», dell’autocoscienza dell’uomo. E questo «Iosono», questa capacità di piena autocoscienza si è palesatadurante il corsodell’umanità terrestre soltanto lentamente e gradatamente. Dobbiamo ren-derci conto, di come fosse l’evoluzione dell’umanità terrestre, in quanto inessalentamenteegradatamenteèvenutoaesistenzal’Io,lacompletaautoco-scienza.

Vifuuntemponellanostraevoluzioneterrestre,acuidiamoilnomedian-ticaepocalemurica;èiltempopiùantico,incuil’uomosiacomparsonell’esi-stenzaterrestreconlaforma,concuioggiunicamentesiriscontra.Perlapri-mavoltasièveriOicato,nell’anticaepocalemurica,ciòchechiamiamol’incar-nazionedell’Io, dell’entità propriamentepiù intimadell’uomo, nei tre corpi,

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astrale,etericoeOisico.Vennepoil’epocaatlantea,incuil’uomohadimoratoper la maggior parte sull’antico continente atlanteo, una regione, che oggiformailfondodell’OceanoAtlantico,echeèstatasommersapermezzodellagrandeinondazioneatlantea,dicuiilricordoèstatoconservatonelleleggen-dedelDiluviopressoquasituttiipopoli.L’uomoallora,durantel’epocaposta-tlantea,s’incarnòasecondadellasuapiùintimaessenza,inunaseried’incar-nazionichesisonosusseguiteOinoainostrigiorni.Veramentelenostreanimesi erano incarnate in una entità triplice, costituita di corpo Oisico, eterico eastrale,qualiabbiamoimparatoaconoscerliperlaprimavoltanell’epocale-murica.Ciòchehaprecedutoquell’epocaformeràargomentoinseguitodiunaltroesame.–Dobbiamorisaliremoltoindietrodunque,sevogliamoconside-rare ilcorsodell’evoluzione,e l’uomosievolvesoltanto lentamenteegrada-tamenteallasuaesistenzaodierna.Checosachiamiamoinoccultismo,insen-sospirituale-scientiOico,lanostra«esistenzaodierna?»

Chiamiamonostraesistenzaodiernaquellostatodicoscienza,che l’uomohaoggidìdallamattina,quandosidesta,Oinoallasera,quandosiaddormenta.Inesso l’uomovede,permezzodei suoi sensi Oisici esteriori, le cose cheglistannod’attorno.Dallasera,quandosiaddormenta,Oinoallamattina,quandosi sveglia, eglinonvede le cose chegli stannod’attorno.Perchè?–Noi sap-piamo,chelacausadiciòsiè,cheperleattualicondizionidell’evoluzione,ilverouomointeriore,dunquel’Ioeilcorpoastrale,sono,duranteilgiorno,nelcorpo Oisicoenel corpoetericosulpiano Oisico, cioè,nelmondo Oisico. Ivi ilcorpoastraleel’IopossonoservirsidegliorganiOisicideisensi,possonoudiree guardare fuori nel mondo e percepire le cose Oisiche. Dalla sera, in cuil’uomosiaddormenta,Oinoallamattina, incuisidesta, l’IoeilcorpoastralesonoaldifuoridelmondoOisico,sulpianoastrale.IviessisonostaccatidagliocchiOisiciedagliorecchiOisici;nonpossonoivipercepireciòchelicirconda.Questa condizione,ossiaun tale cambiamentonell’uomo fravegliadiurnaesonnonotturnosièsviluppatosoltantolentamenteegradatamente.Noneraancora così, allorchè l’uomo ha attraversato per la prima volta, nell’anticotempolemurico,unaincarnazioneOisica.Alloral’uomononstavacheperbre-vissimotempo–certonontantocomeoggi–colsuoIoeilsuocorpoastrale

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dentroalsuocorpoOisico.Perilfatto,però,chel’uomostavamaggiortempofuoridelsuocorpoOisicoechedasvegliononscendevadentroessocorpocheperbrevetempo,lavitaeraingeneraledurantel’epocalemuricaancoraaffat-todiversa.Nonèchelentamenteegradatamentechel’uomo,sepropriononsogna,èandatoperdendodeltuttolacoscienzadurantelanotte.Lacoscienzaeraancoradistribuitadurantel’epocalemuricafragiornoenotteinmodoaf-fattodiverso.Alloratuttigliuominiavevanoancoraun’ottusacoscienzachia-roveggente. Quando di notte stavano al di fuori del corpo Oisico nelmondospiritualepercepivano–(sepurnoncosìchiaramentecomel’uomovedeat-tualmentedigiornolecoseOisiche)ilmondospirituale.Nonbisognasempli-cementeparagonarequestopercepireconilsognoodierno.Ilsognoodiernoèsoltantounultimoresiduocompletamentedeperitodiquestaanticachiaro-veggenza. Certamente l’uomo percepiva allora delle immagini, come ancheogginepercepiscenelsogno;maquesteimmaginiavevanosigniOicatomoltoreale.Rendiamoci chiaramente contoquale fosse il signiOicatodi queste im-magini.

Negli antichi tempi l’uomo,quandoduranteunabrevepartedelle24ore,molto più breve di oggi, viveva nella coscienza diurna, egli poteva vedere icorpiOisiciesteriorisoltantoinmodoottuso,comeavvoltinellanebbia.IlfattodivederelecoseOisichecomesivedonooggidì,nonsièveriOicatochelenta-mente.Di giorno, l’uomovedevaallora i primi accennidi corpi Oisici avvoltinellanebbia–cosìcomeoggi,perlestrade,inunaseratadinebbia,sivedonoi lampioni circondati di nebbia, come da una specie di aura di luce. Questononècheparvenza:macosìl’uomohavedutodapprimaapparireicorpiOisiciattornoalui;equandosiaddormentava,eglinonsprofondavanell’incoscien-za,mavedevasorgere,durantelacoscienzadisonno,delleimmagini,incolorieinforme.Attornoall’uomo,allora,eraunmondo,inconfrontodelqualeog-gidìilpiùvivacemondodisognononècheunadeboleeconebulosa.QuesteimmaginisigniOicavanounelementoanimicoespiritualenell’ambientecirco-stante.–Sedunqueaqueitempi,alprincipiodelcorsodelsuocamminoter-restre,l’uomosiavvicinava,durantelaperegrinazionenotturna,aunesserealuinocivo,nonlovedeva,comeoggilosivede,–nonvedevadunqueunleone,

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cheglisiavvicinava,comeunaOiguradileone,–mavedevasorgereun’imma-ginedicoloriediforme,ciòcheglipalesavaistintivamente:quic’èqualcosadinocivoperte,questotimangia,edevievitarlo.Questeimmaginiritraevanoveramenteciòchedispirituale-animicosisvolgevaattornoall’uomo.Dinottesi vedeva tutto lo spirituale-animico, e molto lentamente e gradatamentel’evoluzione si effettuava in modo, che l’uomo si andava immergendo persempremaggior tempo nel suo corpo Oisico, la notte diventava sempre piùbreveeilgiornosemprepiùlungo;equantopiùl’uomosifamiliarizzavacolsuo corpo Oisico, tanto più andavano svanendo le immagini chiaroveggentinotturne, – tanto più sorgeva l’attuale coscienza diurna. Ma non dobbiamodimenticare,cheunaverarealeautocoscienza,qualel’uomodeveconseguirladurante l’esistenza terrestre, non si può acquistare, che immergendosi nelcorpoOisico.L’uomo,prima,nonsisentivacomeunessereindipendente,macomeunartodelleentitàdivino-spirituali,dallequaliègermogliato.Comelamanosisenteunartodell’organismo,così l’uomo,quandoavevaancoraunachiaroveggenzaottusa,sisentivacomeunapartedellacoscienzadivino-spiri-tuale,dell’Iodivino.L’uomononavrebbedettodisèstesso«Iosono»,ma«Dioè–eioinlui».

Ma,comesempremegliocomprenderemo,allaTerra,cheavevatraversatonellasuaevoluzionetregradiantecedenti,comeSaturno,SoleeLuna,eraas-segnataunamissioneaffattospeciale.Nonimmaginatevi,chesipossanocon-siderareglistatiplanetariunoaccantoall’altro,diguisacheunpianetaabbiavaloreugualeall’altro.Diunasempliceripetizionediciòchegiàèstato,nonpuòtrattarsinellacreazionedivina.Ogniesistenzaplanetariahaunbende-terminatocompito.LanostraTerrahalamissione,chegliesseri,chesidevo-noevolveresudiessa,debbanosviluppareOinoalmassimogradol’elementodell’amore. L’amore dovrà permeare completamente in tutto e per tutto laTerra,quandoessasaràarrivataallaOinedellasuaevoluzione.–RendiamocicontodiciòchequestosigniOica:laTerraèlostatoplanetarioperl’evoluzionedell’amore.

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NoidiciamonellascienzadelloSpirito,che laTerraèstataprecedutadal-l’anticaLuna.QuestaanticaLuna,comegradoplanetario,avevapureunamis-sione.Essanonavevaancorailcompitodisvilupparel’amore,dovevaessereilpianetao ilCosmodellasaggezza.Primadelnostrostatoterrestre, ilnostropianetaha attraversato il gradodella saggezza.Unesame semplice e, si po-trebbedire,logico,velopuòdimostrare.Guardateviattornonellanaturacontuttelesueentità.Nonleguardatecolvostrosempliceintelletto,maconilvo-stro cuore e con le vostre forze affettive e troverete ovunque saggezza im-pressanellanatura.Questasaggezza,dicuiquisiparla,èintesanelsenso,chesta,comeunaspeciedisostanzaspirituale,abasedellecosetutte.Contempla-tequalsivogliacosanellanatura;prendete,peresempio,unpezzodifemore,evedrete,chenonsitrattadiunmassosolido,madiunaserieditravicellisotti-lidispostiorainquesta,orainquelladirezione,ordinatiinmododaformareunameravigliosaarmatura;echiinvestigalaleggesecondolaqualesonodi-sposti,trova,cheèstataseguitaquelladelminimoimpiegodimaterialeperilmassimo sviluppo, afOinchè il femorepossa sostenere laparte superioredelcorpoumano.L’artedeinostriingegnerinonèancoraarrivataatanto,dapo-tereediOicareun’armaturacosìingegnosa,comequellacostruitadallasaggez-za che domina ovunque. Solo più tardi l’uomo possederà tale saggezza. Lasaggezza divina pervade l’intiera natura; la saggezza umana non arriverà atantocheapocoapoco.Nelcorsodel tempo lasaggezzaumanaconseguiràinteriormente,ciòchelasaggezzadivinahaoccultatonellaTerra.Manelme-desimosenso,comelasaggezzaèstatapreparatasullaLuna,diguisacheorasitrovaovunquesullaTerra,vieneorapreparatol’amoresullaTerra.Seviriu-scissediguardareindietrochiaroveggentementeall’anticaLuna,potresteve-dere,chealloratalesaggezzanoneraintuttelecose:moltediquestevisem-brerebberoancorapocosaggie,esoltantoduranteilcorsodell’intieraevolu-zione lunare la saggezza si è impressa dentro nelle cose; e quando la Lunaebbe terminato la sua evoluzione, tutto ne era talmente impregnato, cheovunquevierasaggezza.–Lasaggezza interiorepenetròcon l’uomo,con lacomparsadell’IosullaTerra.Questasaggezzainterioredeveessereperòsvi-luppatadall’uomosoltantogradatamente.ComesullaLunasièsviluppatala

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saggezza, di guisa che essa sta ora nelle cose, così si sviluppa ora l’amore.Dapprima è comparsonell’esistenzadurante il tempo lemurico, nell’aspettopiù basso, in quello sensuale; nel corso dell’esistenza terrestre, esso peròsemprepiùepiùsispiritualizzerà,Oinchèinultimo,quandolaTerrasaràarri-vataallaOinedellasuaevoluzione,l’intieraesistenzasaràimpregnatadiamo-re–comeoggièimpregnatadisaggezza–permezzodell’operadegliuomini,sequesticompirannolaloromissione.–ElaTerrapasseràinunostatoplane-tarioavvenire–questolochiamiamoGiove;gliesseriperò,chesiaggirerannosuGiove comegliuomini sullaTerra, troverannougualmente tutti gli esseriolezzantidell’amore,che,comeuomini,essistessivihannopostodentrodu-rante l’esistenza terrestre, così come oggi gli uomini trovano la saggezza intutte le cose. Allora gli uomini svilupperanno l’amore della loro interiorità,comeoragliuominisvilupperannoapocoapocolasaggezza.Ilgrandeamorecosmico,cheorainizialasuaesistenzasullaTerra,pervaderàalloralecose.–Lamentalitàmaterialistanoncredeallasaggezzacosmica,masoltantoaquel-laumana.Seconmentespregiudicatagliuominiguardasserodentro,nelcor-sodell’evoluzione,vedrebberochetuttalasaggezzacosmicainprincipioeraarrivataalpunto,acuilasaggezzaumanasaràarrivatasoltantoallaOinedellaTerra.Ai tempi, in cui inomivenivanodati conmaggioreesattezzachenonoggi,lasaggezzasubbiettivaoperosanell’uomovenivachiamataintelligenza,incontrappostoallasaggezzaobiettivacosmica.L’uomononponementeaf-fatto,checiò,chescopreduranteilcorsodell’evoluzioneterrestre,èstatogiàacquistato durante l’esistenza lunare dalle entità divino-spirituali e da esseinoculatonellaTerra.Prendiamounesempio.

Viene inculcato nei bambini a scuola, per esempio, l’idea del grandepro-gressofattodagliuomini,permezzodellascopertadellacarta.Ora, levespehannocreatolacartagiàdamoltimillenni;perchèciò,chelevespesicostrui-scononeiloronidiconsisteprecisamentedellamedesimasostanza,dicuigliuominiformanolacarta,edesselacreanoprecisamenteallostessomodomapermezzodelprocessovitale.Lospiritodellevespe,l’animadigruppodellevespe, che è unaparte della sostanzadivino-spirituale, ha scoperto la cartagiàmoltotempoprimadegliuomini.–Cosìl’uomoveramentevasemprese-

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guendoatastonilasapienzacosmica.Tuttociòchel’uomotroverànelcorsodell’evoluzionedellaTerra, è inprincipiogià contenutonellanatura.Maciòchel’uomoveramentedaràallaTerra,èl’amore,chesisvilupperàdallaformapiùsensualeaquellapiùspirituale.Èquestoilcompitodell’evoluzioneterre-stre.LaTerraèilcosmodell’amore.

Madomandiamonoi–checosaènecessarioall’amore?–Checosaoccorre,perchèunesserepossaamareunaltro?–Occorre,chequestoessereabbialasuapienaautocoscienza,chesiacompletamenteindipendente.Nessunesserepuòamarneunaltro,nelpienosensodellaparola, sequest’amorenonèunliberodonoche faaquest’altroessere.Lamiamanononamailmioorgani-smo.Solounessere, cheè indipendente, cheè svincolatodall’essereamato,puòamarequest’ultimo.Occorrevaperquestochel’uomoarrivasseadivenireunessere-Io; l’Iohadovutoessereinoculatonellatriplicecorporeitàumana,perchèlaTerrapossaadempiereallasuamissionedell’amorepermezzodegliuomini.Cosìpotretecomprendere,chenell’esoterismocristianovengadetto:comealtreforze,eultimalasaggezza,sonoafOluitegiùdagliDei,durantel’esi-stenzalunare,cosìl’amore,durantel’esistenzaterrestre,afOluiscenellamede-sima;eilportatoredell’amorepuòesseresoltantol’Ioindipendente,ilqualesivasviluppandoapocoapocoduranteilcorsodell’evoluzioneterrestre.Mal’uomo deve venire preparato a tutto molto lentamente, anche all’attualemododellasuacoscienza.–Ammettiamoilcaso,chel’uomosifosseimmersosubito,Oindall’anticaepocalemurica,nelsuocorpoOisico,eavessegiàvedutoalloralacompletarealtàesteriore;–nonavrebbepotuto,inun«tempo»cosìaccelerato,inoculareinsèmedesimol’amore.Occorsecheeglifossecondottoa poco a poco alla suamissione terrestre. Quando ancora non aveva la suapienaautocoscienza,enoneraarrivatoatanto,dapercepireconlachiaraco-scienza diurna gli oggetti che lo attorniavano, gli venne dato, nella sua co-scienza crepuscolare, il primo insegnamento dell’amore. Così vediamo, chedurantequeitempiincuil’uomoavevaancoraun’anticacoscienzachiaroveg-gentedisogno,incuil’animadunquestavalungotempofuoridelcorpo,ven-nenell’uomo,inunostatocrepuscolare,manoncompletamenteautocoscien-te, inoculato l’amore.Rappresentiamocibenedinanziall’animaquestouomo

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dell’antico tempo, ilqualenoneraancoraarrivatoall’altezzadella completaautocoscienza.

L’uomosiaddormentavalasera,mainluinonavvenivaunpassaggiobru-scodallavegliaal sonno.Sorgevanodelle immagini; egli viveva immaginidisogno, che avevano però rapporto vivente con il mondo spirituale, – cioè,l’uomosifamiliarizzavaduranteilsonnoconilmondospirituale.Ivilospiritodivinogl’instillavanellacoscienzacrepuscolareiprimigermidiogniattivitàdi amore. Ciò che devemanifestarsi nel corso dell’evoluzione terrestre permezzo dell’amore, afOluiva dapprima durante la notte dentro agli uomini. IlDio, ilqualeportasullaTerra laveramissione terrestre,cominciòamanife-starsidinottetempoall’anticacoscienzachiaroveggenteottusa,primadipo-tersi manifestare alla chiara coscienza diurna. – Poi, lentamente e gradata-mente,itempi,incuil’uomositrovanellostatochiaroveggenteottuso,diven-tanosemprepiùbrevi, lacoscienzadiurnasemprepiùlunga, lecorniciauri-cheintornoaglioggettisemprepiùconfuse,eglioggettiacquistanocontornisemprepiùdecisi.Primal’uomovedevailsole,lalunaconunpossentealone,tuttosembravagiacereinunamassanebulosa.Lentamentesivarischiarandol’intiera vista, e i contorni delle cose si fanno precisi. A questa condizionel’uomoèarrivatogradatamente.Ciòcheeglivedelàesteriormente,mentreilsolerischiara laTerra,eglimanifestaattraverso la lucevisibile l’intieraesi-stenzaterrestre,minerali,vegetali,animali,losentecomemanifestazionedeldivino nell’esteriore. Che cosa è nel senso dell’esoterismo cristiano, ciò chediventavisibilenellachiaracoscienzadiurna?CiòdaicuiècompostalaTerranelvastoambitosuo?Eunamanifestazionediforzedivine,unamanifestazio-neesteriore,materiale,dellaspiritualitàinteriore!Volgetelosguardofuorisulsole–osuciòchetrovatesullaTerra:èunamanifestazionedeldivino-spiri-tuale. Questo divino-spirituale, nell’aspetto attuale con cui risiede a base dituttociòcheapparisceallachiaracoscienzadiurna,ossia,ilmondoinvisibiledietroaquesto intieromondovisibilediurno,vienchiamatodall’esoterismocristiano, il«Logos», la«Parola».Perchècomel’uomopuòinultimopronun-ciare insèstesso laparola,così inprincipio, tutto, ilregnoanimale, ilregnovegetale,ilregnominerale,ènatodalLogos.TuttoèLogos,chehapresocor-

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po;ecomelavostraanimadominainvisibilenellavostrainterioritàesicreaesteriormenteuncorpo,cosìognielementoanimicosicreanelmondoilcor-po esteriore ad esso adatto, e simanifesta permezzodi un Oisico qualsiasi.DoveèallorailcorpoOisicodelLogos,dicuiparlailVangelodiGiovanni,echeoggi vogliamo sempre più portare alla nostra coscienza? L’apparizione piùpuradiquestocorpoesterioreOisicodelLogosèdapprimanellaluceesterioresolare.Lalucedelsolenonèmeralucemateriale.PerlavisionespiritualeèaltrettantovestedelLogos,comeilnostrocorpoOisicoesterioreèlavesteperlanostraanima.Seilnostrorapportoconunaltrouomofossecomequelloat-tualedellamaggiorpartedegliuominiconilsole,nonpotremmoimparareaconoscere quest’altro uomo; in tal caso, il nostro rapporto con ogni altrouomo,dotatodiun’animasenziente,pensanteevolentesarebbetale,chenonpotremmopresupporreinluinientedianimico-spirituale,mapotremmosol-tantotastareuncorpoOisico–ecredere,cheessopuresiadicartapesta.Masevogliamopenetrarenellospirituale,nellalucesolare,dobbiamoconsidera-re,comesedallapartecorporeadiunuomoimparassimoaconoscerelasuainteriorità. Come il vostro corpo si comporta verso la vostra anima, così laluce solare verso il Logos. Nella luce solare v’ha spirito che si riversa sullaTerra.Questo spirito, se siamocapacidi comprenderenon soltanto il corposolare,maancheloSpiritosolare,questospiritoèl’amore,cheviengiùsullaTerra.LaluceOisicasolarenonsoltantorisveglialepiante,diguisachelepian-tedeperirebberoseessanonagissesudi loro,–macon la luceOisicasolareafOluisceanchesullaTerrailcaldoamoredellaDivinità;egliuominisonoquiappunto,peraccogliereinloroilcaldoamoredellaDivinità,persvilupparloepercontracambiarlo.Maquestohannopotutofaresoltantocoldivenireesse-ri-Ioautocoscienti.Daallorasoltantohannopotutocontracambiarel’amore.

Allorchègliuominidapprincipiositrattenevanosoltantobrevetemponellaloro vita diurna, non potevano intendere nulla della luce, che accendeva alcontempol’amore.Lalucerisplendevanelletenebre,maletenebrenonpote-vanoancoranullacomprenderedellaluce;esequestaluce,cheèalcontempol’amoredelLogos,fossestatamanifestataall’uomosoltantoattraversolebre-vi oredel giorno, l’uomononavrebbe compresoquesta lucedell’amore.Ma

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nellaottusacoscienzachiaroveggentedisognodiquell’anticaepoca l’amorescorreva tuttavia dentro nell’uomo. E ora gittiamouno sguardo dietro l’esi-stenza,sopraungrandemisterodelmondo,sopraunmisteroimportante.

Rendiamocibencontoche,percosìdire,ladirezionedelmondoperlano-straTerraeratale,cheduranteuncertotempol’amoreafOluivainmodoinco-scientenell’uomo,attraversounacoscienzacrepuscolarechiaroveggente,elopreparava interiormente ad accogliere l’amore nella piena chiara coscienzadiurna.–Abbiamovisto,che lanostraTerraèdiventatagradatamente ilCo-smo,chehadacompierelamissionedell’amore.LaTerravieneilluminatadalsole attuale. Come l’uomo dimora sulla Terra e si appropria a poco a pocol’amore,cosìdeglialtriesseri,piùelevati,dimoranosulsole,perchèilsoleèarrivatoaungradosuperiorediesistenza.L’uomoèabitantedellaTerra,eciòsigniOica essere un’entità, che fa suo l’amore durante il tempo terrestre. Unabitante del sole al tempo nostro signiOica un essere, che può accenderel’amore,chepuò farafOluire l’amore.GliabitantidellaTerranonpotrebberosviluppare l’amore, non potrebbero accoglierlo, se gli abitanti del sole nonmandassero loro lasaggezzamaturacon i raggidella luce. Inquanto la lucedelsoleOluiscegiùsullaTerra,sisviluppasuquestal’amore.Questaèunave-rità ben reale. Le entità, che sono così elevate da potere emanare l’amore,hannofattodelsoleillorocampod’azione.–Allorchèlalunaebbeterminatolasuaevoluzionevieranosetteditalientitàprincipali,arrivateatantodapo-ter emanare l’amore.Qui tocchiamounmisteroprofondo cheviene rivelatodalla scienza dello Spirito: là, al principio dell’evoluzione terrestre, vi eral’uomobambino,chedovevaaccoglierel’amoreecheeraprontoadaccoglierel’Io,–edall’altrapartevierailsole,chesieradistaccato,ederaascesoaun’e-sistenza superiore. Su questo sole si potevano evolvere sette Spiriti di luceprincipali,iqualieranoalcontempogliSpiritidonatoridell’amore.Seidiessisoltantopreserodimorasulsole;eciòcheciafOluisce Oisicamentenella lucedelsolecontieneinsèleforzespiritualidiamoredeiseiSpiritidiluce–odeiseiElohim,qualilitroviamonellaBibbia.Unodiessisidistaccò,eseguìun’al-traviaperilbenedell’uomo;nonscelseilsole,malalunapersuadimora;equestoSpiritodiluce,ilqualerinunziò,volontariamente,all’esistenzasolaree

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siscelselaluna,altrinonèchecolui,chel’anticoTestamentochiama«Jahve»o «Jehova».Equest’uno che si scelseperdimora la luna, è quegli, chedallaluna riversò sulla Terra la saggezzamatura, e in talmodo preparò l’amore.Considerateoraquestomistero,chestadietroallecose.

Lanotteappartieneallaluna,edessaappartenevaanchedipiùallalunainquell’anticotempo,quandol’uomoancoranonpotevariceveredalsolelafor-za dell’amore, quando non poteva ancora ricevere dalla luce diretta questaforzadell’amore.Allora,dallalucelunare,egliriceveva,riOlessa,laforzadellasaggezzamatura.EssaOluivaaluidallalucelunare,durantelacoscienzanot-turna.JahvesichiamaperciòilReggentedellanotte,ilqualepreparaval’uomoall’amorechedovevapoisorgerepiùtardidurantelapienacoscienzadigior-no.Cosìguardiamoindietroall’anticaepocadell’umanità,incuisiveriOicòspi-ritualmente ilprocesso,delquale icorpicelestisonosoltanto isimboli,e incuiavetedaunaparteilsole,dall’altralaluna.

Durantelanotte,adeterminatitempi,lalunacimanda,riOlessa,laforzaso-lare.Èlamedesimalucechecipervieneanchedalsole.Cosìnegliantichitem-piJahveoJehovairradiavadiriOlessolaforzadellasaggezzamatura,laforzadeiseiElohim,equestaforzaeglifacevascorrerenegliuominiduranteiltem-podelsonnonotturno,elipreparavainmodo,chedivenisserocapacidirice-

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vereapocoapocopiùtardi,anchedurantelacoscienzadiurna,laforzadel-l’amore.

Ildisegno,dicuisopra,deveaccennareinmodosimbolicoagliuominidestidigiorno, incuicorpo Oisicoecorpoetericodipendonodaldivino,e l’Ioe ilcorpoastrale sono sulpiano Oisicodentro al corpo Oisico e al corpoeterico;qui,dall’esteriore, l’intierosistemadell’uomovieneilluminatodalsole.Dellanottesapeteora,chepergliuominideitempiprimordiali,essaeramoltopiùlungamoltopiùattiva.Inessailcorpoastraleel’IosonofuoridelcorpoOisicoedelcorpoeterico;l’Ioècompletamentenelmondoastrale,eilcorpoastralevieneimmersodall’esteriorenelcorpoOisico,diguisacheperò,inquantoal-l’intierasuaentità,essoè tuttaviaadagiatonellospiritualedivino.Là il solenon può risplendere direttamente sul corpo astrale umano e accendere inquestolaforzadell’amore.Agiscelaluna,cheriOlettelalucesolare,permezzodiJahveoJehova.LalunaèilsimboloperJahveoJehovaeilsolenonèaltrocheilsimboloperilLogos,cheèlasommadeglialtriseiElohim.Questodise-gno,chepotetestudiare,esulqualepotetemeditare,nonaccennaatuttociòche simbolicamente; e se vi riOlettete sopra, troverete, quali profondeveritàdeiMisterisienoinessorappresentate,come,cioè,durantemoltotempo,permezzodiJahve,l’amorevenisseinoculatonell’uomoasuainsaputa,durantelacoscienzanotturna.Così l’uomovenivapreparato,perchèapocoapocoeglipotesse sentire anche il Logos, la forza del suo amore. Come era possibilequesto?Comepotevasuccedere?Oraarriviamoall’altrapartedelmistero.

Abbiamodetto,chel’uomoerachiamatosullaTerraall’amoreautocoscien-te.Eglidovevadunqueaveredurantelachiaracoscienzadiurnaunaguida,unmaestro,cheglisipresentasseinmodocheeglilopotessepercepire.Soltantodurantelanotte,nellacoscienzacrepuscolare,potevaall’uomovenireinocula-to l’amore.AgradoagradoperòdovevaveriOicarsiqualcosa–dovevaveriOi-carsi qualcosa con piena realtà, che desse la possibilità all’uomo di vederefuori, Oisicamente, l’essere dell’amore stesso. Come poteva ciò veriOicarsi?QuestopotevaveriOicarsisoltantoper il fatto,che l’esseredell’amoredivino,del Logos, divenisse un essere sulla Terra – un essere di carne sulla Terra,

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quale l’uomopotevapercepirlosullaTerracon isuoisensi.Poichè l’uomosievolvevaallapercezione,permezzodeisuoisensiesteriori,ilDio,ilLogos,hadovutodiventareeglistessounesseresensibile.Dovevacomparireinuncor-podicarne.QuestoèsuccessopermezzodelCristo-Gesù,el’avventostoricodelCristoGesùaltrononsigniOica,senonilfatto,cheleforzedeiseiElohimodelLogossisonoincarnatenelGesùdiNazareth,alprincipiodellanostraèra;cheeranorealmente in luinelmondodellavisibilità.Diquestosi tratta.Ciòchediforzainterioregiacenelsole,laforzadell’amoredelLogos,preseOiguraumanaOisicanelcorpodiGesùdiNazareth.PerchèsullaTerra,perlacoscien-za sensoria dell’uomo, Dio ha dovuto presentarsi a quest’ultimo con Oiguracorporea,comeunaltrooggettoesteriorequalsiasi,comeunaltroessere.Checosa è dunque questa entità che al principio della nostra èra ci si presentòcomeCristoGesù?Essaaltrononè,chel’incarnazionedelLogos,deglialtriseiElohim,aiqualieraandatoinnanzicomepreparatorequell’uno,ilDio-Jahve;equestaunicaOiguradiGesùdiNazareth,incuieraincarnatoilCristooilLo-gos,recaperciòquellocheprimaafOluivagiùsullaTerrasoltantodalSole,ciòcheècontenutosoltantodallalucesolare;lohaportatonellavitadell’uomo,nellastoriastessadell’umanità:«IlLogosdivennecarne!»Questoèciò,acuiilVangelodiGiovanniattribuiscemaggiorvalore.E lo scrittoredelVangelodiGiovannihadovutodarmaggiorvaloreappuntoaquestofatto.Perchèèvero:dopo che alcuni dei discepoli iniziati del Cristo ebbero compreso di che sitrattava, ne sorserodegli altri, chenonpotevano comprenderequesto com-pletamente;essicapivanobensìpienamentecheabasediognimaterialità,dituttociòchecisipresentacomesostanza,vièunanimico-spirituale:maciòchenonpotevanocomprenderesiera,cheinunsingolouomoilLogosstesso,unavolta,sifosseincarnatoinmodoOisicovisibileperilmondoOisico-sensibi-le.Questoessinonpotevanocapire.Èinquestocheciòchesipresentaanoineiprimisecolicristiani,come«Gnosi»,sidifferenziadalverocristianesimoesoterico.LoscrittoredelVangelodiGiovanniaccennaaquestoconpossentiparole: «No, non dovete considerare il Cristo come un essere permanente-mentesupersensibileeinvisibile,cherisiedeabasediognisostanzialità,ben-sìdoveteporregranvalorealfatto,chelaParolaèdivenutacarne,cheessaha

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dimoratofranoi!»QuestaèlasottiledifferenzafrailcristianesimoesotericoelaGnosioriginaria.LaGnosiconosceilCristocomeloconosceilcristianesimoesoterico,masoltantocomeun’entitàspirituale,evedetutt’alpiùinGesùdiNazarethunmessoumano,piùomenocollegatoconquestaentitàspirituale.EssavuoletenerfermoalCristo,cherimaneinvisibile.All’incontroilcristia-nesimoesotericoèstatosemprenelsensodelVangelodiGiovanni,chepog-giavasulterrenosolidodellaparola:«EilLogosèdivenutocarneehadimora-tofranoi!»Quegli,cheeralànelmondovisibile,èunaveraincarnazionedeglialtriseiElohim,delLogos.

Permezzodiciò,dunque, lamissionedellaTerra,ciòchedovevadiveniredellaTerraattraversol’eventodiPalestina,èOinalmentepenetratogiustamen-tenellaTerra.Primatuttoerapreparazione.Comedovevadunqueprincipal-mentequaliOicarsiilCristochedimoravanelcorpodiGesùdiNazareth?

EglidovevaprincipalmentequaliOicarsi,comeilgrandeapportatoreeviviOi-catore del libero essere umano autocosciente. Riassumiamo questa viventedottrinadelCristoconbreviparoleparadigmatiche.Dovremodire:laTerraviè,perdareall’uomolapienaautocoscienza, l’«Iosono».Primatuttononerachepreparazioneperquestaautocoscienza,perquesto«Iosono»;e ilCristofu colui, chediede l’impulso,perchègli uomini tutti –ognuno comesingoloessere–possanosentirel’«Iosono».Orasoltantoèstatodatoilpoderosoim-pulso, chehadato agli uomini sullaTerrauna vigorosa spinta innanzi. Pos-siamoveriOicarequestoconfrontandoilcristianesimoconladottrinadelvec-chioTestamento.Inquestadottrinal’uomononsentivaancoracompletamen-te l’«Io sono»nellapropriapersonalità.Egli avevaancoraun residuodi ciò,che era rimasto dall’antico tempo della coscienza trasognata, in cui l’uomonon si sentiva come un Sè, ma come un arto dell’entità divina, così comel’animaleoggiancoraèunmembrodell’animadigruppo.Dall’animadigrup-pogliuominisonouscitiesonoprogreditiOinoaun’esistenzaindividualein-dipendente,chesente l’«Iosono» inognisingolouomo–eCristoè la forza,che ha portato gli uomini a questa libera coscienza dell’«Io sono». Contem-pliamoquestofattonelsuopienosigniOicatointeriore.

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Ilseguacedell’anticoTestamentononsisentivaancoracosìsegregatonellasuasingolapersonalità,comequellodelNuovoTestamento.Ilseguacedell’An-ticoTestamentonondicevaancoranellasuapersonalità:«IosonounIo».Eglisisentivanell’intieroanticopopologiudaico,esentival’«Iodigruppodelpo-polo».Trasferiamocioraviventementenellacoscienzadiunsiffattoseguacedell’Antico Testamento. Il vero cristiano sente l’«Io sono » e gradatamentesemprepiùimpareràasentirlo;ilseguacedell’AnticoTestamento,invece,nonsentivacosì l’«Iosono».Eglisisentivaunartodell’intieropopoloealzavalosguardoall’Animadigruppo,esevolevaesprimerequesto,diceva:«lamiaco-scienzarisaleOinoalpadredell’intieropopolo,OinoadAbraham;noi–ioePa-dreAbraham–siamotutt’uno.UnIocomuneciabbracciatutti;emisentosi-curonellasostanzialitàspiritualedelmondo,soltanto,quandomisentoripo-sarenella sostanza spiritualedelpopolo!». Così il seguacedell’AnticoTesta-mentoguardavainsuOinoaPadreAbrahamediceva:«IoeilPadreAbrahamsiamo tutt’uno! Nellemie vene scorre ilmedesimo sangue che scorre nellevenediAbraham».EdeglisentivailPadreAbrahamcomelaradice,dallaqua-lespuntavacomeunartoognisingoloAbrahamita.AlloravenneilCristo-Gesùedisseaisuoiiniziatipiùviciniepiùintimi:«Finoragliuominihannogiudica-tosoltantosecondolacarne,secondolaparenteladelsangue;lacoscienzaperloro consisteva nel sentirsi riposare in un rapporto superiore invisibile. Voiperòdovetecredereaunrapportomoltopiùspirituale,aquello,chevaoltrelaparenteladelsangue.Dovetecredereaunfondamentopaternospirituale,incuièradicatol’Io,cheèpiùspiritualediquelfondamentocheunisceilpo-pologiudeocomeAnimadigruppo;dovetecredereaciòcheriposainmeeinogniuomo,eciònonèsoltantotutt’unoconAbraham–ciòètutt’unoconilfondamentocosmicodivino!»

NelsensodelVangelodiGiovanniilCristoGesùperciòhaaffermato:«Pri-machePadreAbrahamfosseera l’«Io-Sono».Nonsoltanto OinoalPrincipio-Padre,chearrivaOinoadAbraham,risaleilmioIoprimordiale–l’Ioètutt’unoconciò,chepulsaattraversol’intieroCosmo–Oinoaquellorisalelamiaspiri-tualità:«IoeilPadresiamotutt’uno!»Questesonoleparoleimportantichesidevonosentire;allorasisentirà laspintacheafferrò l’uomo,echeportò in-

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nanzi l’evoluzione dell’umanità, per virtù di quell’impulso, che venne datodallacomparsadelCristo-Gesù.IlCristo-GesùfuilgrandeviviOicatoredell’«Iosono».

Eoracerchiamodiascoltareunpoco,ciòchedicevanoisuoiiniziatipiùin-timi–,comeesprimevanociò,cheadessisimanifestava.Essidicevano:Oinoranonèesistitanessunasingolacorporeitàumana,allaqualesipotesseapplica-re questo nome dell’«Io sono», come a colui che ha per primo portato nelmondo questo signiOicato dell’«Io sono»; e perciò chiamarono l’«Io sono» ilnomedelCristo-Gesù.Questoerailnome,incuigl’iniziatipiùintimisisenti-vano riuniti, –nelnome, cheessidunque intendevano,nelnome«Io sono».CosìdovetepenetrareneicapitolipiùimportantidelVangelodiGiovanni.Seprendete dunque quel capitolo dove stanno le parole: «Io sono la luce delmondo!»doveteintenderequestoletteralmente,deltuttoletteralmente.L’«Iosono», il quale allora per la prima volta si presenta nella carne, che cosa èesso?ÈlostessocheafOluisceallaTerranellalucedelsolecomeforzadelLo-gos. Ovunque, nell’intiero ottavo capitolo, a principiare dal 12.mo versetto,cheordinariamenteè intitolato«Gesù, la lucedelmondo»,avete laparafrasidiquesteprofondeveritàdelsigniOicatodell’«Iosono».Leggeteilcapitoloinmodo,daaccentuareovunquel’«Io»ol’«Iosono»,esapendochel’«Iosono»era il nome, nel quale gl’iniziati si sentivanouniti. Allora lo comprenderete,alloraquesto capitolo vi apparirà tale, dadoverlo leggere aundipressonelmodoseguente:

AlloraGesùparlòaisuoidiscepoliedisse:«Ciòchepuòdire«Iosono»asèstessoèlaforzadellalucedelmondo;echimiseguevedràallachiaralucidacoscienzadelgiornociò,chenonvedonocoloro,iqualisiaggiranonelletene-bre».

Coloro però, che si attenevano all’antica credenza, che la luce dell’amorepotesseessere inoculatanegliuominisoltantopervianotturna,echeeranochiamatiFarisei,risposero:«Tutiappellialtuo«Iosono»,noiperòciappel-liamoalPadreAbraham.Làsentiamola forza,checiautorizzaapresentarci

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come esseri autocoscienti; là ci sentiamo forti, quando c’immergiamo nellacomunebasedell’Io,checonducesuOinoalpadreAbraham».

Gesùparlò:«Quandosiparlanelsensodell’«Io»,comeparloio,latestimo-nianzaèverace,perchè iosochequesto«Io»vienedalPadre,dallacomunebaseprimordialedelmondo,esodoveritorna».

Eoral’importantefrase(Cap.8versetto15),chedoveteinterpretarelette-ralmentenelmodoseguente:

«Voi giudicate tutto secondo la carne. Io però non giudico il niente che ènellacarne.

Equand’ancheiogiudicassi,ilmiogiudizioèverace.Perchèalloral’Iononèdipersèsolo,mal’IoèunitocolPadre,dalqualel’Iotraeorigine».

Questoè il signiOicatodiquestopasso.Vedetecosìovunque il richiamoalpadrecomuneepotremorafOigurarcidinanziall’animailconcettoPadrean-che conmaggior precisione. Così vedete come le parole: «Prima che PadreAbrahamfosse,eral’«Iosono»,contenganoviventelaquintessenzadellepa-roledelladottrinacristiana.

OggiabbiamoapprofonditoleparoledelVangelodiGiovannimegliodiquelchenonavremmopotuto,se leavessi interpretateinmodoesteriore.Abbia-motrattoquesteparoledallasaggezzadelloSpirito,inquantoabbiamoallusoadalcuneparoleimportantidelVangelodiGiovanni,cheindicanoappuntociòchevièdiessenzialenelCristianesimo.Vedremo,comeproprioperilfattodiaverprima compreso tali parole essenziali eprimordiali delVangelo, luceechiarezzasispanderannosull’intieroVangelodiGiovanni.

Prendetetuttoquestocomeilcontenutodelladottrina,cheèstatainsegna-tanellascuolaesotericacristiana,echeloscrittoredelVangelodiGiovannihatrascrittanelmododicuiparleremo,pertrasmetterlaalmondoavvenireaco-loro,chevoglionoveramentepenetrarneilsenso.

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IV-IlrisvegliodiLazzaro

DalletreprecedenticonferenzesièpotutosufOicientementerilevare,cheèpossibileritrovarenelVangelodiGiovannileveritàscientiOico-spirituali.Maciè riuscitoaltrettantoevidente, cheper trovarequesteverità,occorrepesaresullabilancettaogniparoladelVangelodiGiovanni.Inquestidocumentireli-giosiimporta,inrealtà,cheilveroeffettivotenoredelleparolevengaperfet-tamentecompreso.Perchètuttoinquestodocumento,elovedremoancoraindiversialtricasi,hailsigniOicatopiùprofondochesipossaimmaginare.Nonèperòsoltantoiltenoredelleparoleinquestaoinquellafrasechevatenutoinconsiderazione,ma anche qualcosa d’altro; cioè, la formazione, la composi-zione,lastrutturadeldocumento.Pertalicose,adireilvero,l’uomoodiernononhapiùcompletamenteilgiustosentire.Gliantichiscrittori–secosìcièpermessodichiamarli–hannomessonellelorooperemoltomaggiorecom-posizionearchitettonica,moltomaggiorestrutturainteriore,diquellocheor-dinariamentenonsicreda.Peraverlaconfermadiquesto,bastaricordarsidiunpoetarelativamentepocolontano,diDante,edicomenella«DivinaCom-media»tuttosiaarchitettonicamentecostruitoearticolatosullabasedelter-nario;enonèsenzaragionecheognipartedellaCommediadiDantesichiudeconparola«stelle».Valgaquestosoltantopermostrare,comegliantichiscrit-tori abbiano costruito le loro opere architettonicamente; – sopratutto neigrandidocumentireligiosinonsidevemaiperderedivistaquestacomposi-zionearchitettonica,perchè,incertecircostanze,essapuòsigniOicaremoltis-simo.QuestosigniOicato,però,occorreprimarintracciarlo.

Aquestopropositobisognaricordarsi,cheallaOinedel10.mocapitolodelVangelodiGiovannivièunafrase,dicuidobbiamoconservarememoria.Stadettonel41.moversetto:

«Eandaronomoltidalui,edicevano:InquantoaGiovanni,einonfeceal-cunsegno.

EtuttoquellochedicostuidisseGiovanni,eralaverità».

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QuestosigniOica,cheinquestoversettodel10.mocapitolotroviamol’indi-cazione,chelatestimonianzacheviendatasulCristodaGiovanni,èvera;conparolespeciali,vieneespressochequestatestimonianzaèvera.–Eoraarri-viamoalla OinedelVangelodiGiovannievi troviamounversettocorrispon-dente.Stadettonel24.moversettodel21.mocapitolo:

«Questoèqueldiscepolocheattestaquestecoseelehascritte;esappiamocheèveridicalasuatestimonianza».

CosìabbiamoallaOineunadichiarazione,chelatestimonianzadicoluicheriferisceèveritiera.Talicorrispondenzeearmonie,cheorquaorlàconunaparolacidiconoqualcosadispeciale,nonsonomaisenzaragionenegliantichiscritti;appuntodietroaquestaparticolarecorrispondenzasinascondequal-cosad’importante,eseneindichiamolabase,lenostreconsiderazionisitro-verannoposteingiustaluce.

AmetàdelVangelodiGiovannisinarraunfatto,senzalacomprensionedelqualenonsipuòaffattocomprenderequelVangelo.Immediatamentedopoilpasso,incuisitrovanoquelleparolecorroborantilaveritàdellatestimonian-za,vièilcapitolosulrisvegliodiLazzaro.Permezzodiquestocapitolosulri-svegliodiLazzaro l’intieroVangelodiGiovanni si scinde indueparti.E allaOine della prima parte viene indicato, che per tutto ciò che sta detto, e chedeveessereconfermatonei riguardidelCristoGesù,devevalere la testimo-nianzadiGiovanniBattista;eproprioallaOinedelVangelovieneindicato,chepertuttociòchevièdopoilcapitolosulrisvegliodiLazzaro,devevalerelate-stimonianzadeldiscepolo,delqualesentiamospessodire«che ilSignore loamava».ChesigniOicainsommail«risvegliodiLazzaro»?

Viricordo,chedopolanarrazionedelrisvegliodiLazzaro,viènelVangelodiGiovanniunafraseapparentementeenimmatica.RafOigurateviunpocol’in-tierasituazione:ilCristoGesùcompieciò,chenellaparlataordinariasichia-maunmiracolo,nelVangelostessoun«segno»:ilrisvegliodiLazzaro.Edopovisonoleseguentiparole:«Quest’uomofamoltisegni»,etuttociòcheseguemostrachegliaccusatorinonvoglionoavernessunacomunanzacon luiperviadiquestisegni.–Seleggetequesteparole,comunquepossanoesseretra-

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dotte(giàvihoaccennatonelmio«Cristianesimocomefattomistico»),dove-techiedere:checosastaveramenteabasediesse?ÈproprioilrisvegliodiunuomochespingeglioppositoriainsorgerecontroilCristoGesù?Perchèpro-prio il risvegliodi Lazzaro eccita tanto gli oppositori?Perchè cominciapro-prioallora lapersecuzione?Ognipersona, che sa leggere con intendimento,deveaccorgersicheunprofondomisterostanascostoinquestocapitolo.Que-stomisterochevisiocculta,altrononè,senonlacomunicazionedichisiaef-fettivamenteilveroautoredelVangelodiGiovanni,dichirealmentedicatuttociòchestadettoinquelVangelo.Percomprenderequesto,dobbiamogittareunavoltaunosguardosuciòchechiamiamol’«Iniziazione»negliantichiMi-steri.ComesisvolgevaquestainiziazionenegliantichiMisteri?

Unuomo, cheera iniziato,potevaavereegli stessodelleesperienze,dellevicendeneimondispirituali,diguisachepotevadiventareuntestimoniodeimondispirituali.Colorocheeranogiudicatimaturiperl’iniziazione,venivanoattiratiinquestiMisteri.Ovunque–inGrecia,pressoiCaldei,pressogliEgizi,pressogl’Indiani,vieranodiquestiMisteri.Inessigl’iniziandivenivanoistrui-tilungamentenellecose,aundipresso,cheimpariamoogginellascienzadel-loSpirito;equandoeranoabbastanzaistruiti,seguivaciòcheschiudevalorolaviaallavisionediretta.Manegliantichitempiciònonpotevaeffettuarsial-trimentichemettendol’uomo,neiriguardidellesuequattromembra,corpoOisico,corpoeterico,corpoastraleel’Io,inunostatodeltuttospeciale.Ciòcheallora succedevaall’iniziandosi era, cheegli veniva trasferitodall’iniziatore,dacoluiche lo iniziavaechesene intendeva,per tregiorniemezzo inunostatosomiglianteamorte.Questoavvenivaper laseguenteragione.Quandonell’attualeciclodievoluzionel’uomositrovainquello,cheordinariamentesichiamastatodisonno,ilsuocorpoOisicoeilsuocorpoetericogiacciononelletto–l’Ioeilcorpoastralenevengonosollevatifuori.L’uomononpuòallorapercepirealcuneventospiritualeattornoasè,perchèilsuocorpoastralenonhaancoraorganispiritualisensoriperpercepireinquelmondo,incuil’uomoallorasi trova.Soltantoquando il suocorpoastralee il suo Iorientranonelsuocorpo Oisicoenel suocorpoeterico, e si servonodinuovodegliocchiedelleorecchie,l’uomopercepiscenuovamenteilmondoOisico,cioè,ingenere

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ilmondochelocirconda.Permezzodiciò,chegl’iniziandiavevanoimparato,essidiventavanocapacidiformaregliorganisensorispiritualidellorocorpoastrale.Quandoeranoarrivatiatanto,cheillorocorpoastraleavevaformatoquestiorganisensori,occorrevaprovvedere,achetuttociòcheilcorpoastra-leavevaaccoltoinsè,s’imprimessenelcorpoeterico,comeleparolediunsi-gillo nella ceralacca. Questo è ciò che importava. Tutte le preparazioni perl’iniziazionepoggiavanosulfatto,chel’uomosidedicasseataliprocessiinte-riori,chetrasformavanol’organizzazionedelsuocorpoastrale.L’uomo,ancheneiriguardidelsuocorpoOisico,eraintempiremotitale,chenonavevaocchinè orecchie comeoggidì,ma aveva invece degli organi indifferenziati – cosìcomeglianimalichenonsonomaistatiespostiallaluce,nonhannoocchi.Laluceformal’occhio,ilsuonoformal’orecchio.Ciòchel’uomoesercitamercèlameditazione,laconcentrazione,eciòcheeglisperimentapertalmezzointe-riormente,agiscecomelalucesull’occhio,ilsuonosull’orecchio;pertalmez-zoilcorpoastralevienetrasformatoevengonotrattifuorigliorganidicono-scenza, per guardarenelmondo astrale, nelmondo superiore.Ora essi nonsarebbero ancora abbastanza Oissati nel corpo eterico; vi rimangono Oissatiperilfatto,checiòchesiformaanzituttonelcorpoastrale,vieneimpressosulcorpo eterico. Fintanto però che il corpo eterico stava conOiccato dentro alcorpoOisicononerapossibile,checiòchevenivaconseguitopermezzodegliesercizisiimprimessepureveramentenelcorpoeterico.Occorrevaperque-stoche ilcorpoetericovenissesollevatofuoridelcorpoOisico.Quandodun-queduranteitregiorniemezzodisonnosimileamorteilcorpoetericoveni-vasollevatofuoridelcorpoOisico,tuttociòcheerapreparatonelcorpoastrales’imprimeva nell’eterico. L’uomo sperimentava il mondo spirituale. QuandovenivapoirichiamatonelcorpoOisicodalsacerdoteiniziatore,eglieraunte-stimonioperscienzapropriadiciòchesisvolgeneimondispirituali.Questaprocedura è diventata inutile appunto per virtù della comparsa del CristoGesù.Questo sonnosimileamortedi tregiorni emezzopuòoramaiesseresostituito dalla forza che emana dal Cristo. Perchè vedremo subito, che nelVangelo di Giovanni risiedono le forze potenti, per cui oggi il corpo astrale,anchese il corpoetericostaancoradentroal corpo Oisico,hanondimeno la

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forzadiimprimereinquello,ciòcheinessoprimaèstatopreparato.Maoc-correvaatalOine,cheprimavifosseilCristoGesù.Primagliuomininoneranoda tanto, che senza questo procedimento caratteristico potesse venire im-pressonelcorpoetericociòchepermezzodellameditazioneedellaconcen-trazioneerastatopreparatonelcorpoastrale.QuestoeraunprocessochesièsvoltospessoneiMisteri:uniniziandovienepostodaunsacerdoteiniziatoreinunsonnosimileamorte;inquesto,l’iniziandovienecondottoattraversoaimondisuperiori,–poivienedinuovorichiamatodalsacerdoteiniziatorenelsuocorpoOisico–edèormai,peresperienzapropria,untestimoniodeimon-dispirituali.

Ciòvenivacompiutosemprenelpiùprofondosegreto,eilmondoesteriorenonsapevanulladeiprocessidegliantichiMisteri.PermezzodelCristoGesù,al posto dell’antica iniziazione, doveva subentrarne una nuova, determinatada quelle forze, delle quali ancora dovremoparlare. Dovevasi, in certo qualmodo,porOineall’anticaformadiiniziazione.Maoccorrevaunpassaggiodal-l’èraanticaallanuova!perquestopassaggiooccorrevacheancoraunavoltasifacesseun’iniziazionenelmodoantico,perònell’esoterismocristiano.QuestononpotevaesserefattochedalCristoGesù,–el’iniziandodovetteessereco-lui,chevienchiamatoLazzaro.«Questamalattianonèpermorte»–cosìstascritto;essaèilsonnosimileamorteditregiorniemezzo;questoèchiara-menteindicato.

Vedrete,cheil fattovieneespostoinunadescrizionemoltovelata,maperchiècapaceingeneredidecifraretalimodivelatidirappresentare,essosiri-velacomeunainiziazione.L’individualitàdiLazzarodovevaessereiniziatainmodo,cheeglipotessedivenireuntestimoniodeimondispirituali.Eciven-gonodetteparole, chenel linguaggiodeiMisteri sonomolto signiOicative; civienedetto:«cheilSignoreamavaLazzaro».ChesigniOicaamarenellinguag-gio deiMisteri? Amare, esprime il rapporto fra discepolo emaestro. «ColuicheilSignoreamava»èildiscepolopiùintimo,ilpiùiniziato.IlSignorestessoavevainiziatoLazzaro,equestisièalzatodallatombacomeuniniziato,valeadire,dalpostodellasuainiziazione.Elemedesimeparole«coluicheilSignore

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amava»civengonosempredetteinseguitodiGiovanni,–o,perdirmeglio–delloscrittoredelVangelodiGiovanni;perchèilnome«Giovanni»nonvienemenzionato;èappuntocolui,cheèildiscepoloprediletto,ealqualedeveri-condursiilVangelodiGiovanni.ÈLazzarostessorisvegliato,eloscrittoredelVangelodiGiovanni intendevadireconquesto:«Ciòche iohodadire,devodirlo per virtù dell’iniziazione, chemi è stata impartita dal Signore stesso!Perciò lo scrittore del Vangelo di Giovanni distingue bene ciò che avvieneprimadelrisvegliodiLazzaro,eciòchesuccededopoilrisvegliodiLazzaro.Primadiquelrisvegliovienecitatounanticoiniziato,unocheèarrivatoallaconoscenzadelloSpirito,evieneaffermatochelasuatestimonianzaèverace.«Diciòperòchev’hadadiresullecosepiùprofonde,sulMisterodiPalestinaparloiostesso,io,ilrisvegliato;diquestepossosoltantoparlaredopoilrisve-glio!»AbbiamoperciònellaprimapartedelVangelodiGiovanni la testimo-nianzadell’anticoGiovanni, –nella secondaparteabbiamo la testimonianzadelnuovoGiovanni,cheilSignorestessohainiziato.PerchèeglièLazzarori-svegliato.Cosìintendiamoquestocapitolosecondoilsuoverosenso.Essoviè,perchèGiovannivolevadire:Iomiriferiscoallatestimonianzadeimieisen-sisupersensibili,dellemieforzecognitivespirituali.NonènelcomunemondoOisicochehovistociòcheracconto,manelmondospirituale,nelqualeioeroperilfattocheilSignoremihaimpartitol’«iniziazione».

Di guisa che la caratteristica del Cristo Gesù, quale si presenta a noi neiprimicapitolidelVangelodiGiovanni Oinoalla Oinedel10.mocapitolo,dob-biamoricondurlaallaconoscenza, che,percosìdire,potevaavereanchechinonfossestatoancorainiziatonelsensopiùprofondodalCristoGesùstesso.

Oradiremo:«Manoiabbiamoudito inquesteconferenzequelleprofondeparole sulCristoGesù, comeLogos incarnato, come lucedelmondoecc.». –NonvièdameravigliarsichequesteprofondeparolesulCristoGesùvenganopronunciateOindaiprimicapitoli.Perchènegliantichimisteri ilCristo-Gesù,cioè,ilCristo,chedovevainavvenirecomparirenelmondo,noneraun’entitàsconosciuta.EtuttiiMisteriaccennavanoaUno,chedovevavenire.Perciògliantichiiniziatisichiamano«Profeti»,perchèessidovevanoprimaprofetizza-

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re,ciòcheancoraeradavenire.Perquestoleiniziazioniappuntoavevanoloscopodi farconoscerechiaramente,chenell’avvenire ilCristosirivelerebbeall’umanità.Diguisache,daciòcheegligiàallorapotevasapere, laveritàsirivelavaalBattista,eglipermettevadiprofetizzare,cheinCristoGesùglista-vadinanzicolui,delqualeparlavanoimisteri.–Comeorasiriconnettailtut-to,inqualerapportoilcosiddettoBattistastiacolCristoGesù,cirisulteràpiùchiaro,seprimatroviamolarispostaaduequesiti:ilprimoè,comesicollocail Battista stessonel suo tempo? l’altro, si riferisce alla spiegazionedi variecosealprincipiodelVangelodiGiovanni.

ComesicollocailBattistanellasuaepoca?ChecosaèveramenteilBattista?Eglièuno, ilquale–comeglialtrichenehannouditoqualcosanelle inizia-zioni,haricevutol’annunzio,dellavenutadelCristo–echeperòapparecomel’unico,acui–difrontealCristoGesù–sirivelailverosegreto,checoluicheècomparso,èprecisamenteilCristo.Oracoloro,cheeranodesignaticolnomediFariseioconaltrinomi,vedevanonelCristoGesùqualcuno,ilqualesiop-poneva veramente al loro antico principio di iniziazione – e faceva dunqueunacosa,cheessi,nellaloromentalitàconservatrice,nonpotevanoammette-re. Essi dicevano, appunto perchè erano conservatori: bisogna tener fermol’anticoprincipiod’iniziazione!Equestacontradizione,diparlaresempredelfuturoCristo,madinontrovarmaiilmomento,incuiegliinrealtàfossepre-sente,questoappuntoèciòchestaabasedel loroconservatorismo.Perciò,quandoilCristoGesùiniziòLazzaro,essidovetteroconsiderareciòcomeunainfrazionealleantichetradizionideiMisteri.«Quest’uomofamoltisegni,nonpossiamoavercomunanzaconlui!»Secondoilloroconcetto,eglihatraditoimisteri,–haresopubblico,ciòchedovevarimanerchiusonelleprofonditàdeimisteri.Eoracomprendiamo,checiòsembravalorountradimentochepote-vacostituireunaddebitodaaddurrecontrodilui.Daquestomomentos’iniziaunrepentinomutamento,lapersecuzionedelCristoGesù.

In quale qualità si palesa ora il Battista nei primi capitoli del Vangelo diGiovanni?

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Anzituttocomecoluicheconoscebene laveritàdeimisteridelCristochedevevenire,elaconoscetantobene,cheloscrittorestessodelVangelodiGio-vannipuòripetereciòdicuianche ilBattistadovevaavereconoscenza,edicuisieraconvinto,permezzodiquantoimpareremoaconoscere.

Abbiamo visto quello che signiOicano le primissime parole del Vangelo diGiovanni. Vogliamo esaminare ora un poco che cosa vien detto del Battistastesso. Facciamocene però una traduzione, il più possibilmente giusta. Ab-biamouditoOinorasoltantoleprimeparole.

«NelprincipioerailVerbo,eilVerboeraappressoDioeilVerboeraunDio.

QuestoeranelprincipioappressoDio.

Permezzodiluisonodivenutelecosetutte:esenzadiluinullaèdivenutodiciòcheèdivenuto.Inluieralavitaelavitaeralalucedegliuomini:

Elalucesplendetraletenebre,eletenebrenonl’hannocompresa.

Vifuunuomo;eramandatodaDio,colsuonomeGiovanni.

Questivennequaltestimone,afOindirenderetestimonianzaallaluce,ondepermezzodiluitutticredessero.

Einoneralaluce,maeraperrenderetestimonianzaallaluce.

Perchèlaveraluce,cheilluminatuttigliuomini,dovevavenirenelmondo.

Essaeranelmondo,eilmondoperessaèdivenuto,mailmondononlari-conobbe.Venneneisingoliuomini(venneOinoall’uomo-Io)maisingoliuomi-ni(gliuomini-Io)nonl’accolsero.

MaqueicheloricevetteropoteronoperluimanifestarsicomeOigliolidiDio.

Queichecredetteroalnomesuo,nonperviadisangue,nèpervolontàdellacarne,nèpervolontàd’uomo,madaDiosonnati.

EilVerbosièfattocarne,eabitòfradinoieabbiamouditoilsuoinsegna-mento,el’insegnamentodell’UnigenitodelPadre,pienodigraziaediverità.

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Giovannirendetestimonianzadiluieannunziachiaramente:Questiècolui,delquale iodiceva:Dopodimeverràcolui,cheèstatoprimadime.Perchèeglièilmiopredecessore.

Perchèdallapienezzadilui,tuttiabbiamoricevutograziasugrazia.

PerchèdaMosè fudata la legge; lagraziae laveritàperòènatadaGesùCristo.

NessunohamaivedutoDiocongliocchi.L’unigenitoFigliolo,cheènell’in-terioritàdelPadreuniversale,èdivenutolaGuidaperquestavisione».

Questesonoleparole,cherendonoaundipressoilsensodiquesteprimefrasi delVangelodiGiovanni.Ma a queste, primadi darneuna spiegazione,occorreaggiungerequalcosa.ChecosadicedisèGiovannistesso?–Viricor-derete,cheavevanomandatoaprendereinformazionisuchifosseGiovanni,ilBattista.VengonoSacerdotieLevitiadomandargli,chieglisia.Perchèeglidiaoralarispostacitata,lovedremoinseguito.Perilmomentovogliamosoltantoconsiderareciòcheeglistessodice:

«Io sono,disse, la vocedi uno chegridanella solitudine».Queste sono leparolechestannoscritte.«Iosonolavocediunochegridanellasolitudine!»Nellasolitudine,stascritto–letteralmenteinGreco,laparola«eremos»signi-Oica«ilsolitario».Oracomprenderetecheèpiùgiustodire:Iosonolavocediunochegridanellasolitudine–chenon:«Iosonolavocediunochepredicaneldeserto».Ecomprenderemomegliotuttociòchestaespostonelleparoleiniziali del Vangelo di Giovanni, se teniamo presente l’auto-caratteristica diGiovanni.Perchèeglichiamasèstesso«lavocediunochegridanellasolitudi-ne»?

Nelcorsodell’evoluzionedell’umanitàabbiamoveduto,chelaveramissio-ne della Terra è l’amore, ma che essa non può concepirsi, se non quandol’amore venga offerto dall’uomo autocosciente come dono volontario, el’uomosiconquistiapocoapocoilproprioIo,equestoIolentamenteegrada-tamentes’immerganellanaturaumana.Sappiamo,cheglianimalinonhannoIosingoli.Seilsingololeonedicesse«Io»,nons’intenderebbeconciòilsingo-

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lo animale,ma l’IodiGrupponelmondoastrale.Cosìdegli intieri gruppidianimalidellamedesimaformadicono«Io»aquell’IodiGruppo,cheèsuper-sensibilmentepercepibilenell’astrale.Questoèilgrandeprivilegiodell’uomorispettoaglianimali:cheeglihaunIo individuale.Mal’Io individualenonsisviluppacheapocoapoco.L’uomopurehacominciatoconunIodigruppo,conunIo,cheappartenevaaunintierogruppodiuomini.

Se si risalisse ad antichi popoli, ad antiche razze, si troverebbe ovunqueche,originariamente,gliuominiformavanodeipiccoligruppi.Pressoipopoligermanici non occorrerebbe neppure risaliremolto indietro.Negli scritti diTacitosipuòconstatare,chenelsingoloGermanov’hapiùdellaintierastirpechenondellasuaindividualità.IlsingolosisentepiùunmembrodellastirpedeiCheruschiodeiSigambrichenonunasingolapersonalità;eperciòancheilsingolorappresentaildestinodell’intierastirpe;edèancheindifferentechidebba vendicare un’offesa, tanto se questa sia stata sofferta da un singolomembro,chedallaintierastirpe.NelcorsodeltempopoisiveriOica,chedellesingole persone esconodalla appartenenza alla stirpe, di guisa che le stirpivengonospezzateenonrimangonopiùcompatte.L’uomo,evolvendosi,hasu-peratoilcaratteredell’animadigruppo,eapocoapocosièinalzatoalsenti-mentodell’Io,dellapersonalità singola.Possiamocomprendere certe coseeparticolarmentegliantichidocumentireligiosisoltantoseconosciamoquestosegretodelleanimedigruppo,degl’Iodigruppo.Pressoipopoli,dovesieraarrivatiaunacertapercezionedelsingoloIo,perduravapursempreunIochesiestendevanonsoltantosugruppispaziali,simultaneamenteinvita,maan-che sugruppi temporali.Oggi lamemoriadegliuomini è tale, che il singolouomosiricordaancorasoltantodellapropriagioventù.Mavierauntempo,incui esisteva un’altramemoria, in cui l’uomo si ricordava, non soltanto delleproprieazioni,masiricordavaanchedelleazionidisuopadre,disuononno,comedelleproprie.Lamemoriaarrivava,oltrenascitaemorte,Oindovesipo-teva rintracciare la parenteladi sangue.Un antenato, il cui sangue scorrevagiùper legenerazioni, trasmettevapersecolicolmedesimosangueanche lamemoria,eunnipote,ounrampollodiunastirpe,diceva«Io»delleazioni,deipensierideisuoiantenati,comedisèstesso.Noncisisentivaallorachiusifra

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nascitaemorte,macisisentivaanellidiunacatenadigenerazioni,dicuil’an-tenatoera ilcentro.Questa infattiè lacoesionedell’Io,cioè, ilricordarsiap-puntodelleazionidelpadre,delnonnoecc.Negliantichitempiquestogiàve-nivaespressoesteriormentepermezzodell’imposizionedelnome.IlOigliosiricordava,nonsoltantodelleproprieazioni,maanchediquelledelpadre,delnonnoecosìdiseguito.Lamemoriasiestendevalontanoattraversolegene-razioni.Tuttociòche lamemoriaabbracciavasichiamavanei tempiantichi,peresempio,«Noè»o«Adamo».Conquestinominonsidesignavanodeisin-goliuomini,maleseriedegli«Io»,checonservavanolamemoriadurantese-coli.QuestosegretosinascondepuredietroainomideiPatriarchi.Perchèvi-vevanoiPatriarchicosìalungo?Nonsarebbemaivenutoinmenteneglianti-chitempidiassegnaresubitounnomeaunsingolouomo,chesitrovavafranascitaemorte.Adamorappresentaunamemoriacollettiva,appuntoperchèl’anticaassegnazionedeinominontenevanessuncontodellalimitazionespa-zialeetemporale.

Cosìapocoapoco,elentamente,ilsingoloIoumanosièliberatodall’animadigruppo,dall’Iodigruppo;l’uomogradatamenteèarrivatoallacoscienzadelsuo Io singolo. Prima egli sentiva il suo Io nell’appartenenza alla stirpe, nelgruppodiuominiconiqualieraimparentatoperviadisanguenellospaziooneltempo;diquiildetto:«IoeilPadreAbrahamsiamouno!»cioè,siamounIo!EcosìilsingolosisentivaracchiusoinunTutto,perchèilsanguecomunescorrevagiùper le veneattraverso tutti imembridel rispettivopopolo.Mal’evoluzioneandòoltre.Divennematuro il tempo, in cuiproprionel senodiquestipopoligliuominidovevanosentireil lorosingoloIo.Dareagliuominiciòcheadessioccorreva,persentirsisicuriesaldiinquestosingoloIoindivi-duale,questaeralamissionedelCristo.Cosìdobbiamopurecomprendereleparolechepossonoesseretantofacilmentefraintese:«ChinonrinnegamoglieeOiglio,padreemadre,fratelloesorella,nonpuòesseremiodiscepolo!»Nondobbiamo intendere questo nel senso comune, comeun incitamento ad ab-bandonarelafamiglia;madobbiamointendere:voidovetesentirecheognunodivoièun Iosingolo,echequesto Iosingoloèdirettamente tutt’unocon ilPadrespirituale,ilqualeOluttuaattraversoalmondo–edèuno.Anticamente,

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ilseguacedell’AnticoTestamentodiceva:«IoeilpadreAbrahamsiamouno»;perchè l’Io si sentivariposarenellaparenteladel sangue.Oradoveva inveceaffermarsi il nuovo sentimento di essere tutt’uno con la base spirituale delPadre.Nonpiùlaparenteladelsanguedovevaesserpegnochel’uomoappar-teneva a un tutto,ma la conoscenza del puro principio spirituale del Padreconilqualetuttisonouno.

Così,conilVangelodiGiovannicidevevenirdetto,cheilCristoècoluichedàilgrandeimpulso,ilqualeconferisceall’uomociòcheglioccorrepersen-tirsi eternamente nel suo singolo Io individuale. Il cambiamento dall’AnticoTestamentoalNuovoconsisteinquesto,chel’anticohasemprealcunchèdel-l’animacollettiva,incuiunIosisenteassociatoaglialtriIo,enonsentebenenèsè,nèglialtriIo,mentresenteciòincuistaconquestiunitamenteripara-to:l’Iodipopolo,ol’Iodellastirpe.

Come doveva ora sentirsi un Io, diventato tantomaturo da non avvertirepiùilvincoloconlealtrepersonalitàindividualidell’animadigruppo?Comedovevasentirel’Ioisolato,all’epocaincuisipotevadire:«Nonèpiùiltempo,incuisipossasentire,comerealeveritàumanadellavita,lacoappartenenzacon altre persone, con tutti gli Io, che rientrano in un’anima di gruppo;madevevenireprimacolui,chedàall’animailpanespiritualedellavita,permez-zodicuil’Iosingoloriceveilsuonutrimento?»L’Iosingolodovevasentirsiso-litario,eilprecursoredelCristodovevadire:«iosonounIo,cheèuscitodalguscioechesisentesolitario.Eappuntoperchèhoimparatoasentirmisoli-tario,misentocomeunprofeta,alqualel’Io,nellasolitudine,dàilgiustonu-trimentospirituale».–Perciòl’annunciatoredovevaindicaresèstesso,comeunochegridanellasolitudine,valeadire,comel’Iogiàisolato,isolatodall’a-nimadigruppo, ilqualegridachiedendociò,dicui l’Io-singolopuòriceverenutrimento.«Iosonolavocediunochegridanellasolitudine».Udiamolàdinuovo laprofondaverità:«Ogni Io individualeumanoèalcunchèdicomple-tamentepoggiatosusèstesso;Io sonolavocedell’Iochesièdisciolto,echecercalasuabase,sullaqualepoterpoggiarecomeIoliberato».Oracompren-dereteilpasso:«Iosonolavocediunochegridanellasolitudine».

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Per intendereconprecisione leparoledelVangelodiGiovanni,dobbiamounpoco familiarizzarcicolmodocomesiassegnavano ingeneraleaquell’e-poca nomi e indicazioni. Così astratta e insigniOicante come oggi non era aquei tempi l’assegnazionedeinomi.EsegliespositorideidocumentibiblicivolesserosoltantoriOlettereunpocoaquantomai inessistadetto, tante in-terpretazioni superOiciali non vedrebbero la luce. Già ho fatto notare, chequandoilCristodice:«IosonolaLucedelmondo»occorreveramenteinten-derecheeglifuilprimoadareperl’Io-sonoespressioneeimpulso.Perciòlàdoveneiprimicapitolisitroval’Io-sono,questoIo-sonodevesempreessereparticolarmenteaccentuato.Tuttiinomieleindicazioni,negliantichitempi,erano,incertomodo,adoperatiinsensoassolutamentereale–ealcontempoprofondamentesimbolico.Induedirezionisicadespessoaquestoriguardoingraveerrore.CongiudiziomoltosuperOicialepotrebbedirequalcuno:«sì,se-condounataleconcezionemoltecosevengonoaessereintesesimbolicamen-te,madiunainterpretazionesiffatta,incuituttodeveessereintesosimboli-camente,noinonnevogliamosapere,perchècosìvoifatespariregliavveni-menti storici dellaBibbia». E coloro che non capiscononiente degli avveni-mentistorici,possonodire:«Quituttoèintesosoltantosimbolicamente».Machiparlacosì,noncomprendeperl’appuntonientedeiVangeli.Nonèlarealtàstoricachevienerinnegatadaunainterpretazionesimbolica;bisognainveceriaffermare, che la spiegazione esoterica abbraccia entrambe: la concezionedeifatticomestorici,einquantoappuntosonostorici,contienealcontempoilsigniOicatocheadessiattribuiamo.Certamente,chivedesoltantoifattibru-taliesteriori,peresempio,unuomocheènatoinunalocalitàqualsiasiaunadataepoca,–noncomprenderà,chequestouomoèqualcosadipiù,chenonunsempliceuomo,conilrispettivonome,edicuisipuòscriverelabiograOia.Chiperòconosceilrapportospirituale,impareràacomprendere,chel’uomo,cheènatoinundeterminatoluogo,quest’uomovivente,èancheunsimboloperilsuotempo,echepermezzodelsuonomesiesprimel’intierosigniOicatocheeglihaperl’evoluzionedell’umanità.IVangelisonoalcontemposimboloestoria,nonsoltantol’unoenonsoltantol’altro;diquestosidevetenercontonellaveraspiegazionediessi.Ecosì, inquasituttiglieventie le indicazioni,

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vedremo, cheGiovanni, o lo scrittoredelVangelodiGiovanni, il quale vera-mente vede con percezioni supersensibili, vede al contempo gli eventi e lamanifestazionediprofondeveritàspirituali.EglihadavantiagliocchilaOigurastorica del Battista – e guarda la Oigura storica; – al contempo però, anchequestaveraOigurastoricaèperluisimbolopertuttigliuomini,cheneglianti-chi tempigiàeranochiamatia imprimere insè l’Io,machesieranoappenamessisuquellavia,enelcuiIosingolopotevarisplenderelalucedelmondo;–manonperqueglialtriuomini,chenoneranoancoraincondizionedicom-prenderenellelorotenebrelalucedelmondo.

CiòcheècomparsocomeVita,comeLuceeLogosnelCristoGesù,giàsem-prerisplendevanelmondo;nonlohannoperòriconosciutocoloro,chestava-nosoltantoinviadidiventarmaturi.LaLucevifusempre.PerchèselaLucenon vi fosse stata, non sarebbe potuta, nascere la disposizione all’Io. Sullalunaesistevanodell’uomoodiernosoltantoilcorpoOisico,ilcorpoetericoeilcorpoastrale;nessunIovieradentro.SoltantoperchèlalucesiètrasformatanelmodocomeorarisplendesullaTerra,haavutolaforzadiaccendereisin-goliIo,edicondurlilentamenteamaturazione.«Elalucesplendetraletene-bre,maletenebrenonpotevanocomprenderla».EssaègiuntaOinoall’uomosingolo,Oinall’uomo-Io;perchègliuomini-Iononsarebberopotutiaffattona-scere,selalucenonfossestataversatainlorodalLogos.Magliuomini-Iononl’accolsero.Soltantoalcunipochil’accolsero,gl’iniziati;essisiinalzaronoOinoaimondispirituali;portaronosempreilnomedi«OigliolidiDio»,perchèessiavevanounaconoscenzadelLogos,dellaLuceedellaVita,epotevanosempredarnetestimonianza.Eranoalcunipochi,chegiàsempre,dagliantichiMisteri,sapevanodeimondispirituali.Checosavivevadunqueinloro?Vivevainlorociò,chenell’uomoèeterno;viveva in lorodel tuttocoscientemente.Essigiàpresentivano le grandiparole«Ioe ilPadre siamouno», cioè Ioe la grandeCausaprimordialesiamouno!Eciòchedipiùprofondoportavanonellaco-scienza,illoroproprioIo,essinonl’avevanodapadreemadre,–maloaveva-nopermezzodellaloroiniziazionenelmondospirituale.Loavevanonondalsangue,enondallacarneenondallavolontàdiunpadreodiunamadre–bensì,«daDio»,valeadire,dalmondospirituale.–Cosìavetelaspiegazione

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diquelleparole: che lamaggiorpartedegliuomini, sebbeneavesserogià ladisposizioneall’Uomo-Io,nonaccolsero la luce;questadiscesebensì Oinoal-l’Iodigruppo,maisingolinonl’accolsero.Coloro,però,chel’accolsero–noneranochepochi–poteronoperessafarsiOigliolidiDio;coloroperòcheebbe-roOiduciainessa,diventaronotalimercèDio,permezzodell’iniziazione.Sia-moarrivaticosìaun’ideachiara.MaperchètuttigliuominiconisensiterrenipotesseroriconoscereilDiocheviera,eglihadovutocompariresullaTerra,inmodochelosipotessevedereconocchicorporei,valeadire,eglidovetteassumereunaOiguradicarne,perchèunaOigurasiffattapuòesserevedutasol-tantocongliocchicorporei.Primaisoliiniziatineimisteripotevanovederlo;oraperò,perlasaluteditutti,egliavevaassuntoOiguradicarne:«IlVerbo,oilLogossierafattocarne».CosìloscrittoredelVangelodiGiovanniriconnettelacomparsastoricadelCristoGesùconl’intieraevoluzione.«Abbiamouditoilsuo insegnamento, – l’insegnamentodell’unigenito OigliodelPadre!»Che in-segnamentoèquesto?Comesonogeneratiglialtriuomini?

Negliantichitempi, incuivenneroscritti iVangeli,venivanochiamati«bi-geniti», coloro che erano nati dalla carne. Si chiamavano bi-geniti – si puòdire,perlamisceladelsanguedipadreedimadre.Ciòchenonènatodacar-ne,enonperazionedegliuomini,echenonèsortodamisceladisangue,è«natodaDio».Questoè«uni-generato»–unigenito.Coloro,cheprimaeranochiamati OiglidiDioeranosempre incertomodo«uni-generati»e l’insegna-mentodel OigliodiDioè l’insegnamentodell’uni-generato. L’uomo Oisicoè il«bi-generato»,l’uomodellospiritoèl’«uni-generato».Elaparolaindica,chel’uomooltreallanascita Oisicapuòattraversareancheunanascitaspirituale,cioè,l’unioneconloSpirito,lanascitapermezzodicuidivental’uni-generato,ilbambino,ilOigliodellaDivinità.–Euntaleinsegnamentopotevaperlapri-mavoltavenireuditosoltantoperoperadicolui,cherappresentavalaparola,divenutacarne.Permezzodiluil’insegnamentodiventògenerale,«l’insegna-mentodelOigliouni-generatodalPadrepienodidedizioneediverità!»«Dedi-zione»deveessere lapiùgiusta traduzione,–perchèsebbenesiabbiavera-menteache fareconunnasceredallaDivinità–si rimanetuttaviaconessacollegatieliminandoogniillusionechederivasoltantodall’esserebi-generati,

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e che costringe l’uomonegli errori dei sensi.Questo al contrario è un inse-gnamento,cheportalaveritàinCristoGesù,comeeglifuedimoròfragliuo-mini, comeLogos incarnato.Giovanniperòsinominò,questoè il signiOicatoletterale:ilprecursore,ilpredecessorecoluicheprecorreperannunziarel’Io.Giovanniindicasèstessocomecolui,ilqualesapevabensìchequestoIodevediventare indipendentenei singoli,machedovevarendere testimonianzadiColui, ilqualedovevavenire,per compierequestaopera.Eglidicevachiara-mente:«Coluichedovràvenireèl’«Iosono»,cheèeterno,cheveramentepuòdiredisèstesso:PrimadiAbrahameral’«Io-sono».Giovannipotevadire:L’Io,dicuiquisiparla,èstatoprimadime;sebbeneiosiailsuoprecursore,essoèalcontempoilprecursoremio,iorendotestimonianzadiciòcheprimaerainogniuomo;dopodimeverràcolui,cheèstatoprimadime!»Eoravengonodetteparoleimportanti:«Perchèdallapienezzadiluinoituttiabbiamorice-vutograziasugrazia».Visonomoltiuominichesichiamanocristiani,iqualileggendo,sorvolanolaparola«pienezza»,eneiqualiquestaparolanonsusci-tanessunpensierospeciale.«Pleroma»signiOicala«Pienezza»ingreco.Que-stostaanchenelVangelodiGiovanni.«PerchèdalPleromanoituttiabbiamoricevutograziasugrazia!»lodicevo,cheogniparoladelVangelodiGiovanni,se lo si vuole veramente comprendere, deve essere pesata sulla bilancetta.ChecosaèdunquePleroma,laPienezza?Puòcapirlosoltantochisa,chenegliantichimisterisiparlavadelPleroma,odellaPienezza,comedicosaassolu-tamentereale.Perchèalloragiàsieraaffermatol’insegnamento,che,quandosimanifestaronodapprimaquelle entità spirituali, che erano salite Oino alladivinità sull’anticaLuna, gli Elohim,unodi essi si distaccò, – e rimase sullaLuna,edalìriverberòlaforzadell’amore,OinchègliuominifuronosufOicien-tementematuri per la luce dei rimanenti sei Elohim. Così si distinguevanoJahve, ilDiosingolo, ilriOlettore,elasestuplapienezzadelladivinità, il«Ple-roma».Mapoichècon l’insiemedellacoscienzadelLogossolares’intende ilCristo,occorreva,nominandolui,parlaredellapienezzadegliDei.Questapro-fondaveritàsinascondedietroquesteparole:«PerchèdalPleromatuttiab-biamricevutograziasugrazia».

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Ora,perprocedere,trasferiamocinell’epocadelleanimedigruppo,quandoilsingolosentivailproprioIocomeIodigruppo.Consideriamoorachecosavivevanelgruppocomeordinamentosociale.Gliuomini,inquantoeranouo-minivisibili,vivevanobensìcomesingoli,sentivano,sì,l’Iodigruppo,maperisensieranosingoli.Poichèessinonsisentivanoancoracomesingoli,nonpo-tevanoneppureancorasentire interiormente l’amorenellasuapienezza.Unuomoamaval’altroperchèlegatodavincolidisangue.Laconsanguineitàeralabasediogniamore.Iconsanguineifuronoiprimiadamarsi,edallaconsan-guineitàènatol’amore,chenonèamoresessuale.Daquestoamoredianimadigruppo,gliuominidevonoandarsiliberandosemprepiù,eoffrirel’amorecomeliberodonodell’Io.AllaOinedell’evoluzionedellaTerragliuominiarri-verannoauntempo,incuil’Iodivenutoindipendentenell’intimosuoconpie-nadedizioneavrà l’impulsoa fare il giusto, e il bene.Per il fatto che l’Iohaquestoimpulso,failgiusto,failbene.Quandol’amoresaràtantospiritualizza-to, che da nessuno si vorrà altro, che seguire questo impulso stesso, allorasaràcompiutociòcheilCristoGesùvolevaportarenelmondo.Perchèunodeisegreti del cristianesimo è l’insegnamento: «Guardate al Cristo, riempitevidellaforzadellasuaOigura,cercatedidiventarecomelui,diseguirlo;eilvo-stroIoliberatodiventeràtale,danonaverepiùbisognodileggima,comeunessereliberonellapropriainteriorità,faràilbene,ilgiusto.CosìilCristoèilportatoredell’impulsodella liberazionedallaLegge,percui ilbenenonvienfattopervirtùdellaLegge,maperimpulsodell’amorecheviveinteriormente.Questoimpulsorichiederàperòl’intierarimanenteepocaterrestreperlasuaevoluzione.Adessoè statodato iniziodalCristoGesù,e la OiguradelCristosarà sempre la forza cheeducheràgliuomini a svilupparlo.Fintanto chegliuomininoneranomaturiadaccogliereunIoindipendente,Oinchèesistevanocomemembradiungruppo,essidovevanovenirsocialmenteregolatidaunaleggeesteriormentemanifestata.Eancheoggigliuomininonhannointuttoancorasuperato l’Iodigruppo!Sottoquantimairapporti l’uomoogginonècompletamenteunuomoindividuale,maèunesseredigruppo!L’uomo,chesiagiàoggiunesserelibero(losichiamail«senzapatria»,aundeterminatogradodel discepolato esoterico) è ancoraun ideale! Chi si pone volontaria-

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mentenell’attivitàdelmondo,è individuale,nonviene regolatodallaLegge.Nelprincipio-Cristosta il superamentodellaLegge:«Perchè laLeggeèdatadaMosè;lagraziaperòdalCristo».Insensocristiano,s’indicavacomegrazialacapacitàdell’animadioperareilbenepervirtùdellapropriainteriorità.Lagrazia,elaveritàinteriormentericonosciutasononatenelCristo.Vedetequa-lepresaprofondahaquestopensieroperl’intieraevoluzionedell’umanità.

Prima coloro che venivano iniziati erano condotti ad acquistare organi dipercezionespiritualesuperiore.CongliocchiesteriorinessunoprimahamaivedutounDio.IlOigliolouni-generatocheriposanell’interioritàdelPadre,èilPrimochecihacondottiavedereunDionellostessomodocomegliuominisullaTerravedonoilmondocircostanteconisensiterrestri.PrimailDioerarimasto invisibile.Eglisi rivelavanelsupersensibile,permezzodelsogno,operaltromezzo,neisantuaridi iniziazione.Ora ilDioeradiventatounfattostorico,sensibile,unaOiguradicarne.Questostadettonelleparole:«NessunoOinora hamai vedutoDio. Il Oigliolo uni-generato che era nell’interiorità delPadredeiMondi,èdivenutoColuicheguidaaquestavisione».Eglihacondot-togliuominiavedereunDioconisensiterrestri.

CosìvediamoindubbiamenteconqualeacutezzaesigniOicazionesiaccenninelVangelodiGiovanniall’eventostoricoinPalestina,ecomevisiusinoparo-le paradigmatiche chiaramente deOinite, che dobbiamo tuttavia pesare sullabilancetta, se vogliamo adoperarle per la comprensione del Cristianesimoesoterico.Eoravedremonelleprossimeconferenze,comequestotemavengaulteriormente sviluppato, e come al contempo vengamostrato, che il Cristonon è soltanto la guida di coloro, che dipendono dall’anima di gruppo, macomeeglipenetriinognisingolouomo,evogliaperl’appuntoconferireall’Ioindividualeilproprioimpulso.Laconsanguineitàtuttaviarimane;mavisiag-giungelaspiritualitàdell’amore.Eaquestoamore,chevadaIoliberoaIoli-bero, egli dà l’impulso. A coloro che sono compresi nell’iniziazione si rivelagiornopergiornounaveritàdopol’altra.Unaveritàimportante,peresempio,sirivelasemprealterzogiorno.Edèquella,incuisiimparacompletamenteacomprendere, che vi è nell’evoluzionedella Terra unmomento, per il quale

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l’amoremateriale collegato al sangue, sempre più si spiritualizza. Questo èl’eventochedeverenderepaleseiltrapassodalpuroamoreconsanguineoal-l’amorespirituale.AquestovieneaccennatoconparolesigniOicativedalCristoGesù,quandodice:«Verràuntempo,cheèilmiotempo,incuilecosepiùim-portantiverrannocompiutedauomini,chenonsonopiùcollegatidallacon-sanguineità,mastanno,comesingoli,dapersè.Questotempoperòancorahadavenire».IlCristostesso,ilqualedàilprimoimpulso,diceinun’occasioneimportante,chequestoidealesiavvereràungiorno,macheilsuotempoan-coranonèvenuto.Questaindicazioneprofeticaeglifa,quandolamadreèlàaincitarloafarequalcosaperl’umanità,quandoessa,incertoqualmodo,fava-lerediaverdirittoaspingerloaun’azioneimportantepergliuomini.Egliri-spondeallora:«Sì,ciòchefacciamooggihaancoraachefareconivincolidelsangue,conilrapportodi«meete»;perchèilmiotempoancoranonèvenu-to!»Chevengaquestotempo,incuiilsingolodevestaredàpersè,èespressoconilraccontodellenozzediCana,eallarichiesta:«Essinonhannopiùvino!»Gesùrispondeinmododadire:«Questoèqualcosachehaancoraachefarecon«meete»;nonèperancovenutoilmiotempo!»Perciòvisonolàleparole«frameete»e«nonèperancovenutoilmiotempo».Ciòchevièneltestoac-cennaaquestomistero.Comemoltialtripassi,anchequestoèstatotradottoassaimalamente;nonvidovrebberostareleparole:«Chehoioafareconte,odonna?»mabensì:«questonelrapportoframeelatuaconsanguineità».Ilte-stoècosìOineesottile,maèsoltantocomprensibiledacoloro,chelovoglionointendere. Se oggi però questi documenti religiosi vengono continuamentespiegatidaognispeciedigente,vien fattodidomandare:Nonhannocolorochesidiconocristianialcunacapacitàdisentimento,quando,dopoaverein-correttamente tradotto, fanno dire al Cristo: «Che ho io a fare con te, odonna?»

Permoltagente,cheoggisichiamacristiana,echesirichiamaalVangelo,sidevechiedere:«HaessailVangelo?»SitrattaanzituttodiavereilVangelo.Eperundocumentocosìprofondo,comeè ilVangelodiGiovanni,si trattave-ramentedipesareprimaogniparolasullabilancetta,perconoscerlanelsuoverovalore.

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V-Isettegradidell’iniziazione-Iprimisegni

Nello studiodelVangelodiGiovanninonbisognamai trascuraredi tenercontodellaspiegazioneassolutamentefondamentale,cheieriabbiamoespo-sta:cioè,chenell’autoreoriginariodelVangelodiGiovannidobbiamovedereildiscepolopredilettoiniziatodalCristoGesùstesso.Qualcunopotrebbena-turalmente domandare: Ma, a prescindere dalla conoscenza occulta, esisteforseunsegnoesteriore,attraverso ilquale l’autoredelVangelodiGiovannilasciatrasparire,cheeglisiaarrivatoalleformesuperioridelsaperesulCristopermezzodelrisveglio,dell’iniziazione,cheèdescrittanelcosiddettomiraco-lodi Lazzaro? – Se leggete con cura ilVangelodiGiovanni, osservereteunacosa. Osserverete, che in nessun punto di quel Vangelo, proprio in nessunpuntoprimadiquel capitolo, che trattadel risvegliodiLazzaro, si faparoladeldiscepolo,«cheeraamatodalSignore»;questosigniOica,cheilveroautoredelVangelodiGiovannivuoldire:Ciòcheprecede,nonderivaancoradalsa-pere,chemièvenutodall’iniziazione;Oinquinondoveteancoratenercontodime.Dopo,soltanto,eglicitaildiscepolo,«cheeraamatodalSignore».Così ilVangelodiGiovannisiscindeindueparti importanti; inunaprimaparte, incuideldiscepoloamatodalSignorenonsifamenzione,perchèancoranonerainiziato–esoltantodopoilrisvegliodiLazzarovienenominatoqueldiscepo-lo.Innessunpuntodiqueldocumentostessotrovereteunacontradizioneconciò che è stato espostonelle ultime conferenze.Naturalmenteunuomo cheosserva soltanto superOicialmente il Vangelo, sorvola facilmente quel fatto,nonciponeattenzione;eoggi, che tuttovienevolgarizzato,eognispeciedisapienzaviene imposta all’uomo,dobbiamoassistere allo strano spettacolo,chesottoquellasapienzav’haspessomoltamerceequivoca.

A chinon sembrerebbeunabenedizione, sepermezzodiuna letteraturacosìeconomica,qualela«BibliotecaUniversaleRéclame»,sipotessediffonde-relascienzauniversalefrailpopolo!Ora,fragliultimifascicoli,neècompar-so uno sulla «Formazione della Bibbia». L’autore si qualiOica sulla copertina

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comedottoreinteologia,eglièdunqueteologo.Egliritiene,chenelVangelodiGiovanni,attraversotuttiicapitolidal35.moversettodelprimoinpoi,siindi-caveramenteGiovanni,comeautorediquelVangelo.Quandomicapitònellemaniquest’opuscolononcredevoaimieiocchiedicevoamestesso:Quive-ramentecisitrovadifronteaqualcosadimoltostrano,checozzacontrotuttelepassateopinioniocculte–secondolequaliildiscepolopredilettononvienecitatoprimadelrisvegliodiLazzaro.Maunteologo lodovrebbesapere!Pernon giudicare troppodi fretta, prendete il Vangelo di Giovanni e vedete ciòchevi sta scritto: «Ildì seguentedinuovo, trovandosiGiovanni conduedeisuoidiscepoli».VienedunquemenzionatoGiovanni,ilBattista,evisiparladiduedei suoi discepoli. L’ipotesi più favorevole, che si possa fare per questoteologo,èchelasuacoscienzasiapienadiun’anticatradizioneexoterica,se-condolaqualeunodeiduediscepolisarebbestatoGiovanni.Questatradizio-nepoggiasuMatteo4,21.ManonèlecitospiegareilVangelodiGiovannipermezzodeglialtriVangeli.Unteologoèdunqueriuscitoa introdurreunlibrodirettamentenocivonella letteraturapopolare;equandosi sa, comedilaghiciòcheproprioinquestomodoarrivaalpopolopermezzodiunasiffattalet-teraturaeconomica,sipossonomisurareidanni,chenerisultano.Questanondeveesserecheun’osservazioneincidentale,fattaalloscopodierigereuncer-to riparodallediverseobiezioni, chepotrebbero essere sollevate contro ciòchequivienedetto.

Oravogliamoconsiderare,comeciòcheprecedeilrisvegliodiLazzaro,siabensì lacomunicazionedi fatti importantissimi,machetuttavia l’autoresièconservatiifattipiùprofondisoltantopericapitolicheseguonoilrisvegliodiLazzaro.Nondimeno,eglihavolutoindicareovunque,cheilcontenutodelsuoVangeloèqualcosa,dicuipuòavereconoscenzasoltantochisiainiziatoOinoaun determinato grado. Egli accenna perciò ripetutamente, che in ordine aquantovienecomunicatoneiprimicapitoli,sihaachefareconungenerediIniziazione,chearrivaOinoaundatogrado.Visonoappuntoiniziazionididi-versi gradi. Si distinguevano, per esempio, in una data forma di iniziazioneorientale,settegradidiiniziazione,equestigradivenivanochiamaticonvariinomisimbolici.

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Il primo grado era quello del «corvo», il secondo quello dell’«occulto», ilterzo del «lottatore», il quarto del «leone». Il quinto grado, presso i diversipopoli,cheancorasentivanounacertacomunionedisanguecomeespressio-ne della loro anima di gruppo, veniva indicato col nome del popolo stesso;dunque, per esempio, presso i Persiani, un iniziato del quinto grado venivachiamato,soltantoinsensoocculto,un«Persiano».Secirendiamobencontodi ciò che signiOicano questi nomi, ci si paleserà presto la giustiOicazione diquegliappellativi.

Uniniziatodelprimogradoècoluicheformailtramitefralavitaoccultaequellaesteriore,chevienemandatodall’unaall’altra.Alprimogrado l’uomodeveancoradarsiconpienadedizioneallavitaesteriore,madeveportareciòche egli apprende nei santuari d’iniziazione. – Del «corvo» si parla dunqueogniqualvoltaleparoledevonoesseretramitedicomunicazionidall’esterioreall’interiore.RicordatevideicorvidiElia,odiquellidiWotan,perOinoanchedeicorvidellaleggendadiBarbarossa,chedevonoinvestigaresesiagiuntoiltempodiuscire.L’iniziatodelsecondogradostavagiàinpienonellavitaoc-culta.Coluichesitrovavaalterzogradopotevafarsiavantiadifesadellaveri-tàocculta;ilgradodilottatorenonsigniOicaunuomochelotta,bensìuno,chepuòdifendereledottrineocculte,ciòchelavitaoccultaècapacedidare.Coluicheè«leone»,èunocherealizzainsèlavitaocculta;diguisacheeglipuòdi-fendereciòcheèocculto,nonsoloconleparole,maancheconifatti,cioè,conunaspeciediattivitàmagica.Ilsestogradoèquellodell’«eroesolare»,eilset-timoèilgradodel«padre».Anoiimportaconsiderareilquintogrado.

Negliantichi tempi l’uomostavaparticolarmenteentro lasuacomunità,eperciò,quandosentivailsuoIo,sisentivapiuttostocomepartediun’animadigruppo.Chiperòerainiziatodelquintogrado,avevafattouncertosacriOicio,avevacancellatolasuapersonalitàOinoalpuntodiaccogliereinessal’esseredelsuopopolo.Comel’altrouomosentivalapropriaanimanell’animadelsuopopolo,cosìegliavevaaccoltol’animadelpopoloinsè,perchènonavevaperlui importanzatuttociòcheerapersonalità,mabensì lospiritogeneraledelpopolo.Untaleiniziatoperciòs’indicavacolnomedelrispettivopopolo.–Ora

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sappiamo,checiviendettonelVangelodiGiovanni,chefraiprimidiscepolidel Cristo-Gesù vi è anche Natanaele. Egli viene condotto dinanzi al Cristo.EglinonèancoratantoelevatodaesserecapacedipenetrareconlosguardonelCristo.IlCristoènaturalmenteloSpiritodelsapereomnicomprensivo,chenonpuòesserepenetratodaunNatanaele,dauniniziatodelquintogrado.MailCristopenetra inNatanaele.Ciòsipalesaperdue fatti.Come infatti lode-nominaCristo?«Eccounvero Israelita!»Qui abbiamo ladenominazione se-condoilnomedelpopolo.ComepressoiPersianiuniniziatodelquintogradoveniva chiamato un «Persiano», così presso gli Israeliti veniva chiamato«Israelita»; perciò il Cristo chiama Natanaele un «Israelita». E poi gli dice:«PrimacheFilippotichiamasse, iotividi,quandoerisottoil Oico».Questaèunadesignazionesimbolicadiuniniziato,propriocomeilBuddhasedutosot-to l’alberodelBodhi.L’alberodi Oicoèunsimbolodell’iniziazioneegizio-cal-daica.ConciòCristoglivuoledire:«Oh,sobenecheinuncertosensotuseiuniniziato,epuoipenetrareinalcunedeterminatecose,perchètihovisto!»EoraNatanaele loriconosce:Natanaelerisposeedissegli:«Maestro, tuseiFi-gliolodiDio,tuseiunreinIsraele».Laparola«re»signiOicainquestaconnes-sione:«Tuseiunopiùelevatodime,altrimentinonpotrestidire:«QuandoerisedutosottoilOicoiotividi».EilCristoglirisposeedisse:«PerchètihodettochetihovedutosottoilOico,tumicredi;vedraicosamaggiorediquesta».Del-leparole«inverità,inverità»avremoancoradaparlare.Poidice:«Iovidico,vedretegliangelidelcieloandareevenirealFigliolodell’uomo».Cosemag-gioridiquellegiàviste,dovrannoancoravederecoloro,chesonocapacidiri-conoscereilCristo.Edinuovo,checosasonoquesteparoleimportanti?

Perspiegarle,ricordiamoci,checosaveramentesial’uomo.Abbiamodetto,chel’uomo,digiorno,èdiversochedinotte;digiornoiquattroartidell’uomo,corpoOisico,corpoeterico,corpoastraleel’Iosonosolidamenteconnessifradiloro.Essioperanol’unosull’altro.Possiamodire,chequandol’uomovegliadigiorno,lasuacorporeitàOisicaelasuacorporeitàetericavengono,inunde-terminatomodo, interpenetrate e vigilatedalla spiritualitàdel suo astrale edel suo Io. Ma abbiamo anche mostrato come qualcosa d’altro debba pureesercitareun’azionenellacorporeitàetericae inquella Oisica,perchè l’uomo

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possaesistere ingeneralenellasuaattualefasedievoluzione.Perchèabbia-moriOlettuto,chel’uomoritiraogninotteciòcheprovvedealsuocorpoOisicoealsuocorpoeterico,ossiailcorpoastraleel’Io,eabbandonacosìilsuocor-po Oisicoequelloeterico l’intieranottealla loropropria sorte. –Proditoria-menteabbandoniamoogninotteilnostrocorpoOisicoeilnostrocorpoeteri-co.Daquestoriconoscerete,chelascienzadelloSpiritoaffermaabuondiritto,che delle potenze e forze divino-spirituali pervadono di notte questo corpoOisicoequestocorpoeterico,diguisache,incertoqualmodo,ilvostrocorpoOisicoe ilvostrocorpoetericosono inseritinelle forzeenelleentitàdivino-spirituali. Abbiamo anche accennato al fatto, che appunto, quando il corpoastraleel’Io,negliantichitempi–neltempocheabbiamochiamatoiltempodiJahve–odiJehova,–stavanofuoridelcorpoOisicoedelcorpoeterico,Je-hova esercitava allora un’azione ispiratrice. È però la vera luce, la pienezzadelladivinitàodegliElohim,ilPleroma,chepermeasempreancheilcorpoOi-sicoeilcorpoetericoconisuoiraggi;mal’uomononpuòriconoscerlo,per-chè ancoranonha ricevutodalPrincipio-Cristo, prima chequestoPrincipiofosse comparso sullaTerra, l’impulsonecessario.Quei principii, chedevonoarrivareaesprimersinelcorpo Oisico,dimoranonellasferadellaspiritualitàsuperiore,nelDevachan.Leentitàspiritualielepotenzecheagisconosulcor-po Oisico, dimorano nelle sfere superiori celesti, nel Devachan superiore; equellepotenze,cheagisconosulcorpoeterico,risiedononellesferecelestiin-feriori.Diguisachepossiamodire:InquestocorpoOisicoagisconodicontinuodelleentitàdallaregionepiùelevatadelDevachan,esulcorpoetericoagisco-nodicontinuodelleentitàdalleregioniinferioridelDevachan.L’uomolepuòriconoscereseaccoglieinsèl’impulsodelCristo:«Seimparateariconoscereveramente il Figliolodell’uomo, allora riconoscerete come le forze spiritualisalganoediscendanoall’uomodallesferecelesti.Questolopotretesaperepermezzodell’impulso,cheilCristodàallaTerra».

Aciòcheoraseguesiègiàaccennatoieri.SitrattadiquantoèsuccessoallenozzediCanainGalilea,chespessosichiamapure«ilprimodeimiracoli»–megliosarebbedire«ilprimodeisegni»,chefailCristoGesù.–Percompren-

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dereoraquelcheinessov’hadipotente,dobbiamoriassumeremoltodiciòcheabbiamouditonelleultimeconferenze.

Anzitutto si faparolaquidinozze–maperchèdinozze inGalilea?Com-prenderemoperchèsonoinGalilea,serichiamiamoancoraunavoltadinanzialla nostra anima l’intieramissione del Cristo. La suamissione consiste neldareall’uomolapienaforzadell’Io,nelportareindipendenzainteriorenell’a-nima. Il singolo Io doveva sentirsi completamente poggiato su sè stesso, inpienaindipendenzaeisolamento,epermezzodell’amorecheviendatocomeliberodono,gliuominidevonoesserecondottiaunirsifradiloro.PermezzodelPrincipio-CristodevedunqueessereintrodottonellamissionedellaTerraunamore, che semprepiù epiù si elevi al di sopradelmateriale, e sempremaggiormente ascenda allo spirituale. L’amore è uscito dalla sua forma piùbassa,cheèlegataallamaterialità.Neitempioriginaridell’umanitàsiamavatutto ciò che era collegato da consanguineità, e si tenevamoltissimo a chel’amoreavessequestabasematerialedellaconsanguineità.IlCristoeravenu-toperspiritualizzarequest’amore,–daunaparte,perdistaccarel’amoredaivincoli, in cui viene impigliato dalla consanguineità, e dall’altra, per dare laforza, l’impulsoversol’amorespirituale.Nellacerchiadeiseguacidell’AnticoTestamento, vediamo ancora espresso appieno ciò che possiamo chiamarel’appartenenzaall’animadigruppo,comebaseall’Iosingolonell’Iocollettivo.Abbiamovistochelasentenza:«IoeilPadreAbrahamsiamotutt’uno»,haunsigniOicato per i seguaci del Vecchio Testamento; signiOica sentirsi al riparonellacoscienzachequelsangue,chegiàscorrevanellevenedelpadreAbra-ham,èscorsogiùOinoalui,Oinoalseguace.QuestisisentivaivialriparoinunTutto;esiconsideravanocomegliuniaglialtriappartenentisoltantocoloro,che erano provenuti da un siffatto genere di riproduzione umana, rimastoconservatopermezzodiquestaconsanguineità.Aiprimiinizidell’evoluzionedell’umanitàsullaTerra,cisisposavasoltantoentrocerchieristrettissime,trafamiglieconsanguinee.Ilmatrimoniofraparentivicinieraciòacui,nelprin-cipio dell’evoluzione dell’umanità, ci si atteneva saldamente. Sempre più siandaronoallargandolestrettecerchiedellaconsanguineità.Cisisposavafuo-ridella tribù,manonancora inunaltropopolo. Il popolodell’AnticoTesta-

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mentotenevafermamenteachelaconsanguineitàdelpopolovenisseconser-vata.È«Giudeo»colui,cheètalepersangue.–Aquestoprincipiononfaap-pello il CristoGesù; egli si rivolgea coloro, che infrangonoquestoprincipiodella pura consanguineità; perciò quello che d’importante ha da mostrare,Egli,atuttaprima,nonlomostrainGiudea,mafuori,inGalilea.LaGalileaerala regione dove erano genti mescolate da ogni possibile stirpe e popolo. Il«Galileo»signiOical’«Ibrido».DaiGalileivailCristoGesù,dacolorocheeranopiùmescolati.Edaquellochestaabasedisiffattariproduzioneibridadell’u-manitàdevescaturireciò,chenonèpiùappuntovincolatoallabasematerialedell’amore.PerciòquellocheilCristohadadire,lodiceinoccasionediunma-trimonio.Perchèappuntodiunmatrimonio?Perchèpermezzodelmatrimo-niopuòaccennarsiallariproduzionedell’umanità.Eciò,cheeglivuolmostra-re,nonlomostralàdovecisisposasoltantoentrocerchieristrette,dovecisisposasoltantoentroivincolidelsangue,malà,dovecisisposaindipenden-tementedaivincolidelsangue.PerciòilCristoparlainoccasionedinozze,edinozzeinGalilea.Esevogliamocomprendereciòchequivienemostrato,dob-biamotornareagittareunosguardosull’intieraevoluzionedell’umanità.

Èstatospessoripetuto,cheper l’occultistanonviènientediesteriore,disemplicementemateriale.Tuttociòcheèmaterialeèperluiespressionediunanimico-spirituale,ecomeilvostrovoltoèl’espressionediunanimico-spiri-tuale, così la lucedel sole è l’espressionedi una luce animico-spirituale – etuttociòchesuccedeecheèapparentementesoltantomaterialeèalcontem-po l’espressionediprocessispiritualipiùprofondi.L’occultismononnega lamateria; per esso perOino lamateria più grossolana è tuttavia l’espressionedell’animico-spirituale.Cosìaiprocessispiritualidievoluzionecorrispondonosemprenelmondodeifattimaterialiparalleli.Volgiamounosguardospiritua-le retrospettivo sull’evoluzionedell’umanità, al tempo, in cui essa si trovavaancorasull’anticocontinente fra l’Europae l’America, sull’anticaAtlantide,edaquestapassònellasuccessivaepocapostatlantea;eguardiamocomeleva-riegenerazionil’abbianoOinalmentecondottaOinoanoi.Sealloraconsideria-mol’evoluzionedellarazza,possiamoabbracciarel’intierosigniOicatodique-staevoluzionedell’umanità,dallaquartaallaquintarazza,evederecome,per

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così dire, dall’umanità dell’Atlantide, completamente immersa nell’anima digruppo, si siaandatogradatamenteevolvendoe lentamentematurandonel-l’epocapostatlanteal’Iosingolodellapersonalitàumana.CiòcheilCristohaportatospiritualmente,permezzodelpotentesuoimpulsospirituale,dovettepureesserepreparatolentamente,permezzodialtriimpulsi.L’azionediJah-veconsistenelporre l’Iodell’animadigrupponelcorpoastralepreparandocosì quest’ultimo alla sua lentamaturazione, necessaria per accogliere l’Io-sonopienamenteindipendente.MaquestoIo-sonononavrebbepotutoesserecompresodall’uomo,seilsuocorpoOisicononfossedivenutopureunostru-mentoadattoperalbergarlo.Potetefacilmenterappresentarvi,cheperquan-toilcorpoastralepossaessereancoracapacediaccogliereunIo–seilcorpoOisicononèancoraunostrumentoadattoper realmente intendere l’Io-sonoanche nella coscienza di veglia, non è proprio possibile che questo Io-sonovengaaccolto.AncheilcorpoOisicodevesempreesserestrumentoadattoperciò che s’imprime qui sulla Terra. Il corpo Oisico dunque, allorchè il corpoastralesieramaturato,hadovutoesserepreparatoperdivenireunostrumen-to per l’Io-sono. E questo è successo pure nell’evoluzione umana. Possiamoseguireiprocessi,attraversoiqualiilcorpoOisicovennepreparatoadivenireilportatoredell’uomoauto-cosciente,dotatodell’Io-sono.PerOinonellaBibbiacivieneaccennato,checolui,chesottoundeterminatoriguardodivienepadredellastirpenell’epocapostatlantea,cioèNoè,è ilprimobevitoredivino,è ilprimoasperimentare l’azionedell’alcool.–Arriviamoquiauncapitolo,chepuòveramentescandalizzaremoltepersone.Ciòchesièpresentatocomeuncultospecialenellaepocapostatlantea,è il cultodiDioniso.Voi tuttisapete,come il culto diDioniso vengamesso in rapporto col vino.Questa sostanzastrana viene portata all’uomo indubbiamente soltanto nell’epoca postatlan-tea,equestasostanzaesercitaun’azionesull’umanità.Voisapetecheogniso-stanzaagisceinqualchemodosugliuominiel’alcoolhaun’azionebendeter-minata sull’organismoumano.Avevaunamissionenel corsodell’evoluzionedell’umanità,aveva–perquantostranopossasembrare–lamissionedipre-parare,percosìdire,ilcorpoumanoinmodochevenissestaccatodalrappor-tocoldivino,afOinchè l’Io-sonopersonalepotesseafOiorare.L’alcoolproduce

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infattil’effettodistaccarel’uomodallaconnessioneconilmondospirituale,incuil’uomoprimasitrovava.–L’alcoolesercitaquest’effettoancheoggidì;noninutilmente esso è allignato nell’umanità. In una umanità avvenire si potràdire, nel pieno senso della parola, che l’alcool aveva la missione di tirarel’uomo tanto giù nellamateria, da renderlo egoista, e che lo ha condotto alpuntodirivendicarel’Iopersèmedesimo,anzichèporloalserviziodell’intie-ropopolo.L’alcoolhadunqueprestatooperaoppostaaquellachel’animadigruppoavevaprestataall’umanità.Essoha toltoall’uomo lacapacitàdisen-tirsineimondisuperioritutt’unoconunTutto;diquivenneilcultodiDionisochecoltivavalacomunionedivitainunaspeciediebbrezzaesteriore;eraunoschiudersiinunTutto,senzavederequestoTutto.L’evoluzionenell’epocapo-statlanteaeraconnessaconilcultodiDioniso,perchèquelcultoeraunsim-boloper la funzionee lamissionedell’alcool.Ora,che l’umanitàaspiranuo-vamentearitrovarelaVia,echel’Ioètantoevoluto,chel’uomopuòtrovaredinuovol’unioneconlepotenzedivino-spirituali,oraèvenutoiltempo,incui,daprincipiomagariperimpulsoincosciente,sideterminaunacertareazionecontrol’alcool.Questareazioneèdeterminatadalfatto,chemoltisentonogiàoggi,chequelcheavevaunospecialesigniOicatoperunadeterminataepoca,non conservaper questo eternamente la sua ragiond’essere. –Non che ciòcheèstatodettodellamissionedell’alcoolaundatotempodebbaintendersidettoadifesadell’alcool,maè statodettoper chiarire, chequestamissionedell’alcoolècompiuta,echeadiverseepochesiconvengonocosediverse.Manellamedesimaepoca, incui l’umanitàèstatadall’alcool trattapiù inbassonell’egoismo,èsortaanchelaforzapiùpossente,chepuòdareagliuominiilmaggioreimpulsoperritrovarenuovamenteilcollegamentoconilTuttospiri-tuale.Daunapartel’uomodovettescendereOinoalgradinopiùprofondoperdiventare indipendentedall’altradovettevenirgli incontro la forzapossente,capacedidaredinuovol’impulsoperritrovarelaviadelTutto.QuestoilCri-sto dovette signiOicare sulla suamissione, nel primo segno. Egli dovette ac-cennareanzitutto,chel’Iodovevadiventareindipendente,einoltre,cheeglisirivolgeva a coloro, che si erano già liberati dai legami della consanguineità.Eglidovette intervenire inunafestanuziale, incui icorpisi trovavanosotto

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l’inOluenzadell’alcool;perchèaquellenozzevenivabevutoilvino.EilCristoGesùmostra,comeegliconsideri lasuamissioneneiriguardideidiversipe-riodidellaTerra.QuantestraneinterpretazioninonsisonodatedelsigniOica-tochehaquilatrasformazionedell’acquainvino!PerOinodalpulpitosipuòudire,checiòsigniOicasoltanto,cheall’acquainsipidadell’AnticoTestamentodebba seguire il vino possente del Nuovo Testamento. Sono stati probabil-mentegliamatoridelvino,chehannosempreamatoquestogenerediinter-pretazione.Perchèquestisimbolinonsonotantosemplici.Bisognatenerfer-mo,cheilCristodice:«Lamiamissioneètale,cheaccennaaunlontanissimoavvenire, e agli uomini, come uomini indipendenti, deve essere conferito ilcollegamentoconlaDivinità–l’amoreperlaDivinitàcomeliberodonodell’Ioindipendente».Questoamoredevelegarel’uomoconpienalibertàallaDivini-tà, così comeprimaun impulso interiore coercitivo dell’animadi gruppo loavevaincorporatoinquestaDivinità.

RafOiguriamocioracomedisposizioned’animociòchel’umanitàsperimen-tavaaquelmodo.Consideriamoanzituttoleideecheallorasiavevano.Sidi-ceva:L’uomoeraunavoltacollegatoconl’animadigruppoesentivailsuole-gameconlaDivinità.Poi,sviluppandosi,èdiscesoinbasso.Questosiconside-rava comeun impigliarsi nellamateria, comeunadegenerazione, comeunaspeciedicadutadaldivino,esidomandava:Dadoveprovieneoriginariamen-teciòche l’uomohaattualmente?Dachecosaèdecaduto?Quantopiùrisa-liamoindietronell’evoluzionedellaTerra,tantopiùtroviamo,chelesostanzesolide,sottol’inOluenzadicondizionipiùcalde,passanosemprepiùallostatoOluido. Sappiamo però, che allorchè la Terra era ancora un pianeta liquido,l’uomogiàesisteva.Mal’uomoeraancora,aqueltempo,menodistaccatodal-laDivinitàchenonpiùtardi.AmisurachelaTerrasisolidiOicava,l’uomopuresimaterializzava.Quando laTerraera liquida, l’uomoeragiàcontenutonel-l’acqua;manonpotevaaggirarsisullaTerra,primachequestaavesseformatodelsolido.PerciòsiconsideravailsolidiOicarsidell’uomoinmodo,chesidice-va:dallaTerra,cheancoraeraacqua,ènatol’uomo;mainquellaeglièancoracompletamente legato allaDivinità; tutto ciò che lo ha portato dentro nellamateria, lohacontaminato.Coloro,chedovevanoricordarsidiquestoantico

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rapportocon ildivino,venivanobattezzati con l’acqua.Questobattesimosi-gniOicavasimbolicamenteperloro:«Diventatecoscientidelvostroanticorap-portoconlaDivinitàesappiatecheorasietecontaminati,ediscesiallacondi-zioneattuale!»CosìbattezzavaancheilBattista,peravvicinareaquestomodoagliuominiilcollegamentoconlaDivinità,ecosìognibattesimovenivaintesonegliantichiitempi;eraunaespressioneradicale,maun’espressionechecifacoscienti di ciò che si deve intendere. Il Cristo Gesù doveva battezzare conqualcosad’altro.Eglinondovevavolgeregliuominiverso ilpassato,mapermezzodell’evoluzionedella spiritualitànella loro interioritàdovevavolgerliversol’avvenire.Permezzodello«SpiritoSanto»,delloSpiritosacro,laspiri-tualità dell’uomodoveva ricongiungersi con laDivinità. Il battesimodell’ac-quaeraunbattesimodiricordo;ilbattesimoperòconlo«SpiritoSanto»èunbattesimoprofetico,cheaccennaall’avvenire.Quellaconnessionecheèanda-tacompletamenteperdutaecheilbattesimoconl’acquadovevaricordare,èandataperdutaancheinciòchevenivaespressonelsimbolodelvino,delvinodelsacriOicio.DionisoèilDiofrantumato,cheèpenetratonellesingoleanime,inmodochelesingolepartinullapiùsapevanol’unadell’altra.Efrantumatoinmoltipezzil’uomovienegettatonellamateriadaciò,cheèstatoportatoal-l’umanitàpermezzodell’alcool–simbolodiDioniso.ManellenozzediCanavieneaffermatoungranprincipio:ilprincipiopedagogicodell’evoluzione.Visonobensìdelleveritàassolute;manonpossonosenz’altrovenircomunicateall’umanitàinognitempo.Ogniepocadeveaverelesueparticolaripratiche,lesueparticolari verità.Perchèci èpermessooggidiparlaredi rincarnazioneecc.?Perchècièpermessoditrovarciassiemeinunariunionecomequestaedi coltivare lascienzadelloSpirito?Lopossiamo fare,perchè tutte leanimechestannooggiinvoi,sonostateincarnateintantietanticorpietanteetantevoltesullaTerra.Parecchiedelleanimecheoggisonoinvoi,sonovissutealtravolta inpaesigermanici,dove isacerdotidruidicisisonoavvicinatia loro,ehannorecatolorolasaggezzaspiritualesottoformadimitiedisaghe;eper-chèl’animaaqueltempol’haaccoltainquellaforma,essaèoggiincondizionediaccoglierlainaltraforma,informaantroposoOica.Aquell’epocasottoformadiimmagine–oggiinquelladell’antroposoOia.Maaquell’epocalaveritànon

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avrebbepotutoesserepresentatanellaformaattuale.Nondovetecredere,chel’anticosacerdotedruidicoavrebbepotutoannunziarelaveritàinquestafor-ma,comesuccedeoggi.Mal’antroposoOiaèquellaforma,chevalepergliuo-miniattuali,eperquellichestannoimmediatamentepervenire.Nellefutureincarnazionisiannunzieràlaverità,esiopereràperessa,intutt’altreforme,eciò, che oggi si chiama «antroposoOia», verrà raccontato come un ricordo,comeoggi sinarrano lesaghee le Oiabe,L’antroposofonondeveesserecosìirragionevoledadire, chenei tempiantichinonvi furonochesciocchezzeeconcezioniinfantilieche«noisolisiamooggiarrivatiatanto».Cosìfanno,peresempio, colorocheasserisconodiesseremonisti.Noiperò lavoriamonellascienzadelloSpirito,perprepararelaprossimaepoca.Perchèsenonvifosselanostra epoca, laprossimapurenonvipotrebbeessere.Maneppuredeveessereadalcunoconsentitodiscusareilpresenteconl’avvenire.Ancheconladottrina della rincarnazione si commettonomolte sconvenienze.Mi si sonopresentatidegliuominiadirmi,chenonoccorreva loroancora inquesta in-carnazionediesseregalantuomini,perchèavrebberopiùtardiiltempodies-serlo.Maseogginoncisimetteall’opera,laconseguenzadellanostratrascu-ranza ci colpirà appunto nella successiva incarnazione. Così dobbiamo ren-dercichiaramenteconto,chenelleformedellaveritànonvièqualcosadias-soluto,macheognivoltavienericonosciutoqueltanto,checorrispondeaunadeterminataepocadell’umanità.PerOinol’impulsopiùaltohadovuto,percosìdire,discendereOinoalleabitudinidellavitadiquell’epoca.Perchèhadovutorivestireciòcheèlaveritàpiùelevata,inparoleepraticheadeguateallacom-prensione della relativa epoca. Il Cristo così dovette dire, permezzo di unaspeciedi sacriOiciodionisiacoodivino, come l’umanitàdovesse elevarsi allaDivinità.Nonbisognaesserezelantiedire:PerchèilCristotrasformal’acquainvino?Vatenutocontodell’epoca.PermezzodiunaspeciedisacriOiciodio-nisiacoilCristohadovutopreparareciòchedovevavenire.

IlCristovafraiGalilei,chesonounmiscugliodiognisortadinazioninonunitodaconsanguineità,ecompiefraloroilprimosegnodellasuamissione;epenetratantonelleabitudinidellalorovita,chetrasformaperessil’acquainvino.Teniamofermociòche ilCristovuolealloraveramentedire:«Iovoglio

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condurreaun’unionespiritualeanchequegliuomini,iqualisonodiscesiOinoal gradinodellamaterialità cheviene simbolizzatodalbere il vino».Edeglinon vuole esservi soltanto per coloro, che possono elevarsi per mezzo delsimbolodelbattesimodell’acqua.ÈmoltosigniOicativochecivengaappuntoindicato,chevieranolàseiidrieperlapuriOicazione.Torneremodinuovosuquestonumero.La«puriOicazione»è ciò, chevieneeffettuatopermezzodelbattesimo.AitempidaiqualiprovengonoiVangeli,quandosiesprimevailfat-todel«battesimo»siparlavadel«battezzare»,comediunapuriOicazione.Ve-ramentenonsidicevamai laparola«battesimo»,ma«battezzare»eciòchevenivaeffettuatodalbattesimo,sichiamavala«puriOicazione».–NelVangelodi Giovanni non troveretemai la parola corrispondente, cioè Baptizw altrocheinformadiverbo.Quandoperòlaparolavieneimpiegatacomesostanti-vo,siesprimesemprelapuriOicazione,ilsuoeffetto,perchèl’uomosiricordidelsuostatodipuriOicazione,delsuorapportoconlaDivinità.

Dunque,perOinodalleidriesimbolicheperilsacriOiciodellapuriOicazioneilCristoGesùtraeoccasioneperilsegno,colquale,–inmodoconformeall’epo-ca–indicalasuamissione.CosìlenozzediCanainGalileaciesprimonoqual-cosa della profondissima missione del Cristo. Ivi egli dovette dire: «Il miotempoverrànell’avvenire,nonèperancovenuto.Ciòchequidevooperare,dipendeancorainpartedaciòchedevevenirsuperatopermezzodellamiamissione».Eglistanelpresente,edesignaalcontempol’avvenire,emostraintalmodo,comeeglinonoperiperilsuotempoinsensoassoluto,mainsensoculturalepedagogico.Èlamadreperciòchelointerpella,edice:«Einonhan-nopiùvino».Eglidiceperò:«Ciòcheoraiodevocompiere,èconnessoancoracongliantichi tempi,con«mee te»,perchè ilmiovero tempo, incui ilvinoverràritrasformatoinacqua,perancononèvenuto».Delresto,qualesensopotrebbeesservineldire:«Chehoioafareconte,odonna?»,seeglieseguiscepoiciòchelamadrehadetto?Quelleparolehannosensosoltanto,sedebbonomostrarcichel’attualecondizionedell’umanitàèstataprodottadallaconsan-guineità,echeverràdatounsegno,nelsensodelleanticheusanzeancoraabasedell’azionedell’alcool, per indicare il tempo, in cui l’Io indipendente sidistricheràdaivincolidelsangue;perindicare,dunque,cheprovvisoriamente

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sidevetenerancoracontodell’usoantico,simbolizzatonelvino,macheverràuntempofuturo,chesaràil«suotempo».

EcapitolopercapitoloilVangelodiGiovannicimostraduecose laprimadellequaliècheciòchevienecomunicato,vienecomunicatopercoloro,cheinun certomodo sono capaci di intendere le verità occulte.Oggi la scienzadelloSpiritovieneespostaexotericamente,maalloraleveritàscientiOico-spi-ritualipotevanoesserecompresesoltantodacoloro,cheerano,incertomodo,veramenteiniziati inungradoqualunque.Chipotevacomprenderequalcosadiciòche ilCristoGesùavevadadiresui fattipiùprofondi?Lopotevacom-prenderesoltantochieracapacedipercepirealdi fuoridelpropriocorpo–chipotevausciredalpropriocorpoedivenirecoscientenelmondospirituale.SeilCristoGesùvolevaparlareauomini,chelopotesserointendere,dovevarivolgersiacolorocheeranoiniziatiinundeterminatomodo,echegiàpote-vanovederespiritualmente.Quando,peresempio,parladellarinascitadell’a-nimanelcapitolodel«colloquioconNicodemo»,cisipalesa,cheeglicomuni-caquestaveritàaunuomo,chevedeconisensispirituali.Bastachesilegga:«EraviunuomodellasettadeiFarisei, chiamatoNicodemo,de’principali traGiudei.QuestiandòdinottetempodaGesù...».

Occorre proprio abituarci a pesare le parole sulla bilancetta. Ci viene ac-cennatocheNicodemoviene«dinottetempo»daGesù–valeadire,cheegliaccogliealdi fuoridel suocorpo Oisico, ciòche ilCristohadacomunicargli.«Dinottetempo»,cioè:èquandosiservedeisuoisensispirituali,cheeglivie-nedalCristoGesù.ComeNatanaeleeilCristoGesùs’intendonocomeiniziati,permezzodeldiscorsodell’alberodel Oico,cosìanchequivieneaccennatoaunacapacitàdicomprensione.Eciòcheancoracivieneindicato,è,cheilCri-stovuolesemprecompiereunamissione,cheprescindedaimerivincolidellaconsanguineità.Questocivienebenchiaramenteindicatonelfatto,cheeglivadallaSamaritanaalpozzo.Egliledàl’insegnamento,chevuoldareacoloro,ilcuiIosièsollevatofuoridellacomunanzadellaconsanguineità.

«Giunsepertanto a quella città della Samaria, chiamata Sichar, vicino allatenutachefudatadaGiacobbealsuoOiglioloGiuseppe.

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EquivierailpozzodiGiacobbe.OndeGesù,stancodelviaggio,siposecosìasederesulpozzo.Ederacircal’orasesta.

Vieneunadonnasamaritanaadattingere l’acqua.Gesù ledice:Dammidabere.

Imperocchèisuoidiscepolieranoandatiincittàpercomperaredamangia-re.

Risposegli dunque la donna samaritana: «Come mai tu, essendo Giudeo,chiedidabereame,chesonoSamaritana?(imperocchènonavevanocomu-nioneiGiudeicoiSamaritani)».

Con ciò viene indicato che è signiOicativo il fatto, che il Cristo vadadaunpopolo,pressoilqualeisingoli«Io»sisonosollevati,sisonosradicati,dall’a-nimadigruppo.–Questaèunacosaimportantechevanotata.Dallanarrazio-nedell’ufOicialedelrerisultainoltre,cheilCristononinfrangesoltantociòchecostringe ilpopoloanozzepervincolidisangue,maancheciòchesecondovincolidelsanguesidivideinclassi;eglivadacoloro,dicuil’Iosiè,incertoqualmodo, sradicato:egliguarisce il Oigliodell’ufOicialedel re, ilqualevera-mente,secondolaconcezionedeiGiudei,eraperluistraniero.Dappertuttocivieneindicato,cheCristoèilmissionariodell’Ioindipendente,ilqualesitrovainogniindividualitàumana.Perciòeglipuòanchedire:«Quandoparlodimestesso, nonparlo affattodell’Io, che risiede inme,maquandoparlodell’Io-sono,parlodiunaentità,diqualcosa,cheognunotrovainsè.IlmioIoètut-t’unocolPadre;mal’Ioingenerale,chesitrovainognipersonaètutt’unocolPadre». Questo è anche il signiOicato più profondo dell’insegnamento che ilCristoimpartisceallaSamaritanaalpozzo.

Vorrei anzitutto ricordarvi una parola, che, giustamente intesa, potràschiuderviunaprofondacomprensione:cioèilpassodal31.moal34.mover-settodelterzocapitolo,chenaturalmentevalettoinmodochesisiacoscienti,cheèGiovanniBattistachedicequesteparole:

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«Queglicheviendilassù,èsopratutti.Echièdellaterra,parladellaterra.ColuicheviendalCielo,èsopratutti,edegliattestaciòchehavedutoeuditoenessunoaccettalasuatestimonianza.

ChiperòaccettalasuatestimonianzaconfermacheDioèverace.

ImperocchèqueglichedaDioèstatomandatoparlaparolediDio;concios-siachènonglidàIddiolospiritoconmisura».

Vorreiconoscereunuomocheabbiarealmentecompresoquesteparolese-condoquesta traduzione.Checosaèquestocontrasto:«Quegli chedaDioèstatomandato parla parole di Dio, conciossiachè non gli dà Iddio lo spiritoconmisura!

Checosaèilsensodiquestefrasi?

In innumerevoli discorsi Cristo vuol dire: «Quando io parlo dell’Io, parlodell’Ioeternonell’uomo,cheètutt’unoconlabaseprimordialespiritualedelmondo.QuandoioparlodiquestoIo,parlodiqualchecosachedimoranell’in-terioritàpiùprofondadell’animaumana.Sequalcunomiascolta(eoraparlosoltantodell’Io inferiore,chenullasentedell’eterno),eglinonaccetta lamiatestimonianza,nonmicapisceaffatto.Perchénonpossoparlarglidiqualcosa,chescorredamealui.Eglinonsarebbeintalcasoindipendente.Ognunodevetrovareinsèstesso,comepropriabaseeterna,quelDio,cheioannunzio!»Po-chiversettiprimatrovateilseguentepasso:

« EGiovanniancorastavabattezzandoinEnon,vicinoaSalim,perchèquivieranomolteacque,elagenteviconcorreva,ederanobattezzati.

« EnacqueunadisputatraidiscepolidiGiovannieiGiudeiintornoallapu-riOicazione»(valeadire,sullaformadelbattesimo).Quandosisollevavaunatalequistione, inquellacerchiasiparlavasempredellaconnessionecon ildivinoedell’immergersidell’uomonellamateriaedellegameche,secondol’antica ideadiDio, siavevacon ildivinopermezzodell’animadigruppo.Allora vennero gli altri e dissero a Giovanni: Gesù pure battezza! E alloraGiovannideveprimaspiegarloro,checiò,chevienenelmondopermezzodiGesù,èqualcosadiaffattospeciale,eglielospiegadicendo:Gesùnoninse-

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gnaquelcollegamentochevienesimbolizzatodall’anticobattesimo,main-segna,come l’uomovengadasèguidatopermezzodel liberodonodell’Iodivenuto indipendente; e ognunodeve scoprire in sè stesso l’«Io-sono», ilDio.Soltantoconquestomezzo l’uomoarrivaallacondizionedi trovare insèildivino.Sequesteparolevengonoletteaquestomodo,allorachiascoltasiaccorge,cheEglistesso,chel’«Io-sono»èmandatodaDio.UntaleuomomandatodaDio, inviatoadaccendereaquelmodo il«Dio»nell’uomo,an-nunziaancheilDionelgiustosenso,enonpiùsecondolaconsanguineità.Eoratraduciamoquestopassocomeveramentevainteso.

« Troveremo imaterialiadatti, seci rendiamoconto, comeeranogli inse-gnamentidegliantichi;essieranoartisticamentetrascrittiinmoltilibri.

BastapensareaiSalmi,dovenell’AnticoTestamento,conparolebenordi-nate,èstatoannunziatoildivino.Visiparlasoltantodegliantichivincolidiconsanguineità comeunione conunDio. Si poteva imparare tutto ciò,manonseneimparavachelaconnessioneconquestaanticadivinità.Sesivole-vaperòcomprendere ilCristo,nonfacevanobisognotutte leantiche leggi,tutteleantichericercatezze.CiòcheilCristoinsegnava,sipotevacompren-dereamisurachesicomprendevainsèl’Iospirituale.NonsipotevaalloracertoaverealcunapienaconoscenzadellaDivinità,masipotevacompren-dereciòchesiudivadallelabbradelCristoGesù.Cosìsiavevanolecondi-zioninecessarieper la comprensione.Nonoccorrevaalloranessun salmo,nessun insegnamento artisticamente composto,ma occorreva soltanto ciòchev’eradipiùsempliceecheeraallorasoltantoallostatodiunbalbettìo.BastabalbettareleparolediDiopertestimoniarediLui;bastavabalbettareleparolepiùsemplici,anchesingoleparolechenonavessero«misura».Chisoltantobalbettava,chisentivanelproprioIodiesseremandatodaDio,po-tevacomprendereciò che ilCristodiceva:Chi conoscesoltanto la connes-sione terrena conDio, discorre con la prosodia dei salmi,ma tutta la suametricanonloconduceadaltro,cheagliantichiDei.Coluiinvece,ilqualesisentepoggiatosuimondispirituali, èaldisopradi tutti, epuòrendere te-stimonianzadiciòcheeglihavedutoeuditoneimondispirituali.Malasua

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testimonianzanonvieneaccoltadacoloro,cheaccettanosoltantotestimo-nianzesecondol’anticausanza.Sev’èchil’accetta,questaaccettazionestes-sadimostracheèpersonachesisentemandatadaDio.Essanonsoltantocrede,macomprende,ciòcheleviendetto,econlasuacomprensionestes-saconialesueparole.«Chisentel’IomanifestaleparolediDioanchequan-dobalbetta».QuestosigniOica.PerchèloSpirito,dicuiquis’intendeparlare,nonhabisognodiesprimersipermezzodinessunmetro,dinessunaproso-dia;mapuòesprimersinelpiùsemplicemodo,balbettando.ParolesiffattevengonospessoaddotteagiustiOicarel’ignoranza.Chiperòrespingelasag-gezza,perchè,aparersuo,isegretipiùelevatidevonoessereespressinellaforma più semplice, fa questo – certo spesso incoscientemente – soltantoper una certa inclinazione a comodità psichica. Quando vien detto: IddionondàloSpiritocon«misura»,s’intendeappuntodire,chela«misura»nonaiutaperarrivareallospirito;doveperòlospiritoveramenteè,nascepurela«misura».Non tutti coloro, chehanno la«misura»,hanno lo spirito; chiperòhalo«Spirito»,arrivacertoalla«misura».Nonsipossononaturalmen-teinvertirecertecose:nonèancoraunsegnodi«averlospirito»ilfattodinonaver«misura»,comeall’inverso«avermisura»nonèunsegnochevisialospirito.Lascienzanonècertounsegnodisaggezza;mal’ignoranzapurenonloèsicuramente.

Cosìcivienedunqueindicato,cheilCristofaappelloall’Iodivenutoindi-pendente,inognia-limaumana.La«misura»dovetequiintenderlainmodoanalogoal«metrodeiversi»,comelinguaggiocostruitoartisticamente.–Ela fraseprecedente signiOica letteralmente: «Colui, il quale comprendeDionell’«Io-sono»,testimonia,perOinonelbalbettìo,dellinguaggiodivinoodel«linguaggiodiDio»etrovalaviaaDio».

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VI-L’«Io-sono»

Inquesteconferenzesiègiàaccennato,chenelcolloquiodelCristoGesùconNicodemodobbiamovederelaconversazionedelCristoconunaperso-na,cheèincondizionedipercepireciòchesipercepiscealdifuoridelcor-poOisico,permezzodegliorganisuperioridiconoscenza,sviluppati Oinoaundeterminatogrado.Percoluichecomprendequestecoseciòrisultachia-roedevidentenelVangelo,perilfattochevistadetto:NicodemovennedalCristoGesù«dinottetempo»,valeadire, inunostatodicoscienza,entroilqualel’uomononsiservedeisuoiorganisensoriesteriori.Nonc’imbarche-remo nelle spiegazioni superOiciali, che dell’espressione «di nottetempo»sonostatedatedavarieparti.Orasapete,cheinquestocolloquiosièparla-todiunarinascitadell’uomo–«permezzodell’acquaedellospirito».SonoparolemoltoimportantiquellecheilCristodiceaNicodemo,sullarinascita,nelterzocapitolo,versetto4:

«Dissegli Nicodemo: Come può un uomo rinascere, quando siavecchio?»(ecc.).

«GlirisposeGesù:Inverità,inveritàiotidico:Chinonrinasceràpermez-zodell’acquaedelloSpiritononpuòentrarenelregnodiDio».

Chequesteparolesidebbanopesaresullabilancetta,giàloabbiamodet-to,esideveassolutamentetenerfermo,chedauncanto,leparolediundo-cumentoreligiososiffattodevonoesserepreseinsensoletterale;echedal-l’altro,è importanteanzituttoritrovareeconoscerequestosensoletterale.Spessosicitalamassima:Laletterauccide,malospiritodàvita!Gliuomini,checitanoquestodetto,loapplicanospessoinstranissimomodo!Essicon-sideranoquellamassimacomeunpretestoperdarvaloreallalorofantasia,cheessichiamanolo«spiritodellacosa»,ediconopoi,achisidàlapenadiconoscere la letteraprimadiarrivareallospirito:«Machec’importadellalettera;laletterauccide,lospiritoperòviviOica!»Chiparlacosìstaaundi-pressoalmedesimolivellodiunuomochedice:«Lospiritoèveramenteciò

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cheèvivente,ilcorpoècosamorta;spezziamodunqueilcorpoelospiritodiventeràvivente!»Chiparlaaquestomodo,nonsacheloSpiritosiformaagradi,chel’uomodeveservirsidegliorganidelsuocorpoOisicoperaccoglie-reciòcheegliimparanelmondoOisico,eportarlopoisualloSpirito.Primadunque dobbiamo conoscere la lettera; poi potremo anche ucciderla, cosìcomeilcorpoumanosistaccadallospiritoumano,quandoquestohatrattodalcorpoquantoglioccorreva.

Proprio in questo capitolo del Vangelo di Giovanni si trova qualcosa distraordinariamenteprofondo.Possiamopenetrarenelsensodiquestocapi-tolo, soltanto se risaliamo il corsodell’evoluzionedell’umanità ancorapiùindietrodiquanto,pergliscopichecieravamopreOissinell’esamedelVan-gelodiGiovanni,ancoranonsisiafatto.Oggidobbiamorintracciarel’uomoinepocheancorapiùremotedell’evoluzioneterrestre.

MaperevitarecheOindaprincipioviscandalizziatetroppodiciòchevièdadiresuqueglistatiprimitividell’umanità,mipropongoanzituttodicon-durviindietroall’anticaepocaatlantea.

Abbiamogiàfattonotare,cheinostriantenatiumani,primadiquelgran-derivolgimentodellanostraTerracheèricordatonelle leggendedelDilu-vio,vivevanoinOccidente,inunaregione,cheogginonesistepiù,maformail fondo dell’Oceano Atlantico. Questo continente, che chiamiamo l’anticaAtlantide,albergavainostriantenati.Seosserviamogliultimitempidique-stoperiodoatlanteodell’umanità, troviamoche indubbiamente, inquell’e-pocacosìremota,l’uomo,perlomeno,noneramoltodissimiledallasuaOi-guraodierna;seinvecerisaliamoaiprimitempidiquestaAtlantidetrovia-mogiàunaOiguraumanaaffattodiversadall’odierna.Orapossiamorisalireancorapiùindietro.

Prima dell’epoca atlantea, l’uomo è vissuto in una regione, che nel lin-guaggioodiernosi chiamaLemuria.EssapureèstatadistruttadaviolenticataclismidellanostraTerra,esitrovavaaundipressonellaparte,cheoggigiace fra l’Asiameridionale, l’Africa e l’Australia. Se si esaminano le Oigureumanedell’anticaLemuria,qualiappaionoallavisionechiaroveggente,sono

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moltodiversedaquelledell’uomoodierno,enonoccorrecheiovidescrivaesattamente queste Oigure umane lemuriche, nè quelle dei primi tempiatlantei.Ancheseavetegiàaccettatoparecchiedescrizionidellascienzadel-loSpirito,nondimenolaOiguradiquestiantichiuomini lemurici,cosìradi-calmentediversadaquellaattuale,viapparirebbedavveromolto inverosi-mile.Masottouncertoriguardosarànecessariodescriverla,siapureeste-riormente,sevogliamocomprendereciòcheèsuccessoall’uomonelcorsodell’evoluzioneterrestre.

Supponiamoora–lacosainrealtànonèpossibile,mavogliamosupporlapermeglio comprendere– che con i vostri sensi attuali, cheaquell’epocanaturalmentenonavevate,vi fossepossibilevedere l’ultimoscorciodell’e-poca lemuricadell’umanità,e ilprincipiodiquellaatlantea,econtemplarela superOicie dellaTerranelle suediverseparti. Se vi aspettate conquestimezzisensoriditrovarel’uomosullaTerrav’ingannate.L’uomoaqueltem-po non esisteva ancora in forma tale, da potere essere veduto con i sensiodierni. Vedrete bensì che certe regioni della nostra superOicie terrestreemergevanogiàaundipressocomeisoledalrestodellaTerraancoraliqui-da,ocircondatadall’acquadelmare,oavvoltanelvapore.Maquestezone,cheemergevanocome isole,noneranoperòancorasolide, come lanostraodierna terraferma,sibbeneeranomassedi terramolle, fra lequaligioca-vanoforzeignee,diguisachequellezoneinsularivenivanocontinuamentesollevateerisommersedallepotenzevulcanichediallora.Insomma,sitro-vavaancoranellaTerraunelementocheeraattivonelfuoco;tuttoOluttuavaancoraviventementee si trasformava.Troverete, che su certe regioni, chegiàesistevanoauncertogradodiraffreddamento,vivevanodeipredecesso-ridelnostromondoanimaleodierno.Diessipotrestequaelàgiàpercepirequalcosa;troverestedelleOiguregrottesche,predecessorideinostrirettilieanOibi. Ma dell’uomo non potreste vedere niente, perchè a quell’epocal’uomo non aveva affatto un corpo Oisico così denso, così solido. Dovrestecercare l’uomo inaltro luogo,nellemassediacquaedivapore, così comeoggi,nelmare,vedetecertianimaliinferioriappenacomeunamassamolleevischiosa.Allostessomodonelleregionidivaporeacqueotroveresteada-

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giato il corpo Oisicoumanodiquel tempo.Quantopiù risalitenelpassato,tantopiùl’uomodiquell’epocaèsottile,èsimilealsuoambiente,vaporosoeacqueo.Soltantodurante l’epocaatlantea,eglisicondensasemprepiù,esesipotesseseguireconlosguardol’intierocorsodelsuodivenire,losive-drebbedensiOicarsi fuori dall’acqua e scendere semprepiù sul suolodellaTerra.Sicchèèeffettivamentevero,chel’uomoOisicohacalcatorelativamen-tetardiilsuolodellanostrasuperOicieterrestre.Eglièdiscesodallospazioacqueoaereo,edaquellosièandatogradatamentecristallizzando.Cisiamoprocuraticosìaundipressoun’immagineabbozzatadellapossibilitàdell’e-sistenzadiunuomo,che,percosìdire,nonsidistingueancoradall’ambien-techelocircondaedècostituitodeimedesimielementineiqualivive.Seri-saliamoversoiprimordiinell’evoluzionedellaTerratroviamoquestocorpoumanosemprepiùepiùsottile.

Arriviamooraalprincipiodelnostropianetaterrestreattuale.Sappiamocheilnostropianetaterrestreprovienedall’anticaluna.Abbiamochiamatol’anticalunail«Cosmodellasaggezza».Questaanticaluna,aundeterminatogradodella sua evoluzione, nonaveva ciò che chiamiamooggi terra, terrasolida;perchèdobbiamoassolutamenterenderciconto,chenell’incarnazio-nedelpianetachehaprecedutolaTerra,anchelecondizioni Oisicheeranotutt’altre.Serisaliamoall’anticostatodiSaturnonondobbiamoimmaginar-loconunaspettosimileaquellodellanostraTerraodierna,conroccie,sullequali salire, e alberi, sui quali arrampicarsi. Tutto ciò non esisteva. Se dairemotispazicosmicivi fosteandatiavvicinandoall’anticoSaturno,ametàdella sua evoluzione, non avreste veduto librarsi il corpo di uno specialemondo,maavresteinvecesentitoqualcosadistrano;visarebbe,cioè,sem-brato di penetrare in una regione, avendo l’impressione di entrare in unforno.L’unicarealtàdiSaturnoeradiavereunacondizionedicalorediversadall’ambientecircostante.Nonv’eraaltromezzodipercepirlo.L’occultismonondistingue,comelaOisicaattualesuperOiciale,trestatidellamateria,manedistingueancoraaltri. Il Oisicodice:attualmentevi sonocorpisolidi, li-quidi e gassosi.Ma Saturno non aveva ancora neppure forma gassosa. LostatogassosoèmoltopiùdensodelpiùsolidostatodiSaturno. Inocculti-

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smodistinguiamoancheunostatodicalore,chenonèunsemplicestatodimotodellamateria,maèunquartostatosostanziale.Saturnoeracostituitodisolocalore;esedaSaturnopassiamoalsole,sperimentiamosubitounadensiOicazionediquestoanticopianetaigneo.Ilsoleèlaprimaincarnazionedelnostropianeta,chesiagassosa.Ilsoleèilprimocorpoformatodigas,odiaria.LalunasidensiOicaancoradipiùèuncorpoliquido,ilqualesoltan-topiùtardi,quandoilsoleloabbandona,assumeunostatopiùdenso;mailsuoverostatomedio,quandoessoancoraeraunitocolsole,èlostatoliqui-do.Quella,però,chechiamiamooggiterraminerale,cheèformatadimine-rali,dimasserocciose,cheèterrenocoltivabile,ancoranonesistevasull’an-ticaluna.TuttoquestoapparesoltantosullanostraTerra,sullaqualesicri-stallizza.QuandolaTerracomincialasuaevoluzione,deveripetereancoraunavoltatuttiidiversistatiprecedenti.OgnicorpoeogniesserenelCosmoripetesempre,sopraunnuovogradodievoluzione,lecondizionipreceden-ti;diguisachelanostraTerrapercorrerapidamentelostatosaturnio,quel-losolareequellolunare.Quandoessapercorrequellolunare,ècostituitadiunamisceladiacquaedivaporeacqueo–nondiacquacomequellaodier-na,ma di una sostanzialità acquea, ossia Oluida; la Terra raggiunge alloracomestatopiùdenso,quelloOluido.Questogloboacqueo,chesilibravanel-lospaziocosmico,noneraacquacomequelladioggi,maacquamistaava-poreacqueo;eradunqueunamisceladigassosoediOluido,einessagiàeral’uomo.Nonessendosiancoradepositataalcunasostanzasolida,eraall’uo-mopossibilediesseredentroaquestogloboacqueo.Diquellochecostitui-scel’uomoodiernostavanolàdentrol’Ioe ilcorpoastrale.MaquestoIoequestocorpoastralenonsisentivanoancoraesseridistaccati,masisenti-vanocomeadagiatinelsenodientitàdivino-spirituali;nonsisentivanoan-corasvincolatidall’entità,ilcuicorpoeralaTerraacqueaevaporosa.Orainquesticorpiastraliprovvistidell’Iosiformaronodeinuclei,deisottilissimitenuigermiumani.QuestoèdisegnatonellaprimaOigura.

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Ciòchestadisegnatoquasopradeverappresentare icorpiastralie l’Io,invisibiliallavistaesteriore,chestannointalmodoadagiatinell’acqueasfe-radellaTerra;edessitraggonofuoridalpropriosenolaprimadisposizionealcorpoumanoOisico,ilqualesitrovaconilcorpoetericoinunacondizionetenuissima,esivaorganizzando.Sesiseguissequestoprocessochiaroveg-gentemente,sivedrebbelaprimadisposizionealcorpoOisicoeaquelloete-ricocomeavvoltadalcorpoastraleedall’Io,comeèdisegnatonellaprimaOigura.Ciòcherimaneagiacerenellettoquandosidorme,ilcorpoOisicoequelloeterico,sivaformando,nellesueprimedisposizioni,inquestacondi-zione terrestre, comeprimogermeumano,ancoracompletamenteavvoltodalcorpoastraleedall’Io.LamassaacqueadivaporesidensiOica; ilcorpoastraleconl’Iodànnooccasioneachelaprimadisposizioneumanasiorga-nizziovunque inquesta terra-acqueaoriginaria. Ildiveniredeglianimaliedellepiantenonpossiamoseguirlopiùoltreinquelprocesso.CiòcheorasiformaèundensiOicarsidell’acqua,esottouncertorapportoarrivanoapale-sarsiariaeacqua;diguisacheilvaporeel’acquanonsonoormaipiùme-scolatiassieme,mal’acquael’ariasiseparanol’unadall’altra.Neconsegue,che il corpo umano – corpo Oisico e corpo eterico – torna a diventare piùdenso,e,peressersioral’ariadivisadall’acqua,diventaessostessoaerifor-me,eaccoglieinsèl’elementoigneo;sicchèciòcheprimaeraacqueo,divie-neoraaeriforme.LadisposizioneumanaOisico-etericaconsisteoradiaria,chevienpervasadalfuoco;ilcorpoastraleel’Iolacircondano,etuttociòsi

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muoveinquelcheèrimastoancoradell’acqua,alternandosiquaelàfraac-quaearia.

Abbiamodunqueoramaiunuomo,ilcuicorpoOisicoequelloeterico,cheoggigiorno,luidormente,rimangonoagiacerenelletto,esistevanoinmodotale da avere raggiunto la densità dell’aria e da essere ardenti di fuoco.Aogni cotale uomo igneo appartiene un corpo astrale e un Io, i quali sonoperò completamente adagiati nel grembo della Divinità, vale a dire, cheneppureessisisentonoancoracomeunIoasè.

DoveteriOlettereprofondamentesuquestecose.Perchèquestecondizionisonocosìdiversedaquelleattualiterrestri,dascandalizzarelagenteeap-parirleincomprensibili.–Oraperòchiederete:Checosaèquelfuoco,dise-gnatonell’aria?Questofuoco,chel’uomoalloragiàaveva,vivetuttorainnoi.Èilfuocochepulsaattraversoilnostrosangue,èilcaloredelsangue.Ean-che i residui dell’antica aria vivono ancora nel nostro organismo.Quandovoiinspirateedespiratesuccedechenelvostrocorpo,dipersèsolido,avetedell’ariacheentraedesce.Supponetediinspirareprofondamentedell’aria,essavienealloraaccoltanelvostrosangue;cosìdivieneariacalda.Immagi-nateviorachequest’ariasispinge,pertuttoilvostrocorpo–essapenetraovunque. Immaginatevi ora chequest’aria si spingaper tutto il solido e ilOluido, e rappresentatevi soltanto la Oigura che così rimane: un uomo, che

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appuntohainspiratodell’aria,valeadire,chehaspintol’ossigenoOinoallepartipiùesterioridelsuocorpo.RimanealloraunaOiguramoltosimileal-l’uomo,ma costituitadi aria. L’aria chepervade l’uomoassume completa-menteleformedelcorpo.Virimaneuncorpocomeun’ombra,costituitadiaria,pervasadicalore.Aquell’epocanonavevatequellaforma,maeravateuomini siffatti: corpo Oisico e corpo eterico erano avviluppati dal corpoastrale,provvedutodell’Io.QuestostatoperduròOindentronell’epocaatlan-tea.Colui,chesiabbandonaall’illusione,cheneiprimitempidell’Atlantidegliuominiavesserogiàsubitoletrasformazioni,chelihannoresiqualisonooggi,èinerrore.Gliuominisonoprimadiscesidallesfereaereenellaregio-nepiùdensa,materiale.Aquell’epocavieranotutt’alpiùdeglianimalisullaTerra,chenonavevanopotutoritardarelaloroincarnazionenelOisico,echeperciònonpoteronoprogredire,poichèlaTerranoneraancoramaturaperprovvedere il materiale necessario per gli uomini. Gli animali pertanto sisono fermatia forme inferiori,perchènonavevanopotutodifferire la lorodiscesa.

Poiseguìchel’uomo,inquantoalsuocorpoOisico,siorganizzòconariaecaloreeconparti costitutive liquide;valeadire, insensoocculto, cheeglidivenneunuomoacqueo.Potresteoraosservare,chegiàprimal’uomoeraacqueo.Mal’osservazionenonsarebbecompletamenteesatta.PrimalaTer-raeraunasferaacqueaedentrovierano–soltantospiritualmente–ilcor-poastraleel’Io;essinuotavanonell’acquacomeentitàspirituali;noneranoentitàseparate.Orasoltantosiamoalpunto,dovesarebbepossibiletrovareilcorpoOisicoumanocontenutonell’acqua,informa,percosìdire,dimedu-sa.PotrestenuotareinquestomareprimordialeevitroverestedelleOiguretrasparenti,formatesiperdensiOicazionedall’acqua.Cosìdaprincipioeranoquesti uomini: hanno avuto prima un corpo acqueo, e in quanto avevanoquestocorpoacqueoil lorocorpoastraleeil loroIoeranoancoracomple-tamenteadagiatinelleentitàdivino-spirituali.Quandol’uomoavevaquestocorpoacqueoladistribuzionedeisuoistatidicoscienzaeraaffattodiversadiquellachepoièdivenuta.Ladistribuzionefranotteincoscienteegiornocoscientenoneracomequelladioggi,maaqueltempo,quandol’uomoan-

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cora era adagiato nelle entità divino-spirituali, egli aveva di notte una co-scienzaindistintaastrale.Quandos’immergevadigiornonelsuocorpoOisi-coliquido,perluieranotte;equandodinuovouscivadalsuocorpoOisico,glisischiudevalaluceastraleabbagliante.Quandolamattinas’immergevanelcorpoOisico,tuttodivenivaperluiconfusoetetroecominciavaunaspe-cied’incoscienza.MasemprepiùsiandaronoformandonelcorpoOisicogliorganiOisiciodierni,econquestil’uomoimparòapocoapocoavedere.Lacoscienza diurna divenne sempre più limpida e in conseguenza egli si di-staccòdalgrembodivino.Soltantoversolametàdell’epocaatlantea,essen-dosiprimadensiOicatelecartilagini,siandaronogradatamenteformandoleossael’uomosidensiOicòalpuntodadivenirecarneeossa.LaTerraalcon-tempodivennepureesteriormentesemprepiùsolidae l’uomodiscesegiùsulsuolo terrestre.Perquesto fattosparìsemprepiù lacoscienzacheegliavevadeimondidivino-spirituali; semprepiù egli divenneunosservatoredelmondo esteriore e si preparò a divenireun vero cittadinodellaTerra.Nell’ultimoterzodell’epocaatlanteala Oiguraumanaandòdivenendosem-prepiùsimileaquellaodierna.

Cosìl’uomodiscendeletteralmente,nelverosensodellaparola,dasfere,chepossiamoindicarecomesferediacquaedivaporeacqueo,sferediac-quaediariaecc.Finchèeglieranellesferediacquaediaria,lasuacoscien-za aveva capacità percettiva chiaroveggente astrale, perchè quando stavafuoridelsuocorpoOisico,eglisitrovavasudagliDei,macoldensiOicarsidelcorpoOisico,eglisidistaccò,percosìdire,dallasostanzadivina.Comeunacosa che andasse acquistando un guscio, così l’uomo, quando terminò diavere forma acquea e aerea, si districò lentamente dalla sua precedentecondizionedidipendenza.Finchèeglifuacqueoeaereo,stavasucongliDei;nonpotèevolvereilsuoIo,manonsieraancoradistaccatodallacoscienzadivina. Discendendo nel Oisico, gli si oscurò sempre più la sua coscienzaastrale. Se vogliamo caratterizzare il signiOicatodi questa evoluzione, pos-siamodire:Anticamente,quandol’uomoeraancoracongliDei,avevailcor-poOisicoeilcorpoetericodiformaacqueaeaerea,eapocoapoco,conladensiOicazionedellaTerra,eglisièandatopuredensiOicandoOinoall’odierna

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suamaterialità.Questaè ladiscesa.Cosìcome l’uomoèdisceso, torneràarisalire.Dopocheavràsperimentatociòchepuòsperimentarenellamateriasolida,eglirisalirànelleregionidoveilsuocorpoOisicosaràdiformaacqueae aerea. L’uomodeveessere in sè cosciente, che se la sua coscienzavuolenuovamenteriunirsicongliDei,lasuaveraesistenzasarànelleregionidallequalièprovenuto.L’uomosièdensiOicatodall’acquaedall’aria:eglidovrànuovamente sottilizzarsi. Spiritualmente soltanto, egli puòoggiprocurarsianticipatamente quella unione, in quanto interiormente si procura la co-scienzadiciòcheeglisaràpiùtardicorporalmente.Magliuominiricevonola forzaperprocurarsi talecoscienzasoltantoseoggisimettonoconsape-volmente all’opera. Se l’uomo si acquista questa coscienza, raggiungerà ilsuoscopoterrestre,lasuamissioneterrestre.ChecosasigniOicaquesto?Si-gniOica,che l’uomononènatodallacarneodallaTerra,madall’ariaedal-l’acqua.Edeglidevepiù tardiveramenterinascerenellospiritodall’ariaedall’acqua.–Illinguaggiousatoaitempi,incuisonostaticreatiiVangeli,echeènecessariostudiare,siservivadellaparola«acqua»,veramenteancheper l’acqua;ma «pneuma» che oggi viene adoperato per «Spirito», volevadire«aria»; laparolaavevaaquei tempiassolutamente talesigniOicato.Laparola«pneuma»sidevetradurnecon«aria»o«vapore»,altrimentisipro-vocaunmalinteso. Sideveperciòdirequesta frasedeldiscorso conNico-demonelmodoseguente: «Amen,Amen, io tidico:Chinon rinasceràdal-l’acquaedall’arianonpuòentrareneiregnideiCieli».

Così ilCristoaccennaallostatoavvenire, incui l’uomosideveevolvere,sicchè inquestodialogo troviamounprofondosegretodellanostraevolu-zione.Occorresoltantointenderegiustamenteleparoleeinterpretarlepermezzodiciòchel’antroposoOiacipuòdare.NellaparlatacomunealcunchèdiquestosigniOicatoèrimasto,inquantolesostanzemoltoOluidesichiama-no«spiriti».Maoriginariamentelaparola«pneuma»signiOicavaaria.Vedetedunque,cheèdisommaimportanzacomprendereleparoleinsensoprecisoed esatto, e pesarle sulla bilancetta. Allora, proprio dal senso letterale diesse,scaturisceilmirabilesigniOicatospirituale.

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Cerchiamooradivolgereilnostrosguardospirituale,brevemente,versounaltrofattodell’evoluzione.

Spingiamonuovamentelosguardoindietronellontanopassato,quandoilcorpoastraleumanocon l’Ioerano immersinelgrembodeldivinoastraleuniversale. L’evoluzione – se si segue questo corso di essa – si veriOicò inmodo, da lasciarsi descrivere schematicamente. Originariamente l’intieronostroelementoastraleeraadagiatonell’astralitàuniversale;epermezzodeiprocessi,cheappuntoabbiamodescritti,siformaronoilOisicoel’etericocomedei gusci. Per talmezzo i singoli uomini si distaccarono, comepartiisolate,dall’astralitàuniversale–comesedaunasostanzaliquidasitirasse-rofuoritanteparti.SimultaneamenteconquestaformazionedelcorpoOisi-cosiveriOicòancheildistaccodellesingolecoscienzeumanedallacoscienzadivina. Di guisa che procedendo innanzi con l’evoluzione dell’uomo, pos-siamodiredivederechesivannoformandodeisingoliuomini individuali,chiusinelgusciodelcorpoOisico,comepartichesidistaccanodall’astralitàuniversale.L’uomodevenaturalmentescontarequestosuoacquistodell’in-dipendenzaconl’oscuramentodellasuacoscienzaastrale,maincompensoegli guarda fuori dal guscio del suo corpo Oisico e vede il piano Oisico.Mal’anticacoscienzachiaroveggente,apocoapoco,vaper luiperduta.–Cosìvediamonascere ciò cheè l’interioritàdell’uomo, l’interioritàumana indi-pendente, individuale, cheèportatricedell’Io. Seoggi contemplate l’uomodormente,avete,nelcorpoOisicoeinquelloetericocherimangononelletto,ciòcheènatodaquestigusci,chesisonoformatinelcorsodeltempo,perviadidensiOicazione.Ciòcheprimasièdistaccatodall’astralitàuniversale,ritornaindietroogninotte,perrafforzarsinellasostanzadivinauniversale.Non si schiudenaturalmente tanto ad essaquanto si schiudevaprima, al-trimentisarebbechiaroveggente.Conservalapropriaindipendenza.Questaindividualità indipendente èdunquequalcosa, che ènatodurante il corsodell’evoluzione. – A chi va debitrice della sua esistenza questa interioritàumanaindipendente,individuale,checercaforzafuoridelcorpoOisicoedelcorpoeterico?Nevadebitricealcorpo Oisicoealcorpoetericodell’uomo,chesisonoformatiapocoapoconelcorsodell’evoluzione;daessiènato

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ciòches’immergedigiornoneisensiOisici,eguardafuorinelmondoOisico,ma chedinotte sprofonda inuno stato incosciente,perchè si èdistaccatodallostatoincuiprimasitrovava.Illinguaggiooccultousachiamareciòcheoggigiacenelletto,ilverouomoterrestre;quelloera«l’uomo».EciòincuistaconOiccato l’Iodigiornoedinotte,macheènatodalcorpo Oisicoedaquelloeterico,sichiamavail«bambinodell’uomo»oil«Oigliolodell’uomo».IlOigliolodell’uomoèl’Ioeilcorpoastrale,qualisononatiduranteilcorsodell’evoluzioneterrestredalcorpoOisicoedalcorpoeterico.Perquestovièl’espressionetecnica«Oigliolodell’uomo».

PerchéilCristoGesùèvenutosullaTerra?Checosadovevavenircomuni-catoallaTerrapermezzodelsuoimpulso?

QuestoOigliolodell’uomo,chesièdiscioltodalgrembodellaDivinità,dal-laconnessioneincuiprimasitrovava,macheincompensosièacquistatalacoscienza Oisica, deve ritornare di nuovo permezzo della forza del Cristo,che è comparso sullaTerra, alla coscienzadella spiritualità, Egli nondevepotervederesoltantocon isensi Oisicinell’ambiente Oisicocircostante,ma,permezzodellaforzadellasuapropriaentitàinteriore,dicuioranonèco-sciente,gli sideve illuminare la coscienzadell’esistenzadivina.PermezzodellaforzadelCristo,ilqualeèvenutosullaTerra,ilOigliolodell’uomodevenuovamentevenirelevatoaldivino.Prima,alcunisingolielettisoltantopo-tevanoguardaredentroalmondodivino-spirituale,secondol’anticainizia-zione deimisteri. Per tali uomini si aveva negli antichi tempi un terminetecnico. Coloro che potevano guardare nelmondo divino-spirituale e ren-derne testimonianzavenivanochiamati«serpenti».Sono«serpenti»quegliuominidegliantichitempi,chevenivanoiniziatiinquestomodoneimisteri.Questi«serpenti»furonoiprecursoridell’avventodelCristoGesù.Mosèin-dicò lasuamissione inalzandodinanzial suopopolo il simbolodell’eleva-zionedicoloro,chepotevanoguardareentroimondispirituali;egliinalzòilserpente.OgniOigliolodell’uomo,pervirtùdellaforzadelCristo,dovevadi-ventaresullaTerraciòcheeranoqueisingoliuomini.ÈquestocheilCristoesprime nell’ulteriore corso del dialogo con Nicodemo, quando dice: «E

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comeMosèinalzòilserpente,cosìpurefad’uopochesiainalzatoilFigliuolodell’uomo».IlCristoGesùsiservesempredelleespressionitecnichedelsuotempo.Occorreperòprimaricercareilsensoletteraledellesueparole;allo-rasicomprendeilverosigniOicato,checollimaconl’insegnamentoantropo-soOico.Perciònegliantichitempipotevaaffermarsisoltantounpreannunziodiquell’insegnamentodell’«Iosono».Soltantosullabasedell’autoritàeste-rioredegliiniziatiipopolipotevanoudirealcunchèdellaforzadell’Io-sono,che doveva venir accesa in ogni Oigliolo dell’uomo.Ma anche a questo ri-guardoverremosufOicientementeistruiti.

Abbiamovistociòchel’Io-sonosigniOichinelVangelodiGiovanni;anchequestoIo-sonoèstatoportatoall’uomoapocoapoco?Estatoessoannun-ziatoagradoagrado?Estatoveramenteindicatoepreparatonell’anticoTe-stamentociòche,permezzodelladiscesadell’Io-sonoincarnato,vienepor-tatoall’uomocomeimpulso?

Ricordiamoci,chetuttociòchesuccedenelcorsodeltempovieneprepa-rato lentamente e gradatamente.Quello che vieneportatodalCristoGesùdoveva–comeilbambinonelgrembomaterno–maturarelentamentenegliantichiMisteri, nei seguaci dell’Antico Testamento. E quello che venne ivipreparatoneiseguacidell’anticoTestamentonell’anticopopologiudaico,sieraandatomaturandoasuavoltapressogliantichiEgizi.EgliEgiziavevanoprofondi iniziati, iquali sapevanociòchedovevavenire sullaTerra.Senti-remocomepressogliEgizi,iqualieranolaterzasotto-razzadellarazzapo-statlantea,siandòformandoapocoapocoilcompletoimpulsodell’Io-sono;essifornirono,comeungrembomaterno,lacostituzioneesterioreperl’Io-sono,manonarrivaronoa tanto,dapoter farnascereda loro ilPrincipio-Cristo;vedremocomeinultimosi liberòdaessi l’anticopopoloebraico.CivienedescrittocheMosèvieneconsideratopressogliEgizicome ilprean-nunziatoredelDio,ilqualeèl’Io-sonoincarnato.Eglidovevapreannunziar-loacolorochenepotevanocomprenderequalchecosa.Eglidovevaannun-ziare, che lamassima «Io e il Padre Abraham siamo uno», doveva essererimpiazzatadall’altra: «Io e il Padre siamouno» vale a dire: Io e la Causa

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primordiale spirituale del mondo siamo direttamente tutt’uno. I seguacidell’anticoTestamento,comecollettività,guardavanol’animadigruppodelpopolo,eilsingolosisentivainquestaanimadigruppocomealriparonellaDivinità.MaprimavenneannunziatodaMosè,comedauniniziatonell’anti-cosenso,cheilCristodovevavenire,ossia,chev’haunprincipiodivino,cheèsuperiorealprincipiodelsanguechescorreattraversolegenerazioni.DifattoIddiooperanelsangueOindaAbraham,maquestanonèchelamanife-stazioneesterioredelPadrespirituale,diquestopadredelsangue.

«DisseMosèaDio:Chisonoio,perandareatrovarFaraone,epertrarreiOigliuolid’Israeledall’Egitto?

Edeiglidisse:Iosaròconte;eilsegnochetuavraidell’avertiiomandato,saràquesto:Quandoavraitrattoilmiopopolofuordall’Egitto,offriraisacri-OiziaDiosopradiquestomonte.

DisseMosèaDio:Eccoch’ioanderòa trovare i Oigliuolid’Israele, ediròloro:IlDiode’padrivostrimihaspeditoavoi!S’eimidiranno:Qualèilsuonome?chedovròiodirloro?»

EglideveannunziareprofeticamenteunDiopiùalto,chestadentroalDiodelPadreAbraham,ma, in certoqualmodo, comeunprincipio superiore.Qualeèilsuonome?

DisseDioaMosè:Iosonol’«Io-sono».

Quivienepreannunziata laprofondaveritàdellaparola,checompariscepiùtardiincarnatanelCristoGesù.

«Edisse:Cosìdiraia’Oigliuolid’Israele:«L’Io-sonomelohainsegnato!»

Cosìstadettoletteralmente.Valeadire,conaltreparole,che:il«Nome»,quel nome che risiede a base del nome del sangue, è l’Io-sono – ed essocomparisceincarnatonelCristodelVangelodiGiovanni.

«EdinuovodisseDioaMosè:QuestecosediraiaiOigliuolid’Israele:IlSi-gnoreDiode’padrivostri,ilDiodiAbramo,ilDiod’Isacco,eilDiodiGiacob-bemihamandatoavoi».

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Ciò,dunque,cheOinoraavetevedutosoltantoesteriormente,chescorrevaattraversoilsangue,ciòè,nelsuosigniOicatopiùprofondo,l’«Io-sono».

Così si annunzia ciò che entra nel mondo per mezzo del Cristo-Gesù.UdiamoilnomedelLogos,loudiamogridatoasuotempoaMosè:«Iosonol’«Io-sono»!QuiilLogosgridailsuonome.Eglidiceciòchepermezzodellaragione,permezzodell’intelletto,sipuòdapprimacomprenderedi lui.CiòchevienealloragridatocompariscenellacarnecomeLogosincorporatonelCristoGesù.

Ora esaminiamo il segno esteriore, permezzodel quale il Logos scorregiùsugliIsraeliti,perqueltantocheessilopossonoconcepirenelpensiero,perviadisemplicecomprensione.Questosegnoesterioreèla«manna»neldeserto.Mannarealmente(elosannocoloro,checonosconoisegretidellascienzaocculta),èlamedesimaparoladi«Manas»,il«Sèspirituale».Cosìinquellaumanità,chesièacquistataapocoapocolacoscienzadell’Io,pene-trailprimoaccennodelSèspirituale.Aciòperò,cheviveecompariscenelManasstesso,convienedareunaltronome.Essononèsoltantociòchesipuòsapere,maèunaforzachesipuòaccogliere.QuandoilLogossilimitaagridare il suonome losidevecomprendere, losideveafferrarecon lara-gione.QuandoilLogosdivienecarneecompariscenell’umanità,eglièalloraunimpulsodiforza,chevieneportatofragliuomini,echenonvivesoltantocome insegnamento e come concezione, ma che è contenuto nel mondocomeunimpulsodiforza,alqualel’uomopuòpartecipare.Allora,però,nonsi chiama più «Manna», bensì il «pane della vita»; questa è l’espressionetecnicaperBudhi,oSpiritovitale.

L’acquatrasformatadallospirito,chevieneoffertainsimboloallaSamari-tana,eilpanedellavitasonoilprimoannunziodellapenetrazionedelBud-hiossiadelloSpiritovitalenell’uomo.Domaniqueste spiegazioni ci servi-rannodipuntodipartenza.

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VII-IlmisterodelGolgotha

NelVangelodiGiovannituttoconvergeinultimoversoil fatto,chenellastoriadell’umanitàsièveriOicatociòchechiamiamoil«MisterodelGolgo-tha».LacomprensioneesotericadiquestomisterosigniOicaanchedecifrareilprofondosigniOicatodelVangelodiGiovanni.SesiconsideraciòcheformailpuntocentraledelMisterodelGolgothaelosivuoleinterpretarenelsen-sodell’occultismo,occorrepensarealmomentodellacrociOissione,allorchèilsanguedelRedentorescorsefuoridalleferite.Equestociricordaqualco-sa,chegiàspessoabbiamoripetutodurante il corsodiquesteconferenze:cioè, cheper i conoscitorideimondi spirituali tutto ciò cheèmateria, so-stanzaOisica,nonècheespressioneesteriore,manifestazioneesterioredellospirituale.Eorarievochiamodinanziall’animanostral’eventoOisico, ilCri-stoGesùsullacroce,ilsanguesgorgantedalleferite;checosaesprimespiri-tualmentequestaimmagine,ilcuicontenutoèuneventoOisico,percoluichepuòcomprenderegiustamenteilVangelodiGiovanni?

Questoprocesso Oisico, l’eventodelGolgotha, è l’espressione, lamanife-stazionediunprocessospirituale,chestaametàdell’intierodivenireterre-stre.Achicomprendequesteparole,nelsensodellaodiernaconcezionema-terialisticadelmondo,essenonrappresenterannoniented’importante.Per-chèeglinonpotràimmaginarsi,cheaquell’epoca,inquell’unicissimoeven-todelGolgotha,siasuccessoqualcosa,chesidifferenziadaunqualsiasial-tro evento Oisicouguale, o somigliante.Mav’hagrandissimadifferenza fratuttiiprocessiterrestri,chehannoprecedutoquestoeventodelGolgotha,equelliveriOicatisidopo.

Sevogliamoprecisareleparticolaritàdiquestofatto,dobbiamodire:Nonsoltanto il singolo uomo, o qualsiasi altro singolo essere, ha corpo Oisico,corpo eterico e corpo astrale, quali sono stati descritti sottomolti aspettinelle conferenze precedenti, ma anche un corpo cosmico non è soltantoquellamateriaOisica,cheappareagliastronomieaglialtriinvestigatoriOisi-ci;ancheuncorpocosmicohauncorpoetericoeuncorpoastrale.Lanostra

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Terraha il suocorpoetericoe il suocorpoastrale.Se lanostraTerranonavesse il corpo eterico, che le appartiene, essa non potrebbe albergare lepiante; se la nostra Terra non avesse un corpo astrale, che le appartiene,nonpotrebbealbergareglianimali.Secisivuolerappresentareilcorpoete-ricodellaTerra,occorreimmaginarneilpuntocentralenelcentrodellaTer-rastessa,cosìcomeilcorpoOisicodellaTerrahapureiviilsuocentro.Que-sto intierocorpoOisicoterrestreèadagiatonelcorpoetericodellaTerra,eallalorovoltaambeduesonoadagiatinelcorpoastrale.SequalcunoavesseosservatochiaroveggentementeilcorpoastraledellaTerranelcorsodell’e-voluzioneterrestre,attraversolunghiperiodiditempo,avrebbevedutoche,effettivamente,questocorpoastraleequestocorpoetericodellaTerranonsono rimasti sempre quali erano, ma si sono modiOicati. Per rafOigurarciquesto fatto esattamente, trasferiamoci per via spirituale al di fuori dellaTerra, sopra una qualsiasi altra stella, e immaginiamoci che da questa unuomochiaroveggentevolgalosguardoinbasso,sullanostraTerra.Unuomosiffattononvedrebbe laTerra soltanto librarsi comeunpianeta Oisico,mavedrebbe anche un’aura; egli vedrebbe la Terra circondata da un’aura diluce,perchèpercepirebbeilcorpoetericoeilcorpoastraledellaTerra.UnuomosiffattochevedesselaTerralungamentedaquellastellalontana,tan-totempodapoterseguirelosvolgersideitempiprecristianidellaTerraedaassistereall’eventodelGolgotha,vedrebbel’auradellaTerra,corpoetericoecorpoastrale,presentareundatoaspettodicoloriediformeprimadell’e-ventodelGolgotha;dopol’evento,però,eglivedrebbe,cheaundeterminatomomento l’intiera aura cambia colore.Quale è questomomento? È ilmo-mento,incuisulGolgothailsanguesgorgadalleferitedelCristoGesù.Tuttele condizioni spirituali della Terra, come tali, simodiOicarono in quelmo-mento.

Abbiamodetto:Ciòchenoichiamiamo ilLogos,è lasommadeiseiElo-him,iqualisonouniticonilsole,eperciòbeneOicanolaTerraspiritualmen-te con i lorodoni,mentre esteriormente la luce solare scende sullaTerra.CosìlalucedelsolecièapparsacomeilcorpoesterioreOisicoperlospiritoel’animadegliElohimodelLogos.Nelmomentoincuil’eventodelGolgotha

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sièveriOicato,laforza,l’impulso,chepotevaprimaafOluiresoltantodalsoleallaTerranellaluce,hacominciatoaunirsiconlaTerra,el’auradellaTerraèdiventatadiversa.Consideriamooral’eventodelGolgotha,anchedaunal-tropuntodivista.Abbiamogiàesaminatoretrospettivamentesottoipiùdi-versiaspettiildiveniredell’uomoeildiveniredellaTerra.Sappiamo,chelanostraTerra,primadidivenireTerra,haattraversatoletreincarnazionidiSaturno,delsoleedellaluna;diguisachel’incorporazioneprecedentedellanostraTerraèstatal’anticaluna.Quandounpianetasiffattoharaggiuntolamètadella suaevoluzione, gli succede comeall’uomo, che inuna incarna-zioneabbiaraggiuntolamètadellasuavita;ilpianetapassainun’altraesi-stenza invisibile, che si chiama Pralaya, per poi tornare a prender corpo.Così vi fu uno stato intermedio fra la passata incorporazione della nostraTerra,chesarebbel’anticaluna,el’attualeincorporazione.Daun’esistenza,percosìdire,spiritualeeinsèvivente,maesteriormenteinvisibile,laTerracomparvesfolgorantenelsuoprimostato,dalqualepoisonoderivatiqueglistati,cheieriabbiamodescritti.Allora,quandolanostraTerradunquesfol-goròinquell’anticotempo,essaeraancoraunitacontuttociòcheappartie-nealnostrosistemasolare.Essaeraancoratalmentegrande,daestendersiOinoaipiùlontanipianetidelnostrosistemasolare.Tuttoeraancoraunito,eisingolipianetisisepararonosoltantopiùtardi.LaTerraeraunitaOinoaundeterminatomomentocolnostrosoleodierno,ecollanostralunaattua-le.Vièstatodunqueuntempo,incuisole,lunaeTerraeranouncorposolo,comesesiprendesseoggidìlalunaattualeeilsoleattualeesimescolasseroassiemeconlaTerra,formandodituttounsolograndecorpocosmico.CosìeraunavoltalanostraTerra;cosìera,quandoilsuocorpoastraleeilsuoIoondeggiavano in una forma come di vapore acqueo, e anche prima: sole,lunaeTerraeranounite.Aqueltempole forze,dunque,chesonoogginelsole, le forzespiritualie Oisiche,eranocollegatecon laTerra.Poivenneuntempo,incuiilsolesidistaccòdallaTerra;nonsoltantoilsoleOisicoconlasualuceOisica,maquestosoleOisico,chel’occhioOisicoumanopuòvedere,siscisse dalla Terra con le sue entità animico-spirituali, a capo delle qualistannogliElohim,iverispiritidiluce,gliabitantidelsole;erimaseindietro

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ciòchesiotterrebbesesimescolasselalunaattualeconlaTerra.PerchèperuncertoperiodolaTerraeradistaccatadalsole,maerarimastaancorauni-taconlaluna.Soltantonell’epocalemuricalalunasiscissedallaTerra,eal-lora si costituirono i rapporti fra i tre corpi, sole, luna eTerra, quali sonooggi.Questi rapportidovevanonascereaquelmodo.GliElohimdovevanoanzituttoagiredaldifuori,unodiessidovettecostituirsisignoredellalunaeriverberaredalìlapoderosaforzadeglialtriElohim.Noiviviamooggisul-lanostraTerra,comesopraun’isolanellospaziocosmico,chesisiacostitui-tadisarticolandosidalsoleedalla luna.Verràperòuntempo, incui lano-straTerrasiriuniràdinuovocolsoleeformeràconessounicocorpo.Alloragliuominisarannotalmentespiritualizzati,chepotrannodinuovosoppor-tare le forze più intense del sole, le potranno accogliere in sè e potrannounirsiconesse.AlloragliuominiegliElohimdimorerannonellastessasferad’azione.

Qualeforzadetermineràquestorisultato?

Sel’eventodelGolgothanonsifosseveriOicato,nonsarebbepiùpossibileunanuova riunionedellaTerra col sole. Perchèpermezzodell’eventodelGolgotha,pervirtùdelqualelaforzadegliElohimnelsole,ossialaforzadelLogos,siunìallaTerra,vennedatol’impulso,chespingel’unaversol’altralediversemanifestazionidellaforzadelLogosechecondurràinultimosoleeTerraariunirsi.Adataredall’eventodelGolgotha,laTerra,considerataspi-ritualmente,ha insè la forzache laricondurrànuovamentealsole.Perciòdiciamo:nell’esistenzaspiritualedellaTerravenneaccoltociòcheprimaleafOluivadaldifuori:laforzadelLogos,–equestoèsuccessopervirtùdell’e-ventodelGolgotha.ChecosavivevaprimanellaTerra?LaforzacheirradiagiùdalsolesullaTerra.Checosavivedaallora inpoinellaTerra?IlLogosstesso,ilqualepermezzodelGolgothadivenneloSpiritodellaTerra.

Perquantoèverochenelvostrocorpodimorailvostroelementoanimi-co-spirituale,altrettantoèverochenelcorpodellaTerra–inquelcorpodel-laTerracheècostituitodipietre,pianteeanimaliesulqualevoiviaggirate–dimoral’elementoanimico-spiritualedellaTerra;equestoanimico-spiri-

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tuale,questoSpiritodellaTerraèilCristo.IlCristoèloSpiritodellaTerra.Quando,dunque, ilCristoparlaaisuoidiscepolipiùintimi,einun’occasio-nedaannoverarsifralepiùintime,checosapuòeglidirloro?QualesegretopuòloroafOidare?

Eglipuòdire:«Supponetechedalvostrocorpovoiguardiatenellavostraanima. La vostra anima sta dentro. Così è pure, quando guardate l’intierasfera terrestre. Ciò che provvisoriamente sta qui oggi dinanzi a voi nellacarne,è ilmedesimospirito, ilqualenonstasoltantoprovvisoriamente inquestacarne,maèpureloSpiritodell’intieraTerra–esemprepiùlodiven-terà».–EglihapotutoaccennareallaTerracomealsuoverocorpo.«Quandovedete il seminato,emangiate ilpane, chevinutrisce–checosa inveritàmangiate inquestopane?È il corpomiochemangiate!Equandobevete isucchidellepiante,sonocomeilsanguenelvostrocorpo.ÈilsanguedellaTerra–èilmiosangue!»QuestodisseletteralmenteilCristoGesùaisuoidi-scepolipiùintimi,occorresoltantointerpretareleparoleveramenteallalet-tera.Allorchè li raccoglie, ed espone loro simbolicamente l’iniziazione cri-stiana,cosìlachiameremo,eglidicedelleparolestraordinarie,annunziandocheundiscepolo lo tradirà.Eglidiceal18.moversettodel13.mocapitolodelVangelodiGiovanni:

«Unochemangiailpaneconme,micalpesteràcoipiedi».

Questeparoledevonoessereinteseletteralmente.L’uomomangiailpanedellaTerra–esiaggiracoipiedisuquestaTerra.SelaTerraèilcorpodelloSpiritodellaTerra,valeadire,delCristo,alloral’uomoècolui,chesiaggiracoipiedisulcorpodellaTerra,checalpestadunquecoipiediilcorpodiciò,dicuimangiailpane.ColfarcisaperedelCristo,delloSpirito,dellaTerraedelpanecheviene toltodal corpodellaTerra, civienedato,nel sensodelVangelodiGiovanni,unapprofondimento inOinitodel concettodell’Eucari-stia.Aquestoaccenna ilCristodicendo:«Questaè lamiacarne»!Come lacarne muscolare dell’uomo appartiene al corpo dell’anima umana, così ilpaneappartienealcorpodellaTerra,valeadire,alcorpodelCristo.Eisuc-chi, che scorrono attraverso le piante, e pulsano attraverso le viti, sono

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ugualialsangue,chepulsaattraversoilcorpoumano.IlCristopuòindicarequesto,dicendo:«Questoèilmiosangue»!Soltantochinonvuolcompren-dere, o non vuol avere disposizione a comprendere, può credere che conquestaspiegazioneveridical’Eucaristiaperdaalcunchèdellasantitàcheadessaècollegata.Chiperòvuolcomprendere,diràasèstesso:nullaessaper-de,intalmodo,dellasuasantità.Anzi,l’intieropianetaterrestrevienesanti-Oicatodaquesta interpretazione.Equali sentimentipossentipossonoper-vadere l’anima nostra, quando giungiamo a scorgere nell’Eucaristia il piùgrandemisterodellaTerra;ilcollegamentodell’eventodelGolgothaconl’in-tiera evoluzione della Terra; quando impariamo a sentire nell’Eucaristia,che losgorgaredelsanguedalle feritedelRedentorehaunsigniOicatononsoltantoumano,macosmico, cheesso, cioè,dàallaTerra forzaperprose-guirenellasuaevoluzione!–Cosìcolui,ilqualecomprendequestosigniOica-topiùprofondodelVangelodiGiovanni,devesentirecomeeglinonsialega-toalcorpoOisicodellaTerrasoltantopermezzodelpropriocorpoOisico,masia legato – come essere animico-spirituale – all’essere animico-spiritualedellaTerra, cheè il Cristo stesso; come ilCristo, qualeSpiritodellaTerra,pervadailnostrocorpo.–Sesentiamoquesto,possiamodire:checosalam-peggiòalloscrittoredelVangelodiGiovanninelmomento, incuieglipotèguardareneiprofondiarcanichesonoconnessicolCristoGesù?Eglivideinquel momento quanta mai forza, quanti impulsi siano nel Cristo Gesù, ecomequestiimpulsidebbanotuttioperareentrol’umanità,purchèquestaliaccolga.

Percomprenderebene,occorrerievocarenuovamente ilverocorsodel-l’evoluzionedell’umanità.L’uomoècostituitodicorpoOisico,corpoeterico,corpoastraleedell’Io.Comesisvolgelasuaevoluzione?Sisvolgeperilfat-to,chel’uomo,peroperadelsuoIo,elabora,puriOicaerinforzagradatamen-teglialtri suoi trearti.L’IoèchiamatoapuriOicareapocoapoco il corpoastrale,apurgarlo,aelevarloaungradosuperiore.Quandol’intierocorpoastralesaràpuriOicato,rinvigorito,pervirtùdellaforzadelproprioIo,essodiventeràSèspiritualeoManas.Quandoilcorpoetericoovitalesaràintut-to eper tutto elaboratoe rinvigoritodalle forzedell’Io, esso saràBudhio

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Spiritovitale.QuandoilcorpoOisicosaràcompletamentevintoedominatodall’Io,essosaràAtmanol’Uomo-Spirito.Ealloral’uomoavràraggiuntolamètacheglisipresentaperprima.Maquestosaràconseguitosoltantoinunlontanoavvenire.Quellocheoraèstatodescritto,cioèchel’uomocostituitodiquattroarti,corpoOisico,corpoeterico,corpoastraleel’Io,elaboreràperoperadelsuoIoglialtritreartienefaràilSèspirituale,loSpiritoVitaleel’Uomo-spirito, va inteso nel senso che l’Io, nell’eseguire questo lavoro, ècompletamente cosciente. Ma questo, per la maggior parte degli uominiodierni,nonèancorailcaso.L’uomocominciaveramenteaelaborareoggidìconpienacoscienzasoltantounpocoilsuocorpoastrale,perintrodurvi ilManas.L’uomoèoraaquestopunto.Maincoscientemente,mercèl’aiutodientità superiori, l’uomo già ha lavorato durante l’evoluzione terrestre suisuoitreartiinferiori.Inantichitempi,eglihalavoratoincoscientementesulsuo corpo astrale, e questo corpo è stato per tal fatto pervaso dall’animasenziente.L’Iohalavoratoincoscientementesulcorpoeterico,equestocor-poeterico,incoscientementetrasformato,èciòchetroviamodescrittonellasistematicaesposizionedelmiolibro«TeosoOia»,come«animarazionale»;eciòchel’IohaelaboratoincoscientementenelcorpoOisicoèquellochetro-vate in quel libro sotto il nome di «anima cosciente». L’anima cosciente èdunquenataversolaOinedell’epocaatlantea,quandoilcorpoeterico,dicuiprimaunapartedellatestaancoraemergevaaldifuoridelcorpoOisico,s’in-trodussegradatamentetuttonelcorpoOisico.Pertalfattol’uomoimparòaenunciare «Io». Così l’uomo gradatamente passò con i suoi arti nell’epocapostatlantea.Lanostraepocaèchiamataa introdurre ilManas,oSèspiri-tuale,apocoapoco,inciòcheprimagiàerastatoaccoltoincoscientemente.L’uomo,contutteleforzechehaacquistateperilfattodipossedereoggidìcorpoOisico,corpoeterico,corpoastrale,animasenziente,animarazionaleeanima cosciente, con tutte le forze che questi arti gli possono dare, deveformareinsèilManas–einoltre,sepureinmisuraminima,ancheladispo-sizionealloSpiritovitaleoBudhi.Conciòvieneassegnataallanostraepocapostatlanteal’importantemissione,chel’uomosviluppiinsècoscientemen-tequestiartisuperioridelsuoessere,ManasoSèspirituale,BudhioSpirito

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vitaleeAtmanoUomo-spirito,seanchequest’ultimamètanonpossaessereraggiuntacheinunlontanoavvenire.L’uomodevegiàoggisviluppareinsèapocoapocolaforza,perevolvereisuoicorpiinferioriacorpisuperiori.

Orachiederemo:Checosaesistenell’uomoperilfattocheeglioggiancoranonhasviluppatoquestiartisuperiori,echecosaesisteràinveceinluinel-l’avvenire?Comesidifferenzieràl’uomofuturodaquelloattuale?

Quando in avvenire il completo uomo superiore sarà evoluto, l’intieroastralesaràpuriOicatoatalpunto,daesseredivenutoalcontempoManas,oSèspirituale;ilcorpoetericosaràtalmentepuriOicato,chesaràdivenutoalcontempoBudhioSpiritovitale;eilcorpoOisicosaràtalmentetrasformatoche,perquantoèverocheècorpoOisico,saràalcontempodivenutoUomo-SpiritooAtma.Occorreràmassimaforzapertrionfaredelcorpopiùbasso,perciòilsuperamentoelatrasformazionedelcorpoOisicosegneràilmassi-mo trionfo per l’uomo: quando gli uomini avranno compiuto quest’operaappieno, questo uomo Oisico sarà Uomo-spirito o Atman. Oggidì tutto ciòvivenell’uomosoltantocomedisposizione;maverràuntempoincuivivràcompletamentenell’uomo.EilvolgerelosguardoallapersonalitàdelCristo,agliimpulsidelCristo,ilfarsipermearediforze,ilfarsirinvigorirepermez-zodell’Impulso-Cristo,coltivanell’uomociòpermezzodicuipuòcompierequestatrasformazione.

Se l’uomononhaancoracompiutooggiquesta trasformazione,qualinesonoperluileconseguenze?LascienzadelloSpiritoleesprimemoltosem-plicemente.Dalfatto,cheilcorpoastralenonèancorapuriOicato,nonèan-cora trasformato inSèspirituale, risulta lapossibilitàdell’interesseperso-nale,dell’egoismo;per il fatto,che ilcorpoetericononèancoracompene-tratodallaforzadell’Io,èpossibilelamenzognael’errore;eperilfattocheil corpo Oisicononèancoracompenetratodalla forzadell’Io,èpossibile lamalattiaelamorte.NonvisaràpiùinteressepersonalenelfuturoSèspiri-tualepienamenteevoluto;nonvisaràpiùmalattiaomorte,bensìsalvezzaesalute, nell’Uomo-Spirito pienamente evoluto, vale a dire, nel corpo Oisicopienamenteevoluto.ChecosasigniOicadunque,che l’uomoaccogliegli im-

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pulsidelCristo?Egliimparaacomprendere,qualeforzaviènelCristo;egliaccoglieinsèleforzechelodevonocondurreadominareperOinoilpropriocorpoOisico.

Rappresentatevicheunuomopossaaccoglierecompletamenteinsèl’Im-pulso-Cristo,chequestoimpulsopossacompletamentetrasferirsiinlui;cheilCristositrovidirettamentedifronteaunuomo,echel’Impulso-Cristositrasferiscadirettamentedentroaquest’uomo.ChecosasigniOicaquesto?–Se l’uomo fossecieco,potrebbeacquistare lavistapermezzodelladirettainOluenzadiquestoImpulso-Cristo,perchèl’ultimamètadellaevoluzioneèilsuperamentodelleforzedellamalattiaedellamorte.Quandol’autoredelVangelodiGiovanniparladellaguarigionedelcieco-nato,egliparlanelsen-sodella profondità deimisteri, emostra conun esempio, che la forzadelCristoèunaforzasanatrice,quandosipresentanellapienezzadellasuafor-za.Doveè,dunque,questa forza?Nel corpodelCristo,nellaTerra.QuestaTerradeveperòesserepervasainveritàdall’esseredelloSpirito-CristoodelLogos.Vediamo,ora, se loscrittoredelVangelodiGiovanninarrasecondoquesta interpretazione. Come narra egli? Il cieco è là; Cristo prende dellaterra,visputasopra,elaponesulcieco;egliponesulciecoilpropriocorpopervasodalpropriospirito.ConquestadescrizioneloscrittoredelVangelodi Giovanni mostra un mistero, che egli conosce esattamente. E ora –astraendodaqualsiasipreconcetto–parleremoconmaggiorprecisionediquesto segno, fra i più grandi del Cristo Gesù, per imparare a conoscereesattamentelanaturaditalefatto,senzapreoccuparcidellecritichedeino-stricontemporaneitantointelligenti,chegiudicherannoassurdoestoltociòcheoraverràdetto.Maconvienepurdireunavolta,chevisonodeigrandiepoderosisegretinelmondo,cheoggiancoranonsonoadattiperl’uomo.Gliuomini odierni, per quanto evoluti possano essere, non sono abbastanzafortipercelebrareanche igrandimisteri.Possonoconoscerli,possonove-derli, se li possono sperimentare spiritualmente;ma l’uomo, così profon-damentediscesonellamateria,nonècapaceditrapiantarlinelOisico.

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Ogniformadivitaèinrealtàcostituitadicontrasti,diestremi.Vitaemor-tesonoestremisiffatti.Ilsentimentoel’atteggiamentodell’occultistaavver-tequalcosadimoltopeculiare,quando,peresempio,vedeuncadavereac-cantoaunuomovivente.Quandosihadavantiasèunuomovivo,desto,sisa:inluivivonoanimaespirito.Maquestiultimi,nell’uomodesto,comeco-scienza, sono,percosìdire,esclusidalpienorapportocon ilmondospiri-tuale,enonguardanonelmondospirituale.Seabbiamodinanzianoiunca-davere,sentiamochelospiritoel’animachehannoappartenutoaquelca-davere,stannooraperpassareneimondispirituali,echeivisischiudelorolacoscienza,lalucedelmondospirituale.Cosìilcadaverediventailsimbolodiciòchesuccedeneimondispirituali.MaanchenelOisicovisonoleripro-duzioni di ciò che si veriOica nello spirituale – però in un modo strano.Quandounuomodiscendedinuovonellanascita,glisideveediOicareunaparte corporea.Ènecessario, per così dire, che si veriOichi un concorsodimateriaperchèglivengaediOicatouncorpo.Eaunchiaroveggentequestoconcorreredellamateriasipalesa,incertoqualmodo,comeilmoriredellacoscienzachestanelmondospirituale.Iviessamuore–quirivive.Nelcon-correredellamateriaperformareuncorpoumanoOisicosivede,inuncertomodo,ilmorirediunacoscienzaspirituale;everamente,nelladecomposi-zioneenellacombustionediuncorpoOisico,quandolepartisidistaccano,sidisciolgono,sipalesacontemporaneamente–nellospirituale–unprocessoopposto: vi si palesa il nascerediuna coscienza spirituale. Ladecomposi-zioneOisicaèunanascita.Perciòanchetuttiiprocessididissoluzione,dide-composizione,sonoperl’occultistaanchequalcosadibendiverso.Uncimi-tero,dovesidecompongonodeicorpiOisici,vistospiritualmente(astrazionfattadagliuomini,s’intendequiciòchesiveriOicaspiritualmentenelcimite-ro),èunprocessomeraviglioso:èuncontinuoaccendersielampeggiaredirinascitespirituali.–Supponiamo,perunmomento,cheunuomosidedichiOisicamente–questononvienenaturalmenteconsigliatoanessuno,perchèicorpiattualinonsopportanoquestoprocessoinnessuncaso–supponiamodunque,cheunuomo,permezzodiunaspecialedisciplina,possaallenareilsuo corpo Oisico a respirare per un determinato tempo, precedentemente

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stabilito, dell’aria putrida, corrotta, con la coscienza di accogliere in sè ilprocessospirituale,cheappuntoèstatodescritto.Seeglifaquestoinmodoadeguato allora indubbiamente, nella successiva incarnazione (non si puòfareinunamedesimaincarnazione),eglis’incarneràconlaforzachedàim-pulsiviviOicatoriesanatori.Respirarel’ariadeimortirientranelladisciplinaattaacondurrelapropriasalivaapocoapoco,aquellaforza,percui,mistaalla terra comune, essapuòdare ciò che il Cristohaposto sugli occhi delcieco.Questomistero,permezzodicuisiconsumalamorte,lasimangiaelasirespira,permezzodicuisiconseguelaforzadirisanare,èilsegreto,acuiaccenna lo scrittoredelVangelodiGiovanni,quandomostradei segni,comequellodellaguarigionedelcieco-nato.Esarebbemoltomeglio,chein-vecediragionaretantosulmodocomelacosavadaintesa,lagentepotesseimparare, che esiste letteralmente ciò che è descritto nella guarigione delcieco, e che imparasse la considerazione dovuta a una personalità, comequelladelloscrittoredelVangelodiGiovanni,inmododadire:«Eglieraunapersonalità iniziata in questi misteri; dobbiamo cercare di acquistarci lacomprensioneperquestimisteri».

Eranecessarioindubbiamente,cheiofacessinotarechecisitrovaorainungruppoantroposoOico, incuinoncisicuradi tantipregiudizi,primadinarrareunmistero,comequellodellasalivamischiataallaterraqualemez-zocurativo,ediaffermarecheuntalefattohaunsigniOicatoletterale.

Oracerchiamodicomprenderequantolapienaconoscenzadiquel fattoci ravvicini strettamente all’idea, di cui oggi ci siamo occupati, cioè che ilCristoè loSpiritodellaTerraeche laTerraè il suocorpo.Daunesempioabbiamovisto,comeilCristospiritualizzilaTerra,eloabbiamovistooffrireunapartedisèstesso,afOinchèsicompiesseciòcheandavacompiuto.Eorapassiamoadaltro.

Aquantooggisièespostosiaggiunga,cheilCristohadetto:«Ilpiùpro-fondosegretodelmioessereèl’Io-sono,elaveraedeternapotenzadell’Io-sonoodell’Io,chehalaforzadipenetrareneglialtricorpi,deveOluirenegliuomini.EssaènelloSpiritodellaTerra».Teniamopresentequesteparole,e

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consideriamo seriamente,molto seriamente, che il Cristo vuole, facendosimediatoreperogniuomodelveropossessodell’Io,vuole inogniuomori-svegliare ilDio,accendere inogniuomo,amanoamano, ilSignoree ilRecheèinlui.

Checosacisipalesaallora?Cisipalesanientemenocheilfatto,cheilCri-sto è nel più alto senso l’espressione dell’idea del Karma, della legge delKarma.Perchèquandocomprenderàcompletamentel’ideadelKarma,lasicomprenderà inquestosensocristiano.EssasigniOica,chenessunuomosideveerigereagiudicedellainterioritàdell’altro.Chinonhaancoracompre-sol’ideadelKarmainquestosenso,nonl’haintesaintuttalasuaprofondi-tà. Fintanto cheunuomogiudicadell’altro, egli impone all’altro la coerci-zionedelproprioIo.Quandoperòsicredeveramenteinsensocristianoal-l’Io-sono,nonsigiudica,masidice:«Ioso,cheilKarmaèilgrandepareggia-tore.Qualsiasicosatuabbiafatto,ionongiudico!»Supponiamocheunpec-catorevengacondottodinanziaunuomoche intenderealmente laparoladelCristo.Qualesaràl’atteggiamentodiquest’uomodifrontealpeccatore?Supponiamochetutticolorochesireputanocristianiaccusinoquest’ultimodigravipeccati.Ilverocristianorisponderebbe:«qualsiasicosagliaddebi-tiate, cheegli l’abbiaonon l’abbiacommessa,occorrerispettare l’Io-sono;lasciate il giudizio alKarma, alla grande legge, che è la leggedello SpiritostessodiCristo;essodeveesserelasciatoalCristostesso».IlKarmasicom-pienelcorsodell’evoluzioneterrestre;possiamoafOidareaquestaevoluzio-nestessa lapunizioneche ilKarma inOliggeràaquell’uomo.Cisipotrebberivolgere forse alla Terra e agli accusatori, dicendo: «Badate a voi stessi!spettaallaTerradieseguireilcastigo?ScriviamolodunquesullaTerra,dovedelrestogiàstaiscrittocomeKarma!»

«EGesùsen’andòalMonteOliveto.

EdigranmattinotornònuovamentealTempio,etuttoilpopoloandòdaluiestandoasedereinsegnava.

EgliScribieiFariseicondusseroaluiunadonnacôltainadulterio,epo-stala inmezzo, gli dissero:Maestro,questadonnaororaè stata côlta che

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commettevaadulterio:OrMosènellaleggehacomandatoanoichequestetalisianolapidate,Tuperòchedici?

Eciòessidicevanopertentarloeperavereondeaccusarlo.MaGesù,ab-bassatoingiùilvolto,scrivevacolditosullaterra.

Continuandoperòquelliadinterrogarlo,sialzòedisseloro:Queglicheètravoisenzapeccato,scagliilprimolapietracontrodilei.

Edinuovochinatosi,scrivevasopralaterra.Macoloro,cheuditoebberoquesto(convintidallalorocoscienza),unodopol’altrosen’andarono,prin-cipiandodaipiùvecchi;erimasesoloGesù,eladonnachesistavanelmez-zo.

EGesùalzatosi, (nonvedendoaltroche ladonna) ledisse:Donna,dovesonocolorochetiaccusavano?Nessunotihacondannata?»

Eglidicequesto,perscartareognigiudiziodall’esterioreeperdesignareilKarmainteriore.

«Edella:Nessuno,oSignore»,

EssavieneafOidataalsuoKarma;perciòl’unicacosadafarsièdinonpen-sarepiùalcastigo,chesicompienelKarma,madiravvedersi.

«EGesùledisse:Nemmenioticondannerò:vatteneenonpeccarpiù».

Così vediamo la connessione fra l’idea più profonda del Cristo, l’impor-tanzadelsuoEssereperlaTerrael’ideadelKarma.«Seavetecompresolamiaentità,aveteanchecompresochièColui,delqualeioesprimol’essere;ecome l’Io-sono determini il pareggio». Indipendenza e interiore raccogli-mento,èquestocheilCristohadatocomeimpulsoagliuomini.

Gli uomini non sono arrivati ancora molto avanti nella vera interiorecomprensionedelCristianesimo.Maquandogliuominiavrannoimparatoacomprendere ciò che risiede inuno scrittoquale è il VangelodiGiovanni,accoglierannoapocoapocogliimpulsichegiaccionoinesso:allorasiavve-reràinunlontanoavvenirel’idealecristiano.

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Così vediamo come nell’epoca postatlantea Oluisca nella Terra il primoimpulso per evolvere l’uomo superiore. Domani impareremo a conoscerel’evoluzionedell’uomoinrelazioneconilPrincipio-Cristo,per l’appuntoinquestaepocapostatlantea,eproseguiremomostrandociòcheilCristosaràinavvenire.

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VIII-L’evoluzionedell’uomoinrelazionecolPrincipio-Cristo

AbbiamovistochecisiavvicinameglioalprofondosigniOicatodelVange-lodiGiovanniquandosi cercadipenetrare inessodadiverseparti;e ieriabbiamopotutodifattiaccennare,daundeterminatoaspetto,aunodeise-gretipiù importantidelVangelodiGiovanni.Occorreràora,perarrivareapocoapocoallacompletacomprensionedelmisterodicuiieriappuntosièparlato, di considerare l’avvento del CristoGesù, per sè stesso, come tale,nella nostra epoca postatlantea. Abbiamo raccolto gli elementi più diversiperseguirel’evoluzionedell’uomoeilPrincipio-Cristoinessa.Cercheremooggidicomprendere,perchèilCristosiacomparso,comeuomo,esisiaag-giratosullaTerraproprioinquelmomentodellanostraevoluzione.Dovre-moriallacciarciaciòchegiàinparteabbiamouditonelleultimeconferenzeedesaminarel’evoluzionedellanostraumanitànell’epocapostatlantea.

Abbiamodettoripetutamente,cheinostriaviprimordialihannodimora-to,inun’epocaremota,sopraunaregionedellaTerra,oggisommersanell’O-ceanoAtlantico. Inostriantenativivevanosull’anticaAtlantide.Avanti ieriabbiamoaccennatoall’aspettodellacorporeitàesteriorediqueinostrian-tenatiatlantei.Abbiamoveduto,checiòchedell’uomovienepercepitooggi-dìconisensiesteriori,cioè,ilcorpoOisico,nonèarrivatocheapocoapoco,lentamente,alladensitàcorneachepossiedeoggidì.Potremmodire,chesol-tantonell’ultimaparte dell’epoca atlantea l’uomo cominciava a somigliareun poco alla sua Oigura attuale. Ma anche verso l’ultimo terzo dell’epocaatlantea l’uomo era ancora essenzialmente diverso da quello che è oggi,sebbeneperisensiesteriorinonsembrassemoltodifferente.Potremome-glio comprendere il progresso che l’uomo ha compiuto, se paragoniamol’uomo odierno con un qualsiasi animale superiore vivente. Permolte ra-gionicideveesseregiàriuscitochiaro,inchecosal’uomosidifferenzioggiessenzialmente da qualsiasi animale odierno, sia pure superiore. Pressoogni animale troviamo che, sul piano Oisico o nelmondo Oisico, l’entità diquestoanimaleècostituitadalcorpoOisico,dalcorpoetericoovitale,edal

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corpoastrale;chequestetreparticostitutiverappresentanol’esseredell’a-nimalenelmondoOisico.NondovetecrederechenelmondoOisicovisiasol-tanto del Oisico. Sarebbe un grande errore di cercare tutto l’eterico e spe-cialmentetuttol’astraleneimondisupersensibili.Effettivamente,conisensiOisici,nonpotetevederenelmondoOisicocheciòcheèOisico.Maciònondi-pende dal fatto, che nelmondo Oisico esista il solo Oisico.No, nell’animaleesistenelmondoOisicouncorpoetericoeuncorpoastrale,el’uomodotatodichiaroveggenzavedequestocorpoetericoequestocorpoastraledell’a-nimale.SoltantosevuolearrivarealveroIodell’animalenonpuòlimitarsialmondo Oisico, ma gli occorre salire nel mondo astrale. Ivi sta l’anima digruppool’Iodigruppodeglianimali;eladifferenzafral’uomoel’animaleconsiste nel fatto, che nell’uomo vi è l’Io, anche qui giù nelmondo Oisico.Cioè,l’uomoècostituitonelmondoOisicodicorpoOisico,dicorpoeterico,dicorpoastrale,edell’Io,sebbenei treartisuperiori,acominciaredalcorpoeterico,nonsianoriconoscibilichedallacoscienzachiaroveggente.Oraque-stadifferenzafra l’uomoe l’animalesirileva, inundeterminatomodo,an-che chiaroveggentemente. Supponiamo che un chiaroveggente osservi uncavalloeunuomo.Eglitroverebbe,chealdifuoridellatestadelcavallo,chesiprolungaOinoalmuso,vièun’aggiuntaeterica,edeglidirebbe:aldisopradellatestaOisicadelcavalloemergelatestaetericapotentementeorganizza-ta.Questeduetestenoncoincidononelcavallo.Nell’uomoodiernosivedechiaroveggentementechelatestaetericaèdiformaedigrandezzaaundi-presso corrispondente alla testa Oisica. Specialmente grottesco ci apparel’elefante;osservato chiaroveggentemente,haunaenorme testaeterica,diguisacheciapparecomeunanimaleassolutamentegrottesco.Manell’uomoodierno la testa Oisica e la testa eterica coincidono, esse sonoper formaegrandezzaquasiuguali.Manonèstatosemprecosìnell’uomo.Nell’ultimoterzodell’epoca atlantea soltanto troviamoquesto statodi cose.All’anticoatlanteolatestaetericaemergevapotentementealdisopradiquellaOisica;poileduetesteandaronosemprepiùcrescendol’unanell’altra,Oinchènel-l’ultimoterzodell’epocaatlanteaarrivaronoacoinciderecompletamente.Viènelcervellounpunto–vicinoagliocchi–checoincideoggidìcompleta-

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menteconundeterminatopuntodellatestaeterica:questiduepuntieranoseparati negli antichi tempi. Il punto eterico stava al di fuori del cervello.Questiduepuntiimportantisisonoaccostati.Quandoquestiduepuntihan-no potuto coincidere, allora soltanto l’uomo ha imparato a dire «Io» a sèstesso,ealloraècomparsociòcheieriabbiamochiamatol’animacosciente.ConquestocoincideredellatestaetericaconquellaOisicadell’uomo,latestadiquestosiènotevolmentemodiOicata.Perchèquestatestaumanaavevaunaspettoessenzialmentediversopressol’anticoAtlanteodaquelloattuale.Sevogliamocomprenderecomesiastatapossibilel’odiernaevoluzione,occor-reesaminarealquantolecondizioniOisichedell’anticaAtlantide.

Seavessimoattraversatol’anticaAtlantideversoOccidente,nonavremmosperimentatounadistribuzionefrapioggia,nebbia,ariaelucesolare,qualel’abbiamooggidì,nelleregionicheabitiamo.Specialmentelecontradenor-diche,aoccidentedellaScandinavia,eranoallorapervasedinebbia.Gliuo-minicheabitavanodoveoraèl’Irlanda–eanchepiùaoccidentedell’Irlan-da–nonhannomaivedutonell’anticaAtlantideladistribuzionefrapioggiaelucesolarequaleoggilavediamo.EssieranosempreimmersinellanebbiaesoltantocolDiluvioatlanteovenneiltempo,incuilemassenebbiosesidi-sciolsero dall’aria e precipitarono. Avremmo potuto investigare l’intieraAtlantide emai ci sarebbe apparso un fenomeno che oggi noi tutti cono-sciamo,unfenomenomeravigliosodellanatura:–sarebbestatoimpossibiletrovare l’arcobaleno. Questo non è possibile che con una distribuzione dipioggiae lucesolare,qualeoggipuòesisterenell’atmosfera.Nell’Atlantide,primadelDiluvioatlanteo,nonsitroval’arcobaleno.Soltantogradatamente,dopoilDiluvioatlanteo,ècomparsoilfenomenodell’arcobaleno,valeadire,che esso divenne Oisicamente possibile. Se ora dunque dalla scienza delloSpiritovivienecomunicatoquestofatto,eviricordate,chenellevariesagheeneimitiilDiluvioatlanteoèstatoconservatocomeDiluviouniversaledelpeccato,cheNoèuscìfuoriedopoilDiluviovideperprimacosal’arcobale-no,acquistereteun’ideadiquantoidocumentireligiosisienoprofondamen-te,letteralmenteveri.Èvero,chesoltantodopoilDiluvioatlanteogliuomi-ni,perlaprimavolta,poteronovederel’arcobaleno.–Questesonoleespe-

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rienzechepuòaverecolui,ilqualesperimental’occultismo,edoposoltantoimparapezzoperpezzoacomprenderecomeconvengaaccogliereletteral-mente idocumentireligiosi,comeoccorraprima imparareacomprenderliallalettera.

Verso la Oinedell’epocaatlantea ci risulta, che le condizioni esteriori edinteriorieranopergliuominipiùfavorevoliinunadeterminataregionedel-lasuperOicieterrestre,cheoggisitrovanellevicinanzedell’Irlandaodierna.Oggiquellaregioneèsommersanell’acqua.Ivieranoalloradellecondizionispiritualispecialmentepropizie,eivi,nell’ambitodeipopoliatlanteisifor-mòilpopolopiùriccamentedotato,piùdiognialtropredispostoallaliberaautocoscienzaumana.Elaguidadiquestopopolo,chenellaletteraturadellascienzadelloSpiritosiusachiamareilpopolodei«Semitiprimordiali»,eraungrandeiniziato,ilquale–seèlecitoesprimersiallabuona–siscelseipiùprogrediti individui di quello speciale popolo, ed emigrò con essi versoOriente,attraversol’EuropaOinonell’Asia,nellaregionedelTibetodierno.Inquellaregioneemigròunafrazionerelativamentepiccola,maspiritualmen-temoltoprogreditadellapopolazioneatlantea.Nell’ultimaepocaatlantea,apoco a poco le regioni occidentali dell’Atlantide andarono sparendo, rico-pertedalmare.L’Europasemprepiùandòprendendoilsuoaspettoattuale;inAsia,igranditerritoridellaSiberiaeranoancoracopertidavastedistesedi acqua;ma le regionimeridionalidell’Asiaperquantodiversamente for-mate,giàesistevano.LepopolazionimenoprogreditesiunironoinparteaquestonucleodipopolocheemigravadaOccidenteaOriente;qualiaccom-pagnandolopiù lontano,equalimeno lontano.Anche l’anticapopolazioneeuropeaperòsicostituìingranpartedallepopolazioniemigratedall’Atlan-tide, le quali si fermarononella vecchiaEuropa e lapopolarono.Aquestamigrazionedi popoli si unirono altremassedi genti già precedentementefuoruscite,echeinparteancheeranovenuteinAsiadaaltreregionidell’A-tlantide,eperOinodall’anticaLemuria.Diguisachedellepopolazionidiver-samentedotate,edallepiùvariecapacitàspirituali,sifermaronoinEuropaeinAsia.LapiccolafrazionechefuguidatadallamenzionatagrandeIndivi-dualità spirituale, si fermò in Asia, per coltivare ivi la più alta spiritualità

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possibile.DaquestaregionediculturasidiffuserolecorrenticulturaliversolepiùdiverseregionidellaTerraepressoipiùdiversipopoli.

Laprimacorrentediculturadisceseversol’India,ove,perl’impulsodato-le dallamissione spirituale di quella grande Individualità, si formò quellachechiamiamociviltàantichissimaindiana.Nonintendiamoparlarequidiquellaculturaindiana,dellaqualecisonorimastideiresiduineimeraviglio-silibrideiVeda,eneppurediciòchepiùtardi,perviaditradizione,èarri-vatoalmondo.Tuttociòchediquestecultureesteriorisipuòsapereèstatoprecedutodaunaculturapiùanticaemoltopiùbella,laculturadegliantichisantiRischis,diqueigrandiMaestri,cheintempiremotissimidell’umanità,hanno dato la prima civiltà postatlantea. Trasferiamoci per un momentonell’animadiquestaprimacorrentediculturadell’epocapostatlantea.Que-staprima culturadell’umanitàpostatlantea fu laprima culturaveramentereligiosa dell’umanità. Le precedenti culture atlantee non erano, nel verosensodellaparola,delleculturereligiose.La«religione»èinfondounape-culiaritàdell’epocapostatlantea.Perchè?–MacomevivevanogliAtlantei?Perilfatto,chelatestaetericaancorasporgevafuoridellatestaOisica,essinonavevanoancoraperdutocompletamentel’anticachiaroveggenzacrepu-scolare.L’uomo,quandodinottestavafuoridelcorpoOisico,vedevaespa-ziavacon losguardonelmondospirituale;mentredigiorno,quandos’im-mergevanelsuocorpoOisico,vedevacoseOisichequinelmondoOisico;inve-cedinotte,Oinoaundeterminatogrado,vedevaancoraleregionidelmondospirituale.Trasferiamocioranellametàonelprimoterzodell’epocaatlan-tea.Qualeeraalloralacondizionedell’uomo?Eglisisvegliavalamattina.IlsuocorpoastralepenetravanelsuocorpoOisicoenelsuocorpoeterico.GlioggettidelmondoOisicononavevanoancoradeicontornicosìnitidiedecisicomeoggidì.Pensateunacittàavvoltanellanebbia, con i lampionidi seracirconfusidiaurecolorate,daimarginiindistintieconirradiazionicolorate–questovidàun’immaginedell’aspettocheaveval’Atlantideaquell’epoca.–D’altrapartenonvieraneppure,fralachiaracoscienzadigiornoelainco-scienzanotturna,unaseparazionecosìnettacomevifudopol’epocaatlan-tea. Di notte il corpo astrale sgusciava bensì fuori dal corpo eterico e dal

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corpoOisico;ma, Oinchèilcorpoetericorimanevainparteancoraunitocolcorpoastrale,persistevanosempredeiriOlessidelmondospirituale;l’uomopotevasempreavereunachiaroveggenzacrepuscolare,sifamiliarizzavacolmondo spirituale, vedevaattornodelle entità spirituali, deiprocessi spiri-tuali.Diciòcheleggete,peresempio,comemitiesaghediDeigermanici,gliscienziati,sedutiatavolino,vidiconochesonotuttepoesie,chelagentedelpopolohatrattedallafantasiapopolare!WotaneThoretuttigliDeisareb-beropersoniOicazionidiforzedellaNatura,ecosìvia.Esistonodelleintiereteoriemitologiche che parlano così di una fantasia creativa del popolo. Audirediquestarobasipotrebbefacilmentecrederecheunoscienziatosif-fattosiacomel’homunculusdelFaustdiGoethe,natodallastorta,echenonabbiamaivedutounverouomo.Perchèachihavedutoveramenteilpopolo,nonriescepiùpossibileparlareaquelmododicreazionidellafantasiapo-polare.QuestesaghedegliDeialtrononsono,cheilresiduodiveriprocessi,chegliuominihannorealmentevedutochiaroveggentementenegliantichitempi. QuestoWotan è esistito!Di notte l’uomo si aggirava fra gli Dei nelmondospiritualeeinessoconoscevaWotaneThor,altrettantobene,quan-tooggiconosceisuoisimilidicarneedossa.Ciòchealloralenatureprimi-tivehannovedutochiaroveggentementeeancoraperlungotempoinmodocrepuscolareformailcontenutodeimitiedellesaghe,specialmentediquel-le germaniche.Quegli uomini, i quali allora sonoemigrati daOccidente inOriente, nelle regioni che più tardi vennero chiamate germaniche, eranouominicheavevanoconservato,Oinoaundatogrado,–chipiù,echimeno–unacertachiaroveggenza,diguisache,almenoinalcunitempispeciali,po-tevano ancora guardarenelmondo spirituale; ementre il sommo IniziatoemigròconisuoidiscepolinelTibetedalìinviòunaprimacoloniaculturalenell’India,eranorimasti indietroovunquepressoipopoli inEuropadegl’i-niziati,checoltivavanolaspiritualitàneimisteri.Pressoquestipopolisicol-tivavanoimisteri,peresempio,iMisteriDruidici,deiqualioggidìl’umanitànonhanotizia –perchè ciò chenevien comunicato è fruttodi fantasia.Èimportanteperò,chequandoallorafraiDruidiofragliuominidellaregionerussaoccidentaleedellaScandinavia,dovevieranoimisteriTrottici,sipar-

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lavadeimondisuperiori,vierasempreuncertonumerodiuominichesa-pevano deimondi spirituali. Se si parlava diWotan o dell’episodio che sisvolsefraBaldureHödur,nonsiparlavadiqualcosachefosselorocomple-tamente sconosciuto. Molti avevano ancora sperimentato essi stessi talieventi, inspecialicondizionidicoscienza,ecolorochenonliavevanospe-rimentati, li udivano raccontare dal loro vicino a cui prestavano fede. EovunqueinEuropavieraancoraunricordovivodiciòcheesistevainAtlan-tide.Checosaviesisteva?Qualcosa,chesipuòchiamareunaconvivenzana-turaledegliuominiconilmondospirituale,conciòcheoggisichiamailCie-lo.L’uomoentravacontinuamentenelmondospiritualeevivevainesso.In-somma,nonoccorrevachedaalcunaspecialereligioneglivenisseindicatal’esistenzadiunmondospirituale.ChecosasigniOicareligione?SigniOica ilcollegamentoframondoOisicoemondospirituale.Aquell’epocal’uomononavevabisognodinessunospecialecollegamentocolmondospirituale,per-chèeglilosperimentava.ComenonoccorrechenessunovifacciacredereaiOiori dei campi, agli animali del bosco, perchè voi li vedete, così l’atlanteocredevaagliDeieaglispiriti–nonperreligione–maperchèlisperimenta-va.Conilprogrediredell’umanità l’uomoeraarrivatoallachiaracoscienzadiurna.L’epocapostatlanteaèdunquequella,incuil’uomoarrivoallachia-ra coscienza diurna. E vi arrivò per il fatto , di aver dovuto abbandonarel’anticacoscienzachiaroveggente.Questaperògli ritornerànell’avvenireesiaggiungeràallasuaattualechiaracoscienzadiurna.Pressoinostriante-natiinEuropasiveriOicavaspessochenellesagheeneimitivenivanodatiinformaimmaginosadeiricordideitempiantichi.Macomeeraveramentelanatura degli antenati più progrediti? Per quanto possa sembrare strano, ipiùprogrediti,chevennerocondottidallaloroGuidainOrienteOinoalTibet,erano proprio coloro che avevano perduto l’antica coscienza trasognatachiaroveggenteChecosasigniOica infattiprogrediredallaquarta razzaallaquinta?SigniOicavederedigiorno,perderel’antica-chiaroveggenza.Ilgran-deIniziato,laGuida,hacondottoviacoloro,cheappartenevanoalsuogrup-petto,perchènondovesserovivereinmezzoaglialtri,chesitrovavanoan-coraalgradodell’anticopopoloatlanteo;e fraquei suoi seguacipotevano

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venircondottineimondisuperiorisoltantocolorochesieducavanoesial-lenavano appositamente per mezzo di una disciplina occulta. Dell’anticaconvivenza con imondi divino-spirituali che cosa era rimasto agli uominidellaprimaepocapostatlantea?Erarimastalanostalgìadiquelmondospi-rituale,dicuil’entratasierachiusaperloro–lanostalgìaperòerarimasta.Ogniuomosentivaaundipressoaquelmodo–dallesagheedalletradizioniudivaparlarediqueimondiedicevaasèstesso:Vierauntempo,incuiino-striantenatiguardavanonelmondospirituale,incuivivevanoconSpiritieDeievivevanonellarealtàspiritualepiùprofonda.Oh,potessimopenetrarcianchenoi!Edaquestanostalgìasiformòilmetodoanticoindianodiinizia-zionecheèscaturitodallanostalgìadiciòcheerastatoperduto,echepog-giasulfatto,chel’uomoabbandonaperuntempolachiaracoscienzadiurnache ha acquistata, per insinuarsi retrospettivamente con la sua coscienzanell’anticostato.Layogaèilmetododell’iniziazioneanticaindiana,chepermezzodellasuatecnica,deisuoiesercizipratici,riuscìaristabilireperviaartiOicialeciòcheeraandatoperdutoperl’uomopervianaturale.–RafOigu-rateviorauntaleanticoatlanteo,dicuilatestaetericaancorasporgevamol-toaldisopradellatestaOisica.Quandopoiuscivailcorpoastrale,unagranpartedella testaetericaeraancora connessa con il corpoastrale stesso, ealloraciòchequest’ultimosperimentavapotevaimprimersinelcorpoeteri-co–sicchèaquestomodo l’atlanteopotevaacquistarcoscienzadellepro-prie esperienze. Quando poi nell’ultimo tratto dell’epoca atlantea la parteetericadellatestasiritiròcompletamentenellatestaOisica,ilcorpoastraleuscivaogninottecompletamentedalcorpoeterico.Bisognavadunquecer-care nell’antica iniziazione di trar fuori con arte il corpo eterico, – vale adire,bisognavaporrel’uomoinunaspeciedistatoletargico,inunaspeciedisonnodimorte,cheduravatregiorniemezzo,duranteilqualeilcorpoete-ricoemergevafuoridelcorpoOisicoederasciolto,–diguisacheciòcheilcorpoastralesperimentava,s’imprimevanelcorpoeterico.Equandopoiilcorpoetericovenivadinuovocondottonelcorpo Oisico, l’uomosapevaciòcheavevasperimentatonelmondospirituale.

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Questo era l’antico metodo di iniziazione, l’iniziazione della yoga, permezzodicuil’uomosisollevava,percosìdire,fuoridelmondoincuisitro-vava,pertrasferirsidinuovonelmondospirituale.Eladisposizioned’ani-modellaciviltàcheprovennedaquestainiziazione,èquellachesopravvivecomeeconellaciviltàindianasuccessiva.Eraladisposizioned’animoincuil’uomodicevaasèstesso:verità,realtà,veracità,esistenza,sonosoltantonelmondospirituale,inquelmondospirituale,incuipenetral’uomoquandosisottraealmondo Oisico sensibile.Ora l’uomoènei regnidelmondo Oisico,circondatodalregnominerale,daquellovegetaleedaquelloanimale;que-staperòchecircondal’uomononèlaverità,nonècheparvenzaesteriore;eglihaperdutolaveritàOindaitempiprimordialieviveorainunmondodiparvenza,diillusione,diMaya!EcosìilmondoOisicodivenneilmondodellaMaya per l’antica cultura indiana. Bisogna comprendere questo come unaconseguenzadelladisposizioned’animodiquellacultura–dicomeallorasisentiva–enoncomeunagrigia teoria.Per l’indianoprimordiale,chevuolesserespecialmentesanto,ilmondodellaMayanonhavalore.Questomon-doOisicoèperluiun’illusione;ilveromondoesisteperlui,quandoeglisiri-tiradalmondoOisicoe–permezzodellayogapuòviveredinuovonelmon-do,incuigliantenatisuoieranovissutinell’epocaatlantea.

IlsigniOicatodell’ulterioreevoluzioneconsistenelfatto,chel’uomosiabi-tuigradatamenteadapprezzareilmondoOisico,cheglisischiudenellacul-turapostatlantea,alsuogiustovalore,secondoilsuosigniOicato.Lasecondaepocadi cultura già sta di unpasso innanzi all’antico Indianesimo, essa èpureunaculturapreistorica,chenoiperòchiamiamosecondoipopolichehannoabitatopiùtardiinquelleregioni;lachiamiamoculturapaleopersia-na.Non intendiamoparlare della cultura persiana che venne dopo,ma diunaculturapreistorica.

Ilsecondoperiodogiàsidifferenziaessenzialmentedall’epocaprimordia-le indiana per la disposizione dell’animo e per il suo contenuto effettivo.SemprepiùdivennedifOicilediliberareilcorpoeterico,maeratuttaviapos-sibilediriuscirvi,e inundeterminatomodo losicontinuòa fare, Oinoalla

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venuta del Cristo Gesù. Questi uomini dell’antichissima cultura persianaavevanoperòcominciatoadapprezzarelaMayaol’illusioneeaconsiderar-lacomequalcosadivalore.L’indianosisentivafelicequandopotevasfuggireall’illusione;perilpersianoessaeradiventatauncampodilavoro.Essagliappariva bensì sempre come qualcosa di antagonistico,ma tuttavia comequalcosachedovevavenirvinto,edaquestoprovennepiùtardilalottafraOrmuzdeArimane,incuil’uomosiriuniscecongliDeibuoni,controlepo-tenzedegliDeicattivi,conOiccatenellamateria.Daciòsiandòformandoladisposizioned’animochesiavevaaquell’epoca.Questarealtànoneraanco-ra amata dai persiani, ma essi non la sfuggivano più come la sfuggivanogl’indiani, la elaboravano, la consideravano come un campo d’azione, sulquale si poteva lavorare, e dove si trovava ciò che occorreva superare. InquestosecondostadiodiciviltàsierafattounpassoversolaconquistadelmondoOisico.

Vennepoilaterzaepocadiciviltàconlaqualeciavviciniamosemprepiùallastoria.LaindichiamonellascienzadelloSpiritocomelaculturacaldeo-babilonese-assiro-egiziana.Tuttequesteculture furono fondatepermezzodicolonie,speditesottoladirezionedigrandiGuide.Laprimacoloniafondòlaculturadegliantichi indiani, la seconda fondòciòcheabbiamoappuntoindicato come centrodella cultura antichissimapersiana, e una terza cor-rentediculturasispinsepiùlontanoversoOccidenteevifondòciòchestaabasedellaculturababilonese-caldeo-assiro-egiziana.ConquestosierafattounpassoancorapiùimportanteversolaconquistadelmondoOisico.Alper-sianoquest’ultimoapparivaancoracomeunamassaresistentecheoccorre-vaelaborare,seinessasivolevaoperareconquellichesiritenevanoibuonispiritidellaverarealtàspirituale.Orasieradiventatipiùfamiliari,piùinti-mi,con larealtà Oisica.Guardate l’anticaastronomiacaldea,checi fornisceunadelleprovepiùstraordinarieepiùgrandiosedellospiritodell’uomopo-statlanteo.Inessavedetecomevenganoinvestigatiilcamminodellestelleele leggidelcielo.L’antico indianoavevaancoraalzato losguardoalcieloeavevadetto:comunquevadanolestelleequalichesianoleleggicheinessesiesprimono,nonvalelapenadiapprofondirle.Aunuomodellaterzaepo-

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cadiculturasembravagiàmoltoimportantedipenetrareinquesteleggi,eaquellodellaculturaegiziaeraperOinomoltoimportantediinvestigareparti-colarmentelecondizionidellaTerraedicrearelageometria.Venneinvesti-gatalaMayaesorselascienzaesteriore.L’uomostudiaipensieridegliDeiesentecheeglideveprocurarsiunrapporto fra lapropriaattivitàeciòcheegli trova inciso nella materia come scrittura degli Dei. Si otterrebbe unconcettodiversodaquellochegliuominipossonoavereoggidì,dellanaturadi uno Stato, se s’investigassero le prime condizioni della vita dello Statoegizio-caldeo.Perchèleindividualitàchedirigevanoeguidavanoeranodeisaggi,iqualiconoscevanoleleggideicorsidellestellecheregolavanoimotideicorpicosmici,esirendevanocontoche,nell’Universo,tuttodeveessereinreciprocacorrispondenza.Essiavevanostudiato icorsidellestelleesa-pevanochevideveessereunaccordofraciòcheavvienenelcieloequellochesuccedesullaTerra.Secondoglieventidelcielo,essiannotavanociòchenel corsodel tempodovrebbe svolgersi sullaTerra. PerOinonel tempo ro-manopiùantico(dellaquartaepocadicultura)gliuominieranoancoraco-scienti, checiò chesuccedesullaTerradevecorrispondereaquello chesimanifesta nel Cielo. Negli antichimisteri, all’inizio di una nuova epoca, sisapeva quali eventi dovevano veriOicarsi per lungo tempo avvenire. Dallasapienzadeimisterisisapeva–peresempio,all’iniziodellastoriaromana–:seguirà un’epoca in cui gli avvenimenti più diversi si veriOicheranno e sisvolgerannonellevicinanzediAlbalonga!Eperchivisaleggereèevidente,chequivieneaccennatoconun’espressionesimbolicaprofondaalfatto,chelasaggezzasacerdotaletracciava,percosìdire,l’indirizzodellaculturadel-l’anticaRoma.«Alba-longa»è la lungavestesacerdotale. Inquesteanticheregionivenivano«tracciati»inquestomodoglieventifuturidellastoria.Sidiceva: sette epoche devono susseguirsi; si divideva l’avvenire secondo ilnumero sette, e si segnavano anticipatamente le linee fondamentali dellastoria.Epotreimostrarvifacilmente,comeneisetteRediRoma,iqualigiàstavano registrati all’inizio dell’epoca romana nei «Libri Sibillini», fosserooccultatedellevereprofeziestoriche.Aqueitempiperògliuominisapeva-nopure:«dobbiamovivereciòchestascritto».Einoccasionedieventiim-

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portantisiconsultavanoilibrisacriquestaèlaragionedellavenerazioneedellasegretezzaconcuivenivanotenutiiLibriSibillini.

Così l’uomodella terza epoca di cultura ha introdotto col suo lavoro lospiritonellamateria,ha compenetratodi spirito ilmondoesteriore. Innu-merevoliprovestorichediquestofattosicelanonelcorsodeldiveniredel-l’epocadiquestaterzacorrenteculturale,l’assiro-babilonese-caldeo-egizia.Sicomprendonoinostritempisoltantosesisaqualirapportiimportantivisonofraquell’epocaelanostra.Vorreioraaccennareaunrapportofraque-stedueepoche,perchèpossiatevederequantostraordinariamente lecoseappaianocollegate,achipuòpenetrarepiùafondoconlosguardo,esa,checiò chesi chiamaegoismo,e ilprincipioutilitario,hannoraggiuntooggi illoro apice. Mai la cultura è stata così meramente egoistica, così priva diideale,comeloèoggidì,eneiprossimitempisemprepiùloandràdiventan-do.Perchèoggi lospiritoècompletamentediscesonellaculturamateriale.L’umanitàhadovuto impiegare forzaspiritualestraordinariaper legrandiinvenzioni e scoperte dei tempi moderni, particolarmente per quelle del19.mosecolo.Quantamaiforzaspiritualestaneitelefoni,neitelegraOi,nelleferrovieecc.!Quantaforzaspiritualesièmaterializzata,cristallizzata,nellerelazioni commerciali sulla Terra! Quanta mai forza spirituale è occorsaperchèuna sommadi denaropotesse venir pagata aTokio, o in unpaesequalsiasi,inbaseaunpezzodicartascritta,unassegno.Ecosìcisichiede:Èvoltanel sensodelprogressospiritualequesta forza spirituale?–Chiesa-minabene laquistione,dice:«Voicostruite ferrovie,mavi trasportatesol-tantociòcheviabbisognaperlostomaco;esevoistessivenefatetraspor-tare,èsoltantoperfarvicondurreversociòcheèlegatoallevostrenecessi-tà».ProduceforsequalchedifferenzaallascienzadelloSpirito,sel’uomosimacinailgranoconunpaiodipietreoseseloprocuradalontanopermez-zodeltelegrafo,divaporiecc.?Unaforzaspiritualestraordinariaèstataim-piegata,maascopoassolutamentepersonale.Qualeèilcontenutodiciòchegliuominisitrasmettonoaquelmodo?ProbabilmentenonèantroposoOia,cioè,veritàspirituale!QuandogliuominiadoperanotelegraOiopiroscaOi,èinprimalineapersapere,quantocotonefarveniredall’AmericainEuropa,e

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cosìdiseguito,cioè,semprepercosecheservonoperlasoddisfazionedibi-sognipersonali;gliuominisonodiscesi Oinonellepiùprofondeprofonditàdeibisognipersonali,dellapersonalitàpiùmateriale.Maunprincipioutili-tario egoistico di questo genere doveva pur venire, perchè per mezzo diesso si effettuimeglio l’ascesa nel corso dell’evoluzione dell’umanità. Checosaèsuccessoperchè l’uomotenga tantoalla suapersonalità?qualeè laragionepercuieglisisentecosìesageratamenteunapersonalitàsingola?econqualmezzosièpredispostol’uomoasentirsioggicosìfortedifrontealmondospiritualenellasuaesistenzafranascitaemorte?

La preparazionepiù importante per raggiungere quel risultato avvennenella terza epoca culturale, in cui si volle, nella «mummia», conservare laformadelcorpoOisicoaldilàdellamorte;dunqueinuncorpoimbalsamato,chenonpermetteva assolutamente alla formadi disciogliersi. Così l’attac-camentoallasingolapersonalitàsièimpressonell’uomoinmodo,dafarri-sorgereilsentimentodipersonalitànelleodierneincarnazioni.Chequestosentimento personale sia oggi così forte è conseguenza del fatto, che simummiOicavanoicorpinell’epocaegiziana.Cosìnell’evoluzionedell’umani-tàognicosaècollegatacon l’altra.GliEgizi imbalsamavano icorpideide-funti,perchègliuominidellaquintaepocapotesseroavereun forte senti-mentodipersonalità.Visonomisteriiprofondinell’evoluzionedell’umani-tà.

CosìvedetecomegliuominidiscendanosemprepiùnellaMayaecompe-netrino lamateriadi ciòche l’uomopuòacquistare.Nellaquartaepocadicultura,lagreco-latina,l’uomocominciòpercollocareilproprioessereinte-riorenelmondoesteriore.CosìvedeteatuttaprimacomeinGrecia,l’uomoobbiettivi sè stesso nella materia, nelle forme. L’uomo occulta la propriaformanelleOiguredegliDeigreci.ConEschilo,sivedeanchenelladramma-ticacomel’uomovogliavalorizzareartisticamente lapropria individualità.EgliescefuorinelpianoOisicoecreaunariproduzionedisèstesso.Enellacultura romana l’uomocreanelle istituzioni stataliunariproduzionedi sèstesso.Èpurodilettantismovoler far risalire ciò cheoggi si chiamagiuri-

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sprudenza a un’epoca anteriore a quella romana. Ciò che v’era prima, èqualcosadiaffattodiversodalconcettodi«Jus»,deldiritto.Perchèilconcet-todell’uomocomepersonalitàesteriore, ilconcettoumanodeldiritto,pri-manonesistevaancora.Nell’anticaGreciav’èla«Polis»,lapiccolacittà-Sta-to,e l’uomosi sentecomemembrodiessa. Inquestacoscienzadell’epocagrecal’uomosiorienteràoggidifOicilmente.NellaculturaromanasipenetranelmondoOisicoalpunto,chelasingolapersonalitàumana–comecittadinoromano–appareanchegiuridicamente.Cosìtuttoprocedeagradi,eandan-do innanzi vedremo come la personalità vada sempre più emergendo e ilmondo Oisico conseguentemente venga sempre più conquistato; l’uomos’immergesemprepiùnellamateria.

Lanostraculturaè laprimadopo l’epocagreco-latina,dunque laquintadell’epocapostatlantea;poiseguelasestaeinOineunasettimaepocadicul-tura. La quarta cultura, la greco-latina, è quella dimezzo – e nel corso diquestaciviltàmedianapostatlanteacompareilCristoGesùsullaTerra.Que-stoeventovienepreparatodurantelaterzaculturadell’epocapostatlantea,perchétuttonelmondodeveesserepredisposto.EntrolaterzaepocavennepreparatoilpiùgrandeeventodellaTerra,chedovevapoiveriOicarsiduran-te la quarta epoca postatlantea, in cui gli uomini si erano talmente fattiavantinella loropersonalità,daproiettarsialdi fuorieda foggiaregliDeisimiliasèstessi.Nell’epocagrecal’uomosicreailmondodegliDeinell’arte,aimmaginepropria.Lostessofapoinell’ordinamentodelloStato.L’uomoèdiscesoOinoallacomprensionedellamateria,OinoallenozzedellaMayaconlospirito.Eraquestoilmomento,incuil’uomoeraarrivatoancheallacom-prensionedellapersonalità.Comprenderetechequestoeraancheiltempo,incuipotevaintendereilDioconaspettopersonale,incuiancheloSpiritoappartenenteallaTerraprogredìOinoallapersonalità.CosìvediamocomeametàdellaculturapostatlanteailDiostessosiacomparsocomeuomo,comesingolapersonalità.Sipotrebbedire,checiòcheaccaddeallora,cicompari-scecome in immaginenel fatto, che l’uomocreanelleopered’artegrecheuna copia di sè stesso. Non è difatti proprio così, quando, passando dallaculturagrecaallaromana,vediamoitipidellagranderomanità,comedelle

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Oiguredivinegrechediscesedailoropiedistalliadaggirarsinellalorotoga!Sivedonoeffettivamente!

Cosìl’uomodaltempo,incuisisentivapartedellaDivinità,eraprogreditoOino a sentire sè stesso come personalità. Allora potè comprendere comepersonalitàanchelaDivinitàstessa,laqualeeradiscesafragliuominiedi-moravanellacarne.

Dobbiamodunquerappresentarcinell’anima laragione,percui ilCristoGesù è comparso proprio in quel momento dell’evoluzione dell’umanità.Come questo Mistero si sia ulteriormente sviluppato, come già risplendaprofeticamenteneitempidell’evoluzioneprecedente,ecomeoperiprofeti-camentesutempifuturiremoti,diquestoparleremolaprossimavolta.

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IX-L’annunzioprofeticoeilsorgeredelCristianesimo

Durantequestenostreconferenzeavetevedutoqualeposizionenoipren-diamodifrontealdocumento,chesichiamail«VangelodiGiovanni»,quan-dociponiamosulterrenodellascienzadelloSpirito.Aveteveduto,chenonsi tratta di acquistare da quel documento delle verità qualsiasi suimondisuperiori, ma di mostrare come, indipendentemente da tutti i documentiumanioaltri,visialapossibilitàdipenetrarenelmondospirituale,proprioallo stesso modo come se oggi s’imparasse la matematica, indipendente-mentedaqualsiasidocumentooriginariopermezzodicuiperlaprimavol-ta, nel corso dell’evoluzione dell’umanità, sia stata comunicata questa oquella parte dellamatematica. Che ne sanno, per esempio, coloro che co-mincianoascuolaaimpararelasemplicegeometriaelementare,cheognu-no impara per virtù propria, dalla geometria stessa, che ne sanno dellageometriadiEuclide,diqueldocumentooriginario,nelquale,percosìdire,perlaprimavoltaèstatacomunicataquestageometriaelementareall’uma-nità!Masegliuominihanno imparato lageometriapervirtùpropria,po-trannotantomeglioapprezzarequestolibronelsuoessereenelsuosigniOi-cato.Ciòdevesemprepiùmostrarci,chedallavitaspiritualestessasipos-sonoacquistarequelleveritàchetrattanodiessa.Equandosisonotrovate,esitornanoaesaminareidocumentistorici,siritrovainquesticiòche,percosìdire,giàsiconosce.

Intalmodosiarrivaaunavalutazionegiusta,aunveroapprezzamentoumanodiquestidocumenti.Nelcorsodelleconferenzeabbiamoveduto,chenonperquestoilVangelodiGiovanniperdedelsuovalore;abbiamoanzivi-sto,cheincoluichepoggiasullabasedellascienzadelloSpirito,ilrispettoelaestimazionediqueidocumentinonèaffattodamenodiquelladichi,apriori,siponesullabasedeidocumentistessi.Sì,abbiamovistochegl’inse-gnamentipiùprofondisulcristianesimo,chepossiamochiamare,altrettan-togiustamente,gliuniversaliinsegnamentidellasaggezza,cisipresentanodinuovonelVangelodiGiovanni. E abbiamovisto che soltanto se inten-

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diamo inquestomodo ilprofondosensodell’insegnamentocristiano,pos-siamocomprendereperchèilCristoabbiadovutopresentarsiproprioinunbendeterminatomomento;alprincipiodellanostraèra,nell’evoluzionedel-l’umanità.Abbiamovistocomeneltempopostatlanteoquestaumanitàsisiaandataevolvendoapocoapoco.AbbiamoindicatochedopoilDiluvioatlan-teovièstataunagrandeepocadiculturapostatlantea,quellaantichissimaindiana.Abbiamoindicato,chequestaculturaantichissimaindianapuòes-serecaratterizzatacomequella,incuiglianimieranodominatidallanostal-gìa e dal ricordo. Il ricordo consistevanel perdurare tuttaviadi tradizioniviventi,provenientidaun’epocadell’umanitàprecedentealDiluvioatlanteo,nellaqualel’uomo,perlasuanaturaelasuaentità,avevaancoraunaspeciedichiaroveggenzacrepuscolare,cheglipermettevadiguardarenelmondospirituale,diguisacheilmondospiritualeglieranotoperviadiesperienzadiretta,cosìcomeallaumanitàodiernasononotiiquattroregnidellanatu-ra, il regnominerale, quello vegetale, quello animale e quello umano. Ab-biamovisto, come inquesto tempoantecedentealDiluvioatlanteononvifosseancoraundistaccomoltoprofondofralostatodicoscienzadellavitadiurnaequellodellavitanotturna.Quando l’uomo, allora, s’immergeva laseranelsonno,lesueesperienzeinteriorinoneranoperluicosìincoscientieoscurecomeoggi;maquandosispegnevanoperluileimmaginidellavitadiurna,glisischiudevanoquelledellavitaspirituale,edeglisitrovavaallorainmezzoallecosedelmondospirituale;equandolamattinas’immergevadinuovo nel suo corpo Oisico, sprofondavano nell’oscurità le esperienze e leverità delmondo divino-spirituale, e sorgevano attorno a lui le immaginidellarealtàodierna,deiregniodiernideiminerali,deivegetali,deglianimaliecc.Quellimitebendeterminatofral’incoscienzanotturnaelostatodiurnodivegliaèsortosoltantodopo ilDiluvioatlanteo,nellanostraepocapost-atlantea.Ormail’uomoerainundeterminatomodo–neiriguardidellaper-cezionediretta– staccatodalla realtà spirituale e semprepiùespostoallarealtàpuramente Oisica.Erarimastosoltanto ilricordodell’esistenzadiunaltroregno,diunregnodientitàspiritualiediprocessispirituali,eaquestoricordosi riconnette lanostalgìadeglianimidi risalire,permezzodi stati

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eccezionali qualsiasi, in quei regni, dai quali l’uomo era disceso. A questistatieccezionalipotevanoaccederesoltantoalcunipochi,gl’iniziati,aiqualineisantuarideimisterivenivanoapertiisensiinteriori,diguisacheessipo-tevano vedere nelmondo spirituale; e potevano, prima degli altri uomininonancoraincondizionedivedereimondispirituali,testimoniareecomu-nicarechequestimondieranorealtà.NellaculturaprimordialeindianaeralaYogailprocessopermezzodicuil’uomositrasponevanell’anticacondi-zionedichiaroveggenzacrepuscolare.Quandopoialcunenatureeccezionalierano state iniziate, divenivano in talmodo Guide dell’umanità, testimonidelmondospirituale.

Sottol’impressionediquestanostalgiaediquestoricordosiandòpreci-puamenteformandonellaculturaprimordialeindianaprevedica,quelladi-sposizione d’animo che vedevaMaya o illusione nella realtà esteriore. Gliuominidicevanoallora:«Laverarealtànonèveramentechenelmondospi-rituale,nelqualepossiamotrasferircisoltantopermezzodiunostatoecce-zionale,permezzodellaYoga;questomondodiesseriediprocessispiritua-li è reale. Ciò che l’uomo vede con i suoi occhi non è reale, è illusione, èMaya!»Questofuilprimosentimentofondamentalereligiosoaltempopo-statlanteo,e laMaya fu laprima formadi iniziazionedell’epocapostatlan-tea.Nonvieraalloraancoranessunacomprensionedellaveramissionedel-l’epocapostatlantea.Perchènoneramissionedell’umanitàdiconsiderarelarealtà,chenoichiamiamomateriale,comeMayaoillusione,nèdisfuggirlaodi rendersi ad essa estranea; l’umanità postatlantea aveva invece un’altramissione,quella,cioè,diconquistaresemprepiùlarealtàOisica,didiveniresignora del mondo e dei fenomeni Oisici. Ma è anche perfettamente com-prensibile che quell’umanità, che era stata per prima trasferita in questopiano Oisico, ritenesse da principio essere Maya o illusione ciò che in unprimotempoamalapenaafOioravanellarealtàspiritualeecheorasoltantoessaarrivavaapoterepercepire.Maquestadisposizioned’animodifronteallarealtànondovevaperdurare;questaconcezionedellarealtàOisicacomediunaillusionenondovevarimanereilfondamentovitaledell’epocaposta-tlantea.Eabbiamovedutocomeapezzoapezzo l’umanitàpostatlantea si

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siaandataconquistandonellevarieepochediculturalasuarelazioneconlarealtà Oisica. – In quella cultura che chiamiamo antica persiana – perchèquellachelastoriaconoscecomeculturapersianaeculturadiZarathustranonèchel’ultimaecodellaciviltàdicuiquis’intendeparlare–inquellase-condaepocadiculturaabbiamovistogliuominimuovereilprimopassopersuperare ilprincipioantico indiano,econquistarsi larealtà Oisica.Nonav-vieneancorainnessunluogounapenetrazioneamorevolenellarealtàOisica,eneppureunostudiodelmondoOisico.Magiàvièdipiù,chenonnell’anticaculturaindiana.Anziciòcheèrimastodellaantichissimaculturaindiananeitempi successivi cipalesaancora l’ecodiquelladisposizioned’animo, checonsiderava la realtà Oisica come illusione. La nostra cultura attuale nonavrebbeperciòmaipotutoderivaredaquestaculturaindiana.NellaculturaindianalasapienzadistoglievasemprelosguardodalmondoOisicoelovol-geva inaltoaimondispirituali, cheesistevanocomericordi;eagli indianiappariva inutile lo studio e l’elaborazionedella realtà Oisica. Perciò il veroprincipioindianononavrebbepotutomaiprodurreunascienzautileperilnostromondoterreno,nonavrebbemaipotutoprodurrequeldominiodelleleggidellanaturacheformaoggilabasedellanostracultura.Tuttociònonavrebbepotutomaiscaturiredall’anticoIndianesimo–poichèaqualescopoimparareaconoscereleforzediunmondo,chepoggiasoltantosull’errore!SepiùtardiquestosentimentosièmodiOicatoanchenellaciviltàindiana,ciònonderivadaessa,maèconseguenzadiinOluenzesuccessiveesteriori.

La civiltà antichissimapersiana considera la realtà esteriore Oisica anzi-tuttocomeuncampodilavoro.Laconsiderabensìancoracomel’espressio-nediunadivinitànemica,masentegiàgermogliarelasperanzadipoterpe-netrare inquestocampomaterialedi realtà con l’aiutodelladivinitàdellaluce,editrasformarloinuncampocompletamentecompenetratodipoten-zespiritualiediDeibuoni.CosìilseguacedellaculturapersianaavvertegiàunpocolarealtàdelmondoOisico.Laconsiderabensìancoracomelaregio-nedelDiodelletenebre,mahatuttavialasperanzadipoterincorporareinessaleforzedelledivinitàbuone.

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L’umanitàproseguepiùoltreepassainun’epocadicultura,chetrovòlasuaespressionestoricanella culturababilonese-assiro-caldeo-egizia,eab-biamovistocomesiasuccessocheilcielostellarenonfossepiùMayapergliuomini,bensìqualcosaneicuitrattisipotevaleggerecomeinunascrittura.In ciò, cheper gl’indiani era ancoraMaya, nel cammino e nello splendoredellestelle,ilseguacedellaterzaepocadiculturavedevalaespressionedel-ledecisioniedelleintenzionidientitàdivino-spirituali.Gliuominisi fami-liarizzaronogradatamentecolsentimentochelarealtàesteriorenonèillu-sione,macheèunarivelazione,unamanifestazionedelleentitàdivino-spi-rituali.Enellaciviltàegiziasi cominciaadapplicarealla ripartizionedellaTerrastessaciòchesileggenellascritturastellare.PerchègliEgizidivenne-roimaestridellageometria?Perchècredevanochepermezzodelpensierochespartisce laTerra, sipotessecostringereanche lamateria, e che fossepossibiletrasformarequellamateria,chelospiritodell’uomopuòcompren-dere.Cosìgradatamenteunapiùrecenteumanitàcompenetròquestomon-domateriale,chedapprimaerastatoconsideratocomeMaya,dellospirito,cheandavasemprepiùafOiorandoanchenell’interioritàdell’uomo.

Abbiamovisto,cheveramentesoltantoversogliultimitempipostatlanteigliuomini si sono trovati in condizionedipoter sentire l’Io, o l’«Io sono».Fintanto,infatti,chegliuominivedevanoleimmaginispirituali,sirendeva-no anche conto, che essi stessi appartenevano almondo spirituale, e cheerano un’immagine fra le immagini. Ora subentrò la comprensione dellospiritonell’interiorità.Consideriamoora,riguardoaquantooggièstatori-petuto,l’evoluzionedell’interioritàpropriadell’uomo.

Finchènell’epocaatlanteal’uomohaguardatofuoriconunaspeciedico-scienzatrasognata,chiaroveggente,eglinonsiècuratomoltodellasuainte-riorità.Ilmondointeriore,chepuòessereab-bracciatodall’Ioodall’Io-sono,noneraancoraperluidelineatoconnitidicontorni;amisuracheilmondospiritualeandòsparendo,l’uomodivennecoscientedellapropriaspirituali-tà. Nella cultura antica indiana rispetto alla propria spiritualità dominavauna strana disposizione d’animo. Si diceva: «Se vogliamo penetrare nel

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mondo spirituale e sollevarci al di sopradell’illusione, dobbiamoperdercinoi stessi nel mondo spirituale, dobbiamo possibilmente estinguere l’Io-sonoedisciogliercinelloSpiritoUniversale,nelBrahman».–Così,soprattut-tonelleanticheiniziazioni,sitrattavadiperdereciòcheerapersonale.Unimmergersi impersonale nelmondo spirituale era ciò che contrassegnavaanzituttolapiùanticaformadellainiziazione.–Nonerapiùcosì,peresem-pio,nellaterzaepocadicultura.PerchèOinoallaterzaepoca,l’autocoscienzadell’uomosisviluppòsemprepiùintensamente.Semprepiùl’uomodivenneinteriormentecoscientedelsuoesserecomeIo.Gliuomini,inquantosem-pre più andavano amando la materia circostante, e l’approfondivano conleggiescogitatedallospiritoumanostesso,enonacquistateinalcunostatocrepuscolaredisogno,divenivanosemprepiùcoscientidelproprio Io, Oin-chèquestacoscienzadellapersonalitàgiunsenell’anticoEgittoaunpuntoculminante. Inquestacoscienzadellapersonalitàesistevaanchedell’altro,chelafacevaalcontempoapparirecomequalcosad’inferiore,comequalco-sadivincolato,chesidischiudevaalmondoesteriore,senzaalcunapossibi-litàdiconseguireilcollegamentoconciòdacuil’uomoeranato.DobbiamorafOigurarciduedisposizionid’animo fondamentalidellaevoluzionedell’u-manità,sevogliamocomprenderel’intierosvolgimentodiquelprocesso.

Dobbiamoricordarcicomegliuominidell’epocaatlanteaediquellaanti-ca indianabramasserodieliminare lapersonalità.Gli atlantei lopotevanofare,perchèeraperloronaturaledieliminareogninottelapersonalitàedivivereinunmondospirituale.Gl’indianipurelopotevanofare,perchèiloroprincipiid’iniziazioneliconducevanopermezzodellaYoganell’impersona-le.Ciòchesivoleva,eradi riposareneldivino-universale.Questoriposarenell’universaleerarimastopressoun’ultimapropagginedell’umanità,nellacoscienza dell’appartenenza comune attraverso le generazioni, nella co-scienza,chesieranatidaunaseriedigenerazioni,checomeuomosingolosieralegatipervincolidisangueattraversolegenerazioniOinoall’avopri-mordiale.Questaeraladisposizioned’animo,chesieraandataformandodaquellaantica,chesisentivaspiritualmentenascosta inunospirituale-divi-no.Cosìerasuccesso,chequegliuominicheavevanopercorsoun’evoluzio-

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nenormalecominciarono,nellaterzaepocadicultura,asentirsicomesin-goliuomini,maalcontemposisapevanoinseriti inunTutto, inundivino-spirituale;essi,perviadellaconsanguineità,siriallacciavanoall’intierase-riedegliantenatieilDiovivevaperloroinquelsanguechescorrevaattra-versolegenerazioni.Abbiamopoivisto,cheentroquelpopolo,cheeraco-stituitodiseguacidell’AnticoTestamento,siandòformandouncertogradodiperfezionamentodiquelladisposizioned’animo.«IoeilPadreAbrahamsiamouno!»valeadire, ilsingolosisentivacompresonell’intieroinsieme,Oin su al PadreAbraham.Questa era, a undipresso, anche la disposizioned’animofondamentaledituttelestirpietnichenormalmenteevolute,ditut-te lestirpietnichedella terzaepocadicultura.Masoltantoaiseguacidel-l’AnticoTestamentoerastatoprofeticamentepreannunziato, cheviera’an-cora qualcosa di spiritualmente più profondo della paternità divina, chescorrepermezzodelsangueattraversolegenerazioni.Eabbiamoaccenna-toalgranmomentonell’evoluzionedell’umanità,incuièstatodatoquestoprofeticopreannunzio.QuandoMosèudìilgrido:«Dì,quandoannunzieraiilmionome,chel’«Iosono»telohadetto»,allorarisuonaperlaprimavoltal’annunzioelarivelazionedelLogos,delCristo.Alloravenneannunziatoperlaprimavoltaprofeticamenteacoloro,chepotevanointendere,chenelDiononvivesoltantociòcherisiedenellaconsanguineità,mache inessovivepuro spirito. Era comeunaprofezia, questa chehapervaso l’anticoTesta-mento. – Chi era effettivamente – questa è la domanda, alla quale ormaidobbiamoattenerci–chieradunque,cheallora,perlaprimavolta,annun-ziò aMosè il proprionomeper viadi profezia?Qui abbiamodi nuovounpasso, dove i commentatori del Vangelo di Giovanni si mettono all’operamolto superOicialmente, e non vogliono riconoscere che bisogna sondarequesti documenti quanto più profondamente è possibile. Chi era colui, ilqualeannunziavaprofeticamenteilproprionome,ealqualesidevedareilnomedi«Iosono»?Chiera?

ArriveremoasaperloseintendiamorettamenteeconserietàedignitàunpassodelVangelodiGiovanni.Èquelpassochetroviamoal12.mocapitolodal37.moversetto inpoi. IlCristoGesùaccenna iviall’avveramentodiun

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detto del profeta Isaia, alla predizione, che i Giudei non avrebbero volutocrederealCristoGesù.Gesùstessoaccennaaldettod’Isaia.

«Accecòiloroocchieindurìloroilcuore,afOinchècongliocchinonveg-gano,ecolcuorenonintendanoesiconvertanoeiolirisani.

TalicosedisseIsaia,allorchèvidelagloriadiluieconluiparlò».

Isaiaparlòconlui!ConchiparlòIsaia?Siaccennaquialpasso(Isaia6,1)chedice:

«Nell’annoincuisimorìilreOzia,iovidiilSignoresedentesoprauntro-noeccelsoedelevatoeleestremità(dellaveste)diluiriempievanoiltem-pio».

ChivedeIsaia?StadettochiaramentenelVangelodiGiovanni:videilCri-sto!–Nello spirito lo sipotevasemprevedere;enonvi sembreràdifOicilecomprendere,chelascienzadelloSpiritociindica,checoluicheMosèvide,echegliannunziòilproprionomecomel’«Iosono»,eralamedesimaentità,chepoicomparvesullaTerracomeCristo.Ilvero«SpiritodiDio»dell’anti-chità, altro non è che il Cristo, di guisa che ci troviamodinanzi a uno deipassideidocumentireligiosi,doveriusciràdifOicilissimo,achinonsimettagiustamente all’opera, di veder chiaro. Perchè qui occorre vedere special-mentechiaro,perilfatto,checonleparole«Padre»«Figlio»e«SpiritoSan-to» si sonoveriOicati gli errori più strani. È sempre successo che esterior-mente,exotericamente,questeparolesienostateimpiegateneimodipiùdi-versi,appuntopernonlasciarnetrapelaresubitoilverosensoesoterico.Senelsensodell’anticoGiudaismosiparlavadel«Padre»,siparlavaanzituttodiquelpadrechescorrevamaterialmenteattraversoilsanguedellegenera-zioni.SesiparlavacosìcomeIsaiahaparlatoquidel«Signore»,diColuichesimanifestavaspiritualmente,siparlavaappuntodelLogos,comenelVan-gelo di Giovanni. E lo scrittore di questo Vangelo altro non vuol dire, chequesto:Coluichesemprepotevaesserevedutonellasferaspiritualeèdive-nutocarne,ehadimoratofranoi!–Secisiamoresiconto,cheanchenell’an-ticoTestamentosiparla,sottouncertoriguardo,delCristo,comprendere-mopureinqualemodol’anticopopoloebraicositrovicollocatonellanostra

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evoluzione.Dall’Egittosivaformandoilprincipioanticoebraico, inessosisollevaesistaccadallosfondodelprincipioegiziano.

Cosìvediamocomeilcorsonormaledell’evoluzionedell’umanitàprogre-discenelmodocheieriabbiamodescritto.Laprimaculturadell’epocapo-statlantea è l’antica Indiana, la seconda, l’antica Persiana, la terza, quellababilonese-assiro-caldeo-egizia,poi segue laquarta, l’epocagreco-latina, elaquintaèlanostraepocaattualedicultura.Primachecominciasselaquar-taepoca,provienedallaterzaepoca,comeunramomisterioso,quelpopoloriccoditradizioni,chefornisceilterrenoperilcristianesimo.Senoiriassu-miamotuttociòcheabbiamopotutoraccoglierenellenostreconferenze,ciriusciràancorapiùevidente,perchèl’avventodelCristoabbiadovutoveriOi-carsinellaquartaepocadiciviltà.

Abbiamogiàrilevato,chenellaquartaepocal’uomoeraarrivatoatanto,da obiettivare, da proiettare la propria spiritualità, il proprio Io, fuori nelmondo;abbiamovedutocomel’uomopervadagradatamentelamateriaconilpropriospirito,conlospiritodelsuoIo.Vediamoleoperedeiplasticigre-ci, dei drammatici greci, in cui l’uomodà corpo a ciò che egli chiama suaproprietà psichica e se lo pone dinanzi all’anima. Vediamo più tardi, nelmondoromano,comel’uomoarriviadavercoscienzadiquellocheegliè,ecomeegliOissiciòperilmondoesteriorenel«Jus»,anchesequestorimanevelato da una scienza giuridica sOigurata. Per il conoscitore più profondodellagiurisprudenza,èchiarocheilverodiritto,checonsideral’uomocomesoggettodeldiritto,èsortoperlaprimavoltainquestaquartaepocadicul-tura.Inessal’uomoeradivenutotantocoscientedellapropriapersonalità,dasentirsiperlaprimavoltaunverocittadino.InGreciailsingolouomosisentivaancoraunmembrodell’intieraCittàStato;erapiùimportanteessereAteniesecheessereuomo.Maèqualcosadiaffattodiverso,dire:«IosonounRomano!»anzichè:«IosonounAteniese!»Quandosidice:«IosonounRo-mano»siindicachecomesingolouomo,comecittadinodelloStato,sihaunvalore,sihaunavolontà.Sipotrebbeancheaggiungereche,peresempio,lanascitadell’ideadel«testamento»èdiventatapossibilesoltanto inquell’e-

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poca;perchè infattièun’idearomana.Soltantoallora l’uomoavevareso lasua volontà così personale, così individualizzata, da volere agire con essa,anchealdi làdellamorte.LecosechesihannodadirenellascienzadelloSpiritocoincidonoperOinoneidettagliconifattireali.

Cosìl’uomoeraarrivatosemprepiùacompenetrarelamateriaconilsuospirito.Mainseguitociòsipalesasempredipiù.Laquartaepocadiculturaèquella, incui l’uomo incorporacompletamentenellamateriaciòcheegliafferranelsuospirito.Nellapiramideegiziasivedeancoracomespiritoemateria lottino fra di loro, come ciò che è compreso dallo spirito non siesprimaancoracompletamentenellamateria.Neltempiogrecosiesprimetuttoilpuntodisvoltadell’epocapostatlantea.Percoluicheseneintende,nonvièanziarchitetturapiùsigniOicativa,piùperfettadellagreca,cheèlapiùpura espressionedella interiore legge spaziale. La colonnaè assoluta-menteconcepitacomeelementosostenitoreeciòchevipoggiasopraèsen-titoinmododadoveresseresostenutoedafarpressione.IIpensierospa-ziale sovrano emancipato è portato nel tempio greco Oino alle sue ultimeconseguenze. Pochi uomini hanno più tardi sentito ancora l’idea spazialecomeaquel tempo.Vi sono stati indubbiamente ancoradegli uomini, chehannopotutosentirel’ideaspaziale,maessil’hannosentitapittoricamente.Osservate lo spazio nella cappella Sistina; ponetevi alla parete di fondo,doveèilgrandequadrodelGiudizioeguardateinalto;vedretechelaparetedelfondosaleobliquamenteinalto.Essasaleobliquamente,perchèl’artistahasentitol’ideaspaziale,enonl’hapensatainmodoastrattocomeglialtriuomini.Perciòquestaparetestacosìmirabilmente inquell’angolo.QuestosigniOicanonsentirepiùgrecamentel’ideaspaziale.Vièunsensoartisticoche sente i volumi virtuali contenuti nello spazio. Sentire architettonica-mentenonsigniOicasentireperl’occhio,masentireanchedell’altro.L’uomooggicredefacilmentecheladestrasiacomelasinistra,ilsopracomeilsottoeciòchestadavanticomeciòchestadietro.Mal’uomodovrebberiOlettere,chevisonoquadri,neiqualisivedonolibrarsitre,quattroocinqueangioli.Questipotrebberoesseredipintiinmodo,dagiustiOicareiltimore,chedaunmomento all’altro debbano precipitare;ma potrebbero però anche essere

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dipintidaqualcunocheabbiasviluppatoilverosensodellospazio,inmododanondaraditoaquellapreoccupazione;essi infattinonpossonocadere,perchè si sostengono reciprocamente. Sihannoalloradinanzi a sèpittori-camenteirapportidinamicidellospazio.Ilgrecoliavevadinanziasèarchi-tettonicamente;eglisentival’orizzontalenonsoltantocomelinea,maanchecome forza di pressione, ed egli sentiva la colonna non soltanto come unpalo,malasentivacomeforzadisostegno.Questoparteciparealsensodellelinee dello spazio signiOica «sentire geometricamente lo spirito vivente».QuestoèciòchePlatoneintendevadire,quandosiservìdellastranaespres-sione«Diogeometrizzacontinuamente».Questelineenellospazioesistonoesecondoesseilgrecocostruivailsuotempio.Checosaè,infatti,iltempiogreco?EssoènecessariamenteunadimoradelDio.Èqualcosadi comple-tamentediversodallachiesaodierna.Questaèunsantuarioperpredica;neltempio greco invece, viveva ilDio stesso.Gli uomini vi si possono trovaredentro soltanto incidentalmente, quandovogliono stare conDio. Chi com-prende le formedel tempiogrecosenteunarcanorapportocon ilDiochedimoranel tempio. Ivi,nellecolonne,e inciòchevistasopra,sivedenonquelche l’uomohatrattodallasua fantasia,maqualcosa,che ilDiostessoavrebbe fatto a quelmodo, se avesse voluto crearsi una dimora.Questo èstatoilmassimoacuisiagiuntalacompenetrazionespiritualedellamate-ria.

Confrontateora il tempiogrecoconunachiesagotica.Nons’intendedirnientecontrol’artegotica,perchèessa,daunaltropuntodivista,sitrovaaungradosuperiore.Nellachiesagoticavedete,comeciòchevieneaespri-mersinellesueformenonpuòessereaffattonèpensato,nèsentito,senzalamassadi fedelichelariempiono.Nelleformedegliarchidell’artegoticavistaqualcosa–chepercolui,chelopuòsentire–nonpuòesseresentitoal-trimentichenelmodoespressoconleseguentiparole:«Selàdentrononvièlafolladeifedelichecongiungonoleloromaninellastessaformaarcuata,l’insiemenonècompleto».LachiesagoticanonèsoltantoladimoradiDio,ma è al contempo il luogo di riunione dei fedeli che pregano Dio. Cosìl’umanità,inuncertomodo,tornaasuperarel’apicedellapropriaevoluzio-

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ne.Vediamocomeciòchenel sensospazialegrecoèsentitomirabilmentenellelineedellospazio,nellecolonneeneitravi,vengapiùtardiadecadere.Unacolonnachenonsostenganullaecheabbiapuroscopodecorativo,nonè,per ilsentimentogreco,unacolonna.Nell’evoluzioneumanatuttosta inassolutaarmonia.L’epocadiculturagrecarappresenta lapiùbellacompe-netrazionedellacoscienza, che l’umanitàavevascoperta insè, conciòchevenivasentitofuorinellospazio,comeelementodivino.L’uomosieracom-pletamente immedesimatocon ilmondo Oisico-sensibile inquellaepocadicultura.

Èunaveraassurditàchegliscienziatiodiernivoglianooscurareciòchesisentivanei tempipassati. Insensospirituale-scientiOicovediamo laquartaepocapostatlanteacomequella, incui l’uomosta incompletaarmoniacolmondocircostante.

Queltempo,incuil’uomoeracomeimmedesimatoconlarealtàesteriore,erailsoloadattoacomprendere,cheildivinopuòcomparireinunsingolouomo.Nessunadelleepocheprecedenti sarebbe stata capacedi compren-derlo,maavrebbesentito,cheildivinoètroppoelevatoesublimeperpotercomparire inuna Oigura Oisicaumana;essevolevanoappuntopreservare ildivino dalla Oigura Oisica. Al popolo, perciò, che doveva concepire l’idea diDionellasuaOiguraspirituale,sidovettedire:«Tunontifaraimaiscultura,nèrappresentazionealcuna...».Daconcezionidiquestogeneresisviluppòquesto popolo, dal cui grembo sorse l’idea-Cristo, l’idea che lo Spirito do-vessecomparirenellacarne.Aquestoscopovennedestinatoquelpopolo,einesso,nellaquartaepocapostatlantea,dovevacompiersil’AvventodelCri-sto.

Per lacoscienzacristianaperciò l’intierodiveniredell’uomosiscinde induetempi,inquelloprecristiano,einquellopostcristiano.IlDio-uomopo-tevaesserecompresodagliuomini soltantoaundeterminatomomento.EcosìvediamocheilVangelodiGiovannipercoscienzaepermentalitàsiri-connetteaciòche,semièpermessoesprimermiallabuona,eradirettamen-teadeguatoaltempo,ederivavadirettamentedallacoscienzadell’epoca.Ne

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risultò perciò naturalmente, comeper interiore afOinità – che le immaginimentali,permezzodicuiloscrittoredelVangelodiGiovannicercòdicom-prendere il più grande Evento della storia delmondo, gli parvero potersimeglioesprimerenelle formedelpensierogreco.Eapocoapoco l’intierosentimentocristianoadottòquestaformadipensiero.Vedremocomeconilprogressodovesse sorgerequalcosa come l’artegotica,poichè il cristiane-simoera indubbiamentechiamatoa superareancoraunavolta lamateria.Mapotevanasceresoltanto là,dovegliuominieranodiscesinellamateriaOinoaunpuntochepermettevaloroancoradinonsopravalutarla,nonvisieranoimmersicosìprofondamentecomeaitempinostri,maancoraeranocapacidispiritualizzarlaedipenetrarla.

Così, iopensochedall’intierosviluppospiritualedell’umanità il sorgeredelcristianesimosipalesidunquecomeun’assolutanecessità.Sevogliamooracomprenderequaleformailcristianesimodovesseapocoapocoassu-mere,qualeformaglivenissepreannunziataprofeticamentedaunaindivi-dualità,comequelladelloscrittoredelVangelodiGiovanni,dovremooccu-parcinellaprossimaconferenzadialcuniconcettiessenzialieimportanti.

Sièmostratochetuttovaintesoallalettera,macheprimaoccorrecom-prendereveramentelalettera.NonèsenzaragionecheilnomediGiovanninoncompariscemai,masiparlasempredeldiscepolo«cheilSignoreama-va».Abbiamovisto,qualesegretosinascondadietroaquestofattoedicheprofondaimportanza.Oravogliamoconsiderareancheun’altraespressione,un’espressione,checidaràl’immediatapossibilitàdiriallacciarciaisucces-siviperiodidievoluzionedelcristianesimo.

NelVangelodiGiovanninonsitiencontogeneralmentedelmodocomesiparladella«MadrediGesù».Sesichiedeauncristianodimedia levatura:chièlamadrediGesù?eglicirisponderà:lamadrediGesùèMaria.Emolticrederanno,chestiascrittonelVangelodiGiovanni,chelamadrediGesùsichiamiMaria.ManonèdettonelVangelodiGiovannichelamadrediGesùsichiamiMaria.OvunqueinquelVangelosiparlidiessa,stadetto,aragionveduta, e ne vedremopiù tardi la causa, «lamadre di Gesù».Nel capitolo

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dellenozzediCanastadetto:«...ederaquivilamadrediGesù...»epiùtardi:«...disselamadreacolorocheservivano...».Innessunpostoviennominata«Maria».Edoveessacisipresentadinuovo,quandovediamoilRedentoresullacroce,stadettonelVangelodiGiovanni:«MavicinoallacrocediGesùstavano la sua Madre, e la sorella di sua Madre, Maria di Cleofa e MariaMaddalena».

Stadettochiaramentechistavavicinoallacroce:vieralamadre,lasorel-ladilei,cheeramogliediCleofaesichiamavaMaria,elaMariaMaddalena.SecisiriOlettesoprasidirà:ÈstranocheleduesorellesichiamasseroMa-ria!Ioggiciònonsiusa.Eaqueltemponemmenosiusava.Epoichèloscrit-toredelVangelodiGiovannichiamalasorellaMaria,èchiarochelamadrediGesùnonsichiamava«Maria».Neltestogrecostadettochiaramente:MavicinoallacrocediGesùstavanolasuamadre,elasorelladisuamadre,mo-gliediCleofa,MariaeMariaMaddalena».Sorgequi,secisipensaseriamen-te,ladomanda:«ChièlamadrediGesù?»EquisOioriamounadellequistionipiùimportantidelVangelodiGiovanni:«Chiè ilveropadrediGesù?Chièsuamadre?»

Chièilpadre?–losipuòveramentedomandare?Sì,nonsoltantonelsen-sodelVangelodiGiovanni,maancheinquellodelVangelodiLuca.Perchèoccorre una specialemancanza di riOlessione per non vedere, che nell’An-nunciazionestadetto:«LoSpiritoSantoscenderàsopraditeelavirtùdel-l’Altissimotiadombrerà,eperquestoquellochenasceràditesaràchiamatoFigliuolodiDio».

PerOinonelVangelodiLucavieneindicato,cheilpadrediGesùèloSpiritoSanto.Questodeveintendersiletteralmente,equeiteologichenonlorico-noscono, non sanno leggere il Vangelo. E così dobbiamo porre la nostragrandedomanda:Comesiconcilianocontuttociòcheabbiamoudito,lepa-role«IoeilPadresiamouno»;–«IoeilPadreAbrahamsiamouno»;–«Pri-machefossefattoAbraham,vieral’«Iosono»?Comesiconciliacontuttociòilfattoinnegabile,cheiVangelivedononello«SpiritoSanto»ilPrincipio-Pa-dre?EnelsensodelVangelodiGiovanni,chedobbiamopensaredelPrinci-

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pio-Madre?Perchèpossiatedomanitrovarvigiàspiritualmentebenprepa-ratia formularequestedomande,verràanche indicato, chenelVangelodiLucavienedataunaspeciediseriegenealogicaecheciviendettocheGesùfubattezzatodaGiovanni,checominciòainsegnarea30anni,eanchecheeglieraOigliodi«MariaediGiuseppe»cheeraunOigliodiHeli,ecc.epoise-gue l’intiera seriedelle generazioni. Seguitela e vedrete che essa risale adAdamo.Epoi troveretequalcosadimoltopeculiare,vistanno leparole«ilqualefudiDio».

PropriocomenelVangelodiLucavengonofatteleindicazionidaOiglioapadre, così vien fattaquelladaAdamoaDio.Unpasso simile, noi lodob-biamoprenderemoltoseriamente!Cosìabbiamoraccoltoaundipresso ledomande,checidovrannocondurredomaninelcentrodelVangelodiGio-vanni.

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X-L’azionedell’Impulso-Cristonell’umanità

Cisiamooccupatidelcomplessodellaleggecheregolal’evoluzioneposta-tlanteadella nostraumanità e abbiamo cercatodi comprendereperchè lafondazionedelCristianesimoabbiadovutoveriOicarsiproprioaunospecialemomentodiquestaevoluzionepostatlantea.Ieri,allaOinedellaconferenza,abbiamodettoche,perlacomprensioned’importantiproblemidelVangelodiGiovanniedell’intieroCristianesimo,occorrechesiapprofondiscabene,insensoesotericocristiano,questa leggedell’evoluzione.Cosìsoltantopo-tremo acquistare la completa comprensione del signiOicato delle parole:«SpiritoSanto»,«PadreeMadrediGesù».Ricordiamoci,primaditutto,chenel corso delle ultime conferenze, ci siamo resi chiaramente conto, chel’umanitàpostatlantea,quell’umanità,dunque,allaqualeinsensopiùstret-to noi stessi apparteniamo, e che si è evoluta dopo il Diluvio atlanteo, siscindeinsettesotto-divisioni.Evito,aragionveduta, iltermine«sotto-raz-ze», perchèveramente il concettodi «razze»non coincide completamenteconciòdicuiquis’intendeparlare.Sitrattadiperiodidievoluzionecultura-leeciò,chenellanostraumanitàattualeancorasperimentiamocomeleggedelle razze, è veramente un’eco dell’evoluzione atlantea. Quell’evoluzionedell’umanitàchehaprecedutoilDiluvioatlanteo,chesièdunquesvoltaperlamassimapartesuquelcontinentecheerasituatofral’Europael’Americaodierna,cioèl’anticaAtlantide,vienepuredanoidivisainsetteperiodisuc-cessivi.Perquestisetteperiodi,però,valeancorailtermine«evoluzionedirazze». Perchè questi sette consecutivi gradini dell’umanità sull’anticaAtlantide erano fra loro molto diversi in fatto di corporeità, interiore edesteriore – col corpo esteriore viene pure compreso l’interiore conOigura-zionedelcervello,delsangueedeglialtrisucchi;–mentreneiriguardidellaprimaumanità dell’epoca postatlantea, gli antichi indiani, non si può direaffattochefossedanoitantodiversadagiustiOicareunadistinzionein«raz-ze».Occorre sempre conservare la continuitànella teosoOia e perciò è ne-cessariodirichiamarsiaquestoanticoconcettodellerazze.Masidestano

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troppofacilmentedellerappresentazionierrateconlaparola«razza»,per-chèsi tralasciadiosservareche ilmotivosucuisibasa laspartizionedel-l’umanitàodiernaèmoltopiùinteriorechenonquellocollegatoall’espres-sionedi razza.E aquella appunto che farà seguito allanostra civiltà, cioèallaculturadellasettimasotto-divisione, il terminerazzanonpotràessereapplicato,perchèl’umanitàsiorganizzeràallorasecondoleggifondamentaliaffattodiverse.

Èdaquestopuntodivistachedoveteconsiderareladivisionedellevarieepochepostatlantee:1)l’epocapaleo-indiana;2)l’epocapaleo-persiana;3)quellababilonese-assiro-caldeo-egizia;4)l’epocagreco-latina;5)l’epoca,incuioraviviamo;lanostrasirisolveràinunasestaeinunasettimaepocadievoluzione.Oraci troviamonellaquintaepocadiciviltàpostatlantea,edi-ciamo:ilcristianesimoèpenetratonellasuapienaprofonditàeimportanzanell’evoluzionedell’umanitànellaquartaepoca.Perqueltantochel’umani-tàdellaquintaepocaèstatacapacediaccoglierlo,ilcristianesimohaeserci-tatolasuaazione,epreannunzieremoprofeticamente,inquellamisurachela scienza dello Spirito ce lo permette, come esso continuerà più oltre adagire.Ierigiàabbiamodetto,chelamissionedelCristianesimoèstatapre-paratanellaterzaepocadiciviltà.Laciviltàegiziaappartieneallaterzaepo-cadicultura,edalsuosenoiseguacidell’anticoTestamentohannoguidatol’evoluzionedellaciviltàebraicainmodo,che,percosìdire,ilcristianesimoènatodalgrembodellaterzaepocadiculturaecomparvepoipienamenteal mondo per la quarta epoca, con il Cristo-Gesù. Possiamo dunque dire:l’umanitàdell’epocapostatlanteahasperimentatoundeterminato inOlussospiritualenellaterzaepocadiciviltà;questoinOlussohacontinuatoadagirenella quarta epoca; allora si concentrò nel Cristo-Gesù, agì più oltre nellaquinta epoca di civiltà, nella nostra, e dalla nostra passerà ad agire ulte-riormente nella sesta epoca, che alla nostra farà seguito. E ora dobbiamocomprendereprecisamente,comequestaazionesisiasvolta.

Ricordiamoci esattamente che nel corso dell’evoluzione dell’umanità lediverseparti fondamentali dell’uomo sperimentano la loro evoluzione.Ri-

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cordiamoci delle condizioni dell’ultima epoca atlantea. Abbiamo esposto,chelatestaetericasièimmersanelcorpoOisico,chealloral’uomoharice-vutolaprimadisposizioneadire«Iosono»asèstesso.QuandosiveriOicòilDiluvio atlanteo, il corpo Oisico dell’uomo era compenetrato dalla forzadell’«Iosono»,valeadire,l’uomoeraalloraarrivatoatanto,daaverprepa-ratolostrumentoOisicoperlacoscienzadell’IooperlacoscienzadelSè.Perintendercicompletamente,saràbenediripetere,chesesitornasseindietroametàdell’epocaatlantea,nonvisitroverebbenessunuomocapacedisvi-luppareun’autocoscienzatale,dapoterdiredisèstesso«IosonounIo!»opuredienunciare«Iosono».CiòpotevaveriOicarsisoltantoinseguitoalfat-to, chequellapartedella testa eterica, dellaquale abbiamoparlato, si unìconlaparteOisicadellatesta.Daqueltempo,Oinoallasommersionedell’A-tlantide nel Diluvio, l’uomo formò ciò che per prima cosa doveva essereformata, perchè egli potesse divenire latore di questa autocoscienza; egliformò la disposizione Oisicadel cervello e tutto il restodella strutturadelcorpo.IlcorpoOisicodunque,OinoalDiluvioatlanteo,andòdiventandoma-turo per essere portatore dell’Io. Possiamo ora domandare: quale era lamissione dell’Atlantide? La missione dell’epoca atlantea fu di inoculare,d’imprimere l’Ionell’uomo;equestamissionevaoltre ilDiluvioatlanteo,chesichiamaancheilDiluviouniversale,epassanellanostraepoca.Manel-la nostra epoca di civiltà postatlantea deve aggiungersi anche dell’altro;deve penetrare lentamente nell’uomo ilManas, o Sè spirituale. Col nostrotempopostatlanteocomincia l’inOlussodelManas,odelSèspirituale.Sap-piamodunque,chequandonellasestaenellasettimaepocaavremopercor-soparecchieincarnazioni,saremoadombrati,Oinoaundeterminatogrado,dalManas, o Sè spirituale.Ma è occorsa all’uomouna lungapreparazioneperdivenirestrumentoadattoperquestoManas,oSèspirituale.Èoccorso–sitrattadimillenni–cheprimaeglidivenisse,nelverosensodellaparola,un portatore dell’Io. Egli doveva rendere, non soltanto il suo corpo Oisicoattoaesserestrumentodell’Io,maancheglialtriartidellasuaentità.

Nellaprimaepocadiciviltàdeltempopostatlanteo,l’uomoharesoilsuocorpo eterico portatore dell’Io, come prima aveva reso il suo corpo Oisico

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adatto a essere portatore dell’Io; ciò avvenne nell’antica civiltà indiana.Questoconsisteessenzialmentenelfatto,chel’uomoacquistalacapacitàdiavere,nonsoltantounostrumentoOisicoperl’Io,maancheuncorpoetericoper esso adatto.Nella seguente tabella, perciò, allaprimaepoca, all’anticaculturaIndiana,stasegnatoil«corpoeterico».

Sevogliamoesaminareoral’ulterioreevoluzionediquesteepochedicul-tura, nei riguardi dell’uomo, non dobbiamo soltanto considerare superOi-cialmente l’elemento animico come corpo astrale, ma dobbiamo metterciall’operaconmaggioreesattezza,eporreabasedelnostroesamequellaor-ganizzazionedell’uomochesitrovanellamia«TeosoOia».Daquestovedete,chenonsidevefaresoltantoladistinzionegeneraledeisetteartidell’uomo,machelapartecentralediquest’ultimosidivideincorposenziente,inani-masenziente,animarazionaleeanimacosciente–edopoabbiamoilSèspi-rituale, lo Spiritovitale e l’Uomo-Spirito. Sidistinguonogeneralmente sol-tantosettearti;nelquarto, chesi riassumecon laparola«Io»,occorredi-stinguere unaulteriore articolazione, perchèdi fatto, nel corsodell’evolu-zioneumana,essasièveriOicata.Ciòchevieneelaboratodurantel’epocadiculturapaleopersianaèilverocorpoastraleocorposenziente;essoèilpor-tatore delle effettive forze attive dell’uomo, perciò il passaggio dall’epoca

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indianaaquellapersianaècostituitodalfatto,chegliuominisimettonoaelaborarelamateria.

Muovere lemani, e ciò che con questo si riconnette,mettersi al lavoro,eccociòchecaratterizzaquestaepocadiciviltà.L’anticoIndianoeradispo-sto,moltopiùdiquantononsicreda,anonmuoverelemani,maaelevarsi,permezzodellacontemplazione,aldisopradellamaterialità,neimondisu-periori. Occorreva immergersi profondamente in sè stessi, per ricordarsidellacondizionepassata.QuestaYoga indianaperciòconsiste, ingenerale,inunaspecialeeducazioneedelaborazionedelcorpoeterico.

Procediamooraallaculturadell’anticaepocapersiana;inquesta,l’Iove-niva immersonell’animasenziente.LaculturadegliAssiri,Babilonesi,Cal-deiedEgiziconsistevanell’ascesadell’IoOinoall’animasenziente.Checosaèl’anima senziente? E ciò che nell’uomo senziente si dirige principalmenteversol’esteriore,ciòpermezzodicuiegliesplicalasuaattivitàcongliocchieconglialtrisensiepercepiscefuorinellanaturaloSpiritocheinessado-mina.Durantequell’epocaperciòlosguardovienerivoltoallecosematerialisquadernatesinellospazio,allestelleeal lorocammino.Agisceallorasul-l’anima senziente ciò che sta steso esteriormente nello spazio. Nell’epocaegizio-calde-assiro-babilonesepocoesisteperanconell’uomodi ciò, che sipotrebbechiamareculturainterioredellapersonalitàedell’intelletto.L’uo-moattualeinfattinonsi formaunagiustarappresentazionedellasapienzaegiziadiquell’epoca.Questasapienza,veramente,noneraaffattobasatasulpensiero,osullaspeculazione,comelofupiùtardi;maquandol’uomovol-gevaesteriormenteIosguardo,sentivalalegge,cheeglileggevalàfuoriconi sensi. Era una lettura delle leggi, non era una scienza concettuale, unascienzadiopinioniodisentimenti.Seinostriscienziatisifermasseroari-Olettere–questaèunaduraverità–toccherebberoconmano,spiritualmen-teparlando,l’indicazionechiaradiciòcheoraèstatodetto.PerchèseaqueltempogliuomininonriOlettevanocon levere forze interioridell’intelletto,ciòsigniOicachenonpotevaalloraesisterenemmenounaverascienzaintel-lettuale,unascienzalogica.Edifattinonesisteva.Lastoriavi indica,cheil

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vero fondatoredella logica èAristotile. Seprimavi fosse statauna logica,unascienzaconcettuale,questiuominisarebberobenestaticapacidiripro-durlainunlibro.Unalogica,ciòcheèriOlessionecheavvienenell’Iostesso,dove si collegano e si separano i concetti, in cui dunque si giudica logica-mente e non si legge dalle cose, una logica siffatta si è affacciata soltantonella quarta epoca di cultura; questa quarta epoca perciò viene chiamatal’epocadell’animarazionale.Enoistessistiamonell’epoca–l’umanitàèen-tratainessaaundipressoversolametàdelMedioEvo,acominciaredal10°11°e12°secolo–noistessisiamonell’epocadell’entratadell’Ionell’animacosciente.QuestasièveriOicataconmoltoritardo.L’Ioèentratonell’animacoscienteaundipressoversolametàdelMedioEvo.–Questofattopuresipotrebbecontrollarestoricamenteesipotrebbegittarelucesututtelepartipiùoscurediesso,sevifossetempodiparlaredimoltecosecheentranoinquistione.Aqueltemposiinoculònell’uomounconcettobendeterminato–dilibertàindividuale,diidoneitàindividualedell’Io.SeconsiderateilprimoperiododelMedioEvotrovereteancoraovunquechel’uomo,inundetermi-natomodo, vale per la posizione in cui si trova collocato nella società. Siereditanodalpadreedaiparentiposizione,classeedignità,emercèquestecoseimpersonali,chenonsonocoscientementecollegatecoll’Io,siagisceesioperanelmondo.Piùtardisoltanto,quandosiesteseilcommercioeco-minciaronoleinvenzioni,lescopertemoderne,lacoscienzadell’Iocominciòadallargarsi,epossiamovedereovunquenelmondoeuropeomanifestarsileriproduzioniesterioridiquestaanimacoscienteinmodobendetermina-to negli ordinamenti cittadini, nelle costituzioni cittadine. Dalla storia diAmburgo,peresempio,sipuòfacilmenterilevarecomequestecosesisienosviluppate storicamente. Ciò che si chiama «città libera» nelMedioEvo, èl’impronta esteriore di questo afOiorare nell’umanità dell’anima coscientedell’Io.Esespingiamolosguardonell’avvenire,diciamo:Orastiamopropriolavorandoall’elaborazionediquestacoscienzadellapersonalitànell’animacosciente.Tutte leesigenzedell’epocamodernaaltrononsono,che l’inco-scientemanifestazionenegliuomini,delleesigenzedell’animacosciente.Seperòspingiamolosguardoancorapiù lontano,scorgiamonelloSpiritoan-

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chedell’altro.L’uomosalirànellaprossimaepocadiculturaalManas,oSèspirituale.Quellosaràuntempo, incuigliuominigodrannoinmoltomag-giormisurachenonoggi,diunasapienzaincomune,saranno,percosìdire,immersi inuna sapienza comune. Si cominceràallora a sentire chequellochepiùèpropriodell’uomoèalcontempociòchehaunvalorepiùuniver-sale. Ciò che nel senso odierno si concepisce come bene individuale del-l’uomo,nonèancoraunbeneindividualediungradoelevato.Oggidìall’in-dividualità,allapersonalitàdell’uomo,siaccompagnaancorainfortemisurailfatto,chegliuominidisputanofradiloro,hannoopinionidiverseeriten-gono:«chesenon fossepermessoavereopinionidiverse,nonsipotrebbeessereuomini indipendenti!»Proprioperchèvoglionoessereuomini indi-pendenti, credonodidoverearrivareaopinionidifferenti.Maquestoèunpunto di vista di second’ordine. Gli uomini arriveranno amaggior pace earmonia,quando l’uomosingolosaràpiù individualizzato.FintantochegliuomininonsarannocompletamenteadombratidalSèspirituale,visarannoopinionidiverse.Questeopinioninonsonoancorasentitenellaverainterio-ritàdell’uomo.Oggidìnonvisonochepochiprecursoriper lecosesentitenellaverainteriorità,equestesonoleveritàmatematicheegeometriche.Sudiquestenoncipuòesserediversitàdipareri.Seunmilionediuominividiceche2+2fanno5,e interiormentevedetechefanno4,voisapetecheècosì,esapetepurecheglialtrisono inerrore;comesequalcunocredesseche la sommadei tre angoli di un triangolonon sia uguale a 180 gradi. –QuestaèculturadelManas,incuisisentesemprepiùchelefontidellaveri-tà stannonell’ormai fortiOicatosielemento individualeepersonaledell’uo-mo, e in cui contemporaneamentequantoviene sentito comeverità supe-rioreconcordadauomoauomo,comeleveritàmatematiche.Suquestegliuomini sonooggi già d’accordo, perchè sono le veritàpiù superOiciali.Neiriguardidellealtreveritàgliuominisicombattono–nonperchésullame-desima cosa vi possano essere due giuste opinioni diverse,ma perchè gliuomininonsonoancoraarrivatiatanto,dariconoscereedaabbattereciòcheinfattodisimpatieeantipatiepersonalilisepara.Seperleveritàsem-plici matematiche dovesse tenersi conto anche dell’opinione personale,

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moltemassaiesarebberod’accordo,peresempio,che2+2fanno5enon4.Percolui,chespingelosguardopiùprofondamentenelle,cose,èpuntoim-possibiledidiscuteresullanaturasuperioredellecose:vièsololapossibili-tàdievolversiOinoadesse.Alloralaverità,cheèstatatrovatainun’anima,coincideesattamenteconlaveritànellealtreanimeenonsidiscutepiù.Equestaèlagaranziadellaverapace,dellaverafratellanza,perchèv’haunasolaveritàequestaveritàhaveramenteachefarecolsolespirituale.RiOlet-tetecomelesingolepiantecrescanoordinatamente;ognipiantacrescever-soilsole,evièununicosole.Così,quandonelcorsodellasestaepocadici-viltàilSèspiritualepenetrerànell’uomo,visaràeffettivamenteunsolespi-rituale,versoilqualetuttigliuominis’inchinerannoenelqualesitroveran-nod’accordo.Questaèlagrandeprospettivachecisipresentaperlasestaepoca.EnellasettimaepocaloSpiritoVitaleoBuddhipenetreràinunde-terminatomodonellanostraevoluzione.

Questoèunlontanoavvenireversoilqualepossiamogittareunosguardo,inviadianticipazione.Oraperòcisiamointesichiaramente: lasesta,saràun’epocadi culturamolto importante;perchèattraversouna comune sag-gezza porterà pace e fratellanza, per il fatto, che non soltanto nei singoliuominieletti,maintuttaquellapartedell’umanitàchesitroveràincondi-zioninormalidievoluzioneessafaràpenetrareilSèsuperiore,atuttaprimanellasuaformainferiore,comeSèspiritualeoManas.Sieffettueràunacon-giunzione fra l’Ioumano,qualesièandatogradatamenteevolvendo,e l’Iosuperiore, l’IouniOicatore.Questelepossiamochiamare:nozzespirituali;ecosì pure si chiamava sempre nell’esoterismo cristiano l’unione dell’IoumanocolManasoSèspirituale.Malecosenelmondosonoprofondamentecollegatel’unaconl’altra,el’uomononpuò,percosìdire,stenderefuorilamanopertrarreasèquestoManasoSèspirituale;madovràconseguireungrado di evoluzionemolto più alto per potersi aiutare da solo per questecose.Perchèl’uomo,nell’epocapostatlantea,potesseunirsiconl’Iosuperio-re occorreva che fossedatoun aiuto all’evoluzionedell’umanità.Qualsiasicosa si debba conseguire, occorre prima prepararla. Se vogliamo che unbambinoriescaadiventarequalcosaaquindicianni,occorreporsiallavoro

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Oindalsestoosettimoanno.Un’evoluzionedeveovunquesempreprepararei suoi impulsi. Ciò che deve succedere dell’umanità nella sesta epoca, haavutobisognodiunalentapreparazione.Edaldifuorisonodovutevenirelapotenzaelaforzaperciòchedeveavveniredell’umanitànellasestaepoca.–Unaprimapreparazioneoperavadaldifuori,dallaspiritualità,senzaessereancoradiscesanelmondoOisico.Diquestovediamounsegnonellagrandemissionedelpopoloebraico.QuandoMosè,l’iniziatoneimisteriegizi,rice-vettedallaDirezioneCosmicaspiritualelamissionecheabbiamopotutoca-ratterizzare con le parole:Quandodirai loro imiei comandamenti dirai ilmionome,iosonol’«Iosono»,glivenne,conquesteparole,datol’incarico:«preparali,conl’accennarealDioinvisibile,chenonhaforma.Insegnaloroche–mentreilDio-Padreoperaancoranelsangue–percoloro,chepossonocomprendere, viene preparato l’«Io sono», che poi dovrà scendere Oino alpianoOisico!»–Questapreparazione,percosìdire,ebbeluogoentrolaterzaepocadicultura.Edalpopoloebraicovediamoscaturirelamissioneditra-smettereall’umanitàquelDio,ilqualepoidiscendeecompariscenellacar-ne.Egliprimaèstatoannunziato,poiècomparsoperl’occhioesteriore,nel-lacarne.InquestomodoèarrivatoaesprimersinelgiustosensociòcheerastatopreparatodaMosè.

Consideriamobenequestomomento: l’annunziospiritualepermezzodiMosèelarealizzazionediquestoannunzio,lacomparsadelMessiaannun-ziato, nel Cristo. Da questa epoca, che abbiamo potuto indicare come unprimo periodo nella storia del cristianesimo, viene posto nell’evoluzionedell’umanitàilveroimpulsoall’unitàeallafratellanza,chedovràveriOicarsinella sesta epoca. E come se in una cosa qualunque venisse immersaunaforza,checontinuaadagirepiùoltre,afOinchèilfruttopossauscireagradoagrado,cosìquestaforzacontinuòadagireOinoalnostrotempo,Oinoaltem-pocheabbiamodovutodescriverecomequello,incuil’umanità,conlesueforzeintellettualiespirituali,èdiscesa,completamentenellamateria.Sipo-trebbe ora chiedere: perchè il Cristianesimo ha dovuto venire al mondocomeimmediatoprecursoredell’epocapiùprofondamentemateriale?

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Immaginatevi che l’umanità fosse penetrata in questa epoca profonda-mentematerialesenzailCristianesimo,lesarebbestatointalcasoimpossi-bilediritrovareunimpulsochelariconducesseinalto.Senonvifossestatol’impulsocheèstatoimpiantatonell’umanitàpermezzodelCristo,l’intieraumanità avrebbe dovuto cadere in decadenza, avrebbe dovuto unirsi allamateriaperl’eternità;essasarebbestata,Comesidiceinoccultismo,«presadalla gravità dellamateria» e gittata fuori della sua evoluzione. Così dob-biamorappresentarci,chel’umanità,nellaculturapostatlantea,discendediun grado nellamateria; e, prima che arrivasse all’ultimo gradino, penetrònell’umanitàl’altroimpulso,chespingedinuovoinalto,versoladirezioneopposta. Questo fu l’impulso-Cristo; se esso avesse agito prima, l’umanitànon sarebbe arrivata all’evoluzione materiale. Se fosse venuto durantel’epocapaleo-indiana, l’umanitàsarebbestatacertocompenetratadall’ele-mento spirituale del cristianesimo, ma non sarebbe mai discesa tanto inbassodapoterprodurretuttociò,cheoggichiamiamolaculturaesterioreOisica.Sembrastrano;dire,chesenzailcristianesimononvisarebberooggiferrovie, piroscaOi o vapori ecc. ma per colui che riconosce il nesso dellecose,èpropriocosì.Nonsarebberomaiscaturitidall’anticaepocadiciviltàindianaquestimezzidiciviltà.Esisteunsegretorapportofrailcristianesi-moetuttociòcheformaoggiilcosiddettovantodell’umanità.Ilfatto,cheilcristianesimoabbia aspettato Oino almomentogiusto, ha resopossibile laciviltà esteriore. E il fatto di essere venuto almomento giusto ha dato lapossibilitàacoloro,iqualisiunisconoalPrincipio-Cristo,dipotersinuova-mentesollevaredallamateria.Mapoichèilcristianesimoèstatoaccoltoconincomprensione, e statomoltomaterializzato. È stato talmentepoco com-preso,cheèstatoessostessointesomaterialisticamente.Eperciò,inunde-terminatomodo,ilcristianesimohaassuntonelcorsodeltempounaformadistortamaterialistica,cheabbiamoseguitaOinoainostrigiorni,echepos-siamodesignarecomeunsecondoperiodo.Invecediesserecompresa,peresempio,nelsuosensopiùelevatospirituale,l’Eucaristiaèstatamaterializ-zata,erappresentatacomeunagrossolanatrasformazionedellasostanza.Ecosì potremmo citare esempi a centinaia, che il cristianesimo non è stato

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compreso come fenomeno spirituale. Ora siamo arrivati a un dipresso almomento,incuiterminaquestosecondoperiodo,eincuil’umanitàneces-sariamentedevericollegarsicolcristianesimospirituale,conciòche ilcri-stianesimo deve essere veramente, per attingerne il vero contenuto spiri-tuale.EquestosiveriOicheràpermezzodell’approfondimentoantroposoOicodelcristianesimo.Inquantoapplichiamol’antroposoOiaalcristianesimo,se-guiamolanecessitàstoricadelmondodipreparareilterzoperiodocristia-no,chemuoveincontroallapenetrazionedelManasnellasestaepocadicul-tura.Questosarà,percosìdire,ilterzocapitolo.–Ilprimocapitoloèiltem-podelpreannunziodelcristianesimoOinoallacomparsadelCristo-Gesùeapocodopo.Ilsecondocapitoloèlapiùprofondapenetrazionedellospiritoumano nella materia, e la materializzazione del cristianesimo stesso; e ilterzocapitolodeveesserelacomprensionespiritualedelcristianesimo,permezzo di un approfondimento antroposoOico di esso. È in corrispondenzacon l’intiera evoluzione materialistica il fatto che un documento come ilVangelodiGiovanninonsiastatocompresoOinoaltemponostro.Unacultu-ra materialistica, quale si è andata a poco a poco formando, non potevacomprendere completamente il Vangelo di Giovanni. La cultura spirituale,chedeveiniziarsicolmovimentoantroposoOico,potràintenderequestodo-cumentoappuntonellasuaveraformaspirituale,eprepararequantodevecondurrealpassaggioallasestaepocadicultura.

Percoluicheconsegueun’iniziazionecristianaorosicruciana–delrestoanchepercoluicheconsegueingenereun’iniziazionequalsiasi–siveriOicaunfenomenodeltuttospeciale.Perluilecosechesuccedonoacquistanoundoppio signiOicato; di cui uno si esplica esteriormente nel mondo Oisico,mentrepermezzodell’altro lecosechesi svolgononelmondo Oisicosonodegl’indizidivastiegrandiosieventispirituali.–Ecosìmicomprenderete,seoracercheròdidescrivereunpocol’impressionecheaunadeterminataoccasionehaavutocolui,ilqualehascrittoilVangelodiGiovanni.

Vi fu un evento speciale nel corso della vita del Cristo Gesù; e questoeventosiveriOicòsulpianoOisico.ColuichelodescrivenelsensodelVangelo

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diGiovanniloesponeperòdainiziato.L’eventorappresentaperciòperluialcontempoanchelepercezionieleesperienzechesihannoduranteunattodi iniziazione.RafOiguratevidunquelaconclusioneultimadiunattodi ini-ziazione.

Pertreepocheemezzo,chenegliantichitempi,comegiàabbiamodetto,eranorappresentatedatregiorniemezzo,l’iniziandorimanevainunsonnoletargico. Ogni giorno egli sperimentava qualcosa di nuovo riguardo aimondi spirituali. Il primo giorno aveva delle esperienze ben determinate,cheglisipresentavanocomeeventinelmondospirituale;ilsecondogiornoneavevadellealtre,ilterzodellealtreancora.Alloraall’iniziando,nellalo-calitàdovesitrovava,sierapalesatociòchesipalesaspiritualmentesemprealla capacità chiaroveggente: cioè, l’avvenire dell’umanità. Se conosciamogl’impulsi dell’avvenire possiamo inocularli nel presente e per talemezzocondurreilpresenteincontroall’avvenire.

Rappresentateviilveggentediquell’epoca;eglisperimentavailsigniOicatospirituale del primo dei capitoli descritti, a cominciare dal punto dove ri-suona il grido: «dirai al tuopopolo: Io sono l’IOSONO», Oinoall’arrivodelMessia.ComesecondocapitolosperimentavaladiscesadelCristonellama-teria.Cometerzocapitolosperimentavacomel’umanitàvengagradatamen-te preparata ad accogliere lo Spirito o il Sè spirituale (Manas) nella sestaepoca.Edeglisperimentavaquestoinunacondizionedipreveggenzaastra-le.Eglisperimentavalenozzedell’umanitàconlospirito.Questaèunaespe-rienzaimportante,chel’umanitàpuòportareaespressioneesterioresoltan-toperilfatto,cheilCristoèpenetratoneltempo,nellastoria.Prima,l’uma-nitànonèvissutainunafratellanzachefossefruttodellospiritodischiusosinell’interiorità,eincuivièpacefrauomoeuomo.Prima,esistevasoltantol’amorematerialmentepreparatopermezzodellaconsanguineità.Quest’a-moresisviluppaapocoapocoinamorespirituale,equestoamorespiritua-le penetra nell’interiorità. Come risultato Oinale del terzo capitolo dell’ini-ziazione,diciamodunque:l’umanitàcelebralesuenozzeconilSèspiritualeoManas.QuestopuòveriOicarsisoltantoquandoiltempoèdiventatomatu-

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roperlapienaattuazionedell’impulsodelCristo.FintantochequestanonsièveriOicata,valeilrapportochesibasasullaparenteladelsangue,el’amorenonèspirituale.–Ovunquenegliantichidocumentivieneparlatodinumeri,sitrattadelmisterodelnumero.Equandoleggiamo:–«TregiornidopovifuunosposalizioinCanadiGalilea...»ogniiniziatosa,chequestoterzogiornoha uno speciale signiOicato. Che cosa signiOica? Lo scrittore del Vangelo diGiovanniindicaqui,chenonsitrattasoltantodiunaveraesperienza,maalcontempodiunagrande,possenteprofezia.Questo sposalizioesprime legrandinozzedell’umanità,chesiveriOicanoalterzogiornonell’iniziazione.Ilprimogiornosipalesavaciòchesisvolgenelprimoperiodo,nelpassaggiodallaterzaallaquartaepocadiciviltà;ilsecondogiorno,ciòchesisvolgenelpassaggio dalla quarta alla quinta epoca di civiltà; il terzo giorno, ciò chesuccede, quando l’umanità passerà dalla quinta alla sesta epoca di civiltà.Sonoquestiitregiornidell’iniziazione.El’Impulso-Cristohadovutoaspet-tareOinoalterzomomento,primanonvierauntempoincuipotesseagire.NelVangelodiGiovannivieneindicatounospecialerapportodi«meete»,di«noidue».Questoè,infatti,ciòchevistascrittoenonlaversioneassur-da:«Checosahoiodafareconte,odonna?»AllorchèlamadreincitailCri-stoacompiere ilsegno,eglidice:«Nonèperancovenuta lamiaora»,peroperareinfattodinozze,valeadire,perradunaregliuomini.Iltempoanco-raèdilàdavenire.Oraagisceancoraecontinueràadagireciòcheèfondatosuivincolidelsangue;diquil’accennoairapportiframadreeOiglioinocca-sionedinozze.Seconsideriamoquestidocumentiaquestomodo,tuttociòchevièdirealmenteesterioreemergedaunosfondoimportantespirituale.Noiguardiamoinunaprofonditàabissaledellavitaspiritualequandopene-triamoinciòcheun iniziato,come loscrittoredelVangelodiGiovanni,hadonatoall’umanità,inciòchepotevadonarlesoltantoperilfatto,cheilCri-stohainoculatoilsuoimpulsonell’evoluzionedell’umanità.

Così abbiamovisto chequeste cosenondevonoessere interpretatepermezzodi vuota allegoriao simbolismo,mapermezzodella realtà astrale,chel’iniziatosperimenta.Nonsipuòtrattarequidiunaesposizionesimbo-lica,madiunanarrazionediciòchesperimental’iniziato.Senons’interpre-

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taaquestomodo,succede,econragione,checolorochestannofuori,dico-nochelascienzadelloSpiritononconduceadaltrocheadelleesposizioniallegoriche.SeaquestopassoapplichiamolaspiegazionedellascienzadelloSpirito,qualeoral’abbiamointesa,impariamocheattraversotregiornico-smici–dallaterzaallaquarta,dallaquartaallaquinta,edallaquintaallase-staepocadicultura,– l’impulso-Cristooperanell’umanità.Econsideriamoquestaevoluzione,nelsensodelVangelodiGiovanniinmodo,chediciamo:L’ImpulsodelCristoeratalmentegrande,chel’umanitànonnehaoggian-coracompresocheunaminimaparte,echesoltantoinuntempoavvenirepotràcomprenderloappieno.

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XI-L’iniziazioneCristiana

SevogliamofarconvergeretutteleosservazionidiquestocorsoversolacomprensionepiùprofondadelVangelodiGiovanni,versoleparole«PadreeMadrediGesù»,eperquestavia,versol’esseredelcristianesimonelsen-so, ingenere,delVangelodiGiovanni,dovremoora raccogliere imaterialipercomprendereilconcettodimadreedipadre,tantonelsuosensospiri-tuale,qualeèintesonelVangelodiGiovanni,quantopurenelsuoverosen-so.Perchènonsitrattaquidiinterpretazioniallegoricheosimboliche.

OradobbiamocomprendereanzituttociòchesigniOicaunirsiconimondisuperiorispirituali,rendersiprontiadaccogliereimondisuperiori.Occorre,atalOine,esaminarel’essenzadell’iniziazione,particolarmentedalpuntodivistadelVangelodiGiovanni.Chièuniniziato?

In tutti i tempidell’evoluzionepostatlanteadell’umanità,eraun iniziatocoluichesipotevaelevarealdisopradelmondoesterioreOisico-sensibile,echepotevaaveredelleesperienzeproprie,dellevicendeproprieneimondispirituali; che,dunque, sperimentava ilmondospirituale, come l’uomoat-traversoisuoisensiesteriori,occhi,orecchi,ecc.sperimentailmondoOisi-co-sensibile.Uniniziatosiffattoèancheuntestimoniodeimondispiritualiedella loroverità.Maoltreaquestovi èancoraqualcosadi essenziale, cheogni iniziato si acquista durante l’iniziazione come una capacità speciale;egli,cioè,sisollevapurealdisopradeisentimentiedellesensazioni,chenelmondoOisicosono,nonsoltantogiustiOicati,bensìancheprofondamentene-cessari,manonpossonoesistereallostessomodonelmondospirituale.

Nonfraintendetelemieparoleenoninterpretatele,comesel’iniziato,incondizione di sperimentare oltre al mondo Oisico anche quello spirituale,dovessespogliarsidituttiglialtrisentimentiesensazioniumani,chehannovalorequinelmondoOisico,esostituirliconaltrisentimentiperimondisu-periori.Nonèaffattocosì.Eglinoncambiagliuniperglialtri,bensìsiacqui-sta gli uni oltre gli altri. Se da un canto l’uomodeve spiritualizzare i suoi

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sentimenti,occorredall’altrocheinluisianotantopiùfortiqueisentimenti,chesonoutiliperlavorarenelmondoOisico.Sonodainterpretarsiinquestosenso,quandosiadoperanoperl’iniziato, leparole:cheeglideve,sottoundato riguardo, essereunuomosenzapatria.Nonsi tratta, cheeglidiventimenomamente estraneo alla sua patria e alla sua famiglia, Oinchè vive nelmondoOisico;quelleparolehannotutt’alpiù ilsenso,cheadottandoisen-timentichecorrispondonoalmondospirituale,isentimentidelmondoOisi-conediventerannomeglioepiùOinementeelaborati.Senzaquestapremes-sanessuno,nelverosensodellaparola,puòconseguirel’iniziazione.Essereun«uomosenzapatria»signiOica:che l’uomonondevesvilupparespecialisimpatienelmondospirituale, similiaquelle speciali simpatiecheeglihaquinelmondoOisicopersingolespecialiragioniorapportispeciali.–Ilsin-golouomonelmondoOisicoappartieneaquestooaquelpopoloefamiglia,aquestaoaquellacomunitàdelloStato–estabene.Nonoccorrecheegliperdaquesterelazioni,chequiglisononecessarie.Maseeglivolesseappli-care questi sentimenti nelmondo spirituale, porterebbe seco un pessimocorredoinquelmondo,poichèinessononsitrattadisviluppareunaqual-siasisimpatiaperqualchecosa,bensìdi lasciarechetuttoagiscasudinoiobiettivamente,secondoilvaloreinsitoall’oggettostesso.Sipotrebbeanchedire,se tutticomprendessero: l’iniziatodeveessereunuomoobiettivonelpienosensodellaparola.

Ora,permezzodellasuaevoluzionesullanostraTerra,l’umanitàèappun-to uscita da una condizione collegata con l’antica coscienza crepuscolarechiaroveggenteincuisitrovavasenzapatria.Abbiamovedutochel’umanitàdiscesedallesferespiritualinelmondoOisico.Nellesferespiritualiorigina-rienonesistevanopatriottismoosentimentisimili.Quandogliuominisce-serodalle sferespirituali,popolaronoquae làvariepartidellaTerra;e inquestevarie località isingoligruppiumaninellediverseregionidivennerouncalcodelle regioni stesse.Noncrediate che ilnegro siadivenutonegrosoltantoperragioni interiori,maèdivenutonegroancheperadattamentoallaregionedellaTerra,cheegliabitava,edeibianchisipuòdirelostesso.Ecomelegrandidifferenzeneiriguardidelcoloreedellarazza,cosìpurele

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piccoledifferenzefralevarieindividualitàetnichesononate,perchèl’uomohapresoqualcosadalsuorapportocolproprioambiente.Questosi ricon-netteperòpure con la specializzazionedell’amore sullaTerra.Per il fatto,chegliuominisonodiventatidissimilifraloro,l’amorevenneatuttaprimaaesisterenellepiccole comunità. Soltantoapocoapoco,dallepiccole co-munità gli uomini si possono evolvere a una grande comunità di amore,quale si svilupperà appunto permezzodell’inoculazionedel Sè spirituale.L’iniziato ha dovuto così, in certomodo, prevedere come l’evoluzionedel-l’umanitàspinganuovamenteasuperaretuttigliostacoli,agittarpontisututtelebarriere,aformarelagrandepace,lagrandearmoniaefratellanza.L’iniziato, nella sua mancanza di patria, deve a priori sempre accoglieregermidaogniparteinugualmodoperilgrandeamorefraterno.Questove-nivaaccennatosimbolicamentenegliantichitempiconladescrizionedellenumeroseperegrinazionidegl’iniziati,peresempio,diPitagora.Perchève-nivanodescrittequelleperegrinazioni?Perchèconisentimenti,cheveniva-no elaborati entro la comunità interiore, l’iniziato divenisse obiettivo difronte a tutto. Ora lamissione del cristianesimo è di estendere all’intieraumanitàquestoimpulsoallafratellanza,cheoperavasemprecomesingoloimpulsonell’iniziato. Consideriamooraquestaprofondissima ideadel cri-stianesimo,cheilCristoèloSpiritodellaTerra,echelaTerraèilcorpoolavestedelCristo.Eaccettiamolaletteralmente:perchèabbiamodetto,chediundocumento,qualeèilVangelodiGiovanni,ognisingolaparoladeveesse-repesata sullabilancetta.Che cosa ci viene comunicato riguardoalla «ve-ste»dellaTerra,quandoosserviamol’evoluzione?CiviendettochequestavestedellaTerra, vale adire, leparti solidedellaTerra, venneroanzituttospartite.Chisiimpossessòdiunaparte,chidell’altra,unacosaappartennead uno, l’altra all’altro. Col possesso, con l’allargamento della personalità,permezzodell’appropriazionedellaproprietà,ècosìche,sottouncertori-guardo,èstataspartitanelcorsodeltempolavestecheportailCristo,cheporta lo Spirito della Terra. Una sola cosa non poteva essere spartita,maapparteneva a tutti, ed è l’involucro aereo che sta attorno allaTerra. Edaquestoinvolucrodiaria,comecivieneindicatonelmitodelParadiso,venne

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inspiratonell’uomoilsofOiodivita;conciòabbiamoilprimogermedell’IonelcorpoOisico.L’arianonpuòessereripartita.Vediamoorasecolui,checidà ladescrizionepiùprofondadelcristianesimo,accenniaquestoinqual-chemodo:«Sidiviserotralorolesuevesti,malatonacanonladivisero».

Avetequileparole,chevidànnolaspiegazionechelaTerra,comeunTut-to,colsuoinvolucroaereo,èlavesteelatonacadelCristo.LavestedelCri-stoèstataripartitaincontinentieinregioni;noncosìlatonaca.L’arianonèstatadivisa,essaappartieneatuttiincomune.Èilsimboloesterioremate-rialeperl’amorechecircondalasferaterrestreechesirealizzeràpiùtardi.

E sotto molti altri riguardi il cristianesimo dovrà condurre gli uomini,comeumanità,adaccoglierealcunchèdell’anticoprincipiodell’iniziazione.Sevogliamocomprenderequesto,dovremocaratterizzarel’iniziazione.Pernoibasteràconsiderarel’essenzadeitreprincipalitipidiiniziazione:l’anti-cainiziazionedellaYoga,laveraspeciOicainiziazionecristiana,equella,cheveramente è assolutamente adatta all’uomo attuale, cioè, l’iniziazione cri-stianarosicruciana.Eoravogliamodescriverequalesiailprincipiodell’ini-ziazione,comuneatutteletreformediiniziazione;ciòcheè,eciòcherap-presenta.

Inqualemododiventaunuomocapacediguardareneimondispirituali?Orbene,permezzodichesietedivenuticapacidipercepireilmondoOisico?IlcorpoOisicohaperquestodegliorganisensoriappositi.Serisalitemoltoindietro nell’evoluzione dell’umanità, vedrete, che in tempi primordialil’uomononavevaancoraocchipervedere,nèorecchieperudirenelmondoOisico, ma che tutti questi erano ancora «organi indifferenziati, generici»,comediceGoethe.AprovadiquestoriOlettete,comecertianimali inferioriabbianoancoraquestiorganinondifferenziati, Incertianimali inferiorivisonodeipunti,periqualipossonodistingueresoltantolaluceel’oscurità.Edaquesti organi indifferenziati si sono andati a poco apocoplasmandoeformando gli occhi e le orecchie attuali. Questa speciOicazione è stata im-pressa ed elaboratanella sostanzaplasticadel corpo Oisico. E in quanto ilvostroocchioèstatomodellato,èsortopervoiilmondoOisicodeicolori;in

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quantoilvostroorecchioèstatomodellato,èsortoilmondoOisicodeisuoni.Nessunohadirittodidire,cheunmondononèreale;puòdiresoltanto:«ionon lopercepisco».Perchèvedere ilmondoOisiconelverosensosigniOica:«iohoorgani,perpercepirlo».Sipuòdire:«conoscosoltantoquestooquelmondo», ma non è permesso dire: «non dò valore al mondo, che l’altrovede».Perchècolui,cheparlacosì,pretendenientemenocheancheglialtrinon debbano percepire che ciò che percepisce lui; egli pretende autorita-riamentechedebbaavervaloresoltantociòcheeglivede.Sequalcunooggisipresentaedice:«questaèunafantasticheriateosoOica,nonesisteciòcheiteosoOis’immaginano»,questodimostrasoltanto,cheeglieisuoisimilinonpercepiscono tali mondi. Ci poniamo dal punto di vista affermativo dellacosa.Machifavaleresoltantociòcheeglipercepisce,nonsoltantoesigechesiammettaquellocheeglisa,madiautoritàvuolegiudicarediciòcheeglinonsa.Nonvihapeggioreintolleranzadiquellaoppostaoggidìdallascien-zaufOiciale alla scienzadello Spirito, ed essadiventerà ancorapeggiorediquelcheprimanonsiamaistata;sipresentasottolepiùdiverseforme.Gliuomininonsonopuntocoscientididirequalcosa,chenonpotrebberoaffat-to dire. Inmolte riunioni, costituite da buonissimi cristiani, si può sentirdire:«gliantroposoOidiscorronodiuninsegnamentooccultocristiano,mailcristianesimononhabisognodinessuninsegnamentoocculto;perchèdevevalere soltanto ciò che lamente semplicee ingenuapuòpercepiree com-prendere»;ilchenaturalmentesigniOicasoltantociòcheegli,coluiappuntoche parla, può percepire e comprendere. Egli esige, dunque, che nessunopercepisca o comprenda qualcosa di diverso da lui. L’infallibilità del Papanonviene,econragione,ammessaintaliriunionicristiane.Mal’infallibilitàdellapropriapersonavieneoggi(anchedaicristiani)largamenterivendica-ta. L’antroposoOia viene combattuta dal punto di vista del Papato,mentreognuno erige sè stesso a una specie di piccolo Papa. Se riOlettiamo che ilmondoOisicosensibileesistepernoiperilfattocheisingoliorganisonosta-ticesellatinelcorpoOisico,nonsembreràneppurestranodire:lapercezioneinunmondosuperioredipendedalfatto,chenegliartisuperioridell’entitàumana,nelcorpoetericoenelcorpoastrale,vengonocostruitisiffattiorga-

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nisuperiori.IlcorpoOisicoègiàprovvedutooggiaquelmododeisuoiorga-ni,ilcorpoetericoequelloastralenonnesonoancoraprovveduti;gliorganidevonoessereinessiancorascolpiti.Quandovisarannoscolpiti,sorgeràciòchesichiamalapercezioneneimondisuperiori.

Parleremooradelmododicostruirequestiorganinelcorpoetericoeinquelloastrale.Abbiamodetto,chepressocoluicheaspiraall’iniziazioneelaconsegue,gliorganisuperiorivengonomodellati.ComesiveriOicaquesto?Sitrattadiagiresulcorpoastraledell’uomo,làdovelosipuòtrovarenellasuapurezza.MentreilcorpoastralenellostatodiurnodivegliastaimmersonelcorpoOisico,leforzediquest’ultimoagisconosulcorpoastrale;essoperciònonèlibero,masegueciòchevuoleilcorpoOisicoenonèpossibileagiresudilui.Sipuòesercitareun’azionesulcorpoastrale,losipuòmodellaresol-tantoduranteilsonno,quandostafuoridelcorpoOisico.Ilcorpoastralediun uomo può conseguire l’elaborazione dei suoi organi sensori superiori,soltantosequestisiscolpisconoinesso,mentre,duranteilsonno,stafuoridelcorpoOisico.Manoncisipuòaffaccendareattornoaunuomodormien-te;nonsarebbepossibileconl’uomoodierno,seciòcheglisuccededevees-seredaluipercepito.Seloaveteinstatod’incoscienza,nonpuòpercepire.Sembraesserviquiunacontradizione,perchèilcorpoastralenonècoscien-tedelsuorapportoconilcorpoOisico,mentrel’uomodorme.Maindiretta-mente questa difOicoltà viene superata, perchè durante la veglia diurna siagiscesulcorpoOisico,diguisacheleimpressionicheilcorpoOisicoricevedurantelavegliadiurnapermangononelcorpoastrale,quandoquestosiri-tiradalcorpoOisico.Propriocomedisolitoleimpressionicheilcorpoastra-lericevedalmondoOisicocircostantes’imprimonoinesso,cosìoccorrede-terminarenelcorpoOisicoqualcosadibenspeciOico,afOinchès’imprimanelcorpo astrale e poi venga elaborato in modo adeguato. Questo succedequandol’uomonons’immerge,comegeneralmenteèilcaso,completamen-tenellavitaordinaria, lasciandosi invaderedalle impressionichevengonodaogniparte,mapermezzodiunadisciplinametodicaprendeinmanolapropriavitainteriore.Questosichiamameditazione,concentrazioneocon-templazione.Sonoeserciziprescrittinellediversescuole,conaltrettantase-

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verità come le indagini microscopiche ecc. nei laboratori. Se un uomo faquegliesercizi,essiagisconosudiluicontaleintensità,cheilcorpoastrale,quando scivola fuoridurante il sonno, si trasformaplasticamente.Propriocomelaspugna:Oinchèlatengoinmanosiadattaallaformadellamano,manonappenalaabbandonosiformadinuovosecondoleforzecheinessari-siedono;ugualmentesuccedealcorpoastrale;quandonelsonnoescedallacorporeità,segueleforzeastralicheinessostannoriposte.–Cosìdurantelavegliadigiornooccorreeseguirequellepratichespirituali,permezzodellequaliilcorpoastralesiplasmadurantelanotteinmododaformareglior-ganiperlapercezionesuperiore.

Orasipuòdisporrequestameditazioneintremodi.Sipuòtenereinmag-gior conto il pensiero comemateria prima, ciò che si chiama elementi disaggezza,elementipuridipensiero.QuestaèladisciplinadellaYoga,chela-voraprincipalmenteconl’elementodelpensiero,conlacontemplazione.Sipuòperòancheagiresoprattuttosulsentimento,permezzodiunaspecialeelaborazionediesso;questaèladirezionespeciOicamentecristiana.Sipuòagireancheconlacombinazionedelsentimentoedellavolontà;questoèilmetodo cristiano-rosicruciano. Esaminare la Yoga ci condurrebbe troppolontano;nonavrebbedelrestonessunrapportocolVangelodiGiovanni.Inquantoalla iniziazionespeciOicamentecristianacirenderemocontosuchecosaèbasata.Doveteconsiderarecheunuomo,nellacerchiaodiernadellasocietà, difOicilmente potrebbe effettuare questa iniziazione. Essa richiedeun temporaneo isolamento dell’uomo.Ma ilmetodo rosicruciano vi è ap-punto,perchél’uomo,senzatrascurareisuoidoveri,possaelevarsicolsuolavoroneimondi superiori. Possiamoperò renderci completamente contoanchediciò,chevalecomeprincipioinformatoredell’iniziazionecristiana.

Questo metodo d’iniziazione lavora esclusivamente col sentimento e vidovròcitaresettestadiidisentimento,settegradidisentimento,attraversol’esperienza dei quali si esercita una inOluenza tale sul corpo astrale, chequesto sviluppa durante la notte i suoi organi. Rendiamoci ora conto dicomeildiscepolocristianodebbavivereperpoterpercorrerequestistadii.

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Ilprimogradinoèquellochesichiama«la lavandadeipiedi».Vienedettoalloradalmaestroaldiscepolo:«Guardalapianta.Essaharadicinelterreno,il terrenominerale è un essere inferiore alla pianta. Se la pianta potesserappresentarsene l’essere, dovrebbe dire al terreno: «sono veramente unesseresuperioreate,masetunoncifossi,iononpotreiesistere;perchédate, oh terreno, traggo per la maggior parte il mio nutrimento!» – E se lapiantapotessetrasmutarequestoinsentimenti,dovrebbeinchinarsidavan-tiallapietraedire:«m’inchinodinanziate,ohpietra,essereinferiore,per-chèatedebbolamiaesistenza!»Esesaliamoall’animale,questodovrebbecomportarsiinegualmodoversolapianta,edire:sonobensìsuperioreallapianta,ma devo a questo regno inferiore lamia esistenza! E se in questomodosaliamopiù inalto Oinoall’uomo,alloraognunocheè situatopiù inaltosullascalasocialedovrebbeinchinarsiversoilgradinoinferiore,edire:Vadodebitorealgradinoinferioredellamiaesistenza!–EcosìsipuòsalireOinoalCristo-Gesù.Idodicichelocircondano,sonoaungradoinferioredilui,macomelapiantasievolvedallapietra,cosìilCristo-Gesùcrescefuoridai dodici. Egli s’inchina ai dodici e dice: – devo a voi lamia esistenza! –Quandoilmaestroavevaspiegatoquestoaldiscepolo,glidiceva:«Devide-dicartidurantevariesettimaneaquestosentimentocosmico,checiòcheèsuperioredeveinchinarsiaciòcheèinferiore;equandoloavraiformatointe completamente, sperimenterai un sintomo interiore e uno esteriore!»Questinonrappresentanoancoranulladiessenziale,mamostranosoltanto,cheildiscepolosièesercitatoabbastanza.

QuandoilcorpoOisicoavevaintalmodosufOicientementesubitol’inOluen-zadell’anima,ciòglisipalesava,comesintomoesteriore,inunsenso,comesedell’acqualambisseisuoipiedi,Questoèunsentimentoreale!Eunaltrosentimentorealeèquellodellapoderosavisionecheglisipalesanell’astra-le,lavisionedellalavandadeipiedi,delchinarsidelSèsuperiorealSèinfe-riore. In quella, l’uomo sperimenta nell’astrale ciò che si trova descrittocomefattostoriconelVangelodiGiovanni.

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Il secondogradino consisteneldirealdiscepolo: «Devi sviluppare in teancheunaltrosentimento.Devirappresentarticomeseognipossibiledolo-re e sofferenza delmondo ti si avvicinasse, devi sentire, come se tu fossiespostoall’imperversarediognipossibileostacolo–edeviimmedesimartinelsentimento,cheoccorretenertisaldo,quand’anchetutte lemiseriedelmondo ti piombassero addosso». Allora si veriOicano, se il discepolo si èesercitatoabbastanza,altriduesintomi:primo:unsentimento,comeseeglivenissecolpitoda tutte leparti; secondo: inunavisioneastralegliappare«laFlagellazione».Ioraccontoqualcosa,checentinaiadiuominihannospe-rimentato e per mezzo di cui hanno conseguito la capacità di salire neimondispirituali.

Al terzo gradino il discepolodeve rappresentarsi, che ciò che egli hadipiùsacro,ciòchedifenderebbecontuttoilsuoIo,vengacopertodivituperiedibeffe.Eglidevedirsi:«Qualsiasicosaavvenga,devotenermisaldoedi-fendereciòchemièsacro».–Quandosièfamiliarizzatoconquell’ideasentecomedellepunturenellatestaesperimentalavisioneastraledellacorona-zionedispine.Occorreripetere,cheisintominonhannoimportanzapersèstessi, ma essi si presentano come risultato degli esercizi. E viene ancheprovveduto,afOinchènonvipossaesserequistionedisuggestioneediauto-suggestione.

Il quarto stadio è quello, in cui il discepolo diviene nel suo sentimentoestraneo al proprio corpo come si trattasse di un oggetto esteriore, peresempio,diunpezzodilegno,enondicepiù:«Io»delpropriocorpo.Questosentimentodevediveniretalmentenaturale,cheeglidica:«Ioportomecoingiroilmiocorpo,comeportoingirolamiaveste!»EglinoncollegapiùilsuoIoconilpropriocorpo.SiveriOicaqualcosaallora,chesichiamalaprovadelsangue.Ciòcheinmolticasipuòessereunostatodimalattia,inquestocaso,poichètuttociòcheèmalaticciovieneeliminato,èunrisultatodellamedi-tazione.Aipiedi,allemaniealcostatodestrosipalesanolecosidettestim-mate:ecomesintomointerioreildiscepolohalavisioneastrale«dellacro-ciOissione».

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Possiamo descrivere soltanto brevemente il quinto, il sesto e il settimogradodisentimento.Ilquintoconsisteinciòchesichiama«lamortemisti-ca».Permezzodeisentimentichesifannosperimentarealdiscepoloaque-stogradino,eglisperimentaqualcosa,cheglisipresentainmodo,comeseauntrattosistendesseunatendanerasututtociòcheèOisicamentevisibile,come se tutto sparisse. Questomomento è importante anche per qualchecosad’altro, chebisognaaver sperimentato, se sivuolpenetrarenella ini-ziazionecristiananelverosensodellaparola.Sisperimentaallora,checisipuò immergerenei sostratidelmale,deldoloreedellasofferenza.E tuttociòchedimalvagiovivenelfondodell’animaumana,losipuòassaporare,sesidiscendenell’inferno.Questaèla«discesanell’inferno».Quandoquestoèstatosperimentato,latendanerasisquarcia–esiaprelavistanelmondospirituale.

Ilsestogradoèciòchesichiama«lasepolturaelarisurrezione».Questoèilgradino,incuiildiscepolosisentetutt’unoconl’intierocorpodellaTerra;sisentecomepostodentroefacentepartedell’intieropianetaterrestre.Lasuavitasièallargataavitaplanetaria.Ilsettimosentimentononsipuòde-scrivereconparole;lopotrebbedescriveresoltantochifosseincondizionedipensaresenza lostrumentodelcervello Oisico–eperquestononesistenessunlinguaggio,perchèilnostrononhaespressioniadattecheperilpia-no Oisico. Si può pertanto soltanto accennare a questo gradino. Esso tra-scende tutto ciò di cui l’uomo possa in genere farsi un’idea. Lo si chiama«l’Ascensione celeste», la completa assunzione nel mondo spirituale. Quiterminalascaladeisentimenti,incuiildiscepolodeveimmergersidurantelavegliadiurnaincompletoraccoglimentointeriore.Quandoildiscepolosièdedicatoaquesteesperienze,esseagisconocontaleforzasulcorpoastra-le,chesi formanodinottegliorganisensori interiori, si formanoplastica-mente.Nell’iniziazionerosicruciananonvienepercorsaquestascalasette-nariadisentimenti,mal’azionedicuiappuntoabbiamoparlatoèlamede-sima.

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Vedete così, che si tratta nell’iniziazione di esercitare un’inOluenza sulcorpoastraleindirettamente,permezzodelleesperienzediurne,einmodo,chequando,dinotte,essoècompletamentelibero,diaasèstessounanuovaOiguraplastica.–Quando,comeessereastrale,l’uomohadatoasèstessoinquel modo una Oigura plastica, il corpo astrale è diventato veramente unnuovoartoessenzialedell’uomo.Essoèalloracompletamentecompenetra-todiManas,oSèspirituale.

Quandoorailcorpoastraleèorganizzatoinquestomodo,importacheciòcheplasticamenteèstatocosìformatoinesso,vengaportatoanchedentroal corpo eterico. Proprio allo stessomodo come, premendo con un sigillosullaceralacca,ilnomeincisosulsigillo,oltrechesudiesso,rimaneimpres-soanchesullaceralacca,cosìoccorrecheilcorpoastrales’immerganelcor-po eterico e imprima ciò che ormai possiede, in quest’ultimo. L’interioreprocesso,l’interioreelaborazionedelcorpoastraleèugualeintuttiimetodid’iniziazione.Èsoltantonelmododidarl’improntaalcorpoeterico,chesidifferenziano i singoli metodi. Di questa differenza parleremo domani, emostreremoqualedivariovisiafraitremetodidell’iniziazione,chenelcor-sodell’epocapostatlanteasonorisultatiessereipiùprofondiimpulsidievo-luzione–equalesiaingenereilvaloredell’iniziazioneperl’evoluzionedel-l’umanità.AlloracidiventerannocompletamentechiareanchequellepartidelVangelodiGiovanni,dellequaliancoranonabbiamopotutoparlare.

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XII-L’esseredellaVergineSoNiaedelloSpiritoSanto

IerisiamogiuntiOinoaparlarediquelmutamentoche,conlameditazio-ne,laconcentrazioneeglialtrieserciziprescrittidaidiversimetodid’inizia-zione,siveriOicanelcorpoastraledell’uomo.Abbiamovistoche,pervirtùdiquesti esercizi, il corpo astrale viene elaborato inmododa acquistarsi gliorgani, che ad essooccorronoper vedereneimondi superiori; e abbiamodetto,cheOinoaquestopunto–sebbenegliesercizisiadeguinocompleta-menteallediverserispettiveepochediciviltà– ilprincipiosucuièbasatal’iniziazioneè tuttaviaovunque ilmedesimo.Unadifferenza fondamentalecominciaadeterminarsisoltanto,quandosirendenecessarialapresenzadiunelementonuovo.Perchè, infatti, l’uomopossaveramentepenetrareconlo sguardoneimondi superiori,occorrecheciò, che in fattodiorgani sièelaborato nella sua parte astrale, s’impronti, s’imprima nel corpo eterico,chevengainsommaspintodentronelcorpoeterico.

L’elaborazionedelcorpoastraleperviadimeditazioneediconcentrazio-ne,viene,conespressioneantica,chiamata«catarsi»,puriOicazione.QuestacatarsiopuriOicazionehaloscopodieliminaredalcorpoastraletuttoquan-toimpediscecheessosiaorganizzatoarmonicamenteeregolarmente,cosìdaconsentirecheacquistiorganipiùelevati,perchèessohaladisposizioneadaverequestiorganisuperiori,eoccorresoltantodimettere,percosìdire,anudo le forze, che inessosi trovano.Dicevamo,chesipossonoseguire imetodi più diversi, per determinare questa catarsi. In questa direzione,l’uomopuòarrivaregiàmoltolontano,se,peresempio,giungeacompene-trarsieasperimentaretanto intimamentetuttociòchestascrittonelmiolibro:«FilosoOiadellaLibertà»,daavere ilsentimento,chequel libroabbiaavutoper luiun’azionesuscitatrice,macheeglipuòveramenteriprodurreoramaidasè,einmodofedeleepreciso,ipensiericheinessosonoindicati.Sequalcunosicontieneneiriguardidiquel libro–perchèinquestosensoessoèstatoscritto–all’incircacomeunvirtuosochesuonailpianoforteri-spettoalcompositoredicuieseguiscelacomposizione,inmodo,cioè,dari-

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produrre in sè tutta l’opera – naturalmente, inmaniera adeguata – riescepossibile,pervirtùdellarigidaconcatenazionedeipensieridiquellibro,diportarelacatarsiaunaltogrado.Perchèinquestecose,comeinquellibro,ciòche importaèche ipensierisienotutticollocati inmodo,dadiventareoperanti.Inmoltialtrilibrideinostritempi,purchèsenedispongainmodounpo’diversol’ordinamento,èinfondopossibilemodiOicarel’ordinedegliargomenti:nonè invececosìnellaFilosoOiadellaLibertà.Nelcontenutodiquest’operaèaltrettantoimpossibilespostarediunacinquantinadipaginelapagina150,quantoloscambiareinuncanelegambeanterioriconlepo-steriori. Quel libro, infatti, è un organismo articolato, e il lavoro di rico-struirneilcorsodipensieriagisceaundipressocomeunallenamentointe-riore.Visonodunquevariimetodiperdeterminarelacatarsi.Chi,dopoaverlettoattentamente il libro,non l’hadeterminata,nondevecrederechesiaerratociòch’iodico,mapiuttostocheèstatolui,chenonhalavoratosuquellibrogiustamente,oabbastanzaenergicamenteeradicalmente.

Ora,però,c’èunaltropuntodaconsiderare:edè,chequandolacatarsisiè effettuata, quando nel corpo astrale si sono formati gli organi sensoriiastrali,tuttoquestocomplessodevevenirimpressonelcorpoeterico.Nelleiniziazioniprecristiane,questoprocessosisvolgevacosì:sidicevaaldisce-polo, dopo che aveva terminato gli esercizi preparatori, che spesso gli sieranofatti farepervariianni:«Ègiuntoadessoilmomento, incuiilcorpoastraleètantoprogredito,daavereorganidiconoscenzaproprii;questiorapossonodarelaloroimprontanelcorpoeterico».Ildiscepolovenivaallorasottoposto a un procedimento, che oggigiorno – almeno per l’epoca dellanostra civiltà –non soltantononèpiùnecessario,manonpotrebbenem-menopiùeseguirsiseriamente.Venivatenutoincondizioneletargicapertregiorniemezzo,duranteiqualivenivacuratoinguisa,chenonglisuccedevasolamentequanto si veriOicaogninottedurante il sonno,ossia l’uscitadelcorpoastraledalcorpoOisicoedall’eterico,maglisi traevafuori Oinoauncertogradoancheilcorpoeterico,esiavevacurainoltre,cheilcorpoOisicorimanesseintattoecheildiscepolostessointantononmorisse.CosìilcorpoetericoeraliberatodalleforzedelcorpoOisico,cheoperanosudiesso.Siera

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resoilcorpoeterico,percosìdire,elasticoeplastico,eimmergendoorainessociòcheinfattodiorganisensoriierastatoformatonelcorpoastrale,glisifacevariceverel’improntadell’intierocorpoastrale.Quandopoiilpazien-tevenivadall’ierofante ricondottoallo statonormale,quando il suo corpoastraleel’IotornavanoaunirsicolsuocorpoOisicoecolsuocorpoeterico(questoeraunprocesso,delquales’intendeval’ierofante),nonvieraperluisolamentelacatarsi,maanchequellachesichiama«illuminazione»,«Foti-smos». Il discepolo poteva ora nelmondo che lo circondava, non soltantopercepiretutte lecoseOisico-sensibili,mapotevaancheavvalersidiorganidipercezionespirituale,valeadirechevedevalospiritualeederaingradodipercepirlo.L’iniziazione,insostanza,constavadiqueidueprocessi,dellapuriOicazioneopurgazioneedell’illuminazione.

Ora,nelcorsodell’evoluzionedell’umanità,èsubentrataper l’uomounafase,perlaqualeamanoamanoglièdivenutoimpossibiledistaccarpiùilcorpoetericodaquelloOisico,senzadeterminareunvastoperturbamentodituttelefunzioni;tuttalaevoluzionepostatlantea,infatti,andòaOinireinunconsolidamentosempremaggioredelcorpoetericonelcorpoOisico.Fuper-ciò necessario di adottare altrimetodi, per i quali il corpo astrale, anchesenza la separazionedel corpoetericodaquello Oisico,purchésufOiciente-mente sviluppato nel corso della catarsi, nell’atto di rientrare da solo nelcorpoetericoenelOisico,nonostantel’impedimentodiquest’ultimo,giun-gesseaimprimereipropriiorganinelcorpoeterico.Quellocheoccorreva,dunque,era,chenellameditazioneenellaconcentrazioneoperasseroforzepiùpossentiafOinchèsideterminasseronelcorpoastraledeivigorosiimpul-si,capacidisuperarelaforzadiresistenzadelcorpoOisico.Perprimavenneallora l’iniziazioneveramente speciOicamente cristiana, laquale richiedevache l’uomo si assoggettasse ai procedimenti, che sono stati ieri descritticomeisettegradini.Quandol’uomohatraversatoquestesensazionieque-stisentimenti,ilsuocorpoastralenerimanecosìlavorato,daformarepla-sticamente i suoi organi di percezione – talvolta v’impiega degli anni,mapuòanchearrivarviprima,opiùtardi,–edaimprimerlipoinelcorpoeteri-co, per fare così dell’uomo un illuminato. Potrei descrivere perfettamente

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questogenerediiniziazione,cheèspeciOicamentecristiano,seinvecedite-neredelleconferenzeancoraperqualchegiorno,potessi tenerveneunaalgiorno su tutti i dettagli per circadue settimane.Maquestonon importa.Importava ieri di indicarvi certi particolari dell’iniziazione cristiana. Vo-gliamo renderci edotti soltantodelprincipio, a cui essa s’informa. –Per ilfattoditraversareunprocedimentosimile, l’uomoèeffettivamenteincon-dizionediconseguirel’iniziazione,senzaitregiorniemezzodisonnoletar-gico; specialmente se ildiscepolo cristianomedita continuamente suiver-settidelVangelodiGiovanni.Seeglifaognigiornoagiresudisèiprimiver-settidiquelVangelo,dalleparole:«NelprincipioerailVerbo...»Oinoalleal-tre«...pienodigraziaediverità»,eglifaunameditazionedienormeimpor-tanza. Questa forza i versetti l’hanno in sè. Perchè questoVangelo di Gio-vanni,nellasuaunità,nonesisteaffattoperesseresolamente lettoecom-presocon l’intelligenza,maalcontrariodeveesserevissutoesentito inte-riormente.Alloraèessostessounaforza,chevieneinaiutoall’iniziazioneelavoraperessa;eallorasisperimentanola«lavandadeipiedi»,la«Olagella-zione»ealtriprocessiinteriori,visioniastralitutte,nelmodoprecisocomevengonodescrittidalcapitoloXIIIinpoi.

Mal’iniziazionerosicruciana,quantunquefondatasubasicristiane,operapiuttostoconaltrerappresentazionisimbolichechedeterminanolacatarsi,eprecisamente con immaginazioni Oigurate.QuestaèunanuovamodiOica-zione,chesièdovutaintrodurre,perchèl’umanità,dapartesua,avevaper-corso un altro tratto della propria evoluzione, e ilmetodo nell’iniziazionedeve adeguarsi ai progressi che l’umanità amano amano va compiendo.Dobbiamooracomprendere,che l’uomo,quandoconseguiràquesta inizia-zione,diverràinfondoaffattodiversodaquelcheeraprima.MentreprimanonerainrapportoaltrocheconlecosedelmondoOisico,dopo,invece,ac-quistalapossibilitàdipraticareugualmenteiprocessiegliesseridelmon-dospirituale.Questoimplica,chel’uomoraggiungelaconoscenzainunsen-somoltopiùrealediquelloastratto,timido,prosaico,concuisiparlaordi-nariamentedella conoscenza.Per chi consegue la conoscenza spirituale, ilprocessocognitivoèanchetutt’altro;èunaveraepropriarealizzazionedel

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beldetto: «Conosci te stesso!»Maèpericolosissimacosa,nella sferadellaconoscenza,comprenderequestodettoinmodoerrato,comeoggidìsucce-deanchetroppospesso.Moltisispieganoqueldettonelsenso,cheessinondebbonopiùguardareattornonelmondo,masoltantocuriosarenellapro-pria interioritàocercare inessasolaogni spiritualità.Questaèuna inter-pretazionemolto errata di quel detto, che ha invece tutt’altro signiOicato.L’uomodeverendersichiaramenteconto,cheunaveraconoscenzasuperio-reèancheun’evoluzione,chedaunpuntodivista,chel’uomoavevagiàrag-giunto, conduceaunaltro, cheprimanonavevaraggiuntoancora.Seci siesercitanell’autoconoscenzainmodo,comesecisicovasse interiormente,sivedesoltantociòchegiàprimasiaveva;nonsiacquistanulladinuovo,ma solamente una conoscenza, intesa nel senso che oggi è corrente, delproprioioinferiore.Questainterioritànonècheunapartediquantosiri-chiedeper laconoscenza; l’altraparte,che leoccorre,deveancoraaggiun-gersi.Senzaentrambeleparti,nonsiconchiudenulla.Permezzodell’inte-riorità,l’uomopuòarrivareasviluppareinsègliorgani,coiqualiesercitalesue facoltàcognitive.Macome l’occhio,organosensorioesteriore,nonco-noscerebbe il sole, se guardasse introspettivamente in sè stesso, invecediguardarfuoriversoilsolestesso,cosìdelparianchel’organocognitivointe-rioredeveguardarfuori,s’intendeversounaesterioritàspirituale,perpoterveramente conoscere. Il concetto di «conoscenza» aveva nei tempi, in cuis’intendevanolecosespiritualipiùrealisticamente,unsigniOicatoassaipiùprofondo, più realistico di oggi. Leggete nella Bibbia, che cosa signiOica:«Abrahamconobbe suamoglie!» oppure, chequestooquel patriarca «co-nobbelapropriamoglie».Nondovetefaticaremoltoacomprendere,cheinqueipassis’intendeparlaredifecondazione,esesiconsideraildetto:«co-noscitestesso»ingreco,nonsigniOica:«vaacuriosarenellatuainteriorità»,bensì«fecondailtuosèconciòcheOluisceatedalmondospirituale».Cono-scitestesso!signiOica:Fecondatestessocolcontenutodelmondospirituale!–All’uopooccorronoduerequisiti:chel’uomosiprepariconlacatarsiel’il-luminazione, epoi che apra la sua interiorità liberamente almondo spiri-tuale.Inquestaconnessioneconlaconoscenza,possiamoparagonarel’inte-

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rioritàdell’uomoall’elemento femminile, e l’esteriorità almaschile. L’inte-rioritàbisognarenderlaattaaricevereilSèsuperiore;quandoaciòsiaresaatta, ilSèsuperioredell’uomo,dalmondosuperiore, Oluisceepenetranel-l’uomostesso.Doveinfattiè ilSèsuperioredell’uomo?Staforse làdentro,nellapersonaumana?No!DuranteiperiodidiSaturno,delsoleedellaluna,ilSèsuperioreerariversatosull’intieroCosmo; l’IodelCosmofuallorari-versatosull’uomo,equestoIo,l’uomodevefarlavoraresudisè,devefarlolavorare sullapropria interioritàpreparata inprecedenza.Valeadire, chedeveesserepuriOicataepurgata,nobilitata,assoggettataallacatarsi l’inte-rioritàdell’uomo,inaltreparole:ilsuocorpoastrale.Alloraeglipuòaspet-tarsichelaspiritualitàesteriorepenetri in lui,a illuminarlo.Equestosuc-cedequandol’uomoètantobenepreparato,daaveresottopostoilsuocor-poastraleallacatarsiedaaverepertalmezzoformatoisuoiorganiinterio-ridiconoscenza.Ilcorpoastrale,allora,èsottoogniriguardotantoprogre-dito, quando s’immergenel corpo eterico e in quello Oisico, da far seguirel’illuminazione,ilfotismo.CiòcheveramentesiveriOicaèperl’appuntocheilcorpoastraledàalcorpoetericol’improntadeipropriorgani,conchesideterminailfattochel’uomopercepisceilmondospiritualecheglistad’at-torno,ossiachelasuainteriorità,ilcorpoastrale,accoglieciòcheglipuòof-frireilcorpoeterico,ciòcheilcorpoetericoglitraedatuttoilCosmo,dall’Iocosmico.

L’esoterismocristianochiamavaquestocorpoastralepuriOicato,purgato,chenelmomentodi sottoporsiall’illuminazionenoncontienepiùnessunadelle impressioni impuredelmondo Oisico,masolamentegliorganiper laconoscenzadelmondo spirituale: «la pura, casta, sapiente, vergine SoOia».Permezzodituttociòcheaccoglienellacatarsi,l’uomopuriOicaemondailsuocorpoastralesinoafarnelaVergineSoOia.EallaVergineSoOiamuovein-contro l’Io cosmico, l’Iodeimondi, cheopera l’illuminazione, che fa sì chel’uomo abbia luce, luce spirituale attorno a sè. Questo secondo elemento,che si aggiunge alla Vergine SoOia, l’esoterismo cristiano chiamava – e lochiamaancoroggi–lo«SpiritoSanto».Diguisache,insensocristianoeso-terico,sidicecosagiustissima,quandosidicecheilcristianoesotericoper

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mezzodeiprocessi iniziaticiottienelapuriOicazione, lapurgazionedelsuocorpoastrale;cheeglifadiquest’ultimolaVergineSoOia,echevieneillumi-nato–sevolete,potetedire:adombrato–dallo«SpiritoSanto»,dall’Ioco-smicodeimondi.Echidunqueè illuminato,chi, inaltri termini,nelsensodell’esoterismocristiano,haricevutoinsèlo«SpiritoSanto»,parlaoramaiinsensodiversodaprima.Comeparlaegli?Parlainmodo,chenonesprimeil suo parere, quando discorre di Saturno, del sole, della luna, delle variemembra dell’entità umana, dei processi dell’evoluzione cosmica. Dei suoigiudizinonfaneppurecenno.QuandouncotaluomoparladiSaturno,èSa-turnostessocheparlaattraversodilui;quandoparladelsole,èl’entitàspi-ritualedelsolecheparlaattraversodilui.Eglièunostrumento;ilsuoiosièsommerso,valeadire,cheperdeimomenticomequellioracitati,èdivenu-toimpersonale,edèl’Iocosmicochesiservediluicomediunostrumento,per parlare attraverso di lui. Nei veri insegnamenti esoterici, perciò, cheprovengonodall’esoterismocristiano,nonsipuòparlaredipuntidivistaediopinioni.Sarebbeunerrorenelpiùaltosensodellaparola:nonesistono.Chi, nel senso dell’esoterismo cristiano, parla con retto intendimento delmondo,diceasèmedesimo:«Non interessa, che iodicaallagente, chehovistoduecavalli,deiqualiunomipiacemeno,el’altroaparermiodevees-serpigro.Ciòcheimporta,ècheiodescrivaaglialtriqueicavalli,edialorodeifatti!»Esitrattaprecisamentediquesto:chebisognaraccontareciòchesièosservatonelmondospirituale,prescindendodaogniopinioneperso-nale. In ogni sistemad’insegnamentodi scienzadello Spirito, occorre rac-contaresemplicemente lasuccessionedei fatti,senzacheciòabbianullaachefareconlevedutedicoluicheliracconta.

Abbiamocosìcominciatocolconosceredueconcetti,nel lorosigniOicatospirituale:cioèl’esseredellaVergineSoOia,cheèilcorpoastralepuriOicato,el’esseredelloSpiritoSanto,dell’IocosmicodeiMondi,chevieneaccoltodal-laVergineSoOiae chepuòalloraparlaredal corrispondentecorpoastrale.Conviene però conseguire ancora dell’altro, conseguire un grado più alto:potere,cioè,aiutareilprossimo,poterglidaregl’impulsiperrealizzarequeidueconcetti.Gliuominidelnostroperiododievoluzionepossonoaccogliere

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nelmodosuddescrittolaVergineSoOia(ilcorpoastralepuriOicato)eloSpiri-to Santo (l’illuminazione). Soltanto CristoGesù poteva dare alla Terra, ciòche all’uomo era necessario. Egli ha inoculato nella parte spirituale dellaTerraleforze,cherendonopossibileilveriOicarsidiciòchesièdescrittoconl’iniziazionecristiana.Comeèciòavvenuto?

Percomprenderequesto,ciconvieneaddurreduefatti:dobbiamoinpri-moluogoacquistareunacognizionediordinepuramentestorico,dobbiamocioè conoscere ilmodo, completamente diverso da oggi, come si davano inomialtempo,incuifuronoscrittiiVangeli.

ColorocheinterpretanooggigiornoiVangeli,noncomprendononulladelprincipiocolqualesiassegnavanoinomialtempodeiVangelistessi,enondiscorronoperciòcomedovrebbero.ÈstraordinariamentedifOicilespiegarequalefosseaqueltempolanormacheregolavalasceltadeinomi;macelapossiamo tuttavia rendere comprensibile, siapure inviamolto sommaria.Figuratevichevedendounuomocheciviene incontro,nonci fermassimoaffattoalnome,puntoadattoper lui, chegli è statoassegnatocol sistemaastrattocheoggi;comesidavanoinomi,altempoincuistessimoinascolto,peravvertirequali sieno le suequalitàprecipue, ilpiùnotevole segnodelsuocarattere,efossimoingradod’investigarechiaroveggentementelesferepiùprofondedelsuoessere,eglidessimopoiilnomesecondolequalitàpiùimportanti,checredessimodidovergliriconoscere.

Sesiseguisseunavoltaquestocriterioperlasceltadeinomi,sifarebbeaundipresso, inunordine inferiore,piùelementare,quelche facevanonel-l’imposizionedeinomicolorocheimponevanoinominelsensodelloscrit-tore del Vangelo di Giovanni. Volendo essermolto chiaro nello spiegare ilmodo,comeprocedevaloscrittorediquelVangelonellasceltadeinomi,do-vreioradire:

QuestoscrittoredelVangelodiGiovannihaconsideratoquellachefusto-ricamentelamadreesteriorediGesùsecondolesuepiùspiccatequalitàesièdomandato,doveavrebbepotutotrovareunnome,chenelmodopiùper-fettoesprimesseilsuoessere.Epoichèperleprecedenti incarnazioni,per

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lequalierapassata,ellaeragiuntaall’elevatezzaspirituale,incuiorasitro-vava; poichè appariva nella sua personalità esteriore come un’impronta,comeunamanifestazione di ciò che nell’esoterismo cristiano si chiama laVergine SoOia, egli chiamò laMadre di Gesù «Vergine SoOia». Così essa hasempreavutonomeneisantuariiesoterici,doveilcristianesimovenivain-segnatoesotericamente:laVergineSoOia.Exotericamenteeglinonlanominaneppure–adifferenzadeglialtri,chescelseroperleiilnomeprofanodiMa-ria.Eglinonpotevaprendere ilnomeprofano.Giovannidovevaesprimerenelnomedileiilsensodellaprofondaevoluzionestoricadelmondo.Eque-stoeglihafatto,indicandocheessanonpotevachiamarsiMaria,eperdipiùponendoleaccantosuasorellaMaria,mogliediCleofa,echiamandolasem-plicementelamadrediGesù.Conciòeglimostra,dinonvolernominareilnomedilei,echeessononpuòessereresodipubblicaragione.Neicircoliesoterici,lasichiamavasemprela«VergineSoOia».Essaeracolei,checomepersonastoricarappresentala«VergineSoOia».

Seoravogliamopenetrarepiùoltrenell’esseredelcristianesimoedelsuoFondatore,dobbiamoporcidinanziall’animaancoraunaltromistero.Dob-biamorendercichiaramenteconto,cheoccorredistinguerefraciòchenel-l’esoterismocristianosichiama«GesùdiNazareth»ecolui,chesichiamail«Cristo-Gesù», ilCristonelGesùdiNazareth.ChecosasigniOicaquesto?Si-gniOicaquantosegue.NellapersonalitàstoricadelGesùdiNazareth,abbia-moanzituttoache fareconunuomosuperiormenteevoluto,chehaattra-versatomolte incarnazionie siè rincarnatodopounperiodosuperioredievoluzione, e che perciò venne attirato verso unamadre così pura, che loscrittoredelVangelodiGiovannihapotutochiamarla laVergineSoOia.Ab-biamodunqueachefareconunuomoelevatissimo,conGesùdiNazareth,ilqualenelcorsodellasuaevoluzioneeranellaprecedentesuaincarnazionegiàmoltoprogredito,epenetròinquestaincarnazioneessendogiàaunaltogradodispiritualità.GlialtriEvangelisti,aldifuoridelloscrittoredelVange-lodiGiovanni,nonsonoilluminatiincosìaltamisuraquantoloscrittorediquestoVangelo.Adessièpiuttostoapertoilveromondosensibile,incuive-donoaggirarsiilloroMaestroeMessiacomeGesùdiNazareth.D’altraparte

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rimangonoperloronascostiirapportispiritualipiùocculti,perlomenoinquellealtezzeincui loscrittoredelVangelodiGiovannispingelosguardo.Essidevonoperciòdarespecialevaloreal fatto,cheinGesùdiNazarethsiesplicaciòchehasemprevissutonelGiudaismo,chesièsempreperpetuatonelGiudaismoattraversotuttelegenerazionicomeDiodeiGiudei,ilpadre.E questo difatti essi lo esprimono, dicendo: «Se rintracciamo l’origine diGesùdiNazarethattraversolegenerazioni,possiamoindicarecheveramen-tescorreinluiilsanguecheèscorsoattraversolegenerazioni».Essidànnoperciò la tavolagenealogicae ladànno in conformitàdel gradodiversodievoluzione a cui essi stessi si trovano.Matteo tiene anzitutto amostrare:«AbbiamoinGesùdiNazarethunuomo,nelqualeviveilPadreAbraham:ilsanguedelPadreAbrahamèscorsogiùOinoa lui!»Eglidàperciò latavolagenealogica OinoadAbraham.Egli staaunpuntodivistapiùmaterialediLuca.Aquest’ultimoimportadimostrare,chesipuòrintracciarel’origine,lasuccessione, per via di sangue, ancor più indietro, Oino ad Adamo, e cheAdamoeraunOigliodelladivinitàstessa;valeadire,cheegliappartenevaaltempo,incuil’uomoperlaprimavoltapassòdallaspiritualitànellacorpo-reità.Adambedue,MatteoeLuca, importadimostrare,chequestoprovvi-sorioGesùdiNazarethconstasoltantodiciò,cheessiriconduconosuOinoallaforzadivinadelPadre.AlloscrittoredelVangelodiGiovannicheguar-davanelloSpirito,questonon importava;perchéa luinon importavano leparole:«Io,eilPadreAbrahamsiamouno»,bensìeglivolevamostrare:«Inognimomentoviènell’uomounquideterno,cheeranell’uomoprimadelPadre Abraham! Era nel primo principio, era il Logos, che si chiama «Io-sono».Primachetuttelecoseesteriorieleentitàfossero,essoera,eranelprimoprincipio». Per coloro, dunque, che volevanodescrivere piuttosto ilGesù di Nazareth, e che potevano anche descrivere lui solo, si trattava dimostrare,comeilsanguefossescorsoOindalprincipiogiùperlegenerazio-ni. Per loro, era importantemostrare, che in Giuseppe, padre del Gesù diNazareth,vivevailsangue,cheerascorsogiùperlegenerazioni.

Sepotessimoparlaredeltuttoesotericamente,sarebbequinaturalmentenecessario parlare dell’idea della cosiddetta «immacolata concezione», la

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qualeperònonpuòesserediscussacheneicircolipiùristretti.Essaperòfapartedeipiùprofondimisteri,eimalintesi,chesiriferisconoaquestaidea,nasconodalfatto,chegliuomininonsannochecosasidebbaintendereperConceptioimmaculata.GliuominicredonochesigniOichiassenzadipaterni-tà.Nonèquesto.Dietroaessasinascondequalcosadiassaipiùprofondoepiùmisteriosoedèperl’appuntoconilmisterochelestadietro,chesiri-connetteciòcheglialtriEvangelistivoglionomostrare,esserecioèGiuseppeilpadre.Seessinegasseroquesto,nonavrebbepiùalcunsensociòcheessisisforzanodimostrare:valeadire,chel’anticoDioviveinGesùdiNazareth.ParticolarmenteLucavuolmostrareciòchiaramente;egli fadifatti risaliretuttalaseriedigenerazioniOinoadAdamo,epoiOinoaDio.Comepotrebbeegligiungereaquestorisultato,senonvolessedirealtrochequesto: Iovimostro, che esiste quest’albero genealogico,ma in realtà Giuseppe non cientravapernulla!Sarebbeassaistrano,selagentesisforzassedipresenta-re Giuseppe come un personaggio tanto importante – per poi tornare adeliminarlodatuttoilprocesso.

Maoraconl’eventodiPalestinaabbiamoachefare,nonsoltantoconlapersonalitàsuperiormenteevolutadelGesùdiNazareth, laqualeavevaat-traversatomolte incarnazioniesieracosìaltamenteevolutadaaverbiso-gnodiunamadretantoeccezionale,bensìabbiamoancoraachefareconunsecondomistero.

AllorchèilGesùdiNazarethebbe30anni,eglieraarrivatoatanto,anchepermezzodiciòcheavevasperimentatoinquellasuaattualeincarnazione,dapotercompiereunprocesso,chenonpuòesserecompiuto,senonincasieccezionali.Sappiamochel’uomoècostituitodicorpoOisico,corpoeterico,corpo astrale e Io. Questo uomo a quattro arti è quello che vive fra noi.Quandol’uomositrovaaunacertaaltezzadievoluzione,glièpossibile,aundeterminatomomento,ditrarrefuoriilsuoIodaitrecorpiedilasciarein-dietroquestitrecorpi incondizioneintattaecompletamentesana.QuestoIovaalloranelmondospiritualeeitrecorpirimangonoindietro.S’incontraquestoprocessoqualchevoltanell’evoluzionedelmondo.Pressounuomo

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puòavvenirechesipresentiunmomentospecialmenteelevatodirapimen-to–ilqualeindatecircostanzepuòancheestendersiaunperiodopiùlungo–incuil’Iovadavia,vadanelmondospirituale;itrecorpi,peresserecosìaltamenteevolutipervirtùdell’Iocheerainloro,sonostrumentiutilizzabiliperunaancorapiùelevataentità,cheneprendepossesso.Al30.moannodiGesùdiNazareth,prendepossessodelsuocorpoOisico,corpoetericoecor-poastralequell’Essere,cheabbiamochiamato ilCristo.QuestoEssere-Cri-stononpotevaincarnarsiinuncomunecorpodibambino,bensìsoltantoinuncorpo,giàall’uopopreparatodaunIoaltamenteevoluto.PerchèquestoEssere-Cristo non era mai stato prima incarnato in un corpo Oisico. Dal30.moanno inpoiabbiamodunqueache farecolCristodentroalGesùdiNazareth.

Che cosa era successo allora in verità? In verità, questa corporeità delGesùdiNazareth,cheegliavevalasciataindietro,eracosìmatura,cosìper-fetta,cheinessapotèpenetrareilLogossolare,l’EsseredeiseiElohim,chenoiabbiamodescrittocomel’Esserespiritualedelsole.Essopotèincarnarsipertreanniinquestacorporeità,ediventarcarne.VipenetròilLogossola-re, che per mezzo dell’illuminazione può risplendere nell’uomo, il Logosstesso, loSpiritoSanto; vipenetrò l’Iodeimondi, l’Io cosmico, edaallorapertreanniilLogossolareparladalcorpodiGesù.IlCristo,perquestitreanni, parla dal corpo di Gesù. Nel Vangelo di Giovanni e anche negli altriVangeli, questo processo viene indicato – come la discesa della colomba,delloSpiritoSanto,sulGesùdiNazareth.Nelcristianesimoesotericoinvecesidicecheinquell’istantel’IodelGesùdiNazarethabbandonailsuocorpoechedaallorastainquest’ultimoilCristo,ilqualedaessoparla,perinsegna-reeperoperare. –Questoè ilprimoavvenimentoche succede secondo ilVangelodiGiovanni.OraabbiamoilCristonelcorpoastrale,nelcorpoeteri-coenelcorpoOisicodelGesùdiNazareth.EGLIoperanelsenso,cheabbia-modescritto,OinoalMisterodelGolgotha.ChesuccedesulGolgotha?

Succede quanto segue. Prendiamo in considerazione quell’istante che èveramenteimportante,incuisgorgailsanguedalleferitedelCrociOisso.Pa-

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ragonerò ora, perchè comprendiatemeglio, quello che avvenne allora conunaltrofatto.

Supponetediaverequiunrecipientecondell’acqua,ediavereinessaunasoluzionedisale,inguisachequest’acquasiaabbastanzatrasparente.Perilfatto di avere riscaldato l’acqua avete ottenuto la soluzione del sale. Raf-freddateora l’acqua. Ilsaleprecipitaevoipotetevederecomedalbassoilsalesivadacondensandoefacendoundeposito.Questoèilprocesso,qualeappareachiguardasoltantoconocchiOisici.Perchiperòguardaconocchispirituali,èqualcosad’altrochesuccede!Mentreilsalesicondensainbas-so, lo spiritodel sale scorre su attraverso l’acquae la riempie. Il salenonpuòdiventarepiùdenso, se lo spirito suonon lo abbandona e si diffondenell’acqua.Chiconoscequestecose,sachedoveavvieneunacondensazione,siveriOicaanchesempreunaspiritualizzazione.Quelchesicondensadun-queverso ilbasso,ha ilsuocorrispettivonellospirituale inalto–precisa-menteallostessomodocomesuccedeche,quandoilsalescendealfondoevisicondensa,lospiritodelsalenescorrefuoriesidiffondeinalto.NonsiveriOicòdunquesolamenteunprocessoOisico,quandosgorgòilsangue,maloaccompagnavarealmenteunprocessospirituale.Ilqualeprocessospiri-tualeconsistevainquesto,cheloSpiritoSanto,cheerastatoaccoltocolbat-tesimo, si unì con la Terra, e che Cristo stesso si riversò nell’Essere dellaTerra.Daquelmomento laTerrarimase trasformata.Perchèèquesto,chestaabasediciòchevièstatodettonelleprecedenticonferenze:sedaunalontanastellasifosseguardatosullaTerra,sisarebbepotutovederecheconl’eventodelGolgothatuttol’aspettodellaTerrasitrasformò.IlLogossolaredovevacomunicarsiallaTerra,stringereunpattoconlaTerra,diventareloSpiritodellaTerra.

Eorasi tratta, chenelverocristianodebbaritrovarsi l’effettodiquestoevento;videveessereinluiqualcosa,permezzodicuiegliconsegueapocoapocoladisposizioneauncorpoastralepuriOicatoinsensocristiano.Dove-va,per il cristiano,esserviqualcosapermezzodi cuieglipotesse renderegradatamenteilsuocorpoastralesimileaunaVergineSoOia,percosìacco-

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gliereinsèloSpiritoSanto.Dovevaesserviqualcosa,checontenesseinsèlaforzadifaredelcorpoastraleumanounaVergineSoOia.Doverisiedequestaforza?Questa forzarisiedenel fatto, che ilCristoGesùha trasmessoaldi-scepolo, che egli amava, dunque allo scrittore del Vangelo di Giovanni, lamissioneditrascrivereinmodoveroefedele,pervirtùdellasuaillumina-zione,glieventidiPalestina,afOinchègliuominilipotesserofareagiresudiloro.SegliuominilascianoagiresufOicientementesudilorociòchestascrit-tonelVangelodiGiovanni,alloraillorocorpoastralestasullaviadidiven-tareunaVergineSoOia,ediventaperciòattoaricevereloSpiritoSanto.Essodiventagradatamentericettivo,pervirtùdella forzadegl’impulsicheema-nanodalVangelodiGiovanni,asentire ilveroSpiritoea riconoscerlopiùtardi.Questaèlamissione,ilcompito,cheilCristoGesùhadatoalloscritto-redelVangelodiGiovanni.BastacheleggiateilVangelo.PressolacrocestalamadrediGesù(laVergineSoOia,nelsensoesoterico)edallacroceilCristoparlaaldiscepolo,cheegliamava:«D’orainnanziquestaèlamadretua.Edaquell’ora ildiscepolo lapreseconseco».Valeadire:«Quella forzacheeranelmiocorpoastraleeloharesocapacedidiventareportatoredelloSpiritoSanto, quella forza trasmetto a te, tu devi registrare ciò che questo corpoastralehapotutoconseguirepermezzodellasuaevoluzione!»«Eildiscepo-lo la prese con seco», vale a dire, scrisse il Vangelo di Giovanni. E questoVangelo èquello, in cui lo scrittorehaoccultato le forzeper sviluppare laVergineSoOia.Presso la crocegli viene conferita lamissionedi accoglierlacomesuamadre,diessereilvero,sincerointerpretedelMessia.Veramenteciò signiOica: Penetrate completamente nel senso del Vangelo di Giovanni,riconoscetelospiritualmente–essoha la forzadicondurviallacatarsicri-stiana,essohalaforzadidarvilaVergineSoOia,alloraancheloSpiritoSantocheèlegatoallaTerravifaràpartedell’illuminazionedelfotismonelsensocristiano!EquestaesperienzacheidiscepolipiùintimiebberoallorainPa-lestina,fucosìforte,chedaallorainpoiessiebberoperlomenoladisposi-zioneavedereloSpirito.Idiscepolipiùintimiavevanoaccoltoinsèquestadisposizione.Perchèquesto«vederenelloSpirito»nelsensocristianocon-sistenelfatto,chel’uomohatrasformatoilsuocorpoastralepermezzodel-

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laforzadell’eventodiPalestina,inguisadanonaverbisognochesitrovilàesteriormente,inmodoOisico-sensibile,ciòchel’uomodevevedere.L’uomoallorahaancoraqualchecosapermezzodicuiegliguardanelloSpirito.Vieranodeidiscepoliintimisiffatti.ColeichehauntoilCristoinBetaniaavevaricevutodall’eventodiPalestinalaforzaintensaperlaveggenzaspirituale,edessaè,peresempio,unadicoloro,chefuronoiprimiaintenderecheciò,cheèvissutoinGesù,esistedopolamorte,èrisuscitato.Essaavevaquestapossibilità.–Dachecosa leprovenivaquestapossibilità?Dal fatto, chegliorganideisensiinteriorilesieranodischiusi.–Civienedettoquesto?Sì.Civiene comunicato, cheMaria diMagdala viene condotta alla tomba, che ilcadavere non vi è più, e che essa vede due Oigure nella tomba. Si vedonosemprequestedueOigurepressouncadaveredopoqualchetempo.Sivededaunaparteilcorpoastrale,edall’altrapartesivedeciòcheapocoapocosi discioglie come corpo eterico e passa nell’etere cosmico. A prescinderedalcorpoOisico,visonolàdueOigurespirituali,cheappartengonoalmondospirituale,

«Ritornaronoadunqueidiscepoliacasa.

Maria, però, stava fuori del monumento piangendo. Mentre però ellapiangeva,s’affacciòalmonumento.

Evidedueangelivestitidibiancoasedere».

Essavideciò,perchèeradivenutachiaroveggentepervirtùdellaforzaedellapotenzadell’eventodiPalestina.Edessavideanchedipiù:videilRi-sorto.Pervederequestoeranecessariocheessafossechiaroveggente?Cre-derestevoi,quandoavetevistounapersonaunpaiodigiorniprimainOigu-raOisica,evelaritrovatedinanziduegiornidopo,chenonsarestecapacediriconoscerla?

«Edettoquesto, sivoltò indietro,evideGesù inpiedi;manonconobbecheeraGesù.

Gesùledisse:Donnaperchèpiangi?chicerchitu?Ellapensandochefosseilgiardiniere…».

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Eperchèquestocisianarratoconlamaggiorpossibileesattezza,nonciviene detto soltanto una volta, ma viene ripetuto anche nella successivacomparsadelRisorto,allorchèGesùcomparisceallagodiGenezareth.

«Efattosigiorno,Gesùsiposesullido:idiscepoliperònonconobberochefosseGesù».

Idiscepoliesotericilotrovanolì.Colorocheavevanoaccoltolapienafor-zadell’eventodiPalestina,potevanoorientarsievedere,essereegliGesùri-sorto,chesipotevavederenelloSpirito.OrachelovideroancheidiscepolielaMariadiMagdala,vieranotuttaviaalcuni fradi loro,menoadattiasvi-luppare la forzachiaroveggente.Fraquestiera,peresempio,Tommaso.DiTommasociviendetto,chelaprimavoltanonerapresente,quandoidisce-polivideroilSignore;edeglidice,chevuolprimaporrelesuemanisullefe-ritediGesù,chedeveaverprimauncontattocorporeocolRisorto.Checosasuccede?Occorrevaora tentaredi aiutarlo, perchè egli divenisse veggentenelloSpirito.Comesuccedequesto?Succedenelsensodelleparole:

«Ottogiornidopo,dinuovoeranoidiscepoliincasaeTommasoconessi.VieneGesù,essendochiuseleporte,esiposeinmezzoedisseloroPaceavoi!QuindidiceaTommaso:Mettiqua il tuoditoeosserva lemanimie,eaccosta la tuamano,emettilanelmiocostato,enonessere incredulo,mafedele...Etuvedraiqualcosa,senontiafOidisoltantoallavistaesteriore,maticompenetridiforzainteriore!»

Questa forza interiore, che deve emanare dall’evento di Palestina, sichiamala«Fede».QuestanonèunaforzasuperOiciale,maèunaforzainte-riore chiaroveggente. – Compènetrati di forza interiore e non ti occorreràpiùritenerverosoltantociò,chevediesteriormente;perchèbeatisonoco-loro,chepossonosaperediciòchenonvedonoesteriormente!

Cosìvienemostrato,cheabbiamoache farecon lapienarealtàeveritàdellaRisurrezione, e che questaRisurrezione può essere conosciuta com-pletamentesoltantodacolui,cheprimasiprovvededellaforzainterioreperguardarenelloSpirito.Questovirenderàcomprensibilel’ultimocapitolodelVangelodiGiovanni,incuisemprepiùepiùvieneindicatocomeindubbia-

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mente idiscepolipiù intimidelCristoGesù,per il fattoche l’eventosieracompiutodinanzialoro,fosseroarrivatiallaVergineSoOia.Maquandoperlaprimavoltadovetterotenerfermo,evedereveramenteuneventospirituale,eranoancoraabbagliatieavevanoancorabisognodiorientarsi.Essinonsa-pevano,cheEgliera ilmedesimo,cheprimaeracon loro.Quic’èqualcosachedobbiamointendereconiconcettipiùsottili;perchèlamentalitàgros-solanamentematerialisticadirebbe:«Vienedunquemenol’ideadellaRisur-rezione!»Ilmiracolodellarisurrezionesideveprenderealla letteraeanzipropriocomeEglihadetto:«Iosonoconvoipertuttiigiornisinoallacon-sumazionedeisecoli!»

Eglièlàeritornerà,nonperòconOiguradicarne–maconunaOiguratale,percuigliuomini,chesisarannoOinalloraevolutipermezzodellaforzadelVangelodiGiovanni,lopotrannovedereeveramentepercepire,sicchènonsarannopiùincreduli,seavrannolaforzaspiritualedivederlo.Questaèlamissione del movimento per la scienza dello Spirito; di preparare, cioè,quella parte dell’umanità, che vuol essere pronta per il ritorno del CristosullaTerra.QuestoèilsigniOicatodellascienzadelloSpiritonellastoriadelmondo;prepararel’umanitàetenerleapertigliocchi,quandoilCristocom-parirànuovamente,nelsestoperiododicultura,operosofragliuomini–diguisacheperunagranpartedell’umanitàsipossacompiereciòchecivenneaccennatonellenozzediCana.

Cosìlaconcezionedelmondo,chesiformadallascienzadelloSpirito,ap-pare comeun’esecuzione testamentaria del cristianesimo. Per essere con-dottoalverocristianesimo, l’uomodovrà inavvenireadottarequegli inse-gnamenti,chesadarelascienzadelloSpirito.Sienopuremoltioggigiornoadire:Ah,lascienzadelloSpiritoèqualcosachecontraddicealverocristia-nesimo!MaquestisonoqueipiccoliPapi,chevoglionosentenziaresucosechenon sanno, e chevogliono stabilire comedogma, che ciò cheessinonsanno,nonesiste.

Questaintolleranzainavvenirediverràsempremaggiore,eilcristianesi-mocorreràilpiùgravepericolopropriodapartedicoloro,checredonooggi

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dipotersichiamarebuonicristiani.Èdacolorochesonocristianisoltantodinome,cheilcristianesimoriceverànellascienzadelloSpiritoipiùgraviat-tacchi.Perchè,sedovràstabilirsiunaveracomprensionespiritualedelcri-stianesimo,tutte le ideedovrannotrasformarsi.Edèsopratutto ilretaggiolasciatodalloscrittoredelVangelodiGiovanni,lagrandescuoladellaVergi-ne SoOia, il Vangelo di Giovanni stesso, che dovrà penetrare viventementenelleanimeevenirdaessecompreso.Masoltanto la scienzadelloSpiritopuòcondurrepiùaddentroinquelVangelo.

InquesteconferenzesidovevadaresoltantounsaggiodicomelascienzadelloSpiritopossacondurreaddentronelVangelodiGiovanni,perchèèim-possibiledispiegaretuttoquelVangelo.NelVangelostessodiGiovannistadetto:«SonomoltealtrecosefattedaGesù;lequalisesiscrivesseroaunaauna,credochenemmentuttalaTerracapirpotrebbeilibrichesarebberdascriverne».

EselostessoVangelodiGiovanninonpotèentrareintuttiidettaglirela-tivi all’evento di Palestina, altrettanto impossibile riuscirebbe esporre nelpiùlungodeiciclidiconferenzetuttociòchedicontenutospiritualesitrovain quel Vangelo. Contentiamoci dunque degli accenni che si possono darequestavolta.Contentiamociperònelsenso,chepropriopermezzodiquestiaccenni, verrà, nel corso dell’evoluzione dell’umanità, eseguito il vero te-stamentodelcristianesimo.Efacciamochetuttoquestoagiscasudinoinelsenso,chenoiabbiamolaforzadirestarfermisulterrenodiciòchenoiri-conosciamonelVangelodiGiovanni,quandovengonoaltriadire:«Voiesi-getechesiadottinotroppeconcezionietroppocomplicate,primadipotercomprendere ilVangelo;questoè fattoper i semplici egl’ingenui, aiqualinoncisipuòpresentareconmolticoncettierappresentazioni».Molti,oggi-giorno,diconocosì.Essisirichiamanoforseaunaltrodetto:«Beatiipoveridispirito,perchèdiquestièilRegnode’Cieli».

Sipuòfarappelloaundettosiffatto,solamenteOinchènonlosisiaretta-mentecompreso.Perchèeffettivamenteessodice:«BeatisonoimendicantidiSpirito,perchèinsèstessiraggiungerannoiRegnidelCielo».Valeadire:

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colorochefannoperlospiritocomeimendicanti,evoglionoaccogliereinsèsemprepiùspirito,trovanoinsèiRegnidelCielo!

Algiornod’oggièOintroppodiffusal’opinione,chetuttociòcheèreligio-sosiaidenticoconciòcheèprimitivoesemplice.Sidice:Consentiamochelascienzaabbiamolticoncettiecomplicati,manonlopermettiamoallafedeeallareligione.Fedeereligione–diconomolti«cristiani»–devonoesseresemplici e ingenue!Questo essi chiedono, emolti possonopoggiare sopraunaopinionedicuiforsepocosiparla,machesiaffacciaoraspessoinmol-tementi,echeèstataespressadaVoltaire,ilgrandemaestrodelmateriali-smo: «Chi vuol essere un profeta deve trovare fede, perchè ciò che egliesponedeveesserecreduto,esoltantociòcheèsempliceechesemprevie-nedinuovoripetutonellasuasemplicità,trovalafede».

Cosìsuccedeattualmentespessopermoltiprofeti,veriefalsi;essisisfor-zanodidirequalchecosaediripeterlacontinuamente;elagenteimparaacrederla,perchèsemprevienripetuta.IlrappresentantedellascienzadelloSpiritonondeveenonvuoleessereunprofetadiquestogenere.Anzinonvuoleaffattoessereunprofeta.Eperquantoglisipossadire:«Sì,nonsol-tantoturipeti,mailluminilecosesempredanuoviaspetti,eparlidellecosesempreinmododiverso»–eglinonsicredepuntoincolpa.Unprofetavuo-lecheglisicreda, lascienzadelloSpiritoperònonvuolcondurreallacre-denza,maallaconoscenza.AdottiamoperciòildettodiVoltaireinaltrosen-so;eglidice:«Aciòcheèsemplicesicrede,equestoriguardailprofeta».LascienzadelloSpiritoaggiunge:«Ilmoltepliceperòsiconosce».Cerchiamodiarrivaresemprepiùaconoscere, che lascienzadelloSpiritoèqualcosadimolteplice–nonèunaprofessionedifede,bensìunaviaallaconoscenza,eperciò sopporta lamolteplicità.Perquesta ragionenon temiamodi racco-glieremoltomaterialepercomprendereunodeidocumentipiùimportantidelcristianesimo,ilVangelodiGiovanni.Abbiamocercatoperciòdiriunireilmaterialepiùdiverso,checihapostiincondizionedicomprenderesem-premeglioleprofondeveritàdelVangelodiGiovanni:come,cioè,lamadrecorporeadiGesùfosseunamanifestazioneesteriore,unariproduzionedella

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VergineSoOia;qualefosseilvalorespiritualecheildiscepolodeimisteri,cheeraamatodaGesù,dàallaVergineSoOia;comepoiperglialtriEvangelisti,checonsideranoladiscendenzacorporea,entriingiuocoilpadrecorporeo,ilqualehailsuosigniOicatoqui,dovesitrattadella improntaesterioredelconcettodiDionelsangue;qualesigniOicatoavessepoiperGiovannilo«Spi-ritoSanto»,permezzodelqualeilCristovennegeneratoinGesùduranteitre anni – lo Spirito che ci viene simbolicamente indicato col fatto, che albattesimodiGiovannidisceselacolomba.

Sedunquecomprendiamochesidevechiamare«SpiritoSanto» ilPadredelCristoGesù,chehageneratoilCristonelcorpodiGesù,troveremofacil-mente,potendoconsiderarelacosasottotuttigliaspetti,chequeidiscepolichemenoerano iniziati,nonpotevanoneppuredarcidegli avvenimentidiPalestinaunquadrocosìprofondo,comeildiscepolocheilSignoreamava.Ese lagenteaigiorninostri ciparladei sinottici,deiquali soli riconosconol’autorità,ciòdimostrasoltanto,cheessanonhalavolontàdielevarsiOinoalla comprensione della vera Oigura del Vangelo di Giovanni. Perchè ogniuomoèpariallospiritocheegliarrivaacomprendere!–Cerchiamoditra-sformare in sentimento ciò chepermezzodella scienzadello Spiritopos-siamoconosceredelVangelodiGiovannieimpareremochequestoVangelononèsoltantounoscrittodottrinario,maèunaforzachepuòoperarenel-l’animanostra.

Se queste brevi conferenze hanno suscitato in voi il sentimento, che ilVangelodiGiovanninoncontienesoltantociòchequiabbiamoesposto,macheindirettamenteperviadiparolecontieneanchelaforzachepuòportarel’animastessapiùinnanzi,alloraaveterettamentecompresolaveraportatadiquesteconferenze.Perchèconessenonhointesosoddisfaresoltantoal-l’intelletto,allacapacitàintellettualediconcepire,mahointesoanchedareciòcheindirettamente,attraversolacapacitàintellettualediconcepire,devecondensarsiinsensazioniesentimenti;sensazioniesentimentichedebbo-noessereilfruttodellesingolecosechevihoesposte.Secomprendeteque-stoinuncertosensogiustamente,comprendereteanchechecosasigniOichi

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dire,cheilmovimentoperlascienzadelloSpiritohalamissionedielevareilcristianesimo alla saggezza, di comprendere giustamente il cristianesimoperiltramitedellasapienzaspirituale.Comprenderetecheilcristianesimononècheall’iniziodell’operasua,echeadempiràallasuaveramissioneso-lamentequandoverràcompresonelsuovero,valeadire,nelsuospiritualeaspetto.Quantopiùquesteconferenzesarannoconsiderateinquestosenso,tantopiùverrannocompresenelsenso,cheaesseintendevodare.

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ELENCODELLEOPEREDIRUDOLFSTEINER TRADOTTEINITALIANO

LaScienzaOcculta.Ed.Laterza.

FilosoOiadellaLibertà.Ed.Laterza.(esaurito).

LaIniziazione.Comesiconseguelaconoscenzadeimondisuperiori.Ed.Laterza.

TeosoOia.Ed.Aliprandi(2aEdiz.).

IlCristianesimocontefattomistico.Ed.Bemporad.(esaur.)

Cronacadell’Akasha.Ed.Bontempelli.(esaurito).

Problemispirituali.CompitodellaScienzadellospirito.L’educazionedelfanciullo.IlPadrenostro.Ed.GiuseppeCarabba.

Ipuntiessenzialidellaquestionesociale.Ed.Bocca.

Laconcezionegoethianadelmondo.Ed.GinoCarabba.

Natale,Pasqua,Pentecoste.Ed.ArsRegia.

IlGoetheanumneisuoidieciannidivita.Ed.Codara.

VersoiMondiSpirituali.LaDirezione.Unavia.LaSoglia.Ed.Laterza(2aEdiz.).

RudolfSteinerelaScuola.Scrittivari.Ed.A.Vallardi.

-Le opere Oinora tradotte in italiano si trovano anche presso la SignoraEmmelinadeRenzis(ViaGregoriana5,Roma),laqualeèinItalialasolaau-torizzata a concedere la facoltà di traduzione delle opere antroposoOichesteineriane.

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