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APPROCCIO ALL’OSTEOPOROSI IN MEDICINA GENERALE ALLA LUCE DELLA NOTA 79 Saverio Genua Medico di Famiglia Presidente S.I.M.G. Avellino

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APPROCCIO ALL’OSTEOPOROSI IN MEDICINA GENERALE

ALLA LUCE DELLA NOTA 79

Saverio GenuaMedico di Famiglia

Presidente S.I.M.G. Avellino

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SEGNO CLINICO

MALATTIA IN SÉ

SINDROME CLINICA

FATTORE DI RISCHIO

CONDIZIONE PARAFISIOLOGICA

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L’OSTEOPOROSI È UN’ALTERAZIONE CARATTERIZZATA DA RIDUZIONE

DELLA MASSA OSSEA CON COMPROMISSIONE DELLA

RESISTENZA DELL’OSSO CHE PREDISPONE AD UN AUMENTO DEL

RISCHIO DI FRATTURA ANCHE IN PRESENZA DI TRAUMI NON

EFFICIENTI

3.500.000

1.000.000

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DEFINIZIONE DIAGNOSTICA DELL’OPSULLA BASE DEL T-SCORE (OMS, 1994)

T-SCORE (DS) CATEGORIA DIAGNOSTICA

da +2.5 a -1 Normale

da –1 a –2.5 Osteopenia

<-2.5 Osteoporosi

<-2.5 + frattura/e Osteoporosiconclamata

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DATI RELATIVI ALLA DIFFUSIONE DELL'OSTEOPOROSI E DELL'OSTEOPENIA IN UN CAMPIONE DI DONNE ITALIANE DAI 40 AI 79 ANNI

Maggi S. et al., Quantitative heel ultrasound in a population-based study in Italy and its relationship with fracture history: the ESOPO study, Osteoporos Int (2006) 17.

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INCIDENZA (‰) DELLE FRATTURE DI COLLO FEMORE PER SESSO E FASCE D’ETÀ IN ITALIA

Rielaborazione dati ISTAT e Archivio SDO

> 90.000 FRATTURE COLLO FEMORE / ANNO

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STIMA DEI COSTI DELLE FRATTURE OSTEOPOROTICHE IN ITALIA NEGLI ANZIANI > 65 ANNI

COSTO MALATTIECRONICH

E EU

Miliardi di € ANNO 2006

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FATTORI DI RISCHIO PER FRATTURA, INDIPENDENTI DALLA DENSITÀ MINERALE OSSEA

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FARMACI CHE POSSONO CAUSARE UNA RIDUZIONE DELLA MASSA OSSEA E/O FRATTURE DA FRAGILITÀ

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STIMA DI DONNE TRATTATE CONFRONTATE AL TOTALE DI DONNE > 50 ANNI CHE POTREBBERO GIOVARSI DI UN TRATTAMENTO

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…la cosa più semplice era dimostrare con degli strumenti che l’osso riduce la sua densità con l’avanzare dell’età, specialmente se il paragone si fa con l’età giovanile e trovare esami che, evidenziando riduzioni di densità ossea, potessero mostrare il rischio di frattura …

R. Moynihan – A. Cassels

… la diminuzione della densità ossea rappresenta poco più del 15% del rischio totale di un’eventuale frattura, mentre molto più importanti sono altri fattori come la forza dei muscoli e le condizioni personali ed ambientali di rischio di caduta: i farmaci che agiscono positivamente sulla densità dell’osso possono contribuire in maniera limitata alla riduzione del rischio di frattura e comunque solo in età avanzata, quando l’osteoporosi è molto accentuata e solo quando si sono già instaurate le fratture

R. Moynihan – A. Cassels

NUOVI MONDI MEDIA EDIZIONI novembre 2005

CONTROINFORMAZIONE

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Appropriatezza diagnostica e terapeutica nella prevenzione delle fratture da fragilità

da osteoporosin. 4, Luglio-Agosto 2010

“Proprio la medicina primaria deve essere chiamata alla responsabilità di un ruolo chiave nella lotta alle fratture da fragilità. È il medico di medicina generale che meglio di chiunque altro può contribuire all’identificazione capillare dei soggetti a maggiore rischio di frattura, attraverso la ricerca sistematica dei fattori di rischio clinico, che richiedono un approfondimento diagnostico attraverso la densitometria ossea e le altre eventuali indagini. E quando è richiesta una terapia, è ancora il medico di medicina generale a essere nella posizione migliore per condividere con il paziente la scelta terapeutica e motivarlo a un’aderenza ottimale alle cure”.

Il Ministro della Salute - Balduzzi

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STRATEGIA GESTIONALE IN

MEDICINA GENERALE

Aumento densità ossea

Limitare rischio di caduta nell’anziano

Limitare conseguenze cliniche delle

fratture

Prevenzione alimentare e stili di

vita

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PREVENZIONE DELL’OSTEOPOROSI

La prevenzione deve essere attuata a tutte le età

Adeguato apporto di Ca e vit D

Attività fisica

Astensione dal fumo

Evitare abuso alcool

…nella donna in menopausa eventuale terapia ormonale (HRT)

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CIBI RICCHI IN CONTENUTO DI CALCIO

FORMAGGI (max parmigiano 1300 mg/100 g, pecorino: 1200 mg/100 g)

LATTE 120 mg/100 g

PESCE (max sarde 150 mg/100 g,

polpo 144 mg/100g

ORTAGGI (max cavolo 179 mg/100 g)

FRUTTA SECCA(mandorle 234 mg/100 gNocciole 250 mg/100 g)

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Prevenzione farmacologica

Quali farmaci usare

Quando usarli

Per quali pazienti

Per quanto tempo

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NOTA 79Determinazione 7 giugno 2011 (GU 15 giugno 2011, n. 137): modifiche alla nota AIFA 79

di cui alla determinazione del 16 luglio 2009

soggetti di ETÀ SUPERIORE A 50 ANNI in cui sia previsto un trattamento > 3 mesi con dosi > 5 mg/die di prednisone o dosi

equivalenti di altri CORTICOSTEROIDI

ac. alendronico - ac. risedronico - ac. alendronico + vitamina D3

Acido zoledronico

-PREDNISONE (DELTACORTENE CP.5 E 25 MG) 1-TRIAMCINOLONE (KENACORT CP.4 E 8 MG) 0,8-BETAMETASONE (BENTELAN CP. 0.5, 1 E 2 MG) 0.4-DESAMETAZONE(DECADRON CP.0.5 E 0.75 MG) 0.15-DEFLAZACORT (DEFLAN CP.6 E 30 MG) 1.16-METILPREDNISOLONE (URBASON CP.4, 8 E 16 MG) 0.8

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soggetti con PREGRESSE FRATTURE OSTEOPOROTICHE vertebrali o di femore

soggetti di ETÀ SUPERIORE A 50 ANNI con valori di T-score della BMD femorale o ultrasonografica del calcagno < - 4 (o < -5 per ultrasuoni falangi)

soggetti di età superiore a 50 anni con valori di T-score della BMD femorale o ultrasonografica del calcagno < -3 (o < - 4 per ultrasuoni falangi) e con ALMENO UNO DEI SEGUENTI FATTORI DI RISCHIO AGGIUNTIVI:

- storia familiare di fratture vertebrali e/o di femore - artrite reumatoide e altre connettiviti - pregressa frattura osteoporotica al polso - menopausa prima 45 anni di età - terapia cortisonica cronica

ac. alendronico - ac. alendronico + vitamina D3 - ac. risedronico - ac. ibandronico - raloxifene - bazedoxifene - ranelato di stronzio

Acido zoledronico

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soggetti che INCORRONO IN UNA NUOVA FRATTURA vertebrale moderata-severa o in una frattura di femore IN CORSO DI TRATTAMENTO con uno degli altri farmaci della nota 79 (alendronato, alendronato+vit. D3, risedronato, raloxifene, ibandronato, ranelato di stronzio) da almeno un anno per una pregressa frattura vertebrale moderata-severa o una frattura di femore.

•teriparatide

•ormone paratiroideo

6 mesi prolungabile di ulteriori periodi di 6 mesi per non più di altre tre volte (max 24 mesi)

soggetti, anche se in precedenza mai trattati con gli altri farmaci della nota 79 (alendronato, alendronato+vit. D3, risedronato, raloxifene, ibandronato, ranelato di stronzio), che si presentano cumulativamente con:• 3 o più pregresse fratture vertebrali severe o di femore o • 2 fratture vertebrali severe ed una frattura femorale prossimale

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soggetti di ETÀ SUPERIORE A 50 ANNI in trattamento da più di 12 mesi con dosi > 5 mg/die di prednisone o dosi equivalenti di altri CORTICOSTEROIDI e che si presentano con:

• una frattura vertebrale severa o • due fratture vertebrali moderate

•teriparatide

6 mesi prolungabile di ulteriori periodi di 6 mesi per non più di altre tre volte (max 24 mesi)

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Prima di avviare la terapia con i farmaci sopraindicati, in tutte le indicazioni è raccomandato un adeguato apporto di calcio e vitamina D, ricorrendo, ove dieta ed esposizione solari siano inadeguati, a supplementi con sali di calcio e vitamina D3 (e non ai suoi metaboliti idrossilati).

La prevenzione delle fratture osteoporotiche deve anche prevedere:• un adeguato esercizio fisico, • la sospensione del fumo • la eliminazione di condizioni ambientali ed individuali favorenti i traumi.

Non deve essere dimenticato, infine, che tutti principi attivi non sono privi di effetti collaterali per cui va attentamente valutato il rapporto vantaggi e rischi terapeutici.

Inoltre la loro associazione è potenzialmente pericolosa e va pertanto evitata.

NOTA 79

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Per l’applicazione della Nota 79, la valutazione della massa ossea con tecnica DXA o ad ultrasuoni deve essere fatta

PRESSO STRUTTURE PUBBLICHE O CONVENZIONATE CON IL SSN

NOTA 79

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Art. 4.Modifiche all'allegato 2B1. All'allegato 2B "Prestazioni parzialmente escluse dai LEA in quanto erogabili solo secondo specifiche indicazioni cliniche di seguito indicate" sono apportate le seguenti modifiche:

a) la lettera b) e' sostituita dalla seguente: "a) densitometria ossea, ad intervalli di tempo non inferiori a diciotto mesi, limitatamente ai soggetti che presentino i fattori di rischio indicati nell'allegato 2Bb;";

Definisce le condizioni di erogabilità di alcune prestazioni incluse nell'allegato 2B del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 novembre 2001 (densitometria ossea e chirurgia refrattiva); tale intervento, oltre a garantire l'appropriatezza prescrittiva delle due prestazioni, rende uniformi sull'intero territorio nazionale le modalita' di erogazione delle stesse, eliminando le disomogeneita' presenti, fino ad oggi, nelle discipline adottate dalle diverse regioni (art. 4);

QUANDO RICHIEDERE LA DENSITOMETRIA OSSEA ?

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Allegato 2BbFattori di rischio per l'erogazione delle prestazioni di densitometria osseaL'INDAGINE DENSITOMETRICA E' INDICATA IN PRESENZA DI UNO DEI SEGUENTI FATTORI DI RISCHIO MAGGIORI: 1. Per soggetti di ogni eta' di sesso femminile e maschile:

a) precedenti fratture da fragilità (causate da trauma minimo) o riscontro radiologico di fratture vertebrali;b) riscontro radiologico di osteoporosi;c) terapie croniche (attuate o previste):• cortico-steroidi sistemici (per piu' di tre mesi a posologie >/= 5 mg/die di equivalente

prednisonico);• levotiroxina (a dosi soppressive);• antiepilettici;• anticoagulanti (eparina);• immunosoppressori;• antiretrovirali;• sali di litio;• agonisti del GnRH (analoghi LHRH);• chemioterapia in eta' pediatrica (1);• radioterapia in eta' pediatrica (2);

(1) La chemioterapia e' prevista quale criterio di accesso nell'eta' adulta solo se associata a tre o piu' criteri minori.(2) La Radioterapia e' prevista quale criterio di accesso nell'eta' adulta solo se associata a 3 o piu' criteri minori.

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d) patologie a rischio di osteoporosi:

•malattie endocrine con rilevante coinvolgimento osseo (amenorrea primaria non trattata, amenorrea secondaria per oltre un anno, ipogonadismi, iperparatiroidismo, ipertiroidismo, sindrome di Cushing, acromegalia, deficit di GH, iperprolattinemia, diabete mellito tipo 1);•rachitismi/osteomalacia;•sindromi da denutrizione, compresa l'anoressia nervosa e le sindromi correlate;•celiachia e sindromi da malassorbimento;•malattie infiammatorie intestinali croniche severe;•epatopatie croniche colestatiche;•fibrosi cistica;•insufficienza renale cronica, sindrome nefrosica, nefrotubulopatie croniche e ipercalciuria idiopatica;•emopatie con rilevante coinvolgimento osseo (mieloma, linfoma, leucemia, thalassemia,

drepanocitosi, mastocitosi);•artrite reumatoide (incluso Morbo di Still), spondilite anchilosante, artropatia psoriasica,•connettiviti sistemiche;•patologie genetiche con alterazioni metaboliche e displasiche dell'apparato scheletrico;•trapianto d'organo;•allettamento e immobilizzazioni prolungate > tre mesi);•paralisi cerebrale, distrofia muscolare, atrofia muscolare e spinale.

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2. Limitatamente a donne in menopausa:a) anamnesi familiare materna di frattura osteoporotica in eta' inferiore a 75 anni;b) menopausa prima di 45 anni;c) magrezza: indice di massa corporea < 19 kg/m^2.

L'indagine densitometrica e', inoltre, indicata in presenza di:

3 o più fattori di rischio minori per le donne in menopausa:1. eta' superiore a 65 anni;2. periodi superiori a 6 mesi di amenorrea premenopausale;3. anamnesi familiare per severa osteoporosi;4. inadeguato apporto di calcio <1200 mmg/die);5. fumo > 20 sigarette/die;6. abuso alcolico (> 60 g/die di alcool).

3 o più fattori di rischio minori per gli uomini di eta' superiore a 60 anni:1. anamnesi familiare per severa osteoporosi;2. magrezza (indice di massa corporea < a 19 Kg/m2);3. inadeguato apporto di calcio (<1200 mg/die);4. fumo > 20 sigarette/die;5. abuso alcolico (> 60 g/die di alcool).

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La prescrizione va fatta nel rispetto delle indicazioni e delle avvertenze della scheda tecnica dei singoli farmaci.

NOTA 79

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FARMACO INDICAZIONI TERAPEUTICHE dai FOGLIETTI INFORMATIVI

AC. ALENDRONICOADRONAT – ALENDROS – ALENIC – ASTON – BONASOL – DORYX – DRALENOS – DRONAL – FOSAMAX – GENALEN – GLAMOR – LOSS – NEADRALE – NOFRATTIL – OSTEUM – PORODRON – REALEN -

Trattamento dell’osteoporosi delle donne in età postmenopausale. L’alendronato riduce il rischio delle fratture delle vertebre e dell’anca.

AC. ALENDRONICO+ VIT D3ADROVANCE – FOSAVANCE – VANTAVO -

È indicato per il trattamento dell’osteoporosi postmenopausale in donne che non sono in trattamento con integratori di vitamina D e sono a rischio di insufficienza di vitamina D. Riduce il rischio di fratture vertebrali e dell’anca.

RISEDRONATOACRIDON – ACTONEL – AVESTRA – BENCOMIN – CEDRAVIS – FODREN – MEDEOROS – OPTINATE – RILOVANS – RISECEUS – RISENCAL – TRIMMER - VESNAR

Trattamento dell’osteoporosi postmenopausale per ridurre il rischio di fratture vertebrali. Trattamento dell’osteoporosi postmenopausale manifesta per ridurre il rischio di fratture dell’anca. Prevenzione dell’osteoporosi postmenopausale nelle donne ad aumentato rischio di osteoporosi. Mantenimento o aumento della massa ossea nelle donne in postmenopausa in terapia corticosteroidea sistemica per periodi prolungati (oltre i tre mesi) con una dose uguale o superiore a 7,5 mg/die di prednisone o composti equivalenti.

AC. IBANDRONICO

BONDRONAT – BONVIVA -

Trattamento dell’osteoporosi in donne in postmenopausa ad elevato rischio di frattura.E’ stata dimostrata una riduzione del rischio di fratture vertebrali; non è stata stabilita l’efficacia sulle fratture del collo del femore.

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Comunicazione AIFA n. n. STDG/1684-P del 5 novembre 2010 relativa alla nota n. 79.

PRESCRIVIBILITÀ A SOGGETTI DI SESSO MASCHILE, E CONSEGUENTE RIMBORSABILITÀ DA PARTE DEL SSN, DEI FARMACI A BASE DI ALENDRONATO 70 MG

Le note AIFA non modificano né possono modificare le informazioni contenute nella scheda tecnica delle singole specialità medicinali; d'altra parte la Commissione Consultiva Tecnico Scientifica, nella riunione del 27 e 28 ottobre 2010, ha chiarito che la prescrizione dei medicinali contenenti alendronato, sia da 10 che da 70 mg, nei soggetti di sesso maschile a carico del SSN è conciliabile sia con le indicazioni autorizzate del medicinale di riferimento ("Trattamento dell'osteoporosi post-menopausale. Riduce il rischio di fratture vertebrali e dell'anca") sia con la prescrizione della Nota 79 in quanto:- esistono anche studi clinici di equivalenza terapeutica nell'osteoporosi maschile tra alendronato 10 mg e alendronato 70 mg;- nel prodotto americano contenente alendronato i dosaggi di 10 mg per sette giorni e di 70 mg una volta alla settimana sono considerati equivalenti nei maschi. La Nota 79, pur richiamando i ben noti limiti delle evidenze cliniche disponibili per la popolazione maschile, fa esplicito riferimento all'utilità dell'alendronato nella prevenzione delle fratture nei soggetti di sesso maschile; ad esempio, nelle "Evidenze disponibili" della nota 79 si legge: "Nel maschio l'efficacia terapeutica è stata valutata in trials controllati e randomizzati per ALENDRONATO e RISEDRONATO ai quali pertanto si riferisce la nota". Inoltre si ritiene che la prescrizione di alendronato 70 mg nei soggetti maschili non rappresenta un danno economico per il SSN; infatti un mese di terapia con alendronato 10 mg, secondo il corrente prezzo al pubblico, ha un costo superiore rispetto a quello dell'alendronato 70 mg per una terapia della stessa durata.

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FARMACO INDICAZIONI TERAPEUTICHE dai FOGLIETTI INFORMATIVI

RALOXIFENE

EVISTAOPTRUMA

è indicato per il trattamento e la prevenzione dell’osteoporosi nelle donne dopo la menopausa. Riduce significativamente il rischio di fratture vertebrali da osteoporosi, ma non quelle femorali.Nel determinare la scelta di raloxifene o di altre terapie, inclusa quella con estrogeni, per una singola donna in post-menopausa, si devono considerare i sintomi della menopausa, gli effetti sui tessuti uterino e mammario, i rischi e benefici cardiovascolari

BAZEDOXIFENE

CONBRIZA

è indicato per il trattamento dell’osteoporosi postmenopausale in donne con aumentato rischio di fratture. È stata dimostrata una significativa riduzione nell’incidenza delle fratture vertebrali; non è stata stabilita l’efficacia sulle fratture dell’anca.Quando si deve scegliere tra bazedoxifene o altre terapie, incluse le estrogeniche, per una singola donna in postmenopausa, si devono prendere in considerazione i sintomi della menopausa, gli effetti sui tessuti uterini e mammari ed ai rischi e benefici cardiovascolari

RANELATO DI STRONZIO

OSSEOR - PROTELOS

Trattamento dell’osteoporosi nelle donne in postmenopausa per ridurre il rischio di fratture vertebrali e dell’anca.Trattamento dell’osteoporosi negli uomini adulti che presentano un aumentato rischio di frattura.

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FARMACO INDICAZIONI TERAPEUTICHE dai FOGLIETTI INFORMATIVI

TERIPARATIDE

FORSTEO

È indicato negli adulti.Trattamento dell’osteoporosi nelle donne in postmenopausa e negli uomini ad aumentato rischio di frattura. Nelle donne in postmenopausa, è stata dimostrata una riduzione significativa nell’incidenza delle fratture vertebrali e non vertebrali, ma non delle fratture femorali.Trattamento dell’osteoporosi indotta da una prolungata terapia con glucocorticoidi per via sistemica nelle donne e negli uomini ad aumentato rischio di frattura

ORMONE PARATIROIDEO

PREOTACT

È indicato per il trattamento dell’osteoporosi in donne in postmenopausa ad alto rischio di fratture.E’ stata dimostrata una riduzione significativa nella incidenza di fratture vertebrali, ma non di fratture dell’anca.

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FARMACI PER L’OSTEOPOROSI AL DI FUORI DELLA NOTA 79

FARMACO INDICAZIONI TERAPEUTICHE dai FOGLIETTI INFORMATIVI

DENOSUMAB

PROLIA

Trattamento dell’osteoporosi in donne in post–menopausa ad aumentato rischio di fratture.Riduce significativamente il rischio di fratture vertebrali, non vertebrali e di femore.Trattamento della perdita ossea associata a terapia ormonale ablativa in uomini con cancro alla prostata ad aumentato rischio di fratture. Negli uomini con cancro alla prostata in trattamento con terapia ormonale ablativa, riduce significativamente il rischio di fratture vertebrali.

ACIDO ZOLEDRONICOACLASTAZOMETA

Trattamento del morbo di Paget osseo. Prevenzione di eventi correlati all´apparato scheletrico (fratture patologiche, schiacciamenti vertebrali, radioterapia o interventi chirurgici all’osso, ipercalcemia neoplastica) in pazienti affetti da tumori maligni allo stadio avanzato che interessano l’osso. Trattamento dell´ipercalcemia neoplastica (TIH)

ACIDO PAMIDRONICOTEXPAMI

Metastasi ossee prevalentemente litiche e mieloma multiplo.Osteolisi neoplastica con ipercalcemia.

ACIDO NERIDRONICONERIXIA

Osteogenesi imperfetta. Malattia ossea di Paget.

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PARTICOLARI AVVERTENZE

BIFOSFONATI osteonecrosi delle ossa del cavo orale

•igiene orale e profilassi antibiotica in caso di interventi dentari cruenti •bonifica cavo orale prima di avviare terapia

RALOXIFENE significativo aumento del rischio di ictus e trombo-embolismo venosoeffetto neutro sul rischio cardio-vascolare

RANELATO DI STRONZIO

incremento del rischio di trombo-embolismo venoso reazioni allergiche gravi (sindrome DRESS)

TERIPARATIDE Il trattamento cronico provoca nei ratti la comparsa di osteosarcomi

NOTA 79

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CONTROVERSIE SULL’APPLICAZIONE DELLA NOTA 79

PREVENZIONE PRIMARIA:

SOGLIE DENSITOMETRICHE:La Nota non fa riferimento a specifici strumenti. Pertanto, tutti quelli in commercio debbono essere considerati accettabili, purché in grado di misurare la BMD femorale o la massa ossea con tecnica a ultrasuoni a livello di falangi o calcagno.

Le indagini densitometriche possono essere effettuate presso “STRUTTURE PUBBLICHE O CONVENZIONATE CON IL SSN”. Si ritiene che per strutture convenzionate si debba far riferimento solo a quelle in cui un servizio di densitometria sia convenzionato (e non qualsiasi struttura sanitaria con in atto una convenzione con il SSN)

La Nota non dà ragguagli sulla METODOLOGIA DI ESECUZIONE DELL’INDAGINE DENSITOMETRICA. Si ritiene comunque di raccomandare le seguenti norme: • la BMD deve essere misurata con tecnica DXA specifica (non da total body) e ai siti “collo femorale” o “femore prossimale totale” (non quindi regione inter-trocanterica o triangolo di Ward);• per le tecniche ultrasonografiche vanno utilizzati parametri per i quali siano ottenibili valori espressi in T-score.

PANEL DI ESPERTI REGIONI EMILIA ROMAGNA – LOMBARDIA - TRIVENETO

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DIAGNOSI DI FRATTURA VERTEBRALE E NOTA 79: Il metodo di Genant

• nessuna precisazione sulle caratteristiche delle pregresse fratture (rimborsabilità in prevenzione secondaria per ac. alendronico, ac. alendronico + vitamina D3, ac. risedronico, ac. ibandronico,, raloxifene, bazedoxifene, ranelato di stronzio) -> QUALSIASI GRADO DI DEFORMITÀ VERTEBRALE SECONDO GENANT È ACCETTABILE

• riduzione >50% delle altezze dei corpi vertebrali rispetto alle equivalenti altezze dei corpi vertebrali adiacenti (pregresse fratture per teriparatide)

CONTROVERSIE SULL’APPLICAZIONE DELLA NOTA 79

PANEL DI ESPERTI REGIONI EMILIA ROMAGNA – LOMBARDIA - TRIVENETO

CONTROVERSIE SULL’APPLICAZIONE DELLA NOTA 79

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CALCOLO GRAVITÀ FRATTURA VERTEBRALE SEC. GENANT

Entità frattura Riduzione altezza corpi vertebralisec-. GENANT

Nota 79 Riduzione di altezza rispetto a vertebre adiacenti (muro posteriore della stessa vertebra o della prima vertebra integra sottostante)

LIEVI 20-25% 25 – 35%MODERATE > 25 < 40% > 35 < 50%SEVERE > 40% > 50%

Qualora fossero presenti moltissime deformità vertebrali o fosse comunque difficile riconoscere un corpo vertebrale integro, appare ragionevole considerare come riferimento L’ALTEZZA MEDIA POSTERIORE DI L4 (3,3 cm)

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CARTA DEL RISCHIO DI OSTEOPOROSI

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https://defra-osteoporosi.it/

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telopeptide C-terminale

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http://www.torrinomedica.it/studio/Nota79/dati_Nota79.asp#axzz2UFSMMvN9

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MMG

ENDOCRINOLOGO

REUMATOLOGO

ORTOPEDICO

GINECOLOGO

RADIOLOGOGASTROENTEROLOGO

ONCOLOGO

NEFROLOGO

INTERNISTA

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