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Speciale Mozambico

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Numero speciale dedicato al Mozambico del giornalino on.line dell'ITCS Rosa Luxemburg di Bologna

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L'elaborazione grafica della copertina e le bande laterali delle diverse sezioni tematiche sono tratte da:

Albie Sachs (a cura di),Imagens de uma revolucão, os murais de Maputo, ed. Partido Frelimo, 1984

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CULTURA

● ‘Cinema mozambicano’ di Martina Barbieri

● ‘I suoni: tradizione e modernità’ di Giulia Barbuti

● ‘Uno sguardo attraverso la letteratura’ di Sheela Stanzani

● ‘Un turismo in via di sviluppo’ di Anastasia Mizyuk

● ‘Due passioni: il calcio e la corsa’ di Vadym Kitsak

● ‘La tavola mozambicana’ di Agnese Tesei

PRESENTAZIONI

● ‘Oltre i confini dell'indifferenza’ di Beatrice Draghetti

● ‘Un percorso di crescita comune’ di Samanta Musarò

● ‘Introduzione: Maputo come Itaca’ di Paolo Bernardi

ISTITUZIONI E STORIA

● ‘Mozambico e Italia: istituzioni a confronto’ di Davide Melotti e Luca Visconti

● ‘Breve storia del Mozambico’ di Mattia Gaetani

ECONOMIA

● ‘Il Prodotto Interno Lordo (PIL)’ di Martina Sevini e Federico Tinti

● ‘La bilancia dei pagamenti (BDP)’ di Michael Adebiyi, Ezio Ungarelli e Matteo Vacchi

● ‘La bilancia commerciale Mozambico-Italia’ di Andrea Bellei, Federico Brintazzoli e Lisa Pulga

GEOGRAFIA

● ‘Un paradiso di ricchezze naturali’ di Viola Bartoli

● ‘Maputo, la capitale’ di Vanessa Dal Fiume

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Page 5: Speciale Mozambico

OLTRE I CONFINI DELL'INDIFFERENZA

Dal 2006 la Provincia di Bologna sostiene i rapporti di gemellaggio tra alcuni istituti secondari

bolognesi e alcune scuole mozambicane ed in questi anni ho potuto verificare ed apprezzare

l'entusiasmo delle persone che sono state coinvolte in questi progetti, assieme all'efficacia di

esperienze di questo tipo. Tali attività rappresentano una proposta, finora ben riuscita, di coinvolgere

i giovani del nostro territorio in progetti che creino la possibilità di scambi culturali e di amicizia

senza confini. L'anno 2010/2011 vede protagonisti alcuni giovani studenti di 3 quarte classi

dell'istituto Rosa Luxemburg di Bologna coinvolti nell'attività che abbiamo denominato “Gemellaggi

scolastici: un viaggio oltre i confini dell'indifferenza”. Entrare in contatto con il mondo è una

esperienza importante, fondamentale nella vita di ogni persona, ancor di più se in fase di crescita.

Siamo nell'era dove le informazioni sono alla portata di tutti: basta un click per entrare in contatto

con l'altra parte del mondo. Questa è sicuramente un'opportunità rilevante per accorciare le distanze,

ma la tecnologia non può sostituire il viaggio, il toccare con mano, il guardare coi propri occhi, la

relazione personale. Ricordo con particolare piacere e soddisfazione il racconto ai compagni di scuola

di chi era rientrato da una precedente esperienza. Lo sguardo, le parole, la ricchezza accumulata

erano un messaggio assolutamente convincente per il coinvolgimento anche di tutti gli altri, che

avevano partecipato in altro modo alla vicenda. Ringrazio molto i ragazzi delle 3 classi coinvolte

nell'esperienza di gemellaggio con la scuola Noroeste 2 di Maputo, del lavoro che hanno svolto e che

si completerà con il viaggio a Maputo e per questa bella ricerca sul Mozambico. Colgo l'occasione

anche per ringraziare gli insegnanti che con attenzione e dedizione stanno promuovendo queste

attività e la dirigente che con entusiasmo ha accettato di partire per il viaggio verso l'Africa. Un

ringraziamento particolare anche alla Regione Emilia Romagna e a Interporto – Bologna S.p.A. che

cofinanziano il progetto insieme alla Provincia di Bologna.

Ed ora, buon cammino!

La Presidente della Provincia di Bologna Beatrice Draghetti

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UN PERCORSO DI CRESCITA COMUNE

Se è vero che l'obiettivo di un viaggio non è il luogo, ma un nuovo modo di vedere il mondo, allora gli

studenti del Rosa Luxemburg sono sul sentiero giusto.

Il loro viaggio infatti è iniziato ben prima della scrittura di questo lavoro di ricerca, quando in ottobre

2010 hanno accolto nella loro scuola e condiviso momenti di vita quotidiana insieme ai coetani della

scuola Noroeste 2 di Maputo. E presto a loro volta saranno accolti in terra mozambicana, dove

sperimenteranno l'incontro/scontro con cibi, relazioni, sguardi, contrasti, storie di vita

apparentemente diverse.

Questa guida rappresenta quindi solo una tappa del percorso di conoscenza del Mozambico, un paese

ricco di storia e tante culture poco conosciute ma degne di essere ascoltate e valorizzate. Le scuole

mozambicane, in particolare, pur se costrette ad una forte deprivazione materiale sono partner

educativi portatori di conoscenze che desiderano condividere e che la scuola italiana deve poter e

saper ascoltare.

Da qui l'avvio di questo progetto di gemellaggio scolastico che l'Associazione YODA di Bologna dal 2006

sostiene e promuove tra le scuole di Bologna e le scuole di Maputo con l'obiettivo di rendere

protagonisti i giovani dei due Paesi all'interno di un cammino di conoscenza, scambio e costruzione di

cittadinanza planetaria. Un viaggio, reale o immaginario, mosso da una pedagogia del dialogo che

vuole contribuire alla creazione di un percorso di crescita comune tra i ragazzi e le ragazze del

mondo.Per l'Associazione YODA Samanta Musarò

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In questa strofa della poesia “Itaca”, del grande lirico greco Kostantin Kavafis, c’è un po’ il senso del nostro

progetto. Il nostro compito era quello di compiere un viaggio virtuale in un paese lontano, un paese, il

Mozambico, che quattro fortunati ragazzi della scuola (accompagnati da un insegnante più fortunato ancora…)

avrebbero poi realmente raggiunto. Allora, ci siamo detti, come fare affinché il percorso di avvicinamento sia

lungo e interessante, e ci faccia arrivare alla meta, come direbbe Kavafis, “ricchi di tesori accumulati per

strada”? Così abbiamo progettato questo numero speciale del nostro giornalino on-line, al quale hanno

collaborato le tre classi coinvolte dal progetto: la 4^BL, la 4^ CL (entrambe ad indirizzo turistico) e la 4^ DL

(ad indirizzo economico).

Tra gli alunni è stato individuato un gruppo ristretto di una ventina tra redattori, impaginatori e collaboratori,

ognuno con un tema da sviluppare in un paio di cartelle di testo e qualche immagine significativa. La fonte

prevalente sono stati vari siti internet, ma abbiamo consultato anche fonti cartacee, soprattutto quelle messe

a disposizione dalla Biblioteca Amilcar Cabral, un istituto culturale bolognese specializzato in Africa, Asia ed

America Latina, dove siamo stati guidati con gentilezza e competenza da Elena Tripodi ed Arianna Buson. In

questo nostro percorso, oltre ad Elena ed Arianna, abbiamo incontrato altri compagni di viaggio, che ci hanno

dato consigli, ci hanno accompagnato per brevi tratti, ci hanno indicato le strade più sicure, come Loredana

Pezzuto, dell’amministrazione provinciale di Bologna, e Samanta Musarò, dell’Associazione Yoda, che sono

state tra le principali animatrici di questo progetto.

Ma in cima a tutti, un ringraziamento speciale va ad Anna Maria Gentili, docente di Storia ed istituzioni

dell’Africa all’Università di Bologna, che ci ha regalato ricordi e riflessioni tratti dai suoi oltre quarant’anni di

“cittadinanza mozambicana”: la chiacchierata con lei è stata per i ragazzi un vero e proprio “viaggio nel

viaggio”.

E così, non senza fatica, siamo arrivati in fondo: ora toccherà ai cinque “avventurosi” che, a metà di giugno

partiranno davvero per Maputo, portare a casa altre ricchezze da condividere con gli altri. Ma quella sarà solo

la seconda tappa: il viaggio è già iniziato qui.Paolo Bernardi

Ist. “Rosa luxemburg”

MAPUTO COME ITACA

(…) Sempre devi avere in mente Itaca

raggiungerla sia il pensiero costante.

Soprattutto, non affrettare il viaggio;

fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio

metta piede sull'isola, tu, ricco

dei tesori accumulati per strada

senza aspettarti ricchezze da Itaca.

Itaca ti ha dato il bel viaggio,

senza di lei mai ti saresti messo

sulla strada: che cos'altro ti aspetti? (…)

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MOZAMBICO E ITALIA: ISTITUZIONI A CONFRONTO

di Davide Melotti e Luca Bisconti

Mozambique has become a multiparty republic after the

adoption of the constitution of 1990.

Currently the President of Mozambique is

Armando Emilio Guebuza, elected in 2004.

Italy has become a “democratic republic founded on work” in

1949 after the adoption of the constitution. The Italian

president, Giorgio Napolitano, was elected in 2006.

Moçambique tornou-se uma república multipartidária,

após a adopção da Constituição de 1990.

Atualmente, o Presidente de Moçambique é

Armando Emílio Guebuza, eleito em 2004.

A Itália tornou-se uma república democrática fundada no

trabalho em 1948, após a aprovação da Constituição.

O presidente italiano, Giorgio Napolitano foi eleito em 2006.

A partire dal 1990, il Mozambico è diventato una democrazia

pluripartitica, ovvero formata da più partiti. Lo stato è rimasto

comunque organizzato con un modello presidenziale.

Tuttavia l’instabile situazione politica del paese ha comportato la

rimodernizzazione della sua struttura politica, attraverso

l’introduzione del principio inviolabile della proprietà privata e

l’ emanazione di una nuova costituzione.

Per modello presidenziale si intende una forma di governo in cui il

potere esecutivo si concentra nelle mani del presidente;

quest’ultimo è sia Capo dello stato sia Capo del governo.Istitu

zioni

Page 9: Speciale Mozambico

Attualmente il presidente del Mozambico è Armando Emilio

Guebuza, eletto nel 2004 tramite il suffragio universale (poi

riconfermato nel 2009) e grazie alle buone performance dei

suoi ministri - oltre che a un continuo progresso sotto il profilo

economico - sta dando continuità al suo governo.

E in Italia ?

Attualmente l’Italia è una repubblica parlamentare, in cui il parlamento è l'unica istituzione a

detenere la rappresentanza della volontà popolare. Esso è suddiviso in due rami: Camera dei deputati

e Senato della repubblica. La Camera è composta da 630 membri, mentre il Senato da 315 senatori

più i senatori a vita. Entrambi si rapportano secondo un sistema bicamerale perfetto cioè svolgono in

pari grado le stesse funzioni, anche se separatamente.

L’inizio della repubblica italiana coincide con la fine del periodo fascista e successivamente con

l’entrata in vigore della Costituzione, datata primo gennaio 1948.

Lo stato italiano è una repubblica parlamentare fondata sul lavoro e sulla separazione dei poteri, per

evitare che si ripetano casi di accentramento del potere nelle mani di un unico dittatore, come nel

periodo fascista. Il 10 maggio 2006, è stato eletto il nostro Presidente della Repubblica, Giorgio

Napolitano.

Page 10: Speciale Mozambico

BREVE STORIA DEL MOZAMBICO

di Mattia Gaetani

Short history of Mozambique, from the origins to the new constitution.

Uma breve história de Moçambique, desde suas origens até a nova constituição

La storia del Mozambico (Stato dell'Africa Meridionale che si

affaccia sull’Oceano indiano) ha inizio nel III secolo, con la

migrazione di alcuni popoli bantu – agricoltori e allevatori –

provenienti dal Nord, specializzati nella lavorazione del ferro.

A partire dall’ VIII secolo gli arabi colonizzano le coste e le

isole del Mozambico, e vi stabiliscono città portuali di rilievo,

come Safa, che diventeranno il centro dei commerci via mare,

soprattutto di prodotti metallurgici.

I portoghesi guidati da Vasco De Gama giungono sulle coste del

Mozambico nel 1498, e scalzando progressivamente gli arabi,

creano ulteriori centri di commercio ed attività di carattere

coloniale.

Tra il 1580 e il 1640 le colonie portoghesi in Africa

attraversano un periodo di decadenza e abbandono; Spagna e

Portogallo, ormai diventati un unico stato proiettano i loro

obiettivi di colonialismo verso i territori del Brasile, limitando

di fatto i finanziamenti diretti verso il Mozambico. Tra il XVIII e

il XIX secolo il Mozambico diventa una colonia portoghese a

tutti gli effetti, e in questo periodo fiorisce il commercio degli

schiavi.

Nel 1891 il Portogallo concede ad una compagnia di magnati

britannici (la Companhia de Mochabia) diritti sovrani sulla

colonia mozambicana; la compagnia sviluppa notevolmente il

Paese costruendo strade e ferrovie e favorendo gli scambi

commerciali con le colonie britanniche, soprattutto con il Sud

Africa.

Storia

Page 11: Speciale Mozambico

Segue un periodo in cui si dà impulso allo sviluppo del Paese, creando fabbriche e porti, fattorie

cooperative, scuole e ospedali. Sorgono le prime industrie e dall’Italia arrivano macchinari per la

lavorazione dei prodotti delle piantagioni.

La Fiat apre addirittura filiali per la vendita di auto e veicoli industriali. Purtroppo, però, la

popolazione locale non trova vantaggi concreti da queste innovazioni, e di fatto, continua a vivere in

condizioni di miseria e arretratezza.

La situazione degenera in gravi episodi di protesta, repressi dall'esercito portoghese e finiti in

maniera tragica, come il massacro di Mueda, che è tutt'ora vivo nel ricordo dei mozambicani.

Alla fine della seconda guerra mondiale il processo di

“decolonializzazione” del territorio africano non interessa il

Mozambico, che sotto la dittatura portoghese di

Antonio Oliveira continua ad ospitare arrivi di coloni dalla

madrepatria, e la popolazione di origine europea continua ad

aumentare di anno in anno. (Nel 1975 toccherà circa 250.000

persone)

Dal 1950 il Portogallo introduce alcune misure per rendere

meno opprimente la vita della popolazione autoctona: viene

abolito lo xilabo (lavoro forzato), abolite le pene corporali,

aumentati i salari.

Page 12: Speciale Mozambico

E’ l’inizio della guerra civile, che fra il 1981 e il 1994

provocherà circa un milione di vittime, di cui il 90% civili.In

questi anni migliaia di mozambicani ingrosseranno le file di

profughi e rifugiati, nel tentativo di sfuggire al

massacro.Sorgono vari movimenti indipendentisti, fra i quali il

Frelimo (Fronte per la liberazione del Mozambico), costituitosi

nel 1962 e guidato da Edoardo Mondlane. L’intenzione è quella

di raggiungere l’indipendenza accordandosi con il Portogallo,

ma al rifiuto del governo portoghese, nel 1964, il Fronte

decide di passare alla lotta armata alla quale parteciperanno

anche le donne, potendo contare sull’appoggio di alcuni

governi Africani indipendenti (Tanzania e Algeria) e di

organismi e partiti democratici occidentali (Russia, Cuba).

Il 25 giugno del 1975 la rivoluzione di Garofani proclama

l’indipendenza della Repubblica Popolare di Mozambico. I

coloni portoghesi vengono espulsi o fuggono dal paese con

mezzi propri.

Il nuovo stato si organizza velocemente, appoggiato, nel

contesto della guerra fredda, dai paesi socialisti, assumendo

perciò un'impostazione marxista. Si nazionalizzano ospedali,

scuole, chiese, strutture e residenze appartenenti a ordini

religiosi, tutte le abitazioni private e le imprese. Si vive però

in un clima di sospetto e vendetta, e anche gli ultimi

portoghesi rimasti lasciano il Paese.

La situazione è resa ancor più grave dalla siccità e dai tifoni

che colpiscono il Paese nel 1976.

Serviranno 10 anni di

sanguinosi combattimenti

per raggiungere l’indipen-

denza, durante i quali

Mondlane rimarrà vittima

di un attentato, nel 1969,

al suo posto continua la

lotta Samora Machel.

Storia

Page 13: Speciale Mozambico

Dobbiamo arrivare al 1990 (epoca che segna il crollo dell’Apartheid in Sud Africa) per vedere i primi

veri negoziati di pace fra Renamo e Frelimo. A novembre viene siglata una nuova costituzione, che

sancisce la nascita della nuova repubblica Mozambicana, e i trattati di pace firmati da Frelimo e

Renamo divengono operativi nel 1992.

Le Nazioni Unite invieranno un “Contingente di Pace” per sorvegliare la fase di transizione alla

democrazia, l’ONUMOZ, che lascerà il Paese nel 1995.

Alle elezioni del 1994 risulterà vincente l’esponente del Frelimo, Joaquim Chiassano; all’opposizione i

rappresentanti di Renamo; il conflitto armato si è trasformato in opposizione politica.

Il 2005 è l’anno in cui il Mozambico ha festeggiato il 30° anniversario dell’indipendenza dal

Portogallo, ma il Paese fatica ancora oggi a trovare stabilità politica ed economica: la lunga guerra

civile e gli effetti devastanti di un ciclone che ha colpito il Paese nel 2000 hanno lasciato il

Mozambico in una precaria situazione economica. Gli aiuti giunti dall’Europa, secondo alcuni

osservatori, hanno contribuito a creare una sorta di dipendenza, più che favorire l’imprenditoria

locale.

L’economia è ancora basata principalmente sull’agricoltura, ma gli scarsi investimenti nel settore non

ne favoriscono lo sviluppo. Le risorse minerarie sono poco sfruttate, nonostante il Paese ne sia ricco.

L’apparato industriale si basa essenzialmente sull’industria manifatturiera, ma il Paese è

strettamente dipendente dalle importazioni e ciò determina una bilancia dei pagamenti molto

negativa. Il Governo tenta di risanare i conti pubblici tagliando sui costi sociali, e come al solito, a

farne le spese sono le classi più deboli. L’assitenza sanitaria è solo a pagamento, acqua, luce e gas

sono gestite da società private che applicano tariffe salatissime.

L’unico settore dell’economia cha appare in crescita è quello legato al turismo, che purtroppo non

riesce a contribuire in modo significativo all’innalzamento del tenore di vita della popolazione:

strutture turistiche relativamente lussuose si trovano a pochi chilometri dalle enormi baraccopoli

dove vive ancora oggi la maggioranza della popolazione locale.

È questo uno dei momenti peggiori per il Mozambico.

Nei primi anni ’80 si forma un esercito di liberazione anti-

comunista, la Renamo, finanziato dalla Rhodesia governata da

una minoranza bianca e dal Sud Africa del regime di

apartheid. Solo nel 1983 l’escalation di violenza e caos che

imperversa nel Paese induce il governo mozambicano a

chiedere aiuto alla Comunità Internazionale, accettando di

firmare l’accordo di Nkomati. Ma nel 1986 Samora Machel

muore in territorio Sud africano, in un incidente aereo da

molti ritenuto un attentato.

Page 14: Speciale Mozambico

IL PRODOTTO INTERNO LORDO (PIL)

di Martina Sevini e Federico Tinti

The Gross Domestic Product shows the total value of a

country goods and services and it also reveals its

economic development level, even if some economists

are still looking for new markers. From 1996 to 2008

Mozambique was the African nation

with the highest GDP growth rate

O Produto Interno Bruto, é uma grandeza que expressa o

valor total dos bens e serviços produzidos num país,

e é um indicador de seu nível de desenvolvimento,

embora alguns economistas busquem novos indicadores.

De 1996 a 2008, Moçambique foi o Estado africano

com a maior taxa de crescimento do PIB

Il Prodotto Interno Lordo (PIL) è una grandezza che esprime il

valore complessivo dei beni e servizi finali prodotti all'interno

di un Paese nell’arco di un anno; all’interno del PIL non viene

calcolata la produzione destinata ai consumi intermedi cioè

quei beni necessari per la produzione di prodotti finiti, che

rappresentano il valore dei beni e servizi consumati e

trasformati nel processo produttivo per ottenere nuovi beni e

servizi.

Secondo molti governi l’unico strumento in grado di valutare

l’andamento del paese è il PIL anche se alcuni economisti

sono alla ricerca di un nuovo indicatore. Per esempio negli

Stati Uniti al PIL si sono trovate alternative come centinaia di

indicatori accessibili gratuitamente in rete e aggiornati a

intervalli regolari.

Però ,almeno per ora, il PIL domina su tutti gli altri indicatori.Econo

mia

Page 15: Speciale Mozambico

Tra il 1990 e il 2010 il Mozambico ha avuto un notevole

sviluppo legato alla stabilità macroeconomica, alla

privatizzazione e ad un abbassamento di prezzi e alla

possibilità di effettuare investimenti nei Paesi esteri.

Dal 1996 al 2008 il Mozambico è stato il paese africano con il

tasso più elevato di crescita, dovuta ad un incremento

dell’attività economica nei settori agricoli(25% del PIL),

manifatturieri, dei trasporti, turistici, bancari e servizi che

rappresentano il 45% del PIL.

Nel 2009 l’economia mozambicana ha resistito alla crisi economica internazionale grazie

all’espansione delle politiche fiscali e monetarie anche se il settore terziario, in particolare turismo e

commercio, ne ha risentito molto a differenza di quello agricolo, della pubblica amministrazione e

delle costruzioni, che hanno contributo alla crescita del Paese.

Dal 2010 si è verificata una notevole inflazione grazie alla riduzione dei sussidi ai combustibili,

all’aumento dei prezzi internazionali delle materie prime e al deprezzamento della valuta nazionale,

ciò ha permesso alle banche di abbassare i tassi di interesse.

Il governo ha affidato al Fondo Monetario Internazionale (un'organizzazione composta dai governi di

186 Paesi che insieme al Gruppo della Banca Mondiale fa parte delle organizzazioni internazionali) il

compito di risolvere il problema dei sussidi che eserciterà un impatto consistente sul tasso annuale

medio d’inflazione.

FONTI:● http://www.esteri.it/rapporti/pdf/mozambico.pdf

● ‘La ricchezza delle nazioni’ da Internazionale del 11/06/2010

Page 16: Speciale Mozambico

LA BILANCIA DEI PAGAMENTI (BDP)

di Michael Adebiyi, Ezio Ungarelli e Matteo Vacchi

The balance of payments of Mozambique (BOP) is

compiled in U.S. dollars and represents the collection of

data on trade with foreigns countries.

The current account balance of the net income is the sum

of net exports of the eligible costs of goods and services.

The current account balance of Mozambique

has had an increase in resources due to

investment made by Western countries

A balança de pagamentos (BDP) de Moçambique é a

recolha de dados sobre o comércio com países

estrangeiros. O saldo da conta corrente da receita líquida

é a soma das exportações líquidas, sem os custos de bens

e serviços. O saldo da conta corrente de Moçambique,

sofreu recentemente um aumento dos recursos devido ao

investimento por parte dos países ocidentais.

La bilancia dei pagamenti del Mozambico (BDP) viene

compilata in dollari e rappresenta l’insieme dei dati

riguardanti gli scambi con i paesi esteri.

Essa tiene in considerazione non solo le operazioni all’interno

del territorio, ma anche di quelle imprese mozambicane che

operano nei mercati esteri.

Econo

mia

Page 17: Speciale Mozambico

Osservando il grafico possiamo dedurre che il saldo del conto corrente del Mozambico ha subito forti

diminuzioni di risorse tra il '95 e il '98 e tra il 2007 e il 2009, risultando attualmente in grave

deficit.

FONTE:

● http://data.worldbank.org/indicator/BN.CAB.XOKA.CD/countries/MZ?display=graph

Saldo del conto corrente (bilancia dei pagamenti,

l'attuale US $)

Il saldo del conto corrente del reddito netto è la somma

delle esportazioni al netto dei costi imputabili di beni e

servizi.

Page 18: Speciale Mozambico

Stock di debito estero (in % del Reddito Nazionale Lordo)

Il totale dei titoli di debito estero è inglobato nel RNL. Il

debito estero totale è il debito nei confronti dei non residenti

rimborsabile in valuta estera, beni o servizi. Il debito a breve

termine comprende tutti i debiti con durata iniziale di un anno

o meno.

In questo grafico si notano come i debiti del Mozambico erano

in continuo aumento fino a qualche anno prima del nuovo

millennio, poi con gli investimenti fatti da enti esterni, sono

progressivamente diminuiti.

FONTE:

http://data.worldbank.org/indicator/DT.DOD.DECT

GN.ZS/countries/MZ?display=graphEcono

mia

Page 19: Speciale Mozambico

Da questo grafico possiamo dedurre come, da quando sono stati attuati gli investimenti nel paese, il

Mozambico si è occidentalizzato, e imprenditori europei hanno portato i loro progetti, pensieri e

conoscenze per un rinnovamento di tipo economico e sociale.

FONTE:

● http://data.worldbank.org/indicator/BM.GSR.ROYL.CD/countries/MZ?display=graph

Diritti, tasse di licenza e pagamenti (BDP, attuale US $)

I diritti e le tasse di licenza regolano gli accordi per i beni

immateriali e quelli non finanziari tra i paesi, come ad

esempio brevetti, copyright, marchi e processi industriali.

Page 20: Speciale Mozambico

LA BILANCIA COMMERCIALE MOZAMBICO-ITALIA

di Andrea Bellei, Federico Brintazzoli e Lisa Pulga

The balance of trade is the difference between export

and import. It’s value is important to know of the

economy of a country as it provides informations on the

national and international industrial activity.

Mozambique exports various products in Italy,

including large quantities of aluminum.

A balança comercial é a diferença entre exportações e

importações. O valor do saldo da balança comercial é um

indicador importante de um país, uma vez que fornece

informações sobre as atividades industriais

em nível nacional e internacional.

Moçambique exporta vários produtos para a Itália,

entre estes, grandes quantidades de alumínio.

Innanzitutto introduciamo il discorso generale della bilancia

commerciale. Ma che cos’è in sintesi? E quale la sua funzione?

La bilancia commerciale è la differenza tra esportazioni e

importazioni. Quando le esportazioni sono maggiori si ha un

avanzo, cioè un saldo positivo di bilancia commerciale.

Quando invece le esportazioni sono minori, si ha un disavanzo

e quindi un saldo negativo. Il valore della bilancia

commerciale è un importante indicatore dell'economia,

seppur parziale, di un paese in quanto fornisce indicazioni

sull’attività industriale nazionale e internazionale.Econo

mia

Page 21: Speciale Mozambico

Fonte: elaborazioni ICE su dati Istat

Le importazioni del Mozambico dall’Italia continuano ad essere concentrate prevalentemente sugli

acquisti di alluminio che, nel primo semestre del 2010, sono più che raddoppiati rispetto all’anno

precedente. La seconda categoria merceologica per valore delle importazioni italiane dal Mozambico

e’ stata quella dei minerali non ferrosi.

Dal nostro punto di vista pensiamo che sia interessante e utile conoscere la situazione economica di

un paese in via di sviluppo come il Mozambico che, grazie alla globalizzazione, diventa sempre più

presente nel nostro mercato.

Il grafico rappresenta i rapporti commerciali che il

Mozambico ha con l’Italia e considera gli anni dal 2000 fino al

giugno del 2010. Da questi si evince che le esportazioni sono

aumentate fino a raggiungere il 34,8% contro il 17,6 % del

2000. Anche le importazioni sono aumentate rispetto al 2000

e si è rilevato un picco massimo attorno al 2007 per poi

calare vertiginosamente negli anni seguenti.

Page 22: Speciale Mozambico

UN PARADISO DI RICCHEZZE NATURALI

di Viola Bartoli

This article deal with the plant

life and the wildlife in Mozambico.

In the first part the main features of the climate and the

country are described. The second part focused on the main

topic, in particular an unusual specimen called Dugongo.

Este artigo trata da flora e a fauna em Moçambique,

a primeira parte é um panorama geral das principais

características do clima e do território;

a segunda parte é um aprofundamente sobre os temas

centrais do artigo (flora e fauna),

com destaque para um animal incomum: o Dugongo.

Il territorio

Il Mozambico ha una superficie di circa 800.000 kmq ed un

litorale che si estende per 2500 km. A differenza degli altri stati

africani sul mare, la costa è quasi tutta pianeggiante.

Il Mozambico confina a nord con la Tanzania, a nord-ovest con il

Malawi e lo Zambia e a sud-ovest con il Sudafrica e lo Swaziland.

L'isola di Madagascar si trova direttamente a est, a 400 km dalla

costa nel Canale di Mozambico. Il paese è attraversato da due

dei più lunghi fiumi dell'Africa meridionale, lo Zambesi e il

Limpopo. Gli altri principali corsi d'acqua sono il Save e il

Rovuma, che costituiscono il confine settentrionale con la

Tanzania. L'imponente lago Malawi (anche chiamato lago Nyasa)

forma parte del confine con il Malawi. Il Mozambico centrale è

dominato dalla valle del fiume Zambezi e dalle pianure del

delta.

Natur

a

Page 23: Speciale Mozambico

Il clima

In Mozambico sono presenti diverse variazioni regionali. La

stagione secca va da aprile a novembre, la temperatura media

giornaliera tocca i 27°C, mentre la stagione delle piogge

perdura per gran parte del resto dell'anno, la temperatura

massima media giornaliera tocca i 31°C.

L’habitat: la flora e la fauna

Il Mozambico è caratterizzato da una straordinaria varietà di ecosistemi: i più interessanti sono i

terreni paludosi, le foreste di mawngrovie nel centro e nel nord, i ricchi habitat marini al largo della

costa, i monti Chimanimani verso ovest dove si trovano almeno 45 specie di piante, il massiccio di

Gorongosa nella zona centrale. Il Mozambico ospita una flora abbondante che comprende molte

specie endemiche. Sono state registrate circa 5600 specie di piante.

Page 24: Speciale Mozambico

La zona del Maputaland è considerata di importanza botanica

mondiale, con vaste foreste costiere e più di 2500 specie di

piante vascolari. La foresta di miombo, ricca di Brachystegia

(chiamata appunto miombo) è il tipo di vegetazione più

diffuso in Mozambico e copre gran parte del nord e del centro

del Paese. La foresta di mopane, un albero alto e ramoso che

cresce su terreni argillosi, è più frequente nelle zone

meridionali interne tra i fiumi Limpopo e Save e nell’alta valle

dello Zambezi.

Il Mozambico può vantare più di 200 specie di mammiferi, 170

di rettili, 40 di anfibi. La ricca biodiversità degli insetti

comprende la libellula Ceriagon Murae. Fra i mammiferi si

ricordano il blue Wildebeest (gnu blu), la zebra di Burchell, gli

elefanti, i bufali, gli ippopotami ed altri grandi mammiferi.

Fra le specie marine più interessanti vi sono le stenelle, i

tursiopi, le megattere, i delfini comuni ed i dugonghi,

purtroppo in via di estinzione. Lungo la costa si trovano vari

tipi di tartarughe. Le megattere si riproducono in inverno

lungo la costa tra Ponta do Ouro e Inhambane. Più di 600

specie di uccelli trovano il loro habitat nelle vaste paludi del

Paese, sulla sola isola di Inhaca si trovano 300 specie di uccelli

tra cui 7 diversi tipi di cormorani.

Natur

a

Page 25: Speciale Mozambico

Il “Dugong dugon” (Dugongo)

Tra i grandi mammiferi che si trovano in Mozambico il dugongo, che vive nelle acque poco profonde.

L’unica specie ancora esistente è il Dugong Dugon che, insieme con il lamantino, appartiene alla

famiglia delle sirenie. l dugongo (Dugong dugon) è il solo mammifero erbivoro esclusivamente marino

ed è la sola specie superstite della famiglia Dugongidae. Il dugongo raggiunge una dimensione

massima di 3 metri ed un peso di 400 Kg.Il corpo massiccio termina con un'ampia coda piatta simile a

quella delle balene, con due lobi allungati. La testa ha una forma caratteristica, tondeggiante, il

collo è corto e non visibile. Il muso è rivolto verso il basso per facilitare la raccolta delle piante

acquatiche dai fondali. Ama vivere in piccoli gruppi. Il dugongo passa gran parte del suo tempo

mangiando.. La sua dieta è composta da piante marine, è molto selettivo, sceglie cibi ad alto

contenuto nutritivo e di facile digeribilità.

Page 26: Speciale Mozambico

Metro

poli

MAPUTO, LA CAPITALE

di Vanessa Dal Fiume

The article deals with Maputo,

the capital city of Mozambique,

and also about its main characteristics.

It tells about the lifestyle of

a fastest growing city,

with all its differerences

and contradditions.

O artigo fala sobre Maputo,

capital de Moçambique,

e sobre suas principais características.

Descreve o estilo de vida de uma cidade

que está se desenvolvendo rapidamente,

com todas as diferenças e contradições

que podem ser encontradas lá.

Maputo – ex Lourenço Marques, dal nome dell’esploratore

portoghese – è la capitale e la maggiore città del Mozambico.

Metro

poli

Page 27: Speciale Mozambico

Dopo la disastrosa guerra contro gli Inglesi, che volevano

appropriarsi dei giacimenti d'oro e diamanti, nel 1895 venne

costruita la prima ferrovia che la collegò a Pretoria e provocò

un forte aumento della popolazione. Infatti in quell’epoca

c’erano 966.000 abitanti, mentre nel 2004 la popolazione è

salita a 1.114.000 abitanti. Nel 1975 il Mozambico raggiunse

l’indipendenza e la capitale prese il nome di Maputo,

derivante dall’omonimo fiume e probabilmente per questo

motivo anche la regione ha preso lo stesso nome.

La città è il capoluogo dell'omonima provincia, che non comprende il territorio della città, e ha

capoluogo Matola.

Mapouto è situtata sulle coste dell' Oceano Indiano ed è affacciata sulla baia di Delagoa. La sua

economia si basa sull’industria del settore edile e sulle esportazioni e importazioni grazie al moderno

porto.

La città è caratterizzata da mercati colorati, caffè su marciapiedi e un’intensa vita notturna.

Page 28: Speciale Mozambico

Metro

poli

In generale la città si presenta come una grande metropoli,

anche se in realtà la parte “ricca” è abitata solamente da ex

colonizzatori europei e turisti; ma basta allontanarsi di soli

pochi chilometri dal centro urbano per trovarsi di fronte una

vita più semplice e povera; quella della maggior parte della

popolazione, che vive in sorte di bidonville piene di vita e di

speranza. La maggior parte di queste persone non sono

registrate e il reddito di due terzi degli abitanti è inferiore al

minimo vitale giornaliero.

Metro

poli

Page 29: Speciale Mozambico

L’arte più visibile della città è sicuramente rappresentata dai

vari murales incentrati sul tema della rivoluzione, ma vi sono

molti musei sull’arte e sulla storia del Mozambico.

Non è consigliabile fare il bagno in mare data la presenza di

squali, ma è possibile praticare sport come corsa, tennis o

semplicemente palestra. Molto diffusa tra i turisti è la pratica

del bird-watching per l’osservazione di specie rare o difficili

da trovare in altre parti del mondo.

La lingua italiana in Mozambico è attualmente studiata da

oltre 300 studenti, grazie all’Università “Eduardo Mondlane”

di Maputo, la più importante Università Statale e anche alla

Scuola italiana “Giovanni Falcone.” La loro prospettiva è di

essere futuri docenti di italiano nel panorama scolastico

mozambicano.

FONTI:● Guida del Mozambico, Edizioni

EDT

● http://scuolamaputo.org/

● http://en.wikipedia.org/wiki/

Maputo

● http://www.korogocho.org

Page 30: Speciale Mozambico

IL CINEMA MOZAMBICANO

di Martina Barbieri

African cinema is a melting pot of topics,

settings, music and colors. The cinema enters

into a reality like a silent spy capturing images of daily

life, but at the same time entertaining its public.

The films touch topics such as magic and social satire.

O cinema africano é uma mistura de temas,

ambientes, músicas e cores, que penetra

a realidade como um espião silencioso,

que captura imagens da vida cotidiana,

mas também sabe como entreter

com o tema da magia ou da sátira social.

Nonostante sia giunto in Africa già alla fine del XIX secolo, il

cinema si è sviluppato soprattutto dopo la Seconda Guerra

Mondiale, e cioè nel periodo della decolonizzazione.

Le sue origini traggono spunto dalla tradizione orale di fiabe e

racconti, con l’obiettivo di divertire il pubblico attraverso l’

elemento essenziale della magia.

Ma il cinema africano non si basa solo su elementi astratti, ma

viene anche considerato come un importante mezzo di satira

sociale, enfatizzato da musiche e canti tipici di ogni luogo, e

che quindi rendono subito riconoscibile il contesto in cui si sta

svolgendo l’azione cinematografica. L’immagine, infatti, è in

stretta relazione con la colonna sonora, che spesso viene

cantata, ballata e suonata in presa diretta, proprio per creare

un impatto più forte con la realtà.Cinem

a

Page 31: Speciale Mozambico

Realtà che in Africa è tanto variegata nei costumi, colori e

profumi, quanto nel cinema, che sa amalgamare con cura una

serie di tematiche tra le più diverse, come il tema del viaggio,

inteso come spostamento forzato dal villaggio alla città, che si

conclude con un ossessivo vagheggiamento sul passato e su ciò

che si è perduto.

Molto importante è la commedia sociale, che vuole

rispecchiare la quotidianità mettendo in scena i problemi della

famiglia e della vita matrimoniale poligamica, ma anche della

condizione della donna e dei conflitti che avvengono tra

anziani tradizionalisti e giovani che chiedono un progresso.

I film drammatici, diversamente da quanto avviene in occidente, traggono spunto dai miti, dai racconti

orali, dalle pratiche della tradizione culturale e dalla storia dell’incontro con gli europei. La magia e la

stregoneria, poi, svolgono per il cinema africano un ruolo centrale, in quanto questi temi sono

considerati l’asso nella manica per la maggior parte dei registi; sono presentati spesso in modo

ambivalente, poiché lo stregone viene ridicolizzato e il suo potere genera contrasti e litigi, oppure viene

messo sotto un aspetto positivo e benefico.

Nel cinema africano troviamo anche musical e film documentario, mentre più raramente si incontrano

film di ispirazione religiosa, pur essendoci numerosi rimandi al sacro e in particolare al rito di iniziazione.

Poco frequenti anche i film dedicati al tema dell’amore o a quello della morte, in quanto questo tipo di

cinematografia si occupa molto dell’identità e della nazionalità, incorrendo spesso nella censura.

In tutti questi temi, prevalgono tipologie fisse di immagini e personaggi, come il griot, termine francese

che coincide con il nostro cantastorie, lo stregone, l’uomo di potere, ma anche gli elementi della natura

come acqua, vento e alberi.

Page 32: Speciale Mozambico

Il cinema mozambicano, in particolare, ha mostrato attraverso

le sue opere cinematografiche la lotta per l’indipendenza,

l’impegno politico per ricostruire governi e amministrazioni, e

le difficoltà di emancipazione dal governo portoghese,

costituendo un vero e proprio “cinema di guerriglia”.

Inoltre i registi mozambicani si sono schierati generalmente a

fianco del FRELIMO (Fronte di Liberazione del Mozambico)

nella lotta armata contro il Portogallo, documentando le azioni

di rivolta e le tappe storiche della storia d’indipendenza del

Paese.

Il maggior esponente del “cinema

di guerriglia” è stato Ruy Guerra,

regista brasiliano-mozambicano,

direttore dell’Istituto Nazionale

del Cinema: nel 1979 ha

realizzato Mueda, memoria e

massacre, un film documento sul

massacro di Mueda avvenuto nel

1960 in occasione di una rivolta

contro l’occupazione coloniale

portoghese.

Un altro regista importante è Licinio

Azevedo, giornalista-regista brasi-

liano vissuto 25 anni in Mozambico,

che ha lavorato con Ruy Guerra e ha

saputo creare una sorta di cinema a

“impatto zero” in quanto si è calato

come una spia silenziosa negli usi e

costumi della popolazione,

riprendendo con totale naturalezza

ciò che gli si presentava davanti alla

macchina da presa. Ciò implica che

gli attori dei suoi lungometraggi

fossero gente comune, e che

probabilmente non sapessero

neanche il perché di quelle riprese.Cinem

a

Page 33: Speciale Mozambico

IL PROGETTO CINEMOVEL

Il progetto Cinemovel è partito nel 2001 e ideato da CMC e

Union Comunicazione, con la collaborazione della Regione

Emilia Romagna ed il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia e

tanti altri. È stato molto importante per il Mozambico.

Un gruppo di moderni saltimbanchi, composto da 24 persone

(di cui 8 italiani e 16 mozambicani), attraversando il

Mozambico per più di 3000 chilometri da nord a sud, ha

portato il cinema in quei paesi in cui non c’è più o non c’è mai

stato.

Una tappa ogni tre giorni e una proiezione ogni sera: la troupe del Cinemovel arrivava, prendeva

accordi con le autorità locali ed era pronta a montare tutta l’attrezzatura necessaria per la proiezione. La

cinematografia che ha avuto più successo è stata quella mozambicana, impossibile da vedere fuori la

capitale, e che racconta storie di vita quotidiana in un genere tra il documentario e la fiction.

Uno degli obiettivi di Cinemovel è stato dimostrare che con le tecnologie digitali il cinema può arrivare

ovunque e che è un importante mezzo di comunicazione. Inoltre ha diffuso una campagna

d’informazione contro l’AIDS alle popolazioni isolate da radio, giornali e televisione. Il Cinemovel è stato

anche un mezzo importante di collegamento con i KuKa Kenema (letteralmente significa “nascita

dell’immagine”; il termine deriva dall’unione tra kuxa, che significa “nascita”, in ronga, e kenema,

“immagine” in macua), la prima forma di cinema itinerante promossa in Mozambico tra gli anni ’70 e ’80

dall’istituto Nacional de Cinema, fondato nel 1976, un anno dopo la conquista d’indipendenza dal

Portogallo.

Nel 2003, visto il successo ottenuto, la cooperazione italiana ha deciso di adottare il Cinemovel come

strumento di diffusione delle campagne sanitaria, e da allora il progetto continua a vivere grazie a enti e

associazioni.

FONTE:● http://www.cinemovel.tv/fondazione/?page_id=294

Page 34: Speciale Mozambico

I SUONI: TRADIZIONE E MODERNITA'

di Giulia Barbuti

Mozambican music, is a manifestation of culture,

expressed through the use of instruments, singing and

dancing. Song and dance, infact, are a very strong

tradition which are used for story-telling.

The best known dance, even outside Mozambique,

is the Marrabenta, coming from the capital, Maputo

A música é uma manifestação da cultura moçambicana,

expressa através da utilização de instrumentos,

canções e danças. A dança é, com efeito, tradição de

todo o país, e através da mesma contam-se histórias.

A mais conhecida, inclusive fora de Moçambique,

é a Marrabenta, provinda da capital, Maputo.

Music

a

Quando in Italia si parla di

musica mozambicana, la si

considera un genere

completamente diverso dal

nostro. Ma è realmente cosi?

Si sa che il Mozambico ha una

vasta tradizione musicale.

La musica, infatti, è per loro

un'importante manifestazione

culturale, espressa attraverso

l'uso di strumenti, di danze e

canti.

Page 35: Speciale Mozambico

Qui possiamo trovare 3 tipi di musica, tra cui quella tradizionale, suonata in ogni parte del

Mozambico, basata principalmente sull'uso di strumenti. Tra il popolo del nord, i Makonde, è noto il

Lupembe, uno strumento a fiato. I Chiopi, popolo del sud, suonano la Mbila, un tipo di xilofono,

composto da circa 10 xilofoni di 4 dimensioni, che accompagna le danze cerimoniali.

La danza è infatti tradizione di tutto il Paese. Ci sono infiniti tipi di danza che raccontano storie tutte

diverse a seconda del popolo, della tribù. Troviamo la danza Mapiko del popolo Makonde, conosciuto

anche per le sculture in legno, molto particolari, utilizzate nelle loro rappresentazioni, dove i

danzatori, sempre e solo uomini, imitano il potere delle donne.

Lungo la costa settentrionale troviamo anche il Tufo, danza di origine araba, eseguita, al contrario,

solo da donne che indossano sciarpe variopinte e sono accompagnate da tamburi particolari chiamati

Taware.

Tra le danze più popolari di Maputo, troviamo la Makwaela, la cui caratteristica è il canto, senza

l'accompagnamento di strumenti e che, insieme alla danza, racconta dei sogni e della vita quotidiana.

Fonte: www.carreblu.travel/africa/mozambico/moza_cultura.htm .

Page 36: Speciale Mozambico

Music

aOltre a questa troviamo la Marrabenta, il tipo di danza in

assoluto più popolare a Maputo, che fa parte del genere

musicale conosciuto come "commerciale". I testi delle canzoni

sono di solito nella lingua locale e i temi sono legati alla

critica sociale e all'amore. Il primo esecutore di questo genere

è stato Fany Pfumo, appartenente al gruppo Orchestra

Marrabenta Star del Mozambico, il cui cantante è l'amato e

conosciuto Wazimbo. Questo gruppo non è rimasto nei confini

africani, ma ha girato il mondo con tour, facendo conoscere

sempre di più la Marrabenta. Una voce altrettanto conosciuta,

è quella di Dilon Djindji, grande cantastorie, che iniziò a

cantare da giovanissimo, la cui popolarità nacque dal suo

carisma e dal grande entusiasmo. Infine troviamo la musica

giovanile, chiamata anche "Pandza". Ha un ritmo veloce con

influenze di Hip Hop e R&B, ed anche se è un nuovo genere, è

già il più popolare.

Page 37: Speciale Mozambico

Possiamo quindi trovare un punto di legame musicale tra Italia e

Mozambico? Sicuramente i generi ascoltati sono diversi, così

come il significato e l'importanza che diamo alla musica.

Troviamo però, un gruppo italiano, unitosi nel 1995, che ha

saputo unire questi due mondi: i Marrabenta che sapevano

trasmettere il calore e l'entusiasmo creando un legame con

questo Paese. Inizialmente si chiamavano Mediterranea, nome

che indicava la provenienza dei componenti del gruppo che

avevano culture ed esperinze musicali diverse tra loro.

Successivamente diventarono i Marrabenta, ispirandosi appunto

alla danza di Maputo, luogo di nascita del cantante.

Fondarono un gruppo afro-reggae, che eseguiva brani di loro

composizione e cover di pezzi conosciuti a livello

internazionale. Nel 1996 pubblicarono il primo cd "Marrabenta"

che contiene "Nza Kuranza" .

Clikka qui per vedere e ascoltare ‘Nza Kuranza’ (YouTube) .

Mentre nel 2001 fanno una bellissima versione della

popolarissima "Canzone del sole" di Lucio Battisti, dandole un

travolgente remix afro-reggae, dimostrando che l'unione era

possibile.

Clikka qui per vedere e ascoltare "La canzone del sole" (YouTube)

Page 38: Speciale Mozambico

UNO SGUARDO ATTRAVERSO LA LETTERATURA

di Sheela Stanzani

Mozambican licterature developped late

compared to the others Africans countries.

It took off in the early years of the 1900's

after they became indipendent.

Infact a majority of their works

were published during this period.

Their most important themes are their

National values; especially the family

and the difference between blacks and whites.

A literatura moçambicana desenvolveu-se

durante o século XX, após a independência,

tardiamente em relação aos outros países africanos;

com efeito a maioria das obras literárias

foi publicada durante este período.

Os principais temas eram o valor nacional,

a família e a diferença entre o homem branco e negro.

In Mozambico una letteratura nazionale è emersa nel XX

secolo, soprattutto tra gli anni '40 e '50, dopo l'indipendenza,

quando danze etniche, musica, teatro popolare e letteratura

divennero molto importanti per la cultura mozambicana.

La prima opera letteraria di importanza nazionale fu “Eu,o

Povo” (Io,Il Popolo), pubblicata dal FRELIMO: si tratta di un

poema ritrovato, secondo la leggenda, vicino al corpo esanime

di un guerriero indipendentista.Letter

atura

Page 39: Speciale Mozambico

In questo periodo molti scrittori riuscirono a pubblicare e a

diffondere le loro opere, che erano state composte durante il

periodo della prigionia e dell’esilio, fino a formare delle vere

e proprie associazioni, I cui partecipanti si trovavano ad

affrontare i temi del patriottismo e del nazionalismo, i più

trattati nella letteratura mozambicana.

Tra il 1981 e il 1982 venne fondata l'AEMO, un'associazione di

scrittori che collaborò con un editore portoghese per

pubblicare undici volumi di poesia e uno di prosa.

Solo dopo il 1984 l'attività letteraria prese una svolta: venne

pubblicato un giornale locale, il “Tempo”, e si creò la

fondazione “Joao Dias Brigade”, che per molti scrittori

giovani e inesperti, chiamati successivamente “Giovani

Turchi”, divenne un'ottima occasione di dibattito e confronto.

La necessità di una forte integrazione nazionale e di una

cultura letteraria interamente mozambicana, confermarono,

negli anni '80, la nascita di una vera e propria letteratura

nazionale.

Tra i tanti autori di questa letteratura, ne ricordiamo due tra i

più importanti:

• Jose Craverinha (Babalaze das Hienas, Hamina e outros

contos, Voglio essere tamburo..),

• Mia Couto (Contos do nascer da terra, O gato e o escuro,

Mar me quer...),

FONTE:● Letterature Lusofone d'Africa, Jacabook/Centro Cabral,

Bologna 2004, a cura di A. Mazzetti

Page 40: Speciale Mozambico

Recensione di:

“L'ALLEGRO CANTO DELLA PERNICE” di Paulina

Chiziane, Le nuove frontiere, 2010

La storia è ambientata tra gli anni '50 e il '75 e raccoglie i

pensieri,le paure, i desideri,degli uomini e delle donne di quel

tempo.

La colonializzazione viene vista come segno indelebile nelle

vite della popolazione mozambicana, il sesso e la donna

considerati parte fondamentale per la costituzione del paese,

lo scontro tra generazioni, che sottolinea la differenza della

società presente da quella passata, mettendo in evidenza la

perdita del patrimonio culturale, la solitudine priva di affetti,

la necessità di trovarsi soli con se stessi,prima di riconciliarsi

con gli altri. Sono questi i temi fondamentali di questo

romanzo che pone a confronto le vite di tre donne, Serafina,

Delfina e Maria.

Serafina, nonna cresciuta al riparo dalle compromissioni con il

regime, decide di sottrarre la figlia Delfina al destino di

diventare maestra per indigeni e l'affida a quello scandaloso di

prostituta per bianchi; un lavoro che fa entrare sicuramente

più soldi in famiglia e sulla tavola non fa mancare baccalà,

olive e un po' di vino.

Madre maledetta, Serafina vuole rifiutare il matrimonio della

figlia Delfina con il nero José, perché i suoi tre figli maschi

sono stati razziati, venduti e scomparsi nel nulla, e non vuole

che la sofferenza che ha patito lei possa essere vissuta anche

dalla figlia; preferisce saperla amante di un bianco sposato e

farle mettere al mondo figli meticci che potrebbero avere un

destino migliore: istruzione, niente lavori forzati nelle

piantagioni e, per le femmine, la speranza di sposare un

bianco. E l'amore? Inutile, una trappola per topi.

Non c'è passione, ma desiderio di salvezza e bisogno di creare

famiglie stabili per i figli.

Letter

atura

Page 41: Speciale Mozambico

Delfina, bella, sfrontata e intelligente, è pronta a tutto pur di

ottenere un posto nella vita dei bianchi: spinge a entrare negli

assimilados il marito Josè che svolgerà il lavoro più sporco

della repressione, acquistandosi l'odio dei neri e una stima

pericolosa da parte dei bianchi.

Delfina ottiene il suo obbiettivo, lo rincorre fino alla fine, ma

nel momento più importante un destino di ubriacona e

maitresse di casino l'attende al varco e poi il nulla della

solitudine della bottiglia.

La prima figlia,Maria, viene obbligata a lavorare come serva e

ad essere venduta dalla madre ad uno stregone.

Vite che si intrecciano,che si modificano

inevitabilmente,quelle delle tre protagoniste.

Il romanzo si conclude con un finale positivo,ma con una cruda

verità: il colonialismo ha oppresso SOLO le donne e i ceti più

bassi della società e la cosa peggiore è che questa

lotta,continua ancora.

Della stessa autrice, in italiano:

Niketche, una storia di poligamia (2006)

Il settimo giuramento (2003)

Page 42: Speciale Mozambico

UN TURISMO IN VIA DI SVILUPPO

di Anastasia Mizyuk

The article below shows an overview of the most

appealing destinations in Mozambique. It also explains

why mass tourism , which represents an outstanding

potential resource for the development of the country,

risks in a way to cause natural disasters

and damages to the environment.

O texto dá uma visão abrangente sobre os destinos

turísticos mais populares em Moçambique, e explica que

o turismo de massa é um recurso em potencial de

excepcional importância para o desenvolvimento do país,

mas comporta o risco de haver conseqüências ambientais

profundamente negativas.

Il Mozambico è un paese che sta facendo numerosi sforzi per

uscire dalla situazione di povertà che la guerra ha creato.

Più della metà della popolazione vive in povertà, a causa di

infrastrutture inadeguate, dello sfruttamento delle numerose

risorse naturali da parte degli antichi colonizzatori e dei bassi

livelli di scolarizzazione.

Per i motivi sopraelencati si stanno indirizzando verso il paese

consistenti aiuti economici orientati anche al turismo. Ma,

come in molti altri paesi in via di sviluppo, anche in

Mozambico il turismo di massa rischia di provocare

conseguenze ambientali, socio-culturali ed economiche

profondamente negative, dovute alla noncuranza per gli

equilibri sociali e alla ricerca del profitto a tutti i costi.Turis

mo

Page 43: Speciale Mozambico

Il turismo rappresenta un’occasione per lo sviluppo del

Mozambico, ma comporta anche dei pericoli di alterazione

dello stato ambientale e di perdita di identità.

La popolazione locale ha bisogno di raggiungere una maggiore

coscienza circa il potenziale racchiuso nel proprio territorio,

in termini di patrimonio naturale, di cultura, tradizioni ed

essere preparata rispetto ai potenziali pericoli.

Ad esempio, attualmente il Mozambico Meridionale, non

lontano dalla capitale Maputo, è la regione più frequentata e

attrezzata per ricevere visitatori di tutto il mondo, grazie ai

suoi numerosi resort. Il turismo quindi è concentrato lungo la

costa, dove le attrattive principali sono chiaramente le lunghe

distese di sabbia bianca lambite da acque limpide e azzurre.

Ma per coloro che hanno tempo e sono disposti a rinunciare

alle comodità dei villaggi turistici, anche il resto del

Mozambico meridionale è ricco di molte altre offerte da non

perdere, sia per le eccellenze naturali che per quelle

culturali.

Page 44: Speciale Mozambico

Turis

moIn conclusione, vediamo quali sono attualmente le principali

mete turistiche del paese:

PONTA D’OURO E PONTA MALONGANE

Ponta d’Ouro è situata all’estremità meridionale del

Mozambico, è nota per il surfing, le belle spiagge e una ricca

fauna marina.

Circa a 5km a nord di Ponta d’Ouro si trova Ponta Malongane

che offre la possibilità di immersioni subacquee ( una delle

principali attività del luogo ): numerosi sono infatti gli

avvistamenti di delfini, squali balena, pesci martello, mante e

tartarughe marine.

INHAMBANE

La provincia di Inhambane è famosa per la bellezza delle

spiagge, le sconfinate distese di palme da cocco e la cordialità

della popolazione. Secondo la tradizione l’esploratore

portoghese Vasco da Gama, quando vi giunse nel XV secolo,

chiamò la provincia “terra da boa gente” (terra della buona

gente).

Turis

mo

Page 45: Speciale Mozambico

ARCIPELAGO DI BAZARUTO

L’arcipelago di Bazaruto è composto da cinque isole: Bazaruto,

Benguera, Magaruque, Santa Carolina ( isola del paradiso ) e

Bangué. Gran parte dell’arcipelago è zona protetta ed è

considerata parco nazionale. Il ricco ecosistema delle isole

fornisce l’habitat a numerose specie di uccelli ,rettili ed anfibi

(tra cui il coccodrillo del Nilo). Le ricche acque dell’arcipelago

ospitano una delle più numerose popolazioni di Dugonghi della

costa dell’Africa orientale.

L’arcipelago di Bazaruto ospita da alcuni anni dei resort che

hanno sviluppato l’attività turistica dell’isola, con arrivi da

ogni parte del mondo.

BEIRA

Beira, la seconda città del Mozambico per dimensioni, è un

importante porto e terminal ferroviario.

Il cuore della città è il Praca (la piazza principale), circondata

da negozi, bancarelle e uffici.

Molti turisti scelgono come meta le splendide sabbie e le

chiare acque pulite della Praia de Macuti. Sul litorale, vicino

al faro rosso e bianco al limite settentrionale della spiaggia, si

può ammirare una nave naufragata a riva.

FONTI:

Guida del Mozambico, edizioni EDT

www.docu-track.com

http://www.lonelyplanetitalia.it/destinazioni/africa/Mozambico/mete-interessanti/

www.qviaggi.it/recensioni

Page 46: Speciale Mozambico

DUE PASSIONI, IL CALCIO E LA CORSA

di Vadym Kitsak

As in any other country, in Mozambique they play many

kinds of sport, but football is the most popular.

In the past, football gave to the world a great player

such as Eusebio. Also athletics is very important,

especially running, as evidenced by Maria Mutola,

800 m. gold medal in Sydney 2000

and three times world champion.

Como em qualquer país, também em Moçambique

praticam-se vários tipos de desportos,

mas o mais popular é o futebol.

Este desporto, no passado, deu ao mundo

um grande jogador como Eusébio.

O atletismo também é muito importante no país,

em especial a corrida, como demonstra Maria Mutola,

campeã olímpica nos 800 metros rasos

em Sydney em 2000 e três vezes campeã mundial.

Quando parliamo di Mozambico che cosa ci viene in mente?

Beh, i primi luoghi comuni che ci vengono spontanei sono

sottosviluppo, povertà, miseria….

Ovviamente queste parole sono parzialmente giustificate dai

fatti che riteniamo di conoscere relativamente a quel paese,

ma il Mozambico non è solo quello. Andiamo dunque al di là

dei luoghi comuni, apriamo gli occhi un attimo e vedremo un

altro mondo, un mondo nel quale lo sport ha un ruolo

fondamentale.Sport

Page 47: Speciale Mozambico

Sì, esatto, in Mozambico vengono praticati tanti tipi di sport,

anche se non tutti a livello professionistico. La maggior parte

dell'attività sportiva rappresenta un puro divertimento, un

passatempo che coinvolge moltissimi ragazzi di ogni età e

sesso.

Lo sport più popolare è sicuramente il calcio. Basta dare una

palla ai bambini mozambicani per vedere una piccola stellina

accendersi nei loro occhi: quella è pura felicità! Quando

giocano a pallone loro riescono a mettere da parte tutti i

problemi per un po’ di tempo, a divertirsi ed a sfogarsi,

dimenticando per un attimo il peso dello loro vita, che non è

per niente facile.

Page 48: Speciale Mozambico

Sport

Tra tutti quei ragazzini, nel 1942 a Lourenço Marques (il nome

coloniale portoghese dell’attuale città di Maputo) è nato uno

dei giocatori più forti e famosi del mondo, Eusebio da Silva

Ferreira.

Ancora giovanissimo, Eusebio iniziò a giocare a calcio nello

“Sporting Club Lourenço Marques”, la migliore squadra del

paese, e nel giro di pochi anni si ritrovò a fare parte della

rosa titolare del “Benfica” squadra della capitale portoghese,

Lisbona: a quell’epoca Eusebio aveva solo 18 anni. Il suo

talento non tardò a manifestarsi e divenne l’attaccante di

punta della squadra. In 301 partire riuscì a fare goal 317 volte:

Eusebio era già considerato una leggenda del calcio, un

attaccante straordinariamente veloce nel dribbling e astuto

nel calciare la palla e sottrarla agli avversari. Era

soprannominato la “pantera nera” per la sua agilità nel

correre e il colore scuro della pelle.

Page 49: Speciale Mozambico

Il calcio è dunque lo sport più importante, nel passato come nel

presente, ma vi sono altri sport molto diffusi come la

pallacanestro, la pallamano, il rugby e soprattutto la corsa. La

natura ha infatti dato un grande dono alle persone di colore, la

resistenza fisica nella corsa: non per niente anche oggi vediamo

tantissimi atleti africani che hanno ottimi risultati soprattutto nelle

specialità del fondo e del mezzo fondo, e sono conosciuti in tutto il

mondo.

Una delle più importanti glorie dell’atletica locale è la

mezzofondista Maria de Lurdes Mutola.

Nata il 27 ottobre 1972 a Maputo, oggi è una ex atleta, ma è stata campionessa olimpica degli 800 metri piani

a Sydney 2000 e tre volte campionessa mondiale. Nel 1988 ha debuttato, a soli 15 anni, nel mondo dell'atletica

leggera internazionale: ha partecipato nello stesso anno ai Campionati africani, vincendo un argento, prima di

prendere parte alle Olimpiadi di Seoul, dove però venne eliminata al primo turno, giungendo ultima con il

tempo di 2'04"36 (comunque, direi, niente male!)

Gli anni successivi le regalarono tanti premi e soddisfazioni, ma anche qualche mancata vittoria, che alla fine

nella vita di uno sportivo è abbastanza normale.

Questo è solo un piccolo esempio delle sorprese che ci riserva il Mozambicoin campo sportivo, e chissà cosa ci

farà vedere nel futuro.

Molti bambini di strada di Maputo sognano un futuro da calciatori, in Europa, magari proprio in Italia: aiutiamoli

e vedremo nascere altri tantissimi campioni che sapranno stupire il mondo intero!

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LA TAVOLA MOZAMBICANA

di Agnese Tesei

Mozambican cuisine has got a mixture of Portuguese,

Indian and Chinese influence.

Chicken, fish, shellfish, rice and maize, cassava, pumpkin,

beans, peanut sauce, coconut and its oil

are the typical ingredients of Mozambican cuisine.

A cozinha moçambicana tem influências

portuguêsas, indianas e chinesas.

Frango, peixe, mariscos, arroz e milho,

mandioca, abóbora, feijão,

molho de amendoim, coco e seu óleo

são os ingredientes típicos

de zonas rurais de Moçambique.

La cucina mozambicana ha influenze portoghesi, indiane e cinesi.

Il pollo, il pesce, i crostacei, il riso e il mais, la manioca, la zucca

(anche le foglie, sia della manioca che della zucca), i fagioli, la

salsa d’arachide, la noce di cajú (anacardio), la noce di cocco e il

suo olio, sono ingredienti tipici della cucina contadina

mozambicana. L’influsso indiano si può riconoscere nei diversi

modi di cucinare il caril (curry) e nelle composte di mango e

d’altri frutti, preparate per condire i piatti di carne. Il Caril

rende piccante anche il Manga Achar, una speciale composta di

mango, usata come accompagnamento. Molti piatti tipici

contengono anche arachidi, cocco, cetriolo, banana. Molto usato

è il piri-piri, il peperoncino. Il mare è ricco di pesci, crostacei e

molluschi: speciali sono i gamberetti e le aragoste. Nelle zone

rurali i panifici sfornano ottimi panini, mentre nella capitale si

possono gustare torte e caffè, nei chioschi panini con uova o

Cucin

a

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Alcuni dei dolci più diffusi:

●Arroz doce: budino di riso e uova spolverato di cannella (servito freddo)

●Farofias: meringhe cotte nel latte, limone e zucchero e poi servite fredde con crema a base di latte, tuorli

d'uovo e spolverate con della cannella.●Leite crem: dolce di latte, vaniglia, zucchero spolverato di cannella.●Pudim flan: crème caramel.●Sonhos: frittelle alla cannella.

●Torta de Viana: torta di pan di Spagna.

pesce. Fra le specialità gastronomiche della capitale Maputo,

città ove è facile mangiare cucina indiana, cinese e persino

israeliana, si distinguono i piatti di specialità marinare. La

cucina mozambicana fa ampio uso di crostacei (aragoste,

astici, gamberi), che sono considerati tra i migliori del mondo.

Il Mozambico è anche il maggior produttore ed esportatore, di

Trepang (mollusco seccato, in particolare i saporitissimi

“cetrioli di mare”). Si produce molto riso, nelle valli dello

Zambesi e del Limpopo, ma soprattutto il Mozambico è

rinomato come uno dei grandi esportatori di tè verde.

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UNA RICETTA: LA MATAPA

La Matapa è una tipica entrée mozambicana, di origine

locale e non d’importazione, fatta con le foglie di

mandioca (o con le foglie di zucca).

750 gr di arachidi

1 noce di cocco

1 Kg di gamberi

1 Kg di foglie di mandioca (o di cavolo)

2 litri d'acqua

sale q.b.

Pulire le arachidi e metterle in mezzo litro d'acqua.

Raschiare la polpa del cocco, spremerla per bene in

modo da estrarre tutto il latte, che va aggiunto alle

arachidi.Mettere a cuocere le foglie di mandioca usando

poca acqua per una mezz'ora. Mettere sul fuoco la

mistura di arachidi e quando comincia a bollire, mettere

le foglie e il sale.Alla fine aggiungere i calamari già puliti

e cucinati e lasciare su fuoco basso per un'ora e mezza.

Servire caldo con riso bianco o polenta di miglio (bianca).

Cucin

a

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FONTI:

● http://www.liutprand.it/articoliMondo.asp?id=143

● http://www.liutprand.it/articoliMondo.asp?id=143

● http://www.cardano.pv.it/linkingstudents/info.php?page=cultura.php&inc=cucina

Bevande

Le marche di birra prodotte in loco sono la Manica, la

Laurentina e la 2M (dois M).Non mancano le marche come la

Amstel, la Black Label e la Castle. Il vino portoghese è in

vendita solo nei negozi e alberghi delle principali città, è

molto diffuso al sud il vino di palma (sura). Le nipa sono

bevande fermentate, fatte con il frutto dell'acagiù, manioca,

mango e zucchero di canna. L'acqua minerale è venduta negli

hotels e nei negozi nelle città, si paga circa € 1,50 alla

bottiglia (lt 1.5); nei villaggi oltre alla difficoltà di riuscire a

trovarla, si paga molto cara.

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SI RINGRAZIA PER LA COLLABORAZIONE:

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Hanno lavorato a questo speciale:

Redazione testi:

Michael Adebiyi

Martina Barbieri

Giulia Barbuti

Viola Bartoli

Andrea Bellei

Luca Bisconti

Federico Brintazzoli

Vanessa Dal Fiume

Mattia Gaetani

Vadym Kitsak

Davide Melotti

Anastasia Mizyuk

Lisa Pulga

Martina Sevini

Sheela Stanzani

Agnese Tesei

Federico Tinti

Ezio Ungarelli

Matteo Vacchi

Scelta immagini ed impaginazione:

Riccardo Amenduni

Francesco Pio D'Apollo

Luca Fiorini

Akio Takemoto (Crossing TV)

Hanno collaborato i docenti:

Philippa Armstrong

Serenella Bordoni

Andrea Corticelli

Cristina Donà

Stefania Fusaroli

Renata Guerra

Hanno tradotto dall'italiano al portoghese:

Arianna Buson (Cabral)

Dalva Nascimento

Direttore Responsabile

Paolo Bernardi

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