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Numero speciale dedicato al Mozambico del giornalino on.line dell'ITCS Rosa Luxemburg di Bologna
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L'elaborazione grafica della copertina e le bande laterali delle diverse sezioni tematiche sono tratte da:
Albie Sachs (a cura di),Imagens de uma revolucão, os murais de Maputo, ed. Partido Frelimo, 1984
CULTURA
● ‘Cinema mozambicano’ di Martina Barbieri
● ‘I suoni: tradizione e modernità’ di Giulia Barbuti
● ‘Uno sguardo attraverso la letteratura’ di Sheela Stanzani
● ‘Un turismo in via di sviluppo’ di Anastasia Mizyuk
● ‘Due passioni: il calcio e la corsa’ di Vadym Kitsak
● ‘La tavola mozambicana’ di Agnese Tesei
PRESENTAZIONI
● ‘Oltre i confini dell'indifferenza’ di Beatrice Draghetti
● ‘Un percorso di crescita comune’ di Samanta Musarò
● ‘Introduzione: Maputo come Itaca’ di Paolo Bernardi
ISTITUZIONI E STORIA
● ‘Mozambico e Italia: istituzioni a confronto’ di Davide Melotti e Luca Visconti
● ‘Breve storia del Mozambico’ di Mattia Gaetani
ECONOMIA
● ‘Il Prodotto Interno Lordo (PIL)’ di Martina Sevini e Federico Tinti
● ‘La bilancia dei pagamenti (BDP)’ di Michael Adebiyi, Ezio Ungarelli e Matteo Vacchi
● ‘La bilancia commerciale Mozambico-Italia’ di Andrea Bellei, Federico Brintazzoli e Lisa Pulga
GEOGRAFIA
● ‘Un paradiso di ricchezze naturali’ di Viola Bartoli
● ‘Maputo, la capitale’ di Vanessa Dal Fiume
OLTRE I CONFINI DELL'INDIFFERENZA
Dal 2006 la Provincia di Bologna sostiene i rapporti di gemellaggio tra alcuni istituti secondari
bolognesi e alcune scuole mozambicane ed in questi anni ho potuto verificare ed apprezzare
l'entusiasmo delle persone che sono state coinvolte in questi progetti, assieme all'efficacia di
esperienze di questo tipo. Tali attività rappresentano una proposta, finora ben riuscita, di coinvolgere
i giovani del nostro territorio in progetti che creino la possibilità di scambi culturali e di amicizia
senza confini. L'anno 2010/2011 vede protagonisti alcuni giovani studenti di 3 quarte classi
dell'istituto Rosa Luxemburg di Bologna coinvolti nell'attività che abbiamo denominato “Gemellaggi
scolastici: un viaggio oltre i confini dell'indifferenza”. Entrare in contatto con il mondo è una
esperienza importante, fondamentale nella vita di ogni persona, ancor di più se in fase di crescita.
Siamo nell'era dove le informazioni sono alla portata di tutti: basta un click per entrare in contatto
con l'altra parte del mondo. Questa è sicuramente un'opportunità rilevante per accorciare le distanze,
ma la tecnologia non può sostituire il viaggio, il toccare con mano, il guardare coi propri occhi, la
relazione personale. Ricordo con particolare piacere e soddisfazione il racconto ai compagni di scuola
di chi era rientrato da una precedente esperienza. Lo sguardo, le parole, la ricchezza accumulata
erano un messaggio assolutamente convincente per il coinvolgimento anche di tutti gli altri, che
avevano partecipato in altro modo alla vicenda. Ringrazio molto i ragazzi delle 3 classi coinvolte
nell'esperienza di gemellaggio con la scuola Noroeste 2 di Maputo, del lavoro che hanno svolto e che
si completerà con il viaggio a Maputo e per questa bella ricerca sul Mozambico. Colgo l'occasione
anche per ringraziare gli insegnanti che con attenzione e dedizione stanno promuovendo queste
attività e la dirigente che con entusiasmo ha accettato di partire per il viaggio verso l'Africa. Un
ringraziamento particolare anche alla Regione Emilia Romagna e a Interporto – Bologna S.p.A. che
cofinanziano il progetto insieme alla Provincia di Bologna.
Ed ora, buon cammino!
La Presidente della Provincia di Bologna Beatrice Draghetti
UN PERCORSO DI CRESCITA COMUNE
Se è vero che l'obiettivo di un viaggio non è il luogo, ma un nuovo modo di vedere il mondo, allora gli
studenti del Rosa Luxemburg sono sul sentiero giusto.
Il loro viaggio infatti è iniziato ben prima della scrittura di questo lavoro di ricerca, quando in ottobre
2010 hanno accolto nella loro scuola e condiviso momenti di vita quotidiana insieme ai coetani della
scuola Noroeste 2 di Maputo. E presto a loro volta saranno accolti in terra mozambicana, dove
sperimenteranno l'incontro/scontro con cibi, relazioni, sguardi, contrasti, storie di vita
apparentemente diverse.
Questa guida rappresenta quindi solo una tappa del percorso di conoscenza del Mozambico, un paese
ricco di storia e tante culture poco conosciute ma degne di essere ascoltate e valorizzate. Le scuole
mozambicane, in particolare, pur se costrette ad una forte deprivazione materiale sono partner
educativi portatori di conoscenze che desiderano condividere e che la scuola italiana deve poter e
saper ascoltare.
Da qui l'avvio di questo progetto di gemellaggio scolastico che l'Associazione YODA di Bologna dal 2006
sostiene e promuove tra le scuole di Bologna e le scuole di Maputo con l'obiettivo di rendere
protagonisti i giovani dei due Paesi all'interno di un cammino di conoscenza, scambio e costruzione di
cittadinanza planetaria. Un viaggio, reale o immaginario, mosso da una pedagogia del dialogo che
vuole contribuire alla creazione di un percorso di crescita comune tra i ragazzi e le ragazze del
mondo.Per l'Associazione YODA Samanta Musarò
In questa strofa della poesia “Itaca”, del grande lirico greco Kostantin Kavafis, c’è un po’ il senso del nostro
progetto. Il nostro compito era quello di compiere un viaggio virtuale in un paese lontano, un paese, il
Mozambico, che quattro fortunati ragazzi della scuola (accompagnati da un insegnante più fortunato ancora…)
avrebbero poi realmente raggiunto. Allora, ci siamo detti, come fare affinché il percorso di avvicinamento sia
lungo e interessante, e ci faccia arrivare alla meta, come direbbe Kavafis, “ricchi di tesori accumulati per
strada”? Così abbiamo progettato questo numero speciale del nostro giornalino on-line, al quale hanno
collaborato le tre classi coinvolte dal progetto: la 4^BL, la 4^ CL (entrambe ad indirizzo turistico) e la 4^ DL
(ad indirizzo economico).
Tra gli alunni è stato individuato un gruppo ristretto di una ventina tra redattori, impaginatori e collaboratori,
ognuno con un tema da sviluppare in un paio di cartelle di testo e qualche immagine significativa. La fonte
prevalente sono stati vari siti internet, ma abbiamo consultato anche fonti cartacee, soprattutto quelle messe
a disposizione dalla Biblioteca Amilcar Cabral, un istituto culturale bolognese specializzato in Africa, Asia ed
America Latina, dove siamo stati guidati con gentilezza e competenza da Elena Tripodi ed Arianna Buson. In
questo nostro percorso, oltre ad Elena ed Arianna, abbiamo incontrato altri compagni di viaggio, che ci hanno
dato consigli, ci hanno accompagnato per brevi tratti, ci hanno indicato le strade più sicure, come Loredana
Pezzuto, dell’amministrazione provinciale di Bologna, e Samanta Musarò, dell’Associazione Yoda, che sono
state tra le principali animatrici di questo progetto.
Ma in cima a tutti, un ringraziamento speciale va ad Anna Maria Gentili, docente di Storia ed istituzioni
dell’Africa all’Università di Bologna, che ci ha regalato ricordi e riflessioni tratti dai suoi oltre quarant’anni di
“cittadinanza mozambicana”: la chiacchierata con lei è stata per i ragazzi un vero e proprio “viaggio nel
viaggio”.
E così, non senza fatica, siamo arrivati in fondo: ora toccherà ai cinque “avventurosi” che, a metà di giugno
partiranno davvero per Maputo, portare a casa altre ricchezze da condividere con gli altri. Ma quella sarà solo
la seconda tappa: il viaggio è già iniziato qui.Paolo Bernardi
Ist. “Rosa luxemburg”
MAPUTO COME ITACA
(…) Sempre devi avere in mente Itaca
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos'altro ti aspetti? (…)
MOZAMBICO E ITALIA: ISTITUZIONI A CONFRONTO
di Davide Melotti e Luca Bisconti
Mozambique has become a multiparty republic after the
adoption of the constitution of 1990.
Currently the President of Mozambique is
Armando Emilio Guebuza, elected in 2004.
Italy has become a “democratic republic founded on work” in
1949 after the adoption of the constitution. The Italian
president, Giorgio Napolitano, was elected in 2006.
Moçambique tornou-se uma república multipartidária,
após a adopção da Constituição de 1990.
Atualmente, o Presidente de Moçambique é
Armando Emílio Guebuza, eleito em 2004.
A Itália tornou-se uma república democrática fundada no
trabalho em 1948, após a aprovação da Constituição.
O presidente italiano, Giorgio Napolitano foi eleito em 2006.
A partire dal 1990, il Mozambico è diventato una democrazia
pluripartitica, ovvero formata da più partiti. Lo stato è rimasto
comunque organizzato con un modello presidenziale.
Tuttavia l’instabile situazione politica del paese ha comportato la
rimodernizzazione della sua struttura politica, attraverso
l’introduzione del principio inviolabile della proprietà privata e
l’ emanazione di una nuova costituzione.
Per modello presidenziale si intende una forma di governo in cui il
potere esecutivo si concentra nelle mani del presidente;
quest’ultimo è sia Capo dello stato sia Capo del governo.Istitu
zioni
Attualmente il presidente del Mozambico è Armando Emilio
Guebuza, eletto nel 2004 tramite il suffragio universale (poi
riconfermato nel 2009) e grazie alle buone performance dei
suoi ministri - oltre che a un continuo progresso sotto il profilo
economico - sta dando continuità al suo governo.
E in Italia ?
Attualmente l’Italia è una repubblica parlamentare, in cui il parlamento è l'unica istituzione a
detenere la rappresentanza della volontà popolare. Esso è suddiviso in due rami: Camera dei deputati
e Senato della repubblica. La Camera è composta da 630 membri, mentre il Senato da 315 senatori
più i senatori a vita. Entrambi si rapportano secondo un sistema bicamerale perfetto cioè svolgono in
pari grado le stesse funzioni, anche se separatamente.
L’inizio della repubblica italiana coincide con la fine del periodo fascista e successivamente con
l’entrata in vigore della Costituzione, datata primo gennaio 1948.
Lo stato italiano è una repubblica parlamentare fondata sul lavoro e sulla separazione dei poteri, per
evitare che si ripetano casi di accentramento del potere nelle mani di un unico dittatore, come nel
periodo fascista. Il 10 maggio 2006, è stato eletto il nostro Presidente della Repubblica, Giorgio
Napolitano.
BREVE STORIA DEL MOZAMBICO
di Mattia Gaetani
Short history of Mozambique, from the origins to the new constitution.
Uma breve história de Moçambique, desde suas origens até a nova constituição
La storia del Mozambico (Stato dell'Africa Meridionale che si
affaccia sull’Oceano indiano) ha inizio nel III secolo, con la
migrazione di alcuni popoli bantu – agricoltori e allevatori –
provenienti dal Nord, specializzati nella lavorazione del ferro.
A partire dall’ VIII secolo gli arabi colonizzano le coste e le
isole del Mozambico, e vi stabiliscono città portuali di rilievo,
come Safa, che diventeranno il centro dei commerci via mare,
soprattutto di prodotti metallurgici.
I portoghesi guidati da Vasco De Gama giungono sulle coste del
Mozambico nel 1498, e scalzando progressivamente gli arabi,
creano ulteriori centri di commercio ed attività di carattere
coloniale.
Tra il 1580 e il 1640 le colonie portoghesi in Africa
attraversano un periodo di decadenza e abbandono; Spagna e
Portogallo, ormai diventati un unico stato proiettano i loro
obiettivi di colonialismo verso i territori del Brasile, limitando
di fatto i finanziamenti diretti verso il Mozambico. Tra il XVIII e
il XIX secolo il Mozambico diventa una colonia portoghese a
tutti gli effetti, e in questo periodo fiorisce il commercio degli
schiavi.
Nel 1891 il Portogallo concede ad una compagnia di magnati
britannici (la Companhia de Mochabia) diritti sovrani sulla
colonia mozambicana; la compagnia sviluppa notevolmente il
Paese costruendo strade e ferrovie e favorendo gli scambi
commerciali con le colonie britanniche, soprattutto con il Sud
Africa.
Storia
Segue un periodo in cui si dà impulso allo sviluppo del Paese, creando fabbriche e porti, fattorie
cooperative, scuole e ospedali. Sorgono le prime industrie e dall’Italia arrivano macchinari per la
lavorazione dei prodotti delle piantagioni.
La Fiat apre addirittura filiali per la vendita di auto e veicoli industriali. Purtroppo, però, la
popolazione locale non trova vantaggi concreti da queste innovazioni, e di fatto, continua a vivere in
condizioni di miseria e arretratezza.
La situazione degenera in gravi episodi di protesta, repressi dall'esercito portoghese e finiti in
maniera tragica, come il massacro di Mueda, che è tutt'ora vivo nel ricordo dei mozambicani.
Alla fine della seconda guerra mondiale il processo di
“decolonializzazione” del territorio africano non interessa il
Mozambico, che sotto la dittatura portoghese di
Antonio Oliveira continua ad ospitare arrivi di coloni dalla
madrepatria, e la popolazione di origine europea continua ad
aumentare di anno in anno. (Nel 1975 toccherà circa 250.000
persone)
Dal 1950 il Portogallo introduce alcune misure per rendere
meno opprimente la vita della popolazione autoctona: viene
abolito lo xilabo (lavoro forzato), abolite le pene corporali,
aumentati i salari.
E’ l’inizio della guerra civile, che fra il 1981 e il 1994
provocherà circa un milione di vittime, di cui il 90% civili.In
questi anni migliaia di mozambicani ingrosseranno le file di
profughi e rifugiati, nel tentativo di sfuggire al
massacro.Sorgono vari movimenti indipendentisti, fra i quali il
Frelimo (Fronte per la liberazione del Mozambico), costituitosi
nel 1962 e guidato da Edoardo Mondlane. L’intenzione è quella
di raggiungere l’indipendenza accordandosi con il Portogallo,
ma al rifiuto del governo portoghese, nel 1964, il Fronte
decide di passare alla lotta armata alla quale parteciperanno
anche le donne, potendo contare sull’appoggio di alcuni
governi Africani indipendenti (Tanzania e Algeria) e di
organismi e partiti democratici occidentali (Russia, Cuba).
Il 25 giugno del 1975 la rivoluzione di Garofani proclama
l’indipendenza della Repubblica Popolare di Mozambico. I
coloni portoghesi vengono espulsi o fuggono dal paese con
mezzi propri.
Il nuovo stato si organizza velocemente, appoggiato, nel
contesto della guerra fredda, dai paesi socialisti, assumendo
perciò un'impostazione marxista. Si nazionalizzano ospedali,
scuole, chiese, strutture e residenze appartenenti a ordini
religiosi, tutte le abitazioni private e le imprese. Si vive però
in un clima di sospetto e vendetta, e anche gli ultimi
portoghesi rimasti lasciano il Paese.
La situazione è resa ancor più grave dalla siccità e dai tifoni
che colpiscono il Paese nel 1976.
Serviranno 10 anni di
sanguinosi combattimenti
per raggiungere l’indipen-
denza, durante i quali
Mondlane rimarrà vittima
di un attentato, nel 1969,
al suo posto continua la
lotta Samora Machel.
Storia
Dobbiamo arrivare al 1990 (epoca che segna il crollo dell’Apartheid in Sud Africa) per vedere i primi
veri negoziati di pace fra Renamo e Frelimo. A novembre viene siglata una nuova costituzione, che
sancisce la nascita della nuova repubblica Mozambicana, e i trattati di pace firmati da Frelimo e
Renamo divengono operativi nel 1992.
Le Nazioni Unite invieranno un “Contingente di Pace” per sorvegliare la fase di transizione alla
democrazia, l’ONUMOZ, che lascerà il Paese nel 1995.
Alle elezioni del 1994 risulterà vincente l’esponente del Frelimo, Joaquim Chiassano; all’opposizione i
rappresentanti di Renamo; il conflitto armato si è trasformato in opposizione politica.
Il 2005 è l’anno in cui il Mozambico ha festeggiato il 30° anniversario dell’indipendenza dal
Portogallo, ma il Paese fatica ancora oggi a trovare stabilità politica ed economica: la lunga guerra
civile e gli effetti devastanti di un ciclone che ha colpito il Paese nel 2000 hanno lasciato il
Mozambico in una precaria situazione economica. Gli aiuti giunti dall’Europa, secondo alcuni
osservatori, hanno contribuito a creare una sorta di dipendenza, più che favorire l’imprenditoria
locale.
L’economia è ancora basata principalmente sull’agricoltura, ma gli scarsi investimenti nel settore non
ne favoriscono lo sviluppo. Le risorse minerarie sono poco sfruttate, nonostante il Paese ne sia ricco.
L’apparato industriale si basa essenzialmente sull’industria manifatturiera, ma il Paese è
strettamente dipendente dalle importazioni e ciò determina una bilancia dei pagamenti molto
negativa. Il Governo tenta di risanare i conti pubblici tagliando sui costi sociali, e come al solito, a
farne le spese sono le classi più deboli. L’assitenza sanitaria è solo a pagamento, acqua, luce e gas
sono gestite da società private che applicano tariffe salatissime.
L’unico settore dell’economia cha appare in crescita è quello legato al turismo, che purtroppo non
riesce a contribuire in modo significativo all’innalzamento del tenore di vita della popolazione:
strutture turistiche relativamente lussuose si trovano a pochi chilometri dalle enormi baraccopoli
dove vive ancora oggi la maggioranza della popolazione locale.
È questo uno dei momenti peggiori per il Mozambico.
Nei primi anni ’80 si forma un esercito di liberazione anti-
comunista, la Renamo, finanziato dalla Rhodesia governata da
una minoranza bianca e dal Sud Africa del regime di
apartheid. Solo nel 1983 l’escalation di violenza e caos che
imperversa nel Paese induce il governo mozambicano a
chiedere aiuto alla Comunità Internazionale, accettando di
firmare l’accordo di Nkomati. Ma nel 1986 Samora Machel
muore in territorio Sud africano, in un incidente aereo da
molti ritenuto un attentato.
IL PRODOTTO INTERNO LORDO (PIL)
di Martina Sevini e Federico Tinti
The Gross Domestic Product shows the total value of a
country goods and services and it also reveals its
economic development level, even if some economists
are still looking for new markers. From 1996 to 2008
Mozambique was the African nation
with the highest GDP growth rate
O Produto Interno Bruto, é uma grandeza que expressa o
valor total dos bens e serviços produzidos num país,
e é um indicador de seu nível de desenvolvimento,
embora alguns economistas busquem novos indicadores.
De 1996 a 2008, Moçambique foi o Estado africano
com a maior taxa de crescimento do PIB
Il Prodotto Interno Lordo (PIL) è una grandezza che esprime il
valore complessivo dei beni e servizi finali prodotti all'interno
di un Paese nell’arco di un anno; all’interno del PIL non viene
calcolata la produzione destinata ai consumi intermedi cioè
quei beni necessari per la produzione di prodotti finiti, che
rappresentano il valore dei beni e servizi consumati e
trasformati nel processo produttivo per ottenere nuovi beni e
servizi.
Secondo molti governi l’unico strumento in grado di valutare
l’andamento del paese è il PIL anche se alcuni economisti
sono alla ricerca di un nuovo indicatore. Per esempio negli
Stati Uniti al PIL si sono trovate alternative come centinaia di
indicatori accessibili gratuitamente in rete e aggiornati a
intervalli regolari.
Però ,almeno per ora, il PIL domina su tutti gli altri indicatori.Econo
mia
Tra il 1990 e il 2010 il Mozambico ha avuto un notevole
sviluppo legato alla stabilità macroeconomica, alla
privatizzazione e ad un abbassamento di prezzi e alla
possibilità di effettuare investimenti nei Paesi esteri.
Dal 1996 al 2008 il Mozambico è stato il paese africano con il
tasso più elevato di crescita, dovuta ad un incremento
dell’attività economica nei settori agricoli(25% del PIL),
manifatturieri, dei trasporti, turistici, bancari e servizi che
rappresentano il 45% del PIL.
Nel 2009 l’economia mozambicana ha resistito alla crisi economica internazionale grazie
all’espansione delle politiche fiscali e monetarie anche se il settore terziario, in particolare turismo e
commercio, ne ha risentito molto a differenza di quello agricolo, della pubblica amministrazione e
delle costruzioni, che hanno contributo alla crescita del Paese.
Dal 2010 si è verificata una notevole inflazione grazie alla riduzione dei sussidi ai combustibili,
all’aumento dei prezzi internazionali delle materie prime e al deprezzamento della valuta nazionale,
ciò ha permesso alle banche di abbassare i tassi di interesse.
Il governo ha affidato al Fondo Monetario Internazionale (un'organizzazione composta dai governi di
186 Paesi che insieme al Gruppo della Banca Mondiale fa parte delle organizzazioni internazionali) il
compito di risolvere il problema dei sussidi che eserciterà un impatto consistente sul tasso annuale
medio d’inflazione.
FONTI:● http://www.esteri.it/rapporti/pdf/mozambico.pdf
● ‘La ricchezza delle nazioni’ da Internazionale del 11/06/2010
LA BILANCIA DEI PAGAMENTI (BDP)
di Michael Adebiyi, Ezio Ungarelli e Matteo Vacchi
The balance of payments of Mozambique (BOP) is
compiled in U.S. dollars and represents the collection of
data on trade with foreigns countries.
The current account balance of the net income is the sum
of net exports of the eligible costs of goods and services.
The current account balance of Mozambique
has had an increase in resources due to
investment made by Western countries
A balança de pagamentos (BDP) de Moçambique é a
recolha de dados sobre o comércio com países
estrangeiros. O saldo da conta corrente da receita líquida
é a soma das exportações líquidas, sem os custos de bens
e serviços. O saldo da conta corrente de Moçambique,
sofreu recentemente um aumento dos recursos devido ao
investimento por parte dos países ocidentais.
La bilancia dei pagamenti del Mozambico (BDP) viene
compilata in dollari e rappresenta l’insieme dei dati
riguardanti gli scambi con i paesi esteri.
Essa tiene in considerazione non solo le operazioni all’interno
del territorio, ma anche di quelle imprese mozambicane che
operano nei mercati esteri.
Econo
mia
Osservando il grafico possiamo dedurre che il saldo del conto corrente del Mozambico ha subito forti
diminuzioni di risorse tra il '95 e il '98 e tra il 2007 e il 2009, risultando attualmente in grave
deficit.
FONTE:
● http://data.worldbank.org/indicator/BN.CAB.XOKA.CD/countries/MZ?display=graph
Saldo del conto corrente (bilancia dei pagamenti,
l'attuale US $)
Il saldo del conto corrente del reddito netto è la somma
delle esportazioni al netto dei costi imputabili di beni e
servizi.
Stock di debito estero (in % del Reddito Nazionale Lordo)
Il totale dei titoli di debito estero è inglobato nel RNL. Il
debito estero totale è il debito nei confronti dei non residenti
rimborsabile in valuta estera, beni o servizi. Il debito a breve
termine comprende tutti i debiti con durata iniziale di un anno
o meno.
In questo grafico si notano come i debiti del Mozambico erano
in continuo aumento fino a qualche anno prima del nuovo
millennio, poi con gli investimenti fatti da enti esterni, sono
progressivamente diminuiti.
FONTE:
http://data.worldbank.org/indicator/DT.DOD.DECT
GN.ZS/countries/MZ?display=graphEcono
mia
Da questo grafico possiamo dedurre come, da quando sono stati attuati gli investimenti nel paese, il
Mozambico si è occidentalizzato, e imprenditori europei hanno portato i loro progetti, pensieri e
conoscenze per un rinnovamento di tipo economico e sociale.
FONTE:
● http://data.worldbank.org/indicator/BM.GSR.ROYL.CD/countries/MZ?display=graph
Diritti, tasse di licenza e pagamenti (BDP, attuale US $)
I diritti e le tasse di licenza regolano gli accordi per i beni
immateriali e quelli non finanziari tra i paesi, come ad
esempio brevetti, copyright, marchi e processi industriali.
LA BILANCIA COMMERCIALE MOZAMBICO-ITALIA
di Andrea Bellei, Federico Brintazzoli e Lisa Pulga
The balance of trade is the difference between export
and import. It’s value is important to know of the
economy of a country as it provides informations on the
national and international industrial activity.
Mozambique exports various products in Italy,
including large quantities of aluminum.
A balança comercial é a diferença entre exportações e
importações. O valor do saldo da balança comercial é um
indicador importante de um país, uma vez que fornece
informações sobre as atividades industriais
em nível nacional e internacional.
Moçambique exporta vários produtos para a Itália,
entre estes, grandes quantidades de alumínio.
Innanzitutto introduciamo il discorso generale della bilancia
commerciale. Ma che cos’è in sintesi? E quale la sua funzione?
La bilancia commerciale è la differenza tra esportazioni e
importazioni. Quando le esportazioni sono maggiori si ha un
avanzo, cioè un saldo positivo di bilancia commerciale.
Quando invece le esportazioni sono minori, si ha un disavanzo
e quindi un saldo negativo. Il valore della bilancia
commerciale è un importante indicatore dell'economia,
seppur parziale, di un paese in quanto fornisce indicazioni
sull’attività industriale nazionale e internazionale.Econo
mia
Fonte: elaborazioni ICE su dati Istat
Le importazioni del Mozambico dall’Italia continuano ad essere concentrate prevalentemente sugli
acquisti di alluminio che, nel primo semestre del 2010, sono più che raddoppiati rispetto all’anno
precedente. La seconda categoria merceologica per valore delle importazioni italiane dal Mozambico
e’ stata quella dei minerali non ferrosi.
Dal nostro punto di vista pensiamo che sia interessante e utile conoscere la situazione economica di
un paese in via di sviluppo come il Mozambico che, grazie alla globalizzazione, diventa sempre più
presente nel nostro mercato.
Il grafico rappresenta i rapporti commerciali che il
Mozambico ha con l’Italia e considera gli anni dal 2000 fino al
giugno del 2010. Da questi si evince che le esportazioni sono
aumentate fino a raggiungere il 34,8% contro il 17,6 % del
2000. Anche le importazioni sono aumentate rispetto al 2000
e si è rilevato un picco massimo attorno al 2007 per poi
calare vertiginosamente negli anni seguenti.
UN PARADISO DI RICCHEZZE NATURALI
di Viola Bartoli
This article deal with the plant
life and the wildlife in Mozambico.
In the first part the main features of the climate and the
country are described. The second part focused on the main
topic, in particular an unusual specimen called Dugongo.
Este artigo trata da flora e a fauna em Moçambique,
a primeira parte é um panorama geral das principais
características do clima e do território;
a segunda parte é um aprofundamente sobre os temas
centrais do artigo (flora e fauna),
com destaque para um animal incomum: o Dugongo.
Il territorio
Il Mozambico ha una superficie di circa 800.000 kmq ed un
litorale che si estende per 2500 km. A differenza degli altri stati
africani sul mare, la costa è quasi tutta pianeggiante.
Il Mozambico confina a nord con la Tanzania, a nord-ovest con il
Malawi e lo Zambia e a sud-ovest con il Sudafrica e lo Swaziland.
L'isola di Madagascar si trova direttamente a est, a 400 km dalla
costa nel Canale di Mozambico. Il paese è attraversato da due
dei più lunghi fiumi dell'Africa meridionale, lo Zambesi e il
Limpopo. Gli altri principali corsi d'acqua sono il Save e il
Rovuma, che costituiscono il confine settentrionale con la
Tanzania. L'imponente lago Malawi (anche chiamato lago Nyasa)
forma parte del confine con il Malawi. Il Mozambico centrale è
dominato dalla valle del fiume Zambezi e dalle pianure del
delta.
Natur
a
Il clima
In Mozambico sono presenti diverse variazioni regionali. La
stagione secca va da aprile a novembre, la temperatura media
giornaliera tocca i 27°C, mentre la stagione delle piogge
perdura per gran parte del resto dell'anno, la temperatura
massima media giornaliera tocca i 31°C.
L’habitat: la flora e la fauna
Il Mozambico è caratterizzato da una straordinaria varietà di ecosistemi: i più interessanti sono i
terreni paludosi, le foreste di mawngrovie nel centro e nel nord, i ricchi habitat marini al largo della
costa, i monti Chimanimani verso ovest dove si trovano almeno 45 specie di piante, il massiccio di
Gorongosa nella zona centrale. Il Mozambico ospita una flora abbondante che comprende molte
specie endemiche. Sono state registrate circa 5600 specie di piante.
La zona del Maputaland è considerata di importanza botanica
mondiale, con vaste foreste costiere e più di 2500 specie di
piante vascolari. La foresta di miombo, ricca di Brachystegia
(chiamata appunto miombo) è il tipo di vegetazione più
diffuso in Mozambico e copre gran parte del nord e del centro
del Paese. La foresta di mopane, un albero alto e ramoso che
cresce su terreni argillosi, è più frequente nelle zone
meridionali interne tra i fiumi Limpopo e Save e nell’alta valle
dello Zambezi.
Il Mozambico può vantare più di 200 specie di mammiferi, 170
di rettili, 40 di anfibi. La ricca biodiversità degli insetti
comprende la libellula Ceriagon Murae. Fra i mammiferi si
ricordano il blue Wildebeest (gnu blu), la zebra di Burchell, gli
elefanti, i bufali, gli ippopotami ed altri grandi mammiferi.
Fra le specie marine più interessanti vi sono le stenelle, i
tursiopi, le megattere, i delfini comuni ed i dugonghi,
purtroppo in via di estinzione. Lungo la costa si trovano vari
tipi di tartarughe. Le megattere si riproducono in inverno
lungo la costa tra Ponta do Ouro e Inhambane. Più di 600
specie di uccelli trovano il loro habitat nelle vaste paludi del
Paese, sulla sola isola di Inhaca si trovano 300 specie di uccelli
tra cui 7 diversi tipi di cormorani.
Natur
a
Il “Dugong dugon” (Dugongo)
Tra i grandi mammiferi che si trovano in Mozambico il dugongo, che vive nelle acque poco profonde.
L’unica specie ancora esistente è il Dugong Dugon che, insieme con il lamantino, appartiene alla
famiglia delle sirenie. l dugongo (Dugong dugon) è il solo mammifero erbivoro esclusivamente marino
ed è la sola specie superstite della famiglia Dugongidae. Il dugongo raggiunge una dimensione
massima di 3 metri ed un peso di 400 Kg.Il corpo massiccio termina con un'ampia coda piatta simile a
quella delle balene, con due lobi allungati. La testa ha una forma caratteristica, tondeggiante, il
collo è corto e non visibile. Il muso è rivolto verso il basso per facilitare la raccolta delle piante
acquatiche dai fondali. Ama vivere in piccoli gruppi. Il dugongo passa gran parte del suo tempo
mangiando.. La sua dieta è composta da piante marine, è molto selettivo, sceglie cibi ad alto
contenuto nutritivo e di facile digeribilità.
Metro
poli
MAPUTO, LA CAPITALE
di Vanessa Dal Fiume
The article deals with Maputo,
the capital city of Mozambique,
and also about its main characteristics.
It tells about the lifestyle of
a fastest growing city,
with all its differerences
and contradditions.
O artigo fala sobre Maputo,
capital de Moçambique,
e sobre suas principais características.
Descreve o estilo de vida de uma cidade
que está se desenvolvendo rapidamente,
com todas as diferenças e contradições
que podem ser encontradas lá.
Maputo – ex Lourenço Marques, dal nome dell’esploratore
portoghese – è la capitale e la maggiore città del Mozambico.
Metro
poli
Dopo la disastrosa guerra contro gli Inglesi, che volevano
appropriarsi dei giacimenti d'oro e diamanti, nel 1895 venne
costruita la prima ferrovia che la collegò a Pretoria e provocò
un forte aumento della popolazione. Infatti in quell’epoca
c’erano 966.000 abitanti, mentre nel 2004 la popolazione è
salita a 1.114.000 abitanti. Nel 1975 il Mozambico raggiunse
l’indipendenza e la capitale prese il nome di Maputo,
derivante dall’omonimo fiume e probabilmente per questo
motivo anche la regione ha preso lo stesso nome.
La città è il capoluogo dell'omonima provincia, che non comprende il territorio della città, e ha
capoluogo Matola.
Mapouto è situtata sulle coste dell' Oceano Indiano ed è affacciata sulla baia di Delagoa. La sua
economia si basa sull’industria del settore edile e sulle esportazioni e importazioni grazie al moderno
porto.
La città è caratterizzata da mercati colorati, caffè su marciapiedi e un’intensa vita notturna.
Metro
poli
In generale la città si presenta come una grande metropoli,
anche se in realtà la parte “ricca” è abitata solamente da ex
colonizzatori europei e turisti; ma basta allontanarsi di soli
pochi chilometri dal centro urbano per trovarsi di fronte una
vita più semplice e povera; quella della maggior parte della
popolazione, che vive in sorte di bidonville piene di vita e di
speranza. La maggior parte di queste persone non sono
registrate e il reddito di due terzi degli abitanti è inferiore al
minimo vitale giornaliero.
Metro
poli
L’arte più visibile della città è sicuramente rappresentata dai
vari murales incentrati sul tema della rivoluzione, ma vi sono
molti musei sull’arte e sulla storia del Mozambico.
Non è consigliabile fare il bagno in mare data la presenza di
squali, ma è possibile praticare sport come corsa, tennis o
semplicemente palestra. Molto diffusa tra i turisti è la pratica
del bird-watching per l’osservazione di specie rare o difficili
da trovare in altre parti del mondo.
La lingua italiana in Mozambico è attualmente studiata da
oltre 300 studenti, grazie all’Università “Eduardo Mondlane”
di Maputo, la più importante Università Statale e anche alla
Scuola italiana “Giovanni Falcone.” La loro prospettiva è di
essere futuri docenti di italiano nel panorama scolastico
mozambicano.
FONTI:● Guida del Mozambico, Edizioni
EDT
● http://scuolamaputo.org/
● http://en.wikipedia.org/wiki/
Maputo
● http://www.korogocho.org
IL CINEMA MOZAMBICANO
di Martina Barbieri
African cinema is a melting pot of topics,
settings, music and colors. The cinema enters
into a reality like a silent spy capturing images of daily
life, but at the same time entertaining its public.
The films touch topics such as magic and social satire.
O cinema africano é uma mistura de temas,
ambientes, músicas e cores, que penetra
a realidade como um espião silencioso,
que captura imagens da vida cotidiana,
mas também sabe como entreter
com o tema da magia ou da sátira social.
Nonostante sia giunto in Africa già alla fine del XIX secolo, il
cinema si è sviluppato soprattutto dopo la Seconda Guerra
Mondiale, e cioè nel periodo della decolonizzazione.
Le sue origini traggono spunto dalla tradizione orale di fiabe e
racconti, con l’obiettivo di divertire il pubblico attraverso l’
elemento essenziale della magia.
Ma il cinema africano non si basa solo su elementi astratti, ma
viene anche considerato come un importante mezzo di satira
sociale, enfatizzato da musiche e canti tipici di ogni luogo, e
che quindi rendono subito riconoscibile il contesto in cui si sta
svolgendo l’azione cinematografica. L’immagine, infatti, è in
stretta relazione con la colonna sonora, che spesso viene
cantata, ballata e suonata in presa diretta, proprio per creare
un impatto più forte con la realtà.Cinem
a
Realtà che in Africa è tanto variegata nei costumi, colori e
profumi, quanto nel cinema, che sa amalgamare con cura una
serie di tematiche tra le più diverse, come il tema del viaggio,
inteso come spostamento forzato dal villaggio alla città, che si
conclude con un ossessivo vagheggiamento sul passato e su ciò
che si è perduto.
Molto importante è la commedia sociale, che vuole
rispecchiare la quotidianità mettendo in scena i problemi della
famiglia e della vita matrimoniale poligamica, ma anche della
condizione della donna e dei conflitti che avvengono tra
anziani tradizionalisti e giovani che chiedono un progresso.
I film drammatici, diversamente da quanto avviene in occidente, traggono spunto dai miti, dai racconti
orali, dalle pratiche della tradizione culturale e dalla storia dell’incontro con gli europei. La magia e la
stregoneria, poi, svolgono per il cinema africano un ruolo centrale, in quanto questi temi sono
considerati l’asso nella manica per la maggior parte dei registi; sono presentati spesso in modo
ambivalente, poiché lo stregone viene ridicolizzato e il suo potere genera contrasti e litigi, oppure viene
messo sotto un aspetto positivo e benefico.
Nel cinema africano troviamo anche musical e film documentario, mentre più raramente si incontrano
film di ispirazione religiosa, pur essendoci numerosi rimandi al sacro e in particolare al rito di iniziazione.
Poco frequenti anche i film dedicati al tema dell’amore o a quello della morte, in quanto questo tipo di
cinematografia si occupa molto dell’identità e della nazionalità, incorrendo spesso nella censura.
In tutti questi temi, prevalgono tipologie fisse di immagini e personaggi, come il griot, termine francese
che coincide con il nostro cantastorie, lo stregone, l’uomo di potere, ma anche gli elementi della natura
come acqua, vento e alberi.
Il cinema mozambicano, in particolare, ha mostrato attraverso
le sue opere cinematografiche la lotta per l’indipendenza,
l’impegno politico per ricostruire governi e amministrazioni, e
le difficoltà di emancipazione dal governo portoghese,
costituendo un vero e proprio “cinema di guerriglia”.
Inoltre i registi mozambicani si sono schierati generalmente a
fianco del FRELIMO (Fronte di Liberazione del Mozambico)
nella lotta armata contro il Portogallo, documentando le azioni
di rivolta e le tappe storiche della storia d’indipendenza del
Paese.
Il maggior esponente del “cinema
di guerriglia” è stato Ruy Guerra,
regista brasiliano-mozambicano,
direttore dell’Istituto Nazionale
del Cinema: nel 1979 ha
realizzato Mueda, memoria e
massacre, un film documento sul
massacro di Mueda avvenuto nel
1960 in occasione di una rivolta
contro l’occupazione coloniale
portoghese.
Un altro regista importante è Licinio
Azevedo, giornalista-regista brasi-
liano vissuto 25 anni in Mozambico,
che ha lavorato con Ruy Guerra e ha
saputo creare una sorta di cinema a
“impatto zero” in quanto si è calato
come una spia silenziosa negli usi e
costumi della popolazione,
riprendendo con totale naturalezza
ciò che gli si presentava davanti alla
macchina da presa. Ciò implica che
gli attori dei suoi lungometraggi
fossero gente comune, e che
probabilmente non sapessero
neanche il perché di quelle riprese.Cinem
a
IL PROGETTO CINEMOVEL
Il progetto Cinemovel è partito nel 2001 e ideato da CMC e
Union Comunicazione, con la collaborazione della Regione
Emilia Romagna ed il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia e
tanti altri. È stato molto importante per il Mozambico.
Un gruppo di moderni saltimbanchi, composto da 24 persone
(di cui 8 italiani e 16 mozambicani), attraversando il
Mozambico per più di 3000 chilometri da nord a sud, ha
portato il cinema in quei paesi in cui non c’è più o non c’è mai
stato.
Una tappa ogni tre giorni e una proiezione ogni sera: la troupe del Cinemovel arrivava, prendeva
accordi con le autorità locali ed era pronta a montare tutta l’attrezzatura necessaria per la proiezione. La
cinematografia che ha avuto più successo è stata quella mozambicana, impossibile da vedere fuori la
capitale, e che racconta storie di vita quotidiana in un genere tra il documentario e la fiction.
Uno degli obiettivi di Cinemovel è stato dimostrare che con le tecnologie digitali il cinema può arrivare
ovunque e che è un importante mezzo di comunicazione. Inoltre ha diffuso una campagna
d’informazione contro l’AIDS alle popolazioni isolate da radio, giornali e televisione. Il Cinemovel è stato
anche un mezzo importante di collegamento con i KuKa Kenema (letteralmente significa “nascita
dell’immagine”; il termine deriva dall’unione tra kuxa, che significa “nascita”, in ronga, e kenema,
“immagine” in macua), la prima forma di cinema itinerante promossa in Mozambico tra gli anni ’70 e ’80
dall’istituto Nacional de Cinema, fondato nel 1976, un anno dopo la conquista d’indipendenza dal
Portogallo.
Nel 2003, visto il successo ottenuto, la cooperazione italiana ha deciso di adottare il Cinemovel come
strumento di diffusione delle campagne sanitaria, e da allora il progetto continua a vivere grazie a enti e
associazioni.
FONTE:● http://www.cinemovel.tv/fondazione/?page_id=294
I SUONI: TRADIZIONE E MODERNITA'
di Giulia Barbuti
Mozambican music, is a manifestation of culture,
expressed through the use of instruments, singing and
dancing. Song and dance, infact, are a very strong
tradition which are used for story-telling.
The best known dance, even outside Mozambique,
is the Marrabenta, coming from the capital, Maputo
A música é uma manifestação da cultura moçambicana,
expressa através da utilização de instrumentos,
canções e danças. A dança é, com efeito, tradição de
todo o país, e através da mesma contam-se histórias.
A mais conhecida, inclusive fora de Moçambique,
é a Marrabenta, provinda da capital, Maputo.
Music
a
Quando in Italia si parla di
musica mozambicana, la si
considera un genere
completamente diverso dal
nostro. Ma è realmente cosi?
Si sa che il Mozambico ha una
vasta tradizione musicale.
La musica, infatti, è per loro
un'importante manifestazione
culturale, espressa attraverso
l'uso di strumenti, di danze e
canti.
Qui possiamo trovare 3 tipi di musica, tra cui quella tradizionale, suonata in ogni parte del
Mozambico, basata principalmente sull'uso di strumenti. Tra il popolo del nord, i Makonde, è noto il
Lupembe, uno strumento a fiato. I Chiopi, popolo del sud, suonano la Mbila, un tipo di xilofono,
composto da circa 10 xilofoni di 4 dimensioni, che accompagna le danze cerimoniali.
La danza è infatti tradizione di tutto il Paese. Ci sono infiniti tipi di danza che raccontano storie tutte
diverse a seconda del popolo, della tribù. Troviamo la danza Mapiko del popolo Makonde, conosciuto
anche per le sculture in legno, molto particolari, utilizzate nelle loro rappresentazioni, dove i
danzatori, sempre e solo uomini, imitano il potere delle donne.
Lungo la costa settentrionale troviamo anche il Tufo, danza di origine araba, eseguita, al contrario,
solo da donne che indossano sciarpe variopinte e sono accompagnate da tamburi particolari chiamati
Taware.
Tra le danze più popolari di Maputo, troviamo la Makwaela, la cui caratteristica è il canto, senza
l'accompagnamento di strumenti e che, insieme alla danza, racconta dei sogni e della vita quotidiana.
Fonte: www.carreblu.travel/africa/mozambico/moza_cultura.htm .
Music
aOltre a questa troviamo la Marrabenta, il tipo di danza in
assoluto più popolare a Maputo, che fa parte del genere
musicale conosciuto come "commerciale". I testi delle canzoni
sono di solito nella lingua locale e i temi sono legati alla
critica sociale e all'amore. Il primo esecutore di questo genere
è stato Fany Pfumo, appartenente al gruppo Orchestra
Marrabenta Star del Mozambico, il cui cantante è l'amato e
conosciuto Wazimbo. Questo gruppo non è rimasto nei confini
africani, ma ha girato il mondo con tour, facendo conoscere
sempre di più la Marrabenta. Una voce altrettanto conosciuta,
è quella di Dilon Djindji, grande cantastorie, che iniziò a
cantare da giovanissimo, la cui popolarità nacque dal suo
carisma e dal grande entusiasmo. Infine troviamo la musica
giovanile, chiamata anche "Pandza". Ha un ritmo veloce con
influenze di Hip Hop e R&B, ed anche se è un nuovo genere, è
già il più popolare.
Possiamo quindi trovare un punto di legame musicale tra Italia e
Mozambico? Sicuramente i generi ascoltati sono diversi, così
come il significato e l'importanza che diamo alla musica.
Troviamo però, un gruppo italiano, unitosi nel 1995, che ha
saputo unire questi due mondi: i Marrabenta che sapevano
trasmettere il calore e l'entusiasmo creando un legame con
questo Paese. Inizialmente si chiamavano Mediterranea, nome
che indicava la provenienza dei componenti del gruppo che
avevano culture ed esperinze musicali diverse tra loro.
Successivamente diventarono i Marrabenta, ispirandosi appunto
alla danza di Maputo, luogo di nascita del cantante.
Fondarono un gruppo afro-reggae, che eseguiva brani di loro
composizione e cover di pezzi conosciuti a livello
internazionale. Nel 1996 pubblicarono il primo cd "Marrabenta"
che contiene "Nza Kuranza" .
Clikka qui per vedere e ascoltare ‘Nza Kuranza’ (YouTube) .
Mentre nel 2001 fanno una bellissima versione della
popolarissima "Canzone del sole" di Lucio Battisti, dandole un
travolgente remix afro-reggae, dimostrando che l'unione era
possibile.
Clikka qui per vedere e ascoltare "La canzone del sole" (YouTube)
UNO SGUARDO ATTRAVERSO LA LETTERATURA
di Sheela Stanzani
Mozambican licterature developped late
compared to the others Africans countries.
It took off in the early years of the 1900's
after they became indipendent.
Infact a majority of their works
were published during this period.
Their most important themes are their
National values; especially the family
and the difference between blacks and whites.
A literatura moçambicana desenvolveu-se
durante o século XX, após a independência,
tardiamente em relação aos outros países africanos;
com efeito a maioria das obras literárias
foi publicada durante este período.
Os principais temas eram o valor nacional,
a família e a diferença entre o homem branco e negro.
In Mozambico una letteratura nazionale è emersa nel XX
secolo, soprattutto tra gli anni '40 e '50, dopo l'indipendenza,
quando danze etniche, musica, teatro popolare e letteratura
divennero molto importanti per la cultura mozambicana.
La prima opera letteraria di importanza nazionale fu “Eu,o
Povo” (Io,Il Popolo), pubblicata dal FRELIMO: si tratta di un
poema ritrovato, secondo la leggenda, vicino al corpo esanime
di un guerriero indipendentista.Letter
atura
In questo periodo molti scrittori riuscirono a pubblicare e a
diffondere le loro opere, che erano state composte durante il
periodo della prigionia e dell’esilio, fino a formare delle vere
e proprie associazioni, I cui partecipanti si trovavano ad
affrontare i temi del patriottismo e del nazionalismo, i più
trattati nella letteratura mozambicana.
Tra il 1981 e il 1982 venne fondata l'AEMO, un'associazione di
scrittori che collaborò con un editore portoghese per
pubblicare undici volumi di poesia e uno di prosa.
Solo dopo il 1984 l'attività letteraria prese una svolta: venne
pubblicato un giornale locale, il “Tempo”, e si creò la
fondazione “Joao Dias Brigade”, che per molti scrittori
giovani e inesperti, chiamati successivamente “Giovani
Turchi”, divenne un'ottima occasione di dibattito e confronto.
La necessità di una forte integrazione nazionale e di una
cultura letteraria interamente mozambicana, confermarono,
negli anni '80, la nascita di una vera e propria letteratura
nazionale.
Tra i tanti autori di questa letteratura, ne ricordiamo due tra i
più importanti:
• Jose Craverinha (Babalaze das Hienas, Hamina e outros
contos, Voglio essere tamburo..),
• Mia Couto (Contos do nascer da terra, O gato e o escuro,
Mar me quer...),
FONTE:● Letterature Lusofone d'Africa, Jacabook/Centro Cabral,
Bologna 2004, a cura di A. Mazzetti
Recensione di:
“L'ALLEGRO CANTO DELLA PERNICE” di Paulina
Chiziane, Le nuove frontiere, 2010
La storia è ambientata tra gli anni '50 e il '75 e raccoglie i
pensieri,le paure, i desideri,degli uomini e delle donne di quel
tempo.
La colonializzazione viene vista come segno indelebile nelle
vite della popolazione mozambicana, il sesso e la donna
considerati parte fondamentale per la costituzione del paese,
lo scontro tra generazioni, che sottolinea la differenza della
società presente da quella passata, mettendo in evidenza la
perdita del patrimonio culturale, la solitudine priva di affetti,
la necessità di trovarsi soli con se stessi,prima di riconciliarsi
con gli altri. Sono questi i temi fondamentali di questo
romanzo che pone a confronto le vite di tre donne, Serafina,
Delfina e Maria.
Serafina, nonna cresciuta al riparo dalle compromissioni con il
regime, decide di sottrarre la figlia Delfina al destino di
diventare maestra per indigeni e l'affida a quello scandaloso di
prostituta per bianchi; un lavoro che fa entrare sicuramente
più soldi in famiglia e sulla tavola non fa mancare baccalà,
olive e un po' di vino.
Madre maledetta, Serafina vuole rifiutare il matrimonio della
figlia Delfina con il nero José, perché i suoi tre figli maschi
sono stati razziati, venduti e scomparsi nel nulla, e non vuole
che la sofferenza che ha patito lei possa essere vissuta anche
dalla figlia; preferisce saperla amante di un bianco sposato e
farle mettere al mondo figli meticci che potrebbero avere un
destino migliore: istruzione, niente lavori forzati nelle
piantagioni e, per le femmine, la speranza di sposare un
bianco. E l'amore? Inutile, una trappola per topi.
Non c'è passione, ma desiderio di salvezza e bisogno di creare
famiglie stabili per i figli.
Letter
atura
Delfina, bella, sfrontata e intelligente, è pronta a tutto pur di
ottenere un posto nella vita dei bianchi: spinge a entrare negli
assimilados il marito Josè che svolgerà il lavoro più sporco
della repressione, acquistandosi l'odio dei neri e una stima
pericolosa da parte dei bianchi.
Delfina ottiene il suo obbiettivo, lo rincorre fino alla fine, ma
nel momento più importante un destino di ubriacona e
maitresse di casino l'attende al varco e poi il nulla della
solitudine della bottiglia.
La prima figlia,Maria, viene obbligata a lavorare come serva e
ad essere venduta dalla madre ad uno stregone.
Vite che si intrecciano,che si modificano
inevitabilmente,quelle delle tre protagoniste.
Il romanzo si conclude con un finale positivo,ma con una cruda
verità: il colonialismo ha oppresso SOLO le donne e i ceti più
bassi della società e la cosa peggiore è che questa
lotta,continua ancora.
Della stessa autrice, in italiano:
Niketche, una storia di poligamia (2006)
Il settimo giuramento (2003)
UN TURISMO IN VIA DI SVILUPPO
di Anastasia Mizyuk
The article below shows an overview of the most
appealing destinations in Mozambique. It also explains
why mass tourism , which represents an outstanding
potential resource for the development of the country,
risks in a way to cause natural disasters
and damages to the environment.
O texto dá uma visão abrangente sobre os destinos
turísticos mais populares em Moçambique, e explica que
o turismo de massa é um recurso em potencial de
excepcional importância para o desenvolvimento do país,
mas comporta o risco de haver conseqüências ambientais
profundamente negativas.
Il Mozambico è un paese che sta facendo numerosi sforzi per
uscire dalla situazione di povertà che la guerra ha creato.
Più della metà della popolazione vive in povertà, a causa di
infrastrutture inadeguate, dello sfruttamento delle numerose
risorse naturali da parte degli antichi colonizzatori e dei bassi
livelli di scolarizzazione.
Per i motivi sopraelencati si stanno indirizzando verso il paese
consistenti aiuti economici orientati anche al turismo. Ma,
come in molti altri paesi in via di sviluppo, anche in
Mozambico il turismo di massa rischia di provocare
conseguenze ambientali, socio-culturali ed economiche
profondamente negative, dovute alla noncuranza per gli
equilibri sociali e alla ricerca del profitto a tutti i costi.Turis
mo
Il turismo rappresenta un’occasione per lo sviluppo del
Mozambico, ma comporta anche dei pericoli di alterazione
dello stato ambientale e di perdita di identità.
La popolazione locale ha bisogno di raggiungere una maggiore
coscienza circa il potenziale racchiuso nel proprio territorio,
in termini di patrimonio naturale, di cultura, tradizioni ed
essere preparata rispetto ai potenziali pericoli.
Ad esempio, attualmente il Mozambico Meridionale, non
lontano dalla capitale Maputo, è la regione più frequentata e
attrezzata per ricevere visitatori di tutto il mondo, grazie ai
suoi numerosi resort. Il turismo quindi è concentrato lungo la
costa, dove le attrattive principali sono chiaramente le lunghe
distese di sabbia bianca lambite da acque limpide e azzurre.
Ma per coloro che hanno tempo e sono disposti a rinunciare
alle comodità dei villaggi turistici, anche il resto del
Mozambico meridionale è ricco di molte altre offerte da non
perdere, sia per le eccellenze naturali che per quelle
culturali.
Turis
moIn conclusione, vediamo quali sono attualmente le principali
mete turistiche del paese:
PONTA D’OURO E PONTA MALONGANE
Ponta d’Ouro è situata all’estremità meridionale del
Mozambico, è nota per il surfing, le belle spiagge e una ricca
fauna marina.
Circa a 5km a nord di Ponta d’Ouro si trova Ponta Malongane
che offre la possibilità di immersioni subacquee ( una delle
principali attività del luogo ): numerosi sono infatti gli
avvistamenti di delfini, squali balena, pesci martello, mante e
tartarughe marine.
INHAMBANE
La provincia di Inhambane è famosa per la bellezza delle
spiagge, le sconfinate distese di palme da cocco e la cordialità
della popolazione. Secondo la tradizione l’esploratore
portoghese Vasco da Gama, quando vi giunse nel XV secolo,
chiamò la provincia “terra da boa gente” (terra della buona
gente).
Turis
mo
ARCIPELAGO DI BAZARUTO
L’arcipelago di Bazaruto è composto da cinque isole: Bazaruto,
Benguera, Magaruque, Santa Carolina ( isola del paradiso ) e
Bangué. Gran parte dell’arcipelago è zona protetta ed è
considerata parco nazionale. Il ricco ecosistema delle isole
fornisce l’habitat a numerose specie di uccelli ,rettili ed anfibi
(tra cui il coccodrillo del Nilo). Le ricche acque dell’arcipelago
ospitano una delle più numerose popolazioni di Dugonghi della
costa dell’Africa orientale.
L’arcipelago di Bazaruto ospita da alcuni anni dei resort che
hanno sviluppato l’attività turistica dell’isola, con arrivi da
ogni parte del mondo.
BEIRA
Beira, la seconda città del Mozambico per dimensioni, è un
importante porto e terminal ferroviario.
Il cuore della città è il Praca (la piazza principale), circondata
da negozi, bancarelle e uffici.
Molti turisti scelgono come meta le splendide sabbie e le
chiare acque pulite della Praia de Macuti. Sul litorale, vicino
al faro rosso e bianco al limite settentrionale della spiaggia, si
può ammirare una nave naufragata a riva.
FONTI:
Guida del Mozambico, edizioni EDT
www.docu-track.com
http://www.lonelyplanetitalia.it/destinazioni/africa/Mozambico/mete-interessanti/
www.qviaggi.it/recensioni
DUE PASSIONI, IL CALCIO E LA CORSA
di Vadym Kitsak
As in any other country, in Mozambique they play many
kinds of sport, but football is the most popular.
In the past, football gave to the world a great player
such as Eusebio. Also athletics is very important,
especially running, as evidenced by Maria Mutola,
800 m. gold medal in Sydney 2000
and three times world champion.
Como em qualquer país, também em Moçambique
praticam-se vários tipos de desportos,
mas o mais popular é o futebol.
Este desporto, no passado, deu ao mundo
um grande jogador como Eusébio.
O atletismo também é muito importante no país,
em especial a corrida, como demonstra Maria Mutola,
campeã olímpica nos 800 metros rasos
em Sydney em 2000 e três vezes campeã mundial.
Quando parliamo di Mozambico che cosa ci viene in mente?
Beh, i primi luoghi comuni che ci vengono spontanei sono
sottosviluppo, povertà, miseria….
Ovviamente queste parole sono parzialmente giustificate dai
fatti che riteniamo di conoscere relativamente a quel paese,
ma il Mozambico non è solo quello. Andiamo dunque al di là
dei luoghi comuni, apriamo gli occhi un attimo e vedremo un
altro mondo, un mondo nel quale lo sport ha un ruolo
fondamentale.Sport
Sì, esatto, in Mozambico vengono praticati tanti tipi di sport,
anche se non tutti a livello professionistico. La maggior parte
dell'attività sportiva rappresenta un puro divertimento, un
passatempo che coinvolge moltissimi ragazzi di ogni età e
sesso.
Lo sport più popolare è sicuramente il calcio. Basta dare una
palla ai bambini mozambicani per vedere una piccola stellina
accendersi nei loro occhi: quella è pura felicità! Quando
giocano a pallone loro riescono a mettere da parte tutti i
problemi per un po’ di tempo, a divertirsi ed a sfogarsi,
dimenticando per un attimo il peso dello loro vita, che non è
per niente facile.
Sport
Tra tutti quei ragazzini, nel 1942 a Lourenço Marques (il nome
coloniale portoghese dell’attuale città di Maputo) è nato uno
dei giocatori più forti e famosi del mondo, Eusebio da Silva
Ferreira.
Ancora giovanissimo, Eusebio iniziò a giocare a calcio nello
“Sporting Club Lourenço Marques”, la migliore squadra del
paese, e nel giro di pochi anni si ritrovò a fare parte della
rosa titolare del “Benfica” squadra della capitale portoghese,
Lisbona: a quell’epoca Eusebio aveva solo 18 anni. Il suo
talento non tardò a manifestarsi e divenne l’attaccante di
punta della squadra. In 301 partire riuscì a fare goal 317 volte:
Eusebio era già considerato una leggenda del calcio, un
attaccante straordinariamente veloce nel dribbling e astuto
nel calciare la palla e sottrarla agli avversari. Era
soprannominato la “pantera nera” per la sua agilità nel
correre e il colore scuro della pelle.
Il calcio è dunque lo sport più importante, nel passato come nel
presente, ma vi sono altri sport molto diffusi come la
pallacanestro, la pallamano, il rugby e soprattutto la corsa. La
natura ha infatti dato un grande dono alle persone di colore, la
resistenza fisica nella corsa: non per niente anche oggi vediamo
tantissimi atleti africani che hanno ottimi risultati soprattutto nelle
specialità del fondo e del mezzo fondo, e sono conosciuti in tutto il
mondo.
Una delle più importanti glorie dell’atletica locale è la
mezzofondista Maria de Lurdes Mutola.
Nata il 27 ottobre 1972 a Maputo, oggi è una ex atleta, ma è stata campionessa olimpica degli 800 metri piani
a Sydney 2000 e tre volte campionessa mondiale. Nel 1988 ha debuttato, a soli 15 anni, nel mondo dell'atletica
leggera internazionale: ha partecipato nello stesso anno ai Campionati africani, vincendo un argento, prima di
prendere parte alle Olimpiadi di Seoul, dove però venne eliminata al primo turno, giungendo ultima con il
tempo di 2'04"36 (comunque, direi, niente male!)
Gli anni successivi le regalarono tanti premi e soddisfazioni, ma anche qualche mancata vittoria, che alla fine
nella vita di uno sportivo è abbastanza normale.
Questo è solo un piccolo esempio delle sorprese che ci riserva il Mozambicoin campo sportivo, e chissà cosa ci
farà vedere nel futuro.
Molti bambini di strada di Maputo sognano un futuro da calciatori, in Europa, magari proprio in Italia: aiutiamoli
e vedremo nascere altri tantissimi campioni che sapranno stupire il mondo intero!
LA TAVOLA MOZAMBICANA
di Agnese Tesei
Mozambican cuisine has got a mixture of Portuguese,
Indian and Chinese influence.
Chicken, fish, shellfish, rice and maize, cassava, pumpkin,
beans, peanut sauce, coconut and its oil
are the typical ingredients of Mozambican cuisine.
A cozinha moçambicana tem influências
portuguêsas, indianas e chinesas.
Frango, peixe, mariscos, arroz e milho,
mandioca, abóbora, feijão,
molho de amendoim, coco e seu óleo
são os ingredientes típicos
de zonas rurais de Moçambique.
La cucina mozambicana ha influenze portoghesi, indiane e cinesi.
Il pollo, il pesce, i crostacei, il riso e il mais, la manioca, la zucca
(anche le foglie, sia della manioca che della zucca), i fagioli, la
salsa d’arachide, la noce di cajú (anacardio), la noce di cocco e il
suo olio, sono ingredienti tipici della cucina contadina
mozambicana. L’influsso indiano si può riconoscere nei diversi
modi di cucinare il caril (curry) e nelle composte di mango e
d’altri frutti, preparate per condire i piatti di carne. Il Caril
rende piccante anche il Manga Achar, una speciale composta di
mango, usata come accompagnamento. Molti piatti tipici
contengono anche arachidi, cocco, cetriolo, banana. Molto usato
è il piri-piri, il peperoncino. Il mare è ricco di pesci, crostacei e
molluschi: speciali sono i gamberetti e le aragoste. Nelle zone
rurali i panifici sfornano ottimi panini, mentre nella capitale si
possono gustare torte e caffè, nei chioschi panini con uova o
Cucin
a
Alcuni dei dolci più diffusi:
●Arroz doce: budino di riso e uova spolverato di cannella (servito freddo)
●Farofias: meringhe cotte nel latte, limone e zucchero e poi servite fredde con crema a base di latte, tuorli
d'uovo e spolverate con della cannella.●Leite crem: dolce di latte, vaniglia, zucchero spolverato di cannella.●Pudim flan: crème caramel.●Sonhos: frittelle alla cannella.
●Torta de Viana: torta di pan di Spagna.
pesce. Fra le specialità gastronomiche della capitale Maputo,
città ove è facile mangiare cucina indiana, cinese e persino
israeliana, si distinguono i piatti di specialità marinare. La
cucina mozambicana fa ampio uso di crostacei (aragoste,
astici, gamberi), che sono considerati tra i migliori del mondo.
Il Mozambico è anche il maggior produttore ed esportatore, di
Trepang (mollusco seccato, in particolare i saporitissimi
“cetrioli di mare”). Si produce molto riso, nelle valli dello
Zambesi e del Limpopo, ma soprattutto il Mozambico è
rinomato come uno dei grandi esportatori di tè verde.
UNA RICETTA: LA MATAPA
La Matapa è una tipica entrée mozambicana, di origine
locale e non d’importazione, fatta con le foglie di
mandioca (o con le foglie di zucca).
750 gr di arachidi
1 noce di cocco
1 Kg di gamberi
1 Kg di foglie di mandioca (o di cavolo)
2 litri d'acqua
sale q.b.
Pulire le arachidi e metterle in mezzo litro d'acqua.
Raschiare la polpa del cocco, spremerla per bene in
modo da estrarre tutto il latte, che va aggiunto alle
arachidi.Mettere a cuocere le foglie di mandioca usando
poca acqua per una mezz'ora. Mettere sul fuoco la
mistura di arachidi e quando comincia a bollire, mettere
le foglie e il sale.Alla fine aggiungere i calamari già puliti
e cucinati e lasciare su fuoco basso per un'ora e mezza.
Servire caldo con riso bianco o polenta di miglio (bianca).
Cucin
a
FONTI:
● http://www.liutprand.it/articoliMondo.asp?id=143
● http://www.liutprand.it/articoliMondo.asp?id=143
● http://www.cardano.pv.it/linkingstudents/info.php?page=cultura.php&inc=cucina
Bevande
Le marche di birra prodotte in loco sono la Manica, la
Laurentina e la 2M (dois M).Non mancano le marche come la
Amstel, la Black Label e la Castle. Il vino portoghese è in
vendita solo nei negozi e alberghi delle principali città, è
molto diffuso al sud il vino di palma (sura). Le nipa sono
bevande fermentate, fatte con il frutto dell'acagiù, manioca,
mango e zucchero di canna. L'acqua minerale è venduta negli
hotels e nei negozi nelle città, si paga circa € 1,50 alla
bottiglia (lt 1.5); nei villaggi oltre alla difficoltà di riuscire a
trovarla, si paga molto cara.
SI RINGRAZIA PER LA COLLABORAZIONE:
Hanno lavorato a questo speciale:
Redazione testi:
Michael Adebiyi
Martina Barbieri
Giulia Barbuti
Viola Bartoli
Andrea Bellei
Luca Bisconti
Federico Brintazzoli
Vanessa Dal Fiume
Mattia Gaetani
Vadym Kitsak
Davide Melotti
Anastasia Mizyuk
Lisa Pulga
Martina Sevini
Sheela Stanzani
Agnese Tesei
Federico Tinti
Ezio Ungarelli
Matteo Vacchi
Scelta immagini ed impaginazione:
Riccardo Amenduni
Francesco Pio D'Apollo
Luca Fiorini
Akio Takemoto (Crossing TV)
Hanno collaborato i docenti:
Philippa Armstrong
Serenella Bordoni
Andrea Corticelli
Cristina Donà
Stefania Fusaroli
Renata Guerra
Hanno tradotto dall'italiano al portoghese:
Arianna Buson (Cabral)
Dalva Nascimento
Direttore Responsabile
Paolo Bernardi